L'ETR. IMP. 22/2006 · L’ETRURIA N. 14 AttuALItà 15 AGOSTO 2012 PAGINA 2 Gent.mo prof....

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Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane S.p.A. - Sped. in abb. postale - D.L. 353/2003 (Conv. In - L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB/2004-Arezzo” - Abbonamento: Ordinario 30,00 - Sostenitore 80,00 Benemerito 105,00 - Estero Europa 80,00 - Estero America 120,00 - Autoriz. Tribunale di Arezzo N° 3 del 27/03/1979 – Iscrizione Reg. Naz. della Stampa n. 5896 - Stampa: Arti Tip. Tosc. Cortona. Una copia arretrata 3,0. Redazione, Amm.ne: Giornale L’Etruria Soc. Coop. arl - Via Nazionale, 51 - 52044 Cortona - C/C Post. 13391529 - Tel. (0575) 60.32.06 PAGINA 1 PERIODICO QUINDICINALE FONDATO NEL 1892 Euro 1,50 e-mail: [email protected] www.letruria.it L ETRURIA Cortona - Anno CXX - N° 14 - Mercoledì 15 agosto 2012 REALIZZAZIONE E VENDITA DIRETTA MAGLIERIA PERSONALIZZATA E SU MISURA Via Gramsci, 62/X - Camucia (Ar) - Tel. e Fax 0575/60.50.35 - [email protected] Con trenta euro all’anno puoi abbonarti e ricevere il giornale a mezzo posta o via internet, visitando il sito www.letruria.it Piazza de Gasperi, 9 Tel. 0575/60.31.43 Camucia (Ar) U n festival respirato e vis- suto dai cortonesi. E’ que- sto, al di là dei numeri, per altro significativi (si parla di oltre 10 mila presenze e di 4000 paganti), la scommessa più importante che è stata vinta. Anche i più scettici (compresa la sottoscritta) si sono dovuti ricre- dere. Il mix delle arti ha convinto. E oltre ai turisti, piacevolmente intrattenuti dal ricco programma di appuntamenti, in platea si sono viste tante facce di concittadini, che non hanno mancato di soste- nere questa nuova “creatura” frut- to di un lavoro di squadra che, fi- nalmente, ha visto protagonista l’amministrazione comunale. Cer- to, avere come partner il Gruppo Feltrinelli è il valore aggiunto che fa la differenza. Se poi anche la Regione porta il suo contributo e con se anche strutture consolidate come la Fondazione Orchestra Regionale Toscana e Fondazione Toscana Spettacolo, tutto viene reso più semplice. In tempi di crisi economica, questo risultato non era poi così scontato. L’intreccio continuo tra lettera- tura, musica, cinema, danza, at- tualità, forse nato in corsa e senza poterci più di tanto riflettere, è stata la chiave giusta, così come la ri. Il progetto oggi non esiste più. Si parla di fotovoltaico, ma ogni volta che questi pannelli vengono messi sul terreno in maniera intensiva, provocano l’orticaria di chi è abituato a vedere solo cose belle. Le biomasse, che potrebbe- ro essere ben utilizzate, vengono proposte da soggetti che hanno il solo scopo di speculare, a danno dell’ambiente vicino e lontano. Oggi un progetto parte, come descritto a pagina 2 del giornale; si parla di un progetto agroali- mentare con un centro di raccolta e stoccaggio per prodotti alimen- tari destinati all’alimentazione. Anche qui però polemiche. E.L. scelta di applicare prezzi più “popolari” e aprire a molte inizia- tive gratuite. A volte è proprio vero, le cose più azzeccate nascono per caso. Un plauso anche alla struttura comunale, capitanata dall’ufficio cultura, a cui si sono affiancate le numerose realtà del territorio co- me Aion Cultura, Accademia degli Arditi, Terre Etrusche che hanno speso energie e professionalità per far si che tutto il festival marciasse senza intoppi. Quando i progetti sono condivisi, il lavoro è sicura- mente più piacevole. Le facce distese del primo cittadino Andrea Vignini e dell’am- ministratore di Feltrinelli Dario Giambelli al termine della 9 giorni di Mix Festival dicono molto e fan- no sperare per il futuro. I progetti e le convenzioni sono in atto. An- che le date per il prossimo anno sono state già ufficializzate. Si tornerà a parlare di Cortona Mix festival il 27 luglio 2013. Ma o- corre non abbassare la guardia e trovare nuove idee per il futuro, magari dando al festival una connotazione ancora più interna- zionale. Intanto la strada è stata segnata e oggi il Tuscan Sun Fe- stival è decisamente meno rim- pianto. Laura Lucente U na brevissima considera- zione estiva! Tutti sappia- mo che il petrolio in- quina, costa sempre più caro, ci mette in crisi con il por- tafoglio. L’Italia è totalmente di- pendente da questa fonte e giu- stamente si propone sempre con maggiore insistenza le fonti alter- native. Ma al di là dei proclami ogni volta che si tenta un approccio con la realtà alternativa nascono i problemi e le contestazioni. Anni fa a Ginezzo si era parlato di pale eoliche; non inquinavano ma a parere di qualche “illumina- to” disturbano gli uccelli migrato- CORTONA CENTRO STORICO Vendita box auto con finanziamento A TASSO ZERO 0575 / 63.05.21 - 0575 / 65.79.33 392 / 061.61.83 Per informazioni telefonare ai numeri: 1962 2012 50 anni di gemellaggio 1962 2012 50 anni di gemellaggio C O R T O N A Tessuti artigianali dal 1842 - Liste Nozze Piazza della Repubblica, 21 CORTONA (AR) - Tel / Fax 0575 601640 www.busatticortona.com - e-mail: [email protected] Il Festival dei cortonesi Concerti d’estate Sono stata ospite nel “Salotto” di Gino Severini Pergo ha perso un’occasione! A tutto Mix! Energie alternative, basta chiacchiere P rosegue l’Estate musicale degli Amici della Musica di Cortona con due speciali eventi nella Chiesa di S. Domenico: Sabato 18 agosto Q uando desidero rigenerar- mi passeggio nelle meravi- gliose sale del Museo del- l’Accademia Etrusca di Cortona. Osservo, mi porgo delle domande, è una “palestra” per il mio cervello ed esco più ricca di idee. Ieri sostavo nella Sala Severini del MAEC, quando l’autoritratto a matita del Maestro pensieroso, catturava la mia atten- zione. In passato mi ero studiata di fronte ad uno specchio e quello che provavo approfondendo il disegno, era un progressivo di- stacco da ciò che avevo di fronte, quell’essere non ero più io. Chissà se anche lui aveva pro- ore 21,15 FRANCESCO ATTESTI IN CONCERTO” e domenica 19 agosto ore 21,15 RECITAL PER PIANOFORTE” con Samuele Ami- dei. I l mix delle arti funziona. Lo di- mostra il successo della prima edizione del Cortona Mix F- stival. Promossa dal Gruppo Feltrinelli e dal Comune di Cor- tona, con il sostegno di Regione Toscana, Fondazione Orchestra Regionale Toscana, Fondazione Toscana Spettacolo e Accademia degli Arditi, la neonata manifesta- zione che si è svolta dal 28 luglio al 5 agosto, ha attirato oltre 10.000 persone con il suo pro- gramma di concerti, spettacoli, performance, dialoghi, reading e presentazioni, in un intreccio con- tinuo tra letteratura, musica, ci- nema, danza, attualità. Grande soddisfazione tra i promotori: “Non era facile aggiun- gere un nuovo evento all’affollato panorama estivo dei festival cultu- rali”, dice Dario Giambelli, Ammi- nistratore Delegato del Gruppo Feltrinelli. “Ancora meno era farlo in questo momento, in cui l’indu- stria editoriale e culturale sente gli effetti della crisi e tende a mante- nere posizioni conservative. Noi abbiamo provato a invertire que- sta tendenza, accogliendo in modo SEGUE A PAGINA 4 SEGUE A PAGINA 5 Foto Ramacciotti vato la stessa sensazione! Così Gino Severini si osservava, ma quello che sentivo illusoriamente, era il suo sguardo sulla mia per- sona. Provate a sostarci anche voi! Lasciarsi andare, liberare i sensi per raccogliere anche le più piccole sfumature alimenta la propria sensibilità. Allora ho co- minciato a giocare ed a dialogare con il suo sguardo chiaro. Il suo segno era puro. E’ sempre affascinante studia- re i disegni perché sono il cuore del lavoro del pittore… Amici della Musica di Cortona Al MAEC di Cortona Cortona Mix Festival 2012 In memoria di Nicolò P erdere la vita è un percor- so naturale. Perderla a 18 anni in un incidente strada- le, mi azzardo a dire, è un evento che stravolge l’anima di quasi tutti, anziani, giovani e bam- bini. Alle ore 01,35 del 5 agosto c.a. la giovanissima vita di Nicolò Icardi si è interrotta in un ma- ledetto incidente stradale. Qualche mese fa tutti gli alunni delle scuole d’Italia hanno fatto 3 minuti di raccoglimento e silenzio per celebrare il ricordo e la morte di Melissa, Falcone e Borsellino. Non tutti certamente abbiamo la stessa sensibilità ma in una pic- cola comunità di circa 800 per- sone come Pergo la sensibilità di alcuni è stata smarrita nei boschi, in quanto gli organizzatori della “Sagra del cinghiale”, pur sa- pendo che una giovane vita gia- ceva in una cella di frigorifero nell’Ospedale Civile di Arezzo han- no continuato la loro “festa” con musica e canti senza alcun rispetto per la famiglia di Nicolò. Forse il nostro Sindaco è in va- canza? Forse il Parroco di Pergo non versa in condizioni ottimali per consigliare agli organizzatori il rispetto? O risvegliare la sensibi- lità? Certamente non dico di non consumare ormai il cinghiale già preparato, in quanto il bilancio dei cacciatori deve quadrare. Ma la musica ed un paio di botti forse potevano essere evitati. Buon riposo caro Nico. Vittorio Oltre 10.000 presenze, spettacoli sold out e sale piene: sotto il cielo di Cortona, la prima edizione del Festival che celebra la ricchezza e la varietà delle arti si conclude con un successo

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Page 1: L'ETR. IMP. 22/2006 · L’ETRURIA N. 14 AttuALItà 15 AGOSTO 2012 PAGINA 2 Gent.mo prof. Caldarone, aveva visto giusto lei, scrivendo quello che scritto nella sua ultima Ru-brica.

Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane S.p.A. - Sped. in abb. postale - D.L. 353/2003 (Conv. In - L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB/2004-Arezzo” - Abbonamento: Ordinario € 30,00 - Sostenitore € 80,00Benemerito € 105,00 - Estero Europa € 80,00 - Estero America € 120,00 - Autoriz. Tribunale di Arezzo N° 3 del 27/03/1979 – Iscrizione Reg. Naz. della Stampa n. 5896 - Stampa: Arti Tip. Tosc. Cortona. Una copia arretrata € 3,0. Redazione, Amm.ne: Giornale L’Etruria Soc. Coop. arl - Via Nazionale, 51 - 52044 Cortona - C/C Post. 13391529 - Tel. (0575) 60.32.06

PAGINA 1

PERIODICO QUINDICINALE FONDATO NEL 1892 Euro 1,50 e-mail: [email protected]

L’ETRURIACortona - Anno CXX - N° 14 - Mercoledì 15 agosto 2012

REALIZZAZIONE E VENDITA DIRETTAMAGLIERIA PERSONALIZZATA E SU MISURA

Via Gramsci, 62/X - Camucia (Ar) - Tel. e Fax 0575/60.50.35 - [email protected]

Con trenta euro all’anno puoi abbonarti e ricevere il giornale a mezzo posta o via internet, visitando il sito www.letruria.it

Piazza de Gasperi, 9 Tel. 0575/60.31.43Camucia (Ar)

Un festival respirato e vis -suto dai cortonesi. E’ que -sto, al di là dei numeri,per altro significativi (si

parla di oltre 10 mila presenze edi 4000 paganti), la scommessapiù importante che è stata vinta.Anche i più scettici (compresa lasottoscritta) si sono dovuti ricre-dere. Il mix delle arti ha convinto.E oltre ai turisti, piacevolmenteintrattenuti dal ricco programmadi appuntamenti, in platea si sonoviste tante facce di concittadini,che non hanno mancato di soste-nere questa nuova “creatura” frut -to di un lavoro di squadra che, fi -nalmente, ha visto protagonistal’amministrazione comunale. Cer -to, avere come partner il GruppoFeltrinelli è il valore aggiunto chefa la differenza. Se poi anche laRegione porta il suo contributo econ se anche strutture consolidatecome la Fon dazione OrchestraRegionale Toscana e FondazioneToscana Spettacolo, tutto vienereso più semplice.

In tempi di crisi economica,questo risultato non era poi cosìscontato.

L’intreccio continuo tra lettera-tura, musica, cinema, dan za, at -tualità, forse nato in corsa e senzapoterci più di tanto riflettere, èstata la chiave giusta, così come la

ri. Il progetto oggi non esiste più.Si parla di fotovoltaico, ma ognivolta che questi pannelli vengonomessi sul terreno in manieraintensiva, provocano l’orticaria dichi è abituato a vedere solo cosebelle. Le biomasse, che potrebbe-ro essere ben utilizzate, vengonoproposte da soggetti che hanno ilsolo scopo di speculare, a dannodell’ambiente vicino e lontano.

Oggi un progetto parte, comedescritto a pagina 2 del giornale;si parla di un progetto agroali-mentare con un centro di raccoltae stoccaggio per prodotti alimen-tari destinati all’alimentazione.Anche qui però polemiche. E.L.

scelta di applicare prezzi più“popolari” e aprire a molte inizia-tive gratuite.

A volte è proprio vero, le cosepiù azzeccate nascono per caso.

Un plauso anche alla strutturacomunale, capitanata dall’ufficiocultura, a cui si sono affiancate lenumerose realtà del territorio co -me Aion Cultura, Accademia degliArditi, Terre Etrusche che hannospeso energie e professionalità perfar si che tutto il festival marciassesenza intoppi. Quando i progettisono condivisi, il lavoro è sicura-mente più piacevole.

Le facce distese del primocittadino Andrea Vignini e dell’am-ministratore di Feltrinelli DarioGiambelli al termine della 9 giornidi Mix Festival dicono molto e fan -no sperare per il futuro. I progettie le convenzioni sono in atto. An -che le date per il prossimo annosono state già ufficializzate. Sitornerà a parlare di Cortona Mixfestival il 27 luglio 2013. Ma o -corre non abbassare la guardia etrovare nuove idee per il futuro,ma gari dando al festival unaconnotazione ancora più interna-zionale. Intanto la strada è statasegnata e oggi il Tuscan Sun Fe -stival è decisamente meno rim -pianto.

Laura Lucente

U na brevissima considera-zione estiva! Tutti sappia-mo che il petrolio in -quina, costa sempre più

caro, ci mette in crisi con il por -tafoglio. L’Italia è totalmente di -pen dente da questa fonte e giu -stamente si propone sempre conmaggiore insistenza le fonti alter-native.

Ma al di là dei proclami ognivolta che si tenta un approcciocon la realtà alternativa nascono iproblemi e le contestazioni.

Anni fa a Ginezzo si era parlatodi pale eoliche; non inquinavanoma a parere di qualche “illumina-to” disturbano gli uccelli migrato-

CORTONA CENTRO STORICOVendita box auto

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Il Festival dei cortonesi

Concerti d’estate

Sono stata ospitenel “Salotto” di Gino Severini

Pergo ha perso un’occasione!

A tutto Mix! Energie alternative, basta chiacchiere

Prosegue l’Estate musicaledegli Amici della Musica diCortona con due specialieventi nella Chiesa di S.

Do menico: Sabato 18 agosto

Quando desidero rigenerar-mi passeggio nelle meravi-gliose sale del Museo del -l’Accademia Etrusca diCor tona. Osservo, mi porgo

delle domande, è una “palestra”per il mio cervello ed esco piùricca di idee. Ieri sostavo nellaSala Severini del MAEC, quandol’autoritratto a matita del Maestropensieroso, catturava la mia atten-zione. In passato mi ero studiatadi fronte ad uno specchio e quelloche provavo approfondendo ildisegno, era un progressivo di -stacco da ciò che avevo di fronte,quell’essere non ero più io.

Chissà se anche lui aveva pro -

ore 21,15 “FRANCESCO ATTESTIIN CONCERTO” e domenica 19agosto ore 21,15 “RECITAL PERPIANOFORTE” con Samuele Ami -dei.

Il mix delle arti funziona. Lo di -mostra il successo della primaedizione del Cortona Mix F -stival. Promossa dal Gruppo

Fel trinelli e dal Comune di Cor -tona, con il sostegno di RegioneToscana, Fondazione OrchestraRegionale Toscana, Fondazione

Toscana Spettacolo e Accademiadegli Arditi, la neonata manifesta-zione che si è svolta dal 28 luglioal 5 agosto, ha attirato oltre

10.000 persone con il suo pro -gramma di concerti, spettacoli,performance, dialoghi, reading epresentazioni, in un intreccio con -tinuo tra letteratura, musica, ci -

nema, danza, attualità. Grande soddisfazione tra i

promotori: “Non era facile aggiun-gere un nuovo evento all’affollatopanorama estivo dei festival cultu-rali”, dice Dario Giambelli, Am mi -nistratore Delegato del GruppoFel trinelli. “Ancora meno era farlo

in questo momento, in cui l’indu-stria editoriale e culturale sente glieffetti della crisi e tende a mante-nere posizioni conservative. Noi

abbiamo provato a invertire que -sta tendenza, accogliendo in modo

� SEGUEA PAGINA 4

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Foto Ramacciotti

vato la stessa sensazione! CosìGino Se ve rini si osservava, maquello che sentivo illusoriamente,era il suo sguardo sulla mia per -sona. Pro vate a sostarci anche voi!Lasciarsi andare, liberare i sensiper raccogliere anche le piùpiccole sfumature alimenta lapropria sensibilità. Allora ho co -minciato a giocare ed a dialogarecon il suo sguardo chiaro. Il suosegno era puro.

E’ sempre affascinante studia-re i disegni perché sono il cuoredel lavoro del pitto re…

Amici della Musica di Cortona

Al MAEC di Cortona

Cortona Mix Festival 2012

In memoria di Nicolò

P erdere la vita è un percor-so naturale. Perderla a 18anni in un incidente strada-le, mi azzardo a dire, è un

e vento che stravolge l’anima diquasi tutti, anziani, giovani e bam -bini.

Alle ore 01,35 del 5 agostoc.a. la giovanissima vita di NicolòIcardi si è interrotta in un ma -ledetto incidente stradale.

Qualche mese fa tutti gli alunnidelle scuole d’Italia hanno fatto 3minuti di raccoglimento e silenzioper celebrare il ricordo e la mortedi Melissa, Falcone e Borsellino.

Non tutti certamente abbiamola stessa sensibilità ma in una pic -cola comunità di circa 800 per -sone come Pergo la sensibilità dialcuni è stata smarrita nei boschi,

in quanto gli organizzatori della“Sagra del cinghiale”, pur sa -pendo che una giovane vita gia -ceva in una cella di frigoriferonell’Ospedale Civile di Arezzo han -no continuato la loro “festa” conmusica e canti senza alcun rispettoper la famiglia di Nicolò.

Forse il nostro Sindaco è in va -canza? Forse il Parroco di Pergonon versa in condizioni ottimaliper consigliare agli organizzatori ilrispetto? O risvegliare la sensibi-lità? Certamente non dico di nonconsumare ormai il cinghiale giàpreparato, in quanto il bilanciodei cacciatori deve quadrare. Mala musica ed un paio di botti forsepotevano essere evitati.

Buon riposo caro Nico.Vittorio

Oltre 10.000 presenze, spettacoli sold out e sale piene: sotto il cielo di Cortona, la prima edizione del Festival che celebra la ricchezza

e la varietà delle arti si conclude con un successo

Page 2: L'ETR. IMP. 22/2006 · L’ETRURIA N. 14 AttuALItà 15 AGOSTO 2012 PAGINA 2 Gent.mo prof. Caldarone, aveva visto giusto lei, scrivendo quello che scritto nella sua ultima Ru-brica.

AttuALItàL’ETRURIA N. 14 15 AGOSTO 2012

PAGINA 2

Gent.mo prof. Caldarone,aveva visto giusto lei, scrivendo quello che scritto nella sua ultima Ru -brica. I partiti politici, tutti i partiti politici che oggi ci rappresentano, si faper dire, in Parlamento, non pensano minimamente alla crisi economicache ci è caduta sulla nostra testa e ai sacrifici che i cittadini, con redditomedio basso o inesistente, sono costretti a subire. Somiglia al Titanicquesta nostra Italia: i signori ballano e si divertono mentre la nave staandando a cozzare contro l’iceberg. I nostri politici appaiono sempre piùcome i passeggeri di quella mitica nave: ciechi e sordi. Non si sonotoccati neppure un centesimo dei loro lauti compensi, non sono staticapaci di eliminare, almeno in questa fase di forte disagio economico, itruffaldini finanziamenti ai partiti, non hanno avuto alcun sentimentoumano per chi si è visto ridotta, come lei ha ricordato nella scorsaRubrica, la pensione da 800 a 600 euro. Hanno fatto bene alcuni cittadi-ni, particolarmente colpiti dalla riforma pensionistica, a contestare laministra Fornero, invitata recentemente a Cortona a parlare di lavoro(proprio lei!) e a gridarle in faccia: “Vergogna, Vergogna!” Come maiquesto governo tecnico non ha colpito innanzitutto quelli che di questacrisi sono stati i principali responsabili? Non ci voleva tanto a capire chesolo partendo dalla condizione privilegiata dei politici e prendendo inconsiderazione i loro stipendi e le pensioni, e gli stipendi e le pensionidei manager di Stato, dei dirigenti, sproporzionati rispetto ai benefici cheprocurano, fino ai compensi milionari dei presentatori e giornalisti televi-sivi, ai consiglieri degli infiniti consigli di amministrazione e alla casta deibanchieri, insomma partendo dai benestanti, sarebbe stato possibileevitare che la crisi colpisse e sempre e solo la povere gente! Il grave dellaquestione è che soprattutto i politici, che hanno più spazio in televisione,possono anche permettersi il lusso e la vergogna di prendere in giro ilpopolo disperato, mentre recitano la difesa di chi “non arriva a finemese”. E’ la solita litania! E la legge che avrebbe dovuto cambiare il finan-ziamento pubblico ai partiti che fine ha fatto? Non doveva, stando alledichiarazioni dei soliti moralisti, con Casini in testa, essere approvatadopo una settimana dai ben noti scandali? E a far dimenticare i realiproblemi, ora i politici discutono e fanno finta di accapigliarsi sullealleanze in vista delle prossime elezioni del 2013. In considerazione ditutto questo, io invito al prossimo appuntamento elettorale, di non votarenessuno dei signori che oggi occupano indegnamente gli scranni delParlamento. La prego di omettere il mio nome e la saluto cordialmente.

Un abbonato di Arezzo

L’argomento, sollevato dall’abbonato, non è nuovo per laRubrica anche se tristemente attuale. E’ convinto lo scrivente, eio con lui, che a pagare per questa crisi dovevano essere tutticoloro che l’hanno provocata e cioè coloro che si sono arricchitiin maniera illecita e spropositata. Un pensiero che nasce dallaconsapevolezza degli sperperi di denaro pubblico destinato aiprivilegi scandalosi concessi a deputati e sanatori, a managerpubblici, enti locali, sanità… e dal principio che un anno disacrificio e di onestà da parte dei “lor signori”, sarebbe bastatoper riportare la nazione a galla. Ma la lettera tollera anche unadigressione non secondaria nell’analisi di questa profonda ecrisi. E’ stato il cattivo esempio di questa politica, che duraalmeno da mezzo secolo, a generare una condizione economi-ca, sociale e morale dai risvolti inquietanti. Se c’è un altissimotasso di evasione fiscale lo si deve alla leggerezza di una legisla-zione ambigua e “perdonista” con cui si è sempre guardato airesponsabili, fino a farli apparire, più della gente onesta, intelli-genti, furbi e rispettabili. Tutti ricordiamo il comportamentodegli “onorevoli” nei confronti dei “portaborse”, pagati mala -men te e in nero! Uno Stato decente li avrebbe marchiati d’infa-mia a vita. E poi aggravano il quadro le collusioni politiche coni forti poteri economici, i favori alla bande malavitose in cambiodi voti, un sistema sanitario inquinato e trasformato, con ilcoinvolgimento di politici regionali e nazionali, in un collettoredi fondi neri non trascurabile, fatto di false attestazioni perl’appropriazione indebita di denaro pubblico, di maggiorazionisul prezzo di acquisto, di prescrizioni fittizie, di ricoveri ingiu-stificati e di un numero ragguardevole di falsi invalidi. In defini-tiva lo status del politico in Italia, esageratamente sfrontato,corrotto e famelico ma apprezzato, come sembra, da tutti glischieramenti in campo, ha prodotto un drammatico “effettodomino” in ogni settore della vita pubblica, compromettendo ocamuffando i bi sogni veri dell’uomo. I quali potranno riappro-priarsi del loro si gnificato solo quando il valore economicoriuscirà ad essere va lore sociale, ovvero risorsa per un sviluppopienamente uma no.

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che sta portando avanti a Cortona inloc. Fratta - I Granai, progetto giàpubblicamente illustrato nell'assem-blea del 27 marzo 2012, pressoAula Magna della Misericordia diCastiglion Fiorentino, nella confe-renza del 21 giugno 2012 tenutasinella sala convegni di Sant'Agostinoa Cortona, e durante l'assemblea diConfagricoltura Arezzo, svoltasi il 28giugno 2012 presso la Borsa Mercidi Arezzo.

Il progetto FUTURO FERTILETOSCANA nasce nel 2009, quandoConfagricoltura Arezzo, consapevoledella profonda crisi attraversata dalsettore agricolo della Valdichiana,cominciò ad analizzare razional-mente la possibilità di realizzazionein Valdichiana di un centro, tecnolo-gicamente all'avanguardia, destinatoalla raccolta ed allo stoccaggio dicerali, semi oleosi e proteiche, non -ché alla distribuzione di mezzitecnici. E' infatti convinzione di Con -fagricoltura che, al fine di restituireredditività alle aziende agricole dellaValdichiana, sia necessario rilancia-re la produzione di cereali, oleagi-nose e proteiche a scopo alimenta-re. Presupposto per tutto ciò è,senza dubbio, la realizzazione di unmoderno centro di stoccaggio postoal servizio dagli agricoltori checonsenta di:1. accorciare la filiera produzione- trasformazione, mettendo diretta-mente in contatto produttori etrasformatori;2. stoccare il prodotto, differezian-dolo per qualità, in modo da offrireagli agricoltori condizioni chiare econcorrenziali;

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tori di polietilene per uso alimentare(i cosiddetti “salciccioni”) appog-giati sul terreno.

Il centro pertanto non prevedeassolutamente la costruzione deitradizionali silos in metallo (alti finoa trenta metri), ancorati al suolotramite robuste piattaforme incemento armato. I silo-bags, perloro natura, sono strutture tempora-nee non essendo altro che delle“grandi buste” orizzontali che, unavolta svuotate, vengono inviate alriciclaggio. La loro altezza si aggirain un paio di metri, il loro diametroè dell'ordine di quattro metri e laloro lunghezza è modulabile: da unadecina di metri fino a settan -ta/ottanta metri.

I vantaggi offerti da questa tec -nologia (sviluppata negli anni '90 insudamerica) sono molteplici. Cilimitiamo qui soltanto ad elencarne iprincipali:1. Conservazioni dei prodottialimentari senza far ricorso ad alcuntipo di insetticida, funghicida o altroagente chimico. Il prodotto, granoper intendersi, una volta insilatoconsuma tutto l'ossigeno presentenel silo-bags (il cui involucro nonconsente infiltrazioni di aria dall'e-sterno) saturandolo di anidride car -bonica. Si viene così a creare all'in-terno del silo-bags un ambiente chenon consente la sopravvivenza diinsetti e funghi. Non per niente ilsilos-bags è riconosciuta come unadelle migliori tecniche di stoccaggioper prodotti alimentari biologici eper la filiera dedicata ai celiaci.2. Il fatto che non si faccia alcunuso di prodotti chimici per laconservazione delle derrate alimen-tari, abbassa sensibilmente i costi distoccaggio, e ciò a tutto vantaggiodegli agricoltori. Il costo dell'involu-cro (incluso il suo riciclaggio unavolta usato) è infatti irrisorio (qual -che decina di euro al metro li -neare).3. Bassissimi costi di manutenzio-ne ed energetici.4. Basso costo iniziale (il maggiorcosto per la realizzazione del centroè essenzialmente il costo per l'acqui-sizione del terreno).5. Altissima modulabilità dellostoccaggio. I silo-bags consentonoinfatti di separare (a costo nullo)anche partite di poche centinaia diquintali. Gli agricoltori possonoquindi decidere se conservare il loroprodotto (tenendolo fisicamenteseparato dal resto) e poi commer-

cializzarlo in proprio, riconoscendoal centro solo le (modeste) speseper lo stoccaggio. Non solo, ma latecnologia dei silo-bags, consenten-do di creare partite omogenee, dà lapossibilità di valorizzare al meglio laqualità dei prodotti alimentari.6. Impatto ambientale nullo. Nelcentro non verrà fatto uso di prodot-ti chimici per la disinfezione o inset-ticidi, né ci saranno rumorosimeccanismi per il trasporto deiprodotti dentro i silos.7. Basso impatto visivo. I silo-bagsverranno appoggiati al suolo(terreno costipato con materialinaturali) ed ivi rimarranno tempo-raneamente prevedendone l’integra-zione con essenze arbustive autocto-ne.

La società FFT è fermamenteconvinta, e lo ribadisce con forza,della bontà e sostenibilità economi-co-ambientale del progetto e che lostesso si conformi in pieno alla“mission” originariamente tracciatada Confagricoltura Arezzo: aiutareconcretamente gli agricoltori dellaValdichiana a recuperare redditività.

Un'ultima riflessione è d'obbli-go. Nel difficile momento economi-co che stiamo attraversando (bastiricordare che è stata usata la parola“guerra” dal Presidente del Con -siglio), l'Italia si trova a dovercompiere scelte in merito ai settoriproduttivi su cui puntare ed investireper poter uscire da questa terribilecrisi. Sarà forse l'industria pesante aportare l'Italia fuori dalla crisi? Oforse l'industria petrolchimica o ilsettore dell'energia nucleare? Pro -vocazioni a parte, l'Italia oggi, comeieri, primeggia in Europa, e nonsolo, in un settore: l' AGROALIMEN-TARE. Dal vino alla pasta, dai salumiai formaggi e all'ortofrutta, dagliinnumerevoli prodotti tipici sinoall'olio di qualità straordinarial'Italia ha ancora una grandissimepotenzialità di sviluppo e crescitanell'agroalimentare.

Ma, non facciamoci illusioni, talipotenzialità potranno concretizzarsisoltanto attraverso una stretta sim -biosi tra mondo agricolo, mondoindustriale e mondo della distribu-zione. Il progetto di FFT si collocaesattamente in quest'ottica: è uninvestimento concreto nel settoreagricolo, nella convinzione che larinascita economica del nostropaese passi anche attraverso i campidella Valdichiana.

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L’effetto domino della politica

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Qualcosa non mi sembra normale

3. dare agli agricoltori la possibiltàdi collocare i loro prodotti sul mer -cato nel modo più vantaggioso,nonché la possibilità di stipularecontratti di coltivazione direttamentecon l'industria alimentare.

Negli ultimi tre anni Confa -gricoltura ha promosso questoprogetto, il cui primo passo concre-to è stata la costituzione, avvenuta il23.5.2012, della società consortileagricolaFUTURO FERTILE TOSCANA (F.F.T.);società che annovera tra i suoi soci:• due Cooperative agricole dellaValdichiana (CO.AGRI.A e COPAV)aventi complessivamente circa 150soci;• l'Associazione APICOLTORI delleProvince Toscane, con circa 330soci;• sette Imprenditori Agricoli cheoperano in Valdichiana.• l'Associazione ANB (Asso -ciazione Nazionale Bieticoltori);• ISA-Italiana Stoccaggi Agricoli,Società consortile a.r.l, composta datre grandi realtà all'avanguardia neiloro mercati: Molino Spadoni diRavenna, Terremerse una dellemaggiori cooperative agricole italia-ne e Molino Boschi leader italianonel settore dello stoccaggio orizzon-tale dei cereali tramite silo-bags;

Dando quindi sostanza e con -cretezza al progetto iniziale di Con -fagricoltura Arezzo, lo scopo opera-tivo della società FFT è quello direalizzare nel comune di Cortona, inlocalità Fratta- i Granai, un centro diraccolta e stoccaggio per prodottiagricoli (appunto cereali, proteicheed oleaginose) destinati all'alimenta-zione. Lo stoccaggio si baseràsull'innovativa tecnologia dei silo-bags che consiste nel riporre lederrate alimentari in lunghi conteni-

L’agroalimentare italiano riparte dalla ValdichianaIl progetto Futuro Fertile Toscana

Gentile direttore, sono unacittadina italiana che pagale tasse regolarmente ecome tale credo di essere

in diritto di reclamare o far notarese qualcosa non sembra normale.

Passeggiando per il Parterrecon amici e conoscenti, all’altezzadell’Alberone è saltato agli occhiuna deturpazione del paesaggio.C’è una casa gialla, iniziata a co -struire molti anni fa ma non è maistata terminata per una infinità dicavilli. Adesso il nuovo proprieta-rio ha alzato la casa di un piano,aprendo finestre con tettoie e bal -coni. Ha tagliato poi il greppo perfarci un piazzale e mettere in peri -colo i pini secolari per mancanzadi terra.

Dulcis in fundo, si è costruitouna scala per aver accesso allapas seggiata del viale. Ma questa

zona non è soggetta a vincolo?Adesso mi chiedo con altri amici:“Come è stato possibile tutto que -sto? Possibile che nessun altro haocchi per vedere?

Una cittadina che ama la sua Cortona

La nostra abbonata ci hainviato questa lettera chedoverosamente pubblichiamosapendo che prima di scriverla siè rivolta all’Ufficio Urbanisticodel Comune di Cortona per averedelle informazioni.

Probabilmente non è riuscitanell’intento chiarificatore e si èrivolta al giornale per sollevare ilproblema.

Pubblichiamo quanto scrittoperché siamo certi che, essendotutto in regola, venga chiaritaquesta situazione.

Riceviamo e Pubblichiamo

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CuLturAL’ETRURIA N. 14 15 AGOSTO 2012

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Difetti e difettucci della vita quotidiana

Prove di Galateodi Nicola Caldarone

Plutarco, vissuto tra il 45 e il120 d.C. e autore delle “Vi -te parallele”, l’opera chegli ha dato stabilmente un

posto di primo piano nella lettera-tura mondiale, ha scritto un trat -ta telo dal titolo “Consigli politici”:una serie di ammonimenti che val -gono ancora ben oltre il suo tem -po. In definitiva Plutarco elaborauna sorta di Galateo rivolto aicom portamenti che i politici sonotenuti a rispettare. Riportiamo al -cu ni consigli che possono orienta-re gli smarriti protagonisti dellanostra politica nazionale e locale.

“Colui che intraprende a fa -re politica deve scegliersi comegui da non chi è famoso e po ten -te ma quello che è tale per la suavirtù”.

E ancora: “Non bisogna vol -gersi alla politica per desideriodi imbrogli o di lucro, come i se -guaci di Stratocle o Dro mo clide(personaggi ateniesi del IV sec.a.C, noti per le loro malversazio-ni in politica; n.d.A.) che sichia mavano l’un l’altro alla“mes se d’oro”… Avrebbero fattomeglio a cacciare dal loro ani -mo l’avidità di denaro e la ten -

denza alla rissa e a purgarsi dain vidia e malignità”.

Infine: “Quelli che in politicasono pronti a rivestire qualun-que carica e si rendono subitogonfi agli occhi di tutti, diventa-no odiosi e quello che era am -mirevole in essi all’inizio del suoimpegno politico diventa oggettodi dileggio e di ridicolaggine…Infatti quando sembra che ilpotere sia diviso tra molti, nonsolo la sua grandezza crea mi -no re invidia, ma anche gli affaripubblici vengono portati a ter -mine in modo migliore. Infattila ripartizione della mano incinque dita non l’ha minima-mente indebolita, ma ne ha resol’uso più pratico e adeguato,così colui che fa parte anche conaltri nel portar avanti gli affaripubblici, rende più efficace lapropria azione nel metterla incomune con altri”.

La morale, a questo punto, èsuperflua: tutti possono constatarel’abissale distacco che si è creatotra i nostri mestieranti della po li -ti ca di tutte le categorie e questitre “Consigli” di Plutarco presi aca so e a mo’ di esempio.

un Galateo per i politici secondo Plutarco

Venerdì, 3 Ottobre, è statainau gurata la Mostra Fo -tografica del Foto Club E -truria, che, dallo scorso

an no, sotto la presidenza di Fa -brizio Pacchiacucchi, ha trovato lasua ideale sistemazione pressol’Oratorio del Convento di SanFrancesco in Cortona.

Un evento che suscita sempretanta curiosità, giustificata dallaoriginalità delle tematiche propo-ste, alle quali, da anni, la bravuradel gruppo dei fotoamatori haedu cato il suo nutrito e interessatopubblico.

Così in questa circostanza haesposto il suo servizio fotograficoLuca Pelucchini esibendo aivisitatori “Tradizioni toscane” conl’attenzione e l’obiettivo rivolti allafigura e all’attività del macellaio e

ai suoi fantasiosi, ricercati e intra-montabili prodotti presenti nellatipica cucina della nostra terra.

Luigi Rossi con il tema “Allaricerca del tempo perduto”, diproustiana memoria, ha offerto la

E’ stata inaugurata nellestan ze espositive di PalazzoFerretti il pomeriggio del1° Agosto la mostra di pit -

tura di Roberto Ghezzi.Nonostante la sua giovane età,

ha alle sue spalle attestazioni ericonoscimenti che qualificano ilpercorso artistico iniziato, comeegli stesso ama sostenere nellabrochure di presentazione dellaMostra, “prima ancora di comin-ciare a camminare, grazie all’arteche si respirava in famiglia”.

Già nella esposizione delloscorso anno, attraverso l’analisidella sue figure sottratte soprattut-to all’universo femminile, furonoapprezzate le peculiarità della suapittura, concentrate nell’affina-mento della tecnica, nella ricercadi una tavolozza viva e ricca didinamismo e nella soffusa atmo -sfera di romanticismo.

Nella recente esposizione,dove dominano i paesaggi, illinguaggio artistico rilevato confer-ma l’evoluzione di Roberto Ghezzie ne sottolinea la padronanza tec -nica e una misurata energiapoetica capace di suscitareprofonde emozioni.

La presente Mostra di RobertoGrezzi è preceduta da premi ericonoscimenti, ricevuti in oc ca -sione di concorsi di pittura emostre collettive ad Arezzo e aBibbiena.

n.c.

visione di un mondo abbandonatocon strade, oggetti e case che“giacciono senza padrone”

Vito Garzi, con il suo repor-tage su “Viaggio in India”, nellaloca lità di Punjab, ha colto i carat-teri di quel popolo con tutta la suamitezza e la sua operosità, fermatedal sensibile obiettivo in situazionidifficili e inconsuete per la menta-lità occidentale.

Fabrizio Pacchiacucchi hafatto rivivere in “Artigiani cortone-si” quattro momenti legati aimestieri che, quantunque esercita-ti da giovani cortonesi capaci e

intraprendenti, sembrano destinatiall’estinzione nel nostro territorio:il tappezziere, il ceramista, il pa -sticciere e il falegname.

Enrico Venturi realizza con ilsuo raffinato obiettivo “L’intimità

delle cose”: una zoomata suscorci paesaggistici sospesi trafantasia e realtà, su immaginimonumentali soffusi di suggestivapoesia.

Gerardo Ruggiero si soffer-

Un notevole consenso di pub -blico e di critica ha riscosso, nellarassegna nazionale di Video Poesiaa San Benedetto del Tronto, ilcomponimento ispirato al signifi-cato profondo di certi angoli cor -tonesi, che ha visto come autori laprofessoressa Enrichetta Giornelliper la parte poetica e il figlioAndrea Brocchi per il montaggiodel video.

Pubblichiamo la poesia dellaprof.ssa Enrichetta, in attesa dipoter ammirare il video del gio -vane artista.

LA DONNA DEL VICOLOLe scale del vicolotacciono nel silenzioche spenge il giorno.

La donna chiusa nel velo grigio

increspava il fardello della vita,pesante groviglio

Il teatro rientra sicuramentetra gli interessi più significativie palesi di Sergio Ciufegni.L’autore di numerose pubbli-

cazioni, alcune delle quali sottoli-neate da riconoscimenti e premi,si cimentò a suo tempo (siamo nel1977), per l’editore Lalli di Pog -gibonsi, con “Fermenti umani, so -ciali e religiosi nel teatro medioe-vale inglese” che, come l’autorestesso scrive nella Prefazione,“nel volgere di pochi anni, fa ran -no del dramma inglese, una dellepiù alte e universali opere d’arte”.

Dal dicembre scorso all’Apriledi quest’anno, Sergio Ciufegni hapubblicato per l’editore You can -print di Lecce, ben tre volumi sulsuo “Teatro”: il primo con quat -tro atti unici, il secondo con duecom medie in due atti, mentre ilterzo presenta “Un secolo di son -no”, dramma unico in tre atti.

In questa trilogia l’autore af -fronta passioni, vizi e manie del -l’uomo: temi che, come scrivel’Autore, “nonostante il progressotec nologico, non hanno subito enon subiranno variazioni perchécostituenti l’essenza dell’umananatura da sempre impegnata arisolvere senza riuscirci i grandipro blemi di Dio, della vita e dellamorte e a tentare di conciliarli congli istinti e i sentimenti ad essaconnaturati”.

nella prigionedegli ardori umani.

Il vicolo si restringetra le dimore annichilitedal sopore della sera.Più volte ella tornònella casa fosca, gli occhi abbassati,le labbra dimesse...

essenza di misteriose paroleche svanì nel tempo.

Quando le fogliesi disseccano nell'aria ventosa

si aggira un' ombrascura ed impalpabileaccanto alla casada vetri spezzati...

lo scroscio di un pianto improvvisoriporta il volto schermatoda un velo di nebbia...mi acquieto nella pacedella notte, che celal'antico tormento.

brava Enrichetta

Appuntamento con la Mostra Fotografica del Foto Club Etruria roberto Ghezzi in Mostra al Palazzo Ferrettima in “Una giornata italiana” tragente che lavora alle prese con ilmestiere più antico del mondo,esercitato oggi con professionalitàe successo nell’Azienda AgricolaMameli, “un mestiere trasmesso,come si legge nella didascalia, congli occhi e con le mani”.

Angela Bucaletti proponeuna serie di foto sull’ospedale psi -chiatrico di Volterra fermato dal -l’obiettivo in tutto il suo desolanteabbandono; la scelta del bianco enero ne accentua visibilmente ildisagio.

Massimo Barneschi si è av -venturato tra le strade e gli edificidell’Aquila, colpita pesantementedal terremoto del 2009, i cui effettisono ancora visibili ed espressiviin questa realistica testimonianzafotografica.

Gaetano Poccetti con il suo“Viaggio in India alla ricerca dellafelicità” fissa in maniera significa-tiva riti e costumi di una civiltà trale più antiche del mondo, alleprese con il problema spiritualevissuto con partecipazione e conle rituali abluzioni nel fiume Gan -ge. Enrico Pesci, con il tema “E’arrivata la cicogna” inquadra ilpassaggio del leggendario volatiledall’Africa all’Europa, rilevandone,con abilità e grazia, l’ eleganza e laleggerezza.

La mostra resterà aperta alpubblico fino al 16 Settembre coningresso libero.

Sergio Ciufegni e la sua trilogia sul teatroNel secondo volume con “La

veg lia”e “Il processo a Lazzaro”,Ciufegni affronta il tema dellamorte che “ha perduto la sua sa -cralità e coglie sempre di sorpresacome se non fosse prevista; il suosignificato ci sembra essere statostravolto, come quello della vita,degenerando in una convenziona-le pantomima, tanto da costituire,nei suoi riti, una sorta di spettaco-lo…”.

In “Un secolo di sonno”, ilcomponimento drammatico cheoccupa interamente il terzo vo lu -me, delinea la fase calante dell’u-manità che, dopo aver raggiunto ilvertice della sua evoluzione, as si -ste, tra rimpianti e nostalgie, alsuo segnato destino “per aver get -tato alle ortiche principi, valori eideali”.

All’Autore cortonese il Gior -nale L’Etruria esprime apprezza-mento per l’ impegno e la passio-ne che caratterizzano le sue pub -blicazioni con l’auspicio che que -sti suoi lavori, oltre ad essere letti,possano essere anche rappresen-tati.

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li dissezionava per ricomporli di -versamente con ritmi ancora di -versi, impegnati a volte in torsionibarocche dove l’aria diventavaterra e l’acqua aria. Penso cheogni suo segno doveva avere uncalcolo matematico per il comple-to equilibrio espresso nel suolavoro. Era un grande architettodella pittura ma è nell’E spres -sionismo classico, con la tecnicadel mosaico, che l’amore per l’ar -te gli cattura l’anima.

Il Maestro apparteneva allegenerazioni che hanno vissuto inEuropa i due conflitti mondiali,l’Olo causto e le grandi trasforma-zioni sociali. Era un uomo checercava la pace per se e per il suoprossimo. Erano sue le parole: “inDio un riposo, in Cristo una guida,nella Chiesa un sostegno”. Attra -verso i soggetti religiosi, come neicapolavori della Via Crucis e delSan Matteo a Cortona, esprimevala sua ambizione di essere unsemplice cristiano. Molti dei suoicapolavori, ci appaiono ora di stileclassico, ma al tempo non dovevaessere così.

Immaginiamoci nel secoloscor so come poteva essere inter-pretato lo studio al MAEC del “Pul -cinella Arlecchino e Colombina in

Concerto” nei volti dei personaggiimprimeva il fiato metafisico cheanche De Chirico esprimeva neisuoi manichini con altre quinteteatrali. Ero ancora nella sala delMAEC di fronte alle due composi-zioni polimateriche della serieL’Age industriel (1964) che richia-mavano lontane sperimentazionidell’epoca precedente la GrandeGuerra. Erano assemblaggi dioggetti della sua quotidianità, rico -noscevo in esse organi meccanici,una squadra da disegno, un tachi-metro, una sua foto, un frammen-to di una sua tempera.. Severini a -veva un suo codice cifrato che sista qualificando ancora nel tempo.Attualmente siamo in grado di tra -durre le visioni astratte del Mae -stro, ma all’epoca erano avveniri-stiche e per molti lo risultano tut -tora. Al tempo in Europa governa-vano monarchie e dittature ed iconcetti di democrazia erano a dirpoco rivoluzionari. Guardando iquadri del Severini si impara acapire come il cubismo, il puntini-smo, il futurismo fossero già tutti lìall’inizio del suo percorso. Per ilMaestro il movimento dei balleriniche dipingeva nello spazio, rap -presentava il dinamismo. Scattavapose d’incanto e non “giggionava”mai, annotava sempre qualcosa dinuovo. 40 anni fa, al Teatro del l’O -pera di Roma, assistevo alle ma -gnifiche coreografie di Bejar, enel le pose dei ballerini riconosce-vo gli studi del Severini. Non è ne -cessario che gli artisti si debbanoconoscere fisicamente per condi-videre delle tendenze. Respiranonell’aria le particelle che li avver-tono dei cambiamenti. Le me ta -morfosi circolano nelle loro men -ti, le captano prima dei politici,degli economisti degli scienziati.L’Arte, insieme alla filosofia sono il

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termometro e la medicina percurare l’anima delle diverse realtàsociali. Tutto questo, ed altro,vorticava nei pensieri del Severini.Il colore per lui era volume e lesue scelte cromatiche risultavanodei raffinatissimi accostamenti.Nella stazione del Divino Con -solatore, della Via Crucis di Cor to -na, il bimbo con il dito in bocca ela donna con l’orecchino rosso,in ginocchiata che piange al pas -saggio del Martire, presentano neidi segni geometrici delle vesti l’an -ticipazione delle maglie dellamoda di Missoni “prima manie -ra”. Severini ha fantasia sente ilnuovo, lo ha già dentro. In più diun’occasione gli amici mi hannoespresso candidamente il deside-rio di comprendere le “Cose A -stratte”, ho provato a spiegarlo:“E’ sera, sono raccolta intorno altavolo con un’amica. Una lampadabassa illumina le nostre chiacchie-re e diffonde contrasti di luci e diombre anche tra gli oggetti che cicircondano. La stanchezza segna ivisi. Ci osserviamo, abbiamo e -spres sioni cariche. La fatica stessadeforma la nostra vista. Proviamoa disegnare gli occhi con la sa go -ma di un pesce,, le labbra con lafor ma del cuore ed il naso dellanostra amica potrà diventare untriangolo. Si può continuare con iltaglio dei capelli, la forma deiseni, quella della pancia … Poil’om bra dietro di lei, una sagomaillusoria collocata dietro il suo

corpo, segna una nuova e diversasezione dello spazio di fronte anoi. La nostra sensibilità, al mo -mento, sceglierà il piano di osser-vazione ed il punto focale. Se ver -rete rapiti solo dagli occhi dellavo stra amica, saranno in primopiano sul foglio bianco, se invecesarete catturati dalla sua misterio-sa personalità, la sua ombra pren -derà forma e protagonismo neldisegno. Infiniti sono i modi perritrarre una scena perché ognunodi noi è differente e questa diver-sità moltiplicherà le possibilità divedere milioni e milioni di operediverse”. Nei lavori di Gino Seve ri -ni si avverte l’odore del pesce, ilron fare del gatto, lo strofinareritmico delle scarpette dei balleri-ni sulle assi di legno del palcosce-nico. Mentre studiavo le sue operemi sfor zavo di scoprire il percorsodei suoi pensieri mentre le com -poneva e mi sono chiesta più vol -te, se prima fosse nata in lui l’in -tuizione matematica o la fantasticaed artistica visione d’insieme.

Nel Maestro si saldano rigoreed originalità, passato e contem-poraneità. Il talento, l’efficienza edil successo sono racchiuse nellasua vita. Dal tempo che ho dedica-to all’anima dell’arte di Gino Se -verini, nelle sale del MAEC di Cor -tona, sono nate delle vere e pro -prie ricognizioni che ho avuto ilpia cere di condividerle con voi tu ti…[email protected]

La vocazione turistica di Cor -tona è molto antica, fin dal corag-gioso e sognante viaggiatore delsettecentesco “Grand Tour” (persalire fin quassù ci voleva un carrotirato da buoni perché i cavallinon sempre ce la facevano) lanostra città è stata meta di unturismo di élite, spesso raffinato,di sicuro riservato al villeggiantefacoltoso, con tutto ciò che questocomporta, nel bene come nelmale.

Anche oggi le cose non sonocambiate: torme di stranieri dallechiome dorate e incarnati dalbiancore abbacinante (in effetti ipopoli del nord Europa sono tra ipiù presenti) hanno preso d’assal-to Cortona come mai in preceden-za, tanto che in alcuni orari non èper niente facile riconoscere uncortonese in Rugapiana.

Devo dire che, per certi versi,fa piacere sapere che la nostracittà è sempre più apprezzata,però bisogna riconoscere che nonè facile vivere in una realtà urbanaormai impostata esclusivamentesul turismo.

Mi riferisco ai vertiginosiprezzi in vigore, dall’alimentazionealla ristorazione, dal mercatoimmobiliare alla mancanza ormaicronica di esercizi commerciali“normali”, che non siano soloquelli ad esclusiva vocazioneturistica che puoi trovare a SanMarino, Firenze, Venezia, ecc.Curioso, invece, l’elenco fornitodal vecchio numero dell’Etruria,da cui si ricavano i nomi dei villeg-gianti di “riguardo” che Cortonaospitava nei mesi estivi, ma soprat-tutto utile per capire come nobiltàe borghesia prerisorgimentalicortonesi si siano gattopardesca-mente adeguate al nuovo corsopolitico andando a ricoprire imigliori incarichi nelle istituzionidella giovanissima Italia, perpe-tuandosi come classe dominanteanche per le successive generazio-ni.

Dall’Etruria dell’agosto 1895.I villeggianti, tra cortonesi di -mo ranti fuori di Cortona e fo -restieri sono stati in quest’annoin discreto numero, però di mol -to inferiore a quello dell’annoscorso.

Quasi tutti hanno con dottole rispettive famiglie.

No tiamo: nella casa Mar -gherita Ri stori il Comm. Ben -tivegna, Con sigliere di Stato, nelConvento dei Cistercensi Mons.Garroni e il Sig. Roberto Smitt,nella casa Grechi il Comm.Malvano, capo divisione alMinistero del Tesoro, nella casaBisticci il Comm. Ing. DionisioPasserini, Regio Ispet toresuperiore del Genio civile, nellacasa Domenico Garzi il Cav.Guer rieri segretario al Mi nisterodelle Finanze, nella villa Rossi ilCav. Avv. Rossi, legale della RealCasa e la Sig. Emma Troja, nellavilla Lucia Laparelli la ContessaMorra di Lariano, nella villaSernini l’Ing. Giorgi, nella villadel Palazzone il Conte TommasoPasserini e il Sig. Aloisi, nellavilla Piegai il Cav. Invernizzi,capo sezione al Mi nistero dellaGuerra, nella villa Maranca ilCav. Meucci capo se zione alMinistero della Marina, nellavilla Gogoli il Cav. Gisci Se -gretario al Ministero delleFinanze, nella villa Angiolo Gal -letti il Sig. Viti impiegato su -periore della Banca d’Italia, inca sa Bufalari il Tenente Colon -nello Cav. Carlo Barelli, caposezione all’Istituto topograficomilitare di Firenze e il Sig. Mi -gnoli Cesare, Sindaco di Pas -signano, nella villa di Modena ilConte Marco Laparelli, nella villadi Catrosse i Marchesi Venuti,nella villa Marsili la Sig. TeresaMor billi, nel Palazzo Baldelli ilConte Avv. Rinaldo Baldelli e ilSac. Don Gino Pancrazi, nellavil la Colonnesi il Conte Dott. Au -gusto Ferretti, e poi il Cav. Gi -rolamo Mancini, il Comm. Avv.Tommasi Consigliere di cassa-zione, la Sig. Elisa Resecai, Con -te Lorenzo Passerini, Arci ve -scovo di Tolemaide, il Prof. Stoc -chi, il Sig. Felice Fierli, il Prof.Cappelli, il Sig. Trivelli Eugenio,il Colonnello Dott. Cav. LorenzoAdreani, il Cav. Sabatini, il Sig.Secondo Bonetti impiegato allaCorte dei Conti, la Sig. AssuntaAdreani, il Sig. Franchetti. Aigen tili villeggianti, quasi tuttinostri abbonati, rispettosi salutie auguri sinceri e fervidi diottimo soggiorno.

Mario Parigi

… Dal tratto, dal segno, in -tuivo che per Severini la consape-volezza di essere Artista non lo a -veva mai reso egocentrico rispettoai suoi cari. Ancor oggi i cortonesilo ricordano come una personamolto cordiale. Guardavo anche lealtre grafiche riservate alla suafamiglia. Una particolare cura l’a -veva riservata al ritratto della non -na, che dedicava nel 1903 al pro -prio babbo. L’aveva disegnata diprofilo. Mi rammaricavo di nonpoter conoscere il suo sguardo:era una donna di altri tempi,invecchiata dalle fatiche e dai di -spiaceri. Matriarche come lei con -servavano, con il loro pudore,intatta l’intimità della loro perso-nalità fino alla morte. Severinidisegnava i soggetti che ritraevacon amore, riflessione ed attenzio-ne, penso si creasse degli scrupolinei loro confronti. Il capolavorodel classicismo severiano è testi-moniato dalla notissima e teneraMaternità del 1916.

Lo riguardavo, gli sorridevo,mi complimentavo con lui e pas -sa vo alla parete delle composizio-ni in tecniche miste: tempere, pa -stelli e carboncini. Qui il genio sisvelava. Il mio sguardo saltava daun quadro all’altro e mi sembravadi sentir cambiar musica perchéognuno possedeva la sua colonnasonora. Ero come di fronte a tantischermi televisivi che trasmetteva-no contemporaneamente concertidiversi. Sembra difficile a dirsi, main fondo è avanguardia delle piùserie e meditate. Prima il Severinistudiava la tradizione, il vissuto,ciò che era stato percorso, poiselezionava il tutto per scomporloscientificamente, non sempre perdissacrarlo, ma ciò era necessa-rio per rinascere a nuova vita, anuove idee. Era una raccolta dicreazioni cubo-futuriste, dove sa -rebbe riduttivo riconoscere i sin -goli movimenti. Si esprimeva a“tutto tondo”, in un unico insiemedi concetti. Lui era quell’artistaitaliano che aveva coniugato conpiù naturalezza le culture nuoveche si respiravano tra la nostraNazione e la Francia. (Nasceva aCortona il 7 aprile 1883, moriva aParigi il 26 febbraio 1966. Le suespoglie sono presenti nel cimiterodi Cortona). Agli esordi della suacarriera di artista, il Maestro con -divideva con Giacomo Balla a Ro -ma, le sue prime importanti espe -rienze del Divisionismo. Rappre -sentava “il vero” con gli effettidella luce del sole posata nell’ariae riflessa sugli oggetti. Poi l’Im -pressionismo a Parigi, dove anno -tava immediatamente le sue im -pressioni sulla tela con la gestua-lità estemporanea del pennello.Poi nel periodo del Cubismoscom poneva e ricostruiva da per -fetto scultore, gli oggetti come lepersone collocandole nelle sueprofondità illusorie. Sezionava glioggetti per ricavarne una dimen-sione tridimensionale nella quale,però, non perdevano il loro vigoreespressivo: un occhio triste, unalanguida bocca.. Restituiva sullatela, la sua “visione d’artista” unasezione fotografata del suo cervel-lo. Era futurista prima ancora difirmare il Manifesto scritto daMarinetti (primo movimento d’a -vanguardia italiano che capitaliz-zava nell’arte una partecipazioneideologica) per il “nuovo ruolo”che dava agli oggetti. Era capacedi rappresentare visioni e suoni: ilvortice di un’elica nel mare, losferragliare delle rotaie di un tre -no, il peso del fumo nell’aria, ilvo ciare della gente. Nel mondomoderno dava loro un’altra storia,

Cento anni fa

Colonia villeggiante

Nonostante Cortona sitrovi in un contesto i -drogeologico molto lon -tano dalle sabbie s ha ria -ne, nel passato, come

d’al tronde ancora oggi, ha sempresofferto nei periodi più caldi diuna grave penuria di acqua po -tabile e questa torrida estate stamettendo a dura prova tutti noi. Alriguardo voglio raccontare unfatto curioso accaduto a Cortonanel lontano 1925. Per tutto l’annonon aveva quasi mai piovuto el’estate appena finita era stata unadelle più aride degli ultimi tempi,così che gli amministratori co -munali erano veramente disperatiper la scarsità dell’acqua. L’uo mo,

come la storia ci insegna, nei mo -menti in cui non riesce a trovarevalide soluzioni e quando scienzae tecnologia lo lasciano senza ri -sposte, allora si ricorda che esisteuna religione ed affida ad essaogni residua speranza.

La Chiesa, come sempre, sifece trovare pron ta ed estrasse dalcilindro un frate cappuccino chia -mato Inno cenzo da Piovara, ilquale, in tutta serietà, sosteneva diessere un rab domante e di averinfatti tro vato due vene d’acquaproprio nel piazzale antistante laBasilica di S. Margherita. Dopo leaffermazioni e i giuramenti di unreligioso, al sindaco CorradoMon ta gnoni non rimase altra scel -ta che affidare a padre Innocenzo

Alla disperata ricerca dell’acquae alla sua ra dioestesia il compitodi dissetare la città. Per l’occasio-ne fu nominata una commissionecomunale che avrebbe dovutoseguire tutte le fasi preliminaridelle operazioni e fornire lamassima assistenza al frate. Ipreparativi furono febbrili e siconclusero soltanto il 22 gen naio1926, giorno in cui fu dato uf -ficialmente inizio alla ricerca rab -domantica. Di fronte alla com -missione comunale incaricata edalle massime autorità cittadine, ilfrancescano Inno cenzo da Piovaraimpugnò il bastoncino di olivo e,seguendo le sue impercettibili edantiche vibrazioni, cominciò adirigerlo in tutte le direzioni. Glisforzi del religioso e del sindacosembrarono finalmente premiati:l’amministrazione comunale an -nun ciò ufficialmente che padre In -nocenzo era riuscito a trovarevene d’acqua in numerose lo ca -lità: Sodo, Ronzano, Fratta, Riccio,Campaccio, Pietraia, Borgonuovo,Cignano, Castel Girardi e Scar -paccia. Grande fu la festa di popo -lo per la scoperta delle falde d’ac -qua, finalmente sarebbe stato pos -sibile alimentare senza problemila città e le frazioni! Il sindacostes so dichiarò pubblicamente cheal più presto sarebbero iniziati ilavori per l’incanalamento di que -ste sorgenti, con grande vantaggioper tutta la cittadinanza. Mal’alleanza tra potere temporale equello secolare non riuscì adavere la meglio sulla forza dellana tu ra, perché di acqua, no no -stante la rabdomanzia, in realtà nefu trovata ben poca.

Infatti, il direttore dell’EtruriaRaimondo Bistacci sarcasticamen-te commentò dalle colonne delsuo giornale che i lavori per por -tare alla superficie le acque del“Ni lo cortonese” al marzo 1926non erano ancora iniziati e, ap -punto, mai ebbero un seguito.

Mario Parigi

da pag. 1 Sono stata ospite nel “Salotto” di Gino Severini

Foto Ramacciotti

Page 5: L'ETR. IMP. 22/2006 · L’ETRURIA N. 14 AttuALItà 15 AGOSTO 2012 PAGINA 2 Gent.mo prof. Caldarone, aveva visto giusto lei, scrivendo quello che scritto nella sua ultima Ru-brica.

tErrItorIoL’ETRURIA N. 14 15 AGOSTO 2012

PAGINA 5

E’ stata una tre giorni in -tensa quella della festa cit -tadina socialista “Tre ca -rezze di vera amicizia” che

ha animato il fine settimana alla“Pinetina” di Camucia. Solo ades -so dopo tante emozioni e certezzeringrazio di cuore tutti coloro chehanno espresso il proprio affettonei confronti del PSI Cortonese,nel corso della festa, e devo direche sono davvero tanti, pertantopos so parlare di un grande su c -cesso.

Ad imporsi è stata l’amicizia,la solidarietà, il socializzare, valoriche da sempre costituiscono lefondamenta del Socialismo.

Camucia ha tanta voglia divivere momenti come questi etutto ciò ci deve far riflettere; il

paese, semi-addormentato, se sti -mo lato è sveglio più che mai e noisocialisti continueremo a regareforti battiti di vita.

Un ringraziamento al sindacoAndrea Vignini, al segretario regio-nale del PSI Pieraldo Ciucchi, alsegretario provinciale Graziano Ci -priani, per la loro presenza e lororiflessioni politiche sulle granditematiche attuali oltre che, al pre -sidente della provincia di Arez zoRo berto Vasai e al segretario na -zionale del PSI Riccardo Nenciniper i loro messaggi di saluto in -viati; il ringraziamento più grandeva ai miei collaboratori e a tuttico loro che hanno arricchito ilprograma delle “Tre carezze divera amicizia”.

Miro Petti

PErGoLa vittima è Nicolò Icardi

Ancora sangue lungo laregionale 71. Questa voltaa perdere la vita è stato ungiovanissimo cortonese. Si

tratta di Nicolò Icardi, 19 anni

Per i suoi 90 anni portati conestrema leggerezza, nonostante ilpeso del ricordo di anni terribili.

ancora da compiere, residente aPergo.

La sua vita si è drammatica-mente interrotta in un incidentestradale all'altezza dell'abitato diVitiano nella notte di domenica 5agosto.

A bordo dell'auto in cuiviaggiava c'erano anche altri tregiovani cortonesi. Una di loro, una17enne di Camucia, è statatrasportata d'urgenza con l'elisoc-corso all'ospedale Le Scotte diSiena dove è stata sottoposta ad undelicato intervento nel reparto dineurochirurgia. Le sue condizionisono gravissime.

Anche gli altri due occupantihanno avuto ferite serie. Entrambioperati per politraumi, sonoricoverati all'ospedale San Donatodi Arezzo. Si tratta di un 22enne,che era alla guida dell'auto e diun'altra ragazza di 17 anni.

Al vaglio degli inquirenti l'esat-ta dinamica dell'incidente. L'autoè uscita di strada finendo controun albero all' 1,45 di notteproprio all'altezza di Vitiano, difronte al bivio per Ottavo. I ragazzierano diretti verso Arezzo. Unacurva, forse imboccata a troppavelocità, e poi lo schianto controuna pianta di noce. E' stato neces-sario l'intervento dei vigili delfuoco per estrarre i feriti, rimastiintrappolati tra le lamiere dell'au-to.

Nicolò Icardi, che viaggiava sulsedile posteriore dell'auto nonrespirava più. Vani i tentativi deisoccorritori del 118 di rianimarlo.

L.L.

Brevidal territorio

a cura di Laura Lucente

Arezzo

Foiano

C.Fiorentino

Montepulciano

Chianciano

24 LUGLIO - CAMUCIA Una ferita al basso ventre, segno inferto da arma da taglio: è quantoriportato da una 24enne di origini rumene, M.G.D. le sue iniziali, che èstata trovata da alcuni passanti riversa a terra nei pressi del piccolobagno mobile di fronte alla stazione di Camucia. La ragazza è stataaccoltellata da qualcuno, e poi si è trascinata fino in quel punto, dove èstata notata da alcune persone che hanno allertato il 118. La giovane èstata portata al San Donato di Arezzo, ma le sue condizioni non sonogravi. La 24enne risiede da alcuni mesi nel comune di Cortona. ICarabinieri di Cortona che stanno indagando sulla dinamica dellavicenda.

29 LUGLIO - CASTIGLION FIORENTINO Ha rischiato la vita un bambino di appena 4 anni residente a CastiglionFiorentino per aver preso alcuni farmaci trovati a casa.. Il piccolo,probabilmente per gioco, ha ingerito alcune pillole dei genitori. Sonostati proprio loro a dare l'allarme al 118 e far scattare i soccorsi. Ilbambino è stato dapprima trasportato all'Ospedale aretino San Donato,poi, viste le condizioni e lo stato comatoso in cui versava, i medicihanno deciso di trasferirlo con l'elisoccorso Pegaso al più attrezzatonosocomio pediatrico Mayer di Firenze. Il bambino è fuori pericolo.

1 AGOSTO - TERONTOLA Ogni mese sottraeva denaro ad un'anziana signora falsificando la suafirma in assegni bancari. 50 mila euro la cifra che era riuscita a prele-vare nel tempo. Poi, a marzo del 2010 la denuncia querela da partedell'anziana che si era accorta dell'ammanco. Dopo attente indagini iCarabinieri della compagnia di Cortona hanno denunciato una 69enneresidente in Umbria con l'accusa di truffa, circonvenzione di personaincapace e falso in atto pubblico. La donna, all'epoca dei fatti, facevada badante alla signora anziana, che nel frattempo è morta.

1 AGOSTO - FOIANO Coltivava piante di marjuana lungo l'argine del Canale Maestro dellaChiana, ma i Carabinieri di Foiano lo hanno scoperto e arrestato.Protagonista della vicenda un 38enne residente in Valdichiana. L'uomoè stato sorpreso dai militari mentre irrigava le piante, una decina. Sulposto è stato trovato e sequestrato anche materiale per la coltivazione.Il 38enne è ora rinchiuso nel carcere fiorentino di Sollicciano.

5 AGOSTO - AREZZOTragedia nel centro storico di Arezzo. In via Mazzini, traversa dellaparte alta di Corso Italia, un uomo ha perso la vita. La vittima è un51enne, che è precipitato dall'alto e ha impattato violentemente alsuolo. L'uomo si è buttato ed è morto sul colpo. I soccorritori del 118giunti sul posto hanno constatato l'avvenuto decesso. Oltre al 118 sonointervenuti anche i vigili urbani di Arezzo, la Squadra Mobile e Volantedella Questura. Via Mazzini è stata chiusa, transennata in entrambi isensi, ed è stata vietata la circolazione, sia alle auto che ai pedoni.

7 AGOSTO - AREZZO Non si presentava al lavoro da oltre un mese presentando certificatimedici in cui mostrava la riacutizzazione di un precedente infortunio.In realtà, questa inabilità non impediva ad un collaboratore scolasticodi Pieve Santo Stefano di occupare le sue giornate nella ricerca ditartufi nei boschi della Valtiberina. Per questo motivo, i finanzieri della Brigata di Sansepolcro, dopoaverlo osservato e filmato nel corso di ripetuti appostamenti e pedina-menti, lo hanno denunciato all'autorità giudiziaria per il reato di truffaaggravata, insieme al proprio medico.

entusiasta l’invito del Sindaco diCortona e inventando un festivalnuovo, vivace, dall’approccio ine -dito. Dimostrando come non soloil linguaggio artistico contempora-neo si presti bene a una rassegnainterdisciplinare, ma come il

pubblico sia ben disposto di frontea una proposta che celebra tutte learti e le relazioni che le interessa-no”. “Diecimila presenze e una

ricaduta incalcolabile sul territo-rio: la prima edizione del CortonaMix Festival è stata un successo sututti i livelli”, commenta AndreaVignini, Sindaco del Comune diCor tona. “Avevamo l’obiettivo dinon far rimpiangere il Tuscan Sun,creando anzi un evento cheriuscisse a coinvolgere ancor di

più tanto le realtà del territorioquanto i turisti stranieri che ama -no e visitano i nostri luoghi. L’o -biettivo è stato centrato in pieno esiamo convinti di aver avviato unpercorso che nei prossimi anni cidarà molte soddisfazioni. A questo

proposito, stiamo già lavorandocon Feltrinelli alla seconda edizio-ne del festival, puntando ad au -mentarne ulteriormente il tassointernazionale e a renderlo un ap -puntamento sempre più rilevanteper la regione e per il resto d’Ita -lia”.

Fin dai primi giorni, il Festivalha trovato un feeling perfetto conle straordinarie location della cit -tadina della Val di Chiana toscana.Un teatro, una piazza, un cortilemedievale, un centro multidiscipli-

nare a poche decine di metri l’unodall’altra. Un museo dal grandepatrimonio storico e archeologico(il MAEC - Museo dell’AccademiaEtrusca della Città di Cortona) chesi fonde con il presente offrendoalloggio ai libri, cd e dvd del Boo -kshop Feltrinelli (oltre 2000 librivenduti nell’arco del festival, lalibreria rimarrà aperta fino al 19agosto). E un’accoglienza caloro-sa della città, degli esercizi com -merciali e punti di ristorazione,che hanno offerto il meglio dell’e-nogastronomia e dell’artigianatolocale.

Mantenendo il giusto equi -librio tra intrattenimento e qualità,tra spettacolo e riflessione, il Cor -

tona Mix Festival ha proposto unprogramma unico nel panoramaestivo nazionale, nel quale cittadinicortonesi e turisti hanno avutol’oc casione di incontrare un Mi ni -stro della Repubblica (Elsa For -nero) e un ex-campione del mon -do di calcio (Paolo Rossi), di a -scol tare la versione musicale di unistrionico regista (Emir Kusturicae la sua scatenata No SmokingOrchestra) e di lasciarsi cullare daun violino del Settecento (ilGuarnieri del Gesù del 1737 dellamusicista inglese Chloë Hanslip),di andare a lezione da maestridella pagina scritta (Erri De Luca,Stefano Benni, Jonathan Coe) o diconoscere in anteprima giovanitalenti (Ilaria Mavilla), di scoprirecome nasce una popolare serie tv(Un posto al sole), di omaggiarela memoria di Antonio Tabucchicon un grande spettacolo multidi-sciplinare o di chiudere la giorna-ta con la visione di un documenta-

rio a mezzanotte (il ciclo Visions).Connotato da una forte pre -

senza internazionale (e femminile:la romanziera cilena Marcela Ser -rano, la storica francese Annie Co -hen-Solal, l’architetto palestineseSuad Amiry, ma anche le italianeGabriella Turnaturi, Iaia Caputo,Anita Caprioli, Maddalena Crip -pa), il Cortona Mix Festival haaggiunto alla sua ricetta anchemolti ingredienti locali, tra cui leapprezzate degustazioni quotidia-ne nelle migliori cantine dell’areacortonese.

E quasi a voler sigillare questorapporto tra i diversi territori dellacultura, la grande festa finale havisto protagonista una banda

(l’Orchestra Multietnica di Arez -zo) formata per metà da elementitoscani e per metà provenienti dadecine di paesi diversi. Con undirettore artistico ebreo e musici-sti palestinesi e libanesi: quasicome se l’arte volesse di mostrarealla politica che nessun mix è im -possibile, nemmeno il più difficile.

Creando un ideale ponte trapassato e futuro, il Cortona MixFe stival ha anche lanciato un nuo -vo premio, il Mix Prize. Con cepitocome riconoscimento per il mi -glior libro pubblicato in Italia nel -la stagione appena conclusa, ilMix Prize è stato assegnato dai vi -sitatori del Bookshop Feltrinelli,che durante il festival hanno sceltoil loro titolo preferito nella cinqui-na selezionata dai Librai Feltrinelli.La vittoria è andata a 1Q84 di Ha -ruki Murakami e lo scrittore giap -ponese sarà invitato a parteciparealla seconda edizione del CortonaMix Festival.

Augurirenato Mariotti

Primo agosto 2012

CAMuCIA

Festa socialistaAlla Pinetina

Muore giovane cortoneselungo la stradale Sr 71

da pag. 1 A tutto Mix!

Page 6: L'ETR. IMP. 22/2006 · L’ETRURIA N. 14 AttuALItà 15 AGOSTO 2012 PAGINA 2 Gent.mo prof. Caldarone, aveva visto giusto lei, scrivendo quello che scritto nella sua ultima Ru-brica.

tErrItorIoL’ETRURIA N. 14 15 AGOSTO 2012

PAGINA 6

Residenza per Anziani

“Santa Rita”di Elio Menchetti & figliVia Case Sparse, 39/B

52044 Terontola Cortona (Ar) Tel. /fax 0575 67.87.08

Zona P.I.P. loc. Vallone 34/B - 52042 Camucia di Cortona (Ar)Tel. e Fax 0575/67.81.82 (n. 2 linee r.a.)

giorni di ferie, e li ha utilizzati afavore dei poveri delle periferie diNairobi, soprattutto per allontana-re dalla strada le giovani ragazze eavviarle ad una vita più consona edecorosa, a promuovere pro -grammi di sviluppo e di istruzione,aiutandole, a vivere con dignità,onde evitare la trappola dellacriminalità.

Naturalmente tutto questo hafatto la nostra Katia, affidandosiall’Associazione Freedom To Cho -

se (Campi di volontariato inter -nazionale).

Adesso tutti quanti noi, ringra-ziamo questa straordinaria ra gaz -za, per quello che ha fatto e senzadubbio farà nel futuro, inorgo-gliendo in particolar modo i com -ponenti della propria fami glia. Daparte nostra, anche con unapiccola pizzico d’invidia, per chépensiamo che chi fa il be ne deglialtri ne è pienamente fe lice.

Danilo Sestini

CAMuCIA

MontECChIo

Anche quest’estate aPortole il venerdì serasono in svolgimento leFeste organizzate daElisa Lunghi, figlia di

Franco, proprietario dell’omoni-mo Albergo-Ri storante.

Feste a tema culinario diversodi venerdì in venerdì, ma digrande successo vista la grandepartecipazione di giovani e menogiovani, di ragazze e di donnedella montagna o che salgono su,dalla città e dalla pianura, allostorico passo in cerca di refrigerioe di svago dopo i tanti assilli dellasettimana lavorativa.

Quest’anno protagonistedell’animazione delle Feste di Elisasono state proprio le donne chedopo aver gustato le prelibatezzedella cucina montagnina chiudono

la serata con balli popolari, tradi-zionali e non, riappropiandosidella strada come luogo d’incon-tro e di danza.

Insomma festa grande aPortole il venerdì sera. Un venerdìsera che nulla a da invidiare aquelli cittadini della Cortonaestiva.

Anzi quassù a Portole il popo -lo montagnino, meno sofisticato diquello salottiero o terrazzierodella città, è fiero della propriarusticità e davanti ai tempi di crisiche attanagliano il nostro paesemanda messaggi di ottimismo e divoglia di fare e di guardare positi-vamente avanti. Insomma esempipositivi di futuro, nonostantel’immobilismo e il vecchiume checaratterizza l’attuale classe politicaitaliana a tutti i livelli.

In questa direzione infatti leserate in festa dei venerdì organiz-zati da Elisa Lunghi sono unesempio di sana imprenditoria e

una dimostrazione che il futuroitaliano può passare ancora per il“piccolo è bello”.

(IC)

Domenica 29 Luglio ba -sta va solo transitare vi ci -no alla chiesa di Ca -stroncello per osservarequanta gente fosse lì a

salutarla. Per noi che abbiamo lavorato

per molti anni nella nostra ASL,poi, l’addio a Lorena aveva unsapore del tutto particolare: ciritro vavamo lì, chi ancora in a -ttività e chi in pensione, chi giuntoda lontano e chi dalle abitazionivicine, scambiandoci quel mestosorriso che il dolore aveva dipintosulle nostre espressioni. E quelmomento particolare riportavaalle nostre menti gli altri colleghi,collaboratori e soprattutto veriamici che hanno condiviso connoi una parte importante dellanostra esistenza, e che più o menorecentemente sono venuti a man -care. Era il nostro mondo, il mon -do iniziato nei primi anni 80,quando era nata la USL 24, contutte le sue colonne portanti che sierano guadagnate nella nostraZona stima e rispetto, ma soprat-tutto tanto affetto da parte di chi,come noi, era impegnato nellasanità pubblica locale. Certo, eraun altro modo di fare sanità:possiamo dire che era un’organiz-zazione “familiare” piuttosto che“aziendale”, che certamente oggisarebbe inadeguata visti i profondicambiamenti tuttora in corso, mache portava comunque con sépassione, solidarietà reciproca,amicizia, senso di appartenenzaanche fisica al nostro ambiente dilavoro.

E Lorena era una di queste

colonne portanti. Che poi, con ilpassare degli anni e grazie alla suabrillante professionalità, avevaraggiunto ruoli apicali nel suo set -tore, guadagnandosi la stima ditut ti i colleghi e dei dirigenti dellaSede centrale. Vero punto di riferi-mento nel settore amministrativo,riusciva a farsi carico di milleproblemi e a risolvere brillante-mente le situazioni più complesse.

Del resto, la sua evoluzioneprofessionale è stata la confermadelle doti mostrate dalla Lorenaprima maniera, quando negli af -follati uffici di via Maffei si muo -veva con destrezza, velocità e pre -cisione, non facendo però maiman care a nessuno il suo educatosorriso e la sua sensibile disponi-bilità.

Sì, era brava Lorena, e la suacompetenza e il suo sorriso l’han -no accompagnata sempre, finoagli ultimi giorni, benché strematadalla lotta contro la malattia.

E’ stato un privilegio averlaconosciuta e aver condiviso conlei parte della nostra vita lavorati-va. I Medici del Calcit Valdichiana

Chi può dedicare il pro -prio tempo libero peraiu tare gli altri? Chi puòsottrarsi 30 giorni diferie, per dedicarli a chi

veramente ne ha bisogno? Infine,chi ancora molto giovane, distrat-to da valori effimeri che purtroppoil mondo di oggi offre, si dedicaanima e corpo per coloro che nehanno necessità? Veramente po -chi! Però fortunatamente tuttoraesistono.

Stiamo parlando di una r gazzaCortonese, Katia Paci ventiquat-trenne commessa all’Outlet diFoiano , abitante nella frazione diPergo e di famiglia, come si diceda noi ,“Fidata”. Questa famiglia“prodotta” dal padre Luciano e da

mamma Giuseppina, è compostada altre due sorelle, Giulia e MariaChiara.

Katia è da poco rientrata dalKe nia dove ha speso i suoi 30

Anovembre 2012 ricorreil 10°anniversario del -l'U nitre Terontola. Sesono trascorsi dieci annie tuttora è in piedi con

risultati interessanti un numeroconsistente di persone nella zona,bisogna a questo punto riconosce-re che il bilancio è positivo. Tut -tavia io continuo a chiedermiquello che mi chiedevo all'inizio:università terza età (ok?), perchèil ritornello delle tre età, se è unoslogan passi pure, ma se è uncriterio fondamentale e operativo,toglie ogni peculiarità all' origina-ria università della terza età, ne fauna semplice associazione cultu-rale. Eppure l'Unitre nazionale e lesedi locali in tutta Italia si muo -vono utilizzando questi concettibase. Non sono d'accordo, ma aldi là delle definizioni contano icontenuti e quindi superiamol'em passe.�Ora tenuto conto che illivello di istruzione nelle universitàdelle terza età (dette altrove"università popolari", termine chequalifica meglio gli utenti e soci)si aggira mediamente sulla mediainferiore e che quindi è indispen-sabile una didattica adeguata aquel livello, anche se l'anzianodispone di un ampio patrimoniodi esperienza che lo ha comunquematurato mentalmente, mi chiedocome se la caverebbe un professo-re di lettere di fronte ad una terzamedia dove alcuni alunni glichiedono il perché della crisi na -zionale e mondiale che ci attana-glia.

Bene, io ho 64 anni e nondisponendo di qualsiasi fonda-mento di economia e di finanza,non so nulla sull'argomento, nonci capisco nulla e penso che es -sendo io digiuno di tutto, fatiche-rebbe molto chiunque cercasse dispiegarmelo. Ma ricordo che an -che nella scuola media, se non alliceo, se alcuni alunni ponevanoun "perchè" su un argomento diattualità molto sentito, era moltodifficile per un insegnante sgattaio-lare ed evitare l'ostacolo.

Quindi con un linguaggio euna didattica adeguati, dopo averchiarito a se stesso alcuni concettie fatti (il professore deve docu -mentarsi), il docente cercherà dispiegare con parole semplici,esempi adeguati concreti, senza a -strazioni, il perché di una con -

giuntura che ci piove addosso. E'costretto a farlo.�Perchè (è unesempio) questo non deve avveni-re nelle università popolari dovetutti anziani e meno anziani, diceto e cultura diversi, voglionocapire una realtà che tocca la lorovita quotidiana?

Così si può raggiungere unamassa di persone e non unasemplice affezionata élite.

Questo è un esempio, il piùdifficile e con risvolti drammatici.Ma altri temi posti nello stessomodo e con lo stesso impatto sulvissuto esistenziale della gente,potrebbero essere tratti dall'edu-cazione civica, dal diritto, dallastoria del novecento e da unesame politico geografico delmondo attuale.�

Poi se si riesce ad ottenereadesioni anche su altri argomenti,come la storia del pensiero scien-tifico (non è male) o sulla lettera-tura o sulle letterature, la storiaantica, ok.�

Spero che, tolta la polemica el'animosità di certi interventi delpassato non recente sulle vicendedell'Unitre Terontola, possa esser -mi finalmente spiegato.

L'importante è che non si con -sideri ogni mia critica puramentestrumentale.�

Con i più cordiali saluti ed au -gu ri.

�Giuserppe Bronzi

tErontoLA

Lettera aperta al Presidente

Lorena Franchi, professionista e amica

“un esempio per tutti” 10° anniversario dell’Unitre

Sagra del piccione, edizione 2012

Nido MargheritaE’ una scuola privata collegata allaCooperativa Sociale Koinè; da anniopera nel comune di Cortona conbuoni risultati e volentieri ripropo-niamo la loro proposta di iscrizio-ne per l’anno 2012/2013.

Sono passati ormai tredicianni dalla scomparsa diFELICE MEARINI, ma lamoglie Agnese, unita a tuttii suoi familiari, parenti ed

amici, lo vuole ricordare affettuo-samente, e lo riporta alla me moriaanche a tutti coloro che lo hannoconosciuto, che lo hanno stimatoe che riservano verso Felice, neiloro animi, un bene sincero eprofondo.

Gli anni passano, ma Felice halasciato intatto tutto il suo carisma,il suo vuoto è percepito, in parti-

colare dalla moglie in modo fortee deciso; la signora Agneseconserva gelosa i bei ricordi espesso torna a parlare di lui, deiloro momenti felici ormai trascor-si.

Felice è ancora presente certa-mente nel cuore di Agnese che neha fatto un punto essenziale di vita;ricordando le persone amate sifanno veramente rivivere ancorain modo magico su questa terra.Agnese sente il "suo parlare" evede i "suoi sorrisi" e anche le"sue sfuriate" che finivano semprein un abbraccio riparatore.

Felice è stato un uomo positi-vo, dinamico, estroverso, innovati-vo, cercava sempre di investire lesue idee, dava letteralmente legambe ai sogni, cercava di vedereoltre il vivere quotidiano, cercavadi prospettare per la famiglia unavivere sempre più positivo esicuro, era insomma un uomointraprendente e volitivo.

La foto, gelosamente conserva-ta dalla moglie, lo ritrae giovanis-simo con la divisa quale sergentedell'areonautica.

Ivan Landi

In ricordo di Felice Mearini

PortoLE

Grande successo delle Feste di ElisaLa cucina regina degli incontri

Dal primo al 5 agosto,presso il campo sporti-vo “Ennio Viti” di Mon -tecchio si è svolta l’edi-zione 2012 della Sagra

del piccione, organizzata dallaPolisportiva Montecchio.

Sono stati giorni di buona cu -cina, divertimento, tanta musicache hanno salutato le prime nottidi agosto di questa attiva comu -nità.

Il programma della festa è sta -to ricco e piacevole: la musica de -gli Avant Garde, intensa e piena disound, mercoledì primo agosto,giovedì 2 agosto di scena le esibi-zioni di danza della “Dance StarAcademy 2” e di balli latino-americani della “Stardancea ca de -

my”, ballo liscio invece venerdì,sabato e domenica con, rispettiva-mente, le orchestre “Fabio e i Mo -nel li”, “Rio Caffè” e gli “EtruscoSound”.

Il piccione cotto al girarrosto,come tradizione, è stato servito sa -bato e domenica. Tutte le sere eradisponibile il servizio ristorante epizzeria, bar, angolo gonfiabili egiochi per bambini, gare di bri -scola, stand espositori e spaziogiovani con il dj Santiago.

Questa tradizione, nata da unafelice intuizione di un gruppo diamici, nei lontani anni settanta,detta i tempi dell’estate montec-chiese e lancia con entusiasmo laprossima stagione agonistica deibiancorossi.

Le calde serata, la buona cu -cina, l’allegria della musica e degliorganizzatori hanno sancito ilsuccesso e il divertimento di que -sta edizione: una festa di tutti, unafesta per la squadra di calcio, unafesta per Montecchio… soprattut-to. Albano Ricci

Page 7: L'ETR. IMP. 22/2006 · L’ETRURIA N. 14 AttuALItà 15 AGOSTO 2012 PAGINA 2 Gent.mo prof. Caldarone, aveva visto giusto lei, scrivendo quello che scritto nella sua ultima Ru-brica.

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tErrItorIoL’ETRURIA N. 14

Un’amicizia nata nell’in-fanzia, consolidata nel -l’adolescenza e matura-ta nel corso degli anniin un totale coinvolgi-

mento di reciproca attrazionesentimentale, ha condotto il 22 lu -glio scorso Sauro Luchini e SaraMencarini dinanzi all’altare peressere sposi. Sposi giovani, tali dasuscitare ammirazione, tenerezzae simpatia per il loro tenacepercorso affettivo responsabilmen-te compiuto, nonostante la verdeetà, con quella matura coscienzache ha saputo costantemente im -pegnarli, nell’attesa di quel giornoradioso, nei loro adempimentifamiliari e di studio, coronati conun qualificato titolo professionaledi Sauro e la laurea in giurispru-denza di Sara, seguita poi, lo scor -

so anno, dalla sua brillante abilita-zione all’esercizio della professio-ne d’avvocato. Figli unici di stimatefamiglie, bravi ragazzi, entrambibenvoluti anche per la semplicitàdei modi e la cordialità del lorocarattere, hanno ricevuto nellalieta circostanza la vicinanza, oltre-modo festante e calorosa, non so -lo di tanti parenti ed amici, madell’intero paese di Mercatale.

La sera del 30 giugnoscorso, a un anno esattodalla sua morte improv-visa, tutta la popolazio-ne di Monsigliolo ha

partecipato alla messa in suffra-gio di Oriana Sabatini, e questonon è il solito modo di dire, lachiesa era davvero gremita, cosìforte era ancora la commozionee il rimpianto per la scomparsadi una giovane sposa e madre.

Al termine della celebrazio-ne il figlio più piccolo, Nicolò,ha chiesto di leggere una letteraideale alla sua mamma.

Una lettera che non è statacome un tema di quelli che sifanno a scuola, ma invecequalcosa di tanto più speciale e

unico, e se a un tratto i verbipassano dal plurale, pensato percoinvolgere anche il fratellomaggiore Stefano, al singolare sicapisce che le regole dellagrammatica in quel momentohanno ceduto ai sentimenti piùintimi che egli ha provato eancora prova davanti al piùgrande dolore della sua vita eche l’emozione individuale epersonale ha preso il sopravven-to e ha parlato da sola, haparlato in nome della condizio-ne di figlio e fratello che dallepersone più grandi cerca anchequella dose di affetto e dicarezze che la madre non potràpiù dargli.

Questa è la bella lettera diNicolò.

Carissima Mamma, a parlar-ti con il cuore sono i tuoi cuccioli,Stefano e Nicolò.

Oggi il pensiero di tutti noi èrivolto a te. È già un anno che nonsei più in mezzo a noi e non sai ilvuoto che ci hai lasciato dentro!

Ci manchi tanto, ti pensanotutti ma soprattutto noi, la tuamamma, e nostra nonna, Lina etuo marito Franco, il nostro caro“mammo”.

Quando arriva il momentodella cena rimembriamo la frutta

La cerimonia nuziale, svoltasidurante la S. Messa domenicalenel la chiesa parrocchiale quanto-mai gremita di gente, ha dato luo -go perciò a momenti di intensapartecipazione emotiva, resa vivaan che dai canti della corale mer -catalese e dalla commossa figuradell’anziano don Antonio, proziodella sposa, celebrante il sacro ri -to assieme al parroco don Franco.

Innumerevoli sono stati i donipervenuti alla graziosa coppia, etante, tantissime, le persone chehanno cordialmente gradito es -sere ad essa vicine nel lauto e finericevimento conviviale nella ele -gante cornice di Villa Magi pressoFoiano. Poi la sera, sulla frescacollina di Pierle, ancora moltagente di tutto il paese, della valle edi fuori, a salutare gli sposi in un

ricco buffet all’aperto allietato,come lo era stato il pranzo, da unallegro piano-bar.

A Sauro e Sara, partiti per laluna di miele verso un lontano efascinoso continente, va il miglioreaugurio nostro e de L’Etruria diuna lunga e splendida vita coniu-gale. Ai genitori la nostra sentitapartecipazione alla loro gioia.

M. Ruggiu

15 AGOSTO 2012

Di Tremori Guido & Figlio0575/63.02.91�

Via XXV Aprile, 5 - Camucia - Cortona

“In un momento particolare,una serietà particolare”

MErCAtALE

Auguri a Sauro e SaraNozze Luchini - Mencarini

MErCAtALE

Festa della battitura

Domenica 29 luglio Mer -catale, memore dellesue profonde radici divita agricola, oggi so -stanzialmente mutate

dal l’evoluzione sociale e trasfor-mate dall’impiego di nuovemacchine, ha voluto ancora unavolta rendere visibile e rivivere lavecchia battitura del grano, l’avve-nimento più gratificante, e perciòanche festoso, del lavoro contadi-no d’un tempo. Coordinata, comegli anni scorsi, dall’appassionatoimpegno organizzativo di MarioAssembri coadiuvato da unanumerosa schiera di volenterosi,la Festa ha avuto anche stavolta ilmeritato successo.

Dopo una lunga e spettacolaresfilata di trattori attraverso varievie, nel pomeriggio si è dato luogoal momento più atteso, quellodella battitura, avvenuta in unampio spazio allestito ad aia

colonica. Lì, per alcune ore, fra l’inte-

resse e la curiosità di molta gente,l’esperto operatore ha imboccatouno ad uno i covoni nella trebbia-trice in azione, mentre altri uo -mini controllavano la discesa delgrano, ed altri ancora sagomavanocon occhio attento il pagliaio cheman mano cresceva. Il sibilo dellasirena e la bandiera issata sullostollo, annunciavano infine, comespesso si usava, la conclusione dellavoro.

Ma dopo la sudata fatica eccoil tradizionale ristoro: una grandetavolata con maccheroni al sugod’oca e poi ancora altri piattisquisiti. In ultimo, a coronare label la serata, non poteva certomancare il bravo Luca con la suafisarmonica ed i suoi partner perdare il via alle danze protrattesiallegramente fino a notte tarda.

M. Ruggiu

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MonSIGLIoLo

La chiesa gremita per ricordare orianaAd un anno dlla sua scomparsa

Sabato 7 luglio è passata cri -stianamente agli eterni ri -posi la professoressa Bru -na Scarpocchi in Fran -ciolini donna di fede e di

ogni nobilissima virtù. Lasciandoquesto mondo in veneranda etàlascia ai suoi familiari ma anche atutti coloro che l'hanno conosciu-ta un vivo ricordo di persona difede retta, di coerenza e caritàcristiana. Nella sua vita ha datogrande testimonianza della suagrande fede, era una donna moltorigida e ligia alle regole della rettamorale e dell'educazione che davae pretendeva. Fedeltà alla chiesa diCristo e pieno rispetto ai suoi mi -nistri hanno segnato questo suopellegrinaggio terreno per poi es -sere certa di poter rientrare nellacasa celeste metà di ogni cristiano,lei non perchè è il nipote a scrive-re questo, ma mia nonna avevacapito e messo in pratica le trevirtù necessarie per ottenere la vitaeterna ovvero: la fede, la speranzae la carità sopratutto la carità se -gno di amore al prossimo e co -ronamento delle altre due virtù.Come scrive San Paolo la caritànon vuole elogi è silenziosa ma citengo ad elencare alcune grandielargizioni fatte da mia nonna abeneficio del prossimo e della suaanima: elemosine frequenti aisacerdoti della diocesi ai missio-nari come molti soldi donati alVescovo Mons. Dante Sandrelli,elemosine per la carità del Papa,Radio Maria, alle numerose asso -ciazioni di missionari nel mondo,al restauro delle chiese cortonesiS.Filippo, S.domenico, S.Marco,alla Cattedrale al monastero Ci -stercense delle suore di clausuraecc. ed infine vorrei ricordare lage nerosa carità fatta a Madre Te -resa di Calcutta ora beata che tral'altro quando mia nonna è morta

le è stata messa tra le mani lacorona regalatale personalmentedalla suora beata.

Oltre alla carità fatta ai fratellibisognosi di questo mondo, non siè mai scordata di ricordare e diadoperarsi a beneficio delle animepurganti facendogli applicareSante Messe in suffragio prima pertutti i parenti suoi e di mio nonnoUgo e poi anche per tutte le animebisognose di preghiere che magarinessuno ricorda più.

Durante il suo calvario ovverol'ultimo periodo della sua vita haricevuto per tre volte tutti i sacra-menti sempre in perfetta lucidità.L'ultima volta poche ore prima dimorire don Albano Fragai dopoaverle dato il viatico le ha dettovedrà signora bruna ora riposi epoi vedrà che starà meglio lanostra preghiera è stata quella chesi potesse addormentare e possodire che Dio le ha fatto questagrazia e tra me ho pensato almomento che mi è stata comuni-cata la morte con le parole delCristo morente: "tutto è compiu-to".

Penso proprio che lei abbialasciato un grande patrimoniospirituale, che noi che le siamostati vicino possiamo attingere pertrovare un insegnamento di vita,un modello di vita cristiana.

Concludendo vorrei rivolgereun appello a tutti i lettori: quandosarete vicini al letto di morte di unparente, un amico, una persona avoi cara fategli il dono di potermettersi in comunione con Dioovvero la presenza del suo inter-mediario il sacerdote,pregate perquell'anima e fatele celebraresante messe in suffragio.

Cara nonna prega per noi an -cora militanti su questa terra co -me noi pregheremo per te.

Il nipote Andrea

CortonA

Mia nonna bruna Franciolini

profumata sbucciata dalle tuecandide mani e il sugo ottimodella domenica.

Ci mancano le tue telefonatedal lavoro per sapere comestavamo, le tue delicate carezzeche ci facevano capire il bene checi volevi, il tuo solare sorriso e iltuo altruismo che ci rendevapersone speciali.

Quando le giornate sono tristicome quella di oggi alziamo gliocchi al cielo e pensiamo a te edentro di noi sentiamo la forzache ci dai per andare avanti. Esempre ci facciamo molta forza emolto coraggio perché tu non civolevi vedere tristi ma allegrianche nei momenti difficili.

Da quando sei partita per un

viaggio senza ritorno nel miobabbo e in mio fratello ho scoper-to tutta la parte buona che c’è inloro. Il babbo è più affettuoso etollerante mentre Stefano siprende cura di me aiutandomi afare i compiti, giocando con me einsegnandomi i comportamentinecessari per vivere in armoniacon la società moderna.

Concludiamo con il dire che èproprio vero che sono le personemigliori ad andarsene per primeperché le persone come te,mamma, non sono fatte per staretra noi, comuni mortali.Ringraziamo tutti gli amici, iparenti, i professori e i conoscenti,grazie davvero di cuore.

Stefano e Nicolò

Foto GIERRE

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PAGINA 8

L’ETRURIA N. 14 15 AGOSTO 2012AttuALItàdi essere il fico del quartiere, poialzo gli occhi al cielo toscano chesi squarcia tra i vicoli di Cortonaed il respiro mi riempie i polmonicalmandomi, così, quando sonopron ta a svoltare l’angolo di VicoloPe trella, sono ormai presa da pen -sieri positivi. Sono anni che am mi -

ro e fotografo la nostra bella citta-dina, tanto da essere pronta apub blicare un bell’album di scatti.Sarei anche disposta a donarlo alSito ufficiale del Comune di Cor to -na, perché penso che ad esso,man chi una galleria di immaginisugli “Angoli Cittadini Cortonesi”.

In considerazione del fascinodei soggetti fotografati e del gran -

de potenziale pubblicitario cherappresentano le immagini, po -treb bero risultare un ulteriore in -vi to nei confronti degli stranieri

per la scelta dei loro percorsi tu -ristici in Toscana. Anticipo conpiacere ai lettori alcuni miei scatti

che sul sito web dell’Etruria ren -de ranno sicuramente di più[email protected]

Servizio fotografico di Roberta Ra -macciotti

… Quando sono sopraffattadalle preoccupazioni che ci cir -con dano, come il futuro dello sta -to sociale della nostra amata Italia,a volte esco per fare una passeg-

giata. Chi di noi rimane esente dasimili pensieri? I primi passi li per -corro di solito con la testa vuotaed a capo chino. Esamino l’irrego-

larità della pietra serena che ri -copre il piano stradale. Ritrovo ilsac chetto della spazzatura lasciatofuori ordinanza a tutte le ore delgiorno e della notte e mi “riarrab-bio” con quell’incivile che crede

Gli Angoli Cittadinidi Cortona

Castelli è nota e la riassume l’acca-demica e scrittrice francese AnnieCohen-Solal, autrice della biogra-fia ‘Leo & C’; la studiosa ripercor-re l’attività di Castelli assieme aMarco Pacioni, giornalista edocente di letteratura italianapresso la Georgia University, nellaconsapevolezza che ‹‹Ogni artistaracconta la storia dell’arte e dun -que nessun artista esiste da solo››.

Così, la vita di Castelli seguein parte le linee tracciate dai tantiebrei costretti a lasciare la patriain seguito alle leggi razziali; figliodi un banchiere, Leo emigrò neglianni Trenta a Parigi dove aprì unaGalleria d’Arte; da qui mosse versoNew York. Il suo approdo in Ame -rica ha una data e un perché: ladata è il 1941, anno dell’invasionedella Francia da parte dei tede -schi; il perché è dato dalle leggirazziali stesse. A New York, Castellisi occupò di artisti europei comeWassily Kandinsky e ben presto la«Leo Castelli Gallery» al numero420 di West Broadway, si contras-segnò per la scoperta di esponentiamericani dell'espressionismo a -strat to come Jackson Pollock,Willem de Kooning, Robert Rau -schenberg e Jasper Johns. E’ undato di fatto che negli anni Ses -santa e Settanta Castelli ebbe acontratto nomi come Frank Stella,Roy Lichtenstein, Andy Warhol eRobert Morris cui, nel decenniosuccessivo si aggiunse RichardSerra. Fin qui, la biografia. Da qui

in poi, la leggenda, che lo stessoCastelli contribuì ad alimentare:allo studio del Gallerista si accede-va ‹‹per gradi››, come ricorda lastu diosa, secondo un itinerarioprogressivo che acquisiva ancheuna valenza ideale; non a tutti iclienti Castelli permetteva l’acqui-sto di opere d’arte e questo creavaun senso di attesa nei richiedenti,che il Gallerista sapeva trasforma-re a proprio vantaggio. Castelligiocava sulla «scarsità››, per usarela definizione di Cohen-Solal e«sapeva prendere dai personaggisenza che se ne accorgessero››;allo stesso tempo, sapeva donare edonarsi e sosteneva i propri ‘figli’anche da un punto di vista econo-mico. Fu lui a creare molti artisti,lui a rafforzare l’economia di un’America già desiderosa di cresce-re. Fu lui, ancora, a definire lapropria identità in termini di ap -partenenza culturale e non geo -grafica, in un continente in cuiera no le coordinate spaziali a fareda discriminante.‹‹Colto, elegante,rassicurante, Castelli aveva sempretempo per tutti››, come racconta ilfiglio in un’intervista rilasciata allastudiosa. Perché Castelli era unuomo prima che un imprenditoreed un padre dei suoi ‘figli d’arte’prima che un mercante. Non pernulla, apprezzava la profondità diDante, e amava la saggezza diProust, che per quest’ultimo è unpunto di vista sulle cose.

E. Valli

Si chiamava Leo Castelli, alsecolo Leo Struss, ed eraun italiano. Il suo nomecompare in una top tend’eccezione tra i nomi più

insigni degli Stati Uniti ed è unsimbolo per gli esperti d’arte. Perquesto il ‘Cortona Mix Festival2012’ gli ha dedicato uno spazio

in un incontro tenutosi martedì 31Luglio alle ore 18 nel cortile diPalazzo Casali. In realtà, il rappor-to tra l’esperto d’arte e la cittàetrusca, passa per Mitterrand,pro fondo estimatore della nostracittà, e si articola secondo le lineeguida della cultura e dei ricono-scimenti ad essa legati. La storia di

Soltanto chi si perde puòritornare a casa. Lo af -ferma Alessio Deli, artistanato a Marino nel 1981 ediplomatosi con il mas -

simo dei voti presso l’Accademiadi Carrara (Ms).

Come si evince dalla Mostratenutasi presso il Centro Con -vegni Sant’Agostino nell’estate2012, il viaggio di Deli alla sco -perta dei materiali di recuperoinizia meno di dieci anni fa e loporta a essere testimone di unarivelazione: la bellezza nascedalle macerie

Di conseguenza, lamiere,ferri arrugginiti e plastichedeformate si piegano a unaforza plastica che fa nascere ‘’una matericità consunta, lace -rata, che rimanda ai fermentivitalistici di un particolare na -turalismo pittorico’’ (M. L. Pe ril - li).

In Deli gli elementi soggiac-ciono al volere dell’Arte che neasseconda e al tempo stessodirige le movenze plastiche.

Così, la filosofia estetica diopere come Ulixes, ArmouredCar, Crash, nasce dalla consape-volezza che l’uomo incide l’esi-stenza senza sconti e dall’intui-zione di un cenacolo di vita chela natura offre ai suoi iniziati.Passato e presente si incontranonelle figure classiche e si pie -gano al volere del mezzo espres-sivo con la loro carica di ener -gia.

La forza di Odusia erompedalla massa e si scarica nelvisitatore, mentre disegni egraffiti rimandano all’ancestra-lità dell’uomo e al misticismoprimordiale. In quest’ottica, Delitramanda un patrimonio dicredenze e miti con un linguag-gio che si impone non senzaincursioni in astro mitologieorientali e precolombiane. Neconsegue un itinerario dell’in-conscio, allegoria del cicloeterno del manifesto e del suoriassorbimento nel non svelato.Il patrimonio mitico-simboliconato dalla contemplazione ètestimoniato e rappresentato inDeli che fa rivivere il nostro pas -sato e anticipa il nostro futuro.Come può la natura rimanerebella quando ogni giorno le sisottrae qualcosa? Come può ri -manere bella una foresta se ognigiorno il tagliaboschi abbatte unalbero? Si chiedeva Mencio, unodei massimi filosofi cinese,aderente al confucianesimo. Lari sposta di Deli è chiara: lanatura è piena d'infinite ragioniche solo chi ha un posto in cuil’a nima può rifugiarsi sa comp -rendere.

Elena Valli

La storia di Leo CastelliA margine del Cortona Mix Festival

A S. Agostino la mostra di Alessio Deli

La bellezza nasce dalle macerie

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visti da Roberta Ramacciotti

Il metallo e la pietra al Parterre

La Torretta

Lampioni e Campanili

Il giardino di Maria

Il capitello di San Niccolò

L’uscio arredato

Il balconcino

VERNACOLO

Finiran le fève al locco!

Il quinto arduno a Tornia

Te nisse ’n colpo, ’n la finiscon mèi!Ma ciàn preso pe’ scemi per davero!“Col débbeto sem sempre ’n mezzo ai guèi,che pèr dovento ’n grande buco nero.”

Questo han ditto quei gran burattinèidei pulitici sù del Ministero.“Ma ’n Italja sem tanto guadrinèi,e nòn bisògna dasse alcun pinsiéro:

ce sa da vende’ ’n grande patrimognode caserme, otomobili e palazzi.”Questi sòn peggio propio del dimogno!

Cusì posseno arrobbè’ senza schjamazzi,co’ ’sto sistema qui de nóvo cognio,e fère tu le vendite i su’ Ca….

Proposta risolutricePer fè’ calcósa al débbeto, me père,’n’altra suluzion se purrìa trovère:de vende i pulitici, tuttje quanti;calcósa ce daràn, ché sòno tanti.

“Ma valgon tanto póco!” obiètte tu.“Almeno i danni nòn li faràn più!”

di Rolando Bietolini

Semo gionti a San Giovanni ece semo artrovi qui a Tornia, per lanostra festa che pù è de tutti,ormei i Torniesi son spersi pertutto el mondo perché prima chegli Etruschi e pù i Romeni inven-tessero le strede, i Torniesi aveono iviottoli che da Tornia gieno in tuttele parti. Se dice che Cortona è lamemma de Troia e la nonna deRoma , pare che sia vero, manissuno è riuscito sapire commenacque Cortona, vel dico io, daiviottoli de Tornia che s’enerpichenope la montagna fino al Sant’Egidiolungo il Nestore, che alora era elpiù grande fiume che se gettea debotto tul Tevere, in su nacque Cor -tona, in giù nacque Roma. Lastoria è fatta. Tornia missa lì inmezzo a le su selve de castagni ,querce e faggi, con le su dò piazzeunite prima da un viottolo e pù dauna streda che giunge alla canoni-ca de San Giovanni e Isidoro,voluta e fatta grande da Ma -ranquelone, qui sono accaduti, nelcorso degli anni, fatti storici cheanco mò son presenti nellamemoria delle genti, purtroppo oramencheno le persone che furonopresenti in quei tragici momenti.Tornia, la regina delle forche,vangili , schele, trevi e correnti, coni Torniesi artisti nel lavorere illegno con la roncola e l’acetta, nel

dare verso alle piante, nel fare ilmorro e nel vivere la naturaamandola.

Tornia con le su pecore, cheveniveno guardate dalle brevemassee, insuperabili nel pecorino eraveggiolo, esperte filande e nellavoro ai ferri, che hanno deto findai tempi antichi maglie, mutandee calzini e non soltanto ai Torniesi,con i su maieli, che al mercheto deCamicia erono i più cerchi, unpaio in tu l’enno finieno infamiglia in burischio, soprasseta,salsicce e salemi per non parleredel rigatino, del prociutto fettomaturere nella stanza bona in dòun piglia manco la muffa e lì cestea anco la damegena del vino.Tornia con le castagne, de tutte lerazze, marroni, pastoresi, vitaminee selvetiche che arrempiono la golae i panieri dei pianaioli, che afrotte in ottobre ereno ospiti dellecase dei Torniesi. Eppù i seccatoi ,vere opere d’arte che gli architettide mò se le sogneno, da do uascie-no fora castagne secche, che missesotto i denti facevano scintille, lafarina macineta a pietra al mulinodel fiume, la polenta, il baldino.

Mò basta sen qui per la festa,con don Ottorino e tutti i Torniesivecchi e novi, che cian prepero,comma al solito, una Bella Festa.

Tonio de Casele

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L’ETRURIA N. 14 15 AGOSTO 2012

PAGINA 9

IL FILAtELICo a cura di MARIO GAZZINI

AttuALItà

Nella continuità voluta dal go -verno italiano, attraverso il veicolodi importanza mondiale, come lafilatelia, per poter così entrare nel -le segrete stanze di ogni famiglia,l'am ministrazione di Po ste Ita lia -ne, il primo giugno u.s. ha emessouna bellissima immagine della cat -tedrale di Trani, ricordando cosìun gioiello architettonico, facenteparte del patrimonio artistico eculturale italiano.

"La Cattedrale di Trani", così èconiata l'emissione in oggetto, è diuna semplicità estrema, quasielementare, ma racchiude in séuna potenza visiva da incantareveramente; la nitidezza dei marginistilistici della costruzione di per sestessa crea dentro di noi un'im-magine potente, al punto da nonchiedere altri giudizi, per dimo -stra re la bellezza dell' opera.

Tale gioiello fu iniziato nel1099 in ono re di S.Nicola Pelle -grino, sulla base di un tempio pa -gano del tempo di Vespasiano(49-50 a.C.) e più tardi nel IIIsecolo su una basilica paleocri-stiana; poi fu eretta la chiesa diS.Maria della Scala; in occasionedella costruzione della Cattedrale,la chiesa di S.Maria venne trasfor-mata nell'attuale cripta longitudi-nale.

andato a prendere il pranzo negiorni di grasso.

Il signor Torrini mi ha sommi-nistrato prima tre Scudi ed inultimo Scudi quattro. Questiquattro Scudi vennero sconfessatidal Carceriere, ora non gli negama vuole ritenerseli per regalo.Dopo tutta la roba e denarodonato come dalla soprascrittanota mi pare che non debbaentrarci altro. Se tutti i carcerati glidassero tanto, egli sarebbe ricco.Reclamo pertanto i miei quattro

Scudi. Io non valuto altre gozzoviglie

usatemi dal detto Carceriere.Nonostante il signor Menicucci mifece regalare otto bottiglie di vinonon comune esso me ne fecebevere tre, una delle quali disseessere servita per MonsignorDelegato, che non aveva vino dadir la Messa. Il Signor OrazioVagnucci mi regalò dieci fogliettedi vino di tre (?).

Il Carceriere me ne fecebevere Sei dai Suoi Commensali,parendogli di aver fatta, canzonan-domi, un opera di Misericordia.

Ho preso queste insolenze inpace, e vorrebbe ora la giunta dialtri quattro Scudi? Riclamo il miodenaro.

Sono stato anche trattatobarbaramente dal medesimoanche per i bisogni della vita. Ungiorno erano le quattro dopomezzo giorno e non avevo vedutoanima vivente; non avevo ne damangiare ne da bevere, bisognòurlare e strepitare per farsi visita-re. Altri due giorni Interpolati fuidigiuno fino alle cinque dopomezzo giorno, e non potei avere ilmio bisognevole, se non conbussare gagliardamente replicatevolte.

Questi trattamenti da mepensati e ripensati mi fannocredere che certa razza di personenon vadano poi ricompensatecome pretendono.

Questa maniera di trattare icarcerati non è certamente all’eu-ropea, voglio dire da nazionicivilizzate.Borghi”

In degli articoli precedente-mente pubblicati avevamo giàparlato dell’appoggio e dellasolidarietà dimostrata da alcuni

amici al Borghi. Durante la deten-zione dell’Abate, questi amici simossero per chiedere sia unmigliore trattamento sia la grazia.L’epistola che segue è stata scrittaa Nembrini dal Cardinal Rivarola:

“In una lettera scritta dallaGiunta di Stato dall’AvvocatoCottalorda (?) si suppone che alDetenuto Borghi non si abbiaalcuna cura nelle Infermità allequali è soggetto, e non gli sipassino i dovuti alimenti.

Sebbene per le qualità di chi fala rappresentanza vi sia da prestarpoca fede alle (?) pure trattandosidi un carcerato la Giunta di Statonon può non prenderne interesseper sentimento di umanità, ondecommette a V.S. Illustrissima diverificare l’esposto, e trovandolosussistente di fare che’ il Borghisia trattato decentemente, e carita-tivamente curato, assistito, ealimentato. Intanto con distintoossequio passo a confermarmi…A. Rivarola” ( la data non si legge)

Altri ordini da Roma, del 30dicembre 1815, vengono inviati aldelegato Apostolico di Perugia,Nembrini. Si ignora il committen-te:

“Questo signor MinistroImperiale con suo ufficio diquesto giorno ha partecipato, chedal regio Governo di Toscana sonostati dati gli ordini necessari,perché l’Arciprete Borghi nonritardi all’autorità competente larestituzione de Libri spettanti allaParrocchia di Sorbello”. Nembrini scrive, finalmente, alcapitano della fortezza dove erarinchiuso Borghi, per la graziaconcessa:

“Quantunque la Santità diNostro Signore abbia riconosciutogiustissima in tutti i rapporti, emeritevole perciò di conferma laCondanna emanata dalla S.Consulta sulla Personadell’Arciprete Borghi di Sorbellodetenuto in codesta Fortezza, ciònon ostante in vista di Supplica dalui avanzata, colla quale haesposto specialmente la senile suaetà di presso a settant’anni, e ligravi abituali incomodi di suasalute, è benignamente condiscesaper un tratto speciale di suaClemenza ad aggraziarlo dallaCondanna suddetta, colla riservabensì dell’Esilio non solo dallaTerra, e Diocesi, in cui ha esercita-to le funzioni di Parroco, maeziandio da tutto lo Stato Pontificiosotto l’irremisibile pena dellanullità della grazia in caso diqualunque trasgressione…Monsignor Delegato di Perugia”(non abbiamo la data)

A sua volta, il Comandante delPresidio militare scrive dal Forterendendo nota la liberazione delBorghi, ritardata di qualchegiorno per motivi di salute:“…Questo inquisito trovavasiindisposto di salute, e con febbreessendosi ristabilito, dopo esserglistato ingiunto nelle forme solite, econ formale precetto l’esilio nonsolo dalla Terra, e Diocesi, in cuiha esercitato le funzioni diParroco, ma eziandio da tutto loStato Pontificio sotto l’irremissibilepena della Grazia in caso diqualunque trasgressione.

Quest’oggi presso di buonmattino è stato accompagnatodalla Forza militare fino al confineToscano, ed io servendo all’in-giuntomi mi faccio un precisodovere di ragguagliarne SuaEccellenza illustrissima…”.

Il Comandante continuafacendo riferimento ai documentirelativi al processo: “…che ad

Finalmente si giunge alla rea -lizzazione splendida di un'architet-tura romanica pugliese in tufocalcareo, caratterizzata da un vi -stoso transetto e da un arco a se -sto acuto sotto l'imponente cam -panile; internamente sono sta teim mortalate figure e personaggidell'Antico Testamento, il tutto rac -chiuso in un contesto di decora-zioni e scene fantasiose.

Il campanile poi è unito alDuo mo da un arco poggiato su unpiedritto, articolandosi nei primidue piani con aperture a bifora,

poi nel piano successivo una tri -fora, una quadrifora al quarto pia -no per poi terminare in pen tafora.

Penso che il costruttore abbiaraggiunto il massimo della bellez-za con una facilità estrema rag -giungendo grande caratura di im -magine.

Il francobollo con dent.13x131/2, disegnato da Rita Mo -re na, in calcografia, su carta fluo -rescente, reca il valore facciale di€ 0,60, con una tiratura (al solito)di 2 milioni e settecentomila e -semplari.

E qui, come al solito, non sirie sce a comprendere la motiva-zione di alte tirature, quando, e love diamo tutti i giorni, l'affrancatu-ra della posta è ridotta ai minimitermini ed il Collezionista non hapiù attrazione in merito nell'acqui-sto.

L’Ultima vicenda pubblica-ta del Borghi risale ormaial lontano 2007 (“Soli -darietà all’Abate Bar to -lomeo Borghi” - n° 6 -

31 mar zo 2007). Ricordiamo, tanto per rinfre-

scare la memoria, che il Sacerdotefu arrestato “con un apparato diforze grandissimo” all’alba del 28settembre 1814 nella casa parroc-chiale di Sant’Andrea di Sorbello erinchiuso nella Fortezza Paolina inPerugia. Abbiamo trovato alcunecarte, lettere con le quali il nostroArciprete, dalla prigione, chiedegiustizia. I

n più abbiamo letto un intrec-cio epistolare interessante perchéevidenzia l’accordo di alcunipersonaggi coinvolti nell’arrestodel Borghi, come il MarcheseUguccione di Sorbello, il DelegatoApostolico di Perugia CesareNembrini, il Cardinal Pacca, segre-tario di Stato in Roma. Vediamoora il carteggio di queste ragguar-devoli persone.

Il Cardinal Pacca da Romachiede al Delegato ApostolicoNembrini, subito dopo l’arrestodel ribelle Borghi, se fossero statetrovate delle carte sospette nell’a-bitazione del prete: “Illustrissimo,e Reverendissimo Signore

Ho ricevuto la Sua Lettera delprimo corrente, colla quale mi dànotizia del seguito arresto delSacerdote D. Bartolomeo Borghi,e dell’assicurazione delle Carterinvenutegli nell’abitazione inSorbello.

Attendo ora, che Ella mi diariscontro, se nelle carte medesimesiasi trovata alcuna pezza sospetta,inculcandole intanto di sollecitarela compilazione del Processo, econ distinta Stima mi confermoDi Vostra Signoria IllustrissimaRoma 5:ottobre 1814Aff.mo per ServirlaCardinal Pacca”

Continuiamo con una brevemissiva dell’allora Vicario diSorbello Lorenzo Vibi a Mon -signor Cesare Nembrini. Il Vibicontribuì a istruire o a “fabbrica-re” come si diceva allora, ilprocesso contro il Borghi:“Eccel.ema Rev.ma

Ben volentieri mi presterò inSorbello a quanto l’Ecc.a V.Re.masi degna commettermi con di Leiveneratissima delli 10 correnteOttobre, e subbito che mi faràgiungere un abile Notaro dicotesta Sua Cancelleria, come sidegna offrirmi, si porrà mano alnoto Processo, e si proseguiràsenza interruzione; Fratta 17 ottobre 1814”

E il povero Borghi in prigione?Pubblichiamo due sue lettereindirizzate a Nembrini in cui siapprende che il nostro Arcipretefa fatica ad andare avanti, è ridottofinanziariamente male.

È creditore di qualche sommae chiede così che gli sia restituitoil suo denaro:”Fra le carte che mi furono Levatein occasione del mio arresto,dovrebbe esistere un libro diamministrazione de beni dellaCompagnia di san Giuseppe laquale esisteva nella mia ChiesaParrocchiale di Sant’Andrea diSorbello, composto di circa mezzarisma di carta da scrivere dettadella Palomba Legato quasi allarustica con due lacci che servonoper legarlo dalla parte che si apre,sopra i conti del quale vado credi-tore di qualche Somma.

In oltre dovrebbe esistervi laCopia pubblica di un processo che

io feci fabbricare contro il signorMarchese Ludovico di Sorbello,composta di circa un quinterno diCarta scritto tutto di mano delNotaro Gianbattista Burelli alloraVicario del Marchesato diSorbello, sul quale avanzo ancoraqualche altra Somma. Nonrimanendomi or ora più con cheandare avanti per il mio sostenta-mento, prego L’Eccellenza VostraReverendissima a volersi compia-cere di farmi restituire i soprade-scritti due emolumenti de miei

crediti, acciò possa tentarne leriscossioni.

Mi lusingo che la Sua notabontà e giustizia vorrà farmelirestituire per non permettere cheio languisca di miseria e di fame.Di tanto mi occorre Supplicarlanell’atto che col più profondorispetto ardisco di SoscrivermiDal Forte 6 Giugno 1815Umilissimo Devotissimo ServitoreBartolomeo Borghi Arciprete diSorbello” Anche la lettera seguente ci èsembrata interessante. Quiapprendiamo le angherie chel’Arciprete ha dovuto sopportarein carcere:

“Denari e roba regalata da meSottoscritto al Carceriere Gasparo(?)Sono stato due mesi e dodicigiorni arrestato nelle Carceri delGoverno di Perugia; cioè dalprimo ottobre 1814 fino al 12Xbre 1814 suddetto; in questotempo il suddetto Carceriere haavuto dal sig. Torrini in due volte… 10 e dal Centamori(?) miocognato P 7:1/2.Posso aver consumato di dettoolio …10 per il lume ne rimango-no 7½… …… = 90Due paja di Anatre tre paja Gallineo pollastre ed un pajo di Piccioniche non ho assaggiato… = 2:65In denari in due volte… … = 3Tutta questa roba non me l’ha maiaccusata. Io ho saputo dopo daimiei benefattori ed amici, che essol’ha ricevuta per mio Conto. Ebbe da me in ultimo per mancein denari…………..= 2:14Al suo secondino dati da me in piùvolte……………= 6:69 = 1:70ed una Camicia Nuova di panno diCanapa cucita aposta per lui, chenon metto in Conto per essermi

bartolomeo borghi e il carcereogni buon fine piacermi d’avverti-re, che il Processo a carico diquesto Sacerdote non è qui ritor-nato, per cui non hò potuto farciallegare (?) il consueto.L’anzidetto Processo, che perciòmi è forza di facto conservare infogli volanti, come egualmenterendo noto, che in questoTribunale non si conosce lacondanna, da cui è stato il Borghidietro supplica dell’ottimo So -vrano graziato, e che deve render-

si nulla, e come non ottenuta inevento di qualunque trasgressio-ne.

Mi prostro al bacio dellaSagra Porpora, e con profondissi-mo ossequio passo all’alto onoredi riprotestarmi” (nome nondecifrabile)

Ora, con la libertà, cominceràil vero calvario per Borghi senzapiù uno stipendio né pensione.

Anna Maria Micheli Kiel

Page 10: L'ETR. IMP. 22/2006 · L’ETRURIA N. 14 AttuALItà 15 AGOSTO 2012 PAGINA 2 Gent.mo prof. Caldarone, aveva visto giusto lei, scrivendo quello che scritto nella sua ultima Ru-brica.

PAGINA 10

AttuALItàL’ETRURIA N. 14 15 AGOSTO 2012

60 giorni.Ecco i criteri di priorità con i

qua li verrà formata la graduatoriaper l'ottenimento degli incentivi:a) impianti su edifici dal cui attesta-to di certificazione energetica risultila miglior classe energetica, checomunque deve risultare D o su pe -riore, con moduli installati in sosti-tuzione di coperture su cui èoperata la completa rimozionedell’eternit o dell’amianto;b) impianti su edifici dal cui attesta-to di certificazione energetica risultila miglior classe energetica, checomunque deve risultare D o su -periore;c) impianti su edifici con moduliinstallati in sostituzione di coperturesu cui è operata la completa ri -mozione dell’eternit o dell’amianto;d) impianti con componenti princi-pali realizzati unicamente all’internodi un Paese che risulti membrodell’UE/SEE;e) impianti ubicati, nell’ordine, su:siti contaminati come definitidall’articolo 240 del decreto legisla-tivo 3 aprile 2006, n. 152 e succes-sive modificazioni, sempreché l’a -rea dei moduli fotovoltaici sia nonsuperiore a quella dei terreni noncontaminati o messi in sicurezza,ovvero i moduli siano collocati suitetti degli edifici insistenti sul sitomedesimo; su terreni nella disponi-bilità del demanio militare; discari-che esaurite per le quali è stata co -municata la chiusura ai sensi del -l’art. 12, co. 3 del D.L. n. 36 del2003; cave dismesse; miniere esau -rite;f) impianti di potenza non superiorea 200 kW asserviti ad attivitàproduttive;g) impianti realizzati, nell’ordine, suedifici, serre, pergole, tettoie, pensi-line, barriere acustiche;h) altri impianti che rispettino irequisiti di cui all’articolo 7.

Sono previsti contributi daversare al GSE?

Per accedere alle tariffe incenti-vanti è necessario versare un contri-buto per le spese di istruttoria alGSE pari a: 3€ per ogni kW, per potenze fino a20 kW,2€ per ogni kW, per le potenzeeccedenti i 20kW.

Inoltre, dal primo Gennaio2013, i soggetti responsabili do -vranno corrispondere al GSE per lacopertura degli oneri di gestione,anche mediante compensazione, uncontributo pari a 0,05 centesimi di€ per ogni kWh di energia incenti-vata.

[email protected]

“DALLA PARTE DEL CITTADINO”risponde l’Avvocato

Dalla parte del cittadinoil parere dell’Arch. Stefano Bistarelli

Nei giorni scorsi ho vistoin DVD un film, di re -cente trasmesso a nottetarda su Rai 3, del re -gista Mario Bonnard

(1889-1965), Margherita da Cor -tona, uscito il 22 febbraio del1950. Credo che sia l’unico filmche racconta, anche se in formaromanzata, la biografia della no -stra Santa (Laviano1247- Cortona,22 febbraio 1297), insieme adun’opera lirica in tre atti di LicinioRefice, anch’essa intitolata Mar -gherita da Cortona. La pastorellaMar gherita (interpretata da unagiovane attrice, Maria Frau, al suodebutto cinematografico) vive aLaviano, località non distante daCortona, insieme al padre Tan -credi e alla matrigna Lucia (l’attri-ce Isa Poli), amante del “cavalla-ro” Marco (un giovane ma benriconoscibile Mario Pisu), che siinvaghisce di Margherita. ArsenioDel Monte (l’attore Aldo Nico -demi), nella realtà storica RanieroDel Pecora, nobile di Monte -pulciano, conduce nel suo palazzoMargherita, con l’intenzione disposarla. Darà una svolta allavicenda la morte di Arsenio, du -rante una battuta di caccia, peropera di Marco, armato però dalnobile cortonese, Rinaldo DegliUberti (un magrissimo e grandeTino Buazzelli), fratello di Fran -cesca, promessa sposa di Arsenioe suicida dopo il suo abbandono.

Margherita, cacciata dal pa -dre di Arsenio, perseguitata daicompaesani, che, “sporchi, bruttie cattivi” armati di forche, falci ealtri strumenti da lavoro, sonoaizzati dalla matrigna, si rifugia aCortona, dove si dedica alla curadei poveri e dei malati di peste.Lucia, in preda ai rimorsi, accusadell’assassinio di Arsenio Marco,che, a sua volta, denuncia RinaldoDegli Uberti, uccidendolo con lastessa balestra usata per colpireArsenio.

Il film si conclude con lamor te per peste della matrigna,che Margherita assiste, consacran-dosi poi a Dio come terziaria fran -cescana.

Non sono un’esperta di cine -ma, ma solo un’appassionata dipellicole, soprattutto in bianco enero, e sono abituata a dividere ifilm tra quelli che mi commuovo-no e quelli che non mi suggerisco-no niente: il film di Bonnard èstato un’emozione fin dalle primis-sime immagini, con lo “skyline” diCortona inconfondibile in lonta-nanza, avvolto nella bruma autun-nale, quando si celebrano le se -conde nozze del babbo di Mar -gherita con Lucia.

Gentile Avvocato, ho acqui-stato anni fa, mi sembra nel2001, bond argentini, ora holetto che chi li ha acquistati puòessere risarcito dalla banca cheli ha venduti, è vero? A qualicondizioni? Grazie.

(Lettera firmata) I bond argentini, acquistati nel

2001, erano già pericolosissimi,nel senso che si trattava di untitolo che molto probabilmenteavrebbe comportato un rischio di

perdita molto alto, per tale motivo,occorreva il consenso scritto delcliente a procedere.

Il Tribunale di Parma consentenza 11 maggio 2012, n. 721ha condannato una banca al risar-cimento dei danni (pari allasomma investita di € 50.000detratta la cedola incassata di €7.832,83, per complessivi €42.167,16) patiti da una rispar-miatrice per avere acquistato titoliargentini nel febbraio 2001.

Secondo il Tribunale sarebbeevidente l’inadempimento dell’isti-tuto, perché, dopo che era statoespressamente chiarito allacliente, con una nota stampatasull’ordine, che si trattava diinvestimento inadeguato peroggetto – all’epoca i titoli argentinierano pericolosissimi – mancavanello stesso la sua dichiarazionescritta di voler comunque effettua-re l’operazione secondo quantoprescritto dall’art. 29 Reg. Consobn. 11522/98.

Chiunque avesse iniziato lacausa entro i termini di prescrizio-ni avrebbe potuto far valere ildiritto al risarcimento.

Mi corre l’obbligo di dire,però, che chi non avesse già intro-dotto la causa, oggi non potrebbefarlo essendo ormai il dirittoprescritto.

Avv. Monia Tarquini [email protected]

Bond Argentina: mancaconsenso scritto del cliente?

Banca condannata

Mi ha commosso anche la pa -rola “babbo”, che risuona spessodalla bocca di Margherita, e non“padre” e non “papà”: nessuno,come noi toscani, sa dare a questoappellativo la forza dell’affetto e ladolcezza della fiducia che un figlioripone nel proprio genitore. Inquesto senso c’è una prima fugge-vole apparizione di Margheritabambina alle nozze del padre, che

la guarda con adorazione. Labambina è bellissima: composta eserena, risponde allo sguardo delpadre, accennando un sorriso. Poila ritroviamo adolescente conlunghi capelli neri e occhi grandianch’essi nerissimi.

Ho sempre pensato a S. Mar -gherita in termini spirituali, fin dapiccola, quando davanti alle suespoglie nella teca della chiesafacevo i conti con il mistero dellamorte: non ho mai immaginatoche potesse essere “fisicamente”diversa da quel corpo “spirituale”che vedevo. E ugualmente per meassumevano tutte le caratteristichedella verità i racconti sulla vita diS.Margherita e sui miracoli chenella mia famiglia la nonna e lamamma erano deputate a trasmet-tere, nelle lunghe serate attorno alfocolare insieme alla recita delrosario: Gesù che scende dallacro ce per aprirle la porta dellachiesa; la gente che scaglia pietree lei che risponde lanciando fiori;la penitenza estrema della cenere

assunta come cibo; la misericor-dia e la pietà nei confronti deipoveri e degli ammalati.

Il film forse privilegia la storiadi amore e morte a quella dellapenitenza e del soccorso agli u -mili: la seconda parte, infatti,sviluppa il tema della sua venuta aCortona dopo la morte di Arseniosolo per quadri, anche se suggesti-vi. Margherita arriva davanti aduna chiesa simile alla basilicadove riposa, in cima alla collina diCortona: l’esterno, anche se piùsemplice e stilizzato, la ricorda,come il grande e stupendo rosoneche ne decora la facciata.

Poi Margherita entra in città aPorta Montanina: le mura sbrec-ciate e la terra polverosa fanno dasfondo al suo incontro con ilnobile cortonese, mandante del -l’assassinio di Arsenio.

Ma sono soprattutto i vicoli diCortona lo scenario privilegiatodei suoi miracoli: riconoscibili imattoni e le travi che rendono uni -co vicolo Jannelli e poi le pietre,le finestrelle con le inferriate e gliusci di via del Gesù. Da quelleporte e giù per gli scalini scendo-no i cortonesi prima ostili, poiman sueti. Da una di quelle portesi precipita una donna a implora-re la salvezza per il suo bambinoche sta morendo: e da quellastessa porta esce di nuovo con ilsuo bambino in braccio che sor ri -de guarito.

Un ultimo elemento mi ha col -pito: l’assenza di qualsiasi riferi-mento al figlio che Margherita eb -be da Arsenio. Ma si era all’iniziodegli anni Cinquanta: era conside-rato peccato gravissimo un figlioillegittimo, anche se nato da ungrande amore.

Fiorella Casucci

Pubblicato sulla Gazzetta Uffi -ciale del 10 Luglio 2012 il DecretoMinisteriale 5 Luglio 2012 che de -finisce i nuovi incentivi per l'energiafotovoltaica.

Sono molte le domande che cisi pone in merito al nuovo sistemadi incentivazione quindi cerchere-mo di dare una risposta a quelle piùinteressanti.

Quando entra in vigore?Il nuovo Conto Energia si appli-

cherà dopo il raggiungimento di unimporto annuo degli incentivi erog -ati pari a 6 miliardi di euro. In par -ticolare, l’AEEG (Autorità per l’E -ner gia Elettrica e il Gas) individueràla data in cui il tetto di 6 miliardi dieuro viene raggiunto e pubblicheràsul proprio sito entro 3 giorni lavo -rativi apposita Delibera.

Decorsi 45 giorni solari dallapubblicazione della Delibera AEEG,entra in vigore il nuovo Conto E -nergia e si applicheranno le nuovemodalità di incentivazione.

Quanto manca al raggiungi-mento della soglia dei 6 miliar-di?

Stando alle informazioni fornitedal contatore del GSE, il costo an -nuo è attualmente pari ad oltre 5miliardi e 800 milioni di euro, quin -di molto vicino ai 6 miliardi di europrevisti.

Se tale tetto fosse raggiunto afine Luglio, il V Conto Energia po -trebbe entrare in vigore già all’iniziodi Settembre 2012.

Quanto dura?Il V Conto Energia si applicherà

fino a 30 giorni solari dal raggiungi-mento di un costo indicativo cu mu -lato di 6,7 milioni di euro l’anno.Tale data sarà comunicata dal -l’AEEG. Il costo massimo degli in -cen tivi è fissato a 700 milioni di eu -ro all’anno.

Chi può accedere agli incen-tivi?

Accedono direttamente alle ta -riffe incentivanti, senza obbligo diiscrizione al registro, i seguenti im -pianti:1. impianti fotovoltaici di potenzafino a 50 kW realizzati su edifici conmoduli installati in sostituzione dicoperture su cui è operata la com -pleta rimozione dell’eternit o dell’a-mianto;2. impianti fotovoltaici di potenzafino a 12 kW, inclusi gli impiantirealizzati a seguito di rifacimento,nonché i potenziamenti che com -portano un incremento della po -tenza dell'impianto non superiore a12 kW;3. potenziamenti che comportano

un incremento della potenza del -l'im pianto non superiore a 12 kW;4. impianti fotovoltaici integrati concaratteristiche innovative fino alraggiungimento di un costo indicati-vo cumulato degli incentivi di 50milioni di euro;5. impianti fotovoltaici a concentra-zione fino al raggiungimento di uncosto indicativo cumulato degliincentivi di 50 milioni di Euro;6. impianti fotovoltaici realizzati daPubbliche Amministrazioni con pro -cedure di pubblica evidenza, fino alraggiungimento di un costo indicati-vo cumulato degli incentivi di 50milioni di euro;7. impianti fotovoltaici di potenzasuperiore a 12 kW e non superiorea 20 kW, inclusi gli impianti realiz-zati a seguito di rifacimento, nonchéi potenziamenti che comportano unincremento della potenza dell'im-pianto non superiore a 20 kW, cherichiedono una tariffa ridotta del20% rispetto a quella spettante aipari impianti iscritti al registro.

Gli altri impianti fotovoltaiciaccedono alle tariffe incentivantiprevia iscrizione in appositi registri.

Per gli impianti di potenza no -minale fino a 1 MW, il GSE erogauna tariffa omnicomprensiva riferitaalla quota di produzione nettaimmessa in rete.

La tariffa varia sulla base dellapotenza e della tipologia di impian-to.

Quali sono gli incentivi pre -visti?

Per gli impianti fotovoltaici e gliimpianti integrati con caratteristicheinnovative le tariffe omnicomprensi-ve e le tariffe premio sull’energiaconsumata in sito sono variabili infunzione della data di entrata inesercizio e della potenza e varianoin base alle tipologie e di semestrein semestre.

Quali sono gli ordini diprio rità per l'accesso ai re gis -tri?

I registri GSE avranno i seguentilimiti massimi di costo indicativodegli incentivi:a) 1° registro: 140 milioni di euro;b) 2° registro: 120 milioni di euro;c) registri successivi: 80 milioni dieuro a registro e comunque fino alraggiungimento del limite di 6,7miliardi di euro l’anno.

Il primo registro sarà apertocon un bando dal GSE entro 20giorni dalla pubblicazione dellerelative regole applicative e resteràa perto per 30 giorni. I registri suc -cessivi saranno aperti con cadenzasemestrale e resteranno aperti per

V Conto Energia

Replicato in Tv il film di Bonnard su Santa Margherita

Page 11: L'ETR. IMP. 22/2006 · L’ETRURIA N. 14 AttuALItà 15 AGOSTO 2012 PAGINA 2 Gent.mo prof. Caldarone, aveva visto giusto lei, scrivendo quello che scritto nella sua ultima Ru-brica.

PAGINA 11

L’ETRURIA N. 14 15 AGOSTO 2012AttuALItà

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Socio sostenitore “Amici di Francesca”

di Barneschi & Alunno Paradisi

I l calendario voleva che i cin -quant’anni del nostro Gemel -laggio fossero festeggiati inFrancia. Ne abbiamo parlatoa lungo e i primi preparativi

non sono stati facili ma grazie auna “squadra” di quarantasei per -sone che ci credano siamo riuscitiad organizzare uno dei più beiviaggi della storia del Gemellaggio.

Nel numero precedente dique sto periodico Beppe Calussidel Cilindro ha già parlato di que -sto viaggio, quindi proverò a darvialtri dettagli.

Il Gruppo folcloristico corto-nese era invitato dal Comitato del -le Feste di Château-Chinon, comenel 2010, dunque siamo partititutti insieme l’11 luglio. Dopo unasosta ad Orange, la mattina del 12abbiamo visitato Cluny e la suaAbbazia; chi di noi l’ha desideratoha anche fatto una visita al cimite-ro, dove è seppellita Danielle Mit -ter rand, amica cara di Cortona edel nostro Comitato. Alle ore 18(senza ritardo… miracolo…) e -ra vamo davanti al Comune di Cha -teau-Chinon, dove ci aspettavano inostri amici francesi.

Dopo gli abbracci con le vec -chie conoscenze, tutti nella SalaConsiliare per i primi discorsi,presentazione delle famiglie, eofferta del libro che abbiamo vo -luto scrivere per quest’anniversa-rio: “Cortona e Chateau-Chinon -1962-2012 - Un’amicizia lungacin quant’anni”. Soltanto tre per -sone del Comitato francese eranovagamente a conoscenza di questafatica; non sarebbe a me parlaredella sorpresa dei diversi amiciaprendo il libro, e dei complimen-ti che ho ricevuto quando poil’hanno letto, cominciando dalsindaco Henri Malcoiffe e René-Pierre Signé, senatore onorario.

Il venerdì mattina siamo partitiper Vezelay. Come tanti sanno,que sta cittadina è famosissima perla sua grande basilica dedicata aSanta Maria Maddalena, capolavo-ro dell’architettura romanica, edal 1979 Patrimonio dell’Unesco.E da qui abbiamo trovato un altrocompagno di strada, che non a -vremmo voluto incontrare in que -sto viaggio: la pioggia… nientetemporali, ma questa pioggia finache tra due raggi di sole torna perdarti noia! I nostri amici francesi

hanno fatto il massimo per per -metterci di ricordare queste gior -nate, ma al tempo non hanno po -tuto comandare!

Il primo pranzo tutti insieme,e offerto dal Comitato francese,l’ab biamo consumato, tra canti

fran cesi ed italiani, in un ristoran-te di Irancy nel cuore della Bor -gogna dei vini nobili. Nel pomerig-gio ci aspettava la visita di unacan tina nello stesso paesino. Ap -pena tornati da Irancy, ci siamo di -retti subito alla Casa dei Giovaniper una grande cena, con orche-stra e ballo fine alle due di not -te……. Siamo giunti a sabato 14lu glio, Festa Nazionale francese. AChâteau-Chinon da diversi anni si

tiene una Foire à la Brocante,paragonabile ai nostri mercatinidell’antiquariato e modernariato,e anche il Festival du Folklore.Que sto sabato 14, era quindi la“Gior nata del Cilindro”, invitatod’o nore! La mattina i cinque grup -pi presenti hanno sfilato per lestrade della città, e all’una, i nostri“Cilindrini” hanno pranzato infesta con gli altri gruppi. Alle tre,600 spettatori erano al Gymnase

all’assessore alla cultura IsabellePè re che hanno preparato questabella cerimonia con cura nei piùpiccoli dettagli. Al senatore onora-rio René-Pierre Signé è stato datol’onore di aprire la fase dei discor-si; dopo di lui hanno parlato HenriMalcoiffe e il nostro Andrea Vi gni -ni, e infine i presidenti dei Co -mitati di Gemellaggi, Marie-HélèneTisserand ed Enzo Magini. Comelo potete immaginare, tutti gli ora -tori hanno parlato della longevitàdel nostro Gemellaggio, della suafor za, e naturalmente dei suoi fon -datori. La seconda parte della ce -rimonia ha onorato i partecipantidel 1962, presenti nella sala. IlComitato francese ha offerto mazzidi fiori, e noi una targa a questi“superstiti”… i quali sono perChâ teau-Chinon Suzanne e RobertGodard, Simone Tanzy-Sourd eJocelyne Beaufils-Cardone. Inveceil “nostro pezzo da novanta” comeho detto diverse volte è NataleBrac ci. Pezzo da novanta, nel sen -so vero e anche figurato, perché inquei giorni avevamo soltanto lui, ei novant’anni Natale li ha compiutia gennaio scorso.

Una parentesi per complimen-tare Natale che, a più di novant’an-ni, ha seguito la delegazione, sen -za alcun problema, in autobus e apiedi, per tutti questi sette giorni.

La cerimonia è durata esatta-

mente tre ore, aperitivo compre-so!...però nessuno sembrava an -noiato o stanco, tanto il tutto erapiacevole. Qualche parole sul bel -lissimo dono del Comune di Châ -teau-Chinon al nostro sindaco Vi -gnini: due pitture eseguite daun’artista della nostra città gemellasu une vecchia porta restaurata,l’una rappresenta un panoramadel Morvan, l’altra il Calcinaio e laValdichiana. Per rispondere al suosecondo significato, questa bella egrande porta è ovviamente senzamaniglia.

Alle ore 2 del pomeriggio unbel ed elegante pranzo ci aspettavanella Salle Louise Michel rimoder-nata. Tra le diverse portate, voglioricordare soltanto questo foie gras(servito senza badare all’econo-mia…) e il filetto di Charolais inbrioche….La musica e i cantihan no fatto il resto!

Gli arrivi sono sempre seguitida partenze. Come al solito questepartenze sono sempre accompa-gnate di lacrime, ma in tutt’onestà,penso che le lacrime di lunedìmattina 16, fossero vere, da ambile parte.

Senza retorica vorrei finirequest’articolo con un ringrazia-mento speciale per chi ci ha o -spitato, per chi ha lavorato daparte francese per farci passarequeste belle e intense giornate inquesta Francia “profonda” comeamava dire François Mitterrand,ma anche un ringraziamento dicuo re a queste quarantasei per -sone che ci hanno accompagnatoin questo periplo.Mirella Malucelli-Antonielli

Segretaria del Comitato

per assistere allo spettacolo folclo-ristico. Anche qui, come dicevosopra parlando del libro, nonspet terebbe a me parlare del suc -cesso che il nostro gruppo ha rac -colto. Eppure, dobbiamo dirlo,sììì… sono stati loro i più applau-

diti: sarà che siamo gemellati conla città ospitante… sarà che han -no un repertorio vario e sannotra smettere allegria... Io pensosem plicemente che siano stati ipiù bravi !!....

La sera, nonostante la pioggiache era di nuovo con noi, la Mu -nicipalità ha voluto offrire il tradi-zionale spettacolo pirotecnico, e ilbal popolare, quest’ultimo al Gym -nase.

Ci siamo... esattamente cin -quant’anni dopo (Domenica 15luglio 1962 - Domenica 15 luglio2012) i nostri Sindaci (ovviamen-te i nuovi…) sono qui per ricor-dare queste nozze d’oro. Dopouna breve cerimonia al Monu -mento ai Caduti, sotto la pioggia,ci siamo trasferiti in Comune per idiscorsi, scambi di doni e aperiti-vo. Un complimento lo dobbiamofare al aindaco Henri Malcoiffe e

“Cortona e Chateau-Chinon: 1962-2012 un’amicizia lunga cinquant’anni”

di Angori e BarboniVendita e assistenza tecnica

Riscaldamento e CondizionamentoP.zza Sergardi, 3 - Camucia

Tel. 0575/63.12.63Socio sostenitore “Amici di Francesca”

Si è conclusa la missione inZambia dei volontari del -l'Asso cia zione degli Occhidel la Speranza di Ca sti -glion Fiorentino, la onlus

guidata da Carlo Landucci cheopera da oltre 10 anni in Zambia,con la quale il Rotary CortonaValdichina ha instaurato da tempoun'utile e proficua collaborazione.

Primo obiettivo della missione èstata l’inaugurazione della scuoladi Musuma Kachema dedicata allamemoria di Federico Brilli, gio -vane castiglione scomparso pre -maturamente lo scorso anno. Larealizzazione dell’istituto, dotato dinuove aule e servizi igienici, è statapossibile grazie anche all’impegnodelle scuole elementari di Ca sti -glion Fiorentino (Direzione didat-tica statale) e al contributo delRotary Cortona Valdichina, che ha

donato l’arredamento ed il ma te -riale necessario. Tutti i comitatiRo tary della provincia aretina,inoltre, grazie all’iniziale interessedel Rotary Club di Arezzo Est,hanno provveduto all’acquisto diun pulmino 15 posti affidato allainstancabile Suor Carmela dellesuore Battistine presenti in locoper gestire gli spostamenti dei

missionari in visita e degli studentidella scuola. Ad agosto è previstauna nuova spedizione che visiteràanche il lebbrosario di St. Francisa Solwezi (nord dello Zambia),dove vivono 20 famiglie (130persone circa) vittime di questaorrenda malattia.

Per avere maggiori informa-zioni sui progretti e sui program-mi dell'Associazione è possibilevisitare il sitowww.occhidellasperanza.it

Uno dei più bei viaggi della storia del gemellaggio

Incontro con i lupiEra una giornata di ottobre e decisi di andare ad una battuta di caccia al

cinghiale con degli amici. A fine battuta, in un luogo lontano dalle abitazioni,uccidemmo un cinghiale, grosso e pericoloso. I miei compagni decisero di affidarmi tutti i loro fucili per poter essere più liberi diportare in spalla l'animale con un palo.

Ci trovammo a proseguire per un lungo sentiero buio, tortuoso e ad un trattomi accorsi di essere rimasto da solo.

Ero stato distanziato dai miei compagni tanto da non vederli più. Mentre conti-nuavo la salita con i fucili scarichi addosso, sentii dietro di me un ringhio e a quelpunto un po' impaurito mi voltai di scatto.

A circa 30 m. notai un grosso cane che mi veniva incontro ar rabbiato mentredegli altri che non avevo ancora visto, si stavano nascondendo dietro le felci vicine.Preso dal panico cominciai a urlare con tutta la voce che avevo in gola: -Pusso via-come si usa nel Cortenese (la mia città d'origine), ma non servì a farlo impaurireperché continuava a venirmi in contro con passo lento, ringhiando, pronto all'at-tacco. Pensai subito che avesse se guito le tracce del cinghiale e quindi pretendevache gli lasciassi libero il passo per poterlo raggiungere.

I miei compagni sentendo gridare lasciarono in terra il cinghiale e vennero inmio soccorso.

Per primo arrivò Delle Piane che capii che avevo scambiato un lupo per uncane! Mi urlò di allontanarmi mettendomi in guardia dal pericolo che stavocorrendo. Il lupo, con l'arrivo degli altri uomini, iniziò ad indietreggiare lentamen-te, fino a scomparire nel bosco tutti gli altri suoi simili lo seguirono.

L'avventura, grazie ai miei compagni finì bene. Un grazie di cuore ai miei com pagni di caccia.

Il consigliare ai lettori di non avventurarsi mai da soli nei boschi perchési possono fare dei brutti incontri. Giovanni Camilletti

Santa CristinaVentisett’anni fà, quande io già c’ero,m’è capetèto un fatto proprio vero:mentre vìo al camposanto a trovè i parenti,‘mpetto a Gigetto, in via dei Combattenti,m’aparì un signore con un’eria trista.Me fa: “Io so’ el Patrono, San Giovanni Evangelista”.El core me sussultò e, piéno d’emozione,gne dico: “Io me chièmo Gino de Checcone.Vo siriste quel ch’ha scritto con Luca e con Matteo?Io so nèto al Colle, de sopra Farinèo”.E lui: “Ho saputo che la vostra penna canta,ma è vero che a Terontola arriva un’altra Santa?Se così fosse, alla Sacra Rota farei ricorso:la Pieve è titolata a me dal secolo scorso”.“Non me mettete, Giovanni, in calche ‘mpiccio,io non so’ de Trontela, aloggio al Riccio.L’ho sintuto dì da ‘na bizzoca en véna:don Dario va a piglialla giù a Bolsena.So che se chièma Cristina, ma che santa sia…Manco al su babbo, me dicon che glié ubbidia!”“La Pievania di Terontola è cosa mia,non voglio rimanerci a mezzadria.Prima che io protesti con la Celeste Rota,trovatemi una parrocchia che sia vuota”.Gna risposi: “Si la memoria non me sbaglia,el Riccio c’ha la Maria, su a Spoltaglia,San Biagio protegge Vallone e Orséa,

San Bartolomeo me pèr che c’ha la Pietrèa.Stète a Trontela che la cura enn’è pichjna:c’è posto per vo’ e per Santa Cristina.La festa è pronta, sbandièreno i rioni,c’è puro la banda che vien da Castiglioni”.“Rimarrò qua.” E il futuro prevedere seppe:“Dopo don Dario arriverà don Giuseppe,e poi un grosso e giovane pievanodal pretemercato, quel di Tregozzano”.Che con Fernandel, si ‘nn’ho capito mèle,farano un’immensa Aria Pastorèle.Scusete amici si vèdo ‘n puchino a tergo,portarano a la Pieve anco le monneche de Pergo,e per santifiché tutte le feste,pigliaranno anco i monnichi dall’este,e, sempre con l’aiuto del Signore,n’arivarano un bel pèo de colore.“Lascèteme Giovanni l’indirizzo,e si podete, ardèteme el batizzo:qui del Giordano non c’è la foce,ce passa el rio Bacialla e ‘l rio de Noce”.“Caro amico, avete preso una svista,quello che dite voi è Giovanni Battista”.“Dèteme almeno la santa binidizione!”Cusì lu fece e curse ‘nverso la stazione.

Gino Zucchini

In occasione della Festa che si è tenuta a Terontola

ROTARY INTERNATIONALDISTRETTO 2070-ITALIA

ROTARY CLUB CORTONA VALDICHIANA Anno 2012-2013 - Presidente PAOLO MATEROZZI

La missione in Zambia

Page 12: L'ETR. IMP. 22/2006 · L’ETRURIA N. 14 AttuALItà 15 AGOSTO 2012 PAGINA 2 Gent.mo prof. Caldarone, aveva visto giusto lei, scrivendo quello che scritto nella sua ultima Ru-brica.

Una cinquantina dimilitanti della Lega Nord Toscanae della Lega Nord Umbria hannocontestato ieri a Cortona il mi -nistro del Lavoro e delle PoliticheSociali, Elsa Fornero. A capitanarela truppa leghista c’erano l’euro-parlamentare Claudio Morganti, iconsiglieri regionali Antonio Gam -betta Vianna (Toscana) e GianlucaCirignoni (Umbria) e il responsa-bile del Carroccio della Val -dichiana, Marco Casucci.

«Siamo scesi in piazza - spie -gano Morganti e Casucci mentredalla piazza si alzano cori contro ilministro - per difendere gli operai,i pensionati e coloro per i quali lapensione sta diventando un veromiraggio da un Governo che fa isoli interessi delle banche e deipoteri forti. Lo slogan di questagiornata è “Esodiamo la Fornero”,

un ministro, da noi ribattezzato ilministro della Disoccupazione,che ha messo in crisi centinaia di

migliaia di famiglie e che tenta diarrivare al cuore della gente solocon le sue lacrime da coccodril-lo».

Eloquenti sono i cartelli “To -scani, è ora di rialzare la testa! Noal Governo delle tasse” con molticittadini prostrati come pecore aipiedi di Monti e la faccia dellaFornero con i baffetti hitleriani.

Nella stessa piazza in cui c’erala manifestazione della Legac’erano anche una trentina dimilitanti tra appartenenti a Sel,Federazione della Sinistra e CgilValdichiana, più qualche grillino.«Noi - spiega l’onorevole Morganti- non abbiamo voluto manifestareinsieme alla sinistra per duemotivi.

Il primo è che quelli della si -nistra erano quattro gatti e il se -condo è che hanno perlopiù ur -lato slogan contro la Lega piut to -sto che contro la Fornero.

Ciò sta a dimostrare che dallaparte degli operai, dei lavoratori edei cittadini ormai c’è solo la LegaNord».

Gambetta Vianna, invece, ri -corda che, «nonostante i continuisolleciti da parte nostra in Con -siglio Regionale, il presidente En -rico Rossi non ha ancora riferitosul numero preciso degli eso datiin Toscana».

Sollecitati nel rispondere al -l’ap pello della Federazione dellaSinistra sulla questione del go ver -no Monti e sulla presenza del Mi -ni stro Fornero, lo facciamo volen-tieri senza alcun problema, por -tan do avanti le posizioni ormai no -te da mesi del PD e con la consa-pevolezza che la presenza o menodella Fornero a Cortona non in ci -de in alcun modo sui processi de -cisionali del governo Monti e menche meno sui numerosi problemiche le famiglie italiane hanno inquesto momento di cosi grave cri -si economica.

Entrando nel merito delle que -stioni, è semplicistico e riduttivoda parte di chiunque illudersi di a -vere una ricetta perfetta, di contra-stare senza se e senza ma qualsiasitipo di provvedimento, senza con -testualizzare le scelte all’internodegli scenari possibili oggi sia inItalia che in Europa: infatti è scon -tato ricordare che solo un anno fae ravamo sotto il governo Ber -lusconi, con i suoi si davvero pe -ricolosi Ministri, che hanno fattovera e propria macelleria sociale,occupandosi dell’Italia a tempoperso, ridicolizzandoci in Europaal punto da non essere più ingrado di partecipare a vertici in -ternazionali e portando quindi l’I -talia sempre più alla deriva.

Non crediamo si possano rim -piangere Ministri come Sacconi,Gelmini, Brunetta, lui si autore delpiù grave e sconsiderato attacco aidipendenti pubblici, e ricordiamovenuto un paio di volte a Cortonarecentemente senza essere nem -meno sfiorato dalla minima conte-stazione.

Certamente come abbiamo piùvolte detto questo non è il nostrogoverno, queste non sono le ri for -me che avremmo fatto se fos si mostati soli al governo ma in una si -tuazione di emergenza si rispondecon azioni di emergenza, gover-nando persino con gli avversariper il bene del Paese, Paese cheera a un passo dal precipizio e chetuttora insieme ad altri Paesi eu -

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L’ETRURIA N. 14 15 AGOSTO 2012PArtItI E MoVIMEntI

L’ABC della fedenella liturgia delle Domeniche

Domenica 19 agosto 2012(Gv 6, 51-58)

Non c’è vita se, in ogni campo,viene a mancare il relativo nutri-mento: l’uomo perderebbe il benesommo della sua intelligenza senon potesse godere del prodottodi altre intelligenze come la sua, lavita affettiva intristirebbe senzascambio di sentimenti con i proprisimili e, in qualche misura, congli stessi animali.

Il cristiano sa che da naturaha ricevuto la vita razionale, eper la fede in Gesù una vita divinapari a quella di lui e del Padresuo che sta nei cieli. Qualedunque di questa vita ne sarà ilnutrimento?

Forse il senso di gratitudineper questo dono ricevuto, forsel’astenersi da ciò che le è contra-rio e cioè dal peccato? Certoqueste cose non vanno escluse ealtre se ne potrebbero pensare, senon fosse Gesù stesso che affrontail tema del nutrimento della vitadivina in noi, e lo fa in mododeciso, appassionato, chiaro,insistente tanto l’argomento gliinteressa.

Ed è bene confrontare comela vita stessa di Dio ci vienetrasmessa e poi nutrita.

La trasmissione avviene attra-verso l’acqua del battesimo che insé rimane l’acqua dell’ uso co -

mune, il nutrimento di tale vitaavviene invece attraverso il panee il vino eucaristico che nonrimangono quello che sono madiventano la stessa carne e sanguedi Gesù. Viene spontaneo ilparagone di come una madreprima genera figlio, carme dellasua carne, poi sommamente citiene che per tenerlo in vita e farlocresce altro non c’è da dargli chela sua stessa sostanza sotto formadi latte. Questa materna ambizionee prodigio si ritrova in Gesù, chesintetizza il processo della nostranascita alla vita divina e il modocon cui viene nutrita con questemirabili parole: Come il Padre,che ha vita, ha mandato me e iovivo per il Padre, così anche coluiche mangia di me vivrà di me.

La passione a nutrire questavita col suo stesso essere corpora-le e fisico, intriso di divinità, è inGesù così forte e patente che mai,come nel relativo testo giovanneo,ripete tante volte l’affermazione el’invito a magiare di lui: perché ilmio corpo è vero cibo e il miosangue è vera bevanda e chimangia di me vivrà di me. E: senon mangiate la carne del Figliodell’uomo e non bevete il sosangue, non avrete in voi la vita.

Cellario

Intervento su governo Monti e presenza ministro Fornero a Cortona

ropei vive giornate per nulla facili.Noi ci siamo assunti una gran -

de e difficile responsabilità, su in -vito anche del Presidente della Re -pubblica Napolitano e cioè quel lodi mettere l’Italia davanti agli in -teressi di partito: lo abbiamo fattoconsapevoli che avremmo potutopagare in termini di consenso eaccettando scelte che non condivi-devamo ma con la consapevolezzache si poteva incidere e condizio-nare certe idee solo partecipandoattivamente alle decisioni, cercan-do di correggere verso i nostriprin cipi di equità e di ridistribu-zione provvedimenti che altrimentine sarebbero stati completamentesprovvisti.

Sulla riforma del lavoro senzala presenza del PD l’articolo 18sa rebbe completamente scompar-so e sulle altre questioni per e -sempio del contratto di ingressoprevalente a tempo indeterminatoe sul fatto che un’ora di lavoro atempo determinato costi di più diquella a tempo indeterminato ab -biamo ottenuto buoni risultati.

Si Poteva fare di più? Sulla ri -forma delle pensioni si è andati ol -tre il limite? Sulla questione degli“e sodati” il governo e in particola-re il Ministro Fornero ha commes-so errori? Si poteva o anzi si do ve -va mettere la Patrimoniale colpen-

do finalmente i grandi patrimoni echi in questi anni ha vissuto perme rito dei governi Berlusconi allespalle del ceto medio-basso? Sicu -ramente si, nessuno è cosi scioccoda dire che il governo Monti è ilmi gliore in assoluto e che non cisia no margini di miglioramentoanche notevoli da perseguirequan do nel 2013 chiederemo aglii taliani di darci fiducia tuttavia ilmo mento storico e i gravissimi se -gnali, presenti anche in questigior ni, ci indicano che la situazio-ne è molto complessa, che stiamoattraversando un periodo eccezio-nale e che è necessario fare ognu -no la propria parte, assumendosio gnuno le proprie responsabilitàsia di oggi e sia di un passato nontroppo lontano quando alcunicom portamenti e scelte sono stateal trettanto discutibili.

Crediamo quindi che ognicon testazione, critica sia legittimae può anzi concorrere a stimolaree migliorare il confronto su alcunetematiche ma allo stesso temporivendichiamo la nostra posizionee non possiamo essere equiparatia chi in questa situazione ci hacondotto con vent’anni di politicheliberiste e ha la pretesa di volertornare a governare dopo tutti idanni compiuti.

PD Cortona

Nutrirsiper vivere

Fornero a Cortona

L’acqua rimarrà pubblicaLe bollette che

puntualmente arrivano acasa nostra di Nuove Acque,contengono all’interno della fat -tura, il 13,82% di remunerazioneai soggetti privati per il capitaleinvestito. Quindi fatture dell’acquapiù pesanti per garantire gli in -teressi sul capitale investito, in -dipendentemente dal fatto chel’Azienda sia in attivo o in passivo.L’ul timo referendum sulla ri-pub -blicizzazione dell’acqua, ha san -cito con voto popolare a larghissi-ma maggioranza, che l’acqua es -sendo un bene comune non puòche rimanere nelle mani pubbli-che. La realtà della gestione degliacquedotti da parte di NuoveAcque con il contributo della so -cie tà privata Intesa Aretina che de -tiene il 46% circa del capitale, hafatto si che nel panorama na -zionale il costo dell’acqua per me -tro cubo sia tra i più elevati in as -soluto.

Dopo il referendum popolare,nulla si è mosso, ma la regionePuglia attraverso il suo PresidenteNiki Vendola, unica delle 20regioni italiane, aveva presentatoricorso di legittimità costituziona-le, alla Corte Costituzionale sul -l’art. 4 del Decreto di Ferragosto2011. La Corte Costituzionale ac -cogliendo il ricorso della RegionePuglia, ha di fatto sostanzialmente

ripristinato il risultato del referen-dum sui servizi pubblici locali delgiugno 2011, riconoscendo alleregioni la competenza di affidaread enti pubblici o ad enti in housela gestione dei servizi pubblici.

Con questa sentenza, sonostati cancellati gli interventi legisla-tivi, in perfetta continuità e sinto-nia, prima del governo Berlusconie poi con il governo Monti. SEL diCortona riconosce che con questasentenza ha vinto la democraziaed è fallito il tentativo di privatizza-re i servizi pubblici fondamentali, icosiddetti “ beni comuni “. Adessola parola passerà alle regioni chedovranno tenere conto della se n -tenza della Corte Costituzionale.

L’acqua è e diventerà sempredi più un bene prezioso, quindidovremo imparare a gestire gliim pianti e la distribuzione dell’ac-qua con oculatezza, evitando glisprechi e intervenendo sulle con -dutture che ancora oggi perdonooltre il 30% dell’acqua distribuitaai cittadini.

Come ha giustamente ribaditonei giorni scorsi Remo Rossi (giàPresidente della zona sanitaria 24Val dichiana) occorre reperirenuo ve fonti d’approvvigionamentoma puntare soprattutto sulla elimi-nazione degli sprechi e al recupe-ro delle acque piovane.La Segreteria di SEL - Cortona

Orario estivo - SS. Messe Festive - Vicariati di Cortona, Camucia e TerontolaSABATO (S. MESSA PREFESTIVA)

16,00 - Ospedale "S. Margherita" alla Fratta 18,00 - S. Filippo a CORTONA, Cri sto Re a CAMUCIA, S. Maria a MERCA-

TALE, S. Giovanni Evangelista a TERONTOLA 19,00 - S. Maria Nuova a CORTONA, SS. Cristoforo e Biagio a OS SAIA

DOMENICA 7,30 - S. Pietro a CEGLIOLO 8,00 - Basilica S. MARGHERITA, MONASTERO S. CHIARA, Cristo Re a

CAMUCIA, S. Agata alla FRATTA 8,30 - S. FILIPPO a Cortona 8,45 - S. Maria degli Angeli a MEZZAVIA 9,00 - MONASTERO SS. TRINITA', S. Giovanni Ev. a TERONTOLA, S. Bar -to lomeo a PERGO, S. Biagio a MONSIGLIOLO, S. Donnino a MERCATALE,S. Celestino a FOSSA DEL LU PO (Camucia) 9,30 - S. Maria a RICCIO, Sacra Fa miglia alle PIAGGE (Camucia) 10,00 - S. Francesco in CORTONA, Basilica di S. MARGHERITA, CristoRe a CAMUCIA, SS. Cristoforo ed Emiliano a MONTECCHIO, S. Giu sto aFRATTICCIOLA, S. Caterina alla FRATTA, S. Eusebio a TAVARNEL LE, S.Giovanni Battista a MON TANARE, SS. Michele Arcangelo a S. ANGELO, S.Leo poldo a PIETRAIA10,15 - S. Francesco a CHIANACCE10,30 - Eremo delle CELLE, S. Pietro a CEGLIOLO, S. Martino aBOCENA, S. Lo ren zo a RINFRENA10,50 - RONZANO 11,00 - Cattedrale di CORTONA, S. Maria del Rosario a CENTOlA, S.Bartolomeo a PERGO, S. Maria delle Grazie al CALCINAIO, S. Agata allaFRATTA, s. Giovanni Evangelista a TERONTOLA 11,15 - S. Maria a MERCATALE, S. Marco in VILLA, S. Maria Assunta a

FARNETA 11,30 - Cristo Re A CAMUCIA, SS. Biagio e Cristoforo a OSSAIA, S.Bartolomeo a TEVERINA 11,45 SS. Ippolito e Biagio a CRETI 16,00 - S. Pietro a POGGIONI 16,30 - PIAZZANO (4° domenica del mese); VALECCHIE (2° domenica

del mese) 17,00 - Eremo delle CELLE 17,30 - Basilica S. MARGHERITA 18,00 - Cristo Re a CAMUCIA, S. Maria delle Grazie a CALCINAIO, S.Maria a MERCATALE, S. Giovanni Evangelista a TERONTOLA 18,30 - S. Domenico a CORTONA

PRONTA INFORMAZIONEFARMACIA DI TURNO

turno settimanale e notturnodal 13 al 19 agosto 2012Farmacia Ricci (Tavarnelle)Mercoledì 15 agosto 2012Domenica 19 agosto 2012Farmacia Ricci (Tavarnelle)turno settimanale e notturnodal 20 al 26 agosto 2012

Farmacia Comunale (Camucia)Domenica 26 agosto 2012Farmacia Comunale (Camucia)turno settimanale e notturnodal 27 ag. al 2 sett. 2012Farmacia Boncompagni (Terontola)Domenica 2 settembre 2012Farmacia Boncompagni (Terontola)

GUARDIA MEDICAPresso l’Ospedale della Fratta 0575/63.90.55A Mercatale di Cortona 0575/61.92.58

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Cinquanta leghisti protestano contro “il Ministro della Disoccupazione”

Page 13: L'ETR. IMP. 22/2006 · L’ETRURIA N. 14 AttuALItà 15 AGOSTO 2012 PAGINA 2 Gent.mo prof. Caldarone, aveva visto giusto lei, scrivendo quello che scritto nella sua ultima Ru-brica.

PAGINA 13

L’ETRURIA N. 14 15 AGOSTO 2012PArtItI E MoVIMEntI

NECROLOGIO

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MARMI - ARTICOLI RELIGIOSI

Terontola di Cortona (Ar)Tel. 0575/67.386Cell. 335/81.95.541www.menchetti.com

te sul numero dei transfughi. Se così fosse tutti i consiglieri

potrebbero costituire singolar-mente il proprio gruppo ed esserepresenti in tutte le commissioni.

Il bello è che il companatico,come si recita nella canzone, nonviene diviso fra i consiglieri; ilcompanatico lo pagano i cittadini.Il companatico grava sul bilanciodel comune, il companatico assot-tiglia le risorse e la casta, per ipropri giochetti politici, rimette ilconto ai cittadini.

Del bilancio si sarebbe dovutoparlare dei tagli ed abbattimentodei costi per una migliore raziona-lizzazione dei servizi; dell’elimina-zione degli sprechi e quanto altro.

Si è finiti invece per dilatare lespese aumentando il numero deicomponenti delle commissioni;ciascun componente di commis-sione ha diritto ad un gettone,poco o tanto che sia; ha diritto alrimborso spese di viaggio se risie-dente fuori del Capoluogo, hadiritto ad assentarsi dal luogo dilavoro per la partecipazione allecommissioni, partecipazioni checomportano rimborsi alle aziendese di natura private e se pubblichedisservizi o costi occulti.

Vi pare poco?La cosa migliore sarebbe l’an -

nullamento della delibera del Con -siglio che stabilisce il nuovo nu -mero dei componenti le commis-sioni permanenti per il duplicemotivo: violazione del regolamen-to comunale ed induzione erroneanei confronti dei consiglieri aduna votazione non prevista e ne -cessaria per una diversa composi-zione delle commissioni perma-nenti.

La serata si sarebbe potutaconcludere al canto della canzonedi Jovanotti, con “Ciao mammaguarda come mi diverto/chebello è, quando c’è tanta gen -te”….così non è; rimane solo daaspettare che le nuove “caste”siano più eticamente castigate emeno demagogicamente spendac-cione ed abbiano più rispetto neiconfronti dei contribuenti;di tassenon vedremo mai alcun abbatti-mento se non ….con il binocolo.

Piero Borrello

Non sono un lettore distratto.Se leggo un giornale, una rivista,un libro devo farlo nel silenzio piùassoluto, possibilmente nel miostudio l’unico angolo della casache sfugge ed è interdetto alle in -cursioni devastanti dei miei trebam bini. La lettura arricchisceper ché è conoscenza, l’autore ciracconta una storia, ci trasmetteemozioni, ci lancia un messaggioche dobbiamo comprendere edassimilare. Sono un lettore attentoe non superficiale perché hobisogno di capire e forse perchécon gli anni siamo più disincantatie si affina la capacità critica.Questa lunga introduzione serve acomprendere lo stato d’animo concui ho letto sulla prima pagina de“L’Etruria” l’articolo di FerruccioFabilli “Stop ai tumorifici a Cor -tona ed in Valdichiana”. Raccon -tava di un pollificio in localitàBadiaccia, ai confini del comunedi Tuoro, con centomila pennuti,un impianto fotovoltaico simile adun lago di vetro di una quarantinadi ettari, due enormi cilindri di 30metri di diametro per un’altezza di12 metri pieni di feci di pollo edaltri scarti animali e vegetali perprodurre Biogas.

Ho letto avidamente l’articolo,condividendo tutto, parola perparola, facendo mie tutte le rifles-sioni sulla tutela della salutepubblica, sui disagi e le sofferenzedella popolazione che cerca nellapolitica risposte concrete e trovasoltanto i complici dei disastri.

Non avevo compreso chi fossel’autore, documentatissimo ed at -tento, competente e sicuramentequalificato. Non compariva nellaprima pagina dove iniziava l’arti-colo e si poteva desumere confacilità soltanto in sesta paginadall’indirizzo di posta elettronica:Ferruccio Fabilli.

E’ come se fossi entrato in unamacchina del tempo vorticosa chemi ha riportato indietro ditrent’anni e riproiettato in un Con -siglio Comunale, quello di Corto -na, animato da forze politichescomparse, in qualche caso tra -volte dagli scandali di Tan gen -topoli come la DC e il PSI oppuregeneticamente modificate da lace -razioni e strappi dolorosi con il

Aggiungi un posto a tavola e... raddoppia l’allegria Il testimoneChi non ricorda il tormentone

della canzone di Johnny Dorelli,“Ag giungi un posto a tavola” edancora oggi riproposto a variotitolo in spots pubblicitari, congran di tavolate, affollate da co -mensali e cibo in abbondanza daspartire e divorare a quattro ga -nasce?

Il refrain diceva: “Aggiungiun posto a tavola /che c'è unamico in più/ se sposti un po' laseggiola/ stai comodo anche tu,/gli amici a questo servono/ astare in compagnia,/ sorridi alnuovo ospite/ non farlo andarevia/dividi il companatico/ rad -doppia l'allegria.”

Si, proprio questo è stato ilmomento clou del Consiglio Co -munale del sei luglio, quando, alpunto cinque e sei dell’ordine delgiorno, sono stati trattati gli ar -gomenti sulla presa d’atto dellaco stituzione di un nuovo gruppoconsiliare e la successiva nuovacomposizione delle commissioniconsiliari permanenti.

Il bilancio che avrebbe dovutofar da padrone della seduta neipunti successivi e che avrebbe do -vuto comportare qualche reso -conto in proposito da parte di chiscrive, si è rivelato una delusione:più che una esposizione sulle coseda fare, è apparso come un lungopianto ben recitato dalla maggio-ranza e prolungato dalla minoran-za, nel constatare e contare i taglieffettuati dal governo e le possibiliinfauste ripercussioni sui servizi.

Tutti gli interventi si sono con -centrati sulle possibili criticità de leminori spese che il Comune a -vrebbe potuto effettuare in questomo mento di crisi economica,senza porre l’accento, ad eccezio-ne del consigliere Meoni, suglisprechi da eliminare riscontrati el’anomala liquidazione di rimborsispese di viaggio effettuate a favoredi un assessore.

Dicevamo che i punti salienti,e vorrei dire comici, della seratasono stati proprio i punti precitatiall’ordine del giorno. Il motivo èpre sto detto.

Il consigliere Pulicani, permot i vi propri ha ritenuto di costi-tuire un nuovo gruppo consiliaredenominato “Rinnovamento perCor tona“.

E questo non fa più specie.Or mai i cittadini sono abituati adassistere a passaggi inverecondi,come riportati dalle cronache, dauno schieramento all’altro di sog -getti politici, siano essi deputati,senatori, consiglieri regionali e dien ti locali, o vedere spuntare co -me funghi, nuovi gruppi non diespressione diretta dell’esito elet -torale ma espressione di umori otornaconti politici personali.

Il problema quindi non è stato

passato come il PCI che ha trovatola sua “naturale evoluzione” nelPar tito Democratico.

Mi sono rivisto a 24 anni suquei banchi combattere le giustebattaglie nell’interesse della citta-dinanza in un contesto ambientaledifficilissimo contro un poteremio pe ed occhiuto, monolitico edinattaccabile, forte dei numeri edel consenso popolare.

Ho rivisto il giovane Ferruccio,sullo scranno più alto, con l’e -spressione rassicurante, semprecal mo e misurato con l’eloquiotran quillo di un seminarista e l’im -magine lontana anni luce dai com -pagni con lo sguardo torvo, i ca -pelli e le barbe lunghe, l’eskimo ejeans sdruciti che ci aspettavanodavanti alle scuole romane.

Ho cominciato a ricordare ni -ti damente le figure degli abitanti diCortoreggio, disperati per la pre -senza di alcune centinaia di maialiin un insediamento ubicato in ci -ma alla loro collina con un va -scone non impermeabilizzato con -tenente tonnellate di liquami chetra cimavano ed inquinavano le fal -de acquifere. Quei cittadini, dopoaver bussato inutilmente tante por -te, si rivolsero al giovane consi-gliere comunale del MovimentoSociale, perché cercavano unasoluzione accettabile e non unadissertazione filosofica sulla salutepubblica. Imparai velocemente aconoscere nitriti (nulla a che farecon i cavalli…) e nitrati generosa-mente presenti nelle falde.

Mi spiegarono in fretta comeandava effettuata la fertirrigazionee mi dissero che ero la loro ultimasperanza. Mi consigliai con i vec -chi notabili del partito che michie sero di lasciar perdere perchécoin volgevo l’Amministrazione Co -mu nale ma soprattutto una fami -glia che allora (…) non apparivalontana dalle nostre posizioni. Allafine feci di testa mia e preparai undocumento che fu discusso in unanimatissimo consiglio comunalealla presenza dei cittadini di Cor -toreggio accorsi in massa.

Quel documento fu respintocol voto contrario di PCI e PSI el’astensione della DC ma pocotempo dopo il Sindaco fu costrettoa firmare un’ordinanza per di -spor re la cessazione di quell’atti-vità che inquinava, producevacattivo odore e, soprattutto, met te -va a repentaglio la salute dei citta-dini.

Al suo posto, sulla ridente collinadi Cortoreggio, oggi c’è un agritu-rismo che non crea problemi erende tutti felici, turisti e residenti.Tanti anni dopo, lo stesso sindacoche rappresentava un’Amministra -zione muta e sorda al grido deidolore dei cittadini scrive: “dopole porcilaie che nel secondo do -poguerra volenti o nolenti ci sia -mo sorbiti”… “io che mi sono di -samorato del modo di far politica”e ancora…. “è ora di dire bastaad una gestione del territoriospregiudicata e pericolosa per lavita e la salute della gente”.

Cosa è cambiato dopo tren -t’anni?

Proprio niente.Un brivido freddo mi ha per -

corso la schiena, ho provato millesensazioni, dallo sconcerto, allostupore, alla rabbia.

Ho sempre parlato di matri-monio d’interesse tra una classepolitica miope ed incapace ed unimprenditoria cialtrona e un po’arruffona alla ricerca di buoniaffari e di referenti affidabili, com -plice dei disastri e delle profondeferite inferte all’ambiente.

E’ una disamina dolorosa espie tata delle ragioni che rendonoproblematico qualunque tipo dicambiamento perché la popola-zione deve necessariamente fare iconti con la politica che deve pro -muovere lo sviluppo del territorioe con l’imprenditoria che devepro durre ricchezza e posti di lavo -ro.

In fondo sono un sopravvissu-to, il testimone vivente di unastagione politica scomparsa, suffi-cientemente lucido per percepire icambiamenti, attento e smaliziatoper accettare e registrare tardivied imbarazzanti pentimenti.

Intorno soltanto le macerie ele rovine di un mondo che non c’èpiù con una classe politica com -missariata per manifesta incapa-cità ed incompetenza.

C’è ancora tanto da fare, nonper lanciare imbarazzanti e lanci-nanti gridi di dolore, ma per sve -gliare dal torpore e dalla prover-biale indolenza una popolazioneche per sperare in un futuro mi -gliore deve conoscere e fare iconti con gli errori del passato,con un briciolo di capacità criticae qualche semplice esercizio dimemoria.

Mauro Turenci

quello della costituzione di unnuo vo gruppo consiliare da partedi Pulicani (gruppo si fa per dire,co stituito dalla sua un’unica per -sona!) reso possibile anche dallalet tura del regolamento del Con -siglio Comunale e di cui tale or -gano ha dovuto prendere atto.L’anomalia è stata, e qui è l’oltrag-gio delle norme, della violazionedel regolamento comunale chenessuno, dico nessuno, è stato ingrado di denunciare durante laseduta, se non un timido richiamoad esso, da parte di Meoni, circala regolarità sulla composizionedelle commissioni permanenti cheda sette componenti sarebberopassate a otto.

Per il Segretario Generale tuttoa posto….si sarebbe potuto pro -cedere come da programma. Co -me? Con la presa d’atto della costi-tuzione del nuovo gruppo consilia-re e la modifica del numero deicomponenti le commissioni dasette ad otto membri e come piùvolte specificato dal Presidente delConsiglio. Da qui un voto unanimee forviante da parte del Consiglio.Ecco il posto a tavola, l’aggiunta diuna nuova sedia, la raggiuntaallegria.

Con un colpo solo venivapreso atto della nascita del nuovogruppo e l’allargamento del nu -mero dei componenti delle com -missioni permanenti da sette adotto.

In sostanza il regolamento co -munale veniva considerato cartastraccia e derogato in palese viola-zione, senza che venissero solleva-te obiezioni, non dico da partedegli ignoranti o inesperti consi-glieri, ma da parte dell’organotecnico deputato ad assistere allesedute del consiglio e cioè del Se -gretario Generale.

Il regolamento comunale pre -vede che il Consiglio Co munale,per tutta la durata in carica, costi-tuisce al suo interno commissionipermanenti, stabilendone il nu -mero e le competenze e determi-nando la loro composizione nu -merica con apposita deliberazione(art. 33 c. 1).

Con atto di Consiglio Co mu -nale n. 57 del 31 agosto 2009venne stabilito in sette il numerodei componenti le commissionipermanenti.

Il regolamento non prevede laloro dilatazione o modifica nelperiodo fra una elezione e l’altra.Il consigliere che si distacca dalgruppo in cui è stato eletto e nonaderisce ad altri gruppi acquisiscele prerogative spettanti al gruppomisto e da questo è rappresentato.In sostanza non può avere le pre -rogative di essere presente in tuttele commissioni o che questevengano di volta in volta modifica-

In questi giorni,dopo l’azione portata avanti neiconfronti del lavoro “nero” nel ter -ritorio del Co mune di Cortona, storicevendo va rie segnalazioni, tutteda verificare, indicanti attività dilavoro illecito, portate avanti proba-bilmente da persone che non sonoregolarmente iscritte. Molti artigia-ni, specie in un momento particola-re di crisi, come quello che staattanagliando l’Italia, quindi anche ilnostro territorio, si stanno lamen-tando soprattutto per la concorren-za sleale che sta danneggiando leaziende serie del territorio.Evidentemente, chi svol ge attività dilavoro “nero” ha un vantaggioabnorme in termini eco nomici, neiconfronti di chi è re golarmenteiscritto e paga le tasse, oltre adavere costi fissi di esercizio. N o ncapisco come mai, anche leassociazioni di categoria, informateabbondantemente dagli iscritti, nonhanno iniziato una vera batta glia,tesa a stanare i furbetti. Ri cordo chedurante una riunione te nutasi aCamucia, con le associazioni dicategoria degli artigiani, nella stessaalcuni soggetti si esposero fino adaffermare pesanti “realtà”, che a dirloro danneggiavano le loro attività.

Nel territorio comunale, al di là deicontrolli, giusti e utili, ri vol ti alleaziende iscritte, non ven go no effet-tuati controlli mirati alla lot ta dellavoro nero. Credo sia giu sto, vistoche si “infierisce” sempre sulleattività locali regolari, fare de gli ac -certamenti fiscali su alcuni sog getti,che di fatto hanno un te no re di vita,non congruo rispetto al lo stipendiopercepito, considerato che non tuttivincono al “gratta e vin ci”...

Un dipendente pubblico, sevuo le fare un lavoro extra si deveregolarizzare, in base alle normevigenti, iscrivendosi e pagando letasse e i costi per tenere aperta unaregolare attività. Lavorare al nero èun reato grave, danneggiare le a -zien de che stanno soffrendo causala crisi in atto, è da persone pocoserie.

L’amministrazione comunaledeve fare la propria parte, la PMdeve essere impiegata per farecontrolli, tesi alla lotta contro ognilavoro “nero”, alle voci circolanti, aimalumori, grazie anche al caso e -sploso e riguardante un dipendentepubblico, bisogna far seguire unaazione mirata che ristabilisca lalegalità e soprattutto il rispetto perchi ha sempre svolto regolarmenteil proprio dovere. Luciano Meoni

Lavoro nero

E’ già passato un anno da quando tene sei andato ma sei sempre nei nostricuori; più passa il tempo e più è fortela tua mancanza.

ArsenioMagi

I Anniversario9 agosto 2011

La moglie, i figli, le nuore, il genero e i nipoti ricordano con affetto e a -mo re il caro Arsenio.

Piccola FrancescaRapisce all’usignolola voce melodiosa.

Regala all’orecchiocarezza di canto. Azelio Cantini

LuciQuante luci,

si accendono nel buio...e quanti fari

s’incrociano nella notte!Sono come un’anima persain un grande cimitero;

Ora so,che neanche una stella

brillerà più,nella mia notte.

Albero Berti

Page 14: L'ETR. IMP. 22/2006 · L’ETRURIA N. 14 AttuALItà 15 AGOSTO 2012 PAGINA 2 Gent.mo prof. Caldarone, aveva visto giusto lei, scrivendo quello che scritto nella sua ultima Ru-brica.

della squadra Trenti Montalla a ta -volino per 3 a 0 contro la Toscoi -draulica.

La finalissima che vedeva difronte l'Edilizia Barbini e l'AciCamucia ha visto la vittoria dellapri ma per 2 a 1 al termine di unagara combattuta ben giocata e adalto spessore tecnico. Un succes-so. Ai primi classificati l’EdiliziaBarbini il Trofeo Siomone Mar -coni e 2.500 euro in buoni acqui-sto. Ai secondi, l'Aci Camucia, iltrofeo Roberto Salti e 800 euro inbuoni acquisto.

Ai terzi,Trenti Montalla il tro -feo Pietro Cuculi e 400 euro inbuoni acquisto.

Quindi anche tanti altri trofeiassegnati.

Il trofeo Michele Vanni al mi -glior marcatore: Fabbro Gian mar -co, della squadra Aci Camucia.

Il trofeo Paolo Ponticelli almiglior portiere: Alessandro Lun -ghi ni della squadra Tenti di Mon -talla. Il trofeo Mirko Mancioppi almiglior giocatore: Iacopo Casinidella squadra Edilizia Barbini.

Il trofeo Filippo Carini almiglior giovane: Giacomo Romizidella squadra BTL Impianti.

Il trofeo Marco Fazzini comepremio fair play Autoscuola Lo do -vichi. Un’iniziativa encomiabileche negli anni viene ripropostacon costante assiduità e che riuni-sce tanti amici e sportivi per unfine davvero nobile; un plauso aquesti ragazzi che organizzanoquesto torneo tra non poche diffi-coltà ma con impegno costante epassione. R. Fiorenzuoli

SPortL’ETRURIA N. 14 15 AGOSTO 2012

PAGINA 14

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LUCIANO MEONIMEONI

Definito il programma del Ciclopellegrinaggio 2012

Santucci all’olimpiadenon va oltre il 7° posto

V° Memorial Simone Marconi Ginnastica dolce

Importante riunione degliorganizzatori della 4^edizione del “Ciclo pelle gri -naggio Teron to la-Assisi:Gino Bartali, postino per la

pace” con le istituzioni locali econ alcuni rappresentanti digruppi sportivi che hanno giàdato le loro adesioni.

Gaetano Castellani, presi-dente del Velo club Santa Mariadegli Angeli racing, Ivo Faltoni,presidente del GS FAIV Val -dichiana, Andrea Bartali presi-dente della Fondazione GinoBartali Onlus hanno presentatomanifesti e locandine dell'even-

to in programma domenica 9settembre.

Quest'anno per questa datanon sono previste altre manife-stazioni ciclistiche in Umbria,grazie alla sensibilità e alla di -sponibilità del Comitato Regio -nale della Fe derazione CiclisticaItaliana che ha così volutoconcentrare interesse e parteci-pazione su questo ormai storico“Ciclopel le gri nag gio”.

La presenza di grossi perso-naggi del ciclismo a partire daAlfredo Martini, vice presidenteonorario della Federazione, diex olimpionici come MarinoVigna e Livio Trapè, di ex profes-sionisti che hanno corso conBartali, di tanti appassionatipro venienti da varie regionihanno dato prestigio a questo“incontro ciclistico” in ricordo

di Gino Bartali atleta, per le sueindimenticabili imprese sporti-ve, e uomo, per la sua inte gritàmorale e per il suo impegno nelsociale.

Le numerose pagine checontinuamente parlano diBartali sui quotidiani sportivi enon di tutto il mondo, i libridedi cati al campione: ultimiquello del figlio Andrea, recente-mente pre sen tato a Bastia Um -bra, e quello della giornalistaamericana Aili Adamson, rivela-no sempre fatti nuovi e scono-sciuti ad accrescere i meriti e lapersonalità di Gino Bartali.

Proprio il tracciato del Cic -lopellgrinaggio ripropone l'itine-rario percorso da “ginettaccio”per trasportare, nascosti nellecan ne della sua bici, falsi do -cumenti intestati ad ebrei che,con questo stratagemma, riusci-rono ad evitare i campi di ster -minio nazisti.

Le numerose testimonianzeche continuano ad arrivare con -sentiranno la dedica a GinoBar tali di un albero nell'orto deiGiusti in Israele.

Si partirà alle 8.30, del 9settembre, dalla stazione di Te -ron tola, costeggiando il Tra si -meno si tocca Magione, Peru gia,breve sosta alla Grifo Latte diPonte San Giovanni, Torgiano,Bastia, S. Maria e arrivo intornoalle 12.00 in piazza S. Fran ce -sco ad Assisi. Gino Goti

Parla il neo presidente Enrico LombardiniCon l'arrivo dell'estate si èchiuso il corso della"Ginnastica Dolce", che èstata praticata con unnotevole continuità ed

afflusso di persone che, sotto laqualificata guida della fisioterapi-sta Lucia Infelici, si sono ritrovateun' ora al mattino due volte allasettimana.

Il Centro Sociale porta aconoscenza di tutti i cittadini chedopo la prima quindicina delmese di settembre si riattiverà ilcorso, dopo aver assodato, sia lanumerosa presenza, sia gli effettivibenefici che i frequentatori hannoriscontrato.

Per prendere parte al corsobasta essere muniti di certificazio-ne redatta dal medico di base eversare mensilmente una modestaquota, inoltre bisogna attivarel'iscrizione al centro sociale,l'iscrizione è comprensiva di unacopertura assicurativa.

Ci pare doveroso ringraziaretutti i partecipanti che sono inter-venuti soprattutto quelli che sonovenuti da lontano, persino da altri

Anche quest'anno l'ap -pun tamento con gli “a -mi ci di Simone” ed iltor neo di calcetto dellaFossa Del Lupo si è re -

golarmente ripresentato.Dal 25 giugno al 14 luglio si è

giocato il Memorial Simone Mar -coni che è ormai giunto alla quin -ta e dizione.

Luogo del torneo la Fossa dellupo, ovvero il campo intestato a P.Cuculi.

L'associazione Ads si proponecome obbiettivo di contribuire,assieme all'amministrazione Co -mu nale, alla realizzazione di uncentro sportivo intestato appuntoa Simone; quest'anno però oltre aquesto obbiettivo primario l'asso-ciazione interverrà anche in aiutodi amici locali sfortunati chehanno anche problemi di salute eli affiancherà nelle spese medicheed in quelle generali.

Un ulteriore segno di sensibi-lità di questi ragazzi verso chi hanecessità di aiuto e sostegno.

Detto questo al torneo que -st'anno erano iscritte 12 squadredivise in tre gironi che si sonoscontrate tra loro ed alla fase deiquarti sono giunte le prime due diogni girone e le 2 migliori terze.

Sempre con gare di 2 tempi di25 minuti ciascuno.

Ai quarti si sono scontrate; l'E -dilizia Barbini che ha battuto laCortonese Carni 6-3. Quindi laToscoidraulica che ha battuto ilRistorante Preludio 4-2.

L'Aci Camucia che ha battutoCam residenza sanitaria 16-7.

Infine Trenti Montalla che habattuto l'Autoscuola Lodovichi 6-5.

Le semifinali si sono giocate il12 luglio e L'edilizia Barbini habattuto Trenti Montalla per 5 a 4.Nell'altra semifinale L’Aci Camuciaha battuto la Toscoidraulica per 7a 5.

Le finali che si sono disputatesabato 14 luglio hanno visto lavittoria per il terzo e quarto posto

comuni. Tutti hanno riscontratounanimi consensi sull'organizza-zione del corso e sulla suapeculiarità. Oltre che effettuare ap -punto ore di ginnastica dolce i fre -

quentatori del corso hanno strettouna solidale amicizia sfociata ininiziative: vedi la gita a Marotta ocome l'escursione ecologica, apiedi o in bici, che percorrendo ilsentiero della Bonifica hannopermesso di visitare il Museo dellaCiviltà Contadina a Fratticciola.

E' lo scopo del Centro darevisibilità attiva alla solidarietà eall'amicizia, vogliamo fare ancorameglio e ci attiveremo per daremigliori e più esaustive risposte arichieste che riguardano appuntoil nostro ''vivere assieme".

Ivan Landi

Il nuotatore CortoneseMichele Santucci ha ottenutocon la staffetta 4 per 100 stilelibero il settimo posto alleOlimpiadi di Londra.una discreta capacità di

sognare ed il duro realismo dellacompetizione olimpica ha messoinvece subito in chiaro i rapportidi forza tra le superpotenze delnuoto.

Sin dalle batterie della matti-nata l’Italia ha sofferto sotto i colpidelle potenti bracciate francesi,australiane e statunitensi. Ilparziale al termine delle batterie diqualificazione regalava comunqueun sorriso all’ora di pranzo con la

notizia che l’Italia aveva centratol’ottavo tempo complessivo,valevole per l’accesso alla finalissi-ma

Così tutti sintonizzati suRaidue, alle dieci di sera, per ladiretta della finale della gararegina del nuoto che vede unCortonese difendere i coloridell’Italia in qualità di titolare dellastaffetta stile libero. Accanto a luiin vasca monumenti del nuotocome l’uomo più medagliato dellastoria olimpica Michael Phelps,l’australiano Magnussen ed ilfrancese Agnel.

Michele Santucci ha nuotatoquesta gara decisiva come terzostaffettista dell’Italia, facendoregistrare un 48e8 non esaltantema che è servito ad amministrareil settimo posto ereditato dalsecondo staffettista Orsi.

L’Italia ha chiuso la finaleolimpica con il tempo di 3:14e13davanti al solo Belgio e subitodietro alla Germania, già sconfittaappena due mesi orsono aglieuropei in Ungheria. La prestazio-ne della nostra squadra è stataregolare, in contrasto con la

straripante forza di squadre comeFrancia, USA , Russia e Australia.Tutti gli staffettisti italiani hannonuotato con tempi similari, senzaalti e bassi, arrendendosi presto alnetto dominio avversario. AncheSantucci, con una prestazione inlinea ai compagni di squadra, havisto impotente naufragare i suoisogni medaglia.

Il nuotatore del nostro territo-rio è apparso molto deluso neldopogara e giustamente ha ricor-dato amareggiato che era nelpotenziale degli azzurri abbassaredi almeno due secondi il tempofinale.

In realtà anche ciò non

sarebbe bastato per l’agognatamedaglia ma almeno il quintoposto era sicuramente a portata dimano per l’Italia. Rispettoall’Europeo di Maggio non ci sonostati gli auspicati progressi e dicontro abbiamo permesso asquadre come la Germania disuperarci.

Paradossalmente le delusionipoi arrivate dalle altre gare velocidel nuoto, con la disfatta persinodi campioni come la Pellegrini eMagnini, rendono un po’ menoamara questa opaca prova dellastaffetta. Anzi alla luce dei risultatidei giorni successivi è proprioquella della staffetta 4x100 unadelle prestazioni più facilmenteaccettabili in casa Italia, con ilmerito di essere l’unica staffettamaschile azzurra qualificata peruna finale a Londra 2012.

Santucci, classe 1989, avràtempo per riscattarsi e comunquela sua partecipazione all’O lim -piade da titolare rimane unenorme risultato sportivo chenasce dalle piscine comunali delCentro Nuoto Cortona.

Valerio Palombaro

Al cinemacon ... giudizio

a cura di Francesca Pellegrini

Emma Stone: La ragazza di Spider-ManDalla studentessa “facile” in Easy Girl alla ragazza del barrimorchiata dal playboy Ryan Gosling in Crazy, Stupid, Love,dalla determinata scrittrice in The Help alla girlfriend di PeterParker/ Andrew Garfield in The Amazing Spider-Man. Ecco, ivolti della donna di Spider-Man.Si è fatta notare sbattendo i grandi occhi smeraldo lungo i corridoi del liceoin Easy Girl. Poi, ha tirato fuori le unghie in Crazy, Stupid, Love sminuendol’ego dello sciupafemmine, Ryan Gosling, perduto nel suo sguardo alla “BetteDavis”. Successivamente, ha inforcato gli occhiali di giornalista a caccia discoop, lottando per una giusta causa in The Help. Oggi, Emma Stone fa palpi-tare il cuore del ragazzo-aracnide, Andrew Garfield, in The Amazing Spider-Man il cui set fu galeotto per la coppia di attori. Ecco, il percorso cinemato-grafico che ha condotto questa “rossa di serie” fra le braccia dell’Uomo-Ragno.- Amelia in The Rocker - Il batterista nudo (2008)La scettica bassista della band del liceo che non ha fiducia nelle potenzialitàdel batterista, Rainn Wilson.

- Natalie ne La coniglietta di casa (2008)E’ la sciatta studentessa del campus che, grazie alle dritte della playmateAnna Faris, si trasformerà in bomba sexy.

- Allison Vandermeersh ne La rivolta delle ex (2009)Interpreta la girlfriend delle superiori del playboy impenitente, MatthewMcConaughey, sbucando dal suo letto sotto forma di “fantasma delle ex delpassato”.

- Wichita in Benvenuti a Zombieland (2009)E’ la ragazza tosta di Jesse Eisenberg che mette fuori gioco i non-morti

di un luna park infestato da zombie.

- Grace Faraday in Gangster Squad (2012)La conturbante pupa del criminale, Sean Penn, che semina discordiaseducendo il sergente Ryan Gosling.

Michele Vanni

Ciclopellegrinaggio 2011 la partenza da Terontola

Page 15: L'ETR. IMP. 22/2006 · L’ETRURIA N. 14 AttuALItà 15 AGOSTO 2012 PAGINA 2 Gent.mo prof. Caldarone, aveva visto giusto lei, scrivendo quello che scritto nella sua ultima Ru-brica.

SPortL’ETRURIA N. 14 15 AGOSTO 2012

PAGINA 15

rifonderemo una squadra impor-tante con inserimenti esterni chenon sarà difficile trovare visto chein molti vogliono venire a giocarea Cortona.

In serie D abbiamo i ragazzipiù giovani a partire dall'Under15/16 sino a ragazzi di venti e piùanni che spero possano ancoraarrivare a più alti traguardi.

Per la squadra femminilel’anno scorso abbiamo vissuto unaannata dura ma bellissima e l'hovissuta come direttore tecnico diquesto gruppo che ha raggiuntoun traguardo eccezionale visti imezzi ed i numeri a disposizione.

La conquista della serie C èstata una grande soddisfazione.

Ripartiamo anche con loro,con qualche assenza per lavoro equalche innesto che stiamo perfe-zionando, stiamo facendo un buonlavoro e ritengo che la rosa sara'competitiva per la serie C.

Chi saranno gli allenatoridelle varie squadre?

Carmen Pimentel è stata ri -confermata alla grande dopo ilsuccesso dell'anno passato per lasquadra femminile; la serie Cmaschile l'abbiamo affidata aPietro Salvi che ha seguito la serieC del Camucia anno scorso eabbiamo continuato la collabora-zione.

In serie D c'è l'inserimento didue persone l'allenatore LeonardiAndrea, ex del Monte San Savino,con cui abbiamo condiviso ilprogetto sui giovani del vivaiodella Valdichiana in generale e sandro Veltroni che sarà il suosecondo ed aiuto.

Quali gli obbiettivi dellesquadra di serie C maschile edi quella femminile?

L'obbiettivo della società èquello di fare dei campionati diottimo livello ma vorrei che daquesto campionato nascesserodelle squadre ben organizzate estrutturate con degli allenatori cheriescano a dare tranquillità esicurezza di gioco e con la presadi coscienza che su alcuni ruolidovremo investire. E' una sorta diprova perchè comunque la societàoltre l'obbiettivo di fare buonicampionati e investire sul settoregiovanile ha anche un grandedebito morale nel riuscire agestire le varie pendenze che cisono ancora sospese. La societàonorerà i suoi arretrati e comepresidente mi prendo questoimpegno.

Cosa vuol dire alla genteche ha seguito la squadra inB1?

Mi rendo conto che lo spetta-colo della B1 non puo' essereparagonato con quella della serieC, ma quest'anno in queste squa -

dre giocheranno ragazzi del postoed il divertimento sarà di vedere inostri atleti battersi per il loroterritorio. Lo spettacolo sarà co -munque avvincente, ne sono certoe spero che il pubblico aderisca afavore delle squadre e continui adappoggiare anche la società.

Il nostro progetto di fondo è didiversi anni e puntiamo sui giovanie sulle cariche tecniche per farlicrescere. Un grande lavoro dirior ganizzazione.

Per le squadre giovanilico sa avete intenzione di fare?

Vorremmo che per i giovanivenga fatto il massimo e per que -sto puntiamo a organizzarli bene;nel femminile ci sono tante atletedi valore e da far crescere nelmaschile i numeri sono per orapiu' limitati ma puntiamo a farcrescere anche loro in qualità enumero. Ci saranno tanti campio-nati nel femminile con un grandeimpegno degli allenatori e delnostro direttore tecnico AlbertoCu seri.

Come intende avvicinare

gli sponsors che anche per laserie C sono importantissimi?

Questa società ha bisogno ditutto l'aiuto e l'appoggio che ha a -vuto in questi anni. Riteniamo cheil bacino di utenza della Valdi -chiana sia ampio e pur in un pe -riodo di crisi ci possano essereancora margini buoni. Si devonotrovare strade nuove, avvicinarenuove persone e farli appassiona-re a questo sport che puo' essereun ottimo ritorno visto che èpulito divertente e avvincente sottotanti aspetti e con loro possiamoricreare dei budget possibili che cipossano essere sufficienti inquesta stagione.

In bocca al lupo Pre si -dente, vuole aggiungere qual -cosa?

Ringrazio si d'ora tutti e tengoa dire che lavorerà con tantapassione per questa società e perquesto sport; ho giocato a pallavo-lo per 20 anni e adesso questanuova veste mi piace e affascina.

Lavorerò anche con il cuore.Riccardo Fiorenzuoli

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Dopo le recenti stagionipassate a lottare per nonretrocedere e dopo cheanno scorso la squadrapur ben costruita non

aveva reso quanto ci si aspettava econ la salvezza arrivata all'ultimagiornata la societa' arancione hadeciso di puntare per la prossimastagione ancor piu' sui giovani,sfoltendo la rosa della passataannata di molti elementi che nonrientravano piu' nei piani e darmodo così ai giovani del vivaio dientrare ancor piu' a far parte dellaprima squadra favorendo unricambio sempre piu' improntatoalle squadre giovanili arancioni ead abbassare l'età media dellasquadra.

Come prima mossa non èstato confermato l'allenatoreClaudio Giulianini ed al suo postola squadra è stata affidata a Mas -similiano Bernardini già giocatoreed allenatore in seconda nellapassata stagione che intraprendequesta avventura con la pienafiducia della società.

A lui sarà affiancato PulcinelliFederico come allenatore in se -conda.

Per quanto riguarda la rosadei giocatori molte partenze comequella del portiere Lunghinirimpiazzato da Mecarozzi, ex delMarciano: in arrivo poi Salvadoridal Monte San Savino, quindiRubechini dall'Arno Laterina cheha rimpiazzato Spensierati. Sonosaliti dalla Juniores classe 93 oltrea Farnetani e Manfreda che giàl’anno scorso hanno giocato inprima squadra anche Cattelino,Milleri, Guerrini, Maccarini, Sina,Caka, Rossit, Quadri e Solfanelli.

Il 16 luglio poi in occasionedella presentazione della squadraè stata l'occasione anche perchiudere la campagna acquisticon l'ingaggio della puntaZammarchi Michael provenientedal Manciano di Grosseto.

Dalla passata stagione restanonella rosa Baracchi, Faralli Nicola,Farnetani, Gori, Mammoli, Man -fre da, Rachini, Rofani, Rossi, e To -tobrocchi.

In partenza molti nomi dellapassata stagione come Lunghini,

Direttore Responsabile Vincenzo LucenteVice direttoreIsabella BietoliniRedazioneIvo Camerini, Riccardo Fiorenzuoli, Lorenzo Lucani,Laura LucenteOpinionistaNicola CaldaroneCollaboratori : Rolando Bie tolini, Stefano Bi sta -relli, Piero Borrello, Alvaro Ceccarelli, Fran ce scoCenci, Stefano Duranti, Mara Jogna Prat, Ma rioGaz zini, Ivan La n di, Mario Parigi, Fran ce sca Pel -le grini, Roberta Ramacciotti, Al bano Ricci, Ma rioRug giu, Da ni lo Se sti ni, Monia Tarquini, pa dreTeo baldo, Elena Valli, Ales sandro Ven turi, Ga -briele Zampagni.CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONEPresidente: Nicola Caldarone

Consiglieri : Vito Garzi, Mario Gazzini, Vin -cen zo Lucente, Mario Parigi, Umberto San -ticcioliProgetto Grafico : G.Giordani Foto : FotomasterPubblicità : Giornale L’Etruria - Via Na zio -nale 51 - 52044 CortonaTARIFFE : A modulo: cm: 5X4.5 pubblicitàan nua (23 numeri) euro 258.00 (ivaesclusa). Modulo cm: 10X4.5 pubblici tà an -nua (23 nu meri) euro 413,00 (iva esclu sa) -altri for mati prezzo da concordareNecrologi euro 25,00Lauree euro 25,00 Compleanni, anniversari euro 30,00

L’ETRURIA Soc. Coop. a.r.l.

Fondato nel 1892

Il giornale, chiuso in Redazione martedì 7, è in tipografiamercoledì 8 agosto 2012

Gli articoli sono pubblicati sotto lapersonale responsabilità dell’autore

Il Cortona Volley dalla metàdi luglio ha un nuovopresidente; si tratta di En -rico Lom bar dini, che suc -cede ad Andrea Mon tigiani.

La pallavolo con lui il prossimoanno presenterà le due squadremaggiori che gi cheranno inserie C.

La squadra femminile neopromossa e quella maschileiscritta in serie C dopo l'abban-dono della B1per i noti motivi.

Sarà un anno difficile edim portante assieme che dovràessere un nuovo punto dipartenza per un progetto chevedrà i giovani dei vivai più chemai al centro dell'attenzione edella considerazione .

Ma sentiamo cosa ci ha det -to il neo presidente in questaintervista.

Come saranno struttura-te le squadre il prossimoan no?

Ritengo che abbiamo fatto unbuon lavoro sinora per l'organiz-zazione delle squadre. Ripartiamodalla serie C sia per il maschileche per la femminile, campionatiRegionali che per noi rivestonocomunque una grande importan-za .Inoltre faremo anche una serieD maschile che sarà giocata comeCamucia Volley. Quest'anno saràanche quello della grande unionetra queste due società.

Il Cortona Volley è ben piùgrande ben strutturata con oltretrenta anni di storia ed il CamuciaVolley nato come gruppo sportivodi amici si è poi trasformatosi neltempo in squadra.

Noi vorremo utilizzare il Ca -mucia, condividere con i lorodirigenti un progetto che prevedal'inserimento dei giovani nelleloro fila per farli crescere e ma -turare e inserirli in serie superio-ri. Abbiamo una ottima collabora-zione.

Abbiamo fatto scelte miratetecnicamente e posso dire che ilprimo punto della società è quellodi investire sui giovani, sotto tuttigli aspetti.

E' un obbligo perchè il territo-rio non ha le risorse economicheper sopportare altrimenti seriesuperiori e anche un dovere perfar crescere quei pochi ragazziche vogliono migliorare e devonopoter avere la possibilità di “gio -carsela”, con i tecnici giusti che liaiutino a sviluppare le loro poten-zialità.

Quali giocatori utilizzere-te?

Nella serie C partiamo con ipilastri della B1, i nostri pilastri,ossia: Marcello Pareti, GabrieleTer zaroli, Luca Bartalini e speroan che Alfredo Milighetti; con loro

Largo ai giovaniParla il neo presidente Enrico Lombardini

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Spensierati, Faralli Daniele, Ma gi -ni, Mercadante, Pelucchini,Scarlato e Romizi (svincolati)infine Pulcinelli sarà l'allenatore inseconda, con lo spirito di fargiocare in prima squadra unsempre maggior numero digiovani del vivaio e rendere effetti-va quella va lorizzazione di talentilocali tanto inseguita.

La scelta dell'allenatore“interna” va nella direzionecomunque di una continuità diprogrammi che già negli annipassati era stata scelta e persegui-ta.

Far giocare in prima squadragiovani del vivaio, minimizzare leuscite e le spese e non perseguirea tutti i costi di voler fare risultatoprima di tutto ma puntare a farcrescere i propri talenti sembrasempre più la filosofia più insegui-ta e speriamo anche vincente diun sempre crescente numero disocietà e quello che negli anniprecedenti restava poi solo nelleparole si vede effettivamente sulcampo complice anche la crisieconomica che non risparmianessuno.

Intanto la preparazione vera epropria comincerà il 16 agostodopo la ormai tradizionale eirrinunciabile Sagra della Bisteccache ci auguriamo porti cospicuifondi alla squadra e sia ancorauna volta un successo e riuniscatanta gente a Cortona per lasquadra e la città.

Riccardo Fiorenzuoli

Pallavolo Cortona Volley Calcio Prima Categoria Cortona Camucia

L’importanza del Premio Fair Play Mecenate

Lo sport, come la musica,è qualcosa di universa-le, qualcosa che ècomprensibile in tutto ilmondo, senza distinzio-

ni sociali, etniche o religiose.Non solo lo sport è universale,ma lo sono anche i suoi valori.Questa frase del Presidente delComitato Olimpico Internazionale,Jacques Rogge, racchiude il signi-ficato profondo, l’essenza più veradello sport. Lo sport è pur sempreun gioco ma al contempo è unelemento importante per la vitadella società. Lo sport ha un signi-ficato universalmente validoperché insegna il rispetto delleregole, la lealtà verso l’avversario,è una scuola di vita.

Come nella quotidianità sipuò avere la vittoria, massimocoronamento di impegni e sacrifi-ci, o la sconfitta da accettare consportività e da cui si possonosempre trarre utili insegnamenti.

Il premio fair play Mecenatenasce in sintonia con questo spi -rito. Ormai da sette anni questamanifestazione porta a Cortonasportivi di grande livello per ritira-re un riconoscimento all’eticasportiva ed al comportamentoesemplare in campo e fuori.

Ancora più sentita l’edizionedel premio Fair Play Mecenate2012 coincidente con le Olimpiadidi Londra. Tanti i campioniolimpici arrivati nella città etrusca,uno per ogni edizione delle Olim -piadi da Roma 1960 a Pechino2008. Tra questi il mitico Rai -mondo D'In zeo (sei volte sul po -dio olimpico nell'equitazione), ilgiovane Mat teo Tagliariol, la gran -de nuotatrice Novella Calligari,Irena Szewinska, Kipchoge Keino,Fiona May, Eli sabetta Lipa (8medaglie nel ca nottaggio) ed Igor

Cassina, atleta capace di iscrivereil suo cognome nella storia dellaginnastica, avendo ideato, brevet-tato e realizzato un "movimento"tutto suo.

Non poteva mancare Raisport,oltreché altri sportivi come ilPresidente dell’AssoCalciatori Da -miano Tommasi ed il grande cicli-sta Felice Gimondi.

Inoltre premiato anche ilcalciatore Simone Farina, alla ri -balta lo scorso inverno perchépro tagonista di un gesto sportivoquan do ha rifiutato soldi per fal -sare una competizione a tavolino.

Il Premio Internazionale FairPlay Mecenate, nato nel 1997 dal -l'idea di Angelo Morelli e ChiaraFatai, si è guadagnato da moltianni l'adesione del Presidentedella Repubblica e il patrociniodel Senato della Repubblica, dellaCamera dei Deputati, della Pre -sidenza del Consiglio dei Ministri,del Ministero degli Affari Esteri,del Ministeri dell'In te gra zione edella Cooperazione e del Coni.

Imprescindibile sempre il so -stegno della comunità locale, lacollaborazione del Comune diCortona, della Regione Toscana,della Provincia di Arezzo dellaC.C.I.A.A., Arezzo di Con fagri col tu -ra Arezzo e di Confindustria A -rezzo, dell'Università di Lettere eFilosofia di Arezzo, oltre a nu me -rosi sponsor privati tra cui BancaValdichiana e Italpreziosi.

Questa manifestazione deveessere tenuta ben stretta dalla cittàdi Cortona.

In quest’anno segnato dalladipartita del Tuscan Sun, e ven tocardine dell’estate Cor to ne se, èimportante che invece questo e -vento cresca e diventi sempre piùassociato alla città etrusca, puntodi riferimento per il movimentosportivo internazionale.

Dopo questa festa di sportcelebrata a Cortona si aprono inquesti giorni le Olimpiadi di Lon -dra. Con l’occasione auguriamo alrappresentante Cortonese, Mi che -le Santucci, ed a tutta la spedizionedell’Italia un Olimpiade 2012 me -morabile, magari da raccontare ilprossimo anno sul palco delpremio fair play Mecenate.

Valerio Palombaro

Fair Play Mecenate 2012

Page 16: L'ETR. IMP. 22/2006 · L’ETRURIA N. 14 AttuALItà 15 AGOSTO 2012 PAGINA 2 Gent.mo prof. Caldarone, aveva visto giusto lei, scrivendo quello che scritto nella sua ultima Ru-brica.

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