L'ETR. IMP. 22/2006 - letruria.it · l Teatro Signorelli con la solita ed affermata signorilità ha...

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Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane S.p.A. - Sped. in abb. postale - D.L. 353/2003 (Conv. In - L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB/2004-Arezzo” - Abbonamento: Ordinario 3 30 0, , 0 00 0 - Sostenitore 8 80 0, , 0 00 0 Benemerito 1 10 05 5, ,0 00 0 - Estero Europa 8 80 0, , 0 00 0 - Estero America 1 12 20 0, ,0 00 0 - Autoriz. Tribunale di Arezzo N° 3 del 27/03/1979 – Iscrizione Reg. Naz. della Stampa n. 5896 - Stampa: Arti Tip. Tosc. Cortona. Una copia arretrata 3,0. Redazione, Amm.ne: Giornale L’Etruria Soc. Coop. arl - Via Nazionale, 51 - 52044 Cortona - C/C Post. 13391529 - Tel. (0575) 60.32.06 PAGINA 1 PERIODICO QUINDICINALE FONDATO NEL 1892 EURO 1,50 e-mail: [email protected] www.letruria.it Insomma, tutto sembra far pensare che la strada intrapresa sia quella giusta. Occorre, comun- que, non smettere di perdere di vista gli obiettivi e le priorità. I finanziamenti per la realizza- zione definitiva del Parco Ar- cheologico, ad esempio, ancora non ci sono. “Speriamo - ha detto il sindaco Andrea Vignini - che nella prossima divisione delle risorse dell’accordo Stato-Regioni il nostro progetto abbia la prio- rità”. Anche il Maec dovrà essere costantemente promosso, magari attraverso nuove mostre perma- nenti del calibro di quella appena conclusa dedicata ai tesori etru- schi dell'Ermitage. E le idee non dovranno man- care nemmeno in futuro. I successi devono essere sem- pre un punto di partenza, mai di arrivo. L.L. L ETRURIA Cortona - Anno CXVII - N° 06 - Martedì 31 marzo 2009 REALIZZAZIONE E VENDITA DIRETTA MAGLIERIA PERSONALIZZATA E SU MISURA Via Gramsci, 62/X - Camucia (Ar) - Tel. e Fax 0575/60.50.35 - [email protected] C.S. 62 Terontola Alta - 52040 Cortona (AR) Tel. 0575.678528 Fax 0575.679395 Cell. 335.6931655 Efficienza ed alta professionalità, dovute ad anni di esperienza nel settore, nel rispetto e nella tutela dell’ambiente e del cittadino. SEGUE A PAGINA 4 SEGUE A PAGINA 2 U n altro importante tra- guardo per l’associazione Calcit di Cortona e degli altri 5 comuni della Val- dichiana. Con fatica e impegno, sono riusciti ad acquistare per l’O- spedale Santa Margherita di Fratta un innovativo e funzionale eco- grafo. Il macchinario è stato con- segnato ufficialmente al nosoco- mio venerdì 20 marzo, alla pre- senza del primo cittadino di Cor- tona, in veste anche di presidente della conferenza dei Sindaci, di molti medici e infermieri dell’o- spedale, dei volontari dell’associa- zione Calcit e di tanti cittadini co- muni. “E’ una bella soddisfazione per la nostra associazione - ha commentato il presidente del Cal- cit Pasqualino Bettacchioli -so- prattutto perché è frutto di un bel lavoro di squadra. Con questa S ono stati dieci giorni intensi per la la storica città etrusca. Un convegno con le mas- sime autorità del mondo archeologico e museale. Poi l'inaugurazione del labo- ratorio di restauro e il primo pun- to di accoglienza per i visitatori nel Parco Archeologico del Sodo. Due appuntamenti importanti per Cortona, che proseguono un percorso ormai avviato da tempo. La scommessa culturale della città deve avere basi solide. La prima è sicuramente la nascita del Maec e la sua crescita sia in sale espositive che in presenze. I dati sono con- fortanti e aiutano il morale anche in questi tempi di crisi internazio- nale. Cinquantamila visitatori nel solo 2008, numeri praticamente raddoppiati rispetto al 2007. E i giudizi lusinghieri si sprecano. “Quando entriamo in un museo - ha commentato Claudio Rosati, di- rettore del servizio Musei della Re- gione Toscana -dobbiamo sentirci bene, al di là di quello che espone. Cortona ha questa qualità. Ha un museo, il Maec, che emoziona, che colpisce. Il Maec è attento ai pubblici, di tutti i tipi ed è nel complesso un museo unico e per questo eccellente”. Anche il direttore regionale per i beni culturali e paesaggistici della Toscana Mario Augusto Lolli Ghetti è dello stesso avviso: “Cor- tona è un caso assolutamente vir- tuoso, perché è riuscita a concilia- re i vari aspetti del recupero del patrimonio archeologico realiz- zando un museo che è un esempio di didattica, d’esposizione dei ma- teriali e facendone anche un ele- mento di rilancio per l’economia locale”. Il Parco Archeologico è ora un'altra sfida di non poco conto. Un altro tassello importante dell'articolato puzzle che com- pone il progetto, è sicuramente il centro di restauro appena inaugu- rato all'interno dell'ex mulino accanto al Melone I del Sodo. La struttura è stata interamente finanziata dall’amministrazione comunale e coordinata scientifica- mente dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici in collaborazio- ne con il Maec. Sarà una sorta di “catena di montaggio permanen- te”, che permetterà dal lavoro di scavo di passare al recupero dei materiali, fino al loro studio ed alla loro definitiva esposizione nel museo cortonese. Gli scavi, tra l’altro, riprende- ranno proprio in questi giorni nell’area del tumulo II del Sodo e da maggio anche alla villa di Os- saia e sono già in molti a pensare che presto potremo brindare a nuove scoperte archeologiche. Archeologia, una risorsa per Cortona All’ospedale della Fratta un innovativo ecografo Ristorante "La Locanda di Gulliver" Ristorante ricavato nei locali in pietra dell'anti- ca cantina, all'interno di una struttura turistico- recettiva sul confine umbro-toscano. Preparazione di piatti ricavati dalla tradizione umbro-toscana, che proprio in questi luoghi si fonde, con alcune rivisitazioni nel modo di abbinare gli alimenti. Gran selezione di carni bovine italiane, in particolare Chianina. Petrignano del Lago - Tel. 075 9528228 - [email protected] (mercoledi chiuso) donazione la nostra associazione testimonia l’impegno che è la sua ragione d’essere: la lotta ai tumori nelle loro varie manifestazioni cliniche, in collaborazione con le Istituzioni Sanitarie. Questa batta- glia, per essere vinta, richiede in- fatti prevenzione e diagnosi pre- coce e la disponibilità di apparec- chi diagnostici affidabili è un pre- supposto fondamentale per vince- re tale battaglia”. Il nuovo apparecchio sarà u- tilizzato quotidianamente per la diagnostica ostetrico-ginecologica e urologica, ma non solo. “Abbia- mo deciso di sfruttarlo al meglio anche nella nuova attività che do- vrebbe prendere avvio tra qualche mese - ha spiegato il dott Cosmi responsabile del presidio di Fratta - ovvero l’ambulatorio di Pma, la procreazione medicalmente assi- stita”. Questo non è il certo il primo macchinario che l’associazione per la lotta ai tumori di Cortona dona all’ospedale del territorio. Il primo fu regalato nel 1994. In quel caso si trattava di un e- cografo doppler che fu donato al Reparto di Radiologia. Nel 1995 arrivò a Cortona un videoendoga- stroscopio completato, nel 1998, con un videocolonscopio, destinati entrambi all’Ambulatorio di En- doscopia. Nel 2001 il Calcit acqui- stò un innovativo mammografo per il reparto di Radiologia. L’associazione è attualmente impegnata a pieno titolo anche nel progetto “Scudo Valdichiana” per l’assistenza e le cure palliative in collaborazione con la USL 8 e con la cooperativa Etruria Medica. C O R T O N A Tessuti artigianali dal 1842 - Liste Nozze Via Nazionale, 72 CORTONA (AR) - Tel / Fax 0575 601640 www.busatticortona.com - e-mail: [email protected] Puoi abbonarti via internet al giornale visitando il sito www.letruria.it al prezzo di 30 euro l’anno Al Signorelli ancora un successo I l Teatro Signorelli con la solita ed affermata signorilità ha ac- colto (nonostante la neve!) il numeroso pubblico per pre- sentare quello che è ormai diven- tato un appuntamento primaverile irrinunciabile per cortonesi e non. Il Piccolo della città di Corto- na, nella sera del 21 marzo, si è cimentato con “13 a tavola” una classica commedia "filodrammati- ca" che gioca su una diffusa su- perstizione per creare le più di- sparate situazioni tragicomiche che si adattavano benissimo ai toni e alle corde dei nostri attori. La commedia di Marc Gilbert Sauvajon, (autore anche de L’ana- tra all’arancia) narra dei coniugi Maddalena e Antonio Villardier che alla vigilia di Natale si accingo- no a indossare gli abiti da sera quando si accorgono che ci sa- ranno 13 commensali seduti a ta- vola. Inizia così un tortuoso pere- grinare nella vana ricerca di la- sciare qualcuno a casa o di au- mentare il numero di invitati. Le cose si complicano quando una inaspettata visita semina scompi- glio con vecchi rancori, gelosie e armi da fuoco... Gli attori del Piccolo hanno interpretato i personaggi in modo brillane ed hanno saputo rendere molto bene le situazioni piene di colpi di scena e di imprevisti con una recitazione sempre all’altezza di una commedia, sì comica, ma più impegnativa del solito. La regia di Vito Amedeo Coz zi Lepri , curata e ben dosata si è affidata, questa volta più di altre, alle doti dei due principali interpreti. Lina Bartelli-Madda- lena ha infatti tenuto la scena in modo impeccabile dall’inizio alla fine, dimostrando di possedere va- ri toni recitativi e facendo affida- mento, mi è parso, anche ad una notevole resistenza fisica. Andrea Un’immagine del laboratorio di restauro inaugurato lo scorso giovedì 26 marzo nella sede dell’ex mulino accanto al Melone I del Parco Ar- cheologico del Sodo “Il Piccolo della Città di Cortona” In attesa delle elezioni amministrative Prima della prossima consultazione amministrativa il nostro giornale uscirà quattro volte il 15 e 30 aprile, il 15 e 30 maggio. Abbiamo deciso di dare un spazio ragionevole a tutte le forze che scenderanno nella competi- zione elettorale in prima pagina. Per ogni numero sarà possibile esprime- re le proprie opinioni, fermo restando che all’interno del giornale anche succesivamente i vari partiti o liste civiche avranno possibilità di continua- re ad esprimere le proprie posizioni per convincere gli elettori.

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Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane S.p.A. - Sped. in abb. postale - D.L. 353/2003 (Conv. In - L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB/2004-Arezzo” - Abbonamento: Ordinario€3300,,0000 - Sostenitore €8800,,0000Benemerito €110055,,0000 - Estero Europa €8800,,0000 - Estero America €112200,,0000 - Autoriz. Tribunale di Arezzo N° 3 del 27/03/1979 – Iscrizione Reg. Naz. della Stampa n. 5896 - Stampa: Arti Tip. Tosc. Cortona.

Una copia arretrata €€3,0. Redazione, Amm.ne: Giornale L’Etruria Soc. Coop. arl - Via Nazionale, 51 - 52044 Cortona - C/C Post. 13391529 - Tel. (0575) 60.32.06

PAGINA 1

PERIODICO QUINDICINALE FONDATO NEL 1892 EURO 1,50 e-mail: [email protected]

Insomma, tutto sembra farpensare che la strada intrapresasia quella giusta. Occorre, comun-que, non smettere di perdere divista gli obiettivi e le priorità.

I finanziamenti per la realizza-zione definitiva del Parco Ar -cheologico, ad esempio, ancoranon ci sono. “Speriamo - ha dettoil sindaco Andrea Vignini - chenella prossima divisione dellerisorse dell’accordo Stato-Regioniil nostro progetto abbia la prio -rità”.

Anche il Maec dovrà esserecostantemente promosso, magariattraverso nuove mostre perma-nenti del calibro di quella appenaconclusa dedicata ai tesori etru -schi dell'Ermitage.

E le idee non dovranno man -care nemmeno in futuro.

I successi devono essere sem -pre un punto di partenza, mai diarrivo.

L.L.

L’ETRURIACortona - Anno CXVII - N° 06 - Martedì 31 marzo 2009

REALIZZAZIONE E VENDITA DIRETTAMAGLIERIA PERSONALIZZATA E SU MISURA

Via Gramsci, 62/X - Camucia (Ar) - Tel. e Fax 0575/60.50.35 - [email protected]

C.S. 62 Terontola Alta - 52040 Cortona (AR)Tel. 0575.678528 Fax 0575.679395

Cell. 335.6931655

Efficienza ed alta professionalità, dovute adanni di esperienza nel settore, nel rispetto e nella tutela dell’ambiente e del cittadino.

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Un altro importante tra -guardo per l’associazioneCalcit di Cor to na e deglialtri 5 comuni della Val -

dichiana. Con fatica e impegno,sono riusciti ad acquistare per l’O -spedale Santa Margherita di Frattaun innovativo e funzionale eco -grafo. Il macchinario è stato con -segnato ufficialmente al nosoco-mio venerdì 20 marzo, alla pre -sen za del primo cittadino di Cor -tona, in veste anche di presidentedella conferenza dei Sindaci, dimolti medici e infermieri dell’o-spedale, dei volontari dell’associa-zione Calcit e di tanti cittadini co -muni.

“E’ una bella soddisfazioneper la nostra associazione - hacom mentato il presidente del Cal -cit Pasqualino Bettacchioli -so -prattutto perché è frutto di un bella voro di squadra. Con questa

Sono stati dieci giorni intensiper la la storica città etrusca.Un convegno con le mas -sime autorità del mondo

archeologico e museale. Poi l'inaugurazione del la bo -

ratorio di restauro e il primo pun -to di accoglienza per i visitatori nelParco Archeologico del Sodo.

Due appuntamenti importantiper Cortona, che proseguono unpercorso ormai avviato da tempo.La scommessa culturale della cittàdeve avere basi solide. La prima èsicuramente la nascita del Maec ela sua crescita sia in sale espositiveche in presenze. I dati sono con -fortanti e aiutano il morale anchein questi tempi di crisi internazio-nale. Cinquantamila visitatori nelsolo 2008, numeri praticamenteraddoppiati rispetto al 2007. E igiu dizi lusinghieri si sprecano.“Quando entriamo in un museo -ha commentato Claudio Rosati, di -rettore del servizio Musei della Re -gione Toscana -dobbiamo sentircibene, al di là di quello che espone.Cortona ha questa qualità.

Ha un museo, il Maec, cheemoziona, che colpisce. Il Maec èattento ai pubblici, di tutti i tipi edè nel complesso un museo unico eper questo eccellente”.

Anche il direttore regionaleper i beni culturali e paesaggisticidella Toscana Mario Augusto LolliGhet ti è dello stesso avviso: “Cor -to na è un caso assolutamente vir -tuoso, perché è riuscita a concilia-re i vari aspetti del recupero delpatrimonio archeologico realiz-zando un museo che è un esempiodi didattica, d’esposizione dei ma -teriali e facendone anche un ele -mento di rilancio per l’economialocale”.

Il Parco Archeologico è ora

un'altra sfida di non poco conto. Un altro tassello importante

dell'articolato puzzle che com -pone il progetto, è sicuramente ilcentro di restauro appena inaugu-rato all'interno dell'ex mulinoaccanto al Melone I del Sodo.

La struttura è stata interamentefinanziata dall’amministrazioneco munale e coordinata scientifica-mente dalla Soprintendenza per iBeni Archeo logici in collaborazio-ne con il Maec. Sarà una sorta di“catena di montaggio permanen-te”, che permetterà dal lavoro discavo di passare al recupero deimateriali, fino al loro studio edalla loro definitiva esposizione nelmuseo cortonese.

Gli scavi, tra l’altro, riprende-ranno proprio in questi giorninell’area del tumulo II del Sodo e

da maggio anche alla villa di Os -saia e sono già in molti a pensareche presto potremo brindare anuove scoperte archeologiche.

Archeologia, una risorsa per Cortona All’ospedale della Frattaun innovativo ecografo

Ristorante "La Locanda di Gulliver"Ristorante ricavato nei locali in pietra dell'anti-ca cantina, all'interno di una struttura turistico-

recettiva sul confine umbro-toscano.Preparazione di piatti ricavati dalla tradizioneumbro-toscana, che proprio in questi luoghi sifonde, con alcune rivisitazioni nel modo diabbinare gli alimenti. Gran selezione di carnibovine italiane, in particolare Chianina.

Petrignano del Lago - Tel. 075 9528228 - [email protected](mercoledi chiuso)

donazione la nostra associazionetestimonia l’impegno che è la suaragione d’essere: la lotta ai tumorinelle loro varie manifestazionicliniche, in collaborazione con leI stituzioni Sanitarie. Questa batta-glia, per essere vinta, richiede in -fatti prevenzione e diagnosi pre -coce e la disponibilità di apparec-chi diagnostici affidabili è un pre -supposto fondamentale per vin ce -re tale battaglia”.

Il nuovo apparecchio sarà u -tilizzato quotidianamente per ladia gnostica ostetrico-ginecologicae urologica, ma non solo. “Ab bia -mo deciso di sfruttarlo al meglioanche nella nuova attività che do -vrebbe prendere avvio tra qualchemese - ha spiegato il dott Co smiresponsabile del presidio di Fratta- ovvero l’ambulatorio di Pma, lapro creazione medicalmente assi -stita”.

Questo non è il certo il primomacchinario che l’associazioneper la lotta ai tumori di Cortonadona all’ospedale del territorio. Ilprimo fu regalato nel 1994.

In quel caso si trattava di un e -cografo doppler che fu donato alReparto di Radiologia. Nel 1995arrivò a Cortona un videoendoga-stroscopio completato, nel 1998,con un vi deocolonscopio, destinatientrambi all’Ambulatorio di En -doscopia. Nel 2001 il Calcit acqui-stò un in novativo mammografoper il reparto di Radiologia.

L’associazione è attualmenteimpegnata a pieno titolo anche nelprogetto “Scudo Valdichiana” perl’assistenza e le cure palliative incol laborazione con la USL 8 e conla cooperativa Etruria Medica.

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Puoi abbonarti via internet al giornale visitando il sito www.letruria.it al prezzo di 30 euro l’anno

Al Signorelli ancora un successoIl Teatro Signorelli con la solita

ed affermata signorilità ha ac -colto (nonostante la neve!) ilnumeroso pubblico per pre -

sentare quello che è ormai diven-tato un appuntamento primaverileirrinunciabile per cortonesi e non.

Il Piccolo della città di Corto -na, nella sera del 21 marzo, si èci mentato con “13 a tavola” unaclassica commedia "filodrammati-ca" che gioca su una diffusa su -perstizione per creare le più di -sparate situazioni tragicomicheche si adattavano benissimo ai tonie alle corde dei nostri attori.

La commedia di Marc GilbertSau vajon, (autore anche de L’a na -tra all’arancia) narra dei coniugiMaddalena e Antonio Villardierche alla vigilia di Natale si accingo-no a indossare gli abiti da seraquando si accorgono che ci sa -ranno 13 commensali seduti a ta -vola. Inizia così un tor tuoso pe re -grinare nella vana ricerca di la -sciare qualcuno a casa o di au -

mentare il numero di invitati. Leco se si complicano quando unainaspettata visita semina scompi-glio con vecchi rancori, gelosie earmi da fuoco...

Gli attori del Piccolo hannointerpretato i personaggi in modobrillane ed hanno saputo renderemolto bene le situazioni piene dicolpi di scena e di imprevisti conuna recitazione sempre all’altezzadi una commedia, sì comica, mapiù impegnativa del solito.

La regia di Vito AmedeoCoz zi Lepri, curata e ben dosatasi è affidata, questa volta più dialtre, alle doti dei due principaliinterpreti. Lina Bartelli-Mad da -lena ha infatti tenuto la scena inmodo impeccabile dall’inizio allafine, dimostrando di possedere va -ri toni recitativi e facendo affida-mento, mi è parso, anche ad unano tevole resistenza fisica. Andrea

Un’immagine del laboratorio di restauro inaugurato lo scorso giovedì 26marzo nella sede dell’ex mulino accanto al Melone I del Parco Ar -cheologico del Sodo

“Il Piccolo della Città di Cortona”In attesa delle elezioni amministrativePrima della prossima consultazione amministrativa il nostro giornaleuscirà quattro volte il 15 e 30 aprile, il 15 e 30 maggio. Abbiamo deciso didare un spazio ragionevole a tutte le forze che scenderanno nella competi-zione elettorale in prima pagina. Per ogni numero sarà possibile esprime-re le proprie opinioni, fermo restando che all’interno del giornale anchesuccesivamente i vari partiti o liste civiche avranno possibilità di continua-re ad esprimere le proprie posizioni per convincere gli elettori.

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ATTUALITÀL’ETRURIA N. 06 31 MARZO 2009

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Carissimo Prof. Caldarone,prendo spunto, per parlare di turismo, da un articolo, letto nell’ultimonumero dell’Etruria, a proposito di un albergo cortonese, entrato “nell’olim-po dei migliori alberghi del mondo”. A parte il fatto che la notizia andrebbeletta e commentata, a mio giudizio, secondo parametri non ben evidenziatinell’articolo, e a parte il fatto che tale notizia, così come è stata data, misembra troppo bella per essere vera, ritengo comunque importante chenotizie del genere siano diffuse perché non possono che far piacere e giovareall’attività turistica che, per Cortona e il suo territorio, è la principale oppor-tunità di sviluppo economico: un’attività turistica che fonda la sua attrattivasulle attività e beni culturali e sul paesaggio. E proprio per questa suapeculiarità, Cortona ha bisogno di rinnovarsi, di creare sempre nuovi stimoliper attrarre flussi di gente interessata a fare della vacanza anche un’occasionedi crescita culturale. E soprattutto in tempi di magra come questi èindispensabile che si rivedano alcuni criteri per la promozione della città el’accoglienza dei turisti. Ma è importante che prendano in tempo le misurestrategiche tutti coloro (APT, Assessorati, Cortona Sviluppo…) che hanno ilcompito istituzionale di suggerire le mosse opportune e necessarie econcordarle con agli operatori del settore. A mio modesto parere ritengoche si debbano predisporre i cosiddetti “pacchetti turistici” che prevedanooltre che l’accoglienza in albergo o in agriturismo, anche visite guidate,escursioni varie e la partecipazione a concerti, a incontri culturali e ricreativi,il tutto sorretto dall’uso di quelle maniere civili e cordiali che servono alturista per trattenere il più a lungo possibile il ricordo piacevole della suavacanza. Solo con una politica seria e capace e con il senso di responsabilità,l’intesa e la collaborazione degli operatori turistici si possa fronteggiare lospauracchio della crisi economica in atto. La ringrazio dello spazio e dei suoipreziosi suggerimenti.

Un imprenditore cortoneseIl nostro Paese è veramente strano! Non si riesce a capire come maia tutti quelli che contano, dai politici ai grandi imprenditori, daglieconomisti agli intellettuali, non viene mai in mente di puntare, peruscire dalla crisi e controllarla in modo indolore, sul patrimoniopaesaggistico, artistico e ambientale italiano; insomma di intendereil turismo come una preziosa risorsa economica. L’altra stranezza,che muove dal comportamento ricordato, è dovuta all’assenza inItalia di un Ministero del Turismo, di una guida che sappiadelineare un piano strategico, che preveda non un banale elenco difinalità ma obiettivi misurabili e chiare attribuzione di responsabi-lità. Così nella classifica mondiale, redatta dal “Word EconomicForum” della competitività dell’industria turistica nel marzo 2008,l’Italia è precipitata dal quinto posto, registrato nel 2004, al ventot-tesimo, malgrado abbia il maggior numero di beni artistici, definitipatrimonio dell’umanità dalle Nazioni Unite. In questa classifica sicomportano meglio dell’Italia la Nuova Zelanda, la Grecia, il Belgioe finanche l’Estonia con la sua 26esima posizione. Eppure tutte le analisi concordano nel ritenere che il turismo cultu-rale sia il fattore su cui puntare per vincere la sfida della competiti-vità internazionale, in quanto esiste un valore aggiunto, indipen-dente dalla variabile prezzo, che consiste nel grande fascino chel’Italia per la sua storia, la sua arte, il suo stile di vita, continua adesercitare nell’immaginario collettivo a livello internazionale. Eallora cosa fare? A parte le giuste considerazioni del mio interlocu-tore, occorrerebbe in Italia innanzitutto una politica globale sulturismo, pronta a studiare e a registrare attentamente la situazionepaesaggistica e architettonica, la cultura gastronomica e artigianaledi tutto il territorio nazionale per poter offrire, attraverso promo-tori qualificati, convincenti e capaci, le infinite ricchezze del nostroPaese che non sono solo a Roma, Venezia, Firenze…In definitival’invito a orientare il turista verso Cortona, per esempio, sarebbepiù credibile se rientrasse in un progetto serio redatto dal “sistemaItalia” e fatto pervenire alle agenzie turistiche straniere. Ma in assenza, purtroppo, di questi connotati, occorre gestire ilturismo a livello locale cercando, come suggerisce lo scrivente, dipredisporre quelle misure necessarie e urgenti che vanno daipacchetti turistici, all’accoglienza fatta di buone e garbate maniere,alla promozione gestita con professionalità e serietà, senza trascu-rare la realizzazione di un’area attrezzata da riservare ai camper ealle roulotte. Perché a differenza di altri paesi europei, Francia eSpagna in testa, che hanno una decisa e chiara politica economicadel turismo, in Italia non viene assolutamente considerato comestrategico, ai fini dello sviluppo sostenibile, il turismo all'ariaaperta offerto da campeggi e villaggi turistici. Dimenticavo (chesbadato!), di ricordare il contenimento dei prezzi: siano ragionevo-li, soprattutto! Le pretese eccessive e la bramosia ingiustificata,suggerite da un mercato dissennato, hanno sempre generatopericolose situazioni di crisi. L’attuale momento ne è una evidente eulteriore verifica.

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L’associazione ha appena termina-to anche un corso di primo livelloper la formazione di volontari dainserire a pieno titolo proprio nelprogetto di assistenza ai malatiterminali. 13 lezioni tenute da e -sperti del settore e che hanno spa -ziato su più fronti.

La cerimonia di donazionedell’ecografo è stata anche l’occa-sione per ricordare Pier GiorgioCeppi, infermiere cortonese pre -maturamente scomparso pochi

mesi fa. Il sindaco Vignini ha speso pa -

role di profondo affetto nei suoiconfronti, ricordandolo a nome ditutti, “come una persona estrema-mente appassionata del suo la -voro, che in questi anni ha saputofarsi apprezzare sia dal personalemedico, che dai colleghi e soprat-tutto dai pazienti”.

A lui la direzione dell’Ospedaleha deciso di dedicare una saletta.

Laura Lucente

Progettare il turismo in tempo e con giudizio

da pag. 1 Un innovativo ecografoCortona ha perso un amico

In memoria del “Ponte”

Francesca Bruschelli

Ha perso la vita in untragico incidente stra -da le. Era da poco pas -sata la mezzanotte dive nerdì 20 marzo,

quan do Paolo Ponticelli ha persoil controllo della sua autovettura,ha invaso la corsia di marcia op -posta andando a urtare un terra-pieno che si trovava ai bordi di unfosso.

L'urto è stato violentissimo ela sua auto si è più volte ribaltatasu se stessa.

L'inci dente è accaduto difronte all'I stituto Cesalpino, aTerontola, a poche centinaia dime tri, dove appena un anno faper se la vita un'altra giovane cor -tonese Romina Barrasso, anche leiper un'incidente d'auto.

Incredulità, dolore, rabbia.So no questi i sentimenti che han -no attraversato la mente degli ami -ci di Paolo Ponticelli, all'indomanidell'incidente.

Paolo era un uomo di 43 anni,ma con lo spirito di un ragazzino.

Una persona esuberante egioviale, che amava trascorrere ilproprio tempo libero contornatodagli amici di una vita.

Aveva fatto della sua passioneper la cucina un lavoro.

Insieme al fratello Mariogestiva da oltre 15 anni la trattoriaEtrusca di Via Dar dano.

Impossibile per un cortonesenon averlo intravisto almeno unavolta ai fornelli della sua pic cola,ma accogliente cucina. Paolo era lisorridente, a preparare i suoi gu -stosi pici all'aglione o il suo im -perdibile tiramisù.

La sua vita si è spezzatalasciando in chi ha avuto lafortuna di conoscerlo, un vuotoincolmabile.

Oggi l'abbraccio più grande vaalla mamma Velia e ai fratelliMario e Marzia.

L.L.PRONTA INFORMAZIONE

Turno settimanale e notturnodal 30 marzo al 5 aprile 2009Farmacia Bianchi (Camucia)Domenica 5 aprile 2009Farmacia Bianchi (Camucia)Turno settimanale e notturnodal 6 al 12 aprile 2009Farmacia Ricci (Tavarnelle)Domenica 12 aprile 2009Farmacia Ricci (Tavarnelle)

Ambulanza con medico a bordo - Tel. 118EMERGENZA MEDICA

FARMACIA DI TURNO� �Turno settimanale e notturnodal 13 al 19 aprile 2009Farmacia Comunale (Camucia)Domenica 19 aprile 2009Farmacia Comunale (Camucia)Turno settimanale e notturnodal 20 al 26 aprile 2009Farmacia Boncompagni (Terontola)Domenica 26 aprile 2009Farmacia Boncompagni (Terontola)

ORARIO FESTIVE DELLE MESSEMonasteroS.Chiaraore 8,00Chiesa S.Filippoore 8,30

MonasteroSS.Trinitàore 9,00S. Francesco ore 10,00

Cattedraleore 11,00Prefestiva 17,00S.Domenicoore 18,30 N

essuno più sentirà latua risata riecheggiaretra le vecchie muraetrusche. Una risatacapace di portare una

ventata di allegria e di buonumore a chiunque e ovunque:quante ne ab biamo fatteassieme…

Chi non ha trascorso unaserata, non è stato a una cena,non ha fatto una “zingarata”con Paolo, o meglio col “Pon te”,così chiamato da tutti dasempre.

Serate spensierate e a volteindimenticabili, fatte di risate,conversazioni su svariati ar -gomenti, sogni, ricordi, prospet-tive per il futuro…

Già, quel futuro che ti èscappato brutalmente di manoquella maledetta notte di fine

inverno, e così all’improvviso dacreare una sensazione di doloree rabbia che si rincorrono senzasosta!

La tua generosità, la tuacom pagnia coinvolgente etravolgente frutto anche di unasensibilità forte e profonda è ciòche resterà a chi ti ha conosciu-to; ed erano vera mente in tanti!Ne sono testimonianza i tantis-simi amici venuti a salutarti perl’ultima volta quel pomeriggio disole in Cat te drale a Cortona.

Chi infatti non conosceva“Il Ponte”, portiere nelle giova-nili del Cortona-Camucia, stili-sticamente perfetto ma sdram-matizzatore nato, tanto dasmettere dopo poco tempo perpoi dedicarsi all’attività di risto-ratore.

I suoi spaghetti al fumo, in -sieme ad altre specialità dellatrattoria gestita assieme alfratello Ma rio, non deli zierannopiù i palati degli a mici e deinumerosi turisti che d’estateaffollavano la piazzetta dellocale.

Un saluto da tutti noi, noncon un addio ma in manieraforse un po’ inconsueta: con unbrindisi, come era nel tuo stile ecome ti sarebbe piaciuto.

Ciao Paolo.

Danilo Guerrieri

Il 7 marzo è stata battezzata Francesca Bruschelli figlia diGianfranco e Lara Fantoni presso la chiesa parrocchiale di Stag giano.

A Gianfranco, a Lara e ai nonni cortonesi Maurizio e Maria Vittoria eai nonni aretini Danilo e Elena le più vive congratulazioni e auguri.

Erano presenti alla cerimonia i parenti e gli amici di Cortona.

E’ morto Paolo Ponticelli

Il 12 marzo all’ospedale di Perugia è nato Alessio. La sorella Francesca ela zia Barbara vogliano annunciare ai parenti, agli amici e a tutti iconoscenti questo particolare e lieto evento.Il piccolo Alessio segno di una nuova e grande vitalità, è il portatore diimmensa gioia, vuole anche essere altresì, forte e vero messaggio di vita,di dolcezza e di affetto.

FIOCCO AZZURRO

Alessio Barbini(A Tavarnelle di Cortona)

Page 3: L'ETR. IMP. 22/2006 - letruria.it · l Teatro Signorelli con la solita ed affermata signorilità ha ac-colto (nonostante la neve!) il numeroso pubblico per pre-sentare quello che

CULTURAL’ETRURIA N. 06 31 MARZO 2009

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Per iniziativa dell’Asso cia -zione “Toscani in FriuliVenezia Giulia” e con ilpa trocinio del Club U NE -SCO di Udine, Nicola Cal -

darone ha colto un significativosuccesso, partecipando alla pre -sentazione del suo libro “GiacomoLeopardi e la tentazione di Bud -dha”, giovedì, 19 marzo scorso,presso il Centro Cuturale “Cau -cingh” di Udine e il giorno 21pres so il Caffè letterario San Mar -co” a Cividale del Friuli.

L’organizzazione degli eventi èstata curata in ogni fase conrigorosa professionalità e con cor -diale partecipazione dal presiden-te dell’Associazione, Angelo Rossie dal socio fondatore del sodaliziotoscano, il cortonese Enzo Rossi,che hanno, tra l’altro, presentatoal pubblico l’Autore ed hannoaffi dato la presentazione del libroad autorevoli esponenti del mon -do accademico di Udine e di Ci vi -dale: la prof.ssa Grazia Sacchi e ilprof. Vittorino Michelutti.

I loro interventi, puntuali,appassionati e di rilevante spesso-re esegetico sono stati seguiti congrande interesse, come pure laconclusione affidata allo stessoCaldarone che ha provocato un

Biblioteca di Cortona è preziosacustode avendo un ricco fondoiniziato da Girolamo Mancini cheiniziò a raccogliere tutto quelloche si era scritto intorno al nostroterritorio. Il dott. Luca Berti, presi-dente della Società Storica Aretina(costituita nel 1997 da 170 socifon datori), ha illustrato l’attivitàdell’associazione che ha promossoil ciclo di conferenze oggi raccol-te nel volume curato da AgostinoCoradeschi e Mario Parigi, chesono anche gli autori di due delleconferenze. La prima data, analiz-zata da Paolo Testi, è il 10 giugno1940 : la dichiarazione di guerra aFrancia e Gran Bretagna procla-mata da Mussolini dal balcone diPa lazzo Venezia. “L’ora delle de ci -sioni irrevocabili” trova un’Italiaspensierata e gaia, che percepivala guerra come un evento lontano,di breve durata e sicura vittoria.Per comprendere il clima che re -gnava nel nostro territorio, bastipensare che il giorno prima gliaretini avevano affollato le stradeper seguire la tappa del giro d’I -talia Terni-Arezzo (vinta da un be -niamino locale, il corridore Volpidi Bettole) e seguito in città la Gio -stra del Saracino.

Giovanni Galli incentra la suaanalisi sulla caduta del Fascismo,il 25 luglio 1943. Molti aretini, so -prattutto tra la gioventù, erano a -derenti del Partito Fascista. Taleadesione fu massiccia fino all’av-

scana attraverso i caratteri più si -gnificativi dell’arte, della storia edella religione degli Etruschi”,con riferimenti conclusivi allaesaltante storia e alla suggestivabel lezza di Cortona attraverso l’a -

nalisi delle testimonianze archeo-logiche e di quella letteratura mi -tica che pone questa città al centrodi leggendari avvenimenti.

Ufficio Stampadell’Associazione Toscani nel Friuli

S abato 7 marzo alle ore17,30, presso la Bibliotecadel Comune e dell’Ac ca -demia Etrusca di Cortona,è stato presentato il libro

“A rezzo dalla dichiarazione diguerra al referendum istituzionale1940-1946” a cura di AgostinoCoradeschi e Mario Parigi, colla-boratore del nostro giornale. Ca -rocci editore, Roma.

L’opera raccoglie i testi di unciclo di conferenze che si sonotenute ad Arezzo nel 2004 sottol’egida della Società Storica Are -tina ognuna delle quali prendeco me riferimento una data crucia-le della storia contemporanea delnostro paese . Hanno presentato illibro al folto pubblico presente insala due degli autori, Mario Parigie Giovanni Galli. Il tema sono glian ni della seconda guerra mon -diale. Come ha sottolineato il prof.Sergio Angori, membro del Co mi -tato Tecnico del Museo del l’Ac -cademia Etrusca e della Città diCor tona, nella sua presentazione,nella nostra memoria collettiva, i“tedeschi” costituiscono un’evoca-zione che incute timore anche achi non ha vissuto gli avvenimentidi quei tempi, un po’ come lo so -no, a distanza di tanti secoli, le in -vasioni barbariche. Il libro si ponesulla lunga scia delle ricerche inambito di storia locale di cui la

vivace e positivo dibattito soprat-tutto con i giovani intervenuti nu -merosi ai due incontri.

L’evento è stato evidenziatodalla stampa a più riprese che hariservato ampio spazio sia al

valore della pubblicazione che allamultiforme attività letteraria delloscrittore, spesso orientata verso lacittà di Cortona.

E a proposito di Cortona, ve -nerdì 20 marzo, su invito dellastessa Associazione il prof. NicolaCal darone ha intrattenuto il pub -blico sul tema “Le radici della To -

di Maurizio Lovari & C. s.a.s. e-mail: [email protected]

52044 Cortona (Ar) Loc. Ossaia - Castagno C.S. 64

Tel. 0575/678538Cell. 335 7681280

Va da via Dardano a via Rin -frena e percorre il fianco del P a -laz zo omonimo.

La nobile famiglia Mancini,che dà il nome al Vicolo, ha nellostemma una barra diagonale do -rata in campo azzurro e sullasbar ra una croce. Numerosi gliesponenti che, nel tempo, si sonodistinti come studiosi: Domenicodi Simone (seconda metà ‘500)che fu in se gnante di latino, grecoed ebraico a Pisa; Giambattista diSimone (meta ‘600) giurista eavvocato in Ro ma che partecipòanche al processo per la canoniz-zazione di S.Margherita. Fu ancheagente Granducale a Firenze ecome tale ha lasciato all’Archiviodi Stato fiorentino interessanti eminuziosi rapporti sugli affari e le

cronache capitoline e fiorentine.Un altro giurista fu Domenico diGirolamo, (1642/1677).

Figura di spicco fu GirolamoMancini (1832-1924) ,grandeerudito, Lucumone dell’Ac ca de -mia Etrusca e cultore appassiona-to di studi storici. La Bibliotecacor tonese deve a lui il primo as -set to organizzativo, l’elenco com -pleto dei codici ed anche la va lo -rizzazione delle raccolte dei con -venti soppressi. Lo si ricorda an -che nella veste di autore di nu me -rosi, e tuttora fondamentali, testisulla storia di Cortona e sui corto-nesi illustri. Girolamo Mancini ve -stì la divisa di ufficiale garibaldino,poi fu deputato al Parlamento enel 1881 fondò la Banca Po po la redi Cortona.

Vie, Vicoli, Piazze e strade di Cortona

a cura di Isabella Bietolini

VicoloMancini

Successo a Udine e a Cividale del libro di Nicola Caldarone

Giovedì 12 marzo, Cor -tona ha puntato sulladanza, con la prima del -le tre serate della Rasse -gna Cortona in danza,

nata dalla collaborazione tra laFondazione To scana Spettacolo,circuito regionale per la prosa e ladanza riconosciuto dal Ministero,il Comune di Cortona e l’Acca -demia degli Arditi.

La Rassegna si propone dicoinvolgere e convertire alla pa s -sione per la danza il mondo deigiovani e costituirsi come stimoloper gli studenti delle scuole didanza del territorio; la rispostadegli adolescenti, giovedì sera, èstata positiva e la platea del teatroSignorelli, ospitante la manifesta-zione, ha espresso interesse emomenti di entusiasmo.Va dettoche la Spellbound Dance Companyha dato prova del suo valore nellospettacolo Carmina Burana, anchegrazie al coreografo Mauro Astolfi,

già noto al pubblico per la colla-borazione con il programmaAmici: la danza ha cercato difondere la propria forza narrativacon quella della musica, nelrispetto dello spirito dei carmina,in una magistrale sintesi di prepa-razione tecnica e arte espressiva.

Nella resa dei “carmina”,l’impressione che si è avuto è cheAstolfi abbia infranto le regoledello spazio e del tempo recupe-rando l’euforia di Pan attraversol’armonia di Orfeo. Il linguaggiodella ratio ha taciuto per darespazio alla libertà di espressione eal contrasto e per restituire allospettatore il senso dei “carmina”,componimenti poetici che oraesaltano la natura, l’ebbrezza, ilpiacere, ora condannano la disso-lutezza e la corruzione del tempo,ma tuttavia sottendono sempreuna certa inquietudine e una venadi pessimismo.

Elena Valli

“Cortona in danza”

Giornata del decoratoal valor militare

vento della seconda guerra mon -diale, poi il consenso iniziò ascen dere di giorno in giorno.

Il giorno precedente si erariu nito a Roma, per la prima voltadal dicembre 1939, il Gran Con si -glio del Fascismo che votò a mag -gioranza l’ordine del giorno pre -sentato da Dino Grandi che in -dusse, il giorno successivo, il reVit torio Emanuele III a far dimette-re Mussolini e sostituirlo con il ge -nerale Badoglio.

L’entusiasmo degli italiani perla caduta del fascismo fu peròbreve: già il 26 luglio Badoglioproc lamò che la guerra sarebbecontinuata a fianco dei tedeschi.Tuttavia si iniziarono in segreto letrattative con gli Alleati che con -dus sero all’Armistizio di Cassibiledel l’8 settembre 1943, autore A -go stino Coradeschi.

Con gli sbarchi degli Alleati inItalia, inizia la liberazione dall’in-vasore tedesco : il 16 luglio 1944,au tore Mario Parigi, è il giornodel la liberazione di Arezzo (tredicigiorni prima era stata liberata Cor -tona dopo un lungo stazionamentodel fronte nella zona del LagoTrasimeno).

Infine, il 2 giugno 1946, au -tore Piero Graglia, con la chia -mata alle urne per la scelta istitu-zionale tra Repubblica e Monar -chia, si chiude uno dei periodi piùtragici della storia italiana.

Alessandro Venturi

Presentato a Cortona il libro curato da Mario Parigi e Agostino Coradeschi

Oltre alla presentazione del libro, Nicola Caldarone ha tenuto a Udine, nel pomeriggio del 20 marzo, un’ applaudita conferenza sulla civiltà degli Etruschi con particolare riferimento alla straordinaria

storia della città di Cortona suscitando particolari interessi verso la nostra realtà

Arezzo dalla dichiarazione di guerra al referendum istituzionale 1940-1946

Ristorante Monti del Parterre

Aperto tutto l’anno a pranzo e a cena, un ambiente esclusivo inseritoin un parco del 1800. Per prenotazioni: tel. 0575/60.37.10

Al Teatro Signorelli applaudito lo spettacolo

L’Amministrazione Comunale di Cortona e l’Istituto del Nastro Azzurrofra Decorati al Valor Mi litare, celebreranno domenica 3 maggio2009 nella Città di Cor tona, la Giornata del Decorato al ValorMilitare. La cerimonia vuol rendere omaggio e commemorare gli83 cittadini di Cortona che per atti di valore, eroismo ed estremo

sacrificio ricevettero la Decorazione al Valor Militare.Per non dimenticare le loro gesta ed onorare la loro memoria, L’Istituto

del Nastro Azzurro ente morale che rappresenta il valore del soldato italiano,consegnerà nel corso dell’iniziativa alla presenza delle Autorità civili, militarie religiose, gli attestati d’onore alla memoria dei Decorati al VM del Co munedi Cortona. Invitiamo i congiunti e familiari dei Decorati a riempire gli ap -positi moduli presso gli uffici URP entro il 20 aprile per permettere l’orga-nizzazione del ceri mo nia le, ed il ritiro delle pergamene durante la cerimonia.Per informazioni Azzurra Ca stellani 0575.637274 o 0575. 637273 Istituto delNastro Azzur ro Stefano Mangiavacchi, Cell. 339 .5792396

“G.Leopardi e la tentazione di Buddha”

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CULTURAL’ETRURIA N. 06 31 MARZO 2009

Sono passati quasi no -vanta anni dalla prima-vera di quel lontano 1921e l’eco dei conflitti socialiche in quei mesi insan-

guinarono l’Italia, da Nord aSud, si è ormai spenta da tempo.Così, è giusto ricordare ciò cheavvenne anche nel territoriocortonese, dove gli scontri trafascisti e oppositori, a partiredalla primavera del 1921, sifecero più accaniti e frequentiche in passato.

Il 28 marzo ci fu la primaincursione a Cortona. Eranocirca venti squadristi di Città diCastello, reduci da una scorri-banda, che stavano facendoritorno al loro paese.

Arrivarono in città alle14,30 a bordo di un camion e diun’automobile, nella qualeerano adagiati due feriti.

Si fermarono in piazzaVittorio Emanuele per compraresigarette e dopo poco ripartiro-no passando per via Nazionale.Per la discesa di Borgo S.Domenico furono molestati edesplosero alcuni colpi di fucileche ferirono un borgaiolocurioso che si era affacciato allafinestra di casa.

Il 30 marzo circa trentafascisti armati, provenienti intreno da Perugia, scesero allastazione di Terontola e sotto losguardo sbigottito dei carabi-nieri, come risulta dal lororapporto, devastarono laCooperativa di consumo sociali-sta “Fossombroni”.

Non furono prese iniziativeper fermare e rintracciare icolpevoli, che nel frattempoerano ripartiti per Firenze.L’autorità provinciale di Pub -blica Sicurezza, con la collabo-razione delle forze dell’ordine,cercava di tenere sotto controllola precaria situazione dell’ordi-ne pubblico, che nella città diArezzo e nel suo territorio lestava sfuggendo di mano.

Nei giorni successivi gli

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Santiccioli-Antonio, alle presecon un personaggio che si presta-va meno del solito ad una fortecaratterizzazione, ci ha regalatoun’interpretazione senza sbavaturenon rinunciando a quei suoi tipicifrizzi e lazzi che ormai lo contrad-distinguono e tanto lo fanno ap -prezzare dal pubblico. Non da me -no tutti gli altri, a partire dallaspre giudicata Susanna Bocci-Consuelo Dolores, donna traditanell’amore decisa a vendicarsi,l’altra signora: Veronica Cham -bon interpretata con disinvolturada Mila Olivieri con il maritoGian carlo Chambon reso perfet-tamente dal sempre bravo MarcoNocchia, un esplosivo e diverten-

tissimo Mario Bocci-Dottor Pe -loursat, Marco Olivieri che conun’azzeccatissima interpretazioneha dato vita a Federico maggior-domo impiccione ed infine la bre -ve e spiritosa chiusura di Au gu stoBietolini-Dupaillon.

I numerosi applausi che han -no sottolineato alcuni momentidel la recitazione e quelli finalihan no dimostrato una volta di piùdi quanto la Compagnia Teatralecortonese sia apprezzata e devodire sempre più … professionale.

Una rappresentazione che si -cu ramente meriterebbe tante re -pliche in altrettanti teatri.

[email protected]

S.A.L.T.U.s.r.l.Sicurezza Ambiente e sul Lavoro

Toscana - Umbria

Sede legale e uffici:Viale Regina Elena, 70

52042 CAMUCIA (Arezzo)Tel. 0575 62192 - 603373 -601788 Fax 0575 603373

Uffici:Via Madonna Alta, 87/N

06128 PERUGIATel. e Fax 075 5056007

Rappresentati procuratori

Lamusta Maria Silvana

di un Sindaco Socialista di Cor -tona, diceva ai suoi amici cheerano “le ville dei signori” chesubivano la giusta sorte.

Dopo tanto però s’era sba -

gliato: erano le case dei traditoriche bruciavano al vento, mentread Arezzo tre Madri si inginoc-chiavano dinanzi ai corpistraziati dei loro figlioli e altrealla porta dello Spedale, implo-ravano da Dio la grazia perchésalvasse la vita dei loro figli lecui carni erano state martoriatedal piombo delle belve comuni-ste, nascoste dietro la siepe.

La notizia ci giunse ilgiorno dopo, nella sua terrifi-cante realtà: una imboscata erastata tesa a Renzino, in quel diFoiano, a un camion di fascistiaretini: Roselli, Cinini e Rossierano stati barbaramente assas-

sinati mentre Dal Piaz, Coppelli,Figino, Quadri, Liberatori, Fio -rineschi, Lelli, Bertolotti, Giorgis,se pur gravemente feriti, a ve -vano sopravvissuto alla strage.Papini ci lanciò l’ordine preciso:al tocco si parte.

E alle tredici del 18 Aprile,Bandiera Tricolore al vento,viaggiavamo in camion versoFoiano, mentre i comunisticortonesi, dal muro del Giocodel Pallone, da Carbonaia e dalParterre, esterrefatti ci guarda-vano passare dalle Vie Nuove. Fuquesta la nostra prima spedizio-ne.

Quanti eravamo? Forse e -sat tamente non ricordo: c’eraBep pe Papini, Umberto Castelli,Li curgo Contini, Roberto Cau -chi, Carlo Corbelli, Nando eRenzo Adreani (vestito dasoldato perché in licenza), NelloRachini, il Nanneri e Nello diPatassino, il Merlo, il Passavanti,Beppino di Noè, il Bandito eforse qualche altro che ora nonricordo.

A Foiano prendemmo parteanche noi alle azioni di rappre-saglia non prima di esserepassati da Santa Caterina daPaoletti a prendere le nuove

dell’azione e a far salire sul ca -mion Daniele Faltoni, Musolinoe Nanni Paoletti, mentre CelesteCarini in motocicletta ci battevala strada.

Foiano viveva in quei giorniin una atmosfera di dolore e dibattaglia.

Fu il nostro battesimo: citrovammo in mezzo alla gio -ventù ardita appartenente aiprimi e ai migliori Fasci d’Italia:Fi renze, Arezzo, Perugia, Fer -rara, Montevarchi e varie altrelocalità.

Svolgemmo il nostro com pi -to e tornammo a casa nellanotte, sparando ogni tantoqualche colpo nelle siepi cheincontravamo lungo la via”.

Dunque, i fatti di Renzinoavevano ormai innescato unareazione incontrollabile e gliscontri si fecero sempre piùnumerosi.

Il 18 aprile fu distrutta laCooperativa socialista di S.Caterina e il giorno successivosquadristi provenienti da Tuorosul Trasimeno salirono aCortona e con il volto coperto dafazzoletti neri e coltello in boccafecero irruzione nella camera daletto del sindaco socialistaFoscolo Scipioni.

Poi insieme a ex combat-tenti e mutilati di Perugia occu -parono l’Ufficio Postale di Cor -tona, ottenendo l’allontanamen-to delle impiegate dal loro postodi lavoro.

Il 25 aprile ci fu una nuovaincursione di fascisti, anchequesta volta di Tuoro: in colla-borazione con quelli cortonesitennero un comizio in città,molestarono il sindaco, feceroirruzione nel magazzinocomunale alla ricerca di bandie-re rosse da ardere e chiesero,senza ottenerle, le dimissionidello stesso Scipioni, forse unodegli ultimi amministratorisocialisti aretini rimasti ancorain possesso della tessera, dellacarica e della libertà personale.L’ultima e decisiva spedizionefascista, quella del 27 aprile1921, sancì la fine dell’ammini-strazione socialista del comunedi Cortona.

Questa volta gli squadristi,un centinaio, provenienti daFirenze e dal Valdarno, alleprime ore del mattino si presen-tarono alle case dai maggioridirigenti socialisti, li prelevaro-no con la forza e li costrinsero asfilare in corteo per le strade diCortona.

Distrussero la Camera delLavoro e fecero impunementenumerose irruzioni nelle casedei “sovversivi”, rovistandodappertutto in cerca di armi,

squadristi si spinsero di nuovonel cortonese con l’incursionenotturna del 13 aprile nellafrazione di Camucia, nel corsodella quale saccheggiarono

un’altra Cooperativa socialista. La situazione era ormai

critica e la reazione socialco-munista a mesi di prepotenze eviolenti soprusi si concretizzònell’imboscata del 17 aprile1921 a Renzino (per ragioni dispazio darò per scontata laconoscenza degli avvenimenti),una piccola frazione propriofuori il centro abitato di Foianodella Chiana, dove trovarono lamorte tre squadristi.

Un’azione così violentacon tro i fascisti non si era maivista nella provincia di Arezzo ela loro risposta fu di una straor-dinaria brutalità.

A Cortona allora si sentiro-no in grado di uscire alloscoperto, ormai sicuri di poteragire contando su una certaimpunità e sull’aiuto di nu me -rosi camerati emiliani, umbri,senesi, aretini e fiorentini: “Il 17Aprile del ’21, lo ricordo comeora: da Carbonaia osservavamoesterrefatti lingue di fuoco che silevavano sulla sera, giù versoFoiano.

Foscolo Scipioni, farabutto

Primavera del 1921. Cortona si arrende agli squadrististampe e bandiere socialiste.Dopo gli scontri di Foiano ilprefetto e il questore di Arezzofurono rimossi dai loro incari-chi, ma nonostante questiavvicendamenti e le raccoman-dazioni ministeriali, a Cortona,in provincia di Arezzo e, più in

generale, in tutta Italia la situa-zione era ormai compromessa ein poco più di un anno ilmovimento fascista riuscì poi aprendere definitivamente ilpotere.

Mario Parigi

da pag. 1 Al Signorelli ancora un successo

Cortona, via Gioco del Pallone e via S. Benedetto, 2009.

Cortona, via Gioco del Pallone e via S. Benedetto, 1950 circa. (CollezioneMario Parigi)

Foscolo Scipioni, sindaco sociali-sta di Cortona dal 23 ottobre 1920al 27 aprile 1921 (Archivio del -l’autore).

Mussolini e i quadrumviri passano in rassegna i fascisti cortonesi dopo lamarcia su Roma (Collezione Antonella Fazzini).

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TERRITORIOL’ETRURIA N. 06 31 MARZO 2009

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La Regione Toscana ed An -ci (Associazione Na zio na -le Comuni d’It alia) hannopromosso la rea lizzazionedi una indagine statistica

rivolta ai cittadini toscani i cuirisultati daranno indicazioni utilisul grado di informazione sullaprotezione civile diffusa sul territo-rio regionale.

Si tratta di dati finora mairilevati su cui sviluppare una po -litica regionale dell’informazioneper supportare e delineare l’attivi -tà dei comuni, in emergenza pri -ma di tutto, ma anche come inter-vento di prevenzione per mi glio -rare la capacità di risposta delsistema regionale di protezionecivile.

L’indagine campionaria sisvol gerà per circa tre mesi conrilevazioni di tipo telefonico perverificare la conoscenza da partedei cittadini toscani sui rischipresenti nel proprio territorio esui conseguenti comportamentisicuri da adottare.

Sul sito web della protezionecivile toscana http://servizi.protezionecivile.it esu quello di Anci Toscanawww.ancitoscana.it possono es se -re trovate le apposite sezionidedicate all’iniziativa con ap pro -fondimenti ed indicazioni.

Nelle prossime settimane,quindi, anche i cittadini del co mu -

Negli scorsi giorni l’am -mi nistrazione comunalee la dirigenza della so -cietà Nuove Acque han -no fatto un sopralluogo

all’impianto di sollevamento dellafrazione di Montanare, appena ri -messo a nuovo.

Il neo amministratore delegatodi Nuove Acque Jerome Douziechha spiegato le potenzialità diquesta struttura:“ abbiamo defini-tivamente risolto il problema del -l’approvvigionamento idrico delcentro storico di Cortona. L’im -pianto, inoltre, porta acqua pre -ziosa anche alle popolose frazionidi Ca mucia e Terontola. Inoltre,

abbiamo messo in sicurezza unimpianto che versava in condizionidi assoluto abbandono, in mododa operare al meglio delle nostrepotenzialità. Non solo. Grazie adun’attenta politica di ristrutturazio-ne, riusciremo anche ad avere unrisparmio energetico, pari al 20%.In sostanza, grazie a questo inter-vento, in 10 anni riusciremo a ri -spar miare 2 mila tonnellate diCO2 che non verranno emessenel l’ambiente”.

“Questo è il terzo intervento digrande livello che la società Nuove

Acque fa nel nostro territorio - hacommentato il sindaco di CortonaVignini. Dopo i lavori all’acquedot-to del Torreone e quelli alla Digadella Cerventosa, possiamo dav -vero essere soddisfatti del percor-so intrapreso”.

E in effetti anche nell’imme-diato futuro ci sono progetti prontia partire, così come alcuni già incorso d’opera. I lavori, cominciatida un paio di mesi, per portarel’acqua pubblica a San Lorenzo e aCentoia dovrebbero terminareentro giugno. Nuove Acque ha giàdeciso lavori anche al depuratoredi Monsigliolo.

Entro l’autunno, invece, parti-

ranno quelli per estendere l’ap -provvigionamento anche alla fra -zione di San Pietro a Cegliolo e Ta -varnelle. In questo caso i lavorisaranno portati avanti insieme aCoingas, che provvederà alla me -ta nizzazione delle frazioni. Un la -voro a più mani che permetterà didiminuire i costi e velocizzare l’in -tervento e in cui anche il comunefarà la sua parte, finanziando in viastraordinaria l’operazione con150 mila euro su i 450 mila com -plessivi.

L.L.

Nell'ambito della sua atti -vità di servizio in favoredei giovani, il Lions clubCortona Conto "Clanis",fin dall'inizio del presen-

te anno scolastico, si è fatto promo-tore di un concorso a premi sultema dell'alcolismo-tabagismo,daconsiderarsi ormai piaghe do mi -nanti nell'età adolescenziale-giova-nile. Titolo del concorso:"Orizzontidi vita": i giovani fra inquietudini,sogni e sfide". Sono stati coinvoltinell'iniziativa gli studenti dell'Istitutod'Istruzione Superiore "Luca Si gno -relli" di Cortona e dell'Istituto Vegnidi Capezzine, previa presentazioneai rispettivi Dirigenti Scolastici VitoAme deo Cozzi Lepri e Arnaldo Nar -delli. La premiazione dei lavori svoltiè stata effettuata sabato 28 feb braio,nella Sala S.Agostino, a conclusionedi una mattinata di Convegno che ilclub ha organizzato in collaborazio-ne con il Centro studi Lions, e cheha visto la sala gremita e la presenzadelle autorità civili e militari. La ric -chezza di interventi, oltre a tracciareun quadro di questa nostra epoca edei suoi mali sociali, ha fatto riflette-re i giovani sui valori da sviluppareper costruirsi un futuro, sull'impor-tanza della qualità della vita, dellavoro e della solidarietà. Dopo ilsaluto e i ringraziamenti della presi -dente, Anna Forconi Masserelli, lacoor dinatrice, Giuliana Bianchi Ca -leri, ha dato la parola al sindacoAndrea Vignini, che si è soffermatosul valore della volontà, comecapacità decisionale di adesione alleregole,all'ordine, ai doveri, comemezzo per crearsi un desiderio, unapreferenza che divenga modo divivere e che aiuti l'inserimento in uncontesto sociale gratificante e chefavorisca il divenire adulti. Succes si -va mente, l'intervento del lions Mi -chele Manzari, direttore del CentroStudi, distretto 108 La/Toscana che,dopo avere evidenziato come i Lionssi adoperino per i giovani e per ilter ritorio, si è soffermato su questomomento storico, che può sembra-re tempo di crisi, ma non per que -sto deve essere di abbandono, bensìdeve essere vissuto come un imputad andare incontro alle "sfide",sapendo distinguere il lecito dall'il-lecito. Si sono avvicendati, poi, i tree minenti relatori della mattinata,pri mo Piero Luigi Vigna, Pro cu ra -tore generale onorario della Cassa -zione, che, dopo essersi soffermatosulle inquietudini e sugli idealigiovanili, ha sottolineato l'importan-za del mettere in atto sfide per po -ter li realizzare, individuando nel te -sto Costituzionale quegli articoli checontemplano la dignità, i doveri disolidarietà economica e sociale, illavoro, il progresso materiale e spi -rituale, mete perseguibili attraversola legalità e lontano dall'uso dell'al-cool e dalle degradanti conseguenzeche questo comporta.

Succes si va mente Sergio Angori,docente di Pe dagogia dell'Universitàdi Siena, ha offerto un'analisi detta-gliata dell'età adolescenziale, de li -nean do il malessere esistenziale

La provincia di Arezzo èterra di artisti, di disegna-tori; nelle nostre vallate èaltissima la concentrazio-ne di disegnatori profes-

sionisti che si sono fatti strada inquesta difficile ma intriganteprofessione, ed il nostro Comune,non è immune da questa venaartistica che contagia tutti, giovanie meno giovani.

Non è un caso che il recentecor so di Comix, organizzato dalCo mune di Cortona ha avutoun’ottima risposta da parte di tantepersone che si sono iscritte, en -tusiaste di poter imparare ad usarele proprie capacità per crearequalcosa di bello e di importante.

Quindi, visto che ci sono cosìtanti disegnatori, o aspiranti tali,perché non provare a cimentarsicon questo concorso organizzatoalla “Fondazione Arezzo WaveItalia”?!?

Disegnare un personaggio chesi muove in un mondo rovesciato,dal ‘Porto della musica’ di Livornoal Mediterraneo che è diventato uncontinente circondato da mari conle sembianze di Italia, Francia,Spagna, Africa, Balcani: è questal’i nedita sfida che lancia la “Fon -dazione Arezzo Wave Italia” (FA -WI) assieme a “Comicon”, “Re -pubblica XL” e Regione To scanaper tutti gli appassionati di fumettoche vogliono partecipare al con -corso “ComicsWave”!

Un autore d’eccezione, Giu -seppe Palumbo, supportato dallo“Studio Inventario”, ha gettato lebasi per un nuovo personaggioche sarà al centro delle futureiniziative legate al fumetto di “ItaliaWave” (e non solo).

Il personaggio si chiama ToniRespiro, il suo nome è una delle

po che cose che conosciamo;sappiamo che è un cartografo edan tropologo; sappiamo anche cheè un ricercatore di storie, suoni,sapori e racconti in un mondo pa -rallelo al nostro, nel quale le terresi sono sostituite alle acque e icon fini si sono invertiti. Toni Re -spiro è cieco, ma possiede unasor ta di “terzo occhio” che glipermette di percepire al di là deinormali sensi.

A partire da queste informa-zioni i partecipanti al concorsodovranno approfondire e comple-tare le caratteristiche del perso-naggio e del suo mondo, ispiran-dosi alla mappa disegnata da Ser -gio Ponchione dello Studio In ven -tario; si può partecipare inviandoentro il 30 Aprile disegni, sketch,studi grafici dei personaggi, testidescrittivi, sceneggiature esempli-ficative, oppure fumetti completisecondo il regolamento pubblicatosu www.italiawave.com.

I vincitori saranno premiati aLivorno durante “Italia Wave LoveFestival 2009” (16/19 Luglio).

La scadenza per inviare leopere è il 30 aprile; l’iscrizione ègratuita; la giuria sarà compostada “Fondazione Arezzo Wave I ta -ia”, “Comicon”, “Repubblica XL”.

La rappresentazione che saràritenuta più meritevole sarà utiliz-zata, a partire dell’edizione 2010,co me base per i nuovi concorsi di“ComicsWave”, con possibili af -fluenze sul concorso letterario.Un’occasione per sviluppare unpersonaggio originale, nuovo evivace nel panorama creativo ita -lia no.

Per scaricare il bando di con -corso e la mappa visitate il sitowww.italiawave.com.

S.B.

dell'età del crescere e la fragilitànarcisistica che le è propria, inquesta particolare epo ca" dei natidigitali", definita anche "dellepassioni tristi", e, dopo aver messoin relazione le fragilità adolescenzia-li con quelle dell'adulto ha sottoli-neato l'importanza dell'esperienzacome mezzo per crescere e perpassare dalla spavalderia allaprudenza.

Infine il terzo relatore, VinicioSerino, antropologo di professione,docente dell'Università di Siena evicegovernatore del Distretto 108La/Toscana, dopo aver rivolto unaffettuoso ricordo al suo amico disempre, prof. Paolo Falomi, attra-verso un percorso di immagini ar -tistico - letterarie ha illustrato glieffetti degradanti del vino fin dallapiù remota antichità, partendo daleggendarie figure quali Polifemo oNoè e si è poi soffermato sulle de va -stanti conseguenze che derivanodall'uso di alcolici, quali la perditadel dominio di sé, i disturbi dellamemoria e dell'orientamento, fino apervenire al Delirium tre mens,sindrome psicotica che costituisceuna complicazione dell'alcolismocronico.

Anche l'intervento del prof. Se -ri no si è concluso in positivo, conuna citazione da Voltaire,"Dio ci hadato la vita, tocca a noi darci la"Bella vita". Dopo la pausa- caffè ilavori della mattinata sono ripresicon l'intervento del Presidente delLeo Club Arezzo, Simone Valentini,che, rivolgendosi ai numerosissimigiovani presenti ha illustrato l'attivitàdi questo club che accoglie giovanidai diciassette ai trent'anni e che, inconformità al Lions International,crea eventi per aiutare gli svantag-giati(alcuni esempi: postazioni pernon vedenti presso le Università,ambulatori in paesi africani etc). Aseguire, come ultimo intervento,Ma ria Luisa Bartolini Valentini, Pre -sidente di Circoscrizione, esprimeringraziamenti alla Pre sidente delClub e alle socie per l'iniziativa in -tra presa e per l'ottima realizzazionedella stessa.

La coordinatrice ha concluso ilavori del convegno dando lettura ditaluni significativi passi degli elabo-rati eseguiti dai ragazzi, a cui sonostati consegnati i premi attribuitidalla Commissione giudicante.Elen co degli alunni premiati: Pri -mo pre mio ex equo:Andrea Ca -poduri (III°C Istituto I.S.I.S A.Vegni,Ca pez zine e Pulicani Riccardo, II°BLiceo Classico "LUCA SIGNORELLI";Se condo premio ex equo: SalvatoreBri schetto, III°B I.P.S.I.S "GINOSEVERINI " e Chiara Gambella, clas -se IV' Alberghiero A.Vegni, terzopremio:Michele Coscia,I°A LiceoClassico "LUCA SIGNORELLI".

Fuori concorso, è stato premia-to infine anche un lavoro eseguito incollaborazione dalla classe II°BLiceo Classico "LUCA SIGNORELLI"ecoordinato dall'ins. Fiorella Casacci.

Addetto stampa del clube Delegato Zona Q

Franca Biagiotti Belelli

Anche i cittadini del Comune di Cortona coinvolti in questo progetto

21 marzo 2009

Ristrutturato l’impiantodi sollevamento a Montanare

Indagine statistica circa l’informazionesui servizi di protezione civile

Silvia Roggi

ne di Cortona saranno coinvolti inquesta rilevazione.

Per informazioni riguardoque sto progetto è possibile rivol-gersi all’’Ufficio Ambiente delComune di Cortona a Camucia invia le Gramsci 95 tel. 0575. -603327 [email protected].

Andrea Laurenzi

A dieci anni dalla prima laureain Materie Letterarie (25 febbraio1999) lo scorso 24 febbraio,presso l’Università degli studi diPerugia facoltà di Scienze dellaFormazione Primaria, SILVIAROGGI si è brillantemente laurea-ta discutendo la tesi di Geografiadel Paesaggio e dell’Ambiente daltitolo: “Approccio didattico-culturale per uno studio sul pae -saggio agrario del Cor tonese”.

Feliciùtazioni...

Lions Club CortonaCorito Clanis

Convegno sull’alcolismo presso la Sala S.Agostino

Fondazione Arezzo Wave Italia

“Orizzonti di vita”: i giovani fra inquietudini, sogni e sfide

Concorso “Comics Wave”per appassionati di fumetti

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TERRITORIOL’ETRURIA N. 06 31 MARZO 2009

PAGINA 6

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Sabato 4 aprile p.v. alle ore17 presso la Biblioteca delComune e dell’AccademiaEtrusca di Cortona verràpresentato il libro “ALFA -

GEMO” di Marzio Mori. Non sitratterà della “solita” presentazio-ne, ma di un evento artistico origi-nale e di sicuro livello. Natu ral -mente sarà presente l’autore, oltreal prof. Rolando Bietolini modera-tore e mattatore d’eccezione, conStefania Salvietti e Mario Bocci del“Piccolo Teatro della Città di Cor -tona” che interpreteranno alcunipassi del libro. Infine al violinoMar tina Parigi che suonerà unoriginalissimo brano tratto da undi pinto del Caravaggio e che fa dacopertina al volume.

Su questo stesso giornale,cir ca quattro anni fa,facevo notare come dellostatuto comunale, pub -blicato per la prima volta

nel bollettino regionale del 1992e successivamente modificato/in -tegrato nel 2002, fosse rimastalettera morta la nomina del difen-sore civico, figura che nelledemocrazie avanzate, rappresen-ta una garanzia per il consumato-re e la cui funzione è quella distimolare la pubblica ammini-strazione inerte o richiamare ifunzionari al rispetto delle leggi,per cattiva amministrazione.

A distanza di tempo, questafigura è stata istituita, presso ilcomune di Cortona, con appositaconvenzione con la Provincia diArezzo, nei primi giorni del2008.

Ci sarebbe stato di che ralle-grarsi perché finalmente, senzadover ricorrere ai tribunali,almeno in altri stati, come laSvezia, tale istituzione viene presaseriamente, da noi, si ciao, ilbambino appena nato si vorreb-be vederlo già affogato.

E motivi ce ne sono.Se vengo alla conclusione,

nel mettere in dubbio l’utilità deldifensore civico che grava sulletasche del contribuente mentrel’amministrazione comunalepotrebbe destinare tale spesa peraltri fini più meritevoli.

Non a caso, sul Corrieredella Sera del primo marzoultimo scorso, in un articolo diGian Antonio Stella, viene riporta-ta la proposta di alcuni consiglie-ri regionali veneti “aboliamo idifensori civici” e perché “lottiz-zati e superpagati”.

Sicuramente come in tutte leattività ci sono professionisti piùo meno preparati, più o menoag giornati culturalmente e sensi-bili alle problematiche sociali.

Su al cune professioni peròpende il dubbio circa la capacitàdi essere indipendenti e fra questiil difensore civico.

E’ come i revisori dei continegli enti locali.

Vengono eletti dalla maggio-ranza e con essa si rapportano eda questa dipendono per unaloro successiva riconferma.

Il denaro non puzza, quindibisogna avere un occhio di ri -guardo per chi nomina!

Il sistema di nomine deiprecitati professionisti andrebberiformato.

Forse ne guadagnerebberotutti in credibilità.

A che serve mantenere undifensore civico? Facciamone ameno e buonanotte al secchio!

Quan do ancora non vi era ildi fensore civico comunale con -venzionato con la Provincia, hofatto ricorso al difensore civicoregionale perché dal comune miera stato negato l’accesso adalcuni atti comunali perché di -venissero di dominio pubblico.

Il difensore civico regionaleaccolse l’ istanza con la motiva-zione che “tutti gli atti dell’ammi-nistrazione comunale e provin-ciale sono pubblici, ad eccezionedi quelli riservati per espressaindicazione di legge o per effettodi una temporanea e motivatadichiarazione del Sindaco ……”e perché tale norma “si ponecome speciale (oltre che succes-

siva) rispetto alla disciplinascaturente dal disposto dellaLegge 241/90, in particolareaffermava che nella richiesta nonfosse necessaria la motivazioneessendo sufficiente che il richie-dente “sia cittadino dell’enteterritoriale in questione” edinoltre che, per l’accesso agli attidegli enti locali, non è necessarioche il richiedente comprovi diavere un interesse diretto,concre-to e attuale….con la conseguen-za che “ l’accessibilità può consi-derarsi in re ipsa solo per il fattodi avere la cittadinanza comunale(rectius residenza nel co -mune)”…Chiaro? Chiarissimo,non si poteva pretendere di più!

La questione poteva essererisolta una volta per sempre!Manco per sogno!

Lo schiaffo non è bastato.A seguito di una successiva

recente richiesta di accesso agliatti, dallo stesso dirigente co -munale, si è chiesto quale fossela motivazione o l’interesseall’accesso.

Di nuovo è stato interessato ildifensore civico, non quelloregionale, che peraltro avrebbecon sentito immediatamente l’ac -ces so con una risposta fotocopiadella precedente, ma per compe-tenza il difensore civico comuna-le, quello di recente istituzioneconvenzionato con la Provincia.

Questi, per distinguersi, perarticolare le proprie convinzionigiuridiche, nonostante fosse inpossesso della copia del difenso-re civico regionale arriva allaseguente conclusione ..”la suadomanda di accesso atti dovràessere oggetto di esame in forzadei requisiti di cui alla normativagenerale l. 241/90; presa visionedella nota …..si evince come laSua domanda non è stata oggettodi diniego e/o rigetto da partedell’Ammini stra zione, ma, il ri -chiedente è stato invitato adintegrare la domanda in meritoalle motivazioni dell’accesso.”

Dunque delle conclusioni èvera quella del difensore civicoregionale ed errata di quellocomunale o viceversa?

Sicura mente è da ritenersierrata quella del difensore civicocomunale e corretta l’interpreta-zione del difensore civico regio-nale per i motivi sopra detti.

La specialità della normasull’accesso agli atti, applicabileagli enti locali è “costituzionaliz-zata” nello statuto dell’ente e aquesta deve farsi riferimento.

Anche se non convinto dal di -fensore civico comunale ho for -malizzato la motivazione d’ac -cesso e conseguito il risultatocon risposta del dirigente co mu -nale in questi termini “ ritengol’integrazione insufficiente…..

Tuttavia per dimostrare lamassima volontà di collaborazio-ne e evitare inutili polemiche,sono disponibile ad accogliere ladomanda previo accordo….”.

Perbacco!…il diritto diventauna concessione!

Nella patria del diritto….approssimativo se ne vedran-no sempre delle belle …..e delcittadino… chi se ne frega!

Questi, se ci riesce, dovràfare da sé o agire in via giudizia-ria per far fronte a ….facce ditolla.

Piero Borrello

Sabato 14 marzo sono statiinaugurati i nuovi locali delCentro di AggregazioneGiovanile ZAK di Camucia.

Con l’occasione è stato festeg-giato il quinto compleanno diquesto luogo, nato il 21 febbraio2004.

La festa è partita alle 17 con ilsa luto del Sindaco e la presenta-zione del nuovo sito del Val di -chianagiovani (www.valdichiana-

giovani.net) da parte di MarcoMar cellini. Questo progetto durada 10 anni, probabilmente il piùlongevo del genere nella nostrazona.

E’ seguito un reading dell’As -so ciazione Gotama, che insieme alCircolo Baoba gestisce lo spazio

dalla sua nascita.Il buffet è stato allietato dal

gruppo Jazz “Cool Five”, invece ildopo cena dal DJ set di XenonGroup.Contemporaneamente neilocali del Centro era ospitata unabella mostra fotografica di MartaPrimavera e del Circolo Foto gra -fico Castiglionese.

Tra le tante novità del centroZak la possibilità di collegamentointernet gratuito con wi-fi, consol-le play station, bigliardino, areaping pong, e tanti giochi da tavola.

Quando ne parlo sono sempreun po’ commosso e imbarazzato,anche se dal 2007 non me neoccupo più, insieme ad altri amicil’ho cresciuto e curato nei primianni, quando ancora era unascommessa e doveva tessere radicie davvero era un po’ spaesato…

Ora zio Zak è un giovanevirgulto che viaggia con le suegambe, che sa farsi conoscere eapprezzare. Un ringraziamentoparticolare va all’amministrazionecomunale che lo sostiene congrande determinazione nonostantei tempi duri che attraversano leamministrazioni.

Gli operatori e le associazionidi cui fanno parte sono legati conaffetto sincero a questo luogo deldivertimento, della creatività e sepossibile della crescita.

Albano Ricci

CORTONA “Alfagemo” di Marzio Mori

CAMUCIA I primi 5 anni del Centro

Difensore civico:no, grazie, fai da te

a cura di GINO SCHIPPA

Noterelle... notevoli:A vicchio, a vicchio

Il parapetto installato sulle mura di via (delle) Fontanelle è la riprova dicome si può intervenire sugli angoli del centro storico a piccoli passi: ripulire erilastricare piazzette, mettere in sicurezza muri pericolanti, recuperare postimacchina per residenti, fare più bella la città, ridare luce e panorami allepasseggiate e ai parchi sfrondando piante divenute più alte delle finestre deipalazzi circostanti e diradendo arbusti e cespugli di risulta; questo vale per ilviale Passerini, per il viale del Parterre, per piazza Garibaldi, per il Poggio, perla via che va da Porta Montanina al Tor reone: più luce, meno verde soffocantepiù parcheggi, persone sole protette durante la notte.

Ma per restare sull’argomento principale, quello delle balaustre, vieneimmediata una riflessione sulla necessità di provvedere al restauro delle murafortilizie. Questo piccolo intervento ha dimostrato che gli scorci di godibilità delpaesaggio si aprirebbero non solo dall’alto verso il basso (cioè la pianura) maanche nel senso contrario che maggiormente mette in risalto un’opera diguerra che oggi vogliamo presentare come gioiello turistico di pace. Nonpretendiamo miracoli. Le grandi opere si possono programmare e siccomeparliamo di interventi che non obbligano ad una ferrea continuità perché sipossono suddividere in segmenti l’impegno di spesa dovrebbe essere annuale.

Il primo stralcio ci darebbe l’esatta situazione della spesa complessiva eanche il senso di rammarico per quei sindaci precedenti che pur disponendodi bilanci più favorevoli non hanno avuto la capacità di intervenire: se ognunodi loro avesse investito sulle mura per il ripristino almeno cinquanta metriall’anno la maestosità delle mura estrusche e medioevali svetterebbe sulla cittàsopravvissuta per secoli a guardia della valle ubertosa. Dall’era di Tito Barbiniin quasi trenta anni avremmo recuperato sette chilometri di muraglia chepresumibilmente sono più di quelli realmente esistenti.

Non siamo visionari, è la cruda verità che diventa un macigno che dovràpesare sul bilancio dei prossimi cinque anni.

Un bilancio non è la somma di spesa che dovrà sostenere soltanto l’Am -ministrazione di Cortona. Un bilancio parte dalla somma delle risorse delComune e si gonfia della abilità con cui si acquisiscono contributi dellaProvincia, della Regione, dei Ministeri dell’Unione Europea, delle Fondazioni e(perché no?) degli Enti religiosi che svolgono attività economiche nel rispettocristiano della parola: “A Cesare quello che è di Cesare...”.La lotta all’evasione tributaria......E’ una frottola comune al precedente governo e a quello attuale. Anzi con

le nuove disposizioni sulla non punibilità dei falsi in atto pubblico e sullariduzione delle intercettazioni telefoniche sono state praticamente tagliato legambe agli uffici finanziari. Le maggiori entrate (in termini di miliardi) sonoinvece veritiere ma derivano praticamente da accertamenti precedenti che leesattorie ri scuotono (anche rateizzando) agitando lo spauracchio dei sequestriconservativi.

Purtroppo la battaglia per la giustizia fiscale, le parole d’ordine “pagare sututto, pagare tutti, pagare meno” è andata in soffitta per l’abbassamento dellaguardia degli enti più vicini ai cittadini come i comuni ecc. che hanno entratederivanti da aliquote sugli imponibili dei contribuenti. Ci sono convergenze sulfederalismo fiscale. Si potrebbe lavorare sulle leggi e sui meccanismi fiscalilavorando di nuovo, ad esempio, sull’accorpamento dell’ICI e degli immobili ingenere in una unica imposta a favore degli enti locali togliendoli dalla dichiara-zione dei redditi. Contemporaneamente cancellando le recenti esenzioni eabbassando le aliquote di concerto, Stato e Enti Locali governerebbero gli ac -certamenti di rito. Ma la battaglia per le giuste entrate, per l’efficienza degliuffici fiscali e per la moralizzazione della vita politica si combatte, soprattutto ecomunque, obbligando gli eventuali candidati alle prossime elezioni a presen-tare le loro dichiarazioni familiari riferite al 2008.

Presentazione del libro

I nuovi spazi allo Zak

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TERRITORIOL’ETRURIA N. 06

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di Burazzi rag. Michele

Federico Giappichelli, daacuto osservatore com’egliera, ha immortalato nellesue poesie in dialetto

mercatalese tante figure, di cuiognuna caratterizzava anni indie-tro il suo paese e lo colorava ditinte vivaci. Personaggi ora quasitutti scomparsi e immersi ormainella ineluttabile dissolvenza dellememorie passate. Peccato davverodimenticarli in quanto il lororitratto non mette in luce solo sestessi, ma soprattutto un’epoca,un diverso più naturale rapportofra la gente paesana e dei secolaricostumi che oggi sono andati viavia scomparendo. Figure e perso-naggi comuni, che davano però,

ciascuno a suo modo, la loroparte di colore, di folclore e distoria al variopinto quadro locale;figure a volte strane e pateticheche il paese di Mercatale, trasfor-mato dal presente in unaframmentata società legata aitempi, non saprebbe più offrireallo sguardo noncurante dellagente.

Erano gli anni 1920, ‘30 e’40. La Val di Pierle, prevalente-mente agricola, aveva in Mercataleil suo centro d’aggregazione con ivari servizi, le botteghe deicommercianti e di molti braviartigiani. Una comunità, come intutti i paesi di campagna, in cuitutti si conoscevano da sempre,rispettosa dei principi religiosi,che in tutte le sue diversità socialied economiche conduceva inmassima parte vita sobria, sempli-ce, parsimoniosa, confidenziale.Sotto il profilo ricreativo sapevaorganizzare belle feste, aveva lasua banda musicale e il cinemaparrocchiale: c’era perciòquell’insieme di fattori produttivi,organizzativi e relazionali, oggi ingran parte perduti, che potevaavere un paese a quel tempo.

In tale contesto paesano,Federico Giappichelli (qui per tuttiera “Rigo”) condusse i suoi primitrent’anni d’esistenza, quasi tuttivissuti a stretto contatto con lepersone d’ogni età e condizionesapendo cogliere molti caratteriumani, espressivi e abitudinari,riportati poi vivi e reali nei versidella sua poesia vernacolare, nonproprio finalizzata alla satira, ma

soprattutto avvolta da delicatisentimenti e dalla nostalgia deiricordi. Le figure che in primoluogo espone al ricordo sonoquelle legate agli affetti familiari,come i genitori e gli altri cariscomparsi. Poi, ne “L’Ombra delle

Nuvole”, ecco gli amici dellalontana fanciullezza: Nicche, illeader del gruppo e più esperto intutti i giochi; Beppe, Nocca,Celestino e Ori, compagni nelleesplorazioni lungo i sentieri fra icampi. In una di queste scenecampestri spunta improvvisa lafaccia seria e baffuta di Checco,insano di mente ma innocuo, checon un coltellino in mano finge dirincorrere la comitiva dei ragazziminacciandoli di castrazione.

Fra le tante persone mentovatein quelle poesie non potevanomancare le care maestre, e conesse il severo prete Cipolleschi(“Ceppi della Badia!” diceva rivol-gendosi bonariamente ai bambini)

ed anche l’Emma, l’Elvira e la soraClorinda che insegnavano ladottrina. Seguono la Chiarina, laCre zia, Arsenio, Argario, Cencio ela Diu mirra; e ancora la sora Mar -gherita, la Luisona, la Cucca, Men -con di sant’Antonio, Zefferino,Pipicchio, la Dorotea e lo spazzinoCintio con la Marietta. Quindi ilsor Menco, ex ufficiale e istruttorepremilitare, che nell’esaltare aigiovani il valore della Patriaprofondeva altrettanta lode per lasua “lupa”, la rombante moto dicui si vantava.

Sfogliando le pagine de “LaValle dei miei canti”, ci soffermia-mo sulla figura femminile dellaFilomena, nubile e scrupolosaosservante dei precetti religiosi,sorella del sor Andrea, gestoreassieme a lei dell’esercizio alimen-tare. Un venerdì, giorno di vigilia,entra in bottega un forestierointabarrato dal freddo, affamato estanco dopo un lungo cammino.Quando si rivolge alla donna perchiedere del prosciutto, costei,ricordandosi della vigilia, loguarda biecamente, si fa il segnodella Croce e anziché dargli ilprosciutto gli rifila una sarda. Ilpoverino, senza protestare, tace ese la mangia rassegnato.

Ancora tanti i personagginell’altro volume “Immagini dellaValdipierle”. In quello scegliamo ilquadretto delle donne intente alavare alle vasche (i lavatoi pubbli-ci di Mercatale) e a fare assieme il“gazzettino” del paese. Lo sciabor-dio dell’acqua le costringe aparlare ad alta voce, cosicché:

Tutti versi gustosi, varietà divolti vicini e cari al poeta, immagi-ni vive e spontanee di una realtàche, per quanto modesta, è parterilevante della storia di un paese edi una valle.

Mario Ruggiu

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“In un momento particolare,una serietà particolare”

Anche quest’anno, per laquarta volta consecutiva,la Scuola Secondaria diPrimo Grado “Ber rettini-

Pancrazi” ha partecipato al Pro -getto Memoria: “Per non di men -ticare” promosso dall’Am mini stra -zione comunale di Cor tona, nellapersona dell’Assessore alla Pub -blica Istruzione dott. Ga briele Viti.

Il progetto, rivolto agli alunnidelle classi terze, si è articolato inmomenti di conoscenza e rifles-sione sui diritti negati nel XX e XXIsec. con particolare attenzione allavicenda dell’Olocausto.

Gli alunni hanno partecipatoattivamente e costantemente ad uncorso pomeridiano articolato inotto incontri per un totale di 12

ore da dicembre a febbraio che siè svolto nelle sedi scolastiche diCamucia, Mercatale e Terontola.

A conclusione del corso glialunni hanno incontrato la signoraIda Balò Valli che ha raccontato inmaniera quanto mai emozionantela vicenda sua e del paese d’origi-ne sulla strage di Civitella, avvenu-ta nel giugno 1944.

I ragazzi hanno poi realizzatolavori di vario genere che dovreb-bero essere oggetto di una mostra,insieme a quelli degli anni prece-denti.

Il progetto si è concluso il 27marzo con la visita, dei 50 alunnipartecipanti e i loro insegnanti el’assessore, al campo di sterminiodi Auschwitz.

Figure paesane di un’epoca tramontataProgetto memoria “Per non dimenticare”

A quando l’arretramento di otto metridel senso unico in via Lauretana?

Nei giorni prima della fine del 2008 i commercianti di Piazza Sergardi inCamucia inviarono una petizione al Sindaco e all'Assessore ai trasportiaffinché il senso unico di Via Lauretana venisse arretrato di otto metrionde permettere il parcheggio in Piazza per gli avventori dei Bar e deinegozi ed evitare così la sosta forzata lungo la statale come mostra lafoto. L'accesso alla piazza per tutti coloro che marciano in direzionePerugia e desiderano fare una breve sosta diverrà ancora più urgentecon l'arrivo del bel tempo e quindi sarebbe bene che le autoritàcomunali provvedessero a creare l'accesso alla piazza come richiestodai commercianti della zona (primo firmatario della petizione:BarbaraCagnanelli, tanto per ricordare la questione a chi di dovere).In attesa di una realizzazione utile e non costosa (fattibile in meno diun ora di lavoro e con i segnali solo da arretrare e gli spartitraffico soloda mettere in verticale al posto dell'attuale disposizione orizzontale) icommercianti della piazza ed i frequentatori dei due bar che s'affac-ciano sulla statale, ringraziano Sindaco e Assessore attualmente incarica. Un camuciese

E.N.P.A. Valdichiana O.N.L.U.S.

Una casa per SoleCiao a tutti, quella nella foto è

Sole, una femmina di Beagle di 2anni. La sua colpa? La mattinaperde troppo tempo ad annusarela terra!!! Questa è stata la giustifi-cazione del suo vecchio proprieta-rio!!!

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Da la capanna Silvio, o dal su’ orto,mentre piantèva il cavolo, sentivasi qualcosa gìa dritto o giva storto,chi era partito e chi da fori arniva.

Da la su’ loggia la sor’Anna Piattimentre facea ‘na sciarpa a l’uncinetto,zitta ascoltava le nutizie, i fatti…sapeva chj era alzèto e chj era a letto.

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Aiutiamo una famiglia in difficoltà

Gli associati Unitre di Terontola

…“Mi chiamo Roberto Coc -ci, vivo ad Arezzo e la mia storiaha inizio il 19 maggio 2005 do -po 41 settimane e 3 gg. di gesta-zione quando finalmente decisiche era arrivata l'ora di nascere.

É stato un giorno moltodifficile per i miei genitori edan che per me... infatti mi fudiagnosticata una lesione cere -brale di origine ipossico/ische-mica.

Dopo 23 giorni di ospedalesono stato dimesso con questeparole: "Sarai un vegetale", maio decisi che non potevo accetta-re senza combattere la sentenzadei medici e quindi grazie aMamma e Papà ho girato tutto ilPaese in lungo e in largo cercan-do qualcuno che potesse aiutar-mi a migliorare la mia piccolavita!

Per fortuna esistono ancoradelle persone serie e di cuore chesvolgono il loro lavoro con pro -fessionalità e tanto amore per ilprossimo; una di queste è il dott.Ma rio Castagnini, personasplen dida che, quando potrò

parlare, ringrazierò personal-mente, perché mi ha aiutato, mista aiutando… insomma hadato una speranza a me ed aimiei genitori.

A proposito… non vi avevoancora detto che io non possoparlare, ne tantomeno cammi-nare, infatti molte delle miefunzioni sono state danneggiate,ma questa è un’ altra storia, neriparleremo in seguito...”

Questa in breve, in MOLTObreve, è la storia di Roberto!

La famiglia non si è mai ar -resa, così come Roberto, che con

tutte le sue forze vuole vivere...vivere come un bambino normale,godersi il sole, godersi una gior -nata al parco con gli altri bambini,un gelato…

I costi per le terapie sono altis-simi: attualmente la famiglia atrovato a Cuba un centro di riabili-tazione specializzato in questo tipodi patologia, ma come potete im -maginare Cuba non è dietro l’an -golo e le terapie costano!

Per questo, la famiglia Cocci faaffidamento sullo spirito di solida-rietà che da sempre contraddistin-gue noi italiani, ma soprattutto noitoscani e fa sapere, che qualsiasitipo di aiuto è ben accetto!

Per contattare la famiglia, a ve -re più informazioni, o dare qual -siasi tipo di aiuto, abbiamo a di -spo sizione i seguenti recapiti:Famiglia Cocci, Arezzo, Tel: 0575403465; Cell: 338 5242853; 3388620675; Email: [email protected];Website:http//ilpiccoloroby.spaces.live.co;Banca Etruria: iban.It2850539014132000000091227... e… forza Roberto!!! S.B.

L’opera “La Divina Commedia”

Tanti auguri nonno Luigi!

Alla scoperta di tesori antichi

L’intervento dell’elemento co -ra le rinforza la forte tensione li ri -co-drammatica che si sprigionadalle parole di Pia de Tolomei.

Alla penetrante melodia di Ma -telda, simbolo della beatitudinena turale”, seguirà la preghiera alla“Ver gine”, dove la cosmicità delmes saggio dantesco, esaltato daglisgargianti colori orchestrali, e -splode nella maestosità dell’e -

spressione corale, che ricalca ilvigore della voce umana percepitacome naturale ampliamento esuperamento dei timbri strumen-tali. La nota competenza musicaledi Marco Frisina e le capacità vo -ca li e interpretative dei cantantiVit torio Bari, Mariangela Topa,Paola Cecchi e del ballerino JariMolinari, hanno saputo creare unmusical ricco di pathos che hacoinvolto moltissimo il mondo deigiovani inducendoli a reperire,aldilà della contingenza, nuovi e -lementi di riflessione.

Enrichetta Giornelli

Tantissimi auguri a LuigiColarusso che, il 6 Mar -zo, ha compiuto 92 anni.Dopo averci fatto unabella chiacchierata mi

sono reso conto come la sua vitasia stata veramente un avventura. Ilsuo grande spirito di sacrificio e lasua fervida intelligenza, doti che locontraddistinguono ancora oggi,gli hanno permesso di riuscire asuperare brillantemente momentimolto difficili come, ancora giova-nissimo, la prigionia in India ol’esperienza da emigrato in Ar gen -tina che lo ha tenuto lontano dallafamiglia per tre anni. In questo

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Il giorno 12 marzo presso lachiesa di S. Domenico inCor tona è stata ripropostaagli studenti dell’istituto su -pe riore il musical “La Di vina

Commedia” musicata da monsi-gnor Frisina dato l’enorme suc -cesso riscontrato lo scorso anno.

Tale rappresentazione risultainserita, come lezione concerto,nell’ambito dell’attività progettualedel pof a cura del professor Ro -ma no Scaramucci.

Il dirigente scolastico, prof.Vito Amedeo Cozzi Lepri, ha intro-dotto la manifestazione ribadendoil valore culturale dell’ opera doveFri sina e i suoi collaboratori han -no abilmente sfruttato le potenzia-lità emotive del linguaggio univer-sale della musica per favorire laconoscenza della commedia dan -tesca.

All’intervento del Preside è se -guito il saluto di M. Frisina che haevi denziato, come elemento co -mu ne a tutti i canti, il sentimentodell’amore, visto nell’ ottica di unaforza suprema e autentica che siidentifica con Dio.

Già con l’esecuzione della pri -ma aria ispirata al canto introdutti-vo dell’inferno, l’attenzione deglistudenti è stata immediata e totale,stimolata particolarmente dagliespressivi legami musicali associa-ti talora ai sinuosi movimenti di unballerino.

Alla presentazione del perso-naggio inquietante e grottesco diCaronte, espresso attraverso un’a -ria musicale ispirata al ritmo tra -volgente del tango, è seguito l’epi-

sodio di Francesca da Rimini sot -tolineato da efficaci strategie me -lo dico-ritmiche che determinanouna significativa varietà tonale etimbrica.

Infatti l’intensità della musicasi eleva in un crescendo semprepiù intenso soprattutto quandoritorna nelle parole di Francesca ilricordo dell’intensa passione ter -re na.

Un altro sentimento umano,sempre fort e prorompente, quel lodell’odio, è emerso poi con l’ariadel Conte Ugolino, espressa daadeguati virtuosismi sonori tinteg-giati da foschi suoni che evocanola tragicità della scena.

Dall’ atmosfera carica di attesadel purgatorio è emersa l’ “Aria”di Pia in cui le vibranti modulazio-ni musicali si mimetizzano con lapreghiera del vespro, mentre unmisticismo profondo scaturiscedalla cadenza nostalgica delle noteche si fondono poi con i rintocchidella campana del purgatorio.

periodo Luigi, per risparmiare equindi mandare più soldi ai suoicari, si arrangiava nel mangiare espesso saltava i pasti. Questo suostile di vita precario però si è fattosentire al ritorno in Italia quando

si è dovuto operare allo stomacoper ben tre volte. Nonostantequeste problematiche non si è maiarreso, il lavoro e la sua famigliasono stati i suoi motivi di vita.

VERNACOLO

La passera salcinaM’è arbalenèto ‘n mente un vecchjo ditto cortoneseàlora le messèe en viòn mica a la “coppe” a fè la spesevìno al Riccio dal Matassi o da la Lina a CortoreggioMadunnina, “quanto era meglio, quando se stèa peggio”

Appena se glievèno, viòn tu l’èa a guerné i polli, le nanei ciuci eppù de cursa a preparè el pastone pèi maièliadosso s’enfilèno ‘n golfo artoppèto e ‘n vistitaccio grinzodò calzinotti pièn de buchi e un bel péo de stivèli

Anco le donne d’ogge enn’àn mèi poso, fuggòn sempresòn parecchjo, parecchjo endaffarèteprima gne tocca a vì ‘n piscina, doppo en palestra eppueda la stitista a fè i massaggi p’esse acommedète

A Trontela ce n’è una che s’empatacca tutto ‘l muso e fa lelampéde, se veste strèna da la mattina enfina a sera tardiquando gironzèla pe’ le vie del centro, le sù paesène, frade loro bisbiglièno: arrecco la velina, è argiònta la Barby

Le contadinotte de ‘na volta odorèno de salvetècocomme la volpe quando en tu la tèna s’arposèaèron vispe, l’amore la facéon ‘n mezzo al grèno e tra laseguèla, ‘nsomma endùcche capetéa

Alvaro SgaragliContinua

Ancora una volta l’U NI -TRE di Terontola si èmossa alla scoperta dite sori artistici, archi-tettonici, pittorici, di

cui il nostro territorio è o -vunque costellato. Il primo mar -zo, un nutrito gruppo di nostrias sociati ha infatti rispostoall’ennesimo appello propostodalla CREA, di cui le tre giovaniesperte d’arte, Maria Grazia, I la -ria e Laura rappresentano “l’a -nima”.

In collaborazione logisticaed organizzativa con l’AgenziaColosseum, hanno predisposto“una giornata culturale”, convi site guidate a Civita di Ba gno -regio ed al Duomo di Or vieto.Alle 7 e 30, prelevati in Piaz zadella stazione dal pulman delladitta “Casucci”, alla cui guidaun esperto giovane autista che,“fra quattro chiacchiere ed unarisata” ci ha condotti ai piedidel colle di Civita. Qui ad atten-derci vi era una guida , con laquale, attraverso un “altissimo”,quanto stretto ponte lungo circa700 metri, abbiamo raggiunto apiedi l’antica cittadella. Gua da -gnata e superata la porta rina -scimentale a tre archi, rappre-sentanti la RELIGIONE, l’AMOREed il SUCCESSO, siamo entrati inuno dei borghi più belli ed an -tichi d’Italia, già vitale nell’etàdel bronzo ed ancor più inepoca etrusca, romana e medie-vale. Nel percorrere le stretteviuzze abbiamo goduto nell’os-servare, dietro le precise edapprofondite spiegazioni dellaguida., le testimonianze rimastedi una grande civiltà passata: ilrinascimentale palazzo Ale man -ni, la parrocchia di San Donato,con affreschi e sculture lignee, lacasa natale di San Bonaventura(doctor seraphicus), granderap presentante dell’Ordine deiFrancescani, citato da Dante nelXII canto del Paradiso che lodescrive:” Io son Bonaventurada Bagnoregio, che nei grandioffici sempre posposi la sinistracura”. E’ stato proprio questosuo “figlio,” Bonaventura Tec -

chi, a definire Civita di Ba gno -regio come “ la città che muo -re”: lo sperone tufaceo, sopra ilquale è sorta, infatti, a causadell’azione di erosione degliagenti atmosferici progressiva-mente e inesorabilmente vaincontro ad assottigliamento esgretolamento.

Panorama mozzafiato lavalle dei Calanchi che si spalan-ca al di sotto di questo colle ditufo, fra i torrenti Chiaro e Tor -bido: arida e desolata landa, pri -va di vegetazione, a partequalche macchia di ginestre,fino al fiume Tevere.

Un ultimo ma prolungatosguardo a Civita e poi via versola seconda meta: Orvieto.

Qui ci attendeva un’altraguida altrettanto disponibile epreparata.

Un buon pranzo consumatopresso il ristorante “Al San Fran -cesco” dove abbiamo gustatocibi e vini caratteristici e poi lavi sita al Duomo della città (untem po sede di papi): uno straor-dinario concentrato artistico diarchitettura , scultura e pittura..

Ab biamo appreso che la suarealizzazione risale al 1200 eche ad essa contribuirono artistidi stile romanico, gotico erinascimentale, ma soprattuttofu importante il genio creativodi Lorenzo Metani .

La nostra maggior attenzio-ne è stata essenzialmente de -dicata alla visita della Cap pelladi San Brizio, ove lavorò il BeatoAngelico, il Benozzo Boz zoli, masoprattutto Luca Si gnorelli, che,fra la fine del ‘400 e gli inizi del’500 compì il suo capolavoronel l’affrescare con massima ca -pacità artistica e potenza e -spressiva le volte e le pareti,raffigurando il Giudizio Uni -versale, la Resurrezione dellacarne e le Storie dell’Anticristo.Siamo rimasti sinceramente e -stasiati e, perché no, fieri di Co -tanto conterraneo.

Interesse e curiosità hasuscitato in noi anche la visitaad Orvieto “Underground”.

Sotto la rupe a strapiombo

di questa città si interseca unafitta rete di pozzi, grotte, cu -nicoli che venivano utilizzatiper l’approvvigionamento delleac que e per lo svolgimento diattività artigianali, come la mo -litura delle olive per la produzio-ne di olio e la preparazione del -l’argilla per la lavorazione dellaceramica.

Alcune di queste grotte tu -facee dono contraddistinte dauna particolarità: le pareti i“colombai”, allevamenti sponta-nei di colombi che fornivanocosì agli abitanti sovrastanti uo -va e carne a volontà.

Era prevista infine la visitaal famoso quanto leggendarioPozzo di San Patrizio, opera fral’altro di Antonio di sangallo(altro figlio della nostra straor-dinaria terra di Toscana), mal’inclemenza del tempo, unicanota stonata di questa bellissi-ma giornata, ci ha consigliato ilrientro “in patria”, in pieno ri -spetto degli orari stabiliti.

Giuliano Marchetti

Da Pietraia

Luigi poi ha ancora la fortunadi avere accanto la sua adoratasposa, Teresa, con la quale hacondiviso 59 anni di matrimonio,avendo tre figlie (Pasqualina, An -tonella, Patrizia) e molti nipoti chelo adorano.

L’elisir di lunga vita quindi….per Luigi è sicuramente la suafamiglia, qui infatti si sente amato,apprezzato e, cosa fondamentale,ancora molto utile nonostante alsua età.

Nicolò

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L’ETRURIA N. 06 31 MARZO 2009

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IL FILATELICO a cura di MARIO GAZZINI

ATTUALITÀ

Nell’università delle treetà di Castiglion Fio ren -tino il 21 febbraio si èconcluso il corso discrittura creativa con -

dotto da Albano Ricci. ConoscoAlbano da diversi anni e non mifaccio sfuggire l’occasione diandare ai suoi corsi di scritturaperché è grazie a lui che scrivo,oggi, con sicurezza e piacere.Scrivere è un’arte che appaga chiscrive e chi legge, comporre unbel brano è, per me, come dipin-gere un quadro, entrambi reste-ranno nel tempo a ricordare…“anch’ io c’ero”.

Non tutti i pro fessori sono ingrado di trasmettere il loro sapere,Albano, generoso e gentile, ciriesce egregiamente. Nelle variele zioni ha spaziato su tanti ar go -

menti dalla letteratura al teatro,affascinante è stata la lezione incui ha sviscerato la poesia renden-dola semplice come fosse allaportata di tutti. Se oggi sono un’at-tenta lettrice lo devo a lui che miha fatto conoscere la gioia che siprova ad entrare nelle librerie,oggi per me, piene di tesori. Sevado in una nuova città è d’obbli-go entrare in libreria a cercarequel libro o quell’edizione e lasera, prima di dormire, mi im -mergo nel “mio” paradiso.

Sono certa che la diretticedell’università delle tre età, WandaBernardini, anche nei prossimianni ci darà l’opportunità di ascol-tare ancora Albano per ore di cul -tura e bellezza.

Grazie Albano… a presto.Franca Livi Limoni

Dal momento della suanascita la Società CREAha cercato di attuareuna politica non soltan-to legata al luogo, ma

anche d’espansione verso territoriesteri. Per pubblicizzare la propriaattività – in questo specifico casolegata all’impegno preso con lescuole internazionali - la societàha infatti partecipato a varimeeting svolti in luoghi stranieri.Per essere più precisi sono statetre le mete toccate in questi anni:Basilea, Parigi e Zurigo. Daannoverare in particolar modo ilmeeting avvenuto nella capitalefrancese, dove le ragazze dellasocietà sono state trattate letteral-mente con i guanti d’oro.L’organizzazione di questo eventonon si è fermata infatti a un meroincontro tra scuole internazionali,ma ha prodotto delle attivitàaggiuntive a favore degli entipresenti. Da ricordare è certa-

mente la raffinata “serata aperiti-vo” all’interno della lussuosaambasceria americana, situatavicina al palazzo dell’ Eliseo,svoltasi al ritmo di musica jazz.Non è da dimenticare poi lapreziosa traghettata sulle storicheacque della Senna, anche questoregalo dei soggetti organizzatoridel meeting. A parte queste attivitàvanno menzionati i ricchi pranzimessi a disposizione dei presentiin un lussuoso hotel a cinquestelle. Vanno quindi molti complimentialle tre ragazze della società CREA,Maria Grazia Caldarone, IlariaCeccarelli e Laura Santiccioli, chenon si limitano a svolgere la lorofunzione di organo culturaleall’interno del comune, ma ancheal di fuori di esso, pubblicizzandola nostra piccola città anche nelresto dell’Europa. Congratulazioniragazze!

Stefano Duranti Poccetti

La primavera naturale è soloentrata nel calendario, perchéancora, come dicono spesso imeteorologi per coprirsi da bruttefigure, "una coda dell'inverno"infastidisce i nostri sogni di sole,anche se solo per poco, le rondinihanno dovuto lasciare spazio aifiocchi di neve.

Così non è accaduto, invece,nel campo filatelico, perché il"cattivo tempo" al momento non siè intravisto, in quanto notizieconfortanti provengono dalle sedidi mercato degli ultimi convegni.

Voglio tranquillamente dirviche l'area europea, prepotente-mente, sta confermando validità dimercato, con collezioni sostanzio-se in primo luogo di Russia eGrecia, con forte ripresa dellaSpa gna che aveva conosciuto mo -menti critici due, tre anni fa, dopoil boom creato volutamente nellecontrattazioni, da fasulli mercantifilatelici, che scioccamente ave -vano acquistato in blocco centi-

naia e centinaia di collezioni diquel lo Stato per farne poi un polodi mercato forzato con lo scopo didivenire i soli referenti di materia-le filatelico spagnolo.

Ma se voi ben ricordate, il miopunto di vista di allora era quellodi mantenersi strette le collezionidi proprietà, lasciando scorrere ilmomento "no", con tranquillità,perché mi sembrava impossibileche, un governo accorto comequel lo spagnolo, si facesse coin -volgere, senza colpo ferire, inun'in degna bagarre di mercato, daquattro o poco più esseri di scarsovalore morale.

Infatti la reazione di Madrid èstata precisa nei tempi e nella

misura, costringendo tali meschinivenditori, che non chiamo aproposito commercianti, a fareinversione di tendenza, caricando-si nella gobba un peso non indiffe-rente di sconfitta di mercato, con irisultati che la collezione tematicadi Spagna, più di quella pretta-mente europea, riprendesse il suogiusto valore.

Per quella a tema europeo sitorna a parlare con insistenza,specialmente per le prime emis -sioni, che i noti mercanti, trovan-dosi poi con l'acqua alla gola,bisognosi di denaro fresco, hannoprecipitosamente "quasi regalato"pur di far cassa, con il risultatonegativo che in molti casi hannosmembrato migliaia di collezioni,privandole dell'attrazione più con -creta, come quella di avere in rac -colta i pezzi più antichi, e quin digià molti di essi divenuti introvabi-li.

I primi risultati di quanto hodetto li verificheremo a MilanoFil2009 dal 27 al 29 marzo p.v.,

(presso il padiglione 17/2 dellaFiera Milano City, entrando daPorta Gattamelata), dove tra l'altropotremo ammirare, voluto dal -l'Associazione italiana di aerofila-telia, quanto da questa organizzatanella parte teorica che prevedevisione e commento dei regola-menti, per poi passare soprattuttoad un momento più applicativo,analizzando quei gioielli di colle-zioni specifiche presentate (siparla di oltre cento raccolte), chel'Aerofilatelia avrà il piacere dimostrare a quello specifico pub -blico, che nel 2009 coglierà ilmas simo di questa tematica, es -sendo questo l'anno dedicato dal -l'Eu ropa all'astronomia.

Come tutti sapete nella nostraCortona, e anche in altre parti dellanostra diocesi, è stato attuato ildocumento “Sommorum Ponti fi -cum” di Sua Santità Benedetto XVIsul l’uso della liturgia romanaanteriore alla riforma del 1970, cheprevede il ripristino della santamessa preconciliare, o volgarmenteconosciuta come messa in latino. Aparte questo concetto della lingua,che tra l’altro non è riconosciuto trai più importanti come molti pen sa -no, ve ne sono altri di maggior im -portanza: ad esempio il sacerdotenon celebra il sacrificio di Cristoverso i fedeli, come siamo oramaiabituati a vedere, ma verso la Croce- simbolo di Salvezza -. Avendopartecipato più di una volta a questamessa - ricordo che essa si svolgeogni prima domenica del mesepresso la chiesa di S. Marco alle ore16.00-, sono rimasto colpito soprat-tutto dal solenne Mistero della tran -

Ho avuto occasione diascoltare - sabato 14marzo - "Cortona el'archeologia romanti-ca", conferenza tenuta

dal prof. Brilli e organizzata dallaCrea Cortona presso la BibliotecaComunale di Camucia.

Devo dire che ho trascorsoun'oretta proprio interessante: hopotuto conoscere il pensiero ditanti viaggiatori che nel 1700/1800visitavano l'Italia e sog giornavanoanche a Cortona lasciando periscritto i loro commenti: alcuniassolutamente anacronistici,moltiancora d'attualità. E così il cono -scere il pensiero su Cortona di

persone - certamente colte esensibili - è stato proprio stimo-lante.

Ma ciò che ha suscitato in megrande apprezzamento è stato ilsapere che per altre tre volte(sempre di sabato pomeriggio18/4; 16/5; 17/10) si terrannocon ferenze su vari temi: lin -gua/dialetto, Maranguelone, il tu -molo di Camucia.

Il mio augurio è che questema nifestazioni suscitino sempremaggior interesse ed abituino icamuciesi a pensare sulla lorosto ria. Davvero complimenti edau guri.

Maria Provini Minozzi

sunstaziazione, vale a dire, il Misterodi Cristo, che si fa carne e sangueattraverso le specie del pane e delvino. Un Mistero che prevede silen-zio e raccoglimento attraverso gestisimbolici durante le varie parti delrito, che rendono il sacrificio dellasanta messa più solenne, riportandola figura di Cristo al centro delMistero della liturgia. Invece nellamessa moderna in “volgare” si offrepiù partecipazione e importanza alpopolo che non alla mistica figuradi Cristo. Difatti il sacerdote celebrail santo sacrifico non rivolgendosialla Croce ma ai fedeli. Un’altracaratteristica simbolica che rendequesta messa divergente dall’altra èil senso di rispetto che si dà allasanta comunione, vale a dire a Cri -sto; infatti questa avviene in ginoc-chio e direttamente ricevuta perboc ca sulla balaustra, anziché inpie di e in mano, come nell’altraliturgia. Questi sono solo una partedegli innumerevoli aspetti che ren -dono le due liturgie differenti, manon per questo in contrasto tra diloro. Ringrazio il mio amico AndreaRossi per gl’importanti consigli chemi ha dato.

Stefano Duranti Poccetti

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Riccardo Arrighini Trio ed “I Solisti di Perugia”

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Prosegue la rassegna con -certistica di Arretium2008/2009, serie di con -certi voluti dalla Fon -dazione Toscana Musica

e Arte, con il contributo del Mini -stero per i Beni e le Attività Cul -turali, la Provincia di Arezzo, ilpatrocinio del Comune di Cortonae la collaborazione dell’Accademiadegli Arditi. Giovedì 09 Aprile, alTeatro Signorelli di Cortona, sa -ran no di scena il “Riccardo Ar ri -ghini Trio” ed “I Solisti di Peru -gia”. Riccardo Arrighini scoprel’anima jazz di Giacomo Puccini ece la svela interpretando le suearie, dando così continuità a quelpercorso di ricerca musicale chesi era purtroppo interrotto con laTurandot incompiuta.

Arrighini legge in questa inter-ruzione dell’opera del Maestrouno stimolo ad andare avanti,come se Puccini stesso avessevoluto tracciare una via da percor-rere verso la fusione dei diversilinguaggi musicali per poi passareil testimone ad altri.

Chi è il compositore se noncolui che trova in se l’ispirazioneed il coraggio per dire ciò che nonè ancora stato detto, o per dirlo inmodo ancora diverso?

Ed Arrighini lo dimostra tra -ducendo i versi pucciniani con imezzi melodico - ritmico - ar -

monici del jazz, senza tuttavia tra -dirne la struttura tecnica, maarricchendola con sonorità chesarebbero certamente piaciute alMaestro, grande innovatore ar -monico egli stesso.

Ascoltando il concerto si potràcogliere l’estro, la fantasia, l’inter-pretazione sempre originale, in -novativa e personale, la prepara-zione tecnica eccellente, che fannodi Riccardo Arrighini, uno deimigliori e più versatili pianisti sullascena jazzistica internazionale.

Il “Riccardo Arrighini Trio” ècomposto da due altri grandiartisti di fama internazionale, Ric -car do Fioravanti al contrabbasso,e Stefano Bagnoli alla batteria; adaccompagnarli ci saranno “I So -listi di Perugia” con Paolo Fran ce -schini, violino; Silvia Palazzoni,violino; Luca Ranieri, viola; CeciliaBerioli, violoncello.

Durante la serata sarannoeseguite alcune dele più belleopere di musica classica fra lequali troviamo: “Addio fiorito asil”(Ma da me Butterfly), “NessunDorma” (Tu randot), “E lucean lestelle” (To sca), “Quando m’en vo”(Bo hème), “Recondita armonia”(To sca), “Che gelida manina”(Bo hè me), “Intermezzo” (M.Lescaut), “Coro a bocca chiusa”(Madame Butterfly), “Vissi d’arte”(Tosca), “Un bel dì vedremo”

([email protected])

Il 1929Ci hanno abituato a vivere con pocoA non sperperare quello che prima veniva sperperato.

Ci hanno abituato a vivere con pocoCome ai tempi della guerra, quando un pezzo di focaccia e un bicchiere di latte sarebbero stati per noi pranzi e cene.

Ci hanno abituato a vivere con pocoCon pochi spiccioli nelle tascheCon tanti fogli e versi sparsi nelle borse.Prima erano tanti gli spiccioli (erano tante verdibanconote), pochi i fogli, pochi i versi.Ci hanno abituato a vivere con pocoMa che l’Arte si risvegli, che l’Arte si rialzi.Che sprofondino i denari nei baratriChe riemerga la vergine Musa munita d’EstroE di Sapienza.

Ci hanno abituato a vivere con pocoMa è dal poco che viene il tanto,è dal pargolo che viene l’uomo,è dalla crisi finanziaria che s’intravede un ceruleo velo di Spirito.

Ci hanno abituato a vivere con pocoNon ci hanno rubato niente peròpoiché il loro poco è il nostro moltoil nostro molto è il loro poco.

Ci hanno abituato a vivere con pocoCi guarderemo negli occhi distrutti dal tempoVedremo i vecchi solchi e i pianti depressi sui voltiE la vecchiaia nei gesti, la stanchezza già nei bimbi.Ma ci sarà tanta Luce, Luce, Luce, Luce e Luce.Tanta Luce così mai se ne vide.

Stefano Duranti Poccetti

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ATTUALITÀL’ETRURIA N. 06 31 MARZO 2009

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all’interno della palazzina che finoa qualche anno fa ospitava lascuola media. L’edificio, di 375metri quadri, si trova proprio apochi passi dall’Istituto AgrarioVegni. Questo è solo l’ultimo inter-vento in ordine di tempo che laProvincia di Arezzo ha deciso direalizzare in favore della scuoladelle Capezzine. “Abbiamo giàinvestito un milione e mezzo dieuro - ha spiegato il presidenteCeccarelli - Questi 300.000 euro

di investimento nella nuova strut-tura si aggiungono infatti ai550.000 spesi nel 2005 per i la -boratori e l'aula magna, ai225.000 investiti nel 2006 per lari strutturazione della palestra e deicampi sportivi all'aperto, ai350.000 spesi nel 2007 per la tra -sformazione e adeguamento dialcuni locali del Convitto a labora-tori del corso alberghiero ed ai

60.000 per la creazione di alcunilocali ad uso ricreativo recente-mente ultimati. Tutti interventi chehanno cercato di dare una rispo-sta alle crescenti esigenze dellapopolazione scolastica”. In effetti, inumeri di questa scuola cortonesesono in crescente e positivoaumento. Dal 2005, anno dellasua apertura le iscrizioni al primoanno sono passate da 50 a 120unità. “Questi nuovi spazi eranonecessari, commenta il Presidedell’Istituto Fortunato Nardelli. Inpochi anni, grazie all’aperturadella nuova sezione alberghiera,l’Istituto Agrario Vegni ha quasiraddoppiato i suoi studenti, arri -vando oggi ad ospitare circa 800ragazzi”.

L’Istituto Vegni, offre oggi nelpanorama formativo, due impor-tanti specializzazioni, che ben sisposano con la realtà locale, cheormai da molti anni ha investitosulla vocazione turistico-ricettiva,ma senza nemmeno dimenticarequella più storica e prestigiosadell’agricoltura di qualità. E pro -prio il sindaco di Cortona AndreaVignini ricorda che “nel solo terri-torio comunale ci sono 92 agritu-rismi, 28 hotel, 35 case vacanze e176 tra bar e ristoranti. Numeriche confermano il desiderio diquesto territorio di continuare adinvestire nel turismo e nell’acco-glienza”.

“C’è un reale bisogno di per -sone qualitativamente formate - ha

aggiunto il preside Nardelli - e lasfida futura di questa scuola saràquella di integrare maggiormentele due realtà scolastiche alberghie-ra e agraria per offrire ai ragazziun lasciapassare lavorativo ancorapiù qualificante”.

L’Istituto Vegni è frequentato

da molti studenti del comune diCortona, della provincia di Arezzoe dei comuni della confinanteprovincia di Siena, ma in questian ni ha attratto l’attenzione anchedi giovani che vengono da città piùlontane, avendo la possibilità diospitarli presso il proprio convitto. Al termine della cerimonia di i -naugurazione è stato offerto un ot -timo buffet preparato dagli studen-ti dell'Istituto, abbinato ad unadegustazione dei vini DOC prodottidal Vegni.

L.L.

Gentile Avvocato, mi dilettoad operare nell’ambito di unatelevisione locale dove vorreipresentare un nuovo programma,con una forma del tutto nuovache illustro nel documento cheallego (omissis). Come vede è unprogramma televisivo innovativoe vorrei evitare che, una voltapre sentato nella no stra emittentelocale, tutti potessero copiarloliberamente. Visto che credo diessere un “vero e proprio” autore,sono tutelato? Come?

Lettera firmataDopo aver letto la descrizione

del programma televisivo ideato dalnostro lettore, che ho omesso pernon ledere originalità e novità, pos -so confermare che il programmatelevisivo ideato è in effetti una no -vità assoluta per il sistema televisivoe, pertanto, può essere tutelata, manon con il diritto d’autore (L.633/1941).

Quello del nostro lettore è un“Format”, cioè l’opera dell’ingegno,originale ed esplicativa di unospettacolo, compiuta nell’articola-zione delle sue fasi sequenziali etematiche, idonea ad essere rappre-sentata in un’azione radiotelevisiva oteatrale, immediatamente o attraver-so interventi di adattamento o dielaborazione o di trasposizione, an -che in vista della creazione di multi-pli. Il format, non rientrando nellatutela riconosciuta dalla legge suldiritto d’autore, potrà essere solode positato nell’apposita sezione(D.O.R.) istituita presso la SIAE,sede di Roma, cui dovrà essereinviato un supporto magnetico con -

tenente la descrizione del program-ma radiotelevisivo e la ricevuta delpagamento della tassa di depositoeffettuata dall’ideatore (pari ad €30,00). Il deposito attesterà la datacer ta di creazione dell’opera e per -metterà la tutela nei confronti deiterzi per tre anni, dopodiché si do -vrà rinnovare.

Preciso, però, che la stessaS.I.A.E., ritenendo poco tutelati iformat, ha proposto, nel giugno2008, un disegno di legge, attual-mente all’esame del Parlamento,per il quale il format dovrebbeessere inserito nella tutela previstadalla Legge sul Diritto d’Autore (art.2 L.633/1941), almeno nel caso incui il format abbia novità, compiu-tezza ed espressività tipica dell’ope-ra dell’ingegno. Qualora, invece, talicaratteri manchino, il format po -trebbe essere tutelato come “dirittoconnesso”, come cioè lo sono iboz zetti teatrali o le fotografie sem -plici, che presentano comunqueprofili di creatività. In tal modo l’au -tore del format potrebbe sempreopporsi alla riproduzione o traspo-sizione non autorizzata per almenoventi anni. Staremo a vedere, i tempidi ap provazione non sono certobrevi, intanto i format radiotelevisivi,pur non protetti dal diritto d’autore,potranno essere registrati presso laS.I.A.E., come ho spiegato so pra, alsolo fine di stabilire la priorità delde posito, senza avere tuttavia unatutela specifica e potendo ricorrere,pertanto, in caso di violazione, soloal risarcimento del danno previstodal diritto civile ordinario.

Avv. Monia Tarquini

“DALLA PARTE DEL CITTADINO”risponde l’Avvocato

Diritto d’Autore e Format

Giovani baristi si sfidano nel primo Trofeo Corsini

Si sono sfidati a colpi diespres so, cappuccino ecocktails analcolici a basedi caffè i giovani baristi chehanno partecipato alla

prima edizione del “Trofeo Cor -sini” che si è svolto mercoledìscorso all’Isituto Alberghiero Vegnidi Cortona.

Trenta gli alunni della scuolasuperiore di Cortona che hannopartecipato e che sono stati valuta-ti dal qualificato assaggiatore dicaffè Michele Anedotti e dal vicecampione italiano baristi in carica,nonché docente della scuola perbaristi della Corsini Caffè, Fran -cesco Sanapo.

Soddisfazione per il progettoformativo è stata espressa dall’isti-tuto alberghiero cortonese.

Il prof. Gianni D’Onofrio, pro -fessore di sala dell’istituto Vegni,commenta: “per i ragazzi è statauna grande esperienza; dopo avervisitato la torrefazione, studiato ilcaffè in tutte le sue sfaccettature e

praticato il mestiere di barista, igiovani studenti hanno compresoquanto è vasta la filiera di questabevanda così comune, ma che èamata in tutto il mondo e quanto

impegno e passione ci vuole percreare un buon espresso”.

Dello stesso avviso anche ildirettore commerciale della Cor -sini Caffè, Santi Anedotti: “la garaha raggiunto a pieno due impor-tanti obiettivi: dimostrare che è

possibile, attraverso l’impegno,contribuire alla professionalizza-zione di questo settore e riuscire atrasmettere l’entusiasmo ai ra -gazzi; è proprio l’impegno e l’esal-tazione di questi giovani baristi checontribuisce ad affermare nelmondo la tradizione dell’espressoitaliano”. Sul podio sono arrivati

Giulio Venticinque, Marta Som ma -ria e Maria Chiara Silveri. Oltreall’agognato trofeo, i giovani ba ri -sti hanno anche guadagnato il po -sto alla semifinale di questo cam -pionato: sarà data loro la possibi-lità di confrontarsi, a livello nazio-nale, con i migliori baristi di tuttaItalia. L.Lucente

All’Istituto Vegni inaugurate sei nuove aule

G li studenti dell'Istituto"Vegni" delle Capezzinedi Cortona hannoimportanti spazi in piùper l'attività didattica. 6

nove aule, ma anche una sala per iprofessori e un ufficio realizzaticon finanziamenti dell’ammini-strazione provinciale. Lo scorso 24marzo ha avuto luogo l’inaugura-zione ufficiale della struttura allapresenza delle massime autoritàlocali e militari. A tagliare il nastro

ci ha pensato il Presidente dellaProvincia Vincenzo Ceccarelli,accompagnato dagli assessori Si -mone Pellegrini, Emanuela Carotie Angelo Maria Cardone. Al l'i -naugurazione erano presenti, oltreal Preside dell'Istituto FortunatoNardelli, il Sindaco di CortonaAndrea Vignini ed il Provveditoreagli studi Alfonso Caruso.

I nuovi locali sono stati ricavati

SCADENZARIO FISCALEE AMMINISTRATIVO(A CURA DI ALESSANDRO VENTURI)

SCADENZE DEL 10 APRILECOLLABORATORI DOMESTICI - Scade il termine per effettuare il versamentodei contributi relativi al primo trimestre dell’anno.SCADENZE DEL 16 APRILEIMPOSTE SUI REDDITI - SOSTITUTI D’IMPOSTA - RITENUTE ALLA FONTE -Scade il termine per il versamento delle ritenute operate nel corso del meseprecedente sui redditi di lavoro dipendente e assimilati, sui redditi di lavoroautonomo, etc.IVA - LIQUIDAZIONE E VERSAMENTO - Scade il termine per effettuare laliquidazione periodica ed il versamento dell’ Imposta sul Valore Aggiunto.DATORI DI LAVORO E COMMITTENTI - Scade il termine per il versamentodei contributi relativi ai lavoratori dipendenti e ai collaboratori coordinati econtinuativi.

SCADENZE DEL 30 APRILEMODELLO 730 - CONSEGNA AL SOSTITUTO D’IMPOSTA - Per coloro che siavvalgono dell’assistenza fiscale prestata direttamente dal sostituto d’impo-sta, scade il termine per presentare allo stesso il modello 730 compilato esottoscritto, corredato del modello 730/1 con la scelta per la destinazionedell’ 8 per mille dell’Irpef. Per coloro che si avvalgono di un Caf, la scadenzaè invece quella del prossimo 1 giugno.

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sul fronte delle malattie rare. Ilcav. Luciano Pellegrini, animatoree motore dell'Asso ciazione, haringraziato l'USL 8 per il suoimpegno e ha sottolineato il ruolodei medici, che rappresentano ilmotore delle attività sulle malattierare. L'associazione è stata pre -sente con i suoi volontari, coordi-nati dalla impagabile Tiziana Dorè,

che hanno gestito l'accoglienza, incollaborazione con i ragazzi dellacooperativa Work 2000 chestanno eseguendo un periodo distage.

Da parte della Regione hannoportato il loro contributo il dott.Andrea Leto, la dott.ssa CeciliaBerni, e il dott. Loredano Giorni.

Sono intervenuti il prof. Gian fran -co Gensini, preside della Facoltà diMedicina di Firenze e il dott. Fa -brizio Bianchi, responsabile delRegistro delle Malattie Rare.Ci è stato anche vicino FrancoRulli, ex presidente del Forum.

Se il convegno è stato realizza-to e condotto a termine, ciò èmerito principalmente della USL8

il cavalier Luciano Pellegrini, perunanime riconoscimento; un do -veroso ringraziamento va inoltrealla signora Lilly, che si è ottima-mente occupata della ristorazione,ad Andrea Vezzani, per l'allesti-mento tecnico, e alla dirigenza delTeatro Signorelli, per la signorileaccoglienza. Galeno

A Cortona il convegno sulle malattie rareun incontro dedicato alle malattierare, con particolare riguardo aiproblemi di assistenza per questiammalati, alle soluzioni propostedalle Istituzioni Sanitarie ed alleprospettive terapeutiche.

L’incontro si è svolto presso ilTea tro Signorelli. Ad esso hannofra gli altri preso parte l’Assessore

Re gionale Diritto alla Salute, En -rico Rossi, il Direttore dell’IstitutoSu periore di Sanità, Monica Bet -toni Brandani, il Direttore Ge ne -rale della ASL 8, Monica Calamai,il Sindaco di Cortona Andrea Vi -gnini.

Si è avuta numerosa e attivapartecipazione da parte di cittadi-ni, di professionisti e di pazienti.

E’ necessaria premessa il fattoche le cosiddette “Malattie Rare”non sono poi così rare. Il RegistroRegionale Toscano ha rilevato, al31 ottobre 2008, 13610 pazienti, il28,8% dei quali provenienti dafuori regione. Questi dati pon gonoconcreti interrogativi alla società ealle istituzioni sanitarie. E’ questolo stato dei fatti, di cui si è discus-so nel Convegno.

Dopo l’apertura dei lavori daparte del sindaco di Cortona, An -drea Vignini, il Direttore Generaledella USL8 Monica Calamai hamesso in rilevo che le malattierare costituiscono una sfida per ilSistema Sanitario e richiedono una

risposta concreta dalle Istituzioni.L’Assessore Enrico Rossi ha sotto-lineato la rilevanza internazionaledel Convegno, centrato sul temadell’assistenza al paziente. L’As ses -sore ha confermato l’impegnodella Regione Toscana nel soste-nere azioni concrete a favore deipazienti e delle loro famiglie, e haportato, a concreta testimonianzadi tale impegno, la recente inclu-sione nell’elenco regionale di cir -ca 90 nuove malattie rare; ciò checonsente ai pazienti di essere cu -rati senza aggravio di spesa. L’as -sessore ha riferito che è in corsol’aggiornamento e il potenziamen-to della rete regionale dei presidiper l’accesso alla diagnosi, alle

I l 28 febbraio, in occasionedella Giornata Europea dellemalattie rare 2009, la Re gio -ne Toscana, in collaborazio-ne con la ASL 8 di Arezzo,

con il FORUM delle AssociazioniToscane Malattie Rare e con laOrganizzazione Ami ci di Fran ce -sca, che gestisce il call center delForum, ha organizzato a Cortona

cure e ai servizi sanitari per le ma -lattie rare, e ha concluso sottoli-neando l’importanza strategicasvolta dall’istituzione del RegistroRegionale delle Malattie Raretenuto presso l’Istituto di Fisio -logia Clinica del CNR di Pisa. Cisembra particolarmente importan-te ricordare il riconoscimento, daparte dell’Assessore, del ruolopre zioso svolto dall’Associazione“Amici di Francesca” di Cortonacon il suo Centro di Ascolto e Aiu -to che costituisce un valido puntodi riferimento e di informazioniper i pazienti e le loro famiglie.

Silvano Pucci, Presidente delFO RUM Associazioni Toscane Ma -lattie Rare, ha sottolineato chel'essere affetto da una malattiarara aggrava i specifici bisogni deipazienti e delle loro famiglie; hasuggerito un maggiore sforzo or -ganizzativo per utilizzare al me glioi servizi medici e sociali di spo -nibili.

Michele Lipucci Di Paola, inrappresentanza di EURORDIS, hasottolineato che i problemi con -nessi alle malattie rare sono cosìcomplessi che solo un approcciointernazionale o europeo potràrispondere ai bisogni e alle attesedei pazienti e delle loro famiglie. Atal fine, sono stati individuati dallaUnione Europea e dal ConsiglioEuropeo alcune linee di interventofondamentali: 1. Approvare piani nazionali di a -zione sulle malattie rare.2. Identificare Centri di Esperienzao Competenza e creare NetworkEu ropei di Riferimento sulle ma -lattie rare.3. Incoraggiare la cooperazione eil coordinamento a livello Eu ro -peo.4. Dedicare adeguate risorse persviluppare e mantenere una equitàdi accesso alle cure mediche eservizi sociali in tutta Europa.

Il prof. Silvio Garattini, presi-

dente onorario di Amici di Fran -cesca, impossibilitato a partecipa-re di persona, ha voluto come alsolito essere vicino all'As so cia zio -ne e ha inviato un intervento vi -deo; in tale occasione ha sottoli-neato l'impegno della USL 8 e haringraziato Amici di Francesca e inparticolare Luciano Pellegrini, alcui impegno, a supporto della USL8, si deve in buona parte l’orga-nizzazione e la riuscita del con -gresso.

Non poteva naturalmenteman care l'intervento di Amici diFran cesca. E' intervenuto il dott.Luciano Sabadini, che ha ricorda-to il ruolo e le funzioni del l'As -sociazione e l’impegno particolare

La famiglia Pellegrini ringraziala RSA di Lucignano

Rinnovata la convenzione ASL 8 di Arezzoe l’associazione “Amici di Francesca”

Significativo riconoscimento al lavoro della Onlus

In questi giorni è stato fir ma -to il rinnovo della conven-zione triennale fra l’AziendaUSL 8 di Arezzo e la Or ga niz -zazione ONLUS “Amici di

Francesca”. La finalità di tale convenzione

è quella di confermare e discipli-nare il rapporto di collaborazionefra "Amici di Francesca" e l'URPdell'Azienda USL 8 di Arezzo, alloscopo di favorire l’orientamentodelle persone che necessitano dicure e riabilitazione nell'ambitodei servizi offerti dal S.S.N.

Il rinnovo della convenzionerappresenta per l’Organizzazione

una importante occasione perrea lizzare alcune delle sue finalità.In particolare:- mantenere il servizio di ac -coglienza e informazione pressol’Ospedale della Fratta; - ottenere il potenziamento delCentro di Ascolto operante all’in-terno dello stesso Ospedale, ilqua le funziona anche da Call Cen -ter per il Forum delle Associazionidelle Malattie Rare della RegioneToscana, confermando la validitàdel progetto “Una voce per tutti”;- migliorare le competenze del -l’Organizzazione nel campo dellema lattie rare, tenuto conto cheessa ha il compito di fornire con -sulenza, informazione e aiuto apersone affette da patologie com -plesse e alle loro famiglie, nonchédi favorire la ricerca medica nelsettore.

La convenzione si sofferma sulproblema dell’ascolto del bisognodegli utenti affetti da patologie raree complesse; in tal senso partico-larmente importante è il ruolo del“Centro di Ascolto” per le MalattieRare e Complesse”, a cui è possi-bile far riferimento per tutte ledifficoltà burocratiche, logistiche eamministrative di questi ammalati.Lo stesso Centro di ascolto può farda tramite, nell’organizzare il per -corso assistenziale, con gli specia-listi aziendali e i medici di medici-na generale, che sono coinvolti inprima battuta nella gestione di talisituazioni cliniche.

Inoltre il Cen tro di ascoltosvolge la funzione di Call Centerper il Forum delle ma lattie raredella Regione Toscana. La coper-tura delle 24 ore, per le e -mergenze, è garantita, al di fuoridell’orario di servizio, presso - delsocio fondatore cav. Lu ciano Pel -legrini e presso la nuo va sede del -l’Organizzazione, che verrà prestoufficialmente inaugurata, nei localiattigui alla Parrocchia di S. Mariadelle Grazie al Calcinaio.

Con il rinnovo della conven-zione viene dato da parte dellaAzienda USL 8 un fattivo e esplicitoriconoscimento al lavoro finora

compiuto.E’ questo un evento importan-

te per la nostra Organizzazione pervari motivi. Nel testo della conven-zione si sottolinea che l’Orga niz -za zione ha ricevuto rilevanti ap -prezzamenti, oltre che dalle per -so ne assistite e dai loro familiari,an che da Istituti, Enti, eminentime di ci, e dall’Assessorato allaSanità del la Regione Toscana, cheha espresso un giudizio estrema-mente positivo sul lavoro svoltocome contributo al miglioramentodel servizio sanitario, auspicandola replicabilità del modello or ga -nizzativo in altri contesti.

Vengono infine sottolineate lepositive esperienze maturate conl'in serimento e recupero di gio -vani diversamente abili nello staffdel Punto di Accoglienza della Or -ga niz zazione attivo presso l’O spe -dale della Valdichiana; positive atal pun to, che è stata formalizzataap po sita convenzione tra l'Or ga -niz za zione stessa e la Provincia diA rez zo in modo tale da favorirel'inserimento di giovani che ver sa -no nella anzidetta condizione disvantaggio.

Il rinnovo della convenzioneconferma che il progetto “Unavoce per tutti”, il punto di ascoltoe l’attività di Call Center rappre-sentano strumenti validi per dareconcreto aiuto a chi si trova aaffrontare l’esperienza della malat-tia.

Dott. Rosario Brischetto

La famiglia Pellegrini sente ildovere di ringraziare tutto ilpersonale della RSA (ResidenzaAssistita) di Lucignano per l'eccel-lente e affabile assistenza rivoltaalla mamma per tutto il periododel suo ricovero. Le cure e l'assi-stenza, in ogni fase eccellenti,hanno consentito alla Paziente un

netto miglioramento sia delle con -dizioni fisiche che di quelle psichi-che; miglioramento che persistetuttora.

La RSA di Lucignano sta adimostrare come la professiona-lità e la vocazione alla solidarietàsi traducano in un effettivo benes-sere per l'assistito.

Organizzato dalla USL 8 di Arezzo

Apprezzato l’intervento del l’as sessore Regionale alla Salute En rico Rossi; sottolineato da ap plausi il messaggio in video conferenza del prof. Silvio Ga rat tini - “Amici di Francesca” tra i protagonisti del Convegno

Prof. Silvio Garattini

Da sinistra: sig. Silvano Pucci, prof. Gianfranco Gensini, dott. AndreaLeto, dr.ssa Monica Calamai, dott. Enrico Rossi, dott. Andrea Vignini,dr.ssa Monica Bettoni, dr.ssa C. Berni, dott. L. Giorni.

Da sinistra: dr.ssa Sandra Pedone Direttore Staf Usl8, Silvano PucciPresidente del Forum delle Malattie Rare della Regione Toscana, dr.ssaMonica Calamai Direttore Generale Usl8, Franco Rulli Vicepresidentedel Forum, Luciano Pellegrini e dott. Mauro Leoni Direttore organizzati-vo della Onlus Amici di Francesca.

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L’ETRURIA N. 06 31 MARZO 2009ATTUALITÀ

L’ABC della fedenella liturgia delle Domeniche

Domenica 5 aprile(Mc 14, 1-15, 47)

Impossibile sfida è quandovin ce il perdente. E questo si co -stata in continuazione nella pas -sione di Gesù, dove in apparenza ilperdente è sempre lui, salvo poi ildecidere se lo è veramente o se èlui che domina gli altri anchequando materialmente sembrado minato.

Si può partire dal primo im -patto che Gesù ha con coloro chevengono ad arrestarlo. E’ lui cheprende l’iniziativa chiedendo chi èche cercano e appena detto chevogliono Gesù, il Nazareno, egli simanifesta come tale, ma lo fa conun accento di sicurezza che quelli,sorpresi, indietreggiano addos-sandosi l’uno all’altro e cadendoa terra, secondo il dettaglio fornitoda Giovanni.

Di fronte al Sinedrio e al som -mo sacerdote, non dice una pa ro -la in sua difesa, ma mette accusa-tori e giudici di fronte alla re -spon sabilità di chi vuol giudicaree condannare senza legittime pro -ve. Questo atteggiamento -non diostentata ma di tranquilla sicurez-za di chi sa di non avere colpa al -cuna- si ripete di fronte a Pilato,con un muto e composto compor-tamento, e quando il giudice ro -ma no, si fa forte della sua autoritàper costringerlo a parlare, egli gliricorda che non c’è autorità chenon venga da Dio e di cui conse-guentemente a Dio si dovrà ren -

de re conto.Messo temporaneamente in

mano, prima ai servi del sommosa cerdote e poi ai soldati di Pilato,è oggetto d’insulti e di giochi o -sceni ma forse, proprio non po -tendo sostenere la ferma dolcezzadi quello sguardo, nella casa delpon tefice lo bendano essendo cosìpiù liberi di trattarlo come loropia ce, senza il peso di quellosguar do inquietante. Sulla via delCal vario c’ è finalmente qualcunoche si duole e piange su lui ma e -gli, più che bisognoso di esserecom pianto, compiange quelledon ne, sapendo quali in un futurosaranno le conseguenze per la na -zione ebraica che lo ha rifiutato.

Infine lo scenario allucinante ein sieme trasfigurato del suo ago -nizzare sulla croce, col coro ur -lante insulti e derisioni, ma luipro tagonista dall’alto del patiboloche, senza che essi se ne rendanoconto, li accompagna verso unosboc co di sentimenti quali né il la -dro che muore con lui, né i soldatiil centurione né la folla avevanominimamente previsto e da cui lagente che ha voluto la sua mortecui si sentirà poi perseguitata..

E infine la madre che perde ilFiglio mentre il Figlio la guida adessere madre di una comunità difigli senza confini nelle nazioni enel tempo.

Cellario

Per poter approfittare inpieno della grazia deltempo di Qua resima, coni bambini che si prepara-no alla prima Comu nio -

ne è nata l'idea di andare a co -noscere le monache cistercensidel la SS Trinità di Cortona, perdomandare un aiuto e una pre -ghiera per il cam mino verso laPasqua.

Domenica 15 marzo dallaParrocchia di Pietraia eravamo intanti a salire la collina di Cor tona:bambini, giovani, genitori e ancheuna nonna. L'ap pun tamento eraalle 15.00 per partecipare allapreghiera dell'Ora media nellachiesa del monastero. Per poterconoscere in anticipo il luogo davisitare, avevamo tutti un bellibretto con i testi delle preghiere,la presentazione del monastero,con qualche foto, e anche quelladella venerabile Veronica che pre -sto avremmo incontrato.

Recitata la preghiera abbiamoavuto un incontro con una sorellache ci ha aiutati a conoscere ilmonastero e la vita che in esso sisvolge. La maggior parte di noinon sapeva di preciso cosa volessedire "mo na che di clausura" e difronte alla grande grata del parla-torio siamo rimasti un po' spiazza-ti. In realtà abbiamo incontratouna persona aperta e vivace che ci

Esposizione Via Gramsci, 62/D52044 Camucia - Cortona (Arezzo)

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Banelli Mario

ha raccontato cosa vuol dirededicare tutta la vita al Signorecome servizio al vero Re dellanostra vita. Lo ha fatto leggendociil brano iniziale della regola di sanBenedetto, che è la guida nella vitadella Co mu nità, e presentandocidue figure del passato che, comed'incanto, si sono fatte vive davantiai nostri occhi curiosi e attenti: sanRo berto, fondatore dell'Ordine ci -stercense, e la ven. Veronica La -parelli, vissuta in quel monasterotra il 1500 e il 1600.

Questi due santi, come moltialtri, hanno scoperto la gioia diconsacrare la propria vita a Cristoe si sono con segnati con unentusiasmo che ancora oggi èpossibile per chi viene chiamatodal Signore. In contrare personeche vivono fra noi, vicino allenostre case, che nel silenziotentano di seguire il Signore in unavita povera e semplice, senza farrumore e sen za farsi tropponotare, ci ha col pito e incuriosito.

Abbiamo potuto incontrare dipersona delle sorelle che, allascuola dei grandi santi del passato,rendono la loro testimonianza alRisorto vivente in mezzo a noi.Allora abbiamo scoperto che ilcammino della Quaresima, e allostesso tempo il cammino verso ilsacramento della prima Comu nio -ne, può essere per ciascuno, l'oc -

casione per rinnovare il desideriodi incontrare il Grande Amico del -la vita che ci chiede solo di amarloe in cambio ci dona una vita lieta epiena di speranza.

Dopo aver posto alcunedomande alla sorella che ci haaccolti, siamo stati ac com pagnati avisitare i locali che la tradizionedel monastero man tiene legati allafigura della ven. Ve ronica, unanobildonna di Cor tona che hatrascorso in quella Casa moltianni, ricevendo dal Signore parti-colari doni di santità. Abbiamovisto il camino al quale la santariscaldava il Bimbo Gesù che laMadonna gli concedeva inbraccio, oggetti appartenuti a lei,oltre che testimonianze di personeche per la sua intercessione hannoricevuto un miracolo.

Il pomeriggio al monastero èstato bello, interessante la scoper-ta di un luogo vivo che conserva lamemoria della santità delle nostreterre. Siamo ripartiti con tantagioia in cuore e la gratitudine alSignore perché ci ha chiamati a farparte della Chiesa, sua Famigliache cam mina unita verso la Festadella Vita che è la Pasqua ma, pernoi, quest'anno, è anche il primoin contro con Lui nel sacramentodell'Eucarestia.

La catechistaLaura Petrucci

Impossibile sfida

La processione del VenerdìSanto a Ossaia ha originiantichissime, come risultada un registro dell'archi-vio vescovile di Cortona,

fiino dal 1483 esisteva in paese laFratemita di Sancta Maria che" perseguitare li ordini delli antichi ante -cessori "fra gli altri obblighi assi -stenziali aveva l'incarico di organiz-zare le feste patronali e la procissio-ne de lo Sanclo Venerdì. La tradi-zione di questa spettacolare manife-stazione è proseguita fino ai tempinostri, salvo temporanee interruzio-ni dovute a guerre, maltempo o al -tre difficoltà ambientali. Con sicu -rez za non si può stabilire quando fudeciso di effettuarla ogni tre anni,ma quasi sicuramente fu nei primidell'ottocento a seguito di direttivedella Curia cortonese. Da diverseedizioni vengono effettuati quadriviventi di grande effetto scenico conla partecipazione di centinaia dicomparse e costumi del tempo. L'i -dea di queste rappresentazioni ven -ne quando, discioltasi la locale ban -da musicale, furono incontrate diffi-coltà nel reperire altre bande cheaccompagnassero la processionecon arie funebri. A seguito di ciò dalcomitato venne il suggerimento dieffettuare durante il percorso alcunescene della Passione che, vista l'otti-ma riuscita, ogni edizione è stataampliata e crediamo migliorata.

Nell'edizione di quest'anno ve -ner dì 10 aprile le scene sa rannopiù di una decina.

Verso le ore 21 circa partendodal piazzale antistante la chiesaparrocchiale, si inizierà con l'Ul timaCena, Gesù che istituisce l'Eu ca -restia spezzando il pane e distri-buendo il vino con i dodici Apo stoli,poi, avviatasi la processione, sisusseguiranno in suggestive zone, il

tradimento di Giuda con il bacio e lacattura nell'orto degli olivi da partedei soldati romani, la flagellazione,la condanna da parte di Pilato chepoi se ne laverà le mani, il Cristocaricato della croce che si trasci-nerà fino al Calvario, l'incontro conla madre e le pie donne. Si arrivaquindi alla grande scena della cro -ci fissione. Sicu ra mente il quadropiù suggestivo dal punto di vistascenico e di forte impatto visivo.Do po la morte Gesù fra i due la -

droni, viene sceso dalla croce fra ipianti della Madonna e di S. Gio -vanni e viene portato a braccia inpro cessione fino alla scena dellaDe posizione, durante il tragittoincontriamo la scena di Giuda che,amaramente pentitosi, gettati i trentadenari, si impicca. Scena di nonfacile realizzazione, si è ricorsi a im -bracature simili a quelle usate daiVi gili del fuoco. Con la Depo si zio ne

davanti alla Madonna che da l'ultimosaluto al Figlio, tenendolo in gremboprima della sepoltura, termina lamanifestazione con il rientro dellapro cessione in chiesa per la Bene di -zione. Tutto il gruppo organizzatorecon fi da nella benevolenza del tempoper consentire al grande numero dipartecipanti di godere appieno dellamanifestazione e di ripagare così l'en -tusiasmo e l'impegno dei tanti giovanie meno giovani di Ossaia.

Beppe Poggioni

Un bell’incontro con le Cistercensi Processione del Venerdì Santo a Ossaia

Atlante della Valdichiana-Cronologia della Bonifica

Sabato 21 marzo, alle ore17,30, presso il Valdi chia -na Outlet Village di Foianodella Chiana, è stato pre -sentato il libro “Atlante

del la Valdichiana-Cronologia dellaBonifica” di Gian Franco Di Pie -tro, Dibatte Editore Livorno 2005.Relatori la prof.ssa Anna Guar -ducci dell’Università degli Studi diSiena e il prof. Leonardo Rombaidell’Università degli Studi di Fi -renze.

L’evento è stato realizzato dailions clubs Cortona ValdichianaHost (presidente Paolo Bru schet -ti), Lucignano Val d’Esse (presi-dente Giacomo Pietrelli), Chiusi

(presidente Giancarlo Batignani) eChianciano Terme (presidenteFranco Novembre).

Gian Franco Di Pietro è Pro -fessore ordinario di Pro get tazioneUrbanistica presso la facoltà di

Architettura di Firenze ed è autoredi numerose pubblicazioni sullatradizione urbanistica a architetto-nica della Toscana.

La sua attività professionalecom prende la redazione di nu -merosi strumenti urbanistici, tracui il Piano territoriale di coordi-namento della provincia di Arezzoe di Siena, nei quali ha cercato dipromuovere la tutela dei valoriesistenti e l’unità di architettura edurbanistica.

Il libro, ricchissimo di illustra-zioni e cartografie, nasce da unincarico conferito all’autore dallaRegione Toscana nella personadell’allora assessore all’agricoltura

Tito Barbini, già sindaco della cittàdi Cortona. L’opera ripercorre lastoria della Valdichiana e della suabonifica a partire dall’età etrusco-romana fino al 1945.

Nell’antichità la valle, per la

sua fertilità, era considerata il“granaio d’Etruria”. All’inizio delsecondo secolo dopo Cristo, inVal dichiana, come nel resto dellapenisola, si verificò un declinopolitico-amministrativo che ebberipercussioni sull’assetto del terri-torio.

Venne meno così la minuziosae continua opera di controllo e dimanutenzione necessaria per ilregolare deflusso delle acque inuna valle che, per la sua confor-mazione, era di suo già portataall’impaludamento.

In seguito alle invasioni barba-riche e al progressivo impaluda-mento della valle, le popolazioni siraccolsero sui nuclei fortificatidelle colline ed è solo a partire dalXV secolo che iniziano i primitentativi di bonifica.

Il primo tentativo che affron-

tava la questione in termini dipianificazione territoriale com -plessiva fu realizzato da LeonardoDa Vinci nel 1502 del qualerimane un’importantissima mappa(custodita presso il castello diWindsor in Inghilterra) che forni-sce importanti informazioni sullecondizioni e sugli attraversamentiprincipali della valle dell’epoca.

Si susseguirono altri tentatividei Medici fino all’istituzione, daparte dei Lorena, della “So -printendenza delle Bonifiche”guidata da Vittorio Fossombroniche, anche grazie all’opera deisuoi successori tra i quali gliingegneri Alessandro Manetti eCarlo Possenti, riuscì nell’intento,conferendo alla vallata la confor-mazione attuale.

Alessandro Venturi

Per una biografia su don Dario Alunno

Si informa tutti i terontolesiche stiamo lavorando aduna biografia di don DarioAlunno (1926 - 2005) chedovrebbe avere come esito

una pubblicazione cartacea (li -bro), un sito su internet e un ar -ticolo su Famiglia Cristiana ed altrimedia nazionali.

Scrivere la biografia di donDario significa anche ripercorrerela storia di oltre 50 anni di vitasociale e religiosa del paese, ma loscopo principale è quello diesaltare i valori spirituali e religiosidi un personaggio notevole, unmodello di vita cristiana, di fedeltàalla propria missione.

Chi lo conosceva bene ha det -to: "Don Dario non era (cioè: nonesisteva) per sè, ma soltanto pergli altri". Si chiede a tutti la colla-borazione fatta di ricordi, testimo-nianze, documenti fotografici edaltro che possano illustrare lapresenza di don Dario nella vitadelle per sone e delle famiglie,nonchè dei gruppi e delle istituzio-

ni.Voglio subito precisare a

scanso di equivoci, sempre ricor-renti, che nè da me, nè da altrieventuali miei collaboratori, saràmai chiesto alcun aiuto o contri-buto economico a qualsiasi titolo ead ogni famiglia terontolese verràgratuitamente offerta una copiadella pubblicazione.

Non abbiamo chiesto aiuti ocollaborazioni a istituzioni civile oreligiose, perchè non siamo solitifarlo e non ci interessano patroci-ni o imprimatur di vecchio tipo: cie ravamo limitati a chiedere la col -laborazione ad una sola associa-zione culturale locale, ma non ab -biamo riscontrato un particolareinteresse, nè una motivazione suf -ficiente.

Noi comunque andiamoavanti nel nostro lavoro che verràco munque portato a termine: chivuol collaborare può con tattarmitelefonicamente al 3387914297oppure 0575604821 o via email a:

[email protected]

L’EremoEretto oltre un vivido torrenteRistretto a moonte da una serlva foltaEi si palesa tutto in una voltaMeravigliando scettico e credente.Ogni viandante spinge a meditare:Di certo il Francescano monasteroEvocando il Sacro ed il misteroL’anima al trascendente fa pensare.L’umile fraticel v’abita ancoraE prega con la voce e col lavoro.Canta sovente laudi antiche in coroEredità del Santo ch’egli onora.L’orchestra della macchina all’alba e al vesproLargisce nel silenzio all’infinitoEgloghe dolci d’un primevo rito.

Mario Romualdi

L’evento realizzato dal Lions Club Cortona Valdichiana Host

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L’ETRURIA N. 06 31 MARZO 2009ATTUALITÀ POLITICHE

NECROLOGIO

La corsa per dare un sindaco aCortona è già iniziata fino ad oggidue in lizza; Vignini Andreasindaco uscente sostenuto neicinque che stanno per terminareda una maggioranza formata daDS - Margherita, R.C., P.d.C.I.,Partito Socialista, e ricandidatodopo una consultazione interna alpartito Democratico. LucioConsiglio candidato dal PDL e dauna lista locale che va sotto ilnome di Sinistra Cortonese ispiratada molti ex di R.C., DS, Verdi,Socialisti. Due ottimi candidati chehanno tutte le credenziali perguidare la città e che anche se inruoli diversi si sono distinti perl'attaccamento a queste antichemura, il primo ha guidato conprofessionalità l'amministrazionecomunale e anche di fronte allecrisi continue della sua maggio-ranza minata da divisioni, abban-dono di assessori, e anche dopo lascomparsa di quel "partito chiesa"ispirazione del vecchio PCI poi DSè riuscito a condurre il suomandato con fermezza riuscendoin tempi velocissimi a farsi ricon-fermare dal PD senza scossonicome invece è successo altrove. Ilsecondo ha svolto nella nostracittà la sua professione di chirurgocon signorilità e attaccamentoistaurando con i propri malati e icittadini un rapporto di amicizia edi rispetto che potremo definirevicino alla missione, mettersi adisposizione ancora della città èun onore che gli dobbiamoriconoscere. Quello che invecenon fa onore in questo primoscenario politico locale è il grannumero di coloro che si definisco-no ex di qualcosa e corrono dauna parte all'altra alla ricerca diun po' di spazio e di celebrità. Inparticolare mi ha colpito i duecomunicati usciti sull'ultimonumero dell'Etruria dove uncomunicato a firma di Socialisti,Sinistra, Verdi, Comunisti ltaliani,parlano di "percorso unitario" e dicondivisione del governo localema poi criticano l'andamentodell'attuale amministrazione localeforse dimenticando che ne hannofatto parte; l'altro più o menofirmato dalle stesse sigle e che èispirato da personaggi che hannoricoperto incarichi politici eamministrativi e che piu che

giudici dovrebbero sentirsiaccusati delle lacune amministrati-ve denunciate, e annuniciano lacostruzione di una nuova SinistraCortonese. Credo che in uncomune dove tutti ci conosciamo eogni cittadino ha ben presente lastoria politica e personale diognuno glisarà anche piu facile riconoscereil nuovo dal vecchio ed esprimerecon più lucidità il proprio voto.

Quello che invece non giustifi-co e un po' mi fa anche soffrire, èquella firma dei socialisti o di exsocialisti, così come si definiscononei due comunicati contrapposti, èvero che da quasi 20 anni siamoalla ricerca di un nuovo modelloper uscire dalla crisi politica istitu-zionale e ultimamente ancheeconomica, (visto il fallimentodella prima repubblica), ma trovoinsensata la ricerca di percorsicon soggetti così diversi idealmen-te e che hanno responsabilità piùo meno gravi della situazionepolitica istituzionale attuale. Per unsocialista dovrebbe essere d'obbli-go promuovere e guidare i nuovimodelli e non subirli, in fondo i110 anni di storia al servizio deicittadini sono la dimostrazione chesappiamo anche farlo bene.

Nel movimento socialista findalla nascita hanno vissutoinsieme anime culturali diverse,clericali e anticlericali, credenti,atei cattolici laici, liberali, ognunoha trovato voce e spazio nel rispet-to reciproco e convivendo hannopotuto propoffe quelle forme diriformismo modemo che aumen-tato le libertà individuali del citta-dino, i diritti civili come il divorziol'aborto l'espressione religiosasono state vissute come momentoaggregante e non come divisionecome purtroppo accade oggi.Ecco che allora trovo fuori postoquei socialisti che da posizionicontrapposte inneggiano lacostruzione di un "qualcosa"quando sarebbe piu facile e utileunirsi e riaffermare quei valoriSocialisti e Socialdemocratici cheabbiamo nel nostro DNA patrimo-nio dei socialisti ma anche degliex.

La storia insegna (e Obamaconferma) che le grandi crisi sicombattono con piu socialismo eoggi in Italia ma anche a Cortona

ce ne sarebbe veramente bisogno,esplodono sempre più forte gliegoismi individuali, il non rispettodel prossimo è pane quotidiano, èdimenticata la solidarietà verso ipiù bisognosi, l'accoglienza èvissuta come insicurezza, le garan-zie di libertà del cittadino minatacontinuamente, tutte cose chesapientemente rindirizzate coaliz-zano persone si formano partitiche poi influenzano i programmielettorali di tutti.

Ecco che allora per i SocialistiCortonesi si aprono quegli spazielettorali che altri non possonoavere e invece di correre da unaparte all'altra per dimostrare cheesistono dovrebbero ritrovare ilsenso dell'unità e insieme propor-re un modello non solo program-matico ma anche comportamenta-le di come si sta nelle istituzioni.Le denunce di incapacità governa-tiva i programmi ripetitivi e chedurano lo spazio di una tornataelettorale non attirano più nessunoe ai cittadini va offerto qualcosa diveramente innovativo per cuicredere, devono sentirsi parteattiva del govemo locale, va risco-perto il gusto di porsi al servizio

MARMI - ARTICOLI RELIGIOSI

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TARIFFE PER I NECROLOGI: 25 Euro

E’ indetta per il giorno 18 aprile alle ore 15 l’assemblea ge nerale delCentro di Aggregazione So ciale di Camucia.

L’importante appuntamento è l’inizio di tutta una prassi che prevede ilrinnovo del Consiglio Diret tivo per il triennio 2009/2011 ed anche l’elezionedei sindaci revisori dei conti e del consiglio dei probiviri.

L’assemblea avrà ospite il no stro sindaco dott. Andrea Vignini, la stampa ele reti televisive locali. La lista è aperta a tutti i soci che hanno aderito alcircolo nel l’anno 2008 e non potranno es sere candidati coloro che hannouna tessera ARCI di altro circolo o che ricoprano cariche in altri centri.

Gli elettori potranno avvalersi della facoltà del voto purché in regola conil tesseramento dell’anno 2009.

L’invito alla partecipazione è rivolto a tutti i cittadini che hanno a cuore lacrescita culturale e sociale, non solo, della nostra gran de frazione, ma ditutto il territorio circostante. L’appun ta men to vuole essere, oltre che unmomento burocratico, anche un’occasione per dimostrare la grande parteci-pazione umana e strutturale del nostro centro nelle varie attività. Questa fatti-bile possibilità si rende necessaria ed non più procrastinabile, perchéCamucia con il suo grande bacino d’utenza, deve avere una risposta allerichieste prodotte da una comunità che vede nel centro sociale un decisivoed importante momento di aggregazione e di socialità.

Il consiglio direttivo uscente e tutti i soci sono estremamente mo tivatipoiché dotare Camucia di un luogo idoneo all’accoglienza di tanta gente, èsegno di saggia po li tica amministrativa, sociale e culturale.

Speriamo negli spazi più ampi e più attrezzati come promessoci.Ivan Landi

Alle ore 21.30 di lunedì 23marzo, il prof. Consiglio, candi-dato della lista “Per CortonaLucio Consiglio Sindaco”accompagnato da giovani soste-nitori ha incontrato nella salapubblica alcuni, circa 40,abitanti di Pietraia. Cittadiniattenti e interessati al bene dellapropria frazione.

Lucio Consiglio si è rallegra-to per la partecipazione dipubblico ed ha enunciato ifondamenti del Programmadella Lista che lo sostiene,formata da molti giovani qualiFrancesco Fanicchi, Ric cardoTorresi, Margherita Mez za notte,Giovanni Capoduri e Marco Ca -sacci, presenti all’incontro.

Consiglio ha ricordato labella manifestazione del Presepevivente che nella passata edizio-ne ha visto la partecipazione difiguranti di religione islamicaed ebraica.

Segno del rispetto e dellaconcordia che deve esserci tra gliabitanti del comune di Cortonaa prescindere dalla loro origine edal loro credo.

Il dibattito si è incentratopoi sulle negatività amministra-tive della frazione: mancanza direte fognaria, mancanza di gas eac que dotto, mancanza diraccolta differenziata dei rifiuti.E a questo proposito, il consi-gliere comunale Luciano Meoniha ricordato il suo esposto per lapresenza di una discarica a cieloaperto di rifiuti tossici proprionel territorio di Pietraia.

Il risultato dell’incontro èstato molto positivo perché haevidenziato alcune priorità chedovranno essere risolte dallagiunta comunale in caso diaffermazione della lista “PerCortona Lucio Consiglio Sin -daco”

Vignini, Consiglio ottimi candidati a sindaco di Cortona

Nel decimo anno della sua scomparsala famiglia lo ricorda con grande af -fetto.

X Anniversario29-03-199929-03-2009

OsvaldoScorcucchi

Non servono tante parole per descri-vere e far capire a tutti chi era il nostro“Secco”, perché è così che noi tutti lochiamavamo e ci piace ricordarlo...Con te, se ne è andato un pezzo della

01-09-1926 / 19-02-2009

BrunoMenchetti

Ciao “Angiolino”

Lia Veglianti in Mangani era nata a Cor -tona il 3 agosto 1923 ed è deceduta aGenova il 14 febbraio 2009.I suoi cari la ricordano con affetto aquanti l'hanno conosciuta.

Lia Vegliantiin Mangani

nostra tanto amata Fratticciola. Tu che ne eri il suo maggiore e più illustresimbolo. Si proprio tu, l’amico a cui tutti volevano bene. Ci mancherà iltuo classico ma particolare saluto quando passavi davanti al muretto dicasa nostra. Qualcosa di semplice,ma sincero. Solo una parola puòracchiudere tutti i nostri pensieri: GRAZIE. Grazie di tutto. Il tuo ricordoci accompagnerà per sempre. Ciao.

Jacopo, Serena e Chiara Cosci

Centro Sociale Camucia

Assemblea generale

Viaggiando nel nostro territoriovedevamo frazioni caratterizzate daun’armonia tra paesaggio ed edili-zia, uno di queste era Montecchio:edifici mono o bifamiliari, costruitilungo gli assi stradali che si inoltra-vano nella ricca campagna, con alcentro i principali servizi: scuole,negozi, attività artigianali, chiesa,ecc. Era uno sviluppo che risponde-va alle caratteristiche demografichedi una popolazione aggregata perfamiglie, anche allargate.

Oggi a Montecchio non è piùcosì. In particolare lungo la stradaprincipale sono sorti non pochicondomini; dire che non armoniz-zano con la precedente edilizia èpoco. Per di più si dice che alcunico struttori di questi nuovi “condo-mini” hanno fatto un bagno di san -gue essendo rimasto loro sul grop -pone molto invenduto. Che signifi-ca? Che il Comune non ha tenutoconto nella sua pianificazione che aMontecchio non c’era bisogno ditutti questi condomini, ma eventual-mente di altre villette familiari. Conl’altro problema - non secondario -

creato da tale abnorme svilupposenza senso: il “sollevamento” conpompe o con un lungo giro contor-to - altri costi per gli acquirenti degliappartamenti! - per far scaricare lefo gne in direzione del depuratore diMonsigliolo, che tutti sappiamoquanto è più basso di Montecchio!Perciò prima di approvare lo svilup-po di Montecchio in quella direzio-ne bastava guardare l’andamentoaltimetrico della frazione e sceglieredi conseguenza.

A Manzano le cosiddette “Ter -me”: un parco alberato di circaquat tro ettari, con un enorme par -cheggio asfaltato e illuminato, un’ot-tima strada asfaltata per raggiunger-le, una grossa cupola di cementoarmato e una casa in stile colonicodi circa duecento metri quadrati,non sono più del Comune. Vendutealla modesta cifra di circa unmilione e ottocentomila euro. Unasvendita, se consideriamo i prezzi dimercato ai quali sono stati ceduti direcente lotti edificabili nella prospi-ciente Montecchio. Il Comune haincassato l’equivalente del prezzo

della autorizzazione a costruire con -cessa in quest’area con una variantead hoc per circa ventimila metriquadrati. E il resto del valore im mo -biliare della proprietà co munale inpratica è stato regalato. Non si puòneppure tacere il fatto che gli acqui-renti della proprietà comunale diManzano, molti giorni prima delpubblico incanto per la vendita, sipresentarono in una Assembleapubblica per presentarvi il progettodella costruzione di una ventina divillette e la costruzione di un campodi golf che avrebbe dato lavoro adecine di persone.

Non stiamo qui a valutare sullacorrettezza di simile procedura, manon possiamo esprimere lo stuporedi come si possa presentare unprogetto così ambizioso e costosopri ma ancora di sapere l’esito dellaga ra d’asta per la vendita, che sa -rebbe seguita di lì a un bel po’ digiorni. Vorremmo interrogarci dovesia finita la rinomata oculatezza deidirigenti locali del partito di mag -gioranza a Montecchio, oggi sotto lebandiere del Partito Democratico?

Se è vero, com’è, che per lo svilup-po edilizio recente di Montecchio -che ha quei brutti caratteri urbani-stici di cui si diceva - il Comune haincassato circa un milione di eurodi tasse per le nuove costruzioni,cifra che va a sommarsi al milione eottocentomila euro di Manzano,quante di tali ragguardevoli sommesono tornate in quel di Montecchiosotto forma di opere pubbliche o diservizi? E dei posti di lavoro pro -messi, che ne è stato?

Non possiamo infine non tacereche, con la motivazione di nonrecare disturbo a cotanto sviluppotu ristico - futuro? -, un imprenditorelocale che chiedeva di poter conso-lidare la propria importante attività -attuale - collegata strettamente a nu -merosissime altre imprese artigia-nali, agricole e industriali è statocostretto a trasferirsi nel Comune diTuoro, dove i suoi numerosissimiclienti cortonesi sono - per neces-sità - quotidianamente costretti adandarlo a trovare.

Lista “Per Cortona LucioConsiglio Sindaco”.

Manzano e Montecchio:esempi del buon governo del PD?

Una chiacchieratacon gli amici di Pietraia

delle istituzioni invece di occupar-le, la politica non fugga dalla re -spottrà Uitita amministrative maritrovi il gusto di discuterne libera-mente le scelte, alle lobby localiproponiamo trasform azioniinvece di subirle, ai giovani offria-mo meno consumismo e piùvalori -.on for-. di coinvolgimentoe svago diverse dai modelli"cretini" attuali, la sicurezzacostruiamola sul cervello dellapersona e non solo sulla difesacon le armi, ai sindacati chiedia-mo di uscire dalla sfera dei serviziper i soli occupati e che ritorninotra i giovani disoccupati, si potreb-be continuare all'infinito ma misto accorgendo che sarebbe utopi-stico e che ciò va sotto il nome diSocialdemocrazia, e per Cortonasarebbe davvero troppo, miconsola il fatto che nel mondo cisono ancora uomini " do*" che cicredono e ci si riconoscono e chianche non lo condivide almeno lorispetta come un Valore.

Quanto sarebbe bello seimparassimo anche da questeparti!

Giovanni CastellaniIscritto Socialista dal 1970

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terza , o quarta e il quasi sorpren-dente Monsigliolo, che ha condot-to un campionato pieno di soddi-sfazioni.

A questo punto noi cortonesi

ci auguriamo che possa vincerequesti play off, proprio una delledue squadre della nostra zona.

Danilo Sestini

Camucia.TERZA CATEGORIA

Nel girone “A” di Terza in que -ste ultime tre giornate di campio-nato giocate, è cambiata pochissi-mo la classifica generale.

Da precisare che manca unsolo turno al termine, e comedicevamo e già da tempo che ètutto deciso.

La trionfatrice è stata di granlunga la squadra dei fiorentini delVaggio, che conquistano lapromozione nella categoriasuperiore, quindi come già tuttisappiamo dalla seconda alla nonaclassificata, queste squadre dispu-teranno i play off, vale a dire, altredue partite con andata e ritorno,poi le 4 qualificate disputeranno lesemifinali e quindi la finale, chedeterminerà la seconda promossainsieme al Vaggio.

Le squadre della nostra zonacon pochissimi acuti, e qualchescottante delusione, vedi lo scarsorendimento della sorprendente, innegativo, Fratticciola e natural-mente l’ultimo posto del Corito, inpratica delle quattro cortonesi sisalvano la Pietraia, che si piazzerà

che alla fine ci poteva stare controuna pretendente alla vittoria finale,in pratica come altre volte si èdetto, il Montecchio da ora in poi“deve” vincere contro le squadre,come si suol dire “minori”.

In particolar modo nelladomenica seguente, i biancorossicortonesi se ne sono ben ricordati,riportando i tre punti della vittoriada un campo molto ostico. 2-1,ottenuto a Rapolano Terme, dove ilocali più che giocare a pallone(ciò ci dispiace dirlo) hannopicchiato continuamente con ungioco spesso intimidatorio.

Si da il caso che dopo il pareg-gio dei locali, 1-1, all’85° rigoreper il Montecchio. Se ne incarica-va dell’esecuzione il sempreverdeGiappichini, che non perdonavadagli 11 metri.

Dopo questi 4 punti più chelegittimi, la squadra del presidenteDaniele Romiti viene a trovarsi alsecondo posto a soli due puntidalla capolista Ambra, che peròancora deve osservare il famosoturno di riposo. Per adesso rose efiori, con molte realtà e pocheillusioni, naturalmente se lacompagine di Baroncini sapràmantenere questo passo spedito.

Terza gara di questo trittico,anche questa in trasferta e giocatain quel di Pergine, partita chiaveper entrambe le compagini, i lo -cali per salvarsi, il Montecchio percredere alla vittoria finale.

La gara viene disputata sottouna pioggia intensa, ma i cortonesinon si scoraggiano disputando unprimo tempo guardingo, quindinella ripresa ingranano la presadiretta, passano per due volte conil suo bomber Ponticelli, semprepiù primo dei marcatori, con 18

reti realizzate.Alla luce di questi risultati,

adesso i biancorossi si trovano invetta alla classifica con 44 punti incompagnia dell’Ambra, che deveosservare il turno di riposo.

Domenica prossima altropartitone all’Ennio Viti, dove ilMontecchio affronterà il fortissimoPienza a 6 punti di distanza.

I senesi che attualmente hannogiocato una gara in più.

Speriamo molto che tutti igiocatori di Baroncini, sappianomantenere questa giusta concen-trazione.

In queste 4 giornate rimanentidevono puntare a fare il massimodei punti, proprio perché cistiamo accorgendo che questavolta al Montecchio gli si stapresentando una grandissimaoccasione.

TERONTOLATempi molto duri e perciò di

piena crisi, per quanto concernequella che era fino a poco tempofa la spedita e brillante marcia delTerontola.

In questi ultimi periodi lasquadra condotta dal bravo trainerBrini, ha ottenuto quasi sempresconfitte, imboccando tra l’altrouna strada difficile e da evitarecompletamente.

I biancocelesti nel più totalesmarrimento, prima perdono incasa per 2-0 nel derby contro lacenerentola del girone, CamuciaCalcio, in una gara mai apparsa inbilico, supportata sempre dallasupremazia ospite.

Praticamente con una sconfittasenza discussioni, dove i camucie-si sono passati con l’ex GiulioPipparelli e l’altra rete segnata daBrocchi.

Archiviata la quarta sconfittacasalinga, gli uomini del presiden-te Cherubini purtroppo si devonorecare nel successivo turno nellatana della capolista Ambra, lavoglia e la volontà di ben riuscire iragazzi la hanno tutta, però dopoun primo tempo condotto allagaribaldina, Testini & C. devonosoccombere al 75°, nel momentoin cui i cortonesi hanno troppoarretrato il proprio baricentroanche per la grande pressioneprodotta dalla squadra locale.

Restano in palio i tre puntidella partita che si gioca al Fa -rinaio contro il Rapolano e inquesta occasione il Terontola nonsi lascia sfuggire la ghiotta occa -sione e rimanda sconfitti i se nesiper 1-0.

Punti preziosissimi che proiet-tano i biancocelesti a quota 30punti, con un aria di gran lungapiù respirabile di prima.

Prossimamente il Terontoladovrà incontrare in un derbyinfuocato i cugini della Fratta chesi svolgerà al nuovo Burcinella,vinca il migliore.

SPORTL’ETRURIA N. 06 31 MARZO 2009

MONTECCHIOEravamo presenti alla partitis-

sima giocata all’Ennio Viti, controla seconda classificata San giu -stinese.

Eravamo esattamente all’ottavadi ritorno e il Montecchio controgli esuberanti valdarnesi si gioca-vano gran parte del suo campio-nato.

Il risultato finale è scaturito areti inviolate, però nonostante lo0-0, la partita è apparsa combattu-ta, agonisticamente valida eaddirittura giocata molto bene daambo le parti.

C’è da dire che il Montecchioè apparso superiore alla squadraospite, soprattutto per numero dioccasioni, ma il guardiano dellerete ospite, in alcune occasioni siè veramente superato.

Detto questo, risultato giusto

PAGINA 14

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FRATTAIn questo preciso momento

noi attenti osservatori, vediamouna Fratta in netta ripresa.

Gli ultimi due turni di campio-nato parlano chiaro; prima i ros -soverdi vanno a vincere nel diffici-lissimo campo di Mercatale con ilrisultato di 1-0, scaturito da unrigore concesso dall’arbitro ad -dirittura a fine gara nel secondominuto di recupero.

In questa importante occasio-ne va elogiato il giocatore Me -niconi, chesi è addossato laresponsabilità di questa importan-te esecuzione.

Nel turno successivo i rosso -verdi del nuovo mister Andreini(coadiuvato dal solito Cappioli),hanno impattato al nuovo Bu r -cinella per 0-0, sta di fatto chedurante tutta la partita, ha do -minato per entrambe le compaginila paura di perdere, se per caso ilocali avessero fatto bottino pieno,avrebbero sorpassato gli avversaridi due punti, invece dopo lo 0-0,restano sotto di un punto.

Peccato che dopo questi duerisultati utili, la Fratta ha persomalamente in quel di Traiana per2-1, male perché dalla ultimenotizie della domenica sera, irossoverdi si trovavano in vantag-gio per 1-0.

Adesso i cortonesi dovrannoaf frontare in casa, come giàabbiamo detto il Terontola.

Chi riuscirà a superarsi inque sta lotta fratricida?

CAMUCIA CALCIOPrima di inoltrarci a parlare

delle ultime tre partite del Ca -mucia, vogliamo rivelare a tifosi esimpatizzanti, di questa squadra,la domanda che abbiamo fattodirettamente ad un importantedirigente del Co mitato FIGCRegionale della To scana.

Tutti dovrebbero sapere chenel caso particolare di questogirone “zoppo”, cioè a 15 squa -dre, dopo la defezione del Sar -teano, la regola dice che l’ultimaclassificata, cioè la quindicesima,retrocede direttamente, mentreinvece interpellando questo diri -gente, ci ha rivelato che questoCo mitato ha deciso che le ultime4 squadre classificate disputeran-no i play out.

Tutto ciò ci farebbe moltopiacere, anche perché noi corto-nesi potremmo sperare fin da ora,che dopo gli spareggi nessunadelle nostre retrocederebbe, salvoche la Fratta alla fine del campio-nato sia fuori dalle quattro.

Nell’ultima partita disputatadal Camucia a Trequanda, haimpattato per 0-0 e c’è da rivelareche il risultato è abbastanzabugiardo, proprio perché se c’erauna squadra che meritava la vitto-ria, questa era proprio quella di

Mancano solo quattro giornate alla fine del campionato di seconda Girone “N”. Tracciamo una ipotetica classifica finale anche alla luce dei risultati degli ultimi tre turni

Ambra

Montecchio

Torrita ASD

Sangiustinese

Traiana

Pienza

Montev. Mercat.

Terontola ASD

Montagnano ASD

Sporting Laterina

Rapolano Terme

Pergine ASD

Voluntas ASD

Fratta S.Caterina

Camucia Calcio

Squadra Punti44

44

40

40

38

38

37

30

29

26

25

24

23

23

21

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Il Montecchio raggiunge la vetta. Terontola verso la salvezza. In lotta per non retrocedere Fratta e Camucia Calcio

In questo periodo il TennisClub Cortona è impegnato su duefronti regionali importanti.

Due squadre stanno disputan-do le fasi a girone.

L’Over 45 con limite di classifi-ca 4.3 dopo un inizio difficile per -ché è stata sconfitta in casa, ha in -vertito la rotta e domenica 29mar zo è andata ad espugnare ildifficile campo del circolo TennisClub Pontedera vincendo l’incon-tro per 2/1. I Cortonesi La Braca,

Nella mattinata di sabato21 marzo 2009 si è te -nu ta presso la palestra“Centro Olimpia” a Ca -mu cia un’interessante

conferenza sul tema dell’alimenta-zione.

Il relatore è stato il dott.Francesco Confalonieri, medicosportivo, già tecnico delle naziona-li di nuoto e triathlon, coordinato-re del gruppo “Start performace”e da alcuni mesi tra i responsabilidella palestra “Centro Olimpia” diCa mucia.

Il tema dell’alimentazione èstato legato al benessere, al di ma -grimento ed alla prestazione spor -tiva.

Dopo una interessante intro-duzione si è svolta la dimostrazio-ne pratica di una valutazione an -tropometrica mirata alla determi-nazione della percentuale e delladistribuzione del tessuto grasso emuscolare.

Successivamente sono statiproposti dei metodi efficaci ed in -novativi per perdere peso e mi -gliorare le proprie prestazioni psi -

Monti giani, Lungo e Santucci checom pongono questa squadra do -vranno ora concludere la primafa se e se vogliono ottenere il pas -saggio alla fase finale dovrannovin cere domenica prossima a Cor -tona contro il forte Tennis ClubPog gi bonsi. Ottimo l’Over 50 ca p i -tanata da Alexander Wee con Pao -letti e Manfreda che con la vittoriacontro la Libertas Livorno ha lacer tezza del passaggio alla fase fi -nale. Complimenti.

Tennis Club Cortona

Cortona Wellness

Vaggio

Olimpic 96

Badia Agnano

Pietraia

Lorese

Monsigliolo

Castelfranco

R.Terranuova

Battifolle

Fratticciola

Montalto

Corito

Squadra Punti47

36

35

33

30

29

27

26

26

21

20

6

Vittorie convincenti

L’alimentazione nello sportcofisiche.

L’incontro è terminato dopoche il dott. Confalonieri a rispostoa domande e curiosità fatte dainumerosi presenti.

La palestra “Centro Olimpia”vista l’ottima riuscita di tale eventoha già in programma l’organizza-zione di altre attività inerenti all’e-sercizio fisico ed al benessere conl’augurio d’incontrare lo stessosuccesso.Al cinema

con ... giudizioa cura di Francesca Pellegrini

Anna Safroncik (nelle sale con “La Matassa”)Cinica, determinata, arrivista: è dunque sotto queste sgradevoli parvenze chel’ucraina Anna Safroncik si è imposta al pubblico, s(piacevolmente) imbattu-tosi nella bella e spietata Anna Baldi di CentoVetrine, una donna disposta atutto pur di ottenere ciò che vuole. Figlia di Eugenio Safroncik, tenore, e di sua moglie Leila, ballerina classica,l’attrice debutta sul palcoscenico a soli quattro anni, nella rappresentazionedell'opera "Fiaba dello Zar Saltan".Nasce a Kiev, il 4 gennaio 1981, ma si naturalizza nel nostro paese dove sitrasferisce all’età di tredici anni, a seguito della sorellina Vittoria e dellamadre che decide di aprire una scuola di danza nella città di Arezzo.Durante l’adolescenza, la ragazza si fa notare comparendo sulle pagine deifotoromanzi rosa e partecipando ad alcuni concorsi di moda.Nel 1998, Anna viene investita della fascia di “Miss Toscana”, entrando nellafase finale del concorso di “Miss Italia” dove si aggiudica l’ottava posizione.Frequenta, poi, l’Accademia di Spettacolo e Musica e, conseguita la maturitàpresso il Liceo Scientifico Sperimentale, si stabilisce a Roma per avviarsi allaprofessione di attrice.Alle soglie del Nuovo Millennio, la fanciulla esordisce al cinema in WelcomeAlbania al fianco di Giancarlo Giannini. Nello stesso anno, è spiata dall’occhio indiscreto del Metronotte DiegoAbatantuono ed impegnata ad ignorare il papà Carlo Verdone in C'era uncinese in coma.La sua fortuna arriva nel 2004, grazie al ruolo della perfida Anna Baldi aliasAngelica Levi nella soap CentoVetrine. Successivamente, il suo personaggiosubisce un'evoluzione in positivo ed uscirà di scena nel 2007.In questo periodo, l’attrice si cala nei sontuosi costumi dell’avida marchesaVittoria Granieri Solaro, nella miniserie La figlia di Elisa - Ritorno a Ri -vom brosa.Il 2009 la trova nei panni di socia in affari di Ficarra, nel comico LaMatassa.La Safroncik è stata una conturbante testimonial per marchi quali "LanciaY", "Davite & Delucchi Gioielli" e "Dibi Center".Si è fatta immortalare, a scopo benefico, da Enrico Ricciardi che l’ha ritrattain uno scatto nel calendario "Women ForPlanet 2006", il cui ricavato è statodestinato - in parte - a favore di forPlanet per l'acquisto della foresta bolivia-na, la Bombonera.Nel gennaio 2007, inoltre, Anna ha posato per Mario Teli in un sensualeservizio fotografico per la rivista maschile Maxim.

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SPORTL’ETRURIA N. 06 31 MARZO 2009

PAGINA 15

Calcio prima categoria N.Cortona Camucia

In margine alla eliminazione delle squadre italiane dalla Champions

Pallavolo Cortona Volley

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Pareggia con la prima in classifica!impensierire una squadra inpiena lotta per la promozione;tre a zero per gli avversari esquadra Cortonese che “ritrova “i problemi di sempre.

La squadra femminile diserie D allenata da AntonioTropiano si trova attualmente inuna buona posizione in classifi-ca, in piena lotta per la zonaplay-off e questo sarebbe ilcoronamento di una annata dibuon livello.

L’allenatore ha fatto cresceremolto la squadra ed alcunegiocatrici sono davvero arrivatead un buon livello sia tecnicoche agonistico; saranno comun-que determinanti le fasi finalidel campionato per assegnare iposti utili agli spareggi promo-zione e servirà anche un pizzicodi buona sorte ma contiamo chequesto allenatore e questa rosapossano riuscire a centrarel’obbiettivo.

R.Fiorenzuoli

il Chianciano che già in coppa edin campionato quest’anno avevamesso in difficoltà la squadraarancione non poco.

Del Gobbo oltretutto potevacontare solo parzialmente suSanticchi che ultimamente harisolto tante partite; comunque inquesto momento il tecnico è tuttosommato soddisfatto avendo adisposizione una rosa da cui poterscegliere di volta in volta i giocato-ri a seconda dell’avversario daaffrontare e che rappresenta ilvero punto di forza in piu’ a dispo-sizione di un allenatore.

Contro il Chianciano l’unicoprotagonista, ed in negativo, èstato l’arbitro che davvero hacondizionato in modo determi-nante la gara, penalizzando inmodo evidente gli arancioni: ilgoal per la squadra di Del gobbo èstato di Badea.

Rammarico ancor piu’ grandese si tiene presente che la partita èstata letteralmente dominata dagli arancioni.

Domenica 29 marzo si ègiocato contro il capoclassificaPescaiola, gara davvero proibitivache pareva non lasciare scampo airagazzi di Del Gobbo; invece ne èvenuta fuori una partita davverobuona da parte degli arancioni edalla fine il risultato del pareggio èparso anche meritato.

Un punto preziosissimo, cheviste le sconfitte di molte dellealtre avversarie dirette, fa salire inclassifica e lascia intatte le speran-ze di una salvezza diretta chesarebbe davvero un grande suc -cesso.

Adesso mancano ancora 4gare al termine e due di questedovranno essere giocate controavversarie dirette per la salvezzaovvero contro il Bettole, fuori casae contro l’Olmo in casa.

Saranno queste due partite chedecreteranno se gli arancioni sisono conquistati o meno il dirittodi rimanere in prima categoriasenza far ricorso agli spareggi.

Riccardo Fiorenzuoli

La squadra arancione stadisputando un girone diritorno tutto sommatobuono e si eccettua qual -che passaggio a vuoto la

formazione allenata da MassimoDel Gobbo è in piena corsa perconquistare un posto per quellasalvezza immediata senza farericorso ai play-out che visto comeè andato il campionato sarebbe diper sé un grosso successo inquesta annata tribolata e difficile.

Quando mancano ancora 6partite al termine del campionatola squadra si trova con 28 punti inclassifica ed al momento sarebbesalva ma certo mancano moltepartite e soprattutto alcune dav -vero importanti e nelle quali saràindispensabile fare punti.

Dopo le vittorie contro il Vac -chereccia e il San Casciano chehanno fatto risalire la classifica, lasquadra è incappata nel “passaggia vuoto” contro il Cesa e per di piùtra le mura amiche che rischia dicomplicare tutto il percorsosalvezza; si è detto infatti da tempoche c’erano alcune partite davincere o per lo meno da non per -dere assolutamente per evitarequella famosa zona rossa di fondoclassifica.

Nella gara successiva, contro ilLucidano, comunque gli arancio-ni si sono riscattati andando apareggiare su un campo difficile econtro degli avversari che voleva-no la vittoria a tutti i i costi ma allafine entrambe le porte sono ri -maste inviolate ed un puntoprezioso è arrivato per la classificadel Cortona-Camucia.

Ma la partita che ha rimesso incorsa la formazione dei presidentiPaoloni e Mammoli è stata quellacontro lo Stia di domenica 15marzo.

Grazie ad un goal di Pinzuti iragazzi dei Del Gobbo si sonoaggiudicati una gara preziosissimae che ha dimostrato tutta lacombattività e la determinazionedella nostra formazione.

Domenica 22 marzo è stata lavolta della difficile trasferta contro

Quando mancano 5partite al termine delcampionato di serieB1 la squadra delpresidente FrancescoVinciarelli si trova in

una posizione delicata (con sole5 squadre sotto di lei )con 32punti in classifica; quello chepreoccupa di piu’ è il gioco dellasquadra che continua a nonavere continuità e che sembranon riuscire ad avere quasi maiun approccio alla gara, perlome-no nelle fasi iniziali, soddisfa-cente.

Il fatto che il “nuovo allena-tore” Enzo Sideri sia arrivato inuna fase molto inoltrata delcampionato si è capito che hainciso in modo determinante inquesto ritardo di apprendimentodella sua psicologia pallavolisti-ca e che certi elementi dellasquadra quest’anno non hannofatto gruppo come sempre e cheoltretutto hanno avuto unrendimento molto al di sottodelle aspettative.

Questo preoccupa maggior-mente in vista della fase finaledel campionato in cui la forma-zione cortonese dovrà vederselacon alcune pretendenti direttealla salvezza proprio in casa lorocome la Vergati Sarmeola e laAvesani Verona (oltre alla ForelVolley di San Donà di Piave) evisto che mai come quest’annola nostra formazione ha avutoproblemi nelle partite in trasfer-ta fa capire bene l’entità delproblema.

Nelle ultime gare comunquela formazione bianco-celeste èriuscita a vincere le partitepossibili come quella contro ilConselice in cui, pur nonentusiasmando, ha conquistatotre punti molto importanticontro una formazione benmessa in campo.

Poi la partita che non tiaspetti, fuori casa, contro ilVolley Fiemme Fassa , squadra difondo classifica ed in cui laformazione di Sideri non èriuscita mai ad entrare inpartita ed alla fine ha rimediatouna sconfitta inaspettata, per lomeno nella forma e nei modi incui è maturata , facendo inner-vosire tutto l’ambiente .

La partita poi da vincereassolutamente era quella controil Trentino Volley, squadraUnder 20 dei campioni d’Italiadell’ Itas Diatec Trentino e chehanno comunque fornito unabuona resistenza nonostante laloro classifica deficitaria.

Tre a zero il risultato finaleche non fa capire quanto lanostra squadra abbia comunquelottato e sofferto in alcuni

momenti del match.Pur tra le mura amiche di

Terontola e incitata dal suopubblico la squadra Cortonesenon è riuscita a dominare, comeera lecito, gli avversari ed allafine ha conquistato comunquetre punti importanti ma defici-tando molto sotto l’aspetto delgioco, della concentrazione esoprattutto nel rendimento dialcuni dei sui elementi piu’rappresentativi che in molteoccasioni si sono presentati incampo molto al di sotto delleloro potenzialità.

Sabato 21 marzo è stata poila volta della gara in trasfertacontro la prima delle tre preten-denti alla salvezza assieme allasquadra di Cortona e che lanostra formazione dovrà affron-tare in trasferta, ovvero laformazione di San Donà diPiave.

Contro i Veneti la formazio-ne allenata da Sideri ha final-mente fornito una prestazione

convincente andando a giocarein casa degli avversari congrinta e determinazione Allafine il risultato di 3 a 2 per iragazzi di Vinciarelli è sintroppo stretto ma con esso sonoarrivati due punti che valgonodoppio proprio perché conqui-stati contro una pretendentediretta alla salvezza e ancheperchè con questa gara lasquadra ha acquisito la convin-zione di poter fare risultatoanche fuori casa contro avversa-ri almeno alla sua portata.

Sabato 28 marzo è stata poila volta della gara casalingacontro il fortissimo Bastia che inverità in amichevole il Cortonaaveva sempre battuta e chepoteva rappresentare una diquelle “ soddisfazioni” dapotersi prendere prima della finedel campionato

Purtroppo alla resa dei contidel campo gli avversari si sonodimostrati troppo forti ed i localinon al massimo per poter

Forti emozioni nel finale di campionato

Via Gramsci n. 62 F/L Camucia di CortonaDirettore Responsabile Vincenzo LucenteVice direttoreIsabella BietoliniRedazioneIvo Camerini, Riccardo Fiorenzuoli, Lorenzo Lucani,Laura LucenteOpinionistaNicola CaldaroneCollaboratori: Evaristo Baracchi, Stefano Bertini,Rolando Bie tolini, Stefano Bistarelli, PieroBorrello, Francesco Luigi Camerini, Luciano Ca -tani, Fran ce sco Cenci, Stefano Duranti, MaraJogna Prat, Ma rio Gaz zini, Ivan La n di, Clau dio Lu -che roni, Lilly Magi, Mario Parigi, Fran ce sca Pel le -grini, Al bano Ricci, Silvia Rossi, Ma rio Rug giu,Um berto San ticcioli, Gi no Schip pa, Da ni lo Se sti ni,pa dre Teo baldo, Elena Valli, Ales sandro Ven turi,Ga briele Zampagni.

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONEPresidente: Nicola CaldaroneConsiglieri: Vito Garzi, Mario Gazzini, Vin -cen zo Lucente, Mario Parigi, Umberto San -ticcioli

Progetto Grafico: G.Giordani Foto: Fotomaster, Foto LamentiniPubblicità: Giornale L’Etruria - Via Nazionale51 - 52044 CortonaTariffe: A modulo: cm: 5X4.5 pubblicità an -nua (23 numeri) euro 258.00 (iva esclusa).Modulo cm: 10X4.5 pubblici tà annua (23numeri) euro 413,00 (iva esclu sa) - altrifor mati prezzo da concordare

Gli articoli sono pubblicati sotto lapersonale responsabilità dell’autore

L’ETRURIA Soc. Coop. a.r.l.

Fondato nel 1892

Il giornale, chiuso in Redazione lunedì 30 marzo, è in tipografia

martedì 31 marzo 2009

Tutti a casa

Triste (ma non so nep -pur'io quanto), per la,tutto sommato, prevista emeritata eliminazionedell'Inter dalla Cham -

pions League nonostante la buonapartita, ma ahimè, non fortunata,giocata a Manchester, ho trovatoun qualche sollievo (mal comunemezzo gaudio è cosa sempre verae da noi in particolare in un calciosempre più odiosamente fazioso)nella contemporanea uscita dallacompetizione europea più impor-tante di tutte le squadre italianeammesse a partecipare. "Tutti acasa"...Mi è venuto in mente iltitolo di un famoso film degli anni'50 del grande Totò, che fotografa-va da par suo le grandi difficoltàdel dopo guerra, senza ipocrisia esenza nasconderle, ma cercandonei limiti del possibile, grazie allegrandi qualità del protagonista, disdrammatizzarle. Termine que -st'ul timo sicuramente inappro-priato ed esagerato al caso nostroperché i veri drammi della vitasono ben altri, ma non da poco ècomunque oggi il "fallimento"sportivo per tanti, troppi tifosiplagiati dai media con un lavaggiodel cervello continuo e sistemati-co, degno del decadente periodocaratterizzato e tristemente ricor-dato nella storia dal "Panem etCircenses" di romana memoria.Evidentemente la storia, anche sein contesti e modi molto diversi, siripete e le debolezze ed i vizi

umani purtroppo sembrano esse -re sempre gli stessi. Tutto som -mato, anche questa autentica dé -ba cle calcistica nazionale costi-tuirà da domani un ulterioremotivo per tornare ad "azzuffarsi"negli innumerevoli reality showtelevisivi tra presunti opinionisti etifosi delle nostre squadre piùseguite in uno stucchevole emeschino "gioco delle parti"allafaccia dei gonzi e degli sprovvedu-ti, complici o ignari ma forse piùprobabilmente entrambe le cose!

Relegati nel nostro piccolo emisero orticello, ognuno forte diun alibi precostituito ed incrollabi-le, torneremo a credere, autocon-vincendoci, che i più forti siamocomunque noi e che se non fossestato per l'arbitro, per la malasor-te, per gli infortuni, ecc...."Noisaremmo i campioni del mondose vincesse chi grida di più e sevincesse chi più fa denaro..." re -citava, tra l'altro, una poesia senzagrandi pretese di certo Alberto Ca -valiere, che imparai a memoriamolto piccolo, contagiato dal l'"a -siatica", in occasione di una par -tita che la nostra Nazionale avevaappena giocato e perso a Budapestcon l'allora "grande Ungheria" deiPuskas, Kocsis, Czibor, una delleformazioni più forti e famose diogni tempo. Ma che sarebbe la vitasenza le illusioni? Torneranno acampeggiare le lotte campanilisti-che tra le varie odiate fazioni,alimentate ad arte dai media forsepiù falsi che incompetenti, il cuivero unico scopo è sempre piùquello di vendere un prodotto,non importa se brutto, di bassaqualità e talora inguardabile, di -pin gendolo al punto da stravolger-lo e farlo apparire comunquesempre bellissimo! Così da tenereincollata, solo per evidenti scopi dilucro, per ore ed ore dinanzi aitelevisori tantissima gente, ahimè,non in grado di difendersi, didiscernere e di chiedere alla vitaqualcosa di più vero e di piùculturalmente ed artisticamentevalido.

E pensare che solo nel 2003 -non più di 5 o 6 anni fa - ben tresquadre italiane, Juve, Milan, Inter,furono tra le semifinaliste di

questo seguitissimo torneoeuropeo, in cui negli ultimi annisolo il Milan - in virtù di certeinnegabili qualità ed anche dell'in-dispensabile fattore "c" - è risulta-to vincitore o comunque spessobuon protagonista. Si apriràl'ennesima disputa sulle cause esulle responsabilità dell'italicadecadenza, sentiremo ripetere,per l'ennesima volta, nomi dipresunti colpevoli ed autori dirimedi taumaturgici e...chi avràpiù forza nelle corde vocaliriuscirà a prevalere nella comicabattaglia di risultare il più convin-cente.

Ma in tempi di grande reces-sione mondiale e di preoccupantiproblemi economico-finanziariper tutti in fondo un po’ di fumonegli occhi può essere salutare etutto sommato benvenuto...Intantoregistriamo con piacere che quasidappertutto ed anche da partenostra finalmente si è saputoperdere a testa alta, dignitosamen-te, senza risse, senza isterismi,senza espulsioni e quasi senzacercare alibi o scuse...Che sia unritorno, se non alla vittoria,purtroppo, almeno al buon sensoed a quei principi morali ed etici,di cui soprattutto lo sport dovreb-be essere insegnante portatore.

Se così fosse, ma attendoindispensabili e concrete confer-me, queste sconfitte sarebberostate tutt'altro che inutili e forseneanche tali e potrebbero costitui-re il primo importante gradino pertornare a salirne altri moltopresto! Ecco, a mio avviso, la notalieta, non da poco, di questa tristeserata da cui sembrerebbe possi-bile muovere i primi passi verso ilrecupero dello sport vero edautentico e soprattutto verso unacultura completamente diversa delmedesimo, dei suoi attori, dei loroseguaci. E come ebbi a dire inaltra sede, da un diverso modo dipensare, da un "evviva il secondo"forse si potrebbe ripartire proprioper tornare a vincere veramente, aprescindere dalla "classifica", aprescindere cioè dal risultatoprettamente sportivo e contingen-te.

Giordano Trequattrini

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DAL TERRITORIO

ATTUALITÀ

CULTURA

SPORT

CORTONA

MERCATALE

CAMUCIA

Muore Paolo PonticelliFigure paesane di un’epoca tramontata

Modificare il senso unico di via Lauretana

Archeologia una risorsa per Cortona

Difensore civico: no, grazie fai da teAll’ospedale un innovativo ecografo

Nel Friuli successo di CaldaroneAncora un successo del PiccoloPrimavera 1921. Cortona si arrende agli squadristi

Il Montecchio raggiunge la vettaT.C.Cortona vittorie convincentiPallavolo forti emozioni