Pediatria magazine vol 2 | num 11 | 11-2012 | ALLEGATO

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Tre anni insieme Società Italiana di Pediatria 2009 -2012 : il bilancio di un impegno concreto per riportare il bambino al centro delle scelte sociali Poste Italiane spa – Spedizione in abbonamento postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, Aut. GIPA/C/RM/13/2011 – I.R.

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Pediatria magazine volume 2 | numero 11 | novembre 2012 | ALLEGATO

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Tre anni insieme

Società Italiana di Pediatria 2009-2012: il bilancio di un impegno concreto

per riportare il bambino al centro delle scelte sociali

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2 Tre anni insieme

EEccoci qui. Eccoci giunti alla fine del man-dato del Consiglio Direttivo guidato da Alberto G. Ugazio. Molti si chiederanno: perché dedicare un numero speciale di “Pe-diatria” al bilancio di fine mandato? Ce n’era davvero bisogno?Noi di “Pediatria” crediamo di sì. Non per celebrare l’azione di chi, oggettivamente, in questi tre anni ha guidato la Società Italia-na di Pediatria verso un percorso di mo-dernizzazione. Ma perché, sulla scorta di quanto avviene già ormai da qualche anno nelle pubbliche amministrazioni, anche la Società Italiana di Pediatria – come ogni moderna organizzazione su base elettiva – deve dar conto ai soci del proprio operato e del raggiungimento degli obiettivi pro-grammati. Dare agli elettori strumenti per valutare le scelte e i risultati raggiunti da chi è stato eletto garantisce infatti traspa-renza e favorisce il dialogo. È proprio que-sta la funzione del Bilancio di Fine Manda-to: uno strumento di “gestione della fidu-cia”, non a caso adottato prima dal settore privato (con il bilancio sociale) e poi anche dalle pubbliche amministrazioni. Ma attenzione. Quella che vi presentiamo non vuole essere una mera lista delle cose fatte, degli obiettivi centrati e di quelli solo parzialmente raggiunti rispetto al pro-gramma presentato a suo tempo. Vuol es-sere anche un bilancio sui valori sociali, sulle strategie, sulle scelte a monte che han-no guidato le singole azioni e che hanno avuto come unico principio-guida ciò che

la Società Italiana di Pediatria va dicendo da tempo: occorre riportare il bambino al centro delle scelte politiche e sociali del no-stro Paese. Sembra una frase fatta, ma riflettiamo: og-gi il bambino e l’adolescente sono davvero al centro delle scelte politiche e sociali del Paese? La risposta la conosciamo: non lo sono. Riportarceli resta ancora la grande sfida di chi guiderà nei prossimi anni la So-cietà Italiana di Pediatria. (cc)

Perché questo numero speciale?

Supplemento a “Pediatria”

Pediatria anno 2 | numero 11 novembre 2012

Magazine ufficiale della Società Italiana di Pediatria (SIP) via Gioberti 60 00185 Roma Tel. 06 4454912 www.sip.it [email protected]

DIrettore ScIentIfIco Alberto E. Tozzi

DIrettore

Cinthia Caruso

reDazIone Rino Agostiniani Francesco De Luca Marina Macchiaiolo Domenico Minasi

reDazIone eDItorIale David Frati Manuela Moncada

PubblIcItà e PromozIone

Tiziana Tucci Tel. 06 862 82 323 [email protected]

Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 586/2002

abbonamentI 2012

Individuale E 40,00Istituti, enti, biblioteche E 80,00Estero E 120,00

Allegato a cura di Il Pensiero Scientifico Editore via San Giovanni Valdarno 8 00138 Roma Tel. 06 862 821 Fax 06 862 82 250 www.pensiero.it www.facebook.com/ PensieroScientifico twitter.com/ilpensiero

DIrettore reSPonSabIle Giovanni Luca De Fiore

Progetto grafIco e ImPagInazIone Typo srl, Roma

ImmagInI © 2012 Photos.com

StamPa

Arti Grafiche Tris via delle Case Rosse 23 00131 Roma novembre 2012

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2011 Da sinistra

verso destra:

il primo numero di “Pediatria”,

l’evento di presentazione

del Congresso a Milano, due

“Maestri della Pediatria”, il nuovo

sito web, la firma del protocollo

d’intesa sul progetto “La scuola

che vogliamo”, gli Stati Generali

della Pediatria, il libro SIP-ANSA

“Bambini d’Italia” 2012 Da sinistra verso destra: Libro Bianco “la Salute dei Bambini”, 36 associazioni firmano il “Manifesto per il diritto alla salute e al benessere dei bambini e degli adolescenti in Italia”, alcuni momenti del Congresso “Il futuro in gioco”, due ospedali per la prima volta vengono certificati con il bollino ABIO-SIP

2010

Da sinistra verso destra:

l’innovativo Congresso

“I Bambini ci guardano”,

il primo numero

di “Conoscere per Crescere”,

apre la sede SIP di Roma

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4 Tre anni insieme

GProfessor Ugazio, da dove siete partiti? Quali erano gli obiettivi che vi siete posti all’atto dell’insediamento?Essenzialmente tre. Il primo era la necessi-tà di orientare la Società verso una visione moderna della Pediatria, che considera la salute del bambino fortemente condizio-nata dal l’ambiente e dalla società in cui vive. Ecco perché in questi anni ci siamo occupati di tematiche apparentemente lon-tane dalla Pediatria ‘classica’: l’inquina-mento, la scuola, il rapporto con il web, gli stili di vita, la tutela dei bambini extraco-munitari... Il secondo obiettivo era quello di dare risposta ai nuovi bisogni di salute del bambino e dell’adolescente: quelli col-legati alle malattie croniche e quelli che derivano dalle nuove opportunità di pro-muovere in età evolutiva la salute dell’adul-to e dell’anziano. Da qui la necessità di in-vestire nella formazione pediatrica e al contempo di ripensare le modalità orga-nizzative e gestionali della rete assistenziale pediatrica. Ma per cogliere queste sfide – e qui veniamo all’ultimo obiettivo – era ne-cessario anzitutto promuovere una rapida modernizzazione, quindi una radicale rior-ganizzazione interna della Società. È evi-dente che si tratta di obiettivi di lungo pe-riodo e che per realizzarli occorrono molto

più di tre anni. Certo, tutto ciò che abbia-mo realizzato è sempre stato mosso da que-ste tre esigenze.

Quali sono le cose di cui va più fiero, per le quali le piacerebbe essere ricordato?Abbiamo molto lavorato – lo posso affer-mare con orgoglio e senza timore di smen-tita – e la maggioranza dei Consiglieri ha svolto il suo ruolo con grande impegno. So di cadere nell’irrituale ma sento di doverne citarne almeno due: l’attuale Presidente Giovanni Corsello con cui ho condiviso passo passo tutto questo percorso e il Teso-riere Mimmo Minasi, che ha svolto un ruo-lo propulsivo determinante in tutte le ini-ziative di questi tre anni. Quanto alle rea-lizzazioni del Direttivo non posso non ci-tare per primo il nuovo Statuto, che è final-mente quello di una Società contempora-nea anche perché introduce per la prima volta il voto elettronico su base regionale, minimizzando gli spostamenti e i relativi costi. Questo è a mio avviso uno dei segna-li più importanti di modernizzazione e au-tentica democratizzazione della nostra So-cietà. Ma vado soprattutto fiero degli Stati Generali della Pediatria, perché rappresen-tano il segno più significativo – vorrei dire, emblematico – del cambiamento del no-

stro ruolo professionale e della nostra mis-sione che non è più soltanto quella di cura-re il bambino malato o di prevenire le ma-lattie. È quella di assicurargli salute e be-nessere, quindi di promuovere un’indivi-dualità e un ambiente fisico e sociale a misura di bambino. I pediatri non possono più illudersi di far bene il proprio lavoro se non interagiscono da leader con la società nella quale il bambino cresce. Il mio timo-re è che troppi colleghi non si siano ancora resi conto di quanto sia cruciale questo mutamento. È in gioco la stessa sopravvi-venza della Pediatria universalistica. Riten-go importante anche l’istituzione dei Mae-stri della Pediatria, perché in un momento così delicato per la Pediatria italiana è utile proporre ai più giovani figure di riferimen-to, modelli cui ispirare il proprio iter uma-no e professionale. Ma credo che una delle principali innovazioni di questi tre anni sia la rivista “Pediatria”, che è molto più di quanto non appaia ad un’occhiata superfi-ciale, è davvero un nuovo modo di fare co-municazione.

Com’è nata l’idea di realizzare un maga­zine della Società Italiana di Pediatria?Da una considerazione molto semplice: il pediatra italiano, proprio in quanto “uni-

Tre anni di lavoro e impegno per il cambiamento

Intervista al Presidente uscente Alberto G. Ugazio, che fa un bilancio

del suo mandato

Giunto alla scadenza del mandato, Alberto G. Ugazio lascia l’incarico di Presidente della Società Italiana di Pediatria. Il primo dicembre passerà il testimone a Giovanni Corsello, con cui in questi tre anni ha condiviso le scelte più importanti: tre anni di serrato lavoro, di grande impegno profuso insieme a tutto il Consiglio Direttivo per dare alla Società Italiana di Pediatria un’immagine più moderna, più aperta, più dinamica e per difende-re la Pediatria universalistica dai numerosi attacchi ai quali è stata sottoposta. Ora è il tempo delle riflessioni e dei bilanci, di tirare le somme su quanto si è fatto e, da qui, provare a immaginare il futuro: quello della Pediatria e della Società Italiana di Pediatria.

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5versalista” deve necessariamente coltivare moltissimi interessi: deve occuparsi di otite, di artrite reumatoide, di polmonite, di inse-rimento del bambino a scuola, di nutrizio-ne, della equanimità delle cure per il bam-bino migrante, di problemi adolescenziali come le malattie sessualmente trasmesse o le droghe. Come può tenersi aggiornato con le tradizionali riviste di formazione-infor-mazione alle quali eravamo abituati fino a ieri, caratterizzate da lunghi articoli, maga-ri scientificamente validi, ma che il pediatra non ha il tempo materiale per leggere? Ci siamo perciò ispirati al modello di “AAP News”, la rivista dell’American Academy of Pediatrics (non a caso la Pediatra statuni-tense è universalistica come la nostra): ab-biamo puntato su un prodotto “giornalisti-co”, molto agile, con notizie sintetiche cor-redate da bibliografie e link per chi vuole approfondire. Leggendo “Pediatria”, il pe-diatra che non ha avuto il tempo materiale per leggere gli articoli originali saprà co-munque che l’ecografia dell’esofago è inu-tile per la diagnosi di reflusso gastroesofa-geo o che i bambini con cardiopatia conge-nita possono avere qualche problema di sviluppo neuropsicomotorio.

Sotto la sua Presidenza abbiamo anche vi­sto Congressi molto diversi dal passato...Venivamo da Congressi Nazionali con più di 600 tra speaker, oratori, moderatori: ab-biamo ridotto questo numero di due terzi aumentando di molto il livello qualitativo. Posso affermare senza timore di smentita che il 68° Congresso Nazionale può essere considerato uno dei congressi pediatrici di più alto livello scientifico e formativo di questi ultimi 10 anni, in Italia e all’estero.

Che significato ha il Congresso oggi, nel­l’era della comunicazione digitale, nella quale un pediatra ha tanti strumenti con cui può tenersi aggiornato? Il Congresso ha una forte valenza di orien-tamento culturale: chi vi prende parte deve tornare a casa con idee nuove e più chiare sulle strade che sta imboccando la Pediatria internazionale. E poi c’è il ruolo di una for-mazione continua di altissimo livello nelle varie branche della Pediatria. Ma rappre-senta anche un’occasione preziosa di in-contro, di scambio di idee, di confronto. Vista l’attuale situazione economica, a mio avviso si potrebbe riflettere sull’opportuni-tà di tornare a formule già sperimentate in passato: abbinare ad esempio il Congresso della Società Italiana di Pediatria ai Con-

gressi di Società affiliate. Sono convinto che la formula congressuale andrà incontro nei prossimi anni a mutamenti molto pro-fondi anche perché ogni nostra attività è sempre più permeata, condizionata ma an-che facilitata dal web. Forse i Congressi so-pravviveranno soltanto come occasione d’incontro e di riflessione comune.

C’è qualcosa che non è riuscito a realizza­re? Che cosa suggerirebbe al nuovo Diret­tivo di mettere ai primi posti del l’agenda?La risposta è facile: la maggior parte delle cose che avremmo voluto realizzare! Tutta l’editoria della SIP va ripensata, tenendo conto dei nuovi orientamenti culturali del pediatra e dei nuovi fabbisogni formativi-informativi. Vanno inoltre rafforzati i servi-zi per i soci: abbiamo cominciato a farlo portando le riviste consultabili da poche centinaia a 1.500, migliorando sostanzial-mente l’offerta assicurativa, introducendo strumenti finanziari come la carta di credi-to SIP. Ma devono aumentare ancora molto in quantità e qualità. Soprattutto, bisogna rafforzare il rapporto con i genitori e, più in generale, con il mondo dei bambini e degli adolescenti: cosa più difficile perché richie-de tante risorse da investire nella comuni-cazione. Abbiamo cominciato ad aprire un varco con “Conoscere per Crescere”, la rivi-sta destinata alle famiglie, ma occorre sfrut-tare al meglio tutte le potenzialità del sito web che deve diventare nei prossimi anni un punto di riferimento per tutti i pediatri e per tutti i genitori. È indispensabile che la SIP affianchi i pediatri italiani per favorire e accelerare un impiego sempre più diffuso e pervasivo del web: tutta quanta la Medicina, e la Pediatria in particolare, sono ormai troppo complesse perché si possano pren-dere decisioni clinico-terapeutiche sicure ed efficaci senza l’ausilio del web. E c’è tan-to altro su cui dobbiamo lavorare: i social network per i contatti con i ragazzi e le fa-miglie, la telemedicina, le teleconferenze.

Come vede la Società Italiana di Pediatria tra 10 anni? Come un punto di riferimento autorevole e credibile per tutta la società quando si deb-bano prendere decisioni che coinvolgono i bambini e al contempo per bambini, ragaz-zi e genitori alla ricerca di informazioni chiare, formulate con semplicità ma tutte fondate sulle prove di efficacia. La vedo co-me il partner per eccellenza del pediatra, al suo fianco per aiutarlo ad aiutare i bambini, gli adolescenti e le loro famiglie. (cc)

In alto: Il Direttivo SIP 2009-2012.

Sotto: Il Presidente Alberto G. Ugazio e il Vicepresidente Giovanni Corsello.

Era necessario anzitutto promuovere una rapida modernizzazione, quindi una radicale riorganizzazione interna della Società

I pediatri non possono più illudersi di far bene il proprio lavoro se non interagiscono da leader con la società nella quale il bambino cresce

La rivista “Pediatria” è molto più di quanto non appaia ad un’occhiata superficiale, è davvero un nuovo modo di fare comunicazione

Venivamo da Congressi Nazionali con più di 600 tra speaker, oratori, moderatori: abbiamo ridotto questo numero di due terzi aumentando di molto il livello qualitativo

È indispensabile che la SIP affianchi i pediatri italiani per favorire e accelerare un impiego sempre più diffuso e pervasivo del web

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6 Tre anni insieme

La nuova casa dei pediatri

Tutte le innovazioni che hanno rivoluzionato la casa comune dei pediatri italianiRiaperta la sede

della Presidenza La SIP dal 2003 era di fatto rimasta senza sede, ospite per i Direttivi di una società di servizi, dopo aver fruito per decenni di una propria sede a Roma. La nuova sede di via Gioberti, in pieno centro e a due passi dalla Stazione Termini, è oggi un punto di riferimento per la SIP e per tutte le Società affiliate.

Un nuovo logoIl bambino visto nel contesto della propria famiglia e quindi della società che deve accoglierlo e aiutarlo a crescere: è questo il messaggio rappresentato dal nuovo logo adottato dalla SIP.

Una Società più attenta all’etica Istituiti per la prima volta il Collegio dei Probiviri e il Comitato di Bioetica, che ha il compito di valutare l’adesione ai principi di correttezza etica dell’attività della Società Italiana di Pediatria.

Un nuovo Statuto e un nuovo regolamentoNuove regole che mutano profondamente gli assetti societari mettendo le sezioni regionali al centro delle scelte strategiche, in linea con la regionalizzazione della Sanità. Per la prima volta entrano nel Direttivo i delegati del Consiglio (Sezioni regionali) della Consulta (Società affiliate) e della Conferenza

(Gruppi di studio). Tra le novità le elezioni telematiche su base regionale per il rinnovo del Consiglio Direttivo.

Nascono 11 nuove Commissioni Trasformazione in Commissioni dei Gruppi di studio con meno di 50 iscritti e istituzione di 11 nuove Commissioni su temi emergenti che riflettono l’ampliamento della sfera di interessi della Pediatria: Farmacologica Clinica Pediatrica, Bambino e Ambiente, Fibrosi Cistica, Cooperazione con i Paesi in via di Sviluppo, Medicina dello Sport, Allattamento al seno e alimenti prima infanzia, Scientifica Internazionale, Terapia semi intensiva e intensiva pediatrica, E-health, Commissioni Congiunte SIP-SIMGePeD e SIP-SIMM (Società Italiana Medici Manager).

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La nuova casa dei pediatri

Istituito il Gruppo di studio sulle Medicine ComplementariCon il compito di valutare l’entità della loro diffusione tra i pediatri italiani e dare ai pediatri e ai genitori informazioni sulle corrette modalità di utilizzo. Come primo atto è stata promossa un’indagine tra i pediatri sull’uso delle medicine complementari.

Più formazione di qualità con il Golden Pediatric Event Un regolamento per la certificazione degli eventi residenziali di elevato livello formativo: un processo estremamente rigoroso che consente di tracciare un confine indiscutibile e oggettivo tra formazione di qualità e pseudo-formazione.

Cambia la comunicazione Uno degli ambiti in cui maggiormente si è impegnato il Direttivo è stato il rafforzamento della comunicazione. È stato istituito presso la sede di Roma l’ufficio comunicazione che promuove e mantiene contatti costanti con i media. Realizzata per la prima volta la brochure istituzionale; la rassegna stampa che totalizza migliaia di articoli è stata resa disponibile online.Dalla partnership con Il Pensiero Scientifico Editore sono nati il nuovo sito web della SIP (www.sip.it finora 16.280 visite, 12.197

visitatori unici, 50.797 pagine visualizzate, 61,5% di nuovi visitatori nell’ultimo mese) e “Pediatria”, il primo magazine della Società Italiana di Pediatria (18 numeri usciti) con informazione scientifica “short”, che rappresenta ormai il punto di riferimento informativo per i pediatri italiani e il luogo di incontro di tutte le componenti della Società (Società affiliate, Sezioni regionali, Gruppi di studio).

E Roma conquista EuropaediatricsAssegnata a Roma l’edizione 2015 di Europaediatrics, il Congresso European Paediatric Association (EPA/UNEPSA) che si svolge ogni due anni in un Paese diverso.

Con “Conoscere per Crescere” l’informazione arriva alle famigliePer fare corretta informazione riguardo ad argomenti di carattere medico, preventivo e sociale sul mondo dei bambini e degli adolescenti, è nato “Conoscere per Crescere”, il periodico della SIP approdato anche in edicola grazie ad accordi con testate nazionali come “QN – Quotidiano nazionale” (“il Resto del Carlino”, “Il Giorno”, “La Nazione”) e “Giornale di Sicilia”.

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8 Tre anni insieme

Nella pagina, due momenti della firma del Manifesto per il diritto alla salute e al benessere dei bambini e degli adolescenti in Italia.

NNon solo innovazioni sul fronte interno, ma anche un grande impegno per i bambini hanno caratterizzato questi tre anni di attività del Consiglio Direttivo, che ha promosso numerosi progetti volti a tutelare la salute non solo fisica, ma anche psichica e sociale dei bambini e degli adolescenti. Eventi di grande impatto mediatico come gli Stati Generali della Pediatria hanno chiamato a raccolta tutta la società civile. I progetti realizzati, anche in collaborazione con istituzioni e con altre organizzazioni, hanno riguardato diversi am-biti: dalla prevenzione dell’obesità alla tutela dei minori immigrati e alle raccomandazioni per ospedali e scuole a misura di bambino. Non è mancato l’impegno politico volto a di-fendere e riaffermare il diritto alla salute dei bambini e degli adolescenti, oggi purtroppo messo in discussione dai tagli alla spesa so-ciale. La Società Italiana di Pediatria è inter-venuta con una dura presa di posizione contro la proposta di affidare i bambini ai medici di Medicina Generale dopo i 6 anni di età: una proposta ritirata anche grazie al clamore mediatico suscitato dalla protesta. Contro i tagli previsti dalla Spending review la Società Italiana di Pediatria si è fatta pro-motrice del “Manifesto per il diritto alla salute dei bambini e degli adolescenti in Ita-lia” sottoscritto da 36 tra associazioni e So-cietà scientifiche. Con il documento “Verso la Nuova rete Pediatrica Integrata” la Socie-tà Italiana di Pediatria ha proposto alle isti-tuzioni un modello di riorganizzazione della rete pediatrica per venire incontro alle nuove esigenze di cura della società.

La SIP per i bambini

Non solo buone intenzioni e decaloghi. Per favorire l’umanizzazione dei reparti pedia-trici italiani la Società Italiana di Pediatria d’intesa con l’ABIO (Associazione per il Bambino in Ospedale) ha messo a punto uno strumento concreto: il bollino di qua-lità per le Pediatrie “a misura di bambino”. Si tratta di una certificazione che consente di verificare in quali strutture ospedaliere del Paese trovano concreta applicazione i principi sanciti dalla “Carta dei Diritti dei Bambini e degli Adolescenti in Ospedale”, uno strumento di orientamento per i geni-tori sulla qualità dei reparti pediatrici, ma anche uno stimolo per gli ospedali a mi-gliorare la qualità dell’accoglienza, passan-

do dal concetto di cura-re a quello di “prendersi cura”, cioè accogliere il bambino e l’adolescen-te ammalato, tenendo sempre conto dei suoi bisogni emotivi, affet-tivi, culturali. Come funziona in concreto il progetto? Partendo dai principi della “Carta dei Diritti dei Bambini e degli Adolescenti in Ospedale”, la Fondazione ABIO Italia e la SIP, insieme a PROGEA/Joint Commission Internatio-nal, hanno individuato standard di riferi-mento concreti e misurabili, che permet-tono di definire i livelli di qualità ed i com-portamenti che i reparti di Pediatria devo-no rispettare nell’erogazione dei servizi di diagnosi e cura. Tali criteri sono racchiu-si nel Manuale per la certificazione della “Carta dei Diritti dei Bambini e degli Ado-lescenti in Ospedale”. Al termine del per-corso di valutazione e di certificazione, re-alizzato da valutatori indipendenti, ai re-parti di Pediatria che rispettano gli stan-dard fissati nel Manuale viene rilasciata la certificazione ABIO/SIP. I primi due ospe-dali a ottenere il bolino di qualità sono sta-ti il Sant’Orsola di Bologna e il Niguarda di Milano, numerosi quelli che hanno aderito al progetto il cui iter è ancora in corso.

Ospedali più umani con il bollino di qualità ABIO-SIP

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Sostenere l’educazione a una sana alimen-tazione e a corretti stili di vita sin dalla prima età per prevenire sovrappeso e obe-sità; promuovere interventi di educazione alla salute rivolti alla famiglia e sensibiliz-zare i genitori, attraverso la figura del pe-diatra, a mettere in atto azioni concrete dalla nascita fino a 6 anni di età. Questi gli obiettivi del Protocollo d’intesa siglato tra la SIP e il Ministero della Salute, con il coinvolgimento attivo della SIPPS, Società di Pediatria Preventiva e Sociale.Nell’ambito dell’intesa, che si inserisce nel Programma “Guadagnare Salute” promos-so dal Ministero della Salute, ha preso il via il progetto di prevenzione primaria del-l’obesità infantile “MiVoglioBene”, che at-traverso il coinvolgimento dei pediatri italiani ha l’obiettivo di favorire una mag-gior attenzione dei genitori allo stile di vi-ta dei bambini nelle primissime età della vita per ridurre la prevalenza di eccesso ponderale nell’età successiva e da adulti. In particolare il Progetto ha individuato dieci azioni di importanza fondamentale per ridurre il rischio di obesità tra le quali: al-lattamento esclusivo al seno almeno per i primi sei mesi di vita, apporto proteico controllato fino a 2 anni, sospensione del biberon entro 2 anni, eliminazio-ne di succhi e tisane, uso limitato del-la tv e giochi all’area aperta. Il proget-to prevede che queste 10 regole venga-no attuate, tutte insieme, dal pedia-tra di famiglia coinvolgendo i ge-nitori in maniera attiva nel pro-getto, “stringendo un’allean-za” con loro nell’interesse della salute del figlio. Per la concreta realizzazio-ne del progetto nel-l’ambito della cam-pagna “Mangiar be-ne conviene”, è sta-ta stilata la guida “Allarme obesità, combattiamola in 10 mosse”, di-stribuita a tutti i pediatri italiani, ed è stata creata un’area informativa

a disposizione dei pediatri sui siti internet della Società Italiana di Pediatria e della Società di Pediatria Preventiva e Sociale. Nell’ambito del progetto è nato inoltre il Network Genitori Pediatri Scuola, che pre-vede la distribuzione di materiale informa-tivo presso le scuole e in una seconda fase la presenza dei Pediatri SIP e SIPPS nei princi-

pali Istituti didattici per incontrare i bambini

e coinvolgerli, con il supporto degli in-segnanti, in attività ludico-didattiche mirate a guidarli verso stili di vita sani, combattendo così l’obesità.

Con il Ministero un progetto per prevenire l’obesità

Nel mondo circa 43 milioni di bambini sotto i 5 anni di età sono in sovrappeso.

In Europa è mediamente in sovrappeso un bambino su cinque, uno su tre nella fascia 6-9 anni.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità l’obesità in Europa è responsabile del 2-8% dei costi sanitari e del 10-13% dei decessi.

L’Italia conta oltre un milione di bambini in sovrappeso (di cui 400 mila obesi) quindi a rischio di andare incontro in età adulta a diabete, malattie cardiovascolari e addirittura tumori.

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10 Tre anni insieme

I bambini trascorrono a scuo-la da 4 a 8 ore al giorno per almeno 10 anni. E alla lunga un ambiente inadeguato può causare problemi di salute, mal di testa, stress, irritabilità, ol-tre che difficoltà di concentrazio-ne, quindi scarso rendimento sco-lastico e difficoltà relazionali. Par-tendo da questa constatazione la Società Italiana di Pediatria ha re-alizzato il Documento “La Scuola che vogliamo”, che contiene le Rac-comandazioni per realizzare scuole a mi-sura di bambino, su richiesta della Regio-ne Abruzzo che le ha adottate nell’ambito del Piano Straordinario per la messa in sicurezza degli edifici scolastici colpiti dal sisma del 2009. Le linee-guida sono state redatte integrando la normativa esistente con i più recenti studi scientifici che han-no messo in luce l’impatto prodotto dalle sollecitazioni ambientali – luce, colori, ru-mori, qualità dell’aria etc. – non solo sulla salute, ma anche sul benessere psicologi-co. Studi questi di cui gran parte dell’edi-lizia scolastica non tiene ancora conto, considerato che il 54% degli edifici è stato costruito tra il 1900 e il 1965 e che spesso si tratta di edifici nati con altre finalità. Il documento rappresenta, quindi, uno strumento aggiornato, con indicazioni

operative per le istituzioni e i tecnici che programmano interventi di costruzione, ristrutturazione e manutenzione delle scuole. Ma quali sono le caratteristiche della scuola ideale? Luce il più possibile naturale, diretta e ben distribuita per evi-tare non solo disturbi alla vista, ma anche riflessi negativi sul comportamento; sulle pareti colori tenui come salmone, giallo e arancio pallido per aumentare la concen-trazione e ridurre l’ansia. E ancora, verni-ci bio, comfort termico e purezza dell’aria, garantita da impianti di areazione e fil-traggio, per prevenire allergie e patologie respiratorie in continuo aumento tra i bambini.

Scuole a misura di bambino: le linee-guida della SIP

Se a scuola l’ambiente è spento e disadorno determina sentimenti di indifferenza, estraneità e disagio.

Ogni scuola, ma soprattutto quelle dell’infanzia, dovrebbe avere uno spazio esterno recintato ad uso esclusivo dei bambini.

No a lunghi corridoi con tutte le classi affacciate su un lato, meglio spazi interconnessi. No a sedie e banchi riciclati o spaiati, perché altezze e grandezze scoordinate provocano scoliosi e disattenzione.

Un uso corretto dei colori favorisce benessere e armonia. Alle materne e alle elementari meglio pareti color salmone e giallo per ridurre nervosismo e ansia.

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“La salute è un diritto di tutti”: con questo slogan la Società Italiana di Pediatria, insie-me alla Società Italiana di Medicina delle Migrazioni, ha presentato un documento di consenso per chiedere alle istituzioni di garantire a tutti i minori stranieri presenti in Italia il pieno riconoscimento dei loro diritti, primo tra tutti quello alla salute, in particolare all’assistenza del pediatra di fa-miglia. A tutt’oggi questi bambini possono accedere alle strutture sanitarie soltanto per prestazioni urgenti ed essenziali, come le vaccinazioni. Per favorire una migliore integrazione dei bambini stranieri SIP e SIMM hanno chiesto inoltre l’estensione del permesso di soggiorno per gravidanza fino a un anno di vita del bambino e la pos-sibilità di completare gli studi, almeno fino al compimento del 14esimo anno di età, per coloro che hanno cominciato un per-corso di studio in Italia anche se in condi-zione di irregolarità giuridica.Il documento è stato assunto dalla Confe-renza Stato-Regioni come base di lavoro per proposte legislative che estendano ai bambini stranieri irregolari l’assistenza del pediatra di famiglia.

L’impegnoper i bambini

stranieri

In una società in cambiamento, in cui mutano le condizioni familiari e sociali e con esse anche la domanda di salute, ha ancora un senso il nostro modello di or-ganizzazione delle cure pediatriche? La Società Italiana di Pediatria, anticipando il Governo, ha redatto una proposta di riassetto della rete pediatrica portata all’attenzione delle Istituzioni e volta a superare le criticità attuali della Pedia-tria. Un innovativo documento (“Verso la Nuova Rete Pediatrica Integrata”), su cui sono stati chiamati a esprimersi tutti i pe-diatri italiani attraverso il sito www.sip.it, e che delinea un modello di assistenza H24 sette giorni su 7 da attuarsi attraver-so le “Pediatric-Home”, ovvero le equipe socio- sanitarie multispecialistiche e mul-tidisciplinari, in cui i pediatri vengono affiancati da altre figure professionali per dare risposte alla sempre più complessa domanda di salute, garantendo continui-tà assistenziale. Come tutte le proposte coraggiose e davvero innovative il Docu-mento accanto a entusiastici commenti ha ricevuto le critiche di chi vuol mante-nere lo status quo.

Verso la nuova rete

pediatrica integrata

Sono circa un milione i minori stranieri che vivono in maniera regolare nel nostro Paese, oltre la metà dei quali nati in Italia.

Esiste un piccolo esercito di “invisibili”, che non hanno pieno riconoscimento di alcuni diritti, premessa perché possano crescere sereni e perché si possano porre le basi per una convivenza civile.

L’iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale deve essere garantita a tutti i minori stranieri presenti in Italia, indipendentemente dallo status dei genitori.

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12 Tre anni insieme

Nelle foto due momenti dell’evento di Roma.

Nel 2011 il Direttivo della Società Italiana di Pediatria, in occasione della Giornata Mon-diale del Bambino e dell’Adolescente che ricorre il 20 novembre, ha istituito per la prima volta gli Stati Generali della Pedia-tria, un’inedita manifestazione che si svolge in contemporanea in tutte le Regioni italia-ne, con tavole rotonde dedicate a un tema comune a tutte le iniziative individuato di anno in anno dal Direttivo. Attraverso gli Stati Generali della Pediatria la SIP, da sem-pre attenta ai temi non solo di salute ma anche sociali dell’infanzia e dell’adolescen-za, si propone di chiamare a raccolta geni-tori, giornalisti, magistrati, istituzioni, in sostanza tutta la società civile, per costruire alleanze strategiche a favore dei bambini assieme a tutti i soggetti che a vario titolo si occupano di infanzia. La prima edizione degli Stati Generali della Pediatria, che si è svolta il 19 novembre 2011, è stata dedicata al tema “Bambini, adolescenti e web” ed è stata realizzata con il patrocinio della Poli-zia di Stato-Polizia Postale, riscuotendo un grande successo sia in termini di partecipa-zione sia in termini di visibilità mediatica. In occasione degli Stati Generali della Pe-diatria, i pediatri hanno lanciato il “Mani-festo per un uso positivo e sicuro del Web”, che contiene le principali indicazioni rivol-te al mondo della scuola, alle famiglie e alle

istituzioni per promuovere un uso positivo della Rete. Un documento senza divieti e prescrizioni, che chiede invece più investi-menti, a cominciare dalla scuola, per accre-scere le competenze digitali dei bambini e degli adolescenti del nostro Paese, ancora troppo svantaggiati rispetto a quelli euro-pei, e quindi anche più esposti ai rischi del-la Rete, come rileva un’indagine realizzata in 25 Paesi Europei dalla rete Eu kids Onli-ne nell’ambito del Safer Internet Program-me della Commissione Europea. Dopo il successo del primo anno, la Società Italia-na di Pediatria ha promosso nel 2012 la seconda edizione degli Stati Generali del-la Pediatria, che si è tenuta il 17 novem-

bre. “Nutrizione e salute dal bambino all’adulto”: que-sto il tema scelto che ha visto a confronto tutti gli attori che a vario titolo si occupano di indirizzi nu-trizionali e stili di vita dei bambini (genitori, scuola, media, industria alimenta-re) con l’obiettivo di intra-prendere percorsi condivisi e sinergici per promuovere, sin dalle prime età della vi-ta, l’adozione di una corret-ta nutrizione, indispensa-bile per prevenire malattie mortali e invalidanti del-l’adulto, come diabete, iper-tensione, malattie cardioi-schemiche, osteoporosi.

Gli Stati Generali: una grande innovazione

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Accogliendo la proposta della Società Italia-na di Pediatria, lanciata in occasione del Congresso nazionale dell’ottobre 2010, l’al-lora ministro della Salute Ferruccio Fazio ha aumentato i posti di specializzazione universitaria, passati da 215 a 250. La mi-sura era stata chiesta a seguito di uno stu-dio realizzato dalla stessa SIP che metteva in luce la carenza di pediatri. In partico-lare veniva calcolato che, in assenza di

correttivi, nel 2025 vi sarà un deficit di 3000 professionisti e che il 2020 sarà

l’ultimo anno in cui si riuscirà a ga-rantire in Italia l’assistenza sanitaria

pediatrica. Da qui la richiesta di aumentare i posti di specializza-

zione per invertire la tendenza e salvare il modello della Pe-diatria universalistica.

Non toccate la salute dei bambini. È l’ap-pello lanciato a luglio 2012 da ben 36 tra associazioni, Società scientifiche, sinda-cati del mondo pediatrico, che hanno sottoscritto il “Manifesto per il diritto alla salute e al benessere dei bambini e degli adolescenti in Italia” promosso dal-la Società Italiana di Pediatria. Un’inizia-tiva tanto clamorosa ha trovato la sua ragione nei segnali nient’affatto positivi che in tempi di tagli e di Spending review riguardano purtroppo anche l’area pediatrica. Ne sono te-stimonianza i tentativi ma-turati in seno alle Regioni di affidare ai medici generalisti l’assistenza sanitaria dopo il 6° anno di vita, di cancellare la figura dell’infermiere pe-diatrico, ed il sempre più frequente ricovero di bam-bini e soprattutto di adole-scenti con malattie acute e croniche nei reparti con adulti e in ambienti non a misura di bambino. Ecco

perché di fronte a tutto ciò la Società Ita-liana di Pediatria ha sentito la necessità di promuovere un’iniziativa forte che ri-afferma il diritto dei bambini di essere assistiti da personale medico, infermieri-stico e professionale specializzato, di es-sere accolti in reparti ospedalieri a loro dedicati e curati in ambienti consoni. E non è un caso che anche il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza abbia dato pie-na adesione all’iniziativa.

Un Manifesto contro i tagli alla Sanità

Crescono i posti per gli specializzandi

Tutti i minori hanno diritto a un’assistenza altamente qualificata da parte di personale specialistico e in ambienti dedicati e sicuri.

Promuovere e tutelare la salute dei bambini di oggi significa ridurre il numero di adulti e anziani malati di domani, destinati ad assorbire la quota di gran lunga più rilevante della spesa sanitaria.

È ormai provato che un maggiore investimento nei primi anni di vita determina un ritorno sociale ed economico molto più alto della spesa sostenuta.

Queste “spese” vanno quindi considerate veri e propri investimenti strategici cui il nostro Paese non può rinunciare se realmente crede nel proprio futuro.

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14 Tre anni insieme

Con Save the ChildrenInsieme a Save the Children con le campagne “Every One” per combattere la mortalità infantile e “A mani ferme” contro le punizioni corporali. Insieme alla “Fondazione con il Sud” e Save the Children Italia con la campagna “Crescere al Sud” per affrontare i problemi che riguardano l’attuazione dei diritti dei minori nel Mezzogiorno.

Alleanze per la cura

del bambino

Con Crescere ProtettiAttraverso “Crescere Protetti”, il portale creato da un progetto Napisan-Dettol con la consulenza di SIP e SItI per rispondere ai dubbi delle mamme e dare loro informazioni su tutti gli aspetti che riguardano la cura e la protezione del neonato e il benessere della neo-mamma. http://www.crescereprotetti.it/

CLIENTE

PROGETTO

TAVOLA

DATA

Reckitt Benckiser

Logo ‘Crescere Protetti’

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31/01/2012

Con la Commissione EuropeaPartecipando al “Safer Internet Day (SID)”, giornata istituita dalla Commissione Europea nell’ambito del programma Safer Internet per la promozione di un utilizzo sicuro e responsabile dei nuovi media tra i più giovani. Nel corso degli anni il Safer Internet Day è diventato un evento annuale a livello mondiale celebrato in oltre 70 Paesi in tutto il mondo.

Con le Società pediatriche internazionaliCon l’American Academy of Pediatrics (AAP) la SIP promuove, in base a uno specifico accordo, la traduzione e la distribuzione in Italia delle pubblicazioni dell’AAP, una produzione scientifica vastissima e autorevolissima rivolta sia ai pediatri sia alle famiglie.

Con l’Asociación Española de Pediatría (AEP) per realizzare iniziative congiunte per la ricerca scientifica, la diffusione delle evidenze, la Formazione Continua, la promozione di manifestazioni pubbliche e il rapporto con i decisori politici e istituzionali.

E nel 2012 per la prima volta un rappresentante italiano entra nel Board dell’ALAPE (Asociación Latinoamericana de Pediatría): è Manuel Castello, presidente della Commissione Scientifica Internazionale della SIP.

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15Con il Gruppo CRCLa SIP partecipa dal 2009 al Gruppo di lavoro per la Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (Gruppo CRC), un network composto da 85 soggetti del Terzo Settore che da tempo si occupano attivamente della promozione e tutela dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia, coordinato da Save the Children Italia e costituito nel dicembre 2000 con l’obiettivo prioritario di ottenere una maggiore ed effettiva applicazione della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia (CRC) in Italia.

Con l’ISSGrazie a un accordo con il Sistema Nazionale

delle Linee Guida dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS): la SIP contribuisce alla stesura delle linee guida e si impegna ad elaborare linee guida nel solo contesto del sistema nazionale delle linee guida. L’ISS dal canto suo si impegna a dare priorità alle linee

guida pediatriche.

Con la Fondazione Maruzza Lefebvre D’Ovidio OnlusInsieme alla Fondazione Maruzza Lefebvre D’Ovidio Onlus, che promuove e sostiene lo sviluppo delle cure palliative pediatriche e dell’assistenza domiciliare in varie Regioni italiane e che collabora da anni con il Ministero della Salute e con la European Association for Palliative Care. Obiettivi di questa intesa sono la definizione e realizzazione di pacchetti formativi ad alta qualificazione professionale nel settore delle cure palliative e della terapia del dolore in età pediatrica; la promozione a livello universitario di insegnamenti pre e post laurea in questo ambito, lo sviluppo di progetti di ricerca scientifica e la promozione di azioni comuni presso Ministero della Salute ed Enti locali.

Con FederasmaInsieme a Federasma, la Federazione Italiana delle associazioni di sostegno ai malati asmatici e allergici, che rappresenta il punto di vista dei malati e

promuove iniziative volte a coadiuvare i pazienti nella gestione e nel controllo della loro malattia. Insieme SIP e Federasma promuovono il diritto di accesso alle cure in ogni ambito sociale, compresa la scuola di ogni ordine e grado, il diritto di accesso alle terapie più appropriate senza diseguaglianze a livello nazionale e la ricerca nel campo delle malattie respiratorie e allergiche.

LLa SIP ha sempre investito molto nella col-laborazione con altre realtà che si occupa-no di cure pediatriche. Negli ultimi anni però – rispondendo alla sua missione di tutela della salute del bambino non solo dal punto di vista sanitario in senso stretto ma anche considerando il diritto dei minori alla salute e al benessere in senso lato – ha posto grande attenzione al contesto psico-logico e sociale dell’infanzia. Ne è risultata la partnership con enti molto diversi tra loro che, ciascuno con la sua missione spe-cifica, formano insieme alla SIP un fronte comune di promozione a 360° della salute pediatrica e della qualità delle cure: dalla maggiore attenzione posta alla formazione di chi si dedica alle cure palliative e alla te-rapia del dolore, alla difesa dei diritti dei bambini del sud Italia che si trovano in con-dizioni di svantaggio e disagio sociale.

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16 Tre anni insieme

G

Come stanno i bambini italiani? Quali so-no le principali sfide da affrontare per pro-muovere e tutelare la loro salute e quella degli adulti di domani? Per rispondere a queste domande la Società Italiana di Pe-diatria in collaborazione con l’Osservato-rio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane – che ha sede presso l’Uni-versità Cattolica di Roma – e con il coinvolgimento della Società Ita-liana Medici Manager ha realizzato il Libro Bianco 2011 “La salute dei bambini”, un’approfondita analisi dello stato di salute della popola-zione pediatrica italiana fino a 18 anni di età e della qualità dell’assi-stenza sanitaria pediatrica nelle Regio-ni italiane. È questo un importante risul-tato conseguito dalla SIP. Infatti per la pri-ma volta dopo 10 anni di un’attività che ha contribuito in maniera decisiva a innovare il mondo della Sani-tà italiana, i dati dell’Osserva-torio hanno prodotto un vo-lume interamente dedicato ai bambini. Le analisi, condotte da esperti di eccellenza sotto la Direzione Scientifica di Walter Ricciardi, Direttore dell’Istituto di Igiene della Facoltà di Medicina e Chi-

rurgia dell’Università Cattolica, permetto-no infatti di pervenire a una migliore com-prensione dei bisogni di salute dei bambini e all’elaborazione di modelli per una rete pediatrica in grado di dare risposta a questi bisogni con efficacia, efficienza e qualità. Saranno questi i contenuti del “Libro Ver-de” nel quale troveranno spazio le proposte organizzative e gestionali.

La SIP per la conoscenza e la formazioneGarantire al bambino e all’adolescente la salute globale (fisica, psichica sociale) cui ha diritto vuol dire migliorare la conoscenza dei suoi bisogni per rendere più adeguate le risposte che la società può dare. Nascono così iniziative come Il Libro Bianco 2011 “La salute dei bambini” e “Bambini d’Italia”, il volume sulla storia dell’infanzia pubblicato nel 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Migliorare la conoscenza vuol dire anche rafforzare la formazione dei pediatri: cambiano i Congressi, e la SIP diventa Provider ECM.

Libro Bianco 2011 “La salute dei bambini”

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In questa pagina alcune immagini tratte dal volume “Bambini d’Italia”.

In occasione delle celebrazioni per i 150 an-ni dell’Unità d’Italia la Società Italiana di Pediatria, in collaborazione con l’agenzia ANSA, ha realizzato il libro “Bambini d’Ita-lia”, un volume storico-fotografico che ri-percorre a grandi tappe alcuni tra i princi-pali mutamenti che hanno riguardato la condizione dei bambini in Italia: dalle ma-lattie carenziali all’obesità; dai primi ospizi marini ai moderni ospedali pediatrici; dai giochi di strada alla nascita di radio e tv sino ai bambini e agli adolescenti di oggi con il pc da una parte, l’iPod in contemporanea dall’altra e il telefonino sempre a portata di mano. Il libro – curato dal professor Gio-vanni Corsello con i contributi di Maria Giuseppina Gregorio, Patrizia Cincinnati e Fabio Sereni – è un viaggio nell’infanzia dalla seconda metà dell’Ottocento ai no-stri giorni che ci racconta, anche attraverso la forza delle immagini, mutamenti tanto radicali da essere visibili anche sul piano fisico. Il miglioramento della qualità del-l’alimentazione e la riduzione delle malat-tie carenziali e infettive hanno infatti nel-l’ultimo secolo portato a un incremento del peso e della statura media, sia alla na-scita sia nell’arco dell’età evolutiva, così co-me all’anticipo del menarca tra le adolescen-ti, anch’esso riconducibile, almeno in parte,

a fattori nutrizionali. Sem-brano trascorsi millenni da quando la speranza di vita era di soli 35 anni, i tassi di mortalità infantile e pre-coce erano altissimi (23,2% contro lo 0,3 di oggi), il 62% dei bambini era analfabe-ta (benché la legge Coppini nel 1877 avesse reso obbli-gatoria e gratuita la scuola elementare) e il lavoro mi-

norile aveva ritmi impensabili persino per gli operai adulti di oggi. “Bambini d’Italia” ha l’intento di tenere accesa la memoria sui progressi fatti non solo sul piano della lotta alle malattie carenziali e infettive, ma anche sul piano dei diritti sociali. Vuol es-sere un contributo per poter affrontare i problemi di oggi – la disgregazione della famiglia, la solitudine, l’obesità – con la memoria del passato.

“Bambini d’Italia” per contribuire alle celebrazioni dei 150 anni

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18 Tre anni insieme

2010

2011 2012

Congressi nazionali: qualcosa è cambiato

I Congressi nazionali sono un po’ il cuore della Società Scientifica. Proprio per que-sto un impegno speciale e una continua volontà di sperimentare soluzioni per una migliore soddisfazione dei soci han-no caratterizzato gli ultimi tre Congressi. Da un lato esiste la necessità di utilizzare un appuntamento annuale per aggiorna-re le proprie conoscenze pediatriche a quanto di più moderno sia disponibile. Una ulteriore funzione è quella di far in-contrare professionisti con esperienze diverse perché le loro esperienze possano essere integrate. I Congressi di Pediatria devono essere come una grande piazza de-dicata allo scambio multidirezionale delle informazioni e della conoscenza. Sulla ba-se di questi principi sono stati costruiti gli ultimi tre Congressi della Società Italiana di Pediatria.

InterdisciplinaritàÈ indispensabile che il pediatra si de-

dichi anche a discipline specialistiche di-verse e che talvolta non fanno parte della Medicina, ma che entrano a pieno titolo nelle competenze necessarie al pediatra per garantire il benessere del bambino. Nei recenti congressi è stata privilegiata la par-tecipazione di relatori delle più disparate competenze, dall’economia alla tecnolo-gia, all’architettura, alle scienze sociali e molto altro.

InterattivitàLa partecipazione attiva è indispen-

sabile perché le sessioni congressuali abbia-no un impatto. Sono stati vietati i monolo-ghi dei relatori per garantire in ciascuna sessione uno spazio dedicato esclusiva-mente alla discussione con i partecipanti.

OriginalitàSono state privilegiate le sessioni che

potessero offrire contenuti nuovi, di alto livello, non facilmente reperibili nella lettu-ra dei testi e delle pubblicazioni scientifiche e che potessero rappresentare un contribu-to originale per i pediatri partecipanti.

ProtagonistiÈ stata prestata la massima attenzione

a limitare il numero di moderatori o di pre-sidenti di sessione. Alla figura del modera-tore è stato affidato sistematicamente il compito di favorire l’interattività con il pubblico. I relatori sono stati selezionati per competenza e capacità di comunicazione.

Le tagcloud indicano la rappresentazione dei diversi argomenti per ciascun Congresso nazionale in proporzione alla loro frequenza. A maggiori dimensioni del termine che identifica l’argomento corrisponde una maggiore frequenza per numero di sessioni.

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La Società italiana di Pediatria, per voca-zione e secondo quanto previsto dal suo nuovo Statuto, promuove la Formazione Continua in Medicina su temi che atten-gono alla tutela e alla promozione della salute del bambino, dalla nascita all’ado-lescenza. Dal 2011 la SIP opera come pro-vider per l’accreditamento di eventi for-mativi. Il provider SIP, con il suo comita-to tecnico-scientifico in cui sono rappre-sentate le varie aree della Pediatria italia-na, ha approvato un alto numero di eventi nei suoi piani formativi annuali. L’alta adesione dei soci alle attività for-mative SIP è espressione di una forte par-tecipazione societaria. Gli eventi accredi-tati si sono svolti in quasi tutte le Regioni d’Italia. Molti eventi sono stati proposti ufficialmente da Sezioni regionali, Grup-pi di studio e Società affiliate, articolazio-ni organizzative della SIP e del mondo pediatrico che ruota intorno alla nostra Società. Per questi eventi il Consiglio Di-rettivo SIP ha previsto un percorso privi-legiato che prevede il cofinanziamento della quota necessaria per le procedure di accreditamento. È stato realizzato inoltre il Manuale di qualità del provider SIP, secondo quanto richiesto dalla normati-

va vigente. La SIP sta lavorando alla rea-lizzazione del dossier formativo per il pediatra, premessa per la costituzione del dossier personale di ciascun pediatra. At-traverso un questionario inviato a tutti i pediatri della SIP sono stati rilevati i bi-sogni formativi e le esigenze dei soci in tema di aggiornamento scientifico e cul-turale, in modo da poter costruire i piani formativi secondo modelli e proposte in linea con le aspettative dei soci e dei pe-diatri, dando al provider quel ruolo atti-vo che la normativa delinea. E per il fu-turo? La SIP sta lavorando sulla forma-zione a distanza (FAD). Il provider accre-diterà percorsi di formazione in linea con l’esigenza di garantire l’acquisizione di crediti formativi anche al di fuori di eventi residenziali, che abbiano però il crisma della Società Italiana di Pediatria. Un’attenzione particolare la SIP conti-nuerà ad averla per le Società affiliate, soprattutto per quelle che non sono pro-vider autonomi accreditati, nell’ottica di garantire la multidisciplinarietà dell’of-ferta formativa ai soci e ai pediatri, e per contribuire a saldare una politica di inte-grazione tra la Pediatria generale e quella specialistica.

Keynote lecturesLo spazio delle sedute plenarie è stato

interpretato come l’occasione per presen-tare le prospettive di più elevato livello. Ospiti nazionali ed internazionali di gran-de levatura hanno toccato argomenti spe-cialistici e talvolta di altre discipline nell’ot-tica di allargare l’orizzonte della Pediatria.

FormazioneLa formazione in sede congressuale

deve integrare l’aggiornamento alle miglio-ri evidenze con iniziative formative su ar-gomenti di base. Su questo principio è sta-ta costruita l’offerta formativa dei Con-gressi più recenti.

PubblicoI congressi di Pediatria sono un servi-

zio per i soci. Per questo motivo è essenzia-le che le richieste degli iscritti guidino la costruzione del programma congressuale. Per orientare il programma dell’ultima edi-zione è stato effettuato un sondaggio tra i soci sugli argomenti più richiesti.

Track per argomentoPer consentire ai soci di seguire sessio-

ni tra loro coerenti dall’ultima edizione congressuale il programma prevede filoni per argomento che si tengono nella stessa sala e nella stessa fascia oraria.

La SIP diventa provider 8

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Nell’ultimo triennio il Direttivo SIP ha pre-stato grande attenzione a tutti quegli stru-menti che possono aiutare il pediatra ad af-frontare più serenamente il proprio lavoro ed i rischi che vi sono connessi. Grazie al la-voro svolto dalla Commissione Rischio Cli-nico è stato possibile offrire polizze assicura-tive a condizioni davvero vantaggiose, un risultato importante se si considera il proli-ferare delle cause da errore medico e il con-seguente incremento dei premi assicurativi. La rivoluzione Polizze è partita il primo gen-naio 2012 grazie a una accordo con Willis che ha previsto tre grandi novità: incre-mento del massimale della polizza SIP per la Responsabilità Civile Professionale (da € 2.500.000 a 5.000.000) con un aumento del premio molto contenuto; estensione del-l’assicurazione per i danni cagionati dal so-

stituto nel caso in cui il pediatra di famiglia sia chiamato a risponderne; supersconti per gli specializzandi in Pediatria sulla polizza per la responsabilità civile professionale e tutela giudiziaria (massimale di € 2.500.000 per sinistro e per anno, con un premio an-nuale di soli € 190). Ma non finisce qui. Infatti dall’1 gennaio 2013 arriveranno condizioni ancora più vantaggiose: da un lato aumenta il massima-le base che passa da € 2.500.000 a 3.000.000 per sinistro/anno e dall’altro si riducono i co-sti. In particolare viene abolito il sovrapprez-zo per la responsabilità primariale e direttiva (con un risparmio di circa € 80 ad assicurato) e il sovrapprezzo di € 150 per l’assicurazione del sostituto, per gli specializzandi il premio si riduce di € 30 mentre il massimale aumen-ta passando da € 2.500.000 a 3.000.000.

Nuove assicurazioni ma anche nuovi servizi finanziari per i soci. Dalla collaborazione tra la SIP e il gruppo bancario UBI banca è nata la carta SIP-Enjoy: una carta prepagata che consente di pagare senza spese aggiuntive gli acquisti su internet e nei negozi che espongono il marchio Mastercard, e di prelevare gratuitamente presso tutti gli sportelli automatici in Italia e all’estero. Molti i vantaggi: il costo di emissione della carta è pari a € 1 (anziché 5) e il canone mensile è pari a € 0,5 (anziché 1). Nel costo è compreso il servizio di Internet Banking e l’ingresso in un programma fedeltà che prevede l’accumulo di punti da utilizzare a scelta nell’ambito del catalogo dedicato che include

abbonamenti a riviste mediche specializzate e pubblicazioni specifiche di settore.

Uno dei servizi più richiesti dal pediatra è l’accesso al full text delle rivi-ste scientifiche internazionali. Non tutti i pediatri infatti hanno la for-tuna di lavorare in una istituzione che garantisce loro questo servizio. Inoltre, anche il professionista che gode di questo privilegio può trovar-si nella necessità di dover consultare un articolo scientifico mentre si trova in una altra sede, spesso casa propria. Quale migliore soluzione di garantire l’accesso alle riviste direttamente dalla pagina web della SIP? Abbiamo lavorato per rinegoziare i contratti di fornitura che già esiste-vano per la pagina web della SIP e per aumentare l’offerta di questo servizio. Si trattava di un obiettivo difficile per il fatto che la sottoscri-zione di abbonamenti per le riviste scientifiche è molto costosa. Il nego-ziato condotto, tuttavia, ha avuto un brillante risultato. Dall’accesso online a circa 300 riviste scientifiche che garantiva, la SIP è in grado oggi di offrire la possibilità di lettura di oltre 1450 testate attraverso la pagina web. Non a caso la pagina di accesso alle riviste è tra le più clic-cate del sito web della Società.

La Carta SIP-Enjoy Le riviste internazionali in full text

La rivoluzione polizzeDall’1 gennaio 2013 aumenta il massimale base, che passa da € 2.500.000 a 3.000.000 per sinistro/anno.

La SIP è in grado oggi di offrire la possibilità di lettura gratuita di oltre 1450 testate scientifiche internazionali.

Rivoluzione nelle polizze e nuovi servizi finanziari per i soci.

E dal primo gennaio 2013 arrivano le nuove assicurazioni:

più garanzie e meno costi

Dalla parte dei pediatri

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22 Tre anni insieme

Sopra: la riproduzione della medaglia consegnata ai Maestri della Pediatria.

Nel 2010 il Consiglio Direttivo della Socie-tà Italiana di Pediatria ha istituito il presti-gioso riconoscimento di “Maestro della Pediatria”. La cerimonia di consegna del Premio ha luogo ogni anno in occasione del Congresso Nazionale. Con tale inizia-tiva la SIP ha inteso riconoscere e conferire uno speciale merito a coloro che hanno dato un contributo di eccellenza alla Pe-diatria in ambito clinico, scientifico, didat-tico sia in Italia e sia all’estero, indicandoli quali modello di vita da seguire per le gio-vani generazioni di pediatri.

Un esempio per i giovani:i Maestri della Pediatria

2011

2012

2010

Da sinistra a destra: Giovanni Corsello premia Marcello Orzalesi, Antonio Correra premia Stefano Guandalini.

A destra: Alberto G. Ugazio premia Giuseppe Roberto Burgio. Sotto: Giovanni Corsello premia Antonio Cao, Mario De Curtis premia Giorgio Maggioni.

Da sinistra a destra: Antonio Correra premia Luisa Massimo.Giovanni Corsello premia Gian Paolo Salvioli.Annamaria Staiano premia Salvatore Auricchio.

Page 23: Pediatria magazine vol 2 | num 11 | 11-2012 | ALLEGATO

23Il Consiglio Direttivo

Direttore del Dipartimento di Medicina Pediatrica dell’IRCCS Bambino Gesù di Roma. Rappresenta la Società ed è responsabile dell’indirizzo generale dell’attività societaria.

Direttore dell’Unità Operativa di Pediatria e Neonatologia dell’Ospedale SS. Annunziata di Napoli.DELEGhE: Risk Management e Assicurazione.

Ordinario di Pediatria presso l’Università degli Studi di Palermo. Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Pediatria e TIN dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico di Palermo. DELEGhE: Ricerca Scientifica e Editoria SIP.

Direttore dell’Unità Operativa di Pediatria e Nido dell’Ospedale Santa Maria degli Ungheresi di Polistena (Reggio Calabria).DELEGhE: Iniziative finanziarie.

Responsabile Area Materno-Infantile e Direttore dell’Unità Operativa di Pediatria e Neonatologia dell’ASL3 di Pistoia.DELEGhE: Sito Web e Mensile Societario.

Direttore del Dipartimento Materno-Infantile e Direttore dell’Unità Operativa di Pediatria (e ad interim della SC TIN) dell’Ospedale Fatebenefratelli di Milano.DELEGhE: Rapporti con le Istituzioni.

Professore associato di Pediatria presso l’Università di Padova.Già Direttore dell’UOC di Pediatria, Neonatologia e TIN Azienda ULSS n. 6 di Vicenza. DELEGhE: Sezioni Regionali SIP.

Direttore Cardiologia Pediatrica dell’Azienda Ospedaliera V. Emanuele Ferrarotto S. Bambino di Catania.DELEGhE: Gruppi di Studio, Società Affiliate, Commissioni.

Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Pediatria dell’Ospedale Nuovo Santa Maria della Scaletta di Imola.Direttore Scientifico di “Conoscere per Crescere”.DELEGhE: Famiglie e Associazioni.

Coordinatore della Commissione per la Formazione e la Ricerca.Cattedra di Pediatria presso l’Università Cattolica Sacro Cuore. Neonatologo del Policlinico Agostino Gemelli di Roma.DELEGhE: Formazione e Rapporti internazionali.

Delegato della Consulta delle Società Affiliate.Presidente della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale.Pediatra di famiglia, Aversa.

Direttore del Dipartimento di Scienze dell’Età Evolutiva e dell’Unità Operativa di Pediatria e Neonatologia dell’AO Ospedale San Carlo Borromeo di Milano.DELEGhE: Stati Generali della Pediatria e Giornata Mondiale del Bambino e dell’Adolescente.

Coordinatore della Commissione per l’Assistenza e l’Organizzazione. Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Pediatria dell’Azienda Ospedaliera Sant’Anna di Como.DELEGhE: Etica e Bioetica.

Delegato del Consiglio delle Sezioni Regionali. Presidente della SIP Lombardia. Direttore della Divisione Pediatrica dell’Ospedale Macedonio Melloni, Azienda Ospedaliera Fatebenefratelli e Oftalmico di Milano.

Coordinatore della Commissione per la Continuità e Qualità delle cure. Pediatra di famiglia, Rossano (Cosenza).DELEGhE: Bambino e Ambiente.

Maestro della Pediatria.Delegato della Conferenza dei Gruppi di Studio.Segretario del Gruppo di studio SIP sulle Medicine Complementari. Past President della SIP.Professore emerito di Pediatria, Università di Bologna.

PRESIDENTE Alberto Giovanni Ugazio

VICE PRESIDENTE Antonio Correra

VICE PRESIDENTE Giovanni Corsello

TESORIERE Domenico Minasi

SEGRETARIO Rino Agostiniani

Luca Bernardo Paolo Colleselli

Francesco De Luca Marcello Lanari

Luigi Cataldi

Giuseppe Di Mauro

Alberto Fabio Podestà

Riccardo Longhi

Alessandro Fiocchi

Maria Grazia Sapia

Gian Paolo Salvioli

CONSIGLIERI

COORDINATORI COMMISSIONI PERMANENTI

DELEGATI

REVISORI DEI CONTIGiovanni Capocasale (Crotone), Gerardo Napoletano (Napoli), Massimo Palumbo (Viterbo).

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Il nostro Paese ha imboccato da decenni la strada dell’assistenza socio-sanitaria pediatrica universalistica: neonati, bambini e adolescenti hanno il diritto di essere assistiti sia sul territorio che in ospedale da personale medico, infermieristico, da professionisti e volontari specificamente formati e di essere accolti in ambienti “a misura di bambino” o di adolescente.

Dal “Manifesto per il diritto alla salute e al benessere dei bambini e degli adolescenti in Italia” (luglio 2012)