L'ETR. IMP. 22/2006ma che iniziasse la messa, mi ha dato l’incarico di leggere la prima lettura....

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Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane S.p.A. - Sped. in abb. postale - D.L. 353/2003 (Conv. In - L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB/2004-Arezzo” - Abbonamento: Ordinario 3 30 0, , 0 00 0 - Sostenitore 8 80 0, , 0 00 0 Benemerito 1 10 05 5, ,0 00 0 - Estero Europa 8 80 0, , 0 00 0 - Estero America 1 12 20 0, ,0 00 0 - Autoriz. Tribunale di Arezzo N° 3 del 27/03/1979 – Iscrizione Reg. Naz. della Stampa n. 5896 - Stampa: Arti Tip. Tosc. Cortona. Una copia arretrata 3,0. Redazione, Amm.ne: Giornale L’Etruria Soc. Coop. arl - Via Nazionale, 51 - 52044 Cortona - C/C Post. 13391529 - Tel. (0575) 60.32.06 PAGINA 1 PERIODICO QUINDICINALE FONDATO NEL 1892 EURO 1,50 e-mail: [email protected] www.letruria.it I n occasione del Convegno della CGIL presso il Centro Convegni di S.Agostino, il re- sponsabile sindacale denun- ciava un aumento del numero delle iscrizioni alle liste di mobilità del +73%; anche l’iscrizione allo stato di disoccupazione è cresciuta del 32%, un calo nelle assunzioni pari al 14%. Il convegno aveva come titolo “Il futuro della Valdichiana”. Erano presenti oltre ai dirigenti sindacali i Sindaci di Cortona, Castiglion Fiorentino e l’Assessore allo Sviluppo della Provincia di Arezzo. Nel suo intervento il sindaco Vignini ha fatto una affermazione sicuramente vera ma pesante per- ché è necessario che, oltre alle parole, la sua amministrazione provveda a realizzare fatti concreti. Ha affermato che “chi pensa che il turismo possa sostenere l’economia del nostro territorio è fuori strada . E’ per definizione un settore aleatorio, dove la moda e le tendenze la fanno da padrone. Quindi, oltre alle bellezze storico- artistiche bisogna fondare la no- stra economia anche su altro”. Il Sindaco ha realizzato una ottima diagnosi. Occorre ora una terapia in- tensiva di tutto rispetto per togliere l’intero territorio comunale e soprattutto la città dal torpore e dalla mummificazione cui va ine- sorabilmente incontro. Ben vengano le attività turisti- che e culturali, ma è giusto consi- derarle nella loro oggettiva consi- stenza di un aiuto concreto per E ’ notte, dopo una giornata lunga e faticosa, non posso ancora staccare “la spina”! La redazione dell’Etruria, si è data appuntamento davanti al Duomo per assistere alla Messa del Parroco don Giancarlo. Du- rane la sua celebrazione, abbiamo vissuto dei momenti molti preziosi ed intensi e penso che lo siano stati, anche per quelli come me, frequentano meno la chiesa. Il Direttore, un momento pri- ma che iniziasse la messa, mi ha dato l’incarico di leggere la prima lettura. Panico! Non avevo con me gli occhiali adatti! E pensare che non le leggevo da quando ero scout! Poi tutto mi è stato sereno, ap- partenevo alla categoria dei gior- nalisti, ne ero orgogliosa, avrei let- to al meglio per quella che sentivo un’assemblea di preghiera. Il Sacerdote, molto attento alle problematiche ed alle esigenze della sua comunità, ha anche ri- servato delle suppliche speciali per la categoria come quella di non farci mai mancare la forza di proseguire il nostro lavoro con serenità, competenza, tempestività, onestà ed umanità. Don Giancarlo ha anche letto la benedizione del Santo Padre, diffusa dalla Santa Sede per questa occasione, è stata una bella op- portunità per parlare di noi a tutta la gente presente. Poi, nel Seminario Vescovile abbiamo ricevuto un’accoglienza squisita direi appetitosa! Il Di- rettore dell’Etruria insieme a don Giancarlo hanno offerto un pranzo dove sono state invitate, anche attraverso il numero precedente di questa testata, tutte le persone bi- sognose di conforto e di compa- gnia. Siamo stati in molti a parteci- pare, dalla signora anziana, sola e bisognosa, alla coppia simpatica e benestante di americani e tutti abbiamo dato un po’ di noi ma per il prossimo anno desideriamo essere ancora di più. Un doveroso ringraziamento a Italo Santelli, alla sua famiglia, ai ragazzi che si sono prestati a U a lunga “maratona”. Sei ore di incontro con una platea che molti dei politi- ci più navigati considera- no storica. Almeno 250 persone, infatti, erano ammassate al di là della balaustra che divide gli scranni comunali dalla zona pub- blica. Consiglio al gran completo e solerte nel dibattimento pubblico. L'occasione era attesissima. Un consiglio comunale aperto sulla questione delle autorizzazioni alle 6 centrali a olio di palma in loca- lità Renaia. La seduta, condotta in maniera esemplare dal Presidente del Consiglio Comunale Tania Sal- vi, ha visto ospiti il dott. Patrizio Lucci Dirigente del Settore Energie della Provincia di Arezzo (titolare del procedimento di concessione dei sei mini impianti di Renaia), il dott. Edo Bernini dirigente del Set- tore Energia della Regione Toscana (che per onor di cronaca dopo il suo intervento ha subito dopo lasciato il consiglio), l’arch. Marinella Giannini, responsabile del settore per conto del Comune di Cortona, il dott. Claudio Bondi di Arpat, la dott.ssa Anna Beltrano Direttore Medico di Igiene Pub- blica dell’area Valdichiana della Asl 8, oltre all’Assessore Provin- ciale all'ambiente Andrea Cutini e all'ingegner Prosperi, progettista degli impinati. Sono stati proprio gli ospiti tecnici a rompere il ghiaccio. Tutti compatti sulla liceità delle procedure e sulla so- stanziale attenzione degli enti a che questo impianto venisse at- tenzionato non sulla base delle singole richieste presentate (da 0,256 megawatt ciascuno) ma sulla totalità dell'energia prodotta (1,6MW), proprio per tutelare maggiormente la popolazione. Poi la parola è passata ai politici. Maggioranza di fatto com- patta, salvo qualche bacchettata di Sinistra e libertà e Rifondazione comunista sulla scarsa informa- zione politica che c'è stata sulla vicenda. “Il piano energetico è ora necessario e prioritario - spiega il capogruppo di Rifondazione Ser- gio Fucini - e abbiamo avuto ga- ranzie che si farà”. “Qualche per- plessità resta - gli fa eco Daniele Monacchini di Sinistra e libertà, soprattutto se pensiamo che que- sto business in fatto di energie è frutto di falle normative evidenti che ricadono sulle nostre teste dall'alto. Inoltre credo che non potremo non tenere conto della sollevazione popolare che questo progetto ha creato. 6000 firme dei cittadini devono essere tenute in considerazione”. “Si è creato pa- nico ingiustificato sulla vicenda - prosegue il capogruppo del Pd Nevio Polezzi. Questa è da ritenersi un'attività come tante altre. E se vogliamo ragionare sulle energie rinnovabili dobbiamo di fatto comprendere anche la combustio- ne di biomasse”. Poi gli affondi della minoranza. “I cittadini dove- vano essere informati -ripete a gran voce Consiglio capogruppo della lista civica che porta il suo nome. Ci sono troppi elementi che non sono stati presi in considera- zione. L'impatto che avrà questa scelta sul turismo, per esempio. Siamo fermamente convinti che la combustione di biomasse non è la strada migliore da perseguire. Pri- ma andrebbero sollecitati progetti legati all'eolico e al solare”. La mancata informazione è al centro anche dell'intervento del capo- gruppo della lista “Pdl per Cor- tona” Meoni: “In campagna eletto- rale avete speso molti soldi pub- blici per comunicare ai cittadini cosa avevate fatto per questo terri- torio, ma non vi siete minimamen- te preoccupati di raccontargli cosa stavate autorizzando. Se le 6 cen- trali partiranno si creerà un pre- cedente pericoloso. Non avete tu- telato il nostro territorio e il futuro dei nostri figli”. Anche Teodoro Manfreda, in rappresentanza della lista “Pdl per Lucio Consiglio” monta la protesta. Secondo le leggi che avete applicato dovevano esserci parametri di pubblica utilità, urgenza e indifferibilità per dare il via all'autorizzazione. Dove sono? Si autoalimenta scuole o uffici comunali con l'energia prodotta da questi impianti? Si accendono questi impianti in zone dove già ne insistevano altri più impattanti? C'è un reale bisogno di produzione a livello regionale?”. Spazio poi alla cittadinanza. 28 per l'esattezza gli interventi che si sono succeduti. Massiccio il con- tributo dei rappresentanti del co- mitato cortonese tutela della Valdi- chiana che, con dati tecnici alla mano, hanno chiarito il proprio dissenso al progetto. Antonio Gui- da, ha anche ricordato come in questi mesi sia stato da più parti tentato “di screditare il lavoro del comitato nel puerile tentativo di delegittimarci ed etichettarci ora di pressapochismo, terrorismo ecologico, di ignoranza, ma so- prattutto di essere il solito comita- to del No. Le leggi vanno applicate ma anche correttamente interpre- tate: il nostro ordinamento giuridi- co, così tanto garantista, lo con- sente, anzi, lo esige. Non si posso- no usare argomentazioni banali come quella del “abbiamo appli- cato la legge”. Quale legge? Quella che sacrifica a meri interessi privati l’interesse collettivo? Quella che tutela l’arroganza di certi avidi imprenditori? Quella del “ciò che non è proibito è di conseguenza consentito”? Quella del “ meglio un uovo oggi che una gallina domani” e chi se ne frega se domani tutte le galline saranno morte e nessuno avrà mai più un uovo?”. Molti anche i cittadini che a titolo personale hanno preso la parola. Anche il presidente della Cortona Doc, Fernando Cattani è tornato a ribadire ancora una volta perplessità evidenti sulla vicenda, ricordando “che l'econo- mia locale si basa su agricoltura e turismo e che esperienze impren- ditoriali come queste possono solo far perdere il territorio”. Tra gli interventi anche il le- gale rappresentante del frantoio che insiste proprio sull'area adia- cente al capannone dove sono stati autorizzati gli impianti. “Sarà un'aula di tribunale a decidere se sono stati lesi gli interessi perso- nali del mio assistito - spiega l'av- vocato Veruska Castellani. Di ine- sattezze ne sono state fatte molte e credo che la strada di riaprire la conferenza dei servizi ad un ul- teriore dibattimento sia l'unica percorribile”. Il sindaco Vignini e l'assessore Cutini sono stati gli ultimi a pren- dere la parola. “Qualora interve- nissero elementi esterni e terzi che modifichino lo stato giuridico e tecnico di queste autorizzazioni, saremo i primi a sospenderne l’efficacia - hanno dichiarato il primo cittadino e l'assessore pro- vinciale all'ambiente. Naturalmente, nel caso che a Renaia questi impianti dovessero partire, l’impegno che ci impone la legge è quello di vigilare costan- temente sul rispetto delle prescri- zioni e dei parametri in materia di sicurezza e sostenibilità ambienta- le. Il nostro faro resta il rispetto delle norme e la tutela della sa- lute.” Laura Lucente L ETRURIA Cortona - Anno CXVIII - N° 02 - Domenica 31 gennaio 2010 di Enzo Lucente REALIZZAZIONE E VENDITA DIRETTA MAGLIERIA PERSONALIZZATA E SU MISURA Via Gramsci, 62/X - Camucia (Ar) - Tel. e Fax 0575/60.50.35 - [email protected] C O R T O N A Tessuti artigianali dal 1842 - Liste Nozze Via Nazionale, 72 CORTONA (AR) - Tel / Fax 0575 601640 www.busatticortona.com - e-mail: [email protected] Puoi abbonarti via internet al giornale visitando il sito www.letruria.it al prezzo di 30 euro l’anno uno o due giorni, per una utilità che raggiunge poco la vera econo- mia. Sappiamo che nelle giornate di sabato 13 e domenica 14 febbraio la Confcommercio in collabora- zione con altri promotori realiz- zerà una manifestazione dal titolo “Cortona in love”, la città festeggia gli innamorati. Due momenti importanti che porteranno sicuramente gente a Cortona, ma, come dice il Sinda- co, non è dal turismo che possia- mo trarre sostegno per l’economia comunale. Chiediamo all’Amministrazio- ne un tavolo di studio per inco- minciare ad analizzare tutte le possibilità concrete e reali che si potranno percorrere per ottenere finalmente una inversione di ten- denza. Un altro argomento che inte- ressa la nostra collettività è relativo al contributo di bonifica che ci è stato inviato nel mese di ottobre 2009. L’Unione Nazionale Con- sumatori di Arezzo ci ha inviato un breve comunicato che pubblichia- mo perché ognuno possa, se vuole aderire, per cancellare questo ini- quo balzello. “Adesso la parola passa ai consumatori che possono rivolgersi al giudice per ottenere giustizia contro l’iniquo balzello di da un’ente inutile e costoso. L’as- sociazione ha predisposto un ri- corso al quale possono aderire quanti hanno ricevuto l’avviso di pagamento. Gli interessati possono prenotare un appuntamento pres- so la sede di Arezzo (0575 35.45.14 o 366/37.21.737). SEGUE A PAGINA 2 Ottima la diagnosi, ma occorre una seria terapia d’urto Nel Consiglio Comunale aperto cittadini preparati e corretti Il turismo non può sostenere l’economia La festa dei giornalisti

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Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane S.p.A. - Sped. in abb. postale - D.L. 353/2003 (Conv. In - L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB/2004-Arezzo” - Abbonamento: Ordinario€3300,,0000 - Sostenitore €8800,,0000Benemerito €110055,,0000 - Estero Europa €8800,,0000 - Estero America €112200,,0000 - Autoriz. Tribunale di Arezzo N° 3 del 27/03/1979 – Iscrizione Reg. Naz. della Stampa n. 5896 - Stampa: Arti Tip. Tosc. Cortona. Una copia arretrata €€3,0. Redazione, Amm.ne: Giornale L’Etruria Soc. Coop. arl - Via Nazionale, 51 - 52044 Cortona - C/C Post. 13391529 - Tel. (0575) 60.32.06

PAGINA 1

PERIODICO QUINDICINALE FONDATO NEL 1892 EURO 1,50 e-mail: [email protected]

In occasione del Convegnodella CGIL presso il CentroConvegni di S.Agostino, il re -sponsabile sindacale de nun -

ciava un aumento del numerodelle iscrizioni alle liste di mobilitàdel +73%; anche l’iscrizione allostato di disoccupazione è cresciutadel 32%, un calo nelle assunzionipari al 14%.

Il convegno aveva come titolo“Il futuro della Valdichiana”.Erano presenti oltre ai dirigentisindacali i Sindaci di Cortona,Castiglion Fiorentino e l’Assessoreallo Sviluppo della Provincia diArezzo.

Nel suo intervento il sindacoVignini ha fatto una affermazionesicuramente vera ma pesante per -ché è necessario che, oltre alleparole, la sua amministrazioneprov veda a realizzare fatti concreti.

Ha affermato che “chi pensache il turismo possa sostenerel’economia del nostro territorio èfuori strada . E’ per definizione unsettore aleatorio, dove la moda ele tendenze la fanno da padrone.Quindi, oltre alle bellezze storico-artistiche bisogna fondare la no -stra economia anche su altro”.

Il Sin daco ha realizzato unaottima dia gnosi.

Occorre ora una terapia in -tensiva di tutto rispetto per toglierel’intero territorio comunale esoprattutto la città dal torpore edalla mummificazione cui va ine -sorabilmente incontro.

Ben vengano le attività turisti-che e culturali, ma è giusto consi-derarle nella loro oggettiva consi-stenza di un aiuto concreto per

E’ notte, dopo una giornatalunga e faticosa, non possoancora staccare “la spina”!La redazione dell’Etruria,

si è data appuntamento davanti alDuomo per assistere alla Messadel Parroco don Giancarlo. Du -ran e la sua celebrazione, abbiamovissuto dei momenti molti preziosied intensi e penso che lo sianostati, anche per quelli come me,frequentano meno la chiesa.

Il Direttore, un momento pri -ma che iniziasse la messa, mi hadato l’incarico di leggere la primalettura. Panico! Non avevo con megli occhiali adatti! E pensare chenon le leggevo da quando eroscout!

Poi tutto mi è stato sereno, ap -partenevo alla categoria dei gior -nalisti, ne ero orgogliosa, avrei let -to al meglio per quella che sentivoun’assemblea di preghiera.

Il Sacerdote, molto attento alleproblematiche ed alle esigenzedel la sua comunità, ha anche ri -servato delle suppliche specialiper la categoria come quella di

non farci mai mancare la forza diproseguire il nostro lavoro conserenità, competenza, tempestività,onestà ed umanità.

Don Giancarlo ha anche lettola benedizione del Santo Padre,diffusa dalla Santa Sede per questaoccasione, è stata una bella op -por tunità per parlare di noi a tutta

la gente presente.Poi, nel Seminario Vescovile

abbiamo ricevuto un’accoglienzasqui sita direi appetitosa! Il Di -rettore dell’Etruria insieme a donGiancarlo hanno offerto un pranzodo ve sono state invitate, anche

attraverso il numero precedente diquesta testata, tutte le persone bi -so gnose di conforto e di compa-gnia. Siamo stati in molti a parteci-pare, dalla signora anziana, sola ebisognosa, alla coppia simpatica ebenestante di americani e tuttiabbiamo dato un po’ di noi maper il prossimo anno desideriamo

essere ancora di più. Un doveroso ringraziamento a

Italo Santelli, alla sua famiglia, airagazzi che si sono prestati a

Ua lunga “maratona”. Seiore di incontro con unaplatea che molti dei politi-ci più navigati considera-

no storica. Almeno 250 persone,infatti, erano ammassate al di làdel la balaustra che divide gliscran ni comunali dalla zona pub -blica. Consiglio al gran completo esolerte nel dibattimento pubblico.L'occasione era attesissima. Unconsiglio comunale aperto sullaquestione delle autorizzazioni alle6 centrali a olio di palma in lo ca -

lità Renaia. La seduta, condotta inmaniera esemplare dal Presidentedel Consiglio Comunale Tania Sal -vi, ha visto ospiti il dott. PatrizioLucci Dirigente del Settore Energiedella Provincia di Arezzo (titolaredel procedimento di concessionedei sei mini impianti di Renaia), ildott. Edo Bernini dirigente del Set -tore Energia della RegioneToscana (che per onor di cronacadopo il suo intervento ha subitodopo lasciato il consiglio), l’arch.Ma rinella Giannini, responsabiledel settore per conto del Comunedi Cortona, il dott. Claudio Bondidi Arpat, la dott.ssa Anna BeltranoDirettore Medico di Igiene Pub -blica dell’area Valdichiana dellaAsl 8, oltre all’Assessore Pro vin -ciale all'ambiente Andrea Cutini e

al l'ingegner Prosperi, progettistadegli impinati. Sono stati propriogli ospiti tecnici a rompere ilghiac cio. Tutti compatti sullaliceità delle procedure e sulla so -stanziale attenzione degli enti ache questo impianto venisse at -ten zionato non sulla base dellesingole richieste presentate (da0,256 megawatt ciascuno) masulla totalità dell'energia prodotta(1,6MW), proprio per tutelaremaggiormente la popolazione.

Poi la parola è passata ai

politici. Maggioranza di fatto com -patta, salvo qualche bacchettata diSinistra e libertà e Rifondazionecomunista sulla scarsa informa-zione politica che c'è stata sullavicenda. “Il piano energetico è oranecessario e prioritario - spiega ilcapogruppo di Rifondazione Ser -gio Fucini - e abbiamo avuto ga -ran zie che si farà”. “Qualche per -plessità resta - gli fa eco DanieleMonacchini di Sinistra e libertà,so prattutto se pensiamo che que -sto business in fatto di energie èfrutto di falle normative evidentiche ricadono sulle nostre testedall'alto. Inoltre credo che nonpo tremo non tenere conto dellasollevazione popolare che questoprogetto ha creato. 6000 firme deicittadini devono essere tenute inconsiderazione”. “Si è creato pa -nico ingiustificato sulla vicenda -pro segue il capogruppo del PdNevio Polezzi. Questa è da ritenersiun'attività come tante altre. E sevogliamo ragionare sulle energierinnovabili dobbiamo di fattocom prendere anche la combustio-ne di biomasse”. Poi gli affondidella minoranza. “I cittadini dove -vano essere informati -ripete agran voce Consiglio capogruppodella lista civica che porta il suonome. Ci sono troppi elementi chenon sono stati presi in considera-zione. L'impatto che avrà questascelta sul turismo, per esempio.Siamo fermamente convinti che lacombustione di biomasse non è lastrada migliore da perseguire. Pri -ma andrebbero sollecitati progettilegati all'eolico e al solare”. Lamancata informazione è al centroanche dell'intervento del capo -gruppo della lista “Pdl per Cor -tona” Meoni: “In campagna eletto-rale avete speso molti soldi pub -blici per comunicare ai cittadinicosa avevate fatto per questo terri-torio, ma non vi siete minimamen-te preoccupati di raccontargli cosastavate autorizzando. Se le 6 cen -trali partiranno si creerà un pre -ce dente pericoloso. Non avete tu -telato il nostro territorio e il futuro

dei nostri figli”. Anche TeodoroManfreda, in rappresentanza dellalista “Pdl per Lucio Consiglio”monta la protesta. Secondo leleggi che avete applicato dovevanoesserci parametri di pubblicautilità, urgenza e indifferibilità perdare il via all'autorizzazione. Dovesono? Si autoalimenta scuole ouffici comunali con l'e nergiaprodotta da questi impianti? Siaccendono questi impianti in zonedove già ne insistevano altri piùimpattanti? C'è un reale biso gno diproduzione a livello regionale?”.

Spazio poi alla cittadinanza. 28per l'esattezza gli interventi che sisono succeduti. Massiccio il con -tributo dei rappresentanti del co -mitato cortonese tutela della Valdi -chiana che, con dati tecnici allamano, hanno chiarito il propriodissenso al progetto. Antonio Gui -da, ha anche ricordato come inquesti mesi sia stato da più partitentato “di screditare il lavoro delcomitato nel puerile tentativo didelegittimarci ed etichettarci oradi pressapochismo, terrorismoecologico, di ignoranza, ma so -prattutto di essere il solito comita-to del No. Le leggi vanno applicate

ma anche correttamente interpre-tate: il nostro ordinamento giuridi-co, così tanto garantista, lo con -sente, anzi, lo esige. Non si pos so -no usare argomentazioni banalicome quella del “abbiamo appli-cato la legge”. Quale legge? Quellache sacrifica a meri interessiprivati l’interesse collettivo? Quellache tutela l’arroganza di certi avidiimprenditori? Quella del “ciò chenon è proibito è di conseguenzaconsentito”? Quella del “ meglioun uovo oggi che una gallinadomani” e chi se ne frega sedomani tutte le galline saranno

morte e nessuno avrà mai più unuovo?”.

Molti anche i cittadini che atitolo personale hanno preso laparola. Anche il presidente dellaCortona Doc, Fernando Cattani ètornato a ribadire ancora unavolta perplessità evidenti sullavicenda, ricordando “che l'econo-mia locale si basa su agricoltura eturismo e che esperienze impren-ditoriali come queste possonosolo far perdere il territorio”.

Tra gli interventi anche il le -gale rappresentante del frantoioche insiste proprio sull'area a dia -cente al capannone dove sono statiau torizzati gli impianti. “Saràun'au la di tribunale a decidere sesono stati lesi gli interessi perso-nali del mio assistito - spiega l'av -vocato Veruska Castellani. Di ine -sattezze ne sono state fatte molte ecredo che la strada di riaprire laconferenza dei servizi ad un ul -teriore dibattimento sia l'unicapercorribile”.

Il sindaco Vignini e l'assessoreCutini sono stati gli ultimi a pren -dere la parola. “Qualora interve-nissero elementi esterni e terzi chemodifichino lo stato giuridico e

tecnico di queste autorizzazioni,saremo i primi a sospendernel’efficacia - hanno dichiarato ilpri mo cittadino e l'assessore pro-vinciale all'ambiente.

Na tu ralmente, nel caso che aRenaia questi impianti dovesseropartire, l’impegno che ci imponela legge è quello di vigilare costan-temente sul rispetto delle prescri-zioni e dei parametri in materia disicurezza e sostenibilità ambienta-le. Il nostro fa ro resta il rispettodelle norme e la tutela della sa -lute.”

Laura Lucente

L’ETRURIACortona - Anno CXVIII - N° 02 - Domenica 31 gennaio 2010

di Enzo Lucente

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Via Gramsci, 62/X - Camucia (Ar) - Tel. e Fax 0575/60.50.35 - [email protected]

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uno o due giorni, per una utilitàche rag giunge poco la vera econo-mia.

Sappiamo che nelle giornate disabato 13 e domenica 14 febbraiola Confcommercio in collabora-zione con altri promotori realiz-zerà una manifestazione dal titolo“Cortona in love”, la città festeggiagli innamorati.

Due momenti importanti cheporteranno sicuramente gente aCortona, ma, come dice il Sin da -co, non è dal turismo che possia-mo trarre sostegno per l’economiacomunale.

Chiediamo all’Ammini stra zio -ne un tavolo di studio per in co -minciare ad analizzare tutte lepossibilità concrete e reali che sipo tranno percorrere per ottenerefinalmente una inversione di ten -denza.

Un altro argomento che in te -ressa la nostra collettività è relativoal contributo di bonifica che ci èstato inviato nel mese di ottobre2009. L’Unione Nazionale Con -suma tori di Arezzo ci ha inviato unbre ve comunicato che pubblichia-mo perché ognuno possa, se vuolea derire, per cancellare questo ini -quo balzello. “Adesso la parolapassa ai consumatori che possonorivolgersi al giudice per otteneregiustizia contro l’iniquo balzello dida un’ente inutile e costoso. L’as -sociazione ha predisposto un ri -corso al quale possono aderirequanti hanno ricevuto l’avviso dipagamento. Gli interessati possonoprenotare un appuntamento pres -so la sede di Arezzo (057535.45.14 o 366/37.21.737).

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Ottima la diagnosi, ma occorre una seria terapia d’urto Nel Consiglio Comunale aperto cittadini preparati e correttiIl turismo non può sostenere l’economia

La festa dei giornalisti

Page 2: L'ETR. IMP. 22/2006ma che iniziasse la messa, mi ha dato l’incarico di leggere la prima lettura. Panico! Non avevo con me gli occhiali adatti! E pensare che non le leggevo da quando

ATTUALITÀL’ETRURIA N. 2 31 GENNAIO 2010

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Carissimo prof. Caldarone,ho letto qualche giorno fa su “La Nazione” un servizio con questo titolo“Costa caro il consigliere non rieletto” e il sottotitolo “Liquidazione e vitalizioa chi lascia la Regione: ecco quanto spende la Toscana”. Così la politica nonfinisce mai di stupirci, non certo per quel che di buono fanno i suoi rappre-sentanti ma per le malefatte. E una cosa mal fatta è certamente la spesa chesostiene la Regione Toscana, con i soldi di noi contribuenti, per far frontealle indennità di carica, alla liquidazione e al vitalizio, riservati ai consiglieriregionali. Così da questo articolo sono venuto a sapere che un consigliereregionale, che non verrà rieletto alle prossime lezioni, percepirà 37 mila euronetti di indennità di fine mandato per una legislatura; il doppio se ha svoltodue legislature e il triplo con tre legislature più il vitalizio e cioè la pensione.“Buonuscita e vitalizio- si legge nell’articolo- sono calcolati in base all’in-dennità media: 8.400 euro lordi al mese. Una somma da sogno per i lavora-tori dipendenti da mille e 200 euro mensili”. A questo sperpero o furto di denaro pubblico occorre aggiungere i lautistipendi che i consiglieri regionali hanno riscosso nei cinque o dieci anni dilegislatura che si aggira intorno ai 10 mila euro al mese tra indennità dicarica, rimborsi spese missioni, rimborsi chilometrici e rimborsi a spesapresenza. In considerazione della crisi che ha investito la nostra economia, e del fattoche molte famiglie italiane non riescono con le loro pensioni e stipendi dafame a raggiungere la terza settimana del mese, non le pare che tutto questosia semplicemente vergognoso, oltre che dannoso per la civile convivenza èincomprensibile per uno Stato che si autodefinisce democratico? C’era proprio bisogno della liquidazione oppure della pensione per chi giàcon il proprio lavoro ne avrebbe dovuta già conseguire una? Che giustizia èmai questa, se si considerano le remunerazioni di chi effettivamente lavora?Quale dignità possono vantare questi signori che intendono la politica noncome dovrebbe realmente essere e cioè un servizio rivolto al benessere dellacollettività ma un modo per arricchirsi e per fare affari?Mi scusi dello sfogo e gradirei un suo parere su questo ennesimo, a miogiudizio, scandalo legalizzato della politica italiana.

Un giovane lettore che si firmaChe un giovane, in tempi come questi di palese e legalizzata corru-zione, si meravigli della chiacchierata condotta della politica delnostro Paese è consolante e lascia ben sperare sul futuro dellanostra democrazia. Ma mettendo da parte gli auspici, che purehanno una loro funzione, esprimo le mie opinioni su quello che è ilmalanno vero dei nostri tempi, che, oltre ad aver sfigurato il verovolto della politica, così come è stato trasmesso dai vari Platone,Dante, Erasmo, Rousseau…, ha corroso tristemente tutta una seriedi comportamenti e valori, che vanno dalla pratica dell’onestà alrispetto del prossimo, dall’uso della solidarietà all’ansia di giusti-zia. L’argomento sui privilegi e le corresponsioni relativi al mandatopolitico, denunciati nella lettera, è stato più volte rimarcato inquesta Rubrica, come si è condannato il principio del “carrieri-smo politico”, invalso in ogni partito, che esclude ogni forma diricambio e ogni possibilità di far emergere nuovi talenti nella piùdelicata e impegnata delle attività umane. E quanto succede inRegione riflette la smania spudorata di potere, di benefici economi-ci e di privilegi della classe politica in generale. E in un contesto dicorruzione diffusa, le lezioni del passato non fanno più storia,come non riescono più a dir nulla gli scritti di quei personaggibenemeriti della vera cultura, che hanno dedicato tutta la loro vita ailluminare di saggezza l’operato di coloro che scelgono di dedicareparte della loro esistenza al bene comune. E con tutto il ben di Dio di cui si sono circondati almeno operasserobene, i lor Signori! Si preoccupassero almeno di provvedere allereali esigenze della popolazione, di procurare nuove opportunitàoccupazionali per i giovani e di sollevarne, con interventi mirati ecostanti, la loro dimensione culturale. Ma, come dicevano gliantichi, “nemo dat quod non habet” e chi ha orecchie per intendereintenda. Infine se qualcuno obietta sostenendo che questo danaropubblico sia necessario per il buon funzionamento della politica,allora si pretenda da ogni consigliere regionale o deputato che sia,al termine del suo mandato (se termine mai ci sarà!) l’ultimadichiarazione dei redditi e la si verifichi con quella antecedente. Sele regole del fisco sono state rispettate, il cittadino potrà verificarese il suo consigliere o deputato ha tratto vantaggi o meno dal suoincarico. Se sì, a dir poco, restituisca il “mal tolto” allo Stato.

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“Banca Popolare di Cortona”, l’al -tro sul marciapiede che costeggiala Farmacia di viale Matteotti, conla scritta “Famacia Bianchi”.

Per i cittadini sono entrambimolto comodi: essi forniscono ladata del giorno, l’ora esatta e latemperatura del momento.

Peccato che i gradi del terme-metro siano molto differenti fra idue orologi!

Carissimi amici, siamo mol -to contenti che sia stata ri -pristinata in Cortona lafesta dei giornalisti in oc -

casione della memoria di SanFrancesco di Sales, patrono deigiornalisti.

Apprezziamo anche il deside-rio di offrire un momento diserena convivialità ai cortonesi chevivono in solitudine gli ultimi annidella loro vita.

L'Etruria è un giornale interes-sante, perché è di Cortona, perchéè nato all'interno dei nostro terri-torio e dove tutti possono espri-mere le loro idee efarsi promotoridi iniziative sociali e culturali de -stinate afar crescere la responsa-bilità civile di questo bellissimaCit tà, ricca di storia e di arte. Ab -biamo il piacere questa mattina diof frire a tutti voi giornalisti il mes -saggio che Benedetto XVI vi ha in -viato per la 44ma Gior nata mon -diale delle comunicazioni so ciali eche è stato presentato ieri nella sa -la stampa della Santa Sede, qualestrumento di riflessione cristianaper tutti coloro che operano inquesto ambito.

Ci rivolgiamo a voi con rispettoe amicizia, esprimendo la vicinan-za della preghiera e del cuore ditutta la nostra comunità ecclesialeal vostro compito di giornalisti ealle gravi responsabilità etiche ingioco nel servizio dell'informazio-ne. Essa potrà contribuire alla cre -scita della nostra Città, se saràsempre ispirata all'ascolto deifattie all'obbedienza alla verità.

La ricerca dei vero, anche aprezzo personale, animi sempre ivostri interventi e le vostre pubbli-cazioni. Sforzatevi di obbedire allavostra coscienza e di non dimenti-care mai i diritti dei più poveri edei più deboli.

La Chiesa tutta vi guarda conparticolare fiducia e vi invita asuperare la superficialità e a noncedere ai gusti delle mode. Ri -cercate piuttosto il dialogo contutti e operate per la giustizia e lafraternità.

Il Signore vi benedica e vi ri -compensi per il bene che avetefatto e che ancora potrete fare.

I parroci di CortonaDon Antonio, don Ottorino

e don Giancarlo

Stamani, 21 gennaio 2010,l’orologio di piazza indicava zerogradi, quello della Farmacia seigradi!

Qualcosa proprio non va e mivien da pensare che ci vorrebbepoco far controllare queste dueap parecchiature: ne andrebbe del -l’immagine delle due aziende (gli“sponsors” come si dice anche initaliano ormai) ed il servizio che sivuol offrire al pubblico sarebbefinalmente corretto.

Speriamo.Maria Provini Minozzi

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La festa dei giornalistida pag. 1

Riapre il Centro trasfusionaleall’Ospedale della FrattaCome Presidente AVIS Zo na -

le non a nome e per contodell'A vis Comunale di Cor -tona (come erroneamente

era apparso sui giornali nei giorniscorsi ) ma in rappresentanza ditutti gli Avisini della Zona Val diChiana Aretina e cioè dei Comunidi Castiglion Fiorentino - Cortona -Foiano - Marciano - e Lu cignanofac cio presente che il Cen tro Tra -sfusionale dell'Ospedale dellaFrat ta ha riaperto il giorno 14gennaio 2010.

La chiusura temporanea è sta -ta necessaria per effettuare lavoridi ordinaria manutenzione al pa -vi mento e, nonostante la buonavo lontà dimostrata anche dall’a -zienda Usl 8 nella persona del Di -rettore Generale non è stato possi-bile organizzare un punto prelievialternativo, pertanto mi scuso con

gli avisini di tutta la zona per leinesattezze o mancanza di infor-mazione che possono aver creatoqualche disagio.

Con la riapertura del 14 gen -naio 2010 mi auguro che tutti ido natori, con il senso civico che licontraddistingue, possano ri spon -dere in modo massiccio alla do -nazione, con l'ausilio della pro -fessionalità del dott. Nencini e delsuo staff. Possano migliorare ilrisultato del 2009.

Infatti nel 2009 sono state rag -giunte e superate al Centro trasfu-sionale della Fratta oltre 3.000donazioni di sangue, questo mi faben sperare che nel 2010 si possaincidere ancora di più nel tessutosociale della nostra Zona e esseresempre più con la gente e vicinialla gente.

Ivo Pieroni

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“La temperatura a Camucia”

Festa di S.Francesco di Sales,patrono dei giornalisti

Gabriele Zampagni collaboratoredella testata giornalista “La Stampa”

Ci fa molto piacere an -nunciare che un nostrogior nalista, l’avvocatoGa briele Zampagni èdiventato un collaborato-

re de “La Stampa.it”, il portaledell’omonimo prestigioso quoti-diano di rilievo nazionale, edito aTorino. A Ga briele è stato chiestodi collaborare per l'area tematicadenominata “I tuoi diritti”, dedica-ta alla divulgazione di tematichegiuridiche; in particolare, saràchiamato a rispondere di questio-ni di diritto pubblico e costituzio-nale, data la sua formazione especializzazione universitaria.

Il primo contributo inviato dalnostro Avvocato e pubblicato nelloscorso mese di Di cem bre, si oc -cupa dell’approvazione definitiva,da parte del Parlamento italiano,di un progetto di legge volto adintrodurre una riforma complessi-va della legge finanziaria e del

sistema di contabilità pubblica,ispirandosi ai criteri di semplifica-zione e di razionalizzazione delleprocedure; po tre te trovare l'arti-colo al se guente website:http://www3.lastampa.it/i-tuoi-d i r i t t i / s e z i o n i / c i t t a d i n o -istituzioni/approfondimenti/artico-lo/lstp/103092/.

Ma come è nata quest'i-dea?

“La collaborazione con il pe -rio dico torinese, come ci spiegal’in teressato, è nata in quanto lacasa editrice Giuffrè, con la qualeGabriele lavora da tempo, hastretto un accordo di cooperazio-ne con La Stampa, in virtù delquale i più rilevanti contributigiuridici vengono pubblicati anchedal portale del quotidiano torine-se”. Beh, non ci resta altro da fareche complimentarci con il nostrocollaboratore.

S.B.

Caro Consigliere, ma quanto mi costi...?

PRONTA INFORMAZIONE

Turno settimanale e notturnodall’1 al 7 febbraio 2010Farmacia Centrale (Cortona)Domenica 7 febbraio 2010Farmacia Centrale (Cortona)Turno settimanale e notturnodall’8 al 14 febbraio 2010Farmacia Bianchi (Camucia)

Presso l’Ospedale della Fratta 0575/63.90.55A Mercatale di Cortona 0575/61.92.58

GUARDIA MEDICA

FARMACIA DI TURNO� �Domenica 14 febbraio 2010Farmacia Bianchi (Camucia)

Turno settimanale e notturnodal 15 al 21 febbraio 2010Farmacia Ricci (Tavarnelle)Domenica 21 febbraio 2010Farmacia Ricci (Tavarnelle)

ORARIO FESTIVO DELLE MESSEMonastero S. Chia raore 8,00Chiesa S.Filippoore 8,30

Monastero SS. Tri nitàore 9,00S. Francesco ore 10,00

Cattedraleore 11,00S.Domenicoore 18,00

servire a tavola.Tanto impegno, tanto buon

cibo, un caloroso applauso per laloro collaborazione totalmentegratuita.

Se è prerogativa della nostracategoria la capacità di comunica-re, l’eccellenza è farlo, innanzitutto, sotto il profilo umano.

Roberta Ramacciotti

Cortona 24 gennaio 2010

Page 3: L'ETR. IMP. 22/2006ma che iniziasse la messa, mi ha dato l’incarico di leggere la prima lettura. Panico! Non avevo con me gli occhiali adatti! E pensare che non le leggevo da quando

CULTURAL’ETRURIA N. 2 31 GENNAIO 2010

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corsi di formazione per contodell’Azienda Sanitaria senese. Lau -reato in Giurisprudenza ed in Filo -sofia, è giornalista pubblicista edirettore della rivista Antro pologiae salute.

Durante la serata, a mani delGovernatore, è stato conferito unpremio speciale al socio WalterFa biani, a riconoscimento dellasua lunga militanza e degli incari-chi ricoperti all’interno dell’As so -ciazione.

Alessandro Venturi

Si snoda nel cuore del centrosto rico, partendo da Piazza Pe -sche ria (o, più comunemente“Pe sceria”) pe rarrivare a viaMaf fei. Deve il proprio nome allano bile e antica famiglia Passerinicosì come l'omonimo viale che vadalla Rotonda del Parterre allaBasilica di S.Margherita. Quest'ul -timo può essere citato anche quale“parco della rimembranza” poi -ché ogni albero piantato in tutta lasua lunghezza ricorda un soldatocaduto nella Prima Guerra Mon -diale: 600 alberi per 600 caduti.Ma torniamo alla via di città. Essafiancheggia il Palazzo del Popoloche fu di proprietà del più illustredei personaggi della famigliaPasserini, il cardinale Silvio ( 1470(?)-1529). Gli fu infatti donato nel1514 dai capitani fiorentini diparte Guelfa quale riconoscimentoper essere “fedelissimo e an -tichissimo familiare, nonché in -timo servitore del Papa”, il me di -ceo Leone X.

L'alto prelato fu infatti moltovi cino alla famiglia Medici qualedatario di Papa Leone X, legato inUmbria, tutore dei giovani Ales -san dro e Ippolito. Incarichi tuttidella massima importanza chesolo un personaggio di grande fi -ducia poteva svolgere.

Dopo la cacciata dei Medicitro vò in Cortona il suo rifugio epro prio qui, nella collina che af -faccia sulla valle, fece edificare ilPalazzone, grandiosa villa princi-pesca attualmente di proprietà,per donazione, della Scuola Nor -male Superiore di Pisa.

Nel Museo Diocesano è custo-dito il Parato Passerini, donato dalCardinale ai Canonici del Duomo edefinito “il più bel tessuto araldicodel '500”.

Via Passerini conserva inalte-rate le caratteristiche medievali distrettezza e oscurità ma si pos -sono notare anche numerosi e piùtar di interventi, come portali e fi -ne stre rinascimentali .

Come è ormai una tradizio-ne piacevole in occasionedella festa degli auguri allavigilia del Natale, i rotariani

del Rotary Club Cortona Val di -chiana organizzano un’asta confinalità benefiche.

Nell’incontro con il Go ver na -tore, quest’ultimo aveva sollecitatotutti i soci ad essere attenti allanecessità di completare a livello

mondiale la lotta contro la polioed aveva invitato tutti a risparmiarequalcosa per offrirlo a questafinalità.

Questa istranza del Go ver -natore è stata pienamente accoltacon l’organizzazione di quest’asta

condotta come sempre con sim -patia, capacità “tutta napoletana”dal notaio castiglionese dott. Giu -seppe Di Stefano.

L’asta è stato l’ultimo mo men -to conclusivo dell’organizzazioneche ha visto tanti soci portareregali anche importanti da mettere

in competizione. Il parco oggettiera abbondantemente ricco e larisposta dei singoli presenti non siè fatta attendere.

Da ricordare tra i regali ri ce -vuti due abiti della ditta Cantarelliche potevano essere sostituiti nelcaso non fossero stati della tagliadell’acquirente.

Quasi tutti sono usciti a finese rata con qualcosa in mano;

quan do l’oggetto era particolar-mente difficile c’è stata la sagaciadi Giuseppe Di Stefano che ha in -dividuato il personaggio cui “im -porre” l’acquisto e l’offerta.

La serata si è conclusa conl’ac quisizione di oltre 1500 euro.

Considerando che la lotta alla po -lio costa 1 euro a persona, il Ro -tary Club Cortona Valdichiana conla sua generosità ha destinato unaiuto importante per 150 persone.Sono questi sicuramente i mo -men ti per i quali è bello essere so -cio del Rotary.

La visita del Governatore

L’inaugurazione del monumentoa Giuseppe Garibaldi

Iclubs lions Cortona CoritoClanis, presidente Anna For -coni Mas serelli e Cor to naValdichiana Host, pre sidente

Mario Aimi, han no ricevuto lavisita del Go ver natore Di strettualeVinicio Serino.

La cerimonia ha avuto luogo loscorso 9 gennaio presso il Ri -storante Tonino di Cortona.

Il Governatore Distrettuale,massima carica dell’associazione alivello regionale, si reca annual-

mente a visitare ogni club delterritorio di competenza (in To -sca na ammontano a 88 con 3635soci) onde verificarne il regolarefun zionamento e le iniziative intra-prese. L’evento costituisce altresìun momento di incontro e di con -fronto tra i vertici dell’Asso cia -zione dei Lions e la base asso cia -tiva, consentendo ai primi di co -gliere le istanze e le motivazioni ri -venienti dalle strutture di primolivello.

Da Noterelle Cortonesi di Ezio Cosatti

Cortona, 2 giugno 1894

Rubrica curata da Nicola Caldarone

In prossimità delle celebra-zioni per il 150° anniversariodell’Unità d’Italia, il Comune diCor tona sta predisponendo uncalendario di iniziative culturalida realizzare a partire dal Gen -naio del 2011. E il nostro Gior -nale seguirà tutti gli eventi, co -me ha fatto Ezio Cosatti, in quellontano 2 Giugno del 1894, inoccasione della inaugurazionedel monumento dedicato a chidell’Unità d’Italia fu il protago-nista, con questo articolo.

“Alle ore 10, 30 il corteo simos se da Porta Colonia dirigendo-si al Piazzale Garibaldi. Dirigeva icorteo il prof. Pasquale Bessi, se -gre tario del Comitato per il Mo -numento. Alle ore 11 il corteogiun se al Piazzale e quivi tutte leassociazioni fecero circolo intornoal monumento coperto di un bian -co lenzuolo. Ad un segnale del sig.Bessi, mentre la Banda intona fragli applausi generali l’Inno di Ga -ribaldi, vengono tolte le bende checoprono il monumento. Tutti sonocommossi, un evviva vigoroso e -rompe dal petto di tutti. Il Mo -numento, opera di Ettore Ferrari,rappresenta un obelisco di traver-tino che si eleva sopra uno scogliodi roccia. In una fascia che legal’obelisco alla base, trovansi due

me daglioni in bronzo, uno deiqua li porta l’effige dell’Eroe, l’al -tro il leone, emblema della città diCortona. Sulle rocce posa untrofeo d’armi e bandiere magi -stralmente modellato in bronzo alquale sono state aggiunti due pic -coli cannoni che furono puntaticontro Garibaldi quando reducedall’assedio di Roma del 1849cercava asilo nelle terre di Val diChiana.

Appena ristabilito il silenzio,viene presentata al Sindaco di Cor -tona, il cav. Luigi Tommasi unaper gamena disegnata e dipinta convera maestria dal prof. Pirro Rossi.In essa trovansi i nomi dei membridel Comitato per il Monumento.Prendono poi la parola il presi-dente del Comitato FerdinandoMagni e il deputato di Cortona,l’On. Diligenti. Infine si procedealla lettura dell’atto di consegnadel monumento che viene sotto-scritto dai dieci componenti il co -mitato e dal sindaco di Cortona,cav. Luigi Tommasi.

La cerimonia che si è svoltasotto i dardi di un sole cocentissi-mo, finisce alle ore 12.

Durante tut ti i discorsi vi sonostati moltissimi applausi a Gari -baldi, ad Etto re Ferrari e ai valoro-so oratori”.

La festa degli auguri

Vinicio Serino, in carica perl’anno sociale 2009-2010, è nato aGrosseto e, dopo aver lavoratopres so la Banca Monte dei Paschidi Siena in qualità di dirigente, èstato chiamato in qualità di profes-sore a contratto a tenere corsi diAn tropologia, Sociologia dei pro -cessi culturali e comunicativi e So -ciologia dell’ambiente presso lefa coltà di Medicina e Chirurgia edi Scienze Matematiche Fisiche eNaturali dell’Università degli Studidi Siena. Dal 2008 tiene altresì

Vie, Vicoli, Piazze e strade di Cortona

a cura di Isabella Bietolini

ViaPasserini

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E-MAIL: [email protected]

I presidenti Mario Aimi e Anna Forconi Masserelli con il GovernatoreVinicio Serino

Il Governatore Vinicio Serino conferisce il premio a Walter Fabiani

Lions Cortona Corito Clanis e Cortona Valdichiana Host

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CULTURAL’ETRURIA N. 2 31 GENNAIO 2010

Domenica 24 gennaio alleore 16,00 al MAEC laprof.ssa Lucia Leporedell’Università degli Studi

di Firenze ha illustrato le recentiacquisizioni del MAEC.

Si tratta di circa 20 oggetti dietà ellenistica di ottima fattura,donati al Maec dalla famiglia Can -tarelli (a nome di Gabriella Chias -solini Cantarelli), che nel territoriodi Cortona possiede anche uncomplesso produttivo di granderilevanza nel settore tessile e del -l’abbigliamento, ai quali si aggiun-ge anche un reperto donato dallafamiglia Galletti (a nome di CarloGalletti).

Questa piccola ma importantecollezione è da poco esposta alMAEC e rappresenta un ulteriorear ricchimento dell’offerta cultura-le ed archeologica del grande mu -seo cortonese.

Il MAEC, in linea con le strate-gie più avanzate dei musei interna-zionali continua la sua crescitacon acquisizioni e collaborazioniche ne fanno uno dei musei ar -cheologici più importanti di tuttaI talia.

Il programma delle Do me ni -che al Museo proseguirà anche infebbraio, domenica 21, conuna conferenza di Luca Rossato"Fos sili: dal mito di draghi e gi -ganti alla realtà scientifica".

Andrea Laureanzi

Cento anni fa

Centoquindici anni ci dividonodalla cronaca nera dell’articolo diog gi. Sono tanti, ma ci devono da -re la misura della società cortone-se dell’epoca. Ogni periodo ha a -vuto ed avrà i suoi problemi, ten -sioni sociali, eccessi e criminalità.Ci spaventano le “stragi del sabatosera”, la droga, l’alcolismo, ecc.,ma nella Cortona dell’Ottocento iproblemi erano profondamentedi versi e non per questo menod’im patto sulla società civile. Inpassato ho già descritto analoghifenomeni criminosi e, sincera-mente, sembra quasi impossibileche in una piccola collettivitàcome la nostra gli animi si surri-scaldassero così frequentemente.Ma così è. Nelle mie ricerche ar -chivistiche ho controllato e lettocentinaia di articoli, sia sulla stam -pa locale che su quella nazionale eil dato che emerge chiaramente èche i nostri nonni e bisnonni era -no molto più animosi di noi: dal1920 al 1925 la locale Preturatrat tò 1941 procedimenti penali.Per nostra fortuna adesso le cosesembrano cambiate e speriamoche non si arrivi più a ferire o uc -ci dere con una certa facilità comeaccadeva un tempo.

Dall’Etruria del 6 gennaio1895. Circa le 14 dell’ultimo del -l’anno si sparse la voce per lacit tà che G.O., causidico pressoquesta Pretura, fosse stato bar -baramente pugnalato. Senzaper dere tempo, malgrado la neveche rendeva disagevole il cam -mino, ci recammo al villaggiodel Sodo, ove, dicevasi, erasisvol to il dramma. Quando vigiun gemmo, il G. si adagiavanella carrozza della Misericordiaper condurlo allo Spedale. Colvolto cadaverico, con gli occhisemi aperti, esso rivelava chia -ramente la gravità del suo stato.Attorno alla carrozza stava rac -colta moltissima gente.

Come era avvenuto il fatto?Eccolo in poche parole e conpre cisione. Il G. andando incam pagna si fermò nella riven-dita di vino di Poldo a bere unafo glietta. Nella bottega trovavan-si tre o quattro contadini, e daun lato C.

C. d’anni 65, un cattivo sog -get to. Il G., deplorando le perse-cuzioni delle quali andava daqual che tempo soffrendo inquelle località, domandò ed ebbedal proprietario un foglio di car -ta per esporre i suoi lamenti alco mando dei Carabinieri e perreclamare la sorveglianza sullasua persona. Mentre scriveva, ilC. gli domandò: Che forse hai dalagnarti anche di me? Ti ho forsechiamato a nome, soggiunse ilG.? No rispose il C. Ebbene, re -pli cò il G., ciò significa che conte non ci ho nulla. Scritta la let -tera il G. domandò chi la volesseportare ai Carabinieri promet-tendo 30 centesimi pel viaggio.Per 40 centesimi la porto io, ri -spose il C. borbottando alcunepa role. E non ci furono altri di -scorsi. Il G. terminata la letteras’al zò e in questo il C. gli siscagliò contro e dicendo: se cre -di di dover mandar me in pri -gio ne, tu devi andare al Cam po -santo, gli vibrò nel corpo unatre menda coltellata. Il G. feceatto di scagliarsi sull’avversario,ma poi, perdute le forze, cadde aterra. Non si sarebbe fermato alprimo colpo il feritore se robusticontadini non lo avessero affer-rato e trattenuto. Uno di essi, ilCam milletti, ebbe da questa vi -pe ra una ferita di coltello a unamano.

Il C. trovò modo di fuggire esi diresse a Cortona ove con lapiù grande tranquillità si costi-tuì prigioniero ai RR. Ca ra bi nie -ri. Al medesimo furono trovatediverse ferite d’arme da taglioche s’inferse nella colluttazionecon quelli che lo trattenevano. Sirecò colla massima celerità sulluogo del delitto il Delegato diP.S. coi Carabinieri. Poco dopo vigiunse il comandante di se zio -ne.

Nel giorno stesso fu tratto inarresto il piccolo possidente P.M.ché le autorità lo avrebbero for -temente indiziato per il man -dante del truce assassinio.

Il G. all’Ospedale fu dichia-rato in pericolo di vita. Il suostato oggi è stazionario.

Mario Parigi

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06128 PERUGIATel. e Fax 075 5056007

Nel pomeriggio del 27 di -cem bre scorso, nei localidel Centro di Aggre ga zio -ne Giovanile di Camucia

(lo ZAK), l’Associazione CulturaleGotama ha debuttato con un nuo -vo spettacolo teatrale in atto unico,intitolato “Lucy & Dark”. Il testo,completamente inedito, è statoscritto come ormai la stragrande

mag gioranza degli spettacoli del -l’As sociazione Culturale Gotama,da Albano Ricci, che ne ha curatoan che la regia insieme a Ma rian -gela Ricci. A differenza degli altride butti, quello di “Lucy & Dark” èstato il risultato finale di un per -corso iniziato nei primi giorni delmese di ottobre, con il coinvolgi-mento di nuovi ragazzi che sono esaranno nuova linfa per l’associa-zione. Il tutto è partito con un la -boratorio teatrale, che ha aiutato iragazzi a prendere confidenza con

la recitazione, successivamente siè passati alla messa in scena di unvero e proprio spettacolo teatrale,facendone seguire le varie fasi direalizzazione (lettura copione, re -citazione a memoria, caratterizza-zione dei vari personaggi, ricercadelle colonne sonore, ricerca delle

Si è appena concluso un annodenso di attività per il nostroFotoclub, ma già si pensa alfuturo.

Il primo impegno sarà per uncorso di fotografia digitale di basededicato ai soci. Si articolerà insette intense serate dedicate ai

prin cipi fondamentali della foto -grafia, alla conoscenza delle foto -camere, alla composizione dell’in-quadratura, al trattamento e all’ot-timizzazione dei files.

Per informazioni sul corso eiscrizione scrivere a [email protected].

Nel mese di giugno Cortonasa rà tappa di una giuria per uncon corso internazionale per au -diovisivi fotografici, il 321 Chal -lenge, al quale partecipano ancheautori di Francia, Gran Bre tagna,Belgio, Germania, Sviz zera, Ar gen -tina, Cile, Sud Africa, e Canada.

Sempre nel mese di giugno ilFo toclub Etruria giudicherà gli au -diovisivi partecipanti al 4° CircuitoNa zionale Audiovisivi Fotografici

Digitali, il Concorso più importan-te in Italia per questo genere ar -tistico. Le premiazioni relative allans. tappa avranno luogo in settem-bre.

C ome tutti gli anni la presidenzadel Consiglio Regionale dellaToscana, l’Assessorato allaCul tura del Comune di S.Mi -

nia to e l’Associazione Fiera del LibroToscano hanno premiato i miglioriscrittori della nostra Regione.

Per il settore “premio selezione”sono stati premiati Tito Barbini e PaoloCiampi autori del libro Caduti dalmuro.

Nel “premio selezioni dei lettori”ha ottenuto il maggior numero di con -sensi Valentina Olivastri con il suo libro

scenografie, dei costumi, ecc….).I risultati sono stati più che buoni,vista la presenza alla sera del de -butto di un folto pubblico che haconfermato il successo sia du ranteche dopo lo spettacolo, con unaserie di applausi e scatti fotograficicontinui, come ad una prima tea -trale di alto livello. A questo puntonon posso che ringraziare i ragazzi

che hanno debuttato per la primavol ta: Isabella Angelelli, Lisa Meac -ci, Carlotta Nardelli, Antonio Sca -pec chi, e i veterani dell’associazio-ne che li hanno seguiti in tutto ilpercorso: Roberto Bondi, LauraMa riotti, Elena Moretti, AlbanoRic ci, Mariangela Ricci, AlessioSor di. Non per ultimo ringrazioanche il bambino Leonardo Fer -rari, unitosi solo nelle ultime gior -nate di prove, che anche lui hapartecipato brillantemente allospettacolo. Non dimentico poi il

Co mune di Cortona, gli operatoridel lo ZAK, Marco Mancini (per lapro gettazione delle locandine edegli inviti), le famiglie, e tutti co -loro che hanno contribuito allarea lizzazione dello spet tacolo.Gra zie ancora a tut ti!...

Stefano Santiccioli

L’appuntamento più importan-te con il pubblico sarà una MostraFotografica veramente interessan-te, efficace, moderna, curata incollaborazione e con il patrociniodella FIAF Federazione ItalianaAssociazioni Fotografiche, dal ti to -lo “IMMAGINI DEL GUSTO”, e a -vrà come cornice le prestigiosesa le di Palazzo Casali, dal 28 a -gosto al 19 settembre: “è una ri -cerca iconografica sulla culturaitaliana del cibo, sui luoghi di pro -duzione, sui processi produttivi epro mozionali, sugli spazi com -merciali, sulle ritualità del con -sumo individuale e conviviale”,co me scrive Fulvio Merlak, presi-

dente della Fiaf, nelle pagine dipre sentazione della splendidapub blicazione a corredo della Mo -stra. L’evento, come per la prece-dente Mostra 2009 ‘Cortona: no -stalgie e impressioni’ (di cui lafoto illustra l’allestimento), avrà ilpa trocinio della Fiaf, del Comune

di Cortona- Assessorato alla Cul tu -ra, e della Banca Popolare di Cor -tona che da anni crede nelle no -stre iniziative e ne è preziosospon sor.

Mancato omicidio

Scrittori toscani per l’anno 2009

Fotografia digitale: che passione!

Presentazione dei redenti acquisti del MAEC Nuovo atto unico per l’Associazione Gotama

Tito Barbini e Valentina Olivastri

Il Fotoclub Etruria rilancia le sue attività, anche con un corso di fotografia digitale

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Prohibita imago.Nella motivazione del premio si

legge: “Il voto dei lettori premia unromanzo originale e ben scritto”.

Auguri per questi successi ai nostridue cortonesi Tito Barbini e Valen ti -na Olivastri.

“Domenica al Museo” “Lucy & Dark”

Page 5: L'ETR. IMP. 22/2006ma che iniziasse la messa, mi ha dato l’incarico di leggere la prima lettura. Panico! Non avevo con me gli occhiali adatti! E pensare che non le leggevo da quando

TERRITORIOL’ETRURIA N. 2 31 GENNAIO 2010

PAGINA 5

Brevidal territorio

a cura di Laura Lucente

Arezzo

Foiano

C.Fiorentino

MontepulcianoChiancianoLa recente cancellazione de -

fi nitiva del campo dellaMaia lina ha dato lo spuntoad un gruppo di ex giovani

sportivi dei primi anni '60 perritrovarsi insieme in un noto risto-rante della zona.

Furono loro che in piena au to -nomia resero di nuovo agibile ilcampo andato in malora dopo ilfal limento della società sportivanel '59. Si riorganizzarono inoltreco me squadra e, prima con il no -

me di Libertas Coritana, si i scris -sero ad un campionato del C.S.I.,poi con il nome di U.S. INAPLI Ca -mu cia, ad un campionato al lievidella F.I.G.C. con ottimi ri sul tati.

E' da loro che ricominciò lastoria del calcio moderno a Ca mu -cia e Cortona, sotto la paterna as -sistenza del carissimo don AntonioMencarini.

Durante la serata hanno ricor-dato con orgoglio le trasferte intre no o con altri mezzi pubblicinon avendo nessuno che li ac -compa gnasse in auto. I più, a queitem pi, venivano osteggiati dai ge -nitori nella loro attività sportivache, si diceva, li distraeva daglistudi e talvolta alcuni uscivano dal-la finestra di nascosto per raggiun-gere i compagni al campo o allasta zione.

Le scarpe e le mutandine

Spettacoli, degustazioni escon ti per tutti gli inna morati…ma non solo!

Una iniziativa di Comune diCor tona e Confcommercio in col -la borazione con Banca Medio -lanum-Ufficio Promotori Finan -ziari di Camucia e MAEC

Sabato 13 febbraio- Ore 18 Teatro SignorelliL'amore tra parole e musica Recital con Nathalie Caldonazzo,con l’accompagnamento musicaleal piano del maestro AntonelloVannucchi.Nell'occasione sarà premiata lacoppia più longeva di CortonaIngresso gratuito- Ore 21 Teatro Signorelli: NineProiezione musical diretto da RobMarshall

Domenica 14 febbraioDalle ore 8 P.za della RepubblicaEstemporanea di pittura aperta atuttiIn collaborazione con l’Universitàdella Georgia, l’Università di Al -berta e Unitre di TerontolaOre 9.30-20: P.za della RepubblicaSalotto dolceDegustazioni di cioccolato e dolciOre 10,00: Palazzo Casali, Visitaguidata al MAECA cura di Aion Cultura in collabo-razione con il GruppoGiovani Imprenditori Confcom -mercioGratis per i possessori di biglietto

(spes so di colori diversi) se licom pravano da soli, mentre lama glia ognuno lavava a casa quel -la che aveva indossato durante lapartita; la domenica successiva lemagliette, puntualmente, tornava-no di nuovo, pulite e stirate, a di -sposizione della squadra.

Durante la serata sono stati o -spiti festeggiati Giorgio Bistarelli eGiancarlo Lombardini (premiatocon una targa ricordo) semprepron ti anche a quei tempi a dare

una mano, rispettivamente, nelsegnare il campo o nel portare ilpe sante borsone con le divise du -rante le trasferte.

Riportiamo alla rinfusa i nomidei presenti lasciando ai lettoril'arduo compito di riconoscerli.

I fratelli Marcello e RomanoGiappichelli (venuti appositamenteda Firenze), Quirino Gazzini (ilPo pi), Fosco Berti (da adulto di -ve nuto Pre si dente della gloriosaU.S. Cortona Ca mucia), GrazianoBi starelli, Rolando Cangeloni,Gior gio Vanni Adriano Pieroni, Wi -liam Broc co lini, Rolando Tacchini,Mario Laz zeri, Ivo Santiccioli, Gia -co mo Be lelli, Fausto Fieni, GiorgioMonelli, Giu liano Molesini, AlfredoBian chi, Luciano Batani, AlbertoSalvatori, Gior gio Bistarelli, G.Lombardini.

G.Morelli

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15 GENNAIO – AREZZO Per garantire la sicurezza economica del mercato, il Questore diArezzo, Felice Ferlizzi ha proceduto alla sospensione per 30giorni della licenza di Polizia nei confronti dei legali rappresen-tanti di undici esercizi di “Compro-oro” situati in città e nel terri-torio provinciale. Il provvedimento è stato adottato al termine diun’approfondita istruttoria che ha permesso di ricostruire ladinamica dei fatti commessi dai titolari degli esercizi commercia-li. Nei loro confronti era precedentemente scattata la denuncia daparte della Guardia di Finanza per ricettazione e falsità inregistri.Dalle indagini delle Fiamme Gialle aretine era infattiemersa l’omissione dell’annotazione delle generalità dellepersone che vendevano gli oggetti preziosi usati o gli scarti dilavorazione oltre alla registrazione degli acquisti di beni preziosirisultati essere stati precedentemente sottratti illegalmente dadipendenti di aziende orafe.

18 GENNAIO - MONTE SANSAVINO Esplosione a Monte San Savino. L’incidente durante la mattina èavvenuto in località Santa Caterina in un laboratorio per la macel-lazione della carne e preparazione porchetta. 5 le personerimaste ferite. Pare sia stata una perdita di gpl la probabile causadell’incidente.Sul posto, vigili del Fuoco, 118 e carabinieri. Il piùgrave di tutti è il figlio dei titolari dell’azienda Alessandro Vestri,di 25 anni ricoverato in prognosi riservata. Per lui, trasferito alcentro grandi ustioni di Pisa i medici parlano di ustioni sul 50%del corpo. Inutile il disperato tentativo di liberarsi dalle fiamme.Il giovane si è strappato i vestiti di dosso, aumentando il pericolodi infezioni. A Pisa anche una donna di 48 anni trasportata ineliambulanza al centro grandi ustioni dopo un passaggio dalpronto soccorso di Arezzo. Preoccupanti anche le condizioni deltitolare dell'attività un uomo di 52 anni. Più lievi invece le feriteriportate dalla madre del 25enne e da una probabile collaboratri-ce della piccola impresa familiare. Entrambe sono state ricovera-te nel reparto di dermatologia dell’ospedale di Arezzo. Appena iniziata la fiera "VicenzaOro First", ed è subito arrivata laprima rapina ad un orafo.

18 GENNAIO - VICENZAFurto alla kermesse Vicenza Oro. Ne è rimasto vittima un aretino,E. B., di 56 anni. L'orafo la sera precedente l'apertura della fiera,dopo aver parcheggiato la vettura, è stato assalito e derubatoall'esterno dei padiglioni .Il 56enne si stava dirigendo verso lo stand, con il campionario inmano, quando uno sconosciuto l'ha spinto fino a farlo cadere aterra. Alla caduta è seguita una breve colluttazione al terminedella quale la meglio è andata al malvivente che è riuscito adafferrare e strappare dalle mani dell'orafo, la valigetta, contenen-te monili d'oro per un valore di circa 40 mila euro. Imme -diatamente il 56enne ha dato l'allarme, segnalando l'episodio auna pattuglia che stazionava davanti all'ingresso del padiglionedella Fiera. Per il momento del malvivente nessuna traccia.

19 GENNAIO - AREZZO Ritrovato ad Arezzo il 30enne Davide Sarti, grossetano che si eraallontanato dalla sua abitazione a dicembre. È stato grazie aPiera Giorgi, una dipendente della biblioteca di Arezzo che ilgiovane è stato ritrovato dai familiari. L'impiegata lo ha riconosciuto questa mattina, mentre stavaleggendo un libro. Immediatamente ha telefonato ai carabinierispiegando che in quel volto aveva riconosciuto il giovane apparsoieri sera in televisione a “Chi l'ha visto”. Sul posto sono soprag-giunti i carabinieri del nucleo radiomobile dei carabinieri diArezzo e una volante della Polizia di Stato che hanno identificatoil ragazzo. Sarti è apparso tranquillo e in buone condizioni di salute. Sarti siera allontanato dalla sua abitazione di Grosseto, lo scorso 17dicembre. Da quel giorno, senza avvisare i suoi familiari, nonaveva fatto rientro. Preoccupati i genitori si erano affidati allatrasmissione televisiva “Chi la visto?”, nella speranza che qualcu-no riconoscesse il figlio. In città da oltre quindici giorni, iltrentenne potrebbe aver trovato accoglienza alla Caritas aretina.

d’ingresso al MAECOre 11.30: Sala Medicea, Poesiad’amore nella letteratura italianaPalazzo Casali. A cura dell'Asso -ciazione degli scrittori aretiniTageteRelatore: professor Nicola Cal da -roneIngresso gratuitoOre 12.15: Palazzo Comunale Premiazione Estemporanea dipittura e Miglior vetrina Ore 16 Centro Storico: EsibizioneGruppo Storico Giostra dell’Archidado di Cortona Ore 17.30 Teatro SignorelliSpettacolo di Gigi ViglianiIngresso gratuito su prenotazione.Info: 0575 605310A cura di Banca Mediolanum -ufficio promotori finanziariCamucia

Nei negozi del centro storico,vetrine e allestimenti sul tema,degustazioni e omaggi per tutti iclienti.

Nei bar e nei ristoranti,romantiche “mise en place”,cocktail e menù dedicati all’amore

Nelle strutture ricettive, piace-voli sorprese per gli ospiti.Musei Cortona mon amour(MAEC e Museo Diocesano) - Duecuori, un biglietto INFORMAZIONI: ConfcommercioCortona-Camucia tel. 0575603231 - Email [email protected]

Sabato 13 e domenica 14 febbraio 2010

La città festeggia gli innamorati

Di nuovo insieme dopo 45 anni Cortona in Love

In tutte le parrocchie domeni-ca scorsa si è celebrata laricorrenza di S.Antonio Abate,con la benedizione degli ani -

mali e dei loro mangimi davanti alsagrato della chiesa.

Ma a Terontola il parroco donAlessandro Nelli ha fatto una sceltaoriginale, cioè ha invitato gli ani -mali con i loro responsabili ad as -sistere alla messa del pomeriggio.

Ovviamente la notizia si èspar sa in fretta e alla messa hannopartecipato pastori tedeschi, me -tic ci di ogni genere e altri cani dirazze diverse-tutti regolarmente alguinzaglio-, insieme a gatti siste-mati nelle loro gabbiette, un co ni -glietto e due cagnolini di pochigior ni nella loro cesta, che sonodiventati l’attrazione dei numerosipresenti.

La funzione si è svolta regolar-mente, a parte qualche guaito neimomenti del canto-forse qualchecane si sentiva in dovere di contri-buire, a modo suo, alla messa-edè stato un momento simpaticovedere tanti bambini e tanti adultipartecipare alla funzione e poifer marsi insieme a parlare deipropri animali e a coccolarli.

Don Alessandro ha avuto un’i -dea brillante, ad aprire le portedella chiesa anche ai nostri amicianimali, che ci fanno compagnia eci rallegrano nei momenti di tri -stezza, senza chiedere nulla incam bio; è vero, sono animali for -tunati, rispetto a tutti quelli cheven gono abbandonati, ma bisogna

ricordare che hanno iniziato il lo -ro cammino evolutivo insieme al -l’uo mo, così nel tempo sono di -ventati ipersensibili rispetto agliumani che vivono con loro, con iquali si crea un rapporto di affettoe complicità, soprattutto con canie gatti. Per non dire delle personeanziane, che trovano tanto affetto ecompagnia nei cuccioli, con cuiescono a passeggio e a cui dedica-no tanta cura.

Comunque l’uomo è colui chevive nel Creato e che deve rispettoa tutte le creature che lo abitano,così ha spiegato don Alessandro,per cui si comprende bene che lebasi delle moderne concezionisul l’ambiente si trovano diretta-mente nella Bibbia, anche se alconcetto di ambiente viene sosti-tuito quello di creato, ma la so -stanza resta la stessa.

Insomma, come ha detto donA lessandro, uomini e animali con -dividono lo stesso ambiente e stasoprattutto agli uomini rispettarloper trasmetterlo nel migliore deimodi a coloro che verranno, e l’a -more per gli animali è un sempli-ce segno di questo vivere oggi inprevisione del futuro. MJP

TERONTOLA Animali in Chiesa

(Così doveva essere)

Festa di S.Antonio Abate

Natale in piazza

La scuola dell'infanzia diCor tona, il giorno 20 di -cembre 2009 doveva pre -sentare lo spettacolo na -

talizio "E venne ad abitare in mez -zo a noi" in piazza del Comu ne.Tutto era pronto ed organizzato,ma la domenica era davvero fred -da ed allora si è scelta la chiesa diS. Domenico come luogo a dattoper la realizzazione dello spet -tacolo. Ci siamo comunque incon-trati al teatro Signorelli, noi in se -gnanti piene di entusiasmo, i bam -bini (una quarantina) pronti adare il massimo, genitori e nonnisorridenti ma super emozionati.Chi si preoccupava dell'acconcia-tura, chi cercava la cintura dorata,chi nel dilemma per il bastone diGiuseppe, chi aveva la torcia spen -ta

E le insegnanti tutte in fermen-to: la maestra Gioia tentava dimettere in fila i bambini, davveroun'impresa; la maestra Patriziaaggiustava le stelline, parlava conun pastore, sistemava l'agnellinodentro il cesto e offriva la mano aipiù piccini. La maestra Franca M.tirava fuori dalla sua borsa tutti gliattrezzi del mestiere e così spillava,cuciva, aggiustava fino all'ultimomomento. E che dire della mae -stra Simonetta alle prese con glian geli (bambini di 4 anni) cheerano davvero entrati nel ruolo;non giravano neanche lo sguardoper non sciupare la coroncina

dorata in testa.Tutto tranquillo, ma ecco che

un angelo non si sentiva più nell'a-bito e allora via, se lo toglie, e lamagia finisce. E per continuare lamaestra Franca P. alle prese con ipastori, re magi (che per la veritàerano due poiché uno si era am -malato nel "viaggio") e poi conGiuseppe che preferiva abbando-nare il bastone per dare la mano aMaria sempre attenta a non in -ciam pare sul lungo abito.

Una passeggiata per via Na zio -nale, l'ingresso nella chiesa di S.Domenico (davvero suggestivo) etutti nelle posizioni stabilite, prontiper iniziare.

Breve introduzione della mae -stra Franca P., saluto alle autorità:dott.ssa Carla Fierli e assessorealla pubblica istruzione Luca Pac -chi ni e a tutti i presenti.

Poi l'inizio dello spettacolo. Ibambini hanno dimostrato unavera padronanza nei dialoghi, unrigoroso rispetto dei tempi adisposizione ma anche tanta gioiadi proporsi al pubblico. Ebbenetutto questo ha emozionato i pre -senti (che erano davvero numero-si) e così gli auguri sono diventatidavvero speciali. E per i bambinila sorpresa più grande: all'uscita liaspettava un babbo natale con unfantastico asinello.

Siamo stati davvero speciali non abbiamo dimenticato niente.

Le insegnanti

Page 6: L'ETR. IMP. 22/2006ma che iniziasse la messa, mi ha dato l’incarico di leggere la prima lettura. Panico! Non avevo con me gli occhiali adatti! E pensare che non le leggevo da quando

TERRITORIOL’ETRURIA N. 2 31 GENNAIO 2010

PAGINA 6

Residenza per Anziani

“Santa Rita”di Elio Menchetti & figliVia Case Sparse, 39/13

52044 Terontola Cortona (Ar) TTeell.. //ffaaxx 00557755 6677..8877..0088

XVI avvenuto in piazza San Pietroal termine dell’udienza generale dimercoledì 12 novembre 2008quan do ella ha potuto consegnar-gli personalmente un mosaico inve tro raffigurante la Natività e ri ce -vendo da lui schietti complimenti.

La composizione è ora esposta neiMusei Vaticani nella sezione d’artesacra contemporanea non lontano

dalle opere del più grande artistacor tonese moderno, Gino Severini.

Marzia Dottarelli non si fermaqui, la sua agenda è ricca di im pe -gni sempre nuovi: uno, coabitantecon questo numero de L’Etruria, èa Foiano, alla galleria Furio delFuria in via Solferino n° 9, doveuna sua mostra di mosaici è statainaugurata il 30 gennaio perchiu dere il 21 febbraio (ora -rio: venerdì 16-18; sabato e do -me nica 10-12,30 e 16-18; ingres-so libero), e un altro a ottobre enovembre prossimi a Montpellierin Francia. Il più importante, però,verrà a febbraio del 2011 quandola nostra artista del vetro, la nostramaestra della luce, sarà ospite del -la Qua drien nale Internazionaled’Ar te Contemporanea di Romaall’interno della mostra “Omaggioal Tricolore”. Si discuterà anche lì,e anche con l’arte, di unità d’Italia.Saranno, quelli, visti i tempi cheviviamo, momenti oscuri, almenola purezza del vetro ci rischiarerà.

Alvaro Ceccarelli

Zona P.I.P. loc. Vallone 34/B - 52042 Camucia di Cortona (Ar)Tel. e Fax 0575/67.81.82 (n. 2 linee r.a.)

Il concorso, organizzato dalla“Fondazione Arezzo Wave Italia(FAWI)”, si rivolge a tutte le bandche hanno uno o più componentiiscritti alle scuole superiori delleprovince di Arezzo, Siena, Pisa,Grosseto e Livorno.

L’iscrizione al concorso ègratuita.

I gruppi che si iscriverannoconsegnando il materiale descrittodal regolamento saranno valutatida un comitato di selezione;successivamente le formazionimigliori si esibiranno nelle cinquefinali provinciali a Maggio.

Il gruppo vincitore di ciascunaProvincia si esibirà nei palchi di“Italia Wave Love Festival 2010”che avrà luogo a Livorno dal 22 al25 Luglio e sarà inserito nellacompilation “Aspettando ItaliaWave”.

Ai vincitori sarà offerta inoltrela possibilità di esibirsi nei“Campus della Salute” del proget-to “Di Testa mia” che sarannoorganizzati a Volterra, in una setti-

C’era una volta…… uncampo dove si parcheg-giava per andare a messae dove i ragazzi potevanogiocare a calcio, ma non

“tutti” vissero felici finché non sisono impossessati di esso……!

Mi riferisco al campo adiacen-te e proprietà della chiesa che“una manciata” di persone se ne èim possessato arbitrariamente, re -cin tandolo, di conseguenza nonesiste più il passaggio alla chiesase non per una via strettissimasen za parcheggio, per la quale so -lo un paio di macchine possonoar rivare alla chiesa e per uscirede vono fare retro marcia percerca 150mt., una manovra diffici-le e pericolosa e certamente im -possibile per gli anziani. Neppureper un funerale hanno aperto ilcampo. Ah……..! Chiedo scusa,l’hanno aperto, poi hanno legatoun nastro, cosi potevamo passaresolo a piedi. Con quale diritto?

Siccome il Comune ha dato unbuon contributo si sono sentitipie namente liberi di recintare later ra altrui. Ma stiamo scherzandoragazzi, chi è che viene a casa vo -stra ad appropriarsi del vostro ter -reno? Restituite a cesare quelloche è di cesare e a Dio quello cheè di Dio…..mi pare più che giu -sto!

Il Vicario è a conoscenza ditutto questo ma ancora nessuno siè mosso per assicurare il diritto diparcheggiare a chi va a Messa e adimpedire che la terra, fra qualcheanno non appartenga più allaChie sa, con tutto ciò che compor-ta.

Se non importa al clero l’avve-nire di questa Chiesa mi pare ovvioche a chi interessa solo giocare acalcio importa ancora meno.

Aspettiamo con fiducia è tem -pestività, una riposta da chi guidala nostra Diocesi.

Patricia Faralli

mana ricca di iniziative e di stimo-lanti occasioni in compagnia diesperti.

“Aspettando Italia Wave” èun’occasione di formazione per itanti giovani che vorrebbero faredella musica la propria professio-ne, è un’opportunità concreta dimisurarsi con una giuria, con unastrumentazione professionale econ un pubblico importante dellapiù grande rassegna musicaled’Italia.

Giunto alla sesta edizione, “A -spettando Italia Wave” si allargaper la prima volta nel 2010 acinque province, affiancando adArezzo e Livorno, città che già daanni hanno aderito al progetto,Siena, Pisa e Grosseto.

Per ulteriori informazioni, gliorganizzatori mettono a disposi-zione i seguenti recapiti: Fondazione Arezzo Wave Italia -Francesca Testi: Tel. 333 4270600; Email: [email protected]

S.B.

Via Le Contesse n. 1 - 52044 - CORTONA (AR)Tel. 0575/16.52.957Fax. 0575/19.49.310

Il Regolamento CE n. 852 del 29.04.2004, rende obbligatoria la lottaprogrammatica agli infestanti, inasprendo il quadro sanzionatorio nel caso dimancata applicazione, non rischiare da oggi c’è Pulirè S.r.l.

- Derattizzazione;- Disinfestazione;- Disinfezione;- Redazione piano di lotta programmatica.

Nella terra dove la luce èfiltrata dallo splendoredelle vetrate di Guil lau -me de Marcillat nonstu pirà che l’arte del ve -

tro sia ancora praticata e che degliartisti contemporanei ne prose-guano la preziosa eredità.

Marzia Dottarelli, cortonese diMon tecchio, ricama la luce, co -struisce degli arazzi di vetro intar-siando in mosaico figure o motiviastratti con delicata ed estremaperizia. Di sé e di ciò che fa elladice: “Il mondo sta andando infrantumi, devastato dall'arro-ganza degli uomini e dall’ab-bandono costante della fede conla conseguente nascita di nuovee sottili schiavitù. Il mosaico,con il vetro sapientemente in ta -gliato e ricomposto, può rappre-sentare al meglio la voglia di ri -co minciare e riunificare”.

Marzia ha un curriculum cheoccuperebbe una pagina intera dique sto giornale e chi andrà a tro -varla a casa o più semplicementevisiterà il suo sito internet(www.marziadottarelli.com) siren derà conto di quanto sia statain tensa la sua attività fin dal 1985,anno di conseguimento del di plo -ma di maturità presso l’Istitutod’Ar te di Arezzo.

Numerosissime le esposizionia cui ha inviato i suoi lavori. Dia -mo spazio qui, fra tutte, alle duepartecipazioni del dicembre 2007

e 2009 alla Biennale Inter na zio -nale d’Arte Contem poranea “Cittàdi Firenze” nelle quali ha vinto en -trambe le volte il quinto premio“Lo renzo il magnifico”, e poi alcon corso per la lancia d’oro dellaGio stra del Saracino che le ha ga -

ran tito il primo premio nell’edi-zione di settembre 2009 dedicataal centocinquantesimo anniversa-rio della fondazione del quotidia-no La Nazione. L’opera è davverobella e la si può ammirare nel sito:è una fluttuante pagina di giornaleanimata da un soffio di vento chepa re partire dagli occhi di chiguar da.

Ma il regalo più emozionanteche la sua arte le ha fatto, e quelloa cui è legata con maggiore affetto,è l’incontro con papa Benedetto

Il più giovane dei pensionati

Aspettando Italia Wave

Il 1° gennaio per una finestrache il già ministro Dini avevalasciato socchiusa è riuscitoa evadere nel meravigliosomondo dei pensionati Ade -

ma ro Salvadori.

Con magistrale prontezza diriflessi ha lasciato la stecca a tutti icolleghi della Cassa di Risparmiodi Firenze delle filiali in cui halavorato fra Cortona, Sub biano,Mercatale e, per gli ul timi mesi,Rigutino.

Si ritira a un’età adeguata e inperfetta forma fisica per dedicarsial taglio dell’erba del giardino eall’esplorazione delle terre diChia na in mountain bike. Senzapiù la sveglia che incalza ora avràmodo di allestirsi la giornata a suopiacimento facendola sempreconc ludere però con il rituale ge -lato al Circolo tra le 21,30 e le22,30 seguito da un sacchetto disemi salati e da appassionateconversazioni intorno al bancone.Ma soprattutto avrà più tempo perorganizzare il Festival della Gio -ventù che 36 anni fa fu un’inven-zione sua e di una decina di coeta-nei che sentivano l’odore delmon do e la forza disordinata diuna generazione giovane in cam -mino e vollero portarne un’ecoanche nel loro paese.

Questa festa ha concentrato leenergie migliori di Monsigliolo e

lui, come un patriarca saggio, l’haseguita nella cre scita e non l’hamai abbandonata fino a diventareil punto di riferimento, l’appoggiosicuro e uno sprone per tutti iragazzi che so no venuti dopo.

Ademaro sta bene fra i ragazzie, nonostante la pensione, è an -cora il più giovane di quei giovani,giovane nella mente, nell’entusia-smo, il più coraggioso e quelloche ha più voglia di rischiare, gio -vane ancor meglio di chi dovrebbeesserlo per statuto biologico.

Il Circolo e la festa che vi sisvolge hanno tanta parte nella suastoria personale perché qui haavuto corso la sua educazionesen timentale: nel campo sportivoha consumato la sua carriera ditalentuoso sfortunato del pallone,nelle complicità amicali dellelunghe e malinconiche sere d’in -verno ha scoperto un sostegno alledifficoltà quotidiane e, soprattutto,nella penombra della sala, susedie di legno, davanti a un televi-sore in bianco e nero (che proba-bilmente non guardavano perchéin tutt’altre faccende affaccendati)ha conosciuto un fiore di nomePrimula, che dopo un congruonumero di passeggiate per le viedi Monsigliolo e le sortite domeni-cali in 500 e poi su una gloriosaAlfasud rossa, è diventata sua mo -glie, qui infine ha avviato il figlioSimone alla sua stessa passioneper il calcio e alla conoscenza deiprimi amici.

Per tutte queste cose e permolte altre che ormai hanno lospessore forte della memoriaAdemaro è legato a quel localedagli archi incrociati che è diven-tato per lui un luogo del cuore.

La pensione scandisce le sta -gioni umane: una si è chiusa, al tremil le si apriranno. È il nostro ca -lorosissimo augurio per Ade ma ro.

I Giovani del Circolo RCS (senza distinzione di età)

MONTECCHIO La pittrice ha incontrato il Papa nel 2008. Una sua mostra a Foiano nel periodo del carnevale

Marzia Dottarelli artista della luce

TEVERINA Non si può andare a Messa

Riservato agli studenti delle scuole superiori

La nuova edizione del concorso 2010

Ci hanno rubato il parcheggio

a cura di GINO SCHIPPANoterelle... notevoli:I vantaggi del “plurale maiestatis”Il trucchetto di scrivere in prima persona plurale ci consente di dare notizie

e considerazioni mantenendole all’interno di questa rubrica senza incorrerenell’accusa di avere trovato un “escamotage” per non pagare gabella all’editorementre invece il nostro proposito è quello di offrire uno “spaccato” di come eraCamucia in via Lauretana all’altezza del Cinema Cristallo oltre mezzo secolo fa esoprattutto come era organizzata una piccola bottega artigiana di vendita eriparazione biciclette.

Questa foto della nostra famiglia è stata scattata negli anni cinquanta.Wanda Lea è la ragazza seduta sul murello, scura di capelli e di carnagione.Accanto i fratelli Gino e Giovanni, in piedi la madre Anita Bistarelli e il padreRuben con in braccio l’ultima nata Ivana.

Come il fratello Giovanni, Wanda Lea aiutava il padre a montare le bicicletteche arrivavano in pezzi da “Legnano”, cittadina vicino a Milano che dette ilnome alla squadra dei grandi campioni di ciclismo. Bartali (militare all’aero-porto di Castiglion del Lago) fu abituale frequentatore della bottega e non percaso il penultimo figlio porta il nome del “Ginettaccio”...

Le biciclette furono vendute a migliaia dal nostro artigiano Ruben cosìcome altrettanto faceva all’epoca “Gaspero” Marchesini con il marchio“Bianchi”, la regina delle cromature.

Wanda Lea collaborava, lavorando anche di notte insieme a Giovanni,specializandosi nel montare ruote; cerchio, raggi e mozzo: una non facile fase!

Wanda Lea poi bella ragazza, ambita “preda” di famiglia benestante, ragazzaaudace sui primi motori che anticipavano il miracolo economico italiano, vienecatturata da un abile sarto della campagna cortonese, che riuscirà a sposarlaportandosela ad Arezzo.

Qui Wanda Lea, donna piena di vita e di acciacchi, ci ha lasciato di recente,e siccome siamo convinti che in questo comune molti la ricordano con simpatiavogliamo chiudere questa manifestazione di affetto rivolta a Claudio, Lorena eRoberto, raccontando un episodio che la riguarda inconsueto nei giorni nostrifatti di arrivismo e di assalto alla diligenza.

Nel periodo glorioso del basket aretino, il figlio, giocatore della Saima, fuinvitato a trasferirsi a Bologna in una squadra della massima serie. Wanda Leaconvinse il marito Claudio (originario di Ronzano) a rifiutare l’offerta.

La cosa ci torna in mente perché il trasferimento di Camillo Ghezzi (calcia-tore di grande levatura) dal Cortona all’Arezzo della Serie B, concordato aimassimi livelli, non fu reso possibile dalla madre Galaurchi, guarda caso origi-naria di Ronzano.

Wanda Lea, dovunque ora si trovi, donna solare e generosa, sorriderà sultono scherzoso che abbiamo voluto offrirle come ultimo saluto.

Marzia Dottarelli, al centro col marito, offre al Papa la sua opera

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TERRITORIOL’ETRURIA N. 2

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LA TUA CASA DAL 1997

Il 17 gennaio la Chiesa festeg-gia ogni anno la figura disant’An tonio Abate, anacore-ta orientale, vissuto nella Te -baide fra il terzo ed il quarto

secolo. Ufficialmente riconosciutocome Patrono delle bestie, ad Essosi collegano in quel giorno tradi-zionali manifestazioni che si sonosvolte anche quest’anno in moltiluoghi e nelle quali si benediconoanimali da stalla e di altre specie.Caratteristiche in vari paesi toscanie umbri sono le sfilate di buoi,cavalli, asini, tutti bardati a festa, edi cani e gatti infiocchettati, con -dotti a ricevere la benedizione delsacerdote.

Anche a Mercatale, nel conte-sto economico della vecchia so -

cie tà contadina ove l’aiuto al la -voro e il misurato sostentamentoerano legati alla prosperità degliallevamenti, fino a mezzo secolo sisvolgeva fervidamente la stessacelebrazione; con la differenza,però, che il colorato corteo d’ani-mali - soprattutto bovini e suini -non avveniva il 17 gennaio, ma il13 giugno nella concomitante fe -stività di un diverso sant’ Antonio,cioè quello di Padova, di epocaassai posteriore rispetto all’altro.Un grosso equivoco, dunque, cheinspiegabilmente nessuno si eramai preoccupato di correggere. Ilmotivo - secondo la storia del rev.Mil lotti - sta nel fatto che nella vec -chia chiesina, ora non più esisten-te e trasformata in sala parroc-chiale, situata nella piazza in cui sisvolgeva il mercato suino, volendoil popolo onorare il santo protetto-re degli animali, nel 1665 vi fu po -sta erroneamente l’immagine disant’Antonio da Padova anzichéquel la dell’omonimo santo raffigu-rato con il maialino. A questa con -fusione di immagini possiamoquindi attribuire l’origine e la per -sistenza dell’errore.

Un altro equivoco, seppure as -sai diverso, riguarda la figura diSan Donnino, il santo tifernate vis -suto fra il VI e VII secolo e devota-mente venerato in Val di Pierle a -ven doci Egli trascorso come e re -mita gli ultimi dieci anni della suavita. In suo onore fu qui edificatain epoca alto-medievale la pieve diS. Maria del Monte Rubbiano, poitra sferita nella chiesa della Ma -donna alla Croce. La secolare de -vo zione per questo santo è avvalo-rata anche dalla sua immaginetau maturgica riguardo a guarigio-ni di diverse infermità, fra cui alprimo posto l’idrofobia e il mal didenti bevendo l’acqua di una fon -tana a Lui dedicata presso l’anticapieve. Proprio questo miracolosoelemento-acqua ci riconduce però- secondo quanto affermano variscritti di sacerdoti e studiosi comelo storico A. Certini, il prof. donCe lestino Vaiani e don Dario A -

lunno - al simile ritratto iconogra-fico e taumaturgico di un o mo ni -mo santo d’epoca precedente, ilSan Donnino patrono di Fidenza,martire del IV secolo, diffusamentevenerato al nord e anche al centrod’Italia. La tanta o troppa somi -glianza fra i due Santi ha dato per -ciò motivo agli storici di stabilireche la singolarissima coincidenzanon può essere ritenuta casuale,ma dovuta alla sovrapposizione delS. Donnino tifernate alla figura diquello di Fidenza.

Esclusivi del culto al nostrosanto sono invece i “sassi”, situatipresso il suo luogo eremitico diquesta valle, tradizionale meta didevoti per ottenere da Lui grazie eguarigioni. M. Ruggiu

All’antivigilia di Natalesi sono svolti a Ca -stiglion Fiorentino ifu nerali di GirolamoPre sentini, morto il 22

dicembre 2009. Giomo, come lo chiamavano

gli amici e la maggior parte deicastiglionesi, è stato uno deisindaci più noti e co nosciutidella Valdichiana del SecondoNove cento. Forse anche per chéera l’unico sindaco de mo cri -stiano in tutta la Valdi chianaaretina.

Sindaco di Castiglion Fio -rentino dal 1971 al 1990, egli èstato per oltre vent’anni la ban -diera della Democrazia Cri stia -na in Valdichiana. Una bandierapolitica che raccoglieva nel ter -ritorio castiglionese consensiplebiscitari tra tutti gli stratipopolari. (...)

Come Sin daco i primi anni

1970 furono anche la sua prima,decisiva tappa di una lunga,intensa attività politico-ammi -nistrativa che avrebbe fatto delpic colo villaggio agricolo di Ca -stiglion Fio rentino quella vera,grande e moderna città agroin-dustriale e agroturistica che poii suoi successori (Gadani, Alpi -ni, Brandi questi ultimi due sulinee politiche a lui avversarie,ma sempre rispettosi del suoservizio castiglionese) avrebberoportato agli elevati livelli disviluppo attuale.

Insomma, egli è stato, si puòben dire senza paura di smenti-ta, la pietra miliare, il seminato-re del progresso industriale,economico e civile dell’attualecivitas castiglionese. (...)

Girolamo Presentini prove-niva da famiglia popolare eproprio per questo nella De mo -crazia Cri stiana fu sempreschie rato sul versante sociale edel cattolicesimo democratico;per me ed altri, allora giovani Dcdella Valdichiana, ma anche a -re tina, era un leader locale diriferimento.

Nacque in quel contesto lamia amicizia con lui, che sicorroborò (forse anche per viadelle mie origini castiglionesiper parte di mamma che è na ti -va della Val di Chio) in diversiin carichi politici riservati adper sonam che volle affidarmipiù volte. Due su tutti desideroqui ri cordarne, in quanto rap -presentano molto bene la suaattenzione alla cultura socialecristiana e al sindacalismo de -mo cratico.

Il primo fu quello di ideare efa vorire una convenzione tra ilComune ed una fondazioneculturale nazionale (che io poi,tramite la mia amicizia con ilprof. Saba, scelsi nella Fon -dazione Giulio Pastore di Roma)affinché venissero istituiti inCastiglion Fiorentino dei Con -vegni annuali di storia e socio-logia sindacale con intellettualid’area cattolica che, seppur inun contesto ermeneutico edaccademico elevato, avessero laricaduta d’inserire in una va -lenza nazionale ed internazio-nale la città del Cassero.

La cosa andò in porto e icol loqui poi si tennero per di -versi anni. Il secondo incaricofu quello, mentr’ero segretarioregionale della Cisl dell’Umbria,di organizzare in Castiglion Fio -rentino un Convegno interregio-nale della Cisl sullo Sviluppodell’Italia centrale.

Convegno che si tenne neiprimi di dicembre del 1989 (...).

Certamente, come emergeanche da questi piccoli ricordipersonali, quella di GirolamoPresentini è stata una vicendapolitica che travalica i confinidella sua piccola patria casti-glionese e, forse, sarebbe beneche da qualche imprenditoredella Valdi chiana venisse istitui-ta una piccola borsa di studioper qualche giovane studente diarea umanistica, affinché scel -ga, come argomento di tesi dilau rea specialistica, la suafigura, che, anche come rap pre -sen tante della Valdichiana alConsiglio regionale, cioè al no -stro piccolo Parlamento To sca -no, me rita studi e le necessarieri costruzioni storiche.(testo completo del ricordoin www.letruria.it)

Ivo Camerini

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“In un momento particolare,una serietà particolare”

MERCATALE Nel culto di tradizioni locali

Equivocate figure di Santi omonimi

MERCATALE “Cerchio magico”

Festa alla Scuola dell’Infanzia

Un ricordo di Giomo Presentini

FINO AD EURO 150.000avuto il potere di divertirci ecommuoverci allo stesso tempo.

E che dire della vostra scate-nata band musicale che, con tantodi strumenti costruiti con le vostremanine, ci ha allietato e fattoridere fino alle lacrime con un“Natale rock” scatenato e decisa-mente simpatico.

Altra nota di colore e buongusto è stata quella del “mercati-no” con oggetti creati a scuola conmateriale di recupero.

Noi ci siamo accodati insiemea voi per pescare i biglietti e dare

così un contributo alla vostrascuola.

Un grazie doveroso alle vostreinsegnanti Lorena e Pina perl’impegno e la simpatia che sannoregalarvi e regalarci.

Un grazie per la collaborazio-ne a Loredana e Rosella.

Ed infine come ogni convivioche si rispetti abbiamo gustato tuttiinsieme della buona pizza e deidolcetti al “Cerchio magico”.

I genitori

Domenica 20 Dicembre2009 un grande e co -lorato cartellone cam -peg giava nell’ atrio dellascuola il cui testo era

tutto un programma.“Signore e signori, parenti e

genitori, noi piccoli ma grandiartisti del “Cerchio magico” siamolieti di esibirci per voi nel nostrospettacolino teatrale dal titolo:“Natalino l’ albero bambino”.

Nella convinzione di divertirvie divertirci auguriamo a tutti unfelice Natale.”

Si bambini, le vostre aspettati-ve erano mirate, per noi genitori èstato un pomeriggio all’ insegnadel divertimento, della gioia, deisorrisi e dell’ emozione generali.

Lo scenario luminoso, caldo,colorato sia dai vostri bei costumiche dalle scenografie, era in nettacontrapposizione con lo scenarioglaciale che regnava fuori.

Siete riusciti ad esibirvi condisinvoltura e spontaneità.

Le poesie ed i canti hanno

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L’ETRURIA N. 2 31 GENNAIO 2010VERNACOLOSan Pietro a Cegliolo

Premio Poesia in Dialetto Chianino - 2a cura di Ivo Camerini

La prima volta che vidi Cor -tona fu nel lontano 1980 quandola mia cara amica Paola mi ospitònella sua bella tenuta del Torr eo -ne. Partimmo da Roma io e lei, inun giorno feriale, avremmo vissutouna “zingarata” negli spacci dellefabbriche toscane, fra stoffe, abiti ecocci, ed i nostri mariti, ci avreb-bero raggiunte per il weekend, acose fatte!

Già dall’autostrada, dopo iltunnel dell’uscita di Chiusi, Paolami disse: “da qui nelle giornatesenza nebbia si vede Cortona, vediquel bianco, è Santa Margherita!”quel giorno si intravedeva, ma ionon vidi proprio nulla, indubbia-mente non sapevo ancora doveguardare, ma non glielo dissi pernon darle un dispiacere. Era tuttacontenta di presentarmi la suacittà, l’amava così tanto, che lanominava sempre in tutte le nostreconversazioni!

Oggi, dopo quasi trenta anni,ancora ci divertiamo io e miomarito, ad individuare Cortona,dopo quella galleria, è ormai unaspecie di gioco consolidato neltempo.

Poi dalla superstrada Siena-Pe rugia la vidi! Era bellissima! An -che da lontano si scorgeva l’uni -formità delle costruzioni di pietraantica e cotti delle stesse sfumatu-re, si presentava elegante, sicura esignora.

Non emergevano palazzoni diedilizie moderne, che tanto sto -nano sugli skyline delle città an -tiche. Era alta e posata sul primocolle di un fronte del preappenni-no. Una città in armonia con lemontagne retrostanti, si presentavaordinata nelle sue antiche mura,che la delimitano ancora oggi.

Saggi sono stati gli ammini-stratori, che si sono succeduti neltempo, che hanno vietato la co -struzione di nuovi edifici sui suoicrinali e felice la scelta di farsviluppare un’area industriale nelpaese di Camucia.

Mi è piaciuta subito e pensareche fin da piccola andavo a funghicon il mio babbo, sul monte Amia -ta, essendo di origine di Castel delPiano, proprio di fronte a lei!

Molte cose o persone tipossono abbagliare, ma poi, può

accadere che, quando le hai vici -no, perdono la loro lucentezza, illo ro fascino. Non era il caso diCor tona. Essa mi appariva ancorapiù bella man mano che ci avvici-navamo.

Si delineavano le zone di ver -de, i castelli, i palazzi antichi, lechie se, le cupole ed i campanili.Allora non lo sapevo ancora, maera iniziato per me un passatemponuovo, quello che avrei svolto tuttele volte che l’avrei scorta dalla sot -tostante Val di Chiana: quello di ri -conoscere, con il proprio nome,le aree cittadine con le sue costru-zioni.

“Ci sono due strade per salirea Cortona, di solito faccio la diret-tissima, ma oggi con te percorre-remo la panoramica!” La mia a -mica mi osservava sorridendomi,do veva aver vissuto tante volte l’in -namoramento delle persone per lasua città, tanto da gustarne l’antici-pazione!

Infatti non fui da meno di nes -sun altra persona che tenne a bat -tesimo fino a quel giorno, an ch’iorimasi incantata ad ogni tor nantescoprendo portali antichi e can -celli, scorgendo casali rustici edimore signorili, ma il mio primoamore fu per Santa Maria del Cal -cinaio.

Mi è apparsa tra lo scorcioverde dei cipressi, una grandesagoma a croce latina, in pietraserena logorata dal tempo, con lasua cupola ottagonale imponente,raffinata nel suo disegno, ungioiel lo rinascimentale che mo -stra va, già a prima vista, una com -piuta sintesi degli studi accademicidi quel periodo.

Erano perfette le proporzionigeometriche, orizzontali e vertica-li, dei pieni e dei vuoti, che si e -spri mevano nella simmetria dellefinestre del primo registro, con gliocchi del secondo, senza trascura-re l’eleganza nei timpani, dellecornici e delle loro modanature.

Era anche un preciso progettodi ingegneria in considerazionedel crinale scosceso dove era stataeretta. Nella mia mente avevo pre -so un appuntamento segreto conlei, sarei tornata a visitarla per co -no scerla.

S. Maria del Calcinaio rappre-sentava il più prezioso biglietto davisita che ogni città desidererebbeavere. Roberta Ramacciotti

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Cronaca di 30 anni d’amoreCortona anno 1981

L'altro dì ho `ncontrèto Tognoche stralocchèa, me paréa un dimonjo:"Tu che se' vicino a la Federterra,digne a quei armigeri si vòlgheno la guerra,che son profittatori dai corpi mèle usèti:mo' hano `nvènto la tassa tu i fusèti.Ma te père giusta, santoddìo,che debba paghère per arpulire el rio".Gn'arisposi: "Cerca de capire la funzione,è una legge che fatto la Regione,pàrlene `n chèsa, dillo anco a la Rusina,ce pu' capetère a no' comme a Messina".Ma lu': `'I guadrini `n son mica breccia,ierdelà ho paghèto pe' la mi' carreccia:si vano avanti cusì, e nn'ho capito mèle,ce tàsseno la cuccia e pu' lú schèle.Cusì, senza badère tanto a spésa,dovarò frugamme per arvire `n chèsa!I mi fu compagni sargiraràno ‘n tu la fossa:la Toschèna era chiamèta Regione rossa!""Ovìa Togno, non fère troppa scèna:con pochi curi se bonìfica la Chièna.El territorio tutto ce guadagna,podarìa lamère anco la montagna"."Non te confonde- disse e tagliò corto-io aloggio tr'una chèsa de Ritorto.Non me cunvinci, non la porti bòna,per me pu' nì giù Sant'Egidio e ppu' Cortona"."Non te n' arcorde- gne fece ancora io-la Mucchia te passa vicino e me père un rio.Una volta spagliò e la regghia radéa,el pòro Gialdo se salvò perché ramèa.Va' pure a 1' Equitaglia senza frettae pèga fiducioso `sta bolletta’"."Ce dormirò, ma me gìreno i corbelli:quande finirano, Gino, `sti balzelli?Da giòveno che `nn' adoprèo il dottore,tu i fusèti arfatti, d' aringuatto, ce facéo 1' amore".

Giacinto (Gino) ZucchiniSan Pietro a Ceglielo, 8 dicembre 2009

La tassa tu i fusetiPrimo Premio

Caminando e arpassando tra i ricordi, m’embatto tur un antico "munumento" che sino al sessanta e anco più tardi, ha funzionèto con gran temperamento.

‘Sto vecchjo caseggèto tozzo e rubusto, che la mudirnità ha mando 'n pinsione, si ascolte anco mò sente 'l trambusto, de quei che 'l lavoro el fano con passio-ne.

Boci e rimori de gente 'ndaffarètahan lascio 'l pòsto a ‘sta disolazione,'l frantoio era vivo 'n fondo a ‘sta vallèta:chj compra chj vende e fa contrattazio-ne.

Salgo le schèle, sul piantito dó casse, ducche l'uglive vion lasce’ a 'rposère,prima che la tramoggia le 'ngollasse, per envialle a le rotone pe' schjaccère.

Scendo giù pe’ la scalina traballante, le mècéne sòn ferme al loro pòsto, arsento el runzio dolce, non pesante, de quelo strascichio che fa l'impasto.

Mò tutt'è fermo, ruggenoso e morto, quei mescueloni che avanti, avanti, rincalzèno 'l pastone senza fè torto, egni giro dó sgrolloni ossessionanti,

L'impasto, doppo, vìa acomedèto,steso co’ 'na mescuela o 'n palino, eppù sott'a la pressa nia schjaccèto, e l'acqua ogliosa niscìa da lo stuino.Altro rimore sento cadenzèto,

Suoni scomparside ferri sbattuti da polsi robusti, che fano e sfano, a tempo rittemèto, senza perde 'n colpo, sicuri e lesti.

'N tèrra 'na buca, 'ndu sto per cadere, 'n’altra mèchena col su’ muvimento,la pompa che pigèa l'óio a filtrère, stantuffi 'n sù e 'n giù a sfinimento.

Più ‘n là 'na latta rinvercèta 'n terra, ducche l' ómo attento co’ la su’ pannuc-cia, col rubinetto 'n mèno ch'èpre e serra, senza de quel'oro perdene 'na goccia.

Tu 'n’altra stanza faccio capulino:c'è rèsto 'l focolère sott'a la caldèa, ducche 'l pène abrustilìno pel crustino, e 'n bicchjer de vin per chj 'l voléa.

Calche scalino che va sotto terra,ce sòno anco le vasche de l'inferno, arvòlto, ché coi tòpi 'n vò’ fè guerra, questo è 'l su’ regno d'istète e d'inverno.

Ha ditto 'n "Jovanotto" musicista: “Senza la muzzeca che mondo sirebbe?” Certo el frantoio nòn ce l'éa 'n vista, p'arsintì’ qui sóni, che salti se farebbe!

Da 'na porta senza legno nèsco fóra:un rigagnelo d'acqua camina lento, anco qui el rio più non ce lavora. Mò non c'è più tempo pe’ 'l sintimento.

Bruno GnerucciSan Pietro a Ceglielo, 8 dicembre 2009

Secondo Premio

'Na mattinèta de 'n dì de novembre,éro vito pé' la campàggna del Valdarnotù 'n pòsto 'n po' dischjèsto,a mirè s'éno arfatto 'na viggna,quànde l'òcchjo me cadde tù 'n prètopiéno de casétte pé' l'uglìve. Me giro 'n quàe,me giro 'n làe,tùcchje vite,ma d'uglìvi manco 'n'umbrina.Questa è bèlla me viénse pensèto,va béne che de sti tempii crischjèni sòno più matti de la Fiurìna,ma de fatighère un n'hano miga tanta vògglia,che ce facéno 'n quel pòsto tùcchje quéle casétte vòte?'L mistéro s'è spieghèto da solodóppo la svolta de la via,li acànto,tù 'n altro prètosopra i teli stesi per binino,c'érono abarchèti 'n futtìo d'uglìvi,me fermo 'ncuriusito;nòe,'nn'érono uglìvi 'nterima rème càrche d'uglìve.'Nsómba per falla corta,éon taglièto chjissà 'ndu tùcchje le rème có' l'uglìve,'ppu l'éon portète li per cògglie,peròe de crischjèni manc'unino cómme l'uglìvi.Miga 'nn'aràno preparèto tuttoeppù pensèto che càlch'ànnama bónavisse anco a còggliegnene?

Libero VespiSan Pietro a Ceglielo, 8 dicembre 2009

Modèrno módo de cògglie l'uglìveSegnalazioni Speciali della Giurdia

Segnalazioni Speciali della Giurdia

Da 'n po' de giórgne,Pjirino 'l citto de Checcochjenea d'òcchjo quel futtìo de mele tù l'orto del préte,gliele volèa robbère ma 'n sapéa cómme fère.Pé' 'l muro 'n ce potea 'nnarpechère perché éra alto,pé' 'l cancèllo 'n ce potea passèreperché arebbono sintuto tùcchje,i gànghiri èrono cusì rugginósi che 'l cigulìo se sintìa da lontèno.Pinsjiróso studià cómme fère'l védde uno che passèa de li per chèso e gné disse:“ce vu' l'òglio”,'n se 'l féce ardì' du' volte,vètte a chèsa,prese la stagnina,'ppu spettò che fussono tùcchje 'n chjésa a scoronère,unse per binino qui gàngheriche se lamentèno cómme si aéssono uto i dolori,fino a falli smétte.Zeppò tù l'orto còlse piu mele che potea'ppu s'aviò a chèsa zitto-zitto.Ma 'l pechèto l'éa fatto cusì grossoche la notte 'n gné riscì piggliè sònno.De mattinèta presto dicise de vìre a confessasse,'l préte armànse sopprèso de vedello lì de bonóra,bóngiórno sòr curèto! Me vurrìa confessère,o ch'è fatto de brutto per nicce 'nnànzegiórno?Eh! l'ho cumbinèta grossa,cusì grossa che 'n so cómme fè' a dilla,me l'arè dire, si vu fatte confessère,ho robbèto gné disse de bbòtto'ndu benedetto figliòlo,ste cóse 'n le devi fère,tù l'orto del prète cusì l'ho......, freghèto per bénealóra s'è tu che m'è sgróllo 'l melo che tte dia ‘n bénee cómme aristi fatto che 'n me so acòrto de gnènte?Perché so stèto furbo sòr Curèto,c'ho messo l'òglio.

Libero Vespi - San Pietro a Ceglielo, 8 dicembre 2009

Per quànchje cóse pu' sirvì' l'óglio

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L’ETRURIA N. 2 31 GENNAIO 2010

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IL FILATELICO a cura di MARIO GAZZINI

ATTUALITÀ

fiacco, tutto debole, tutto fragile… Si è smarrita forse la grandeenergia di questo immenso dram -ma?! I ruoli femminili in particolarmodo han no avuto gravi mancan-ze: anche in questo caso mancan-za di tragicità e di ambiguità e,soprattutto, mancanza di energia!Sia “questa” Geltrude che “que -sta” Ofelia sembrano essersi di -men ticate “della” Geltrude Sha ke -spea riana e “della” Ofelia Sha ke -spea riana. Claudio: troppo carica-turale e grottesco, po co tragico.Insomma, non pos so certo elogia-re la prestazione degli attori senon quella molto breve del bec -chino, molto brillante e, finalmen-te!, teatrale! Il resto degli attorisembravano infatti attori recitantidavanti a una telecamera, anzichédavanti a un pubblico in carne eossa. Devo sottolineare comunqueanche la buona performance degliattori del meta-teatro, interpretidel pic colo dramma che avvieneall’interno della corte di Claudio.Solo in questi due piccoli episodidunque ho visto delle buone proved’attore. Per il resto non male lascenografia e l’idea di unire l’at -tualità con la storicità, ma restaco munque il fatto che la non buo -na pro va degli interpreti ha reso lospet tacolo lento e macchinoso.Tanti, non io perché non c’ero,soffrono di nostalgia per l’Amletodi Gabriele Lavia, allestito e rap -presentato a Cortona ormai tantotem po fa.

Stefano Duranti Poccetti

Anche noi, il 10 dicembre, e -ra vamo partiti con il pullman.Sem brava all’inizio una normalegita turistica con scherzi, parlotta-menti, risate, soste per un caffè.

Eravamo felici, per noi era giàun successo essere stati scelti do -po una selezione fra 23 compa-

gnie provenienti da tutta Italia. E -ravamo euforici per il successo ri -portato a Cortona il 26 novembre,al Teatro Signorelli pieno di gente,dove la nostra commedia “Va -canze forzate” era piaciuta molto.

Avevamo brindato, a mezza-notte, insieme all’autrice AntonellaZucchini arrivata da Firenze perl’occasione, sia per la commediache per festeggiare il compleannodi due componenti della Com -pagnia: l’attore tuttofare GiuseppeCalussi e il figlio Gabriele addettoalle luci e musiche. Ci preparava-mo così per questa tappa di Spo -leto.

Quando siamo arrivati, la vistadi questo teatro molto grande,l’ac coglienza calorosa della com -pagnia organizzatrice, il vedere losce nario che piano piano si co -struiva sotto i nostri occhi, hannoprodotto un input notevole.

Poi abbiamo cominciato apre pararci, truccarci, vestircimen tre le gambe cominciavano atremare, la voce si chiudeva ingola e come ogni volta sembravache le battute non venissero piùalla mente.

Poi si è aperto il sipario e tuttoper magia ha cominciato ad an -dare per il verso giusto. Tuttoscor re benissimo…il pubblicosegue, gli applausi ripagano dellatensione e fatica… arriva l’ultimabattuta… i saluti… è finita!

Ci abbracciamo forte: è andatabene…molto bene.

Si rismonta tutto, è tardi, unven to gelido ci accompagna per lestrade ormai deserte fra le luci delNatale, si riparte, i personaggi pia -no piano rientrano nel cassetto enoi torniamo quelli di sempre…ma contenti.

Ma veniamo alla cronaca diSabato 12.

Danilo Chiodetti, il tuttofaredella Compagnia la Traussa, hapre sentato il Festival come occa -sione per una sorta di interscam-bio fra culture, tradizioni ed e spe -rienze diverse.

Era presente anche il nuovo

L'attento lettore si porrà subitola domanda: cosa c'entra la Fila te -lia con la teoria sulla relatività ge -ne rale? Ebbene, c'entra eccome!Nel lontano 1609, allorquandoGa lilei, una volta venuto a cono -scenza che in Germania un otticoa veva messo a regola un'invenzio-ne che aveva per oggetto una seriedi studi su lenti comuni, la elaborò

come solo lui poteva fare, tantoche da tutto questo uscì un prodi-gio di tecnica, un cannocchiale,che lui stesso offrì al doge diVenezia, perché l'uomo di poterepotesse per tempo avvistare le naviin arrivo, onde cautelarsi da possi-bili eventi spiacevoli.

La filatelia, si appropriò diquesta occasione, cioè la celebra-zione del terzo centenario dellamorte di Ga lileo Galilei, e così lePoste Ita lia ne nel settembre del1942, emisero una serie di quattrofrancobolli, disegnati da CorradoMez za na, di cui il 25 cent., di co -lo re ver de, mostra Galileo a Ve ne -zia intento a sperimentare con il

Do ge, il can nocchiale, ad un fine -strone, rivolto verso il mare.

Questa fu una delle ultimeserie del periodo fascista; dobbia-mo at ten dere il 1964, con le PosteRe pub blicane, per riavere una se -rie celebrativa del grande uomopi sano, che fu ripetuta nel 1983con l'idea europea, e nel 1995 ab -binato con Einstein, per ce le brareil convegno sulla relatività. Ecco,come dicevo inizialmente, la filate-lia e Galilei rientrano nella sfera

del mondo scientifico, l'una per latra smissione ai posteri di ungrande momento, l'altro per in ca -sellare il suo genio negli an na lidel la storia, con tutta la sua scien -za. Nel Congresso Mondiale sulla"Re latività", tenutosi a Firenze, il 7a go sto 1995, fu ribadito il concet-to della teoria della "relativitàristretta" che Einstein formulò, trail 1912 e il 1917, per includerci "ilcam po gravitazionale" dopo cheaveva revisionato alcuni principi dimeccanica e di relatività galileiana:dette, così, il carattere assoluto delconcetto di tempo e di lunghezza.

Anche questo è filatelia, comepoc'anzi vi dicevo!

assessore alla cultura del comunedi Spoleto, il maestro Vincenzo Ce -rami, (sceneggiatore de “la vita èbella”). Nel suo intervento havoluto rimarcare l'importanza delteatro dialettale che riscopre e va -lorizza le tradizioni e la culturapo polare, che altrimenti andreb-bero perse, e ha ringraziato laTraus sa per l'ottima organizzazio-ne dell'evento.

Dopo i saluti, in un filmato ca -rinissimo, vengono mostrate le fo -to dei paesi di provenienza dellecinque compagnie (anche Cortonafa un figurone con i suoi scorci, leporte, le piazze, il Calcinaio, S.Ma ria Nuova…), e immagini dellerispettive commedie, poi ecco ilgrande momento della premiazio-ne.

“Premio miglior attore prota-gonista”… a Renato De Simone,della compagnia Luna Nova di Na -po li, che ha interpretato il ruolo di"Scemunillu" nella commedia"Fat to di Cronaca" di Raffaele Vi -via ni..

“Premio miglior attrice prota-gonista”: “intrigante ed arguta, hadato al suo personaggio la giustadimensione in un ambiente di unasocietà dove l’apparire dominal’es sere: nel ruolo di Ines… Se re -na Camilloni, della Compagnia “Il

Cilindro”.Non crediamo ai nostri occhi e

orecchi. Siamo solo in 4 ma unagrande emozione ci prende. Giu -seppe va a ritirare il premio feliceed emozionato.

La compagnia di Napoli poi siporta a casa anche il premio perl’attrice non protagonista, il pre -mio della giuria e il premio Città diSpoleto assegnato dal pubblicoattraverso una votazione effettuataalla fine di ogni spettacolo. Per noiè una vittoria grandissima. Pen -siamo a Serena che si è data tantoda fare trovando in questa compa-gnia uno spazio suo e tanti amici:que sto personaggio te lo sei co -struito addosso con impegno e de -dizione, sei stata puntualmente alleprove imparando la parte im pe -gnativa con una facilità estrema,come del resto hai sempre fattorecitando altre volte con noi o con“il Circolino” di Montec chio. Bra -va Serena te lo sei meritato allagrande.

La sera abbiamo convocato laCompagnia al gran completo,senza dire niente del risultato, e ri -petuto la premiazione per Serena,per farle la sorpresa e farle viverecosì l’emozione intensa che noiavevamo provato, ma, per l’amici-zia che ci lega a lei e fra noi, an -che per condividere con tutti icom ponenti della Com pagnia que -sto momento felice.

Gloria Marziari

Non mi ha convinto l’Amletocon Alessandro Preziosi e di Ar -mando Pugliese, andato in scenaal Teatro Signorelli di Cortonamar tedì 19 gennaio 2010. Non c’èstato veramente quel senso dell’as-soluto che dovrebbe essere tipicodi questa opera-mondo shake-speariana, senso dell’assoluto dicui, tra l’altro, ha parlato lo stessoPreziosi nel rapido incontro av ve -nuto prima dello spettacolo tra luie i ragazzi - soprattutto ragazze -del le scuole superiori del territo-rio.

Ho visto un Amleto “cinemato-grafico” in cui il protagonista èstato incapace d’indagare a fondola complessa personalità dell’eroedel grande drammaturgo inglese.Ho sentito: fiacchezza nei monolo-ghi; inesistenza dell’ambiguità diAmleto (è venuto così a mancare ilsuo aspetto principale); inesisten-za dello scambio di energie trapub blico e attori. La quarta pareteinfatti non si è rotta, non c’è statoscambio comunicazionale tra co -lo ro che stavano sul palcoscenicoe coloro che stavano sulle poltro-ne e sui palchi. Anche gli altriattori e le altri attrici non mihanno per nulla convinto. Tutto

Un Amletonon convincente

A Serena Camilloni il Premio per la migliore attrice

Raggiunto da poco l’o -biettivo dell’acquistodi un pulmino i volon-tari sono già in azioneper nuove iniziative

che possano portare fondi persostenere ulteriori scopi.

Mercoledì 20 gennaio pressoil Teatro Signorelli di Cortona,alle ore 21.30 è stato proiettato ildocumentario: “Il kamasutradei di sabili” tratto dall’omoni-mo testo dell’ex assessore alnostro Comu ne Gabriele Viti.

A lui vanno i ringraziamentidegli “Amici di Vada”, perchénon solo ha permesso che l’inte-ro ricavato delle presenze dellospettacolo siano andate alla no -

stra Associazione, ma ha messoa disposizione i libri, che dannoil titolo al suo lavoro per unulteriore raccolta fondi.

Lo spettacolo è stato dedicatodagli Amici di Vada e dall’auto-re-protagonista del documenta-rio, alla comune amica SilviaBroncolo recentemente scom -parsa, che ha mosso i primipassi di solidarietà nei nostriconfronti, e che ha proseguitopoi tramite il suo impegno po -litico.

La serata ha avuto un buonnumero di presenze con soddi-sfazione di tutti.

Per l’Ass. Amici di VadaMarco Bassini

La Compagnia del Cilindro al Festival Nazionale del teatro dialettale a Spoleto

Serata di solidarietà

([email protected])

Italia - 1995. Conferenza mondiale di relatività

E’ stato un gran giornopie no di vera emozione.Il 12 dicembre alle ore16 siamo andati a Spo -leto per le premiazioni

del 3° Festival nazionale di teatrodialettale “Città di Spoleto” dove laCompagnia “il Cilindro” avevapre sentato l’ultima commedia“Va canze forzate”. C’era intorno anoi il clima delle feste di Natale ela bellissima cittadina era piena di

luci e mercatini vari.Dentro il teatro erano presenti

tutte le compagnie, senza che nes -suno sapesse l’esito insindacabiledella giuria composta da vari e -sperti del settore (fra cui il registaLino Procacci e l’attore teatraleAndrea Quacquarelli)

Gli spettacoli si erano alternatiin cinque serate con compagnie diTrento, Bari, Salerno, Napoli oltrealla nostra.

Amici di Vada

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ATTUALITÀL’ETRURIA N. 2

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31 GENNAIO 2010

Domenica 10 gennaio al -le ore 13 presso il cen -tro sportivo Seven allePiagge di Camucia si èsvolta l’inaugurazione

del nuovo pulmino dell’Asso cia -zione Amici di Vada che servirà atrasportare i ragazzi diversamenteabili al soggiorno marino estivo e,ogni mese, in una uscita collettiva.Il pulmino, un Fiat Ducato, sui duelati reca la scritta “In memoria diFrancesca Nandesi”, Francesca èla ragazza che due anni fa è man -cata improvvisamente e che ha la -sciato un grande vuoto nei mem -bri dell’Associazione e in coloroche la conoscevano.

All’inaugurazione ha parteci-pato il presidente degli “Amici”Mar co Bassini, l’assessore alle po -litiche sociali del comune di Cor -to na Francesca Basanieri, il sin -daco di Castiglion Fiorentino PaoloBrandi - giacché alcuni ospiti dellaAssociazione sono castiglionesi -,Giulio Boninsegni, contitolare del -

la concessionaria, e Giuliana, lama dre, e Errico, il fratello di Fran -cesca Nandesi, molto commossi.Ha introdotto Bassini poi nell’or-dine hanno parlato Basanieri,

Brandi e Boninsegni, tutti hannoelogiato l’attività dell’Associazionee la sua utilità sociale, nessuno hapoi trascurato di ricordare la po -vera Francesca, la sua dolcezza

che la faceva amare fin dal primoin contro e perfino la sua straordi-naria capacità di vendere i bigliettidel le lotterie interne. Franca Me ni -caglia, una volontaria, mentre sen -

tiva quelle parole mi ha detto convoce incrinata: “Il suo numero dicellulare non l’ho cancellato, loterrò per sempre, ci ho messo in -torno tanti cuoricini”. Ma comeFran ca tutti nell’Associazione con -ser vano di Francesca un ricordovivissimo e il pulmino a lei dedica-to ancor più impedirà di dimenti-carla.

Al termine della cerimonia Bo -nin segni ha consegnato ufficial-mente le chiavi del pulmino e donAntonio Mencarini, il fondatoredell’Associazione, assistito da donGiancarlo Rapaccini, ha pregato ebenedetto il nuovo mezzo.

È seguito un pranzo per centopersone offerto generosamente dalClan. Il Clan è il risultato dell’unio-ne, a fini di beneficenza, fra il Cen -tro sportivo Seven, il bar Cristallodi Camucia, Alessandro Paolelli ela rosticceria il Tegamaccio di Ca -mu cia. Per anni quelli del Clanhanno organizzato il veglione di fi -ne anno al teatro Signorelli. Reso,questo, indisponibile a seguitodel la recente ristrutturazione èstato necessario individuare un’al-tra sede e il 31 dicembre scorsoper far festa al nascente 2010 sisono ritrovati alla discoteca Milordcon la consueta partecipazione dipubblico.

A fine pranzo è giunto anche ilsin daco Andrea Vignini che ha rin -graziato i commensali e insiemecon il presidente Bassini ha offertoun mazzo di fiori alla madre diFran cesca. Ancora Bassini ha ap -profittato del momento per ringra-ziare e premiare con il dono diuna tuta sportiva Davide Celli diFratta che da tanto tempo si distin-gue per la sua infaticabile (e silen-ziosa) attività a favore degli Amicidi Vada.

Ultimi refoli di aria natalizia:una tombola ha concluso la bellagiornata che ha avuto una prota-gonista non presente fisicamentema tante volte evocata dentro icuori, Francesca.

Alvaro Ceccarelli

“DALLA PARTE DEL CITTADINO”risponde l’Avvocato

Gentile avvocato, ho unbam bino di poche settimane edho sentito che anche i minoride vo avere un passaporto. E’ ve -ro? Me lo conferma? Oppurerien tra nel passaporto mio e dimia moglie?

Con la legge n. 166 del 20 no -vembre 2009 (pubblicata in Gaz -zetta Ufficiale 24 novembre 2009,n. 274) con la quale viene data at -tuazione al Regolamento CE n.444/2009 recante disposizioni inmateria di passaporti contenentielementi biometrici, è stata sancitaanche in Italia l’obbligatorietà delpassaporto individuale per i mino -ri.

Più precisamente il provvedi-mento introduce il principio “unapersona - un passaporto”.

Ciò significa che i passaporti

de vono essere rilasciati come do -cumenti individuali: le nuove nor -me garantiscono così una maggio-re individuabilità e quindi sicurez-za per i minori che viaggiano, per -mettendo di fare meglio fronte aicrescenti fenomeni della sottrazio-ne indebita di minorenni e dellatratta internazionale di minori.

Naturale conseguenza di ciò èl’eliminazione della possibilità diiscrizione del minore sul passa-porto del genitore (o tutore o altrapersona delegata ad accompa-gnarli).

In più è stata prevista una du -rata temporale differenziata delpassaporto del minore al fine dipoterne aggiornare la fotografia inrelazione al mutamento delle sem -bianze degli aventi diritto.

Il nuovo passaporto italianoper minorenni avrà pertanto la se -guente validità:• tre anni per i minori da zero atre anni; • cinque anni per i minori di etàcompresa tra i tre e i diciotto anni.Per rispondere alla domanda delnostro lettore, possiamo perciòdire che i minori, a far data dal25.11.2009, devono essere titolaridi un passaporto proprio.

Resta inteso che i minori nonpossono abbandonare il territorionazionale senza il consenso di en -tram bi i genitori, indipendente-mente dalla titolarità del passapor-to da parte del minore, atteso chetale strumento è stato introdottocon la finalità del maggior control-lo e non certo della liberalizzazio-ne dei trasferimenti dei minori aldi fuori del territorio nazionale.

Avv. Monia Tarquini [email protected]

te di Noritsu che hanno por ta to adArezzo un’esposizione delle mi -gliori attrezzature digitali per fo to -grafi.

Una menzione particolare variservata poi al progetto di «a do -zio ne fotografica», giunto con no -te vole successo alla sua terza e di -zio ne. «Questo progetto è nato treanni fa per dare maggior visibilitàe sostegno alla categoria dei foto -grafi professionisti - spiega Gae ta -no Poccetti, fotografo cortonese eVice Presidente Provinciale del -l'As sociazione Fotografi di Con far -tigianato -. Il messaggio che ab bia -mo voluto trasmettere, è che lanostra è un'associazione seria chegarantisce la qualità ed è fatta daprofessionisti che sanno fare beneil loro lavoro. Con l'avvento dellenuove tecnologie infatti, è diventa-to molto più difficile individuare ilconfine tra fotoamatori e profes-sionisti, ma anche combattere gliabusivi e chi lavora in nero. Perquesto abbiamo deciso di rispol-verare la nostra identità professio-nale e commentare la vita sociale,il paesaggio e il folklore del nostroterritorio, attraverso una mostra eun catalogo annuale».

La bellissima Abbazia di Badiaa Ruoti a pochi chilometri da Bu -cine, ha ospitato la mostra fo to -grafica dell’ultima edizione diquesto progetto preceduto da ini -

ziative analoghe che avevano im -mor talato il Casentino e la Val di -chiana, rispettivamente con Mon -te mignaio e Monte San Savino. In -sieme alla mostra, sono stati pro -dotti anche dei cataloghi corredatida un'apposita sezione con unabiografia e una foto degli autori. E’già in cantiere una nuova edizionedel progetto che avrà per soggettouno dei più suggestivi centri dellaVal ti berina.

All’inizio di questo nuovoanno l’Associazione Fo -to gra fi di Con fartigianatoIm prese Arezzo guardacon soddisfazione all’at-

tività portata avanti nel 2009 e siprepara a programmare altre ini -ziative che possano contribuirealla costante qualificazione dellacategoria. La prima del 2010, adesem pio, sarà la seconda edizionedi “Arezzo Wedding”, un semina-rio professionale sulla fotografia dima trimonio e post-produzionecon la docenza di Bobo Marcheseche si svolgerà ad Arezzo il 21 e22 febbraio e in collaborazionecon Cna.

L’anno appena trascorso havisto l’Associazione Fotografi im -pe gnata in più fronti a partire dal -l’in staurazione di un proficuo rap -porto con la Diocesi di Arezzo-

Cortona-Sansepolcro che ha datovita ad un vero e proprio accordoatto a regolare l’operato dei fo to -grafi durante le cerimonie religio-se. Da questo è nato anche un tes -se rino rilasciato ai soli fotografiprofessionisti che tramite questostrumento possono dare prova dicompetenza nel pieno rispetto del -le regole che regnano nel luogosa cro. I nomi dei fotografi associa-ti a Confartigianato accreditati dal -la Diocesi per mezzo del tesserinosono peraltro raccolti all’internodi una brochure disponibile pres -so l’Associazione e presso le par -roc chie della Diocesi.

Sul fronte dell’aggiornamentoprofessionale, la prima edizione di“Arezzo Wedding” ha richiamatoun buon numero di fotografi gra -zie alla docenza di Mimmo Basilee alla splendida cornice di Cortonaprescelta per ospitare il seminariostesso.

Confartigianato ha inoltre or -ga nizzato due workshops dedi catialla categoria grazie alla collabo-razione di Epson e successivamen-

Al teatro Signorelli 20gennaio 2010 è statopre sentato il documen-tario "Il Kamasutra deidisabili", realizzato da

Gabriele Viti, giovane ben notonella realtà aretina ormai da moltianni per la sua attività politica eper il suo impegno sociale, l'in -casso è stato interamente devolutoall'associazione Amici di Vada.

Gabriele Viti conduce ormaida lungo tempo una campagna disensibilizzazione verso alcuniaspetti della disabilità, relativi allasfera dell'eros e della sessualità,che sono solitamente censurati otemuti dall'opinione pubblica.

Nel quadro di questa attività,che ha visto la partecipazione del -l'autore a numerosi convegni edin contri e che è stato coronato nel2000 dalla pubblicazione del libro"Il Kamasutra dei disabili", si èinserito appunto il progetto di unfilm che illustrasse queste proble-matiche rivolgendole però ad unpubblico più ampio di quelloraggiungibile dalla pagina scritta.

Il documentario, girato nel2006, arriva adesso a Cortona do -po aver riscosso numerosi con -sen si ed positivi apprezzamenti aivari Festival cinematografici inter-nazionali a cui è stato presentato(FictionFest di Roma, 2007; E mo -tion Pictures Festival, 2009; Bel la -ria Film Festival, 2009; 7° In ter -national Short Film Festival "Wie

wir lebe" di Monaco, 2009).Il diritto all'amore e all'eros,

che dovrebbe essere proprio ditut ti gli esseri umani. E non scan -dalizziamoci se il documentarioillustra che le forme per soddisfa-re questo desiderio non sonosem pre quelle convenzionali. Enon stupiamoci se abbiamo vistofra i fotogrammi persone comenoi che hanno iniziato una storiacon un disabile senza preoccupar-si dei mormorii della gente, nonper spirito di sacrificio o per com -passione ma per una scelta dettatada un sentimento più profondoche prescinde da ogni involucroe sterno e da ogni valutazione con -formista. In tale senso la storiapre sentata dal documentario, cheè la storia di Gabriele autobiografi-camente proposta in una serie dinuclei narrativi, assume un piùam pio carattere di universalità.

Un'opera prima, quella di Ga -briele Viti, che rappresenta unanovità assoluta nel panorama ci -ne matografico nazionale (e nonso lo), dove il racconto non è maipie tistico ma incisivamente smus -sato da una vena ironica e da unamore per la vita che traspare daogni inquadratura. L'inizio di unpercorso finalizzato a sollevare ilvelo della paura e del rifiuto e tesoa illustrare con semplicità, rac -con tandosi e raccontando, che ladi sabilità è una delle tante formedel la nostra realtà.

Fotografo professionistacon passione e competenza

Proiezione del documentario di Gabriele Viti

Un passaporto ancheper i minorenni?

In memoria di Francesca Nandesi

Inaugurato il nuovo pulmino dell’Associazione “Amici di Vada”

Gli “Amici” in posa davanti al nuovo pulmino

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L’ETRURIA N. 2 31 GENNAIO 2010AMICI DI FRANCESCA

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con sentirà al cit tadino, at traversoIn ternet, di disporre del suoFascicolo Sanitario Elet tro ni co, cioèdell’insieme di dati e do cu menti infor mato elettronico relativi al per -corso del cittadino stesso attraversole strutture ed i servizi del ServizioSa nitario.

I dati, conservati nel più ri go -roso rispetto della privacy, sa ran norelativi a: referti specialistici, ac cessial Pronto Soccorso, esami di la bo -ra torio e di radiologia; al lergie, ma -lat tie, interventi chirurgici, ricoveriospedalieri; consumo di farmaci,esenzioni, prescrizioni ed annota-zioni cliniche del me di co curante;piani e programmi di prevenzione,come le vaccinazioni, i controlliperiodici e gli screening oncologici.

Poiché si tratta di dati riguar-danti la sfera privata del soggetto, ilcittadino potrà liberamente deci -dere se avvalersi o meno di talestrumento; potrà inoltre deciderelibe ramente quali informazioni farconfluire nel fascicolo personaleelettronico, nonché a quali medicie/o altri professionisti sanitari ren -derle disponibili.

Riguardo ai tempi, la fase pi lo tadel progetto è partita in Toscana nelgennaio 2009; il progetto sarà e -steso all'intera popolazione dellaRe gione e quindi coinvolgerà tutti ime dici di medicina generale e pe -diatri di libera scelta e tutte le A -ziende Sanitarie.

Tale strumento potrebbe risultare

particolarmente utile in pre senza dimalattie im pe gnative e di difficileinquadramento, quali so no le ma lat tierare; in questi casi sarebbe più faciledocumentare dettagliatamente il pro -prio curriculum sanitario e le cureprescritte da specialisti specifici.

Proprio per questo si è svolto aFirenze il 18 dicembre scorso, pres -so la sede dell’Assessorato Re gio -nale per il Diritto alla Sa lute, unincontro con le Asso ciazioni To sca -ne Malattie Rare, nel corso del qua -le si è parlato delle implicazioni chetale strumento elettronico può avereper i pazienti affetti da malattie rare.All’incontro e ra no presenti il Coor -dinamento re gionale delle malattierare, il Fo rum delle AssociazioniToscane malattie rare ed i referentiper le malattie rare FIMP e FIMMG;nel l’ar ticolo allegato il presidentedel Fo rum Associazioni ToscaneMa lattie Rare Silvano Pucci ri feriscesu tale incontro.

Per la nostra Associazione, fa -cen te parte del Consiglio del Fo rumoltre che Call Center dello stesso,stante l’impossibilità del la presenzadel Presidente im pegnato in unincontro con il Prefetto di A rezzo,hanno partecipato Tiziana Do re,responsabile dei volontari dell’As so -cia zione, il segretario Ri nal do Van -nucci ed il socio M. Bar neschi.

R. Brischetto

Il medico che ci visita per unproblema clinico ha bi sognodi una serie di informazioniche riguardano non solo i di -sturbi più re centi, ma anche

tutta la nostra storia clinica prece-dente, fin dalla nascita: malattiepregresse, allergie o intolleranze afar maci, problemi di salute in fa mi -glia, esami di laboratorio o stru -mentali alterati nel passato, inter-venti chirurgici… Queste no tiziesono indispensabili per una correttadiagnosi e per il migliore utilizzo deifarmaci.

Una buona conoscenza dellastoria clinica del paziente ha unaimportanza enorme: i vec chi clini cisostenevano che una at tenta rac -colta di tali dati con sente già l’80%della diagnosi.

Oggi la diagnosi si basa mol to dipiù sugli esami di laboratorio estrumentali; questa è un’ar ma adop pio taglio: se da un lato tali stru -menti consentono diagnosi appro -fondite e ben documentate, dall’al-tro lato il ricorso a tecniche semprepiù specialistiche rischia di attirarel’attenzione su singoli organi per -dendo di vista la visione uni taria delpaziente.

Uno dei principi fondamentali esempre validi dell’arte me dica è chel’organismo è un tutto unitario, ecome tale va valutato. Un ap procciospecialistico set toriale, se noncondotto a re gola d’arte, ri schia diportare fuo ri strada. Ad esempio

disturbi cardiaci severi possonoprovocare sintomi a ca ri co dell’ap-parato digerente; malattie gravicome certe connettiviti possono ma -ni festarsi con disturbi a carico dellacute e dei nervi; que sti e altri milleesempi ci fanno ca pire che limitarsia valutare e curare un organo an zi -ché l’intero organismo può averecon seguenze drammatiche. Perciò idisturbi la mentati dal paziente van -no valutati in rapporto alla situazio-ne clinica complessiva.

Per ottenere questo è necessariala disponibilità di stru menti checon sentano di ottenere immediata-mente documentazione attendibilesulla storia clinica del paziente; ciòconsente al medico di in se rire idisturbi in atto nella storia cli nicadel malato, e di valutarli cor retta -mente.

E’ proprio ciò che ci si pro ponedi ottenere utilizzando la “Car taSanitaria Elettronica”. E’ questo unsistema per l’acquisizione, l’aggior-namento e la consultazione dei datisanitari che risponde in primoluogo all’esigenza dei cittadini disem plificare l’esercizio del dirittoalla salute.

Concretamente, si tratta di unanuova tessera sanitaria che verràconsegnata ai cittadini. In tale nuovatessera verrà inserito uno strumentoelettronico (“mi-crochip”) che

di Angori e BarboniVendita e assistenza tecnica

Riscaldamento e CondizionamentoP.zza Sergardi, 3 - Camucia

Tel. 0575/63.12.63Socio sostenitore “Amici di Francesca”

Si è svolta giovedi 17 dicem-bre scorso, all'Auditoriumdel San Do nato, una Gior -nata di Studio "in onore diVittorio Caloni", promossa

dal Comitato Etico della Usl8, dicui è coordinatore il prof. Pa -squale Giuseppe Macrì.

"Il consenso in chirurgia, unasentenza, una prospettiva": è statoquesto il tema della Giornata diStudio. Alla base dell'iniziativa -patrocinata da Provincia, RegioneToscana, Ordine degli Avvocati,Ordine dei Medici e FondazioneOnlus A. Cesalpino - l'attualità del -le tematiche legate al consenso in -formato in sanità. In Italia, a nor -ma di legge, qualunque trattamen-to sanitario necessita del preventi-

vo consenso del paziente. Il malatodeve avere la possibilità di sceglie-re, in modo informato, se sotto-porsi ad una determinata terapia oesame diagnostico.

Tale normativa è stata oggettodi una recente sentenza della Cortedi Cassazione, che, secondo gli or -ganizzatori, può rappresentareuna prospettiva di assoluto rilievonella pratica chirurgica quotidianae nei rapporti medico paziente.

Le implicazioni di carattereeti co-deontologico e giuridicocon seguenti sono state affrontatenel corso dell’incontro.

La Giornata di Studio era de -dicata ad onorare la memoria deldott. Vittorio Caloni, per molti annialla guida della chirurgia aretina,l’estate scorsa, ma vivo nella me -mo ria di molti di noi che lo hannoconosciuto.

Il dott. Caloni univa alle sue

ca pacità professionali le virtù cri -stiane, e in particolare la fede e lacarità. Manifestava disponibilità,com prensione e solidarietà a co -loro che avevano bisogno di aiuto,e presentava una particolare atten-zione nei confronti dei diversa-mente abili. Oltre a dar vita ad al -tre iniziative, aveva in progettol’or ganizzazione di un ambulatoriospecialistico per persone bisogno-se e in difficoltà, non in grado diac cedere adeguatamente allestrut ture pubbliche e private.

Era particolarmente vicino allavoro di “Amici di Francesca”, siacome consigliere che per l’impe-gno che non ha mai lesinatoquando è stato chiamato in causa.L’Associazione ha perso con lui

molto più di un socio: un amico,una parte della sua anima. Con fi -diamo che il suo esempio rappre-senti un seme da cui possa na -scere il prezioso frutto della so li -da rietà. Per questo aver reso o no -re a Vittorio Caloni ha per noi rap -presentato un doveroso tributo aun amico.

Luciano Pellegrini

Un doveroso tributo a un amico

Il consenso informato in chirurgia: una sentenza, una prospettiva

Il Forum Associazioni Toscane Malattie Rare incontra i responsabili del progettoUna delegazione di Amici di Francesca partecipa all’incontro con i responsabili in Regione

Il 18 Dicembre a Firenzepres so la Sede dell’Asses so -rato al Diritto alla Salute del -la Regione, si è svolto un in -contro organizzato dalla Re -

gio ne e dal Forum delle Asso cia -zioni Toscane Malattie Rare,per lapresentazione della nuova "CartaSanitaria Elettronica (CSET)" e perdiscutere delle particolari proble-matiche legate alle malattie rare.

All’incontro erano presenti ide legati di molte Associazioni To -sca ne di malattie Rare, il Pre si -dente del Forum delle Asso ciazioniMalattie Rare Silvano Pucci, ilResponsabile del Dipar timentoMe dicina Predittiva e PreventivaDott. Andrea Leto e la Re spon sa -bile del Progetto Dott.ssa CeciliaGuar nieri.

L’attivazione della Carta Sani -taria Elettronica avrà una valenzadi estrema importanza per i pa -zienti di patologie rare poichécon sentirà di avere l’accesso daogni luogo alla propria CartellaSanitaria che porterà indicate tuttele notizie cliniche riguardanti lapropria patologia evitando incom-prensioni e errori per la prescri-zioni di cure/interventi che pos so -no andare in conflitto con la salutedel paziente.

I Cittadini residenti in Toscana,con la scadenza della loro CartaSanitaria, riceveranno la nuova"Carta Sanitaria Elettronica". Sitratta di una Carta uguale alla pre -cedente, ma contenente un "chip"

(circuito elettronico miniaturizza-to) con "certificato digitale", chepermetterà, oltre all'uso attuale,anche l'accesso alla "Cartella Sa ni -taria" personale.

Questo nuovo servizio aggiun-tivo, sarà attivato solo se il Citta di -no esprimerà il suo esplicito con -senso.

La "Cartella Sanitaria"persona-le, comprenderà le vaccinazioni, leprescrizioni di medicinali, gli esitidi esami (radiologici, esami delsangue, ecc....) che il Cittadino, daquel momento in poi, effettuerànelle strutture pubbliche toscane.

In assoluto rispetto della pri -va cy, l'unica persona autorizzata avedere la Cartella Sanitaria, sarà il

cittadino stesso, grazie all'utilizzodiretto della Carta congiuntamentealla apposita password segreta(parola chiave, pin) che gli saràcon segnata, se vorrà attivare il ser -vizio.

L'utilizzo della nuova Carta peraccedere ai dati della "CartellaSanitaria", potrà avvenire da unqual siasi computer collegato a in -ternet, in Italia o all' estero, dotatodi "lettore di SMART-CARD", intotale sicurezza per la protezionedei dati.

La Regione Toscana comunicache provvederà sia a disporrepunti di consultazione presso leASL che alla vendita di lettoriSMART-CARD per i computer pri -va ti, al prezzo di costo.

Una lettera con le modalità diutilizzo della nuova Carta Sanitaria,sarà consegnata ai Cittadini, in -sieme alla Carta stessa, a partiredai primi mesi del 2010.

Le informazioni della CartellaClinica, continueranno a risiederepresso le strutture dove sono stateeffettuate, (Ospedali, ASL ecc...) ead essere a disposizione dei me di -ci che le hanno prodotte, la Cartacon relativa password, costituiscesolo la chiave per accedere alleinformazioni da parte del paziente.

Il progetto, realizzato dalla Re -gione Toscana, è tra i primi inItalia ed ha lo scopo di costruire la"storia clinica" di ogni paziente,ac cessibile solo al paziente stesso,o al suo tutore legale in caso diminori, e sarà esclusivamente ilpa ziente che potrà mettere a di -sposizione del suo medico e i deglispecialisti di fiducia la “CartellaClinica”.

La Cartella Clinica conterràuna sezione denominata "PatientSummary", dove il paziente stesso,

in autonomia, potrà inserire e te -nere aggiornati i propri dati relati-vi alla sua storia clinica: per esem -pio quali medicine può o non puòutilizzare, quali cure sta seguendo,ecc...

La Regione Toscana, ritieneche nei prossimi due anni, unaper centuale del 50% della popola-zione toscana aderirà a questa ini -ziativa, attivando i servizi aggiuntividella Carta Sanitaria Elettronica.

Il Forum seguirà l’applicazio-ne di questo progetto di rilevanzastrategica per i pazienti di malattierare.

Silvano PucciPresidente Forum

Associazioni Toscane Malattie Rare

Giornata di Studio in onore di Vittorio Caloni

NecrologioL’Associazione “Amici di

Fran cesca”, interpretando ilsen timento dei soci e dei lettoridel Gior nale L’E truria, parteci-pa con le più sentite condo-glianze al dolore della famigliadel socio Miro TAMBURINI, perla scom parsa della moglie Ma -ria Grazia CUTINI.

La Regione Toscana tra le prime ad applicare

La Carta Sanitaria Elettronica:una risorsa per la nostra salute

La Sanità pubblica nel XXI secolo:la Carta Sanitaria ElettronicaUn Progetto della Regione per un migliore servizio ai cittadini

L’assessore Enrico Rossi promo-tore dell’applicazione della CartaSanitaria Elettronica

L’Auditorium dell’Ospedale S.Donato di Arezzo nella giornatadel convegno

Alcuni funzionari dell’Assessorato al Diritto alla Salute, delCNR e del Forum Regionale delle Malattie Rare”

Silvano Pucci

Page 12: L'ETR. IMP. 22/2006ma che iniziasse la messa, mi ha dato l’incarico di leggere la prima lettura. Panico! Non avevo con me gli occhiali adatti! E pensare che non le leggevo da quando

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L’ETRURIA N. 2 31 GENNAIO 2010MOMENTI DI RIFLESSIONE

L’ABC della fedenella liturgia delle Domeniche

Domenica 7 febbraio(Lc 5, 1-11)

Ho chiesto una volta ad ungrup po di giovani se quello cheGe sù richiede a chi lo segue è dicol laborare con lui. Dopo un at -timo di perplessità qualcuno ri -sponde affermativamente. Allorareplico che Gesù chiede molto dipiù e cioè di arrendersi a lui senzamai escludere niente di quello cheegli domanda. Chiamarlo Signorepuò avere molti sensi, ma quelloche lui intende con questa parolaè la sua totale signoria sull’indivi-duo. Non esiste spazio in noi nelquale egli non voglia entrare e noncerto colla violenza e la soppres-sione della volontà individuale macol volontario rinnegare noi stessiper lui. Questo non vuol dire chealla fine tutti dovremmo essereidentici, cioè tutti al medesimomodo ripetizione di lui. La indivi-dualità nel modo di sentire, dipensare e di muoversi è perfetta-mente rispettata, senza mai cheegli chieda ai suoi intimi che sianouno immagine dell’altro, ma cheognuno colle sue diversità siacopia di lui, da questo vi ricono-sceranno come miei discepoli sevi amerete l’un l’altro come ioho amato voi.

L’amore di Gesù che s’incarnain Paolo è diverso dall’amore cheritroviamo in Giovanni e questorisulta chiaro anche dal modo concui l’uno e l’altro parlano di que -sto amore. In tutti però l’amore diDio e del prossimo deve permeareogni azione, ogni sentimento cosìche ogni fatto interno ed esternorisulti di persona che ama. Perquesta via, quella che in partenzasembra la resa, diventa elevazionee sublimazione del modo umanodi essere.

Di conseguenza quello chesuo na come irrealizzabile rinun-zia ai sentimenti più visceralidell’uomo, come il senso di difesada chi ti importuna e ti offende,ripensato e praticato al modo cheegli propone, se in partenza avevail sapore di una resa, fattane con -vinta esperienza, porta costatareche la resa a lui è liberazione daun impulso radicale che sembra-va noi favorevole e che alla finescopriamo come condizionamentoe dipendenza di cui prima mai cieravamo accorti. Riconosciamoalla fine che l’utopia evangelicanon è gioco intellettuale, ma pro -getto funzionale della esistenzaumana.

Cellario

La resa

La Piazza è stata consi-derata sempre un luogocircoscritto da una seriecontinua di palazzi ocostruzioni che delimi-

tano l’ambiente come le quinteteatrali: le prospettive, le propor-zioni degli edifici, l’architettura,concorrono a formare un com -plesso armonico ed organico insintonia con l’importanza delluogo. Anti ca mente le piazze e -rano state concepite come luogodi riunione del popolo per leassemblee o per ef fettuare at ti -vità commerciali, politiche, re -ligiose. All’edificio dominante,per lo più a carattere politico oreligioso, facevano corona in ge -nerale una serie di costruzionipiù basse e modeste, proprio peresaltarne l’aspetto e la centralitàdella funzione: era la chiesa, ilpalazzo del potere civile o mu ni -cipio, il palazzo del potere feu -dale o la sede della comunità ar -tigiana. La Piazza rappresentavail simbolo dell’attività a cui sido veva dare risalto e all’occor-renza far convergere i proprisud diti, fedeli o associati. LaPiaz za rappresentava dunque ilcen tro pulsante di vita della co -munità e nei momenti più im -portanti della settimana o del -l’anno (si pensi al mercato setti-manale o alle festività civili ore ligiose) questa si gremiva e sivi vacizzava con voci e suoni.L’es sere umano si sentiva e si fa -ceva sentire come componenteessenziale, reale e partecipe della

comunità a cui era legato davincoli forti identitari di appar-tenenza. Ora le piazze sembrache abbiano perso il significatodi una volta, che non siano piùil centro di aggregazione e di di -scussione di un tempo; hannoperso il loro fascino e sembrache le stesse siano state sostitui-te dai nuovi luoghi di vita, sop -piantando appunto il centrosto rico, il paese, la chiesa, il ci -nema o lo stadio. Quali possonoessere mai queste nuove piazzecui gli esseri umani stanno dan -do vita, trascurando quelle di untempo? Sono i centri commer-ciali, gli outlet, i cosiddetti “nonluoghi”, dove ci si incontra, siscambia un fugace saluto o po -che parole di convenevoli, di -scorsi monchi e non approfon-diti, qualche sorriso e nulla più,fra una doppia fila di scaffali,mentre con carrello in mano cisi aggira in lungo e in largo perl’ac quisto di una scatoletta, bot -tiglia d’acqua o surgelati equan to altro. Queste sono lenuo ve, malinconiche e tristipiaz ze frequentate, piazze doveci possiamo incontrare o cer ca -re ma non per discutere di coseserie; sono le nuove chiese doveinvece di concentrare lo spiritosi concentra il corpo alla ricercadel nuovo che lo soddisfi. E’ unmodo per fuggire dalla realtà edimmergersi nella finzione. Sipensi agli outlet, costruiti comemodello di città nuova; cittàidealizzata per gli affari, per il

com mercio, per il gusto di ven -dere ed acquistare beni ma nonper stare a conversare, sinonimodi perdita di tempo. Città nonpiù a misura d’uomo per pen -sare e riflettere ma per soddisfa-re solo ed esclusivamente l’esse-re come materia. Il contatto a -mi chevole e familiare con il ne -goziante o l’artigiano, non esistepiù. I contatti in queste nuovepiazze sono freddi ed imperso-nali; hanno perso calore umanoperché l’uomo non è più consi-derato l’essere ma un ricavo, unlimone o dentifricio da spreme-re. Occorre fare una riflessionesu queste realtà per non fareper dere i contatti con i centristo rici delle città che come Cor -tona sono cresciute all’ombradelle piazze; le piazze di Cortonaun tempo vive (ora si vive diricordi!) stanno assumendo una spetto desolante specie nel pe -riodo invernale, quando la cittàcade in letargo.

E’ possibile mai che non siriesca a rendere competitivi icentri storici con i centricommerciali? E’ possibile lasciarperdere i centri storici nella lorobulimia a causa dei centricommerciali? Rivita lizziamo ilcentro storico con i ri chiami chepiù si addicono: musica, arte,teatro ed incontri politici, eco -nomici e culturali e (perchéno?) spirituali. Pensiamo aduna svol ta della città rendendo ilcen tro storico competitivo con icentri commerciali, con le attra-zioni di cui sopra, nelle ore po -meridiane e serali.

Facciamo si che il centrosto rico diventi calamita per igio vani e non via di fuga. L’am -mi nistrazione comunale e gli o -pe ratori turistici e commercialinon possono non fare che amareconstatazioni sulla situazioneattuale; dovranno prendereprov vedimenti per ridare segnalidi vita alla loro città se nonvorranno assisterne l’agonia.Non si accorgono che le piazzevuote, malinconiche e tristi sonosintomo di decadenza per cuidovrebbero sentirsi spronati adagire. Non si vede perché debbaesserci un assessore al centrostorico se non è in grado di daresegnali positivi per una svolta;altrimenti…. facciamone a me -no e risparmiamoci l’indennità.

Piero Borrello

Avete voglia di interrom-pere il clima di carneva-le e tornare per un mo-mento al tempo un po’malinconico e sognante

del Natale? Passate allora dallaCombarbia, incrocio ampio e a -rioso che diverge per più destina-zioni a Monsigliolo. Qui, nell’atriopergolato della casa di Mario Bo -nomelli, dove vi fu un tempo una

bottega di generi alimentari, sopraun tavolo di pietra, accanto a unpozzo giace ancora, restio a con -gedarsi, un presepe pieno di gra -zia e armonia.

In prossimità del Natale damolti anni Mario si applica coninflessibile pazienza, nei pomeriggidicembrini, per allestire una sem -pre nuova rappresentazione di untema eterno e archetipico. Fautoredella stasi estatica e meditativadentro il presepio, egli si assogget-ta unicamente a pochi movimentirotatori e continui, non mai ripeti-tivi, e quindi solo l’acqua chescor re con argentino sussurro so -vrasterà il silenzio stuporoso delloscenario della natività o solo unpastore rimesterà la nivea cagliatadi latte appena munto, o forse - inomaggio alla sua condizione dibergamasco diventato cortonese-monsigliolese per scelta e affettuo-so convincimento - un bel pento-lone di polenta da condire poi colconiglio.

Il suo presepio procede permaternità concentriche, la fami -gliola ruspante della chioccia checonduce i pulcini, gli armenti divetroresina rimenati dal bovaroverso i rifugi notturni diffratti intante piccole coppie di madri nu -trici con il vitello sgroppante, lepecore coi loro agnelli alla poppa,

una mamma che culla il suo bam -bino e il pescatore che istruisce ilfiglioletto sul greto di un fiume si -lente e svenato dopo la voce del -l’angelo. Tutto sta dentro un grovi-glio di mistero che avvolge comeuna cappa la scena mentre un’ariadensa e assorta pare circoscrivereuno spazio di eccezione alle leggidi natura dove il vento si arenasfiancato, il gelo non brucia il mu -

schio e la vedetta sul poggio ri -marrà per sempre incantata in ungesto di meraviglia mentre lafiamma della sua lampada arderàanche quando sarà finita la stoppa.

Queste maternità preludono eannunciano quella sovrumana alcentro del racconto che si devescorgere solo dopo un percorsoiniziatico nello spazio e nel tempo.E qui davanti alla grotta finalmentequalche pastore fa un inchino in -

timidito e depone un agnello,un’acquaiola si toglie l’anforadalla spalla e si aggiusta il velo sul -la testa e un bimbo fa capolinosor ridendo per sbirciare il futurocompagno di giochi.

Quest’anno Mario ha raddop-piato il suo amore per il presepiocostruendone un altro nella chiesadi Monsigliolo come meditava difare da molto. A primavera delloscorso anno aveva acquistato un -dici statue di cospicue dimensionipro dotte dalla famosa casa Fon -tanini di Lucca per offrirle allapar rocchia e sostituire le vecchie,or mai deteriorate. Al tempo de bi -to, il sabato precedente il Natale,in sieme coi ragazzi a cui insegna ilcatechismo, ha studiato la colloca-zione migliore, ha dato e presosuggerimenti e il 24, prima dellamessa di mezzanotte, davanti al -l’as semblea, le figure sono statepo ste dai bambini nello spaziosottostante l’altare, con un ulterio-re finale carico di simbologia cheegli stesso ha subito rilevato. Haun potente valore teologico, infatti,che dove si celebra l’eucaristia siaanche la natività da cui tutto co -minciò, che intorno alla nascita diGe sù - come un tabernacolo piùgran de - stia la mensa del sacrifi-cio consumato del Cristo. Una sto -ria della salvezza concentrata inuno spazio ascensionale.

Ma Mario non si è sorpresoper ché sa che si vedono molte co -se guardando un presepio.

Alvaro Ceccarelli

ver so il prossimo, accoglienza co -me comunione nei sacramenti ecome dialogo nella preghiera, ac -co glienza in risposta alla tipicaemarginazione del “diverso” dimo da di questo tempo.

La vera gioia è libertà, viveredell’essenziale, la vera gioia è nel -l’amore ma l’amore vero, quelloprivo d’interesse, quello che vienedal cuore, lo stesso amore che cispinge ad accogliere perché noiper primi essendo nati siamo statiaccolti.

Al termine delle due ore di ri -flessione si è svolto, fra risatescherzi e chiacchiere, presso latrattoria “ Croce del Travaglio” unallegro pranzo.

La giornata si è conclusa conla celebrazione dell’Eucarestia,estremo dono d’amore che c’èstato fatto, nella monumentalechiesa di “S. Marco Patrono diCor tona”.

Gioia, accoglienza, amore…..ecco i valori di questa giornata.

Laura Cardinali

Chi ben comincia...

Come ogni anno, comeor mai di consueto, è sta -ta organizzata una gior -nata di ritiro a Cortonaaperta a tutti i ragazzi da

8 a 20 anni. Una giornata di silenzio e di

riflessione sulla frase “ Lo accolsecon gioia” (Lc 19,6).

Dopo la celebrazione delleLodi e la meditazione di don Al ba -no nella cappella dell’Epi sco pio, èseguita, nella sede dell’A zioneCattolica, la Relazione svolta dallasignora Lara Giambelluca, che ciha spiegato che la vera gioia è ilsigillo del vero cristiano ma che sipuò essere felici solo accogliendoLUI.

La gioia è frutto di una scelta,la gioia è contagiosa, la gioia è stu -pore meraviglia, la gioia è buonu-more, la gioia è essere pienamentese stessi senza sentirsi emarginato,senza sentirsi una vittima, la gioiacome consapevolezza che la vitanon finisce con la morte, poichésiamo chiamati alla vita eterna.

L’accoglienza come amore

LocandaValle Dame(Nuova gestione)

RistoranteSpecialità di stagione

Cucina di mare (solo su prenotazione)Camere bed and breakfast

E’ gradita la prenotazioneLoc. Teverina, 28 - 52044 (Arezzo)Tel. 0575/61.60.43-333/[email protected]

DanteDivino inarrivabile cantoreAccanto al Vate alla Bellezza e al SantoNei Regni della gioia e del piantoTu andasti con l’assenso del Fattore.E la “Commedia” eterna ‘il tuo stupore.

Mario Romualdi

Ieri eri un bocciolo ro satoDal profumo intenso,ti colsie nel bicchierecolmo d’acquati deposi.Gioia mi davinell’ammirarti.Stamattina

i petali si sono apertiIl tuo splendoremi affascinama verso serai petali perdonola loro freschezzae due miseramentesono caduti sul tavolo.Hai reclinato

Il tuo capinoil tuo colore è sbiadito.Alcuni petali giallastrisono accartocciatie stannoper raggiungerequelli cadutisul tavolo.Marisa Valeri Chiodini

La morte di una rosa

Elenco numero 4 del 2009Dal 22 ottobre al 31 dicembreOOFFFFEERRTTEE IINN MMEEMMOORRIIAA

CALCIT VALDICHIANA - 52044 Cortona (Ar)Casella Postale n. 6 - Tel./Fax 0575/62.400

Internet: www.cortanagiovani.it/calcit - E-mail: [email protected]

Le nuove piazze: malinconia e tristezza L’uomo dei Presepi

Carla Moretti e Mario Bonomelli, i due catechisti, davanti al presepiodella chiesa

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Vitellone che da anni organizza lastessa Cortona Sviluppo e che si tie -ne a Camucia. La mostra è giuntaalla 56ma edizione e negli ultimian ni si sta dimostrando molto vivacee positiva. Nell’edizione 2009 cir -ca120 capi esposti e 1000 visitatori.

Il 2010 si presenta con buoneprospettive proprio in virtù degliinvestimenti effettuati e delle novitàche il centro è in grado di offrire.

Andrea Laurenzi

8500 dell’anno precedente) per240 giorni di utilizzo delle sale.

Altro settore di interesse èquel lo legato alle mostre d’arte, an -che di grande prestigio che nel cor -so dell’anno hanno utilizzato glispa zi del centro Convegni, sia ilchio stro che la Chiesa: quattro lemostre più significative svoltesi nel2009 che hanno attirato più di 2000visitatori.

Molto importante la Mostra del

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L’ETRURIA N. 2 31 GENNAIO 2010PARTITI E MOVIMENTI

NECROLOGIO

TARIFFE PER I NECROLOGI: 25 Euro

Il Centro Convegni S.Agostino,gestito dalla società Cortona Svi lup posrl chiude il 2009 con un risultatooperativo molto positivo per l’attivitàlegata alla convegnistica. In que stosegmento, così importante e stra -tegico per Cortona, si registrano nu -meri e risultati di grande prestigio.

Cortona si è definitivamente im -posta, oltre che città meta di impor-tanti flussi turistici di amanti dell’ar-te e del buon vivere, anche comecentro di rilevanza internazionaleper la convegnistica e la ricerca.

Cuore nevralgico di questa atti -vità, come detto, è il Centro Con ve -gni S.Agostino, grande complessorisalente al XIII secolo, composto daun convento con adiacente una mo -numentale chiesa.

Da un anno il centro si è dotatodi una nuova e straordinaria salacon vegni: la chiesa di S.Agostino,oggi divenuta un moderno audito-rium da 300 posti.

Un’opera fortemente voluta dal -l’Amministrazione Comunale diCor tona, e dal sindaco Andrea Vi -gnini, che dota al città di una strut-tura all’avanguardia ed in grado difungere da spinta per tutto il settorecongressuale ed espositivo.

Gli interventi per la predisposi-zione delle strutture per la conve-gnistica hanno visto assieme Co mu -ne e Cortona Sviluppo e Banca Po -po lare di Cortona ed hanno riguar-dato non solo il restauro della chie -sa (€ 500.000) ma investimentisugli arredi, l’impiantistica ed iser vizi tecnologici necessari pere unmo derno centro convegni (€90.000). Con questa definitiva ac -qui sizione la Cortona Sviluppo è ingrado di rispondere alle più avanza-

te richieste per il settore congres-suale, basti pensare che oggi ilCentro è dotato di sale polivalenti ditutte le dimensioni, si va da sale da25 posti fino a 300. Tutti gli ambien-ti sono dotati di tecnologie avanzatee di tutti i comfort.

Questo fa si che Cortona, grazieal centro Convegni di S.Agostino, siala meta più richiesta per questo seg -mento di turismo cosiddetto d’affaridi tutta la provincia di Arezzo. E’cen tro privilegiato per grandi istitu-zioni italiane ed estere tra cui laScuola Normale Superiore di Pisa,la Regione Toscana, l’Università Ca -nadese di Alberta, Università dellaTuscia di Viterbo, l’Associazione Ge -ne tica Italiana, la Fondazione Gian -giacomo Feltri nelli, il Tuscan SunFe stival, l’U niversità di Napoli “l’O -rien tale”, e sede molto richiesta an -che per convention di aziende far -maceutiche e mediche e di forzepo litiche nazionali (dal PD che qui

ospita da tempo la Summer Schooled altre iniziative al PDL che ha re -centemente promosso un appunta-mento con il ministro della Fun -zione Pubblica Renato Brunetta).

Questo straordinario spazio sista imponendo anche come luogodi spettacoli ed eventi culturali di al -to livello, basta ricordare il concertodel festival gospel, tenutosi il 26 di -cembre, che hanno fatto registrareoltre 400 presenze, o la serata diga la del Premio Corton ti quaria2009 con segnato al maestro Fran coMigliacci.

Per l’anno 2009 il programmadei convegni e dei corsi di ricerca siè arricchito di una serie di iniziativee questa attività ha fatto registrareoltre 15.000 presenze (contro le

Nel comizio di Cortona sulleBiomasse hai affermato chequalcuno dell'opposizione sape -va e che hai avuto sollecitazionitelefoniche per "lasciar perdere".Recentemente sulla stampa lo -ca le hai accusato i tuoi colleghidel PDL di essere assenteisti e dinon fare gli interessi dei loro e -lettori. Tutte le volte che ci in -contriamo manifesti la tua in -sofferenza nei confronti delcontesto politico nel quale operie non riesco, con tutta la buonavolontà, a comprendere perchécontinui a portare acqua a quelmulino. Non mi permetto di du -bitare della tua buona fede maMilani, Manfreda e Rossi sonostati eletti anche grazie ai votiche hai fatto confluire nella listadel PDL. Se l'opposizione avessevinto le elezioni amministrativeavremmo avuto come assessoripro prio queste persone conqual che ex Sindaco a fare il ga -rante dell' "operazione Con si -glio".

Ho sempre pensato che il ve -ro problema di Cortona sia rap -presentato da una trasversalitàinquietante che lega in manieraindissolubile certa imprendito-ria ed una classe politica im ba -razzante. La verità è che i Cor to -nesi non giudicano credibili edaffidabili le forze di opposizione(con il tuo articolo contribuisciad avvalorare questa tesi....) epreferiscono continuare a darefiducia ad una maggioranza cheumilia e distrugge il nostro ter -ritorio nella speranza di poterfare buoni affari. C'é davverobi sogno di aria nuova e di unautentico cambiamento. Io ven -go dal Movimento Sociale Ita lia -no e non credo assolutamenteche spezzoni della vecchia DC edel PSI possano essere alternativiagli ex comunisti di Cortona.Nonostante il vergognoso ostra-cismo degli organi d'informa-zione il 4% dei cortonesi, adogni tornata elettorale, continuapuntualmente ad esprimermi lasua fiducia: sarebbero molti di

più i nostri concittadini felici divederci lavorare ad un progettocomune! Non sarebbero sicura-mente contenti i tuoi attualicompagni di viaggio e, forse, dauna trincea più difficile ma perquesto più affascinante, risco-priresti il piacere di fare politicain un contesto completamentediverso. L'alternativa è conti-nuare a mugugnare e a farel'ultrà nel PDL mentre Fini, chedovrebbe essere il tuo politico diriferimento, continua a visitarele moschee, a voler dare il votoagli immigrati, a reclamare ildiritto di cittadinanza per i figlidei marocchini e degli albanesiche nascono in Italia.

Questa non è soltanto la miaopinione personale è la realtàamara di una classe politica che,a livello nazionale, legifera perprivatizzare l'acqua e con biecade ma gogia decide di diminuireil nu mero dei Consiglieri Co mu -nali. Forse bisognerebbe spiegareal l'opinione pubblica che i Con -siglieri, sia quelli intraprendentiche quelli assenteisti (...), perce-piscono un gettone di presenzaassolutamente simbolico, nonpesando in alcun modo nelbilancio degli Enti Locali.

La volontà conclamata èquel la di voler distruggere qua -lunque tipo di opposizione, diomologare le coscienze in nomedi un'Italia che nei fatti di mo -stra di non amare affatto il bi -po larismo.

C'é bisogno di una De stra,Sociale, Nazionale e Po po lareche sappia difendere e custodiregelosamente le migliori tradizio-ni del popolo italiano e la nostracultura.

La parte politica che rappre-senti è un contenitore indistintodove c'é veramente di tutto e letue insoddisfazioni rappresenta-no un disagio reale ed insoppor-tabile. Non c'é altro da aggiun-gere.

Tira fuori gli attributi… chenoi ti aspettiamo.

Mauro Turenci

MMAARRMMII -- AARRTTIICCOOLLII RREELLIIGGIIOOSSII

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Lettera apertaa Luciano Meoni

Un ricordo di Arnaldo Valdarnini

Cortona Sviluppo cresce l’attività nel settore della convegnisticaPer il 2010 buone prospettive di crescita con le nuove sale

Vorrei aggiungere una mia te -stimonianza al bel ricordo delmae stro Arnaldo Valdarnini, rea -liz zato da Laura Lucente. Per chiha frequentato Castiglioni da sem -pre, Valdarnini era come partedel l’immagine stessa del Paese,come la Torre del Cassero o laSte le a Garibaldi.

Bastava percorrere il CorsoItalia per incontrarlo che passeg-giava, che parlava con qualcunooppure al suo solito bar, semprein compagnia.

Se non lo vedevi, era lui che tichiamava e ti salutava, magariscusandosi per un pezzo che avevaspedito al giornale, ma ancoranon era uscito: problemi di spazio.Credo che il primo ricordo che hodi Lui risalga alle prime volte chemio padre mi portava al CinemaCassero, quando mi impressiona-va quell’uomo così alto e magro,chiuso in un piccolissimo sgabuz-zino a vendere i biglietti d’ingres-so. Con quella sua caratteristicavoce calda e profonda, mi chiede-va quanti anni avessi, per stabilirese ci fosse il diritto allo “sconto”.

Gentile, elegante, garbato,sem plice, era davvero un piacerepoterci scambiare due chiacchieresui vari problemi del momento.Vera memoria storica degli ultimi

settant’anni di vita castiglionese,era attentissimo alla salvaguardiadi tutto quello che ricordava fatti,aneddoti ed episodi che potevanodare lustro a quella che lui chia -

mava “città”, la sua città.Credo che abbia quasi sempre

avuto un buon rapporto con leistituzioni locali e con chi le rap -presentava al momento, sindaco intesta, ma questo non gli ha maiimpedito di scrivere e pubblicareanche articoli o pezzi che magari

non risultavano graditi. In tantimomenti, lo ricordo come “l’an -cora di salvezza” di chi voleva farconoscere alla pubblica opinionecerti fatti, ma non trovava spazi

sugli organi di stampa locali,spesso proni verso i potentati -piccoli o grandi che fossero.

Quando dopo qualche giornodall’invio, un comunicato, unapresa di posizione od un parerenon venivano pubblicati, c’era lasoluzione “Valdarnini” - anche se

l’argomento interessava Arezzo,Cortona o altri centri della Val di -chiana - e Arnaldo trovava sempreil modo per inserire qualcosa nel -lo spazio a lui riservato.

Aveva anche un ottimo “fiuto”giornalistico: posso testimoniaredi quando, per motivi di lavoro, il2 marzo del 2003 fui mandato allaStazione ferroviaria di CastiglionFio rentino, dove c’era stata la san -guinosa sparatoria fra due terrori-sti e tre agenti della Polizia Ferro -viaria.

I feriti erano stati portati via dapoco, mentre i due morti eranoancora nella vettura, in attesa delmagistrato e del completamento ditutti i riliev.

Arnaldo Valdarnini, ovviamen-te, arrivò fra i primissimi giornali-sti, munito del suo taccuino e dellamacchina fotografica. Poi arriva-rono anche gli altri, Rai e Mediasetcomprese. Mentre sentivo blatera-re di balordi, di ladruncoli, di ra -pinatori, Arnaldo già parlava diBrigate Rosse …

Termino questo breve ricordocon un doveroso ringraziamentoper tutto quello che Arnaldo Val -darnini ci ha dato e ci ha insegna-to, in tutti i vari campi in cui haagito.

Santino Gallorini

Ciao….Chissà dove sei, non so se ci puoi vedere e se ti rendi conto del

grande vuoto che ci hai lasciato, del dolore implacabile che a distanza diquattro anni è sempre vivo. Quanto mi mancano i tuoi consigli, le nostrediscussioni, la tua saggezza; il modo tutto tuo di vivere il quotidiano conrispetto e dignità, sono stati per me la strada maestra, il punto di riferi-mento. Grazie per avermi dato tanto, anche se adesso, il non averti è piùdoloroso. Con amore. Tua figlia

III Anniversario26-01-2006

E’ quasi trascorso un mese dalla scom -parsa di Maria Grazia Cutini Tamburini.Sentiamo la necessità di essere vicini aMiro e ai figli in questo momento diffi-cile. La lunga malattia di Maria Grazia è

12-01-1942 / 08-01-2010

Maria GraziaCutini

Giuseppe Corbelli ci ha lasciato, insilenzio, come del resto è statosempre il suo stile, il 12 dicembre2009 all’ospedale di Figline Valdarno.Or mai da anni aveva lasciato il suoluogo natio, Monsigliolo, per appro-

dare alla sua cara Incisa dove assieme alla sua amata moglie MarisaBanelli e ai due figli Avio e Doriano, ha trascorso una vita serena deditaal lavoro e alla famiglia. La stessa famiglia che poi, con il tempo, si èallargata felicemente con la nascita dei due adorabili nipotini: Alice eGiulio, orgoglio e fierezza nel nonno “Beppino”, come era di solitochiamato da parenti e amici. Alla moglie Marisa, ai figli, alle nuore e ainipoti una stretto abbraccio da tutta la comunità cortonese.

12-12-2009

GiuseppeCorbelli

Il 9 febbraio ricorre il primo anniver-sario della scomparsa di Francesco, uncaro amico, un redattore prezioso, unconsigliere attento ed intelligente. Tuttii componenti del nostro giornale av -

vertono la sua mancanza e con nostalgia ne ricordano i momenti piùbelli trascorsi insieme. Sappiamo quanto vuoto ha lasciato nella suafamiglia che ancora oggi parla di lui come se fosse vivo in mezzo a loro.Per martedì 9 febbraio la famiglia lo ricorda facendo celebrare unamessa in S.Filippo alle ore 17. Invitiamo quanti potranno essere liberi aricordarlo tangibilmente con la loro presenza.

09-02-2009I Anniversario

FrancescoNavarra

stata seguita con affetto ed attenzione da tutti i componenti del nucleofamiliare. Gli amici rinnovano con affetto le condoglianze nella certezzache il ricordo di Maria Grazia sia per loro un momento di serenità.

Page 14: L'ETR. IMP. 22/2006ma che iniziasse la messa, mi ha dato l’incarico di leggere la prima lettura. Panico! Non avevo con me gli occhiali adatti! E pensare che non le leggevo da quando

sommare con gli attuali 28, perraggiungere i fatidici 40 ed as -sicurarsi così la salvezza.

Ha ragione quando dice dinon abbassare mai la guardia,perché la classifica è molto corta.Se perdi un paio di partite diseguito, dalla zona play off, preci-piti in quella play out.

Gli ultimi due turni ci dicono 4punti per i bianco rossi, prima lasquadra del presidente Romiti pa -reggia in casa 2-2 contro il Bet -tolle, premettendo che i locali pri -ma si trovavano in vantaggio per 2-0.

Molto criticato l’arbitro dique sta gara, che senza meno hasbagliato e che in alcune occasionisi è dimostrato molto fiscale.

Vorrei suggerire tanto altecnico che al presidente Romitiqualche utile consiglio.

Purtroppo esistono arbitrimeno bravi che sbagliano, ed èdifficile far capire che errano inbuona fede, ma quello che famolto rabbia e che due personeco sì quotate si arrampichino pun -tualmente sugli specchi, mutuandoche nei confronti della propriasquadra ci sia un immaginariocomplotto da chi comanda nellastanza dei bottoni.

Cari amici che affrontate tantisacrifici non credete a questefavole che accadono nella primacategoria dilettanti. Se fate i tifosi,abbandonate le vostre mansioni eper le successive domeniche cam -biate hobby, pensateci bene!...

Ma siamo certi che a menteserena ritroverete il giusto equili-brio.

Quindi, tornando ai risultati,domenica 24 gennaio nella tra -sferta di Monte S.Savino, il Mon -tecchio riporta a casa una grandevittoria per 2-1, con i soliti gemellidel gol, Ponticelli e Pulcinelli.

Godiamoci tutti questo mo -mento d’oro della squadra delMon tecchio e che possa durarean cora per molto.

Domenica prossima, quando

all’Ennio Viti si presenterà ilPratovecchio, compagine a paripunti con i bianco rossi, vogliamovedere una squadra concentrata evincente.

N.Cortona CamuciaPerdura purtroppo il periodo

nero per il N.Cortona Camucia. Lasquadra dell’esperto Giulianiniriesce a fare qualche buon risulta-to fuori casa, mentre tra le muraamiche non è mai riuscito avincere una partita: 5 pareggi e 5sconfitte, vale a dire 5 punticonquistati in casa e 11 in trasfer-ta.

Terz’ultimo posto in classificacon 8 punti in meno del CastiglionFibocchi, cioè la squadra che oggisarebbe esclusa dai play out.

Tutto nel calcio è possibile, mavista la scarsità di gioco e la rosamolto striminzita del parco gioca-tori arancioni, poche sono lesperanze di levarsi dalle bruttepastoie in cui adesso si trova lasquadra. Una risposta positivapotrebbe arrivare dal prossimoturno da Stia. In bocca al lupo!

SECCONDA CATEGORIATerontola

Attualmente i bianco celesti diTerontola occupano in solitaria laquarta posizione in classificagenerale, piazzamento che riserve-rebbe ai ragazzi di Brini, il lascia-passare per disputare i play off.

Da evidenziare che questadisputa è riservata alle squadre di

maggior grido di questo girone enaturalmente far parte di questonovero, dimostra che in casa te -ron tolese, dal presidente Che ru -bini, al tecnico Brini e a tutto lostaff dirigenziale, tutti hanno la vo -rato bene.

Gli ultimi due turni ci dicono

SPORTL’ETRURIA N. 2 31 GENNAIO 2010

PRIMA CATEGORIAMontecchio

Sono ormai diversi turni che ilMontecchio non perde, tra l’altroc’è da puntualizzare che la serie dirisultati utili tanto in casa chefuori, sono stati ottenuti consquadre molto importanti.

Questa squadra, per mano delsuo trainer, cerca di restaresempre umile, puntare sul lavorosettimanale, avvalendosi soprattut-to dell’unità del gruppo.

Mister Baroncini lo dice sem -pre: ha avuto la fortuna di avereun gruppo di giocatori straordina-ri, un mix di elementi non piùgiovani, molto esperti, che si gio -vano di ragazzi nuovi per questacategoria, sempre disponibili asacrificarsi per chi si muove dimeno.

Sempre per bocca dell’allena-tore castiglionese, che oltre chepredicare la modestia, aspetta contrepidazione gli altri 12 punti da

PAGINA 14

che il Terontola ne ha ricavato ilmassimo, cioè 6 punti, vale a direvittoria in casa per 2-0 contro ilVaggio, quindi vittoria in trasfertain quel di Montevarchi per 2-1contro il Mercatale.

Non male tutto questo, seTestini & C. riusciranno a mante-nere l’attuale forma e to taleconcentrazione. Proprio do me -nica 31 gennaio, potrebbe esserela giornata dell’apoteosi.

Al Fa rinaio scenderà in campola seconda forza del campionato, ilblasonato Pienza, che non ha fattomai un segreto nel dichiarare lavittoria finale.

Una vittoria dei cortonesi,potrebbe lanciare i bianco celestisul nostro olimpo calcistico.

Camucia CalcioDopo la prima vittoria conqui-

stata in casa contro il Pergine,diretta concorrente per 2-1, ilCamucia Calcio era severamenteimpegnato in quel di Pienza edeffettivamente in questo terreno lesperanze di tornare a casa con al -meno un punto erano molto re -mote.

I ragazzi di Magara nei no -vanta minuti, nonostante il mas si -mo impegno, davanti alla superio-rità totale dei locali, soccombeva-no per 3 reti a 0.

Naturalmente questo risultatonegativo non deve pesare minima-mente nei confronti dei giocatorirosso blu.

Queste sono partite che ilCamucia non deve vincere perforza. La squadra cortonese deveottenere un risultato posito chevale doppio soprattutto negliscontri diretti dove si combatte perla sopravvivenza del girone.

Fin da adesso il tecnico Ma ga -ra deve lavorare molto sulla testadei suoi ragazzi per motivare almassimo i suoi giocatori proprioper il prossimo turno, quandoall’Ivan Accordi si presenterà unadiretta concorrente, vale a dire ilVarco, penultima con 15 punti inclassifica, tre punti in meno delCamucia.

La vittoria dei locali portereb-be il Camucia a 21 punti, certa-mente in una posizione molto piùconsona per chi si vuole toglieredalle brutte pa stoie dei play out.

Noi tutti speriamo molto con -quistando la seconda vittoria incampo amico.

TERZA CATEGORIAGirone Aretino

La Fratta dopo il dovuto turnodi riposo, ha ripreso in pieno lasua marcia pressoché inarrestabi-le, tanto che negli ultimi due turnialtrettante vittorie.

Prima al Burcinella per 2-0contro il Real Terranova, quindinel difficile campo di Ceciliano,dove i ragazzi magistralmente di -ret ti da Yuri Angori, si sono im -

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Ambra

Pienza

Montagnano

Terontola

Cesa

Traiana

Badia Agnano

San Clemente

Vacchereccia

Pergine

Camucia

Tegoleto

Montevarchi

Vaggio

Il Varco

Olimpic ‘96

Squadra Punti40

37

33

31

29

28

26

22

21

20

18

18

17

17

15

13

Laterina

Bettolle

Alberoro

Pratovecchio

Montecchio

Monte S.Savino

Lucignano

U.T. Chimera

Marciano

Stia

Castiglion Fibocchi

Foiano

Olmoponte

Cortona

Territa Serre

Chianciano

Squadra Punti35

33

28

28

28

28

27

26

26

26

24

23

23

16

12

2

Prima categoria girone E

Arezzo Nord

Fratta S.C.

Poppi

Pieve al Toppo

Calstelfranco

S.Marco

F.Castelluccio

Patrignone

Salutio

Ceciliano

Lorese

Palazzo del Pero

Battifolle

S.Domenico

Poggiola

R.Terranuova

S.Giovanni Ar

Squadra Punti42

38

36

34

34

33

31

29

26

25

23

22

21

13

9

8

8

Terza categoria girone A

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Sono le squadre che attualmente si trovano nelle zone nobili delle rispettive classifiche ed in piena zona play off

Al cinemacon ... giudizio

a cura di Francesca Pellegrini

GOLDEN GLOBE 2010Nessun riconoscimento per l’Italia: a bocca sciutta la “Bagheria” diTornatore e il musical di Rob Marshall ispirato a Fellini.Fatevi da parte Tarantino ed Eastwood perchè il “Re del mondo” è tornatoper sbancare con il suo Avatar. Ed è proprio ciò che ha fatto James Cameronche, a dodici anni di distanza da Titanic, ha mandato in tilt i botteghini dimezzo pianeta, conquistando i premi più prestigiosi (Miglior FilmDrammatico e Miglior Regia) alla scorsa cerimonia di consegna dei GoldenGlobe, i riconoscimenti assegnati dalla stampa estera e considerati l’antipastodegli Oscar. Per ironia della sorte, “Jim” è persino riuscito a scalzare l’exmoglie Kathryn Bigelow, appetitosa candidata per il bellico The Hurt Locker.A metà tra Pocahontas e Alien, il kolossal fanta-adventure digitale, Avatar,attinge da quegli elementi fondamentali per il regista quali le macchine, ilmare, l'acqua e la luce; il riferimento uomo-macchina come in Terminator oquei fluttuanti eco-organismi che popolano la superfice di Pandora, presi inprestito dalle creature marine di Abyss. Non solo autocitazioni ma vere eproprie cine-allusioni: ci sono le mostruose bestie di Jurassic Park, navipseudo-spaziali che paiono uscite da Guerre Stellari, gli indigeni diApocalypto e molto altro ancora. Magra consolazione per il superfavorito,Tra le nuvole di Jason Reitman, che si porta a casa solo il premio per lasceneggiatura. Dalla Germania con furore, ecco Il nastro bianco di MichaelHanek che strappa il globo dalle mani di Tornatore (Baaria) per la MiglioreOpera Straniera. Forse è andata peggio a Rob Marshall che non ha messo asegno nessuna delle sue cinque nomination per Nine, il musical tratto dall’o-monima Broadway production basata sul capolavoro di Fellini, 8½. JeffBridges, cantante country alcolizzato in Crazy Heart, soffia la statuetta ad unGeorge Cooney Tra le nuvole e l’investigatore Robert Downey Jr., con il suospavaldo Sherlock Holmes, la spunta sul donnaiolo Daniel Day-Lewis di Nine.Sandra Bullock fa il salto di qualità e vince come Best Drama Actress nellosport biopic The Blind Side. Mentre, l’impeccabile Meryl Streep si confermaMigliore Attrice Brillante nel delizioso ruolo di chef, nella commedia culina-ria Julie & Julia.

posti per 1-0 con rete del bravoBi agianti. Adesso la Fratta è bensalda al se condo posto dietro con38 pun ti, mentre a 42 c’è l’ArezzoNord che però ha una partita inpiù.

Girone SeneseSi è ormai stabilita in questo

girone di 13 squadre senesi e 5cortonesi, una marcata suprema-zia delle compagini della terra delPalio. Questa supremazia non èstabilita affatto dal maggior valoredelle squadre. C’è da rimarcare lapoca disponibilità delle squadresenesi ad avere nel proprio gironele squadre aretine.

La colpa maggiore di tuttoquesto, è dovuto ai difficili accordiestivi tra i comitati FIGC di Arezzocon quello di Siena.

Così per questa unione le cosesono state molto forzate. Le senesiavrebbero fatto abbastanza a menodelle 5 cortonesi, anche con molteragioni, vedi lunghe trasferte elunga durata del campionato a 18squadre.

Le nostre 5 par tecipanti, sitrovano in grossa difficoltà ven -gono adoperano gli arbitri dellasezione di Siena, che in tutti i modicer cano sempre di agevolare, an -che con atteggiamenti noneclatanti, le squadre conterranee.

Parlando con i mag giori di -rigenti e tecnici delle nostre 5squadre, tutti si sono lamentati diqueste evidenti differenze.

Peccato, davvero peccato, per -ché ne va di mezzo fortemente lalealtà sportiva.

L’etica, che vorrebbe genteche fa del sano sport, viene inquesto modo stravolta da una si -tuazione che poteva essere pen -sata, prevista, corretta prima cheiniziassero questi campionati. Or -mai è tardi per correre ai ripari.

Danilo Sestini

La Fratta in un momento della partita

Page 15: L'ETR. IMP. 22/2006ma che iniziasse la messa, mi ha dato l’incarico di leggere la prima lettura. Panico! Non avevo con me gli occhiali adatti! E pensare che non le leggevo da quando

SPORTL’ETRURIA N. 2 31 GENNAIO 2010

PAGINA 15

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Direttore Responsabile Vincenzo LucenteVice direttoreIsabella BietoliniRedazioneIvo Camerini, Riccardo Fiorenzuoli, Lorenzo Lucani,Laura LucenteOpinionistaNicola Caldarone

Collaboratori: Stefano Bertini, Rolando Bie tolini,Stefano Bistarelli, Piero Borrello, Francesco LuigiCamerini, Luciano Ca tani, Fran ce sco Cenci,Stefano Duranti, Mara Jogna Prat, Ma rio Gaz zini,Ivan La n di, Clau dio Lu che roni, Mario Parigi,Fran ce sca Pel le grini, Roberta Ramacciotti, Al -bano Ricci, Ma rio Rug giu, Gi no Schip pa, Da ni loSe sti ni, pa dre Teo baldo, Elena Valli, Ales sandroVen turi, Ga briele Zampagni.

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONEPresidente: Nicola CaldaroneConsiglieri: Vito Garzi, Mario Gazzini, Vin -cen zo Lucente, Mario Parigi, Umberto San -ticcioli

Progetto Grafico: G.Giordani Foto: Fotomaster, Foto LamentiniPubblicità: Giornale L’Etruria - Via Nazionale51 - 52044 CortonaTariffe: A modulo: cm: 5X4.5 pubblicità an -nua (23 numeri) euro 258.00 (iva esclusa).Modulo cm: 10X4.5 pubblici tà annua (23numeri) euro 413,00 (iva esclu sa) - altrifor mati prezzo da concordare

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L’ETRURIA Soc. Coop. a.r.l.

Fondato nel 1892

Il giornale, chiuso in Redazione lunedì 25 gennaio, è in tipografia

martedì 26 gennaio 2010

Via Gramsci n. 62 F/L Camucia di Cortona

Il nuovo anno è cominciato insalita per la squadra Cor to -ne se di pallavolo che nellapri ma gara di questo 2010ed ultima del girone di an -

data aveva rimediato una sconfitta,in casa, contro l’Arca PallavoloCa scina, seppur al tie-break cheaveva innescato qualche timorenell’ambiente .

La squadra davanti al propriopubblico era parsa lenta e preve-dibile e scarsamente incisiva inattacco, per lunghi tratti in balia diun avversario nettamente più informa e che alla fine aveva supera-to la squadra di Enzo Siderirecuperandola anche nel tie-breake con pieno merito.

Il girone di andata si era co -mun que concluso con un re so -con to nettamente positivo che po -neva la squadra dei presidentiMontigiani e Vinciarelli, con tre di -ci vittorie e due sole sconfitte, alterzo posto in classifica.

Sabato 16 gennaio si è giocatocontro il Bellaria Romagna Est e lasquadra di Sideri si è prontamenteriscattata; pur non dominando lagara e soffrendo a tratti gli avver-sari la squadra di capitan Zampettiha saputo trovare le contromisuregiuste agli avversari e pur soffren-do alla fine ha avuto la meglio.

La cronaca della partita parlaco munque di un match moltocom battuto con gli avversari avantiper ben due volte e ripresi dai

Cor tonesi e che nel secondo equarto set hanno avuto gli spuntimigliori ed una sufficiente conti-nuità di gioco che hanno surclas-sato gli avversari.

Molte ed in un certo senso in -spiegabili le difficoltà dei ragazzi

dei presidenti Montigiani e Vin -ciarelli che nel primo e terzo setnon hanno saputo controbattereagli attacchi avversari e non sonoriusciti ad esprimere un gioco suf -ficiente e convincente restando o -pa chi e lenti in difesa e senza mor -dente nei cambio palla e nei con -trat tacchi.

Cinici e determinati nel tie-brak, vinto 15 a 6, hanno di mo -strato di avere una potenzialità

notevole che non sempre riesconoa scaricare sul parquet.

Il terzo posto in classificaconfermato ed un ritrovato giocohanno portato la squadra allasettimana di allenamenti in vista

Comincia con fatica il 2010 ma migliora subito La squadra risale la classificadella trasferta in terra Marchigianacontro il Castelfidardo, molto con -centrata e determinata; con trat -tacco e cambio palla le situazionisu cui il tecnico Sideri ha lavoratomaggiormente.

Contro i Marchigiani la squa -

dra di Sideri parte contratta e scol -legata e così il primo set va ai pa -droni i casa. Strigliata dell’allenato-re ai suoi giocatori che nel se -condo set fanno meraviglie e tut totorna a funzionare come nei tem pimigliori con un ottimo coor di na -mento difesa-contrattacco.

Squadra che gioca in scioltez-za e determinazione una pallavolocon intensità e belle trame di gio -co che impensieriscono sino aridurli a essere inefficaci gli attac-chi avversari.Giganteschi sia Fran -ceschini che Francescato con i ra -gazzi inizialmente in panchina co -me Tacci, Gregori Di Berardino eMilighetti che entrano e giocanoalla grande confermando ancoradi più, se mai ce ne fosse stato bi -sogno, l’affidabilità di tutto il grup -po biancoblu.

Ottima quindi la reazione alperiodo difficile affrontato all’ini-zio dell’annata e squadra che ètor nata a macinare punti e avver-sari in vista di un girone di ritornoappena iniziato due le gare gio -cate,che si preannuncia molto in -teressante e combattuto con quat -tro squadre ce si possono conten-dere il primato.

Riccardo Fiorenzuoli

Dopo aver terminatol’anno con risultati nonsempre convincenti lasquadra di serie Dfemminile sembra aver

trovato continuità in questo nuovoanno e l’allenatore AntonioTropiano può ben dire che illavoro, tanto e faticoso, fatto inpreparazione e nella prima partedi campionato sta cominciando adare buoni frutti.

Nella prima parte del campio-nato la squadra aveva trovato diffi-coltà, in trasferta e contro avversa-rie ostiche e di elevato spessoretecnico mentre in casa aveva datomaggior prova di se scendendo incampo con maggiore convinzionee determinazione.

Una maggiore fiducia neipropri mezzi, piu’concentrazionee determinazione hanno portato lasquadra allenata dal giovanetecnico a vincere le prime duegare dell’anno contro avversariepossibili ma comunque giocandouna buona pallavolo.

Così contro la squadra di S.Maria al Pignone nella prima garadi gennaio, la formazione Corto -

Si sono svolti a Livorno iCam pionati regionali In -door FIHP su pista dellaca tegoria Gio va nissimi, E -sor dienti, Ragazzi e Allievi.

I bambini dell’Arezzo Roller2,che si allenano nelle palestre di A -rezzo, Capolona e Cortona, congrande impegno hanno raggiuntoottimi risultati, dimostrando unagrinta che fino ad ora non eranoancora riusciti a dimostrare piena-mente.

I ragazzi hanno ricevuto icom plimenti del Presidente dellaFederazione toscana, il sig. Tinghi,

per gli ottimi risultati ottenuti.Nella categoria Giovanissime 1

Malentacchi Chiara è arrivata se -

conda nella gara di destrezza equar ta nei 400 metri in li nea,ottimo risultato visto che ha inizia-

to a pattinare solo da tre mesi, maanche se molto piccola è una veraatleta dimostrando una professio-nalità e costanza molto rara so -prattutto a questa età.

Carocci Alessandra, categoriaGiovanissimi 2, è riuscita a vincerein tutte e due le specialità facendodue gare quasi perfette, senza darealle sue avversarie la possibilità disuperarla.

Dini Francesca, categoria E -sordienti 1, ha portato a casa dueterzi posti in tutte e due le gare,lottando con grinta per difendereil podio.

Menchetti Rachele, categoriaEsordienti 1, è arrivata quinta nellagara a cronometro e pure lei ha

iniziato da pochi mesi a pattinare equindi ha dimostrato di avereottime capacità.

Visi Chiara,categoria Esor dien -ti 1, ha fatto un ottimo piazzamen-to in entrambe le gare e SarchiniLetizia, categoria 2, purtroppo nonè riuscita a fare un grande piazza-mento: ottima atleta ma non era lasua giornata.

Burzi Riccardo, Lucarini Fe de -rico e Rossi Luca sono riusciti afare dei discreti piazzamenti anchese avevano avversari molto prepa-rati.

Nella categoria Ragazzi 1 Vi tel -lozzi Aura ha portato a casa un ot -timo quinto posto e anche lei haincontrato delle avversarie moltoforti ma è riuscita a combattere fi -no in fondo e difendere la posizio-ne.

Nella categoria Ragazzi 2Lan -cini Sofia e Mattesini Erika, che sisono classificate rispettivamente alterzo e al quarto posto, sono stateveramente brave, anche loro sonostate ripagate dei sacrifici fatti inquesti mesi di allenamenti.

Bravi, molto bravi, continuateco sì atleti dell’Arezzo Roller 2!

Elena BelottiPresidente Arezzo Roller2Insegnante di pattinaggio

presso il II Circolo-Terontola

nese ha disputato una bella partitavincendo per tre set a zero e di -mo strando di aver in partesuperato i problemi iniziali deter-minati soprattutto dalla pocaesperienza che lasciavano laformazione di Tropiano senzamolte possibilità tattiche e conscarsa capacità di reazione.

Contro le Fiorentine le ragazzeCortonesi hanno mantenuto salda-mente in mano la gara in tutte lesituazioni ed alla fine i parziali(25/20, 25/21 e 25 /23) parlanodi un confronto vinto ma nondominato in cui però la squadraha sempre risposto agli attacchiavversarie ed ha mostrato unaconcentrazione levata per tutta lapartita.

Nella seconda gara del 2010 leragazze di Tropiano hanno vintocontro la Valdarno Volley ancoraper tre set a zero ma dominandole avversarie con i parziali di25/23, 25/14 e 25/19; contro ilfanalino di coda della classifica leragazze cortonesi non hanno

faticato piu’ di tanto a far lorol’intera posta trovando una certaresistenza solo nel primo set. Madominando nettamente negli latridue.

Un’altra vittoria importanteche da morale e punti in classifica.

Infine si è giocato sabato 23gennaio contro il San Gimignano

in trasferta, e questa partita è statala cartina di tornasole dei progres-si fatti dall’inizio della stagionesino ad oggi.

Pur in trasferta e contro avver-sarie tenaci e che sono andate invantaggio per ben due volte leragazze allenate da Antonio Tro -piano sono riuscite a pareggiare iconti con le avversarie dimostran-do capacità tecniche e doti fisicheoltre tenuta psicologica ,proprioquella di cui si era lamentata laman canza in certe occasionipassate. Ma il momento clou dellaga ra è stato nel tie-break dove lera gazze cortonesi alla fine l’hannospuntata sulle avversarie giocandopunto su punto e chiudendo allafine sul 18 a 16, una vera battagliavinta!

Adesso davvero si apre unnuo vo campionato con la squadrache può pensare di raggiungereun posto sopra la metà classifica,forse non i play-offs ma comunqueobbiettivi piu’ ambiziosi di quellicui poteva ambire dopo le gare di

questo campionato giocate nel2009.

Un plauso particolare all’im-pegno di queste ragazze chestanno crescendo velocementegrazie al lavoro coordinato da untecnico attento, sensibile e capace.

R.Fiorenzuoli

Pallavolo Serie B1 - Cortona Volley

Campionati regionali di pattinaggio in linea

Pallavolo femminile Serie D

Salvatore Rossini

Emanuele Miscio

Page 16: L'ETR. IMP. 22/2006ma che iniziasse la messa, mi ha dato l’incarico di leggere la prima lettura. Panico! Non avevo con me gli occhiali adatti! E pensare che non le leggevo da quando

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