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Pisa 26 maggio PARTE UFFICIALE Leva sai Giovalli ilati nell'allo 1874. Provincia di Pisa. Dichiarazione di discarico finale. Essendosi da questo circondario completa- to il contingente di numero quatIrocentosessan- sotto uomini di prima categoria, pari a quello che eragli stato assegnato col It. decreto del 5 novembre 1874, e risultando che i rimanenti inscritti i quali non vennero esclusi, rifor- mati, esentati, rimanlati ad altra leva, o non vennero dichiarati renitenti, furono tutti arruolati ed aseritti alla seconda categoria., la quale perciò Ai compone del complessivo numero di trecentuno uomini; Il Prefetto sottoscritto, a tenore degli ordini del Ministero della guerra, rilascia la presente dichiarazione di discarica finale da pubblicarsi in tutti i comuni del circondario, a cura dei rispettivi Sindaci, i quali dovran- no poi della eseguita pubblicazione fare relazione all'ufficio di questa Prefettura. Dato in Pisa addì. 21 maggio 1875. Il Prefetto - CORNERO. e - 4411~1~, "Ill~101LIC10.1CIMIL ANNO X Num. 43 Giovedì 27 Maggio 1875 ABBUONAMENTI NEL REGNO Z.• 10 anno - 5 semestre - 2, 50 trimestre Jnori Stato aumento spese poetali Uffizi° - Innigerruo Midd,N.• 1. Centesimi 10 il numero - Arretrato I pagamenti non sono validi se non tatle cwaystro ricevuta firmata dal Direttc■re propriek~ etierwsZe AY1. Gaetano Frediani. HEN 81 ?M ANNUNZI Z INSERZIONI Atti giudisiari, amministrativi e avvisi particolari ont. 25 par linea o spazio di bine. insersioai mal corpo del giornale lire una per linea o spazio corrispondente: dopo la firma del gerente out. 80 per linea o spazio corrispondente. "'oonvieuzi enstieipaci . • Pubblicazione Gicivocli e Domenica Non M assume responsabilità che per le amociazioni fatte MI' uttlzio del giornale H GIORNALE POLITICO UFFICIALE PER GLI ATTI GIUDIZIARI ED AMMINISTRATIVI E PER GLI Arn DEI CONSIGLI PROVINCIALE E COMUNALE e e o n o, Il Sindaco di Pisa, Vista la deliberazione della Giunta mu- nicipale del dì 4 maggio stante; Visto il processo verbale di deserzione dell'incanto, eh' ebbe luogo il 21 maggio Mante; Visto l'art. 88 del regolamento sulla Contabilità generale dello Stato; Rende noto : Nel giorno 28 maggio corrente, alle ore 11 antimeridiane, in una sala del Pa- lazzo comunale ed alla presenza del sot- toscritto,si procederà., permezzo d'incanto ad offerte segrete, all' accolto dei lavori qui appresso descritti a forma della pe- rizia dell' Ingegnere comunale del dì 10 marzo 1875, e cioè: «Lavori per la costruzione di un nuovo Cimitero in servizio della parrocchia di sant'Ermete, in base al prezzo di lire 7900 ed a forma della citata perizia e relativo capitolato d'appalto ». L' incanto sarà aperto sulla somma come sopra indicata, e l' aggiudicazione si farà sotto l' osservanza delle condizioni tutte contenute nel relativo quaderno d' oneri ostensibile in questa Segreteria. I concorrenti all' incanto, per esservi ammessi, dovranno prima della sua aper- tura presentare i consueti certificati di moralità e d'idoneità, e giustificare d'aver depositato nella Cassa comunale, a ga- ranzia dell'esatto adempimento delle con- dizioni cui viene subordinato l' accollo, la somma di lire 900. Nell' aggiudicazione si osserveranno tutte le formalità volute dal vigente rego- lamento sulla Contabilità generale dello Stato. Le spese di registro, scritte, bolli cc., sono a carico dell' aggiudicatario. Pisa, dal Palazzo municipale Li 23 maggio 1875. Per il Sindaco L' Assessore delegato U. DIN'. PARTE NON UFFICIALE .4GIM •~I~.•■■•■■-■ Pubblicazioni statistiche del Beguo d'Italia (Ve(i il numero del 16 maggio). La popolazione da 24649031 nel ses- santatre salì a 26093822 nel 1871; l'an- no dopo vi si aggiungono gli abitanti della provincia romana, e con l'aumento naturale di 193184 si giunge a 27123710. Il volume che abbiamo sott'occhio for- nisce informazioni importanti su ciascuno dei fenomeni che hanno determinato l'ora detto aumento naturale della popolazione. , e sulla misura in cui vi sono concorsi. - I matrimoni nel 1872 avanzano quelli dell' anno prima di 4, 94 per cento (202361); e nelle città si mette famiglia più voloutieri, perchein confronto del 1871 i matrimoni sono 1'8,91 per cento di più; in tutto 64463. Laddove nelle cam- pagne l'aumento è in ragione del 3,18 soltanto. Sa cento matrimoni 83,70 fu- rono fra celibi, gli altri fra vedovi e ce- libi (13 per cento) e fra vedovi (3,30). Da quindici a vent' anni pochi prendono moglie (2123). L'età del giudizio viene più tardi, e da 20 a 25 sposano 48608; e dai venticinque ai trenta 77031. Di don- ne fra 15 e 20 anni vanno a marito la me- tà circa da 20 a 25 (34279-87967); e nel quinquennio dopo, quasi ritorna la prima somma. Al di là di 45 anni le piglia qualche uomo fra i trenta e i qua- rantacinque (1068), e in maggior numero uomini d'oltre 45 anni (2109) e d'oltre sessanta (1178). Le vedove preferiscono i celibi (7331) ai vedovi (6506), e li vogliono piui gio- vani di loro un anno e mezzo in media; e il vedovo preferisce le nubili (18167), e ch'abbiano in media undici anni e cin- que mesi meno di lui. Più propizi ad imene furono il genuajo e il novembre; e più avversi il luglio l'agosto e il marzo. Nel decennio 1863-72 l'inverno n' ebbe 3935, l' autunno quasi altrettanti (3332); la primavera 2573 e l'estate meno che l'altre stagioni (2160). Nè pare dalla statistica che il non sa- per scrivere il proprio nome faccia molto ostacolo alle propensioni matrimoniali. Fra gli sposi del 1872 non tenevano la penna in mano 113772 maschi e 152344 femmine; gli altri 138606 la tenevano, ma dio sa come. Alla cifra degli sposi letterati il Piemonte dà il maggiore con- tingente, e alle due degli illetterati la Basilicata. Il 1872 fa fecondissimo perchè vennero al mondo 526303 maschi e 494379 fem- mine, e superò la media decennale di qualche migliaio. Ma la ragione mento, confrontato il 72 con l'anno in- nanzi, si verificò più forte nei parti ille- gittimi (16,90 per cento) e negli esposti (6,05), che non nei legittimi (5,94). Per lo sviluppo progressivo della legittimità vanno innanzi il Veneto, la Lombardia, il Piemonte e le Puglie; per lo sviluppo contrario le Marche. La proporzione del 21 circa a 20 fra le nascite maschili e le femminili fu con- fermata. Nel decennio sopra detto s'ebbe un concepimento ogni. 26,13 abitanti; ma il concepimento stette alla nascita come 3,83 a 3,74; e nel 1872 ogni cento nati se ne contarono 2,89 nati morti. La natività maggiore in marzo, aprile, gennaio; invece in Lombardia è maggiore nell'estate; e nelle Marche, Paglie, Cala- bria, Sicilia e Sardegna nell'inverno. Da cinque anni si tien conto dei parti mul- tipli, e se n'ebbero 53857 sopra 4730890 di semplici. Nel 72 nacquero a un parto quattro maschi a Caltanisetta; censes- santa furono i parti tripli, e 12101 i doppi. Nascono morti più maschi che femmine; nondimeno quelli conservano sempre nelle nascite la superiorità numerica . Ad .eguale popolazione, i nati morti sono più nelle campagne che nelle città. Sotto questo rispetto i mesi più tristi furono il marzo e il gennaio, e i men tristi il giu- gno e il luglio. La morte principiando a mietere sul limitare della vita umana, per ogni cento persone che nascono ne piglia per d'ogni età ottautuna l'anno: tante donne e tanti uomini. Rarissimo e poco lieto caso di parificazione dei due sessi. Perciò la natività si vantaggiò sulla mortalità di 193184, aumentando la popolazione di 0,72 maschi e di 0,73 femmine sopra cento abitanti. L'aumento complessivo del decennio 1862-72 fu di 8,29 per cento. La funerea schiera del 1872 fu di 827498, cioè 48700 più che nell'anno inunanzi; don- de il 3,09 ogni cento abitanti; e cento fem- mine che se ne vanno vogliono un cor- teggio di 107 maschi. e nel compartimento di Roma di 119, e nell' Umbria tante e tanti: più discrete in morte che forse non sono state in vita. La mortalità fu mag- giore che nel 1871 nelle Calabrie, Abruz- zi, Sicilia e Toscana; minore in Piemonte, Campania e Sardegna. Di cento che muoiono 68 sono celibi, 20 coniugati e 12 vedovi. Nelle campa- gne muojouo più celibi e vedovi che non nelle città; e in queste più coniugati. L'igienista e il moralista forse potrebbero metter innanzi qualche considerazione sul significato della cosa. Nondimeno le cifre della statistica a chi non le sa leggere, fanno vedere lucciole per lanterne; e nei sessautotto celibi che inno jono ce ne sono di !quelli che proprio non si può dire abbia- no avuto arte nè parte nella scelta dello stato. infatti ben 465764 individui giun- sero al tramonto prima di quindici anni, prima cioè che avessero manifestato l'av- versione al matrimonio per cui si preten- derebbe fossero stati puniti. Sono 56,29 ogni cento morti; e nei rimanenti 43,71 morti dopo i quindici anni di età, c'en- trano anche i coniugati e i vedovi; per cui nel 1872 si può dire la parca abbia di preferenza risparmiato gli scapoli. Il premio promesso a chi rispetta i ge- nitori toccò a 14680 oltre ottuagenari; di cui la Liguria ha la massima parte, e Basilicata la minima. Novantanove sol- tanto toccarono il secolo, più femmine (57) che maschi (42); e delle prime nes- suna coniugata, e celibi sette; e dei secondi, coniugati sette e celibi otto; per cui ce- libi si dura in meno, ma più a lungo dei coniugati. Alla misericordia e ai preti, se tutti coloro che muoiono avessero lo stesso bene di dio e la stessa voglia di spenderlo in pompe funebri, avrebbe frut- tato più l'agosto e meno di tutti gli altri mesi il maggio. In generale in primavera (2702, rag- guagliati a 120 mila morti) c' è me- no probabilità di morire che nell'estate; e nell'estate (309) meno che nell'autun- no (3108). Nella quale stagione le foglie cadono più che nell'invernale (3095), per la ragione che in questa sono tante di meno. Ma pei neonati il mese più micidiale è il luglio, e nei primi cinque anni l'agosto; e da 5 a 20 anni l'ottobre; e il gennaio da venti a trenta. In media i morti del 1872 sono vissuti 29 anni; ma nell' Um- bria e nella Liguria 33, e nelle Marche 32, e 24 in Basilicata e 26 negli Abruzzi, nelle Puglie e nelle Calabrie. V'è un appendice da far seguito alla statistica delle morti; ed è di chi si am- mazza per volontà propria, o per caso; e di chi è ammazzato. Si tolsero di vita da sò settecentoquattro uomini, e centottantasei donne. Il sesso debale pare quindi .quat- tro volte meno vigliacco o quattro volte meno coraggioso del sesso forte; e i con- iugati si danno la mano coi celibi. Il maggior numero dei suicidi è in Lom- bardia, poi nel Veneto e nell'Emilia; e dall'età di quaranta a cinquant'anni (175). Nella età delle poetiche passioni ce n'è pochi più; da 20 a 25 anni novantanove; da 25 a 30, ottantanove; e cinquantadue si stancarono di vivere soltanto dopo passati i settant'anni. I generi di morte in ordine di preferenza sono l'annegamento, poi le armi da fuoco e quelle da taglio. Ot- tantacinque si precipitarono dall'alto; tre- dici si fecero schiacciare dal vapore. I rove- sci di fortuna come causa del suicidio fi- gurano per 109; i dispiaceri domestici per 70; e gli amori contrastati per 44. Il peggio mese è il maggio; ma nel gennaio, forse perchè fa freddo, i suicidi sono in minor numero. Le morti casuali furono 7258; e c'eb- bero più sfortuna i celibi quanto a nu- mero assoluto di morti (3267); ma dei coniugati, che sono tanto meno di loro, ne sono morti 2685; e dei vedovi, che sono anche meno, millecentoventi. Finalmente la statistica degli omicidi viene in buon punto a dimostrare che a nulla giova la ferocia delle pene. Sono 1630 omicidi nel 1872 non impediti dalle san- zioui penali. In media dal 1864 al 1872 abbiamo perduto per mano assassina 2327 persone all'anno. La Sicilia (384), la Cam- pania ( 190 ), Roma (162), le Calabria (138), gli Abruzzi e Molise (134), e la Lombardia (1.28) hanno in queste oca- tombi il primato. Speriamo che l'aboli- zione della pena di morte porti rimedio a questo stato di cose. Frattanto è di molto, compiacimento il sapere, che gli assassini .raccolsero nel 72 messe meno abbondante che negli anni precedenti: (Continua).

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Pisa 26 maggio

PARTE UFFICIALE

Leva sai Giovalli ilati nell'allo 1874.

Provincia di Pisa.

Dichiarazione di discarico finale.

Essendosi da questo circondario completa-

to il contingente di numero quatIrocentosessan-

sotto uomini di prima categoria, pari a quelloche eragli stato assegnato col It. decreto del5 novembre 1874, e risultando che i rimanentiinscritti i quali non vennero esclusi, rifor-mati, esentati, rimanlati ad altra leva, o nonvennero dichiarati renitenti, furono tuttiarruolati ed aseritti alla seconda categoria.,la quale perciò Ai compone del complessivo

numero di trecentuno uomini;Il Prefetto sottoscritto, a tenore degli

ordini del Ministero della guerra, rilascia lapresente dichiarazione di discarica finale da

pubblicarsi in tutti i comuni del circondario,a cura dei rispettivi Sindaci, i quali dovran-

no poi della eseguita pubblicazione farerelazione all'ufficio di questa Prefettura.

Dato in Pisa addì. 21 maggio 1875.

Il Prefetto - CORNERO.

e

-4411~1~, "Ill~101LIC10.1CIMIL

ANNO X Num. 43

Giovedì

27 Maggio 1875

ABBUONAMENTI NEL REGNO

Z.• 10 anno - 5 semestre - 2, 50 trimestre

Jnori Stato aumento spese poetali

Uffizi° - Innigerruo Midd,N.• 1.•

Centesimi 10 il numero - Arretrato

I pagamenti non sono validi se non tatlecwaystro ricevuta firmata dal Direttc■re propriek~

etierwsZe AY1. Gaetano Frediani.

HEN 81 ?M ANNUNZI Z INSERZIONI

Atti giudisiari, amministrativi e avvisi particolari•ont. 25 par linea o spazio di bine. insersioaimal corpo del giornale lire una per linea o spaziocorrispondente: dopo la firma del gerente out.80 per linea o spazio corrispondente.

"'oonvieuzi enstieipaci. •

Pubblicazione Gicivocli e Domenica

Non M assume responsabilità che per leamociazioni fatte MI' uttlzio del giornale

HGIORNALE POLITICO

UFFICIALE PER GLI ATTI GIUDIZIARI ED AMMINISTRATIVIE PER GLI Arn DEI CONSIGLI PROVINCIALE E COMUNALE

eeono,

Il Sindaco di Pisa,

Vista la deliberazione della Giunta mu-nicipale del dì 4 maggio stante;

Visto il processo verbale di deserzionedell'incanto, eh' ebbe luogo il 21 maggioMante;

Visto l'art. 88 del regolamento sullaContabilità generale dello Stato;

Rende noto :Nel giorno 28 maggio corrente, alle

ore 11 antimeridiane, in una sala del Pa-lazzo comunale ed alla presenza del sot-toscritto,si procederà., permezzo d'incantoad offerte segrete, all' accolto dei lavoriqui appresso descritti a forma della pe-rizia dell' Ingegnere comunale del dì 10marzo 1875, e cioè:

«Lavori per la costruzione di un nuovoCimitero in servizio della parrocchia disant'Ermete, in base al prezzo di lire 7900ed a forma della citata perizia e relativocapitolato d'appalto ».

L' incanto sarà aperto sulla somma comesopra indicata, e l' aggiudicazione si faràsotto l' osservanza delle condizioni tuttecontenute nel relativo quaderno d' oneriostensibile in questa Segreteria.

I concorrenti all' incanto, per esserviammessi, dovranno prima della sua aper-tura presentare i consueti certificati dimoralità e d'idoneità, e giustificare d'averdepositato nella Cassa comunale, a ga-ranzia dell'esatto adempimento delle con-dizioni cui viene subordinato l' accollo,la somma di lire 900.

Nell' aggiudicazione si osserverannotutte le formalità volute dal vigente rego-lamento sulla Contabilità generale delloStato.

Le spese di registro, scritte, bolli cc.,sono a carico dell' aggiudicatario.

Pisa, dal Palazzo municipaleLi 23 maggio 1875.

Per il SindacoL' Assessore delegato

U. DIN'.

PARTE NON UFFICIALE.4GIM •~I~.•■■•■■-■

Pubblicazioni statistiche del Beguo d'Italia(Ve(i il numero del 16 maggio).

La popolazione da 24649031 nel ses-santatre salì a 26093822 nel 1871; l'an-no dopo vi si aggiungono gli abitantidella provincia romana, e con l'aumentonaturale di 193184 si giunge a 27123710.

Il volume che abbiamo sott'occhio for-nisce informazioni importanti su ciascunodei fenomeni che hanno determinato l'oradetto aumento naturale della popolazione.,e sulla misura in cui vi sono concorsi. -

I matrimoni nel 1872 avanzano quellidell' anno prima di 4, 94 per cento

(202361); e nelle città si mette famigliapiù voloutieri, perchein confronto del 1871i matrimoni sono 1'8,91 per cento dipiù; in tutto 64463. Laddove nelle cam-pagne l'aumento è in ragione del 3,18soltanto. Sa cento matrimoni 83,70 fu-rono fra celibi, gli altri fra vedovi e ce-libi (13 per cento) e fra vedovi (3,30).

Da quindici a vent' anni pochi prendonomoglie (2123). L'età del giudizio vienepiù tardi, e da 20 a 25 sposano 48608;e dai venticinque ai trenta 77031. Di don-ne fra 15 e 20 anni vanno a marito la me-tà circa da 20 a 25 (34279-87967); enel quinquennio dopo, quasi ritorna laprima somma. Al di là di 45 anni lepiglia qualche uomo fra i trenta e i qua-rantacinque (1068), e in maggior numerouomini d'oltre 45 anni (2109) e d'oltresessanta (1178).

Le vedove preferiscono i celibi (7331)ai vedovi (6506), e li vogliono piui gio-vani di loro un anno e mezzo in media;e il vedovo preferisce le nubili (18167),e ch'abbiano in media undici anni e cin-que mesi meno di lui.

Più propizi ad imene furono il genuajoe il novembre; e più avversi il lugliol'agosto e il marzo. Nel decennio 1863-72l'inverno n' ebbe 3935, l' autunno quasialtrettanti (3332); la primavera 2573 el'estate meno che l'altre stagioni (2160).

Nè pare dalla statistica che il non sa-per scrivere il proprio nome faccia moltoostacolo alle propensioni matrimoniali.Fra gli sposi del 1872 non tenevano lapenna in mano 113772 maschi e 152344femmine; gli altri 138606 la tenevano,ma dio sa come. Alla cifra degli sposiletterati il Piemonte dà il maggiore con-tingente, e alle due degli illetterati laBasilicata.

Il 1872 fa fecondissimo perchè venneroal mondo 526303 maschi e 494379 fem-mine, e superò la media decennale diqualche migliaio. Ma la ragionemento, confrontato il 72 con l'anno in-nanzi, si verificò più forte nei parti ille-gittimi (16,90 per cento) e negli esposti(6,05), che non nei legittimi (5,94). Perlo sviluppo progressivo della legittimitàvanno innanzi il Veneto, la Lombardia, ilPiemonte e le Puglie; per lo sviluppocontrario le Marche.

La proporzione del 21 circa a 20 frale nascite maschili e le femminili fu con-

fermata. Nel decennio sopra detto s'ebbeun concepimento ogni. 26,13 abitanti; mail concepimento stette alla nascita come3,83 a 3,74; e nel 1872 ogni centonati se ne contarono 2,89 nati morti.

La natività maggiore in marzo, aprile,gennaio; invece in Lombardia è maggiorenell'estate; e nelle Marche, Paglie, Cala-bria, Sicilia e Sardegna nell'inverno. Dacinque anni si tien conto dei parti mul-tipli, e se n'ebbero 53857 sopra 4730890di semplici. Nel 72 nacquero a un partoquattro maschi a Caltanisetta; censes-santa furono i parti tripli, e 12101 idoppi.

Nascono morti più maschi che femmine;nondimeno quelli conservano sempre nellenascite la superiorità numerica . Ad.eguale popolazione, i nati morti sono piùnelle campagne che nelle città. Sottoquesto rispetto i mesi più tristi furono ilmarzo e il gennaio, e i men tristi il giu-gno e il luglio.

La morte principiando a mietere sullimitare della vita umana, per ogni centopersone che nascono ne piglia per sèd'ogni età ottautuna l'anno: tante donnee tanti uomini. Rarissimo e poco lietocaso di parificazione dei due sessi. Perciòla natività si vantaggiò sulla mortalitàdi 193184, aumentando la popolazionedi 0,72 maschi e di 0,73 femmine sopracento abitanti. L'aumento complessivo deldecennio 1862-72 fu di 8,29 per cento.

La funerea schiera del 1872 fu di 827498,cioè 48700 più che nell'anno inunanzi; don-de il 3,09 ogni cento abitanti; e cento fem-mine che se ne vanno vogliono un cor-teggio di 107 maschi. e nel compartimentodi Roma di 119, e nell' Umbria tante etanti: più discrete in morte che forse nonsono state in vita. La mortalità fu mag-giore che nel 1871 nelle Calabrie, Abruz-zi, Sicilia e Toscana; minore in Piemonte,Campania e Sardegna.

Di cento che muoiono 68 sono celibi,20 coniugati e 12 vedovi. Nelle campa-gne muojouo più celibi e vedovi che nonnelle città; e in queste più coniugati.L'igienista e il moralista forse potrebberometter innanzi qualche considerazione sulsignificato della cosa. Nondimeno le cifredella statistica a chi non le sa leggere,fanno vedere lucciole per lanterne; e neisessautotto celibi che inno jono ce ne sonodi !quelli che proprio non si può dire abbia-no avuto arte nè parte nella scelta dellostato. infatti ben 465764 individui giun-sero al tramonto prima di quindici anni,prima cioè che avessero manifestato l'av-versione al matrimonio per cui si preten-derebbe fossero stati puniti. Sono 56,29ogni cento morti; e nei rimanenti 43,71morti dopo i quindici anni di età, c'en-trano anche i coniugati e i vedovi; percui nel 1872 si può dire la parca abbiadi preferenza risparmiato gli scapoli.

Il premio promesso a chi rispetta i ge-nitori toccò a 14680 oltre ottuagenari;di cui la Liguria ha la massima parte, eBasilicata la minima. Novantanove sol-tanto toccarono il secolo, più femmine(57) che maschi (42); e delle prime nes-suna coniugata, e celibi sette; e dei secondi,coniugati sette e celibi otto; per cui ce-

libi si dura in meno, ma più a lungodei coniugati. Alla misericordia e ai preti,se tutti coloro che muoiono avessero lostesso bene di dio e la stessa voglia dispenderlo in pompe funebri, avrebbe frut-tato più l'agosto e meno di tutti gli altrimesi il maggio.

In generale in primavera (2702, rag-guagliati a 120 mila morti) c' è me-no probabilità di morire che nell'estate;e nell'estate (309) meno che nell'autun-no (3108). Nella quale stagione le fogliecadono più che nell'invernale (3095), perla ragione che in questa sono tante di meno.Ma pei neonati il mese più micidiale èil luglio, e nei primi cinque anni l'agosto;e da 5 a 20 anni l'ottobre; e il gennaioda venti a trenta. In media i morti del1872 sono vissuti 29 anni; ma nell' Um-bria e nella Liguria 33, e nelle Marche32, e 24 in Basilicata e 26 negli Abruzzi,nelle Puglie e nelle Calabrie.

V'è un appendice da far seguito allastatistica delle morti; ed è di chi si am-mazza per volontà propria, o per caso; edi chi è ammazzato. Si tolsero di vita da sòsettecentoquattro uomini, e centottantaseidonne. Il sesso debale pare quindi .quat-tro volte meno vigliacco o quattro voltemeno coraggioso del sesso forte; e i con-iugati si danno la mano coi celibi. Ilmaggior numero dei suicidi è in Lom-bardia, poi nel Veneto e nell'Emilia; edall'età di quaranta a cinquant'anni (175).Nella età delle poetiche passioni ce n'èpochi più; da 20 a 25 anni novantanove;da 25 a 30, ottantanove; e cinquantaduesi stancarono di vivere soltanto dopopassati i settant'anni. I generi di mortein ordine di preferenza sono l'annegamento,poi le armi da fuoco e quelle da taglio. Ot-tantacinque si precipitarono dall'alto; tre-dici si fecero schiacciare dal vapore. I rove-sci di fortuna come causa del suicidio fi-gurano per 109; i dispiaceri domestici per70; e gli amori contrastati per 44. Ilpeggio mese è il maggio; ma nel gennaio,forse perchè fa freddo, i suicidi sono inminor numero.

Le morti casuali furono 7258; e c'eb-bero più sfortuna i celibi quanto a nu-mero assoluto di morti (3267); ma deiconiugati, che sono tanto meno di loro,ne sono morti 2685; e dei vedovi, chesono anche meno, millecentoventi.

Finalmente la statistica degli omicidiviene in buon punto a dimostrare che anulla giova la ferocia delle pene. Sono 1630omicidi nel 1872 non impediti dalle san-zioui penali. In media dal 1864 al 1872abbiamo perduto per mano assassina 2327persone all'anno. La Sicilia (384), la Cam-pania ( 190 ), Roma (162), le Calabria(138), gli Abruzzi e Molise (134), e laLombardia (1.28) hanno in queste oca-tombi il primato. Speriamo che l'aboli-zione della pena di morte porti rimedioa questo stato di cose. Frattanto è di

molto , compiacimento il sapere, che gliassassini .raccolsero nel 72 messe menoabbondante che negli anni precedenti:

(Continua).

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nel resto normali;N. 8. Ambiente saturo

resto normali;N. 9. Normali a tutto marzo, poi alter-

nativi sbalzi di temperatura;

N. 10. Così come pii n'e 4, ma ambiente

saturo di umidità;N. 11. Temperatura più elevata di quella

generalmente preferita, nel resto normali;N. 12. Così come pii num. 6, ma ambiente

saturo di umidità;N. 13. Temperatnra assai bassa, che si so-

spenderà repentinamente quando si distribui-

sca il seme;N. 9. Così come pel num. 8, ma ambiente

saturo di umidità.Con ciò si avrebbe riguardo, per l'alleva-

mento 1875, alle modificazioni fatte subireal seme dal febbraio in avanti, salvo intro-durne altre per l'allevamento 1876, avendo

presenti i casi che più probabilmente possono

presentarsi nella pratica industriale.

Chi intenda d , r opera ad allevamento

esperimentale di questi semi, è pregato indirizzarne, per iscritto, la domanda al prof.Cornalia, entro il 15 marzo p. v., dichia-

rando che assume impegno di tenere esatta-

mente giornale dell'ailevamento, e di tra-smetterne, entro agosto 1875, copia al Co-

mitato insieme alla relazione dei risultatiavutine e delle sue proprie conclusioni, volle,poi indicare quanti e quali provini, oltre a

quello di confronto, desidera avere (2). Cia-seuno sarà informato del seme che potrà ee -sergli affidato e che gli verrà spedito, dietrodomauda telegrafica., per modo che appena

giunto, possa essere poeto all'incubazione.

•di umidità, nel

ir

Qualora riesca possibile, gioverebbe fareuna doppia serie di questi gruppi, l'unacomposta di dieci deposizioni abbondanti,l'altra di dieci deposizioni scarse. Così po-trebbe forse lo stesso esperimento. giovare arisolvere altre questioni.

Le k.eposizioni così raccolte verranno con-servate in condizioni identiche fino al 1.•novembre ed in quel giorno se ne distacche-ranno, lavandole con acqua di pozzo, le ova;unendo tutte quelle d'uno stesso gruppo, la-sciandole asciugare e conservandole poi sem-pre in condizioni possibilmente identiche. Il15 novembre, dopo avere per ciascuno daigruppi con molta cura ben rimescolate le°va si peseranno gruppo per gruppo, e poida ogni gruppo se ne separerà un grammacampione, le ova del quale si numereranno.Si avranno così tanti grammi campioni deigruppi quanti i gruppi stessi.

Questi campioni Si conserveranno per l'al-levamento in condizioni identiche e normali.L'allevamento stesso dovrà condursi così co-me è detto precedentemente per quello chesi chiamò allevamento tipo, e dovra iniziarsinon appena lo stato della vegetazione lo

permetta, anticipando sulle circostanti ordi-narie coltivazioni.

Chi volesse potrebbe, invece, allevare sen-z'altro isolatamente tutte le settanta depo-sizioni.

Al momento di mettere al COTO si riceno-scerà e noterà il peso d'ogni campione, leova d'ognuno dei quali verranno distese en-tro ad una cassettina così che si trovino tuttedisposte su d'uno stesso piano.

L'incubazione sera condotta insieme pertutti i campioni, che doVranno poi essere al-levati tutti in uno stesso locale a piena lucee sopra piccoli graticci od in cesti accura-tamente l'un dall'altro separati. Apprestandoil cibo, s'avrà cura che la foglia di un pe-no provenga per tutti i campioni dallo stessoalbero.

I bachi si terranno costantemente assairadi così che ogni campione sia disteso sullasuperficie di venti decimetri quadrati al finedella prima età, e ne occupi circa ottantaalla terza muta.

Al compiere della terza muta, quando nonsi vogliano allevare tutti, si conteranno perogni gruppo duecento bachi dai primi levati,ed altri duecento dagli ultimi levati, che siporranno su graticci od in cesti separati percontinuare su di essi l'osservazione, e si get-teranno gli altri. S'avrà cura di mantenerela temperatura dell'ambiente sempre a 20 0

R. dalla salita del primo baco fino al espe-rimento compiuto.

Sette giorni dopo quello nel quale l'ultimobaco di ciascuno dei quattordici gruppi for-mati a questo modo avrà principiato a filaresi staccheranno, numereranno e peseranno ibozzoli d' ogni campione, distinguendoli eseparandoli in forli, deboli e faloppe.

I bozzoli si disporranno distesi sui rispet-tivi cesti o graticci, divisi secondo le dettetre categorie, per osservare quello che avverràfino a che ne escano le ferfelle, ed avendopoi cute, di tagliare tutti i bozzoli dai qualinon siano sbucciate, farfalle per tener contodi ciò che vi si trovi dentro.

Si potrà semplificare l'esperimento tenendosoltanto conto delle fenimiue (gettando i ma-schi subito dopo l'accoppiamento) e ferman-dosi a due soli gruppi di farfalle; a. quellecioè che Abbiano viesuto meno di quattrogiorni ed a quelle che abbiano vissuto piùdi dieci.

c) CONSERVAZIONE DEL SEME.Per gli esperimenti che s'abbiano da in-

traprendere su questa quistione, occorre ae-solutatuente che il cumulo del seme sul qualesi operi, provenga tutto da una sola partitaperfettamente rieacita, e che sia stato scru-polosamente confezianato e salotto.

Ciò posto, si incomincerà dal dividere ilcumulo di esso seme in due parti, l'una dellequali dovrà essere conservata coi metodi ge-neralmente tenuti per i migliori dai bachi-cultori (locale asciutto, aria rinnovata, ten#pe-ratura costantemente bassa fino all'incuba-zione) e l'altra si scompartirà in tante por-zioni, quante siano le circostanze della con-

Colluesso Bacologico InterllaziollaleV. Sessione, che si terrà in Milano nel 1876

Programma di esperienze.Il Comitato ordinatore ai Bachicultori.

(Continuazioni! e vedi numero 4.9).

b) CONFEZIONE DEL SEME.Se e fino a qual punto la longevità dei

riproduttori (farfalle maschio e femmina)

possa considerarsi come buon criterio perinferirne la maggiore o minore resistenza,o la predisposizione dei bachi nascituri

alla flaccidezza od alle altre malattie.Le esperienze per chiarire questa questione

dovrebbero esser fatte di preferenza sulleantiche razze a bozzolo giallo. S'intende chebisognerà in ogni caso attenersi a partite dibozzoli venuti da seme cellulare selezionatoe delle quali sia perfettamente noto l'anda-mento durante tutto l'allevamento. L'espe-rienza si farà su bozzoli di allevamenti per-fettamente riusciti.

Sarebbe buona cosa che ai potesse anchecondurla parallelamente su bozzoli da partitache abbia sofferto molto di flaccidezza, aven-do cura di dare la preferenza a partite diuna medesima razza ed allevate in località ecircostanze il meno possibile differenti. Gio-verà anche si considerino per ciascuna , par-tita separatamente i bozzoli perfetti e forti(bozzoli reali) e le faloppe.

Lo sfarfallamento dovrà farei in celle, ope-rando possibilmente su non meno di millecoppie, e bisognerà sia, per le diverse par-tite, anche possibilmente contemporaneo edeffettuato in circostanze eguali fra loro. Siscarteranno dall'esperimento rigoros issinia-mente tutte le farfalle, tanto maschi chefemmine, le quali non si presentino in appa-renza perfette e belle. La durata dell'accop-piamento dovrà essere la stessa per tutte lecoppie e, appena occorre dirlo, i maschi nondovranno mai essere stati accoppiati a piùd'una femmina.

Le celle saranno visitate, alla stessa oraogni giorno, incominciando da quello delloeffettuato accoppiamento. Ad ogni visita ainoteranno i morti, deposizione per deposi .-zione e giorno per giorno. Così s'avrà in unatabella la durata della vita d'ogni singolafarfalla, e colla scorta di essa tabella ai de-terminerà la durata inedia deila vita tantopoi mille maschi come per le mille femmine.

Al resoconto delle esperienze gioverà unirele dette tabella a ciò si possa, ove ne sia ilcaso, rettificare le medie adottate da diver-si esperimentatori, unificando il metodo colquale saranno state calcolate, così da poterlerendere meglio comparabili. Giorno per giornosi noti la temperatura del locale alle ore 6antimeridiane, alle 3 ed alle 9 pomeridiane.

Dopo morte, le farfalle si esaminerannotutte al microscopio, per scartare le deposi-zioni corpuscolose. Dalle deposizioni assoluta-mente esenti da corpuscoli si sceglieranaosette gruppi, possibilmente di dieci deposi-zioni ciascuno, e cioè:

a) Deposizioni per le quali la durata dellavita, così del maschio come della femmina,si discostò il meno dalla media (non più diun giorno);

b) Deposizioni per le quali la durata dellavita, così pel maschi o come per la femmina,sia stata più notevolnieute maggiore dellamedia;

c) Deposizioni per le quali la duratadella via sia stata, così pel maschio comeper la femmina, più notevolmente inferiorealla media;

d) Deposizioni per le Tedi le durata dellavita del maschio sie stata poco diversa dallamedia, mentre quella della femmina sia statapiù notevolmente superiore;

e) Deposizioni per 'le quali la duratadella vita della femmina sia stata poeo di-versa dalla media e quella del mischie piùn otevo !mente superiore;

f) Deposizioni per le quali la durata dellavita del maschio sia stata poco diversa dallamedia, mentre quella della femmina sia statapiù notevolmente inferiore;

g) Deposizioni per le quali la duratadella vita della femmina sia stata poco di-VOINI1 dalla media, mentre quella del maschioaia stata più notevolinaute inferiore.

\ servazione che, modificate, si vogliono stu-diare.

S'avrà cura che i pesi di ciascuna dellepartitelle, siano il meno possibile differentitra loro, e il peso di ognuna si noterà con-precisione all'atto della loro separazione dalcumulo.

Venuto il momento dell' allevamento diprova, si rimetteranno prontamente tutte lepartitelle in circostanze identiche di am-biente, innanzi tutto determinandone alloradi nuovo il peso, e procedendo poscia secondole norme, per l'allevamento tipo, del qualesopra fu detto, operando sopra piccoli pro-vini di egual peso d' °va (ad esempio ungramma) presi su ciascuna partitella, cosìche la rappresentino il meglio che si può (I).

Si raccomanda specialmente di tener contoometto non solo della riescile dell'incubazione,ma ben anco di tutti i fenomeni, che pre-sentandosi nel corso di essa, siano atti acaratterizza rl a .

Perchè le esperienze che si facciano dadiversi studiosi, possano anche riescire com-parabili tra di loro, è essenziale che si con-ducano sopra seme di identica quadtà e so-pra provini che abbiano subite, per quantoè possibile, le influenze d'identici trattamenti.

Il Comitato ha dunque destinate, e pre-disposte a ciò, ova tanto di razza Giappo-nese a bozzolo verde, quanto di antica razzaa bozzolo giallo.

Furono perciò affidati al professore Cor-nalia due cumuli di seme cellulare selezio-nato, di sicura provenienza. Ogni cumulo fudiviso in nove parti distinte con numerod'ordine, che saranno conservate nelle con-dizioni seguenti:

N. 1. (Provino di confronto). Quelle che isi tengono per normalmente buone;

N. 2. Ambiente più secco del normale,

ILQuale sia l'agente fisico importante delle azioni

complesse colle quali si può ottenore lanascita anormalmente precoce da ova di

filugollo annuale.Svernatura artificiale — Sfregamento

col mezzo di spazzole e di altri corpi so-lidi e fluidi. — Esposizione a pioggianon che a correnti elettriche. — Importasi determini, il più possibilmente, la in-tensità degli agenti impiegati e la durata

delle loro azioni.

Si raccomanda di ripetere le esperienze inmodo esattamente comparabile a diversi tem-

pi del che le ova furono deposte; p. e.,

24 in 24 ere per i primi dieci giorni, e poiad intervalli maggiori.

ITertninologia e sinonimia bacologica italianastraniera in ciò che si riferisce alle di-

verse malattie del filugello.Un apposito questionario sarà dal Presi-

dente del Comitato indirizzato ai Corpi scien-tifici delle diverse Nazioni, alle Stazioni ba-cologiche ed ai bachicultori. Il professoreCornalia raccoglierà le comunicazioni che inproposito vengano trasmesse e presenterà alCongresso il resultato dell'inchiesta.

2 assai desiderabile che gli esperimentisiano al più possibile specializzati e de-terminati, e che intorno ad uno stessoesperimento si concentri lo studio di piùd'un bachicultore.

Il Comitato ordinatore, già da ora assi-curato che saranno intraprese dai contro-ittiscr esperimentatori le indagini qui sottoregistrate, prega i bachicultori a volersignificare alla Presidenza, entro il 20febbrajo p. v., a quali di esse indaginiintendano associarsi o su quali altri pre-cisamente intenda di fermare i propriistudii. La Presidenza potrà così avereun'idea esatta degli argomenti ai quali èassicurata l'opera di uno o più esperi-mentatori, ed avrà modo di mettere inrelazione tra loro quelli che attendanoad uno stesso esperimento.

Entro la prima settimana di marzo unacircolare farà conoscere quali siano gliesperimenti così determinati, intorno aiquali apparirà pìù specialmente impor-tante che si concentrino gli studi di molti.

Pel ComitatoIl Presidente — Emilio Cornalia.11 Vice-Presidente — Gaetano Cantoni.

I Segretarii: A. Levi — E. Xalllot— G. Susani.Lista degli esperimentatori e delle questioniche si sono impegnali a trattare.Bassi Carlo. . . I aBel lotti . . . . I b I b, I c

CBaonilteoni . . . I bCornalia. . . IIIDnclatir. . . IlFranceschini . I a (V), I bFrizzoni . . I cGaddi Antonio I c tete N. 2 et N. 3Levi . I b

• . I b, I eMelissari . I bSusani . . I b, IIVerson. . I b, I eNB. I numeri e le lettere che seguono i no-

mi si rapportano alle divisioni qui sopra.Le comunicazioni al Comitato debbono es-

sere COSÌ, indirizzate: Al Comitato ordinatoredel V.° Congresso bacologico — Museo civicoMilano.

(lì Se, ad esempio, nella partita fossero oveessicate o dl apparenza in qualsiasi altro modosvariate, bisognerà guardarsi bene dallo esclu-derle; mentre, anzi, giova assicurarsi che netgramma tolto dal cumulo non manchi, in giu-sta proporzione, la rappresentanza della soffertaavaria.

(2) Si prega a voler indicare chiaramente,&tre il nome, il cognome a l'indirizzo postale, illuogo nel quale si propongo precisamente di con-durre l'allevamento, e se, chi scrive, abbia modo• volontà di condurre l'esperimento su tutte edue le razze, oppure su d'una sola, ed in talcaso quale preferirebbe. Si noti, che tenendo ogniprovino in cesti piatti o su, di piccoli graticci,convenientemente disposti, e riducendo ogni pro-vino, al -levare della terza muta, a %O bachi(presi cento tra i primi ,e cento tra gli ultimilevati) I' esperhnento può condursi assai benesenza difficoltà in un s stanza non molto grande,quand'anche si trattino contemporaneamente ledue razze, per ognuna delle quali si avrebberoDOVe provini.

I PROVVEDDIENTI STRAORDINARIDI PUBBLICA SICUREZZA-.

Sono stati distribuiti alla Camera dei depe-tati i documenti presentati M.nistredell'Interno relativeineute aL progetto di leg-ge per l' applicazioni dei provvedimentistraordinari di sicurezza pubblica.

Questi documenti, preceduti da una dai-

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gente relazione dell'on. Ministro, sono in nu-.mero considerevole. Vi si trovano parecchie•relazioni di preeetti della Sicilia, prospettidel numero dei latitanti in quell' isola, rela-zioni dei comandaati militari, nonchè la so-guente relazione dell'onor. Gerra in data 31.ottobre 1874, sull'attuazione in Sicilia dei.provvedimenti di pubblica eicureeza ordinaticon istruzioni ministeriali Lo settembre 1874:

• I provvedimenti di sionrezza pubblica,-ordinati colle ietruzioni l.° settembre, si ven-gono attuando, e sono capaci di dare buonifrutti. Ma essi non bastano; almeno non ba-stano a ristorare la pubblica sicurezza tantoprontamente e saldamente, quanto è neces-aario. Bisogna rinforzare l'azione dell'auto-rità e instaurare in Sicilia un sistema digovreno più forte, più spedito, più risoluti-vo, più provvido. Quindi proporrei:

,a Mezzi di polizie più completi e più vi-

gorosi; sanzione penale più certa, merce for-me più severe di procedura;

« o rga,nizzazione di una, buona forza lo-

'scale;« Riordinamento di tutte le amministra-

zioni governative con personale scelto e me-glio ricompensato;

« Sindacato efficace sulle amministrazionilocali;

• Incoraggiamento e sostegno di ogni isti-tuzione utile; moltiplicazione, per quantopossibile, di relazioni col continente, e pre-venzione d'ogni licenza. atta a pervertire laopinione e la coscienza pubblica:

• Costruzione pronta, con mazzi straordi-nari, delle strade;

« Io comprendo ciò che v' ha d' insolito eanche in parte di indeterminato nelle mieproposte. Ma ho fede che, attuandole oppor-tunamente, in non molti anni la Sicilia mu-terebbe condizioni e propositi, e diverrebbe,quale deve essere, argomento di ricchezza edi forza per il nuovo Regno.

« Nel quale, sa mi è lecito giudicare comepenso di cose altissime, non si è tenuto col-to abbastanza nè delle tradihioni, nè dei sen-timenti, nò delle necessità di quelle partidella patria nostra che di tanto maggioricure avevano bisogno, quanto più duro arastato il trattamento ricevuto dai governiprecedenti, e quanto per consegaenza piùviva la loro aspettativa e anche la loro dif-fidenza verso il governo nuovo e.

Vi è poi il qua tro delle spese per la pub-blica sicurezza. in Sicilia. Le spose ordinarie( militi a cavallo, carabinieri reali, ufficialie guardie di pubblica sicurezza ) ascendonoa lire 3,675,566 15. Le straordinarie ( militia cavallo, carabinieri reali, ufficiali e guar-die di pubblica sicurezza, truppa in serviziodi pubblica sicurezza, istituzioae di una, squa-dra di 100 bersaglieri a cavallo) 132,495,026,05lire. Totale generale L. 6,170,692, 20.

Ecco ora il quadro numerico degli uffi-ciali ed agenti di pubblica sicurezza e dellaforza militare in servizio di pubblica sicu-rezza in Sicilia:

Uffiziali di sicurezza pubblica 244 — Ca-rabinieri reali (non compreso lo stato mag-giore) 3008, vale a dire 1008 più dell'or-ganico, che sarebbe di 2000 — Graduati eguardie di sicurezza pubblica 578, dei quali326 nella sola provincia di Palermo — Mi-liti a cavallo 791 -- Distaccamenti di tru p-pa in servizio di sicurezza pubblica n.151 —Stazioni di reali carabinieri con truppa difanteria e cavalleria num. 62 A gnee+a forzabisegna ancora aggiungere N guardie fore-steli, le guardie doganali, le guardie ruralie campestri, le guar,lie comunali, in qiia,ntorivestono la qualifica di agenti di sicurezzapubblica.

Il numero dei latitanti colpiti da mandato•di cattura in Sicilia era il I .° gennaio 1875come segue:

Palermo 573 — Caltanisetta 112 — Ca-tania 201 — Girgenti 106— Messina 184 —Siracusa 50 — Trapani 142, Totale 1368.

Il l.* gennaio 1874, erano 1270. L'au-mento, durante l'anno 1S74, fu di 98.

Le rivolte avvenute nell' anno 1874 controgli agenti della forza pubblica in Sicilia fu-rono in numero di 238. In esse rimaseromorti 18 agenti della forza pubblica e feriti 36.

••••■•••••1111~11••■••••

26 maggio.

— Alle ore 11 antimeridiane del gior-no 29 corrente avrà luogo, nell' aula Ma-gna della R. Università, la funzione ac-cademica in elogio dei Professori e deglistudenti caduti gloriosamente sul campod'onore nella memoranda giornata di Cur-tatone e Montanara.

Come già abbiamo annunziato, parleràil professor Giuseppe De Giudici.

— Ricordiamo che nella conferenza, cheil cav. avv. Tribolati terrà domenica pros-sima all'ora consueta nella R. Università,parlerà del Giuoca del Ponte.

L'argomento è tanto attraente, che nonpuò che invogliare ad accorrere a questaconferenza nella quale il Tribolati parleràcon la sua solita erudizione di una festa,che per tanto tempo ha formato la deliziadei pisani,

— Interessantissima riuscì la conferenza,già annunziata, dell'egregio prof. Sottini.

Egli si propose per domanda se il mondopeggiorava; e potè, dopo una scelta e lungaserie di solidi argomenti, decidersi per lanegazione.

E impossibile riferire minutamente que-sta dotta dissertazione, perché gli argo-menti sono così logicamente incatenati,che riportaadone uno, sarebbe dannosotrascurare gli altri.

Ci limiteremo dunque ad accennare chedue furono le basi del discorso: emanci-pazione dell'uomo dalla natura, ed emanci-pazione dell'uomo dagli uomini; e che «-scudo questo ampiamente dimostrato, im-

plicitamente veniva e. dichiararsi e affer-marsi il progresso.

La formula originale che stabilì e cheservì di perno fondamentale alla dichia-razione delle suo teorie, cioè che il malepassa, resta individuale, • che il bene siaccumula., fu molto sapientemente e feli-cemente trovata. Nè si deve dedurre cheil male qualche volta si incarna in qual-che istituzione sociale; perchè queste sus-sisteranno un po', ma poi sono radical-mente sbandite, come la schiavitù, l' in-tolleranza religiosa.

Gli studii antropologici hanno dichiaratovana l'asserzione del De-Maistre, che stabi-liva un grado di moralità elevata nelleantiche popolazioni; come altresì è falsal'opinione di un miglioramento parzialeseguito da una ricaduta.

Dopo tutto può con sicurezze asserirsiche il nostro secolo, sebbene macchia-to di gravi difetti, è quel lo che presentamaggiori tracce di sensibile progresso; equesto serve di giusta risposta non tantoall'ottimismo esagerato dei giovani, quan-to alle ueuie lamentose dei vecchi.

Dallo scheletro, lo chiamerò così, dellaconferenza è facile dedurre di quanto in-teresse dovesse riuscire, abbellita da una

forma leggiadra e sempre toscana, cor-redata, da copiosa e varia erudizione, espo-

sta con ordine, ideato con vedute ampiee con criteri storici elevatissimi.

— Domani, giovedì, 27, alle ore I pomo-rid. nella sala grande del R. Teatro Nunvoil prof. Licnrgo Ceppelletti farà una pub-blica conferenza, intitolata: Lucrezia Borgiafu una vittima della storia? L' importanzadell'argomento richiamerà, ne siamo sicuri,un buon numero di persone, le quali ascol-teranno con piaeere ciò che il prof. Cap-pelletti saprà dire a difesa della celebre fi-glia di Alessandro VI.

A scanso d'equivoci dobbiamo avvertire,che non fa bisogno di biglietto d'invito perintervenire alla conferenza suddetta.

— Il cavalier professore Carlo Da Bla-eis, ha diretto all' egregio amico nostro ca-valier Moisè Supino, suo corrispondente,un'aecurata rivista ieibliografica intorno agliStudi sulla declaniazione del prof. GiuseppeSoldatini L' erudizione di cui va fregiatoquesto scritto, in tutto ciò che riguarda l'arteteatrale, ci ha indotti a pregare il Supinodi consentirne la pubblicazione nelle colonnedel nostro giornale, il che adempiremo quantoprima, persuasi che tornerà utile e graditoai molti cultori di tale arte che abbiamo inPisa.

Annunzismo ancora con piacere, che ilcelebro professore De Blasis, insieme alla egre-gia sua signora, giungerann tra noi in breveper trattenersi qualche gio o.

— Da una lettera che ci è stata gentil-o che la bam-

uts, insieme a3. Pio IX il 22affettuose pa-oi le fece donociti erano duei da cento, l'al-

— Poco dopole ore 10 ieri mattinasi presentava al laboratorio dal sig. Giovan-ni Grassellini, marmista in via sant'Anna, unindividuo di circa 30 anni, vestito pulita-mente, domandando un pezzetto di marmo edue di macigno, de' quali dette la misura. IlGrassellini si recò insieme a detto indivi-duo in un magazzino di faccia al laborato-rio, per far ricerca degli oggetti richiesti,e vi rimase, essendosi allontanato il commit-tente, che diceva di non poter sopportare uncattivo odore di bottino, che in fatti ci era.

Mentre il Grassollini si occupava di ritro-vare quello che occorreva, lo sconosciutofece ritorno al laboratorio dove era un ra-gazzo, che venne da lui mandato a comprareun sigaro. Il ragazzo vi andò, e, tornato, losconosciuto lo avverti che tornava dal Gras-sellini per ricordarli la misura esatta deipezzi da fare; ed in fatti vi andò e ne ebbein risposta che tutto sarebbe stato eseguitocome desiderava. Anche questa Tolta le eco-nosciuto si allontanò a causa del cattivoodore, dicendo che tornava ad aspettarlonel laboratorio.

Il Grassellini recatosi con i pezzi doman-dati nel suo laboratorio, non ci trovò losconosciuto che, a quanto disse il ragazzo,non vi era più ritornato, e si accorse cheda un piccolo scrittoio era stata remossa lasua giacchetta; per cui visitatala potè veri-ficare che era da quella stato involatoportafogli contenente lire cinquanta circa.

È inutile dire che lo sconosciuto si fa an-cora aspettare.

— Siamo lieti ai poter constatane un'altravolta l'utilità della Società di soccorso agliasfittici, la qua le nel 24 corrente toglievaun' altra vittima alle acqua dell'Arno.

Era di poco suonato il tocco dopo mezzo-giorno, quanti 1 Zeffiro Meniconi giovanetto diLed, sarto di professione, et pia per annegarein prossimità della Villa Pera fuori la bar-riera aile Piagge.

I eoci soccorritori, Luigi Pelosi caporaledelle guardie municipali, e Raiderivedutolo sprofondare nelle acque dell' Arno,ne lo ritrassero dopo cinque minuti con ma-nifesto pericolo della loro vita.

Tratto alla spiaggia il Menieeni avevatutti i segni della morte apparente, per cuiprincipiarono dal eitnarlo nella posieione vo-luta facendoli delle frizioni oon rene, caldaed operando il metodo per la respirazioneartificiale, coadiuvati dal eig. Giueeppe Scar-latti socio contribuente.

Appena che il giovanetto dette segni divita fu condotto all' Asilo numero 3 situatonell'uffizio daziario delle Piagge, e col soc-corso del D. Giuseppe Pecori e dei soci PietroChiari, Giovanni Tolornei, Giuseppe Paolettied Eugenio Tempestini custode di quell'asilo,vennero eseguite le cure ulteriori adeprandovari medicinali e riscaldandolo con liscacaldi. Queste ed altre cure, che furono pro-tratte per due ore, rimeseere completamenteil Mediconi.

— Camera di Commercio ed Arti di Pisa.

Mercato dei Bozzoli in Pisa.Si rende noto che il mercato dei Bozzoli,

da tenersi in questa città sotto le Logge diBanchi, avrà luogo per il corrente annonegli appresso giorni:

GIUGNOMartedì Venerdì 4Martedì 8Venerdì IlMartedì 15Venerdì 18Martedì 22Venerdì 25

Dispositioni regolamentarie.

1. Uno o più posatori si troveranno indetto locale per pesare i bozzoli a coloroche lo richiederanno, da ore 10 antimeri-diano alle 5 pomeridiane.

2. Sarà dal venditore retribuito al pesa-toro un diritto di bilancia, di un centesimoper chilogrammi : ogni frazione di chilo-grammo si avrà come intiero.

3. Il posatore rilascerà al venditore unapolizza stampata, nella quale sarà notato ilnome del venditore, quello del compratore,il poso dei bozzoli, il prezzo fissato e il dieritto di sola bilancia che sarà stato pagato.

La Camera pubblicherà ogni mercato ilBollettino delle avvenute contrattazioni.

Il Segretario della Camera di Commercioè incaricato di ricevere le osservazioni o re-clami in iscritto che potessero esser fatti.

Sono pregati gli allevatoci dei Filugelliconiunicax e alla Camera le osservazioni chepossano aver fatte sulle diverse qualità eprovenienze dei :mi, p irticolarmente diquelli fatti esaminare da questo ufficio e dicui è stato rilasciato l'opportuno certificato.

Pisa, dalla Camera di Commercio ed Arti'Li 22 maggio 1875.

Il Presidente 11 SegretariozDott. Greoorao Fremei). T. Cale.

---- .—r to i ol

— Abbiamo primo numeroperiodico

ricevutoquotidiano,di un nuovo p diano, che si

iu

pubblica in Firenze col titolo La Postadel Mattino, cui diamo il ben venuto.

— Leggiamo nel Risorgimento:Il Rettore della Università di Macerata,

nella qualità di Vicepresidente del ComitatoInternazionale per la erezione del Monumentoad Alberigo Gentile, con sua lettera del 20spirante maggio significò al prof. De GioannisGianquinte che, a proposta del deputatoPasquale Tanislao Mancini, il Comitato loinvitava a far parte del medesimo. L'egregioprofessore accettò immediatamente.

— Circa le ore 6 e mezzo antimerid. del17 stante, il colono G. P. appiattatosi dietroun cespuglio, esplose un colpo di fucile ca-rico di proiettili del n. 6 contro la giovinecontadina A. S., rendendola all'istante cada-vere. Si ritiene che non avesse ia animo diucciderla, ma solo di farle pinra, Come neaveva precedentemente espressa l' idea, nonesistendo d'altronde fra essi nessun motivodi rancore o d' inimicizia. È superfluo il direche l'uccisore fu immediatamente arrestatodai RR. carabinieri.

— Intorno alla Messa funebre del maestroKinnari riceviamo le seguenti notizie:

« Il giorno 14 del corrente mese nellachiesa di san Niccola venne eseguita unamessa funebre ultima scritta compiantomaestro Gabbriello Mannari. È una messadi bella composizione. quale potevasi sicura-mente aspettare da un tanto appassionatocultore della musica sacra; vi è a sufficenzadi dottrina armonica o di buona strumenta-zione; vi ha canto o sentimento, vi ha formaed inspirazione; dovunque domina una buonaarmonia, e ben fornita in alcuni punti digrazia ed eleganza. In questa musica apparechiaramente la viva i beo aducata fantasia

di un intelligente cultore, tutto è delicata-mente disposto per quello che esige la sacrafunzione; piano e facile ne è lo stile, ed insie-me, come deve essere, patetico. La signoreg-

....■-•-•■•■•••■

mente comunicata, apprendibine Gemma Luziani fu ricosuo padre in udienza da S.corrente. Il Pontefice rivplsrole alla piccola pianista; didi una borsettina di raso inmonete d'oro, una delle quatra da cinquanta lire.

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Il sottoscritto dà lezione di lingua fran-cese e latina. Prezzo da convenirsi. Diri-gersi in via Santa Cecilia, n. 17, ip. p.

(1) L. Foa.

AVVISO Al BACHICULTORIAlbe cartolerie Valenti è pervenuto dallan -

privilegiata fabbrica Borisi di Bologna, uagrande assortimento di carta da bachi, privaffatto di quelle sostanze dannose alla buona •riuscita dei medesimi, o che pur troppo siriscontrano quasi sempre nella fabbricazione.

Trovasi pure un grande assortimento dicarta bucata, per tutte le età dei mede-aimi.

LUXGXASTORIELALINA_

DI

CARLO VOLTERRA

Prezzo cent. 50.

AVVISO.È d' imminente pubblicazione dalla

Tipografia dei Fratelli Nistri in Pisa ilMANUALE DEL COMPRATORE DEIBOZZOLI libretto utilissimo tanto per chifa acquisto dei medesimi quanto pei ven-ditori, contenendo oltre alle norme oppor-tune per fare una buona scelta anchetavole di conti fatti sul pagamento a se-conda del prezzo stabilito, e più la tariffae le condizioni pel trasporto dei bozzolistessi sulle Ferrovie Romane e dell'AltaItalia.

FRATELLI Vilf ROMANI

I sottoscritti si fanno un dovere diprevenire le gentili Signore e Signori cheli hanno favoriti al loro Magazzino, o chevogliano favorirli di loro clientela, esser-gli arrivato da Parigi un bellissimo as-sortimento di oggetti Bigiotteria in orodella più grande novità e massimo buonprezzo.

Pisa, 7 maggio 1875.

(7 ) Fratelli Ronzani.

(5)

gia un'armoniosa melodia piena di delicatebellezze e di così vaghi effetti acustici, cheeommtiove ed incanta; ed in queste ideemelodiche cote care all'orecchio si sente l'af-fetto, la pil.951040, il eentimento religioso chetoccai] cuore. Questa musica mentre, comeuzava la scuola cui apparteneva questo dottodidattico, abbonda di quella penetrante me-lodia, che i sanai molce e una dolce melanco-nia promuove noli' animo, non è priva diquelle potenti armonie, che ai nostri giornipiù sono adottate, così che sembra mirassequi D genio del maestro ad accoppiare albello e patetico della musica prima, il vivacead eapressivo della musica odierna. Vi ha deipaesi e dei pezzi intieri di una bellezza tutt'al-tro che comune, e fia qui mestieri di averdovizia di cognizioni musicali e di perizia nel-l'arte dei suoni per dire di tutte le delicate bel-lezze, che infiorano questa musica sacra; vera-mente bella infatti è la fuga del dies irae; viPi sente lo studio e la perfezione dell'arte, chetutta adorna e fiorita di eleganza musicalici appare poi nell'introduzione lei post com-munio, e nella assoluzione. Se tanto beneperò riuscì questa musica si dove in partealla valentia di tutti quanti i suonatori,che gentilmente si prestarono, come purepiù specialmente all'intelligenza dell' esimioprof. Simi, che con quella bravura, che tan-to lo distingue, maravigliosamente la diresse.Benissimo anche seppero interpretarla i di-stinti cantanti che vi presero parte; tuttiinfatti con così bella espressione intuonaronola loro voce, e così melodiosa e ricca di ar-moniche inflessioni, che a udirli infiltravanonel cuore un patetico e misterioso sentimento.Qui termino questa mia breve rassegua, col-la speranza che altro delle composizioni delcompianto Mannari ci sia dato in seguitopoter gustare ».

X.

— Stabilimento dell' 17ssero

24.° Serata musicale per la sera di

Giovedì 27 a ore 9.

PARTE PRIMA.

1. BIFFOLI. — Polka.

2. DONIZZETTI. — Sinfonia.

3. CASTRONI. — Alfèa, ruazurka.

4. PETRELLA. — Coro e Cavatina del-l'opera Marco Viscon-

ti, per tromba, esegui-to dal signor A. Nuc-corini.

PARTE SECONDA.

5. NICCOLM. Polka.6. BuseoNi. — Il Carnevale di Vene-

zia, per clarinetto, ese-guito dal sig. E. Bo-net ti.

7. STRAUSS. — Le Storielle del BoscoViennese, valzer.

8. Beata. — La Vivandiera, galop.

T _E A. rir Ilzt, I

La drammatica Compagnia Aliprandi

reciterà venerdì prossimo, al Politeama, lacommedia dell'avv. Tito Strocchi, intito-lata — E Sesso debole — nuova per Pisa.L'autore assisterà alla rappresentazione.

— Baba:o prossimo la Compagnia stessarappresentirà, per beneficiata dell' attorebrillante Antonio Bollini, quattro produ-zioni, cioè,

Tredici a tavola di Silvestri. •Il Vercie. Scherzo comico nuovissimo

del barow Krik Lumbroso.li Caloniere di Paolo Ferrari.Il Tragico maniaco di Paolo De-Kock.

STATO CIVIL E

Dal dì 26 al 30 aprile 1875 inclusive .Nascite denunziate

Maschi 40 — Femmine 14.

Nati morti 2.Matrimoni.

Grassi Ranieri di Ferdinando, vedovo, calzo-laro, di Pisa, con Bernardi Amalia q. Andrea,

nubile, attendente a casa, di Pisa — Gianfaldonioa nieei q, Gaspero, bottegaio, con Della LattaMaria q. Gio. Batta, sarta, ambedue celibi, di sanMarco alle Cappelle — Tellini Pio di Gaetano, ce-libe, possidente, di Calci, con Nidi Ida dell'avv.

Angiolo, nubile, possidente, di Pisa — MelaniGiuseppe di Ranieri, con Filippelli Teresa q. Gio.Batta, ambedue celibi, braccianti, di Riglione —Borsaccld Amedeo di Gaetano, vedovo, impiegato,di san Piero a Grado, con Conti Rosa di N'ardi-

nando, nubile, attendente a casa, di sant'Ermete-Del Corso Virgilio di Erasmo, con Bertoni Eroe-

sta di Gaetano, ambedue celibi, braccianti, di san

Michele degli Scalzi — Puccetti Placido di Pietro,cuoco, con Tosi Maria q.Carlo, attendente a casa,ambedue celibi, di Pisa — Livi Ranieri di Pa-squale, calzolaro, con Lenzi Elena q. Giovanni,attendente a casa, ambedue celibi, di Pisa. —

Morti.

Cavallini Luigi q. Andrea, celibe, d'anni 24, diCascina — Franchi Rosa q. Andrea, nubile 37, diCascina — Pancrazi nei Bardelli Casimirra q. Lo-renzo 35, attendente a casa, di Barbaricina —Di Nardo Luisa di Gabbriello 2, di Pisa — Me-nocei Luigi di Luigi, celibe 27, maestro di mu-sica, di Pisa — Lanci Ettore di Sabatino 4, disan Michele degli Scalzi — Raschi comm. Fran-cesco q. Gio. Batta, coniugato 67, possidente, diPisa — Consani Giulia di R.anieri 1, di san Marco-alle Cappelle — Giorgi Giuseppe q. Domenico,vedovo 68, di Pisa — Fogani Batta q. Santi,celibe 68, sacerdote, di Lucca — Calò David diRaffaello 3, di Pisa — Lunghi Jacopo q. Antonio,celibe 75, colono, di Cascina — Paltnieri neiGrassi Maria q. Gaspero 33, attendente a casa,di Pisa — Franceschi Angiolo di Vincenzo, con-iugato 26, facchino, di Pisa — Ciani David q.Silvestro, coniugato 40, bracciante, di Ponsacco —Gadducei nei Bindi Santa di Sabatino 30, tessi-trice, di san Michela degli Scalzi — Manghi neiVanelli Maria q. Francesco 60, attendente a

casa, di Carrara.E più 9 al disotto di un anno.

Cambiamenti di residenza.Donati Lodovico di Giacomo, da Pesci& a

Pisa — Zannotti Valentino q. Pellegrino, da Fras-sinoro a Pisa — Ci -Amanti Pasquale di GiovanBatta da Arezzo a Pisa — Sbragia Ernesto diFrancesco,da Arazzo a Pisa — Orsucci Raffaello

T- Giuseppe, da Collesalveiti a Pisa — Giors Ma-ria di Vincenzo, da Giaglione di Susa a Pisa —Bernardini Angiolo, da Pisa al Fitto di Cecina.

Una parolaparola sopra una tomba.Alamanno Trivella, di san Piero

a Grado, morì il 14 del corrente mesealle ore 6 pomeridiane, in età di annisessantadue.

Egli fu per ventiquattro anni fattoredella tenuta di Tombolo: tutti rammen-tano la intelligenza da lui dimostrata, laonestà costante, lo zelo del lavoro.Ora di lui non resta più nulla; — nulla,

tranne la memoria carissima nell'animodi tutti quelli che lo ebbero per amicoleale e sincero: di tutti quelli che ricor-sero alla bontà del suo cuore e ne tor-narono consolati. E. C.

cal-isr,.=2~énatsluairEux....s-g.~2raranast

ALESSANDRO BELLONI Gerente Respon

44

AVVISO D'ASTA.

La mattina del 16 giugno 1875alle ore 10 ant., nel locale dellaPretura, innanzi all'illmo. signorPretore di Pontedera, ad istanzadell'Esattore comunale, sarà proce-duto per mezzo di pubblico incantoalla vendita degli stabili seguenti:

Casa con capanna di num. 17stanze posta in Pontedera in luogodetto « le Cateratte» rappresentataal catasto di Pontedera in sezioneA, distinta dai numeri pa,rticellari327, 328 e 330, gravata dalla ren-dita imponibile di lire 210, confina-ta dalla strala provinciale, fiumeEra e Tizzoni Antonio salvo sealtri ec., di proprietà di Solari Mad-date di Giuseppe, pel prezzo minimodi stima di lire 2047, 80.

Caee di num. 6 stauze posta nellavia provinciale alla Rotta, comunedi Pontedera, rappresentata al cata-sto di Pontedera in sezione B, di-stinta dai numeri particellari 419,420 e 421, gravata dalla, rendita im-ponibile di lire 71, confinata dallavia suddetta, Nebbiai Fardinandosalvo se altri cc., di proprietà. diNebbiai Leopoldo ed altri fu Carlo,pel prezzo minimo di stima dilire 692, 40.

Terreno lavorativo, vitato, piop-pato posto alla Rotta in luogo detto4I1 Bercisi» comune di Pontedera,rappresentato al catasto di Pontederain sezione E dal numero particel-lare 497, gravato dalla rendita im-ponibile di lira 248, 90, confinato

dalla strada provinciale, dal Riodel Bercio salvo se altri cc., di pro-prietà di Capecchi Ferdinaudo fuAnton Domenico, pel prezzo minimodi stima di lire 3070, 20.

Andando deserto il primo incantosara tenuto un secondo nello steeao

luogo ed ora il dì 23 giugno 1675,

quindi na terzo, occorrendo, alle

ore 10 autius. il dì SO giugno 1874.

Le spese d' aeta, ragistro e con-trattuali sono a carico dea aggiu-dicatario.

Pontedera li 19 maggio 1875.

Per l'Esattore

(269)

C. Bertucci.

Cassa di Risparmi, e Azienda

Prestiti sopra pegno in Pisa.

Seconda cùrtaizzia di un Librettosmarrito in nome di Conservi, segnatodi num. 28109, carte 211, volume178, contenente un eredito di lirecanta, e più i frutti relativi.

Qualora non si presenti alcunoa reclamare per detto smarrimento,sarà da questa Cassa riconoaciutoper legittimo creditore )1 denun-ziante.

Li 26 maggio 1875.

Il Direttore(270) Avv. Tita Tizzoni.

AVVISO D'ASTA.

Si fa pubblicamente noto che nonavendo avuto luogo nel dì 25 mag-

gio cadente l'incanto dei beni im-

mobili escussi a pregiudizio di Luigi

Coltelli di Pontedera, questo Tri-

bunale rinviò l'incanto stesso alla

udionza del 4 giugno prossimo futuro

con un un decimo sbasso del 10 per

cento, e così per lire 1271, 34.

Descrizione dell'immobile da vendersi.

Una casa situata in Pontedera

in Via Circondarla, cui confina: .•

detta strada; 2.0 Tito Caseelli; 3•0

Carlo Gabbrielli; 4. 0 rielase) Mar-

concini, rappresentata al catasto di

detta comunità in sezioue / dalle

particelle 74 e 74 in parte, articoli

di stima 99 e 101, con rendita im-

ponibile di lire 121.

Dalla cancelleria del Tribunale di

Pisa, li 26 maggio 1875.

Il Cane& ere

(271)

D. Berti.

Compagnia d'Assicurazioni di Mi-

lano, superiormente approva ta.

Il sottoscritto si pregia rendere

noto, che l'Agenzia della Compa-

gnia assicuratrice di Milano è stata

trasferita in via Mazzini, num. 60.

(2) L' Agente

(260) Tito Eugenio Papasogli.

EFFETTI INTERNAZIONALIDELLE

SENTENZE E DEGLI ATTImeurter---m,;4DEL PROF. PASQUALE FIORE

Parte I. — MATERIA_ CIVILE

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