PeRiodiCo di CULtURA e inFoRMAZione I.P. Fondato da Carlo ... · brica, dalla fine degli Anni...

12
FABRiZiO FLORiAN B anksy, street artist miste- rioso e inaf- ferrabile, che dell’anonimato ha fatto un vero e pro- prio marchio di fab- brica, dalla fine degli Anni Novanta ha sa- puto imporsi all’at- tenzione del pubblico internazionale. Tutte le sue produzioni – pitture su tela, seri- grafie e sculture, o grandi installazioni – sono caratterizzate da uno spirito acuto e critico e da un umo- rismo, spesso corrosivo, nei con- fronti della società e della politica del mondo contemporaneo. diffi- cile quindi inquadrarlo e definirlo come artista; e complesso, se- condo alcuni, esporre all’interno di un museo le sue creazioni, che sembrano nascere dal continuo confronto e scontro con una realtà molteplice e lontana dalle istitu- zioni. Mostra particolare, quindi, quella a Palazzo Cipolla, dal titolo Guerra, Capitalismo & Libertà, ideata, promossa e realizzata da Fondazione Terzo Pilastro - italia e Mediterraneo - e curata da Ste- fano Antonelli, Francesca Mez- zano & Acoris Andipa: un esteso corpus di centocinquanta pezzi, provenienti da collezioni private internazionali, dipinti originali, stampe, sculture, copertine di di- schi e oggetti rari, molti dei quali mai esposti in precedenza. L’evento è unico nel suo genere, anche per i temi che tratta – guerra, capitalismo e libertà, ap- punto –, che sembrano essere le fonti primarie di ispirazione per Banksy, risultando connotato da una forte componente di denuncia sociale, nonché dalle problemati- che più attuali ed urgenti che con- traddistinguono il nostro presente. È stata inaugurata già il 31 maggio scorso a Palazzo Madama in Torino la mostra Marilyn Monroe, La donna oltre il mito, che propone oggetti di scena, spezzoni di film, abiti, accessori, scatti di leggendari fotografi come Milton green e Bernt Stern, appunti e tanto altro, che fanno da contorno al vissuto della diva leggendaria. Curata da Ted Stampfer, che at- tualmente possiede la più grande collezione privata al mondo di me- morabilia e oggetti ap- partenuti appunto a Marilyn, la retrospettiva durerà fino al 19 settem- bre. Nel prossimo nu- mero del Corriere dell’Arte la analizze- remo più approfondita- mente, anche per verificarne ragioni e contenuti. Per ora, siamo lieti che l’evento stia su- scitando molto interesse. ioltre, in coordinata con- comitanza, al MAO si tiene Nothing is Real, Quando i Beatles incon- trano l’Oriente, eviden- temente dedicata alla famosissima band dei quattro “scarafaggi” di Liverpool e al loro viag- gio in india nel 1967. (c.s./v.c./e.l.) Palazzo Madama Museo Civico d’Arte Antica P.za Castello – Torino “Marilyn Monroe La donna oltre il mito” Mostra retrospettiva Fino al 19 settembre info: 011 4433501 palazzomadamatorino.it PeRiOdiCO di CULTURA e iNFORMAZiONe Fondato da Carlo Accossato nel 1994 I.P. COURRIER DES ARTS € 3,50 Anno XXii - n° 8 - Venerdì 10 giugno 2016 direzione e Redazione: p.za Zara, 3 10133 Torino Tel. 011 6312666 - fax 011 6317243 - cell. 335 8231672 email: [email protected] - [email protected] - sito-web: www.corrieredellarte.it Art. 2 c. 2 Lg. 662/96 - Pubblicità inferiore al 45% - Spedizione in abbonamento postale dell’ ARTE CORRIERE continua a pag. 2 Il Corriere dell’Arte è su facebook con più di 7.000 contatti da tutto il mondo e on line con oltre 500 visitatori al giorno A Palazzo Madama in Torino una composita retrospettiva celebra la stella del cinema hollywoodiano Marilyn, un mito di donna Marilyn Monroe a bordo piscina in uno scatto di Lawrence Schiller dal film “Something’s got to give” (1962) di George Cukor mai uscito nelle sale foto b/n © L. Schiller / FTM “Guerra, Capitalismo & Libertà” a Palazzo Cipolla – Roma Banksy: dalla strada al museo ANdReA d’AgOSTiNO L a galleria degli Uffizi si conferma una delle sedi espo- sitive più “co- raggiose” come ideazione di mo- stre. Basta visi- tare l’ultima, attualmente in corso: “Fece di scoltura di le- gname e co- lorì”, La scultura del Quattrocento in legno dipinto a Firenze (cata- logo giunti, promossa dal Ministero dei Beni Culturali con le gallerie degli Uffizi e Fi- renze Musei, aperta fino al 28 agosto). Un pro- getto non facile: presentare, attra- verso cinquanta opere, una panoramica sulla scultura in legno dipinto nel primo Rinascimento (dal continua a pag. 2 Galleria degli Uffizi A Firenze un Rinascimento fatto di legno Francesco da Sangallo (Firenze, 1494–1576) San Giovanni Battista 1515-1520 ca. legno intagliato e dipinto Pieve di San Romolo Bivigliano (Firenze) foto © aut./GdU/MiBAC Banksy, “Applause”, 2006, 80x121cm., foto di Dario Lasagni © aut./FTP/FMR

Transcript of PeRiodiCo di CULtURA e inFoRMAZione I.P. Fondato da Carlo ... · brica, dalla fine degli Anni...

FABRiZio FLoRiAn

Banksy, streetartist miste-rioso e inaf-

ferrabile, chedell’anonimato hafatto un vero e pro-prio marchio di fab-brica, dalla fine degliAnni novanta ha sa-puto imporsi all’at-tenzione del pubblicointernazionale. tuttele sue produzioni –pitture su tela, seri-grafie e sculture, ograndi installazioni –sono caratterizzate dauno spirito acuto ecritico e da un umo-rismo, spesso corrosivo, nei con-fronti della società e della politicadel mondo contemporaneo. diffi-cile quindi inquadrarlo e definirlocome artista; e complesso, se-condo alcuni, esporre all’interno

di un museo le sue creazioni, chesembrano nascere dal continuoconfronto e scontro con una realtàmolteplice e lontana dalle istitu-zioni. Mostra particolare, quindi,quella a Palazzo Cipolla, dal titolo

Guerra, Capitalismo & Libertà,ideata, promossa e realizzata daFondazione terzo Pilastro - italiae Mediterraneo - e curata da ste-fano Antonelli, Francesca Mez-zano & Acoris Andipa: un esteso

corpus di centocinquanta pezzi,provenienti da collezioni privateinternazionali, dipinti originali,stampe, sculture, copertine di di-schi e oggetti rari, molti dei qualimai esposti in precedenza.L’evento è unico nel suo genere,anche per i temi che tratta –guerra, capitalismo e libertà, ap-punto –, che sembrano essere lefonti primarie di ispirazione perBanksy, risultando connotato dauna forte componente di denunciasociale, nonché dalle problemati-che più attuali ed urgenti che con-traddistinguono il nostro presente.

Èstata inauguratagià il 31 maggioscorso a Palazzo

Madama in torino lamostra Marilyn Monroe,La donna oltre il mito,che propone oggetti discena, spezzoni di film,abiti, accessori, scatti di

leggendari fotograficome Milton green eBernt stern, appunti etanto altro, che fanno dacontorno al vissuto delladiva leggendaria. Curatada ted stampfer, che at-tualmente possiede lapiù grande collezione

privata al mondo di me-morabilia e oggetti ap-partenuti appunto aMarilyn, la retrospettivadurerà fino al 19 settem-

bre. nel prossimo nu-mero del Corrieredell’Arte la analizze-remo più approfondita-mente, anche perverificarne ragioni econtenuti. Per ora, siamolieti che l’evento stia su-scitando molto interesse.ioltre, in coordinata con-

comitanza, al MAo sitiene Nothing is Real,Quando i Beatles incon-trano l’Oriente, eviden-temente dedicata allafamosissima band deiquattro “scarafaggi” diLiverpool e al loro viag-gio in india nel 1967.(c.s./v.c./e.l.)

Palazzo MadamaMuseo Civicod’Arte AnticaP.za Castello – torino“Marilyn MonroeLa donna oltre il mito”Mostra retrospettivaFino al 19 settembreinfo: 011 4433501palazzomadamatorino.it

P e R i o d i C o d i C U L t U R A e i n F o R M A Z i o n eFondato da Carlo Accossato nel 1994

I.P.

C O U R R I E R D E S A R T S

€ 3,50Anno XXii - n° 8 - Venerdì 10 giugno 2016direzione e Redazione: p.za Zara, 3 – 10133 torinotel. 011 6312666 - fax 011 6317243 - cell. 335 8231672email: [email protected] - [email protected] - sito-web: www.corrieredellarte.itArt. 2 c. 2 Lg. 662/96 - Pubblicità inferiore al 45% - Spedizione in abbonamento postale

dell’ARTECORRIERE

continua a pag. 2

Il Corriere dell’Arte è su facebook con più di 7.000 contatti da tutto il mondo e on line con oltre 500 visitatori al giornoA Palazzo Madama in Torino una composita retrospettiva celebra la stella del cinema hollywoodiano

Marilyn, un mito di donna

Marilyn Monroe a bordo piscinain uno scatto di Lawrence Schillerdal film “Something’s got to give”(1962) di George Cukormai uscito nelle salefoto b/n © L. Schiller / FTM

“Guerra, Capitalismo & Libertà” a Palazzo Cipolla – Roma

Banksy: dalla strada al museo

AndReA d’Agostino

La galleriadegli Uffizi

si conferma unadelle sedi espo-sitive più “co-raggiose” comeideazione di mo-stre. Basta visi-tare l’ultima,attualmente incorso: “Fece discoltura di le-gname e co-lorì”, Lascultura delQuattrocento inlegno dipinto aFirenze (cata-logo giunti,promossa dalMinistero deiBeni Culturalicon le galleriedegli Uffizi e Fi-renze Musei,aperta fino al 28 agosto). Un pro-getto non facile: presentare, attra-verso cinquanta opere, unapanoramica sulla scultura in legnodipinto nel primo Rinascimento (dal

continua a pag. 2

Galleria degli UffiziA Firenze

un Rinascimentofatto di legno

Francesco da Sangallo(Firenze, 1494–1576)San Giovanni Battista

1515-1520 ca.legno intagliato

e dipintoPieve di San RomoloBivigliano (Firenze)

foto © aut./GdU/MiBAC

Banksy, “Applause”, 2006, 80x121cm., foto di Dario Lasagni © aut./FTP/FMR

10 Giugnoo 2016Pagina 2dell’ARTECORRIEREC O U R R I E R D E S A R T S

Argomenti che, anche grazie al-l’avvento di internet e al conse-guente fenomeno dellacondivisione delle immagini suscala globale, hanno consacratol’autore britannico (forse origina-rio di Bristol, se è il quarantenneRobin gunningham, almeno se-condo le contestate congetture deiricercatori della Queen Mary Uni-versity, n.d.r.) quale idolo dellenuove generazioni, donandoglifama planetaria. Resta la domandasulla liceità di un’operazione si-mile: può un writer “sovversivo”come Banksy esser compreso eapprezzato in un contesto a lui to-talmente estraneo? domanda inrealtà poco pertinente, in quantogli esemplari esposti non son statipensati per essere fruiti al-l’esterno, ma molti di essi nonsono che duplicati dei graffiti chevediamo per strada, nonché giàvenduti alle aste internazionalidallo stesso Banksy o dalle galle-rie che lo rappresentano. Che poiquesta commercializzazione fac-cia a pugni con l’immagine “durae pura”, propria della street-art, è

un altro discorso... in ogni caso,rimane un’occasione rara, im-perdibile, per ammirare da vi-cino l’opera di un protagonistafondamentale della cultura con-temporanea. il che non è poco.

Fondazione Roma MuseoPalazzo CipollaVia del Corso 320 – RomaBanksy“Guerra, Capitalismo & Libertà”Mostra personaleFino al 4 settembreinfo: 06 6976450www.fondazioneromamuseo.itwww.fondazioneterzopilastro.itwww.warcapitalismandliberty.org

segue dalla prima paginaBanksy: dalla strada al museo

’500 in poi, invece, a dominaresaranno il marmo e il bronzo). Untema di nicchia, seppure ci sianograndi nomi come Brunelleschi edonatello, per arrivare a Miche-langelo; non c’è il contestato Cro-cifisso che gli era stato attribuitopochi anni fa, ma il Tondo Doni –assente dal percorso, ma visibilecomunque nella sua sala al pianosuperiore –, a dimostrare lagrande bravura dell’intagliatore,Francesco del tasso, che realizzòla fastosa cornice con grotteschee testine umane (quasi sicura-mente su disegno dello stessoBuonarroti). nella Firenze di al-lora, donatello e Brunelleschi di-pingevano e modellavano le loroopere, così come numerosi scul-tori e pittori lavoravano fianco afianco; in mostra c’è persino unmonaco-scultore, don Romualdoda Candeli, con una Maddalenaorante. Ma ci sono anche opere“miste”, polittici con al centro unastatua in legno e pannelli lateralidipinti da autori del calibro di Fi-

lippino Lippi o Cosimo Rosselli.o, ancora, un San Sebastiano di-pinto da Perugino, che verrà ri-preso in scultura da Baccio diMontelupo. Proprio di capolavoricome queste è orgoglioso il cura-tore Alfredo Bellandi: “Abbiamovalorizzato quel patrimonio al difuori dai grandi circuiti turistici,con opere da musei e chiese dellaprovincia o da località montane;oppure abbiamo valorizzatoopere da chiese importanti comeSanta Trinita a Firenze, da dovearriva una statua di Maddalena diDesiderio da Settignano, che disolito in pochi notano: chi entradi solito va subito a vedere la cap-pella affrescata dal Ghirlan-daio”. Motivo in più per visitareuna mostra raffinata come questa.

Galleria degli UffiziP.le degli Uffizi 6 – Firenze“‘Fece di scoltura di legnamee colorì’Scultura del Quattrocentoin legno dipinto a Firenze”Mostra retrospettivaFino al 28 agostoinfo: 055 23885www.uffizi.firenze.it

segue dalla prima paginaA Firenzeun Rinascimentofatto di legno

tel. 091 6190928

Banksy, “Think Tank”, 2003155x134 cm.

foto di Dario Lasagni© aut./FTP/FMR

Èin corso presso la Galle-ria d’Arte Fogliato divia Mazzini a torino la

mostra antologica di opere adolio, tempere e acquerelli diAnnaMaria Palumbo. Con unlungo e significativo percorso -tra l’altro ricordiamo la cono-scenza dei maggiori Maestri delpanorama culturale italiano el’incarico di presidente del Pie-monte Artistico Culturale -l’autrice, tra viaggi le cui meteportavano a visite di prestigiosimusei e grandi mostre interna-zionali, ha raggiunto eccellenzetecniche ed espressive tali dafar affermare al critico LucioCabutti che “la luce costituisceper Anna Maria Palumbo lostrumento metaforico decisivoper giustificare visivamente gliaspetti non narrativi della co-municazione, una luce che si fo-calizza come trasparenza delcolore include nelle opere leloro zone di un bianco che ri-sulta, insieme, non colore e co-lore di tutti i colori, acmeabbagliante della luminosità”.

Galleria d’Arte FogliatoVia Mazzini 9 – torinoAnnaMaria PalumboMostra antologicadi oli, tempere e acquerelliFino all’11 giugnoinfo: 011 887733www.galleriafogliatotorino.comorario: tutti i giorni10,00-13,00 e 16,00-19,30;chiuso lunedì e festivi

Galleria d’Arte Fogliato – TorinoAntologica di AnnaMaria Palumbo

AnnaMaria Palumbo© l’artista/Fogliato

dell’ARTECORRIERE C O U R R I E R D E S A R T S

Pagina 310 Giugno 2016

ACURADI GIANFRANCO SCHIALVINO

Scriveva Cesare Brandi,era il 1943: “[...] il ritmosi estrinseca solo nella

formulazione dell’immagine,come solo nel ritmo si concludeindissolubilmente la forma”; eche “la materia in cui si rea-lizza la statua [la scultura] èanche l’aria, non soltanto ilbronzo”. Nell’atelier di Ric-cardo Cordero queste frasi diEftimio riecheggiano, tre quartidi secolo dopo, attraversandocome un refolo di verità i tra-licci reticolari di ferro che mo-dulano le sue sculture.Sei diventato uno scultore inter-nazionale, Usa, Iraq, Taiwan,Svizzera, Spagna, Argentina...E adesso la Germania, sto par-tendo per Friedrichshafen, perinaugurare una grande operache mi ha commissionato questacittà che ho intitolato Energiavitale. Ricorda un po’ Chakra, lascultura di piazza Galimberti aTorino, nella quale l’energiaerompe dal cerchio, che ho spez-zato e ricostruito per metterlo incontrasto con altri elementi piùrigidi, per aumentare le tensioniinterne alla scultura e colle-garle con quelle dell’ambienteche la circonda.Sembra quasi tu stia fuggendoda Torino.In un certo senso sì; mi sto gra-datamente emarginando da unacittà che sta tentando, nella vitasociale e anche nell’arte, nuovestrade, incerte, che ne impoveri-scono la cultura artigianale, difabbrica e di lavoro manuale.Hai lasciato l’insegnamento inAccademia: intendi estraniartianche dall’Apa (AssociazionePiemontese Arte) ?Mi piace sempre incontrare ivecchi allievi, con cui sono le-gato oggi da rapporti di amici-zia e che in Accademia hannoappreso le basi per imparare ilmestiere dello scultore, in mododa essere pronti ad affrontare, altermine dei corsi, un percorsoartistico in cui sviluppare il pro-prio ingegno. Non credo nellavalidità di una scultura comeespressione verbale, dove il va-

lore delle idee sovrasta, invecedi sostenerlo, quello dellaforma, e il metodo ed il rigoredell’artifex sono travolti dal-

l’importanza della parola. Noncerco l’effimero culturale, prefe-risco il piacere di modellare, di“lavorare” anche fisicamente aun progetto.Eppure a Torino le tue scul-ture sono apprezzate tanto daessere rubateSì, alla Pellerina alcuni“collezionisti” si sono rive-lati talmente assatanati daportarsele via a pezzi! Non

sono stati però af-fascinati dallaforma o dal signifi-cato, ma solamenteda quanto denaroavrebbero potutoricavare dalla ven-dita dell’acciaioalle fonderie…Oggi le tue sculturesono molto richie-ste per essere posi-zionate in spazipubblici.È molto importante per me questointeresse, non solo in Italia, dovedopo tanti anni di lavoro sonoormai conosciuto, ma anche inPaesi nei quali mi sono presen-tato solo da pochi anni: a Wuhu,in Cina, ad esempio, a Taiwan, adHaining, dove andrò quest’estatea realizzare una grande sculturain acciaio corten, e in Germania.Penso sia perché mi interesso

sempre più a una realtà fisicadefinita nello spazio e proget-tata per il suo inserimento in uncontesto urbano o in un paesag-gio, a contatto con la natura, eche possa correlarsi con chi vidovrà convivere, non solo occa-sionalmente, ma quotidiana-mente, per cui chi la vede possaanche interagire con essa, en-trandovi per poter passare oltre.

Io non cercol’effimero culturale,preferisco il piacere

di modellare, di ‘lavorare’anche fisicamente

a un progetto

Con il ritmo della formaRiccardo Cordero, scultoreINTERVISTA a

foto © aut./R.Cordero

© ISE/R.Cordero

Pagina 4dell’ARTECORRIEREC O U R R I E R D E S A R T S

10 Giugno 2016

ELENA PIACENTINI

Alla Galleria TeArt è in corso finoal 23 giugno la mostra antologicadel pittore Franco Raga. L’artista,

classe 1935, ha origini insulari (Santa Teresadi Gallura), ma vive in Piemonte dalla na-scita e abita a Torino dal 1963. Ha frequen-tato il Primo Liceo Artistico, con maestriquali Felice Casorati ed Enrico Paulucci,matrice fondamentale per comprenderne lavaglia. Vari i generi in esposizione. Di parti-colare interesse sono i ritratti ad acquerello eolio, che connotano la personalità dei sog-getti, colti in istanti peculiari; per citarne unoin particolare: l’intenso sguardo della bam-bina, riprodotto in un momento di puraespressività puerile. Decise e vibranti lechine e gli inchiostri, con un’intensità disegno dettata dalla completa padronanza tec-nica: tratto preciso e rapido, armonizzatoperò da un’impronta morbida ed elegante,mentre di acuta carica emotiva risultano es-sere gli studi delle modelle. Parimenti sicuree forti le tirature xilografiche a quattro colori.Estremamente raffinate le estemporanee ad

acquarello, che ritraggono le chiome e itronchi contorti degli olivastri. Scrive Mas-simo Centini nel testo di recensione a questapersonale: “[...] La radice realista posta allabase della gran parte delle opere […]vienevia via adattata alle esigenze poetiche sullequali si conforma un linguaggio alimen-tatoda una tavolozza mai arida di colori”.

Galleria TeArtAssociazione Artistico-culturale“Viaggio tra segni e colori”Mostra antologica personaledi Franco RagaVia Giotto 14 – TorinoInfo: 011 6966422 - [email protected]

Alla Galleria TeArt in Torino

Franco RagaANDREA DOMENICO TARICCO

Èaperta sino al prossimo 20giugno, presso la GalleriaRinascenza Contempo-

ranea, la personale di SabrinaZiani, dal titolo De Profundis, IlVelo di Maya. L’artista parmi-giana ha già esposto in una seriedi collettive a Pescara e personalia Torino, rappresentando un puntoessenziale per le Teorie Sinapti-che, elaborate da chi scrive, nelcorso di lunghi annidi ricerca. Il De Pro-fundis rinvia diretta-mente all’opera diOsca Wilde, vergatadurante il periododella sua carcera-zione, durante ilquale egli scavò pro-prio nelle profonditàdell’animo, per ritro-vare un senso di libe-razione nelle e dalleproprie ossessioni,che lo avevano in-dotto alla sofferenza. Ciò, ovvia-mente, viene messo inconnessione al Velo di Maya,espressione coniata nel 1819 dalfilosofo tedesco Arthur Shopen-hauer nel saggio Il Mondo comeVolontà e Rappresentazione, incui veniva preannunciato il sensodi illusorietà della realtà: la parolasanscrita Maya indicava infatti ilconcetto di magia, illusione o arte,secondo cui realtà ed irrealtà coin-cidevano sul piano dell’imperma-nenza, ovvero del mondoeffimero al quale siamo legati;una situazione, appunto, allaquale siamo incatenati, fatta diapparenze e che è nostro com-pito liberare. La complessa de-nominazione della mostraintende compendiare perfetta-mente le costanti tecnico-stilisti-che dell’autrice ospitata: nei suoilavori, i materiali estratti dalla re-altà vengono ricombinati tra loroper trascendere quel succitatomondo delle apparenze e svinco-lare la carne dall’oppressionedella ragione, sondando in talmodo le sottese regioni dello spi-rito, che non aspetta altro che diessere finalmente affrancato. Sipensi al trittico intitolato Uno,Nessuno, Centomila, d’evidenteispirazione pirandelliana, nel

quale la Ziani collega giusto trepannelli bianchi con un filo rosso,donde la scomposizione di miriadidi lampadine è ricongiunta ad unTutto armonico. In maniera di-versa, ella eleva l’anima in due ali,una bianca e una nera, costituiterispettivamente da guantini di pla-stica, che evocano la possibilità dinobilitare quanto ci circonda nellabanale ordinarietà del quotidiano.Ecco poi che Sabrina sfonda tridi-mensionalmente una tela me-

diante la sovrapposizione di piùtele, l’una dentro l’altra, l’unasopra l’altra, in un viaggio che pe-netra la materia, oppure utilizza ilfil di ferro per descrivere le elicheelicoidali del DNA. Ma nell’operaTwin Towers è rappresentatoanche il passaggio epocale alnuovo millennio, scardinando dalrosso-sangue d’uno sfondo tre-molante lo spettro di due struttureverticali, che nel bianco - coloreper antonomasia della morte, se-condo la cultura orientale - tipizzadei cavetti metallici, spezzando laconcatenazione dell’essere dallasicurezza fisica del suo divenire.Oltre le suddette apparenze, arri-viamo così alla Verità: ora, soloora, possiamo raggiungere la luce.La Ziani, tramite la creatività,guida lo spettatore verso il disve-lamento e la sublimazione dell’Es.

GalleriaRinascenza ContemporaneaAssociazione CulturaleVia Palermo 140 – Pescara“De ProfundisIl Velo di Maya”Personale di Sabrina ZianiFino al 1° agostoInfo: 328 6979208rinascenzacontemporanea.jimdo.com

Sabrina Ziani a Rinascenza ContemporaneaSvelamenti dal profondo

Èvisitabile sino al 26 giugno pressolaGalleria “Arte per Voi”di Avi-gliana (To) la mostra personale

fotografica di Alberto Chinaglia, dal ti-tolo Astrazioni, Estrazioni, Riflessioni.“Mi accorgo che la tradizionale riprodu-zione fotografica degli ambienti e dellanatura spesso non mi rende felice quantoesplorare ‘micromondi’ che sono comun-que sotto gli occhi di tutti, ma che difficil-mente vengono notati; attraverso le mieopere metto in evidenza e mostro agli altriquello che io vedo ed interpreto”, così

Chinaglia sintetizza il suo percorso di ar-tista, le sue sensazioni, il suo modo di farefotografia, che nasce in parte da reinter-pretazioni dei murales urbani, in parte daincontri casuali e emozionanti con realtàastratte prodotte inconsapevolmente daprocessi naturali o artificiali ed isolatementalmente attraverso un processo defi-nibile di flash emotion. Astrazioni, rifles-sioni ed emozioni, dunque, capaci di rapirela mente, “fino a comprendere, - spiegaancora l’autore, - dopo maturazione inte-riore e con gli opportuni distinguo, il pen-siero del pittore astrattista russo KazimirMalevich, quando a proposito del Supre-matismo, da lui inventato, scrisse appuntodella supremazia della sensibilità puranell’Arte e delle apparenze esterioridella natura, che non offrono alcun in-teresse; solo la sensibilità è essenziale”.

Galleria ‘Arte per Voi’Associazione CulturaleP.za Conte Rosso 3 – Avigliana (To)“Astrazioni, Estrazioni, Riflessioni”Opere fotografiche di Alberto ChinagliaMostra personaleFino al 26 giugnoInfo: 011 9369179 - www.artepervoi.it

Galleria ‘Arte per Voi’ di Avigliana (To)Nei micromondidi Alberto Chinaglia

Franco Raga, “Busto di donna”, olio su tela© l’artista/TeArt

Sabrina Ziani, “DNA”, 2015, tecnica mista su tela© l’artista/RinascenzaContemporanea

RinascenzaContemporanea

Alberto Chinaglia, “Wall Painting Abstraction 7”2015, immagine fotografica cromatica rielaborata75x50cm. © aut./ApV

Pagina 510 Giugno 2016

dell’ARTECORRIERE C O U R R I E R D E S A R T S

DI FRANCO FORZANI

Si è appena conclusapresso la FondazioneNovara Sviluppo, a

Palazzo Renzo Piano, laSintesi antologica dellanota acquerellista torineseAnna Borgarelli.Sosteneva il grande teoricodell’arte Roger de Piles, nelsuo Abrégé de la vie dePeintres (1715), essere ipaesaggi i migliori dipinti diPoussin, laddove “il mae-stro non imita né l’antico néi modelli viventi, ma copiadirettamente la natura”. Ep-pure all’epoca di Poussin sidipingeva in atelier: siusciva dallo studio per dise-gnare, per registrare neglischizzi quel repertorio chepoi sarebbe servito a “com-porre” il dipinto nello studio(impossibile sarebbe stato

dipingere una tela di duemetri per tre che avrebbe ri-chiesto molte sessioni di la-voro per diversi giorni). Seè dunque vero che la pitturadi paesaggio fu un’”inven-zione” secentesca, si sareb-bero dovuti attendere idecenni a cavallo fra XVIIIe XIX secolo perché questanuova attitudine dellosguardo si traducesse in unarivoluzione tecnica. Per di-pingere all’aperto – on thespot, come dicevano i pit-tori inglesi – occorreva in-fatti poter arrivare sul postoagevolmente, senza portarsiappresso tele pesanti egrandi cavalletti, e quindipassare al piccolo formato,meglio ancora se su carta.Poi bisognava poter dipin-gere in fretta (perché la lucecambia, perché il tempopuò mettersi al brutto, per-

ché la vista può venire osta-colata, eccetera), e dunqueutilizzare colori che si sten-dessero facilmente e asciu-gassero subito; l’acquerelloaveva trovato le sue ragionie il suo tempo. Infine, biso-gnava adottare una nuovalingua, uno stile sintetico eleggero, che consentisse di“cogliere la natura” (saisirla nature) senza peccaredella colpa divenuta più in-famante: la maniera, co-piando gli altri o – ancorpeggio – se stessi. Natural-mente, quest’approccio conla natura andava ben oltrela tecnica dell’acquerello,aveva fra le sue acendenzel’Illuminismo (Diderot eRousseau), Schelling e iNaturphilosophen, ma fugrazie ad essa che i pittoridel Grand Tour non ven-nero più in Italia solo per

studiare l’antico, poteronoimmergersi nella natura ecoglierne le più profondeessenze. Poi questa nuovacapacità di osservazionespinse a guardare conocchi nuovi non solo ilpaesaggio della campa-gna ma anche della città,le strade, la gente, i me-stieri. Vennero l’École deBarbizon, l’Impressioni-smo, i Cavalli davantialle tribune, le Ninfee...

FondazioneNovara SviluppoPalazzo Renzo PianoVia Bovio 6 – NovaraAnna Borgarelli“NovaraSintesi antologica”Mostra personaledi acquerelliFino al 5 giugno Info: 0321 697174329 3276323www.novarasviluppo.itwww.corrieredellarteartisti.it

Anna Borgarellialla Fondazione Novara Sviluppo, Palazzo Piano

Dall’acquerello la salvezza

FABRIZIO FLORIAN

Abbandonando per un at-timo il fiume impetuosodell’Impressionismo – e

i suoi molteplici affluenti –, cri-tici e curatori esperti della nonsempre eccelsa arte figurativa ot-tocentesca non disdegnano rivol-gere lo sguardo a scuole “locali”più neglette o decisamente di-sprezzate, trovando nelle sud-dette temi, spunti e stimoli cheaiutano a comprendere espe-rienze forse non così eclatanti,ma degne almeno di un’atten-zione quantomeno storica. È ilcaso della mostra che si tienefino al 4 settembre presso ilChiostro del Bramante, dal titoloI Macchiaioli, Le collezioni sve-late (a cura di Francesca Dini),che presenta al pubblico i dipintidi una generazione appartenentealla schiera dei Macchiaioli – enon solo –, collocate nel contestodelle antiche collezioni che inorigine li ospitarono: artisti, me-cenati e imprenditori, quali Cri-stiano Banti, Diego Martelli,

Rinaldo Carnielo, EdoardoBruno, Gustavo Sforni, MarioGalli, Enrico Checcucci, CamilloGiussani, Mario Borgiotti, nelcorso del tempo, per passione oper sostenere amici in difficoltà,accumularono una ricca messe diopere d’arte che,allo stato attuale e aseguito di una natu-rale dispersione do-vuta a causestoriche ed econo-miche, fanno partedi patrimoni privatipoco visibili alpubblico. E glioltre centodieciesemplari della re-trospettiva questooffrono al visita-tore: uno splendidoallestimento unitoalla ricostruzionefedele di una sta-gione creativa che,se non così fonda-mentale come unfacile patriottismovorrebbe far cre-

dere, è sicuramente interessanteper comprendere appunto ilclima storico-artistico dell’Italiaa cavallo tra ’800 e ’900; un am-biente che, ricordiamo, ha sìavuto autori di spicco, ma, a dif-ferenza della tumultuosa espe-rienza politica e culturale dellaFrancia del XIX secolo, quasisempre si è mantenuto ai marginidella grande Storia europea,

chiuso in un provincialismospesso deleterio. Non mancanoquadri notevoli, quali Il PonteVecchio a Firenze (1878 ca.) diTelemaco Signorini, Il giub-betto rosso (1895) di FedericoZandomeneghi, Marcatura deicavalli in Maremma (1887) eCiociara (Ritratto di AmaliaNollemberg) (1881 ca.), diGiovanni Fattori, Place de laConcorde (1875) e Campo dineve (1880 ca.) di GiuseppeDe Nittis, Ritratto di AlaideBanti in giardino (1875 ca.) diCristiano Banti, Cucitrici dicamicie rosse (1863) di Odo-ardo Borrani, Sforni in ve-randa che legge (1914 ca.) e ilRitratto della moglie Isa (1902ca.) di Oscar Ghiglia. Con unprezioso catalogo (superiorecome qualità a molte operepresenti), pubblicato da Skira.

Chiostro del BramanteVia Arco della Pace 5 – Roma“I MacchiaioliLe collezioni svelate”Mostra pittorica retrospettivaFino al 4 settembreInfo: 06 91650845106 68809035/36www.chiostrodelbramante.it

Chiostro del Bramante – Roma

Macchiaioli e dintorni

Federico Zandomeneghi (Venezia, 1841 – Parigi, 1917)“Il giubbetto rosso”, 1895 ca., olio su tela, 80x70 cm.

Collezione Camillo Giussani © DART - Chiostro del Bramante

Anna Borgarelli, “Breezer”, 2016, acquerello © l’artista/ADAC/FNS

Pagina 6dell’ARTECORRIEREC O U R R I E R D E S A R T S

10 Giugno 2016

Sabato 11 giugno alle ore 18 verràinaugurata presso la Galleria “ArteCittà Amica”di Torino la personale

Nelle spire segrete di Pier Franco Fran-ciscone. In questa mostra l’artista presentauna cinquantina di opere che, indipenden-temente dalla creatività complessa, sono ilrisultato di un lungo lavoro di ricerca. Lasua predilezione per l’acquerello è nota. Lesue tematiche hanno sempre messo in evi-denza la figura femminile evidenziando ilgusto del bello.Con garbato tratto e coloriappropriati, egli ritrae non solo fanciulleleggiadre ma anche vecchi oggetti recu-perati dalla quotidianità e resi preziosidalle sue pennellate sapienti e sicure, pae-saggi assolati, sereni e rassicuranti, propriocome le sue poesie, sottolineando così lasua profonda ispirazione. (c.s./c.p./e.l.)

Galleria ‘Arte Città Amica’Centro Artistico CulturaleVia Rubiana 15 – Torino“Nelle spire segrete”

Mostra personaledi Pier Franco FrancisconeDall’11 al 25 giugnoInfo: 011 7717471www.artecittaamica.it

Personale alla Galleria ‘Arte Città Amica’ di Torino

Pier Franco FrancisconeANDREA DOMENICO TARICCO

Durerà due mesi la mostraestiva di RinascenzaContemporanea, inti-

tolata PsicoCreativismo, Gliarchetipi dell’Es, in cuiesporranno diversi artisti chericercano con i loro lavori lavia d’uscita dall’istinto alleregioni inesplorate del-l’anima. Numerosi gli autori,numerose le opere che ci ac-compagneranno in questo per-corso espositivo. Dopol’analisi dell’Io o l’approfon-dimento nelle regioni delSuper-Io, finalmente l’Esmette in campo la purezzadell’istinto, pronto oramai atrasformarsi in Spirito. Questomediante la consapevolezzadell’Anima. In collettiva: An-tonio Tolmi, con i suoi vedu-tismi metropolitani atti ateatralizzare il mondo; Anto-nia De Padova, che realizzaflussi cromatici di sagome in-trospettive che ricercano laposa; Andrea Solaja, per ilquale è proprio il corpoumano a risucchiare tutta larealtà circostante per mezzo diuna fisicità attraente; RaffaeleGiacomo Fazzalari, ancoratoalla figura umana sacralizzataproprio dalla sua connota-zione storica. Ma la kermesseprosegue con Alfredo Rossi,legato alla classicità espres-siva della poetica visiva, cosìcome Vincenzo Comunale,che enfatizza gli agglomeraticoncreti della realtà in visua-lizzazioni nostalgiche, o Giu-liano Giuliani, che compieuna simbolica parcelliz-zazione dello spazio,scostandosi da GiorgioCavina, fautore dell’in-contro mistico tra passatoe presente, oggettività delmondo e soggettività del-l’anima; Tiziano Calcariapplica un simbolismocromatico fondato sullasignificazione delbianco/tempo e delrosso/spazio, mentreLinda Franceschini af-fonda in un dettaglio sinoad attraversarlo in tutte lesue possibilità; Alfonso

Nappo affronta invece il pop,dissacrando la realtà dallaquale è partito; ancora, Giu-lia Grassi giunge in profon-dità sino a scardinare il suouniverso in una miriade dipossibilità istintive; ecco poile “autocelebrazioni” di An-drew Tosh, che aprono la viaall’esaltazione dell’opera nel-l’Opera del Mondo; PietroDisegna, fautore di slanciemozionali, incontra nell’arteil desiderio di elevare la ma-teria mediante la propriaaura, laddove Antonia Sal-ghini immerge la ricerca pit-torica nella concettualitàespressiva delle forme; èquindi la volta di ArmandoTrasforini, promotore di unlinguaggio polimorfico gene-rato dall’essenza dei mate-riali che utilizza, e PieroRacchi, capace di conclude ilviaggio nella condensazionedel reale e dell’astratto in unanuova forma di espressioneuniversale. Siamo pronti peraffrontare il karma. Oraspetta a Giovanna Grimo-lizzi aprire le porte dei cha-kra e indurci verso la lucecosmica del la creazione .

GalleriaRinascenza ContemporaneaAssociazione CulturaleVia Palermo 140 – Pescara“PsicoCreativismoGli archetipi dell’Es”Mostra collettivaFino al 1° agostoInfo: 328 6979208rinascenzacontemporanea.jimdo.com

Galleria Rinascenza Contemporanea in PescaraViaggio al centro dell’Anima

Si è recentemente conclusa alla Galleria“Arte Città Amica” la mostra degli

autori della Sezione Arti FigurativeCEDAS. Le opere, selezionate da G.G.Massara e A. Mistrangelo, sono eseguitecon le tecniche ad olio, acrilico, acquarello,oppure con il segno della matita e quellopiù morbido del pastello, ispirandosi a si-tuazioni e personaggi e, ovviamente, anchea paesaggi e nature morte. L’inquieta realtàche oggi l’umanità sta vivendo conducesovente a riflessioni condotte secondo i ca-noni tradizionali della pittura, oppure conintenti fra il metafisico e il surreale. La mo-stra ha confermato come gli artisti delCedas stiano conquistando - anno dopoanno - un proprio spazio nel mondo dellapittura oppure dell’incisione, dimostrandoche il guardare lontano, seguire gli inse-gnamenti, il voler ascoltare, conducespesso verso positivi approdi. La sequenzadelle pagine pittoriche eseguite con le di-verse tecniche, sono il risultato di un im-pegno e di una pratica acquisita, in granparte, ai corsi di pittura Cedas Fiat, tenutida Giulia Gallo, Piera Luisolo, AlexOgnianoff e Marco Piva. Colori e luminoseatmosfere, paesaggi e ritratti, raccontanomomenti di una storia per immagini che ciappartiene, di una visione che va oltre alvero per comunicare le interiori emozionidell’artista e una piacevole definizionedella natura. Qui di seguito i partecipanti:

ArizzioGiuseppe, BenedettiGiulio, Be-ninatiDomenico, BiesuzGiliola, BoriniBarbara, Capecelatro Fabio, CappielloSaverio, Caricchi Barbara, CavalloMario, Chiappero Vanda, ChieppaMario, CostantinAntonio, De Ieso Do-nato, De MitriEbe, De StefanoMichele,Di Corato Rosanna, Falchero Cosetta,FerrettiElena, FerriRocco, FilighedduNicoletta, FiumaraAntonio, FreieslebenMarianne, FronteCorrado, GarelliLuigi,GarzenaGrazietta, GianguzzoAnnama-ria, Guasti Claudio, KornevaYulia, LiGregniSara, LisantiAnna Rosa, Maga-rio Donata, ManisMarisa, Martina Im-macolata, NegroAlfredo, Pasta Loretta,PellegrinoClaudio, PensalfiniDaniela,Piasenti Giovanni, Rabellino France-sca, Ravazzolo Salvatore, RodinoLaura, Rossi Pasquale, Scotellaro Rita,Skorokhod Oleksii, Sodaro Giacomo,Swart SusaraMaria Elisabeth, TessoreRoberto, TortaLaura Luigia, ValentinoLuigi, ViottoPietro Giorgio, ViscaElda,Viscardi Brunella, ZacàGiangiorgio,Zennaro Mara, Zuccone Giovanna.

Galleria ‘Arte Città Amica’Centro Artistico CulturaleVia Rubiana 15 – TorinoSezione Arti Figurative CEDASMostra collettiva - conclusaInfo: 011 7717471- www.artecittaamica.it

Il Cedas al Centro Culturale ‘Arte Città Amica’ – TorinoGli autori della Sezione Arti Figurative

P.F. Franciscone, “Immagine di donna” © aut./ACA

G. Cavina, “Parche” © aut./RC

RinascenzaContemporanea

Pagina 7dell’ARTECORRIERE C O U R R I E R D E S A R T S

10 Giugno 2016

G. Cavina, “Parche” © aut./RC

ENZO PAPA

Alba prataliaè il titolo della mo-stra presso il Circolo degli Ar-tistidi Torino, che dispiega una

accattivante antologia di incisionid’arte create dai frequentatori dellaScuola Libera del Nudo dell’Acca-demia Albertina, elaborate su lastremetalliche e impresse su supporto car-taceo, donde, appunto, il titolo, desuntodal celebre “indovinello veronese”, incui le candide distese alludono al pa-piro o alla pergamena, in uso all’epocaper scrivere con il negro semen, l’in-chiostro, ancora utilizzato per trasferireil segno inciso della lastra sul fogliobianco. La collettiva è curata da Er-manno Barovero, didatta degli esposi-tori, e da Giovanni Cordero,commentatore. La veneranda istitu-zione accademica torinese gode di altoprestigio tra le scuole d’incisione ita-liane ed europee, tant’è che accoglie di-

scepoli, giovani e meno giovani, ap-prendisti e perfezionandi, da tutta Italiae molti dall’estero, segnatamente dallerealtà estremorientali, dove propriol’arte italiana e le scuole che la studianoe la impartiscono, son stimate ben oltrele medesime considerazioni ricono-sciute in ambito regionale e nazionale.Assai meglio di molti autori nostrani,gli stranieri sanno infatti che l’incisionesu metallo è una gloria italiana sin dalsecolo XV, quando, secondo Vasari, untal Maso Finisguerra, argentiere deco-ratore toscano, scoprì per errore il pro-cedimento del bulino (usato perniellare l’argenteria di suppellettili), poiperfezionato e applicato sia nelle ripro-duzioni dei grandi dipinti sia per otte-nere multipli di lavori originali dadivulgare o esitare a condizioni acces-sibili agli amatori di modeste disponi-bilità. In Alba pratalia si esibisceun’apprezzabile rassegna di opere diincisori d’accademia, ma non tutte le-

gate o riferibili agli stilemi scolastici,ché, anzi, l’orientamento didattico ag-giorna le scelte tematiche e le soluzioniformali, benché i rigorosi procedimentidell’incisione stessa non possono pre-scindere dal segno grafico e dai chia-roscuri insiti nella maggiore o minoremorsura della sostanza corrosiva; ciònon costituisce un limite, giacché l’in-segnamento e l’apprendimento ver-tono sulla qualità dei procedimenti esulla finezza dei risultati, apprezzatis-simi dai discepoli del Sol Levante, adesempio, e altrettanto entusiasmantiper i corsisti locali. Se mai limite si vo-lesse intravedere nell’arte incisoria,esso sarà individuato nelle generali pic-cole dimensioni di quasi tutte le opere,dovute non agli artisti praticanti, maalle impegnative attrezzature di labo-ratorio necessarie allo scopo. Con am-mirazione, si rivolge un plauso amaestri e praticanti per la dedizione adun’attività forse nostalgica, in un’epoca

in cui l’arte individuale sembra so-praffatta dalla tecnologia, mentre icultori delle tradizioni mantengonovive esperienze che si ha motivo dipaventare prossime all’obsolescenza.Felicitazioni e auguri, dunque, a tuttigli incisori del mondo e, con partico-lare affetto, ai “compagni di banco”devoti alle meraviglie della Storia:Luciana Bertaglia, Giuseppe Ca-rotta, Margherita Cravero, ElenaMonaco, Gian Piero Nuccio, DoraPaiano, Mariangela Paiella, MariellaPellissero, Maria Luisa Zampogna.

Circolo degli Artisti TorinoPalazzo Graneri della RocciaVia Bogino 9 – Torino(Scala B - interno 4444+ icona campanella)“Alba pratalia” Incisionidella Scuola Libera del NudoMostra collettivaa cura di Ermanno Baroveroe Giovanni CorderoFino al 10 giugnoInfo: 011 8128718www.circolodegliartistitorino.it

L’accattivante collettiva “Alba pratalia” al Circolo degli Artisti di TorinoL’incisione è viva: viva l’incisione!

Il Museo del Paesaggio, ospitato aPalazzo Viani Dugnani in Verba-nia e dotato di un’importante colle-

zione permanente di pittura, scultura earcheologia, riapre al piano terra, dopodue anni e mezzo di chiusura per fon-damentali lavori di restauro, con unaspettacolare rassegna, a cura di Fede-rica Rabai (conservatrice), dedicata alloscultore Paolo Troubetzkoy in occa-sione dei centocinquant’anni dalla na-scita. Fino al 30 ottobre saranno visibili150 statue in gesso, parte del patrimo-nio di opere donate al museo daglieredi dell’artista per sua stessa volontà:vi si conservano infatti 306 tra bozzettie modelli della gipsoteca, 1 in terracruda, 9 in plastilina, 6 cere per fusione,6 bronzi e 12 marmi, per un totale di340 pezzi. I lavori in mostra sono tuttistraordinari per qualità tecnica e inten-sità emotiva e costituiscono una eccel-lente selezione dell’attività creativa diquello che fu considerato uno dei mag-giori scultori del Novecento, parago-nato a Rodin. Il percorso espositivo siapre con opere, fotografie e documentistorici che ripercorrono questa primaformazione, il suo rapporto con il ter-ritorio di Verbania e del Lago Mag-giore, oltre che le sue esperienzeinternazionali. Nel 1898 Troubetzkoylascia infatti Milano per la Russia, dovetiene un corso di scultura all’Accade-

mia di Belle Arti di Mosca.Qui incon-tra Tolstoj, a cui dedica due busti, unritratto a cavallo, un dipinto a olio e al-cuni disegni; esegue diversi ritratti diesponenti dell’aristocrazia e di politici,nei quali è evidente la ricerca di un’in-trospezione psicologica o di una fortecaratterizzazione sociale. In questa oc-casione, particolare attenzione viene ri-volta proprio al prolifico periodo russo,che si concluse nel 1905 con il ritornoa Milano e il successivo trasferimentoa Parigi; sono presentati i materiali e isoggetti prediletti dal maestro: elegantieffigi femminili, delicati nudi, animali,ballerine e ritratti dal vivo, esemplariscultorei lievi e quasi parlanti. Il se-greto della leggerezzadelle sculture diTroubetzkoy sta nel metodo di trattarecon la stecca materiali teneri, qualil’argilla, la cera modellata, il mastice,utilizzando quelle sue dita insolita-mente sottili e affusolate, lasciandoappunto nella materia malleabile dellepennellate colorite e piene di tempe-ramento, che trasmettono l’essenzadella sua natura psico-fisica del pla-smatore e reagiscono in modo diversoalla luce. Famose sono le patinaturedei suoi gessi – bronzo, giallo ocra,verde oliva – e la esclusiva tecnica difusione a cera persa, l’unica, a suo pa-rere, che riuscisse a mantenere tutti iparticolari del manufatto originale.

Nelle sale di Villa Giulia, affacciatasul Lago Maggiore a Pallanza, inau-gura invece il 25 giugno Immagi-nare il giardino, un’affascinanteesposizione nella quale lo spazioverde viene rappresentato in diversemodalità. Una sezione sarà intera-mente dedicata alle incisioni (ben140), provenienti da una stupendacollezione privata di libri e stampeiconografiche, che illustrano la co-struzione dell’immaginario del giar-dino nei secoli tra il Seicento el’Ottocento: le raffigurazioni di par-chi della raccolta Hofstede van Clin-gendaal (Amsterdam, 1690 ca.); iparterres de broderie di Heemstede,costruiti nel 1645 e acquistati nel1680 da Diderick van Velthuysen; leOtto vedute di giardini di Roma, dicui sette portano la firma di Giu-seppe Vasi (1710–1782); inoltre,dalla rarissima prima edizione deL’Arte dei Giardini nelle sue formemoderne, la raccolta di venti litogra-fie colorate a mano, che riunisce al-

cuni dei più interessanti progettidi Siebeck per vari parchi. Nel-l’ambito della seconda sezione,sono offerte all’attenzione deglispettatori pellicole sperimentalidel Novecento, attraverso le qualimolti autori – tra cui Chris Wel-sby, Stan Brakhage, Rose Lowder– hanno scelto proprio tale temacome specchio delle loro fantasiee proiezioni mentali; il risultato èquasi sempre una riflessione fe-nomenologica ed estetica che in-daga, oltre ai luoghi esibiti, lecondizioni di possibilità della per-cezione visiva, nonché sineste-tica. Una retrospettiva, dunque,con una doppia anima, che per-mette di ammirare e conoscere,attraverso splendide tavole dise-gnate e intriganti storie filmate,differenti tipologie di magni-fici giardini di varie epoche.Da qui all’eden. (c.s./l.c./e.l.)

Museo del PaesaggioPalazzo Viani-DugnaniVia Ruga 44 – Verbania Pallanza“150 Troubetzkoy 1866–2016”Mostra retrospettiva personaleFino al 30 ottobre Villa GiuliaC.so Zanitello – Verbania Pallanza“Immaginare il giardino”Mostra retrospettiva collettivaFino al 2 ottobreInfo: 0323 556621www.museodelpaesaggio.it

A Verbania, Palazzo Viani Dugnani e Villa GiuliaRiapre il Museo del Paesaggio

Paolo Troubetzkoy(Intra, 1866–1938)

“Signora in poltrona”scultura in gesso

foto © aut./MdP/Skira

10 Giugno 2016

dell’ARTECORRIEREC O U R R I E R D E S A R T S SpettacoliPagina 8

A CURA DI CHIARA GALLO

Domenica 22 maggio si èconclusa la 69ma edizionedel Festival di Cannes.

Quest’anno la prestigiosa Palmad’Oro è stata assegnata a Ken Loachper I, Daniel Blake, ma - come sem-pre - tante sono state le piacevoli sor-prese e altrettante le aspre critiche:da un’acclamata Kristen Stewart aun poco apprezzato Olivier Assayas.In competizione non vi erano produ-zioni italiane, diversamente dal2015, tuttavia grande successo e in-teresse è stato suscitato dalla nuovapellicola di Paolo Virzì La pazzagioia, in gara nella Sezione “Quin-zaine des Réalisateurs” e prova con-creta di quanto il nostra cinema siacostantemente apprezzato da unpubblico internazionale. Vincitoritricolori anche per quanto riguarda ilungometraggi: hanno trionfato voltidel TorinoFilmLab, con un Pie-monte che genera quindi talenti dialto livello. Il Festival di Cannes tut-tavia è noto per avere sempre un po’il dente avvelenato nei confrontidelle pellicole prodotte nel Belpaese.Abbiamo quindi chiesto a DavideSorasio, direttore delle fotografia eassistant camera newyorchese, unpunto di vista “dall’estero”.

C’è una ragione fondata perquesto atteggiamento, o si trattasolamente di orgoglio d’oltralpe,magari venato di sciovinismo?Penso proprio sia una questioned’orgoglio, soprattutto da partedella critica: è interessante vederela discrepanza tra critica e au-dience; esempio lampante l’annoscorso per il Racconto dei rac-conti di Matteo Garrone, che a sè-guito della proiezione ha ricevutopochi elogi dai critici professioni-sti, ma una pioggia di applausidal pubblico. Devo anche aggiun-gere che i film italiani paganosempre un po’ il peso della tradi-zione di eccellenza che al nostrocinema è associata: le aspettativesono sempre altissime e non èsempre facile ripagarle.L’anno scorso hanno riscossogrande successo da parte delpubblico pellicole italiane qualiIl Racconto dei racconti di Gar-rone, appunto, e Youth di Sor-rentino: qual è la sua opinionein merito?Entrambi i registi sono stati estre-mamente coraggiosi; in partico-lare, Garrone, decidendo diadattare per il grande schermo - eper di più con una struttura a ca-pitoli - una serie di fiabe scritte nel

diciassettesimo secolo. Il suo è unfilm appagante per un pubblicomaturo in cerca di qualcosa di ori-ginale; e forse ne ha pagato un po’il prezzo, in quanto a favore di cri-tica. Sorrentino si è mostrato nuo-vamente padrone e maestro dellasettima arte: Youth è una rifles-sione, anzi una tenera medita-zione, sulle cose importanti persee guadagnate nella vita; un’operadavvero completa, dove nulla èstato lasciato al caso, dalla sceltadel cast alla magistrale fotografiadi Luca Bigazzi.Vivendo in America, l’impres-sione sulle nostre produzionisarà stata diversa; qual è la re-putazione dei nostri film negliStates?

Ho notato tanto entusiasmo per leultime uscite italiane qui al-l’estero e ne ho vissuto il successoda una prospettiva diversa. Èstato interessante come, alla finedella proiezione de La GrandeBellezza, qui a New York, le piùalte critiche venissero da parte deimiei concittadini presenti in sala,mentre l’audience americano con-tinuava ad applaudire. L’estremacriticità e negatività con cui attac-chiamo le nostre stesse opere èdavvero pericolosa; dovremmoessere orgogliosi e ottimisti delsuccesso che i nostri registi stannoriscuotendo all’estero, special-mente dopo i passati decenni innon riuscivamo mai ad affermarciagli occhi del grande pubblico.

Davide Sorasio, direttore della fotografia e cineoperatoreINTERVISTA a

Davide Sorasio a Washington, D.C., foto © aut.

In prima assoluta mercoledì 15 emercoledì 22 giugno, ore 21, alTeatro Alfieri di Torino, per Solfe-rino d’estate, e giovedì 23 giugno,ore 21, al Teatro Erba (replica ag-giuntiva, essendo le prime due giàesaurite), Processo a un seduttore:amori e intrighi sulle rive del Teveree la difesa di un seduttore da parte delpiù geniale avvocato e oratore poli-tico del mondo romano, in uno spet-tacolo scritto e diretto daPiero Nuti,dal Pro Caelio di Cicerone. L’inter-pretazione è affidata alla CompagniaTorino Spettacoli, con lo stesso PieroNuti, Luciano Caratto, Barbara Cin-quatti, Elia Tedesco e Giuseppe Serra.L’idea di proporre i grandi processi eorazioni dell’antichità nacque all’ini-zio degli Anni ’50, a Genova, grazieal felice incontro tra il professor Fran-

cesco Della Corte e un gruppo di uni-versitari amanti del teatro, tra cui VitoMolinari e Nuti, che li presentaronocon successo negli atenei e nei teatrid’Italia. A sessant’anni dalla crea-zione, questi testi, vivacemente gio-

vani, vengono riproposti all’atten-zione del pubblico: i fatti raccontatisono antichissimi ma lo spirito in essicontenuto e le parole con cui sono co-municati toccano direttamente la sen-sibilità contemporanea. (c.s./c.p.)

“Processo a un seduttore”dal Pro Caeliodi Marco Tullio CiceroneSpettacolo scritto e direttoda Piero Nuticon Piero Nuti, Luciano CarattoBarbara Cinquatti, Elia TedescoGiuseppe Serra

Teatro AlfieriP.za Solferino 4 – TorinoMercoledì 15 giugnoe mercoledì 22 giugnoInfo: 0115623800www.torinospettacoli.com

Teatro ErbaC.so Moncalieri 241 – TorinoGiovedì 23 giugnoInfo: 011 6615447www.torinospettacoli.com

Il made in Italy a Cannes: un’opinione dall’estero

Al Teatro Alfieri e all’Erba la pièce scritta e diretta da Piero Nuti a partire da un testo di CiceroneProcesso a un seduttore, amori e intrighi sulle rive del Tevere

Gli interpreti del “Processo a un seduttore”, Compagnia Torino Spettacoli, foto © aut./TOSTo

rino S

petta

coli

DAL NOSTRO CORRISPONDENTEMAURO LUCENTINI

Otto giovani artisti italiani at-tivi a New York espongonole loro opere all’Istituto Ita-

liano di Cultura in Park Avenue, nelcentro elegante di Manhattan. Noncondividono principi stilistici, quindinon si può parlare di un loro “movi-mento” d’arte; ciò che piuttosto liunisce sono, come dichiara il titolodella mostra It occurs to me that Iam America, posizioni critiche neiconfronti del Paese in cui lavorano.Del quale – precisa un loro brevis-simo manifesto – vorrebbero “sco-prire il volto reale. indagando eridiscutendone le ambiguità, tra re-altà e mito”. Si tratta di un’iniziativadel tutto nuova per l’Istituto e il me-rito va principalmente al vice diret-tore Fabio Troisi, il quale si è rivoltoa quattro curatori italiani operanti inAmerica perchè proponessero perquesta collettiva, ognuno, due deiloro autori. I prescelti – sette pittorio scultori e un fotografo – sono ri-sultati poi concordi nel sottoporreopere rispecchianti, nelle intenzioni,la loro situazione negli USA, a untempo di stranieri e di compartecipiai problemi della comunità in cui la-vorano. Per il modo di esprimersi,questi otto possono essere divisi intre gruppi. Uno, costituito da MatteoCallegari, Alessandro Del Pero eAndrea Mastrovito, agisce a metàstrada tra l’astratto e il figurativo,con dipinti che trovano in questa du-plicità una forma di corrispondenzaalle ambiguità che scorgono sul pa-norama americano. Mastrovito, peresempio, esibisce un enorme collagead intagli acquarellati di carta mor-bida intitolato American Philosophyof Composition, che in forme e co-lori di strana, quasi musicale evane-scenza intende rappresentare unacorrida, con personaggi statunitensie messicani che alludono al domi-nante problema dell’immigrazione.Quello di Callegari è un grande oliosu tela brulicante di minute forme si-nuose che compongono uno sfondoda cui colore e chiaroscuro fanno ap-pena trasparire un’immagine antro-pomorfa, allusione a una storiapresente dietro la storia. Del Peropresenta su tela e colori acrilici unintreccio di membra umane commi-ste a specie vegetali, intreccio a un

tempo doloroso e muscoloso, a cuinon esita di dare il titolo di Pietà, in-tendendolo come metafora dell’am-biente socioculturale incontrato nellaGrande Mela: come un uomo e unadonna, magari un Cristo e suaMadre, come piante che soffrono persopravvivere in uno spazio alieno.Un altro gruppo è composto da treistallazioni con riferimento specificoal sito, una di Arianna Carossa, TheFailure of American Appearance,sculture tratte da pezzi di manichinie mobili di una nota ditta americanadi moda femminile, andata recente-mente in bancarotta. La cataneseMaria Domenica Rapicavoli, in-vece, mette insieme frammenti diaerei tedeschi, precipitati sull’Etnadurante il secondo conflitto mon-diale, e disegni su alabastro, di im-materialità celestiale; il tutto perrappresentare i rapporti militari, po-litici ed economici tra Stati Uniti eItalia nel dopoguerra. Ancora piùideologicamente esplicito è DaniloCorreale, che ha montato nella bi-blioteca dell’Istituto, su un lucidoscaffale di metallo, un ordinatissimopacchetto di libri, tutti stampati dauna fantomatica casa editrice ‘Or-tica’, che si definisce una coopera-tiva anarchica, e dovrebbero alluderein maniera allegorica ai rapporti divita e di lavoro cui l’artista s’è tro-vato di fronte in America. Comple-tano l’esibizione un fotografo,Renato d’Agostin, e quello che po-trebbe essere detto, almeno ai fini diquesta mostra, un quasi-fotografo,Gian Maria Tosatti. Il primo ha com-piuto sulla sua motocicletta un girodi oltre diecimila chilometri attra-verso gli States, da costa a costa, rea-

lizzando scatti del panorama, dellecittà e degli abitanti, quindi creandoin una serie di immagini equilibricompositivi che rispecchiano inmodo nuovo e toccante questo im-menso Paese. Tosatti ricercaun’integrazione tra strutture ar-chitettoniche e arte visiva, mediante

l’istallazione di venti polaroid cherappresentano fumaioli in cima agliedifici di New York City, istantaneedalle quali emana, dietro la fami-liare apparenza, un senso di disor-dine. È difficile rendere giustizia inpoche parole a ciascuno di questiinteressanti e intraprendenti prota-gonisti italiani della vita culturalenordamericana, anche se il loro rap-porto con la terra in cui operano el’interpretazione ideologica chedanno ai loro prodotti possono si-curamente essere materia di discus-sione; e non si può che esprimereapprezzamento per l’Istituto di Cul-tura che ce li ha portati più vicini.La mostra rimarrà aperta al 686di Park Avenue sino all’8 luglio.

Istituto Italiano di CulturaNew YorkPark Avenue 686 – New York (NY)“It occurs to methat I am America”Mostra collettivadi arte contemporaneaFino all’8 luglioInfo: 001 212 8794242www.iicnewyork.esteri.it

Pagina 9dell’ARTECORRIERE C O U R R I E R D E S A R T S

10 Giugno 2016

NEWYORK NEWYORK

foto © aut.

Collettiva “polemica” all’Istituto Italiano di Cultura

Capitando in America

Il sequel, cioè la puntata successiva di una serie di successo, è considerato nel-l’ambiente hollywoodiano il veicolo più sicuro per un buon incasso, ma questaconvinzione è stata dolorosamente smentita dall’esordio di uno dei film più co-stosi e attesi dell’anno, Alice through the Looking Glassdella Walt Disney. Di-stribuito alle sale americane nel periodo ritenuto il miglior banco di provadell’intera estate, cioè il week-end di tre giorni culminato nel Memorial Day, oFesta della Rimembranza, del 31 maggio, il lungometraggio fantastico ha rica-vato appena la quarta parte di quanto era stato realizzato sei anni fa dal numeroiniziale della serie Alice in Wonderland, ossia “solo” 28 milioni di dollari, controuna spesa di produzione di 170. Nonostante questo “passo falso” ai botteghini,la Disney, con i recenti vasti successi dei seguiti di Captain Americaed altri, ri-mane una delle due case vincenti in questa parte dell’anno, così come la 20thCentury Fox, mentre le restanti “quattro grandi” di Hollywood, Paramount,Sony-Columbia, Universal e Warner, versano in difficoltà. Per quanto riguardaspecificamente la serie tratta dal romanzo favolistico di Lewis Carroll, il delu-dente risultato viene spiegato con l’accoglienza tiepida dei critici e con la pub-blicità negativa causata dalla crisi matrimoniale di uno dei principali interpreti,Johnny Depp (il Cappellaio Matto), citato in giudizio per violenze dalla propriamoglie. Ma l’ansietà principale dell’industria resta il fatto che le pellicole “nor-mali”, dirette ad un pubblico intellettuale e di mezza età, non ricevono più un’ac-coglienza su cui far conto. C’è l’impressione che il pubblico si accontentivieppiù di vedere i film non appena disponibili a basso prezzo sotto formadigitale, mediante distributori in internet, tipo Netflix negli USA. (ma. lu.)[I dati degli incassi nei cinema americani sono forniti dall’Agenzia Rentrak ©]

Maria Domenica Rapicavoli, “Tracce #2”, 2013© l’artista / Istituto Italiano di Cultura, New York

Box OfficeUSA, inatteso insuccesso per la DisneyAlice in... dismayland: rotto lo specchio?

CINEMA

Johnny Depp è il Cappellaio Matto di “Alice through the Looking-Glass” della Disney ©

Pagina 10 10 Giugno 2016

dell’ARTECORRIEREC O U R R I E R D E S A R T S Segnalazioni

TORINO e PIEMONTE in ITALIAVernissage“Il Nilo a Pompei”Mostra di archeologiaMuseo di Antichità Egiziedi TorinoVia Accademia delle Scienze 6TorinoFino al 4 settembreInfo: 011 5617776www.museoegizio.it

“Da Poussinagli impressionistiTre secoli di pittura francesedall’Ermitage”Palazzo MadamaMuseo Civico d’Arte AnticaP.za Castello – TorinoFino al 4 luglioInfo: 011 4433501www.palazzomadamatorino.itOltre a visitare all’interno l’interes-sante mostra su Poussin e gli im-pressionisti, sarà pure possibileosservare dalla Torre Panoramicadel palazzo il sorprendente pano-rama urbano attraverso immagini inrilievo, descrizione sonora e linguavisiva in LIS, grazie all’innovativoallestimento multisensoriale di Tac-tile Vision e Fondazione Fitzcar-raldo, nell’ambito di Se mi guarditi sento di UniCredit. (c.s./d.t.)

Malleus“Dark Nouveau”Palazzo Saluzzo PaesanaAppartamento padronaleed ex Teatro PaesanaVia Bligny 2 – TorinoFino al 26 giugnoInfo: 346 5606493www.palazzosaluzzopaesana.itwww.malleusdelic.com A cura di Enrico DebandiPrima personale in Italia dedicataal collettivo artistico Malleus,formato da Lu, Poia e Urlo, tre

eclettici artisti tor-tonesi. (c.s.)

“World’s Words”Personale di Christian CostaCSA FarmContemporary Art GalleryVia Vanchiglia 36 (i.c.) – TorinoFino al 18 giugnoInfo: 339 7796065www.cosmoshopart.itA cura di Marcello CorazziniParole, non soltanto parole, suiMondi ammacati. (c.s./e.l.)

“Bianco - Ingenuo”Sophie-Anne Herine Mattia PaladiniPHOSCentro Polifunzionaleper la Fotografiae le Arti Visivediretto da Enzo ObisoVia Vico 1 – TorinoDal 14 giugnoInfo: 011 7604867www.phosfotografia.comMondi montani. In foto. (c.s./e.l.)

Mostra collettiva dei Socidel Circolo degli Artistidi TorinoChiesa di San Bernardinodei Disciplinati BianchiVia Roma 16bisBene Vagienna (Cn)Fino al 26 giugnoInfo: 011 8128718www.circolodegliartistitorino.it

“DiSegnoDocumentiin forma singolare”Personale di Paolo BovoPelledocaVia Cravetta 12Savigliano (Cn)Fino al 26 giugnoInfo: 011 8128718www.pelledoca.netMostra nell’ambito del Progetto “Fi-gurAzioni”, a cura di Marco Filippa

“Escher”Palazzo RealeP.za Duomo 12 – MilanoDal 24 giugno 2016al 22 gennaio 2017Fino al 4 settembreInfo: 02 54911/88465230www.palazzorealemilano.itCon oltre duecento opere, l’itine-rario del progetto espositivo saràun viaggio all’interno dello svi-luppo creativo di Maurits Cor-nelis Escher, partendo dallaradice liberty della sua poliedricacultura figurativa, soffermandosisul suo amore per l’Italia e indi-viduando nel viaggio a L’Alham-bra e a Cordova la causascatenante di un interesse per leforme geometriche, già ampia-mente presente nella sua venad’ispirazione. (c.s./c.p./e.l.)

Andrew Moore“Dirt Meridian”Spazio DamianiVia dello Scalo 3/2 – BolognaFino al 22 luglioInfo: 051 4380747www.damianieditore.comPrima personale italiana di Moore.

“‘Fece di scolturadi legname e colorì’La scultura del Quattrocentoin legno dipinto”Galleria degli UffiziP.le degli Uffizi 6 – FirenzeFino al 28 agostoInfo: 055 2388651

“Da Kandinsky a PollockLa grande Artedei Guggenheim”Palazzo StrozziP.za Strozzi – FirenzeFino al 24 luglioInfo: 055 2645155www.palazzostrozzi.org

“La lima che sottile incideLa letteratura del ‘900nell’opera xilograficadi Schialvino & Verna”Biblioteca Nazionale Centraledi RomaV.le Castro Pretorio 105 – RomaFino al 15 luglioInfo: 06 4989352/344www.bncrm.librari.beniculturali.itIn occasione del Maggio dei Libro,la mostra dedicata ai due maestriincisori piemontesi dell’Associazione“Nuova Xilografia” ne illustra edocumenta il significativo apportoalla cultura letteraria. (c.s./e.l.)

Marisa e Mario Merz“Sto in quella curva...”e “Dall’oggi al domani24 ore nell’artecontemporanea”Collettiva retrospettivaMACROMuseo d’Arte ContemporaneaRomaVia Nizza 138 – RomaFino al 12 giugnoFino al 2 ottobreInfo: 06 0608www.museomacro.org

“Superstudio 50”MAXXI - Museo Nazionaledelle Arti del XXI SecoloGalleria 3Via Reni 16 – RomaFino al 4 settembreInfo: 06 3201954www.fondazionemaxxi.itA cura di Gabriele Mastrigli

Yan Pei-Ming “Roma”Accademia di Francia a RomaVilla MediciV.le Trinità dei Monti 1 – RomaFino al 19 giugnoInfo: 06 6761311www.villamedici.it

Direttore EditorialePietro PanacciDirettore ResponsabileVirginia ColacinoCaporedattoreChiara PittavinoComitato EditorialeGiorgio Barberis, Rolando Bellini,Massimo Boccaletti, Franco Caresio,Angelo Caroli, Claudia Cassio,Massimo Centini, Fernanda De Bernardi,Marilina Di Cataldo,Gian Giorgio Massara,Alessandro Mormile, Massimo Olivetti,Enzo Papa, Lorenzo Reggiani,Gianfranco Schialvino,Maria Luisa TiboneCorrispondente da BerlinoSabatino CersosimoCorrispondente da New YorkMauro [email protected]

Hanno collaboratoF. Florian, F. Forzani Borroni, C. GalloE.S. Laterza, E. Piacentini, C. Pittavino,E. Piacentini, A.D. Taricco, D. TauroRealizzazione grafica internaa cura di Enrico S. LaterzaFotografo ufficialeAntonio AttiniRedazioni distaccateMilano Rosa CarnevaleTel. 339 1746312Roma e Napoli Fabrizio FlorianTel. 388 9426443Palermo Caterina RandazzoTel. 334 1022647Concessionaria di PubblicitàinternaStampa e distribuzioneEditService S.r.l.Str. Piossasco 43/U – Volvera (To)Editore Corriere dell’ArteAssociazione Culturale Arte GiovaniP.IVA 06956300013Aut. Trib. Torino n. 4818 del 28/07/1995

AbbonamentiAnnuale:euro 60,00 per l’Italia;euro 120,00 per l’esteroArretrati: euro 5,00 a copia

pagam. tramite c.c.postale n. 45958055pagam. con bonifico bancario - cod. IBAN:IT83Z0760101000000045958055intestato a / beneficiario:Associazione Culturale Arte Giovani

su questa paginasu questa pagina

il Corriere dell’Artededica uno spazio

agli APPUNTAMENTI d’ARTE.

È possibile segnalareeventi, mostre,

vernissage, iniziative culturali ecc.per informazioni e tariffe :

>>> tel. 011 6312666 <<<

dell’ARTECORRIEREC O U R R I E R D E S A R T S

ABBÒNATIal CORRIEREdell’ARTE

a 60 europer un anno

20 numeri a casa tuaofferta combinata abbonamento + sito-web: € 130

tel. 011 6312666

formato tabloid

Sabato 11 giugno - ore 18,00Galleria

‘Arte Città Amica’Centro Artistico CulturaleVia Rubiana 15 – Torino“Nelle spire segrete”Mostra personale

di Pier Franco Franciscone

Str. Piossasco 43/U – Volvera (To)

Pagina 11dell’ARTECORRIERE C O U R R I E R D E S A R T SGallerie

ACCADEMIA GalleriaVia Accademia Albertina 3/e – TorinoTel. 011 885408Email: [email protected]: 10,00-12,30/16,00-19,30;chiuso lunedìArtisti della Galleria

ARTE CITTÀ AMICACentro Artistico CulturaleVia Rubiana 15 – TorinoTel. 011 7717471 - Fax 011 7768845Email: [email protected]: lun. - sab.16,00-19,00; dom. chiusoDall’11 al 25/6“Nelle spire segrete”Mostra personaledi Pier Franco Franciscone

ARTE PER VOI Associazione CulturaleP.za Conte Rosso 3 – Avigliana (To)Luigi Castagna - Tel. 011 9369179Cell. 339 2523791Email: [email protected] Cusino - Tel. 011 9369179Cell. 339 5059793Email: [email protected]: sab. - dom. 15,00-19,00Fino al 26/6“Astrazioni, Estrazioni, Riflessioni”Opere fotografiche di Alberto ChinagliaMostra personale

CIRCOLO DEGLI ARTISTI DI TORINOPalazzo Graneri della RocciaVia Bogino 9 – Torinoscala B destra - 1° piano (digitare 4444+ )Tel./fax 011 8128718Email: segreteriacircoloartisti@yahoo.itwww.circolodegliartistitorino.itOrario: lun. - ven. 15,30-19,30Tutti i lunedì mattina, dalle 9,00 alle 13,00,il secondo e l’ultimo mercoledì del mese,dalle 19,30 alle 23,00Scuola Libera di Nudo(prenotazione obbligatoria)Fino al 10/6“Alba pratalia”Incisioni della Scuola Libera del NudoMostra collettivaa cura di Ermanno Baroveroe Giovanni Cordero

LA LANTERNA Galleriadi Maristella SANDANODirettore Artistico: Livio PezzatoVia S. Croce 7/c – Moncalieri (To)Tel. 011 644480 - Fax 011 6892962Email: [email protected]: mart. - sab. 15,30-18,30A. Arcidiacono, S. Attisani, A. Cannata,V. Cavalleri, A. Ciocca, E. Colombotto Rosso,D. De Agostini, G. De Agostini, A. De Rosa,L. Garelli, Gianbar, E. Gribaudo, S. Lake,E. Longo, S. Manfredi, G. Manzone, L. Mottura,D. Pasquero, G. Peiretti, G. Pezzato, L. Pezzato,C. Pirotti, G. Righini, T. Russo, L. Sabatino,G. Sesia della Merla, G. Valeriotiinoltre pittori ucraini, naïf croatigrafica nazionale ed internazionale

LA LUNA Art GalleryVia Roma 92 – Borgo San Dalmazzo (Cn)Cell. 339 7108501Email: [email protected]: ven. 16,00-19,00;sab. 10,30-13,00/16,00-19,00;dom. 10,30-12,00

LUNA ART COLLECTIONSpazio espositivoVia Nazionale 73/1 – Cambiano (To)Tel./Fax 011 9492688Email: [email protected]: lun. - ven. 8,30-17,30;sab. 8,30-17,30 (previa telefonata)In permanenza serigrafie d’artea tiratura limitatadi Coco Cano, Francesco Casorati,Isidoro Cottino, Theo Gallino, Franco Negro,Ugo Nespolo, Ernesto Oldenburg,John Picking, Marco Puerari,Giorgio Ramella, Maurizio Rivetti,Francesco Tabusso, Silvio Vigliaturo

RINASCENZA CONTEMPORANEAAssociazione CulturaleVia Palermo 140 – PescaraCell. 328 6979208Email:rinascenzacontemporanea@gmail.comwww.rinascenzacontemporanea.jimdo.comOrario: mar. - sab. (su appuntamento)Fino al 20/6“De Profundis. Il velo di Maya”Mostra personale di Sabrina ZianiFino al 1°/8“Lo PsicoCreativismo. Gli archetipi dell’Es”Mostra collettiva

SENESI ArteVia S. Andrea 44 – Savigliano (Cn)Orario: mar. - sab.9,30-12,30 /15,30-19,30Tel. 0172 712922Email: [email protected]

SILVY BASSANESE Arte ContemporaneaVia Galileo Galilei 45 – BiellaTel./Fax 015 355414Email: [email protected]: mart. - ven. 16,30-19,30;sab. e festivi su appuntamento

STORELLO Galleria d’ArteVia del Pino 54 – Pinerolo (To)Tel. 0121 76235Orario: mart. - sab. 9,00-12,15/15,30-19,00;lun. e dom. chiusoIn permanenza opere di Avataneo, Carena,Coco Cano, Faccincani, Fresu, Garis,Luzzati, Massucco, Musante

TEART Associazione Artistico-culturaleVia Giotto 14 – TorinoTel. 011 6966422Email: [email protected]: mart. - sab.17,00-19,00Fino al 23/6“Viaggio tra segni e colori”Mostra antologica personale di Franco Raga

TINBER Art Gallery @ PragelatoVia Albergian 20 - Souchères HautesPragelato (To)Tel. 0122 78461Email: [email protected]: sab. e dom. 10,00-12,30/15,30-19,00Opere di Tino Aime, Jean-François Béné,Andrea Berlinghieri, Gianni Bertola,Fulvio Borgogno, Flaviana Chiarotto,Enrico Challier, Dino Damiani,Pierflavio Gallina, Lia Laterza,Claudio Malacarne, Vinicio Perugia,Elena Piacentini, Mariangela Redolfini,Sergio Saccomandi, Luciano Spessot

M.ro Raul VIGLIONEStudio - Galleria - Mostra CulturaleVia Servais 56 – TorinoTel. 011 798238 - Cell. 335 5707705Email: [email protected]

AVERSA GalleriaDipinti dell’800 e del Primo ’900Via Cavour 13 (int. cortile) – TorinoTel. 011 532662Email: [email protected]: mart. - sab. 10,00-12,15/15,30-19,00Esposizione di dipinti dell’800 e del Primo ’900

DELLA ROCCA Casa d’AsteVia della Rocca 33 – TorinoTel. 011 8123070/888226 - Fax 011 836244Email: [email protected]

LUIGI CARETTO Galleriadal 1911 Dipinti AntichiVia Maria Vittoria 10 – TorinoTel. 011 537274Email: [email protected]: mart. - sab. 9,45-12,30/15,45-19,30

SANT’AGOSTINO Casa d’Astea Torino dal 1969C.so Tassoni 56 – TorinoTel. 011 4377770 - Fax 011 4377577www.santagostinoaste.itOrario: mart. - sab. 9,30-12,30/15,30-19,30

A.L.P.G.A.M.C.

Arte Antica

BIASUTTI & BIASUTTI Galleria d’ArteVia Bonafous 7/1 – TorinoTel. 011 8173511www.biasuttiebiasutti.comOrario: mart. - sab.10,00-12,30/15,30-19,30

LA TESORIERA Centro ArteC.so Francia 268 – TorinoTel. 011 7792147www.tesoriera.comOrario: mart. - sab. 10,00-13,00/16,00-20,00;lunedì e festivi chiuso (o su appuntamento)

10 Giugno 2016

Dal 1999 lavoriamo nel mondo ITfornendo un'ampia gamma di prodotti e servizi,dall'assistenza PC e notebook all'installazionereti, alla consulenza e installazione di sistemidi videosorveglianza.Inoltre proponiamo un catalogo di oltre 90milaarticoli delle migliori marche di elettronicadi consumo e forniture per ufficio.La nostra politica commerciale si basa suuna attenta analisi dei migliori prezzi sulmercato; per questo motivo è preferibilerichiederci una quotazione del prodottoricercato, se non lo trovate sul catalogo.

tel. 011 3040863email: [email protected]

www.multimedia2000.it

ARTISTI

Hai visto il nuovo sito webdegli ARTISTIARTISTI ?

www.corrieredellarteartisti.it> > > v i s i t a l o < < <e se vuoi essere presentecontattaci allo 011 6312666email : [email protected] [referente: Chiara Pittavino]

ti offriamo- inserimento immagini di opere, da 10 a 50 (con riferimenti e recapiti)accessibili cliccando ‘ARTISTI’ sulla barra principale della home-page

- link al sito personale dell’Artista o a quello istituzionale dell’Associazione/Galleria- in omaggio l’abbonamento annuale (22 numeri - spedizione postale)

all’edizione cartacea del Corriere dell’Arte

a soli 130 euro130 euro l’anno

dell’ARTECORRIERE C O U R R I E R D E S A R T S

dell’AR

TE-

10 G

iugno

2016

CORR

IERE

‘f’

e ‘fa

cebo

ok’®

TMso

no m

arch

i reg

istra

ti di F

aceb

ook,

Inc.

© all

righ

ts re

serv

ed -

tutti

i dirit

ti rise

rvat

i

facebook.com/corrieredell.arte

www.corrieredellarte.it - www.corrieredellarteartisti.it - www.antonioattini.it