LaNiuslettER num 6 anno 2013

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INDICE 1 7 10 13 14 15 6 2013 DEL PROGRAMMA DI RICERCA REGIONE-UNIVERSITÀ EMILIA-ROMAGNA In coda alla seconda edizione del Programma di ricerca Regione-Università (PrRU) la Regione ha deciso di finanziare, con quasi 3 milioni di euro, un bando espressamente dedicato ai giovani ricercatori del suo Servizio sanitario. Una decisione controcorrente in regime di spending review, che dà conto dell’im- pegno della nostra Regione a sostenere non solo la ricerca, ma anche chi in que- sto mondo ha un’esperienza ritenuta ancora giovane. Il bando “Giovani Ricercatori - Alessandro Liberati” 2012, lanciato a fine 2011, è stato pensato e finanziato nell’ambito dell’Area 1 ‘Ricerca Innovativa’ del PrRU. Il successo della risposta da parte dei giovani ricercatori è indubbio: 133 progetti ammessi a peer-review (su 151 pervenuti) è un dato estremamente positivo. Originariamente la Regione aveva stanziato 2,4 milioni di euro, ammontare che avrebbe consentito di finanziare non più di una decina di progetti. L’importo del finanziamento per ciascun progetto della durata massima di 36 mesi doveva in- fatti essere compreso tra 100.000 e 250.000 euro. L’incremento — in un secondo tempo — del budget di oltre mezzo milione di euro ha invece consentito di pre- miare 15 giovani ricercatori del Servizio sanitario regionale (vedi pag 6). Il bando per i giovani ricercatori Bandi Area 2 Ricerca per il governo clinico Bando Area 1 Ricerca innovativa Bando Area 3 Formazione per la ricerca Progetto Mattone Internazionale ASTER, servizi per la ricerca Il bando per i giovani ricercatori Una sfida da cogliere CHI SONO I GIOVANI RICERCATORI Sono giovani sotto i 40 anni afferenti alle Aziende Ospedaliero-Universitarie di Parma, Modena, Bologna, Ferrara, IRCCS Rizzoli, IRCCS Scienze Neurologiche di Bologna (requisiti del bando). L’età media di chi ha presentato un progetto si attesta sui 34 anni. Si tratta di giovani strutturati e no. Sono soprattutto ricercatrici (67% dei progetti presentati): è un bando rosa a tutti gli effetti. In tutte le Aziende il rapporto tra i generi va ben oltre il 60% in favore delle ricercatrici, con un picco del 67,2% nell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna e del 66,7% in quella di Modena.

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LaNiuslettER numero 6 anno 2013

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INDICE

1

7

10

13

14

15

6 2013

del Programma di ricerca regione-Universitàemilia-romagna

in coda alla seconda edizione del Programma di ricerca regione-Università

(PrrU) la regione ha deciso di finanziare, con quasi 3 milioni di euro, un bando

espressamente dedicato ai giovani ricercatori del suo servizio sanitario.

Una decisione controcorrente in regime di spending review, che dà conto dell’im-

pegno della nostra regione a sostenere non solo la ricerca, ma anche chi in que-

sto mondo ha un’esperienza ritenuta ancora giovane.

il bando “Giovani Ricercatori - Alessandro Liberati” 2012, lanciato a fine 2011, è

stato pensato e finanziato nell’ambito dell’area 1 ‘ricerca innovativa’ del PrrU.

il successo della risposta da parte dei giovani ricercatori è indubbio: 133 progetti

ammessi a peer-review (su 151 pervenuti) è un dato estremamente positivo.

originariamente la regione aveva stanziato 2,4 milioni di euro, ammontare che

avrebbe consentito di finanziare non più di una decina di progetti. l’importo del

finanziamento per ciascun progetto della durata massima di 36 mesi doveva in-

fatti essere compreso tra 100.000 e 250.000 euro. l’incremento — in un secondo

tempo — del budget di oltre mezzo milione di euro ha invece consentito di pre-

miare 15 giovani ricercatori del servizio sanitario regionale (vedi pag 6).

il bando per i giovani

ricercatori

Bandi area 2

ricerca per il governo clinico

Bando area 1

ricerca innovativa

Bando area 3

Formazione per la ricerca

Progetto mattone

internazionale

aster, servizi per la ricerca

Il bando per i giovani ricercatoriUna sfida da cogliere

ChI soNo I gIovaNI rICErCatorI

sono giovani sotto i 40 anni afferenti alle aziende ospedaliero-Universitarie di Parma, modena, Bologna, Ferrara, irccs rizzoli, irccs scienze neurologiche di Bologna (requisiti del bando). l’età media di chi ha presentato un progetto si attesta sui 34 anni. si tratta di giovani strutturati e no. sono soprattutto ricercatrici (67% dei progetti presentati): è un bando rosa a tutti gli effetti. in tutte le aziende il rapporto tra i generi va ben oltre il 60% in favore delle ricercatrici, con un picco del 67,2% nell’azienda ospedaliero-Universitaria di Bologna e del 66,7% in quella di modena.

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Comitato di redazionearea ‘governance della ricerca’

dell’agenzia sanitaria e sociale regionale dell’emilia-romagna: antonio addis, eleonora corciolani, Barbara mazzoni, donato Papini,

silvia Pozzi, Cristina Predieri, Tania Salandin, Franca Serafini

Referenti degli Uffici Ricerca e Innovazione delle AOU/IRCCS Istituto Scienze Neurologiche di Bologna/IRCCS Istituto Rizzoli:

Fiorenzo albani, caterina caminiti, elisa casadio, andrea Facchini, monica Pantaleoni, Ulrich Wienand

segreteria Programma di ricerca regione-Università viale aldo moro 21 – i 40127 Bologna

tel +39 051 527 7541 e-mail: [email protected]

l’archivio della laniUsletter è disponibile su www.laniusletter.it

laNiUslettEr è realizzata dall’area ‘governance della ricerca’ dell’agenzia sanitaria e sociale regionale dell’emilia-romagna.

il Progetto originario de laniUsletter nasce da una idea del professor alessandro liberati che ha fornito la spinta e

l’apporto fondamentale alla sua realizzazione.

Cogliere la sfida

Questo bando ha rappresentato una sfida per molti. alcuni si

cimentavano per la prima volta nella stesura di un progetto in

qualità di principal investigator (Pi). anche per la segreteria tec-

nico-scientifica del PrrU si è trattato di un impegno importante.

infatti ha dovuto processare un alto numero di proposte, per al-

tro estremamente differenti per aree tematiche, in tempi molto

stretti dettati dall’imminente chiusura della seconda edizione

del Programma (dicembre 2012).

il bando, lanciato nel dicembre del 2011, si è chiuso il 29 febbra-

io 2012.

dopo una prima fase di verifica della conformità delle proposte

con i requisiti del bando, i 133 progetti ammessi a peer-review

hanno imboccato il percorso di valutazione.

Parallelamente a questa verifica è stata avviata una mappatura

delle aree tematiche rappresentate per procedere all’individua-

zione di esperti e valutatori competenti.

dalla mappa delle tematiche si è passati all’identificazione degli

esperti valutatori e all’associazione esperto-progetto – previa

verifica di assenza di conflitti di interesse – per aprire infine la

fase di valutazione vera e propria. Quest’ultima, come indicato

nel bando, prevedeva che ciascun progetto fosse valutato da una

tripletta di esperti. l’intero flusso di attività è stato organizzato

per fasi come illustra la figura 1 a pagina 4.

Azienda/IRCCS Presentatinon

ammessi ritiratiammessi a valutazione

aoU Bologna 61 61

aoU Ferrara 13 2 11

aoU modena 20 5 15

aoU Parma 27 8 19

aUsl Bologna 1 1

irccs Bologna 4 4

irccs ior 25 1 1 23

totale 151 17 1 133

ProgEttI

36 20136 2013

...maggiore concentrazione di Progetti

• oncologia (oncoematologia compresa)

• genetica e genomica

• cardiovascolare

• malattie muscolo-scheletriche

• infezioni

• neurologia

• medicina rigenerativa

• malattie endocrine e del metabolismo

• malattie dell’apparato riproduttivo e gravidanza

• malattie infiammatorie e del sistema immunitario

...minore concentrazione

• medicine non convenzionali

• clinical governance

• malattie mentali

• dermatologia

• emergenza e terapia intensiva pediatrica

• malattie respiratorie

• disturbi congeniti

• diagnostica per immagini

ricerca biomedica 52%

ricerca clinica 48%

distriBUzione dei Progetti Per tiPologia di ricerca

a CIasCUNo la sUa tEmatICa

tra le caratteristiche salienti di questo bando spiccano

eterogeneità e ricchezza delle proposte.

nel bando non sono state indicate aree tematiche

specifiche entro cui disegnare le proposte, bensì tipologie

di studi:• ricerca biomedica, finalizzata alla produzione di nuove

conoscenze su tecnologie e interventi di potenziale rilevanza per il servizio sanitario regionale;

• ricerca clinico-assistenziale, finalizzata al completa-mento delle conoscenze necessarie al trasferimento nella pratica dei servizi sanitari e alla valutazione delle effettive potenzialità e dell’impatto di tecnologie e interventi in ambito sanitario.

arEE tEmatIChE

creare una mappa di tematiche per identificare le

competenze degli esperti valutatori necessari per

procedere alla valutazione è stato il punto di partenza.

È emerso un quadro articolato; le aree tematiche

identificate sono organizzate di seguito coerentemente

alla maggiore o minore concentrazione di progetti.

la maggiore presenza di progetti si riscontra

prevalentemente in tre aree: oncologia, genetica

e genomica, cardiovascolare. viceversa, la minore

concentrazione di progetti si osserva nelle aree: medicine

non convenzionali, dermatologia, clinical governance.

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lezione dei revisori. il tutto, operativamente, si è tradotto nello

studio di:

• area tematica oggetto di studio del progetto di ricerca;

• abstract, health category e keyword;

• referenze rilevanti per il progetto presentato;

• pubblicazioni del Pi e dei coordinatori delle unità di ricerca

partecipanti.

in seconda battuta è stata avviata un’approfondita consultazio-

ne di banche dati biomediche, a partire da termini chiave, per

individuare i revisori più pertinenti rispetto ai singoli progetti da

valutare.

Fase B · valutare i progetti

il processo di valutazione in modalità telematica, avviato nel

mese di giugno 2012, si è svolto e concluso nell’arco di 5 mesi.

la gestione del processo comunicativo e della documentazione

prodotta in questa fase ha richiesto un crescente impegno, a

tratti non privo di difficoltà.

lo sviluppo di un database dedicato ha consentito il monitorag-

gio e la registrazione in itinere dei dati prodotti. dopo l’elabora-

zione di questi dati, e prima di formulare la graduatoria definiti-

va, è stato effettuato un controllo di qualità dei dati stessi.

Fase a · Identificare gli esperti

i revisori dovevano essere esterni alla regione emilia-romagna,

precondizione esplicita del bando.

a monte si è provveduto alla verifica dei nominativi di esperti

già coinvolti in percorsi di valutazione del Programma di ricerca

regione-Università.

si è quindi passati alla definizione di una metodologia per la se-

lezione di nuovi revisori. Questa ha implicato, in prima battuta,

un’analisi dei progetti. Particolare cura è stata posta nell’analisi

delle sezioni bibliografiche del progetto.

ciò ha consentito una più accurata messa a fuoco della microte-

matica in oggetto e delle competenze necessarie alla valutazio-

ne del progetto.

contemporaneamente ha permesso di individuare i network

collaborativi delle Unità operative partecipanti al progetto, sve-

lando da un lato anche eventuali conflitti di interesse con poten-

ziali esperti revisori.

naturalmente a tutti gli esperti individuati che hanno accettato

di prendere parte al processo di valutazione è stato chiesto di

firmare il modulo relativo ai conflitti di interesse.

la lettura delle singole proposte e le informazioni ritenute di

particolare rilevanza hanno favorito, dal punto di vista scienti-

fico, l’individuazione di alcuni criteri di orientamento per la se-

Figura 1. Flusso di attività del processo di valutazione dei progetti presentati al bando per i giovani ricercatori.

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Fase C · Premiare i vincitori

l’elaborazione dei dati ha consentito di stilare una graduatoria

finale pubblicata sul sito de laniUsletter del Programma di ri-

cerca regione-Università (www.laniusletter.it).

graduatoria alla mano, il comitato di indirizzo del PrrU ha av-

viato una riflessione che ha portato a incrementare il budget ori-

ginario per consentire di premiare un più alto numero di giovani

ricercatori.

Esperti valutatori: chi, dove e perché

l’intero processo ha coinvolto 219 valutatori esperti indipen-

denti sia italiani (esterni al servizio sanitario regionale e al con-

testo accademico dell’emilia-romagna) sia stranieri. la scompo-

sizione per genere mostra una preponderanza di esperti di sesso

maschile (74,9%) su quello femminile (25,1%).

la mappa mette in evidenza i Paesi relativi all’ente di affiliazione

dei revisori: 22 Paesi sparsi su 4 continenti (figura2). in totale i

revisori hanno prodotto 415 valutazioni. in realtà il numero di

esperti contattati è stato ben più alto.

complessivamente, per assegnare a ciascun progetto una tri-

pletta di esperti, è stato necessario contattare 727 esperti (fi-

gura 3). in molti casi, per ottenere la disponibilità di tre revisori,

ne è stata contattata oltre una decina. in altri casi, addirittura,

il percorso descritto nella figura 1 si è ripetuto fino a 16 volte,

questo soprattutto per progetti appartenenti alle aree meno

rappresentate, come quella delle medicine non convenzionali.

raramente la proposta a partecipare in qualità di revisore non

ha avuto risposta. Quando l’invito a partecipare veniva declina-

to, quasi sempre era motivato da impegni professionali preesi-

stenti e, spesso, chi ha rifiutato si è comunque reso disponibile

per edizioni future. ciò ha consentito di aggiornare e incremen-

tare la banca dati dei revisori che la regione da tempo sta svilup-

pando. la comunicazione è avvenuta prevalentemente in lingua

inglese (lingua di stesura dei progetti come richiesto dal bando),

tuttavia – una volta consolidato il flusso comunicativo – con al-

cuni revisori è stato utilizzato l’italiano, lo spagnolo e il francese.

le valutazioni, invece, sono state richieste e rese rigorosamente

in lingua inglese.

nessun dato (1, 1) (1, 4) (4, 10) (10, 75) Figura 2. distribuzione geografica degli enti di affiliazione dei revisori. in colore e tra parentesi il numero min-max dei progetti valutati dai revisori in quel Paese.

Figura 3. risposte alla richiesta di partecipazione a valutazione in qualità di esperto.

risposta negativa69,9%

risposta positiva30,1%

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I 15 progetti ammessi a finanziamento

Hla-g molecules as a prognostic marker of cytomegalovirus

infection and transmission in pregnancy

abstract (PDF: 22 Kb)

Roberta Rizzo

Prognostic impact of interval breast cancer detection

in pt1a n0 m0 early breast cancer with Her2-positive status:

a multicenter, population-based cancer registry study

abstract (PDF: 22 Kb)

Antonino Musolino

anti-3-18F-FacBc (anti1-amino-3-18F-fluorocyclobutane-1-

carboxylic acid) in comparison to 11C-CHOLINE PET/CT in the

evaluation of patients with prostate cancer radically treated

and with rising Psa

abstract (PDF: 22 Kb)

Cristina Nanni

a personalized medical approach to treat bacterial infections

in patients with liver cirrhosis

abstract (PDF: 21 Kb)

Leonardo Calza

tumour microenvironment: potential role of osteoporosis

in the development of bone metastases:

in vitro and in vivo studies

abstract (PDF: 22 Kb)

Veronica Borsari

an improve of tumor regression with a cancer-risk modulated

radiochemotherapy in local advanced rectal cancer (larc) can

lead to avoid doing major surgery: a randomized phase ii study

abstract (PDF: 21 Kb)

Francesco Fiorica

implementing diagnosis and treatment of depression in subjects

with recent diagnosis of Hiv-positivity by means of inflammatory

biomarkers and standardized psychiatric monitoring

abstract (PDF: 22 Kb)

Silvia Ferrari

search for novel genes responsible for familial colorectal polyposis

abstract (PDF: 22 Kb)

Giulia Piazzi

development and validation of innovative methods for steroid

hormone measurement in serum and saliva: applicability of new

technologies in the clinical routine

abstract (PDF: 22 Kb)

Flaminia Fanelli

diagnostics advances in hereditary breast cancer (diane)

abstract (PDF: 22 Kb)

Elena Bonora

development of new therapies for acute leukemias:

biological aspects and clinical implications of immunogenic

cancer cell death

abstract (PDF: 21 Kb)

Antonio Curti

Biological and Biophysical stimulation on implant

osteolysis and aseptic loosening conditions: effects of pulsed

electromagnetic fields and platelet derivatives (Bio.Bio.

st.im.o.lo)

abstract (PDF: 22 Kb)

Matilde Tschon

identification of innovative microrna-based biomarkers

and anti-cancer strategies for the treatment

of hepatocellular carcinoma

abstract (PDF: 22 Kb)

Francesca Fornari

5-metyl-tetrahydrofolate in the treatment of portal

hypertension in cirrhotics in pharmacologic prophylaxis

of variceal bleeding with beta-blockers: a double-blind

randomized controlled trial

abstract (PDF: 22 Kb)

Ranka Vukotic

molecular classification of hepatocellular carcinoma to select

the more appropriate surgical treatment: liver transplantation

or liver resection

abstract (PDF: 22 Kb)

Matteo Ravaioli

76 2013

Novità e criticità

la seconda edizione del Programma di ricerca regione-Univer-

sità (PrrU 2010-2012) ha lanciato due bandi per la ‘ricerca per

il governo clinico’ (2010/11 e 2012) attraverso i quali, al termine

di un processo che si è evoluto nel tempo, sono stati finanziati 20

differenti progetti con un budget complessivo di quasi 6,5 milio-

ni di euro.

rispetto a quelli svolti durante l’edizione PrrU 2007-2009, que-

sti nuovi bandi hanno introdotto alcune novità di rilievo. Una

inerente il percorso di valutazione dei progetti e la seconda rela-

tiva alla definizione delle aree e dei quesiti di ricerca quali frutto

di un primo esercizio di priority setting.

infatti, da subito, nel percorso di valutazione a doppio step che

caratterizza il PrrU ormai dal 2008, si rafforza il ruolo dei col-

legi di direzione delle aziende nella selezione delle proposte da

invitare alla stesura del Progetto completo.

inoltre, il bando successivo (2012) presenta non solo le aree te-

matiche su cui applicare le proposte di ricerca, ma anche quesiti

specifici a cui le proposte devono rispondere in modo vincolante.

Bandi area 2ricerca per il governo clinico

6 2013

Il percorso di valutazione: un po’ di storia

il processo di valutazione delle proposte progettuali durante l’e-

dizione del PrrU 2007-2009 ha subito la sua prima significativa

trasformazione: da singolo step a doppio step di valutazione.

nella prima edizione del Programma (2007-2009) era stata in-

trodotta la figura del tutor metodologico per sostenere il ricer-

catore nella stesura definitiva dello studio.

a partire dalla seconda edizione del PrrU questa figura viene

però eliminata per la difficoltà di individuare esperti realmente

indipendenti su quesiti di ricerca particolarmente specifici.

Un’ulteriore modifica viene poi introdotta durante la seconda

edizione del Programma.

Fin dal primo bando (2007), i collegi di direzione delle aziende

destinatarie dei finanziamenti sono stati direttamente coinvolti

nel processo di valutazione in quanto interpreti delle linee stra-

tegiche di sviluppo delle rispettive aziende.

a loro il compito di pre-selezionare le lettere di intenti da invia-

re a valutazione. a partire dalla seconda edizione del Program-

ma (bando 2010-2011) l’azione di indirizzo strategico del colle-

8 6 2013

gio di direzione si irrobustisce. analizzati i pareri degli esperti,

emersi dal confronto con il ricercatore durante il primo step

di valutazione (workshop), i collegi selezionano le proposte da

avviare alla stesura del Progetto completo in vista del secondo

step di valutazione (study session).

il coinvolgimento dei collegi di direzione risponde all’obiettivo

di finanziare le proposte progettuali più coerenti con le proprie

linee di sviluppo, peraltro incentivando ulteriormente il loro

ruolo di promozione e sviluppo della ricerca aziendale già san-

cito per legge (l.r. 29 del 2004). a ciò si aggiunge la decisione

regionale di identificare con maggiore cura le aree di intervento

da mettere a bando.

Identificare le aree tematiche prioritarie

a partire dal bando del 2012 per la prima volta vengono indivi-

duati con precisione 25 quesiti di ricerca organizzati in 5 aree

tematiche (emergenza-urgenza, medicina perinatale, riabilita-

zione, terapia intensiva e lungodegenza).

la scelta di identificare con cura aree e quesiti di ricerca su cui

orientare proposte di ricerca (priority setting) e verso cui con-

vogliare il finanziamento risponde contemporaneamente a due

bisogni. da un lato rende conto dell’esigenza di ottimizzare gli

Figura 1. Percorso di valutazione applicato a tutti i bandi del PrrU che non prevedono la valutazione telematica.

investimenti pubblici dedicati alla ricerca in un momento di ge-

neralizzata scarsità di risorse; dall’altro intende rispondere in

modo quanto più efficiente possibile ai bisogni di ricerca indivi-

duati nell’ambito della regione emilia-romagna.

ma come identificare aree e quesiti di ricerca prioritari?

Perché si possa davvero parlare di ricerca orientata alla cura e

all’assistenza del paziente, non si può prescindere dall’analisi del

contesto.

Per fare ciò sono stati utilizzati documenti di indirizzo per la pia-

nificazione degli interventi sanitari regionali, le keyword più fre-

quenti in essi contenute, un’analisi critica della letteratura e, non

da ultimo, i punti di vista di osservatori-attori del settore della

sanità pubblica (interviste a responsabili di servizi della dire-

zione generale sanità e politiche sociali e di aree di Programma

dell’agenzia sanitaria e sociale regionale).

Il percorso di valutazione attuale

la valutazione delle proposte segue lo schema presentato nella

figura 1, dove vengono sottolineati i due elementi che rispetto

alle edizioni passate hanno subito modifiche più rilevanti.

lo stesso vale per la novità relativa all‘identificazione delle aree

prioritarie di intervento e ai relativi quesiti di ricerca.

96 2013

annualità Bando 2010-2011 2012

Budget totale previsto (€) € 6.000.000 € 3.000.000

Finanziamento minimo previsto per progetto € 200.000 € 200.000

Finanziamento massimo previsto per progetto € 450.000 € 450.000

n. lettere di intenti valutate 63 32

n. progetti completi valutati 21 14

n. progetti finanziati 13 7

% progetti finanziati 62% 50%

Progetti avviati 12* 0

Budget allocato € 4.474.832 € 1.945.500

Finanziamento minimo erogato per progetto € 240.900 € 212.000

Finanziamento massimo erogato per progetto € 447.000 € 400.000

Finanziamento medio erogato per progetto € 344.218 € 277.928

durata prevista (mesi) 24 24

interventistica osservazionale educazionale

50%31%

19%

49%

13%

38%

l ’area 2 nella seconda edizione del Programma:

bandi a confronto

la tabella mostra e mette a confronto tutti i numeri dei Bandi

area 2 della seconda edizione PrrU.

volendo inoltre classificare la ricerca in 3 macrocategorie – ri-

cerca educazionale, osservazionale e interventistica – possiamo

mettere a confronto le due tornate dei Bandi area 2 della secon-

da edizione PrrU.

in generale la maggior parte dei progetti è di tipo interventistico

e tra la prima e la seconda tornata si evidenzia una sostanziale

coerenza (figura 2).

Figura 2. Bandi area 2: categorie di ricerca a confronto.

tiPo di ricerca Bando 2010-2011

tiPo di ricerca Bando 2012

*Un progetto sta completando le procedure amministrative per l’avvio.

le criticità

Processi così complessi, con percorsi articolati che coinvolgono

direttamente e indirettamente svariati attori, vanno monitorati

costantemente.

esplorare l’opinione di attori diversi è pertanto fondamentale

per introdurre azioni correttive tempestive ed efficaci.

tutto ciò è stato fatto interrogando i principali protagonisti del

Programma: esperti valutatori e ricercatori.

nelle varie fasi del percorso di valutazione sono stati sommini-

strati questionari di gradimento dai quali è emerso un quadro per

ora positivo, punteggiato da criticità tutto sommato modeste.

• Gli esperti hanno suggerito di apportare alcune modifiche

al modulo della lettera di intenti (ldi) per dare maggiore

spazio a sezioni specifiche: background; metodi della ricerca

e budget.

• altro tema sollevato è quello relativo alla frequente discre-

panza tra quanto scritto nella ldi e quanto presentato nel

workshop, aspetto che rende più difficile formulare un giudi-

zio sulla proposta.

• Infine, una nota generale riguardava la necessità di fare mag-

giore chiarezza sul significato della ricerca per il Governo

clinico, poiché sono state presentate ricerche su interventi o

tecnologie innovative al limite della pertinenza con il bando.

i nUmeri dei Bandi area 2

10 6 2013

Programmi strategici

il bando area 1 ‘ricerca innovativa’ 2010-2012 – unica tornata

nella seconda edizione del Programma di ricerca regione-Uni-

versità (PrrU 2010-2012) – ha finanziato 9 Programmi strategi-

ci di durata triennale per complessivi 14 milioni di euro.

rispetto alle precedenti edizioni vi sono stati diversi cambia-

menti nei termini di semplici aggiustamenti del processo valuta-

tivo, ma anche di un nuovo tipo di finanziamento per la ricerca di

tipo innovativo.

le aree del Programma sono le reali protagoniste di queste tra-

sformazioni.

in particolare, la novità più significativa può essere sintetizzata

in una breve frase: non più singoli Progetti ma Programmi stra-

tegici (Ps), che funzionino come una piattaforma comprensiva

ed integrata di un programma di ricerca più complesso.

Bando area 1ricerca innovativa

in pratica è stato deciso di favorire programmi a sostegno dell’in-

tegrazione tra conoscenze scientifiche, linee strategiche e prio-

rità regionali.

i Programmi strategici sono stati concepiti per sviluppare atti-

vità di ricerca innovativa (theory enhancing) intesa a produrre

nuove conoscenze su tecnologie e interventi di potenziale rile-

vanza per il servizio sanitario della regione emilia-romagna.

ciò diventa più fattibile quando preesistono network di ricerca

intraregionali e, laddove questi non si siano pienamente manife-

stati, vi è la disponibilità degli attori principali nel mettersi in rete.

Integrazione, coordinamento ed interazione sono quindi i termini

chiave di queste nuove proposte di ricerca.

aree tematiche e Programmi strategici

Perché questi elementi distintivi si manifestassero compiuta-

mente, i destinatari istituzionali dei fondi allocati per il bando

(quattro aziende ospedaliero-Universitarie e gli istituti di rico-

vero e cura a carattere scientifico istituto ortopedico rizzoli

e istituto scienze neurologiche) sono stati invitati a segnalare

le aree tematiche di interesse strategico per le loro aziende in

armonia, naturalmente, con il Piano sociale e sanitario regionale.

a ciascuno è stato inoltre assegnato un numero di proposte da

presentare.

sono stati presentati 11 Programmi strategici per 7 diverse

aree tematiche distribuite tra le 6 aziende beneficiarie del fi-

nanziamento, tenendo presente che le aoU di modena, Ferrara

e Parma potevano presentare 2 proposte, la aoU di Bologna 3, e

gli irccs 1 proposta ciascuno (figura 1).

Cosa sI INtENDE PEr Programma stratEgICo

NEl PrrU?

È un’azione concertata che ha individuato un problema

sanitario assistenziale e/o una patologia nel cui ambito

sia necessario migliorare le conoscenze scientifiche

(parte innovativa) e migliorare/ottimizzare le capacità di

trasferimento di iniziative/interventi efficaci nel Sistema

sanitario (parte clinico-assistenziale).

116 2013

area tematica no. Ps destinatario istituzionale

oncologiamalattie rare

2aoU di modena

oncologiariabilitazione

2aoU di Ferrara

cardiovascolarePatologie virali e autoimmuni

2 aoU di Parma

oncologiacardiovascolaretrapianti e medicina rigenerativa

3aoU di Bologna

trapianti e medicina rigenerativa 1 irccs rizzoli

scienze neurologiche 1irccs neuroscienze

Il Percorso di valutazione step-by-step

il percorso di valutazione seguito dai Programmi strategici è de-

scritto nella figura 2.

il bando è stato pubblicato il 27 ottobre del 2011 in forma di

lettera di “Invito alla presentazione di proposte di Programmi stra-

tegici”. l’iter di peer-review seguito per i Programmi strategici in-

clude due step principali e uno intermedio in linea con le regole

seguite anche per altri bandi del Programma di ricerca regione-

Università.

step 1. Un workshop per ciascuna area tematica indicata nel ban-

do. nel corso dei workshop i ricercatori hanno illustrato la let-

tera di intenti a un panel di esperti valutatori. l’esito della valu-

tazione è consistito in una lettera con commenti e suggerimenti

area trapianti e medicina rigenerativa

area malattie rare

area oncologia

area scienze neurologiche

area riabilitazione

area cardiovascolare

area Patologie virali e autoimmuni

Figura 1. distribuzione dei Programmi strategici per aree tematiche e aziende sanitarie beneficiarie del finanziamento.

Figura 2. Percorso di valutazione dei Programmi strategici.

Valutazione Individuale

12 6 2013

per la stesura del Programma completo (full proposal) destinata

al ricercatore. il ricercatore dal canto suo poteva tener conto

dei suggerimenti oppure, se in disaccordo, motivare il dissenso

(supportandolo con adeguate evidenze scientifiche) allegando

alla proposta completa una lettera di accompagnamento.

step 2. valutazione individuale (a distanza). gli stessi valutatori

coinvolti nello step precedente hanno preso visione della pro-

posta completa e della lettera di accompagnamento e ne hanno

identificato criticità e punti di forza da condividere con i colleghi

nella fase di valutazione collegiale.

step 3. Study session collegiale. in questa fase gli esperti si sono

riuniti assicurando che le diverse competenze scientifiche, così

combinate, coprissero ampiamente e adeguatamente le aree

tematiche degli 11 Programmi strategici. al termine della study

session gli esperti hanno espresso, per ciascun Programma valu-

tato, un giudizio circa l’ammissibilità o no al finanziamento.

sulla scorta di questo giudizio il comitato di indirizzo del Pro-

gramma ha avallato le decisioni e ha stilato la lista dei Program-

mi ammessi al finanziamento e no.

Esito della valutazione

degli 11 Programmi strategici presentati, 8 hanno superato il

percorso di valutazione descritto nella figura 2. di questi, 3 sono

stati ammessi a finanziamento tout court e 5 a condizione che si

attuassero modifiche sostanziali al Protocollo finale.

tre Programmi strategici, invece, sono stati giudicati non am-

missibili a finanziamento.

Un passo oltre

in virtù dell’approccio maieutico del Programma di ricerca re-

gione-Università, nonché della rilevanza strategica delle tema-

tiche trattate, i 3 Programmi strategici giudicati non idonei al

finanziamento sono rientrati in una nuova procedura di valuta-

zione.

a quest’ultima hanno preso parte esperti diversi da quelli coin-

volti precedentemente, che hanno espresso il proprio giudizio

‘informato’ (tenendo conto delle critiche sollevate fino a questo

stadio di valutazione, inclusi i giudizi negativi) in base ai medesi-

mi criteri utilizzati fino a quel momento.

la nuova procedura ha consentito di ammettere a finanziamen-

to 1 Programma strategico (area cardiovascolare), vincolando-

lo a specifiche modifiche, e ha riconfermato la non ammissibilità

degli altri 2 (aree oncologia e trapianti).

nel complesso, quindi, 9 su 11 (82%) Programmi strategici sono

stati ammessi a finanziamento per un totale di circa 14 milioni di

euro, per la precisione il 79% della cifra inizialmente stanziata

(18,4 milioni di euro).

il finanziamento scomposto per aree tematiche mostra una net-

ta prevalenza delle aree oncologia e cardiovascolare (figura 3).

considerando invece la distribuzione di tali fondi tra i diversi

destinatari istituzionali, il 29% ha premiato l’aoU di Bologna, il

21% l’aoU di Parma, il 20% l’aoU di modena, l’11% l’irccs isti-

tuto ortopedico rizzoli, il 10% l’irccs scienze neurologiche e

l’8% l’aoU di Ferrara.

EsPErtI valUtatorI · ComPEtENzE E NUmErI

ciascun panel è stato costituito prendendo in

considerazione le diverse competenze necessarie a

valutare sia gli aspetti tecnicoscientifici delle proposte

di Programma strategico sia le possibili ricadute sul

sistema sanitario. ciascun settore ha coinvolto un numero

variabile di esperti tra 3 e 6. su 31 esperti coinvolti nel

processo di peer-review, 24 (77%) avevano un’affiliazione

italiana (21% donne e 79% uomini) e 7 (23%) straniera

(29% donne e 71% uomini). le affiliazioni straniere sono

riconducibili a 5 Paesi: regno Unito (33% donne

e 67% uomini), germania (100% uomini), svizzera (100%

uomini), norvegia (100% uomini) e canada (100% donne).

21%area oncologia

area cardiovascolare

€ 2.936.000

€ 2.976.100

area malattie rare

area Patologie virali e autoimmuni14%

€ 1.985.000

€ 1.993.410

area trapianti e medicina rigenerativa

11% € 1.540.000

area scienze neurologiche10% € 1.323.300

8% area riabilitazione € 1.170.000

Figura 3. scomposizione del finanziamento per aree tematiche.

136 2013

Un orizzonte più vasto

come avvenuto per le aree sorelle del Programma di ricerca re-

gione-Università (area 1 e area 2), anche l’area 3 “Formazione

alla ricerca e creazione di research network” fa un passo avan-

ti: dallo sviluppo di competenze tecniche per la realizzazione di

attività di ricerca clinica e sanitaria muove verso lo sviluppo di

competenze manageriali che consentano di governare i processi

di cambiamento.

il Bando area 3 2012 è stato disegnato per rispondere ai cambia-

menti significativi nell‘organizzazione dei servizi e nella struttu-

ra dell’offerta assistenziale del nostro servizio sanitario regio-

nale. si tratta di cambiamenti radicali che dovranno innanzitutto

governare l’innovazione. È perciò necessario adeguare queste

attività orientandole verso lo sviluppo di competenze manage-

riali che consentano di governare i processi di cambiamento.

il Bando 2012 si articola su due filoni principali.

a. attività di formazione al governo dell’innovazione, con un’i-

niziativa rivolta a rappresentanti di tutti gli enti del servizio

sanitario regionale.

B. iniziative formative di due tipi.

• attività di ‘Formazione alla ricerca’ (on demand).

nello specifico ’studi di fattibilità’ orientati alla pro-

gettazione europea o ad altre attività di fund raising

in ambiti competitivi e al collegamento ai grandi temi

di ricerca clinica avanzata e in periodi di formazione

residenziale presso enti nazionali o esteri (post doc-

toral fellowship) individuati sulla base delle necessità

formative rilevate dal monitoraggio delle infrastrut-

ture ricerca e innovazione delle aziende sanitarie.

attività di ‘Formazione alla ricerca’.

• modalità innovative di formazione alla ricerca, raccol-

ta di dati e produzione di analisi originali sull’efficacia

delle attività formative proposte, metodiche che ac-

compagnino e si associno ai cambiamenti organizzativi

in atto nella sanità regionale, con particolare attenzio-

ne nella formazione delle professioni sanitarie.

a questi percorsi formativi sono dedicati circa 700.000 euro.

Bando area 3Formazione per la ricerca

lE PECUlIarItà DEl BaNDo

l’assenza di competitività tra Programmi strategici per

l’assegnazione dei fondi è un primo tratto distintivo del

bando, fermo restando il principio di peer-review.

a ciascun destinatario istituzionale è stata riconosciuta

piena discrezionalità nella selezione interna delle

proposte, a patto che questa – stando all’opinione dei

valutatori – raggiungesse un livello soglia di qualità

scientifica e di ricaduta clinico-organizzativa (secondo

criteri definiti nel bando stesso), pena la non finanziabilità

della proposta.

il Programma strategico è costituito da progetti, una

somma di attività integrate orientate al raggiungimento

dell’obiettivo del Programma strategico.

le attività sono articolate in Work package, ossia progetti

nell’ambito dei quali possono agire una o più Unità

operative coordinate da un responsabile di Work package.

Queste Unità, interagendo, perseguono l’obiettivo del

Work package di riferimento e quindi del Programma

strategico cui appartengono.

generalmente le attività del Programma strategico

sono organizzate in due macro-fasi. Una prima fase,

dedicata all’ampliamento delle conoscenze scientifiche

in relazione al quesito di studio (versante innovativo),

seguita da una fase di trasferimento centrata

sull’implementazione nel sistema sanitario dei risultati

ottenuti nella fase innovativa.

Per questa ragione è stato chiesto ai ricercatori di

descrivere nel dettaglio metodologia e strumenti del

trasferimento, sia nella stesura della lettera di intenti, sia

in quella del Programma strategico completo.

14 6 2013

Dodici professionisti fanno il punto sulla formazione

dodici professionisti del servizio sanitario regionale dell’emilia-

romagna hanno preso parte ai primi due moduli del percorso

formativo nazionale del Progetto mattone internazionale (giu-

lia Bertelli, azienda ospedaliero-Universitaria di Ferrara; luana

Bolzoni, azienda Usl di Piacenza; Elisabetta Cardelli, monteca-

tone rehabilitation institute spa di imola; antonio Chiaren-

za, azienda Usl di reggio emilia; Francesca Diodati, azienda

ospedaliero-Universitaria di Parma; Danilo di Diodoro, azien-

da Usl di Bologna; maria Francesca Paoli, azienda ospedaliera

Arcispedale S. Maria Nuova/IRCCS in Tecnologie avanzate e mo-

delli assistenziali in oncologia di reggio emilia; Cristiano Pelati,

azienda Usl di Ferrara; andrea rizzi, irccs istituto ortopedico

rizzoli di Bologna; Paolo rosa, azienda ospedaliero-Universi-

taria di Bologna; silvia scapinelli, azienda Usl di Forlì e azienda

Usl di cesena; annalisa volpi, irccs, istituto scientifico roma-

gnolo per lo studio e la cura dei tumori di meldola - Fc).

il percorso si intitolava Corso di politiche e relazioni sanitarie

europee ed internazionali nell’ambito del Progetto mattone

Internazionale.

nella primavera del 2013 partirà il terzo modulo dedicato alla ste-

sura e gestione di un progetto e alla relativa costruzione del budget.

Il secondo modulo

nel 2012 si è concluso il secondo modulo del Corso sugli stru-

menti e sulle strategie per la progettazione e la gestione dei

progetti in ambito sanitario. i professionisti che hanno preso

parte al corso fanno qui di seguito il punto su cosa hanno appre-

so e in quali condizioni sarebbe utile applicare le nuove compe-

tenze rispetto al loro quotidiano professionale.

le attività didattiche e l’accoglienza sono state curate con gran-

de competenza e capacità dallo staff del Progetto mattone in-

ternazionale presso la Ulss 10 veneto orientale. la partecipa-

zione al corso, seppur impegnativa, si è rivelata stimolante per la

buona articolazione dei contenuti, studiati per offrire un ampio

inquadramento delle modalità di lavoro delle istituzioni euro-

pee, delle commissioni e dei programmi.

in particolare il secondo modulo con il professor georgios

martgetidis (scientific Project officer, Health Unit, executive

agency for Health and consumer, eaHc) ha consentito di esa-

minare le tecniche di ideazione e di sviluppo di progetti, con par-

ticolare riferimento alle tecniche e alle metodologie promosse

a livello europeo e finalizzate al reperimento dei finanziamenti

comunitari nella logica della progettazione partecipata.

le opinioni dei partecipanti

tutti i professionisti che hanno preso parte all’evento formativo

riconoscono che partecipare ai bandi europei richiede prepara-

zione e competenze specifiche, nonché un assetto organizzati-

vo e amministrativo che non è possibile improvvisare. il corso è

stato quindi sicuramente uno dei passi che il ministero della sa-

lute e le regioni stanno intraprendendo per “avvicinarci” di più

all’europa.

È opinione condivisa, tra coloro che hanno vissuto questa espe-

rienza, che sia importante dare seguito alle sinergie create pro-

ponendo azioni specifiche; tra queste, la definizione di un modu-

lo di approfondimento degli aspetti teorici e pratici di gestione di

un progetto, strutturato in termini quanto più possibile operati-

vi. Questa proposta si allinea perfettamente con l’ultima parte

del corso, necessariamente sintetizzata e forse troppo contratta

per la vastità e complessità dell’argomento. sarebbe sicuramen-

te utile riprendere dal punto in cui il corso si è interrotto e offrire

ai corsisti ma anche ai ricercatori del ssr l’opportunità di appren-

dere le “difficoltà” e i “trucchi” di una application per un progetto

europeo, così come l’analisi degli strumenti e delle modalità di

pianificazione, esecuzione e controllo delle attività.

Progetto mattone Internazionale

il Progetto mattone Internazionale si propone di

garantire una presenza strutturata dell’italia nei processi

decisionali e operativi in europa.

il Progetto prevede la realizzazione di attività formative

e informative dedicate alle strutture ministeriali

competenti, alle regioni italiane e Province autonome,

alle aziende sanitarie ed ospedaliere, nonché

l’attivazione di specifici meccanismi per favorire la

partecipazione qualificata di tutti i destinatari ai bandi

dedicati alla salute in ambito europeo.

156 2013

I bandi di ricerca, le notizie e gli eventi

tutte le informazioni sui bandi promossi dalla regione emilia-romagna e da altre istituzioni nazionali e internazionali sono consultabili nella sezione Bandi et al. del sito www.laniusletter.it.la sezione è costantemente aggiornata e consente l’accesso diretto ai materiali di ogni bando.

nella sezione Nius dello stesso sito si possono leggere le notizie e gli eventi sulle iniziative regionali, nazionali e internazionali nel campo della ricerca.

l’agenzia sanitaria e sociale regionale, nel corso degli ultimi

mesi, ha definito i possibili livelli di collaborazione con aster

(il consorzio tra la regione emilia-romagna, le Università, gli

enti di ricerca nazionali operanti sul territorio – cnr ed enea,

l’Unione regionale delle camere di commercio e le associazioni

imprenditoriali regionali).

aster opera su aree tematiche di prioritaria importanza per il

sistema regionale. tra queste anche l’area delle scienze della vita

e della salute. in questo ambito è possibile avvalersi dei servizi

specifici illustrati qui di seguito.

sportello aPrE (agenzia per la Promozione della ricerca Eu-

ropea) Emilia-romagna

lo sportello eroga servizi intesi a promuovere:

• la partecipazione a programmi europei per la ricerca e l’in-

novazione;

• servizi di informazione, assistenza e formazione sui pro-

grammi di ricerca e sviluppo tecnologico, rivolti a organismi

pubblici o privati (imprese, enti di ricerca, singoli ricercatori)

astEr, servizi per la ricerca

interessati a partecipare a programmi comunitari e naziona-

li di ricerca e sviluppo tecnologico.

contatti: [email protected]

referente settore Health: viorika dishnica

[email protected]

approfondimenti: http://first.aster.it/apre.php

sImPlEr - Enterprise Europe Network (EEN)

simPler eroga servizi volti alla promozione dell’internaziona-

lizzazione del sistema della ricerca, integrati anche con le attivi-

tà aPre grazie alle seguenti iniziative:

• visite presso aziende e centri di ricerca volte ad individuare

i fabbisogni specifici (ad esempio, la necessità di collaborare

con laboratori o enti di ricerca, di accedere a nuove tecno-

logie o a servizi di finanza agevolata) e a fornire le soluzioni

adeguate caso per caso.

• ricerca di partner nazionali e transnazionali mediante la cir-

colazione di profili di offerta o richiesta di tecnologia in un

database europeo, al fine di avviare collaborazioni commer-

ciali, tecnologiche o per presentare dei progetti di ricerca

europei.

• incontri one-to-one tra centri di ricerca e imprese per il

matching di domande e offerte di tecnologia, domande e of-

ferte commerciali, nonché a individuare partner per la par-

tecipazione ai bandi del 7PQ;

• company mission per facilitare la creazione di partnership

internazionali.

contatti: [email protected]

referente settore Health: annamaria Bonardi

[email protected]

approfondimenti

http://www.aster.it/tiki-index.php?page=Simpler

È utile tener presente che per questo tipo di attività formativa

si può concorrere al supporto, anche economico, del Progetto

mattone internazionale (avviso 1, cfr sito web alla voce op-

portunità, www.progettomattoneinternazionale.it), che certo

saprebbe indirizzare sui contenuti e proporre eventuali docenti.

i contenuti del terzo modulo, che coinvolgerà nuovamente i 12

professionisti emiliano-romagnoli – stesura del progetto, co-

struzione del budget e gestione del progetto – offre senz’altro

opportunità di approfondimento e di sviluppo di una preparazio-

ne comune in questo tipo di “mattoni”.

l’auspicio

i partecipanti a questa iniziativa formativa si augurano che la re-

gione mantenga aperto un canale comunicativo sull’argomento

con le direzioni generali, scientifiche e della ricerca degli enti

ai quali appartengono. Questo faciliterebbe il fluire delle infor-

mazioni dirette a tutto il loro personale in merito alle opportuni-

tà europee e all‘esperienza acquisita dai loro 12 colleghi. non da

ultimo, se vi sarà una risposta/interesse reale da parte dei ricer-

catori, andrebbe valutata la possibilità di introdurre i supporti

necessari alla gestione delle attività che ne discenderebbero.