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Anche lo scorso anno sco- lastico si è concluso con uno spettacolo preparato dagli alunni e andato in scena il 5 giugno presso il teatro "Orione", messo a disposizione dall'Assessore alla Cultura della città di Palermo T. Romano. Ancora una volta, lo spetta- colo di fine anno è stato un vero successo, almeno a giudicare dall’entusiasmo mostrato da tutti i presenti. A pag. 3, le immagini della festa e il “resoconto” di Calabrese Salvatore, un ex alunno diplomatosi con il massimo dei voti a cui vanno le nostre vive con- gratulazioni. Periodico di informazione e discussione dell I.T.C. “F. Ferrara” Palermo Anno 3 numero 1 - ottobre - novembre 2007 [email protected] IL FERRARINO IL FERRARINO IL FERRARINO NON LASCIA MA RADDOPPIA! Cari lettori, in questo nuovo anno scolastico non sono poche le novità che riguardano la nostra scuola: l'ar- rivo di un nuovo Dirigente scolasti- co, le prime classi che sono notevol- mente aumentate rispetto all'anno precedente (da 5 sono passare a 11), i percorsi integrati… Fra tanti cam- biamenti, tuttavia, rimane una cer- tezza: per il terzo anno consecutivo, il nostro giornale continuerà a dare voce agli studenti e a raccontare le attività e progetti che si svolgono nel nostro Istituto. Il "Ferrarino", dunque, non lascia anzi raddoppia il numero di copie stampate! Si, per- ché le 500 copie ormai non erano più sufficienti per tutti gli alunni e i professori della scuola. Inoltre, è sembrato opportuno distribuire il nostro giornale presso alcune scuole medie dove vogliamo raggiungere nuovi lettori e, perché no, possibili futuri alunni! Segue a pag 4 Festa di fine anno Lo spettacolo entusiasma gli alunni Anche se sono già passati diversi mesi, i ricordi del nostro meravi- glioso viaggio a Roma e a Fiuggi per il meeting di giornalismo sco- lastico sono sempre vivi nella nostra mente. Come dimenticare, d’altronde, la piccola ma splendida città termale immersa nel verde, pacificamente invasa da migliaia di studenti che hanno mostrato il volto più sano della scuola italiana? Segue a pag. 6 Premio naz. "Giornalista per un giorno" Il Ferrara tra le scuole premiate Il Preside si racconta “Gli alunni sono il nostro Tesoro” L’intervista di Minaudo e Cusimano a pag. 8 Fiuggi 17/05/07: la redaz. del ferrarino riceve la targa di riconosci- mento per il suo giornale scolastico Nella foto, il corpo di ballo composto dalle alunne G. Zammito, V. La Barbera, M. Contrò, A. Ambrogio, S. Cusimano e R. Oneri che si sono esibite in diverse danze di gruppo. Professori che vanno ...e che vengono ... pag. 4 Festa di Saluto per la Preside Vitanza .... pag. 5 La posta dei lettori ................................. pag. 7 Viaggio premio nelle Madonie ............. pag. 10 Alla ricerca dei “sapori perduti “ .............. pag. 10 Sfogliando i lavori degli alunni .............. pag. 11 All’interno Debiti formativi Cosa cambia con il nuovo D. M. n. 80. Opinioni a confronto pag. 9

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Giornalino Ferrara

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Anche lo scorso anno sco-lastico si è concluso conuno spettacolo preparatodagli alunni e andato inscena il 5 giugno presso ilteatro "Orione", messo adisposizione dall'Assessore

alla Cultura della città diPalermo T. Romano. Ancora una volta, lo spetta-colo di fine anno è stato unvero successo, almeno agiudicare dall’entusiasmomostrato da tutti i presenti.

A pag. 3, le immagini dellafesta e il “resoconto” diCalabrese Salvatore, un exalunno diplomatosi con ilmassimo dei voti a cuivanno le nostre vive con-gratulazioni.

Periodico di informazione e discussione dell I.T.C. “F. Ferrara” PalermoAnno 3 numero 1 - ottobre - novembre 2007 [email protected]

IL FERRARINOIL FERRARINOIL FERRARINO

NON LASCIAMA RADDOPPIA!

Cari lettori, in questo nuovo annoscolastico non sono poche le novitàche riguardano la nostra scuola: l'ar-rivo di un nuovo Dirigente scolasti-co, le prime classi che sono notevol-mente aumentate rispetto all'annoprecedente (da 5 sono passare a 11),i percorsi integrati… Fra tanti cam-biamenti, tuttavia, rimane una cer-tezza: per il terzo anno consecutivo,il nostro giornale continuerà a darevoce agli studenti e a raccontare leattività e progetti che si svolgononel nostro Istituto. Il "Ferrarino",dunque, non lascia anzi raddoppia ilnumero di copie stampate! Si, per-ché le 500 copie ormai non eranopiù sufficienti per tutti gli alunni e iprofessori della scuola. Inoltre, èsembrato opportuno distribuire ilnostro giornale presso alcune scuolemedie dove vogliamo raggiungerenuovi lettori e, perché no, possibilifuturi alunni!

Segue a pag 4

Festa di fine annoLo spettacolo entusiasma gli alunni

Anche se sono già passati diversimesi, i ricordi del nostro meravi-glioso viaggio a Roma e a Fiuggiper il meeting di giornalismo sco-lastico sono sempre vivi nellanostra mente. Come dimenticare,

d’altronde, la piccola ma splendidacittà termale immersa nel verde,pacificamente invasa da migliaiadi studenti che hanno mostrato ilvolto più sano della scuola italiana?

Segue a pag. 6

Premio naz. "Giornalista per un giorno"Il Ferrara tra le scuole premiate

Il Preside si racconta

“Gli alunnisono il nostro

Tesoro”L’intervista di

Minaudo e Cusimanoa pag. 8

Fiuggi17/05/07:la redaz.del ferrarinoriceve latarga diriconosci-mento peril suogiornalescolastico

Nella foto, ilcorpo di ballocomposto dallealunne G. Zammito,V. La Barbera,M. Contrò, A. Ambrogio,S. Cusimano e R. Oneri che sisono esibite indiverse danze digruppo.

Professori che vanno ...e che vengono ... pag. 4

Festa di Saluto per la Preside Vitanza .... pag. 5

La posta dei lettori ................................. pag. 7

Viaggio premio nelle Madonie ............. pag. 10

Alla ricerca dei “sapori perduti “ .............. pag. 10

Sfogliando i lavori degli alunni .............. pag. 11

All ’ interno

Debiti formativi

Cosa cambia con ilnuovo D. M. n. 80.

Opinioni a confronto

pag. 9

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Pag 2 ottobre - novembre 2007 Lo spettacolo di fine anno il ferrarino

Dopo mesi di duro lavoro, durante iquali si sono susseguiti pomeriggi diintense prove, finalmente i nostri artistihanno avuto la possibilità di dimostrarea tutti il loro valore. Lo spettacolo è ini-ziato con la rappresentazione teatralede "I giganti della montagna", saggio discrittura liberamente tratto dal drammadi L. Pirandello in cui gli attori, alcunidei quali già conosciuti lo scorso anno,grazie al loro impegno, hanno saputointerpretare in maniera brillante lerispettive parti, malgrado le non pochedifficoltà legate al testo. Il laboratorio teatrale è stato attivatodall'Associazione Teatro Scuola, conConsuelo Lupo che ha curato la didat-tica delle arti sceniche, con RossellaFloridia che si è occupata della didatti-ca di scrittura e con Enzo Toto che hacurato la regia. Approfittando del finalemancante nell'ultima opera diPirandello, gli alunni, lavorando ognu-no sul proprio personaggio, hannoscritto l'ultima scena del copione, rea-lizzando così quello che R. Floridia hadefinito "un monologo schizofrenico"attraverso il quale la narrazione siconclude con le diverse caratteristichedi ogni personaggio.La giornata è proseguita con l'esibizio-ne del nostro corpo di ballo che, sullenote di due canzoni molto conosciute,ha dato vita a degli "stacchetti" tuttopepe, coinvolgendo simpaticamente laplatea.Da ricordare gli applausi che tutto

l'Istituto ha rivolto con commozione aLorena Greco, la compagna scompar-sa ad aprile scorso, alla quale l’amicaRosanna Di Maio ha dedicato unassolo di ballo. Dopo questo momentoparticolarmente sentito, è ritornata l'al-legria tra il pubblico grazie ai giochi diprestigio del mago "Pavone", il nostrosimpatico collaboratore scolastico chefinora ci aveva sempre nascosto le suedoti. Durante lo show, abbiamo avutola possibilità di assistere a dei "mini-concerti" di sassofono e clarinetto ese-guiti anch'essi con maestria dai nostricompagni che sono anche alunni delconservatorio. Brillanti sono state leesibizioni dei cantanti che con le loro

splendide voci hanno coinvolto la pla-tea, rimasta letteralmente folgoratadalla loro bravura, tale da meritareanche il plauso della nostra ex Preside.La stessa è intervenuta alla fine dellamanifestazione per complimentarsicon tutti gli artisti del lavoro svolto eper ringraziare i professori che con laloro dedizione e pazienza hanno per-messo l'ottima realizzazione dell'even-to. La bellissima mattinata si è conclu-sa con l'augurio che l'esperienza sipossa ripetere anche in futuro così dadiventare una tradizione dell' I.T.C. F.Ferrara.

Salvatore Calabrese ex 5 PR 2

FESTA DI FINE ANNO : TEATRO E “LIVE MUSIC”

Roberto Molinelli (III E),ancora una volta ha datoprova della sua bravura ese-guendo con il suo sax “Masque nada” e “LadyMadonna”

Il referente del progetto “spettacolo di fine anno”, prof Picciurro,(nella foto a sx), ha accompagnato con la sua chitarra la bravissi-ma cantante Gabriela Foresta (al centro). Nella foto a dx, GabrieleCarbone che si è esibito con diversi strumenti musicali oltre cheduettare con Foresta.

Nella foto sotto, SalvoGreco esegue un midle dimazurke.

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ottobre - novembre 2007 il ferrarino Lo spettacolo di fine anno Pag 3

Il prof. Sanfilippo, vero appas-sionato di liscio, non resiste alrichiamo del “clarinetto magi-co” di Salvo Greco e così invital’alunna Di Maio a ballare sulpalco una mazurka!

La preside, congratulan-dosi con tutti i protago-nisti dello spettacolo difine anno, ha espressoparole di apprezzamentoper il lavoro svolto e hachiamato sul palco ilrag. Venuto, i professoriche hanno curato illaboratorio teatrale euna rappresentanzadegli alunni.

Nella foto sotto, SalvoRizzuto che con la suapotente voce ha cantatouno dei successi diTiziano Ferro , “Ti scatte-rò una foto”, e “cambiaredi Alex Baroni.

MISTER PAVONEMAGO INTERNAZIONALE

I COMPLIMENTI DELLA PRESIDE

TUTTI INSIEME APPASSIONATAMENTE!

Per il coro finale che ha concluso la festa, tutti gli artisti che si sonoesibiti hanno cantato a squarciagola la canzone di Britti e Bennato“Notte di mezza estate”.

FUORI PROGRAMMA

Diversi i numeri di prestigio che ilnostro collaboratore scolastico haeseguito lasciando il pubblico abocca aperta!. Il Sig. Pavone, perdiversi anni mentre si trovavaall’estero per lavoro, si è esibitoin numerosi club e locali Svizzeri,Francesi e tedeschi.

RICORDANDO LORENA

Sopra, Rosanna di Maio, (VE), ha voluto ricordare la sua amica ecompagna di classe scomparsa prematuramente Lorena Greco, conun ballo sulle note della canzone di Eros Ramazzotti “Sta passandonovembre” il cui testo, come ha osservato anche la preside nel suodiscorso, è apparso quanto mai appropriato.

L’“alunna modello” OrnellaIrosa che si è diplomata a luglioscorso con il massimo dei voti,ha dimostrato di essere bravanon solo nelle interrogazioni maanche sul palco a presentare! Navjt Kaur (VE) ha dato untocco di “esotismo” allo spetta-colo e, nonostante sia in Italiasolo da pochi anni, ha presenta-to in modo “professionale” purse con un pò di emozione, i variartisti che si sono esibiti.

L E P R E S E N T A T R I C I

SI, CANTARE...

Lo spettacolo è statoPresentato da OrnellaIrosa (a sx) e da NavjtKaur(a dx).

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Dopo aver visto passare tra i banchi dellanostra scuola numerose generazioni dialunni, alcuni docenti "storici" del nostroIstituto, veri pilastri della scuola, hannoconcluso la loro lunga e brillante carriera!Stiamo parlando dei professori Calì,Cianciolo, Corselli, Galante, Lombardo ePizzo (l'ordine ovviamente è solo alfabeti-co!). Tutto il personale della scuola, docen-te e non docente, ha voluto salutarli orga-nizzando, alla fine dell'anno scolastico, unpranzo in un rinomato ristorante. Ai festeg-giati la Preside ha consegnato delle targhericordo in un clima di affettuosa amiciziache naturalmente ha, chi più e chi meno,commosso i neopensionati. Per fortuna,però, le spassosissime poesie composte perognuno di essi dal prof. Ciccarelli hannocontribuito a riportare l'allegria "in sala".Al termine del pranzo, prima gli abbracci epoi tutti insieme per la tradizionale foto

ricordo che pubblichiamo sotto.Il posto dei pensionati è stato occupato danuovi professori ai quali, vista la crescitadelle iscrizioni, si sono aggiunti anchequelli da impiegare nelle classi di nuovaformazione.Non accadeva, infatti, da diversi anni cheal Ferrara se ne trasferissero così tanti etutti contemporaneamente. Lasciateci dire con un pizzico d'orgoglioche è un successo che premia tutto il lavo-

ro fatto lo scorso anno anche da quelli chesono andati in pensione e testimonia tangi-bilmente la netta ripresa della nostra scuo-la dopo gli anni bui in cui si era addiritturapaventata la chiusura o l'accorpamento adaltro istituto.Benvenuto, dunque, a tutti i "nuovi"docenti che, ne siamo sicuri, non troveran-no alcuna difficoltà nell'inserirsi in que-st'ambiente dove il rispetto e la stima reci-proca sono di casa da sempre.Certo, troveranno anche qui (come in qua-lunque scuola, d'altra parte) alunni, percosì dire, "discoli", classi agitate come ilmare in tempesta, ma….quale miglioreoccasione per mettere alla prova la propriaprofessionalità? Buon lavoro, dunque, a tutti, vecchi enuovi insieme, per far crescere ancora ilFerrara.

La redazione.

Pag 4 ottobre - novembre 2007 il ferrarino

PROFESSORI CHE VANNO … PROFESSORI CHE VENGONO!

IL FERRARINONON LASCIA

MA RADDOPPIA!(Segue dalla prima)

Raddoppiata, dunque, la tira-tura del giornale, poteva laredazione rimanere immuta-ta? Ovviamente no! Eccoallora raddoppiato anche ilnumero degli alunni che vifanno parte. A seguire glialunni che hanno aderito alprogetto, poi, non ci sarà piùsolo il prof. Muscato maanche il prof. Ciccarelli.Affinché, però, il "Ferrarino"diventi sempre più uno stru-mento di crescita per glialunni, è più che mai neces-sario il contributo di tutti. Perquesto, come sempre, invitia-mo i nostri lettori ad inviarein redazione, anche attraver-so la nostra e-mail ([email protected]), articoli, rifles-sioni, poesie, richieste, idee,vignette ect. che contribui-scano ad arricchire semprepiù il nostro giornale.Grazie e a presto!

La redazione

Prima che iniziasse la scuola sono state tante ledomande che mi sono posta: perché quandoinizi a frequentare una scuola nuova non sai gliincontri che farai, i professori che avrai e l'am-biente che troverai. Devo essere sincera: noncredevo di incontrare compagni e professoricosì disponibili, proprio come quelli che avevonella scuola media. La cosa che temevo princi-palmente era di incontrare compagni che nonpotessero legare con me. Ebbene, anche seall'inizio non si fa amicizia con facilità, io inve-ce ci ero riuscita già il primo giorno. Per quan-to riguarda gli insegnanti, sono capitata in unaclasse dove i professori capiscono e aiutano riu-scendo a costruire un rapporto basato sul dialo-go e sul confronto delle idee. Per quanto riguar-da invece la struttura dell'edificio, sinceramen-

te mi aspettavo qualcosa in più anche se, riflet-tendoci, essenziale non è la struttura ma lacomunità che si riesce a creare, una comunitàdove ci sia rispetto e non inutile competizioneper cose senza senso che molte volte causanoanche delle tragedie. Infine voglio dire che sonocontenta che l'I.T.C. "F.Ferrara" offra a noialunni la possibilità di frequentare corsi, sia dipotenziamento che di recupero per far si che lanostra cultura personale aumenti. Spero vera-mente che per tutti i ragazzi che frequentanoquest'anno trascorra senza troppi problemi nel-l'ambito dello studio nella speranza tutti ver-remmo promossi alla classe successiva. In bocca a lupo a tutti!

Portanova Rosalia 1°F

I miei primi 40 giorni (di scuola)

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ottobre - novembre 2007 il ferrarino Pag 5

12 settembre 2007. Subito dopo il colle-gio docenti, il personale della nostra scuo-la si è riunito per salutare la ex presideVitanza. Oltre al buffet pieno di delizie,(ormai l’esperienza pluriennale dellanostra ufficiale organizzatrice di festeProf.ssa Santomarco ha raggiunto livellielevati!), vi è stata una sincera manifesta-stione di affetto da parte di tutti i presentie un momento di allegria con la letturadella simpatica poesia pubblicata accanto. Il nostro Dirigente Scolastico, anche seassente per motivi di salute, aveva tutta-

via già avuto, nel corso del primo collegiodocenti, parole di ringraziamnento e distima nei confronti della Preside Vitanzaalla quale ha riconosciuto il merito di aver“risollevato” il Ferrara e di aver tracciatoil cammino per una rinascita completadella nostra scuola, cammino che egli si èimpegnato a proseguire.Sicuri che sarà sempre tra i lettori piùaffezionati del “ferrarino”, da lei sempreincoraggiato, le inviamo ancora affettuosisaluti.

Un momento della festa di saluto. La PresideVitanza ha offerto alla scuola la bellissimapianta che si vede nella foto e che è stata poisistemata in sala professori

VITANZEIDE

Dopo il regno di Zingaleche portò attasso e malee rischiò di far crollareil Ferrara in fondo al mare,nacque in tutti la speranzache, giungendo, la Vitanzaavrìa fatto pur qualcosaper non render dolorosal'esistenza dei docentiche pativan già gli stenti."Anche se fonda è la nottefar chiù scuru 'i menzanotteè impossibile che accadain qualunque via si vada".Con nel cuore questo auspicioe già pronto al sacrificio,cominciò ogni docentea pregar Angeli e Santeche non fosse giunta ancoradel Ferrara l'ultim'ora.La preghiera sua fu accoltae per tutti fu la svolta:bei progetti e iniziative,classi allegre e sempre vive,grande impegno in ogni azione,grande collaborazione.Fu miracolo o, in sostanza,fu dovuto alla Vitanza?La risposta esatta e tondanon c'è dubbio è la seconda.Fino all'ultimo lottòe il Ministro criticòe se infine poi s'arresecerto non da lei dipesechè sebbene in quiescenzamai di scuola starìa senza.Noi che siam poco modestinel suo cuor speriam che restiil ricordo positivodi un Ferrara sempre vivodove, quando tornerà,sempre amici troveràe potrà con gioia veraportar le arance di Ribera!

E. C.

FESTA DI SALUTO PER LA PRESIDE VITANZA

“Carissimi colleghi, gentili signori assi-stenti amministrativi e collaboratori scolastici, Amici tutti dell'I.T.C. " F.Ferrara "

È con infinita commozione che mi accin-go a scrivervi questa nota di commiato!Ahimè è arrivato il momento temuto eatteso insieme.Non sono presente oggi perché ritengoche sia giusto così ma non potevo lascia-re passare inosservato un giorno in cuici siete tutti. Tutti!Tengo a precisare che, ad uno ad uno,desidero ringraziare tutti voi per la calo-rosa accoglienza che mi avete riservatadue anni or sono quando, dopo il primoimpatto, sono tornata a scuola in attesadi andarmene definitivamente.Grazie di cuore a tutti per la solidarietàdimostratami in ogni circostanza e gra-zie per la comprensione e la pazienzache avete avuta, anche quando nonl'avrei meritata. Chiedo scusa a ciascu-no di voi per tutte le "debolezze" che nonho saputo controllare e per quelle volte

in cui non ho saputo frenare le mie "aggressioni".Ed ora eccomi qua, dopo due anni, e contanta voglia di restare con voi. Infattinon solo mi avete fatto ritornare l'amoreper il mio lavoro, ma mi avete stimolataa tentare di rimanere oltre!Sono comunque molto contenta peravere constatato personalmente che ilvostro "nuovo" Dirigente, prof. AngeloDi Vita,continuerà il percorso che abbiamo iniziato insieme e chesaprà farlo assai meglio di me, perchépiù competente ed anche perché più fre-sco di studi, ha più entusiasmo e tantavoglia di fare! Sono sicura che vi trove-rete benissimo a lavorare con Lui.Sono altresì contenta di lasciare, graziea voi tutti, una scuola ben avviata, pron-ta a ben più felici traguardi con l'obietti-vo primario di tornare ad essere, in tuttii sensi, il Primo I.T.C. di Palermo.Pertanto AUGURI e buon proseguimento!Vi abbraccio tutti Gaetana Vitanza

Palermo 03/09/'07

Nella foto accan-to, la Prof.ssaGullo offre unamedaglia coninciso il nomedella nostrascuola alla expreside Vitanzache, alquantosorpresa ed emo-zionata, ha pro-messo di portarlasempre in ricor-do dell’Istitutodove ha conclusola sua carriera.

Pubblichiamo sotto la mail che la ex Preside ha inviato al primo collegio docenti delnuovo anno scolastico.

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Pag 6 ottobre - novembre 2007 il ferrarino

Come dimenticare la visita della Capitaleche, seppur velocemente, ci ha permessodi ammirare alcuni dei più grandiosimonumenti della storia dell'intera umanità? Sì, perchè prima di recarci a Fiuggi abbia-mo fatto tappa nella città eterna doveabbiamo messo a dura prova le nostregambe percorrendo a piedi le distanze cheseparano i principali monumenti di Roma.Per fortuna, in albergo a Fiuggi abbiamopotuto ritemprare le nostre forze così daessere “freschi” per la cerimonia di pre-miazione! La nostra scuola, infatti, è statapremiata all'interno del meeting di giorna-lismo scolastico che si è tenuto a Fiuggidal 14 al 18 maggio scorso che ha visto lapartecipazione complessiva di oltre sette-mila studenti e docenti. La manifestazio-ne, giunta alla quarta edizione, si è avval-sa dell'alto Patronato del Presidente dellaRepubblica e del patrocinio dellaPresidenza del Parlamento Europeo, incollaborazione con il Ministero dell'Istruz.ed è stata organizzata dall'associazioneculturale nazionale "Alboscuole" che trai suoi obiettivi principali ha quello di pro-muovere il giornalismo scolastico. L'accoglienza a Fiuggi da parte degli orga-nizzatori del meeting è stata più che calo-rosa . Già al nostro arrivo, abbiamo avuto

l'opportunità di confrontarci con altrescuole provenienti da tutta Italia e visiona-re numerosi giornalini scolastici vera-mente interessanti. Le premiazioni hannoavuto luogo in giorni diversi a secondadell'ordine e grado di appartenenza dellevarie scuole. All'interno del grande teatrodelle Terme di Fiuggi, i bravi animatorisono riusciti, grazie anche alla musica"giusta", a creare un clima di vera festa,facendo perfino danzare sul palco nume-rosi alunni. La cerimonia, quindi, anche sesolenne è stata poco "formale" e per que-sto, nonostante siano state premiate 23scuole superiori, il tempo è strascorsovelocemente. Il presidente dell'associazio-ne Alboscuole, Ettore Cristiani, che pre-sentava le varie scuole vincitrici alle qualiconsegnava il premio, spesso veniva pia-cevolmente e scherzosamente interrottodai cori che le migliaia di alunni presentiintonavano con la complicità del Dj. Nel pomeriggio, abbiamo partecipato aduna interessante lezione di giornalismotenuta dal dott. Parascandolo, direttoreeditoriale di "La Rai per la cultura" non-ché dirigente di "RAI-EDUCATIONAL",che ha affrontato il tema del giornalismotelevisivo, dei nuovi mezzi di comunica-zione di massa, internet in testa, e del

fenomeno di YOU TUBE. Ci sono statiproposti, inoltre, dei filmati degli anni '70come esempi di un giornalismo d'inchiestaormai quasi scomparso. Al meeting è pervenuto anche un videomessaggio di saluto da parte di MaurizioCostanzo il quale, fra l'altro, ha ricordatoche la sua carriera di giornalista è iniziataproprio alla scuola superiore con il giorna-lino scolastico. Anche se il nostro soggiorno a Fiuggi èstato assai breve (tanto che alcuni di noinon volevano ritornare così presto!) sicu-ramente è stata un'esperienza intensa earricchente. Il premio che orgogliosamen-te abbiamo portato a scuola rappresentaper noi un importante stimolo a fare sem-pre meglio e contribuisce ad accrescere lanostra nascente passione per la scrittura.

Serena Cusimano IV E

La redazione dello scorso annodavanti al Colosseo

Show di fine annoAnche se la scuola non è cominciata da molto, è già tempodi pensare alla sua conclusione cioè allo spettacolo cheormai tradizionalmente chiude l'anno scolastico. Si tratta di un impegno complicato e faticoso che richiedeuna lunga preparazione.La "materia prima" siete proprio voi, gli alunni, che si esibi-ranno mettendo in mostra ciascuno il proprio talento artistico. Fatevi avanti, dunque! Cerchiamo cantanti, attori e attrici,ballerini/e, musicisti ecc. ecc.Cominciamo a parlarne, facciamo le prime selezioni, vedia-moci per mettere a fuoco cosa fare e come farlo. Tocca a voi! Per informazioni rivolgersi al Prof. Ciccarelli.

Il Ferrara tra le scuole premiate a Fiuggi (segue dalla prima)

Concerto NatalizioAnche quest’anno l’ultimo giorno di scuola primadelle vacanze natalizie sarà dedicato alla musica.Infatti, il prossimo 21 dicembre, dopo la prima ora dilezione, gli alunni del nostro Istituto insieme a tutti iDocenti e al Preside, assisteranno ad un concertoNatalizio nel corso del quale, oltre ad ascoltare dellabella musica, ci sarà anche l’occasione per il tradizio-nale scambio di auguri di buone feste. Sono invitati apartecipare anche le famiglie degli alunni.

Gli “angeli di quartiere”Polizia in classe per lezioni di legalità

“Legalità” … resta una parola vuota fin tanto che non sene coglie a pieno il significato di condivisione consapevo-le delle regole del vivere civile. In quest’ottica, per realiz-zare un approccio che abbia un impatto immediato e piùvicino al linguaggio degli alunni, il nostro Preside ha con-cluso un accordo con il Commissariato Oreto nella perso-na del Dirigente, Dott.ssa Comi, per realizzare alcuniincontri delle nostre classi con i poliziotti di quartiere, iquali si sono resi disponibili ad effettuare interventi edu-cativi ogni qual volta venga loro richiesto.Quest’esperienza è stata già vissuta dagli alunni dellaclasse prima M, che hanno potuto ascoltare dal vivo letestimonianze degli agenti, traendone insegnamenti di vitavissuta molto più efficaci di tante prediche e raccomanda-zioni che risultano spesso inutili, incomprensibili o noiose.Tutte le classi interessate a questa iniziativa possonorivolgersi alla prof.ssa Di Vita, coordinatrice della primaM, per concordare tempi e modalità di intervento con ladirigente del Commissariato.

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ottobre - novembre 2007 il ferrarino LA POSTA DEI LETTORI Pag 7

DA UN EX ALLIEVASalve a tutti, sono Maria Ragolia, una ex allieva del Ferrara.L'01/07/06 si è chiuso un capitolo della mia vita, un periodo segnato datanto studio e divertimento. Al Ferrara sono cresciuta ed ho imparatotanto non solo dalle materie ma sopratutto dai proff., per questo li ringra-zio di aver contribuito alla mia formazione.Dopo il diploma, mi sono concessa un periodo di riposo e poi subito incerca di lavoro.Trovare un'occupazione non è stato facile, anche perchè prima bisognachiarire con se stessi cosa si desidera veramente fare. Mi permetto di dareun consiglio a coloro che presto avranno un diploma in mano: non aspet-tate che escano annunci, concorsi o si liberi un posto in un'azienda maattivatevi e fate tutto quello in vostro potere per crearvi un'opportunità diessere valutati e scelti. Cosa molto importante è essere motivati perchè lamotivazione è un elemento chiave della scelta professionale in quanto èla fonte che aiuta ad affrontare gli ostacoli. I colloqui di lavoro che hoaffrontato sono stati molto duri e spesso ne uscivo afflitta, ma la cosa piùimportante è farcela.Io adesso lavoro da qualche mese. La mia professione mi affascina ancheperchè mi permette di mettere in moto la mia fantasia e stare in contattocon il pubblico.Quindi colgo l'occasione che la redazione del ferrarino dà agli ex allieviper mandare tanti saluti al nuovo preside, ai docenti sopratutto quelli dellamia quinta E anno scolastico 05/06 e i miei ex compagni.Un abbraccio particolare alla prof.ssa Anselmo!!!!

Maria Ragolia

I saluti della prof.ssa CorselliAi colleghi, agli alunni e al personale Ata

dell'ITC "Ferrara"Salve, vi ricordate ancora di me?All'inizio del nuovo anno scolastico voglio farvi giun-gere il mio saluto e l'augurio sincero di buon lavoro,confermandovi che non solo non mi sono dimentica-ta di tuti voi ma vi ricordo con affetto e amicizia.Nei tanti anni trascorsi al "Ferrara" ho attraversatoperiodi particolarmente difficili della mia vita perso-nale. E' stato proprio in queste occasioni che ho potu-to apprezzare maggiormente la grande famiglia diquesta scuola:la vicinanza di colleghi-amici, di alun-ni affettuosi che hanno compreso il mio stato d'animodando prova di sensibilità e di maturità. Grazie a tuttivoi è stato più facile affrontare il mio lavoro.Ringrazio inoltre il personale ata per la disponibilitàdimostrata nei miei confronti e in ultimo - ma certonon per ultimi per importanza - i Presidi che si sonosucceduti in questi 17 anni con i quali non è stato dif-ficile instaurare un rapporto di collaborazione. E' pro-prio così, vi ricordo tutti e tutti siete rimasti nel miocuore! Nei miei tanti anni di insegnamento, ben 37 diservizio, ho sempre privilegiato "il rapporto umano"consapevole che "insegnare è un lavoro del cuore" esono certa che questo messaggio sia arrivato a tutti,soprattutto agli alunni che hanno sempre dimostratoriconoscenza e affetto pur ricordando la mia "severi-tà" e "pignoleria".Ora che non sono con voi a scuola è inutile dirvi chela scuola nei suoi variegati aspetti mi manca, ma lascelta di lasciare l'insegnamento è maturata propriodalla consapevolezza che con gli anni non si ha quel-la duttilità sufficiente per affrontare le innovazioni edallora arriva il momento in cui bisogna fermarsi econsegnare ai più giovani il mio impegno.Bando ora alla nostalgia: spero di rivedervi presto e dicontinuare il mio dialogo con voi tutti anche se non ciincontreremo quotidianamente.Vi porterò sempre nei miei ricordi.

Prof.ssa Aurora Corselli

BOCCIATURA? NO GRAZIE!Ciao ragazzi,sono Ilenia Oddo e, nonostante i miei 18 anni, sono ancora in 3E. Sì, per-ché sono stata bocciata due volte: al primo anno, pur trovandomi bene,non avevo tanta voglia di studiare e così confidavo sul fatto che i profes-sori sarebbero stati comprensivi per il "traumatico" passaggio dalla terzamedia alla scuola superiore. Ma non è andata così! Invece il terzo annol'ho preso con troppo "babbìo" e questo mi è costato caro. Per colpa MIAe soltanto MIA ho perso i miei compagni e alcuni proff ai quali tenevomolto !!! Non so il perché di questo “babbìo” ma so che ho deluso i mieicompagni e soprattutto i miei genitori che dopo aver saputo della boccia-tura mi hanno obbligato a lavorare per tutta l'estate in un Centro perDisabili dove già lavoravo negli ultimi mesi di scuola. Non ci crederetema per me questa non è stata una punizione bensì un modo per rifletteree capire gli sbagli commessi. Anche se ho passato l'estate a lavorare, nonmi sono minimamente lamentata perché ho scoperto che aiutare le perso-ne che hanno bisogno è qualcosa di gratificante. Ho capito cosa significalavorare. Ho imparato a parlare o meglio a gesticolare con i sordomuti egrazie a loro ho capito quanto amo questo lavoro. Questa esperienza miha aiutato a crescere, ad imparare tante cose, a capire cosa significa averedei problemi, cosa si prova a stare sulla sedia a rotelle, cosa significa nonpotere parlare. E così i tre mesi di "punizione" sono stati alla fine tremesi bellissimi e se potessi lo rifarei di nuovo…. Adesso mi trovo qui, dinuovo in 3E dove ho avuto, se si può dire così, la fortuna di incontrarealcuni vecchi compagni del secondo anno, anche loro bocciati in altreclassi. Anche se ho instaurato un bel rapporto con i nuovi compagni, viassicuro che essere bocciati non è stata per niente una bella esperienza.Alcune persone dicono che le esperienze ci rafforzano, forse è così manon ne sono sicura al 100%. Perché vi ho raccontato tutto ciò? Per darviun consiglio: pensateci bene prima di farvi prendere dal "babbio" o dallapigrizia, non rimandate lo studio all'ultima ora, quando è troppo tardi. E'solo un consiglio, poi fate voi… io spero solo che,dopo essere stata boc-ciata due volte, per me non valga il detto "non c'è due senza tre"!

Oddo Ilenia 3E

IL FERRARINOIL [email protected]

Periodico dell’ ITC “F. Ferrara”- PAAnno 3 n. 1 ott. - nov. 2007

Direttore: prof. Vincenzo Muscato Docente collaboratore: prof. Emanuele Ciccarelli

Comitato di redazione:

Cusimano Serena , Agnello Viviana, De Simone Nadia,Minaudo Sabrina, Calatabiano Azzurra, Noto Jean, (IVE), Pernini Alessia,(VE), Pernini Noemi, Portanova Rosalia (IF),

Pagano Giuseppe, Catalano Francesco (IV Pr2), Carta Elisabetta, Oddo Ilenia, Bruno Serena, Clemente

Rosaria, Basso Maria (III E) Burrugano Marco, Amurige Umberto (IIB),

Tumminia Pietro (IH)

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Pag 8 ottobre - novembre 2007 il ferrarino

La stanza del Preside è sempre quella:quinto piano in fondo al corridoio.Ma non ci sono più "gendarmi" davanti e laporta è solo socchiusa…Bussiamo educatamente. "Avanti". Entriamo e c'è già una sorpresa:la scrivania è tornata al posto in cui stavafino a cinque anni fa, cioè di fronte all'in-gresso. Il ritratto sulla parete continua anon essere aggiornato, visto che consideraancora il Sen. Ciampi Presidente dellaRepubblica."Buongiorno, Preside"."Buongiorno a voi, ragazzi". Ci salutapacato ed accogliente, con un sorriso sullelabbra che, chissà perché, ci ricorda tantoDaniele Piombi."Possiamo rivolgerle qualche domandaper il nostro "Ferrarino"?"Certo, dite pure…""Sappiamo che lei è "fresco" di nomina.Ha scelto lei di venire al Ferrara o que-sta sede le è stata assegnata d'ufficio?""In qualità di vincitore di concorso, avevola possibilità di scegliere tra diverse sedidisponibili. Ho scelto personalmente ilFerrara poiché in passato avevo avuto deicontatti con alcuni vostri docenti soprattut-to riguardo alla ECDL, la patente europeadel computer e poi anche per motivi logi-stici in quanto la scuola è più vicina al miodomicilio e quindi …spero di restarci permolto tempo!""Lei sicuramente in precedenza avevasentito parlare del Ferrara. La realtàche sta incontrando corrisponde all'ideache si era fatta della nostra scuola primadi diventarne il dirigente?" "Ho trovato una realtà un po' diversarispetto a quella che mi ero immaginato.Una grande e positiva sorpresa è stata quel-la di trovare una classe docente ecceziona-le con grande capacità professionale, gran-de disponibilità, con una sensibilità e uma-nità non comune nell'affrontare problemimolto delicati. Per quanto riguarda voialunni, in linea di massima, posso dire cheavete più o meno le stesse esigenze e lestesse problematiche, gli stessi desideri ditutti gli studenti. Rispetto però alla scuolada cui provengo, l'Ist. Professionale SalvoD'Acquisto, dove su circa mille alunni viera solo una ragazza che evidentementeveniva "coccolata" al massimo, qui ho tro-vato proporzioni fortunatamente diverse equindi anche il confronto con gli alunnidell'altro sesso risulta diverso." "Quali sensazioni ha provato varcandoper la prima volta la soglia del nostroIstituto?"

"Ho avuto una grande paura, proprio per-ché quello che non si conosce crea perples-sità e paura. Però è stato solo un attimo: hocapito subito che qui avrei trovato la miascuola, la nostra scuola! Sul campo di bat-taglia ho dimenticato, quindi, presto lepaure e ho cominciato ad affrontare i pro-blemi con determinazione e grande entu-siasmo."Che rapporti ha avuto con la preceden-te Preside? Si può affermare che il cam-bio di dirigenza nella nostra scuola siaavvenuto nel segno della continuità?""Sì, senza dubbio. I rapporti con la prece-dente Preside sono stati e sono ottimi,eccezionali. E' stata la prima persona cheho incontrato in questa scuola e devo direche mi ha dato tanti preziosi consigli. Hopreso in eredità tutto quello che lei ha ini-ziato nei due anni durante i quali ha porta-to la scuola verso una crescita continua.Lei è stata ed è bravissima. Spero di poterportare avanti le sue iniziative ad un livel-lo accettabile."Quali sono stati, in questi suoi primidue mesi di permanenza al Ferrara, iproblemi maggiori che ha dovutoaffrontare e quali invece le potenzialitàsu cui pensa di contare?""Sicuramente i problemi più grossi sonoquelli legati alla struttura dell'edificio ealla sua vetustà, quelli legati alla sicurezza,all'impianto elettrico e via dicendo… Perfortuna ho trovato ottimi interlocutori,come i dirigenti della Provincia e i proprie-tari che si sono dimostrati disponibili.Stiamo attivando tutte le procedure perportare la scuola ai livelli di sicurezza pre-visti dalla normativa vigente. Il punto di forza della scuola, come ho giàdetto, sono i docenti che ho trovato validis-simi e aggiungo ora anche gli alunni chesono il nostro patrimonio più bello edimportante. Anzi, direi proprio che sono ilnostro tesoro.""Ci sono degli obiettivi particolari che

lei si prefigge di raggiungere nei prossi-mi anni?""Vorrei portare, se mi è possibile, la scuolaa livelli di professionalità ancora più alti. Ilmio obiettivo principale è quello di punta-re verso l'eccellenza per tutti, trascinando-ci dietro anche i ragazzi che faticano un po'a seguirci. Essendo un ingegnere e avendoinsegnato per tantissimi anni elettronica edinformatica, sono consapevole dell'impor-tanza che l'informatica riveste per le vostrecompetenze e per questo è mio intentopotenziare i laboratori e le attrezzatureinformatiche.""Ci parli un po' di lei, suoi hobby…""Sono sposato, ho un figlio che frequentalettere all'Università. Ho iniziato a lavora-re come ingegnere nel settore privato, poidopo 3 anni sono passato nella scuola.Anche se nel lavoro privato guadagnavomolto di più che a scuola (Il mio primo sti-pendio è stato la metà di quanto percepivoprima!), non mi sono affatto pentito dellascelta. Devo dire che credo nella scuola,nei giovani e nei valori fondamentali cheaccompagnano "la missione" di chi lavoraa scuola.""La mia passione più bella, che in questoperiodo però ho dovuto trascurare, è la pit-tura. Ho dipinto soprattutto soggetti sacri,(alcune mie Madonne si trovano in varieChiese) ma dipingo un po' di tutto, convarie tecniche e senza rispettare troppo icanoni tradizionali". Ci mostra una fotodal suo telefonino in cui si vede un simpa-tico clown dai colori vivaci. Non siamo deicritici d'arte, ma ci sembra molto bello."Insomma, si può dire che sono un imbrat-ta tele! A parte la pittura, praticavo fino aqualche tempo fa il nuoto che amavo tan-tissimo ma che ora ho dovuto abbandonareper problemi alla colonna vertebrale...""Ha un messaggio che vuole rivolgere anoi alunni?""Sì, aiutatemi, aiutatemi a portare avanti lanostra scuola!"

Intervista al Preside: “Gli alunni sono il nostro Tesoro”di Cusimano e Minaudo (IVE)

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ottobre - novembre 2007 il ferrarino OPINIONI A CONFRONTO Pag 9

- Le scuole dovranno organizzare, subito dopo gli scrutiniintermedi, interventi didattico-educativi di recupero pergli studenti che abbiano presentato insufficienze.- Dopo i corsi di recupero, che si terranno nel corso dell'annoscolastico, gli studenti dovranno affrontare delle verificheintermedie per dimostrare di aver superato il debito. - Alla fine dell'anno scolastico, il Consiglio di classe avviseràle famiglie degli studenti che prenderanno voti insufficientiin una o più materie, e rimanderà la decisione di promuo-verli a dopo il 31 agosto, quando ci sarà la verifica finaledel superamento dei debiti. - Dopo lo scrutinio finale la scuola organizzerà ulterioricorsi di recupero, che si terranno durante l'estate, per glistudenti che non hanno ottenuto la sufficienza in una o piùdiscipline. - Entro il 31 agosto di ogni anno si dovranno concludere leiniziative di recupero e subito dopo, ma non oltre la data diinizio delle lezioni dell'anno successivo, si effettueranno leverifiche finali sulla base delle quali si conclude lo scrutiniocon il giudizio definitivo: promozione o bocciatura. - Per i candidati all'esame di maturità per quest'anno si conti-nuano ad applicare le disposizioni vigenti. . In pratica, gli studenti dovranno dimostrare di aver superato idebiti scolastici non oltre la data di inizio delle lezioni del-l'anno scolastico.

Le ragioni del

Il Ministro dell'Istruzione Giuseppe Fioroni, con il decretoministeriale n. 80, prevede già dal prossimo settembre il ritor-no degli esami di riparazione, aboliti nelle scuole superiori nel1995. Gli studenti che per varie ragioni non sono riusciti a rag-giungere la sufficienza anche in una sola delle materie di stu-dio, prima che il nuovo anno scolastico abbia inizio, dovrannoriuscire a dimostrare di aver colmato le loro lacune, rinviandoa settembre la risposta al cruciale quesito: promosso o bocciato? Visto che la promozione o la bocciatura possono dipendere dauna sola materia, finisce per essere determinante lo studio fattodurante il periodo estivo. Per noi ragazzi, però, che aspettiamole vacanze per nove mesi, facendo partire il conto alla rovesciagià dal primo giorno di scuola, gli studi in estate non sono pro-prio una priorità! Un periodo di vacanze è un diritto sacrosan-to anche per la nostra salute!Inoltre, ci sembra che il "creditore", in passato a volte troppoindulgente, di colpo non sia più disposto a concedere alcuna"dilazione di pagamento"!Senza dubbio, i debiti vanno saldati ma serve più tempo perpoter superare le difficoltà: in fondo, anche la vecchia norma-tiva prevedeva un termine ultimo: il debito doveva essere sal-dato in ogni caso prima degli esami di Stato, pena la nonammissione. Quindi, non esiste nessun pericolo di debiti rima-sti per sempre non saldati.Noi comprendiamo l'intento del Ministro che desidera renderegli studenti più responsabili ma, per una volta, dateci più fidu-cia e fate scegliere a noi cosa pensiamo sia più giusto!

Viviana Agnello e Azzurra Calatabiano IVE

Ritorno degli esami di riparazione Compatto il fronte del “no” degli studenti Il Decreto in sintesi

NO

Le ragioni delDa un sondaggio a livello nazionale realizzato dall'istituto S&G diMilano, risulta che sei italiani su dieci sono d'accordo con la deci-sione del Ministro. Anche quelli che si dicono contrari, non lo sonoper motivi didattici o pedagogici ma solo perché temono che la pre-parazione agli esami si traduca in una nuova spesa per le famiglieo rovini le vacanze estive. In effetti il "giro di vite" voluto dalMinistro appare più che mai opportuno, in quanto tenta di porrerimedio ad una situazione ormai "fuori controllo": il 42% degli stu-denti viene promosso con debiti e solo uno su 4 li recupera. Seconsideriamo, inoltre, che la preparazione media degli alunni ita-liani risulta piuttosto "debole" in confronto con quella degli altripaesi europei, appare evidente che qualcosa andava cambiato nelsistema dei debiti scolastici. Circa il timore di nuove spese per ilbilancio delle famiglie, il Ministro ha assicurato che verranno asse-gnati fondi adeguati alle scuole che organizzeranno corsi di recu-pero utilizzando anche personale esterno alla scuola. I debiti formativi evidenziano lacune e carenze che, se non sonoprontamente colmate, compromettono il proseguimento degli studiimpedendo all'alunno la comprensione degli argomenti nuovi. Perquesto non vanno sottovalutati e anzi saldati prima possibile, altri-menti, il debitore rischia di diventare definitivamente "insolvente"!Inoltre, se tutti entreranno in classe senza debiti, i programmi pro-tranno essere svolti regolarmente fin dall’inizio dell’anno scolastico.Infine, le nuove norme possono servire per far riflettere e impe-gnare maggiormente gli alunni prima di "contrarre" debiti controppa leggerezza. In ogni caso, sicuramente contribuiranno adaccrescere la serietà della scuola italiana.

Prof. Muscato

SI

In redazione si era pensato in unprimo momento di realizzare unsondaggio tra gli studenti perconoscere il loro orientamentosulla nuova normativa relativa aidebiti scolastici. Ci siamo, però,subito resi conto che il risultatosarebbe stato oltremodo sconta-to. Abbiamo allora deciso, al

fine di stimolare la discussionenelle classi, di proporre all’at-tenzione dei lettori due opposteopinioni a confronto. Neanche adirlo, però, non abbiamo trovatostudenti disposti a sostenerel’iniziativa del Ministro. Talecompito, allora, è “toccato” alprof. Muscato.

Ai nostri tempi sì che lascuola funzionava...La grammatica la si imparava sul serio...

E già! Abbiamo rimastiin pochi a parlare benelo italiano!

Pietro Tumminia (IH)

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Nell'ambito del progetto "nutriamoci benecon piacere" curato dalla ReferenteProf.ssa Giulia Culotta e realizzato nellanostra scuola lo scorso anno scolasticodalle classi 2C, 2B e 5E, abbiamo svolto uninteressante lavoro di ricerca sui piatti tipi-ci siciliani. Dopo esserci procurate le rela-tive ricette, guidati dalle insegnati di scien-ze, di ed. fisica e di lingue straniere, abbia-mo operato dei confronti con i piatti tipicifrancesi einglesi, analizzandone la compo-sizione e l'apporto calorico. Abbiamo, inol-tre, partecipato a degli incontri in aulamagna con la Dott.ssa Iacoponelli su temadei disturbi alimentari e dei rischi della cat-tiva alimentazione, sull'anoressia e sull'in-fluenza negativa che spesso i media, pro-ponendo modelli di bellezza "fuori dallanormalità", hanno su di noi adolescenti. A conclusione del progetto, abbiamo effet-tuato una interessante visita guidata aMarsala presso la Fattoria didattica "Pianodi Borromeo" dove è stato realizzato il per-corso didattico "Dal pane al grano". Cisono stati illustrati i processi produttivi, imetodi di produzione alimentare, la corre-

lazione esistente tra la produzione agricolae la salvaguardia delle risorse naturali delterritorio. Davanti ad una ricca colazione abase di torte, pane tostato e miele, ciambel-le e spremute di agrumi (di produzionelocale), abbiamo avuto la possibilità diconfrontare gli stili di vita moderni e imodelli alimentari tradizionali.L'attività è proseguita con la visita al vici-no caseificio per osservare le varie fasi diproduzione del formaggio. Come ricordodella visita, infine, abbiamo portato a casail pane fatto con le nostre mani.Tutti i lavori del progetto sono stati infine

raccolti in un originale calendario in dialet-to siciliano contenente, oltre alle ricette deinostri piatti tipici, antichi proverbi, dettisiciliani consuetudini, tradizioni e la rap-presentazione delle principali gestualitàsiciliane. L'obiettivo è stato quello di farriscoprire e salvare le nostre radici e tradi-zioni, oggi a rischio di "estinzione", acominciare dalla nostra sana dieta mediter-ranea. Il calendario, stampato in 1000copie, è stato distribuito gratuitamente aglialunni e al personale della scuola.

Bruno S., Carta E.,Clemente R.III E

Alla ricerca dei “sapori perduti”LA MEMORIA DEI NOSTRI NONNI IN UN CALENDARIO

19 ottobre 2007. Accompagnati dai proff. Messana, Colletti,Cavallaro, Parisi, Culotta e Di Salvo, tutti coloro che lo scorsoanno scolastico abbiamo avuto la "FORTUNA" di essere pro-mossi senza alcun debito formativo partiamo per un viaggio-pre-mio in uno dei posti più belli della nostra Sicilia. Dopo un paio di ore in pulman, arriviamo a piano Battaglia, inuno spazio completamente aperto alla natura: tutto ciò che ci cir-conda è un paesaggio semplicemente fantastico dove non si scor-ge alcuna presenza di edifici e di automobili. Unica nota negativa: la temperatura troppo bassa, decisamente aldi sotto della media stagionale. Ma, armati di giubbotti e buonavolontà, ci inoltriamo nella "valle verde" e affrontiamo corag-giosamente il fango e i "regalini" lasciati dagli animali chepascolano lì pacificamente.L'escursione si presenta alquanto difficile in certi tratti dove ilsentiero è particolarmente stretto.Ci deliziamo, però, con la vista del panorama e degli animali chepascolano nelle colline. Tra risate, "parlate" e qualche professoreche lancia sassolini per distrarci (il prof.Colletti ne sa qualcosa?)arriva l'ora di pranzo. Forse è tanta la fame e troppa la stanchez-za, ma il cibo nel ristorante piacevolmente riscaldato ci è sembradavvero delizioso; lo dimostra "il bis" e talvolta anche il "tris"richiesto dagli alunni e specialmente dai proff.Il programma prevede anche la visita di Petralia Sottana ma,essendoci trattenuti più a lungo del previsto nell’itinerario natu-ralistico, siamo costretti a rinunciare alla seconda parte del pro-

gramma. Il ritorno a casa è rilassante, qualcuno riesce anche adaddormentarsi... A parte il freddo, tutto sembra essere andatobene. Peccato solo che molti compagni non siano potuti venire. Questa visita premio voluta dalla ex preside G. Vitanza e intera-mente a carico della scuola, a mio avviso, non è un'idea tantocattiva: mi sembra giusto premiare gli alunni meritevoli e coloroche si impegnano con costanza. Certo, ci può essere stato qual-che fortunato che è riuscito “per un pelo” a passare senza debitie ciò può essere stato motivo di perplessità o dissapori tra i com-pagni. Dubito, inoltre, che il premio di una visita guidata all'ini-zio dell'anno successivo rappresenti da solo uno stimolo suffi-ciente a far studiare di più gli alunni. Forse per questo scopo ètroppo poco! Ma, in ogni caso, è servito per affermare il princi-pio che chi è più meritevole deve ricevere di più.

Alessia Martina Pernini VE

gli alunni mentre seguono le istruzioniper la preparazione del pane

Piano Battaglia. �Avvolti dalla nebbia�, un gruppo di alunnicon alcuni professori.

Escursione nel cuore della natura incontaminataVViaggio priaggio premio nelle Madonieemio nelle Madonie

Il calendariodel Ferrarain siciliano

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ottobre - novembre 2007 il ferrarino Pag 11

Anche quest’anno riproponiamo larubrica dedicata agli eleborati deglialunni più interessanti, originali e...“degni di pubblicazione”. Invitiamo, pertanto, i docenti a segna-larci altri lavori degli allievi per il prossi-mo numero.

Motivi per vivere…“Per molti mesi si sono messe indiscussione alcune profonde questionietiche. Si è parlato infatti di uomini cheespressamente hanno chiesto di noncontinuare a vivere, di staccare laspina. Ovvio che questo suscita in tutti noi ungran dubbio: è giusto o non è giusto?Certo, solo chi sta in tale situazione èin grado di rispondere; il valore dellanostra vita lo quantifichiamo noi e la

voglia di continuare a vivere viene daquello che vorremmo realizzare, daquello che facciamo e dalle nostre spe-ranze. Ma quali e quante speranze puòaver un uomo che sdraiato sul letto èattaccato ad una macchina che lonutre e lo aiuta a respirare, quandonon può vivere la vita come si deve el'unica cosa che può fare è pensare,pensare che l'unica via d'uscita è lamorte? E' giusto morire è liberarsi daquesta pena straziante, dalla pena diguardare negli occhi chi ti sta vicino econ la lacrima ormai quasi asciutta tisorride aspettando che serenamentegiunga la tua ora, aspettando che,così, forse un giorno riusciranno a sor-ridere i tuoi occhi, chissà, forse in unaldilà? E' giusto guardare tuo padre,tua madre, tuo figlio, tuo fratello o

sorella, una persona che ami in questecondizioni? Non saper se la sera primadi andare a letto supplicare Dio di con-tinuare a farlo vivere, facendolo resta-re vicino a te o supplicarlo di infrange-re questa pena e liberarlo per sempreda questo dolore. Non sapere se alsuo funerale, quando un giorno verrà,piangerai di dolore o di conforto…Giudici, politici e religiosi, uno control'altro in contrasto di valori e responsa-bilità, hanno deciso di no: non si può enon si deve interrompere il trattamentoterapeutico e si deve mantenere in vitail malato terminale, perché questocomporta molte responsabilità e la vitaè un dono e nessuno è in grado diinterromperla per nessun motivo.”

Sanaa Goumair III Pr2

Musica e testi Si sa cosa si ascolta?

Al giorno d'oggi, la maggior parte dei ragazzi ascolta dellamusica "commerciale", quel genere di musica, per intender-ci, che dilaga in televisione, nella radio e nei cartelloni pub-blicitari… I ragazzi, notando la fama che riscuote il cantan-te o la band, cominciano ad ascoltarli; essi ascoltano questamusica non per quello che trasmette, ma solo perché è il"tormentone" del momento. Chi non ha ascoltato almenouna volta, per esempio, la canzone di Roy Paci "Toda gioiatoda beleza"? E' molto orecchiabile e la si impara facilmen-te perché ripete quasi sempre le stesse parole; ma quanti sisono posti il problema di quello che questa canzone dice?Ma siccome l'ascoltano tutti, il problema non esiste! Questi tormentoni che ci accompagnano solo per una estatetrattano sempre degli stessi argomenti: storie d'amore, delu-sioni, eccetera… Di conseguenza dicono sempre le stessecose: ti amo, mi dispiace, mi manchi e cose del genere. Le case discografiche creano queste nuove band solo pren-dendo in considerazione l'aspetto esteriore e il successo chepossono riscuotere tra i giovani; Talvolta alcuni neanchesanno ciò che dicono le proprie canzoni! Ad esempio, i"Tokio Hotel", cantanti di madre-lingua tedesca che canta-no in inglese, hanno partecipato a TRL, al FESTIVAL-BARe ad altri programmi televisivi riscuotendo tantissimo suc-cesso ma hanno candidamente ammesso di non essere aconoscenza del significato di alcune loro canzoni. Ciòavviene perché queste band o cantanti non scrivono le pro-prie canzoni. Per questo, secondo me, è da preferire lamusica dei cantautori. Essi, come dice la parola stessa, scri-vono le proprie canzoni e di conseguenza quando cantanosanno bene ciò che dicono e per questo riescono a trasmet-tere molte più emozioni. Purtroppo, molto spesso sembrache a tanti ragazzi non importa saper e capire quello cheascoltano. L'unica cosa che per loro sembra essere essen-ziale è la fama che i cantanti hanno raggiunto, mentre pochiriescono, a mio avviso, a capire la vera importanza dellamusica e la sua capacità di trasmettere emozioni.

Noemi Pernini IF

Sfogliando... i lavori degli alunniSfogliando... i lavori degli alunni

HOMO TASCIUS A Milano potete imbattervi nel Truzzo, a Roma nel Burino. Altrove lochiamano Tamarro o Coatto. E a Palermo? Da noi si dice Tascio.Il Tascio Palermitano non è poi così diverso dai suoi colleghi del con-tinente ma presenta indubbiamente delle particolarità che lo differen-ziano all'interno della sua specie. Proviamo a classificarlo senza dimenticare che, come gli altri, il suoprimo tratto distintivo risiede nel fatto che certamente non si fa valereper senso estetico o per eleganza, anzi, di norma, la "scafazza" conti-nuamente e completamente.Il Tascio non ha una collocazione ben precisa nel vasto territorioPanormita, ma, data l'abbondanza dei soggetti della sua specie, puòessere facilmente avvistato in tutta la città.Si suddivide in tre sottospecie: Tascio Notturno, Tascio estivo e Tascioda scampagnata.Il primo tipo si muove rumorosamente al ritmo della MovidaPalermitana e si riconosce dall'immancabile camicia bianca sbottonatadalla quale fuoriesce un tappetino di peli su cui posa un crocifissoaureo sorretto da una catenona anch'essa d'oro. Sui capelli ha spalmato gel a tempesta e dal suo mezzo di locomozio-ne proviene una musicaccia a volume talmente alto che, in curva, acausa delle vibrazioni, rischia di cappottare. Ha una forte resistenza agli alcolici e chiude le sue scorribande nottur-ne da Ganci & Figli dopo essere passato da Tantillo.Il Tascio estivo si riconosce innanzi tutto dallo stile di guida: il bracciosinistro è sempre esposto fuori dal finestrino lungo lo sportello, il chegli consente di mostrare le dita ricoperte da anelli d'oromentre, imperterrito, da perfetto ruminante, mastica chewin gum.Ultima sottospecie del Tascio, è quello detto da scampagnata. Costui porta sempre con sè ghiacciaia, sedie a sdraio, pasta al forno,pallone "supersantos", barbecue e carbonella di cui si serve per arro-stire sasizza, stigghiole e carne di castrato abbondantemente innaffiateda Birra Forst rigorosamente ghiacciata.Una forte concentrazione di questa sottospecie è facilmente osservabi-le all'interno del Parco della Favorita durante la stagione migratoria,vale a dire il Lunedì di Pasqua ed i Primo Maggio.Avviso Importante: Se vi capita di avvistare uno di questi esemplari,assecondatelo evitando di tentare di convincerlo a comportarsi diversa-mente. Sarebbe del tutto inutile. In fondo non è cattivo è soltantounHomo Tascius. F. Catalano e G Pagano IV Pr2

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Pag 12 ottobre - novembre 2007 relax il ferrarino

In aula di Informatica

- “Sto troppo tempo al compu-

ter, vedo delle macchioline

davanti agli occhi...”.

- “Hai visto un oculista?”

- “No, solo macchioline!”.

AMARI

AMATO

CANALI

CASTELLI

CATALANO

CAVASINO

GATTO

GIUGA

MILAZZO

MUSCATO

VAIANA

VALENTI

VERSACE

INCROCIO DI PROFESSORI di Pagano Giuseppe IVPr2

Tutti i nomi dei professori indicati accanto al crucipuzzle si trovano inorizzontale, vertivale, diagonale e in ogni direzione. Le lettere rimaste formeranno il cognome del docente più giovane inservizio al Ferrara (28 anni).

Cosa fa unpolpo su un

circuito?Cerca di con-

quistare lapolpo-sition!

In prima elementareLa maestra: “Chi mi sa dire cos’è un treno?”Una bimba vispa: “Il treno è un mezzo di trasporto neroe peloso”.La maestra: “Come mai peloso?”La bimba: “Sì, mio padre, che è un pendolare, dice sem-pre che lo prende per un pelo...”

Il colmo Il colmo per il pro-prietario di unagalleria di quadri?Avere quadri chenon contano econti che non ...quadrano!

Durante l’orad’Italiano

La prof a Pierino: - “ Dimmi

due pronomi”.Pierino: -“Chi? Io?”

La Prof: - “Bravo, Pierino,

vedo che questa volta hai

studiato”.

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BUONEFESTE