L'ETR. IMP. 22/2006ca del Festival del Sole. Anzi. Al termine della manife-stazione sono già tante...

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Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane S.p.A. - Sped. in abb. postale - D.L. 353/2003 (Conv. In - L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB/2004-Arezzo” -Abbonamento: Ordinario Euro 2 28 8 , , 0 0 0 0 - Sostenitore Euro 7 77 7, , 0 00 0 - Ben. Euro 1 10 03 3, , 0 00 0 - Estero Europa Euro 7 77 7, ,0 00 0 - Estero America Euro 1 11 17 7, ,0 00 0 - Autoriz. Tribunale di Arezzo N° 3 del 27/03/1979 – Iscrizione Reg. Naz. della Stampa n. 5896 - Stampa: Arti Tip. Tosc. Cortona. Una copia arretrata Euro 3,0. Redazione, Amm.ne: Giornale L’Etruria Soc. Coop. arl - Via Nazionale, 51 - 52044 Cortona - C/C Post. 13391529 - Tel. (0575) 60.32.06 PAGINA 1 PERIODICO QUINDICINALE FONDATO NEL 1892 EURO 1,50 e-mail: [email protected] www.letruria.it volte, forse alla noia, ma non trovando riscontri positivi, credia- mo sia opportuno ancora insistere in considerazione della diversa situazione mondiale che ha creato grossi problemi economici in tante fasce di possibili visitatori delle nostre realtà. Se l’estate e i mesi migliori ve- rificano una logica e legittima di- minuzione di presenze, per le mo- tivazioni già annunciate, occorrerà saper realizzare delle nuove solu- zioni lungo l’intero corso dell’an- no con la possibilità di creare nuovi interessi che non siano vo- latili, ma che abbiano durata nel tempo. La prossima stagione 2009 ri- trova il Tuscan Sun Festival con un rinnovato slancio nell’arco di due settimane, nel mese di agosto; da solo però questa manifestazione, molto ben realizzata e soprattutto sapientemente veicolata nella stampa nazionale ed internaziona- le, non è sufficiente a colmare eventuali lacune che possano essere realizzate nei mesi prece- denti. L’economia mondiale è in grossa sofferenza e non possiamo certamente spremere il limone più di come non sia stato fatto; oc- corre inventare nuove soluzioni, nuovi motivi che possano indurre a venire a Cortona per un certo periodo di tempo. Lo ripetiamo inascoltati, rea- lizzare nel semestre ottobre-marzo dei corsi maester per giovani laureati sarebbe un primo approc- cio di novità e di utile presenza che non guasterebbe e che dareb- be linfa all’economia locale. Una esperienza diversa in campo sportivo che dice quanto Cortona sia apprezzata. Il Tennis Club ha organizzato nel ponte del 25 aprile una tappa del Torneo di Topolino; era una prima esperien- za che ha visto l’adesione di quasi 200 ragazzi. L’organizzazione nazionale di questa manifestazione si è congra- tulata per il numero di presenze che è stato inferiore solo alle gros- se città dove questo Torneo veniva realizzato. Altro motivo di soddisfazione il Torneo di Quarta Categoria che si è svolto al 2 al 10 agosto, in una data che la Federazione Provin- ciale di Tennis giudicava difficile per le ferie; ebbene anche qui più di 90 adesioni perché la manife- stazione era realizzata a Cortona. Dunque utilizziamo questo e- vento positivo per cose più serie e che abbiano una ricaduta econo- mica sul territorio ben più consi- stente. Ma questo è compito delle forze produttive e del Comune. L a Cortonantiquaria darà ancora una volta lustro e movimento di turisti ed ap- passionati del mobile anti- co per la prima quindicina del mese di settembre, come nell’arti- colo pubblicato a pagina 3 a firma Laura Ruggieri; sempre in questa quindicina una numerosa folla di giovani vogliosi di apprendere la scuola della politica del PD con la presenza del suo segretario Walter Veltroni. Due momenti sicuramente im- portanti per allungare l’estate nel nostro territorio. Le esperienze di questa annata ci dicono, pur non avendo dati ufficiali, che c’è stato un discreto calo di presenze con riferimento ai mesi di giugno e luglio; l’agosto pare abbia comunque saputo mantenere il suo standard di af- fluenza. Molte abitazioni, che normal- mente vengono affittate a settimana o per brevi periodi, hanno subito una contrazione di accessi. Intanto una prima riflessione che facciamo a voce alta nella speranza che qualche proprietario possa realizzare una sua nuova strategia. Conviene rischiare di avere appartamenti non affittati per il periodo che uno preventiva, piut- tosto che non valutare l’opportu- nità di realizzare su questi im- mobili affitti più lunghi con sogget- ti residenti che danno una triplice garanzia, quella di un affitto co- stante nel tempo, anche se sicura- mente più basso di importo, un minor impegno di organizzazione e di pulizia degli appartamenti nei cambi settimanali ed una migliore capacità di vita nel centro storico nei periodi invernali dove l’attività produttiva langue in conseguenza di tante abitazioni chiuse e sfitte. Questa considerazione deve essere anche fatta dall’Ammini- strazione comunale. Lo abbiamo già scritto troppe L ETRURIA C O R T O N A Tessuti artigianali dal 1842 - Liste Nozze Via Nazionale, 72 CORTONA (AR) - Tel / Fax 0575 601640 www.busatticortona.com - e-mail: [email protected] Cortona - Anno CXVI - N° 15 - Domenica 31 agosto 2008 di Enzo Lucente Pubblichiamo a pagina 1 e a pagina 10 una lunga lettera che ci ha inviato il dott. Cosmi, responsabile dell’ospedale di S.Margherita. Invitiamo i nostri lettori a leggerla con attenzione, anche se lunga, ma ci corre l’obbligo di fare alcune precisazioni perché è ingiusto dire che da sempre siamo stati contro questo ospe- dale; la verità è che abbiamo più C e aro Direttore, negli ultimi numeri del Suo Giornale sono comparsi alcuni articoli alquanto critici nei confronti della organizzazione sanitaria locale ed in particolar modo nei confronti del nostro Ospedale. Lei non è mai stato tenero con questo Ospedale fin dalla sua inaugurazione e la Sua è una posizione rispettabilissima anche se non condivisibile per una serie infinita di motivazioni. La critica costruttiva è sempre da apprezzare in quanto favorisce la crescita di tutti ed il migliora- mento della qualità dei servizi e REALIZZAZIONE E VENDITA DIRETTA MAGLIERIA PERSONALIZZATA E SU MISURA Via Gramsci, 62/X - Camucia (Ar) - Tel. e Fax 0575/60.50.35 - [email protected] Una difesa d’ufficio lunga e debole! C.S. 62 Terontola Alta - 52040 Cortona (AR) Tel. 0575.678528 Fax 0575.679395 Cell. 335.6931655 Efficienza ed alta professionalità, dovute ad anni di esperienza nel settore, nel rispetto e nella tutela dell’ambiente e del cittadino. Un settembre ancora movimentato, ma poi... SEGUE A PAGINA 10 SEGUE A PAGINA 3 volte detto che il vecchio ospeda- le di Cortona era stato rovinato dall’atteggiamento disfattista del personale che vi lavorava che è stato poi trasferito nel nuovo nosocomio. Una bella struttura per gente che forse non la meritava. Le lettere che pubbli- chiamo non sono inventate ma hanno sempre una identità. Sarebbe giusto un buon esame di coscienza. (E.L. ) H o soli 25 anni, con alle spalle 8 anni alle prese con un familiare con ma- lattia oncologica che ha subito svariati trattamenti chemio- terapici e quindi sono ben a co- noscenza del disagio fisico e psi- cologico del malato e dei familiari in queste circostanze, ed è quindi con grande sgomento che ho ap- preso da fonte certa della decisio- ne presa in alto di sopprimere nel ns. nuovo ospedale di Santa Mar- gherita della Fratta il reparto on- cologico. Noi tutti conosciamo il problema che affligge la viabilità per raggiungere Arezzo anche per chi è sano figuriamoci per questo tipo di ammalati. Inoltre un ambiente piccolo e familiare è di grande aiuto psico- logico e pertanto faccio un dispe- rato appello a tutti i Sindaci dei Comuni interessati perchè il ns. nuovo ospedale non diventi l'en- nesima cattedrale nel deserto. Distinti saluti. Lettera firmata Sopprimere il reparto oncologico? Ci sono già tante idee per il 2009 Si è chiusa con successo la sesta edizione Il Tuscan Sun Festival rimarrà a Cortona N essun spostamento del fe- stival altrove. Sono queste le prime dichiarazioni ufficiali di Barret Wi- smann e del sindaco Andrea Vigni- ni al termine del Tuscan Sun Fe- stival. Chiusa prima di qualunque altra polemica, dunque, la voce che è circolata nelle ultime gior- nate, sul probabile trasloco a Luc- ca del Festival del Sole. Anzi. Al termine della manife- stazione sono già tante le idee per l’edizione del 2009, che molto probabilmente vedrà la partecipa- zione attiva anche del cantante Lorenzo Cherubini. Tra il presi- dente dell’IMGA e Jovanotti, infatti, si è cominciato ad abbozzare l’i- dea di una nuova sezione “speri- mentale” di incontro tra musica classica e musica pop con incontri open air nel dopo concerto, per la mezzanotte. “Mi piacerebbe molto affidare la direzione e la cura ar- tistica a Lorenzo, che tra l’altro forse potrebbe anche esibirsi al Tuscan Sun Festival suonando in- sieme a mia moglie Nina Kotova, che l’anno prossimo tornerà” ha detto Barrett Wissman. Tra le novità ci sarà, molto probabilmente, anche il ritorno di Redford. Cortona ha affascinato l’attore e regista americano: il profilo col- to e al tempo stesso semplice di una città avvezza all’arte e alla cultura c’è, gli spazi non mancano, perché allora non portare qui una sezione del suo famoso Sundance Festival? “Molto probabilmente si farà - annuncia Barrett Wissman - sarà dedicato al cinema europeo indipendente con una particolare attenzione alla filmografia italiana declinata soprattutto sul rapporto arte e musica, discipline che Ro- bert ama particolarmente.” Proprio a proposito del pro- babile inserimento della sezione cinematografica all’interno del Tu- scan Sun Festival arrivano segnali positivi anche dalla Regione To- scana. Sembra che il progetto di Ro- bert Redford raccoglie l'appoggio economico della Regione. A dirlo è l'assessore Cocchi che garantisce cospicui finanziamenti futuri per la nuova idea: "Il budget approntato per i festival estivi non ci permette di intervenire direttamente sul Tu- scan Sun" dice Cocchi giustifican- do lo scarso apporto finora fornito alla rassegna musicale di Barrett Wissman "ma sul cinema i giochi sono ancora aperti". Cocchi si dice pronto a incontrare subito gli or- ganizzatori e discutere sia con gli enti locali che col ministro dei be- ni culturali "perchè investa sul Sundance ciò che finora non ha investito nel Tuscan Sun". Un ottima notizia per Wis- smann, che da tempo reclama fi- nanziamenti pubblici al suo festi- val. Tra le novità annunciate per il 2009 c’è anche un approfondi- mento sulla danza con due eventi, uno classico di tradizione come è stato il Bolshoi quest’anno e uno di danza moderna. Per un pro- gramma così ricco e articolato il festival riprenderà la formula delle Nozze Cherubini-Valiani Auguri Lorenzo Barrett Wissman

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Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane S.p.A. - Sped. in abb. postale - D.L. 353/2003 (Conv. In - L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB/2004-Arezzo” -Abbonamento: Ordinario Euro 2288,,0000 - Sostenitore Euro 7777,,0000 - Ben. Euro 110033,,0000 - Estero Europa Euro 7777,,0000 - Estero America Euro 111177,,0000 - Autoriz. Tribunale di Arezzo N° 3 del 27/03/1979 – Iscrizione Reg. Naz. della Stampa n. 5896 - Stampa: Arti Tip. Tosc. Cortona. Una copia arretrata Euro 3,0. Redazione, Amm.ne: Giornale L’Etruria Soc. Coop. arl - Via Nazionale, 51 - 52044 Cortona - C/C Post. 13391529 - Tel. (0575) 60.32.06

PAGINA 1

PERIODICO QUINDICINALE FONDATO NEL 1892 EURO 1,50 e-mail: [email protected]

volte, forse alla noia, ma nontrovando riscontri positivi, credia-mo sia opportuno ancora insisterein considerazione della diversasituazione mondiale che ha creatogrossi problemi economici intante fasce di possibili vi sitatoridelle nostre realtà.

Se l’estate e i mesi migliori ve -rificano una logica e legittima di -minuzione di presenze, per le mo -tivazioni già annunciate, occorreràsaper realizzare delle nuove so lu -zioni lungo l’intero corso dell’an-no con la possibilità di crearenuovi interessi che non siano vo -latili, ma che abbiano durata neltempo.

La prossima stagione 2009 ri -trova il Tuscan Sun Festival con unrinnovato slancio nell’arco di duesettimane, nel mese di agosto; dasolo però que sta manifestazione,molto ben realizzata e soprattuttosapientemente veicolata nellastam pa na zionale ed internaziona-le, non è sufficiente a colmareeventuali la cune che possanoessere realizzate nei mesi prece-denti.

L’economia mondiale è ingros sa sofferenza e non possiamocertamente spremere il limone piùdi come non sia stato fatto; oc -corre inventare nuove soluzioni,nuovi motivi che possano indurrea venire a Cortona per un certoperiodo di tempo.

Lo ripetiamo inascoltati, rea -lizzare nel semestre ottobre-marzodei corsi maester per giovanilaureati sarebbe un primo approc-cio di novità e di utile presenzache non guasterebbe e che da reb -be linfa all’economia locale.

Una esperienza diversa incam po sportivo che dice quantoCortona sia apprezzata. Il TennisClub ha organizzato nel ponte del25 aprile una tappa del Torneo diTopolino; era una prima esperien-za che ha visto l’adesione di quasi200 ragazzi.

L’organizzazione nazionale diquesta manifestazione si è congra-tulata per il numero di presenzeche è stato inferiore solo alle gros -se città dove questo Torneo venivarealizzato.

Altro motivo di soddisfazione ilTorneo di Quarta Categoria che siè svolto al 2 al 10 agosto, in unadata che la Federazione Pro vin -ciale di Tennis giudicava difficileper le ferie; ebbene anche qui piùdi 90 adesioni perché la manife-stazione era realizzata a Cortona.

Dunque utilizziamo questo e -vento positivo per cose più serie eche abbiano una ricaduta econo-mica sul territorio ben più consi-stente. Ma questo è compito delleforze produttive e del Comune.

La Cortonantiquaria daràancora una volta lustro emovimento di turisti ed ap -passionati del mobile anti -

co per la prima quindicina delmese di settembre, come nell’arti-colo pubblicato a pagina 3 a firmaLaura Ruggieri; sempre in questaquindicina una numerosa folla digiovani vogliosi di apprendere lascuola della politica del PD con lapresenza del suo segretario Wal terVeltroni.

Due momenti sicuramente im -portanti per allungare l’estate nelnostro territorio.

Le esperienze di questa annataci dicono, pur non avendo datiufficiali, che c’è stato un discretocalo di presenze con riferimentoai mesi di giugno e luglio; l’agostopare abbia comunque saputoman tenere il suo standard di af -fluenza.

Molte abitazioni, che normal-mente vengono affittate a settimanao per brevi periodi, hanno subitouna contrazione di accessi.

Intanto una prima riflessioneche facciamo a voce alta nellasperanza che qualche proprietariopossa realizzare una sua nuovastrategia.

Conviene rischiare di avereappartamenti non affittati per ilpe riodo che uno preventiva, piut -tosto che non valutare l’opportu-nità di realizzare su questi im -mobili affitti più lunghi con sogget-ti re si denti che danno una triplicega ranzia, quella di un affitto co -stante nel tempo, anche se sicura-mente più basso di importo, unminor im pegno di organizzazionee di pu lizia degli appartamenti neicambi settimanali ed una migliorecapacità di vita nel centro storiconei periodi invernali dove l’attivitàproduttiva langue in conseguenzadi tante abitazioni chiuse e sfitte.

Questa considerazione deveessere anche fatta dal l’Am mi ni -strazione comunale.

Lo abbiamo già scritto troppe

L’ETRURIA

C O R T O N A

Tessuti artigianali dal 1842 - Liste NozzeVia Nazionale, 72 CORTONA (AR) - Tel / Fax 0575 601640

www.busatticortona.com - e-mail: [email protected]

Cortona - Anno CXVI - N° 15 - Domenica 31 agosto 2008

di Enzo Lucente

Pubblichiamo a pagina 1 e apagina 10 una lunga lettera checi ha inviato il dott. Cosmi,responsabile dell’ospedale diS.Margherita.

Invitiamo i nostri lettori aleggerla con attenzione, anche selunga, ma ci corre l’obbligo difare alcune precisazioni perchéè ingiusto dire che da sempresiamo stati contro questo o spe -dale; la verità è che abbiamo più

Ce aro Direttore, negli ultiminumeri del Suo Gior nalesono comparsi alcuniarticoli alquanto critici nei

confronti della organizzazionesanitaria locale ed in particolarmodo nei confronti del nostroOspedale. Lei non è mai statotenero con questo Ospedale findalla sua inaugurazione e la Sua è

una posizione rispettabilissimaanche se non condivisibile peruna serie infinita di motivazioni.La critica costruttiva è sempre daapprezzare in quanto favorisce lacrescita di tutti ed il migliora-mento della qualità dei servizi e

REALIZZAZIONE E VENDITA DIRETTAMAGLIERIA PERSONALIZZATA E SU MISURA

Via Gramsci, 62/X - Camucia (Ar) - Tel. e Fax 0575/60.50.35 - [email protected]

Una difesa d’ufficio lunga e debole!

C.S. 62 Terontola Alta - 52040 Cortona (AR)Tel. 0575.678528 Fax 0575.679395

Cell. 335.6931655

Efficienza ed alta professionalità, dovute adanni di esperienza nel settore, nel rispetto e nella tutela dell’ambiente e del cittadino.

Un settembre ancora movimentato, ma poi...

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volte detto che il vecchio ospeda-le di Cortona era stato rovinatodall’atteggiamento disfattista delpersonale che vi lavorava che èstato poi trasferito nel nuovonosocomio. Una bella strutturaper gente che forse non lameritava. Le lettere che pubbli-chiamo non sono inventate mahanno sempre una identità.Sarebbe giu sto un buon esamedi co scienza. (E.L.)

Ho soli 25 anni, con allespalle 8 anni alle presecon un fa miliare con ma -lattia on co logica che ha

subito sv a riati trattamenti chemio-terapici e quindi sono ben a co -noscenza del disagio fisico e psi -cologico del malato e dei familiariin queste cir costanze, ed è quindicon gran de sgomento che ho ap -preso da fonte certa della decisio-ne presa in alto di sopprimere nelns. nuovo ospedale di Santa Mar -gherita della Fratta il reparto on -

co logico. Noi tutti conosciamo ilproblema che affligge la viabilitàper raggiungere Arezzo anche perchi è sano figuriamoci per questotipo di ammalati.

Inoltre un ambiente piccolo efamiliare è di grande aiuto psico-logico e pertanto faccio un dispe-rato appello a tutti i Sindaci deiComuni interessati perchè il ns.nuovo ospedale non diventi l'en -nesima cattedrale nel deserto.

Distinti saluti.Lettera firmata

Sopprimere il reparto oncologico?

Ci sono già tante idee per il 2009

Si è chiusa con successo la sesta edizione

Il Tuscan Sun Festival rimarrà a Cortona

Nessun spostamento del fe -stival altrove. Sono questele prime dichiarazioniufficiali di Barret Wi -

smann e del sindaco Andrea Vi gni -ni al termine del Tuscan Sun Fe -stival. Chiusa prima di qualunquealtra polemica, dunque, la voceche è circolata nelle ultime gior -nate, sul probabile trasloco a Luc -ca del Festival del Sole.

Anzi. Al termine della manife-stazione sono già tante le idee perl’edizione del 2009, che moltoprobabilmente vedrà la partecipa-zione attiva anche del cantanteLorenzo Cherubini. Tra il presi-

dente dell’IMGA e Jovanotti, infatti,si è cominciato ad abbozzare l’i -dea di una nuova sezione “speri-mentale” di incontro tra musicaclassica e musica pop con incontriopen air nel dopo concerto, per lamezzanotte. “Mi piacerebbe moltoaffidare la direzione e la cura ar -tistica a Lorenzo, che tra l’altrofor se potrebbe anche esibirsi alTu scan Sun Festival suonando in -sie me a mia moglie Nina Kotova,che l’anno prossimo tornerà” hadetto Barrett Wissman.

Tra le novità ci sarà, moltopro babilmente, anche il ritorno diRedford.

Cortona ha affascinato l’attoree regista americano: il profilo col -to e al tempo stesso semplice diuna città avvezza all’arte e allacultura c’è, gli spazi non mancano,perché allora non portare qui unasezione del suo famoso SundanceFestival? “Molto probabilmente sifarà - annuncia Barrett Wissman -sarà dedicato al cinema europeoindipendente con una particolareattenzione alla filmografia italianadeclinata soprattutto sul rapportoarte e musica, discipline che Ro -bert ama particolarmente.”

Proprio a proposito del pro -babile inserimento della sezionecinematografica all’interno del Tu -scan Sun Festival arrivano se gnalipositivi anche dalla Regione To -scana.

Sembra che il progetto di Ro -bert Redford raccoglie l'appoggioeconomico della Regione. A dirloè l'assessore Cocchi che ga rantiscecospicui finanziamenti futuri per la

nuova idea: "Il budget approntatoper i festival estivi non ci permettedi intervenire direttamente sul Tu -scan Sun" dice Cocchi giustifican-do lo scarso apporto finora fornitoalla rassegna musicale di BarrettWissman "ma sul cinema i giochisono ancora aperti". Cocchi si dicepronto a incontrare subito gli or -ganizzatori e discutere sia con glienti locali che col ministro dei be -ni culturali "perchè investa sulSundance ciò che finora non hainvestito nel Tuscan Sun".

Un ottima notizia per Wis -smann, che da tempo reclama fi -nan ziamenti pubblici al suo festi-val.

Tra le novità annunciate per il2009 c’è anche un approfondi-mento sulla danza con due eventi,uno classico di tradizione come èstato il Bolshoi quest’anno e unodi danza moderna. Per un pro -gramma così ricco e articolato ilfestival riprenderà la formula delleNozze Cherubini-Valiani

Auguri Lorenzo

Barrett Wissman

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ATTUALITÀL’ETRURIA N. 15 31 AGOSTO 2008

PAGINA 2

Caro Nicola,ho letto attentamente la Tua rubrica sul numero del 7 Agosto. Permettimi disvolgere qualche considerazione sui molti ed interessanti spunti contenuti:così nella lettera, come nella Tua replica. Prendo l’avvio da un fantasma che Tuhai evocato, quello di Masaniello perché credo che gli si debba rendere unaopportuna giustizia e, al tempo stesso, si possa utilmente ricostruire, nellafiligrana della sua vicenda, molta ed attualissima storia materiale e politica delnostro scombinato Paese.Non credo che Tu abbia istituito un'analogia più o meno consapevole econvinta, tra Grillo Masaniello. Immagino che Tu abbia inteso piuttosto,indicare il rischio e la sterilità di certe forme ribellistiche o, come si diceoggi,”antipolitiche" ad alto tasso di violenza verbale ed a, corrispettivo, bassis-simo tasso di efficacia riformatrice dei mali che denunciano. Conclusione deltutto condivisibile e confortata da numerosi precedenti storici; ma che lasciaaperta la domanda capitale sul perché le vicende politiche del nostro Paesesiano così spesso connotate da queste derive. Ti dico subito che non miconvince del tutto una loro spiegazione che attribuisca un peso decisivo aldifetto di alta formazione e cultura politica. Proprio per la ragione specular-mente opposta a quella che condanna alla sterilità la rozzezza e l'esasperazio-ne dei comici e dei "masanielli". Una “politica” fatta solo con la pancia, siriduce al carnevale quotidiano. Una "politica” fatta tutta di testa può condurrea delle distopie o a degli incubi totalitari….Ma, le teorie da un lato e le passio-ni immediate dall'altro, non bastano a fare "politica": ad affermare e garantireequilibri che, per lo meno, moderino (e scusate se è poco) la guerra di tutticontro tutti. Ed eccoci arrivati, a mio avviso, al vero centro di gravità delladiscussione. La semplice manifestazione ed espressione degli interessi e dellepassioni degli individui e dei gruppi (la pancia per intenderci)o il tentativo dirappresentare la convivenza umana, in forme ideali partorite dalle menti deimembri verosimilmente più attrezzati della comunità, non sono ancora politi-ca. Lo diventano (o dovrebbero diventarlo) in un luogo di mediazione, in unaagorà, che costituisce se stessa con la solennità e la consapevolezza di coloroche vogliono, soprattutto, limitare il danno ed il rischio dello scatenarsi dellepassioni. Costruire e ricostruire l'agorà: il luogo e lo spirito della discussionecivile e politica, tentando di ottenere consenso con la persuasione. Nella storiaitaliana abbiamo, quasi sempre, una rumorosa piazza di Strapaese, nella qualesi incrociano menzogne, invettive, insulti etc.etc. Gioverebbe una formazione"specialistica" allo scopo di ricostruire, in tempi rapidi, una agorà del nostropaese? Sì, a condizione che questa formazione sia ricollegata ad uno sforzoserio di formazione civica generalizzata, che deve trovare nella scuola pubblicail luogo eminente della sua realizzazione. Il luogo dal quale devono uscire icittadini forniti delle competenze essenziali per un sentire ed un agire civili.Poi, i migliori e più capaci potranno profittare di una più approfondita forma-zione che li renda idonei a svolgere compiti di guida della comunità: locale enazionale. Da noi si riproduce sempre una distanza eccessiva tra élite e masseche è la vera spiegazione dell’ arretratezza e del declino del Paese. E così, ascelta, abbiamo delle élites populiste che manipolano le passioni delle masse odelle élites populiste che vanno a condividere empaticamente il destino degliultimi. Tu sai benissimo che questo ha le sue ragioni nella storia italiana e chegli interessi, sottesi a queste ricorrenti dinamiche, sono forti e agguerriti. Il“popolo grasso” napoletano ed il suo ideologo Genoino non furono in gradodi sovvertire, alleandosi con la plebe napoletana capitanata da Masaniello, ilpotere nobiliare asservito ai dominatori spagnoli. I democratici italiani, dallanascita della Repubblica, non sono riusciti a costruire il paese civile emoderno che la lunga e dolorosa storia di oppressione ed arretratezza ponevapiù che mai all’ ordine del giorno. Prendersela con l’ anti-politica è confonde-re il sintomo con la malattia. Nella distruzione dell'agorà, il ruolo dei Grillo edelle Guzzanti rappresenta, piuttosto, l'ultimo atto di irrisione e sberleffo versoistituzioni dalle quali il prestigio e la vitalità sono già andati in cavalleria.Esagerare la loro responsabilità nella crisi della democrazia italiana puòessere molto comodo: ma è molto miope e, come tutti gli errori analitici, nonincoraggia riprese e soluzioni. Condivido completamente il Tuo giudizio e laTua amarezza sulla difficoltà, anche in un contesto così piccolo come quello diCortona, di contribuire, con tutta la modestia delle proprie capacità, a quelloche Guicciardini definiva lapidariamente: "un vivere di bene ordinataRepubblica". Troppe suscettibilità, troppe code di paglia, una eccessivatendenza ai sofismi o ad una spocchiosa indifferenza al confronto delle idee,mascherata da un continuo appello al "dialogo", ridotto ad un'infantile ecomplice rimozione dei conflitti. Era veramente ora che si cominciasse a parlate di queste cose.Cordialmente.

Felice De LuciaIl poco spazio mi permette solo di concordare con il prof. De Luciasull’importanza della scuola (l’ho scritto nell’ultima Rubrica) nellaformazione di una consapevole agorà, la sola, in una seria democra-zia, titolata a pretendere, poi, quella formazione superiore per isuoi rappresentanti. Ma da alcuni decenni la scuola ha rinunciatoalla sua funzione; e, oggi, quegli stessi che l’hanno ridotta in questocompassionevole stato, anziché chiudersi in un eremo e meditaresugli errori, fanno finta di niente e continuano a predicare, predica-re…

sprint! Da tempo avevo in mente di

segnalare con un articoletto lecose dette dal Direttore inmaniera soft, meno biliare dicome avrei potuto scrivere io….le ragioni sono molteplici e spe -rimentate di persona. Se voglia-mo che tutto rimanga com’è,bisogna che tutto cambi, così siesprimeva Giuseppe Tomasi diLampedusa nel Gattopardo.

L’affermazione è ancoraattuale e veritiera ed è aderentealla nostra realtà locale.

Il problema di fondo caroDirettore e lettori, non è il cam -biamento di un comandanteche può fare la differenza maper come vengono impartite ledirettive e per come questevengono intese dai vari cagnoli-ni.

Si, perché se le direttive ven -gono date ai dirigenti (am messoche questi abbiano la capacità evolontà di dirigere e come sisuol dire gli attributi!) e poicome…s otto dettatura o perprogrammi d’intervento? E conquale e quanta autonomia? Ri -cor diamoci, poveri cristi, ten go -no famiglia ed il cospicuo pre -mio di retribuzione collegato airisultati di circa ventunmila eu -ro annui per il raggiungimentodegli obbiettivi come si ottiene?Per aver fatto bene, per averbene operato, per aver saputorisparmiare?

Ma, sarà…però non è malericordare che chi esegue bene ointerpreta bene il volere politi-co,quello di parte s’intende, nonquello nobile e utile ber il benecomune, ha il massimo ricono-scimento, ha il premio più so -stanzioso, ha maggiori possibi-lità di scalata per mantenere laposizione.

Fintanto che saranno seguitequeste logiche,non potremmoattenderci tanto e,tanto di più!Ilfatto che “i vigili più politicizza-ti se ne sono andati, lasciandospazio ai nuovi giovani che,ovviamente prendono le buoneo cattive abitudini, a seconda dicome è organizzato l’intero ser -vizio” avvalora la tesi di chi,come il sottoscritto, ritiene chele buone o cattive abitudini nonsi perdono di colpo con il cam -bio della guardia ma solo se si ècapaci di autonomia, di cono -scenza delle regole,di prepara-zione e non subalterni pertimore di questo o quello in at -te sa di ritorno. E il ritorno è lapagnotta,non il prestigio delproprio lavoro.

Il viale del Parterre (perché

mai è stato riaperto al traffico?),portato ad esempio dal Direttorenell’articolo richiamato, ha maivisto un vigile a piedi per il con -trollo? No!

Hanno ragione i vigili perchéle scarpe si sporcano, s’impolve-rano,non sarebbe decoroso pre -sentarsi in pubblico senza lescar pe lucide!

La polvere se la sorbiscano icittadini perditempo,che ci van -no a fare al Parterre? Si è maivisto un vigile con cappello aspas so andare oltre Largo S. Do -me ni co? Quando mai? La con -centrazione dei vigili è in PiazzaGaribaldi o fine Via Nazionale esolo raramente qualcuno dipassaggio,occasionalmente, sipuò trovare in Piazza della Re -pub blica.

Il giovedì mattina a Ca mu -cia è un disastro, si entra manon si esce dall’imbottigliamen-to, si smoccola e si maledice, simanda a quel paese questo equello, ma i vigili dove sono? Chili vede? E’ stato pensato che conil nuovo sistema di scorrimentoviario si sarebbero creati nelgiorno di mercato altri problemicircolatori?

Sono stati creati alcunipunti d’imbuto si che lo scorri-mento nei momenti di punta èimpossibile.

Occorrerebbero due o tresqua dre di vigili tra Via Ipogeo,Via Lau retana e Via Sandrelliche stazionassero per l’interamattinata dato che per ora iparcheggi nella zona lasciano adesiderare. Non si è voluto am -pliare o estendere il nuovo par -cheggio in prossimità dell’UfficioPostale, perché?

Gli scambi in entrata eduscita dei mezzi da questo sonodifficoltosi e si creano ingorghi ecode e mormorii se non bisticcio lamentele.

Forse, caro Direttore e let -tori, le uniche squadre costituitedai vigili sono quelle che mon -tano l’Au tovelox, quello stru -mento o macchinetta di rapinalegalizzata che consente al Co -mune di fare cas sa, di garantirsientrate cospicue e di far si chenel tempo Comandante e vigilisi dotino di nuovi mezzi e nuovedivise,con poco lavoro e granderitorno!

Per il chiasso, la sporcizia,ilvandalismo notturno che fare?Niente! C’è solo da aspettare chearrivi il maltempo, che arrivi lastagione invernale, che la gentese ne stia a casa e che i vigili inmacchina facciano il loro la vo -ro. Piero Borrello

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“Ci saremmo attesi, tanto dipiù” così il Direttore del giornaleL’Etruria apre la prima pagina

con l’articolo di fondo del 15agosto 2008. Mi ha preceduto neltempo, mi ha fregato nello

Direttore Responsabile Vincenzo LucenteVice direttoreIsabella BietoliniRedazioneIvo Camerini, Riccardo Fiorenzuoli, Lorenzo Lucani,Laura Lucente, Francesco NavarraOpinionistaNicola CaldaroneCollaboratori: Evaristo Baracchi, Stefano Bertini,Rolando Bie tolini, Stefano Bistarelli, PieroBorrello, Francesco Luigi Camerini, Luciano Ca -tani, Fran ce sco Cenci, Stefano Duranti, MaraJogna Prat, Ma rio Gaz zini, Ivan La n di, Clau dio Lu -che roni, Lilly Magi, Mario Parigi, Fran ce sca Pel le -grini, Al bano Ricci, Silvia Rossi, Ma rio Rug giu,Um berto San ticcioli, Gi no Schip pa, Da ni lo Se sti ni,pa dre Teo baldo, Ales sandro Ven turi, Ga brieleZampagni.

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONEPresidente: Nicola CaldaroneConsiglieri: Vito Garzi, Mario Gazzini, Vin -cen zo Lucente, Mario Parigi, Umberto San -ticcioli

Progetto Grafico: G.Giordani Foto: Fotomaster, Foto LamentiniPubblicità: Giornale L’Etruria - Via Nazionale51 - 52044 CortonaTariffe: A modulo: cm: 5X4.5 pubblicità an -nua (23 numeri) euro 258.00 (iva esclusa).Modulo cm: 10X4.5 pubblici tà annua (23numeri) euro 413,00 (iva esclu sa) - altrifor mati prezzo da concordare

Gli articoli sono pubblicati sotto lapersonale responsabilità dell’autore

L’ETRURIA Soc. Coop. a.r.l.

Fondato nel 1892

Il giornale, chiuso in Redazione mercoledì 27 agosto, è in tipografia

mercoledì 27 agosto 2008

Costruire e ricostruire l’agoràPRONTA INFORMAZIONE

Turno settimanale e notturnodall’1 al 7 settembre 2008Farmacia Bianchi (Camucia)Domenica 7 settembre 2008 Farmacia Bianchi (Camucia)Turno settimanale e notturnodall’8 al 14 settembre 2008Farmacia Ricci (Tavarnelle)Domenica 14 settembre 2008 Farmacia Ricci (Tavarnelle)Turno settimanale e notturnodal 15 al 21 settembre 2008Farmacia Comunale (Camucia)

Ambulanza con medico a bordo - Tel. 118EMERGENZA MEDICA

FARMACIA DI TURNO� �Domenica 21 settembre 2008Farmacia Comunale (Camucia)Turno settimanale e notturnodal 22 al 28 settembre 2008Farmacia Boncompagni (Terontola)Domenica 28 settembre 2008 Farmacia Boncompagni (Terontola)

Turno settimanale e notturnodal 29 sett. al 5 ottobre 2008Farmacia Centrale (Cortona)Domenica 5 ottobre 2008 Farmacia Centrale (Cortona)

ORARIO FESTIVE DELLE MESSEMonasteroS.Chiaraore 8,00Chiesa S.Filippoore 8,30

MonasteroSS.Trinitàore 9,00S. Francesco ore 10,00

Cattedraleore 11,00Prefestiva 17,00S.Domenicoore 18,00

Poveri illusi, non aspettiamoci tanto di più

Nozze

Giuli - LucenteSabato 23 agosto la chiesa di S.Domenico si sono celebrate lenozze di Matteo Giuli e Laura Lu -cente.La chiesa, nella sua maestosità ebellezza ha creato uno stato d’a -nimo molto intimo nei tanti ospiti ecortonesi che hanno voluto esserepresenti.La concelebrazione di padre Da -niele Bertaccini, francescano delleCelle, e del parroco don AntonioMencarini ha trovato il suo culminein un’omelia, dopo il Vangelo, par -ti colarmente sentita e vicina ai duesposi.A Laura Lucente, nostra redattrice,Matteo Giuli gli auguri più cari peruna lunga vita serena insieme.

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CULTURAL’ETRURIA N. 15 31 AGOSTO 2008

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anche in terra americana, precisa-mente in Napa Valley.

Grande successo anche pertutte le iniziative oltre la musica:posti in piedi per le conferenze, icorsi di cucina, le degustazioniprima del concerto. Sono piaciutemolto le mostre, curiosità eapprezzamenti per i lavori diSibylle Szaggars e grande ricono-scimento di qualità per “La formadel Bello - Confronti” sul rapportoarte e musica.

Bilancio molto più che positi-vo, insomma, per un festival che

due settimane, anche per soddi-sfare la domanda pressante di unpubblico che non solo quest’annoha risposto con un eccezionaleentusiasmo ma che spesso non èriuscito neanche ad entrare vistoche molti dei concerti hanno rag -giunto il sold out in un batter

ormai si è consolidato nel panora-ma nazionale e internazionale econtemporaneamente ha scopertoun rapporto sempre più privilegia-to con la popolazione locale e ilterritorio di prossimità. Lo rivelasoprattutto il successo avuto dallaformula degli abbonamenti aprezzi di favore disponibili esclusi-

vamente per la popolazione locale.“Mai come quest’anno - commen-ta il sindaco Vignini - abbiamo a -vuto un’edizione così ricca, densadi emozioni e che ha visto appas-sionarsi i cortonesi che hannosuperato diffidenze e dubbi versoil festival che veniva da lontano.Credo che il Festival abbiaraggiunto un radicamento solidoe duraturo. E per il futuro, già dalpros simo anno, da parte nostranon faremo mancare un impegnostrutturale che possa offrire unreale sostegno al festival ormai insimbiosi con Cortona”, ha conclu-so Vignini.

Ora l’impegno degli organizza-tori del Tuscan non è finito. Solouna breve vacanza per il direttoreWissman, che ad ottobre porteràla sua “creatura”in Asia, per ilSingapore Sun Festival.

Laura Lucente

d’oc chio. Per l’esattezza 6 concertisu nove e il quasi tutto esauritoper gli altri. Un pubblico per metài ta liano e metà straniero conun’alta percentuale di tedeschi efrancesi, in minor misura ameri-cani. Complice il cambio nonfavorevole e la presenza del festival

di Maurizio Lovari & C. s.a.s. e-mail: [email protected]

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Si percorre dal quadrivio dellaCroce del Travaglio (detta così,per inciso, poiché sembra che quisi applicassero le pene corporaliai falliti ed ai rei di delitti controi costumi) a Porta Colonia ed èuna delle vie più caratteristiche evivaci di Cortona. Il suo aprirsi,dopo la Porta, sul panorama dellependici del S.Egidio, con la mo -numentale chiesa di S.Maria Nuo -va poco sotto, costituisce l’inizio dirinnovati itinerari di bellezza emisticismo.

Nella strada si possono am -mirare bellissimi palazzi di originemedievale sui quali numerosi sonostati gli interventi successivi. Icam biamenti, tuttavia, non hannoalterato le strutture che conserva-no la loro originaria bellezza eduna “fitta” solidità.

E veniamo al nome. Non ci so -no dubbi che sia necessario pe -sca re nel mito, con buona pacedei puristi (che tuttavia potrebbe-ro divertirsi anche loro adargomentare se conoscessero me -glio la materia ). Una ricchissimaed autorevolissima saggistica di -mo stra infatti quali e quanteconnessioni esistano tra l’utilizza-zione del mito e la progressivacolonizzazione delle aree mediter-ranee: nei riti di fondazione dellecittà, per esempio, o nella ricercadi genealogie eroiche quale ra -dice di legittimazione “regale”. Ilnome Dar da no si ricollega pro -prio alle leggende più antiche e fa -mose connesse ai riti di fondazio-ne della città di Troia e da qui alla

Cortonantiquaria è un ap -puntamento ormai obbli-gato nonché atteso per gliappassionati dell’antico e

dell’antiquariato, ma è anche unrichiamo quasi di moda semprepiù in voga nel calendario di fineestate e che già guarda all’autun-no. Un appuntamento che si carat-terizza per la capacità unica diconiugare felicemente il fascinospecialistico delle opere di an-ti -quariato a eventi mondani e più“salottieri”, dalle degustazioni conaperitivo alle mostre “impertinen-ti”, dalle conversazioni d’autore alPremio che ogni anno si conferi-sce a personaggi della cultura:momenti che offrono a tutti i vi si -tatori la possibilità di avvicinarsiall’arte e all’antiquariato senzasen tirsi inadeguati o fuori posto.

Anche quest’anno si può a ra -gione parlare di qualità in mostratanto che, sulla scia di quanto av -venuto nella scorsa edizione, siregistra la presenza di antiquaristorici e si rinnova il segnale fortein direzione dell’internazionalitàcon il ritorno di una nota galleriaantiquaria d’Oltralpe, PlusArt diMon tecarlo.

Fucina di idee ed iniziative,Cor tonantiquaria presenta unanovità destinata a durare nellepros sime edizioni: si inaugura“Cor tona ospita” uno spazio e -spositivo per un’opera di pregioportata in esposizione a PalazzoVagnotti dalle maggiori galleried’antiquariato nazionali o interna-zionali; una vetrina dedicata que -st’anno alla famosa Galleria Mo -retti di Firenze - Londra - NewYork che porta in mostra un qua -dro di Tommaso Corbo degli inizidel XVI secolo.

Una mostra di ben 41 esposi-tori che guarda al mercato inter-nazionale partendo da una sceltafatta nelle regioni italiane più ric -che e interessanti quanto a mer -cato antiquariale. Dalla Lombardiaalla Sicilia, dal Veneto al Lazio, perla prima volta quest’anno anche il

Piemonte e ancora, il Trentino AltoA dige, l’Umbria, la Liguria, le Mar -che, l’Emilia Romagna e la To sca -na, ovviamente!

Ma oltre la mostra storica, co -me è tradizione di Cortonan -tiquaria, mostre collaterali chefan no parlare, magari possonorisultare impertinenti e vivacizzanoil dibattito sulle attribuzioni, tantoda fare di Cortonantiquaria untavolo di dibattito puntuale su me -todologie, criteri e tecniche relati-ve al tema dell’attribuzione. Eccociallora a palazzo Vagnotti, con loscoop di quest’anno: la mostraL’IRRESISTIBILE INCANTO. GUIDORENI INEDITO NELLA CORTONADEL ‘600 con due pezzi ineditiche fanno notizia. L’attenzione ver -so il Seicento si allarga anche oltreGuido Reni e vista la presenza ditante opere di autori bolognesi intutto il territorio cortonese, eccoquest’anno un intrigante itinerario“fuori mostra” fra chiese, musei eville private che permetterà diammirare opere di Giuseppe Ma -ria Crespi (1665-1747), GiovanBat tista Grati (1681-1758), Giam -pietro Zanotti (1674 - 1765).

Eccoci ai momenti convivialidi Cortonantiquaria, divenuti or -mai un must per i visitatori. Ancheper l’edizione 2008 si conferma ilfelice sodalizio tra la Tenuta LaBrac cesca di proprietà della fa mi -glia Antinori e Cor tonantiquariacreatosi con gli ormai immancabi-li “aperitivi culturali”. Il tutto nelsuggestivo scenario del chiostro diPalazzo Va gnotti.

E dai vini alla buona cucina ilpasso è breve. Nel centro storicodi Cortona, infatti, seguendo uncircuito di ristoratori aderenti a“Vetrina Toscana a tavola” si avràl’opportunità di degustare menùtipici della tradizione culinariatoscana ad un prezzo fisso.

Ora non resta che godersi unapasseggiata tra i vicoli e le stradesegrete di una città che è tutta amisura d’antico.

Laura Ruggieri

genealogia della casa reale troianafino alla nascita di Roma.

Sono Omero, nell’Iliade, e Vir -gilio, nell’Eneide, le fonti principa-li e più note. Ma è la figura miticadi Dardano, quale capostipite della“storia delle storie del mondo”come titolava un vecchio libro dimitologia per ragazzi diffuso neglianni ’60, che incuriosisce. Dei fat ticantati poi sappiamo quel che c’èda sapere.

Chi era Dardano? Alcuni dizio-nari mitologici consultati lo defini-scono figlio di Zeus e della NinfaElettra; altri lo chiamano invecefiglio di Corito e nipote di Zeus. Inquesta seconda ipotesi, Corito, fi -glio di Zeus e di Elettra, figuraquale fondatore di Cortona. Nellapiù complessa delle ipotesi, infine,Dardano e Corito sono fratelli. Co -munque, e sempre, si tratta di duesoggetti fondatori di città: Cortonaper Corito, Dardania (poi Troia)per Dardano. Come sia andata cheil nostro antichissimo concittadinosia partito per le rive dello strettodei Dardanelli (donde il nome…)e qui abbia fondato la sua città chein seguito, dal discendente Troo, èstata chiamata Troia, non ci è datosapere. Solo voli pindarici e bellecostruzioni leggendarie. Ma è unfatto che Dardano ricorre qualefigura mitica nella fondazione del -la città e della ge nealogia rese im -mortali da O me ro prima e daVirgilio poi. Quando percorriamoVia Dardano è bello pensare chesiamo nel cuore della più bellaleggenda mai raccontata.

Vie, Vicoli, Piazze e strade di Cortona

a cura di Isabella Bietolini

ViaDardano

CALENDARIO DELLE MANIFESTAZIONI ED INIZIATIVE TURISTICHE

25 agosto - 15 settembre: Mostra “La bonifica della Valdichiana”, Teatro Si -gnorelli29 agosto - 14 settembre: XLVI Edizione Cortonantiquaria, Palazzo Va gnot ti30 agosto: “Love. Le quattro stagioni di Vivaldi”, Teatro Signorelli ore21,1531 agosto: Trekking e Musica II, Fratticciola di Cortona1 settembre: Due Parlage, Borgo il Melone ore 19,304 settembre: Recital per violino e fisarmonica, Teatro Signorelli ore 21,156 settembre: Apertura nuova sede del Museo dell’Accademia Etrusca edella città di Cortona - MAEC7 settembre: Mostra “I capolavori Etruschi dell’Ermitage” Museo del l’Ac -cademia13-28 settembre: VII Edizione “Giovani Pulsioni”, Fortezza Girifalco14 settembre: Campionato Toscano A.I.C.S., Crossodromo Pietraia14 settembre: VIII Rassegna organistica, Teatro Signorelli ore 1815 settembre: Due Chitarristico, Borgo il Melone ore 19,30

Un incontro con Cortona è un incontro con l’arte, con la storia, con il misticismo

INVITOA

CORTONA

Il 12 agosto festa grande in casa Caldarone. Tiziano, il figlio di NicolaCaldarone, nostro redattore e presidente del consiglio di amministrazione,annuncia con Cosetta Massetti la nascita del figlio Edoardo.Un bel bam bino che saprà riempire la vita non solo dei genitori, ma anchedei nonni che “torneranno giovani” con il crescere di questo incantevole“marmocchietto”. A Tiziano, a Cosetta, ai nonni paterni Nicola e Vilma, ainonni materni gli auguri più cari e tante felicitazioni.

FIOCCO AZZURRO

Edoardo Caldarone

Il Tuscan Sun Festival rimarrà a Cortonada pag. 1

46° edizione Mostra Mercato Nazionale dell’Antiquariato

L’antiquariato mai così attuale

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CULTURAL’ETRURIA N. 15 31 AGOSTO 2008

L’ “Estate Cortonese”, sisa, offre numerose oc ca -sioni di cultura e spetta-colo di grande livello. Edè con grande piacere che

in questo contesto il Fotoclub E -truria presenta con successo i ri -sultati della rassegna “Cortona fo -

to grafia 2008”, di sua organizza-zione, che ha visto come prota-gonista una mostra fotografica,que st’anno dedicata a Fulvio Roi -ter. L’allestimento è stato curatopresso la consueta ed elegantecornice di Palazzo Casali, dal 18 al27 luglio.

La mostra, che fa parte delcircuito Grandi Mostre Fiaf, hacompreso una cinquantina di scat -ti che vanno dagli anni ’40 agli an -ni ’90.

Un reportage che vede comeprotagonisti situazioni e soggettivari, soprattutto gente comune,che vanno dalla amata Venezia,perché “casa” di Roiter, alla vitasui fiumi del Brasile, a ritratti dialcune popolazioni sahariane, allenostre Regioni Sicilia e Umbria….

La fotografia di Roiter è forse ilprototipo di reportage all’italiana

“Il tuffo perfetto d’un nuota-tore qualunque…e il trampoli-no non è più in alto, ma il piùadatto a quest’esperienza inquesto momento.

Bellezza infatti, significacosì, essenza dell’espressività,nell’allusione alla musica fattadi forme e di colori.

Musicalità quindi, a rinfre-scare le fibre del sentire, con unmènage di percepito e di conce-pito: poggiando l’orecchio allatela i modo da elaborare un’ideadella melodia e cogliere il suonodelle forme al ritmo del colore.Uno spirito delle cose comunica-to attraverso lo strumento delconfronto si confessa nel valoredi 1 contenuto in 2 modi: lamu sica dell’arte visiva, appresadal tono della forma e con iltempo del colore. E la musicacome forza universale, energiadella realtà non soltanto in noi,ma anche in mezzo ed intorno,descrive questo spirito.Musicale, allora, è l’impostazio-ne strutturata della creativitàartistica, orientata a rintraccia-re tali elementi con lo strumentodelle tecniche plastiche (voltealla composizione in due o tredimensioni, del dipinto e dellascultura)”.Una splendida mostra, non c’èche dire…

Un’affascinante esposizione diopere d’arte di artisti vari, tra iquali troviamo Giancarlo Caz za -niga, Arman, Mimmo Rotella, A -les sandro Faralli, Igor Mitoraj,Mim mo Paladino, Massimo Pulini,Lidia Bachis, Mark Kostabi, Serge

Mendjisky, Simona Fedele e moltialtri, nella quale le forme del bellosi intrecciano con le melodiemusicali; le tecniche polimaterichefanno da sfondo ad un tripudio dinote, di forme e di colori; tuttopuò essere bello, tutto è bello… ilpensiero, la forma, la materia…l’importante è saper apprezzare,tentare di comprendere… nulla èscontato, la forma, la mano checrea la linea, che crea il sogno…il materiale più grezzo, più ruvido,più povero… è bello per questo,per il suo essere povero, ruvido,ma comunque vivo, pensato e ge -ne rato da qualcuno che lo ha vo -luto, fortemente, e per questo èdiventato arte.

Lo Spazio Espositivo di PalazzoCasali, per tutto il mese di Agosto,ha finalmente avuto il piacere diospitare una rassegna d’arte degnadi tale nome, ed è per questo mo -tivo che vogliamo complimentarcicon gli organizzatori della mostraaugurandoci che a breve possanoes sere ripetuti eventi di tale por -tata.

S.B.

Alla Fortezza: Giovanili Pulsioni 2008

Giunta ormai alla suasesta e di zione, viene ri -proposta dal 13 al 28settembre 2008 la ma -nifestazione dedicata al -

la promozione delle arti visive edella creatività giovanili organizza-ta a Cortona presso la Fortezzamedicea del Girifalco dalla coope-rativa Aion Cultura in collabora-zione con il Comune di Cortona.Quest’anno, oltre all’Assessoratoalla Cultura, partner della manife-stazione è anche l’Assessorato allePolitiche Sociali poiché GiovaniliPulsioni rientra nel più ampioprogetto finanziato dalla RegioneToscana e denominato: Dalla pro -gettazione partecipata all’aggrega-zione giovanile, cui aderiscono icinque Co mu ni della zona socio-sanitaria del la Valdichiana. Alcunidegli o biettivi specifici di questoiper-progetto sono quelli sui qualisi era basata la manifestazionecortonese negli anni precedenti: inprimis la promozione della parte-cipazione attiva e della creativitàgiovanili attraverso proposte diopportunità e di luoghi di ricerca,sperimentazione e produzionecul turale specificamente destinatialla aggregazione giovanile; sicerca con questo di rispondere - epossibilmente superare - lo scolla-mento tra, da un lato, la richiestacrescente di occasioni, opportu-nità e spazi di presentazione alpubblico delle proprie opere eproduzioni da parte di giovanissi-mi che si affacciano al mondodell’arte e della creatività e, dall’al-tro, il vuoto pres soché totale dirisposte data la tendenza generalea privilegiare artisti già conosciutied affermati in grado di garantirepubblico e consensi.

Giovanili pulsioni 2008 in ten -de proporsi quindi come una sor -ta di “fabbrica della creatività”, unnuovo modello interdisciplinare diaggregazione giovanile che favori-

sca sia l’avviamento di artisti gio -vanissimi attraverso l’opportunitàdi appositi momenti e spazi e -spositivi sia l’opportunità di socia-lizzare, incontrarsi e relazionarsiapprofondendo le tematiche at -tinenti alla propria individualità.

In questa ottica la novità del -l’edizione 2008 sta nel fatto cheGio vanili Pulsioni non sarà piùsoltanto caratterizzata da esposi-zioni di arte visiva ma contempleràanche il mondo della musica e siconnoterà di momenti di “creazio-ne estemporanea” attraversoocca sioni in cui i giovani potrannodar corso alle proprie pulsioniartistiche; è prevista infatti unagiornata dedicata alla realizzazionedi murales in estemporanea ed unconcerto dal jazz alla fusion se -guito da una jam session musicalecapitanata dalla band Three NowFour formata dal batterista AndreaRoventini e dal pianista ClaudioAirò.

Andrea Roventini, che con ilsuo trio ha accompagnato ospiti difama nazionale ed internazionalequali James Thompson, Ares Ta vo -lazzi, Arthur Miles, Beverly Lewis,Lino Patruno e molti altri, torna aCortona dopo il successo riscossonella scorsa stagione teatrale alSignorelli.

La partecipazione a questi e -venti, oltre che libera e gratuita, èov viamente aperta a tutti ed anzil’augurio è che partecipino inmol tissimi; il programma detta-gliato della manifestazione saràdisponibile agli inizi di settembre.

Chi volesse invece parteciparealla esposizione di arti visive puògià contattare Aion Cultura o via e-mail :([email protected]) ochiamando il 346-6369941; a se -conda delle richieste verrà operatauna selezione delle opere da e -spor re.

Eleonora Sandrelli

Mostra fotografica di Fulvio Roiter al Fotoclub Etruria

“Le forme del bello”

che meglio rappresenta questo ge -nere fotografico a livello interna-zionale e ne condivide tratti fonda-mentali assieme ad altri “mostrisacri” della fotografia contempo-ranei al nostro personaggio e

successivi. Di lui hanno scrittograndi giornalisti e critici. I suoisono scatti semplici, come “gliangoli” e i momenti di vita cheritrae, ma catturati con una perfe-zione compositiva e una enormeprofondità narrativa.

La mostra è stata corredata daalcuni oggetti presenti negli scattiesposti, presi in Italia, quasi araccontare in modo tangibile lastoria di queste foto e dell’Italia diquegli anni. Esempio è un modellodi bicicletta degli stessi anni diquella presente nella foto sceltaper la locandina della mostra.

Durante il periodo espositivo IlFotoclub Etruria anche quest’annoha intrattenuto vivacemente ilpubblico organizzando in una del -le sale della mostra delle serate divideoproiezione. Si è trattato diProiezioni di Audiovisivi, montaggifotografici a tema accompagnatida musica e/o parole, che hannopreso parte al concorso “2° Cir -

cuito Nazionale di Audiovisivi,Trofeo Città di Cortona” organizza-to in collaborazione con altri 8Cir coli Fotografici Italiani.

Nell’occasione sono stati in -vitati anche i vincitori del concorso

(Foto)* per la premiazione che siè svolta sabato 19 luglio. A vincereil primo premio è stata una proie-zione che ha presentato LucianoBovina di S. Agata Bolognese conl’opera “Piove a Sarajevo”.

Un particolare ringraziamentoa nome di tutto il Fotoclub, dapar te del presidente Fabrizio Pac -chiacucchi, va all’Am mini stra zioneComunale di Cortona che, che co -me gli anni passati, ha so stenutol’iniziativa mettendo a disposizionele sale di Palazzo Casali. Altri rin -graziamenti vanno inoltre agli altrisponsor, sempre presenti, inordine: Banca Po po lare di Cor -tona; Cantarelli e Lovari sas per glisplendidi allestimenti.

Si ricorda inoltre che durantel’esposizione erano in vendita i ca -taloghi della mostra e che ancorasono a disposizione per tutti gliinteressati presso la biglietteria delMuseo dell’Accademia Etrusca(Maec) a Palazzo Casali.

Cortona, Largo Beato Angelico, 1915 circa. (Collezione Mario Parigi)

Cortona, Largo Beato Angelico, 2008.

Arte contemporanea a Palazzo Casali

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TERRITORIOL’ETRURIA N. 15 31 AGOSTO 2008

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Chi non ricorda l’estiva emartellante canzone diEdoardo Vinello dal rit -mo …Con le pinne, ilfucile e gli occhiali,

quan do il mare è una tavolablù…

Ebbene, il giorno di ferrago-sto quando Camucia era semide-serta, quando moltissimi erano almare, ai monti o in campagna,quando i turisti in Cortona si pre -paravano alla bisteccata mancataper il maltempo, l’improvviso eviolento temporale, tra le ore se -dici e trenta e le di ciassette, sem -brava voler trasformare parte delcentro di Camucia in un bacino,anzi un lago, macchè in un unicomare, non propriamente blù.

I pochi rimasti non sapevano,per mettersi in fuga, se mettere inacqua i gommoni o le barche eper evitare di rimanere affogati, igiubbotti di salvataggio.

L’acqua saliva e saliva a vistad’occhio, mentre le auto in stradarisultavano semisommerse; diffici-le poterle raggiungere se nonmuniti di stivali.

Da poco erano stati fatti i la -vori in Via Carducci e confluenzacon Via Lauretana per far si che iripetuti allagamenti per ogni ac -quazzone interessassero i fondi ole abitazioni a piano terra con no -tevoli danni alle cose.

Si pensava, o meglio pensava-no amministratori ed ingegneri,che l’intervento fosse stato risolu-tivo e che mai più vi sarebbe statoalcun allagamento, che non si sa -rebbero più costituiti laghi o la -ghetti.

Sia Via Carducci che la Piazzavicina, con accesso alla ferrovia,erano stati oggetto di lavori cospi-cui e costosi di trasformazione,con forti pendenze all’asse strada-le e alla piazza per fare megliodefluire le acque nelle fossettelaterali e nelle nuove griglie.

Le pendenze date sono taliche al viandante pare di non poterstare in equilibrio nell’asse viarioe che il realizzato potrebbe appa -rire come un possibile bellissimoinvaso e perché no, un bel deposi-

to d’acqua per i periodi di siccità!A parte il faceto, per fortuna c’è dadire che sul posto vi è una bellasquadra di pronto intervento, noncostituita a pagamento dal co mun -e ma da cittadini operosi e volen-terosi che muniti di pinne e fucili,pardon, di stivaloni e pale o ra -strelli, prima che l’acqua salisse dilivello, prima ancora che salisse aipiani rialzati delle abitazioni oinondasse nuovamente le cantine,è intervenuta.

Munita di santa pazienza (equanta!) in mezzo al guado, fra laconfluenza di due torrenti in pie -na, provenienti da Via Ipogeo e ViaLauretana, è riuscita a ripulire, astasare e togliere dai tombini o -struiti notevoli e notevoli quantita-tivi di foglie ed aghi di pino secchiper riportare alla normalità lasituazione.

Già altre volte avevamo segna-lato in questo giornale che il pro -blema non sono tanto le strade ele mancate pendenze di quota acreare nel centro di Camuciagran di laghi (sono errori costrutti-vi del passato, per quello che nonè stato fatto o se fatto, fatto male,dati i risultati!) ma soprattutto lamancata manutenzione, la preven-zione, la pulizia dei tombini cheun tempo non lontano erano dispettanza dei cosiddetti cantonieri.

Ora non esiste più quellacategoria, è sparita quella qualifi-ca, il dirigente non si sa che cosapossa fare o chi diriga o comeprogrammi gli interventi….. sta difatto che fatti simili si ripeterannonel futuro ed andrà bene fintantoche la squadra dei volenterosi saràreperibile,avrà tempo e voglia, fin -tanto che avrà pazienza, fintantoche non imbraccerà pale e rastrel-li per manifestare la resa e dare unultimatum a quel dirigente co mu -nale che potrebbe pretendere allafine dell’anno il premio di risultato(quale risultato? A spese di chi? Eperché?).

Non ci sono rimedi da sugge-rire ma interventi programmati dafare e da fare con serietà ed im -pegno, non a chiacchiere!

Piero Borrello

Che la Fame Star Academyfosse un fenomeno danon sottovalutare, ormailo hanno capito in molti:l’estate 2008 ha portato

solo nuove conferme a quanto dibuono è stato fatto da sei anni aquesta parte. In questi mesi estivi, i

ragazzi della scuola multidiscipli-nare di Cortona, si sono fatti stra -da in lungo e in largo per la peni -sola ricevendo premi di grandeprestigio, venendo invitati in pal -coscenici di indubbio valore, gua -dagnandosi ambite finali ed ot -tenendo meritata visibilità.

Tutto ciò va a premiare il la vo -ro oscuro degli insegnanti della“Fame” e soprattutto va a ripagarel’im pegno dei ragazzi stessi oltreche lo sforzo delle rispettive fa -miglie. Vanessa Arcieri a Catan -zaro, Giacomo Salvietti a Lucca,An drea Vitali a Roma, Letizia Elci aSavona, Gloria Milani a Ca stro -caro, sono solo un mix di alcuninomi e tappe che hanno visto iragazzi andare a confrontarsi conla giusta umiltà, determinazione, ericevere i meritati tributi. Come seciò non bastasse, il fiore all’oc-chiello dell’estate 2008 si chiama“oriente”.

Dopo aver dimostrato intuizio-ni e capacità organizzative con lemanifestazioni nazionali “Mar ghe -rita d’Oro” e “Scarpette Rosse”(ov viamente marchiate “Fame StarAcademy”), la scuola cortonese hasuperato infatti i confini nazionali,

Il problema dell'inquina-mento ambientale è unadelle grandi piaghe cheaffliggono la nostra so cietà.Guardandoci intorno ci

rendiamo conto che il problemanon riguarda solo le grandimetropoli, e anche noi cheviviamo in piccoli paesi, nonsiamo esenti da ciò. Andando afare una passeggiata, un percor-so in bicicletta o semplicementeabbandonando per un attimo lafrenesia padrona dei nostrigiorni e guardandoci attorno cirendiamo conto come i bordidelle nostre strade, i nostroboschi e non solo siano deturpa-ti da rifiuti di ogni genere,gettati da incivili faciloni che,invece di utilizzare gli appositicassonetti, trovano più comododisfarsene in questo modo.

Sensibile a questa problema-tica, la "PRO-LOCO Pietraia" haindetto per domenica 20 lugliola “Prima Giornata Ecologica";giornata il cui compito prima-rio, era quello di mandare unpreciso mes saggio: rispettiamol'ambiente che ci circonda,siamo vigili e non abbassiamomai la guardia, salvaguardarel'ambiente vuoi dire salvaguar-dare noi stessi.

L'inizio del lavoro è stato

fissato per le ore 7,00.All'ora stabilita il piccolo

gruppo (speriamo per l'oraingrata), ma molto motivato, hainiziato il lavoro, prima tappa:ripulire le strade che costeggianoil nostro paese. Seconda tappa:la pulizia del nostro piccolopolmone verde, i boschi checosteggiano la strada la quale daPietraia, porta a San Lorenzo, equi il bottino è stato davveronotevole, rifiuti di ogni genere:elettrodomestici, sanitari, sacchipieni di tutto e di più.

Questo ci ha fatto riflettere:"Come è possibile che, all'iniziodel terzo millennio, in un paesecivile, si possa arrivare a tanto?"

Non vorremmo dirlo mamolte persone, hanno unacoscienza così regredita, tale daassomigliare a quella degliuomini del medioevo.

Finito il lavoro, ritrovopresso la Sala civica per consu-mare una piccola colazione.

Dopo questa esperienza, ilno stro pensiero sul rispettodell'ambiente, si è ancor di piùrafforzato, ed in cuor nostro, ciauguriamo di non trovare maipiù, andando a fare un' escur-sione nel bosco, ciò cheabbiamo trovato in questamattinata.

Esortiamo ancora tutti a ri -spettare ciò che ci circonda, cosìfa cendo potremo creare unmon do migliore per i nostri figli.

La PRO-LOCO, vuole inoltrepubblicamente ringraziare tuttii partecipanti, in particolareMarta e Nicolò due ragazziniche, sfidando il sonno, hannoaderito con entusiasmo a questainiziativa.

Bravi, è molto importanteche i giovani si rendano contodi questo problema.

Un grazie anche all'Ammini -

stra zione Comunale, in partico-lare al sig. Walter Lupettidell'Ufficio Am biente ed all'as-sessore Elio Vi tali che favorevolia questa iniziativa ci hannomesso a disposizione un camionper il trasporto di rifiuti raccolti,ed altro materiale utile a questainiziativa, la loro sensibilitàvolta alla salvaguardia delnostro ambiente ci fa bensperare.

Arrivederci sicuramente allaseconda edizione.

Pro-Loco Pietraia

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sbarcando, nel vero senso dellapa rola, in terra d’oriente e piùpre cisamente Cina ed Hong Kong.

Importantissime partnership,che vanno ben al di la del sempli-ce scambio culturale, sono stateal lacciate con le più prestigiosereal tà del sol levante, a tutto van -

taggio dei tanti progetti già intra-presi qui in Italia e adesso da e -stendere in nuovi mercati. HongKong in particolare, si presentacome una scelta particolarmentestrategica, non solo per l’impor-tanza economica che questa cittàrappresenta nel mondo, ma ancheperché è il punto d’incontro idealetra la cultura occidentale e quellaorientale. Proprio nel cuore del -l’ex colonia inglese, i rappresentatidella “Fame Star Academy” hannoottenuto un grande consenso dipub blico nel corso di alcuni spet -tacoli opportunamente allestiti. Unestate quindi di spessore e novità,che troverà degna conclusione il13 settembre, quando la scuolasarà ad arricchire la serata conc -lusiva della Festa di Finestate aSubbiano (Arezzo).

Poi, come se fossero iniziate,termineranno le vacanze e si tor -nerà al lavoro, con nuovi impor-tanti impegni già all’orizzonte. Inottobre, si terrà infatti a Bari la se -rata conclusiva del contest nazio-nale “Musica è…”, con quattrofinalisti su dieci provenienti, guar -da caso, dalla fucina della “FameStar Academy”.

Nuove conferme nell’estate 2008 “A Pietraia prima giornata ecologica”

Un caro amico

Seconda Festa dello Sporte 35 Sagra del Piccione

Con le pinne, il fucile e gli occhiali...

E' passato circa un meseda quando, un pomerig-gio, ci ha te le fonato Be -nja min Hernandez, conla voce rotta dalla com -

mozione, per avvisarci dell'im-provvisa scom parsa di Alain Vidal-Naquet.

In molti hanno scritto per ri -cordare quale personaggio impor-tante fosse e cosa avesse fatto nellasua vita.

Io, in queste poche righe,voglio provare a ricordare il latoumano e l'amicizia che legava so -prattutto i miei genitori, ma ancheme, a questa persona.

Come sappiano, erano ormaitantissimi anni che Alain Vidal-Naquet risiedeva a Cortona, piùprecisamente nella campagna cor -tonese, a Metelliano e, forse, an -che questo, aveva contribuito adinstaurare questo rapporto di ami -cizia.

Frequenti erano le occasioniin cui ci incontravamo a casanostra o da lui, anche se negli ul -timi anni la sua malattia aveva,pur troppo, fatto in modo chequesti incontri si diradassero.

Lui, nonostante la malattia,

non si perdeva mai d'animo; ognivolta che i miei genitori gli telefo-navano, era sempre lui il primo achiedere come stavamo noi! Erauna persona che, nonostante iruo li importanti che per anniaveva ricoperto, non peccava certodi presunzione. Una cosa che ciac comunava era l'amore per i ca -ni. Lui, per anni, ha avuto un pa -store tedesco di nome Bobby.Morto il cane, sapendo che noiavevamo una cucciolata di pastoritedeschi, ci chiese se potevamodargliene uno e noi, senza pensar-ci un solo momento, non abbiamoesitato perché sapevamo che sa -rebbe andato davvero in mani si -cure. Non credo ci sia molto altroda aggiungere.

Arrivederci, monsieur Vidal-Naquet. Ci mancherai molto!

Stefano Bertini

Dopo trentatre edizioni alle Terme di Manzano, per il secondo annola Polisportiva dilettantistisca Montecchio ha organizzato la Sagradel Piccione presso il campo sportivo “Ennio Viti”. E per ilsecondo anno consecutivo ha fatto precedere la tradizionale sagracon la Festa dello Sport in cui veniva presentata la formazione della

stagione 2008-2009 al paese.La Festa dello Sport è durata dal 24 al 27 luglio mentre la Sagra del

Piccione dal 30 luglio al 3 agosto, e, come da tradizione, il piccione cotto algirarrosto è stato servito la prima domenica d’agosto e il sabato precedente.

Lo staff, guidato dal presidente Daniele Romiti, ha sistemato con grandestile il mitico “Ennio Viti”, che negli anni è diventato un vero stadio congrandi migliorie strutturali e riguardanti il terreno di gioco.

In queste serate si sono susseguiti eventi sportivi come la gara podistica,che ha registrato un nutrito gruppo d’iscritti, eventi ludici, spettacoli, balli eun vero festival culinario che ha visto tutte le sere un menù ricco e veramentegustoso. Nonostante le terme di Man zano siano rimaste nella memoria e nelcuore di tanti montecchiesi, che hanno inventato e fatto crescere questoappuntamento estivo, l’edizione 2008 verrà ricordata per il grande successodi pubblico, per aver riportato ad una dimensione popolare la festa, per averdato anima, non solo sportiva, ad un complesso sportivo diventato un verofiore all’occhiello per la frazione del loto.

Il fascino di queste feste paesane immerse nella provincia toscana èl’ingrediente che sa accogliere e regalare serate piacevoli. Questo spiritopopolare, genuino e buono, ci ha cresciuti e per questo lo guardiamo conaffetto e ammirazione. Confidando in un futuro sempre più roseo e che vedauna rinnovata partecipazione di tante generazioni che lavorano per unpiccolo semplice obiettivo comune. Albano Ricci

MONTECCHIO

a

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TERRITORIOL’ETRURIA N. 15 31 AGOSTO 2008

PAGINA 6

Residenza per Anziani

“Santa Rita”di Elio Menchetti & figli

Via Case Sparse, 39/13 52044 Terontola Cortona (Ar)

TTeell.. //ffaaxx 00557755 6677..8877..0088

“Tra i colori della terra e iriflessi del lago” è il titolo dellaMostra di pittura, organizzata dal -l’As sociazione culturale della Uni -versità delle Tre Età di Te rontolapres so la Rocca Medievale di Pas -signano sul Trasimeno.

Verranno esposte le opererea lizzate dagli studenti del labo -ratorio di Acquerello e pittura a

olio nel corso dell’anno accade-mico 2007-2008.

La Mostra, inaugurata il 31 diagosto, rimarrà aperta al pubblicofino al 14 di settembre.

Chiuso il lunedì e gli altri gior -ni dalle ore 9 alle 12,30 e dalle 16alle 19,30 il sabato anche dalle 21alle 23.

Nozze d’argento nel se -gno dell’arte quelle trail terontolese MassimoGallorini e l’aretina Li -via Dragoni che hanno

festeggiato quest’importante tappadel loro matrimonio nella riserva-tezza degli affetti familiari, ma ne -gli spazi dei cieli infiniti del mes -saggio artistico.

Massimo infatti in questo pe -riodo in vacanza nella paterna ca -

sa terontolese ha dedicato il suotempo-vacanze alla realizzazionedi due grandi dipinti donati allamoglie Livia in ricordo del loroanniversario venticinquennale dima trimonio.

Come si vede nella foto, cheMassimo ha concesso in esclusivaall’Etruria, egli ha realizzato duegrandi quadri a tecnica mista suta vola di legno che sono stati in -titolati l’uno matrimonio e l’altroter za età.

gne alle città. Una delle motivazioni,è stata l’offerta di lavoro nelle fab -briche che ha permesso a molti eforse per la prima volta, il possessodi carta moneta da toccare con leproprie mani. A vigilare la proprietàe quindi la montagna, rimasero solole persone più anziane, dobbiamoalla loro tenacia ed al loro coraggio,se noi oggi, conserviamo questopatrimonio inestimabile di cultura,economico e paesaggistico.

Se si pensa al bene bosco, miviene da riflettere come da beneeconomico di produzione, si sia

passati nel tempo a considerarlobene paesaggistico-ambientale e piùtardi anche bene socio-ricreativo.

Le modifiche e le integrazioninel tempo, delle norme nel settoreforestale ne sono un esempio.

(…) Lasciando da parte lecitazioni di legge,per parlare cioè inmodo più semplice e non con inumeri delle norme e per capireancora meglio come la montagna diieri sia arrivata a quella che è oggi,basti pensare a come il bosco difatto veniva utilizzato.

Dall’accetta con la quale veniva-no abbattuti al suolo gli alberi si èpassati alle prime motoseghe. Daimuli utilizzati nei sentieri per l’esbo-sco del legname si è passati ai primitrattori nelle piste temporanee con irimorchi e i verricelli a supportodel l’operazione di esbosco.

Dalla stretta di mano tra il pro -prietario del bosco ed il boscaioloche acquistava il legnatico si èpassati alla scrittura privata se nonaddirittura ad un contratto vero eproprio davanti ad un notaio.

Dall’autorizzazione che di fattoveniva rilasciata dal Maresciallo del -la locale Stazione Forestale che conuna semplice indicazione di: “tagliacosì o cosà” venivano impartite leprescrizioni di polizia più consoneper quel tipo di bosco, si è passatial l’iter-burocratico di una vera epro pria autorizzazione am mi ni stra -tiva rilasciata da parte di En ti dellaPubblica Amministra zio ne.

Dai contadini che lavoravano 7giorni su 7 per 365 giorni all’annosi è passati ai c.d. “contadini delladomenica” che magari a mezzo-giorno nel mese di luglio-agostobru ciano materiale di potaturasenza rendersi neanche conto delpericolo per la vicinanza dal bosco.

Dalla percorribilità delle stradevicinali che univano appunto duevicini, si è passati in alcuni casi acomportamenti illeciti come lachiu sura di questi tracciati, cosi im -portanti per la mobilità nella monta-gna ed il tutto, per il mu tamento delconcetto di proprietà privata.

Dall’opera prestata dei vicini

contraccambiando poi la stessaquando necessitava all’altro, si èpassati ai contratti di lavoro stagio-nali con la presenza oggi di extraco-munitari tra i maggiori prestatorid’opera nei luoghi di montagna.

Non sta a me giudicare se oggi ilmodo di affrontare la vita è meglio opeggio del passato, ma di una cosasono fermamente convinto, tutti imon tagnini oggi, quì presenti, que -ste considerazioni le conosconobene e sanno le difficoltà che de -vono affrontare ogni giorno per larisoluzione di queste questioni.

Il Cittadino allora, si rivolge alCorpo Forestale dello Stato perrisolvere le problematiche pratichedi tutti i giorni, Marescià, anche se ilmio grado per il nuovo ordinamen-to è quello di So vrin tendente, devoacquistare un bosco dal Tale, ma hasuperato i 36 anni come posso fareper tagliarlo? Posso fare una stradanel bosco? Che tipo di autorizzazio-ne occorre? Quando si apre iltaglio? C’è quest’anno la prorogaper la chiusura del taglio, sa ha fattola neve è piovuto e sono rimasto in -dietro? Ed ancora, Marescià, midice di tagliare basso, ma le catenecostano?

Questi sono solo un esempiodei problemi di tutti i giorni a cui laForestale è tenuta per Dovere I sti -tuzionale a rispondere, cercare diessere tempestivi, efficaci ed ef fi -cienti nelle risposte e considerare ilproblema del Cittadino come il pro -blema Personale ne esalta la pro -fessionalità. Non sempre si riesce,ma devo ammettere con fran chezzache gli ultimi montagnini, sannocogliere le “indicazioni” date dalCorpo Forestale dello Stato.

Parlare “della montagna di do -mani” quindi, senza pensare dadove veniamo e senza utilizzare ilcondizionale sarebbe un graveerrore proprio per queste difficoltàfin qui esaminate. Nessuno ha labacchetta magica ne tanto meno lasfera di cristallo a cui rivolgere ledomande per avere le risposte alleproblematiche future. Ma l’orgoglio della gente che vive inmontagna, è un patrimonio vero,esistente ed importante da nonsottovalutare. Ed è proprio da que -sto orgoglio che contraddistingue iMontagnini Cortonesi che secondome si deve partire. (…)

E’ proprio dall’orgoglio delleproprie radici fondato sulla cultura,sull’esperienza e sulla professiona-lità; dalla lealtà che vi contraddistin-gue e già possedete con naturalezzae senza fatica, che si deve partireper costruire il futuro “della mon -ta gna di domani”.

Sovr. Alfredo Vannoni

Nel primo infatti la purezzabianca dell’onda si sposa conl’azzurro dell’acqua di mare e nelsecondo il rosso del tramonto delsole in una sera d’autunno sullacollina di una città umbra si me -scola, o meglio, si perde nel l’om -bra del buio serale che preludealla notte.

Con questi due quadri Massi -mo ha voluto rinnovare la suapro messa d’amore a Livia e ri -

peterLe con il linguaggio figurativodella pittura il suo impegno dimatrimonio cristiano ed eterno.

Agli auguri degli amici e deifigli Giulia, Laura, Marta e Ga brielesi sono uniti quelli della mammasi gnora Nella Baldetti, del fratelloPaolo, della cognata Lilly e del ni -pote Giulio.

Anche il nostro giornale porgei più sentiti auguri di felicità e

d’ogni bene. (IC)

TERONTOLA

Nozze d’argento nel segno dell’arte

a cura di GINO SCHIPPA

Noterelle... notevoli:Monumenti e paesaggio agrario

Nel luogo detto “quercia guazza”, dove i “calzolari” conciavano le pelli(da qui il nome di Calcinaio) c’era un’immagine della Madonna di grande

Ancora sulla Festa della Montagna

venerazione, talché la corporazionedecise di erigervi un tempio.

Il 17 giugno 1484 Luca Signorelli(il nostro grande Luca Signorelli) sirecò a Gubbio e convinse il seneseFran cesco Di Giorgio Martino aprogettare ed erigere la Chiesa che fucompletata nel 1814 con la costruzio-ne della cupola su disegno del fioren-tino Pietro da Domenico di Norbo.

Il paesaggio agrario che la cir -conda evidenzia la scelta dei terrazza-menti collinari come alternativa im -mediata alle difficoltà che la politicaincontrava sulla bonifica della Val di -chiana per storici sospetti tra le città

di Firenze, Siena, Pisa e lo stesso Vaticano. Poggia quindi, la Chiesa delCalcinaio, sul cono collinare dove imperano le piante di ulivo. Che ci fa,allora ed oggi, quella enorme pianta di pioppo, che nasconde la visibilità danord, impregna di umidità le pareti delle absidi e ne impedisce la godibilitàdelle linee?

“Rotatoria” a CortonaMeglio chiarire subito il nostro pensiero sul funzionamento del corpo

dei Vigili Urbani e per quello che si riscontra proprio nel periodo dimaggiore affluenza di visitatori e di rientro di concittadini che vivono invarie parti d’Italia. Anzi sarebbe meglio dire apertamente che dovrebberoessere destituiti il generale, gli ufficiali e l’assessore, mentre dovrebberoessere “assolti e sciolti” gli apprendisti.

Di quello che avviene sulle piazze abbiamo già detto ma è bene ri pe -terlo:A1 - Rivendichiamo orari da concordare con la popolazione in modo chesi possano trovare tempi per fare (e trasportare) la spesa o soddisfareservizi soprattutto negli uffici pubblici,A2 - al di fuori di questi orari le piazze, le strade, le facciate dei monumen-ti, del teatro, del Duomo devono essere sgombre da qualsiasi veicolo, adue o a quattro ruote,A3 - nello stesso tempo non si accede all’interno della città né da viaGuelfa né da via Dardano,B1 - limitazioni anche per chi scende da Via S.Margherita che non potràessere usata nelle ore e nei giorni di zona a traffico limitato,B2 - divieto totale di accesso in piazza Garibaldi, durante le grandioccasioni in moda da impedire la rotatoria via C.Battisti, S.Domenico,via Severini.

Questi sono modesti suggerimenti che prevedono la presenza esternadei Vigili Urbani che indicano dove sono i parcheggi e impediscono dientrare nel centro storico dove i posti macchina non ci sono più. I VigiliUrbani vanno guidati a svolgere i servizi in aiuto ai cittadini ed ai turistialtrimenti rischiano di diventare cacciatori di taglie.

Associazione Amici della Musica Cortona - Camucia STAGIONE CONCERTISTICA 2008

Mercoledì 3 settembre h. 21,15Teatro Luca Signorelli - Cortona

RECITAL PER VIOLINO E FISARMONICAAlessandro Dei FisarmonicaStefano Rondoni Violino

“(…) Ho accettato molto vo -len tieri e con molto entusiasmol’invito della Pro-Loco e del prof. IvoCa merini per questa Festa dellaMontagna 2008, sia per l’apparte-nenza al Corpo Forestale dello Statoche quest’oggi rappresento, sia perl’importanza del tema da affrontaredal titolo “La Montagna di do ma ni”.(…) Certamente la situazione dellamontagna oggi è notevolmente mu -ta ta; il dopoguerra e i primi annises santa sono nel passato le duetappe di maggior cambiamento.

La guerra era appena terminata,si dovevano ricostruire le case, in -ventarsi un lavoro che poteva con -ciliare le radici della nascita con leesigenze primarie di tutto il nucleofamigliare.

In quegli anni solo la speranzadi potercela fare e sottolineo lasperanza, è stata la spinta che ci hapermesso di arrivare fino ai giorninostri.

Negli anni sessanta poi, con ilcosiddetto boom-economico, c’èstato lo spopolamento dalle monta-

I pittori dell’Unitre di Terontolaalla Rocca di Passignano

A completamento del nostro servizio sulla festa della Montagna-edizione 2008 pubblichiamo ampli stralci del bell’intervento del Sovr.Vannon ni, Comandante della Stazione Forestale di Cortona e che in un primo momento avevamo editato solo nell’edizione Ondine. (IC)

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PAGINA 7

TERRITORIOL’ETRURIA N. 15

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di Burazzi rag. Michele

Un’altra anziana, conosciu-ta e amata persona mer -ca talese se n’è andata persempre il giorno 8 di que -

sto mese. Antonio Riganelli, pertutti Tonio, classe 1924, aveva ap -partenuto all’ultima leva chiamataalle armi giusto in tempo per es -sere coinvolta nei drammatici av -ve nimenti dell’8 settembre 1943.Come ogni giovane diciannovenne,nella primavera-estate di quell’an-no lui era partito soldato con l’an -goscia di chi abbandona la suacasa e i suoi cari, speranzoso tut -tavia in un felice ritorno e in un fu -turo migliore. Ma ecco a brevel’ar mistizio e l’illusione che laguerra sia finita, illusione di pocheore, che amaramente svanisce peril travolgente dilagare dei tedeschi,non più alleati ma trasformati dauna crudele metamorfosi in im -pla cabili nemici, volti ad occuparele nostre città, a disarmare lenostre guarnigioni allo sbando e acatturare e deportare migliaia e

migliaia di nostri soldati.Anche Tonio Riganelli, da po -

che settimane soldatino, è travoltoda quei fatti e viene preso, caricatoimpietosamente su uno stipatovagone-merci e portato in un lagerin Germania. Lì ha luogo la suaprigionia, lo sfibrante calvario fattodi minacciose imposizioni, di durolavoro e scarso cibo, un insieme diprove deleterie per il suo organi-smo non ancora indurito daglianni e tali da farlo ammalare gra -vemente e da produrgli un’invali-dità permanente. Nonostante ciò,finita la guerra e tornato a casa, ri -prende a coltivare l’innata passio-ne di agricoltore, dedicandosi con

straordinaria capacità soprattuttoalla potatura e alla cura in generedelle viti e di ogni altra pianta dafrutto e ornamentale. Nel settem-bre ’48 si sposa con Assunta Scar -chini, una ragazza del vicino ca -solare, entrata da giovanissima etànel suo cuore.

Negli anni che seguono nasceLuigi, il suo unico figlio, a cui lui el’As sunta dedicano amorevoli cu -re e insegnamenti per trasmetterglile loro doti di onestà e di attacca-mento al lavoro. Lasciata la natìacasa sulla collina, Tonio scende aMercatale dove, coi lunghi sacrificie i risparmi, si rende proprietariodi una comoda abitazione, nuova,ariosa e adatta ai fabbisogni suoi edel suo Gigi ormai fatto grande.Sul davanti e nel dietro si stendeun vasto lenzuolo di terra, ancorpiù amata perché, come luisempre sognava, è terra finalmentesua, che sa trasformare, con l’ap -passionata dedizione anche del fi -glio, in giardino variopinto e in unorto rigoglioso di frutti.

In quel verde suo “regno”,To nio ha trascorso quasi metà deisuoi anni. Passando da lì, lo sipoteva vedere, anche ora fattoanziano, raramente inoperoso masempre alle prese con qualchepia cevole lavoretto. Anche d’inver-no, quando il freddo pungente locostringeva a stare in casa, instan-cabilmente faceva qualcosa: ledifficili esperienze della vita gliavevano forgiato le mani ad ogniutile attività, quella da calzolaio,so prattutto, che abilmente richia-mava per le proprie necessitàseduto al vecchio deschetto giù alpianoterra che dà sul giardino.Spesso e volentieri, con quella pa -ca tezza espressiva che si legava alsuo mite carattere, si intratteneva aconversare serenamente e a lungocoi conoscenti che passavano di lìo che incontrava per la via.Dieci anni fa la sua cara Assunta

l’aveva lasciato andandosene incielo: mancavano solo quindicigior ni alla celebrazione delle noz -ze d’oro e per lui fu un drammacosì crudele da minare in modograve la sua già precaria salute.Ma il sostegno dei familiari sepperidargli la forza, il coraggio e quel -la solita serenità che lo ha semprecaratterizzato, anche quan do neilunghi racconti faceva spesso riaf -fiorare, come un incubo tene bro -so, l’antico ricordo della triste pri -gionìa.

Tutti gli volevano bene. Unavistosa riprova di ciò l’ha data lamoltitudine di gente, tanto nu me -rosa domenica 10 agosto alle ese -quie da non entrare tutta in chiesa.Unendosi all’estremo saluto rivoltoda don Franco, essa, in un co -mune cordoglio, si è affettuosa-mente stretta attorno al figlio Luigi,alla nuora Pina, alla sorella, ai ca -rissimi nipoti e a ogni altro fa mi -liare.

Mario Ruggiu

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Indirizzato alla Provincia di Perugia, alla Provincia di Arezzo, al Prefetto diArezzo, al Prefetto di Perugia, al Sindaco di Cortona e al Sindaco diLisciano Niccone, i cittadini di questa vallata umbro-toscana hanno sotto-scritto un esposto avente come oggetto: “Segnalazione dello stato di

degrado e di pericolosità del tratto toscano della strada regionale 416 delNiccone per l’assoluta mancanza di manutenzione ormai pluriennale daparte della Provincia di Perugia”. Questo il testo: “I cittadini residenti in Valdi Pierle e della Valle del Niccone segnalano ancora una volta lo stato diabbandono del tratto stradale in oggetto sottolineandone la pericolositàper i seguenti motivi: Il fondo stradale è usurato con buche e spesso conla presenza di fango e altri detriti provenienti dalle confluenze poste amonte della sede stradale che nessuno interviene a pulire.

In caso di pioggia si formano degli allagamenti molto insidiosi essendole banchine più alte della sede stradale.

In caso di presenza di ghiaccio durante il periodo invernale gli inter-venti sono tardivi o inesistenti. L’erba delle banchine a tutt’oggi 15 luglionon è stata ancora tagliata e la sua notevole altezza rappresenta unpericolo in più per la circolazione. Da segnalare anche il fatto che neltratto di percorrenza umbro il taglio dell’erba è stato fatto da tempo perinterrompersi proprio nel punto del confine regionale.

Si fa appello a tutte le Autorità in indirizzo per un interventorisolutivo”. Ci informano che nel tratto toscano l’erba è stata infine tagliata il21 luglio. M.R.

Pergo ha vis suto un po me -riggio di grande spessoreculturale. Su iniziativa delpar roco, don Giuseppe

Cor belli e del Consiglio Parroc -chiale; si è tenuta, presso la scuolaelementare locale, la presentazio-ne del volume "La Chiesa di Per -go" scritto dalla dott.ssa Carla Mi -chelli. La chiesa di Pergo è intito-lata a San Bartolomeo.

E' stata anche l'occasione pro -pizia per presentare la raccolta dipoesie di Elsa Ricelli Maccheroni edi Silvio Adreani, entrambi "citta-dini" di Pergo.

Un interessato pubblico ha at -tentamente partecipato ed ha a -scoltato la Dirigente dott.ssa Fran -ca Biagiotti Belelli che ha colloca-to l'incontro, anche come im -pegno scolastico, e ha datoun'am pia e sentita motivazionedel le opere.

Era presente anche il nostrosindaco dott. Andrea Vignini, cheha ringraziato per l'invito, invitoaccolto con particolare disponibi-lità perché, tra l'altro, egli è re si -dente a Pergo e quindi doppia-mente interessato all'incontro. Harivolto un affettuoso e simpaticopensiero al parroco, lodandoloper la sua decisa e costante atten-zione verso la chiesa ma ancheper tutto il territorio della Valdes -se.

Ha quindi preso la parola ildott. Sergio Angori che ha illustra-to in modo esaustivo e circostan-ziato la storia della Valle e la suacollocazione, sia geografica chepolitica. Con il suo intervento havoluto evidenziare la particolareimportanza che hanno queste ri -cerche perché permettono unariscoperta e una nuova rivalutazio-ne di spaccati di storia che altri-menti resterebbero sconosciutialla maggior parte dei cittadini.

Anche la prof. Bianchi Giu lia -na Caleri ha illustrato le motivazio-ni del libro, la sua collocazione

sto rica, la vita sociale riscopertaed ha evidenziato la particolaresensibilità dell'autrice nella suame ticolosa ricerca.

Ha anche dato un'appropriatae qualificata presentazione al librodi poesie di Silvio Adreani; laprof.ssa Bianchi ha trasmesso alpubblico, attraverso la sua profon-da sensibilità, tutta la semplicità e ivari stati d'animo di un poeta a -mante della natura e del creato.Ha evidenziato le caratteristichedella sua poesia, che provieneverace e prepotente dal profondodi un cuore colpito, troppo presto,da profonda "Assensa".

Di seguito l'ing. Domenico Fa -li ni ha presentato le poesie di ElsaRicchi. Domenico da uomo diprofonda religiosità si è calatotutto nelle rime poetiche di Elsa, leha fatte, spesso proprie. Do me -nico ha trovando nella poesia diEl sa una forte condivisione. E'restato colpito dalla semplicità edalla positività di Elsa, che privatada un caro affetto, ha riversatotutto il suo amore e la sua dedizio-ne verso gli "altri". Una lezione divita che fa piacere riscoprire an -che per avere conforto e farsiquindi, come lei, donatori di bene.

Il maestro Alessandro Dei hainterpetrato, con la sua fisarmoni-ca, alcuni brani in modo davveroesemplare, donando al pubblicoquel tocco di classe che, non soloha portato tutti, per un attimo, sudi un mondo dolce e piacevole,ma ha dato modo di riflettere suivalori delle musiche.

Non è restato altro da fare alparroco che esprimere ricono-scenza a tutti della presenza edell'attenta condivisione, ha rin -graziato infine l'Amministrazionecomunale e la Banca Popolare diCortona, quest'ultima rappresen-tata dal suo presidente prof. Ro -ber to Domini, per il decisivo so -stegno alla realizzazione del vo lu -me. Ivan Landi

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Degrado e pericolosità della principale strada

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Siamo partiti una mattina diluglio dalla Pietraia, condue pullman, una novanti-na di persone tra i qualimolti bambini e giovani,

guidati da due Sacerdoti e duePadri Cappuccini, per un pellegri-naggio a Medjugorje, senza sa per -ne più di tanto, ma invitati danostro figlio e la sua ragazza, chefan no parte di un gruppo di pre -ghiera.

Al pellegrinaggio si è aggiuntoanche l’altro nostro figlio, renden-do ancor più stimolante questoviaggio, della famiglia al completo,in coincidenza con il nostro 25°anniversario di matrimonio.

Il viaggio è stato abbastanzalun go ma non noioso, anzi ab -biamo fatto conoscenza con gli al -tri partecipanti, ed assistito allaproiezione di video molto interes-santi che raccontavano delle ap pa -rizioni che avvengono a Medju go -rje.

Arrivati la sera tardi del sabato,ci siamo sistemati in albergo,cenando per poi recarci dietro lachie- sa di San Giacomo, dove è e -sposto sempre il Santissimo Sa cra -mento, per pregare in raccogli-mento.

Nonostante i posti a sedere sia -no un numero incalcolabile ab -biamo trovato difficoltà nel trovareun posto per la moltitudine di per -sone raccolte in preghiera in unaautentica atmosfera di pace.

La mattina seguente abbiamoassistito alla S. Messa domenicalecelebrata in italiano.

Nel primo pomeriggio siamosaliti sulla collina delle apparizioni,accompagnati dalla nostra guidaSilvana, che è stata una personapre ziosa, nel farci conoscere lastoria delle apparizioni, comincia-te il 24 giugno 1981, alle qualiaveva partecipato anch’essa in pri -ma persona, dato che abitava aMe djugorje, avendo all’epoca piùo meno l’età dei veggenti.

La collina si presentava ripidae sassosa con il sole che picchiavaforte come può farlo al meglio inun pomeriggio di luglio,

Ci siamo incamminati, accal-

dati, recitando il S. Rosario, madi versamente da come ci si aspet-tava, quel percorso difficile non ciha procurato una grande fatica,ascoltando le spiegazioni di Sil va -na e recitando il rosario.

Siamo giunti nel luogo delleapparizioni dove c’è la statua dellaMadonna o “Gospa” in lingua Bo -sniaca.

Il luogo non è bello, pieno dipietre, ma lucidato dai milioni dipellegrini che si sono recati li,molti a piedi nudi, è però suggesti-vo; sembra veramente di respirarearia di santità.

Ci siamo fermati li in preghie-ra, ognuno con le proprie paure, i

propri problemi da deporre aipiedi della Madonnina che li èapparsa davvero.

Ristorati nello spirito abbiamodisceso la collina continuando adascoltare la nostra guida chiara epiacevole nei suoi racconti.

La serata l’abbiamo trascorsain albergo cenando con gioia in -sie me ai nostri Sacerdoti, tra l’al -tro sereni e simpatici.

Sono così passati cinque gior -ni densi di impegni, visitandoorfanotrofi e comunità dove, tral’al tro abbiamo imparato moltodalle esperienze altrui.

C’è stato l’incontro con unveg gente e la catechesi di padreJo zo Zovko, al quale è pure ap -parsa la Madonna Regina dellaPace.

Abbiamo percorso la Via Cru -cis sul monte Krizevoe ed incon-trato Suor Emanuel, scrittrice diracconti sulle conversioni, com -presa la sua, dopo i pellegrinaggi aMedjugorje.

Nel pomeriggio, attorno allachiesa ci sono tanti sacerdoti, den -tro e fuori i confessionali, che a -scoltano le confessioni, in tutte lelingue, dei pellegrini che in lunghefile aspettano di confessarsi, na tu -ralmente anche noi ci siamo con -fessati.

Tuttora la Madonna apparequo tidianamente ad alcuni veg -genti, alle sei e quaranta del po -me riggio; in quel momento a Me -djugorje tutti si fermano in pre -

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ferente sembra essere il motivo,sconosciute le note ad un primoimpatto, ma così familiari, sep -pur nascoste nell’angolo piùprofondo di noi.

Un maestoso silenzio è in -vocato, incredibile diviene ilsemplice ascoltare; il sipario siapre, lo spettacolo trova l’avvio.Nell’oscurità il senso della vistaperde le proprie prerogative, peracquisirne di altre, di nuove ainostri occhi che, increduli, sbat -tono le palpebre per distinguereil vero, l’indicibile realtà; i suoniguidano il loro indugiare, il lororincorrere.

E’ l’alba, buia ed intensa, diun cammino sconosciuto. Fio -che luci, adombrate fiamme siscoprono a delimitare, definireun sentiero che ci invita adavanzare.

L’irreale, almeno alla logicadel mondo, trova spazio nellenostre vite; ma non si tratta didemoni e dèi, no, ma di animeche percorrono la loro inquietu-dine e ci accompagnano a sve -lare la nostra.

L’essenza di una vita inces-sante prende forma nelle paroleche risuonano, precise e signifi-cative, nelle bocche di Veronica,del Console Flaminio: vittime,ospiti inquieti di questo palazzoche, nell’evento della morte,riempiono di gocce di memoriai loro volti e i nostri sguardi. Ciavvertono di un valore, di unsenso che, spesso, il mero di ve -nire tacita; si schiudono nelleve sti dei personaggi orizzontialtri.

Questo era un percorso che ilprofessore, il conte TeodoricoMo retti-Costanzi aveva ben co -no sciuto, aveva appreso ad in -

tuire.. possono questi piccolistralci di canovaccio appariredelle semplici tracce teatrali, mase scavate nella loro interioresignificazione ne esploderà al -l’aspetto esterno la rilevanza cheesse ebbero nel ricostruire l’ac -cadimento storico e l’indagineermeneutica-filosofica.

Nondimeno questo luogoinfatti fu un importante scena-rio della storica Battaglia delTrasimeno, combattuta nel 217a.C., che vide le truppe cartagi-nesi guidate dal generale Anni -bale Barca sconfiggere le milizieromane e di esse il comandante,il console Flaminio scomparirenel dimenticatoio dei vinti edegli imprudenti. Ma questo nonpuò essere l’unico frammentoconosciuto; oltre la grande sto -ria dei fatti si nasconde la storiadegli uomini, quella delle vite,quella delle scelte: quasi maiessa s’intesse esclusivamente sulfortuito caso, quasi sempre èpiuttosto ragionata, sentita, vis -suta; ed altrettanto vale per isegni, la loro presenza indicache qualcos’altro di lì non è as -sente e merita di essere cercato,la mappa ricostruita.. lo sapevail Conte, ce lo hanno ricordatooggi i personaggi che hanno da -to luce a quest’incantevole operateatrale, ed anche il lavoro per -petuato dalle persone che diquesta realizzazione sono stati iconsulenti storici e scientifici,quali il dr. Ermanno Gambini, ilprof. Edoardo Mirri, il prof.Giovanni Brizzi, il prof. MarcoMoschini che, con passione e pe -rizia, non si stancano di contri-buire perché la ricerca dellaverità non abbia mai fine.

Silvia Rossi

ghiera. E preghiera è la parola ba -se di quel luogo. In preghiera cisiamo riuniti spesso insieme ainostri sacerdoti che hanno anchecelebrato una S. Messa, tutta per ilnostro gruppo nella cappella di unorfanotrofio; la partecipazione in -tensa a questa S. Messa ha sorpre-so persino le suore dell’orfanotro-fio che hanno assistito alla cele -brazione.

Possiamo dire che siamo ri -tor nati da questo pellegrinaggiopieni di amore e di pace desidero-si di trasmetterne a tutti, convintiche un viaggio così vale più dimille viaggi di piacere e diverti-mento. E ciò se lo affermiamo noi,che non siamo santi, ma semplicipersone che lavorano e tribolanotutti i giorni, potete crederci. Sia -mo rimasti incantati da quellapace.

Alida e Dante Giorni

Palazzo Del Capra sce -na rio di sala. Il vastogiar dino si trasformanel palco di un teatrodove personaggi di ogni

tempo prendono vita e levano leloro voci a raccontarci di loro,delle storie che ne hanno vistoincalzare le emozioni, le sensa-zioni che li hanno accompagna-ti sino all’epilogo, ma che pocosilenziose non hanno permessoloro di riposare.

Spettrali presenze aleggianofra il buio di una passeggiatanotturna ove le orecchie si ten -dono a cercare d’identificare lanatura di ciò che sentono. Per -ché il cuore sobbalza, agitatonon si ferma, ma capace diascoltare si lascia trasportare esuonare di una nuova musica.

Le corde vengono titillate,ed il ritmo è nuovo, diverso. Dif -

Flaminio, ospite inquieto a Palazzo

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Diario di un fantastico viaggio a Medjugorje

“Facezie”Rimaco Poggianti, un “maledetto toscano di turno” aveva formulato unsuo pensiero e il Brini, che prontamente aveva recepito la facezia, s’eraarrabattato a registrarla in versi, nel nobile vernacolo Chianino, per darlain pasto ai lettori de “L’ETRURIA”. L’argomento, un po’ polemico vertesulle

LAUREE BREVISSIMEsintì:

Dice che un puliteco affortunètocon soltanto du’ esami, superèti‘n Scenze Puliteche s’è laurètoper meriti che gn’hano accreditèti,

grazzie a ‘na legge ch’ha lu’ presentèto;non tutti l’Atenèi se so’ accodèti‘n attesa che ‘sto comma sia broghèto(sinnò ‘nn Itaglia tutti laurèti!).

Virà a funì ch’a questo addottorèto, co ‘n corso de ‘sti stughj sì veloce,nel ritirà ‘l diploma, l’impieghèto

suggerirà, magari sottoboce:-Pe’ ricevuta al foglio che gn’ho dèto,dottore, facci qua ‘n segno de croce.- Loris Brini

VERNACOLO

Verso l’alto: ascesa al CastoreAlle prime ore dell'alba

del 18 agosto, il chiaro-re della luna che riflessosulla neve e su tutte lecime innevate circostan-

ti, rendeva tutto irreale, come unsogno, questo è quello che ab -biamo visto uscendo dal rifugio Q.Sella sul Monte Rosa preparandociall'ascesa ...

E pensare che solo poche oreprima per arrivare al rifugio,affrontando la cresta attrezzata conle corde e un ponticello sospesosul vuoto tra due guglie di roccia,tutto era avvolto dalle nebbie edalla tempesta di neve, che cilasciava solo pochissime speranzedi raggiungere la sognata vetta.

Ma adesso anche il vento e ilfreddo che a quelle altitudini

spesso sferzano e pungono in -curanti, sembravano essersi perun momento placati, per permet-tere ad un gruppo di testardi al -pinisti, di realizzare la loro piccolaimpresa.

Così metro dopo metro saliva-mo sempre un po’ più in alto, e adogni respiro affannato ad ognipasso sofferto, nell’aria semprepiù fine, con il cuore che batteva amille per lo sforzo, eravamosempre più vicini alla vetta, mentreil sole lentamente illuminaval’incredibile mondo delle altitudi-ni.

VERSO l'ALTO questo il nostromot to, che da sempre ispira eaccompagna le nostre ascensioni,omaggio a quel giovane Pier Gior -gio amante dei monti espressionedella grandezza di Dio.

Quel panorama mozzafiato, ipassi misurati sulla cresta in bilicosull'infinito, i ramponi che fannopre sa sulla neve caduta pocotempo prima, la piccozza, fidatacompagna, che affonda fino acolpire il ghiaccio, e la sicurezzadi una corda unita alla prontezzadel compagno di cordata, guada-gniamo gli ultimi faticosi metri epoi finalmente dopo circa 2,30ore di fatica, la sudata vetta delCastore a m 4228 S.L.M., e tuttoquasi sembra irreale, ancora unsogno, ma invece è un'altra sfidavinta, nonostante tutto, compresele avversità e le tragedie accaduteproprio qui, solo pochi giorniprima.

Un sospiro, una stretta dimano, qualche foto, due parole oun sorriso ad uno dei tanti alpinististranieri li giunti, un attimo diemozione e di ringraziamento epoi gli occhi solo per godere eimprimere nella memoria quellaveduta dall’alto, di quella meravi-glia, premio per chi sin li arrischiaad arrivare, le cime del MonteBian co, del Cervino, Lyskamm, ilPolluce e le altre vette del MonteRosa.

Ed in fine, come sempre arrivail momento di rimettersi in cam -mino sulla non meno difficile edinsidiosa strada del ritorno, e len -tamente ci incamminiamo sullatraccia lasciata nella neve, in mez -zo a quel silenzio, rotto solo da unavvertimento della montagna stes -sa, dal suo monito, il tuono sordoe improvviso di una spettacolarevalanga che lascia tutti a boccaaperta.

Marco S. e Michele P.

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L’ETRURIA N. 15 31 AGOSTO 2008

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IL FILATELICO a cura di MARIO GAZZINI

GIULLARI DEI PAZZI

Fin dall’antichità esiste almon do una categoria diuomini che basa la propriaesistenza sulla conquistadelle donne, fine a sé stes -

sa. E’ una caratteristica tipicamentemaschile, e raramente viene utilizza-ta dal gentil sesso.

I seduttori sono incapaci di a -mare, desiderano solo raggiungereil loro obiettivo: aggiungere prede alloro carniere, segnare una ulterioretacca nei loro stivali da cacciatori.Essi sono disposti a qualsiasi cosapur di raggiungere il loro spietatofine.

Le donne che corteggiano sonospesso prede facili, provate da esi -stenze non serene, che sperano soloin un principe azzurro che le possaamare veramente per quello chesono e le possa redimere da e spe -rienze amorose o da semplici re la -zioni provvisorie finite male.

Il seduttore le punta, le mar -chia, per lo più da giovani, dà loroun imprinting, le forma a suo piaci-mento, le condiziona, provoca inesse una immediata dipendenza dalui. Le lavora, le corteggia con modidi fare da vero uomo, a volte gentili,altre volte brutali, a seconda dellecircostanze, una specie di bastone ecarota applicato all’amore. Per lopiù il grand’uomo le fa sentire alcentro dell’universo, uniche e inimi-tabili, giura loro amore assoluto, lecolpisce con parole, poesie, lettere,inviti galanti, cene romantiche, re -ga li importanti, chiede loro conti-nuamente di fare l’amore. Le fa sen -tire amate veramente, suscita in lorol’entusiasmo di emozioni e sensa-zioni che esse pensavano di averper so per sempre.

E loro cadono riverse ai piedidel seduttore, senza possibilità evoglia di difendersi, accettano i suoiinviti sempre più pressanti e allafine cedono, di fronte al fascino diquesta ambiguità, un fascino ma -gne tico, che le ipnotizza, di cui han -no un interiore forte timore chepos sa farle soffrire, ma che sonodisposte a mettere da parte, anchesolo per un’ora di intimità con lui.

Queste donne, quasi sempre,nel momento in cui sono sedotte,so no disposte ad abbandonare ipropri affetti, la propria vita di re la -zioni. Quasi sempre sacrificano unmarito, un fidanzato, iniziano a li ti -gare ed a lamentarsi con questi, co -me pretesto per avviare la fine deilo ro rapporti, tutte prese da questomagnetismo nero del seduttore, chesi insinua in loro senza possibilità discampo e per il quale desiderano al

più presto essere libere di amarequesta nuova entità.

E il grande seduttore si rivolge aloro perché non gli interessa ladonna libera da impegni familiarie/o sentimentali. Egli vuole conqui-starla, strapparla ad altri, è il purosadico piacere di rubarla a concor-renti maschili, il piacere di vincerela contesa, come i vili soldati che, intutte le guerre, dall’antichità alleattuali, hanno stuprato le donne deinemici, volendole marchiare con illoro seme.

I seduttori sono dei veri uominiviolenti, che non combattono con learmi e con il proprio corpo, sonocodardi, non ne hanno il coraggio,ma ottengono le loro conquiste conmaniere subdole, con ricatti moralie magari anche utilizzando la psico-logia, alla quale chiedono ancheaiu to perché consapevoli di esserema lati dentro, utilizzandola per iloro loschi fini.

Una volta ottenuto lo scopo, ilseduttore perde interesse per la suavittima, resiste con lei magari un po’e poi, con una scusa qualsiasi,scom pare, ma senza recidere illegame perverso appena instaurato.Lascia la donna conquistata in unlimbo, in una terra di nessuno dallaquale essa non può fuggire e dadove lei lo attenderà supinamenteacquiesciente, in attesa del suo ri -torno.

Il seduttore intanto si è già ri -volto a un’altra debole preda, hafatto saltare le sue certezze di vita, leha fatto mandare al diavolo i suoilegami amorosi o presunti tali, e facon lei tutto quello che ha fatto conla precedente, le sussurra, mentrefa l’amore con lei, le stesse paroleall’orecchio che ha già sussurratoalla precedente, recita un copioneche conosce bene, di fronte a leiche, invaghita e ignara dell’inganno,inizia ad elaborare progetti di vitacon lui, a pensare che egli possa es -sere il suo uomo definitivo e il suoamore eterno.

Il nuovo falso idillio dopo unpo’, ma non necessariamente, sipuò rompere. La donna nel frattem-po ha lasciato il marito, il conviven-te o il fidanzato e allora perde per ilseduttore ogni attrattiva. Que st’ul ti -mo si mostra turbato, lamenta di a -ve re problemi personali che nonpuò risolvere se non fuggendo dalei, anche solo per un breve pe rio -do. Ed ella gli crede, lo lascia an da -re, anzi fiduciosa che, dopo brevetempo, egli tornerà, più (falsamen-te) innamorato di lei di prima.

Spesso però il seduttore spari-sce per poco tempo, oppure puòanche non sparire ma, contempo-ranemente, vive storie parallele conaltre donne.

Harry CallaghanContinua

Gentile sig. Duranti, credoopportuno che le nostrerelazioni a distanza su bi -scano un po’ di ma nu -tenzione. Stiamo corren-

do il rischio, io e Lei, di avvitarci inuna reciproca e, almeno per quantomi riguarda, del tutto involontaria,sclerotizzazione di ruoli e linguaggi,che, almeno dal mio punto di vista,non ha alcun valore intellettuale edumano.

Lei scrive, di tanto in tanto, de gliarticoli su "L’Etruria", che destano lamia preoccupazione per un piglioeccessivamente di sinvolto e tenden-te a conclusioni troppo generali, apartire da premesse troppo esili perreggere impianti così ambiziosi.Quel che a me preme è indurLa ariflettere sulla gracilità di un discor-rere, del quale non si pensa nem -meno lontanamente di negare: a) laserietà e la bontà delle intenzioni edell'ispirazione; b) la Sua libertà,come quella di chiunque altro, diesercitarsi su qualunque tema intel-lettuale artistico o politico che sen -sibilità e coscienza impongano; c) lanecessità di distinguere il dissensocon le Sue opinioni, con il più civilerispetto della Sua persona e dellaSua dignità personale. Confondere iconcetti con gli enti, mi facciacredito, sarebbe anche troppo al disotto del mio, pur modesto, profilodi filosofo.

Nella Sua replica pubblicata da"L'Etruria, sul numero del primo diagosto, Lei compie una strana ope -razione. Da un lato, fa ammendaonorevole di una Sua conclusionetroppo arrischiata che aveva motiva-to la mia critica; dall'altro, cerca dirilanciare la palla nel campo av ver -so: spiegandomi che un articolo digiornale non è un trattato di filoso-fia. lnferisco da una simile afferma-zione, che Lei conceda, a chi scrivearticoli di giornale, una sorta diassoluzione preventiva su eventualierrori materiali, su interpretazionifrettolose e/o forzate del pensieroaltrui con il quale si polemizza, suuna leggerezza nel concepire esvolgere il proprio argomentare che

sarebbe giustificata dalla natura delmezzo di comunicazione usato. Ilgiornale, per l'appunto.

Per altro verso, sembrerebbeche Lei attribuisca all'argomenta-zione filosofica una opposta “pesan-tezza" che la ren derebbe intraduci-bile nella for ma e nel generegiornalistico. Non condivido questopunto di vista per svariate ragioni.Intanto l'evidenza empirica cimostra che numerosi giornalistisono dei gran tromboni e che altret-tanti filosofi hanno delle eccelse ebrillanti capacità di co mu nicazionegiornalistica: ovvero, le ga ta allasensibilità quotidiana e diffusa degliavvenimenti e degli in teressi condi-visa dalla stragrande mag gioranzadegli esseri umani. Il punto è che ilgiornalista ed il filo sofo non silimitano, ciascuno a suo modo, afare da "cassa di risonanza" allasensibilità ed alle opinioni diffuse.Ne danno, da par loro, un’ interpre-tazione più o meno intelligente,profonda, letterariamente raffinataed ispirata, con maggiore o minoretrasparenza e serenità, a presuppo-sti etico politici. Un gior nalistaabborraccione ed un filosofotrombone, indipendentemente dalleforme, dai generi, dalle occasioni edall'estensione dei loro testi, saran -no illeggibili, noiosi e diseducativi.Credo che questo dovrebbe essereper Lei, che immagino giovane, unmotivo di costante ispirazione: lamia interpretazione di questo oquel tema ha un livello di qualità edi elaborazione adeguato a deglistandard intellettuali ed etico politi-ci, che non si limitino ad esserecor rivi con il peggiore spirito deltempo? Il risultato della mia attivitàintellettuale aggiunge qualcosa allaconoscenza di questo o quel tema,alla qualità della vita civile e politicadel luogo dove vivo? ad una rappre-sentazione più approfondita e con -vincente di fatti ed avvenimenti cheil senso comune ha già archiviato opeg gio, rimosso? Per parte mia,rifiuto ogni identificazione con ildottor Balanzone.

Mi sento molto meglio, per

([email protected])

Seduttoriqualsiasi,ladri di vite

Le Olimpiadi di Pechino con -tinuano a tenere banco nel mon -do, attraverso l'etere, af fidando leimmagini anche in diretta al pic -colo schermo, che poi, con som -ma nitidezza, ri pete in maxi im ma -gini, per l'informazione in tutti ipunti del pianeta.

Ma al di là di ciò, che è il mi -ni mo che la tecnica possa offrire,anche moltissimi Stati, si sonomos si in prima persona, perché leproprie poste nazionali ripetanol'evento in tutte le manifestazioniesteriori.

Infatti ci viene notizia che mol -ti Paesi europei abbiano affidato aldentello la celebrazione delle O -limpiadi che si tengono in Cina, trai quali il piccolo Granducato delLiech ten stein, che ha emesso duefrancobolli da 85 e 100 franchisvizzeri, raffiguranti il "Beijing2008" in un tipico atteggiamento,cioè librando in aria un pallone in

un contesto verde chiaro e bianco:l'immagine olimpica domina nellaparte incolore del francobolloevidenziando il logo della manife-stazione sportiva.

Mentre dal mondo giungonoqueste piccole "sciccherie", chedal loro lato arricchiscono la te -matica attiva della collezione, dal -l'altra in Italia, ed in particolarmodo dall'Abruzzo, giungono no -ti zie interessanti, come quella del -la riedizione di una rivista periodi-ca finalizzata al risalto delle attivitàdi alcuni circoli filatelici abruzzesie molisani, "il giornale del franco-bollo", dal quale origina un nuovoprogetto editoriale di una rivistaantica e mai dimenticata dai filate-

lici, da parte di un grande opera-tore del settore, apprezzato perl'intelligente impegno, per la pro -mozione e divulgazione del colle-zionismo filatelico, quale il dr.Emidio Di Carlo; in tal senso, ilfilatelico avrà assicurata l'informa-zione del set tore, ma non solo,riceverà pure un contributo assaisignificativo di autonomia, diprofessionalità, di esperienza e dinuove idee.

Nel frattempo siamo venuti aconoscenza anche del perchésiano spariti i francobolli specificidegli ultimi "Prioritari"; il Mini -stero, sollecitato, ha fornito alcunidettagli in merito, poco convin-centi, ma del resto accettabili, dalmomento che le tirature, ma so -prattutto le varianti all'immagine,sono di pertinenza esclusivadell'organo emettente.

In sintesi si parla di incastona-tura nel foglio di emissione da 50esemplari , con varianti per quello

da €. 0,80 del 2004, come ilformato di 30x33 cm., privo dietichette, riportando nel lato si -nistro l'importo totale e lungo illato destro un numero progressi-vo; tale situazione si ripete tantosul valore da €. 2,00 come da€.2,20, per cui il Collezionista delsettore si troverà del materiale conqualche dettaglio in più.

Tali informazioni tecnichefanno parte del bagaglio informati-vo del filatelico, che è sempre allaricerca di nuovi orizzonti , per cuipossa liberamente dire che la suacollezione ha delle varianti impor-tanti, ma non solo, ha motivi validiper confermare l'importanza dellapropria raccolta.

Spagna 1990, ricorrenza della scoperta dell’America

In un numero passato avevo parlato dell’importanzadel teatro, non soltanto come forma di rappresenta-zione, ma anche di lettura. Riallacciandomi a taleargomento spenderò poche righe su quella che iochiamo una mia invenzione – anche se ai nostri giorni

è sempre rischioso pronunciare una simile parola, essendostato oramai inventato quasi tutto, o almeno apparentemen-te -. Parlo del “racconto drammatico”, vale a dire di untesto teatrale che non nasce per essere rappresentato, ma,bensì, soltanto per essere letto. Dal punto di vista tecnico siparla di un’opera che non dovrebbe essere troppo lunga(non più di dieci o dodici pagine) e che si sviluppa in partein forma dialogica e in parte in forma narrativa. La maggio-re importanza spetta comunque al dialogo che riveste il

Si è conclusa con lusinghie-ro successo di pubblico lamostra grafico-pittoricaorganizzata dalla F.I.D.A. -P.A. Valdichiana.

La manifestazione culturale èstata patrocinata dai comuni diCor tona e di Castiglion Fiorentino,inoltre è stata sponsorizzata dallaBanca Popolare di Cortona, dallaConcessionaria Opel Tiezzi, da “O -ri ginal Marines”, dall’area di servi-zio ESSO di Ricci e Miniati e dallacartolibreria “Vari” di Cipolli diCa mucia.

L’iniziativa è stata inauguratadalla presidente dell’Associazione

sig.ra Ermanna Lisi, dal sindaco diCortona dott. Andrea Vignini, dalvice-sindaco ed assessore alla cul -tura e turismo prof. Walter Chec -ca relli e dall’assessore dott. DiegoAn gori.

Il critico d’arte Paolo Sisti haillustrato in modo esaustivo leopere delle protagoniste dellamostra, Lucrezia Porto-Bucciarelliha invece relazionato sulla posi -zione femminile nell’arte dall’annomille ai nostri giorni.

Le pittrici socie della FIDAPAche hanno esposto sono state: Ga -briella Besio, Giovanna Burroni,Fla via Fabbri, Lilly Magi, MariaGra zia Nocentini e Giulietta Ta van -ti. Ogni artista ha espresso attra-verso personali caratteristiche ilproprio modo di vedere la realtà econ proprio stile ha affidato alletele momenti particolari dellapropria esperienza culturale ed e -spres siva.

Per lo più si è trattato di unacarrellata d’arte figurativa rivoltaalla natura, alla vita e alle passioniche sempre accompagnano ilnostro “io”.

Il vernissage si è svolto nellasede del Piccolo teatro di Cortonagentilmente prestato dalla presi-dente Patrizia Baracchini e da tuttoil consiglio direttivo.

Ivan Landi

compito di trascinare il lettore attraverso le azioni e levicende del testo. Le parti narrative sono invece importantiper descrivere certe azioni che, facendo uso prettamentedella forma dialogata, risulterebbero limitate; ma l’uso delloschema narrativo è emblematico anche per il fatto di poter“spodestare” e prendere il posto di quelle indicazionididascaliche che si ritrovano nei copioni delle sceneggiatu-re e che con la loro spesso eccessiva semplicità fannoperdere al testo drammatico tutta la sua poeticità.

È comunque difficile spiegare il “Racconto drammati-co” senza poter apportare degli esempi. Per ora dunqueaccontentatevi di questo e per il futuro cercherò di provve-dere alle lacune che oggi vi reco.

Stefano Duranti

Il racconto drammatico

Quando la pittura è donna

Prima parte

Il dibattito sui Giullari dei Pazzitante ragioni, nei panni di Pul -cinella: come Lei sa, uno più grandi

filosofi del nostro Paese.Felice De Lucia

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ATTUALITÀL’ETRURIA N.15 31 AGOSTO 2008

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delle prestazioni. Però talvoltainconsapevolmente si può degene-rare nel narcisismo polemico equesto non porta da nessuna partese non a procurare allarmismiinesistenti e falsi problemi che nondanno un aiuto al cittadinoquando hanno bisogno in unmomento delicato come nel casodell’insorgenza di un problema disalute. Anzi tutto questo porta adisinformazione, diffidenza versoun servizio primario come quellodella sanità, a inutili peregrinazio-ni (quando non necessario) versoaltri Ospedali, a creare un clima disfiducia che si ripercuote verso istessi pazienti, ad incrementarebisogni sanitari non necessari, anon far lavorare serenamente gliaddetti alla sanità. E cerco dichiarire queste affermazioni.

Nel corso degli ultimi decenninel campo sanitario abbiamoassistito a 4 fenomeni importanti:1. Il notevole miglioramento tec -nologico nel campo sanitario conuna esplosione di possibilità dia -gnostiche e terapeutiche fino aqual che tempo fa impensabili;2. L’aumentata e giusta richiestada parte dei cittadini di “benesse-re” che non significa solo assenzadi malattia;3. La difficoltà di comunicazionetra operatori sanitari, cittadini,mass-media (nell’epoca del boomdelle comunicazioni);4. La riduzione delle risorse e co -nomiche disponibili nel camposanitario e quindi la ricerca di unaorganizzazione che permetta a tuttidi ottenere un accesso equo aiservizi sanitari.

Vorrei analizzare rapidamenteciascuno di questi punti.

L’esplosione tecnologica hapor tato notevoli progressi nelcampo diagnostico e terapeuticoma anche ad una notevole confu-sione che talvolta degenera inconflittualità tra cittadini edorganizzazione sanitaria. Facciamol’esempio facile della TAC o del l’E -co gra fia. Questi 2 esami permetto-no attualmente di ottenere facil-mente delle diagnosi che qualcheanno fa erano difficilissime. Manel lo stesso tempo comportanonotevoli abusi, una percezione daparte del cittadino di mancanza diequità nell’accesso al servizio, unnotevole incremento della spesasanitaria.

Tutto questo si sintetizza in untema più volte affrontato dal SuoGiornale: i tempi di attesa. Io pen -so che in questo campo la respon-sabilità principale è della organiz-zazione sanitaria nel suo comples-so che non spiega bene ai cittadinile modalità di accesso ai servizi ela collocazione dell’indaginediagnostica nel campo del percor-so assistenziale. Il problema non èquanto il paziente aspetta per farel’esame ma se la modalità delpercorso è appropriato. E mispiego. Se uno deve eseguire unesame nell’ambito di uno scree-ning o di un accertamento nonurgente se i tempi di attesa fosseroanche di 60-90 giorni o più non èun problema in quanto quell’atte-sa non incide ne’ a livello didiagnosi, né a livello di trattamen-to ne’ a livello di prognosi. Diversoè se un paziente deve eseguire l’e -same per un accertamento ur -gente o comunque in tempi brevi.In questi casi, in 7 settori speciali-stici, è previsto che l’esame vengaeseguito nell’arco di 24 ore o neica si differibili entro 15 giorni (co -me puntualmente viene garantitonella nostra Azienda). In altreparole bisogna individuare la prio -

rità dell’esame e questa decisionedeve essere del medico che richie-de l’accertamento. E’ evidente chese tutti gli esami dovessero essereurgenti sarebbe un grande proble-ma ma qui bisogna contare sullaprofessionalità dei medici e sullacorrettezza dei pazienti. La prioritàrientra nell’ambito dell’appropria-tezza della richiesta clinica. E’ inu -tile aumentare l’offerta di pre -stazioni specialistiche se non sistabiliscono prima i criteri di prio -rità ed appropriatezza; au men -terebbero semplicemente i costisenza incidere minimamente sul -l’esito clinico. Tutto questo devees sere spiegato bene dalla or ga -nizzazione sanitaria al paziente eprobabilmente viene fatto poco inquanto il paziente non è messo ingrado di comprendere questimec canismi oppure ha una perce-zione soggettiva dell’urgenza chetravalica ogni ragionevolezza.

L’aumentata richiesta di “be -nes sere” in una società come l’at -tuale è giusta e sacrosanta. O gnu -no di noi non solo non vuole staremale ma vuole stare bene (e non èun gioco di parole). Questa, che èuna richiesta giusta, spesso peròtravalica in richieste ed aspettativespesso assurde favorite anche dapressioni mediatiche esagerate.“Per ogni disturbo c’è un rimedio,se non guarisco è colpa del dot -tore”. Non è così. Gli errori sanita-ri esistono così come esistonoerrori in tutti i campi. Ma non sipuò chiedere ciò che irragionevo-le. Le terapie ed i rimedi vari nonfunzionano ugualmente per tutti.Un infarto o una polmonite pos -sono guarire in un paziente ed es -sere fatali per un altro senzanecessariamente dipendere solodalla terapia messa in atto. Unintervento chirurgico può presen-tare delle complicanze senza chequesto dipenda dall’equipe che haoperato il paziente. L’eccessivapressione sulla organizzazione sa -ni taria così come l’eccessivo con -tenzioso porta all’aumento dellamedicina difensiva, con la conse-guenza di un aumento dei costidella sanità, un aumento delle listedi attesa, un aumento dei disagidel paziente e dell’accanimentoterapeutico senza che questo sitraduca in un maggior benessere(anzi talvolta possono essere presimaggiori abbagli diagnostici eterapeutici).

In quanto ai problemi di co -municazione in un momento digrande espansione delle possibilitàdi comunicare assistiamo ad undisagio in questo campo che portaanche a posizioni conflittuali. Ingenerale tutti abbiamo fretta, tutto

deve essere fatto subito, tutte lema lattie devono guarire ed intempi rapidi. Non è così. Ci sonomalattie che guariscono in tempirapidi, altre che guariscono intempi lunghi, molte che non gua -riscono. Spesso c’è una sorta didifficoltà da parte dell’organizza-zione sanitaria a far capire alpaziente o ai parenti di quale ma -lattia si tratta e quale è la prognosi,che alcune volte la diagnosi o laprognosi possono essere incerte etalvolta è il paziente o i parenti anon voler capire, vuoi per unmeccanismo di non accettazionedella malattia, vuoi per un mecca-nismo di rimozione, vuoi talvoltaper meccanismi sociali non pret -tamente etici. All’ingresso del no -stro Ospedale c’è una quell’attesanon incide né a livello di diagnosi,né a livello di trattamento né alivello di prognosi. Diverso è se unpaziente deve eseguire l’esame perun accertamento urgente o co -mun que in tempi brevi. In questicasi, in 7 settori specialistici, èpre visto che l’esame venga esegui-to nell’arco di 24 ore o nei casidifferibili entro 15 giorni (comepuntualmente viene garantito nellanostra Azienda). In altre parole bi -sogna individuare la priorità del -l’esame e questa decisione deveessere del medico che richiedel’accertamento. E’ evidente che setutti gli esami dovessero essereurgenti sarebbe un grande proble-ma ma qui bisogna contare sullaprofessionalità dei medici e sullacorrettezza dei pazienti. La prioritàrientra nell’ambito dell’appropria-tezza della richiesta clinica. E’inutile aumentare l’offerta di pre -stazioni specialistiche se non sistabiliscono prima i criteri dipriorità ed appropriatezza; au -men terebbero semplicemente icosti senza incidere minimamentesull’esito clinico. Tutto questo deveessere spiegato bene dalla or ga -nizzazione sanitaria al paziente eprobabilmente viene fatto poco inquanto il paziente non è messo ingrado di comprendere questimec canismi oppure ha una perce-zione soggettiva dell’urgenza chetravalica ogni ragionevolezza.

L’aumentata richiesta di “be -nessere” in una società come l’at -tuale è giusta e sacrosanta. O gnu -no di noi non solo non vuole staremale ma vuole stare bene (e non èun gioco di parole). Questa, che èuna richiesta giusta, spesso peròtravalica in richieste ed aspettativespesso assurde favorite anche dapressioni mediatiche esagerate.“Per ogni disturbo c’è un rimedio,se non guarisco è colpa del dot -tore”. Non è così. Gli errori sanita-

ri esistono così come esistonoerrori in tutti i campi. Ma non sipuò chiedere ciò che irragionevo-le. Le terapie ed i rimedi vari nonfunzionano ugualmente per tutti.Un infarto o una polmonite pos -so no guarire in un paziente edessere fatali per un altro senzanecessariamente dipendere solodal la terapia messa in atto. Unintervento chirurgico può presen-tare delle complicanze senza chequesto dipenda dall’equipe che haoperato il paziente. L’eccessivapressione sulla organizzazione sa -ni taria così come l’eccessivo con -tenzioso porta all’aumento dellamedicina difensiva, con la conse-guenza di un aumento dei costidella sanità, un aumento delle listedi attesa, un aumento dei disagidel paziente e dell’accanimento te -rapeutico senza che questo si tra -duca in un maggior benessere(an zi talvolta possono essere presimaggiori abbagli diagnostici eterapeutici).

In quanto ai problemi di co -municazione in un momento digrande espansione delle possibilitàdi comunicare assistiamo ad undisagio in questo campo che portaanche a posizioni conflittuali. Ingenerale tutti abbiamo fretta, tuttodeve essere fatto subito, tutte lemalattie devono guarire ed in tem -pi rapidi. Non è così. Ci sono ma -lat tie che guariscono in tempi ra -pidi, altre che guariscono in tempilunghi, molte che non guariscono.Spesso c’è una sorta di difficoltàda parte dell’organizzazione sa ni -taria a far capire al paziente o aiparenti di quale malattia si tratta equale è la prognosi, che alcunevolte la diagnosi o la prognosipossono essere incerte e talvolta èil paziente o i parenti a non volercapire, vuoi per un meccanismo dinon accettazione della malattia,vuoi per un meccanismo di ri mo -zione, vuoi talvolta per meccani-smi sociali non prettamente etici.All’ingresso del nostro Ospedalec’è una scrit ta voluta dall’AVO(Associazione Volontari Ospe da -lieri): “vieni in questo Ospedaleper essere guarito, se non guaritoalmeno curato, se non curatoalmeno consolato”.

Oggi siamo capaci a guarire ecurare molto più di ieri ma forsesappiamo consolare meno. Cosìcome sappiamo accogliere poco ilpaziente e dobbiamo fare molto dipiù in tal senso. A questo proposi-to bisogna ringraziare l’Asso -ciazione “Amici di Francesca” che,nel nostro Ospedale, si prodiga inmodo volontario a dare una manoalla organizzazione, con risultatieccellenti. Nel campo della co mu -

nicazione una grande collabora-zione bisogna richiederla ai massmedia. Lasciamo perdere il sensa-zionalismo e la polemica. Lavo -riamo insieme per migliorarci tuttidenunciando quello che non vàma nell’ambito di meccanismi diverifica dei fatti e nell’obiettivo dimigliorare il sistema. In quanto ailettori dico che va bene anche lasegnalazione al giornale di pre -sunte inadempienze o disservizi,ma esiste anche un canale istitu-zionale aziendale a cui ci si puòrivolgere rappresentato dall’URP(Ufficio Relazioni con il Pubblico).Le difficoltà economiche portanoad una riduzione della possibilitàdi spesa anche nel campo sanita-rio.

Questo però non deve signifi-care taglio dei servizi ma unariorganizzazione complessiva delleattività ospedaliere e territoriali alfine di mantenere gli stessi servizispendendo di meno, in altre pa ro -le a spendere con più appropria-tezza. Una puntuale analisi deibisogni sociosanitari è indispensa-bile e bisogna tener conto deivolumi di attività dei vari servizi.Questo è possibile e la RegioneToscana lo ha dimostrato più dialtre. Per ridurre la spesa emantenere i servizi (naturalmentesenza gravare con ulteriori balzellisui cittadini) occorre innanzituttorendere più efficace il territoriomigliorando l’attività della medici-na generale e le attività distrettualicomplessive rafforzando l’aspettosociale del bisogno di salute. E inquest’ambito molti interventi sonostati fatti grazie anche all’interven-to dell’associazione Calcit Val di -chiana riguardo i malati neoplasti-ci (progetto Scudo, donazioneeco grafo, etc).

A livello ospedaliero è in di -spensabile riorganizzare le attivitàattivando la rete ospedaliera eriorganizzando gli ospedali perintensità di cure. Questo in parte èstato già fatto. La rete ospedalieradella provincia di Arezzo ha puntedi eccellenza come nel campocardiologico dove esiste una mo -da lità assistenziale che ci viene in -vidiata a livello internazionale. An -che a livello di Pronto Soccorsosono stati fatti passi in avanti nelcampo clinico, ma in questosettore bisogna fare uno sforzo permigliorare l’accoglienza. E’ pro -prio a livello del Pronto Soccorsoche le difficoltà di comunicazionetra operatori sanitari e cittadinitalvolta porta ad incomprensioniche nulla hanno a che fare con iproblemi patologici.

Anche il Pronto Soccorso ècollegato in rete con l’Ospedale di

riferimento di Arezzo e con quellodi Area Vasta di Siena. Quindi cisono delle patologie che possonoessere trattate presso il nostro O -spedale ed altre che devono essereinviate presso altri Ospedali. Que -sto non va visto come una dequali-ficazione dell’Ospedale ma comeuna diversificazione di competen-ze. E’ impensabile avere in unpiccolo Ospedale la tecnologia e lecompetenze che si hanno in ungrande Ospedale in tutti i settorispecialistici. D’altra parte chi sioccupa minimamente di organiz-zazione sanitaria sa che i volumi diattività sono importanti per deci -dere gli investimenti tecnologici eper mantenere le competenzepro fessionali. In una moderna or -ga nizzazione le competenze o spe -daliere nell’ambito della Rete van -no diversificate e non è possibilefare in tutti e cinque gli Ospedalidella nostra Provincia le stessecose. Non è possibile e non è con -veniente non solo per problemi dispesa ma anche per convenienzaclinica. Per certe patologie com -plesse non è possibile avere in unpic colo Ospedale dei volumi diattività sufficienti e quindi è neces-sario non fare determinate attività.Questa non è una diminuzione diprofessionalità ma semplicementeuna diversificazione di competen-ze. Quello che è importante è chel’Ospedale sia dotato di attività chesoddisfino le esigenze dei cittadinirichiamando anche pazienti da al -tre zone sia della nostra Pro vinciache da altre Regioni.

Questa è la scommessa chedobbiamo vincere se vogliamo cheil nostro Ospedale sia produttivoed attrattivo. Esi sto no moltepatologie sia nel campo chirurgicoche medico che hanno bisogno dirisposte più puntuali e qualificate.Can di dia moci per ri sol verle. Ionon so, caro Direttore, se sonoriuscito ad esprimere com -piutamente il mio pensiero e sesono riuscito a spiegare som ma -riamente il funzionamento dellacomplessa macchina sanitaria. Diuna cosa può essere tranquillo:tutti gli operatori del nostro O -spedale si adoperano per dare ilservizio migliore possibile ai citta-dini. Qualche volta si può sbaglia-re o il cittadino può avere la per -cezione che non si faccia il possi-bile. Dobbiamo tutti crescere ecercare ognuno di sbagliare dimeno (operatori sanitari, giornali-sti e cittadini) per migliorare unsettore fondamentale nella vita ditutti.

Il Responsabile OspedaleValdichiana S. Margherita

Dr. Franco Cosmi

Una difesa d’ufficio lunga e debole!da pag. 1

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Da anni la Medicina ge -nerale sentiva il bi -sogno di uscire dalpro prio isolamentoprofessionale e la co -

stituzione della CooperativaEtruria Medica alla fine del 1999ha sancito questo importanterisultato, riunendo insieme laquasi totalità dei medici difamiglia della Valdichiana are -tina composta dai comuni diCortona, Castiglion Fiorentino,Foiano, Lucignano e Marciano.

I medici di medicina gene -rale che fanno parte della coope-rativa attualmente sono 39; lagestione amministrativa di talecooperativa è affidata a un co -mitato formato da nove medici,fra i quali viene eletto il presi-dente che dura in carica tre an -ni.

La cooperativa rappresentauna forma di associazione cheda una parte consente al medicodi famiglia di mantenere quel -l’importante rapporto di fiduciache ha con il proprio assistito edall’altra parte consente al me -dico di operare a stretto contattocon i colleghi, cercando, attra-verso il confronto, il dialogo el’aggiornamento continuo, dioffrire prestazioni sempre piùrispondenti ai bisogni dellapopolazione assistita.

Tanta parte del lavoro svoltodalla Cooperativa Etruria Me di -ca in questi anni è stato propriorivolto all’aggiornamento delmedico attraverso vari strumen-ti che spaziano dalla ricercavera e propria alla raccolta didati epidemiologici per le piùimportanti patologie croniche(ipertensione, diabete, bronco-patie croniche, dislipide-mie…..), alle giornate di ag -gior namento in collaborazionecon i colleghi ospedalieri dellanostra zona che abbiamo or -ganizzato in tutti i comuni dellaValdichiana.

L’informatizzazione dei no -stri ambulatori è stato un pas sofondamentale: tutti abbiamo lostesso programma di gestionedella cartella clinica, e una voltache saremo in rete e in collega-mento con la ASL potremo facil-mente scambiarci dati in temporeale per una maggiore soddi-sfazione di tutti.

Importante è stata in questianni la collaborazione con i Co -muni della Valdichiana e princi-palmente con il comune di Cor -tona, con le associazioni divolontariato e con le Coo pe ra -tive di servizio con i qualiabbiamo realizzato importantiprogetti nel nostro territorio.

Attualmente stiamo lavoran-do allo studio “Cooperate Valdi -chia na” che è l’acronimo di“Controllo Ambulatoriale dellaPressione Arteriosa sul Territoriodella Valdichiana”.

Un importante lavoro sull’i-pertensione arteriosa che im pe -gnerà i medici della cooperativaper almeno 5 anni, e che avràricaduta anche sul lavoro chegiornalmente il medico di fa mi -

L’ETRURIA N. 15 31 AGOSTO 2008AMICI DI FRANCESCA

Comune di Cortona

glia affronta nella propria at -tività cercando di curare questapatologia nel miglior modopossibile.

I risultati dello studio cidiranno anche quale sarà lametodica migliore per misuraree controllare nel tempo lapressione arteriosa; abbiamogià documentato, con un prece-dente studio epidemiologico danoi realizzato qualche anno fa,

che tale patologia interessa piùdel 20% della popolazione dellaValdichiana.

Perché questo studio vengaterminato abbiamo bisognoanche della collaborazione deipazienti che dovranno accettaredi essere inclusi nello studio.

Insieme alla ASL 8, ai Co -muni della Valdichiana e soprat-tutto al Calcit Valdichiana stia -mo portando avanti il progetto“Scudo Valdi chia na”, rivolto allacura dei ma lati terminali affettida tumore presso il propriodomicilio.

Il progetto durerà tre anni; èiniziato alla fine del 2006.

La parte economica di que -sto progetto, che è una cifra nonindifferente, è stata messa a

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disposizione da Calcit Valdi chia -na.

Ad ottobre andremo apresentare ad un congressonazionale a Na po li i risultati delprimo anno di questo progetto.

Sempre in collaborazionecon la ASL 8 e i Comuni ,è ini -ziato nel mese di aprile 2008 unpercorso di educazione alla sa -lute nelle scuole della Valdi -chiana.

Sono stati fatti interventisugli stili di vita, per la preven-zione soprattutto delle malattiecardiovascolari e metabolichesia per insegnanti che perstudenti, e lezioni sulle malattiesessualmente trasmesse.

Questa iniziativa verrà ul -teriormente sviluppata nel pros -simo anno scolastico in teres -sando un numero maggiore dii stituti scolastici.

La Cooperativa Etruria Me -dica gestisce il Cup di Cortona,che tra poco si trasferirà neilocali che la Misericordia diCortona ha ristrutturato perospitare, oltre al centro prenota-zioni, anche gli ambulatoridistrettuali della ASL 8.

All’interno della cooperativa

in questo periodo stiamo discu-tendo per poi elaborare deiprogetti per una nuova medici-na generale del territorio, cer -cando nuove formule per garan-tire una sempre miglioreassistenza alla domanda disalute che viene dalla popolazio-ne.

Speriamo che finalmenteveda la luce la Casa della Salutedi Castiglion Fiorentino, ma

anche per i comuni di Cortona,Foiano, Lucignano e Marcianostiamo pensando a forme nuovedi aggregazione fra i medici, checonsentiranno di offrire allapopolazione una maggiore assi -stenza sanitaria nel territorio,soprattutto per le malattie cro -niche, senza dover ricorrere allastruttura ospedaliera.

Questo dipenderà moltodalla dirigenza della nostra A -zienda Sanitaria: se avrà la vo -lontà e il coraggio di investirenella medicina di base, noimedici di famiglia, siamo prontiad accettare la sfida per unasanità migliore e più efficiente.

Dott. Paolo RicciariniPresidente Cooperativa

Etruria Medica

Il cav. Luciano Pellegrini, do -po varie esperienze maturatenel Volontariato civile, si ènegli ultimi anni impegnatofattivamente a creare e far

vivere un’organizzazione, votata alsostegno di persone affette da pa -tologie gravi e complesse.

Nel mese di Luglio dell’anno2000, ha infatti fondato l’Or ga niz -zazione “Amici di Francesca”, at -tualmente iscritta all’Albo Re gio -nale delle Onlus e della quale ri -copre la carica di Vicepresidente eSegretario.

La Onlus porta il nome dellafiglia, che ha sofferto un lungo etravagliato percorso terapeutico.Tale esperienza ha cambiato la vitadi Luciano Pellegrini, inducendoloa riversare l’esperienza maturatain una iniziativa sociale che contri-buisse ad alleviare il peso di quantisi fossero trovati in analoghe diffi-coltà.

Da questa risoluzione è natauna organizzazione che si proponecome un vero e proprio CentroNazionale per il Sostegno al Malatoin Difficoltà.

La sede dell’Organizzazione èsi tuata in ambienti annessi allaChiesa di “Santa Maria delle Grazieal Calcinaio” di Cortona (AR) .

La Onlus conta attualmentesulla adesione di oltre 700 iscritti,tra i quali, circa 250 tra medici ealtri operatori sanitari, nonché sulsostegno di rilevanti cariche istitu-zionali e prestigiosi nomi dellamedicina.

Ad oggi si registrano più di340 casi sostenuti e in massimaparte risolti, grazie al generosocontributo di medici, Istituti diricerca e strutture sanitarie parti-colarmente attrezzate.

Questo impegno ha consentitodi creare sinergie con altre asso -ciazioni di volontariato e ha susci-tato particolare attenzione da partedelle istituzioni nazionali a comin-ciare dal Ministero della Salute,non trascurando quelle regionali eprovinciali.

Al riguardo va sottolineato chel’Organizzazione ha stipulato una"Convenzione" con la ASL 8 diArezzo per integrare gli interventi afavore dei malati in gravi difficoltà.

In tale prospettiva è in corso diperfezionamento un progetto de -no minato "Una Voce per Tutti",finalizzato alla istituzione di unPunto di ascolto per i malati affettida patologie rare e complesse.Presso i locali della Onlus, sonoin corso ulteriori lavori di restauroper la realizzazione di un CentroStudi e Convegni ove dibatteretematiche legate alle patologie raree complesse.

Tale iniziativa non potrà nonaggiungersi ai tanti motivi dirichiamo sui quali può già contarela nostra città di Cortona.

Attualmente l’Organizzazionedispone di una Direzione, una salariunioni, un ambulatorio e unaforesteria di prima accoglienza edi una sala convegni ove concer-tare, con approccio multidiscipli-nare, le iniziative necessarie adindividuare il percorso terapeuticopiù adatto alla soluzione dei casisegnalati.

Va aggiunto che, preso atto delruolo fin qui svolto e della efficaciadimostrata, l’Organizzazione haricevuto l'incarico di gestire il“call-center” del Forum delle Ma -lattie Rare della Regione Toscana,coordinando a livello regionale, lerichieste di informazione e soste-gno che pervengono dalle personeche si trovano in condizioni diparticolare disagio.

Tale ruolo è svolto dal perso-nale volontario dell'Associazioneche assicura inoltre la funzionalitàdel Punto informazioni - Acco -glien za dell’Ospedale della Val di -chia na.

Infine, è in corso di valutazio-ne la prospettiva di creare un con -sultorio medico polifunzionale allecategorie particolarmente svantag-giate.

Dott. Rosario BrischettoDirettore Comitato Scientifico

Sottolineato il ruolo della collaborazione con le realtà locali e il Volontariato

Il medico di famiglia in Valdichiana aretinamissione antica e nobile, metodo di lavoro moderno

Una breve ma edificantestoria dell’Associazione

Luciano Pellegrini insignito del titolo di Cavaliere

Luciano Pellegrini, segre-tario generale della Or -ganizzazione “Amici diFrancesca” è stato di re -cente insignito della

ono rificenza di Cavaliere al Me -rito della Repubblica Italiana,prestigioso titolo conferito dalCapo dello Stato, quale primo fra

gli Ordini nazionali e destinatoa “ricompensare benemerenzeacquisite verso la Nazione nelcampo delle lettere, delle arti,dell’economia, nel disimpegnodi pubbliche cariche, di attività

svolte a fini sociali, filantropicied umanitari”. L’autorevole ri -co noscimento attribuito al Pel -le grini è la testimonianza dellacredibilità e della stima che ilnostro concittadino ha saputoriscuotere con la sua opera diappassionato “promotore masoprattutto di autentico motore”della Organizzazione, da anniimpegnata nel sostegno allepersone sofferenti di gravipatologie. L’alta onorificenzapre sidenziale gli è stata conferi-ta dal Prefetto di Arezzo nel cor -so di una significativa cerimo-nia che si è svolta alla presenzadelle massime autorità dellaprovincia. Si è trattato di una di

quelle occasioni, diciamocelocon franchezza e un pizzico disana retorica, nelle quali ci sisente tutti un po' più orgogliosidi essere italiani e dove il ter -mine “cavaliere” non manca dievocare, nonostante tutto, tempilontani nei quali definiva laqua lità di uomini che vivevanoall’insegna della nobiltà dellagenerosità e dell’amore per lagiustizia .

L’ambito riconoscimento el’onore del cavalierato, Lucianointende condividerlo con l’interacomunità degli Amici di Fran ce -sca, con tutti coloro che in que -sti anni hanno gratificato l’Or -ga nizzazione della loro collabo-

razione, del loro consenso esostegno. Si tratta di un attestatoche riverbera effetti positivi an -che su questo giornale, perchécostituisce un incentivo a prose-guire con slancio l’attività dicronaca e di promozione, desti-nata a testimoniare periodica-mente le importanti iniziativesocio-umanitarie della Orga niz -zazione affermatasi in questianni come una delle più impor-tanti associazioni di volontaria-to che affiancano il ServizioSanitario Nazionale.

Congratulazioni vivissime,cav. Pellegrini, e ancora grazieca ro Luciano. Continua così suque sta strada: con la tua gene -ro sità, la tua animosità, la tuaaccattivante invadenza, con latua caparbietà sorretta da fede econvinzioni profonde, con il tuotelefono cellulare e il tuo cuoreche squillano e battono senzasosta… ambedue sempre accesico me la luce della speranza chealimenti in tante persone soffe-renti. Col. Dott. Mauro LeoniDirettore Comitato Organizzativo

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L’ETRURIA N. 15 31 AGOSTO 2008MOMENTI DI RIFLESSIONE

L’ABC della fedenella liturgia delle DomenicheDomenica 31 agosto(Mt 16, 31-27)

Commentando il testo che im -mediatamente precede quello at -tuale, parlavamo di esame di am -missione alla scuola di cui Cristoè, come egli afferma, unico mae -stro. Non supera questo esame diammissione “la gente”, per lerisposte inesatte che l’opinionepubblica dà su lui, sono invecepromossi a frequentare la scienzach’egli insegna, quanti, come Pie -tro, sanno riconoscerlo come Fi -glio del Padre e pari a lui nella vitadivina.

Questo non vuol dire che que -sti privilegiati siano molto progre-diti nella conoscenza delle veritàche Gesù insegna, anzi devonorendersi conto d’essere ancoraben lontani dal possederla. Perren derlo evidente Gesù pone loroun quiz veramente difficile e de ci -sivo, li sottopone ad un esame dilaurea ma con risultato negativo,almeno nell’immediato.

Lo fa spalancando davanti ailoro occhi lo scenario tragico del -la sua passione e ignominosamor te di croce. E questa volta gliscolari, appena poco prima lodati,si mostrano non solo indisponibiliad una verità mai prima immagi-nata, ma decisi a contestarla contutta la forza del loro sentimento eper questo rimandati ad altre pro -ve di esame anzi tacciati, per ora,

più come apprendisti di Satanache come discepoli di Gesù.

Hanno però il vantaggio e lafortuna di non abbandonare ilMae stro, come invece farà piùtardi uno di loro, e rimanendo alui uniti e con lui coinvolti nellevicende che seguiranno. Im pa -reranno così dai fatti ciò che dettoa parole non avevano per nientecapito. Capiranno, a prezzo didure prove, di collasso morale, ditraumi e delusioni, che non era ilplau so, il successo, il trionfo u -mano la strada che il Messia do ve -va percorrere. Il suo sarà un itine-rario ben diverso che egli chiamal’essere glorificato attraversol’essere elevato da terra e cosìattirare tutti a sé. Che non è unmo do di dire o immaginosa pa ra -bola, ma il salire letteralmente sul -la croce, colle braccia aperte sulmondo e un palpito di tenerezzain finita per i suoi carnefici e mot -teggiatori.

Questa alla fine li ha convintiche era la strada del Messia pro -messo e non solo per lui, ma an -che la strada per quanti volevanoessere suoi veri scolari e seguaci.Solo a questo punto conseguiran-no la laurea, attuando il program-ma prescritto: Chi vuol esser miodiscepolo prenda ogni giorno lasua croce e mi segua. Cellario

ruccio del la Sezione speciale de -dicata all’omaggio alle personalitàche si sono battute per la promo-zione della civiltà contadina e chenegli anni scorsi era stato conse-gnato a personalità illustri come lascrittrice Frances Mayes, i profes-sori Ni cola Caldarone ed E varistoBa rac chi, l’ex sindaco di CortonaFer ruc cio Fabilli.

Di grande spessore umano esociale la bella lettera di ringrazia-mento ed auguri scritta dai suoiamici migranti polacchi, che neiprimi anni del 1990 trovarono ac -co glienza nella canonica di SanPie tro a Cegliolo e che ancoracon tinuano ad essere ospiti di donFerruccio. La lettera, vista l’indi-sponibilità ad essere presente del -la signora Teresa Yuszczak, è stataletta in chiesa da Roberto Bardi,titolare dell’omonimo bar delleTavarnelle.

Molto di taglio meditativo ereligiuoso il bel saluto svolto dalPresidente del Consiglio parroc-chiale, Maria Loreta Berni, che,partendo dal ricordo della consi-derazione che riservava San Fran -cesco ai sacerdoti (...” e se incon-trassi un angelo e un sacerdote in -sieme, prima dell’angelo salutereiil sacerdote perché solo ammini-stra il Corpo e il sangue di Cristo...e non voglio considerare in essipeccato”), ha così sottolineato ilruolo e la funzione del sacramentosacerdotale: “...La chiamata alsacerdozio è solo di Dio e nonpuò essere una soluzione di

Dalla valle vedo le sue pira -mi di, tre montagne ecco -la!: che eleganza! La guar -di e ti riempi di essa, di

ciò che per te rappresenta.Avanzi ed è come possedere

un teleobiettivo negli occhi - chezoom! Alle curve della panoramicala osservi anche di profilo.

Mi abbraccia con il suo verde,mi protegge con le sue mura, micolora con i suoi dipinti, mi calmala mente con la sua storia.

Mi domando: questa voltacosa mi regalerà?

Già, perché le mie assenze dilavoro mi allontanano spesso, ma

per ogni rientro nutro il fascinodell’aspettativa... dell’incontro, diuna nuova scoperta.

Ci sono anche i momenti ditristezza e di dolore, non sempre è“gioia e sole!”... Ma il vento è lavoce del tempo e tutto passa...scorre... Con Cortona, per me,tutto è prezioso e nulla desideroche sia sprecato, inutile e pocorispettato. Forse perché l’amo edesidero donarle parte della miavita, le mie fatiche ed i miei sorrisi.

Cortona sei bella e noi chesappiamo quanto tu sia unica,saremo i tuoi più fervidi custodi.

RR

Esamedi laurea

ripiego: il prete è un uomo, non èfatto, dunque, di un legno diversoda quello di cui tutti gli uominisono fatti...

Il prete viene con la suapovera umanità messaggeroumano dell’eterno Dio. Ed è man -dato ad annunciare non una verità

ma la Verità. Ha parole umaneperò ripiene di verità di vina eparla nel mondo di una verità an -tichissima, ma non an co ra com -presa: Dio”.

Anche noi dell’Etruria ci as -sociamo molto volentieri agli au -guri di parrocchiani ed amici ver -so don Ferruccio Lucarini in que -sto importante evento dei suoi ses -sant’anni di sacerdozio.

A tutti vogliamo ricordare cheil bambino Ferruccio, nato in Cor -

tona il 31 dicembre 1923, figliodel maniscalco Foresto e del lasar ta Caterina Binchi, di ve nuto sa -cerdote nella lontana e non facileestate del 1948, celebrando questesue nozze di diamante con SantaMadre Chiesa può ben dire a vocealta, con San Paolo: “ho combat-

tuto la buona battaglia, ho con -servato la fede. Grazie, Si gnore”.

Un grazie molto diverso, u ma -no e doveroso, ma molto impor-tante, va inoltre senz’al tro a tutti isuoi parrocchiani, ami ci e parentiche hanno organizzato anche unaserata conviviale a base di vivandee bevande davvero pre li bate concui, come mostra una delle trefoto qui pubblicate, si è conclusala festa in onore di don Ferruccio.

Ivo Camerini

Esposizione Via Gramsci, 62/D52044 Camucia - Cortona (Arezzo)

Cell. 392 14.97.976 - 338 59.07.362

Banelli Mario

Una serata con festa dav ve -ro speciale e di grande a -mi cizia cristiana quellaorganizzata il dieci agosto

dai parrocchiani e dalle parroc-chiane di San Pietro a Cegliolo e diMezzavia per ricordare i ses -sant’an ni di Sacerdozio di donFer ruccio Lucarini.

In una chiesa stracolma dipar rocchiani ed amici don Fer -ruccio, attorniato da tanti confra-telli cortonesi e della Valdi chiana,

ha concelebrato una messa so len -ne vespertina a ricordo della suaordinazione sacerdotale avvenutanella lontana estate del 1948 adopera del Vescovo Mons. GiuseppeFranciolini. Ha presieduto la fun -zione religiosa Mons. GiancarloRa paccini, parroco di Cortona edinviato speciale, nell’occasione,del nostro vescovo Mons. Gual tie -ro Bassetti, impossibilitato ad es -sere presente causa altri im pegnireligiosi.

Tra i tanti sacerdoti concele-branti da segnalare le presenze diMons. Ottorino Capannini, nativodi San Pietro a Cegliolo e che haaccompagnato all’organo elettricoi canti della funzione religiosa, didon Primo Gorelli e di padreGiuseppe Madanu parroci in Val diLoreto, di don Giorgio, parroco diFarneta e di quasi tutta la bassaValdichiana cortonese, di don Giu -seppe Corbelli, parroco di Pergo,di una nutrita delegazione di par -roci della Valdichiana castiglioneseguidata da padre Antonio Airò,responsabile della Pastorale delLavoro nella nostra Diocesi. I nol -tre don Ottorino Cosimi, par roco

del Calcinaio e don Franco Giusti,parroco di Mercatale e della Val diPierle.

Come si diceva sopra una vastaschiera di parrocchiani e parroc-chiane, che spaziava dai bambinidella prima comunione fino aitanti giovanotti giovanotti dellaterza età che toccavano vette ana -grafiche di quasi centenari, hapartecipato con spirito cristiano etanta emozione fraterna ad unaSanta Messa durata quasi due ore.

Di questa atmosfera di particolareamicizia e felicità di popolo cri -stiano si sono fatti interpreti NicolaOttavi, vice presidente del Con -siglio parrocchiale, Maria LoretaBerni in Del Gallo, presidente delConsiglio Parrocchiale, ZbgniewKonie cko, Teresa e Tanislao Yu -szc zak, lavoratori polacchi im mi -grati in Cortona da oltre quindicianni ed accolti per tanti anni nellasua canonica da don Ferruccio, ilsottoscritto nella sua qualità difondatore e di Pre sidente del Pre -mio di Poesia in Dia letto Chianinoche si svolge ogni otto dicembreproprio in San Pietro a Cegliolo.

Nicola Ottavi ha ricordato itratti essenziali della vita sacerdo-tale di don Ferruccio: dai suoistudi in Seminario, dove entrò“an cora bambino e dove a fineluglio 1948 fu ordinato sacerdoteda Mons. Franciolini”, alla suaattività di parrocco in Fasciano(dove realizzò importanti operesociali come la scuola elementare,il circolo ricreativo, con annessospaccio alimentare, l’acquedotto el’elettrodotto per tutta la popola-zione che viveva in case prive di

al laccio idrico ed elettrico, i re -stauri delle chiese e degli immobiliparrocchiali, la costruzione di uncimitero), al suo arrivo in San Pie -tro a Cegliolo avvenuto l’11 mag -gio 1972.

Anche a San Pietro e Mezzaviadon Ferruccio non è stato con lemani in mano e, nonostante uningresso in parrocchia non moltopropizio (“ ...sapete cosa glicapitò? - ha ricordato Ottavi- Pocoprima di arrivare nel piazzale dellachiesa, la sua auto si scontrò conl’ape del povero Abramo Forti.Come inizio niente male!

Ma tutti e due se la cavaronocon una bella risata”), in trentaseianni ha svolto un servizio pastora-le di grande spes sore religioso emesso in piedi così tante iniziativesociali ed e co nomiche che èimpossibile qui riassumerle tutte.

Non è possibile tuttavia nonmenzionare la costituzione di unCon siglio parrocchiale attivo edattaccato alla parrocchia, il restau-ro della chiesa e degli immobiliparrocchiali, l’accoglienza ai pel -le grini ed ai migranti polacchi, laFesta promozionale dell’olio di o -liva con la Sagra della CiacciaFritta che dal 1974 si svolge ogniotto dicembre e che dal 1993 haaccolto di abbinare al Premio diPoesia in Dialetto Chianino.

Un premio, che come è statodetto da chi scrive nel suo inter-vento in chiesa, vedrà nell’edizione2008 del prossimo dicembrel’assegnazione proprio a don Fer -

S.Pietro a Cegliolo festeggia i sessant’anni di Sacerdozio di don Ferruccio Lucarini

Arrivo a Cortona... una dichiarazione d’amore

CastaCongrega con Statuto cattivanteAmo per schiere di fidenti ansioniSenza favella ignoti ma virtuosi.Tramatori in manto scintillanteAllettano il poeta e l’aspirante.

Mario Romualdi

Ad un passo dal cieloCi ritroviamo soli.

Solo l’eternità circonda la vita;Le grida forti del silenzio

spaccano il cuore,un coro di angeli che cantano

danno, come la sensazionedi poter volare.

Siamo ad un passo dal cielo,il mondo è così piccolo

visto da lassù,sembra proprio che possa entrare

tutto dentro ad una mano.Adesso è così vicino il firmamento,

si accendono migliaia di stellee non si spengono più.

Ora c’è una forte emozionedi incontrare Dio...

Siamo ad un passo dal cielo.Alberto Berti (aprile 2008)

LAUREA

ELENA MAZZESCHI si è laureata presso l’Università di Pisa inIngegneria Aerospaziale, discutendo la tesi: “Sviluppo di sensori virtualiper la stima degli angoli di incidenza e derapata dei velivoli mediantereti neurali”, riportando la votazione di 110. Relatori: prof. ing. EugenioDenti, prof. ing. Roberto Galatolo e inf. Francesco Schettini.

Alla neo laureata in un settore tanto delicato, ai genitori Valerio e Da -niela gli auguri più cari da parte della redazione.

L'8 luglio 2008 presso l'Università di Siena, nella Sede di Arezzo, nelCorso di Lingue e Letterature Straniere, si è brillantemente laureataMICHELA MAGIONAMI discutendo la tesi: "Nuovo mundo, radicenarrativa di Miguel De Unamuno", relatore il prof. Julio Perez-Ugena.Alla neodottoressa, molto stimata a Pietraia anche come cattolica prati-cante e facente parte del gruppo "MAGNIFICAT", gli auguri di tutti noi e,insieme a Lei, i nostri vivissimi rallegramenti ai suoi genitori, Fortunata eAldo. D. Albano

Elena Mazzeschi

Michela Magionami

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L’ETRURIA N. 15 31 AGOSTO 2008ATTUALITÀ

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MARMI - ARTICOLI RELIGIOSI

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Mercoledì 25 giugno, ciscusiamo per il ritardocon cui diamo la notizia,si è svolta la tradizionale

serata di gala per il passaggio dellacampana.

Come è tradizione nel RotaryClub, ogni anno in questo periodoavviene la nomina del nuovo pre -sidente con una cerimonia moltocaratteristica e di un certo fascino.

Nell’anno 2007/2008 il presi-dente uscente dott. Ferruccio Se -re ni ha caratterizzato la sua di -rigenza con tutta una serie di ma -nifestazioni che hanno tenuto mol -to unito il gruppo dei soci delRotary Club Cortona Valdichiana.

Un momento importante èstato anche la presentazione vo -lume “C’era una volta la Val di -

chiana”.Il life motiv dell’annata ro -

tariana di Ferruccio Sereni era di“condividere il mondo”.

Nel saluto di commiato hariaffermato questo valore soste-nendo di aver cercato di realizzar-lo con tutti i soci proponendotematiche riguardanti il fonda-mentalismo islamico, l’India, laCina e i progetti umanitari che

sono stati realizzati per la Nigeria.Il passaggio della campana

2008/2009 è avvenuto in un localemolto caratteristico e ben organiz-zato, la Limonaia del Borgo il Me -lone.

In questo locale molto ampioè stato predisposto un tavolocentrale dedicato alla presidenza etutta una serie di tavoli per i soci e

La foto, apparsa recente-mente in un quotidiano na -zionale, è molto suggestiva,quasi apocalittica, e ci per -

mette di introdurre, in maniera e -loquente, il tema del nostro arti -colo mensile.

Per quanto sia solo uno deica pitoli della sanità che in Valdi -chiana non funziona a dovere, il118 è per noi, Consiglieri del Poloper Castiglioni, un servizio essen-ziale per la tutela del diritto allasa lute del cittadino e sul quale, findal nostro primo giorno di man -dato, non abbiamo mai distoltol’attenzione, né intendiamo esi -merci dal farlo.

Se dovessimo descrivere i casisospetti, occorsi durante l’estateappena trascorsa, non basterebbe-ro le colonne di questo giornaleed alla fine, piuttosto che un ar -ticolo, ne verrebbe fuori un bollet-tino di ben altro genere.

Sono stati mesi caldi in cui,alle segnalazioni ed alle denuncefat te dai nostri consiglieri, sonoseguite risposte dai toni sprezzantied evasivi da parte della DirezioneAziendale della ASL, paventandominacce di querela per “ipotesi diprocurato allarme”, nel vano ten -tativo di metter un bavaglio a chi,in qualità di rappresentante eletto,ha un ruolo di controllo e garan-zia.

Ciò che tuttavia permane è adoggi il comune senso d’incertezzae di smarrimento che il cittadinoincontra nel momento in cui sitrova nella stringente urgenza didover ricorrere a tale servizio.

I tagli e le riorganizzazioni,che nulla di razionale e positivohanno prodotto, si sono rivelatifrutto di percorsi non condivisi,ma scaturiti più da vincoli di bilan-cio che da reale ed aderente co -no scenza delle problematiche ter -ritoriali.

Ad esser carente è proprio ilconfronto al quale l’Azienda, chedovrebbe gestire servizi di pubbli-ca utilità, sistematicamente sisottrae; non sta a noi rammentareche, in ambito privato, le impreseche ambiscono ad elevare il pro -prio standard qualitativo si affida-no ad enti terzi che ne certificano

i tanti ospiti che sono intervenuti.All’esterno della Limonaia un

buffet di antipasti e di assaggi divini.

A conclusione della cena, co -me documenta la foto, il passaggiodelle consegne tra Ferruccio Se -reni e il nuovo presidente Gio van niLucarini, noto commercialista delcomune di Cortona.

Nella sua prima uscita da pre -sidente Giovanni Lucarini ha rin -graziato i soci che lo hanno volutoin quell’incarico, il consiglio diret-tivo che lo affiancherà in questaannata sicuramente impe gnativaed ha ricordato che il motto delRotary International dell’anno incorso, scelto dal presidente inter-nazionale, è “Concretizza i sogni”.

I sogni a cui il motto si riferi-sce sono quelli dei bambini. Deibambini meno fortunati ed inparticolare di quelli che vivono neicosidetti paesi sottosviluppati.

Sogni di poter disporre dicibo, di acqua, di scuole e di unavita lunga e felice.

Questi sogni dei bambinipotranno in qualche modo essererealizzati se ciascun Rotary Clubde di cherà a questo obiettivo unim pegno che non sia annuale madu raturo nel tempo.

Il Rotary Cor tona Valdichianasi impegna su questa strada, ap -profondendo progetti già iniziati.

in maniera autonoma ed assoluta-mente imparziale i valori ed ilmodo di operare.

Al contrario, proprio questacommistione di ruoli fra control-lore e controllato lascia ampimar gini discrezionali per il rag -

giungimento dei prefissati obiettiviannuali.

Aulici discorsi ed accademicimodelli non eludono, tuttavia, ladomanda dell’utente comune, enon fugano nemmeno i dubbisull’aderenza di tali organizzazionialla specificità della realtà locale.

Permane l’incertezza nellapresenza o meno dell’unica figuralegalmente idonea e professional-mente preparata al momento diun intervento di urgenza: ilmedico.

Tale carenza, in Valdichiana, sitraduce in problemi e questioniche, in qualità di consiglieri, vor -remmo porre e chiarire, in unprossimo consiglio, con il direttoresponsabile del servizio 118, ildott. Massimo Mandò.

A lui rivolgiamo l’invito, con -vinti che in virtù della sua contin-gente esperienza politica comeVice -Sindaco del Comune di Piandi Scò, sarà lieto e tranquillo nelraccoglierlo.

I Consiglieri del Polo per Castiglioni

Le Razionalizzazioni porteranno a questo?

Artisti di strada: uno strumento d’altri tempiL’ estate cortonese porta

nelle nostre strade e nellenostre piazze gli artisti più“strani” che ottengono pe -

rò un grosso consenso di pubblicoche partecipa con passione aqueste manifestazioni.

Lo scorso anno è statopresente un musicista che vestitoin mezzo frac suonava il flautotraverso accompagnandosi conuna base di sottofondo.

Era particolarmente gradevo-le e vendeva con una certa facilità isuoi cd su cui erano incise lemusiche che presentava all’ariaaperta.

Quest’anno oltre ad una seriedi ragazzi che suonava la fisarmo-nica, chiedendo l’elemosina, si èpresentato in piazza della Re -pubblica un artista di strada conun vecchio strumento a manovellache trasmetteva musiche cheerano state realizzate su cartonitra forati, come documenta la foto.

La musica particolarmentedolce e la simpatia dell’artistahan no creato una intera giornatadi conoscenza di questo vecchiostrumento d’altri tempi.

Passaggio della campana

Il diciotto agosto del 1999, FeliceMearini lasciò questa terra, ma hacontinuato a vivere, fortemente radica-to, nel dolcissimo ricordo della suafamiglia, dei parenti, degli amici e deitanti conoscenti.

Sono passati nove anni, ma il suoposto è ben saldo e vivo nei cuori di tutti coloro che gli hanno volutobene, che lo hanno stimato.

Ora vive in spazi che non hanno confini, vive in modo diverso ecertamente più completo; ma, senza dubbio, avrà un occhio vigile verso isuoi cari. I.Landi

IX Anniversario

FeliceMearini

Un altro lunghissimo anno è passato,viviamo nel Tuo ricordo tutti i giorni, anche nelle cose più umili che faccia-mo sei sempre presente.Ti vogliamo bene.

I tuoi cari

17-08-2006 / 17-08-2008

LivioRossi

II Anniversario

Nel decimo anniversario, la moglie Ma -ria, i figli Paolo e Laura, insieme a Lucae Sabrina e ai nipoti Federico e Mar -gherita lo ricordano con tanto amore.

GiovanniCarabelli

X Anniversario

Questa pagina“aperta”

è dedicata ai movimenti,

ai partiti ed all’opinione di cittadini che

vogliono esprimerele loro idee su problemi

amministrativi del Comune di Cortona

L’8 agosto è nato Nicolò Tacco -ni figlio di Piergiorgio e di Jes -sica Taddei. Nicolò è la gioia dei geni tori esoprattutto dello zio Pa tri zioche riempie ora le sue gior nateparlando di questo bel bam -bino.A Piergiorgio e Jessica, alle fa -miglie gli auguri più cari.

FIOCCOAZZURRONicolòTacconi

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re anche le prove dei semifinalistiBenvenuti del C.T. Giotto e Guer -rini del T.C. Montevarchi.

Un plauso va al nostro Mon ti -giani Paolo per aver raggiunto lafinale del tabellone di qualificazio-ne sconfitto nell'occasione per 6/3

6/3 dall'aretino Duchi. Nel femminile si aggiudica il

Torneo la 4.1 del CT Pianca sta -gnaio Monelli Selene sulla 4.3sem pre del CT PiancastagnaioRon coni Alessandra per 6/3 7/5.

Ottima come abbiamo dettol'organizzazione della manifesta-zione per me rito dell'insostituibilecustode Paolo Neda, del GiudiceArbitro FIT Alfredo Bufalini, tral'altro recentemente incaricatodalla Federazione Italiana Tennisdella mansione di Arbitro Ufficialedei Campionati Italiani di terzacategoria femminili che si dispute-ranno in quel di Siena nell'ultimasettimana di agosto (un ulteriore

attestato di stima dunque da partedei dirigenti federali) e di LucianoCa tani.

Le premiazioni sono state ef -fettuate in presenza di FabrizioMontaini, direttore della Cassa diRisparmio di Fi renze, del

Presidente del Circolo dott.Vincenzo Lucente e del Re -sponsabile del Circuito delle Val -late Aretine dott. Alessandro Ter -zia ni al quale è stato consegnato

SPORTL’ETRURIA N. 15 31 AGOSTO 2008

Coppia cortonese oro nel tango argentino

Dopo il successo del Tro -feo To polino dell'aprilescorso il Tennis ClubCor tona si rinnova nel -l'organizzazione di una

tappa del Circuito delle Vallate A -retine di, quarta categoria maschi-

le e femminile. Anche in questocaso si può parlare di grandesuccesso sia in termini organizza-tivi che di iscritti alla manifestazio-ne. Settantacinque maschi e ottofem mine hanno incrociato le rac -chette durante l'intera settimana eindubbiamente gli incontri di ele -vato valore tecnico per la categorianon sono mancati.

Alla fine l'ha spuntata su tutti ilcastiglionese Bertocci, alla suaprima affermazione in un torneodi quarta categoria sconfiggendoin finale il pur bravo Malfetti delC.T. Sinalunga leader della classifi-ca generale del Circuito delle Val -late Aretine per 6/4 6/0. Da rileva-

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un giusto riconoscimento da partedei dirigenti cortonesi come gran -de attestato di stima per il grandelavoro svolto non solo nell'organi-zazzione di questo gioiello che è ilCircuito delle Vallate Aretine, maanche come Direttore del sito in -

ternet del Tennis Aretino e comecronista nelle pagine regionalidella gloriosa rivista "Il TennisItaliano".

Luciano Catani

Rimini, 3 luglio 2008,giornata storica per ladanza sportiva provin-ciale, e, in modo parti-colare, per la scuola di

ballo BRIO DANCE di CastiglionFiorentino.

La coppia Silvana Marioli eMau rizio Gnerucci si è classificataal primo posto nella gara valevoleper il titolo italiano della classe B(categoria 56-61) di TangoArgentino.

Il titolo conquistato non è ca -suale, infatti la coppia di Terontola(Cortona) ha nel proprio curricu-lum i seguenti risultati:-- Anno- 2005 (classe preagoni-smo)• Campionati Toscani, quinta posizio-ne.• Campionati Italiani, terza posizione. -- Anno 2007 (Agonismo, classe B)• Campionati Toscani, seconda

posizione.• Campionati Italiani, quarta posizio-ne.-- Anno 2008 (Agonismo, classe B)• Campionati Toscani, prima posizio-ne.• Campionati Italiani, prima posizio-ne.

E' importante ricordare che iCam pionati Italiani organizzati dal -la F.I.D.S. (Federazione ItalianaDan za Sportiva) sono gli unicicam pionati riconosciuti dal C.O. -N.I.; quindi per il C.O.N.I. i cam -pioni nella danza sportiva (Balloda gara) sono quelli usciti dallacompetizione di Rimini, competi-

zione in cui erano presenti nei variballi circa 32000 agonisti.

Il presidente dell'A.S.D.BrioDance, Sandra Maccioni, esprimela sua grande soddisfazione per ilrisultato ottenuto da Silvana eMau rizio, e si augura che i succes-si continuino anche il prossimoan no in cui la coppia ballerà inclasse A. Da non dimenticare cheil successo in questione è dovutoan che all'allenatore, il tecnicofederale MI DAS il maestro DinoBar bini di Castiglion Fiorentino.

La scuola di ballo Brio Danceopera a Castiglion Fiorentino, Cor -tona e dove richiesto.

Il Consiglio è particolarmentesoddisfatto dei risultati ottenuti espera che molte altre coppie intra-prendano la strada della danzaspor tiva.

Il Consiglio dell' A.S.D. BRIO DANCE

Un tifo enorme tra i tanti ap -passionati presenti giunti da Cor -tona mentre i due atleti alzanoinsieme gli ambiti trofei.

Il 3 agosto ad Ascoli Picenogara nazionale Juniores, allievi

esordienti.Anche qui un numero enorme

di partecipanti ben 240.La gara era valevole per il 33°

Memorial “Luca Pistolesi” e come

Mentre per tutti l’agostoè il mese dedicato alleferie, per gli atleti delbocciodromo Ba sa -nie ri di Cortona que -

sto mese è invece dedicato ad unaintensa attività nei vari bocciodro-mi d’Italia.

Il 26 luglio nella nostra strut-tura cortonese, dopo varie gare adeliminazioni, alla presenza di tantitifosi (figli, mariti e moglie ecc.),si è svolta la gara a coppie Lei eLui.

E’ stato un momento partico-larmente sentito; il tifo alle stelleperché la competizione era trafamiglie.

Tutti bravi, ovviamente anchele coppie eliminate; da segnalarela coppia vincitrice costituita daGiulia Felpi e Lido Barboni, l’allie-va e il maestro.

Il giorno dopo il 27 luglio aFollonica memorial “Enzo Van -

nini” gara nazionale individualecon la partecipazione di ben 168giocatori provenienti da molteregioni d’Italia.

Un gran finale per i coloribian co blu del nostro sodalizio

cortonese.Antonio Briganti, il presidente,

e Lido Barboni, il tecnico deigiovanissimi sono saliti sul podiorispettivamente primo e secondo.

gara di qualificazione per la parte-cipazione ai campionati italiani.

Lusinghiero il risultato pervarie ragazzi cortonesi preparatidall’allenatore Lido Barboni.

La ciliegina sulla torta questavolta è opera di Giulia Felpi che èsalita sul terzo gradino del podioottenendo non solo una classificaeccezionale ma anche riconosci-menti tecnici da alti dirigenti F.I.B.e dal tecnico nazionale EmilioScacchioli per il trend di partitevinte durante l’anno.

Questa la classifica Lei e Lui:Cat. A-B Primo classificato: ElsaQuerci (S.Ermino) e StefanoCherubini (Cortona Bocce),Cat. C-D Primo classificato: sig.raBarnabei (Città Perugia) e sig.Schiavoni (Città Perugia),Cat. Juniores Primo classificato:Giulia Felpi (Cortona Bocce) eLidio Barboni (Cortona Bocce).

Ivo Faltoni

Successo della gara a coppie Lei e Lui

Bertocci vincitore del quarta categoriaTennis Club Cortona

Bocciodromo “Enzo Basanieri” Cortona

Campionati italiani

SCADENZARIO FISCALEE AMMINISTRATIVO(A CURA DI ALESSANDRO VENTURI)

SCADENZE DEL 16 SETTEMBREIMPOSTE SUI REDDITI – SOSTITUTI D’IMPOSTA – RITENUTE ALLA FONTE -Scade il termine per il versamento delle ritenute operate nel corso del meseprecedente sui redditi di lavoro dipendente e assimilati, sui redditi di lavoroautonomo, etc.IVA – LIQUIDAZIONE E VERSAMENTO – Scade il termine per effettuare laliquidazione periodica ed il versamento dell’ Imposta sul Valore Aggiunto.DATORI DI LAVORO E COMMITTENTI – Scade il termine per il versamentodei contributi relativi ai lavoratori dipendenti e ai collaboratori coordinati econtinuativi.

Da sinistra: Fabrizio Montaini, Alessandro Terziani, i due finalisti ed ilgiudice arbitro Alfredo Bufalini

Da sinistra: le due finaliste, Luciano Catani e Fabrzio Montaini

I finalisti del tabellone di qualificazione

Page 15: L'ETR. IMP. 22/2006ca del Festival del Sole. Anzi. Al termine della manife-stazione sono già tante le idee per l’edizione del 2009, che molto probabilmente vedrà la partecipa-zione

SPORTL’ETRURIA N. 15 31 AGOSTO 2008

PAGINA 15

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Emanuele Broccolini si fa onore

Tennis e scoliosi, “doppio” vincente

attuale?In questi anni ho avuto la for -

tuna di prendere diverse qualifichecome allenatore e anche quellamassima ovvero quella Master Ue -fa Ia categoria che può far allenarequalsiasi squadra. (2002).

Da quando avevo acquisitoque sta qualifica mi era stato chie -sto, al settore tecnico a Cover -ciano, se mi poteva interessareentrare nel mondo della federa-zione. Ero un po’ titubante perchévoleva dire fare un lavoro diversoda quello a cui era abituato madopo un po’ di anni visto anche ilbuon rapporto con la Fede ra zione,il settore tecnico in particolare, hodeciso di cominciare questa espe -rienza.

Da circa un anno sono entratonel settore tecnico e da pochi mesiin forma ufficiale nel senso chesono diventato un docente, ovverovado a fare i corsi agli allenatori.

Quali le differenze mag -

giori tra i giovani della tuarealtà e quelli di oggi?

E’ cambiato il mondo, come lavita quindi le aspettative e anche ilmodo di vivere, in definitiva ècambiata la nostra società ed ècorretto che anche i giovani sonocambiati.

Nel nostro comune nei mieianni esisteva solo il calcio e pocopiu’ e certo che poi ci deve essereuna grande passione, un grandeamore:non conta solo avere qua -

lità tecniche ma credo che quellemorali e caratteriali siano financhepiu’ importanti.

Avere costanza e determinazio-ne per arrivare nel mondo delcalcio e nella vita in generale sonodoti irrinunciabili e oltre il dnaserve anche un po’ di fortuna eca parbietà soprattutto nei mo -menti difficili.

Avere un po’ di programma-zione è importante e io già dagiovane avevo in mente di fare l’al -lenatore; avere la consapevolezza ela motivazione e fondamentale.

Forse tutte queste qualità oggisono più difficili da portare avanti.

Quale ricetta per risolverei problemi del calcio, nazio-nale e anche locale?

Qualsiasi cosa io posso direpotrebbe essere ovvia e cercheròdi essere il meno scontato possibi-le. Si dicono tante cose ma in tantianni è cambiato molto poco; ilcalcio può cambiare solo ed e -sclusivamente attraverso la culturae la progettualità, se non ci sonoqueste due cose non può cambia-re, cambiare la mentalità ed ilmodo di poter concepire certe co -se e fare dei progetti e tutto questosi può fare a livello di settoregiovanile. Se riusciamo ad inculca-re alcune cose fondamentali edeterminanti ai ragazzini poi a -vremo una cultura diversa. Congrande dispiacere devo dire che alivello giovanile noi in Italia siamomolto indietro sotto l’aspetto dellacultura. Vanno fatti investimenti suigiovani al di là del fatto che pos -sano diventare dei buoni cal ciatorio meno.

Gestire i giovani è diventatomolto difficile e certi procuratorivanno contro il bene del calcio.Gestire i genitori poi è ancora piùdifficile perché raramente com -prendono che il gioco del calciofon damentalmente deve rimanereun gioco, dove ci deve essere e -ducazione e rispetto perché crescaan cor prima del calciatore l’uo -mo.

Riccardo Fiorenzuoli

H apartecipato a circa ventigare, alcune anche di Coppa To -sca na.

Adesso Emanuele cominciadavvero ad essere cosciente dellapropria forza e questo può ren -derlo ancora più forte come atletaagonista.

Il suo modo di allenarsi co -stante e preciso lo ha portato sinoa questi risultati eccellenti masiamo certi che lui vorrà miglio-rarsi ancora ed è certo che possie-de tutte le capacità e le potenzialitàper farlo.

Il ciclo club Quota Mille dalcanto suo cercherà di aiutarlo intutti i modi possibili visto che dopoBianchi , anche questo atleta portain alto il nome del Club e diCortona: avere nelle proprie filaun atleta di spessore e di prospet-tiva è un buon esempio anche peraltri giovani che vogliono provarea intraprendere questa attività ,sana e formativa.

La stagione agonistica ècominciata a marzo e termineràad ottobre e anche se EmanueleBroccolini ha già ottenuto piazza-menti di prestigio e vinto ancheuna gara siamo certi che primadella fine della stagione sapràmeravigliare ancora e mettersi inevidenza.

Il prossimo anno poi, siamo

sicuri, dopo l’esperienza fattaquest’anno, questo atleta Cor to -nese saprà gestirsi ancora meglioe ottenere dalle sue forze ancorapiù vittorie e gare convincenti.

Non ci resta che augurare aEmanuele e al Ciclo club QuotaMille ancora tante vittorie con ivari atleti che vanta tra le sue fila.

Riccardo Fiorenzuoli

Il Quota Mille di Cortona è unpiccolo ciclo club ma neltempo ha avuto tra le sue filaatleti di notevole valore e inquesti ultimi tempi un gio -

vane che corre con i suoi colori sista imponendo all’attenzione ge -ne rale per la rapida crescita cheha avuto come atleta esordiente inquesta annata; si tratta di E ma -nuele Broccolini che ha comincia-to a correre in mountain bike

poco piu’ di un anno fa e ha avutouna crescita agonistica davveroincredibile.

Già formatosi nel fisico in pa -lestra come pesista ha saputo poicambiare le sue caratteristiche fi -siche con allenamenti saggi ecostanti in bici tanto che a pocopiu’ di un anno dall’essere salito

sulla mountain bike ha saputoscalare le classifiche, d’apprimacominciando a piazzarsi sempremeglio nelle varie gare dei varicircuiti Toscani sino ad arrivarealla vittoria assoluta nella gara diBorgo Anciolina a Montevarchi.

Nel circuito “Colli e Valli” èsecondo nella graduatoria dellaclassifica generale.

Abbiamo incontrato At -tilio Sorbi e nel chiac-chierare con lui gliabbiamo rivolto alcunedomande sul suo pas -

sa to di calciatore, sul suo lavorodi allenatore e in particolar delruolo che ricopre adesso comedocente della Federazione Ita lia -na.

Un tecnico preparato e de -ter minato con idee chiare sulcal cio e anche alcune buonedrit te su come migliorarlo. Eccocosa ci ha detto in questa inter-vista che ci ha rilasciato con lasua solita gentilezza.

Come è stata la carriera dicalciatore di Attilio Sorbi?

Il mio settore giovanile è statoquello arancione del Cortona Ca -mu cia dove ho fatto tutta la trafilasino a 15-16 anni, quindi nei Pul -cini, Giovanissimi e Allievi e dopoquest’ultimo campionato ho esor -dito in prima squadra (allora inPro mozione che era la serie pre -cedente alla serie D).

Il percorso che ho fatto è statomolto bello soprattutto per i com -pagni straordinari e le per so neche mi hanno insegnato tanto sot -to tutti gli aspetti; la società diallora era una società seria e

ambiziosa con delle regole benprecise dove il fattore umano erafondamentale. Ho avuto la fortunadi avere dei grandi maestri dicalcio uno in par ticolare GuidoZucchini e in contemporanea an -che Camozzi che è stato anch’essomolto im portante per me. Poi ilCor tona mi ha ceduto al Mon te -varchi anche se tra le varie possi-blità c’era anche quella della Ju -ventus.

A Montevarchi ho rifatto unaparte del settore giovanile tra gliAllievi, la Berretti la prima squadraera in serie C di un livello moltoalto; in prima squadra abbiamovinto il campionato di serie C2 esiamo passati di categoria, avevo19 anni.

Sono poi stato ceduto alla Ter -zana e dopo essere stato riacqui-stato il Montevarchi mi ha cedutoalla Roma e questo è stato un so -gno che si realizzava.

Li ho incontrato Liedholm ungrandissimo allenatore che hacon tato molto per me e anchetanti grandissimi campioni come

calciatori, in particolare Falcao;per me è stato un anno in chiaro-scuro per via di due infortuni .

L’anno dopo sono stato cedutoal Pisa in serie B ed abbiamo vintoil campionato e ho giocato nel Pisadel grande Romeo Anco ne tani,per altri due Anni in serie A.

Li ho incontrato l’allenatore A -groppi altro personaggio impor-tante nella mia crescita, di un fer -mezza assoluta.

Poi ho conosciuto Vinicio, co -me allenatore altra grande per so -na dal punto di vista umano e mo -rale, tutte persone che mi hannolasciato qualcosa di importante.

E tante altre persone ancora.Tutte queste persone

quan to hanno contribuito allasua formazione come allena-tore?

Quando a 35 anni sono tor -nato a giocare alla Rondinella conun amico, Braglia, adesso allena-tore del Frosinone, ho deciso per

una serie di infortuni di iniziare adallenare anche per una grandeopportunità offertami, a San Gio -van ni Valdarno in serie D., in unambiente professionistico doveper sone qualificate e capaci ave -

vano creato assieme al presidenteCasprini una bella realtà.

Gli allenatori che ho incontra-to in tutto sono circa 23,24 e so -no stati importanti quasi tutti,quelli che ricordo di più sonoquelli con maggiore spessore u -ma no e morale; l’allenatore idealenon esiste ma esiste la serietà,l’uomo ed il rapporto umano va aldi là di qualsiasi qualità tecnica.

Il rapporto umano per me èfondamentale, non intaccare lamoralità è davvero alla base ditutto.

Dopo tre anni a San Giovanni,anche con buoni risultati poi dueanni ad Olbia (un anno di C2 euno di serie D) poi Montevarchi inC1; ho provato l’ebbrezza degliesoneri e quindi ancora i ragazzidel Perugia quando la squadra erain serie A, anche questa una bellaesperienza. Ancora ad Olbia e in -fine Portogruaro dove sono riusci-to a salvare la squadra.

Ci può parlare della suaesperienza piu’ recente ed

Inserito in un contesto am -bien tale decisamente privile-giato, il tennis aretino puòvantare un promettente gio -ca tore italiano, Luca Vanni,

del “Blue Team” di Foiano. Senzadimenticare che, nella vicina Um -bria, ha sede uno dei più noti esti mati coach internazionali, ilmae stro Alberto Castellani. Nellasua carriera trentennale di allena-tore, Castellani ha diretto, tra glialtri, l’attività agonistica di giocato-ri del calibro di Hicham Arazi, A -drian Voinea, Karim Alami e i no -stri Francesco Cancelloti MassimoCierro e Diego Nargiso. A Perugia

e provincia, però, lo sport delleracchette non è fatto solo di ottimi“servizi, diritti, rovesci e volèe” sulcampo. Anche l’Editoria se neoccupa, con risultati a volte no te -voli. Nella incantevole Città diCastello, le “Edizioni ScientificheLombardo” (http://www.lombar-doeditore.it) hanno pubblicato unlavoro del Dott. Rodolfo Lisi, daltitolo “Tennis e scoliosi, statodell’arte” (per ordini: 075.85.83.860;[email protected]). Il volume, che si interrogasul la presenza o meno di un nessotra la pratica del tennis e la forma-zione della “scoliosi”, malattiadel la schiena che può a volte peg -giorare e condizionare l’adole-scenza dei nostri figliuoli, è stataconsiderata la prima opera vera -mente esaustiva sull’argomento:Babette Pluim, caporedattore diuna nota rivista america di medici-na (“Medicine and Science inTennis”) ha dedicato una interapa gina dello scorso numero difeb braio al libro di Lisi, mentre ilprof. Carlo Rossi, docente al l’U -niversità di Milano, ha consideratola “fatica” dello studioso “un’ope-ra di valore assoluto”.

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Intervista ad Attilio Sorbi

Pisa serie A - 1982/83

Pisa-Juventus serie A - 1983/84

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