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Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane S.p.A. - Sped. in abb. postale - D.L. 353/2003 (Conv. In - L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB/2004-Arezzo” - Abbonamento: Ordinario 30,00 - Sostenitore 80,00 Benemerito 105,00 - Estero Europa 80,00 - Estero America 120,00 - Autoriz. Tribunale di Arezzo N° 3 del 27/03/1979 – Iscrizione Reg. Naz. della Stampa n. 5896 - Stampa: Arti Tip. Tosc. Cortona. Una copia arretrata 3,0. Redazione, Amm.ne: Giornale L’Etruria Soc. Coop. arl - Via Nazionale, 51 - 52044 Cortona - C/C Post. 13391529 - Tel. (0575) 60.32.06 PAGINA 1 PERIODICO QUINDICINALE FONDATO NEL 1892 Euro 1,50 e-mail: [email protected] www.letruria.it L ETRURIA Cortona - Anno CXXI - N° 5 - Venerdì 15 marzo 2013 REALIZZAZIONE E VENDITA DIRETTA MAGLIERIA PERSONALIZZATA E SU MISURA Via Gramsci, 62/X - Camucia (Ar) - Tel. e Fax 0575/60.50.35 - [email protected] Abbonati a L’Etruria: solo carta 12 mesi 30 euro; web 12 mesi 25 euro; carta + web 12 mesi 40 euro - info su: www.letruria.it L a nascita di centrali a bio- masse nel territorio aretino e cortonese stà determinan- do una quantità di discus- sioni, di polemiche, di puntualiz- zazioni spesso strumentali. Nella Nazione di domenica 10 marzo un articolo che documenta- va come l’assise comunale di Poppi si era espressa in senso ne- gativo per la realizzazione nella frazione Memmenano di una cen- trale a biomasse. Il corrispondente documenta- va l’ampia e vivace discussione ma precisava una cosa importante e cioè che era necessario innanzitut- to vedere cosa si brucia nella centrale perché se si trattasse di materiali puliti, sembrerebbe e- scluso qualsiasi tipo di inquina- mento. Questa situazione purtroppo non si è verificata nelle precedenti situazioni per l’assise comunale cortonese. Quelle poche volte che se ne è discusso la spinta è venuta da fuori, dal Comitato Tutela di Cor- tona che da tempo con coerenza e determinazione combatte la sua battaglia contro queste centrali a biomasse. Per l’esperienza di Renaia si è dovuti giungere in Consiglio co- munale dopo che tutto era stato praticamente stabilito. I consiglieri hanno capito che questi passi non possono essere fatti senza preventivamente inte- ressare la popolazione. Ma questo dato oggettivo pare che il politico locale non lo riesca a digerire. E così dobbiamo constatare la nascita di altre centrali a biogas nell’area intorno a Terontola, una (come documenta la foto) in prossimità di Pietraia, l’altra tra Terontola e il Lago. Anche questa volta tutto in silenzio. E’ un peccato, perché se il materiale bruciato è pulito, sicura- mente la contestazione, anche preventiva anche della popolazio- ne, sarebbe molto più tenue e su- perabile. Anche questa volta l’Ammini- strazione Comunale è giunta se- conda. Il Comitato Tutela di Cortona ha inviato un documento per chie- dere al Consiglio comunale corto- nese di recepire il “principio della precauzione previsto dal trattato comunitario all’art. 174. Nel 2008 il decreto legge n. 4 apportava delle modifiche al de- creto legge 152/2006 (testo unico ambientale) introducendo l’art. 3- ter che recepisce nella legislazione italiana quanto previsto dalla Co- munità Europea. L’art. 3-ter così recita: “la tu- tela dell’ambiente e degli ecosi- stemi naturali e del patrimonio culturale deve essere garantita da tutti gli enti pubblici e pri- vate e dalle persone fisiche e giuridiche pubbliche o private, mediante una adeguata azione che sia informata ai principi della precauzione, dell’azione preventive, della correzione, in via prioritaria alla fonte, dei danni causati all’ambiente, nonchè al principio “chi inqui- na paga” che, ai sensi dell’art. 174, comma 2, del Trattato delle unioni europee, regolano la politica della Comunità in ma- teria ambientale.” Questo principio fa obbligo al- le autorità competenti di adottare provvedimenti appropriati al fine di prevenire taluni rischi potenziali per la sanità pubblica, per la sicurezza e per l’ambiente, facen- do prevalere le esigenze connesse alla protezione di tali interessi sugli interessi economici. Sono pertanto possibili provvedimenti per eliminare i rischi potenziali e non solo i rischi certi. In sostanza la legge impone (dal 2008) di intervenire sia come precauzione in caso di incertezza, sia per prevenire in caso di rischi certi e consente di concepire l’o- missione, qualora non si interven- ga in caso di rischio potenziale. Nell’agosto dello scorso anno abbiamo raccolto le firme neces- sarie per inoltrare una richiesta di delibera del Consiglio Comunale per l’adozione di questo principio ,secondo quanto previsto dallo Statuto e dal regolamento del Co- mune di Cortona. Il Consiglio comunale riunitisi in seduta il 8 marzo 2013 ha adot- tato all’uninimità questo principio. Il Comitato di Tutela comun- que precisa: “Riteniamo che l’a- dozione di questo principio pos- sa fornire al nostro Comune un ulterire arma per disciplinare e, se necessario bloccare quelle di Enzo Lucente C O R T O N A Tessuti artigianali dal 1842 - Liste Nozze Piazza della Repubblica, 21 CORTONA (AR) - Tel / Fax 0575 601640 www.busatticortona.com - e-mail: [email protected] Sulle centrali a biomasse a Cortona, silenzio assordante! E’ tornata l’Annunciazione del Beato Angelico Borghese, è un santuario dell’ar- te meta di pellegrinaggi impo- nenti degli amanti della miglio- re pittura e scultura visibile a Roma. Le cinque tappe dell’Arte del- 35° dalla Fondazione COMPAGNIA 1978 2013 35° dalla Fondazione COMPAGNIA 1978 2013 la Fede hanno trovato posto pro- prio nel salone d’Ingresso della Galleria. Per Cortona questa esperien- za ha rappresentato sicuramen- te un ottimo biglietto da visita, non solo per le migliaia di visi- tatori che hanno ammirato l’o- pera a Roma, ma anche per l’ot- tima campagna mediatica che la stessa mostra ha portato con se. L.L. attività che , in nome del diritto d’impresa garantito costituzio- nalmente, possono compromet- tere, ledere o limitare il prima- rio diritto di Tutti alla salute e a vivere e lavorare in un ambien- te salubre. Nonostante l'approvazione unanime di questa delibera ci sia consentita una piccola nota polemica: Come abbiamo spiegato sopra, il Principio di Precau- zione è Legge dello Stato pertan- to non sarebbe stato neppure necessario l’intervento del Co- mitato con questo iter per in- centivarne l’applicazione. Come ci è stato sempre ripe- tuto le leggi vanno rispettate: dura lex sed lex ! Cortona rappresenta uno di quei casi in cui, in base a que- sta normativa del 2008, poteva essere evitata quella concentra- zione di centrali a biomasse combustibili e biogas che si è verificata in pochi chilometri di territorio. Ci auguriamo comunque che questo preciso impegno vin- coli le autorità competenti ad effettuare puntuali e severi controlli; a vigilare sul rispetto delle prescrizioni e riconsidera- re gli impatti sull’ambiente in base alle evidenze scientifiche . Il mondo scientifico, infatti, non manca occasione (anche nell’ultima edizione del Forum Risk Management ad Arezzo), per denunciare un pericoloso gap tra le evidenze scientifiche e il loro recepimento normativo. La ricerca scientifica viaggia più velocemente dell’ attività normativa; il Legislatore Euro- peo, quando scrisse questa legge, era consapevole che da certe sciagure ambientali è difficile tornare indietro ed impose agli Stati aderenti precisi atteggia- menti prudenziali”. Ci rendiamo conto che esisto- no leggi che consentono la realiz- zazione di queste centrali a bio- masse, per le quali è difficile che le amministrazioni comunali pos- sano preventivamente dare dinie- ghi di costruzione, ma occorre saggezza politica per far si che queste nuove energie alternative servano per l’uso per cui sono nate, ovvero per favorire l’impren- ditore attraverso la produzione di calore e di energia elettrica a vantaggio della propria azienda. Quando queste centrali na- scono al di fuori di questa realtà oggettiva, come mera e pura spe- culazione economica, con uso di olii provenienti dall’Africa e dal- l’Asia, è necessaria molta più at- tenzione e saggezza politica. La centrale di Pietraia utiliz- zerà prodotti e derivati da coltiva- zione agricola per la produzione di energia, così come è documen- tato nell’articolo che ci ha inviato la Pro loco di Pietraia e pubblicato a pag. 6. E ’ tornata finalmente al suo posto L’Annunciazio- ne del Beato Angelico dopo l’importante tra- sferta romana che ha visto l’o- pera esposta alla Galleria Bor- ghese dal 12 dicembre al 10 febbraio. Il capolavoro cortonese ha aperto la mostra voluta dal Co- mitato di San Floriano di Illegio e la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale di Roma, che han- no organizzato cinque esposi- zioni consecutive di capolavori assoluti di arte sacra per accom- pagnare l’Anno della Fede (iniziato l’11 ottobre 2012, nel 50° anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II, e che terminerà appunto il 24 novem- bre 2013, solennità di Cristo Re dell’Universo). La prima opera esposta a Galleria Borghese, è stata pro- prio l’Annunciazione di Beato Angelico, eccezionalmente con- cessa dal Museo Diocesano del Capitolo di Cortona e dalla dio- cesi di Arezzo-Cortona-Sanse- polcro. Il progetto, a cura di don A- lessio Geretti, direttore del Co- mitato di San Floriano di Illegio, nasce con lo spirito di meditare su come la fede abbia ispirato l’arte e su come le opere d’arte abbiano ispirato la fede. “In questo particolare anno- spiega- no gli organizzatori - sembrava necessario che accanto a cele- brazioni liturgiche e catechesi venisse proposta anche una serie di eventi culturali rivolti a credenti e non credenti, a par- tire dal nesso tra bellezza ma- teriale e vita spirituale, tra esperienza del visibile e intui- zione dell’invisibile, tra i sensi e il senso.” L’Annunciazione di Cortona ha dunque aperto questa staffet- ta ideale con l’annuncio del mi- stero dell’Incarnazione. Galleria Borghese, nata dalla passione per il collezionismo d’arte del Cardinale Scipione Al Museo Diocesano, dopo la parentesi romana Mentre negli altri comuni dell’aretino c’è ampio dibattito nelle assise comunali Piazza de Gasperi, 9 Tel. 0575/60.31.43 Camucia (Ar)

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Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane S.p.A. - Sped. in abb. postale - D.L. 353/2003 (Conv. In - L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB/2004-Arezzo” - Abbonamento: Ordinario € 30,00 - Sostenitore € 80,00Benemerito € 105,00 - Estero Europa € 80,00 - Estero America € 120,00 - Autoriz. Tribunale di Arezzo N° 3 del 27/03/1979 – Iscrizione Reg. Naz. della Stampa n. 5896 - Stampa: Arti Tip. Tosc. Cortona.

Una copia arretrata € 3,0. Redazione, Amm.ne: Giornale L’Etruria Soc. Coop. arl - Via Nazionale, 51 - 52044 Cortona - C/C Post. 13391529 - Tel. (0575) 60.32.06

PAGINA 1

PERIODICO QUINDICINALE FONDATO NEL 1892 Euro 1,50 e-mail: [email protected]

L’ETRURIACortona - Anno CXXI - N° 5 - Venerdì 15 marzo 2013

REALIZZAZIONE E VENDITA DIRETTAMAGLIERIA PERSONALIZZATA E SU MISURA

Via Gramsci, 62/X - Camucia (Ar) - Tel. e Fax 0575/60.50.35 - [email protected]

Abbonati a L’Etruria: solo carta 12 mesi 30 euro; web 12 mesi 25 euro; carta + web 12 mesi 40 euro - info su: www.letruria.it

La nascita di centrali a bio -masse nel territorio aretinoe cortonese stà determinan-do una quantità di discus-

sioni, di polemiche, di puntualiz-zazioni spesso strumentali.

Nella Nazione di domenica 10marzo un articolo che documenta-va come l’assise comunale diPoppi si era espressa in senso ne -gativo per la realizzazione nellafra zione Memmenano di una cen -trale a biomasse.

Il corrispondente documenta-va l’ampia e vivace discussione ma

precisava una cosa importante ecioè che era necessario innanzitut-to vedere cosa si brucia nellacentrale perché se si trattasse dimateriali puliti, sembrerebbe e -scluso qualsiasi tipo di inquina-mento.

Questa situazione purtropponon si è verificata nelle precedentisituazioni per l’assise comunalecortonese.

Quelle poche volte che se ne èdiscusso la spinta è venuta dafuori, dal Comitato Tutela di Cor -tona che da tempo con coerenza edeterminazione combatte la suabattaglia contro queste centrali abiomasse.

Per l’esperienza di Renaia si èdo vuti giungere in Consiglio co -munale dopo che tutto era statopraticamente stabilito.

I consiglieri hanno capito chequesti passi non possono esserefatti senza preventivamente inte -ressare la popolazione.

Ma questo dato oggettivo pareche il politico locale non lo riescaa digerire.

E così dobbiamo constatare lanascita di altre centrali a biogasnell’area intorno a Terontola, una(come documenta la foto) inpros simità di Pietraia, l’altra traTerontola e il Lago.

Anche questa volta tutto insilenzio.

E’ un peccato, perché se ilmateriale bruciato è pulito, sicura-mente la contestazione, anchepre ventiva anche della popolazio-ne, sarebbe molto più tenue e su -perabile.

Anche questa volta l’Ammini -stra zione Comunale è giunta se -conda.

Il Comitato Tutela di Cortonaha inviato un documento per chie -dere al Consiglio comunale corto-nese di recepire il “principio della

precauzione previsto dal trattatocomunitario all’art. 174.

Nel 2008 il decreto legge n. 4apportava delle modifiche al de -creto legge 152/2006 (testo unicoambientale) introducendo l’art. 3-ter che recepisce nella legislazioneitaliana quanto previsto dalla Co -munità Europea.

L’art. 3-ter così recita: “la tu -te la dell’ambiente e degli ecosi-stemi naturali e del patrimonioculturale deve essere garantitada tutti gli enti pubblici e pri -

vate e dalle persone fisiche egiuridiche pubbliche o private,mediante una adeguata azioneche sia informata ai principidella precauzione, dell’azionepre ventive, della correzione, invia prioritaria alla fonte, deidanni causati all’ambiente,non chè al principio “chi in qui -na paga” che, ai sensi dell’art.174, comma 2, del Trattato delleunioni europee, regolano lapolitica della Co munità in ma -teria ambientale.”

Questo principio fa obbligo al -le autorità competenti di adottareprovvedimenti appropriati al finedi prevenire taluni rischi po tenzialiper la sanità pubblica, per lasicurezza e per l’ambiente, facen -do prevalere le esigenze con nessealla protezione di tali interessisugli interessi economici. Sonopertanto possibili provvedimentiper eliminare i rischi po tenziali enon solo i rischi certi.

In sostanza la legge impone(dal 2008) di intervenire sia comeprecauzione in caso di incertezza,sia per prevenire in caso di rischicerti e consente di concepire l’o -missione, qualora non si interven-ga in caso di rischio potenziale.

Nell’agosto dello scorso annoabbiamo raccolto le firme neces-sarie per inoltrare una richiesta didelibera del Consiglio Comunaleper l’adozione di questo principio,secondo quanto previsto dalloStatuto e dal regolamento del Co -mune di Cortona.

Il Consiglio comunale riunitisiin seduta il 8 marzo 2013 ha adot -tato all’uninimità questo principio.

Il Comitato di Tutela comun-que precisa: “Riteniamo che l’a -do zione di questo principio pos -sa fornire al nostro Comune unulterire arma per disciplinare e,se necessario bloccare quelle

di Enzo Lucente

C O R T O N A

Tessuti artigianali dal 1842 - Liste NozzePiazza della Repubblica, 21 CORTONA (AR) - Tel / Fax 0575 601640

www.busatticortona.com - e-mail: [email protected]

Sulle centrali a biomasse a Cortona, silenzio assordante! E’ tornata l’Annunciazione del Beato Angelico

Bor ghe se, è un santuario dell’ar-te meta di pellegrinaggi im po -nenti degli amanti della miglio-re pittura e scultura visibile aRoma.

Le cinque tappe dell’Arte del -

35° dalla Fondazione

COMPAGNIA

1978 2013

35° dalla Fondazione

COMPAGNIA

1978 2013

la Fede hanno trovato posto pro -prio nel salone d’Ingresso del laGalleria.

Per Cortona questa esperien-za ha rappresentato sicuramen-te un ottimo biglietto da visita,non solo per le migliaia di visi -tatori che hanno ammirato l’o -pera a Roma, ma anche per l’ot -tima campagna mediatica chela stessa mostra ha portato conse. L.L.

attività che , in nome del dirittod’impresa garantito costituzio-nalmente, possono compromet-tere, ledere o limitare il prima-rio diritto di Tutti alla salute e avivere e lavorare in un ambien-te salubre.

Nonostante l'approvazioneunanime di questa delibera cisia consentita una piccola notapolemica:

Come abbiamo spiegatosopra, il Principio di Pre cau -zione è Legge dello Stato pertan-to non sarebbe stato neppurenecessario l’intervento del Co -mi tato con questo iter per in -centivarne l’applicazione.

Come ci è stato sempre ri pe -tuto le leggi vanno rispettate:dura lex sed lex !

Cortona rappresenta uno diquei casi in cui, in base a que -sta normativa del 2008, potevaessere evitata quella concentra-zione di centrali a biomassecombustibili e biogas che si èverificata in pochi chilometri diterritorio.

Ci auguriamo comunqueche questo preciso impegno vin -coli le autorità competenti adeffettuare puntuali e severicontrolli; a vigilare sul rispettodelle prescrizioni e riconsidera-re gli impatti sull’ambiente inbase alle evidenze scientifiche .

Il mondo scientifico, infatti,non manca occasione (anchenell’ultima edizione del ForumRisk Management ad Arezzo),per denunciare un pericolosogap tra le evidenze scientifichee il loro recepimento normativo.

La ricerca scientifica viaggiapiù velocemente dell’ attivitànormativa; il Legislatore Euro -peo, quando scrisse questa legge,era consapevole che da certesciagure ambientali è difficiletornare indietro ed impose agliStati aderenti precisi atteggia-menti prudenziali”.

Ci rendiamo conto che esisto-no leggi che consentono la realiz-zazione di queste centrali a bio -masse, per le quali è difficile chele amministrazioni comunali pos -sano preventivamente dare dinie-ghi di costruzione, ma occorresaggezza politica per far si chequeste nuove energie alternativeservano per l’uso per cui sononate, ovvero per favorire l’impren-ditore attraverso la produzione dicalore e di energia elettrica avantaggio della propria azienda.

Quando queste centrali na -scono al di fuori di questa realtàog gettiva, come mera e pura spe -culazione economica, con uso diolii provenienti dall’Africa e dal -l’Asia, è necessaria molta più at -tenzione e saggezza politica.

La centrale di Pietraia utiliz-zerà prodotti e derivati da coltiva-zione agricola per la produzionedi energia, così come è documen-tato nell’articolo che ci ha inviatola Pro loco di Pietraia e pubblicatoa pag. 6.

E ’ tornata finalmente alsuo posto L’Annun cia zio -ne del Beato Angelicodopo l’importante tra -

sfer ta romana che ha visto l’o -pera esposta alla Galleria Bor -ghese dal 12 dicembre al 10febbraio.

Il capolavoro cortonese haaperto la mostra voluta dal Co -mitato di San Floriano di Illegioe la Soprin tendenza Speciale peril Patri monio Storico Artisticoed Etno an tropologico e per ilPolo Mu sea le di Roma, che han -no organizzato cinque esposi-zioni consecutive di capolavoriassoluti di arte sacra per accom-pagnare l’Anno della Fede(iniziato l’11 ottobre 2012, nel50° anniversario dell’aperturadel Concilio Vaticano II, e cheterminerà appunto il 24 novem-bre 2013, solennità di Cristo Redell’Universo).

La prima opera esposta aGalleria Borghese, è stata pro -prio l’Annunciazione di BeatoAngelico, eccezionalmente con -cessa dal Museo Diocesano delCapitolo di Cortona e dalla dio -cesi di Arezzo-Cortona-San se -pol cro.

Il progetto, a cura di don A -les sio Geretti, direttore del Co -mitato di San Floriano di Illegio,nasce con lo spirito di meditaresu come la fede abbia ispirato

l’arte e su come le opere d’arteabbiano ispirato la fede. “Inquesto particolare anno- spiega-no gli organizzatori - sembravanecessario che accanto a cele -brazioni liturgiche e catechesivenisse proposta anche unaserie di eventi culturali rivolti acredenti e non credenti, a par -tire dal nesso tra bellezza ma -teriale e vita spirituale, traesperienza del visibile e intui-zione dell’invisibile, tra i sensi eil senso.”

L’Annunciazione di Cortonaha dunque aperto questa staffet-ta ideale con l’annuncio del mi -stero dell’Incarnazione.

Galleria Borghese, nata dallapas sione per il collezionismod’ar te del Cardinale Scipione

Al Museo Diocesano, dopo la parentesi romanaMentre negli altri comuni dell’aretino c’è ampio dibattito nelle assise comunali

Piazza de Gasperi, 9 Tel. 0575/60.31.43

Camucia (Ar)

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L’ETRURIA N. 5 del 15 marzo 2013 ATTUALITÀ

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Caro prof. Caldarone,Siamo in un bel guaio, non crede? Pure un ragazzino l’avrebbe previstoalla vigilia di queste ultime consultazioni. Ma i vecchi apparati dei partitino! Hanno voluto applicare alla lettera quanto si legge nel Gattopardo diTomasi di Lampedusa: “Se vogliamo che tutto rimanga com’è, bisognache tutto cambi”. Infatti alcune facce nuove nei vari partiti si sono viste eBersani sostiene che il parlamento si è ringiovanito grazie a queste novità. Ma intanto continuano i soliti diverbi, le solite formule, i ripetuti annuncidi riforme che non vedranno mai la luce. Ma la cosa più surreale è chetutti, durante la campagna elettorale, e anche dopo i risultati, hanno dettodi voler mettere mano alla legge elettorale, di voler dimezzare il numerodei parlamentari, di voler ridurre i costi della politica, il peso della bu ro -crazia…ma nessuno osa proporre ciò che il più semplice cittadino pensae dice: “se tutti siamo d’accordo su queste cose, sottoscriviamo unprogramma, approviamole e andiamo avanti”. Siccome ogni lea der dipartito pensa più al suo interesse di bottega e vuole che si dica in televisio-ne e che si scriva sui giornali che a voler il bene dei cittadini è il suopartito, ogni proposta, anche se seria, cade nel vuoto. Proprio quello cheè successo durante il governo di Mario Monti a proposito della leggeelettorale: tutti affermavano di volerla cambiare, tutti la volevano metterein croce, e siamo finiti per andare al voto con il porcellum. La gente ha piene le tasche e il cervello di questi comportamenti el’aumento del numero degli astenuti e il successo tributato al Movimentodi Grillo ne è la dimostrazione più chiara e convincente. Ma, nonostantetutto, si continua con le vecchie strategie e a ragionare come se quello cheè accaduto rientrasse nella normalità. Ecco perché nella giornata di ieri, Renzi non ha preso la parola e si èallontanato dalla direzione del Partito Democratico, dopo aver ascoltato ipunti programmatici che Bersani vorrebbe presentato in Parlamento nelcaso il Presidente della Repubblica gli affidasse l’incarico di formare ilnuovo governo, e dopo aver ascoltato il rischioso rifiuto del PD neiconfronti del PDL. E poi ci si meraviglia de “la strategia del no” di BeppeGrillo che tiene in scacco tutti i partiti. Siamo, caro Professore, in un bel guaio, in quel pasticcio che lei in questaRubrica da anni ha cercato di esorcizzare con suggerimenti e proposte. Laringrazio dell’attenzione e le rinnovo la mia stima.

Un abbonato che si firma

Io credo che i partiti, che hanno avuto più consensi nella recenteconsultazione elettorale, dovrebbero intendersi una buona voltae fare questo semplice ragionamento: “Finora abbiamo sbagliatotutto o quasi tutto e come primo atto dobbiamo chiedere scusaal popolo italiano che abbiamo offeso con la nostra condotta,una condotta che ha portato alla disperazione molte famiglie eha tolto a milioni di giovani disoccupati ogni legittima speranzadi costruirsi un futuro dignitoso. Con la nostra condotta, tuttaorientata a far lievitare privilegi, sprechi, esagerate retribuzio-ni…, abbiamo creato un pericoloso “effetto domino” nei variapparati dello Stato, provocando forme di corruzione, di malaf-fare e di subdole connivenze con la malavita organizzata e con ipoteri forti dell’economia. Con la nostra condotta abbiamo favorito il familismo e la “racco-mandazione”, determinando una preoccupante fuga all’estero digiovani meritevoli. Con la nostra condotta abbiamo impedito ilricambio della classe politica, il cui unico scopo è stato quello dicostruirsi una invidiabile posizione sociale, ignorando il benecomune”. Dopo queste ed altre scuse ufficiali, i “lor signori” dovrebberopassare a stendere un programma chiaro e con date precise diattuazione su cui organizzare i lavori nell’immediato e chedovrebbero prevedere i tagli drastici ai costi della politica, con ildimezzamento dell’attuale retribuzione, l’eliminazione del finan-ziamento pubblico ai partiti, dei vitalizi ai parlamentari e aiconsiglieri regionali; con la riduzione a 5 mila euro dellepensioni agli alti burocrati e manager di Stato e con il divieto dicumulo; il dimezzamento del numero dei parlamentari con duemandati a termine senza deroghe e l’eliminazione dei portabor-se, e ancora la eliminazione dei doppi incarichi per i parlamen-tari e per chiunque operi nella pubblica amministrazione, laRiforma della legge elettorale…C’è solo l’imbarazzo della sceltama è possibile stendere un decalogo di regole nuove da renderesubito praticabili, che convincano gli italiani sul concreto cam -biamento della politica italiana. Il paventato ritorno alle urne nelle attuali condizioni sarebbe unepilogo disastroso per l’Italia, nonostante le parole in libertà deltro mbato Monti che ha dichiarato “meglio tornare al voto chepiegarsi al programma grillino”.

La politica nel pantano

60° candelina per la mostradel Vitellone di Cortona.

L’ap pun tamento è in program-ma il 16 mar zo nella usualecornice di Piaz za Chateau Chinona Camucia di Cortona.

L’organizzazione è affidata allaCortona Sviluppo srl con il contri-buto della Banca Popolare diCortona.

La mostra ha il patrocinio e ilsostegno della Provincia di Arezzo,della Regione Toscana e la colla-borazione organizzativa dell’Asso -ciazione Provinciale Aretina Al -levatori e della U.S.L. 8 SanitàAnimale Zona Valdichiana Aretina.In piazza Chateau Chinon, sarannoospitati per l’occasione unasessantina di capi bovini, Vitellonida macello e femmine da carne

pregiata, degli allevamenti delleprovince di Arezzo e Siena. Gliallevatori concorrono alla pienariuscita dell’iniziativa, partecipan-do con i migliori soggetti chianini

“Arnth, l’ultimo generale Etrusco” Modificare le norme del patto di stabilità

Salone Mediceo di PalazzoCa sali gremito per la presen-tazione dell’ultima fatica let -terararia del compianto Ve -

ne rio Cattani. “Arnth, l’ultimogenerale Etrusco” è un omaggioche il conosciutissimo deputatosocialista ha voluto regalare allacittà di cui si è innamorato nellontano 1970 quando decise di

mettere radici nel territorio acqui-stando la bellissima tenuta dellaCapezzine sede oggi dell’aziendaagricola di famiglia La Calonica.Ed è stato proprio il figlio Fer nan -do e il nipote Giovanni, che neglianni hanno portato avanti la suapassione per la campagna, a deci -dere di pubblicare, a pochi annidalla morte, il libro e per l’occa-sione forgiare anche un ottimoCortona Syrah che porta il nomedel protagonista del romanzo diCattani.

Un’appassionante e coinvol-gente racconto delle gesta delprin cipe etrusco Arnth capo dellafamiglia dei Mefanates, una dellepiù antiche della città. Un crescen-do di avvenimenti che si leganoindissolubilmente con le origini diCortona e che Cattani ha deciso di“concentrare” in maniera del tuttopersonale in modo da far vivere aisuoi personaggi quasi due secolidi storia. “Mio padre sarebbe stato

feli ce di questa giornata - ha com -men tato commosso il figlio Fer -nando Cattani. Il suo amore perquesta terra era autentico. Solo lamalattia non gli ha concesso ilprivilegio di vedere pubblicataque sta sua ultima fatica letteraria.Io e mio figlio Giovanni, abbiamocre duto che questa fosse la sceltami gliore per onorare il grande

per sonaggio e il grande uomo cheè stato e che ha rappresentato pertutti noi. D’altronde anche la pro -duzione di vino è una forma d’arteimportante in grado di esprimeresensazioni, colori e un lavoro sulpaesaggio importante ”.

Alla presentazione del volumenon è voluto mancare il primo cit -tadino di Cortona Andrea Vigniniche ha speso parole di grande sti -ma per il compianto Cattani.

Al professor Zeffiro Cuiffolettidell’Università di Firenze e al pro -

fessor Nicola Caldarone l’onore dirivelare al numeroso pubblico labellezza del romanzo e le sueparticolarità.

“In questa storia - ha spiegatoil prof Ciuffoletti - si intrecciano levi cende familiari, le vicende milita-ri, le lotte che preludono aldeclino della civiltà etrusca. Losfondo del libro ci pone un grandeinterrogativo, come è tramontatauna grande civiltà”.

“Amo ricordare Venerio Catta -ni anche nel suo appassionanteruolo di giornalista e direttore ditestata - ha proseguito il prof. Cal -da rone. Ho avuto l’onore di colla-borare con lui e di apprezzarlosia sul lato umano che professio-nale. Questo libro è un altro gran -de tributo alla sua città adottiva,scritto con un piglio inconfondibi-le, originale e accattivante”.

“Arnth, l’ultimo generale etru -sco” sarà disponibile sia nellatradizionale versione cartacea chein ebook, distribuito a livello mon -diale sulla piattaforma Amazon. Sitratta di un'importante novità nelpanorama culturale locale, vistoche si tratta del primo libro pub -blicato in versione elettronica aCortona. A curare la pubblicazionela casa editrice Next Duepunto -zero Edizioni di Marco Marcellini,par ticolarmente attenta alle ultimeno vità nel campo dell'editoriadigitale e attualmente impegnata inattività di promozione dell'ebooknel mondo della scuola e dellebiblioteche. Il libro può essereacquistato online su Amazon.itoppure su www.next20.it/arnth.

Laura Lucente

“Modificare, nei tempi utiliper approvare i bilanci 2013, lenorme sul Patto di stabilità perconsentire ai Comuni di realizzaregli investimenti necessari rispon-dendo alle richieste dei cittadini inquesto momento di crisi, così an -che da pagare le imprese che ef -fet tuano i lavori. Quello che chie -diamo a tutti i parlamentari di o -gni schieramento e al Governo cheverrà, qualsiasi esso sia, si basa suproposte concrete, già avanzatedall’Anci e che partono da unacon divisione degli obiettivi del Pat -to di stabilità interno che prevedo-no la collaborazione degli Enti Lo -ca li alla riduzione del debito pub -blico italiano e al controllo dell’in-debitamento della pubblica am mi -nistrazione. Non ci tiriamo certoindietro - precisa il sindaco An -drea Vignini - ma le modalità conle quali si perseguono questi scopioggi sono assurde e stanno met -ten do in gravissima difficoltà tutti iComuni, in particolare quelli che,pur potendo contare sulle risorsenecessarie, le devono accantonare(a Cortona per esempio oltre 9mi lioni di euro sono “congelati”in cassa). Questo costringe le Am -ministrazioni a rinunciare alla rea -lizzazione di nuove opere, che sa -rebbero impossibili da pagare og -gi senza violare il Patto di Stabilità,e obbliga a differire i pagamentiper quelle già concluse danneg-giando le imprese".

Prima di tutto, afferma Vignini,"è necessario individuare i Co mu -ni virtuosi, valorizzando soprattut-to il criterio del basso livello d’in -debitamento, per consentire loro

di essere liberati dal patto di stabi-lità interno, o almeno di potercontribuire in modo proporziona-to al loro indebitamento effettivo.

Quindi, come già propostodal l'Anci prima delle elezioni, sa -rebbe opportuno escludere co -mun que dal conteggio riguardanteil Patto di stabilità le sommeconcernenti i trasporti, la scuola,la sicurezza, la tutela del territorioe altri settori strategici".

"Per quanto ci riguarda - pro -segue il sindaco - possiamo direche in questo anno, nonostantequeste regole così stringenti e percerti versi assurde, il Comune diCortona è stato in grado di inter-cettare, grazie ad un lavoro digrande professionalità e traspa-renza dei nostri uffici, cifre impor-tanti (circa 2 milioni di euro dafondi del GAL e della Regione) chehanno garantito la realizzazione diopere strategiche per la comunità,penso ai lavori di riqualificazionedi via Gino Severini, asse fonda-mentale della mobilità per il cen -tro storico, al riordino di piazzaSergardi a Camucia, ai cantieri peril Parco archeologico del Sodoche vedranno importanti ricaduteanche per la viabilità dell’area edaltri ancora.

Insomma - e conclude - nonsia mo stati fermi, ma ora insiemea tutti i Comuni d'Italia dobbiamodire a gran voce che non sono piùprorogabili le modifiche che so -pra ho citato se vogliamo conti-nuare a garantire i servizi essen-ziali, il lavoro, la sicurezza e losviluppo dei nostri comuni e dellenostre comunità”.

Torna la mostra del Vitellonein loro possesso.

La Mostra fieristica ha loscopo di rivalutare l’allevamentodella razza chianina, risorsafondamentale del nostro territorio.

Questo il programma dellagiornata: Ore 6,00 - 8,00 arrivo e sistema-zione animali;Ore 10,00 inizio lavori dellaCommissione giudicatriceOre 11,30 Lezione di zootecniaall’aperto (istituto tecnico AgrarioA. Vegni) dal titolo “I criteri di unacorretta Valutazione della RazzaChianina”Ore 11,30 chiusura del mercatoOre 12,00 proclamazione deirisultati

In contemporanea avrà luogola 10^ edizione della Fiera Agroa -

limentare dei prodotti tipici dellaVal dichiana, organizzata da Col -diretti e CIA (ConfederazioneItaliana Agricoltori)

L.L.

Questo l’appello del sindaco di Cortona Andrea Vignini che riportal’attenzione di tutti sul tema dei servizi ai cittadini e degli investimenti

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L’ETRURIA N. 5 del 15 marzo 2013 CULTURA

PAGINA 3

Difetti e difettucci della vita quotidiana

Prove di Galateodi Nicola Caldarone

“Ormai il Galateo di Mon si -gnor Giovanni della Casa non ba -sta più”- scriveva il nostro PietroPan crazi, introducendo il rinasci-mentale libro delle buone manie -re. Basterà oggi? E’ difficile dirlo.Co munque, il testo, che è da con -siderare come uno dei più fortu-nati della nostra letteratura, puòancora avere una presenza straor-dinaria; soprattutto può tornareutile l’invito “Ricordati di vergo-gnarti qualche volta”.

Di che cosa l’uomo contem-poraneo deve provare vergogna?Osservando il suo agire quotidia-no, non è difficile notare la suato tale dipendenza dai nuovi stru -menti della comunicazione, e, nel -lo stesso tempo, non è fuori luogopensare, per un loro uso assenna-to, a sistemi di regolamentazione,autoregolamentazione, di buonsen so e di buona educazione. L’u -so del cellulare è utilissimo, ma è,a dir poco, ridicolo vedere tantegente, soprattutto in Italia, che lousa dappertutto e in ogni ora e difronte soprattutto al rassegnatointerlocutore. Oggi è pressochéimpossibile portare a termine unragionamento con un politico ocon un dirigente di un sempliceufficio. Ognuno si sente in dirittodi piombare addosso a chiunquesenza un minimo di delicatezza,pretendendo che l’altro sia sem -pre a sua disposizione. Per nonpar lare di riunioni e incontri vari,

dove chi prende la parola può almas simo sperare di riuscire adascoltarsi, perché è questo ilmomento più atteso per telefona-re, inviare messaggi, leggere ilgiornale o, con sussiego, alzarsi egua dagnare, per una boccata d’a -ria, l’uscita. C’è chi poi, per strada,per evitare un incontro sgradito,prende il cellulare e fa finta dirispondere ad alta voce. Sono le“spia cevolezze e rozzezze di co -stume” che, se non possono es -sere colpite dal codice penale,pos sono es sere combattute e mes -se al bando solo da una condannaso ciale che parta dai mezzi diinformazione, dalla scuola, dallafamiglia e dalle agenzie educativee facciano arrossire di vergognagli inossidabili recidivi di turno.

“Ricordati di vergognarti qual -che volta” è il monito che il Mon -signore rivolge ancora all’uomopolitico che non abbia scrupolosa-mente assolto il suo compito direalizzare il bene comune.

Ma se è impresa ardua riusci-re ad ascoltare le scuse dallabocca dei nostri politici per errori,omissioni e fallimenti vari, non c’èsperanza al cuna che gli stessi diqualunque tinta possano, e itempi lo richiederebbero, pro -vare vergogna per co me sonoriusciti a consegnare al le nuovegenerazioni un Paese di struttomoralmente, economicamente eculturalmente.

“ricordati di vergognarti qualche volta”

Gino Severini e Cortona:un rapporto sempre vivoe sincero è stato l’argo-mento dell’incontro del

po meriggio di domenica 13 mar -zo scorso, organizzato dal MAEC eche ha visto come relatrice la figliadel grande pittore cortonese, Ro -ma na.

Paolo Bruschetti, segretario evice lucumone del l’Ac cademia E -

trusca e Paolo Giu lierini, conser-vatore del Museo, hanno intro-dotto l’argomento a un pubblicointervenuto numeroso.

La narrazione di Romana,arricchita da immagini di dipinti edi personaggi, ha ripercorso letappe più significative della vitadell’illustre genitore, a partire dal -la sua avventura romana, avvenutaa soli 18 anni con l’incontro conmons. Passerini e con le primeesperienze artistiche. La partenza,nel 1906, per Parigi, divenuta, agliinizi del Novecento, il punto diriferimento per gli aspiranti artisti,segna l’inizio della formazione delnostro pittore.

L’avventura parigina non fusenza difficoltà, stando al raccon-to dello stesso protagonista: “Cre -do che pochi siano arrivati in unacittà sconosciuta miseri e disar-mati come me.

Io non co noscevo nessuno,non avevo denari, parlavo malissi-mo il francese e quel che piùconta non sapevo far niente, nonero niente”. In questi anni Severinicerca di vedere e di assorbiretutto; vede e comprende l’opera diModigliani, si accosta a Picasso,conosciuto attraverso Braque eincontra Utrillo.

Ma il racconto di Romana ha,in particolare, sottolineato il forte

romana Severini racconta il padre Gino Severini e Cortona

legame che suo padre avvertiva emanifestava nei confronti di Cor -tona e dei cortonesi, testimoniato

dalle sue periodiche visite e dagliincontri al Bar Signorelli, che,come amava dire, era per lui, “laPiazza, la Ruga Piana, insommaera Cortona”.

Poi ha ricordato l’amicizia delPit tore con il regista Corrado Pa -volini e con il Vescovo Franciolini,da cui nasce l’idea della Via Cru -cis; il soggiorno a Cortona nel1957, durante il quale incontra ilsuo vecchio professore Silvio Ma -rioni e i compagni di scuola LelloAgnelli e Dino Paletti; e ancora gliincontri con il Conte Morra con iprofessori Celestino Bruschetti,Edoardo Mirri, Evaristo Baracchi,Luigi Pancrazi e con l’allora pro -mettente e apprezzata pittrice Do -na tella Marchini.

L’ultima visita a Cortona ènell’e state del 1960. In quella oc -casione il Pittore matura la deci -sione di donare alla sua città uncerto nu mero di opere, tra cui lafamosa “Maternità” del 1916, cheora pos siamo ammirare in unasala del Museo della Città di Cor -tona e dell’Accademia Etrusca eultimamente presente in prestigio-se manifestazioni espositive.

Nicola Caldarone

Il grande successo, riconosciu-to dagli organizzatori dellamo stra sul Novecento di Forlì,sulla quale è già stata data no -

tizia, si deve anche alla presenzadella più nota opera di Gino Se ve -rini, la Maternità che il pittore do -nò alla città di Cortona e che oc -cupa un posto di rilievo nel nostroMuseo.

Il lascito fu concordato alcunianni prima della scomparsa delMaestro - ne restano le tracce inlet tere esistenti nell’archivio acca -de mico - e fu perfezionato alcunian ni dopo la sua morte; in quellaoc casione l’Accademia, in accor -do con il Comune, dedicò all’arti-sta una sala, nella quale furonocollocate tutte le pitture; nel corsodel tempo al nucleo originario sisono aggiunti altri documenti del -l’arte severiniana, sia in pitturache in mosaico, attualmente siste-mati in un ambiente del pianoammezzato, in attesa di una defini-tiva e più degna collocazione, cheè in corso di studio da parte delladirezione del museo.

Tutto ciò costituisce il dovero-so riconoscimento della nostracittà ad una persona che, dopo ledisavventure giovanili emigrò ver -so la splendida Parigi dell’iniziodel Novecento, trovando un suc -ces so straordinario e divenendouna delle personalità di maggiorerilievo nel panorama artisticointernazionale.

Ma nonostante i trionfi del fu -tu rismo e la fama che riuscì a gua -dagnare, Gino Severini non di -menticò mai le sue radici: quandopoteva tornava a Cortona, rivedevagli amici di un tempo, percorrevale strade che da piccolo aveva cal -pestato, partecipava alla vita cultu-rale e artistica della sua città na -tale.

Oltre che accademico onora-rio, era confratello della Com pa -gnia Laicale di San Niccolò - c’èuna bella fotografia di lui, con ilsaio distintivo dei fratelli -, erasocio d’onore del Lions Club diCortona - che in accordo con ilCo mune, dopo la sua morte, glidedicò una tavola in bronzo cheadorna una delle facciate di Piazzadella Repubblica -, ma soprattuttoera un cortonese che non disde-gnava di sedersi ai caffè della piaz -za a parlare amabilmente con isuoi concittadini.

Soprattutto questo aspetto del -la figura del Maestro è stato de -lineato nella seconda Domenica alMuseo, con l’incontro organizzatodal MAEC il 10 marzo scorso.

Per svolgere tale compito èstata chiamata Romana Severini,figlia del pittore, ed oggi l’unicapersona in grado di comunicarel’immagine privata, familiare e u -mana di Gino, così tanto amatodalla sua famiglia

L’Accademia e il Museo hannoin tal modo desiderato rimarcarenon tanto e non solo il posto che alui spetta nell’arte del XX secolo,ormai ampiamente discussa e a na -lizzata in tutti i suoi risvolti, quantopiuttosto la componente privata diuna persona che non ha mai di -menticato la sua origine, ha sem -pre cercato l’affetto dei suoi cari,non ha mai voluto ostentare laposizione di grande prestigio che

L’Aforisma del giorno, ovvero il sussulto della coscienza

Bisogna che non si possa dire di uno: “E’ un matematico, un predicatore, una persona eloquente”, ma solamente che è un uomo per bene.Questa qualità universale è la sola che mi piaccia. Da I Pensieri di Blaise Pascal (1623-1662) matematico, filosofo e teologo francese.

aveva raggiunto. Quello che Severini lascia a

tutti noi, come testimonianza vivadella sua grandezza, è proprio lasua schiettezza, la sua umiltà e ilsuo spirito di amicizia sincera:tutti valori che sempre più spessosembrano dimenticati, in unasocietà che ritiene che si possa

farne a meno, tutta tesa all’utileindividuale e all’assenza di regolee di relazioni corrette.

Non possiamo perciò cheessere riconoscenti al grande pit -tore, per l’insegnamento che hadato e che a buon diritto ne ponel’im magine fra i grandi della no -stra città.

Appuntamento con la “Domenica al Museo”

Da sinistra: Romana Severini, Paolo Bruschetti, Paolo Giulierini

In una vecchia foto scolorita Gino Severini presenta a Parigi lasua “Maternità” che regalerà al Museo di Cortona

Gino Severini e la moglie sul -le scale del palazzo co munale Lello Agnelli, Gino Severini, Dino Paoletti e davanti prof. Silvio Marioni

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Proprio questo antico “Alleur ne” non poteva che essere l’arti-colo più appropriato per la tem -pe rie politica attuale: corruzione,prostituzione, dilettantismo, in ca -pa cità, arroganza, sfrontatezza,ecc. connotati irrinunciabili per inostri governanti. Mi rattrista con -statare che un simile malvezzo fos -se già imperante in un’Italia appe -na sbocciata a nuova vita, a pocopiù di trenta anni dall’unificazionenazionale, soprattutto è triste vede -re certe stringenti analogie con ilpresente. Dall’Etruria del 1895.Domani andremo alle urne pereleggere 30 consiglieri comunalie 5 provinciali. L’esercizio dique sto diritto se è libero per leele zioni politiche, lo crediamoun dovere per le amministrative,perché in queste direttamente ilnostro voto coscienzioso devegarantire i più vitali interessidel paese. Noi che non siamo af -filiati ad alcuna chiesuola per -so nale, ma vogliamo un’ammi-nistrazione niente politica, matutta amministrativa, intera-mente consacrata all’imparzialepatrocinio degli interessi econo-mici e morali del comune, in -vitiamo tutti gli elettori alle ur -ne. Le urne amministrative nonhanno coccarda; la politica po -tente di scandali e d’intrighinon ci ha che fare.

Domani non si debbono e -leg gere deputati più o menorossi, e più o meno turchi…ni,ma bensì Con si glie ri comunali eprovinciali cerniti dalle miglioriintelligenze, ope rosi e sincera-mente amanti del paese che siestende dal Niccone alla Chiana,dal Nestore al Sa lar co, da Brolio

a Terontola. Che co sa importaall’elettore che Ti zio pospongaCavour a Gari bal di o viceversa?Ma è un bravo am ministratoreche ha dato sag gio di sé nelcondurre coscienziosamente lapropria fortuna; ebbene sielegga invece di certi giovincelliricchi a possessi, ma buoni anulla e di nessuna e spe rienza.Ecco un altro tipo è Caio,sincero cattolico e patriotainsieme (perché il vero cattolicoama Dio e la Patria) uomo divariata coltura, che nella praticadel Mondo ha acquisito larghe edesatte vedute. Vorreste, elettori,dimenticarlo? Vorreste a questiopporre un uomo di pasta frolla,duttile e malleabile al volere deifurbi matricolati, che fanno delpotere un’industria personale?Volete finalmente eleggere uo -mi ni anfibi, in quali in pubblicoostentano un carattere che nonhanno in famiglia, e che per unvincolo di parentela, o per in te -resse, o per desiderio di favori, oper ossequio, si ribellano allaco scienza e diventano ciechistru menti degli scaltri? E per -ché? Per salvare la pancia ai fi -chi settembrini sacrificherebbe-ro non solo il Comune e la Pro -vincia, ma l’Italia e il Mondo. Diquesta zavorra spregiata, chepurtroppo si è insediata ovun -que, fatene disdegnoso rifiuto.Elettori, questi sono i criteri chevi suggeriamo. I nomi sceglietelida voi stessi e date un calcio aqua lunque grande elettore, vi ce -versa vilissimo uomo, che vi of -fra una scheda che a questi cri -teri non si uniformi.

Mario Parigi

Cento anni fa

La “Via Crucis” di Franca Podda

mas siccia di circa quattromilascio peranti e con gravi ripercus-sioni sulle coltivazioni: “migliaiadi quintali di grano che stannorovinandosi nei campi”.

L’epilogo di queste lotte si eb -be il 13 agosto, quando furono si -gla ti a Foiano i patti colonici chedivennero poi il modello normati-vo in tutta Italia. I mezzadri corto-nesi di sicuro ottennero dei mi -glioramenti economici, ma l’im -portanza del patto consisteva nelnuovo rapporto che avrebbe do vu -to instaurarsi tra il contadino ed ilpadrone, un rapporto scevro dal

re taggio di antiche, anacronistichee umilianti schiavitù derivanti dagliobblighi padronali, basato invecesu una relazione padrone-mezza-dro esclusivamente economica.Ma fu una vittoria effimera, perchéla reazione dei proprietari terrieri

non tardò a manifestarsi; infatti,dopo pochi mesi, con l’aiuto dellesquadre fasciste furono vanificatequasi completamente le conquisteda poco ottenute. L’am mini stra -zione comunale riuscì comunquea rimanere al suo posto, nono -stante i continui screzi con i socia-listi, con i liberali e soprattutto coni popolari, che con articoli di fuo -co si lanciavano reciproche accu -se dalle colonne dei rispettivi pe -rio dici.

Nel frattempo il governo na -zionale, presieduto da Nitti, ave vavarato una nuova legge elettorale,che, per la prima volta, concedevail diritto di voto a tutti i cittadiniitaliani maschi che avevanocompiuto 21 anni di età. L’altrano vità di questa legge consistevanel la rappresentanza, non piùmag gioritaria ma proporzionale,così che Cortona, cessando di es -sere un collegio elettorale autono-mo, fu inserita in uno mol to piùva sto, che comprendeva le pro vin -ce di Arezzo, Siena e Gros seto. Lacompetizione elettorale, fissatacon le nuove regole per il 16 no -vem bre 1919, vide anche in Val diChiana la partecipazione di vecchie nuovi partiti: Socialista, Popo la -re, Combattenti, Liberale, Demo -cra tico, Radicale, Social-riformistae Repubblicano. Durante la cam -pagna elettorale non si verificaro-no scontri di piazza, ma i toni del -la stampa, come oggi, non furonocer to pacati: “Svergognati! Cre ti -ni! Idioti!” titolava il 13 novem-bre “L’A zio ne Democratica”:“Vo lete La Ri voluzione? Voletesangue? Volete il disordine nellecittà e nelle famiglie? Volete lacessazione delle industrie, delcom mercio, della vita della Na -zio ne? Votate per la lista sociali-sta!!!”. Le elezioni però si svolseroregolarmente senza problemi diordine pubblico ed anche nel co -mune di Cortona, come nel restod’I talia, l’affluenza fu piuttostoscar sa. Ci fu l’affermazione suscala nazionale dei socialisti e deipopolari, con un netto arretra-mento dei partiti risorgimentali enessuno dei candidati cortonesi,Fo scolo Scipioni per i socialisti,Carlo Nibbi e Carlo Carloni per idemocratici, riuscì a farsi elegge-re. Il partito socialista cortoneseottenne circa il 34% delle prefe-renze su 5.021 voti validi, seguitoa poca distanza da quello demo -cratico con il 26%. Singolare ilcom mento del cronista de “L’E -truria”, dotato evidentemente dipoteri di premonizione straordina-ri quando scrisse: “La battaglia e -lettorale si è svolta nella mas si -ma calma e l’affluenza alle urneè stata debolissima [...] ciò anuociuto non poco alla nostralista, poiché una gran partedegli astenuti sono stati ap -punto quelli che avrebbero datosi curamente il loro voto al Par ti -

Alle urne

L’ETRURIA N. 5 del 15 marzo 2013 ATTUALITÀ

16 novembre 1919 - Elezioni politicheto Popolare”.

Invece i liberali e i democrati-ci cortonesi presero atto, con sgo -mento, della netta vittoria sociali-sta, auspicandone però una durataeffimera. Intanto i socialisti, sul -l’on da dello strepitoso successo e -lettorale ottenuto, organizzarono il9 dicembre a Cortona un’impo-nente manifestazione, a cui parte-ciparono rappresentanze operaiee contadine di tutta la Val di Chia -na, con cortei, fanfare, rintocchidel campanone comunale, ban -die re rosse issate sui palazzi e co -

Adistanza di quasi un secolospiace constatare che inIta lia le condizioni sociali,e conomiche e politiche

per certi versi non sono miglioratee nell’estate del 1919 ci furono,nel resto del paese come a Cor to -na, numerose agitazioni popolari,dovute al crescente malcontentocontro il “caroviveri”, generatodal l’impetuosa inflazione che ave -va falcidiato gli stipendi dei lavora-tori e fatto aumentare enorme-mente il costo della vita. Infatti neiprimi giorni di luglio al mercatocittadino si verificarono dei gravidisordini per “il nauseante cre -scer del costo dei generi di pri -ma necessità”, così che il sindacoCarlo Nibbi, democratico, istituì icalmieri con requisizioni e ridu -zio ne del prezzo dei generi ali -mentari fino al 40%. Negli stessigiorni ad Arezzo ci fu un’imponen-te manifestazione socialista, concortei e comizi nelle principalipiazze della città, con grande stu -po re e timore dei ceti borghesi,che si dettero alla fuga per timoredi violenze e aggressioni persona-li. Gli scioperi nella Val di Chianacortonese erano iniziati già nelmese di giugno e vi avevano ade ri -to impiegati e salariati comunali, ita glialegna di S. Egidio, gli operaidel la Segheria di Camucia e la to -ta lità dei maestri delle scuole ele -mentari, giudicati dal redattore delcat tolico periodico “L’Etruria” co -me “asserviti alla massonica U -nio ne Magistrale”. Le fasi culmi-nanti delle agitazioni popolari cor -tonesi furono raggiunte tra il 5 e il

9 luglio, periodo definito dallastampa locale “la settimana ros -sa”, quando i socialisti locali sipo sero con successo alla guidadel movimento di protesta. Ma no -no stante l’amministrazione co mu -nale democratica avesse tenutouna politica riformista e attentaalle istanze della popolazione, coni socialisti lo scontro fu inevitabil-mente frontale, al punto che in se -guito ad una “scazzottata” avvenu-ta la sera del 24 luglio in via Na -zio nale a Cortona, tra il primocittadino Nibbi e il medico Alcidi,uno degli elementi di maggior

spicco dell’opposizione socialista,lo stesso sindaco rassegnò le pro -prie dimissioni, poi rientrate per -ché non accettate dal ConsiglioCo munale. Le agitazioni contadinenella Val di Chiana proseguironoper tutta l’estate, con l’adesione

mi zi tenuti da Vannuccio Faralli eFoscolo Scipioni, gli elementi dimaggior spicco del mondo sociali-sta cortonese. Fu comunque unadelle numerose manifestazioni diforza che precedettero l’imminen-te crollo dell’amministrazione de -mo cratica. Solo una settimana do -po, infatti, il 16 dicembre, nel cor -so di una analoga manifestazione isocialisti, ormai padroni dellapiaz za, chiesero prepotentementeed ottennero le dimissioni del sin -daco Nibbi.

Mario Parigi

Nell’ambito delle “meditazio-ni” sulla Pasqua, una dellepiù suggestive occasioni miè stata offerta, recentemen-

te, dalla visita, condivisa con amici,alla “Via Crucis” eseguita da FrancaPodda per la Chiesa del Sacro Cuo -re in San Sepolcro. Immersa nelver de di un paesaggio che lasciapre sagire i profumi del bosco in ci -

piente, la Chiesa del Sacro Cuore,lontana dal centro della città e direcente realizzazione, s’illumina inmaniera discreta da un succedersidi monofore con vetrate policromee respira il fascino delle quattordicitavole che Franca eseguì negli annisessanta, commissionatele dal Par -ro co. Realizzate in quadri più gran -di rispetto alle tradizionali dimen-sioni, le “Stazioni” furono donatedall’artista come tributo d’amorealla sua terra natìa e alla memoriadei suoi genitori. Per il visitatore

che entra per la prima volta nellachie sa, convergere l’attenzione ver -so le particolarissime raffigurazioni,è cosa spontanea e naturale perchési è come assorbiti dall’emozioneche comunicano. Spogli di inutilior pelli, i quattordici dipinti sono e -spressione di intenso pathos, che sicon centra sugli sguardi e sui gestidei personaggi, enfatizzandone al -

cu ni particolari. Colpiscono, ad e -sempio, le braccia, volutamente piùgrandi rispetto alle proporzioni, lemani, chiuse talora come in unamorsa, che trasmettono di volta involta un diverso messaggio: dispera-zione, offesa, protezione, nell’inutiletentativo di cambiare l’ineluttabiledestino. Nulla è lasciato al caso e glistes si colori rivestono un ruolo de -ter minante.

La rossa tunica di Cristo divieneful cro catalizzatore e richiama alpen siero il sangue versato, il sacrifi-

cio che sta per compiersi. I volti sichiudono nell’angoscia, sentimentodominante, talora sottolineato daglielmi e dalle lance dei soldati, cheap paiono non immuni dal senti-mento di pietà. La stessa artista siritrae in un gruppo di donne, im -magine dilatata dalla veste bianca,ad esprimere il suo personale coin -volgimento emotivo.

La “Via Crucis” offre indubbia-mente un aspetto insolito dell’artedi Franca, più contenuto nella nar -ra tiva, cui pure viene offerto qual -che spunto personalissimo, comeun pettirosso dipinto in primo pianoin una delle stazioni, forse a ricordodella famosa leggenda, o il cavallo,animale da lei prediletto e quasiumanizzato, che se da un lato in se -risce nella storia la scena rappre-sentata, dall’altro sottolinea la forzadei sentimenti, unica musa ispiratri-ce di Franca Podda.

Clara Egidi

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Cortona 1919. Mani festazione socialista in piazza Vittorio Emanuele(Archivio dell’autore)

Fotografie di Vito Garzi

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Dopo il successo decretato,durante le festività natali-zie, alla Mostra di raffigu-razioni artistiche sul Na -

tale, il gruppo parrocchiale di SanDomenico s’impegnerà, per laPasqua, nella realizzazione di setteepisodi sulla Passione e Resur re -zione di Cristo. In questo lavorosaranno coinvolti noti artisti e de -coratori del territorio: Anna Mariae Mario Bocci, Valerio Bucaletti,

Maria Corbelli, Franca Podda,Jacopo Polezzi, Paolo Santucci.

Le cornici decorative sarannoeseguite dagli stessi esponenti delgruppo parrocchiale, con la guidae l’aiuto dei decoratori Giuliana eAdemaro Rossi.

L’esposizione sarà allestita agliinizi della Settimana Santa per es -sere pronta già dal Giovedì San to eresterà nella chie sa fino ad A prileinoltrato.

Polymnia, musa grecaemblema della cultura,della conoscenza, dellamolteplicità dei linguag-

gi… dalla retorica, alla geometria,alla musica rappresenta la madredella creatività umana e dall’8marzo per Cortona sarà una perlariconoscibile nell’oceano mediati-co.

Aprirà infatti il sito web attra-verso cui sarà possibile conosceree contattare il nuovo Centro di lin -gua e cultura italiana su cui duegiovani ragazze del nostro Co mu -ne hanno investito rilanciandonel’immagine e i contenuti, rinno-vando l’offerta formativa e turisticadella storica scuola che a Cortona

ha operato con successo sin dal1999, incrementando l’afflusso distranieri che hanno contribuito adaumentare la notorietà della no -stra città.

Le insegnanti hanno ritenutoimportante valorizzare proprio lepeculiarità del territorio per poter

far apprezzare concretamente ciòper cui la lingua e la cultura italia-na sono riconosciute ancora cosìaffascinanti in un mondo così pie -no di possibilità.

Infatti, la storia, la bellezza deipae saggi ed il cibo d’altronde so -no da sempre le modalità principiattraverso cui assaporare ciò checontraddistingue da secoli l’italia-no e che fa breccia nel cuore dichi ci si avvicina.

Per tale motivo la scuola mettea disposizione dei propri allievipercorsi completi che abbraccia-no teoria e pratica, proponendoun insieme di attività che vannodal la lezione individuale e digruppo in aula, alla conoscenza diluoghi e sapori con escursioni inlocalità d’interesse artistico e cul -turale e degustazioni di prodottitipici quali olio e vino, oltre che al -la realizzazione di momenti convi-viali attraverso anche vere e pro -prie lezioni di cucina, naturalmen-te toscana!

Questa nuova culla ha sede inun bellissimo palazzo che lo stessoGino Severini scelse come suo stu -dio, e se nei luoghi si respira il va -lore e l’estro sensibile non potevaessere stato individuato di certosimbolo migliore… la potretequindi trovare in via Nazionale 22,nel centro storico di Cortona.

Il nuovo sito, da oggi consulta-bile per tutti, saràwww.polymnia.net.

Silvia Rossi

PAGINA 5

Brevidal territorio

a cura di Laura Lucente

Arezzo

Foiano

C.Fiorentino

MontepulcianoChianciano

28 febbraio - Lucignano 4 giovanissimi finiscono nei guai per droga. I carabinieri li hanno beccatimentre si stavano spartendo dosi di marijuana. E' Accaduto a Lucignano.Protagonisti 4 giovani tra i 15 ai 18 anni, tre residenti in Provincia di Arezzo euno nella Provincia di Firenze. Una pattuglia dei carabinieri della localestazione ha notato prima un ciclomotore parcheggiato e poi i quattro giovani,sorpresi mentre si stavano suddividendo la droga dopo averla pesata con unbilancino. I militari hanno sequestrato ai 4 circa 17 grammi di marijuana,suddivisa in sedici involucri in cellophane, un bilancino di precisione e due"grinder" in metallo. I 4 giovani sono stati denunciati a piede libero perdetenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

2 marzo - Castiglion Fiorentino Hanno rubato merce da un supermercato ma i carabinieri li scoprono e lidenunciano per furto aggravato in concorso. Il fatto è accaduto a CastiglionFiorentino. Nei guai con legge sono finiti due rumeni residenti ad Arezzo. I carabinieri diCastiglion Fiorentino, durante controlli del territorio, hanno trovati i due inpossesso di merce di cui non hanno saputo giustificare la provenienza. Daaccertamenti è risultato che nella stessa mattina avevano sottratto i prodotti,del valore di 120 euro, da un supermercato. La refurtiva è stata restituita.

9 marzo - Cortona I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Cortona hanno denun-ciato per truffa un 48enne di Chieti per aver acquistato, nel dicembre scorso,un anello con diamanti da 1200 euro pagando la gioielleria con un assegnopostale tratto da un conto corrente già estinto. Gli stessi militari hannodenunciato un 23enne rumeno per non essersi presentato dai carabinieriper la notifica di atti urgenti.

6 marzo - Arezzo Sono state sospese - e revocate nei casi più gravi - le autorizzazioni per lalavorazione e il commercio dell'oro (e dei preziosi in genere) ai proprietario ai soci delle ditte orafe coinvolte nello scandalo Fort Knox. Lo ha deciso ilquestore di Arezzo, emanando i relativi provvedimenti amministrativi: unasospensione di trenta giorni, o addirittura la revoca della licenza per lepersone deferite per i reati più gravi. "I provvedimenti – si legge in una unanota della Questura - si sono resi necessari a causa del venir meno dei requi-siti previsti dalla legge per il rilascio delle medesime autorizzazioni, e alloscopo di tutelare il mercato del settore orafo che per la sua delicatezza e lasua specificità si presta facilmente ad abusi ed alla commissione di attivitàillecite, tanto da richiedere una costante attenzione da parte dell'autoritàamministrativa". Il clamoroso giro d'affari segreto di Fort Knox è venuto allaluce a novembre del 2012. Una organizzazion criminale con una base inSvizzera e collegamenti nei principali centri dell'oro nazionale, comeMarcianise, Valenza e Arezzo. L'organizzazione aveva dei capi-area nelle zonedell'oro, questi erano in contatto con intermediari che mettevano a disposi-zione preziosi da compro oro, aziende orafe e gioiellerie. L'oro procuratoveniva scambiato con denaro contante. L'Aretino era inoltre terra di trattativee affari: uno dei crocevia del traffico, frequente teatro dell'illecita compraven-dita, era Monte San Savino.

9 marzo - Cortona I Carabinieri di Mercatale hanno denunciato in stato di libertà un trentennedi nazionalità marocchina, residente nella provincia di Perugia, per ubria-chezza molesta. I militari hanno appurato che l’extracomunitario il 14febbraio scorso, aveva importunato i clienti di un bar di Cortona.

9 marzo - Cortona I Carabinieri di Terontola hanno denunciato in stato di libertà un cinquanta-novenne della Valdichiana per minacce. I militari hanno accertato che il 16gennaio scorso l’uomo, nel corso di una lite, aveva minacciato con un coltel-lo a serramanico un ventinovenne residente anche lui in Valdichiana.

9 marzo - Lucignano Controlli nei cantieri edili del territorio. A finire nei guai un sessantanovennedi Lucignano, committente dei lavori di un cantiere del luogo. I carabinieriinsieme ai colleghi del nucleo dell’Ispettorato del lavoro di Arezzo hannorilevato una infrazione al decreto legislativo 81/2008, che comprende lenorme a tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.

Il 14 febbraio del 1913 nascevaa Cortona, nella piccola macaratteristica frazione dellaFossa del Lupo, Cristoforo. Il padre Virgilio era un coltiva-

tore diretto, pochi campi da farfruttificare, la madre MargheritaGisti era la sua prima aiutante, maovviamente seguiva anche la casa.

Cristoforo aveva due fratelli:Agostino ed Ireneo, seguì volentie-ri le scuole, e il duro lavoro deicampi.

Svolse il servizio militare a Li -vor no e nella lontana Treviso co -me artigliere, dal ‘35 al ‘37 siritrovò in Africa e qui presero av -vio qualche acciacco, dai qualisolo la moglie dopo qualchetempo riuscì a guarirlo con uninfuso con ra metti di olivo chevenivano fatti bollire, il tutto eramesso poi alla "serenata" e quindibevuto...

Più tardi Cristoforo fu richia-mato sotto le armi e partì, perqua lche mese, per la guerra in Al -bania.

Nel ‘40, e precisamente il 14febbraio, aveva sposato la bellaAn tonietta Ricci, che lucidamenteri corda quanto la corte di Cri sto -foro fosse, a volte, anche fin trop -po decisa, simpaticamente ricor -da: "mi tirava i capelli per farmidire ... di si", ed ancora sorriden-te, alla domanda: "perché sposasti

Cri stoforo? ", lei candidamente,"perché era proprio bellino".

Ed è vero anche oggi a questogarbato e cortese signore nessunopotrebbe dargli più di settanta an -ni ed invece ne ha proprio ... 100.

Il matrimonio fu celebratonella piccola chiesa di S. Marco inVilla, allora era parroco don An to -nio Furicchi. Al tempo il giovaneed aitante sposo portò sulla cannadella bici la sua bella Antonietta;destino vol le che nella dis sestatastrada en trambi cad dero e si ritro-vassero ab bracciati nel fossatosenza al cu na conseguenza. Erascritto: il loro sarebbe sta to ungrande amore

Dal felice matrimonio la cop -pia ha avuto tre figli: Imola, Sergioe Gigliola. Cristoforo aveva da tem -po lasciato il lavoro dei campi enon andava più a "cavare la rena",si era dato al commercio di ani -ma li da cortile, infatti portava dallanostra Val di Chiana alla capitale,in grosse valige: polli, piccioni econigli. Perciò con gli inseparabilia mi ci Isacco Marconi e Bruno Pe -ruzzi tutti i giorni doveva percorre-re con il treno avanti e indietrotanti chilometri, ma i nostri amicili passavano velocemente perchégiocavano a carte o schiacciavanorumorosi pisolini.

Oggi Cristoforo vive semprealla Fossa del Lupo in una bella edaccogliente casa, accudito amoro-samente dall'amato figlio Sergio edalla nuora Giovanna, ma è ancheattorniato da ben cinque nipotini equattro pronipoti.

Il 17 febbraio qualche giornodo po il suo compleanno Cri sto -foro con i familiari si è ritrovato inun accogliente ristorante e haspen to commosso la sua unicacan delina, ma fatta da tanti e tantigiorni.

La moglie Antonietta in amici-zia e gradita confidenza ci ha ri ve -

Pasqua in San Domenico a Cortona

riqualificazione di via Gino Severini

La scommessa dell’imprenditoria femminile

L’ETRURIA N. 5 del 15 marzo 2013 TERRITORIO

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“Polymnia Centre of Italian language”: una nuova Scuola di lingua e cultura italiana per stranieri a Cortona

Il giorno 23 marzo alle ore 15,nei locali del Centro Sociale, siterrà l'Assemblea Generale deisoci del Centro di Aggre ga zio -

ne Sociale di Camucia. L'importanza della riunione è

dettata dalla presenza del sindacodel nostro Comune di Cortona cherileverà il punto della situazionepolitico-economica per l'ubicazio-ne dle nuovo centro sociale.

Alla riunione sono stati invitatiovviamente tutti i soci, il collegiodei Revisori del Conti, il collegiodei Probiviri, il presidente del l'Ar -ci provinciale, tutti i presidente deicircoli culturali, sociali e ricreati-vi,del comune, i sindacati, la stam -

Cristoforo Tiezzi ha festeggiato i suoi 100 anni

Assemblea dei soci al Centro Socialepa e le tv. locali.

Alle ore 15 allora il presidentedel Centro Sociale esporrà la rela -zione annuale, l'amministratore ilbi lancio consuntivo per l'anno2012 e quello preventivo del2013.

Quindi vi sarà l'atteso inter-vento del sindaco di Cortona dott.An drea Vignini, seguirà poi il di -battito ed infine il presidente del -l'As semblea trarrà le conclusioni.

I soci e tutta la popolazioneso no caldamente invitati all'impor-tante appuntamento che detterà ilfu turo assetto del Centro di Ag -gregazione Sociale di Camucia.

Addetto stampa cas

lato i pregi dell'amato sposo: dol -ce, premuroso ... se mai un po'trop po geloso, ed ovviamente an -che i suoi difetti: qualche volta eraed è un po' nervoso. Cristoforonon guarda la tv e non legge gior -nali, ma segue la semplice e tradi-zionale "vita" del suo orto, è matti-niero e vuole sem pre essere attivo.Antonietta in vece guarda la televi-sione e alla sua bella età, novanta-tre anni, a do pera ancora facil-mente la mac china da cucire.

Il 24 marzo tutta Fossa del Lu -po festeggerà Cristoforo presso ilcircolo ed allora sarà ancora unafesta, una festa di tutti, ma in parti-colare la famiglia vuole evidenzia-

re che la vita continua ed alloraquale migliore occasione per fe -steggiare la piccola Elisa al com pi -mento del suo primo anno di età.

Auguri carissimo Cristoforo,au guri ad Elisa, complimenti a tut -ta la frazione della Fossa del Lupoche non perde occasione per di -mo strarsi unità e soprattutto soli -da le.

Ivan Landi La foto è stata ripresa da unabellissima pubblicazione - ca -len dario che Luigi Spensierati havoluto regalare a Cristoforo, fer -mando in ogni mese i mo mentipiù salienti della sua meravi-gliosa festa.

CAMuCIA

Di solito i lavori stradali, sepoi eseguiti in un centro cittadino,comportano enormi disagi e malvengono sopportati dai residenti;non è il caso degli abitanti di viaGino Severini, che finalmente stan -no assaporando la quiete dovutaall’assenza degli autobus, che or -mai da quasi 30 anni stavano lette-ralmente demolendo la strada, lefognature, e talvolta anche le stes -se abitazioni, senza considerare ilrelativo inquinamento acustico eambientale.

Dopo anni di proteste, civilima decise, dei residenti, l’Am mi -nistrazione Comu nale lo scorsome se di ottobre ha iniziato i lavoridi riqualificazione di quella strada,che presumibilmente termineran-no entro l’inizio della prossimaestate. Gli interventi di scavo, i -drau lici e di muratura vanno a van -ti con grande impegno delle mae -stranze, con il costante controllodell’Ufficio Tecnico comunale.

Inoltre a breve, con il posizio-namento di un marciapiede e l’a -sfaltatura del piano viabile, Cor to -na avrà un nuovo e più decorosobiglietto da visita, piazza Garibaldie via Severini, finalmente libere daltraffico dei pesanti autobus di li -nea e granturismo, dal loro smoge, soprattutto, dalle loro enormidi mensioni, che oltre a costituiregrave pericolo per i pedoni (an -ziani, disabili, passeggini, ecc.),mal si conciliano con l’angusta etor tuosa strada, che nessun am -ministratore di città millenaria im -pegnerebbe con simili veicoli.

M. P.

Page 6: L'ETR. IMP. 22/2006 - letruria.it · t ech p is nlag z o i t alnqu opre s d C - ... sap e rv n co d h c ert i ons d p ’ - m iso ne, qu l rt v - g aincsd r h p t ez l . N e l’

Questa Associazione aven -do come esclusiva fina -lità la rappresentanzadei cittadini residentinel la frazione di Pietraiaha intrapreso una inizia-

tiva rivolta a conoscere la realtàdelle centrali a Biogas e le impli-cazioni inerenti ai due impiantirealizzati in questo territorio.

Al riguardo, senza la pretesa diritenersi degli specialisti energeti-ci, ma con la consapevolezza eresponsabilità di essere rappre-sentativi e legittimati fra i cittadiniresidenti si esprimono le seguenticonvinzioni:a) gli impianti a biogas per la pro -duzione di elettricità fanno partedei programmi nazionali incenti-vati sulle energie rinnovabili e al -ternative (idrico, solare, eolico,biomasse, geotermico ecc.) ed inquanto tali sono da valutare inmodo positivo.

Ognuno di questi ovviamenteha dei punti di forza e di debolez-za ed ha peculiarità specifiche che

si esaltano o deprimono in rela -zione alle caratteristiche e risorsenaturali disponibili sul territorio(irradiamento solare, vento, ac -qua ecc.)

Giova altresì ricordare chel’im patto ambientale delle attivitàumane è determinato non soltantodal cosa viene realizzato, ma an -che dal come e dal quanto vienepro dotto.

Ciò premesso, si avanzano leseguenti considerazioni:1) la tecnologia per la produzionedi energia a Biogas si è sviluppatasoprattutto nel Nord Europa (Ger -mania) e viene utilizzata prevalen-temente per impianti di modestedimensioni e potenza, in aree a -gri cole ad uso delle esigenze e -ner getiche (elettricità ed anche ri -scaldamento) delle aziende stessee piccole comunità limitrofe diresidenti.

Vengono in questo modo assi -cu rati più risultati positivi: uso fon -ti rinnovabili, filiera corta, inte -grazione del reddito agrario.

Nel nostro caso, trattasi di im -pianti di medie dimensioni realiz-zati da imprenditori agricoli per laproduzione e vendita di energia,allacciati alla rete distributiva ed almomento senza utilizzo diretto. Al -lo stato attuale pertanto rappre-sentano oggettivamente impiantiindustriali per la produzione di e -nergia a mezzo di combustibile daprodotti e derivati di coltivazionea gricola e pertanto da fonti rinno-vabili.

Nello specifico, si evidenzianole seguenti criticità:a) l’alimentazione di ciascun im -pianto necessita di circa 300 ettaridi terreno agricolo vin colato perla durata del ciclo produttivo (15anni) alla coltivazione di una mo -no coltura idonea che ovviamenteviene sottratto a colture pregiatediverse e rivolte alla alimentazio-ne umana. (L’Italia è la nazionemaggiore produttrice mondiale dipasta e già oggi importa circa il30% del grano)b) Nel caso in cui il terreno a dia -cente non sia sufficiente (due im -pianti pressoché limitrofi necessi-tano di 600 ettari) la materia pri -ma deve essere attinta da zone dipro duzione vicine (50/60 Km) enecessariamente trasportata al -l’im pianto con ulteriori consumienergetici ed impatto significativosulla viabilità esistente.c) Analogamente, il residuo dipro duzione (digestato) certificatocome non rifiuto e assimilato aconcime organico, può esseresmal tito in loco soltanto in quan -tità definita e rapportata alle ne -cessità colturali e pertanto in parteanch’esso dovrà essere trasportatoed utilizzato altrove. d) Le emissioni derivanti dallacom bustione di biogas (metano)so no ritenute in via generale leme no inquinanti rispetto agli altricombustibili (gasolio, benzina,car bone, biomasse ecc) ma nonescludono assenza totale di emis -sione in atmosfera.

Per quanto sopra, questa As -so ciazione, che per sua natura è

“PRO” e non “CONTRO”, avanzale seguenti richieste:1) I regolamenti comunali, regio-nali e nazionali devono prevedereuna programmazione seria e ri go -rosa a tutela del territorio agricoloche attenui il consumo del suolo eimpedisca nel caso specifico lacon centrazione di impianti in areeristrette che ne risulterebberostra volte da un punto di vista agro -nomico (monocoltura) e paesag-gistico (panoramico) .2) Gli impianti che producono e -ner gia ad uso non aziendale de vo -no essere assimilati agli industrialie pertanto possono essere realiz-zati soltanto all’interno o adiacentialle aree specifiche e destinate ne -gli strumenti urbanistici (zone ar -ti gianali e industriali).3) L’Ente pubblico preposto alpre sidio dell’ambiente (ARPAT)de ve garantire un controllo e mo -ni toraggio costante sulle emissionie sulla gestione e smaltimento deldi gestato informando i cittadini re -sidenti sulla qualità dell’aria, delleacque e del suolo che comunquenon dovrà subire modifiche peg -giorative rispetto alla situazioneattuale.

Si ricorda infine che nel caso iResponsabili ai vari livelli nonrecepiscano nella sostanza le in -di cazioni sopra esposte, questa As -sociazione assumerà in forma civi -le e democratica tutte le iniziativeritenute utili a tutela dei cittadini edel territorio, se necessario, atti -van do sull’argomento anche l’i sti -tuto del referendum popolare pro -positivo previsto dallo Statuto delCo mune di Cortona.

In quest’ultimo caso, i cittadinisaranno chiamati liberamente adesprimersi non contro qualcosa oqualcuno, bensì ad indicare la so -lu zione ritenuta migliore nel no -stro territorio per soddisfare inmo do concreto e ragionevole leesigenze energetiche ineludibili diuna società moderna e progredita.(eolico a Ginezzo o altrove?, fo to -voltaico a terra o sui tetti?, biomas-se o biogas?).

La pro-loco Pietraia chiama in causa i responsabili nelle istituzioni

L’ETRURIA N. 5 del 15 marzo 2013 TERRITORIO

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Sabato 2 Marzo nei localidella Polisportiva Val di Lo -reto di Ta var nelle di Cor to -na si è tenuta una cena dibeneficenza il cui ricavato è

stato devoluto interamente a fa -vore della comunità Sollievo Yah -weh, Organizzazione Umani tariari conosciuta in Italia e Bosnia Er -ze govina, che si occupa dell'assi-stenza di bambini, disabili e poveridella Bosnia Erzegovina (Me dju -gorje) e Guinea Bissau (Camura).

L'evento, organizzato dal grup -po "Amici di Medjugorje" del ter -ritorio cortonese (Riccio e SanLorenzo), ha visto circa 140 per -so ne accettare con entusiasmol'in vito e partecipare coinvolti aso stegno della causa. Durante laserata, trascorsa in amicizia eallegria, ha emozionato la testimo-nianza in videoconferenza di Da -niele, uno dei ragazzi della Comu -nità che ha offerto completamentela sua vita al servizio del povero.

PAGINA 6

Gli Amici di Medjugorje per la Comunità Sollievo Yahweh

TAVArnELLE

’’L’attività amministrativa per -se gue i fini determinati dalla leggeed è retta da criteri di economi-cità, di efficacia e di pubblicità edi trasparenza, secondo le mo -dalità previste dalla presente leggee dalle altre disposizioni che disci-plinano singoli procedimenti,non chè dai principi dell’ordina-mento comunitario’’. Così recital’articolo 1 della legge 241/1990.Ma quando mai da quasi ventitrèanni a questa parte la PubblicaAmministrazione rispetta in pienoquesti principi. Queste finalità nonsembrano altrettanto essere perse-guite correttamente dal Comune diCortona, nonostante a parole ilSin daco abbia fatto suo il cavallodi battaglia sulla trasparenza am -mi nistrativa. Ma come Mina nellacanzone “Parole”, le sue sembra-no essere solo parole, soltantoparole. Non sappiamo come eglisegua l’attività amministrativa; nonsappiamo se sia suo costume fre -quentare gli uffici o interessarsi di -rettamente di tutto l’andamentomantenendosi in contatto con i di -pendenti lavoratori. Non bastasen tire i dirigenti per sapere sel’apparato funziona o zoppica. Oc -corre una sua vigilanza continuasia sulle persone che sui provve-dimenti che gli stessi adottano ecome. Se occorre, vigilare nel me -ri to degli atti, affinché questi sianocor retti, che la trasparenza suquesti sia agevolata e non ritarda-ta: per la speditezza è ammesso alcittadino anche l’accesso informa-le sugli atti, quando non vi sianecessità da parte dell’ufficio dieffettuare alcuna ricerca. Regolarispettata? Per carità, non ne par -liamo! L’eccesso di formalismopor ta solo danni economici ed ap -pe santimento delle procedure al -l’am ministrazione. I dirigenti de -vo no sapersi assumere le loro di -rette responsabilità senza lasciareai loro collaboratori le grane. Nonsi può essere dirigenti ed averepremi sol perché si ricopre l’inca-rico di vertice mentre si scaricanole responsabilità ad altri. Occorreche il vertice di ciascun settorevigili sul responsabile del procedi-mento e sia in grado di portareautonomamente avanti questo finoalle conclusioni. Purtroppo da cit -ta dini si assiste a spiacevoli rim -palli di responsabilità, di decisioniche non vengono prese, di rinviiad altro settore. In poche parole,si dirige con il paraocchi, non ci sicoordina, non ci si raffronta con icolleghi se non con eccesso di for -malismo ed a volte inconcludenteo sproporzionato. Non si riesce avedere oltre il proprio naso; iprov vedimenti sono consideratinon un unicum ma come “spezza-tino”cucinato alla meno peggio; lecompetenze vengono disarticolatein modo tale che gli atti risultanose non inefficaci, quantomeno il lo -gici, immotivati ed incompleti. Chiad esempio adotta il provvedimen-to per violazioni a norme del Co di -ce della Strada, questi deve portar-lo a termine nella sua interezza.Rinvii ad altro ufficio come SUAP oufficio manutenzioni strade sonoincomprensibili. Vuol dire non a -ve re il coraggio delle proprie re -sponsabilità o capacità; si scaricaad altri. Le sanzioni possono es se -re anche scontate. Addirittura! Ep -pure sì, dipende a chi e come sidebbano applicare, dipende dachi effettua o interpreta il saldo.Per quanto poi riguarda l’adozio-ne di atti, specie quelli relativi agliimpegni di spesa, si nota che mol -tissimi sono a carattere generico,non individuato il debitore e quin -

di non conformi al dettato norma-tivo. Negli impegni di spesa occor -re maggiore trasparenza si che ilcittadino sappia dove si interviene,come e perché, oltre il dovuto achi; moltissime relazioni tecnicheri sultano prive di specificità: ge ne -riche sui lavori o prestazioni daeffettuare, non si dice ad esempio,su quali strade verrà fatta la ma nu -tenzione ordinaria o straordinaria,su quali impianti sportivi si inter-viene con le spese o su quali ci -miteri e via dicendo. Perchè ? Nonsempre si dice a chi e per quantosarà affidato l’appalto o la presta-zione; il generico richiamo a sog -getti iscritti all’albo fornitori nonva bene. Trasparenza vuole, oltreche prescrizione di legge, che sidica a chi e per quanto viene af fi -data l’esecuzione. Gli affidataripos sono essere i soliti ignoti? I so -liti vicini? I soliti amici degli amici?Anche per le minute spese in e co -nomia ci vuole trasparenza, moltatrasparenza! Non parliamo di tem -pestività per la pubblicazione degliatti: determine adottate nel mesedi dicembre vengono pubblicate adistanza di due mesi abbondanti.Ritardi ingiustificati! Non parliamopoi proprio degli orari di accessoal pubblico. Non sappiamo se alSindaco siano fischiate le orecchieo qualcuno si sia lamentato percome sono stati articolati. L’ac ces -so previsto nelle ore pomeridianedel martedì e giovedì sembra fattopiù per l’utilità dei dipendenti ofunzionari che per il pubblico. Idirigenti poi fanno le loro riunioniproprio durante gli orari di a -pertura al pubblico si che i funzio-nari non sono in grado di muo -vere foglia se assente il capo. Chedire poi delle varie dislocazionidegli uffici in varie parti del terri-torio, quando l’intero complessodi S. Agostino, potrebbe ben as -sor birli tutti e con una diversa emi gliore funzionalità ed economiadi spesa?

Le aperture pomeridiane degliuffici erano state concepite peragevolare l’utenza, per andareincontro alle esigenze della popo -lazione, non per causare difficoltàe assecondare le “fregole” degliamministratori e dei dipendenti.Meglio quando si stava peggio!Non sarebbe più opportuno ripen-sare al passato, tornare alle aper -ture settimanali articolate su seigiorni?

Così otterremmo economie dispesa, evitando sperperi che pur -troppo gravano sui contribuenti enon vedere la desolazione negliuffici nelle ore post pastum! Chi hastabilito tali orari? Chi ha valutatole compatibilità con l’utenza e conquale metro? Le numerose diri -genti (senza togliere loro alcunme rito!) che sono e contano dipiù in Comune? I maschietti nondi certo; ridotti numericamente allumicino, non pare che possanodire più di tanto, sono visti a livellodi riserva indiana, non hanno piùvoce in capitolo, chiedono solo lepari opportunità. A chi? Chi è il lo -ro difensore? Il Sindaco? Il sin da -cato? Boh!

I cittadini chiedono maggiorerispetto e sensibilità da parte del -l’istituzione; più amministrazioneed efficienza nei servizi, menoriunioni….sindacali, ora poi….con meno baiocchi da pretendere.Ripensare l’organizzazione degliuffici e dei servizi non sarebbe unmale, anche se in contro tendenzarispetto ad altre amministrazioni.Ne varrebbe la pena per tutti afronte delle inefficienze.

Piero Borrello

occhi vigili sul Comune:cose da cambiare

Daniele, condivisi gli obiettivi dellamissione e ringraziati sentitamentetutti i presenti per il contributorealizzato per "i suoi poveri", èsta to accolto e salutato con frago-rosi e commossi applausi.

Questa iniziativa, il cui succes-so è stato reso possibile grazie al -l'eccellente lavoro dei volontari in -tervenuti, si va a integrare ad altreazioni benefiche permanenti delgruppo Amici di Medjugorje in fa -vore della Comunità Sollievo Yah -

weh come la raccolta di indumen-ti, farmaci e genere alimentari dibase.Per maggiori informazioni:Gruppo "Amici di Medjugorje":referente locale c/o la Parrocchiadi San Lorenzo don Antonio Garzi,Tel. 366-17 54 781.Comunità Sollievo Yahweh:www.missioniba.it o pagina Fa ce -book "Comunità Sollievo YahwehMedjugorje".

Claudia Bucci

Per la nascente centrale a biogas

Page 7: L'ETR. IMP. 22/2006 - letruria.it · t ech p is nlag z o i t alnqu opre s d C - ... sap e rv n co d h c ert i ons d p ’ - m iso ne, qu l rt v - g aincsd r h p t ez l . N e l’

PAGINA 7

Sabato 23 febbraio adEmpoli, dopo brevissimae inesorabile malattia,Laura Burroni è prema-turamente venuta a

man care. Pochi, pochissimigior ni prima, come voce assurdae incredibile si era sparsa inMercatale la dolorosa notiziadella gravità del suo stato disalute. Impossibile - ognuno sidomandava - che la Laura, lamae stra Laura, una delle figurefemminili del paese più in vista,stimata e amata da tutti, ap -parsa fino a ieri fra noi contutta la sua esuberanza ancorgiovanile e gioviale, sia cosìgravemente malata. Ma l’illusio-ne e la speranza di una veritàche non fosse tanto drammaticavenivano a cadere nella tardaserata di quel freddo sabato difronte alla più angosciosa dellerealtà.

Laura era nata a Mercatale e,distinguendosi nella sua infan-zia per vivacità e intelligenza, viaveva frequentato con profittola scuola elementare e la media.La sua volontà e la sua eccellen-te disposizione erano state per igenitori un saggio motivo a farsacrifici per il proseguimentodei suoi studi. Conseguito il di -ploma magistrale, si era dedica-ta con passione e instancabileim pegno all’insegnamento, pri -ma nella materna poi nella ele -mentare, sempre a Mercatale do -po un breve tirocinio svolto inal tre sedi.

Nel 1975 aveva coro na to ilsuo sogno d’amore con “il Cici”,il coetaneo mercatalese Do -menico Falomi, più d’ogni altroamico sin dall’infanzia, entram-bi legati da lunga e re ci procaattrazione.

L’anno se guen te era nataPaola, la figlia attualmente adEmpoli felicemente sposata emadre di due bambini: Edoardodi sei anni, e Maddalena, piccoladi pochi me si.

Laura, già impegnata nellascuola e assai onerosamente

nel la vita familiare, aveva do vu -to lasciare anzitempo e conrincrescimento il servizio scola-stico per dedicarsi interamenteai suoi cari, decisione ultima-mente divenuta ancor più ne -ces saria in un frequente alter-narsi di indispensabile e quasicostante aiuto, ora ch’era non -na, anche alla giovane famigliadella sua Paola ad Empoli. Neigiorni e nelle settimane che sal -tuariamente lei tornava a tra -scorrere a Mercatale continuavasempre a mantenere quelle sueinnate doti di altruismo, di ami -cizia, di laboriosa presenza làdove c’era bisogno di aiuto,recando ogni volta un festosocalore di cordialità e d’allegria.In ogni avvenimento lieto o tri -ste del paese, la sua attiva parte-cipazione non mancava mai:non v’erano nascite, matrimonio feste familiari di comunioni ecresime che non avessero la suaaffettuosa vicinanza con ge ne -rosi doni. Belle le sue infioratenelle vie per le processioni delCorpus Domini, immancabileera la sua fattiva collaborazionealle sagre paesane.

Immenso perciò il vuoto cheella ha lasciato in famiglia e inpaese. Sia come donna, sia co -me sposa, come madre e comemaestra tutti le volevano granbene, tutti abbiamo sofferto epianto al suo mesto commiatol’incolmabile perdita di lei e delsuo gioviale sorriso. E’ stato unsaluto unanime, immenso edoloroso, quello estremo, tribu-tatole da un numero tantoconsiderevole di persone, parte-cipi alle esequie anche fuori sulsagrato non trovando più postonella chiesa gremita.

Sentite e commoventi leparole del parroco don Francorivolte alle sue spoglie per ricor-darla in vita ed esaltarne lequalità spirituali e il suo ap -porto umano e fattivo dedicatoalla famiglia, alla scuola e allacomunità parrocchiale.

Un toccante saluto indiriz-zato alla “Cara Maestra…” èap parso su un manifesto e lettopoi in chiesa a nome dei suoitanti ex alunni.

La figlia Paola con il generoGiacomo, al termine del rito re -ligioso, hanno rivolto ai presen-ti la gratitudine per la grandemanifestazione d’affetto e divicinanza alla loro famiglia nelmomento angoscioso del gravelutto che l’ha colpita.

Cospicue, in memoria dellacara Laura, sono state le offerteper la Misericordia Valdipierle.

M.R.

Che meraviglia! La natura,il ma re, i monumenti, of -frono uno spet tacolo af -fa scinante. La nostra co -rale, il 23 e il 24 feb -

braio ha gioito nel vedere tantabel lezza: il Duo mo di Napoli conla Cappella di S. Gennaro, la Zonadi Spac ca na poli, con gli artigianidei Presepi di S. GregorioArmeno, S. Do me ni co, il Mona -stero di S. Chiara, il Vo mero ecc.

Una buona cena in un sontuo-so hotel 4 stelle sul lungomare aCastellamare di Stabia ha chiuso ilprimo giorno.

La domenica, ore 8,30, par -tenza per la Basilica Papale dellaMa donna di Pompei. Siamo ac -colti dal Rettore della Basilica don

Giuseppe Ruggiero; Lui ha fatto glionori di Casa mettendoci a dispo-sizione una sala e la Cantoria ac -canto all'altare della Madonna.

Alle ore 11, l'Arcivescovo S.E.Tom maso Caputo, ha celebrato laMESSA PONTIFICALE con altri pre -lati e ha presentato la Corale, Cor -to na, S. Margherita e il nostro Ar -civescovo Riccardo Fontana.

La Corale ha eseguito Cori Po -lifonici Liturgici quale commentomusicale a ciò che si stava cele -brando.

Al termine della Messa Pon -

tificale ci siamo spostati al Centrodella Basilica facendo un breveConcerto.

Una Basilica strapiena di genteha applaudito, e si è intrattenutacon i coristi ringraziandoli per laqualità del canto Gregoriano e lascelta della Polifonia.

L'Arcivescovo ha voluto fareuna foto - ricordo, che pubblichia-mo, invitandoci presto a un nuovoritorno.

La mattinata si è chiusa con unottimo pranzo nel tipico ristorantesul mare nel Borgo Marinaro diSorrento.

A sera, costeggiando la peni -sola Sorrentina con belle viste sulVesuvio e Golfo di Napoli, si è fattoritorno a casa.

Grazie, cari coristi siete unaperla preziosa della nostra città.

In pochi anni in Italia e in Eu -ropa ci hanno conosciuto, apprez-zato e stimolati a fare. Un partico-lare "grazie" al maestro OberdanMea rini, all'organista Marco Pan -chini, al dott. Nazzareno Adreani eal direttore don Antonio Garzi: lavostra opera è assai importante;tutti i Coristi ve ne sono grati.

A quando e dove la prossimauscita? Ci stiamo già pensando.

Un saluto e un abbraccio fra -terno. Un corista

Grave lutto in casa Falomi e in paeseMErCATALE Prematura scomparsa della maestra Burroni

Il 7 marzo al Teatro Signorelli di Cortona

Luisa Camilloni il 27 gen -naio scorso ha conclusola sua vita e, insieme, unadelle storie del suo paesedi nascita poiché è stata

la prima creatura mai battezzata aMonsigliolo. Era nata il 23 dicem-bre 1927 e il giorno di Natale fupor tata con un senso di fretta, difesta e di novità a un fonte appenacostruito: una semplice colonna,di cui ancora si vede sul pavimen-to lo scavo fatto per appoggiarla,che in cima sorreggeva un bacileper l’acqua. Prima non c’era fontenella chiesa dedicata a san Biagio,i bambini che nascevano a Mon si -gliolo venivano battezzati a Mon -tec chio del Loto o altrove. Luisa almomento delle esequie è tornata achiudere la sua vicenda cristianalà dove era iniziata in quel modounico e così strettamente legato al -la vicenda secolare della sua chie -sa. Nel medioevo si battezzava nel -le pievi, nei tempi più moderni an -che nelle chiese importanti, oggiin qualunque chiesa. A Mon si -gliolo dopo quel rudimentale fon -te del 1927 fu costruito un verobat tistero, all’interno di una cap -pella laterale, che fu decorato, nel -la parete frontale, dal pittore amal -fitano Ignazio Lucibello con unaim magine del battesimo di Cristo

sulle acque del Giordano per ma -no di Giovanni il Battista. Era il1944, poco prima del passaggiodel fronte e la chiesa stava cam -biando radicalmente aspetto sottol’oc chio inflessibile dell’allora par -ro co don Egidio Belelli. La riformaliturgica seguita al Concilio ha re -so meno necessario il battistero inquanto l’iniziazione cristiana èpre feribile avvenga nell’aula, inmezzo ai fedeli, ma la particolarecir costanza storica che ha accom-pagnato la nascita di Luisa nondovrebbe comunque essere di -men ticata nel suo paese. La co no -sco no Franca e Franco, i figli;Fran cesco, Stefano e Nicolò, i ni -poti; l’ha saputa, o risaputa, non

molto tempo fa, lei stessa e, dalgior no del suo funerale, ne sonostati informati dal celebrante donGian carlo anche i presenti in chie -sa che ora possono perpetuarequesto ricordo. Sono le biografiedi Luisa e di tanti uomini e donnesemplici che formano l’anima diun luogo, il suo genio e la sua bel -lezza. Le vite feriali che ci circon-dano, e il cui ricordo ci sostiene,co stituiscono molto spesso la ra -gione che ci fa amare un posto piùdi una storia illustre o di antenaticelebri.

Alvaro Ceccarelli

L’ETRURIA N. 5 del 15 marzo 2013 TERRITORIO

... Ciao zia Teresa ormai tut -ti ti chiamavano così.

Sei volata in cielo e non eraproprio questo il saluto che tivolevamo fare!

Bensì ben altra festa ave -vamo in animo di relegarti ilprossimo 2 giugno.

Chiunque entrasse in casanon trovava una semplice vec -chietta, ma una vecchietta intel-ligente, arzilla, astuta e soprat-tutto intelligente ed educata.

Eri contenta quando in casa

c'era gente, perché c'era la vita,e specialmente quando vi eranoi giovani.

Ci mancheranno le tueletture e il bisbiglio delle tueprofonde e sentite preghiere, cimancherà la tua voglia di vivereche ci ha trasmesso la positivitàdella vita e degli affetti.

Ma sappiamo benissimo chequando Dio chiama, a Luibisogna obbedire, ma da lassùcontinuerai a darci consiglio,esempio e le tue appropriate esagaci battute.

Siamo certi che proteggeraila tua famiglia, tutti coloro cheti hanno voluto bene ed anche latua cagnolina Lucy.

Ti salutiamo e ti vogliamori cordare dolcissimamente se -duta davanti al caminetto im -mersa nella lettura dei tuoi in -separabili libri.

Con sincero affetto Marci,Rita, Carlo parenti ed amici.

Sei Donne AppassionateTeresa Cenci, una vecchietta astuta e arzillaSul palco del Teatro Si gno -

relli di Cortona giovedì 7marzo, alle ore 21.15 lacom pagnia Autobahn Tea -tro - Compagnia Lucciole X

Lan terne ha portato in scena lospe tacolo Sei Donne Appas sionate,di Mario Fratti, per la regia di A -gnese Grazzini e Barbara Peruzzi:una mimosa anticipata per la festadella DONNA.

Sei donne appassionate è unacommedia brillante e pungente,ispirata al film 8 ½ di FedericoFellini e alla stessa biografia delmaestro riminese: divertimento,emozione, pensiero sull’equilibriofragile e complesso sospeso tral’universo maschile e quello fem -minile.

Nino, regista di successo dallasessualità complessa, è intrappola-to nelle relazioni amorose con lesei diverse donne della sua vita

La Corale Laurenzianadi ritorno da Pompei

che, amandolo, legittimeranno laloro forza. Sei donne appassionateè un racconto sul comportamentovulnerabile degli uomini che han -no bisogno delle donne ma ancheuno sguardo indiscreto e ironicosull’ingarbugliato filamento dell’a-more appassionato, o forse deldisamore che definisce non solole relazioni tra i sessi, ma la stessaumanità che di passione si alimen-ta e di passione brucia consuman-dosi in una spirale vorticosa eirresistibile.

Lo spettacolo è interpretato daElisa Alessi, Luciana Bancone,Alessio Bozzella, Riccardo Farsetti,Laura Gori, Margherita Mez za -notte, Lucia Palmer, Caroline Pe -lucchini con la partecipazione diNadia e Massimo Rosadoni - BrioDance.

Lo spettacolo si colloca all’in-terno del “Progetto SAFARI 2012 -Creativi e contenti”, una grandefu cina d’idee che raccoglie le di -verse anime del mondo giovaniledella Valdichiana aretina. Oltre alteatro ha incluso altre forme e -spressive ed aggregative. Tale Pro -getto, coordinato dal Comune diCortona, ha vinto il bando “Ge -nerazione Protagonista” promossodal Ministero delle politiche giova-nili e mediato sul territorio attra-verso la Regione Toscana e la Pr -vincia di Arezzo.

Mi raccomando… Creativi,ap passionati e contenti…

Albano Ricci

Di Tremori Guido & Figlio0575/63.02.91�

Via XXV Aprile, 5 - Camucia - Cortona

“In un momento particolare,una serietà particolare”Zona P.I.P. loc. Vallone 34/B - 52042 Camucia di Cortona (Ar)

Tel. e Fax 0575/67.81.82 (n. 2 linee r.a.)

Luisa Camilloni ha segnatoun momento nella storia del suo paese

MonSIGLIoLo

Il dipinto di Lucibello nel batti-stero

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Chi viene in visita a Cortonadedica più di uno sguardo allaparete esterna e laterale di PalazzoCasali perché ha annessa unabellissima collezione di stemmiaraldici degli antichi Commissarifiorentini.

La storia si sa che vien scrittadai vincitori ed anche allora come

ora, nel caso dei partiti di maggio-ranza, esistevano i Commissaripolitici che venivano indirizzati daiMedici a comandare le città con -quistate. Sulla parete in Via Casaliri salta per la sua assenza lo stem -ma dei Casali, onde sormontatedall’aquila imperiale che fu di -strutto a “dannatio memoriae”.

La muratura a pietra grezza mirammenta tempi freddi e riscaldatisolo dai fuochi dei camini, vitespartane e storie di dame e ca va -lieri che studiando a fondo e libe -randoci della fantasia dei fanciulli,sappiamo essere state crudeli epericolose.

Dispiace sempre osservare

quan to secoli di intemperie e lafragilità della pietra serena ab -biano contribuito a consumaregran parte di questa affascinanteparete segnata dalla storia, sicura-mente più bella di quella che peripotesi, fosse allestita con i loghidei partiti politici di [email protected]

S. Margherita da Cortona una storia per immagini

I colori della disabilità

L’ETRURIA N. 5 del 15 marzo 2013 VERNACOLO

Gli Stemmi dei Commissari

Nel mese della ricorrenza del -la festività di S. Margherita, il Rota -ry Club Cortona Valdichiana haorganizzato una conferenza daltitolo “S. Margherita da Cortona:una storia per immagini”.

La sera di mercoledì 27 feb -braio, presso il ristorante Tonino,la dott.ssa Ilaria Ricci, guida tu -ristica e storica dell'arte, ha intrat-tenuto soci, amici e familiari conuna lezione particolarmente ap -profondita sulla vita e l'iconografiadella Santa che, nel corso deisecoli, ha attirato l'attenzione di

alcuni tra i più importanti artisti epittori italiani. Come noto Mar ghe -rita di Laviano fu proclamata Santaa Cortona, sin dopo la sua morte,sebbene siano stati necessari più

di quattro secoli per la sua cano -nizzazione.

Lo dimostra il primo dei ritrat-ti della Santa, conservato oggi nelMuseo diocesano di Cortona, incui Margherita, abbigliata con latipica sottoveste, è già rappresen-tata con l'aureola alla testa e inevedente atteggiamento di santità(vd. figura). S. Margherita, inoltre,divenne presto uno dei simbolistessi della municipalità comunalecortonese, tanto che il primo Si -gnore di Cortona, Ranieri Casali,non esitò ad inserire il 22 febbraiotra le festività cittadine citate negliStatuti del 1325. Santa Margheritadiventa così 'ufficialmente', comesottolineato dalla dott.ssa Ricci,una dei santi patroni di Cortonatanto che la ritroviamo rappresen-tata isieme a S. Michele arcangelo,a S. Vincenzo e a S. Marco in unodei capolavori di Luca Signorelliconservati al Museo dell'Ac cade -mia Etrusca e della Città di Cor -tona (MAEC).

Nei secoli successivi ancheGuer cino e Pietro Berrettini, peresempio, si confronteranno conl'iconografia della Santa, confer-mando così la fortuna artistica diuna figura tanto cara alla sua ter -ra, quanto a tutti coloro che si in -teressano di storia dell'arte e direligiosità.

sociale. Spazio dal quale è possibi-le riuscire ad acquisire nuoveautonomie e soddisfare bisogni siadi tipo pratico, come la cura dellapersona e degli ambienti, sia ditipo psicologico e relazionale.L’obiettivo è quello di garantire laloro qualità di vita, favorire ilpotenziamento e l’acquisizione diabilità sociali, espressive e cogniti-ve, fino ad apportare energia alla

propria autostima. Come il caso diAlex. Un nome fittizio. Una storiavera. Alex, affetto da schizofreniaparanoide, risiede a Villa Mimoseda sei anni. Deliri e allucinazioniuditive sono alla base di questosuo male oscuro. E’ così che alsuo 20esimo compleanno inizianoi primi segni di squilibrio, seguitida una progressiva chiusura in sestesso fino ad arrivare a un murodi silenzio tra lui, amici e parenti.Una storia, una terapia.

In questo caso sono due lepillole di vita che Alex dovrebbeassumere per favorire la comuni-cazione con l’ambiente che locirconda: cercare di mantenerefermo e costante il suo rapportocon la realtà e provare a sostituirele sue idee confuse con idee piùnitide. Ad oggi Alex riesce adessere autosufficiente e di suppor-to per gli altri. Oltre ad esserebravo nel dipingere, è il cantantedi un gruppo rock, nato a Villa

Mimose, composto da lui e da treoperatori. Ma il confine tra il suomondo e il nostro é sottile. E ognivolta che Alex lo supera, chi gli staintorno può fare solo una cosa,essere lì con lui per accogliere eascoltare i suoi pensieri. Esserci.Aiutare per aiutarci a capire che il“diverso” non è per forza sinoni-mo di “cattivo” ma può essere unarcobaleno ricco di mille sfumatu-re colorate tra pensieri, gesti eparole. Archibald Joseph Cronin,scrittore britannico, affermava

che: “La vita non è un camminosemplice e lineare lungo il qualepossiamo procedere liberamentee senza intoppi, ma piuttosto unintricato labirinto attraverso ilquale dobbiamo trovare la nostrastrada, spesso smarriti e confusi,talvolta imprigionati in un vicolocieco ma si aprirà una porta, forsenon quella che ci saremmo aspet-tati, ma certamente quella che allafine si rivelerà la migliore pernoi.”

Martina Maringola

Cme la pazzia, in uncerto senso elevato, él’inizio di ogni sapien-za, così la schizofreniaé l’inizio di tutte le arti,

di ogni fantasia (Hermann Hes -se).

Pazzia, schizofrenia, forme di -verse di disabilità. Per tante per -sone sono solo parole, per tantealtre sono la vita.

Parole che molto spesso spa -ventano perché avvertite comelontane dalla nostra quotidianità edal nostro personale modo dipercepire la “normalità”. Pro via -mo allora ad entrare con passodelicato all’interno di due residen-ze socio - sanitarie per disabili,due realtà radicate nel nostroterritorio cortonese.

Un passo verso la conoscen-za. Un passo verso un mondo chedi proiettato e astratto ha benpoco. “Podere Modello”, situatonel Comune di Castiglion Fio -rentino e “Villa Mimose”, situatanel Comune di Cortona. Entrambele strutture, gestite dalla cooperati-va sociale Work 2000 e conven-zionate con la USL 8 di Arezzo,accolgono adulti con disabilitàintellettiva di varia gravità i quali,per differenti motivi, necessitanodi vivere in una struttura comuni-taria. Servizi residenziali volti agarantire uno spazio individuale e

ROTARY INTERNATIONALDISTRETTO 2070-ITALIA

ROTARY CLUB CORTONA VALDICHIANA Anno 2012-2013 - Presidente PAOLO MATEROZZI

“Podere Modello” e “Villa Mimose”

Elezioni (1)Ariècchéce 'n campagna elettorèle, tutti 'n "campo"chj saglie e chj scende, sta terra darà i frutti che 'n c'è mèle, con tutto 'l concio che ce sé distènde.

'Ngumincéno a fiocchère le promesse, per fe' arparti’ la nostra icunumia, el tèma principèle son le tasse, e tuttje sono 'n grande sintunia.

Però stavolta ce son do nuvità, e divisioni ch'èreno a sinistra,son sempre quele vecchie 'n quantità, le facce a destra: la solita minestra.

Irrompon tu' la scèna i "grillini" che cacciarano 'n poco dé vicchjume, si 'n se fan comprè da chj ha i guadrini, vitalizi e privilegi 'n farano '1 fume.

Sempre a destra saglie Mario Monti, che tutti i pièni gn’ha scumbusselèto, doppo ch’ha rsanèto de l'Italia i "conti" se presenta al centro ducche a spopelèto.

Berlu' gné 'n ha ditte de pelle e de becco, “Ce so’ sempre stèto io co' ‘l "Fi. Ca."(2) mò ariva 'sto Monti e me fa secco, ma si te fide de lor 'n sé’ furbo mica.”

Se dice che questi vinciarano l'elezioni, sòn cattolici, popelèri e modarèti, ma guarda! Sti modarèti piéni de soldoni, che a l'èstoro l'han tutti parcheggèti.

1) Purtroppo la cadenza quindicinale del giornale non permette a voltedi presentare le opere dei nostri collaboratori in modo tempestivo, comenel presente caso, ma riteniamo che la poesia di Bruno Gnerucci possaessere ugualmente apprezzata, anche se le elezioni appartengono ormaial passato.2) "Fini-Casini" Bruno Gnerucci

VERNACOLO

La gita a TorinoTrovei il Gino che trottea per vire al sùufficio dei Lavoratori della terra, che pùlì dentro un c’è uno che conosce lavanga e manco la zappa , e me dice “ Vùvenì con noaltre ? “ Un dò vite”!“ Vimo a Torino per tre giorni , ce pensaAdemero per l’organizzazione “La cosama solleticheto, n’ho parlo con la midonna e ho ditto si. Semo partiti che unn’era spunto il sole, con una corriera dela ex l.f.i , che stavolta un n’era unbiroccio, eppù c’era Marco, un dellePiagge, un brevo autista chi cè guideaera Fabio, che se sentia sicuro, diceadesse steto a Torino il secolo scorso, mèsembro d’esse capiteto in bone meni.Semo arivi e s’è subito magno in unristorantino al becio serviti de tuttopunto da graziose donzelle piemontesi,pù semo iti a vede la Torino sottoterra:Sono cunicoli un sopra l’altro scaveti altempo che se combattea contro i Fran -cesi e lì è gnuto fora un certo Micca,che saltò per eria con le polveri e tutti iFrancesi, lì dentro un so come faceanoa ster ritti, ereno tutti pichini e un neanole corna senno armaneono impigliati, ioso uscito con un torcicollo che mè duroper tre giorni. Pù vicino al mercheto semo viti a vede leghiaccieie antiche e ve dico che funzio -ea no meglio del frigorifero de casa, larobba un via a mele come mò. Pù cesemo artrovi in una cantina di unpalazzo antico, un dò un grullo, dice, eaamazzo un par de citte, insomma sottoterra anco qui le cose un son belle. Il giorno dopo è vita meglio, sé vistoPiazza Castello, Palazzo Reale, PalazzoMadama e tante altre belle cose, vegiuro che eremo tutti cotti, le gambefacean diego/diego e i ginocchi scric-chioleano come la porta della mi

capanna. Il giorno dopo semo iti a Alba,un paesino che meono mentoveto comeil posto dei tartufi in dò cè fanno ancouna fiera. Fabio, siccome sera tuttoarnuvoleto, prima de vi via ci ha ditto“Un nete paura vimo nelle Lande un dòun piove mai” c’esse azzecco una volta,acqua a catinelle e ombrella aperte tuttoil giorno, eppù la guida che ce accum-pagnea e che ce dovea da la via giustane sapea meno de noaltre, ce semoartrovi in mezzo a un panteno, un népoco che c’era un che era neto a Mon -tecchio del Loto ha trovo Lu la via bonae ce la semo cavata. Ve dico in vita miaun neo visto mai tante vigne tutte in -sieme e beuto tanto vino bono, emomagno una gumella de tagliolini al tar -tufo una sciccaria, come direbbe il miBeppe, insomma la sereta è finita bene.

Il giorno dopo, sempre sotto laguida del Fabio, che ea tento di artirec-ce su il morale, con la solita barzellettadel carabiniere, per vire a Venaria eaperduto la bussola e l’ea fatta perdereanco al ton/ton di Marco, ma siccometutte le vie alla fine portono in dò unovole cè semo gionti anco noi. Bella Venaria, casa de caccia e secondareggia de re d’Italia, se tratteano benefin d’allora con cavalli, carrozze, e grandame come la bella Rosina, o gente unné che mò sia molto cambiato per chiha i quadrini, i poveracci c’eran prima ecè sono anco mò e son sempre i solitipe fini questa chiacchiereta, tanto fordiluvia e noialtre semo tranquilli conMarco che guida e Fabio dorme, sartor-na verso casa contenti e soddisfatti e cisalutemo con l’augurio d’artrovessepresto tutti in bona salute.

Tonio de Casele

Le tre Scimmiette, il Gatto e la Volpe (1)

1) I lettori si potranno divertire ad individuare dietro i soprannomi l’iden-tità dei nostri politici. Bruno Gnerucci

Il ciéco: Con quegli occhialini spessi, non vede oltre il suo naso, ma gli Italiani li ha fatti fessi, svuotandogli le tasche, non a caso.Il muto: Quello pelato col sigaro toscano,dice: “Ohé, ragazzi, io son qui coi fatti!”Vive nell'incertezza e fa l'indiano. Patrimoniale e fisco? “Siam mica matti!”Il sordo: Quello col catrame sulla testa, si ripresenta "bellino" e stirato,

“Io sono il migliore, io sono la festa, con quei traditori non ho realizzato.”Il gatto: Come il felino, lì sempre in agguato,le impercettibili vibrisse pronte al fiuto,la "legalità" il suo cavallo "azzoppato"Il trasformismo è il suo più bell'acuto.La volpe: Il cattolico con la schiena dritta.I salariati non son nel suo "Vangelo", la parola che ripete, sana e schietta,è la famiglia "sua"cui non pende un pelo.

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L’ETRURIA N. 5 del 15 marzo 2013 ATTUALITÀ

PAGINA 9

IL FILATELICo a cura di MARIO GAZZINI

La crisi è tangibile in tutti glieventi dell'esistenza umana, e se -condo me ogni giorno si fa più dif -ficile, ma cionondimeno dob bia -mo affrontarla. Chi parla diversa-mente è un fazioso, un mentecattood un parassita legato ai vertici deifattucchieri, che adesso hanno su -perato i limiti di decenza! Ci vieneda domandarsi: c'è crisi anche infilatelia?

Il commerciante affronta ilmo mento aspettando il cliente chegli faccia coprire almeno le spesequo tidiane; fa un ragionamentodiscutibile, ma sensato, di credereche il francobollo sia un articolodi lusso ma non di moda, (cosaquesta che una volta caduta è ca -du ta per sempre), ma soprattuttoperché nel filatelico abbonda l'ele-mento passionale che il più dellevolte trionfa sull'aspetto economi-

co. Certo la crisi fa le sue vittime

specialmente in quelle meno pro -fondamente appassionate e piùspe culative nel senso vero dellaparola; in ogni crisi diremo a que -sti signori di avere impostato malela loro materia finale, che sfiducia-ti e delusi hanno smarrito la viadella miniera agognata, disorienta-ti da facili guadagni del passato,che hanno comprato ed accapar-rato di tutto, antico e moderno,

Art. 1 - L' Anteas di Arezzo indice ilsettimo premio di poesia "la vocedel cuore"che si articola in tresezioni: - poesia in lingua italiana; - poesia in dialetto; - poesia dei giovani.

Il premio ha l'obiettivo di sti -molare la creatività poetica ,la ca -pa cità espressiva e la condivisionedelle proprie emozioni, l'integra-zione tra culture ed un profilo altodi socializzazione. Art.2 - La partecipazione è gratuitaed aperta a tutti. I partecipanti mi -norenni devono allegare l'autoriz-zazione di chi esercita la patriapo testà. Art.3 - Il tema delle composizioniè libero. Sono ammesse a concor-so solo 3 poesie per concorrente.In caso vengano inviate più di trecomposizioni,l'autore può inserirel'ordine di preferenza, altrimentispetta al consiglio di presidenzascegliere quelle da presentare alpremio. Le opere dattiloscritte de -vo no essere spedite in duplice co -pia all'Associazione all' indirizzo: Anteas di Arezzo, viale Miche lan -gelo 116, 52100 Arezzo; oppurecon segnate a mano presso lo stes -so recapito, o presso una delle se -di periferiche dell'Fnp (Fede ra -zione Nazionale Pensionati) del laCisl: potranno infine essere in viate

per e-mail all'indirizzo di posta e -let tronica anteas.arezzo([email protected] entro enon oltre il 31 maggio 2013. Art.4 - Una delle copie dei lavoride ve contenere i seguenti dati per -sonali: cognome, nome, indirizzo,numero di telefono e/o di e-mail,indicazione della sezione delpremio alla quale si intende parte-cipare (è possibile partecipare apiù sezioni) e un breve curricu-lum da inserire nella pubblicazio-ne delle composizioni presentate. Art.5 - Le opere presentate sonoesaminate da una giuria scelta dalconsiglio di presidenza dell'Anteasdi Arezzo: La giuria stila a suo in -sindacabile giudizio, la graduato-ria dei vincitori,tre per ogni sezio -ne: Possono essere segnalate ope -re meritevoli di citazione. La premiazione avviene duranteun'apposita cerimonia a cui sonoinvitati tutti partecipanti al premio. Art.6 - Le poesie inviate devonoessere inedite. Art. 7 - L' Anteas si riserva la possi-bilità di pubblicare tutte le operepresentate od una parte di esse. Art. 8 - A tutti i partecipanti vienerilasciato un attestato. Art.9 - Le eventuali spese per lapar tecipazione alla cerimonia dipre miazione sono a carico deipar tecipanti. Art. 10 - I premi consistono inoggettistica di valore culturale:libri, quadri, medaglie, ceramiche, prodotti artigianali tipici.

Anteas-Arezzo

pacchi e pacchetti di se conda,terza scelta, materiale que sto cheadesso nessuno degna, per ché lasituazione nuova porta nelmercato il buono ed il raro.

In filatelia invece il buon colle-zionista valuta non solo l'abbon-danza del materiale, ma anzi da -vanti a questa realtà è diffidente,se leziona il materiale, lo scarta eper un dentello logoro, diviene unraffinato, dando la logica visionedi un elemento valido ad un futuropiù onesto, dove la serietà prendeil posto del sensitivo o del falso in -tenditore.

In tal maniera si costruisce unnuovo futuro dove la correttezzaso stituisce l'avventura, dove la ri -flessione va al posto della leggerava lutazione del mondo che ci cir -conda; una sana propaganda devepersuadere gli sfiduciati con atteg-giamenti concreti, ricreando nelsog getto un interessamento sicuroper il futuro, basato su un serio e

corretto compito di diffondere ladocumentarietà e la cultura,essenze vitali della filatelia.

Però ricordiamoci che siamotornati d'un colpo al febbraio del1930; è passato quasi un secolo,ed i problemi di allora sono quellidi oggi: allora si sperava che lacri si passasse, e passò con tantabuona volontà di tutti!

Speriamo che anche l'attualecrisi passi e ci auspichi "buonafor tuna'!

C’è un nosocomio in Valdi -chia na, funzionale nellastruttura, dagli ambientiluminosi con cameretteaccoglienti, impreziosito

dai quadri di pittori artisti perdiletto o vocazione, affettuoso con

i degenti per il garbo del persona-le ove, “ospedale aperto” significaoltre che animare, con le associa-zioni di volontariato, simpatichericorrenze, aprirsi alla riflessionesui temi forti della sofferenza edella solidarietà.

Nel pomeriggio di mercoledì20 febbraio, il dott. Franco Cosmidel complesso sanitario di FrattaDirettore, ha introdotto, padre Ar -

naldo Pangrazzi, docente camillia-no di pastorale sanitaria, ad illu -strare il tema presentato nel libro:“Cicatrizzare le ferite della vita”cui sono chiamati professionisti,volontari e gruppi di mutuo soc -

corso per raggiungere con la soli -darietà nella sofferenza, la pace in -teriore. Padre Arnaldo di ritorno,que sta volta, da un viaggio in Perùcita le molte esperienze raccolte,tra diverse sensibilità culturali ereli giose, nella sua lunga esperien-za di docente.

Paolo Merli, presidente del -l’As sociazione Volontari Ospe da -lieri, in forza della consuetudinecon l’autore, unitamente alla vivatestimonianza degli intervenuti, trai quali padre Gabriel, colto e ze -lan te cappellano dell’Ospedale S.Mar gherita, coglie l’assunto chepoi ché tutti gli esseri umani, sonofigli della fragilità si rendono con -sapevoli della instabilità di ognicer tezza e di ogni bene.

E’, nel testo presentato, il ri -chia mo a ciascuno a conoscere eci catrizzare le proprie ferite peraiutare gli altri nella sofferenza.

Un buffet, preparato dalle vo -lontarie dell’AVO, chiude la im -pegnativa serata, nella convinzionedi aver offerto un’occasione dicre scita che possa ripetersi, in oc -ca sione della ulteriore fatica di

studio che padre Pangrazzi vorràpubblicare ed illustrare, con lesue coinvolgenti argomentazioni,pro prio nel nostro “ospedale a -per to” al territorio.

Francesco Cenci

“La voce del cuore”

Cicatrizzare le ferite della vita restauri e prospettive future per la chiesa e il convento di S. Francesco

1934 - Servizio di Stato “coroncina”

Se Gioacchino Belli nelsonetto “ Li Bbeati” del12 giugno 1834 potè diredei frati “ La raggione cheancora li tiè addietro/Ne

la grolia sceleste, è la gran spe -

sa/De la funzione che cce vò aSsan Pietro./Eccolo il gran mo -tivo, poverini:/ La miseria. E liSanti de la Chiesa/ Nun ze pon -no creà senza quadrini.” altret-tanto non potremmo dire oggidi loro, non più in tanta mi -seria, da non poter fare fronte agran parte di notevoli spese direstauro e conservazione dellaChiesa e del Convento di S. Fran -cesco in Cortona.

Certo è, e nessuno oggi co -me oggi potrà dire di navigarenell’oro, che di sacrifici ed im -pegno economico per mantene-re questi complessi monumen-tali, di lustro per la Città diCortona, non siano da tenere inconsiderazione. Tutto quello cheè stato e viene fatto si dirà: è perla gloria del Signore! Ma la gloriadel Signore non viene dalleopere ma dalla fede. E le operesono più per gli uomini che perDio; per questo è bene che tuttiapprezzino il valore e lo spiritoper cui certe opere vengono con -servate, restaurate e mantenute.Ebbene, la grande e bella chiesagotica di S. Francesco, risalenteal 1245 per iniziativa di FrateElia Coppi, ebbe nel tempo in -numerevoli rimaneggiamenti etolto al tempio l’originaria fisio-nomia si che ha avuto necessitàdi notevoli restauri da partedella Soprintendenza aretinache si è avvalsa della valida col -laborazione dell’Impresa CarliniRestauri e Costruzioni. I restau-ri di notevole complessità hannocomportato la chiusura dellachiesa per ben circa 15 anni,tanto che i cortonesi ne dispera-vano la riapertura. L’evento tan -to sospirato si concretizzò, dopoil reperimento di fondi, sullaquota dell’otto per mille del -l’Irpef da parte del Comune diCortona, insieme alla ProvinciaToscana dei Frati Minori Con -ventuali, il 27 novembre 2005,con una solenne concelebrazio-ne eucaristica.

Gli interventi più consisten-ti hanno riguardato le partimag giormente degradate qualila scalinata, i pavimenti, gli in -tonaci, le finestre, alcuni quadrie, in particolare, il soffitto li -gneo, nel quale vennero ritrova-te e riportate alla luce antichepitture policrome. Utilizzandosuccessivamente le economiedel ribasso d’asta, l’Ammi nistra -zione Comunale potè interveni-re sul consolidamento e restaurodella facciata principale dellachiesa.

A breve potranno avere ini -zio altri interventi sulla Chiesaresi possibili grazie ad un altrofinanziamento sulla quota del -l’otto per mille dell’Irpef di €

300.000,00, concesso al Comunedi Cortona dalla Presidenza delConsiglio dei Ministri, interesse-ranno l’intera copertura dellachie sa e la progettazione e dire -zione dei lavori, saranno con -

dotti dai tecnici cortonesi, arch.Lorenza Carlini ed ing. SergioMancini.

Ma se importante risultaessere la chiesa, non di menonon possiamo non occuparcidel l’annesso Convento coevodel la chiesa e con chiostro untempo, probabilmente, a formaquadrata.

Anch’esso è stato oggetto dinotevoli lavori di ristrutturazio-ne e riadattamento locali im -posti dalle nuove esigenze, senzadimenticare il rispetto dellastruttura originaria e l’elimina-zioni di superfetazioni incom-patibili con l’armonia del plesso.Il 6 novembre 2004, in occasio-ne delle iniziative del 750° cen -tenario della morte di Frate Elia,venne celebrata la riapertura delrestaurato convento di S. Fran -ce sco.

Il recupero, fortemente vo -luto da l’allora Mini stro Pro -vinciale Padre Antonio di Mar -cantonio, finanziato dalla Pro -vincia Toscana dei Frati Mi noriConventuali e condotto dall’ar-ch. Lorenza Carlini, con sen tì lasalvaguardia di un com plessoedilizio di notevole im portanza,restituendo funzionalità e de co -ro ad ambienti particolarmentedegradati e consentendo il ri tor -no in città dei frati minori con -ventuali.

Il progetto di riqualificazio-ne di uno dei più importanticomplessi della nostra Città ècontinuato e recentemente, pervolere dell’attuale Ministro Pro -vinciale, Padre Nicola Scarla ti -no, sono stati realizzati unaserie di interventi che hannopermesso un importante restau-ro e una bella riqualificazionedi altre parti del convento, qualila cappella e l’area d’ingresso alcortile.

In particolare per la cappel-la, sempre sotto la direzionelavori dell’arch. Carlini, sonosta ti recuperati gli elementi sti -listici che in origine lo caratte-rizzarono, consentendo la ria -pertura delle due grandi biforetrecentesche, con l’integrazionedegli elementi in pietra man -canti e nuovi infissi in vetro contrafile di piombo. A ciò si sonoaggiunti il rifacimento degli im -pianti ed il recupero della colo -ritura originaria che ha permes-so di ridare decoro all’ambienterecuperandone i caratteri deco -rativi e stilistici che un tempo locaratterizzavano. Nell’ambito ditali interventi è stata data ladefinitiva sistemazione a duegrandi affreschi, che venneroritrovati in passato all’internodella Chiesa, rimuovendo le teledegli altari barocchi e che furo -

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Vuoi offrire il tuo aiuto alla Misericordia di Cortona?Quando farai la DICHIARAZIONE DEI REDDITI scegli così la destina-zione del 5 PER MILLE DELL’IRPEF FIRMA NELLA PRIMA CASELLA DEL MODULO e riporta nell’appositoriquadro il CODICE FISCALE DELLA MISERICORDIA DICORTONA: 800 008 305 15. Il 5 per mille È AGGIUNTIVO, non comporta nessuna spesa, non èalternativo all’8 per mille e può essere versato anche da coloro chenon presentano la dichiarazione dei redditi.

no distaccati poiché si trovava-no in cattivo stato di conserva-zione.

I due affreschi, uno attri-buito a Jacopo e Lorenzo Salim -beni da San Severino e aiuti erisalente al secondo decenniodel secolo XV, l’altro attribuito aignoto seguace di Simone Mar -tini, sono stati collocati all’in-terno della Cappella.

Si può dunque ben dire,senza ombra di smentita, che ilcomplesso conventuale con l’a -diacente chiesa, voluta da FrateElia, per esaltare la memoria ela santità di San Francesco, doveha pregato S.Margherita, dovehanno risuonato i canti del lau -dario, grazie al costante im -pegno della provincia Toscanadei Frati Minori Conventuali e

della comunità religiosa guidatadal Padre Guardiano, Padre Ga -briel Marius, costituisce unaparte importante della vitaspirituale, culturale ed artisticadella città di Cortona ai quali icortonesi devono essere ricono-scenti sia per gli sforzi economi-ci compiuti sia per aver riquali-ficato una parte importantedella Città, meta turistica masoprattutto destinata ad unauspicabile rinnovato spiritoreligioso e francescano.

La Cappella per questo svol -ge un importante richiamo allaspiritualità.

L’invito dunque è alla vi -sione e alla riflessione per comemantenere a Cortona i suoi gio -iel li.

Piero Borrello

Anno 2013, VIII edizione del bando di poesia

Presso l’Ospedale Santa Margherita

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PAGINA 10

“DALLA PARTE DEL CITTADINO”risponde l’Avvocato

Dalla parte del cittadinoil parere dell’arch. Stefano Bistarelli

Gentile Avvocato, ho lettoche il nuovo redditometro è sta -to già dichiarato illegittimo, po -trebbe chiarirmi meglio cosa èsuccesso e di cosa si parla?

Grazie. (Lettera firmata)

Lo strumento del redditome-tro, così come da poco rinnovatodal D.M. 24/12/2012, che ha de -terminato il contenuto induttivodegli elementi indicativi dellacapacità contributiva in base alquale il fisco potrà fondare la ri -costruzione sintetica del redditocom plessivo delle persone fisiche,per quanto non ancora applicato,è già stato esaminato dal Tribunaledi Napoli e bocciato, con ordinan-za 20.02.2013 n. 250 - Sez. D i -stac cata di Pozzuoli.

Il caso è legato ad un pensio-nato che avrebbe rilevato comeper tutela della propria privacy l’a -genzia delle entrate non avrebbedovuto/potuto indagare sulle speserelative a cure mediche perché ciòavrebbe di fatto reso pubblica lasua malattia.

Tale posizione ha in dotto il

Tribunale ad ordinare al l’Agenziadelle Entrate di non intraprenderealcuna ricognizione, archiviazioneo comunque attività di conoscenzae utilizzo dei dati relativi a quantopre visto dall'art. 38, 4° e 5° com -ma, del DPR 600/1973, e di ces sa -re, ove iniziata, ogni attività di ac -ces so, analisi, raccolta dati di ognigenere relativi alla posizione delricorrente.

Il Tribunale ha ritenuto che “ildecreto ministeriale è radical-mente nullo ai sensi dell'art. 21septies legge n. 241/1990 per ca -renza di potere e difetto assolutodi attribuzione in quanto ema -na to del tutto al di fuori del pe -ri metro disegnato dalla norma-tiva primaria e dei suoi presup-posti e al di fuori della legalitàcostituzionale e comunitaria,at teso che il c.d. redditometroutilizza categorie concettuali edelaborazioni non previste dallanorma attributiva, dando adesempio la possibilità all’agen-zia delle entrate di controllareanche spese riferibili a soggettidiversi dal contribuente oggettodi accertamento, per il solo fattodi essere appartenenti al me de -simo nucleo familiare (si pensiall'acquisto di un medicinaleper il congiunto malato oppuredel libro di lettura)”.

Il cittadino-contribuente, se -con do il giudice, verrebbe, quindi,definitivamente privato “del di rit -to ad avere una vita privata, dipo ter gestire autonomamente ilpro prio denaro e le proprie ri -sorse, ad essere quindi liberonel le proprie determinazionisen za dover essere sottoposto al -l'invadenza del potere esecutivoe senza dover dare spiegazionidell'utilizzo della propria au to -nomia e senza dover subire in -trusioni”.

Per i motivi sopra cennati, si èparlato di “bocciatura” del nuovoredditometro.

Avv. Monia [email protected]

Bocciato il nuovoredditometro

Niente più estratti catastali perla successione di un immobile.

Lo ha comunicato l'Agenziadelle Entrate con la Risoluzione11/E del 13 febbraio 2013.

All'Agenzia delle Entrate ba -sterà consultare direttamente dal -

la dichiarazione di successione leinformazioni sugli immobili. Lanovità rientra nel piano di sempli-ficazione della documentazioneamministrativa ed è dovuta ancheall'accorpamento fra Entrate e A -genzia del Territorio.

Certificazione energetica degli edifici: le nuove regole

Non occorrono più gli estratti catastali per la successione

Realizzare un soppalco occorre il permesso?

una storia di luce e di spiritualitàLa Corale Zefferini e le LaudiL’ETRURIA N. 5 del 15 marzo 2013 ATTUALITÀ

Al termine della liturgia didomenica 22 febbraio inonore di Santa Mar ghe -rita, la mistica di Lavianomorta a Cortona nel

1297, le impressioni dei presentisono in positivo. Intensa l’esecu-zione, viva la partecipazione deicoristi, professionale la guida delmaestro Pier Luca Zoi nel sostene-

re un ensemble che ha fatto delleLaudi il suo cavallo di battaglia, mache non si esime dall’associareclassicità e modernità. A ciò si ag -giunga la corposità dell’esecuzionedell’organista maestro Massimi lia -no Rossi e la compattezza vocalicadei solisti Valeria Lorenzini, so pra -no in Eccomi e di Pier Luca Zoi,tenore in ‘Alto e Glo rioso Dio’ e

Introduzione alla pubblicazione di Carla Rossi

nella Lauda ‘Mar gherita tu sei dalau dare’. Il gruppo nella sua tota -lità ha concepito l’opera come in -con tro che si scioglie in una di na -mica di sintesi, a sua volta capacedi colmare le distanze temporali ericomporre ogni frattura.

Quanto al maestro Pier LucaZoi, questi ha materializzato il sen -so del bello attraverso il linguaggioanche visuale della musica e hasviluppato una trama di armonia eforza ad un tempo. ‹‹Quali sono ipunti di forza del vostro gruppo?››- chiediamo a Paolo Zoi, Pre -sidente della Corale, con il deside-rio di conoscere anche gli impegnidei prossimi mesi: ‹‹ E’ semplice -risponde Zoi - il nostro gruppo siba sa su unità, coesione e piaceredi cantare insieme. Doti, queste,che ci permettono di lavorare conentusiasmo.

In programma abbiamo gliim pegni pasquali, dall’animazionedella Processione del Venerdì San -to alla tradizionale Messa di mezza-notte in Cattedrale.›› Ciao, Paolo epri ma che formuliamo una do -man da sul repertorio previsto, ilPre sidente aggiunge ‹‹Co me dicon sueto uniremo tradizione e mo -dernità, anche se privilegeremo latradizione. Desideriamo che i fe de -li si riconoscano nei nostri brani eli considerino come una parte disé, un invito a riflettere e perchéno, anche ad unirsi a noi.›› Ineffetti i brani proposti dalla Coralerappresentano un esempio di mu -sica descrittiva e contemplativa;so no una musica che dipinge, chesorride all’uomo, come ebbe adire Pio XII della musica in sensolato. ‹‹ Occorre - continua Zoi-l'im missione di voci nuove, tipo lera gazze ed i ragazzi che con le chi -tarre cantano in cattedrale; senza ilrinnovo nulla va avanti, bisogna fa -re un'azione più incisiva per por -tare dentro la corale i giovani, conl'aiuto di don Giancarlo e di donOt torino, che tra l’altro erano pre -senti alla celebrazione insieme alVescovo e che ringrazio.

La corale di cappella esiste daqualche centinaio di anni e la mu -si ca liturgica non deve morire: èun patrimonio dell'umanità. Se lofac ciamo capire ai giovani, li coin -volgiamo, con il loro entusiasmo ela loro vitalità tutto andrà avanti,tutto vivrà, tutto ci farà sentiremigliori e più spirituali perchè lamusica è la cosa umana più vicinaa Dio. ›› Concordo appieno. KahlilGibran rifletteva che a volte un uo -mo cerca un tesoro in luoghi lon -tani, e non si accorge che esso ègià in suo possesso. La musica po -trebbe essere uno di questi. E ibra ni eseguiti da questa e dallealtre corali di Cortona ne costitui-rebbero la mappa. Elena Valli

La Chiesa di Santa Mariadelle Grazie al Calcinaio dàil suo saluto al viaggiatoreche si dirige verso Cortonae costituisce un sorpren-

dente preludio alle straordinarie sor -prese che via via Cortona sa riservarea chi ha occhi per conoscere e sensi-bilità per provare emozioni.

E tutto a Cortona sembra rimar-care la sua natura sacra: la sua stessaposizione privilegiata che la preservadagli isterici comportamenti di questastrana, a dir poco, modernità, rinvia aun genius loci soprannaturale; inpro posito lo scrittore Henry James,visitando Cortona, scrisse che "la piùnobile e antica città d'Italia era piùvicina al cielo che alla stazione ferro-viaria". E senza soffermarsi sulla ric -chezza mitologica che vuole la città diCortona fondata da Dar dano, figlio diGiove, somma divinità, e senza insi -stere sul racconto di scrittori greci elatini di molte tra dizioni, da Eugamona Lico fro ne a Virgilio, che parlano diUlisse morto e sepolto in questa città,si può certamente riconoscere chel’humus di questa nostra realtà, cosicome risulta dalla sua origine etruscae dalla sua evoluzione storica, trasudadi sacralità.

Eloquente è il giudizio contenutoin un passo di Tito Livio, che ricono-sce negli Etruschi "un po polo che piùdi ogni altro si dedicava a pratichereligiose, tanto più in quanto eccelle-va nell'arte di coltivarle".

Un popolo che si muoveva cer -cando di interpretare quello che erail volere degli dei, attraverso la cono -scenza dei libri della disciplina etru -sca, una sorta di scienza del mondo,rivelata, come raccontano Cicerone,il volterrano Aulo Cecina, Plinio ilVec chio, da quel miracoloso bam -bino comparso all'improvviso nell'a-gro di Tar quinia, il cui nome eraTha ges, che ai contadini ivi raccolti estu pefatti dettò tutti gli insegnamentida seguire, raccolti poi nei libri del -l'aruspicina, nei libri fulgurali e inquelli rituali.

E la stessa Cortona viene fondatasecondo le modalità registrate neisuddetti testi, di cui oggi non restanoche testimonianze indirette; nasceCortona su ispirazione di quel sacer-dote etrusco che, col pileo in testa,una sorta di mitria, e col lituo bron -zeo, una sorta di pastorale, disegnò ilperimetro della città con lo sguardorivolto ad oriente e con la volontà diri proporre su questa terra le sediciparti di cui si credeva composta lavolta celeste.

E nel corso della storia, tutto aCortona sembra richiamare il senti-mento religioso quando la sua genteviene a contatto con la nuova civiltàcristiana. Basti ricordare, in velocesintesi, i numerosi movimenti religio-si nel Medioevo, la presenza di San

Fran cesco, del suo successore, il cor -tonese Frate Elia, il Laudario di Cor -tona, un originale ed eccellente do cu -mento di arte e spiritualità della Con -fraternita dei Laudesi, e poi SantaMar gherita, alla quale ogni cortonesesi rivolge con affetto e devozione, laVenerabile Veronica Laparelli, e an -co ra le diciannove chiese monumen-tali solo nel centro storico e le 64sparse in tutto il suo territorio.

E la conferma di questa di men -sione sacra è presente anche nell'artedel Signorelli, di Pietro da Cortona,del Severini e in figure esemplari del -la spiritualità cristiana dei nostri tem -pi: una per tutte quella del compiantovescovo Mons. Giuseppe Franciolini.

Ma preludio a tutte queste testi-monianze di fede è la Chiesa di San -ta Maria delle Grazie al Calcinaio.La sua posizione fa pendant alla Chie -sa di Santa Maria Nuova, quasi a si -gnificare la totale dedizione di Cor -tona alla devozione e alla protezionedella Madon na.

La Chiesa costruita in seguito aimi racoli attribuiti ad un'antica im -magine della Madonna trovata pressouna vasca, non lontana dalle muradella città, "in luogo detto Quer cia -guazza ", dove l'Arte dei Calzolai con -

ciava le pelli, porta una firma presti-giosa, quella del senese Francesco diGiorgio Martini (1439-1501). Già nelgiugno del 1584 si era pensato a lui,per progettare il nuovo tempio e LucaSignorelli, recatosi a Gubbio, avevaottenuto dall'insigne architetto, in ge -gnere militare, pittore e scultore, chenel frattempo era al servizio del ducaGuidobaldo d'Ur bino, la promessa dipro durre il disegno. La promessa fuman tenuta e la prima pietra del Cal -cinaio fu collocata solennemente il 6giugno del 1485. In 6 anni la fabbricagiunse a completare le strutture mu -ra rie perimetrali delimitanti la confi-gurazione a croce latina della chiesa.

Morto, nel frattempo, Fran ce scodi Giorgio, la realizzazione del la cu -po la fu affidata, tra il 1509 e il 1513,co me annota anche il Vasari, "a Pie -tro di Domenico di Nozzo o di Norbo,legnaiolo ed intagliatore fiorentino",che propose, nel 1508, un modelloin legno del suo progetto sul prece-dente disegno di Giorgio Martini.D'altronde, data anche l'armonia del -l'intera costruzione e l'autorità delpro gettista, non è pensabile che il DiNorbo potesse modificare ciò che erastato già pattuito.

Nicola Caldarone

Il Consiglio dei Ministri sta perdiscutere lo schema di D.P.R. di at -tuazione di quanto previsto dal -l'art. 4, comma 1, lettera c) del D.Lgs. 192/2005 che recepisce laDirettiva 2002/91/CE.

Lo schema di DPR contiene irequisiti professionali e i criteri diaccreditamento dei certificatorienergetici.

In particolare, prevede chepossono essere riconosciuti comesoggetti certificatori: • i tecnici abilitati, sia dipenden-ti di enti pubblici o di società diservizi pubbliche o private cheliberi professionisti, in possesso dialmeno uno dei seguenti titoli:laurea in architettura, ingegneria,agraria, scienze forestali, diplomadi perito industriale, geometra,pe rito agrario;• gli Enti pubblici e gli organi-smi di diritto pubblico operantinel settore dell'energia e dell'edili-zia, che esplicano l'attività con untecnico, o con un gruppo di tecni -ci abilitati, in organico;• gli organismi pubblici e privatiqua lificati a effettuare attività di

ispezione nel settore delle costru-zioni edili, opere di ingegneriacivile in generale e impiantisticaconnessa, accreditati presso l'or -ganismo nazionale italiano di ac -creditamento o altro soggettoequivalente in ambito europeo;• le società di servizi energetici(E SCO).

I tecnici dovranno frequentarespecifici corsi di formazione per lacertificazione energetica degliedifici della durata minima di 64ore.

Tali corsi saranno tenuti, alivello nazionale, da Università,Enti di ricerca, Ordini e Collegipro fessionali autorizzati dal Mini -stero delle Infrastrutture e Tra -sporti; a livello regionale, i corsisaranno svolti dalle Regioni eProvince autonome e da altri sog -getti autorizzati dalle Regioni.

Infine, viene ricordato che l'at -testato di certificazione energeticaassume la valenza di atto pub blico,ai sensi dell'articolo 481 del co -dice penale con responsabilitàdiretta del tecnico abilitato chesottoscrive il documento.

Per la realizzazione di un soppalco è necessario il Permesso di Costruire. Lo ha ribadi-to il Con siglio di Stato, con la sentenza n. 720 dell'8 febbraio 2013, precisando che questotipo di intervento produce un aumento di superficie e rientra, quindi, tra i lavori di ristruttu-razione edilizia. Nel caso specifico, il Comune aveva accertato la realizzazione di un soppal-co abusivo (per la sua struttura e funzione) all'interno di un immobile del centro storico e ilcambio di destinazione d'uso da magazzino ad abitazione, senza il permesso di costruire.L'amministrazione aveva ordinato la demolizione del manufatto e il pagamento di unasanzione pecuniaria di euro 15.000. Il cittadino aveva presentato ricorso al Tar e poiappello al Consiglio di Stato sostenendo che il soppalco non aveva un piano d'appoggiocalpestabile e quindi non comportava un aumento di superficie. I giudici del CDS, confer-mando la Sentenza del Tribunale Amministrativo, rigettano il ricorso dei titolari dei lavoriche avevano ampliato e danno ragione al Comune che chiede la demolizione e il ripristinodello stato dei luoghi. [email protected]

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cittadini, con tanto di incontripub blici. La strada, specie neltratto cortonese, nei centri abitatitutti, come nei centri più popolosidi Camucia e Terontola, necessitadi una immediata messa in sicu -rezza. Come riportato nel serviziofo tografico, gli attraversamentipedonali sono in maggior parte“in visibili” con le strisce sbiadite,senza una adeguata segnalazione.Il problema sorge specialementenelle ore serali, quando gli au to -mo bilisti non riescono a vedere ipassaggi pedonali, mettendo cosìa serio repentaglio gli stessi pe do -ni. La situazione si fa ancora piùpericolosa a ridosso delle rotato-rie, con continue frenate repentineda parte dei veicoli, con i pedonicostretti a correre per non farsiin vestire.

La situazione è gravissima -pro segue Meoni - non ci sonocon trolli, rispetto alle norme fon -damentali del codice della strada,il lassismo della Provincia e delComune ha dell’incredibile, glistes si non possono eludere la si -curezza dei cittadini, con i solitiannunci dei patti di stabilità, anchein considerazione del fatto che peraltri capitoli di spesa il denaro sitrova.

L’appello pubblico è rivoltoan che alla Prefettura di Arezzo, in

Egr. Direttore, rispondovolentieri all'amico PieroBorrello perché milegano a lui i nostri licealie lontani studi: lui

veramente bra vo, io un po' meno;mi legano a lui anche lunghepassate diatribe politico-ecologicheche continuano oggi, questa voltaconcernenti il tema sociale.

Questo intervento per ribadiree confermare TUTTO quello che ho"furiosamente", come dice sim -paticamente Piero, scritto neL'Etruria per quanto concerne ilcosiddetto "Polo Sociale di Ca mu -cia", quindi non ho assolutamenteMUTATO IDEA e nemmeno sonocaduto in SFOGHI DI MEZZA E STA -TE.

Non rinnego quindi nemmenouna virgola di quanto scritto, espero che l'amico, questa volta,ponga la sua sensibile attenzione suquella che è la posizione del Centrodi Aggregazione Sociale di Camuciache è lineare, perché appuntovuole essere ed agire con i: "piediper terra e non con la testa fra lenuvole".

Dunque bando al "furioso", ilmio carattere è aperto e quandocredo in qualche cosa qualchevolta posso alzare i ''toni'', ma sem -pre nel rispetto e nella massimacorrettezza.

Piero nei tuoi articolati inter-venti hai fatto riferimento, per lanuova costruzione del CentroSociale e alla Casa della Salute, a gliedifici comunali di via Italo Sco tonio di quello di via Zam pa gni, cheribadisco non sono certo confacen-ti alla funzionalità di un CentroSociale e tanto meno lo sarebberostati per una ubicazione per la Casadella Salute.

Come è possibile non rendersiconto che queste strutture sonodistanti dal Distretto Sanitario equindi sarebbero state poco funzio-nali, avrebbero costretto i cittadinia veicolarsi sulle vie di Camu cia giàabbastanza intasate, inoltre gliedifici hanno una viabilità diaccesso limitata, non modificabile,quindi non rispondente, inoltresono privi di parcheggi adeguati.

Si tratta di avere quel minimodi accortezza che balza anche agliocchi più inesperti, in particolarel'edificio di Via Italo Scotoni è malposizionato, ha una pavimentazionesu tre livelli come può dirsi fun -zionale per un centro sociale? Nonvi è alcuna possibilità di uneventuale ampliamento se nonquella di mortificare gli spaziesterni per altro già limitati.

I trenta posti macchina, del re -sto già molti occupati da cittadiniresidenti, quale accoglienza avreb-bero potuto dare a un numero ab -bastanza sostenuto di soci delcentro e di persone in visita aglistudi medici?

Qui si che ci vuole un RINSAVI-MENTO ed anche rapido, altrimentiriempiamo pagine per non direnulla, quando si interviene inquesta materia bisogna avere ancheun appoggio tecnico, non dobbia-mo credere di essere onnipotenti,bisogna essere supportati da reali-smo tecnico ed economico.

Bene ha fatto l'Ammi ni stra zio -ne Comunale a trasferire qui im -portanti uffici come quelli dellascuo la e del sociale che sono ab -bastanza accessibili e quindi ri -spondono ai bisogni di gran partedei cittadini del nostro territorio.

Sin dall'inizio la posizione delCentro è stata quella di avere un'in-dipendenza logistica, dovuta peravere una certa libertà di azioneoperativa e quella di poter avere a

disposizione degli spazi adeguati,interni ed esterni; adeguati aibisogni non solo del mon do deglianziani, ma di tutto un paese ormaicittà.

Il Centro Sociale non è, e nondeve essere una struttura solo per

gli anziani, ma deve essere e diven-tare utile spazio per tutti, giovani emeno giovani, deve essere puntod'insieme, punto qualificante per lacultura, per il sociale ed ancorapunto ricreativo.

Non avendo un'autonomia eco -nomica e avendo, noi sì i "pie di perterra", abbiamo sempre tenuto uncollegamento e un co struttivoraffronto con l'Ammi ni stra zioneComunale. Questa d'altra parte cisostiene anche economicamente,noi ne siamo riconoscenti; pertantoil nostro "SOGNO" (quel centrocostruito sul campo della maiali-na), ha dovuto avere ovvio riscon-tro con una realtà politico-econo-mica.

Come sarebbe triste però unavita senza sogni? Ma è bello battersiper raggiungere certe mete, sono ilsale della vita caro Piero, e la vitasenza sale è davvero ... sciocca.

Ora brevemente riassumo inostri storici "passaggi" per la qua -lificazione del Centro Sociale. Dopopochi anni di vita del Centroconstatata la sua positività, su no -stra sollecitazione, ci venne propo-sta la possibilità di trasferirei nell'a-silo nido e scuola materna, in unariunione operativa anche l'ufficiotecnico evidenziò difficoltà operati-ve. Dopo di che si sono manifestatealcune potenziali soluzioni presso ilDistretto Sanitario ed in altrelocazioni che non han no avutoriscontro, per giungere alla possi-bilità di costruire sul campo della"Maialina" un Centro Sociale dinuova struttura, collegato alla Casadella Salute attraverso una decisivacollaborazione con la nostra USL.

I tagli operati da parte diquesta ha fatto si che la USL siattivasse per alternative soluzioni equindi la nostra AmministrazioneComu na le ha soprasseduto sulprogetto e siamo tornati al punto dipartenza: riqualificazione dell'asiloe del nido di via Sandrelli.

L'amico Borrello dice che que -sto è un'ottima cosa, io personal-mente e il direttivo del centrosociale di Camucia diciamo di no,ma siccome siamo anche realistipiù del re, siamo persone di BUONSENSO, dobbiamo esporre si lenostre idee, ma poi è l'aspettoeconomico quello che fa la struttu-ra, allora da buoni cittadini,dobbiamo prendere atto di quantoci si prospetta e ribadiamo chequesta soluzione di ristrutturarel'asilo nido e la scuola materna èuna soluzione non ottimale, maACCETTABILE.

Ovviamente qui nella ristruttu-razione si dovrà considerare che visaranno, senza dubbio, ampi spaziinterni ed esterni compreso l'uso

della cosiddetta "pinetina". Esperti, non io, non mi permet-

terei mai, ci dicono comunque chequesta ristrutturazione sarà costosae sarebbe stato meglio ed auspica-bile un'edificazione del tutto nuovaanche perché innovativa e quindi

adeguata alle esigenze di un vastoterritorio.

Camucia pretende qualcosa diimportante e non soluzioni pastic-ciate, poiché qui oltre al centrosociale dovranno essere posiziona-ti: la biblioteca, la farmacia ed altriuffici pubblici.

Inoltre si dovrà provvedere alimitare il traffico veicolare poichéinserire un centro sociale e poicircondarlo con gas e fumi non ci

pare una grande trovata, se nonquella di accelerare la nostraeterna collocazione nei cieli;almeno questa volta gli ambientali-sti ci daranno ragione e ci soster-ranno.

Certamente l'avere un po' dicoraggio politico, qualche soldinoda investire, lo ribadiamo ancora,avrebbe aiutato ad avere unamigliore soluzione di questa opera-zione che si sarebbe potuta strut -turare appunto sul vecchio e glo -rioso campo sportivo di Ca mu cia.

L'impatto cementizio sarebbestato sopportabile, qui vi sarebbestata una ovvia maggiore visibilità,spazio per parcheggi e verdepubblico attrezzato, ma se ciò nonè possibile ne prendiamo atto esaranno le generazioni future adarci o meno ragione.

La volontà dell'Amministra zio -ne Comunale di Cortona questa vol -ta si concilia con la tua aspirazione(vedi caro Sindaco, magari un po'troppo tardi, ma ti sei fatto unamico).

Spero Piero di offrirti il caffé, lopuoi venire a prendere fin da oggi,così potrai, di persona, renderticonto che questi vecchietti hannobisogno di un po' di "giustiziasociale", almeno avere un po' diaria, libera il più possibile da fumie smog, facciamogliela respirare ...tanto è l'ultima. Ivan Landi

noi gente seria e responsabile

Pedone investito a Terontola

Ancora un gravissimo in -cidente sulla Sr 71 enuo vamente nel trattoche attraversa il centroabitato di Terontola. A

finire in gravi condizioni all’ospe-dale di Siena, l’8 marzo scorso, èstato un conosciutissimo commer-ciante della fazione cortonese pro -prietario di un negozio di abbiglia-mento che è stato investito inpieno da un’auto in transito men -tre attraversava sulle strisce pe do -nali. L’incidente, come dicevamo,è solo l’ultimo di una lunga serie,in altri casi anche mortali.

E la protesta torna a farsisentire forte.

Dopo una battagliera campa-gna della Lega Nord e del suoesponente locale Marco Casucciche ha raccolto firme per chiede-re un miglioramento della situa-zione terontolese e che ha pro -mosso un’iniziativa pubblica conl’onorevole Borghezio, arriva lavo ce anche del consigliere co mu -nale Luciano Meoni che in un’at-tenta nota coadiuvata anche dafoto, lancia un accorato grido diallarme “visto il lassismo delle i sti -tuzioni preposte alla sicurezzastra dale”. Meoni spiega: “gli ap -pel li alla messa in sicurezza dellasr 71 sono venuti da più fronti,uno politico, ma anche dai vari

L’ETRURIA N. 5 del 15 marzo 2013 TERRITORIO

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Ivan Landi risponde a Piero Borrello

La SR 71 si conferma teatro di gravi incidenti. L’appello del consigliere Meoni

Il giorno 28 marzo, giovedìsanto, presso i locali dellapar rocchia del Calcinaio sisvolgerà una cena di Pasquamultietnica con gli ospiti del

Banco Alimentare.

Programma della serataore 17 - Celebrazione “In CoenaDo mini”ore 19 - Cena di Pasqua

ore 21 - Adorazione dell’Eu ca re -stia.

Chiunque voglia parteciparealla cena si prenoti telefonando a:Emanuele 333-33.38.081Giovanna 333-97.78.264

Carla 329-16.05.624.Per la cena è gradito il contri-

buto di tutti in alimenti, pietanze eservizio.

Cena multietnica alla vigila di PasquaRadio Incontri Cortona

mo do da fare attente verificare. Lasicurezza è un diritto fondamenta-le di tutti, le istituzioni non pos so -no eludere il problema.

Ho presentato anche una in -ter rogazione al sindaco di Cor -

tona, in modo da formalizzare, e,se vogliamo, mettere anche sottoresponsabilità gli enti preposti. E’giunta l’ora di dire basta a questo

massacro. La sicurezza stradaledeve essere un obiettivo primariodi una amministrazione pubblica.Meno slogan, più fatti. Spero cheanche la Prefettura di Arezzo, siimpegni, nei confronti della Pro -

vincia e Comune, in modo da sol -le citare gli interventi immediati ri -chiesti dai cittadini tutti, in consi-derazione dei fatti accaduti”. L.L.

Page 12: L'ETR. IMP. 22/2006 - letruria.it · t ech p is nlag z o i t alnqu opre s d C - ... sap e rv n co d h c ert i ons d p ’ - m iso ne, qu l rt v - g aincsd r h p t ez l . N e l’

Le elezioni politiche 2013,lasceranno un segno in -de lebile, marchiando,scon fitte, mezze vittorie,radiazioni, e batoste. Al -

cuni fenomeni della politica nazio-nale, ancora convinti che il popoloè come un gregge di pecore, pen -savano di farla franca, con sloganpiù o meno simpatici, battute ste -rili, odio personale, dimenticandola vera realtà del nostro paese, an -che perché, costoro vivono in unaltro pianeta.

La nostra nazione ha bisognodi una svolta radicale, un am mo -dernamento immediato, con unaazione rivolta a rivedere tutte lecondizioni Europee in base allenuove esigenze degli stati membri,non è più tollerabile vedere azien -de storiche in chiusura, aumentodella disoccupazione, aumentodella povertà, indebitamento,scom parsa dei nostri valori fonda-mentali, indispensabili per unasana democrazia.

Certo che anche a livellolocale i mugugni e le facce tristi siso no viste, soprattutto per chi ave -va, secondo lui, la vittoria in tasca.

Movimento 5 stelle a Cor -tona Camera 21,46% Senato20,59%Senza dubbio è la rivelazione delleelezioni politiche, rispecchia tuttoil malumore che sta tra la gente, ilpopolo, il risultato del movimentoa mio avviso è utile, serve a farentrare nelle stanze romane gentenuova.

Alcuni dicono che non sapran-no governare, amministrare, scor -dando il fatto che i deputati e se -natori già presenti, non hannocerto brillato.

La considerazione personale,della percentuale locale presa dalmovimento con il voto alla camerache ha raggiunto il 21,46, è positi-

va, da valutare attentamente, an -che in considerazione del fatto chenel 2014 ci sono le amministrati-ve, quindi il ballottaggio potrebbeessere raggiunto anche a Cortona,comune con più di 15.000 abitan-ti, sottoposto al ballottaggio se alprimo turno nessuna delle quali-zioni raggiungesse oltre il 50%.

Partito Democratico a Cor -tona Camera 37,6% Senato39,11%A volte si vuol perdere, questa è lamia impressione, l’arroganza, ilpensiero di essere superiori, bra -vi, capaci, adducendo ad altriresponsabilità che di fatto sonoproprie, non ha pagato in terminielettorali il PD, che esce di fattocon una batosta, non previstaneanche dai “galoppini” locali, giàpronti a brindare, poi rimasti conla gola secca.....

Se il PD voleva vincere, anchesenza l’alleanza con Vendola,aveva la sua carta ed era la sola,Renzi.

Purtroppo per loro, la vecchiaguardia non ha permesso, aldilàdelle primarie, che il “ragazzo”fiorentino prendesse la guida delpartito.

Rosy Bindi e C, hanno volutomantenere il vecchio, e hannopagato il conto, ora cari compagniandate pure a “pettinar le bam -bole” vi è rimasto solo quello.....

Popolo della Libertà a Cor -tona Camera 21,85% Senato20,59%Anche se in Toscana, ci sono rap -presentanti del PDL, non tropposimpatici, troppo legati alla poltro-na, provenienti da realtà diverse,ma legati da interessi politici, ilPDL senza dubbio ha avuto unbuon risultato, non per merito deirappresentanti aretini...... ma peril fatto che il PDL è solo ed esclusi-vamente legato al presidente Ber -

lusconi, non c’è Alfano che possatenere banco, o esiste Berlusconio non c’è PDL. Le uscite del pre -sidente hanno avuto certamenteuna valutazione da parte del po -polo, che contrariamente alleaspettative ha votato convinto.

Lega Nord a Cortona Camera1,04% Senato 1%La Lega Nord, almeno nel centroItalia ha avuto una batosta, soprat-tutto a Cortona dove il rappresen-tante locale, proclamava da tempoun ottimo risultato, anche per illavoro svolto proprio dal sogget-to, il quale si attribuiva da solo ilvanto di essere bravo. La Leganelle scorse elezioni regionali ave -va raggiunto anche a Cortona unottimo risultato, sopra ogni aspet-tativa, senza nessun rappresentan-te locale. Oggi nonostante le“azio ni” locali del rappresentanteMarco Casucci la Lega Nord è sce -sa a percentuali scarse, forsequalcuno non ha ancora capitoche la Lega in Toscana e a Cortonanon ha possibilità di crescere, sepoi si aggiunge il fatto che chi larappresenta non è umile, discono-scendo il fatto di aver “girato” dadestra a sinistra, certamente il ri -sultato non può che essere negati-vo. Francamente mi ha dato fasti-dio il continuo “copia e incolla”che la Lega ha fatto, con il rappre-sentante locale che ti ferma e vuo -le insegnarti la politica, con quel -la “spocchia” che forse assomigliapiù a un No Global che a un leghi-sta........

FLI Futuro e Libertà a Cor -to na Camera 0,37% Qualcuno a detto, Dio C’E’, la li -be razione da persone che hannodistrutto una Destra in Italia, èstata accolta con un boato dastadio, ancor più di una vittoria.Troppi gli Italiani traditi da Fini,uomo fino a qualche anno fa invetta alle classifiche, ridotto a zeroda una politica ridicola, senzaobbiettivi, senza valori di Destra.Gianfranco Fini ha “distrutto” unpartito, a distrutto territorialmentetutti i circoli presenti di AN, halasciato i suoi fedeli elettori senzapiù un base politica, tradendo tuttii valori per cui molti giovani cihan no rimesso anche la pelle, so -no contento della sconfitta, questaè la migliore soddisfazione, ancheper chi come me ha lavorato neglianni per AN, Fini a casa.......

Monti a Cortona Camera6,33% Senato 7,71%Monti ha avuto la sua batosta,sem pre poco a mio avviso, l’uo -mo “superiore” che tutto sa manon sa niente, ha avuto una bellalezione, gli Italiani non sono scemicome lui pensava. Il blocco dellae conomia, la crisi che aumenta, idisoccupati che stanno crescendogiorno dopo giorno, le aziendeche chiudono, sono la risultanzadella politica montiana. Se i tecnicipotevano essere una salvezza, sisono rilevati un disastro assoluto,ben gli sta.......

Per gli altri partiti candidati cisono rimaste sole le briciole, apar te Fratelli d’Italia che si è di -stinta tra tutti gli altri. Gli Italiani aldi là di tutto hanno comunquepre miato il bipolarismo, non ac -cettando i partitini che nasconoco me funghi. Forse per le prossi-me elezioni, si potrà vedere final-mente un qualcosa di nuovo, faccenuove, giovani entranti, idee mo -derne.

Ad oggi tutti parlano dei gio -vani, ma agli stessi non si da mododi poter fare politica, su questo ilmovimento 5 stelle ha potuto in ve -stire, ottenendo un ottimo risulta-to.

Luciano Meoni

Caro Direttore, leggo semprecon interesse i tuoi articoli in pri -ma pagina de L'ETRURIA, l'ultimo,riguardante i risultati elettorali del2013 mi è sembrato molto obietti-vo e veritiero.

Volevo aggiungere alcune miepersonali considerazioni.

E' vero, abbiamo di nuovo uncortonese in parlamento, anzi unacortonese,cui vanno le mie felici-tazioni, ma non può esistere cheancora una volta un partito con unelettorato come il Pd cortonese edella valdichiana, non riesca aesprimere, anzi a pretendere unposto in parlamento, dato anche l'importanza mondiale della nostracittadina.

Così il PD avrà due are tini euna valdarnese. E Cortona? Non sipuò nemmeno consolare con unconsigliere regionale. Ma questonon è che un granello di sabbiarispetto alla pochezza dimostratain campagna elettorale dal LeaderBersani espressione del più gran -de stratega perdente della storiadel sinistra: Massimo D' Alema.Andando un pò a ritroso, ci accor-giamo dei governi che ha fattocadere pur avendo vinto (Prodi),dei Leader del partito che ha fattofuori (da Veltroni France schi -ni.....) ma sopratttutto delle elezio-ni che ha perso negli ultimi ventianni....

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L’ABC della fedenella liturgia delle Domeniche

Domenica 17 marzo 2013(Gv 8, 1-11)

Gesù non esclude la pena dimor te (Gv 19, 10-11), la sospen-de. Questa la moratoria alla la pi -dazione per adulterio prescritta daMosé (Lv 20, 10). Scribi e fariseie sigono da Gesù un pronuncia-mento sul caso, sicuri che ognisua scelta sarà pubblicizzata o perscandalosa disobbedienza a Mosèo come impopolare atto di barba-rie da Gesù sottoscritto.

Ma dal tranello nel quale gliavversari tentano farlo cadere,Gesù ricava bel altre conclusionied elementi di assoluta giustizia everità. Il suo tergiversare nel dareuna risposta, piegandosi a terracome a scrivere il brogliaccio del -la sentenza che sta per dare, fa ca -pire che di vera causa penale sitratta. Lo fa per i suoi interlocutoriche ascolteranno tra poco qualco-sa assolutamente inatteso, lo fa an -che per la donna peccatrice ricor-dandole silenziosamente che ilpec cato commesso ha una talegra vità da mettere in pericolo lavita stessa dell’accusato. Poi l’im -prevedibile, chiamata a rendicon-to degli accusatori: Chi è senzapec cato scagli la prima pietra.Ritrovandosi, così di botto, gli ze -lanti difensori della moralità e del -la legge in veste di imputati. Peravvertire tutti che, anche al di fuo -ri di questo caso, chi giudica,

mor mora, censura, mette in piaz -za colpe e difetti degli altri non hala coerenza di pensare ai suoi.Sem brava un tribunale di eccezio-ne e Gesù lo cambia in una chia -mata preventiva al giudizio univer-sale che un giorno egli terrà. L’ef -fetto, data l’inoppugnabile l’auto-rità di Gesù, è folgorante: Maquelli, udito ciò, se ne andaronouno per uno, cominciando daipiù anziani fino agli ultimi. L’e -vangelista, sicuramente presentealla scena, non omette di ricorda-re quest’ultimo particolare chedenota che, cominciando dai piùanziani e provveduti, è chiaro chela partita è chiusa e che non cisono obbiezioni da fare.

Fin qui Gesù è rimasto seduto,co me giudice in tribunale, a que -sto punto: Alzatosi allora Gesù ledisse: ‘Donna, dove sono? Nes su -no ti ha condannata?’. Ed essari spose: ‘Nessuno, Signore’. EGe sù le disse: ‘Neanche io ti con -danno; va’ e d’ora in poi nonpec care più’. Sono parole di li -berazione dalla pena, ma ancheri chiesta di liberarsi dal qualcosadi peggio, che è il peccato. E’ il di -scorso oggi tornato di attualità,l’importanza primaria della riedu-cazione dei trasgressori della leg -ge.

Cellario

Moratoriasulla pena di morte

L’ETRURIA N. 5 del 15 marzo 2013 ATTUALITÀ POLITICA

Un vero stratega della politica,un Re Mida al contrario, tutto ciòche tocca si trasforma in negativoo perdente.

Manca la ciliegina sulla tortaMPS ed il cerchio è chiuso. In unatornata elettorale come questa,con il malcontento diffuso, i guaidella destra e personali di Berlu -sconi, è riuscito a far fuori alle pri -marie l'unica persona che potevacompetere nelle piazze con Grilloe ridare un pò di entusiasmo aicittadini: Matteo Renzi.

Ora si accorgono che far vin -cere Bersani (quindi D' Alema)alle primarie è stato come sceglie-re un cavallo zoppo ma ammae-strato dal fantino Massimo adeseguire tutti gli ordini di scude-ria! Primarie svolte con un regola-mento stranamente articolato doveal secondo turno tante personenon hanno potuto votare.

Comunque onore al vincitore!Troppo spesso però ci si dimenti-ca degli umori dell' elettorato checonta, quello non iscritto e mano -vrato, che costituisce la gran partedei voti di uno schieramento, ed èquello che fa vincere o perdere!Massimo D' Alema si è dimentica-to proprio dell' elettorato che nonva nelle sezioni di partito, ma cheè stanco di questo modo di farepolitica! Ora torna in auge il nomedi Renzi, tardi chiudere la stallaquando i buoi sono usciti...

Spero solo che si riesca atrovare una soluzione perchè ilmomento è veramente delicatosoprattutto per quelli che hannoscontato i guai combinati da de -stra e sinistra in tutti questi anni(circa 12 la destra e 8 la sinistradi governo).

Quindi, hanno contribuito tuttie due gli schieramenti a portarciin questa situazione, è inutile chesi incolpano a vicenda, la gente ha

capito! Dare tutta la colpa a Monti è

stato facile, perchè le decisionidrastiche non le hanno prese loroquando governavano? No, hannonominato un tecnico, competenteo no, per non risultare loro stessicolpevoli di decisioni impopolari escelte economiche dure ma neces-sarie anche se criticabili perchènon eque. Ciò forse ha impeditoche l' Italia potesse essere lafotocopia della Grecia (momenta-neamente) ma ad un prezzotroppo alto soprattutto per leclassi più deboli. Intanto però,destra e sinistra stavano a guarda-re, tanto la colpa era del governotecnico voluto da loro stessi. Orabasta, è arrivato il momento diprendersi le responsabilità daparte dei politici per il bene dell'Italia, non per la coalizione che sirappresenta.

Cambiare la legge elettorale èfondamentale dato che è la primacausa di questa situazione diingovernabilità anche se fino a ierifaceva comodo a destra e sinistrasicuri di vincere ma che oggi criti-cano, dopo averla partorita ladestra e contribuito a conservarlala sinistra.

Da ora in poi, dovrà esserechiaro e netto il risultato elettoralein modo che chi vince anche di unvoto, si assuma la responsabilità digovernare per tutta la legislatura esoprattutto di essere giudicato peri risultati che ha ottenuto e nonper quelli che poteva ottenerese.....avesse potuto governare mala legge elettorale non glielo hapermesso.

Un saluto e complimenti per ilgiornale sempre pieno di articoliinteressanti.

Massimiliano Cancellieriex del panorama politico, in

attesa di momenti migliori....

I partiti tradizionali senza rappresentanti cortonesiElezioni 2013 e valutazioni locali

Orario invernale - SS. Messe Festive - Vicariati di Cortona, Camucia e TerontolaSABATO– S. MESSA PREFESTIVA

16,00 - OSPEDALE “S. Margherita” alla Fratta - S. Maria delle Grazie al CALCINAIO16,30 - Cristo Re a CAMUCIA17,00 - S. Filippo a CORTONA – S. Giovanni Evangelista a TERONTOLA - S. Maria aMER CATALE18,00 - SS. Cristoforo e Biagio a OSSAIA

DOMENICA mattina7,30 - S. Pietro a CEGLIOLO8,00 - Basilica S. MARGHERITA – Monastero S. Chiara a CORTONA - Cristo Re a CA -MUCIA - S. Agata alla FRATTA.8,30 - S. Filippo a CORTONA8,45 - S. Maria degli Angeli a MEZZAVIA - Sorelle dei Poveri (via S. Margherita, 47) aCORTONA 9,00 - Monastero SS. Trinità a CORTONA - S. Giovanni Evangelista a TERONTOLA -S.Bartolomeo a PERGO - S. Biagio a MONSIGLIOLO - S. Celestino a FOSSA DEL LUPO(Camucia)9,30 - S. Maria a RICCIO - Sacra Famiglia alle PIAGGE (Camucia) - S. Leopoldo a PIETRAIA10,00 - S. Francesco in CORTONA - Basilica di S. Margherita in CORTONA - Cristo Re aCAMUCIA - SS. Cristoforo ed Emiliano a MONTECCHIO - S. Giusto a FRATTICCIOLA - S. Ca te -rina alla FRATTA - S. Eusebio a TAVARNELLE - S. Giovanni Battista a MONTANARE - SS.Michele Arcangelo a S. ANGELO10,15 - S. Francesco a CHIANACCE10,30 - Eremo delle CELLE - S. Pietro a CEGLIOLO - S. Martino a BOCENA - S. Lorenzoa RINFRENA10,50 - RONZANO11,00 - Cattedrale di CORTONA - S. Maria del Rosario a CENTOIA - San Bartolomeo aPERGO - S. Maria delle Grazie al CALCINAIO - S. Agata al la FRATTA - S. GiovanniEvangelista a TERONTOLA11,15 - S. Maria a MERCATALE - S. Marco in VILLA - S. Maria Assunta a FARNETA11,30 - Cristo Re a CAMUCIA - SS. Biagio e Cristoforo a OSSAIA - S. Bartolomeo aTEVERINA11,45 - SS. Ippolito e Biagio a CRETI

DOMENICA pomeriggio16,00 - S. Pietro a POGGIONI - Eremo delle CELLE - S. Maria delle Grazie al CALCI NAIO16,30 - Basilica S. Margherita in CORTONA – Cristo Re a CAMUCIA - PIAZZANO (4^domenica del mese) - VALECCHIE (2 ̂domenica del mese)17,00 - S. Giovanni Evangelista a TERONTOLA - S. Maria a MERCATALE18,00 - S. Domenico a CORTONA

PRONTA INFORMAZIONEFARMACIA DI TURNO

Domenica 17 marzo 2013Farmacia Ricci (Tavarnelle)Turno settimanale e notturnodal 18 al 24 marzo 2013Farmacia Comunale (Camucia)Domenica 24 marzo 2013Farmacia Comunale (Camucia)

Turno settimanale e notturnodal 25 al 31 marzo 2013Farmacia Boncompagni (Terontola)Domenica 31 marzo 2013Farmacia Boncompagni (Terontola)Lunedì 1° aprile 2013Farmacia Centrale (Cortona)

GUARDIA MEDICACortona, vicolo Mancini 0575/63.90.55A Mercatale di Cortona 0575/61.92.58

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Perdita di un altro servizio

La Campagna Elettorale èterminata, il PDL confer-ma la sua presenza loca -le, frutto di un continuo ecostante lavoro svolto sul

territorio, a differenza del PD chesegna invece una forte battuta diarresto. Ovviamente non potevaes sere altrimenti visto il dissesto el’operato della Giunta Bittoni checontinua ad andare avanti pren -dendo decisioni del tutto discutibi-li. Sapevamo dell’esistenza di unban do ed abbiamo appreso la no -tizia, che una Istituzione locale ascopi benefici ed umanitari, qualeè la Misericordia - tenuto ancheconto di quello che ha dato per ilPaese e di quello che deve avere -rischia dopo secoli di perdere ilservizio del Cimitero proprio pervolontà e scelte politiche inaccetta-bili. Non condividiamo per nulla ilmetodo con cui il Sindaco e laGiun ta sono arrivati ad assegnare-seppur in presenza di un bando digara - un servizio di questo tipo aduna società del tutto sconosciuta eper giunta neppure locale, con ilsolo risultato di lasciare "a piedi"un intero territorio ed un interacomunità.

Verificheremo immediata-mente e ci batteremo con forza,pur sapendo che sarà un impegnoduro e sicuramente difficile, maquesto compito per cercare dilasciare alla Misericordia Casti -glio nese il Servizio cimiteriale, celo assumiamo fino in fondo. Te -miamo, conoscendo il loro in ce -dere “politico”, ma soprattutto ivalori che ormai rappresentano,che sarà una battaglia ardua sep -pur dovuta nell’interesse dell’inte-ra comunità castiglionese. Chiu -dere la porta in faccia alla Mise ri -cordia è come dare uno schiaffo atutti i Castiglionesi e alla nostrasto ria, dopo secoli il primo a farloè il Sindaco del PD Luigi Bittoni. Coordinamento Comunale Pdl

Castiglion Fiorentino

Il coordinamento del PDL èpreoccupato per la soppressionedi questo servzio che potrebbe

passare alla Misericordia

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NECROLOGIO

TARIFFE PER I NECROLOGI: 25 Euro

i cittadini la stesura e la realiz-zazione dei programmi per ilter ritorio, affinché possano es -se re più funzionali e concretidei generici programmi eletto-rali, scaturiti da frettolosi “copiaincolla” delle segreterie dei par -titi o, peggio ancora, suggeritidai potenti di turno.

In definitiva vorremmo delleistituzioni che ascoltino il citta-dino, dandogli ragione se cel’ha e torto quando ha torto.

Vorremmo che non difen-dessero a oltranza scelte pale -semente avventate o inopportu-ne ma che, qualche volta, aves -sero il coraggio di ammettere diaver commesso un errore.

Non vogliamo più qualcunocon responsabilità di governoche giustifichi i suoi insuccessidicendo “ tanto non ci credevo”o che, in nome delle sue perso-nali opinioni, infranga obblighidi legge condannando i cittadinia pagarne le conseguenze.

Comitato Tutela Cortona

Il continuo esodo dal CentroStorico della nostra città rappre-senta ormai un problema di va -lenza comunale. Se infatti è veroche il turismo interessa parte del -l'economia del nostro territorioallora dobbiamo preoccuparciche questo settore non subisca da -ni. La scomparsa di attività artigia-nali, commerciali o di intratteni-mento causata dal depauperamen-to di una base sociale in grado digarantirne l'esistenza nell'arcodell'intero anno pongono seridub bi sulla resistenza del sistemaat tuale. Scuola, architettura, arte,cul tura, tradizioni che sono acoronamento, se non parteintegrante, di serie politiche incen-trate all'economia turistica sonoormai a ri schio, delegittimate dauna popo lazione ridotta ai minimitermini, anziana, scarsamente au -to noma e priva di voce.

E’ improcrastinabile unainversione di tendenza.

Chiediamo pertanto la con -vo cazione della Com mis sioneCon siliare competente al fine diverificare la legittimità, la com -patibilità finanziaria e la vo lon -

"Rossi apre ai comitati:Parliamone in giunta

Enrico Rossi offre la manoal presidente della Rete AlbertoAsor Rosa. «Venite in giunta arelazionare, venite a presentarcila vostra piattaforma.

Restano ovviamente le diffe-renze, ma possiamo anche pen -sare ad un sistema di rapporticontinuativi», dice il governato-re Rossi a fianco del suo asses-sore all' urbanistica AnnaMarson, chiudendo la mattinatadi interventi all' assemblea all'Istituto Stensen. «Il lavoro diMarson sul Piano paesistico miconvince e una volta che saràentrato in vigore, dopo una fasedi sviluppo immobiliare - sostie-ne Rossi - questa regione puòentrare in una fase nuova.Anche la legge urbanistica potràessere rivista di conseguenza»."

In febbraio a Firenze si èriu nita la ReTe dei Comitati, or -ga nismo che raccoglie i nu -merosi comitati toscani , presie-duta da Alberto Asor Rosa.

Erano presenti il Presidentedella Regione, Enrico Rossi,l’As s essore all’Urbanistica AnnaMarson , membri delle istituzio-ni provinciali e comunali oltreai rappresentanti delle Asso -ciazioni ambientaliste e perso-nalità della politica e della cul -tura. L’iniziativa ha avuto unavasta eco sulla stampa e nelletelevisioni nazionali, certifican-do una sensibilità crescente perle tematiche ambientali rappre-sentate dai Comitati.

Dietro questa iniziativa, die -tro le critiche e le osservazionicontenute nel progetto dellaPiattaforma Toscana, si intrave-de un modo nuovo, diverso ealternativo, di contribuire ascel te le cui conseguenze pos so -no determinare variazioni im -portanti nella società civile.

E’ ormai evidente come gliatteggiamenti tenuti dai nostrigovernanti, sensibili agli interes-si elettorali ed economici piùche a quelli del benessere dellepopolazioni che rappresentano,abbiano creato delle vere emer -genze locali e nazionali.

Si assiste ogni giorno a e pi -sodi in cui qualcuno deve sce -gliere tra salute e lavoro; delo -calizzazione, ricatto occu pa -zionale, finanziarizzazione del -l’e conomia reale, sperpero delterritorio e delle risorse, perife-rie degradate, sono solo alcunedelle emergenze scaturite dapo litiche poco lungimiranti, pia - nificazioni asservite al me ro eimmediato profitto eco no mico.

I documenti preparatori del -la Piattaforma Toscana si artico-lano in tre sezioni:

1) Energie, risorse, acqua erifiuti2) Urbanistica e territori aperti3) Infrastrutture e grandi opere.

Ognuna di loro è intima-mente connessa alle altre tantoche l’intento è quello di rica -varne un progetto organico nelquale ad ogni posizione criticacorrisponda un progetto alter-nativo. La prospettiva politica incui si colloca la ReTe collega ladifesa e la valorizzazione del ter -ritorio, ambiente e paesaggiocon le questioni dell’occupazio-ne e del reddito, perché c'è lasalda convinzione che investirein ambiente e paesaggio, ed ingenerale nei cosiddetti “beni co -mu ni”, si traduca in redditivitàdiffusa. La Toscana, proprio perla natura e la storia del suoterritorio, può proporre straor-dinari modelli di produzione diric chezza, futura e durevole,pur ché vengano intraprese mi -su re calmieranti in fatto diconsumo di suolo, grandi ope -re, grande distribuzione, grandimetropoli, grandi periferie; percontro ven gano adottate misureinco rag gianti la filiera corta traproduzione e consumo, la ri va -lutazione dell'agricoltura , glispazi pubblici, i sistemi di eco -nomie locali, il ripopolamentomon ta no e dei centri storiciabbandonati.

Nelle realtà locali, quali po -trebbero essere il territorio cor -tonese e un po’ tutta la Valdi -chiana, punteggiata di borghistorici, dovremmo tornare aduna rivalutazione della “risorsaspazio” fermando i processi dideruralizzazione, riqualificandoil patrimonio residenziale esi -stente e dotandolo di spazi verdifrui bili, potenziando la salva-guardia idrogeologica , i pro -cessi di gestione dei rifiuti, ilmiglioramento della qualità del -l’aria, dell’acqua e del suolo.

Concludendo possiamo af -fer mare che un vento nuovosem bra smuovere il presente,ferito da decenni di politicapredatoria; una terza forza simuove tra le istituzioni e lapolitica ed è quella dei Comitati,che rifiutando l’accusa prete-stuosa di essere afflitti da sin -drome Nimby, si propongono,con competenza e capacità pro -gettuali, come interlocutoripropositivi quando sono in gio -co il mutamento o la trasforma-zione di beni fondamentali perla collettività.

La nostra idea di partecipa-zione prevede la consultazionepreventiva dei soggetti local-mente interessati, prevista dallenormative vigenti ma troppopoco praticata; condividere con

Piattaforma toscana Ripopolare il centro storico di Cortona è un dovere

Le interrogazioni di Daniele Monacchiniper “Cittadini in Comune”

tà politica di attuare le seguentimozioni:1) Via l’I.M.U. sulla seconda casaai proprietari che affitteranno acosti “calmierati” a famiglie cheintendono non solo risiedere maso prattutto abitare, essere domici-liati, nel centro storico.

2) Edilizia Popolare nel CentroSto rico per acquistare, recupera-re ed assegnare gli alloggi infunzione non solo di un legittimodi rit to alla casa ma anche in di re -zione di un incremento demogra-fico dello stesso.

Gruppo Consiliare PDL

L’ETRURIA N. 5 del 15 marzo 2013 ATTUALITÀ POLITICA

Dall’interscambio tra i Comitati, un documento da sottoporre agli interlocutoripolitici e istituzionali su ambiente, territorio e paesaggio.

I lavori in Via Gino Severini e viabilità e sosta dei bus

Con la presente interrogazioneio sottoscritto, Daniele Monac chi -ni, chiedo quali siano i tempi perla chiusura dei lavori di rifacimen-to del manto stradale in Via GinoSeverini, vista l'imminenza dell'a-pertura della stagione turistica e idisagi quotidiani per i cittadini.

Con questa interrogazione,vorremmo sapere se sarannopreviste delle aree di sosta lungo ilmarciapiede, nei tratti dove lastrada è più larga e dove ad oggiera consentito lo scarico dellemerci e la sosta.

Inoltre chiediamo se nel pianodi riorganizzazione della viabilità edel terminal bus presso la piazzadel Mercato, almeno per quantoriguarda i bus scolastici, non si siapensato di farli arrivare di mattinain piazza Garibaldi e di farli ripar-tire da piazza del Mercato.

Infine chiediamo se l'ammini-strazione intende installare unapensilina per gli studenti e tutti icittadini che attendono pressopiazza del Mercato alla sosta del -l'autobus.

MARMI - ARTICOLI RELIGIOSI

Terontola di Cortona (Ar)Tel. 0575/67.386Cell. 335/81.95.541www.menchetti.com

Lo stato dell'area di Ginezzo

A seguito dei colloqui avuticon l'amministrazione comunalenei mesi di gennaio, ho appresoche la gestione dell'area demania-le di Ginezzo torna alla RegioneToscana dopo la scadenza dell'ap-palto all'agriforest nel 2011.

Con la presente interrogazionecome quella presentata dal sotto-scritto qualche anno fa segnalia-mo lo stato di totale abbandonodell'area di Ginezzo.

Dal momento che Ginezzo sitro va nel Comune di Cortona,chiediamo all'amministrazionequa li forme di pressione vuoleesercitare presso la Regione To -scana perché quest'area vengavalorizzata adeguatamente.

IV Anniversario

Nel quarto anniversario con immutatoamore e rimpianto lo ricordano conaffetto la mamma Velia, i fratelli Marioe Marzia.

13 marzo 2009

PaoloPonticelli

“Beato l’uomo di integra condotta,che cammina nella legge del Si gno -re” (sal 119,1-)Sono passati sette anni dalla tua salitaal cielo, ma il tuo ricordo è più vivo

che mai, la tua presenza il tuo esempio è impresso nei nostri cuori, cimanchi.La Messa di suffragio avrà luogo nella chiesa di S. Filippo alle ore 17,00del 21 marzo prossimo.

21 marzo 2006

WillyPagani

VII Anniversario

A un mese dalla scomparsa del prof.UMBERTO ROSSI, avvenuta il 4febbraio 2013, la famiglia ringrazia letante persone che ha no volutodimostrare il loro affetto e che hannodi chiarato di conservare nel lorocuore il ricordo di una persona intelli-

gente, colta, amante dell’arte, ma soprattutto mite, cordiale nei rapporticon tutti e profondamente pacifica. E’ que sto il ritratto del prof. Um -berto, al quale va aggiunto il pro fondo affetto per i suoi cari.

La Famiglia Rossi-Lucarini-Bianchi

4 febbraio 2013

UmbertoRossi

Sono trascorsi dieci anni dalla tuascomparsa… Il tempo è passato, maresti sempre nel nostro cuore, nelcuore dei tuoi cari, di quanti ti hannoconosciuto, ti hanno voluto e ti voglio-

M.PieraCollica Calosci

14 marzo 2003

X Anniversario

no ancora bene.Il ricordo di te, della tua dolcezza, della tua semplicità, del tuo amoreper la famiglia, della tua Fede profonda, resta e resterà sempre vivo nelmio, nei nostri cuori.Con affetto, Maria Grazia

Da “Poesie del cuore”Se hai lacrime cerca sorrisiche ti consolino.

Se hai sorrisicerca lacrime da consolare. Amos Grilli da Cortona

Il sospiroCi hai lasciato nel mezzodi una bella giornata.Delicato il tuo mododi vivere la vita.Delicato il tuo mododi prendere commiato.Un soffio leggero

come brezza d'autunno ci ha sfiorato in carezza:caro ultimo addio!Ora dormi e riposavicino ai tuoi cari.Quel sospiro di tesarà sempre con noi.

Azelio Cantini

I bandi ed affidamenti

Da una breve ricognizionepresso l'albo pretorio del Comunedi Cortona e dal sito web emergecome ci siano dei servizi affidatidirettamente. Mi riferisco al sito

stesso del Comune di Cortona af -fidato a Next, ai servizi del Museoe più piccolo al Centro di aggrega-zione giovanile.

Certo che all'interno dellesuddette società, cooperative oassociazioni, che gestiscono questiservizi, io sottoscritto Daniele chi -ni, intendo sapere le modalità dipagamento dei servizi suddetti, lescadenza con le quali vengonoerogati i contributi alle suddettesocietà, imprese, associazioni etal., in sostanza gli importi totali deiservizi erogati annualmente.

Certi che solo tramite l'affida-mento con bandi di gara plurien-nali, si possano raggiungerestandard di lavoro più efficaci.

Le barriere architettonichedell'ufficio servizi sociali

Dato che l'ufficio servizi socialiè stato trasferito presso l'edificiodell'asilo comunale presso Viaitalo Scotoni, e che non è fornitodi ascensore,

il sottoscritto, Daniele monac-chini, chiedo se l'amministrazionecomunale abbia provveduto o abiain progetto l'abbattimento dellebarriere architettoniche presso ilsuddetto edificio secondo la legge.

La tassa di soggiorno e Mix festival

All'ass. CompetenteCon la presente io sottoscritto,

Da niele Monacchini, chiedo,quan to a consuntivo è stato incas-sato con la tassa di soggiorno,quanto di questa cifra è servita percoprire i costi del Cortona mixfestival dell'anno 2012, e quanto èstato incassato con i biglietti deiconcerti al'interno del festivalstesso.

Questa pagina “aperta” è dedicata ai movimenti, ai partiti ed all’opinione

di cittadini che vogliono esprimere le loro idee su problemi

amministrativi del Comune di Cortona

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chianina, il Tegoleto, che attual-mente conta 15 punti.

Poco sopra a 19 punti, c’è ilCastiglion Fibocchi, poi a salire ilBadia Agnano; queste quattrosquadre rischiano di non farenem meno i play out, dal momentoche la quint’ultima Ambra, attual-mente è a quota 31, perciò conpiù di 10 punti di vantaggio.

Ecco che in queste ultimequattro giornate, tanto in cima chein fondo della classifica, se nevedranno delle belle.

Delle tre nostre squadre,quella che in due turni ha fattomeglio risulta il Cortona Camu -cia, che prima impatta al Maestàdel Sasso per 0-0 contro il Bet -tolle, poi va a vincere per 1-0 inquel di Castiglion Fibocchi.

Molto peggio si comporta ilTerontola di mister Testini che,in quest’ultimo periodo ha perso ilsuo smalto iniziale.

Nella trasferta di Ambra, ibianco celesti, riescono a pareg-giare per 1-1, ma il peggio deveancora venire; nel match alFarinaio, contro una delle preten-denti alla vittoria fiale, il fortissimoBibbiena, vengono sconfitti con unsecco 3-1 senza remissioni disorta.

Continuando il discorso sullenostre squadre, vediamo cheMontecchio, ha totalizzato la sua22a sconfitta su 26 partite giocate,con 67 reti subite e con unamiseria di 13 goal fatti.

Chi scrive, filo-montecchiese,spera che non si ripeta più unastagione così penosa e nello stessotempo disastrosa.

Rimaniamo sempre dell’ideache a Montecchio, nonostante ladeficitaria situazione economica,si poteva fare molto meglio, perciòfin da ora gli amici di Montecchiodovranno rimboccarsi le manicheper affrontare alla grande, laprossima sta gione sportiva.

Nel prossimo turno, il Cortonariceverà i valdarnesi dell’Ambra.

Il Terontola dovrà recarsi nel

PAGINA 14

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difficilissimo terreno di Marciano,mentre il Montecchio farà visita alTalla, dove pensiamo non ci siapartita.

Seconda categoriaNonostante qualche inciampo

di percorso, tanto i rosso verdidella Fratta che i rosso blu delCamucia Calcio, si stanno com -portando alla grande.

Il Fratta S. Caterina prima vie -ne battuto di stretta misura per 3-2 in trasferta contro lo scorbuticoOlimpic ‘96 di Ciggiano, poi si rifàalla grande al Burcinella, nelturno successivo turno, contro laex capolista Rapolano, vincendocon un indiscutibile 3-1.

Attualmente i ragazzi di MarcoTavanti mantengono sempre esaldamente la quarta posizione inclassifica, con un totale di 40punti. Ne deduciamo una quasicerta partecipazione agli spareggiplay off.

Nel prossimo turno la compa-gine di del bomber Gepponi sirecherà ad Abbadia S.Salvadorecontro l’Amiata.

Esplode il Camucia Calcio intrasferta contro l’Amiata con unroboante 5-3; deve però ammai-nare la bandiera all’Ivan Accordiper 1-0 contro il forte S. Quirico,che, secondo le cronache, il gio -catore ospite che ha segnato la re -te, era in fuori gioco di diversimetri.

Peccato, davvero peccato, manonostante tutto questo, la squa -dra guidata da Del Gobbo, que -st’anno dimostra tutte le buo nequalità, mantenendosi sempre neiquartieri alti della classifica.

Adesso i ragazzi del presidenteAccioli, si trovano con 39 punti alquinto posto in classifica.

Nel prossimo turno il Camuciafarà visita allo Spoiano, trasfertanon facile, ma siamo tutti fiduciosidi un risultato utile, soprattuttoper mantenere le speranze dipartecipare ai play off.

Terza categoriaLa testa della classifica in que -

sto momento dice: Frattic ciolapunti 46, Chitignano 44. I cortone-si hanno sorpassato gli avversaricasentinesi.

Da non dimenticare che il 13marzo, il Chitignano dovrà recu -pe rare in casa la gara non giocataa causa delle neve.

Naturalmente i ragazzi diMeac ci stanno realizzando unagrande impresa. Mancano ancora5 partite alla fine, ma siamo quasicerti che i giallo rossi della Frattic -ciola, non mancheranno al grandeappuntamento.

Danilo Sestini

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Prima categoriaRestano soltanto da giocare le

ultime 4 partite della stagione2012/2013 e a 360 minuti allafine del torneo, si inizia a vederechi lotterà per vincere il campio-nato, le quattro squadre che spa -reggeranno ai play off e le squadreche purtroppo saranno condanna-te alla retrocessione.

In questo momento svetta inclassifica il Lucignano con 52punti, ad un solo punto di distac-co, da una coppia molto agguer-rita che non molla, Marciano eBib biena; quindi 45 punti per ilTalla e il Torrita, Alberoro e Cor -tona Ca mucia inseguono a 42.

In pratica 3 squadre a lottareper il primo posto, le escluse daltrio si ritroveranno a spareggiarecon le altre due che si accoderan-no per partecipare ai play off.

Per quanto concerne le retro-cessioni la situazione è moltochiara. Il Montecchio purtroppocon soli 8 punti è già in SecondaCategoria, insieme ad un’altra

Il 7 aprile si svolgerà laquinta edizione del trofeoVilla Romana, gara dimountain bike Xc, in me -moria di Giuliano Tariffi.La partenza è prevista per le

ore 9,30 dalla località Ossaia diCortona.

E’ una manifestazione chenel tempo si è consolidata ed harichiamato alla partenza semprepiù numerose squadre ciclisti-che della regione Toscana e delleregioni limitrofe.

La manifestazione è orga -nizzata dal Circolo Arci di Os -saia, dall’U.C. Trasimeno, da Ci -cli Valentini, in collaborazionecon la Lega Ciclismo UISP.

La gara prevede un percorsoagonistico e un percorso ciclo-turistico.

Al percorso agonistico pos -sono partecipare tutti gli atleti,(compresa la cagegoria Elite) inregola con il tesseramento conl’anno in corso. Si svolgerà in tregiri per un complessivo di 24chilometri per le categorie Elite,A1, A2, A4 e di due giri percomplessivi 16 chilometri per lecategorie A5 e Donna unica-dilettanti.

Il percorso cicloturisticopre vede invece due giri per com -plessivi 16 chilometri ai qualipossono partecipare tutti i tesse-rati.

L’altimetria del percorso digara prevede una partenza daOssaia a 250 metri sul livello delmare per giungere ad un piccodi 500 metri s.l.m.

La foto che presentiamo do -cumenta la numerosa parteci-pazione di atleti che si è svoltalo scorso anno 2012.

Questo V trofeo fa parte diun circuito denominato “Colli evalli 2013”.

Per dare possibilità agli ap -passionati di ciclismo di parte-cipare in prima persona o di an -dare a vedere le gare, co mu -nichiamo anche il calendarioche è previsto per questo anno:il 3 marzo si è svolta la primagara a Città della Pieve, il 10marzo la gara a Cortona.

Lucignano

Marciano

Bibbiena

Talla

Torrita

Alberoro

Cortona Camucia

Traiana

Terontola

Bettolle

Rassina

Ambra

B. Agnano

C. Fibocchi

Tegoleto

Montecchio

Squadra Punti52

51

51

45

45

42

42

38

36

35

34

31

20

19

15

8

Prima categoria girone E

Cortona Camucia, 4 punti e in lotta per entrare nei play offV trofeo Villa romanaTerontola solo un pareggio. Solo sconfitte per il Montecchio. 3 punti per la Fratta e Camucia Calcio. Fratticciola solo in testa alla classifica

Memorial Giuliano Tariffi

Cesa

Rapolano Terme

S. Quirico

Fratta S.Caterina

Olimpic 96

Camucia Calcio

Virtus Chianciano T. 1945

Asinalonga

Terrieri

Montagnano 1966

Cozzano

Virtus Asciano

Nuova Radicofani

Spoiano

Amiata

Voluntas

Squadra Punti55

50

50

40

39

39

39

38

38

36

36

33

28

27

15

3

Seconda categoria girone N

L’ETRURIA N. 5 del 15 marzo 2013 SPORT

XXVII cronoscalata Camucia Cortona

Donazioni del Club Cortona Classic Cars

Si svolgerà il prossimo 19,20 e 21 Aprile la XXVII E -dizione della cronoscalataCamucia Cortona, gara va li -da quale prova del Cam pio -

nato Italiano della Montagna Auto -storiche.

La gara organizzata con lacon sueta passione dal Circolo Au -tostoriche Paolo Piantini sarà a -perta anche alla partecipazione dipiloti stranieri e vedrà come alsolito alla partenza tutti i più fortied appassionati collezionisti divetture storiche.

Il paddok sarà allestito nellabellissima Piazza ai piedi di Cor to -na con uno spettacolo unico nelsuo genere, una mostra a cieloaperto di vetture storiche da com -petizione di indubio interesse.

Le prove si svolgeranno in duemanches il sabato con partenzaalle ore 15,00 mentre la gara ve -drà la partenza alle ore 10,00 diDomenica sotto l'attenta Direzionedell'inossidabile Mar cello Ceci lio -ni e di Fabrizio Fondacci.

Gli organizzatori si auguranocome di consuetudine una nutritapartecipazione di piloti e di pub -blico che potranno godersi anchela visione della bellissima cittadina

etrusca, con un fine settimana al -l'insegna dello sport e della cul -tura, mentre per il pubblico sipreannuncia un ricco spettacoloagonistico che non ha mai traditole aspettative.

Circolo autostoriche Paolo Piantini

Il 30 marzo la gara a Murloin provincia di Siena.

Il 7 aprile que sta edizionedi Villa Ro mana.

Il 19 maggio a Battifolleprovincia di Arezzo.

Il 9 giugno ad Anciolina(Arezzo).

Il 15 giugno a Faltona(Arezzo).

Il 21 luglio a Villa Strada(Perugia).

Il 15 settembre a BadiaAgnano (Arezzo).

Il 13 ottobre a Chitignano(Arezzo).

La manifestazione di Ossaiavede la partecipazione organiz-zativa del Circolo Arci e di tantaparte della popolazione localeche, come sempre, è ospitale neiconfronti degli atleti e degliaccompagnatori.

Ad ogni concorrente, l’attodell’iscrizione viene consegnatoun pacco gara.

I premi sono previsti per iprimi cinque di ogni categoria.

Al cinemacon ... giudizio

a cura di Francesca Pellegrini

ArgoBen Affleck firma, nella maniera classica, un thriller politico sobrio chenarra una sensazionale missione compiuta nel ‘79 dalla CIA per contrastarel'occupazione dell'ambasciata americana da parte di un gruppo di rivoluzio-nari iraniani. Il piano fu quello di portare in salvo sei diplomatici statunitensiche dovettero fingersi attori di un fantomatico sci-fi-movie chiamato "Argo".Affleck è Tony Mendez, l’agente stratega dell’operazione, John Goodman èJohn Chambers, make-up artist e premio Oscar per “Il Pianeta delleScimmie” che mise il suo talento di truccatore a servizio della Cia. Ad AlanArkin, invece, va il compito di interpretare il produttore della pellicola fittizia,personaggio ispirato a Jack Warner. 3 Oscar: Miglior Film, MigliorMontaggio e Sceneggiatura non Originale. Il fascicolo sulla missione “Argo”venne declassificato nel 1997 dal Presidente Bill Clinton.Giudizio: Discreto

Vita di PiAng Lee, cineasta sensibile e raffinato, dirige una pellicola epica e di straordi-naria poesia visionaria affidando ad un liceale di Nuova Delhi, Suraj Sharma,il ruolo dell’intenso protagonista, dopo aver preso in considerazione AndrewGarfield e aver tagliato, in fase di montaggio, le scene girate da TobeyMaguire. Con l’uso intelligente della computer graphic, il film racconta lastupefacente avventura spirituale e marittima di un giovane naufrago e dellasua maestosa tigre. Vincitore di 4 statuette, inclusa quella per la MigliorRegia soffiata a Mr. Steven Spielberg.Giudizio: Distinto

Anna KareninaUn’aristocratica e bellissima, Keira Knightley, veste i sontuosi panni dell’eroi-na tolstoiana sedotta dallo sguardo insolente di un giovane conte che ha ilvolto sexy di Aaron Johnson; Jude Law è l’ufficiale governativo AleksejKarenin, il consorte tradito. Joe Wright (che ha già diretto l’attrice in“Orgoglio e pregiudizio” e “Espiazione”) ha deciso di ambientare il suoadattamento su un palcoscenico, avvalendosi delle quinte teatrali comescenografia. Molto sfarzo per poca sostanza, malgrado la bravura del cast.Oscar per i Migliori Costumi creati da Jacqueline Durran.Giudizio: Mediocre

Il Club Cortona Classic Cars eil Chimera Classic Moto diBadia Alpino collaboranonella gestione di annuale diraduni e raid di auto d’epoca

nell’ambito del nostro Comune.A fine stagione, nel 2012,

Emilio Peruzzi e Marcello Basagni,presidenti dei due clubs hannodeciso di donare all’ITC Laparellidi Cortona un defibrillatorecompleto di teca da interno dicorso BLS-D certificato IRC ( perun operatore) rite nendo questostrumento troppo utile, in caso dinecessità, in rapporto all’altonumero di alunni e studenti.

La presiden dott.ssa Giannini

ha inviato ai due clubs una bellis-sima lettera di ringraziamento.

Prendiamo spunto per questoarticolo per comunicare agliappassionati di auto d’epoca iraduni pervisti per l’anno 2013:5 maggio - 8° autoraduno nazio-nale Città di Cortona15 giugno - Le “Scoperte” aCortona27 luglio - Raduno storico“Castiglion Fiorentino” sotto lestelle22 settembre - 5° revival cauntryraid cortonese

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PAGINA 15

Quando entrambe le for -mazioni maggiori delCortona Volley hannogiocato la diciannove-sima giornata di que -sto campionato sabato

9 marzo, sesta del girone diritorno dobbiamo annotare undeciso calo nel rendimento dientrambe le formazioni, sia lamaschile che la femminile, chele hanno fatte scendere inclassifica tanto da accendereun campanello di allarme perl'andamento di questo campio-nato e per gli obbiettivi fissati.

Non si riesce a trovare lacontinuità nei risultati e questocondiziona il rullino di marciadelle due squadre.

La squadra maschile allena-ta da Pietro Salvi sta faticandopiù del previsto a tener il passodi formazioni, sulla carta, net -tamente inferiori alla rosa dellasquadra Cortonese; in particola-re la fase che ha coinciso conl'inizio del girone di ritorno si èmostrata particolarmente diffi-cile e deficitaria in termini dirisultati viste le numerosesconfitte inanellate che hannoportato la squadra ad occupareil centro classifica ma con moltealtre coinquiline a ridosso delfondo e soprattutto il non riu -scire più a vincere anche lepartite possibili fanno pensare aqualche errore nella preparazio-ne o nell'approccio alla gara chesta diventando sistemico.

Certo non si poteva chiederel'impresa ad una squadra indifficoltà da tempo contro la se -conda in classifica ma la partitadi sabato 2 marzo contro il Ban -ca Etruria Volley di Arezzo hadimostrato l'arrendevolezza diuna formazione senza spiritoagonistico e che solo nel secon -do set, vinto 25/22, ha avuto unscatto d'orgoglio.

Troppo poca la concentra-zione e la determinazione neglialtri tre set persi con parzialidavvero minimi, il primo 25/10!

Nella gara giocata sabato 9marzo i Cortonesi in casa han -no affrontato il Sansepolcro,for mazione con gli stessi loropunti in classifica, ma in nettaripresa rispetto alla prima partedi questo campionato.

I ragazzi del presidente En -rico Lombardini hanno disputa-to una gara tenace e con deter-minazione sono riusciti a strap-pare un risultato positivo.

Alla fine il risultato di 3 a 1testimonia di un a gara delicata

affrontata con scrupolo e chedopo il primo set, perso, ha vistouna bella reazione della forma-zione di casa che ha poi vintonettamente e meritatamentescrol landosi di dosso le paure.

Adesso la classifica vede lasquadra Cortonese a 27 puntima tutto è ancora possibile....

A 7 giornate dal termine ilrag giungimento della zona playoff rimane comunque alquantodifficile a meno di repentinicam bi nel rendimento dellasqua dra, vista soprattutto lacrescita delle concorrenti.

La prossima gara sabato 16marzo contro la squadra delleTer re Cablate Cus Siena, ha unpunto in meno del Cortona Vo -ley; da giocare con molta grintae concentrazione.

Le ragazze allenate da Car -men Pimentel dopo essere risali-te in classifica hanno trovato unmuro insormontabile nelle garecontro le prime due della classi-fica; in casa contro il Mon -tevarchi la squadra ha lottatotenacemente prima di cedere econquistando set e punti hannodimostrato la loro crescita fruttodi sacrificio e lavoro.

Poca storia invece nella garasuccessiva quella contro l'Euro -ripoli, in trasferta, che sempreprima in classifica ha dominatola gara in cui pur lottando lasquadra Cortonese non si è ag -giu dicata neanche un set.

Sabato 9 marzo si è giocatala gara, casalinga, contro laformazione della Astra ChiusureLampo, ultima in classifica; inquesto caso è stata vittoria fa -cile, 3 a 0 il risultato finale.

La formazione di CarmenPi mentel è risalita in classifica etut to sommato ha un buontrend di crescita nonostante idue stop, temuti e previsti, con -tro le 2 capoclassica.

Quando mancano ancora 7gare al termine quindi le aspet-tative sono buone e l'obbiettivodella salvezza pienamente con -qui stabile.

Prossima gara sabato 16mar zo contro il Cus Siena, terzain classifica, dove ci sarà ancorada soffrire.

Riccardo Fiorenzuoli

Il 9 marzo, esattamente 6 annifa moriva l’indimenticabilecampione professionista diciclismo, il cortonese LidoSartini.In ogni anniversario della sua

dipartita, noi appassionati di cicli-smo non possiamo fare a meno diricordare questo straordinarioatleta, che, oltre ad onorare que -sto nobile sport, attraverso le sueimprese ha portato in auge in tuttaEuropa, il nome di Cortona.

Tutti gli amanti delle due ruo -te, in particolar modo i più an -ziani, ricorderanno bene le in nu -merevoli vittorie riportate nel do -

poguerra dal nostro personaggio.Erano i tempi epici di campio-

ni come: Coppi, Bartali, Magni el’ancora vivente, come noi to sca -no, Alfredo Martini. Quello era ilvero ciclismo, tutti a pane edacqua, fatto di sudore, polvere egrandi sacrifici.

Anche Lido Sartini appartene-va senza nes sun dubbio a questatipologia di ciclismo.

Parlando del nostro conterra-neo, non posso fare a meno diricordare un simpatico ed emble-matico episodio raccontatomi da

Direttore Responsabile Vincenzo LucenteVice direttoreIsabella BietoliniRedazioneIvo Camerini, Riccardo Fiorenzuoli, Lorenzo Lucani,Laura LucenteOpinionistaNicola CaldaroneCollaboratori: Rolando Bie tolini, Stefano Bi sta -relli, Piero Borrello, Simona Buracci, Alvaro Cec -carelli, Fran ce sco Cenci, Mara Jogna Prat, Ma rioGaz zini, Ivan La n di, Prisca Mencacci, Mario Pa ri -gi, Fran ce sca Pel le grini, Roberta Ramacciotti, Al -bano Ricci, Ma rio Rug giu, Da ni lo Se sti ni, Mo niaTarquini, Pa dre Teo baldo, Elena Valli, A les sandroVen turi, Ga briele Zampagni.CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONEPresidente: Nicola CaldaroneConsiglieri: Vito Garzi, Mario Gazzini, Vin -cen zo Lucente, Mario Parigi, Umberto San -ticcioliNecrologi euro 25,00Lauree euro 25,00 Compleanni, anniversari euro 30,00

L’ETRURIA Soc. Coop. a.r.l. Fondato nel 1892

Il giornale, chiuso in Redazione lunedì 11 è in tipografia martedì 12 marzo 2013 Gli articoli sono pubblicati sotto lapersonale responsabilità dell’autore

Camucia di CortonaPrimo piano arredamenti

Castiglion del LagoFoiano Sansepolcro Gubbio

lui stesso, durante una delle no -stre uscite in bicicletta.

Lido an co ra ragazzetto, presta-va la sua ope ra di garzone di bot -tega presso la ri vendita e ripara-zione di cicli, dello stimato com -paesano, Ruben Schippa. Un gior -no transitando da Camucia in al -lenamento, il già famoso e miticoGino Bartali, ri ma se in panne e sirecò presso la bot tega di Ruben eil piccolo Lido rimase addiritturafolgorato all’entrata im provvisa nelnegozio di questo personaggio. Mispiegava, che questa circostanzagli aveva fornito il definitivo im -pulso a praticare il ciclismo.

Tantissimi i ricordi ed le emo -zionanti memorie, che soltantonoi che abbiamo praticato con luiquesto sport possiamo capire.

Noi tutti, appasionati delle dueruo te, formuliamo alla cara mo -glie signora Rita, un pensierodevoto e le siamo vicino in questo6° anniversario.

Come per lei anche per noiLido non è passato invano. E’ unri cordo indelebile che ci spronagiorno per giorno ad andare a -vanti e a sudare le fatiche quotidia-ne. Danilo Sestini

La squadra dall'inizio delcampionato ha avutoun buon “andamento”di crescita. L'obbiettivodi far fare esperienza ai

giovani è centrato e sta conti-nuando con profitto e soprattut-to dalla fine dell'anno e l'iniziodel girone di ritorno ci sono sta -ti risultati molto incoraggianti epositivi e la squadra è salita inclassifica.

Ma sentiamo cosa ci ha dettoil direttore generale Nario Meac -ci in questa intervista.

Come considera il rendi-mento della squadra?

Siamo cresciuti molto dall'ini-zio questo è vero e come indirizzodirei che la crescita dei giovani èpienamente riuscita perche' one -stamente abbiamo molti ragazzidal 93 al 95 che sicuramentel'anno prossimo saranno il pernodi questa squadra .

Devo dire però che nei mo -menti cruciali che ultimamenteabbiamo avuto a disposizione perfare il salto di qualità siamo un po'mancati. Come nella partita didomenica contro il Bettolle che cipoteva tenere attaccati maggior-mente al treno dei play off; possia-mo an cora farcela ma certoabbiamo perso una buona oppor-tunità. Così come nella partita diCoppa. In queste situazioni vuoiper la squadra giovane compostaanche da molti ragazzi siamoman ati.

Tenevate molto a far benein Coppa ed era una buonaopportunità?

Ci tenevamo e vero e c'erano ipresupposti per fare bene.

A Reg gello abbiamo persodavvero una grande possibilità.

Finché troviamo una squadrache ci mette sotto e siamo più fortici puo' stare ma noi abbiamoperso una partita mancando indeterminazione e mentalità controuna squadra al pari nostro.

E' vero che abbiamo preso ilgoal del 2 a 1 in modo fortuito macerto è che abbiamo perso e restamolto rammarico e dispiacere.

Anche contro il Bettolle èman cato l'approccio giusto allapartita. Siamo in una società in cuinon stressiamo nessuno, siamotranquilli in classifica ma occorreper questo essere ancor più deter-minati e concentrati, in queste duegare non ho visto questo.

Considerando tutto il nostroprogramma principale di farcrescere i giovani è pienamenteriuscito ma la fame vien mangian-do e noi purtroppo non abbiamofatto quel miglioramento in più,possibile.

Dispiace molto per laman cata crescita della squa -dra, quali motivi?

Il rammarico viene dal fattoche giocando si puà vincere eperdere ma secondo me è man -cato nella gara di Coppa e controil Bettolle il giusto approccio allagara; non ce la siamo giocata, co -me si dice e questo dispiace. Non

siamo riusciti a fare la partita.Se sapessi i motivi di questa

mancanza non li direi pubblica-mente ma è indubbiamente diffici-le individuarli.

Il settore giovanile sfornatanti giovani l'obbiettivo èavere una prima squadra for -mata da elementi del vivaio?

L'obbiettivo è di averne inprima squadra il più possibile, in

questo momento alcune squadredel settore giovanile non stannoandando molto bene ma contiamodi recuperare a breve posizioni.Tan ti problemi ma un cambio dirotta è auspicabile e possibile,magari anche con qualche infortu-nio in meno. Speriamo finisca ilmomento negativo.

Soprattutto l'anno prossimocer cheremo di inserire i giovanipiù promettenti e quelli che hannodimostrato maggiore attaccamentoalla maglia.

Non è una scelta fatta solo pernecessità ma anche perché ab -biamo davvero tanti giovani pro - mettenti, alcuni già maturati altrime no, serve più tempo ma fa ran -no bene. A livello del settore giova-nile abbiamo cambiato qualcosama serve che ognuno abbia i pro -pri compiti e le proprie re spon -sabilità. Tante altre iniziative inprogramma, sia cambiamenti or -ganizzativi che tecnici per poten-ziare al meglio le varie squadre edessere sempre più un polo di a -ttrazione.

L'obbiettivo per la primasquadra è il raggiungimentodei play off?

Ci siamo, sono raggiungibiliperchè non provarci.

Penserei di esserci definitiva-mente salvati dai play out, che al -l'inizio temevamo. Abbiamo an co -ra 5 partite e abbiamo il dovere diprovarci. Domenica 10 marzoandiamo a Castiglion Fibocchi, poil'Ambra in casa e il Marcianoquindi Tor ri ta fuori e Bibbienaancora in ca sa; crediamo siapossibile arri vare agli spareggi madobbiamo invertire la tendenzadella gara contro il Bettolle.

Un esame di maturità.L'andamento di queste ultime

partite ci servira' per vedere chi èattaccato alla squadra e alla so cie -tà. Voglio il massimo da tutti.

Come prosegue il progettodei diversamente abili?

Per ora continua e ci stadando soddisfazioni. Ne dovremoriparlare per l'anno prossimo.

Credo che l'obbiettivo sia an -dare avanti, la volontà c'è ma dob -biamo valutare a fine campionatocosa è possibile fare.

Riccardo Fiorenzuoli

ADS Cortona Volley Ciclismo

La continuitànei risultati non arriva

ricordando un amico e grande sportivo Il Cortona Camucia in campo con i giovani

L’ETRURIA N. 5 del 15 marzo 2013 SPORT

Incontro a Firenze nel quar -tier generale dei mondiali diciclismo tra Angelo Zome -gnan, direttore generale del -l'evento, e Ivo Faltoni e Gae -

tano Castellani organizzatori delCiclopellegrinaggio, in program-ma quest'anno domenica 8 set -tembre. Era presente anche GinoGoti, responsabile della comuni-cazione per FAIV Valdichiana eVeloclub S.Maria degli Angeli, cheha illustrato a Zomegnan le carat-teristiche della manifestazione, alla5^ edizione, sottoponendogli ilpro getto ideato da Ivo Faltoni: rea -lizzare un “prologo-collaterale” alCiclo pelle gri naggio partendo, in

bici, sabato 7 settembre da Fi ren -ze per giungere a Cortona, dovepresentare il mondiale nel corsodi una serata di gala al Teatro Si -gnorelli. Partecipazione a invitoper un massimo di 50 ciclisti: Vipamanti e praticanti di questosport, ex professionisti e un rap -presentante di ogni gruppo sporti-vo iscritto all'evento in ricordo diBar tali di domenica 8.

A Zome gnan è piaciuta l'ideadi celebrare, con questo prologo,la figura di Bartali uomo ed eroeproprio a pochi giorni dal mon -diale, un evento storico perFirenze e per la Toscana che hameri tato la desi gnazione anchecome terra di ci clismo e di ciclistiper aver dato i natali a campionicome “ginettaccio”, Magni, Ne -cini, Bettini, Casa grande, Bartoli,Cipollini senza andare oltre neltempo eroico di questo affascinan-te sport. “Bartali, le sue vittoriesportive e il suo com portamentoumano - ha detto Zomegnan -sono da ricordare a tutti quelli diuna certa età e da far conoscere aigiovani come “le zio ne” di vita, peruna educazione al l'onestà umanae sportiva come basi indispensabi-li per raggiungere i più significativitraguardi”.

Salutando gli amici del Ciclo -pel le grinaggio, Zomegnan si èriservato di esaminare attentamen-te il pro getto accompagnato dauna cor posa rassegna stampadelle precedenti edizioni e di dareuna risposta, nel giro di pochigiorni, a Fal to ni e Castellani.

Gino Goti

Ciclopellegrinaggio 2013

Intervista a Nario Meacci

realizzare un “progetto-collaterale”

Nicola Faralli

Per un disguido abbiamo pubblicato un ricordo sbagliato di Lido. Ce nescusiamo con l’autore e con la signora Rita. Ripubblichiamo quello giusto

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