CONTIENE I.P. - LaVoceNORCIA Va in Francia la Fiaccola della pace CONTIENE I.P. Non fare il tifo per...

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N. 9 Venerdì 8 Marzo 2013 Periodico settimanale Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale -D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Fil. di Perugia Uff. A/P GIORNALE LOCALE ROC 10 9 13 2 & 4 l’editoriale Spari e morti nella sede della Regione di Elio Bromuri on è il palazzo principale: né quello della Giunta regionale, palazzo Donini, né quello del Consiglio regionale, palazzo Cesaroni; ma il terzo palazzo, che si trova al Broletto. Un palazzo tutto nuovo e moderno, che, pur essendo meno rappresentativo, è quello più importante per la realtà amministrativa. Lì ci sono i vari ministeri - o dicasteri, come li si voglia chiamare - i comparti dei vari servizi, dove gli assessori svolgono le loro funzioni. Da qui partono decisioni e provvedimenti, circolari, atti amministrativi. E proprio qui si è verificata la tragedia di un uomo, ancora giovane, 43 anni, che grida, minaccia, poi uccide due donne, due impiegate che stavano al posto di lavoro, e si N toglie la vita sparandosi con la stessa pistola (a pag. 16). I fatti spesso sono più eloquenti delle parole. Questa è disperazione mista a follia, o follia mista a disperazione. Quando le due componenti si uniscono, esplode la tragedia. Il sindaco Boccali ha indetto il lutto cittadino e ha invitato a pensare alla situazione di forte difficoltà che il Paese sta attraversando. Non c’è un rapporto diretto tra il disagio e la sofferenza sociale e il doppio omicidio e suicidio, non c’è e non si deve neppure immaginare che ci possa essere. Sarebbe un baratro psicologico cadere in questa deriva nichilista. E tuttavia il clima generale di sbandamento e di conflittualità esasperata, la rabbia, i toni al di sopra delle righe di capi partito e politici, le esasperazioni, le grida di angoscia rimbalzati e gonfiati, possono generare un clima di psicosi collettiva e accendere fuochi devastanti come quello della Città della Scienza a Napoli. Oltre alla riflessione sui fatti, sulle modalità e le cause della terribile tragedia di Perugia, su eventuali responsabilità circa la prevenzione e l’adeguata comunicazione, si deve passare alla quantificazione, se mai fosse possibile, del dolore. Questo coinvolge persone, famiglie, padri e madri, figli e figlie, parenti e un’intera città. Una volta tanto possiamo anche dire che un dolore del tutto particolare colpisce quelli che hanno responsabilità pubbliche e svolgono funzioni amministrative negli enti pubblici, spesso oggetto di critiche e di invidie. Sono uomini e donne reali e concreti, con sentimenti, legami ed esperienze di vita, e non semplici e freddi funzionari dell’ente in cui operano. Pensiamo alle circa 500 persone che ogni giorno si trovano in quella scatola di acciaio e vetro che è il cosiddetto Broletto, che non potranno scordarsi di quanto hanno provato alle 13 del 6 marzo. Pare che l’omicida-suicida abbia rilasciato dichiarazioni e messaggi con qualche riferimento anche religioso. Purtroppo la religione in questi casi non può avere altro che una funzione penitenziale, attraverso il richiamo della fede, ma soprattutto penitenziale nel senso che deve risvegliare la coscienza di tutti a meditare su ciò che è stato fatto e su cosa non è stato fatto per evitare che accadessero questa e altre tragedie. Molti diranno: che cosa si può fare? Già, che cosa si può fare? Una domanda che forse non ha una risposta precisa. Ma chi si pone questa domanda: non si poteva prevedere? Forse no, forse sì. Quello che si vuol dire è che l’attenzione che poniamo sull’economia, sulla politica, per le quali tanto si discute e si litiga, si dovrebbe porre anche su chi si trova nella disperazione, chi è colpito da malattia o patologia mentale, e possiede delle armi; come tutelare gli uffici delicati e a rischio. Avete visto le banche, come ti fanno entrare e come ti sorvegliano? Quanti sono a rischio come le banche? Oggi ho letto che hanno abolito i manicomi criminali e hanno fatto bene. Ma chi ha una persona accanto, in famiglia o in una comunità, affetta da turbe psichiche di vario genere, cosa può fare e a chi si può rivolgere? Ho esperienza di una ragazza “partita di testa” che ha urlato e minacciato, tempo fa, per un’intera notte, e so che cosa abbiamo penato per ritrovare una qualche calma. La società non deve guardare solo il Pil ma il benessere, la pace e serenità sociale. Altrimenti, come scrive Avvenire di mercoledì scorso in prima pagina, “L’inferno non svanisce”. Parola a... Il vescovo di Foligno mons. Sigismondi dichia- ra la “infallibilità” dell’umile scelta di Benedetto XVI Politica Sull’esempio del Quirinale, va detto “no” al disfattismo. Ma - anche in Umbria - i partiti meditino Cattolicità I Cardinali sono riu- niti a Roma per l’iter di elezione del nuovo Papa. Chi sono i porporati, chi “rappresentano” Chiesa umbra Scompariva 25 anni fa mons. Pagani, vescovo tifernate, poi perugino: le iniziati- ve culturali per ricordarlo 8 Marzo tragico in Umbria, con il duplice omicidio appena avvenuto a Perugia. Ma sta aumentando il numero e l’efficacia delle iniziative per arginare la discriminazione e la violenza sulle donne. 5 15 20 22 24 26 27 1,10 euro SETTIMANALE DI INFORMAZIONE DELL ’UMBRIA www.lavoce.it PERUGIA Compie 10 anni la Casa della Tenerezza DIOCESI ORVIETO Ci si prepara al Giubileo delle famiglie (2014) TERNI Rischia di saltare il progetto della ‘chimica verde’ ASSISI Confraternite: come ‘funzionano’ nel III millennio? UMBERTIDE La Passione dal punto di vista delle donne NORCIA Va in Francia la Fiaccola della pace CONTIENE I.P.

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N. 9Venerdì

8 Marzo 2013Periodico settimanale

Poste Italiane S.p.A. - Spedizione inAbbonamento Postale -D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCBFil. di Perugia Uff. A/P

GIORNALE LOCALE ROC

10

913

2&4l’editorialeSpari e morti nella sede della Regione

di Elio Bromuri

on è il palazzo principale: né quellodella Giunta regionale, palazzoDonini, né quello del Consiglio

regionale, palazzo Cesaroni; ma il terzopalazzo, che si trova al Broletto. Un palazzotutto nuovo e moderno, che, pur essendomeno rappresentativo, è quello piùimportante per la realtà amministrativa. Lìci sono i vari ministeri - o dicasteri, come lisi voglia chiamare - i comparti dei variservizi, dove gli assessori svolgono le lorofunzioni. Da qui partono decisioni eprovvedimenti, circolari, atti amministrativi.E proprio qui si è verificata la tragedia di unuomo, ancora giovane, 43 anni, che grida,minaccia, poi uccide due donne, dueimpiegate che stavano al posto di lavoro, e si

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toglie la vita sparandosi con la stessa pistola(a pag. 16). I fatti spesso sono più eloquentidelle parole. Questa è disperazione mista afollia, o follia mista a disperazione. Quandole due componenti si uniscono, esplode latragedia. Il sindaco Boccali ha indetto il luttocittadino e ha invitato a pensare allasituazione di forte difficoltà che il Paese staattraversando. Non c’è un rapporto direttotra il disagio e la sofferenza sociale e ildoppio omicidio e suicidio, non c’è e non sideve neppure immaginare che ci possaessere. Sarebbe un baratro psicologicocadere in questa deriva nichilista. E tuttaviail clima generale di sbandamento e diconflittualità esasperata, la rabbia, i toni aldi sopra delle righe di capi partito e politici,le esasperazioni, le grida di angosciarimbalzati e gonfiati, possono generare unclima di psicosi collettiva e accendere fuochidevastanti come quello della Città dellaScienza a Napoli. Oltre alla riflessione suifatti, sulle modalità e le cause della terribiletragedia di Perugia, su eventualiresponsabilità circa la prevenzione el’adeguata comunicazione, si deve passarealla quantificazione, se mai fosse possibile,

del dolore. Questo coinvolge persone,famiglie, padri e madri, figli e figlie, parentie un’intera città. Una volta tanto possiamoanche dire che un dolore del tuttoparticolare colpisce quelli che hannoresponsabilità pubbliche e svolgonofunzioni amministrative negli enti pubblici,spesso oggetto di critiche e di invidie. Sonouomini e donne reali e concreti, consentimenti, legami ed esperienze di vita, enon semplici e freddi funzionari dell’ente incui operano. Pensiamo alle circa 500persone che ogni giorno si trovano in quellascatola di acciaio e vetro che è il cosiddettoBroletto, che non potranno scordarsi diquanto hanno provato alle 13 del 6 marzo.Pare che l’omicida-suicida abbia rilasciatodichiarazioni e messaggi con qualcheriferimento anche religioso. Purtroppo lareligione in questi casi non può avere altroche una funzione penitenziale, attraverso ilrichiamo della fede, ma soprattuttopenitenziale nel senso che deve risvegliarela coscienza di tutti a meditare su ciò che èstato fatto e su cosa non è stato fatto perevitare che accadessero questa e altretragedie. Molti diranno: che cosa si può

fare? Già, che cosa si può fare? Unadomanda che forse non ha una rispostaprecisa. Ma chi si pone questa domanda:non si poteva prevedere? Forse no, forse sì.Quello che si vuol dire è che l’attenzioneche poniamo sull’economia, sulla politica,per le quali tanto si discute e si litiga, sidovrebbe porre anche su chi si trova nelladisperazione, chi è colpito da malattia opatologia mentale, e possiede delle armi;come tutelare gli uffici delicati e a rischio.Avete visto le banche, come ti fanno entraree come ti sorvegliano? Quanti sono a rischiocome le banche? Oggi ho letto che hannoabolito i manicomi criminali e hanno fattobene. Ma chi ha una persona accanto, infamiglia o in una comunità, affetta da turbepsichiche di vario genere, cosa può fare e achi si può rivolgere? Ho esperienza di unaragazza “partita di testa” che ha urlato eminacciato, tempo fa, per un’intera notte, eso che cosa abbiamo penato per ritrovareuna qualche calma. La società non deveguardare solo il Pil ma il benessere, la pacee serenità sociale. Altrimenti, come scrive Avvenire di mercoledì scorso in primapagina, “L’inferno non svanisce”.

Parola a...Il vescovo diFoligno mons.Sigismondi dichia-ra la “infallibilità”dell’umile scelta diBenedetto XVI

PoliticaSull’esempio delQuirinale, va detto“no” al disfattismo.Ma - anche inUmbria - i partitimeditino

CattolicitàI Cardinali sono riu-niti a Roma per l’iterdi elezione delnuovo Papa. Chisono i porporati, chi“rappresentano”

Chiesa umbraScompariva 25 annifa mons. Pagani,vescovo tifernate, poiperugino: le iniziati-ve culturali per ricordarlo

8 Marzo tragico in Umbria, con il duplice omicidio appenaavvenuto a Perugia. Ma staaumentando il numero el’efficacia delle iniziative perarginare la discriminazione e la violenza sulle donne. 5

15 20 22 24 26 27

1,10 euro SETTIMANALE DI INFORMAZIONE DELL’UMBRIA www.lavoce.it

PERUGIA

Compie 10 annila Casa della Tenerezza

DIOCESI ORVIETO

Ci si preparaal Giubileo dellefamiglie (2014)

TERNI

Rischia di saltareil progetto della‘chimica verde’

ASSISI

Confraternite: come‘funzionano’ nel IIImillennio?

UMBERTIDE

La Passione dalpunto di vistadelle donne

NORCIA

Va in Franciala Fiaccoladella pace

CONTIENE I.P.

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Non fare il tifo perlo sfascio dell’Italia

VENERDÌ 8 MARZO 2013

POLITICA. Il Quirinalepuò garantire la giustadose di realismo e solidaconcretezza riformista in questa difficile fase della Repubblica

Dagli incontri di Monti con Bersani,Berlusconi e Grillo, il Presidente dellaRepubblica potrà trarre indicazioni invista delle prossime consultazioni

on che si abbia paura dell’Europa,ma con l’Europa bisogna fare iconti. E del giudizio dell’Europa

non si può non tenere conto, non fossealtro che per il rilievo economico-finanziario che ogni sospiro dei Capi diStato e di governo ha sulla tenuta dello spread e in generale sulle performancedei Paesi deboli, come l’Italiaoggettivamente è. Non sorprende, quindi,l’iniziativa del premier tecnico MarioMonti di invitare a palazzo Chigi i leaderdei tre principali partiti italiani (Pd, Pdl eM5s) in vista del Consiglio europeo del 14 marzo. Un appuntamento vicinissimo,al quale il Governo italiano ha il doveredi presentarsi con un’idea di Europa chepossibilmente goda della convergenzadelle principali forze politiche italiane.Andare in ordine sparso e sparare a palleincatenate sul proprio Esecutivo e sulGoverno europeo non solo non è unospettacolo commendevole, masoprattutto è un comportamentopoliticamente suicidario. Dietro questamossa di Monti si intravede la sagomadel Quirinale. Una presenza tanto piùsolida e rassicurante nelle ore difficilidella Repubblica, nelle quali tutti itentativi di dialogo sembrano scontareancora il clima arroventato dellacampagna elettorale. I cittadini guardanoal Colle, e al suo inquilino, come unsigillo di garanzia per la tenutademocratica del Paese e per la qualità deldibattito pubblico. Nei giorni a venire - èla speranza che si fa strada nell’opinionepubblica più avvertita - le polveri delloscontro elettorale pian piano si

N

depositeranno per lasciare spazio a unariflessione più pacata, magari lontana dairiflettori di un’informazione ancoratroppo urlata e poco pensata.

È possibile immaginare che dagliincontri separati di Monti con Bersani,Berlusconi e Grillo, e in particolare dallaqualità del dialogo che si svilupperà a

palazzo Chigi, il Presidente dellaRepubblica potrà trarre alcuneindicazioni preziose in vista delleconsultazioni per la formazione delnuovo Governo. La saggezza di GiorgioNapolitano non è in discussione, cosìcome il suo desiderio di garantireall’Italia un posto fra i Grandi in Europa enel mondo, ma a condizione di tenereunito il Paese attorno a un’idea dicomunità solidale che sa trovare dentrodi sé le risorse morali per fronteggiareanche la più grave delle crisi istituzionaliche l’Italia sia stata chiamata a vivere. Lospettro dell’ingovernabilità certamente loangustia, ma ancor più lo rende pensoso

il rischio di uno sfilacciamento dellacoesione nazionale se, all’interno delleforze politiche, vecchie e nuove,emergono e si consolidano egoismi dipartito che fanno perdere di vista il benecomune. Che, in questo precisomomento, coincide con la costruzione diun Governo in grado di preparare ilfuturo attraverso un’immediata svoltariformista. Il Quirinale, come tutti noicittadini responsabili, immagina e sperache il Governo futuro possa contare suuna maggioranza in grado di dotare ilPaese di una legge elettorale chegarantisca governabilità erappresentatività. Che possa mandare unsegnale di speranza al Paese coninterventi fiscali in grado di dareossigeno immediato alle famiglie e ailavoratori. Che sappia traghettare ilPaese per un periodo congruo a garantireun fisiologico ricambio delle classidirigenti, così che i vecchi partiti siriassettino e i nuovi si sperimentinonell’agorà. Nessuno può e deve tifareper lo sfascio, nella speranza - malriposta - di lucrare sulle macerie delleistituzioni, dell’economia e della società.Questa consapevolezza talvolta siappanna quando vecchi e nuovipregiudizi prendono il posto delrealismo. Se qualcuno non l’ha ancoracapito, la casa brucia. E se tutti ipompieri non collaborano, non possonobastare neppure la saggezza e lalungimiranza del Presidente dellaRepubblica. Questa è l’ora dell’orgogliorepubblicano.

Domenico Delle Foglie

LA VOCE ATTUALITÀ2

Che cosa si aspettal’Europa dall’Italia in vistadell’importanteappuntamento del 14 marzo

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concreto a uno sforzo complessivo diammodernare la città e di offrire allegiovani generazioni una prospettiva dinovità”.

A proposito dei giovani: sembra cheper le scolaresche la “Città dellaScienza” fosse una meta molto getto-nata e apprezzata. Cosa dire oggi, do-po la sua distruzione?“Che la distruzione di un simbolo noncancella il valore della sua natura e del-l’intuizione che ne favorì la nascita. Ilfuturo oggi, sempre più, dipende dalletecnologie e anche dal loro buon uso.Le scolaresche che la visitavano hanno

a loro modo contribuito a un progettoculturale di una città che voleva cre-scere, favorendo la circolarità delleidee e degli stimoli. Il simbolo di comeprodurre ricchezza in maniera più mo-derna è stato colpito e disintegrato, manon lo sarà la concezione di fondo sucui poggiava, cioè il desiderio di cre-scere con creatività e originalità”.

Cosa fare a Napoli, e anche nel Mez-zogiorno, dopo un fatto come questo?“Di fronte al rischio di vedere accele-rato il declino della città e del territorio,

per i noti problemi del lavoro, dell’in-quinamento, delle attività produttiveche sono in difficoltà, l’idea della citta-della della scienza rimane valida: ilsuccesso o il fallimento di qualsiasi po-litica urbana dipende da una culturadiffusa e metabolizzata da parte deisuoi abitanti. Solo a questa condizionesi potrà fare di una presenza come que-sta uno stimolo concreto per il territo-rio”.

Quali limiti lei oggi vede per il Mez-zogiorno d’Italia?“Mi sembra che, a diversi livelli, si re-gistri una certa incapacità di essere ri-cettivi alle forze esterne del cambia-mento. Inoltre ci sono evidenti e fortis-sime tensioni interne che tendono a de-stabilizzare la società. Su questi frontioccorre lavorare con grande serietà”.

Si può concludere con un messaggiopositivo, pur di fronte a un eventocertamente triste perché colpisceuna città già pesantemente colpita supiù fronti, una specie di “città marti-re”?“Occorre essere positivi e aperti allasperanza. Direi che bisogna impegnar-si, ciascuno a partire dalle proprie re-sponsabilità, perché da un fatto negati-vo come questo derivi uno slancio inavanti. Credo sia opportuno farneun’occasione per rilanciare un pianostrategico, che punti sulla cultura, sul-l’educazione, sulla creatività. Tuttevirtù che rientrano nelle radici umanee culturali della città e che sono oggiquanto mai necessarie per costruire unfuturo migliore”.

Luigi Crimella

VENERDÌ 8 MARZO 2013

Cronaca. A fuoco a Napoli la “Cittàdella Scienza”. Unincendio dolosodalle pesanticonseguenze

Dalla Svizzera il primostop agli stipendi faraonici

Quello che resta dopo l’incendo della “Città della Scienza” nell’area di Bagnoli a Napoli

Il prof. Girard: “Colpendola, si è assestato un forte dannoallo sforzo complessivo diammodernare la città e dioffrire alle giovani generazioniuna prospettiva di novità”

LA VOCE ATTUALITÀ 3

Queste quattro righe arriveran-no sotto gli occhi dei lettori quan-do l’elezione del nuovo Papa sisarà fatta sempre più vicina, do-po che il Papa tedesco ha rinun-ciato a quella che tuttora è la Cat-tedra più prestigiosa del mondo.Una decisione, lo dicono tutti,motivata da una serie di stan-chezze e di delusioni.Ma io mi chiedo se tra queste ul-time non ce ne sia molto forte, le-gata alla decisione, presa dal Pa-pa qualche tempo fa, di entrarein Twitter. Scrive Wikipedia, lanotissima agenzia informatica:“Twitter è un servizio gratuito disocial network e microbloggingche (…) permette a chi entra inesso di poter inviare e riceverequanti messaggi vuole a coloroche si sono iscritti come lui”.Scrivo perché ho intravisto suuno dei tanti telegiornali di que-ste convulse giornate elettoraliuna notizia sulla quale mi sem-bra che quasi tutti abbiano glis-sato, ma che a me ha recato

profondo turba-mento: di questimessaggi Bene-detto XVI ne haricevuti quasi50.000. Un po’più della metàerano di affettoe di ammira-zione, un po’meno della

metà erano al contrario di disap-provazione: poche osservazionipacate, molti, moltissimi insulti.Sicuramente Papa Ratzinger sa dinon meritarli, ma altrettanto si-curamente devono averloprofondamene ferito.Personalmente, certo, ma più an-cora come pastore della Chiesauniversale. Ammettiamo ancheche un buona percentuale diquei messaggi negativi siano do-vuti a gente fuori di testa, a ra-gazzotti in canotta che parlano escrivono come ruttano e spetaz-zano: giriamo allo psichiatra illoro caso.Ma, anche ragionevolmente ri-dotto sul piano dei numeri, il fe-nomeno è ugualmente doloroso,perché attesta una diffusa anti-patia, un’idea ampiamente nega-tiva che tanta gente comune s’èfatta della Chiesa cattolica. Certo,la captatio benevolentiae non è ilfine della Chiesa, e per statuto di-vino la Chiesa deve trasmettereinsegnamenti anche di difficiledigestione, ma d’altra parte laprima condizione per evangeliz-zare - e questo è sì lo scopo pri-mo dell’attività della Chiesa - èl’esistenza, se non di una pienasimpatia, almeno di un’empatiatra l’evangelizzatrice e l’evange-lizzando. Chissà quanto quelle10-15.000 prese di distanza dallaChiesa debbano aver rappresen-tato per Papa Benedetto unagrande sofferenza. Chissà.Non è facile per nessuno, nonsarà facile nemmeno per il pros-simo Papa scegliere fra l’integritàdella verità da trasmettere almondo e la sensibilità di quelparticolare mondo, quando essaè in linea di collisione con quel-la verità. Mi ha sempre colpitol’atteggiamento del card. New-man che, quando si convertì dal-l’anglicanesimo al cattolicesimo,non disse nulla a sua madre, la-sciandola nella pace di quelleconfessione religiosa che per luiera ormai inaccettabile, ma leic’era vissuta dentro e ci si erasantificata, nel corso della sua vi-ta intera.

ABAT JOUR

Chissà

A cura di Angelo M. Fanucci

a sera di lunedì a Napoli, nell’areadi Bagnoli, è andata quasi total-mente in fumo la “Città della

Scienza”, il museo interattivo conside-rato un gioiello del capoluogo parteno-peo, visitato ogni anno da oltre 350 mi-la persone. Costituita da spazi musealiveri e propri, un planetario, un centrocongressi, uno spazio dedicato alla for-mazione quale incubatore di imprese eun’area per mostre d’arte, la cittadellasi trovava nella zona di Bagnoli, untempo sede dell’Italsider poi bonificatae riconvertita. È ormai appurata la natura dolosa diquesto incendio devastante, che ha di-strutto al 90 per cento le varie strutturemuseali. C’è sconcerto e disperazionetra i 160 dipendenti che hanno perso ilposto. Abbiamo intervistato un espertodi Economia urbana, il prof. Luigi Fu-sco Girard, che insegna tale disciplinaall’Università “Federico II” di Napoli.

Professore, che significato assume iltragico evento del rogo che ha di-strutto la “Città della Scienza” di Na-poli?“È stato colpito al cuore un simbolo, unluogo che significava e quasi anticipa-va un futuro migliore per la città di Na-poli, un futuro più desiderabile, piùumano. Per il capoluogo partenopeo,voleva dire la prospettiva di un domaninon legato solo al turismo, all’attrattivaambientale e paesaggistica, alla suastoria culinaria e popolare, ma inveceun futuro proiettato sul crescere dellaconoscenza in campo economico,scientifico, tecnologico. In una parola,sul futuro basato sulla creatività e sul-l’innovazione”.

Essendosi trattato di un incendio do-loso, appiccato a quanto pare in piùpunti, significa che, al di là dei moti-vi più diretti e negativi, chi lo ha in-nestato voleva anche colpireun’“idea”, oltre che un sito concreto?“Certamente, perché questa cittadellarappresentava una infrastruttura intel-lettuale e culturale che andava ad ar-ricchire il patrimonio strutturale dellacittà di Napoli. Quindi, colpendola si èassestato un forte danno simbolico e

L

on un referendumpopolare, la Svizzera hadeciso di fissare un

tetto ai compensi dei topmanager, che oggiguadagnano mille volte di piùdei loro dipendenti. Non èsolo una questione etica. Cisono anche le distorsioni,evidenti, del mercatoazionario. È ragionevolepagare al capo di un’aziendauno stipendio mille voltesuperiore a quello di un suoimpiegato? Ed è ragionevole,per un’azienda, impiegareuna simile quantità di risorsecon le quali, appunto, sipotrebbe stipendiareun’intera fabbrica invece cheun uomo solo? Si dirà: sonomanager eccezionali, oppureè il frutto del loro merito. Equi sta la logica che haportato gli svizzeri per primi(con un referendumpopolare) a “tagliare leunghie” a quei “gatti grassi”.Perché nemmeno Supermanavrebbe capacitàproporzionate a tali stipendi,che vengono pagati anche sele cose vanno male, o cosìcosì. Questo andazzo ha da

Canni travalicato le Alpi etrovato terreno fertile purenel tessuto economicoitaliano. Il meccanismo peringrassare i felini, magarisenza dare troppo nell’occhio,è semplice: si chiama stockoption. Oppure, il vecchiopremio di produzione. Alraggiungimento dideterminati obiettivi, scattanobonus da favola. O, nel casodi stock option, si assegnanoazioni aziendali che sipotranno vendere dopo un“tot” di tempo o quando laquotazione in Borsa arriveràa un certo livello.Quest’ultimo meccanismo haportato, negli anni scorsi, a“drogare” i corsi azionistici e,in definitiva, l’operativitàaziendale, tutta concentratasui risultati del prossimotrimestre, e non su una sanacrescita valutata nell’arco didiversi anni. Tutto e subito, eancora oggi il mondo sta

pagando questa ingordigia.Perché la crisi finanziaria nonnasce dal niente, ma dallavoglia di fare enormi profittisubito, con strumentifinanziari che hannoinquinato l’intera economiamondiale. Gli svizzeri, masono solo i primi, hannodeciso di dire basta. I mega-compensi dovranno esseredecisi dalle assemblee degliazionisti e valutati secondo irisultati ottenuti di anno inanno. Perché di brutto c’era ec’è pure il meccanismo concui nascono, questeingiustizie. I ristretti Consiglidi amministrazione di grandiaziende e banche decidonoautonomamente di assegnarsilauti stipendi o meravigliosibonus. Così meravigliosi chebasta un anno, ad un topmanager pure incapace, persistemare se stesso e la suafamiglia per diversegenerazioni. Ma noi

vorremmo sottolineare unaltro aspetto, purconsiderando un principiogenerale che si rischia ditravolgere con questeconsiderazioni. E cioè che ilmerito va comunquepremiato, che chi ha grandiresponsabilità deve avereadeguati compensi; che nonsi può pagare i manager delleaziende statali dieci voltemeno di quelle private,altrimenti i migliori se neandranno via. Quindi, fattosalvo il principio del merito,deve però esserecontemperato da quellodell’equità, o almeno dellasana gestione aziendale.Strapagare non è solo iniquo,ma anche dannoso. Per daread uno, si sacrificano cento:cioè chi l’azienda la farealmente camminare, chiproduce, vende, amministra.Sono tutti gli altri lavoratori asobbarcarsi il peso di similiemolumenti, perché quandopoi i costi si sono rivelatieccessivi, ecco che il nuovotop manager invoca il “tagliodei costi”. Indovinate quali.

Nicola Salvagnin

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uscita, verso Scelta civica di Monti (e Fa-re per fermare il declino): il 15,6% dei vo-ti di Pdl e Lega del 2008, pari a 30 mila vo-ti assoluti. Il secondo flusso (il 6,4%, paria 12 mila voti) si è invece diretto verso lealtre liste di centrodestra alleate con il Pdl. Scelta civica e centroAl contrario di M5s, il consenso ottenutoda Scelta civica di Monti è in larga parte diprovenienza centrodestra. In particolaredi provenienza Pdl, che - come già detto -ha ceduto a questa lista (e a Fare per fer-mare il declino) più del 15% dei suoi votidel 2008, pari a 30 mila voti assoluti, ov-vero due terzi dei 46 mila voti complessi-vamente ottenuti dalla lista di Monti.

E. Q.

VENERDÌ 8 MARZO 2013

POLITICA. I risultatielettorali costringeranno i vari schieramenti aripensare le propriestrategie

e urne si sono chiuse, mahanno lasciato tantesituazioni in sospeso per il

futuro dell’Umbria. Tra un anno sivota per il rinnovo di molteAmministrazioni comunali(Perugia, Terni, Foligno, Spoleto)e l’emorragia di voti in casa Pd ePdl e il contestuale trionfo delMovimento 5 stelle dovranno perforza – a meno di volontàautolesionistiche – portare aqualche cambiamento. Il Pd hariunito la propria segreteriacercando di trovare la strada perinvertire la rotta. Si parla dellanecessità di dare “risposte chiare”su alcuni temi come il dimezzamento delnumero dei parlamentari e la riduzioneconseguente dei compensi,l’abbassamento della pressione fiscale sulavoratori e imprese, lotta a sprechi ecorruzione. C’è stato spazio anche per unpo’ di autocritica sulla campagnaelettorale, appena conclusa, definita fin“troppo sobria”, e sul fatto che il Pd “nonè stato in grado di capire fino in fondo ildisagio della solitudine, un disagio solidoche colpisce famiglie e imprese e lamancanza di prospettiva”, senzaintercettare il malcontento calamitato dalM5s. Il Pdl ha in pratica azzerato la suarappresentanza parlamentare (perdendo5 parlamentari rispetto al 2008. Ha elettosolo un deputato e un senatore) equalche riflessione dovrà farla. Nelfrattempo l’elezione dell’assessoreregionale Gianluca Rossi (Pd) al Senatoha lasciato un posto vuoto nell’esecutivodi palazzo Donini. Voci insistenti danno

L

l’ex sindaco di Narni, Stefano Bigaroni,candidato naturale alla sua sostituzione.Ma il panorama politico è talmente infibrillazione che non si può dare nulla perscontato. Il Partito socialista ha mostratoinsofferenza per non aver avuto alcunapossibilità di proporre alcun candidato inParlamento e propone liti al suo interno,a Foligno, tra vice sindaco e gruppoconsiliare. Il risultato elettorale, moltodeludente, dell’ala sinistra dellacoalizione, tra Sel e Rivoluzione civica diIngroia, non contribuisce a migliorare ilclima, un po’ depresso, dellamaggioranza. In questo contesto, a livello

regionale, l’Idv (Italia dei valori),presente nella lista di Ingroia alle elezionipolitiche, si divide sul proprio futuro. Oliviero Dottorini, capogruppo inConsiglio regionale, ha parlato delloscioglimento dell’Idv come “la scelta piùsaggia e lungimirante. Oggi più che maidobbiamo ritenerci a disposizione di chitenta di porre in discussione gli attualiparadigmi del nostro modello di sviluppoe le logore liturgie della politicatradizionale”. Ma il segretario regionaledel partito, Paolo Brutti, non condivide laposizione del suo collega a palazzoCesaroni. “Nel corso dell’esecutivonazionale - ha affermato - personalmentesosterrò che l’esperienza dell’Italia deivalori, continui proprio per operare unprofondo cambiamento nell’attualemodello di sviluppo neo-liberista e nellelogore liturgie della politica tradizionale”.

Emilio Querini

POLITICA. I flussi di voto alle ultime elezioni

Effetto emorragia-Grillostata altissima la percentuale deglielettori umbri, quasi il 40 per cento,che ha cambiato la propria scelta

alle ultime elezioni politiche rispetto allepiù recenti consultazioni. È quanto emer-ge dall’analisi del voto in Umbria, realiz-zata dall’Agenzia Umbria ricerche e dal di-partimento di Economia, finanza e stati-stica dell’Università di Perugia. Lo studioper la stima dei flussi elettorali che si so-no verificati in Umbria, compiuto in baseai dati osservati in alcuni dei principaliComuni della regione (Perugia, Terni, Fo-ligno, Città di Castello, Spoleto e Orvieto),è stato illustrato dal presidente dell’Aur,Claudio Carnieri, e dal prof. Bruno Braca-lente.

AstensionismoDal 2008 al 2013 il numero di voti espres-si si è ridotto da circa 565.000 a circa526.000. Il complesso delle astensioni insenso lato ha raggiunto le 158 mila unità(da 125 mila circa del 2008). Movimento 5 stelleIl voto a M5s è stato trasversale, ma è sta-to anche un voto proveniente in larga mi-sura dagli elettori che alle politiche del

È 2008 avevano votato per i partiti della si-nistra, in particolare dalla Sinistra arco-baleno e dalle liste minori di centrosinistrache hanno ceduto a M5s circa il 40% deiloro voti. Flussi molto consistenti sono ve-nuti anche dall’Idv e dal Pd, che hanno ce-duto a M5s, rispettivamente, il 31 e il 26%circa del proprio elettorato. Complessiva-mente, dei 143 mila voti ottenuti da M5s,83 mila provengono dal centrosinistra (dicui ben 63 mila dal Pd). Dalla destra pro-vengono invece 40 mila voti (di cui 33 mi-la dal Pdl), dall’Udc 3 mila e altri 16 miladalle astensioni del 2008. Il voto al PdIl risultato del Pd, che ha perso circa unterzo dei suoi voti del 2008, è dipeso inte-ramente dalla emorragia di voti versoM5s, compensata solo in minima parte daiflussi di voti in entrata da una parte dellealtre liste della sinistra, che sono stati ri-levanti in termini relativi ma modesti invoti assoluti. Il voto al PdlIl Pdl (insieme alla Lega Nord) ha persoquasi la metà dei suoi consensi del 2008.Ma il forte calo di consensi è stato causa-to anche da altri due rilevanti flussi in

Il Pd riunisce la Segreteriaper trovare il modo diinvertire rotta. Nell’Idv c’èchi propone lo scioglimento

Associazioni familiari. Esce una Ricerca condotta a livello regionale

errà presentata a Perugia il 13 marzo la Ricercasull’associazionismo familiare

in Umbria, annunciata poco tempodopo l’approvazione della leggeregionale sulla famiglia, ed oragiunta a compimento. La ricerca,curata dai professori PierluigiGrasselli e Cristina Montesidell’Ateneo perugino, da SimonaMenegon dell’Istat e dalla psicologaTania Mococci. Con “associazionifamiliari” si intendono

V principalmente due categorie: 1)quelle che mettono insiemedirettamente le famiglie, p.es. conproblemi legati a determinatemalattie; 2) quelle che svolgonoattività sociali e politiche a favoredella famiglia, p.es. il Forum delleassociazioni familiari. In Umbriasono state individuate 75associazioni, 54 delle quali hannocollaborato alla realizzazione della Ricerca. Lo studio sarà oggetto diuna più ampia presentazione

prossimamente su La Voce. Per ilmomento basti accennare ad alcunitemi che sono stati oggetto diindagine. I dati raccolti mostrano lecaratteristiche e l’evoluzione delle

associazioni familiari; lemotivazioni che ne stanno allabase; lo start-up (inizio attività) e lerisorse a disposizione; il profilodell’associato; le varie tipologieassociazionistiche; le attività inUmbria; i rapporti con le istituzionipubbliche e private, con il terzosettore e il territorio. Si offre inoltreuna “possibile traccia di lavoro”.Infine, la dott.ssa Mococci riflettesul senso della famiglia, sulladisabilità fisica e sul disagiomentale, sulla lotta alle dipendenze(droga, alcol...), sull’educazione esul reciproco aiuto in famiglia.

D. R.

4 LA VOCE ACCADE IN UMBRIA

SetteGIORNIa cura di Enzo Ferrini

GORACCI PROTESTA PER MANCATO INVITO

Lui non c’era, alla manifestazione per i 5 an-ni dell’ospedale di Branca che il 1° marzo2008 aveva inaugurato indossando la fasciatricolore di sindaco di Gubbio. Orfeo Goracci,ora consigliere regionale, per rispondere aquanti avevano “notato” (sono parole sue) lasua assenza alla “rimpatriata di molti prota-gonisti di allora” ha diffuso un comunicatostampa per spiegare che nessuno lo aveva in-vitato. E si chiede: “Il mancato invito è unaclamorosa e ingiustificabile leggerezza diplo-matico-istituzionale (che fine ha fatto la cor-tesia istituzionale?) o è uno sgarbo politico?”.Goracci parla di una “fase conclusa” (quelladel suo sostegno alla giunta Marini?) visto che“del sottoscritto - spiega - non ci si può nonricordare quando manca una manina o un di-to per arrivare a 16 e poi ‘dimenticarsene’ pra-ticamente ad ogni richiesta e, quindi, anchenegli inviti”. Una polemica, questa del man-cato “invito alla rimpatriata”, che certo giovaa riavvicinare la gente comune alla politica!

OPERAIO “FANTASMA”AL COMUNE DI PANICALE

Un altro episodio che fa perdere credibilità al-le istituzioni. I carabinieri hanno arrestato pertruffa aggravata un operaio comunale di Pa-nicale, e hanno denunciato per lo stesso rea-to un suo collega che aveva timbrato al postosuo il cartellino all’ufficio circoscrizionale diTavernelle. Il sindaco di Panicale, LucianoBianco, parla di un “fatto gravissimo nel mo-mento di crisi che stiamo vivendo”, mentre laCgil ha sospeso i due operai entrambi iscrittial sindacato. Purtroppo il vizietto dei dipen-denti pubblici di timbrare (o farsi timbrare) ilcartellino senza essere sul posto non è un ca-so isolato. È ancora aperto il procedimentogiudiziario per 6 dipendenti della Provincia diPerugia (c’era anche chi andava in piscina inorario di ufficio) e quello per gli 80 assenteistidell’ospedale di Perugia con l’arresto, nel2007, di 12 persone tra medici e infermieri.

AZIENDE IN CRISI, MA NON QUELLE STRANIERE

Sono sempre di più invece quelli che a lavo-rare vorrebbero andarci ma non possono far-lo. In Umbria, secondo gli ultimi dati Istat, i di-soccupati sono l’11,4 per cento, una percen-tuale che nell’ultimo anno è cresciuta del 4,1per cento. Un dato allarmante che avvicinasempre di più la nostra regione ai livelli di di-soccupazione di quelle del Meridione. Con lostipendio sempre più a rischio anche per chiun lavoro lo ha. La Cgia di Mestre ha calcola-to che in Umbria nell’ultimo trimestre del2012 erano un migliaio le aziende “protesta-te” e che non erano in grado di pagare i debi-ti, compresi quindi gli stipendi. Per fortunaqualche speranza viene dalle piccole aziendegestite da imprenditori stranieri, che nel 2012,nonostante la crisi, sono cresciute di 203. Se-condo Unioncamere, ormai sono 7.222 e rap-presentano il 7,5 per cento delle imprese um-bre.

OK PER AEREI E BICI,PROBLEMI SUI TRENI

C’è la crisi, ma l’aereoporto umbro San Fran-cesco continua a crescere. Nei primi due me-si dell’anno i passeggeri sono stati più di 15mila, con un aumento del 28,51 per cento ri-spetto all’anno precedente. La Regione ha in-vece chiesto a Trenitalia di pagare multe per382 mila euro per il “mancato rispetto deglistandard di qualità dei servizi” previsti dalcontratto tra la società e l’ente locale. Nelcomplesso tra il 2009 ed il 2012 - riferisce laRegione - sono migliorati la puntualità dei tre-ni dei pendolari e le pulizie delle carrozze, cheperò continuano ad essere troppo affollate econ sistemi di climatizzazione che spesso nonfunzionano. È invece un grande successo il ser-vizio di biciclette a noleggio recentemente isti-tuito dal Comune di Terni. Sono già più di 600gli abbonati al bike-sharing che permette dispostarsi in città con le 79 biciclette parcheg-giate in 14 ciclostazioni.

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VENERDÌ 8 MARZO 2013

scire dalla violenza si può. Daniela Albanesi, presi-dente del Centro pari op-

portunità della Regione, lo riba-disce con forza alla luce delle tan-te storie di donne vittime di mal-trattamenti che, grazie all’aiutodella struttura, sono tornate a vi-vere. La violenza contro le donneresta una delle piaghe sociali piùdifficili da affrontare e sradicare,anche alla luce del fatto che il90% degli abusi avviene all’inter-no delle mura domestiche. L’8marzo, Festa della donna, diven-ta quindi occasione di riflessionesu quella che tutti gli operatoridel settore definiscono, prima ditutto, una “questione culturale”.“È un fenomeno diffuso - dice Da-niela Albanesi - e ancora, nellamaggioranza dei casi, sommerso.Una piaga che affonda le sue ra-dici proprio nella mentalità mo-derna e nella visione della don-na-oggetto che spesso ci vienetrasmessa dai media. Per questo ilprimo lavoro da fare è nelle scuo-le, per creare una vera e propriacultura del rispetto della donnaquale soggetto autonomo”. Qualcosa sta già cambiando. Inmeglio. Secondo i dati forniti daTelefono Donna (servizio di acco-glienza e assistenza legale e psi-cologica messo in campo dalCentro pari opportunità tramite ilnumero verde 800 861126; perinformazioni www.pariopportu-nità.regione.it), nel 2003 le donneche si sono rivolte al servizio so-no state 250, nel 2012 erano 457,mentre dal 1° gennaio al 1° mar-zo 2013 sono già 176. “Questi numeri – spiega la presi-dente – non devono essere letticome segno di un aumento dellaviolenza, ma in quanto sintomo diuna maggior consapevolezza del-le donne e determinazione aduscire dall’incubo”.Anche dal punto di vista dell’aiu-to istituzionale, l’Umbria sta fa-cendo passi avanti. Oggi, infatti,

U in regione esistono una casa pro-tetta messa a disposizione dal Co-mune di Terni e due apparta-menti concessi da quello di Peru-gia. Ma il numero è destinato adaumentare entro breve. “Il dipar-timento Pari opportunità dellaPresidenza del Consiglio dei mi-nistri – dice ancora Albanesi – hafinanziato due progetti che porte-ranno entro due anni ad allarga-re e potenziare la rete di assi-stenza sul territorio. Il primoprogetto prevede l’ampliamentodelle strutture protette e di acco-glienza a Perugia, Terni e Foli-gno, dove sono state messe a di-sposizione due casette. Inoltre gliattuali cinque Punti d’ascolto pre-senti sul territorio umbro passe-ranno a 10”. “Il secondo progetto – prosegue

– porterà finalmente anche inUmbria alla costruzione di dueCentri anti-violenza, uno a Peru-gia e uno a Terni. La nostra re-gione, insieme al Molise, era ri-masta l’unica in Italia a non esse-re dotata di queste strutture. An-che se resta aperto il nodo deifondi”. I 440mila euro messi a di-sposizione dal Dipartimento sa-ranno, infatti, appena sufficientia insediare le due strutture, com-presi i costi per la formazione e laretribuzione del personale. Do-podiché si ha certezza solo dei50.000 euro l’anno per ciascunCentro che la Regione si è impe-gnata ad erogare, nella fase dipresentazione del bando al Mini-stero, per il terzo e quarto anno diattività.

Laura Lana

SOCIETÀ. Contro le violenze, si ampliano le strutture protette,raddoppiano i Punti d’ascolto, apriranno due appositi Centri

Donne che esconodall’incubo violenza

Fai valere le tue pari opportunità sul lavoro!vere una soddisfacente vitalavorativa senza doverrinunciare alla possibilità

di crearsi una famiglia è ancoraun miraggio per molte donne.Eppure esistono degli strumenti,forse ancora poco conosciuti, chela legge mette a disposizione pergarantire a tutte le lavoratrici lecosiddette “pari opportunità”.Uno di questi è, per l’appunto, laConsigliera di parità, una figuraistituzionale nominata dalministero del Lavoro e delle pariopportunità, su designazione delConsiglio regionale a seguito diun bando, che agisce come unasorta di sentinella nei confrontidi tutte le possibilidiscriminazioni a cui vannoincontro le donne (ma anchedisabili, stranieri, immigrati,ecc.) in ambito lavorativo. Per laRegione, la Consigliera di paritàè Elena Tiracorrendo chelavora in tandem con l’avvocato

A

Cristhia Falchetti Ballerani.“Sulla base dei casi di donne chesi rivolgono a noi – raccontaElena Tiracorrendo -, ad oggi ilproblema principale per lelavoratrici resta quello dellamaternità. Non sempre, infatti, leaziende si dimostrano disponibilinel periodo di assenza effettivadal posto di lavoro dovuto allagravidanza, ma anche neiconfronti di tutte quelle forme diconciliazione famiglia-lavoro chela legge concede come, adesempio, il part time. Inoltre,esistono anche altre forme di

discriminazione verso le donnepiù subdole e più difficili dacombattere perché menoregolamentate dalla leggerispetto alla maternità. È il casodelle progressioni di carriera,spesso precluse alle donne, purse qualificate”. L’importanzadella figura della Consigliera diparità sta nel fatto che, qualora ilcaso lo contempli, su delega dellavoratore, può intervenire comepubblico ufficiale e segnalare ilfatto all’autorità giudiziaria, contutte le conseguenze del caso. “Ilnostro lavoro non si ferma qui –continua Tiracorrendo – inquanto siamo impegnati nellaprevenzione e nella promozionedi una cultura delle pariopportunità che spesso mancaproprio nelle aziende, e anchenelle stesse lavoratrici. Sonoloro, in primis, infatti, a nonconoscere i loro diritti. Casoesemplare quello di una ragazza

di 20 anni che è stata vittima dievidenti discriminazioni sulposto di lavoro, ma si è rivolta anoi troppo tardi, quando ormainon si poteva più fare nullaessendo passato troppo tempo, eha perso tutti i suoi diritti. Perquesto già a scuola si dovrebbelavorare per non lasciare questiragazzi entrare nel mondo dellavoro completamente ignaridella normativa. Il lavoro diformazione – conclude laconsigliera – continua poi nellesingole aziende. Infatti neiprossimi mesi prenderà corpo la Carta per la pari opportunità trauomo e donna che le aziendedovranno sottoscrivere e metterein pratica quotidianamente inambito lavorativo, conl’istituzione di un referente,all’interno dell’azienda, capacedi mediare fra lavoratori edirigenza”.

L. L.

5LA VOCE ACCADE IN UMBRIA

Il ruolo dellaConsigliera diparità, che aiuta a tutelare i dirittidelle lavoratrici

8 MARZO - Festa della donna

❖ 8 MARZO - UNIVERSITÀRicercatrice di Terni diventaCavaliere della Repubblica

i sarà anche una giovane ricercatrice ternana tra ledonne che, venerdì 8 marzo al Quirinale,

riceveranno l’onorificenza di Cavaliere dellaRepubblica dal presidente della Repubblica GiorgioNapolitano. L’onorificenza verrà conferita in occasionedelle celebrazioni per la Festa della donna alla dott.ssaElena Fortunati per i meriti da lei acquisiti nel campodella ricerca. Nata a Narni il 15 giugno 1983, laFortunati si è laureata nel 2007 in Ingegneria deimateriali all’Università di Perugia; ha conseguito nel2010 il titolo di dottore di ricerca in Nanotecnologiedei materiali e si è aggiudicata vari riconoscimenti: unassegno di ricerca in Scienze, ingegneria industriale edell’informazione a Perugia nel 2012, e il premio“Leonardo da Vinci” in Bioinformatica enanobiotecnologie nel 2007. Tra il 2009 e il 2011 hatrascorso un periodo di studio presso l’AnalyticalChemistry Nutrition and Food Sciences Department(Alicante, Spagna) e, nel 2010, presso il Kth-PolymerTechnology Division of Biocomposites (Stoccolma,Svezia). Attualmente è impegnata, quale assegnista diricerca, presso il Consorzio interuniversitario nazionaleper le scienze e tecnologie dei materiali dell’ateneo diPerugia - Polo didattico e scientifico di Terni, nelgruppo di ricerca Stm del prof. José Maria Kenny. Laricerca della dott.ssa Fortunati mira a studiare sviluppoe caratteristiche di supporti biodegradabili perapplicazioni biomediche e per il settore degliimballaggi alimentari.

CCALENDARIO DEI TREINCONTRI DELLA CRESU

VENERDÌ 8 MARZO, ore 16, Eraldo Affinati,insegnante e scrittore: “La responsabilità dellaparola…”, riflessioni sulla fiducia reciproca traallievi e docente e sulla capacità di “farbrillare gli occhi” dei ragazzi.

VENERDÌ 22 MARZO, ore 16, a cura del vescovomons. Domenico Sorrentino, edell’insegnante Annarita Caponera, “L’estremaimportanza dell’educazione nella vitadell’uomo…” (Concilio Vaticano II), riflessionisulla fiducia della comunità ecclesiale neiconfronti del lavoro educativo e sullacollaborazione con le altre agenzie educative.

VENERDÌ 19 APRILE, ore 16, a cura di AntonioNizzi: “Vite da insegnanti”, riflessioni (di finecarriera) sulla fiducia nel “mestiere” diinsegnante e sulle sfide prossime venture dellascuola.

PER ULTERIORI INFORMAZIONI, sito web:www.chiesainumbria.it/cresu

Per l’educazione e la scuolaa Commissione regionale per l’educazione, la scuola el’università (Cresu) della Conferenza episcopale um-bra propone per il sesto anno tre incontri di riflessio-

ne e di confronto (presso la Domus Pacis a Santa Maria de-gli Angeli: vedi qui a lato) rivolti a dirigenti, insegnanti equanti operano nel campo della scuola e dell’educazione.Lo scopo è recuperare passione e iniziativa, mettendo al cen-tro il ruolo dell’insegnante educatore e tendendo a costrui-re una vera comunità educante.Quest’anno gli incontri assumono un sapore particolare, dalmomento che, per iniziativa di Benedetto XVI, l’11 ottobre2012, nel 50° anniversario dell’apertura del Concilio Vatica-no II, ha avuto inizio l’Anno della fede. Esso vuol contribui-re a una rinnovata conversione al Signore Gesù e alla risco-perta della fede, affinché tutti i membri della Chiesa siano te-stimoni credibili e gioiosi del Signore risorto nel mondo dioggi, capaci di indicare alle tante persone in ricerca la “por-ta della fede”. Anche le persone che, “pur non riconoscendoin sé il dono della fede, sono comunque in una sincera ri-cerca del senso ultimo e della verità definitiva sulla loro esi-stenza e sul mondo” sono invitate a partecipare a momentidi confronto e di dialogo. Si offrirà così una rinnovata occa-sione di comprensione creativa tra fede e ragione.Alla luce delle circostanze appena menzionate, i tre incon-tri per insegnanti proposti quest’anno vogliono approfondi-re anzitutto il tema della fiducia reciproca tra docente ed al-lievi, così come tra Chiesa, scuola, famiglia e altre realtàeducative, contando sul coinvolgimento di tutti coloro, cre-denti o non credenti, che sono interessati a raccogliere la sfi-da educativa verso se stessi e verso le nuove generazioni.

L

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ederico Bonotto, Luciano Rossi,Attilio Brancaccio, Mattia Conte...nomi di umbri che oggi vivono e

lavorano all’estero. Tutti sotto laquarantina, tutti professionalmenterealizzati in Paesi esteri, ma con unlegame forte nei confronti della loroterra d’origine. Tutti testimoni delmedesimo messaggio: lasciate che italenti umbri portino ricchezza einnovazione in Italia e non diventino,invece, capitale umanoformato in loco ma poi“regalato” all’estero. Leloro storie sono state alcentro del convegno“Nuova emigrazione e social innovation: qualiopportunità perl’Umbria”, organizzatovenerdì scorsodall’Agenzia Umbriaricerche per tracciareun primo bilancio delprogetto “Brain backUmbria”. L’iniziativa,finanziata grazie a fondieuropei, vuole far frontealla “fuga dei cervelli”dalla nostra regionecercando, da un lato, diriattrarre giovani umbriall’estero a fare impresanel territorio tramitefinanziamenti a fondoperduto; dall’altro, dipermettere a chi scegliedi rimanere fuori Italiadi dare comunque ilproprio contributo allacrescita della regione,creando una rete discambio ecollaborazione traemigrati e non (per idettagli www.brainbackumbria.eu).Ma cosa servirebbe, nel concreto, perfar sì che questi giovani emigratitornassero in Umbria? Ce lo spieganoloro, con molta chiarezza. “L’Italia nonsa trattenere le sue risorse” racconta Luciano Rossi, 26 anni, eugubinod’origine ma residente a Bratislavadove è titolare di una srl e direttoredell’Associazione per la cooperazioneitalo-slovacca. “Manca la meritocrazia,la certezza della pena, la protezionedegli investimenti. Non c’è possibilitàdi spendere le qualifiche acquisite,eppure sono tantissime le aziendeitaliane che hanno successo all’estero.Se siamo così capaci, perché nonriusciamo a lavorare nel nostroPaese?”. Gli fa eco Attilio Brancaccio,art director, fotografo e direttore diuna rivista on-line ad Amsterdam. Lesue richieste per portarlo a tornare inUmbria sono semplici: “Banda larga,un mercato di libera e lealeconcorrenza, e soprattutto vera tuteladel cittadino onesto rispetto alcosiddetto ‘furbo’. A differenzadell’Italia, in Olanda le regole sonopoche e semplici, ma vannorispettate”. Per tutti questi umbriall’estero, il collegamento con lapropria terra resta però fortissimo.“Per me il legame con Perugia è comeun magnete da cui non possostaccarmi” racconta Mattia Conte incollegamento da New York. Lui è uno

F

dei primi giovani umbri che stalavorando per poter accedere aifinanziamenti a fondo perduto messi adisposizione dal progetto. Oggi si trovanegli Stati Uniti dove si è trasferito nel2010, dopo la laurea in Economiaaziendale, per seguire un master inGestione dei disastri e delleemergenze. In testa ha il sogno dicreare una piattaforma che applichi lenuove tecnologie al campo dellaemergenze. Il rapporto con l’Umbriaresta anche per chi non ha intenzionedi tornare. Come Federico Bonotto, general manager della filiale cinesedell’azienda manifatturiera Faist, consede a Montone, e coordinatore delSuzhou Working Group, associazionedi aziende italiane in Cina checondividono le loro esperienze peraiutarsi reciprocamente. “Sono qui dal2006 – racconta Federico incollegamento dalla Cina – e sono tantii giovani italiani che stanno arrivando,anche se non molti sono umbri. In unmercato così grande e competitivocome quello cinese, noi aziendeitaliane abbiamo dovuto fare rete persopravvivere. Ora sono a disposizioneanche delle imprese umbre chevogliono trovare contatti e aprirsi unvarco in questo mondo asiaticoricchissimo di possibilità”.

Laura Lana

VENERDÌ 8 MARZO 2013

Che cosa fanno i giovaniumbri emigrati all’estero

BREVI IN UMBRIA

❖ ENOGASTRONOMIAI premi dell’Oro verdeIl 9 marzo l’Umbria premierà i suoi oli migliori. Lacelebrazione avverrà nell’ambito della giornata “Oroverde dell’Umbria”, il prestigioso concorso cheproclamerà i migliori extravergine della regione.Tutti oli di qualità che provengono esclusivamenteda olive prodotte e raccolte in Umbria. Teatro delpremio regionale è la facoltà di Agrariadell’Università di Perugia dove, a partire dalle ore10, verranno presentate tutte le aziende che hannopartecipato alla manifestazione. Verranno premiati: iprimi tre oli regionali classificati nella categoria Dop;i primi tre classificati nella categoria extravergine; ilvincitore del premio Qualità e immagine; i vincitoridel diploma Gran menzione olio Dop Umbria; ilvincitore della “Menzione speciale olio biologico” e ilvincitore del premio Piccole produzioni.

❖ INPSIl Cud a domicilioAl fine di venire incontro alle esigenze di coloro cheper svariati motivi non possono utilizzare il canaletelematico per richiede la Certificazione unica deiredditi da lavoro dipendente, pensione ed assimilati(modello Cud), l’Inps ha attivato il numero verde 80043.43.20 dedicato alla richiesta di spedizione del Cudal proprio domicilio. Questo nuovo numero è inaggiunta al tradizionale numero verde 803 164. Inumeri sono gratuiti per le chiamate da rete fissa,mentre per le chiamate da telefoni cellulari èdisponibile il numero 06 164.164, a pagamento inbase al proprio piano tariffario. Il servizio, attivo 24ore su 24 in modalità completamente automatica, èsupportato dagli operatori del contact center dallunedì al venerdì dalle ore 8 alle 20 e il sabato dalle8 alle 14.

Un primo bilancio circail progetto volto ariportare in patria i “cervelli fuggiti”all’estero. Le esigenze di imprenditori chepotrebbero tornare, a condizione che...

6 LA VOCE ACCADE IN UMBRIA

Un incontro del S.W.G.

CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIAARTIGIANATO E AGRICOLTURADI PERUGIA

BORSA MERCI DI PERUGIAListino del giorno 05-03-13

QUOTAZIONI RIFERITE A TONNELLATA, SALVO DIVERSA INDICAZIONE

FRUMENTIproduzione Provincia di Perugia

a) tenerifino (peso spec. 79 kg/hl - glutine dibuona qualità - c.e. 1%) umidità13% ....................................................buono mercantile (peso spec. 78kg/hl- c.e. 2%) - umidità 13% ............mercantile (peso spec. 75 kg/hl - c.e.2%) - umidità 13% ............................

FARINE DI FRUMENTOa) di grano tenero:(con caratteristiche di cui all’art. 7 dellaLegge 4-7-1967, n. 580)farina tipo 00 .....................................farina tipo 0 .......................................farina tipo integrale ..........................farina tipo 00 - sfarinato granulare(granito) .............................................b) di grano tenero ad alto tenore diglutine:farina tipo 00 (cenere 0,45 - glutine11-12, consistente) ...........................c) di grano duro:(con caratteristiche di cui all’art. 9 dellaLegge 4-7-1967, n. 580)semola ..............................................

CASCAMI DI FRUMENTOa) tenero:farinaccio .........................................crusca e cruschello tenero...............crusca e cruschello cubettato tenerob) duro:farinaccio duro..................................crusca e cruschello duro...................crusca e cruschello cubettato............

GRANTURCOlocale - umidità 14% ........................

CEREALI MINORI ELEGUMINOSE

orzo vestito nazionale p.hl. sop. 65. *orzo vestito nazionale p.hl. 60-64 ... *avena nazionale tipo Maremma ..... *avena estera (nazionalizzata) ........ *favino palombino per uso zootecnicofave per uso zootecnico.....................sorgo per uso zootecnico bianco ......sorgo per uso zootecnico rosato ......* impurità

SEMI OLEAGINOSIgirasole .............................................

FARINE PER USO ZOOTECNICOfarina estrazione di girasole..............farina estrazione di soia nazionale...farina integrale di granturco ..............

OLIO DI OLIVA(Legge 13-11-1960, n. 1407)a) produzione Provincia di Perugia:olio extra vergine di oliva, con non piùdel 0,8% in peso di acidità G.P... al kg.

DENOMINAZIONE DELLE MERCIPrezzi del 05.03.13

da euro a euroDENOMINAZIONE DELLE MERCI

Prezzi del 05.03.13

da euro a euro

234,000 236,000

n. q. n. q.

n. q. n. q.

450,000 455,000445,000 450,000445,000 450,000

455,000 460,000

610,000 620,000

432,000 438,000

236,000 237,000192,000 193,000189,000 190,000

214,000 216,000186,000 187,000191,000 192,000

219,000 225,000

217,000 219,000211,000 214,000198,000 203,000

n. q. n. q. 255,000 260,000 265,000 270,000 227,000 230,000 232,000 235,000

---- n. q.

228,000 230,000 446,000 449,000276,000 277,000

6,000 6,500

b) altre provenienze:olio extra vergine di oliva,naz. con nonpiù dell’8% in peso di acidità al kg.olio di oliva, con non più del 2% inpeso di acidità .......................... al kg.olio extra vergine di oliva, est. con nonpiù dell’0,8% in peso di acidità al kg.

OLII DI OLIVA RAFFINATI

olio di oliva raffinato, con non più dello0,5% in peso di acidità ..... al kg.olio di sansa raffinato, con non piùdello 0,5% in peso di acidità...................................................al kg.

OLII DI SEMIolio di semi vari ........................ al kg.olio di arachidi........................... al kg.

olio di girasole .......................... al kg.olio di soja ................................ al kg.

SEMENTIb) selezionate - esenti da cuscuta,purezza e germinazione e male erbepreviste dalla legge per le singole spe-cie - certificate - a seconda dellavarietà o ecotipo:erba medica varietale con calo 10% avena di 2a moltiplicazioneorzo di 2a moltiplicazione .................frumenti teneri di 2a riproduzione .......favino di 2^ moltiplicazione .......c) categoria commercialeselezionate - esenti da cuscuta, purez-za e germinazione e male erbe previ-ste dalla legge per le singole specie -certificate - a seconda della varietà oecotipo:favino ..................................................lupinella sgusciata ...........................

UVE - MOSTI - VINI(di produzione Provincia di Perugia)Uva bianca sana, base ....................Uva nera sana, base .......................Grechetto..............................................Mosto bianco base ............................Mosto rosso base .............................Vino da tavola bianco fino a 11° agr./q.le ................................................Vino da tavola bianco oltre a 11° agr./q.le ................................................Vino da tavola rosso fino a 11° agr./q.le ................................................Vino da tavola rosso oltre 11° agr./q.le .................................................

3,320 3,720

2,850 2,900

3,100 3,200

2,950 3,000

2,090 2,100

1,010 1,0202,130 2,140

1,065 1,0751,020 1,030

– –– –– – – –– –– –

– –– –– –

– –– –– –

– –– –

3,500 4,000

4,000 4,500

2,800 3,200

3,300 3,700

Variazioni percentuali indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (già indice costo vita)

PERIODO NAZION. PERIODO NAZION.Capoluogoprov. di PG

Capoluogoprov. di PG

Genn. 2011-Genn. 2012 + 3,2 + 2,9Febbraio 2011 - Febbraio 2012 + 3,3 + 3,0Marzo 2011 - Marzo 2012 + 3,2 + 3,0Aprile 2011 - Aprile 2012 + 3,2 + 3,0Maggio 2011 - Maggio 2012 + 3,0 + 2,9Giugno 2011 - Giugno 2012 + 3,1 + 3,2

Luglio 2011 - Luglio 2012 + 2,9 + 2,9Agosto 2011 - Agosto 2012 + 3,1 + 3,3Settembre 2011 - Settembre 2012 + 3,1 + 3,4Ottobre 2011 - Ottobre 2012 + 2,7 + 2,7Novembre 2011 - Novembre 2012 + 2,4 + 2,7Dicembre 2011 - Dicembre 2012 + 2,4 + 2,8

Collaborazione S.W.G.e Ca’ Foscari nel progetto-Stage “Porta dell’Asia”

L’80 per cento dei nuoviemigrati ha la laurea

Istat sottolinea come i giovani umbri che, perlavoro o studio, vivono all’estero negli ultimi 10

anni sono raddoppiati, con un’incidenza di laureatisul numero degli espatri che ha raggiunto il 16%. Su diloro l’Aur ha avviato un’indagine conoscitiva non an-cora conclusa, ma con dati già interessanti. Dei 205questionari raccolti finora dall’Agenzia, di cui 184 ri-feriti a umbri, è risultato che il 67% degli emigrati è ilprimo della famiglia che lascia l’Italia. I principali Sta-ti di emigrazione sono Francia, Svizzera, Argentina,Germania, Belgio, Brasile e Regno Unito. Il livello di scolarizzazione degli emigrati è molto alto.Più dell’80% ha una laurea (soprattutto Ingegneria,Scienze della comunicazione e politiche) o un dotto-rato / master (in particolar modo materie economichee mediche). Solo il 2% degli emigrati è disoccupato eil 42% ha un contratto a tempo indeterminato. Quasila metà degli intervistati (48%) si trasferirebbe o tor-nerebbe in Umbria, e di questi il 56% vorrebbe farloentro due anni. Un incentivo al rientro potrebbe esserel’apertura sul territorio umbro di un’attività impren-ditoriale. Il 54% del campione afferma infatti che, sefossero presenti condizioni favorevoli, rientrerebbe inUmbria per avviare un’impresa. La maggior parte hadichiarato di voler mettere le proprie esperienze alservizio di proposte e progetti che consentano di mi-gliorare l’attrattività del nostro territorio.

’L

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alcuni versetti, che riportanodue brevi parabole a cuipresiede la stessa dinamica: laperdita, il ritrovamento, la gioiadi avere ritrovato. Sono laparabola della pecora perduta eritrovata, immaginariamenteambientata in luoghi campestri,e quella della moneta smarritadalla padrona di casa e poiritrovata, che invece richiamaun ambiente domestico. Nei duecasi il ritrovamento provoca unagrande gioia. La stessa dinamicaè presente in quella del figlioprodigo, che tutti conosciamodai tempi della scuola materna.Schematicamente si puòriassumere così: c’è una famigliacomposta da un padre due figli.(Non sappiamo se c’era anche lamadre; comunque non entranell’intreccio del racconto). Ilminore dei due se ne va di casa,dopo aver preteso la sua parte dieredità. Sperpera tutto quantoaveva portato via; ridotto allafame, decide di tornare dalpadre, offrendosi di fargli dagarzone. Quando il padre lovede da lontano, gli corre

incontro, loabbraccia, lobacia e ordinadi fare festa,perché hariavuto un figlioormaiconsideratomorto. Il fratellomaggiore, cheera rimasto acasa, si rifiutò difar festa perchéritenne ingiustofesteggiare ilritorno di quelfratello che

VENERDÌ 8 MARZO 2013LA VOCE CHIESA&RELIGIONE

La gioia di riabbracciarsi Vangeloutti i pubblicani e i peccatori si avvicinavano a lui perascoltarlo. Ma i farisei e gli scribi mormoravano,dicendo: “Costui accoglie i peccatori e mangia con loro”.

Ed egli disse loro questa parabola: “Un uomo aveva due figli.Il più giovane di loro disse al padre: ‘Padre, dammi la parte deibeni che mi spetta’. Ed egli divise fra loro i beni. Di lì a poco, ilfiglio più giovane, messa insieme ogni cosa, partì per un paeselontano, e vi sperperò i suoi beni, vivendo dissolutamente.Quando ebbe speso tutto, in quel paese venne una gran carestiaed egli cominciò a trovarsi nel bisogno... Allora, rientrato in sé,disse: ‘Quanti servi di mio padre hanno pane in abbondanza eio qui muoio di fame! Io mi alzerò e andrò da mio padre, e glidirò: Padre, ho peccato contro il cielo e contro di te...’”

T

Commento alla liturgia della Parola di Bruno Pennacchini*

8

La parabola delfigliol prodigoandrebbe megliointitolata “delpadre e dei duefigli”. Un padremolto speciale

LA PAROLAdella Domenica

PRIMA LETTURADal Libro di Giosuè 5,9a.10-12

SALMO RESPONSORIALESalmo 33

SECONDA LETTURADalla Seconda lettera ai Corinzi 5,17-21

VANGELODal Vangelo secondo Luca 15,1-3.11-32

IV DOMENICA DI QUARESIMA - ANNO C

a tradizione liturgicachiama questa domenica“Dominica Laetare”, ossia

“Rallègrati”, dalla prima parolalatina del canto d’ingresso;citazione dell’ultimo capitolo dellibro del profeta Isaia, cheinvitava Gerusalemme a gioireed esultare perché il Signoreavrebbe fatto presto “scorrere sudi lei la pace come un fiume” (Is66,12). Questo incipit è come unprologo alle tre letture che, amezza Quaresima, ci presentanotre grandi momenti della storiadella salvezza: l’antico Israele haconcluso la lunga marcia neldeserto e finalmente puòcelebrare la Pasqua nella terrapromessa (Gs 5, 9-12);l’annunzio che, se uno è inCristo, sperimenta l’assolutanovità di tutte le cose (2Cor5,17-21); la festa straordinariaorganizzata da un padre alritorno del figlio, scappato dacasa e ormai dato per morto (Lc15,1,3.11-32). È la parabola dettadel “figlio prodigo”; che sarebbemeglio chiamare di “un padre edue figli”. Gesù disse questaparabola per giustificarsi pressocerti benpensanti che siscandalizzavano delle cattivecompagnie che frequentava. Lalettura evangelica comincia così:“Si avvicinavano a lui tutti ipubblicani e i peccatori perascoltarlo. I farisei e gli scribimormoravano dicendo: ‘Costuiaccoglie i peccatori e mangiacon loro’”. I pubblicani – comemolti sanno – erano gli esattoridelle tasse per conto deiRomani; gente mal vista escandalosa, che lavorava alsoldo dello straniero;collaborazionisti e sfruttatori del

L

popolo. Gesù non solo parlavacon loro, ci andava a braccetto,ma ne accettava anche gli invitiai festini, pagati con il sanguedella povera gente. Veramentec’era di che scandalizzarsi. Inuna occasione simile, queicustodi dell’ortodossiaagganciarono i discepoli, echiesero loro conto dell’operatodel maestro. Gesù li sentì erispose personalmente che sonoi malati ad avere bisogno delmedico, non quelli che stannobene (Mc 2,17).

La liturgia di oggi omette

aveva dilapidato il patrimonio,mentre a lui, rimasto sempre alservizio dell’azienda paterna, ilpadre mai aveva fatto un regalo.I tre personaggi della parabolasono ben caratterizzati: il figliominore è un giovanottosognatore, insofferente del tran-tran quotidiano e deciso adandarsene da casa, perché lapresenza del padre gli impedivadi fare la sua vita. Il maggiore èun buon lavoratore, attaccatoalla proprietà paterna, mascontento e brontolone; si senteschiavo del dovere e neattribuisce la colpa al padre, chegiudica avaro ed insensibile.Due ragazzi così se neincontrano tranquillamentedappertutto, anche oggi, in unagrande città o in un piccolopaese o anche in montagna.Padri come quello dellaparabola invece pare che non sitrovino facilmente. Èl’immagine di un signore cherompe tutti gli schemi del buonsenso, della sapienzapedagogica e perfino dellagiustizia distributiva. In luiprevale la gioia di avere ancoravivo suo figlio. Il capitale

sperperato non conta di frontealla realtà del ritorno di suofiglio, “perché questo tuo fratelloera morto ed è tornato in vita,era perduto ed è stato ritrovato”.Quanti tra noi non si sentonoistintivamente d’accordo con ilfratello maggiore, cherimprovera al padre l’evidenteingiustizia? “Ecco, io ti servo datanti anni e non ho maidisobbedito a un tuo comando, etu non mi hai mai dato uncapretto per far festa con i mieiamici. Ma ora che è tornatoquesto tuo figlio, il quale hadivorato le tue sostanze con leprostitute, per lui haiammazzato il vitello grasso”. Dionon pensa come pensiamo noi.Per Lui, il ritorno di un figlioconta infinitamente di più dellasua fuga e dei suoi peccati. Èscritto: “Io non voglio la mortedel peccatore, ma che ritorni eviva”.* Esegeta, già docenteall’Ita di Assisi

(Il commento al Vangeloè anche sul nostro sito www.lavoce.it. Collegatiutilizzando il QR code)

i è tenuto ad Assisi, nei giorni 1 e 2marzo, l’annuale convegno Cei sul-la custodia del creato. Organizzato

dall’Ufficio nazionale per i problemi so-ciali e il lavoro, diretto da mons. AngeloCasile, con la collaborazione del Servizionazionale per il Progetto culturale e del-l’Ufficio nazionale per l’ecumenismo e ildialogo interreligioso, ha riguardato “Lafede nel Creatore per abita-re la terra”. “La diocesi - ha detto mons.Domenico Sorrentino - ègrata alla Cei per aver scel-to Assisi come location diquesto importante evento.La nostra città ha dato i na-tali e ha visto le gesta di sanFrancesco, che, con la suavita, ci indica la strada del-l’armonia tra l’uomo e ilcreato, e tra gli uomini di di-verse culture e religioni.Un’armonia possibile ancheoggi attraverso l’amore diDio”.Le riflessioni - ha sottolinea-to Ernesto Diaco del Pro-getto culturale Cei - sonostate condotte “sia tenendopresenti le istanze cheemergono dalla cultura contemporanea,sia collocandole dentro un percorso di ri-cerca sulla teologia della creazione e del-la custodia del creato aperta al contribu-to di ulteriori discipline, teologiche e non,e degli esponenti di altre religioni”.Di particolare interesse l’intervento del

S teologo Massimo Nardello, che ha ap-profondito la “differenza cristiana” nelrapporto Uomo/Natura. “L’ipotesi da cuiprendiamo le mosse - ha detto - è che, in-dagando pazientemente la controversaquestione del rapporto tra la bontà di Dioe il male naturale, cioè la sofferenza chenon deriva da atti umani ma da dinami-che intrinseche alla natura, sia possibile

cogliere sotto una nuova lu-ce la stretta relazione che cilega alla creazione e le re-sponsabilità che ci sono affi-date per la sua custodia”.Il tema del nostro rapportocon la natura, ha aggiunto,“viene solitamente affronta-to a partire da Genesi 1-2. Ta-le approccio, essendo relati-vo all’ambito naturale (insenso teologico), ha il van-taggio di approdare a con-clusioni che possono esserecondivise anche da chi nonsi riconosce nell’alveo dell’e-braismo o del cristianesimo,perché possono trovare con-ferma in un’osservazione in-telligente della realtà. Tutta-via, in questo modo, vienesostanzialmente marginaliz-

zata la dimensione centrale del cristiane-simo, quella cristologica-trinitaria, comese la fede in Gesù non potesse apportarealcuna connotazione specifica al rappor-to dell’essere umano con la natura”. Nardello ha quindi evidenziato che “ilmodo tipicamente cristiano di vivere nel-

la creazione e di prendersene cura non èsoltanto quello di custodirla nella suacondizione di incompiutezza e di limite,ma soprattutto quello di affrettare il suocompimento escatologico restando nella

prova della fede. Mantenendo, cioè, la fi-ducia in Dio - con il sostegno dello Spiri-to di Cristo - in ogni situazione in cui ilSuo amore per ciò che Egli ha chiamatoalla vita sembra essere smentito dai fatti.Dunque, il rapporto dell’essere umanocon il creato e la responsabilità per la suatutela si gioca indirettamente in tutti icampi della vita (familiare, civile, eccle-siale, ecc.), perché in tutti questi contestila fede viene messa alla prova, e quindi alloro interno si può contribuire o meno adaffrettare il compimento escatologico del-la salvezza”.“Così - ha concluso - il tema della crea-zione e della sua tutela viene chiaramen-te connotato dall’esperienza cristiana, eanzi collocato nel suo centro, divenendoparte integrante della relazione filiale cheil credente vive con il Padre nello Spiritodel Signore”.

D. R.

Quest’anno si è tenuto ad Assisi ilconvegno Ceisulla custodiadel creato. Tra i temi, seesista uno“specificocristiano” nelmodo dirapportarsi al creato

Il modo cristianodi vedere il Creato

ella prima giornata (1° marzo) sonostate presentate le relazioni a cura

dell’Associazione teologica italiana (Ati) edell’Associazione teologica italiana per lostudio della morale (Atism), con donMassimo Nardello e fr. Paolo Benanti.La seconda giornata (2 marzo) è statacaratterizzata da un momento ecumenico,con la partecipazione della pastora valdeseLetizia Tomassone, dell’archimandritaEvangelos Yfantidis, del rabbino capo diAncona Giuseppe Laras e della teologaislamica Shahrzad Houshmand. Il convegnoè stato anche occasione per la presentazionedel testo Custodire il creato. Teologia, etica epastorale, a cura del prof. Simone Morandinidella Fondazione Lanza. Le conclusioni sonostate affidate a Stefania Proietti dell’ufficiodi Pastorale sociale della diocesi di Assisi, e aErnesto Diaco, vice responsabile del Servizionazionale per il Progetto culturale.

NI RELATORI

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VENERDÌ 8 MARZO 2013

DAL MONDO

❖ MEDIO ORIENTESummit dei Patriarchi ortodossi e cattolici“Stiamo preparando un incontro di tutti iPatriarchi ortodossi e cattolici del MedioOriente, per promuovere l’unità tra i cristiani eaffrontare insieme i problemi e le sofferenzeche ci troviamo a condividere in questodifficile momento storico”. Lo ha annunciatoin questi giorni - a Roma, dove si trova per ilConclave - il card. Bechara Boutros Rai,patriarca di Antiochia dei maroniti. Il summitsarà un momento importante nella fitta retedi contatti ecumenici che hanno coinvoltonegli ultimi mesi il capo della Chiesamaronita, creato cardinale da Benedetto XVInel 2012. “Le possibilità di ritornare a unacompleta unità - ha aggiunto - viene studiataagli alti livelli. Intanto, noi possiamo vivere lacomunione sul piano concreto dell’annuncioevangelico e della condivisione delle iniziativesociali, caritative e culturali. Si tratta di unecumenismo concreto, senza troppi discorsi. Èl’ecumenismo che tanti batttezzati già vivononella loro quotidianità”. Di recente il patriarcaRai ha avuto incontri anche con il patriarcaecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I econ l’arcivescovo ortodosso di Atene,Hieronymos.

❖ PANAMALa Chiesa lanciail Patto etico elettoraleLa Chiesa cattolica ha rilanciato il suo appelloa tutti i partiti politici panamensi di firmare il Patto etico elettorale per prevenire le violenzee garantire elezioni trasparenti e pacifiche nelmaggio 2014. Mons. José Domingo Ulloa,arcivescovo di Panama, uno dei principalisostenitori del Patto, ha insistito sul fatto chela firma di questo documento, elaborato dallaConferenza episcopale panamense, epresentato attraverso la Commissione giustiziae pace, è un mezzo per creare un clima difiducia, sicurezza e trasparenza elettorale.L’Arcivescovo è stato molto diretto e decisonell’invitare la cittadinanza a non forniresostegno ai candidati che si dimostrassero piùinteressati a distruggere o infangarel’avversario che a presentare e sostenereproposte serie per il bene comune. Ha ancheinvitato i media e le autorità civili aimpegnarsi per creare un clima elettorale incui prevalga il rispetto della dignità dellapersona.

❖ INDONESIAIl Governo non tutelale minoranze religiose Il Governo indonesiano non riesce aproteggere le minoranze religiose di fronte alcrescere dell’intolleranza e della violenza, cheha prodotto 264 attacchi nel 2012: lo affermaun nuovo Rapporto pubblicato dalla Ong“Human Rights Watch” (Hrw), dal titolo Nelnome della religione. Il rapporto invita ilpresidente Susilo Bambang Yudhoyono adadottare una politica di “tolleranza zero” versoi ripetuti attacchi contro le minoranzereligiose che stanno avvelenando la società.Bande islamiche attaccano chiese cristiane eanche “sette deviate”, mentre il Governoindonesiano, la polizia e i militari “assistonopassivamente” e, a volte, “partecipanoattivamente” difendendo i nuovi gruppiestremisti, denuncia Hrw. Il rapporto accusa “ilfallimento del Governo”, che porta i gruppimilitanti a diventare sempre più aggressivi,perché impuniti. A farne le spese sonocomunità ahmadiy (considerati musulmanieretici), cristiani e comunità islamiche sciite.Secondo un monitoraggio compiuto dall’Ongin 10 province, nel 2012 si sono verificati 264episodi di violenza contro le minoranzereligiose. Nella maggior parte degli attacchi,esecutori e mandanti sono rimasti impuniti. Inpiù, funzionari governativi e forze di sicurezzaindonesiane hanno spesso facilitato vessazionie intimidazioni di gruppi di militanti verso leminoranze. Fra i gruppi estremisti più attivi, il Forum Umat Islam (Forum del popoloislamico) e il Front Pembela Islam (Fronte deidifensori dell’islam). Gruppi che sposano unainterpretazione dell’islam sunnita chedefinisce i non-musulmani come “infedeli” e“blasfemi”.

Fonte: Fides

La domenica “Laetare” e la rosa d’oro, dono del Papa

omenica 10 marzosegnerà la metà diQuaresima, del tempo di

preparazione alla Pasqua. Untempo era costume attenuare ilcolore penitenziale viola con ilrosa. Ancora oggi si chiamadomenica “Laetare” dalla primaparola dell’introito: Laetare,

Ierusalem: et cònventum fàciteomnes qui dìligitis eam (Isaia66,10-11). La Chiesa esulta insentimenti di gioia e letizia perl’avvicinarsi della Pasqua. Perciòera un tempo permesso l’uso delcolore rosaceo, come i fiorisull’altare (che in Quaresimanon sono permessi), il suonodell’organo e, ove fosseropresenti, permetteva l’uso aldiacono e al suddiacono delladalmatica e della tunicella (o piùanticamente della “pianetaplicata”). Nel X secolo entrò lacostumanza nella liturgia delladomenica Laetare la singolarecerimonia di benedizione dellarosa d’oro. Il Papa in questadomenica si recava alla“stazione sassoriana” tenendo in

mano una rosa d’oro, dellaquale spiegava al popolo ilsignificato, e che al ritornodonava al Prefetto di Roma. Daquesta costumanza, con molteprobabilità nacque, assiemeall’uso del colore rosaceo deiparamenti, la tradizione chevedeva il Pontefice fare dono diuna rosa d’oro a una personalitàcattolica di altissimo riguardo,abitualmente un monarca,quale segno di riconoscenza pergli alti meriti guadagnati afavore di santa romana Chiesa.Tale usanza caduta in declinonel passato secolo, vista anche lafine dei cosiddetti Stati cattolici,è stata ripristinata in circostanzeeccezionali da Paolo VI e Giovanni Paolo II. Benedetto

XVI depose la rosa d’oro ai piedidell’immagine alla Madonna inoccasione della sua visita aiterremotati d’Abruzzo. Secondoalcuni storici, il rito poterebbeprovenire dai Bizantini, i qualinella terza domenica diQuaresima celebravano un afesta in onore del santo legnodella Croce, al quale rendevanoomaggio con i fiori, oppure,secondo altri storici, pare derividall’usanza popolare con cui aRoma, appunto nel X secolo, sicelebrava la vittoria dellaprimavera sull’inverno, congrandi feste durante le quali siadornavano di fiori (di cui larosa è considerata la regina) siale persone che le case e le vie.

Umberto Benini

D

La prima congregazione del Collegio cardinalizio

9LA VOCE CHIESA&RELIGIONE

Il 30 marzo, ostensione televisiva della sacra Sindoneorna la Sindone, questa volta nonsolo per Torino ma per il mondo in-tero. L’ostensione televisiva di sa-

bato 30 marzo si presenta come un gran-de “evento multimediale”, destinato a cat-turare l’attenzione degli spettatori italianie di tutte le reti tv che saranno collegatecon l’emissione di Rai Uno.In questi ultimi decenni l’interesse per laSindone è cresciuto, in ogni senso. Du-rante le ostensioni pubbliche e solenni(1978, 1998, 2000, 2010) Torino ha accoltomilioni di pellegrini e anche di “curiosi”,richiamati da un enigma che non è soloscientifico. Ma è cresciuto anche il dibat-tito degli scienziati per conoscere meglioun oggetto che sembra svelare, più che lecontraddizioni della religione, le incertez-ze della “scienza”, come notò GiovanniPaolo II nella sua riflessione del 1998.È cresciuto ancora, ma era inevitabile, il

T “mercato sindonico”, fatto d’improbabili scoop giornalistici ed editoriali, d’impropricollegamenti tra il Lenzuolo di Torino etutte le possibili sette religiose che hannopopolato i venti secoli di cristianità... Inquesto speciale “campo del vasaio”, la Sin-done è diventata un oggetto quasi mitolo-gico, come il Graal...Il vero Mistero è altrove. Come ha ricor-dato mons. Cesare Nosiglia, arcivescovodi Torino, custode pontificio della Sindone,è attraverso i segni della sofferenza im-pressi nel corpo dell’Uomo della Sindoneche si manifesta la gloria del Signore. Edunque saranno i malati a essere “prota-gonisti” di questa ostensione televisiva, laprima multimediale del nuovo millennio.Anche perché la sofferenza di queste per-sone (le poche che saranno in duomo, e imilioni di uomini e donne provati dal do-lore del corpo) è in qualche modo il con-

trappeso estremamente concreto, fisico, aquel mondo virtuale che pure ci attira e cicoinvolge.

Marco Bonattidirettore “Voce del popolo” (Torino)

ervono i lavori delle “Congregazio-ni generali” [le assemblee dei Car-dinali per discutere tra loro, ndr].

Quei Cardinali che tra qualche giorno,come fu nel 2005, si affacceranno dai log-giati di San Pietro a far corona con le lo-ro vesti rosse, dopo l’elezione del nuovoPapa, in un clima di festa, sono al lavoro.Si confrontano sullo stato della Chiesa ecominciano a delineare il profilo di chitra pochi giorni eleggeranno. Discutono,ascoltano, pregano. È un processo unico,guardato con interesse e rispetto da tut-to il mondo.L’istituzione più universale di questomondo pure “globalizzato”, rinnova così,ed anzi se possibile approfondisce e mo-stra a tutti, la sua dinamica di unità e dicollegialità. I Cardinali stanno discuten-do degli affari della Santa Sede e dei di-versi dicasteri e i loro rapporti con gliepiscopati, del rinnovamento della Chie-sa alla luce del Concilio Vaticano II, del-lo stato della Chiesa e delle esigenze del-la nuova evangelizzazione nel mondo enelle diverse situazioni culturali, comesi legge nei comunicati.

F Il Collegio cardinalizio, che pure ha unasua storia peculiare, legata proprio allarealtà del Papa come vescovo di Roma, difatto oggi rappresenta il Collegio episco-pale. E proprio in questo Anno della fe-de e dei cinquant’anni del Concilio piùpartecipato della storia, risaltano le pa-role di uno dei documenti più ispirati eimportanti del Vaticano II, la Costituzio-ne dogmatica Lumen gentium sulla Chie-sa: “Questo Collegio - è detto a proposi-to del Collegio episcopale -, in quantocomposto da molti, esprime la varietà el’universalità del popolo di Dio; in quan-to poi è raccolto sotto un solo Capo, si-gnifica l’unità del gregge di Cristo”. È l’identità della Chiesa, realtà visibile espirituale, come sempre la definisce ilConcilio, che opera nella storia, ma nonpuò che poggiare sulla fede. “Quantun-que per compiere la sua missione abbiabisogno di mezzi umani”, si legge nelConcilio, Paolo VI affermava che è la fe-de il “segreto” della Chiesa. Già il docu-mento conciliare era ben consapevoleche non mancavano i problemi. E questinon sono solo le persecuzioni. Oggi la

cattolica è la religione più vessata, sulpiano universale, come tutti sanno ed al-cuni fanno fatica a riconoscere. I proble-mi sono anche interni. Benedetto XVIne ha parlato con grande libertà e verità:il Concilio ricordava che la Chiesa “dal-la virtù del Signore risuscitato trae la for-za per vincere con pazienza e amore leafflizioni e le difficoltà, che le vengonosia dal di dentro che dal di fuori, e persvelare in mezzo al mondo, con fedeltà,anche se non perfettamente, il misterodi Lui, fino a che alla fine dei tempi essosarà manifestato nella pienezza della lu-ce”.La Chiesa, ha ricordato Benedetto XVI aiCardinali l’ultimo giorno del suo pontifi-cato, assicurando al suo successore “in-condizionata reverenza ed obbedienza”,è un Corpo vivente, nel mondo ma non del mondo, perché di Dio. Questa com-plessa consegna deve essere sempre at-tualizzata. E non è certo facile.Implica la realtà della comunione. Oggichiamata ad un nuovo passaggio, nellascelta del nuovo Papa.

Francesco Bonini

La rosa d’oro

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n memoria della figura di mons.Cesare Pagani, varie le iniziative dicarattere culturale. Anzitutto, un

notevole impegno editoriale: sarannoinfatti presentate e distribuite in questoperiodo ben tre pubblicazioni dedicatealla sua persona. Verrà inoltre promossauna borsa di studio a lui intitolata per la

partecipazione al master in Bioeticae formazione del Pontificio istituto“Giovanni Paolo II”. La prima dellepubblicazioni è la raccolta delleventi Lettere pastorali che mons.Pagani scrisse tra il 1973 ed il 1988,prima come vescovo di Città diCastello (1972-1981), poi daarcivescovo di Perugia-Città dellaPieve (1981-1988). Si tratta di unanovità assoluta, realizzata a cura di Isabella Farinelli, direttoredell’Archivio storico diocesano, con

interventi di mons. Gualtiero Sigismondi,vescovo di Foligno, del prof. GiancarloPellegrini, docente di Storiacontemporanea all’Università degli studidi Perugia, e di mons. Giuseppe Chiaretti,arcivescovo emerito di Perugia-Città dellaPieve. Questa pubblicazione è stata volutadal Comitato per le celebrazioni del 25°anniversario della morte di mons. Pagani,presieduto da mons. Paolo Giulietti,vicario generale dell’arcidiocesi. Le altredue pubblicazioni sono la ristampa delvolume Spero perché credo la Chiesa di mons. Gualtiero Sigismondi, un trattatosulla ecclesiologia di mons. Paganisostanzialmente basata sul ConcilioVaticano II; e il libro dello stesso Paganidal titolo La passione e il coraggio,pubblicato a Milano nel 2008 a cura delgruppo Amici ambrosiani di mons.Cesare Pagani.

I

I giovani di allora promotori delle iniziativeper ricordare il vescovo Pagani. Molti sonoancora ai loro posti, di quelli che mons.Pagani scelse affidando loro un ruolo oppureuna vocazione, comunque un impegno cristianoassunto con uno slancio che il tempo non ha spento

VENERDÌ 8 MARZO 2013

roprio in uno di questi gior-ni di marzo di 25 anni fa,esattamente il 12, quando la

stagione cominciava a sorrideredi nuovo per la primavera ormaivicina, moriva l’arcivescovo Ce-sare Pagani. Non era stato male,non era debilitato. Aveva 66 anni,nel pieno della maturità. È cadu-to come cade in battaglia un sol-dato. Anzi, un generale di unesercito ben proteso alla batta-glia. Era certamente un combattente.Fin da quando era giovane preteimpegnato con la gente semplicedella parrocchia, e poi con i la-voratori in difesa dei diritti dellepersone bisognose, e per svolge-re un’azione di educazione e for-mazione di una classe operaia ingrado di competere, non con laforza materiale ma con la capa-cità di dare ragione della propriadignità e dei propri diritti. La sua morte ha qualcosa di par-ticolare. Lucidamente ha perce-pito che era giunta l’ora. Non erarassegnato, ma consenziente edisposto a compiere la volontà diDio. “È il momento di partire” hadetto, e ai suoi amici che gli sta-vano accanto ha suggerito condolcezza: “Non piangete, su, su,siate contenti che vado al Padre”.Così mi hanno raccontato i me-dici che lo avevano in cura, Pa-squale Solinas e Maurizio Coc-chieri, non senza lacrime agli oc-chi: “Non ho visto mai nessunomorire in quel modo”.La sua fede lo rendeva forte econvincente anche di fronte a si-tuazioni difficili. Senza alzaremai la voce, penetrava nell’inti-mo dell’interlocutore fissandolonegli occhi e trascinandolo confermezza dalla sua parte, la par-

P

te di Dio, di Cristo, della Chiesa.Questa sua azione era mirata so-prattutto verso i giovani, che eglivalorizzava e rispettava nella lo-ro libertà, valorizzando le doti ele energie e catalizzando i lorosforzi per dare una testimonian-za cristiana credibile, carica dientusiasmo. Pagani è riuscito a convincereanche Papa Giovanni Paolo II: loha invitato a Perugia, coinvol-gendo così la nostra città e la no-

stra storia in quella del grandeevento di Assisi dove si svolse, ilgiorno dopo la visita a Perugia, lafamosa Giornata di preghiera perla pace di tutte le religioni delmondo. Il Papa è andato ad Assi-si partendo da Perugia dopo averpregato nella cappella della casaSacro Cuore quello stesso 27 ot-tobre 1986. Pagani era un uomo di Dio capa-ce di entrare in comunicazionecon Lui nella preghiera dopo un

lungo silenziodi preparazione interiore. Unavolta ha detto che servivano dueore di preghiera silenziosa perpoter giungere a un contatto mi-stico con Dio. Un ricordo personale che ancorami lascia sorpreso è quando ven-ne a cercarmi senza preavvisonell’ufficio Studi e ricerche delProvveditorato - dove allora eroimpegnato - insieme al suo se-gretario per propormi di assu-

mere la direzione del set-timanale regionale La Vo-

ce che intendeva rilancia-re, d’accordo con tutti i Ve-

scovi dell’Umbria. Era la fine del 1983. Il 1° gen-

naio 1984 firmavo il primo nu-mero della nuova serie, sotto latutela di don Remo Bistoni, nonavendo io ancora il titolo di gior-nalista. Sono ancora qui. Moltisono ancora ai loro posti daquando Pagani li ha scelti e hadato loro un ruolo oppure unavocazione, comunque un impe-gno cristiano assunto con unoslancio che il tempo non ha spen-to né frenato. Ciò detto, ci si spiega perché, do-po 25 anni, di mons Cesare Pa-gani ci sia ancora un ricordo par-ticolarmente vivo.

Elio Bromuri

MONS. PAGANI. Le varie iniziative culturali promosse in occasione del 25° anniversario della scomparsa

Tre libri e una borsa di studio

“Combattente”e uomo di Dio

Scompariva 25 anni fal’arcivescovo diPerugia mons.Cesare Pagani.Un ricordo che resta vivo

Nel tondo: mons. Pagani;nella foto grande è

insieme agli altri vescoviumbri alla grande

manifestazione per la vitache lui stesso promosse

LA VOCE IN PRIMO PIANO10

Dall’impegno nelle Acli agli episcopati in Umbriaesare Pagani nacque a Dergano, periferianord di Milano, il 10 maggio 1921, figlio dioperai, Carlo e Adele Novati. Fin da

seminarista coltivò la passione di evangelizzareil mondo del lavoro. Ordinato sacerdote dalbeato card. Alfredo Ildefonso Schuster il 3giugno 1944 - “sotto le bombe” come diceva -,l’anno dopo perdeva la madre per uno spaventocausato da uno scoppio. Il suo primo incarico fuquello di vice rettore del collegio Rotondi diGorla, fino al bombardamento dell’ottobre 1944;poi ricevette la nomina di coadiutore a Milanonella chiesa parrocchiale di Santa Maria diCaravaggio. Già qui si dedicò con particolareimpegno alla pastorale giovanile e sociale e allaicato cattolico. L’11 giugno 1949 diventavacoadiutore nella parrocchia di Saronno eassistente delle Acli per tutta la zona; l’8 ottobre1952 veniva nominato assistente provinciale per

C le Acli di Varese, dove si trasferì nel 1956. Nel1958 è assistente diocesano della Gioventùfemminile di Azione cattolica. Il 10 agosto 1961l’arcivescovo di Milano, Giovanni BattistaMontini, affida a don Cesare la creazionedell’ufficio di Pastorale sociale della diocesi;l’anno seguente nasceva il Cedim, Centrodiocesano immigrati, che Pagai fu chiamato adirigere. Il 21 giugno 1963 il card. Montini,legato a Pagani da una forte amicizia econsonanza di interessi, diventava Paolo VI.Nominato delegato vescovile ad interim perl’Azione cattolica, l’anno successivo Paganivenne chiamato a Roma dal nuovo Papa comeassistente centrale delle Acli. È il tempo delConcilio Vaticano II. Con la costituzione in sedeCei del nuovo ufficio centrale per la Pastoraledel lavoro, Pagani riceve da Paolo VI la nomina avescovo di Città di Castello e Gubbio; è lo stesso

Pontefice a consacrarlo, in San Pietro, il 13febbraio 1972. Tra le due diocesi, egli si divideràanche fisicamente alternandovi la residenza,finché, il 21 novembre 1981, Giovanni Paolo II loinvia alla sede perugina, vacante per la morte diFerdinando Lambruschini. Presidente dellaConferenza episcopale umbra fin dal 26 maggio1976, mons. Pagani diventa così arcivescovo diPerugia e vescovo di Città della Pieve, riunitenella sua persona finché non lo saranno ancheper decreto nel 1986. In quello stesso anno, il 26ottobre, Perugia ricevette la visita di GiovanniPaolo II, alla vigilia dello storico incontrointerreligioso di Assisi. Una gioia e un ulterioreimpegno che il presule avrebbe avuto tempo divivere ancora per poco, prodigandosi senzarisparmio fino alla morte, a soli 66 anni, il 12marzo 1988. Il suo Testamento spirituale è unaluminosa sintesi di tutta la sua vita.

Le iniziative per il 25° a Perugiaa diocesi di Perugia-Città della Pievericorda la figura del vescovo Cesare

Pagani nel 25° anniversario di morte (12marzo 1988 - 2013). Gli eventi inprogramma, dal 7 al 16 marzo, si sonoaperti con la veglia di preghiera dei giovanicon l’Arcivescovo in cattedrale il 7 marzo.Martedì 12 marzo, giorno dell’anniversario,sempre nella cattedrale di San Lorenzo, alleore 18 la celebrazione eucaristica disuffragio presieduta da mons. Bassetti. Ilcard. Ennio Antonelli aveva assicurato la suapresenza, ma sarà impegnato nel Conclave.Giovedì 14, alle ore 18 in sala dei Notari,convegno “Il lavoro che cambia, il lavoroche manca: attese dei giovani e dellefamiglie”. Relazionerà il prof. StefanoZamagni, docente presso l’Università diBologna. Sabato 16, alle ore 15.30, semprein sala del Notari, convegno di studi “Per ilbene di tutti. La Chiesa e i laici del Concilionell’opera di mons. Cesare Pagani”.Interverranno mons. Sigismondi, vescovo diFoligno, Stefano Bravi dell’Università diPerugia e il giudice Pier Giorgio Lignani.Seguirà (ore 18) la celebrazione eucaristica

L in San Lorenzo. Anche i mezzi dellacomunicazione sociale della Chiesaperugino-pievese, Umbria Radio (già RadioAugusta Perusia) e La Voce, che ebbero inmons. Pagani, la prima il suo fondatore el’altra un convinto sostenitore, ricorderannola sua figura con due iniziative editoriali: Umbria Radio realizzerà un programmaserale in diretta alle ore 19, da lunedì 11 avenerdì 15 marzo; La Voce curerà dellepagine speciali in occasione del 25°anniversario della morte.

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VENERDÌ 8 MARZO 2013

BREVI

❖ BASILICA DI ASSISIRimosso lo stemma papaleÈ stato rimosso martedì 5 marzo lostemma di Papa Benedetto XVI dallafacciata della Basilica Inferiore di SanFrancesco d’Assisi. Un rito che si rinnovadalla costituzione delle Basiliche Papali inattesa del nuovo Pontefice. Sarà padreVladimiro Penev, il frate più anziano delSacro Convento di Assisi, a riprodurre lostemma del futuro Papa che verrà appostosul protiro della Basilica Inferiore di SanFrancesco. Per il francescano sarà il quintodopo quelli di Papa Giovanni XXIII, PaoloVI, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI.

❖ ARTEMostra di Josef AlbersMartedì 19 marzo, alle ore 18, alla Gallerianazionale dell’Umbria, si terràl’inaugurazione della mostra “Josef Albers.Spiritualità e rigore”, nel 125°anniversario della nascita. La mostra èsotto la direzione di Nocholas Fox Webered è pesentata con il sotegno della Josef eAnni Albers Foundation, Bethany,Connecticut e della Soprintendenza per iBeni storici, artistici ed etnoantropologicidell’Umbria.

❖ MONTESSORICorso per insegnantiL’Opera nazionale Montessori, enteaccreditato per la Formazione Montessoridal ministero dell’Istruzione,dell’Università e della Ricerca, organizza,in collaborazione con l’associazioneMontessori “Maria Antonietta Paolini” diPerugia, un corso speciale didifferenziazione didattica nel metodoMontessori per insegnanti di scuoladell’infanzia. Il corso si svolge presso lasede dell’Istituto di Formazione CulturaleSant’Anna, in viale Roma, 15 a Perugia. Èaperto a un massimo di 50 iscritti i quali,al termine del percorso formativoconseguono il diploma di specializzazionevalido per l’insegnamento nelle scuoledell’infanzia Montessori in base agraduatoria differenziata. Il corso prevede500 ore di attività teoriche e pratiche cheavranno inizio il 4 aprile prossimo e siconcluderanno il 12 aprile 2014, in tempoutile per l’inserimento nella graduatoriadifferenziata la cui riapertura è prevista ilprossimo anno. Il termine per l’iscrizione èfissato per il 20 marzo. Per informazioni,ci si può rivolgere alla segreteria del corso:[email protected]; 340/8210707;333/5741870; 075/38588.

Perugia. “Ricomposta” al Museo capitolare diPerugia l’opera diAgostino di Duccio

l Museo del Capitolo della cattedra-le di Perugia è stato presentato il ri-composto altare della Pietà di Ago-

stino di Duccio, noto artista toscano natoa Firenze nel 1418 e morto a Perugia nel1481. L’opera, in marmo giallo di Siena,apparteneva all’altare della Pietà origina-riamente collocato nella cattedrale di SanLorenzo. Al taglio del nastro ha presiedu-to l’arcivescovo di Perugia - Città dellaPieve mons. Gualtiero Bassetti. L’opera venne eseguita tra il maggio del1473 e l’aprile del 1474 su commissionedell’ospedale della Misericordia e realiz-zato grazie al lascito testamentario del pe-rugino Niccolò Ranieri. Ciò che è stato ri-composto è costituito da tre lastre di mar-mo scolpite a bassorilievo: al centro si tro-va il Cristo morto e seduto sul sepolcro, asinistra vi è Maria, sua madre, a destral’apostolo Giovanni. Rimangono ancorada riassemblare parti frammentarie rela-tive alla cornice, alcune delle quali sonoancora incastonate nel pavimento del La-pidario del museo. Il tutto doveva rappre-sentare “un grande paliotto di marmo” (5m x 3 m) ha spiegato Tiziana Biganti del-la Soprintendenza ai beni storici del-l’Umbria, presente all’evento. L’altare èstato di recente restaurato a cura dell’I-stituto centrale del restauro di Roma.La Biganti ha sottolineato in particolarel’evidente maestria dell’artista nella “tec-

A

nica dello schiacciato e il grande sensodella profondità”. Bisogna immaginarlo -ha detto - come un’opera impreziosita daspledide parti in oro, mentre il fondo checirconda i personaggi era di colore az-zurro marino: colori di cui oggi sono visi-bili solo piccole tracce. Accanto è stata ri-composta anche la lunetta con il Padrebenedicente.

L’altare, per alterne vicende, è stato piùvolte manomesso e anche il marmo uti-lizzato era di recupero (nel retro mostrainfatti decorazioni vegetali). “Si tratta co-munque di una ‘macchina’ da un punto divista artistico di primo piano, di uno deimassimi scultori del Rinascimento” haconcluso la Biganti.L’opera ricomposta sarà visibile nel per-corso espositivo del museo, nella zona de-gli scavi sotterranei della cattedrale. Lapresentazione rientrava tra le iniziativeproposte dal museo in occasione delleGiornate dei musei ecclesiastici che si so-no svolte il 2-3 marzo in tutti i relativi mu-sei dell’Umbria.

Manuela Acito

L’opera venne eseguita nel 1473-1474 su commissionedell’ospedale della Misericordiae realizzato grazie a un lascitodi Niccolò Ranieri

L’altare della Pietà, come era

L’altare della Pietà di Agostino di Duccio

LA VOCE CULTURA 11

l pomeriggio del 28 febbraio,proprio mentre terminava ilpontificato di Benedetto XVI,

al palazzo comunale di Assisi si ètenuta una conferenza che avevaper tema - tra l’altro - il rapportotra Dante e i Papi del suo tempo.Relatore Dario Rivarossa,collaboratore de La Voce e autoredel libro Dante era uno scrittorefantasy (edito da GuardaStelle), dicui sta per uscire l’edizioneamericana. Il punto di partenzaera il fatto che le dimissioni di

I Papa Ratzinger hanno fattospuntare ovunque citazioni del“gran rifiuto” di cui parla l’Infernodantesco; ma a sproposito, e perdue motivi. Anzitutto, il gesto diBenedetto XVI a tutto potrà essereattribuito fuorché a “viltade”. Insecondo luogo, il personaggio vistoda Dante nel canto III dell’Infernoal 99% non era affatto CelestinoV. Questa identificazione è assaiantica, la si ritrova già nelle Chioseall’Inferno pubblicate nel 1322 daJacopo Alighieri, figlio del Sommo

Poeta, tuttavia non regge a unesame critico. Come ha rilevato giàparecchi anni fa un noto dantistaperugino, Otello Ciacci, Pietro daMorrone (Celestino V) non “rifiutò”affatto il papato: lo accettò, e poisi dimise. Chi era, dunque?

L’ipotesi più probabile è che sitratti di Ponzio Pilato, che rifiutò -lui sì - di prendere posizione difronte a Gesù, e con la suavigliaccheria lo consegnò allacroce. Del resto, Dante punisceall’inferno tutti i responsabili dellamorte del Cristo: i capi delSinedrio nel girone degli ipocriti,Giuda in bocca a Lucifero.All’appello mancherebbe soloPilato, a meno che non siaappunto colui che “fece per viltadeil gran rifiuto”. Quanto ai Papi delTrecento, Dante non ne salvanessuno: né Bonifacio VIII, che glirovinò la vita, né Clemente V eGiovanni XXII che paragonaaddirittura a dei vampiri.

Papa Celestino V

Benedetto XVI come Celestino V?Dante non autorizza affatto a dirlo

Laboratorio della memoriaper studenti delle superiori

Isuc, Istitutoper la storiadell’Umbria

contemporanea, incollaborazione con laProvincia di Perugia, icomuni di Campellosul Clitunno e Folignoe con il Patrociniodell’Ufficio scolasticoregionale presental’ottava edizione dei“Laboratori sulluogo”, progetto dieducazione allacittadinanzaattraverso la storiaper studenti di scuolasecondaria. Illaboratorio di storia

proposto dall’Isuc scaturisce da attivitàdi ricerca, assemblaggio di documenti,elaborazione di testi, esplorazione dipercorsi, analisi di fonti volte arileggere la storia del Novecentoattraverso la prospettiva didattica deidiritti negati, a partire dallaconoscenza della rete

’L concentrazionaria fascista dellaregione, attiva durante il secondoconflitto mondiale.I laboratori didattici saranno rivoltialle classi terze delle scuole medie ealle classi quinte delle scuole superioridi tutta la regione che hanno accolto ilprogetto. Hanno aderito 9 scuole perun totale di circa 600 studentiinteressati. I 13 incontri in programmapartono venerdì 8 marzo a Pissignanodi Campello sul Clitunno presso ilcampo PG 77 e si chiuderanno giovedì9 maggio a Colfiorito presso il campoCC 64. Ad anticipare il ciclo dilaboratori si terrà una conferenzastampa di presentazione, venerdì 8marzo alle ore 9 presso il Centromultimediale di Campello sul Clitunnodi via Europa unita, 4. È prevista lapresenza del sindaco di Campello sulClitunno Paolo Pacifici, dell’assessorealle Attività culturali e sociali dellaProvincia di Perugia Donatella Porzi,dell’assessore alle Iniziative per lapace e la memoria Rita Zampolini,Comune di Foligno, e del presidentedell’Isuc Mario Tosti.

Perugia - Accademia del Dònca

In memoria di Artemio Giovagnoni,il massimo autore in perugino

Artemio Giovagnoni

l 4 marzo, al teatro Morlacchi diPerugia, l’Accademia del Dòncaha ricordato Artemio Giovagnoni

nel quinto anniversario della morte.Nato a Perugia alla vigilia di Nataledel 1922, Giovagnoni è mancato nel2007. Fu uomo di teatro della città delGrifo, anzi massimo esponente delladrammaturgia perugina. Numerose edi altissima qualità le sue scritture,dalla prosa, alla poesia (per non par-lare degli interventi nel campo del-l’arte, nel quale fu insuperato mae-stro di scultura e medaglistica). Arti-sta di livello e di fama internazionale,

I

come scrittore ebbe all’attivo oltreuna trentina di commedie in lingua ein dialetto. Ha scritto commedie mu-sicali e testi per la storica trasmissio-ne Qua e là per l’Umbria. Ha pubbli-cato monografie d’arte e libri di storia,poesie, racconti, ballate e scenette digrande successo. È ritenuto il mag-gior autore di sempre in lingua peru-gina.A presentare l’eccezionale statura didrammaturgo, Sandro Allegrini del-l’Accademia del Dònca, insieme ad ungruppo di attori appartenenti al nu-cleo storico della Turrenetta e, ancorprima, al teatro dei Salesiani al Borgod’oro, come Paolo Granozzi che gli fuvicino fin dagli esordi. Poi, a seguire,Fausta Bennati, Giampalolo Nicolia eFranco Piazzoli, Gian Franco Zam-petti, Leandro Corbucci. Gli attorihanno interpretato poesie e sketch, in-tervallando il racconto con spigolatu-re personali. I figli di Artemio – l’ar-chitetto Claudio e l’artista Elisabetta –hanno conferito ricordi di natura af-fettiva e personale.

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HUMOUR Disegni di Marcello Cruciani

“Grilliani” non rimanete alla finestra

essun Governo è possibilese il Partito democraticonon ne fa parte, o

comunque se non si impegnaseriamente a sostenerlo. Mabisogna che almeno un’altra delledue maggiori forze politiche (ilpartito di Berlusconi e il gruppo diGrillo) si impegni a sua volta asostenere il Governo. Però i“grilliani” (li chiamerei così,meglio che “grillini”) ribadisconoche loro non appoggerannonessun Governo, si riservano solodi votare a favore di singoleproposte. D’altra parte il Pd nonvuole associarsi con Berlusconi,neppure per dare insieme unappoggio a un Governo neutrale:sarebbe infatti il suo definitivosuicidio politico. E questo per dueragioni. Primo, perchéperderebbe per sempre un’altragrossa fetta della sua baseelettorale. Secondo, perché igrilliani non aspettano altro chefare l’opposizione a un governoPd-Pdl, che sarà semiparalizzato,vista l’incompatibilità dei duecomponenti. E poi, nellasituazione attuale, anche ilmigliore dei Governi dovràchiedere altri sacrifici, e sarà fintroppo facile speculare sulle suedifficoltà stando all’opposizionecon la forza comunicativa che haGrillo. Nuove elezioni? Sarebbepossibile, ma non subito; primabisogna che un Governo ci sia;bisogna che ci sia una nuovalegge elettorale (e ci vorrà un po’di tempo e di lavoro, supposto checi sia l’accordo su come farla); ebisogna che ci sia un nuovoPresidente della Repubblica (esiamo daccapo con i problemi,perché dovrebbe essere unpersonaggio talmente autorevolee al di sopra delle parti daottenere il rispetto di tutti). Grilloha avuto più voti di quelli che siaspettava. La sua strategia erapensata per un gruppo presente,sì, in Parlamento, e con parecchiopeso, ma non indispensabile perla formazione del Governo.Adesso, avendo un peso decisivo,si deve assumere responsabilitàistituzionali, e non stare allafinestra a bacchettare gli altri. Manon è pronto per farlo perché nonè nel suo stile e non era nei suoiprogetti. Un vero pasticcio.

Pier Giorgio Lignani

N

IL PUNTO Borgognoni e Bonhoeffer sbagliano

A me pare che l’intervento di MarianoBorgognoni (vedi La Voce del 1° marzo)si muova in una direzione non bendefinita. Soprattutto, mi chiedo se lesue considerazioni, a proposito delfuturo della Chiesa in questo particolaree delicato frangente, siano mosse daintenti teologici, religiosi, oppurepolico-sociali. La Chiesa, ad un certopunto del suo ragionamento dovrebbeessere “meno petrina” (ma rispetto ache cosa?) e la cattolicità viene definitacome una “convivialità delledifferenze”, che lascia immaginare unirenismo nel quale tutti possono alzareil calice per brindare alla salvezza, puravendo opposte visioni sulla salvezza, ladivinità, l’escatologia, la morale.Quanto all’autore citato nella sualettera, Dietrich Bonhoeffer, e al suolibro Resistenza e resa, stampatopostumo nel 1951, è come toccare unfilo di corrente scoperto. Riferirlo, siapure in un aspetto, come punto diriferimento per il cammino dellaChiesa, può essere pericoloso, se non losi sottopone a un approfondimentonecessario. Occorre tenere presente cheBonhoeffer si è imposto nella metàdegli anni ’60 come padre dellateologia radicale e della teologia dellamorte di Dio. È Bonhoeffer che hainsegnato come si possa vivere etsi Deusnon daretur, giungendo al paradossosecondo cui è Dio stesso che ci dà lapossibilità di lasciarlo, di vivere senza diLui, di fare a meno dell’ipotesi della Suaesistenza. Tutto questo perché nelmondo contemporaneo lo spazio delSacro, del metafisico si è dissolto, eunico atteggiamento autentico è laprofanità (cioè il pensierosecolarizzato).L’esperienza di Dio, inBonhoeffer, è esperienza della Suaassenza, tutta a vantaggio di un uomodivenuto ormai “adulto”. Si tratta, insostanza, di vivere, davanti a Dio,l’assenza di Dio. Proprio il contrario diquanto richiamato con forza daBenedetto XVI, secondo il quale ildiscorso del teologo luterano tedesco vainvece rovesciato, perché anche chi nonriesce a trovare la via dell’accettazionedi Dio, dovrebbe comunque indirizzarela sua vita veluti si Deus daretur (comese Dio ci fosse).

Ferruccio MediciPerugia

Giro le sue osservazioni aBorgognoni

Quando regna il malcostume,ogni volta spuntano i guitti

aro Direttore,non so perché, ma quando ho visto

Beppe Grillo, il comico, trionfare con isuoi grillini, ho associato al suo nomequello di Masaniello, il giovane guittoche nel 1647 capeggiò la rivolta deinapoletani contro gli spagnoli cheavevano imposto la gabella sulla frutta.Il viceré spagnolo, più furbo del guittonapoletano, lo nominò - seduta stante -suo generalissimo, ma i devoti diTommaso Aniello gli si rivoltaronocontro. Andò meglio all’altro guitto, ilgenovese Giovanni Battista Perassi dettoBalilla, che un secolo dopo Masaniellolanciò un sasso contro un drappello disoldati austriaci, e dette il via ad unaribellione liberatrice. Oggi, in unastagione di democrazia malata, ètoccato ad un altro guitto, Beppe Grillo,

C

chiamare il popolo alla rivolta moralecontro innumerevoli forme dimalcostume parlamentare e sociale, e ilpopolo lo ha seguito, con grandedelusione dei politici di professione chehanno di fatto provocato ingiustizie otollerato ingiustizie e scandali finoall’indignazione collettiva. C’è dachiedersi: possibile che si debbaricorrere alla forza emotiva dei guittiper evidenziare la insopportabilità dellemalefatte a tutti i livelli? È ormaievidente a tutti il degrado morale esociale del nostro Paese: dalle truffefinanziarie dei “derivati” ai giochid’azzardo, all’usura ecc. C’è bisogno dionestà e di moralità! E non parloneppure di moralità cristiana, ma disemplice moralità razionale, addiritturadi bon ton sociale. E se per farcelocapire si fanno avanti i guitti, benvengano! Del resto non è forse uno diloro, un guitto di gran classe comeRoberto Benigni, a dirci a memorial’intera Divina Commedia di Dante, chenon si studia più nemmeno nelle scuoleperché sa di religione, e a spiegarcelameglio d’un cattedratico? O adillustrarci la Costituzione italiana, che èla Carta fondamentale del nostro viveresociale? Se qualcuno si dovessescandalizzare troppo per l’entrata in

scena di non-politici, vorrei ricordarglianche una battuta proverbiale delGiusti: “Valgon più quattro matti a fardi sì, che cento citrulli a dir di no!”.

Lettera firmataFoligno

Grillo continua a fare il“Masaniello” anche dopo l’entratanelle stanze del potere. Il“grillismo” è il velleitarismoaggressivo della politica che sicrede onnipotente, solo a parole.Aspettiamo se verranno anche aifatti ... positivi.

Come agire da cattoliciin una crisi come questa?

e recenti elezioni politiche hannodeterminato incertezza e

smarrimento. Uno stato d’animo nondovuto solo all’esito elettorale... Ilnostro è un tempo di crisi. La più seriadal dopoguerra. Come far sì che losmarrimento non si trasformi insfiducia in se stessi e nel futuro? Nientesarà più come prima, e non è faciletrovare soluzioni. Occorre ritrovare ilgusto dell’impegno personale(responsabilità e partecipazione) per ilbene comune come bene di tutti e di

L

ciascuno. Vale per tutti. Vale soprattuttoper i cristiani, che debbono maturareuna fede più adulta. Una fede che dapersonale diventi fede professata con labocca e con i fatti, fede ecclesiale,quindi comunitaria, quindi sociale. Unacrescita umana e spirituale che chiamain causa la responsabilità dellecomunità cristiane in quanto tali. Peresse si pone la questione: com’èpossibile agire (evangelizzare) in unasocietà in gran parte “uscita da Dio”,senza eccessive nostalgie per una“società cristiana” che appartiene ormaial passato? Le vicende quotidiane nonattestano solo che si stanno perdendole radici cristiane dell’Italia edell’Europa. Attestano che stannovenendo meno i fondamentiantropologici della persona e dellerelazioni umane, a partire da quellefamiliari. Forse è tempo di rendersiconto che la dimensione planetaria deiproblemi e la pluralità delle rispostepossibili richiedono di andare oltre lastanca ripetizione di “formulecattoliche” e della “dottrina sociale”cattolica come solitamente è intesa. Misono chiesto in questi giorni: perché ilPapa si è dimesso? Certamente per l’etàavanzata. Certamente perché le forzefisiche venivano meno. Ma non ancheper dire a tutti noi che questo non ètempo normale, non è il tempo perandare avanti con modalità ripetitive estanche, e che la crisi in atto,soprattutto antropologica e umana,richiede un sussulto speciale da partenostra? Vale l’insegnamento delConcilio: “Si può pensarelegittimamente che il futurodell’umanità sia riposto nelle mani dicoloro che sono capaci di trasmetterealle generazioni di domani ragioni divita e di speranza” (Gaudium et spes,31), Dobbiamo darci da fare con unapastorale più dinamica, rinnovatanell’entusiasmo, nei metodi e nei mezzicapace di formare ad una fede adulta,illuminata e convinta.

Pasquale CaraccioloPerugia

Vale per ciascuno di noi, masoprattutto per quelli che hannofatto proprio, per scelta personalee vocazionale, l’impegno politico,amministrativo, sindacale. Doveerano, dove sono i cattolici chehanno pensato di “influenzare”,“battezzare” i vari partiti?...disperdendosi poi comeframmenti di lievito nella massadella farina, che non ha fatto“pasta” ed è rimasta una nuvolabianca, come polvere che nondiventerà pane.

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Anche il Cif in difesa di Asia Bibin occasione dell’8 marzo,la presidente del Cif

(Centro nazionalefemminile) di Città diCastello, Cecilia LanducciCastori, e le 36 socieaderenti, inviano il lorosostegno e la loro solidarietà

alle donne cristiane che in alcuni Paesi dei Continentiafricano e asiatico (Nigeria, Mali, Zimbabwe, India,Pakistan, Bangladesh) affrontano con grande coraggioe fermezza di fede le difficoltà del vivere proprioperchè cristiane! Ricordano particolarmente unadonna cristiana-simbolo, Asia Bibi, che da quattro anni

I il Governo pakistano di Asif Ali Zardari ha privatodella libertà perché accusata di blasfemia,preferendo ella il vivere in prigione da cristiana chelibera da musulmana. Raccogliamo l’appello delquotidiano Avvenire che si è fatto portavoce della sualiberazione, e invitiamo le Cieffine italiane a scriveree-mail a [email protected] per aderire allalodevole iniziativa affinché in questo benedettianoAnno della fede “a nessuno sia impedito di credere enessuno sia obbligato a credere”.

Cecilia L. Castoripresidente comunaleRomanella G. Bistoni

presidente provinciale

Asia Bibi

LA VOCE LETTERE&OPINIONILe opinioni espresse in questa pagina rappresentano

esclusivamente il pensiero di chi le scrive.Si raccomanda di non superare le trenta righe dattiloscritte

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attesa orante dell’iniziodel Conclave vedeconcorde tutta la

Chiesa, stupita e ammiratadalla testimonianza di“infallibile umiltà” resa daBenedetto XVI. Egli hacompiuto un “gesto dimagistero supremo” che havalore profetico: si configuracioè come una vera e propriaraffica di vento dello Spirito chesollecita la Chiesa ad unrecupero di semplicità, ad unritorno all’essenziale.Scendendo dalla Cattedra delbeato Pietro, egli ha scossocome sgabelli i troni dei primiposti, a cui non hanno saputoresistere neppure gli apostoli(cf. Lc 9,46-48). “Il verodiscepolo – ha affermato il Papanell’omelia tenuta all’iniziodella Quaresima – non serve sestesso o il pubblico, ma il suoSignore, nella semplicità e nellagenerosità”. La decisione dirinunciare al ministero diVescovo di Roma, BenedettoXVI l’ha maturata coramDomino, nella “cripta” della suacoscienza, illuminata dallaParola di Dio. Nel corsodell’ultima udienza generale,oltre a confidare di aversperimentato, prendendoquesta decisione, che “unoriceve la vita proprio quando ladona”, egli ha ribadito di aver

’L

compiuto questopasso “nella pienaconsapevolezzadella sua gravità eanche novità, macon una profondaserenità d’animo.Amare la Chiesasignifica ancheavere il coraggio difare scelte difficili, sofferte,avendo sempre davanti il benedella Chiesa e non se stessi”.Dopo aver ricordatoinsistentemente alla Chiesa “ilprimato della preghiera, senzala quale tutto l’impegnodell’apostolato e della carità siriduce ad attivismo”, quella delsilenzio è la lezione magistraleche “l’umile operaio nella Vignadel Signore” non rinuncia atenere rimanendo “nascosto almondo”. Con una vita dedicataalla preghiera, egli avrà come“cattedra” il silenzio: unsilenzio in ascolto, un silenzioche si mantiene legato allaParola, un silenzio umile.All’umiltà Benedetto XVI ha

dedicato ampio spazionel suo magistero,tenendo a precisarenon solo che “lasuperbia è il nucleodel peccato originale”,ma anche che“l’assenza dell’umiltàdistrugge l’unità”.

È disarmante l’umiltà con laquale, salutando il Collegiocardinalizio, ha già promesso alfuturo Papa “incondizionatareverenza ed obbedienza”.Sant’Agostino – uno dei Padridella Chiesa tra i più amati daBenedetto XVI – commentandoil Salmo 42 suggerisceun’immagine molto adatta adinterpretare il coraggio el’umiltà del profondo silenzio incui il “Papa emerito” si èimmerso. “Dicono che i cervi,quando camminano nella loromandria, oppure quandonuotando si dirigono verso altreregioni, appoggiano la testa gliuni sugli altri (…). Il primo cheporta il peso del capo di quello

che lo segue, quando è stanco,va in coda, in modo che ilsecondo diventa il primo e luiappoggiando la testa sull’ultimopossa riposarsi dalla suastanchezza; in questo modo,portando alternativamente ilpeso, portano a termine ilviaggio senza allontanarsi gliuni dagli altri”. NeancheBenedetto XVI si è allontanato:si è messo in coda e con lemani alzate della preghiera diintercessione sollecita la Chiesaad attendere con fiduciosasperanza ciò che Dio disponesul suo cammino. “Ho sempre

saputo che la barca dellaChiesa non è mia, non è nostra,ma è del Signore. E Lui non lalascia affondare; è Lui che laconduce, certamente ancheattraverso gli uomini che hascelto, perché così ha voluto”.Questo è, per così dire, il suoultimo messaggio urbi et orbi,quasi una carezza alla Chiesa,la quale “non èun’organizzazione,un’associazione per finireligiosi o umanitari, ma unCorpo vivo, animato dalloSpirito”.* Vescovo di Foligno

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L’umile coraggiodi Benedetto XVI

† Gualtiero Sigismondi*

VENERDÌ 8 MARZO 2013

L’ultimo Angelus di Benedetto XVI

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VENERDÌ 8 MARZO 2013

BREVI

❖ CIRCOLO LA PIRACristiani perseguitatiIl Circolo “Giorgio La Pira” ha promosso unconvegno di studi dal titolo “Cristianiperseguitati. Cristianofobia a cavallo trasecondo e terzo millennio”. L’incontro siterrà giovedì 21 marzo ore 17 - 20 presso ilcentro Mater Gratiae di Montemorcino aPerugia. Interverranno mons. GualtieroBassetti, arcivescovo di Perugia, AttilioTamburrini “Se hanno perseguitato meperseguiteranno anche voi. L’odioanticristiano nel Continente africano”,padre Bernardo Cervellera, “Cristiani inAsia: grandi martiri per una piccolaChiesa”, padre Costante Altissimo “Per nondimenticare lo sterminio dei non violentinell’Urss e nell’Europa orientale sotto ilcomunismo”. Modera suor RobertaVinerba, presidente del Circolo “La Pira”.Per info: www.circologiorgiolapira.it, [email protected].

❖ MOIANOGesù: come morì?In occasione dell’Anno della fede, martedì19 marzo, alle ore 21, nella salaparrocchiale di Moiano, incontro su“L’uomo di scienza e l’uomo di fede siincontrano di fronte alla morte di Gesù:“Le ultime 18 ore di Cristo: le cause dellamorte”, con il dott. Alessandro Beccarini,specialista in Chirurgia generale,ortopedia, traumatologia. L’invito è rivoltoa tutti.

❖ ANNO DELLA FEDEItinerari di santità“Testimoni della fede. Itinerari di santitàin Umbria” è il titolo di un ciclo di incontripromossi in occasione dell’Anno della fedeindetto da Benedetto XVI, dall’Accademiadelle Volte a Perugia nella sala di S. Ceciliaadiacente alla chiesa di S. Filippo (via deiPriori). Il primo incontro avrà luogovenerdì 15 marzo alle ore 18: saràdedicato ai santi Costanzo ed Ercolano e larelazione sarà tenuta dal prof. AntonioAllegra (“Costanzo ed Ercolano: difenderela fede, difendere la città”). Attraversol’illustrazione di alcuni itinerari di santità,percorsi da cristiani che hanno cercato diseguire fino in fondo l’indicazione di Gesù,l’iniziativa si propone di mostrare comel’ideale della santità sia sempre attuale epraticabile da ogni cristiano di qualsiasistato, condizione e professione, nellecomuni occupazioni, in famiglia e nellavoro, santificando cioè, con l’aiuto dellagrazia, la vita ordinaria.

PERUGIA. Celebrazioni per la memoria dellatraslazione delle spoglie del santo Patrono

14 LA VOCE Perugia.Città della Pieve

Di fronte a Cristo occorre scegliere,abbracciare la croce, servire i fratelli

roseguono le catechesi quaresima-li dell’arcivescovo Bassetti in catte-drale (ogni domenica, a partire dal-

le ore 16.30). Dopo aver approfondito l’e-spressione “Credo in Dio Pa-dre”, il 3 marzo il Vescovo èpassato a “Credo in Gesù Cri-sto, unigenito Figlio di Dio”. “La salvezza cristiana, carissi-mi fratelli e sorelle - ha esordi-to -, è una categoria teologica eun concetto che chiede mag-giore riflessione e attenzioneda parte nostra. Purtroppo ilcontesto in cui viviamo hasmarrito il senso della salvezzacristiana... Il meccanismo per-verso che si è innescato, e cheproduce una mentalità forte-mente individualista, relativista e nichili-sta, è il seguente: aver confuso la salvez-za con le sicurezze umane”. Ma, ha aggiunto, “quando il nostro cuo-re è agitato, sballottato dalle onde dellapaura, dal timore, è allora che dobbiamofermarci, riprendere fiato, ridefinire ilsenso della vita e la meta del cammino.Per meglio focalizzare e tenere a mente

P

cosa significhi credere in Gesù Cristo -ha quindi proseguito mons. Bassetti -scelgo, fra tanti, tre verbi che possonoaiutarci a rinvigorire e rafforzare in Luila confessione di fede... I tre verbi sono: scegliere, scandalizzare, servire”.

Riguardo al primo: “Tutta la vita di Gesù,nei tre anni del suo ministero pubblico, èuna scelta continua in riferimento al Pa-dre e ai fratelli. Quando si ritira in pre-ghiera, sceglie l’intimità con il Padre; sce-glie di stare da solo per poi ritornare tra-sformato dalla preghiera in mezzo allepersone che incontra, primi fra tutti i suoi

discepoli. Quando annuncia la Parola al-le folle scegliendo strade, piazze, monti,laghi, fiumi sceglie di porsi al fianco diogni persona... Confessare la nostra fedein Gesù Cristo significa anche assumeree acquisire lo stile di vita da lui scelto: leBeatitudini. Scegliere la povertà significaessere liberi e non dipendenti dai beni diquesto mondo, per trovare in Cristo la so-la ricchezza della nostra vita. Porsi ac-canto agli afflitti e ai perseguitati signifi-ca mettersi nella logica e nell’orizzonte diCristo”.

Quanto al verbo “scandalizzare”, dopoaver ricordato che “in questi ultimi tem-pi non sono mancati anche scandali al-l’interno della Chiesa! Lo ha sottolineatol’allora Papa Benedetto XVI in diverse cir-costanze” ha però sottolineato: “Se c’èuno scandalo vero, unico, sorprendenteche ha cambiato le sorti del mondo, que-sto è lo scandalo della croce... Confessa-re la fede in Gesù Cristo con il verbo scan-dalizzare significa che la croce deve pri-meggiare nella nostra vita e in ogni no-stra azione... Miei cari fratelli, in questonostro tempo affascinante e drammatico,

come ebbe a dire Paolo VI, in cui tante si-curezze umane stanno irrimediabilmen-te crollando e tanti falsi idoli che c’era-vamo costruiti svaniscono come la neb-bia al sole, Cristo rimane Signore deltempo e della storia. Cristo che ci dice:amate i vostri nemici e pregate per colo-ro che vi perseguitano”.

Per il verbo “servire”, l’Arcivescovo hapresentato una riflessione sulla paraboladel figlio prodigo, esaminando l’atteggia-mento dei due fratelli e del padre, sim-bolo di Dio, e ha fatto notare: “Dice l’e-vangelista Luca che il figlio maggiore,quando stava rientrando dai campi, udì lamusica e le danze. Tanti nostri giovani, eanche adulti, famiglie di Perugia e dellanostra arcidiocesi sentono tante musichesuonate e cantate, da noi, dentro le chie-se. E non entrano. Ebbene, cari giovani,quando incontrate i vostri coetanei, vor-rei che percepissero, tramite voi, non lamorale o la predica, ma la misericordia diDio. E ognuno di voi sia la fantasia diquesta misericordia per gli altri! E se ilmio non è soltanto un sogno, - ha con-cluso mons. Bassetti - sognate con me!”.

La seconda catechesiquaresimale sul“Credo” tenutadall’Arcivescovo incattedrale. Il tema erala nostra fede nelFiglio di Dio, con le sue esigenze

Mons.Bassetti

Diocesi. Veglia di Quaresima dei giovani con il Vescovo, nel segno di mons. Pagani

Il testo della catechesi èdisponibile sul nostro sitowww.lavoce.it (scaricaloseguendo il QRcode)

Èpossibile ascoltare le catechesi indiretta su Umbria Radio eriascoltarla dalla sezione podcastdel sito www.umbriaradio.it

La chiesa di Sant’Ercolano

a data del 1° marzo, chericorda la traslazionedelle reliquie di sant’Er-

colano, non viene di solito fe-steggiata perché non c’è unatradizione in proposito e per-ché risulta in un giorno feriale,mentre ordinariamente si tra-sferisce la celebrazione alladomenica successiva. Il 3 marzo è stata dunque festagrande con la presenza di mol-tissimi perugini, con la parte-cipazione del superiore dei pa-dri Barnabiti, padre CamilloCorbetta, che ha avuto mododi raccontare la storia della suacongregazione e della sua pre-senza a Perugia per 170 anni.Ancora presenti in città nellachiesa del Gesù, i Barnabiti so-no espressione di una spiritua-lità nata dalla riforma cattolicatesa al rinnovamento e alla pu-rificazione della comunità cri-stiana e dello spirito missiona-rio di san Paolo, cui si ispira laloro fondazione. Punto nevralgico della festa èstato l’appuntamento dell’arci-vescovo mons. Bassetti, suc-cessore di sant’Ercolano, che

L ha colto l’occasione per un ap-pello alla città e una preghieraper le istituzioni e per tutti i cit-tadini. Ha preso il felice spun-to dalla Scrittura che presenta-va nella lettura liturgica la vo-cazione di Mosè dopo la visio-ne del roveto ardente, chiama-to da Dio a liberare il suo po-polo. Lo ha paragonato aErcolano, vescovo che ha dife-so la popolazione, soprattutto ipoveri, dalle angherie dei po-tenti e ha sostenuto la resi-stenza all’assedio dei Goti. De-fensor civitatis a suo tempo,sant’Ercolano diventa modelloe esempio di dedizione cristia-na verso gli altri, soprattuttoverso coloro che hanno biso-gno. A questo proposito mons. Bas-setti ha dedicato un passaggiodella sua intensa omelia allapresenza nella nostra città deistudenti universitari che, traitaliani e stranieri, formanouna comunità che ha un gran-de peso culturale, umano e so-ciale. Se poi - ha affermatol’Arcivescovo -, assommiamoanche i docenti, gli ammini-

strativi, i tecnici e tutti coloroche operano nel mondo dell’U-niversità italiana come in quel-la per Stranieri, ci troviamo difronte a una massa di personeche arrivano a 40.000 unità. Mons. Bassetti ha fatto ancheun appello alla responsabilitàe alla generosità, anche neiconfronti di quelle famiglieche non hanno risorse suffi-cienti e di quelle piccole im-

prese che non riescono più asostenere la loro attività e a te-nere in ditta gli operai, costret-ti alla disoccupazione. Una co-munità animata da principicristiani e di vera umanità, co-me è nella storia della città diPerugia sull’esempio dei suoiPatroni, non può rimanere in-differente e non preoccuparsidelle urgenze che la situazioneattuale pone.

Sant’Ercolanocome Mosè

ra dedicata alla figura di mons. CesarePagani la veglia di preghiera quaresimaledei giovani della diocesi in cattedrale con

l’Arcivescovo. Di mons. Pagani,ancora oggi indimenticato vescovo diPerugia, ricorre infatti quest’anno il25° anniversario della scomparsa.L’evento, organizzato dall’équipediocesana di Pastorale giovanile conil titolo “Alla luce del Tuo volto”, si ètenuto ieri, giovedì 7 marzo, apartire dalle ore 21. I brani dellaParola di Dio che hanno “illuminato”

i presenti erano rispettivamente quello del rovetoardente, quando Dio si rivelò a Mosè (Esodo 3,1-10), e quello della trasfigurazione di Gesù (Luca9,28-36). Si tratta delle due fondamentali

E manifestazioni bibliche della gloria di Dio, in cuila luce è addirittura così abbacinante da rendere- per contrasto - invisibile Colui che si rivela. IlMistero è vicino e avvolgente, ma rimane Mistero.Durante l’omelia, mons. Bassetti ha aggiuntouna serie di considerazioni a partire dalle paroledi mons. Pagani. Ecco alcuni dei passifondamentali tratti dai suoi testi: “Gesù è luceche irradia la luce del volto di Dio e sconfigge glierrori, scioglie i dubbi e i problemi della vita.Gesù è forza che esprime efficacemente lapotenza di Dio e crea le cose, domina gli eventi,trasforma i cuori. Gesù-Parola è mezzo dicomunicazione che unisce nel modo piùprofondo e reale Dio con ciascuno di noi e contutti, insieme. Gesù è il centro di gravità, unico eunificante, che ci attira - insieme - e ci guida

ovunque, in ogni giornata. Gesù, Parola di Dio,penetra nella nostra mente, nella volontà,nell’esistenza e cambia la nostra forma interiore,ci plasma, ci converte a Lui. Gesù è Parola di vita,non è rumore di labbra”. Senza dimenticare unforte appello che mons. Cesare Pagani lanciò giàallora: “Come grande obiettivo dobbiamo mirareai giovani! È questo il meraviglioso e tribolatoContinente sul quale la Chiesa del terzo millenniointravede l’affermazione positiva e fecondadell’annuncio di Cristo, Signore e Salvatore”.La veglia si è conclusa con l’accensione dellecandele alla lampada che fu usata per la visita diPapa Benedetto XVI ad Assisi nel 2007 per l’ottavocentenario della conversione di san Francesco, econ la recita del Padre nostro attorno allaFontana maggiore.

Mons.Pagani

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VENERDÌ 8 MARZO 2013

❖ MONTELUCEL’ospedale e la parrocchiaSabato 16 marzo, alle ore16, nel salone dietro lachiesa, alla presenzadell’Arcivescovo mons.Bassetti, la comunità siradunerà per un altrospeciale appuntamento diquesto anno giubilare,all’insegna della speranza.Stavolta i protagonistisaranno i medici, gli infermieri e glioperatori sanitari che offriranno la

loro testimonianzadi vita, in virtù deilunghi anni in cuiparrocchia eospedale hannooperato a strettocontatto,nell’attenzionecostante allapersona umana intutte le suesituazioni di vita,dalle più dolorosealle più gioiose.Tutti coloro che lo

desiderano sono invitati apartecipare.

PERUGIA. Festeggia10 anni di attività la Casa dellaTenerezza

Il 9 marzo 2003venne approvato il“libro di vita” dellacomunità

ono dieci le candeline chespegnerà il 9 marzo lacomunità della Casa della

Tenerezza di Perugia. Già nel2001 alcune famiglie interessatead approfondire la spiritualità dicoppia si riunirono attorno a donCarlo Rocchetta, già docente diteologia, su suggerimentodell’allora arcivescovo mons.Giuseppe Chiaretti. Dopo quasidue anni di approfondimento eformazione, proprio il 9 marzo2003 venne approvato il “libro divita”, una sorta di regola dove èesplicitato il carisma dellatenerezza e costituita laComunità della Tenerezza. Sitratta di un insieme di famiglie(erano nove all’inizio e sononove attualmente) più don Carloe due consacrate laiche. Inquella data fu fatto il primo “votodi tenerezza”: una“consacrazione a Dio-Infinita-Tenerezza per essere tenerezzanel vissuto coniugale e nelservizio alle altre coppie, allaChiesa e al mondo”. Comeracconta Flavia, moglie diRoberto e presente assieme a luinella comunità fin dagli albori,“la tenerezza è la dimensioneorizzontale della misericordia diDio, che si declina perfettamentenella dimensione coniugale.Infatti, per il coniuge non provitanto misericordia come riflessodell’amore di Dio, ma piuttosto

S

tenerezza, questa stessa si irradiaverso il fratello e vero le coppiein difficoltà”. Il voto di tenerezzalo fanno tutte le coppie che fannoparte della speciale comunità eviene rinnovato ogni anno. Dopoi primi cinque anni diventadefinitivo. Le nove famiglie chefanno parte della Casa dellaTenerezza non vivono però nellasede di Montemorcino: ognunaabita presso la propria casa,“perché è importante checiascuna famiglia mantenga lasua autonomia e dimensione”,afferma il fondatore donRocchetta. Si riunisconosettimanalmente per momenti dipreghiera e convivialità. Ognifamiglia dà alla comunità ladecima parte dei suoi guadagni

mensili e il centro va avanti conquesto e con le offerte. Inoltre,per i membri della comunità cisono dei ritiri mensili e annuali(come le vacanze estive tuttiinsieme e il capodanno) nei qualisi fa anche il rinnovo del voto ditenerezza. Le famiglie e inparticolare le coppie cheaderiscono alla regola di vitadella tenerezza vivono quattrodiaconie (servizi) fondamentali:l’accoglienza delle coppie e dellefamiglie in difficoltà; laformazione di formatori,fidanzati, sposi, genitori e laformazione dei giovani concammini spirituali diavvicinamento a Dio-Amore; lacomunione con le coppie, lefamiglie o le persone consacrate

che vogliano vivere lo stessocarisma in comunione tra loro;l’investigazione teologica conseminari e pubblicazionispecifiche sui temi diriferimento. La Casa dellaTenerezza è nota in tutta Italiaper i suoi itinerari e percorsi dispiritualità dedicati a fidanzati,

sposi, coppie in difficoltà epersino separati/divorziati. Sicalcola che per il centroperugino passino ogni anno circacinquecento coppie/famiglie perun totale di ben... cinquemilacoppie in questi primi dieci anni!Don Carlo Rocchetta ed alcune

delle coppie dellacomunitàquotidianamenteincontrano incolloquiindividuali decinedi coppie in crisi(sposi cristiani,sposi non cristianio conviventi chesiano). “Far partedi questacomunità è ungrossoinvestimento deltempo libero –aggiunge ancoraFlavia - che famolto bene ainostri figli e atutta la famiglia,anche se ci sono

dei periodi impegnativi”. Per far parte della Comunitàdella Tenerezza si affronta unprimo anno di discernimento incui si approfondisce il carisma,poi dopo un anno di prova sivaluta se si è pronti per fare ilproprio “voto di tenerezza”.

Mariangela Musolino

SPORT&SALUTE

❖ PERUGIAProgetto per una cittàa misura di bicicletta

associazione Équipe del Benessere nell’ambitodei suoi progetti e dei suoi fini associativi hadeciso di realizzare un progetto innovativo ed

ambizioso per la città di Perugia che ha come fine quellodi far utilizzare a più utenti possibili un mezzo ditrasporto che sino ad oggi è considerato proibitivo perPerugia: la E-Bike. Ciò sarà possibile attraverso 2 progettiche saranno promossi da due movimenti, il primo conUmbriaperugiaebikes.com, il secondo con ilcoinvolgimento di tutti gli appassionati ciclisti a riunirsiuna volta al mese attraverso il movimento PerugiaVivi&bike e salvaiciclisti per iniziare a far abituare gliautomobilisti alla presenza delle biciclette in strada ediniziare a promuovere la velocità di sicurezza in città a 30km/h. I due movimenti invieranno una lettera al Sindacoaffinché aderisca e si faccia portavoce e promotore delleproposte del movimento al fine di realizzare sempre piùpiste ciclabili nella città di Perugia. L’associazione Equipedel Benessere da sempre sensibile al movimento fisico edalla salute desidera promuovere dei mezzi che possanorendere possibile l’utilizzo della bicicletta a Perugia. Ilteam di esperti nutrizionisti, medici, ciclisti e docenti dieducazione fisica potranno definire anche dei programmispecifici per un corretto stile di vita. Il progetto è statoproposto da Gianluigi Rosi, medico angiologo, daPasqualino Levoci, esperto in scienze motorie, e MauroBrugnoni, responsabile marketing del progetto.

’L

MONTELUCEAttenzione alla sindrome“da fratello maggiore”

ell’Anno della fede, nel50° dal Vaticano II, nelcuore del suo centena-

rio e in preparazione alla Pa-squa, Monteluce ha fatto rie-cheggiare un’altra esperienzamillenaria, ma attualissima, diassoluto splendore e rilievonella storia della Chiesa, quel-la del monachesimo camaldo-lese (con cui la parrocchiavanta alcune similitudini, nelsecolare connubio di vita con-templativa e attiva, tra pre-ghiera e ospitalità), invitandodomenica scorsa padre Ales-

N

sandro Barban. Il priore dell’Ordine ha offertoalla comunità una forte provo-cazione sull’eterna “novità”dell’amore incontenibile diDio, che precede la creazionee la storia di ognuno: “Dobbia-mo mantenere vivo l’impegnodi portare il perdono agli altrie di parlare la lingua degli uo-mini di oggi” ha detto all’ini-zio del suo intervento “perchénon sono i buoni (se ci sono) asperimentare la gioia del per-dono, ma quelli come Zaccheoo il figliol prodigo a capire co-sa significhi l’abbraccio di Cri-sto”. Invece la sindrome da fratellomaggiore (cfr. Lc 15,11-32) èancora molto diffusa nei nostriambienti ecclesiali, in cui ci li-mitiamo a una visione dellaconversione edulcorata o di-storta: siamo noi laici impe-gnati, spesso, a ritenerci il cre-dente “modello” che resta ac-canto al Padre, senza colpi ditesta, ma nell’inganno di una

fede autoreferenziale e meri-tocratica, vissuta con rasse-gnazione, in attesa di unaqualche ricompensa. Sonoquindi utilissime le occasioniper decostruirsi e ripensarsi,specie in questo momento, perintercettare le istanze dei “lon-tani” e dei giovani con unapresenza luminosa e contem-plativa in ogni ambiente di vi-ta, in casa, sul lavoro, per stra-da. Come nella parabola del ficosterile, occorre fare nostro lostile di Gesù, che ha una fidu-cia sconfinata nell’uomo: nonsi accontenta dell’autoassolu-zione ma invita alla preghierae al confronto, non affretta de-cisioni drastiche, pretendendoredenzioni frettolose: tutti spe-rimentiamo che i frutti del no-stro albero sono maturati gra-zie alla passione educativa esalvifica di Dio per noi, attra-verso la perseveranza e l’amo-re di chi si è preso cura di noi.

Chiara Casagrande

Padre Barban (il secondo da sinistra)

L’incontro conil camaldolesepadreAlessandroBarban ospitein occasionedel centenariodellaparrocchia

La comunità di famiglie che fanno parte della Casa della Tenerezza

15LA VOCE Perugia.Città della Pieve @[email protected]

La giornatan occasione del decimo anniversario dalla suacostituzione spirituale (primo voto di Tenerez-za), il centro familiare Casa della Tenerezza in-

tende condividere questo evento con i propri Pa-stori e con coloro che in questi anni hanno inco-raggiato e sostenuto questa opera. Sabato 9 mar-zo ore 15.30: incontro con i nostri Vescovi sul te-ma “Al servizio della famiglia la strada fatta e quel-la ancora da fare…”. Ore 17: messa presieduta damons. Gualtiero Bassetti e concelebrata da mons.Giuseppe Chiaretti, mons. Mario Ceccobelli emons. Carlo Rocchetta. Ore 18 aperitivo insieme.

I

❖ DIOCESIMessa in ricordodi mons. PaganiMartedì 12 marzo, giornodell’anniversario della morte delvescovo mons. Cesare Pagani, nellacattedrale di San Lorenzo di Perugia,alle ore 18, si terrà la celebrazioneeucaristica di suffragio presiedutadall’arcivescovo mons. GualtieroBassetti. Il card. Ennio Antonelliaveva assicurato la sua presenza, masarà impegnato nel Conclave a Roma(notizie più approfondite sullecelebrazioni a pag. 10)

❖ 8 MARZOManifestazionemulti-culturaleVenerdì 8 marzo, Festa della donna, alleore 17.30, alla sala Sant’Anna a Perugia,l’associazione culturale Aleph organizzauna manifestazione con un gruppo diartisti musicali guidati dal maestroRoberto Todini e poesie dedicate alladonna recitate dall’attrice MariellaChiarini. Parteciperà all’incontro con unarelazione sulla donna nelle sacre Scrittureil teologo mons. Elio Bromuri. Saràricordata l’artista perugina SilvanaLiberati che ci ha lasciati in questi giorni.

❖ PERUGIARicordo diFrancesco DurantiLunedì 11 marzo, al teatroMorlacchi, alle ore 17, SandroAllegrini presenterà “FrancescoDuranti, notaio perugino”.Duranti è stato una personalitàdi spicco della civitas perusina.Esercitò la professione notarilecon stile e rigore. Fupubblicista, collaboratore diriviste culturali e storiche.Coltivò numerosi eapprofonditi interessi.

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Perugia. La cittàsconvoltadall’uccisione didue impiegate della Regione

L’imprenditore Andrea Zampi“rivendicava” presunti tortisubiti dalla pubblicaamministrazione. Una folliache è terminata in tragedia

n pugno nello stomaco, unatragedia che si è abbattutaall’improvviso sulla città lasciando

tutti sgomenti e increduli. Questo è statoil duplice omicidio che mercoledì mattinaa Perugia si è concluso con il suicidiodell’omicida Andrea Zampi. Il piccoloimprenditore perugino di 43 anni, era incura per depressione, ma i genitori,angosciati per questo figlio malato maiavrebbero pensato che potesse esserepericoloso per gli altri. Eppure mercoledìintorno a mezzogiorno è entrato nelpalazzo del Broletto, vicino alla stazioneferroviaria di Fontivegge, con dei fogli inmano e una pistola in tasca, una Berettasemiautomatica regolarmente detenuta.È salito al quarto piano diretto agli ufficidell’assessorato alla Formazione. Itestimoni raccontano che è entratogridando “Vi ammazzo tutti”. Quindi èandato nella stanza dove si trovavano ledue impiegate, ha lanciato sulla scrivaniale carte che aveva in mano pronunciandofrasi sconnesse, ed ha sparato colpendo amorte Daniela Crispolti, di Todi,lavoratrice precaria di 46 anni eMargherita Peccati, 61 anni, di Trestina,prossima alla pensione. Dopo averlecolpite è uscito nel corridoio urlando: “Miavete rovinato, ne ho fatte già fuori due”.Poi si è infilato in un’altra stanza e si ètolto la vita. Tra i 500 che lavorano nelpalazzo e le persone presenti si èscatenato il panico. Molti sono fuggiti,altri si sono chiusi nelle loro stanze. Alcentro del gesto ci sarebbe unfinanziamento da 160 mila euro, chel’azienda non avrebbe potuto ottenere in

U

mancanza dell’accreditamento dellaRegione. Circostanza smentita dallapresidente della Regione Umbria,Catiuscia Marini che appena saputo dellatragedia ha lasciato la direzione del Pd aRoma per tornare a Perugia. “Non era incorso nessuna pratica e nessunprovvedimento di questo ente connesso acontributi pubblici o a richieste di alcunerisposte” ha detto la Presidente che negliuffici della Questura ha incontrato ifamiliari delle due donne uccise. Unadelle vittime, Daniela Crispolti, erapersonalmente conosciuta dallaPresidente, essendo dello stesso paese eavendo studiato insieme all’Università. Leindagini sono condotte dalla questura di

Perugia, coordinate dal sostitutoprocuratore Massimo Casucci. Il sindacodi Perugia, Wladimiro Boccali, mercoledìha proclamato il lutto cittadinoannullando tutte le iniziative pubbliche inprogramma. “Tre persone morte, dueuccise ed una suicidatasi, in un edificiopubblico sono una tragedia immane.Sono anche il segno di un paese malatoche ha ormai sorpassato i confini deldisagio sociale” ha detto il Sindaco,precisando anche che Zampi era “unapersona con disturbi psichici”. Ilpresidente del Consiglio regionale, ErosBrega, ha disposto che le bandiere diPalazzo Cesaroni vengano abbrunate insegno di lutto mentre Cgil, Cisl e Uilhanno proclamato per venerdì 8 marzo losciopero generale regionale di mezz’oranelle stesse ore della tragedia, cioè tra le12.30 e le 13. Tra le reazioni anche ilcordoglio e la preghiera “per le vittime, lefamiglie e l’intera comunità regionale”espresso dal Custode del Sacro Conventodi Assisi, padre Mauro Gambetti.

Maria Rita Valli

Dal Vescovoel primo pomeriggio (di mercoledì 6marzo, ndr), mentre mi trovavo invisita pastorale alla nuova chiesa di

Montelaguardia, mi è giunta la notiziaterrificante dell’efferato crimine perpetratonei locali della Regione Umbria della sededel “Broletto” in Perugia. Dopo uncomprensivo smarrimento, il primo pensieroè stato quello di consegnare nelle mani delSignore queste vite spezzate. Non potevopensare che a distanza di appena un annodagli omicidi di Ramazzano e Cenerente lanostra città dovesse affrontare questo nuovocapitolo di sangue innocente ancora unavolta sparso. Noi Pastori delle Chiese diPerugia-Città della Pieve, Orvieto-Todi e Cittàdi Castello siamo vicini alle famiglie e aicongiunti di Daniela Crispolti e diMargherita Peccati. Nel nome di Diodeploriamo questo gesto contro la vita enella consapevolezza di dover ulteriormenteintervenire con la nostra parola quando icontorni di questo tragico evento, forseispirato da follia, saranno più chiari. Mentreinvochiamo per tutti la misericordia delSignore, auspichiamo che coloro che sonostati recentemente eletti dal popolo performare il nuovo Parlamento possano dareuna guida istituzionale sicura alla nostraNazione con riforme decisive per lasoluzione di questa crisi non soloeconomica, ma soprattutto di valori morali.Nella piena consapevolezza che il valoredella vita rimane assolutamente intangibilee che nessun fratello può alzare la manocontro un altro fratello.

† Gualtiero BassettiArcivescovo di Perugia-Città della Pieve

presidente della Conferenza episcopale umbra

6 marzo 2013

N

Il palazzo del “Broletto” luogo in cui si è maturata la tragedia

16 LA VOCE Perugia.Città della Pieve

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VENERDÌ 8 MARZO 2013

❖ PERUGIA/1Luca Rosi:un anno dopoÈ trascorso un annodall’omicidio di LucaRosi, il giovane impiegatoucciso a Ramazzano nellanotte tra il 2 e il 3 marzo2012. Ha dato la vita per

difendere la fidanzata dai proiettili. La città, e inparticolare la sua frazione, lo hanno ricordato conuna fiaccolata. Nel frattempo, proprio mercoledì(6 marzo) si è tenuta l’udienza preliminare, nellaquale il Comune di Perugia si è costituito parte

civile contro i quattro romeni accusati del crimine.“Sono molto soddisfatto - ha detto il sindacoWladimiro Boccali - che siano state riconosciute leragioni del Comune. La decisione di costituirsiparte civile aveva il senso di rappresentare la città,il suo dolore, e soprattutto la sua richiesta digiustizia. Voleva esprimere la condivisione diquesto lutto, che i perugini hanno vissuto comeun delitto efferato commesso contro tutti loro.Perugia vuole testimoniare anche così la vicinanzaalla famiglia di Luca Rosi ed a tutte le vittime deicrimini di quell’orribile periodo. La cosa davveroimportante, però, è che adesso sia fatta giustizia:la nostra fiducia è totale”. I quattro accusati sonoAurel Rosu, Catalin Simionescu, Iulian Ghiorghitae Dorel Gheorghita.

❖ PERUGIA/2Quattro progettirivolti ai giovaniCon il titolo di “Perugia giovane” il Comunelancia quattro progetti, nel sociale e nellacultura, destinati ai giovani che voglianointraprendere iniziative lavorative (stage diartigianato e start up di microimprese) oprodurre eventi che stimolino partecipazionee creatività. Complessivamente, vengonoinvestiti quest’anno 116.000 euro. Si trattadei seguenti bandi: “Mani in bottega - Idee distart up”, contributi per sostenere lo start updi microimprese giovanili (scadenza per le

iscrizioni, 7 maggio), e “Mani in bottega -Scopri l’artigianato umbro!” (scadenza 30aprile) per stage di studenti; “Formecreative”, presentazione dei 20 progettivincitori dell’ultima edizione; “Sottosuolospring”, concorso musicale rivolto ai giovani(scadenza 30 maggio). L’assessore AndreaCernicchi ha ricordato che nelle politichegiovanili del Comune sono gli stessi ragazzi agestire in prima persona le iniziative che liriguardano, e “negli ultimi otto anni iprogetti di creatività giovanile finanziatiattraverso bandi pubblici sono stati 166, suun totale di 393 presentati, per un importocomplessivo di 165 mila euro e una media di994 euro a progetto”.

Studiare per mettersial servizio dell’Amore

Diocesi. Convegno“Indicare la verità.La sfidadell’educazionecristiana nell’epocadel relativismo deivalori e delpluralismo religioso”

Organizzatodall’ufficiopastorale perl’Educazione e lascuola. Presenti ilvescovo Bassetti e ilprof. Luigi Alici

ome la fede habisogno di testimoniper essere trasmessa,

così la verità ha bisogno ditestimoni per essere creduta”.Con queste parole mons.Gualtiero Bassetti ha aperto ilconvegno diocesano della scuolasul tema “Indicare la verità. Lasfida dell’educazione cristiananell’epoca del relativismo deivalori e del pluralismoreligioso”, tenutosi venerdì 1°marzo presso il centro MaterGratiae di Montemorcino eorganizzato dall’ufficio pastoraleper l’Educazione e la scuola.Dopo la preghiera iniziale e ilsaluto del direttore dell’ufficioScuola, prof. Luca Oliveti, lamoderatrice AnnaritaCaponera, docente all’Istitutoteologico di Assisi e membrodella Commissione regionaleeducazione, scuola e universitàdella Ceu, ha dato la parolaall’Arcivescovo che hasottolineato come indicare laverità significhi indicare Cristocercando di rispondere alledomande esistenziali che,soprattutto i giovani, si fanno:“Chi sono? Da dove vengo? Dovevado?” e alle quali si può

C“

rispondere solo studiando,amando e servendo l’Amore equindi il mondo. Questi treverbi, ripresi dalla Populorumprogressio di Paolo VI sono ilmandato che mons. Bassetti havoluto lasciare agli insegnantiper rilanciare la bellezza e lanecessità dell’impegnoeducativo vissuto come unparlare ‘cuore a cuore’.

Il prof. Luigi Alici, docentepresso l’Università degli studi diMacerata, ha aiutato i presenti aentrare nel cuore del problemaeducativo di oggi: la molteplicità

di verità che ci si presentano.Oggi viviamo in un contestomulticulturale in cui ci si lasciapervadere da un’illusaneutralità, diventando“indifferenti alle differenze” finoad arrivare a un fanatismoidentitario che riconoscel’identità senza le differenze eche ci sta portando alla‘tribalizzazione’ della sferapubblica in cui ogni comunità sirintana nella sua tribù perchémanca un pavimento comune.Qui risiede il problemaeducativo che a tutti, e inparticolare alla comunità

cristiana, chiede di non dare alrelativismo una rispostaidentitaria che accentui latribalizzazione, ma di accettareil pluralismo. La veritàeducativa deve passare per ilconcetto che l’uomo è unindividuo che cammina inreciprocità simmetrica easimmetrica e che in questocammino ci sono lesionisomatiche, psichiche, sociali chevanno affrontate con solidarietàe non temute.

Le difficoltà nel parlare di veritànella società di oggi sono state

richiamate anche da mons. ElioBromuri, vicario episcopale perla cultura, che ha sottolineatocome la Verità sia un camminoda intraprendere e non unqualcosa di rigido da rispettare.Chiunque si occupi dieducazione deve saper stimolaree alimentare le domandeesistenziali dell’uomo chenecessitano della ricerca dellaverità ma che sono soffocate dalmaterialismo imperante e sideve porre come un indice cheindica la strada da seguire,senza sostituirsi all’unico veroMaestro. Compito della scuola ètrasmettere tutto questo conpassione perché si è chiamati anon rinunciare mai all’infinitonel proprio compito educativo, arimotivare il senso della vita e aorientarlo verso un fine alto.Ogni insegnante e chiunque sioccupi, a diverso titolo dieducazione, deve indicare laverità invitando a rientrare in sestessi, nel profondo della propriainteriorità e, come dicesant’Agostino, non fare dellaverità un possesso privato, pernon esserne privati a nostravolta.

Veronica Rossi

Da sinistra mons.Elio Bromuri,Luigi Alici, l’arcivescovo Gualtiero Bassetti,Annarita Caponera

17LA VOCE Perugia.Città della Pieve @[email protected]

Per mons. Bettazzi fu un Conciliopastorale di cambiamento

l 22 novembre 2012 c’era stato il vesco-vo emerito di Lanciano - Ortona CarloGhidelli, un grande studioso della Bib-

bia, autore di più di cento volumi dedicatialla Sacra Scrittura e ai pro-blemi della Chiesa che hapresentato i temi fondamen-tali del Concilio seguendo ilpunto di vista di alcuni teolo-gi che avevano partecipatocome esperti ai lavori conci-liari. Questa volta, il 28 febbraio èstato presente come relatoreun vescovo, ancora una voltaemerito, di Ivrea che al Con-cilio ha partecipato comemembro a tutti gli effetti es-sendo, appunto vescovo. Con l’entusiasmo della suaperenne giovinezza, mons. Luigi Bettazziora ha 90 anni, ripete spesso con orgoglio:“io c’ero”. Lui c’è stato come vescovo ausi-liare del card. Giacomo Lercaro di Bolo-gna e ricorda, come ieri, i fatti, i problemi,i personaggi che ha incontrato. Da alloranon è venuto meno a quello che sente co-me suo dovere di difendere il Concilio siadalla dimenticanza che dalla denigrazio-ne. Nella Sala del dottorato nel chiostrodella cattedrale di Perugia, dove ha svoltoun’ampia relazione, senza fogli scritti pre-parati in precedenza (ha raccontato la bat-tuta di chi lo ha presentato come uno che

I

avrebbe parlato ..“a vanvera”, volendo di-re a braccio). Ha svolto anche una difesa del titolo attri-buito al Vaticano II come concilio pastora-le. Tale qualifica, afferma Bettazzi, non di-minuisce l’importanza dei documenti con-ciliari, ma ne indica il carattere, che èquello del coinvolgimento dei fedeli, supe-rando l’astrattezza di documenti pura-mente dottrinali che non vanno a colpire ilcuore dei fedeli. Concilio pastorale di ag-giornamento che vuol dire cambiamento. Sulla questione della continuità o disconti-nuità egli ha specificato che vi è continuità

nella dottrina, ma discontinuità nella suapresentazione ad un mondo cambiato, neilinguaggi e nei modi di vivere la fede. Haricordato la decisione di rifiutare i docu-menti, ben 72, che la curia romana avevameticolosamente preparato immaginandouna rapida e generale approvazione Furo-no raccolte, in breve tempo, 800 firme trai padri per chiedere la sostituzione dei do-cumenti già predisposti con documenti cheavrebbero dovuto scaturire dalle commis-sioni dei padri e non da quelle formate daicuriali. Bettazzi ha poi delineato con esem-pi personali e ricordi i temi della quattrocostituzioni conciliari soffermandosi suognuna di esse nel principio ispiratore difondo, che qui non possiamo raccontare. Sono state fatte domande interessanti el’arcivescovo mons. Gualtiero Bassetti,che ha presieduto la riunione molto parte-cipata, ha ringraziato il vescovo Bettazziper il suo apostolato itinerante in giro pertutte le città italiane a tenere desta l’atten-zione sul Concilio con l’autorità morale diuno degli ultimi superstiti tra coloro che vihanno partecipato. Mons. Elio Bromuri, vicario episcopaleper la cultura, che ha moderato l’incontro,

ha messo in evidenza l’attenzione di Bet-tazzi ancor prima di essere vescovo ai gio-vani, in modo particolare ai giovani uni-versitari della Fuci, alcuni dei quali eranopresenti e ricordavano il loro antico assi-stente ecclesiastico nazionale, insieme amons. Agostino Ferrari Toniolo, che poi fuvescovo ausiliare di Perugia. In questa occasione don Bromuri ha an-che ricordato e presentato alcuni volumiscritti da Bettazzi come l’ultimo Il Concilioi giovani e il popolo di Dio (EDB), un altrosempre sul Concilio, Difendere il Concilio eun libro che fece notizia trent’anni fa,quando già allora si parlava dell’abbando-no dei giovani dalla fede: Ateo a diciottoanni?, in cui dialoga con passione e corag-gio con i giovani di ogni tendenza e orien-tamento politico, scavando nella loro psi-cologia. L’uomo Bettazzi si presenta con la schiet-tezza di un profeta rinnovatore e la sal-dezza di fede di un missionario immersonelle problematiche del nostro tempo, an-che quelle politiche (Lettera a Berlinguer),della pace e della non violenza (per anni èstato presidente di Pax Christi nazionale einternazionale) sempre pronto a dare voceai più poveri ed emarginati tra gli uomini.

________Sul sito de La Voce è possibile scaricare laregistrazione della conferenza curata da donLuca Bartoccini.

Anno della Fede. Mons. Bettazzi aPerugia, parla delConcilio conl’autorità morale diuno degli ultimisuperstiti tra coloroche vi hannopartecipato Mons.Bettazzi

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istituto San Francesco di Salesha ospitato domenica 3 marzoun incontro tra i catechisti del-

la diocesi e don Andrea Lonardo, di-rettore dell’ufficio catechistico di Roma.L’appuntamento, dal titolo “Andate edannunciate: la bellezza di trasmetterela fede” è stato organizzato dalla nuovaéquipe dell’ufficio “Evangelizzazione ecatechesi” della diocesi di Città di Ca-stello, diretta da Alessandro Pacchioni eSilvia Reali, ed ha offerto un’opportu-nità di riflessione sul tema della fede edella sua trasmissione, in questo Annodella fede voluto dal Papa emerito Be-nedetto XVI.L’introduzione del tema è spettata a mons. Domenico Cancian. Il Vescovoha ricordato ai presenti l’importanza diritenere la fede come un cammino daconquistare continuamente e non comeun punto di arrivo, sentendo sempre ilbisogno di doversi convertire. Il microfono è poi passato all’ospite, donAndrea, che attraverso esempi pratici,alcune citazioni tratte da discorsi di Be-

’L

nedetto XVI e altri autori, ha presenta-to al numeroso uditorio vari punti da te-nere presenti per trasmettere oggi la fe-de a piccoli e grandi. L’esperto ha esor-dito prendendo spunto da una frase diBenedetto XVI; ha quindi posto alcuneproblematiche legate alla fede e ha ra-gionato se questa sia necessaria perl’uomo. “Un bambino senza Dio – ha af-fermato don Andrea – diventa triste, cat-tivo e irrequieto. Senza Dio l’uomo èmeno uomo. L’eucarestia diventa alloradecisiva perché è Dio; in questo si tro-va l’importanza della comunione”. “La fede – ha aggiunto l’ospite - è ne-

cessaria all’esistenza ed è un elementodecisivo per questa. La catechesi non èutile solo per noi cristiani, ma serve almondo. Il catechista ha un ruolo socia-le e pubblico, non solo ecclesiale”. Perdon Andrea Lonardo, inoltre, la fede ènecessaria in quanto porta a condurreuna vita migliore e significativa. Ancheper questo motivo, come ha continuatol’esperto, i catechisti e ogni cristiano de-vono saper trasmettere la bellezza del-la fede agli altri “Perché essa è anchebellezza”. “La fede, poi, è anche sor-presa – ha affermato il sacerdote – per-ché Dio ha voluto sorprenderci man-dandoci suo figlio. Infine, la fede è veraed è importante far capire al prossimola serietà della fede. L’uomo di oggi –ha concluso – davanti a Gesù è perples-so e non riesce a comprendere se ri-guardo la fede la Chiesa abbia ragioneo meno. Allora, proclamare ed annun-ciare la fede, oggi, significa anche dareuna motivazione al prossimo per riflet-tere ed interrogarsi su di essa”.

F. O.

adre Luigi Piccardini (1812-1893),prete della congregazione dell’Orato-rio di san Filippo Neri, è conosciuto

oggi soprattutto perché fu il promotore del-la costruzione della basilica di Canoscio.Certamente la devozione mariana segnòtutto il suo cammino di fede. Tuttavia, aisuoi tempi egli era noto soprattutto comeun predicatore capace di attiraree conquistare le folle con le sueprediche piene di unzione e sa-cro ardore. Tutti gli anni variecittà si contendevano padre Pic-cardini per le predicazioni quare-simali in tutto il Centro Italia. Diqueste predicazioni ci rimanequalche appunto. Nel 1870 tenne alcune conferen-ze quaresimali su Cristo e laChiesa a Città di Castello, mentre altre vol-te predicò sulla passione del Signore, sulpreziosissimo Sangue di Gesù e su “Gesùcrocifisso, libro dei santi”. Scrisse anche i Nove discorsetti sull’agonia di Gesù Cristo,da utilizzarsi per la devozione dell’Ora san-ta, in cui si era soliti meditare per un’ora

P

sull’agonia di Gesù nel Getsema-ni. Nella Quaresima 1877 fu a Foli-gno ed il giorno delle Ceneriesordì in questo modo: “La graziae la pace del Signore nostro GesùCristo sia sempre nei vostri cuori.È la terza volta che torno tra voi enon cambio il saluto, che è per meil più dolce, perché è il più confor-

me allo spirito della Chiesa che è lo Spiri-to del suo sposo Gesù Cristo, e in breve loSpirito di Dio amore, grazia e gaudio. Equesto saluto può ristorarci nella tetra emesta cerimonia delle Ceneri. L’uomo vi-ve breve tempo e poi muore, torna polve-re, ma l’anima sopravvive al sepolcro, alla

polvere, e torna a Dio, da dove venne, e asuo tempo tornerà a dar forma e ravvivarela polvere, a dar vita sostanziale al corpo,vita beata o vita infelice, e l’una e l’altraeterna. Questa è la dottrina infallibile del-la nostra santissima religione, questa hainsegnato e predicato e continuerà a pre-dicare così fino al termine la santa madreChiesa. Questo debbo e voglio predicareanch’io, il minimo dei suoi ministri”.Il cammino quaresimale in genere conti-nuava trattando vari temi che dovevanocondurre l’uditorio alla conversione,confortandolo allo stesso tempo con l’assi-curazione della potenza, bontà e miseri-cordia di Dio. Il buon padre, coadiuvato a volte da altri

sacerdoti, si metteva a disposizione per leconfessioni con turni anche massacranti ea quel che si dice, le conversioni non man-cavano mai. Univa sempre il tema dell’a-more di Gesù per l’umanità a quello del-l’amore per la Chiesa di Gesù Cristo, ancheper contrastare l’anticlericalismo masso-nico, particolarmente agguerrito ai suoitempi (e non soltanto allora!). Finito il ciclo di predicazioni, veniva devo-luto al predicatore un contributo in dena-ro, che il buon padre Piccardini usava perl’edificazione del tempio per la sua ama-tissima Signora: la dolce Madonna delTransito di Canoscio, alla quale dedicavaenergie e vita, fin da quando, nel 1854, erastato per la prima volta a Canoscio per pre-dicare per la festa dell’Assunta. La devo-zione autentica a Maria fece del Piccardi-ni un santo: egli attribuiva il suo successocome oratore sacro e le conversioni a Leisola, ed infatti era solito dire, se la predicaera stata particolarmente fruttuosa: “Oggiha predicato la Madonna”. Vicino a leimorì, addormentandosi sulla sua poltrona,il lunedì di carnevale del 1893, per fare l’ul-tima, gioiosa Quaresima, in paradiso.

Elvio Ciferri

VENERDÌ 8 MARZO 2013

BREVI

❖ ALTOTEVERE S. F.Raccolta viveri di solidarietàLa crisi economica continua a mordere anche il nostroterritorio e si rendono necessari interventi a sostegnodelle fasce deboli della popolazione, senza dimenticareallo stesso tempo gli impegni assunti in campointernazionale. Per questi motivi sabato 9 marzo,durante tutta la giornata, i ragazzi di “Altotevere senzafrontiere” saranno presenti nei principali supermercatidell’Alta Valle del Tevere per una grande raccolta diviveri. Gli aiuti serviranno per sostenere l’Emporio dellasolidarietà della Caritas e la casa-famiglia per bambiniabbandonati di Raduloc in Kosovo. Per informazioni: www.altoteveresenzafrontiere.it.

❖ IN LIBRERIAVia crucis per l’Anno della fedePer chi voglia approfondire la spiritualità del tempo diQuaresima può essere utile il volumetto pubblicato daÀncora che si intitola 40 passi verso la Pasqua (pag.135, euro 12). Il sussidio propone quaranta passi pervivere da discepoli questo tempo favorevole e perriscoprire il gusto della vita. Contiene brevi e denseriflessioni estrapolate da scritti di autoricontemporanei, veri maestri di spirito. Di Mattia Zaniricordiamo il testo Elogio della Provvidenza (Àncora,pag. 94, euro 11). Ha per oggetto la Provvidenza, unargomento oggi non proprio di moda. Forse è statomesso da parte perché negli ultimi tempi l’uomo, luisolo, si è sentito onnipotente. Oggi, però, il riccoOccidente sta attraversando una profonda crisidominata dalla paura del presente e dall’incertezza delfuturo. Questa stagione in cui si sbriciolano tutte lesicurezze non potrebbe essere l’occasione per riscoprirela divina Provvidenza? I grandi santi della Provvidenzaaiutano il lettore. Chiudiamo questa finestra sullenovità bibliografiche ricordando due sussidi: il primo, Via crucis della fede (Àncora, pag. 34, euro 1.90) è unoschema per la Via crucis nell’Anno della fede. Ilsecondo, Via Matris. Con Maria sulla via della croce(Àncora, pag. 16, euro 1,30) aiuta il fedele aripercorrere le tappe dolorose della vita di Mariaaccanto a Gesù.

Il “presepe” di PasquaTra le proposte editoriali per accompagnare il tempo diQuaresima menzioniamo quella, originale, di fratelMichael Davide e di Milena Simonotti. Assiemepropongono L’ora dell’amore (Edb, pag. 192, euro12.50). Il cammino della Quaresima, quasi si dovessecostruire un presepe di Pasqua, è costellato di quarantapersonaggi, uno per giorno, che si ritrovano tuttiinsieme sotto la croce, proprio come in un presepe“pasquale”, evocando il loro incontro con Gesù. Perogni domenica, una immagine sacra, ierofania, offre aifedeli un momento di riflessione “visiva”. Gli autorisperano così di poter coinvolgere i lettori nel misteropasquale anche con i sentimenti, le emozioni ed ilcuore. Due righe per parlare della Via crucis curata daEnzo Bianchi (Edb, pag. 56, euro 2). Il priore di Bosepropone questo schema partendo dal Vangelo diMarco. In appendice sono riportate 7 poesie di cristianie di non cristiani, tutti feriti dal volto disprezzato esfigurato dell’uomo, tutti in attesa di un voltotrasfigurato, tutti con la domanda nel cuore: “Cosaposso sperare?”. I cristiani sanno che Gesù Cristo ècapace di rispondere a questa domanda. (F. M.)

DIOCESI. Incontro dei catechisti con il direttoredell’Ufficio catechistico diRoma, don Andrea Lonardo,sul tema dell’Anno della fede

“Andate e annunciate”

Rinnovato il Consiglio direttivo della schola cantorum“Anton Maria Abbatini” della cattedrale

L’incontro dei catechisti con don Andrea Lonardo

18 LA VOCE Città di Castello

PER LA QUARESIMA - vite esemplari dal nostro territorio

Quando dal pulpito a predicarecon successo era... la Madonna

Padre Piccardini, promotore del santuario di Canoscio

a schola cantorum “AntonMaria Abbatini” dellacattedrale di Città di

Castello, voluta dal beato CarloLiviero e fondata nel 1931 damons. Rolando Magnani, è unarealtà fortemente presente nel

L territorio e nella vita ecclesialedella diocesi tifernate. Ungruppo di amici che, legati dallapassione per il canto, offrono illoro impegno a servizio dellacattedrale e dell’intera comunitàcristiana attraverso la

divulgazione della culturamusicale corale sia liturgica checoncertistica. La corale èformata da circa 30 elementi.Negli ultimi tempi essa hasaputo rinnovarsi sianell’organico che nelle attivitàproponendosi in molteplicioccasioni anche a livellocittadino ed esibendosi insvariati concerti spaziando dallamusica sacra, operistica emusical riscuotendo un notevoleconsenso di pubblico. Il 2013 siè aperto con un’importantenovità riguardante l’organismodi gestione. È stato rinnovato il

Consiglio direttivo che guideràl’associazione per il triennio2013-2016: Claudio Tomassucciè il nuovo presidente edEmanuela Agatoni la vice.Segretaria risulta essereFrancesca Alunni mentreMichele Baldelli il tesoriere.Consiglieri sono RobertoCarrucciu e don Giancarlo Lepri.Dal 2001 la corale è diretta dalmaestro Alessandro Bianconi. Ilnuovo Consiglio già si è messo allavoro progettando attivitàfuture riguardanti l’animazioneliturgica in cattedrale el’impegno concertistico.

La Schola Cantorum “Abbatini”

P.Piccardini

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VENERDÌ 8 MARZO 2013

BREVI

❖ DON NAZARENOSesto anniversario“Sembra ieri”... Sono passati sei anni e tuttisentiamo don Nazareno Amantini presente,vicino a noi, più di prima. Ognuno ha il suoricordo che trasmette agli altri, con la gioiadi sentirlo presente nella quotidianità.Quest’anno c’è un motivo in più perfesteggiare la sua “nascita al cielo”: la casa“Dopo di noi” a lui intitolata è finita. Prestoverrà inaugurata e aperta alle persone chene usufruiranno e che ricorderanno donNazareno, un sacerdote generoso, amico ditanta gente. Una messa, presieduta dalVescovo e concelebrata da don GiuseppeAmantini, domenica 10 marzo alle ore 10,permetterà agli amici e tutti coloro che glihanno voluto bene, di accompagnarlo dinuovo con la preghiera. (Enrica Paoli Conti)

❖ CONCERTOPer Franco BenedettiA cura del Circolo culturale “Luigi Angelini”si è tenuto il 2 marzo a palazzo Bufalini unconcerto per ricordare la figura di FrancoBenedetti a tre anni dalla sua scomparsa.Sala piena di amici, ammiratori e anche exallievi. Dopo un trio di archi, la camerataMori, di cui Benedetti è sempre stato unvivo animatore, si è esibita con brani diMascagni, Massenet e Bach. Nella secondaparte vi è stata l’esecuzione del duo EdlirCano, al violino, e Simone Nocchi, al piano.Molti hanno parlato del musicistascomparso, tra cui Simone Nocchi,ricordandone il carattere non facile maanche la grande generosità. Edlir Cano,venuto in Italia venti anni fa, ha ricordatol’atmosfera accogliente e stimolante trovata.

❖ AVISEletto Paolo CelestiniDopo le votazioni avvenute il 10febbraio l’Avis di Città di Castello haprovveduto al rinnovo del Consigliodirettivo per il quadriennio 2013-2016. Il giorno 21 è stataufficialmente assegnata la carica dipresidente a Paolo Celestini chesuccede a Feliciano Belli nominatotesoriere. Presidente onorario èAntonio Gasperini, vice presidenteUghetta Saturnini e segretarioBenedetta Calagreti. I consiglieri:Rossini Mario, Novelli Marcello,Marsiglietti Fabio, Grilli Paolo,Mignini Rita, Rossi Alberto,Camilletti Pasquale, InnocentiGraziella, Bedini Anna Rita e TanziGiulio. Il Collegio dei sindaci revisoriè composto da Biccheri Albertopresidente, Alunni Paolo e CapacciOtello, membri effettivi, BenedettiDalio e Paganucci Antonio, membrisupplenti. (Sabina Ronconi)

❖ LUTTOPaola PillituL’ultimo saluto alla prof.ssa PaolaPillitu (72 anni) si è tenuto il 28febbraio in cattedrale alla presenzadi molte persone: commosse leparole del preposto del Capitolodon Celestino Vaiani e del parrocodon Giancarlo Lepri. Figura di spiccodel mondo accademico ma anchepolitico-sociale, la Pillitu si èdistinta per il suo rigore morale edil suo forte impegno civile. Docentedi Diritto internazionaleall’Università di Perugia fino al 2010e candidata sindaco nel Comunetifernate nel 1993, consiglierecomunale nei successivi quattroanni. Molti i suoi scritti e forte il suoimpegno per la difesa dei diritti deipiù deboli e per la valorizzazionedel patrimonio culturalealtotiberino. Parenti, amici esemplici conoscenti le hanno datol’estremo saluto alla presenza anchedei rappresentanti del mondopolitico locale e non e culturale chela ricorderanno per la sua coerenzaumana ed ideologica. (FrancoBenedetti)

SPORT. Consegnate le borse di studio agli studenti conmeriti sportivi

W lo studio, W lo sport

l 2 marzo, nell’aula consiliare,dieci giovanissimi atleti hannoricevuto una borsa di studio,

premio per l’impegno scolasticodimostrato contemporaneamentea proficui risultati nell’attivitàsportiva. Ragazzi provenienti dal-le scuole medie e da quelle supe-riori. Domandiamo a un ragazzo chefrequenta l’istituto per Geometrise è contento di questo riconosci-mento. “Molto - è la risposta -, so-no quattro anni che lavoro pergiungere a questo risultato”. L’ini-ziativa delle borse di studio è par-tita quattro anni fa da un’idea del-l’allora assessore Stefano Nardo-ni e fu presa in considerazione edelaborata nei suoi contenuti dallaConsulta dello sport. Presenti sa-bato 2 marzo l’assessore alle Poli-tiche giovanili Riccardo Carletti,l’assessore alla Scuola Mauro Al-cherigi e l’assessore allo SportMassimo Massetti. Riccardo Car-letti, nel dare il benvenuto ai pre-senti, tra i quali naturalmente c’e-rano molti genitori, ha ricordatoche, anche se l’istruzione a uncerto punto cesserà, resterà sem-pre importante nella vita. Per lo sport, poi, Città di Castellooffre un’impiantistica molto va-riegata con grandi possibilità discelte e tariffe accessibili; l’Am-ministrazione ha inoltre sempresostenuto l’introduzione di nuovediscipline. Massimo Massetti, haricordato di aver fatto a suo tem-

I

po sport senza trascurare lo stu-dio e ha rilevato come coltivare leproprie passioni con responsabi-lità, ma in grado di sfidare i proprilimiti come succede nello sport, èuna garanzia per affrontare la vi-ta. Alla cerimonia hanno parteci-pato Giancarlo Radici, presidentedella Consulta dello sport e LuigiChieli, presidente del Distrettoscolastico n. 1; componenti, insie-me a Sandro Villi, della giuria. I vincitori delle borse di studio diquest’anno sono: David Lensi,(Franchetti – Salviani), LeonardoPerugini (liceo Umbertide) Leo-nardo Balocchi (liceo Castello),Andrea Vescovi (Ippolito Salviani),Giorgio Baglioni (Franchetti Sal-

viani), Tommaso Baldelli (liceoCastello), Maria Chiara Belli(Dante Pascoli), Elisa Brachini(Dante Pascoli), Giulia Ottobrini(medie Trestina), Nicole Lazze-relli (Dante Pascoli). Si ricorda qui che la graduatoria èstata stilata in base ai risultati ot-tenuti e anche tenendo conto del-la situazione economica del grup-po di provenienza. In base al prin-cipio che ogni talento ha diritto diessere coltivato, e si deve cercaredi evitare che in un momento cri-tico come questo le famiglie si tro-vino a un bivio, poiché sport e stu-dio sono le due coordinate sanecon cui crescere.

Eleonora Rose

La graduatoriadei vincitori èstata stilata inbase ai risultatiottenuti, maanche tenendoconto dellasituazioneeconomica

MUSEO DIOCESANO. Successo delle Giornate per la valorizzazione dei musei ecclesiastici

i sono concluse con successo leprime due giornate nazionalidedicate ai Musei ecclesiastici

italiani (2-3 marzo). All’iniziativa haaderito anche il Museo diocesanotifernate facente parte dell’Amei(Associazione musei ecclesiasticiitaliani) e della Meu (Museiecclesiastici umbri). Le strutture checon questo progetto si sono messein rete per la prima volta sono stateoltre 200, rese visibili da unabrochure informativa distribuita su

S scala nazionale. Una conferenzastampa che si è tenuta a Milano loscorso 21 febbraio presso il Museodiocesano, ha illustrato l’iniziativadandone larga eco. Importanti leparole del presidente Amei mons.Giancarlo Santi che ha ricordato ipunti di forza dei museiecclesiastici: “Innanzitutto sonogiovani. Poi sono numerosi epresenti su tutto il territorio. Gestitiin gran parte da personale dinamicoe motivato, con una formazione

qualificata nelle università italiane”.Anche mons. Stefano Russo,direttore dell’Ufficio nazionale per iBeni culturali ecclesiastici della Ceiha lodato l’iniziativa che “consenteai musei ecclesiastici di crescere innumero e qualità, valorizzando lapassione di chi ci lavora”. RobertoCecchi, sottosegretario delministero per i Beni e le attivitàculturali ne ha riconosciuto lostraordinario “momento di vitalità”primo passo verso altre importanti eproficue iniziative in rete: parolachiave del mondo dei museiecclesiastici.

Catia Cecchetti

ricevere in Comuneil velista tifernate Alessio Campriani,

dopo la traversata che gliha fatto raggiungere il Po-lo Sud, vi erano il 2 mar-zo il sindaco LucianoBacchetta, l’assessoreMassimo Massetti, il con-sigliere regionale AndreaLignani Marchesani, ilcapo gruppo consiliareCesare Sassolini, il presi-dente dell’Uisp Alto Tevere Stefano Alunno;inoltre i tanti sponsor della spedizione. Molte ledomande rivoltegli. Campriani, che già avevadoppiato l’anno precedente Capo Horn, ha ri-cordato come, partiti in nove da Ushuaia (Ter-ra del Fuoco), i componenti dell’equipaggio sifossero subito trovati a fronteggiare una de-pressione nello stretto di Drake con venti a cir-ca 90 km orari e onde di cinque metri. Riusciti a superarla al secondo tentativo, il fred-do, reso più duro dai venti, è stato tuttavia pertutto il viaggio un grosso problema per gli uo-mini. “Nel viaggio vi sono stati momenti dipreoccupazione e momenti esaltanti - ha detto- come in tutte le circostanze in cui l’uomo met-

A te a prova se stesso”. Tra le tante esperienze haricordato come avesseroritrovato una base scien-tifica abbandonata 30 an-ni prima, con all’internoriviste che portavano ladata 1980, e le visite a ba-si attive per avere infor-mazioni sui fondali. Poi lacontinua attenzione perschivare il continuo peri-colo presentato dagli ice-

berg e come fosse stata emozionante la perlu-strazione di zone con la loro fauna marina egrandi albatros. L’impresa, iniziata il 4 gennaio,è terminata il 25 dello stesso mese approdandoa Ushuaia. Il 19 gennaio è stato piantato lostemma di Città di Castello sul suolo dell’An-tartide. Il Sindaco ha detto: “Siamo orgogliosi di questocittadino che sfida il mare e con le sue impresesta diffondendo la passione e la cultura per lanavigazione”. Ha poi annunciato che sabato 13aprile vi sarà ospite a Città di Castello Cino Ric-ci, lo skipper di Azzurra che nel 1983 portò l’I-talia in semifinale all’America’s Cup.

E. F.

SPORT. Celebrata in Comune l’impresa del velista Alessio Campriani

Lo stemma tifernate al Polo Sud

Festivalletterario

renderà il via giovedì 28marzo, alle ore 21, con un

incontro nella sala gotica delMuseo del duomo di Città diCastello il festival letterario“Calibro – sparati un libro”.L’ospite per l’appuntamentoinaugurale sarà la storica ChiaraFrugoni. Il programma dellamanifestazione è ricco diappuntamenti di vario genere conmolti scrittori e personalità dicultura. Tra i tanti interverranno alfestival Carola Susani e FilippoTuena in un incontro dedicato alla“Meravigliosa difficoltà dellabellezza”, Antonella Agnoli eFabrizio Tonello in un’iniziativa daltitolo “Che me ne faccio di unabiblioteca se ho un iPhone?”. Tragli altri saranno poi ospiti delfestival Christian Raimo, FrancescoTarghetta e Antonio Moresco. Trale iniziative alcune avrannocaratteristiche non convenzionali etra queste spiccano “Occupypoesia” ai Giardini del Cassero: unpercorso creato sulla falsariga di“Occupy Wall Street”, dove in ognitenda un lettore sarà pronto aleggere una poesia, sabato 30marzo, dalle 10 alle 13.30. Nellastessa giornata, ma alle 22, avràinvece luogo “Calibro. Sparati unapoesia”: un incontro di “PoetrySlam”, una sfida a colpi di poesie,che si terrà al caffè “L’Accademia”.La conclusione dell’interakermesse avrà infine luogo a VillaSan Donino, che per una serata, apartire dalle 21, vestirà in abitivintage per un appuntamento “acasa Zelda and Francis ScottFitzgerald”: “Spritzgerald”, condress-code anni 20-30. L’interoprogramma è consultabile nel sitodell’associazione culturaleorganizzatrice del festival, “IlFondino”.

P

Il gruppo dei ragazzi premiati

19LA VOCE Città di Castello @[email protected]

Campriani con il sindaco Bacchetta

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VENERDÌ 8 MARZO 2013

A Todi, catechesi sul Credo a partire dall’arte

BREVI

❖ ASSOCIAZIONISMOProgetti per gli anzianiEntro il 15 marzo sul sito internet www.enelcuore.it possono essere presentatiprogetti e proposte per la promozione delbenessere, la prevenzione di malattie e la lotta aldisagio e all’esclusione sociale degli anziani. Leassociazioni dovranno tener conto delle prioritàd’azione stabilite da Enel Cuore: lotta al disagio eall’isolamento sociale, promozione del gioco edella socializzazione, sostegno della correttaalimentazione e di un’adeguata attività fisica,interazione con il mondo giovanile ancheattraverso lo scambio di conoscenze e abilità.Particolare attenzione sarà data a quei progettiche prevedono l’impiego di cittadini stranierinelle attività a sostegno degli anziani. Ilcontributo di Enel Cuore si concentrerà sugliaspetti strutturali, infrastrutturali e all’acquistodei beni strumentali (sono esclusi i mezzi ditrasporto). Nei prossimi mesi sarà infine possibilepresentare sempre sullo stesso sito anche progettidedicati alla salute dei bambini e al sollievo allefamiglie che vivono l’esperienza della malattia,allo sport delle persone con disabilità con ilcoinvolgimento della scuola.

❖ PORANONasce “La Porziuncola”Si è costituito a Porano un comitato a fini socialie culturali a cui è stato dato il nome di“Porziuncola”, “a memoria - come affermano glistessi organizzatori - della piccola chiesabenedettina del IX secolo che san Francesco conle sue mani e con l’aiuto dei suoi confratelliristrutturò, facendola diventare il luogo diriferimento della sua vita. Da qui iniziò la suamissione di pace nel mondo. Francesco, la cuinatura è esempio di solidarietà e umanità neltempo e nello spazio”. Il fine del Comitato èquello di andare incontro alle esigenze di diversanatura delle persone soprattutto anziane, con unsupporto a livello economico e sociale. Haaderito alla iniziativa anche il Comune di Porano,ma l’adesione al Fondo è aperta a tutti, personefisiche e giuridiche, privati cittadini, società, entie istituzioni che vogliano diventare soci. IlComitato si prefigge attività in campo sociale,culturale e ricreativo. Da qui nasce l’idea dellarealizzazione di un libro-antologia per onorare lamemoria di persone scomparse, per rinsaldare ilsenso dell’appartenenza alla comunità poranese.Tutti coloro che lo desiderano possonocollaborare alla realizzazione del libro,contattando la mail [email protected].

❖ TODICriticità del territorioL’associazione Todinmente ha recentementeorganizzato un incontro pubblico al quale sonointervenuti, in gran numero, commercianti,albergatori e cittadini comuni. In tale circostanzaè stata presentata una bozza di progetto daportare all’attenzione dell’Amministrazionelocale, in cui sono elencate alcune delle criticitàdel territorio riscontrate dalla cittadinanza: il malfunzionamento dell’ascensore di Porta orvietanae il decoro urbano; in secondo luogo, sono stateesposte quelle che potrebbero essere iniziative dapromuovere per valorizzare le caratteristiche e levocazioni vincenti del territorio tuderte (come lacreazione di un portale ufficiale per il turismo),con la finalità di ridare vigore al tessutocommerciale, sociale e culturale. Tra le varieproposte anche quella di realizzare tra Portaperugina ed il colle di Montesanto il bosco dialberi “dei nuovi nati” (ogni Comune entro seimesi deve piantare un albero per ogni nato oadottato).

❖ ORVIETOTeatro contemporaneo“Migrazioni di primavera - Un teatro del tempopresente” è la rassegna di teatro contemporaneodedicato ai giovani che si svolge ad Orvieto dal 23marzo al 1° maggio al teatro Mancinelli e alteatro del Carmine. Un evento che si proponeall’insegna della forte integrazione fra teatro,scuola e le diverse risorse culturali del territorio.Oltre ai numerosi spettacoli in cartellone,consultabili su www.teatromancinelli.it, si svolgeanche, il 16, 17 e 24 marzo un workshop direcitazione base per le compagnie di teatroamatoriale condotto da Maurizio Panici. Leiscrizioni vanno presentate entro il 13 marzo.Info: 0763 340493.

l secondo incontro pro-mosso dall’Azione cattoli-ca di Todi su “Arte e fede”

si è svolto al Museo - Pinaco-teca comunale. L’articolo difede oggetto della catechesiera la fede nella Ss. Trinità;pertanto, vista l’impossibilitàdi poter accedere alla chiesadella Trinità, si è andati nelmuseo, dove sono conserva-te la maggior parte delle ope-re provenienti da questachiesa.Filippo Orsini, storico e di-rettore dell’Archivio comu-nale, ha inquadrato storica-mente il dipinto del sec. XVIche rappresenta la Ss. Trinitàe che in origine era uno sten-

I dardo processionale com-missionato dall’omonimaconfraternita. Lo stendardofu in seguito utilizzato comepala di altare proprio nellachiesa della Trinità.Dopo aver ammirato la ma-gnifica opera d’arte ed altre,provenienti sempre dallachiesa della Trinità, i presen-ti si sono recati in sala confe-renze per ascoltare la cate-chesi svolta da don AndreaRossi, parroco del duomo diTodi e di San Giorgio. DonAndrea ha svolto la sua cate-chesi cercando di non pre-sentare il mistero della Tri-nità come qualcosa di com-plicato o di formule astratte

ma come l’essenza di Diostesso che coinvolge la no-stra vita. Dopo la catechesi, il dott. Or-sini ha fatto proseguire la vi-sita ai partecipanti per am-mirare le numerose opereconservate nel Museo. Come spesso accade, chi abi-ta sul posto non conosce l’in-gente patrimonio artisticoche si possiede, invece visi-tato e conosciuto da numero-si turisti. Il prossimo incon-tro ha luogo venerdì 8 marzoe la chiesa prescelta è quelladella Nunziatina; l’articolodel Credo da trattare è l’in-carnazione del Figlio di Dio.

M. C.

Adorazione con meditazioni alla Nunziatina di Todil 27 febbraio, alle ore 21 nellachiesa della Nunziatina a Todi, siè svolta la preghiera di

adorazione che mensilmente vienecelebrata e presieduta dal vescovo mons. Benedetto. La preghiera èstata rivolta a Dio in modoparticolare per il Papa BenedettoXVI, ringraziando il Signore per ilsuo ministero petrino, e pregandoper il nuovo Pontefice che i Cardinalidovranno eleggere. Il Vescovo ha

I svolto la sua catechesi sulla fededell’apostolo Paolo, ponendol’accento sulla grande fede di PapaBenedetto e sul significato profondodella sua rinuncia al pontificato perservire la Chiesa nella preghiera. Aifedeli è stato consegnato un ricordodel Papa con una frase tratta da unodei suoi ultimi discorsi. La preghieradi adorazione è stata accompagnatada canti di meditazione adatti allacontemplazione. Vi hanno

partecipato numerose personeanche giovani, mentre i confratellidella Ss. Annunziata hanno svolto ilservizio di accoglienza. Labenedizione eucaristica haterminato questo momento dispiritualità. Il prossimo incontro sisvolgerà mercoledì 20 marzosempre alle ore 21; come tema daproporre alla meditazione di tuttisarà la fede di san Giuseppe.

M. C. La chiesa della Nunziatina

Arazzo della Trinità

20 LA VOCE Orvieto.Todi

DIOCESI. Incontri dipreparazione al Giubileo dellefamiglie, chesarà celebratonell’aprile del 2014

Anno di grazia per le famiglie

ell’aprile 2014 (la dataprecisa verrà stabilitaa breve) si svolgerà ad

Orvieto per tutte le famiglie,in particolare per quelle del-la diocesi di Orvieto-Todi, ilGiubileo della famiglia.L’Ufficio diocesano che si oc-cupa della pastorale per la fa-miglia, guidato da don Mar-cello Sargeni, ha pensato -dopo essersi consultato con ilvescovo mons. Tuzia - di pro-porre alle famiglie un cam-mino di preparazione a taleevento, per viverlo con mag-giore consapevolezza ed in-tensità. Questo cammino pre-vede alcune tappe, la primadelle quali si è svolta dome-nica 3 marzo presso il convento di Mon-tesanto di Todi con inizio alle ore 16.L’incontro ha avuto due momenti: il pri-mo di approfondimento e di riflessione,il secondo di preghiera ed adorazione.Don Nazzareno Marconi, rettore delSeminario regionale di Assisi, ci ha in-trattenuto per un’ora e mezzo sul tema“Il Giubileo ‘anno di grazia del Signo-re’”. Profondo conoscitore della SacraScrittura, ha illustrato, con un linguag-gio semplice, il significato ed il valoredel Giubileo nella Bibbia.Partendo dal capitolo 25 del Levitico haillustrato come tutto graviti attorno al si-gnificato dello Shabbat, cioè “fermarsi”:fermarsi dalle attività per dare valore al-le cose che contano. Ogni sette giornil’uomo si deve fermare, si riposa e con

N

lui si riposa la donna, lo straniero, loschiavo e gli animali; anche Dio si è “ri-posato” al settimo giorno.Ogni sette anni anche il campo riposa enon va coltivato. Anche il creato va ri-spettato e non sfruttato, la terra è di Dio,l’uomo ne è solo il custode. È l’anno sab-batico!Ogni sette anni sabbatici, cioè ogni 50anni, si celebrerà un evento particolare,“il giubileo”, un anno di riposo e di li-bertà: l’uomo non lavorava, la terra nonveniva coltivata, chi era divenuto schia-vo ritornava libero alla propria famiglia,i terreni, le proprietà, ritornavano al pre-cedente proprietario e si praticava unaequa ridistribuzione (anche se questoideale non è mai stato del tutto applica-to in concreto).

Tutto ciò con un profondo significato,molto attuale: il lavoro è un valore, manon si vive solo per lavorare; la terra èproprietà di Dio, l’uomo ne è il custode,la deve custodire e non sfruttare; “Dioprovvede”, negli anni in cui la terra nonviene coltivata, a mantenere il suo po-polo; va praticata la giustizia comeequità nella distribuzione dei beni; pernon aver rispettato questo progetto diDio, l’uomo si pente e chiede perdono aDio.Don Nazzareno ha quindi proposto in-teressanti ed affascinanti riferimenti edagganci di questi valori ad alcuni mo-menti della celebrazione eucaristica.E per tutti i presenti il Giubileo ha, ora,un valore del tutto diverso, è un “mo-mento di grazia” che il Signore ci sta fa-cendo dono di vivere. Spetta a noi acco-glierlo.L’incontro non poteva avere una con-clusione migliore con un’ora di adora-zione e preghiera davanti al Santissimo,condotta da una famiglia. Un augurio atutti di un fecondo anno giubilare e unarrivederci alla prossima tappa: 28 apri-le a Montesanto alle ore 16.

Maria TeresaIvano Corrieri

Da sinistra don Sargeni,don Marconi,Ivano e Maria Teresa Corrieri

La riflessione sul tema del giubileonella Sacra Scrittura è stataguidata dal biblista mons.Nazzareno Marconi, rettore delSeminario regionale. Prossimoincontro il 28 aprile

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l 4 marzo, presso il salonedell’istituto Veralli Cortesi diTodi, sono state celebrate le

esequie diAntoniettaCeccarelli chesi è spentadomenica 3poco primadell’alba,confortatadalle personeche più leerano vicine echel’amavano. Al

suo funerale, tanta gente è venutaa salutarla: anziani, giovani,bambini, ospiti dell’istituto, masoprattutto tanti amici chenell’incontro con lei hanno

I sperimentato la sinceritàdell’amicizia e una testimonianzaconcreta di una fede autentica.Antonietta era conosciuta da tuttiquelli che, per diverse ragioni e neidiversi anni, frequentavanol’istituto. Vi era entrata, infatti,all’età di soli 7 anni e lì avevatrovato la sua casa. Anche seaccudita amorevolmente dalleSuore della Carità che gestivanol’istituto, la sua vita è stata difficile,perché difficili da sopportare eranole privazioni di una vera famiglia ele sofferenze della sua malattia.Come lei stessa ha ricordato nel suotestamento spirituale, letto inchiesa al termine delle esequie,però, la sua esistenza èprofondamente cambiata con lavocazione religiosa: “La mia vita è

stata una sofferenza fino ai 40 anni.Pur credendo sempre in Dio, hoavuto da affrontare tanti perché. Macon l’aiuto del Signore, deisacerdoti e delle Suore della Carità,ho potuto dare un senso pieno allamia vita. A 44-45 anni, con lascoperta della vocazione religiosa econ l’emissione dei santi voti chemi hanno introdotto nella caracomunità di San Fortunato, la miavita ha trovato la sua pienamaturazione cristiana”. Antoniettaha offerto le sue sofferenze alSignore per gli altri, soprattutto peri malati e per i giovani; ha ascoltatole confidenze di tante persone, harappresentato per molti un puntodi riferimento importante ed unaluce di speranza nei momenti bui.“Cara Antonietta, il tuo esempio di

vita non può essere dimenticato dachi ti ha conosciuto; ci haiinsegnato ad apprezzare la vita,nonostante tutti i problemi e lesofferenze, ed anche in questiultimi giorni di malattia, quando leenergie ti abbandonavano e nonavevi più la forza di parlare, hairivolto a tutti noi sguardi d’amore,come deve aver fatto Gesù sullacroce. Te ne sei andata in unasplendida domenica di sole, neltempo di Quaresima; hai lasciatonei nostri cuori la tristezza deldistacco, ma anche la gioiosacertezza che tu sei tra le braccia diDio e che, finalmente libera dallesofferenze del corpo, ci benedici, ciproteggi e ci attendi in Cielo. Grazie,Antonietta”.

Maria Grazia Gigli

VENERDÌ 8 MARZO 2013

BREVI

❖ GIUBILEOPellegrini da TerniIl pellegrinaggio delle parrocchie del di TerniCentro è giunto a Orvieto il mattino del 2 marzo.I numerosi pellegrini, guidati dall’amministratoreapostolico mons. Ernesto Vecchi, hanno varcatola Porta santa giubilare e celebrato l’eucaristia incattedrale. Accolti dal vescovo diocesano mons.Benedetto, hanno poi venerato le reliquie delmiracolo di Bolsena conservate nella cappella delMiracolo. Dopo il pranzo, la meta è stata Bolsena,dove il miracolo avvenne nel 1263. I pellegrinihanno venerato le sacre pietre macchiate dalsangue fuoruscito mentre veniva celebrata lamessa e conservate nel santuario bolsenese. Èstato ricordato inoltre come una delle lastre dal1574 si trovi in una parrocchia della diocesi diTerni - Narni - Amelia, a Porchiano in Monte,dove è tuttora conservata.

❖ TODI/1Quaresima delle PaolaneIn diocesi vi è un monastero che viveperennemente lo spirito della Quaresima, è ilconvento delle Monache Minime Paolane dellaRocca a Todi. Il loro fondatore, san Francesco diPaola, volle ispirare la propria vita e quella deisuoi discepoli allo spirito penitenziale dellaQuaresima. Un richiamo sempre valido che lemonache rivolgono a tutti, in modo particolarealla nostra diocesi che sta vivendo questospeciale Giubileo eucaristico. In un messaggio aifedeli, le monache ricordano la preghiera e lapenitenza che vivono per tutta la Chiesa, perchiedere abbondanti frutti di conversione. Lemonache seguono la regola della Quaresimaantica, che comprende l’astensione dalla carnema anche dai derivati animali come latte, uova,burro.

❖ DIOCESIFesta di san GiuseppeAvvicinandosi la festa del patrono della diocesi,san Giuseppe, constatiamo come la devozionenei confronti del santo è diffusa in tutta ladiocesi. A Todi, san Giuseppe è titolare di unabella chiesa edificata dalla confraternita deiFalegnami nel 1642. Tale chiesa, di proprietàdella confraternita, conserva numerose opered’arte, in particolare una Sacra Famiglia posta alcentro del presbiterio, opera del tuderte AndreaPolinori e dipinta nel 1623. Rappresenta labottega di Nazareth, dove san Giuseppe stalavorando mentre Maria è attenta a GesùBambino che muove i primi passi. Una scenamolto indicativa, simile a quella che i falegnamivivevano frequentemente nella loro bottega.

❖ TODI/2Incontro gruppo “Padre Pio”Sabato 9 marzo il gruppo di preghiera “PadrePio” di Todi vivrà un momento d’incontro dimetà Quaresima. Alle ore 18 si recheranno nellachiesa del convento di Montesanto a Todi per lapreghiera del rosario e la celebrazione dellamessa. Seguirà da un momento fraternità conuna cena organizzata sempre nello stessoconvento francescano.

Todi ringrazia Antonietta Ceccarelli per il suo esempio

21LA VOCE Orvieto . Todi @[email protected]

Tredici incontri verso il dono del sacramento del matrimonio

a comunità cristiana riconosce “ilvalore e la fiducia nella personaumana come essere educabile al-

l’amore totale, unico, fedele e fecondo, co-me è l’amore degli sposi, attraverso unpercorso progressivo ecoinvolgente. Crede, in-fatti, che la radice dell’a-more sia in Dio uno e tri-no” e che “questo amoreabiti ogni essere umano,che ancora oggi lo ricercaper una vita buona e feli-ce”. Per questo motivo, “non sistanca di riproporlo ai ra-gazzi e ai giovani, convin-ta che le ombre del pre-sente non siano tali daoscurare il loro futuro e che ancora sianoattratti dalla luce che promana dall’amo-re vero”. Con queste parole, nel docu-mento contenente gli Orientamenti pasto-rali sulla preparazione al matrimonio e la

Lfamiglia, la Commissioneepiscopale per la famiglia ela vita ribadisce l’importan-za del cammino di prepara-zione al matrimonio. Anche a Collevalenza, pertali percorsi educativi vienefatto tesoro degli spunti of-ferti da questo testo. Il corsosi svolge dal 24 marzo al 9giugno alla Casa del pelle-grino di Collevalenza ed è

organizzato da Marina Berardi e padreGiovanni Ferrotti. Come recita la locan-dina, si tratta di un “Itinerario nell’amore.Tredici incontri verso… il dono grande delsacramento del matrimonio”.

Come spiegato da Marina, le coppie sonoin diminuzione come numero. Gli incon-tri, che si tengono il sabato sera, toccanotemi che spaziano dalla vita quotidiana al-la dimensione spirituale del singolo e del-la coppia: un “io” e un “tu” per diventarecoppia, dall’innamoramento all’amore,dialogo e conflittualità nella coppia, la Pa-rola per la nostra coppia, paternità e ma-ternità responsabili, Gesù Cristo come iti-nerario d’amore, il sacramento del matri-monio, la preghiera in coppia, amarsi nel-la quotidianità. Marina amplia la visuale e considera chebisognerebbe “partire da lontano, dai gio-vani, con una educazione all’amore, comepure da una preparazione remota della

coppie al matrimonio e poi una prossima.Personalmente mi sembra di privare lecoppie di un loro diritto - sebbene da al-cuni è vissuto come un peso, prezzo dapagare per avere il fatidico certificato -nel proporre itinerari così concisi”. Le esperienze che si sono susseguite alsantuario dell’Amore misericordioso inquesti corsi sono state le più diverse. Ma-rina ne ha raccontate alcune: “È propriovero - mi hanno scritto D. e M. in unaemail - ci dispiace che stia per finire! Unacosa ritenuta inutile ed obbligatoria, pianpiano ci ha travolti; forse non ci ha cam-biato la vita totalmente, ma sicuramentece l’ha segnata profondamente”. Grate anche le parole di G. e S.: “Con que-sto percorso il nostro amore ha avuto con-ferma ed è rinato, con nuovo slancio, dal-la consapevolezza di non essere più soli.Il Signore sarà sempre con noi: ci sosterrànei momenti di difficoltà, ma soprattuttogioirà con noi in quelli di felicità”.

Margherita Idolatri

Corso dipreparazione allenozze in chiesa: dal 24 marzo al 9giugno alla Casadel pellegrino diCollevalenza

Montecastrilli. Il “Thinking Day”promosso dal neo-natogruppo scout

Un “penny” peraiutare Serena

omenica 24 febbraio si è festeggia-to a Montecastrilli il “ThinkingDay”, la “Giornata del pensiero”.

Promotori dell’evento il nuovo grupposcout Montecastrilli 1 (che coinvolge an-che i ragazzi dei paesi limitrofi) insieme adue storici gruppi di Terni, il Terni 1 e ilTerni 9, ospitati a Montecastrilli nella se-de parrocchiale, anche per il pernotta-mento, per i preparativi della grande festa. Questa giornata - istituita nel 1926 allaquarta Conferenza internazionale del gui-dismo (scoutismo femminile) ed ideataper dedicare il pensiero alla diffusione delguidismo ed in generale dello scautismo -viene festeggiata da tutti gli scout del mon-do il 22 febbraio, in quanto compleannodi Olave Baden-Powell, capo guida mon-diale, e di suo marito Robert Baden-Powell, fondatore del movimento. L’evento, che ha coinvolto circa 150 gio-vani e che ha visto la disponibilità dellacittadinanza a sostenere l’iniziativa, hapreso il via alle ore 10 presso il centro fie-ristico di Montecastrilli, messo gentil-

D

mente a disposizione dal sindaco FabioAngelucci e dall’Amministrazione comu-nale. Dopo la presentazione, con il lorotipico grido, di tutte le squadriglie dispo-ste in un grande cerchio, si è svolta lamessa presieduta dal vescovo della dio-cesi di Orvieto-Todi, mons. BenedettoTuzia, e concelebrata dagli assistenti ec-clesiastici dei vari gruppi. Il Vescovo ha condiviso con noi la suagrande esperienza romana di scout, comeassistente ecclesiastico in gruppi storicidi Roma, ed ha parlato con grande caloree affetto a tutti quei ragazzi muniti di chi-tarre, fazzolettoni colorati e accovacciatialla base dell’altare preparato per l’occa-sione.

La giornata è proseguita con un grandegioco per le vie del paese e un pranzo co-munitario dove i genitori hanno portatospecialità condivise con tutti. Durante lamanifestazione è stato raccolto un“penny”: è infatti tradizione che tutti gliscout del mondo donino una moneta dadestinare ad opere di beneficenza e di so-lidarietà. Il penny raccolto a Monteca-strilli andrà in aiuto di Serena Grigioni,una ragazza di San Gemini affetta da unarara malattia. Nel pomeriggio, dopo ilcerchio di chiusura della giornata, i capiscout del Montecastrilli 1 hanno avuto l’o-nore di accogliere “La Promessa”, met-tendo il fazzolettone con i colori del grup-po, giallo e viola, al collo di 40 ragazzi eragazze, delle neonate unità: il branco“Popolo libero” e il reparto “Mafeking”. Èstato un passo molto importante ed emo-zionante per tutte le comunità coinvolte,che continuano a sostenere e promuove-re sempre più questa attività educativa,che si sta rivelando una realtà concreta.

Patrizia Liberati

Il gruppo coinvolge anche i ragazzi dei paesi vicini.Raccolta di solidarietà peruna ragazza di San Gemini

Il gruppo dei giovani scout nel giorno del “Thinking day”

Antonietta

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VENERDÌ 8 MARZO 2013

BREVI

❖ SOLIDARIETÀ/1Donazione “De Carlo”Prosegue, a Terni, la collaborazione tra ilComune e l’associazione “Per un sorriso - MonicaDe Carlo” nell’opera di sostegno a favore disoggetti in stato di bisogno. L’associazione hadonato al Comune la somma di 10.000 euro, cheverrà erogata in base al tipo di intervento, inmodo diretto o indiretto, a favore di individui efamiglie che versino in particolari situazioni didisagio sociale, economico ed umano.“L’Amministrazione comunale di Terni - haspiegato l’assessore alle Politiche sociali StefanoBucari - ha sempre ritenuto utile e opportunoun costante rapporto di collaborazione con tuttele associazioni di volontariato presenti sulterritorio”.

❖ SOLIDARIETÀ/2Pro maternità in UgandaLa Provincia di Terni e l’Assos hanno realizzatoun centro per la cura dei bambini malnutriti eun reparto di maternità e assistenza neo-natalenel villaggio di Oluko (Uganda). Le opere eranorelative a due progetti conclusi da Provincia eAssos per proseguire il programma di aiuti allepopolazioni dell’Uganda, Paese in cui unadonna su 100 muore di parto e un bambino su10 non supera il primo anno di vita. Il lavoro deidue enti prosegue. Nel 2012 Provincia e Assoshanno infatti presentato alla Regione Umbria unnuovo progetto per la realizzazione di unpoliambulatorio con approvvigionamento idriconella regione semidesertica del Karamoja,sempre in Uganda. Anche questo progetto èstato finanziato e vedrà impegnato il territorioprovinciale attraverso l’opera di volontari.

❖ NARNI/1Concorso di scritturaGli assessorati alla Cultura e alle Pariopportunità del Comune di Narni el’associazione Minerva in occasione dell’8 marzopromuovono un concorso di scrittura narrativa,aperto a tutti, dal titolo “E lo chiamano amore...Culla o sepolcro”. I racconti, in formato Word,devono avere una lunghezza massima di 90righe e in totale non oltre 5300 battute compresigli spazi. I lavori dovranno essere inviatiesclusivamente tramite mail entro il 16 marzoagli indirizzi: [email protected]; [email protected]; [email protected] L’inviodovrà essere corredato da nome, cognome,indirizzo, età, professione, recapiti telefonici,titolo dell’elaborato e della categoria in cui siconcorre. I vincitori verranno premiati con buoniper acquisto libri domenica 24 marzo alle ore 16presso la sala del Camino di palazzo Eroli aNarni.

❖ TERNIManutenzione stradeSi attende l’arrivo della buona stagione per porrerimedio alla disastrosa condizione delle strade diTerni, divenute dei veri e propri percorsi adostacoli per evitare buche e avvallamenti. IlComune di Terni è intervenuto per quantopossibile con interventi tampone. Per gliinterventi strutturali di manutenzionestraordinaria di marciapiedi e delle sedi stradali,sono già stanziati 600 mila euro e le procedureamministrative di affidamento sono in corso.

❖ NARNI/2Sagre “ecologiche”Il Comunale di Narni si è dotato di unregolamento per “la gestione ecosostenibile dieventi gastronomici e di intrattenimento” con loscopo di promuovere e applicare un approccioambientalmente sostenibile per tutti gli eventiche si svolgono all’interno del territoriocomunale. Ci dovrà essere un responsabile per lagestione dei rifiuti, l’individuazione di un’areaper la raccolta differenziata di carta, vetro,plastica, lattine, avanzi di cibo (organicocompostabile comprese le stoviglie inbioplastica), oli vegetali e la predisposizione delrelativo materiale informativo, e l’affissione inluoghi ben visibili di cartellonistica che istruiscasulla raccolta differenziata, utilizzo di stoviglie eposate riutilizzabili e/o prodotti monousobiodegradabili e compostabili in conformità allanorma Uni EN 13432.

TERNI. Troppelungaggini dallaBasell: TerniResearch recededal progetto cheinteressava l’areaPolymer

Tempesta sulla chimica verde

a calma piatta prean-nuncia in genere la tem-pesta. Della situazione

di stallo nelle trattative per lacessione del sito dismesso dal-la multinazionale Basell parla-vamo la settimana scorsa suqueste pagine. Alla fine è giun-ta la brutta notizia, ossia latempesta: la Terni Research siè ritirata dal pool di società chehanno avanzato richiesta di acquisto, unanno fa, dell’area per subentrare e avvia-re produzioni innovative nella chimicaverde. La situazione è critica e non lasciapresagire nulla di buono. Vale la pena riepilogare la vicenda. “C’e-ra una volta” un polo chimico fiorente (exMontedison ed altro) nell’immediata pe-riferia della città di Terni, zona Polymer,con qualche migliaio di dipendenti neglianni di massima espansione dove, perdirla in breve, è stata “inventata” e pro-dotta per la prima volta nel mondo la pla-stica biodegradabile. Per questa scoperta,Giulio Natta ha avuto il premio Nobel perla chimica. Nel corso degli anni, attraver-so varie vicende, il polo chimico si è ridi-mensionato. La Meraklon è addiritturafallita; rimanevano attive nel sito la No-

L

vamont e la Basell. Quest’ultima, multinazionale con dire-zione in terra baltica, in pieno ciclo pro-duttivo positivo, per strategia interna algruppo decise di dismettere la produzio-ne e di licenziare i dipendenti, mante-nendo la proprietà dell’area. Sorse l’ideadi fare in tutta l’area Polymer un polo diproduzione per la “chimica verde”, per laquale si prevede una buona espansionein futuro. Tre aziende, Novamont, TerniResearch e Cosp, si sono messe insieme ehanno avanzato la proposta d’acquisto ditutta l’area dismessa precisandone lasomma a disposizione. Sono rimaste in at-tesa di risposta. Malgrado sollecitazioni varie, anche daparte istituzionale, a distanza di un annola risposta non è giunta, per cui la Terni

Research ha deciso di recedere. Non può,una società in fase espansiva e quotata inBorsa, tenere congelata una somma no-tevole (qualche milione di euro) a tempoindefinito. La conseguenza è gravissimaper la città e territorio: il polo per la chi-mica verde tanto agognato potrebbe nonpiù essere realizzato. Soffriranno ancor dipiù in questo momento di recessione l’oc-cupazione e lo sviluppo. Come reagire? Non si sa. I sindacati han-no proclamato l’agitazione: insieme alleistituzioni e aziende interessate, avrannola forza e l’autorevolezza necessarie perfare pressione sulla Basell perché rispon-da a tamburo battente. Nel caso di esitonegativo, sono in grado di indicare un’al-ternativa?

Nicola Molè

i amplia il fondo rotativoSbloccacrediti finanziatodalla Camera di commer-

cio di Terni a favore delle picco-le e medie imprese ternane chevantano crediti certificati daparte delle Amministrazioni co-munali, grazie all’ingresso dellaRegione Umbria e della Fonda-zione Cassa di risparmio di Ter-ni e Narni. La misura si caratterizza per lagrande concretezza e l’estremaattenzione ai bisogni delle mi-cro e piccole imprese: consentedi ottenere la liquidazione deipropri crediti scaduti senza al-cun costo aggiuntivo, né perspese bancarie né per interessie senza obbligo di diventare cor-rentista della banca. Gli enti locali potranno poi sal-dare con più calma corrispon-dendo alla banca le somme do-vute. Possono usufruire del Fon-do le imprese che non siano inliquidazione, siano in regola conil pagamento del diritto annua-

S le, vantino un credito già scadu-to e abbiano un merito del cre-dito pari o superiore a solvibi-lità sufficiente. Oltre alla possi-bilità di disporre in tempi ragio-nevoli della liquidità generatadall’incasso dei crediti, l’opera-zione produce evidenti vantaggiper le imprese: non presenta co-sti a loro carico, ha un funzio-namento semplice e rapido, nonimpegna i normali affidamentidell’impresa, lasciandone la di-sponibilità per altre necessitàaziendali. “Il punto di partenza – ha spie-gato il segretario generale del-l’ente camerale, Giuliana Pian-doro – è l’istanza con cui l’im-presa chiede al Comune la cer-tificazione del credito scaduto;questa va consegnata ad unaqualsiasi agenzia Unicredit sulterritorio e la banca, eseguitauna breve istruttoria del meritocreditizio, anticipa il pagamentoutilizzando le risorse del fondo”.

E. L.

IMPRESE. Si amplia il fondo Sbloccacrediti

Liquidità immediate❖ TERNIPremio per libri di archeologiaindustriale in memoria di Gino Papuli

n memoria dell’ing. Gino Papuli, eminente studiosodi archeologia industriale e pioniere della

conservazione, valorizzazione e riuso del patrimonioindustriale, il Comune di Terni in collaborazione conl’associazione italiana per il Patrimonio archeologicoindustriale bandisce un concorso per l’assegnazionedi un premio ad un’opera, pubblicata a stampa inprima edizione da non più di due anni dalla data discadenza, che affronti tematiche inerentil’archeologia industriale e la conservazione,valorizzazione e gestione del patrimonio industrialenella sua accezione più ampia. Laureatosi a Pisa nel1951 in Ingegneria idraulica, nel 1952 Papuli vieneassunto dalla società Terni dopo un concorso/corso diammissione. Qui diventa forgiatore, partecipando allegrandi costruzioni per il settore energetico-nuclearerealizzate dalla “Terni”, utilizzando anche la pressaidraulica da 12.000 t, monumentalizzata, anche esoprattutto per sua iniziativa, nella piazza davanti allastazione ferroviaria di Terni. Giornalista, è autore diinnumerevoli lavori di ricerca, pubblicazioniscientifiche e divulgative. Il premio “Città di Terni -Gino Papuli” ha frequenza biennale ed è dell’importodi 3.000 euro. I concorrenti dovranno inviare ladomanda (redatta in carta semplice, corredata dacinque copie dell’opera) alla segreteria del premiopresso la Biblioteca comunale di Terni, piazza dellaRepubblica 1, 05100 Terni, entro il 30 giugno.

Claudia Sensi

I

La sede della Terni research

22 LA VOCE Terni.Narni.Amelia

l Comune di Terni ha aderito alprogetto di assistenzadomiciliare Home Care Premium

2012 in qualità di ente capofiladella zona sociale territoriale n. 10.Il progetto, promosso dall’Inps –gestione ex Inpdap, riguarda formeinnovative e sperimentali diassistenza domiciliare rivolte a 70dipendenti e pensionati pubblici(utenti della gestione ex-Inpdap) eloro familiari (coniugi conviventi,genitori e figli) in condizione di non

I autosufficienza residenti neiComuni di San Gemini,Acquasparta, Stroncone, Arrone,Montefranco, Ferentillo, Polino. Iprincipali benefici previsti dalprogetto sono i contributieconomici mensili, in relazione albisogno ed alla capacità economicadella famiglia (Isee), fino ad unvalore massimo di 1.200 euromensili, erogati direttamentedall’Inps gestione ex-Inpdap allafamiglia che si prende cura della

persona non-autosufficiente;frequenza di centri diurni; servizi diaccompagnamento; servizi disollievo domiciliare, svolti da

operatori o volontari; installazionedi ausili per ridurre lo stato di non-autosufficienza. Il progetto prevedeanche, a livello di Zona sociale:l’istituzione di un registro delvolontariato sociale; l’istituzione diun registro delle assistenti familiari;l’attività di formazione, consulenzae supporto ai nuclei familiari che siprendono cura della persona non-autosufficiente, dei volontari edelle assistenti familiari; attività divalutazione della non-autosufficienza e redazione delprogramma socioassistenzialefamiliare, da condividere insiemealla persona non-ausufficiente, allasua famiglia e al medico.

TERNI. Progetto per l’assistenza domiciliare per ex dipendenti pubblici

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Apre in Uganda la scuola di formazione “C. Conti”

VENERDÌ 8 MARZO 2013

BREVI

❖ QUARESIMA“Esercizi” per laiciAll’inizio della Quaresima, la diocesi proponeai laici un’occasione di formazione e crescitadella vita cristiana con un fine settimanadedicato agli esercizi spirituali: dall’8 al 10marzo presso villa Spirito Santo a Terni,guidati da don Giorgio Brodoloni sul tema “Lafede: dire sì a Dio ogni giorno, per tutta lavita”. L’appuntamento è per venerdì 8 marzoalle 16 a villa Spirito Santo con l’accoglienzadei partecipanti. Alle 17 si terrà lacelebrazione della messa, alla quale seguirà ilprimo momento di riflessione comunitario, lameditazione e preghiera personali. Dopo lacena la serata sarà dedicata ad un momentodi condivisione. I tre giorni si esercizi spiritualisi concluderanno alle 18 di domenica 10marzo; la quota di partecipazione è di 80euro.

❖ TERNI CENTROAdorazione eucaristicaLa vicaria di Terni Centro promuovel’adorazione del santissimo Sacramento per laQuaresima. L’orario comune in tutte le chieseè alle 15.30 con l’esposizione del SantisimoSacramento, a seguire l’adorazione fino allacelebrazione della messa vespertina. Dall’11 al13 marzo le quarant’ore si terranno presso lachiesa di Sant’Antonio, dal 14 al 16 marzonella chiesa di San Zenone Martire, dal 17 al19 marzo nella chiesa del Sacro CuoreEucaristico e ogni martedì alle 17 nella chiesadi Santa Maria Regina.

❖ MISSIONILibro sull’Apurimac“In comunione con le Ande” è l’iniziativapromossa dall’associazione Apurimac presso lachiesa di San Pietro sabato 9 e domenica 10marzo. Sabato 9 marzo, alle ore 19 ci sarà lapresentazione del libro di padre MarcoMorasca, missionario agostiniano, Il cuore dipadre Marco racconta 26 anni di missione sulleAnde del Perù: un racconto di un’esperienza dievangelizzazione e solidarietà vissuta tra lepopolazioni più povere del Perù a 4.000 metridi altitudine. Nei giorni 9 e 10 marzo, presso lachiesa di San Pietro, verrà allestitaun’esposizione di bomboniere solidali diartigianato peruviano.

❖ ATTIGLIANOMessa con FrisinaAd Attigliano il 16 marzo sarà celebrata unamessa solenne in memoria di don BrunoMedori nella chiesa di san Lorenzo martire,che sarà animata dal coro della diocesi diRoma diretto dal maestro Marco Frisina. Intale occasione, la schola cantorum “Don BrunoMedori” invita tutti i coristi della diocesi adunirsi al canto che, questa volta dal posto inqualità di assemblea, si fonderà con le voci diuno dei cori più affermati in campo liturgico.Per adesioni all’iniziativa, contattare AngelaBacci 335 8010652.

i sono riappropriata dellamia vita grazie alla vici-nanza di Claudio, mio fi-

glio, che ci ha lasciato a soli 25 anni.Non è nella logica della vita soprav-vivere a un dolore così grande, ma avolte c’è il germoglio della rinascita”. Tomassina Ponziani la rinascita l’hatrovata in Africa, in Uganda, dove èin fase di ultimazione uno dei proget-ti dell’associazione “Claudio Conti” inambito scolastico e socio-sanitario. Si tratta di una scuola di formazioneche sarà intitolata a Claudio. Il terre-no dove si sta costruendo l’edificio èa un chilometro dalla strada princi-pale che collega Moyo ad Arua, quin-di facilmente raggiungibile. “La partecipazione al progetto è al-tissima - dice Tomassina -, le attesedella popolazione locale sono tante,

M“ e questo ha fatto sì che il capovillag-gio si impegnasse in prima personaassicurando un aiuto diretto nella co-struzione. Questo è per tutti noi mo-tivo di grande speranza e soddisfa-zione per l’avvio dei lavori. Un aiutoconcreto per i tanti bambini africani,perché loro sono i grandi esclusi, igrandi emarginati, i grandi poveri”.Il progetto è stato approvato dall’uffi-cio preposto, come è stata approvatal’ufficialità della scuola. I diplomi ri-lasciati dall’Istituto “Claudio Conti”saranno riconosciuti e utilizzabiliquindi per la ricerca del lavoro. Le professionalità scelte dai volonta-ri e dal Comitato promotore sono di-verse, e sono proiettate nel mondodel lavoro locale: spaziano dalla for-mazione di falegnami e idraulici aicorsi per parrucchiera e allevatore,

insomma, una visione a 360° per sti-molare le capacità dei giovani locali. Chiunque volesse contribuire può vi-sitare il sito www.claudioconnoi.it ela pagina facebook AssociazioneClaudio Conti.

rimasto nel cuore di tantissime persone che lohanno conosciuto e amato nei lunghi anni neiquali è stato parroco a Sant’Antonio e Santa

Maria della Misericordia di Terni. Padre AgostinoOrtenzi, frate minore francescano, all’età di 83anni è tornato alla casa del Padre. Dal 1964 hasvolto il suo ministero sacerdotale nella diocesi diTerni - Narni - Amelia prima come vicarioparrocchiale e dal 1972 al 1987 come parroco diSant’Antonio di Padova, e quindi a Santa Mariadella Misericordia dal 1996 al 2011. Nel suoministero si è sempre distinto per la coerentetestimonianza francescana, per la preghiera, perl’umiltà e cordialità, per la grande disponibilità conle famiglie e con la gente in genere, con particolareattenzione verso i più poveri e gli ultimi. Negli annitrascorsi alla guida della parrocchia di Santa Mariadella Misericordia a Borgo Bovio, una parrocchianella periferia in grande espansione demografica

È

appena a ridosso della grande Acciaieria, ha conumiltà, semplicità, totale dedizione e grandeimpegno animato la pastorale e la vita sociale diuna comunità variegata e in continua crescita. Ledue grandi passioni di padre Agostino sono state lascuola materna e la costruzione della nuova chiesae dei locali di ministero. Della chiesa di Santa Mariadella Misericordia ha seguito tutte le fasi dellacostruzione, fino alla grande festa per ladedicazione il 30 maggio del 2009, esuccessivamente il completamento e l’abbellimentocon i nuovi arredi sacri, le vetrate e il sagrato. Lasalute sempre più precaria e la decisione dellaProvincia dei Frati minori di lasciare la parrocchia aBorgo Bovio lo hanno riportano nella sua primaparrocchia di Sant’Antonio, come confessore, masempre profondamente legato alla comunità diBorgo Bovio, dove era tornato in visita a metàgennaio del 2013, da Santa Maria degli Angeli dovesi era ritirato. Una celebrazione eucaristica in suosuffragio è stata presieduta dal vescovo ErnestoVecchi nella chiesa di Santa Maria dellaMisercordia.

E. L.

La comunità diocesana ricorda con affetto padre Agostino Ortensi

Padre Agostino

Tomassina Ponziani

LA VOCE Terni.Narni.Amelia @[email protected] 23

NARNI. Treiniziative pervivere bene laQuaresima eprepararsi allaPasqua

Giorni di risveglio

l percorso di fede vissutodai credenti della comunitàdi Narni procede con

diverse iniziative pastorali perri-svegliare quanti sidichiarano cristiani ma vivononel torpore. Nei giorni diQuaresima, tempofondamentale per prepararsialla Pasqua, per vivere unafede adulta, altri treappuntamenti sono la catechesi mensile per gli adultisui documenti del Concilio, inparticolare la SacrosanctumConcilium, guidata dal neo-laureato in liturgia don SergioRossini. In programma ancheun pellegrinaggio al santuariodell’Amore Misericordioso diCollevalenza, domenica 17marzo con la celebrazioneeucaristica domenicale, lacatechesi “Siete stati chiamati alibertà!” guidata dal parrocodella Cattedrale di Narni donAngelo D’Andrea, e ilsacramento dellariconciliazione. È una proposta,il pellegrinaggio, utilissimo perchi intende prepararsi meglioalla celebrazione della Pasqua.Per informazioni ci si puòrivolgere alla segreteriaparrocchiale 0744 722348.Terzo momento sarà il ritiroconclusivo dei fidanzati cheentro quest’anno intendonounirsi in matrimonio, sabato 23

I

marzo al santuario mariano diFoce di Amelia. “Le coppie -dice don Angelo D’Andrea -che, in questi giorni, stannofrequentando il percorso diaccompagnamento almatrimonio, nella parrocchiadi San Giovenale e Cassio diNarni, insieme ai sacerdoti e adalcuni sposi cristianisosteranno insieme perriflettere ancora per una voltasul sacramento dell’amoreconiugale, per pregare per ilproprio futuro, per accoglierealcune testimonianze di sposicristiani. Prima di concluderecon una cena insieme, ognifidanzato sarà invitato ad avereun colloquio personale con il

sacerdote e, se lo riterrànecessario, verrà data lapossibilità di vivere laconfessione sacramentale. Perla città di Narni - aggiunge donAngelo - sarà importante viverela Pasqua di resurrezione delSignore partecipando allasolenne celebrazioneeucaristica che verràpresieduta dal vescovo ErnestoVecchi, amministratoreapostolico della diocesi.Confidiamo che ci offrirà unaparola autorevole e carica disenso per noi che attendiamol’arrivo del futuro vescovo chela Provvidenza sceglierà per laChiesa di Terni - Narni -Amelia”.

Aperte a tutti lecatechesi mensilisul Concilio e ilpellegrinaggio al santuariodell’AmoreMisericordioso.Per i fidanzati cisarà inoltre unritiro speciale

La cattedrale di San Giovenale a Narni

INCONTRI IN DIOCESI

SABATO 9 MARZO, ore 17.30, Terni,libreria Paoline, incontri verso laPasqua “Quaresima, tempo diriconciliazione” a cura di don MarcoCastellani.

Ore 21, Terni, basilica San Valentino,concerto valentiniano dell’Orchestrad’armonia Città di Terni diretta dalmaestro Domenico Agnusdei.

GIOVEDÌ 14, ore 17, Terni, chiesa SanPaolo, celebrazione in suffragio deimorti in giovane età presieduta dalvescovo Ernesto Vecchi alla presenza deigenitori e parenti della vittime.

Ore 21, Terni, Sant’Antonio, celebrazionedei gruppi diocesani del Rinnovamentonello Spirito presieduto dal vescovoErnesto Vecchi.

DOMENICA 17, ore 16, Terni, chiesa diSant’Antonio, incontro di catechesi perseparati e divorziati.

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❖ SAN RUFINOIn visita a TreviNel pomeriggio di domenica 24 febbraio unnutrito gruppo di fedeli della parrocchia di SanRufino in Assisi si è recato nella vicina città diTrevi per visitare la tomba della beata MariaLuisa Prosperi (1799-1847), venerata badessabenedettina, proclamata Beata nel 2012. Dopoquesta prima tappa nel monastero di Santa Lucial’itinerario di spiritualità è proseguito verso latomba del beato Pietro Bonilli (1841-1935)beatificato da Giovanni Paolo II nel 1988.L’incontro con la Comunità delle Suore dellaSacra Famiglia ha consentito di approfondire ilcarisma di questo autentico vanto della Chiesalocale e di tutta l’Umbria. Il canto dei vespri haconcluso quest’occasione di crescita nella fede.

❖ TEATRO INSTABILIL’epopea degli emigrantiMartedì 26 febbraio è salito sul palcoscenico delteatro degli Instabili di Assisi il drammaturgoleccese Mario Perrotta (1970) confermando le suedoti di originalissimo interprete del “teatro dinarrazione” impegnato ad interagire con leemozioni del pubblico grazie ad un celebre “oneman show” che celebra il decennale del suoprimo successo. Si tratta del monologo Italianicincali (zingari) celebrato dalla stampaspecializzata come toccante epopea popolaresulla vita degli emigranti italiani del dopoguerracostretti alle durissime condizioni di lavoro delleminiere del Belgio e relegati nella dolorosaemarginazione dell’indifferenza da parte delPaese ospitante. Nei loro confronti sussiste,perdurante, il dovere della memoria che anchenel teatro di Assisi è stato pienamente onorato.

❖ PREMIO DIGNITÀAd Antonio ConcinaCon una solenne cerimonia svoltasi il 28 febbraionella sala della Conciliazione la Municipalità diAssisi ha conferito al top-manager AntonioConcina (3 aprile 1938) sindaco di Orvieto(profugo dalla città di Zara) il premio “Dignitàgiuliano-dalmata” istituito per onorare coloroche furono coinvolti nella diaspora dellacomunità di lingua italiana della Dalmazia edella Venezia Giulia. L’evento conferma lavocazione “super partes” della città serafica chenell’anno 2000, per prima in Umbria, volleintitolare una via cittadina ai 5.000 martiri delleFoibe coerente con la difesa dei diritti civili edumani che rende Assisi un caposaldo del tempomoderno. (P. D. G.)

❖ MISSIONIIncontro con padre KizitoSi è aperta la cronaca del mese di marzo con unatoccante testimonianza del missionariocomboniano padre Renato “Kizito” Sesana (Lecco,1943) che ha scelto di vivere in Africa (Kenya,Zambia, Sudan) la sua esperienza di apostolatorivolto ai poveri e ai derelitti prendendo il nomedi uno dei martiri cristiani ugandesi uccisi nel1886. L’incontro, organizzato dal Circolo culturale“Primomaggio” in collaborazione con il gruppoRa.Mi (Ragazzi missionari) particolarmente attivoin Assisi, è avvenuto presso la sala San Gregoriovenerdì 1° marzo, dove il religioso ha parlatodiffusamente dei “Bambini di strada di Nairobi” edell’impegno in loro favore profusodall’associazione Amani (che in lingua kiswahilisignifica “Pace”) fondata nel 1995. L’appelloaccorato alla solidarietà verso quelle lontanezone del mondo, descritte senza retorica, conincisività giornalistica (il relatore ha collaborato alungo con la rivista Nigrizia, ndr), nella lorodurezza e nella desolazione, non rimarràinascoltato, specialmente in questo periodo diQuaresima che esorta tutti alla carità verso ilprossimo. (Pio de Giuli)

❖ AVIS ASSISIVerso i 1.500 iscrittiLa sezione Avis “Franco Aristei” di Assisi, che -grazie all’immissione di molti giovani - haraggiunto la consistenza di 1.459 iscritti, haconfermato per un nuovo mandato triennale ilpresidente Massimo Paggi che sarà coadiuvato dadue vice presidenti (Enio Baldelli e Matteo Berti)e da 15 componenti del Consiglio direttivo perproseguire l’impegno nel volontariato specificotanto utile e necessario.

Assisi. Festa delleconfraternite dellaVicaria. Intervistaall’assistenteecclesiastico padreAlessio Maglione

Un impegno “con fraternità”

omenica 3 marzo una celebrazioneeucaristica presieduta dal vescovoSorrentino presso la cattedrale di

S. Rufino ha solennizzato la festa delleconfraternite della vicaria di Assisi guida-ta da don Cesare Provenzi. Sono stati am-messi i confratelli Giovanna Angelini, Ma-ria Cappelli Laloni, Vittorio Lippi, Pa-squale Malfetta, Guerrino Merola, Guer-rino Ricci, Letizia Trincia. La realtà con-fraternale della diocesi è stata delineatadall’assistente padre Alessio Maglione(Tor).

Quante confraternite operano in dioce-si?“Vi sono attualmente circa 65 confraterni-te per un totale di 6.700 iscritti, ma la mi-litanza reale è di molto inferiore. Ogniconfraternita dispone di un Consiglio di-rettivo (priore, vice priore, segretario, sa-crista, cassiere) periodicamente designa-to dall’assemblea e nominato dal Vesco-vo”.La tipologia dei confratelli... “Si tratta di persone perlopiù vicine allaChiesa: c’è chi è stato colpito dall’esem-pio della fraternità, chi ha ricevuto l’invi-to da un priore, chi ha un congiunto nellastessa associazione, chi è stato sensibiliz-zato dalla sofferenza di un familiare...”.

D

Quale attività è tenuta a svolgere unaconfraternita?“Manifestazioni di pietà popolare, anima-zione delle feste tradizionali, impegni nel-le Caritas e a favore anche di aggregazio-ni ecclesiali. È bene a questo punto speci-ficare che, a differenza di un passato or-mai remoto, le confraternite perlopiù nonhanno proprietà e redditi. Il sostegno eco-nomico è dato dall’autofinanziamento edalle iniziative che le stesse attivano”.Chi decide la foggia e il colore dell’abi-to?“È stabilito dalla spiritualità e storia dellasingola confraternita: la talare esprime latradizione liturgica e celebrativa; i colorigrigi rimandano allo spirito di conversio-ne; i colori bianchi alla dignità del batte-simo; il rosso alla testimonianza e alla eu-carestia, gli stemmi a peculiarità specifi-che”.

La partecipazione dei confratelli ri-sponde alle esigenze pastorali?“Accanto alle necessità locali cui le con-fraternite cercano di provvedere, va dettoche le stesse costituiscono, al di là di unafede ‘privata’, una manifestazione pubbli-ca e comunitaria: associazioni così tradi-zionali ricoprono un ruolo d’avanguar-dia”.Si nota una crescente presenza delledonne.“È un segno dei tempi, conseguente allaprimavera del Concilio Vaticano II. L’in-cremento della dimensione caritativa eassistenziale ha trovato nella sensibile na-tura femminile una forte alleata”.Una particolare e imminente iniziativa.“La partecipazione al raduno nazionaledelle confraternite fissato a Roma il 5maggio prossimo, con il nuovo Pontefice”.

Francesco Frascarelli

GUALDO TADINO. Nasce la cooperativa “Flaminia Nord” per l’assistenza ai malati

l 21 febbraio si è costituita, aGualdo Tadino con atto notarile, lacooperativa “Flaminia Nord”.

Flaminia Nord è un centro servizi cheeroga prestazioni di assistenza allapersona in supporto alla famiglia,presso il domicilio degli utenti o neipresidi sanitari siti sul territorioeugubino-gualdese. Il servizio diformazione e assistenza è rivolto atutti i cittadini; l’idea - spiegano ipromotori - è maturata presso il“Punto di ascolto” delle Acli attivo

I presso l’ospedale di Branca e periniziativa del circolo Acli Ora et laboradi Fossato di Vico. L’obiettivo dellacooperativa è il miglioramento dellaqualità di vita edell’autodeterminazione degli assistiti,assicurando altresì il sostegno emotivoe relazionale del contesto familiaredell’utente, in particolar modo dellepersone anziane sofferenti, degliutenti portatori di disabilitàpsicofisiche o colpite da patologieinerenti l’area della fragilità sanitaria

cronica. La cooperativa si rivolgeprincipalmente ad utenti anziani,malati e pazienti con disabilità psico-fisiche temporanee. S’interessa, oltreche del settore socio-sanitario, anchedi quello educativo e di animazione.La cooperativa Flaminia Nord offre:assistenza domiciliare diurna enotturna - servizi diaccompagnamento a persone anziane- interventi domiciliari per l’igienepersonale - assistenza pasti - assistenzaalla mobilitazione - badanti peruomini e donne - sostituzioni badanti- assistenza notturna e diurna -assistenza infermieristica domiciliare.

Marta Ginettelli

nche quest’anno il Cvs diNocera Umbra ha organiz-zato la Giornata dell’anzia-

no. Gi operatori parrocchiali e glianziani si sono ritrovati alle ore11 presso la cattedrale per lamessa comunitaria, celebrata dalnuovo parroco, don Ferdinando,che ha rivolto un caloroso e fra-terno saluto a tutti i numerosipartecipanti provenienti da tuttala vicaria. Al termine della cele-brazione, la giornata è prosegui-ta nella struttura sociale di SanFelicissimo, che per molti anni èstata utilizzata come chiesa; lì inumerosi volontari, il gruppo gio-vani della parrocchia di Nocera, igiovani della parrocchia di Parra-no e i frati Messaggeri dello Spi-rito Santo hanno accolto il folto efestoso gruppo per consumare in-sieme il pranzo. Hanno parteci-pato tutti i parroci della vicaria e,per l’occasione, è tornato anchel’ex parroco don Francesco. Il Sindaco e il Presidente del Cvshanno portato il loro saluto e fat-

A to festa insieme ai numerosi an-ziani che, come è stato detto, rap-presentano una ricchezza per lacomunità nocerina. La giornata èpoi proseguita con una grandetombolata tra organizzatori eospiti, giovani e meno giovani,che con entusiasmo hanno pro-seguito con giochi, scherzi echiacchiere fino al pomeriggioinoltrato. Una giornata che ha lasciato igiovani operatori stanchi mamolto soddisfatti, al punto cheuno di loro ci ha detto: “Spesso sipensa che questi appuntamentisiano inutili e rappresentino unmomento di grande fatica; io pen-so, invece, che in queste occasio-ni è molto di più quello che rice-ve rispetto a quanto si da conl’impegno e la fatica. La gioia, lasoddisfazione e la carica che sisentono dentro quando spegnil’ultima luce, dopo aver pulito lasala a fine giornata, ne sono laprova”.

M. B.

NOCERA UMBRA. La annuale Giornata dell’anziano

Felicissima terza età❖ GUALDO TADINO Si rafforza la passione per l’ulivicultura

chi l’avrebbe mai detto? Gualdo Tadino, la piùnevosa delle città umbre, è ormai diventata terra

di ulivicoltura, nella quale l’interesse per la storia, letecnologie e il retroterra culturale legato allacoltivazione dell’ulivo assurge a livelli mai visti inpassato. E più che ai cambiamenti climatici, questo èdovuto proprio alla riscoperta delle origini e dellevarietà autoctone, perfettamente adattate a vegetarein un clima che non è sempre fra i più miti dellaRegione. Lo testimonia il crescente numero dipartecipanti che, in questi ultimi anni, hanno raccoltoi corsi di ulivicultura organizzati dalla Comunitàmontana dell’Alto Chiascio, dal Centro territorialepermanente di Gualdo Tadino e dall’associazione Proloco di Rigali, la frazione che dà il nome al cultivarrigalese, la varietà tipica di olivo, in grado diattecchire bene fra i 500 e i 750 metri di quota e disopportare temperature fino a -15° C. Anche il corsodi quest’anno verterà su nozioni di botanica, biologia,fisiologia e fitopatologia dell’olivo, tecniche diimpianto, potatura, cura e manutenzione, oltre che diestrazione, confezionamento e conservazionedell’olio. L’inizio è previsto per venerdì prossimo, 15marzo, alle 17.30, presso la scuola primaria “Tittarelli”– dove avrà luogo tutta la parte teorica – mentre lelezioni pratiche si terranno presso il Cva di Rigali(Gualdo Tadino sud). Pochi i posti ancora disponibili(per informazioni ed iscrizioni: 075 912249).

Pierluigi Gioia

E

Le confraternite presenti alla cerimonia

24 LA VOCE Assisi.Nocera.Gualdo

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I prossimi eventi organizzati da Casa Chiara

VENERDÌ 8 MARZO 2013

BREVI

❖ PRO LOCOIn gita in FriuliIl comitato locale delle 17 Pro loco assisane(Assisi, Bastia, Bettona, Cannara) ha promossouna gita in Friuli Venezia Giulia dal 26 al 28aprile per visitare tante località: Sacile, BorgoValvasone, Aquileia, Grado, Udine, Palmanova,Cividale. L’iniziativa è organizzata incollaborazione con le Pro loco friulane, inparticolare quella di Mortegliano. Per motiviorganizzativi le prenotazioni devono pervenireentro la fine del mese di marzo. Perinformazioni e prenotazioni rivolgersi presso lePro loco di appartenenza o al comitato localeassisano. Pro loco Bastia: 075 8011493 – 3356789383 – 334 8490364.

❖ BASTIA/1Festa benefica del dolceLa Caritas della parrocchia San MicheleArcangelo in Bastia organizza la cosiddetta “festadel dolce”. Tutti sono invitati a preparare undolce che sarà offerto per raccogliere fondi dadestinare alle famiglie in difficoltà di Bastia. Idolci - che dovranno essere senza panna nécreme, preferibilmente dolci secchi conmarmellata o cioccolato - si devono consegnaresabato 16 marzo dalle ore 14.30 in poi al fontebattesimale della chiesa parrocchiale. I dolcisaranno venduti sabato 16 marzo all’uscita dellamessa delle ore 19 e domenica 17 marzoall’uscita delle messe del mattino presso lachiesa parrocchiale.

❖ BASTIA/2Animatori cercansiL’oratorio del centro San Michele di Bastia stacostituendo un gruppo di giovani e adulti per ilcoordinamento dell’animazione estiva chepartirà dal 9 giugno. Tutte le persone interessatepossono presentarsi presso l’ufficio della propriaparrocchia lasciando i propri dati; saranno poiricontattati.

❖ VICARIATO ASSISI“Lectio” con il VescovoDomenica 17 alle ore 15 ritrovo presso ilsantuario di San Damiano per il pomeriggio diritiro nel vicariato di Assisi: al momento dipreghiera iniziale seguirà la lectio divina (occorremunirsi di Bibbia ad uso personale), condottadal Vescovo sul passo della lavanda dei piedi (Gv13,1-15) con il quale è simboleggiata la supremadonazione d’amore del Figlio di Dio con ilservizio della sua vita, mediante l’umiliazionedella croce. A conclusione, alle ore 17, vi saràl’adorazione eucaristica e la recita del vesproinsieme alla comunità religiosa. Nell’ambitodelle iniziative quaresimali promosse nelterritorio in questo Anno della fede, segnaliamoinoltre gli ultimi due appuntamenti di lectiodivina in cattedrale, anch’essi tenuti da mons.Domenico Sorrentino, con riferimento alVangelo di Giovanni: mercoledì 13 (l’incontro diGesù con il cieco nato) e mercoledì 20 (Gesù eLazzaro). All’esposizione del santissimoSacramento segue la lettura del passo biblicoscelto, che viene poi spiegato e “spezzato” primadell’adorazione. Alla preghiera di guarigionesuccede la benedizione eucaristica. (ElenaLovascio)

❖ OSPEDALE BRANCABilancio dopo 5 anniA cinque anni dall’inaugurazione dell’ospedaledi Gubbio - Gualdo Tadino, la Usl 1 hapresentato, nei giorni scorsi, un evento che haripercorso la crescita della struttura ospedalieradai suoi principi ispiratori alla definizione di unconcreto progetto di accoglienza, condiviso conle associazioni di volontariato. Nei primi cinqueanni di attività, il presidio ha visto unpotenziamento tecnologico che haaccompagnato processi di riorganizzazione e lacreazione di nuovi servizi di eccellenza tra i qualil’introduzione della partoanalgesia (che ha vistoun incremento delle nascite del 14%) e dellaterapia del dolore, l’attivazione dell’ambulatoriodi Orl, della guardia pediatrica 24h e del dayservice pediatrico, il potenziamento del serviziodi oculistica che ha portato l’ospedale a essereprimo in Umbria per donazione di cornee, ilcentro ictus e lo sviluppo in numerosi ambitidella chirurgia mini-invasiva. (M. G.)

opo una simpatica cena disan Silvestro, dove si èritrovato un gruppo di

soci per attendere insieme ilnuovo anno, l’associazione CasaChiara di Bastia ha volutofesteggiare il martedì diCarnevale all’interno dellapropria sede. Le signore incircolo, con occasionali soci cheandavano e venivano, hanno bengradito l’intervento del gruppo diragazze, studentesse chefrequentano a Bastia l’Istitutoprofessionale per il commercio diviale Giontella. Sono venutevolontarie accompagnate dallasimpatica Simona Marchetti;hanno preparato addobbi, si sonoesibite in balletti, hannoimprovvisato e proposto mimi sui

D mestieri e indovinelli alle signoreche le ascoltavano con simpatia.Il tutto condito con dolcicarnevaleschi. Le tante foto,anche con volti mascherati,hanno impresso quelle frescheimmagini per non dimenticare ledue ore di connubio giovani emeno giovani. Questo è infattiquanto previsto dallo Statutodell’associazione: laintergenerazionalità, già iniziatacon le commedie rappresentate eche è stata ora ripresa, con lasperanza e la fiducia in unaprogressione supportata dainostri istituti scolastici.Prossimamente l’associazioneCasa Chiara organizza, perdomenica 14 aprile, una bellagita alla Scarzuola di Montegiove,

la “città ideale”, proseguendo poiper Città della Pieve. Mentre alleore 16 dell’11 maggio saràun’occasione speciale, quelladell’incontro canoro con frateAlessandro Brustenghi, la “vocedi Dio”, a Santa Croce. Glianniversari di matrimonio sifesteggeranno domenica 19maggio: si partirà dai 15 anni inpoi, con cadenza quinquennale.Il 16 giugno ci sarà una gita allaFiorita di Castelluccio e poi alsantuario di S. Rita di Cascia. Il 24 giugno con la festa di sanGiovanni verrà distribuita l’acquaprofumata e il dolce di CasaChiara. Dal 28 luglio all’8 agostole vacanze in montagna nelleDolomiti di Borca di Cadore.

R. C.

Bastia. Si fa il punto sulla primafase del “Laboratorio urbano”

ubblico delle grandi occasioni”: così il sindaco Ste-fano Ansideri ha definito la platea che il 28 feb-braio ha gremito la sala del Consiglio comunale di

Bastia per la serata di restituzione della prima fase di attivitàpartecipata dell’Urban Lab, iniziata il 5 luglio e conclusasi il 21dicembre 2012. Una relazione del vice sindaco ed assessore all’Urbanistica Fran-cesco Fratellini ha descritto quelli che sono gli ulteriori ed im-minenti passi decisivi riguardanti le grandi aree bastiole: offi-cine Franchi, S. Marco, ex-mattatoio. L’architetto Marco Ca-stelli, referente dello studio Foa di Milano e studio Arco di Ca-

P“

ravaggio, ha ringraziato l’Amministrazione che ha reso possibilela realizzazione di questo progetto. Un ringraziamento è stato rivolto anche a tutti i cittadini e rap-presentanti delle associazioni che in questi mesi hanno colla-borato attivamente al progetto Urban Lab (on-line nella homepage del sito www.comune.bastia.pg.it). Le prossime tappe im-portanti: lo sportello aperto per gli incontri one-to-one, unworkshop di due giorni a metà aprile, dove tutti i cittadini po-tranno disegnare i loro “sogni”, per arrivare a metà maggio al-la restituzione del “Pensare la città”. Si arriverà così alla fase del-le istanze preventive al Prg, poi raccolte in apposita tavola. Inseguito, l’Amministrazione comunale provvederà ad approva-re le nuove linee strategiche in Consiglio comunale per poi pas-sare all’adozione del Prg prima della fine della legislatura.

R. B.

Antropologie a confrontoDIOCESI. Proseguono gli incontri alla Scuola di formazione politica “Toniolo”

opo il successo e le numeroseadesioni del primo appuntamento,si è svolta mercoledì 27 febbraio,

alle ore 19, sempre presso l’IstitutoSerafico di Assisi la seconda lezione dellaScuola di formazione socio-politica delladiocesi di Assisi-Nocera Umbra-GualdoTadino sul tema “Antropologie aconfronto” che è stato affrontato da fr.Paolo Benanti. Numerosi gli iscritti allascuola di formazione “Giuseppe Toniolo”,fortemente voluta da mons. DomenicoSorrentino, il quale, nella prima lezionetenutasi lo scorso 19 febbraio, ha messoin evidenza alcuni aspetti della dottrinasociale della Chiesa, basilari per l’interopercorso formativo. Mons. Sorrentino hapoi sottolineato che la partecipazioneattiva dei cattolici alla vita politica perpoter essere efficace e duratura devenecessariamente basarsi su un logos,espressione di una Verità che, per glistessi, si identifica con il Cristo, logos delPadre e garante di una autentica “logica”nella costruzione della stessa societàcivile. In un impegno “incarnato” nellasocietà civile basato sul dialogo anchecon i non-credenti e in cui il cattolico sipone come portavoce dei valori cristianinella società e nella politica, nel rispettodi tutti ma anche decisamente critico di

D quella logica del relativismo che dominala nostra società. “Questa iniziativa diformazione - ha detto padre GiovanniRaia, direttore della scuola - si rivolge aquei cristiani che, come il Maestro, hannoil coraggio di dare la vita per il mondo”.

L’obiettivo dell’iniziativa diocesana èquello di favorire un rinnovamentodell’impegno dei cattolici nella societàitaliana. La scelta di intitolare la scuola albeato Giuseppe Toniolo assume un valoresignificativo alla luce di quanto questafigura ha rappresentato e rappresentaancora oggi nella storia del pensieropolitico cattolico: non solo fu uno deiprincipali promotori dell’impegno socialee politico dei cattolici, ma fu anche unprecursore nel suo “pensare” economico.In quanto economista ebbe, nella secondametà dell’800, il coraggio e l’acutezza dimettere in discussione il pensieroeconomico dominante della sua epoca: illiberismo. Comprese che una dottrinaeconomica volta all’esclusiva ricerca delprofitto, totalmente svincolata da un’etica,non sarebbe stata sostenibile. Pochidecenni dopo la formulazione del suopensiero la storia gli darà ragione: illiberismo sfrenato porterà alla crisi del1929 e alla Grande depressione che

creerà terreno fertile per l’ascesa delnazi-fascismo. “La crisi radicale cheviviamo oggi – ha ricordato mons.Sorrentino - è figlia di un neoliberismofinanziario che ha fatto del mercato ilpadrone della società e della politica. Lavia di uscita da questo declino non sono,dunque, i pericolosi populismi ma unpensiero politico illuminato dalla ‘logica’e da un’etica attenta a tutto l’uomo e atutti gli uomini”.

Stefania Proietti

Gli intervenuti alla lezione introduttiva della Scuola diocesana di formazione socio-politica

Il Comune di Bastia

Casa Chiara

Prossimi incontril 19 febbraio, presso l’Istituto Serafi-co di Assisi, sono iniziate le lezioni

della Scuola diocesana di formazionesocio-politica “Giuseppe Toniolo”, for-temente voluta dal nostro Vescovo, enata dalla sinergia dell’Ufficio catechi-stico diocesano e dalla commissioneper i Problemi sociali e il lavoro, giusti-zia, pace e salvaguardia del creato. Peril 2012-2013, alla luce dell’espressione“Il logos genera la polis”, l’itinerario sisvilupperà in 12 incontri (per un totaledi 36 ore). Prossimi appuntamenti: 13marzo - “Antropologia cristiana” (rela-tore p. Paolo Benanti); 20 marzo - “Sto-ria della dottrina sociale della Chiesa –I” (relatore don Giovanni Raia). Gli in-contri hanno luogo presso l’Istituto Se-rafico, sempre con inizio alle ore 19.

I

25LA VOCE Assisi.Nocera.Gualdo @[email protected]

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VENERDÌ 8 MARZO 2013

BREVI

❖ UMBERTIDE/1Marco Locchi è il nuovo vice sindaco La situazione venutasi a creare conl’elezione del sindaco Giampiero Giuliettialla Camera dei deputati e la conseguenteincompatibilità che si è andata adeterminare, è stata esaminata nel corsodi una riunione dei vari organi del Pd diUmbertide. È stata condivisa la scelta delsindaco di nominare Marco Locchi vicesindaco, in considerazione delle sueindubbie capacità amministrative,politiche e umane. Maria ChiaraFerrazzano (Psi) mantiene le deleghe allasicurezza e al commercio. Tutti hannogarantito pieno sostegno a Locchi e allaGiunta. (F. C.)

❖ CULTURALibri da leggere...con l’uditoAl via l’iniziativa “Senti chi legge” colpatrocinio di Regione, Comune di Gubbio,Lions club, Dis&Dintorni, Asl n.1, MediaLibrary online, Biblioteca Sperelliana (dalcui sito si può accedere al link “Senti chilegge”, dove è possibile reperire gliaudiolibri, consultabili e scaricabiligratuitamente) ed il Servizio civilevolontario. Una donazione di oltre 40titoli, accessibili a tutti: ipovedenti e non-vedenti, bambini ed anziani, anche apazienti dell’associazione Dis&Dintorni,per cui l’audiolibro è un supporto in piùper la formazione dei giovani. Il progetto“Libro parlato” è già attivo in diverse città,fondato nel 1975 per sensibilità del Lionscon lo scopo dell’autonomia edintegrazione del disabile, incollaborazione con la Nastrobibliotecadell’Unione italiana ciechi di Roma.Presso la Sperelliana è possibile ottenereuna password che permetterà ilcollegamento alla piattaforma di MediaLibrary e a Lions Libro parlato. (B. P.)

❖ UMBERTIDE/2Convegno control’evasione fiscaleSi è tenuto al Museo Santa Croce ilconvegno “Reati tributari, sequestropreventivo e confisca per equivalente”,promosso dallo studio legale Viti-Betticon il patrocinio del Comune ed icontributi del pm Formisano, del dott.Sorignani dell’Agenzia delle entrate e delcapo ufficio del Comando regionale dellaGuardia di finanza, magg. Tarantini. Iltema era quanto mai attuale visto che,come hanno sottolineato gli organizzatoridel convegno, accanto a quella fiscale,oggi si sta diffondendo anche un altrotipo di evasione, dettata dalla crisieconomica che impedisce ad aziende efamiglie di effettuare tutti i versamentirichiesti dal Fisco.

❖ MUSEO DIOCESANOIngresso con sconto perla Festa della donna In occasione della Festa della donna, ilcircuito del Museo diocesano eugubino(che partecipa del circuito dei museiecclesiastici umbri), diretto da don MirkoOrsini ed affidato alla gestione del Museoregionale dell’emigrazione “Pietro Conti”,aprirà al pubblico nell’intero finesettimana dell’8, 9, 10 marzo, dalle 10alle 17.30, proponendo la visita di tutti imusei del circuito (diocesano e Museo delBargello - Esposizione della balestra) coningresso ridotto. Tema della visita sarà,appunto, l’arte al femminile, conesposizione e visita della Sant’AnnaMetterza di Benedetto Nucci, inparticolare, ricollocata nella sala delleopere del Cinquecento al Diocesano, dopoil lungo ed attento restauro da parte dellestudiose di Coreba ed al sostegno diCarisp, e la visita alla personale di SoniaFiacchini nella trecentesca struttura delBargello. (B. P.)

DIOCESI. Messaggiodel Vescovo dal fogliodi collegamento“Camminiamo”

arzo, un mese che segnerà lastoria: lo sostiene il vescovo mons. Mario Ceccobelli nel

messaggio introduttivo di Camminia-mo, periodico di collegamento dioce-sano, richiamando le dimissioni di Pa-pa Benedetto XVI, il risultato elettoralee l’avvicinarsi della Pasqua. “Le dimis-sioni del Santo Padre - scrive Cecco-belli - hanno preso tutti di sorpresa ehanno scosso l’opinione pubblica mon-diale. Da parte mia, trovo questa deci-sione un atto di grande amore verso laChiesa e un gesto di profonda umiltà.Condurre la Chiesa non è certo un po-tere, ma un servizio che richiede ener-gie fisiche, e il timone della Barca diPietro ha bisogno di una mano ferma esicura. Quando le forze vengono me-no, per il bene della Chiesa si conse-gna il timone a un altro che ne assicu-ri la guida”. Ricorda che Gubbio, pur non essendostato visitata da Papa Benedetto, “haavuto con lui contatti esclusivi e som-mamente gratificanti, come l’accensio-ne dell’Albero di Natale più grande delmondo il 7 dicembre del 2011 e nellostesso anno la benedizione delle nuovestatue dei Santi dei Ceri nell’udienzadell’11 maggio”. Conclude invitando i“fedeli a ricordarlo quotidianamentenell’orazione in questo tempo di na-scondimento, durante il quale si dedi-cherà alla preghiera di lode e d’inter-cessione a favore di tutta la Chiesa”. Passando ai risultati delle politiche, ilVescovo così prosegue: “Un augurio

M

tutto particolare lo rivolgo agli eletti alSenato e alla Camera nell’ultima tor-nata elettorale. Non sono mancate sor-prese, del resto prevedibili vista la cri-si che sta vivendo il mondo della poli-tica. I cittadini non si riconoscono piùnei partiti storici, ritenuti vecchi e in-quinati, ed è stato premiato chi ne hasaputo raccogliere le istanze. Ma haprevalso la protesta più che la proposta.

Auguro agli eletti di saper interpretarei veri bisogni della nazione e di esseredisponibili alle soluzioni ritenute ne-cessarie e utili per il bene di tutti”. Termina con il cammino di avvicina-mento alla santa Pasqua: “Il mese siconcluderà con la Pasqua del Signore,un appuntamento al quale ci stiamopreparando con le Stazioni quaresima-li, sia a Gubbio come a Umbertide, me-ditando sulla fede secondo l’invito delSanto Padre, che ha indetto un interoAnno ad essa dedicato per rinnovarel’entusiasmo di credere in Gesù Cristo,unico Salvatore del mondo, per ravvi-vare la gioia di camminare sulla viache ci ha indicato e per testimoniare inmodo concreto la forza trasformantedella fede”.

G. B.

Mons. Mario Ceccobelli sisofferma sulle dimissioni delPapa, sulla situazione politicaitaliana e sull’avvicinarsi dellafesta di Pasqua

d Umbertide fervono i prepa-rativi per la “Passione viven-te”. Padre Domenico Spa-

gnoli è ancora l’animatore di que-sto avvenimento che caratterizza laPasqua frattegiana. Infatti, come or-mai da sei anni, viene proposta ilgiorno della domenica delle Palmela passione di Cristo con quadri vi-venti che hanno lo scopo di farci en-trare nel mistero della passione,morte e risurrezione di Gesù. La principale novità di quest’annoriguarda la prospettiva con la qualesarà visto e sviluppato questo avve-nimento. Privilegiata nella circo-stanza la Passione così come è sta-ta vissuta ed inquadrata dalle don-ne: Maria Maddalena, Maria la Ma-dre, la Samaritana, l’Adultera... Icommenti ai quadri sono stati affi-dati a Jessica Zanella (attrice di tea-tro), sui versi de La mistica dell’a-more, opera della poetessa Alda Me-rini. Quest’anno, a differenza degli scor-si, la rappresentazione in questioneverrà eseguita alle ore 21 nella

A chiesa umbertidese di S. Francesco.Sono stati esclusi gli ambienti ester-ni per non correre il rischio di con-dizioni metereologiche sfavorevoli. Tanti i figuranti, giovani e menogiovani, che saranno coinvolti, pro-venienti da tutte e tre le parrocchie.Da varie settimane ormai hannopreso il via le prove serali a SanFrancesco, un modo semplice maefficace per animare la scena ereinterpretare la Parola. La parteci-pazione di tutti è puntuale e moltoimpegnata. Ancora una volta un plauso dovero-so a padre Domenico che sa attira-re verso questo evento numerosafolla. Crediamo, con lui, che questosia un modo semplice ma pene-trante per coinvolgere tutti alla ri-flessione, soprattutto per chi vuolearrivare visivamente alla medita-zione dell’amore di Dio per l’uomo.Sarà uno spettacolo di evangelizza-zione molto particolare e affasci-nante, che servirà di introduzionealla Settimana santa.

Fabrizio Ciocchetti

UMBERTIDE. Novità alla “Passione vivente” 2013

La Passione vista dalle donne

Gubbio - Sant’Ubaldo

A don Fanucciil premio Civis

a famiglia dei Santubaldari, condecisione unanime del proprioConsiglio, ha attribuito a don Angelo

Maria Fanucci - una vita spesa in difesa deipiù deboli ed emarginati, tra i tanti incarichianche quello di cappellano della famiglia deiSangiorgiari - l’edizione 2012 del “PremioCivis, Pater ac Pontifex Ubalde”, istituito perriconoscere i meriti e l’impegno di unostudioso eugubino impegnato nellavalorizzazione e trasmissione alle nuovegenerazioni dei valori ubaldiani. Ilriconoscimento è stato consegnato dalpresidente della Famiglia, Ubaldo Minelli,durante il V Concerto di musica sacra svoltosinella chiesa di San Pietro ed organizzato inoccasione dell’821° anniversario dellacanonizzazione del Patrono, pronunciata conbolla di Celestino III il 5 marzo 1192. DonFausto, neo custode della basilica, ha lodatola presenza di cori ed orchestre del territoriodei Montefeltro, caro al Patrono “vescovo persempre” e la scelta della Messa di Schubert.Gran finale con l’inno O lume della fede,orchestrato dal maestro Ruiz de Ballestrerosdella Corale Giuseppe Verdi.

Benedetta Pierotti

L

Un mese specialeBenedetto XVI con il vescovo mons.Mario Ceccobelli in occasione della visita ad limina del 2007

26 LA VOCE [email protected]@lavoce.it

a Quaresima di carità 2013ha per tema “La diocesi diGubbio e Villa Garibaldi

unite dai santi Mariano eGiacomo” ed è destinata, comegià annunciato, alla comunitàparrocchiale di Villa Garibaldi, uncentro del Mantovanogravemente danneggiato dalterremo del 2012. La diocesi haritenuto di accogliere l’invito didon Giovanni Talò, parrocoappunto di Villa Garibaldi, agemellare le due comunità

L ecclesiali unite dalla devozioneper i santi Mariano e Giacomo. Lachiesa è intitolata infatti ai duesanti africani, martiri a Cirta diNumidia nel 259 d.C., le cuispoglie mortali sono conservatenella cattedrale eugubina.L’obiettivo in questo momento èquello di raccogliere fondi perrestaurare la chiesa parrocchialedella piccola frazione, ancorachiusa al culto, visitata da unadelegazione guidata dal vescovoCeccobelli, dal vicario generale

mons. Fausto Panfili,dall’economo diocesano mons.Giuliano Salciarini, dal direttoredell’ufficio Beni culturali PaoloSalciarini e da altri parroci.

L’appello è quello a unacontribuzione generosa, nei limitidel possibile. Le offerte possonoessere versate direttamentepresso l’ufficio della Caritasdiocesana (piazza San Pietro 7,aperto dal lunedì al sabato dalleore 9 alle 12.30), sul c.c. postalen. 11186061 intestato a “Caritasdiocesana Curia vescovile”specificando la causale“Quaresima 2013”, o conversamento o bonifico bancariosul c.c. intestato a “Diocesi diGubbio Caritas” – Monte deipaschi di Siena, filiale di Gubbiocodice Iban IT 65 O 01030 38480000000975158, causale“Quaresima 2013”.

La parrocchia di Villa Garibaldi

DIOCESI. La Quaresima di fraternità andrà a favore di Villa Garibaldi colpita dal sisma

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VENERDÌ 8 MARZO 2013

lo della famiglia nella società, “chiamata– ha detto il Vescovo il Parma – a mostra-re che è possibile volersi bene con unamore unico e fecondo e a creare un cli-ma relazionale intorno a sé. La famigliaumanizza, educa, ascolta, trasmette valo-ri. Spesso, però, le istituzioni poco fannoper le famiglie”. Infine, un pensiero a tut-te le persone separate o divorziate: “Dob-biamo accoglierle, non giudicarle, farsentire loro che la Chiesa c’è, ascoltare,dirgli ‘ti voglio bene’. Allo stesso tempo,però, con chiarezza e lealtà, dobbiamo di-re che alcune situazioni (come ad esem-pio il divorziato risposato civilmente, o ilfedele che convive abitualmente moreuxurio, cioè come se ci fosse regolare ma-trimonio, ndr) non consentono, ad esem-pio, di poter ricevere l’eucaristia”.

BREVI

❖ FOLIGNODocumentario sull’amiantoÈ stato molto toccante l’incontro degli studentinell’ambito del progetto “Cittadini del mondo”,sabato 2 marzo presso la sala conferenze dipalazzo Trinci, a Foligno con AndreaPrandstraller, che ha curato la regia, insieme aNiccolò Bruna, del documentario Polvere. Ilgrande processo dell’amianto. Il prof. RobertoIncatasciato, moderando l’assemblea, haricordato agli studenti che a Torino nel 2008 sisvolse il primo grande processo penale aipadroni dell’amianto. Per la prima volta sulbanco degli imputati, grazie alla fermezza delprocuratore Raffaele Guariniello, siederanno imaggiori azionisti di Eternit, la multinazionalebelga-svizzera che per 70 anni ha dominato ilmercato mondiale. I testimoni a carico: 800uomini e donne di Casale Monferrato, parenti divittime, in rappresentanza delle decine dimigliaia di lavoratori morti in tutta Europa.“Questo film - dice il regista - denuncia laresponsabilità della multinazionale che non hamesso in opera nessun sistema di prevenzione econtrollo dei danni derivanti dalle polveri diamianto. Ho voluto raccontare una storia delpassato che vive nel presente, perché la gentecontinua a vivere e purtroppo, ancora, proseguea morire”. I due registi, in parallelo al processodi primo grado, seguiranno una loro personaleinchiesta, fatta di immagini, di testimonianze,di storie, raccolte ovunque l’amianto abbiarivelato il suo vero volto.

❖ SPOLETOCorsa dei vaporettiCresce l’attenzione per le prossime gare per laormai storica e tradizionale competizionespoletina della “Corsa dei vaporetti”. Lapresentazione ufficiale dei vaporetti si è svolta il28 febbraio. Quest’anno la Corsa dei vaporetti,giunta alla sua 49a edizione e si svolgerà nelfine settimana del 23 giugno. L’evento è statoposticipato, rispetto alle intenzioni del Comitatoorganizzatore, per non farlo coincidere con losvolgimento di alcune manifestazioni dicarattere nazionale, previste per i finesettimana precedenti. Il nuovo percorso, testatolo scorso anno, risulta essere più divertente esicuro di quello precedente ed ha aggiuntospettacolarità alla manifestazione. Nei giorniimmediatamente precedenti all’evento siterranno delle iniziative collaterali tese apubblicizzare la manifestazione ed a rendere icittadini di Spoleto più partecipi e più viciniall’organizzazione. Le iscrizioni si apriranno ilprimo aprile per chiudersi inderogabilmente il18 maggio. Sarà compito del Comitatoorganizzatore, con la collaborazione ormaidivenuta tradizionale dell’Avis, attivarsi perrendere questa edizione sempre più bella edinteressante. (Sara Sassi)

❖ NORCIALibro sul tartufoÈ stato presentato a Norcia, nel corso dellamanifestazione Nero Norcia conclusasi lo scorsofine settimana, il volume di Domenico Manna Iltartufo nero di Norcia (Quattroemme editore). IlCedrav (Centro documentazione ricercaantropologica in Valnerina) avevacommissionato due anni or sono a Manna, exdirettore della Comunità montana dei montiMartani e del Serano e grande esperto di tartufie tartuficoltura, un’opera che inquadrasse iltartufo nel territorio di sua competenza. Unpunto di vista diverso, al di fuori dagli schemiclassici di trattazione della materia, che comeha detto il prof. Gerard Chevalier, massimoesponente mondiale in materia, non è né unaarida ricostruzione storica, né un trattatoscientifico, ma la narrazione di una vicendafatta di uomini, di esperienze e di territorio,arricchita da una ricerca storica senzaprecedenti e da considerazioni scientifiche diassoluto rilievo. Tra gli intervenuti FulvioPorena, direttore del Cedrav, Gian Luigi Gregori,responsabile del Centro di tartuficoltura dellaRegione Marche e Alessandro Menghini,docente di Botanica all’Università degli studi diPerugia. Presenti anche il sindaco Gian PaoloStefanelli, Massimo Buconi, presidente della IIICommissione turismo del Consiglio regionaledell’Umbria. In platea tanti appassionati delsettore e anche moltissimi addetti ai lavori tracui Bruno Urbani, alcuni rappresentanti del Cnrdi Perugia, la parlamentare Ada Spadoni Urbanie molti dipendenti della Comunità montana.

NORCIA. L’edizione 2013 dellaFiaccola di san Benedetto La “luce” in Francia

arzo è il mese in cui laprimavera bussa allaporta, la natura si ri-

sveglia e le giornate si allunga-no aumentando le ore di luce.Proprio la luce di san Benedet-to, quella Fiaccola di pace e so-lidarietà nata oltre vent’anni facon l’intento di propagandarel’unità dell’Europa con breakextra-continentali negli StatiUniti, in Russia e in Australia,viene accesa venerdì 8 marzoalle ore 18 nella cripta della ba-silica di San Benedetto a Nor-cia, al canto dei solenni vespridei monaci. Inizierà il suo percorso propriodalla casa natale dei santi Be-nedetto e Scolastica e arriveràfino in Francia: il 15 all’abba-zia di Saint Benoit sur Loire,dove sembra sia custodito ilcorpo del Patrono d’Europa, edil giorno seguente a Parigi peressere accolta nella cattedrale di NotreDame da mons Andrè Armand Vingt-Trois(salvo impegni romani legati al Conclave)che, insieme all’arcivescovo di Spoleto-Norcia mons. Renato Boccardo, celebreràla messa pontificale. Il percorso della Fiac-cola benedettina sarà condiviso con le de-legazioni dei Comuni di Cassino e Subia-co, luoghi-culto per la vita del monachesi-mo benedettino, dove sosterà rispettiva-mente nei giorni 9 e 10 marzo prima dipartire alla volta della Francia. “Mi piace ricordare don Mario – dice ilsindaco di Norcia Gian Paolo Stefanelli –che, parlando del monachesimo benedet-tino, paragonava Norcia alle radici, Subia-co all’albero, Cassino al frutto. L’accensio-ne dalla sua casa natale pone la nostracittà come fonte di luce per l’Europa. È oc-casione per tutti i nursini di rinverdire in

M

questo giorno quei valori di unità, fratel-lanza e cultura che il nostro santo Patro-no ha propagandando in Europa e nelmondo attraverso i monasteri”.In terra francese, oltre agli appuntamen-ti liturgici, è previsto anche un workshopper la promozione dei luoghi di san Be-nedetto presso l’Istituto di cultura italo-francese e l’accoglienza della delegazio-nepresso l’Ambasciata italiana a Parigi.L’arrivo, o meglio, il suggestivo rientro

della fiaccola a Norcia sarà mercoledì 20marzo, intorno alle 19.30, dopo che avràsostato nell’abbazia dei Santi Felice eMauro di Sant’Anatolia di Narco e nel-l’abbazia di Sant’Eutizio di Piedivalle diPreci, attesa dalla delegazione dei mona-ci del monastero.Il 21 marzo poi il suggestivo Corteo stori-co, ideato oltre quarant’anni fa da mons.Armando Petrelli recentemente scom-parso, sfilerà per le vie della città adomaggiare il Patrono d’Europa per poientrare in chiesa alle ore 11 per la solen-ne celebrazione eucaristica presieduta damons. Boccardo, dal priore del monaste-ro di Norcia padre Cassian Folsom e dal-l’abate della basilica di Ottobeuren, cittàgemellata con Norcia nel nome di Bene-detto, auspicio per l’Europa tutta.

Paolo Millefiorini

Diocesi Spoleto. Incontro con mons. Solmi della Cei

Priorità della famiglia oggiun grande dono per me esserecon le famiglie”. Con questeparole mons. Enrico Solmi,

presidente della Commissione Cei per lafamiglia e la vita, ha avviato, domenica 2marzo a Cannaiola di Trevi, la riflessione“La famiglia oggi alla luce della Familia-ris consortio”. Presenti una settantina dipersone, diverse famiglie giovani con fi-gli (per i quali c’era un’animazione spe-cifica), una decina di coppie di fidanzatiche stanno partecipando ai percorsi inpreparazione al matrimonio. Mons. Solmiè stato accolto dall’arcivescovo Boccardo,da don Sem Fioretti e dai coniugi Rober-to e Cristina Mariottini, rispettivamentedirettore e condirettori della Pastorale fa-miliare diocesana.Il Vescovo di Parma ha esordito dicendocome la Familiaris consortio, esortazioneapostolica di Giovanni Paolo II del 1981,inizi presentando le luci e le ombre dellafamiglia, luci ed ombre che dopo trent’an-ni non sono sparite ma solamente muta-te, o meglio adeguate all’attuale contestosociale, politico, economico. “La famiglia– ha detto mons. Solmi – è una realtà an-cora viva, che deve, però, confrontarsi

È“ con mentalità differenti, con culture va-rie”. Il presule ha affermato che “le conviven-ze e i matrimoni tra persone dello stessosesso mettono in dubbio l’idea di personae conseguentemente di matrimonio, pro-vocando uno snaturamento culturale chepotrebbe portare a considerare il matri-monio come una scatola di costruzioni: locomponiamo come più ci piace e poi losmontiamo quando siamo stanchi”. La Chiesa per arginare tale fenomenopuò fare molto. “Come prima cosa – hadetto Solmi – dobbiamo avere più co-scienza del dono di Dio ricevuto col ma-trimonio. Dobbiamo accogliere i fidanza-ti con lo stile di famiglia e dire a quelliche non convivono (che sono in mino-ranza): coraggio, non siete ‘esseri rari’.Dobbiamo ridire con forza che la fami-glia è comunità e che i figli, in questa so-cietà dove prevale un amore liquido e del-le relazioni fatte solo di sentimento, sonoun dono di Dio. Dobbiamo essere consa-pevoli che le nostre parrocchie sarannopiù accoglienti nella misura che vi si re-spiri lo stile familiare”. Poi, un’interessante panoramica sul ruo-

Quest’anno la meta è SaintBenoit sur Loire, dovesembra sia custodito ilcorpo del Santo, poi Parigi

Lirico sperimentale. I vincitori del concorso per giovani cantanti lirici

l teatro nuovo “GiancarloMenotti” di Spoleto si è svoltala 67a edizione del concorso

per giovani cantanti liriciorganizzato dal Teatro liricosperimentale. La giuria eracomposta da un teaminternazionale e presieduta da LellaCuberli. Dopo quattro giorni diselezioni e dopo aver ascoltato condedizione almeno 100 concorrenti;i vincitori decretati sono stati setteragazzi/e con la seguente

A graduatoria: Annalisa Ferrarini,soprano, 30 anni, di Reggio Emilia(punteggio 8,90), seconda FrancescaBiliotti, mezzosoprano, 30 anni, diMilano (8,64), terzo Alec RoupenAvedisian, baritono, 30 anni, diSofia (8,54). Al quarto posto ChiaraIsotton, soprano, 27 anni di Belluno(punteggio 8,14), poi DavideGiangregorio, basso-baritono, 23anni di Apice (8,09). Sesta ChiaraMargarito, soprano, 26 anni diMisano Adriatico (8,04) e settimo

Francesco Salvatori, baritono, 27anni di Siena (8,02). La giuria hainoltre decretato idonei i seguenticandidati: Léonie Anne Renaud(soprano, svizzera, di 28 anni) e

Massimiliano Mandozzi (basso,italiano, di 19 anni). I vincitori delconcorso saranno ammessi al corsobiennale di avviamento eparteciperanno alla stagione liricasperimentale di Spoleto edell’Umbria 2013-2014. I cantantivincitori riceveranno una borsastudio. Tra i primi tre classificati,sarà suddiviso il premio speciale“Cesare Valletti” di 8.000 euro,conferito anche quest’anno dallasignora Nicoletta Braibanti Valletti,vedova del celebre tenore CesareValletti, vincitore della primaedizione del concorso di canto. (Sara Sassi)

La benedizione della fiaccola a Norcia nel 2010

Il Lirico di Spoleto

Mons.Enrico Solmi

27LA VOCE Norcia / Foligno / Spoleto @[email protected]

Page 28: CONTIENE I.P. - LaVoceNORCIA Va in Francia la Fiaccola della pace CONTIENE I.P. Non fare il tifo per lo sfascio dell’Italia VENERDÌ 8 MARZO 2013 POLITICA. Il Quirinale può garantire

... a cominciare dalla qualità dell'informazione:fatta di notizie chiare e oneste sulle esigenze del territorio, i temicaldi a livello nazionale e internazionale, la vita della Chiesa. Unaccurato lavoro giornalistico, supportato dai nomi di esperti eprofessionisti.... e poi, La Voce on-line completamente rinnovata conuna grafica più ricca di immagini e più dinamica.Sul nostro sito web www.lavoce.it- trovi aggiornamenti quotidiani, fotogallery e servizi video eaudio; - hai la possibilità di entrare nel dibattito lasciando il tuocommento o il tuo racconto;- dal giovedì sera puoi sfogliare on line il nuovo giornale che ilvenerdì mattina sarà in edicola e a casa tua;- accedi all’archivio dei 10.000 articoli, compresi i commenti alVangelo e le rubrichesettimanali, pubblicati on linedal 1995.... inoltre, rinnovandol'abbonamento ti assicuri il 10% di sconto sui libri con i12 buoni che potrai presentarepresso le librerie convenzionate... infine, ma non ultimo,con La Voce potrai seguirel’Anno della Fede e il 50° delConcilio Vaticano II, ai quali dedichiamo articoli edapprofondimenti

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