L'ETR. IMP. 22/2006 - letruria.it · La gente è stanca, non accetta più di dover pagare così per...

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Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane S.p.A. - Sped. in abb. postale - D.L. 353/2003 (Conv. In - L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB/2004-Arezzo” - Abbonamento: Ordinario 30,00 - Sostenitore 80,00 Benemerito 105,00 - Estero Europa 80,00 - Estero America 120,00 - Autoriz. Tribunale di Arezzo N° 3 del 27/03/1979 – Iscrizione Reg. Naz. della Stampa n. 5896 - Stampa: Arti Tip. Tosc. Cortona. Una copia arretrata 3,0. Redazione, Amm.ne: Giornale L’Etruria Soc. Coop. arl - Via Nazionale, 51 - 52044 Cortona - C/C Post. 13391529 - Tel. (0575) 60.32.06 PAGINA 1 PERIODICO QUINDICINALE FONDATO NEL 1892 Euro 1,50 e-mail: [email protected] www.letruria.it L ETRURIA Cortona - Anno CXXI - N° 19 - Giovedì 31 ottobre 2013 REALIZZAZIONE E VENDITA DIRETTA MAGLIERIA PERSONALIZZATA E SU MISURA Via Gramsci, 62/X - Camucia (Ar) - Tel. e Fax 0575/60.50.35 - [email protected] Abbonati a L’Etruria: solo carta 12 mesi 30 euro; web 12 mesi 25 euro; carta + web 12 mesi 40 euro - info su: www.letruria.it C on il 31 ottobre chiudiamo questa iniziativa per man- dare le firme al nostro Pre- sidente della Regione To- scana. E’ una battaglia che consi- deriamo vinta, anche se questi no- stri amminstratori regionali con- tinuano imperterriti nella loro strada di sciupio del denaro pub- blico. In tanti hanno sottoscritto que- sta semplice petizione che chiede- va la soppressione dei Consorzi di Bonifica e l’assegnazione delle lo- ro competenze alle Province (fino a quando rimarranno in essere) o ai Comuni. Tanti nostri abbonati ci hanno spedito il modulo firmato da loro e dai familiari e conoscenti; un grosso aiuto c’è stato dato dalla Lega Nord, dagli Amici di Casti- glion Fiorentino, da Luciano Meo- ni. Sappiamo che molte firme sono state raccolte anche dalle Acli provinciali e verificheremo quante migliaia di adesioni possia- mo inviare in Regione. La gente è stanca, non accetta più di dover pagare così per il gusto di sostere economicamente qualche politico decotto messo in parcheggio in qualche Ente inutile. Abbiamo sentito i commenti, veramente pesanti. Se i politici a- vessero ancora a cuore il bene di Enzo Lucente Italia e Polonia:si apre una nuova porta verso l’Europa per il consorzio che ci salva dalle alluvioni e che impedisce l’eson- dazione dei fossi e dei torrenti. Come si è ben visto lunedì 21 ottobre e mercoledì 23. E così via. Sergio Rossi dello Stato troverebbero la forza di cambiare radicalmente questa si- tuazione politica. A differenza di altri colleghi greci, spagnoli, gli italiani hanno fatto poche manifestazioni per dimostrare questo dissenso. Ma non è detto che se l’andaz- zo continua così possa succedere l’imprevedibile e la responsabilità politica e morale è dei partiti che amano mangiare e non ammini- strare. Tornando al problema dei Consorzi vogliamo riportare due circostanze che ci sono state riferi- te; non sono grossi problemi ma sono la dimostrazione della insuf- ficienza della gestione di queste Chiusa la petizione per la soppressione degli enti di bonifica a capeggiare la lista (l’unica?) in una delle elezioni più comiche della storia. Già immaginiamo le code ai seggi elettorali, un esercito di elet- tori vogliosi di esprimere un voto C i sono responsabilità preci- se da parte degli ammini- stratori e ve ne sono a iosa anche sul versante di quel benedetto consorzio che è una delle superfetazioni più inutili tra i tanti enti sovrapposti peggio degli strati di una cipolla. Davanti a tutto questo, davanti agli effetti di due giorni di precipi- tazioni abbondanti (ma non distri- buite in pochi minuti bensì nell’ar- co di svariate ore), è del tutto pleonastico che il commissario del consorzio di bonifica Paolo Tamburini all’alleghi l’elenco degli interventi compiuti come fosse una medaglia da attaccarsi al collo e di cui vantarsi vita natural durante... Sarebbe stato meglio, molto meglio, se invece avesse preso atto dell’accaduto levando le tende da quella poltrona super- flua, dalla quale era stato invitato ad andarsene, alcune settimane fa, dallo stesso stesso sindaco Fan- fani. Al contrario ce lo ritroveremo Il disastro dei fossi che impedivano il reflusso regola- re delle acque. Anche qui una ri- sposta pietosa: faccia una comuni- cazione relativa a quanto è venuto a dirci. Ci faceva notare che alla Co- lonna di rio Loreto a Tavarnelle è stato affisso dal Consorzio un car- tello con la segnalazione di “di- vieto di pesca”. L’ultima infine è relativa alla località Brolio dove si documenta stranamente che l’acqua non scende verso il basso, ma ha la forza di tornare indietro e salire i gradini. Abbiamo chiesto informa- zioni alla Provincia e ci è stato detto che questo torreno insieme ad altri cinque vanno tutti a con- fluire nel canale Maestro della Chiana. Per le incessanti piogge di questi giorni il canale Maestro della Chiana avrebbe avuto neces- sità di un argine alto almeno di 6 metri e mezzo. La gente di Brolio interpellata ci ha dichiarato che questo fe- nomeno di sta verificando solo da qualche anno; prima non c’ra mai stato alcun sentore di questa ano- malia. Partendo da questi dati chiedere la soppressione del Con- sorzio è pretestuoso o legittimo? S i aprono nuovi confini cultu- rali e turistici per la città di Cortona. Lo scorso 10 otto- bre, infatti, una rappresen- tanza della città polacca dai Czechowice-Dziedzice guidata dal Sindaco Marian Blachut ha com- piuto una visita ufficiale in terra cortonese. La delegazione è stata ricevuta dal sindaco Vignini nel Palazzo Comunale. L’intento dell’incontro è stato quello di verificare la possibilità di avviare collaborazioni e scambi culturali tra le due città. Czechowice-Dziedzice è una città di oltre 40mila abitanti, ubi- cata nel sud della Polonia, vicino a Cracovia. Una realtà che anche sotto il profilo turistico merita un occhio attento e interessato. Obiettivo dell’incontro è stato quello di verificare la possibilità di avviare collaborazioni e scambi culturali tra le due città. “Ancora una volta la nostra città - ha dichiarato il sindaco Vi- gnini ricevendo il collega Marian Blachut - si apre al mondo e per- corre strade nuove. La Polonia è una nazione molto vicina all’Italia culturalmente e socialmente. Le opportunità che si possono gene- rare da un rapporto tra Cortona e Czechowice-Dziedzice sono enor- mi. Abbiamo trovato un grande entusiasmo negli amici polacchi, una grande ammirazione e voglia di scoperta. Nei prossimi mesi valuteremo tutta le possibilità e cercheremo di creare concrete opportunità di scambio e crescita per tutti.”a La Polonia, d’altronde, è un Paese di 38,3 milioni di persone (dati ultimo censimento del marzo 2011), con un’economia molto dinamica (l’unica, in ambito U.E., a non essere entrata in recessione durante la crisi economico finan- ziaria globale), lanciato verso l’obiettivo di colmare i ritardi accumulatisi negli oltre quattro decenni di economia pianificata e “agganciare” la c.d. Vecchia Eu- ropa in termini di sviluppo sociale ed economico. Sul piano turistico, secondo i tour operators polacchi, l’Italia rimane una delle destinazioni preferite per il turismo invernale, insieme alla Francia, nonché una delle mete preferite per i tour culturali, city breaks e pellegri- naggi. Secondo altri esperti di set- tore, l’Italia, indipendentemente dalla stagione dell’anno, rimarrà sempre tra le destinazioni preferi- te dai polacchi, grazie allo svilup- po delle linee low cost . L.L. strutture. Un nostro abbonato ci ha riferito di essere andato all’inizio dell’anno presso l’ufficio del Con- sorzio di Bonifica per protestare perché aveva ricevuto la cartella di Equiitalia pur avendo vinto la causa di opposizione. Ci ha riferito che nella stanza c’era il Presidente seduto su una bella poltrona, quattro dipendenti che stavano discutendo su che tipo di Panda 4x4 da acquistare. Alla richiesta dell’utente di fare una verifica della sua posizione sul computer la risposta è stata disar- mante: non era presente il dipen- dente che faceva queste verifiche al computer; lo invitavano a tor- nare un’altra volta. L’ultima è di questi giorni. Un utente si è recato all’ufficio per evidenziare la situazione difficile del rio Loreto in località Taver- nelle. Le abbondanti piogge non deponevano bene per l’incolu- mità. L’utente faceva notare che il rio Loreto come il rio Sanpietro ci fossero nell’alveo tante piante ormai da considerare di alto fusto Incontro tra Cortona e Czechowice-Dziedzice una collaborazione I Nomadi hanno annunciato che il loro tour invernale prenderà il via l'8 Novembre dal Teatro Signorelli di Cor- tona. Il gruppo di Beppe Carletti torna quindi nuovamente nella no- stra città dopo il concerto pro- mosso dagli Amici di Vada alcuni mesi fa. A poco più di un mese dalla chiusura della tournée estiva che ha visto la band festeggiare i 50 anni di carriera, il gruppo proseguiràla tournée invernale al Teatro Colosseo di Torino, al Teatro Nazionale di Milano, al Vidia Club di Cesena (FC) e al Palazzetto dello Sport di Caorle (VE). Per informazioni e prenota- Pubblichiamo l’articolo di fondo di Sergio Rossi su La Nazione di domenica 27 ottobre I Nomadi al Teatro Signorelli zioni, l’organizzazione mette a disposizione i seguenti recapiti: tel./fax 0575 601882 - Cell.: 340 7222605 davide; Email: Segnali Caotici - [email protected]; Nomadi Brothers - [email protected] Stefano Bistarelli

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Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane S.p.A. - Sped. in abb. postale - D.L. 353/2003 (Conv. In - L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB/2004-Arezzo” - Abbonamento: Ordinario € 30,00 - Sostenitore € 80,00Benemerito € 105,00 - Estero Europa € 80,00 - Estero America € 120,00 - Autoriz. Tribunale di Arezzo N° 3 del 27/03/1979 – Iscrizione Reg. Naz. della Stampa n. 5896 - Stampa: Arti Tip. Tosc. Cortona.

Una copia arretrata € 3,0. Redazione, Amm.ne: Giornale L’Etruria Soc. Coop. arl - Via Nazionale, 51 - 52044 Cortona - C/C Post. 13391529 - Tel. (0575) 60.32.06

PAGINA 1

PERIODICO QUINDICINALE FONDATO NEL 1892 Euro 1,50 e-mail: [email protected]

L’ETRURIACortona - Anno CXXI - N° 19 - Giovedì 31 ottobre 2013

REALIZZAZIONE E VENDITA DIRETTAMAGLIERIA PERSONALIZZATA E SU MISURA

Via Gramsci, 62/X - Camucia (Ar) - Tel. e Fax 0575/60.50.35 - [email protected]

Abbonati a L’Etruria: solo carta 12 mesi 30 euro; web 12 mesi 25 euro; carta + web 12 mesi 40 euro - info su: www.letruria.it

Con il 31 ottobre chiudiamoquesta iniziativa per man -dare le firme al nostro Pre -sidente della Regione To -

sca na. E’ una battaglia che consi-deriamo vinta, anche se questi no -stri amminstratori regionali con -tinuano imperterriti nella lorostrada di sciupio del denaro pub -blico.

In tanti hanno sottoscritto que -sta semplice petizione che chiede-

va la soppressione dei Consorzi diBonifica e l’assegnazione delle lo -ro competenze alle Province (finoa quando rimarranno in essere) oai Comuni.

Tanti nostri abbonati ci hannospedito il modulo firmato da loroe dai familiari e conoscenti; ungrosso aiuto c’è stato dato dallaLe ga Nord, dagli Amici di Ca sti -glion Fiorentino, da Luciano Meo -ni.

Sappiamo che molte firmesono state raccolte anche dalleAcli provinciali e verificheremoquante migliaia di adesioni possia-mo inviare in Regione.

La gente è stanca, non accettapiù di dover pagare così per ilgusto di sostere economicamentequalche politico decotto messo inparcheggio in qualche Ente inutile.

Abbiamo sentito i commenti,veramente pesanti. Se i politici a -vessero ancora a cuore il bene

di Enzo LucenteItalia e Polonia:si apre unanuova porta verso l’Europa

per il consorzio che ci salva dallealluvioni e che impedisce l’eson-dazione dei fossi e dei torrenti.Come si è ben visto lu ne dì 21ottobre e mercoledì 23. E così via.

Sergio Rossi

dello Stato troverebbero la forza dicambiare radicalmente questa si -tuazione politica.

A differenza di altri colleghigreci, spagnoli, gli italiani hannofatto poche manifestazioni perdimostrare questo dissenso.

Ma non è detto che se l’andaz-zo continua così possa succederel’imprevedibile e la responsabilitàpolitica e morale è dei partiti che

amano mangiare e non ammini-strare.

Tornando al problema deiConsorzi vogliamo riportare duecircostanze che ci sono state riferi-te; non sono grossi problemi masono la dimostrazione della insuf-ficienza della gestione di queste

Chiusa la petizione per la soppressione degli enti di bonifica

a capeggiare la lista (l’unica?) inuna delle elezioni più comichedella storia.

Già immaginiamo le code aiseggi elettorali, un esercito di elet -tori vogliosi di esprimere un voto

Ci sono responsabilità pre ci -se da parte degli ammini-stratori e ve ne sono a iosaanche sul versante di quel

benedetto consorzio che è unadelle superfetazioni più inutili tra itanti enti sovrapposti peggio deglistrati di una cipolla.

Davanti a tutto questo, davantiagli effetti di due giorni di precipi-tazioni abbondanti (ma non distri-buite in pochi minuti bensì nell’ar-co di svariate ore), è del tuttopleonastico che il commissariodel consorzio di bonifica PaoloTamburini all’alleghi l’elenco degliinterventi compiuti come fosseuna medaglia da attaccarsi al colloe di cui vantarsi vita naturaldurante... Sarebbe stato meglio,molto meglio, se invece avessepreso atto dell’accaduto levando letende da quella poltrona super-flua, dalla quale era stato invitatoad andarsene, alcune settimane fa,dallo stesso stesso sindaco Fan -fani.

Al contrario ce lo ritroveremo

Il disastro dei fossi

che impedivano il reflusso regola-re delle acque. Anche qui una ri -sposta pietosa: faccia una comuni-cazione relativa a quanto è venutoa dirci.

Ci faceva notare che alla Co -lonna di rio Loreto a Tavarnelle èstato affisso dal Consorzio un car -tello con la segnalazione di “di -vieto di pesca”.

L’ultima infine è relativa allalocalità Brolio dove si documentastranamente che l’acqua nonscen de verso il basso, ma ha laforza di tornare indietro e salire igradini. Abbiamo chiesto informa-zioni alla Provincia e ci è statodetto che questo torreno insiemead altri cinque vanno tutti a con -fluire nel canale Maestro dellaChiana. Per le incessanti piogge diquesti giorni il canale Maestrodella Chiana avrebbe avuto neces-sità di un argine alto almeno di 6metri e mezzo.

La gente di Brolio interpellataci ha dichiarato che questo fe -nomeno di sta verificando solo daqualche anno; prima non c’ra maistato alcun sentore di questa ano -malia. Partendo da questi datichie dere la soppressione del Con -sorzio è pretestuoso o legittimo?

Si aprono nuovi confini cultu-rali e turistici per la città diCortona. Lo scorso 10 otto -bre, infatti, una rappresen-

tanza della città polacca daiCzechowice-Dziedzice guidata dalSindaco Marian Blachut ha com -piuto una visita ufficiale in terracortonese. La delegazione è stataricevuta dal sindaco Vignini nelPalazzo Comunale.

L’intento dell’incontro è statoquello di verificare la possibilità diavviare collaborazioni e scambiculturali tra le due città.

Czechowice-Dziedzice è unacittà di oltre 40mila abitanti, ubi -cata nel sud della Polonia, vicino aCracovia. Una realtà che anchesotto il profilo turistico merita unocchio attento e interessato.

Obiettivo dell’incontro è statoquello di verificare la possibilità diavviare collaborazioni e scambiculturali tra le due città.

“Ancora una volta la nostracittà - ha dichiarato il sindaco Vi -gnini ricevendo il collega MarianBlachut - si apre al mondo e per -corre strade nuove. La Polonia èuna nazione molto vicina all’Italiaculturalmente e socialmente. Leop portunità che si possono ge ne -rare da un rapporto tra Cortona eCzechowice-Dziedzice sono enor -mi. Abbiamo trovato un grandeentusiasmo negli amici polacchi,una grande ammirazione e vogliadi scoperta. Nei prossimi mesi

valuteremo tutta le possibilità ecercheremo di creare concreteopportunità di scambio e crescitaper tutti.”a

La Polonia, d’altronde, è unPaese di 38,3 milioni di persone(dati ultimo censimento del marzo2011), con un’economia moltodinamica (l’unica, in ambito U.E.,a non essere entrata in recessionedurante la crisi economico finan-ziaria globale), lanciato versol’obiettivo di colmare i ritardiaccumulatisi negli oltre quattrodecenni di economia pianificata e“agganciare” la c.d. Vecchia Eu -ropa in termini di sviluppo socialeed economico.

Sul piano turistico, secondo itour operators polacchi, l’Italiarimane una delle destinazionipreferite per il turismo invernale,insieme alla Francia, nonché unadelle mete preferite per i tourculturali, city breaks e pellegri-naggi.

Secondo altri esperti di set -tore, l’Italia, indipendentementedalla stagione dell’anno, rimarràsempre tra le destinazioni preferi-te dai polacchi, grazie allo svilup-po delle linee low cost .

L.L.

strutture.Un nostro abbonato ci ha

riferito di essere andato all’iniziodell’anno presso l’ufficio del Con -sorzio di Bonifica per protestareperché aveva ricevuto la cartella diEquiitalia pur avendo vinto lacausa di opposizione. Ci ha riferitoche nella stanza c’era il Presidenteseduto su una bella poltrona,quattro dipendenti che stavanodiscutendo su che tipo di Panda4x4 da acquistare.

Alla richiesta dell’utente di fareuna verifica della sua posizione sulcomputer la risposta è stata disar-mante: non era presente il dipen-dente che faceva queste verificheal computer; lo invitavano a tor -nare un’altra volta.

L’ultima è di questi giorni. Unutente si è recato all’ufficio perevidenziare la situazione difficiledel rio Loreto in località Ta ver -nelle. Le abbondanti piogge nondeponevano bene per l’incolu-mità. L’utente faceva notare che ilrio Loreto come il rio Sanpietro ci

fossero nell’alveo tante pianteormai da considerare di alto fusto

Incontro tra Cortona e Czechowice-Dziedzice una collaborazione

INomadi hanno annunciatoche il loro tour invernaleprenderà il via l'8 Novembredal Teatro Signorelli di Cor -

tona. Il gruppo di Beppe Carlettitorna quindi nuovamente nella no -stra città dopo il concerto pro -mosso dagli Amici di Vada alcunimesi fa. A poco più di un mesedalla chiusura della tournée estivache ha visto la band festeggiare i50 anni di carriera, il gruppoproseguiràla tournée invernale alTeatro Colosseo di Torino, alTeatro Nazionale di Milano, alVidia Club di Cesena (FC) e alPalazzetto dello Sport di Caorle(VE). Per informazioni e prenota-

Pubblichiamo l’articolo di fondo di Sergio Rossi su La Nazione di domenica 27 ottobre

I Nomadi al Teatro Signorellizioni, l’organizzazione mette adisposizione i seguenti recapiti:tel./fax 0575 601882 - Cell.: 3407222605 davide; Email: SegnaliCaotici - [email protected]; NomadiBrothers - [email protected]

Stefano Bistarelli

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L’ETRURIA N. 19 del 31 ottobre 2013 ATTUALITÀ

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Egr. prof. Caldarone,pur condividendo nella sua Rubrica l’analisi politica, spesso estesa aiproblemi nazionali e alla condizione di prostrazione in cui versa il nostroStato, io sottoporrei alla sua attenzione e a quella dei suoi lettori unargomento che stenta ad essere trattato dal giornale, di cui sono affeziona-to abbonato. Mi riferisco ai prossimi candidati e alle liste che saranno incompetizione per le consultazioni amministrative del prossimo anno. E,soprattutto in considerazione del cattivo comportamento dei partiti chedeterminano la politica nazionale, è necessario che la politica localeripensi la strategia da adottare per il futuro del nostro territorio. A miogiudizio occorre innanzitutto un urgente ripensamento sulla natura e suicompiti dei partiti che, senza alcuna distinzione e a tutti i livelli, hannotrascurato e travisato il significato dell’articolo 49 della nostraCostituzione che così recita: “Tutti i cittadini hanno diritto di associarsiliberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determi-nare la politica nazionale”. E se si considera il comportamento dei partitisi capisce l’abisso che li separa dall’articolo appena citato. I partiti fino adoggi sono stati impegnati, in veste di agenzie di collocamento e di comitatidi loschi affari, nell’indicare i propri iscritti e simpatizzanti da nominare aiposti di responsabilità, hanno pensato e pensano a distribuire favori,concedere appalti, licenze, contributi, finanziamenti… Da qui la semprepiù evidente scarsa partecipazione dei cittadini alla vita dei partiti e agliappuntamenti elettorali. Pertanto se i partiti di casa nostra pensano che siaarrivato il tempo di cambiare musica, è necessario mandare a casa i prota-gonisti dei vari disastri. E il ricambio vale sia per chi ha amministrato cheper le sedicenti opposizioni del nostro territorio; quest’ultime poi, conl’eccezione di qualche coraggioso e onesto consigliere, si sono limitate,lontano dal perseguire le loro finalità di controllo e di stimolo, a blandirela maggioranza per gli immancabili tornaconti personali. Fidando in unasua risposta , la saluto

Un abbonato di Camucia

L’argomento, che sollecita il cortese lettore, è quanto mai oppor-tuno e degno di essere posto all’attenzione del nostro giornale.Preparare il clima adatto per un dibattito serio con i nostri lettorisulle prossime amministrative è un obbligo, oltre che un’oppor-tunità, per un giornale che ha la pretesa di rappresentare il terri-torio nelle sue molteplici sfaccettature. Una responsabilità ancorapiù ricca di significato se si pensa allo stato comatoso dellapolitica in generale e se si pensa che finora i partiti locali nonhanno fatto altro che seguire il cattivo esempio della politicanazionale che ha operato in modo tale da essere consideratanon un rimedio, ma una minaccia per la democrazia. In definitivae senza esagerare si è portati a concludere che è la politica aprodurre il male pubblico (nepotismo o familismo, clientelismo,disordine, corruzione…), dal quale il cittadino dovrebbesentirsi protetto. Stando così le cose, anche un giornale come ilnostro deve fare la sua parte, stimolando una profonda riflessio-ne sull’incapacità anche dei partiti locali, ampiamente dimostra-ta, di riuscire a intercettare i veri problemi dei cittadini. Pervalutare un partito serio, occorre riferirsi sostanzialmente a treparametri: gli uomini, i programmi, la cultura. Fondamentale è laqualità umana dei quadri dirigenti, la loro coerenza tra il dire eil fare, le storie personali, il credito presso l’opinione pubblica.Non meno importante risulta la cultura, cioè la conoscenza dellecose di cui si parla, la conoscenza della storia della politica apartire da Platone, il cui pensiero non riesce ad essere scalfitodai moderni sedicenti intellettuali. Ma oggi la maggior parte deipolitici non sa come il nostro passato si colleghi al presente ecome esso possa determinare positivamente un futuro. I pro -grammi, poi, dovrebbero rappresentare in democrazia, l’unicodato certo, oggettivo, su cui confrontarsi con gli avversari e con lasocietà civile. Ma anche i programmi per i nostri screditati politi-ci servono solo a riempirsi la bocca. Non so quanto creditoavrebbe potuto riscuotere l’attuale sindaco di Cortona se, nelsuo programma elettorale, fossero state contemplate, nel nostroterritorio, installazioni di centrali a biomasse. Pertanto in vistadelle prossime consultazioni amministrative è urgente un ripen-samento radicale sugli uomini che dovranno amministrare lacosa pubblica. Si ha bisogno di una classe dirigente onesta, coltae aperta al mondo che stabilisca regole e comportamenti conl’unico e inalienabile obiettivo che è il bene comune. Mai comeoggi abbiamo bisogno di segnali coraggiosi di discontinuità,partendo proprio dal nostro territorio. Le indicazioni, infatti, cheprovengono da Roma con la nomina della Bindi alla presidenzadella commissione antimafia e con le quotidiane insidie all’indi-rizzo di Matteo Renzi, lasciano poco spazio alla speranza di unatteso e non più procrastinabile cambiamento.

I partiti? O si rinnovano o muoino

Sabato 12 ottobre, alle ore 9,presso il Centro Congressi S.Agostino di Cortona, si èsvolto il convegno-tavola ro -

tonda “Stalking e Cyber-Bullismo-Reati da cui difendersi”, organiz-zato congiuntamente dal LionsClub Cortona Valdichiana Host(presidente Torquato Tenani) edal Rotary Club Cortona Val di-chiana (presidente Giacinto Zito).

Sul tema, sono intervenuti irelatori Andrea Vignini (Sindacodel Comune di Cortona), Se ba -

stiano Maieli (Comandante Com -pagnia Carabinieri di Cortona),Paolo Terracciano (Vice Questoreaggiunto della Polizia di Stato),Marco Marcellini (Consulente delTribunale di Arezzo per i reatiinformatici), Giovanni Salerno(Re sponsabile Nazionale Edu ca -zione di “Telefono Azzurro”),Fran cesca Lauria (del Racis, Rag -gruppamento Analisi Crimi no lo -giche dell’Arma dei Carabinieri),Marzia Sandroni (ResponsabileCodice Rosa Usl 8 di Arezzo).

L’evento ha visto la partecipa-zione di numerosi studenti dellescuole medie superiori, ai qualiera principalmente destinato, maanche della cittadinanza, interes-sata a fenomeni dei quali ognunodi noi può cadere vittima.

Il termine stalking, ormai tri -stemente noto da alcuni anni per inumerosi casi che la cronaca neraci riporta, deriva dal verbo inglese“to stalk”, inteso nel significato dicolui che cammina in modo fur -tivo, come un cacciatore in attesae agguato della sua preda. Indica

Proseguono le iscrizioni perl’Anno Scolastico 2013/2014 presso la Scuola diMu sica Comunale gestita

dall’Associazione Amici della Mu -sica “Cortona-Camucia”. L’of fertadidattica comprende i corsi di:Basso elettrico e Co trabbasso; Per -cussioni; Canto; Chi tarra classica,elettrica e jazz; Cla rinetto; Cornofrancese; Fisar monica; Flautotraverso; Organo; Pianoforte ePianoforte complementare; Prope -deutica musicale; Sassofono; Sto -ria della Musica; Teoria e solfeggioindividuale e collettivo; Tromba;Trombone; Violino; Violoncello,

ol tre alla consolidata attività del -l’Orchestra della Scuola.Le lezionisi tengono nelle aule delle sedi diCortona, Camucia e Mercatale. Perqualunque informazione è possi-bile collegarsi al sitohttps://sites.google.com/site/amicidellamusicacortona/ (tra poco cisarà quello nuovo) oppure contat-tare la Segreteria della Scuola diMusica nella sede di Camucia invia Quinto Zampagni n. 18/20,aperta dal lunedì al venerdì dalle16.00 alle 19.00 (durante l’annoscolastico dalle 17 alle 19 tranne ilmercoledì), telefono e fax0575601773.

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il comportamento di chi affliggeuna persona con comportamentitendenti a molestarla e persegui-tarla in maniera così pervasiva eviolenta da comprometterne lasicurezza e la tranquillità.

Negli ultimi anni, questo fe no -meno, in tendenziale ed esponen-ziale aumento, ha trovato un

riconoscimento giuridico con l’in -troduzione nel nostro Codice Pe -nale dell’articolo 612-bis (Attipersecutori) che prevede pene diuna certa entità, ma forse nonsufficienti a scoraggiarlo, per chi,con condotte reiterate, minaccia omolesta taluno in modo da cagio-nargli un perdurante e grave statodi ansia o di paura ovvero da in -generare in lui un fondato timoreper l’incolumità propria o di unprossimo congiunto.

Il cyber-bullismo, o bullismoon line, indica invece quegli atti di

violenza e minaccia che vengonoperpetrati mediante mezzi elettro-nici quali l’e-mail, gli sms, i blog,etc.

E’ un fenomeno relativamenterecente che trova terreno fertilenel fatto che si sta sempre piùprogressivamente abbassando l’e -tà dei frequentatori dei social me -

dia. Non è raro, infatti, trovarsi di

fronte a dodicenni che utilizzanodisinvoltamente senza filtri econtrolli internet ed hanno magarianche un profilo facebook. Ado -lescenti dalla personalità nonancora del tutto sviluppata e strut-turata, che possono così caderepiù facilmente preda, da parte diadulti ma anche di loro coetanei,di questi delittuosi comportamen-ti dalla crescente ed a volte dirom-pente pericolosità.

Alessandro Venturi

Lions Club CortonaValdichiana Host

Stalking e Cyber-Bullismo convegno al Centro Congressi S. Agostino di Cortona

Rotary ClubCortona Valdichiana

Un nostro lettore ci ha inviato una serie di fotografie relative al vecchiocolonnato dell’ospedale di Cortona. Ci faceva notare il decadimento dellastruttura ed ovviamente il rammarico per questa condizione che si prolunganel tempo. Non è da sottovalutare anche la pericolosità delle deiezioni deipiccioni che sono di per sè portatori di malattie anche gravi.

Considerava infine che se la struttura fosse stata privata, sicuramente gliEnti Sanitari preposti avrebbero avuto a che dire, ma essendo pubblica,come al solito, chi deve dimentica le sue mansioni.

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L’ETRURIA N. 19 del 31 ottobre 2013 CULTURA

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Difetti e difettucci della vita quotidiana

Prove di Galateodi Nicola Caldarone

Il titolare dell’Agenzia statale che controlla gli standard scolastici dei servizibritannici, Sir Michael Wilshaw, accusa i genitori di scarsa responsabilità nell’e-ducazione dei figli e rileva che è la mancanza di regole e di limiti a “impoverire”i bambini, il fatto, cioè, che non si insegni più loro a distinguere un comporta-mento giusto da uno sbagliato.

Ma non si fa fatica a capire che il tema della deresponsabilizzazione incampo educativo riguarda anche i genitori di casa nostra. “Questa assenza diresponsabilità - spiega lo psichiatra Giovanni Migliaresi, dirigente alBenefatefratelli di Milano - spesso è mascherata dal rispetto delle scelte dei piùpiccoli, come se potessero già essere autonomi nel prendere le decisioni”.Quindi sembra diventato tratto distintivo dei nuovi genitori la refrattarietà a dareregole e a farle rispettare. Così i ragazzi, man mano che crescono, sono stimolatia non accettare che si dica loro di aver sbagliato, perché non sono stati ad -destrati a considerare l’errore come una modalità per apprendere e migliora-re. Autorevoli osservatori della pedagogia infantile non esitano ad affermare chele cause dei comportamenti scorretti dei fanciulli sono da ricercare nell’ambien-te familiare. La famiglia invece di essere la prima istanza per la socializzazionedel fanciullo, può esserne la prima causa di corruzione e di formazione antiso-ciale. E se, da una parte, gli eccessi di autoritarismo e di severità dei genitorideterminano spesso una reazione d’opposizione, dall’altra l’eccesso di mansue-tudine può condurre a disturbi affettivi come l’egocentrismo sfrenato, la stagna-zione dell’affettività ad uno stadio infantile. Sbagliano ancora quei genitori cheritengono l’opera educativa essere compito esclusivo della scuola.

Pertanto per il futuro normale e sereno dei fanciulli la presenza costante deigenitori è fondamentale sia nell’ambito familiare che nelle prime esperienze deifigli con il mondo dei coetanei, come sono fondamentali la capacità di dialogoe il coraggio di saper dire, con convinzione e buon senso, dei “no” al momentoopportuno.

L’educazione nelle mani dei genitori

Domenica 13 ottobre nellasala medicea del MAEC, ilMuseo dell’Accademia E -tru sca della città di Cort -

na, è stato presentato il libro diTito Barbini: “Le rughe di Cor to -na”. Un libro fresco, schietto, chefa riflettere e sognare; un libro incui ognuno di noi può specchiarsiritrovando pezzi di se stesso.

Il sindaco della splendida cit -tadina, Andrea Vignini, ha presen-tato l'autore come uomo e comepolitico, ricordando quel lontanogiorno in cui fu eletto sindacodella propria città a soli 24 anni.Due colleghi Vignini e Barbini,due uomini pubblici, innamorati

della propria terra. Il sindaco hareso omaggio al libro del suoconterraneo con parole di stima erispetto, parole dal sapore genui -no, prive di retorica e cariche dicommozione.

Il professor Nicola Caldaroneha poi preso la parola descrivendoil libro dal primo capitolo all'ulti-mo, tracciando un excursus velo -

ce ma esaustivo da ottimo profes-sionista qual è, citando Dante, laDivina Commedia, i classici e igrandi scrittori contemporanei.

Dopo l'ammaliante interventodel prof. Caldarone ha preso laparola Paolo Ciampi, scrittore egran de amico di Barbini con ilqua le ha scritto il libro “Caduti dalMuro” e che ha avuto il privilegiodi leggere, ancora prima che fossestampato, il manoscritto de “ Lerughe di Cortona”.

A conclusione dell'evento uncommosso, malinconico e sinceroTito Barbini si è messo a nudo,rivelando una parte di sé chepochi hanno conosciuto durante isuoi anni di politica. Un uomoinnanzi tutto, con fragilità e de -bolezze, ma con un grande amoreper la sua Cortona, terra che e -

sempre sentito ai margini dellasocietà. Un viaggio cominciato adocchi chiusi, toccando quel map -pamondo regalatogli dalla mam -ma, immaginando quei luoghi chepoi un giorno avrebbe visitato.Barbini, un uomo che ha saputodire basta ad una vita che non lorappresentava più e che ogni gior -no gli toglieva qualcosa. Un viag -gio per ritrovare soprattutto sestesso e ciò che veramente per luiera importante. Il suo paese, iricordi della giovinezza, la famigliae le sue figlie, gli amici, gli scorcifiabeschi di una terra eterna edimmobile.

Come una liberazione da unmale incurabile che è la nostalgia.In un'età matura dove non c'è piùtempo per cose superflue, l'autoretrasmette la sua esperienza di vitaparlando di sé senza essere népatetico né scon tato. Alternandosiall'altro sé, l'al ter ego che hascelto come personaggio del suoracconto, dal nome semplice eimportante: Pietro.

Tornare da un viaggio è sem -pre un'esperienza che ti segna lavita. Il viaggio è qualcosa che ti dàtanto, e tanto ti toglie. Ti dà la con -sapevolezza di ciò che sei e ciòche dai, che hai perso e che puoiritrovare. Tito Barbini è un viag -giatore alla ricerca di se stesso,come un moderno Ulisse che hafatto un percorso al contrario.Dalla vita pubblica e di successoalla solitudine dello scrittore, chesi trova con la parte più intima disé, la parte più vera alla quale rac -contare tutto.

Chi leggerà questo libro riflet-terà sulle cose che veramente con -tano al di là dell'apparenza e dellecose effimere che spesso offusca-no la mente.

Tito Barbini e Le Rughe diCor tona seducono il lettore con unracconto che sembra un inizio enon la fine di un viaggio...l'iniziodi una nuova vita.

Olimpia Bruni

Aconclusione del Cam pio -nato nazionale LAM di tirocon l’arco storico, la Com -pagnia Arcieri della Civetta

di Cortona tira le somme e conorgoglio festeggia i suoi risultati edi suoi podi.

Dopo il già condiviso accessoalle semifinali del CampionatoNazionale per Città disputatosi adArquà Petrarca in aprile, le civetteportano la compagnia al primoCampionato Europeo di tiro conl’Arco Storico organizzato adIncisa Valdarno da I Diavoli di An -ni bale di Incisa, e dagli ArcieriMedievali Aesis di Maiolati Spon -tini con la tutela della Lega ArcieriMedievali. Nel fine settimana dimetà settembre gli arcieri CarloMaria Cavalli, Elisabetta Casetti,Francesca Fortini, Beatrice Lo ren -zoni e Denise Lorenzoni hannodisputato il torneo di qualificazio-ne alla finale, portando poi i coloried il nome di Cortona alla finaledella domenica con le arciereFrancesca Fortini e Denise Lo ren -zoni, classificate rispettivamente al6° ed al 10° posto nella categoriaDame Arco Storico.

Il fine settimana successivovede ancora gli Arcieri della C i vet -ta portare in alto il nome di Co -

L’8 ottobre scorso si è inau -gu rata al Museo Ar cheo -logico Nazionale di Firenze,la mostra Cortona. L’alba

dei principi etruschi, edizionefiorentina dell’esposizione presenta-ta a Cortona nel novembre delloscorso anno a cura del MAEC incollaborazione con la Soprin ten -den za per i Beni Archeologici. Lamo stra, fortemente voluta dal So -printendente Pessina e dalla Diret -trice del Museo Carlotta Cianferoni,costituisce per la nostra città unavetrina straordinaria: è infatti laprima volta che Cortona gode diuna rassegna monografica nel ca -poluogo toscano. I materiali sonogli stessi che furono esposti aCortona, così come l’allestimentocurato da Arezzo Fiere e Congressi;anche il catalogo, pur rieditato daTiphys con il nuovo titolo e gli a -giornati patrocini, è identico al pre -cedente.

Di grande rilievo, e annotatoanche nella premessa del Soprin -tendente, è il risultato di un lavorosinergico fra organi periferici delloStato, Amministrazioni locali e I sti -tuzioni private: con esso si riesconoa superare anche le gravi difficoltàin cui si dibatte oggi la cultura - enon solo quella - nel nostro Paese;con esso è possibile sperare che ilfuturo possa dare soddisfazionianche maggiori. Sostiene Pessina

tona, con un primo ed un secondoposto nella categoria Dame ArcoStorico al torneo LAM di Citta -ducale. Ad aggiudicarsi i gradinipiù alti le sorelle Beatrice e DeniseLorenzoni. Altri ottimi risultatiquelli di Francesca Fortini al 5°posto, Elisabetta Casetti 11°, men -tre nella categoria Under14 Fran -cesco Santiccioli si aggiudica il 4°posto, e, nella categoria MesseriFoggia Storica, Carlo Maria Cavalliottiene il 6°.

Il 13 ottobre ancora un torneodi campionato, questa volta aTrevi: la civetta mette l’artiglio sulpodio con Francesca Fortini chesale sul terzo gradino, mentreCarlo Maria Cavalli si aggiudica“L’ultima Freccia”. Ma il volo nonè finito, e continua a puntare inalto. Nel fine settimana successivosi è concluso il Campionato LAM aVairano Patenora e il podio delleDame Arco Storico è stato occupa-to, sui gradini più alti, da Denise eBeatrice Lorenzoni, dopo un sin -golare spareggio “in famiglia”.

Complimenti vivissimi allaCom pagnia, così giovane, ma an -che così determinata ad onorare icolori ed il nome di Cortona e delGruppo Storico di cui fa parte!

Raffaella Cavalieri

salta e rivaluta in tutti gli aspetti,so prattutto quelli legati alla suainfanzia. Un racconto che si po -trebbe definire breve data la di -

mensione tascabile, che si leggetutto d'un fiato ma che poi fa riflet-tere. Come un amore ritrovato,Cortona e le sue “grazie”, fannoda sfondo a questo viaggio di ri -torno verso casa, come un vecchioche ritorna bambino e rinasce.

Le rughe di Cortona sono leferite di un uomo che ha cammi-nato scalzo attraverso ghiacciai diricordi, di rimorsi, rimpianti edelusioni. La politica che tanto gliha dato tanto gli ha tolto. Il riscattoda quella vita umile è stata unavera e propria rivincita, soprattuttoagli occhi di suo padre che si era

Al Maec il nuovo libro di Tito Barbini con la presentazione di Nicola Caldarone

“Le rughe di Cortona”

un anno di successi per la Compagnia Arcieri della Civetta

una mostra sull’archeologia cortonese a Firenze

Seminario di Fotografia a Castiglion Fiorentino

Dopo il l’incontro avvenuto aCortona, martedì, 22 ottobrescorso, presso la Saletta Bar Marò,in Corso Italia a Castiglion Fio ren -tino, è stato realizzato un se -

minario dal titolo FOTO-PASSIO-NE a cura del Prof. CasimiroBart, un vetro e proprio laborato-rio legato alla fotografia concettua-le aperto a tutte quelle personeinteressate ad apprendere un tipoparticolare di fotografia. ll seminario si è rivelato fonte diispirazione per gli appassionatialle "foto illustrazione" e alle altreforme di fotografia in alternativa alpaesaggio.

Il workshop si è concentratasulla libera espressione artistica(la libertà di parola e di pensieroe tolleranza), la base di ognisocietà democratica.

Nella prima serata CasimiroBart ha presentato alcuni suoi la -vori allo scopo di far meglio com -prendere le finalità del seminario.

che l’esposizione a Firenze darà an -cora maggiore rilievo all’attività delMAEC e che il caso di Cortona è intal senso esemplare. La collabora-zione con la Soprintendenza saràallora fondamentale anche perl’organizzazione della terza grandemostra internazionale, che vedràcoinvolti il British Museum di Lon -dra e la raccolta privata di HolkhamHall: accanto ai materiali chegiungeranno dalla Gran Bretagna,ampia sarà anche la presenza dicapolavori dei nostri Musei, legatialle raccolte britanniche da unintenso lavoro collezionistico av ve -nuto nei secoli passati: si otterrà ilrisultato di radunare corredi finoradispersi e di dare una finalmentedefinitiva collocazione - sia pure perla durata della mostra - a pezzi nonsempre conosciuti nella loro unita-rietà, almeno al grande pubblico.Una ottima occasione per teneremolto elevata la fama già raggiuntadal nostro Museo.

Se poi alla rassegna fiorentina ealla futura mostra cortonese si ag -giungerà il nuovo Parco, ormaiquasi in dirittura di arrivo, allorapotremo ragionevolmente collocarela nostra città fra quelle più impor-tanti a livello nazionale per la pro -posta culturale, aperta ad un pub -blico sempre più vasto e cosmopoli-ta; e ciò che appare importante èche tutto questo non si limita adepi sodi estemporanei ed effimeri,ma fa parte di un disegno comples-so e organicamente studiato per mi -gliorare, con l’offerta turistica, an -che il livello sociale ed economicodi Cortona.

Paolo Bruschetti

L’Aforisma del giorno, ovvero il sussulto della coscienza

Vivi una buona, onorevole vita, di modo che, quando ci ripenserai da vecchio, potrai godertela una seconda volta. Dalai Lama è un monaco buddista ed è statala massima autorità spirituale del Buddhismo tibetano.

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facile e vibrata il Faralli principiail suo discorso inveendo contro laborghesia e contro i preti e in -neggiando all’ideale radioso delsocialismo e del comunismo.

I consiglieri e il pubblicobattono fragorosamente le mani[...] All’alzarsi del R. Com -missario, nuove grida di “viva larivoluzione” echeggiano nell’au-la. Il Faralli, madido di sudore,seguita la sua calorosa orazionedicendo che il Consiglio farà gliinteressi dei lavoratori e colpirà

Il Lions club “Cortona CoritoClanis” , sabato 21 settembre2013,ha voluto offrire il suopersonale contributo all’inter-

no del “Premio internazionale Artivisive - Città di Cortona - Omaggioa Gino Severini”, organizzando unincontro che aveva lo scopo prin -ci pale di approfondire la cono -scenza del grande Artista cortone-se.

Ha introdotto la serata LillyMagi, in qualità di Referente dellaMostra,che ha evidenziato lagrande partecipazione di Artistiprovenienti da tutto il mondo (ol

tre ottanta tra pittori, scultori,mosaicisti) e la piena disponibilitàdi Enti pubblici e privati cittadini,che si sono prodigati per la riusci-ta della stessa.

Ha quindi preso la parola laPresidente del Lions club prof.ssaClara Egidi Corsi la quale, dopo isaluti di rito, ha evidenziato comeuno degli scopi del lionismo siaproprio quello di promuoverel’arricchimento culturale della so -cietà, anche attraverso le potenzia-lità offerte dal territorio di appar-tenenza.

Prima di cedere la parola alRelatore prof. Piero Pacini, la Pre -sidente ha tracciato un quadrodella sua specifica competenza nelcampo dell’arte ed in particolarenei confronti dello stesso G. Se ve -rini ed ha voluto far conoscereche la sua presenza a Cortona, inquesta occasione, si deve anche aldesiderio di rendere testimonian-za ed omaggio al compianto prof.Paolo Gnerucci.

Il Relatore, iniziando il suodire, ha rivelato tutta la sua com -mozione al ricordo del prof. Gne -rucci ed ha posto in luce la suaattività silenziosa ma veramentepreziosa per ritrovare tante opere(libri, manoscritti, disegni, manu -fatti, ecc.), disperse in molte partidel mondo, riferite a Cortona ed aiterritori limitrofi.

Il prof. Pacini quindi, di frontead un pubblico numeroso ed at -tento, ha affrontato il tema dellase rata: “Le grandi decorazioni diGi no Severini - Affreschi e mosai -ci”. Con parole erudite e nello

stesso tempo accessibili, con l’au -silio di immagini, ha illustratomol te opere di Severini presenti intante parti del mondo, che testi-moniano la grandezza dell’Artistae la stima di cui ha sempre go du -to.

Il Relatore inoltre non ha tra -scurato di sottolineare alcuni a -spetti della vita del Severini, in vir -tù anche del rapporto avuto conlui e con la famiglia. evidenziando-ne l’animo sempre aperto versogli altri, sia verso gli amici corto-nesi, sia nei confronti di giovaniartisti.

Gino Severini - ha ricordato ilprof. Pacini - ha vissuto tra Cor to -na, Parigi e Roma, a contatto conle più grandi personalità di cul tu -ra in senso lato, senza però di -menticare le sue origini e gli in -segnamenti che a lui potevanogiun gere anche da persone sem -plici.

Le ultime parole pertanto han -no risuonato come un invito a va -lorizzare maggiormente, da partedi Cortona, le opere di Gino Se ve -rini ed ancora a non trascurarequanto Paolo Gnerucci ha lasciatoalla sua amata città.

Un ultimo intenso applauso hainfine sottolineato il gradimentodella serata, nonché l’affetto e lastima nei confronti del Relatorevisibilmente commosso.

Giuliana Bianchi Caleri

la classe signorile e la ricchezza[...]

Si volge poi al banco dellaStampa invitando i giornalisti inogni relazione, a mantenersiimparziali e a non sottostare aivoleri dei loro padroni [...] Siaddiviene poi alla nomina delSindaco e per tale motivo loScipioni si alza e rivolto ai consi-glieri della minoranza li invita avotare scheda bianca, perchéintende che le cariche devonoessere elette dal popolo e non da

L’ETRURIA N. 19 del 31 ottobre 2013 ATTUALITÀ

L’anno prossimo si terrà aCortona la tornata elettoraleper l’elezione della nuovaamministrazione e del nuo -

vo Sindaco. Quasi cento anni fa sitennero analoghe elezioni e il no -stro territorio in quei giorni erascosso da forti tensioni sociali,dovute alle critiche condizioni divita degli strati più umili dellapopolazione, agli attriti tra leghebianche e rosse, ai primi scontri trasocialisti e fascisti, agli scioperi e

ad una campagna elettorale daitoni piuttosto accesi. La coalizioneliberal-democratica denunciò dallecolonne del suo periodico atti diviolenza e di intimidazione da partedi guardie rosse, che avevanospinto due democratici, FederigoMangani e Arcangiolo Rosadelli, arinunciare alla loro candidaturaper le prossime elezioni. C’era iltimore che il giorno stesso delleconsultazioni sarebbero potuteavvenire ulteriori violenze psicolo-giche e fisiche a danno degli eletto-ri da parte dei rossi. I liberal-de -mocratici erano comunque ben de -cisi a non rimanere inermi difronte a tali violenze affermandoche, per difendersi, sarebberoricorsi anche all’aiuto dei fascisti. Ipopolari cortonesi, invece, si sca -gliarono senza mezzi terminicontro entrambi gli schieramenti,accomunandoli nella medesimamatrice. Ribadirono la loro sceltapolitica intransigente, quella di nonvolersi alleare con nessuno, di

correre da soli l’avventura elettora-le, mettendo in guardia gli elettori anon farsi ingannare dalla scorrettapropaganda di alcuni avversari chesi spacciavano per cattolici. E’singolare che i popolari si scaglias-sero principalmente contro i libe -rali piuttosto che contro i socialisti,forse perché era più difficile distin-guersi proprio dai liberali, ched’altronde appartenevano quasiallo stesso ceto. I repubblicani cor -tonesi, visto il loro esiguo numero,fecero lista comune con l’Asso -ciazione Nazionale dei Combattenti.Nonostante i timori dei moderati leoperazioni di voto si svolsero re go -larmente, senza incidenti e l’af -fluenza alle urne fu piuttosto scar -sa: su 10.157 aventi diritto solo5.124 elettori si recarono a votare.

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10 ottobre 1920 - Elezioni amministrative a Cortona

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Ma gli unici vincitori furono i socia-listi, i cui candidati furono tuttieletti, mentre i liberal-democraticiriuscirono a farne eleggere solosei, così che fu definitivamente de -cretata, anche a livello locale, lafine della supremazia politica dellavecchia classe politica postrisorgi-mentale. La composizione del nuo -vo consiglio comunale dopo le ele -zioni amministrative del 10 ottobre1920: ELETTI AL CONSIGLIO CO -MUNALE DI CORTONA PARTITO

SOCIALISTA: Oreste Bianchi, Er -menegildo Calassi, Enrico Consorti,Giovanni Donnina, Pasquale Fal -coni, Vannuccio Faralli, ArsenioFrati, Agostino Gialli, Andrea Guer -rini, Pietro Mancini, GuglielmoMaz ziari, Felice Mencarelli, IgnazioMercati, Carlo Minuti, RicciottiMon tineri, Giuseppe Nardini, O -svaldo Lorenzini, Giacinto Petrucci,Ric cardo Picciafuochi, AntonioQuinti, Odoardo Saccenti, AgostinoSalvi, Foscolo Scipioni, Silvio Tat ta -nelli. BLOCCO LIBERAL-DEMOCRA-TICO: Pietro Scarpini, David B sta -relli, Francesco Manciati, GiovanniMannucci, Umberto Lovari, Fran ce -sco Burbi. Tranne qualche politicoo sindacalista di professione, glieletti socialisti erano tutti uomininuovi, provenienti da classi socialiche mai prima erano riuscite agestire la cosa pubblica. Ciò dettemolto fastidio agli sconfitti, checercarono in ogni modo di metterein evidenza e di ridicolizzare lamag gioranza, stigmatizzando ilcom portamento di qualche consi-gliere contadino che parlava indialetto chianino durante le seduteconsiliari, o di qualche “rubicon-da” e “rozza” fanciulla che, cantan-do, alla testa di un corteo portava labandiera rossa. Così dagli articolidi tutti i periodici moderati dell’e-poca emerge, univoco e tangibile, ildisprezzo delle classi abbienti versoi simpatizzanti di sinistra, che nonbrillavano, a causa delle proprieorigini, per educazione linguistica eper civiltà di modi. Le manifestazio-ni di giubilo dei vincitori non sifecero attendere; i socialisti, infatti,quando furono sicuri della schiac-ciante vittoria elettorale, si riversa-rono entusiasti nelle strade cittadi-ne e improvvisarono comizi e cor -tei con gran numero di bandiereros se, fanfara e con scampanii con -tinui dalla torre del palazzo co mu -nale. Il 23 ottobre 1920 si insediòla prima amministrazione socialistadel Comune di Cortona e la stampalocale d’opposizione, “La ParolaRepubblicana”, “L’Etruria” e “L’A -zio ne Democratica”, fu tutta con -corde nel descrivere le concitatefasi iniziali della prima sedutaconsiliare: “Dopo la relazione delRegio Commissario comm. G. Car -loni, che viene interrotto da gridadi “viva il comunismo” e dopo lasuonata del l’“In ter na zionale” daparte della banda cit tadina, ilconsigliere Vannuccio Farallipren de a parlare. Con parola

loro [...] Il Segretario dichiaraeletto Foscolo Scipioni Sindaco diCortona [...] Presa la parola ilSindaco illustra il programmasocialista. Parla di colpire l’anti-ca Amministrazione, che halasciato un deficit di £. 700.000senza contare i mutui contrattiche non sa a quanti milionifanno ascendere il debito diCortona [...] dice di aumentarela tassa di famiglia (si grida dalpubblico “abbasso i signori!”)[...]Soggiunge poi che i medici-nali ai poveri saranno concessilargamente [...] l’Asilo Infantilesarà dotato di parecchie diecinedi migliaia di lire; sarà istituitala refezione ai bambini dellescuole elementari sottraendolicosì dalla strada; saranno restau-rate le case coloniche e se ipadroni si opporranno, ci pen -serà il Municipio a farle restau-rare a spese dei padroni; anche latassa bestiame dovrà esseretriplicata a danno completo dei

signori [...] Dopo brevi paroled’un consigliere, in puro dialettocampagnolo, la seduta è tolta e labanda cittadina intona l’In ter na -zionale”.

Infatti, la linea politica dellanuova amministrazione socialista fud’ispirazione massimalista, vollecioè attuare, più o meno integral-mente, un programma rivoluziona-rio senza scendere a compromessicon le altre forze politiche.

Dalla tipologia di queste primeiniziative risulta estremamentechiaro il cambio di rotta rispettoalle passate gestioni; vi fu un’atten-zione diversa per gli strati socialipiù deboli, che, in fin dei conti,erano proprio quelli che avevanoconsentito il trionfo elettoralesocialista.

Ma l’esperienza socialista allaguida del Comune di Cortona duròsoltanto sei mesi, perché nell’aprile1921 cadde sotto i colpi dellosqua drismo fascista.

Mario Parigi

Lions Club Cortona Corito Clanis

Cortona per Gino Severini

Cortona 1917. Piazza Signorelli con uno scorcio delle Logge di Pesceria.(Collezione Paolo Gnerucci)

Cortona 2012. Piazza Signorelli con uno scorcio delle Logge di Pesceria.

Cortona 1921, piazza Vittorio Emanuele II. Manifestazione socialista.

Foscolo Scipioni, Sindaco socia-lista di Cortona dall’ottobre1920 all’aprile 1921.

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E' il terzo anno che festeg-giamo con una popolaretombola qui al Centro diAggregazione Sociale di

Ca mucia, un personaggio di pre -stigio e qualificante per il nostropaese.

Ecco allora che ora dobbia-mo, e diciamo dobbiamo parlaredi Antonio Tamburini, che è si no -nimo di auto, perché proprio An -tonio è stato il primo artefice della"rappresentanza auto" in Camucia.

Infatti risaliamo al 1935 quan -do Tamburini inaugurò l'omoni-ma officina meccanica, ma primaAntonio svolse il lavoro come au -tista di camion e poi aprì, al pianoterra del palazzo Angori la suaofficina meccanica.

Antonio è stato esperto artigia-no del ferro battuto ed alcunicancelli al cimitero del Calcinaioprovengono dalle sue laboriosemani, inoltre è uomo capace altornio, che anch'ora oggi è gelosa-mente conservato dal figlio Miro.

Tamburini Antonio è stato an -che un pioniere della motorizza-zione, infatti riuscì a far movimen-tare le auto con il "Gaso metro"un'imponente struttura che sfrut-tando la miscelazione del carburoe dell' acqua riuscì a dare unaqualche spinta, anche se modesta,alle auto. Ma la ditta trovò subitofacile accoglienza nella Camuciaindustriosa e i locali non eranopiù capaci di contenere il crescen-te lavoro ed allora si trasferì alpiano terra della propria vastaabitazione ed ancora aprì unamostra motori dove è localizzataoggi la banca toscana.

Oggi la ditta è ubicata in lo ca -lità Piagge e vanta un complessostrut turale imponente e si è de lo -calizzata creando anche una strut-tura "madre" ad Arezzo, dove a di -ri gerla è il figlio di Miro, An tonio.

Di Antonio il figlio Miro ri cor -da la sua capacità innovativa, lasensibilità e la capace intrapren-denza; Miro ricorda che nel tem -po di guerra non c'erano grandi

facoltà economiche, ma Antonioriusciva a dare al figlio semprequalcosa per soddisfare le sue"passioni automobilistiche".

Oggi Miro ha una organizzatae qualificata rappresentanza divendita e riparazioni auto. Miro siè sposato con Cutini Maria Grazianel 1959 alla giovanissima età di

vent'anni, la signorina Maria erami norenne, appena diciassette an -ni. La coppia coronò il suo sognod'amore ad Arezzo nella chiesa diS. Maria delle Grazie e dal loromatrimonio nacque Antonio il fi -glio che tutta Camucia conosceper le sue indubbie capacità comepilota di auto.

Seguirono lunghi anni felici eproduttivi, nel 79 si afferma comecon cessionaria Alfa Romeo e ap -punto nel 1997 è stata inauguratala sede di Arezzo; nel corso deglianni si acquisiscono altri marchiquali la Jeep e la Kia di cui i Tam -burini sono esclusivi concessiona-ri per la provincia di Arezzo. L'a -zienda si estende su 7500 mq,oggi conta 22 dipendenti.

Ma la vita riserva anche pro -blematicità, infatti nel 2010 MariaGrazia ha lasciato questa terra, inmodo troppo repentino, lasciandotutti in tremenda angoscia; ancheoggi Miro ci parla di questo, convo ce tremante, e ci fa vedere"Chic co" l'inseparabile cagnolinoche Maria Grazia teneva gelosa-mente sempre in grembo. Anchelui è ferito e resta accovacciatosulla scrivania e pare che "ripensi"solo alla sua amata padrona.

Il figlio di Miro, Antonio è,come abbiamo già detto, cono -sciutissmo in Camucia, ma ovvia-mente anche ben oltre il nostro, sepur vasto territorio, perchè si èaffermato come pilota da turismoa varie manifestazioni di caratterenazionale. Inoltre ha conosciutoun'importante carriera sportivavincendo in tutte le categorie dal:

Go Cart ( Campione d'Europa) evi ce campione del mondo alla for -mula 3 vincendo sul famoso cir -cuito di Montecarlo in formula3000 ed arrivando fino allaformula,1 come collaudatore.

Ancora oggi segue la suapassione come pilota ufficiale AlfaRomeo nella categoria superturi-smo ed è istruttore guida perclienti ferrari.

Ivan Landi

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Brevidal territorio

a cura di Laura Lucente

Arezzo

Foiano

C.Fiorentino

MontepulcianoChianciano

18 ottobre – Cortona I carabinieri della stazione di Terontola hanno denunciato in stato di libertà pertentata truffa in concorso due donne di 24 e 27 anni e due uomini di 22 e 23 anni,tutti rumeni e residenti a Empoli. Le due donne si sono recate presso un bar aCortona e hanno preso una bibita, pagando con una banconota di 200 euro e,mentre il gestore stava dando loro il resto, hanno cercato di indurlo in errore e difarsi riconsegnare, oltre al resto, anche la banconota di grosso taglio data per ilpagamento. Il titolare del bar non ci è cascato e per evitare che potessero ritentarela truffa presso qualche altro negozio, ha chiamato i carabinieri che arrivati sulposto, hanno identificato le due donne e rintracciato anche i due uomini, che leavevano accompagnate e le stavano aspettando a bordo di un’auto, fuori dall’eser-cizio pubblico.

21 ottobre – Lucignano I carabinieri di Lucignano hanno arrestato un 24enne della Valdichiana per deten-zione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Nell’ambito di un servizio dicontrollo del territorio, i militari hanno controllato un’auto, condotta dal 24ennee, a conclusione della perquisizione, hanno trovato nascosto nel bagagliaio uninvolucro in cellophane contenente circa 100 grammi di marijuana. La perquisi-zione è proseguita anche presso l’abitazione del giovane e ha consentito ai carabi-nieri di sequestrare anche un narghile’ e un grinder. La sostanza è stata sequestra-ta. E’ stato inoltre segnalato alla Prefettura per detenzione di stupefacenti per usopersonale il fratello del giovane, trovato in possesso di una modica quantità dimarijuana.

22 ottobre- Arezzo Clamorosa sentenza al tribunale di Arezzo. Un padre di un bambino di sei anni èstato condannato dal tribunale di Arezzo ad un mese, con la sospensione dellapena, per eccesso di mezzi di correzione. Il reato è scaturito in seguito ad unadenuncia presentata dalla madre del bambino, al tempo anche moglie dell’uomo.I fatti risalgono al 2009, quando rientrando a casa in una cittadina dellaValdichiana, aveva notato la guancia rossa del figlio. Lui si era giustificato dicendoche gli aveva dato uno schiaffo perché non voleva leggere. Da lì è partita la denun-cia che lo ha portato alla condanna. Nel frattempo la donna ha ottenuto la separa-zione dal marito ed ha visto riconoscersi il risarcimento di una somma in denarocome parte civile.

23 ottobre – Castiglion Fiorentino E’ stata recapitata agli ex amministratori castiglionesi una citazione della procuradella Corte dei Conti, con la quale si chiede a chi ha fatto parte delle due giunteBrandi di pagare un’ammenda per alcune manovre del Comune ritenute scorret-te da un punto di vista contabile. Il procuratore della Corte dei Conti contesta neldettaglio quanto deliberato in quattro occasioni dal 2001 al 2011: in tre casi sitrattò di anticipi di cassa, nel quarto dell’accensione di un mutuo per lavoripubblici. La convocazione di fronte alla sezione regionale della Corte dei Conti èper il 19 marzo.

24 ottobre – Arezzo e Perugia Scoperti dai carabinieri di Perugia pendolari della droga tra Arezzo e Perugia. Unatrentina le persone segnalate alla prefettura come assuntori, che si recavano nelcapoluogo umbro da varie località di Toscana e Lazio per rifornirsi di droga: Rieti,Siena, Viterbo e Arezzo. La vasta operazione dei carabinieri perugini ha permessol’arresto di cinque pusher tunisini. Secondo una stima fatta dagli inquirenti, avreb-bero spacciato al ritmo di 100 dosi di eroina al giorno. L’indagine, fatta di intercet-tazioni e pedinamenti, è durata due mesi. Uno dei cinque arrestati è stato anchevittima di un accoltellamento, mentre un altro è sospettato di aver accoltellatoqualcuno.

26 ottobre- Cortona Tre giovani sono stati arrestati con mezzo chilo di marijuana Una pattuglia deicarabinieri della stazione di Terontola ha fermato ad un posto di blocco un’auto: abordo tre ragazzi residenti in provincia di Perugia, due di 24 e uno di 28 anni. Ilcontrollo è stato fatto lungo la superstrada Perugia – Bettolle, all’uscita diCastiglion del Lago. I tre avevano con loro una modica quantità di marijuana e duepiccoli coltelli. Dall’auto i militari sono passati alle abitazioni dei tre. E dalleperquisizioni domiciliari è spuntata molta più droga. Nascosti negli armadi dellecamere da letto, c’erano in tutto 13 barattoli in vetro contenenti oltre mezzo chilodi infiorescenze di marijuana essiccata. In un cassetto sono stati trovati anchecontanti per 2.800 euro, probabile provento di spaccio. Una stanza di una delleabitazioni era stata allestita per agevolare la germogliatura e la successiva essicca-zione della marijuana con tanto di lampade alogene collegate a dei timer mante-nere una temperatura più elevata e costante. In un terrazzo sono stati trovati anche19 vasi con ancora i fusti recisi di piante di marijuana.

Domenica 20 Ottobrepresso un noto ristoran-te della zona si sonoritrovati, dopo 50 anni,

tutti gli studenti della primaclasse elementare di Montecchiodel Loto, con la loro MaestraLidia Faltoni Piccioli per riviverei momenti più significativi deicinque anni trascorsi insieme.

Di seguito riportiamo unostralcio della lettera che “i ra -gazzi del ‘56” hanno voluto de -dicare alla loro carissima Mae -stra.

Carissima Maestra Lidia,cinque anni insieme abbiamopassato… ti ricordi quantopiccoli eravamo quando laprima volta ci hai incontrato?Ti sei presentata a noi remiginicon umiltà, con tanto amore econ autorevolezza unita a unagrande professionalità.Timorosi e un po’ impauritisiamo arrivati, ma con il tuoaiuto forti e consapevoli siamodiventati….Ti chiamavamo con rispetto“Signora Maestra”.In classe ci facevi lavorare sodo,senza chiacchierare, pochierano i momenti che ci lasciaviun po’ più liberi per parlare tradi noi.Ci hai insegnato tutte le ma -terie: italiano, matematica,storia, geografia, scienze, dise -gno e anche materie che ainostri giorni non ci sono più,come “bella calligrafia”. Come dimenticare le tabellinerecitate da tutte noi, a mo’ dicantilena, o la prima letterinache ci hai fatto scrivere a BabboNatale Sei stata sempre fiera del tuolavoro di insegnante e del ruolodi educatrice che la società diquel tempo ti aveva assegnato:per questo avevi il max rispettodi tutti noi e delle nostre umilifamiglie.Tra i banchi di scuola grazie a teabbiamo imparato a scrivere, aleggere, a contare oltre che adipingere e a creare. Tante cose,da quelle più strane a quelle piùmisteriose, nella nostra testaabbiamo stipato: grammatica,verbi, tabelline, frazioni, etru -schi, romani, etc., con tantapassione ci hai insegnato. Tra tee noi un feeling ben presto ènato.Abbiamo imparato le regole, ilrispetto tra di noi, verso di te enei confronti dell’ambiente.Questi tuoi insegnamenti sonorimasti impressi in modo in -delebile nella nostra memoria edinconsapevolmente ci hannosempre aiutato nel nostro cam -mino.A volte ci hai sonoramente sgri -dato e dietro la lavagna in ca -stigo ci hai mandato, ma il più

delle volte ci hai coccolati, hairaccolto i nostri sogni e le nostreemozioni.Noi sappiamo bene quantapassione hai messo per in -segnarci, sappiamo bene quantapazienza hai avuto per tolleraree sopportare la nostra vivacità equanto affetto ci hai dato: seistata veramente una “secondamamma”.Con te abbiamo riso e qualchevolta pianto, abbiamo studiato,giocato e anche litigato, ab -biamo disegnato, creato e anche

inventato, osservato, cantato esaltato, ma tante sono state lecose che abbiamo imparato.Tanta tenerezza ed amore ci haisempre dimostrato ed in ognidifficoltà ci hai aiutato.. e conun sorriso ci hai incoraggiato.Ugualmente severa sei stataquando oltrepassavamo i limiti:questo ci ha sicuramente per -messo di crescere consapevol-mente.Di maestre come Lidia, costrut-trici di civiltà, ci sarebbe tantobisogno oggi, in un momento digrande regressione culturale edisorientamento morale, in cuila famiglia è assente o distrattae la scuola, troppo spesso scredi-tata all’esterno, arranca e faticaa recuperare dignità e il ruoloche istituzionalmente le appar-tiene.Cinque anni sono volati e con ibagagli colmi di tante conoscen-ze, siamo passati alle medie, allesuperiori e qualcuno anche al -l’Università per fare altre espe -rienze.Cinquanta anni sono passati ecome vedi come siam moltocresciuti e cambiati! E’ arrivatoil momento dei saluti….Siamo tutti un po’ commossi,ma questa deve essere unaserata gioiosa, non malinconicae, in effetti, non vogliamo la -crime e fazzoletti!Ci consideriamo fortunati eprivilegiati essere stati tuoi a -lun ni!E per questo, per terminare, a tecarissima Lidia, maestra discuo la e di vita, ancora un gra -zie di cuore ti vogliamo donare!

I tuoi allievi di mezzo secolo fa!

1. ANGORI Luigi2. BONOMO Adriano3. CONTINI Fiorella4. FIERLI Vanda5. MARIOTTONI Alfredo6. MEACCI Flavio7. ROSADONI Claudia8. ROSSI Giancarlo9. ROSSI Lidio10. ROSSI Maura11. SOLFANELLI Ilva12. TREMORI Graziano13. VALERI Edo14. VITI Silvana

Carissima maestra LidiaMiro Tamburini personaggioe protagonista di CamuciaUno di noi storia (terza edizione) - 8 dicembre

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una vita trascorsa insieme...TEroNToLA 50° di matrimonio

Festa dei nonni al Centro “Tuttinsieme”TEroNToLA Settima edizione, organizzata dall’Unitre in collaborazione con il Comune di Cortona

L’ETRURIA N. 19 del 31 ottobre 2013 TERRITORIO

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Venerdì 4 ottobre, alCentro “Tuttinsieme” diTerontola si è svolta lasettima edizione dellaFesta dei nonni, organiz-

zata dall’UNITRE-Università delletre età in collaborazione con ilComune di Cortona e tutte le realtàpresenti nel territorio.

La serata è stata aperta daCesarina Perugini, Presidentedell’UNITRE, che ha spiegatocome la ricorrenza dedicata agliangeli custodi si sia trasformatanella Giornata dei nonni, che sonoa tutti gli effetti gli angeli custodidel nostro tempo, per l’aiuto chedanno alle famiglie e per ladedizione con cui fanno crescere inipoti.

Forse non tutti lo sanno ma

c’è anche un fiore dedicato ainonni e alla loro festa: è il myoso-tis o non-ti-scordar-di-me, un fiorepiccolo e delicato, ma resistente ebellissimo.

Dopo la veloce presentazioneè iniziato lo spettacolo, con ibambini delle due scuole dell’in-fanzia: Arcobaleno e MariaImmacolata, che hanno intonatobrani molto vivaci, e li cantavanobenissimo, merito del lavorosvolto dalle insegnanti di entrambele scuole, che si sono impegnatecon grande entusiasmo.

Quindi le classi VA e VB dellascuola primaria hanno presentatobrani autobiografici e poesiecomposte con l’aiuto delleinsegnanti Daniela Mammoli eLuciana Farini. E’ stato un lavoromolto sentito, che ha portato all’e-splorazione di emozioni profonde,dato lo stretto legame con i nonni,ma anche alla curiosità verso laloro vita e gli eventi che l’hannocaratterizzata, come il passaggiodel fronte e la partecipazione allaguerra.

Traspare dai testi la scopertadella morte e il timore che possaraggiungere qualcuno di caro, maanche l’importanza dei nonnicome figure di riferimento, in unrapporto più facile e semplicerispetto a quello che li lega aigenitori.

Quindi il parroco donAlessandro Nelli, ha portato il suosaluto alla comunità riunita per lafesta e così ha fatto anche GiorgioMorelli, professore alla scuolamedia di Terontola per così tantianni da diventare un’istituzione.

Il prof. Morelli ha trascorsocosì tanti anni da educatore inmezzo ai ragazzi da acquisire unaforma mentis tutta rivolta alleproblematiche giovanili e ai mezziper indirizzare al meglio l’azioneeducativa, e chi sta con i giovaninon ha il tempo di invecchiare.

Così succede anche ai nonni,che intrecciano la loro vita con

quella dei nipoti ed acquisiscononuovi modi di pensare aggiornan-do le loro conoscenze.

Ma la festa è stata attraversatadal dolore per le vittime delnaufragio di Lampedusa, così glialunni della scuola media hannoletto due brani per commemorarele vittime della tragedia.

Lo spettacolo è continuato conAndrea e Francesco, che hannoletto due poesie in dialetto, di cuiuna “Il sabato delmercato”riecheggiava quella benpiù celebre, ma riportata alladimensione della vita quotidianadi un ragazzo delle medie,

Dopo una pregevole esibizionedi ginnastica ritmica, gli alunnidella scuola media, con leinsegnanti Marina Grazzini e

Maria Rita Rossi, hanno presenta-to alcuni brani d’autore, fra cui “Ilvecchio e il bambino”, che suscitasempre un brivido d’emozione.Tutte le esibizioni sono stateaccompagnate dall’entusiasmo digenitori e nonni e molti occhi

piglio deciso, Pietro ha diretto ilgruppo scatenando l’entusiasmodel pubblico e mostrando di averenotevoli doti musicali.

Il premio “Nonno ideale2013” è stato assegnato ai Nonnivigili di Terontola, che, riuniti sottola guida del nonno FrancoFabbrini,aiutano gli alunni adattraversare la strada all’ingressoe all’uscita da scuola. La premia-zione è stata fatta dalla dott.ssaFrancesca Basanieri, Assessorealle politiche sociali, che haconsolidato negli anni un rapportodi collaborazione con l’UNITRE.Marcello Mariottoni ha quindiletto un brano scritto da GinoZucchini, il cantore dell’UNITRE.

La serata si è conclusa con unaffettuoso arrivederci all’annoprossimo, nella speranza di ritro-varsi sempre in salute e conspirito lieto. UNITRE Terontola

Zona P.I.P. loc. Vallone 34/B - 52042 Camucia di Cortona (Ar)Tel. e Fax 0575/67.81.82 (n. 2 linee r.a.)

Residenza per Anziani

“Santa Rita”di Elio Menchetti & figliVia Case Sparse, 39/B

52044 Terontola Cortona (Ar) Tel. /fax 0575 67.87.08

Celebrare in chiesa un 50°di matrimonio significatestimoniare a se stessi ead una Comunità interala sacralità del vincolo

coniugale, il rispetto di un im pe -gno preso, di una promessa, di unprogetto comune, di una missio-ne, testimoniare un cammino diamore e di comprensione percor-so insieme per tanti anni, “nellabuona sorte” ed anche nelle inevi-tabili difficoltà ed è, allo stessotempo, ringraziare Dio per l’aiutoed i tanti doni concessi.

Con questo spirito di confer-ma e ringraziamento, nel po me -riggio del 14 settembre scorso,nel la Chiesa di San Giovanni E van -gelista di Terontola, la signoraElena Capocci-Cacioli ed il maritoGiuliano Marchetti hanno rinnova-to le promesse matrimoniali,scambiatisi reciprocamente , nella

stessa chiesa di un lontano 1963 ,alla presenza dell’allora parrocoed amico don Dario Alunno.

Ad officiare questa volta laceromonia vi era son AlessandroNelli, il quale ha benedetto sposied anelli e si è congratulato per lascelta fatta, perché, aprendosi aglialtri, divenivano esempio ancheper le giovani famiglie, semprepiù in difficoltà: “Il vostro matri-monio è nato nella fede ed è perquesto che stasera siete qui per lamessa di ringraziamento…CheDio vi conceda di condividereancora tanti anni insieme…”.

Visibilmente commossi gliancor “giovani” sposi…attorno aloro gli amatissimi nipotini Save -rio, Cesare e Gilda che sorrideva-no incuriositi, fieri ed orgogliosi diquei nonni in abiti nuziali,le figlieChiara e Grazia, i generi e gli amiciintimi, quelli di una vita…

Il rinnovo delle promessenuziali ed il reciproco scambio dianelli hanno reso solenne la ce -rimonia, ricca di sentimento per ifamiliari ed amici.

Le figlie, che sono state anchetestimoni di nozze, alla fine dellacelebrazione, hanno fatto il loroemozionato discorso… hannorin graziato i loro genitori per lavita ricevuta, per gli insegnamenti

dati, per i valori trasmessi, perl’aiuto, il sostegno sia fisici chemorali, ricevuti, spesso offerti esentiti forti anche nella lontananza,per i sacrifici fatti, sempre con ilsorriso…

L’emozione era palpabile intutti…

Alla fine della santa Messa pa -renti ed amici si sono stretti viciniad Elena e Giuliano, per rallegrar-si e per augurare loro tanta sere -nità per i prossimi anni.

Ma i festeggiamenti sono poiproseguiti nel bellissimo Relais-ristorante “La Corte del sole” diPetrignano, in un tramonto d’in -canto fra scorci di Lago Trasi -meno, i fertili e ubertosi campidella Val di Chiana, le dolci edamene colline cortonesi…unaserata fatta di ottimi cibi e bevan -de ma soprattutto di ricordi,memorie, regali…

Pregevole e scanzonato il CD,preparato da figlie, generi edamici, un album di memorie, fattedi ricordi e fotografie, immaginidei momenti e degli affetti piùsignificativi della vita…cantati poianche in dialetto chianino dalmenestrello dell’UNITRE, GiacintoZucchini il quale ha ripercorso lavita dei neosposi da quando eranobambini ad oggi, mettendo in lucela loro laboriosità, onestà, rettitu-dine sia nella vita affettiva chelavorativa, la loro disponibilità acreare, aderire, collaborare adini ziative ed associazioni che ope -rano a livello sociale, per pro muo -vere la propria Comunità ed ilproprio Territorio .

Ai festeggiamenti erano pre -senti anche molti soci dell’Unitre,Università delle Tre Età, di Te ron -tola di cui Elena e Giuliano sindal la fondazione sono stati pro -motori soci, discenti e collabora-tori anche a livello di Consigliodirettivo….A loro è andato unsentito ringraziamento…

Ed a fine serata per tutti…una dolcissima fetta di tor -ta…. un allegro brindisi col lettivo…e un augurio di serenità pertanti e tanti anni ancora …

UNITRE di Terontola

Cadono le foglie, torna lapioggia e le temperaturescendono, le sere arriva-no presto e il MAEC offreun rifugio caldo e

confortante ai suoi archeo-giovani.Anche quest'anno Aion Cul -

tura, in collaborazione con ilMaec e la Banca Popolare diCortona, riprenderà gli appunta-menti di Archeojunior. Si partecon l’oscro e magico fascino dellafesta di Halloween il 31 ottobredalle 15.30 alla 18.

Dal 9 novembre 2013 al 12aprile 2014, una lunga traversataverso la primavera, ogni sabatodalle 15 alle 17 al museo verran-no organizzati e gestiti incontri pertutti i bambini con attività cheutilizzeranno storia e archeologiaquali strumento di divertimento edi aggregazione. Si cresce giocan-

do: è il modo in cui si gioca che fala differenza. Far conoscere strut-ture e saperi è il solo modo pergenerare rispetto nei confrontidella nostra cultura, del luogo incui viviamo. Musei, biblioteche,teatri… Devono aprirsi a tutti e aigiovani in particolar modo:abbiamo ricchezze inestimabili

ArcheojuniorCorToNA Tornano i pomeriggi al Museo

hanno mostrato lucciconi disoddisfazione per la bravura deiragazzi, nella netta convinzione divedere nei giovani le tracce delproprio passato filtrato da unagioiosa promessa di futuro. E’ lavita, ma proprio momenti comequesti ne danno piena consapevo-lezza.

Intanto la Band di istituto, conil prof Biagianti, ha iniziato asuonare una serie di brani: alcunisono cavalli di battaglia,come “Ohwhen the saints..”, altri sononuovissimi, come la musica trattadalla colonna sonora di “Titanic”;una bella serie di pezzi trascrittiper la Band e diretti da PietroFarini, che frequenta le superiorima è rimasto legato all’esperienzamusicale fatta alle medie, comealtri ragazzi già grandi che inoccasione di spettacoli, continua-no a suonare con la Band. Con

che rimangono poca cosa senessuno le conosce o, ancorapeggio, le conosce e non le saapprezzare e trarne giovamento.

Perché è una gioia la bellezza delnostro passato, così forte daspingerci a vele spiegate verso ilfuturo. Albano Ricci

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Quasi unico per gli ap -pariscenti motivi storicidel suo superbo manie -ro strettamente incorni-ciato oltre le mura da una corona di case che

fan scenario di medievale suddi-tanza, proprio là dove ha inizio ilcolore e il profumo di fitti boschimontani, il caratteristico villaggiodi Pierle ha celebrato nei giorni11, 12 e 13 ottobre la Festa dellaMadonna del Rosario e la Sagradella Castagna. Ventesimo appun-tamento annuale di un avvenimen-to che i giovani di un apposito esolerte comitato hanno saputo

riproporre nella maniera organiz-zativa attuata di volta in volta sem -pre meglio, con un crescendo diattrazioni e di successo. Que st’an -no poi, sia per l’accresciuta famadella manifestazione quanto per lastagione in quei tre giorni assaibe nigna, la partecipazione di gen -te, giunta anche da distanti loca -lità, ha toccato punte mai cosìelevate.

Dopo le prime due serate de -dicate alle proposte gastronomi-che e alle danze, musicalmenteaccompagnate da Walter e Fran -cesco nella prima e da Luca eFrancisca nella seconda, domeni-ca 13 la festa si è svolta in tuttol’arco della giornata. Al mattinocon il programma religioso, costi-tuito dalle devote celebrazioni diuna Messa Solenne nell’anticachiesetta e di una Processionelungo le strette vie dell’abitato invenerazione della Madonna delRosario. Nel pomeriggio e nellasera con la Sagra della Castagna,allietata quasi ininterrottamentedalle prestigiose esibizioni musica-li di Ivano Pescari, durate fino atar da ora per l’ultima serata dan -zan te.

Anche se il richiamo di natura

gastronomica è stato formalmentequello dalla castagna, una eccel-lente cucina, oltre al deliziosofrutto autunnale, ha soddisfattoegregiamente il palato delle per -sone intervenute. Negli stands co -perti e riscaldati, durante tutta lafesta e al cenone conclusivo, ilpubblico presente ha potuto difattiassaporare funghi porcini e tartuficome principali ingredienti deiprimi piatti, poi la tipica tradizionedi fagioli con cotiche e salsicce,trippa al sugo, carne alla brace,coscio di maiale arrosto, arrostici-ni di pecora, piadina, contorni edolci fatti in casa dalle brave

cuoche. Il tutto accompagnato daottimo vino, vinsanto e bibite varie.Ricorrendo il secondo decennaledella sagra, il piccolo borgo diPierle, come fece in occasione delprimo, ha voluto infine coronarela sua kermesse con un bellospet tacolo di fuochi artificiali.

Una anonima signora venutada fuori alla festa, entusiastadell’evento e ammaliata dal luogo,ha lasciato questi delicati versiscaturiti estemporaneamente dallasua squisita sensibilità:

Festa della castagnaTra profumi di fuoco e odoredi antico,persone in festae musica e allegriason venuta staserae respiro la storiadi castelli e principie di un tempo che fu…Forse in un’altra vitaho vissuto quie anche tuche qui sei staserahai l’anima più leggera.Da quando era semplice la vitae c’era più amore,a Pierle, gli uomini di cuoresono ancora qua.

M. Ruggiu

Fisica con la tesi “Pro cessi da Cat -tura Neutronica nelle fasi finali distelle di piccola massa”, è proprioquello di divulgare il più possibileattraverso un linguaggio sempliceed accattivante una materia solo

apparentemente complessa e di -stante da noi. Nei precedenti se -minari tenuti dal dottor Gori pressoscuole della provincia aretina edassociazioni culturali, grande è statol’interesse non solo dei ragazzi maanche degli adulti intervenuti che lohanno dimostrato porgendo al do -cente numerose domande di ap -profondimento. Ci auguriamo checiò possa ripetersi nell’evento delprossimo 16 novembre (spon so -rizzato da Banca Mediolanum)

quan do, in circa due ore, il nostroconcittadino Carlo Gori dopo alcunicenni storici di Astronomia e A -strofisica, tratterà argomenti comel’evoluzione stellare, Nu cleosintesi eSpettroscopia con l’aiuto di slides e

brevi filmati che renderanno il tuttoaccessibile ad un vasto pubblico emolto facile da seguire. Carlo Goriinoltre interagirà con i presenti insala rispondendo alle loro domandeprima, durante e dopo la lezione.Sicuramente dopo aver assistito alseminario del 16 novembre le stelleper noi significheranno qualcosa dipiù del semplice appuntamentodella notte di San Lorenzo. Nonmancate!

Ilaria Capacci

Devozione alla Madonna e Sagra della CastagnaAppuntamento imperdibile per i fans delle stelle!

MErCATALE “Tra profumi di fuoco e odore di antico...”

Coinvolta la Asl aretina

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“In un momento particolare,una serietà particolare”

Cucina santa: progetto all’Istituto Vegni

Imparare i corretti stili di vitae di alimentazione partendodai banchi di scuola. E’questo l’obiettivo del proget-to promosso dalla Regione

Toscana in alcuni istituti Agrari edAlberghieri della Toscana. Il pro -getto si chiama "Guadagnare Salu -te in Toscana” e vede impegnatel'a zienda sanitaria di Arezzo equel la di Grosseto, con gli istitutil'ISIS A. Vegni di Cortona e l'ISISLeopoldo II di Lorena di Grosseto.

L'obiettivo è quello di miglio-rare le conoscenze degli studentidi questi istituti rispetto ai principidella sana alimentazione, perfacilitare la loro consapevolezzaqua li futuri produttori ed esercen-ti, sensibilizzandoli verso le possi-bilità di collaborazione tra mondoproduttivo e della somministrazio-ne: una alleanza foriera di oppor-tunità di salute e di opportunità di

sviluppo e valorizzazione dellepro duzioni.

Tutto questo anche at traversouna migliore conoscenza delleproduzioni tipiche e locali e deiprincipi di sostenibilità am bientaledegli alimenti.

D’altronde, studi recenti di -mo strano che è crescente la quotadi soggetti che per motivi di lavoroo di studio consumano pasti fuoricasa. La ristorazione rappresentaun momento fondamentale perpro muovere l'acquisizione da par -te dei consumatori di comporta-menti alimentari corretti. Garan -tire al cliente una proposta gastro-nomica che permette di scegliereun pasto sano rappresenta altresìun fattore di sviluppo e competiti-

vità per l'impresa.Il progetto ha previsto mo -

menti formativi per gli insegnantiin tema di stili di vita, tenuti incollaborazione con operatori delservizio sanitario che si occupanodi alimentazione, nutrizione e didipendenze, e sulle tecniche edu -ca tive di potenziamento dellecom petenze di vita dei ragazzi,stru menti indispensabili per pro -

muovere scelte consapevoli esalutari. Il progetto si sviluppa poiattraverso seminari e laboratoriper gli studenti coinvolti, realizzatedai professori e dagli operatori delservizio sanitario.

L.L.

“Nella nostra galassia ci sonoquattrocento miliardi di stelle, enell’universo ci sono più di centomiliardi di galassie. Pensare diessere unici è molto improbabile”:

questo affermava la famosa astrofisi-ca fiorentina Margherita Hackscom parsa pochi mesi fa. Seguendoil suo ragionamento ognuno di noidovrebbe avere almeno la curiositàdi informarsi su cosa circonda laTerra ed approfondire qualcheargomento di Astronomia e Astro -fisica. Per tutti coloro che avrebbe-ro voluto farlo ma magari non nehanno ancora avuto l’opportunità, ildottor Carlo Gori terrà una lezionead ingresso libero il prossimo 16novembre alle ore 16 (appunta-mento anche facile da ricordare!)nella splendida cornice della SalaLimonaia del Borgo “Il Melone” alSodo di Cortona. Titolo del semina-rio “L’astrofisica è facile!?” poichél’intento del dottor Gori, laureato in

Festa delle “brige”TEvErINA

Domenica 13 ottobre , siè svolta a Teverina l’an -nuale Festa della casta-gna o delle “brige”. Unabella iniziativa della

Pro-Loco che, in ogni autunno,cerca di promuovere i prodotti del

bosco della montagna cortonese. La giornata si è svolta con la

consueta partecipazione di corto-nesi e non, saliti a Coldimorro peruna “sbrigèta” ottimamente abbi -nata a piatti culinari montagnini ea vino rosso locale.

La serata si è conclusa con ilballo popolare nel piazzale dellaChiesa e, a fine serata, il presiden-te della Pro-Loco ha avuto paroledi ringraziamento per tutti coloroche hanno dato una mano allaFesta e in particolare per le donneche, in cucina e al forno a legna, sisono sobbarcate il peso dellaristorazione.

Con questa giornata di ritrovola Pro-Loco, guidata dalla scorsaestate dal presidente GiuseppeMeac ci, chiude la sua attività per il2013 ed invita gli amici dellanostra montagna a seguire lanuova attività in programma per il2014. (IC)

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L’ETRURIA N. 19 del 31 ottobre 2013 ATTUALITÀ

mea, che ivi trovavano per tre giornivitto e alloggio, donato dal ConteRinaldo Baldelli, successore diOnofrio, al parroco di S. Pietro donFerruccio Lucarini, era stato pervari decenni ricoverato nella sacre-stia della chiesa di San Pietro, dove

si era molto rovinato e malridotto.Dopo una lunga "operazione

s.o.s.", durata quasi un anno eguidata da un Comitato di volentero-si (don Ferruccio Lucarini, IvoCamerini, Rolando Bietolini, CarloRoccanti, Roberto Bardi e MarioOttavi) la grande tela per opera del -la maestra di decorazione e restau-ro sig.ra Giuliana Franceschini, coa -

diuvata dai sigg. Ademaro Rossi,Anna Maria Spera e Mario Bocci, ela collaborazione di sapienti artigia-ni cortonesi, Mauro Ferri ed EmilioRachini, coordinati dal noto poetaed intellettuale Rolando Bietolini,fondatore del Museo Margaritianonella sua splendida villa di Salcotto,è tornata all'antico splendore e,ribattezzata "Santa Margherita dellaLacrimina", ha ritrovato la sua

giusta collocazione nell'antica Chie -sa di San Pietro a Cegliolo, che daoltre quarant'anni è guidata, conamorevole zelo pastorale, dal no -vantenne "parroco contadino" donFerruccio Lucarini, al quale si devetra l’altro la felice intuizione delnuovo nome da attribuirle.

La cerimonia, vero evento po -polare di devozione e cultura re -ligiosa nei confronti della Santa cor -

Domenica 13 ottobre consolenne, pubblica ceri -mo nia è stato ricollocatonella Chiesa di San Pietroa Cegliolo di Cortona il

grande quadro (una tela ad olio di225 X 275 cm) raffigurante Santa

Margherita in preghiera davanti alCrocifisso.

Il quadro, appartenuto allachie setta fatta costruire nel 1722dall’Abate Onofrio Baldelli, il be -nemerito fondatore dell’Ac cademiadegli Occulti, divenuta poi Acca -demia Etrusca, in onore della “divaMargarita” e quale “stazione di po -sta” per i pellegrini della Via Ro -

E’ uscito da poche settimaneun manualetto semiserio scritto daun cortonese che promette distrappare qualche risata e, perchéno, anche qualche riflessione. Siintitola “100 modi per trovare unparcheggio” è stato stampato dallaMente Aperta editori di Roma escritto da Marco Zappaterreno. Inpoco meno di 65 pagine si rac -contano le peripezie quotidiane

Anche quest'anno l'istitutoA. Vegni ha partecipatoalla gara di valutazionedella razza Chianinapres so Ponte Presale, fe -

steggiando il ventennale del "Gi -gante Bianco" con un’ altra glorio-sa vittoria. Il regolamento preve-deva un massimo di tre squadreper istituto composte da 5 alunni

che dovevano stilare una gradua-toria su quattro box in base aibovini in essi contenuti.

Le squadre sono state poichiamate ad esporre le motivazio-ni tecniche delle loro scelte. Ilgiudice aveva il compito di as se -gnare un voto di merito a ciascungiudizio e stabilire a sua volta lagraduatoria con punti da 1 a 10.Alla manifestazione hanno parteci-pato istituti provenienti da diverseregioni. Sin dall'inizio della valuta-zione, le squadre hanno dimostra-to una grande abilità e spirito dicompetizione, che le hanno poiportate alla stesura della propriaclassifica finale. Successivamente ilgiudice ha ritirato le classifiche e irappresentati di ogni squadra han -

A Paolo

“100 modi per trovare un parcheggio”

ventennale Gigante Biancoa Ponte Presale: il vegni trionfa

Il patrimonio artistico illi -mitato presente sul nostroter ritorio permetterebbe alnostro paese di diventare ilpiù importante museo mon -diale di storia dell’arte senzaomettere l’avanguardia.

Nei giorni passati ho finalmen-te ascoltato in una trasmissionetelevisiva, con molta soddisfazio-ne, il nostro Presidente del Con -siglio dichiarare che sono stateinserite nel Programma di Gover -no delle voci di investimenti ri -guardanti la valorizzazione delPatrimonio artistico italiano. Saràun impiego vincente e del tuttoadeguato per il nostro Bel Paese.Il Presidente Letta invitava tutti icittadini a collaborare perchésenza il nostro aiuto il progettosarà di difficile realizzazione. Inverità molti di noi oltre ad operarenel volontariato sociale, dedicanoil proprio tempo libero a quellomuseale, consentendo l’aperturadi molti siti che diversamenterimarrebbero chiusi.

Possediamo, in ogni paesinod’Italia, bellissime testimonianzeartistiche, oggetti di prezioso ar -tigianato, palazzi ed ambienti chenon sono riproducibili … ma nonaspettiamo che ci pensi ‘’qualcunaltro’’ al nostro posto.

Certamente tutti possiamospendere le nostre energie nelrispettare per primi le ricchezzedel nostro territorio.

Con questo semplice aiuto col -laboreremo con il Governo e daqueste nuove e con crete iniziative

nascerà Nuovo La voro. Quanti dinoi a Cor tona hanno avuto ilpiacere di consigliare e diindirizzare i turisti verso itanti capolavori custoditi nelnostro Comune? Certamentequello che viene pro posto ha unmercato, quello del sublimepiacere di sapere, scoprire econoscere le cose del ‘’NostroMondo’’ attraverso la storia del -l’arte che interpreta, velocementee istantaneamente, il pensiero del -l’uomo.

Lo vediamo realizzarsi nellapittura, nella scultura e nell’archi-tettura non solo dei nostri templi,ma attraverso i disegni delle abita-zioni, dei luoghi di cura e di la vo -ro. L’uomo esprime cultura nelgusto delle cose che mangia, nelpiacere di indossare degli abiti,con la scelta di un libro e percome desidera trascorrere il tem -po e con chi … Dunque speriamoche in tempi brevi aumenterannole richieste di impieghi per studio-si di arte, per interpreti dellelingue, per pubblicitari, per mu ra -tori, idraulici, restauratori ed ar -chitetti e per fornitori di tutti i ge -neri … Ho memoria del mio piùbuon cappuccino gustato 5 anni fanel bar del museo degli Uffizi difronte a Palazzo Vecchio a Firenze… ed ancora oggi porto piacevol-mente ‘’nei miei occhi’’ la visionedall’alto di Piazza Signoria insiemeal ricordo del buon odore di unottimo caffè.

Cortonamore.it blog byRoberta Ramacciotti

Ridisegniamo il Nostro Bel Paese

Santa Margherita della Lacrimina: un dipinto meraviglioso, d’autore ignoto e dalla storia tutta da riscrivere

Un manualetto di “sopravvivenza” scritto dal cortonese Marco Zappaterreno

alla ricerca del posto auto, pas -sando da consigli su come evitarele multe fino ad un test che mettealla prova la tua abilità nel trovareun parcheggio. Un libricino adattoa tutti, “per imparare - comespiega lo stesso autore – a godersidi più la vita!”.

“Secondo recenti statistiche -si legge nella presentazione dellibro- passiamo circa sette annidella nostra vita in auto, due deiquali a cercare un parcheggio. Ciòvuol dire che da adesso in poi, pertutta la tua esistenza, ti perderai: 2Natali, 2 Capodanni, 2 Pasque,circa 300 giorni di vacanza traferie e festività, 30 films al cinema,2 settimane bianche, 50 cene allume di candela e soprattutto al -meno 200 amplessi.

uoi perderti tutto questo perun misero spazio di asfalto di 4metri per 2?”.

Il libro è acquistabile on line enelle librerie Feltrinelli.

L.L.

tonese, ha sapientemente unito fedee cultura e generazioni diverse indue ore di condivisione ed incontrocattolico, come da antica tradizionee come non se ne vedevano da tantidecenni.

Subito dopo l’apertura deldrappo che celava il quadro allavista dei presenti ad opera dellemadrine, la signora Loretta BerniDel Gallo e la bambina Alessia Ca -stelli, si è tenuta la speciale benedi-zione del dipinto officiata da unemozionatissimo don Ferruccio.

Quindi è seguita una vera epropria Lectio magistralis sul di -pinto (e sull'iconografia margaritia-na) del prof. Rolando Bieto lini.

Una lezione da aula universita-ria dove, con argomenti cogenti eprove raccolte sul campo, l'amico emecenate Bietolini ha lanciato lasua ricostruzione storica checonduce a riscrivere la storia fin quitramandata ed invita a studiare afondo questa tela che, intanto, hadimostrato non essere una copia“ottocentesca” di un capolavoro,scomparso, di Pietro Berrettini,come finora sostenuto, bensì unraffinato olio da datare tra laseconda metà del 600 e il 1722, checostituisce il termine post quem,considerato che la cappella fattaerigere dal Baldelli in onore della“diva Margarita”, come attesta unalapide al suo interno, risale appuntoal 26 aprile di quell’anno.

La tesi dimostrata ieri pomerig-gio a S. Pietro a Cegliolo dal prof.Bietolini, se futuri sviluppi sullaricerca da lui promessa, potesseroportare ad ulteriori certezze, che ciauguriamo eclatanti, potrebbe a pri -re scenari spettacolari da sagacinematografica lucasiana (GeorgeLucas) e spielberghiana (StevenSpiel berg) alla Harrison Ford diIndiana Jones.

In fondo l'amico Rolando Bie -tolini un po' dello spirito di IndianaJones se lo porta appresso fin dagiovanotto quando le avventure,culturali e non, erano il suo panequotidiano.

Al momento, al cronista nonrimane altro che registrare tale, piùche fondata, tesi dell'erudito prof.Bietolini e testimoniare che, nell'at-mosfera mistica e melodico-religio-sa creata da don Antonio Garzi eMarco Panchini alla pianola, e dallaloro Corale Lauren ziana, i cristianiaccorsi nella piccola agreste Chiesadi San Pietro a Cegliolo si sono tuttisentiti partecipi di un grande eventostorico di fede, di cultura, di civiltàcortonese.

Infine, ultimo ma non ultimo,registrare che, nella pubblica ce -rimonia, è stato dato il doveroso,adeguato spazio ai ringraziamentispeciali verso tutti coloro che hannocontribuito a quest'evento.

Ivo Camerini

"La maggior parte degli uomini,Paolino, protesta per l'avarizia dellanatura, perché siamo messi almondo per un briciolo di tempo,perché i gior ni a noi concessi scor -rono così veloci e travolgenti che,eccetto pochissimi, gli altri sonoabbandonati dalla vita proprio men -tre si preparano a vivere ...

Abbastanza lunga è la vita e datacon larghezza per la realizzazionedelle cose più grandi, se fosse tuttamessa bene a frutto; ma quando siperde nella dissipazione e nell'iner-zia, quando non si spende per nulladi buo no, costretti dall'ultima ne -ces sità, ci accorgiamo che è passatasenza averne avvertito il pas sare. Sì:non riceviamo una vita breve, matale l'abbiamo resa, e non siamopo veri di essa ma prodighi. Comericchezze e re gali in mano a uncattivo pa drone si volatilizzano in unattimo, ma, per quanto mo deste, seaffidate a un buon am ministratore,aumentano con l'impiego, così ladurata della nostra vita per chi saben gestirla è molto estesa."

E' l'incipit di DE BREVITATE VI -TAE di Seneca. Il libro è nella nostracasetta di Cannatelli, sul tuo co mo -dino; lo avevamo ap pena acquistatoe non hai fatto in tempo a leggerlo.Come spesso succedeva ogni voltache uno di noi due leggeva un libroe no tava qualcosa di interessante, lo

leggeva all'altro e poi lo com men -tavamo insieme. Lo farò da solaades so. Tu non mi puoi risponderema mi puoi ascoltare, sei dentro ilmio cuore e insieme continuiamo avivere con intensità la nostra vita. Iltuo tempo, il tempo degli uo minidella terra, è finito il 6 novembredell'anno scorso ma tu continui avivere in tutti coloro che ti hannoconosciuto e amato perché la tuavita non è mai stata banale ma sem -pre improntata sulla disponibilità,sul la generosità, sul rispetto, sul -l'amore, sulla tolleranza, sul l'u -manità. Il tuo sorriso entrava dentroi tuoi occhi ogni volta che incontraviqual cuno che conoscevi e lo ac -com pagnavi ad una forte stretta dima no. Hai sa puto ascoltare edaiutare chiunque ti abbia chiestoaiuto. Si dice che chi ama gli ani -mali ami anche gli esseri umani.Per te era proprio così: le pecore,gli agnelli, i cavalli, i cani, i vitelli, lequaglie, i polli ... avevano diritto allestesse cure e attenzioni che davi adognuno che amavi. E che felicitàogni volta che vedevi schiudersi unuovo di quaglia o di gallina nell'in-cubatrice, o quando aiutavi una pe -cora in difficoltà nel dare alla luce ilsuo agnellino. la brevità della tuavita è solo riferita al nostro tempo.Tutto quello che tu hai saputo dare,Paolo mio, tutto quello che hairealizzato per te e per gli altri, nellavoro e nella intimità della tua vita,tutto quello che ci hai insegnato conil tuo agire quotidiano, ha riempitola tua vita, l'ha dilatata e resa lunga.Non hai mai per messo che venisse"saccheggiata" da futilità.

Hai creduto nel l'Amore con tut -to te stesso. Grazie a Dio ti ho in -contrato sul percorso della mia vita.Grazie a te ho imparato a vivere e acre dere nell'essenza della vita. Gra -zie, amore mio, per avermi de dicatouna parte della tua vita.

Tua moglie

no esposto con competenza lemo tivazioni che hanno portato astilare la classifica dei gruppi bo -vini.

Fra tutte si sono distinte le mo -tivazioni delle tre speackers: Va -lentina Pazzaglia, Alessia Mulas eMaria Fabbroni, le quali sono statepoi giustamente ricompensate conil primo e secondo posto in classi-

fica. Tutto questo è stato possibile

grazie all'impegno e alla determi-nazione di tutti gli alunni parteci-panti, agli insegnamenti del nostroprofessore Bruno Cardinali, in sie -me ai professori Roberta Guar -nera e Fabrizio Romanelli. Un gra -zie particolare va anche alla nostradirigente dott.ssa Maria BeatriceCapecchi, che ci ha permesso dipartecipare all' ennesima gara divalutazione.

Un ringraziamento particolareva a tutti gli allevatori e alle as so -ciazioni che ogni anno ci danno lapossibilità di partecipare a questegrandi manifestazioni.

Gli Alunni I.T.A.S A.Vegni classi V a, b, c

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L’ETRURIA N. 19 del 31 ottobre 2013 ATTUALITÀ

PAGINA 9

Gustavo Banelli, auricoloterapeutaovvero il nostro dottore cinese

Gustavo Banelli, scienziato di frontiera

Di Mario Bonomelli quel -lo che mi ha semprecol pito è stata la vo -cazione allo sperpero:con la sua voce nulla gli

avrebbe impedito di intraprenderela carriera di tenore. A Loretodove, poco più che ragazzo, sitrovava per studio faceva parte delcoro della basilica e del suotalento tutti dicevano meraviglie,ma niente. Finito il soggiornogabbata la voce! Subito a fare altroe a cantare ancora solo per diver-tirsi. Eccellente nel rendimentoscolastico dalle elementari finoall’università poteva diventare pro -fessore di filosofia e invece si è(vo lontariamente, per affetto sin -cero e senza rimpianti) ritrovato aMonsigliolo da cui partiva in autoogni domenica sera per andare alavorare a Padova o a Lucca erien trare il venerdì sera. Fe no -meno di resistenza capace di stareanche tre giorni senza dormirechino sulle sue carte a organizzaree a pretendere, da se stesso primache dagli altri, la perfezione.Anche questo era Mario chepossedeva una versatilità di cui unsolo articolo non può rendereconto.

Ecco perché dopo 15 giornisono ancora qui a parlare di lui ea tentare le parole affinché aderi-scano nel modo più fedele alla suacomplessità o comunque nelmodo meno infedele.

E c’è un momento che è inelu-

dibile per gli uomini e nel qualeviene fuori la natura vera delleloro anime e dei loro pensieri: lariflessione sulla morte. Nellenostre conversazioni, talvoltaaffaticate per colpa della malattia,la morte non era mai detta esplici-tamente, ma partecipava come uncommensale che si sia seduto altavolo e reclami di essere servito.A onore di Mario voglio affermareche lui l’ha trattata con dignitosasprezzatura.

Ha accettato le limitazioniimposte dalla malattia e non le hamai fatte pesare sulla moglieMarilena, e soprattutto sui figliGiulia e Dario che si sono adopratianima e corpo e giorno e notteper assisterlo. Mario aveva unalevità gentile per cui ogni gesto daloro fatto nei suoi confronti venivaricompensato con un invito allasua sospensione o non ripetizionee con il consiglio finale di nonfarsene, se non altro, un caricotroppo pesante. Mai una recrimi-nazione, mai un cedimento e unattimo in cui abbia inveito.

Il suo dialogo con Dio e conGesù crocifisso credo non sia maistato così vero, autentico, incarna-to come in quei suoi ultimi mesi divita. Mario amava il presepioperché era il momento in cuinasce la speranza e la salvezza.Era infatti un presepista d’eccezio-nale perizia capace ogni anno didonare alle medesime statuinecomprate a Napoli e ai medesimi

paesaggi ovattati di borracinaun’anima sempre nuova e un filointerpretativo che dirottava laconsapevolezza estetica e simboli-ca in un luogo ogni volta diversodentro l’animo degli osservanti.Ma amava anche la via crucis, l’haorganizzata per molti anni nelvenerdì santo a Monsigliolo lungo14 stazioni stabilite nel tratto distrada fra la chiesa e il Borgo,aveva scritto lui stesso le riflessioniin cui distillò il mistero di unasalvezza che è stata dapprimapromessa e poi sancita dallamorte e risurrezione di Cristo. Oraso che Mario amava la via crucisperché questa ha una necessità euna meta: bisogna attraversarlaper giungere alla risurrezione.Nella rassegnazione coraggiosacon la quale ha affrontato la soffe-renza individuo questo tentativo diuna purificazione interiore cheapprodasse alla liberazione d’anti-cipo dai lacci della morte perspostarsi già oltre e più in alto.

Nel gennaio 1992 vidi intelevisione l’ultima messa di padreDavid Maria Turoldo. Emaciato,consumato da un male nondiverso da quello di Mario, ce -lebrò con un tale abbandonoconfidente in Dio che tutto il ritodivenne una poesia, l’ennesima ela sua più bella e potente, credo.Non ricordo se fu prima, inpresentazione, o dopo, in una in -tervista a messa ultimata, che eglidisse riguardo la sua condizione:

“Che c’entra Dio con la mia malat-tia? Nelle mie preghiere neppurela nomino, cosa può interessare alui? Neppure a me interessa!”.Ugualmente a Mario ho sentitodire: “Perché dovrei chiedere aDio di intervenire in mio favore, inospedale ho visto bambini egiovani madri più malati di me, seDio decidesse di intervenire perqualcuno vorrei lo facesse perloro e non per me, io ho vissuto71 anni, il mio traguardo era solo70, sono in vantaggio di uno”. E adon Giancarlo che, dopo unavisita, al momento dei saluti, gliprometteva di tornare ancora,nuovamente rispose: “Grazie, maprima vada da altri che stannopeggio di me e hanno piùbisogno”.

L’estraneità alla morte e al suoretaggio di decadimento erapropria di Mario, ma questo atteg-giamento non era semplice, laicoe nobile stoicismo, era fede nellarisurrezione, era convinzioneindefettibile che quella dissipazio-ne di forze e quello spargimentodi dolore fossero il pedaggio danon respingere per sperimentareuna mimesi con Cristo e pergiungere al bene supremo dellaprossimità con Dio che culminerà,finalmente, nello scandalo anchefisico della risurrezione.

Quando Giulia, in chiesa, doveè stato esposto, gli ha intrecciatol’amato e povero Tau francescanofra le dita della mano in luogo del

crocifisso d’ordinanza di ognipompa funebre e con tenerezzafilale gli ha aggiustato anche lacravatta e la giacca, nel taschinoalto di sinistra ha trovato il messa-lino della domenica 8 aprile 2012,giorno di Pasqua, ripiegato inquattro con l’inchiostro un po’dilavato e la carta diventata sericaper contatto con la fodera, ma conl’annuncio in rosso di esergoperfettamente leggibile: “ÈRisorto”. Quel grido di esultanzastava dentro la tasca di Mario daun anno e mezzo ma alloggiavaancor più nel suo cuore, incisocol bulino aguzzo della fede.Parlavamo di Giobbe nei nostriincontri e concludevamo che ilmistero è lì dentro, in quella vitainnocente squartata da un maleingiusto. La sofferenza, perfinoquella di chi non è innocente, ètuttora inspiegabile per la folla diesegeti che su Giobbe si esercita-no, ma soprattutto lo è per i figli ei fratelli in umanità di Giobbe,umanità lesionata, e che taleresterà sempre.

Credo che la certezza di averepresto risposta e queste e a millealtre domande che certo si saràsilenziosamente posto abbiaaccompagnato l’ultimo viaggio diMario, un’attesa che ha coinvoltoogni fibra del suo essere e che si èrinforzata dell’esempio di alcunisuoi prediletti modelli di santità.Dalla piccola Teresa di Lisieux,patrona delle missioni - perciò alui, ex missionario, sommamentecara - e autrice della “Storia diun’anima” che era per Mariolettura consolante e specchio diconsonanze a Giovanni XXIII,bergamasco come lui, del qualeteneva alcuni ritratti in camera eche fu un papa forte e innovatoredentro l’incedere morale e fisicodel buon curato di campagna, adancora Giovanni Paolo II, iconadel dolore, di cui raccontava sor -ridendo di essergli stato al fiancoin bicicletta il 23 maggio 1993quando scendevano entrambi dalsantuario di S. Margherita versoCortona.

Il ricordo di questo viaggio adue, tollerato dalle forze dell’ordi-ne che non si insospettirono di unciclista in allenamento, gli davasempre grande allegria.

La sera del 20 settembre, chefu l’ultimo giorno di vita di Mario,sentii a Radio3 Umberto Orsiniche rammentava la sua straordina-ria interpretazione di Ivan nellosceneggiato televisivo del 1969 “Ifratelli Karamazov” da Dostoevskij.Andai subito su YouTube a rivede-re quella scena famosa cosiddettadel “Grande Inquisitore”: primipiani serrati, campi e controcam-pi, Orsini è biondo, algido,tormentato e sofferente - SandroBolchi è stato un grande regista -,Orsini-Ivan dice a Carlo Simoni-Aljoša: “Se per la costruzione diun’armonia universale fosse ne -cessario il sacrificio anche di unsolo bambino innocente io dico dino, mi tiro fuori e restituiscorispettosamente il biglietto diingresso”.

Mario come Aljoša sapeva deldolore innocente più di chiunquealtro ma si fidava di Dio e dellasua logica che ci è ignota e non èla nostra, e quindi ha chinato latesta, ha corso il rischio e haaccettato lo scandalo. Non harestituito il biglietto. Forse sapevache Dio da solo non può tutto eche ha bisogno della nostra manoper salvare il mondo. Lui gliel’haporta. Qualcuno la chiama fiducia,Mario la chiamava fede.

Alvaro Ceccarelli

Sul finire di settembre,trovandomi per motivi divolontariato cul turale aVilla Bietolini, in Sal cotto,ebbi l’onore e la fortuna di

incontrarvi il prof. Walter Pe dullà,noto accademico, ex-presidentedella Rai e, per me, stimatissimocritico letterario, storico dellaletteratura italiana moderna econtemporanea, che avevo avutomodo di conoscere, seppur intempi ormai lontani, quando eraalla Sapienza come assistente diGiacomo Debenedetti.

Lì, tra la sorpresa e la gioia diritrovare un così importante efamoso intellettuale, saggista egiornalista, seppi il motivo dellapresenza in casa Bietolini dell’ex-presidente Rai.

Stava accompagnando la mo -glie, sig.ra Anna Maria, ad unaseduta di ginnastica “Armoniosaprimavera” dalla moglie di Ro -

lando, la sig.ra Silvana Vanni, laconosciutissima maestra elemen-tare cortonese, che, andando inpensione, è entrata in contatto conil dottor Banelli e che da alcunianni è sua assistente per l’arte del

“qi gong” e tiene corsi di esercizidel metodo “xiu zhen dao”,proposto dalla scuola italiana del

M° Montagnani, tramite la forma“Armoniosa primavera”, come sivede anche nella foto qui pubbli-cata. Interessato all’argomento

sono venuto a sapere che il “qigong” è un’antichissima ginnasticaterapeutica le cui meravigliosevirtù sono state negli ultimidecenni oggetto di studio anchedella medicina occidentale. I corsi

si svolgono periodicamente pressolo studio del dottor Banelli e adessi si può accedere telefonandoalla sua segretaria, signoraAntonella (3385648512).

Tra una chiacchiera e l’altra,co me si dice, proprio qui a Cor -tona, il prof. Pedullà espressel’idea di ringraziare attraverso unsuo scritto il dottor Banelli, cheanche in quell’occasione riempì dilodi e che definì sinteticamente unvero scienziato di frontiera.

Cioè con il titolo che diamo aquesto suo graditissimo articolo,cui la redazione aggiunge solo lafoto dei due protagonisti, cioè ildottore cortonese (tra l’altrobrillantissimo allievo del nostroLiceo Si gno relli) e lo scrittore, ilcritico di chia ra fama (quifotografato mentre osserva Silvanaall’opera), che d’estate dimoranella vicina Città della Pieve.

Ivo Camerini

L’amico che ci ha voluto beneTra i suoi illustri pazienti anche l’ex-presidente Rai, prof. Walter Pedullà che qui sotto, in un bell’articolo

per L’Etruria spiega come ha conosciuto il nostro giovane concittadino.

Il ritratto di un uomo importante per Monsigliolo

“Un omeopata? - rispose un’ami-ca a mia moglie - Ce ne sono da que -ste parti, ma io conosco un giovanedottore che è un omeopata ma èanche molto altro. Mi ha guaritorapidamente di un forte stato d’ansiae io non finisco mai d’esserglienegrata.” “Che cosa altro è questomedico?” domandò mia moglie. “Gu -stavo Banelli, così si chiama, è unauricoloterapeuta. Sarebbe a dire, manon sarò né precisa né completa,medicina alternativa come l’omeopa-tia, l’agopuntura, l’iridologia ecc.” “Incosa consiste?” “Cerca nel padiglionedell’orecchio il punto che corrispon-de all’organo malato e lì esercita,alternando due retrattili matite metal-liche, una ripetuta e progressivapressione. Il dolore è breve ma acuto,proporzionale comunque al gradodel malanno e dell’azione terapeutica.Una persona straordinaria per intelli-genza e cultura. A Cortona è unaleggenda da quando era studente li -ceale. Per Banelli il lavoro di terapeu-ta è una missione piuttosto che unaprofessione”.

Mia moglie, che è curiosa di o -gni tipo di medicina alternativa, sifece dare il numero di telefono, fissòun appuntamento e qualche giornodopo eravamo nello studio del dottorBanelli. Io avrei fatto, come sempre inquesti casi, da spettatore, se mi rie -sce, silenzioso. In verità non ho

resistito a lungo e mi sono fattospiegare da dove viene l’auricolotera-pia, chi l’ha inventata, chi l’ha portatain Occidente. In Francia ha subitoqualche feconda modifica, mi disse ilmedico di Camucia.

Gustavo Banelli ha poco più diquarant’anni, è alto e magro (unballerino classico, mi dissi), nel cuivolto diventano subito protagonisti ilsorriso accattivante che viene dalontano e gli occhi, leggermente in -fossati nelle orbite, profondi e in -sieme penetranti. Illustrandoci l’es -senza della sua disciplina, palesòsubito eccezionali doti intellettuali,messe al servizio di interessi scientifi-ci, sociali e morali che avevano solidefondamenta nella filosofia cinese.

Sentendolo parlare, pensai conimmediata simpatia a un visionario,ma poi capii che è solo lungimiranzadello scienziato d’avanguardia. Banel -li sa guardare a fondo, nel profondo,dove i cinesi scoprono destini vinco-lanti come una catena (superbia,accidia, ecc.) senza aver letto Freud.Era solo una prima impressione, mada impressione a impressione sonopassato dal rispetto all’ammirazione.

“Di cosa soffre, signora?” do -mandò Banelli. “Per esempio, risposemia moglie, da mesi soffro di unfreddo interno che mi raggela, anchese in superficie il corpo ha una tem -peratura normale. Si può fare qualco-sa?” “Proviamo, si vede subito se laterapia funziona” disse Banelli. Ecercò quel preciso millimetro delpadiglione (ce ne sono novantafondamentali, quasi mille in tutto,come farà a trovarli tutti in cosìpiccolo spazio?) in cui spingere lapunta di quelle che io chiamo matitema che hanno altro nome. Il volto dimia moglie si contrasse per il dolore.

Trenta secondi, ma presto avvertì cheun improvviso calore si diffondeva nelproprio corpo. In una decina diapplicazioni Banelli ha curato contangibile e rapido successo mia mo -glie per una flebite, una sciatalgia eun’artrite diffusa dal collo alle ditadelle mani. Dove invece non eranoriuscite cure tradizionali più lunghe epiù care. Mentre lei fissava il prossi-mo appuntamento, io, che fino adallora avevo osservato con latentescetticismo, decisi di tentare. Ebbene,ha funzionato anche con me, cheprima soffrivo di una grave forma diartrosi cervicale che, irrigidendomi ilcollo, mi impediva di girarlo almomento di fare in auto la marciaindietro. Altro che l’effetto placebo incui si rifugiano i miei amici scienziati,rifiutandosi di guardare nel cannoc-chiale di Galileo, perché giudicanosacrilega ogni cura non garantitadalle leggi della nostra medicina.L’auricoloterapia è fondata su un’al-ternativa che è anzitutto di cultura. Edi culture diverse o antagoniste mi ècapitato di discorrere con un dottoreche non conosce solo le scienzefisiche. Un giorno gli feci omaggiodel l’ultimo mio libro, una specie distoria della narrativa italiana delNovecento. Ebbene, all’appuntamentosuccessivo Banelli me ne parlò nonco me un medico che legga criticaletteraria, bensì come un lettore e -spertissimo che non ignora ciò che dispecifico va cercato per non restarenella superficie del testo. Giudizio aparte, esaminò il libro partendo dallascrittura e da qui arrivò al sensodell’opera.

E allora fui lieto di avergli dedica-to la copia scrivendo: “A Gu stavoBanelli, scienziato di frontiera”.

Walter Pedullà

Monsigliolo, 6 gennaio 2010: Mario in chiesa davanti al presepio da luidonato e allestito

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“DALLA PARTE DEL CITTADINO”risponde l’Avvocato

Dalla parte del cittadinoil parere dell’arch. Stefano Bistarelli

Gentile Avvocato, la scorsasettimana prenotai un treno adalta velocità e arrivai conun’ora di ritardo a destinazioneperché in seguito ad un tempo-rale la linea subì dei guasti.Posso chiedere il rimborso delbiglietto o, essendo il ritardodovuto ad una causa di forzamaggiore, non mi spetta nulla?Grazie.

(Lettera firmata) La Corte di Giustizia dell’U -

nione Europa con sentenza del26.09.2013 ha stabilito che il viag -giatore ha sempre diritto all’in-dennizzo se il treno arriva in ri -tardo di un’ora o più e che la“causa di forza maggiore” nonpotrà più essere accampata comescusa dalla società di trasporti. Ilviaggiatore ha comunque diritto aun rimborso parziale del biglietto.La normativa vigente sui diritti e gli

obblighi dei passeggeri nel tra -sporto ferroviario, prevede infattiche un passeggero che abbiasubito un ritardo pari o superiorea un'ora può chiedere all'impresaferroviaria il rimborso parziale delprezzo del biglietto. Tale indenniz-zo corrisponde, come minimo, al25% del prezzo del biglietto, nelcaso di ritardo compreso tra 60 e119 minuti, e al 50% di taleprezzo, nel caso di ritardo di 120minuti o superiore. Il regolamen-to, si spiega in una nota, “nonprevede alcuna eccezione a talediritto all'indennizzo qualora ilritardo sia dovuto a un caso diforza maggiore”.

L'indennizzo previsto dal re go -lamento, calcolato sulla base delprezzo del biglietto di trasporto,ha “una finalità del tutto diversa,os sia quella di compensare ilprez zo pagato dal passeggerocome corrispettivo per un servizioche non è stato eseguito confor-memente al contratto di trasporto.Si tratta inoltre di una forma dicompensazione finanziaria di tipoforfettario e standardizzata, a diffe-renza del regime di responsabilitàprevisto dalle regole uniformi cheimplica una valutazione individua-le del danno subito.

Peraltro, poi ché questi dueregimi di responsabilità sonocom pletamente diversi, oltre al -l'indennizzo forfettario i viaggiatoripossono anche proporre azioni dirisarcimento danni a titolo delleregole uniformi. La Corte conclu-de che le cause di esonero dellaresponsabilità del trasportatorepreviste dalle regole uniformi nonsono applicabili nell'ambito delsistema d'indennizzo stabilito dalregolamento”.

Avv. Monia [email protected]

Il viaggiatore ha diritto all’indenizzose il treno ritarda un’ora o di più

L’ETRURIA N. 19 del 31 ottobre 2013 ATTUALITÀ

ve avanzate per una riforma delsistema italia che sembra esserediventato un colabrodo se le istitu-zioni non sembrano poter più dialo-gare fra loro, dove le competenze siintersecano e paralizzano le stesseistituzioni. La conflittualità Stato-Re -gioni è aumentata a dismisura e i ri -corsi alla Corte costituzionale nu -merosissimi. Colpa della riformadel titolo quinto della Costituzione?Colpa della mancata realizzazione diun efficace sistema federale o fe -deralista? Colpa della politica schi -zofrenica di questi ultimi anni chenon ha saputo cogliere le esigenzedella società che si è trasformata enon ha fatto un salto di qualità nellapropria classe dirigente? A qualeruo lo effettivo è chiamata o saràchia mata nel prossimo futuro la

Corte dei conti per il controllo sullafinanza pubblica?

Tanti gli interrogativi, poche lerisposte certe. Da cittadino una cosava detta: il sistema dei controlli èstato vilipeso, mortificato da unapolitica arrogante e prepotente, re -legato ad un optional ornamentalein un sistema in declino ove fa dapadrone la corruzione ed il malaffa-re. Sicu ramente il controllo collabo-rativo non è più da tenere in piedi; ilcontrollo ha da essere serio e,chirurgicamente invasivo, per uncambiamento di rotta e di sistema.

La Corte dei conti dovrà neces-sariamente essere mantenuta in vitama con nuovi compiti e maggioristrumenti; non depotenziata o osteg-giata o relegata a semplice o co -modo paravento. Piero Borrello

Si è tenuta nel pomeriggio divenerdi 11 ottobre 2013 inFirenze, a Palazzo Vecchio,nella Sala delle Miniature,la presentazione della

raccolta di poesie “Metafore dalvento” di Giuliana Bianchi Caleri,già effettuata in Cortona nel mesedi giugno del corrente anno. Lapresentazione si inseriva nell’atti-

vità stessa della Camerata deipoeti di Firenze, di cui la poetessaentra a far parte. Scandita da inter-mezzi musicali ad opera del vio -lino di Stefano Rondoni e del vio -loncello di Ermanno Vallini, non -ché da letture di testi, effettuata daAndrea Pericoli, la presentazionesi è avvalsa degli interventi dellecritiche letterarie Lia Bronzi eRoberta Degl’ Innocenti. Al di là diuno scelto linguaggio metaforico,or mai pienamente conseguito, so -no state sottolineate, rispetto allaprecedente raccolta,”I colori dellaMemoria”, nuove tematiche, cheaffondano le loro radici nellegran di, scottanti catastrofi interna-zionali, come troppo spesso av -viene per tante popolazioni d’A fri -

E’ la prima volta che al Cen -tro Convegni di S. Ago sti -no, in Cortona, si svolgeun importante convegnoistituzionale e di rilievo

co stituzionale, come quello dellaCorte dei conti nei giorni 18-19ottobre ultimo scorso. Numerosi imagistrati contabili partecipanti e dipregio i relatori. Il convegno or ga -niz zato dal presidente Maurizio Me -lo ni, Presidente di Coordinamentodelle Sezioni Riunite in sede dicontrollo,concittadino onorario diCortona visto di frequente in questacittà a trascorrere i fine settimana obrevi periodi feriali, ha dato certa-mente lustro al Comune Cortona.Non è possibile non citare fra i par -tecipanti i giudici della Corte Co -stituzionale, Aldo Carosi che ha re -la zionato su “La Corte dei continell’ordinamento italiano “ e SergioMattarella. Non è possibile non

citare altri relatori di prestigio comeil Consigliere di Stato Paolo DeIoanna che ha trattato “ L’attuazionedelle politiche di bilancio nel conte-sto europeo” o il professore Be nia -mino Carovita di Toritto, ordinariodell’Università degli Studi “La Sa -pienza” di Roma, che ha relazionatosu “ Il sistema delle autonomie: suacentralità nel disegno articolatodella finanza pubblica” o il Con -sigliere della Corte dei conti EnricoFlaccadoro su “I meccanismi dicontrollo della spesa nelle ammini-strazioni locali”. Non di minoreorgoglio la presenza del già presi-dente della Corte dei conti LuigiGianpaolino o gli interventi del Ra -gioniere generale dello Stato, Da -niele Franco e dell’Ispettore Ge -nerale Capo del Bilancio Ragioneriagenerale dello Stato, Biagio Maz -zotta.

Molte le proposte e le prospetti-

ca nell’esodo dalla povertà. Molto evidenziato è stato il

tema universale del dolore del -l’uomo che si espande dalle e -sperienze di vita riemergenti dalpassato, si stempera in un intimi-smo addolcito dalla fede, fino atoccare le vette di una sacralitàdegli affetti, sconfinanti dall’indivi-duale all’universale.

Altro elemento sottolineato,èstato il sentimento panico dellana tura che percorre l’intera rac -colta, come un’eco prolungatadel l’io alla ricerca dell’interioritàpiù recondita.

L’autrice, nel suo intervento,ha ripercorso la genesi dellapropria esperienza poetica, rap -portata alle stesse esperienze divita rivisitate dal filtro, a voltemalinconico, della memoria.

Il numeroso pubblico presen-te, intervenuto anche da Cortona eterritorio limitrofo, ha molto ap -prezzato le conversazioni critichee i testi scelti per la lettura, de no -tando, attraverso interventi, ildesiderio di ulteriori approfondi-menti. Clara Egidi

Convegno: la Corte dei conti si interroga

Con il Comunicato del 4ottobre 2013, l’Agenzia delleEntrate fa il punto della situazionesulle “case fantasma”, ossia ifabbricati non dichiarati sponta-neamente in Catasto, a cui è stataattribuita una rendita presunta inattesa dell’accatastamento definiti-vo.

Nel documento l’Agenziarende noto i risultati dell’attività dicontrollo svolta, che ha fattoemergere oltre un milione di unitàimmobiliari non censite.

In base ai dati forniti, l’opera-zione di regolarizzazione garanti-rebbe un maggior gettito da partedel Fisco pari a 589 milioni dieuro.

Nel comunicato i dati precisidelle particelle catastali identifica-te e il valore delle rendite catastaliattribuite, tra definitive e presunte,ad operazione conclusa.

Ecco qualche numero:• particelle con accertamentoconcluso: 2.037.000• particelle con fabbricati cui èstata attribuita la rendita (definiti-va o presunta): 1.039.000• particelle su cui ricadonoimmobili che non richiedonol’accatastamento: 998.000• particelle con accertamentoda perfezionare (es. intestate adenti pubblici): 191.000• unità immobiliari a cui è stataattribuita la rendita catastale:1.261.000• unità immobiliari urbane conrendita definitiva: 769.000

Case fantasma: l’Agenzia delle Entrate informaquante sono e quanto possono rendere

• unità immobiliari urbane conrendita presunta: 492.000• rendita catastale attribuita(milioni di euro): 825• rendita catastale definitiva:537• rendita catastale presunta:288Oramai con i nuovi sistemi tecno-logici è praticamente impossibileche un immobile sfugga al“controllo” Governativo; questo èpositivo, perché sarà sicuramenteun freno alla cementificazioneselvaggia che si è avuta negliultimi 30 anni.

Ricordiamo che le piccole egrandi alluvioni che puntualmentesi ripetono tutti gli anni consempre più maggiore frequenza, “si”, sono causate da una clamo-rosamente errata programmazio-ne; “si”, sono dovute ad un cambiodel clima con conseguentemodifica dei parametri dellapiovosità,ma anche “si”, grande colpa del dissestoidrogeologico con i nefasti eventiai quali si assiste con sempre piùfrequenza in questi ultimi anni, èdovuta alla cementificazioneselvaggia.

Quindi ben venga, nell’otticadi una più moderna, sensata edintelligente programmazioneurbanistico/ambientale, uno stop alla cementificazioneselvaggia.

[email protected]

Partecipazione alla campagna di sensibilizzazione

AIDo a Cortona

Metafore dal vento

Anche Cortona ha volutodare il suo contributo inoccasione della dodice-sima Giornata Na zionaledi informazione e autofi-

nanziamento, promossa dall'A so -ciazione Italiana per la Donazionedi Organi, Tessuti e Cellule (A.I. -

D.O.). Nel weekend 5-6 ottobresono state le volontarie dell’Aidolocale, guidate da Elena Sarri, adorganizzare il banchino per in -contrare i cittadini, dare loroinformazioni sull’importanza delladonazione come valore sociale ecome opportunità per salvare lavita a chi non ha altre possibilità disopravvivenza, offrire una piantinadi Anthurium andreanum racco-gliendo così fondi per finanziareulteriori campagne informative ela ricerca sui trapianti Purtroppo ilmeteo inclemente ha ridotto l’atti-vità alla sola domenica, ma il

successo non si è comunque fattoattendere. Sono state tante, infatti,le persone sia cortonesi che tu -risti, che hanno deciso di interes-sarsi all’attività dell’associazione.

“Siamo felici di questo primorisultato - commenta la volontariaAi do Elena Sarri- ma ancora molto

resta da fare. Stiamo lavorandoalla costituzione ufficiale del grup -po cortonese, perché crediamofermamente nell’importanza delladonazione degli organi come attosupremo di generosità, carità eamore”.

Elena desidera ringraziareanche il Caffè La Saletta di Cortonaper aver ospitato così gentilmenteil banchino dell’associazione da -van ti al locale e aver permesso,nonostante il maltempo, il prose-guimento della campagna infor-mativa.

L.L.

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AMICI DI FrANCESCA

Il Convegno organizzato que -st’anno da “Amici di Fran -cesca” sulle Malattie Rare,che si è svolto a Cortona il 7settembre scorso, dopo il

grande successo di contenutiscien tifici e di partecipazione, con -tinua a riscuotere testimonianze diconsenso e qualificati apprezza-menti.

Il prof. Garattini ha scritto alPre sidente della nostra ONLUS cav.Luciano Pellegrini, rinnovando isuoi complimenti per il lavorosvolto: “Vorrei complimentarmicon Lei quale Presidente diAmici di Francesca per la perfet-ta organizzazione dell'evento: èstato per me un onore dare ilmio contributo al programma.Esplorare possibili strategie con -tro le malattie rare è un tema digrande interesse e ho apprezzatola grande professionalità concui i relatori lo hanno affronta-to. Sono lieto di essere al Suofian co in questa sfida!.”

Anche la dott.ssa Taruscio,Direttore del Contro NazionaleMa lattie Rare dell’Istituto Su -periore di Sanità, ha inviato i suoicomplimenti, sottolineando l’im -pegno ormai pluriennale di Lucia -no Pellegrini. Complimenti sonogiunti anche dal prof. Mauro Ga -leazzi, Direttore della Reu ma to -logia di Siena e presidente delCon vegno; dal prof. Roberto Gerli,or dinario di Reumatologia del l’U -niversità di Perugia; dal dott. Fa -brizio Bianchi, responsabile delRegistro Toscano Malattie Rare;dal dr. Luca Cantarini, della Reu -matologia di Siena, che al Con -vegno ha svolto una relazione par -ticolarmente apprezzata su “Ma -

lat tie Auoinfiammatorie”: dalladiagnosi alla terapia”; dal dr. Mar -co Cattalini, reumatologo pediatradella Clinica Pediatrica dell’U -niversità di Brescia; dal sig. PaoloCalveri, presidente della Asso -ciazione Italiana Febbri Perio -diche. Ai complimenti si aggiungo-no i favorevoli commenti che sonoapparsi su vari organi di stampa e

sulle televisioni. Legittima è la soddisfazione di

“Amici di Francesca” per il suc -cesso ottenuto: non per vanità, maperché l’attività svolta con ilConvegno si traduce in un aiuto afavore del malato in difficoltà, inun settore in cui l’informazionedegli operatori sanitari, la diagnosiprecoce e l’invio tempestivo aicentri specializzati sono cruciali: el’aiuto al malato in difficoltà èl’unica ragion d’essere per “Amicidi Francesca”.

La ONLUS “Amici di Fran ce -sca” coglie l’occasione per rinno-vare il ringraziamento a tutticoloro che hanno collaborato alsuccesso della iniziativa: L’AziendaUSL8 di Arezzo, L’Università diSiena, l’Istituto Mario Negri, l’As -so ciazione Malati Reumatici diArezzo, il Forum delle AssociazioniToscane Malattie Rare, laFondazione Toscana Gabriele Mo -na sterio, senza tralasciare l’im -mancabile sostegno dell’Ente Cas -sa di Risparmio di Firenze.

Un particolare ringraziamento,per il suo impegno, alla dott.ssaTi na Frolo, referente per la For -mazione della ASL8 per la Val -dichiana e alla sig.ra EmanuelaPe truzzi dell’Ospedale della Vald -chiana “Santa Margherita”.

R. Brischetto

L’ETRURIA N. 19 del 31 ottobre 2013

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Il mondo della Medicina ècomplesso: complesse sonoinfatti le malattie e le possibiliterapie; ma anche la vita, lacultura, le esigenze di ogni

singolo Paziente. Un aspetto im -portante di tali complessità è rap -presentato dalla fede e dalle con -vinzioni del Paziente, come hapotuto constatare il dottor AndreaRinnovati, direttore di Dipar ti -mento di Chirurgia Generale di A -rezzo. All’attenzione del dottorRin novati si è presentata unadonna di 54 anni, affetta da unagrave patologia che richiedeva unsollecito intervento chirurgico: sitrattava di “seconda recidiva ana -stomotica da eteroplasia del ret -to”: in pratica un tumore, già ope -rato, stava nuovamente crescendo,invadendo le regioni rettale evaginale, e doveva essere asporta-to. La Paziente era però una testi-mone di Geova, e per questo rifiu-tava fermamente le necessarietrasfusioni. Un problema serio, alpunto che in un importante ospe -dale di Milano avevano rifiutato di

intervenire senza autorizzazionealle trasfusioni. La Paziente, chepeggiorava rapidamente, rischiavadi morire in breve tempo senzaintervento chirurgico.

La sua comunità era tuttavia aconoscenza che l’Azienda Sani ta -ria di Arezzo aveva adottato anchein passato buone pratiche e proto-colli di cura attenti alle esigenze diculto del Paziente; così la Pazienteè stata sottoposta all’attenzionedella nostra Chirurgia, con la e -splicita richiesta di operare senzaricorrere a trasfusioni.

Il dottor Rinnovati, valutatoinsieme ai suoi collaboratori ilcaso clinico, ha ritenuto che sipotesse procedere con tecnicheconservative, attente a chiudere

ogni vaso che potesse sanguinare.L’intervento è stato eseguito daldottor Rinnovati, coadiuvato daidottori Andolfi e Malatesti; èdurato il doppio del tempo solita-mente necessario a causa dellacomplessità tecnica necessaria perevitare sanguinamenti e si èconcluso senza necessità di trasfu-sione. Dopo una settimana laPaziente è stata dimessa.

Questo caso è un ulteriorefiore all’occhiello della Chirurgiadi Arezzo, che ha portato a ter -mine un intervento “a cielo aper -to”, con tecniche e capacità avan -zate, fra cui l’uso del robot. "Nonsolo robot, ma anche robot”,sottolinea Rinnovati. “Arezzo haavuto la fortuna e la capacità digestire in modo multidisciplinarequesto eccellente strumento e suquesta strada stiamo proseguen-do. Al pari della media nazionale,anche nella nostra azienda gliinterventi di chirurgia generaleeseguiti con il robot rappresenta-no una percentuale minima sultotale. Ed è giusto che sia così,

per ché il robot va utilizzato inmodo appropriato, nell'interessedel paziente che deve avere a suadisposizione la tipologia di inter-vento con tecniche consone allapropria patologia".

La Chirurgia Generale haeseguito nel periodo luglio-agostocon l’ausilio del robot 23 interven-ti di cui 8 per tumori al rettobasso.

Alla consolle del Da Vinci sisiedono, oltre a Rinnovati, ancheMarco De Prizio, Enrico Andolfi,Marta Angelini, Alessia Bianca -farina e Paolo Benedetti. L’uso ditali strumenti di altissima tecnolo-gia consente di offrire un serviziodi prim’ordine ai cittadini.

R. Brischetto

Le prestazioni degli ospe -dali italiani sono state va -lutate, in base a ben 47indicatori, dalla AGENAS,l’Agenzia Nazionale per i

Servizi Sanitari nella quarta edizio-ne del suo rapporto annuale. Losco po di tale indagine, come di -chiara il presidente dell’AGENAS,Bissoni, è di avere “uno strumentoper migliorare il sistema, attuare igiusti correttivi e dare la qualità dicura”. Quella che risulta dal “Pro -gramma nazionale esiti 2012 “nonè una “classifica”, come precisa ilministro Lorenzin in una intervistaa “Il Sole-24 ora Sanità”, ma lapossibilità di disporre di dati che,in vista della mobilità sanitaria inEuropa, consentono ai cittadiniitaliani e a quelli degli altri Paesi discegliere la struttura più adeguataper la prestazione di cui hannobisogno. E la corretta informazio-ne e la trasparenza nel serviziopubblico sono diritti del cittadino.

L’indagine, eseguita in modocapillare sugli ospedali italiani,

mette in evidenza una situazionenazionale molto disomogenea,nella quale, comunque, la Toscanaappare al primo posto per la qua -lità media delle prestazioni; e an -che i piccoli ospedali si distinguo-no per buone prestazioni in nu -me rosi settori.

Abbiamo chiesto al dr. FrancoCosmi un commento sui dati ri -guardanti l’Ospedale ValdichianaSanta Margherita della Fratta, dalui diretto. “Per quanto riguardal’Ospedale Valdichiana Santa Mar -

gherita in Fratta di Cortona hacom mentato il dottor Cosmi -nell’anno 2012 si sono ottenutilusinghieri risultati nelle speciali-stiche presenti in questo Ospedalea dimostrazione che anche i pic -coli fanno la loro parte.

Infatti per quanto riguarda lachirurgia l’intervento di colecistec-tomia per via laparoscopica rispet-to a quello ordinario si verifica nel96% dei casi, collocando la strut-tura nei primi posti sia a livello re -gionale che nazionale (la mediaitaliana è del 92%). Riguardo laCardiologia e la Medicina la mor -talità per scompenso a 30 giornidal ricovero è del 7% (la mediaitaliana è del 11%). Nel campoortopedico la mortalità a 30 giorniper frattura del femore è del 3%contro una media italiana del 6%.Quest’ultimo risultato è al secondoposto nella Regione Toscana, su -bito dopo l’Azienda UniversitariaSenese.

Come si può evincere, sono ri -sultati di tutto rispetto che ancora

di più rafforzano l’importanza deipiccoli Ospedali inseriti ed inte -grati in una rete Ospedaliera A -zien dale ed in attività inserite in uncontesto a media complessità tec -nologica.

Questi risultati in qualche mo -do servono a fugare l’idea circola-ta negli ultimi mesi di “chiusuradei piccoli Ospedali” in quanto laqualità e talvolta l’eccellenza inparticolari settori è possibile rag -giungerla anche nel piccolo”.

R. B.

Interventi complessi a tecnologia avanzata

Due sperimentazioni cliniche del dipartimento cardiovascolare pubblicate su riviste

Chirurgia di Arezzo Sulle malattie rare in campo reumatologico

Il prof. Leonardo Bolognese, direttore del Dipartimento Cardiovascolare di Arezzo, illustra il valore di queste ricerche

Il dr. Rinnovati e la chirurgia robitica: tecnologia e dimensione umana

Lusinghieri risultati dell’ospedale della Fratta nel 2012

Il dr. Andrea Rinnovati assieme ai suoi collaboratori

Nella foto il presidente della ONLUS “Amici di Francesca” LucianoPellegrini con alcune autorità presenti al convegno

Il successo del convegno di “Amici di Francesca”I complimenti del mondo scientifico per una sfida che continua

I risultati della indagine nazionale sulle prestazioni delgi ospedali

Due importanti studi condottidal Dipartimento Cardiovascolaredella Asl 8 hanno ricevuto altrettan-ti riconoscimenti internazionali.

Il primo, pubblicato sul presti-gioso New England Journal ofMedicine (considerata la bibbiadelle riviste scientifiche mondiali),è uno studio internazionale che havisto la Cardiologia di Arezzocentro coordinatore nazionale eLeonardo Bolognese, investigatoreprincipale: ha riguardato il tratta-mento delle sindromi coronaricheacute con nuovi antipiastriniciorali, farmaci in grado di ridurre lecomplicanze trombotiche dellamalattia. “Lo studio - spiega Bolo -gnese - ha valutato qual è il mo -

mento migliore per la somministra-zione di questi farmaci dall’esordiodei sintomi, dimostrando che intermini di efficacia e sicurezzaquesti farmaci devono esseresomministrati dopo aver eseguitol’esame coronarografico e quindiaver valutato l’entità della malattiaaterosclerotica dell’albero corona-rico. Questa si è rivelata un’infor-mazione essenziale per la correttagestione di questi pazienti.”

Il secondo studio è stato pub -blicato su Circulation e rappresentauno splendido esempio di collabo-razione interdisciplinare all’internodel Dipartimento avendo coinvoltooltre all’unità di Cardiologia direttada Leonardo Bolognese, il

Laboratorio di CardiologiaInterventistica diretto da FrancescoLiistro, l’unità di ChirurgiaVascolare diretta da Guido Bellandie l’unità di Diabetologia diretta daLucia Ricci.

Lo studio, interamente ideato esvolto presso l'Ospedale San Do -nato e denominato “Debate-btk”,ha valutato una nuova metodica ditrattamento dell’ischemia criticadegli arti inferiori, complicanzafrequente e temibile del diabete chesi associa ad una elevata mortalità emorbilità. “La nuova strategia ditrat tamento - sottolinea ancoraBolo gnese - è rappresentata dal -l’impiego di un nuovo e sofisticatopallone per angioplastica in grado

di liberare sulla parete del vaso unfarmaco con azione antiproliferati-va. Lo studio ha dimostrato chequesto trattamento è in grado diprevenire in modo significativo laprogressione della malattia atero-sclerotica e la richiusura del vaso(restenosi) rispetto alle proceduretradizionali.

Inoltre il trattamento è risultatoparticolarmente vantaggioso anchenelle lesioni tecnicamente più diffi-cili da trattare migliorando laguarigione delle ferite e riducendola necessità di reintervento.”

Notevole soddisfazione perquesti risultati è stata espressa alleequipe coinvolte dalla DirezioneGenerale della ASL8 di Arezzo.

Lutto in casa dei soci degli “Amici di Francesca”L’Associazione “Amici di Francesca”, interpretando il sentimento dei soci edei lettori del Giornale L’Etruria, partecipa al dolore della nostra cara Socia,Donatella MARCHESINI e dei suoi famigliari, e le formula le più sentitecondoglianze per la grave perdita del padre DUILIO, deceduto a Pergo diCortona il 14 settembre scorso.

***L’Associazione “Amici di Fran cesca”, interpretando il sentimento dei soci edei lettori del Giornale L’Etruria, partecipa al dolore del nostro caro Socio,Silvio PASSERINI e dei suoi famigliari, formulandogli le più sentite condo-glianze per la grave perdita della madre contessa Giuliana PASSERINI-PETRUCCI, deceduta a Pergo di Cortona il 3 ottobre scorso.

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Sabato 19 ottobre 2013 si èsvolta presso la Coop diCamucia una giornata dicol letta alimentare daltitolo Un gesto può fare la

differenzaL’iniziativa promossa dalle Ca -

ritas di Cortona, Camucia e Te -rontola in collaborazione conCoop Centro Italia (sede di Ca -mucia) è nata con l’intento diraccogliere prodotti alimentari alunga conservazione (pasta, con -serve, olio, scatolame…) da de -stinare alle tre Caritas del Comunedi Cortona.

L’iniziativa, coordinata dalCen tro di Ascolto della CaritasCortona, ha voluto provare a farfronte alle sempre più crescentinecessità che le tre Caritas del Co -mune di Cortona si trovano adaffrontare.

E’ stato un piccolo gesto, unapiccola iniziativa con l’intentoprincipale di sensibilizzare la co -munità e provare ad alleviare l’in -tollerabile ingiustizia della povertà.

Il titolo dell’iniziativa è partitoda una riflessione delle tre Caritasdel Comune di Cortona che hannoparafrasato una più famosa frase“anche gli immensi oceani sonofatti di piccole gocce”

Attualmente le tre Caritas delComune di Cortona provvedonoall’ascolto e quindi al sostenta-mento di 600 persone pari a circa180 famiglie residenti nel nostroComune.

Queste persone vengono as -sistite in vario modo a secondadelle problematiche che emergo-no durante i colloqui.

La quasi totalità viene assistitaalimentarmente distribuendoquan tità di alimenti in relazione alnumero dei familiari e agli introitieconomici della famiglia derivantidal lavoro. Le Caritas di Cortona,Camucia e Terontola hanno de -ciso, ormai da alcuni anni, di col -laborare e di assistere i numerosiutenti in base alla residenza nelComune.

I vari aiuti provenienti dalleparrocchie (derivati soprattuttodalle offerte per la celebrazionedei funerali che vanno a sostenerepersone o famiglie in difficoltà),ma anche e specialmente dallagenerosità di alcune famiglie cheperiodicamente han no donato ali -mentari in base a quel lo che po -tevano, hanno per messo di por -tare avanti il sostegno alle famigliepiù disagiate.

Purtroppo in quest’ultimo pe -riodo le tre Caritas hanno riscon-trato sempre crescenti necessitàsia nelle quantità individuali (di -

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L’ETRURIA N. 19 del 31 ottobre 2013 MOMENTI DI RIFLESSIONI

stribuite in modo non esaustivo)che numerica, in quanto si avvici-na ai centri di distribuzione

Caritas sempre un maggiornumero di persone provenienti datutto il territorio comunale e avolte anche oltre.

L’iniziativa Un gesto può fare ladifferenza ha trovato ampio sup -porto in Coop Centro Italia che dasempre sostiene iniziative diappoggio nei confronti di situazio-ni particolarmente disagiate, sianel territorio nazionale che estero.L’iniziativa è inserita in un percor-so di collaborazione che le treCaritas hanno deciso di intrapren-dere da ormai alcuni anni. Infattioggi più che mai si rileva nellasocietà l’urgenza dell’annuncio delvangelo della Carità, urgenza sem -pre più stringente per le condizio-ni socio-economiche presenti neinostri territori. Le tre Caritas delComune di Cortona hanno accoltoi continui stimoli del nostro ar -civescovo che costantemente cispinge a sentire il grido di chi nonha voce e a vivere il vangelo dellaCarità.

La collaborazione fraterna frale tre Caritas di Cortona, Camuciae Terontola è nata dalle paroledella CEI in ll volto missionariodelle Parrocchie in un mondo checambia, 2004 “La Chiesa non sirealizza se non nell’unità dellamissione. Questa unità deve farsivisibile anche in una pastoralecomune. Ciò significa realizzaregesti di visibile convergenza, all’in-terno di percorsi costruiti insieme,poiché la Chiesa non è la scelta disingoli ma un dono dall’alto, inuna pluralità di carismi e nell’u-nità della missione.

La proposta di una “pastoraleintegrata” mette in luce che laparrocchia di oggi e di domanidovrà concepirsi come un tessutodi relazioni stabili”, che sipossono sintetizzare così:

“La chiesa si realizza nell’unitàdella missione di annuncio delvangelo della carità, facendo con -vergere percorsi costruiti insieme,illuminati dallo Spirito”.

Vari incontri supportati anchedalla Caritas diocesana di ArezzoCortona e Sansepolcro sono inter-corsi fra le tre aree Caritas al finedi individuare una risposta unita-ria di testimonianza cristiana, testi-monianza che si è aperta anche aduna collaborazione con le istitu-zioni civili (servizi sociali delComune ), associazioni di volonta-riato, associazioni di categoria,sindacati, istituti finanziari.

Francesco [email protected]

“Un bambino che oggi mangiafrutta, domani sarà un adulto sanoche continuerà a mangiarla. E’ piùfacile apprendere le buone abitu-dini da piccoli, che doverlo fareda adulti”. E’ con questo spiritoche il comune di Cortona ha a -dottato, a partire dal mese di ot -tobre una bella iniziativa checoinvolge tutti i giovani alunnidelle scuole dell’infanzia del terri-torio. Ogni giorno e per tutto l’an -no scolastico, i bambini potranno

fare colazione con la frutta frescae di stagione. E’ la stessa ammini-strazione comunale in collabora-zione con la società P.A. srl che sioccupa del servizio mensa, afornire gratuitamente agli alunni lamateria prima.

“Forti della nostra esperienzadegli anni passati - ha spiegatol’As sessore comunale alla pubbli-ca istruzione Pacchini Luca,dell’uso della frutta a colazioneproposta in via sperimentale perun mese, nelle scuole dell’Infanziadel territorio comunale, quest’an-no abbiamo proposto questabuona pratica in modo continuati-vo, poiché una sana alimentazionenell’età della crescita è fondamen-tale per consentire uno sviluppoarmonico”.

Le insegnanti, in collaborazio-ne con il personale ausiliario, conun semplice gesto, sbucciano eoffrono la frutta ai bambini che latoccano, l’annusano e l’assapora-no, giocando con parole, suoni eimmagini esprimendo la creativitàtipica dell’infanzia.

Tutti insieme scoprono in qua -le stagione i frutti preferiti matura-no e vengono raccolti, stimolandoi bambini al racconto dell’orto,del frutteto, del vigneto del nonno

manifestandosi narratori delleloro esperienze di vita quotidiana.

“L’iniziativa - ha commentatoancora l’Assessore Pacchini, ha loscopo di sostituire le merendine,che per praticità, vengono propo-ste ai bambini scegliendo prodotticonfezionati pronti all’uso spessoricchi di grassi e/o di zuccheri,con un elevato apporto calorico.L’uso della frutta a colazione dà albambino l’energia necessaria amantenere viva l’attenzione con -sentendogli al tempo stesso di ar -rivare al pranzo con il giusto ap -petito e soddisfa importanti esi -genze del nostro organismo e con -tribuisce a riparare i danni deri -vanti da cattive abitudini alimenta-ri”.

L.L.

La vita si può chiamare eso -do, come dire: una marcia versola Terra promessa. Si può chiama-re pasqua come dire: passaggioda questo mondo al Padre. Si puòchiamare ritorno: creati da Dio,e, quindi partiti da Dio, vivendostiamo tornando a Dio: nostra ul -tima definita mèta.

Consideriamo il nostro viveresotto questo aspetto. In realtà ècosì: io ho 78 anni; se il Signoreha segnato il traguardo della miavita a 80 anni io di fatto ho solo 2anni; 78 non ne ho più; me nerestano soltanto due in questoritorno: fra 2 anni mi sarà richie-sta la vita; mi doni il Signore diaffidarmi a Dio, sull’esempio diGe sù: “Padre, nelle tue mani con -segno il mio spirito”. Nella liturgiaesequiale preghiamo per il de -funto (colui che ha compiuto lasua funzione), “che il Signore (!)ha chimato a Sé da questa vita”.

Dal momento della nascita èiniziato il ritorno. Un po’ comeper Cristoforo Colombo: dal mo -mento che salpava con le tre ca -ravelle si metteva sulla via delritorno, per il semplice fatto che laterra è rotonda.

Ci domandiamo: come viverequesto cammino di ritorno?!..

Apprezzando e godendo deitanti beni di questa terra, e peròusandoli per quello che sono, ecioè mezzi, che non devono disto-gliere dal fine; usandoli saggia-mente senza perdere di vista i benidel cielo. Sono mezzi e non ra -gione di vita.

Le cose del corpo sono relati-ve, quelle invisibili restano; ragionper cui l’anima vale più del corpo,l’eternità vale più del tempo, Diovale più di qualunque altra cosa.E’ saggio dunque fare una giusta

Se molti anni fa le rassegneerano organizzate soprat-tutto per far conoscere alpubblico di un paese altrimodi di cantare e interpre-

tare il cosiddetto “canto di monta-gna”, magari invitando qualchecomplesso prestigioso o all’avan-guardia, oggi queste rassegnesono diventate numerosissime eservono, soprattutto, per organiz-zare possibilità di scambio: il coroorganizzatore invita altri cori conla possibilità, a sua volta, di potersipresentare presso altri pubbliciessendo contraccambiato nell’in-vito. In questo caso il coro or ga -nizzatore è stato quello del Grup -po Corale di Santa Cecilia che,diretto e animato dal DirettoreAl fiero Alunno, ha organizzatolo scorso 12 Ottobre, presso laChiesa di San Domenico aCortona, la XII Rassegna Corale,patrocinata dal Comune diCortona e dalla Banca Popolare diCortona. Cinque corali per unpomeriggio all’insegna dellagrande musica in un vortice divoci melodiche, professionisti delcanto con la travolgente maestriadi ciascun direttore. La Rassegnasi è aperta con le voci del GruppoCorale di Santa Cecilia sfociate nelbrano Cantantibus Organis, ac -compagnato dall’organista dellaCat tedrale di Cortona, Massi milia -

XII Rassegna Corale Un gesto può fare la differenza Frutta a merenda nelle Scuole Materne di Cortona

scala di valori. Diversamente sicostruisce sulla sabbia la casa:pioggie e venti la distruggono;meglio costruirla sulla roccia:pioggia e venti non la distruggono.Questo avviene se siamo sorrettida una fede che non illude, eanimati da una spe ranza che nondelude.

In concreto quali convinci-mento devono accompagnarci inquesto ritorno?! San Paolo parla disentirci come in esilio: “La nostracittadinanza è nei cieli, non ab -biamo qui una permanente di -mora”; e chiede di aspirare alle“cose di lassù, anelare alla patria”.

Questo non significa alienazio-ne, come dire: estraniarsi dacompiti e doveri; la fede nella vitaeterna dà una marcia in più perfare il bene, come bene dimostra-no le opere dei santi. Ci è richiestaquell’attitudine interiore indicatada Gesù: Stare nel mondo, e cioèden tro la realtà del mondo: fami -glia, lavoro, società...; ma non es -sere del mondo, e cioè non spo -sare il modo di valutare e operaredel mondo: la sua mentalità, il suostile di vita.

Bisogna fare chiaro l’orizzonte- Trascendente la vita - e tenere labarra diritta nella giusta direzione.

E’ necessario custodire e di -fendere nel cuore la sicura certez-za che non caminiamo sul vialedel tramonto ma verso un’albaeterna.

Papa Benedetto XVI si è pre -sentato alla Chiesa come un umileservitore della vigna del Signore esi è congedato quale pellegrinoche ha iniziato l’ultimo tratto delcammino: due felici similitudiniche sintetizzando il senso del no -stro vivere nel tempo verso l’eter-nità.

Per il mese di novembre,nuova sorpresa e nuovoprogramma, quello rea -lizzato con la partecipa-zione degli anziani, “Mi

Ricordo Che”, condotto in studioda Francisco Rildi Cavaliere eMassimo Danziani e cura di Mas -simo Danziani (in onda mercole -dì e venerdi ore 10. a partire dal 6novembre).

Quattro puntate frutto del pro -getto di animazione-riabilitazionenato grazie al contributo degliospiti della RSA “La Primula” diCa mucia, condiviso dalla Coo pe -rativa Sociale Koinè e dalla USL 8Valdichiana. con lo scopo di fa -vorire le capacità cognitive, emo -tive, relazionali e di comunicazio-ne degli anziani che frequentanola residenza. Il programma si

Il banco alimentarepropone di far conoscere, attra-verso il suggestivo mezzo radiofo-nico, le memorie degli anziani e iracconti di vita, che sono piccolitasselli che formano il grandemosaico della nostra storia.

Una esperienza interessante ecoinvolgente, assicurano Massimoe Francisco, che aggiungono: “Lamemoria va conservata, recupera-ta, custodita, perché è una cosaim portante per costruire il do ma -ni. Il momento più bello? Quelloin cui ci ritroveremo attorno ad untavolo, con i nostri anziani, adascoltare i loro racconti trasmessiper radio.”

Ricordiamo che, chiunque vo -glia riascoltare le puntate, può tro -varle sul sito

www.radioincontri.orgCarla Rossi

no Rossi, per poi proseguire conaltri brani di Felix Men delssohnfino all’incantevole voce dellasolista Sara Cherubini.

Un’inebriante danza di voci,quella di sabato 12 ottobre, prose-guita con i cori ospitati: la Coraledi Net tuno, diretta dal MaestroGio vanni Monti, si è esibita nelSig nore delle Cime di GiuseppeDe Marzi, nel Gloria di Vivaldi finoal Gabriel’s Oboe di Ennio Morri -cone; la Corale Santa Cecilia diGrosseto, attualmente diretta dallaMaestra Valentina Garafoli, si èesibita nei brani Adoramus TeChriste di Palestrina fino all’AveMaria di Arcadelt; subito dopoascoltiamo gli elementi del Grup -po Corale Mascagni di Piom -bino, diretto dalla Maestra Chri -stine Angele e accompagnato dal -l’organista Michele Ginan neschinei brani Ave Maria di FrancescoGinanneschi, Inno Ut QueantLaxis dal Laudario di Cortona finoa Invocazione Alla Madonna diPietro Mascagni; infine il SaintMary Gospel Choir, nato nel2005 nel territorio del Valdarnoper volontà e iniziativa del suoattuale Direttore Artistico MaurizioBonatti, che sabato ha coinvoltol’intero pubblico con musica Go -spel e Spiritual nei brani comeClim bin’ Up The Mountain,Goodnight Sweet heart fino aWhen The Saints Go Marcing In.

“Il ritmo ha qualcosa di ma -gico”, affermava J.W.Ghoete. Unamagia, quella di sabato 12 ottobre,nata da un mix di personalità divoci che ha permesso alla XII Ras -segna Corale di brillare per bra -vura, professionalità, trasmettendoa ogni spettatore il proprio amoreper la musica.

Martina Maringola

Il progetto andrà avanti tutto l’annoChiesa di San Domenico - Cortona

Radio Incontri, il programma di ottobre

Orario invernale - SS. Messe Festive - Vicariati di Cortona, Camucia e TerontolaSABATO– S. MESSA PREFESTIVA

16,00 - OSPEDALE “S. Margherita” alla Fratta - S. Maria delle Grazie al CALCINAIO16,30 - Cristo Re a CAMUCIA17,00 - S. Filippo a CORTONA – S. Giovanni Evangelista a TERONTOLA - S. Maria aMER CATALE18,00 - SS. Cristoforo e Biagio a OSSAIA

DOMENICA mattina7,30 - S. Pietro a CEGLIOLO8,00 - Basilica S. MARGHERITA – Monastero S. Chiara a CORTONA - Cristo Re a CA -MUCIA - S. Agata alla FRATTA.8,30 - S. Filippo a CORTONA - S. Giovanni Evangelista a TERONTOLA8,45 - S. Maria degli Angeli a MEZZAVIA - Sorelle dei Poveri (via S. Margherita, 47) aCORTONA 9,00 - Monastero SS. Trinità a CORTONA - S. Giovanni Evangelista a TERONTOLA -S.Bartolomeo a PERGO - S. Biagio a MONSIGLIOLO - S. Celestino a FOSSA DEL LUPO(Camucia)9,30 - S. Maria a RICCIO - Sacra Famiglia alle PIAGGE (Camucia) - S. Leopoldo a PIETRAIA10,00 - S. Francesco in CORTONA - Basilica di S. Margherita in CORTONA - Cristo Re aCAMUCIA - SS. Cristoforo ed Emiliano a MONTECCHIO - S. Giusto a FRATTICCIOLA - S. Ca te -rina alla FRATTA - S. Eusebio a TAVARNELLE - SS. Michele Arcangelo a S. ANGELO10,15 - S. Francesco a CHIANACCE10,30 - Eremo delle CELLE - S. Pietro a CEGLIOLO - S. Martino a BOCENA - S. Lorenzoa RINFRENA - S. Giovanni Battista a MONTANARE10,50 - RONZANO11,00 - Cattedrale di CORTONA - S. Maria del Rosario a CENTOIA - San Bartolomeo aPERGO - S. Maria delle Grazie al CALCINAIO - S. Agata al la FRATTA - S. GiovanniEvangelista a TERONTOLA11,15 - S. Maria a MERCATALE - S. Marco in VILLA - S. Maria Assunta a FARNETA11,30 - Cristo Re a CAMUCIA - SS. Biagio e Cristoforo a OSSAIA - S. Bartolomeo aTEVERINA11,45 - SS. Ippolito e Biagio a CRETI

DOMENICA pomeriggio16,00 - S. Pietro a POGGIONI - Eremo delle CELLE - S. Maria delle Grazie al CALCINAIO -PIAZZANO (4 ̂domenica del mese)16,30 - Basilica S. Margherita in CORTONA – Cristo Re a CAMUCIA - VALECCHIE (2^domenica del mese)17,00 - S. Giovanni Evangelista a TERONTOLA - S. Maria a MERCATALE18,00 - S. Domenico a CORTONA

PRONTA INFORMAZIONEFARMACIA DI TURNO

Turno settimanale e notturnodal 28 ott. al 3 novembre 2013Farmacia Centrale (Cortona)venerdì 1° novembre 2013Domenica 3 novembre 2013Farmacia Centrale (Cortona)Turno settimanale e notturnodal 4 al 10 novembre 2013

Farmacia Bianchi (Camucia)Domenica 10 novembre 2013Farmacia Bianchi (Camucia)Turno settimanale e notturnodall’11 al 17 novembre 2013Farmacia Ricci (Tavarnelle)Domenica 17 novembre 2013Farmacia Ricci (Tavarnelle)

GUARDIA MEDICA

Cortona, vicolo Mancini 0575/30.37.30

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2 novembre Commemorazione tutti i defunti

Vita = RitornoRiflessioni di Padre Samuele Duranti

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L’ETRURIA N. 19 del 31 ottobre 2013 ATTUALITÀ POLITICA

NECROLOGIO

TARIFFE PER I NECROLOGI: 25 Euro

Comitato Renzi Cortona

Raccolta differenziata

Raccolta differenziata

Equità sociale, regole certe...

Alle 21.30 di venerdì si è svoltoil primo incontro pubblico delComitato di cittadini cortonesi asostegno della candidatura diMatteo Renzi a Segretario Nazionaledel Partito Demo cratico.

L’incontro ha visto una buonapartecipazione, sia da parte degliattivisti democratici sia da parte dicittadini che hanno deciso di parte-cipare per la prima volta ad unincontro politico sull’onda dell’en-tusiasmo per il progetto del Sindacodi Firenze, a conferma dell’interesseper la cittadinanza locale nei suoiconfronti (già ampiamente dimo -strata con le storiche Primarie delcentrosinistra di fine 2012, in cui11 seggi cortonesi su 11 furono amaggioranza renziana).

L’iniziativa è stata aperta dall’o-norevole Marco Donati, già prota-gonista dei Comitati renziani aretiniin occasione delle Primarie “ItaliaBene Comune” ed eletto al Parla -mento alle elezioni del febbraioscorso.

Donati, dopo aver spiegato allaplatea come funzionano i lavoriparlamentari e in cosa è consistitaprevalentemente la sua attività inquesti mesi, ha presentato lapiattaforma congressuale di Matteo

Renzi, a partire dalle parole chiaveindividuate dall’ex “rottamatore”:“semplicità”, “coraggio”, “futuro”ecc. Il politico aretino ha definitoqueste primarie come un’occasionedi cambiamento e di rinnovamentoper un partito che, al di là dellesconfitte elettorali, raccoglie ancorail consenso di un’ampia fetta dielettorato e conserva la “vocazionemaggioritaria” auspicata dal primosegretario Walter Veltroni.

Gli interventi dei cittadini chesono seguiti si sono caratterizzatiper alcuni temi di fondo, riproposticon frequenza: l’attenzione al paesereale, e alla situazione economica(più che ai sofismi dei regolamentiburocratici), ma anche interventisulla scuola, sulle carceri e sull’im-

migrazione. Tra i discorsi, anchequelli di chi non intende votareRenzi alle Primarie, ma che hacomunque apprezzato un incontrodi carattere informativo comequesto.

Il Comitato informa che sono incantiere altre iniziative, da affianca-re ai congressi locali del PartitoDemocratico e in vista dellePrimarie nazionali di domenica 8dicembre, che verranno comunica-te a breve.

“Scale “mobili” o immobili?”

Sono state recentemente pub -blicate le statistiche ufficiali sullepercentuali di raccolta differenzia-ta raggiunte dai Comuni della Val -dichiana aretina nel 2012 che se -gnano una preoccupante diminu-zione rispetto alle percentuali del2011, a parte alcune eccezioni,come quella di Castiglion Fio -rentino e di Lucignano, intorno al30%.

Tutti questi dati sono molto aldi sotto della percentuale di Rac -colta Differenziata (RD) richiestadalla legge, che dal 2011 è del65%. Il dato del Comune di Cor -tona è addirittura di allarme so -ciale: il 16,58%, quasi due puntiin meno rispetto all’anno prima.

Di fronte a questo dato impie-toso il Sindaco di Cortona Vigniniha dichiarato di aver recentemen-te investito 150.000 € per un mi -glioramento della RD a partiredall’anno in corso. Gli ricordiamoche i primi articoli con cui lasezione di Lega Nord Cortonadenunciò il flop gigantesco dellasua Giunta risalgono al 2010, che inostri interventi non si contanopiù e che numerosi sono stati inostri gazebo e volantinaggi al finedi denunciare una situazione sem -pre più grave.

Rinnoviamo la richiesta al -l'Amministrazione Comunale dicomunicare ai fini della trasparen-za quanto i cittadini cortonesi sia -no tenuti a pagare in più per il2012 per la mancata attuazione

degli oneri in materia di RD previ-sti dalla legge in esecuzione delledirettive comunitarie. Gli utentihanno interesse a sapere a quantoammonta la maggiorazione delleloro bollette per quest’anno, acausa delle inadempienze ammini-strative, non già le buone intenzio-ni del Sindaco per il 2013.

I cortonesi hanno dovuto at -tendere la scadenza del secondomandato di Vignini per un suoforzato mea culpa in materia dige stione dei rifiuti: la percentualedi RD per il 2013 sarà pubblicataquando Cortona sarà amministratada un altro Sindaco, che erediterài pessimi risultati di questa Giunta.Le scandalose percentuali di RDraggiunte in questi anni a Cortonasono la diretta conseguenza dellaspettacolarizzazione della politicache privilegia la comunicazioneme diatica al fine di certi avanza-menti di carriera, e finisce per tra -scurare l’ordinaria amministrazio-ne. La sezione di Lega Nord Cor -tona si è battuta e continuerà for -temente a battersi contro la me -ridionalizzazione nella gestionedella cosa pubblica. La nostra cit -tà, conosciuta in tutto il mondoper le sue bellezze, non meritauna percentuale di RD che si re -gistra soltanto in certe aree delSud e che è la prova più evidentedi un vergognoso degrado.

Marco CasucciSegretario Lega Nord Cortona-Valdichiana

TempoCome passi inesorabilmenteTempo!Se potessi far magia ti fermerei.

Del tuo passato tornar a ritroso non ti chiederei,perché di quello

già ne conosco storia. Ma è il tuo venire che non posso giudicare.

E allora va’ tempo continua a camminare scandisci le tue ore.

Amos Grilli da Cortona

Nel quinto anniversario della suascomparsa la moglie, la figlia Mi -chela, le sorelle, lo ricordano con af -fetto.

V Anniversario

14 ottobre 2006

8 novembre 2011

7 novembre 2003

DinoVinerbi

Nel primo anniversario della morte, ituoi cari ti ricordano con immutatoamore.

SergioTestini

I Anniversario

Sono 10 anni, ma sei sempre con noi.Giulio, Ida, Roberta

Isa FalomiNocentini

X Anniversario

Foto di Oberdan Carletti

Per l’ennesima volta la pubbli-cazione dei dati relativi alla raccol-ta differenziata nel Comune di Cor -tona imbarazza la nostra comu -nità. Non c’è da stupirsi, da tempoil PRC denuncia la questione ed irisultati sono con tutta evidenzatotalmente fallimentari. Arrivare atoccare il fondo con un 16,58% diRD nel 2012 è sintomo soltantodella più assoluta mancanza diconsiderazione in un settore cosìimportante.

I relativi danni sono ancorauna volta ingenti, sia dal punto divista ambientale, sia dal punto divista economico. Fissata per leggeal 65% la soglia minima di RD daraggiungere si comprende benecome a Cortona siamo assoluta-mente fuori da ogni lo gica, nellatotale noncuranza della gestionedel ciclo dei rifiuti.

Ri fondazione intende dunquepre sentare iniziative nel prossimocon siglio comunale su questo te -ma (ma non solo) e nei territoriaffinché siano poste pubblicamen-te le gravissime responsabilitàpolitiche che tengono Cortona bensalda come fanalino di coda inmerito alla differenziazione e

riciclo dei rifiuti. Vanno valutate sia le responsa-

bilità politiche sia i danni econo-mici che ricadono sui cittadini,pubblicizzando gli stessi con lamassima trasparenza. Come giàaffermato alcuni mesi fa inoltre,ribadiamo che non ci pos siamoaspettare risultati lusinghierinemmeno il prossimo anno inconsiderazione del fatto che imillantati 150.000 euro pubblicispesi per questo settore nonrispondono a quanto deliberatodal consiglio comunale in appro-vazione della mozione presentata,appunto, da Rifondazione Comu -nista.

Era previsto il porta a porta edil confronto con i cittadini perinformarli e sensibilizzarli ulte -rior mente sul tema. Nemmenoquesto tipo di impegno (a costozero!) è stato minimamente rispet-tato, denigrando così non più solola corretta gestione economica edambientale del nostro Comune,ma anche il senso di democrazia edi dibattito serio che porta alledelibere del consiglio comunaleda tramutare poi in fatti concreti.

PRC Cortona

Ormai il tema è stato più voltetrattato, con segnalazioni prove-nienti da vari fronti, persino al -cuni turisti lasciano le proprielamentele, nel vedere ferme e nonfunzionanti le scale mobili diCortona. In qualità di consiglierecomunale, mi sono battuto e mibatterò per la copertura dellescale mobili, infatti non è più tolle-rabile l’indifferenza della maggio-ranza, con spese abnormi chesono arrivate anche a ben 25.000Euro in un solo anno, per lamanutenzione delle stesse. Nonvoler ascoltare, credere di esserebravi a prescindere, esaltarsi dasoli, a un costo, peccato che que -sto venga pagato dai cittadini, tutti.E’ evidente che una scala mobile,non può durare nel tempo se noncoperta dalle intemperie, solol’umidità danneggia e danneggeràla struttura, con una cinematica

che tra poco tempo sarà da sosti-tuire.

La maggioranza che do vrebbegovernare Cortona, non è in gradodi gestire il proprio patrimonio, lespese vengono fatte solo per le“pub blicità” personali, solo per lavisibilità di qualcuno. Sabato mat -tina molti turisti sono stati costrettia salire nel percorso a lato dellescale mobili, con fango e pocodecoro.

Il parcheggio dello SpiritoSanto, dopo la pioggia degli ul timigiorni è di fatto una “tro scia” conbuche piene di acqua e fango, coni turisti e cittadini costretti acamminare in punta di piedi pernon sporcarsi.

Credo francamente che tut toquesto contrasti fortemente conquanto viene detto da al cuniamministratori, bravi e ca paci,almeno loro ci cre do no...

Luciano Meoni

Una pubblica amministrazione,ha l’obbligo quando serve, di sup -portare economicamente e non s -lo, i cittadini tutti, con aiuti in ter -mini di sussidi economici, contri-buti vari, sempre però legati allevere necessità, rivolte ad un sin -golo e/o famiglia. Tuttavia molteam ministrazioni comunali, inclusoCortona, hanno “mano” libera nel -l’elargire contributi, sussidi, aiutieconomici in genere, spesso questirivolti a persone straniere chepresentano un ISEE pari a zero opoco più. Per questo corre l’ob bli -go di fare alcune riflessioni, come ilfatto che evidentemente un cittadi-no straniero e/o extra comunitarioha spesso la precedenza nei con -fronti degli Italiani per il fatto dinon avere nulla a carico. Il caricodi qualsiasi bene, che comunque fareddito, non vuol dire che quelsog getto non sia meno abbiente,che necessiti di aiuti, come pur -troppo accade negli ultimi tempianche nel nostro territorio. Il Co -mu ne di Cortona paga profumata-mente, aldilà dell’assegnazione dialloggi popolari, una cifra impor-tante per gli affitti di case destinatea persone che almeno per il red -dito presentato, hanno la corsia“preferenziale”, molti gli stranieriche usufruiscono di questo contri-buto e non solo. In dei casi oltre alcontributo sull’affitto, si passa alsussidio economico, al pagamentodi altre spese, come anche del ser -vizio gratuito per pulmini e menseper i figli. Dopo una attenta rifles-sione occorre dire che, se un extracomunitario ha il privilegio di a ve -re, affitto pagato, sussidio economi-co, mense e pulmini pagati, contri-buti su altre spese, di fatto guada-gna senza fare niente più di unItaliano che lavora sodo e percepi-sce uno stipendio da € 1.000 almese, pagandosi tutto. Pensando“ma le”, possiamo anche arrivare

ad un altro ragionamento, se il sog -getto straniero e/o extra co mu -nitario, il quale usufruisce dei sud -detti aiuti, ha il reddito ISEE zero,potrebbe per non perdere le agevo-lazioni acquisite, avere altre en -trate al nero... Credo che ad oggi,visto la gravità della crisi che staattanagliando l’Italia, quindi ancheil nostro territorio, una pubblicaamministrazione ha l’obbligo divigilare su determinati interventiriguardanti il sociale, proprio perrendere lo stesso equo e non di -scriminante nei confronti spessodegli Italiani onesti che hannolavorato una vita e purtroppo graziead una politica fallimentare, sitrovano in condizioni di povertà,lasciati soli.

Ci sono persone che hanno ca -se popolari, case con affitto pagatodal Comune, e altre agevolazionivarie, pur non facendo nulla, al -meno nella “carta”, comunquehan no un tenore di vita “buono”, èqui che dobbiamo attivarsi percapire come “funziona”. .

Il capitolo di spesa sul socialeè delicato, non si scherza con chinecessita di un aiuto, famiglie incondizioni precarie, giovani, an -ziani, ecco perché la maggioranzache governa il nostro Comune, de -ve necessariamente avere rispettoper tutti, meno buonismo di faccia-ta e più polso fermo. Se alcunistranieri, no nostante gli aiuti chehanno, si lamentano, come spessoaccade, tornino pure al propriopaese, visto che non hanno maicontribuito alla crescita sociale edeconomica del nostro territorio,come ha fatto un Italiano.

Rispetto altresì a tutti coloroche si sono integrati, che lavoranoseriamente, pagano le tasse, nonfanno vittimismo e non chiedonoaiuti a prescindere, a loro va ilmassimo rispetto.

Luciano Meoni

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L’ETRURIA N. 19 del 31 ottobre 2013 SPORT

Cresce il gruppodel rugby Clanis Cortona

infatti un bel clima di affiatamentoche agevola non poco il lavoro,come in una grande famiglia.

Il movimento femminile seguecosì a stretto giro la scia del gruppomaschile che ha concluso la primastagione con ottimi risultati in serieC. La classifica finale 2012/2013 havisto il Clanis conquistarsi un 5°posto, tanto meritato quanto inaspet-tato, anche dai più ottimisti. Il grandelavoro dei tecnici Massarutto e Mam -mone ha dato subito i frutti, al primoan no di agonismo. Così l’anno scor -so Cortona ha anche potuto ospitare

la prestigiosa finale della Coppa delleProvince tra Lucca e Prato. Altranotevole soddisfazione sono le quasicento persone che seguono conpassione la squadra la domenica alcircolo di Tavarnelle, casa del Clanisgrazie all’indispensabile appoggiodella Polisportiva Val di Loreto.

Da ricordare infine che il proget-to del Rugby Clanis Cortona si conci-lia con le indicazioni dalla RegioneToscana nel suo “Piano regionaleper la pro mozione della cultura edella pratica dell'attività sportiva emotorio ricreativa” che è stato, findalla sua fondazione, un progetto peraccrescere lo spirito di aggregazionee per valorizzare l’obiettivo educativoe sociale dello sport.

Determinante ora è continuaread insistere sui giovani, con la diffu-sione capillare di questo sport attra-verso le scuole del territorio persolidificare ancora di più il futuro delRugby a Cortona ed in Valdichiana.

Valerio Palombaro

Ad Ottobre è iniziata la se -conda stagione in Serie Cper il Rugby Clanis Cor -tona. Grande l’attesa at -torno al gruppo sportivo

lanciato dal Presidente Tiberi, primasquadra di rugby a Cortona.

Nel corso dell’intensa prepara-zione estiva la squadra cortonese a -veva partecipato con risultati in co -raggianti alle ultime amichevoli pre-campionato contro il Pistoia ed il Pe -rugia. Sconfitta di misura contro laforte compagine pistoiese ed abbon-dante vittoria contro gli umbri.

All’esordio del 6 Ottobre subitoun exploit da parte dei ragazzi corto-nesi che hanno vinto sul campo delGambassi per 50 a 5. Poi però duesconfitte di misura hanno fattotornare il Rugby Clanis con i piediper terra, 8 a11 in casa contro ilGrosseto e 12 a 5 sul campo dell’isol8 Firenze. Comunque entrambele partite poi perse sono stata carat-terizzate da un grande equilibrio incampo e da una buona prova dellasquadra di Cortona. L’altra novitàattesissima della stagione incipienteproviene dal settore femminile.

Le ragazze del Rugby ClanisCortona si confronteranno infatti conle altre squadre di rugby femminiledella Toscana, essendosi iscritte all’e-dizione 2013/2014 della Coppa Italiafemminile.

Il torneo di Coppa Italia fem -minile si svolge con gare di Rug by a7 che si disputano su metà delcampo regolare. Ciò non è dovutoperò alla carenza di organici neimovimenti rugbystici femminili dellaregione che anzi, anche per il ClanisCortona, è composto da un nutritogruppo di sportive temerarie e conun numero di adesioni in continuacrescita.

La preparazione iniziata già dalmese di gennaio scorso, condotta dalvice capitano della squadra maschileFederico Villanacci, ha avuto degli e -siti molto positivi durante le amiche-voli e tornei disputati tra Cortona,Grosseto e Lucca. C’è tanta voglia digiocare e di divertirsi insieme e si -curamente tutta la società sarà afianco delle ragazze. All’interno delgruppo Clanis Cortona si respira

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Prima CategoriaSiamo alla 7a. giornata del

campionato e per adesso la fannoda padrone le tre squadre valdar-nesi, Ambra a punti 18, Traiana 16e Montevarchi a 15 a parità delTorrita.

Olmoponte ne ha 13, mentreCortona Camucia e Lucignanosono a 12 punti.

Il Terontola, purtroppo dopouna serie di risultati negativi,attualmente viene a trovarsi alquart’ultimo posto con solo 6punti; all’ultimo posto c’è ilBettolle che di punti ne ha 3.

Nella classifica attuale c’è darilevare che la graduatoria è an -cora abbastanza corta, perciò lecompagini che fino ad ora sono

In prima categoria Cortona Camucia resiste al terzo posto

rimaste indietro hanno modo dirifarsi sotto basta ottenere qualchevittoria.

Cortona CamuciaA questo punto del campiona-

to, sembra che gli arancioni diBernardini, abbiano imboccato lastrada giusta; nelle ultime tre gior -nate hanno incamerato 7 punti invirtù della vittoria casalinga per 2-0 con l’Alberoro con doppietta diAnderini, quindi pareggio a retibianche a Torrita e poi la limpidavittoria per 2-0 nella trasferta diRassina, con reti di Pulcinelli erigore di Faralli.

Adesso la squadra del presi-dente Bardelli, dovrà cercare igiusti equilibri per mantenereque sta classifica. In confronto conle altre squadre con organici mol -to importanti, questi 12 punti rea -lizzati in 7 partite, non sono pocacosa. Certamente, se nel prossimoturno casalingo contro il forte Ol -mo ponte, arrivasse una vittoria,Bernardini & C., potrebbero ini -ziare a pensare in grande.

TerontolaAttualmente il Terontola sta

annaspando nei fondali della clas -sifica. Sta di fatto che il mister En -rico Testini, deve inesorabilmentefare di necessità virtù. La negativitàdegli ultimi risultati sono dovutimolto ai numerosi infortuni, chehanno limitato l’organico a dispo-sizione dell’allenatore bianco cele -ste.

Gli ultimi risultati hanno por -tato alla squadra di Terontola sol -tanto un punto, in un totale di 9possibili. Il pareggio per 1-1 intrasferta con la Poliziana, quindi lasconfitta casalinga per 3-0 subitadall’attuale capolista Ambra e l’ul -tima debacle rimediata nella tra -sferta di Montavarchi con un sec -co 3-1.

Comunque gli sportivi di Te -rontola non devono assolutamente

Dopo le ultime tre giornate dei campionati dilettanti

Il Terontola scivola verso il fondo della classifica; in seconda categoria Fratta in piena crisi.

de mordere. Arriveranno senzame no tempi migliori. Tutti co no -sciamo bene la grinta del misterTestini, che appena rientrerannoal cuni uomini importanti, la na -vicella del Terontola abbandonerài marosi, per navigare finalmentein acque molto più tranquille.

Tutto questo potrà essere e -ven tualmente verificato fin dalpros simo turno, quando i biancocelesti affronteranno al Farinaio, ilquotato Lucignano.

Seconda CategoriaLa graduatoria di questo

Girone “N” incomincia ad avere a -meno una squadra guida, che peradesso che è la squadra di Cig -giano, l’Olimpic ’96. Attualmente èin testa con 18 punti, seguono iVicio maggio e Battifolle a 15, poi a13 punti Tegoleto, Arezzo F.A. eCamucia Calcio. Queste le più inalto.La Fratticciola è a 7 punti,Fratta a 6 e Montecchio a 5.

Come possiamo notare a parteil Camucia, che riesce a non per -dere la scia delle prime classifica-te, la Fratticciola neo promossaresta ancora a galla, mentre chimolto delude è la Fratta e natural-mente il Montecchio, che già vienea trovarsi al 12° posto con solo 5punti.

Camucia CalcioBene per adesso i ragazzi di

mister Del Gobbo, che con i loro13 punti vengono a far parte delgruppo delle prime che inseguonola capolista. Tra l’altro questa clas -sifica è abbastanza corta, perciò aseconda di particolari risultati,potrà mutare molto la graduatoriagenerale. In tre gare il Camucia hatotalizzato la bellezza di 7 punti,(media promozione), ma delle trepartite c’è la perla della vittoriaallo stadio Ivan Accordi nel derbycontro il Montecchio, per 3-2.Veramente una bella partita, doveinnumerevoli sono stati i cambi difronte. I locali due volte in vantag-gio, sono sempre stati raggiunti daun Montecchio mai domo e chenon ha per niente sfigurato, quindial 65° durante un’azione ben ma -novrata dai rosso blu, il bomberVannini riusciva ad insaccare conun tiro molto potente.

Adesso il Camucia nella pros -sima gara si recherà a Vicio mag -gio 2° in classifica.

FratticciolaVisto il buon gioco sviluppato

la squadra guidata da Meacci, sisarebbe meritata forse qualchepunto in più, comunque questi 7già ri mediati e meritatissimi, re -stano una sana base per fare me -glio nel prossimo futuro. Pur -troppo nelle ultime tre gare i giallorossi hanno rimediato solo unpun to, pareggio casalingo, 0-0con lo Spoiano, quindi due scon -fitte entrambe in trasferta, aTegoleto per 4-1 e a Montagnanoper 1-0. Nella prossima domenicala Fratticciola sarà impegnata nel -lo scontro casalingo contro unasquadra molto abbordabile comeil S.Marco La Sella. Questa partitadovrà rimettere nel giusto cam -mino la squadra cortonese.

Fratta Noi, alla presentazione delle

varie squadre prima del campio-nato, avevamo catalogato la Frattacome una delle squadre con unorganico molto importante.Purtroppo però fino ad ora man -cano assolutamente i risultati. Lamiseria di 6 punti la dice lunga suquesta asfittica classifica. Anche seper la squadra di Tavanti emer -gono varie attenuanti: infelici ar -bitraggi e molta, molta sfortuna.Comunque siamo solo alla settimadi campionato e davvero nonmanca il tempo per rifarsi e tor -nare in auge.

Il tutto sarà anche verificatodalla prossima, quando i rossover-di faranno visita al campo diScrifiano per affrontare l’Asi nal -onga.

MontecchioCome possiamo vedere, an -

cora il Montecchio non è entratoin carburazione.

Attualmente la squadra viene atrovarsi al 12° posto in classificagenerale. Ripeto che c’è ancoraspazio. Dobbiamo anche conside-rare che il Montecchio è unasqua dra molto giovane e nono -stante che abbia un discreto gioco,questo non viene ripagato pertroppe ingenuità che si sviluppanotroppo spesso durante le partite edeterminano il fattore negativo perla compagine diretta da misterLugoli. Solo punto nelle ultime trepartite. Nella prossima i biancorossi affronteranno in casa unasquadra di metà classifica, il Mon -tagnano.

Terza CategoriaCampionato molto ridotto e

abbastanza anonimo per le soledue nostre squadre cortonesi: laPietraia conquista il suo primopunto in casa, 2-2 contro la Vo -luntas Trequanda. Mentre il Mon -sigliolo in 4 gare ha preso altret-tanti punti. Danilo Sestini

Al cinemacon ... giudizio

a cura di Francesca Pellegrini

Che fine hanno fatto i protagonisti della saga di Star Wars?A 30 anni da Il Ritorno dello Jedi, episodio-epilogo dell’epopea di GuerreStellari, andiamo a vedere dove si sono cacciati i paladini galattici diGeorge Lucas.

Mark Hamill è Luke Skywalker:Il Cavaliere Jedi che usa la Forza fu coinvolto in un incidente d'auto che lolasciò sfigurato; lo script de L'Impero Colpisce Ancora venne, così, modifica-to per giustificare i cambiamenti del suo viso post-chirurgia. Hamill èrimasto confinato nel doppiaggio animato e videoludico. In principio, il suopersonaggio sarebbe dovuto essere una ragazza.

Carrie Fisher è Principessa Leila Organa:Pubblicherà l’autobiografia Cartoline dall'Inferno in cui racconta della suatossicodipendenza e del rapporto con la madre alcolizzata. Dal bestsellersarà tratto l’omonimo film con Meryl Streep. Le scene da schiava in bikinioro-metallico ne Il Ritorno dello Jedi sono ritenute tra le più sexy delcinema. Sarà di nuovo Leila nel reboot di J.J.Abrams.

Alec Guinness è Obi-Wan Kenobi: Il Maestro Jedi è il Sir shakespeariano consacrato con il ruolo che detesteràfino alla morte, a 86anni. Riscontrò notevoli difficoltà poiché Obi-Wan sibasava sull'improvvisazione. Fu sua l’idea di ucciderlo per limitare ognicoinvolgimento sul set. Odiava quest’esperienza a tal punto da stracciare tuttele lettere dei “Warsie” ancor prima di aprirle.

Sebastian Shaw è Anakin Skywalker alias Dart Vader:L’Oscuro Signore dei Sith (da noi Dart Fener) ha il volto dell’attore teatrale,all’epoca 77enne, ingaggiato per l'unica sequenza senza armatura ne IlRitorno dello Jedi. Si spegnerà a 89 anni, un decennio prima di vedersi sosti-tuire digitalmente con Hayden Christensen nella scena dei fantasmi. Il suofamigerato casco è basato sull’elmo Stahlhelm.

Jake Lloyd è Anakin Skywalker alias Dart Vader da bambinoIl novenne al volante degli sgusci e futuro arci-malvagio, nel 1° ep. dellaTrilogia Prequel, non riuscendo a reggere la pressione dovuta alla famatroncò sul nascere la promettente carriera. Era soffocato dai media e bulliz-zato dai compagni che lo aggredivano imitando il suono della spada laser.Nel 2012, si è diplomato in cinematografia a Chicago.

MARMI - ARTICOLI RELIGIOSI

Terontola di Cortona (Ar)Tel. 0575/67.386Cell. 335/81.95.541www.menchetti.com

Ambra

Traiana

Aquila Montevarchi

Torrita

Olmoponte

Cortona-Camucia

Lucignano

Badia Agnano

Cesa

Talla

Alberoro

Up Poliziana

Terontola

Viaggio Pian di Scò.

Rassina

Bettolle

Squadra Punti18

16

15

15

13

12

12

10

7

6

6

6

6

5

4

3

Prima categoria girone E

Olimp 96

Viciomaggio

Battifolle

Spoiano

Tegoleto

Arezzo F.Academy

Camucia Calcio

Montagnano

Pieve del Toppo

C.Fratticciola

Fratta S.C.

Montecchio

Asinalonga

S.Marco la Sella

Cozzano

S.Firmina

Squadra Punti18

15

15

14

13

13

13

10

9

7

6

5

5

3

23

2

Seconda categoria girone N

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PAGINA 15

Dopo 7 gare di campio-nato la squadra aran -cione ha 12 pun ti inclassifica frutto di trepareggi, tre vittorie ed

una sconfitta; un risultato sod -disfacente che non è stato bis -sato dal percorso in Coppa che èstato interrotto per il pareggiocasalingo, anche dopo i supple-mentari, nella gara contro il V.Chianciano T., di mercoledì 23ottobre; questo risultato, percome è maturato, ha fattoarrabbiare non poco i dirigentiCortonesi che puntavano moltosu questa manifestazione perfar fare esperienza ai giovani eaccumulare ore di gioco perrodare meglio la squadra ancheper il campionato, come erasuccesso anno scorso.

Ma sentiamo cosa ci ha dettoil direttore Nario Meacci aproposito di questa prima partedi annata.

Come le è sembrata que -sta prima parte di campiona-to?

All'inizio si sapeva che ci do ve -va essere una squadra, il Mo -tevarchi, che doveva “ammazzare”il campionato invece alla resa deiconti non è stato così visto che haperso alcune gare, di conseguenzaquesto deve far riflettere sul fattoche il campionato di Prima Cate -goria è molto difficile e selettivo. Sipuò cambiare la classifica conpoche gare sia in negativo che inpositivo.

Per quanto riguarda la parten-za del campionato della squadraarancione poteva essere miglioredi quelle che è stata.

Non vedo la squadra che miero prefissato; la vedo invecetroppo tecnica per la categoriaanche se pensavo di aver allestitoun gruppo più su misura per ilcampionato.

Ci sono alcuni elementi checon anno in più pensavo fosseroma turati maggiormente invecealcuni di loro si sono “afflosciati”altri comunque stanno avendo unbuon rendimento.

Sta di fatto che contano inumeri e il Cortona a questopunto è la seconda miglior difesaed il peggior attacco; senzaaccusare nessuno visto che sigioca, si vince e si perde in 11 leresponsabilita' sono di tutti anchese allestire una squadra in uncerto modo rispetto ad un altrocambia molto la fisionomia.

Siamo in una buona posizionein classifica, dobbiamo migliorarenel reparto offensivo ed in questo

modo non dovremmo avere pro -blemi per collocarci nel centroclas sifica.

Se poi otteniamo qual cosa dipiù tanto meglio.

Siete soddisfatti del rendi-mento dei nuovi arrivati?

Abbiamo preso un Brasiliano,Poncinelli, che era stato fermo unanno, queste erano le nostre pos -sibilità e quindi lo dobbiamo at -tendere. Sta dimostrando di potercrescere domenica dopo domeni-ca e di andare abbastanza bene.

Abbiamo preso un centrocam-pista, Moretti dal Marciano, cheera un anno che giocava poco perproblemi fisici, è un giocatore e -sperto come ci serviva a noi ma atutt'oggi viste le poche gare giocatenon ha recuperato appieno daqualche malanno che lo persegui-ta. Lo aspettiamo.

Qualche infortunio di troppoci ha penalizzato come quelli diMammoli, Rofani e Baracchi cheper il nostro organico sono ul te -riormente penalizzanti visto chedopo esserci assestati in campio-nato il nostro obbiettivo è quelle difar esordire anche i ragazzi del'96, della Juniores.

Ci sono alcune incognite suinuovi, preciso che Burroni sta fa -cendo il suo ed anche per Gallidobbiamo avere pazienza. Il cam -pionato è ancora lungo, siamo fi -duciosi.

Quanto dispiace essere u -sciti dalla Coppa dopo un pa -reggio in casa?

Non trovo l'aggettivo giustoper dire quanto mi dispiace; laCoppa è una manifestazione che tipermette di far giocare i ragazzi edi fare esperienza.

Le partite di coppa anche seincontri le stesse squadre sonomolto diverse da quelle dicampionato.

Quest'anno mi è dispiaciutoperché non ho visto la determina-zione e l'approccio alla partita checi voleva per riuscire a superare ilturno.

Non siamo riusciti a interpre-tare la gara nel modo giusto; inostri avversari hanno fatto unapartita accorta ed alla fine hannomeritato il pareggio. Non sonosoddisfatto di come la squadra hagiocato.

Avrei preferito che avesserorischiato di perderla per cer caredi vincerla, magari con oc casionisprecate ma non così sen za deter-minazione.

Non siamo riu sciti ad esserepericolosi e questo per unasquadra che gioca in casa e vuole

passare il turno non è concepibile.Come vede gli organici

del le concorrenti, hanno cer -cato il “nome” o puntano suigiovani come voi?

Alcuni tipi di organici comedimostra la classifica, tipo Torrita,Ambra, Montevarchi e Traianahan no degli organici di categoria,altri si sono adattati, altri come noiattingono al settore giovanile, chepoi fa parte del nostro programmada tre anni.

Andare avanti è sempre piùdifficile ma certo bisognerebberecuperare certi valori del calciofatto con passione e sacrificiocome ho visto fare ai ragazzi delChianciano che sono arrivati con iloro mezzi, mangiato un panino elottato per portare a casa il risulta-to favorevole a loro, riuscendoci.

Come giudica le vostre tresquadre maggiori del settoregiovanile?

Sono come me le aspettavo; daun anno all'altro ci sono molticambiamenti. Nel campionato Al -lievi dovremo essere “cattivi” a -gonisticamente parlando per sal -varci, come è successo tutti glianni.

La Juniores è un campionato“particolare” perchè ha molti altie bassi; abbiamo alcuni fuoriquota ma la maggior parte sono'96 e quindi è una squadra moltogiovane, come prevede il nostroprogramma.

Sulla squadra del campionatodei Giovanissimi attuali, quelli del'99, dobbiamo lavorarci perchéun gruppo da completare. Ve dia -mo di arrivare in fondo al cam -pionato e fargli fare le esperienzegiuste.

Avete completato il proget-to di riunire i vari settori gio -vanile limitrofi?

Il progetto è in stand by.Quando il Terontola avrà definitoil proprio organico ci metteremoa tavolino e ne parleremo perbene anche se i ragazzi del '99 siallenano e giocano a Terontola .Abbiamo unito le forze e andremoavanti ma dovremo organizzarci efinalizzare meglio il progetto.

A Montecchio andiamo lì adallenarci con la Juniores abbiamoscambiato dei ragazzi e ancoraqualche progetto è da definiremeglio.

Con la Fratta abbiamo messo i2004 insieme e poi si riuniranno aquelli del Terontola, questo al -meno il programma attuale chedobbiamo definire meglio ed invia definitiva.

Riccardo Fiorenzuoli

Direttore Responsabile Vincenzo LucenteVice direttoreIsabella BietoliniRedazioneIvo Camerini, Riccardo Fiorenzuoli, Lorenzo Lucani,Laura LucenteOpinionistaNicola CaldaroneCollaboratori: Rolando Bie tolini, Stefano Bi sta -relli, Piero Borrello, Simona Buracci, Alvaro Cec -carelli, Fran ce sco Cenci, Mara Jogna Prat, Ma rioGaz zini, Ivan La n di, Prisca Mencacci, Mario Pa ri -gi, Fran ce sca Pel le grini, Roberta Ramacciotti, Al -bano Ricci, Ma rio Rug giu, Da ni lo Se sti ni, Mo niaTarquini, Pa dre Teo baldo, Elena Valli, A les sandroVen turi, Ga briele Zampagni.CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONEPresidente: Nicola CaldaroneConsiglieri: Vito Garzi, Mario Gazzini, Vin -cen zo Lucente, Mario Parigi, Umberto San -ticcioliNecrologi euro 25,00Lauree euro 25,00 Compleanni, anniversari euro 30,00

L’ETRURIA Soc. Coop. a.r.l. Fondato nel 1892

Il giornale, chiuso in Redazione lunedì 28 è in tipografia lunedì 28 ottobre 2013 Gli articoli sono pubblicati sotto lapersonale responsabilità dell’autore

Facciamo il punto con Nario Meacci un buon avvio di campionatoL’ETRURIA N. 19 del 31 ottobre 2013 SPORT

La squadra maschile diserie C del Cortona Vol -ley quest'anno si è pre -sentata ai blocchi dipartenza del campiona-

to con un nuovo allenatore chein realtà è ben conosciuto dallasocietà sia perché già da dueanni ha allenato l'Under 18 e laseconda Divisione e perchè ne -gli anni passati aveva già al -lenato anche la prima squadra:si tratta di Fabrizio Sabatini chesiamo andati ad intervistare apochi giorni dalla partenza delcampionato.

Vogliamo ricordare breve-mente chi è Fabrizio Sabatini?

Nei due anni precedenti hosvolto un un programma di settoregiovanile allenando l'Under 18abbinato alla seconda Divisione;gia' anno scorso mi era statoprospettato dal presidente EnricoLombardini, già mio giocatoretan ti anni fà qui a Cortona ma hopreferito terminare il programmabiennale. Quest'anno la propostaè stata ripresentata e ho accettatodi allenare la prima squadra vistoche con il tempo mi era tornata lavoglia di allenare la squadra mag -giore.

Come giudica la rosa cheha a disposizione?

Molti dei ragazzi li conoscevoabbastanza bene, chiaramente me -no i quattro nuovi. La rosa è moltointeressante sotto il profilo anchedei talenti che ci sono. Ci sonodue “reduci” dalla B1 che sonoTerzaroli Gabriele e Pareti Mar -cello che sono gli elementi base diquesta formazione senza scordarsianche del libero che ha fatto partedella rosa della B1 e tutti gli altriche sono in gamba, hanno vogliadi lavorare e mi fanno ben sperareper il futuro.

Come vi siete preparati alcampionato?

La fase di avvicinamento è an -data bene, i ragazzi rispondonobene alle sollecitazioni presentateda me e dal preparatore atletico;hanno fatto un gran lavoro nelmese di settembre allenandosi 5volte la settimana, comprese duesedute di pesi.

Nelle amichevoli effettuate ab -biamo vinto in modo convincentee nelle partite lasciate agli avversa-ri abbiamo lottato bene. Sonosoddisfatto dei responsi fati datidagli atleti in queste amichevoliche sono fondamentali per vederelo stato di forma e schierare lasquadra più in forma già dallaprima di campionato.

Come giudica le avversariedi questo campionato?

Ho avuto informazioni di al -cune di queste formazioni come laRuini Firenze e la Volley Arezzo(Banca Etruria); quella di Arezzoè decisamente una formazionemolto forte che anno scorso hadisputato i play off per la B2 ed hamolti elementi di valore tra cui ilpalleggiatore che spesso fà la diffe-renza, Morelli Michele. Quella diFirenze ugualmente ha elementi dispessore e di livello; sulle altreformazioni sappiamo che ci sonorinforzate ma solo il campo sapràdirci quanto e soprattutto a chelivello potremo posizionarci noi.Anche il Monte San Savino è u -gualmente una squadra interes-sante.

Qual è l'obbiettivo, almenoper il girone di andata?

Quello finale che ci siamoproposti di raggiungere assiemealla società è di entrare nei play.-off, avversari permettendo.

Alla fine del girone di andatasarebbe auspicabile che arrivassi-mo gia' tra le prime 5 squadre inmodo da rendersi conto se possia-mo lottare ed in che modo per iplay off.

Nel settore giovanile ma -schile ci sono dei “vuoti” qualii motivi secondo lei?

Secondo me è stato determi-nato dagli anni precedenti ; lasocietà ha puntato troppo sullaprima squadra e pur facendogran di risultati ha dato poco spa -zio allo sviluppo del settore giova-nile se non per pochi anni fortu-nati come quelli delle squadreUnder 15 e 14.

I grandi risultati della primasquadra purtroppo non hannocontribuito a trascinare il settoregiovanile come succede in generein questi casi.

Adesso stiamo cercando direcuperare. Il direttore sportivo,Cuseri Alberto, sta facendo unottimo lavoro e si vedono già irisultati; anno scorso la squadra diPareti Marcello è giunta alle finalinazionali e quest'anno ha formatoun gruppo notevole di Under 15. Ilgap da colmare è ampio ma cistiamo lavorando.

Nei prossimi anni si do -

vranno inserire sempre piùgiovani in prima squadra co -me risolvere il problema?

Sempre più giovani dovrannotrovare posto in prima squadrama io credo che la soluzione siaquella di non limitare neanche i“vecchi” in prima squadra. Se nonposso far giocare i trentenni limitotutto il movimento: giusto inserirei giovani, senza però limitaretroppo gli anziani che hanno unaesperienza preziosa da portare indote. Giusto trovare un equilibrioefficiente e produttivo.

Cosa vuole aggiungere? Sono contento di essere

rimasto in questa società che stalavorando bene in entrambi isettori, quello maschile e quellofemminile; giudico questoambiente molto stimolante e sperodi poter restare molti anni perlavorare con profitto.N.d.r Intanto la squadra ha gi catodue partite di campionato; laprima in trasferta contro il Foiano,sabato 19 ottobre ed ha vinto per3 a1 , la seconda, in casa, controla Sales Volley, sabato 26 ottobrein cui i ragazzi di Sabatini hannovinto per 3a 0; un buon inizio dicampionato.

R. Fiorenzuoli

“Fusi ... per il Golf”

Si è svolto domenica 27ottobre 2013 presso il GolfClub Valdichiana la compe-tizione “Fusi... per il Golf”.Una 18 buche Stableford su

tre categorie di gioco e conpartenza shot-gun alle ore 9.30, incontemporanea dai diversi punti

del campo. “Lo shot-gun vieneutilizzato in genere per evitaresovraffollamento al tee della bucanumero uno in fase di partenza -ricorda Marco Ian nucci, presiden-te del circolo e vice presidente delcomitato regionale toscano dellaFig. - In ogni caso è buona regolacercare di mantenere un buonritmo di gioco; e se si è lenti èquasi d'obbligo invitare il gruppodietro di superarci. Bisogna tenere

quindi un passo veloce, esserepronti a fare il tiro non appena è ilvostro turno e quando si arriva ingreen lasciare le sacche inposizione di uscita in modo dapoterle rimuovere velocementeper spostarci al tee successivo.Insomma senza indugiare troppo

sul green, dopo aver imbucato,piccole regole di etichetta cheaiutano uno scorrimento velocedel gioco - conclude Iannucci.” Ea proposito di partenza, losponsor ha allestito con il suppor-to del bar della Club House unaricca colazione energetica per tuttii partecipanti alla gara.

I premi in palio sono andati al1°e 2° Netto di Categoria, 1°Lordo, 1° Senior, e 1° Lady.

Golf Club Valdichiana

Cortona VolleyCortona Camucia

Camucia di CortonaPrimo piano arredamenti

Castiglion del LagoFoiano Sansepolcro Gubbio

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Le rughe di Cortona

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