Gazzettaatc Num.40-2014

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Nel corso della visita del Ministro per le Infrastrutture Maurizio Lupi nel cuneese, i presidenti delle Atc piemon- tesi gli hanno presentanto le loro proposte per il rilancio dell’edilizia pubblica. L’emergenza casa è sotto gli occhi di tutti: nel 2012 in Italia ci sono stati quasi 70mila sfratti (quasi il doppio dei circa 40mila del 2003) e con il perdurare della crisi cre- sce il numero di famiglie in attesa di una casa popola- re. Paradossalmente, proprio quando la fame di case si fa più sentire, mancano le risorse per l’edilizia pubblica. Per questo le Atc piemontesi lunedì 10 febbraio hanno chiesto e ottenuto di parlare con il Ministro delle Infra- strutture Maurizio Lupi, ad Alba per un incontro pubbli- co, per avanzare al governo nazionale le loro richieste. In prima linea sul fronte emergenza casa ci sono infatti gli ex Iacp che da tempo lamentano la mancanza di un piano nazionale per il rilancio dell’edilizia pubblica. «L’ul- timo piano casa nazionale risale al Ministro Fanfani, oltre 50 anni fa -spiega Elvi Rossi, presidente dell’Atc di Tori- no- ed è evidente che occorra un intervento forte per il rilancio del settore, nell’interesse delle fasce deboli». Nel documento, presentato al Ministro Lupi da Rossi insieme al presidente dell’Atc di Cuneo, Marco Buttieri e quello dell’Atc di Novara Carlo Sansottera, si chiede anzitutto l’esenzione fiscale per le Atc stesse, deputate a gestire le case popolari con canoni che vanno da 60 a 100 euro al mese ma vessate da Imu, Ires, Irap. Ma nei disegni delle Atc c’è soprattutto un grande piano di rilancio dell’edilizia pubblica, con la costruzione di appartamenti da destinare non solo all’emergenza, ma anche alla cosiddetta fascia grigia, ovvero coloro che pur avendo un reddito faticano a far fronte ad un affitto sul mercato privato come i giovani o i pensionati. n. 40 - 12 febbraio 2014 Teatro per tutti La Fondazione del Teatro Stabile di Torino ha aderito al progetto “Torino + Cultura Accessibile” inserendo nella stagione teatrale 2013-14 cinque repliche accessibili per lo spetta- colo Gl’Innamorati al Teatro Gobetti di To- rino, Via Rossini 8. A partire da oggi e fino a domenica 16 febbraio sono infatti previ- ste rappresentazioni rese accessibili anche a non vedenti e non udenti, grazie a sot- totitolazione e audiodescrizione facilitate. SOMMARIO Inquilini soddisfatti pag. 2 Anche Atc s’illumina di meno pag. 3 Atc saluta il Laboratorio Parenzo pag. 4 continua a pag. 4

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In questo numero: Le Atc piemontesi incontrano il Ministro Lupi - M'illumino di Meno: uno spettacolo per il risparmio energetico nelle case popolari - Gli sconti nelle farmacie comunali - Atc saluta il Laboratorio Parenzo Buona Lettura!

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Nel corso della visita del Ministro per le Infrastrutture Maurizio Lupi nel cuneese, i presidenti delle Atc piemon-tesi gli hanno presentanto le loro proposte per il rilancio dell’edilizia pubblica.

L’emergenza casa è sotto gli occhi di tutti: nel 2012 in Italia ci sono stati quasi 70mila sfratti (quasi il doppio dei circa 40mila del 2003) e con il perdurare della crisi cre-sce il numero di famiglie in attesa di una casa popola-re. Paradossalmente, proprio quando la fame di case si fa più sentire, mancano le risorse per l’edilizia pubblica. Per questo le Atc piemontesi lunedì 10 febbraio hanno chiesto e ottenuto di parlare con il Ministro delle Infra-strutture Maurizio Lupi, ad Alba per un incontro pubbli-co, per avanzare al governo nazionale le loro richieste. In prima linea sul fronte emergenza casa ci sono infatti gli ex Iacp che da tempo lamentano la mancanza di un piano nazionale per il rilancio dell’edilizia pubblica. «L’ul-timo piano casa nazionale risale al Ministro Fanfani, oltre 50 anni fa -spiega Elvi Rossi, presidente dell’Atc di Tori-no- ed è evidente che occorra un intervento forte per il rilancio del settore, nell’interesse delle fasce deboli». Nel documento, presentato al Ministro Lupi da Rossi insieme al presidente dell’Atc di Cuneo, Marco Buttieri e quello dell’Atc di Novara Carlo Sansottera, si chiede anzitutto l’esenzione fiscale per le Atc stesse, deputate a gestire le case popolari con canoni che vanno da 60 a 100 euro al mese ma vessate da Imu, Ires, Irap. Ma nei disegni delle Atc c’è soprattutto un grande piano di rilancio dell’edilizia pubblica, con la costruzione di appartamenti da destinare non solo all’emergenza, ma anche alla cosiddetta fascia grigia, ovvero coloro che pur avendo un reddito faticano a far fronte ad un affitto sul mercato privato come i giovani o i pensionati.

n. 40 - 12 febbraio 2014

Teatro per tutti

La Fondazione del Teatro Stabile di Torino ha aderito al progetto “Torino + Cultura Accessibile”inserendo nella stagione teatrale 2013-14 cinque repliche accessibili per lo spetta-colo Gl’Innamorati al Teatro Gobetti di To-rino, Via Rossini 8. A partire da oggi e fino a domenica 16 febbraio sono infatti previ-ste rappresentazioni rese accessibili anche a non vedenti e non udenti, grazie a sot-totitolazione e audiodescrizione facilitate.

SOMMARIO

Inquilini soddisfatti pag. 2

Anche Atc s’illumina di meno pag. 3

Atc saluta il Laboratorio Parenzo pag. 4

continua a pag. 4

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Gli inquilini delle case popolari sono soddisfatti del servizio ricevuto. Non solo: la percentuale di persone che hanno chiesto un intervento di manutenzione ordinaria e dichiarano di essere state positivamente ac-contentate nel 2013 è anche cresciuta rispetto all’anno precedente. Lo dicono i dati della cu-stomer satisfaction, l’indagine che monitora il livello di soddisfazione degli utenti. Oltre il 70%

di coloro che vivono in una casa gestita da Atc e hanno richiesto un intervento di manutenzione si dicono complessivamente soddisfatti del servizio ricevuto.

Nel 2013 sono stati in tutto 6857 i lavori eseguiti tra riparazioni di perdite, in-terventi sugli impianti ascensore o di riscaldamento, opere edili. Tra le famiglie interessate dai lavori, oltre 3500 sono state ricontattate dal numero verde Atc e hanno risposto ad alcune domande sulla qualità e la tempestività del servizio ricevuto, diventando così il campione del sondaggio. Quasi il 70% degli intervistati dichiara che il lavoro che aveva chiesto è stato eseguito e per il 78% anche entro i tempi rapidi che gli erano stati prospettati. Ma ad accontentare gli inquilini è soprattutto il fatto che i tecnici abbiano risolto definitivamente il guasto o il danno: per il 94% l’intervento è stato infatti risolutivo. Buone notizie anche per quanto riguarda i tempi: le riparazioni- dicono le famiglie coinvolte dall’indagine – nel complesso sono rapide. Il 78% degli interventi viene eseguito entro i tempi prestabiliti e di questi, quasi la metà in anticipo di 3,4 giorni rispetto alla data prospettata inzialmente.

Gli abitanti poi, quando aprono la porta ad un tecnico di Atc o di un’impresa incari-cata, stanno anche ben attenti a chi si trovano di fronte, per scongiurare il rischio di truffe: oltre il 90% degli intervistati, infatti, ha osservato che i manutentori indos-savano il cartellino di riconoscimento.Nel complesso, il 71,1% si dichiara complessivamente soddisfatto del servizio, il 22,5% è invece sufficientemente soddisfatto e solo il 6,4% del campione si dice invece non soddisfatto. Secondo le percentuali, gli interventi di riparazione sugli impianti (riscaldamento, ascensori) hanno un indice di gradimento più alto: il 76,7% contro il 70% che registrano, invece, gli interventi edili.

Giudizio complessivo sulla realizzazione dell’intervento

risposte previste n. %POSITIVO 1.084 71,1

SUFFICIENTE 343 22,5NEGATIVO 98 6,4

TOTALE 1.525 100,0

71,1% 22,5% 6,4%

INQUILINI SODDISFATTIParlano i dati dell’indagine sulla soddisfazione degli utenti delle case

popolari

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Anche Atc Torino partecipa a “M’illumino di meno”, la giornata di mobilitazione per il risparmio energetico promossa dalla trasmissione Caterpillar di Rai Radio Due per il decimo anno consecutivo. Quest’anno la manifestazione farà tappa direttamente nelle case popolari e più precisamente nel quartiere di corso Taran-to, zona Regio Parco di Torino, dove si sta concludendo un intervento di riqualificazione mirato proprio al risparmio energetico. Nella chiesetta di via Perosi 11, spazio di aggregazione frequentato da tutti gli abitanti del quartiere, dalla scuola materna alla pensione, venerdì 14 febbraio alle 17 si terrà uno spettacolo d’im-provvisazione teatrale. Sarà possibile grazie alla preziosa collaborazione dell’associazione B-teatro, che offrirà gratuitamente a tutti gli abitanti del quartiere un’ora di spettacolo dal vivo. Con il B-show gli attori della compagnia porteranno in scena proprio il risparmio energetico, con una performance di improvvisazione co-mica che non mancherà di coinvolgere il pubblico. Lo spettacolo sarà naturalmente illuminato da candele e torce elettriche, per venire incontro allo spirito dell’iniziativa che si propone di spegnere le luci per accendere l’attenzione sugli sprechi di energia.Atc è particolarmente attenta al risparmio energetico: negli ultimi anni ha progettato case di edilizia sociale ecosostenibili e a Ciriè è addirittura al lavoro sulla prima casa popolare completamente passiva. L’Agenzia prende parte a numerosi progetti europei che sul tema, come il progetto Beca che si propone di ridurre i consumi energetici sensibilizzando gli inquilini ad uno stile di vita più ecosostenibile e permettendo loro di monitorare quanto consumano giorno per giorno. La scelta della location è caduta sul quartiere di corso Taranto perché qui si sta concludendo un importante cantiere dove con i fondi europei dei Programmi Operativi Regionali è stato possibile riqualificare 650 appar-tamenti. I lavori hanno previsto il rifacimento dei sottotetti e delle cappottature delle facciate, la sostituzione dei serramenti e l’allacciamento alla rete del teleriscaldamento. E con il nuovo sistema di riscaldamento, la direzione lavori Atc ha organizzato una serie di incontri in quartiere per spiegare agli inquilini come regolare al meglio i termostati e ottimizzare i consumi. Venerdì pomeriggio però niente lezioni né bollette: tutti invitati in via Perosi per lo spettacolo. B-teatro ci mostrerà come il risparmio energetico possa essere anche divertente.

M’ILLUMINO DI MENONella giornata di mobilitazione contro gli sprechi d’energia, fa tappa nelle case popolari

uno spettacolo teatrale sul risparmio energetico

UNO SCONTO IN FARMACIAAncora validi gli sconti riservati agli abitanti delle case popolari nelle farmacie comunali di Torino: ecco quali sono

Quando i soldi non bastano si finisce per rinunciare persino alle cure. Si è svolta sabato scorso anche a Torino e provincia la giornata nazionale di raccolta del farmaco promossa dal Banco Farmaceutico con l’obiettivo di donare medicine anche a chi non può permettersi di acquistarle. E proprio nella consapevolezza che nel suo patrimonio viva-no molte famiglie che purtroppo vivono sulla propria pelle queste situazioni di difficoltà, Atc ha chiesto in questi anni l’aiuto di altri enti e associazioni di solidarietà. A rispondere al suo appello sono state anche le Farmacie Comunali di Torino che hanno messo a disposizione uno sconto destinato a tutti coloro che vivono nelle case popolari.

LO SCONTOLo sconto è del 20% su tutto ciò che nello scontrino viene classificato come parafarmaco (ad esempio il dentifricio, ma anche una pomata per il mal di schiena o un integratore per chi soffre di problemi agli occhi). Vi è poi un paniere di farmaci della cosiddetta fascia C (la tachipirina, per esempio) dove lo sconto è del 30% per il farmaco equivalente (o generico). La lista si può scaricare sul sito internet di Atc oppure è consultabile all’Ufficio Relazioni con il Pubblico di corso Dante 14. Sul sito (oppure all’Urp) troverete anche l’elenco delle Farmacie Comunali convenzionate: in Città sono 34, da Mirafiori a Barriera di Milano.

LA TESSERAAttenzione: ha diritto allo sconto solo chi è in pos-sesso della tessera sconti Atc-Farmacie Comunali Torino. Molti utenti l’han-no già ritirata nel corso del 2013 ma possono ritirarla tutti coloro che vivono in una casa gestita da Atc, presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico o lo Sportello Unico di Atc, in corso Dante 14 a Torino. Al momento le tessere sono terminate, ma Farmacie Comunali Torino ha assicurato che ne consegnerà al più presto di nuove.

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Periodico d’informazione dell’Agenzia Territoriale per la Casa di Torino e Provincia

Registrazione del Tribunale di Torino numero 17 del 16/03/2012direttore responsabile: Carola Quaglia redazione: corso Dante 14 – 10134 Torino. Tel. 011.3130362 [email protected] in redazione: Giuseppina Vigliotti, Carola Quaglia, Daniele Darchini

Ne abbiamo parlato sullo scorso numero di Gazzet-tAtc: volgono al termine i lavori dei Contratti di Quar-tiere di via Dina, a Mirafiori, e di via Parenzo, a Lucento. La chiusura dei cantieri coin-cide anche con la fine del percorso di accompa-g n a m e n t o sociale che la Città di Torino ha

finanziato per aiutare i cittadini ad affron-tare i disagi legati ad interventi di ristrut-turazione di così ampia portata. Finisce così l’avventura del Laboratorio Parenzo, che negli ultimi dieci anni era diventato un importante punto di riferimento per il quartiere, fornendo informazioni e chiari-menti, raccogliendo segnalazioni e reclami e confrontandosi quotidianamente con gli abitanti, da un lato, e con Atc, dall’altro. Tantissime le attività che, grazie alla crea-tività degli operatori sociali che ne hanno fatto parte, sono state realizzate in questi anni insieme agli inquilini delle case popolari: il calendario con le regole di buon vicinato e quello con le ricette delle cuoche del quartiere, aperitivi e cene tra vicini, il giornalino “Carta Canta” e addirittura un fotoromanzo. Lo sportello ha chiuso ufficialmente i battenti a fine anno, ma sabato 1 febbraio il quartiere

ha voluto salutarlo come si deve, con una festa nella pa-lestra di via Parenzo. Nel corso dell’incontro, il presidente di Atc, Elvi Rossi, il presidente della Circoscrizione Cinque Rocco Florio e il presidente del comitato inquilini Benito Mirto hanno ringraziato il Laboratorio Parenzo per il lavoro svolto in questi anni sul territorio. «Questa esperienza – ha detto il presidente della Circoscrizione – ci ha insegnato

che i quartieri sono fatti dalle persone che ci vivono che hanno bisogno prima di tutto di relazioni, un potente mezzo per sconfigge-re l’emarginazione sociale». E la socialità in via Parenzo non manca di certo, anche grazie al lavoro di questi anni: al termine dei discorsi, le isti-tuzioni, gli ope-ratori sociali e gli abitanti hanno brinda-to tutti insieme con un ape-ritivo, proprio come buoni vicini. (Nelle foto al-

cune delle attività del Labora-torio Parenzo con gli inquilini)

Un disegno che permetterebbe a molte famiglie di scongiurare il ri-schio dello sfratto e nel contempo garantirebbe un rilancio del set-tore edile. «Costruire non vuol dire poi necessariamente edificare ex novo -spiegano-ma per esempio riqualificare ex aree industriali dismesse e contesti urbani degradat». E si potrebbe pensare in que-sto modo anche ad un social housing con affitti a riscatto, dove dopo 10-15 anni gli inquilini abbiano la possibilità di acquistare l’appar-tamento o di restare come locatari a fronte di un lieve aumento del canone.Nell’ottica della spending review le Atc piemontesi chiedano inoltre che venga preso a modello a livello nazionale il percorso di condivisione e razionalizzazione che stanno mettendo in atto, con l’accorpamento di servizi specifici (come bollettazione e servizi in-formatici) nell’ottica di contenere ulteriormente i costi. Le proposte sono state messe nero su bianco su un documento, consegnato al Ministro.

ATC SALUTA IL LABORATORIO PARENZO

50 anni al servizio degli ultimill Sermig di Torino festeggia mezzo secolo

continua da pag. 1

«Le nostre facce e le nostre vite sono quelle di tanti che hanno fatto il Sermig: nulla ci ha esaltato, nulla ci ha abbattuto, non per merito nostro, ma per tutti coloro che hanno creduto in noi». Con queste parole Ernesto Olivero ha aperto lunedì 3 febbraio la celebrazione dei 50 anni del Sermig, il Servizio Missionario Giovani torinese. «Nacque nel 1964 da un sogno condiviso da molti: sconfiggere la fame con opere di giustizia e di sviluppo, vivere la solidarietà verso i più poveri e dare una speciale at-tenzione ai giovani cercando insieme a loro le vie della pace». Il Sermig, in piazza Borgo Dora 61 dal 1983, svolge progetti di sviluppo e interventi umanitari in 89 nazioni del mondo. Nella sua sede viene offerta assistenza medica alle persone in diffi-coltà e sono presenti anche un ambulatorio odontoiatrico e una sezione che rende possibile effettuare alcuni esami clinici di base. Viene data accoglienza serale e notturna per coloro che non hanno una casa e alle donne vittime di violenza. Nelle varie sedi tra Torino, Brasile e Giordania vengono distribuiti oltre 20 milioni di pasti, viene offerta ospitalità per 13 milioni di notti, si fanno 335 mila visite mediche gratuite. Il Sermig è al servizio degli ultimi, ma riserva una particolare attenzione ai giovani: non solo attraverso il loro concreto coinvolgimento nelle varie iniziative, ma proponendo anche attività didattiche e formative.