L'ETR. IMP. 22/2006L’ETRURIA N. 20 ATTUALITÀ 15 NOVEMBRE 2010 PAGINA 2 Carissimo Prof. Sono un...

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Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane S.p.A. - Sped. in abb. postale - D.L. 353/2003 (Conv. In - L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB/2004-Arezzo” - Abbonamento: Ordinario 3 30 0, , 0 00 0 - Sostenitore 8 80 0, , 0 00 0 Benemerito 1 10 05 5, ,0 00 0 - Estero Europa 8 80 0, , 0 00 0 - Estero America 1 12 20 0, ,0 00 0 - Autoriz. Tribunale di Arezzo N° 3 del 27/03/1979 – Iscrizione Reg. Naz. della Stampa n. 5896 - Stampa: Arti Tip. Tosc. Cortona. Una copia arretrata 3,0. Redazione, Amm.ne: Giornale L’Etruria Soc. Coop. arl - Via Nazionale, 51 - 52044 Cortona - C/C Post. 13391529 - Tel. (0575) 60.32.06 PAGINA 1 PERIODICO QUINDICINALE FONDATO NEL 1892 EURO 1,50 e-mail: [email protected] www.letruria.it L ETRURIA Cortona - Anno CXVIII - N° 20 - Lunedì 15 novembre 2010 REALIZZAZIONE E VENDITA DIRETTA MAGLIERIA PERSONALIZZATA E SU MISURA Via Gramsci, 62/X - Camucia (Ar) - Tel. e Fax 0575/60.50.35 - [email protected] C O R T O N A Tessuti artigianali dal 1842 - Liste Nozze Via Nazionale, 72 CORTONA (AR) - Tel / Fax 0575 601640 www.busatticortona.com - e-mail: [email protected] Con trenta euro all’anno puoi abbonarti e ricevere il giornale a mezzo posta o via internet, visitando il sito www.letruria.it I l palazzo comunale è stato co- struito in più tempi nel corso del XIII secolo; fu rimaneggia- to nel ‘500 e successivamente intonacato. Soltanto nel 1896 fu restaurato con numerose integrazioni in stile così che oggi della costruzione medioevale rimangono solo alcu- ne aperture bifore e trifore nella fiancata destra. Primi decenni del secolo scor- so fu aggiunta la balcona all’altez- za della parte alta della scalinata. Turisticamente è l’immagine che maggiormente viene carpita con le macchine fotografiche dai turisti che, percorrendo il corso, giungono nella piazza principale del centro storico. Gli anni passano per tutti ed anche per i monumenti, con la sola variante che, con un attento restauro, loro continuano a vivere per numerosi secoli. E così si è giunti da parte del- l’Amministrazione Comunale alla decisione di completare il restauro del palazzo con una seconda parte di lavori. L’importo del progetto è di eu- ro 260 mila che si sviluppa essen- zialmente in due parti: la rimozio- ne del manto con conseguente cernita e pulitura degli elementi in cotto e con sostituzione di quelli consumati nel tempo, messa in posa di uno stato di isolamento termico e di posa in opera della copertura del tetto del palazzo. In questa occasione si effettue- ranno i rimontaggi dei canali di gronda con terminali in ghisa e la realizzazione di una nuova apertu- ra per l’accesso al sottotetto ed un riordino e recupero delle facciate. In considerazione dell’impor- tanza del palazzo, sia da un punto di vista storico che architettonico, il progetto prevede la manutenzio- ne dell’intonaco esistente, la sua integrazione e un intervento di pu- litura generalizzata degli elementi in pietra serena dallo sporco superficiale accumulato negli anni. Si provvederà inoltre della pulitura dei cornicioni e alla posa in opera di dissuasori per gli uc- celli. In numeri passati avevamo la- mentato, documentando con le fo- to, lo sconcio di fili elettrici che, su via Roma, dall’alto della torre co- munale si calavano ai vari piani del palazzo. Con soddisfazione possiamo riportare la decisione dell’Ammi- nistrazione Comunale di procede- re alla messa a norma degli im- pianti e di tutte le linee di collega- mento, nonché alla realizzazione di nuovi servizi egienici ed un generale controllo di tutti i sistemi degli uffici. Infine, ed anche qui c’eravamo posti il quesito, il progetto prevede interventi di manutenzione e con- solidamento della torre comunale. A questo proposito chiediamo al sindaco Vignini di poter verifica- re l’opportunità di ripristinare l’attività dell’orologio del campa- nanone che per tanti secoli ha scandito il tempo per i cortonesi. I lavori termineranno prima delle festività natalizie. Piazza de Gasperi, 9 Tel. 0575/60.31.43 Camucia (Ar) Necessario il restauro del Palazzo Comunale Conclusasi da meno di tre me- si l’8a edizione ecco che si sanno gia le date per la prossima edizio- ne del Tuscan Sun Festival: dal 30 luglio al 7 agosto. Anche quest’anno la manife- stazione vedrà l’arte e la musica sempre più collegate, è quanto ha anticipato Barrett Wissman fonda- tore e direttore del Festival a Cor- tona. Laura Ruggieri [email protected] 06/68806031 - 339/4755329 30 Euro annuali. Non è stato facile in conside- razione che all’inizio di quest’an- no, senza alcun preavviso, le Poste Italiane hanno raddoppiato il co- sto di spedizione. Vari giornali locali in conse- guenza di questa azione hanno di- radato la loro frequenza, se non chiuso la testata. Grazie a Voi che siete stati solleciti, abbiamo potuto pro- grammare la nostra attività edito- riale contenendo al massimo i co- sti ed evitando di addossarli a Voi. Siamo certi che apprezzerete questo sforzo e che rinnoverete con altrettanta sollecitudine anche per il prossimo anno 2011. Una precisazione, nell’ultima riga dell’indirizzo che viene ap- posto sull’etichetta autoadesiva trovate sempre la scadenza del vostro abbonamento.Lo facciamo per evitare di incorrere in errori noi e per consentire a voi di essere puntuali. Solo una cinquantina di abbonati non ha rinnovato per l’anno 2010. Con l’invio di questo numero l’Amministrazione dovrà cancellarli. Speriamo che non sia e che si possano annoverare sem- pre come abbonati. I lettori e i familiari, che hanno espresso attenzione e soddi- sfazione per l’iniziativa del no- stro Giornale, volta a stimolare le istituzioni locali a voler mettere all’ordine del giorno dei loro lavori il ricordo del dottor Piegai, a cento anni dalla nascita, sono stati accontentati. Infatti sia la Asl 8, nella per- sona del dott. Mario Aimi che l’Amministrazione Comunale di Cortona, nella persona del sin- daco, dott. Andrea Vignini, hanno ritenuto opportuno e deciso che una cerimonia ufficiale ponga nel- la dovuta luce la figura e l’opera di un Cortonese, distintosi per dignità professionale e l’elevato grado di umanità. Nell’incontro con la popola- zione, stabilito per il pomeriggio dell’11 dicembre prossimo presso la Sala Pavolini, verrà comunicata le volontà delle Istituzioni ricorda- te di intestare, con una targa, la sala delle Conferenze presso l’O- spedale S. Margherita della Fratta al dott. Adolfo Piegai; e nelle stessa circostanza saranno ascoltate le testimonianze soprattutto di medi- ci che compresero e condivisero l’esperienza professionale e uma- na di Adolfo Piegai. Adolfo Piegai nacque a Pog- gioni di Cortona il 3 Ottobre del 1910. Si laurea a Perugia in Me- dicina e Chirurgia e allo scoppio della II guerra mondiale è inviato, col grado di tenente medico, a Ro- di nel Dodecaneso. Dal 1945 pre- sta servizio presso l’Ospedale civile di Cortona ininterrottamente fino alla data del suo pensiona- mento. Consegue le specializzazio- ni in Pediatria, in Malattie polmo- nari, in Cardiologia e in Medicina interna. Acquista, a proprie spese, il primo elettrocardiografo per con- sentire all’Ospedale di effettuare accertamenti cardiologici più a- vanzati; opera innovazioni nel re- parto di Medicina di cui è Prima- rio. Probabilmente non esiste fa- miglia cortonese che non abbia ri- cevuto, in maniera disinteressata, da lui cure e consigli medici. E’ stato anche socio dell’Accademia Etrusca di Cortona. La redazione Nona edizione Tuscan Sun Festival 2011 Insieme a Voi da 148 anni Sabato 11 dicembre nella Sala Pavolini Il ricordo del dott. Adolfo Piegai Ancora una volta l’Ammini- strazione del nostro giornale si ri- volge direttamente a Voi abbonati per chiedervi la riconferma della vostra adesione alla nostra iniziati- va. Nel titolo ricordiamo che da 148 anni L’Etruria vive ininterrot- tamente ed ha portato tante notizie locali in tutte le famiglie cortonesi residenti nel territorio e lontane dalla loro Cortona. Siamo felici di poter confer- mare il costo dell’abbonamento a

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Page 1: L'ETR. IMP. 22/2006L’ETRURIA N. 20 ATTUALITÀ 15 NOVEMBRE 2010 PAGINA 2 Carissimo Prof. Sono un suo estimatore da quando ero in una classe di Liceo. Oggi sono cresciuto e seguo,

Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane S.p.A. - Sped. in abb. postale - D.L. 353/2003 (Conv. In - L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB/2004-Arezzo” - Abbonamento: Ordinario €3300,,0000 - Sostenitore €8800,,0000Benemerito €110055,,0000 - Estero Europa €8800,,0000 - Estero America €112200,,0000 - Autoriz. Tribunale di Arezzo N° 3 del 27/03/1979 – Iscrizione Reg. Naz. della Stampa n. 5896 - Stampa: Arti Tip. Tosc. Cortona. Una copia arretrata €€3,0. Redazione, Amm.ne: Giornale L’Etruria Soc. Coop. arl - Via Nazionale, 51 - 52044 Cortona - C/C Post. 13391529 - Tel. (0575) 60.32.06

PAGINA 1

PERIODICO QUINDICINALE FONDATO NEL 1892 EURO 1,50 e-mail: [email protected]

L’ETRURIACortona - Anno CXVIII - N° 20 - Lunedì 15 novembre 2010

REALIZZAZIONE E VENDITA DIRETTAMAGLIERIA PERSONALIZZATA E SU MISURA

Via Gramsci, 62/X - Camucia (Ar) - Tel. e Fax 0575/60.50.35 - [email protected]

C O R T O N A

Tessuti artigianali dal 1842 - Liste NozzeVia Nazionale, 72 CORTONA (AR) - Tel / Fax 0575 601640

www.busatticortona.com - e-mail: [email protected]

Con trenta euro all’anno puoi abbonarti e ricevere il giornale a mezzo posta o via internet, visitando il sito www.letruria.it

Il palazzo comunale è stato co -struito in più tempi nel corsodel XIII secolo; fu rimaneggia-to nel ‘500 e successivamente

intonacato.Soltanto nel 1896 fu restaurato

con numerose integrazioni in stilecosì che oggi della costruzionemedioevale rimangono solo alcu -ne aperture bifore e trifore nellafiancata destra.

Primi decenni del secolo scor -so fu aggiunta la balcona all’altez-za della parte alta della scalinata.

Turisticamente è l’immagineche maggiormente viene carpitacon le macchine fotografiche daituristi che, percorrendo il corso,giungono nella piazza principaledel centro storico.

Gli anni passano per tutti edanche per i monumenti, con lasola variante che, con un attentorestauro, loro continuano a vivereper numerosi secoli.

E così si è giunti da parte del -l’Amministrazione Comunale alladecisione di completare il restaurodel palazzo con una seconda partedi lavori.

L’importo del progetto è di eu -ro 260 mila che si sviluppa essen-zialmente in due parti: la rimozio-ne del manto con conseguentecernita e pulitura degli elementi incotto e con sostituzione di quelliconsumati nel tempo, messa inposa di uno stato di isolamentotermico e di posa in opera dellacopertura del tetto del palazzo.

In questa occasione si effettue-ranno i rimontaggi dei canali digronda con terminali in ghisa e larealizzazione di una nuova apertu-

ra per l’accesso al sottotetto ed unriordino e recupero delle facciate.

In considerazione dell’impor-tanza del palazzo, sia da un puntodi vista storico che architettonico,il progetto prevede la manutenzio-ne dell’intonaco esistente, la suain tegrazione e un intervento di pu -

li tura generalizzata degli elementiin pietra serena dallo sporcosuperficiale accumulato negli anni.

Si provvederà inoltre dellapulitura dei cornicioni e alla posain opera di dissuasori per gli uc -cel li.

In numeri passati avevamo la -mentato, documentando con le fo -to, lo sconcio di fili elettrici che, suvia Roma, dall’alto della torre co -munale si calavano ai vari pianidel palazzo.

Con soddisfazione possiamoriportare la decisione dell’Am mi -ni strazione Comunale di procede-re alla messa a norma degli im -pianti e di tutte le linee di collega-mento, nonché alla realizzazionedi nuovi servizi egienici ed ungenerale controllo di tutti i sistemidegli uffici.

Infine, ed anche qui c’eravamoposti il quesito, il progetto prevede

interventi di manutenzione e con -solidamento della torre comunale.

A questo proposito chiediamoal sindaco Vignini di poter verifica-re l’opportunità di ripristinarel’attività dell’orologio del campa-nanone che per tanti secoli hascandito il tempo per i cortonesi.

I lavori termineranno primadelle festività natalizie.

Piazza de Gasperi, 9 Tel. 0575/60.31.43Camucia (Ar)

Necessario il restauro del Palazzo Comunale

Conclusasi da meno di tre me -si l’8a edizione ecco che si sannogia le date per la prossima edizio-ne del Tuscan Sun Festival: dal 30luglio al 7 agosto.

Anche quest’anno la manife-stazione vedrà l’arte e la musicasempre più collegate, è quanto haanticipato Barrett Wissman fonda-tore e direttore del Festival a Cor -to na.

Laura [email protected]/68806031 - 339/4755329

30 Euro annuali.Non è stato facile in conside-

razione che all’inizio di quest’an-no, senza alcun preavviso, le PosteItaliane hanno raddoppiato il co -sto di spedizione.

Vari giornali locali in conse-guenza di questa azione hanno di -radato la loro frequenza, se nonchiuso la testata.

Grazie a Voi che siete statisolleciti, abbiamo potuto pro -grammare la nostra attività edito-riale contenendo al massimo i co -sti ed evitando di addossarli a Voi.

Siamo certi che apprezzeretequesto sforzo e che rinnoveretecon altrettanta sollecitudine ancheper il prossimo anno 2011.

Una precisazione, nell’ultimariga dell’indirizzo che viene ap -posto sull’etichetta autoadesivatro vate sempre la scadenza delvostro abbonamento.Lo facciamoper evitare di in correre in errorinoi e per con sentire a voi di esserepuntuali. Solo una cinquantina diab bo nati non ha rinnovato perl’anno 2010. Con l’invio di questonu me ro l’Amministrazione dovràcan cel larli. Speriamo che non siae che si possano annoverare sem -pre come ab bonati.

I lettori e i familiari, che han noespresso attenzione e soddi-sfazione per l’iniziativa del no -stro Giornale, volta a stimolare

le istituzioni locali a voler mettereall’ordine del giorno dei lorolavori il ricordo del dottor Pie gai,a cento anni dalla nascita, sonostati accontentati.

Infatti sia la Asl 8, nella per -sona del dott. Mario Aimi chel’Am mi nistrazione Comunale diCor tona, nella persona del sin -daco, dott. Andrea Vignini, hannoritenuto opportuno e deciso cheuna cerimonia ufficiale ponga nel -la dovuta luce la figura e l’opera diun Cortonese, distintosi per dignitàprofessionale e l’elevato grado diumanità.

Nell’incontro con la po po la -zio ne, stabilito per il pomeriggiodell’11 dicembre prossimo pressola Sala Pavolini, verrà co municatale volontà delle Isti tuzioni ricorda-te di intestare, con una targa, lasala delle Conferenze presso l’O -spe dale S. Margherita della Frattaal dott. Adolfo Piegai; e nelle stessacircostanza saranno ascoltate letestimonianze soprattutto di medi -

ci che compresero e condiviserol’e sperienza professionale e u ma -na di Adolfo Piegai.

Adolfo Piegai nacque a Pog -gioni di Cortona il 3 Ottobre del1910. Si laurea a Perugia in Me -dicina e Chirurgia e allo scoppiodella II guerra mondiale è inviato,col grado di tenente medico, a Ro -

di nel Dodecaneso. Dal 1945 pre -sta servizio presso l’Ospedalecivile di Cortona ininterrottamentefino alla data del suo pensiona-mento. Consegue le specializzazio-ni in Pediatria, in Malattie polmo-nari, in Cardiologia e in Medicinainterna.

Acquista, a proprie spese, ilprimo elettrocardiografo per con -sentire all’Ospedale di effettuareaccertamenti cardiologici più a -van zati; opera innovazioni nel re -parto di Medicina di cui è Pri ma -rio.

Probabilmente non esiste fa -mi glia cortonese che non abbia ri -cevuto, in maniera disinteressata,da lui cure e consigli medici. E’sta to anche socio dell’AccademiaE trusca di Cortona.

La redazione

Nona edizione Tuscan Sun Festival 2011

Insieme a Voi da 148 anni

Sabato 11 dicembre nella Sala Pavolini

Il ricordo del dott. Adolfo Piegai

Ancora una volta l’Am mini -stra zione del nostro giornale si ri -volge direttamente a Voi abbonatiper chiedervi la riconferma dellavostra adesione alla nostra iniziati-va.

Nel titolo ricordiamo che da148 anni L’Etruria vive ininterrot-tamente ed ha portato tante notizielocali in tutte le famiglie cortonesiresidenti nel territorio e lontanedalla loro Cortona.

Siamo felici di poter confer-mare il costo dell’abbonamento a

Page 2: L'ETR. IMP. 22/2006L’ETRURIA N. 20 ATTUALITÀ 15 NOVEMBRE 2010 PAGINA 2 Carissimo Prof. Sono un suo estimatore da quando ero in una classe di Liceo. Oggi sono cresciuto e seguo,

ATTUALITÀL’ETRURIA N. 20 15 NOVEMBRE 2010

PAGINA 2

Carissimo Prof.Sono un suo estimatore da quando ero in una classe di Liceo. Oggi sonocresciuto e seguo, alla luce dei suoi insegnamenti, tutte le vicende politi-che nazionali e locali. E sono veramente sconfortato. E sì, perché sedebbo paragonare i comportamenti e lo status privilegiato di tutti coloroche praticano questo mestiere alle regole, descritte con chiarezza dateorici della politica e che lei puntualizzava nelle sue lezioni con passio-ne, c’è da restare, a dir poco amareggiati e profondamente delusi.Fatta questa permessa, le scrivo perché stimolato da un articolo apparsonel precedente numero dell’Etruria a firma di Narciso Fini, dall’elo-quente titolo “disOnorevoli furbetti”. Lo scritto tratta della proposta fatta dal deputato dell’Italia dei ValoriAntonio Borghesi, il 21 settembre scorso, allo scopo di abolire il vitalizioche spetta ai parlamentari dopo solo 5 anni di legislatura. La proposta èstata respinta da 498 votanti su 525 presenti. A votare per l’abolizione soltanto 22 deputati. Questo è quanto accaduto ma per nulla evidenziato sui giornali e daiprogrammi televisivi. La situazione è davvero insopportabile al pensieroche i nostri Parlamentari Italiani, Regionali ed Europei alla fine di unasola legislatura (a volte anche con meno) riescono ad ottenere dalloStato una indennità vitalizia di svariati milioni mensili senza avere, comequalunque altro lavoratore che si rispetti, maturato gli anni sufficientiper questo, aggravato dal fatto che non essendo un reddito pensionisticohanno la possibilità di non metterli in accumulo con altri redditi. Vorrei sapere se fosse possibile creare una specie di associazione ditutela dei cittadini contro questa truffa legalizzata che oltre tutto misembra moralmente indecente ed eventualmente trovare il sistema pereliminare tutti quei privilegi immeritati e immotivati di cui usufruiscono ipolitici alla fine della carriera.La ringrazio dell’attenzione che vorrà riservarmi e la saluto con la stimadi sempre.

Un suo alunno di liceo che chiede l’anonimato

Riuscire a trovare una strada che porti ad annullare tutti iprivilegi dei politici è pressoché assente da ogni stradario oggiin circolazione.Il cortese lettore, nonostante la sua giovane età, ricorderà ilreferendum dell’ Aprile 1993 con cui il popolo italiano, cancel-lava, con il 90,3% dei voti, la legge sul finanziamento pubblicoai partiti; uscito dalla porta rientrò di corsa, in occasione delleelezioni dell’anno successivo, dalla finestra, tutto rimesso anuovo e ribattezzato come “rimborso spese elettorali”. Il tentativo, riferito nell’articolo a cui la lettera fa, riferimentoe ideato da un esponente dell’Italia dei Valori, è scopertamentepropagandistico, perché la proposta di abolire il vitalizio non èstata presa in considerazione neppure dagli stessi deputati diquel partito: dei 29 rappresentanti, infatti, eletti alla camera,solo 22 hanno sostenuto la proposta di Antonio Borghesi,consapevole, già in partenza, del fallimento di quel tentativo. Ma chi è disposto a farsi del male con i tempi che corrono eper di più con le proprie mani? Infatti la notizia di questavotazione non è trapelata, nonostante la sua importanza e lostesso Di Pietro si è guardato bene dal comunicarla in occasio-ne delle sue reiterate e chiassose apparizioni televisive. Oltre ad essere, i politici di casa nostra, con questa massa diprivilegi, uomini spregevoli, sono anche manifestamente falsi eipocriti. E di fronte a questa classe di rappresentanti del popolo cosìdeclassata e degradata mi chiedo: come si fa ad accogliere contutti gli onori e le cortesie possibili questi signori, nelle rareoccasioni in cui vengono a divagarsi anche tra le nostre mura?Non sarebbe il caso di ignorarli affinché possano rendersiconto dello squallore morale che essi rappresentano?Qualcuno, mi pare già di sentirlo, mi accuserà di qualunqui-smo o di populismo. Io credo che sia più ragionevole consi-gliare l’indifferenza, oggi, che il ludibrio, domani, in piazza diMontecitorio, di una folla invelenita.

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Quando il rattoppo è peggio del buco

Entro la fine dell’anno gliuffici in via Nazionaleverranno chiusi ma, sononotizie certe, si riapriranno

immediatamente.C’è un accordo che sta per

essere sottoscritto tra il Comune el’Amministrazione Provinciale, se -con do il quale le attuali funziona-rie dell’APT (che sono dipendentidella Provincia), saranno coman-date all’Amministrazione Comu na -le di Cortona.

La Giunta Comunale dovrebbedeliberare la nuova collocazionedell’Ufficio Turistico in palazzo Ca -sali.

L’attività così riprenderà apieno ritmo con gli stessi tempiattuali; non sarà eliminato il servi-zio di biglietteria che continueràad essere operativo.

Dunque migliore notizia nonpoteva esserci.

Questa nuova situazione, anostro giudizio, può diventare

estremamente utile in funzione alleattività turistiche locali.

Non dipendendo dalle volontàdella Direzione di Arezzo, ma daquella nostra cortonese sicura-mente potremo meglio seguire emigliorare le proposte turistichecortonesi, a partire soprattuttodalla Mostra del Mobile Antico.

In questa ottica sarebbe ne -cessario anche prevedere un di -verso e più positivo rilancio di al -tre manifestazioni che possonome glio qualificare l’iniziativa tu ri -stica; ci riferiamo alla Fiera delRame e alla Mostra del Fiore chein questi ultimi anni hanno“sopravissuto”, ma certamentecon questo andazzo potrebberode cretarne la fine delle manifesta-zioni.

Non corriamo troppo, rendia-moci conto che d’ora in poi tuttodipende dalle nostre capacità eche la promozione turistica saràsvolta direttamente dalla Regione.

Il sistema turistico locale trovai propri riferimenti normativinella legge quadro sul turismo(legge 29.3.2001 n. 135) e su

cui le regioni hanno costruito leloro normative. Tale legge si scon -tra tuttavia con i nuovi principi sulfederalismo, a seguito della ri for -ma del Titolo V della nostra Co -stituzione. Il nuovo articolo 117del la Costituzione non annovera ilturismo e l’industria alberghierafra le materie di legislazione esclu-siva dello Stato, né fra quelle dilegislazione concorrente Stato-Re -gioni. Deve quindi desumersi chein materia turistica il potere legi -slativo sia di esclusiva competenzadella Regione. Alla luce di questepremesse, la Regione Toscana ab -bia in mente, forse per motivi e co -nomici, di sopprimere le Aziendedi Pro mozione Turistica.

Il fatto non ci può lasciare deltutto indifferenti di fronte ad unanotizia che ha del clamoroso, spe -cie in una regione, ed in particola-re in una Città come Cortona, cheha una propria vocazione turisticae che del turismo se ne è fatta una

ragione di vita o di morte. Con lalegge citata veniva introdotto unsistema organizzativo dell’offertaturistica, fondato sul concetto dicooperazione tra i responsabili ebeneficiari dello sviluppo econo-mico quali gli enti locali, glioperatori del settore ed in generela comunità locale.

In questi anni le APT hannosvolto i loro compiti di: a) promo-zione della conoscenza delle lo ca -lità comprese nell’ambito territo-riale di assegnazione, anche attra-verso la realizzazione e la divulga-

zione di materiale pubblicitario edinformativo; b) promozione e rea -lizzazione di spettacoli, manifesta-zioni, iniziative di interesse turisti-co, anche in collaborazione congli enti locali e le associazioni in -teressate; c) iniziative volte a mi -glio rare il funzionamento di im -pianti ed attrezzature di interesse

turistico; d) rilevazione ed elabo-razione di dati statistici di interesseturistico; d) assistenza alle im pre -se e associazioni operanti nel set -tore turistico; informazione ed ac -co glienza turistica e soprattuttooperazioni di marketing territoria-le.

Quindi la “mission” delle APTè quella di offrire informazionegratuita a tutti i turisti nazionali,stranieri e residenti sulla città, sul -le proposte di tipi di turismo edel le attività socio-culturali e ri -creative organizzate, in modo dafar loro trascorrere al meglio ilsoggiorno o vacanza. Non averepiù a Cortona il punto di riferi-mento dell’APT costituirebbe ungrave vulnus alla Città, una perditaincommensurabile che farebberivoltare sulla tomba chi nel tempolontano si è battuto perché Cor to -na avesse prima una propria proloco e poi un’azienda di turismo.Già il termine azienda ci da lasensazione di un qualcosa di ef fi -ciente, di attività, di innovazionecon tinua. Vorremmo fosse chiaroa tutti il concetto che la Toscana,in particolare i centri di minorflusso turistico ma non menoimportanti della stessa Firenze,non potrebbe sopravvivere, se siabbassasse la guardia sul pianopromozionale, alla lotta planetariache sul turismo viene fatta quoti-dianamente, su tutti i fronti, perimpossessarsi anche di qualchemisera quota di mercato. Non vor -remmo che a furia di tagli, e Cor -tona ne sa qualche cosa per laper dita nel tempo di uffici e servizi

di primo piano, ci trovassimo avivere di ricordi e vedere la de ca -denza inarrestabile del sistema tu -ristico locale tutto a vantaggio deigrandi centri.

E’ il momento che il Comune,gli operatori turistici, le banche lo -ca li e quanti hanno a cuore la so -pravvivenza della città si diano unamossa, dei suggerimenti alla re -gione sulle cose concrete da fare.Innanzitutto proposte: fra queste,deleghe ampie al Comune perl’or ganizzazione del settore, contrasferimento di fondi e personale,al fine di garantire la sopravviven-za di un centro di promozione edinformazione turistica e l’indivi-duazione dei locali dove l’attualeAPT, e poi ex APT ( riformata, de -formata, trasformata?), dovrebbetrovare la propria sede, essendoquesta costretta, come pare, achiudere i battenti a fine anno.

Il locale più appropriato qualefutura sede del “Punto Turismo”(punto come luogo, non comenien te!) ci sembrerebbe esserequello già sede del servizio riscos-sione tributi in Via S. Margherita n.3, di proprietà della Banca Po po -lare dell’Etruria. Locale ben visibi-le e porta d’ingresso alla città e dia gevole accesso per giovani e me -no giovani, sempre che detto I sti -tuto, a modico prezzo o in co mo -dato sia disponibile alla cessione;altro punto visibile, e non onerosoper il Comune, potrebbe essere illocale di proprietà comunale, inVia Roma posto al numero 5; insubordine, con atto di coraggio epromozione della Banca Popolaredi Cortona, la concessione del lo -cale posto in Piazza della Re pub -blica n. 8, attiguo all’URP del Co -mune. Affrontiamo le proposte delPresidente Rossi con propostealternative ed a costo contenuto;non possiamo farci ubriacare daun semplice vermouth Martini &Rossi; occorre reagire a proposteindecenti con proposte credibili,decenti ed onorevoli. Le idee, emeno che meno le soluzioni dei“rottamandi” non ci piacciono,spe cie se vanno a discapito dellacollettività.

Cortona non può fare a menodi un centro di riferimento per ilturismo e perché no, egoistica-mente parlando, per quanti so nopendolari, perdere un punto per ilrilascio degli abbonamenti fer -roviari per supplire alle de fi cienzedi Trenitalia.

Piero Borrello

Notizie molto confortanti

Morte delle APT? Turismo declassato? Si salvi il salvabile...

PRONTA INFORMAZIONE

Turno settimanale e notturnodal 15 al 21 novembre 2010Farmacia Bianchi (Camucia)Domenica 21 novembre 2010Farmacia Bianchi (Camucia)

Presso l’Ospedale della Fratta 0575/63.90.55A Mercatale di Cortona 0575/61.92.58

GUARDIA MEDICA

FARMACIA DI TURNO� �Turno settimanale e notturnodal 22 al 28 novembre 2010Farmacia Ricci (Tavarnelle)Domenica 28 novembre 2010Farmacia Ricci (Tavarnelle)

ORARIO FESTIVO DELLE MESSEMonastero S. Chia raore 8,00Chiesa S.Filippoore 8,30

Monastero SS. Tri nitàore 9,00S. Francesco ore 10,00

Cattedraleore 11,00S.Domenicoore 18,30

Page 3: L'ETR. IMP. 22/2006L’ETRURIA N. 20 ATTUALITÀ 15 NOVEMBRE 2010 PAGINA 2 Carissimo Prof. Sono un suo estimatore da quando ero in una classe di Liceo. Oggi sono cresciuto e seguo,

CULTURAL’ETRURIA N. 20 15 NOVEMBRE 2010

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Va da via Dardano a PiazzaTren to e Trieste. Prima era dettovi colo Tommasi dal voltone sottoPa lazzo Tommasi da quale si di -parte.

In un lontano passato, e fino alsettecento,a detta di molti studiosicostituiva insieme a via Maffei unpercorso diretto tra la Cattedrale eS.Francesco in una direttrice cheat traversava tutta la città dalle mu -ra ad ovest alle mura ad est.

Poi, con la costruzione delSeminario diocesano nel settecen-to e con quella del teatro Sig norelli

nell'ottocento, quest'asse persetutta la sua importanza e così ilnostro vicolo.

Oggi, infatti, è stretto e ab ba -stanza scuro a causa dell'alta mo -le del Teatro che incombe nel latodi sinistra e di quella di Pa lazzoVagnotti (il seminario) che netron ca completamente la prospet-tiva.

In compenso è un vicolo chesi percorre nel cuore di Cortonaall'ombra di costruzioni importan-ti.

Da Noterelle Cortonesi di Ezio Cosatti

Cortona, 11 febbraio 1894

Rubrica curata da Nicola Caldarone

Ci si avvicina a grandi passial la ricorrenza attesa dei 150 annidell’Unità d’Italia e al prestigiosoConvegno del 2-3-4 Dicembrepros simo, organizzato dalla Fon -dazione Feltrinelli, con il qualel’Am ministrazione Comunale diCortona darà il via ufficialmente aun programma di iniziative cheoccuperà per intero il 2011. Con -fe renze, concerti, rappresentazioniteatrali, concorsi per le scuolesaranno realizzate in collaborazio-ne con le istituzioni culturali e leassociazioni del nostro territorioallo scopo di diffondere la convin-zione dell’importanza dell’unitàgeografica, morale e culturale del -la nostra bella Italia, in un mo -mento in cui si registra un preoc-cupante deficit dell’identità nazio-nale

Ezio Cosatti, primo direttoredell’Etruria nel 1892, nelle sueNo terelle cortonesi ha ripetuta-mente inneggiato all’imprese delRisorgimento italiano e a quelle diGaribaldi e all’impegno che Cor to -na profuse nel dedicargli un mo -nu mento nel 1894.

In questa Ru brica è stata giàriproposta la cro naca di qualchefase dell’operazione; in questoulteriore appuntamento si riporta

quel periodo di preparazione e dilotte - come scri ve Cosatti - cheportò alla “rea lizzazione del sognodei patrioti cortonesi”.

“Dopo dodici anni di lotte, ilso gno dei patrioti cortonesisem bra ormai prossimo ad av -ve rarsi. I lavori di basamento delmo numento a Garibaldi sonopressoché ultimati; per l’inaugu-razione sarà fra noi anche loscultore Ettore Ferrari.

La Società dei Reduci pro -motrice - con quello zelo chel’ha sempre contraddistinta -non rimane con le mani allacintola, desiderando che in quelgiorno Cortona sia pari alleproprie tradizioni e onori de -gnamente gli spiriti illustri cheverranno per l’occasione fra noi,tra i quali hanno già assicuratola propria presenza: gli onore-voli Cavallotti, Bovio e molti al -tri.

Per la circostanza verràstam pato, edito dalla tipografiaA lari, un numero unico col ti -tolo Garibaldi a Cortona. Ispi -ratore di questa pubblicazione èstato il professore G. L. Passerini,noto nell’arte per suoi moltila vori critici su Dante”.

LOVARI S.A.S., DAL 1970 RESTAURO, RISTRUTUREAZIONE, ALLESTIMENTICORTONA, LOC. OSSAIA - TEL. 0575/67.85.38 - CELL. 335/76.81.280

E-MAIL: [email protected]

Il monumento a Garibaldi

Italiana, originaria di Lauria(Potenza), la VenerabileMar ghe rita, disprezzando glionori del mondo volle

entrare fra le religiose merceda-rie (1) nel convento di SantaMaria degli Angeli di El Puigpresso Valenza in Spagna. La suavita fu colma di innumerevoliesempi di virtù, sempre attentaverso le realtà celesti, assiduanella preghiera, contemplazionee mortificazione finché glorio-samente morì. Il suo corpo fudeposto in un sepolcro dignitosonella chiesa dello stesso conven-to.

L'Ordine la commemora il18 dicembre.1) L' Ordine di Santa Maria dellaMercede è stato fondato da SanPietro Nolasco (1180-1258).

Pietro, avendo nei suoiviaggi visto la condizione dimolti schiavi cristiani, si dedicò,con alcuni compagni, allaliberazione di quei fratellioppressi.

Questo gruppo iniziale dicompagni era formato unica-mente da giovani laici.

Dopo aver avuto nella nottedel 1 agosto 1218 una visionedella Vergine Maria decise diriunire i suoi compagni in unOrdine religioso.

L'Ordine venne approvatodalla Chiesa con la bollaDevotionis Vestrae di PapaGregorio IX nel 1235.

Pietro Nolasco e i suoi frati,costituiti in Ordine ReligiosoRedentore laico, continuarono

le loro peregrinazioni di carità,domandando l’elemosina per laredenzione degli schiavi cristia-ni esistenti nelle terre occupatedai saraceni.

Dalla fine del XII secolo ilmetodo più comune per dare lalibertà agli schiavi cristiani fu laredenzione, che consisteva nelpagare un riscatto al padronedello schiavo. La somma dipen-deva dall'età, dall'importanzasociale, dalle condizioni econo-miche e fisiche dei riscattandi.

I fondi erano ottenuti con leelemosine che raccoglievano ireligiosi e i laici, gli "operai dellaredenzione". Se le sommeraccolte non erano sufficientiper redimere qualche cristianoche era in pericolo di rinnegarela fede, pur di ottenerne lalibertà, uno dei redentorirestava in pegno al posto delloschiavo. Furono circa 52.000 glischiavi riscattati attraversol'esborso di enormi somme didenaro ai padroni musulmani.

Dell’Ordine esiste anche ilramo femminile.

Le Monache mercedarie nonhanno un preciso anno difondazione, sono nate, moltoprobabilmente, dalle donne, che,da laiche, si erano impegnatenell'ordine e che, col passar deltempo, si consacrarono comple-tamente alla preghiera.

Oggi l'Ordine è impegnatonella liberazione dalle nuoveforme di schiavitù spirituale,psicologica, economica e so -ciale.

Svolge la sua attività nellecarceri, con iniziative diprevenzione o di sostituzione alcarcere e di aiuto post-carcera-rio; nell'impegno per i rifugiati,i bambini e i giovani emargina-ti, i perseguitati, in modo parti-colare per coloro che nonpossono esprimere in libertà laloro fede; nella evangelizzazionemissionaria per realizzare laliberazione dalle nuove forme dischiavitù economica e culturaleche si manifestano nei cosiddet-ti "paesi in via di sviluppo";nella cura delle parrocchie,specialmente nelle zone dimaggiore emarginazione.

Rolando Bietolini

Vie, Vicoli, Piazze e strade di Cortona

a cura di Isabella Bietolini

Vicolodel Teatro

Venerabile Margherita da LauriaVergine mercedaria

Tante Margherite (16)

Il “Piccolo” ricominciaCome di consueto, con l’ar -

rivo dell’autunno il Piccoloriprende le sue attività tea -trali e non. Il 3 ottobre si è

riunita al Teatro Signorelli, che ciha gentilmente ospitati, l’Assem -blea dei soci presieduta dallasig.ra Patrizia Banacchioni, con ilconsiglio direttivo: A.Santiccioli, L.Bartelli, S.Bocci e L.Merli in cuisono state descritte le attività dellapassata stagione, e sono state pre -sentate quelle della prossima.

La stagione di quest’anno vedealla regia Augusto Bietolini, checon il suo “Non sparate sul po -stino”, di Derek Benfiel, andrà inscena al Teatro Signorelli a marzo.

Oltre ad Augusto Bietolini, cheha già altre volte condotto la regiadi spettacoli del Piccolo si affac-ciano due nuovi registi, SusannaBocci e John Rocchiccioli, che

collaboreranno nella regia di unsecondo spettacolo, che andrà inscena a maggio.

Nel frattempo dall’11 ottobreè ripartito il laboratorio dei “Pic -co li al Piccolo”, ormai al suoquar to anno, con il sempre pre -zioso impegno di Patrizia Banac -chioni, Franca Paci e SusannaBocci, che ogni lunedì, dalle ore17,45 alle 19,00 incontrano ibambini del gruppo.

C’è da segnalare inoltre lacrea zione del nuovo blog del “Pic -colo Teatro della Città di Cortona”,an cora in una fase embrionale, mache permetterà a chi lo desidera,di pubblicare commenti o suggeri-menti sulle varie attività e natural-mente di essere aggiornati sullevarie iniziative: piccoloteatrocortona.blogspot.com

S.Bocci

Un saluto commosso al “Maestro” Antonio Di MatteoAesequie avvenute. Queste

poche parole, pur nelmas simo rispetto della vo -lontà dei famigliari, hanno

raddoppiato il mio dolore per lascomparsa del caro An tonio diMatteo.

Nel titolo ho messo di propo-sito le virgolette perché lui era il“Maestro” di musica, non se neabbiano a male tutti gli altri. Oltrequaranta anni fa (per la pre cisionenel 1967) i miei geni tori deciserodi proseguire nella tradizionebandistica della famiglia iscriven-domi alla Scuola di Musica Co mu -nale, dove alla prima le zione,

come tanti altri miei coetanei nelmedesimo frangente, feci un belpiantino: volevo suonare ilClarinetto come mio fra tello, ma ilMaestro mi appiop pò il FlicornoSo prano dicendomi che era lostru mento giusto per la conforma-zione delle mie labbra. Apriti cie -lo, volevo smettere subito, non a -ve vo nessuna intenzione di tornareda quell’uomo con quell’accento

così strano! Invece, per mia for -tuna, il paziente Di Matteo poco apoco fece nascere in me l’amoreper quella strana tromba e cosìper la Musica, un amore che nonmi ha più lasciato e che mi faapprezzare una delle cose piùbelle della vita, la Musica appunto.All’apparenza sembrava burbero,

ma solo per chi non lo conoscevabene; di sicuro aveva un carattereimpulsivo, sembrava che perdessela pazienza per un nonnulla, mafa ceva presto a tornare il sereno,con un sorriso o una battuta. Mache fatica, povero maestro, farcisuonare e suonavamo davvero be -ne, perché era una grandissimoarrangiatore e sapeva attagliare ibrani ad ogni musicante, persona-lizzandogli lo spartito e non con icomputer come oggi, ma con la -metta e penna stilografica, chequan do pioveva sul libretto si sco -lorivano tutte le note! E poi leprove dopo cena, gli scherzi e il

mitico Concerto di Santa Cecilia,dove suonavamo pezzi indubbia-mente difficili, con l’ansia e l’emo-zione di finire la serata tutti in sie -me a cena, e tanti tanti altri bei ri -cordi. Ogni volta che lo incontravoera sempre un piacere fermarmi aparlare con il Maestro: “Pa rig -gino, dove sei adesso? Suoni an -cora? Non smettere mi racco-mando”.

Gli sono veramente grato, perla passione che è riuscito a tra -smettermi, per quello che “com -pletamente da solo” ha fatto perCortona, per la cultura cortonese,per generazioni di ragazzi chehan no avuto la possibilità di stu -dia re gratuitamente la musica. Midispiace dal profondo del cuore

non averlo potuto salutare per l’u -ltima volta e piangerlo insieme aisuoi cari, ma continuerò a volereun gran bene ad Antonio, sa pendo

che è tornato nella sua cara terrache, pur vivendo felice a Cor tona,non aveva mai smesso di amare.

Un affezionato Mario Parigi

Cortona, 25 aprile 1975, Maestro Antonio Di Matteo alla guida della suaBanda

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CULTURAL’ETRURIA N. 20 15 NOVEMBRE 2010

S.A.L.T.U.s.r.l.Sicurezza Ambiente e sul Lavoro

Toscana - Umbria

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Cento anni fa

Appare evidente da questo ar -ticolo di oltre un secolo fa che laquestione meridionale era, è epur troppo sarà di grande attualità.E ancor più singolari sono gliauspici finali del Generale Corsi,che certamente non poteva ancoraessere comunista, ma che auspi-cava per il futuro, e quindi per noi,la definitiva scomparsa della mafiae una società migliore, più giusta.Dall’Etruria del 10 novembre1895.

Il Senatore Corsi, che oltre adessere uno dei nostri più distintigenerali del nostro esercito è uncolto e dotto letterato e scrittore,ha pubblicato un libro sullaSicilia (dove è stato lungo tempocomandante del Corpo d’arma-ta) ove studia le condizioni del -l’isola assai meglio che gli am -biziosi politicanti.

Noi crediamo cosa utile tra -scriverne qui un brano affinchéi nostri contadini vegganoquan to peggiore è la vita dei la -vo ratori della Sicilia. Il benesse-re, come dicemmo altra volta, èrelativo. Ed ognuno di noi, vol -gendo il capo indietro, vedequalcuno più misero e più di -sgraziato di noi. Il generale Corsiche è Toscano, onora con questosuo libro l’Italia e la nativa suaregione. Dal capitolo: Il Futuro.Dobbiamo arrischiarci ad aprirel’uscio verso il futuro? Collamiglior volontà del mondo, ionon so vedervi quello che debbocredere vi scorgano questi braviavveniristi. Sparirà il «malan-drinaggio»? Speriamolo, ma ri -cor diamoci che altre volte fucre duto spento, e divampò sem -pre dopo qualche interno scon -volgimento. Potranno i po stericambiargli nome: auguriamoloro che non ne abbiano biso -gno, e in ogni caso che sappianoopporre al brutto male quelrimedio che gli si conviene daparte di uomini di buon sangue.E chi sa che non si torni amaggior severità di legge per larepressione? Che «mafia» e «o -mertà» si possano cancellare inmodo che non ne rimanga vesti-gio, né tra i sommi né tra gliinfimi dei futuri «Ineguali», mi

par molto difficile, almeno perun tempo non breve. Vorreisopra tutto vedere sparsi di casequei deserti interni e ridotterovine quelle catapecchie chefurono il secolare ricovero dimigliaia di proletari.

Ma richiudo l’uscio, perchétemo di avere sbagliato e diguardare indietro invece cheinnanzi, e mi con tento per oradi desiderare: che possidenti elavoratori s’intendano sulla basedi una onesta «mez zeria», o diun equo com penso alle fatichedel povero; che siano messe acultura le terre ora infruttifere,migliorata e resa più produttivala coltivazione delle altre,disgregata la popolazione rurale;che a coloro cui lo zolfo nonpossa dare più pane, sia agevo-lato il passaggio alla industriaagricola, poiché credo chequesta terra di Sicilia possanutrire tutti i suoi figli; chesiano alleggeriti quanto piùpossibile i gravami che ora pe -sano sull’agricoltura; che sia fa -vorita la giusta divisione dellaproprietà fondiaria, sorganonuovi proprietari non troppograndi né troppo piccoli, spari-sca l’affitto; che si favorisca pureper ogni modo la navigazionecon le industrie sue affini; chesia no smascherati e sfatati gliapostoli del disordine sottoqual unque maschera; che lastampa divenga più veritiera,più temperante, più dignitosa,atta insomma ad educare, non aguastare, o almeno non ad attiz-zare queste anime così fervide.

Mario Parigi

Le sale di Palazzo agnottihanno accolto, sabato 6 edomenica 7 novembre, co -me di consueto, la Mostra

degli Studenti dell’U niversità della

Georgia: una ricca esposizione dilavori realizzati dal sempre nutritogruppo di giovani artisti america-ni.

Dai lavori, che vanno dalla

scultura alla pittura, alla realizza-zione di carta e libri, a gioielli, èpossibile interpretare l’attivitàdell’Università della Georgia diquesti anni a Cortona, portataavanti filtrando proposte artistiche

di varia natura. Nel percepire lasensazione che si tratti di opere dialto valore, viene spontaneodomandarsi dove inizi e dovetermini il confronto tra allievo emaestro e quanto nei lavori deglistudenti sia da ascrivere allastimolante atmosfera cortonese: ineffetti, nelle opere tutte ed in parti-colare in alcuni libretti realizzati amano, emerge la suggestionedell’Arte italiana come cura per ildettaglio e come valore estetico insé. Assente dalle opere, invece,ogni tensione, velata da uno stilesobrio e misurato, nonostante ilavori siano espliciti, sia dal puntodi vista formale che contenutistico.Tele, disegni e gioielli appaionocome intrecci decorativi e, ad untempo, come profili di delicataraffinatezza che inducono il visita-tore a comprendere come l’arte sipossa rintracciare negli occhi diogni uomo di strada e nelle parole

di ogni individuo. I ragazzi dell’U -niversità della Georgia congelanol’immagine e scattano un’istanta-nea del presente, proiettando pau -

se e momenti nel futuro: d’altrocanto, è vero che ogni grande o -pe ra d’arte ha due facce, una peril proprio tempo e una per il fu -turo, per l’eternità. (Daniel Baren -boim).

Elena Valli

Sta diventando appuntamentoda grandi occasioni quelloche viene celebrato da noveanni presso la monumentale

chiesa di San Domenico. Una rasse-gna che ben s’intona con il sacrotempio, con la storia della città diCortona e con la stagione autunnaleche muove la mente al raccoglimen-to; una rassegna che fa pendant,

dopo sbornie estive di esibizioni ar -ti stiche di dubbio gusto, con il Fe -stival di Musica Sacra del meseGiu gno.

L’evento è stato organizzato,come per il passato, da Alfiero A -lunno, direttore del Gruppo Corale“S.Cecilia” che, in veste di padronedi casa, ha salutato e ringraziato ilpubblico, le Corali partecipanti e le

istituzioni che hanno lo reso possi-bile: dall’Am mini stra zione Comu na -le alla Banca Po po la re di Cortona.

Ha dato il via al programmadella serata lo stesso Gruppo CoraleSanta Cecilia, preceduto da un inter-vento della dott.ssa Rita MezzettiPanozzi, assessore alla cultura allaProvincia di Arezzo, che, in veste dicorista e di esperta di musica, ha,per questa occasione, delineato lanatura e il ruolo delle Corali, il loroimpegno e il loro compito di for -mazione e di educazione alla bellamusica. Al termine delle esecuzioni,

dello “Psallite Deo” di J.S.Bach edel “Laetatus sum” di A. Vivaldi, im -preziosite dall’accompagnamentostrumentale di Massimiliano Rossi,organista della Cattedrale di Cor -tona, la Corale Santa Cecilia è statasalutata con sentiti e caldi applausi

Calorosa accoglienza è stata,altresì, riservata alle esibizioni deiragazzi del Coro “InControCanto” diArezzo, diretta dalla brava GiannaGhiri, che, benché ancora moltogiovane, ha nel suo pedigree unaric ca e interessante esperienza ar ti -stica. I ragazzi giovanissimi si sonocimentati con successo sia in branidi gregoriano che in brani di mu si -ca sacra, vivacizzati da singolaricon taminazioni jazzistiche.

Il maestro Antonio Smacchi ha,poi, diretto l’Associazione Co raleTe tium di Corciano che egli stessoha fondato nel 1985 riportandosuc cessi in Italia e all’estero. Le ap -plaudite esecuzioni, dalla SalveRegina di F. Schubert al “Canto dellasera” di Z.Kodaly, sono state seguitecon religioso raccoglimento.

Elogi sono stati elargiti all’indi-

rizzo della Corale “ Ensamble CantoErgo Sum” di Spoleto, diretta daMauro Presazzi che ha portato all’a-scolto del folto e attento pubblico,tra l’altro, una raffinata esecuzionedell’ “Exultate iusti in Domino” diL.Da Viadana e del mottetto di C.Monteverdi “Cantate Domino”.

Hanno concluso la piacevolese rata “I Cantori di Assisi”, un coro

fondato e animato dal compianto P.Evangelista Nicolini e dal 2004 di -ret to dal Padre Maurizio Verde, chehanno incantato il pubblico conmottetti e una lauda del XVI secolo:un repertorio già sperimentato conmeritato successo in concerti poli -fonici e concorsi nazionali e inter-nazionali.

A conclusione le Corali insiemehanno salutato il pubblico, palese-mente appagato, con l’ “Ave ve rum”,un testo eucaristico del XVI se colo,musicato da W. A. Mozart

n.c.

La questione economica in SiciliaMostra d’arte degli studenti americani Applaudita Rassegna di Corali

IX edizione sabato 30 ottobreA Palazzo Vagnotti

Elenco degli studenti in mostra a Palazzo Vagnotti:

Professori:

Beale Justin, Beecherl Helen,Bracey Emily, Brenneman Joy,Bruno Isabella, Carter Jessica,Chao Sara, Cox Samantha, CurryAshley, Davis Jacqueline, DubisChristophe, Evans Jacquelyn, FichtCathleen, Fields Rachelle, FieldsRichard, Goldenberg Talia, Gol -dfrad Mirra, Goshorn Kathryn, Ha -y nes Evan, Hein Lauren, Howe Al -lison, Janvier Kathleen, JohnsonCatherine, Kalin Griffin, KunoCour tney, Lee Erica, LeSaux Per ri -ne, Linke Kathryn, Ly-Nguyen Ka -

thy, Marien Bridget, Mojo Brittany,Mo ran Lauren, Napoletano Ni cho -las, Neff James, O'Brien Meghan,Petkanics Elizabeth, Phillips Stacy,Phillips Sarah, Randolph Bryce,Rebek Arielle, Rogers Rachel,Rose Jordan, Rosenberg Jocelyn,Rubino Jaclyn, Sakoff Demi, Sch -midt Kelly, Scovil Smedes, SperryRachel, Stong Ryan, Strom A man -da, Teshirogi Mark, Turner E li za -beth, Vandervort Rebecca, WangAidi.

Jim Barsness, Scott Belville, KinzeyBranham, Rob Jackson, AnnetteGates, (artista ospite), LaurenGreathouse, Rick Johnson (Di -rettore), Mary McCarthy (artista

in residenza), Daniel Parker, JoAnne Paschall, Chris Robinson(Direttore associato), SergeiTsvetkov, Fred Wessel, Lee Ann(artista ospite), Sun Koo Yuh.

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TERRITORIOL’ETRURIA N. 20 15 NOVEMBRE 2010

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Brevidal territorio

a cura di Laura Lucente

Arezzo

Foiano

C.Fiorentino

MontepulcianoChiancianoLa settima asta per la vendita

dell’ex istituto professiona-le per l’agricoltura diSalcotto ha finalmente dato

esito positivo e senza che il Co mu -ne sia dovuto ricorrere all'abbas-samento del prezzo di partenza.Ad aggiudicarsela un noto in du -striale locale che opera da annianche nel settore turistico. La suaè stata l’unica offerta pervenutaagli uffici comunali che ha dunqueacquistato la struttura per la based'asta di 2 milioni e 548mila euro.Plausibile una conversione delcomplesso in una struttura turisti-

co- ricettiva, vista la natura im -prenditoriale del nuovo proprieta-rio, anche se nulla appare confer-mato. Molto soddisfatto della de -finitiva vendita del complesso ilprimo cittadino di Cortona AndreaVignini che ora spera di poterspendere al meglio la cifra ricavatada questa alienazione. “E’ prestoper fare ipotesi definitive – haspiegato Vignini. Siamo in attesa disapere quali sorti questo Governoci riserverà nella prossima finan-ziaria. Siamo sottoposti alla scuredel patto di stabilità e attendiamodi conoscere se ci saranno tagli ai

finanziamenti che lo Stato elargi-sce ogni anno ai comuni. Se, comeprevedo, saranno consistenti, do -vremo utilizzare parte dei soldi ri -cavati dalla vendita del complessodi Salcotto per continuare a garan-tire ai cittadini servizi essenziali”.Vignini, comunque, ha già indivi-duato le priorità su cui puntarel’attenzione.

Vorrei innanzitutto finanziare ilsecondo stralcio dei lavori per lacostruzione del nuovo asilo nidodi Camucia - spiega - e contempo-raneamente prevedere, nell’attualecomplesso scolastico di Via XXV

Aprile, lo spostamento del centrosociale anziani.

Inoltre vorrei concludere ilpercorso di adeguamento allanor mativa 626 di tutti gli istitutiscolastici del territorio, per ilquale il comune ha già speso ben2,2 milioni di euro.

Il mio desiderio è anche quel -lo di poter dare il via alla sistema-zione del campo sportivo di Far -neta, all’ampliamento del boccio-dromo di Tavarnelle e alla siste-mazione di parte dell’arredo ur ba -no di Terontola”.

Laura Lucente

1 NOVEMBRE - CASTIGLION FIORENTINO Due incidenti in poche ore a Castroncello nel comune di CastiglionFiorentino. Un uomo di 35 anni è stato trovato privo di vita nel suoletto e un 44enne è rimasto ferito mentre trasportava le olive almulino. Il 35enne, F.B. le sue iniziali, è stato trovato senza vita nelletto della sua casa. Sono stati i genitori ad accorgersene e ad aller-tare i soccorsi. Inutili i tentativi di salvare la vita al 35enne. Almedico del 118 intervenuto sul posto non è stato potuto far altroche constare la morte, per probabili cause naturali. Sul posto sonointervenuti anche i carabinieri. Tanta paura invece per il 44enne dinazionalità rumena, rimasto ferito cadendo da un carro agricolomentre trasportava le olive al mulino. Inizialmente i soccorritorihanno temuto gravi lesioni spinali. Sul posto è giunto l’elisoccorsoPegaso, e sono stati proprio i medici e il rianimatore dell’elicotterodella Regione Toscana a tranquillizzare sullo stato di salute del44enne. Nessuna grave conseguenza quindi e trasferimento delferito in codice giallo all'ospedale San Donato.

5 NOVEMBRE - AREZZO Barricata in camera da letto, priva di vita. Così è stata ritrovata unadonna di 66 anni nella sua abitazione di Agazzi. Sono stati i vigili delFuoco della centrale di Arezzo a forzare la porta finestra dell’appar-tamento. Ai pompieri è bastato poco per aprirla. Varcata la soglia,disteso sul letto il corpo esanime della donna. Sul posto sono inter-venuti anche i sanitari del 118 ai quali non è stato possibile far altroche constatare il decesso e gli agenti della Polizia di Stato che stannoindagando sulle cause della morte. L’ipotesi più accreditabile è ilsuicidio anche se c’è massimo riserbo sulle motivazioni che avreb-bero spinto la donna a compiere l’estremo gesto.

6 NOVEMBRE - AREZZO Fungaiolo esperto mette nei guai un ambulante al mercato di ViaGiotto ad Arezzo. Sul banco, questa erano esposti funghi ritenuti dalcittadino poco commestibili. Il passante dopo averlo fatto presenteall’operatore, non ha esitato a telefonare agli esperti micologicidella Asl che intervenuti hanno accertato che si trattava in alcunicasi di funghi di Ramaria Formosa, conosciuta come manina e dellaquale esistono esemplari tossici e non. Gli esperti micologici hannoperò recuperato i funghi velenosi all’interno del camion dove proba-bilmente il venditore aveva tentato di occultarli in attesa dell’arrivodei controlli. Per l’ambulante è scattata la multa.

8 NOVEMBRE - AREZZO È rimasto coinvolto in un incidente stradale nonostante fosse sorve-gliato speciale. Ubriaco in sella al ciclomotore, senza patente, ilcentauro era evaso dall’abitazione. Si tratta di un 23enne aretino.Colpito da una misura di prevenzione che ne impediva l’uscita dicasa nelle ore serali e notturne, il centauro alle prime luci dell’albainvece di starsene comodamente a letto è finito sull’asfalto. Aipoliziotti della Polstrada aretina, intervenuti per i rilievi di legge, èbastato poco per accertare che il ferito era evaso dall’abitazione.Conosciuto per i precedenti, è finito nei guai anche per guida instato di ebbrezza e per essersi messo alla guida pur non avendoalcuna patente.I poliziotti hanno controllato il motociclo, risultato rubato in unparcheggio in pieno centro. Per lui è scattato l’arresto mentre ilciclomotore è stato restituito al legittimo proprietario.

9 NOVEMBRE - LUCIGNANOÈ finito in manette per maltrattamenti in famiglia un 26 enne diLucignano che ha violentemente picchiato la madre e la fidanzata. Ilgiovane come una furia si è scagliato contro le due donne. Solo l’in -tervento intorno alle 13 dei Carabinieri della Stazione di Lucignano edei colleghi del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagniadi Cortona ha posto fine al folle comportamento. Vittime delle percosse del 26 enne, la madre 60enne e la fidanzata38enne, che hanno riportato lesioni giudicate guaribili in unadecina di giorni.

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FRATTA

Ricordo del maestro Pasquale Martini

Pasquale nacque l'otto lu -glio del millenovecento-ventotto a Fratta, ruralefraz ione di Cortona. La

guerra era da tempo passata, mala gente era stremata e nelle cam -pagne vi erano almeno le risorseper sopravvivere, comunque Pa -squale entrò in seminario nel ‘39 evi rimase fino al ‘52. Si accorseperò che la sua vocazione avevaqualche difficoltà ad affermarsidefinitivamente ed allora frequentòla scuola magistrale a CastiglionFiorentino e nell'anno scolastico‘56/‘57 si diplomò.

Pasquale non si fermo con glistudi, anzi cercò di perfezionare lesue conoscenze seguendo corsi di:religione, educazione fisica, diffe-renziazione didattica, ma soprat-tutto si impegnò nell'educazionedegli adulti.

Trovò facilmente posto comeistruttore a Pesaro, ad Ancona e aCastiglion Fiorentino, qui nel ri no -mato collegio Serristori.

Dopo qualche breve supplenzanelle scuole elementari Pasqualedi ventò dirigente del Centro di Let -tura a Fratta-S. Caterina, il centrofu poi presto trasformato inC.S.E.P. (Centro Sociale di Edu -cazione Permanente).

Conservo ancora una sua re -lazione su di una intervista fatta daPa squale a Marziari Raoul perquanto concerne la "Meccaniz za -zione Agricola in Valdichiana", in -tervista che è stata pubblicata nel‘75 dal Magistero di Arezzo. Pa -squale ha seguito, in maniera pre -murosa e precisa, nel 1981, ancheil Centro Sociale di Terontola.

Durante la sua permanenza alcentro di Fratta e S. Caterina Pa -squale si dedicò, letteralmentepro prio "anima e corpo" alla pro -mozione sociale e culturale di

tante persone, curò in particolarela pubblicazione di un giornalinodal titolo che era tutto un pro -gramma "Insieme".

L'apprezzato ciclostilato rac -col se molte attenzioni ed un belgruppo di redattori collaborò conil maestro Pasquale, per vari anni,alla stampa e alla capillare diffu-sione.

Pasquale è stato un attento os -servatore della vita religiosa, cultu-rale e ricreativa della nostra Val di -chiana e, personalmente ha ripor-tato e fatto descrivere, in varie pa -gine, i fatti, ma soprattutto i senti-menti le emozioni, la spiritualità ditante persone.

Dal 1981 al 1993 Pasquale fuassunto presso il nostro Comunecome collaboratore amministrati-vo e seguì, per il settore culturale:l'archivio storico, la biblioteca el'accademia etrusca.

La sua famiglia era una fa mi -glia di agricoltori ed era formatadal padre Luigi dalla mamma Gio -vanna Panichi; Pasquale ha a vutodue fratelli: Valerio ed Anelio.

La figura del maestro Pasqualeè una di quelle che non appaiono,perché cariche di modestia, non sinotano perché ha sempre agito inmodo semplice e giusto, non èmai salito su nessun pulpito, hacercato di portare nella sua frazio-ne e attorno a sé la vera culturadel conoscere, la profondità deisentimenti, la schiettezza dellabontà, del "suo" vivere, ha sorret-to, in modo disinteressato personein difficoltà (basti pensare al no -stro "Lillo"), ha seminato a pienemani pace e solidarietà.

Pasquale se ne è andato pas -sando da questa vita così tribolataad una più vera e concreta, è an -dato con i suoi amati genitori, mada lassù continuerà a vegliare per isuoi cari, sulla sua stimata fa mi -glia, sui nipoti e ancor più sui pic -coli pro-nipoti che avranno certa-mente un rammarico quello dinon averlo potuto conoscere perpoterlo pienamente apprezzare,ma saranno Rosanna, Dario eMar cello che parleranno dello zioPasquale, del maestro Pasqualeche è stato vera luce di religiosità,modello di umanità, campione ditolleranza, esempio non solo pertutta una frazione, ma per tutticoloro che hanno avuto la fortunadi conoscerlo.

Ivan Landi

A Camucia vincita milionaria

La Dea bendata ha baciatoancora una volta Cortona.Maxi vincita milionaria loscorso 30 ottobre alla Ta -

bac cheria e ricevitoria Alunni diviale Regina Elena a Camucia. Unfor tunato cliente si è portato a ca -sa ben 2.544.935 euro e 76 cente-simi, ovvero un settantesimo delmon tepremi da favola(177.729.043 euro) in palio or -mai da molti mesi. Il vincitore hagiocato una quota di un sistemoneonline da 24 euro. Una schedinasuper fortunata che lo ha resoricco. Poco dopo l’annuncio della

vit toria, in città è scattata una verae propria caccia al fortunato mi -lionario. Bocche cucite da partedei titolari della ricevitoria di Ca -mucia, che pare non ricordino chipossa aver comprato il sistemavincente. L’ipotesi che si tratti di unconcittadino resta comunque lapiù accreditata, visto che il ne go -zio si trova in un tratto di stradapoco transitato da forestieri. Tragli identikit che circolano conmag giore frequenza ci sarebbequel lo di un cinquantenne re si -dente a Monsigliolo. E a Cortonanon è la prima volta che succede esempre grazie al concorso Su pe -renalotto. Era il 28 aprile del 2002quando con una schedina da 14euro giocata alla TabaccheriaGhez zi, nel centro storico di Cor -to na furono vinti ben 3 milioni182.934,19 euro. Si seppe succes-sivamente che a vincere era statoun commerciante del posto. Tantisoldi che crearono anche dei pro -blemi, con cattivi investimenti e unlitigio finale con la moglie finito inun’aula di giustizia.

L.Lucente

Benvenuto BernardoLieto evento a casa Rachini. Il 4 novembre scorso è nato all’ospedale di

Arezzo Bernardo Federici, figlio di Anna Rachini ed Ermanno Federici. Ilbimbo è in ottima salute e pesa 3,5 kg. I genitori sono al settimo cielo perl’arrivo del piccolo erede, una gioia che condividono con i nonni Emanuele eRoberta Rachini, Federico e Rita Federici e la zia Elisabetta.

Bernardo ha la fortuna di contare sull’affetto anche di ben 4 bisnonni:due nonne di nome Maria insieme a Spartaco e Maura.

La redazione del giornale L’Etruria, unitamente agli amici di Anna eErmanno, esprimono i più sinceri auguri alla nuova famiglia e un futuroricco di felicità e gratificazioni al piccolo Bernardo.

Page 6: L'ETR. IMP. 22/2006L’ETRURIA N. 20 ATTUALITÀ 15 NOVEMBRE 2010 PAGINA 2 Carissimo Prof. Sono un suo estimatore da quando ero in una classe di Liceo. Oggi sono cresciuto e seguo,

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Si informa che in data 16ottobre 2010, presso l’O -spedale “S. Mar gherita” diFratta si è svolta l’As -semblea Generale dell’AS -

SO CIAZIONE VOLONTARI DIABE-TICI della VALDICHIANA (A.DI. -VAL), ed è stato eletto il nuovoConsiglio Direttivo, che risulta cosìcomposto:Presidente: Furlotti Maurizio,Vice-Presidente: Doré Tiziana,Segretario: Deserti Clotilde,

Il 24 ottobre 2010, dopocinquant'anni di matrimo-nio, hanno rinnovato le pro -messe coniugali BaldoniEnzo e Lipparini Settimia.

Nella stessa chiesa di San Gio -van ni Evangelista e Santa Cristinadi Terontola, dove monsignor Gio -vanni Basanieri a quel tempoparroco del Duomo di Cortona ecu gino di Settimia, li aveva uniti inma trimonio nel 1960, l'altro cu gi -no monsignor Giuseppe Corbelliparroco di Pergo, ha officiato lamessa solenne alla presenza dinumerosi amici e parenti. Nonsono mancati momenti di grandecommozione sia da parte dei fe -

Entrambi originari di Te -ron tola, anche se trasfe-ritisi a Roma dall'ormanilontanissimo 1969, GinoSguerri e Bruna Man -

ciop pi hanno sempre mantenutoun legame saldissimo con laloroterra di origine ed è qui che hannovoluto festeggiare un importantis-simo traguardo: il 50° Anni ver sa -rio di Matrimonio. Un traguardobel lissimo e sempre più raro allaluce della crescente instabilità tra

le coppie e la diversa impostazionedelle famiglie.

Erano convolati a nozze il 23Ottobre 1960 presso la chiesa diSan Lorenzo, officiante il Parrocodi allora, il simpaticissimo e in di -menticabile don Walter. Ed è

proprio qui che hanno voluto ri -petere la cerimonia davanti a tan -tissimi parenti ed amici: officiantel'attuale Parroco don Antonio Gar -zi che ha voluto dedicare agli

"spo sini" l' "Ave Maria" di Schu -bert dando un saggio delle sueben note capacità canore e mu si -cali. Il tutto si è concluso...in glo -ria con un ricco pranzo presso illocale "Il Glicine" di Terontola do -ve ancora una volta parenti ed a -mi ci hanno avuto modo di congra-

tularsi con Bruna e Gino per que -sto raro esempio di amore, sacrifi-cio e senso della famiglia.

Vadano agli sposi i più sinceriauguri a livello personale ed anome del nostro giornale.

Carlo Roccanti

steggiati che dei presenti, quandodon Giuseppe ha fatto un breveriassunto della vita di coppia deifesteggiati elogiandone i meritimorali e cristiani.

Dopo la cerimonia religiosa, lafesta con i parenti e gli amici piùstretti è continuata presso il risto-rante Tonino di Cortona. Durante ipranzo il nipote Lorenzo ha fattouna gradita sorpresa ai nonniproiettando un filmato con le fotostoriche delle famiglie Baldoni eLipparini creando una particolareatmosfera di emozione.

Alla coppia giungano i piùsen titi saluti ed auguri da partedella Redazione del Giornale.

Vice-Segretario: Caldelli Roberta,Tesoriere: Municchi Italo,Magazziniere: Infelici Ulisse.

Con l’occasione si informa tut -ta la cittadinanza che il giorno 14novembre 2010 -dalle ore 10 alle13- in Camucia - Piazza Sergardi,si svolgerà la GIORNATA MON -DIA LE DEL DIABETE e verrannoallestiti presidi diabetoligici, dovesarà possibile effettuare controlliper la prevenzione del diabete.

Zona P.I.P. loc. Vallone 34/B - 52042 Camucia di Cortona (Ar)Tel. e Fax 0575/67.81.82 (n. 2 linee r.a.)

Via Le Contesse n. 1 - 52044 - CORTONA (AR)Tel. 0575/16.52.957Fax. 0575/19.49.310

Il Regolamento CE n. 852 del 29.04.2004, rende obbligatoria la lottaprogrammatica agli infestanti, inasprendo il quadro sanzionatorio nel caso dimancata applicazione, non rischiare da oggi c’è Pulirè S.r.l.

- Derattizzazione;- Disinfestazione;- Disinfezione;- Redazione piano di lotta programmatica.

Nei giorni scorsi, ha a vu -to luogo la “Festa delCarro Agricolo”, du -ran te la quale, oltre allemolteplici attività che

trovano normalmente spazio inqueste feste paesane, c'è statoanche il teatro di piazza, con unarappresentazione ad opera del“Gran de Carro”, compagnia tea -trale della Fratticiola, in cui sonostate usate come scenografie glispazzi all'aperto, le finestre dellecase, la piazza principale, le stradeetc. “Il Fazzoletto della Felicità” èun' opera nata dalla penna di RinoCosci; narra la storia di un perso-naggio vissuto realmente, Truglinode Foieno, che svolgeva un'attivitàche piano piano è andata a scom -parire, il pellaio, che raccattavaanche ferraccio e penna.

Il racconto è rielaborato neicontenuti con personaggi un po'fantasiosi ma veri nelle realtà diquell'epoca.

Truglino è ben presente neiricordi di molti, perchè al tempo inonni dicevano ai nipotini: "Mettiad essiccare le pelli che poi passa“el truglino”, ti da 40/50 lire e civai a comprare un ghiacciolo al -l'Ap palto; e se raccogli anche unpò di ferraccio, vedrai quanti sol -dini fai!"

Quindi i bimbi aspettavanocon ansia il giorno del passaggiodel pellaiolo. Oltre al fatto scenico,va detto che questa è l'Italia chetutto il mondo ci invidia, l'Italia deipiccoli borghi dove tutti si im pe -gnano per fare qualcosa per lapropria comunità; durante la festa,c'erano case aperte, tutti lavorava-no, e sempre con il sorriso sulle

labbra.Questa è la terra che co no -

sciamo, patria di tradizioni conta-dine vecchie ma sempre attualissi-me, non è certo quella pacchianadi “Under the Tuscan Sun”, op pu -re del più recente ma sempre ri di -colo “Mangia-Prega-Ama”, e nem -meno quella ovattata dei centristorici durante l'estate, con i lorocaffè asettici dove si servono pizza,pasta ed insalata rigorosamentesurgelati, dove tutti si godono ilpa norama, ma nessuno parla rideo scherza, o magari si cimenta inqualche bella discussione di calcioo politica, che tanto scaldavano icuori e gli animi nei bar di qual -che anno fa.

L'Italia dei bar, che ormai nonesistono più perchè ora c'è il “Caf -fè”, l'Italia delle feste paesane odelle feste dell'Unità e dell'A vanti,do ve c'era la gimkana con le bi -ciclette per i bambini e tutti allafine veniveno premiati con unacoppa e la sera tornavano a casafelicissimi.

Queste sono le tradizioni, masopratutto questo è lo spirito chedobbiamo tramandare alle ge ne -razioni future, ai nostri figli, per -chè ai figli non devi imporre nien -te, è molto meglio dare l'esempio,e l'esempio della “Festa del CarroA gricolo” della Fratticiola è un e -sempio di lavoro senza chiederenulla in cambio, è esempio di a -mi cizia e di volontariato, è l'e sem -pio di che cosa sono realmente lapiazza, la comunità, è l'esempio ditutte quelle belle cose che hannofatto diventare lo stile di vita italia-no, un modello da invidiare edimitare nel mondo! S.B.

Rinnovo cariche direttive A.DI.VAL.

Baldoni - Lipparini

Sguerri - Mancioppi

Pompieri in Arezzo

Sabato 20 novembre alleore 18 presso la sala con -vegni dell'hotel Conti nen -ta le in piazza Guido Mona -co ad Arezzo sarà presen-

tato il libro di Claudio Gialli eRaf faele Simi: "Dal 1783 pom -pie ri in Arezzo".

Interverranno il sindaco di A -rezzo avv. Giuseppe Fanfani, ilco mandante dei Vigili del Fuoco diA rezzo dott. ing. Settimio Simo -netti, il presidente onorario dellasezione di Arezzo dell'A.N.VV.F.dott. ing. Alessandro Carraresi.

Il volume esce in una brillanteimpaginazione dalla qualificata eormai affermata editrice CALOSCIdi Cortona.

La pubblicazione sarà presen-tata dal prof. Claudio Santori e la

manifestazione sarà moderata daldott. Pier Luigi Rossi.

L'opera è di pregevole fatturaperché oltre che guidare il lettoredal 1783 nella storia operativadella vita dei pompieri in Arezzoregala immagini e documentazionidavvero unici e sensazionali, cherendono il volume di facile lettura.Anche il lettore che non conoscela vita operativa del pompiererimane affascinato dal progressivoammodernamento dei mezzi, dallavarietà degli interventi, dal fascinodelle prestazioni dimostrativepubbliche. Ma soprattutto il vo lu -me si fa apprezzare per la valoriz-zazione umana della operativitàdel pompiere; in varie occasioni èsta ta la sua genialità, l'amore smi -surato profuso nel salvare vite u -ma ne, che ha reso e renderà me -ri toria la sua presenza.

In questo mondo che spessoci presenta davvero momentisquallidi e spesso frivoli, la valoriz-zazione di un Corpo come quellodei vigili è davvero da segnalare,da proporre ai cittadini, senza en -fasi, senza adulazioni, ma solo percontribuire a mettere in luce parti-colari personaggi che ricopronosvariati e positivi ruoli a partire daquello umano, a quello educativo,da quello storico a quello proposi-tivo.

Ivan Landi

a cura di GINO SCHIPPANoterelle... notevoli:Incredibile e interminabile affluenza degliamericani. Ah... se Ginezzo fosse pronto...Non sembra vero ma la stagione turistica cortonese non ha fine.

Sono soprattutto gli statunitensi ad essere attratti dalla particolarebellezza della nostra città e a propagandarne il fascino. Il primo impattoè quello che si intuisce da lontano tanto che si arrivi dall’Autostrada delSole che si superi il curvone di Mezzavia che ci si affacci dall’Ossaia. Lemura, nonostante siano ricoperte da erbe e piante di risulta danno laprima idea di quanto sia stata grandiosa e potente questa città.

Una volta giunti al suo interno lo stupore iniziale viene rafforzatodalla quantità di monumenti che sbucano da ogni dove; palazzi medio-vali, musei, teatri, chiese, santuari, luoghi di preghiera mistici, ville delnobilato sorte nel contado... roba di ogni epoca e di ogni stile architet-tonico. Ben poco invece rimane degli etruschi ma il ben poco è quantorinvenuto nella pianura sottostante che raccoglie due tombe apparte-nenti a principi di grande cultura orientale o egiziana come la si vogliaconsiderare.

Il New York Times del 27 giugno ha dedicato due pagine intere nelladescrizione di opere d’arte presenti in alcune città della Toscana edell’Umbria e Cortona è collocata a pieno titolo fra Siena, Arezzo ePerugia non solo per i suoi artisti ma anche per il buon mangiare(Trattoria Tacconi, Hostaria la Bucaccia o per il ben dormire (HotelSan Michele).

Noi sappiamo che su questo terreno ci potremmo addentrare nellacitazione di altri ottimi alberghi e altri ristoranti degni di numerosestelle ma avevamo bisogno di un “escamotage” per entrare nella rifles-sione che quest’anno si impone nella analisi del movimento turisticomai così continuo e consistente.

Allora? Sarà ben merito di qualcuno o di qualcosa che va al di làdella posizione strategica e di ciò che abbiamo elencato?

La sua parte non l’ha fatta forse l’Amministrazione Comunaleattirando e favorendo, ad esempio, due prestigiose Università esterecome quella Americana della Georgia e quella Canadese dell’Alberta?

Non ritornano sempre più di frequente gli ex studenti, amici, genito-ri?

E, in altro senso, non continuano ad arrivare lettori di Frances Ma -yes? E’ questo un danno o un privilegio legato alla sua permanenza nellanostra città?

Bene! Cari lettori noi continuiamo a fare la nostra parte. Cri ti -chiamo ma proponiamo: se ad esempio fossimo stati sostenuti nellanostra battaglia sulla realizzazione del parco eolico di Ginezzo unabattaglia che non ha risparmiato attacchi ad amministratori provinciali epresidenti regionali (al governatore Rossi abbiamo dato del bugiardo)avremmo già un’area risanata con la piena soddisfazione di “Sinistra eLibertà” cha a pag. 15 del numero precedente di questo giornale sirammarica del degrado totale dei monti di Ginezzo.

Associazione Volontari Diabetici della Valdichiana

Nozze d’oro

Nozze d’oro

FRATTICCIOLAFesta del Carro Agricolo

“Il Fazzoletto della Felicità”

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Il paese di Mercatale ha unasua originalità, rara in altripiccoli centri, dovuta alla suastruttura composta, fino allametà dell’altro secolo, più di

piazze che di vie. Si dice che questetre vaste piazze siano sorte peressere adibite ai molti mercati cheun tempo vi si svolgevano, determi-nati dalla locale convergenza viariaumbro-toscana e dai quali Mer ca ta -le ha ricavato il proprio nome. Diceil Millotti sulle sue “Memorie stori-

che” che “il paese per i suoi mercatiaveva tre piazze, una per le merci,una per le vaccine, e la più grande(l’attuale piazza S. Anto nio) per isuini, che sono stati sem pre il suoprimo affarismo”.

Sul finire dell’ottocento, allor-ché il mercato del bestiame fu toltoper motivi igienici dal centro etrasferito fuori paese, questi ampispazi, circondati da vari palazzisignorili e da case più modeste,erano denominati in base alla lorocollocazione “piazza di sopra, piaz -za di sotto e piazza di mezzo”. Fraqueste tre, col passare degli anni, fuquella di mezzo, detta anche piazzacentrale, ad avere il privilegio, per lasua centralità e la sua ampiezza, didiventare la più importante di tutte.Raduni, manifestazioni, feste, con -cer ti bandistici, circhi equestri, av -ve nimenti politici e comizi elettorali,tutto aveva luogo lì, dove si af fac -ciava gran parte del paese con lascuo la, le banche, la farmacia, qual -che bottega commerciale o d’ar -tigiani ed il “Caffè Centrale” di Fa -lomi.

Con l’estensione dell’abitato i ni -ziata nel dopoguerra e la nascita dinuove vie, il conseguente verificarsidi un certo spostamento centrifugonon ha però impedito a quellapiazza di mantenere, sebbene in unaveste diversa, il suo polo d’attrazio-ne. Negli anni ’50 il suo piano sinoallora sterrato fu ricoperto da unarustica pavimentazione di pietreincastonate nel terreno, non bella,ma atta ad evitare, se non altro, lapolvere e la fanghiglia. Più tardi,quando alle vie e alle piazze delpaese venne data una formale intito-lazione, essa ebbe l’onore di chia -marsi Piazza della Costituzione.

Oggi, nonostante il riguardososuo titolo, non possiamo che la -mentarci del suo stato o, per me glio

dire, proprio della pavimentazioneche ne riveste il terreno. Lo faccia-mo come lo facemmo già lo scorsoan no, quando in questo stesso gior -nale scrivemmo così: “La Piazzadella Costituzione, vero centrosto rico di Mercatale, ha un lastri-cato, quello stesso di sessant’annifa, dove il camminare è diventatodifficoltoso, pericoloso e per moltipiedi doloroso. Le pietre sono di -ventate scomposte, in gran partesgretolate, frammezzate da er bac -

ce, disordinatamente infossate esdrucciolevoli sì da far inciampa-re e scivolare assai facilmente chici cammina sopra; non si parlipoi del lato estetico perché questapavimentazione degrada in modoindecoroso sia il centro come tut -to il paese”.Da un anno a questa parte il pro -

blema rimane e si aggrava semprepiù. Accedere al Centro Civico, il pa -lazzo comunale ex scuola elementa-re situato in quelle piazza e da pococonvenientemente ristrutturato, do -ve l’Urp e altri servizi richiamanocittadini spesso anziani, diventa unadura prova per molti. Non parliamopoi del disagio delle persone, ingran parte donne d’ogni età, cheogni mercoledì, su quella stessapiazza, si aggirano fra le bancarelledel mercato a fare acquisti: lì, frauna pietra sconnessa e l’altra, nondi rado c’è qualche piede che si af -fossa o caviglia che si piega. Spon -tanee s’odono allora le proteste e iseri propositi di adire a rivalse undomani per eventuali distorsioni ocadute.

Confidiamo che ciò non avvengaperché il Comune, sensibile allegravi problematiche non solo citta-dine ma anche delle sue frazioni, aquesto punto saprà provvedere conle misure più adeguate.

Misure, nel caso specifico, ri -volte oltre all’incolumità dei cittadinianche al regolare uso della medesi-ma piazza, in cui, mancando leapposite strisce per delimitare i par -cheggi in quanto po co attuabili suquel malridotto sel ciato, si vedonoautomezzi in ore di punta sostaredisordinatamente e in modo tale dacreare intralcio e difficoltà, condisdicevoli riflessi, certamente an -ch’essi, sull’immagine di questopaese.

Mario Ruggiu

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“In un momento particolare,una serietà particolare”

Il 29 ottobre 2010, presso ilteatro Signorelli di Cortona,la compagnia teatrale “Luc -cio leXLanterne” ha presenta-to la riduzione teatrale del -

l'omonimo fumetto in bianco enero, gli stessi colori della sceno-

grafia, di Marjane Satrapì. Il ria -dattamento e la regia sono state diBarbara Peruzzi, con cui il Co mu -ne di Cortona collabora da anniper progetti di animazione e teatrocon adolescenti presso lo ZAK,con il centro diurno, con il centroresidenziale villa Sernini.

La compagnia “LuccioleXLan -terne” festeggia quest'anno i suoi10 anni di vita ed è tuttora compo-sta dalle ragazze, allora adolescen-ti, del progetto CIAF del comune diCortona. Recentemente si è ag -giunto al gruppo anche una com -ponente maschile. La sede dellacompagnia si trova a Camucia nelComune di Cortona presso ilcentro di Aggregazione Giovanile.

“Taglia e cuci”… Sfacciato,prorompente, esilarante, ma an -che amaro, profondo e delicato: lechiacchiere segrete, delle donnedella famiglia Satrapì e delle loroamiche compongono in questospettacolo teatrale un irresistibilericamo, un omaggio alla forza ealla sensibilità di tutte le donne. Sidà, al pubblico, la possibilità diassistere indisturbati ad un po -meriggio tra signore: una lungase duta di “tonificazione del cuore”resa possibile dal vitale e appas-sionato scambio di pensieri, opi -nioni, pettegolezzi e confidenzeche solo un gruppo affiatato didon ne può generare, naturalmen-te lontano da occhi maschili.

La vita, l’amore, il sesso, il ma -trimonio: tutto passa al vagliospie tato delle emozioni femminili,tutto è analizzato, confrontato,sezionato, con occhio disinibito e

vivace. Marjane Satrapì è autrice di

fumetti, sceneggiatrice e illustratri-ce iraniana, naturalizzata francese,di 46 anni; si è fatta conoscere conla scrittura di Persepolis, dal qualehanno tratto l’omonimo film di

ani mazione.A 14 anni, dopo l’infanzia pas -

sata a Theran, si è trasferita aVien na, per sfuggire all’oppressio-ne del regime dittatoriale degliayatollah. Dal 1994 vive in Francia,dove lavora come illustratrice ecollabora con numerosi giornali eriviste.

E ora i protagonisti… Attori eat trici, in ordine sparso: Mar ghe -rita Mezzanotte, Agnese Grazzzini,Caroline Pelucchini, Laura Gori,Francesca Bennati, Francesca Pel -legrini, Lucia Palmer, Elisa Alessi,Alessio Bozzella, Davide Pelizzoni.Proiezioni Video a cura di Fe de -rico Calzini, trucco di Sara Chec -carelli e Alessia, foto di StefanoGiustini, luci e suoni di AndreaVez zani e Elena Cosci. Il 21 no -vem bre la compagnia è stata in -vitata con lo spettacolo ad una ras -segna sull'Iran che si terrà a Pe ru -gia a cura dell'associazione "con -tro luce".

“LuccioleXLanterne” ha de di -ca to lo spettacolo a Giulio Pe luc -chi ni.

Albano Ricci

Mercoledì 27 ottobre2010 si è svolto unincontro fra i Sindacidi Cortona e LiscianoNiccone per discutere

della situazione della Val di Pierlee per mettere a punto una strategiacomune per il futuro."Al di là dei confini amministrativi- afferma il sindaco Andrea Vignini- è chiaro che non è più possibileaffrontare le problematiche com -plesse della modernità senza faresistema.

La Val di Pierle è un territorioomogeneo sia dal punto di vistageografico che sociale e bisognaunire gli sforzi sia dal versante

Toscano che da quello Umbro conl'obbiettivo comune dello sviluppoe del miglioramento dei servizi"

Al centro dell'incontro soprat-tutto la questione scuola che acausa dei tagli indiscriminati delGoverno e degli effetti negativi del -la Riforma Gelmini corre seria-mente il rischio di andare incontronei prossimi anni alla riduzionedell'offerta formativa complessiva.

Per questo si è deciso di chie -dere formalmente un incontrocon giunto ai due Dirigenti Sco la -stici Regionali al fine di mettere incampo una strategia unitaria ca pa -ce di salvaguardare allo stessotem po il futuro degli studenti e i

MERCATALEPiazza della Costituzione Incontro tra i Sindaci di Cortona e di Lisciano Niccone

Urge intervenire sul progressivo degrado del suo lastricato La situazione della Val di Pierle

posti di lavoro degli operatori sco -lastici.

Ovviamente non vi è alcunaproposta precostituita ed entrambii Sindaci hanno espresso la dispo-nibilità a valutare ogni soluzionepossibile, consapevoli però cheunificare le prospettive è assoluta-mente necessario.

Oltre al tema centrale della

scuola si è parlato anche di ser -vizi e di strutture sportive, ancheper questi settori il Sindaco To -scano e quello Umbro hannostretto formalmente un patto direciproca consultazione che siain grado di mettere positivamentea frutto le sempre più risicaterisorse affidate agli Enti Locali.

Andrea Laurenzi

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CORTONALucciolexLanterne al Teatro Signorelli

“Taglia e cuci”

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PAGINA 8

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Domenica 31 u.s. gli arti -glieri cortonesi hannovissuto la loro giornatadi gloria, proprio incon comitanza del pros -

simo 4 novembre, una data storicaper l'Italia, in cui si completavacon la fine della Grande Guerra ilciclo delle campagne militari perl'Unità nazionale, un camminodav vero lungo durato settant'anni,dalla Prima Guerra d'In di -

pendenza in avanti. L’occasione èstata la cerimonia per l’intitolazio-ne della locale Sezione A.N.Art.I. alconcittadino Alberto Ciampi, unartigliere che per il suo straordi-nario coraggio sul fronte russo,durante l’ultimo conflitto mondia-le, fu decorato con la Croce diGuer ra al Valor Militare.

L’evento ha avuto inizio con laSanta Messa celebrata al Duomoda don Giancarlo Rapaccini e donOt torino Capannini, in suffragio ditutti i Caduti in guerra e nelle mis -sioni di pace. La cerimonia è poiproseguita nella Sala del ConsiglioComunale dove, alla presenza diuna folta rappresentanza militare edi Associazioni Combattentistiche ed’Arma con i loro splendidi labarimedagliati, il Tenente di Artiglieriain congedo Ernesto Gnerucci hafatto da moderatore.

Dopo il saluto del Sindaco delComune di Cortona è intervenutoil Generale B. Rocco Viglietta, VicePresidente Nazionale dell’A.N.Art.I.che ha illustrato ai presenti glisco pi e le iniziative dell’Asso cia zio -ne; poi il Capitano Paolo Allegretti,Delegato Regionale dell’Asso cia -zio ne e infine ha concluso gli in -

ter venti delle autorità il cav. Ste -fano Man gia vacchi, PresidentePro vinciale Istituto del Nastro Az -zur ro.

A questo punto ha preso laparola Mario Parigi, che con l’aiu -to di interessanti ed originali im -magini dell’epoca ha inquadratostoricamente le vicende bellicheche portarono l’artigliere cortone-se, e con lui altre decine di mi -gliaia di giovani italiani, a combat-

tere e morire sulle gelide e lontanerive del Don. Il militari cortonesicaduti nella Seconda Guerra Mon -diale furono 244 (35 artiglieri), dicui 52 sul fronte russo: 4 morti incombattimento, 18 in prigionia e30 dispersi. L’età media era dicirca 20 anni, il più giovane GuidoMerluzzi, nato nel 1926, morì nonancora diciottenne nel 1944 e ilpiù anziano, Umberto Fabbri, natonel 1887, perse la vita prigionieroin Africa Orientale nel 1944, all’etàdi 57 anni.

Il Tenente Gnerucci ha poibrevemente tracciato la bril lantecarriera di Ciampi, dall’arruola-mento all’incarico speciale pressoil Quartier Ge nerale dellaDivisione “Raven na” dislocata conil C.S.I.R. in U nio ne Sovietica, dovealle dirette dipendenze dei Gene -ra li Dupont e Barbarulli dimostròin quei terribili momenti grandeserietà, correttezza e piena affida-bilità. Così il gio vanissimo capora-le Irene Mar gheri, attualmente inforza al 121° Reggimento Arti glie -ria “Ravenna” di stanza a Bologna,ha dato lettura della motivazionedella prestigiosa onorificenza con -cessa di fronte agli emozionati fa -

mi liari, la vedova e il figlio Mauro:CIAMPI ALBERTO, nato il 31 mar -zo 1919 a Cortona, Artigliere,Croce di Guerra al Valor Militare“Durante oltre 18 mesi di perma-nenza sul teatro di operazionirusso, si recava volontariamente eripetutamente in ricognizione sulleprimissime linee in accompagna-mento del proprio ufficiale.

Du rante una incursione dicarri ar mati nemici, e contempo-raneo bom bardamento aereo edattacco di ribelli, benché si trovas-se in situazione pericolosa ebenché ferito alla testa da unascheggia, continuava con esempla-re sangue freddo ad assolvere,portando a termine, gli incarichiricevuti e a salvare il materialeaffidatogli. Bel l’esempio dientusiasmo, di forza di carattere edi dedizione al do ve re”.

A seguire l’intitolazione vera epropria della Sezione Artiglieri diCortona, la relativa nomina delCapitano Vincenzo Turini a Pre -

sidente Onorario e la consegna delDiploma di “Cavaliere al Meritodella Repubblica Italiana” al te -nente Alberto Bartolini, Presidentedella Sezione di Arezzo, meritatiriconoscimenti per l’impegno pro -fuso da entrambi gli ufficiali nel -

l’attività associativa. La cerimonia si è conclusa di

fronte alla lapide dei cortonesiCaduti e Decorati al Valor Militareposta sulla facciata del Municipio,dove le autorità hanno depostouna corona di alloro al suono del -le note del “Silenzio”.

Dopo l’ufficialità i convenuti sisono trasferiti con entusiasmo alristorante, dove un gustoso menùda “artigliere” ha regalato unpomeriggio di al le gria e serenità atutti gli ospiti.

Concludo con un grande plau -so al dott. Ernesto Gnerucci, in -stancabile organizzatore dell’even-to (mi ha pregato di rivolgere unparticolare e doveroso ringrazia-mento a tutti coloro che, a variotitolo, hanno fattivamente collabo-rato nella realizzazione della ce ri -monia), che senza retorica, macon grande capacità e vera passio-ne ha coinvolto centinaia di per -sone con un unico scopo, ricorda-re ai cortonesi il sacrificio di tanti

nostri concittadini che incolpevol-mente e in condizioni disumaneaffrontarono a migliaia di chilo-metri una guerra non voluta, com -battendo con coraggio e, soprat-tutto, con grande dignità.

M. P.

… Desiderare di abitare in unacasa nel centro storico della Cittàdi Cortona significa vivere con lastoria. Nell’anno 1995 entravo perla prima volta in quella chesarebbe diventata la mia casa diCortona. Al tempo, regnava in essaun disordine fatto di stracci esporcizia, era come abbandonataa se stessa. Le pareti presentavanouno strato di fuliggine grassaperché dai buchi della cappa delcamino passavano il fumo el’odore della porchetta cucinataper il mercatino del sabatomattina. Pensavo che a volte cifosse più nebbia che in Val diChiana! In verità la casa eramagnifica e mi chiamava a lei.Sotto quello strato di “vergogna”,intravedevo dei portali seicente-schi in pietra serena e le meravi-gliose e grandi travature eranoornate da capitelli. In un angololuminoso, che doveva essere statonel passato un piccolo loggiato,primeggiava una colonnina grigia,gemella a quelle del portico dellachiesa di San Nic colò. Da quandovi entrai la sentii destinata alla miavita! Scoprii nel tempo che erastata una casa vescovile e cheaveva ospitato in passato le ragazzemadri che si erano mantenutecuocendo il pane nei suoi forni.

Andava comunque organizzatoun progetto di ristrutturazione edil mio desiderio era arredarla conoggetti vissuti e datati come lacamera da letto in castagno dellanonna di Castel del Piano, i vecchilumi di Murano che la mammaaveva scartato, l’angoliera dapoco, il tavolino strapagato in unmercatino cool, le sedie thonetsalvate dal camino di mio nonno, imiei quadri (soprannominati “lestregonerie” da mio marito!), ibarattoli di ferro dei biscotti diquando ero piccola … verniciare,costruire, creare…e tutto questo,l’avrebbe resa ancora più mia.Durante i lavori mi affacciavo allafinestra su via Coppi e giocavo aGiulietta e Romeo con mio marito.Amavo toccare la pietra anticadella casa e tutte le volte chepassavo sotto le mostre delleporte, immaginavo le persone chele avevano attraversate e mi avvici-navo con il pensiero al loro.

Poi arrivò la mia prima notte

Cronaca di 30 anni d’amorein quella casa. Ero stanca e distesasul letto, con lo sguardo perso neigiochi del legno delle travature eripensavo a tutto il lavoro occorso.Dalla prima mattina di quellostesso giorno, avevo seguito iltrasloco del mobilio e curato, finnei più particolari dettagli la dislo-

cazione degli arredi. Avevo persinoappeso i quadri! Certo negli anniavevo in mente dei miglioramenti,ma in quel momento mi apparivaproprio come l’avevo immaginatala prima volta che l’avevo vista!Poi, sola nel silenzio notturno,interrotto solo dagli scricchioliidel legno, rivolgevo il mio primo epiù intimo saluto alle “giovanimadri“, speravo che mi accettas-sero per l’amore che provavo perla nostra stessa dimora… Quellanotte mi addormentai con ilsorriso sulle labbra…

Il giorno seguente, illuminatoda un abbagliante cielo toscano,mi raggiungevano mio marito conl’intera famiglia della cara amicaTiziana: ”Che sorpresa Roberta, lacasa sembra così da sempre!”

Nel “battesimo dell’alloggio” siguardavano intorno tutti stupiti e simeravigliavano per come apparis-se già vissuta. Poi improvvisamenteTiziana esclamò: Oddio mi si èscucito il vestito, chissà se trovere-mo il filo dello stesso colore inmerceria?”

Allora mi alzai con un atteggia-mento teatrale, presi il cestino delcucito e le porsi l’ago, il ditale ed ilfilo proprio della giusta tonalità divioletto dell’abito che indossava,poi, guardandomi intorno, mi go -detti le loro espressioni sbalordite…. E.. risi felice!..

Roberta Ramacciotti

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Banelli MarioCari amici cultori od e sti -matori della Poesia inDialetto chianino ochia naiolo che dir sivo glia, l’otto dicembre

2010, a San Pietro a Cegliolo,in occasione della Sagra dellaCiaccia Fritta, si svolgerà l’an -nuale Premio della Poesia indialetto chianino sulla civiltàcontadina e sulle tradizioni ruralidel nostro territorio.

Oltre al Premio speciale ad unpersonaggio, nato o residentenel la Valdichiana aretina che abbiaillustrato la nostra civiltà contadi-na, è prevista l’assegnazione di unprimo e secondo “Premio edizio-ne 2010”, di un “Premio Val dil’Oreto” e di attestati di partecipa-zione a tutti coloro che verrannosegnalati dalla speciale giuriapresieduta dal prof. Ivo Ulisse Ca -me rini, ideatore e fondatore di

questo Premio.Come già avvenuto per le

edizioni passate Vi saremo moltograti per la partecipazione Vostra odi Vostri amici cultori del nostrocaro dialetto chianino o “chia -naio lo” che dir si voglia.

Tutte le composizioni poetichedovranno pervenire in duplicecopia entro il 30 Novembre2010 al seguente indirizzo:Prof. Ivo CameriniPresidente Premio di Poesia inDialetto ChianinoC/o Casa Parrocchiale diSAN PIETRO A CEGLIOLO52044 Cortona

Nel ringraziare per la Vostraimportante attenzione e cordialecollaborazione, si porgono distintisaluti.

Ivo Camerini e don Ferruccio Lucarini

Ai cultori della Poesia in Dialetto Chianino

L’Associazione Nazionale Artiglieri informaVERNACOLO

Anniversario

La nascita del fratellino, primo novembre 1927

Era ‘l giorno dei Santi, ‘nnvighèvoco’ l’altri fréghi al camposanto ‘n festa:tra i lumi e tra la gente m’anojèvo,qualcosa me fruttèva pe’ la testa.

Decido d’argì a chèsa e senza sostachjapo prengiù, ma ‘l core me battéva...qualcuno pe’ la strèda me s’acòstae sotto i baffi tra de sé ridéva.

Me piglia sottobraccio stretto stretto,pù me bisbiglia mentre che va via:“Righino, s’è caduto dal banchetto,puarìno!” Armango solo ta la via.

El sole è sceso giù ghétro Matuccio,la sera grigia a l’impruvviso avanza...Védo tal mi’ littino ‘l balistruccio...M’altrovo rintuntio ta la stanza.

M’acòsto al letto per vedé ‘l cittino...una mèna me sfiora con dolcezza,me metto da ‘na parte ‘n puchinino,ma continuo a sintì quéla carezza.

Se móve tra le fasce e tra ‘l sobàggioel fratillino... el viso me se ‘nfiamma.Sento ‘na voce che m’ardà coraggio:“Rigo, s’è sempre ‘l cocco de la mamma”!.

di Federico Giappichelli

Possono iscriversi all' A.N.Art.I. non solo gli artiglieri in congedo, maanche i simpatizzanti dell'arma.

Per informazioni: Presidente: tel . 338 1348394. Segretario: tel 057562184 - 3382611824. e-mail: [email protected]

A.N.Art.I. - Associazione Nazionale Artiglieri

Intitolazione della Sezione cortonese al decorato Alberto Ciampi

Le Associazioni Combattentistiche e d’Arma in corteo con i loro labari(Foto Mario Cozzi)

Da sinistra: tenente Alberto Bartolini, capitano Paolo Allegretti, dott.Andrea Vignini, capitano Vincenzo Turini, caporale Irene Margheri egenerale B. Rocco Viglietta (Foto Mario Cozzi)

Page 9: L'ETR. IMP. 22/2006L’ETRURIA N. 20 ATTUALITÀ 15 NOVEMBRE 2010 PAGINA 2 Carissimo Prof. Sono un suo estimatore da quando ero in una classe di Liceo. Oggi sono cresciuto e seguo,

L’ETRURIA N. 20 15 NOVEMBRE 2010

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IL FILATELICO a cura di MARIO GAZZINI

ATTUALITÀ

Vorrei ritornare su quanto sisiano espresse varie testate giorna-listiche sul tema molto caro alCollezionista, quale è l'improntadata al mercato con l'uscita deiCa taloghi 2011. In casa Sassone,mi piace ricordare quanto annun-ciammo nell'edizione del 2010,quando dichiarammo che era in -

tenzione dell'Editore cambiare ilsi stema d'impaginazione del Ca ta -lo go Completo, differenziando inma niera più tecnica le nuove e -mis sioni di Repubblica, Vaticano,S. Marino e S.M.O.M., inserendolenel Catalogo Bleu. A conclusionedi tutto ciò, anche secondo pareridei Tecnici del settore, quest'annoSas sone ha soddisfatto le esigenzedi molti, riservando al 10 volumele cosiddette collezioni "chiuse",cioè non più aggiornabili connuo ve collezioni ed al 2° volumequelle "aperte", inserendo in essela moltitudine degli aggiornamentisempre più frequenti di emissionispesso incomprensibili, special-mente da parte del ministero ita -lia no.

Da quest'anno Sassone è leg -ger mente tornato nei suoi passi,

dal momento che ha compresoche per il Collezionista l'attrazionedella nuova emissione è sempreforte, per cui l'aggiornamento tor -na oltre che nel Catalogo Bleu an -che nel 2° volume: e questo since-ramente lo ritengo un giusto pen -sare. Un passo avanti è quello difar comprendere al Collezionista,la relazione che intercorre fra iprezzi del Catalogo e la qualità di

o gni singolo francobollo; moltisono i parametri da considerare infatto di qualità, come la freschez-za, lo stato della gomma (se nuo -vi), la nitidezza dell'annullo (pergli usati), lo stato di conservazionedel documento (se su lettera), ladentellatura, la centratura (medio-cre, discreta ed ottima). Qui vacon siderato il periodo delle emis -sioni, in quanto per alcuni del pe -riodo del Regno di Vittorio E ma -nuele II e III, di Umberto I, le den -tel lature erano alquanto discutibili,per cui poi le valutazioni sono sta -te nel tempo più difficili.

Comunque considerando iltut to, un testo come il Sassone u -sci to nel lontano 1941, ha rag -giunto adesso livelli di indiscussaeccellenza, che lo pone in "poleposition" nel mondo filatelico.

B runo Gnerucci, corto-nese all’antica o meglio,come si dice ancora perRugapiana, dé quelli de‘na volta, con il suo li -

bro “Fram menti di stagioni.Dialetto e italiano”, presentatoin Sant’A gostino il trenta ottobrescorso, ci regala un vero e propriogioiello della nostra cultura terri-toriale.

Bruno (che ho avuto il piaceree l’onore di conoscere qualchedecennio fa quando genitore at -tento e premuroso, assieme allagentile signora Eugenia, veniva aicolloqui con i professori di Ra gio -neria per seguire il suo bravo esim paticissimo secondogenito Lu -ca, che oggi lo ricambia con unadeliziosa prefazione dove mette inluce quelle valide doti di padro-nanza della lingua italiana che giàallora gli riconoscevo) con le suepoesie in dialetto e in italiano cioffre dei bozzetti letterari di quellavita quotidiana, che qui da noiincontriamo ogni giorno, spessosenza farci caso o senza ricono-scerla, fatta di quei valori comuni-tari, sociali,civici, familiari, artigia-nali,culinari e d’amicizia e di so -lidarietà, che un grande cortonesedel Novecento riassunse con l’e -spressione: Piccola Patria.

Certamente sono valori, stili divita che stanno scomparendo da -vanti all’avanzata barbara del con -sumismo e della globalizzazione,ma che mettono in armonia laper sona con il meraviglioso creatoche ci circonda e che, ancora unavolta Bruno Gnerucci, con questopiccolo grande libro, viene a ri -proporre attraverso il velo infinitodella poesia.

Sì poesia vera e nobile quelladi Bruno, come ben sottolineanella quarta di copertina l’amicoRolando Bietolini, che così illustrala caratteristica principale dellapoesia gnerucciana: “la verità sanae schietta, la rappresentazione diquadretti, “Frammenti” appunto,di vita reale vissuta, a volte lontanodal rigore stilistico e metrico, matraboccanti di affettuosi sentimentie di colorita nostalgia”.

Associan domi alla conclusionedel principe degli attuali poeticortonesi, questo libro di BrunoGnerucci è come il vino buono,che non ha bisogno di tante chiac-

chiere, va solo assaggiato e bevutoe quindi, nel nostro caso acquista-to e letto.

Tanto più, visto che l’autore,che è ben conosciuto da tutti ed haavuto molti riconoscimenti, com -preso quello dell’annuale Premiodi poesia dialettale che si svolge inSan Pietro a Cegliolo (a proposito,caro Bruno, non ci far mancareun tuo componimento anche que -st’anno!), ha deciso di devolvere ilricavato della vendita all'Asso cia -zione "Amici di Vada", fon data dadon Antonio Men ca ri ni.

Un’Associazione nota e vitaledi cui è attualmente presidenteMar co Bassini, che si interessamolto ai tanti amici diversamenteabili che partecipano alla tanteiniziative portate avanti. Bassini inquesto periodo è molto impegnatoa trovare fondi per l'acquisto di unpulmino idoneo alle necessità deinostri fratelli portatori di handicape, pertanto, è con vero piacereche, come giornalista cortonese,ri porto qui le indicazioni fornite-mi da Bruno per acquistare il suolibro di poesie in dialetto e in ita -lia no.

Chi desidera comprare il libroe quindi agevolare la nobile causadegli “Amici di Vada”, può rivol-gersi direttamente all’autore (Tel.0575 601369; Cell. 349 3701522)oppure al presidente dell'Asso cia -zione Amici di Vada, Bassini Mar -co (Tel. 0575 701719, orario dicena, Cell. 338 9666016).

Termino questa breve, essen-ziale recensione, che parte dallanotizia della presentazione avvenu-ta in Sant’Agostino,alla quale, peraverlo saputo troppo tardi, non hopotuto partecipare, con un’ampiacitazione dei versi di Gnerucci.Come si conviene ormai a tutte lecose belle e di valore (anche se èdifficile scegliere tra le tante poes -ie di Bruno Gnerucci, che ha a vu -

to l’accortezza di riproporcele an -che in elegante veste editoriale,arricchita da una rara e romanticaiconografia della civiltà agricola edartigiana cortonese) credo siamolto pertinente riproporre qui alnostro lettore tre quartine dellapoesia ‘L Giornale, splendida co -me tutte le altre, ma anche parti-colarmente verace nell’ironia concui ci fa riflettere sulla stampa o -dierna: “Una volta ‘l giornele du -rèa ‘na sittimena,/ perché ‘n lopo déi comprare spesso,/ equando éi letto le còse de To -schèna,/ ci a piccèi ‘l fòco e cevie al cesso./ De ‘sti tempi peròc’è ‘n esagerazione,/ con tutta‘sta carta che t’ariva ‘n chèsa/tuc chje voglion soldi e parteci-pazione, /‘nviti de ‘gni sorta pervi’ a fè la spesa./ La Provincia, laRegione, ‘l Comune,/ ugnun dequesti fa el su’ giornale,/ te fanvedere ch’han fatto còse bòne,/ma stano zitte ducche han fattomèle.”

Ivo Camerini

In uno dei film più belli del se -colo scorso, Il Paziente inglesedi Anthony Minghella, i dueprotagonisti si concedono untregua dalle atrocità della

guerra entrando in una chiesa (inrealtà la facciata è quella del duomodi Montepulciano) per ammirare lemeraviglie dei suoi affreschi; appesaad una corda e alla luce di unatorcia, Katherine, la donna amatadal conte ungherese László Almásy,si lascia ondeggiare lungo le paretidipinte con le Storie della Vera Cro -ce. Si tratta di una delle scene piùsug gestive ed emozionanti della ci -nematografia moderna e forse puòessere sufficiente per descrivere l’e -mozione di chi ha partecipato, sa -bato 23 ottobre scorso, alla visita a -gli affreschi della Cappella Maggioredella Basilica di S. Croce a Firenze.Grazie alla cortesia e alla disponibi-lità di P. Eugenio Rachiteanu e allamediazione del Prefetto del ClubMau rizio Lovari, soci e familiarihan no avuto la possibilità di saliresulle impalcature utilizzate per il re -stauro del ciclo di affreschi di A -

gnolo Gaddi (1350-1396) dedicatian ch’essi (come quelli di Piero del -la Francesca immortalati nel filminglese) alla leggenda della VeraCro ce. Osservare da così vicino lefigure dei personaggi, la particola-rità dei paesaggi così come la mi nu -zia con cui l’artista ha realizzato det -tagli e sfumature è stata un’espe-rienza che difficilmente sarà possi-bile ripetere. La basilica di S. Croceè uno scrigno di storia, arte e cul -tura e il presidente Carlo Burbi havo luto cogliere l’occasione per la -sciare un’offerta ai Frati FrancescaniMinori Conventuali, con i quali ilClub ha già collaborato in occasionedel restauro del Tempietto dellaCro ce Santa e della pubblicazionedella guida per immagini L’arte. Bel -lezza che incorona il mondo delCon vento di S. Francesco di Cor to -na.

La piacevole escursione fioren-tina è continuata a Palazzo Strozzicon la visita della mostra Bronzino.

Pittore e poeta alla corte dei Medici.Agnolo di Cosimo Tori, detto ilBron zino (1503-1572), allievo delPon tormo, chiamato così moltopro babilmente per il colore dei ca -pelli, è stato uno dei pittori più im -portanti del Cin quecento. Raffinatopittore di corte negli anni del go -verno di Cosimo de’ Medici vienecon siderato già in vita da GiorgioVa sari e successivamente dalla cri -tica del Novecento, fra i più grandidell'arte italiana. Le opere in esposi-zione sono circa 70 e rappresenta-no l'80% della sua produzione; adesse si aggiungono, a completare iltragitto artistico di Agnolo, opere dipittori e scultori a lui contempora-nei: Cellini, Tribolo, Baccio Ban di -nelli, Alessandro Allori (attivo anchea Cortona).

La mostra ha concluso così unagiornata particolarmente intensa mache ha evidenziato ancora un voltala vivacità di un Club che, oltre aguardare alla qualità della suaattività istituzionale, si confermacome promotore di iniziative cultu-rali e sociali di notevole livello.

Una nuova fatica editoriale perLorenzo Cherubini. E’ in uscita ilprossimo 30 novembre “Viva Tut -to” scritto a 4 mani dal cantantecor tonese e dallo scrittore e fi lo -sofo Franco Bolelli. Una sorta didiario che segue passo dopo passola preparazione del nuovo cd diLorenzo intitolato “Ora” in uscitail 25 gennaio 2011. Non solo l’av -ventura della costruzione di un di -sco, ma anche un vero e proprioviaggio nella cultura pop, conampi riferimenti alle esperienzeche lo stesso cantante ha fatto inquesti ultimi due anni oltre oceanosoprattutto in California e a NewYork dove ha suonato per un’inte-ra stagione. “È un libro che nes -suno definirà mai minimalista - si

legge nella prefazione - che nonsta dentro nessuno schema, nes -sun genere, perché i generi vuoleab bracciarli più o meno tutti.

Lorenzo Cherubini e FrancoBo lelli lo hanno scritto mescolan-do slanci vitali, riflessioni paradig-matiche, racconti personali, ap -punti di viaggio, linguaggio scrittoe linguaggio parlato. È un libroche guarda il mutamento conside-

randolo come un amico scomodoma preziosissimo.

E’ un libro vitale, che nonvuole perdersi alcun aspetto belloo discutibile che sia del mondoglobale e della nostra esistenza, eche invece di lamentare e criticareprova a suggerire soluzioni men -tali, sentimentali, comportamentalia chi lo legge”.

L.L.

“Viva Tutto”Un viaggio nella cultura pop

Raccolte in un bel librole poesie di Bruno Gnerucci

Prova della crociera su Venezia che si effettuerà nel 2011 da parte dellaDeutsche Zeppellin Reederei (DZR).

Da sinistra: Bassini, Roccanti, Basanieri, Bietolini, Gnerucci

Gita a Firenze

Page 10: L'ETR. IMP. 22/2006L’ETRURIA N. 20 ATTUALITÀ 15 NOVEMBRE 2010 PAGINA 2 Carissimo Prof. Sono un suo estimatore da quando ero in una classe di Liceo. Oggi sono cresciuto e seguo,

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ATTUALITÀL’ETRURIA N. 20

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15 NOVEMBRE 2010

Le agevolazioni per l'ac -qui sto della "prima casa"spettano anche per l'ac -quisto delle pertinenzedell'abitazione principa-

le, cioè dei locali destinati ad usoaccessorio, con alcune limitazioni.

Nel caso di un'abitazione conpiù pertinenze, siano esse cantine,magazzini e locali di deposito op -pure rimesse, autorimesse, stalle otet toie la normativa vigente pre -vede che sulla prima delle perti-nenze acquisite (per ciascunacategoria) l'IVA dovuta sia al 4%mentre sulle successive al 10% inluogo dell'aliquota ordinaria parial 20%.

Lo ha chiarito l'Agenzia delleEntrate, con la Risoluzione 94/Edel 5 Ottobre 2010, relativa alcaso di una "cessione" di un im -mobile abitativo, oggetto di agevo-lazione prima casa, e di due perti-nenze censite come C6 (autori-messe).

Si chiedeva all'Agenzia qualealiquota andasse applicata all'ope-razione in esame, se quella del20% prevista, in via generale, in

La mattinata a questo puntoera finita. Dopo aver salutato eringraziato studenti e insegnanti,

che così gentilmente ci hannoospitato, abbiamo ripreso il pul -lman per ritornare alla nostrascuo la.

Quest’esperienza è stata moltoutile ed interessante, soprattuttoper quanti fra noi non sapevanoancora cosa volesse dire veramen-te “vendemmiare”. Per alcuni ma -gari è stata un’occasione per farsiun'idea di come sarà la loro futurascuola.

Grazie ancora Istituto Vegni! Civediamo presto: quando verremoper osservare altre fasi della lavo -razione e per imbottigliare il “no -stro vino”! Nella speranza poi (maper i proff. sarà difficile!) di tor na -re tutti a casa sobri.

Matilde Cassioli classe terza A

caso di cessione di beni strumen-tali per natura, oppure del 10%prevista per gli immobili abitativi, iparcheggi realizzati ai sensi dellalegge vigente e le porzioni di fab -bricato recuperate e cedute dallastessa impresa che ha svolto ilavori.

L'Agenzia delle Entrate ha ri -sposto che il "bene servente" puòessere considerato una "proiezio-ne del bene principale", assumen-done la stessa natura.

In pratica, il garage viene"attratto" dall'appartamento e ac -quisisce la classificazione di im -mobile ad uso abitativo: di conse-guenza, la sua cessione scontal'IVA al 10 %, in luogo di quellaordinaria al 20%.

Pertanto, nell'ipotesi descritta,la riduzione d'imposta non rag -giunge quella più consistente (a -liquota IVA del 4%) prevista perl'acquisto della prima casa (per -chè a goderne è soltanto la primapertinenza della stessa categoria),ma è corretto applicare l'aliquotadel 10%.

Arch. Stefano Bistarelli

“DALLA PARTE DEL CITTADINO”risponde l’Avvocato

Gentile Avvocato, avevoconferito mandato al miodifensore per una causa relati-va ad un sinistro stradale. Hopartecipato ad un’udienza e lacontroparte ha detto che laprocura che avevo conferito èviziata e pertanto nulla.

E’ possibile rimediare anchese la causa è ormai già avviata?

Lettera firmata Il nostro lettore può stare

tranquillo, perché, come gli avràgià detto il suo legale, l’art. 46,comma 2, della L. 18 giugno2009, n. 69 ha sostituito ilcomma secondo dell’art. 182c.p.c., prevedendo che “Quandorileva un difetto di rappresentan-za, di assistenza, o di autorizza-zione ovvero un vizio che deter-mina la nullità della procura aldifensore, il giudice assegna alleparti un termine perentorio per lacostituzione della persona allaquale spetta la rappresentanza ol’assistenza, per il rilascio dellenecessarie autorizzazioni, ovveroper il rilascio della procura alle

liti o per la rinnovazione dellastessa. L’osservanza del terminesana i vizi e gli effetti sostanziali eprocessuali della domanda siproducono fin dal momento dellaprima notificazione”.

A seguito di tale modifica,pertanto, anche se la procuraconferita al difensore non fossevalida per un vizio che ne deter-mina la nullità, nel corso delgiudizio il giudice assegnerà untermine alla parte entro cuirilasciare nuovamente la procuravalida al proprio avvocato.

In tal modo saranno validitutti gli atti compiuti da quelmomento in poi e verrannoconsiderati validi (perché sanati)anche tutti gli atti compiuti fino aquel momento.

In tal senso si è espressoanche recentemente il Tribunaledi Busto Arsizio con sentenzan.325 del 10.09.2010.

Diverso sarebbe invece se laprocura non fosse stata affattoconferita fin da principio, puressendo così indicato nell’atto.

In tal caso, ove l’atto di cuitrattasi avesse aperto un giudiziocollegato ad un altro processo incui vi era procura valida (es.procedimento esecutivo collegatoad opposizione a decreto ingiun-tivo), sarebbe possibile sanare,mentre, in caso di giudizio incar-dinato autonomamente che nondipende da nessun altro (es.causa ordinaria di risarcimentodanni), la mancanza di procuranon sarebbe sanabile (in talsenso Cass. Sez. Unite n.10706/06).

Nel caso sottoposto, comun-que, rientriamo nella possibilitàdi sanare prevista dall’art. 182c.p.c. come recentemente modifi-cato e, pertanto, il lettore potràvedere sanata la propria posizio-ne sostanziale e processuale.

Avv. Monia [email protected]

L’istituto Vegni ha o spi -tato, nell’ottica dell’a-pertura e collaborazio-ne con il territorio, lascuola media di Foiano

per la realizzazione di un pro -getto riguardante la coltura dellavite e la produzione del vino.Riportiamo di seguito l’articoloscritto da un’alunna coinvoltanel la prima fase del progetto

Il 16 settembre scorso noi a -lunni della 3A dell’Istituto Com -prensivo di Foiano siamo stati in -vitati dall'istituto Vegni (le Capez -zine), per aiutare, in guanti e stiva-letti, i ragazzi della scuola a ven -demmiare. Questa attività è inseri-ta nel progetto “Viaggio nel pre -sente della Valdichiana” nel qualestia mo affrontando la coltura dellavite e la produzione del vino. Na tu -ralmente non mancavano i no striproff. Marchese, Tavarnesi e Ri -naldi, che, con la loro ben no tavoglia di lavorare, si sono dedicatimolto più a riprenderci con la te -lecamera e fotografarci che adaiutarci. Ovviamente alcuni ragazzidell' Istituto Vegni ci hanno datouna mano (in verità anche due!)spie gandoci come dovevamo rac -

co gliere l'uva e scegliere i grappolipiù maturi e dolci.

Per fortuna il tempo ci ha as -sistito, anzi era caldissimo, e pen -sare che alcuni di noi avevanopor tato persino il giubbotto im -per meabile!

Dopo aver raccolto circa seiquintali di uva, sistemata nellecassette e caricate sul rimorchio,ci siamo trasferiti verso la scuolaper svolgere altre attività, mentrel’altro gruppo continuava il restodella vendemmia.

Le pause, tra una visita el'altra, sono state da noi ragazzimolto apprezzate (soprattutto perle nostre pance!); anche i profes-sori (dopo, secondo loro, aver co -sì tanto lavorato!) si sono concessivolentieri un caffè tra i nostrischer zi e le nostre risatine.

Gli studenti della sezione al -berghiera ci hanno anche fatto vi -sitare le aule didattiche, la pastic-ceria, le cucine, la sala ristorante,la sala bar, la sala ricevimenti e cihanno offerto un buonissimo co -cktail di loro invenzione e dellesqui site cialde di formaggio cu -cinate dai ragazzi del terzo anno.

Infine ci siamo fermati nella

mensa dell’Istituto dove ci è stataofferta una ricca colazione prepa-rata dal personale della cucina.

La tappa finale è stata la can -tina, dove era presente la macchi-na diraspatrice che separa il raspodal grappolo; tutti incuriositi ab -

biamo osservato botti enormicolme di vino, ognuna delle qualiriportava una etichetta, doveappariva l'annata di produzione.Abbiamo quindi attraversato uncorridoio dove strisciavano perterra, come enormi serpenti, deilunghi tubi, nei quali scorreva ilmosto ricavato dalla “nostra” uva,collegati alla diraspatrice sul retrodella cantina. Nella stanza accantoinvece c'erano centinaia di botti-glie di vino, di vario tipo, già pron -te sui carrelli per essere trasporta-te chissà dove. Molti di noi nonavevano mai visto niente di tuttoquesto in vita loro!

E’ sanabile la procuraviziata conferita al legale?

Vendemmia all’Istituto Vegni Prima Casa: Iva al 4% sul primo box,al 10% sul secondo

Lunedì 25 ottobre alle ore11 presso la Sala “LaMo derna” a Cortona i ra -gazzi delle ultime classidel Liceo Classico di Cor -

tona hanno percorso un viaggionel la me moria, nella poesia di Sal -vatore Quasimodo con un testimo-

ne di eccezione: il figlio Alessan -dro, attore e regista teatrale.

Un evento che è iniziato conun breve filmato sulla consegnadel Premio Nobel per la letteraturanel 1959.

E' seguito il recital che prendeil titolo da un verso del poeta, incui, con molta umiltà, si autodefi-nisce “Operaio di sogni”.

Il recital, arricchito da molteproiezioni, ha portato in scenal'uomo e l'artista Salvatore Qua -simodo, la sua vita complicata,difficile, piena di luci e ombre, acui affianca, quasi per illuminarla,la poesia.

Attraverso i ricordi, la lettura

di alcune poesie, il figlio Aless an -dro ha ripercorso le tappe signifi-cative e importanti della vita delpadre e del poeta ed è riuscito atrascinare con sé, come per ma -gia, anche i giovani che lo han noascoltato in un composto si lenzioesternando alla fine il loro con -senso unito a quello del Pre side edegli Insegnanti.

Alessandro Quasimodo incontra i ragazzi e presenta il recital “Operaio di Sogni”

Page 11: L'ETR. IMP. 22/2006L’ETRURIA N. 20 ATTUALITÀ 15 NOVEMBRE 2010 PAGINA 2 Carissimo Prof. Sono un suo estimatore da quando ero in una classe di Liceo. Oggi sono cresciuto e seguo,

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L’ETRURIA N. 20 15 NOVEMBRE 2010ATTUALITÀ

E il nostro Giornale cerca, perquanto è nei suoi mezzi, di nonseguire l’onda limacciosa deimass-madia, ma di porre all’atten-zione dei suoi manzoniani venti-cinque lettori, tra le altre notizie,storie edificanti sottratte, tra l’al -tro, alla vita dei campi, alla vitadella natura, a quell’atmosfera cheregna nel mestiere più antico delmondo.

Si tratta, dunque, dell’AziendaAgricola “Mameli”, in localitàChia nacce di cui già si è parlato suqueste pagine, mettendone in evi -denza la struttura, i prodotti e so -prattutto l’entusiasmo che anima itre protagonisti: Giovanni, Elisa eJuri.

Dopo i primi passi, mossi tramille difficoltà, a partire dal 1960,quando la famiglia Mameli si tra -sferisce dalla Sardegna in To scana,

l’attività, costruita sul po de re Valdi Spera in località Chia nac ce,incomincia a prendere forma e ad

assumere l’spetto di una vera epropria azienda agricola.

“Alle nostre spalle un bagagliodi esperienze che i nostri zii cistanno tramandando- precisa lagiovane Elisa, che mette a disposi-zione dell’azienda le competenzematurate col diploma di ragionie-ra - e ci affiancano ogni giorno eci sostengono nei nostri progetti enelle nostre idee”.

In realtà, visitando l’Azienda, sinotano progressi e soprattutto unapassione in questi giovani per unmestiere tra l’altro faticoso e chelascia poco spazio alle distrazionia cui avrebbero, per altro, anchediritto.

“Oggi - precisa Juri - siamoriu sciti a mettere insieme circa600 capi e 200 sono in arrivo. Cisiamo attrezzati in modo da gestirenel migliore dei modi la stalla,cercando di garantire agli animaliun’alimentazione controllata taleda poterci permettere di lavorareil nostro latte a crudo. Le condi-zioni igieniche sono sempre im -pec cabili e tutto il nostro latte lotrasformiamo nel nostro caseificioe da soli lo commercializziamo. Cisiamo attrezzati seguendo tutte lenorme igienico - sanitarie per po -ter partecipare a fiere e mercati;abbiamo comprato furgoni, ga ze -

bo, ceste coibentate isotermicheper il trasporto dei prodotti e

banchi-frigo per la vendita a ter -ra”.

Giovanni Mameli, che rappre-senta, con la sua consolidata e spe -rienza, il punto di riferimento per

lo sviluppo dell’Impresa, assicurache “l’obiettivo adesso è quello diingrandire l’allevamento con nuo -ve stalle, impianti fotovoltaici, unanuova struttura con caseificio estanze di stagionatura e una cucinaper la trasformazione dei prodottiche la nostra Azienda mette adisposizione (frutta per le confet-ture, verdure per i sott’olio) e poiuna cantina per i nostri vini”.

Sarebbe tutto veramente idil -liaco, proprio come l’atmosferache regna in questo podere Val diSpera, se non sopraggiungesserodifficoltà legate purtroppo alla im -

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possibilità, a volte, di trovare a de -guato spazio e una visibilità ragio-

nevole per la vendita dei prodotti;e le richieste, fatte da questa A -zien da, per partecipare ad aventiimportanti, organizzati nel territo-rio, vengono spesso rifiutate perman canza di posti.

A questo punto un sospettonasce: non è che bisogna ricorre-re a sistemi mafiosi per avere, inun paese civile come la Toscana,una normale e civile protezioneanche per poter raccogliere i fruttidi un duro e onesto lavoro? Spe -riamo che i sospetti siano infonda-ti e che questa attività possaessere rivalutata e rispettata intutta la sua dignità e utilità sociale

n.c.

Sabato, 6 Novembre scorso,presso la Sala Medicea diPalazzo Casali, il LionsClub Cortona ValdichianaHost ha dato appuntamen-

to, oltre a soci e giornalisti, a tutticoloro che fossero interessati allacomprensione dell’ Arte contem-poranea. E il pubblico ha risposto,riempiendo tutta la imponenteSala Medicea a cui, in apertura diserata, si è rivolto il Presidente delsodalizio Gabriele Falco, soffer-mandosi sul programma di inizia-tive già realizzate e sugli appunta-menti futuri, caratterizzati da ar -gomenti di interesse generale e diattualità e prossimi, soprattutto,alle aspettative della popolazionedel territorio della Valdichiana.

Ha presentato poi il relatoredella serata, Carlo Vanoni che, daoltre vent’anni, si dedica al mondo

dell’arte contemporanea, in vestedi consulente e di divulgatore deilinguaggi delle opere d’arte e dellaloro evoluzione. E, per la circo-stanza, la conferenza ha rappre-sentato una sorta di anteprima diquella che sarà la pubblicazione,costruita con il filosofo Luca Berta,sulla evoluzione dei linguaggi ar -tistici da Leonardo ai nostri gior ni.Sorretto da immagini, Carlo Va no -ni ha ripercorso le fasi più interes-santi del mondo dell’arte, dal Ri -na scimento, secolo delle riforme,secolo drammatico e pieno dicontrasti, nel corso del quale l’artenon è più contemplazione e rap -presentazione dell’ordine delcrea to, ma inquieta ricerca dellapro pria natura, dei propri fini epro cessi, della propria ragiond’essere nel divenire della storia,per giungere all’indagine dell’arte

contemporanea con i suoi più notiesponenti da Cézanne, Picasso,fino al forme artistiche più provo-catorie di Marchel Duchamp conla sua Gioconda baffuta, L’o ri na -toio, La ruota di Bicicletta…. Conquesta produzione si afferma l’arteconcettuale con la quale vengonocriticate le interferenze del mondocapitalistico e della logica del pro -fitto nella sfera dell’arte. E per evi -tare che l’opera venga ridotta a unbene di scambio e contro il rischiodi mercificazione, l’artista concet-tuale la riduce a un’idea difficil-mente commerciabile e da colle-zione.

Insomma l’arte, dagli anniventi del secolo scorso, non è piùbasata su un’estetica legata allabellezza percettiva canonica, mapiuttosto a rappresentazioni fattedi concetti, metafore, allusioni e

idee. Così l’artista non è più il ge -nio sregolato e originale nella so -cietà, ma un art worker, tradottoin italiano come un “operatore e -stetico”. E se l’artista è uno che la -vora, il visitatore non è più soltan-to uno che visita. Il pubblico èchia mato a leggere i testi, a de -cifrare formule per diventare parteattiva e necessaria dell’opera. Indefinitiva, se il pubblico chiede al -l’artista contemporaneo se l’operad’arte esista oggi con questi pre -supposti, l’artista risponderà: “Esi -ste se hai un’idea a proposito e inparte è tua”.

La lezione è stata salutata conun caloroso applauso, come calo -ro so è stato l’applauso riservato alcerimoniere Daniele Fa biani per lapun tuale organizzazione dell’even-to.

n.c.

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Nel giorno del tuo complean-no, a tre mesi dalla tua scomparsa,ti ricordiamo con tanto amore enostalgia.

Sei sempre nei nostri cuori.Luciana, Mario, Rino,

Simona, Giulia

RosaGostinicchi

Esemplare storia di un’Azienda Agricola tra rispetto della tradizione, sacrifi e propositi

Almanacco cortonese“A cura di Rolando Bietolini”

1 Novembre1339 - Firenze e Perugia rinnova-no in Lucignano il patto di difen-dere la Signoria dei Casali di Cor -tona per il prossimo decennio.1597 - Nasce a Cortona PietroBer rettini meglio conosciuto comePie tro da Cortona. Fu pittore di fa -ma, ricordato tra l’altro per la de -co razione della volta di PalazzoBar berini a Roma e Palazzo Pitti aFi renze.1690 - Crolla improvvisamenteuna volta della cripta nell’abbaziadi Farneta in Val di Chiana.1862 - A Cortona, su iniziativa didi versi cittadini capeggiati dalCon te Tommaso Sernini Cucciatti,viene istituito un giardino d’infan-zia.1980 - Muore a Cortona, sua cittànatale, Guerriera Guerrieri. Erastata bibliotecaria alla Nazionale diNapoli dove aveva ricevuto paroledi stima ed apprezzamento ancheda Benedetto croce.

2 Novembre1886 - Nella notte a Cortona scop -pia un incendio nella Sacrestia delDuomo provocando molti dannianche alle opere d’arte.1944 - Durante la notte un nu bi -fragio di proporzioni impressio-nanti allaga gran parte della Val diChiana. Nel cortonese le strade so -no completamente sott’acqua e sieffettuano salvataggi di persone eanimali con barche e zattere for -nite dall’esercito anglo-americanopresente nella zona.

4 Novembre1286 - A Cortona i soci della Mise -ri cordia, istituzione fondata e vo -luta dalla stessa Santa Margherita,si riuniscono nella chiesa di S.Andrea (l’odierno teatro Signo rel -li) e deliberano lo statuto dellaFra ternita che sarà poi approvatodal Vescovo Gugliel mino.

5 Novembre1981 - Muore a Cortona l’ottanta-cinquenne Umberto Morra. Il no -bile letterato cortonese ospitò nel -la sua villa di Metelliano grandiper sonalità come Salvemini, Mo -ravia, Berenson.

10 Novembre1441 - A Cortona viene murata lapri ma pietra della fabbrica delnuovo Spedale da costruire paral-lelamente al fianco meridionaledella chiesa di S. Francesco.

12 Novembre1481 - A Cortona si innalza la pri -ma colonna della Pieve di SantaMa ria che qualche decennio dopodiverrà la Cattedrale della città.

“Tutta l’Arte è contemporanea”

Lions Club CortonaValdichiana Host

Igiornali preferiscono di so -li to intervistare o scrivere dipersonaggi dello spettacolo,di politici, di protagonisti diepisodi scandalistici, perché

il mondo in cui viviamo preferisceubriacarsi di vuoto, di litigi, dichiac chiericci, di pettegolezzi; tro -va più appagante, in definitiva,

una notizia di malcostume, cheuna notizia da cui si può evincereil valore del sacrificio, della labo -riosità, dell’impegno. Così, anzichétrasformarsi in bussola per orien-tare civilmente i gusti dei lettori,giornali e televisioni mirano per lopiù a interpretarne e ad esasperar-ne le debolezze.

Tutta l’arte è contemporaneada Leonardo a Duchamp... e oltre

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L’ETRURIA N. 20 15 NOVEMBRE 2010MOMENTI DI RIFLESSIONE

L’ABC della fedenella liturgia delle Domeniche

Domenica 21 novembre(Lc 23, 35-43)

Gerusalemme è detta da Gesùcittà del grande Re, evidentemen-te con riferimento a lui stesso. Ecer tamente non c’è fatto più so -lenne e pubblico, almeno nellastoria antica, che la proclamazio-ne di un regno e l’insediamento diun re. A Gesù vengono offerte duepossibilità e modi di farlo, e quelloche lui sceglie ha il carattere deltotale rovesciamento di vedute chegli è proprio, quello enfaticamenteespresso nelle Beatitudini, tutto ilcontrario di quello che l’uomo hada sempre visto e cercato.

La prima possibilità d’essereegli riconosciuto come il Re, cheIsraele con impazienza aspettava,gli è data quando s’incontra conuna grande massa di popolo a cuiprovvede cibo in abbondanza e lagente rimane così entusiasta chediceva: Questi è davvero il pro -feta che viene nel mondo. MaGe sù, sapendo che veniva aprenderlo per farlo re, si ritirò dinuovo sul monte, lui d solo (Gv.6, 14-15). E, come si vede, lagran de occasione di riconosci-mento regale che a Gesù si pre -senta e che egli decisamente sfug -ge e rifiuta.

E’ strano che per i suoi disce-poli che certamente sognavanol’ora di vederlo acclamato so vra -no del suo popolo, tanto che allafi ne gli chiederanno. E’ questo iltempo nel quale ricostituirai ilregno d’Israele? (Atti, 1, 6), tuttoav venga senza che se ne accorga-no. E’ paradossale infatti che laproclamazione ci sia già stata inpubblico, con una evidenza spetta-colare e nessuno di essi se ne siaaccorto, anche perché assenti inquel momento. Il gran cerimonie-

re dal quale Gesù aspetta la suaproclamazione a Re è il poveroladro che sta sulla croce accantoa lui.

E chi poteva, se il trono diquesto grande Re era la croce,avere la saggezza, il coraggio dipresentarlo e proclamarlo Re inquel momento se non uno checon lui condivideva la disperatasorte, intuendone il sommo miste-rioso significato ch’essa aveva?Ecco la proclamazione ufficiale delregno e del suo re, fatta in faccia almondo: Gesù, ricordati di mequando sarai nel tuo regno! E larisposta del Re appena proclama-to: Sarai il primo con a entrare amomenti in questo regno, infatti:Oggi sarai con me in paradiso!

Cellario

Sabato 27 novembre alleore 20,30, in loc. Fossadel Lu po (presso i localia dia centi il campo dacal cetto) avrà luogo l'ot -

ta va cena di solidarietà in fa vo -re degli amici del Canile di Os -saia.

Il costo della cena è di 20 eu -ro; l'intero ricavato della ma ni -festazione come detto in prece-

ri, crostata con marmellata, cro -stata con nu tella, acqua, vino,caf fè e liquori.

Durante la serata sarà inol -tre presentato alla stampa il ca -lendario ufficiale del canile2011.

L'in casso della cena, ci di co -no i volontari, servirà per co -prire un po' di spese veterinarie,visto che negli ultimi mesi al ca -

nile ci sono stati casi di animali(cani e gatti) un po' “problema-tici”, nel senso che avevanobisogno di continua as sistenza ecure particolari che an davanooltre la ordinaria ammi ni stra -zione della struttura.

Inoltre la cena sarà un buonmomento per fare il punto dellasituazione dell'attività svoltanel l'ul timo anno, in particolaredel l'acquisto del terreno da do -na re al la comunità per il nuovocanile, acquisto che ha compor-tato spese ingenti, atti da re -darre e decisioni da prendere; sivorrebbe anche ragionare sulcome utilizzare que sto impor-tante terreno, e sopratutto sullespese future che dovranno esseresostenute, perchè dopo alcuniincontri con vari funzionaripub blici, è apparso chiaro edevi dente che non c'è la completadi sponibilità della somma ne -cessaria alla realizzazione diuna struttura salubre, coerente,funzionale ed accogliente (emagari anche eco-stenibile edeco-compatibile, ma qui forse èchiedere troppo!)

Particolare importante è chel'Associazione la scorsa estate hachiesto ed ottenuto il riconosci-mento ufficiale di ONLUS, ed ilpasso successivo sarà di presen-tare la domanda per accedere alfinanziamento del 5 per mille(in pratica dal prossimo annosarà possibile devolvere il 5‰ alCanile di Ossaia ).

Infine vorremmo chiuderecon i volontari che si auguranodi coinvolgere più personepossibile nell'attività dell'Asso -cia zione, e far conoscere ed a -dottare più cani possibili; inoltresarà incrementata la campagnadi sensibilizzazione riguardoalla sterilizzazione dei ca ni,perchè anche negli ultimi gior nisono stati troppi, veramentetroppi i cuccioli gettati vivi infon do a cassonetti per l'immon-dizia.

Concludendo si ricorda chele prenotazioni per la cena so -no gra dite e saranno accettatefi no al ter mine ultimo del 25novem bre.

Per informazioni e prenotazioni:Stefania, 339-1713973; Carla, 328-7143800; Luciana, 335-7018717.

S.B.

Nella solennità di Tutti iSanti, sentiamo tutto illoro sostegno e il loroentusiasmo per ripren-dere insieme il nostro

indispensabile cammino di pre -ghiera, consapevoli che "tuttoinizia della preghiera", ne siamoconvinti perché l'abbiamo speri-mentato di persona in questi annie certamente non vogliamo tor -nare indietro.

TEMA di quest'anno è il Van -gelo di Matteo, quello che a -colteremo quest'anno nelle SanteMesse Domenicali.

La catechesi di introduzionealla preghiera -13 novembre- èstata tenuta da p.Luciano.

Maurizio e gli animatori del

canto si sono messi già all'opera ehanno formando un piccolo coro.

Per maggiori informazioni,visitate il sito: www.lecelle.it è stato aggiornato con tutte leinformazioni, si può scaricare ildepliant.

Ci sono molte novità: unfilmato su frà Luigi; tutta la scuoladi preghiera dell’anno scorso; gliesercizi spirituali di quest'anno equelli del 2008 fatti da mons.Flavio Carraro; il corso sull'affetti-vità di p.Franco e una nuovarubrica del nostro "Guru" p.Teo -baldo.

E' d'obbligo un grazie a Fran -cesco per il buon servizio ....

Pace e bene a tutti!! A presto!!!I frati delle Celle

LocandaValle Dame(Nuova gestione)

RistoranteSpecialità di stagione

Cucina di mare (solo su prenotazione)Camere bed and breakfast

E’ gradita la prenotazioneLoc. Teverina, 28 - 52044 (Arezzo)Tel. 0575/61.60.43-333/[email protected]

Inaugurazionedi un regno

denza sarà devoluto in favoredel Canile Consortile di Ossaiaed il menù è così composto: co -cktail di scampi, crostini rossipiccanti, crostini ai funghi, bru -schette con l'olio novo, bru -schetta al tartufo, crostini neri,crostini mascarpone e pistacchi,polenta ai funghi porcini, picialla disperata, grigliata mistacon ver dure insalata e pomodo-

Cara nonna, sei stata comeuna querce, un possente fusto dilegno duro e scorzoso, che non sipiega con il vento, con la tempe-sta; e ne hai passate tante di tem -peste e bufere: la lunga malattianella giovinezza che ti ha privatodelle gioie della mamma che vedecrescere le sue creature, unmarito strappato via troppo presto,i figli che diventano grandi e vanno

Anche quest’anno ha por -ta to buoni frutti l’impe-gno di don Albano Fra -gai, parroco di Pietraia edei fedeli che, decisa-

metne numerosi, si sono offerti sianell’ospitare che nel parteciparealla consueta ora di preghiera,dedicata al Rosario in famiglia, lasera del mercoledì.

Il mese di maggio e quello diottobre, appena trascorso, ci han -no radunati, attorno al calore diun focolare domestico, gustandola pace, l’armonia e la gioia dipoter trascorrere un’ora di orazio-

ne ed, al termine, pure un intensomomento conviviale, regalandocila scintilla di una nuova conversio-ne.

E’ il caso di affermare che nel -la nostra piccola e semplice e -sperienza di comunità parrocchia-le, senza grandi pretese, la dolcis-sima Madre di Dio ci porta a Gesù

suo figlio. Dopo anni di visibile al -lontanamento dalla fede e dallaChiesa vorrei, a proposito citarel’affermazione letta, qualche gior -no fa, da padre Livio di Radio Ma -ria: “Il cuore della rivolta anticri-stiana dell’umanità è l’occidenteex cristiano, in particolare l’Eu ro -pa”. Questo spiega le numeroseapparizioni della Madonna nelvecchio continente, in modo parti-colare nell’epoca moderna. Qual -che anno fa, in occasione del Si -no do dei Vescovi europei, Gio -vanni Paolo II denunciò “l’aposta-sia silenziosa” in atto. Oggi la si -

tua zione si è rapidamente deterio-rata in una “apostasia conclama-ta” e si è fatto visibile ed onnipre-sente il progetto di eliminare lapre senza del cristianesimo nonsolo dalla vita pubblica ma anchedal modo di pensare e di viveredegli uomini. L’obiettivo delle e li -tes anticriane di sradicare la fede

dal cuore delle masse si sta realiz-zando.

Questi incontri settimanali,caratterizzati dal condividerequalche attimo della nostra vita, ciportano a non sentirci in difficoltànell’essere spesso giuiacati fuorimoda o bigotti e, con il ritorno aduna fede genuina, al recupero diuna tradizione che è parte dellacultura delle nostre zone. Tutto ciòavviene grazie alla disponibilità diun sempre maggior numero difamiglie che aprono la propriacasa ed anche alla preziosa colla-borazione delle associazioni laiche

di Pietraia, sempre attente purealle iniziative religiose, così che lanostra chiesa torna ad essere viva,giovane e vivace con molti bimbiche fanno corona attorno all’altaredi Dio. Stefania Lipparini

per la loro strada. Ma anche così,anche da lontano i tuoi folti rami,il tuo grande amore e attaccamen-to per la vita quei meravigliosi edevoti quattro figli li ha accompa-gnati e protetti con tutti i nipoti epronipoti che dopo sono venuti.

La tua chioma nodosa, chenegli inverni più rigidi ha protetto inostri volti, ci ha anche offerto unposto di ristoro nella calura estiva,con una tovaglietta e un cestino (ilposto per il merendino, come lochiamavi tu) da portare al poggio,con tanto di pane e marmellata, lapiù dolce che ognuno di noi po -tesse desiderare.

Ed è così che ti teniamo den -tro i nostri cuori, felice e raggiantenel vederci tutti insieme leccarci ledita.

Grazie nonna.I tuoi nipoti: Giancarlo, Antonella,Paolo, Marisa, Angiola, Giuseppe,Giulio, Alessandro, Andrea, Elisa,Simone, Tommaso.

Si è spenta quasi a 100 anniBruna Stanganini

Corso della scuola di preghiera

Etruria Animals Defendly Onlus: cena di beneficenza in favore del canile di Ossaia

Eremo delle Celle di Cortona - diciottesimo anno

Un mare di fioriMi guardo intorno:un maredi fioriosservanoi miei movimenti.Quando mi accarezzoi capellivibrano eccitati.È raroche passi qualcunoin questo posto.Il ventodanza con i fiori, portando con se

una canzone;chissà quanta stradaavrà fatto…Il cieloassomiglia vagamente a un piccolo oceanodi nuvole.- Sei luminoso - dissi rivolgendomi al sole.- Penso chete lo abbiano già detto -Sospirai sorridendo.

Martina Parigi

Neve sul mio giardinoLa neve avvolge il giardinoin candido manto.Le rose riposano in esso,e sognano con me,

l’incontro col soleche sa di primavera!

Azelio Cantini

I mercoledì di Maria a Pietraia

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PAGINA 13

L’ETRURIA N. 20 15 NOVEMBRE 2010SPORT

Dal 3 al 17 ottobre in E -git to e più precisamentead Alessandria, si sonosvolti i campionati Mon -diali di “nuoto per sal -

vamento” a cui ha partecipato uncortonese: Riccardo Bianchi, chesi è fatto o no re andando a conqui-stare me daglie prestigiose e anchepiazzamenti importanti da solo edin staffetta.

Cresciuto come nuotatore nelCentro Nuoto di Cortona, gestitodal la società So.Ge.Pu., sotto l'oc -chio esperto di Umberto Gazziniresponsabile del settore agonisti-co, Riccardo Bianchi, è stato poiindirizzato dallo stesso e dai di ri -genti di Milano verso il “nuoto persalvamento”; il giovane atleta aveva

infatti le caratteristiche per farequesto tipo di attività.

Umberto Gazzini è molto or -goglioso e soddisfatto dei risultatidi Bianchi e così dopo Santucci unaltro atleta “partito” dalla piscinadi Camucia ha raggiunto traguardimondiali; Riccardo è un grandeesem pio per i giovani locali e ladi mostrazione che con l'impegnoe l'allenamento si possono rag -

giungere grandi obbiettivi. Impegno, passione e tanto al -

le namento hanno portato questoragazzo sul tetto del mondo nellasua specialità.

Bianchi aveva vinto 2 titoli Ita -liani e ad aprile si era qualificatoper questi campionati mondiali.

Si allena poi anche in palestra,

presso il centro Olimpia di Ca mu -cia, oltrechè in piscina a Camuciae a Milano dove è iscritto al cen -tro Rane Rosse Aqvasport, che poiè la vecchia Dds, dove si sono al -lenati campioni come FedericaPel legrini ed il nostro MicheleSan tucci.

Le specialità consistono in ga -re che si svolgono in piscina ed inmare simulando il salvamento nelminor tempo tempo possibile ri -spettando certe regole.

Nella prima gara in piscina ov -ve ro i 100 mt “Torpedo”(traspor-to del manichino con salvagente)Bianchi è arrivato V°.

Nella seconda gara ovvero lastaffetta 4 x 50 mt mista il nostroatleta ha conquistato la medagliad'Oro nuotando la seconda frazio-ne (50 mt in nuoto subaqueo conle pinne) della staffetta compostada Bermani, Bianchi, Montesi eBallerini; un risultato prestigioso emolto importante.

Nella terza gara, i 100 mt sin -golo con le pinne, poi Bianchi èarrivato terzo conquistando così la

sua seconda medaglia, questa vol -ta di Bronzo ma dietro ad atleti dilivello davvero mondiale nellaspecialità come il sudafricano, cheha vinto e l'australiano che è giun -to secondo un grande risultato; iltempo fatto registrare da Bianchi èstata la terza prestazione in Italiadi sempre (All Time).

Nelle gare in mare poi la staf -fetta italiana, (gli stessi atleti dellapiscina) ovvero con Bianchi, (tor -pedo) è giunta IVa, ma mai unastaffetta Europea aveva conquistatola finale mondiale di specialità.

Inoltre gli atleti Italiani delleRa ne Rosse Aqvasport gruppo Tur -ra sono Campioni Mondiali anchecome medagliere.

É stata una esperienza bellissi-ma, racconta Riccardo, che ri cor -da l'emozione della premiazione el'inno italiano ancora con gli occhipieni di gioia.

Un’emozione che potrà rivive-re nel 2011 a maggio in occasionedegli europei, in Spagna e poiancora a luglio con i Word Games(le Olimpiadi degli Sport nonOlimpici) in Perù.

E' stato un successo singolo edi squadra che ha premiato l'im -pe gno e la determinazione di que -sto ragazzo che ha fatto dell'alle-namento una parte integrante del -la sua vita; tutti i giorni 2,5 ore inacqua,(in piscina a Camucia) 6/8ore settimanali in palestra (pressoil Centro Olimpia che presto saràulteriormente ampliata e arrive-ranno macchine nuove) ed inoltreuna settimana al mese si allena aMi lano presso la società RaneRos se.

Inoltre Riccardo in palestra harafforzato il suo fisico anche graziea Confalonieri che lo allena e e losegue anche come medico sporti-vo.

Anche presso la palestra O -limpia è possibile effettuare test divalutazione per vari sports comeciclismo, calcio, e molti altri; apresiedere questa attività è sempreil dott. Confalonieri.

Sono varie valutazioni fatte conprove specifiche per migliorare laresa nello sport ma anche e so -prattutto per stare bene ed in

salute. Infatti oltre le varie valuta-zioni tra cui quella funzionale cisono anche mirati programmi diallenamento interfacciati con ilcomputer e viene offerta anche lavalutazione alimentare che poi è ilpri mo passo per stare in forma..

A Riccardo Bianchi va il nostroin citamento per fare ancora me -glio o perlomeno ripetere questigrandi traguardi.

R. Fiorenzuoli

Dopo le prime tre gare cisi era preoccupati, nonera l'avvio di campiona-to che si attendevano itifosi e gli addetti ai la -

vo ri della pallavolo; le premessedel pre-campionato e le aspettativedopo la compagna acquisti, face -vano presagire una squadra com -pleta e forte in tutti ruoli e con igiocatori che erano partiti rim -piazzati da altri altrettanto forti edeterminati; quello che era il dub -bio riguardava semmai i tempi concui la squadra sarebbe diventataamalgamata e coesa e avrebbe fat -to propri i dettami e gli insegna-menti dell'allenatore Enzo Sideri.

Adesso invece dopo la quartagara, quella contro il Cagliari, ca -

po classifica, si è in parte capitoche questo campionato sarà ma -gari più difficile del previsto,perlomeno in partenza, ma che imargini di miglioramento ci sonoe sono ingenti, quello della cresci-ta di alcuni giocatori comunqueresta il punto chiave per poteraspirare a disputare un altro cam -pionato da protagonisti.

Certi meccanismi sembravanotardare ad essere acquisiti appienodal gruppo e nelle gare disputateprima della vittoria contro Cagliarila forma non al top di alcunielementi non aveva permesso allaformazione dei patron Montigianie Vinciarelli di giocare comeavrebbe voluto con gli avversarispesso a contrastare efficacementeil gioco dei Cortonesi e spesso,troppo spesso a comandarlo.

Così nell'esordio in “terra Sar -da” i ragazzi di Sideri hanno ce -duto se pur al tie-break allacompetitiva squadra locale delSant'Antioco, nella seconda garahanno vinto, in casa, contro la

Dol ciaria Rovelli convincendo an -che il numeroso pubblico presen-te ma era solo una parentesi vistoche nella gara successiva, la tersadi questa campionato contro ilCarpi i ragazzi di capitan Zam pettinon sono riusciti a entrare inpartita giocando efficacementesolo nel terzo set, vinto 21 a 25 esfio rando poi il tie-break nelquarto ma perdendo alla fine per29 a 27 con molti rammarichi;lasciando quindi l'intera posta agliavversari e una partita che annoscorso avrebbe avuto ben altroesito.

Bisogna riconoscere comun-que che la compagine avversaria siera rafforzata rispetto alle gared'esordio grazie all'arrivo delloschiacciatore Italo cubano Car -

dona con un passato di 10 anni inA1 che ha cambiato volto allasqua dra di Carpi.

Viste le premesse la sfida allaca polista Cagliari, prevista persabato 6 novembre era di quelleda temere e affrontare con lamassima determinazione e con -centrazione consapevoli che nien -te sarebbe stato regalato e ognisbaglio non perdonato ma che sa -rebbe anche potuta essere l'occa-sione giusta per invertire unatendenza non proprio positiva..

I ragazzi di Sideri davanti alpubblico amico di Terontola han -no fornito una prestazione strepi-tosa e hanno dominato i pur for -tissimi avversari che avevano ilpronostico a loro favore.

I ragazzi del presidente Mon ti -giani hanno vinto i primi due setsconvincendo e non lasciando re -spirare gli avversari e fornendouna prestazione impeccabile.

Solo nel terzo set l'orgoglio deisardi e un lieve calo dei padroni dicasa ha permesso agli ospiti diaggiudicarsi il terzo set ma alla ri -partenza del quarto capitan Zam -petti e compagni sono ripartiticoncentratissimi e non hanno la -sciato scampo agli avversari aggiu-dicandosi il set per 25 a 15 e la

partita per 3 a 1.Ottima la preparazione tattica

della gara da parte di Sideri ed iragazzi sono stati concentrati edeterminati interpretando al me -glio i dettami del loro allenatore,visibilmente soddisfatto as sie me aipropri atleti dell'esito della gara.

Adesso dopo questa gara la

squadra ha 7 punti in classifica edè risalita al 4° posto e certo il la -voro del tecnico Sideri ora più chemai diventa impegnativo e impor-tante.

La crescita della squadra si èvista ed è stata notevole per perso-nalità e determinazione e questavittoria puo’ dare morale e convin-zione nei propri mezzi e potenzia-lità, doti insperate dopo la gara diCarpi.

Ora il campionato può diven-tare davvero di quelli emozionanticon la squadra Cortonese che saràcomunque chiamata alla confer-ma, importante, già dalle prossimedue gare in particolare quellacon tro la nuova capoclassificaCor reggio.

Riccardo Fiorenzuoli

Oltre le più rosee previ-sioni la riuscita dell’8°trofeo città di Cortonacon oltre 90 atlete pro -venienti da molte re -

gioni italiane. Pubblico delle gran -di occasioni.

Nell’occasione dobbiamorilevare nella categoria B-C-D

nazionale il successo di Elisa Fa -nicchi del Cortona Bocce che,dopo 5 incontri vittoriosi, nel sestodi finale conquistava la sua piùimportante vittoria.

Un bravo all’alteta che vincema non bisogna dimenticare an -

che l’allenatore e preparatore chenel caso specifico è Lidio Bar boni;non temiamo di pensare che granparte di questo successo sia do -vuto anche alla sua capacità dipreparatore. In contemporaneal’altra finale femminile CategoriaA-A1. Una dura lotta tra l’aretinaIvana Arati e la romagnola Sefora

Corti. A conclusione dell’incontrovin ce l’aretina.

L’assessore Francesca Basa -nieri, nel bocciodromo dedicata alpadre, premia con i due prestigio-si trofei le due finaliste.

Ivo Faltoni

Pallavolo Cortona Volley

Cortona Bocce

Una grande gara controla prima in classifica

Elisa Fanicchi vincel’8° trofeo Città di Cortona

Riccardo Bianchi ai Mondiali vince l’oro ed il bronzo

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L’allenatore Enzo Sideri

Il capitano Enrico Zampetti

Categoria A-A1: prima Ivana Arati, seconda Sefora Corti, terzaManuela Sabatini, quarta Alice Fraternale.

Categoria B-C-D: prima Elisa Fanicchi, seconda ValentinaAmegoni, terza Lucia Eusebi, quarta Luisa Leoni.

La staffetta vincitrice l’oro

Bianchi conquista il bronzo

FotoGierre

FotoGierre

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SPORTL’ETRURIA N. 20 15 NOVEMBRE 2010

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quegli scompensi che fino ad orahanno creato qualche sconfitta inpiù.

La prossima gara vedrà im -pegnato il Camucia Calcio in casacontro lo Spoiano e in questoconfronto per i ragazzi in rossoblu, non ci dovrebbero essereproblemi di vittoria.

Fratta S.CaterinaFinalmente i rosso verdi di

Yuri Angori non occupano piùl’ultimo posto in classifica. Dopola sconfitta patita in casa per 1-0contro il forte Montagnano, laFratta riesce a conquistare laprima vittoria in trasferta per 2-1contro la Virus Lignano, questavittoria proietta i rosso verdi a 6punti portandosi ad un solo puntodi distanza da altre tre squadreche ne hanno 7.

Adesso i ragazzi del presidenteEdo Tanganelli troveranno i giustiequilibri nell’affrontare le prossi-me partite e siamo certi che lasquadra cortonese riuscirà a ri -salire la china.

Naturalmente siamo anchecerti che la vittoria di Rigutino saràuna iniezione di fiducia non indif-ferente per tutto l’ambiente fratti-giano, che nel prossimo turnoaffronterà al Burcinella i senesidel Rapolano. Con questa squadradovrebbe maturare un risultatodel tutto positivo.

TERZA CATEGORIADopo la sfortunata sconfitta

casalinga patita contro la maggioreantagonista, il Castelluccio, laFrat ticciola ha ringranato laquar ta e nelle due ultime gara haconquistato 6 punti.

Adesso la squadra di Meaccisi trova in classifica generale ad unsolo punto del solito Castelluccio.

La Pietraia del presidenteBeppe Basanieri si trova a 9 punti,ma non riesce più a vincere, tantoche noi in questa stagione crede-vamo che i giallo neri, facesseroparte di coloro che aspiravano allafine del campionato a qualcosad’importante.

Il Monsigliolo conquista ilsuo modesto quinto punto e dulcisin fundo, il S.Lorenzo di misterMearini, conquista il suo primopunto, 3-3 proprio nella trasfertadel derby contro il Monsigliolo.

Danilo Sestini

Terza vittoria consecutivadella Solarys Camucia inquest’avvio di campiona-to regionale di serie Dmaschile girone A, che

vale la vetta della classifica apunteggio pieno (9 punti) con unalunghezza di vantaggio sulla blaso-nata Foiano e sulla coriacea VirtusPoggibonsi.

Partita a senso unico con lasquadra ospite che riesce solo atratti a contrastare il sestetto ca -mu ciese, privo, peraltro, di dueimportanti pedine del calibro diScartoni e Menci.

Incamerato il primo set inmaniera perentoria, e capitalizzatoin avvio di secondo un buon mar -gine di punti, gli arancioni allenta-no la presa, dando ai modesti av -versari l’opportunità di rientrare inpartita.

Il tentativo di riaggancio riescefino a quota meno due dai nostri,

che dal 16-14, con una battuta piùincisiva ed il ripristino di un accet-tabile livello di efficienza negli altrifondamentali, fanno proprio senzapatemi anche il secondo parziale.

Avvicendamento dell’oppostoTesti col rientrante Santucci e delladiagonale dei centrali nello star -ting six del terzo set, nel corso delquale vengono utilizzati tutti glieffettivi a disposizione in panchina,che dal canto loro contribuisconofattivamente alla chiusura delmatch senza ulteriori sorprese.

Prossimo turno in trasfertacon la Sales di Firenze e successi-

vo impegno casalingo presso la“storica” palestra della scuolamedia di Camucia; ospite la Sa vi -nese, altra società della Val di -chiana di grande tradizione, cheevoca negli appassionati del volleyil ricordo di emozionanti e com -battute sfide all’ultimo punto.

S.B.

PRIMA CATEGORIAMontecchio

Dopo qualche disavventurainiziale dopo nove partite disputa-te, sembra che la squadra delMontecchio abbia imboccatofinalmente la retta via.

La squadra presieduta daDaniele Romiti nelle ultime trepartite ha prodotto 7 punti, trepartite delle quali due giocate intrasferte, naturalmente le ultimesue entrambe vinte.

La prima vedeva scendereall’Ennio Viti i casentinesi delloStia. In questo incontro, nongiocato nel modo migliore daparte dei ragazzi di Baroncini, macon grande vigore e determinazio-ne, realizzava all’8° il vantaggioper i locali, con un gol del solito“Sempre verde” Giappichini, chepare si sia dimenticato dei suoi 41anni suonati.

Quasi a fine partita, portava ilMontecchio sul 2-0 un eurogol delgiovane Poggi.

Nel turno successivo i biancorossi montecchiesi facevano visitaai senesi del Geggiano, squadranuova per queste parti, ma giàdeterminata per risultati a sorpre-sa.

In pratica in questa disputanon vi è stata storia, i ragazzi diBaroncini hanno fin dall’iniziocomandato il gioco, tanto che conun uno-due micidiale hanno stesoall’istante la malcapitata squadradi casa.

Naturalmente gli autori delledue reti, manco a dirlo, rispondo-no alla solita premiata ditta Giap -pichini & Ponticelli.

Questi due rispondono senzameno alla migliore coppia diattaccanti del novero delle squadreappartenenti al Girone “E” diPrima Categoria Toscana.

Adesso con 12 punti in classi-fica il Montecchio si è rimesso incarreggiata, perciò da ora inavanti, lo staff montecchiesecercherà con il gioco che lodistingue, di raggiungere leposizioni più consone al suoblasone.

Tutto questo si renderà ancorapiù chiaro fin dalla prossimadomenica quando il Montecchiodovrà affrontare in casa la excapolista Ambra.

Cortona CamuciaPurtroppo perdurano le

dolenti note per quanto concernela squadra del nostro capoluogo.Questa compagine dal blasone diun certo rilievo che si è conquista-

to negli anni, adesso è relegata avedersela con squadre delleproprie frazioni, in una categoriache certamente doveva essereaffrontata in ben altro modo, percercare di risalire più in frettapossibile in categorie più consone.

Invece viene costruita unasquadretta di giovani inesperti cona fianco giocatori forse più esperti,ma emeriti sconosciuti.

In questa stagione con l’avven-to del nuovo Presidente tuttisperavamo in questa nuova ven -tata, purtroppo, per adesso, èpeggio di prima.

Dopo nove partite il CortonaCamucia ha conquistato la miseriadi soli 4 punti, un pareggio fuori euna vittoria in casa.

Non vogliamo pensare chenella prossima stagione possanogiocare in Seconda Categoria,veramente non vogliamo credere aquesto melanconico dramma.

Le ultime due sconfitte sonostate: per 3-1 a Castiglion Fioren -tino e 0-1 in casa con l’Alberoro.

Gli arancioni hanno segnato 8reti e ne hanno subito 19, un quo -ziente reti che deve far pensare.

Il prossimo turno vedrà lacompagine cortonese impegnataallo stadio dei Pini, nel derbycontro il Foiano.

SECONDA CATEGORIATerontola

Il Terontola di mister Brininon riesce assolutamente asmentirsi, su 5 partite giocate incasa ha conquistato 7 punti,mentre nelle 4 disputate in trasfer-

ta ne ha addirittura presi 10.Perciò 17 punti in classifica ge -nerale, che attualmente pone ilTerontola in terza posizione. Senon avesse ceduto i tre punti alcampo del Farinaio per 0-1 controil Torrenieri, i bianco celesti a -vrebbero conquistato la posizionedi vertice, visto la sconfitta casalin-ga del Montagnano ex capolista.

Nella partita precedente intrasferta a Cesa, i bianco celestierano passati per 3-0.

Qui si evidenzia la doppia per -sonalità di questa singolare squa -dra che in casa la squadra è co -stretta ad attaccare.

Gli avversari stanno coperti erealizzano spesso le segnature nel -le rapide ripartenze in contropie-de, trovando la squadra localesbilanciata in avanti.

Mentre in campo avverso ilTerontola sfrutta le solite preroga-tive da trasferta come sanno fare lesquadre avversarie.

Adesso il Terontola ha l’inco-gnita della trasferta di Asinalonga,che per la compagine di Brini nondovrebbe essere per niente diffici-le.

Speriamo bene!

Camucia CalcioCammino alternante da parte

della squadra del presidenteAlessandro Accioli. Prima passa incasa per 2-1 contro lo scorbuticoPie ve al Toppo, con reti di Giar -dino e Tacchini, quindi nel turnosuccessivo in quel di Rapolanosubisce una sconfitta per 3-1.

A questa squadra che global-mente non va affatto male, mancapurtroppo la continuità.

A questo punto i ragazzi dimister Magara potrebbero averequalche punto in più nella gradua-toria generale.

Adesso il Camucia totalizza 13punti alla luce di 4 vittorie, un parie purtroppo 4 sconfitte e qualcunadi queste evitabili.

Comunque il computo genera-le fino ad ora non è male, però dalnostro punto di vista ripetiamo,che avrebbe dovuto essere miglio-re, visto che in questa stagionel’organico costruito da Accioli & C.è superiore alla stagione scorsa.

Certamente nulla ancora èperso, il campionato è ancoralungo, perciò il tecnico Magarasaprà certamente apportare quellepiccole ma importanti modifiche,che serviranno a correggere

Alberoro

Ambra

Castiglionese

Rassina

Pratovecchio

N.Foiano

Montecchio

Lucignano

Marciano

Geggiano

Stia

Cast. Fibocchi

U.T. Chimera Ar.

Monte Sansavino

Levane

Cortona Camucia

Squadra Punti20

19

18

15

14

13

1212

11

10

10

9

8

6

6

4

Prima categoria girone E

Torrenieri

Montagnano

Terontola

Olimpic

V.Asciano

Tegoleto

Torrita

Pieve al Toppo

Camucia Calcio

Spoiano

Rapolano

Cesa

Asinalonga

V.Chianciano

Fratta. S.Caterina

V.Lignano

Squadra Punti20

18

17

17

16

15

14

13

13

13

12

7

7

7

6

1

Seconda categoria girone N

Fulgor Castel.FratticciolaSalutioArezzo NordS.Marco La SellaBattifolleJunior Camp. Ar.FaellaPalazzo del PeroS.FirminaCozzanoPietraiaS.Domenico Ar.PatrignoneCecilianoS.Giovanni Ar.MonsiglioloSan Lorenzo

Squadra Punti23222119161515131313129966651

Terza categoria girone A

il Terontola resta in terza posizione. Altalenante il Camucia Calcio, mentre la Fratta conquista la prima vittoria in trasferta. Primo punto per il S.Lorenzo

In Terza la Fratticciola sempre ai vertici della classifica Pallavolo: Campionato Regionale Serie D maschile Girone A

Solarys Camucia - Nissan Cascine Empoli 3-0

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Ne avevamo accennato neinumeri scorsi, l’arrivo di un nuovostaff di maestro di tennis e prepara-to atletico hanno dato un nuovoimpulso all’attività del Circolo.

Con la fine di settembre èpartito l’annuale corso SAT e oggi laDirigenza si può definire soddisfattaperché le iscrizioni hanno giàsuperato le più rosee previsioni. Ilcampo coperto finalmente ritrovala sua piena funzione perché ospita

quotidianamente non solo i ragazziche imparano a giocare o chemigliorano le loro tecniche, marivede con piacere tanti adulti checi avevano lasciato e che, conl’arrivo del nuovo mae stro, hannoritrovato quel nuovo stimolo che liporta a calcare nuo vamente ilcampo in terra rossa. Le aspettativesono comunque an cora da com -pletare perchè speriamo in un ul -teriore aumento di presenze.

Al cinemacon ... giudizio

a cura di Francesca Pellegrini

WALL STREET 2 - IL DENARO NON DORME MAIGordon Gekko esce dal carcere dopo aver scontato la pena per le frodi,attuate nella Wall Street del 1987; 23 anni dopo quelle spregevoli truffe, l’exmanager d’alta finanza sembra un agnellino rispetto a chi gli è succeduto.Gekko ha una figlia, Winnie, che si è rifiutata di fargli visita in seguito al suici-dio del fratello del quale, lo ritiene responsabile. La ragazza ha una relazionecon Jake Moore un rampante broker che, messo in difficoltà dai piani alti,decide di contattare Gekko il quale, vorrebbe tornare ad avere un dialogocon sua figlia. Forse è l’avidità, tema centrale del film, che ha fatto tornare -per la prima volta - Oliver Stone sui suoi passi rivisitando un proprio perso-naggio. Operazione rischiosissima ma, tuttavia, riuscita grazie al rapacemagnetismo di Michael Douglas unito alla freschezza del talentuoso ShiaLaBeouf che, sul set, ha trovato l’amore nelle deliziose fattezze di CareyMulligan. Curiosità: nella pellicola è presente anche Eli Wallach e non a casola suoneria del cellulare del protagonista è il motivetto de “Il Buono, ilBrutto, il Cattivo”. Giudizio: Discreto

Grande rilancio del Montecchio, mentre il Cortona Camucia resta fanalino di cosa. In Seconda nonostante la sconfitta,

Cresce l’attività promozionale

Page 15: L'ETR. IMP. 22/2006L’ETRURIA N. 20 ATTUALITÀ 15 NOVEMBRE 2010 PAGINA 2 Carissimo Prof. Sono un suo estimatore da quando ero in una classe di Liceo. Oggi sono cresciuto e seguo,

ATTUALITÀL’ETRURIA N. 20 15 NOVEMBRE 2010

PAGINA 15

Finalmente due bellenotizie, la prima riguarda il recupe-ro della Roc ca di Pierle, dove sonogià state montate le impalcature pereseguire i lavori di restauro dellatorre di guar dia e avvistamento. Ilrecupero della Rocca è particolar-mente im portante, perché va acompletare gli interventi di recupe-ro edilizio già effettuati nel Borgo diVagli e nell’abitato di Pierle,secondo il Piano di Re cuperoredatto dall’Architetto Pao loVaccaro. L’importanza di questorecupero sta nel fatto che la Roccadi Pierle è considerato uno dei piùgrandi castelli e manieri del laToscana, che in origine, quando fucostruito attorno al 1300 sullerovine di un altro castello del 1100,aveva quattro torri e serviva pervigilare il confine del Granducato diToscana. Tra il 1576 e il 1587 vennefatto distruggere in alcune sue partidal Granduca di Toscana Francescodei Medici perché non diventasserifugio di banditi e così è arrivato si -no ai giorni nostri. Va da se l’impor-tanza del recupero storico, artistico- architettonico e culturale del gran -de maniero che venne segnalatoalcuni anni or sono anche al FAI(Fondo Ambiente Italiano ) che sioc cupa del recupero dei beni storiciabbandonati.

L’altra bella notizia riguarda ilbando di projet financing da partedel Comune di Cortona per il com -pletamento dei lavori nell’area delloSpi rito Santo e che riguardano larealizzazione di un terminal-bus edaltre volumetrie da destinare a ufficio attività commerciali, oltre ai colle-gamenti verticali e servizi relativi.Anche questo intervento dovrebbedefinire l’assetto urbanistico e infra-strutturale di un area strategica perla mobilità a Cortona.

Insomma in terventi utili chefanno fronte alle nuove esigenzedovute ad un tu ri smo che fortunata-mente ottiene o gni anno ottimirisultati e che ci fan no rimaneresaldamente al primo posto perafflussi turistici in provincia diArezzo.

Sinistra Ecologia e Libertà cogliel’occasione per far presente al sin -daco Vignini e all’Assessore ai lavoripubblici, che il parcheggio delloSpi rito Santo ha bisogno di un inter-vento sul piazzale, perché la siste-mazione a breccino non è idonea,in quanto d’inverno diventa un pan -tano e d’estate un grande polveraio.

La soluzione che proponiamo èquella che ormai usano i comunitu ristici come Lucca, Firenze e Sie -na, cioè quella della pavimentazionecon breccino stabilizzato che per -mette di rispettare l’ambiente el’aspetto architettonico senza averealcuna controindicazione. Sembrache la giustificazione che a volte vie -ne addotta sia che la So prin ten -denza non è d’accordo con tale so -lu zione, se vero, non si capisce per -ché l’abbia accettato in altre situa-zioni anche più critiche della nostra,ma comunque SEL è convinta che inquesti casi il Comune deve decidereil da farsi anche se tale scelta puòcontrastare con gli intendimentidel la Soprintendenza, perché siamoconvinti che la questione è al difuori delle proprie competenze, cheinvece riguardano il rispetto deiluo ghi e dei manufatti con materialitipici del posto. Non vediamo la dif -ferenza sostanziale fra l’uso delbreccino e quello stabilizzato se nonil fatto che il primo provoca solodisagi, anzi la riteniamo una ipotesida riprendere in futuro anche inpre visione di una risistemazionedel l’area del Parterre.

Circolo SEL di Cortona

E’ di questi giorni la notiziache il consigliere comunale Lu -ciano Meoni, esponente politicodi primo piano nel panoramadel centro-destra cittadino ecomunale, ha dichiarato di las -ciare il Pdl, in aperto dissensocon la linea tenuta, negli ultimitempi, dalla formazione politica.

A questo proposito, abbiamoformulato alcune domande alconsigliere, al fine di conosceremeglio le vere motivazioni che sisono poste alla base del suoaddio alla formazione politicaberlusconiana.

Consigliere Meoni, puòspiegare ai nostri lettori qualisono le vere ragioni del suoabbandono del PDL? Alla basedella sua decisione vi sonodis sapori di natura personalecon la dirigenza del partito,oppure la sua presa di po -sizione riguarda elementi distra tegia politica?

Credo che un uomo politico,dotato di un minimo di dignità,debba porre al centro della suaazione l’interesse per il territorio,la tutela dei cittadini, subordinan-do necessariamente il tornacontodi partito o, peggio, quello perso-nale. Sono entrato nel PDL cre -dendo fermamente in certi valori,che almeno a parole erano statiannoverati come fondamentali.Purtroppo il PDL, almeno nellanostra Toscana, è un partito verti-cistico, più ancora che ”virtuale”,con capi e sotto-capi che nonconoscono le vere problematichedel territorio.

Comunque, nonostante il miosofferto ingresso nel PDL, a seguitodello scioglimento di AN, ho dasubito dato il mio appoggio allasqua dra e, in particolare, comemol ti cittadini hanno potuto ve -dere, nelle campagne elettorali,ove ho impiegato tutte le mie ener -gie, per il buon esito della battagliapolitica.

Molto presto, tuttavia, mi sonoaccorto, non senza stupore edamarezza, che in ambito locale ilpartito non ha mai voluto prende-re seriamente atto delle varievicende da me segnalate: sullaque stione delle biomasse di Re -naia, ad esempio, nessuno si è e -spresso, così come del resto aproposito delle vicende che ri -guardano le terme di Manzano e ilcosìddetto “Casale Bassolino”:insomma un disinteresse politicoche almeno a me non è mai pia -ciuto.

Secondo quanto ci sta di -cendo, allora, il suo disagioaffonda le radici in periodirelativamente “remoti” e nonè il frutto diretto delle vicendeche interessano, in questigiorni, i vertici della politicanazionale…

In effetti, a seguito delle elezio-ni amministrative scorse, ho capitoche il partito non avrebbe maisupportato con convinzione le mieazioni tese alla difesa della legalità;non a caso, infatti, nonostanteavessi ottenuto ben 461 preferen-ze personali, sono stato sostanzial-mente costretto ad istituire ungruppo consiliare autonomo. An -che in quel caso, purtroppo, nonvi è stata una presa di posizioneeffettiva, da parte dei vertici territo-riali del partito che, peraltro, hauna impostazione che risponde alogiche piramidali, che guardanosolo al potere come valore in sè enon alla politica di territorio. Per -sonalmente, non ho mai chiesto

cariche remunerate, non ho mai, adifferenza di altri, ottenuto presi-denze di municipalizzate ad Arez -zo; a me non interessa la carica,non interessa la remunerazione,interessa però il mantenimento diquella dignità che fa si che un uo -mo possa essere ripagato di tantisacrifici.

Con la mia sofferta ma decisascelta, ho voluto anche far co -noscere ai cittadini ed elettori cor -tonesi il fatto che nel nostro comu -ne vi sono persone di opposizioneche, invece di attivarsi per contra-stare l’operato della amministra-zione comunale di sinistra, lavora-no in un’ottica molto, ma moltopiù ristretta. Ci sono individui chevanno a braccetto con amministra-tori aretini di sinistra, per poivenire a Cortona a tentare di di -struggere, come una sorta di teladi Penelope, quello che il sotto-scritto e altri riescono a costruire.

A fronte della formalizza-zione del suo addio, che tipodi reazioni ha registrato daparte dei dirigenti locali delsuo ex partito? Ci sono statitentativi per tentare una ricu -citura dello strappo?

A quanto conosco, MaurizioBianconi ha sostanzialmente affer-mato che io sarei un uomo solo diterritorio, privo di una visionegenerale del partito. Ebbene, nonposso che registrare, in questomomento, l’avvenuta, repentina,folgorazione sulla via di Damasco,proprio come quella di San Paolo,dell’onorevole aretino che, solofino a pochi mesi fa veniva, aragione, inquadrato tra i finiani diferro e che non esitava a definirein termini non proprio lusinghieri“berluscones” coloro che, da excomponenti di A.n., si erano trop -po avvicinati alla figura del Cava -liere.

Quanto, invece, ai momentiche hanno preceduto il mio addio,debbo precisare che ho avutooccasione di incontrarmi con Bia -n coni, Ammirati e il coordinatoreMaurizio D’Ettore: ho elencato lo -ro quali problemi dovevamo risol-vere a Cortona, ho spiegato in chemodo si potevano risolvere, a par -tire dalla formazione locale delpartito. Costoro mi hanno confer-mato che entro una settimana miavrebbero fatto avere una risposta:ebbene non ho atteso una solasettimana, ma addirittura tre. Tuttosi è dimostrato inutile, in quantol’attesa risposta non è mai arrivata,ad ulteriore dimostrazione del fattoche il partito non intendeva espri-mersi.

In ogni caso, sono certo che lamia scelta, se ha fatto storcere labocca ad alcuni dirigenti del PDL,sarà, invece, apprezzata appienodagli elettori, unici soggetti neiconfronti dei quali mi sento in do -vere di render conto del mio o pe -rato.

Gabriele Zampagni

PRESO ATTOdella notizia riguardante l’acquisizio-ni di atti inerenti la gara per lagestione dei parchimetri, da partedella A.G, su delega della Procuradella Repubblica di Arezzo, e dopopochi giorni dall’avvenuta aggiudica-zione

CONSIDERATOChe, anche la “vecchia” gestione delservizio parchimetri, era stata atten-zionata con un interrogazione daparte del sottoscritto, tesa al chiari-mento di aspetti procedurali e ditrasparenza, anche alla luce dinotizie apparse nei giornali, comenei vari siti internet, indicanti lastessa come ditta indagata in altricomuni, proprio per le vicende dellagestione suddetta

PRESO ATTO ALTRESI’che, da tempo l’amministrazionecomunale di Cortona, è nell’occhiodell’Autorità Giudiziaria, per quantoriguarda alcune gare pubbliche,oltre altre vicende

CHIEDE- Di sapere, se amministratori e/opolitici, appartenenti a questaamministrazione, abbiano ricevuto

avvisi di garanzia inerenti la suddettavicenda, o collegati ad altre vicende,comunque inerenti l’aspetto dellacarica pubblica - Di sapere, in merito all’ultimaacquisizione di documenti, da partedella A.G, inerenti la gara per lagestione dei parchimetri, ci sianostati presunti comportamenti“strani” da parte dei soggettiresponsabili del controllo nonchédella verifica degli atti e della stesuradella gara.- Di sapere, i nominativi e lecariche amministrative di tutti isoggetti che in qualche modo sisono interessati alla gara, intesianche i membri della commissione- Di sapere, come si sta muoven-do l’amministrazione comunale,dopo l’acquisizione della praticainerente la gara suddetta, e se lastessa amministrazione abbia avviatoun indagine interna per valutare latrasparenza del procedimento- Di sapere, se esistono contattie/o parentele con il soggetto vincito-re e membri dell’amministrazionecomunale

Il consigliere comunaleLuciano Meoni

Un nostro lettore ci ha inviato questa foto chiedendo perché, dopo tantianni di incuria, l’Amministrazione Comunale non pensi di voler sistemarequesto problema in modo definitivo, soprattutto in considerazione che l’areadel Santuario e tra poco anche della Fortezza ristrutturata hanno necessità diadeguate strutture igienico sanitarie. Giriamo al Sindaco la richiesta.

NECROLOGIO

TARIFFE PER I NECROLOGI: 25 Euro

Due belle notizie Luciano Meoni: lascio il Pdl

MMAARRMMII -- AARRTTIICCOOLLII RREELLIIGGIIOOSSII

TTeerroonnttoollaa ddii CCoorrttoonnaa ((AArr))TTeell.. 00557755//6677..338866CCeellll.. 333355//8811..9955..554411wwwwww..mmeenncchheettttii..ccoomm

Oggi non vogliamo ricordare la tuamorte, ma la tua vita: il tuo amore pernoi, la dedizione alla tua famiglia, i tuoiinsegnamenti che hanno guidato lanostra vita.Vivi sempre dentro di noi.

I tuoi cari

X Anniversario

V Anniversario

30-11-2000

Pia PaciMariotti

Il presidente dell’Associazione ArmaAreonautica con tutti i suoi iscrittivuole ricordare Adriano Bartoliniper l’impegno costante da lui avutoverso questa associazione e per lacontinuità del suo intervento. Unpen siero affettuoso alla moglie e aifi gli.

AdrianoBartolini

Milena e Federico unitamente aglialtri familiari, ricordano con im -menso amore l’amatissimo Umbertonel quindicesimo del la sua scom -parsa.

1995

UmbertoPoccetti

XV Anniversario

Direttore Responsabile Vincenzo LucenteVice direttoreIsabella BietoliniRedazioneIvo Camerini, Riccardo Fiorenzuoli, Lorenzo Lucani,Laura LucenteOpinionistaNicola Caldarone

Collaboratori: Stefano Bertini, Rolando Bie tolini,Stefano Bistarelli, Piero Borrello, Francesco LuigiCamerini, Luciano Ca tani, Fran ce sco Cenci,Stefano Duranti, Mara Jogna Prat, Ma rio Gaz zini,Ivan La n di, Clau dio Lu che roni, Mario Parigi,Fran ce sca Pel le grini, Roberta Ramacciotti, Al -bano Ricci, Ma rio Rug giu, Gi no Schip pa, Da ni loSe sti ni, pa dre Teo baldo, Elena Valli, Ales sandroVen turi, Ga briele Zampagni.

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONEPresidente: Nicola CaldaroneConsiglieri: Vito Garzi, Mario Gazzini, Vin -cen zo Lucente, Mario Parigi, Umberto San -ticcioli

Progetto Grafico: G.Giordani Foto: Fotomaster, Foto LamentiniPubblicità: Giornale L’Etruria - Via Nazionale51 - 52044 CortonaTariffe: A modulo: cm: 5X4.5 pubblicità an -nua (23 numeri) euro 258.00 (iva esclusa).Modulo cm: 10X4.5 pubblici tà annua (23numeri) euro 413,00 (iva esclu sa) - altrifor mati prezzo da concordare

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giovedì 11 novembre 2010

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RingraziamentoL’Associazione A.V.O., attraversole pagine di questo giornale,oltre a rinnovare la nostra vicina-za, ringrazia la famiglia di AldoMogliecci per l’offerta a noi in -viata in memoria del loro caro.

Il dono a noi fatto, serviràper le necessità di alcuni degentidel nostro Ospedale S.Mar ghe ri -ta.

Ass.ne A.V.O.

Perché, finalmente, non intervenire

Intervista con il consigliere comunale d’opposizione, a seguito del suo recente addio

Page 16: L'ETR. IMP. 22/2006L’ETRURIA N. 20 ATTUALITÀ 15 NOVEMBRE 2010 PAGINA 2 Carissimo Prof. Sono un suo estimatore da quando ero in una classe di Liceo. Oggi sono cresciuto e seguo,

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Il ricordo del dott. Adolfo Piegai

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Vincita milionaria al SuperenalottoRicordo del maestro Pasquale MartiniIntervenire sul lastricato della Piazza

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