L'ETR. IMP. 22/2006 · e agriturismi in Toscana e Umbria Affitti ville e agriturismi in Toscana e...

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Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane S.p.A. - Sped. in abb. postale - D.L. 353/2003 (Conv. In - L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB/2004-Arezzo” -Abbonamento: Ordinario Euro 28,00 - Sostenitore Euro 77,00 - Ben. Euro 103,00 - Estero Europa Euro 77,00 - Estero America Euro 117,00 - Autoriz. Tribunale di Arezzo N° 3 del 27/03/1979 – Iscrizione Reg. Naz. della Stampa n. 5896 - Stampa: Arti Tip. Tosc. Cortona. Una copia arretrata Euro 3,0. Redazione, Amm.ne: Giornale L’Etruria Soc. Coop. arl - Via Nazionale, 51 - 52044 Cortona - C/C Post. 13391529 - Tel. (0575) 60.32.06 PAGINA 1 PERIODICO QUINDICINALE FONDATO NEL 1892 EURO 1,50 e-mail: [email protected] www.letruria.it SEGUE A PAGINA 13 SEGUE A PAGINA sportelli automatici; - il patrimonio netto è aumentato da euro 24.464.560,52 ad euro 26.103.322,01; - i crediti verso la clientela hanno superato la soglia di 145 milioni di euro con un incremento del 14,15%; - la raccolta complessiva è aumen- tata da 255 a 266 milioni di euro; - l’utile netto di euro 1.506.119 (euro 1.306.012 nello scorso esercizio) ha permesso di incre- mentare il dividendo ad 1 euro per azione (0.85 nel passato eser- cizio); L’attività dell’istituto è stata inoltre ancora una volta caratteriz- zata dai principi di mutualità, nelle sue due accezioni interna ed esterna, che ne portarono alla fondazione nel lontano 1881 e che da allora ne costituiscono la ca- ratteristica precipua. Così, oltre alle condizioni applicate ai soci, nel territorio sono state sostenute innumerevoli iniziative sociali, sportive e culturali, per un totale di interventi a questo titolo che supera i 350.000 euro. Particolare attenzione è stata dedicata alla valorizzazione del pa- trimonio artistico locale con il re- stauro della facciata di Palazzo Cristofanello, sede dell’istituto (di cui vi diamo approfondimento in altro articolo) e l’acquisto di un quadro del pittore cortonese A- driano Zabarelli, allievo di Pietro da Cortona, raffigurante l’Annun- ciazione, che risultava già nel ca- talogo della grande mostra sul Berrettini, che si è svolta nella nostra città nel 1997. In seguito ai rinnovi delle cariche, gli organi di vertice della banca sono così composti : Consiglio di Amministrazione Pre- sidente Roberto Domini; Vice Pre- sidente Giovanni Fruscoloni; Con- siglieri : Giulio Boninsegni, Giulio Burbi, Fernando Cattani, Roberto Egidi e Romeo Turini. Collegio Sindacale Presidente Va- lentino Gremoli; Sindaci effettivi: Chiara Sorbi e Alessandro Venturi; Sindaci supplenti: Giorgio Baldon- cini e Paolo Montini. Comitato dei Probiviri Effettivi: David Giannelli, Guido Materazzi e Edoardo Mirri. Supplenti: Mario Aimi e Mario Gazzini. D omenica 6 aprile, alle ore 10 presso il Teatro Signo- relli di Cortona, si è svolta l’assemblea ordinaria an- nuale della Banca Popolare di Cortona. I numerosi soci dell’istituto, hanno approvato tutti i seguenti punti previsti all’ordine del giorno: - bilancio dell’esercizio 2007. Re- lazione degli Amministratori sulla gestione. Relazione del Collegio Sindacale. Deliberazioni inerenti e conseguenti. - determinazione del sovrapprezzo di emissione di nuove azioni per l’anno 2008. - conferimento degli incarichi di revisione del bilancio di esercizio e di controllo contabile a Società di Revisione per gli esercizi 2008, 2009 e 2010; determinazione dei corrispettivi. - elezione di tre Consiglieri d’Am- ministrazione per gli esercizi 2008, 2009 e 2010; elezione dei componenti il Collegio Sindacale, effettivi e supplenti e del suo Pre- sidente, per gli esercizi 2008, 2009 e 2010; elezione dei compo- nenti il Collegio dei Probiviri, effet- tivi e supplenti, per gli esercizi 2008, 2009 e 2010. Nel corso delle riunione, il Presidente del Consiglio di Ammi- nistrazione Roberto Domini, il Direttore Generale Giuseppe Lu- carini e il Presidente del Collegio Sindacale Valentino Gremoli, han- no illustrato i risultati ottenuti dal- l’istituto di credito nell’anno 2007, 126° esercizio sociale, un anno che ha confermato il trend di cre- scita attestato da un incremento ri- spetto all’esercizio precedente di tutti i principali indicatori. Infatti : - i soci sono passati da 2.088 a 2.119; - l’apertura della nuova agenzia di Monte San Savino porta a nove le agenzie, alle quali si aggiungono 3 L ETRURIA C O R T O N A Tessuti artigianali dal 1842 - Liste Nozze Via Nazionale, 72 CORTONA (AR) - Tel / Fax 0575 601640 www.busatticortona.com - e-mail: [email protected] Cortona - Anno CXVI - N° 7 - Martedì 15 aprile 2008 Affitti ville e agriturismi in Toscana e Umbria Affitti ville e agriturismi in Toscana e Umbria www.lecasecoloniche.com e-mail: [email protected] Tel. 0575/67.451 Terontola Cortona (Ar) Via Fosse Ardeatine 32/c Cerchiamo strutture nuove con piscina da affittare in Toscana e Umbria Tel. 335/53.55.543 S tazioni abbandonate al de- grado e senza più servizi commerciali, treni mezzi rotti, sporchi, quasi sempre in ritardo e scollegati nelle coinci- denze tra lunga percorrenza e trasporto locale. Questa la tragica e sconcertante fotografia che viene fuori dalle riflessioni che sorgono spontanee ogni mattina tra i pen- dolari della Valdichiana che si ser- vono della Stazione di Terontola, ormai ridotta al lumicino rispetto all’interporto che era negli anni del Novecento e che condivide con Camucia e Castiglion Fiorentino l’amaro destino di un declino inarrestabile. “E’ proprio vero che non c’è C he Cortona Capoluogo fos- se un centro con forte de- cremento demografico, era cosa arcinota, e lo si intui- sce soprattutto nel giorno di mer- cato: la gente, il cortonese sempre meno bazzica la piazza per fare acquisti o si ferma a fare “ciacco- le” con i compaesani. Le strade poi, dentro le mura, nei giorni in- vernali o di pioggia danno sempre più il senso di una città spettrale, di una città destinata ad un declino irreversibile nonostante ci si sforzi di farla apparire come turistica, con incrementi annuali di flussi di visitatori. Non vogliamo sminuire i dati statistici riportati con dovizia di particolari dalla stampa circa il numero dei turisti che arrivano a Cortona, nè riprendere quanto già detto in questo giornale, circa la “mummificazione” della città nei mesi di gennaio e febbraio per la chiusura dei negozi per periodi prolungati o superiori a trenta giorni. La “mummificazione” da vedersi non è solo in questi pe- riodi ma ben oltre: Pasqua e Pa- squetta, cadute oltre la metà di marzo sono state per la città la cartina di tornasole. L’inclemenza del tempo ha fat- to da padrona: gli arrivi e le ripar- tente dei pulman turistici sono state immediate e il centro ha ri- sentito enormemente del vuoto non colmato dalle presenze dei vi- sitatori. Il problema dunque è Perugia e Siena. Stiamo pensando a questa provocazione perché tanto ormai alle Aziende ferroviarie italiane interessano solo i trasporti Eu- rostar, cioè i servizi per gli straric- chi, che devono spostarsi tra le grandi città. Oggi le aziende ferro- viarie trascurano tutto il resto e, avendo addirittura abbandonato la manutenzione ordinaria, hanno ridotto i loro treni IC o regionali a dei veri treni colabrodo che viag- giano senza coordinamento di coincidenza, in perpetuo ritardo e mettendo a rischio la stessa inco- lumità e salute dei viaggiatori. Inoltre, forse è ancora più grave, all’Assessore regionale ai traspor- ti, che dovrebbe politicamente tu- telare i nostri diritti, non interessa un fico secco dei nostri problemi di pendolari della Valdichiana, perché a Firenze hanno a cuore solo Arezzo e il Valdarno. Che la questione dei trasporti ferroviari da e per le storiche sta- zioni della Valdichiana (Terontola, Camucia e Castiglion Fiorentino) sia ormai arrivata ad un livello di esplosione sociale mai rilevato nelle nostre pacifiche terre lo dimostra anche la disponibilità a farsi intervistare e dire la propria da parte di giovani o giovanissimi pendolari come la studentessa Sa- manta Bennati, che da oltre un anno si è ritrovata a fare la pendo- lare su Roma per poter frequenta- re un Master presso l’Università di Roma. “Mio malgrado- ci risponde Bennati- utilizzo per i miei studi su Roma l’unico Intercity rimasto a profondo, di difficile soluzione nell’immediato. La chiusura dei negozi nel periodo di mummifica- zione può essere in parte giustifi- cato dal fatto che, tenere aperto un negozio senza avventori, rappresenta per il negoziante una perdita consistente di guadagno, e quindi di utili, per cui non ci potrà mai essere pubblica amministra- zione per costringere gli esercenti a tenere aperto in perdita. E’ vero che gli affitti sono cari, ma tale voce è solo una componente dei costi per l’esercente,mentre altre e non di poco peso cadono come mannaia sul suo capo: energia elettrica, riscaldamento, tasse comunali, spese di personale ecc. I controlli del fisco non possono far paura agli onesti commercian- ti! La paura è del sistema di esosa tassazione, di squilibrio del mercato. Nei sistemi ove non vige il libero mercato tutto è possibile, non nel nostro! Le cause della mummificazione vanno ricercate nel lontano periodo in cui le varie amministrazioni comunali si sono succedute nel tempo per privile- giare il bacino d’utenza dei voti, il bacino che più si prestava ad una forte espansione urbanistica e quindi in gran parte speculativa, il bacino che all’epoca era ritenuto mai fine al peggio!” E’ questa lo sconsolato ritornello che ormai domina tra gli utenti del treno. Nei trasporti ferroviari ormai siamo scesi ai livelli africani. Natural- mente senza offesa per gli africani, ma questa è la tragica realtà di chi si serve dei treni per andare al lavoro fuori zona oppure per spostarsi verso le grandi città per i motivi più vari: dal lavoro quoti- diano su Roma, Perugia e Firenze al turismo su queste stesse città; dalla frequenza degli studi presso le grandi università, che si trovano in queste stesse realtà urbane, all’espletamento di pratiche pres- so gli uffici della grande burocra- zia statale e regionale, all’esercizio di svariate attività professionali che richiedono mobilità verso le realtà metropolitane del Centro-Italia. Sporcizia e degrado ambienta- le regnano dappertutto sia nelle nostre stazioni della Valdichiana, ridotte ormai a dei veri e propri luoghi fatiscenti e simulacri di quei salotti di ritrovo e di centri servizi che erano ancora fino alla metà degli anni 1990, sia nei treni che ogni giorno usiamo da e per Terontola. Da alcuni mesi, davanti all’in- sensibilità di Trenitalia e della società dei trasporti regionali a mettere mano al miglioramento dei loro servizi a fronte dei forti aumenti introdotti negli abbona- menti e nel costo biglietti, tra noi pendolari si è addirittura diffusa l’idea di costituirsi in Cooperativa servizi fai da te per raggiungere Chiusi e quindi usufruire di migliori collega- menti su Roma e Firenze, così come hanno già fatto molti studenti per raggiungere L’abbonamento per l’anno in corso è di 28.00 REALIZZAZIONE E VENDITA DIRETTA MAGLIERIA PERSONALIZZATA E SU MISURA Via Gramsci, 62/X - Camucia (Ar) - Tel. e Fax 0575/60.50.35 - [email protected] Assemblea annuale della Banca Popolare di Cortona Sempre meno cortonesi nel capoluogo ibernato Le elezioni nazionali si svolgono domenica 13 e lunedì 14 aprile. Il giornale è ovviamente già in stampa per cui non possiamo dare alcuna notizia; ovviamo a questa necessaria carenza utiliz- zando da questo numero il sito internet nel quale daremo tutto le informazioni ed accoglieremo le vostre opinioni. 2 I nobili popoli della Valdichiana non meritano questo trattamento da Africa Trasporti ferroviari: stazioni allo sbando e treni fatiscenti

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Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane S.p.A. - Sped. in abb. postale - D.L. 353/2003 (Conv. In - L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB/2004-Arezzo” -Abbonamento: Ordinario Euro 28,00 - Sostenitore Euro 77,00 - Ben. Euro 103,00 - Estero Europa Euro 77,00 - Estero America Euro 117,00 - Autoriz. Tribunale di Arezzo N° 3 del 27/03/1979 – Iscrizione Reg. Naz. della Stampa n. 5896 - Stampa: Arti Tip. Tosc. Cortona. Una copia arretrata Euro 3,0. Redazione, Amm.ne: Giornale L’Etruria Soc. Coop. arl - Via Nazionale, 51 - 52044 Cortona - C/C Post. 13391529 - Tel. (0575) 60.32.06

PAGINA 1

PERIODICO QUINDICINALE FONDATO NEL 1892 EURO 1,50 e-mail: [email protected]

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� SEGUEA PAGINA

sportelli automatici;- il patrimonio netto è aumentatoda euro 24.464.560,52 ad euro26.103.322,01;- i crediti verso la clientela hannosuperato la soglia di 145 milionidi euro con un incremento del14,15%;- la raccolta complessiva è aumen-tata da 255 a 266 milioni di euro;- l’utile netto di euro 1.506.119(euro 1.306.012 nello scorsoesercizio) ha permesso di incre-mentare il dividendo ad 1 europer azione (0.85 nel passato eser -cizio);

L’attività dell’istituto è statainoltre ancora una volta caratteriz-zata dai principi di mutualità, nellesue due accezioni interna edesterna, che ne portarono allafon dazione nel lontano 1881 e cheda allora ne costituiscono la ca -rat teristica precipua. Così, oltrealle condizioni applicate ai soci,nel territorio sono state sostenuteinnumerevoli iniziative sociali,spor tive e culturali, per un totaledi interventi a questo titolo chesupera i 350.000 euro.

Particolare attenzione è stata

dedicata alla valorizzazione del pa -trimonio artistico locale con il re -stauro della facciata di PalazzoCristofanello, sede dell’istituto (dicui vi diamo approfondimento inaltro articolo) e l’acquisto di unquadro del pittore cortonese A -driano Zabarelli, allievo di Pietroda Cortona, raffigurante l’An nun -ciazione, che risultava già nel ca -talogo della grande mostra sulBer rettini, che si è svolta nellanostra città nel 1997.

In seguito ai rinnovi dellecariche, gli organi di vertice dellabanca sono così composti :Consiglio di Amministrazione Pre -si dente Roberto Domini; Vice Pre -sidente Giovanni Fruscoloni; Con -siglieri : Giulio Boninsegni, GiulioBurbi, Fernando Cattani, RobertoEgidi e Romeo Turini.Collegio Sindacale Presidente Va -lentino Gremoli; Sindaci effettivi:Chiara Sorbi e Alessandro Venturi;Sindaci supplenti: Giorgio Bal don -cini e Paolo Montini.Comitato dei Probiviri Effettivi:David Giannelli, Guido Materazzi eEdoardo Mirri. Supplenti: MarioAi mi e Mario Gazzini.

Domenica 6 aprile, alle ore10 presso il Teatro Si gno -relli di Cortona, si è svoltal’assemblea ordinaria an -

nua le della Banca Popolare diCortona.

I numerosi soci dell’istituto,hanno approvato tutti i seguentipunti previsti all’ordine del giorno:- bilancio dell’esercizio 2007. Re -la zione degli Amministratori sullagestione. Relazione del CollegioSindacale. Deliberazioni inerenti econseguenti.- determinazione del sovrapprezzodi emissione di nuove azioni perl’anno 2008.- conferimento degli incarichi direvisione del bilancio di esercizioe di controllo contabile a Societàdi Revisione per gli esercizi 2008,2009 e 2010; determinazione deicorrispettivi.- elezione di tre Consiglieri d’Am -ministrazione per gli esercizi2008, 2009 e 2010; elezione deicomponenti il Collegio Sindacale,effettivi e supplenti e del suo Pre -sidente, per gli esercizi 2008,2009 e 2010; elezione dei compo-nenti il Collegio dei Probiviri, effet-tivi e supplenti, per gli esercizi2008, 2009 e 2010.

Nel corso delle riunione, ilPresidente del Consiglio di Am mi -nistrazione Roberto Domini, ilDirettore Generale Giuseppe Lu -carini e il Presidente del CollegioSin dacale Valentino Gremoli, han -no illustrato i risultati ottenuti dal -l’istituto di credito nell’anno 2007,126° esercizio sociale, un annoche ha confermato il trend di cre -scita attestato da un incremento ri -spetto all’esercizio precedente ditut ti i principali indicatori. Infatti :- i soci sono passati da 2.088 a2.119;- l’apertura della nuova agenzia diMonte San Savino porta a nove leagenzie, alle quali si aggiungono 3

L’ETRURIA

C O R T O N A

Tessuti artigianali dal 1842 - Liste NozzeVia Nazionale, 72 CORTONA (AR) - Tel / Fax 0575 601640

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Cortona - Anno CXVI - N° 7 - Martedì 15 aprile 2008

Affitti villee agriturismiin Toscana e Umbria

Affitti villee agriturismiin Toscana e Umbria

www.lecasecoloniche.come-mail: [email protected]

Tel. 0575/67.451 Terontola Cortona (Ar)Via Fosse Ardeatine 32/c

Cerchiamo strutture nuove con piscina da affittare in Toscana e UmbriaTel. 335/53.55.543

Stazioni abbandonate al de -grado e senza più servizicom merciali, treni mezzirotti, sporchi, quasi sempre

in ritardo e scollegati nelle coinci-denze tra lunga percorrenza etrasporto locale. Questa la tragicae sconcertante fotografia che vienefuori dalle riflessioni che sorgonospontanee ogni mattina tra i pen -dolari della Valdichiana che si ser -vono della Stazione di Terontola,ormai ridotta al lumicino rispettoall’interporto che era negli annidel Novecento e che condivide conCamucia e Castiglion Fiorentinol’amaro destino di un declinoinarrestabile.

“E’ proprio vero che non c’è

Che Cortona Capoluogo fos -se un centro con forte de -cremento demografico, eracosa arcinota, e lo si intui-

sce soprattutto nel giorno di mer -cato: la gente, il cortonese sempremeno bazzica la piazza per fareacquisti o si ferma a fare “ciacco-le” con i compaesani. Le stradepoi, dentro le mura, nei giorni in -vernali o di pioggia danno semprepiù il senso di una città spettrale,di una città destinata ad un declinoirreversibile nonostante ci si sforzidi farla apparire come turistica,con incrementi annuali di flussi divisitatori. Non vogliamo sminuire idati statistici riportati con doviziadi particolari dalla stampa circa ilnumero dei turisti che arrivano aCortona, nè riprendere quanto giàdetto in questo giornale, circa la“mummificazione” della città neimesi di gennaio e febbraio per lachiusura dei negozi per periodiprolungati o superiori a trentagior ni. La “mummificazione” dave dersi non è solo in questi pe -riodi ma ben oltre: Pasqua e Pa -squetta, cadute oltre la metà dimarzo sono state per la città lacartina di tornasole.

L’inclemenza del tempo ha fat -to da padrona: gli arrivi e le ripar-tente dei pulman turistici sonostate immediate e il centro ha ri -sentito enormemente del vuotonon colmato dalle presenze dei vi -sitatori. Il problema dunque è

Perugia e Siena.Stiamo pensando a questa

pro vocazione perché tanto ormaialle Aziende ferroviarie italianeinteressano solo i trasporti Eu -rostar, cioè i servizi per gli straric-chi, che devono spostarsi tra legrandi città. Oggi le aziende ferro-viarie trascurano tutto il resto e,avendo addirittura abbandonato lamanutenzione ordinaria, hannoridotto i loro treni IC o regionali adei veri treni colabrodo che viag -giano senza coordinamento dicoin cidenza, in perpetuo ritardo emettendo a rischio la stessa in co -lumità e salute dei viaggiatori.Inoltre, forse è ancora più grave,all’Assessore regionale ai traspor-ti, che dovrebbe politicamente tu -te lare i nostri diritti, non interessaun fico secco dei nostri problemidi pendolari della Valdichiana,perché a Firenze hanno a cuoresolo Arezzo e il Valdarno.

Che la questione dei trasportiferroviari da e per le storiche sta -zioni della Valdichiana (Terontola,Camucia e Castiglion Fiorentino)sia ormai arrivata ad un livello diesplosione sociale mai rilevatonelle nostre pacifiche terre lodimostra anche la disponibilità afarsi intervistare e dire la propriada parte di giovani o giovanissimipendolari come la studentessa Sa -manta Bennati, che da oltre unanno si è ritrovata a fare la pendo-lare su Roma per poter frequenta-re un Master presso l’U ni ver sità diRoma.

“Mio malgrado- ci rispondeBennati- utilizzo per i miei studi suRoma l’unico Intercity rimasto a

profondo, di difficile soluzionenel l’immediato. La chiusura deinegozi nel periodo di mummifica-zione può essere in parte giustifi-cato dal fatto che, tenere apertoun negozio senza avventori,rappresenta per il negoziante unaperdita consistente di guadagno, equindi di utili, per cui non ci potràmai essere pubblica amministra-zione per costringere gli esercentia te nere aperto in perdita. E’ veroche gli affitti sono cari, ma talevoce è solo una componente deicosti per l’esercente,mentre altre enon di poco peso cadono comemannaia sul suo capo: energiaelettrica, riscaldamento, tassecomunali, spese di personale ecc.I controlli del fisco non possonofar paura agli onesti commercian-ti!

La paura è del sistema diesosa tassazione, di squilibrio delmer ca to. Nei sistemi ove non vigeil libero mercato tutto è possibile,non nel nostro! Le cause dellamum mificazione vanno ricercatenel lontano periodo in cui le varieamministrazioni comunali si sonosuccedute nel tempo per privile-giare il bacino d’utenza dei voti, ilbacino che più si prestava ad unaforte espansione urbanistica equindi in gran parte speculativa, ilbacino che all’epoca era ritenuto

mai fine al peggio!” E’ questa losconsolato ritornello che ormaido mina tra gli utenti del treno. Neitrasporti ferroviari ormai siamoscesi ai livelli africani. Natu ral -mente senza offesa per gli africani,ma questa è la tragica realtà di chisi serve dei treni per andare allavoro fuori zona oppure perspostarsi verso le grandi città per imotivi più vari: dal lavoro quoti-diano su Roma, Perugia e Firenzeal turismo su queste stesse città;dalla frequenza degli studi pressole grandi università, che si trovanoin queste stesse realtà urbane,all’espletamento di pratiche pres -so gli uffici della grande burocra-zia statale e regionale, all’eserciziodi svariate attività professionali cherichiedono mobilità verso le realtàmetropolitane del Centro-Italia.

Sporcizia e degrado ambienta-le regnano dappertutto sia nellenostre stazioni della Valdichiana,ridotte ormai a dei veri e propriluoghi fatiscenti e simulacri diquei salotti di ritrovo e di centriser vizi che erano ancora fino allametà degli anni 1990, sia nei treniche ogni giorno usiamo da e perTerontola.

Da alcuni mesi, davanti all’in-sensibilità di Trenitalia e dellasocietà dei trasporti regionali amettere mano al miglioramentodei loro servizi a fronte dei fortiaumenti introdotti negli abbona-menti e nel costo biglietti, tra noipendolari si è addiritturadiffusa l’idea di costituirsi inCoo pe ra tiva servizi fai da te perrag giun gere Chiusi e quindiusu fruire di migliori collega-menti su Roma e Firenze, cosìcome hanno già fatto moltistudenti per raggiungere

L’abbonamento per l’anno in corso è di € 28.00

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Assemblea annuale della Banca Popolare di Cortona

Sempre meno cortonesi nel capoluogo ibernatoLe elezioni nazionali si svolgonodomenica 13 e lunedì 14 aprile.Il giornale è ovviamente già instampa per cui non possiamodare alcuna notizia; ovviamo aquesta necessaria carenza utiliz-zando da questo numero il sitointernet nel quale daremo tuttole informazioni ed accoglieremole vostre opinioni.

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I nobili popoli della Valdichiana non meritano questo trattamento da Africa

Trasporti ferroviari: stazioni allo sbando e treni fatiscenti

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ATTUALITÀL’ETRURIA N. 07 15 APRILE 2008

PAGINA 2

Gentile prof. Caldarone,dopo aver seguito con interesse e attenzione la nascita del movimento dei“Giullari dei Pazzi”, mi sono risoluto a scrivere una lettera al direttoreLucente per fargli conoscere il mio punto di vista in proposito e per sugge-rirgli di approfondire certi aspetti. Bontà sua, il dott. Lucente ha pensato dipubblicare sul numero del 29 febbraio scorso quella che voleva esseresoprattutto una bonaria riflessione sugli eroici ed un tantino astratti furoridi persone che non ho l’onore di conoscere, al di la là di quel poco o queltanto che si evince dai testi pubblicati su “L’Etruria”. Nel numero del 15marzo, “L’Etruria” ha ospitato un articolo del sig. Mario Parigi, che fornivauna sua interpretazione della mia lettera. Accanto ad alcune opinabili edaccettabili opinioni sugli aspetti più interessanti dell’intera faccenda: ildisagio giovanile, la situazione politica del Paese, il ruolo e/o l’efficacia dellavoro intellettuale ed artistico nel trasformare la nostra società (aspettiche avevano ispirato i “Giullari” ed il sottoscritto a scrivere quanto scrisse-ro), il sig. Parigi si cimentava in un processo alle intenzioni del sottoscrittomolto meno accettabile ed opportuno. Per di più, senza alcun conforto osostegno del testo al quale avevo affidato le mie opinioni. Era inevitabile, daparte mia, invitare il sig. Parigi a non attribuirmi più responsabilità diquelle che mi si potevano ragionevolmente e rigorosamente ascrivere. Cosìfeci; e nel numero del 31 marzo, nell’ospitare cortesemente la miareplica, “L’Etruria” ha pubblicato due contributi, rispettivamente del sig.Duranti e del sig. Parigi che si misurano sui contenuti e sulle intenzionivere o presunte delle mie lettere. […]Mi duole, per quanto riguarda i fraintendimenti, dover pescare apiene mani nella lettera del sig. Parigi del 31 marzo, in cui, ad un certopunto, insinua la disgrazia che toccherebbe, o sarebbe toccata, a pupillisottoposti alla ferula del sottoscritto, il cui obiettivo consiste, molto piùsemplicemente, nel fornire elementi di dialogo e di confronto sui temiaffrontati dai protagonisti del movimento “I Giullari dei Pazzi” e nel sugge-rire rigore concettuale e sobrietà espressiva. Con viva cordialità.

Felice De LuciaIl lettore, che voglia farsi un’idea propria della natura di questapolemica, in atto sul nostro Giornale e trarre le sue conclusioni,non deve fare altro che rileggersi i numeri del giornale ai quali loscrivente fa riferimento. Cerco, intanto, di riassumere. Il manife-sto de “I Giullari dei Pazzi”, pubblicato nel numero del 30novembre dello scorso anno, in cui alcuni giovani denunciano ladegenerazione in atto della società, manifestando, nel contempo,idee e comportamenti nuovi per il decoro civile e il progressomorale e culturale della loro “piccola patria”, stimola l’interessee la curiosità del prof. Felice De Lucia con la lettera pubblicatanel numero del 29 febbraio scorso. La lettera, che presentava,tra l’altro, anche alcuni rilievi e qualche perplessità sulla naturadel progetto, agita la penna del collaboratore dell’Etruria e titola-re di Rubriche, il dott. Mario Parigi, che, a suo giudizio, vedenella lettera del De Lucia una ingiustificata accusa al Movimentodi “qualunquismo, di superficialità e di inconsistenza”. Non si faattendere la risposta del prof. che scrive: “Non ho lanciato, neiconfronti del Movimento, nessuna delle accuse che mi rimprove-ra il sig. Parigi”, mentre ammonisce che “il rischio più grave epiù frequente è quello di fare processi alle intenzioni che alimen-tano solo polemiche sterili e velleitarie”.Nello stesso numero risalta la risposta di Parigi che “alza il tiro”con “L’educatore e i pupilli”, in cui rileva nell’articolo del DeLucia “l’uso eccessivo di citazioni “colte” e di aforismi in unapprossimativo idioma sconosciuto ai più”; e una palese tentazio-ne di paternalismo nei confronti di Stefano Duranti e Company.Fin qui la controversia e io, dall’osservatorio di chi ne ha vistetante, mentre dentro e fuori le nostre le mura lo scontro elettora-le si avvia malinconicamente e per fortuna nostra alle sua ultimegridate battute, memore della classica necessità di conciliare leantitetiche opinioni, propongo due pensieri sottratti l’uno dalloscritto di Felice De Lucia che così recita: “Sugli argomenti serivale la pena di discutere e in ogni momento possono diventareoggetto di confronto”; l’altro dall’articolo di Mario Parigi: “Ilbello dello scambio di opinioni è che aiutano a scrollarci didosso i nostri pregiudizi, introducendoci nell’interpretazione delpensiero altrui”. A questo punto credo che gli interessati debbano incontrarsi edialogare, magari presso la redazione del Giornale, come auspicalo stesso prof. De Lucia, interpretando il convincimento degliinteressati che la modernità del pensiero non consiste nell’unani-mismo gridato ma nell’armonia prodotta da note diverse.

da pag. 1 Sempre meno cortonesi nel capoluogo ibernato

Ferve il dibattito su “I Giullari dei Pazzi”!contributi volti a far conoscere lemotivazioni che sono state allabase della costituzione di cosìimportanti istituzioni culturali.Tale approccio non escludeva chevenissero messe a fuoco, conpiccoli contributi monografici, leopere che sono considerate i ca -polavori dei due musei.

Ne è derivata una sintesi nel

complesso nuova ed ampiamentearticolata, che si spera possaessere utile strumento di lavoroper chi vorrà conoscere motivi efinalità della proposta culturaledella città.

Per ottenere tale risultato, ci siè avvalsi della collaborazione diuna équipe di studiosi specialistidelle singole fasi artistiche, fra icui molti giovani dai quali dovrà

venire quel "ricambio generazio-nale" necessario a rendere sem -pre più vivaci i nostri studi. A tuttiloro va il nostro caloroso ringra-ziamento.

Tra quanti hanno collaborato,anche con suggerimenti e consigli,ricordiamo con particolare grati-tudine per la generosa disponibi-lità, Antonio Paolucci, già Di ret -

tore Regionale per i Beni Culturalidella Toscana, Guglielmo Maetzke,Lu cumone dell'Accademia E tru -sca, e Sua Eccellenza monsignorGualtiero Bassetti, vescovo dellaDiocesi di Arezzo-Cortona-San se -polcro, ai quali si devono le pre -messe ai volumi.

Paolo Bruschetti,Maria Grazia Vaccari

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Dopo la revisione dei criteriespositivi del Museo Dio -cesano del Capitolo, con -dotta nel corso degli anni

passati e dopo la trasformazionedel Museo dell'Accademia Etruscain MAEC, Museo dell'AccademiaEtrusca e della Città di Cortona,avvenuta nel settembre 2005, èapparso utile fornire al pubblicodegli studiosi e dei visitatori unostrumento che consentisse un più

adeguato approccio e un più cor -reto sistema di lettura dei duemusei.

In tal senso era orientata laproposta che il senatore ItaloMarri, e Federica Marri titolaridella Casa Editrice Murena, ci for -mularono nel 2005.

D'accordo con l'editore, ab -biamo ritenuto che la classicapubblicazione catalografica nonrispondesse a quanto ci eravamoproposti: tanto più che entrambi imusei erano e sono dotati dicataloghi-guide che danno contodei materiali in essi presentati; mapoiché i musei sono profonda-mente inseriti nel tessuto culturalee sociale della città di Cortona e necostituiscono tappe fondamentalidello sviluppo anche economico,ci è sembrato utile proporre unoschema diverso; così alla redazio-ne di saggi che offrono un inqua-dramento generale sui vari mo -menti artistici e storici illustrati daimateriali esposti negli ambientimuseali, si sono affiancati altri

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proletario e quindi in contrastocon il capoluogo considerato dagliamministratori il punto da colpireperché abitato da borghesi o no -bili o ricchi proprietari terrieri.Ora non si ragionerebbe più allastesso modo ma quando il male èfatto, difficile è correre ai ripari.

Il centro si è spopolato neltempo senza che nuove famigliesubentrassero alle vecchie. A Cor -tona tutto è più caro e non c’è ar -tigiano che non ti faccia pesare ledifficoltà che incontra se deve fareanche il più piccolo intervento:strade strette, difficoltà di parcheg-gio, difficoltà ad occupare il suolopubblico, difficoltà nell’ottenere ledovute autorizzazioni e così via. Ildisastro quindi è stata una politicaamministrativa passata dissenna-ta,una politica di poca lungimiran-za, una politica di dissanguamentoda una parte e di trasfusione adaltra parte del territorio:risultato,spopolamento del capoluogo, cre -scita convulsa, disorganica e cao -tica delle frazioni per i ritardi nel -l’adozione degli strumenti urbani-stici. Queste ed altre considerazio-ni o amare riflessioni, sono statefatte il martedì di Pasqua al seguitodella processione del Cristo Ri sor -to. La tradizione vuole che l’impo-nente e pesante base lignea, su cuisi erge l’artistico benedicente Re -dentore, venga portata a spalla danumerosi e possenti volenterosiportantini per le strade principalidella città (un tempo da PiazzaDuo mo a Piazza Signorelli, ViaSan tucci, Via Maffei, Via S. Mar -ghe rita, Via Nazionale, Piazza Re -pub blica e Duomo) ora, con per -corso dimensionato da PiazzaDuo mo a Piazza Signorelli, Piazzadella Repubblica, Via Nazionale,Largo Beato Angelico e viceversa.Nono stante il breve percorso, condifficoltà vengono trovati i volente-rosi e forzuti giovani disponibili al

trasporto del simulacro ma quelche fa più specie è la poca atten-zione dell’amministrazione comu -nale all’evento trattato appena consufficienza: sgombero di alcuneauto all’ultimo momento per man -canza di preventivi divieti, vigili aranghi ridotti; la banda poi, non incompleto uniforme, ci è parsa aranghi ridotti.

La percezione forse tangibileche i cortonesi fossero in estinzio-ne si è potuta constatare dai po -chissimi drappi o coperte coloratestese alle finestre in segno di festa.Solo quattro drappi stesi in tutto ilpercorso si sono potuti contare epoche teste bianche a far capolinodalle finestre in religiosa devozio-ne oltre qualche sparuto dilettantefotografo non residente. Per ilresto, interi palazzi con le finestreo persiane chiuse da cui traspari-va e traspare il freddo destinodell’essere disabitati, mentre untempo, quasi irriconoscibili, veni -vano pavesati a dismisura.

I pochi anziani cortonesi ri -masti non hanno più forse la vo -lontà o le forze per mantenere letra dizioni; queste hanno perso lospirito che le animava per man -canza di propellente: la spiritualitàche legava l’essere alla religione eall’appartenenza alla propria città,come centro di aggregazioneetica, sociale ed economica. Persiquesti fattori, perso il senso dellapolis, non resta che la “mummifi-cazione” di un centro storicoibernato, piaccia o non piaccia,per gran parte dell’anno.

Un sistema integrato di incen-tivi e disincentivi per i residenti,per le poche famiglie rimaste nelCapoluogo, potrebbe marcarel’inversione di tendenza inarresta-bile e rendere la città più viva, piùpresente.

Piero Borrello

Il Museo Diocesano e dell’Accademia Etrusca

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CULTURAL’ETRURIA N. 07 15 APRILE 2008

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le, ma noto nella Cortona deltempo. Altra sua opera importanteè il progetto e l’inizio dell’edifica-zione della Basilica di Santa MariaNuo va, poco fuori le mura dellacittà, cantiere che, dopo la suamorte avvenuta nel 1554, dovetteinterrompere e fu poi proseguitoda Giorgio Vasari.

Nell’edificazione del palazzoog gi a lui intitolato, Cristofanello sitrovò di fronte a numerosi proble-mi per la costruzione che dovevasorgere su una strada molto inpen denza, con un fronte facciatari dotto a pochi metri e con il vin -colo delle due costruzioni adia -centi.

Egli risolse genialmente que stedifficoltà sviluppando il pa lazzoverso l’alto pur riuscendo amantenere la giusta proporzionedelle tre principali fasce architet-toniche che lo compongono.

L’edificio rimase di proprietàdella famiglia Laparelli fino al1779, poi passò di mano ad alrefa miglie finchè divenne di pro -prietà dalle Banca Popolare diCor tona nel 1926 che da allora loha destinato a propria sede.

Purtroppo per la realizzazionefu utilizzata un’arenaria locale(che le analisi effettuate ricondu-cono ad una cava ancora visibilenella zona del convento dei fraticap puccini dell’Eremo delle Cel le)che non si è rivelata stabile neltempo. Già in passato sono statieffettuati degli interventi conserva-tivi il più importante dei quali nel1974.

Negli ultimi anni il degradoaveva provocato anche il distaccoe la caduta di frammenti, fatti chehanno indotto la Banca Popolaredi Cortona ad affidare un nuovoin tervento di restauro ad un grup -po multidisciplinare formato daarchitetti, geologi, chimici e fisici.Tutta l’opera è stata così sovraor-dinata da un comitato organizzato-re costituito dal prof. GiovanniFru scoloni, vice-presidente dell’i-stituto bancario, dal prof. Carlo Al -berto Garzonio, dall’arch. Fran -cesca Stori, dalle dott.sse MarilenaRicci e Emma Cantisani e da uncomitato scientifico diretto dal Di -partimento di Restauro e Con ser -vazione dei Beni Architettonici diFirenze.

Il lavoro effettuato dovrà al tre -sì essere monitorato nel corso deltempo, con cadenza almeno an -nuale, per evitare si raggiunganonuovamente livelli preoccupanti didegrado dell’immobile, già dichia-rato dallo Stato bene di interessestorico artistico fin dal lontano1913.

Sono da poche settimane ter -mi nati i lavori di ristruttura-zione della facciata di pa laz -zo Cri stofanello, uno dei pa -

laz zi storici più prestigiosi dellacittà di Cortona, sede della localeBanca Popolare.

A conclusione dell’importanteintervento, iniziato l’estate scorsa,sabato 28 marzo presso il CentroConvegni S.Agostino si è svolto unconvegno dal titolo “Palazzo Cri -stofanello. Evoluzione storica,scien tifica e culturale sul restaurola pideo”.

Dopo i saluti del sindaco dellacittadina etrusca dott. Andrea Vi -gni ni e del Presidente della Ban caPopolare di Cortona prof. Ro bertoDo mini, hanno svolto le loro re -lazioni la prof.ssa Emanuela Fer -retti (“Cortona Medicea”); l’arch.Francesca Stori (“Pro gram ma zio -ne del restauro di Palazzo Cri sto -fanello”); il prof. Carlo AlbertoGar zonio e la sua equipe (“Le in -

“Abbiamo percorso la Greciada nord a sud, dall’Epiro e dallaTes saglia fino al meridione delPeloponneso.

Abbiamo incontrato i paesagginaturali più diversi, dalle monta-gne innevate del Pindo allapianura tessala, da cui si le va noimprovvisamente le rupi delleMeteore; dalle rosate Fedriadi (lesplendenti) del Parnaso, sotto cuista Delfi, alle pianure del Pelo -ponneso, dove era scoppiata lapri mavera con asfodeli, papaveri,anemoni; dall’Elicona, il montedel le Muse, al mare ‘colore divio la’ (Ionio), della costa occiden-tale frequentato da luglio ad ago -sto da tartarughe marine.”

Questo si legge nell’introdu-zione di Appunti di Viaggio, nu me -ro 6 di Quaderni di cultura, pub -blicazione del Liceo Classico LucaSignorelli di Cortona.

Appunti di viaggio è il reso -conto della gita d’istruzione inGre cia delle classi VA e VB delginnasio e IA e IB del liceo, effet-tuata nell’aprile 2006.

Le due autrici, le professores-se Maria Cristina Ricciardo (storiadell’arte) e Fiorella Casucci (latinoe greco) ripercorrono i momentipiù significativi del loro viaggio.

La prima parte del lavoro, cu -rata dalla professoressa Ricciardo,pro pone per ogni tappa una pre -sentazione geografica del luogo,una descrizione del sito archeolo-

gico e dei musei con le opered’arte più significative, un’esposi-zione dei miti legati ad ogni sin -gola località.

La seconda parte, curata dallaprofessoressa Casucci, presentasinteticamente una carrellata difonti letterarie legate ai singoli luo -ghi visitati. I brani in traduzionecomprendono vari generi letterari:dalla tragedia alla commedia,dalla storiografia all’arte oratoria,dalla filosofia alla geografia,dall’epica al romanzo e sonoriportati in or dine non strettamen-te cronologico, in un arco ditempo che va dal V secolo a. C. alIV secolo d.C.

L’opera sottolinea il valore del -le gite d’istruzione, che se proget-tate e attuate nello spirito dell’ap-prendimento, contribuiscono allacrescita culturale degli alunni, di -

ventando un momento di studioim portante: la possibilità di toc ca -re con mano e vedere dal vivoquel lo che si studia sui libri discuola. La cultura non è solo libri,traduzioni e lunghe ore passate suun banco, ascoltando un inse -gnante; cultura è anche osservarecon i propri occhi ciò che si è po -tuto immaginare attraverso la let -tura di un libro o le parole di unin segnante. Nella nostra societàtendiamo troppo spesso a vivere inun realtà virtuale. La cultura è viva,si può toccare, si può assaporare,si può respirare. Questo è il com -pito delle gite d’istruzione: usciredalla scuola e scoprire la realtà.

Questo è quello che emergeda Appunti di viaggio: diario diuna gita alla ricerca e scoperta delnostro passato e dunque di noistessi.

Franescoluigi Camerini

dagini scientifiche per la conserva-zione del materiale lapideo”); ilsig. Maurizio Lovari e il geom.San dro Ceccolini (“Metodi etecniche di intervento su PalazzoCristofanello”); il prof. Lu ca Gior -ni (“Facciate di pietra: una me to -dologia di analisi”). La conclusio-ne di lavori è stata affidata all’arch.Giangiacomo Martines, Soprin te n -dente di Arezzo.

Nel 1533, monsignor Bene -detto Laparelli, personaggio in -fluente nella Roma di allora inquan to nunzio apostolico e giu -

dice della Fabbrica della Basilicadi San Pietro, incarica lo scalpelli-no e architetto cortonese Battistadi Cristofanello Sensi di erigere unimportante palazzo per la sua fa -miglia che in quel momento vivevain una zona meno prestigiosadella città.

Cristofanello, allievo dei San -gal lo di Firenze, era un’artista po -co conosciuto in ambito regiona-

di Maurizio Lovari & C. s.a.s. e-mail: [email protected] Cortona (Ar)

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Si apre su via Berrettini, a sini -stra salendo. E’ una strada chiu sa,senza sfondo.

Boccadoro era il soprannomedi Domenico Bernabei, vissuto trala fine del ‘400 e i primi decennidel ‘500, intarsiatore di legni e ar -chitetto geniale. Oggi il Boc cadoroè personaggio poco conosciuto,ma per rendergli giustizia, e fama,basta ricordare l’intraprendenzacon la quale,attorno al 1495, sirecò in Francia dove visse edoperò alla corte di re Fran cesco Ie successivamente di re Enrico IIcon incarichi di primo piano.

Suo, ad esempio, il progettodell’Hotel de Ville a Parigi, edificio

poi distrutto dai “comunardi” nel1871.

Dai registri delle spese mu ni -cipali di Parigi si rileva, come do -cumenta G.Mancini nell’operaCon tributo dei cortonesi alla cul -tura italiana, che nel 1533 “..mes -sieurs le Prévost Del Marchandse Eschevins…on commis eddepputé pou conduire le ouvra-ges …del l’Hotel de Ville…m.eDominique de Berqualor, dit deCourtonne, architect…”.

Il vicolo è breve, non partico-larmente saliente dal punto di vistaarchitettonico, tuttavia il nome èdi quelli importanti, che meritaconoscere e ricordare.

Vie, Vicoli, Piazze e strade di Cortona

a cura di Isabella Bietolini

VicoloBoccadoro

Fotoclub Etruria

Obiettivosu

Cortona

E’ bandita la II edizione delPre mio Letterario “Città di Ca -stello”, riservato a opere inedite.

Per ognuna delle tre sezioniver ranno assegnati i seguenti pre -mi:1° classificato: Euro 1.500 + pub -blicazione dell’Opera2° classificato: Euro 1.500+ pub -bli cazione dell’Opera3° classificato: Pubblicazione del -l’O pera

Altri premi saranno assegnatidalla Giuria dal 4° al 10° posto.

Le opere dovranno essere spe -dite a mezzo posta o a mano entroil 30 aprile 2008 a Premio Let te -rario Città di Castello- c/o Edi -mond srl-Casella postale 178-06012 Città di Castello(PG). IlBan do può essere scaricato dalsito www.premioletterariocdc.it

La Banca Popolare di Cortona restaura palazzo Cristofanello Appunti di viaggio

Anche quest'anno l'asso-ciazione ANTEAS indiceil premio di poesia inlingua italiana e dialetta-le. (Seconda edizione)

Nell'occasione della primaedizione furono pubblicate tutte leopere dei vari poeti, semplice, masimpatica iniziativa che ha riscon-trato un vivo successo, pertantoanche quest'anno vorremmo ac -cogliere e quindi pubblicare levarie composizioni.

La manifestazione culturale siterrà a Cortona e probabilmente sisvolgerà sabato 25 ottobre alle ore15.

(Sarà cura dell'ANTEAS daresuccessivamente attenta e detta-

gliata comunicazione a tutti i poetipartecipanti)

L'organizzazione deve poterdisporre delle opere, per tempo,per poterle avviare alla pubblica-zione, quindi saranno accolte en -tro e non oltre il 31 maggio 2008.

Le opere vanno indirizzateall'ANTEAS di Arezzo, via Mi che -langelo n°116 tel 0575-355457 -0575-298577 o presso la CISL diCa mucia via dell'Esse, 40 tel e fax0575- 601082.

Vogliamo sperare nella suapreziosa e qualificata partecipazio-ne, cogliamo occasione per por -gere sentiti ringraziamenti e saluti.

Il presidente ANTEASBartolommeo Pernici

Premio di poesia

Conclusi i lavori alla facciata della sede storica dell’istituto bancario Il numero sei di Quaderni di cultura del Liceo Classico Luca Signorelli

Premio letterarioCittà di Castello

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CULTURAL’ETRURIA N. 07 15 APRILE 2008

Backstage sarebbe, pur -troppo, la parola adessopiù idonea per descrive-re l’esperienza che hovis suto nei giorni scorsi

du rante la messa in scena delle“FEMMINE PUNTIGLIOSE” di Car -lo Goldoni, a cura del PiccoloTeatro della Città di Cortona, cona dattamento e regia di Vito A me -deo Cozzi Lepri. Invece, da stre -nuo difensore della lingua e cul -tura italiana, preferisco parlare diun emozionante “dietro le quinte”che mi ha permesso di vivere

attimo per attimo la lunga e fatico-sa realizzazione di una commediateatrale. Non posso e non vogliodi lungarmi sulla concezione gol -doniana del Teatro, anche perchéne ho già parlato poco tempo fadalle pagine di questo giornale;ciò che invece mi preme è rac -contare in poche parole la miapur breve esperienza con il Pic co -lo di Cortona. Vito aveva bisognodi un “cavaliere” che accompa-gnasse una dama durante unascena del secondo atto, un’appari-zione di appena qualche minuto,ma tanto è bastato per proiettarminel cuore del palcoscenico. Perun piccolo malanno di stagioneho seguito soltanto l’ultima provage ne rale prima dello spettacolo edevo dire che mi sembravano tuttipiuttosto tranquilli. Lo stesso re gi -sta, noto per accuratezza, metico-losità e precisione, non ha avutomolto da aggiungere alla presta-zione generale degli attori. Il gior -no dopo tutta un’altra storia. Nonche Vito abbia cambiato atteggia-mento, ma ho percepito subitol’energia, l’elettricità e l’adrenali-na che attraversavano velocemen-te il palco del Signorelli.

Si trattava pe rò di una tensio-ne positiva, che ha sospinto gliattori verso la giusta con -centrazione. Mi aggiravo di vertitoin quel turbine di costumi, scarpe,fibbie, parrucche, bastoni, gonne,ecc. provando un pizzico d’invidiaperché io non riuscivo ad essereemozionato: non dovevo pro ferirverbo sulla scena! Con grandeattenzione e sorpresa ho assistitoalle varie fasi della mi nu ziosapreparazione degli attori: vestizio-ne, trucco e coiffeur, con veriprofessionisti che in pochissimotempo, con cipria, matite eparrucche ci hanno acconciato emi hanno trasformato in un bel“cicisbeo” del Settecento! Un po’di nervosismo ha cominciato afar si sentire pochi attimi primadell’inizio della commedia e, nonso se lo posso dire (ma ormail’ho scritto), quando stava peraprirsi il sipario ci siamo tuttistretti in cerchio e mano nellamano si è recitato con forza unrito scaramantico. Vai! E’ iniziatolo spettacolo.

Vito Amedeo ha scelto un co -pione molto impegnativo, ma glia mici del Piccolo, senza retorica opiaggeria, sono stati fantastici. Ioche dovevo fare la mia comparsa-ta quasi alla fine, ho avuto lapossibilità di seguire da “dietro lequinte” tutto lo svolgimento dellacommedia: i cambi di scena, gliimprevisti, le battute e i lazzi tra gliattori, soprattutto il lavoro inces-sante e preziosissimo delle sugge-

ritrici di cui nessuno mai parla.Ogni attore che incrociavo cercavadi farmi co raggio visto che era lamia “pri ma volta” sul palcosceni-co, ma io replicavo che non cen’era bi so gno e purtroppo eravero. Ma quan do è toccato a me lafifa si è fatta sentire e mi sonogettato sul palco col cuore in gola,come se avessi dovuto fare unlancio con il paracadute datremila metri. Al termine, mentreeravamo tutti schierati per riceve-re i calorosi ap plausi del pubblicocortonese, mi sono illuso che quei

complimenti fossero anche perme, ma solo per un attimo, perchéil me ri to è soltanto degli amici delPic co lo, ribadisco tutti, perchénessuno mi ha trattato con suffi-cienza e mi hanno fatto sentireveramente uno di loro.

Dunque, complimenti a Vito A -medeo Cozzi Lepri e a Patrizia Ba -nacchioni, Presidente del Pic coloTeatro della Città di Cortona, qualirappresentanti di tutti gli attori chefanno parte della Compagnia tea -tra le cortonese. Voglio concludereri cordando ai nostri concittadini(e amministratori) due cose: pro -durre cultura costa tanta, ma tantafatica, e dietro a ciò che sembrafacile e immediato ci sono anni eanni di quotidiani sacrifici; infine,non è necessario dannarsi o u mi -liarsi nel cercare talenti foresti,incensandoli oltremisura e spessosenza merito, basta rimanere neidintorni e guardare con più atten-zione tra le quattro mura amichedi Cortona o nella splendida cam -pa gna che la circonda.

Mario Parigi

In occasione del 150° an ni -versario del Teatro Signorelli,il Piccolo della città di Cor -tona ha rappresentato LeFem mine puntigliose di

Carlo Goldoni, adattamento e re -gia di Vito A. Cozzi Lepri. La sceltadi confrontarsi con uno dei piùgrandi autori teatrali è stata si -curamente ponderata e nello stes -so tempo non priva di rischi e dif -ficoltà.

In questa commedia, andatain scena per la prima volta aMantova nel 1750, Goldoni rap -presenta il conflitto sociale traborghesia e nobiltà evidenziandolo scontro fra Rosaura e la Con -tessa Beatrice.

La prima è una mercantessadi provincia ossessionata dal de -siderio di farsi ammettere inconversazione dalle dame di Pa -ler mo, la seconda è la nobildonnache dovrebbe farle da tramite, male aristocratiche disdegnano inpubblico ciò che accettano in pri -vato.

Il Piccolo ha superato questaprova con disinvoltura. Rispettoalle precedenti commedie, gliattori sono passati dal ruolobrillante a quello più complessodei personaggi goldoniani dimo -strando grinta e notevoli capacitàinterpretative.

Mi sembra che, più di altrevolte, è prevalsa la coralità delgruppo, con i ruoli ben distribuitie spassosi virtuosismi recitativi(vedi il dialetto veneziano diPantalone-Leo Pescatori, quellonapoletano o meglio De Curtisianodel Conte Lelio-Andrea Santiccioli,ma anche il siciliano del servitoreSalvo-Salvatore Brischetto).

Certo le protagoniste indiscus-se della serata sono state lamercantessa Rosaura interpretatada una straordinaria Valeria Ca -sciello e Rossana Morelli strepito-sa nella parte della Contessa Bea -

trice. Non da meno gli uomini. In bell'evidenza l’attor giovane

Luca Merli che ha dato vita ad unconvincente Don Florindo (maritodi Rosaura), l’impeccabile Orazio-Marco Nocchia, il divertentissi-mo e sempre affamato Conte Ono -frio-Mario Bocci, l’accondiscen-dente Conte Ottavio-Augusto Bie -tolini.

Poche le parti secondarie e inogni modo ugualmente azzeccatee ben recitate: Vittoria-PatriziaBanacchioni, Contessa Eleonora-Alessandra Talli, Contessa Cla -rice-Susanna Bocci, la damaFrancesca Barciulli, il cavaliereMario Parigi (se non sbaglio unanew entry!).

Infine voglio citare le duespas sosissime interpretazioni delballerino-Azelio Cantini e delsuggeritore-Marcello Capacci.Non è mancato il cammeo dell’at-tore cortonese più amato: EugenioLucani che per pochi minuti haprestato la sua eccezionalemimica ad un surreale imbianchi-no.

Non sarà stato certamentefacile per la regia amalgamare earmonizzare il tutto (compreso ilcagnolino Modù!).

A proposito di regia: nessunaltro regista amatoriale che non sichiamasse Vito A. Cozzi Lepri a -vrebbe potuto mettere in scena“Le femmine puntigliose” conquesto risultato.

La sua sensibilità nel dare ilgiusto tono ai personaggi, l’indi-scussa capacità nel tirar fuori ilmeglio dai suoi attori e la prover-biale attenzione ai particolarihanno fatto il miracolo.

Il pubblico – numeroso - hadimostrato di divertirsi conapplausi a scena aperta e alla finerichiamando più volte gli attori sulpalco.

Grazie Piccolo! Ci hai regalatouna bella serata di Teatro.

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Cento anni fa

L’omicidio di MercataleSpesso si rimpiangono i tempi an -

dati, le vecchie tradizioni, la pace so -ciale e la solidarietà che caratterizzava-no i rapporti umani, ma ad uno sguar -do più attento molte affermazioni sipossono trasformare negli odiati luoghicomuni che da sempre ci accompagna-no e che fanno parte del nostro baga -glio di ricordi.

Nelle mie ricerche archivistiche hocontrollato e letto centinaia di articoli,sia sulla stampa locale che su quellanazionale e il dato che emerge chiara-mente è che i nostri nonni e bi snonnierano molto più animosi di noi: dal1920 al 1925 la locale Pretura trattò1941 procedimenti penali. Per nostrafortuna adesso le cose sembrano cam -biate (ma fino a quando…) e speriamoche non si arrivi più a ferire o ucciderecon una certa facilità come accadeva untempo.

Dall’Etruria del 31 dicembre1893. Mercatale, il secondo giorno diNatale, è stato teatro di un atroce de -litto. Verso l’imbrunire incontratisiP.A. d’anni 49 e T.G.B. d’anni 39 sirin novarono tra loro vecchi rancori.Il P.A. chiese all’altro di aggiustarecer ti interessi, mentre il T.G.B. loscongiurava di non accendere in quelmomento una questione che avrebbepotuto causare dolorose conseguenze.

E qui le versioni sono diverse: chidice che il P.A. minacciasse con armada taglio il T.G.B., ovvero lo rincal-ciasse con grosse pietre e chi asseri-sce che il P.A. si trovasse privo d’ogniarme sia offensiva che difensiva. Allagiustizia incombe precisare questopunto fondamentale; ma è un fattoche una qualche provocazione ladeve aver avuta il T.G.B. quandoquesti, gettato il cappello per terra,disse all’avversario: Se tu lo passi, tiabbrucio! Il P.A., del resto, non ebbetimore e con alquanta audacia cheha pagato a sì caro prezzo, passò ilcappello e poi un’altra volta ancora.Alla terza il T.G.B., tratto il fuciledalla spalla, mirò alla testa il P.A., econ un colpo lo gettò al suolo.

Appena informate le autorità,par tirono pel luogo del delitto il Pre -tore, il Delegato di Pubblica Sicu -rezza, il Sotto te nente dei Carabinieri,il Vice Cancelliere e il medico Dott.Man cini. L’omicida è latitante.

Mario Parigi

S.A.L.T.U.s.r.l.Sicurezza Ambiente e sul Lavoro

Toscana - Umbria

Sede legale e uffici:Viale Regina Elena, 70

52042 CAMUCIA (Arezzo)Tel. 0575 62192 - 603373 -601788 Fax 0575 603373

Uffici:Via Madonna Alta, 87/N

06128 PERUGIATel. e Fax 075 5056007

Le femmine puntiglioseDietro le quinte delle “Femmine puntigliose”

La Donazione questa sconosciuta

Il Piccolo di Cortona interpreta un’opera di Carlo Goldoni

Lo scorso mese di feb -braio mi ha contattato ilmaestro Francesco At -testi, un caro amico disempre, dicendomi che

una signora straniera volevafare una donazione alla Scuoladi Musica di Cortona. Si trattavadi una vasta collezione dispartiti musicali, appartenuti almarito violinista recentementescomparso.

Una domenica mattinasono andato insieme a Fran -cesco a trovare la signora Elisa -beth Frank-Schuler, che ci hacordialmente ricevuto nella suabella casa, mettendoci subito anostro agio.

Dopo aver amabilmentecon versato, Elisabeth ci hamostrato il materiale contenutoin numerosi scatoloni, e devoconfessare che l'emozione nellosfogliare quegli antichi spartiti èstata grande: repertorio cameri-stico da Bach, Mozart, Beethovena Schubert, Liszt e Dvořák, finoa libretti completi di opere perorchestra.

Il prezioso lascito è statosubito catalogato e messo alsicuro, a disposizione dellaScuo la, dei suoi insegnanti e ditutti quei musicisti che ne ab -biano necessità per finalitàartistiche.

Devo confessare che tantagenerosità mi ha lasciato stu -pito, non troppo però se consi-dero attentamente la personalitàdella Signora Frank ma, soprat-tutto, la sua cultura mitteleuro-pea.

Da noi, purtroppo, la "do -nazione" non è più considerataun valore assoluto e l'incautaalienazione della Casa di Riposo"Sernini" ne è triste e degnatestimonianza. Quello che voglioevidenziare è l'assoluta insensi-bilità dei nostri amministratoriverso la precisa volontà delbeneffattore: stando così le cose,chi avrà ancora voglia dispossessarsi di un prezioso benese poi non avrà la certezza dellasua salvaguardia, perché unqualsiasi politico dopo qualche

anno potrebbe decidere di desti-nare a un uso diverso il patri-monio ricevuto? Rafforzato dal -la sicura riprovazione dell’anti-chissima famiglia Sernini Cuc -ciatti e, per quello che può va -lere, con il mio personale im -pegno, voglio assicurare allagentile Signora Frank che, fino aquando sarò in vita, il suo pre -zioso lascito sarà custodito ge lo -samente e, soprattutto, non saràné venduto né disperso. Con -cludo con la promessa che or -ganizzerò un concerto in onoredel marito della signora Frank-Schuler e che i musicisti suone-ranno con gli spartiti di suomarito. Ancora un sincero rin -graziamento a nome degli Amicidella Musica di Cortona.

Mario Parigi

Rappresentati procuratori

Lamusta Maria Silvana

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TERRITORIOL’ETRURIA N. 07 15 APRILE 2008

PAGINA 5

Brevidal territorio

a cura di Laura Lucente

28 MARZO- CORTONAUn automobilista di 95 anni Aldo Scarabizzi, residente a San Lorenzo, ha imboccatocontromano il raccordo autostradale Perugia-Bettolle andandosi a scontrare frontal-mente, poche centinaia di metri dopo, con una Lancia condotta da una ragazza di 29anni di Cortona. Immediatamente sono scattati i soccorsi e sul posto sono arrivati iVigili del Fuoco del distaccamento di Cortona che hanno estratto il novantacinquennerimasto incastrato tra le lamiere contorte del veicolo; a seguito delle gravi ferite ripor-tate è stata attivata l’eliambulanza Pegaso che ha trasportato l’uomo al policlinicosenese de “Le Scotte”. Per la ragazza rimasta coinvolta nell’incidente è stato invecedisposto il trasferimento in ambulanza all’ospedale della Fratta dove è stata giudicataguaribile in 10 giorni. L’anziano, invece, non ce l’ha fatta e dopo 10 ore di agonia èmorto.

28 MARZO- VALDICHIANAUna rapina andata a buon fine e una seconda sventata dal marito della vittima è ilbilancio della scorribanda accaduta lungo la sr71. Due rapinatori si sono introdottiall’interno della tabaccheria di Olmo e minacciando i titolari, moglie e marito, con unapistola si sono fatti consegnare l’incasso della giornata.Pochi minuti più tardi hanno tentato un nuovo colpo a Montecchio Vesponi dovehanno tentato una rapina ai danni di una parrucchiera; è stato il marito della vittima adaccorgersi, mentre aspettava la moglie fuori dal negozio, dell’intenzione dei dueuomini e a farli desistere. L’uomo ha poi cercato di bloccare i malviventi, ma è statocolpito dall’auto in fuga. Immediatamente soccorso l’uomo è stato poi trasferito concodice giallo all’Ospedale San Donato di Arezzo. Le indagini sono affidate ai carabinieridi Cortona.

29 MARZO- VITIANO Un cicloamatore di 35 anni, nel corso della tradizionale gara per Mountain Bike dellaRampiChiana, nei boschi sopra Vitiano è caduto rovinosamente dalla sua bici.Prontamente soccorso è stato trasportato all’ospedale San Donato con l’ausilio di unelicottero dei Vigili del Fuoco. Ricoverato con codice rosso non corre pericolo di vita,ma ha comunque riportato un trauma facciale e addominale. L’anno scorso lo stessocicloamatore si era reso protagonista di un gesto di profonda onestà sportiva, ferman-dosi per aiutare un altro ciclista che era caduto fratturandosi una spalla.

1 APRILE – FIGLINE VALDARNO Bloccato dai passeggeri a Figline Valdarno il treno delle ore 9,27 proveniente da Romaper Firenze. Il sovraffollamento con carrozze vuote è la causa della clamorosa protesta.

1 APRILE – AREZZO Aveva molestato le pazienti palpeggiandole nel suo studio medico. ll Gup Anna MariaLo Prete lo ha condannato a 4 anni e 4 mesi; questa la condanna inflitta al medicocinquantacinquenne dell'Inps alla quale si aggiunge l'interdizione per 5 anni daipubblici uffici. Inoltre il medico dovrà risarcire l’Inps e pagare i danni morali a ciascu-na delle sei ragazze molestate.

2 APRILE – MONTE SAN SAVINOUna ragazza di 25 anni è stata trovata morta dai familiari all’interno della sua abitazio-ne. La tragedia è accaduta a Monte San Savino. La ragazza era molto conosciuta inpaese perché lavorava nel sociale. La notizia ha sconvolto l'intera comunità savineseche si è stretta intorno ai familiari che da anni prestano servizio di volontariato allaMisericordia. La salma è stata trasferita all'ospedale San Donato di Arezzo e ilmagistrato di turno ha disposto l'autopsia per accertare la causa del decesso; non èescluso che potrebbe trattarsi di un arresto cardiaco provocato probabilmente daoverdose.

2 APRILE – CIVITELLAAncora controlli a Badia al Pino intorno ai terreni dell’azienda Chimet. Sono stati unadecina gli agenti della forestale a tornare ancora una volta in azienda su mandato delsostituto procuratore della Repubblica di Arezzo Roberto Rossi.Il prelievo dei campioni questa volta è stato effettuato all'interno dei tombini peranalizzare le falde acquifere. Il controlo è stato compiuto alla presenza dei tecnici e deilegali dell’azienda ed è il terzo in poco più di un mese.

4 APRILE – AREZZO Ci sono voluti anni di indagini, ma alla fine gli uomini della Questura aretina sonoriusciti a ricostruire i collegamenti tra cinque rapine avvenute nel nostro territorio e arisalire al basista, sgominando così una banda di malviventi sfrontati che con violenzahanno sottratto centinaia di migliaia di euro ad orafi e rappresentanti. Le rapine risal-gono all’aprile del 2003 ai danni di un’azienda orafa di San Leo. Un anno più tardi duerapinatori, riescono a mettere a segno un colpo da 200.000 euro ai danni di un’azien-da orafa di Foiano della Chiana e il modus operandi è analogo a quello utilizzato ilmese precedente in un’altra azienda dove i malviventi riescono ad impossessarsi di50.000 euro. Gli agenti hanno individuato il filo conduttore che ha consentito di risali-re al basista, un artigiano orafo terzista delle aziende rapinate che avendo rapporticommerciali con i titolari conosceva spostamenti, luoghi e materiale fornendo indica-zioni all’amico, M. T. 52enne, anch’esso aretino ma residente a Macerata che sioccupava di reclutare la manovalanza tra brutali tossicodipendenti pronti a tutto peralcune migliaia di euro. I poliziotti hanno proseguito le indagini identificando earrestando anche i violenti autori materiali, responsabili di altre due rapine accadute aMarciano della Chiana nell’ottobre del 2002 e a Passignano sul Trasimeno nel settem-bre 2004.

Arezzo

Foiano

C.Fiorentino

MontepulcianoChianciano

Dopo il diploma di ragio-niere con seguito nel1999 al Com mer cialeLa parelli avevo seguitoMirko Sarcoli attraverso

le notizie del suo babbo operaioin un’azienda edile cortonese esapevo dei suoi brillanti studi allaBocconi di Milano, ma il rincon-trarlo in queste vacanze di Pasquae sapere da lui delle sue perfor-mance professionali mi ha fattomolto piacere. Credo proprio che,in un mondo dove troppi si disim-pegnano e pensano al solo diverti-mento, trovare dei giovani che sidanno da fare e con le proprieforze si costruiscono il loro do -mani sia d’orgoglio per una pic -cola patria come la nostra e chesia giusto dare evidenza al loroesempio nelle pagine del nostrogiornale. Ecco pertanto la fotogra-fia essenziale di un percorso gio -vanile davvero straordinario e daindicare quale esempio positivo aigiovani studenti delle nostre scuo -le secondarie superiori. Chi cono -sce altri percorsi giovanili positivinei più svariati campi può segna-larli alla seguente mail: [email protected].

Sarà mia cura dare il dovutospazio in questa rubrica.

Intanto ecco il percorsouniversitario e professionale delgio vane dottor Sarcoli da San Lo -renzo nel racconto che lui stesso

mi ha fatto.“Dopo il diploma di ragione-

ria conseguito nel luglio 1999sono andato a Milano alla Boc co -ni. La cosa è nata un pò per gioco.Fino a fine giugno durante gli e sa -mi di ma turità la mia scelta era fraPe rugia e Firenze, poi un sabatomattina mia madre mi svegliò edisse "Mirco vuoi andare a Mi la -no?". Li vicino ho uno zio chescherzando ogni volta che veniva atrovarci voleva convincermi adandare alla Bocconi. E cosi èstato. Una settimana per scegliereil cor so, inviare la documentazio-ne, poi il test la prima settimana diset tembre ed il nove settembre1999 ero iscritto all'UniversitàCom mer ciale Luigi Boc coni diMilano, cor so di Lau rea inEconomia delle Isti tuzioni e deiMercati Finanziari. Quat tro anni distudio intenso ma non esagerato,lasciando sempre spa zio al tempolibero e agli amici. Nel luglio del2002 anche una breve esperienzadi studio all'estero, frequentandoil corso di In ter national Business(Inter na ziona liz zazione delleImprese) per tre settimane inTunisia.

Il 13 febbraio 2004, il giornopiù bello, mi sono laureato con110/110 senza lode, ma partivomolto basso e non mi aspettavonem meno il 110.

Il lavoro è arrivato quasi su -bito, ad aprile ho iniziato uno sta -ge presso la società finanziaria delGruppo IBM Italia, dovevo daresup porto alla valutazione deiclien ti a cui concedevamo i finan-ziamenti per l'acquisto dei prodot-ti IBM, sono rimasto quattro mesipoi sono passato in una società diconsulenza aziendale Svizzera persviluppare a Milano un progetto di

un cliente che prevedeva la costru-zione di case ed industrie in AfricaOccidentale. Li, a fare analisi e co -nomica e redazione di businessplan, ho trascorso un anno e mez -zo di lavoro per poi passare allasocietà attuale, Objectway, dove cilavoro dal dicembre 2005.

E’ una società di consulenzainformatica e produzione softwarefinanziario per le banche e societàdi investimento. Qui nell'area dipia ni ficazione e controllo, ho ini -ziato con il supportare il respon-sabile per la redazione del budget,dei report mensili sulle vendite e ilfatturato, al controllo dei costi finoalla redazione del bilancio. La so -cietà è molto dinamica sta cre -scendo molto e sta facendo ancheacquisizioni di altre aziende. Daquando sono qui ne abbiamocom prate due.

Nel frattempo sono cresciute

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anche le esigenze ed i miei incari-chi, lavoro sempre più a contattodiretto con l'amministratoredelegato, Luigi Marciano, che èanche il fondatore della so cietà. Leprospettive di crescita so noabbondanti, basta non arrendersialle difficoltà attuali. Nel prossimofuturo potrebbero es serci nuoveopportunità, come già mi stagradualmente accadendo digestire in piena autonomia tutto ilprocesso riguardante la reportisti-ca ed il controllo del fatturato edelle vendite”.

Il ragazzino Mirko che cono -scevo al nostro Istituto Laparelli èormai divenuto un vero uomo contanto giudizio e capacità professio-nale sulle spalle. Il suo racconto èstato essenziale, ma credo che ame non rimanga altro commentoche un sincero: ad majora!

Ivo Camerini

L’Associazione onlus Go ti -ca Toscana organizza unamanifestazione dal 19 al27 aprile, che prende ilnome di “Colonna della

Libertà” e vedrà i mezzi militari o -ri ginali o ricostruiti come copiefedeli percorrere la statale 71,accompagnati dai mezzi di soccor-so e da appassionati delle rico -struzioni storiche vestiti da soldatidelle nazioni che sono state coin -volte nelle azioni militari della IIGuer ra Mondiale in Italia.

La manifestazione è nuova pernoi, ma iniziative di questo tiposono state organizzate con grandesuccesso di pubblico intorno alPo, dove sono stati realizzati museiaperti per mostrare ciò che restadegli eventi bellici.

Il programma della manifesta-zione è nutrito, come si può ve -dere nel sito dell’Associazione: la

colonna parte da Roma sabato 19aprile, con la deposizione di unaco rona davanti all’Altare della Pa -tria, quindi domenica 20 aprileraggiunge Perugia, transita perMagione, Camucia e arriva alle15.30 a Castiglion Fiorentino, dovesosta nella piazza principale perl’esposizione dei veicoli militari edi soccorso della Croce Rossa.

Dal 21 al 24 aprile la colonnaresterà in sosta per permetterel’arrivo dei paracadutisti, che silanceranno da uno storico C47,quindi venerdì 25 aprile la co lon -na ripartirà per Arezzo.

La colonna arriverà poi aScar peria , a Ferrara e il 27 aprilea Sermide sul Po, dove sarà or ga -nizzato un campo di ricostruzionestorica.

L’iniziativa gode del riconosci-mento del Presidente della Re pub -blica e il percorso della Colonnacostituisce una maratona a finibenefici, ispirata alla Liberazionedel nostro Paese e ai valori dellaPace finalmente conquistata; ri -cor dando i dolorosi momenti del -la storia passata si celebra così laPace fra i popoli.

MJP

Mirco SarcoliI nostri giovani in gamba - 1

Per gli appassionati di oggetti rari e antichi

La Colonna della Libertà

Ci sono pervenute inReda zione alcune fotointeressanti di un fucileda caccia, calibro 12, adue canne retrocarica,

contrassegnato dalla sigla R.U. edal n°2 C.L.

È stato acquistato ad un’astanel 1922 a Roma e il proprieta-rio sostiene che sia di prove-nienza russa, come d’altronde sievince da una scritta e da altriinteressanti particolari evidenti

sul calcio del fucile stesso. Nel certificato d’acquisto si

precisa inoltre che sia apparte-nuto alla dinastia imperiale deiRomanov, e precisamente all’ul-timo zar Nicola II, ucciso contutta la sua famiglia il 17 luglio

del 1918. È un oggetto molto elegante

e raffinato come risulta dallalavorazione delle varie parti chelo compongono e soprattuttoprezioso per la storia singolareche lo caratterizza e lo qualifi-ca.

Chi è interessato a visionaree, eventualmente, ad acquistareil fucile può rivolgersi allaRedazione del Giornale.

Vendo e comproQuesta rubrica, che per tantianni è stata nella pagina 7 nelleultime due colonne, con questonumero viene a cessare la suapubblicazione sul giornale carta-ceo. Per favorire maggiormenteii nostri lettori per le loro trattati-ve private, la rubrica verrà tra -sferito gra tuitamente sul giornaleon-line per offrire un maggiorespazio di informazione commer-ciale consentendo così unamigliore comunicazione.

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TERRITORIOL’ETRURIA N. 07 15 APRILE 2008

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Residenza per Anziani

“Santa Rita”di Elio Menchetti & figliVia Case Sparse, 39/13

a cura di GINO SCHIPPANoterelle... notevoli:Gli sciocchini e l’ecomostroUna delle più belle opere realizzate a Cortona negli ultimi trenta anni è

indubbiamente il parcheggio dello Spirito Santo. Non produce, al momento, ipieni effetti, ma chi ha occhi per vedere può fin da ora figurarsi come saràl'opera non appena ultimata. Parlano comunque i numeri e questi abbiamorichiesto al progettista architetto Lavagnino, che insieme al sindaco Rachini hadato il via ad un’idea che frullava in testa alla stragrande maggioranza dei cittadi-ni residenti nel centro storico.

Prima di citare le cifre ricordiamo che la filosofia che regola l’organigram-ma comporta inevitabilmente la chiusura del Parterre, parte di San Domenico edi tutto piazzale Garibaldi. Non sarà poi male prevedere la pavimentazione inpietra per gli ultimi due tratti. Ma veniamo alla cifre (sono sottintese le articola-zioni di collegamento che consistono in un tunnel per attraversamento dellastrada provinciale, percorsi a piedi nuove rampe mobili): posti macchinascoperti n. 80 già realizzati dal Comune, n. 100 in corso di ultimazione. Caricodella società che ha appaltato la parte sottoterra (quindi costo zero per ilComune), n. 80 (ma è prevedibile che in ogni box potranno albergare persino2 auto) interrati.

Il quadro è completato dallo spazio riservato al terminal di almeno 5autobus. Si vi sembra poco immaginate che il tutto sarà impreziosito e contor-nato da ampi spazi verdi.

Agli sciocchi si risponde così.Il progetto c’è, va avanti e quello che ci auguriamo è che i cittadini lo difen-

dano dai vandali e dagli assenteisti che non controllano adeguatamente i pulsanticon i quali diventa facile bloccare per ore il funzionamento delle scale mobili

Programmazione stagione estivaAbbiamo sofferto lo stop della collaborazione con il Festival Umbria Jazz. La

chiusura della manifestazione era la ciliegina sulla torta offerta dagli organizzato-ri alla nostra cittadina. Da sempre questo legame con Perugia ci teneva su unlivello di alto prestigio internazionale. E’ vero che ci costava ma bisogna sempreavere un occhio rivolto all’indotto e poi quando si vantano investimenti perdecine di milioni, qualche centinaio di migliaia di euro per la cultura diventabruscolini.Lavori sulla strada ProvincialeNon solo in occasione delle corse per auto d’epoca il servizio di manuten-

zione stradale della provincia di dispiega con grande professionalità. Ma ...insomma si può organizzare in altro orario e cioè nel pomeriggio quando iltraffico (scuole, gite, camioncini dei lavori, auto pubbliche, uffici comunali)... èpiù ridotto?

52044 Terontola Cortona (Ar) Tel. /fax 0575 67.87.08

Il Consiglio Parrocchiale diRic cio, per la Pasqua, hainaugurato un bel parcheg-gio (50 posti) lasciando li -bero alla gente la sosta di -

nanzi la chiesa.

I Riti solenni della SettimanaSanta, ci teniamo a sottolinearlo,sono stati seguiti da molta gente,

in modo particolare la processio-ne del Venerdì Santo che dallachiesa ci ha portato al Santuariodi Sepoltaglia. Abbiamo sfidato iltem po e per la rapida salita, com -mentando la Via Crucis, siamoarrivati al Santuario illuminato afesta. Preghiere e canti a Maria epoi un grande falò visibile dalLago Trasimeno e da Cortona. La

Veglia Pasquale, con la liturgiabattesimale e il canto del Gloria,ha segnato il momento più forte dicommozione.

Una Chiesa stracolma digente, tanti giovani, mai vista una

folla così attenta e partecipante aRiccio! Stupenda è stata l’esecu-zione dei Cori Liturgici Pasquali da

parte della Corale; i bambini,solisti, nel canto del Magnificat,hanno caricato tutti di grandeentusiasmo.

Dopo il primo debutto aNatale, con impegno e costanzanelle prove, sono stati eseguitiCori a 3 voci, alcuni abbastanzadifficili. Tengo a precisare che icoristi sono tutti di Riccio (circa

Il Tennis Club Cortona nelrealizzare la ristrutturazionedel parco sui monti delParterre, in accordo con ilComune utilizzando il projet

fainancing, ha costruito unapiscina semiolimpica, un anfitea-tro e nei vecchi conservonidell’acqua in disuso, una salaristorante, una cucina e glispogliatoi per le attività sportive.

Nei progetti dei promotori laristorazione doveva essere subitodata in consegna e gestione aristoratori che fossero stati dispo-nibili ad iniziare insieme questapiacevole avventura.

In effetti così non è stato tantoche il consiglio direttivo del Tennisha dovuto cimentarsi, piacevol-mente ma con enorme fatica, nellaorganizzazione della ristorazione.

Il punto finale però è semprestato quello di dare in gestionequesta struttura avendo avuto oltretutto la possibilità di dimostrare lacapacità operativa di questa inizia-tiva.Dal mese di marzo è nuovamenteaperto il ristorante sia a pranzoche a cena con una nuova gestio-ne familiare che siamo sicuri saràapprezzata da nostri clienti. Iltelefono è sempre 0575/603.710.

Certo che nella patria delvino per eccellenza, tuttoci si poteva aspettaremeno che potesse vederela luce una nuova birra,

la “Pevak”.La Pevak nasce dall’intuizione

di una giovanissima imprenditrice,Carla Pancani, che ha vinto ilpremio della Camera di Com mer -cio di Arezzo “Nuove idee, nuoveimprese”; ed è proprio questopremio che ha dato il via definitivoa questa nuova avventura.

Ufficialmente il birrificio ènato il 5 luglio 2007 ed all’inizio,come ci dice la titolare, “É stata èstata una vera e propria sfida,soprattutto perché quello che èstato proposto è un prodotto origi-nale e molto innovativo per ilnostro territorio abituato allacultura del vino”.

Le origini della birra sonoantichissime; si parla della Me so -potamia e dell’Egitto, e si dice an -che che ad inventarla sia stataproprio una donna.

Bene, Carla Pancani, titolarema anche birraia dell’azienda hadeciso che per il suo prodotto duedovevano essere le componentiprincipali; per prima cosa, laqualità, che chiaramente nonsiamo noi a doverla certificare;poi la tradizione, a cui il prodottofa riferimento; il nome stessorichiama quello che gli etruschiscelsero per indicare il decotto dicereali antenato della birra.

Inoltre anche i quattro tipi di

birra che attualmente il brandpro duce, “Laran, Satres, Horta, eAplu” sono nomi ispirati alle di -vinità adorate dall’antico popolo:“Laran” è il nome etrusco della di -vinità Marte; “Satres” in onore aSaturno; “Horta” è un omaggioalla dea dell’agricoltura; ed infine“Aplu”, che si rifà ad Apollo.

A proposito, dove possiamotrovare la Pevak?

Beh, lo stabilimento ha la sedeprincipale a San Zeno, Arezzo,dove è presente anche un puntovendita aperto al pubblico, mal’azienda per farsi conoscere ha inprogramma di partecipare a tuttele più importanti manifestazionienogastronomiche, sportive, esociali della Valdichiana, e chiara-mente è possibile reperire il pro -dotto in tutti i tradizionali canali didistribuzione di generi alimentarie beverage.

Ed infine la neoimprenditricevuole esprimere con un pizzicod’or goglio un ulteriore motivo disoddisfazione, quello di aver unitoa storia, passione, ricerca equalità, tutte componenti che stan -no alla base di una produzioneartigianale d’eccellenza, il fattoche il valore aggiunto della Pevakè che la birra è soprattutto ilprodotto di un’impresa al femmi-nile, all’interno della quale tuttorispecchia, l’essere donna, madree moglie.

Beh, complimenti ed in boccaal lupo!

S.B.

RICCIO Per l’occasione inaugurato un bel parcheggio

I riti solenni della Settimana Santa

Marco Santucci in America

Ristorante Monti del Parterre

Di Marco Santucci si èscritto molto nelle pa gi -ne del nostro giornale,ma tanto per ricordarvichi è Marco, facciamo

un brevissimo riassunto:Marco Santucci, ormai sto rico

membro della “Bonelli Edizioni”,esordisce a 20 anni con la miniserie supereroistica “Nembo”;successivamente collabora con la“Star Comics” per “Samuel Sand”,ed alla fine di questo lavoro MarcoBianchini gli offre una collabora-zione come matitista per “MisterNo”.

La collaborazione con Bian -chini è lunga e proficua, dura piùdi 10 anni, con quasi undici albieseguiti per “Mister No” ed unastoria tripla di quasi quattrocentopagine per “Tex”, sceneggiata daMauro Boselli; inoltre Marco in se -gna a Firenze alla “Scuola In ter -nazionale di Comix” ed ha unostudio proprio di grafica.…e siamo ad oggi…ed arriva ildivorzio da “Tex”!

C’è da dire che la stesura di“Tex”, per qualsiasi disegnatore ècomunque molto impegnativa, edinoltre iniziavano ad esserci delledifferenze di vedute fra Marco edil suo dominus Bianchini… cosìarriva la decisione: chiedere alla“Bonelli” un altro incarico, richie-sta subito esaudita dalla casaeditrice, e che vedrà quindi San -tucci impegnato nei prossimi mesia lavorare in solitario su “Dam -pyr”, personaggio di Mauro Bo sel -

li, lo stesso sceneggiatore dellastoria di “Tex” da Marco disegna-ta. “Dampyr” è una serie horror,il cui protagonista è ispirato all'at-tore Ralph Fiennes; la particolaritàdella serie è che ha ambientazionimolto europee, dalla Germania aiBalcani, dalla Francia all'Italia,ecc…

La storia che vedrà impegnatoMarco sarà ambientata in Ger -mania ed avrà come protagonistaun serial killer perseguitato da unfantasma.

Ed adesso veniamo ai ru -mors… che, è notizia dell’ultimose condo, non sono più ru -mors…adesso è ufficiale.

Dopo molti contatti con la“Mar well”, colosso americano deifumetti, dopo lunghe trattative, èarrivato per Marco un contrattocon questo gigante dell’editoriaper lavorare alle storie di “SpiderMan”, il mitico “Uomo Ragno”!

Lo sbarco in Usa, per artisti,attori e professionisti vari, è sem -pre stato un motivo di grande sod -disfazione, perché negli Stati Unities sere bravo non basta, devi es -sere il più bravo, e devi lavorareso do, perchè gli Americani voglio-no fatti e non chiacchiere!

Quindi non ci resta che com -plimentarci con Marco per questoimportante incarico professionale,e visto che siamo in vena di novità,vorremmo anche annunciare lanascita del web site di Santucci:www.marcosantucciart.com

Stefano Bistarelli

E’ nata “Pevak”, la birra made in Etruria!

30) e non è poco se consideria-mo il pic colo paese. La Corale, laMu sica, oltre unirci nel canto, ciraf forza l’amicizia, ci fa vivere in -sieme in allegria, studia iniziative,pro muove il bene di tutti. E il gior -no di Pasqua ancora solennità.

Il gruppo che anima la Li -turgia, con delle monizioni appro-priate, ha reso più comprensibilela Parola di Dio e i segni che l’ac -compagnano. Io, corista, mi sentoorgogliosa di questa nostra realtàpaesana, finalmente ci ritroviamo,

stiamo insieme, ci facciamo pic -coli con i piccoli, viviamo seratedi allegria. La vita non può esseresolo lavoro e lavoro, ma deve farcirespirare momenti di felicità.

Ringrazio tutti gli amici delCo ro, in modo particolare i sim -patici e bravissimi bambini, gioiadel nostro Coro. Non ci fermiamo,an zi, prepariamo la Festa a Sepol -taglia (terza Domenica 18 mag -gio) saremo lassù nell’alto Colle acantare e a pregare.

Una Corista

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PAGINA 7

TERRITORIOL’ETRURIA N. 07

TESTO per la pubblicazione di un annuncio economico

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di Burazzi rag. Michele

Ancora una volta la Mise ri -cordia Valdipierle si è fattapromotrice di quella at ti -vità che, nel rendersi be -

nefica verso la popolazione, samettere sempre più in atto, al finedi un equo riconoscimento e diuna crescente qualificazione, stru -menti capaci di attirare sul suooperato l’attenzione dei cittadini edelle autorità.

Dopo l’annuale festa delle frit -telle, caratteristiche della ricorren-za di San Giuseppe, che i volontaridella Confraternita hanno organiz-zato domenica 30 marzo richia-mando molta gente ai giardini delMercato, una importante iniziativadel governatore Riganelli ha resoattuabile la visita in questa valledella massima autorità dell’A zien -da Usl aretina. Pertanto nella mattinata di mer -

coledì 2 aprile, accettando l’invitorivoltole, la dr.ssa Monica Cala mai,Direttore Generale della Usl 8 diArezzo è venuta per la prima volta,graditissima ospite, a rendersidirettamente conto delle strutturesanitarie e assistenziali di questaappendice territoriale e a discuter-ne le problematiche connesse. Adaccompagnarla erano il Sindacodi Cortona dr. Andrea Vi gnini e ildr. Mario Aimi, Direttore Zona -Di stret to Valdichiana - con dr.Fran co Cosmi, suo predecessorealla di rigenza zonale. All’ar rivo aMer catale erano ad accogliere ladr.s sa Calamai e gli altri ospiti ilsig. Luciano Bernardini,

Governatore della Misericordia diCortona ed, ov viamente, i sigg.Giorgio Ri ga nelli ed Enzo Bianchi,rispettivamente Governatore eVice go ver na to re della Miseri cor -dia Valdipierle.Nell’incontro svoltosi nella sede

mercatalese della Confraternita, laDirigente aretina ha voluto interes-sarsi a fondo dell’andamento sa ni -tario in questa zona, caratterizzatacom’è dalle sue specifiche pe cu -liarità geografiche e di spartizionere gionale, nonché dell’operatodel la Misericordia locale che, co -me è noto, svolge la sua o pe rativitàanche a Lisciano Nic cone, confi-nante comune umbro. Per questomo tivo, è stato presente anche ilSin daco liscianese, sig. Luca Tur -cheria, intervenuto pure in meritoal Servizio festivo di GuardiaMedica, già operante unitaria-mente e in modo affermativo nel -l’intera valle, ma ora svolto, perman cato rinnovo di accordo fra ledue Regioni, soltanto nel com -pren sorio di Mercatale.

Poiché si è recentemente te -muto e si continua a temere chetale servizio venga a cessare anchenel nostro territorio, l’argomentodel la Guardia Medica è stato quel -lo maggiormente posto all’atten-zione della dr.ssa Calamai per ilfatto soprattutto della distanza coni centri maggiori e, quindi, deilun ghi tempi occorrenti ad un ra -pido soccorso da fuori nelle e ven -tuali emergenze. In effetti, comerecentemente accaduto, la presen-za festiva del medico e il suo su -bitaneo intervento su una bambinarimasta gravemente ferita in undrammatico incidente stradale sisono rivelati vitali per la prontezzadei soccorsi prestati. Da partedella stessa Dirigente aretina èstata comunque espressa l’assicu-razione che il servizio proseguirà.Dopo un breve giro per far ve -

dere alla dr.ssa Calamai alcuniluoghi e castelli della valle, una

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Giovedì 1° Maggio, Festa deiLavoratori, verrà disputatala ormai classica gara ci -clistica G.P. Città di Cor -

tona, che per il nono anno conse-cutivo si svolge in Val di Pierle nelcircuito tosco-umbro dei “QuattroCastelli”. Questo importante avve -ni mento sportivo, riservato allacategoria Juniores, è organizzatocome sempre dal G.S. Val di Pierle- Faltoni per lo Sport - con il Pa -trocinio del Comune di Cortona,con il Contributo del Comune di

Lisciano Niccone e con la collabo-razione degli sportivi locali, fra cuiil il comitato definito “Asso cia zio -ne culturale Valdipierle in alle -gria”.La corsa, che vedrà impegnati

alla conquista del Trofeo un centi-naio di concorrenti di molte re -gio ni, inizierà alle 14,30 dal tra -guardo posto ai giardini di Mer -catale e si concluderà dopo unper corso con varie pendenze lun -go circa 100 chilometri.

M.R.

L’argomento che la sez. Adel la scuola dell’Infanzia“G. Rodari” di Pergo hasvol to nel corso di questi

mesi nell’ambito del progetto in ti -tolato “Educazione Ali men tare:dal chicco di grano al pane”ha coronato il suo iter educativo

in una forma quantomai festosa eattraente agli occhi dei bambiniper la sua veste di visibile concre-tezza.

Ciò è avvenuto il 29 marzo u.s.allorché i piccoli alunni della sud -detta sezione, accompagnati daipropri genitori e da noi maestreM.Giovanna Boldrini e NicolettaIsernia, sono stati guidati a visitareil mulino di Francesco Gatti e Fi -glio alle Macchie di Castiglione delLa go. Alle ore 10, con grande par -

te cipazione ed entusiasmo, e ra va -mo tutti nella piazza Sergardi diCamucia pronti per la partenza:mezz’ora circa di viaggio edeccoci arrivati. Calorosa l’acco-glienza da parte dei proprietari delmulino, i quali come prima cosahanno voluto offrire al numeroso

gruppo di piccoli e di grandi unabellissima colazione con pizzette,fo cac ce, torte salate, dolci e bibite.

Dopo il ristoro, iniziamo su bi -to a seguire con attenzione e in -teresse - assai più visibilmente ibam bini sollecitati dagli apprendi-menti avuti a scuola e attratti da

tutte le macchine in movimento -le spiegazioni del capo-mugnaionel percorso dell’intero procedi-mento che va dal chicco di granoalla farina. Ed è proprio conquella farina, di cui generosamen-te ci è stato fatto un consistente o -maggio, che nei prossimi giornifaremo in classe, come ultimo,pia cevole e costruttivo tassello delpro getto, un laboratorio di cucinapreparando pizzette, focacce epanini. Riteniamo pertanto do ve -

roso porgere qui un vivo ringra-ziamento ai proprietari del mulinoGatti, che ci hanno gentilmenteofferto la loro utile disponibilitàed ospitalità. Un cordiale “grazie”va inoltre a tutti i genitori per laloro premurosa collaborazione.

Le insegnati

MERCATALE In visita alla Misericordia Valdipierle

La dr.ssa Calamai, Direttore Generale dell’Usl 8, esamina i problemi sanitari della zona

MERCATALE Ciclismo Juniores

Pericolo vipere

PERGO Scuola dell’infanzia “G.Rodari”

Come si sa, la campagna è frequentata da animali selvatici più o meno pericolosi, ela nostra zona non ne è immune. Qui si vedono cinghiali, caprioli, volpi, istrici, lepri, maanche vipere, e pochi giorni fa, il cane di un nostro vicino, S.G., è stato morso ad unazampa da uno di questi ofidi, appartenente alla famiglia dei viperidi. Grazie alla prontezzadel suo padrone il cane è stato portato dal veterinario e, dopo una settimana di cure, si èperfettamente ripreso, grazie alla somministrazione di antistaminici, antibiotici e cortiso-ne. La presenza delle vipere non è certo una novità, anche se il loro arrivo, quest'anno, è- avvenuto abbastanza in anticipo, visto che dovrebbero iniziare a fare la loro comparsaverso la fine di aprile e malgrado la massiccia presenza di cinghiali. Quali sono le carat-teristiche della vipera, diciamo, locale? Ha una lunghezza variabile dai 50 ai 70 centime-tri, si muove piano, al contrario della biscia che si muove più a scatti, ha la pupilla verti-cale, sulla testa piatta è presente una macchia a V, è di colore marroncino ed ha unacoda breve. Se non viene disturbata, difficilmente assale e, se si viene morsi poco dopoche questa ha mangiato, l'efficacia del veleno è molto limitata.

Ora che sta arrivando la bella stagione e, quindi, viene la voglia di fare passeggiate, èconsigliabile equipaggiarsi in maniera adeguata: stivali alti ed un bastone sono gli acces-sori maggiormente adatti. Stefano Bertini

Nozze d’oro

Tanta strada fatta insieme

Quinto Ceccarelli e Ada Salvadori sono i miei genitori e a loro debboquesto dono complicato che è la vita. Si sposarono il 12 aprile 1958,vigilia dell’ottava di Pasqua, giorno dedicato allora agli inviti, ai pranzicon i parenti lontani, alla ricongiunzione delle famiglie. Un sabato,come di nuovo fedelmente quest’anno: l’aria è lustrata dalla pioggiadella sera prima e tiepida di primavera, mia zia Francesca la mattinapresto riporta in bicicletta il vestito bianco appena finito di cucire allasorella che si sposa ma per un sobbalzo lo fa cadere in una pozzad’acqua, la mia mamma quando lo vede, piange e si dispera, ma lacoalizione benefica delle donne che la assistono lavano, stirano eriparano il danno. Salvatrici e madri del mondo le donne, sempre. Matrimonio di campagna, chiesa di Monsigliolo, don Antonio, i chieri-chetti composti e il latino della liturgia. Poi il finto sposo e la finta sposaseduti accanto alla vera sposa e al vero sposo nei rispettivi e distintibanchetti, l’incontro serale dopo la festa e gli auguri incrociati di tutti iparenti riuniti, il “Viva i sposi” gridato dagli amici e i confetti lanciaticon veemenza dai giovanotti, per scherzo, per gioco, per felicità. Lasera, il silenzio, la nuova casa e la mia vita che subito comincia.In questo mondo stanno salde le mie radici, da qui scavo come unreduce smarrito dentro il tempo e i ricordi. Ho scritto per onorarel’uno e gli altri milioni di parole e forse non di rado ho fatto ombraanche dove prima era luce chiarissima. Oggi però, cari babbo e mamma che siete l’origine di quel mondo el’inizio necessario, per le vostre nozze d’oro, per il vostro cinquantesi-mo anniversario di una vita che vi ho visto come complici spendere incomune, mi sento di dire una sola parola: grazie.

Vostro figlio Alvaro

riunione conviviale ha dato modoai presenti di esprimerle la soddi-sfazione e la gratitudine per il suovivo interessamento a questa zona

lontana, quasi staccata dal conte-sto aretino, e per questo piùbisognevole di essere avvicinata,conosciuta e aiutata.

M.R.

Il 1° Maggio si disputa il IX Trofeo Val di Pierle

Interessante e festosa conclusionedel progetto di educazione alimentare

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Cari amici cortonesistudi all'estero in Italia.

Ora abbiamo sette fondazioniche danno ai nostri studenti borsedi studio e ci aiutano in questimomenti in cui il cambio nonfavorisce il dollaro.

Una delle fondazioni ci forni-sce il capitale per mantenere inostri edifici e le attrezzaturesempre al massimo dell'efficienza.

Facciamo corsi di pittura, di -se gno, acquerello, fotografia, artedel libro e produzione della carta,stampa, ceramica, oreficeria,scultura, disegno grafico, proget-tazione d'interni, progettazione digiardini, scrittura creativa, linguaitaliana, storia dell'arte e educa-zione artistica.

Gli studenti di educazioneartistica lavorano con i bambinidella scuola primaria di Cortona efanno dei progetti d'arte.

La direttrice del I CircoloDidattico, dott. Carla Fierli Donatie le maestre Alberta Casetti eMaria Becciolotti sono venute adAthens la scorsa estate ed hannovisitato la nostra Università e lescuole primarie della nostra città.

Ogni anno analizziamo levalutazioni date dai nostri studentisui corsi e sono lieto di dirVi che ilsuccesso del nostro programmaviene sempre attribuito alla città diCortona ed al calore dei suoi citta-dini.

Ci avete accolto per 39 anni,aprendo i vostri cuori, le vostrecase ed i vostri negozi.

E nonostante la politicaimpopolare degli Stati Uniti i nostrirapporti non sono cambiati, annidi rispetto reciproco ed interessenelle reciproche culture ci hannopermesso di costruire un livello dirispetto ed ammirazione che lenazioni stesse raramente riesconoad ottenere.

La formula del successo sibasa su un'intensa esperienza daparte degli studenti, di qualsiasidisciplina.

Portiamo i migliori insegnantidagli US e gli studenti sono dellaGeorgia e degli altri 49 stati ameri-cani.

Concentriamo il nostro lavoroin classe durante la settimana ed ilsabato facciamo gite nelle princi-pali città d'arte delle regionivicine, ogni semestre Primavera,Estate e Autunno iniziamo ilprogramma in due grandi città efiniamo in una terza. Roma,Firenze Napoli o Venezia.

Negli ultimi due anni abbiamointrodotto un nuovo corso nelmese di maggio. Nel 2008 avremoil terzo gruppo di studenti dimedicina che arrivano a Cortona

la prima settimana di maggio perun corso intensivo sulla Biologiadella Medicina che dura 3 settima-ne.

La storia della medicinaoccidentale risiede in Italia cosìcome la storia dell'arte, quindi ilprogramma ci è sembrato perfet-to.

Gli studenti fanno inoltre uncorso di storia dell'arte sullasimbiosi tra arte e scienza inargomenti come l'anatomia e laprospettiva nell'arte.

Il prossimo mese di maggiodaremo il benvenuto a 15 studentidi viticoltura ed enologia Toscana.Non potrebbe esservi una sede piùadatta per questo corso delCollege di Scienze agricole ed am -bientali dell’ University of Georgia.Tre professori della scuola diagricoltura porteranno deglistudenti e molti cortonesi verran-no coinvolti in questa esperienza.Nota bene: il nord-ovest dellaGeorgia è una delle regioni che sista sviluppando maggiormente perquanto riguarda la produzione divini negli Stati Uniti e voglionovenire ad imparare dai maestriproprio come gli studenti d'arte.

Spero possiate visitare il no -stro campus in Via delle Santucce,per verificare in prima personaquanto è stato fatto finora.

Tutti noi sappiamo quanto è

necessario essere accettati comeparte della comunità, e questo èfondamentale per il nostro succes-so.

Speriamo inoltre che semprepiù cortonesi decidano di venire avisitare la loro città gemella Athensper poter ricambiare la meravi-gliosa ospitalità che voi da sempreci offrite.

Ora devo chiudere questalunga lettera ma permettetemi diesprimere nuovamente la gratitu-dine dell'Università per tutto ciòche avete fatto per noi per quasi 4decadi.

Noi vi promettiamo che conti-nueremo a cercare di portare imigliori studenti ed i miglioriprofessori nella vostra città.

Vi promettiamo di onoraretutta l'arte che troviamo in ognimuseo, galleria, città Italiana e diassorbirne il valore estetico erenderla parte del nostro linguag-gio. Speriamo di poter rallentareil passo veloce della vitaAmericana per poter assaporarequesta cultura millenaria.

Da parte di tutti quelli chehanno trascorso un periodo dellaloro vita a Cortona con l’Univeristàdella Georgia, grazie.

Camilleri non sbaglia un col po.Quando esce un nuovo ro man zode dicato al commissario Montal ba -no, subito balza in testa alle classifi-che dei libri più venduti e ci restaabbarbicato per molte settimane.Sta avvenendo la stessa cosa anchecon questo recentissimo Il campodel vasaio pubblicato come al solitoda Sellerio. Debbo dire subito chequesto, forse, è al contempo unodei più ambiziosi e dei meno riuscititra i suoi romanzi. Ambizioso per -ché vuole mostrarci un Montalbanoche si sente invecchiato, che piange,vomita per il disgusto delle cose cheaccadono accanto a lui, che è tra -dito ma anche tradisce, che perdespesso l'appetito e che, insomma,per usare una frase fin troppo abu -sa ta, attraversa una crisi esistenzialela quale, coinvolge il lettore e inqual che modo lo fa riflettere. Menoriuscito perché i meccanismi narra-tivi cui Camilleri ricorre sono unpo co troppo scoperti. Catarella, ilcentralinista che storpia tutti i nomili storpia proprio tutti, e quandobus sa alla porta dei commissariocome sempre quasi la sfonda, equan do vuoi farci ridere non trova.di meglio che scivolare su un ter re -no argilloso e battere una gran cu la -ta. La novità è il personaggio del -l'aiter ego di Montalbano, ii suo viceMimì Augello, che soggiogato dauna maliarda che si chiama fintrop po facilmente Dolores, porta loscom piglio nel commissariato equa si manda a monte un'inchiestade licata. Ma anche in questo la sto -ria procede un po' troppo meccani-

camente e il lettore accorto com -prende subito come stanno davverole cose. Il fatto è che Camilleri permostrarci la crisi del suo personag-gio, dimentica un elemento essen-ziale: l'ironia. La crisi del commis-sario, le sue lacrime, la sua an go -scia, sarebbero tanto più credibili,se accompagnati da qualche strizza-ta d'occhio. Un esempio per tutti.Montalbano comincia a trovare ilbandolo della matassa leggendo unvecchio libro di Camilleri. Una tro -vata. Anche perché da quel libro ilcom missario giunge nientemenoche al Vangelo di Matteo. Il campodel vasaio è quello che i Sacerdoticom prarono con i trenta denarirestituiti da Giuda e in cui Giudastes so andò a impiccarsi. Insomma,è il simbolo del tradimento che è unpoco il senso di tutto il romanzo. E -bene. il fatto che Montalbano leggaCamilleri è una trovata narrativa maè presa, come dicevo, troppo sulserio e quindi che mostra un pocola corda. Tuttavia devo dire che Ca -mil leri è uno scrittore-mago. Per -ché, malgrado tutto, ha la capacitàdi inchiodare alla pagina il lettore ean che se questi, alla fine, avrà no -tato queste imperfezioni che ho sot -tolineato, chiuderà il libro soddisfat-to e rimborsato e attenderà con im -pa zienza il prossimo. Perché, anchese mostra la corda, la macchinanarrativa funziona bene e, in fondo,è poi questo che conta.

Andrea Camilleri Il Campo del Vasaio

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Il 31 dicembre 2007 è finito ilmio secondo anno comedirettore dello Studies abroadprogram di Cortona, ma lamia presenza in questa città

va molto più indietro nel tempo.Sono venuto come studente

nel 1974 grazie all'insistenza delmio professore di scultura John D.Kehoe.

Alcuni anni dopo quando hoavuto la possibilità di insegnareall'università della Georgia misono chiesto se avessi potutoinsegnare a Cortona e la miarisposta è stata "sì" ed il resto è

storia: dieci estati come professoredi graphic design e arte del libroin 30 anni.

E poi quando il mio predeces-sore e buon amico, RG Brown hadeciso di tornare ad insegnare eda fare lo scultore, in qualche mo -do mi sono ritrovato a fare il diret-tore.

Non sarò forse obbiettivo datoche Cortona è diventata la miaseconda casa, ma posso assicurar-vi che la stessa ispirazione che hafatto della mia vita artistica unturbine, è viva e tangibile anchene gli studenti di oggi.

I miei colleghi Chris Robinson(direttore associato e coordinato-re del programma), MarcoPacioni (coordinatore accademi-co) e Enza Valente (cielo, cono -scete tutti la nostra responsabileamministrativa!) vivono a Cortonatutto l'anno ed io li invidio.

Io mi sposto spesso ... sei mesiad Athens e sei mesi qui .... 12viaggi da un paese all'altro.

Spero che questa lettera possaesprimere ciò che questo pro -gramma, ed in special modo Cor -tona ed i Cortonesi, significano pertutti gli studenti ed i professori a -mericani che si susseguono se me -stre dopo semestre.

Voglio inoltre dirvi alcune del -le cose che abbiamo fatto negliultimi anni ed anticiparvi alcuniprogetti futuri.

L'evento più importante è statol'acquisto dell'ex Casa di Riposo(da allora chiamata John D. KehoeCenter) da parte dell'Universitàdella Georgia.

L'inaugurazione venne fatta nelsettembre del 2005.

L'Università, così come lo statodella Georgia, considerano il no -stro programma a Cortona il fioreall'occhiello dei programmi studioin Europa e nel resto del mondo.

L'UGA ha più di 100 program-mi studio all'estero. Ogni settima-na durante l'estate riceviamo lavisita di politici o autoritàdell'Univeristà e di Atlanta e noimostriamo loro questo program-ma d'arte di eccellenza in Italia.

Rimangono sempre sorpresi eorgogliosi.

Abbiamo speso più di duemilioni di dollari per la ristruttu-razione del Kehoe Center. L'interotetto è stato ristrutturato e per 6me si nel 2007 avete visto un'im-mensa gru su Via Santa Mar ghe ri -ta.

Il centro potrà ospitare ungran numero di studenti.

Al mo mento stiamo lavorandonella ex cappella e quando i lavorisaranno ultimati sarà la sede delnostro corso di pittura.

E poi ci sono i lavori di

manutenzione ordinaria perrendere l'edificio sempre piùconfortevole mantenendonesempre e comunque la dignitàstorica.Siamo ancora nel Severini presoin affitto tanti anni fa che essendovicinissimo al campus ci porta adavere una proprietà di circa 4,5acri.

I terreni sono stati trasformatiin giardini, grazie ai consigli delnostro caro amico Gino Schippa.Lì i ragazzi studiano e si rilassano.

Abbiamo installato un labora-torio informatico d'avanguardia alSeverini ed abbiamo la possibilitàdi collegamenti internet senza filiin entrambi gli edifici.

I ragazzi non possono lasciarecasa senza l'onnipresente cellula-re o le email giornaliere allafamiglia!!

Siamo ancora grati agli exallievi, più di 8000 che hannopreso parte al programma daquando Jack e Marilyn Kehoeportarono il primo gruppo nel1970.

Questi ex allievi sono semprestati generosi ed i loro soldi cihanno permesso di acquistare lamaggior parte dei materiale cheabbiamo utilizzato in questi anni.

Io ero qui con il 5° gruppo eposso dirvi che mi mancano queidiscorsi esuberanti di benvenutodel caro Giuseppe Favilli, chefaceva tantissimo in quei primianni per farci sentire i benvenuti.La scorsa estate durante il concer-to di benvenuto a Cortona,quando la Banda ha sonato l'InnoNazionale Americano, così comenel passato gli occhi dei nostriragazzi erano lucidi.

Lo scorso anno è nata lafondazione Jane Wilson, chegrazie ad una generosissimadonazione di mezzo milione didollari, permette agli studenti chenon hanno mezzi di poter avereuna borsa di studi completa perfrequentare i nostri corsi.

Crediamo proprio che questasia stata la donazione singola piùgrande fatta ad un programma

Anche Montalbano invecchia

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Anno 2006: Da sinistra in alto Rick Hohnson, in basso da sinistra laseconda Joane Paschal

Anno 1974: Il secondo in alto a sinistra Rick Hohnson, la seconda inbasso a sinistra Joane Paschal

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L’ETRURIA N. 07 15 APRILE 2008

PAGINA 9

IL FILATELICO a cura di MARIO GAZZINIProbabimente il Sindaco di

Riccione ha vissuto in questi anniall’oscuro dell’importanza dellamanifestazione nella sua città,perché altrimenti non avrebbeavuto una così infelice uscita,dimenticando il lato economico digrossa portata, dimostrando cecitàassoluta nel campo: se si conside-ra che tutti gli stand vengono affit-tati a cifre paurose; come puòsparlare così!

Infatti mi viene in considera-zione un uomo scarsamente infor-mato, anche se, giustamente, ilSindaco non può essere sempreinformato di tutto, ma allora facciarassegnare le dimsisioni al suopoco capace delegato; a me tuttociò spiace moltissimo, perché,come tanti collezionisti presenti aquest’annuale rassegna, nonprendo sotto gamba una decisionecosì infelice, deleteria non soloper i partecipanti, ma sorpattuttoper i cittadini di Riccione.

Mi auguro di un sollecito etempestivo intervento dal di fuori,da parte di chi conta, e che ilSindaco in oggetto trovi, magari

fra una schedina ... del Totocalcio,quanto manca per non farle fareancora di più pessima figura.

Le emissioni del mese diaprile, danno inizio ad unasequenza di eventi, che, in sintoniacon quanto sopra ho detto,costringeranno quindi il filatelicoad arrangiarsi nel recepirle nelmercato.

Dopo aver parlato nella preceden-te corrispondenza del successoottenuto dall’Esposizione Filatelicadi Milano, del 7, 8 e 9 marzo u.s.,dobbiamo informarVi di quantoapparso nella stampa nazionale aproposito del cosiddetto “Ca po -danno Filatelico”, che con ripeti-bilità annuale, si celebra a Ric -cione tra l’ultimo giorno di agostoe i primi di settembre.

Cattive notizie provengono davoci piuttosto attendibili, cheporterebbero sicuramente unanota stonata fra i collezionisti difrancobolli; infatti da più partiviene conferma a tutto ciò, soprat-tutto da personaggi importantidella vita politica di Riccione, cioèil Sindaco, che ripete a più voci ditrovarsi a “secco” per affrontarel’allestimento di una così impor-tante manifestazione nazionale, maanche internazionale, dalmomento che molti Stati sonopresenti, con il loro ufficio filateli-co.

A conclusione di ciò sentodoveroso dare il mio modesto

giudizio, che è quello di un colle-zionista radicato, ma pensante inpositivo, soprattutto per lacapacità che ha questo incontrosugli interessi di tutti, perchéricordiamoci, è l’evento piùstraordinario dell’anno, in quantooltre a tutto, abbiamo in quell’oc-casione l’uscita di tutti i cataloghinazionali ed internazionali.

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alla Misericordia di Cortona

Per chi volesse aiutare la Mi sericordia in altro modo, si ricordano i c/c bancari e postali presso i quali possono

essere fatti versamenti e/o bonifici.Cassa Risparmio Firenze filiale di Cortona c/c 6220/00 ABI 06160 CAB 25400Banca Popolare Cortona sede c/c 1028472 - 7 ABI 05496 CAB 25400Banco Posta c/c 14249528 ABI 07601 CAB 14100

e, più che adeguarvisi, è opportu-no interpretarle in maniera tale dapoterle disattenderle, se non ad di -rittura contravvenirle tucur.

E’ necessario pertanto inverti-re questo sentimento comune einfondere nel cittadino quellacultura della legalità che sta allabase di una pacifica e ordinatacon vivenza civile. In questa di re -zione, ha sottolineato il Questore

dott. Giacobbe, si sta muovendo laPolizia di Stato, cercando soprat-tutto di sensibilizzare la popola-zione in età scolastica, che costi-tuirà l’ossatura della società fu tu -ra. Nelle scuole, a partire fin daquella per l’infanzia, vengonoquindi portati avanti progetti sutemi quali il bullismo, gli stupefa-centi, la violenza negli stadi.

Il colonnello Mochi ha illu -strato le principali linee di azionedel Comando Provinciale dei Ca -ra binieri di Arezzo che, con l’ausi-lio delle cinque Compagnie pre -senti nella provincia, cerca diinfondere nei cittadini quel sensodi sicurezza, oggi sempre menoper cepito, diritto fondamentale ri -co nosciuto dalla nostra carta co -sti tuzionale. Da qui una crescenteattenzione del corpo alla preven-zione, piuttosto che alla repressio-ne, dei reati.

Anche la Guardia di Finanza,ha rimarcato nel suo intervento ilgenerale Di Nuzzo, opera in que -sta direzione soprattutto nel cam -po dell’illegalità legata al mondoeconomico e finanziario, ma an -che nella lotta contro l’uso deglistu pefacenti e il contrasto all’im-migrazione clandestina, settori neiquali l’impegno dei militari è dinotevole impatto nel contrastare leorganizzazioni che operano inquesti settori della criminalità.

Alessandro Venturi

Sabato 5 aprile, presso il Ri -storante Tonino di Cortona,si è te nuta una conferenzasul tema “La cultura dellalegalità” organizzata dal

Lions Club Cortona ValdichianaHost.

Dopo l’introduzione ai lavori acura del Presidente dell’associa-zione Gaetano Papponi, hannosvolto le loro relazioni la dott.ssa

Ade laide Francesca Garufi, Pre -fetto di Arezzo; il dott. VincenzoGia cobbe, Questore di Arezzo: ilCol. Cav. dott. Marco Mochi, co -mandante provinciale dei Ca ra -binieri di Arezzo; il Gen. dott. Um -berto Di Nuzzo, comandante pro -vinciale della Guardia di Finanzadi Arezzo.

Il prefetto dott.ssa Garufi, haincentrato la sua relazione sullaprofonda crisi della legalità chesta attraversando, a tutti i livelli, laso cietà nella quale viviamo. Feno -meni quali la proliferazione e lafrequente contraddittorietà dellenorme legislative, la loro semprepiù frequente trasgressione ancheda parte sia di coloro che le e -manano che da chi è tenuto a far -ne osservare i precetti, la lunghez-za dei processi, l’incertezza nel -l’applicazione delle pene, hannocreato una crescente sfiducia daparte del cittadino nelle istituzioni,nel sistema, nello Stato.

Una recente indagine condottadal Censis, ha messo in evidenza ilfenomeno che gran parte dellapopolazione (e su questo ognunodi noi deve fare un esame dicoscienza) condivide un comunesentire che l’immensa produzionelegislativa, che contraddistingue innegativo il nostro paese, non deveessere integralmente rispettata.Molte norme, si ritiene, vengonoemanate per rimanere sulla carta

ATTUALITÀIL MOVIMENTO CULTURALE DE “I GIULLARI DEI PAZZI”

La Celiachia è un’intolleranza permanente al glutine, sostanza protei-ca presente in avena, frumento, farro, kamut, orzo, segale, spelta etriticale ed è di origine genetica. Avere una simile intolleranza,comporta gravi problemi di salute (tanto per fare un esempio, allaCeliachia, fra gli altri problemi, sono anche associati il diabete e

l’epatite cronica attiva) ma anche problemi di natura sociale, in quantopraticamente gran parte dei piatti che compongono la dieta tipica dell’italia-no, dalla Sicilia fino alla Valle d’Aosta, sono assolutamente vietati; infatti nonè facile trovare cibi senza glutine o strutture adeguatamente predisposte acucinare tali cibi (non si possono cucinare prodotti normali ed alimentisenza glutine insieme, perché il minimo contatto potrebbe contaminare ilcibo senza glutine), e questo comporta per il ciliaco gravi problemi di inseri-mento sociale, specialmente nell’età della fanciullezza e della pubertà.

Quest’intolleranza ha un’incidenza di 1 su 100 sulla popolazione italiana;potenzialmente ci sono in Italia 400˙000 ciliaci, ma diagnosticati sonosolamente 60˙000; ogni anno ci sono 5˙000 nuove diagnosi e 2˙800 sono inuovi nati con questo problema, con un incremento annuo dell’1%.

Ma adesso, forse perché ci si è resi conto che l’Italia è uno dei paesi conil più alto tasso di ciliaci nel mondo, molte cose stanno cambiando; il nostroSistema Sanitario Nazionale ha riconosciuto la Celiachia come malattia equindi presta assistenza sanitaria ed economica a chi ne è affetto, ma anchea livello locale, anche a Cortona qualcosa si è mosso.

Ne sono piene le sale daconvegno, le librerie, igiornali, le tv e a voltepersino le chiese. È lafilosofia. In un

momento storico di grande incer-tezza, nell’epoca della fine delleideologie forti, della critica allafede come sinonimo di intolleran-za e violenza, essa non è piùsoltanto faccenda da geni distratti(con la testa talmente tra le nuvoleche non s’avvedono dei pozzi e vicadono dentro) è strumento diorientamento, sapere trasversale,che non promette grandi certezzea lungo termine, ma è unostrumento per camminare meglionel mondo.

Sono sempre in più, soprattut-to giovani, a leggere libri come Lafilosofia di Seneca come terapiadei mali dell’anima di GiovanniReale, o Platone è meglio delProzac di Lou Marinoff. È unfenomeno in aumento, che siinserisce in una sincera e confusasete di senso.

La filosofia diventa un evento,attira pubblico. Che succede?. Aquesto interrogativo così rispondeil prof. Vattimo: «Io comincereimolto brutalmente dicendo che lagente è stufa della tv, perché la tv siè autoconsumata, moltiplicandosi(..).

Noia della tv a parte, credoche la popolarità della filosofiadipenda anche dalla gravità deiproblemi in cui viviamo, dallabioetica, alla politica, alla guerra,al rapporto tra mondi culturalidiversi. Prima di andare a Lourdesfacciamo ancora un tentativo dicapire le cose con gli strumenti dicui disponiamo».

Il nostro strumento primario èla ragione, che Aristotele indicavacome differentia nell’animalità

Ci fa piacere dare la notizia che nelle più grandi catene commercialidella zona (Coop ed Eurospar) da qualche tempo si può davvero trovare ditutto senza glutine: pizza, pasta, biscotti, torte, pane etc.

Ma anche i piccoli esercizi si stanno attrezzando: a Camucia, in VialeRegina Elena c’è il “Panificio Etruria” che su ordinazione prepara pane etorte varie assolutamente senza glutine; e sempre a Camucia, per la precisio-ne in località Ossaia, c’è la “Pizzeria La Tufa”, che da qualche settimana hacreato un menù senza glutine: infatti, oltre ai normali piatti del menu tradi-zionale, in questa pizzeria si possono anche trovare tortellini e penne conpanna o sal mone, bruschette varie, tutti i tipi di pizza, pane, e perfino iltiramisù e la birra, tutti rigorosamente senza glutine; salendo su fino aCortona infine, troviamo la Gelateria Snoopy che offre alcune varietà digelato rigorosamente senza glutine.

Beh, buone notizie per chi negli ultimi anni ha dovuto rinunciare amangiare un po’ troppe pietanze perché contenevano glutine, no?!?

Vorremmo anche invitare chiunque fosse titolare di un qualsiasi eserci-zio commerciale con speciali programmi per chi soffre di questo graveproblema, di comunicarcelo, e saremmo lieti di darne notizia.

Concludiamo pubblicando il website dell’Associazione Celia chia:www.celiachia.it, ricordando, che Main Testimonial dell’As sociazione è EnzoGhinazzi, in arte Pupo!

Stefano Bistarelli

umana: si tratta della capacità diargomentare logicamente, di porsidomande e dare risposte, dicercare cause e ragioni deglieventi più disparati per propornespiegazioni plausibili. Vattimoafferma: «come sostieneWittgenstein “la filosofia puòliberarci dagli idoli”. Essa in fondoha una funzione forte e decisivaper il nostro essere persona.Rispetto alla politica occidentaleoggi ha la grande funzione diinsegnare ancora una volta avincere le idolatrie. Il meglio dellafilosofia contemporanea è l’erme-neutica, il dialogo, il consensoinformato, l’universalità comefatto che si costruisce nell’intesapiuttosto che con l’illuminazione(..). La filosofia serve anche innegativo come posizionamento dipaletti da confine, come termineda non oltrepassare.

In etica, come il demonediceva a Socrate cosa non dovevafare, adesso dobbiamo riscoprireil divieto. Cioè la filosofia devenuovamente insegnare allepersone ciò che non devono fare:non devono truffare, non devonoingannare, non devono malversa-re”.

Come potremmo comprende-re, nel 2008, i problemi piùsofisticati dell’etica e delle teoriepolitiche senza conoscere l’enor-me patrimonio di pensiero che liha preceduti?

E la bioetica? Su tutte questecose la filosofia ha ancora qualco-sa da dire e non sarebbe possibileseguire i suoi argomenti senzaavere, al contempo, informazioniscientifiche e filosofiche del nostropiù o meno recente passato. Forsevale ancora la pena di riscoprirlae di praticarla, almeno finchéancora vorremo considerarciesseri razionali.

Maria Grazia Profeta

([email protected])

Nuovi servizi per chi è affetto da Celiachia

Riscoprire la filosofiaper camminare meglio nel mondo La cultura della legalità

È solo il vento amico mio,è solo il vento, che filtra la sua anima in un cardine arrugginitodi una vecchia finestral’odore dei fiori d’aranciocade nello spettro chiaro in un laghetto di campagnaè solo un canto amico mioun canto antico,danze di seta, voci non udibili avvolgonole memorie e ti rivedo in sogno amico mio

Francesco Salvadori

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AGRICOLTURAL’ETRURIA N. 07 15 APRILE 2008

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La Commissione europea haquindi formalmente apertol'ostilità contro l'Italia aproposito del discusso

decreto 9 ottobre 2007 sull'indi-cazione dell'origine dell'olio ex -travergine e di cui avevamo dettoin precedenti articoli.

La Commissione europea hainfatti chiuso la prima fase diesame ed istruttoria del decretoministeriale notificato a Bruxellese ha messo in mora l'Italia conun atto che è il primo della lungaprocedura di infrazione che cul -mina, dopo la seconda fase del -l'invito a revocare il provvedi-mento, alla richiesta di condannapresentata alla corte di Giustiziadi Lussemburgo.

A questo punto è guerraaperta in quanto le autorità italia-ne hanno confermato di ritenerepienamente valida la disposizioneemanata ad ottobre che imponedi riportare in etichetta delleconfezioni di olio exrtavergine dioliva.

Il paese dove siano stateraccolte le olive e il Paese dove èavvenuta l'estrazione dell'olio inquanto si tratta di indicazioniobbligatorie finalizzate a garanti-re il consumatore in modo dafargli conoscere l'origine delprodotto che acquista e consuma.

Secondo la Commissioneinvece le indicazioni relative

all'origine dell'olio sono discipli-nate dal Regolamento UE1019/2002 per cui non puòessere consentito ad uno Statomembro di legiferare in manieraautonoma e per giunta in contra-sto con la legislazione comunita-ria.

Bruxelles a questo propositoricorda che la normativa Uesull'etichettatura dell'olioprevede che la designazionedell'origine è possibile a livelloregionale per i prodotti a Dop eIgp.

Per gli altri oli di oliva e dimiscela la designazione dell'ori-gine è quindi facoltativa ed in fattil'Italia ha provveduto già a disci-plinare l'utilizzo di tale menzionefacoltativa.

Proprio in applicazione dellafacoltà concessa dalla Ue è statoprevisto sin dal 2003 che glioperatori che vogliono indicarein etichetta che l'olio e "italiano"devono dotarsi di un codicealfanumerico rilasciato dallaRegione competente e di unregistro di carico e scaricovidimato dall'Ufficio Icq sul qualeriportare le quantità di oliocaricate e scaricate con riferi-mento alla designazione "italia-no" in modo da assicurare larintracciabilità del prodotto.

E' evidente quindi, che perBruxelles imporre con un

decreto ministeriale l'indicazionedell'origine oltre che italianaanche di altre provenienze, costi-tuisce una infrazione grave alleregole comunitarie e una limita-zione alla parità di accesso almercato da parte di tutti glioperatori comunitari.

A complicare le cose e acreare ulteriore confusione èarrivato il decreto ministerialeche ha fissato le norme di appli-cazione del precedente decreto,precisando che gli operatoridevono attenersi alle disposizionigià impartite in passato per lagestione della menzione facoltati-va "oli italiani".

Tuttavia si ha motivo di ritene-re che per il momento i controllisaranno svolti in manieraattenuata o addirittura nonsaranno svolti tenuto conto dellaprocedura di messa in mora.

Infine rileviamo come ilconsumatore e per esso la grandedistribuzione siano più che maiconfusi in quanto non compren-dono che a fronte di una normastrombazzata da tutti circal'obbligo di indicare in etichettal'origine, solo alcuni vini abbianoaderito non per obbligo ma soloper volontà dichiarata.

Ci sembra in definitiva che sial’olio di oliva ad uscire danneg-giato da questa battaglia.

F.N.

Domenica 6 aprile 2008,presso la Sala Phaetondell'Enoteca Italiana, inoccasione della 42°

edizione del Vinitaly, il nostro

Durante Vinitaly, al Pa -lazzo della Gran Guar -dia, Agivi (AssociazioneGiovani Impren ditori Vi -

ti vinicoli) ha condotto un son -daggio per capire che cosa nepensano i consumatori di untema scottante per il mondovitivinicolo: il "rapporto fra gio -vani e vino". Oltre che essere unmodo per conoscere la produ-zione enologica italiana at -traverso i giovani soci Agivi,l'evento (che si è svolto dal 3 al 6aprile) è stata anche un'occa-sione per raccogliere prezioseinformazioni su cosa i giovani ei consumatori, pensano delconsumo del vino.

La prima occasione in cuiAgivi ha lanciato l'iniziativa"Degusta e dì la tua" è stato ilWine Bar del bere giovani. Dalsondaggio, compilato da giovanitra i 23 e i 45 anni, emerge cheil vino viene bevuto anzituttoper il piacere dello stare assiemee condividere momenti di relaxcon gli amici. Molti lo consuma-no regolarmente, sia a casa chefuori casa, e nella maggioranzadei casi il primo assaggio divino è avvenuto attorno ai 10anni nel contesto familiarementre il consumo è iniziatoattorno ai 18-20 anni.

Pareri critici rispetto alleleggi proibizioniste da partedella maggioranza degli intervi-stati.

Per alcuni sono negativeperché si pongono in mododogmatico mentre ciò che servi-rebbe è un'educazione al con -sumo consapevole, per altri sononegative perché, invece che fun -gere da deterrente, aumentano ildesiderio di trasgredire.

Il grande fallimento è infattidimostrato nei Paesi del Nord

Merlot, come del resto altri vinidel Consorzio di tutela Vini DocCortona, è stato oggetto di atten-zione da parte del giornalistaLeonardo Romanelli di cui diremoin breve in chiusura di articolo.

Ma a questo punto, prima dientrare nel merito della questione,è bene ricordare che il ConsorzioVini Cortona è nato nella primave-ra del 2000 con l'obiettivo ditutelare e promuovere l'immaginedel vino di Cortona in Italia e nelmondo con un efficace attivitàculturale e divulgativa; attualmentele aziende consociate sono 21 erappresentano la quasi totalità deiproduttori mentre gli imbottiglia-tori sono 15.

Tra di esse si annoveranomarchi nati e radicati nellaRegione, altri di tradizione piùrecente e altri ancora, di impor-tanza internazionale.

E' luisinghiero il fatto chequesti ultimi abbiano dato creditoal territorio di Cortona da farnesede di consistenti investimenti.

Da ricordare inoltre che entrolo scadere del 2008 il Consorziosvolgerà, su delega del Ministerodelle Politiche agricole le funzionidi controllo sull'intera filieraproduttiva.

Ma molto interessante è statol'intervento del dr. Andrea Lau -renzi, addetto stampa del Comune

di Cortona, che ha molto beneillustrato Cortona, la sua storia, lasua antica civiltà e che a propositodi vitivinicoltura se ne parlavaaddirittura all'epoca degli etruschie dei romani dopo.

Ma tornando al tema centralediciamo subito che il Merlot èsenza dubbio uno dei vitigni inter-nazionali più famosi al mondo.Notorietà dovuta innanzitutto allesue origini francesi, dove parteci-pa con Cabernet Sauvignon eCabernet Franc alla produzionedei vini di "taglio bordolese".Infatti è proprio nella zona di

Bordeaux, situata nel sud-ovestdella Francia che questo vitignoaffonda le sue prime radici: qui letestimonianze della sua presenzarisalgono addirittura al 1700.

Oggi il Merlot è diffuso in tuttoil mondo raggiungendo ancheterre molto lontane come Cali -fornia, Australia e Sud America.

In Italia si è radicato intornoalla fine del 1800, interessando inparticolar modo le cosiddette "TreVe ne zie", cioè Veneto, Trentino Al -to Adige e Friuli Venezia Giulia,dove ha trovato condizioni am -bientali molto favorevoli.

Predilige infatti terreni collina-ri, piuttosto freschi, ben arieggiatie soprattutto umidi nel periodoestivo poiché è molto sensibile allasiccità. La sua abbondante e co -

L’uva amata dai merli

Etichettatura dell’olio di olivaL’UE mette in mora l’Italia

Al Vinitaly di Verona

stante produzione di uve di qualitàne ha facilitato poi la diffusioneanche in altre regioni del nostroPaese, in particolare quelle centromeridionali.

Esaminando da vicino, ilMer lot presenta grappoli di mediedimensioni e di forma piramidale,composti da acini belli tondi, dicolore blu scuro con una bucciadi media consistenza ricoperta dipruina, una sostanza cerosanaturale proprio dell'uva.

Acini da sempre tanto graditiai merli che sembra derivi da ciòil nome.

Il vino che si ottiene ha ingenerale un colore rosso rubinopiuttosto intenso che tende algranato se sottoposto ad unperiodo di invecchiamento.

I suoi profumi sono caratte-rizzati soprattutto da sentorifruttati ed erbacei, che si ritrovanoanche al palato insieme a unadelicata astringenza, a un buoncorpo e ad una decisa alcolicità.

Queste caratteristiche lo ren -dono un "compagno" ideale dimolti altri vitigni in numerose Docitaliane.

Ma anche da solo, come nelnostro caso, è in grado di darevita a vini davvero interessanti.

In effetti il giornalista Leo -nardo Romanelli ha esordito, apro posito del nostro Merlot,dicendo che in questo caso il vino"Cortoneggia" nel senso che hatutte le caratteristiche del territo-rio: colore granato perché effetti-vamente ha subito un invecchia-mento; odore di animale, cuoio,pelliccia, tabacco; al sapore sinota un attacco caldo, avvolgente,giusto tannino, non amaro. Finalebuona. Vino lineare e semplice.

F.Navarra

I giovani parlano del loro rapporto con il vino

Il Merlot il nostro prodotto ad una degustazione guidata al Vinitaly di Verona

Europa, dove il proibizionismoha avuto l'effetto opposto. Du -rante Vinitaly, al Palazzo della

Gran Guardia nell'ambito delprogramma Vinitaly For Yourealizzato da VeronaFiere, Agiviha proseguito la propria indagi-ne chiedendo il parere alle mi -

gliaia di visitatori italiani estra nieri e a tutti coloro i qualihanno voluto esprimere la loroopinione.

I dati raccolti contribuiran-no all'indagine che Agivi stasvolgendo sul tema vino e gio -vani, i cui risultati verrannopre sentati più avanti.

Un tema di cui in questiultimi tempi si parla fin troppo:istituti di ricerca, associazioni,istituzioni danno spiegazioni alfenomeno dell'abuso di alcol, eil Governo pensa all'introduzio-ne dileggi proibizioniste che inaltri Paesi si sono già dimostrateun fallimento. Questo forse per -ché, quando si parla di questotema, lo si fa in modo superfi-ciale, senza cercare di andareal le origini dei disagi e senzachia mare in causa i diretti in -teressati.

Francesco Navarra

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I6 aprile 2008, presso la Saladel Consiglio Comunale diCortona si è riunita, previaconvocazione, l’AssembleaGenerale Ordinaria dei Soci

del CALCIT Cortona-Valdichiana,nel corso della quale si sonotenute le elezioni per il rinnovo delConsiglio Direttivo.

All’assemblea hanno parteci-pato moltissimi soci ed hannoportato il loro saluto le autoritàcivili ed i rappresentanti delle altreassociazioni di volontariato corto-nese.

Il rapporto tra il CALCIT e ilCo mune è sempre stato ottimo,come testimonia la concessionedel patrocinio. Lo stesso ProgettoSCUDO Valdichiana, un’ottimainiziativa, è stato promosso conconvinzione dalla Conferenza deiSindaci della Valdichiana, di cuiVignini è presidente.

(...) Il presidente Bettacchioliha ringraziato inoltre, per la loropresenza, la sig.ra Alma RosaPierozzi e la sig.na Chiara Podi, inrappresentanza, rispettivamente,della Con sulta Comunale delVolon tariato Sociale di CastiglionFio rentino e dell’associazione“Amici di Francesca”.

(...) Questa assemblea si col -loca alla fine di un triennio parti-colarmente importante per la vitadella nostra Associazione, che havisto aumentare considerevolmen-te il numero delle donazioni alComitato (anche attraverso l’atti-vità meritoria di alcuni collabora-tori, che non soltanto hanno cu -rato le nostre manifestazioni tradi-zionali, ma si sono anche prodiga-ti per partecipare ad altre manife-stazioni o a progettarne di nuove)e ci ha visto impegnati in due im -portanti obiettivi.

Il Progetto SCUDO Valdi chia -na, coinvolge il CALCIT di Cortonaassieme ad altre associazioni divo lontariato territorio (l’AVALTCAL CIT di Foiano, il CALCIT diLucignano, la Consulta Comunaledel Volon tariato di Castiglion Fio -ren tino) e vede protagoniste laCoo perativa Etruria Medica e laUSL 8. Il Progetto, che sicuramen-te conoscerete, intende contribui-re all’assistenza dei malati termi-

L’ETRURIA N. 07 15 APRILE 2008ATTUALITÀ

nali, potenziando il servizio assi -stenziale già offerto dalla USL (A -DI). Si tratta di un’attività moltoimportante, il cui svolgimento (or -mai siamo al secondo anno di atti -vità) è risultato molto soddisfacen-te (come è possibile verificare nelresoconto preparato dal dr. Ric -ciarini, presidente della Coo pe -rativa Etruria Medica, disponibilesul nostro sito www.cortonagiova-ni.it/calcit).

L’altro obiettivo, che è statoap provato di recente dal ConsiglioDirettivo, prevede l’acquisto di unecografo con finalità ostetrico-ginecologiche ed urologiche dadonare al Presidio Ospedaliero diFratta. L’operazione sarà conclusanei prossimi mesi.

(...) Le operazioni di voto sisono svolte dalle ore 10,00 finoalle ore 12,00. Dallo spoglio delleschede, eseguito dagli scrutatoriAles san dro Ferri e Petrucci Pa -trizio, sono emersi i seguenti risul-tati, confermati dalla Presidente diSeggio Sonia Sal vadori:Votanti: 44 (quarantaquattro)Schede valide: 43 (quarantatré)Schede nulle: 1 (una).(...) Il Consiglio risulta pertantocomposto dai seguenti Soci:Consiglio Direttivo: BettacchioliPa squale, Bronzi Zepponi Rosina,Ca stellani Giovanni, Gazzini dr.Ma rio, Migliori Angori Daniela,Mo rini Angiolo, Nasorri dr. Ro -berto, Paci Bucaletti Franca, Pe -trucci Patrizio, Poggiani RofaniLua na, Rosi CamilloGruppo Medici: Aimi Mario, Bri -schetto Rosario, Frati Pio, RachiniEmanuele, Ruggiu Giu sep peSegreteria: Ferri Alessandro (re -sponsabile), Lodovichi Frati Au gu -sta, Meacci Giovanni, Faloci Wil -mo.Sindaci revisori: Pastore Decio,Giusti Giorgio, Garzi Vito.

Nel corso della prima riunio-ne del Direttivo saranno stabilite lecariche sociali. Alle ore 12,30,concluse anche le operazioni discrutinio e indicati gli eletti, il Pre -sidente dichiara sciolta la seduta.

Pasqualino BettacchioliPresidente

Alessandro FerriSegretario

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di Barneschi & Alunno Paradisi

Comprendere i bisogni realide gli operatori che compongonoil tessuto economico locale, perda re loro risposte concrete,aiutarli a superare la difficile faseattuale e avviarsi verso un proficuosviluppo. E’ questo l’obiettivo chesi pro pone il Progetto economicoav viato da Banca Valdichiana, Cre -dito cooperativo tosco-umbro,nel l’anno del suo Centenario.

Non solo feste e momenti digioia infatti nel programma 2008per l’Anniversario della fondazio-ne della Bcc con sede a Chiusi.Una Banca che, come BancaValdi chiana è da Cento anni alservizio della Comunità, nonpoteva restare immobile di frontealla complessa situazione dell’eco-nomia locale, con settori chemostrano una certa dinamicità ealtri che faticano a sollevarsi dauna crisi pro lungata.

Il Progetto messo a punto daBanca Valdichiana si articola in 4fasi e riguarda tutta la sua area dioperatività, compresa nelle Pro -vince di Siena, Perugia e Arez zo.

La prima fase consiste nell’ag-giornamento dei dati statistici dellaRicerca che Banca Valdichiana a -ve va commissionato alla SocietàEurema nel 2005 dal titolo Lasituazione economica, sociale ede mografica dell’area di compe-tenza di Banca Valdichiana. Ag -gior namento che consentirà diavere una fotografia della situazio-ne attuale.

I dati della Ricerca saranno labase di analisi da cui partireanche per la seconda fase delProgetto, fase di discussione e

confronto con gli Opinion leadersdel territorio, per comprenderebisogni e opportunità e avviaresinergie e par tnership.

Il confronto avverrà nell’ambi-to di 3 Tavole Rotonde che si svol -geranno nelle tre aree di operati-vità della Banca.

La seconda Tavola rotondasarà a Sanfatucchio, il 18 aprile,dove saranno presenti i Rap pre -entanti del territorio della zona diCittà della Pieve, Castiglion delLago e Panicale.

Ultimo appuntamento, il 17maggio a Castiglion Fiorentino,per il confronto con gli Opinionlea ders dell’area di Arezzo, Ca sti -glion Fiorentino e Cortona.

I risultati della Ricerca statisti-ca e quelli delle tre Tavole Ro -tonde verranno presentati in set -tembre nell’ambito di un Con ve -gno che si svolgerà a Chiusi e saràaperto a tutti i Soci e gli operatorieconomici del territorio per un’ul-teriore discussione e confronto.

La particolarità di questa gior -nata sarà il fatto che mentre lamattinata sarà dedicata a relazionie dibattito, nel pomeriggio verran-no organizzati dei workshop ogrup pi di lavoro nell’ambito deiqua li gli operatori locali potrannoincontrare Docenti universitarispe cializzati nella formazione diim prenditori, ai quali potranno fa -re domande e spiegare le proprieesigenze.

Le conclusioni del Convegno edei Workshop rappresenteranno ilpunto di partenza per la quarta edultima fase del Progetto, un Pro -gramma di Formazione e Assi sten -

za in Aula e in Azienda per gli o pe -ratori.

Banca Valdichiana non è nuo -va ad un simile Progetto, ma lanovità di questa iniziativa 2008 èche la formazione sarà calibratasulla base dei risultati di ben trefasi precedenti: fotografia statisti-ca, confronto con Opinion leaderse Convegno, per dare agli operato-ri risposte corrette ed efficaci.

“Questa è la Mission che daanni caratterizza Banca Valdi -chiana - sottolinea la presidente,Ma ra Moretti - e che abbiamo ri -con fermato anche nel nuovo Pia -no Strategico che definisce lescel te operative per il prossimotriennio 2008/2010: siamo unaSo cietà cooperativa che si pro -pone come Banca di riferimentoper l’economia locale e che lavora

per favorire lo sviluppo sociale,culturale e imprenditoriale del ter -ritorio, per dare migliori servizi eopportunità alla clientela, per of -fri re maggiori vantaggi ai Soci”.

Quanto alla scelta di coinvol-gere tutti i rappresentati del terri-torio nell’ambito del Progetto enella definizione di opportunità ebisogni, il Direttore Generale Ful -vio Benicchi spiega: “pensiamoche il localismo che ci ha fatto na -scere e ci distingue debba esserenon solo attenzione continua epermanente all’economia dellenostre zone, ma anche partner-ship in grado di suscitare nuove epositive sinergie per lo sviluppo,l’occupazione e la formazione.”Per informazioni: SegretariaBanca Valdichianatel.0578230600Lucia Pagliai tel.3472220268

Dalla relazione sull’Assemblea Ordinaria dei Soci del Calcit Banca Valdichiana: un progetto al servizio dell’economia locale

La Colombina del Cam

Apertura stagione espositiva

tuto. Gli fa eco Claudio P. descri-vendo le attività che svolge al CAM:“… andiamo nel laboratorio afare le candele, facciamo le puliziedei giardini, scrivo nel giornalinoe cantiamo tutti insieme nel ka -rao ke. Ah, dimenticavo che mipia ce molto giocare a carte equando è bel tempo anche acalcetto con gli altri ragazzi”.

La Colombina è la voce delCAM:un giornalino che raccontauna realtà diversa da quella allaquale siamo abituati ogni giorno,una realtà fatta di cose semplici, ilracconto di un mondo che a lun -go è stato emarginato per stu pidipreconcetti legati alla diversità,dove poi alla fine la diversità stanell’interpretazione diversa dellavita e del mondo.

“Alcune di queste ‘pillole di vi -ta’- prosegue Gianfranco Caprainella prefazione-abbiamo volutepubblicarle poiché ci riempionodi gioia e ci incoraggiano a faresempre di più e sempre meglio eperché ritengo sia giusto condivi-derle anche in memoria di chinon c’è più: la nostra grande fa -miglia ogni giorno allarga le sueali per volare sempre più in alto”

Una cultura ‘altra’ che escedagli schemi e ci fa conoscere unmondo diverso da quello nel qua -le ci troviamo a vivere.

Perché è importante questogiornalino? Perché con la suasem plicità contribuisce alla nostracrescita culturale ed etica, all’ab-battimento delle barriere, al ri -spetto, all’ascolto e all’accettazio-ne dell’altro.

Francesco Luigi Camerini

E’ uscito a gennaio il primonu mero de La Colombina, gior -nale trimestrale del CAM (Convittoartigiano minori), Residenze sani -tarie, struttura che accoglie per -sone affette da disturbi di varianatura, nella località Ferretto diCortona. Il giornalino è realizzatoin proprio, in un’ accogliente sedeall’interno del centro, sotto ilcoor dinamento di Manola Capec -chi. La direzione del giornale èsta ta garantita gratuitamente dalprof. Ivo Ulisse Camerini.

“Perché La Colombina?” - sidomanda nel suo editoriale Gian -franco Caprai, presidente delCam, che subito risponde: “Ebbe -ne, perché nel suo slancio e nellasua forza ci vogliamo riconosceree confrontare, nel più pacifico erispettoso dei modi”

Una serie di articoli racconta-no la vita al CAM: si parte dalNatale per arrivare al carnevale. Illinguaggio è semplice è chiaro,una sorta di diario con gli avveni-menti più importanti che accado-no nella struttura: resoconti difeste e gite, spazi per pensieri eriflessioni degli ospiti, spiegazionidelle varie attività svolte dairagazzi all’interno del CAM, consi-gli di agricoltura e di cucina,giochi, barzellette.

“Da quando vivo qui ho cono -sciuto tanta gente, ma spesso midicono che sono un po’ appicci-coso perché ho l’abitudine distrin gere forte le persone a cui vo -glio bene”.

Con poche parole Luigi Z.,uno degli ospiti del centro rac -conta il suo attaccamento all’isti-

Sabato 12 aprile 2008 alle ore 17.30 presso i locali della FortezzaMedicea Girifalco di Cortona, è avvenuta l’apertura della stagione espositiva2008 con l’inaugurazione della mostra personale della pittrice sicilianaRenée (Renata Spurìa) dal titolo “Sotto la superficie visibile”.

La mostra, curata dal critico Luciano Lepri, si inserisce nell’ambito dellarassegna Arte Contemporanea Cortona che, curata dal Centro d’Arte Minervadi Perugia e con il patrocinio del Comune di Cortona e la collaborazionedell’Associazione Gotama, è giunta al suo sesto anno consecutivo di pro -grammazione e attività.

Al vernissage del 12 aprile sono intervenuti oltre al responsabile artisticodi Arte Contemporanea Cortona, Jean-Luc Umberto Bertoni, anche il presi-dente del Centro d’Arte Minerva, Ofelia Pannacci e autorità cittadine, lapresentazione è avvenuta dal curatore Luciano Lepri, mentre attori del -l’Associazione Gotama, hanno letto testi poetici.

Di Renée, che in questa sua prima esperienza espositiva in Cortonapresenta una cinquantina di opere inerenti la sua produzione più recente,così, tra le altre cose scrive Luciano Lepri: “Renée, pittrice siciliana, èun’artista dalla forte personalità assolutamente non inseribile in alcunadelle correnti, o sottocorrenti, che oggi tentano di differenziare econtraddistinguere il campo della pittura. (...) i suoi quadri sembranocostruiti avendo sempre presente l’esito e l’effetto finale, che risultanosempre convincenti in quasi tutte le situazioni, e con qualsiasi tematicao soggetto ella intenda confrontarsi, misurarsi, contrapporsi; ancheperché a dominare la sapienza tecnica e la capacità realizzativa, assolu-tamente non comuni, c’è sempre, insieme al piacere di dipingere, ancheun notevole e significante sottinteso umano, culturale, ideologico edartistico”.

Un nuovo giornalino cortonese

Fortezza Medicea di Girifalco a Cortona

Una Ricerca statistica, tre Tavole rotonde con Opinion leaders, un Convegno con workshop e un Programma di Assistenza in Aula e in Azienda per imprenditori

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Banelli MarioLa mi RumiEra notte fonda, arnio da Toro ero stèto a fè l'amoreco' la mi' Rumi, senza tubo, sembrèo un reattoreL' èo vista 'na lucina fioca, fioca en lontananza

enn’era altèrneta, o cilistina comme n' ambulanza

Un de quà e un de là i carabigneri misurèno endaffarètie pe' vedecce meglio stèno a rèso terra, guèsi acovelètienne eron li pe' rilevè chj avèa ragione oppure torto

L' avèon chiamèti, perchè 'n tul fosso c'era n' omo morto

Puarino era armasto rannicchièto en fondo giù al fusètoperchè de fè la curva, lue se n'era propio scordètonio giù de cursa, a lume spento a tutto spièno

en ce ridete è véra, gne portò via la fittuccia de le mèno

En dù successe el fatto en c'era nissuno en c'era gentee io tirò de longo a tutto gasse, emm' ero acorto de gnentecomme giònse a la stazione messe la Rumi t' ul cavallettom'acòrse alora ch'avéo 'na fittuccia enturcinèta al petto

Li vicino c' era 'na gattina che miaguelèa tutta stesae io me domandò:Ma' sta robba strèna en du l'ho presa?

ma si ero vito a Toro da la mi fidanzètade la fittuccia che n'avèo fatto ma perchè l' avèo portèta?

Ce vio spesso col tempo brutto e col tempo bellocon me ce portèo sempre e solo el mi frenguelloecco che ariva la Guzzi dei carabigneri e li se fermascese el maresciallo e me disse: Sciaggurèto ardamme

la fittuccia e vien con me en casermaAlvaro Sgaragli

VERNACOLO

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L’ETRURIA N. 07 15 APRILE 2008MOMENTI DI RIFLESSIONE

L’ABC della fedenella liturgia delle Domeniche

Domenica 6 aprile(Lc 24, 13-35)

Chiusura settimanale: lunedìSi organizzano pranzi e ceneTutti i venerdì cena di pesce di mare

caciucco alla livornese ultimo venerdì del mesewww.stellapolareristorante.com

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In cinque circostanze diverseGesù rende la vista a gente affettada cecità e, in una di queste oc ca -sioni, avverte che c’è un cecitàpeg giore di quella fisica. Essa èdue generi, quella di chi chiara-mente rifiuta di credere in lui, di -ce infatti ad alcuni Farisei: Se fosteciechi, non avreste nessun pec -ca to; ma siccome dite: Noi ve -diamo, il vostro peccato rimane.

C’è poi la semicecità, di chivuole seguire Gesù, ma non contotalità di affidamento, indispostoad accettare quello che di contur-bante i profeti avevano detto di lui.

E’ l’handicap dei due di Em -maus che incontrandolo, già ri -sorto, per strada: i loro occhierano incapaci di riconoscerlo.Quindi la guarigione da essa:Quando fu a tavola con loro,prese il pane, disse la benedizio-ne, lo spezzò e lo diede loro.Allora si aprirono i loro occhi elo riconobbero.

Tra il non vedere e l’essere il -luminati, i due momenti.

Prima la necessità d’essere

istruiti sulla Scrit tura profetica, poilo spezzare il pane, che Gesù com -pie alla mensa alla quale era statoinvitato.

A riguardo delle profezie cheannunziavano il Cristo sofferente eincapacità a capirlo, c’è il rimpro-vero: Stolti e tardi di cuore!Chiusi e fermi, come erano,nell’attesa esclusiva di un Messiaapportatore di umano benessere.

Quanto poi allo spezzare il pa -ne, che lo rivela loro Maestro e Si -gnore, il fatto supera quanto a vevagià detto sui profeti. Quel prendereil pane, fare la benedizione eoffrirlo, è ripetizione di un gestosuo ben riconoscibile, compiutoso pratutto coi Dodici nell’ultimacena, e la volontà espressa di vo -ler rimanere in questa forma tralo ro, intimando: Fate questo inme moria di me!

Ad Emmaus, lasciato questopane, Egli sparì alla loro vista,restando ormai tra essi e tra noicon questa nuova misteriosa pre -senza.

Cellario

l’altro, ha detto: “Sono grato a donVannuccio per il coraggio che hamesso in quest’impresa di restau-ro della chiesa e della canonica esono sicuro che, con l’aiuto delSignore, tutti insieme ce la faremoanche a pagare i debiti che riman-gono da saldare (…) Lacomunità di Ossaia può davveroessere fiera della sua chiesarimessa a nuovo ed io sono parti-colarmente felice di essere quicon voi a condividere la gioiacristiana di questa serata che èanche prologo alla oramai vicinavisita pastorale del prossimoottobre”.

Assieme a don Vannuccio e atutti i numerosi ossaiesi convenuti,S. E. Mons. Bassetti ha ringraziatoanche i sacerdoti cortonesi venutia concelebrare la Santa Messa: dadon Giuseppe Corbelli,parroco della vicina Pergo a donAn tonio Garzi, parrocco delleconfinanti chiese di San Lorenzo eRiccio, a don Franco Giusti,vicario territoriale e parroco diMercatale, Pierle e Lisciano Nic -cone.

Il Vescovo ha invitato inoltretutti a “fortificare la propria fedecristiana nei tempi difficili delnostro oggi, dove si compionodelitti contro Cristo Gesù, profana-to nell’Eucarestia come recente-mente avvenuto nella non lontanachiesa di Montecchio, sapendosempre che quando calpestano

Gesù siamo noi stessi ad esserecalpestati in quanto membra delcorpo eucaristico che è la chiesavivente di Dio, in quanto pietrevive che poggiano sulla pietraangolare che è Cristo”.

La Santa Messa, che è stataarricchita da canti liturgici eseguitidal coro parrocchiale e da unapartecipazione spirituale davverointensa e di vera comunionefraterna, è cominciata con la sacrabenedizione della Chiesa e si èconclusa con un grande applausodei fedeli al vescovo Bassetti e alproprio parroco don Vannuccio.

Dopo la visita ai locali restau-rati della canonica e dell’oratorioparrocchiale tutta la comunitàossaiese si è ritrovata in una cenaconviviale organizzata dai respon-sabili del Circolo paesano neilocali della Ditta Macigni messi adisposizione con generosa frater-nità dal titolare Emilio Macigni edalla consorte signora Graziella.

Un ringraziamento particolarea tutti per l’impegno profuso perrealizzare questa storica domenicaossaiese, ma soprattutto ai mem -bri del Consiglio pastorale edeconomico della parrocchia chehanno saputo far fronte mirabil-mente alle enormi difficoltà delrestauro della chiesa e della ca no -nica e ai non piccoli problemi perorganizzare quest’evento inaugu-rale di una chiesa che è nuova-mente tornata ad essere centrovitale di tutta l’Ossaia.

Ivo Camerini

Cortona. Piccola e ordinatacit tà toscana, quasi silen-ziosa e solitaria, bene as -solata e molto ventosa es -

sendo appoggiata sopra un colle,alto circa 650 metri, alle falde delmonte Sant'Egidio. Questa posizio-ne le permette di guardare econtrollare quanto avviene nellavallata. E’ sorretta, in parte, dagran di mura etrusche; e custoditadall'altissima fortezza del Girifalco,capace di avvistare, di lassù, qual -siasi possibile nemico, da qualun-que punto potesse azzardarsi asalire contro i suoi abitanti o con -tro le loro case e i loro averi.

Ma questa piccola città è puretanto grande - ed è orgogliosa diesserlo - per le origini, antichissi-me e, a quanto si racconta, quasidivine; per la storia; per essermadre di uomini illustri, comescrittori, pittori, santi; per la pre -ziosa ricchezza di opere d'arte, direligione, di santità che custodiscecon meticolosa diligenza.

Ha pure frequenti periodi divivace animazione per le numero-se presenze di operatori economi-ci, di ammirati visitatori, di artisti,di studiosi. A volte si fa perfinochiassosa ma senza infastidire piùdi tanto - per le sue buone ca pa -cità recettive, per le proposte tu ri -stiche e culturali che sa offrire. E’meta di un'ampia fascia di per -sone, dall'Italia e dall'estero, piùche mai di tedeschi.

Cortona è, e sempre sarà, nelcuore di tanti istituti religiosi. Uninteresse tutto speciale per essa, lohanno gli ordini che si rifanno a s.Francesco. L'hanno molto cara,però, anche i Redentoristi che,dalle "Contesse", per oltre mezzosecolo, fino al 1967, hanno datoad essa vivaci sostegni culturali,spirituali, scientifici, artistici.

Oggi, alle Contesse, tutto ènuo vo e diverso. E’ un hotel signo-rile e accogliente, con ramificateatti vità. Si sente, certo, la mancan-za della presenza fisica di almenoun religioso della famiglia alfon-siana; ma c'è sempre lo spirito ela crea tività che, dovunque e inogni tem po, hanno distinto iReden toristi. I quali, di tanto intanto, si fanno presenti, a gruppi,per in contri di aggiornamenticulturali, di formazione, di spiri-tualità, a per ti anche ai preti e ailaici della Chiesa lo ca le. Sono legioiose occasioni in cui prevalgo-no, al me no per ordine di tempo, iricordi: attese, speranze, rimpian-ti, e so prattutto affetto per queicompagni di viaggio persi neltempo e nella vita.

E’ tornato a ripetersi qualcosadi simile nell'ultima settimana delmese di febbraio 2008, quando,dal 25 al 27, vi si è svolto un con -ve gno con questo titolo decisa-mente impegnativo: "I Reden to -risti, missionari nell'Italia checambia. Per dare la vita per l'ab -bondante redenzione".

Per il convegno è stato coin -volto in prima persona mons.Gualtiero Bassetti, vescovo diArezzo, San Sepolcro, Cortona, siaper l'organizzazione che per latestimonianza e la relazione, brevee sostanziosa. Dopo mons. Bas -setti, che ha aperto gli interventi, èsalito in cattedra il dr PaoloNepi, professore di FilosofiaMorale all'U niversità di Roma-Tre.

Altra magistrale "lezione" si èavuta nella mattina del secondogiorno con l'intervento del dr.Fran co Vaccari, psicologo, con -sulente presso il Ministero per lePolitiche della Famiglia.

Quarto oratore è stato il re -den torista dr. Giuseppe Or lan -di, già professore alle Contesse eall'Università Lateranense.

Domenica importante e damemoria storica quelladel trenta marzo scorsovissuta dalla comunità

ossaiese. Con una solenne concelebra-

zione eucaristica presieduta dalnostro S.E. Mons. GualtieroBassetti è stata infatti riapertaufficialmente la Chiesa di Ossaiache dopo il sapiente restauro

terminato recentemente ha ripor-tato all’antico splendore architet-tonico una struttura di culto catto-lico molto antica e artisticamenteimportante per la storia delle terrecortonesi.

Gli ossaiesi hanno partecipatoin massa a quest’evento straordi-nario per la comunità guidata dadon Vannuccio Fabbri che, natoproprio in questa attiva e vivacefrazione cortonese nel 1951, èoggi amato parroco di Foiano e,avendo sempre mantenuto fortilegami con la propria famigliad’origine, soprattutto con quelladel gemello Livio, che qui risiedein località ponte di Renaia, haaccettato, da poco più di due anni,di sobbarcarsi anche l’onere diessere responsabile di questaparrocchia dedicata ai SantiCristoforo e Biagio.

E proprio don Vannucciocon la sua introduzione alla Santamessa ha illustrato il significatovero dell’evento.

“Celebriamo oggi – ha dettodon Vannuccio salutando il Vesco -vo- il giorno natalizio della nostrachiesa riportata da questo restau-

ro allo splendore originale dellasua costruzione, sapendo peròche per mantenerla bella e pienadi luce più che le opere edilizieserve la bellezza e la pulizia dellenostre anime di cristiani che sonoil vero tempio vivente di Dio.

Ogni volta che mettiamo piedein questa casa di Dio dobbiamoinfatti sapere che dobbiamoessere noi santi ed immacolati al

Suo cospetto perché le sole muraimbiancate non bastano. In questosenso accogliamo l’acqua lustralecon cui il vescovo benedirà lachiesa come segno di pulizia e dirinnovato credo per essere cristia-ni all’altezza dei tempi non facilidel nostro tempo presente”.

S.E. mons. Bassetti nell’o-melia ha ringraziato tutti gliossaiesi per essere riusciti nell’ob-bietivo di riportare allla bellezza diuna volta questa bella chiesa e , tra

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Piccolo viaggio nella Chiesa cortonese - 27

Chiude la serie delle relazioniun altro bel nome redentorista, p.Sabatino Maiorano, presidedell'Accademia Alfonsiana, profes-sore, autore di numerosi articoli elibri. Col suo intervento, sotto iltitolo "Testimoniare la CopiosaRedemptio: i voti nella prospet-tiva della C. Ss. R.", ha offerto unavisione nuova, originale, interes-sante e attraente della professionereligiosa.

Il convegno è stato ideato dalsu periore provinciale dei Re den -toristi di Roma, p. Danilo Bis sac -co, dopo un incontro con mons.Bassetti.

L'idea è stata condivisa subitoda p. Antonio De Luca, su pe rioreprovinciale dei Reden toristi diNapoli.

Vi hanno partecipato unatrentina di religiosi, alcuni pretidella diocesi (don Antonio Garzi,don Giovanni Tanganelli, donAlbano Fragai, don OttorinoCosimi); il medico in pensionedottor Pascucci, e Ivo Camerini,sindacalista della CISL e redattore

dell'ETRURIA. Ad alcune sedute hanno parte-

cipato il Superiore Generale dellaCon gre gazione, p. Joseph W To -bin, e due consiglieri generali, p.Jacek Dembek e p. JuventiusAndrade.

Di questa Tre Giorni, sidovrebbero pubblicare gli ATTI.Riuscirebbero di grande utilità percoloro che vi hanno partecipato, iquali avrebbero così il modo dirimeditare gli argomenti interes-santi e necessari per la praticapastorale e per la propria vitaspirituale; e per chi non c'era, cheavrebbe in tal maniera la possibi-lità di una conoscenza, o di unapprofondimento, di temi, tantourgenti per l'esistenza vivificantedella Chiesa in un mondo che habisogno del Vangelo e che lorifiuta; per gente che non vuolepensare, che non vuole esseresvegliata; per una società dallesperanze corte, che duranopoco; per una lettura più pro -fonda delle categorie culturali...

p. Ezio Marcelli

Restaurata e riaperta la chiesa dell’Ossaia Missionari nell’Italia che cambia

Aperto la seraA pranzo

su prenotazione

Un allegro carnevale al centro ResidenzialePrima di tutto vorrei parlare dell'orchestra:

la risbanda contadina, di Lucignanoche non conoscevo.

Era composta da sei suonatori e un cantante.Gli strumenti erano la batteria, la chitarra elettrica,

la fisarmonica, un paiolo, una falce,una zucca, e un caratello.Una cosa meravigliosa!

Hanno suonato canzoni che tutti conosciamoe che tutti abbiamo potuto cantare,come abbiamo fatto ...io per prima!Nel grande locale eravamo in tantie tutti siam rimasti soddisfatti.

Le brave cuoche che stanno in cucinanon hanno fatto una merendina.

Un buon rinfresco di assortimenti di dolci, pizza...e non mancavano bevande a volontà!

Allora ciò che scrivo è verità. Abbiamo ballato, cantato!Non sono mancate le mascherine, che ci hanno tanto divertito!

Grazie di cuore a chi ha organizzato!!!!Giuseppina Bassi

Sabato 2 febbraio 2008, Centro Diurno e Residenziale C. Sernini Camucia

Con una solenne concelebrazioni presieduta dal vescovo Gualtiero Bassetti

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L’ETRURIA N. 07 15 APRILE 2008ATTUALITÀ POLITICHE

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Questa pagina “aperta” è dedicata ai movimenti, ai partiti ed all’opinione di cittadini che vogliono esprimere

le loro idee su problemi amministrativi del Comune di Cortona

VISTALa documentazione in mio posses-so, atti pubblici e facilmentereperibili, oltre ai vari verbalistilati in commissione controllo egaranzia dello stesso comune inmerito alla Cava di Montanare

CONSIDERATOChe vi è ormai la certezza che ilsito estrattivo era privo di autoriz-zazione dal periodo anno 1997 al2005, nonostante il sottoscritto inqualità di presidente della suddet-ta commissione abbia più voltepuntato il dito e verbalizzato unaserie di irregolarità sul sito, infor-mando i membri della commis-sione e il sig. SindacoCONSIDERATO ALTRESÌ

Che nonostante ci sia stata uninchiesta Giudiziaria con atti disospensione e blocco della lavora-zione di estrazione, da parte delComune di Cortona, si sia provve-duto ad attivare tutto e tutti per larevoca della stessa sospensione equindi il ripristino dei lavorinonostante non vi era nessunaautorizzazione, verso il sito estrat-tivo, violando ogni regola e normain materia di cave e soprattuttoabusando di potere, comeamministratori pubblici.

VISTOTutti gli atti in mio possesso, daiquali si evince la "forzatura" oltreche del dirigente anche degliamministratori, nonché delSindaco, come dei membri dimaggioranza della commissionecontrollo e garanzia, posizionati

Terontola per raggiungere veloce-mente la capitale, ma se potessieviterei volentieri di utilizzare unmezzo di trasporto, che in teoriaè un servizio di grande valore so -ciale ed ambientale, ma invece og -gi rappresenta il degrado e l’ina-deguatezza dei servizi che il nostropaese offre”.

“Dico questo e sottolineo ilmio malgrado - prosegue l’arrab-biatissima, pendolare cortonese-soprattutto pensando ai tanti turististranieri che soggiornano nellenostre terre di Valdichiana e sal -gono qui a Terontola per le loro e -scursioni quotidiane su Roma oFirenze”.

“Come utente che paga unprezzo troppo salato per deiservizi scadenti - conclude Sa -manta- non sono soddisfatta deiservizi che ho dovuto obbligatoria-mente acquistare dai Trenitalia eTra sporti regionali che esercitanoi loro monopoli sulla rete ferrovia-ria.

Arrivare a destinazione in tran - quillità e relax, come mi rac -contano accadeva una volta contreni che facevano viaggiare in ma -niera ecologica e risparmiandoinquinamento, è diventato ormaiun sogno e la realtà del pendolareè invece ormai un vero e proprioincubo.

Il nostro Intercity è così fati -scente che si stenta a riconoscereil colore originario dei sedili, i ser -vizi igienici sono delle latrine, ifinestrini spesso non si chiudonoe una volta abbiamo viaggiatopure con una porta rotta e unpassaggio tra due carrozzesganciato.

Ogni volta che il treno frena ilpuzzo di ferodo infesta le carrozzee dobbiamo uscire dagli scompar-timenti per non vomitare o restareasfissiati.

Qualche pendolare dice ancheche questi fumi e polveri da fre -nata, che entrano nel treno inquanto i filtri d’aria non sono piùsottoposti a manutenzione, sianodannosi alla salute.

Inoltre Te rontola non è piùcollegata con i grandi Intercity e itreni ad alta velocità che fermanoa Chiusi e ad Arezzo e quindi seuno si azzarda a tentare qualchecombinazione di rientro o parten-za da queste grandi stazioni, chepotrebbero in teoria far risparmia-re anche un’ora di viaggio per oda Roma, ci s’infila in delle vere eproprie odissee, perché i soloniche fanno gli orari non si parlanotra di loro e così abbiamo degliIn tercity o degli Eurostar che fer -mano in queste due stazioni, mabucano per pochi minuti la coin -cidenza con i treni locali e ti co -stringono a restare lì a morderti ledi ta per quaranta, cinquanta mi -nu ti oppure, se arrivi alle nove e

mezzo di sera, a cercare un allog-gio per l’intera notte”.

“Ritengo- sottolinea ancora lagiovane dottoressa che sta conclu-dendo il suo Master in Risorse u -mane- che tutto questo sia imputa-bile a negligenze tipiche del nostropaese: il vivacchiare con sentitodal le situazioni di mono polio incui operano tante, forse troppe,so cietà italiane che offrono ser vi -zi”.

Anche Paola, un’altra signorapendolare, che, da diversi anni,lavora a Roma come manager nelsettore sanitario, è superarrabbia-ta con le aziende ferroviarie per imotivi sopraesposti, ma ci tiene asottolineare come “il mancatocoor dinamento tra i treni locali egli intercity m’impone di usarequotidianamente la macchina daMagione a Terontola o su Chiusi,facendomi contribuire contro lamia volontà all’inquinamento diun habitat naturale davvero bellocome questo del Lago Trasimeno,dove mi sono trasferita alcuni annifa per vivere serena in quest’oasinaturale allora senza traccia dismog”.

Amareggiate per questi stessiproblemi anche le studentesseChia ra, Marta, Beatrice e Sara,che dopo un anno di disastrativiaggi in treno all’Università di Pe -rugia e soprattutto dopo che è sta -to tagliato il treno di ritorno dellesedici e ventotto, ci raccontanoche “ci siamo dovute organizzarecon una macchina a metano perandare a Perugia, scoprendo checon costi minori degli abbona-menti mensili arriviamo fin sottol’università e, coordinandoci bene,il viaggio è diminuito di oltre lametà del tempo-treno”.

L’esempio di queste studentes-se viene preso in considerazione,come idea per creare una piccolacooperativa di pendolari su Roma,anche da Giada, giovane funzio-naria di un Ente economico statalecon sede nella capitale. Giada, unagiovane e bella ragazza romana,che ha scelto di vivere con il suora gazzo Luca a Cortona proprio invirtù dei collegamenti intercity diTerontola, è angosciata dall’ipotesidi un servizio ferroviario senzacol legamenti veloci con Roma e sidichiara entusiasta dell’idea di farconcorrenza alle ferrovie con unamonovolume a metano da otto po -sti che permetterebbe di fare ipen dolari alternativi su Roma conaddirittura notevoli risparmi sul -l’ab bonamento mensile.

Inte res sa ta a non farsi tagliaredal degrado e dal fallimento ferro-viario italiano la sua vita cortone-se, scelta da pochi anni per viverela sua storia d’amore con Lucache dopo anni di lavoro in Ma ce -rata ha trovato finalmente lavoroin un’impresa della Valdichiana,

nella massima tutela del sito edella azienda gestrice, puressendo consapevoli che la cavanon aveva nessun tipo di autoriz-zazione a norma di legge, come sievince anche dal ricorso al TAReffettuato contro il comune dalcavatore stesso.

CHIEDEAi responsabili di quanto suddettose non ritengono doverosoautodenunciarsi per aver usato lafunzione pubblica al fine di"coprire" atti poco chiari e inpiena violazione della legge regio-nale 78/98, nonché di vari reaticommessi, per essere stati infor-mati dalla commissione dei variintrecci e di non aver fatto nullaper fermare gli stessi, anzi meglio,alcuni si sono attivati per farriprendere l'attività nonostantenon ci fossero i più basilari requi-siti di legge, ad oggi palesementedimostrabile.

CHIEDE ALTRESÌ- Se il Sindaco non ritenga giustodimettersi per dimostrare almenocon un gesto eclatante di aversbagliato a non attivarsi sullavicenda suddetta, visto anche lasua volontà in tema di legalità piùvolte dimostrata, in contraddizio-ne con quanto descritto e riporta-to su questa interrogazione.- Inoltre chiede per quanto soprauna risposta verbale e scrittapiuttosto sollecita

Il consigliere comunale di A.N.Luciano Meoni

Giada promette infatti di preparareun accurato piano economico perammortizzare con i risparmi del -l’ab bonamento an che i costi del -l’acquisto cooperativo di una vet -tu ra multispazio a metano.

Insomma lotta pendolare an -che con messa in atto di serviziprivati autogestiti!

Natural mente fermo restandoche il treno, in un paese civile eprogredito, è la scelta migliore perviaggiare, co me sottolinea giusta-mente Gia da.

Dopo tutto questo reportagecome concludere? Riteniamo cosautile trascrivere un altro ritornelloche si sente sempre più spesso trai pendolari e i viaggiatori: chiude-re le aziende ferroviarie pubblicheo parapubbliche e dare tutto inma no ai privati, così anche i di ri -genti che non s’interessano aiproblemi dell’utenza troverannoqualcosa da fare”.

E con questa non bella pro -spettiva naturalmente chissà quan domai si potrà trovare un politico che sibatta per dare ai nobili po poli dellaValdichiana quell’indispensabilemetropolitana di su per ficie, che ogniventi minuti com pia il tragitto Chiusi -Arezzo - Chiu si e di cui tanto si èparlato da vent’anni a questa parte adi versi livelli sindacali e civili, ma cheha sempre trovato ostacoli ed avver-sione nei politici toscani e, cme sidice in giro, in particolare nell’asses-sore regionale ai tra spor ti, Conti.Ivo Camerini

Siamo stati indotti in errore e ciscusiamo con i “teorici” autori dellalettera Marco Lorenzoni e RobertoMancioppi e con il sindaco Vigniniper aver pubblicato un documentoche a posteriori è risultato essereuna lettera anonima.

Abbiamo ritenuto corretto ildocumento che abbiamo pubblicatonel numero scorso su questa stessapagina per ché la lettera ci è giuntaper posta e firmata.

Conteneva critiche nei con frontidell’Amministrazione co mu nale, mala certezza che gli au tori fossero isottoscrittori del do cu mento, ci halogicamente indotto a pubblicarlonella pa gina che è dedicata ai mo -vimenti, ai partiti ed alle opinionidei cittadini.

E’ risultato invece che i nomifossero di cortonesi ma che nonavevano sicuramente pensato diinviare questa lettera che è stata latro vata di un “coniglio” che, non a -vendo il coraggio civile di esprimerele proprie opinioni firmandole, edeventualmente chiedendo alla re -dazione di omettere il suo nome,come si può fare in queste circo-stanze, ha voluto coinvolgere duepersone che nulla avevano a chefare con le sue opinioni sugliargomenti specifici.

Non pubblichiamo mai lettereomonime perché chi non ha il co -raggio di sottoscrivere le proprieopinioni non ha il diritto di ospita-

lità.Diverso invece è il caso di chi è

disposto a sottoscrivere quello chepensa e, per ragioni di opportunità,chiede al giornale di pubblicare iltesto omettendone le generalità.

Questo coniglio ha cercato, riu -scendoci, il modo più subdolo peresprimere le sue opinioni coinvol-gendo sicuramente due suoi amici;infatti i due nominativi inseriti nellalettera effettivamente corrispondonoa due ragazzi che trascorrono in -sieme molte ore della giornata nelloro tempo libero.

Dunque non può che essere unamico che, conoscendoli, li ha vo -luti coinvolgerli per screditarli.

Spiace dover riconoscere unincidente di percorso, ma la corret-tezza vuole, che se si sbaglia, anche

se in buona fede, è necessario farnepubblica ammenda.

Al coniglio non possiamo checonsigliare una cura di “identità”per ché è difficile poter avere rap -porti con giovani simili per i qualinon si può avere alcuna stima ealcun apprezzamento.

L’anonimato può essere, a volte,accolto per la denuncia di situazionimolto particolari per le quali si puòcapire che questa forma forse èl’unica per evidenziale problemati-che ve ramente gravi, ma utilizzareque sto anonimato per esprimereuna libera opinione su argomentilocali che possano essere legittima-mente criticati, dà il tono della po -chezza di carattere dell’estensore dique sta lettera anonima. Ai coniglinon resta che finire in pentola.

Cuore di coniglio!

Cava di Montanare

XXX Anniversario

A trenta anni dalla scomparsa la moglie, il figlio, le figlie, la nuora,il ge ne ro e i nipoti lo ricordano con tanto affetto e rimpianto.

17-04-1978 / 17-04-2008

Dottor DoberdòBietolini

Mamma è già passato un anno,sembra un secolo che manchi, chenon sentiamo la tua voce, che nonvediamo il tuo viso. Ogni giorno seinei nostri ricordi, ogni sera nellenostre preghiere, chie diamo a Gesùche tu insieme al babbo e a tutti inostri cari possiate vivere nella pace enella luce eterna. Ornella e Carlo

I Anniversario13-04-2007 / 13-04/2008

Alda Pagana

A Civitavecchia, dopo breve malattiaè venuto a mancare alla sua famigliaGuido Solfanelli, lo ricordano coninfinito affetto la moglie, le figlie e lesue care sorelle alle quali ha volutomolto bene.

19-03-2008

GuidoSolfanelli

17-02-2008

CiaoDina

SCADENZARIO FISCALEE AMMINISTRATIVO(A CURA DI ALESSANDRO VENTURI)

SCADENZE DEL 16 APRILEIMPOSTE SUI REDDITI – SOSTITUTI D’IMPOSTA – RITENUTE ALLA FONTEScade il termine per il versamento delle ritenute operate nel corso del meseprecedente sui redditi di lavoro dipendente e assimilati, sui redditi di lavoroautonomo, etc.IVA – LIQUIDAZIONE E VERSAMENTO – Scade il termine per effettuare laliquidazione periodica ed il versamento dell’ Imposta sul Valore Aggiunto.DATORI DI LAVORO E COMMITTENTI – Scade il termine per il versamentodei contributi relativi ai lavoratori dipendenti e ai collaboratori coordinati econtinuativi.

SCADENZE DEL 30 APRILEMODELLO 730 – CONSEGNA AL SOSTITUTO D’IMPOSTA – Per coloro che siavvalgono dell’assistenza fiscale prestata direttamente dal sostituto d’impo-sta, scade il termine per presentare allo stesso il modello 730 compilato esottoscritto, corredato del modello 730/1 con la scelta per la destinazionedell’ 8 per mille dell’Irpef. Per coloro che si avvalgono di un Caf, la scadenzaè invece quella del prossimo 31 maggio

da pag. 1 Trasporti ferroviari: stazioni allo sbando...

Page 14: L'ETR. IMP. 22/2006 · e agriturismi in Toscana e Umbria Affitti ville e agriturismi in Toscana e Umbria e-mail: smezzet@tin.it Tel. 0575/67.451 Te rontl aC (A) Via Fosse Ardeatine

pericolante e facente parte degliinevitabili spareggi play out.

TERONTOLAFino a pochissime domeniche

fa, la squadra di Seconda delGirone “N” che aveva perso menopartite, soltanto due, era il Te -rontola.

Gli ultimi risultati rispondeva-no allo 0-0 di Pieve al Toppo, lavittoria per 3-0 riportata alFarinaio contro il Baia Agnano,quindi dopo un’infinità di risultatipositivi, il Terontola perdeva perla terza volta in questa attualestagione e per 1-0 a Laterinacontro lo Sporting.

Perciò l’attuale score riportatonelle 26 giornate giocate è ilseguente: 11 vittorie, 12 pareggi esoltanto 3 sconfitte, per un totaledi 45 punti a soli 6 punti dalleregine del campionato Foiano eMonte S.Savino. Da notare ancheche solo il Terontola e il Foianonon hanno mai perso in casa.

Diciamoci la verità; chi di noi,addetti ai lavori ,si sarebbe aspet-tato un simile campionato cosìmagistralmente condotto? Nem -meno il più ottimista dei tifositerontolesi poteva aspettarsi tanto.Naturalmente questi grandi meriticercheremo di dividerli in partieque: in primis alla Società, in cuiil giovanissimo presidente Che -rubini fin dall’inizio molto critica-to in special modo proprio aTerontola, ha fatto le sue precisescelte e nonostante l’ambienteavverso ha tirato avanti indovinan-do quasi tutto.

Quindi il trainer Brini, unfoianese molto capace e attentissi-mo agli equilibri della squadra ecreatore di un grande spogliatoio,

infine a tutti i giocatori con in testail sempreverde capitano Fu ma gal -li, che hanno costruito un fa vo losogruppo di veri amici aiutandosil’uni con gli altri.

Complimenti a tutti, perché èdifficile trovare altre realtà quasida favola del tipo di Terontola.

Adesso la terza sconfitta variposta nel dimenticatoio.

Nel prossimo turno i ra gazziin maglia bianco celeste saprannorifarsi nel terreno ami co delFarinaio contro il Voluntas di Tre -quanda.

MONTECCHIODispiace molto ancora una

volta criticare la squadra delMontecchio, ma purtroppo questacompagine nata male e costruitapeggio, quando siamo a sole 4giornate dalla fine del campionato,non è riuscita a trovare la quadra-tura del cerchio, soprattutto per ilperdurare del non gioco e per ladiscontinuità di risultati utili con -secutivi questo alla luce dei treultimi risultati, vittoria in casa per2-0 contro il Montagnano, sconfit-ta sempre 2-0 a Traiana, quindibrutto pareggio casalingo 1-1contro una diretta concorrenteAmbra.

Comunque la dice tutta lerisultanze della classifica.

I numeri sono il vero specchiodella realtà, 13 partite giocate incasa: 4 sole vittorie, 4 pareggi eben 5 sconfitte; fuori casa: 3 vitto-rie 7 pareggi e 3 sconfitte.

Come tutti possiamo notare, ilMontecchio va quasi meglio fuoridalle mura amiche.

Quando gioca in casa e devefare la partita mancano verischemi di gioco, la squadra èsempre a rischio, mentre invece incampo avverso, la gara la devonofare gli altri, e così i giocatoribianco rossi, giocando di rimessa,se la cavano meglio.

Adesso a poche partite dallafine del torneo, il Montecchio nonè ancora per niente tranquillo.

In questo girone c’è lasquadra retrocessa, quindi ci sonoanche tre squadre condannatenella disputa spareggi play out,mentre lotteranno ancora finoall’ultimo ben 5 squadre, Voluntaspunti 30, Traiana 31, Ambra eMontecchio 32 e Laterina 34.

Come chiunque può notareuna di queste 5 squadre, dovràandare a fare compagnia alleprime 3 citate per la disputa deglispareggi.

SPORTL’ETRURIA N. 07 15 APRILE 2008

CAMUCIA CALCIOL’andamento del Camucia si

può definire fino alla ventiseiesimagiornata abbastanza regolare.

Alla fine mancano soltantoquattro giornate di campionato efino ad ora i rosso blu di misterMacchiaiolo, considerando ancheche questa Società era alla primaesperienza in un campionato alivello regionale, non si sonodavvero comportati male.

Dopo queste tre gare:Camucia-Sulpizia, 2-0, Chitignano-Camucia, 2-0 e infine CamuciaSanta Fiora, 2-0, hanno quasidefinitivamente proiettato lasquadra del presidente Acciolifuori dal baratro dei famigeratiplay out.

Come i nostri lettori potrannonotare, il risultato classico all’in-glese del 2-0 è ripetitivo, natural-mente migliore quando a segnarele due reti sono i simpatici ragazziche militano nel Camucia efrequentano di solito e proprio daveri amici, il luogo più deputato ea loro congeniale, cioè a dire ilBar Cristallo.

Adesso il Camucia viene atrovarsi con un totale di 36 puntiin decima posizione in classificagenerale con ben 6 punti in piùdel limite play out, che è a 30punti della Monterchiese. Na tu ral -mente Pipparelli & C. non dovran-no assolutamente addormentarsisugli allori. Dovranno soltantogestire al meglio il preziosovantaggio utile fin qui accumulato.

Questo lo dovranno mettere inprogramma e volerlo fortemente,fino dalla prossima partita nellatrasferta di Rigutino contro laVirus Lignano, squadra ormai

Si è concluso con il Masterfinale disputatosi nei giorni14 - 15 - 16 Marzo pressoil C.T Match Ball di Mont e -roni d'Arbia, il circuito gio -

vanile dei "Colli Senesi" categoriaallievi, non agonistico. Questo cir -

cuito ha visto protagonista NicolòAcquarelli, un atleta del C.T. Ca -mucia.

Nicolò dopo aver vinto i torneidi Colle Vai d'Elsa, Poggibonsi edes sersi classificato secondo aquel lo di Siena, è riuscito a vin -cere, dopo aver disputato dellebelle partite contro agguerritiavversari, il Master finale.

Bravo Nicolò, complimenti!!!Sono sicuro che quest'esperienzasia stata per te molto costruttiva eavrà rafforzato in te l'idea che nelgioco, come nella vita "volere èpotere", l'importante è crederci,impegnarsi con entusiasmo e nonscoraggaiarsi mai. Ancora bravo eauguroni per successi futuri!!!!

A.P.

PAGINA 14

. Spareggio play off per Pietraia e Fratticciola a pari punti anche il Montecchio è ancora a rischio

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Trionfa nella terza categoria la Fratta con tredici punti di distaccoPertanto il Montecchio da

prossimo turno dovrà fare dinecessità virtù e proprio sulcampo non facile di Viciomaggioquinta forza del campionato, daqui l’imperativo da non dimenti-care sarà esclusivamente la vitto-ria.

TERZA CATEGORIAE’ terminato dopo 22 giornate

il campionato di Terza girone “A”.Come tutti già sanno benissimoquesto è stato stravinto da unasquadra cortonese, naturalmentela Fratta S.Caterina dell’amicopresidente Edo Manganelli.

I numeri che classificano lostrabiliante percorso dei giocatorirosso verdi con in testa il bravo edesperto allenatore Mister Parri,sono da capogiro: in 22 partite laFratta ne ha vinte 20, mentre nellacasella dei pareggi e delle sconfit-te c’è solo il numero valido e ilpiù piccolo, l’uno!..

I nostri più sentiti e sincericomplimenti, soprattutto a tutti gliamici sportivi di questa simpaticafrazione, che dopo una rincre-sciosa retrocessione sono risalitiimmediatamente nella categoriasuperiore che più le compete.

C’è anche da dire ed eviden-ziare che tutte le 22 giornate nonsono bastate a classificare diversa-mente altre due squadre delnostro territorio, la Pietraia delPresidente Beppe Basanieri e laFratticciola dell’altro amico presi-dente Emilio Lunghini.

Le due squadre, dopo unabattaglia senza quartiere, si sonoclassificate entrambe al quintoposto.

A questo punto verrannodisputato due partite di spareggio,andata e ritorno per nominare laquarta squadra che se la dovràvedere contro la seconda classifi-cata Pergine per gli spareggi dipromozione play off.

Chi vivrà vedrà.Dopo le tre nostre squadre

che sono riuscite ad avere moltorisalto in questo campionato, neiprimi 5 posti ci sono la bellezza di3 compagini cortonesi e non èpoco, dobbiamo riconoscereanche i meriti del Monsigliolo allasua seconda esperienza in uncampionato FIGC, classificatosi alnono posto, quindi al dignitosocampionato svolto da quei simpa-tici ragazzi del Corito F. Sport chehanno fatto molto meglio dellascorsa edizione.

Danilo Sestini

Per sapere come sono an -dati gli i ragazzi del CentroNuoto Cortona nel leultime gare lo chie diamodirettamente ad Umberto

Gazzini e ad Alessio Mariot to ni,tecnici del settore agonistico.

Nei giorni 15 e 16 marzo si so -no svolte le FINALI REGIONALI perla categoria ESORDIENTI A, in cuirientrano i migliori 24 atleti perogni specialità. Alessio e Umbertosono contenti del lavoro svolto,perché sono riusciti a portare infinale parecchi ragazzi: AriannaPolvani, nei 50 stile, 50 dorso, 100misti; Cassandra Ulivieri, nei 100misti; Anna Ca po gna, nei 50dorso; Cristiano Menci, nei 100 e50 dorso; Emanuele Accioli, nei50 rana, 50 stile e 100 misti;Riccardo Pieroni, nei 50 e 100delfino e 100 misti, e tutti hannoconquistato ottimi piazzamenti.

Quindi l’impegno quotidiano, lafatica e la costanza di ciascuno sonostati premiati, ma ora li aspettano iCAMPIONATI REGIONALI ESTIVI,per cui devono continuare a dare ilmassimo, anche se il cambio distagione e gli impegni scolastici non

favoriscono la con centrazione.Ma il lavoro di gruppo e il

sostegno dei tecnici costituisconoun forte stimolo a continuare illavoro intrapreso.

Ad Arezzo il 29 e il 30 marzo siè svolto il MEETING DEL SARACINO,dove i ragazzi del CNC hannoottenuto buoni piazzamenti e hannomigliorato i tempi personali.

Umberto Gazzini ci aggiornasul la situazione di Michele San -tucci, che è partito per Man che ster,dove si svolgono i MONDIALI invasca corta dal 9 al 13 aprile.

Ci sono solo 12 atleti italiani:stiamo parlando della NAZIONALEassoluta, in cui Michele gareggia afianco di atleti già affermati, comeRosolino, Calvi, Statuti, Magnini, peri colori dell’Italia.

In modo sintetico, si può direche da questo punto al Cam pio natodei Sette Colli i primi di giugno,questi ragazzi gareggiano per la

qualificazione alle Olimpiadi diPechino.

Intanto Michele è arrivato ter zoalle FINALI ASSOLUTE di Li vorno nei100 stile libero, e questo collegialeè il frutto della collaborazione fraCNC e la DDS di Milano, che lohanno organizzato.

Questi importanti impegnisportivi non condizionano però lapreparazione scolastica di Mi che le,che frequenta l’Istituto Vegni, inquanto il Dirigente Scolastico e gliinsegnanti lo sostengono attivamentee lo aiutano a dare continuità al suolavoro di studente.

Ora si apre la stagione estiva,per cui gli allenamenti sono rivoltiverso i prossimi appuntamenti a Ra -venna e a Livorno, in vasca da 50,cioè olimpica, che è significativa dalpunto di vista psicologico e per itempi, che diventano standardizzati.

Comunque resta la questionedel costume, e Umberto ci dice chein Italia, ai CAMPIONATI AS SO LUTI ilcostume intero, che facilita il galleg-giamento attraverso inserti di silico-ne, è stato vietato, in quantodiminuisce l’attrito e favorisce sensi-bilmente gli atleti che lo indossano.

Ad esempio il record personaledi Michele Santucci alle finali diLivorno è stato di 50,19, con ladifferenza di pochissimi decimi dalrecord del mondo e un costumecosì andrebbe a limare i tempi digara, per cui c’è da augurarsi chevenga ammesso solo quando tutti gliatleti potranno usarlo.

Comunque anche nei CAMPIO-NATI che si sono appena conclusiad Eindhoven gli atleti italiani hannofatto cose strepitose, e que sto costi-tuisce un grande stimolo per tutti iragazzi che praticano nuo to, macostituisce anche il se gnale di unvasto numero di ra gazzi appassiona-ti di questo sport, fra cui stannocrescendo i futuri atleti. MJP

Al cinemacon ... giudizio

a cura di Francesca Pellegrini

SWEENEY TODD: IL DIABOLICO BARBIERE DI FLEET STREETRegia: Tim BurtonCast: Johnny Depp, Helena Bonham Carter, Alan Rickman, Sacha BaronCohenGenere: MusicalU.S.A 2007 117 minutiBenjamin Barker, ingiustamente accusato di omicidio, viene allontanato daisuoi affetti e rinchiuso in prigione. Una volta tornato a Londra, per dissetarela sua sanguinosa sete di vendetta, si tramuta nel famigerato barbiere taglia-gole di Fleet Street, conosciuto come Sweeney Todd. Tratto dall’omonimomusical di Broadway che, a sua volta, è basato su un racconto di ThomasPeckett del 1846, il film è decisamente il sogno più cupo generato dallamente visionaria di Tim Burton. Una pellicola affascinante nella sua estremadrammaticità ed unica per quello humor nero, così peculiare nel regista diBurbank. Tra ambientazioni da favola dark, note trascinanti e zampillantischizzi di plasma che sgorgano a colpi di rasoio, questa fiaba gotica paresembri sfociare da un incubo di Edgar Allan Poe. Di grande suggestione,sono le bellissime scenografie del nostro Dante Ferretti che fanno da sfondoa degli interpreti semplicemente perfetti.Giudizio: Discreto

ONORA IL PADRE E LA MADRERegia: Sidney LumetCast: Philip Seymour Hoffman, Ethan Hawke, Albert Finney, Marisa TomeiGenere: DrammaticoU.S.A 2007 120 minutiI fratelli Andy e Hank Hanson, trovandosi ad affrontare una grossa crisieconomica, decidono di organizzare una rapina ai danni del negozio difamiglia: una gioielleria. Sembrerebbe un colpo perfetto: conoscono orari,allarmi, combinazioni, incassi. Persino i genitori dei due finirebbero perguadagnarci, grazie alle spese coperte dall'assicurazione. Ma, il giorno delcolpo, qualcosa va inevitabilmente storto. Più che un pellicola dove si intrec-ciano storie di rapine e tradimenti, “Onora il padre e la madre”- narrato inflashback dalla mano esperta di Sidney Lumet - è un noir esistenzialista. Ilnoto regista di “Quel pomeriggio di un giorno da cani” è conosciuto per lasua incredibile abilità di tracciare i profili dei suoi personaggi, sviscerandonele coscienze e gli animi tormentati, proprio come per i protagonisti di questodramma famigliare, il cui cast è ad altissimo livello.Giudizio: Sufficiente

Nicolò Acquarelli “primi risultati”

Grandi soddisfazioni per i ragazziCentro Nuoto Cortona

I finalisti

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SPORTL’ETRURIA N. 07 15 APRILE 2008

PAGINA 15

sarà pronto per la data di inizio deltorneo che rappresenta una delle 57tappe nazionali previste. Ricordiamoche il circuito definito come ilgrande torneo giovanile del mondoaperto ai ragazzi e ragazze di etàcompresa tra i 9 e i 16 anni ha laparticolarità che ogni partecipantecompete con giocatori di pari età,ovvero dello stesso anno di nascita; si

ar ticola in 3 fasi che sono: le qualifi-cazioni nazionali, 57 le tappe previ-ste, il Master Nazionale che quest’an-no si svolgerà sui campi del CircoloTennis Ronchi Verdi di Torino dal 30agosto al 6 settembre e un MasterMondiale Inver nale con sede dastabilire, lo scorso anno fu Parigi.Ricordiamo anche che Babolat èsponsor tecnico, un importantesupporto viene dalla RegionePiemonte e che è la più gloriosarivista di Tennis mondiale e cioè “IlTennis Italiano” è la rivista ufficiale.

proprio gioco e a co struire azioniefficaci e vincenti; anche gli avver-sari in verità hanno fatto ben pocoper vincere ed alla fine il risultatodi parità è sembrato il piu’ giustoma un solo punto in classificapoco “ha portato” ai coloriarancioni se non il fatto di essereancora più in ansia nella garasuccessiva.

I concomitanti pareggi osconfitte delle altre “pericolanti”hanno mantenuto una classificatutto sommato invariata e con piu’o meno le stesse possibilità di“giocarsela “ ancora.

Purtroppo però nella gara didomenica 6 aprile gli arancioninon hanno portato a casa nessunpunto dalla trasferta di Bucine equesto ha ulteriormente peggiora-to la situazione, una lenta agoniainsomma.

Gli arancioni sono andatisubito in svantaggio e non sonoriusciti a recuperare la situazione,mentre gli avversari si sono chiusiin difesa a conservare il preziosogol segnato; poco hanno inciso gliattaccanti Cortonesi .

Adesso la situazione è piùcomplicata che mai e domenica alSante Tiezzi arriva il forte Bib -biena. Serve più che mai unaprova d’orgoglio e di carattere percercare l’impresa. Con la ten denzaattuale sarà davvero molto diffici-le.

Mancano ancora 4 gare altermine ma pensare di evitare iplay out adesso pare proprioun’im presa impossibile.Forza a -ran cioni!!

Riccardo Fiorenzuoli

Pallavolo Cortona Volley

Dopo ben venti garesenza sconfitte lasquadra di pallavoloha dovuto arrendersialla forte compagine di

Terni che senza ombra didubbio in quella gara, giocata intrasferta è stata nettamentesuperiore alla nostra rappresen-tativa allenata da Enzo Sideri.

Certo era lecito sperare inun epilogo diverso ma in veritàmolti indizi portavano a questorisultato come possibile; innan-zitutto il fatto che con 4 punti disvantaggio i Ternani avevanocome sola possibilità per avvici-nare in classifica i Cortonesiquella di riuscire a batterli; lasquadra di Sideri è arrivata allapartita eccessivamente nervosa

e caricata forse sin troppo diresponsabilità ed il fatto di avereun congruo vantaggio non hafatto diminuire la tensione.

Lo stato di forma psicofisica,anche se eccellente dei Cortonesinon è al massimo e, dopo lesoste hanno sempre avutoqualche difficoltà, riparatacontro le squa dre di mediocalibro.

Contro avversari che hannogiocato una partita perfetta e dicontroparte, i ragazzi del presi-dente Francesco Vin ciarelli sonoincappati in una delle peggioriga re fin qui disputate mostran-do i propri limiti.

Si potrebbe continuare conlo scarsa vena di alcuni deglielementi migliori, ma non sa -reb be giusto né produttivo. Laconsiderazione più giusta dafare è quella di ri manereconcentrati e lottare nell eprossime gare per portare atermine quella che resta tuttorauna avventura fantastica e a

portata di mano.La società è stata vicina alla

squadra ed al tecnico e così giàdalla gara successiva quella disabato 5 aprile i ragazzi hannoripreso a marciare ed a vincere,in casa, contro la formazionedella Roma XX per tre sets a zero,mantenendo così quel punto divantaggio preziosissimo che fatuttora una differenza abissale.

Quando mancano ancora 4gare al termine occorre piu’ chemai mantenere nervi saldi ecapacità di leggere le partite giàda quella contro il Velletri disabato prossimo, una gara chepotrebbe celare qualche insidia,come tutte quelle da qui sino altermine del campionato.

Del resto la formazione al le -nata da Enzo Sideri ha ampia-mente dimostrato sinora dimeritare la promozione diretta edeve solo continuare giocarecon grinta determinazione econcentrazione e siamo certiche nei prossimi incontri questecaratteristiche saranno benpresenti sul parquet e con lealtre doti di questo grupposaranno sufficienti a centrare ilrisultato.

La squadra femminile dalcan to suo con la “cura” Fab -briciani è uscita completamenterigenerata e così con le ultimevit torie si sta avvicinando aquella zona play off che davverosarebbe un traguardo ambitissi-mo e che sino a poco temposembrava irraggiungibile.

Certo mancano ancora al -cune partire difficili, ma le ra -gazze giocano con una grinta,capacità tecniche e tattiche cheprima erano impensabili.

Tutto il gruppo delle giovaniatlete sembra di colpo esserecresciuto molto ed anche i “due”acquisti, che sinora avevano in -ciso scarsamente, stanno dandoun buon apporto.

La squadra è diventata dav -vero temibile.

Se il gruppo continuerà acrederci sino alla fine raggiun-gere gli spareggi è un risultatoalla portata.

R.Fiorenzuoli

Prima sconfitta, ma è sempre in testa

La situazione di classificadella squadra arancionesi fa ogni domenica piùcomplicata. Il nuovo Cor -to na Camucia scivola i ne -

sorabilmente verso il fondo di unaclassifica sempre più preoccupan-te.

I giocatori allenati da Ciprianiche hanno subito una involuzionenel gioco e sembrano esserecaduti nella cronica impossibilitàdi riuscire a vincere una partita.

Così già sin dai primi di marzola squadra non è riuscita a ripro-porre quel gioco efficace e incisi-vo delle gare di inizio anno e delperiodo immediatamente succes-sivo; la cronica incapacità diriuscire a ottenere i tre punti haportato la formazione dei presi-denti Paoloni e Mammoli a scivo-lare sempre piu’ verso il fondoclassifica con lo spauracchio nonsolo dei play out ma anche quellodell’ultima posizione con la relati-va retrocessione diretta, senzaspareggi.

Tutto sommato sino alla sostaPasquale la situazione era davedersi anche con un briciolo diottimismo e con la speranza chealla ripresa una vittoria potessemigliorare e non di poco la situa-zione.

La partita “chiave” dell’annataè così parsa quella contro il Ca -vriglia che con una situazione diclassica tranquilla veniva a farvisita agli arancioni domenica 30marzo. Purtroppo ancora unavolta i ragazzi allenati da Ciprianinon sono riusciti ad imporre il

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Tennis Club Cortona

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Direttore Responsabile Vincenzo LucenteVice direttoreIsabella BietoliniRedazioneIvo Camerini, Riccardo Fiorenzuoli, Lorenzo Lucani,Laura Lucente, Francesco NavarraOpinionistaNicola CaldaroneCollaboratori: Evaristo Baracchi, Stefano Bertini,Anna Maria Bianchi, Rolando Bie tolini, StefanoBistarelli, Piero Borrello, Pier francesco Camerini,Luciano Catani, Fran ce sco Cenci, Stefano Duranti,Glenda Furia, Mara Jogna Prat, Ma rio Gaz zini,Ivan La n di, Clau dio Lu che roni, Lilly Magi, MarioParigi, Fran ce sca Pel le grini, Al bano Ricci, SilviaRossi, Ma rio Rug giu, Um berto San ticcioli, Gi noSchip pa, Da ni lo Se sti ni, pa dre Teo baldo, Ales -sandro Ven turi, Ga briele Zampagni.

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONEPresidente: Nicola CaldaroneConsiglieri: Vito Garzi, Mario Gazzini, Vin -cen zo Lucente, Mario Parigi, Umberto San -ticcioli

Progetto Grafico: G.Giordani Foto: Fotomaster, Foto LamentiniPubblicità: Giornale L’Etruria - Via Nazionale51 - 52044 CortonaTariffe: A modulo: cm: 5X4.5 pubblicità an -nua (23 numeri) euro 258.00 (iva esclusa).Modulo cm: 10X4.5 pubblici tà annua (23numeri) euro 413,00 (iva esclu sa) - altrifor mati prezzo da concordare

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L’ETRURIA Soc. Coop. a.r.l.

Fondato nel 1892

Il giornale, chiuso in Redazione venerdì 11 aprile, è in tipografia

venerdì 11 aprile 2008

Il Trofeo Topolino alle porte

I quattro moschettieri Intensa attività sportiva e socialein varie località d’Italia

La situazione precipita sempre più

Via Gramsci n. 62 F/L Camucia di Cortona

Sarà la sesta tappa Na zionaledel Trofeo Topo lino 2008,giunto que st’anno alla terzaedizione (sono già passatidue anni da quando nel

2006, la nostra ex campionessa RitaGrande, a seguito del ritiro dallascena agonistica, ebbe l’idea diaggiungere il nostro paese ai tantiim pegnati nel circuito OUATT lan -ciando il trofeo Topolino), quel lache si disputerà nel magnifico sce -

Con una prova maiuscolae di carattere domenica6 aprile si è concretizzatoun risultato storico oltreche meritatissimo per il

Ten nis Club Cortona, il qualesconfiggendo la rappresentativa diPon tedera (Pisa) per 2 a 1 con levitto rie di Alexander Wee e dellostes so Wee e Teddy Manfreda neldop pio ha ottenuto la qualificazio-ne alla fase finale regionale delCampionato maschile a squadreOver 45 con limitazione di classifi-ca ai 4.3, che avrà inizio il prossi-mo 20 aprile.

Meritano pertanto un grande

plauso i quattro protagonisti dique sta splendida cavalcata, certonon programmata, che sono ilcapitano Alexander Wee, PaoloMontigiani, Angelo La Braca eTeodoro Manfreda.

A questo punto attendiamol'esito del sorteggio pubblico chesi svolgerà presso la sede del Conidi Lucca e che definirà l'avversariatra le 13 ancora rimaste in corsadella nostra compagine.

La speranza è che questo so -gno duri ancora a lungo.

Un grandissimo in bocca allupo ai nostri ragazzi.

Addetto stampa

nario della Rotonda del Parterrepresso il Tennis Club Cortona dal 19al 27 aprile prossimo.

Dopo le tappe di Brindisi, Ro ma,Aosta, Caserta, Reggio Calabria èarrivato dunque il mo mento delCircolo cortonese; i preparativi sonoin corso d’opera e sicuramente tutto

Mirco Terzaroli

AntonioTriopiano

Promozione N.Cortona Camucia

Enzo Sideri

La squadra cortonese.

Tennis Club Cortona

Archiviati con lusinghierosuccesso di partecipantie di pubblico i campio-nati regionali 2008, ègiusto ricordare gli atleti

del Cortona bocce che, sia nellegare provinciali per il titolo, che invarie gare nei bocciodromid’Italia, hanno ottenuto lusinghieried importanti risultati non avendonessun valore i dati anagraaficitrascritti nei documenti.

Sono atleti dagli 8 dagli 80anni che portano alto il nome ed ivalori sportivi del loro sodaliziocon una comune divisa biancacon i marchi dei loro amicisponsor.Partecipazione e risultati di gare

prima settimana di aprile3/4 Paoloni Aldo, SalvadoriAlfiero, Campioni Provinciali Cat.D. Coppia5/4 Chiusi: C.Reg. Coppie 5°Barboni Franco: Pastonchi Enrico6/4 Reggio Emilia: gara nazionale5° Toscanini Donatella6/4 S.Giacomo di Spoleto: garanazionale Junior 2° Cipolli Fran -cescoClassifica gare inter/provinciali

Cat. A-B Lucarini Renato (Fratta) p. 26Battistoni Ottavio (Ossaia) p. 26Lazzeroni Santi (Arezzo) p. 26

Cat. C-LBarboni Franco (Cortona) p. 23

Amatucci Armando (Arezzo) p. 11Gambassi Leonardo (CastiglionFiorentino) p. 8

Cat. D-T-LBarboni Dino (Mezzavia) p. 9Frezzotti Donatella (Arezzo) p. 8Briganti Nello (Fratta) p.8Salvadori Alfiero (Tavarnelle) p.8Pallino d’oro - Cat. E-R

Lombardini Francesco (S.Pietro) p. 28Fanicchi Elisa (Fratta) p. 24Lucarini Paride (Peciano) p. 20Pallino d’oro - Cat. Senior

Pastonchi Bruno (Camucia) p. 31Nicoziana Amerigo(Terontola Alta) p. 31Barborini Dino (Mezzavia) p.31

Importanti e significative leprestazioni atletiche sia dei ragazzi12/16 anni guidati da Lidio Bar -boni nella gara nazionale Junioresa S.Giacomo di Spoleto con unposto nel podio per FrancescoCipolli ed altri con onorevolipiazzamenti, che della quadrafemminile composta da LorenziTommasina, Toscanini Donatella,Pieroni Giulia e Giliarini AnnaMaria che partecipando alla duegiorni di Reggio Emilia alla garanazionale del Tricolore e alla garanazionale dell’Olimpia mancanoper poco il gradino del podio conDonatella Toscanini, ma ottengo-no anche un ottimo risultato disquadra.

Ivo Faltoni

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