Gazzettatc Num 2-2012

5
Buoni risultati per la customer satisfaction, l’indagine sulla soddisfazione degli utenti, del mese di aprile. Il 70,8% degli inquilini che hanno richiesto un intervento di manutenzio- ne urgente al numero verde Atc 800.3010981 si dice soddisfatto del lavoro eseguito. Per il 17,2 % il giudizio è comunque sufficiente men- tre per il 12% è negativo. Bene anche i tempi: per il 67% l’intervento è stato svolto in tempi rapidi, soprattutto per quanto riguarda le ma- nutenzioni edilizie. Lavori tempestivi ma anche ben eseguiti: l’88% dei residenti dichiara che l’intervento richiesto ha risolto definitivamente il guasto. Nel complesso, si registra un legge- ro calo del livello di soddisfazione rispetto al mese precedente (dove era del 78%) dovuto forse anche al gran numero di interventi in pro- gramma, ben 582. Il censimento della po- polazione dell’Istat del 1991 a Torino rilevava 33 mila alloggi privati sfitti. Erano gli anni del- le commissioni prefet- tizie che ogni mese si riunivano e graduavano gli sfratti; concedevano cioè fino a 14, 16 proro- ghe, segno di un’emergenza abitativa già allora assai acuta. Il censimento successivo, anno 2001, confermò il numero degli alloggi privati sfitti: 33 mila e 400 unità. Questa cifra cominciò a suonare alle orec- chie dei più attenti come un campanello d’allar- me: la legge 431 del ’98, che aveva l’obiettivo di far incontrare la domanda di alloggi con l’offerta tramite incentivi alla proprietà e sostegno alla lo- cazione, non era più sufficiente. Nelle nostre città, nelle nostre aree metropolita- ne, gli alloggi non mancano. In Italia ci sono più alloggi che nuclei famigliari. A rendere sempre più grave l’emergenza abitativa è stata la diffe- renza crescente tra l’aspettativa economica della proprietà e la disponibilità effettiva delle famiglie che cercano casa in affitto e poi faticano sempre di più ad arrivare alla fine del mese. Siamo arriva- ti al punto in cui anche la più modesta delle abi- tazioni richiede che in un nucleo familiare siano almeno due le persone che lavorano. SOMMARIO Palazzo Siccardi torna all’antico splendore pag. 2 L’approfondimento: ospitalità temporanea pag. 3 Ci vediamo in via Arquata pag. 4 MANUTENZIONE, AD APRILE QUASI 600 INTERVENTI Inquilini soddisfatti: i lavori sono stati fatti in tempo n. 2 - 16 maggio 2012 Continua a pag 2 EMERGENZA CASA E SOCIAL HOUSING. UNA RIFLESSIONE

description

Via Barbaroux, Palazzo Siccardi torna all’antico splendore – Ospitalità temporanea, come fare – Ci vediamo in via Arquata

Transcript of Gazzettatc Num 2-2012

Page 1: Gazzettatc Num 2-2012

Buoni risultati per la customer satisfaction, l’indagine sulla soddisfazione degli utenti, del mese di aprile. Il 70,8% degli inquilini che hanno richiesto un intervento di manutenzio-ne urgente al numero verde Atc 800.3010981 si dice soddisfatto del lavoro eseguito. Per il 17,2 % il giudizio è comunque sufficiente men-tre per il 12% è negativo. Bene anche i tempi: per il 67% l’intervento è stato svolto in tempi rapidi, soprattutto per quanto riguarda le ma-nutenzioni edilizie. Lavori tempestivi ma anche ben eseguiti: l’88% dei residenti dichiara che l’intervento richiesto ha risolto definitivamente il guasto. Nel complesso, si registra un legge-ro calo del livello di soddisfazione rispetto al mese precedente (dove era del 78%) dovuto forse anche al gran numero di interventi in pro-gramma, ben 582.

Il censimento della po-polazione dell’Istat del 1991 a Torino rilevava 33 mila alloggi privati sfitti. Erano gli anni del-le commissioni prefet-tizie che ogni mese si riunivano e graduavano gli sfratti; concedevano cioè fino a 14, 16 proro-

ghe, segno di un’emergenza abitativa già allora assai acuta.Il censimento successivo, anno 2001, confermò il numero degli alloggi privati sfitti: 33 mila e 400 unità. Questa cifra cominciò a suonare alle orec-chie dei più attenti come un campanello d’allar-me: la legge 431 del ’98, che aveva l’obiettivo di far incontrare la domanda di alloggi con l’offerta tramite incentivi alla proprietà e sostegno alla lo-cazione, non era più sufficiente.Nelle nostre città, nelle nostre aree metropolita-ne, gli alloggi non mancano. In Italia ci sono più alloggi che nuclei famigliari. A rendere sempre più grave l’emergenza abitativa è stata la diffe-renza crescente tra l’aspettativa economica della proprietà e la disponibilità effettiva delle famiglie che cercano casa in affitto e poi faticano sempre di più ad arrivare alla fine del mese. Siamo arriva-ti al punto in cui anche la più modesta delle abi-tazioni richiede che in un nucleo familiare siano almeno due le persone che lavorano.

SOMMARIO Palazzo Siccardi torna all’antico splendore pag. 2

L’approfondimento: ospitalità temporanea pag. 3

Ci vediamo in via Arquata pag. 4

MANUTENZIONE, AD APRILE QUASI 600 INTERVENTI

Inquilini soddisfatti: i lavori sono stati fatti in tempo

n. 2 - 16 maggio 2012

Continua a pag 2

EMERGENZA CASA E SOCIAL HOUSING. UNA RIFLESSIONE

Page 2: Gazzettatc Num 2-2012

2

Le sue origini sono antichissime, risalgono addirittu-ra al periodo medievale. Nel secolo scorso ospitava la casa editrice Viglongo, famosa per aver pubblicato i romanzi di Salgari e lo storico almanacco piemonte-se. Oggi Palazzo Siccardi, di proprietà del Comune di Torino, sta per tornare all’antico splendore. I lavori di riqualificazione, iniziati nel 2008, sono affidati ad Atc. In tutto, per il restauro conservativo dell’edificio, Regione Piemonte, Città di Torino e Compagnia di San Paolo hanno stanziato circa 5 milioni di euro. Nello storico palazzo, nel cuore del quadrilatero romano, troveranno posto 13 appartamenti di edilizia sociale di piccola metratura. Ma dato il suo grande valore storico e culturale, Palazzo Siccardi ospiterà anche una biblioteca di quartiere con sala lettura e una sala polivalente per l’Archivio Storico comunale. Il progetto non trascura neppure le sue origini: uno spazio ad hoc sarà dedicato all’Archivio dell’editore de La Tigre della Malesia. Va da sé che si tratta di un intervento lungo e complesso, supervisionato dalle Sovraintendenze artistica, architettonica ed archeologica. «Per la chiusura del cantiere, in fase progettuale, eravamo stati più ottimisti sui tempi -spiega Luigi-na Carere, direttore tecnico di Atc - ma l’edificio era praticamente scoperchiato per via del cedimento del tetto e sono stati necessari ulteriori e massicci interventi di riconsolidamento. Il suo grande valore artistico naturalmente è stato preservato, con un attento restauro dei soffitti a cassettonato e dei dipinti ancora visibili su alcune pareti». La fine dei lavori ora è prevista per il mese di settembre. A quel punto, i 13 alloggi saranno pronti

per essere assegnati ad altrettante famiglie in attesa di una casa. Palazzo Siccardi non è l’unico esempio di abitazioni sociali nel centro storico cittadino: Atc gestisce alloggi di edilizia pubblica anche in via San-ta Chiara, in via San Massimo e in via Porte Palatine.

PALAZZO SICCARDI TORNA ALL’ANTICO SPLENDORE

Nello storico edificio di via Barbaroux 13 nuovi alloggi

Un reddito è necessario per pagare l’affitto (o il mutuo) cui va ag-giunto il costo delle utenze (acqua, luce, gas, spese condominiali). Con l’altro reddito, se va bene, si mangia, ci si cura, si mandano i figli a scuola. Insomma, si vive.Ciò significa che in tutte quelle famiglie dove il reddito è solo uno non ci si può permettere un alloggio. E’ facile intuire a questo pun-to che l’emergenza casa oggi riguarda tutti i nuclei monoparentali: i pensionati, i precari, i cassaintegrati, i giovani, i disoccupati. In sostanza, la maggioranza della popolazione.Abbiamo dunque molte migliaia di alloggi inutilizzati e molte miglia-ia di famiglie che non possono permettersi una casa ai prezzi di mercato. Abbiamo un numero largamente insufficiente di alloggi di edilizia pubblica. I soli che con un canone sociale queste famiglie potrebbero permettersi.Ciascuno capisce dunque che se si ammette la necessità di dare un tetto alle famiglie meno abbienti occorrono alloggi a costi com-

patibili, paragonabili cioè all’edilizia sovvenzionata.Non si capisce dunque che utilità abbia il dibattito che tanto appas-siona in questi anni amministratori e costruttori circa il cosiddetto housing sociale, posto che per loro esplicita ammissione tra oneri vari, redditività da garantire ecc…porterà a canoni di locazione vicini e talvolta superiori a 400 euro al mese.Per farla breve, alloggi a 300 euro al mese sul mercato privato oggi esistono già. Quello che non c’è, che serve e va costruito sono alloggi a meno di 100 euro e questo lo può fare solo l’edilizia sovvenzionata. Il resto non serve a chi cerca casa ed è povero, al massimo serve a chi costruisce. Legittimo, per carità. Ma, parlan-doci francamente, è un’altra cosa!

Andrea Parvopassoconsigliere di amministrazione Atc Torino e Provincia

VIA BARBAROUX 27, PALAZZO SICCARDI Finanziamento complessivo euro 5.585.658,83 Regione Piemonte: 2.762.184,57 (LR 457/78)Città di Torino: 1.323.474,26Compagnia di San Paolo: 1.500.000 (opere di restauro)Proprietà: Città di TorinoDirezione lavori: Atc Torino

Inizio lavori: luglio 2008Fine lavori: settembre 2012

L’edificio si suddivide in:• 13 alloggi di edilizia residenziale pubblica

sovvenzionata • Biblioteca di quartiere • Sala polivalente per l’Archivio Storico • Archivio Editoriale – editore Viglongo

continua da pag 1

Page 3: Gazzettatc Num 2-2012

3

OSPITALITA’ TEMPORANEA

Capita spesso di dover ospitare una persona nel-la propria casa. Un figlio, un nipote, la nonna anzia-na. Familiari che per esigenze di cura o lavoro de-vono restare per un periodo di tempo a casa nostra. Che fare se si vive in una casa popolare? Bisogna richie-dere ad Atc l’autorizzazione per l’ospitalità temporanea.

QUANDO FARE RICHIESTALa richiesta deve essere fatta dall’assegnatario dell’allog-gio. La legge regionale prevede che l’ospitalità tempora-nea venga autorizzata a persone legate all’assegnatario da vincoli di parentela o convivenza per motivi di studio, lavoro o salute (in questo caso ci vuole la documentazione medica). Se viene autorizzato, l’ospite ha diritto a vivere in quell’alloggio per il periodo di un anno.

IL CANONEA questo punto l’ospite entra a far parte del nucleo fami-liare. Dal momento che il canone d’affitto viene calcolato in base al reddito della famiglia, se l’ospite ha un reddito sarà conteggiato anche questo e il vostro canone sarà ri-calcolato.

OSPITI O BADANTI?Le badanti e tutte le persone che prestano assistenza, pur-chè assunte con un regolare contratto, non entrano invece a far parte del nucleo familiare. Bisogna però richiedere comunque ad Atc l’autorizzazione. In questo caso l’ospita-lità viene concessa senza limiti di tempo.

DIRITTI DELL’OSPITEDurante la sua permanenza, l’ospite temporaneo non ac-quisisce mai il diritto ad avere il cambio dell’intestazione del contratto di locazione. Se l’assegnatario nel frattempo muore o si trasferisce altrove, l’ospite deve lasciare l’al-loggio.

QUANDO NON E’ CONCESSOSe l’ingresso dell’ospite comporta la perdita dei requisiti per l’assegnatario, ad esempio perché ha un reddito molto

Se volete ospitare qualcuno a casa vostra, ricordatevi di segnalarlo ad Atc

Un ospite non dichiarato può farvi perdere i requisiti per la perma-nenza nell’alloggio!

L’installazione di una tenda sul balcone, per non danneg-giare l’estetica dell’edificio, deve essere uguale nella forma e nel colore a quelle già presenti. Per questo, dove non sia già stato predisposto, si deve approvare un piano tende.Nel caso di un condominio, spetta all’assemblea indicare tassativamente le caratteristiche estetiche delle tende da sole che si possono istallare. Per gli edifici abitati da inquilini, si invita a far perve-nire ad Atc la scelta del modello di tenda (forma e colo-re) accompagnata dal 51 per cento delle firme dei re-sidenti. Il modello di richiesta è presente sul sito Atc www.atc.torino.it, alla voce piano tende. In alternativa, si possono chiedere informazioni al numero verde gratuito 800.30.10.81.Le relative decisioni as-sunte dalla maggioranza, con le modalità spiegate, sono successivamente vincolanti anche per co-loro che non hanno par-tecipato alla decisione.Ogni residente è libero di acquistare una tenda della marca che prefe-risce, ma l’importante è che sia omogenea a quelle già installate.

METTERE UNA TENDA SUL BALCONE

alto, Atc può non concedere l’autorizzazione all’ospitalità. Attenzione: un ospite non autorizzato o non dichiarato è considerato una grave violazione del contratto di locazio-ne e può farvi perdere il diritto a restare in quell’alloggio!

COSA SERVEIl modulo per la domanda potete scaricarlo sul sito in-ternet di Atc, nella sezione modulistica oppure ritirarlo in sede, allo Sportello Unico o all’Ufficio Relazioni Pubbliche di corso Dante 14 a Torino. Va compilato e riconsegnato (oppure spedito in busta chiusa) insieme ai seguenti do-cumenti:

• Documento d’identità dell’assegnatario; • Marca da bollo da € 14,62;• Attestazione dell’ INDICATORE SITUAZIONE

ECONOMICA EQUIVALENTE: ISEE (compren-sivo dell’ospite);

• Attestazione dei redditi lordi di tutti i componen-ti del nucleo famigliare e dell’ospite. Tutti i dati richiesti possono essere autocertificati (D.P.R n.445 del 28/12/2000).

Page 4: Gazzettatc Num 2-2012

4

Periodico d’informazione dell’Agenzia Territoriale per la Casa di Torino e Provincia

Registrazione del Tribunale di Torino numero 17 del 2012direttore responsabile: Carola Quaglia redazione: corso Dante 14 – 10134 Torino. Tel. 011.3130362 [email protected] in redazione: Giuseppina Vigliotti, Carola Quaglia, Daniele Darchini hanno collaborato: associazione Spazio Nuova Arquata

Aiutano gli inquilini delle case popolari ad allacciare rapporti di buon vicinato e a districarsi tra le piccole difficoltà di tutti i giorni. Grazie a loro, gli stranieri riescono più facilmente ad inte-grarsi e gli anziani si sentono meno soli. Stiamo parlando delle tante associazioni di volontariato attive nei quartieri delle case popolari, per cui rappresentano un aiuto prezio-sissimo. Una di queste è sicuramente l’associazione Spazio Nuova Arquata che nel quartiere di via Arquata, a due passi dalla sede dell’Atc, è diventata un punto di riferimento per i tutti gli abitanti. Nata nei primi anni duemila nell’ambito dei lavori di riqua-lificazione previsti dal Contratto di Quartiere, col tempo ha cambiato nome ma non la sua mission. Al suo interno con-vivono più realtà associative che insieme mettono gratuita-mente a disposizione delle famiglie tutta una serie di servizi: dalle attività di aiuto e assistenza nelle pratiche burocrati-che fino a sport e tempo libero. Nei locali di via Arquata 2, messi a disposizione da Atc, non ci si ferma un attimo: «L’attività di sportello è sicuramente una di quelle più gradite e non soltanto dagli abitanti della zona» spiega Maria Teresa Nesta, presidente dell’associa-zione. «Arrivano persone anche da Santa Rita e Barrie-ra di Milano. I volontari li aiutano con la compilazione del censimento o con la compilazione di moduli o domande. Qualche volta si trovano anche a doverli aiutare a risolvere piccoli problemi di vicinato, raccolgono lamentele, segna-lazioni. Spiegano loro come fare, a quali uffici rivolgersi. E loro vanno via più tranquilli». Gettonatissimo anche il corso di ginnastica per adulti, in programma il martedì sera, che quest’anno sta vivendo la sua stagione d’oro. «Per i bambini, invece, organizziamo la-boratori creativi sul riciclo dei materiali mentre per promuo-vere la socializzazione ogni mese c’è una piccola gita in programma: la visita al Museo Egizio o un semplice gelato in centro». Piccole cose, che per una persona sola e senza una rete familiare spesso, però, possono fare molto. Quest’anno poi ci sono due novità: la consulenza legale gratuita, possibile una volta al mese grazie alla disponibilità di un avvocato, e “il parrucco” gratuito. Una parrucchiera disoccupata, infatti, ha deciso di mettere la sua esperien-za a disposizione di chi, magari, vorrebbe un nuovo taglio

di capelli ma fatica ad arrivare a fine mese. Taglio e piega li offre gratis lei, una volta a settimana, sempre nei locali dell’associazione. E poi c’è il tg ComunicArquata, un vero e proprio telegior-nale in cui due ragazze dell’associazione riuniscono tutte le notizie utili a chi vive nel quartiere. Lo si può vedere in diretta durante le manifestazioni in zona, come la Festa dei Vicini, o su un dvd, disponibile in sede.«Il bilancio di questi anni è sicuramente positivo – spiega ancora la Nesta – e l’obiettivo è quello di allargare ancora il cerchio». La prossima sfida è l’apertura di una stireria, un’at-tività commerciale aperta a tutti che darà lavoro a donne svantaggiate. Sorgerà nei locali dell’associazione, accanto ad uno spazio dove verranno trasferite le altre attività. «Le associazioni dovranno “stringersi un po’ ” – aggiunge - ma il clima è di collaborazione dal momento che si tratta di un progetto in cui crediamo molto».

La signora Maddalena di via Frugarolo prepara TROCCOLI CON SUGO DI SEPPIE RIPIENE.

Un piatto tipico della Puglia, la regione di cui è originaria. Ecco la sua ricetta.

INGREDIENTI per 4 persone:400 gr di troccoli freschi4 seppie di media grandezza già pulite300 gr pane raffermo100 gr pecorino pugliese2 uova2 spicchi d’aglioprezzemololattesale, pepe500 gr di pomodori pelatiolio extravergine d’oliva

Tritate la mollica di pane, il pecorino grattugiato, 1 spicchio d’aglio, il prez-zemolo, un pizzico di sale e pepe.Mettete il composto tritato in una ciotola e aggiungete le uova, un filo d’olio e un goccio di latte, mescolando fino ad ottenere un impasto piuttosto denso. Riempite le seppie con il composto, e richiudetele con un paio di stuzzicadenti.Preparate il sugo rosolando l’altro spicchio d’aglio intero a cui poi aggiun-gete i pomodori pelati, un pizzico di sale e un ciuffo di prezzemolo tritato. Cuocete il sugo a fuoco moderato per circa 15 minuti.Aggiungete delicatamente le seppie e cuocete a fuoco lento per un’altra mezz’ora.Cuocete i troccoli in abbondante acqua salata. Scolateli al dente e conditeli con il sugo.

CI VEDIAMO IN VIA ARQUATA

Nella circoscrizione 1 un’associazione aiuta gli inquilini a sentirsi meno soli. E a risolvere i problemi di tutti i giorni

Buon appetito!

Page 5: Gazzettatc Num 2-2012