V Pnt d Pisa -...

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PIA / 1/ R sia- aR GIORNALE POLITICO AMMINISTRATIVO DELLA CITTÀ E PROVINCIA Pisa, Domenica 27 Aprile 1913. V Ponte di Pisa ••• 491, ABBONAMENTI: per un anno lire 5: per un semestre lire 3. Per abbonarsi basta mandare una cartolina vaglia all'Amministrazione del Posale di Pisa. Uffici di Redazione e Amministrazione: Via Giosuè Carducci, n. O, Pisa. epuratc. escerrirEsratea aea. iee.:34ata. PUBBLICITÀ: per avvisi rèclamc in prima pagina L. :3; in socerida L. 1,50; in terza 1, 1.00; in quarta I. 0,50 per ogni linea o spazioill linea (Pag. ant.). Per avvisi finanziari, industriali, commerciali; per inserzioni; per necrologie per rèclame in cronaca, diffide, comunicati, ecc. ecc. prezzi da contrattarsi. Si pubblica la Domenica (1313 — 1913 ). Lr scolopio Alessandro Politi che nel secolo denominato 'della Sapienza a quelP epoca non XVIII, tenne per circa vent' anni, la cattedra di esisteva ; esso sorse, in epoca posteriore, sotto belle lettere ne!' Ateneo Pisano, nella Orazione • il Magnifico Lorenzo. Avveniva quindi — come inaugurale per l'apertura degli Studi da lui re- nota anche il Fabroni, — che essendo scarso, NEL CENTENARIO DI BARTOLO Scutari, dopo sette mesi di assedio, è stata conquistata dai reonteneerini a cui sono andati gli evviva di tutti i nemici della Turchia, e sono tanti. Il vecchio Re, padre della nostra Regina Elena, ha visto realizzato il suo gra,de voto; e so ne sono ralle- grati quanti hanno ammirato la indomita fierezza dell' intrepido soldato a cui gli anni non hanno scemato la gagliardia delle membra ed i fremiti del cuore. La Camera si è riaperta Martedì ed ha subito iniziato la di- scussione dei bilanci incominciando da quello del Tesoro per il quale hanno fatto splendidi discorsi l'on. Wollemby, Bonomi e l'on. Maggiorino Ferraris. A Castellammare di Stabia è stata varata Giovedì la regia Nave Duiiin. gemella della Dori( varata a Spezia il 30 Marzo, alla presenza dei Sovrani o della Principessa Iolanda madrina al batte- simo; e la solennità del varo felicemente riuscito ha avuto grande fuoco di entusiasmo, grande risveglio di patriottismo. I NOSTRI DEPUTATI L'on. ing. Ettore S;ghiei.i ha preso parte Ve- nerdì alla discussione del bilancio delle Finanze, affermando la necessità della perequazione fon- diaria ed insistendo sulla opportunità di miglio- rare le condizioni della piccola proprietà. Ha cri- ticato la inginsta tsssazione di zone coltivate ed ulivo che vanno di continuo soggette a deficienze di produzione. Ha invocato la sollecitazione delle operazioni catastali ; ha chiesto una sistemazione del personale fuori ruolo addetto al catasto ed ha raccomandato fra le approvazioni della Ca- mera che nelle concessioni di derivazioni di acque • nen si proceda ec,ort criterii eccessivamente fiscali e che si formino gli elenchi provinciali delle acque pubbliche. Ald MINO GLI ERESSI 1111110VIAM La Commissione Esecutica del Comitato per gli interessi ferroviarii di Pisa ha deliberato di indire una riunione generale per discutere intorno ai progetti dell' on. ing. Ciappi sulla linea Col- lesal vetti-Pontedera. E la riunione è stata indetta per Martedì 29 corr. alle ori. 16.30 nella siile della Unione dei Commercianti in via S. Fredieno n. 4. - La " GIORDANO BRUNO" e la lotta elettorale L'associazione Giordano /3,-uno di Roma, dopo una discussione sull' attuale momento politi.m, ha approvato un ordine del giorno col quale si delibera di lanciare un manifesto al paese per invitare i liberi pensatoti e gli anticlericali che parteciperanno alla prossima lotta elettorale, a negare il loro appoggio a quanti candidati si presentino senza impegnarsi, se eletti, a svol- gere alla Camera il programma di riforme laiche, gloria e vanto della democrazia italiana, pro- gramma che comprende oltre che la separazione dello Stato dalla Chiesa, la riforma dell'Istituto familiare col divorzio, la precedenza del matri- monio civile a quello religioso e la ricerca della paternità, la scuola laica, laica nel corpo degli insegnanti, nel programma didattico e nei libri di testo, l' applicazione e !a revisione della legi- slezione sulla proprietà conventuale e la più strenua difesa di ogni pubblica libertà. Ma dove sono i liberi pensatorl? E poi se son l i beri,fit ranno proprio come meglio ad essi piacerà. 4a Camera t Commercio Mercoleil i la Camera (presidente comm. Supino e consiglieri presenti Barloli, Berg, Braccini, Ciompi, Fornari, Frediani, Gigli, Guidi, Guidotti, Malfatti, )Ifodigliano, Niccolai, Pontecorvo, Zerbi e Zucchini) deliberò nella sua adunanza di dare appoggio alla consorella di Bari per il suo inte- ressamento alle tnodificazioni alla legge sugli Spiriti; rimandò la discussione sui cerchioni delle ruote dei veicoli ; accolse le raccomandazioni del consigliere Braccini per un orario ferroviario più rispondente ai bisogni del pubblico sulla linea Pontedera; aderì al voto della consorella di A vai- lino per una minore tariffa degli abbonamenti telefonici ;deliberò di l' a Ve raccomandazione alla Direzione delle Ferrovie perché voglia secondare i desideri delle popolazioni della Maremma à pro- posito della ubicazione delle nuova stazione fer- roviaria, iu sostituzione della fermata di Quer- cianella, che si vuole costruita al di del fiume Chioma — e di tali desideri si fece caldo pro- pugnatore il consigliere Bartoli —; si associò quindi ali' ordine del giorno della consorella di Brescia a riguardo delle Coeperative e degli Ap- palti nelle Pubblica Amministrazioni ; e concesse alcune medaglie in premio alla Mostra Zootecnica di Vtochiano. citata nel '743, tesse — con maguiloquenza cice- roniana — le lodi dell'Accedeinia di Pisa. E, verso la fine, apostrofando i valentuomini che, in que- st'' Almo Studio tennero, con gloria, l' insegna- mento, pieno di entusiatno esclama: • O Bartolo, principe degli interpetri del Diritto Civile, uomo dottissimo e prudentissimo che eri consultato, quando sorgea qualche controversia di gius, non altrimenti che come un Oracolo o corna le pisane Pendette i ...» La esclamazione del dotto Umanista, sarà, se si vuole, un po' enfatica : ma conforme alla ve- rità : e i biografi di Bartolo, che son molti, dal Diplovataccio al Buonamici, lo salutano — tutti concordi — e luce e stella dei giureconsulti, Mae- stro di Verità, lucerna del diritto, guida dei ciechi, e *il Commentatore » per antonomasia. C' è da meravigliarsi, nota il Tiraboschi, che non gli siano stati resi, dai nostri antenati, onori divini ! *** Fu creduto, da alcuni, di nascita spuria mentre invece la famiglia di lui fu degli All'ani' (dal co- gnome della madre perchè il padre sarebbe un Francesco Bonaccursi). Nacque a Sassoferrato (I' antico Sentinum) nella Marca d' Ancona. Fu istruito, nei primi elementi da un fran- cescano, Pietro d' Assisi ; quindi si recò per gli studi universitaria Perugia, ove ebbe la ventura di incontrare un maestro e giureconsulto che godeva grandissima fama. E non solo per il Com- mento al Codice (ove è racchiusa tutta la sa- pienza di quel tempo) ma anche per la squisita gentilezza della poesia, tanto che, dal Fcreeolo, fu paragonato a Catull Era questi Cino da Pistoia, discendente dalla nobile fituniglia de' Sitiihaldi che, dopo aver por- ticamente e cavallerescamente annito e cantato la bella figliuola di Filippo Vergiolesi, cacciato in bendo perché Ghibtsllino, nel 309 era andato a Parigi ; poi, tornato in Italia, le Università se lo (lisputavano. Sotto di Lui, il giovinetto Bartolo si innamorò del Diritto nel quale, dovea, poi giganteggiare. Ventenne t1334) nell'Univer- sità li Bologna prese la laurea, e dopo fu asses- sore a Todi. allora, il eumero dei professori, ciascun di essi radunasse gli scolari nella propria abitazione. della quale, il Comune, pagava l'affitto. Per quelli che non avevano spazio sufficiente al numero degli scolari assegnavansi luoghi pubblici, e nel corso del secolo XIV lo si fece per tutti. Di Alberico, racconta Odofredo • quod habebat tot scholares quod regebrtt in palati° Communis s. Le Scuole di Medicina !Si tenevano, in Pisa, in una casa presa a pigione nella Parrocchia di S. Simone al Parlascio ; altre Scuole trovarono ospitalità negli allora fioridissimi Monasteri dei Camaldolesi, dei Damenicani, degli Agostinittni, fino a che, la munificenza dei Medici, non edificò lo Stabilimento — oggi quasi totalmente rione- veto — i sull'antica piazza del Grano > . Quanto poi allo stipendio di 150 fiorini il Fabbrucci ci fa osservare che è abbastanza tenue specialmente quando lo si confronti con quelli posteriori : ma butto ove si ponga mente alla misera condizione dei tempi, alla scarsezza del denaro, e alla età giovanile del Professore. Bartolo infatti — in quell'epoca — non aveva che 26 anni. *** Fu Egli felice durante la sua permanenza a Pisa ? Vi è chi crede di no : e, come spesso av- viene, a cogione dell' invidia dei Colleghi gelosi della fama di lui. Altri narrano che, mentre di- morava in Pisa, insignito della carica di Podestà, avendo condannato un individuo a morte, per un leggero furto commesso. si era reso tanto odioso da trovarsi costretto a fuggire e ritirarsi in una villa, in quel di Bologna. Però l' aneddoto deve accettarsi con beneficio d' inventario. Nel 1355 ritroviamo Bartolo a Pisa quale rap- Presentante di Perugia, presso atrio IV del Lus- semburgo, che — calato in Italia — era venuto anche a Pisa e cui anzi, la misera Città, venne spontaneamente offerta e da lui rifiutata. Il nostro Giureconsulto trovò grandissimo favore presso l' Itnperator d' Aleinagna ed ottenne da lui se- gnalati favori per personalmente e per la sua Università, quali l' uso dell' arma gentilizia dei re di Boemia, la facoltà d' accordar dispense d' età a quelli dei suoi allievi che ne avessero bisogno, di legittimare bastardi di qualunque specie fossero e più altre distinzioni. Altri invece opinò che questi privilegi fossero stati accordati dall' Imperatore a Bartolo come degna ricompensa deila Bit/la Aurea > che, da Carlo IV, fu pubblicata l' anno seguente e che, sembra, sarebbe stata congetturata in Pisa e distesa da Bartok+. La e Bolla d' oro > (così chiamata in ragione di un gran suggello d' oro posto in fine) che fu in processo di tempo dottamente commentata dal Dietrichs, risente nello stile, della barbarie del secolo. Si comincia coli' apostrofare i sette peccati mortali, poi si cerca di provare la ne- cessità dei sette Elettori coll'esempio che — nel- l'Apocalisse — appariscono sette Candelieri d'oro! 'Ora che Bartolo di queste allusioni e applicazioni sacro-bibliche si dilettasse un po' troppo, appa- risce anche da un' altra opera sua curiosissima. Per far conoscere l' ordine e l' andamento di un processo egli immagina una lite fra la Madonna e il diavolo, della quale, Gesù, è costituito giu- dice. Le parti compariscono in persona : il dia- volo domanda che sia rimesso sotto il suo giogo il genere umano, di cui dice che era stato pa- drone dopo la caduta d' Adamo, e si appoggia sul Digesto ! La Madonna gli risponde che è un possessore di mala fede e che le leggi da lui citate non lo riguardano. - Il rimanente è dello stesso genere' Da una parte e dall'altra si ricorre agli infiniti espedienti del cavillo di quei tempi. Nondimeno il genere umano guadagna la sua causa e al diavolo — questa volta — non vien fatto di venirne in possesso; e meglio così! *** Da Pisa, Bartolo, passò a Perugia ed anche costi tenne — per vali anni — pubblica Scuola ove ebbe fra gli altri a scolaro il famoso Ubaldo di ingegno, forse, più perspicace del suo maestro, e che disse che l'anima di lui doveva essere a ' inferno. Ed ecco il parche Alcuni leggisti avevano propesto questa questione : • Siamo oh- bligati, quando si può, di difendere un uomo miniteciato d' assassinio? Bartolo sostenne il con- trario ; e, per provarlo, ricorse ai cavilli ; laoude Belle sdegnato, disse che • Bartoli animani pro- pter hane opinionem in inferno cruciari i. * * * Il breve corso di vita che ebbe questo sommo O lossatore e Professore e le costituzione delica- tissima (pesava gli alimenti per mantener l'equi- librio dell'anima) ci rendono ancor più degno di meraviglia l' ingegno e il sapere di lui, che in sì pochi anni, tanto imparò e tanto scrisse. Nè si limitò Egli agli studi legali ; ma in sul finir della vita, si volse anche allo studio della geometria e della lingua ebraica. Il Mazzucchelli ci dà una diligentiseitna rela- zione di tutte le Opere di Bartolo che, nel 1359, a soli qua rantadue anni, mori. Narra il Wadding, lo Storico dell' Ordine Se- rafico, cui fa eco il Fabbruccii che a Perugia, nel Tempio di Frati Minori, si addita il superbo mausoleo del Grande Giureconsulto, e sopra, a modo di iscrizione, queste due sole parole : e Ossa Bartoli . Sarebbe il caso di ripetere — come per il Segretario Fiorentino — che • Tanto nomini.— Eugenio Cappelli. Agitazione degli insegnanti supplenti fuori ruolo Il comitato Pro supplenti delle R. Scuole Tec- niche che ha sede in Pisa, presa visione del progetto di legge presentato alla Camera dei Deputati da S. E. l' on. Credaro, ha diffuso una relazione a stampa per chiedere che al progetto stesso sia aggiunto nelle disposizioni transitorie I' art. 69 bis presso a poco così concepito: e Coloro che coprono in Scuole Tecniche cat- tedre di materie per le quali non siano stati banditi concorsi dopo la legge 8 aprile 1906 e che abbiano prestato lodevole servizio come sup- plenti per due anni consecutivi e prestino ser- vizio ancora in Scuole Itegre,s - a - ranno nominati straordinari (subordinatamen te alla collocazione delle persone indicate negli articoli 68 e 69) per la materia, l' ordine e il grado di Scuola pei quali furon chiamati ad insegnare, purché si assog- gettino ad un anno di prova, che comincerà a decorrere dal 1.° ottobre 1913, ed in seguito alle resultanze del quale potranno, se sfavorevoli, essere esclusi dal beneficio di che nel presente articolo. L' ordine con cui saranno assunti nei ruoli sarà determinato dalla graduatoria di un concorso interno per titoli e dei resultati accer- tati dell' anno di prova i. Il Comitato porta a sostegno della Aua tesi giuste argomentazioni e spera sinceramente che S. E. l' on Credevo e la Camera accetteranno le modifiche prespettate. Molti Deputati hanno già mandato la loro adesione. TESTE e TASTI La festa delle rose. A beneficio dell' Istituto che si chiama e la prote- zione della giovane e sarà tenuta fra breve I' annuale festa delle rose. Un Comitato del quale fan parte egregie e caritatevoli signore, ha già iniziato il gentile lavoro per la bella riuscita della solennità. Due signore spe- cialmente sono incaricate della raccolta dei doni e delle offerte: la contessa Agostini-Della Seta e la signora Emma Manacorda. La cortesia per le insegne. Nel primo tempo della sua residenza in Pisa, quando l'illustre prof. Queirolo direttore della Clinica Medica fu insignito della croce di cavaliere dell' Ordine dei S.S. Maurizio e Lazzaro, ebbe dal suo assistente di allora prof. Lando Landi il dono di queste insegne. Erano quelle che già appartennero al padre del Landi, al prof. Pasquale Landi, chirurgo di insigne rinomanza e prima cavaliere e poi commendatore dei S.S. Mau- rizio e Lazzaro. Il prof. Queirolo gradì con verace compiacenza il dono che gli rappresentava e la gentilezza e la defe- renza del suo affezionato assistente ed insieme il ricordo di un collega della sua Facoltà che della Scuola pisana e dell'Ateneo pisano era stato lustro e decoro. L' altro giorno l' on. prof. Queirolo con pensiero che palesa la squisita delicatezza dell' animo suo ha riportato al prof. Lando Landi ora di recente decorato della onorificenza di cavaliere dei S.S. Maurizio e Laz- zaro le insegne che custodiva presso di se; ed il pro- * • Pisa ebbe l'onore di espitere, fra le sue mura, quest' insigne giureconsulto. L' iscrizione latina collocata sopra l'artistico portale dell'ex Collegio Ferdinando, in Via 8. Maria, là ne' pressi della piazza de' miracoli, ci parla, in modo esplicito, che in quelle case, già appartenenti alla famiglia nobile pisana dei Familiati, da cui discese il sommo Maestro Bendino, abitò Bartolo. ... 4 has aedes quas olim Bartolus Juris lnter- pres. celeberr. incoluit >. Quanto poi alla durata del soggiorno a Pisci, chi dice fosse di undici, chi di dodici anni. Forse andò via, poi dopo guaiate tempo (1355?) tornò È certo però che, nel 1339, Bat tolo cominciò ad insegnare a Pisa, nella • no- bili ac regia eivitale Pisarum com' egli stesso la qualifica. Sebbene, scrive il Febroni, Pisa anche in se- coli precedenti (fino dal 1X) godesns fama per buoni studi e segnatamente in giurisprudenza, pure nel '338, chiamati da ogni parte uomini dot- tissimi, specialmente da Bologna, ed accresciuta la frequenza degli uditori, acquistò tale splendore da sembrare che allora fosse costituita l'Academia e aperto lo Studio Generale Pisano ; tanto che alcuni storici, per es. il Berti (Historia Eccle- siastica) fanno risalire a quest' epoca i primordi della Università. Essa, però, vanta origini più antiche : e sebbene la Bolla di Clemente VI • In Supremm Dignitatis porti la data del 3 Set tembre 1343, non é da concludere che l'insegna- mento universitario in Pisa non esistesse ante- riormente. Il mandato del Comune, che tuttora conser- vasi nell'Archivio di Stato, e col quale si ordina dl pagare a Bartolo di Sassoferrato la metà dello stipendio che gli era dovuta dall'ottobre del 1340 fino all'aprile del 1341, è indice che lo Studio (non però completo) già esitava. Piuttosto convien credere che Bertolo, nella Casa sunnominata di Via S. Maria, tenesse anche I , insegnamento. L' attuale edificio universitario itf te ziktimineenever"r-mr: 14 i*, " 41ht 1 1C■e, , ` ,7 , feleitnrserafe .

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PIA

/ 1/ Rsia- aR

GIORNALE POLITICO AMMINISTRATIVO DELLA CITTÀ E PROVINCIA

Pisa, Domenica 27 Aprile 1913.

V

Ponte di Pisa••• 491,

ABBONAMENTI: per un anno lire 5: per un semestre lire 3. Per abbonarsibasta mandare una cartolina vaglia all'Amministrazione del Posale di Pisa.

Uffici di Redazione e Amministrazione: Via Giosuè Carducci, n. O, Pisa.epuratc. escerrirEsratea aea. iee.:34ata.

PUBBLICITÀ: per avvisi rèclamc in prima pagina L. :3; in socerida L. 1,50;in terza 1, 1.00; in quarta I. 0,50 per ogni linea o spazioill linea (Pag. ant.).

Per avvisi finanziari, industriali, commerciali; per inserzioni; per necrologie perrèclame in cronaca, diffide, comunicati, ecc. ecc. prezzi da contrattarsi.

Si pubblica la Domenica

(1313 — 1913 ).Lr scolopio Alessandro Politi che nel secolo denominato 'della Sapienza a quelP epoca non

XVIII, tenne per circa vent' anni, la cattedra di esisteva ; esso sorse, in epoca posteriore, sottobelle lettere ne!' Ateneo Pisano, nella Orazione • il Magnifico Lorenzo. Avveniva quindi — comeinaugurale per l'apertura degli Studi da lui re- nota anche il Fabroni, — che essendo scarso,

NEL CENTENARIO DI BARTOLOScutari, dopo sette mesi di assedio, è stata conquistata daireonteneerini a cui sono andati gli evviva di tutti i nemici dellaTurchia, e sono tanti. Il vecchio Re, padre della nostra ReginaElena, ha visto realizzato il suo gra,de voto; e so ne sono ralle-grati quanti hanno ammirato la indomita fierezza dell' intrepidosoldato a cui gli anni non hanno scemato la gagliardia delle membraed i fremiti del cuore.

La Camera si è riaperta Martedì ed ha subito iniziato la di-scussione dei bilanci incominciando da quello del Tesoro per ilquale hanno fatto splendidi discorsi l'on. Wollemby, Bonomie l'on. Maggiorino Ferraris.

A Castellammare di Stabia è stata varata Giovedì la regiaNave Duiiin. gemella della Dori( varata a Spezia il 30 Marzo, allapresenza dei Sovrani o della Principessa Iolanda madrina al batte-simo; e la solennità del varo felicemente riuscito ha avuto grandefuoco di entusiasmo, grande risveglio di patriottismo.

I NOSTRI DEPUTATIL'on. ing. Ettore S;ghiei.i ha preso parte Ve-

nerdì alla discussione del bilancio delle Finanze,affermando la necessità della perequazione fon-diaria ed insistendo sulla opportunità di miglio-rare le condizioni della piccola proprietà. Ha cri-ticato la inginsta tsssazione di zone coltivate edulivo che vanno di continuo soggette a deficienzedi produzione. Ha invocato la sollecitazione delleoperazioni catastali ; ha chiesto una sistemazionedel personale fuori ruolo addetto al catasto edha raccomandato fra le approvazioni della Ca-mera che nelle concessioni di derivazioni di acque

• nen si proceda ec,ort criterii eccessivamente fiscalie che si formino gli elenchi provinciali delleacque pubbliche.

Ald MINO GLI ERESSI 1111110VIAMLa Commissione Esecutica del Comitato per

gli interessi ferroviarii di Pisa ha deliberato diindire una riunione generale per discutere intornoai progetti dell' on. ing. Ciappi sulla linea Col-lesal vetti-Pontedera. E la riunione è stata indettaper Martedì 29 corr. alle ori. 16.30 nella siile dellaUnione dei Commercianti in via S. Fredieno n. 4.

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La " GIORDANO BRUNO"e la lotta elettorale

L'associazione Giordano /3,-uno di Roma, dopouna discussione sull' attuale momento politi.m,ha approvato un ordine del giorno col quale sidelibera di lanciare un manifesto al paese perinvitare i liberi pensatoti e gli anticlericali cheparteciperanno alla prossima lotta elettorale, anegare il loro appoggio a quanti candidati sipresentino senza impegnarsi, se eletti, a svol-gere alla Camera il programma di riforme laiche,gloria e vanto della democrazia italiana, pro-gramma che comprende oltre che la separazionedello Stato dalla Chiesa, la riforma dell'Istitutofamiliare col divorzio, la precedenza del matri-monio civile a quello religioso e la ricerca dellapaternità, la scuola laica, laica nel corpo degliinsegnanti, nel programma didattico e nei libridi testo, l' applicazione e !a revisione della legi-slezione sulla proprietà conventuale e la piùstrenua difesa di ogni pubblica libertà.

Ma dove sono i liberi pensatorl? E poi se sonl i beri,fit ranno proprio come meglio ad essi piacerà.

4a Camera t CommercioMercoleil i la Camera (presidente comm. Supino

e consiglieri presenti Barloli, Berg, Braccini,Ciompi, Fornari, Frediani, Gigli, Guidi, Guidotti,Malfatti, )Ifodigliano, Niccolai, Pontecorvo, Zerbie Zucchini) deliberò nella sua adunanza di dareappoggio alla consorella di Bari per il suo inte-ressamento alle tnodificazioni alla legge sugliSpiriti; rimandò la discussione sui cerchioni delleruote dei veicoli ; accolse le raccomandazioni delconsigliere Braccini per un orario ferroviario piùrispondente ai bisogni del pubblico sulla lineaPontedera; aderì al voto della consorella di A vai-lino per una minore tariffa degli abbonamentitelefonici ;deliberò di l'a Ve raccomandazione allaDirezione delle Ferrovie perché voglia secondarei desideri delle popolazioni della Maremma à pro-posito della ubicazione delle nuova stazione fer-roviaria, iu sostituzione della fermata di Quer-cianella, che si vuole costruita al di là del fiumeChioma — e di tali desideri si fece caldo pro-pugnatore il consigliere Bartoli —; si associòquindi ali' ordine del giorno della consorella diBrescia a riguardo delle Coeperative e degli Ap-palti nelle Pubblica Amministrazioni ; e concessealcune medaglie in premio alla Mostra Zootecnicadi Vtochiano.

citata nel '743, tesse — con maguiloquenza cice-roniana — le lodi dell'Accedeinia di Pisa. E, versola fine, apostrofando i valentuomini che, in que-st'' Almo Studio tennero, con gloria, l' insegna-mento, pieno di entusiatno esclama: • O Bartolo,principe degli interpetri del Diritto Civile, uomodottissimo e prudentissimo che eri consultato,quando sorgea qualche controversia di gius, nonaltrimenti che come un Oracolo o corna le pisanePendette i ...»

La esclamazione del dotto Umanista, sarà, sesi vuole, un po' enfatica : ma conforme alla ve-rità : e i biografi di Bartolo, che son molti, dalDiplovataccio al Buonamici, lo salutano — tutticoncordi — e luce e stella dei giureconsulti, Mae-stro di Verità, lucerna del diritto, guida dei ciechi,e *il Commentatore » per antonomasia.

C' è da meravigliarsi, nota il Tiraboschi, chenon gli siano stati resi, dai nostri antenati,onori divini !

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Fu creduto, da alcuni, di nascita spuria mentreinvece la famiglia di lui fu degli All'ani' (dal co-gnome della madre perchè il padre sarebbe unFrancesco Bonaccursi). Nacque a Sassoferrato(I' antico Sentinum) nella Marca d' Ancona.

Fu istruito, nei primi elementi da un fran-cescano, Pietro d' Assisi ; quindi si recò per glistudi universitaria Perugia, ove ebbe la venturadi incontrare un maestro e giureconsulto chegodeva grandissima fama. E non solo per il Com-mento al Codice (ove è racchiusa tutta la sa-pienza di quel tempo) ma anche per la squisitagentilezza della poesia, tanto che, dal Fcreeolo,fu paragonato a Catull

Era questi Cino da Pistoia, discendente dallanobile fituniglia de' Sitiihaldi che, dopo aver por-ticamente e cavallerescamente annito e cantatola bella figliuola di Filippo Vergiolesi, cacciatoin bendo perché Ghibtsllino, nel 309 era andatoa Parigi ; poi, tornato in Italia, le Universitàse lo (lisputavano. Sotto di Lui, il giovinettoBartolo si innamorò del Diritto nel quale, dovea,poi giganteggiare. Ventenne t1334) nell'Univer-sità li Bologna prese la laurea, e dopo fu asses-sore a Todi.

allora, il eumero dei professori, ciascun di essiradunasse gli scolari nella propria abitazione.della quale, il Comune, pagava l'affitto. Per quelliche non avevano spazio sufficiente al numerodegli scolari assegnavansi luoghi pubblici, e nelcorso del secolo XIV lo si fece per tutti. DiAlberico, racconta Odofredo • quod habebat totscholares quod regebrtt in palati° Communis s.

Le Scuole di Medicina !Si tenevano, in Pisa,in una casa presa a pigione nella Parrocchiadi S. Simone al Parlascio ; altre Scuole trovaronoospitalità negli allora fioridissimi Monasteri deiCamaldolesi, dei Damenicani, degli Agostinittni,fino a che, la munificenza dei Medici, non edificòlo Stabilimento — oggi quasi totalmente rione-veto — i sull'antica piazza del Grano > .

Quanto poi allo stipendio di 150 fiorini ilFabbrucci ci fa osservare che è abbastanza tenuespecialmente quando lo si confronti con quelliposteriori : ma butto ove si ponga mente allamisera condizione dei tempi, alla scarsezza deldenaro, e alla età giovanile del Professore.

Bartolo infatti — in quell'epoca — non avevache 26 anni. ***

Fu Egli felice durante la sua permanenza aPisa ? Vi è chi crede di no : e, come spesso av-viene, a cogione dell' invidia dei Colleghi gelosidella fama di lui. Altri narrano che, mentre di-morava in Pisa, insignito della carica di Podestà,avendo condannato un individuo a morte, per unleggero furto commesso. si era reso tanto odiosoda trovarsi costretto a fuggire e ritirarsi in unavilla, in quel di Bologna. Però l' aneddoto deveaccettarsi con beneficio d' inventario.

Nel 1355 ritroviamo Bartolo a Pisa quale rap-Presentante di Perugia, presso atrio IV del Lus-semburgo, che — calato in Italia — era venutoanche a Pisa e cui anzi, la misera Città, vennespontaneamente offerta e da lui rifiutata. Il nostroGiureconsulto trovò grandissimo favore pressol' Itnperator d' Aleinagna ed ottenne da lui se-gnalati favori per sè personalmente e per la suaUniversità, quali l' uso dell' arma gentilizia deire di Boemia, la facoltà d' accordar dispensed' età a quelli dei suoi allievi che ne avesserobisogno, di legittimare bastardi di qualunquespecie fossero e più altre distinzioni.

Altri invece opinò che questi privilegi fosserostati accordati dall' Imperatore a Bartolo comedegna ricompensa deila Bit/la Aurea > che, daCarlo IV, fu pubblicata l' anno seguente e che,sembra, sarebbe stata congetturata in Pisa edistesa da Bartok+.

La e Bolla d' oro > (così chiamata in ragionedi un gran suggello d' oro posto in fine) che fuin processo di tempo dottamente commentatadal Dietrichs, risente nello stile, della barbariedel secolo. Si comincia coli' apostrofare i settepeccati mortali, poi si cerca di provare la ne-cessità dei sette Elettori coll'esempio che — nel-l'Apocalisse — appariscono sette Candelieri d'oro!'Ora che Bartolo di queste allusioni e applicazionisacro-bibliche si dilettasse un po' troppo, appa-risce anche da un' altra opera sua curiosissima.Per far conoscere l' ordine e l' andamento di unprocesso egli immagina una lite fra la Madonnae il diavolo, della quale, Gesù, è costituito giu-dice. Le parti compariscono in persona : il dia-volo domanda che sia rimesso sotto il suo giogoil genere umano, di cui dice che era stato pa-drone dopo la caduta d' Adamo, e si appoggiasul Digesto ! La Madonna gli risponde che è unpossessore di mala fede e che le leggi da luicitate non lo riguardano. - Il rimanente è dellostesso genere' Da una parte e dall'altra siricorre agli infiniti espedienti del cavillo di queitempi. Nondimeno il genere umano guadagna lasua causa e al diavolo — questa volta — nonvien fatto di venirne in possesso; e meglio così!

***Da Pisa, Bartolo, passò a Perugia ed anche

costi tenne — per vali anni — pubblica Scuolaove ebbe fra gli altri a scolaro il famoso Ubaldodi ingegno, forse, più perspicace del suo maestro,e che disse che l'anima di lui doveva esserea ' inferno. Ed ecco il parche Alcuni leggistiavevano propesto questa questione : • Siamo oh-

bligati, quando si può, di difendere un uomominiteciato d' assassinio? Bartolo sostenne il con-trario ; e, per provarlo, ricorse ai cavilli ; laoudeBelle sdegnato, disse che • Bartoli animani pro-pter hane opinionem in inferno cruciari i.

* * *

Il breve corso di vita che ebbe questo sommoO lossatore e Professore e le costituzione delica-tissima (pesava gli alimenti per mantener l'equi-librio dell'anima) ci rendono ancor più degno dimeraviglia l' ingegno e il sapere di lui, che insì pochi anni, tanto imparò e tanto scrisse.

Nè si limitò Egli agli studi legali ; ma in sulfinir della vita, si volse anche allo studio dellageometria e della lingua ebraica.

Il Mazzucchelli ci dà una diligentiseitna rela-zione di tutte le Opere di Bartolo che, nel 1359,a soli qua rantadue anni, mori.

Narra il Wadding, lo Storico dell' Ordine Se-rafico, cui fa eco il Fabbruccii che a Perugia, nelTempio di Frati Minori, si addita il superbomausoleo del Grande Giureconsulto, e sopra, amodo di iscrizione, queste due sole parole : e OssaBartoli .

Sarebbe il caso di ripetere — come per ilSegretario Fiorentino — che • Tanto nomini.—

Eugenio Cappelli.

Agitazione degli insegnanti supplenti fuori ruoloIl comitato Pro supplenti delle R. Scuole Tec-

niche che ha sede in Pisa, presa visione delprogetto di legge presentato alla Camera deiDeputati da S. E. l' on. Credaro, ha diffuso unarelazione a stampa per chiedere che al progettostesso sia aggiunto nelle disposizioni transitorieI' art. 69 bis presso a poco così concepito:

e Coloro che coprono in Scuole Tecniche cat-tedre di materie per le quali non siano statibanditi concorsi dopo la legge 8 aprile 1906 eche abbiano prestato lodevole servizio come sup-plenti per due anni consecutivi e prestino ser-vizio ancora in Scuole Itegre,—s- a-ranno nominatistraordinari (subordinatamen te alla collocazionedelle persone indicate negli articoli 68 e 69) perla materia, l' ordine e il grado di Scuola pei qualifuron chiamati ad insegnare, purché si assog-gettino ad un anno di prova, che comincerà adecorrere dal 1.° ottobre 1913, ed in seguito alleresultanze del quale potranno, se sfavorevoli,essere esclusi dal beneficio di che nel presentearticolo. L' ordine con cui saranno assunti neiruoli sarà determinato dalla graduatoria di unconcorso interno per titoli e dei resultati accer-tati dell' anno di prova i.

Il Comitato porta a sostegno della Aua tesigiuste argomentazioni e spera sinceramente cheS. E. l' on Credevo e la Camera accetteranno lemodifiche prespettate.

Molti Deputati hanno già mandato la loroadesione.

TESTE e TASTILa festa delle rose.

A beneficio dell' Istituto che si chiama e la prote-

zione della giovane e sarà tenuta fra breve I' annuale

festa delle rose. Un Comitato del quale fan parte egregiee caritatevoli signore, ha già iniziato il gentile lavoroper la bella riuscita della solennità. Due signore spe-cialmente sono incaricate della raccolta dei doni e delle

offerte: la contessa Agostini-Della Seta e la signoraEmma Manacorda.

La cortesia per le insegne.Nel primo tempo della sua residenza in Pisa, quando

l'illustre prof. Queirolo direttore della Clinica Medicafu insignito della croce di cavaliere dell' Ordine deiS.S. Maurizio e Lazzaro, ebbe dal suo assistente diallora prof. Lando Landi il dono di queste insegne.Erano quelle che già appartennero al padre del Landi,al prof. Pasquale Landi, chirurgo di insigne rinomanzae prima cavaliere e poi commendatore dei S.S. Mau-rizio e Lazzaro.

Il prof. Queirolo gradì con verace compiacenza ildono che gli rappresentava e la gentilezza e la defe-renza del suo affezionato assistente ed insieme il ricordo

di un collega della sua Facoltà che della Scuola pisana

e dell'Ateneo pisano era stato lustro e decoro.L' altro giorno l' on. prof. Queirolo con pensiero

che palesa la squisita delicatezza dell' animo suo hariportato al prof. Lando Landi ora di recente decoratodella onorificenza di cavaliere dei S.S. Maurizio e Laz-zaro le insegne che custodiva presso di se; ed il pro-

* •

Pisa ebbe l'onore di espitere, fra le sue mura,quest' insigne giureconsulto. L' iscrizione latinacollocata sopra l'artistico portale dell'ex CollegioFerdinando, in Via 8. Maria, là ne' pressi dellapiazza de' miracoli, ci parla, in modo esplicito,che in quelle case, già appartenenti alla famiglianobile pisana dei Familiati, da cui discese ilsommo Maestro Bendino, abitò Bartolo.

... 4 has aedes quas olim Bartolus Juris lnter-pres. celeberr. incoluit >. Quanto poi alla duratadel soggiorno a Pisci, chi dice fosse di undici,chi di dodici anni. Forse andò via, poi dopo guaiatetempo (1355?) tornò È certo però che, nel 1339,Bat tolo cominciò ad insegnare a Pisa, nella • no-bili ac regia eivitale Pisarum com' egli stessola qualifica.

Sebbene, scrive il Febroni, Pisa anche in se-coli precedenti (fino dal 1X) godesns fama perbuoni studi e segnatamente in giurisprudenza,pure nel '338, chiamati da ogni parte uomini dot-tissimi, specialmente da Bologna, ed accresciutala frequenza degli uditori, acquistò tale splendoreda sembrare che allora fosse costituita l'Academiae aperto lo Studio Generale Pisano ; tanto chealcuni storici, per es. il Berti (Historia Eccle-siastica) fanno risalire a quest' epoca i primordidella Università. Essa, però, vanta origini piùantiche : e sebbene la Bolla di Clemente VI • InSupremm Dignitatis porti la data del 3 Settembre 1343, non é da concludere che l'insegna-mento universitario in Pisa non esistesse ante-riormente.

Il mandato del Comune, che tuttora conser-vasi nell'Archivio di Stato, e col quale si ordinadl pagare a Bartolo di Sassoferrato la metà dellostipendio che gli era dovuta dall'ottobre del 1340fino all'aprile del 1341, è indice che lo Studio(non però completo) già esitava.

Piuttosto convien credere che Bertolo, nellaCasa sunnominata di Via S. Maria, tenesse ancheI , insegnamento. L' attuale edificio universitario

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fessor Lando Lardi da questa cortesia, che è statagradita prova di stima e di affetto, ha ragione di vivis-simo compiacimento perchè le insegne conseguite peravere collaborato insieme al prof. Queirolo a soccorrerei soldati ammalati e feriti nella guerra Libica gli ri-cordano ora le benemerenze del genitore e del Maestro,e il devere degnamente compiuto a sollievo dei fratellie ad onore della patria.

Per l'altare di S. Elena.Nel tempio che sarà costruito a Roma per ricor-

dare il trionfo della religione e la libertà concessa allaChiesa Cattolica da Costantino, si erigerà un altarededicato a S. Elena madre dell' Imperatore e si co-struirà colle elemosine delle Donne cattoliche italiane.

La Presidente della Stzione pisana contessa TeresaAgostini-Venerosi-Della Seta domanda alle Donne cat-toliche di Pisa l'offerta anche di cinque centesimi perla umile e pietosa iniziativa.

?1,Ancora la guerra.A Derna, in una scaramuccia coi beduini, e stato

ferito il capitano Italo Albanese, bella e maschia fi-gura di soldato, vicino a passare maggiore.

Il capitano Albanese appartiene al 69° fanteria; nel

Dicembre scorso fu sorteggiato ed aggregato al nostro22° fanteria che ha valorosi rappresentanti in Cirenaica.

Al capitano, ora maggiore Albanese per la suagrande prova di valore, mando gli augurii di una com-pleta guarigione.

Ai militari partenti.Giovedì sera, al Gran Hotèl Nettuno, gli ufficiali

del 22° fanteria offrirono un banchetto di saluto ai tresotto - tenenti Ottorino Spada, Giuseppe Marini e Fer-

ruccio Del Re che partono per la Libia.Con affettuosi brindisi alla grandezza della patria

ed al valore dell'esercito li salutarono il tenente aiutantemaggiore Mussani, il tenente San Martino e l' ing. Gi-

ranetti del Genio Civile.

La grande fiera.

Oggi, 27 aprile ad ore 16, in una sala del PalazzoReale (graziosamente concessa da S. M. il Re) inLung' Amo Regio, sarà inaugurata la gran fiera dibeneficenza a favore dell' Associazione per la preven-zione della delinquenza dei minorenni, con numerosie ricchi premi. La musica del R. Riformatorio (g. c.)

presterà servizio.

Fidanzati.La bella e gentile signorina Lina Campani figlia

del signor Ugo Campanì e nepote del dott. Ciro Cam-pani si è fidanzata col distinto giovane signor AlbertoPiccioli direttore dello stabilimento di garzatura Piccioli.

Ai felici, rallegramenti ed auguri.

Fernando.Al signor Francesco Casati giudice conciliatore a

Peccioli ed alla sua gentile consorte signora MariaMorelli di Pontedera mando tanti rallegramenti per lanascita del loro bel bambino ; ed al bambino, gioiadella loro casa, che si chiamerà Fernando col nome

del nonno, mando gli auguri più fervidi di ogni felicità.

Conferenze.

Oggi, pure a ore 16, nel salone del R. Conserva-torio di S. Anna il dott. Angelo Cameo terrà alle con-vittrici ed a numerose famiglie di invitati una confe-renza dal titolo suggestivo : Ore d'Africa. illustratada quarantasei proiezioni.

In hoc signo.In tutta Italia e all'estero saranno quanto prima

a cura della t Milano Films , riprodotte le grandiscene del nuovissimo e impressionante romanzo di Gio-vanni Mari, In hoc signo, ossia il trionfo del cristia-nes•mo, pubblicato ora (lire 3, franco di porto) dallaSocietà Editrice Aldo Manuzio (Milano, Bastioni Mon-forte, o), in occasione delle feste coslantiniane.

Condoglianze.L' amico carissimo prof. Giulio Delli, valoroso in-

segnante presso il Ginnasio di S. Miniato al Tedesco,

è stato in questi giorni provato dalla irreparabile per-dita del padre diletto.

Gli invio col cuore l'espressione più viva del mioprofondo cordoglio.

Un lutto.Mercoledì scorso si è spenta l'ottima donna Assunta

Venezi moglie di Eugenio Gambacciani, madre di Um-berto G'l mbacciani disegnatore al Museo Geologico dellaR. Università e suocera di Raffaello Barbetti Segretarioeconomo della R. Università.

Ai tre amici ed ai loro parenti mando per questasventura che ha colpito le loro case l'espressione piùaffettuosa del mio cordoglio, e penso al vuoto che halasciato fra loro la dipartita della cara e pia donnache fu esemplare come sposa e come madre e che ditutte le virtù muliebri adornò l'anima sua dolcissima.

L' effemeride storica.

Muore a Torino (1831) Carlo Felice re di Sardegnaal quale successe Carlo Alberto. Era nato nel 1765.

ì.I proverbi.Seta e raso spengono il fuoco in cucina. 7- Meglio

aver regola che rendita.

Per finire.- Perché non fumi più ?- Per economia! Nei Caffè che io frequento, si

fuma tanto che io posso aspirare il fumo degli altri.

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Silla Sapienza.In onore del prof. Vachetta. - La riunione

dei fisici della Toscana. - I nuovi pro-curatori.Il giorno 8 Maggio, nella occasione del Con-

gresso Veterinario, sarà pure festeggiato il 40.0

anno di insegnamento del prof. Andrea Vabetta.

Sappiamo che, per desiderio espresso dell' il-lustre maestro, i denari raccolti colla sottoscri-zione dovranno servire alla istituzione di unpremio perpetuo da asseguarsi ogni quattroanni al miglior lavoro di laurea in Chirurgia Ve-terinaria fatto nell' Università di Pisa.

All' insigne profess >re che cogli studii. colleopere, colle pubblicazioni, col lavoro assiduo ditutti i giorni ha illustrato la Cattedra di Chirur-gia Veterinaria nella nostra Università porgiamorevocante ossequio, ed associandoci alla festa chedegnamente solennizza il suo 40.° anno di alacre,proficuo, esemplare insegnamento, ci compiac-ciamo di queste onoranze che a Lui ed all' Ate-neo danno rinomanza e splendore.

A Martedì scorso, ad ore 10, la sezione To-scana della Società italiana di fisica, tenne lasua riunione mensile al.'Istituto fisic,o della nostra

ueiversit à. Dinanzi ad un largo stuolo di profes-sori il chiarissimo prof. G. A. Maggi parlò applau-ditis.simo sul tema: « A propasito della posizioneassoluta in relazione con le equazioni della di-namica ».

A I seguenti gie vani della Facoltà di Giuri-sprudenza hanno sostenuto brillantementereea roedi procuratore, presso la R. Corte d' Appello diLucca: Cristiani Giulio da Orentano, Perego Luigida Piso, Ribecai Piero da Firenze e SinigagliaDavid da Livorno.

RIJBRICHETTA_UNIVERSITARIAPisa a Fauglia ovvero una rappresentazione goliardica.

- Duello mania.... progressiva - La protesta deifuturi.... insegnanti.Il suceesso... entusiastico, che i nostri go-

liardi ottener° qualche mese fa sulle scene delnostra Massimo, in occasione della.- solenne ceri-monia per l' imberrettatnento delle matricole, havarcato naturalmente i naturali confini della cittàdi Pisa. Per mancanze assoluta di spazio ci duole

non potere riportare su queste colonne i calorosiinviti che da ogni parte dell'orbe sono loro per-venuti in questi ultimi tempi. Ci basta annun-ziare che essi, piegatisi finalmente, daranno quantoprima, tua certamente entro il mese fatidicodi Maggio, una rappresentazione non- comuneal Comunale di Fhuglia. Lo studente Pero, unodei caporioni... della banda, ci assicura modesta-mente che si tratta di uno spettacolo straordi-nario Intanto la direzione delle ferrovie ha con-cesso ribassi e treni speciali ; così tutta Pisa potràassistere a questo hO vo trionfo dei suoi figliocci...adottivi !

:sa La cronaca registra in settitnatia, niente-meno, che tre vertenze cavalleresche, o, permeglio dire, tre mancate vertenze cavalleresche,perché tutti i.... duellanti sono venuti meno...alla loro parola. Ce ne ratninarichiamo fortementee avretnmo volentieri constatato la preparezionedei nostri giovani a quelle che sono le vere lotte ..della vita. Lotta impari di forze ? Avremmo ve-duto conte un leone alle prese dei giovani figlidel perdo, ossia i partii& I Lotta equilibrata ?Tanto tneglio : i lecci, eh' eran l'arma prescelta,si sarebbero spezzati ueli' urto terribile! Qualcheschiffiitura non sarebbe mancate, ma in compensola gioventù studiosa avrebbe palesato che nellesue file non vi sono soltanto santini o bertuzze qual-siasi, ma altresì fibrq,(1' eroi capaci di qualunquegesta!

V. Finalmente è arrivato il -progetto ppl mi-gliorameeto economico degli insegnanti dellascuola medie. Miglioramento ? Una delusione !han gridato i uostri studenti più o meno... fu-turi insegnatiti. Conseguentemente han protestatoin solenne comizio. E che razza di protesta! Eche vibrato ordine del giorno ! Dopo così bella...lezione, il ministro - ne siamo certi - ritireràfra le .più ampie scuse il nuovissimo progetto,e nominerà una commissione (lei nostri studentiper prepararne uno nuovo! MEZZALUNA.

che fa ridere i popoli primitivi non te più riderenoi; pure molti elementi che costituiscono lepiù frequenti occasioni el riso sono permanenti:cambia il modo, la forma, ma IR sostanza, il fon-damento psicologico resta lo stesso. E nello scio-rinare fanti documenti allegri, si vedrà quantocontributo all'umana allegria abbia portato l'Italia« ombelico del mondo »; un' allegria latina e pre-valentemente grassa, ma pur sempre franca edabbondante come il getto ininterrotto di floridae viva sorgente.

Questi volumi delle Collezione dei a Classicidel ridere » auguriamo che rendano gli italianipiù contenti di vivere e più consapevoli della gaiae fratellevole missione loro assegnata per la uni-versale armonia della grande famiglia umana.

IN PUNTA_ DI_ PENNALo sciopero delle guardie municipali.Alla felice Amministrazione del Comune, felice fin

dalla nascita perché fu messa alla luce perfino senza

le inonancabili pene del parto, è capitata una disgrazia:lo sciopero delle guardie, le quali bravamente hannodeposto il brando, anzi han fatto di tutto per non 'de-porlo, ed hanno abbandonato il servizio privando i

superiori del lusso di un corpo armato a lhro dispo-sizione ed i cittadini di una sorveglianza di cui pote-vano - è questo l'ammaestramento dello sciopero -far benissimo a meno.

Le guardie sono state spinte a questo eccesso eroi-

comico dalle ordinarie ragioni che generano pur troppo

tutte quanti i conflitti : mal pagate, peggio trattate,ingiustamente colpite dalla durezza di un regolamentoche par fatto a posta per dar luogo al disordine inveceche a cementare la disciplina, han disertato il loro

posto, promuovendo atti di ribellione e proclamandolo sciopero. La cosa sarebbe stata più che naturale, senon si fosse trattato di agenti dell'ordine municipale;ma visto e considerato che di disordine al Comunenon c' è penuria, tutti han finito per trovare in armoniacoli' ambiente anche questo sciopero che non è altroche una piccola proiezione di quello sciopero generaleche serpeggia qua e là nei vani Uffici dell' aziendacomunale.

Mi è parso di ritornare ai bellissimi tempi di Roma,quando i legionarii dettav.art legge colle loro sommosse:c' è ancora il Senato.... romano rappresentato dal pro-fessor Francesco Buonamici, un romanista di primorango ; e c' è la Commissione romana, ma questa servepiù che altro a far la guardia ai pupilli, che comandapiù di tutti..

~-Uno sciopero di guardie non si vede tutti i giorni;

anzi è una cosa interessante specialmente qui in Pisadove nessuno si accorge della guardia che non si sase ci sia, dove stia, quello che faccia e quello cheguardi.

Vedrete : anche ora, senza le guardie, le vie rimar-ranno ugualmente sconcie, i servizi pubblici sarannoancora poco o punto servizi, i mercati saranno pur-troppo lasciati in abbandono,.le vetture correranno acomodo loro, i carretti invaderanuo i centri, i ragazzigiuocheranno a palla per rompere i vetri, i procaccinii facchini, gli improvvisati servi di piazza infesterannocoi rivenditori ambulanti la stazione e il Duomoanche ora, senza le guardie, si deploreranno gli istessiinconvenienti ; e nessuno si avvedrà della loro assenzae penserà ai denari che potrebbe risparmiare il Comunese le tenesse in perpetuo sciopero.

Ma se lo sciopero avesse a finire in una di quellesuperbe burlette che si vedono solo in questo nostropaese, quale mai autorità potranno avere di fronte aicittadini i montatati ribelli che hun fatto tosi apertosfregio alla disciplina, che sono stati fieri col brandoin mano come una minaccia e poi lo han lasciatocome a dimostrare una sottomissione ? E quali garanziedaranno mai, nell' avvenire, di serietà, di compostezza,di buon esempio ?

Il Sindaco, con uno di quei gesti romani che vor-rebbero essere un programma, ha sciolto il corpo; manon ha visto che era già da tempo un corpo sciolto.

11 corpo sciolto.

Dirò meglio destituito; perché Giovedì sera !a Giuntacon una deliberazione leonina ha mandato a quel paesele sedici guardie scioperanti ed il loro maresciallo chea quanto pare si era sotto sotto messo a capo del pro-nunciamene-) non sentendosi in aerità capo di alcun'altracosa.

Cosi in una misura rigorosa, in una punizione se-vera e corrispondente alla gravità dell' atto ribelle èandata terminando - si spera - la piccola cospira-zione di caserma. Ora bisogna ricostruire la guardiache non esiste e non è mai esistita qui da noi ; oc-corre farne uno strumento solido di disciplina, di osser-vanza e di correttezza pubblica ; e colle guardie nuovedi zecca, bene reggimentate con tutti i poteri più au-steri ricostituire il corpo a cui più che la guardia ai.

Il prof. A. F. Fortniggini, Editore in Genova,sta preparando una graziosa collezione universaledi Classici del ridere, illustrata da xilografie eda disegni a bianco e nero. La copertina è statascolpita in legno da Adolfo De Kerolis e ci sidice che sia una delle cose più singolari di questosingolarissimo artista

Nulla è più individuale del ridere, dice rodi-tore : ogni popolo, ogni età, ogni classe socialeha la sua circoscritta sfera di emotività rispettoal ridere. E non vi è solo il ridere espressionedi bontà ed affratellittore degli animi, ma ancheil ridere maligno, e v' è anche il ridere turpe.Comunque esso sia, esso è umano

L' umanità si evolve: ed il ridere che ne è lapiù caratteristica manifestazione si evolve an-eh' esso, l' umanità impara anche a ridere. Ciò

L9 allegra missione dell' Italia

21

folata di Vento!Commedia in tre atti in vernacolo pisano

di ARTURO BIRGA

AMALIA. (facendosi coraggio). Ecco, veramente...Ma mi_prometti d'esser bòno?.

LEONARDO. COS' è stato?..AMALIA. Ci avrei da ditti 'na 'osa...LEONARDO. Me lo figuro : 'na 'osa di lui ?...AMALIA. ( debol me n te). Sì...

LEONARDO. (ruvido) Allora risparmiati 'l fiato!

(per uscire).AMALIA. (aferandolo per un braccio). No, no,

Leonardo, un andà' via... senti... senti...LEONARDO. (cercando sciogliersi dalla stretta).

T'ho detto ch' un ho tempo da perde' co' discorsi scioc-

chi... Sèrafo prenderà lo gnocco!

AMALIA. Mi spiccio 'n du' parole: 'I nostro Guidoha mandato....

LEONARDO. (scattando). Ha mandato ?!AMALIA. ... una vecchia su"onoscente a dire 'he

per avere 'l tu' perdono sarebbe pronto a tutto: anche

buttattisi a' piedi 'n ginocchioni...LEONARDO. Rispondili ch'un si stia a 'ncomodassi...

io un sono nè un santo nè 'I papa!

(supplichevole). Leonardo, Leonardino,vedi, ora la tu' piccaggine, doventa cattiveria... lo dianotutti 'n paese...

LEONARDO. Lassàli dire : canta, 'anta faranno 'omele ciale: scoppieranno!..

.AMAL1A. Fin tanto 'tue Guido manteneva 'I su'punto avevi ragione, tua ora 'he lui si sottomette... -

LEONARDO. Ma chi gliel'ha chiesta 'vesta sotto-missione: Io? No! Allora stia a casa sua e siamo parie patta!

Album. (risoluta). Intendiamoci: te un preten-derai mia 'he questa storia duri eternamente ? Io sonsu madre e a una mamma 'Ire ha sempre adorato 'lsu' figliolo un si potrà 'mpedire, per una 'osa da nulla,d'un rivedè' più quer figliolo, e di 'onsiderallo 'ome

se fusse morto!... Ma rifretti un po': se io, alla fine,mettessi le spalle ar muro e dicessi : Come mamma

ho 'l diritto all'amore della mi"reatura, cosa rispon-dereste ?

LEONARDO. Padrona!AMALIA. E se aggiungessi: io faccio 'l comodo

mio e ti lascio col tu' odio 'ngiustifiato verso 'ver po-vero ragazzo e me ne vado a stare 'un lui?

LEONARDO. Ti risponderei: padronciona!AM ALIA. Leonardo?!LEONARDO. Amalia?!.. Del rimanente quello che

hai 'n core da tanto tempo lo pòi fa' quando vòi... Se

ti piace d'andare a sta con quel bel ragazzo, ' .vello là

(accenna la l'irta d'uscita) è l'uscio !..

AMALIA (col pianto alla gola). Ah bravo, bravo,grazie !.. Chi se l'aspettava 'he doppo trent'anni dimatrimonio, doppo trent'anni di vita pacifia, senza 'he

ci fusse 'orso mai 'na mezza parola, tu fosse arrivatoa questo?!.. Ar punto di mandammi via di 'asa come

se fossi 'na giovine sposina ',,fedele!.. Ah Leonardo,Leonardo, a raccontallo si farebbe ride' le galline...

LEONARDO. O galline o anatre, io 'redo di fa' bene

'osi e così faccio... In quanto a te agisci 'ome meglio'redi .. Del resto mi parrebbe ora di finilla... Tutti

santi giorni la stessa storia m'è venuta a noia!AMALIA (C. s.) E ti stimi un 01110 serio ?... di

'arattere ?..

LEONARDO. Di 'arattere e tutto d'un pezzo! .

AMALIA. (con amarezza). Xa' vai, a forza di sgozza'vitelle e agnelli 'l core t' è floventato di macigno!

LEONARDO. (seccato). Un ci hai artro da dimmi ?..

AMALIA. No, no, vattene, vattene! ..LEONARDO. Laus Deo! (s'incammina verso la porta

dalla quale è entrato al principio della scena, manel passar vicino al tavolino lo sguardo gli cadesulla fotografia di Mario. Sorpreso si avvicina, prendeil ritratto, lo fissa alcuni momenti', poi lo volgee legge, mentalmente, la dedica. Ciò fatto, con

mal simulato dispetto, attraverso il quale trapeleràuna visibile emozione dirà) : Questo ritratto perchéè qui ?....

AMALIA. È qui... è qui... perchè.... (come cercandoun' idea).

LEONARDO. Perché ce l'hai messo te, ecco spiegato!.AMALIA. IO?...LEONARDO. (severo). Quando ritorno su, che sia

sparito! Se lo vòi tenere, chiuditelo nel canterale !..AMALIA. (come se avesse trovata l' idea che ceri!

cava, in uno scoppio di pianto). No, no, quel ritrat-tino deve stà' lì.... quello è '1 su' posto!.. Anzi 'vandotornerai sù lo troverai circondato di fiori... di grisantemi._

LEONARDO. (colpito,. Di grisantemi?!AMALIA. ...E col lumicino acceso davanti!LEONARDO. (C. s.) Col lumicino acceso davanti?...

Ma allora 'l bimbo?...AMALIA. morto!..LEONARDO Morto?!

AMALIA. (piangendo convulsamente). Morto! morto!Morto cercando e' su' nonnini per avere 'l primo el'urtimo su' bacio i... Povera creaturina!... (continua apiangere nascondendo il viso fra le mani).

LEONARDO. Amalia?.. ( Pausa. Poi, come presodal rimorso, riprende la fotografia e la fissa, inpreda a viva commozione). Povero innocentino, te unci avevi nessuna 'orpa! Perdonami, perdonami di lassù

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ste: per i vitelli e le vitelle (dott. Amedeo Barbieri,Cieello Pardini, dott. Ugo Ferrucci e dott. Ezio Sbragia);per le giovenche e le vacche (dott. Silvio Barbieri,Lu'gi Della Capanna, don. Giuseppe Lorenzetti e Ce-sare Mimi); e per i tori (dott. Silvio Barbieri, dott.Ug Ferrucci, dott. Ezio Sbragia e Cesare Pippi).

li ipafra l fa. (2t) [Stufai. — La Filarmonica.Giovedì l.' Maggio farà la sua uscita ufficiale lanostra Filarmonica or di recente ricostituita. Il Con-siglio direttivo, del quale sono alla testa gli amiciStecher, Gragnani e Landi,eha preparato coli zelo lariorganizzazione del corpo musicale che sotto la dire-zione del maestro sig Francesco Nimbi farà servizioin piazza Gievedì venturo. Il paese, che ha visto cenpiac.ere questo sano risveglio musicale, circenda i filar-monici della sua più viva simpetia.

Treggiaia. (25) [EROS]. — Per i nostri soldati.Domenica scorsa avemmo fra noi acclamate e festeg-giato l'on. deputato Nello Toscanelli: il paese solen•nizzava il ritorno dei suoi soldati dalla Libia, e l'on.Toseenelli, aseociandosi all' entusiasmo pnbblice, conparola vibrante ealuiò i reduci e benedisse alla loroabnegazione per l' onere della patria.

Vecchietto (26) [Fetesco]. — Il monumento diGaribaldi. - Procel no alacremente i hevori per laerezione del monumento a Garibaldi che adornerà lanostra bella piazza. La inaugurazione alla quale forsesmisterà l' on. Cornandini incaricato del discorso, avràlungo ai 18 o ai 25 di Maggio.

Il Presidente del Comitato dntt. Italo Magagna haringraziato con una sua nobilissima lettera l'avvocatoMar:o Stipino per la elarg'zione di lire cinquanta in-viata al Comitato.

Un grande servizio automobilistico.Alle Saline di Velterra è stato tenuto un grande

convegno di autorità e di rappresentanti dei Comuniinteres-ati allo scopo di costituire un Consorzio perI' esercizio automobilietico sul percorso Massa Ma-rittima - Pontedera.

Della nostra provincia intervennero : Poti. Ginori-Conti che presiedette il cone, gno, il comm. IncontriSindaco di Volteria, l' assessore del Comune di Pon-tedera e rappresentante dell' on. Toecanelli sig. ItaloConti, il dott Lanciotto Faíani Sindaco di Terric-ciola e rappresentante l'un. Dello Sbarba, il consigliereprovinciale cav. dott. Burchiatati, il sig. Mori segre-tario del Comune di Caparmoli, il sig. Riceetti segre-tario del Comune di Ponsacco, il conte Galli assessoredel Comune di Pornarance, il consigliere della Cameradi Comffiercio cav. Fornari, il sig. Rantaszotti rap-presentante il Comune di Castelnuovo Val di Cecina.

L' assemblea prese atto del progetto tecnico - finan-ziario e quindi votò il seguente ordine del giorno

< Gli adunati, convenendo nel principio della uti-lità della istituzione di una linea AutomobilisticaMassa Marittima Saline - Pontedera, aderiscono piena-mente alla proposta del Comune di Castelnuovo Valdi Cecina e mentre si riservano di sottoporre alle re-spettive rapprementenze Comunali il progetto del Con-sorzio per la linea stessa onde decidere sugli esseri diciascun Coniutie ed Ente interessato, confermano alComune iniziatore l' inctrico della compilazioneprogetto medesimo e della determinazione delle sin-gsle quote a carico dei Comuni consorziati le qualidovranno essere proporzionali al grado respettivo dellautilità come le spese occorrenti per gli studi di pre-parazi no e quanto del caso ».

Nei riostriIn seguito a parere del Consiglio di State è stato

sciolto il Consiglio Comunale di Montecatini Val diCecina e be è stato nominato righi commis-atio ildott. Umberto Pacces, consigliere aggiunto di Pre-fettura.

A Capannoli è stata ricostituita l'Amministrazionedi cui sono stati chiamati a far parte il sig. GinoFredducci come Sindaco, i signori Enrico Carboni,Giulio Cremoni e cav. magg. Cristofuro Lemmi asses-sori effettivi e i signori Amato Nannelli e LuigiBelli assessori supplenti.

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Ft Pie del PonteCose dei ferrovieri. — La Commissione di

Categoria dei macchinisti, fuochisti ed affini siè rivolta alle stampa di tutta Italia per perorarela riforma del R. Decreto N.° 477 che disciplinai turni e gli orari di servizio al personale ad-detto alla sicurezza dell' esercizio ferroviario.

I ferrovieri giustamente osservano che dal1905 al 1913 il servizio ha avuto un periodo diprova e di aspettativa sufficiente per consolidersinella sua amministrazione e nel suo bilancio ; eche a malgrado questo lungo periodo l' Ammini-strazione seguita a compilare i turni in base alR. Decreto 477 che impone fino a 17 o 19 oredi lavoro consecutivo, accorda 2 riposi quindi-cinali di 24 ore etc. etc. Qui siamo in completoattrito colla legge del 27 Luglio 1907 sulla legi-slazione del lavoro. E questione adunque di uma-nità prima e di legalità dopo ; ed i ferrovierihanno ragioni da vendere se chiedono la riformae se invocano questo sacro diritto di giustiziaumana!

Baffo ritta a Budapest. — Il nostro con-cittadino ha ora raccolto allori e trionfi a Buda-pes dove ha furoreggiato nel Irovatore e nel-l'Amido. Seimila persone, stivato nal vastissimoteatro dell' Opera Popolare, acclamarono il Divoche sa trascinare gli uditorii di tutto il mondocol fascino della sua arte insuperabile.

Onore a gloria al degno figliuolo di Pisa!

La gita d'istrazione a Volterra. — Lagíta d' istruzione a Volterra per la visita alMastio ed al Manicomio avrà luogo immancabil-mente Giovedì 1° Maggio : la partenza è statastabilita per le ore 5 dalla nostra stazione.

La iniziativa di questa gita che ha attrattivedi cultura e di piacere percliè i poggi volter-rani sono in questa stagione spec;almente un in-

M.M_

Malattie della Bocca e dei Denti MlDott., Ranieri Vestri

fili

monumenti vespasiani sia dato l'incarico di far laguardia alle cose più degne di Pisa, si che se ne iia-biliti il suo nome dinanzi ai cittadini e dinanzi aiforestieri.... Ma io ho buttato giù un articolo serio,senza avvedermene; mentre l' argomento era di quellileggeri, e per ciò faccio punto e... spunto volentieri lapenna dinanzi a tante armi... ormai spuntate.

Martelletto.

" l' Amaro Yirtus " premiato a PalermoL' Accademia Fisico-Chimica Iteliana che ha sede

a Palermo, ha assegnato la medaglia di prima classealla Distilleria di Ripafratta per i suoi pregevelbsimiprodotti e specialmente per l'Amaro Virtus.

E pure a Palermo il prof. Gaetano La Farina avendosperimentato l'Amaro Virtus, ne ha fatto pubblica-mente elogio, dichiarando che questo Amaro oltre« eccitare in modo mirabile l'appetito rendendosi nell' istesso tempo rigeneratore delle forze, può servireefficacemente ai convalescenti ed agli affetti da ma-laria » e lo ha assegnato fra le prime prescrizioni perle cure di tal genere.

Di quando in quando noi registriamo i successidella Distilleria di Ripafratta; e questo è pure luialtro euccesso non cercato, non ambito, non sollecitato:il prof. l a Farina che è uno studioso ed un medicodi valore, ha dovuto riconoscere spontaneamente ibenefici dell'Amaro Virtus. Così il plauso dell'Acca-demia scientifica di Palermo ed il giudizio di unmedico profeseionista illustre hanno riconfermato allaDistilleria di Ripafratta, diretta dall' abilissimo sig.Matte() Stecher, la rinomanza di cui va degnamenteorgegliesa da qualche anno.

Yfarl 2Ctfrucche e ibu,s3AI Politeama. -- Venerdì sera dinanzi ad

un uditorio affollatissimo iniziò le sue rappresen-tazioni la Compagnia Stabile del Teatro Argen-tina. di Roma. La rappresentazione del drammaeroicomico « eyrano di Bergerac » affermò il va-lore della Compagnia che fu salutata con grandiacclamazioni.

Oggi alle ore 16 eyrano c1 Bergerac si re-plica. Alle ere 21 si rappresenterà la commediabrillantissiina « Le Signore della villa accanto »di D'i:truffi.

Su e giu per la Provincia.Agnano. (25) [Clcnirael. — La conferenza del

prof. Gentili. - Domenica scorsa, l'egregio prof. Gio-vanni Gentili, , tiostro medico condotto, tenne, dinanzia numeroso e promiscuo uditorio (nella sala delleadunanze della Società operai di Mutuo Soccorso) laconferenza sul tema: v Come possiamo difenderci dallatubercolosi ».

Il simpatico conferenziere, scese dallo stile classicoallo stile piano e facile, adattandolo alla capacità in-tellettuale dell'uditorio composto, per una buona parte,di persohe di una cultura non troppo elevata, affinchèda tutti, indistintamente, potesse essere compreso efosse fatto tesoro dei suoi saggi e amorevoli ammaestra-menti. Parlò diffusamente degli amici e dei nemicidel bacillo che, inesorabilmente, ogni giorno mietetante giovani .vite: indicò le precauzioni necessarieche si debbono adottare onde preservarsi, per quantoè possibile, dal feroce e implacabile nemico, etimo della bellissima conferenza il valente conferenzisrefece vedere, ad una buona parte dei presenti e amezzo del microscopio (strumento di cui il preveggenteproftseore si era provveduto) il terribile bacino fla-gello dell' umanità.

Pontasserchio. (25) [Lumi. La festa del 28Aprile. - Per la festa annuale del Crocifisso (fa festafamosa delle torte) avremo in quest' anno il solitofierone colla Esposizione del be:tianie — la ottavache ai fa in quest' anno per lodevole iniziativa delComune dei Bagni S. Giuliano. — La EsposizioneFiera comprenderà le bestie da riproduzione di razzamucca pisana.

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dal Paradiso 'ndove sarai 'on tutti l'ami angiolini!..(Bacia ripetutamente la fotografia. Contemporanea-monte si vede aprire la porta della stanza ove sonoprecedentemente entrati Addio, Raimonda e Guido esi vedranno le braccia di quest'ultimo spingere fuori

Mario. Questi, correndo verso Leonardo, che gli vol-terà le spalle, dirà :)

MARIO. Nonno, nonnino : un bacio !LEONARDO. (a quella voce, come scosso da un

sogno, st volge o scorgendo il bimbo, che si sarà fer-

mato guardandolo con un ingenuo sorriso, avrà un

momento di sorpresa e resterà perplesso : poi, ve-

dendo che il bimbo gli stenderà le braccina, girerà

intorno lo sguardo, come stupito, e dopo di aver fis-

sato Amalia, che anch' ella seguirà la scena meravi-

gliata, sentendosi vinto dall' emozione darà in uno

scoppio di pianto e sollevando sulle braccia il bam-

bino dirà .9 Per te, sì per te, povero piccino!.. (lo

bacia ripetutamente).AMALIA. (in un grido di gioia corre ad abbrac-

ciare entrambi). Ah finarmente!...GUIDO. (entrando). Babbo?!ADELIA. (C. s) (Gesù mio)!ROSINA. (c. s.) Signor Leonardo ?..RAIM. (C. s.) (tirtima scena!)LEONARDO. (resta un po' titubante a guardare

tutti quelli che lo attorniano, poi, in uno slancio

"11115 -4ii, TIG ,

d'affetto, bacia successivamente Guido, Adelia, Marú:e Amalia, barbottando0 Si, sì, ormai tutto è finito!..

Gtimo e ADELIA. Grazie, grazie!...

ROSINA. + commossa). Bravo sor Leonardo!..LEONARDO. (come per nascondere la propria com-

mozione). Intanto scusate, eh?.. Torno subito. C'ègiù 'n bottega Sèrafo 'he aspetta e' soldi de' vitelli...Diamo un taglio a tutto... Mettiamo una pietra sulpassato... Torno subito, torno subito... (vici in predaa grande commozione).

AMALIA. Ah Gesù mio, madopna bòna vi ringrazio!(prende Mario in*, braccio). E a te, angioletto santo,'he hai fatto 'I miraolo tanti, tanti bacioni! ! eseguisce).

ROSINA. Lo dicevo io? Tutto si sarebbe ridottoa una.... folata di vento l

FINE DELLA COMMEDIA.

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kij Tutte le sere dalle ore- 17 alle 23 grande Mi

pLi spettacolo con pellicole attraentissime, di Hil ultima lievità. — Vi interviene il pubblico

più scelto di Pisa. L

Le elezioni politicheA Pastina, in un ituponente comizio di socie-

listi riformisti è stata proclamata la candidaturedell' avv. Arnaldo P4 ,110 Sbarba.

A Cecina, oggi la Federazione delle Assncia-zioni monarchiche del Circondario e del Collegi« ,

politico di Volterra, coi suoi delegati e rapina'sententi riuniti dal Presidente conte Feline Gelidi,proclamerà la candidatura del Principe dottorePiero Ginori- Conti.

STATO CIVILEdal 18 al 25 Aprile 1913.

NASCITE.Maschi 11 - Femmine 21 -- Nati morti 2.

MATRIMONIMichelassi Pietro con Iacoponi Vespina, celibi —

Pucci ai Giovanni con Belgi Adrinea, celibi — FeritesiDornenizio con Guidi Argene, celibi — LoretizettiGiulio con Guelfi Alvida, celibi — Pelantatti Egidiocon Moretti Giovanna, celibi — Lucaferro Affili:, conFerrini Olga, celibi — Mazza dott. Arcangelo conMeini Giuseppina, celibi — B destri Italo vedevo conGaddusci Clatissa, celibi — Grassini Egisto con Cen-falonieri Rosa, celibi — Tempesti Alfredo con CorrediMaria, celibi — Siighilli Gino con Imbitnbo Concetto,celibi — Sabatino con Teseieri Velina.

Sbranti Stuardo celibe di anni 70 — Palla Pla-eidia nei Rofi, 21 — Cinacchi Giuseppe coniug., 76— Barachini Federigo coeing., 35 — Stefaitelli Rosanub., 70 — Di Prete Gustavo ved., 83 — VenezziAssunta nei Gambacciani, 73 — Pannocchia Francescoconiug., 63 — Botrini Giosafalle celibe, 70 — Bia-gini Gabbriello coniug o 33 — Bnoncristiani Assuntaved. l'ardirti, 60 — Tozzini Isolina negli Sbrana, 69— Sbrana Guglielmo copino 59 — Ferrario Felicitaved. del comm. avv. Bertinelli, 82 — Salvi Lucias'ed. Coli, 81 — Gabb ielli Angielo 'coniugo 56 —Manfredini Giorgio celibe, 66.

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anto, ha già raccolto un bel numero di adesioni;e sappiamo che agli studenti si uniranno in bellaschiera professori, professionisti e pubblicisti.

Contro le brutture dei bugigattoli peril dazio. - In alcune località, come alla sta-zione centrale, gli Uffici del dazio che si cestrui-scono nuovi sono poco o punto decorosi : deiveri bugigattoli, e nulla di più.

Alla stazione l' Ufficio daziario rappresentauna miseria, una gretteria, una indecenza :due mesi si lavora intorno ad una larva di Uffi-cio che sarà pronto fra altri due mesi e poiall' ingresso della nostra città significherà l' in-gegno dei nostri amministratori, il genio (leicostruttori e la indolenza dei cittadini di Pisache se ne stanno mezzo addormentati a vederequeste vergogne e non hanno voce per protestare.

Badiamo al latte. - Abbiamo ragione perripetere l' avvertimento di badare al latte chedeve essere portato puro sul mercato.

Dal Comune si esercita la rigorosa vigilanza?I furfanti sono un bel numero, e danno latteimpuro, abbondantemente annacquato e poco opunto igienico per i vasi che sono mal tenuti.

Vigilanza, vigilanza invochiamo per la salutepubblica e per la punizione dei affissimi a multe-ratori.

Le nostre strade sono immonde. - Siavvicina l'estate, e le nostre strade sono ancorapiene di sudiciume. La Polizia Municipale è onon è una Polizia ?

Dove sono gli spazzini ? Come li sorveglianoquando sono nelle loro funzioni ? La maggiorparte delle vie di Pisa rimane per giorni e giornicol sudiciume ammonticchiato, cogli spurghi inpermanenza, coli' immondezzaio che dà turpemostra!

La inaugurazione di un vessillo. -giorno 1° Maggio gli addetti alla Seciete Ano-nima di Elettricità Toscana (personale delle Of-ficine e dei trams) inaugureranno il loro vessillocon una cerimonia che si svolgerà. alle 10 delmattino.

Alle 13 poi in numero di circa settanta siriuniranno al Nettuno per il banchetto fraterno.

La sottoscrizione per i caduti ed i ri-chiamati dell' 8. ° Corpo d' armata. - Dalbenemerito Comitato fiorentino, sorto per si no-bile scopo, sono state sussidiate ben 3926 famiglie.

Fra queste si trovano le famiglie dei comunidella nostra Provincia. •Ed ecco come sono statilargiti i sussidii nei nostri Comuni : a ,ButiL. 519.20, a Bientine: 100.80, a Calci 121, a Calci-naia 100.80, a Chianni 25.20, a Collesalvetti 50.40,a Gurtrdistallo 178.40, a Lari 297.40, a Pontedera25.80, a Palaia 171.40, a Piombino 252, a Prato-vecchio 831.80, a Riparbella 25.20, a Suvereto45.40, a Vicopisano 620.20.

La sottoscrizione, a cui prese parte tutta laToscana con slancio mirabile, aveva fruttetocospicua somma di Lire 168.861.88.

All' Ufficio dei Fiumi e Fossi. - In se-guito alla elezione dei delegati dell' Ufficio deiFiumi e Fossi, mercoledì i delegati istessi insezioni riunite riconfermarono Presidente conunanimità di suffragi l'on. comm. senatore Frau-casco Orsini - Baroni.

Un altro istituto di Credito. - Nei lo-cali di Lung'Arno Regio, dove già ebbe sede ilGarage Etruria, si impianterà coi primi di Maggiol' Istituto pisano di Credito per le famiglie, cheha una organizzazione differente da ogni altroIstituto bancario ma non meno importante némeno utile, con i suoi criterii civili e moraliz-zatori.

La chiusura dei perrucchieri nel 1.°Maggio. - 11 Consiglio direttivo dell'Associa-zione dei parrucchieri ha deliberato di tenerchiusi i negozi il giorno di giovedì 1 Maggio -festa dei lavoratori - e di darne avviso allarispettabile clientela.

Gli agenti e salariati del Comune pro-testano. - I soci della Federazione fra gliagenti e salariati del Comune di Pisa riuniLi inassemblea generale il di 20 corr. hanno appro-vato il seguente ordine del giorno:

mentre, alla unanimità, protestano controlo strano, inspiegabile contegno della Commis-sione Reale . a riguardo della mancata rispostaal loro Presidente, deplorano i metodi coi quali

essa tutela gl'interessi dei sftlariati in genere,

e affida alla Commissione di tutela l' incarico difar le premure del caso, perché il Comune, prov-veda con la maggiore sollecitudine ed energia ».

Calldgrall abilitati. - Sono stati abilitatiall'insegnatuento della calligrafia: Dina Benedetti,Emilio Cherubini, Giuseppe Ghimenti, SelvaggiaLupi, Giuseppe Paoli, Bianca Pecori, Maria San-

soni, Clara Ventura e Giuglielmi Zanni.

Alla Unione dei Commercianti e Indie-• - 11 Consiglio direttivo è stato rico-stituito oon i seguenti nomi : cav. Ciro Valenti

presidente, Gaetano Pelosini vice-presidente, Vit-torio Canapa segretario contabile, Giuseppe Cosciprorreditore, Stefano Ciardelli cassiere, e CesareCalò, Angiolo Di Noia, Azzolino Geunari, Gio-vanni Jonny, Giuseppe Redini e Virgilio Salve-strini consiglieri.

il Illattaccitio.

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'TIRO A - F_,GrNTOI premiati nelle gare domenicali.

Elenco dei premiati nelle Gara di Domenica20 Aprile 1913:

FUCILE: Prima Categoria : Riccetti Cera) punti79, Medaglia oro terzo grada. - Salvestinni Fran-cesco 76, id. quarto grado. - Ascani Ascanio 73,id. Argento Stile Moderno seconde classe.

Seconda Categoria : Ginli Nello puliti 60, Me-doglie oro quarto grado. - Albani Giovanni 59,id. argento Stile Moderno. - Ascani Ruffo 58,id. bl. - Searella Umberto 58, id. id. - Rossi

dott. Atuilcare 54, id. terzo grado.Terza Categoria : Palamidessi dottor Fausto

punti 47, Medaglia oro terzo grado. - Carli hig.Guelfo 42, id. 'argento primo grado. -- DevotoCarlo 39, id. secondo grado.

Quarta Categoria : Vernaccini Giuseppe punti42, Medaglia oro quarto grado. - Cardini Pericle33, id. argent, primo grado. - Ruglioni Ugo 30,id. secondo grado. - Rugiioni Ruffe 27, id. id. -Naldini Carlo 26, id terzo grado. ArrietoliArmando 26, id. id. - Gocci Manrico 25, id. id.- Meggini Renato 25, id. id.

PISTOLA : Sal vestroui Ernerenziano punti 106,Medaglia argento Stile Moderno seconda classe.- Gambini avv. Arrigo 100, id. id. secondo grado.- Ascani Ascanio 91, id. id. primo grado. -Riccomini ing. Carlo 88, id. id. secondo grado.

Cronaca.... ScolasticaCaro Ponte,

Per la seconda e ultima volta sono costrettoa chiederti un po' d'ospitalità per fare una sem-plice e breve dichiarazione a Magister della i Vocedel Popolo ).

Egli in un articolo di critica agli atti dell'UfficioScolastiro Comunale, pubblicato nel numero dellasettimana scorse, tira in ballo la Sezione Magi-strale Pieana con la evidente bramosia di volerpolemizzare con qualcuno, e, tanto per dar lospunto, accusa la Sezione di connivenza con l'Uf-ficio stesso, o per lo meno di una deplorevolearrendevulezza ai velieri del Direttore Geuerale.

Sappia in vece, Magister che l'attuale ConsiglioDirettivo della Sezione non è ligio a nessuno, eattende con calma e perseveranza, coi suoi atticomposti e disciplinati, a far valere le ragionidei maestri tenendo alta la dignità della classemagistrale.

Se Magi.ster è socio, potrà sapere, in adunanzadi Sezione, ciò che hanno fatto e ciò che inten•dono di, fare i dirigenti della Sezione stessa incontinuazione dell'opera svolta dai passati Con-sigli Direttivi ; ma non lo saprà dalle colonne diquesto o di altro giornale cittadino, poiché nonè decoroso esporre al pubblico, che non è inte-ressato, le questioni frivole e personali più omeno larvate.

Padronissimo Magister di continuare la suacritica, ma non inviti la Sezione a polemizzare,perchè essa non risponderà altro che nella sedeopportuna. .

Coi più vivi ringraziamenti credimi tuoUGO TAGLIAGAMBE.

Presidente della Sezione Pisanadell'Unione Magistrale Nazionale.

yENDESI elegante .American - dirigersi sig. MacchiArturo V ia A. Vena - Verniciatore, Pisa.

Cronachetta AgrariaAttenti al meteorismo! — Con l'alimen-

tazione verde a base di medica e di tri-foglio che noi somministriamo in questaepoca agli animali tenuti alla stalla nonsono infrequenti i casi di meteorismo otirnpapite, specialmente se il foraggio tro-vasi bagnato di rugiada.

L'agricoltore potrebbe facilmente evi-tare questo malanno, sia non eccedendo nel-1' alimentazione verde dei suoi animali conquesti foraggi, sia somministrandoli loroasciutti, leggermente appassiti e mescolaticon altri foraggi secchi, quali lo stremo ela paglia. Ma non sempre gli agricoltorisanno e purtroppo anche se sanno, voglionobattere la via migliore: ecco pertanto comeessi debbano contenersi in caso di disgrazia.

Appena si accorgano che il ventre del-l'animale comincia ad enfiare pratichinosu di esso dello energiche frizioni e ba-gnino l' addome con acqua gelata per ab-bassare la temperatura dei gas che si sonosviluppati nello stomaco e promuovere unacontrazione del loro volume. Aggiunganopoi ad un litro di acqua posto in unabottiglia grammi 25 di ammoniaca, apranoa forza la bocca dell'animale e ne rovescinoil contenuti) nell'esofago dell'animale stesso.L' ammoniaca per le sue qualità antifer-

mentative e assorbenti dei gas riuscendo inquesti casi • assai vantaggiosa non dovrebbemai mancare nelle case dei nostri colonie degli agricoltori tutti. Se l'ammoniacamnneasse si somministri pure acqua dicalce in più riprese.

Nei casi estremi non si esiti a foi.a,-eil ventre dell'animale ricorrendo all'operadel ti.e(dotapti, uno stiletto contenuto in unastuccio, che gli lascia però la punta sco-perta. Con esso si fora l'animale nel centrodi quel triangolo infossate detto e la fossadella fame » che i bovini presentano sulloro fianco sinistro. Si fora dunque, sileva lo stiletto e si lascia nella ferital'astuccio, perchè i gas contenuti nellastomaco e che procurarono con la loropressione il disturbo, possano uscire piùfacilmente. Chi non avesse il trequarti puòfare uso di un coltello da cucina, mettendodi poi nella ferita, porcile i gas possanouscire, un cannello di canna comune. Sivada quindi in circa del veterinario, ilquale provvederà, con le disinfezioni e conle cure opportune, che la ferita apertaabbia al più presto a rimarginare.

A. GIANFALDONI.

Note di letteratura" Le .inani arrossate,, : idillio Mediee vale di

LEONE MASIERI.

Attraverso una bella tessitura di versi pianie facili si svolge l' idillio in un Castello del Ce-sentirlo. Ne sono protagonisti Madonna Drive,giovane bella e mesta, innamorata di MeseerLionello, cavaliere forte, audace, vincitore neitornei e nelle giostre, innamorato a sue volta di

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Madonna Drina, ma un po' timido in fatto diamore. Lo scioglimento avviene per mezzo diuna certa Selvaggia, bel tipo di inereantessa fat-tucchiera, la quale dà un consiglio a MadonnaDritta, pe,r mezzo del quale Lionello si fa arditoe le fa le sua dichiarazione d'amore.

Qu esto è in breve il sunto dell'idillio. I versiscorrono, come ho gaà d-tto, facili e piani, senzaintoppi ; si leggono volentieri tanto pù che tuttal'azione è corredata di graziosi particolari, descri tticon smaglianti colori ; il più bello dei quali èquello della caccia.

V'è al contrario una straordinarie abbondanzadella parola forte » e qualche lieve manda ; nelresto il lavoro è fatto abbastanza bene e congrande accuratezza; dimostra anche un certostudio sulla fl aeeologia propria di quell'epoca.

D'altra parte il Masieri è giovane, e per quelpo' che ha fatto dà molto a sperare ; egli è mo•(lesto - altri 81 suo posto ne avrebbe fatto uncanean - e sparo che la sua modestia mi per-doni questa mia indiscrezione.

Mi auguro di poter dir presto di lui tuttoquello che ora non posso, quando anch'egli abbiaraggittuto la preda bella sua arte, come MesserLioneilo raggiunse la sua nea'arnore.

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