L'ETR. IMP. 22/2006 - letruria.it · Arezzo e Perugia, città dove pochi mesi or sono è stato...

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Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane S.p.A. - Sped. in abb. postale - D.L. 353/2003 (Conv. In - L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB/2004-Arezzo” - Abbonamento: Ordinario 3 30 0, , 0 00 0 - Sostenitore 8 80 0, , 0 00 0 Benemerito 1 10 05 5, ,0 00 0 - Estero Europa 8 80 0, , 0 00 0 - Estero America 1 12 20 0, ,0 00 0 - Autoriz. Tribunale di Arezzo N° 3 del 27/03/1979 – Iscrizione Reg. Naz. della Stampa n. 5896 - Stampa: Arti Tip. Tosc. Cortona. Una copia arretrata 3,0. Redazione, Amm.ne: Giornale L’Etruria Soc. Coop. arl - Via Nazionale, 51 - 52044 Cortona - C/C Post. 13391529 - Tel. (0575) 60.32.06 PAGINA 1 PERIODICO QUINDICINALE FONDATO NEL 1892 EURO 1,50 e-mail: [email protected] www.letruria.it L ETRURIA Cortona - Anno CXIX - N° 5 -Martedì 15 marzo 2011 REALIZZAZIONE E VENDITA DIRETTA MAGLIERIA PERSONALIZZATA E SU MISURA Via Gramsci, 62/X - Camucia (Ar) - Tel. e Fax 0575/60.50.35 - [email protected] C O R T O N A Tessuti artigianali dal 1842 - Liste Nozze Via Nazionale, 72 CORTONA (AR) - Tel / Fax 0575 601640 www.busatticortona.com - e-mail: [email protected] Con trenta euro all’anno puoi abbonarti e ricevere il giornale a mezzo posta o via internet, visitando il sito www.letruria.it Piazza de Gasperi, 9 Tel. 0575/60.31.43 Camucia (Ar) B revemente alcune precisa- zioni che sono necessarie perché ci attendiamo dai due Enti, Provincia e Consorzio Bonifica Val di Chiana un elenco delle loro competenze perché la gente vuole verificare “de visu” il lavoro corrispondente ai soldi che vengono richiesti. Riprecisiamo la nostra posi- zione; non siamo contrari a pa- gare le cifre, se pur modeste, ma vogliamo verificare il lavoro per- ché diversamente ci sentiremo truffati. Di fronte a un lavoro non eseguito dobbiamo sapere di chi è la responsabilità, non tirare ad indovinare o tanto peggio accusa- re un Ente e sentirsi dire che la responsabilità è dell’altro. Chiarezza perché i soldi sono nostri, dati a strutture pubbliche che devono renderne conto in tempi estremamente brevi. Abbiamo trovato una sentenza della Cassazione n. 8957/96 che così recita in rapporto alla situa- R oberto Calzini è il nuovo Direttore generale della Banca Popolare di Cor- tona. Per anni membro e poi presidente del Collegio Sin- dacale dell’istituto, dal 2005 ne ri- copriva l’incarico di Vice Diret- tore. Succede a Giuseppe Lucarini, che ha raggiunto l’età per il pen- sionamento e che ha ricoperto l’incarico dal 1993 trascorrendo così tutta la sua vita lavorativa all’interno del mondo bancario. Con Lucarini e i vari consigli di amministrazione che si sono succeduti nel tempo, la Banca Popolare di Cortona, fondata nel lontano 1881 per iniziativa di Gi- rolamo Mancini, è riuscita orgo- gliosamente a preservare la pro- pria indipendenza in un periodo di grandi trasformazioni che han- no interessato il mondo dell’inter- mediazione finanziaria. In un momento storico nel quale altrove si procedeva a con- centrazioni ed aggregazioni, la Banca ha mirato all’espansione territoriale e al rafforzamento pa- trimoniale. Con l’apertura di nuo- ve agenzie, l’istituto cortonese ha ampliato la propria sfera di opera- tività a tutta la zona compresa fra Arezzo e Perugia, città dove pochi mesi or sono è stato aperto un nuovo sportello. Spetterà al Consiglio di ammi- nistrazione ed al nuovo Direttore perpetrare i valori a la mission che sin qui hanno contraddistinto l’o- perato dell’istituto di credito, pur se in un contesto nuovo e diverso peculiare del periodo che stiamo vivendo e che ci apprestiamo ad affrontare, ma sempre nell’ottica di creare sviluppo e innovazione non solo della Banca stessa, ma di tutto il territorio di riferimento. Dalla redazione del giornale un sincero augurio per una buona riuscita. zione collegata ai Consorzi di Bonifica: “Il beneficio non può essere generico, ma diretto e inerente al fondo beneficato... il beneficio non è provato dalla pura e semplice inclusione del bene nel comprensorio, ma occorre un incremento di valore dell’immobile soggetto a contri- buto, in rapporto causale con le opere di bonifica e con la loro manutenzione.” Dunque il primo aspetto da chiarire è proprio questo ed un problema che non si è sentito ven- tilare nel Consiglio Comunale a- perto. Questi contributi sono do- vuti in modo indiscriminato o de- vono ottemperare alla sentenza della Cassazione? Borrello nell’articolo di spalla fa una relazione desolante dell’in- contro con la popolazione con i vertici del Consorzio e della Pro- vincia. Vi chiediamo di rimediare inviandoci in tempi brevissimi gli elenchi che servono a chiarire le competenze reciproche. C i mancava proprio un Con- siglio Comunale aperto, se mai ce ne fosse stato biso- gno, per capire in quali mani siamo, dei nostri ammini- stratori locali posti a livello co- munale, provinciale o regionale. Sì, lunedì 28 febbraio ultimo scor- so, si è tenuto nella sala consiliare un affollato Consiglio Comunale “aperto”per esaminare la situazio- ne che si è venuta a creare a seguito dei tanti contestati avvisi di pagamento e cartelle esattoriali, fatte recapitare da Equitalia ai cittadini da parte del Consorzio. La figura certamente non è stata delle migliori da parte degli ammini- stratori, eccettuati gli interventi di solo due capi gruppo consiliari, uno di maggioranza ed uno di op- posizione, che hanno dato senso, per diverse ragioni contrapposte, ad un significato politico e giustifi- cativo del prelievo forzoso perpe- trato dal Consorzio di Bonifica della Valdichiana Aretina a danno dei cittadini non ricchi proprietari terrieri o palazzinari. Meoni e Po- lezzi, sicuramente come detto, con logiche diverse hanno esplicitato il senso dell’operazione “imposizio- ne”. Il primo con il sottolineare tale prelievo come mantenimento di un carrozzone impiegatizio per gli amici degli amici e l’altro come necessità di miglioramento dell’as- setto territoriale, in un momento di grave difficoltà per gli enti lo- cali. Per il resto, gli interventi sia del Commissario del Consorzio di Bonifica della Valdichiana Aretina, sia dell’assessore provinciale all’a- gricoltura sia del consigliere re- gionale ex Presidente della Pro- vincia, possono essere catalogati come squallidi e deprimenti. Non hanno dato alcuna spiegazione o giustificazione circa il metodo ap- plicato per la contribuenza in applicazione della legge regionale istitutiva dei consorzi di bonifica: hanno fatto una insana e depri- mente ricostruzione storica, per- dendosi il Commissario del Con- sorzio, nella notte dei tempi, per spiegarci le bonifiche in terra a- retina da parte degli etruschi e giù di lì, mentre l’ex Presidente della Provincia si è perso in disquisizio- ni giuridiche sulla necessità ed obbligatorietà della costituzione dei Consorzi rifacendosi alla Costituzione ed ai regi decreti di lontana memoria. Si è però di- menticato di dare lettura delle legge regionale se non per dire che è allo studio una sua modifica. Fra gli intervenuti del pubblico, per il vero non numerosi rispetto alle aspettative, quello del sotto- scritto, che in maniera calzante e sferzante, ha sollecitato risposte precise circa l’interpretazione ed applicazione della legge regionale n. 34/1994 sul come e quando di Enzo Lucente Provincia e Consorzio Bonifica, dichiarate le vostre competenze Per il tormentone Consorzio, un Consiglio Comunale aperto Roberto Calzini direttore della BPC di Cortona Un giovane ai vertici dell’Istituto locale applicare il contributo ai cittadini proprietari di immobili e agli enti locali stessi proprietari di terreni o immobili. Non vi è stata alcuna risposta da parte del Commissari di Boni- fica della Valdichiana Aretina, se non in maniera arrogante (forse perché non aveva letto la legge regionale!?) e quasi minacciosa che una recente sentenza di una commissione tributaria regionale aveva condannato il ricorrente a 250 euro di spese di procedimen- to. E è vera questa vi sono tante anzi tantissime altre sentenze che dicono il contrario e dovrà pro- prio il Consorzio dimostrare di aver correttamente agito nell’im- posizione del tributo. Da parte mia ho detto di aver presentato ricorso perché gli e- stremi per un esito positivo ci so- no tutti. A questo proposito, d’accordo con il Direttore del giornale, metto a sua disposizione copia del ri- corso presentato, perché chi vuole potrà beneficiarne anche se lo stesso, ahimè può venire a costare più del contributo stesso (una marca da bollo sull’originale del ricorso al Consorzio e 2 racco- mandate non imbustate da inviare l’una al Consorzio e l’altra alla Commissione tributaria provincia- le di Arezzo, con gli estremi della raccomandata inviata a tale ente e dichiarata conforme all’originale). Il ricorso potrà essere discus- so o meno in pubblica udienza alla presenza del ricorrente che ne abbia fatta richiesta. Il costo ne vale la pena: la ve- rità deve emergere! Piero Borrello Chi è l’inadempi ENTE ? Torrente Mucchia Camucia Rio S.Pietro a Cegliolo

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Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane S.p.A. - Sped. in abb. postale - D.L. 353/2003 (Conv. In - L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB/2004-Arezzo” - Abbonamento: Ordinario €3300,,0000 - Sostenitore €8800,,0000Benemerito €110055,,0000 - Estero Europa €8800,,0000 - Estero America €112200,,0000 - Autoriz. Tribunale di Arezzo N° 3 del 27/03/1979 – Iscrizione Reg. Naz. della Stampa n. 5896 - Stampa: Arti Tip. Tosc. Cortona. Una copia arretrata €€3,0. Redazione, Amm.ne: Giornale L’Etruria Soc. Coop. arl - Via Nazionale, 51 - 52044 Cortona - C/C Post. 13391529 - Tel. (0575) 60.32.06

PAGINA 1

PERIODICO QUINDICINALE FONDATO NEL 1892 EURO 1,50 e-mail: [email protected]

L’ETRURIACortona - Anno CXIX - N° 5 -Martedì 15 marzo 2011

REALIZZAZIONE E VENDITA DIRETTAMAGLIERIA PERSONALIZZATA E SU MISURA

Via Gramsci, 62/X - Camucia (Ar) - Tel. e Fax 0575/60.50.35 - [email protected]

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Con trenta euro all’anno puoi abbonarti e ricevere il giornale a mezzo posta o via internet, visitando il sito www.letruria.it

Piazza de Gasperi, 9 Tel. 0575/60.31.43Camucia (Ar)

Bre vemente alcune precisa-zioni che sono necessarieperché ci attendiamo daidue Enti, Provincia e

Consorzio Bonifica Val di Chianaun elenco delle loro competenzeperché la gente vuole verificare“de visu” il lavoro corrispondenteai soldi che vengono richiesti.

Riprecisiamo la nostra po si -zione; non siamo contrari a pa -gare le cifre, se pur modeste, mavogliamo verificare il lavoro per -ché diversamente ci sentiremotruffati.

Di fronte a un lavoro noneseguito dobbiamo sapere di chi èla responsabilità, non tirare adindovinare o tanto peggio accusa-re un Ente e sentirsi dire che laresponsabilità è dell’altro.

Chiarezza perché i soldi sononostri, dati a strutture pubblicheche devono renderne conto intempi estremamente brevi.

Abbiamo trovato una sentenzadella Cassazione n. 8957/96 checosì recita in rapporto alla situa-

Roberto Calzini è il nuovoDirettore generale dellaBanca Popolare di Cor -tona. Per anni mem bro e

poi presidente del Collegio Sin -dacale dell’istituto, dal 2005 ne ri -copriva l’incarico di Vice Diret -tore.

Succede a Giuseppe Lucarini,che ha raggiunto l’età per il pen -sionamento e che ha ricopertol’incarico dal 1993 trascorrendocosì tutta la sua vita lavorativaall’interno del mondo bancario.

Con Lucarini e i vari consiglidi amministrazione che si sonosuc ceduti nel tempo, la BancaPopolare di Cortona, fondata nellontano 1881 per iniziativa di Gi -ro lamo Mancini, è riuscita or go -

gliosamente a preservare la pro -pria indipendenza in un periododi grandi trasformazioni che han -no interessato il mondo dell’inter-mediazione finanziaria.

In un momento storico nel

qua le altrove si procedeva a con -centrazioni ed aggregazioni, laBan ca ha mirato all’espansioneter ritoriale e al rafforzamento pa -tri moniale. Con l’apertura di nuo -ve agenzie, l’istituto cortonese haampliato la propria sfera di opera-tività a tutta la zona compresa fraArezzo e Perugia, città dove pochimesi or sono è stato aperto unnuo vo sportello.

Spetterà al Consiglio di am mi -nistrazione ed al nuovo Direttoreperpetrare i valori a la mission chesin qui hanno contraddistinto l’o -perato dell’istituto di credito, purse in un contesto nuovo e diversopeculiare del periodo che stiamovivendo e che ci apprestiamo adaffrontare, ma sempre nell’ottica

di creare sviluppo e innovazionenon solo della Banca stessa, ma ditutto il territorio di riferimento.

Dalla redazione del giornaleun sincero augurio per una buonariuscita.

zione collegata ai Consorzi diBonifica: “Il beneficio non puòessere generico, ma diretto einerente al fondo beneficato... ilbeneficio non è provato dallapura e semplice inclusione delbene nel comprensorio, maoccorre un incremento di valoredell’immobile soggetto a contri-buto, in rapporto causale con leopere di bonifica e con la loromanutenzione.”

Dunque il primo aspetto dachiarire è proprio questo ed unproblema che non si è sentito ven -tilare nel Consiglio Comunale a -perto. Questi contributi sono do -vuti in modo indiscriminato o de -vono ottemperare alla sen tenzadella Cassazione?

Borrello nell’articolo di spallafa una relazione desolante dell’in-contro con la popolazione con ivertici del Consorzio e della Pro -vincia. Vi chiediamo di rimediareinviandoci in tempi brevissimi glielenchi che servono a chiarire lecompetenze reciproche.

Ci mancava proprio un Con -siglio Comunale aperto, semai ce ne fosse stato bi so -gno, per capire in quali

ma ni siamo, dei nostri ammini-stratori locali posti a livello co -munale, provinciale o regionale.Sì, lunedì 28 febbraio ultimo scor -so, si è tenuto nella sala consiliareun affollato Consiglio Co munale“aperto”per esaminare la situazio-ne che si è venuta a creare aseguito dei tanti contestati avvisi dipagamento e cartelle esattoriali,fatte recapitare da Equitalia aicittadini da parte del Consorzio. Lafigura certamente non è stata dellemigliori da parte degli ammini-stratori, eccettuati gli interventi disolo due capi gruppo consiliari,uno di maggioranza ed uno di op -posizione, che hanno dato senso,per diverse ragioni con trapposte,ad un significato politico e giustifi-cativo del prelievo forzoso perpe-trato dal Consorzio di Bonificadella Valdichiana Aretina a dannodei cittadini non ricchi proprietariterrieri o palazzinari. Meoni e Po -lezzi, sicuramente come detto, conlogiche diverse hanno esplicitato ilsenso dell’operazione “imposizio-ne”.

Il primo con il sottolineare taleprelievo come mantenimento diun carrozzone impiegatizio per gliamici degli amici e l’altro comenecessità di miglioramento dell’as-

setto territoriale, in un momentodi grave difficoltà per gli enti lo -cali. Per il resto, gli interventi siadel Commissario del Consorzio diBonifica della Valdichiana Aretina,sia dell’assessore provinciale all’a-gricoltura sia del consigliere re -gionale ex Presidente della Pro -vincia, possono essere catalogaticome squallidi e deprimenti. Nonhanno dato alcuna spiegazione ogiustificazione circa il metodo ap -plicato per la contribuenza inapplicazione della legge regionaleistitutiva dei consorzi di bonifica:hanno fatto una insana e depri-mente ricostruzione storica, per -dendosi il Commissario del Con -sorzio, nella notte dei tempi, perspiegarci le bonifiche in terra a -retina da parte degli etruschi e giù

di lì, mentre l’ex Presidente dellaProvincia si è perso in disquisizio-ni giuridiche sulla necessità edobbligatorietà della costituzionedei Consorzi rifacendosi allaCostituzione ed ai regi decreti di

lontana memoria. Si è però di -menticato di dare lettura dellelegge regionale se non per direche è allo studio una sua modifica.Fra gli intervenuti del pubblico,per il vero non numerosi rispetto

alle aspettative, quello del sotto-scritto, che in maniera calzante esferzante, ha sollecitato risposteprecise circa l’interpretazione edapplicazione della legge regionalen. 34/1994 sul come e quando

di Enzo Lucente

Provincia e Consorzio Bonifica,dichiarate le vostre competenze

Per il tormentone Consorzio, un Consiglio Comunale aperto

Roberto Calzini direttore della BPC di CortonaUn giovane ai vertici dell’Istituto locale

applicare il contributo ai cittadiniproprietari di immobili e agli entilocali stessi proprietari di terreni oimmobili.

Non vi è stata alcuna rispostada parte del Commissari di Boni -

fica della Valdichiana Aretina, senon in maniera arrogante (forseperché non aveva letto la leggeregionale!?) e quasi minacciosache una recente sentenza di unacommissione tributaria regionale

aveva condannato il ricorrente a250 euro di spese di procedimen-to. E è vera questa vi sono tanteanzi tantissime altre sentenze chedicono il contrario e dovrà pro -prio il Consorzio dimostrare di

aver correttamente agito nell’im-posizione del tributo.

Da parte mia ho detto di averpresentato ricorso perché gli e -stremi per un esito positivo ci so -no tutti.

A questo proposito, d’accordocon il Direttore del giornale, mettoa sua disposizione copia del ri -corso presentato, perché chi vuolepotrà beneficiarne anche se lostes so, ahimè può venire a costarepiù del contributo stesso (unamarca da bollo sull’originale delricorso al Consorzio e 2 racco-mandate non imbustate da inviarel’una al Consorzio e l’altra allaCommissione tributaria provincia-le di Arezzo, con gli estremi dellaraccomandata inviata a tale ente edichiarata conforme all’originale).

Il ricorso potrà essere discus-so o meno in pubblica udienzaalla presenza del ricorrente che neabbia fatta richiesta.

Il costo ne vale la pena: la ve -ri tà deve emergere!

Piero Borrello

Chi è l’inadempiENTE?

Torrente Mucchia Camucia

Rio S.Pietro a Cegliolo

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ATTUALITÀL’ETRURIA N. 5 15 MARZO 2011

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Carissimo prof. Caldarone,Il 17 Marzo 2011 si festeggiano i 150 anni dell’Unità d’Italia e credoche Cortona farà la sua parte per ricordare adeguatamente tale ricorren-za. Un ricorrenza, per la verità, preceduta, a livello nazionale, da unaserie di polemiche, a dir poco surreali, sulla opportunità di festeggiarla.Non è stato serio, infatti, rimettere in discussione ciò che era stato giàdeciso qualche settimana prima, solo perché qualche potente ha fattosentire la sua voce richiamando un presunto danno economico; e poinon è stato un comportamento serio quello di tentare di barattare unvalore così importante per un sacrificio economico.Comunque non è questa la ragione che mi ha spinto a scrivere per latua Rubrica. Ho una curiosità da sottoporre alla tua attenzione cherientra comunque nello spirito della festività del 17 marzo. Si parlaspesso di poeti e scrittori che hanno con i loro scritti anticipato e prepa-rato il Risorgimento: Alfieri, Foscolo… e prima ancora Dante,Petrarca… Gradirei sapere da te se anche il romanzo “I promessisposi” di Alessandro Manzoni rientra nello spirito e nel clima risorgi-mentale. In apparenza sembrerebbe di no. In fondo si tratta della storiadi gente umile, colpita dalle prepotenze dei “grandi”, e che subisce lastoria. Insomma non mi pare che si possa parlare di una vicenda diriscatto dalla tirannia. Uomo di fede, il Manzoni sembra che guardi più alcielo che alla terra, considerata l’assenza di riferimenti politici o diquella passione che si risolve in forme di eroismo e di rivolta. A conclusione del romanzo, le parole di Lucia sembrano la chiave dilettura di una vicenda illuminata dalla fede dei cristiani di fronte algioco della storia: “una condotta più cauta e innocente non basta a tenerlontani i guai e quando vengono o per colpa o senza colpa, la fiducia inDio li addolcisce e li rende utili per una vita migliore”.Ti ringrazio dell’attenzione e dei chiarimenti che saprai darmi sull’argo-mento.

Un prof. di Arezzo in pensione

Il gentile collega vuole spingermi con la forza a risalire incattedra per ascoltare il mio pensiero su un argomento invitan-te e bene accetto nella circostanza dei festeggiamenti sui 150anni dell’Unità d’Italia. Trascuro la parte introduttiva dellalettera sulla opportunità o meno di festeggiare l’evento: nonservono altre parole per dire la tristezza di certi comporta-menti, che né la logica né il buon senso riescono a giustificare.E vengo a “I promessi sposi” che, pur essendo il testo di riferi-mento per la scuola e la letteratura italiana sin dall’Unità, tutta-via ha perso, con la rivolta antitradizionale degli anni Sessantadel secolo scorso, la sua funzione, scivolando su in un’area diannoiato disinteresse. Questo romanzo nacque in una stagionestorica alle prese con il problema dell’identità italiana in unapenisola divisa in tanti Stati. Manzoni cominciò a lavorarci il 24aprile del 1821, quando sembrava che la rivoluzione piemon-tese dovesse estendersi alla Lombardia; si colloca all’iniziodella storia linguistico - culturale italiana che precede di pocola nascita dello Stato unitario e l’affermarsi dell’Italia comenazione. E’ vero, Manzoni non intende parlare di Unità, dinazione, di rivoluzione, di federalismo. Il romanzo non offre,in apparenza, proposte politiche ma una visione rasserenantedella vita italiana in tempi tristi e in una società violenta eanarchica, retta da istituzioni sprezzanti del diritto e caratte-rizzata dalla prepotenza dei vari Don Rodrigo, l’Innominato, ilConte zio, i bravi che irrompe nella piccola storia di duepromessi sposi. Ma questo romanzo storico, che parte dallafinzione del ritrovamento di un manoscritto, indaga sui piccolio meno piccoli avvenimenti di quel mondo seicentesco e ne fa lastoria, o meglio la Historia, dando vita a vicende e pensieri diintensa profondità in cui chi vuole può scorgere il drammadegli umili del Seicento ma anche dell’Ottocento. InoltreManzoni sceglie l’italiano modellato sul toscano, perché l’operagli appare incompleta senza la “risciacquatura” in Arno.Manzoni è uomo del nord che non conosce l’Italia meridionalecentrale, tuttavia sente la necessità di procedere all’unificazio-ne politico-culturale con la scelta di una lingua che si modellisu quella letteraria e sul toscano. Manzoni investe sull’italiano consapevole che l’Italia comePaese non esiste senza una cultura nazionale, senza lingua.Allora, si può concludere con Andra Riccardi, curatore di unanuova edizione dei “I promessi sposi”, e con le sue parolelette in Prefazione: “Questa storia degli umili rappresenta ilcuore dell’Italia unita”.

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Quando ricordiamo lepersone che ci hannolasciato è molto difficilenon cadere nella retorica ed evitare di essere genero-

si, sottolineando le buone qualità edimenticando gli inevitabili difetti. Del dott. Muzio Chieli, che ho co -nosciuto, splendido cinquantennenegli anni ’70, non faccio alcuna

fatica a ricordare le molte affinità,la comune passione politica, lagrande signorilità, i modi semprepacati e garbati.

Ero poco più che un ragazzinoquando lo vedevo entrare nel suostudio medico in Rugapiana e miha sempre colpito la sua eleganza,quel suo modo di essere sempreinappuntabile, in giacca e cravatta,con il cappello e l’impermiabilechiaro.

Potevo incontrarlo nei giorniFestivi in compagnia di sua mogliee ci fermavamo sempre a conver-sare amabilmente. Con la sogge-zione che mi incuteva, mi conside-ravo fortunato se mi manifestava,in ogni occasione, la sua conside-razione e la sua stima.

Con l’andare degli anni ha a -vuto problemi di salute anche im -portanti e ricorderò sempre la vi -sita che gli ho fatto al vecchio o -spedale Santa Margherita di Cor -tona dopo un delicato intervento

Manzoni e il Risorgimento

chirurgico.Lo trovai naturalmente a letto

ma, appena mi vide, anche se erasofferente, si alzò immediatamen-te, indossò una giacca da camerae mi invitò ad accomodarmi, ri -velando davanti al male una di -gnità ed una forza che l’avrebberoaccompagnato per tutta la vita.

Ma cosa poteva legare un gio -vanissimo studente venuto da Ro -ma pieno di cicatrici profonde e diferite ed un professionista affer-mato che anagraficamente potevaesser suo padre?

Molto semplice: il modo iden -tico di concepire la politica, l’a -more per la Patria, le sofferenzepatite in gioventù, la fermezza e lacoerenza.

Muzio per me non era “unoqualunque”.

Giovanissimo, classe 1924,aveva frequentato la scuola ufficialidi Rivoli ed aveva aderito allaRepubblica Sociale Italiana. Cattu -rato in combattimento a S. Bene -det to Po’ dagli americani era statoin ternato come prigioniero diguerra prima nel PWE di Scandiccie poi in quello tristemente noto diColtano.

Alla fine della guerra, no no -stante le mille difficoltà di quantifecero “la scelta sbagliata”, avevaripreso gli studi ed aveva conse-guito la laurea in medicina, mili -tando nel FUAN di Perugia.

Nel 1947 aveva fondato la Se -zione del Movimento Sociale diCortona e ricordava spesso cheGiorgio Almirante volle tenereproprio nella nostra città il primocomizio in Toscana alla vigiliadelle elezioni politiche del 1948.

Muzio ha condotto tutta la suaesistenza coerentemente con ivalori che aveva difeso da giovanea rischio della propria esistenzasenza esibirsi in incredibili evergognose abiure.

Frequentavamo la Sezione delMSI di via Maffei nel Centro Sto -rico, eravamo una piccola co -

munità di credenti e di militantimolto entusiasti ed operativi eniente sembrava poterci dividere,minare le nostre convinzioni, di -minuire il nostro impegno.

Ho partecipato a tante discus-sioni, anche animatissime ma nonl’ho mai visto trascendere, perderela calma, alzare la voce ed inveire.Illustrava le proprie ragioni congrande pacatezza e si meritava ilrispetto di tutti per il modo e lalucidità con cui esprimeva il suopunto di vista.

Con il passare degli anni credoche avesse maturato una pessimaopinione e grande disistima perl’attuale classe politica e percepis-se con grande sofferenza la divi -sione della nostra comunità u -mana incapace di proporsi comeautentico e credibile punto di ri -ferimento dopo le vicende di Tan -gentopoli e la fine della “Pri maRepubblica”.

Se ne è andato ad ottantaseian ni e mi sono interrogato a lungosul senso della vita davanti alla suabara, circondata dall’affetto difamiliari ed amici, nel Duomo diCortona.

Nel mazzo di fiori che gli hovoluto regalare, meravigliandonon poco chi l’ha confezionato, hovoluto un grande nastro con i co -lori della nostra Patria, il bianco, ilrosso ed il verde.

Poi poche semplici parole: Noicontinuiamo a percorrere la stra -da che avete tracciato. Il nostroimpegno continua.

Continuiamo a lottare, per di -fendere gli interessi legittimi dellagente ma, desidero ricordarlo, inogni occasione, soprattutto peraffermare i nostri valori ed ono -rare la memoria di chi ci ha pre -ceduto e non si è sacrificato in -vano perché non lascia il desertoma uomini animati da identica edisinteressata passione.

Ciao Muzio.

Mauro Turenci

Ciao MuzioUn ricordo del dott. Chieli, recentemente scomparso

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PRONTA INFORMAZIONE

Turno settimanale e notturnodal 14 al 20 marzo 2011Farmacia Comunale (Camucia)Domenica 20 marzo 2011Farmacia Comunale (Camucia)Turno settimanale e notturnodal 21 al 27 marzo 2011

Presso l’Ospedale della Fratta 0575/63.90.55A Mercatale di Cortona 0575/61.92.58

GUARDIA MEDICA

FARMACIA DI TURNO� �Farmacia Boncompagni (Terontola)Domenica 27 marzo 2011Farmacia Boncompagni (Terontola)

Turno settimanale e notturnodal 28 marzo al 3 aprile 2011Farmacia Centrale (Cortona)

ORARIO FESTIVO DELLE MESSEMonastero S. Chia raore 8,00Chiesa S.Filippoore 8,30

Monastero SS. Tri nitàore 9,00S. Francesco ore 10,00

Cattedraleore 11,00S.Domenicoore 18,30

L’ associazione ANTEAS pro -vinciale di Arezzo ha in -detto anche per l'anno2011 il premio di poesia

"La voce del Cuore", giunto allasua V edizione.

L'associazione forte dellagran de partecipazione riscontrataripete così questa bella esperienzaalla quale hanno legato il proprionome, ogni anno, oltre ottantapoeti di tutta Italia.

Il concorso verte su tre sezioniquella in lingua italiana, in quelladialettale e quella giovanile.

Il regolamento può essere vi -sionato presso tutte le sedi CISL opuò essere richiesto alla sede del -l'ANTEAS provinciale di Via Mi -chelangelo n°116 di Arezzo (tel-fax 0575-355457), infine potràessere richiesto per posta elettro-

nica al sito: anteas.arezzo @cisl.itLe composizioni potranno esseredue per ogni sezione.

L'associazione chiuderà larac colta degli elaborati entro il30 aprile e questi potranno es -sere inviati in via telematica, oconsegnati su manoscritti anchepresso le sedi CISL, meglio secorredati da un breve curriculumdell'autore.

La sede della CISL di Cortona èaperta a Camucia il lunedi, merco-ledi e venerdi dalle ore 16 alle 19ii giovedi e il sabato dalle ore 9alle 12. Tutte le poesie sarannopubblicate in un grazioso volumee fatto dono a tutti gli autori.

La segreteria dell'Anteas co -municherà a tutti gli autori il gior -no e gli orari della premiazione.

La segreteria ANTEAS

Premio di poesia

“La voce del cuore” V edizione

Page 3: L'ETR. IMP. 22/2006 - letruria.it · Arezzo e Perugia, città dove pochi mesi or sono è stato aperto un nuovo sportello. ... rato il Risorgimento: Alfieri, Foscolo… e prima ancora

dente della Provincia Ro bertoVasai, il direttore generale del -l’En te Cassa di Risparmio di Fir en -ze Antonio Gherdovich, Giu lioBur bi presidente della Banca Po -polare di Cortona, Gio van nangeloCamporeale, Lucumone della Ac -ca demia etrusca di Cor to na, Lu caFedeli della So prin tendenza per iBeni Archeologici della Toscana;infine Jean-Luc Mar tinez e Fran -çois Gaultier rispettivamente Diret -tore e conservatore del Dipar ti -mento delle Antichità del museodel Louvre. E’ seguita la visita allaMostra alla cui organizzazione hapartecipato, ol tre al MAC e al Mu -seo del Lou vre, anche il Vil laggioGlobale internazionale.

Completa l’evento un catalogoa cura della prestigiosa casa editri-ce francese Skira.

CULTURAL’ETRURIA N. 5 15 MARZO 2011

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Sale da via Roma a Piazza delDuomo e deve il proprio nome al -la nobile famiglia Zefferini (o Zef -fi rini). L'imponente palazzo diquesta famiglia fa angolo con viadel Gesù e qui gli Zefferini visserofin dalla seconda metà del trecen-to: quello che vediamo, tuttavia, èla versione seicentesca della co -stru zione, eseguita su disegno diFilippo Berrettini.

Numerosi gli esponenti degnidi nota: a cominciare dal BeatoU golino, agostiniano, vissuto allametà del '300. Visse a lungo inquel lo che era il convento di S. A -go stino, a Cortona, e vi morì tra il1367 ed il 1370. Nel 1487 vennedi chiarato patrono di Cortona in -sieme a Santa Margherita; ricor-diamo poi Onofrio, rinomato co -struttore di organi (morto nel1570); Sebastiano, padre gesuita eZeffirino esperto di idraulica eallievo del Vagnotti.

Lo stemma degli Zefferini por -ta su campo di 14 dadi bianchi unleone ritto, in alto un rastrello aquattro denti con tre gigli.

Con Via Zefferini ha ter mi -ne il lungo cammino duratocirca due anni per illustrare viee vicoli di Cortona. La nostraattenzione si sposterà dal prossi-mo numero su piazze e piazzet-te di cui, in maniera analoga avicoli e vie, cercheremo di rac -con tare l'evoluzione attraversolo scorrere dei secoli .

Il successo di questa rubricaha dato vita al progetto di un li -bro in cui raccogliere sia quantosin qui pubblicato sia le schedeche seguiranno su piazze e piaz -zette. Ringrazio per questo itan ti lettori che hanno gentil-mente espresso il loro apprezza-mento per un lavoro che è statodifficile ma anche molto stimo-lante (Cortona è una inesauri-bile e sorprendente miniera distoria, di personaggi, di scopertee di notizie) e ringrazio anche ildirettore Lucente per avere sem -pre, puntualmente, svolto il ruo -lo di fotografo documentandocon la sua digitale tutti gli arti -co li.

Vie, Vicoli, Piazze e strade di Cortona

a cura di Isabella Bietolini

ViaZefferini

La casa editrice Edimondsrl, con sede sociale inCittà di Castello cap.06012 (Perugia), in via R.

Morandi 25, indice la V° edizio-ne del Premio Letterario “Cittàdi Castello”, riservato ad opereinedite, che dovranno essere talisia al momento della iscrizioneche al momento della premia-zione finale.

to degli interessi culturali e nellaricerca costante di elementi con -creti di promozione turistica. Haringraziato infine quanti si sonoadoperati, tra le istituzioni pubbli-

che e private, per la buona riuscitadell’evento.

Sono intervenuti poi CristinaScaletti assessore alla culturadella Regione Toscana, il presi-

RESTAURO, RISTRUTTURAZIONE, ALLESTIMENTICORTONA, Loc. OSSAIA - Tel. 0575-67.85.38 / 335-76.81.280

E-mail: [email protected]

Venerdì, 4 marzo 2011,sarà considerata una dataspeciale per la città diCor tona, una tappa signifi-

cativa e bene augurante per losviluppo dell’attività museale, dellacultura e della promozione turisti-ca dell’intero territorio. Nella mat -ti nata, presso la Sala Convegni diS. Agostino il Sindaco AndreaVignini ha rivolto il suo saluto ainumerosi giornalisti intervenuti aiquali, poi, il direttore del museodel Louvre Henry Loyrette, Fran -çoise Gaultier, responsabile delDipartimento delle antichità gre -che, etrusche e romane al Louvree i conservatori del MAEC, il dott.Paolo Bruschetti e il dott. PaoloGiulierini hanno presentato la mo -stra spiegandone il valore, il signi-ficato e la portata culturale. Nellastessa mattinata i giornalisti sonostati guidati presso le sale espositi-ve di Palazzo Casali per la visitaalle collezioni dei reperti archeo-logici etruschi che segnano il“ritorno” in Italia di opere d’arteappartenenti alla collezione delleantichità del Louvre: dall’Ariannada Falerii, agli idola del Falterona,alle oreficerie della CollezioneCampana, ai cippi funerari e rilievichiusini… che raccontano il si -

stema dei rapporti socio-economi-ci delle città etrusche poste nelterritorio tra Arno e Tevere.

Nel pomeriggio un folto nu -me ro di persone, provenienti da

tutto il territorio cortonese, da A -rez zo e provincia, ha rispostoall’invito della inaugurazione uffi -ciale della Mostra presso l’audito-rium S. Agostino. Sono stati notatianche il presidente e l’assessorealla cultura della Provincia dellaprovincia, Roberto Vasai e RitaMez zetti Panozzi, il Questore di A -rez zo e il sindaco di CastiglionFio rentino.

Ad aprire la serie degli inter-venti è stato il sindaco di CortonaAndrea Vignini che si è soffermatosulla importanza e il significatodel l’avvenimento di rilevanza in -ternazionale, che conferma il pre -stigioso ruolo della città nell’ambi-

Il concorso, a tema libero, èdiviso in tre sezioni: Narrativa,Poesia e Saggistica.

I lavori, su formato max A4,dovranno essere necessariamen-te scritti a macchina o a compu-ter: non vengono pertanto accet-tati manoscritti.

La quantità di cartelle A4(circa 2000 caratteri) per lanarrativa dovrà essere tra unminimo di 60 massimo 160, perla saggistica il quantitativominimo dovrà essere di 80massimo 250 cartelle, mentreper la poesia il quantitativominimo accettato sarà di 40liriche per un massimo di 80.

I concorrenti dovranno farpervenire, entro e non oltre il 30aprile 2011, a mezzo posta oanche a mano, presso la sededella casa editrice (faranno fedeil timbro postale o la ricevutarilasciata dalla Edimond), unplico chiuso contenente:1) n. 3 copie dell’opera in for -mato cartaceo; 2) copia dell’opera su floppydisk o su CD; 3) breve lettera di presentazionedell’Autore; 4) dati anagrafici completi conl’indicazione della fonte da cui èstata appresa la notizia delconcorso, riferimenti telefonicie indirizzo mail.5) attestato dell’avvenuto pa -gamento di Euro 40,00 sul Con -to Corrente Postale n. 14662068,intestato a Edimond srl, in -dicando quale causale: Par -tecipazione al “Premio Lette -rario Città di Castello” - V° Edi -zione.

La casa editrice Edimondpub blicherà nelle sue collane leopere dei primi tre classificatidi ciascuna delle tre Sezioni e laGiuria si riserva l’ assegnazionedi altri premi dal 4° al 10° clas -sificato per ognuna delle tre se -zioni.

La premiazione avverrà aCittà di Castello il 22 ottobre2011.

Margherita Grisoni nacque adArona il 16 agosto 1958. Il padreEr manno in quegli anni era ca po -stazione alle ferrovie di Arona emantenne lo stesso incarico fino alpensionamento; la mamma Ange -la, maestra elementare, non svol -geva più la professione dalla na -sci ta della prima figlia, Chiara, a -vvenuta nel 1953.

Margherita fin da adolescentesi inserisce attivamente nelle at ti -vità della parrocchia di Mercuragoe incomincia il suo servizio nellefile dell’Azione Cattolica, dovecon tinuerà a lavorare nel settoregiovani a livello diocesano. In que -gli anni conosce e apprezza laspiritualità focolarina grazie allapresenza di suor Ave in parroc-chia, alla quale rimarrà semprele gata.

Dopo le scuole medie si i -scrive all’Istituto Tecnico Com -mer ciale di Arona e nel 1977 con -segue il diploma; ad appena unanno di distanza dalla maturitàvin ce un concorso e inizia a la vo -rare all’Istituto Bancario San Paolodi Torino, presso l’agenzia di Aro -na.

Negli anni che seguono molte-plici sono state le sue esperienze eil suo impegno nella chiesa.

Nel novembre del 1988 Mar -

gherita scopre un nodulo allamam mella destra che risulterà uncar cinoma, per cui, in dicembre,con un ricovero di circa un mesepresso l’ospedale di Busto Arsizio,le viene praticata la mastectomia.

Negli otto mesi successivi, al -lontanata dal posto di lavoro, vienesottoposta a chemioterapia.

A settembre riprenderà il la vo -ro e la malattia resterà sotto con -trollo per circa quattro anni.

Nell’inverno del 1990 si iscrivealla facoltà di Teologia presso l’I -sti tuto di Scienze Religiose in No -va ra e allarga il suo impegno an -che nel sociale.

Margherita ebbe anche un al -tro grande amore e fu la monta-gna: instancabile camminatrice,ap pena poteva, la montagna di ve -niva un po’ il suo rifugio, l’alta vet -ta la più facile comunione conDio.

La malattia, ripresentatasi inmaniera sempre più deleteria, laportò a circa tre anni di sofferenzae difficoltà fisica, ma l’aiuto a sco -prire maggiormente il confine trail dolore e l’amore.

Morì a 36 anni il 16 gennaio1995. Rolando Bietolini

Solenne inaugurazione della Mostra degli Etruschi

“Le Collezioni del Louvre a Cortona”

Premio Letterario “Città di Castello” Cortona per il 150° dell’Unità d’Italia

Margherita Grisoni, laicaTante Margherite (24)

Arona Novara, 16 agosto 1958 - 16 gennaio 1995

E’ stato presentato martedì,8 marzo, in conferenza-stampa,il programma delle iniziative

legate ai 150 anni dell’Unitàd’Italia.

Il sindaco Andrea Vignini haillustrato l’alto significato diquesto avvenimento che Cortonasi avvia a celebrare nellamaniera più sentita e più digni-tosa. Il programma prenderà ilvia il 17 marzo prossimo, datadella proclamazione del Regnod’Italia, con la convocazione diun consiglio straordinario nelcorso del quale si ascolterannole dichiarazioni dei capi gruppopresenti in Consiglio comunalee dello stesso sindaco Vignini.Seguirà un corteo per deporreuna corona al monumento diGaribaldi con la presenza dellaBanda Filarmonica Santa Ce -cilia e dei rappresentanti del -l’As sociazione storica deiTerzieri di Cortona.

Il prof. Nicola Caldarone,coor dinatore del Programma, haillustrato gli avvenimenti,realizzati in collaborazione contutte le associazioni del territo-rio e con le scuole e divisi in tresezioni: storia - cultura e spetta-colo.

Fra qualche giorno verràdiffuso un opuscolo con la datee i protagonisti di tutti gli eventiche occuperanno l’intero 2011.

Tutte le iniziative hanno l’inten-to di stimolare nella popolazio-ne una seria riflessione sull’im-

portanza del sentimento dellaidentità nazionale, oltre che diri cordare e di celebrare con di -gnità un evento che ha segnato ilcammino della civiltà e dellemodernità della nostra Patria.

E’ stata infine illustrata lainiziativa del 31 marzo pros -simo presso il teatro Signorellicon la conferenza di ZeffiroCiuffoletti, professore di Storiarisorgimentale presso l’Uni ver -sità di Firenze e la partecipazio-ne della Filar monica di Cor tona,delle corali Santa Cecilia, Zef -ferini e Lau renziana per l’e se -cuzione del “Va pensiero” dalNabucco di Verdi e di Au tobanper la lettura di brani tratti dallaletteratura risorgimentale.

n.c.

Fotomaster

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CULTURAL’ETRURIA N. 5 15 MARZO 2011

Cento anni fa

Le feste carnevalesche sono or -mai prerogativa dei più giovani, aiquali abbiamo delegato ogni velleitàriguardo a maschere e veglioni. Mai nostri bisnonni adoravano cosìtanto bal lare che ogni occasione erabuo na per fare quattro salti, figuria-moci per Carnevale!! DalI’Etruriadel mar zo 1895.

Il giovedì è grasso, ma la cro -naca è magra ha detto la TRIBUNAper Roma e così dobbiamo dir noiper Cortona. Infatti, all’infuori diun’insolita animazione che si ve -deva in Via Nazionale, null’altroac cennò alla tradizionale festacar nevalesca. Qualche maschera,male vestita, vagava per la cittàper l’unico scopo di fare un po’ dimo to e non di divertirsi e fardivertire. Un bel trattenimentoebbe luogo al teatrino delSeminario ove con venneromoltissimi invitati. Nei primiposti vidi Mons. Dott. Bruni, ilConte D. Giuseppe Lambardi, iMarchesi Onorio ed Alessandro DiPutrella, il Comandante la sezionedei Carabinieri Sottotenente Vec -chi, il Cap. Prof. Caroni, il Prof.

Bufalari, l’Avv. Tito Carloni, il Cav.D. Nazzareno Capucci e tantialtyri oltre a un buon numero diCa no nici, Sacerdoti, Frati, ecc. Sirap presentò la brillante comme-dia “L’Avvocato Padellino”,seguita dal la farsa “Sig.Faccenda”. Vi pre sero parte BerniValentino ottimo protagonista,Monaldi D. Giuseppe, Angori D.Giuseppe, Bertocci Giu seppe,Castellani Gio Batta, Boldi Romeoe il giovinetto Poggi, tutti fedeliinterpreti delle rispettive parti ecalorosamente applauditi. Ipresenti riportarono la più bellaimpressione del magnifico tratte-nimento. Un plauso ai giovani at -tori e al loro istruttore. Il veglionedato al Regio Teatro Signorelli, acura delle due Società carnevale-sche, sorpassò l’aspettativa. Ilcon corso fu numeroso, il ritrovoani mato. La decorazione fueseguita con molto gusto artisticoda Ber nardo Solfanelli. Riccal’illuminazione. Dopo le ore 21cominciarono le danze che prose-guirono fino alle 5 del mattino.Delle maschere ne concorseromolte e qualcuna anche elegante;delle mascherate una sola sipresentò composta di 5 femmine,rappresentante le fio raie, piena dibrio e adorna di abiti indovinati egraziosi. Il Giurì non le assegnò ilpremio, non già che non lomeritasse ma perché non confor-me in numero al disposto delregolamento.

Tutto andò bene e senza il piùlieve incidente. Anche per palchimoltissime Signore in abiti più omeno eleganti. Splen dide leSignore Virginia Linoli ed EmmaMatini. L’incasso ascese a L. 230.Tra la campagna e la montagna, aquanto c’informano, si sa rannotenute un centinaio di feste daballo.

Più propriamente le do -vremmo chiamare trattenimentifa migliari, fatti a spese o di qual -che famiglia o di piccole societàtra contadini. Però i campagnoliballa no più dei cittadini perchésono capaci di principiare il balloil giorno e terminarlo nella mat -tina seguente. Il medesimo nellacampagna e nella montagna ècosì ra dicato che né la miseriainva dente, né altre ostilitàpossono far lo reprimere.

Mario Parigi

di via Moneti, aiutate dai genitoridei bambini, organizzavano per ilMartedì Grasso recite per i piùpiccoli, vestiti da cuoco, camerieree varie maschere tradizionali, oltreche da geishe, samurai, ecc. Non

era da meno il Patronato scolasti-co, che nel teatro di S. Agostinocoin volgevano i bambini delleScuo le elementari con l’annualeconcorso delle Mascherine e bril -lanti spettacoli recitati dagli stessiemozionati scolari.

I genitori affittavano i costumidelle più importanti mascheredella tradizione italiana da Set ti -mio Arancini, che li preparava conla moglie Elvira e la figlia Fiam -metta.

Inoltre quel sarto affittavaanche maschere per adulti, fra cuiandava per la maggiore il “Do mi -no”, un mantello tutto nerofoderato di bianco. L’affiatato staffdel Patronato era composto dagliinsegnanti Amedeo Rossi e lamoglie Egle Polvani, Ruggero Ar -gentini, Galliano Del Soldato emaestra Cittadini, oltre ai familiariche contribuivano alle scenografiee alla preparazione dei piccoliattori. Vasta eco ebbe lo spettacolocon la bionda Colombina MustiolaCorbelli e il tenero Pierrot Ang io -lino Biagiotti, che con un fintomandolino faceva la serenata allabella affacciata al balcone.

Anche altre recite furono mol -to apprezzate, come quella de -dicata all’Oriente, con i bambinive stiti da cinesini e capitanati dalMandarino Nicodemo Settembrini;oppure lo spettacolo dedicatoall’A frica (nel 1936 in occasionedella guerra in Abissinia), contanto di savana, tucul con tetto dipaglia e una tribù di piccoli africa-ni dal volto dipinto e in calzama-glia nera che danzavano e cantava-no. Il tutto accompagnato dall’or-chestra diretta dal maestro VitoBerardi, compositore e arrangia-tore sopraffino.

Ma la mascherina più premia-ta in assoluto fu la bellissimabambina Roberta Alari, che inter-pretò una damina veneziana in unteatro trasformato per l’occasionein una vera e propria laguna, conil Campanile di San Marco, l’alter-nanza di giorno e notte, con lun -ghe onde di stoffa tirate avanti eindietro e la piccola Roberta chein gondola “navigava” leggiadraper tutto il palcoscenico.

Alla fine un bambino l’aiutò ascendere e insieme, con ventaglioe ombrellino, passeggiarono per icanali di Venezia. Che ricordi!

Ma il comitato e i Rioni allesti-vano anche i carri carnevaleschi,che spesso venivano trainati dadue mastodontici buoi infiocchet-tati di rosso. Sopra i carri, giovaniin maschera o con costumi tradi-zionali contadini, ballavano il tre -scone e danze simili, lanciando alpubblico bustine di strufoli, ca ra -melle e confetti.

Famoso era anche il carro del

Approfittando della pro di -giosa memoria di bab boGaetano e visto il pe rio dodi generale baldoria, ho

deciso di raccontare il Carnevalecortonese del secolo scorso, o al -meno come si divertivano i nostriconcittadini fin dagli anni Venti.Cortona, come tutti sanno, all’epo-ca era molto abitata, oltre tremilaabitanti: un fermento di artigiani,professionisti, impiegati, giornali-sti, ecc., non una desolazione co -me adesso. I Rioni erano partico-larmente attivi e buona parte deiresidenti partecipava alle numero-se iniziative, soprattutto a quellecarnevalesche.

Inoltre, esisteva anche un Co -mitato per le Feste di Carnevale,diretto dal Presidente Cav. AdelfoBiagiotti, che per la buona riuscitadei festeggiamenti collaboravafattivamente con l’Ammini strazio -ne comunale, Curia vescovile etut te le parrocchie.

Dunque i veglioni di fine Car -nevale imperversavano in città, alCir colo Benedetti (palazzo Fer -retti), alla Moderna (via Maffei)alla Brillante nel Teatrino Galeotti(Vicolo della Scala) e, dopo la L -iberazione, anche al CircoloOperaio, nell’attuale sede, e alle“Stanze” sopra il Teatro, dove sialternava l’orchestra della famigliaPagani (la Nizzarda) con quelladel Maestro Guido Carlini.

Ma il “Veglione” più ambito ericordevole era quello organizzatoal Teatro Luca Signorelli, una se ra -ta per pochi privilegiati (l’abito dasera era di rigore), con un’orche-stra al gran completo e frequentataanche dai signori dei paesi vicini.

I proprietari dei palchi ave -vano la precedenza, oppure li affit-tavano a chi poteva permetterseli eper il buffet c’era chi si organizza-va in proprio e chi andava neiristoranti del centro, al Garibaldi eal Nazionale.

I giri di danza si protraevanofino all’alba e all’uscita molti “bal -lerini” andavano verso piazzaVittorio Emanuele dove riballavanoal fresco della mattina.

Ma era l’ingresso al Teatro acreare il maggiore interesse tra icortonesi curiosi, che verso le 22si appostavano sotto le Logge pervedere entrare le belle signore inlussuosi abiti da sera, con accon-ciature sgargianti e fantasiose,avvolte da morbide pellicce e paltòdi astrakan, o chiuse in pesanticappotti neri a pelo corto foderatidi seta bianca.

Gli uomini, molto più sobri,indossavano l’abito scuro, consciar pa bianca e papillon, coprica-po neri e qualche tuba. Non man -cavano però gli ospiti in maschera,sia donne che uomini. Per il po -polo, quello con scarsi mezzi,come già detto c’erano i veglionipopolari, alla Moderna e allaBrillante, con buffet per tutti igusti.

Gli abiti da sera delle signorevenivano confezionati da bravesarte cortonesi, tra cui le più à lapage le sorelle Mariottini, Mustioladetta Lola, e Trieste. I ricami piùbelli erano quelli delle sorelleUccelli, invece le sorelle Lucia eMaria Roselli, che lavoravano inpiazza Vittorio Emanuele, erano lecoiffeuses più gettonate come inRugapiana Antonia Lorenzini, dettaTonina.

Durante questo periodo anchei giovani seminaristi mettevano inscena commedie molto spiritose,proprio nel Teatrino del Seminariodi palazzo Vagnotti, mentre lesuore dell’asilo “Sernini Cucciatti”

“Quarto di Luna”, che muoveva igrandissimi occhi accompagnatada musica e maschere danzanti edalla cui bocca uscivano corian-doli e stelle filanti.

Ma il più importante era il

carro di Bombolo, Re del Car -nevale: il Martedì Grasso, dopo lasfilata, questo carro veniva portatoin Carbonaia e lì dato gioiosamen-te alle fiamme, con gran corteo dimaschere, canti e strepiti.

Durante la Seconda GuerraMondiale per ovvi motivi i veglionifurono interrotti, almeno quellipiù importanti, ma alla fine delconflitto tutto ricominciò, soprat-tutto con i liberatori. A Villa Roselli

si era insediato il Governatore bri -tannico, che per il Carnevale del1945 organizzò un bellissimoveglione mascherato, così cheanche le altre sale ricominciaronoad aprire le loro piste, dovegenerazioni di cortonesi si sonopoi divertite al ritmo della quadri-glia, polka, mazurka, valzer, ecc.

E concludo ringraziandoGaetano, che come una telecame-ra ha registrato quei gioiosi mo -menti, per noi forse un po’ lontaninel tempo, ma di sicuro importan-ti e indelebili per chi li ha vissuti.Anche la mia generazione ha co -nosciuto carnevali divertenti, contanto di recite e mascherine, comedel resto li stanno vivendo adesso ipiù giovani.

Ma può accadere, come per ilNatale, che col passare degli annisi perda la “poesia”: non si credepiù a Babbo Natale, si ha menovoglia di mascherarsi e talvolta cidà fastidio chi fa troppa confusio-ne.

Attenzione: se vi capitano al -meno due di queste cose (la -sciando un attimo da parte BabboNatale e le sue renne) non è colpadi nessuno, vuol dire che siamoquasi …vecchi!

Mario Parigi

Il Carnevale a Cortona

Dal 26 marzo al 1 aprile2011 farà visita allanostra provincia ungruppo di ca. 30 tra

Studenti e Docenti dell'Istituto diFilologia Italiana dell'Universitàdi Monaco di Baviera (LudwigMaximilian Universitat).

Il gruppo seguirà un intensopercorso culturale proposto edirettamente seguito dal l'A -genzia Tour Operator ColosseumTours, con l’intento di prosegui-re il progetto Europeo "Inviaggio con gli Etruschi" che,negli anni 2008 - 9 e 10, è stato

portato a termine dall'APT incollaborazione con la RegioneToscana e altri partner pubblicie privati tra i quali il Comune diCortona e il ConsorzioPromocortona.

Nei giorni di permanenza ladelegazione dell'Universitàtedesca non si farà sfuggirel’occasione di visitare il MAEC ela Mostra delle collezionietrusche del Louvre, il ParcoArcheologico cortonese e i Museidi Castiglion Fiorentino dove tral'altro il 31 marzo alle ore 21,00assisteranno anche ad una

serata Dantesca condotta dalprof. Nicola Caldarone eambientata nella storica Chiesadi San Fran cesco.

Tale evento è il risultatodella collaborazione instauratatra la nota Agenzia turistica diCamucia e la Società diaccoglienza turistica CREACortona.

Altri gruppi saranno presen-ti a Cortona nel periodo dellaMo stra “Gli Etruschi dall’Arno alTe vere”, aperta fino al 3 diluglio 2011, stimolati dallaintensa attività di promozioneeffettuata e tuttora in corso inItalia e all’estero da parte diColosseum Tours.

Il Carnevale a Cortona nel ‘900

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Cortona in danzaGiselle, 15 marzo

Definito come “la sintesi delmo vimento romantico”, Gisellerac chiude tutta l’essenza del ro -man ticismo. È proprio in questanuova produzione si cimenta ilcoreografo Enzo Celli in una suapersonale rivisitazione del grandeballetto, mantenendo i medesimipersonaggi, sarà quindi una sor -presa sia artistica che tecnica.Sem pre fedele al proprio linguag-gio contaminato e poliedrico, En -zo Celli metterà in scena un’operasui generis in cui il suo personalis-simo stile si fonderà in un unicolinguaggio poetico e raffinato purnon alterando l’anima classicheg-giante di Giselle.

Alma de tango, 29 marzoPiù di ottanta repliche, tour in

Eu ropa e in Italia. Un cast di ecce -zionali ballerini argentini. Il verotango argentino con musica dalvivo. Uno speciale su Sky, sold outin tantissimi teatri. Alma de tango porta lo spettatoread immergersi nelle atmosferesensuali delle milonghe di Baires,negli ambienti fumosi del tango,lungo le strade dei barrios argenti-

ni.Il tango è un romanzo d’amoreche dura tre minuti. “La danza è,in fondo, un na turalis labor: un‘lavoro’ del cor po, paziente, ne -cessario, quotidiano e faticoso,caratterizzante e costruttivo; ‘natu -rale’come un ge sto, come il corpoche lo produce, come l’occhio chelo vede, come il tempo che loconsuma; insieme condizione del -l’artista e funzione sociale, ricercadi semplicità e di immediatezza.Il resto è forma.” Regia e coreo-grafie di Luciano Padovani

Bachiana ... Una serata per Bach, 8 aprile

Un omaggio della compagniaal celebre autore: la ricerca ge -stuale contemporanea di Astolficelebra il grande musicista conuna serata dove corpi e musicasono gli assoluti protagonisti. LaSpellbound si rivela ancora unavolta espressione libera di unadanza che si offre al pubblico conun vocabolario in continua speri-mentazione e geometrie semprenuove. Coreografie di Mauro A -stolfi.

Stefano Duranti

S.A.L.T.U.s.r.l.Sicurezza Ambiente e sul Lavoro

Toscana - Umbria

Sede legale e uffici:Viale Regina Elena, 70

52042 CAMUCIA (Arezzo)Tel. 0575 62192 - 603373 -601788 Fax 0575 603373

Uffici:Via Madonna Alta, 87/N

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Tre spettacoli al Signorelli: 15 e 29 marzo e 8 aprile

A Cortona e a Castiglion Fiorentino

Studenti e docenti dell’Università di Monaco di Baviera

Cortona, Teatro Luca Signorelli, Veglione di Carnevale del 1950. Gruppodi famiglia (Collezione Gaetano Parigi)

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TERRITORIOL’ETRURIA N. 5 15 MARZO 2011

PAGINA 5

Brevidal territorio

a cura di Laura Lucente

Arezzo

Foiano

C.Fiorentino

MontepulcianoChiancianoLa bellissima iniziativa nelle

scuole, che ha avuto comefulcro la figura e l’opera diGianni Rodari, si è conclu-

sa con l’esposizione dei lavoriprodotti nelle scuole e la loropremiazione al Teatro Signorelli.

Gianni Rodari è un grandissi-mo scrittore per l’infanzia che ciha lasciato una bella mole diracconti e filastrocche piene difantasia, che ai bambini piaccionosempre tanto, ed è stato ricordatoda Gerardo Leo, Direttore di Fan -tasilandia e del premio che an -nualmente viene assegnato agli il -lu stratori che meglio hannosaputo interpretare lo spirito diquesto autore; insieme a lui eranopresenti i Dirigenti scolastici, gliinsegnanti, gli alunni e tanti ge -ni tori, tutti emozionati e felici dipartecipare ad un’iniziativa vera -mente qualificante per le scuole.

Il progetto ha coinvolto leclassi quarte e quinte con l’operadell’illustratrice Elisa Toponi, cheha guidato i bambini nella lettura enella rielaborazione delle storieche, attraverso la divisione in se -quenza sono state rappresentatecon diverse tecniche, come il col -la ge.

Il 25 febbraio il Teatro Signo -relli ha visto riunite tutte le per -sone coinvolte nell’iniziativa, com -presi il sindaco Andrea Vignini el’Assessore alla cultura LucaPacchini, che hanno avuto paroledi elogio per l’iniziativa e per irisultati, veramente interessanti,

che hanno dimostrato il grandecoinvolgimento dei bambini.

La figura di Rodari è stata pre -sentata da Gerardo Leo, che curale raccolte dei lavori pervenuti conil concorso che Fantasilandia de -di ca ogni anno ai bambini “Crea -tività e fantasia a scuola”; è do -cente del corso di Scienze dellaFormazione presso l’Università diSalerno, è un profondo conoscito-re dell’opera di Rodari ed hapubblicato alcuni libri per ragazzi.Anche attraverso il suo lavoroquo tidiano è a contatto con larealtà dei più piccoli e consideral’opera di Rodari altamente signifi-cativa per i contenuti e per i me -todi sempre attuali: la pace, l’in -clusione..sono temi sempre ricor-renti e la “Grammatica della fanta-sia” è un manuale di creatività a -datto ad insegnanti e genitori, pie -no di spunti per avviare i bambinialla scoperta del mondo fantasticoche possiedono, che ha bisognosoltanto di trovare uno spazio incui mostrarsi. Gerardo Leo ha an -che mostrato brevi filmati in cui sivedeva Gianni Rodari mentreraccontava le sue storie ai bam -bini, un’attività che amava tantissi-mo e che gli permetteva di coglie-re le emozioni suscitate proprionel vivo dell’azione.

L’illustratrice Elisa Toponi haspiegato il progetto realizzato nellescuole e il sostegno avuto dal Co -mune di Cortona, soprattutto nellapersona di Irene Mucelli, che hadato a tanti bambini la possibilità

2 MARZO - AREZZO Ancora una volta la statua del Granduca Ferdinando III di Lorena è stata presadi mira dai vandali che sono riusciti a “staccare” un pezzo della mano sinistra.Una squadra dei vigili del fuoco ha provveduto a mettere in sicurezza ilmonumento in marmo di Piaggia del Murello. La statua, realizzata dalloscultore Stefano Ricci, era già stata danneggiata in modo analogo nel febbraiodel 2008 e restaurata nel febbraio 2009.

3 MARZO - AREZZO Due atti di vandalismo in due giorni su altrettanti convogli regionali diTrenitalia che fanno tappa ad Arezzo. Il primo di questi episodi è avvenuta adanno di un convoglio in partenza da Firenze Santa Maria Novella e diretto aTerontola. Il secondo si è verificato su un treno che da Firenze porta adArezzo. Secondo quanto denunciato da Fs, l'importo dei danneggiamentiammonterebbe a 27mila euro.I danni sono stati fatti durante il viaggio ehanno arrecato pesanti disagi ai viaggiatori che sono saliti a bordo il mattinosuccessivo perché i due convogli sono partiti con una disponibilità di postimolto ridotta. Il treno di ritorno da Terontola ha circolato con due terzi deiposti indisponibili, avendo solo due vetture su sei aperte. L'altro, ripartito daArezzo per Firenze, aveva la capacità dimezzata, potendo contare su tre vetturedisponibili su sei. Per consentire gli interventi di riparazione, le vetture sonostate inviate in officina e non saranno disponibili prima del 7 marzo. Le Fshanno presentato denuncia all'autorità giudiziaria contro ignoti. Nel 2010, siricorda in una nota, Trenitalia in Toscana ha investito 700.000 euro perrimediare ai danni da atti vandalici (556mila euro per rimuovere graffitiesterni e interni e 134mila euro per sostituire vetri, monitor, sedili e portedanneggiate).

4 MARZO - PIEVE SANTO STEFANO Incidente sulla E45, poco dopo l'uscita nord di Pieve Santo Stefano. Unautoarticolato Scania semi vuoto è uscito di strada e ha fatto un volo di 12metri finendo nelle acque del Tevere. Ci sono stati attimi di paura per ilconducente, un 42enne di origini macedoni ma residente a Monselice(Padova) che è riuscito a uscire dalla cabina. Dapprima è stato soccorso daun passante, poi è arrivato il personale del 118. L'uomo è stato portato all'o-spedale di Sansepolcro, non in gravi condizioni. Sul posto per i rilievi laPolizia stradale di Bagno di Romagna e quella di Città di Castello.

7 MARZO - CORTONA Nel locale di cui è titolare veniva diffusa musica anche se gli era stato vietato.Per questo un 23enne di Cortona è stato denunciato dai Carabinieri dellalocale compagnia per inosservanza dei provvedimenti dell'autorità. Al giovaneera stato infatti imposto di fermare la musica fin quando non avesse insonoriz-zato il locale. I Carabinieri di Cortona hanno denunciato anche altre duepersone. Un algerino 41 enne per aver compiuto, nel mese di febbraio, unfurto in un'abitazione della Valdichiana, e un senegalese di 26 anni, senza fissadimora per ricettazione e commercio di prodotti falsi. Nel dettaglio il senega-lese aveva sei oroglogi e 26 penne di marche famose, tutti contraffatti.

8 MARZO - PERGINE VALDARNO Colpo da tre milioni di euro ai danni di un'azienda orafa di Poggiobagnoli.Nella notte i ladri hanno sventrato l'edificio, utilizzando mezzi precedentemen-te rubati, prelevato la cassaforte e fatto razzia del contenuto. Erano le 3,52quando l'allarme è suonato. Pochi minuti dopo i Carabinieri di arezzo eranogià sul posto. Per raggiungere l'azienda hanno trovato non poche difficoltà: iladri avevano bloccato l'accesso alla frazione di Poggiobagnoli abbandonan-do sulla carreggiata cinque mezzi comunali, uno scuolabus, un'auto dell'uffi-cio tecnico, due auto di rappresentanza ed una della Polizia Municipale, rubatidal magazzino del comune. Le indagini degli inquirenti hanno al momentoappurato che per mettere a segno il colpo, i malviventi sono prima entrati inuna cava d'inerti e hanno rubato un escavatore. Quindi hanno installato unmartello pneumatico all'escavatore, dotando così il mezzo di un vero eproprio impianto idraulico. Con il mezzo hanno prima divelto la recinzioneesterna, poi hanno sventrato una parete dell'edificio, proprio all'altezza delcaveau. Hanno quindi estratto la cassaforte, l'hanno aperta probabilmenteutilizzando l'escavatore e quindi sono scappati con la refurtiva.

9 MARZO - AREZZO I Carabinieri di Arezzo, a seguito di ricerche, hanno trovato e arrestato un 37enne di origine campana colpito da un ordine di carcerazione dello scorso 3marzo emesso dalla Procura della Repubblica di Arezzo. L'uomo deve ancoraespiare la pena residua di oltre 1 anno e 4 mesi per detenzione di armi dasparo e di munizioni, reati commessi nel giugno 2006. L’arrestato è statoportato presso la casa circondariale di Arezzo.

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D omenica 6 febbraio èstato ricordato e festeg-giato il Santo Patrono diCasale, nella cornice di

una bellissima giornata quasiprimaverile, anche se su Ginezzo ela Traforata persistevano residui dineve a ricordarci che dall’invernonon eravamo fuori, nella stupendaChiesetta del mille dove hannotrovato posto una nutrita rappre-sentanza di tutta la valle montanadella Minima erano presenti moltepersone provenienti da luoghilontani (Olanda) richiamati daldesiderio di conoscere la misticafigura del Santo Vescovo ed attratteda una viva curiosità e conquistatidalla bellezza del luogo.

E’ stato un grandissimo pia -cere il sentire parlare bene dellanostra montagna spesso bistratta-ta, lasciata ai margini dello svilup-po sano e moderno che potrebbe

offrire, e avere attestati di stima daparte di persone che hannoesperienze e culture diverse, ciò ciriempie di orgoglio.

La Chiesetta era stracolma digente, moltissimi i bambini, daMassimiliano il più piccolo di cir -ca un anno alla figura mitica dinonno Donato sempre presentecon la sua verve piccante degna diun giovanotto, hanno chiuso uncic lo di ben tre generazioni. La ce -rimonia officiata dal Padre Su pe -riore dei Cappuccini e dal PadreSu periore di S. Francesco coadiu-vati dall’infaticabile don Albano,ha avuto il suo punto culminantenella solenne Benedizione allagola fatta a tutti i presenti.

Nell’Omelia il Padre Supe rio -re, dopo aver ricordata la figura diS. Biagio Martire, ha ricondotto lasacralità della Chiesa di Casale alSanto Vescovo restando, essendola prima volta in visita, visibilmentecolpito dal misticismo del luogo.

La S. Messa è stata accompa-gnata dal coro e dalle musiche sa -gre suonate e cantate da Patricia,Laura, Alessandro e Angela.

Dopo la cerimonia, come tra -dizione, è stato offerto dai Casalesiun gustosissimo rinfresco nei lo -cali della parrocchia il che hacon sentito di fare quattro chiac-chiere, come suol dirsi “D’ar tro -ver se tra noaltre”.

Tonio de Casele

San Biagio a Casale 2011

CORTONASi è conclusa con l’esposizione dei lavori prodotti al Teatro Signorelli

Nelle scuole il Premio “Illustrarodari”di scoprire il mondo dell’immagi-ne; Elisa spera di continuare l’atti-vità anche nei prossimi anni, inmodo da dare a sempre più bam -bini la possibilità di scoprirsi illu -stratori e di smontare le favole inun lavoro di analisi del testo, utilis-simo per la loro crescita di scrit-tori e lettori.

Per quanto concerne il bollet-tino delle premiazioni, la Giuria haavuto difficoltà nella scelta deivincitori perché tutti i disegni era -no meritevoli di considerazione,ma dovendo scegliere, ha conse-gnato il I premio alla classe VB diTe rontola, quindi ha premiato laIV classe di Montecchio, la quintadi Pergo e le classi quinte di Ca -mucia e Sodo.

Questa in sintesi la mattinata alTeatro Signorelli, ma si può solovagamente descrivere l’entusiasmodei bambini e la felicità del prof.

Leo per aver unito idealmenteCor tona e Fantasilandia attraversola figura di Gianni Rodari in un filoche non sarà interrotto perchéaltre iniziative sono già in cantiere,piccole cose ma utili a legare duerealtà così interessanti e produtti-ve, perché nascono nel segno del -la lettura, il segno più bello per ibambini, che sono il nostro futuro.

La realizzazione di questo pro -getto è stata possibile grazie all’il-lustratrice Elisa Toponi, che havinto il I premio nel concorso diFan tasilandia e ha lavorato nelleclassi a stretto contatto con i bam -bini e le insegnanti, anche se perlei era la prima esperienza conbambini così piccoli.

Noi invece ci diamo appunta-mento al prossimo anno, con unanuo va edizione del progetto “Illu -stra rodari”.

MJP

FIOCCO ROSA

FIOCCO AZZURRO

Anna Ceccherini

Lorenzo Magi

Ha appena compiuto due mesi Anna Ceccherini, il piccoloangelo di mamma Sarah e del babbo Alessandro. La bimba,

nata lo scorso 13 gennaio all’Ospedale di Arezzo, è in splendida forma e ilsuo arrivo ha rallegrato soprattutto la sorellina maggiore Caterina, che,

insieme alla mamma, si prende amorevolmente cura di lei. Anna è undono prezioso anche per i nonni Ivana e Francesco Mazzarella e Anna ePietro Ceccherini così come per gli zii e i cugini.

La redazione de L’Etruria e gli amici si congratulano con i genitori eaugurano alla piccola arrivata un futuro sereno e ricco di tante soddisfa-zioni. L.L.

Un bel maschietto è appena arrivato ad allietare il cuore dellefamiglie Magi e Salti. Si tratta di Lorenzo Magi, nato lo scorso 25 febbraioall’Ospedale di Nottola. Il piccolo alla nascita pesava 2,870 kg ed è inottima forma. Una grande gioia per i genitori Elisa e Giancarlo, checoronano il loro amore grazie a questo splendido angioletto. Una felicitàimmensa anche per i nonni Leda e Sergio Salti e Margherita e ArsenioMagi, così come per gli zii e cuginetti del piccolo Lorenzo.

Elisa e Giancarlo desiderano fare un ringraziamento sincero a tuttolo staff dell’ospedale di Montepulciano e in particolare all’ostetricaDonatella Martinelli, che li ha seguiti con professionalità e dedizione.

Da parte della redazione dell’Etruria e degli amici un sincero e affet-tuoso in bocca al lupo per questa nuova ed entusiasmante vita a tre. L.L.

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TERRITORIOL’ETRURIA N. 5 15 MARZO 2011

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Residenza per Anziani

“Santa Rita”di Elio Menchetti & figliVia Case Sparse, 39/B

52044 Terontola Cortona (Ar) TTeell.. //ffaaxx 00557755 6677..8877..0088

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Il Regolamento CE n. 852 del 29.04.2004, rende obbligatoria la lottaprogrammatica agli infestanti, inasprendo il quadro sanzionatorio nel caso dimancata applicazione, non rischiare da oggi c’è Pulirè S.r.l.

- Derattizzazione;- Disinfestazione;- Disinfezione;- Redazione piano di lotta programmatica.

Ogni paese, per piccoloche sia, deve avere ne -ces sariamente un puntodi ritrovo e di confronto.Al Riccio lo è stato per

tanti anni il bar/alimentari proprioall'incrocio con la via della Pie -traia: le cronache storiche di Cor -tona narrano che qui vi fu sempreuna "Ta verna" fino dal Medio Evo.Il locale, gestito dalla FamigliaCeccarelli, fu operante qui fino al1969.Lo ricordo benissimo: fu quiche noi (allora...) giovani fa cem -

mo quasi l'alba per vedere su unvecchio televisore in bianco/nerolo sbarco sulla Luna. Poi il localesi trasferì presso la nuova abitazio-ne di Giuseppe Ceccarelli, qualchecentinaio di metri più in là, indirezione di Ossaia, dove è rimastosempre operativo pur con diversegestioni famigliari. La sua trasfor-mazione, con l'allargamento de l -l'attività alla "Pizzeria a Taglio" e lapreparazione di pasti caldi è av -venuta più di recente con la ge -stione della famiglia Meucci. Larecente prematura scomparsa diIvano Meucci non ha però fiaccato

lo spirito imprenditoriale dellafamiglia: la vedova, sig.ra Silvana,ed i figli hanno deciso anzi di"scom mettere" ulteriormente sul -l'at tività del locale e, in accordocon la famiglia Ceccarelli, hannoeffettuato una sua radicale trasfor-

mazione. I lavori, durati qualchesettimana, si sono recentementeconclusi e domenica 27 febbraio2011 c'è stata l'attesa inaugurazio-ne. La pioggia e il freddo nonhanno impedito ai tanti amici eclienti di essere presenti per gu -stare deliziosi panini con porchet-ta e brindare, con tanto di torta edolci a non finire, alle fortune delrinnovato locale che ora sarà an -cora di più centro di attrazionenon solo per il paese, ma ancheper i cacciatori (che da tempo lo

hanno eletto loro "base") ed i tantioperai e viaggiatori che operano inzona e che qui si ritrovano per unastupenda pizza o un fumante piattodi pasta.

Fa immensamente pia ce reche, in un momento non partico-larmente "brillante" della nostraeconomia, dei giovani abbiano lavolontà e lo spirito di mettersi ingioco: ed è anche un doveroso tri -buto alla memoria di Ivano Meuc -ci, l'amico di noi tutti, che tanto siè speso per questa attività ed il cuiritratto sorridente campeggia, do -verosamente, in posizione strategi-

ca sui nuovi locali. Complimenti per l'intelligente

ristrutturazione effettuata e l'augu-rio di cuore che l'attività del localevada sempre a gonfie vele, lo me -ri tate!

C. Roccanti

In ricordo di Renato Tremori

La Corale Polifonica Lau -renziana di San Lorenzodi Cortona ha tenuto unapplauditissimo concertopresso il Centro Sociale di

Te ron tola. Come noto, la CoralePo lifonica Laurenziana è il fruttodell'assiduo lavoro di don AntonioGarzi (che si è sempre brillante-

mente impegnatoi in questo cam -po presso tutte le Parrocchie cheha condotto) e sua è la Direzione,ben coadiuvato dalla giovane Si -mona Romizzi. Una Corale in co -stante crescita: l'appuntamento alCentro Sociale di Terontola è statoinfatti un ottimo "allenamento dirifinitura" in vista dell'impegnativa

trasferta in Austria, ad Innsbruk,che si è tenuta il 19-20 Febbario.In questo ambito la Corale hapresentato anche dei pregevolipezzi tratti dal Laudario Cortoneseed il concerto ha avuto l'onoredella trasmissione in diretta daparte di una TV nazionale austria-ca. Nonostante la contemporaneadiretta televisiva della partita dellaNazionale di calcio, un nutrito eattento pubblico ha accolto la Co -rale presso la Sede del Centro So -ciale di Terontola spellandosi lette-ralmente le mani per gli applausialla fine di ogni singolo pezzo.

Vastissimo e variegato il reper-torio che la Corale Laurenziana ciha offerto: dalle canzoni tradizio-nali italiane ("Marina", "La primaco sa bella" ecc.) fino ai classicicanti della montagna e della piùprofonda tradizione italiana ("Ve -nite donne a festa", "Chi belle trec -ce chi tiè" ecc.)

Applauditissimo in particolareAles sandro Pelucchini che ha of -ferto splendidi assoli con la suafisarmonica ("Valzer classico vien -nese", "Tango argentino", "La Ma -zur ka","Fisarmonica impazzita") e

che ha trascinato la Corale neicanti della più schietta tradizioneFolk e Contadina della Toscana. Inquesto ambito il pubblico ha parti-colarmente apprezzato (anche perla mirabile gestualità dei cantanti)la canzone tradizionale "La Na ni -na".

Riu sci tissimi, e particolarmen-te attesi dal pubblico, pure glistornelli tradizionali toscani aiquali hanno contribuito a sosrpre-sa anche Aldo Barcacci e la moglie(da anni impegnati in questo ge -ne re per la Compagnia "Il Cilin -dro" di Mon si gliolo).

Nella seconda parte del con -certo, Simona Romizzi ha direttoda par suo alcuni Spirituals ameri-cani quali "Oh happy day" e " I willfollw him" che hanno strappatoapplausi a scena aperta anche gra -zie al contributo delle "voci so -liste" che la Corale può vantare (lebravissime Asia Bircolottio, Ste fa -nia Battaglini e Maria Grazia Po -lezzi). Sempre a proposito di "so -listi", la voce tenorile di don

Antonio Garzi ha dato il meglio dise in "Mamma" e poi (dietro pre -cisa sollecitazione da parte delpubblico) nella tradizionale ariarussa "Kalinka". Splendido e per -fetto dal punto di vista vocale ilcoro conclusivo "Signore dellecime", vero e proprio "inno" degliAlpini che il pubblico ha apprezza-to a tal punto da richiederne il bis,cosa che la Corale ha accordatoben volentieri. Una serata riuscitis-sima che si è conclusa con latradizionale Lotteria ed un simpa-tico rinfresco che, come è tradi-zione da queste parti, le attivissime

socie del Centro Sociale di Te -rontola hanno voluto offrire allaCorale ed al pubblico presente.

Sicuramente il grande apprez-zamento del pubblico terontoleseè servito da viatico per la successi-va trasferta austriaca (che infattiha avuto un grande successo).

Da parte del Centro Sociale diTerontola ad ogni buon conto èstato già fissato in linea di massi -ma un nuovo appuntamento conla Corale Polifonica Laurenzianaper i prossimi mesi.

Carlo Roccanti

Dopo una totale ristrutturazione

Inaugurato il nuovo Bar del Riccio a cura di GINO SCHIPPANoterelle... notevoli:

Louvre e mercato settimanaleLe soluzioni più giuste quando si tratta di programmi di alto profilo sono

sempre quelle che danneggiano di meno le consuetudini della città.Perciò quando si trattta di ospitare una occasione storica come quella dei

Tesori del Louvre a Cortona non si può che far arretrare i banchi del Mercatosettimanale verso piazza del Duomo che a nostro parere rappresenta il disagiominore per la godibilità sia di Piazza Signorelli che di Piazza della Repubblica.

Santa Margherita nel 1857

Non si stà forse esagerando?Lungi da noi sollevare una polemica con il resto della redazione ma ritenia-

mo inevitabile, nell’interesse del nsotro giornale, riflettere sulla continuità eripetibilità dei titoli catastrofici che accompagnano due questioni importantisulla tutela dell’ambiente e del paesaggio (pulizia dei fossi, dei torrenti eimposizione di un tributo) e sulla difesa della salute (che ne sarebbe dei tanticoltivatori di tabacco se fosse costituito un comitato che ne vietasse la produzio-ne?

La seconda ipotesi è al momento improponibile ma se si nega un diritto aprodurre energia pulita con un combustibile pulito (vedi Renaia) può nelfuturo succedere di tutto. Limitiamoci allora, alla questione dei fossi e dei fiumi(e delle scarpate delle ferrovie aggiugniamo noi) sui quali è da sempre scattatala manutenzione forse con un tempismo un po’ rallentato come un buon osser-vatore ha potuto verificare ogni anno.

Non è quindi un problema di dimenticanza ma piuttosto la riproposizionedi un tributo (già scomparso) consortile.

Qui siamo pienamente d’accordo anche perché, nel momento in cui sisono volute accorpare e votare una serie legittima di imposizioni per motivi diverifica di una maggioranza, si è rinunciato ad una legittima discussioneistituzionale insieme ai comuni e alle regioni ed alle rappresentanza sociali.Ecco che torniamo all’enunciazione del titolo che non ha intenti di difesa ditributi e consorzi perché lo riteniamo invece strettamente legato all’autonomia ogiurisdizione degli enti periferici che devono sottostare soltanto alle leggiemanate con la loro partecipazione. Bene riteniamo pertanto legittimo interve-nire su vicende nazionali che sono strettamente legate alla sopravvivenza sia deicomuni che dei cittadini che vi abitano.

TERONTOLAAl Centro Sociale

Concerto della Corale Laurenziana

Sono già nove anni che Renatoha lasciato questa terra, ma forte esentito è il suo ricordo nei cuoridei suoi cari, degli amici, di tanticonoscenti che lo hanno apprez-zato per la sua professionalità, perla sua riservatezza, per la suagentilezza, per la sua signorilità.

Renato era un amante dellafamiglia, un uomo dolce e umile,sensibile e tutte queste doti, certa-mente non comuni, fanno ancorpiù sentire la sua mancanza. Man -canza che è solo fisica perché isuoi cari lo ricordano comequando condivideva con loro legioie, le preoccupazioni, i sogni, leansie. Ora la moglie Raimonda, ilfiglio Paolo, la nuora Erina, inipoti Elisa, Simone e Alessio lotengono stretto e nella profondità

dei loro cuori e lo vogliono ricor-dare a quanto gli hanno volutobene e lo hanno stimato.

Ivan Landi

Basilica S.Margherita disegno su foto 1857

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TERRITORIOL’ETRURIA N. 5

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LA TUA CASA DAL 1997

Come nel 2010, in cui ilCarnevale venne condi-zionato negativamentedal maltempo, ancheque st’anno, sebbene ri -

correndo a stagione più inoltrata,le manifestazioni all’aperto hannocorso il rischio per la medesimaragione di essere gravementeostacolate. Difatti la prima sfilata di

carri figurativi che doveva avereluogo domenica 27 febbraio hadovuto rimandare la sua uscita,causa il freddo pungente, al 13 dimarzo, cioè a carnevale già conc -luso. Intanto però, provvidenzial-mente, un improvviso e insperatoritorno del bel tempo, gradito an -

ticipo di primavera, consentivadomenica 6 marzo che si effettuas-se quello stessa sfilata di carri chenon aveva potuto svolgersi prima.

A organizzare il tutto, comesempre, il comitato che si fa chia -mare “Valdipierle in allegria” (ri -petiamo ancora una volta cheMer catale, non sapendo darsi unaPro Loco, si suddivide in vari co -mitati festaioli). Il giovedì grasso,giorno del cicci-cocco dedicato e -sclu sivamente ai bambini, a diver-tirli è stata come sempre l’iniziati-va delle mamme che hanno predi-sposto la sala parrocchiale affin-ché essi vi potessero trascorreretutti insieme il pomeriggio con iloro costumini, con coriandoli,stell e filanti, musica, dolci e gu sto -se merendine.

La sera di sabato 5 marzo a Li -sciano Niccone, nel salone dellefeste gentilmente concesso dallaPro Loco liscianese che ha semprecollaborato con Mercatale allemanifestazioni del carnevale, si ète nuto il tradizionale “Veglionedel le Maschere” con balli, moltaal le gria e una ricca cena. Il po -meriggio del giorno seguente,come abbiamo detto, lo splendidosole ha fatto uscire tutti di casa perdare vita, bambini coi genitori etant’altra gente, al corso masche-rato che ha percorso il solito lun -go tragitto attraverso gli abitati diMen gaccini e Mercatale fino a Li -sciano Niccone. Da lì poi il ritornoconclusivo ai giardini del Mercatocon sosta di alcune ore trascorsefra musica, scherzi e degustazionicaratteristiche di questa festa.

I carri che hanno formato as -sieme a molta gente il giubilantecorteo erano quasi tutti quelli, sot -to alcuni aspetti migliorati, già visti

lo scorso anno. Pur senza preteseartistiche, questi carri meritano ildovuto apprezzamento per le diffi-coltà economiche dell’organizza-zione e per l’impegno e la passio-ne con cui essi, nonostante laman canza di qualificate esperien-ze, vengono ideati e costruiti. Sonocomunque apparsi sempre dibuon effetto gioioso quello della

Torre, di Paperone, della Mac chi -na degli antenati e di un grottescoquanto pacifico carro armato cheintenderebbe sparare solo corian-doli. Più d’ogni altra cosa va peròsottolineato, come in passato, ilvecchio trenino che nei suoi va -goncini rossi e gialli si carica di

bambini e li trasporta, esultanti neiloro variopinti co stu mi, a godereun giorno di meraviglie, di sognoe di fiaba. (Foto di A. Simonetti).

M. Ruggiu

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“In un momento particolare,una serietà particolare”

Grazie Leonardo!. Cosìscandivano i bambini diKondembaya quando èstata inaugurata la loronuova scuola, finanziata

dall’attore e regista toscano Leo -nardo Pieraccioni. Una cerimoniatoccante, alla quale ha partecipatola delegazione castiglionese inmissione in Sierra Leone. Accantoal Governatore del KoinadouguPe ter Bayuku Conteh, hanno ta -gliato il nastro don Giuliano FaralliPre sidente dell’Associazione Soli -da rietà in Buone Mani e per il Co -mu ne di Castiglion Fiorentino,legato alla regione africana da unpatto di cooperazione internazio-nale, il sindaco Paolo Brandi el’As sessore alla Salute e alla Coo -perazione Ferruccio Sereni, me -dico che ha preso parte più voltealle missioni sanitarie all’ospedaledi Kabala.

La scuola primaria di Kon -dem baya sarà utilizzata da oltre500 ragazzi e andrà così a sostitui-re il vecchio edificio, molto piùpiccolo e visibilmente crivellatodai colpi della guerra civile che hamartorizzato il paese per undicilunghi anni.

“La formazione e l’educazionescolastica sono uno dei pilastridella nostra azione in Africa -spiega don Giuliano Faralli - questigiovani devono avere la possibilitàdi ricevere un’educazione, im pa -rare a leggere e scrivere e avereun futuro dignitoso.

La situazione in Sierra Leonenon è semplice: la scuola di Kon -dembaya è una scuo la cattolica,gestita dalla mis sione dei padriSaveriani, ma la loro azione dasola non basta. Gli insegnanti nonvengono pagati dallo Stato e lamag gior parte di loro lavora a tito -lo volontario”.

Toccante e molto partecipatala cerimonia di inaugurazione, allaquale mancava solo Leonardo Pie -raccioni, che è stato comunque

più volte ricordato da don Giu lia -no Faralli. Ma Pieraccioni potràcondividere quelle emozioni moltopresto, perché sabato 26 marzosa rà a Castiglion Fiorentino perricevere la cittadinanza onoraria,proprio a seguito del suo impegnoper le missioni africane. La ceri -monia si terrà al Palazzetto delloSport “Fabrizio Meoni” la sera alle21.00, per ospitare quante piùper sone possibili.

Ma l’Associazione castiglione-se non opera solo per l’educazio-ne scolastica, un altro capitolofondamentale è quello della coo -pe razione sanitaria. Nelle due pre -cedenti missioni, i medici volonta-ri Pietro Gabriele Menci, Fabio Fa -bianelli, Daniele Buggiani, ChiaraBarneschi, Lucia Senesi hannomesso in funzione due laboratoridentistici all’ospedale di Kabala edhanno iniziato la formazione delpersonale locale. A questo propo-sito, è allo studio il progetto diospitare per alcuni mesi in Italiaun odontoiatra del Koi na dougu,per permettergli di lavorare fiancoa fianco con i dottori italiani. Il 14marzo sono partiti anche i mediciE lena Tanganelli e Marco Pelatti.

Durante la loro permanenza, imedici dell’Associazione Soli da -rietà in Buone Mani hanno lavora-to assiduamente all’ospedale diKabala, affrontando tutte le diffi-coltà del posto: la mancanza di ac -qua corrente e di elettricità in pri -mis, aspetti da affrontare nel pro -sieguo del progetto di cooperazio-ne.

In ultimo, durante la missioneistituzionale cui ha preso parte ladelegazione del Comune, il Go ver -natore Conteh ha accompagnato isuoi ospiti in una ricognizione deiprogetti recentemente conclusi:dalla radio i cui ripetitori sonostati acquistati con i proventi dellafesta di Luca Agnelli alla scuola inmemoria di Chiara Polidori.

Simona Santi Laurini

MERCATALELa gaia kermesse ha animato il paese

Carnevale 2011CASTIGLIONFIORENTINO L’attore regista il 26 marzo riceverà la cittadinanza onoraria

Inaugurata in Sierra Leone la scuola finanziata da Pieraccioni

Domenica 27 febbraio2011 alle ore 17, nellanostra Chiesa parroc-chiale l’arcivescovomons. Riccardo Fon ta -

na, ha impartito la Cresima a di -ciassette giovani di Riccio e S. Lo -ren zo.

Vescovo, Sacerdoti e Semi na -risti, un Presbiterio ricco che daan ni non rivedevamo. Una Chiesagremita di popolo in ascolto e inpreghiera, consapevole di ciò chesi stava celebrando. E’ la primavolta che ho visto l’Arcivescovo,non lo conoscevo e mi ha coinvol-to durante la sua omelia.

Un parlare vivace, pratico,rea listico, teologico ma spiegatocon parole semplici, con esempifacili, tratti dalla vita quotidiana.

Ma ciò che ho più apprezzatoè vedere il Pastore parlare a tu pertu con la gente. Ha lasciato il po -dio e, microfono in mano ci par -lava della vita che conduce il cri -stiano di oggi. E’ stato forte nel ri -cordare i valori, la famiglia, l’edu-cazione da dare ai figli ed altro: horipensato poi, a casa, in famiglia, eho trovato giuste, opportune le sueconsiderazioni.

Una liturgia solenne seguita daun profondo raccoglimento e un

servizio corale stupendo come lanostra preziosa Corale sa dare.

Bravi, ordinati, i ragazzi dellaCresima, le catechiste che li hannopreparati, la collaborazione dei

genitori.Al termine, un buon rinfresco

ha concluso la serata.Grazie a tutti.

Un parrocchiano

S. LORENZOMons. Fontana ha impartito il Sacramento a 17 giovani di Riccio e S.Lorenzo

Cresima a S. Lorenzo

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L’ETRURIA N. 5 15 MARZO 2011VERNACOLO

...La Catena della Cortesia……Uscita A1 Val di Chiana. Era

il primo pomeriggio di Venerdì 18febbraio. Mio marito ed io era va -mo animi stanchi e stressati, ma fi -duciosi per l’inizio del nostro wee -kend in terre toscane. Poi immet-tendoci nella rotonda, ci accorgia-mo che il motore non rispondebene: si ingranano solo la 3° e la4° marcia!

Vediamo subito svanire la spe -ranza della ”ricarica” che ci regalasolitamente il fine settimana tra -scorso a Cortona. Salto il raccontodel le peripezie agli incroci, pen sa -te che abbiamo scelto solo le stra -

de che ci avrebbero consentitouna partenza in terza perchè in sa -li ta, non ci potevamo proprio fer -ma re!

Al parcheggio, non funzionan-do neanche la retro-marcia ab bia -mo cercato dall’alto della piazzadel Mercato di Cortona, un postoa datto. Nella tensione del mo men -to, vi risparmio anche il resocontodelle parole ed espressioni che unamoglie ed un marito arrivano ascambiarsi nei momenti di pa ni co!

Poi, varcata la soglia di casa, ciè venuta l’idea di cercare consiglioin piazza. Ci sentivamo comunquesconfitti in partenza perché dallanostra esperienza di vita nella ca -pi tale, non ne abbiamo sempretratto bei ricordi. A Roma le autoof ficine il venerdì pomeriggiochiu dono e tutto viene rimandatoal lunedì successivo. Abbiamo in -contrato Enzo Adreani, il tassista diCortona, sempre presente con lasua scintillante Croma bianca che,nonostante avesse un cliente inauto, ci ha fornito prontamente il

Cronaca di 30 anni d’amorenumero telefonico del sig. Mo -naldi, un bravo meccanico dellazona. Purtroppo questo signoreera impegnato ed il giorno doposa rebbe dovuto andare a Roma,ma non ci ha affatto abbandonato!Ci ha gentilmente rassicurato dan -doci il telefono di un’altra officinadi bravi professionisti di Camuciache lavorano anche il sabato.

Abbiamo composto l’ultimonu mero incrociando le dita, ancheperché ormai si era fatto buio egià immaginavamo il nostro ro -cam bolesco rientro a Roma con lesole marce a disposizione se maifossimo riusciti a partire! Il sig.Fanelli contitolare dell’Au tof ficinaFratini & Fanelli ci ha subito invita-to a raggiungerlo nella sua in offi -cina.

Per fortuna non abbiamo in -crociato macchine nelle rotonde esiamo arrivati spediti dal meccani-co. In meno di 15 minuti l’ha au -scultata, come un dottore lo fa conil torace di un paziente, si da il ca -so che nel capannone fosse pre -sente, tra i motori malati, anchequello di un’autoambulanza, poisempre silenzioso ma laborioso,l’ha riparata e consegnata per l’o -nesta somma di 10,00 € tra lo stu -pore mio e di mio marito. Ab bia -mo conosciuto in passato moltedisonestà e poi di questi tempi anessuno importa, se “rimani apiedi” di venerdì sera soprattutto aRoma! Oltretutto eravamo pronti apagare molto di più pur di riuscirea consegnare in garage l’auto eforse qualche persona disonestane avrebbe approfittato. Abbiamoavuto una lezione di civiltà e corte-sia che non dimenticheremo e checi ha consentito di consumareserenamente il nostro tanto sospi-rato week end a Cortona…

Roberta Ramacciotti

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Segnalazioni della Giuria

foto Ramacciotti

Con questa puntata si conclude la pubblicazione dei componimenti inviati per l’edizione 2010 del Premio. Nelle ultime puntate abbiamo dato ampiospazio alle poesie scritte dagli alunni della Scuola Media Berrettini-Pancrazi e delle Elementari del Sodo. Un particolare ringraziamento va pertanto aquesti poeti in erba e alle docenti, che hanno inserito quest’attività nella loro programmazione didattica. Dai bambini del Sodo abbiamo ricevuto anchepoesie non dialettali, ma la giuria, per la loro bellezza e genuina creatività poetica, ha deciso di accettarle comunque e di segnalarle. (IC)

Ce sòn du’ cagnulinibirichini,che a letto tul divano vogliono stè.Però la mama,brontelona e noiosetta,li fa durmì tu la cuccetta.Ma loro son furbettie quande se n’arvàdoppo un minutoc’armonteno de già.

Alessia Calziniclasse V Sodo

Cagnulini birichini

La mamma

La felicità

Ulivi Cielo filtrato tra i verdi rami d’ulivo,aprono le braccia ad esso,come fece il Cristo in segno di pace.Raggi che filtranopensieri lontani,tronchi deformiincurvati su sé stessi.

Azzurra Penati, classe V Sodo

El falegneme El falegname facea de tutto:zappea,coltrea,enchiodeae la su moglie l'aiutea.El su babbo en facea nienteperchè dicea che glie facea mele en dente,ma na mattina el su fiololo trovò en cantinapirfurtuna che n'cera el vitriolosenno s'amaleacusì c'armanea.El falegneme na mattina de primaveravette a caccia e artornò la seracon en meno na beccaccia ela su moglie la cucinò.Lui la magnò tutta ma la su moglie ch era distrutta disse che era meglio se l'eabutta.

Luca Ianunzio, 3EScuola media "Berrettini-Pancrazi", Sede di Manzano

La poesia della danzaLa danza è come un fioresbocciato in primavera.La danza è come una stellailluminata nel cielo,la luna splendente che illuminala notte dell’estate.La danza è come una foglia d’autunno, come il vento che c’è nelle sere d’autunno.La danza è come un pupazzopiù caldo del caldo. La danza è una passione.

Irene Mazzeo, classe V Sodo

‘L sensèleEra 'na mattina chjèra, d'autunno, quando l'albiri han perso le foglie,i contadini a fila, tul merchèto funno, la fune tu la spalla e le beschje spoglie.

Calcuna col su' argliévo acanto,la vacca bianca soffia e 'l collo snoda, giovini vitelli che scalcèno al vento, calche somèro senza basto e sottocoda.

Biancheggèa tutto lo spazio sott’al muro, mugghj e bèrci: “Va’ ‘nghjetro” e “Poggia!” chj compra e chj vende a muso duro, rèdo scalmanèto che la ruschja asaggia.

Tra tutta 'sta gente grezza e rusteca, s'aggira calche personaggio strèno, s'arconosce pé’ la su’ carattiristeca, veste de villuto e 'n bacchetto 'n mèno.

S’acosta, saluta tucchje e dà la mèna, osserva l’annemèli e parla al vinditore;bisbiglia tu l'orecchj co’ ’n po' de scena, e 'n po' più distante blocca 'l compratore.

Gne parla pièno, cor un fil de boce:“Si vu' vitelli bóni, che 'n han mosso, queli te li garantisco tula Croce,qui tul merchèto sòno i più de lusso”.

“Ma son troppo chèri” arbatte quello, “Quante sè’ dispòsto a dagne, io 'n Chjésa!”Arvà dal vinditore e stabilisce Otelloche “Meno dé cusì gl'arporto a chèsa”.

'Ntanto ‘l comprator Giobatta s'acosta, a l'ómo col capello e col villuto,gne fa stregne le mène a ‘Tello e Bista, tenta de mettili d'acordo e fè’ 'l partito.

“Su via! - gne brontela - chèla calcósa,e vó’ Giobatta agiognéte calche lira,che 'n ho tempo, c'ho fameglia numerosa, 'l prezzo è giusto, e nissun mèle v'amira”.

Arfà dè' la mèna ai dó e le sbatacchja,sembra che l'affère sia giónto al finèle, cor un gesso blé gne tégne la chjappa, al bóe e finisce 'l lavoro del Sensèle.

Bruno Gnerucci

La mamma è come una rosa sbocciata in primavera,come l’amoresbocciato dal mio cuore.

Chiara Sciarriclasse V Sodo

È il profumo del caffè al mattinoquando di svegli,è il buongiorno detto a gran voce,è la melodia di una dolce canzone,è piangere davanti a un tramonto.

Azzurra Penaticlasse V Sodo

Un amico

Rinascere

Un amico trasparenteun amico dentro la tua menteun amico immaginarioamico che non va lontano.

Sofia Pieroniclasse V Sodo

Si rinasce nuova vita quando la mano,pur se tremula,traccia nel tempodi sempre,un segno, anche piccolo,di felicitàper ogni giorno vissuto.

Azzurra Penati, classe V Sodo

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L’ETRURIA N. 5 15 MARZO 2011

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IL FILATELICO a cura di MARIO GAZZINI

ATTUALITÀ

Si avvicina la data del 17Marzo 2011, in cui il nostro paese,con senso di alto prestigio,celebrerà la storica data dei 150anni dell'Unità d'Italia. Comesempre, e così per tale ricorrenza,la Filatelia si trova pronta a tra -mandare alla storia un documentoimportante, che il tempo, nel suoevolversi, ci ha consegnato integroe sublime, in una cornice di ca -ratura eccezionale, dove la po -tenza storica è un insieme didrammi e di giovani vite stroncateper il grande ideale di patria. L'u -nificazione d'Italia si era conclusaagli inizi del 1861 e, quando aMarzo nacque il Regno, entrò su -bito in funzione il francobollo chel'amministrazione sardo-pie mon -tese aveva in uso nel paese, per cuila tassa postale in tal ma nieraveniva legalmente riconosciuta e loStato nascente da que sto latopoteva ritenersi soddisfatto.

Dobbiamo però anche eviden-ziare il sottile scopo che stavaattuando quel governo: affidandosial francobollo che raggiungevatutte le più lontane destinazioni, sifaceva conoscere nel globo;quando si dice che la pubblicità èl'anima del commercio, in talmaniera l'effigie stilizzata in minia-tura di Vittorio Emanuele II, checompare nel francobollo della IVemissione di "Sardegna", e che faparte della prima serie circolata intutto il Regno d'Italia, si dimostròefficace a far si che tutti conosces-sero anche il nuovo Re d'Italia. Atutto questo hanno contribuito

numerose figure storiche dell'epo-ca: Cavour che fu Capo delGoverno del Regno di Sardegna efu anche il primo Presidente delConsiglio del Regno d'Italia,Vittorio Emanuele II e Giuseppe

Garibaldi e Giuseppe Mazzini chefu considerato uno dei PadriFondatori dello Stato Italiano

Così la filatelia ha portato leimmagini e la vita di questi Per -sonaggi nel mondo, facendoliconoscere a tutti indistintamente,mettendo in evidenza con vignetteed altro tipo d'informazione, que -ste realtà viventi, di cui possiamoesserne consapevoli e fortunatidiscendenti.

Una giovane donna di 25anni va in giro con unamac china della CGILmes sa a disposizionedal segretario Giuseppe

Di Vittorio per fabbriche, ufficipub blici e privati di Roma e din -torni e chiede a tutti: “Quanto gua -dagnate al mese?” Riceve perfinodelle risposte e si rende conto chela media degli stipendi nel 1946 inItalia è di 42.000 lire al mese. Be -ne, la ragazza torna nell’Ufficio diPresidenza della Camera dei De -pu tati dove è stata assegnata e ri -ferisce che quella è proprio lapaga media degli italiani e che lepersone elette al Parlamento perrappresentare il popolo non do -vrebbero guadagnare di più. Pro -pone perciò un stipendio base peri parlamentari di 42.000 lire alme se: “Così capiamo i problemi dichi rappresentiamo” dice. Sol le -

vazione generale dei deputati di o -gni schieramento: “Ma come si fa?È troppo poco, è una miseria, noisia mo la classe dirigente del Pae -se! Come facciamo a vivere deco -ro samente con 42.000 lire al me -se? Ne vogliano 200.000, 500.000al meno!”. La ragazza tiene duro eri lancia: “80.000, meno del dop -pio del salario di un operaio ed’un impiegatino”.

La trattativa si pro trae serratae alla fine a spun tarla è lei.Stipendio dei parlamentari nel1946 fissato per decreto: 80.000lire al mese. Sembra in credibilema questa storia è ac ca duta inItalia 65 anni fa.

Quella ragazzina si chiamavaTeresa Mattei ed era la più giovane(ecco perché ragazzina) dei 556Costituenti, e una delle sole 21don ne elette all’Assemblea, essen -do nata nella garibaldina Quarto il1° febbraio 1921. La sua biografiafatta a colpi d’accetta è questa:trasferitasi nel 1933 a Bagno aRipoli con la famiglia, nel 1944partecipa alla Resistenza fiorentinanel “Fronte della Gioventù perl’Indipendenza Nazionale e per laLibertà” col nome di battaglia diChicchi e il grado di Comandantedi Compagnia. Candidata ed elettaper il PCI nel collegio di Firenze-Pistoia alle elezioni del 2 giugno1946, Palmiro Togliatti ne notasubito la preparazione e la serietà

e la vuole Segretario dell’Ufficio diPresidenza. Ed è proprio in questaveste che la ragazzina di Mon te -citorio svolge quella missione e -splorativa sugli stipendi degli ita -liani. L’emolumento di 80.000 lireal mese ai parlamentari da lei ot -tenuto con ostinata opera di con -vinzione fu la vittoria del sensocivico e dell’uguaglianza fra i citta-dini ancora possibile in un Paeseferito dalla guerra e tanto poveroda rendere necessari, perfino aglioc chi dei potenti, la decenza e ilcontrollo degli appetiti.

Colleghi alla Costituente, e poialla Camera per almeno dieci an -ni, furono amici e si stimavano l’u -na con l’altro Teresa Mattei e Van -nuccio Faralli. Non poteva esserealtrimenti sia perché avevano fattoun curioso percorso inverso: leida Genova alla Toscana, Firenzeprecisamente, e lui dalla Toscana,in particolare Cortona, a Genova;sia perché, come ha raccontatotelefonicamente lei stessa a MarioParigi, uno speciale sentimentoverso Genova li univa, un motodel l’animo che spesso Faralli rias -sumeva così: “Noi, cara Teresa,siamo due genovesi spuri, tu te nesei andata, io ci sono venuto, maentrambi amiamo molto questacittà che in diverso modo ci ha se -gnati”.

Espulsa dal partito comunistanel 1955 per divergenze con To -gliatti e non più ricandidata, Te re -sa Mattei si prodigò nell’U.D.I.,Unione Donne Italiane, e in inizia-

tive a favore dell’infanzia fin daquando, nel 1947, con la collabo-razione della democristiana MariaFe derici creò l’“Ente per la TutelaMorale del Fanciullo”.

Ai primi di marzo del 1945Luigi Longo, il futuro segretariodel Pci dopo Togliatti, le proposedi regalare alle donne per il gior -no 8 imminente - come era uso inFrancia - dei piccoli mazzi di vio -lette e di mughetti. I socialisti pro -pendevano invece per le orchidee.Teresa ci pensò un po’ e rispose:“Troppo difficili da trovare i primie troppo care le seconde”, nonper niente era nata in Liguria econosceva il calendario delle fiori-ture: “Pensiamo a un fiore più po -vero, qui intorno è un gran maredorato di mimose, la mimosasecondo me è un fiore che rap -presenta meglio di tutti la dolcezzae la fragilità femminili, offriamo lamimosa”. L’idea piacque e da al -lora quell’umile racimolo infiore-scente è diventato il simbolo dellafesta della donna. L’inventrice fuTeresa Mattei.

Oggi ha 90 anni, risiede a Lari(PI) e ha una storia generosa allespalle che merita il riconoscimen-to delle donne a cui ha regalato unsegno di lotta e sorellanza, e di tut -ti i cittadini italiani che si sentonoorfani dell’onestà pubblica, perchédopo di lei, dopo Vannuccio Fa ral -li e tutta quella prima generazionedi integri sono venuti i grassatoriche in nome del popolo hannorubato, e ancora rubano, denaro edignità a questa povera Patria.

Alvaro Ceccarelli

Francobollo della IV emissione di“Sardegna” che divenne conl’unità la prima serie circolatain tutto il Regno d’Italia

Teresa Mattei: storia di una grande donnaNel centenario dell’8 marzo

Inventò il simbolo della mimosa

Le Cisline della Lebole

Un’attività imprenditoriale dinamica

Ricordi e testimonianze di donne e uomini che hanno fatto la storia di una grande industria

L’11 marzo ad Arezzopres so l’Auditorium delMu seo Statale d’Arte Me -die vale e Moderna è statopresentato il libro curato

da Antonella Di Tommaso ed IvanLandi sulla più grande fabbricaaretina: la Lebole.

Il libro oltre che una brevestoria appunto della fabbrica are -tina racchiude esperinze qualifica-te di alcune personalità che hannovissuto il periodo nel quale la Le -bole ha impresso a tutto il territo-rio provinciale di Arezzo ma ancheoltre, tutta la sua potenzialità diindustria all’avanguardia delleconfezioni.

Racchiude tutto quello che laLebole è stata e tutto quello che hamobilitato in un territorio moltovasto; inoltre sono state particolar-mente curate una cinquantina ditestimonianze di donne ed uominiche hanno vissuto tutte le fasilavorative della Lebole.

Queste testimonianze che ven -gono da tutto il territorio provin-ciale sono particolarmente rap -presentative nel Comune di Cor to -na e rivelano le speranze, i sogni,le dure fatiche, le delusioni, maanche il fatto di solidale migliora-mento economico che la grandefabbrica ha prodotto.

Negli anni settanta e ottanta, laLebole ha portato ad Arezzo moltebraccia e le ha tolte al duro lavorodei campi, ha aperto le porte atante giovani che hanno visto inquesta fabbrica un futuro diversoda quello che l’agricoltura potevadare.

Molte speranze si sono con -cretizzate anche attraverso un du -ro impatto lavorativo quale potevaessere la fabbrica ed in particolareil lavoro a “catena”.

Questa infatti con i suoi ritmi,le tempistiche, le ripetitività delleoperazioni lavorative ha prodottoanche fatti negativi, profonde crisi,forti disagi.

Il libro è stato scritto soprat-tutto per dare voce ad alcune la vo -ratrici e lavoratori che hanno “fat -to” la Lebole, hanno contribuito arenderla grande fabbrica, compe-titiva e rappresentativa del settoredelle confezioni, a loro va il ri co -no scimento significativo del sinda-cato della CISL.

Il libro è stato pubblicato dal -l’ANTEAS ed ha avuto il sostegnodella Regione Toscana, dell’As -sociazione Commercianti, dellaProvincia di Arezzo, della CISL edella FNP pensionati provinciale.

La segreteria dell’ANTEAS

Teresa Mattei ai tempi della Costituente

E’ sempre un piacere metterein evidenza la buona volontà e ladeterminazione dei giovani delnostro territorio. In questo casoun plauso va a Valentina ScottoD’Antuono, che ha appena intra-preso una nuova avventuraimprenditoriale nel settore turisti-

co. Da poche settimane ha, infatti,deciso di prendere in gestione unbellissimo B&B nel cuore delcentro storico di Cortona. Si trattadella struttura “Vicolo Petrella”che si trova a pochi passi da ViaNazionale, in uno degli angoli piùsuggestivi della nostra città. Il B&Bsi sviluppa all’interno di unpalazzo del ‘500 finemente restau-rato e arredato con gusto.

E’ composto di 5 cameredoppie, distribuite su 3 piani, tutte

Ne diremo di più e meglio inaltri e tempestivi interventi, intanto- nel numero de L’Etruria che ècontemporaneo della festa di Statonazionale - è utile annunciare cheil prossimo Fe stival della Gioventùin svolgimento dal 25 giugno al 3luglio celebrerà congiuntamente,con una mostra fotografica, il150° anniversario del l’Unità d’I -talia, cadente il 17 marzo, e i 120anni dalla nascita di VannuccioFaralli avvenuta a Monsigliolo, inuna casa del Bor go, il 15 gennaio1891.

I due eventi, per complicità delcalendario, potranno nel 2011 -

tempo irrimandabile di bilancimorali di una patria in affanno -specchiarsi l’uno nell’altro comemeritano, poiché le vicende per -sonali e politiche di Faralli incon-trarono per almeno 65 anni quelledell’Italia del Novecento.

L’intreccio delle due celebra-zioni consentirà ai monsigliolesi eai visitatori di verificare che par -tendo da un paese minuscolo sipossono tracciare linee generali,che la storia è un pantografo che

con ingresso indipendente edotate di bagno privato, televisore,frigobar e cassaforte. Tutte le suitesono state denominate in base alcolore usato per tinteggiare lepareti, facendone risaltare labellezza e l’autenticità del soffittoin mattoni e travi di legno. “Vicolo

Petrella” aderisce anche al circui-to “Amici del Maec” e offrirà aipropri clienti speciali pacchettituristici legati al museo cortonese(info su www.vicolopetrella.com).

La redazione de L’Etruria nonpuò che fare un grande e sinceroin bocca al lupo a Valentina per lasua importante attività, che siamocerti porterà avanti con la profes-sionalità e la serietà che dasempre la contraddistinguono.

L.L.

deposita il piccolo nel grande e ilgrande nel piccolo e che nessunoe niente è un’isola e la storia la fain specie chi crede di fare altro.

E che forse vi contribuisconomisteriosamente perfino i nonumani, magari in questo modo: ilpomeriggio di domenica 6 scorsomi trovavo a Roma in via dei ForiImperiali presso piazza Venezia,era una bella giornata calda esenza fiati di vento, le due bandie-re ai lati del Vittoriano, l’abnormemassa marmorea dedicata aVittorio Emanuele II, stavanoaderenti e smorte lungo i pennonimentre uno stormo di uccelli neri

circondava a ondate una di esse.Non m’intendo di ornitologia. Pos -so solo sperare che non fosseroavvoltoi. Ma non ne ho la certezzavisto che i lugubri nidi del potere -tolto il Quirinale su cui per fortunasplende un non pallido sole, quasi,direi, “napoletano” - in linead’aria sono appena a poche centi-naia di metri di distanza.

Se ce la fai, buon compleannoItalia.

A. Ceccarelli

A 150 anni dall’Unità d’Italia e a 120 anni dalla nascita di Vannuccio Faralli

Doppie celebrazioni per Monsigliolo

Monsigliolo, 5 giugno 2004: Carla Voltolina Pertini scopre il busto diVannuccio Faralli

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ATTUALITÀL’ETRURIA N. 5

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15 MARZO 2011

calda. È la risposta fornita dall'A -

genzia delle Entrate ad un contri-buente che chiedeva, sulla base diuna recente nota dell'Agenzia Enea,la conferma del beneficio fiscaleanche per gli impianti solari termo-dinamici.

A detta dell'Enea, infatti, i si -stemi termodinamici a concentra-zione solare, che utilizzano il soleper produrre energia termica,convertibile anche in energiaelettrica, sono pienamente assimi-labili agli impianti solari. La stessaEnea differenzia, per l'applicazionedel beneficio fiscale introdotto dallalegge Finanziaria del 2007 edesteso a tutto il 2011, i sistemiutilizzati per la sola produzione diacqua calda, per i quali spettainteramente il beneficio, da quelliper la produzione combinata di

Tecnologia:La tecnologia del Solare Ter -

mo dinamico, anche noto comeSolare a concentrazione e general-mente definito con la sigla CSP(Concentrated Solar Power),rappresenta una delle soluzioni piùpromettenti per la generazione dienergia elettrica su larga scala.

Il solare a concentrazionesfrutta il calore del sole, convo-gliando i raggi solari attraversoparticolari deflettori, al fine di ri -scaldare un fluido termovettore.L'alto potere calorifico del sole èsfruttato moltiplicando fino a 800volte la potenza irradiante chenormalmente raggiunge gli oggetti;l'energia concentrata viene poitrasmessa ad un fluido che costitui-sce il mezzo di trasporto dell'ener-gia concentrata.

In particolare, gli specchiparabolici concentrano la lucediretta del sole su un tubo ricevito-re posto nel fuoco del paraboloide,all'interno del quale scorre il fluidotermovettore (adatto ad immagazzi-nare e trasportare calore).

Il fluido, tipicamente unamiscela di sali fusi non inquinante,oli minerali o semplicementeacqua, raggiunge temperaturesempre più elevate durante l'interopercorso attraverso gli specchi. A seconda delle applicazioni sipossono raggiungere temperaturefino a 600°C all'uscita del camposolare.

Viene quindi utilizzato pergenerare vapore in pressione chealimenta una turbina per la produ-zione di energia elettrica.

La forte valenza innovativa dellatecnologia risiede nella possibilitàdi accumulare il fluido caldo all'in-terno di appositi serbatoi per poteressere successivamente utilizzatoper la produzione di energia, adesempio durante la notte.

L'utilizzo del solare termodina-mico trova applicazione non solo laproduzione di energia su largascala, ma anche in settori industria-li e civili, ad esempio per la realiz-zazione di sistemi di condiziona-mento di piccoli e grossi ambienti.

In particolare, può essere usatoper: • Produzione di Energia Elettrica • Sistemi di condizionamento • Vapori per processi industriali • Desalinizzazione dell'acqua • Produzione di Idrogeno

Incentivi:La detrazione del 55% spetta

anche per l'installazione di sistemitermodinamici a concentrazionesolare, limitatamente alla produzio-ne di energia termica e di acqua

energia elettrica e termica, per iquali la detrazione spetta limitata-mente agli usi termici. Anche inmerito alla certificazione di qualità,richiesta per la detrazione, l'Eneaspecifica che è applicabile, in lineadi principio, la normativa vigenteper i collettori solari (EN 12975),sostituibile altrimenti da una certifi-cazione di qualità approvata dallastessa Agenzia Enea.

Sulla base di tali indicazioni,l'Agenzia delle Entrate oltre ariconoscere il beneficio fiscale perquesta tipologia di impianti, precisache la quota di spesa detraibile, nelcaso di impianto a produzionecombinata, può essere data dallapercentuale di energia termicaprodotta rispetto a quella comples-sivamente sviluppata dall'impianto.

Arch. Stefano [email protected]

“DALLA PARTE DEL CITTADINO”risponde l’Avvocato

Gentile Avvocato, devo rinnova-re la patente di guida ma misembra di aver capito che sonostate fatte delle modifiche. Po -trebbe dirmi di cosa si tratta inpratica? Grazie.

(Lettera firmata) Il Ministero delle infrastrutture

e trasporti, con decreto 31 gen -naio 2011 (pubblicato in GazzettaUfficiale 16 febbraio 2011, n. 38)ha disciplinato le modalità di tra -smissione della certificazione me -dica per il conseguimento e ilrinnovo della patente di guida conl'obiettivo di individuare procedu-re che consentano di risalire concertezza al medico che rilascia lacertificazione di idoneità fisica epsichica, da allegare alla domandaper il conseguimento o il rinnovodella patente, per garantire cheegli abbia i requisiti previsti dallalegge, soprattutto dopo che la L. n.120/2010, modificando il Codicedella strada, ha ampliato la sferadei soggetti certificatori.

In particolare, il provvedimen-to introduce le seguenti novità.

Se il rilascio di certificazioniavviene da parte di medici appar-tenenti ad amministrazioni, perpo ter rilasciare il certificato di i -doneità fisica e psichica necessa-rio per il conseguimento della pa -tente di guida, nonché di quellonecessario al rinnovo di validitàdella stessa, i medici dovranno

richiedere un codice di identifica-zione all'ufficio della motorizzazio-ne competente per territorio (inbase al luogo dove ha sede l'ufficioal quale appartengono).

Solo dopo il rilascio del co di -ce, che dovrà essere riportatoobbligatoriamente in calce allecertificazioni insieme al timbro,alla firma ed all'indicazione del -l'ufficio di appartenenza del pro -fessionista, i medici potranno cer -tificare l’idoneità psicofisica ri -chiesta dal paziente.

Le amministrazioni comuni-cheranno al centro elaborazionidati della Direzione generale perla motorizzazione ogni evento dalquale derivi cessazione del rap -por to. Le certificazioni possonope rò essere rilasciate anche damedici militari in quiescenza, onon più appartenenti alle struttureper motivi diversi dallo stato diquiescenza.

Anche questi dovranno richie-dere un codice di identificazioneall’ufficio della motorizzazionecom petente per territorio, da ri -portare sulle certificazioni con lare lativa firma. La richiesta del co -dice deve essere accompagnata dauna dichiarazione relativa al mo -tivo per il quale professionista sitrova in stato di quiescenza. Il me -dico non dovrà, ad esempio, es -sere stato destituito dall’incaricoper motivi disciplinari o a seguitodi condanne penali, né dispensatodal servizio per infermità.

I medici non più appartenentialle strutture per motivi diversidal lo stato di quiescenza riceve-ranno analogo codice se hannosvolto attività di accertamento deirequisiti fisici e di idoneità allaguida negli ultimi dieci anni ovve -ro hanno fatto parte di commis-sioni mediche locali. Fino al 31agosto 2011, co munque, i mediciappartenenti al le amministrazionipossono rila sciare i certificati diidoneità ps co-fisica secondo lemodalità precedenti alla riforma.

In sostanza, la riforma riguar-da più i medici che redigono icer tificati che il cittadino il quale,tuttavia, dovrà fare attenzione cheil medico cui si rivolge sia traquel li autorizzati e, quindi, ap -ponga il codice al certificato.

Avv. Monia Tarquini [email protected]

Egregio Direttore, premetto che la mia amicizia conFrancesco Cossiga ebbe inizio nellaprimavera del 1968, allorché pre -stavo servizio come tenente dei Ca -rabinieri a Sassari ed egli ricoprivala carica di Sottosegretario di Statoal la Difesa. Avvenne, in quel perio -do, che un suo giovane cugino ve -nisse sequestrato dall’anonima sar -da con la richiesta di un riscatto diben cento milioni di Lire! La vicen -da, che egli seguiva con naturaletrepidazione ed alla quale dedicam-mo ogni possibile sforzo, si conclu-se fortunatamente con il rilasciodell’ostaggio e successivamente conl’arresto della banda, che risultò poiessere stata capeggiata dal famigera-to Mesina!

Ho voluto ricordare questa vi -cen da perché fu quella l’occasioneper una reciproca forte intesa e sti -ma che diventò poi fraterna e du ra -tura amicizia dopo il mio ingressoin Parlamento nel 1977 nelle filedella DC, continuando poi semprefino allo scorso anno allorché,durante una sua vacanza a Cortona,mi volle suo ospite a cena per unrevival di oltre 40 anni di vita politi-ca e di comuni ricordi personali.

Cossiga ha avuto la ventura diricoprire tutti i ruoli di vertice dellenostre istituzioni fino alla Presidenzadella Repubblica ed è stato sempreinterprete e difensore, talvolta anchefortemente critico, del ruolo nellapolitica italiana della DemocraziaCristiana che egli aveva abbracciatoda giovane e dalla quale mai si era

allontanato.Cossiga non è stato solo un giuristainsigne e un legislatore straordina-rio, ma anche un profondo conosci-tore della macchina dello Stato e ditutti i suoi apparati giuridici e am -mi nistrativi con particolare riferi-mento alle Istituzioni militari e civili,fondamentali per la vita della Re -pub blica.

Cossiga era molto fiero di es -sere stato nominato Ufficiale di Ma -ri na per meriti straordinari, Bri -gadiere e Ispettore d’onore dei Ca -ra binieri e della Polizia e ha eserci-tato pienamente il suo ruolo di Co -man dante in Capo delle Forze Ar -mate nel periodo della sua Pre si -denza della Repubblica, rivitalizzan-do il ruolo del Consiglio Supremo diDifesa da lui presieduto consapevo-le dell’esigenza di una politica e ste -ra e di sicurezza adeguata ai tempidifficili del momento. Non è statoaffatto un politico integralista; èstato invece un vero cattolico libera-le, con profondi sentimenti di fede edi amor di Patria, perseguiti nell’e-sclusivo interesse e bene dell’Italiaed esercitato sempre con elevatadirittura morale e giusto rigore.

In politica estera è stato semprecoerente e fedele alle scelte dell’Al -leanza Atlantica e dell’Unione Eu ro -pea, spesso con una visione origina-le e non subalterna nelle grandiproblematiche internazionali, pre -mettendo sempre la tutela dei dirittiumani e delle libertà fondamentali aogni altro calcolo o interesse.

Certamente la tragedia di Aldo

Moro nella vita politica e privata diCossiga è stato per lui un colpoterribile che ha influito fortementesulla sua salute fisica, psichica emorale. Mantenne fede, infatti, inpie no attacco terroristico al cuoredello Stato, al giuramento prestatoda Ministro della Repubblica, sacri-ficando anche i più forti sentimentiche lo legavano all’amico e maestrocarissimo Aldo Moro.

Da ultimo, ritengo doveroso ri -cordare il ruolo che Francesco Cos -si ga, come Presidente del Consiglio,ebbe nella decisione di consentirein Italia lo schieramento dei missiliPershing e Cruise che portarono inbreve tempo al declino dell’UnioneSovietica e allo sfaldamento del Pat -to di Varsavia, in termini di competi-zione politico-militare con l’occi-dente. Fu quella una battaglia parla-mentare memorabile, alla qualediedi anche un importante contri-buto personale che riscosse ilmassimo apprezzamento dell’Al -leanza Atlantica e degli americani inpar ticolare e che vide la De mo -crazia Cristiana unita e solidale conil Presidente Cossiga. Mi auguro chela figura complessa di Cossiga, sia infuturo attentamente studiata e va -gliata, non solo per il suo ruolo di”pic conatore”, ma di innovatore emodernizzatore e, soprattutto, didifensore in momenti difficili dellasicurezza e della pace interna e in -ternazionale dell’Italia e dell’Eu -ropa.

Con viva cordialità.Bruno Stegagnini

Novità per la certificazione medicaper conseguimento o rinnovo patente

La mia amicizia con Francesco CossigaSolare termodinamico: innovazione tecnologica e incentivi

Lucciole X Lanterne nella Sala Consiglio Comunale a Arezzo

Taglia e cuciLunedì 7 marzo alle ore 21.00 nella Sala Consiglio

Comunale a Arezzo è stato messo in scena dalla compa-gnia cortonese “Lucciole X Lanterne” lo spettacolo“Taglia e cuci” a cura di Barbara Peruzzi per una produ-zione Autobahn Teatro. La pièce è tratta dall’omonimafumetto di Marjane Satrapi,autrice iraniana di 46 anni, lastessa che ha scritto Persepolis, dal quale hanno trattol’omonimo film di animazione.

Sfacciate, prorompenti, esilaranti, ma anche amare,profonde, delicate: le chiacchiere segrete delle donneiraniane della famiglia Satrapi e delle loro amichecompongono, in questo spettacolo teatrale, un irresistibi-le ricamo, un omaggio alla forza e alla sensibilità di tuttele donne.

Si dà agli spettatori la possibilità di assistere in -disturbati ad un pomeriggio tra signore iraniane: una“lunga seduta di tonificazione del cuore” resa possibiledal vitale e appassionato scambio di pensieri, opinioni,pettegolezzi e confidenze che solo un gruppo affiatato didonne può generare, naturalmente lontano da occhimaschili. La vita, l’amore, il sesso, il matrimonio: tutto

passa al vaglio spietato delle emozioni femminili, tutto èanalizzato, confrontato, sezionato, con occhio disinibito evivace. E a chi si chiede se le donne chiacchierinodavvero così francamente tra loro di ciò che le riguarda,lo spettacolo risponde con un candido, aperto, divertito edivertente si.

Marjane Satrapi a 14 anni, dopo l’infanzia passata aTe heran, si è trasferita a Vienna, per sfuggire all’oppres-sione del regime dittatoriale degli ayatollah. Dal 1994 vivein Francia, dove lavora come illustratrice e collabora connumerosi giornali e riviste.

La compagnia di autobahn Teatro "Lucciole xLanterne" inizialmente era composta da sole ragazze delComune di Cortona. Ora si sono aggiunti tre ragazzi. E'nata nel 2000 e ormai ha diversi spettacoli all’attivoportati in giro con entusismo e grandi apprezzamenti tra iteatri aretini e quelli umbri.

La scelta della data, prossima all’8 marzo, e dellospettacolo erano chiaramente un omaggio all’universofemminile, complesso delicato forte.

Albano Ricci

Bruno Stegagnini Generale dei Carabinieri, è in congedo dal 1999. Ha intrapreso la vita politica nelle file dellavecchia Democrazia Cristiana, deputato al Parlamento per quattro legislature dal 1977 al 1992 nella vecchiaCircoscrizione di Firenze, Prato, Pistoia. Ha conosciuto da vicino Francesco Cossiga che oggi ricorda avendoloaccompagnato nel luglio 2008 quando trascorse alcuni giorni di vacanza a Farneta visitando il Maec, il Centro

Storico e la Caserma sede del Comando Compagnia Carabinieri di Cortona

Dalla parte del cittadinoil parere dell’arch. Stefano Bistarelli

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L’ETRURIA N. 5 15 MARZO 2011ATTUALITÀ

Non sparate sul po sti -no!? Ma quello che e ra -vamo abituati a sentire,non era “Non sparatesul pianista!”?

No, oggi non stiamo parlandodel Selvaggio West, ma del titolodella commedia, scritta da DerekBenfield, che il Piccolo Teatro del -la Città di Cortona presenterà Ve -nerdì 25 Marzo al Teatro Si -gnorelli, alle ore 21.15, per la re -gia di Augusto Bietolini.

Già dal titolo si evince il tenoredello spettacolo.

Spettacolo esilarante, velocis-simo, esageratamente comico, as -surdo, pazzo, con situazioni e per -sonaggi stralunati e simpaticamen-te matti, che sembrano usciti di -ret tamente da un Circo.

Mac chiette, caricature, urlettiisterici, voci roboanti, tutto è am -plificato al massimo in questa in -tricata vicenda che si svolge in uncastello scozzese.

Tra le sale, di venute metaturistica di gite ed escursioni, sisviluppa la storia che ha comeprotagonisti un quadro di grande

valore, due ladri appena usciti dalcarcere col vivo desiderio di ven -dicarsi (Ferdinando Fanfani eMar cello Capacci), una contessadecaduta (Rossana Morelli) ed ilsuo “eccentrico” marito (Leo Pe -sca tori), colonnello in pensioneche ha un hobby del tutto partico-lare: il tiro al postino... considera-to una spia straniera molto perico-losa, una cameriera facile agli“innamoramenti” (Susanna Boc -ci), una guida svampita (MichelaMinutillo), un capo boy scout(Maurizio Pispolini) con relativocorredo di 50 ragazzini al seguito,una famiglia di turisti inopportuni(Mario Bocci e Mila Olivieri) euna giovane coppia di sposi sem -pre sull'orlo di una crisi matrimo-niale (Andrea Santiccioli e Fran -cesca Barciulli).

Anche quest’anno quindi ilPic colo, rinnovando la sua tradi-zione ultratrentennale, ci invita ateatro con la promessa, sicura-mente mantenuta, di farci trascor-re un paio d’ore in allegria.

Ci è d’obbligo infine ricordare,non per semplice dovere di cro -naca, ma per il ruolo fondamenta-le svolto, anche se dietro le quinte,che alla realizzazione della com -media hanno validamente contri-buito: Livia Angori (Assistente allaRe gia), Simona Golfarini (Di ret -trice di scena), Mario Bocci, Ric -cardo Lovari (Scenografie), An -drea Vezzani (Luci e suoni), Sar -toria Sergio Santiccioli e FrancaVa chet (Costumi), Luca Merli perla realizzazione grafica dellalocandina.

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La Corale Polifonica Lau -renziana di Cortona, nellaChiesa del S. Cuore adInnsbruck, Austria, hasuscitato un'esperienza

musicale re ligiosa del tutto parti-colare. Du rante la S. Messa, alleore 18, la Corale ha eseguito Coridi grande intensità spirituale: giàquesti han no creato un sentimentod'interiorità e d'armonia religiosa.Tale qualità della Corale è statasentita poi durante il Concerto, alleore 19,00 in particolare con iCanti dal Laudario Cortonese. Ilcanto di que ste Laudi è stato deltutto nuo vo ed unico, non soltantoin quanto ai testi e le melodie, masoprattutto anche a causa dellapresentazione in coro e con vocispecifiche.

Hanno colpito le soliste con ladolcezza della loro voce e l'imme-desimazione con il contenuto econ l'assemblea. L'uditorio si sen -tiva abbracciato dal calore dellapresentazione. Lo stesso vale perla seconda parte del Concerto, iCori Polifonici. In questa parte im -pressionavano pure le voci ma -schili sia come soliste sia comefondo ponderoso del Coro. Perl'applauso l'assemblea si alzava.

Tutti erano contentissimi econ vinti di avere esperimentato

una presentazione mai sentita pri -ma ad Innsbruck. Questo succes-so è senz'altro anche l'opera delDirettore Artistico, don AntonioGarzi, con alcuni cenni e diti vi -branti dirigeva il Coro sicuro ed insintonia con i cantori, spostandosiin parte per lasciare tribuna apertaalle soliste. Infine è piaciuto il suo -nare dell'organo di Simona Ro mi -zi.

Raccogliendo dei giudizi di di -versi partecipanti, anche di espertiin musica, ho ricevuto soltanto de -gli elogi spiccanti senza parole dicritica. Con la trasmissione dellaRadio Maria tutto ha ricevuto unadimensione internazionale e du ra -tura.

Tutto ciò non sarebbe statopossibile senza la programmazio-ne del dott. Nazareno Adreani. Perme stesso è stato un onore di averpotuto ospitare la Corale Poli fo -nica Laurenziana di Cortona nellaChiesa dei Padri Redentoristi adInnsbruck, rinnovando dei ricordioramai lontani con la presenza diun gruppo di Cortonesi così abilee fraterno.

Grazie di cuore! Cordiali saluti Vostro.P. Andrea Resch, Redentorista

Innsbruck, Austria

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Le classi 5 A-B dell’I.T.CLa parelli di Cortona han -no avuto la possibilità dipartecipare alla giornatadi formazione a Mon te -

citorio grazie alla presentazione diun progetto di legge riguardantel’istituzione del marchio etico perle imprese. L’idea è partita dallanormativa presente nella regioneToscana, che sostiene le attività

delle imprese socialmente respon-sabili attraverso l’applicazione delmarchio etico. “La nostra propo-sta è stata quella di estendere taleiniziativa a tutto il territorio nazio-nale, al fine di concedere unariduzione dei contributi socialidell’1%, di controllare l’impattoambientale, di favorire le iniziativepromozionali e di spingere i clientiad una scelta consapevole nell’ac-quisto di prodotti e servizi. Du -rante le giornate del 15 e 16 feb -braio siamo stati ricevuti alla Ca -mera dei Deputati con sede a Pa -lazzo Montecitorio ed abbiamoavuto la possibilità di incontrare ideputati eletti nel nostro territorio,un membro dell’Ufficio di Pre si -denza, membri e presidente dellaCommissione competente per ma -

teria. L’attività di formazione è ini -ziata martedì pomeriggio, nelcorso della quale abbiamo a vutotre incontri con i Deputati della XCommissione (il Vi ce presidenteVignali ed il Deputato Lulli), aiquali abbiamo esposto il nostroprogetto di legge ed ai qualiabbiamo avuto l’opportunità diporre le nostre domande. L’attivitàè proseguita con la visita di alcune

delle più importanti sale di Mon te -citorio e dell’aula parlamentare,dove abbiamo assistito alla vo ta -zione riguardante un accordo in -ternazionale, di natura economica,tra Italia e Brasile.

La mattina del giorno seguen-te siamo stati accolti nella Saladella Lupa da due de putati toscanidel PD e in seguito dalla Vice -presidente della Camera dei De pu -tati, Rosy Bindi, che ci ha conse-gnato gli attestati di partecipazio-ne. Ci siamo poi trasferiti al l’in -terno del Palazzo del Se mi na rio,dove abbiamo avuto l’occasione divisitare la biblioteca della Ca mera,che occupa i primi cinque pianidell’edificio. La giornata è termi-nata con il pranzo al sesto pianocon vista sul Pantheon.”

Domenica 30 gennaio, ossial’ultima domenica delmese, nel rispetto di unatradizione che si protrae da155 anni, i Confratelli e le

Consorelle della Misericordia diCortona si sono riuniti in Cat te draleper rinnovare l’Atto di devozione allaMadonna della Mise ri cordia e perinvocarla, come espresso dal governa-tore Luciano Bernardini nel suo di -scorso, ‘per la pace nel mondo, perchéi sentimenti di fratellanza e solidarietàpossano prevalere in ogni angolo dellaterra e perché questo anno possaessere per tutti noi più prospero insalute e nella propria attività’. L’occa -sione ha permesso di sottolineare che‘Nell’anno appena trascorso la Mise -ricordia è stata presente con più omeno partecipazione diretta ed incisivaai problemi della città ed in particolareverso i più deboli, verso i sofferenti,verso gli emarginati’. Ciò ha indotto ilGovernatore a rivolgere ‘un pensiero atutti i Confratelli che ci hanno precedu-to nella pace del Signore’ e percostoro, lunedì 31 gennaio alle ore 17in San Fi lippo, si è tenuta una sentitaconcelebrazione. Oltre ai Confratelli e -stinti, domenica 30 gennaio il Gover -natore ha ricordato nella comunepreghiera ‘tutti coloro che sono in vitae stanno aiutando la Misericordia’, dalmomento che questa Associazionebenemerita si regge sul contributo divolontari e Soci, i quali la sostengonocon le preghiera e con offerte. Nelleparole del Governatore, ‘Volontari,dipendenti, operatori del servizio civileriescono ad essere sempre presenti insituazioni di bisogno, contribuendo adare a tutta la popolazione anche laconsapevolezza di poter contare su unsostegno che va al di là della prestazio-ne assistenziale riuscendo a trasmette-re quell’atmosfera tipica dell’amorefraterno e della gratuità, cioè quelvalore aggiunto tipico della Miseri -cordia.’ Ber na dini ha tenuto a precisa-re che ‘Senza di loro non avremmopotuto essere presenti sia in camposociale e sanitario, intervenendo adogni tipo di soccorso.’ E con soddisfa-zione ha presentato le cifre dei soccor-si prestati nell’anno appena trascorso: Con ambulanza con medico sono statieffettuati: Km 46.616Con ambulanza richiesta ospedale(servizi 1275) Km 71.475Con ambulanza richiesta medica(servizi 390) Km 18.737Con altri mezzi ( servizi dialisi) n.1109 Km 54.207Trasporto sangue (servizi 146) Km13.224Trasporto materiale (3 mesi) 74 serviziKm 6890.

Nel complesso sono stati effettuati4536 servizi per un totale di Km214.669.

A tali servizi della Misericordia siaggiunge il sostegno portato alle fa -miglie che lo hanno richiesto, servizioreso possibile in virtù dell’opera deigiovani del Servizio Ci vile. Come se nonbastasse, la Mi se ricordia ha prestato lasua opera in tutte le manifestazionisportive e culturali in cui è stata richie-

sta la sua presenza. A ciò si aggiungono il lavoro del

Centro di Ascolto Antiusura, grazie alquale è stato possibile assistere più di10 casi, e tutti quei singoli interventi dibeneficenza, dove e quando se nepresentava la necessità. Su tali opereBernardini non si è soffermato, ma l’e -sperienza dei singoli cittadini di Cor -tona ne attesta l’importanza e la pun -tualità. In sintesi, come ha riportato ilGovernatore, ‘dove abbiamo individua-to un bisogno siamo intervenuti, nondimenticando che siamo una Miseri -cordia’. Non va poi dimenticata l’atti-vità di assistenza sanitaria a domiciliopromossa di recente dal Magistrato, alfine, sottolinea il Governatore, di‘spronare la popolazione ad iscriversialla Misericordia. Questo gra zie all’im-pegno di volontari pro fessionisti incampo sanitario.’

Dalle parole di Bernardini è emer -sa anche la soddisfazione per la conc -lusione dei lavori in piazza Amendola,che a loro volta permetteranno il tra -sferimento degli uffici; il trasloco, ini -ziato il 31 gennaio, si presume possaconcludersi intorno a Marzo - Aprile ela cittadinanza è invitata sin da oraall’inaugurazione dei dei locali. Ag -giunge Bernardini che ‘A seguire inpri mavera inizieremo i lavori in viaDar dano per proseguire al progettoiniziale del centro medico.’

I dati sinora riportati documenta-no che ‘Lo sforzo finanziario che laMisericordia sostiene è im menso, macon questo non possiamo fermarci,dobbiamo sempre andare avanti,essere presenti anche con le nuovetecnologie e lo stesso giorno dell’inau-gurazione dei locali inaugureremoun’autoambulanza con un nuovo tipodi sedia predisposta per far sì che ivolontari riescano a far scenderemeglio le persone che non possonoessere trasportate con altre attrezzatu-re.’ Si tratta, come si comprende benedalle parole del Governatore, diimpegni gravosi che la Mise ri cordia siaddossa con il proposito di servire lacittadinanza; ogni ap porto, in terminidi tempo, preghiera e professionalità èapprezzato, anche se un contributo inde naro risulta particolarmente gradito,considerati gli oneri assunti dallaMisericordia stessa.

E’ grazie alla generosità delnumerosi benefattori, infatti, che laCon fraternita può proseguire la suaope ra nel tempo e di conseguenza ri -sulta particolarmente prezioso il tri -buto derivante dal 5 per mille, tributoche consente, tramite una semplicefirma, di sostenere una delle Opere piùantiche ed emblematiche della nostracittà; riguardo ai sostenitori, Bernar -dini afferma: ‘ vorremmo che fosseroancora di più’ e rivolge un sentitoringraziamento alla Banca Popolare diCortona ‘che sempre vicino a noi ci hafatto dono dell’autoambulanza.’ll Go -vernatore conclude ringraziando ‘tutti ivolontari tutti quelli che ci hanno aiu -tato, gli enti che ci aiutano e a coloroche ci vorranno aiutare.’ Perché laMisericordia di Cortona merita tutto ilnostro apporto. Elena Valli

La Misericordia di Cortona nel 2011ha effettuato più di 4500 servizi Attenzione, attenzione non sparate sul postino!

Avviso del Piccolo Teatro di Cortona

Corale Laurenziana a Innsbruch

Quando la poesia si fa spettacolo!A Castiglion del Lago

Prosegue al Cinema-Tea -tro Caporali di Ca sti glio -ne del Lago la rassegna“Lagodarte”; la manife-stazione volge al termine,

e Do menica 20 Marzo alle ore 21avrà luogo la serata conclusiva conlo spettacolo poetico “Una Stan -za”.

“Una stanza” è un progettoche prende le mosse da “Unastan za tutta per se”di VirginiaWoolf; è passato tempo da quandoVirginia lamentava l'impossibilitàper la donna di essere autonomasia economicamente che fisica-mente... ma nella realtà anche oggile donne creative lottano ognigiorno per ritagliarsi all'interno di

giornate strapiene di altro da sé,un tempo per sé.

Ma comunque la mente è ilpiù capriccioso degli insetti, svo -lazza inquieta, si agita, batte le ali;quindi una stanza come luogodella creazione libera del raggiun-gere, dello sviscerare e proteggereil proprio immaginario, il propriobattere d'ali del cuore e dellamen te attraverso l'uso e la sintesidi vari linguaggi... danza, poesia emusica.

Per informazioni l'organizza-zione mette a disposizione i se -guenti recapiti: Tel. 075 953654;Cell. 335 5858310; Website.www.lagodarte.com

Stefano Bistarelli

Giornata di formazione a MontecitorioIstituto Tecnico Commerciale Laparelli di Cortona

Vuoi offrire il tuo aiuto alla Misericordia di Cortona?Quando farai la DICHIARAZIONE DEI REDDITI scegli così la destinazionedel 5 PER MILLE DELL’IRPEF FIRMA NELLA PRIMA CASELLA DEL MODULO e riporta nell’appositoriquadro il CODICE FISCALE DELLA MISERICORDIA DI CORTONA:800 008 305 15. Il 5 per mille È AGGIUNTIVO, non comporta nessuna spesa, non è al -ternativo all’8 per mille e può essere versato anche da coloro che nonpresentano la dichiarazione dei redditi.

UN SISTEMA SEMPLICE E GRATUITO PER AIUTARE LA MISERICORDIA

Nella città austriaca una rappresentazione musicale magnifica nella Chiesa dei Redentoristi

Teatro Luca Signorelli - CortonaVenerdi 25 Marzo 2011 Ore 21.15 Ingresso: Platea ePalchi € 15,00 Ridotto € 8,00 Informazioni e prenotazioni:Teatro "Luca Signorelli"Tel. 0575 601882

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L’ETRURIA N. 5 15 MARZO 2011MOMENTI DI RIFLESSIONE

L’ABC della fedenella liturgia delle Domeniche

Domenica 20 marzo 2011(Mt 17, 1-9)

L’atto del vedere, la visione diuna cosa è istintivamente per noila sensazione più valida rispetto aciò che gli altri sensi possono dir -ci. Questo modo di conoscere lovor remmo vedere attuato anchenei riguardi di Dio, questa infatti lapreghiera che Mosè gli rivolge,avendo per risposta che non sipuò vedere Dio e restare vivi, glisarà solo concesso di vederlo dispalle mentre gli passa davanti. Lastessa domanda la fa a Gesù il di -scepolo Filippo: Mostraci il Padree ci basta. In questo caso la rispo-sta è: chi vede ma vede il Padre.Dio visto di spalle o nella faccia u -mana di Cristo implica sempre unatteggiamento di fede con l’esclu-sione di una visione vera e propriadella divinità. Anche Gesù risortonon è la piena visione di Dio tantoche Gesù, pur mostrandosi nellasua gloria della resurrezione rim -provera gli Apostoli di non avereprontamente creduto.

E tuttavia c’è un momento incui Gesù solleva il velo che coprela sua natura divina, ma lo fa quasitemendo di compromettere lacon dizione di fede alla quale l’uo -mo è destinato a vivere nel suopellegrinaggio terreno. Ed è unaesperienza riservato solo a tre deiDodici, e di cui essi non dovrannodare notizia a nessuno, evento dibreve durata, momento di beatitu-dine subito sopraffatto da irruzio-ne di una oscurità terrificante. Lostato di piena visione è rimandatoal dopo, Gesù andrà a preparare ilposto, poi verrà, prenderà i suoi esaranno per sempre con lui, par -tecipi dello stato di gloria che egliaveva preso il Padre pria il mon -

do fosse. La visione, come noi laconcepiamo, rimane il possessomolto parziale di una cosa che ri -mane esterna a noi senza che nedi ventiamo mai totalmente pa -droni. La visione di Dio non saràspettacolo, ma l’essere possedutie insieme possedere il bene som -mo che Dio è. Lo vedremo cosìcome egli è, dice Giovanni nellasua prima lettera, di fatto saremoquello che egli è. Se così stanno lecose è ingenuo pensare e chiedereoggi di vedere Dio perché, non disemplice esperienza visiva si trattama di totale immedesimazionedel la creatura col suo Creatore,vivere della sua eternità come daeterno egli la vive.

Cellario

dove si intrecciano molte relazio-ni, spirito di famiglia in cui i gio -vani possono sviluppare i loro“talenti”, dove si coniugano libertàe dovere , spontaneità e discipli-na, gioiosità ed impegno, autono-

mia e responsabilità verso la real -tà, capacità di incidere in essa propositivamente, privilegiando lecategorie del prendersi cura, dellacondivisione e della comunione.

Di questo è convinta anche laCo munità laica e religiosa diTerontola e delle zone limitrofeche costituiscono un’ampia areapastorale, con una “popolazionegiovane” numericamente rilevante:da sempre hanno creduto chel’o ratorio rappresenti un “bene

comune”, per tutto il territorio,insostituibile per la crescita reli -giosa, civile, culturale e socialedella Comunità stessa e soprattut-to delle future generazioni.

Già negli anni ‘60 sostenneromoralmente ed economicamenteil loro parroco, il compianto donDario Alunno, per realizzare la“Casa del giovane”, comprenden-done l’importanza.

Oggi al posto della “ casa delgiovane vi è “l’Oratorio “ e alposto di don Dario Alunno vi èdon Alessandro Nelli, ma sia laComunità laica che quella religiosacontinuano a credere , combatteree ad investire nel “progetto O ra -torio” , chiedendo considerazione,sostegno ed aiuto, anche econo-mico, alle Istituzioni, per averespa zi sempre più ampi e sicuri incui poter crescere insieme , “nel -l’a more, per l’amore…con amore“i loro” figli.

L’Oratorio dunque è un luogoprivilegiato, autentico laboratorioper l’apprendimento del vivereinsieme : esso rappresenta laspe ranza e al tempo stesso lasfida educativa in funzione dell’in-tera Comunità,ma soprattutto dellegiovani generazioni, “sale dellaterra e luce del mondo”, lievitovitale che, con la loro progettua-lità, devono costruire una societàfutura, ove vengano riconosciuteall’uomo dignità e libertà.

Cesarina Perugini

LocandaValle Dame(Nuova gestione)

RistoranteSpecialità di stagione

Cucina di mare (solo su prenotazione)Camere bed and breakfast

E’ gradita la prenotazioneLoc. Teverina, 28 - 52044 (Arezzo)Tel. 0575/61.60.43-333/[email protected]

Fedee Visione

Mi è capitato, que st’an -no, di trascorrere legrandi festività dellano stra Diocesi delme se di Febbraio, la

festa della Madonna del Conforto equella di Santa Margherita da Cor -tona, nei luoghi del dolore dellanostra terra, gli ospedali, a fiancodi persone ammalate e dei lorofamiliari.

Mi ha sorpreso il silenzio chein queste giornate accompagna laquotidianità delle persone ricove-rate, che contrasta con la festa chesi vive, piena di splendore e dispe ranza, nelle nostre Chiese eSan tuari, un silenzio che aumentail dolere fisico degli ammalati ac -com pagnandolo al dolore morale,quello di non essere insieme allacomunità che fa festa, che può re -carsi ai luoghi di culto per pre -gare, chiede conforto e speranza.

Eppure, mi sono detta, per lacomunità cristiana, l’assembleadel giorno festivo, l’Eucarestia, sicompletano con la carità verso ilfratello, senza la quale non hannosenso.

Ho rivalutato allora il serviziodei nostri mezzi di comunicazione,la televisione e la radio, che inqueste giornate portano nei luoghidi dolore, di solitudine, di soffe-renza, “gli echi della festa” perpermettere alle persone in situa-zione di difficoltà di parteciparealla preghiera della comunità.

Ho rivalutato il servizio cheper la nostra Diocesi svolge RadioIncontri che da trent’anni mandain diretta le celebrazioni eucaristi-che principali delle due festivitàannuali di Santa Margherita, per -mettendo a quanti non possonorecarsi al Santuario, di ascoltare laparola dei loro Vescovi.

Ho ritrovato, negli archivi diRadio Incontri, le registrazionidel le Omelie del vescovo D’A -scenzi, di padre Flavio Carraro, dimons. Bassetti, di mons. Italo Ca -stellani, di mons. Riccardo Fon ta -na. Ho riascoltato in particolarel’ul tima omelia, quella del 22 feb -braio scorso, di don Italo, corto-nese, innamorato di Santa Mar -gherita e sempre presente in occa -sione della sua Festa e di mons.

Fontana, che ha preso spunto dal -la celebrazione festiva per chie -dersi se la nostra generazione sa -prà consegnare ai giovani il segnodi una fede che sa ancora espri-mersi attraverso l’adesione a fi gu -re di testimoni quale la nostraSan ta e agli ideali che essa espri -me, la conversione, l’adesione adun modo particolare di esseredonna e madre, il significato dellapenitenza e del cammino spiritua-le.

Ho pensato che l’idea delpadre Guardiano, padre Federico,di celebrare una Eucaristia il gior -no della festa presso l’Ospedale diSanta Margherita alla Fratta, è unvalido segnale di condivisione.

Padre Federico ha detto di a -verlo voluto fare come ringrazia-mento per la sua personale espe -rienza di malattia e di guarigione,ma sarebbe veramente opportunoche diventasse una tradizione peronorare Santa Margherita e testi-moniare solidarietà verso le per -so ne ammalate.

Da parte nostra Radio Incontricontinuerà ad offrire l’opportunitàdi seguire per Radio la Messa nelgiorno di festa per quanti, comedice la nostra sigla, “non possonorecarsi materialmente al Santuarioma desiderano essere uniti spiri-tualmente alla festa per la nostraSanta”.

Sarebbe veramente importanteche le nostre Parrocchie, le Asso -ciazioni e i Gruppi, le realtà che sioccupano del territorio, facesserorete intorno a questi appuntamen-ti, li valorizzassero e ne e fossero inaturali amplificatori, per renderesempre più ampio il giro di per -sone (in particolare penso agli an -ziani e ai sofferenti, ma non solo)che possano essere informate egodere della partecipazione agliappuntamenti tradizionali di fededella nostra Chiesa, attraversoque sti mezzi di comunicazione.

Carla Rossi

A Terontola la sfida educativa: un patto di corresponsabilità fra adulti e giovani generazioni

Oggi, sempre più frequen-temente si sente parlaredi “ emergenza educati-va” ed, in verità, tra letante emergenze che

interessano il nostro Paese essa,è quella che forse desta maggioripreoccupazioni.

Il problema dell’educazione èinfatti il problema dell’essere uo -mo nella società di oggi e in quelladi domani.

In un recente libro, “L’epocadelle passioni tristi”, due psicote-rapeuti francesi, Miguel Benasayage Gérard Schmit, affermano chenon hanno mai avuto così tantipazienti, soprattuto giovani, comeadesso e mettono in evidenzacome la nostra società, definita damolti “società dell’ Incertezza” ,abbia prodotto un grande disagionell’uomo contemporaneo, provo-cando uno spaesamento, un sensopervasivo d’ impotenza che generaangoscia e paura ed una fragilitàche incide il tessuto interiore delmondo giovanile: una crisi im -putata alla disgregazione di quellecertezze e di quei valori sociali,etici, religiosi, tradizionalmentecondivisi dalle generazioni passa -te.

La crisi dell’educazione è do -vuta alla mancanza di punti diriferimento e l’emergenza educati-va oggi interroga e coinvolge tutti:istituzioni, adulti e giovani.

I bambini, i ragazzi, i giovanisono alla ricerca di figure e diluo ghi di riferimento che li aiu -tino nel progettare la vita.

Questo deve essere l’impegnovero delle Istituzioni (famigliaChiesa, scuola…): aiutare igiovani a diventare protagonisti,responsabili del loro avvenire…accompagnarli con amore nelloro cammino, educandoli a sce -gliere e testimoniare i valori “chesalvano”.

Il nostro stesso vescovo di A -

rez zo, mons. Riccardo Fontananel “Sussidio per la Catechesi degliadulti”, inviato in queste ultimesettimane alle comunità parroc-chiali, ha sottolineato la necessitàdella “sfida educativa”: “La Chiesaè chiamata ad essere madre emaestra, pronta ad educare eformare la persona, perché siesprima in pienezza…. Lapersona viene orientata verso ilsenso globale della realtà e l’espe-rienza liberante della ricerca dellaverità… L’educazione è unprocesso fondato sulla relazio-ne… Non si educa senza coinvol-gerci… L’educare è una sorta dimaiueutica socratica, combinatacon la gioia di far nascere uominie donne veri e liberi…”.

Ed è importante sottolinearequel: “Non si educa, senzacoinvolgerci”…

Come affermava ancora donBosco: “Chi ama educa…” …” L’educazione è questione dicuore…” : egli era convinto chela persona si realizzi nell’amore edeve esse educata all’amore…

Occorre passare dalla “e -mergenza” alla “sfida” educativa:un appello rivolto a tutti coloroche hanno a cuore le sorti dell’uo-mo e si preoccupano del futuro,per ridare soprattutto alle giovanigenerazioni valori veri, modelli diriferimento autentici.

Occorre un’alleanza tra levarie agenzie educative, per offrireall’uomo delle ragioni di vita e unalettura della realtà che abbia unsenso e sia capace di orientare,impegnare verso scelte di vitasignificative.

Dice un proverbio africano :“Per educare un bambino, ci vuo -le un intero villaggio”.

Chi vive costantemente con igiovani e li sa “ vedere ed ascolta-re”, comprende che, dietro i loroatteggiamenti a volte provocatori, dissacratori e di rivolta, essi sonoalla ricerca di valori autentici, diideali forti, di verità profonde:sognano amore, giustizia, solida-rietà, pace, coerenza.

Diceva ancora don Bosco cheè necessario “rigenerare la so cietàa partire dai giovani”, scommette-re sulla forza di trasformazioneche essi, se amorevolmente ac -compagnati, possono rappresenta-re per la società.

L’importante, è, però, che essipossano incontrare adulti ed edu -catori che li sostengano nella vita enelle scelte quotidiane, che dianoloro fiducia e li aiutino sperare ea credere nelle persone che li cir -condano.

Uno dei luoghi altamentesigni ficativi , da sempre delegati a“far crescere” i giovani è l’orato-rio parrocchiale, concepito nontanto come struttura ricreativa,quanto come modello di comunitàeducante, dove si riceve una for -mazione umana, sociale, morale,culturale integrale.

Esso, oggi più che mai, tornaad assumere un ruolo fondamen-tale all’interno di una Comunità:avvicinare i giovani con entusia-smo sincero, testimoniando loroche non costituiscono un proble-ma, ma una risorsa.

Del resto l’opera degli oratoriè stata sostenuta negli ultimi anni,a più livelli, anche dal legislatore(sia dal Parlamento Italiano con lalegge 206/2003, sia da diverseRegioni del nostro Paese) che neha riconosciuto “la funzione so -ciale ed educativa”, volta alconseguimento del bene comune.

L’Oratorio diventa così am -biente e «progetto», metodo e stileeducativo globale, tessuto umano

L’Oratorio: “Chi ama educa...”Echi della festa di S.Margherita

Sostegno alle famiglie bisognose

Al vescovo Riccardo FontanaAl mio amico episcopo colui servo di Cristo

che ringrazio e riverisco,con poche righe sarò brevemen de l’omelia da prete

A cena sono statoe molto ben mi son trovatoil segretario vicino a sederee davanti al mio amico fedele

Di molte cose abbiam parlato,colto e simpatico il vescovo ho trovato,

la cena molto buonacon il vin che la corona

di Franciolini riscoprendoalla sua fede eludendo

della mitria e il pastoraleche a Cortona devon tornare.

Grazie mille Eccellenzaqui ci vuo la riverenza,

a voi tutti miei amiciun affermazione vi darò:

dall’arcivescovo ben ci sono statoe mi sento allegro e grato,

a tutti voi un buon consigliosolo in Cristo c’è l’appiglio,

la Vergine Maria con gli angeli suoibenedica tutti voi.

Andrea Rossi

Radio Incontri, 88.400 e92.800 FM in Via Dardano 5 Cor -tona, il Santuario Santa Mariadelle Grazie Calcinaio e Asso -ciazione Fior di Loto (far rifio-rire la società con il lavoro e lacul tura), nell'ambito delle comunie concordate iniziative sociali ri -volte ai più svantaggiati ed in difesadei diritti delle persone promuo-vono un'attività di piccolo sup -porto eco nomico per momenta-nee si tuazioni di necessità di sin -goli e famiglie.

Radio Incontri è già collegatacon il Banco Alimentare e, in col -laborazione con Coop Centroitalia,

realizza il progetto “Lo SprecoUtile” che si concretizza in unarac colta di prodotti alimentaripresso la sede Coop di Camucia.

A questo sostegno alle famiglieper la spesa settimanale, ora si ag -giunge la possibilità di un contri-buto economico per situazioni diparticolare difficoltà, per giovaniin cerca di occupazione e famigliecon particolari problemi di salute.

Il Fondo a disposizione pro -viene dal lavoro dei volontari chegestiscono il MERCATINO dell’U -SA TO, storico luogo di recupero evendita di ogni genere di materialein Via Dardano 5 a Cortona.

Chiunque voglia contribuire,può farlo, oltre che con gli ali -menti e la consegna di materialeva rio da riutilizzare per il Mer -catino (ogni martedi pomeriggio,via Dardano 5 Cortona, ore 17-19),

ANCHE CON UN CONTRIBUTODA VERSARE tramite POSTEPAYnumero carta 4023 6005 98924514 titolare della carta Rossi Car -la Causale Progetto solidarietà Ra -dio Incontri.

Per informazioni:Franca Corradini , Presidente Fiordi Loto - tel.393 4063362 SANTUARIO, don Ottorino Cosimi tel. 349 1215401 Radio Incontri Valdichiana, tel.O575-604830 Rossi Carla 329 1605624 Giovanna Ruggiu - Donatella Ter -raz zano tel. 333-9778264 / 0575-604548.

Don Alessandro Nelli

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L’ETRURIA N. 5 15 MARZO 2011PARTITI E MOVIMENTI

Il tema della sicurezza nelterritorio cortonese è stato piùvolte trattato dal sottoscritto, piùvolte ho detto e ridetto che ancheda noi sta arrivando quella crimi-nalità organizzata o meno che finoad oggi sembrava lontana, se nonpercepita solo tramite media inaltre realtà d’Italia.

Il territorio non è più immuneda attacchi da parte di soggettilegati alla criminalità organizzata,camorra, andrangheta, mafia, chemolto elegantemente si muovono,per ora in modo velato, senzadestare clamore o attenzioni parti-colari, ma pur sempre simuovono.

Quando organizzai un conve-gno a Cortona sulla legalità e leinfiltrazioni nel territorio, qualcu-no mi taccio di essere un “allarmi-sta”, se non per poi ricredersiqualche tempo dopo, leggendo neigiornali dei vari sequestri diimmobili nella nostra Valdichianae legati ai clan.

Il fatto che qualcuno tenga untenore di vita elevato rispetto allavoro svolto fa pensare che lozampino della criminalità siapresente anche da noi, oltre adepisodi più o meno incresciosiche accadano dalle nostri parti.

Nei giorni scorsi, nella zonaPIP in Loc. Vallone, un soggetto abordo di un auto con targhestraniere ha di fatto, da quanto siè appreso in giro, puntato unarma e derubato un cittadino chesi trovava nella suddetta zona.

Un fatto allarmante che turba icittadini e gli imprenditori, non èaccettabile che girino nel nostroterritorio soggetti pericolosi.

I furti nei Bar come nelleabitazioni sono ormai all’ordinedel giorno, l’insicurezza percepitadai cittadini turba la vita deglistessi, non più liberi di lasciare la

propria abitazione o la propriaattività senza nessuna presenza.Credo sia giusto intensificare icontrolli nel territorio con un veropattugliamento in modo da allon-tanare soggetti pericolosi chegirano nella nostra zona, purtrop-po le maggiori vie di comunicazio-ne vicine a noi danno modo acostoro di arrivare rapidamentema anche di andarsene rapida-mente dopo i colpi inflitti.

Anche sul fronte delle infiltra-zioni, credo sia giusto fare qualco-sa di più, la paura e l’omertà nonfanno che avvantaggiare chi portanella nostra terra un modo digestire gli affari poco consono alnostro territorio, se non riusciamoad attivarsi in tal senso, sarà unasconfitta sia per la sicurezza, lalegalità e l’economia locale.Francamente non riesco a capirenemmeno i motivi che spingono“alcuni” verso un certo tipo dilassismo nei confronti di chi nonha niente da perdere e che magaria voglia di danneggiare il territo-rio.

Chi ha il dovere di controllaredeve fare di tutto e di più senzasconti per nessuno, le “amicizie”sono valide e utili se sono vere e“pulite”, altrimenti niente sconti anessuno.

Anche in ambito di ammini-strazione, le amicizie tra chidovrebbe controllare e alcuni“esponenti” locali sono sotto gliocchi di tutti il “Tu” si usa più del“Lei”, danneggiando sicuramenteeventuali indagini, vedi la vicendadi Manzano.

Speriamo che qualchesuperiore riporti l’ordine in mododa ritrovare quel clima che untempo esisteva.

Il consigliere comunaleFuturo per Cortona

Luciano Meoni

• Sinistra Ecologia e Libertà diCor tona, intende protestarecon tro le misure che il governointende prendere con un decretolegislativo di recepimento dellaDirettiva 2009/28 della Co -munità Europea, in fase diapprovazione e che causerà lafine del settore delle energierinnovabili (eolico, solaretermico , fotovoltaico , idroelet-trico e biomasse) non soltantoper quanto riguarda la costru-zione di impianti che dovevanogarantire il 40% del fabbisognonazionale di energia elettricaentro il 2050 come previsto dalprogramma ONU per l’Ambiente,ma rischia di far perdere oltre100.000 posti di lavoro nelcomparto energia.

• Il decreto in questione nonsolo pone il limite massimo di8.000 Megawatt raggiungibili, afronte dei 52.000 della Ger -mania, ma oltre al divieto diinstallare a terra impiantifotovoltaici sopra 1 MW, riducein modo retroattivo del 30% gliincentivi all’eolico e lo stop airegolamenti edilizi comunali ealle leggi regionali in materia dienergie rinnovabili. E’ evidente come l’intento delgoverno sia quello, non di perse-guire il raggiungimento di unaquota cospicua di energiaelettrica da fonti rinnovabili,che hanno il pregio una voltacostruite di funzionare con ilvento, l’acqua ed il sole che lanatura ci mette a disposizionein modo gratuito e in quantitàinfinita, ma quella di investiresul nucleare destinandociingenti risorse, venendo meno alvoto popolare del 1986 che disseNO al nucleare a larghissimamaggioranza e non garantendonulla sulla sicurezza e la salutedei cittadini e sullo smaltimentodelle scorie nucleari.

• Nel mentre le forze sociali edeconomiche del paese daiSindacati alla Confindustriachiedono interventi in materiadi economia per rilanciare losviluppo e l’occupazione, conquesto decreto legislativo,proposto dal Ministro Romani, si

mettono a rischio oltre 100.000posti di lavoro in un momentocosì delicato per l’Italia, che vedeaumentare i tassi di disoccupa-zione nei vari comparti produt-tivi.• La provincia di Arezzo nel2010 è stata quella in cui sonostati costruiti il maggior numerodi impianti fotovoltaici (allac-ciati), oltre 600, che costituisco-no il record in Toscana. Ad oggila provincia di Arezzo producecirca 57.5 Megawatt di energiaelettrica derivante da energierinnovabili. A questo risultato hanno contri-buito, oltre che Arezzo, anchepiccoli comuni come Caprese,Castiglion Fibocchi, CastiglionFiorentino e Lucignano, conrisultati superiori alla mediadegli altri comuni.

• Con questi ritmi, avremmoraggiunto il 20% di produzionedi energia da fonti rinnovabilientro il 2020 , come chiedeva iltrattato di Kyoto e l’abbattimen-to del 20% di produzione dianidride carbonica, contribuen-do così alla riduzione deglieffetti sui cambiamenti climati-ci, che stanno provocando gran -di catastrofi con costi esorbitan-ti.

Il circolo SEL di Cortona èconvinto che è preferibilespendere in prevenzione e inter-venti sul territorio, che farfronte poi alle calamità checostano anche in termini di viteumane, ma alla luce di quantodetto, SEL esprime anche lapropria insoddisfazione rispettoalla politica ambientale e delleenergie rinnovabili fin quiseguita dal Comune di Cortona,che anche in questo caso cicolloca, purtroppo, fra i comunimeno virtuosi.

SEL, nel rilevare che anchequesta volta è stato perso untreno importante per la crescitadel territorio, chiede al proprioconsigliere comunale DanieleMonacchini di farsi portavocein consiglio comunale e dentrola maggioranza di questodisagio manifestato da tempo,non solo dagli aderenti a SEL maanche da tanti cittadini.

NECROLOGIO

TARIFFE PER I NECROLOGI: 25 Euro

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Appunti sul Decreto delle energie rinnovabili La sicurezza nel territorio cortonese

La solitudine di Alvaro Sgaragli

“Stop alle speculazioni sul federalismo”

A dirlo all'unisono sono gliesponenti della Lega Nord e Pdlriunitisi giovedì 24 febbraio in unvertice a Cortona. «Il federalismo -affermano - è un'opportunità pertutti i cittadini ed a trarne vantag-gio sarà solamente la democrazia.Finalmente si potranno valutare ipropri amministratori sul territo-rio e si vedrà la loro capacitàamministrativa.

Studi ufficiali, anche nonpoliticizzati, dimostrano che lastessa provincia di Arezzo benefi-cerebbe di maggiori risorse finan-ziere di quelle attuali. Federalismo

significa più risorse ai Comuni,alle Province e alle Re gioni.Significa, finalmente, introdurrel’etica della responsabilità nellagestione della cosa pubblica. IlFederalismo spaventa solo quegliamministratori incapaci di ottimiz-zare il rapporto tra risorse finan-ziarie e qualità dei servizi erogati.Chi ha paura del federalismo di -mostra esclusivamente la pro priaincapacità governativa»

Lega Nord Valdichiana Aretina Gruppo consiliare Pdl Cortona

Francesco Acciai Manfreda, Milani, Rossi

La trasformazione del modo divivere è talmente veloce e selvaggiada dare l'impressione di esserenella savana. Lì si corre con le re -gole stabilite dalla natura, si correper sopravvivere. La gazzella cor -re, scappa perché il leone la vuolemangiare; il leone corre perché hafame e deve mangiare. Anchel'uomo moderno è costretto acorrere, spesso purtroppo non saperché e non sa neanche da cheparte andare. Vorrei tanto parlarecon qualcuno, ma tutti corrono edio me ne sto solo soletto, sedutosopra ad una panchina, nel silen-zio del parco all'ombra di unbellissimo platano. Se è vero che ilmondo gira, prima o poi qualcunopasserà da qui e allora parleròcon lui. Già ma come? Buon gior -no, bonjour, guten tag, gue bey,Ma dove sono? Dov'è il mio luogo?Dov'è la mia vecchia casa? Dov'è ilmio compagno di classe? Dov'èandato a finire il mio mondo?

Stancamente mi alzo, mi pare

di sentire tante voci nel parco tuttedifferenti l'una dall'altra, noncapisco cosa dicono, solo gliuccelli parlano la stessa lingua edio confuso e rassegnato pianopiano mi risiedo, mi metto la testafra le mani e rifletto, penso. Diomio com'è brutta la solitudine,anche il sole tramonta e scompa-re, sono solo nel silenzio delparco ed una lacrima riga il mioscarno volto.

Domani è un altro giorno,chissà se qualcuno mi stringerà lamano, chissà se qualcuno miregalerà un sorriso. Per esserefelice non chiedo niente di più.

Alvaro SgaragliAlvaro Sgaragli ha ottenuto unimportante riconoscimento nel -lo scorso anno a Vinci quando èstato presentata la X° edizionedel libro “Scrivere”, collana diracconti, memorie e poesie, conla collaborazione dello Spi Cgilregionale toscano.Il segretario generale Alfio Savinilo definisce un piccolo, magrande libro perché raccogliesensazioni, emozioni, pezzi distoria e di memoria di tantepersone.

Questa pagina “aperta” è dedicata ai movimenti, ai partiti ed all’opinione di cittadini che vogliono esprimere le loro idee

su problemi amministrativi del Comune di Cortona

23-03-2009

Il tuo sorriso è rimasto nel cuore ditutti coloro che hanno avuto il privile-gio di conoscerti. Mentre per tutti noi(cari a te/a te cari) non esiste più

V Anniversario16-07-1967 / 21-03-2006

WillyPagani

II Anniversario

Tutto nella vita ha un suo tempo,ma tu sei sempre vivo nei nostri cuori,nel silenzio e nel dolore.

I tuoi cari

GianfrancoCorsi

II Anniversario

Nel secondo anniversario con immuta-to amore e rimpianto lo ricordano conaffetto la mamma Velia, i fratelli Mario eMarzia.

27-5-1966 / 13-03-2009

PaoloPonticelli

alcuno spazio nel nostro cuore infranto, se non per la tua solare bellezzaspirituale.La Messa di suffragio avrà luogo nella chiesa di S.Filippo alle ore 18 del21 marzo prossimo.

Mamma, come sulla terraci guidasti nei nostri primi passi,

ora dal cielo guidaci nel retto sentiero

della vita

XI Anniversario15-03-1999

Elisa Bucciin Lupetti

25-02-2005

VI Anniversario

Sono passati sei anni da quando non cisei più, ma il ricordo e l’affetto sonosempre presenti nei nostri cuori.

Lina e famiglia

AlfredoRoccanti

VII Anniversario

Sono trascorsi sette anni dalla tuascomparsa e non ancora riusciamo ad accettare questa dolorosa realtà.Ci manchi tanto!

Maria Grazia, Federico e Marco

12-03-2004

UranoRossi

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Ultimamente altri record perla simpatica squadra del S. LO -RENZO, che dopo la prima vitto-ria ha pareggiato per 0-0 nel derbycontro il MONSIGLIOLO.

Stabilisce due risultati utiliconsecutivi e che dopo 70 (settan-ta) partite, la squadra di misterMearini non subisce reti.

Danilo Sestini

SPORTL’ETRURIA N. 5 15 MARZO 2011

PAGINA 14

sce a prendere il CAMUCIA CAL -CIO, negli ultimi due incontri inprogramma. Prima i ragazzi gui -dati da mister Magara vengonosconfitti contro un’altra pericolan-te, il Pieve al Toppo per 1-0, poial l’Ivan Accordi, nella domenicasuccessiva pareggia per 0-0 controun forte Rapolano. Naturalmentedi questi tempi in due partiteraccogliere un solo punto è ve -ramente poco. Come si può notaregli attaccanti del Camucia dimo -strano in questo periodo di averele pol veri bagnate.

Con questo score i ros so bluvengono a trovarsi al 10° posto inclassifica con 30 punti. Da osser-vare anche che in fondo non è an -data poi tanto male, dal momentoche il Camucia occupa una po -sizione fuori dai play out. Dalprossimo turno, scontro diretto aSpoiano; i ragazzi del presidenteAccioli dovranno fare di necessitàvirtù e imbroccare la via giustaconquistando punti in questo diffi-cile campo.

In TERZA CATEGORIA, ancorala FRATTICCIOLA riesce a tenere

Mancano esattamente seipar tite alla fine dei campionatidilettantistici; ci sono ancora inpalio 18 punti.

Restano tutte le speranze cheinteressano le esigenze di cia -scuna compagine.

Ci sono società che cercanodi affermarsi per la vittoria fi -nale nel proprio campionato,altre cercano di mantenere, op -pure conquistare quelle posizio-ni ottimali per partecipare aglispareggi finali dei play off,mentre ci sono altre checombattono fino alla morte,cercando di evitare i famigeratiplay out ed infine ci sono anchequelle squadre che cercherannodi non classificarsi all’ultimoposto in classifica, il che vorreb-be determinare la retrocessionediretta nella categoria inferiore.

Tutte queste ipotesi creanosugli sportivi un interesse tuttoparticolare, fatto di speranze piùo meno celate, che poi sono lavera essenza dei nostri campio-nati minori.

Ecco perché in questi ultimi18 punti restanti, rimangonosperanze ancora realizzabili,soprattutto per quelle squadreche, magari nei primi approccidel campionato, non avevanoindovinato la giusta carburazio-ne.

Il CORTONA-CAMUCIA, nel -le due ultime gare disputate nonriesce nemmeno a recuperare unpunto; perde in casa per 2-0contro la capolista Castiglionese,quindi in trasferta ad Alberororitorna a casa con una sconfitta dimisura per 1-0.

Prima di affrontare la prossi-ma partita al Maestà del Sasso nelderby contro il Foiano, forse incorsa per la promozione, come sivede, gara difficilissima dove bla -sone e giocatori di prima sceltacercheranno di fare la differenzacontro i locali.

Agli arancioni non mancanocuore e volontà, ma purtroppoalle volte non riescono a sopperireai loro veri valori sul campo.

Attualmente il Cortona-Camu -cia si trova al terz’ultimo posto conappena 19 punti, mentre a 24, haLevane e U.T.Chimera.

Perciò è quasi svanito il pro -getto salvezza diretta, senza menoGiulianini & C. dovranno staremolto attenti per evitare in tutti imo di l’ultimo posto in classifica.

Il MONTECCHIO invece si èquasi riportato sulla retta via.

Dopo aver padellato allagran de la partita casalinga conU.T. Chimera. è andato a pareggia-re per 1-1 nel difficile campo delloStia.

Nello scontro diretto contro ilGeggiano, disputato all’Ennio Viti,è tornato il sorriso a tutti glisportivi e soprattutto al presidenteDaniele Romiti, che per la suasquadra da anima e corpo.

Naturalmente questa vittoria distretta misura per 1-0, ha proietta-to la squadra bianco rossa al 10°posto in classifica con un totale di26 punti, vale a dire a due postioltre i play out e avendo nel mi -rino il Castiglion Fibocchi che distasoltanto di 2 punti.

Nell’importante scontro controil Geggiano i locali si trovavano informazione rimaneggiata, tantoche tra panchina e squadra titolareerano impegnati diversi ragazzidella juniores, ma il cuore di que -sti giovani è stato il maggior pro -motore della vittoria finale.

E’ stata determinata, volendoinglesizzare, dal man of the matchVannini.

Adesso il Montecchio affron-terà nel prossimo turno in trasfer-ta il temibile Ambra, 3° in classifi-ca, ma con questo morale rinfran-cato, siamo certi che i ragazzi diBaroncini non temeranno alcun-ché.

In SECONDA CATEGORIA con -tinua la marcia trionfale del TE -RONTOLA.

Ormai da diverse domenichela premiata ditta Brini & C. riescesempre a galleggiare tra il primo,o secondo posto nella classificagenerale.

Nelle due ultime due partite inprogramma, i bianco celestihanno conquistato ben 4 punti,prima la vittoria interna contro ilCesa per 3-2, quindi in trasfertacontro il Torrenieri.

Capitan Testini con i suoicom pagni riportano a casa un im -portante pareggio per 1-1. Potevaandare anche meglio, rete del so -lito Ruscio dopo soli 6 minuti,quindi i locali restavano con soli 9effettivi. Nonostante questo al 92°la squadra di casa riusciva a pa -reggiare le sorti. Adesso il Te -rontola si trova al 1° posto inclassifica con altre due concorren-ti, Tegoleto in piena crisi e lasorprendente Olimpic ’96, tutte a44 punti.

Il prossimo avversario del Te -rontola sarà prossimamente al Fa -rinaio, la Asinalonga.

La FRATTA S.CATERINA, è

ar rivata al suo 11° risultato utilecon secutivo, ma si permette an -che di vincere due incontri diseguito. Vince per 1-0 nel campodell’ex capolista Montagnano conrete del bomber Bigianti, poi li -quida tra le mura amiche il fanali-no di coda V.Lignano sempre per1-0, rete di Mancini.

Questa Fratta riesce a rientrarealla grande tra le combattenti chevogliono riuscire a superare l’o -stacolo dei play out. Purtroppo arompere questo incantesimo digran de euforia, c’è la brutta no -tizia che la FIGC ha emanato inset timana: la partita Asciano-Frat -ta, persa dai locali sul campo per3-0, sarà ripetuta perché è statoaccolto un reclamo dei senesi daparte della Lega. Come addetti ailavori rimaniamo quasi sbigottiti,essendo informati delle vicendeaccadute. Staremo a vedere comeprecederà questa strana vicenda.Vorremmo che proprio in ultimo iltutto si risolvesse con una pienasalvezza della Fratta, senza contaresu questa ipotetica ripetizione.

Un solo punto in classica rie -

Terontola prima nel suo girone, la Fratta all’undicesimo risultato utile consecutivo

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LUCIANO MEONIMEONI

Pallavolo: campionato regionale serie D maschile girone A

Mancano soltanto sei partite alla fine dei campionati

le posizioni di vertice, anche sepurtroppo si trova al terzo postocon 60 punti. In prima po sizionec’è di nuovo il Castelluccio con 63punti, subito dopo a 62 l’ArezzoNord, poi il Salutio a 58.

Queste 4 sono le squa dre chesi contenderanno il titolo e tre diqueste parteciperanno senz’altroagli spareggi play off.

Lido Sartini viene ricordato nel IV° anniversario della sua morte

Continua il miracolo Solarys

Sno trascorsi 4 anni da quel9 marzo 2007, quando av -venne la dipartita del no -stro caro amico ciclista Li -do Sartini.

Lido era un cortonese DOC,infatti era nato precisamente aMontecchio il 28 ottobre 1926.Subito finita la guerra, Sartini sidette al ciclismo, dimostrando inpieno di essere un ottimo dilettan-te, quindi il passo fu breve, infattinel ‘51 il nostro campione passòal professionismo, partecipandoalla sua prima San Remo.

Nella regina delle classiche,Lido seppe far valere le sue dotimaggiori, forza, furbizia e perso-nalità. Dopo Alessandria uscì unafuga di soli due corridori, Sartini eun altro toscano, Idrio Bui, tantoche questa fuga creò dei momentidi sorpresa, infatti dopo la scalatadel Turchino e la discesa che por -tava nell’Aurelia, dopo Genova, ildistacco dei due fuggitivi dal grup -po, ammontava a circa 17 minuti.A quel punto un tale Fausto Coppisi preoccupò così tanto, che chia -mò a se tutta la sua “Bianchi”met tendo alla frusta i propri effet-tivi, sta di fatto che ai piedi delBer ta i due eroi di giornata

Sabato 19 febbraio: NissanCascine Empoli - SolarysCa mucia 0-3. Santucci(cap.), Rossi M., Cec ca rel -li, Viti, Testi, Veri, Lovari,

Se piacci, Rossi L., Marini, Scartoni(L). All. Giovanni Maglioni, Mau -rizio Calzini. Arbitro: Bonanno.Parziali: 10-25, 22-25, 16-25.Durata incontro: 1h e 04’ .

Sabato 26 Febbraio: SolarysCa mucia - U.S. SALES 3-0

Solarys Camucia: Santucci(cap.), Ceccarelli, Rossi M., Viti,

Te sti, Cottini, Polezzi, Sepiacci,Men ci, Rossi L., Marini (L). All.Gio vanni Maglioni, MaurizioCalzini. Arbitro: Rossi. Parziali: 25-15, 25-9, 25-14. Durata incontro:46’. Archiviata in soli quarantaseiminuti la pratica “U.S. Sales”,squa dra giovane e volenterosa madi consistenza assai inferiore ri -spetto a quella espressa nella par -tita di andata, forse anche a causadell’assenza di Rovai che tra i fio -rentini si era rivelato elemento de -terminante. I parziali ed il minu -taggio dei set sono eloquenti: pri -mo set chiuso 25- 15 in appenatre dici minuti; secondo 25- 9 insedici minuti - da sottolineare ilde vastante turno in battuta di Cot -tini, capace d’incrementare di seipunti, impreziositi da ben due a -ces, il vantaggio degli arancioni;terzo 25- 14 in diciassette minuti.Da registrare anche questa voltatre importanti assenze nell’organi-

avevano già compiuta la propriaopera. A questo punto prese inmano la corsa Coppi che dopoalcuni scatti lasciò tutti sul posto evinse quella San Remo con undistacco di 7 minuti.

Questo in pratica fu il bigliettoda visita di questo grande ciclistacortonese, che portò e onorò ilnome di Cortona in tutta Europa.

L’eroicità di questo personag-gio è da evidenziare al massimo,dal momento che il ciclismo diquei tempi, era e resta, veramentedi una particolarità tutta speciale,tra l’altro Sartini resta l’unico pro -fessionista della nostra zona.

Inoltre mi sia consentito ricor-dare con onore ed orgoglio, le nu -merose uscite che abbiamo fattoin sieme con le nostre “Spe cia -lissime” Colnago. Durante i nostritranquilli percorsi, Lido mi rac -con tava numerosi aneddoti edepisodi ciclistici, inerenti a cosevissute magari a fianco di Bartali eCoppi, descrivendomi soprattuttole differenze caratteriali dei duegrandi campioni, cose che a ri -pen sarci adesso, mi prendonoancora i brividi! C’è soltanto dafare una sola considerazione, diessere stato così fortunato ad averconosciuto ed essermi giovato, ditanto personaggio.

Adesso resta il rammarico del -la mancanza nei nostri confronti diquesto grande sportivo, che cipoteva ancora illuminare in questogrande e nobile sport, il ciclismo.Naturalmente il rammarico non èsoltanto da parte di noi ciclisti e ditutti gli sportivi cortonesi, ma so -prattutto per la sua adorabile spo -sa, signora Rita, che non c’è unavolta che mi incontri e che in siemesi parli del suo caro Lido, cheoserei quasi definirlo, per sonaggiomitico.

Danilo Sestini

co camuciese: Scartoni, Lovari eVeri. Con questa vittoria, in conco-mitanza della sconfitta inflitta alla“Virtus Poggibonsi” dal “SinalungaVolley” e della battuta di arrestodel “Volley Arezzo” in casa del“Ter me San Giovanni”, la “So la -rys” si porta ad otto punti di van -taggio sulle dirette inseguitrici,dando uno strappo decisivo per lavit toria finale. In classifica il “Si -nalunga Volley” si conferma squa -dra in grande crescita e con i suoitrentatre punti continua a tallonare

la “Toscanascavi Foiano”, vittorio-sa sul “Terrecablate La Bulletta”.

A quota trentatre anche la “Sa -vinese”, reduce dal successo e -sterno con il “Casole Volley” epros sima avversaria degli arancio-ni.

Stefano Bistarelli

Al cinemacon ... giudizio

a cura di Francesca Pellegrini

Oscar 2011: Il Re Regna ad HollywoodUna notte da Re, quella degli 83esimi Academy Awards, che ha visto il trionfodella pellicola di Tom Hooper. E’ stato - infatti - “Il Discorso del Re” aespugnare il Kodak Theatre di Los Angeles con quattro statuette su dodicinomination: Miglior Film, Regia, Sceneggiatura Originale e, come da prono-stici, Miglior Attore, Colin Firth che ha calzato la corona del monarca balbu-ziente. E come da previsioni, la ballerina allucinata Natalie Portman - inelegante versione premaman viola - e il pugile cocainomane di “TheFighter”, un fascinoso Christian Bale in total Gucci, hanno ritirato rispettiva-mente il premio di Migliore Attrice e Miglior Attore non Protagonista.Inaspettatamente, invece, la straordinaria Melissa Leo si è aggiudicata l’Oscarcome Miglior Attrice non Protagonista, grazie alla spietata madre manager in“The Fighter”. “The Social Network” - biopic sulla vita di Mr. Facebook MarkZuckerberg - e l’onirico “Inception” si beccano gli Oscar tecnici. I giovani edeclettici divi, Anne Hathaway e James Franco, hanno guidato le danze in unasontuosa cerimonia condotta con brio e freschezza. Una serata dove le pelli-cole “virtuali” hanno fatto largo alle produzioni classiche.

Per un errore di impaginazione, nel predisporre l’articoloche ricordava il 4° anniversario del decesso di Sartini,abbiamo recuperato involontariamente l’articolo delprimo anniversario. Ce ne scusiamo con la moglie

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SPORTL’ETRURIA N. 5 15 MARZO 2011

PAGINA 15

Domenica 6 marzo, alle18,30, presso la salaSant'Agostino di Cor to -na, è stato presentato illibro Cortona & Camu -

cia davanti ad un pubblico nume -roso e attento che ha seguito conemozione i vari oratori che si sonosucceduti.

Presenti sul palco varie auto -rità, il sindaco del Comune AndreaVi gnini, il presidente della BancaPo polare di Cortona il geom. GiulioBurbi, l'autore del libro il prof.Giorgio Morelli, l'attuale presidentedell'A.S.D Cortona Camucia, l'Arh.Leandro Bardelli, Il tecnico federa-le della Nazionale nonché ex gioca-tore arancione Attilio Sorbi, ilpresidente della storica promozio-ne in serie D Arnaldo Donzelli edinfine Mario Tralci ex presidenteComitato Regionale Toscana FIGCed ex giocatore amaranto.

Ha aperto la presentazione econtinuato come coordinatore Ro -lando Cangeloni che ha illustratovarie fasi del libro e oltre chepresentare gli oratori del palco haanche ricordato vari assenti epresenti in sala ma che hanno fattoe contribuito a fare la storia dellasocietà arancione, su tutti il sacer-dote don Antonio Mencarini che èstato tra i precursori della fusione eartefice dell'avvicinamento delledue società fin dagli anni sessanta.facendo giocare insieme i ragazzi diCortona e Camucia.

Ha aperto i “lavori” il sindacoAndrea Vignini che ha avuto paroledi elogio per l'opera e ricordatoquanto sia stata e quanto è impor-tante questa società nella nostrarealtà augurandosi che ritorni aivecchi fasti.

Ha continuato poi il Presidentedella squadra l'arch. Leandro Bar -delli che ha definito il libro un do -cumento importante dei 50 annidella storia arancione sia calcisticache sociale; un libro di tutti e pertutti, un documento di memorie.Una testimonianza del tempo chepassa.

Ha ringraziato il prof. GiorgioMorelli come “regista” del libro, iltecnico Rinaldo Vannucci e ringra-ziato lo sponsor storico, la Bancapopolare di Cortona grazie all'aiuto

della quale sono stati formati tantigiovani con la creazione del settoregiovanile.

Il prof. Giorgio Morelli, esem -pio di impegno, dedizione e passio-ne, ha poi illustrato il libro dicendoinnanzitutto che “dentro” ci sonoanche tanti amici che non ci sonopiù a cominciare dai 2 ex presiden-ti, Ivan Accordi e Santi Tiezzi.

Ha ricordato che l'a.s.d. Cor -tona Camucia è la proprietaria dellibro e che lui si considera uncostruttore, perche gli autori sonogli stessi protagonisti di cui siracconta che hanno fatto la storiadella società negli anni.

Ha messo bene in evidenzacome questa opera sia in realtà unafocalizzatrice di emozioni e cometale sia unica e insostituibile; mo -menti intensi come quelli dellavittoria in serie D a quelli dell'inau-gurazione del nuovo stadio il 6settembre del 1970 e della prece-dente nascita della nuova societàunita.

Un libro da avere e teneregelosamente come testimonianzadella storia della squadra e di comel'unione porti a risultati inaspettatie sorprendenti da non poterneanche immaginare da “separati”sia in termini sportivi che economi-ci e sociali.

Dal libro si capisce subito chel'unione è il vero segreto di tantebelle storie di successo; Cortona &Camucia con la copertina chedavvero racconta della storia, deisuccessi, dell'evoluzione della cul -tura, della società e dello sport.

Dai successi della serie D conDonzelli a quelli dell'Eccellenza edei tanti del settore giovanile conTiezzi Santi.

Un libro che racconta non solodi calcio ma anche di Palla volo,con il Cortona Volley di automobili-smo con Miro e Antonio Tam bu -rini e anche di nuoto, con MicheleSantucci; tutti uniti dal filo comunedelle emozioni che davvero si senti-vano nell'aria e che si respiranosfogliando il libro.

Quindi è stata la volta dell'expresidente Arnaldo Donzelli, quellodegli anni della fusione, e cheriusci a portare la squadra in serieD con l'allenatore Golfarini.

Don zelli ha ricordato quanto fuimportante la fusione per i successifuturi della squadra e di quantol'unione fece la forza nel momentoed in futuro non senza emozione..

Quindi Attilio Sorbi ex giocato-re arancione e di Ternana, PisaRoma ed attuale coordinatore alle -natori della Nazionale ha avuto pa -role toccanti sulla sua terra che gliha consentito pur con umili originidi raggiungere grandi traguardi.

Le qualità tecniche che i suoiprimi allenatori avevano forgiatonon hanno tradito facendolo diven-tare prima un grande giocatore ed

Direttore Responsabile Vincenzo LucenteVice direttoreIsabella BietoliniRedazioneIvo Camerini, Riccardo Fiorenzuoli, Lorenzo Lucani,Laura LucenteOpinionistaNicola CaldaroneCollaboratori: Rolando Bie tolini, Stefano Bi sta -relli, Piero Borrello, Alvaro Ceccarelli, Fran ce scoCenci, Stefano Duranti, Mara Jogna Prat, Ma rioGaz zini, Ivan La n di, Laura Lucente, Mario Parigi,Fran ce sca Pel le grini, Roberta Ramacciotti, Al -bano Ricci, Ma rio Rug giu, Gi no Schip pa, Da ni loSe sti ni, Monia Tarquini, pa dre Teo baldo, ElenaValli, Ales sandro Ven turi, Ga briele Zampagni.CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONEPresidente: Nicola Caldarone

Consiglieri: Vito Garzi, Mario Gazzini, Vin -cen zo Lucente, Mario Parigi, Umberto San -ticcioliProgetto Grafico: G.Giordani Foto: Fotomaster, Foto LamentiniPubblicità: Giornale L’Etruria - Via Nazionale51 - 52044 CortonaTariffe: A modulo: cm: 5X4.5 pubblicità an -nua (23 numeri) euro 258.00 (iva esclusa).Modulo cm: 10X4.5 pubblici tà annua (23nu meri) euro 413,00 (iva esclu sa) - altrifor mati prezzo da concordareNecrologi euro 25,00Lauree euro 25,00 Compleanni, anniversari euro 30,00

L’ETRURIA Soc. Coop. a.r.l.

Fondato nel 1892

Il giornale, chiuso in Redazione giovedì 10 marzo, è in tipografia

venerdì 11 marzo 2011

Gli articoli sono pubblicati sotto lapersonale responsabilità dell’autore

Cortona & Camucia

Adesso è sfida per il primo posto

Via Gramsci n. 62 F/L Camucia di Cortona

adesso un grande tecnico, anchesotto il lato umano.

Sorbi ha ricordato di quantosiano importanti i sogni, farli cre -scere e alimentare e anche in que -sto la sua terra ha avuto un ruoloimportante. Ha ricordato poi comeanche lo stesso Papa, GiovanniPaolo II in visita a Cor tona avevapuntualizzato la ricchezza deipaesaggi e della cultura dei nostriluoghi.

Quindi è stato chiamato ad in -tervenire il presidente dello spon -sor storico della squadra; la BancaPopolare di Cortona, il geom.Giulio Burbi, che ha raccontato dicome sotto la presidenza SantiTiezzi la Banca Popolare decise didiventare sponsor della societàarancione, nel 1986, anche perchèsi trattava di aiutare un progettoche non era solo di sport ma cheaveva anche una importante funzio-ne sociale educativa con la conte-stuale creazione del settore giovani-le della società che ha poi portato atanti successi.

Un aiuto che è stato importantein passato che si è rinnovato neglianni e che non mancherà neanchein futuro, ha confermato il presi-

dente.La serata si è chiusa con un

riconoscimento ai vari autori dellibro: al “regista” prof.Giorgio Mo -relli, al tecnico Rinaldo Van nucci,ai collaboratori Rolando Cangelonie Ivo Santiccioli ed infine al coordi-natore Camillo Ghezzi.

Il libro potrà essere acquistatopresso l'edicola di Paolo Ghezzi aCamucia e presso il Bar Signorellia Cortona ed ha una edizionelimitata e numerata, 2011 copie..

Una bella serata insomma diquelle che fanno capire quanto losport possa essere prezioso perunire e far crescere insieme fa -cendo raggiungere grandi traguar-di.

Un ringraziamento particolareviene fatto dall'A.S.D. Cortona Ca -mucia al sindaco del Comune diCortona Andrea Vignini, all'Am mi -nistrazione Comunale che ha dato ilpatrocinio alla manifestazione allacoordinatrice dell'Uff. organizzazio-ne l'impeccabile e gentilissima Ro -sa Muffi, allo staff di Cor tona Svi -luppo con in testa il presidente An -drea Viti ed alle gentilissime signoreRita, Benedetta e Tiziana.

Riccardo Fiorenzuoli

Come in tutte le miglioristorie sportive che sivorrebbero realizzate ilCortona Volley ha co -struito la sua annata in

modo sin qui perfetto; partitasenza particolari clamori lasquadra ha saputo cresceregradualmente ma in modo costan-te sino ad arrivare allo scontrodiretto con la capoclassifica Cor -reggio in condizioni ottimali.

Con la rosa in molti compo-nenti nuovi, il tecnico Enzo Sideriha lavorato in modo efficacefacendo apprendere la sua palla-volo anche ai nuovi arrivati efacendo in modo che tutta la rosasi amalgamasse senza fretta maanche senza eccessivi ritardi.

Così se pure nel girone di an -data qualche gara non è andatacome si sarebbe voluto con l'iniziodel girone di ritorno è arrivataanche quella famosa continuitàche il tecnico lamentava comeunico “ritardo” nella crescita della“sua” formazione.

Il vantaggio che aveva presoCorreggio, sino a sei punti,sembrava incolmabile ma pianpiano è stato limato in virtù di unasquadra, quella Cortonese chenon ha concesso più niente agliavversari mentre gli Emilianihanno lascito ben 4 punti perstrada nelle ultime gare.

Il Cortona Volley dei patronMontigiani e Vinciarelli ha inanel-lato ben ...vittorie consecutive econ ben 4 vittorie con i tre puntinelle 4 gare del girone di ritornosin qui giocate.

Così è stata importante la vitto-ria contro il Sant'Antioco, 3- 0,prima gara del girone di ritorno,che all'andata aveva strappato 2punti ai Cortonesi. Poi la vittoria intrasferta contro la Dolciaria Ro -velli per 3-1 e quindi la vittoria, incasa, contro il Carpi sempre per3-1 mentre nella gara di andata ilCortona aveva lasciato l'interaposta.

Quindi la gara in Sardegnacontro il Cagliari che ha sancitoquasi il passaggio di ruolo difavoriti dai sardi ai Cortonesi, unaltro 3-1.

Poi si è giunti a parlare dellagara di sabato 5 marzo contro ilVolley Potentino; squadra cresciu-ta molto e che annovera tra le suefila l'ex di turno, il palleggiatoreMiscio. E' stata una delle gare piùimportanti dell'annata ed ancheuna tra le più emozionanti per ilnu me roso pubblico del Pala cio -tola.

Al termine della gara l'hannospuntata ancora una volta i ragazzi

di Sideri per 3-1, (quasi un mar -chio di fabbrica il risultato ) perribadire che non mollano mai econcedono l'indispensabile.

Emozionantissimo e dacardiopalma il terzo set conclusosia favore dei padroni di casa per 29a 27 e che di fatto ha deciso lagara. Questi i parziali: 25/19,12/25, 29/27, e 25/23.

Anche se il volley Potentino hacercato in tutti i modi di riuscire aforzare il gioco, capitan Zampetti ecompagni sono stati abili e capacia stoppare quando serviva il giocoavversario ed offendere senzapietà.

Protagonista il capitano conl'alzatore Daldello, pressochèperfetto ma anche tutto il gruppoin generale.

Gara comunque in equilibrio elottata sino alla fine, che sancisceuna classifica per lo scontro di -retto contro il Correggio (44) conil Cortona indietro di due solelunghezze (42), prima delloscontro in casa del Cortona, aTerontola, sabato 12 marzo e conil Volley Po tentino a ben 7 puntidietro (35) in terza posizione.

Attesa frenetica quindi per lagara di sabato che potrebbevedere il sorpasso in classifica delCortona Volley sugli Emiliani, incaso di vittoria.

Una partita a cui il Cortonaarriva in splendida forma e con ilmorale a mille e che può valereuna annata ed è davvero “lapartita” in questo campionato perentrambe le formazioni.

La squadra femminile di serieD, invece, sta cercando di raggiun-gere un posto nei play-off maalterna buone prove ad altre menoconvincenti e naviga intorno allasesta posizione in classifica macon margini di miglioramento.

Sarà importante che comun-que pur conquistando i play-off lasquadra riesca anche a cresceremolto e vi arrivi anche in un buonstato di forma per sperare inqualcosa di positivo.

Riccardo Fiorenzuoli

Pallavolo Cortona Volley

50 anni di storia di una società e della sua crescita sportiva, sociale ed economomica

Grande giornata per i pic -coli atleti dell'ArezzoRoller, infatti abbiamoini ziato questo percorsoa Novembre con la pri -

ma tappa a Siena e i bambini allaloro prima esperienza sono riusci-ti ad arrivare terzi in classificasu dieci società partecipanti, lasecon da tappa abbiamo giocatoin casa nel palazzetto di Cor to -na e siamo riusciti a vincere, laterza tappa a Venturina siamo ar -rivati secondi e il 6 Marzo ab bia -mo fatto la finale e siamo riu -sciti a vin ce re...

In classifica generale ci siamoqualificati secondi dopo il Siena e

davanti ai Falchi di Venturina,all'Empoli, al San Miniato, Piom -bino, Sarteano, Scandicci, Cetona,Grosseto.

E' il secondo anno che l'A -rezzo Roller partecipa alle gare ein un anno i bambini sono miglio-rati notevolmente, le famiglie ap -pog giano molto e seguono i lorofigli e l'insegnante nelle scelte chefa....nelle domeniche di gare siriscontra un ambiente pulito, sanoe rilassante per tutti, con il giustoagonismo da parte dei piccoliatleti.

Un ringraziamento speciale vaa tutte le maestre di Terontola,Montecchio, Centoia e Pergo chehanno appoggiato il progetto“Pattinaggio” a scuola e quindihan no permesso ai bambini e alleloro famiglie di conoscere una di -sciplina sportiva diversa dalle bellema solite discipline.

Fra una settimana inizierà il

Cam pionato Federale e moltibam bini del Circolo di Teron -to la sono stati inseriti nel pro -gramma gare perchè sono prontiad affrontare le gare del CONI.

Faccio un grosso in “bocca allupo” a tutti i miei atleti che inizia-no fra una settimana il percorso a -gonistico, sperando di avere an -cora molte soddisfazioni comequelle di oggi!

Ecco i nomi dei ragazzi chehanno partecipato alle gare nellacategoria Principianti: Irene Bar -tini, Letizia Barbini, Letizia Sar -chini, Sofia Lancini, Erika Mat -tesini, Aura Vitellozzi, Camilla Bel -loni, Federico Lucarini, Luca Rossi

e Riccardo Burzi. . Questi i ragazzi che hanno ga -

reggiato nella categoria Pri ma -vera: Francesca Checconi, VittoriaMarini, Elisa Di Dio, Diletta Bel -loni, Alessandra Caroccia, Fran -cesca Dini, Giulia Goti, CarlottaMaccioni, Martina Talla dira, Ra -chele Menchetti, Lorenzo Pa delli,Sara Sciarri, Lucrezia Vi gnali eAurora Andreini.

Nella categoria Piccoli Az -zur ri sono scesi in pista: MariaRachini, Nicole Conti, Anna Dosini,Carlotta Monaldi, Chiara Malen -tac chi, Giovanni Sposato, LucaCagnini e Filippo Franceschini.

Per concludere i nomi deibam bini che gareggiano nelle ca -tegorie Primi Passi e Topo li ni, ipiù piccoli del gruppo del l’ArezzoRoller: Giacinta Sarchini, IacopoDini, Francesco Monaldi e GiuliaCeccantini.

Marco GrassoVincono la finale

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Concerto della Corale LaurenzianaLa Misericordia di Cortona effettua 4500 serviziCarnevale 2011