Ferrarino num.3 anno 2

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Periodico di informazione e discussione dell I.T.C. “F. Ferrara” Palermo Anno 3 numero 3 - febbraio - marzo 2008 [email protected] Nell'anniversario dell'abbattimen- to dei cancelli di Auschwitz, secondo le indicazioni della legge 20 luglio 2000 n. 211, che istitui- va il "Giorno della Memoria", nel nostro Istituto sono state organiz- zate delle giornate di studio e riflessione su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati nei campi nazisti. In molte classi, inoltre, gli alunni hanno svolto degli elaborati su questo oscuro periodo della storia. Pubblichiamo a pag 4 il tema di un alunno di una seconda classe e il "resoconto" di una allieva che ha partecipato agli incontri orga- nizzati dalla prof.ssa Lipari. A pag. 5 l’interessante ricerca documentaria sulla deportazione degli zingari svolta in VA/s. pagg. 4 e 5 BUONI ESEMPI E CATTIVI MAESTRI Care lettrici e cari lettori, Il tempo scorre velocemente e la Pasqua è già alle porte. Ciò significa che l'anno scolastico entra nella sua fase decisiva: non bisogna più perdere tempo per recuperare eventuali lacu- ne riportate nel I Quadrimestre. Da quest'anno, come è noto, non si passa alla classe succes- siva in presenza di insufficien- ze. A meno che non vogliate studiare in estate, impegnatevi al massimo ora per passare delle vacanze tranquille. Se poi siete tra coloro che non rischia- no l'anno, perché non provate ad ottenere dei voti brillanti così da ricevere la borsa di stu- dio che la nostra scuola ha isti- tuito per gli alunni meritevoli? Come si può vedere dalla foto accanto, l'impresa non è impos- sibile. Basta crederci e seguire l'esempio. Certo, trovare il tempo per studiare di più non è sempre facile. Potrebbe però aiutarci un migliore e minore uso della televisione che, come afferma una alunna nell'articolo di pag. 6, spesso si rivela una cattiva e invadente maestra. segue a pag. 4 PREMIATA L’ECCELLENZA ASSEGNATE LE BORSE DI STUDIO “LORENA GRECO” La musica che integra.. pag. 3 Dal corso Sirio............... pag. 5 La cattiva maestra.........pag. 6 Super telefonino ............pag. 7 La posta dei lettori .... pag. 10 Curiosando................... pag. 11 Relax .............................pag. 12 All’interno Da sx, la preside Gaetana Vitanza, Salvatore Calabrese, Ornella Irosa, Giuseppe Fraterrigo, Valentina Falcone e il D. S. Angelo Di Vita. Sono quattro gli alunni del Ferrara che, aven- do riportato nello scorso scolastico una media dei voti superiore all'otto, hanno matu- rato il diritto all'assegnazione della borsa di studio "Lorena Greco". La cerimonia di premiazione si è svolta in aula magna lunedì 3 marzo alla presenza dei familiari di Lorena Greco, l'alunna scomparsa il 21 aprile 2007 e che aveva dimostrato un esemplare attaccamento alla scuola chieden- do di poter svolgere delle lezioni a domicilio nonostante la sua grave malattia che l'ha strappata alla vita così prematuramente. pag 2 Affinché non accada mai più Le iniziative del nostro Istituto per il giorno della memoria LA SCUOLA DI EINSTEN: OPINIONI A CONFRONTO Pag. 9 Per il 60° anniversario della nostra Legge fondamentale, pubblichiamo il tema di un alunno sul ripudio della guerra come mezzo di risoluzione dei contrasti fra i popoli e un arti- colo sulla pena di morte che, non permettendo la rieducazio- ne del condannato, non è ammessa dalla nostra Costituzione. Pag. 8 Buon compleanno Costituzione!

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Giornalino del Ferrara

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Periodico di informazione e discussione dell I.T.C. “F. Ferrara” PalermoAnno 3 numero 3 - febbraio - marzo 2008 [email protected]

Nell'anniversario dell'abbattimen-to dei cancelli di Auschwitz,secondo le indicazioni della legge20 luglio 2000 n. 211, che istitui-va il "Giorno della Memoria", nelnostro Istituto sono state organiz-zate delle giornate di studio eriflessione su quanto è accaduto alpopolo ebraico e ai deportati neicampi nazisti. In molte classi,inoltre, gli alunni hanno svolto

degli elaborati su questo oscuroperiodo della storia.Pubblichiamo a pag 4 il tema diun alunno di una seconda classe eil "resoconto" di una allieva cheha partecipato agli incontri orga-nizzati dalla prof.ssa Lipari. A pag. 5 l’interessante ricercadocumentaria sulla deportazionedegli zingari svolta in VA/s.

pagg. 4 e 5

BUONI ESEMPIE CATTIVI MAESTRI

Care lettrici e cari lettori,Il tempo scorre velocemente ela Pasqua è già alle porte. Ciòsignifica che l'anno scolasticoentra nella sua fase decisiva:non bisogna più perdere tempoper recuperare eventuali lacu-ne riportate nel I Quadrimestre.Da quest'anno, come è noto,non si passa alla classe succes-siva in presenza di insufficien-ze. A meno che non vogliatestudiare in estate, impegnatevial massimo ora per passaredelle vacanze tranquille. Se poisiete tra coloro che non rischia-no l'anno, perché non provatead ottenere dei voti brillanticosì da ricevere la borsa di stu-dio che la nostra scuola ha isti-tuito per gli alunni meritevoli?Come si può vedere dalla fotoaccanto, l'impresa non è impos-sibile. Basta crederci e seguirel'esempio. Certo, trovare iltempo per studiare di più non èsempre facile. Potrebbe peròaiutarci un migliore e minoreuso della televisione che, comeafferma una alunna nell'articolodi pag. 6, spesso si rivela unacattiva e invadente maestra.

segue a pag. 4

PREMIATA L’ECCELLENZAASSEGNATE LE BORSE DI STUDIO “LORENA GRECO”

La musica che integra.. pag. 3

Dal corso Sirio............... pag. 5

La cattiva maestra.........pag. 6

Super telefonino ............pag. 7

La posta dei lettori .... pag. 10

Curiosando................... pag. 11

Relax .............................pag. 12

All ’ interno

Da sx, la presideGaetanaVitanza,SalvatoreCalabrese,Ornella Irosa,GiuseppeFraterrigo,ValentinaFalcone e il D. S.Angelo Di Vita.

Sono quattro gli alunni del Ferrara che, aven-do riportato nello scorso scolastico unamedia dei voti superiore all'otto, hanno matu-rato il diritto all'assegnazione della borsa distudio "Lorena Greco". La cerimonia di premiazione si è svolta inaula magna lunedì 3 marzo alla presenza dei

familiari di Lorena Greco, l'alunna scomparsail 21 aprile 2007 e che aveva dimostrato unesemplare attaccamento alla scuola chieden-do di poter svolgere delle lezioni a domiciliononostante la sua grave malattia che l'hastrappata alla vita così prematuramente.

pag 2

Affinché non accada mai piùLe iniziative del nostro Istituto per il giorno della memoria

LA SCUOLADI EINSTEN:

OPINIONI A CONFRONTO

Pag. 9

Per il 60° anniversario dellanostra Legge fondamentale,pubblichiamo il tema di unalunno sul ripudio della guerracome mezzo di risoluzione deicontrasti fra i popoli e un arti-

colo sulla pena di morte che,non permettendo la rieducazio-ne del condannato, non èammessa dalla nostraCostituzione. Pag. 8

Buon compleanno Costituzione!

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Pag 2 febbraio - marzo 2008 ferrara news il ferrarino

Nome, Cognome e Soprannome!Valentina Falcone, detta “ Paris”“ Giuseppe Fraterrigo,

detto “Er genio”Cosa provi a ricevere questo premio

In genere non mi lascio sopraffaredall’emozione, ma sono molto

soddisfatta.

Mi sento molto gratificato. Il premio è un motivo in più peressere soddisfatto

Dopo il diploma?Penso di iscrivermi in scienze della comunicazione, ramo: giornalismo

Università! Verso la facoltà diingegneria informatica

Come utilizzerai la cifra ricevuta?In parte per le tasse universitarie Mi sarà utile per l’Università.

La cosa che apprezzi di più della nostra scuola.

La disponibilità e l’affetto dei professori

L’aria di rinnovamento di questiultimi anni.

Un consiglio per noi alunni

Impegnatevi ... La scuola è indispensabile per la

nostra crescita

Impegnatevi, perchè se si vuole sipuò ottenere tutto!

I fiori più belliA maggio nascono i fiori più belliUno di questi sei stata tu!Un fiore unico che, a quasi un anno dalla scomparsa da questa terra, è sempre presente nei nostri cuori.Tu Lorenacon il tuo sorriso sempre pronto a sbocciareci hai trasmesso la bellezza di tutto ciò che ci circondaTu Lorenadall'alto ci fai vedere la vita a colori Perché tu, anche nel tuo dolore, sei stata per noi un esempio di vita, un esempio che ci spinge a combattereanche quando sembra che tutto stia crollandoci addosso..Per questo ti ringraziamosperando fortemente che lì dove nasce l'arcobaleno, dove terra e cielo si baciano, lì un giorno ti rincontreremo…

Le tue amiche/amici compagni di classe

Nel suo discorso, il nostroDirigente scolastico ha sot-

tolineato come sia l'impe-gno ciò che accomuna lapremiazione degli alunnimeritevoli con LorenaGreco la quale, durante lasua frequenza nella nostrascuola, ha mostrato diimpegnarsi nello studio concostanza e serietà. Haaggiunto, rivolgendosi aipremiati, che essi dovrannorestituire alla società il pre-mio ricevuto continuando aimpegnarsi per dare ilmeglio di loro stessi!

I premi sono stati consegna-ti da Gaetana Vitanza, l’exdirigente scolastico che loscorso anno ha fortementevoluto la borsa di studioper gli alunni meritevoli. L’ex Preside ha osservatocome il premio assegnato

dalla scuola sia ben pocacosa: il vero premio verràloro dato dalla vita chesaprà sicuramente ricom-pensare più generosamentele persone che si impegna-no sempre per dare il massi-mo.

Alla cerimonia hanno assistito i familiari di Lorena (nella foto in primafila), i genitori e i compagni degli alunni premiati e i rappresentanti ditutte le classi dell’istituto. Anche se improntata alla semplicità, la cerimonia ha avuto momenti toc-canti come quando Lorena è stata ricordata dai due presidi o quandoRosanna Di Maio ( nella foto sopra a dx) ha letto una poesia, che sottopubblichiamo, a lei dedicata e scritta dai compagni di classe.

“L’impegno va premiatoma il premio va restituito!”

“DALLA VITAIL VERO PREMIO”

Calabrese e Irosa, hanno entrambi riportato lo scorsoanno una media di 8.70 e, neanche a dirlo, si sono diplo-mati con 100/100. A loro il premio di 700€ a testa.

Fraterrigo e Falcone della VPr1, con la media dei votirispettivamente di 8,80 e 8,60 si aggiudicano il premio di500€ ciascuno. Per il ferrarino, a cui entrambi hanno piùvolte collaborato, li ha intervisti Bruno Serena della IIIE(Accanto l’’intervista, purtroppo “ridotta” per motivi dispazio).

ATTENTI A QUEI DUE !INTERVISTA DOPPIA A DUE DEI PREMIATI

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"Sicuramente uno dei migliori e piùinteressanti tra i tanti corsi che hoseguito al Ferrara" Ciresi Ilenia VPr1."Mi ha fatto capire il vero senso dellavita" Randazzo Angela II F."Ci ha aiutato a superare le varie bar-riere e ostacoli che la vita continua-mente ci pone" Giordano Mirko II F."Mi ha fatto crescere, facendomi capi-re che non bisogna arrendersi davantialle difficoltà che invece vanno sempreaffrontate. Inoltre, mi ha dato la possi-bilità di conoscere delle persone dav-vero eccezionali" Lo Verso Anna II B.Di cosa stiamo parlando? Di"MusicalMente", Il laboratorio a cuihanno partecipato alcuni alunni delleclassi V Pr1, II B e II F, nell’ambito delprogetto POR "Integranet", realizzatoin rete con la S. M. S. "D'Acquisto".Si è trattato di un interessante "Atelier"suddiviso in due moduli della durata di60 ore ciascuno per un totale di 30 par-tecipanti di cui alcuni in situazione diHandicap. L'obiettivo principale è statoquello di sostenere processi di integra-

zione e atteggiamenti cooperativi. Durante i 15 incontri tenuti in orarioextra-curriculare, con l'aiuto della bra-vissima esperta dott.ssa NadiaOrlando, ci siamo "messi in discussio-ne" centrando l'attenzione sulla dimen-sione corporea attraverso l'utilizzo dimolteplici colori, di svariate forme, dicontatti, di pianti e di sorrisi. Insomma,ci è stata offerta una occasione diapprendimento davvero innovativa cheha stimolato la nostra creatività utiliz-zando il suono, la musica e il movi-mento del corpo per aprire nuovi cana-li di comunicazione!A dire il vero, all'inizio delle attività, noncapendo il significato di determinatigesti o movimenti del corpo, noi ragaz-zi eravamo un po' scettici e poco parte-cipi. Durante il percorso, però, ci siamoresi conto che ogni espressione, dise-gno, suono, danza, etc. esprimevaun'emozione e così l'entusiasmo hapreso il posto della timidezza e delladiffidenza. Siamo giunti quindi alla con-sapevolezza che il confronto con il

prossimo è indispensabile per la nostracrescita interiore e sociale. Insomma èstato un "progetto per la vita" che ci hafatto capire l'importanza dell'ascolto!Al termine del percorso, abbiamo pre-parato anche uno spettacolo di danzacon particolari effetti sonori ed artisticiche ho avuto il piacere di presentare.Abbiamo, inoltre, allestito una mostracon i nostri disegni che rispecchiavanoil nostro stato d'animo durante l'ascoltodi alcuni brani musicali mirati a colpirela nostra anima e il nostro io interiore.

Valentina Falcone VPr1

LA MUSICA CHE INTEGRAUn progetto per aprire nuovi canali di comunicazione

I partecipanti al progetto con il TutorProf.ssa Salerno e con la referente

Prof.ssa Giuga

Nell'ambito del progetto POF di educazio-ne ambientale "sviluppo sostenibile? ... Sigrazie", giorno 19 febbraio 2008, noi allie-vi delle prime classi ci rechiamo a VillaGiulia e all'Orto Botanico. Per fortuna, ilbel tempo ci permette di apprezzare almeglio le ricchezze custodite in questisplenditi luoghi. Giunti sul posto, ci divi-diamo in due gruppi: il primo si recaall'Orto Botanico e l'altro a villa Giulia.In fondo alla villa, un tempo, erano siste-mate le gabbie di alcuni animali esoticiquali il leone, le scimmie e i pavoni, checostituivano una sicura attrazione per i cit-tadini palermitani e in particolar modo peri bambini. In fondo ad un grande viale sorge la statuadel genio di Palermo, che riproduce unanziano signore seduto su una roccia incompagnia di un'aquila (che allegorica-mente simboleggia la saggezza), un ser-

pente (che rinvia invece alla dote della pru-denza), un cane (che allude alla fedeltà) ela cornucopia (che è un chiaro simbolo del-l'abbondanza).Al centro di villa Giulia c'è una piazzettanella quale sorge una fontana che è ancheun orologio solare (meridiana). Ai quattroangoli della piazzetta vi erano le Esedre,realizzate in stile pompeiano.Dopo aver visitato villa Giulia, ci spostia-mo all'Orto Botanico, una delle più signifi-cative istituzioni accademiche siciliane lacui origine risale al 1779, anno in cui aPalermo sorse l'Accademia dei Regi Studi.Nel 1786 l'Orto fu trasferito nella attuale epiù adeguata sede. Siamo accolti da unaguida all'interno di una costruzione in stileneoclassico che, per il suo aspetto, ricordai templi romani, nella quale visitiamoun'antica aula universitaria, luogo in cui sitenevano le lezioni accademiche di erbori-steria. Sempre all'interno di questa costruzione, aiquattro angoli, si ergono le statue di quat-tro scienziati. Tutte le costruzioni sorgono in un contestoparticolarmente suggestivo dal punto di

vista naturalistico. Lungo il nostro itinerario particolarmenteaffascinante, la guida, con passione egarbo, ci fornisce interessanti informazionisulle numerose collezioni presenti. Pressoil nostro Orto botanico sono infatti conser-vate delle piante che possiamo classificarecome degli autentici fossili (si vedano peres. la Cycas revoluta e la Cycas circinalis);ma anche piante dalla straordinaria costitu-zione, come per esempio l'albero del sapo-ne i cui frutti contengono saponina, l'albe-ro del caffè, la mimosa sensitiva e la cory-sia, detta volgarmente albero bottiglia, chedeve il suo nome alla singolare capacità ditrattenere nel fusto una notevole quantitàdi acqua in caso di necessità. Questa pian-ta produce un fiore molto bello e il suofrutto contiene una sostanza cotonosa chia-mata Falso Kapoc. Lungo il percorso,abbiamo la possibilità diammirare anche la pianta del cotone, lepiante aromatiche come la salvia e ilrosmarino e infine concludiamo la nostravisita con le piante succulente (Cactus),una delle quali è l'opuntia o fico d'india.

Rosalia Valenti e Pietro Tumminia IH

VISITA A VILLA GIULIA E ALL’ORTO BOTANICO

ALLA SCOPERTA DEI NOSTRI TESORI

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Pag 4 febbraio - marzo 2008 IL GIORNO DELLA MEMORIA il ferrarino

Ho sentito alcune intervistefatte a persone di media etànelle quali si diceva che erameglio dimenticare questepagine nere della nostra sto-ria, che si è trattata di unapazzia che non potrà più ripe-tersi perché oggi la mentalitàè cambiata, c'è istruzione, c'èdemocrazia, ci sono leNazioni Unite. Penso chequesto non sia giusto, che sianascondere la testa sotto lasabbia dell'indifferenza. E'giusto, invece, ricordare eancora più giusto spiegarealle nuove generazione checosa sia successo, che cosa haportato all'olocausto, perchénon è stato fermato e soprat-tutto che cosa ha significato,tutto questo perché ciò non sipossa davvero più ripetere. lonon ho visto la guerra, neppu-re i miei genitori ed anche imiei nonni l'hanno vissutamarginalmente, ma so che èqualcosa di terribile, di irri-mediabile, che lacera paesi el'intera società, che divide ifratelli e che non cessa con lafine delle ostilità ma minal'anima di chi l'ha vissuta.Questo l'ho imparato da chine è stato testimone, da chinon si è nascosto dietro i "nonvoglio ricordare" o "nonvoglio pensarci", da chi si èpreso l'impegno di insegnarealle generazioni a venire, perdare a noi la possibilità disapere, di capire, di impe-gnarci per la pace, per l'inte-grazione, per la cooperazionetra i popoli, perché tutto quel-lo che loro hanno vissuto nonsi ripeta mai più. Il giornodella memoria è troppo

importante per essere ridottoa semplice manifestazionesocio-politica, è anche il tra-mite per cui le nuove genera-zioni prendano il testimonedel ricordo e lo passino allefuture. L'umanità se vuolecontinuare a chiamarsi talenon può più permettere unaltro olocausto che al giornod'oggi avverrebbe sicuramen-te con metodologie diversema con risultati probabilmen-te anche peggiori.Tanti sono convinti che par-larne non serva a niente poi-ché ormai è avvenuto e non èpossibile tornare indietro,come se non potesse accaderedi nuovo! La storia è semprequella, non possiamo affer-mare di vivere in una societàquando questo benessere ècosì precario e si basa solo sudelle utopie. Una società èuna comunità di persone checollaborano insieme per ilbene collettivo...Guardiamoci in faccia: chi tradi noi oggi non pensa ad altroche a se stesso? Bisogna par-larne, bisogna ricordare, ènecessario aprire gli occhidavanti alla realtà anche se famale, anche se ci disgusta…Dobbiamo capire il perché ditutto ciò, ciò che tiene l'uomocosì strettamente legato almondo animale e ai suoi istin-ti crudeli; non basta leggere lastoria e chiudere il libro, biso-gna comprenderla a fondo,ricercare le cause che provo-cano gli avvenimenti. Solovalutando gli errori di chi èvissuto prima di noi potremonon commetterli di nuovo.

Marco Matesi II E

Uno dei più grandi crimini di cui si è macchiata l'umanità è cer-tamente l'olocausto. Per conservare nel futuro la memoria di questo tragico avveni-mento, le classi quinte del nostro Istituto hanno avuto la possi-bilità di partecipare alla visione di alcuni film inerenti tale argo-mento; i film illustravano in maniera cruda le condizioni in cuierano costretti a sopravvivere quelle persone. Ogni visione èstata accompagnata da un eccellente spiegazione della prof.ssaLipari che ha organizzato gli incontri. In modo semplice e det-tagliato ci ha fornito ulteriori informazioni sul dramma di unintero popolo che è stato privato della libertà, della famiglia, deipropri averi e dell'identità, un intero popolo fatto oggetto diatroci violenze senza alcuna distinzione tra bambini, adulti oanziani. Il tutto perché una razza, autoproclamatasi superiore, hadeciso di sterminare rinchiudendolo in campi di concentramen-to un altro popolo perché ritenuto inferiore.Questo progetto ci ha dato modo di riflettere sulla condizioneimmane nei confronti degli abusi di potere degli organi delloStato. A conclusione dei lavori è stata protagonista la testimonianzadel maestro violinista Aldo Mausner, figlio di polacchi ebrei,che ha raccontato la triste e dolorosa esperienza della sua infan-zia ed ha intrattenuto tutti i presenti con un intervento musicale,interpretando musiche zingaresche.Nei giorni immediatamente successivi, con il nostro "consiglie-re giuridico" Stefano Gatto, abbiamo visionato un dvd dovevenivano presentate ed evidenziate le caratteristiche delle duedittature (rispettivamente quella di Mussolini e quella di Hitler)per arrivare alla conclusione che in fondo tanto diverse essenon sono state. Hitler e Mussolini ottennero largo consenso neiloro rispettivi territori di influenza e in tal modo riuscirono acoinvolgere il popolo in maniera così eclatante da ottenerne l'ap-poggio nello sterminare innocenti esseri umani. Come è statopossibile che gli autori di queste atrocità non provassero ribrez-zo, vergogna e dolore nel guardare gli occhi di quelle personeinnocenti? Solo esseri privi di qualsiasi senso di umanità posso-no essere capaci di tali azioni.

Alessia Pernini VE

PER NON DIMENTICAREGli alunni delle quinte classi condividono e sottoscri-vono la proposta di realizzare sulla parete dell’aulamagna “ Guernica”, il famoso dipinto di PabloPicasso.

OLOCAUSTO, E’ GIUSTO RICORDARE

BUONI ESEMPI E CATTIVI MAESTRI(segue dalla prima)

Il moltiplicarsi, infatti, dei canali e dell'offerta televisi-va ha un unico obiettivo: tenerci incollati allo schermoil più a lungo possibile, impedendoci così di svolgereattività più sane e stimolanti per la nostra crescita.Spegniamo perciò più spesso la tv per non fare atrofiz-zare la nostra intelligenza! Auguri di Buona Pasqua da tutta la redazione.

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febbraio - marzo 2008 il ferrarino DAL CORSO SERALE SIRIO Pag 5

Un doveroso tributo a Fabrizio De André

E’ in preparazione la Biblioteca, che si configure-rà come Centro Studi e Ricerca Interculturale per-manente. Saranno utenti i docenti, il personaleATA, le famiglie e quanti frequentano e hanno fre-quentato il corso serale. Sarà particolarmente gra-dita la presenza del Dirigente scolastico, prof.Angelo Di Vita, propotore dell’iniziativa. Gli studenti intendono intitolare la Biblioteca aFabrizio De Andrè, in riconoscimento del notevolecontributo educativo alla non violenza, alla pace,all’integrazione sociale di tutti i “diversi”. Un dove-roso tributo al grande inventore di storie musicali.“Ebbi ben presto abbastanza chiaro che il miolavoro dovera camminare su due binari: l’ansia perla giustiza sociale e l’illusione di potere partecipa-re a un cambiamento del mondo. La seconda si èsbriciolata ben presto, la prima rimane”. FabrizioDe André

Per molti anni si è parlato digenocidio del popolo ebraio, masi è parlato troppo poco dellosterminio dei ROM. Il 2 agosto1944 è una data che l’interopopolo non potrà mai dimentica-re. Gli zingari, ad Auschwitz,occupavano una sezione riserva-ta esclusivamente a loro. Quifurono completamente abbando-nati. Un testimone sopravvissutoracconta: “Le membra eranosecche ed il ventre gonfio. Nellebrande c’erano le madri; occhiesausti e ardenti di febbre (...).Al muro sul retro era annessauna baracchetta di legno, la stan-za dei cadaveri. Avevo già vistomolti cadaveri nel campo, maqui mi sono ritratto spaventato:una montagna di corpi alta più di2 metri. Quasi tutti bambini,neonati, adolescenti. In cimascorrazzavano i topi”. Il problema degli zingari è anco-ra aperto e rari sono i documen-ti sulla soluzione finale. Le ricer-che più note sono di DonaldKenrich e Grattan Puxon: i fasci-sti collaborarono con i tedeschinella deportazione. In particola-re va ricordato per la sua effera-tezza lo sterminio di 40.000ROM nel campo diJasenovac(Croazia). Anche nelcorso del processo diNorimberga gli inquirenti inca-ricati non sono riusciti a valutare

l’entità del massacro: ma certa-mente oltre 500.000. Nello stes-so processo nei confronti deiROM si è fatto solo un brevecenno.La scrittrice Liana Millu, reduceda Auschwitz-Birkenau, offreuna rara testimonianza: “Ognimattina andando al lavoro passa-vo accanto al campo degli zinga-ri. Li vedevo. Vedevo le donneche si pettinavano (a loro nonerano stati tagliati i capelli comea noi), oppure camminavanoavanti e indietro. Furono uccisitutti. Li bruciarono la notte del25 luglio 1944. Quella notte ilcielo era un mare di fuoco: nonsi era mai visto un chiarore così.La mattina dopo ripassammo.Zingari non ce ne erano più mabastoni rotti e gonne lacerate.Venimmo a sapere che si eranodifesi a morsi e calci.Combatterono accanitamente,tanto che dovettero intervenireanche le SS. (...) Sono stati capa-ci di far pagare la loro morte”.Ancora oggi i ROM attendonogiustizia, pur avendo scritto unagloriosa pagina della Resistenzainternazionale.

Ricerca documentaria curata daFrancesco Calafiore V A/s conla partecipazione dei compagnidi classe e coordinata dallaprof.ssa Lipari.

"L'emarginazione derivaanche da comportamentiacquisiti da culture anti-chissime. Gli zingari gira-no il mondo da più di due-mila anni, se vogliamo cre-dere a Erodoto. QuestiRom, questo popolo liberoè affetto da dromomania,cioè desiderio continuo dispostarsi. Non credoabbiano mai fatto del malea qualcuno, malgrado lestrane dicerie; è vero cherubano - d'altra parte nonpossono rinunciare a quell'impulso primario presentenel DNA di ciascun essere

umano: quello al saccheg-gio, di cui abbiamo avutonotizie in queste ultimeamministrazioni - perònon ho mai sentito dire cheabbiano rubato tramitebanca.Inoltre non ho mai vistouna donna Rom battere unmarciapiede. Girano senzaportare armi; quindi se sidovesse dare un Nobel perla pace ad un popolo,quello Rom sarebbe il piùindicato." (Fabrizio DeAndré - Concerto al TeatroValli di Reggio Emilia -1997)

I figli del vento“...E' un "figlio del vento" . .. e seguirà sempre quel"dolcissimo umore del sangue" che lo spinge a ripren-dere il viaggio, senza nessuna precisa meta, senz'altroscopo che il viaggiare..Qualche fratello ogni tanto si arrende e cessa l'eternovagare, perde il suo istinto e, andando contro la proprianatura, si ferma ad imbrunire come fa un rame sulmuro.I "figli del vento" non hanno bisogno di saper leggereo scrivere per capire i mondo. Il mondo stesso è unlibro tramandato con parole cangianti e nessuna scrit-tura così come nei sentieri costretti in un palmo dimano sono celati i segreti che fanno paura.…E’ forse il segreto della nostra paura verso il "diver-so", quella paura che spesso chiamiamo disprezzo opietà...” (Stralcio testuale da Khorakhanè)

KHORAKHANE'

GLI ZINGARI ATTENDONO GIUSTIZIA

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Pag 6 febbraio - marzo 2008 il ferrarino

La nostra generazione è ormaiintermente assorbita da ogniforma di tecnologia. Bastipensare ad esempio al cellula-re, ormai considerato come unorgano vitale del nostro corposenza cui molti non riuscireb-bero a sopravvivere.Ma ciò che non regge il con-fronto è senza dubbio la tele-visione, uno strumento straor-dinario creato per dare svagoe informazione ma che ormaiha reso noi giovani tutti "tele-dipendenti". La nostra vita è ormai calcola-ta e organizzata in base a ciòche la televisione ci propone.Siamo circondati da telefilms,telenovelas e programmi checi hanno reso loro schiavi, checi hanno fatto perdere la pos-sibilità di coltivare hobby,amicizie, di fare sport ecc. equesto solo perché signifi-cherebbe saltare qualche pun-tata e soprattutto sconfiggerequella pigrizia che ogni gior-no è sempre più forte.La Televisione non solo cigestisce la vita ma ci pro-gramma anche il futuro. Lamaggior parte dei giovani,rinunciando sempre di più acrearsi una propria personali-tà, segue acriticamente imodelli proposti dalla televi-sione, modelli naturalmente

non sempre positivi; Ormaisono rimaste veramente inpoche le ragazze che rinunce-rebbero ad apparire seminudein tv pur di raggiungere unbriciolo di popolarità!Qualcuno ha scritto sarcasti-camente che l'Italia è diventa-ta una "repubblica fondatasulle veline"! In effetti la TV non ci propo-ne altro, non esistono neanchepiù le show girls che sapeva-no fare veramente di tutto.Adesso l'unica cosa che contaè mostrare il proprio corpo emuoversi un po', mentre saperparlare l'italiano non è assolu-tamente importante e per que-sto il sogno di diventare delledive sembra più a portata dimano! Per non parlare dellaviolenza che dilaga abbon-dantemente in qualsiasi oradel giorno in tutti i canali.Dov'è finita la fascia protetta?C'è qualcuno che si chiedequali effetti può produrretanta violenza nelle giovanimenti sempre incollate allo

schermo?Certo, come ogni cosa, anchela TV ha degli aspetti positivi:è una finestra sul mondo chepuò diventare un ottimo "libroillustrato" da cui attingereinformazioni e saperi. Ciò apatto che si sappia riservarle ilgiusto spazio. Perciò, se nonci sono buoni programmi, sela "prima serata" diventa sem-pre più "prima nottata" (conconseguenti occhi gonfi pienodi sonno durante le lezionimattutine!), se abbiamo l'im-pressione solo di riempire iltempo e non di organizzarlo eutilizzarlo al meglio, alloranon esitiamo a spegnere laTV! Non facciamoci prenderedal panico: avremo il tempodi fare tutte quelle cose cheper pigrizia rimandiamo senzaun reale motivo: L'amico chenon abita più vicino e nonchiamiamo mai...Quel librosul comodino che ormai hatroppa polvere... Ci lamentia-mo tutti che il tempo nonbasta mai, ma se saremo capa-ci di spegnere la televisione,allora di tempo ne avanzerà! Non permettiamo che altriscelgano per noi facendocicredere che, avendo il teleco-mando in mano, siamo noi ascegliere.

Serena Cusimano IV E

Ogni giorno ci troviamo, spesso a tavola osui divani, dinanzi alla TV o ai giornaliimpegnati a seguire i fatti di cronaca piùneri e molto spesso anche crudi. La cosastrana è che i telegiornali sottolineanospesso molto più la scena del delitto ocomunque il come è avvenuto l'omicidio enon si limitano a dire: "E' morto quel taleindividuo. La polizia sta indagando.Basta." Ultimamente vediamo invece che i giorna-listi entrano nella vita reale, tra l'altro pri-vata, dei familiari o comunque delle per-sone vicine alla vittima, cominciando afare appostamenti davanti al luogo deldelitto, se questo avviene in abitazioni,nella speranza di trovare qualche indizio,magari rubato in fretta alle squadre chelavorano per risolvere il delitto o magari ai

vicini. In questo modo opinionisti edesperti, se così si possono definire (vistoche, sì, sono esperti dal punto di vista gior-nalistico ma dal punto di vista umano con-tinuano imperterriti ad invadere la vita diquelle persone che hanno perso un lorocaro e certo non stanno a pensare alle sfu-mature del delitto) cominciano così a fareipotesi, ricostruzioni dei fatti, costruendoinsomma castelli e palazzi … si… ma inaria! Domanda: questo entrare nei particolariavviene solo per pura e innocente informa-zione o riguarda altro, ovvero serve peraumentare l'"audience"? La risposta, oltreche nella nostra mente, la possiamo trova-re nella vita reale, nel senso che questarisposta ( non vorrei sbagliare) è venuta agalla qualche tempo fa, cioè quando si è

scoperto l'inganno di giornalisti e di diver-se reti televisive, che si erano messi d'ac-cordo, montando le notizie e facendolemolto più gravide di enigmi solo ed esclu-sivamente per aumentare l'audience.Comunque, a parte questo fatto, secondome tutte queste notizie molto crude, cheentrano nei particolari, vengono date nonper informare semplicemente noi cittadinima per far crescere gli ascolti. Cosìaumentano gli esperti, sempre in movi-mento, sempre in cerca di omicidi e miste-ri da risolvere. Io la penso così anche per-ché se così non fosse costoro si munireb-bero di un po' più di umanità e lascerebbe-ro in pace tutte quelle persone che hannoin mente solo il vero senso del lutto che leha colpite e cioè l'aver perso per sempreuna persona cara. Giusy Utro IV Pr2

Spegniamo la TV quando diventa

cattiva maestraGiornata del

risparmio energeticoAnche il Ferrara

s'illumina di menoDopo essersi iscritto al relativosito e avere affisso nei corridoi lelocandine e soprattutto dopo aversensibilizzato gli alunni sul temadel risparmio energetico, lanostra scuola, giorno 15 febbraio,alle ore 12,00 per il corso diurnoe alle ore 18.30 per il corso sera-le, ha spento le luci e i dispositi-vi elettrici non indispensabili. Intal modo il nostro Istituto ha ade-rito a "M'illumino di meno",l'iniziativa avviata già 4 anni fadalla trasmissione radiofonica diRadiodue Caterpillar. L'idea è semplice ma efficace:spegnere le luci di piazze, monu-menti, edifici pubblici per richia-mare l’attenzione sul problemadella scarsità delle risorse energe-tiche che non si risolve con unabacchetta magica ma con il cam-biamento di tanti piccoli com-portamenti sbagliati, comeappunto lasciare le luci accesequando esse non sono necessarie.Così, mentre Roma spegneva ilColosseo e Parigi la Torre Eiffel,numerose città internazionalicome Londra, Dublino, Atene,Vienna e Edimburgo alle ore18.00 hanno lasciato al buio iloro monumenti più famosi perricordarci che per salvare l’am-biente è necessario il contributodi tutti.

INFORMAZIONE O VOLONTA' DI FARE "AUDIENCE"?

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febbraio - marzo 2008 il ferrarino Pag 7

Alla scoperta... del Ferrara

Nel nostro Istituto ci sono posti di cuiben pochi conoscono l'esistenza.Il primo è sicuramente il Cineforum,un ambiente sito al secondo piano,attrezzato per essere anche SalaRiunioni e Conferenze dal momentoche può accogliere circa 70 personetutte comodamente sedute su poltron-cine ancora (e speriamo per moltotempo) nuove. Recentemente vi sono stati sistematiun lettore DviX ed un proiettore aparete, anch'essi nuovi di zecca, checonsentono un'ottima proiezione difilms grazie anche al moderno impian-to stereo collocato qualche anno fa.Un altro posto conosciuto solo dapochi alunni e professori è ilLaboratorio Musicale del terzopiano. Qui si sono svolte in passato lelezioni di diversi progetti attuati inIstituto, a cominciare da quelle delCorso di Chitarra Moderna.In quest'aula, oltre al pianoforte elet-trico, si trova anche molto materialemusicale del quale è opportuno forni-re un breve elenco: 6 chitarre acusti-che; 2 chitarre elettriche; una batteriaelettronica; una tastiera Yamaha; unimpianto di amplificazione vocale estrumentale; 2 microfoni con relativeaste; due leggii; accordatori elettronicie, naturalmente, cavi, spine, prese equant'altro per rendere possibile l'usodi tutte queste apparecchiature. Sembrerà paradossale ma quel chemanca è proprio chi sappia e, soprat-tutto, voglia suonare questi strumenti.Nel recente passato ci sono semprestati alunni appassionati di musica chene hanno approfittato anche per prepa-rare le loro performances nelloSpettacolo di Fine Anno. Ma…adesso?Abbiamo a disposizione un'attrezzatu-ra che chissà quante scuole ci invidia-no e non la utilizziamo!Ragazzi, sappiamo bene che tra di voici sono cantanti, chitarristi, tastieristi estrumentisti vari ma finchè resteretenascosti non sarà facile per noi indivi-duarvi. Fatevi avanti! Manifestate ilvostro talento! Ricordatevi che tra nonmolto cominceranno le prove per loshow finale. Fatevi avanti! Per partecipare e per informazionirivolgetevi al Prof. Ciccarelli.

La Redazione

Secondo un'indagine Doxa, i giovani tra i14 e 16 anni che usano il cellulare superanoil 98%, gli SMS che in media un adolescen-te invia ogni giorno sono 47, mentre è di 30euro il costo medio mensile del cellulare perun adolescente. L'età di chi usa il cellularetende sempre più ad abbassarsi: il 40% deiragazzi sotto i 12 anni ha un telefonino.Troppi. Almeno per Walter Veltroni che,nel corso della sua campagna elettorale, hadefinito "un'assurdità dare il telefonino aibambini" e ha aggiunto che ciò " può suc-cedere solo in una società bulimica". Forse si è davvero esagerato con i bambini,ma per noi ragazzi il cellulare è diventatoun oggetto indispensabile: ci permette distare sempre in contatto con gli amici, disocializzare, di occupare gran parte delnostro tempo in modo divertente e semprenuovo. .. Insomma non ne possiamo fareproprio a meno!Sicuramente lo hanno capito da tempo i pro-duttori che continuano ad investire peraumentare le sue funzionalità sempre piùsimili a quelle di un computer . Il tutto per renderci la vita molto più facile:si sta lavorando ad un cellulare ricaricabiletramite la luce solare o addirittura dotato diuna batteria inesauribile. Oltre ad avereforme molto più elaborate e colori bizzarriche addirittura cambieranno a seconda delvestito che indossiamo, cos'altro potrà fare il

cellulare del futuro? Ecco un elenco: potràprevedere ingorghi stradali ed incidenti, ser-virà da telepass, da navigatore satellitare, datelecomando e da televisione, gestirà isistemi di sicurezza domestica, potrà misu-rare la temperatura dell'ambiente e la pres-sione arteriosa, servirà da proiettore, da ban-comat e da biglietto per la metropolitana,permetterà di pagare le bibite ai distributoriautomatici, fornirà informazioni sul prodot-to da acquistare, permetterà la connessioneperenne ad internet senza passare attraversol'operatore, permetterà di reperire e salvareinformazioni di qualsiasi genere e, unicacosa forse non molto gradita a noi adole-scenti, permetterà ai genitori di seguire glispostamenti dei figli. Fantascienza?Assolutamente no! C'è chi è pronto a scom-mettere che il "supertelefonino" farà la suacomparsa nel giro di tre anni.

Noemi Pernini e Rosalia Portanova IF

ONNIPRESENTE E MEGLIO DI UN COMPUTERECCO IL SUPERTELEFONINO DI CUI NON SI POTRA' FARE A MENO

Atti Vandaliciovvero come sprecare le risorse della scuola!

Circa un mese fa, si è tenuta un'assembleastraordinaria degli alunni voluta dal nostrodirigente scolastico. Tutti gli alunni dellevarie classi, seguendo un certo ordine, sonoscesi in aula magna e davanti ai rappresen-tanti d'istituto e ai professori si sono sentitidire ciò che si sapeva già: nel nostro istitu-to si sono verificati alcuni atti di vandali-smo: rottura del vetro del distributore auto-matico, "allagamento" della scuola, rotturadi vetri, danni alle porte della scala d'emer-genza… Naturalmente, nessuno ha visto chiè stato, nessuno sa chi potrebbe aver com-messo tali atti, nessuno vuole pagare… Ilpreside ha detto giustamente che avrebbepreso dei provvedimenti: da qualche parte isoldi per riparare i danni si dovevano purtrovare! Le possibilità? Aumento della tassascolastica e quella dell'esame di Stato oppu-re mancato contributo da parte della scuolaper i viaggi di istruzione e visite varie(opzione questa preferita da chi -la solita

persona ipocrita- non avrebbe partecipatoad alcuna visita). C'è chi però ha evidenzia-to, non avendo tutti i torti, un fatto non tra-scurabile: dove erano i collaboratori scola-stici quando sono stati commessi questidanni? Nonostante il Preside abbia organiz-zato tale assemblea, gli atti di vandalismoperò non si sono fermati. Come dire alla stu-pidità non c'è mai fine! Alla luce dei nuovifatti, quindi, il preside ha preso dei provve-dimenti non irrilevanti: lucchetti alle fine-stre, installazione di bloccaporte, e disposi-zione diversa del personale scolastico. Inpratica viviamo in un piccolo carcere. Tuttici lamentiamo ma ormai è troppo tardi. Sealcune persone immature avessero evitato dicomportarsi in maniera così poco rispettosadella struttura scolastica forse la situazioneoggi sarebbe diversa. Grazie, quindi, a delle"brave persone" siamo costretti a pagaretutti.

Alessia Pernini V E

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Pag 8 febbraio - marzo 2008 il ferrarino

Art. 11 della Costituzione:“L’Italia ripudia

la guerra”Secondo l'art. 11 della nostra Costituzione,l'Italia ripudia la guerra come strumento dioffesa alla libertà degli altri popoli e comemezzo di risoluzione delle controversieinternazionali.Quest'articolo mostra come l'Italia sia unoStato "pacifico", pur essendo alleato conPaesi che su questo argomento non la pensa-no esattamente allo stesso modo. Nel nostro Paese, infatti, sono presentinumerose basi militari americane, sparse intutto il territorio. Proprio per la presenza diqueste basi, in passato l'Italia è stata costret-ta ad infrangere l'art.11 della Costituzionecome quando, qualche anno fa, sono partitidall'Italia aerei militari americani per bom-bardare i Balcani, a causa della politica diMilosevic, ex Presidente della Serbia, neiconfronti del Kossovari. L'Italia, che puòricorrere all'uso della forza contro altri Paesisolo per difesa, in questo caso ha violato,anche se indirettamente, uno degli articoli sucui si basa la nostra Cosituzione. Che ioricordi, questa è stata l'unica volta in cui ilnostro Paese è venuto meno al dettato costi-tuzionale. I nostri militari comunque, sonosempre impegnati in diverse missioni di pacein varie regioni del mondo. Missioni di paceche in molti casi ci riempiono di orgoglio mache in, alcune occasioni, invece, evidenzianola sudditanza del nostro Paese nei confrontidel potente alleato Americano. A volte, infat-ti, l'Italia insieme ad altre nazioni si è resacomplice di conflitti evitabili in sede diplo-matica e causati dall'imperialismoStatunitense. Nonostante ciò, l'Italia restacomunque un Paese pacifico, con valorimorali invidiabili. Pertanto, a mio modestoparere, il nostro è uno dei Paesi civilmentepiù avanti da questo punto di vista.Dovrebbe solo cercare di farsi influenzaremeno dagli altri Stati e ragionare di più conla propria testa.

Francesco Paolo Burgio V Pr2

60° ANNIVERSARIO DELLA COSTITUZIONE

Punire e' legittimoma uccidere è

sempre sbagliato

Nonostante la risoluzione cheraccomanda la moratoriadella pena di morte approvatadall'ONU con una maggio-ranza di 104 paesi, ogni annonel mondo vengono ancoraeseguite alcune migliaia dicondanne a morte. E ciò poi-ché la risoluzione, a favoredella quale si è fortementebattuta l'Italia, non è vinco-lante per quei paesi che non hanno alcunaintenzione di rinunciare all'"assassinio diStato" con vari metodi: dalla sedia elettri-ca all'iniezione letale, dall'impiccagionealla fucilazione o alla lapidazione. Ilpaese con maggior numero di esecuzioninel mondo è la Cina seguita dall'Iran dovele esecuzioni capitali sono pubbliche.Nel corso dell'anno 2006, sono state giu-stiziate almeno 1.591 persone in 25 paesi(altre fonti indicano in almeno 5.000 leesecuzioni effettuate nell'anno 2006) esono state condannate a morte almeno3.861 persone in 55 paesi. In Europa lapena di morte è stata abolita quasi ovun-que e rimane in vigore solo in Bielorussia.Si ritiene che siano almeno ventimila iprigionieri detenuti nei bracci della mortein attesa di essere giustiziati dagli Stati.Nel 2006, il 91% di tutte le esecuzioni

conosciute è avvenuto in 6 paesi; ilKuwait ha il più alto numero di esecuzio-ni pro capite al mondo, seguito dall'Iran.Nonostante il fatto che i Trattati interna-zionali proibiscano l'applicazione dellapena di morte nei confronti di imputatiminorenni, dal 1990 le organizzazioninon governative e le fonti ONU docu-mentano esecuzioni di minorenni in novepaesi.I sostenitori della pena di morte, soprat-

tutto negli Stati Uniti (65%), affermanoche questa è l'unico modo per porre unfreno alla criminalità. Gli oppositori,invece, negano che lo Stato abbia il dirit-to di togliere la vita anche a chi si è mac-chiato di gravi crimini. Inoltre, fannonotare che in caso di errori giudiziari, dicui non mancano gli esempi, l'errorediventa tragico ed irrimediabile.

Noto Jean IV E

Paesi abolizionisti di fatto:

Algeria, Benin, Brunei Darussalam, BurkinaFaso, Congo, Federazione Russa, Gabon,Gambia, Ghana, Grenada, Kenya,Kyrgyzstan, Madagascar, Maldive, Malati,Mali, Mauritania, Marocco, Myanmar,Nauru, Niger, Papua Nuova Guinea,Repubblica Centro-Africana, Sri Lanka,Suriname, Swaziland, Togo, Tonga, Tunisia.

Paesi in cui è in vigore la pena di morte:

Africa:Botswana, Burundi, Camerun, Ciad, Comore,Egitto, Eritrea, Etiopia, Guinea, Guinea Equatoriale,Lesotho, Libia, Nigeria, Repubblica Democratica delCongo, Sierra Leone, Somalia, Sudan, Tanzania,Uganda, Zambia, Zimbawe.America:Antigua y Barbuda, Bahamas, Barbados,Belize, Cuba, Domenica, Giamaica, Guatemala,Guyana, St. Christopher e Nevis, St. Lucia, St.Vincent e Grenadines, Stati Uniti d'America, Trinidade Tobago.Asia:Afghanistan, Bangladesh, Cina, Corea delNord, Corea del Sud, Giappone, India, Indonesia,Kazakistan, Laos, Malaysia, Mongolia, Pakistan,Singapore, Taiwan, Tajkistan, Tailandia, Uzbekistan,Vietnam.Europa:Bielorussia.Medio Oriente:Arabia Saudita, AutoritàPalestinese, Bahrain, Emirati Arabi Uniti, Giordania,Iran, Iraq, Kuwait, Libano, Oman, Qatar, Siria,Yemen.

ALCUNI DATI (relativi al 2007):

88 paesi hanno abolito la penadi morte per ogni reato; 11 paesi l'hanno abolita salvoche per reati commessi intempo di guerra; 29 paesi sono abolizionisti defacto, perché non vi si registra-no esecuzioni da almeno diecianni oppure hanno assunto unimpegno a livello internaziona-le a non eseguire condanne amorte.In totale, 128 Paesi hanno abo-lito la pena di morte nella leggeo nella pratica, mentre 69 Paesimantengono in vigore la penacapitale, ma il numero di quellidove le condanne a morte sonoeseguite è molto più basso.

Art. 27 Costituzione: “Non è ammessa la pena di morte”

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febbraio - marzo 2008 il ferrarino OPINIONI A CONFRONTO Pag 9

Tema:Esprimi le tue considerazio-nisul seguente pensiero di A.Einstein: "Obiettivo dellascuola deve essere quello dieducare individui che agisca-no e pensino indipendente-mente, i quali, tuttavia, veda-no nel servizio della comuni-tà il loro più alto problema divita".

Questo pensiero di A.Einstein è molto profondo emerita di essere analizzato. Prima di tutto c'è da dire chegli obiettivi della scuolasono tanti e tutti più o menoimportanti. A mio avviso,oggi nessuno di questi obiet-tivi viene raggiunto né losarà mai. Alle origini lascuola serviva per la propriacultura, per essere su un gra-dino più in alto degli altri.Adesso serve soltanto perdimostrare che non sei anal-fabeta. Oggi la scuola è "ditutti e per tutti" e questoserve a ben poco… Chi nonvolesse venire a scuola nondovrebbe essere obbligato afarlo. Einstein dice che l'obiettivodella scuola deve esserequello di educare gli alunniad essere indipendenti. Ma,come si fa ad educare unalunno che non vuoleapprendere? O che non ha glistessi ideali degli educatori?A scuola non ci sono mac-chine, ma persone che agi-scono e pensano in mododiverso, che siano alunni oprofessori. La scuola servead apprendere, ad imparare a

vivere, ad amare e rispettareil prossimo ma tutto questonon avviene mai perché, allafine, l'uomo tutela solo ilproprio interesse. Non dicotutti, ma un buon 50% deiprofessori usa la carica chepossiede come mezzo dipotere sugli alunni che a lorovolta si sentono sempre vitti-me di ingiustizie. Oramai glialunni vedono nei professoridei nemici e questo è sba-gliato perché, come ho dettopoco fa, l'altro 50% deidocenti ha buone intenzionie ama veramente il propriolavoro. E' vero che molti alunni sonopreordinati nell'odiare i pro-fessori ma a volte i motivi cisono. Einstein dice che unaltro obiettivo della scuola èquello di far sì che gli alunnivengano educati affinché simettano al servizio dellacomunità. Un pensiero che iocondivido in pieno ma comepuò un alunno fare questo sel'insegnante si fa odiare? Seun educatore si comportamale, punendo e sgridandol'alunno anche quando nonce n'è bisogno? Gli avrà soloinsegnato ad odiare lui e diconseguenza gli altri. Laverità è che nessuno di noi èobiettivo: ci sono personeche impongono il loro volerequando non è giusto farlo edaltre invece che non loimpongono quando sarebbegiusto. Morale? La scuola diEinstein è un sogno irrealiz-zabile.

Danilo Bonaccorso IV Pr2

Fra i temi svolti dagli alunni e segnalatici per la pubblicazione,quello sotto riportato, per alcune affermazioni in esso contenute,ci ha fatto particolarmente discutere in redazione. Ci è sembratoopportuno, quindi, pubblicare anche una “visione” un pò diversadi una alunna per realizzare una sorta di “opinioni a confronto”che potesse servire a stimolare discussioni sul tema anche nellevarie classi .

La scuola:una palestra di vita

La scuola ha molti difetti e noi ragazzi, diciamo la verità,siamo dei maestri a scovarli.Non dimentichiamo, però, che l'obiettivo principale dellascuola non è o non dovrebbe essere solo quello di fornirenozioni di matematica piuttosto che far conoscere la vita diUgo Foscolo (nozioni anch'esse relativamente importantiperché senza un bagaglio culturale non si va da nessunaparte) ma anche e soprattutto, come afferma Einstein, quel-lo di educare le nuove generazioni. Al riguardo, mi sembraeccessivamente pessimistica l'opinione espressa nel temapubblicato accanto dove si afferma che la scuola di Einsteinè un sogno irrealizzabile e che nessuno degli obiettivi dellascuola viene raggiunto né lo sarà mai. A mio avviso, invece,anche senza volerlo, noi alunni finiamo per ricevere qualcheeffetto positivo dalla scuola! Forse non ce ne accorgiamoma a scuola siamo costretti al confronto, quel confrontosano che aiuta gli individui a crescere e ad essere pronti adaffrontare il "mondo reale", il mondo che si trova al di fuoridi essa e che non guarda in faccia nessuno. Insomma lascuola è un luogo dove in un certo senso gli individui "sifanno le ossa", dove si impara a socializzare, a collaborare,a diventare individui maturi, ragazzi appunto indipendenti,in una parola si impara a vivere. E ciò si verifica anche segran parte degli alunni vede nei proff. dei nemici! Certo, nonsi deve "fare di tutta l'erba un fascio" etichettando tutti iproff. come "cattivi" e non valorizzando coloro che amano esvolgono il proprio lavoro nel modo giusto. A questo propo-sito penso che sia difficile stabilire una percentuale validaper tutte le classi e per tutte le scuole, percentuale a mioavviso assai variabile.Per raggiungere gli obiettivi più importanti della scuola,però, è necessaria la collaborazione di tutti, ragazzi e profes-sori, collaborazione tanto più possibile quanto più i docentisapranno ascoltarci. Solo così si potrà realizzare quel sognodichiarato da tanti irrealizzabile.

Viviana Agnello IV E

A PROPOSITO DI SCUOLA

La scuola di Einstein?un sogno irrealizzabile

La matita allegradi Claudia Prainito

!

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Un doveroso graziealla Preside Vitanza

A nome dell'Istituzione sco-lastica che rappresento,desidero esprimere sinceroapprezzamento per ladisponibilità offerta dallaPreside Vitanza a continua-re a collaborare affinché l'of-ferta formativa del nostroIstituto sia sempre la piùricca possibile.Nei soli due anni della suadirigenza, ha saputo infon-dere nuova linfa vitale aduna scuola che attraversavaun periodo di difficoltà. Per questo e per l'attacca-mento che continua amostrare verso la nostrascuola, sento il dovere didirle GRAZIE.

Il D.S. Angelo Di Vita

Gli anni di scuola?Ne avrete nostalgia!

Sono Antonio Puleo, un exalunno dell'ITC "F. Ferrara",diplomatosi nel luglio del2005. Ho avuto modo di leg-gere alcuni numeri del gior-nalino scaricandoli dal sitodella scuola, e desiderofarVi i miei complimenti! E'un giornale ben curato neiparticolari, ricco di curiositàe di aggiornamenti di ognitipo. Unico inconvenientesopraggiunto nel corso dellalettura: una forte nostalgia.Ma non si può certo far rien-trare tra le Vostre colpe,anzi! Con il Vostro giornale,rievocate nella mia mentetutto ciò che ho passato nelcorso della mia carriera sco-lastica. E chissà perchè, iricordi più belli (e il rapporto

straordinario tra me e com-pagni e docenti) sono i primiad affiorare.Un consiglio: godetevi almassimo questi anni di car-riera scolastica. Attualmentepossono sembrare moltopesanti, ma potete star certiche la vita vera è ancora lìfuori che Vi aspetta. Gli anni di scuola purtroppo(e sottolineo purtroppo) nonritorneranno mai più.Molte cose sono cambiateall'interno della scuola daquando mi sono diplomato,e in meglio, a quanto pare!Ed è merito Vostro se anchenoi ex alunni possiamovenirne a conoscenza. E diquesto non posso fare ameno di ringraziarVi.Saluti affettuosi per il prof.Muscato, le prof.sse Giuga,Versace, Gullo, Cipponeri,Culotta. Con loro ho sempreavuto un ottimo rapporto,che andava al di là del soloaspetto didattico, era unautentico rapporto umano.Bè, il Ferrara e chi lo "abita"mi mancano molto.Con affetto, Antonio Puleo

L'amicizia continua…Avere un amico è una dellecose più belle che la vita cipuò dare… Che cos'è un amico? Unamico è una persona che tiè sempre vicina anche senon è presente! Ti aiuta neimomenti difficili, ti fa sorride-re, ti fa star bene… di lui tipuoi fidare, puoi parlargli,sta male se tu stai male…Per noi sei tu PAOLO(Fasone) il nostro miglioreamico! Nonostante hai deci-so di non venire più a scuo-la il nostro rapporto non ècambiato, riesci sempre afare tutto il possibile pervenirci a trovare… Ci repu-tiamo fortunate ad averconosciuto una personaspeciale come te…Ci manchi un mondo, nessu-no potrà mai prendere il tuoposto!!!

Siamo felici che grazie aquesto giornalino siamo riu-scite ancora un volta a dimo-strarti anche con un piccologesto che sei sempre neinostri pensieri… e con que-sto gesto vogliamo salutareanche tutte quelle personeche sono dovute andar viada questa scuola.Anche se non siete più inquesta scuola non vuol direche l'amicizia non può conti-nuare, e noi ne siamo unesempio. Ricordati che noiper te ci saremo sempre… tivogliamo un bene dell'ani-ma… baci le tue miglioriamiche… By SabRy (4E)

MaRy (3pr2)Un abbraccio anche a PaoloCordaro ex 3E : anche tu seiandato via, ma resterai sem-pre una persona speciale.

TVB By Sabry

Cambio di decisioneCiao ragazzi,Volevo mandare i miei piùcari saluti a tutto il 3 pr1, alleprofessoresse Cavallaro eCulotta che sono state lemie insegnanti di educazio-ne fisica, alle ragazze della4 E Minaudo Sabrina,Calatabiano Azzurra, e legemelline... Come già sape-te, io avevo deciso per unaserie di motivi di non venirepiù a scuola. Ma mi manca-vate veramente tanto e cosìsono ritornata …spero chequest'anno si concluda almeglio per tutti... bacioniMeddy 3pr1

Giorno nella naturacon la scuola

Sono stato molto contento divisitare l’orto botanico doveho visto piante e alberi chenon conoscevo come l’albe-ro del sapone, la pianta delcaffè, piante velenose, lapianta del cotone e variepiante aromatiche. Pensoche questa visita mi sia statamolto utile e per questospero di partecipare ad altre

visite guidate per impararedal “vero”.

Salvatore Puccio IL

Quando un amico ti delude…..

È brutto rendersi conto cheuna persona che finora si èdimostrata un tuo amico tiha solo preso in giro! Dopouna lunga giornata era unbisogno messaggiare conte! Ed è brutto ritrovarsisenza più la quotidianità deituoi sms…Mi fa rabbia non sapere ilvero motivo del tuo compor-tamento… A te ci tenevo, ticredevo un amico…Sono delusa ma non possonon volerti bene!

BY**

Pag 10 febbraio - marzo 2008 LA POSTA DEI LETTORI il ferrarino

Periodico dell’ITC“F. Ferrara”- PA

Anno 3 n. 3 febbraio - marzo 2008

Direttore:prof. Vincenzo Muscato Docenti collaboratori:

prof. Emanuele Ciccarelli,prof.ssa Maria Lipari

Comitato di redazione:Cusimano Serena , AgnelloViviana, De Simone Nadia,

Minaudo Sabrina,Noto Jean,Calatabiano Azzurra,(IVE)

Pernini Alessia,(VE), Pernini Noemi, (IF),

Portanova Rosalia (IF), Pagano Giuseppe (IV Pr2)

Catalano Francesco (IV Pr2), Carta Elisabetta, Oddo Ilenia,

Bruno Serena Clemente Rosaria, (III E),

Burrugano Marco Amurige Umberto (IIB), Tumminia Pietro (IH)Hanno collaborato in questo numero:

Falcone Valentina VPr1Valenti Rosalia I H

Francesco Calafiore VA/s

Stampa: Tipolitografia

Giambrone SalvatoreVia G. Li Bassi, 72 - 90127Palermo - tel. 091 484109

Inviate le vostre lettere a:[email protected]

o consegnatele direttamenteal comitato di redazione.

n 3 anno 3.qxp 05/03/2008 11.25 Pagina 10

Page 11: Ferrarino num.3 anno 2

febbraio - marzo 2008 il ferrarino Curiosando Pag 11

La forza della poesia!

Qualcuno ricorda la poesia che il prof.Ciccarelli aveva scritto per la festa di salutoalla Preside Vitanza (pubblicata nel primonumero di quest'anno) e che terminava conqueste parole: “…quando tornerà, - sempre amici troverà - epotrà con gioia vera - portar le arance diRibera!”?Beh, una promessa è promessa. Così, giorno 3marzo, dopo l'assegnazione delle borse di stu-dio, poetiche e buonissime arance per tutti idocenti e il personale della scuola! E poi c'è chi non crede nella forza della poe-

sia!

ESSERE PALERMITANISei di Palermo se…

- La pressa per te non è semplice-mente un compattatore, ma il meta-forico discrimine tra l'utile e l'inutile; - Non sai come si dica calia e semen-za in italiano;- Indicando un supplì in un bar diMilano, chiedi un'arancina;- Hai subito un "fermo";- “Scendi” a mondello e “sali” aPalermo;- Non hai idea di dove sia vialeMargherita di Savoia, ma sai benissi-mo dov'è la discesa di Mondello(anche se la fai in salita); - Per te il motore non è un pezzodella macchina, ma un mezzo dilocomozione;- "Scendimi le chiavi!";- "Minchia, favoloso! Alla festa c'eramezza palermo"; - "Che duciiii!!!";- Ti sei "ammuccato con..."; - "Compà, tuttapposto?"; - Sai che l'unita' di misura dellasasizza e' il callozzo; - Hai fatto almeno un goal di puntaz-za arraggiata;- La pasta c'u furno è troppo bella;- Assisti a un "aggaddo";- Per far capire che hai fretta, tiesprimi in termini di produzionecasearia: "Amunì vulemu quagghia-re??";- Il pulsante non lo premi, ma lo“ammacchi”; - Non sai dire in italiano la seguentefrase : "voi due quanto vi levate?" - "Nella tua via" ci sono sempre 2vigili e 2 posteggiatori abusivi dimotorini che, come le rette parallele,scorrono vicini ma non si incontranomai...;- Pur non essendo proprietario di unappartamento, parlando dici sempre"Nel mio palazzo...." - "...ma che dobbiamo combinare?" - La sera devi "uscire il cane"

Un giorno, un non vedente era seduto sulgradino di un marciapiede con un cappelloai suoi piedi e un pezzo di cartone con suscritto: "Sono cieco, aiutatemi per favore".Un pubblicitario che passava di lì si fermò enotò che vi erano solo alcuni centesimi nelcappello. Si chinò e versò della moneta, poi,senza chiedere il permesso al cieco, prese ilcartone, lo girò e vi scrisse sopra un'altrafrase. Al pomeriggio, il pubblicitario ripassòdal cieco e notò che il suo cappello erapieno di monete e di banconote. Il nonvedente riconobbe il passo dell'uomo e glidomandò se era stato lui che aveva scrittosul suo pezzo di cartone e soprattutto che

cosa vi avesse annotato. Il pubblicitariorispose: "Nulla che non sia vero, ho sola-mente riscritto la tua frase in un altromodo"! Sorrise e se ne andò. Il non vedentenon seppe mai che sul suo pezzo di cartonevi era scritto: "Oggi è primavera e io nonposso vederla".Morale: cambia la tua strategia quando lecose non vanno molto bene e vedrai che poiandrà meglio. Se un giorno ti verrà rimpro-verato che il tuo lavoro non è stato fatto conprofessionalità, rispondi che l'Arca di Noè èstata costruita da dilettanti e il Titanic daprofessionisti....

Le donne...Un uomo e una donna si scontrano in un inciden-te in macchina. Le due automobili sono distrutte,anche se nessuno dei due è ferito. Riescono astrisciare fuori dalle loro macchine sfasciate e ladonna fa all'uomo:"Non posso crederci: tu sei unuomo... io una donna. E ora guarda le nostremacchine: sono completamente distrutte eppurenoi siamo illesi. Questo è un segno Dio: volevache ci incontrassimo e che divenissimo amici eche vivessimo insieme in pace per il resto deinostri giorni..." E lui: "Sono d'accordo: deveessere un segno del cielo!" La donna prosegue:"E guarda quest'altro miracolo... La mia macchi-na è demolita ma la bottiglia di vino non si èrotta. Di certo Dio voleva che noi bevessimoquesto vino per celebrare il nostro fortunatoincontro..." La donna gli passa la bottiglia, lui laapre, se ne beve praticamente metà e la passa alei... Ma la donna richude la bottiglia senza berneneppure una goccia. L'uomo le chiede: "Tu nonbevi??" E lei risponde: "No... io aspetterò chearrivi la polizia stradale..."

La lettera sul lettoUn padre entra nella camera dellafiglia e la trova vuota con una let-tera sul letto.Presagendo il peggio, apre la letterae legge quanto segue: “Caro papà, mi dispiace moltodoverti dire che me ne sono andatacol mio nuovo ragazzo. Ho trovatoil vero amore e lui, dovresti vederlo,è cosí carino con tutti i suoi tatuag-gi, il piercing e quella sua grossamoto veloce.Ma non è tutto, papà: finalmentesono incinta e Abdul dice che stare-mo benissimo nella sua roulotte inmezzo ai boschi. Lui vuole averetanti altri bambini e questo è ancheil mio sogno. E dato che ho scoper-to che la marijuana non fa male,noi la coltiveremo anche per inostri amici, quando non avrannopiù la cocaina e l'ecstasy di cuihanno bisogno.Nel frattempo, spero che la scienzatrovi una cura per l'AIDS cosìAbdul potrà stare un po' meglio: selo merita!Papà, non preoccuparti, ho già 15anni, so badare a me stessa. InoltreAbdul, forte dei suoi 44 anni di età,mi segue e mi consiglia al meglionelle scelte, come quella di conver-tirmi all'islam.Spero di venire a trovarti prestocosí potrai conoscere i tuoi nipoti-ni.La tua adorata bambina.P.S.: tutte palle, papà! Sono daivicini. Volevo solo dirti che nellavita ci sono cose peggiori dellapagella che ti ho lasciato sul como-dino. Ti voglio bene”

VISITATEil sito della nostra scuola,curato dal Prof. Picciurro:

www.francescoferrara.pa.it

potrete scaricare i numeri,

anche arretrati, del ferrarino.

Il Titanic e l'Arca di Noè

n 3 anno 3.qxp 05/03/2008 11.25 Pagina 11

Page 12: Ferrarino num.3 anno 2

Pag 12 febbraio - marzo 2008 relax il ferrarino

MEGLIO NON RISCHIARE!Un uomo e sua moglie andarono in vacanza a Gerusalemme.Mentre erano li, la moglie morì. L'impresario delle pompe fune-bri disse all'uomo: “la si può spedire a casa per 5.000$, oppureseppellirla qui, in Terra Santa, per soli 150$”.L'uomo ci pensò su e disse che avrebbe voluto spedirla a casa.L'impresario chiese: “perché vuole spendere così tanti soldi perspedire a casa una salma, quando sarebbe così bello ed economi-co seppellirla qui?”L'uomo rispose: “molto tempo fa un uomo morì qui, fu sepoltoqui e tre giorni dopo resuscitò. Non posso correre questo rischio!”

In farmaciaUna donna:- Per favore, vorrei dell'arsenico.Trattandosi di un veleno letale, il farmacista chiede informazioniprima di accontentarla: - E a che le serve, signora?- Per ammazzare mio marito.- Ah! capisco ... però in questo caso non posso darglielo!La donna senza dire una parola estrae dalla borsetta una foto disuo marito a letto con la moglie del farmacista.-Le chiedo scusa, signora, bastava dirlo che aveva la ricetta!

S A N I TS A N I T A R I AA R I A V I Z Z I N IV I Z Z I N IDAL 1951

Via G. Sgarlata, 24-26 - Palermo(Di fronte l’I.T.C. “F. Ferrara”)

Tel. 091 334465 - 091 584870

ARTICOLI SANITARI DIETETICI - PROFUMERIA - GIOCATTOLI

LA DITTA

AUGURA

BUONABUONAPPASQUAASQUA

DIALOGO TRA DUE CONCERTISTI(uno milanese e l'altro napoletano)

Il milanese: - Ieri sera ho tenuto un concerto alla Scala; appenaho finito di suonare l'ultima nota... lanci di fiori sul palco, applau-si, standing ovation...Quello che mi ha fatto più piacere è che il sindaco Moratti è sali-ta sul palco, mi ha stretto la mano e mi ha detto: "Complimenti!Lei ci ha commosso! Persino la Madonnina ha pianto!"Il napoletano: - Anch'io ho tenuto un concerto ieri sera nellaChiesa del Gesù Nuovo. Appena ho finito di suonare l'ultimanota... lanci di fiori, applausi, standing ovation... Ma quello che mi ha stupito è che si è aperta la porta in fondo edè entrato Gesù, è salito sul palco, mi ha stretto la mano e hadetto: "Complimenti! Tu sì ca suone bbuono, no comme a chillustrunz 'e milanese c'ha fatto chiagnere a mammà!".

CRUCIGLOTTAPer questo puzzle sono state utilizzate le tre lingue stra-niere studiate nella nostra scuola: i termini indicati devo-no essere tradotti in Inglese se le caselle sono di coloreceleste, in francese se rosa e in spagnolo se gialle.Unendo le lettere cerchiate otterrete ill cognome dell’at-tuale rappresentante d’Istituto più giovane.

ORIZZONTALE4 comprare6 temperamatite10 riportare (comm.)12 Lavagna/ardesia15 esempio16 ora 17 pavimento18 venditrice

VERTICALE

1 finanza2 cartella3 dilazionato5 legge7 libro8 abrogazione

9 computer11 sedia12 beni/ attività(commerc.)13 reddito 14 scrivania

di Pagano Giuseppe IV Pr2

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