Italiadagustare Anno I num. 2 - dicembre 2014

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[SUCCESS STORIES] ECCELLENzE ITALIANE CEdACRI: IL FUTURO È GIÀ OGGI Salotto in cucina GLI AUGURI dI ANTONELLA CLERICI Expo che verrà SHARING ECONOMY SRAREXPO LE VIE DEL CIOCCOLATO PIÙ SAPORE PIÙ SALUTE

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[SUCCESS STORIES] ECCELLENzE ITALIANECEdACRI: ILFUTURO È GIÀ OGGI

Salotto in cucinaGLI AUGURI dIANTONELLA CLERICI

Expo che verràSHARING ECONOMYSRAREXPO

LE VIE DEL CIOCCOLATOPIÙ SAPORE PIÙ SALUTE

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3dicembre 2014

indice

[ EXPO CHE vERRÀ]6 Sharing Economy

7 Sharexpo

[ EXPLORANdO]9 Cacao, basta la parola

12 Cioccolato: impossibile resistere

[GOURMET]15 Nel regno di Filippo Chiappini Dattilo

16 Boeri: cioccolato “a regola d’arte”

17 Santero, i grandi vini italiani

18 Appuntamenti prenatalizi

19 Galameo, l’ABC del mangiar sano

20 Menabrea Christmas Beer

22 Natale con gusto… e meno calorie

23 Nuove frontiere per il food Made in Italy

[ SALOTTO IN CUCINA]24 Intervista ad Antonella Clerici

[NATALE & dESIGN]28 Sotto l’albero di Meritalia

[ SUCCESS STORIES]30 Cedacri: il futuro è già oggi

[ STILE NATURALE]34 Il “sogno” della casa bio

36 Anche la bellezza… “fa il filo” al cioccolato

37 Riflessologia Plantare Integrata

38 Più sani e in forma: conosciamo gli alimenti

[ PILLOLE dI BON TON]40 Una “Mise en Place” per Natale

[ IdEE SOTTO L’ALBERO]42 Libri scelti per voi

[ ITALIA IN PIAzzA]44 Eventi di dicembre

[ EXPO CHE vERRÀ]46 News

Dario MartucciAlessandra MatteucciSandro NobiliPatrizia PaladiniMonica RotaMomi SymonMedia Partner

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Periodico mensileReg. trib. di Milano n. 287 del 02/07/12N°iscrizione ROC: 22250

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dicembre 2014

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[editoriale]

dicembre 2014

Care lettrici e cari lettori

di “Italia da Gustare”, il

Natale è alle porte ed in questo

periodo si comincia a

festeggiarlo con colleghi ed

amici mentre in casa

pensiamo di organizzare al

meglio il pranzo di Natale in

famiglia. Stiamo vivendo

tempi non facili e purtroppo

c’è chi non può permettersi di

fare regali o un tradizionale

cenone ricco di prelibatezze,

ma noi nel nostro piccolo

abbiamo pensato di fornire

con la lettura delle nostre

pagine un po' di "Buonumore”!

Proprio per questo leggerete

molto sul cioccolato che

imparerete a conoscere sia dal

punto di vista culturale che

nutrizionale. È il re della

golosità per chi deve "tirarsi

su" e per chi lo apprezza in

tutte le sue varietà, fondente o

al latte! E inoltre "per essere in

tema" quale famoso

personaggio "goloso per

eccellenza" potevamo avere

ospite nel nostro ‘Salotto in

cucina’? La simpatica

Antonella Clerici che ci regala

con la sua intervista anche i

suoi affettuosi Auguri!

Troverete su questo numero

anche pillole di Expo 2015,

idee per un arredo elegante e

funzionale, un’azienda di

grande successo (tutta

italiana), qualche ricetta light

da alternare (senza però

perdere gusto) ai tradizionali

ipercalorici pranzi natalizi,

consigli per chi non sa cosa

regalare “o regalarsi” a

Natale. Leggerete molto altro

ancora e ci ritroveremo il

prossimo anno sempre più

proiettati verso i temi

dell'Expo, grande occasione

per un’Italia

...tutta da gustare!

Buone Feste e Buon 2015!

Evelina Flachi

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[EXPO che verrà]

dicembre 2014

a qualche mese è

uno degli argomenti

del quale si parla

molto, ma che cos’è

esattamente la

sharing economy, quali vantaggi

può portare e che cosa è stato

fatto a Milano? Un nuovo

modello fondato sulla

condivisione di risorse materiali

ed immateriali, di tutto ciò che

non è utilizzato dal proprietario

(beni, servizi, dati e abilità, tutto

ciò che può produrre benefits)

con un fine monetario o non

monetario. Un sistema socio-

economico che presuppone

ottimizzazione delle risorse, una

relazione P2P e la presenza di

una piattaforma tecnologica a

supporto delle relazioni digitali.

Un grande potenziale e

numerosi vantaggi per i singoli,

per le imprese, per le

amministrazioni, per le nostre

città: risorse più produttive

perché sfruttate al massimo nel

loro potenziale; impatto sul

sistema e sul territorio (come la

riduzione del traffico grazie

all’utilizzo di servizi di car

sharing o ride sharing, meno

automobili quindi meno

inquinamento); opportunità per il

cittadino che può divenire

imprenditore offrendo prodotti o

servizi con conseguenti

guadagni oppure risparmiare

nell’approvvigionamento degli

stessi ed aver accesso ad

un’offerta maggiore, immediata

e personalizzata; opportunità

per chi vuole fare business

(nuove startup ed imprese

esistenti). Expo 2015 catalizzerà

20 milioni di visitatori in sei

mesi, 184 giorni di picco di

domanda. Mobilità, accoglienza

e ricettività sono i settori che

saranno maggiormente colpiti

dall’afflusso di turisti. Le

strutture esistenti si stanno

preparando all’avvento, ma i

servizi collaborativi potrebbero

rappresentare una modalità

complementare in grado di

rispondere efficacemente alla

grande varietà di bisogni e

necessità. La città di Milano

rappresenta quindi, nel 2015, il

contesto ideale per introdurre

una sharing economy condivisa

da istituzioni e cittadini:

un’opportunità per i milanesi per

essere parte attiva dell’offerta di

Expo 2015, ma non solo, per i

visitatori che potranno godere di

servizi personalizzati, per

l’amministrazione cittadina che

potrà sperimentare questo nuovo

modello in un contesto di

effettivo bisogno e picco di

domanda.

SHARING ECONOMY

D

A cura di Giacomo Biraghi*

*Digital PR Expo 2015 S.p.A.

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[EXPO che verrà]

Con queste premesse

Collaboriamo!, Fondazione Uni

Enrico Mattei, Università Cattolica

del Sacro Cuore e Secolo Urbano

hanno lanciato un’iniziativa

SharExpo. L’obiettivo? Progettare

un documento per proporre linee

guida al Comune di Milano e alle

altre istituzioni per fare di Expo

2015 un banco di prova per la

sharing economy in città, sei mesi

nei quali testare innovazioni

tecnologiche, politiche, culturali ed

economiche così da divenire

motore del cambiamento per le

città italiane. Il Documento di

Indirizzo SharExpo ha voluto

individuare le criticità da affrontare

per Expo 2015 e le potenzialità da

cogliere in cinque settori (mobilità,

ospitalità, ristorazione, tempo

libero e lavoro), individuare il ruolo

della sharing economy e declinarlo

nei settori individuati, valutare i

vincoli normativi, culturali ed

organizzativi da superare,

elaborare una strategia di

intervento ed effettuare uno studio

di fattibilità. Proposto alle

istituzioni, ha l’obiettivo di

permettere a chi offre e a chi

usufruisce di questi servizi di

operare in un quadro normativo,

fiscale ed autorizzativo chiaro e a

tutti di beneficiare dei vantaggi

della sharing economy. Il Comune

di Milano, spinto anche

dall’iniziativa SharExpo, ha mosso

passi in avanti per accogliere,

regolamentare e sfruttare

l’opportunità offerta dall’economia

collaborativa: il mese scorso ha

individuato delle linee guida per i

servizi collaborativi e sviluppato

un’iniziativa per raccogliere idee e

proposte dai cittadini così da

rendere la città una shareable city.

Al seguente link è possibile individuare le linee guida del Comune:

www.milanosmartcity.org/joomla/sharing-economy

Questo il link al Documento di Indirizzo Sharexpo www.sharexpo.it

Per visualizzare tutte le piattaforme di Sharing economy italiane è

possibile visitare la piattaforma www.collaboriamo.org

Collaboriamo!

SHAREXPO

A destra: Pierfrancesco Maran

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P

[explorando]

9dicembre 2014

Per comprendere quanto sia im-portante il cacao per l’economiainternazionale è sufficiente ricor-dare che, tra le materie prime,negli scambi mondiali il cacaooccupa il terzo posto dopo lo zuc-chero ed il caffè. La produzionemaggiore di cacao si concentranell’Africa occidentale e rappre-senta il 70% di quella su scalamondiale. Costa d’Avorio, Ghana,Nigeria e Camerun sono i Paesiche più contribuiscono alla for-mazione del patrimonio mondia-le di cacao, seguiti da Indonesia,Brasile, Ecuador, Repubblica Do-minicana e Malesia. Tradizional-mente il cacao è venduto perl’esportazione sotto forma di fa-ve mentre la trasformazione delcacao per la fabbricazione di pro-dotti finiti o semilavorati (burrodi cacao, cacao in polvere, cioc-colato ed altro ancora) avvienenei Paesi importatori. Si stimache il consumo mondiale sia diquasi 4 milioni di tonnellate deiquali circa 1,2 milioni in Europa(con ai primi posti Paesi Bassi,Germania e Regno Unito) e 0,4milioni negli Stati Uniti. L’altezzadella pianta, che viene coltivataall’ombra di altre varietà arbori-cole, varia tra i 6 e i 9 metri d’al-tezza: ha bisogno di luce ma nondi sole diretto. I fiori, molto ab-bondanti, crescono direttamentesul tronco e sui rami principali esolo pochissimi si trasformanoin frutti. Quando maturi hannoforma allungata, di lunghezza tra10 e 35 cm, con scanalatureverticali e prendono il nome di‘cabosse’. Il colore sarà giallochiaro, ocra, o rosso in ragionedella varietà. All’interno i semi,circa 50, sono avvolti da una so-

A cura di Riccardo Lagorio

BASTA LA PAROLA? CACAO

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[explorando]

stanza biancastra, gelatinosa edaltamente zuccherina. Le varietàdi cacao sono sostanzialmente tre,capaci di interpretare però il terri-torio di origine: Criollo, Trinitario eForestiero. Il cacao Criollo, cioècreolo, è originario del Messico edè considerato il migliore in assolutoperché è molto aromatico, delicato,poco amaro, ed il meno abbondan-te. Il cacao Forestiero è originariodell’America del Sud; non è consi-derato un cacao di grande qualità,dal gusto acido e accentuato. Co-pre circa l’80% della produzionemondiale. Il cacao Trinitario è unibrido delle due varietà precedentie, come tale, possiede le caratte-ristiche di entrambe le varietà. Ilcacao Nacional coltivato in Ecua-dor è assai aromatico, da alcuniconsiderato derivante dal Forestie-ro. Per ottenere il cioccolato checonosciamo, i semi di cacao subi-scono un processo di fermentazio-ne e di essiccazione, seguiti dallatostatura che conferisce il caratte-

ristico aroma le specifiche carat-teristiche organolettiche. Seguonoil processo di macinazione ed il ri-scaldamento con apposita misce-lazione che rendono la materia pri-ma più o meno setosa a secondadel risultato che si vuole ottenere.

ANCHE L’ITALIA

HA LE SUE CAPITALI

Nel 1528 il primo carico di cacaoarriva in Europa al seguito dei con-quistatori spagnoli e in meno di unsecolo invade il palato delle corti.Anche quella del Regno d’Italia. ATorino infatti nel Settecento gli ar-tigiani del cioccolato appartengonogià alla classe economicamentebenestante, tollerati suo malgradodall’aristocrazia cittadini che nonli giudica culturalmente adeguati(da qui il termine poco simpaticotuttora utilizzato di ‘cioccolataio’).Tra il Settecento e l’Ottocento na-scono le prime industrie di trasfor-mazione, tanto che la capitale delRegno diventa uno dei maggioricentri di riferimento nella lavorazio-ne del cacao e si consolida l’utilizzodi una signorile bevanda ancoraoggi ben nota, il ‘bicerin’, a base dicaffè, cioccolato e latte. Anche imaestri svizzeri si precipitano a To-

rino per apprendere l’arte della la-vorazione del cacao. Nel febbraio1865, per ovviare la mancanza dicacao dovuta alle guerre napoleo-niche, l’estro italico, impersonatoda Michele Prochet, inventa il gian-duiotto, che utilizza le nocciole delleLanghe assieme alla pasta di ca-cao. In questo clima di fermentonacque nel 1946 anche la cremaal cioccolato più diffusa al mondo,la Nutella. Solo il caso volle che Pie-tro Ferrero, proprietario di un gran-de negozio di pasticceria a Torino,spostasse la propria attività in queldi Alba, dando vita di fatto ad un’al-tra capitale del gusto italiano. L’at-trazione fatale di Torino per il cioc-colato continua in molte piccolebotteghe artigiane come la Domoridi None o la Pasticceria Morandindi Saint Vincent. Grazie agli influssidati nel Seicento dalla corte deiMedici, anche i dintorni di Firenzepossiedono una certificata storianell’arte cioccolatiera. Nelle provin-ce di Prato, Pisa e Pistoia si sonoinfatti sviluppate realtà di grandepregio nella lavorazione della ma-teria prima: tavolette, praline, uovadi Pasqua e creme spalmabili rea-lizzano una vera e propria ‘via to-scana del cacao’. Non mancano

A sinistra: il selezionamento della nocciola Tonda Gentile delle Langhe;sotto: il frutto del cacao e la sua polvere.

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11dicembre 2014

[explorando]

però vere e proprie tentatrici inno-vazioni. Come la Torta Pistocchi,realizzata dall’omonima pasticceriadel capoluogo solo con cioccolatoe cacao amaro in polvere senza uti-lizzare uova, burro o farine, ma nep-pure grassi vegetali o conservanti.Questo distretto è anche noto perl’originalità di alcuni suoi maestri,come Catinari, di Agliana nel Pisto-iese, dalla lunga e folta barba bian-ca; o di Cecilia Tessieri, maestracioccolatiera in Pontedera. Ci sonopoi alcuni prodotti a base di cioc-colato creati in Italia che simboleg-giano la creatività ed il buon gustotricolore. Probabilmente il più co-nosciuto al mondo è il Bacio Peru-gina, il cioccolatino tondeggiantefarcito da gianduia e granella dinocciole che regala al suo internoi cartigli con frasi celebri. La suastoria è ben rappresentata nel Mu-seo storico della fabbrica di Perugiaattraverso immagini, curiosità, con-fezioni e filmati. Fu la celebre stili-sta Luisa Spagnoli a impastare perla prima volta il Bacio, che ricordal’immagine della nocca di un pugnochiuso e da allora non esiste festa

degli innamorati (ritratti magica-mente da Francisco Hayez) dove ilBacio non svolga il ruolo del prota-gonista. Esiste un’altra grande ca-pitale del cioccolato, anche questasviluppatasi grazie agli stretti rap-porti esistenti con il Regno di Spa-gna, quella che era la Contea diModica. Il cioccolato di Modica vie-ne creato con pasta di cacao e zuc-chero assemblati a basse tempe-rature tanto che gli ingredienti sonoben percepibili separatamente. Latavoletta è traslucida per i cristalli

di zucchero, che si sgranocchianocon la pasta di cacao e, grazie alparticolare processo produttivo,non si liquefa alle alte temperatureestive. Talvolta al cioccolato di Mo-dica vengono aggiunte spezie percaratterizzare ulteriormente il pro-dotto finale: vaniglia, caffè, cannel-la, ma anche sicilianissime materieprime come il sale di Trapani, lemandorle d’Avola o le carote di Ispi-ca. Nuove frontiere dell’arte cioc-colatiera italiana che ha alle spalle400 anni di storia.

Sopra: Claudio Pistocchi durante unafase della preparazione della miscelaper la TortaPistocchi classica

IL CIOCCOLATO PER CATEGORIE

Cioccolato fondenteProfumo intenso e persistentedi cacao, aspetto lucido e bril-lante, quando si scioglie inbocca lasciando una venaturapiacevolmente amara. Al tattosi presenta liscio, setoso, vel-lutato, mai granuloso. Possie-de almeno il 35% di cacao; ilfondente extra almeno il 43%.

Cioccolato al latteViene preparato con cacao (al-meno il 25%), zucchero e latteo prodotti derivati dal latte.Può essere definito Cioccolatoal latte finissimo se la percen-tuale di cacao e di latte sonosuperiori. Possiede un aspettolucido ed il profumo deve es-sere intenso e persistente.

Cioccolato biancoPossiede sapore dolce e piace-vole, ma non pasta di cacao! Èinfatti ottenuto da burro di ca-cao, zucchero, latte o prodottiderivati dal latte.

Cioccolato GianduiaSi tratta di un cioccolato a cuisi aggiungono nocciole fine-mente macinate, in proporzio-ne variabile tra 20 e 40 gram-mi ogni 100 di cioccolato. Puòessere anche al Latte, persoddisfare i palati che ricerca-no note più dolci.

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[explorando]

CIOCCOLATO:IMPOSSIBILE RESISTERE

BBasta provare ad assaggiarlo percapire perché il cioccolato vienedefinito ‘Il Cibo degli Dei’. È difficilecredere che questa squisita misce-la cacao, di burro di cacao e zuc-chero, che si scioglie in bocca e sti-mola tante piacevoli sensazionipossa anche fare bene al nostro

organismo. Nuove ricerche hannodimostrato che, contrariamente al-la convinzione comune che tuttociò che è buono debba in qualchemodo fare male, il cioccolato extrafondente (in seguito cioccolato) èun vero cocktail di sostanze poten-zialmente protettive. Gli studi han-

no evidenziato come un utilizzo sal-tuario o anche quotidiano di dosilimitate di cioccolato influisca sulleinfiammazioni croniche, con unaridotta incidenza di malattie qualiper esempio aterosclerosi, tumori,malattie degenerative e infiamma-zione dell'endotelio con conseguen-

A cura di Evelina Flachi

MA FA BENE O FA MALE?

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CIOCCOLATO FONDENTEIl cioccolato fondente con con-tenuto minimo del 70% è tra icibi protettivi contro i tumori(American Institute for CancerResearch).CONTIENEAntiossidanti soprattutto i po-lifenoli (flavonoidi, catechine,epicatechine e procianidine).

Un solo quadratino di cioccolatoextra fondente nero ne contiene2 volte più di un bicchiere di vi-no rosso e altrettanto di unatazza di tè (Univ. La Sapienza diRoma). Ha funzione preventiva: 1) effetto protettivo sul sistemacardiovascolare (<LDL); 2) favorisce il giusto metaboli-smo corporeo; 3) può proteggere dal diabete(studio di N.Y. su Clinical Nutri-tion); 4) effetto antidepressivo ed ec-citante sul sistema nervosocentrale; 5) potenziamento difese immu-nitarie; 6) può migliorare la circolazionedelle gambe.Un'alimentazione ricca di polife-noli forniti dal cioccolato extrafondente, pesce, aglio, fruttasecca, frutta, verdura e uso mo-derato del vino sarebbe in gradodi allungare la durata della vitadi sei anni (ricerca olandese)

ATTENZIONE:Evitare di assumere insieme alcioccolato fondente latticini edi eccedere in zuccheri sempli-ci per non ridurne i benefici.

dicembre 2014

[explorando]

te ipertensione. Il cioccolato sem-bra infine proteggere dalla steatosiepatica (o fegato grasso), una pa-tologia spesso causata da un'ali-mentazione scorretta, diabete eabuso di alcol e pare che possa mi-gliorare l'insulino-resistenza in sog-getti sovrappeso. Infine, un recen-tissimo studio spagnolo ha dimo-strato come assumere una piccoladose di cioccolato (extra fondente)due volte al giorno per due mesiproduca una riduzione della pres-sione arteriosa e del danno ossi-dativo in chi abbia il colesterolo ele-vato. Gli effetti sorprendenti delcioccolato sulla composizione delsangue non si limitano ai grassi eal colesterolo. Il cioccolato, spessovisto come un alimento che forni-sce all’organismo zucchero imme-diatamente disponibile, presentadi fatto un indice glicemico relati-vamente basso. Ciò significa che,dopo averlo ingerito, lo zuccheronel sangue si innalza in modo re-golare, meno velocemen-te che dopo il con-sumo di alcune be-vande e alimenti abase di zucchero odi amido facilmen-te digeribile.

CREDENZE E MITI

DA SFATARE

L’opinione comune secondo la qua-le consumare cioccolato porterebbead una serie di innalzamenti ed ab-bassamenti dei livelli di zuccherinon si basa su fatti concreti, anzi ilconsumo di cioccolato può esseregoduto, sebbene occasionalmente,anche da persone affette da diabe-te. I malintesi sugli effetti del cioc-colato non si limitano ai suoi effettisullo zucchero nel sangue. La ricer-ca clinica ha dimostrato che il cioc-colato non causa acne o problemialla pelle come alcuni ritenevano.

Non vi sono neppure prove che ilcioccolato provochi emicrania o chesia una delle cause principali deldanneggiamento dei denti, anzi gliscienziati hanno scoperto come itannini presenti nel cioccolato aiu-tino a prevenire la carie, probabil-mente riducendo la crescita dellaplacca. Inoltre, sembra che le pro-teine presenti nel cioccolato al latteproteggano dalle carie, mentre siritiene che l’acido ossalico che sitrova nel cioccolato extra fondenteeserciti un effetto simile abbassan-do la produzione di acidi. La mag-gior parte della gente tuttavia con-corda su un fatto: una volta che siassaggia il cioccolato è difficilesmettere di mangiarlo. Vi sono teo-rie in base alle quali questo desi-derio sarebbe dovuto a sostanze fi-siologicamente attive che si trovanonel cioccolato extra fondente. Sipensa, ad esempio, che la fenileti-lamina imiti l’ormone che viene ri-lasciato quando si è innamorati,

mentre le anadamidi si leganoagli stessi recettori del

cervello a cui si le-ga la marijuana.Il cioccolato sti-mola inoltre il ri-lascio delle en-dorfine, i tran-quillanti natura-

li dell’organismo. Difatto, però, nessuna di

queste sostanze sembra esserepresente in quantità sufficiente aprodurre effetti reali. Il desiderio diconsumare questo alimento para-disiaco è dovuto semplicemente al-le tante sensazioni che provoca edalla facilità con la quale si può trar-ne soddisfazione. Quando consu-mato con moderazione, il cioccolatoextra fondente non solo fornisce nu-trienti e piacere ma può anche es-sere considerato come parte di unaalimentazione sana ed equilibrata.

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www.bijouxdessert.com

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ANTICA OSTERIADEL TEATRO

Piacenza ha un piede in Emilia el’altro in Lombardia. Da Milano,poco più di una passeggiata. E di-re Piacenza, nel mondo della ri-storazione, vuol dire Antica Oste-ria del Teatro, un palazzo rinasci-mentale che si apre nell’elegantecentro storico. È questo il regnodi Filippo Chiappini Dattilo, chedella cucina ha subìto il richiamoirresistibile, come fu il canto dellesirene per i marinai di Ulisse. Do-po il liceo scientifico e il trienniodi Ingegneria al Politecnico di Mi-lano la scelta di abbandonare nu-meri e formule per far posto apentole e mestoli è stata naturale.Maniche arrotolate, tanta passio-ne e una profonda dedizione sonostate il motore della sua forma-zione. Una formazione fatta sulcampo, con disciplina, tra pasta

tirata a mano e piatti che diven-tavano opere d’arte. Tre anni nellaterra di Luigi XIV a imparare daimaestri, quelli con la “M” maiu-scola: Georges Blanc, dell’omoni-mo ristorante di Vonnas, erede delleggendario La Mère Blanc; ÉmileJung del ristorante Au Crocodiledi Strasburgo; Paul Haeberlin delristorante L’Auberge de l’ill a Il-lhausern. Senza dimenticare il la-voro a L’Auberge des Templiers, aLes Bezards-Boismorand e a L’Hotellerie du Bas Breau a Bar-bizon. Infine lui, l’indimenticabileGeorges Cogny, padre dell’AnticaOsteria del Teatro, che ora Chiap-pini Dattilo porta avanti conquell’amore per il suo territorio equella profonda passione per lacucina che sono gli ingredienti se-greti di ogni suo piatto.

NOCCIOLATA AL CIOCCOLATO E CAFFÈ CON CREMA INGLESEIngredienti per 4 persone200 gr di nocciole spellate e tostate5 cucchiai di zucchero70 gr di burroPer il composto3 uova2 cucchiai di rhum¼ di panna fresca montata250 gr di cioccolato fondente1 tazzina di caffè ristrettoPer la crema inglese½ l di latte100 gr di zucchero4 tuorli di uova grandi½ bastoncino di vaniglia

Trita le nocciole grossolanamentecon il mixer. Con una frusta elet-trica monta il burro con lo zucche-ro e incorpora le nocciole tritate.Stendi il preparato in uno stamporotondo di venti centimetri di dia-metro rivestito di carta stagnola,tenendo i bordi alti circa un cen-timetro. Ponilo quindi a riposarein frigorifero. Taglia le scaglie ilcioccolato, poi scioglilo a bagno-maria. Sbatti in una bastardellale tre uova intere, aggiungi il caf-fè, il cioccolato tiepido, la pannae il rhum. Metti questo compostonello stampo con il preparato dinocciole e riponi il tutto in frigo-rifero per due ore fin da quandosi rapprende. Servi accompa-gnandolo a crema inglese e de-corando con violette candite egrani di caffè al cioccolato. Perottenere la crema inglese, che siutilizzerà fredda, fai bollire in unacasseruola mezzo litro di latte con50 gr di zucchero e mezzo ba-stoncino di vaniglia. A parte lavo-ra 4 grossi tuorli d’uova freschecon lo zucchero rimanente, ag-giungi lentamente a filo il latteancora caldo. Rimetti il compostonella casseruola e fai addensarea fuoco lento mescolando senzainterruzione.

[gourmet]

Nel regno di Filippo Chiappini Dattilo

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16 dicembre 2014

[gourmet]

CIOCCOLATO: UNA TENTAZIONEIRRESISTIBILE

Per scoprire qualità e tradizione nellaproduzione del cioccolato ci siamorecati nel laboratorio di una delle piùnote cioccolaterie artigianali diMilano, la Boeri. Grazie ad unatradizionale e sofisticata lavorazionedi ogni tipo di cioccolato, l’azienda èin grado oggi di soddisfare qualsiasitipo di richiesta: dal piccolocioccolatino a marchio ai soggettitridimensionali sviluppati a tema.Boeri non è una classicacioccolateria ma una fucina di ideeatte a soddisfare il mondo dellagadgettistica con creazioni artisticheed esclusive di cioccolato. Vieneutilizzato cacao di differenti originiper attribuire a ogni prodottocaratteristiche organoletticheesclusive, privilegiando nei cioccolatiextra-fondenti delle miscele diEcuador che donano al prodotto tuttala forza e l'aroma persistenteracchiusi nel frutto del cacao. Lastoria di Boeri iniziata con gliomonimi (a tutt’oggi “familiari”)cioccolatini, si è poi trasformata inun laboratorio di produzioni miratesempre più a soddisfare le esigentirichieste di lavorazione ad arte per

l’immagine dei clienti.Spazio alla fantasia, ilgadget natalizio sitrasforma in cioccolato.Tra i banchi dello spacciomilanese della Boeri sipossono ammirare esoprattutto gustare lespeciali “opere dicioccolato” realizzate perfestività natalizie con la

grande maestria degli artigiani di untempo. Un’occasione da non perdere!

via Bartolomeo Sestini - Milanotel. 02 66220174 www.boeri.it

BOERIIl cioccolato “a regola d’arte”

Al latte, alle nocciole, fon-dente ed extra-fondente,bianco, al riso soffiato: li-scio o ripieno, lo si trovacombinato in mille modi.Ma quale cioccolato sce-gliere? In genere si privile-gia il gusto personale, ma

troppo spesso acquistiamoprodotti impropriamentechiamati “cioccolato”. Adessere davvero salutare èsolo il cacao e non tutto ciòche viene utilizzato nellaproduzione di gran partedei prodotti in commercio.La trasformazione del ca-cao in cioccolato è un pro-cesso lungo e laborioso cheparte dalle fave di cacao, isemi dei frutti dell’albero dicacao, le cabosse. Dalle pri-

me fasi di lavorazione si ot-tiene il semi-lavorato che èalla base di tutte le prepa-razioni successive: la mas-sa di cacao. Questa si di-stingue dal cioccolato tra-dizionale perché è esclusi-vamente costituita dalle fa-ve macinate mentre il cioc-colato contiene ingredientiquali zucchero, burro di ca-cao aggiunto, aromi e leci-tina. I veri protagonisti delleultime fasi di lavorazione

sono i mastri cioccolatieriche, a partire dalla giustascelta degli ingredienti e daun saggio dosaggio, fruttodi esperienza e mestiere,creano quel delizioso pro-dotto a cui è impossibile re-sistere.

A cura di Simonetta Guindani

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dicembre 2014

SANTEROI GRANDI VINI ITALIANI NEL MONDOTra le rigogliose colline del Monfer-rato sorge un’antica località pie-montese, Santo Stefano Belbo, no-ta principalmente per la produzionevinicola e per aver dato i natali alnoto scrittore Cesare Pavese, chededicò vari scritti a questi luoghi diorigine. La zona ha una dotazionericca di storiche cantine scavatenel tufo, tra antiche cascine baluar-do di eleganti architetture. Un di-spiego di borghi medievali impre-ziositi di chiese e castelli a testimo-nianza di una cultura secolare fon-data sulla produzione del vino. Pro-prio qui, tra le splendide colline delMonferrato, nel bel mezzo di unadelle regioni vinicole più nobili eproduttive, sorge l’azienda Santero,espressione della cultura del terri-

torio piemontese, che sa ben co-niugare una consolidata sapienzatradizionale ad uno slancio innova-tivo grazie a cui ha conquistato unaposizione di rilievo nel panoramainternazionale degli spumanti e viniclassici italiani. L’azienda nasce aglialbori del 1958 e oggi è guidata daifratelli Leopoldo, Renzo, Aldo e Ade-lio Santero che proseguono la tra-dizione di famiglia iniziata dal pa-dre, consolidando il loro spirito im-prenditoriale. Tutto nasce quandoviene acquistata un'avviata cantinadi vinificazione a Santo Stefano Bel-bo, che viene attrezzata per la pro-duzione degli spumanti e dei viniclassici piemontesi. Si miglioranole strutture, si allarga la clientela,si aprono nuovi mercati, si varcano

i confini nazionali sempre con lamassima attenzione alle esigenzedi mercato. Nel 1977 entra in fun-zione un modernissimo stabilimen-to, attuale sede della Società, si-tuato nelle vicinanze della casa na-tale di Cesare Pavese. Nello stabi-limento vengono vinificate le uvedelle 5 aziende agricole di proprietàSantero, ma anche uve acquistateda oltre 300 viticoltori locali. Lamaestosa cantina di vinificazione,occupa un'area di 18mila mq conuna capacità di stoccaggio di120mila ettolitri complessivi deiquali 70mila termo-condizionati.La capacità produttiva della canti-na, che supera i 20 milioni di bot-tiglie annue, colloca la Santero trai leader del mercato vinicolo.

A cura di Dario Bordet

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SANTERO

Ottenuto da vitigni abacca bianca, la cuidolcezza è controbi-lanciata da una spic-cata aromaticità, di ca-rattere prevalente-mente floreale. È per-fetto per accompagna-re aperitivi eleganti edelicati, ma anche inabbinamento a primipiatti leggeri, antipastio frutti di mare. Daservire fresco (6°/8°)

DIAMA’

Asti d.o.c.g.

Millesimato

Il profumo tipica-mente aromaticoe fruttato si uni-sce con un sapo-re fresco dalladolcezza natura-le. Ottimo comeaperitivo, misce-lato nei cocktailse con tutti i tipi didessert. Da servi-re fresco (6°/8°)

DIAMA’

Prosecco d.o.c.

Millesimato

Dal colore giallopaglierino brillan-te e dal perlage fi-ne e persistente,il bouquet eviden-zia note floreali esentori di fruttafresca. Grandiosocome aperitivo,da provare a tuttopasto. Da servirefresco (6°/8°)

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[gourmet]

LA SACHER TORTE DI PIETRO A Rodano, un piccolo paese dell'hinterland milane-se, si trova la pasticceria di Pietro Vallonearanci edi suo fratello Marco. I due giovani hanno da pocodato vita, sotto i portici di Via delle Querce, ad unapasticceria-caffetteria già passata agli onori dellecronache dei buongustai. Pietro è l’artefice (così di-cono di lui) di una delle poche, realmente gustoseed innovative “sacher torte”. La particolarità checaratterizza questo intramontabile dolce è dovutaad anni di esperimenti e cure che denotano oggiun vero e unico piacere per i sensi. Accanto alla pa-sticceria ci sarà presto una gelateria che servirà ge-lati fatti solo con frutta di stagione, gelati dieteticie soprattutto per diabetici. La parte caffetteria pro-pone (prodotte ovviamente ogni mattina da Pietroe Marco) più di quindici tipi di brioche, un vero pia-cere per il palato e per iniziare la giornata nel mi-gliore dei modi. Questo spirito d'iniziativa e per moltiinaspettato succes-so, sono stati pre-miati non solo dagliappassionati dellabuona pasticceria,ma anche da un ri-conoscimento uffi-ciale del Presidentedella Confcommer-cio di Melzo, CarloSangalli, “al giovaneimprenditore” PietroVallone.

Appuntamentiprenatalizi

Pasticceria Vallonearanci

Rodano (Mi) - Via delle Querce, 1

42 ANNI DI PASSIONE

Questo è il Bar “Il Doria”, storico locale della“Milano da bere”, dove intere generazioni hannopotuto degustare cocktail’s di ogni tipo preparaticon grande professionalità dai barman del locale.Da circa 20 anni Nereo Bruno Bulbarella, noto atutti come “il Cavaliere”, ha creato l’ormaifamosissimo cocktail-drink "Bomba fragola" con ilsuo ingrediente Top Secret ...“Nettare delCavaliere”! In un ambiente familiare che aumentasempre i suoi “fedelissimi” nelle magiche seratemilanesi, oggi potete trovare dietro il bancone baranche Maurizio, figlio del proprietario, che sidiletta a dare un tocco “personale” ai drink per farsì che questa attività possa continuare adesistere, superando con tanta passione ognidifficoltà. Il Doria via aspetta tutti i giorni e sevolete fare un salto con gli amici per gli Auguri diNatale, è aperto tutti giorni compreso la sera dellaVigilia e il 25 a mezzogiorno.

Bar “Il Doria”

Milano - Via Plinio, 50 - Tel.02.29400871

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La “buona educazione” (anche quella ali-mentare) s’impara durante la tenera età: perquesto Galameo ha ben pensato di proporreai bambini il bon ton a tavola, insegnare loroa mangiare bene sin da piccoli, riscoprendoi sapori di una volta. L’azienda nasce daun’idea di Dario Meo, che vanta un’espe-rienza decennale nel settore gastronomicoe racconta: «Sono nato e cresciuto circondatoda persone che hanno sempre avuto un rap-porto positivo e ottimistico con il cibo. Ho im-parato a vivere il cibo in maniera armonicaed è quello che poi da adulto cerco di tra-smettere ai miei figli ogni giorno. Il cibo intesocome piacere che non inizia e termina conl'assaggio ed il gusto, ma che parte dalla co-noscenza di come è stato prodotto, di chi loha prodotto e di come è arrivato fino a me,a noi». L’azienda sceglie con estrema cura iproduttori, le materie prime e le tecniche di

produzione per garantire prodotti artigianali“sani” e di ottima qualità, mirando anche avalorizzare e promuovere piccole realtà d’ec-cellenza del territorio. Andando a scoprire le“bontà” Galameo, ecco la golosa linea di frol-lini in tre diversi gusti, al latte, al cacao e allatte-cacao, rigorosamente fatti come li fa-cevano le nostre nonne: senza conservantio additivi né aromi artificiali, ma soprattuttosenza olio di palma e con pochissima la per-centuale di burro, proprio come oggi richie-dono i pediatri. Secondo Galameo, giocandosi può imparare adamare il buon cibo eper questo ogni confe-zione di biscotti è abbi-nata ad un gioco che ciriporta alla nostra infan-zia: “Tris” “Nomi, cosee città” “Dama”. Inoltreil packaging scelto è unsecchiello, perché pro-tegge il prodotto senzanessun sacchetto ag-giunto, garantendo freschezza e fragranza,ma soprattutto è stato per tutti i bambini il“primo gioco da spiaggia”. Una volta finiti ibiscotti, il secchiello rivive e può ritornareutile in mille usi.

[gourmet]

19dicembre 2014

GALAMEO

Per informazioni:

www.galameo.it

[email protected]

[email protected]

Nessuna stranezza, semplicementeun’altra “creazione” per i cibi più amatidai bambini (ma non solo), la pasta ela pizza! “IL SUGO” è una passata dipomodoro dolce, delicata, fresca, pro-fumata, con un filo d’olio extravergined’oliva e qualche fogliolina di basilico.

DAI BISCOTTI… AL “SUGO”

È l’ultima irresistibile novità della Ca-sa! Un perfetto mix di nocciole e ca-cao, uniti dalla piacevolezza dell'olioextravergine d'oliva. Una preparazionegolosa e morbida: ne basta poca perguarnire un dessert, un velo su delbuon pane per una squisita merenda eun solo cucchiaino per "saziare" un in-controllabile peccato di gola.

GALAMELLA

L’ABC del mangiar sano, proprio come una volta!

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20 dicembre 2014

[gourmet]

MENABREACHRISTMAS BEER SI VESTE DI NUOVO

Nuovo packagingcon 2 caliciserigrafati a coloriper l’edizione 2014della “rossa” di Natale

Innovazione nel segno della tradi-zione. Per festeggiare l’appunta-mento natalizio, Birra Menabreapropone la celebre ‘Menabrea Chri-stmas Beer’ in un nuovo più accat-tivante packaging, rivisitato sottoil profilo grafico e stilistico. Iden-tica invece la referenza, la rossaspeciale di Natale, ideale per ac-compagnare le numerose oc-casioni di convivialità. LaBirra di Natale nel nuovoastuccio, con maniglia inter-na in cartone, contenente 4bottiglie da 66 cl e 2 caliciserigrafati a colori, è disponi-bile da fine ottobre. Una propo-sta elegante e di qualità per fe-steggiare il Natale nel segno dellamigliore tradizione.

Prodotte nel nord Europa da più di duecento anni, lebirre di Natale sono ormai diventate una tradizionediffusa anche in Italia e in America. Si tratta di birrespeciali, quasi sempre a elevata gradazione, adattealle rigide temperature invernali e alle tradizionali “ab-buffate” che tanto ci seducono durante le magiche fe-

stività natalizie! Queste birre sono abitualmentecaratterizzate da una spiccata aromatizzazioneottenuta con l’impiego dei migliori malti e l’ag-giunta di speciali spezie che arricchiscono il gu-

sto con note di frutta ed evidenti sentori dolci.Comunque sia, queste birre rientrano nella vasta

categoria delle etichette stagionali, a tiratura limi-tata e sono da considerarsi birre d’annata a tuttigli effetti, dal momento che difficilmente si ripre-sentano al consumatore perfettamente uguali aquelle dell’anno precedente.

BIRRA DI NATALEun’antica tradizione

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[gourmet]

Si avvicinano le festività natalizie e con loro i tantigolosi banchetti con parenti e amici alle quali non cisi può sottrarre. Giorni piacevoli ma davvero criticiper la nostra linea, oltre che per la quantità, ancheper la qualità degli alimenti spesso molto elaboratie calorici. È bene ricordare che un pranzo di Natale,dall’antipasto al dolce, facilmente raggiunge (osupera) le 3.500 calorie. Senza dover rinunciare algusto, ma risparmiando su qualche caloria, eccodue ricette che vi suggerisco per le vostre feste incasa, con gli amici.

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NATALE CON GUSTO…e qualche caloria in meno

TACCHINO DEL RINGRAZIAMENTO ALLEGGERITOPER 10 PERSONEIngredienti: un tacchino intero da3 kg, 1/2 chilo di castagne, 5 etti dipane raffermo, un 50 ml di olio evo,una cipolla, un gambo di sedano, unlimone, 1 bicchiere di vino biancosecco, brodo vegetale q.b., rosmari-no, prezzemolo, maggiorana, timo,olio, sale e pepe.Strumenti: teglia da forno, spagoda cucina.Preparazione: lessare le castagneper circa 40 minuti. Usare la polpache andrà spezzettata. Strofinate lacarne del tacchino pulito ed interocon il succo limone tagliato a metà.Scaldare e non soffriggere l’olio conla cipolla e il sedano tritati aggiungeteil vino e fate evaporare. Aggiungeteora il pane raffermo sbriciolato, le ca-stagne spezzettate, un po’ di brodovegetale, il sale e gli aromi tritati. Fateinsaporire il tutto qualche minuto,poi lasciatelo da parte. Riprendete iltacchino e riempitelo con il ripienoottenuto e un rametto di rosmarino.Quando avete finito cucite l’aperturacon lo spago da cucina. A questopunto trattate il tacchino come il polloarrosto senza grassi dopo averlo bu-cato con uno stuzzicadenti nella par-te del collo per fare uscire il grassosenza rompere la pelle. Salatelo e in-fornatelo per circa 3-4 ore, spennel-landolo col sugo di cottura e limonediluito con un po’ di brodo. Fate cuo-cere bene e controllate se è prontocon uno stecco (deve uscire asciutto).Prima di portarlo a tavola, lasciateloraffreddare qualche minuto.Da presentare con un contorno diinsalata verde o verdura grigliata.A parte mettere una ciotolina di

marmellata di mirtilli senza zucchero.

CREMA AL CIOCCOLATO ALL’ACQUA LIGHT

Preparazione: lavorare per qualche minuto le uova intere e l’ami-do, aggiungere pian piano il cacao l’acqua sempre lavorando conil frullatore, versare in una pentola e portare al bollore. Quando ini-zierà a bollire aggiungere la mezza bacca di vaniglia e il cioccolatoa pezzi che si scioglierà in un attimo. Continuare a mescolare e farbollire per una decina di minuti in modo da farla addensare: nonsarà completamente densa ma finirà di addensarsi una volta chesi sarà raffreddata in frigo. Questa crema può essere guarnita conmandorle e noci tritate e può guarnire un piattino di frutta cotta co-me una o due pere cotte senza zucchero e con cannella.

Valori nutrizionali: 200kcal

Dalla rubrica “Missione impossibile” di Evelina Flachi a “La prova del cuoco” (del 18 novembre ’14)

dicembre 2014

PER 4 PERSONEIngredienti: 2 uova intere, 60 gr = 3 cucchiaidi amido di riso, 20 gr = 1 cuc-chiaio di cacao amaro, 100 grdi cioccolato fondente >70%,400 ml di acqua, metà bacca divaniglia

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23dicembre 2014

[gourmet]www.bijouxdessert.com

SSi è svolta a Guangzhou, Cina, laterza edizione del “Food Hospita-lity World”, organizzata da FieraMilano e Worldex Exhibition Guan-gzhou, con l’idea di creare un pon-te diretto tra la Cina e l’ormai pros-simo Expo 2015 di Milano. L’espo-sizione coinvolge ogni anno milionidi produttori e distributori prove-nienti da diversi angoli del mon-do e attrae folle di buyers cinesisempre più interessati ai mercatid’Occidente. Quest’anno, insie-me al Food si è svolta contestual-mente e negli stessi spazi fieri-stici la XIII edizione di “Interwine”,fiera dedicata al vino. Con un cre-scente aumento della domandainterna, la Cina rappresentasenz’altro un mercato ‘allettante’,ma non sempre facile. Il prodottoitaliano in Cina mira ad un targetmedio-alto di consumatore, la qua-lità e il costo dei prodotti nostranispesso non risultano alla portatadel consumatore cinese medio,costringendo quindi il Made in Italy

ad un mercato di nicchia, prosperoperché fa leva sui nuovi ricchi (ericchissimi) businessmen cinesi,ma pur sempre di nicchia. Questaè anche la maggiore preoccupa-zione dei produttori italiani presen-ti alla fiera: «Siamo forti su Shan-ghai e Hong Kong e, nel settore

della ristorazione, l’obiettivo ora èconquistare il mercato della gran-de distribuzione», afferma MarcoNodari, export manager dell’ace-tificio Mengazzoli di Mantova. Daqui l’importanza di partecipare alFood Hospitality di Guangzhou, fie-ra secondaria, ma che offre la pos-sibilità di rapportarsi con il merca-to della provincia cinese del Can-ton (Guangdong in mandarino).

Guangzhou, fiorente centro dicommercio fin dal III sec. a.C., èoggi una città in forte espansione;sempre ‘taggata’ con un certo di-sprezzo dalle ricche province diShanghai e Hong Kong come la“campagna cinese”, conta ad oggiun numero crescente di milionari,amanti del lusso e dei grandibrand europei, anche nel settoreF&B. Per alcuni degli espositoriitaliani presenti alla fiera era laprima volta in territorio cinese percommercializzare i propri prodottie questo proprio grazie alle op-portunità che può offrire questa

regione, senza dover passare perla concorrenza spietata di Shan-ghai, Hong Kong e Pechino, dovele grandi catene fanno da padronie lo spazio per i piccoli e medi pro-duttori italiani risulta essere al-quanto ristretto. La fiera si è con-clusa con la partecipazione di oltre5.000 visitatori e una cinquantinadi espositori italiani tra Food e Wi-ne presenti.

A cura di Alessia Placchi

NUOVE FRONTIERE PER IL FOOD MADE IN ITALY

Sopra: Fabio Cannavaro allenatore del Guangzhou calcio, ospite

d’onore alla cena di gala della fiera

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[salotto in cucina]

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NNel nostro salotto in cucina si ac-comoda questo mese un personag-gio caro a tutte le famiglie italiane,Antonella Clerici. Solare, espansiva,comunicativa tutti i giorni dal lunedìal sabato rinnova l’appuntamentocon la fortunatissima trasmissione“La Prova del Cuoco”. Nelle nostrecase arriva quotidianamente all’oradi pranzo e da quest’anno anchealle 14 con il programma “Dolci do-po il Tiggì”, un mix di idee e di im-magini per imparare a prepararesemplicemente anche i dolci com-plicati per molti di noi, adatti a com-pletare un buon pranzetto. Antonel-la Clerici guida il programma comeuna semplice donna di casa aggi-randosi tra cucine, chef e sfidanticon il suo tipico atteggiamento ras-sicurante e gioioso, cercando dimettere tutti a proprio agio e distrappare un sorriso ai suoi affezio-nati telespettatori. Ma non è solola cucina il mondo di Antonella. Laricordiamo alla difficile guida di unFestival di San Remo che ha con-dotto da sola raggiungendo grandiascolti ed affettuosi consensi da unvasto pubblico. E che dire di un al-tro impegnativo programma, “Ti la-scio una canzone”, che l’ha vistaimpareggiabile conduttrice di unoshow allora nuovo e non facile perla partecipazione di bambini e ra-gazzi. Ricordate le esibizioni di queitre ragazzi tenori? Bene oggi sonodiventati “Il Volo”, un trio canoroche raccoglie successi in ogni an-golo del mondo …e loro diconosempre: «Grazie Antonella!». La nostra direttrice, Evelina Flachi,l’ha intervistata per noi. Intervista a cura di Evelina FLachi

DA SANREMO A “LA PROVA DEL CUOCO”

NEL CUORE, “TI LASCIO UNA CANZONE”

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Mi sentivo la loro seconda mamma:dovevo rassicurarli e credo di essereriuscita a far loro capire che era solo unbel gioco per i più piccoli ed una grandeesperienza di vita per i più grandi.

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25dicembre 2014

[salotto in cucina]

Antonella, tu non sei solo “LaProva del Cuoco”. Hai datomolto altro alla TV…Sono molto affezionata alla “Provadel Cuoco”, la considero un miacreatura e compagna di anni im-portanti della mia vita e di momentiunici come quello in cui sono di-ventata mamma di Maelle, miagrande gioia! Sono approdata inRai alla fine degli anni Ottanta conprogrammi sportivi come “Drib-bling” e “La Domenica Sprint” e,dopo una breve parentesi in Me-diaset, sono ritornata a “casa” con“La Prova del cuoco” che ha susci-tato un inaspettato interesse versola cucina, creando un nuovo filonedi programmi e rubriche di succes-so, e ancora oggi dopo 15 anni pia-ce al nostro affezionato pubblico.Parliamo di ricordi credo piace-voli, che mi dici di San Remo?Sono stata la quarta donna a con-durlo nel 2010 e ho voluto dareuna mia impronta personale, spi-ritosa e spettacolare al varietà cheper fortuna è stato molto apprez-zato dal pubblico.La mia curiosità è però rivoltaa “Ti lascio una canzone”.Sbaglio oppure o ti ha coinvol-to in modo particolare quelprogramma?Lavorare con i ragazzi e stare conloro è stata un grande esperienzaumana oltre che professionale. Misentivo la loro seconda mamma:dovevo rassicurarli e credo di es-sere riuscita a far loro capire cheera solo un bel gioco per i più pic-coli ed una grande esperienza divita per i più grandi. Non ci sono

state rivalità né tensioni ma com-plicità e felicità per il successo deicompagni d’avventura. Il trio “Il Vo-lo” credo ne sia l’esempio!Grazie all’esperienza televisivahai potuto frequentare famosichef e si intuisce la tua gran-de curiosità oltre che “golosi-tà”. Ma la cucina riesce dav-vero a coinvolgerti?Mi piace cimentarmi a casa ancheper gli amici. Purtroppo il tempo èsempre poco. Dagli chef e dalle no-stre protagoniste in cucina e da An-na Moroni ho imparato davveromolto. Tra i miei piatti preferiti e chespesso propongo ai miei ospiti so-no i risotti d'inverno ed il vitello ton-nato d'estate.Anche la nostra rubrica di ciboe salute che dura da 10 anni tiha insegnato qualche trucco?Certamente, perché anch’io comele nostre telespettatrici ho imparatoa coniugare il gusto con la legge-rezza per conquistare con piacere,benessere e forma fisica, non di-menticando di fare attività fisicache, come mi insegni, è basilareper permettersi qualche golosità.Dal tuo ultimo libro “La Cucinadi Casa Clerici”, edito da Riz-zoli, si vede che cucinare tipiace.Infatti in questo libro ho voluto in-serire le ricette che faccio io a casae per questo sono alla portata ditutti. Può essere utile per impararenuove ricette facili ma di grande ef-fetto a tavola, come si può vederedalle belle illustrazioni e foto. Inoltreho inserito i migliori manicaretti ri-cevuti dai miei fans ed aneddoti e

curiosità sul cibo che faranno sor-ridere e stupire chi lo legge.Posso chiederti da chi hai im-parato di più fra tutti coloroche ti hanno accompagnato intv in questi anni?Da tutti i miei colleghi ho imparatoqualcosa nei vari programmi chehanno accompagnato la mia espe-rienza televisiva, ma anche dagliautori con cui condivido le varieesperienze e dal pubblico che miscrive e sostiene da anni.Come vivi questa nuova avven-tura televisiva “Dolci dopo ilTiggì”?Come tutte le nuove esperienze te-levisive è molto stimolante e da ve-ra “golosa” non potevo sottrarmi aquesta nuova sfida che ha già crea-to un buon interesse da parte delpubblico che con noi può fare i dol-ci a casa per la propria famiglia.L’atmosfera è festosa e colorataper dare quel piacere e buonumoreche ci porta il dolce quando arrivasulla nostra tavola.

“Dolcetto è scherzetto” è la frasecon cui Antonella ci saluta e conil suo bel sorriso ci augura buonefeste!Cara Antonella, GRAZIE!

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Gaetano PesceLa Michetta

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Augura Buone Feste!

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[natale & design]

dicembre 2014

Meritalia chiude un 2014 veramente ric-co di novità, soprattutto per gli eventipresentati al pubblico e per il carismache da sempre contraddistingue questa

azienda lombarda. Dalla “Milano Design Week” diaprile al “Road Show” in Portogallo, dal “500 Hap-pening” di giugno all’happy hour solidale, dal “Drinkwith design” all’evento di settembre che, insieme aInterni, ha messo in scena dueprodotti fantastici, Opera eFreud. Il tavolo Opera, disegnatoda Mario Bellini, è un magico in-treccio che crea, con leggerezza,un tavolo scultura... valorizzato da un top in cristalloextrachiaro, per non nascondere la sua eccezionalestruttura. Freud invece è un divano formale (sempredisegnato da Mario Bellini) che, con un semplice ge-sto, diventa informale, cambiando aspetto per diven-tare avvolgente e accogliente, regalando sempre

nuovi spunti di utilizzo! Insomma, queste sono le ul-time novità che Meritalia ha creato per arricchire lacollezione, ma ci sono evergreen che meritano di es-sere citati. Uno dei più conosciuti è il divano “La Mi-chetta” di Gaetano Pesce, anno 2005, sempre fre-sco, colorato ed attuale... poi troviamo la poltrona“Cesare” di Tobia Scarpa, anno 1987, pochi elementilineari che creano design… questi quattro oggetti,

diversi fra loro, hanno però untrait d'union, la semplicità. Lineedi immediata percezione, facilitàdi utilizzo e riconoscibilità sonoil loro punto di forza, capaci di in-

staurare "un rapporto amichevole" con qualsiasi altrooggetto della casa. La lista di articoli che questaazienda propone è veramente lunga e merita d’es-sere scoperta navigando sul sito www.meritalia.it

[email protected]

SOTTO L’ALBERODI MERITALIA

Tobia Scarpa

CESAREdesign

Tobia Scarpa La struttura portante è

realizzata con telai

indipendenti per sedile,

schienale e bracciolo:

essi sono costruiti con

tubolari d’acciaio

elettrosaldati. Dall’estro

di Tobia Scarpa, il

prodotto acquista fascino

rivestito in pelle o cuoio.

A cura di Luca Medici

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dicembre 2014

[natale & design]

FREUDdesign Mario Bellini Divano componibile con due

elementi ed infinite

combinazioni. Struttura in

legno massello e cinghie

elastiche, dettagli in metallo

cromato, imbottitura in

poliuretano flessibile

rivestimento completamente

sfoderabile disponibile in

pelle o in tessuto.

LA MICHETTAdesign Gaetano PesceStruttura in legno,

imbottitura in

poliuretano flessibile e

fiberfill. Di serie:

bottoni neri in pvc. A

richiesta: bottoni

rivestiti o in cristalli

Swarovski.

Rivestimento in pelle o

in tessuto. Una staffa

in acciaio tiene uniti i

singoli elementi in

continua successione.

Mario Bellini

Gaetano Pesce

OPERA design Mario Bellini Base in acero naturale o tinto grigio, rovere naturale, teak, multistrato

di betulla laccato opaco in diversi colori: multicolor rosso, blu, giallo,

verde; bicolor bianco e nero; monocromo nelle finiture bianco o nero.

Top in cristallo temperato extrachiaro, filo lucido

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30 dicembre 2014

[success stories]

no dei principali fat-tori che guida ilcambiamento in tut-ti i settori industrialiè da sempre la tec-

nologia: man mano che si rendonodisponibili nuove tecnologie, infat-ti, cambiano i modi in cui si produ-ce, in cui si servono i consumatori,in cui si conducono le attività la-vorative all’interno delle organiz-zazioni. Un esempio significativo

in questo senso ci viene dal setto-re bancario: chiunque oggi si rap-porti con una banca nota in effettifacilmente come stia cambiandol’esperienza della relazione conl’istituto finanziario, proprio graziealla tecnologia. Abbiamo parlatodi banche e tecnologia con DarioBonavitacola, Responsabile dellaDirezione Infrastrutture Tecnologi-che, Servizi e Sicurezza del Grup-po Cedacri.

Intervista a cura di Alessandro Trani

U

TECNOLOGIA IN BANCA:IL FUTURO È GIÀ OGGI

[LA TECNOLOGIA

GUIDA L’EVOLUZIONE

DELLE BANCHE, MA IN

QUALE DIREZIONE? NE

PARLIAMO CON DARIO

BONAVITACOLA DI

CEDACRI, AZIENDA

CHE OFFRE SERVIZI

DI OUTSOURCING

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31dicembre 2014

[success stories]

Dott. Bonavitacola, ci può spiegare in breve iservizi di Cedacri, per un pubblico di utenti nonaddetti ai lavori?Cedacri è una realtà leader nello sviluppo di soluzionidi outsourcing rivolte a banche, istituzioni finanziarie,compagnie assicurative e aziende industriali. In par-ticolare, il Gruppo Cedacri storicamente è uno dei prin-cipali riferimenti in Italia per il settore bancario e fi-nanziario, con un parco clienti di oltre 100 banche so-prattutto del segmento degli istituti territoriali. In so-stanza, aiutiamo le banche a portare avanti in modoefficiente le proprie attività, gestendo per loro conto– in toto o solo in parte – i sistemi informatici su cuifanno leva per condurre il business o eseguendo inloro vece intere porzioni di attività, quelli che normal-mente si chiamano processi organizzativi, con l’ausiliodi nostre tecnologie, persone e competenze.In uno scenario oggi sempre più competitivo,quali sono i punti di forza di Cedacri? In altreparole, perché le banche si affidano a voi?Alle banche assicuriamo maggiore efficienza e inno-vazione. Grazie alle importanti economie di scala cheriusciamo a raggiugere, infatti, forniamo i nostri serviziinformatici a costi significativamente più bassi di quelliche gli istituti dovrebbero sostenere se li gestisseroin autonomia. Se pensiamo ad esempio alla gestionein outsourcing delle infrastrutture tecnologiche (daiserver alle postazioni di lavoro, fino ai dispositivi mobiliin dotazione degli addetti bancari), è possibile conse-guire risparmi fino al 30%. Quello che garantiamo inol-tre, sempre grazie alle economie di scala che ci con-traddistinguono, sono costanti ed elevati investimentiin innovazione, che consentono di cogliere tutte le op-portunità che le nuove tecnologie dischiudono per il

business: parliamo di 30 milioni di euro solo nel corsodel 2014. Questi punti di forza conquistano in realtànon solo le banche, ma anche, come detto, aziendedi altri settori: negli ultimi anni, in effetti, è cresciutoin modo significativo il numero di organizzazioni non-bancarie che hanno adottato i nostri servizi. Impresedei settore Utility, manifatturiero, assicurativo ci scel-gono soprattutto – ma non solo - per i servizi di ge-stione delle infrastrutture tecnologiche e dei processidi business, come i contact center e la gestione do-cumentale.Cedacri da sempre sviluppa e realizza progettiall'avanguardia. Di fatto è più un partner cheun fornitore di servizi, visto il ruolo strategicodelle tecnologie informatiche nel businessaziendale.Tutto vero. Oggi la tecnologia è un fattore strategicoper le banche, da cui non possono prescindere perrimanere competitive. Si va verso una banca in cui leattività si svolgono sempre più in forma digitale, findall’inizio dei processi di lavoro, senza che la cartaentri mai in circolo. Parallelamente, la banca evolveper mettere a disposizione dei clienti un numero cre-scente di canali attraverso cui usufruire dei suoi serviziovunque si trovino, dall’Internet e Mobile Banking agliATM evoluti. Cedacri offre alle banche tutti i sistemi,le tecnologie abilitanti e le competenze necessarie adabbracciare questi nuovi modelli operativi e di rela-zione con la clientela. Non trascurerei però un altroaspetto: come Cedacri, ci impegniamo anche ad aiu-tare le banche a trasformare le nuove leggi in oppor-tunità. È il caso, ad esempio, della Circolare 263 diBanca d’Italia, i cui rilevanti aggiornamenti sono entratiin vigore nel luglio 2013.Cosa richiede la Circolare 263 di Banca d’Italia? La Circolare 263 ha messo in evidenza per la primavolta i servizi IT come uno degli elementi su cui le ban-che devono vigilare per la tutela del rischio operativo.

«Costanti ed elevati investimenti ininnovazione, ci consentono di cogliere tuttele opportunità che le nuove tecnologiedischiudono per il business: parliamo di 30 milioni di euro solo nel corso del 2014»

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32 dicembre 2014

[success stories]

Banca d’Italia, cioè, ha riconosciuto come i sistemi in-formativi abbiano un forte impatto sull’operativitàdella banca: ciascuna, dunque, è chiamata a porre inessere una serie di azioni volte a garantirne al meglioil funzionamento. Detto in termini tecnici, gli istitutidevono insistere sui cosiddetti sistemi di BusinessContinuity e Disaster Recovery, cioè su quelle infra-strutture tecnologiche che, in caso di guasto più o me-no grave ai sistemi informativi principali della banca,consentono di portare comunque avanti le attività odi ripartire in tempi brevi senza perdita di dati. Questiultimi, in effetti, sono un patrimonio di enorme valore:la banca gestisce in ogni momento informazioni rela-tive ai clienti, alla liquidità che viene governata, agliscambi interbancari, e perdere anche solo i dati ge-nerati in qualche minuto di attività può avere un im-patto economico enorme sul suo business.

Come si sta muovendo dunque il settore ban-cario e come si sta muovendo Cedacri?Andando nello specifico, Banca d’Italia ha chiesto agliistituti di adottare una serie di accorgimenti per raf-forzare i loro sistemi di Business Continuity e DisasterRecovery. Tali misure sono meno numerose e menostringenti per le banche che non creerebbero rilevantisquilibri alla normale operatività del Sistema Paesenel caso di problemi di operatività che dovessero in-teressarle, mentre sono più consistenti e severe le di-sposizioni indirizzate alle banche che offrono servizidi carattere sistemico, per via delle loro dimensioni odelle eventuali funzioni istituzionali che ricoprono. Frail 2013 e il 2014, dunque, le banche italiane hannocondotto significativi sforzi per allinearsi alla nuovalegge. Anche Cedacri, come operatore che offre serviziinformatici agli istituti finanziari, ha fatto la propriaparte: pur servendo banche che non sono di tipo si-stemico, abbiamo scelto strategicamente di adeguarei nostri Data Center, cioè i centri da cui eroghiamo iservizi informatici, alle norme imposte alle banche piùgrandi. In questo modo potremo garantire agli istitutiche serviamo e ai loro clienti i più elevati standard disicurezza dei dati.Su quali aree di Business punterà il Gruppo neiprossimi anni?Il nostro focus rimarrà sull’erogazione di servizi infor-matici a favore delle banche italiane. E ugualmentecontinueranno i nostri investimenti per l’innovazione,che vedo principalmente su tre fronti anche nei pros-simi anni: rinnovamento dei sistemi e delle applicazioniche supportano i processi al cuore della banca, digi-talizzazione dei processi di business ed evoluzione edei canali di contatto con la clientela e dei sistemi dipagamento.

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[st i le naturale]

dicembre 2014

CASE BIO Svolge attività diprogettazionestrutturale,infrastrutturale,architettonica,costruttiva,direzione lavori,coordinamentoper la sicurezza esviluppo di analisinumeriche adelementi finiti(F.E.M.), inriferimento allaprogettazionesismica dellestrutturemediante il nuovoapproccio del“PerformanceBased Design” enel rispetto dellepiù recenti normetecniche europee(Eurocodici) eitaliane (D.M. 14gennaio 2008 -NTC2008).L'attività sisviluppa nelsettore dellaprogettazione,dell'ingegneria edella costruzione.Per info:www.casebio.it

IL “SOGNO” DELLA CASA BIO

Esistono dei luoghi dove vorremmo vi-vere, luoghi che esaltano il nostro amo-re per la vita, luoghi dove trasferire lenostre abitudini di casa e di lavoro.Spesso siamo convinti che tutto questosia difficilmente realizzabile se non ad-dirittura impossibile. In realtà è la no-stra casa che ci rappresenta e all’in-terno della quale troviamo le nostre si-curezze, godiamo dei nostri momentidi relax, soprattutto godiamo dei nostriaffetti più cari. Oggi si va realizzandoun altro sogno accarezzato spesso, vi-vere in una casa che ci faccia “rispar-miare” inserendosi perfettamentenell’ambiente. Stiamo parlando di unanuova realtà quella rappresentata dal

progetto Case Bio. Oggi la bio-ediliziaè già una realtà in tutto il nord Europae per quanto riguarda il nostro Paesein gran parte del Trentino Alto Adige edel nord Friuli. Sono case costruite inmodo diverso dal tradizionale, proget-tate su misura per avere caratteristicheche consentano un basso consumoenergetico, risparmio, assoluta sicu-rezza e massimo rispetto dell’ambientecircostante. Grazie all’uso di materialinaturali (grande presenza del legno)le abitazioni del progetto Case Bio van-tano una serie di importanti innovazio-ni. La parete in legno per esempio,combinata con altri pregiati materialitermoisolanti agisce da vero e proprioregolatore di umidità. Questa tipologiadi costruzioni garantisce inoltre un’as-soluta resistenza agli eventi sismici eovviamente un alto risparmio energe-tico. Una Casa Bio è una casa da vive-re nel calore di un ambiente accoglien-te che ti farà amare ancora di più la vi-ta di tutti giorni.

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In questo numero di Italia dGustare vi abbiamo parlato delcioccolato “in lungo e in largo”,sperando tra l’altro di esserriusciti ad accendere in voi unpo’ di buonumore. Percompletare questa nostra ampiatrattazione, parleremo ora delleproprietà del cioccolatoimpiegate nei trattamenti dibenessere, volti al miglioramentopsicofisico della persona eintrodotti con successo neglianni più recenti. Grazie alcontenuto di polifenoli, il cacao èinfatti un ottimo prodotto anti-age: non a caso già nel XVIsecolo a.C. gli Aztechi loutilizzavano per la cura dellabellezza. La "cioccolato-terapia"sfrutta le caratteristichedermocosmetiche del cacao eoggi la crescente richiesta staspingendo diversi stabilimentitermali, centri benessere epersino hotel ad attrezzarsi consale massaggi e sale aroma-degustazione con trattamenti adhoc per la cura della pelle.Questi trattamenti vanno daimassaggi ai bagni di cioccolato,fino all'applicazione di oliessenziali ed all'inalazionedell'essenza pura. Grazie alleproprietà idratanti, nutrienti etonificanti del cioccolato (dovuteal suo contenuto di caffeina,antiossidanti e nutrienti), lasempre più diffusa “terapia alcioccolato” aiuta a combattere il

rilassamento cutaneo ed iradicali liberi, a nutrire edammorbidire la pelle, amigliorare e stimolare lacircolazione del sangue, oltre atener lontana la depressione. Inumerosi principi attivi contenutinel cacao sono infatti il migliorealleato delle donne nelcombattere solitudine edepressione, ma sono ancheparticolarmente utili almantenimento della bellezzaesteriore. La principaledifferenza con altri tipi dimassaggi - come ad esempiomassaggi shiatsu, massaggiayurvedici o linfodrenaggi - è chesi tratta di massaggi fatti concioccolata calda ed oli a base dicacao, con cui si fanno anchemaschere di bellezza, tutto

accuratamente studiato peraddolcire pelle e umore. Ilmassaggio deve essere fatto inmodo molto lento e la pasta dicacao deve essere abbastanzacalda da dilatare i pori epermettere ai principi attivicontenuti nel “fango” di cacao dipenetrare nei pori della pelle. Inalcuni centri il massaggio puòessere coadiuvato da ulterioritrattamenti al cacao, oppureaccompagnato da saune,peeling, piscine termali e fanghitermali. Una simpatica possibilitàè quella di praticare la“cioccolato-terapia di coppia”, unmodo unico per scoprirequalcosa di più su se stessi esull'eventuale partnerpartecipando a test psicologicitutti da gustare!

ANCHE LA BELLEZZA…“FA IL FILO” AL CIOCCOLATO!A cura di Monica Rota

[st i le naturale]

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dicembre 2014

[sti le naturale]

La riflessologia plantare è una metodica utile al benessere cherisale a tempi molto antichi. È una branca della terapiaalternativa che sfrutta i riflessi fisiologici per conseguire effettibenefici sull'organismo. Il trattamento si basa sul principio chesui piedi si trovino riflessi tutti gli organi, le ghiandole, e le partidel corpo. Il massaggio riflessogeno plantare può quindistimolare un effetto o influire sull'organo corrispondente alriflesso stimolato. La Riflessologia Plantare Integrata®,mediante particolari post-tecniche, in aggiunta alla classicastimolazione dei punti situati sui piedi, permette di raggiungere ilbenessere di mente e corpo in modo dolce ma estremamenteefficace. I benefici della riflessologia plantare sono molteplici epossono aiutare a lenire lo stress ed i disturbi della vitaquotidiana. È indicata ad esempio per problemi articolari dellacolonna vertebrale, emicrania, insonnia, ansia e stress, sinusiti,disturbi ormonali e dell’apparato intestinale. Il tempo dellaseduta è di circa 30/40 minuti per bambini e circa 50/60 minutiper adulti con un massimo di 3 sedute settimanali.

A cura di Patrizia Paladini

MASSAGGIO “TOTAL BODY”

"Il total body è riequilibrante e dre-nante dai piedi alla testa, passandoattraverso la porta del cuore".Un trattamento di 60 minuti dovel'operatore utilizza dei tocchi conle mani andando a stimolare ognipunto del corpo, partendo con lastimolazione dei punti riflessi delcorpo con la riflessologia plantare,

in seguito si passa aldrenaggio negli artiinferiori poi allo sboc-co fasciale nella par-te addominale e cra-niale con la tecnicacraniosacrale. Si la-vora sia supino cheprono. Ė immediato ilrilassamento con ef-fetto benefico sullegambe come anticel-lulite, favorisce unbuon riposo un rie-quilibrio energetico,ottimo come deco-tratturante sullaschiena.

Informazioni:

Patrizia Paladini - Naturopata

Esperto in Riflessologia Plantare Integrata®

Cell: 339 8397141 • [email protected]

RIFLESSOLOGIA PLANTARE INTEGRATA®

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ZuccaLa zucca è molto ricca di vitamine, soprattutto di betacarotene,una sostanza che favorisce la produzione di vitamina Anell’organismo di chi la consuma e che svolge una spiccata azioneantiossidante. Combatte cioè la formazione dei radicali liberiresponsabili dell’invecchiamento. La zucca è ricca di fibre e quindifavorisce la regolarità intestinale. Sazia molto conpoche calorie quindi è adatta a chi segueun regime dimagrante. È adatta ancheai bambini più piccoli, lessa o alvapore, in aggiunta a passati diverdura e risotti.

Spinaci È il vegetale rimineralizzante pereccellenza: contiene calcio, potassio(regolatore dei liquidi corporei), acidofolico (utile contro l’anemia) e vitaminaC che difende dalle infezioni e aiuta adifendere l’integrità dei vasi sanguigni.Gli spinaci aiutano anche a combatterela stitichezza grazie al contenuto di fibree clorofilla; contengono ferro, ma in unaforma meno biodisponibile rispetto aquello apportato dalla carne. Perfacilitarne l’assorbimento, andrebberoconsumati crudi con aggiunta di succodi limone o di un altro agrume: lavitamina C aumenta l’assorbimento delferro.

Cicoria e verdure amare Si possono consumare sia cotte che crude e facilitano lafunzione del fegato e digestiva. La cicoria, a bassocontenuto calorico (10-13 kcal/ 100gr), contieneinulina, fibra prebiotica che contrasta l’aumentodei batteri nocivi e depura il sangue. Le verdure amarefacilitano la funzione digestiva e del fegato: sonoortaggi ricchi di minerali, carotenoidi e sostanzeantiossidanti (zeaxantina utile al benessere dellavista nella rucola) e depurative. Forniscono unabuona % di acqua e fibre utili alla diuresi e allaregolarità intestinale.

[ inverno a tavola]

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Che mangiare in modo sano eequilibrato aiuti a vivere bene, è unfatto ormai risaputo. Una dietaequilibrata è data da comportamentialimentari e da uno stile di vita tali damantenere un buono stato di salutepsicofisica e prevenire malattie. Grazieall’alto contenuto di antiossidanti,alcuni alimenti ci possono aiutare arallentare il processo di invecchiamentodell’organismo. È importante però chequesti alimenti vengano consumati conregolarità e intelligenza, siano scelti inbase alla stagionalità e cucinati inmodo corretto per non alterare lepreziose sostanze che contengono. Enon è necessario nemmeno eliminaregli altri alimenti, “buttandosi”esclusivamente su questi: basta nonfarli mai mancare, nelle giuste quantità,all’interno del menu settimanale. Eccoalcuni alimenti che in questa stagionecompaiono spesso sulla nostra tavola,con le loro principali proprietà.

A cura di Evelina Flachi

PIÙ SANI E IN FORMACONOSCIAMO GLI ALIMENTI

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SalmoneQuesto pesce è una vera miniera di sostanzebenefiche per la salute. È infatti ricco di acidigrassi polinsaturi, definiti essenziali perchél’organismo non è in grado di produrli madevono essere introdotti con i cibi che licontengono. Sono detti omega 3 e noti perchémantengono efficiente non solo l’apparatocardiovascolare ma anche il sistema nervoso equello immuno-difensivo oltre a favorire ilbenessere dei tessuti e della pelle. Inoltre ilsalmone è ricco di calcio e di selenio, mineraleche svolge una efficace azione antiossidanteed antinvecchiamento perché combatte iradicali liberi. È anche una buona fonte diproteine nobili, sostanze essenziali per ilbenessere di tutto l’organismo. È buonanorma cucinarlo a vapore, al cartoccio o alforno con poco olio e aromi, per nonaumentare le calorie e i grassi della ricetta.

[ inverno in tavola]

Cibi Giallo-ArancioTra i vegetali e frutti di questa stagionetroviamo, oltre alla zucca, carote, cachi,limoni, arance, mandarini e pompelmi:sono ricchi di vitamina C oltre che dibetacarotene e flavonoidi. Proteggonodai radicali liberi, aiutano la funzionalità

dei meccanismi della crescita,della riproduzione e delrinnovamento dei tessuti, sonobenefici per il sistemaimmunitario e per la vista,

rinforzano i vasi sanguigni,svolgono attività antiviralee antitumorale.

NociQuesti frutti sono tra le fonti più ricche di minerali tra i quali potassio,fosforo e magnesio (utili a regolare l’attività muscolare e nervosa),calcio rame, zinco, ferro (indispensabili per l’apparato immuno-difensivo). Sono un’ottima fonte vegetale (consigliate ai vegetariani) diacidi grassi omega 3. Recenti studi consigliano 25 grammi di fruttasecca per 5 giorni la settimana per prevenire problemi cardiovascolari.Una piccola quantità di noci non dovrebbe mancarenell’alimentazione delle donne in menopausa anche per la ricchezzadi calcio e magnesio regolatori dello stress. Possono essere utilidue o tre noci a colazione o da aggiungere a macedonie e insalate.Attenzione a non eccedere nella quantità di frutta secca: per 100grammi arriviamo a circa 600 kcal.

BroccoliSono ricchi di calcio, in una forma più facile daassimilare rispetto al calcio contenuto nei latticini.Sono infatti gli ortaggi più adatti a mantenere sane eforti le ossa, sia durante gli anni della crescita, sianella menopausa, quando aumenta il rischio diosteoporosi. Inoltre contengono molto ferro e tantobetacarotene, precursore della vitamina A, cheprotegge occhi, pelle e mucose. Scelti quandopresentano cime compatte e verde scuro, andrebberoessere consumati almeno due o tre volte la settimana,al vapore o lessati in poca acquaper non disperdere lepreziose sostanze.

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[pi l lole di bon ton]

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Benritrovati! Questa volta, in occasione

delle prossime festività natalizie, dalle

verdi colline umbre mi sono spostata a

Milano, città sempre affascinante e

ricca di sorprese. Qui ho scoperto un

piacevole luogo per ritrovarsi con gli

amici e passare una piacevole serata

fuori casa in un ambiente caldo e

familiare, magari proprio durante le

prossime feste. Si tratta di “Presso”, in

Via Paolo Sarpi 60, a pochi passi

dall'Arco della Pace, una sorta di

“temporary home” di circa 350 mq (su

due livelli) con tre tipi di ambientazioni

moderne e molto accoglienti. La

piacevole scoperta milanese è che qui

da Presso (www.presso.it) chiunque può

prenotare ciascuno di questi ambienti

(tre cucine e tre living di lusso) per

riunioni di lavoro, pranzi, cene, feste e

ricorrenze di ogni tipo: io l'ho trovato

così gradevole che ho pensato di

ambientarci una “mise en place”

romantica e accogliente proprio per la

notte di Natale, allestita con quel tocco

particolare che dia il giusto calore a

una serata così speciale. Per

l’occasione ho voluto inserire piume,

fiori ed oro, segni di pace e serenità,

insomma una tavola ricca di significati

per festeggiare con familiari ed amici

una serata così speciale come il Natale.

Dopo l'inizio di questa mia rubrica lo

scorso mese ho ricevuto diverse mail,

da parte di lettrici che mi chiedono non

solo consigli per ricevimenti speciali ma

anche se posso fare con loro eventuali

sopralluoghi per decidere con la

padrona di casa, come ricevere al

meglio i suoi ospiti. Datemi un po’ di

tempo e risponderò con piacere a tutte

le vostre mail. Al prossimo numero e…

Merry Christmas! da Alessandra.

UNA MISE EN PLACEPER NATALENEL “CUORE” DI MILANO

Alessandra Matteucci

Wedding Planner

Event Creator

www.alessandramatteucci.com

[email protected]

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[ idee sotto l ’albero]

A TAVOLA CON I PIATTI DELLA TRADIZIONEQuesto 3° volume delle ricette del sorriso fa sedere a tavola i tanti

lettori che sostengono la raccolta fondi per la Fondazione Operation

Smile Italia Onlus, per gustare i piatti della tradizione italiana, da

Nord a Sud. Gloria Brolatti “usa” il suo food blog “Emoticibo” e

Monica Sartoni Cesari la sua grandissima esperienza culinaria.

di Gloria Brolatti e Monica Sartoni CesariMorellini, 2014

ESSENZIALMENTE LA MIA CUCINAScoprire le ricette di questo libro è una vera sorpresa. Milly è

fondamentalmente una farmacista appassionata di

alimentazione, spezie, salute. Questo libro è un vero e

proprio “manuale di cucina” che consente di scoprire il

mondo delle spezie, delle essenze, delle erbe aromatiche e

tanto altro ancora per esempio con gli oli essenziali… un libro

da regalare e da regalarsi.

LA CUCINA DI CASA CLERICIAntonella Clerici è tornata con tante nuove ricette (200) semplicissime,

gustose, scritte per tutte quelle “amiche” che come lei non sono certo

“chef” ma che ogni giorno devono misurarsi con la cucina, un volume dove

trovano posto anche molte ricette ricevute dai fan della “Prova del cuoco”.

Un libro di cucina da leggere per scoprire tanti aneddoti e curiosità sul cibo

che vi faranno sorridere, stupire e imparare molte cose interessanti.

di Antonella ClericiRizzoli, 2014

L’ARTE DEL GOLFIl noto psicologo e psichiatra Willy Pasini, appassionato praticante e

profondo conoscitore del golf, ha dedicato al suo sport preferito questa

indagine psicologica. Da dove ci deriva il piacere di praticare uno sport, e

il golf in particolare? Come gestire la tensione nei momenti più

impegnativi del percorso? Qual è l'atteggiamento mentale dei vincitori? E

soprattutto, perché si gioca a golf? Sapere cosa il golf significhi nella vita

di ciascuno è fondamentale per migliorare il proprio gioco, a tutti i livelli.

LA CHIRURGIA PLASTICA IN 600 RISPOSTEPlasmare il corpo per realizzare il proprio ideale di bellezza, cancellando le

imperfezioni e i segni dell’età: chi non l'ha mai sognato? Chi desidera

sottoporsi a un intervento di chirurgia plastica è spesso incerto e

intimidito; molte domande che vorrebbe porre al medico durante il primo

appuntamento svaniscono ancor prima di essere formulate. Ed ecco alcune

risposte alle tante “domande svanite”…

di Marco Klinger e Rodolfo ColariziSperling & Kupfer, 2014

di Milly CallegariPonte alle Grazie, 2014

di Willy PasiniMondadori, 2014

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[ i tal ia in piazza]

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LAGO dI COMO, APRE vILLA CARLOTTANella prima settimana didicembre sul Lago di Comosi aspetta un pubblicointeressato e numeroso. Neigiorni 6-7-8 dicembre pertutti coloro che amano igiardini storici apre aTremezzo lo straordinarioparco di Villa Carlotta,70.000 mq che ospitanooltre 2.000 essenzebotaniche. Inoltre al primopiano del Museo si possonoammirare opere di Canova,Hayez, Appiani, Thorvaldsen,Wicar.

BOLzANO 28.11.2014 - 6.1.2015Piazza WaltherEmozioni a base di luci,suoni, profumi di dolci espezie. Le Dolomitifanno da cornice ad unpercorso di autenticaemozione. Un consiglio:non dimenticatevi divisitare il MuseoArcheologico dove sitrova perfettamenteconservata la mummiadi Otzi, l’uomo venutodal ghiaccio.

MERANO 28.11.2014 - 06.01.2015Passeggiata LungoPassirio, Piazza Terme,Piazza della RenaNatale all'insegna delpiacere e del ripososcoprire tra le bancarellepregiate creazioniartigianali, specialitàpasticcere e attrazioni peri bambini. BRESSANONE

28.11.2014 - 06.01.2015Piazza del duomoNatale rivive in una festa dicolori, sapori e musica. Daammirare le tradizionalidecorazioni sullebancarelle di Piazza delDuomo. Imperdibile unavisita al Palazzo Vescovile,con il Museo dei Presepi.

TORNANO IN TRENTINOALTO AdIGE I MERCATINIdI NATALEDa anni i “Mercatini diNatale” si identificano con idiversi mercatini natalizi cheaprono in Alto Adige dal 28novembre. In tutti si respiraun’aria nataliziaassolutamente unica in Italiae si resta avvolti daun’atmosfera totalmentemagica.

6-7-8

MERCATO dEIPROdUTTORI SLOW FOOd Il 13 Dicembre a MonticelloBrianza presso Villa Greppi

in via Monte Grappa 21,dalle ore 9.30 alle 13.30 il

Consorzio Brianteoarricchisce la sua offertagrazie a una eccezionalecollaborazione con Slow

Food delle aree di Lecco,Monza e Brianza. Anche peril corrente anno si realizzerà

il “mercato” dei produttorilocali slow food che

presenteranno i loro prodottidirettamente ai

consumatori, garantendoloro una straordinaria

qualità ottenuta con la piùaccurata attenzione verso levarie culture alimentari delle

comunità locali.

13 2828

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[ ital ia in piazza]

BRUNICO 28.11.2014 - 06.01.2015via Bastioni e ParcoTschurtschenthalerLa "Perla della ValPusteria" propone ancheper questo Natale dipasseggiare tra leincantevoli case medievalidella Via Centrale dove ilvi aspetta il tradizionaleMercatino di Natale.

vIPITENO 30.11.2014 - 06.01.20145

Piazza Città La magia del Natale vi

aspetta nel centro storico,ricco di tesori culturali delMedioevo, nonché di una

lunga tradizione minerariatestimoniata da una speciale

mostra. L'imponente Torredelle Dodici, nella piazza

principale, fa da sfondo altradizionale Mercatino

natalizio.

LA TRAdIzIONE dEL NATALEPORTA A ROMA

Nella capitale la tradizione deimercatini natalizi ha origini lontanee da anni illumina e veste a festa la

bellissima e notissima PiazzaNavona. In questa straordinaria

coreografia anche quest’anno cisarà una distesa di bancarelle cheoffriranno le più svariate idee pergli addobbi di Natale in casa per

l’albero, per il presepe eovviamente una gamma di piccoli

oggetti regalo e piacevoli sorprese.

NON SOLO NATALE!A Roma segnaliamo perdomenica 21 dicembreil “Vintage Market” chesi tiene dal 2008 pressoil Circolo degli Artisti eancora l’ormaitradizionale mese difeste all’Auditorium.All’esterno il Parco dellaMusica ospita anche perquest’anno “Sottozero” il“Parco del Ghiaccio”.

NATALE ALL’OMBRA dEL vESUvIO

Tante emozionanti sorprese aNapoli per il Natale 2014.

Segnaliamo per tutti i nostrilettori due imperdibili

passeggiate, una in via SanGregorio Armeno, la strada

conosciuta in tutto il mondoper le botteghe artigiane

dedicate all’arte del presepe.Grandi e famose bottegheaperte tutto l’anno dove si

trova tutto ciò che serve allacostruzione del presepe. La

strada è nel cuore del centroantico di Napoli congiunge ilDecumano Maggiore (via deiTribunali) con quello inferiore

(via San Biagio dei Librai) dovesi svolge la “Fiera di San

Biagio”, divenuta negli anni lapiù bella rappresentazionedegli artigiani dei presepi.

FINE ANNO NELLA CITTÀ dEI “SASSI”Questo sarà il primo Natale aMatera dopo la sua proclamazionea Città Europea della Cultura per il2019. Dal 27 al 30 dicembreprossimi, se vi sarà possibile, nonmancate di andare a Matera. Oltre150 figuranti provenienti dalleproloco di tutta Italia e coordinatidall'UNPLI, daranno vita al PresepeVivente nei Sassi di Matera(prenotazione obbligatoria pressoMatera Convention Bureau -ingresso € 3,00 - gratuito perbambini fino a 10 anni di età).Considerato che il numero massimodi visitatori giornalieri è stabilito in4.000 persone, l'organizzazione haritenuto di riservare alcune fasceorarie prioritarie alle persone condisabilità (accesso dalle 16.00 alle16.30) e ai gruppi organizzati (dalle16.30 alle 18.30), consentendonell'ultima fascia oraria, dalle18.30 alle 20.30, le visiteindividuali e delle famiglie.

Monticello Brianza - Villa Carlotta - Milano -Trentino Alto Adige - Roma - Napoli - Matera

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IL RUOLO DEIVOLONTARI EXPOMigliaia di giovani volontari sa-ranno la spina dorsale dell'ac-coglienza dei visitatori. La pre-senza di Viola Zhang, la volon-taria cinese che parteciperà aiprimi quattordici giorni di Expo2015, rappresenta il ruolo cen-

trale dei giovani che svolgeranno servizi di volontariato du-rante l’evento: «La Cina e l’Italia sono entrambi Paesi an-tichi, ma con culture molto diverse, - ha detto Viola - proprioper questo ho tanta voglia di aiutare i miei connazionaliche verranno dalla Cina per l’Esposizione Universale. Credodi riuscire a rappresentare bene l’Italia nei loro confronti».

EXPO2015 AL QUIRINALE«Credo che l’Expo sarà un Evento speciale, - haaffermato il Presidente della Repubblica GiorgioNapolitano - l’Italia mostrerà al mondo il megliodi se stessa. L’Italia si farà soggetto proponentedi tematiche e soluzioni di interesse mondiale».Expo Milano 2015 ha fatto il suo ingresso al Pa-lazzo del Quirinale. All’incontro con Napolitanohanno partecipato Maurizio Martina - Ministrodelle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali,Viola Zhang - in rappresentanza dei giovani vo-lontari di Expo Milano 2015, Giuseppe Sala -Commissario Unico per Expo Milano 2015, ilProfessor Salvatore Veca - Presidente Onorariodi Fondazione Giangiacomo Feltrinelli e Respon-sabile scientifico di Laboratorio Expo, Albina As-sis Africano - Commissario Generale della Re-pubblica dell’Angola in rappresentanza dei Com-missari Generali di Expo Milano 2015, oltre aLeonardo Guidoni, giovane rappresentante deglistudenti italiani.

100 CANDELINE PER COCA COLA NEL 2015Kim Alexander, General Manager Coca-Cola per Expo 2015, ha presentato ilPadiglione Corporate con cui Coca Colasarà presente all’Esposizione 2015.L’edificio, un parallelepipedo alto 12metri con una superficie complessiva di1.000 mq, sorgerà accanto al PadiglioneItalia e sarà interamente realizzato conmateriali ecosostenibili: legno, vetro eacqua che daranno vita a uno spaziocontemporaneo e all’avanguardia. Lepareti esterne laterali, in vetro e legno,riproducono il celebre logo Coca-Cola e lasilhouette di Contour, la storica bottigliain vetro della Coca Cola, che nel 2015festeggerà i suoi 100 anni di vita.

[EXPO che verrà]

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VENDUTI PIÙ DI 5 MILIONI DI BIGLIETTI«È stata superata la soglia dei5 milioni i biglietti di ingresso aExpo Milano 2015 già venduti -ha dichiarato Giuseppe Saladurante un'intervista televisiva.Abbiamo tagliato un traguardoimportante. È oltremodoimportante che 3 di questi 5milioni siano stati venduti inOriente. Siamo ormaivicinissimi al traguardo delmilione di biglietti venduti inCina, obiettivo che ci eravamoposti un anno fa».

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