Ferrarino num.4 anno 3

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Periodico di informazione e discussione dell I.T.C. “F. Ferrara” Palermo Anno 3 numero 4 - aprile - maggio 2008 [email protected] Per il secondo anno con- secutivo, grazie al Senatore Fazio che ha invitato in Parlamento gli alunni del nostro Istituto, una trentina di studenti delle classi terze e quarte vivono la staordinaria esperienza di un contatto diretto con "il mondo politico" e le sue Istituzioni. A pag. 4 il rac- conto di due partecipanti IL FERRARINO SI FA IN 16 "La casa capi quantu voli u' patru- ni". Adattando questo detto al nostro giornale, in redazione abbia- mo più volte scherzosamente affer- mato che "il ferrarino" può ospita- re tutti gli articoli che vuole il diret- tore! Basta rinunciare a qualche foto, utilizzare caratteri più piccoli, sforbiciare qua e là, tagliare quello che non è essenziale ed il gioco è fatto! Certo, se nella casa ci fossero 4 stanze in più, gli ospiti sicura- mente starebbero più comodi, come dire che se nel giornale ci fossero altre quattro facciate avremmo potuto evitare tagli che per noi sono sempre dolorosi! Eccoci allora a chiedere e ad otte- nere un ulteriore "sforzo" finanzia- rio per portare le pagine del nostro giornale a 16, sforzo di cui siamo sinceramente grati alla scuola. Ovviamente le pagine in più non bastano da sole a far del "ferrarino" un bel giornale. Scherzando, una prof.ssa dell'Istituto ha affermato - probabilmente a ragione - che il nostro assomiglia tanto ad un "gior- nalino parrocchiale". Il fatto, però, che lo spazio a nostra disposizione sembri non essere mai troppo, nonostante esso sia pratica- mente raddoppiato dal primo numero (stampato peraltro con il ciclostile), ci permette senz'altro di affermare che si è registrata una crescita del nostro giornale e che la nostra iniziativa ha avuto un riscon- tro positivo e non solo tra gli alun- ni. segue a pag. Alessandro Mario incontra gli studenti del Ferrara “Orgoglioso di essere siciliano” Le ragazze in delirio per l’attore di “centovetrine” “Plurifesteggiate”.......... pag. 3 Dal corso Sirio............... pag. 5 Ed. ambientale..............pag. 6 Il fascinoso approccio con il mondo del lavoro pag. 7 Il 1° anno al Ferrara........pag. 9 La posta dei lettori .... pag. 14 Curiosando................... pag. 15 Relax .............................pag. 16 All’interno di Serena Cusimano Non capita tutti i giorni di incontrare nella nostra scuola un giovane attore di successo, disposto a rispondere alle nostre domande e curiosità! Eppure è quello che è succes- so il 15 aprile scorso, quando Alessandro Mario, il celebre attore di "cento vetrine", pre- miato come migliore attore di Soap per il secondo anno con- secutivo, ci ha onorato della sua presenza! Diversi gli argomenti toccati durante l'incontro che hanno permesso di "svestire" l'attore dal suo personaggio: dalla sua breve esperienza di insegnan- te al suo rapporto con Dio; dalla situazione della scuola Italiana ai valori dell'amicizia e della famiglia. E proprio parlando di valori egli ha più volte ripetuto di essere legato alla Sicilia e ai suoi valori che ci ha esortato a coltivare e difendere sempre, a partire dai banchi di scuola, con lo studio e con l'impegno. Spesso scherzando ma a volte divenendo serio - come quan- do ha letto una toccante poe- sia di un suo amico poeta di San Cataldo - Alessandro ci ha lasciato in sintesi questo messaggio: l'importanza, per la costruzione del nostro futu- ro, dello studio, della lettura e della scuola in generale che egli ha definito un "ponte fra l'infanzia e la maturità". L’intervista rilasciata al nostro giornale a pag 2 l’intervista al campio- ne italiano di lotta libe- ra, Ferdico Michele (nella foto accanto con la tuta blu). pag 11 DAL LICEO SC. “BENEDETTO CROCE” NEL CUORE DELLA CITTA’ VECCHIA Pag. 10 IL FERRARA IN PARLAMENTO Medaglia d’oro per un alunno della nostra scuola

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Giornalino del Ferrara

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Periodico di informazione e discussione dell I.T.C. “F. Ferrara” PalermoAnno 3 numero 4 - aprile - maggio 2008 [email protected]

Per il secondo anno con-secutivo, grazie alSenatore Fazio che hainvitato in Parlamento glialunni del nostro Istituto,una trentina di studentidelle classi terze e quarte

vivono la staordinariaesperienza di un contattodiretto con "il mondopolitico" e le sueIstituzioni.

A pag. 4 il rac-conto di due partecipanti

ILFERRARINOSI FAIN 16

"La casa capi quantu voli u' patru-ni". Adattando questo detto alnostro giornale, in redazione abbia-mo più volte scherzosamente affer-mato che "il ferrarino" può ospita-re tutti gli articoli che vuole il diret-tore! Basta rinunciare a qualchefoto, utilizzare caratteri più piccoli,sforbiciare qua e là, tagliare quelloche non è essenziale ed il gioco èfatto! Certo, se nella casa ci fossero4 stanze in più, gli ospiti sicura-mente starebbero più comodi,come dire che se nel giornale cifossero altre quattro facciateavremmo potuto evitare tagli cheper noi sono sempre dolorosi!Eccoci allora a chiedere e ad otte-nere un ulteriore "sforzo" finanzia-rio per portare le pagine del nostrogiornale a 16, sforzo di cui siamosinceramente grati alla scuola.Ovviamente le pagine in più nonbastanodasolea fardel"ferrarino"un bel giornale. Scherzando, unaprof.ssa dell'Istituto ha affermato -probabilmente a ragione - che ilnostroassomiglia tantoadun"gior-nalino parrocchiale".Il fatto, però, che lo spazio a nostradisposizionesembrinonesseremaitroppo, nonostante esso sia pratica-mente raddoppiato dal primonumero (stampato peraltro con ilciclostile), ci permette senz'altro diaffermare che si è registrata unacrescita del nostro giornale e che lanostra iniziativahaavutounriscon-tro positivo e non solo tra gli alun-ni.

segue a pag.

Alessandro Mario incontra gli studenti del Ferrara

“Orgoglioso di essere siciliano”Le ragazze in delirio per l’attore di “centovetrine”

“Plurifesteggiate”.......... pag. 3

Dal corso Sirio............... pag. 5

Ed. ambientale..............pag. 6

Il fascinoso approcciocon il mondo del lavoro pag. 7

Il 1° anno al Ferrara........pag. 9

La posta dei lettori .... pag. 14

Curiosando................... pag. 15

Relax .............................pag. 16

All ’ interno

di Serena Cusimano

Non capita tutti i giorni diincontrare nella nostra scuolaun giovane attore di successo,disposto a rispondere allenostre domande e curiosità!Eppure è quello che è succes-so il 15 aprile scorso, quandoAlessandro Mario, il celebreattore di "cento vetrine", pre-miato come migliore attore diSoap per il secondo anno con-secutivo, ci ha onorato dellasua presenza!Diversi gli argomenti toccatidurante l'incontro che hannopermesso di "svestire" l'attoredal suo personaggio: dalla suabreve esperienza di insegnan-te al suo rapporto con Dio;dalla situazione della scuolaItaliana ai valori dell'amiciziae della famiglia. E proprioparlando di valori egli ha piùvolte ripetuto di essere legato

alla Sicilia e ai suoi valori checi ha esortato a coltivare edifendere sempre, a partire daibanchi di scuola, con lo studioe con l'impegno.Spesso scherzando ma a voltedivenendo serio - come quan-do ha letto una toccante poe-sia di un suo amico poeta diSan Cataldo - Alessandro ci

ha lasciato in sintesi questomessaggio: l'importanza, perla costruzione del nostro futu-ro, dello studio, della lettura edella scuola in generale cheegli ha definito un "ponte fral'infanzia e la maturità".

L’intervista rilasciata alnostro giornale

a pag 2

l’intervista al campio-ne italiano di lotta libe-ra, Ferdico Michele(nella foto accanto conla tuta blu).

pag 11

DAL LICEO SC.“BENEDETTO CROCE”

NEL CUOREDELLA CITTA’

VECCHIAPag. 10

IL FERRARA IN PARLAMENTO

Medaglia d’oroper un alunno della nostra scuola

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Nell'aula magna, che in questa occasioneappare davvero piccola, le ragazze sem-brano in estasi e, quasi per accertarsi chenon stiano sognando, chiedono tutte dipoter far una foto e di avere un autografo.Al termine dell'incontro, AlessandroMario cerca di accontentare tutti ma iltempo stringe ed egli deve proprio andare.Prima però, come promesso, concede unintervista per il nostro giornale. Eccociallora in presidenza, con il Dirigente sc.che cerca di respingere l'"assalto" dellefans fuori dalla porta!Stare seduta e parlare di fronte a lui è unasensazione veramente fantastica e spesso isuoi stupendi occhi mi distraggono dallasaggezza delle sue parole.Che effetto fa incontrare gli studenti inuna scuola?Anche se questa non è stata la mia scuolasembra quasi che lo sia; Tornare in unadimensione dove ci sono banchi di scuolae studenti mi fa ricordare tante cose… E'veramente emozionante per un attore esse-re accolto con questo affetto. E' un'espe-rienza che non bisogna dare per scontata,momenti di vita straordinari che io cercosempre di cogliere.Come ci si sente ad essere uno dei per-sonaggi più amati dal pubblico?L'amore ha tante forme!Quello del pubblico neiconfronti di un attore percerti versi ha gli stessimeccanismi degli amori tra persone. Perquesto cerco di viverlo più intensamentepossibile e fare di tutto per non perderlo,esattamente come quando uno ha unamore nella propria vita e vuole viverlo edifenderlo.Prima di recitare, hai fatto per un brevetempo l'insegnante. Torneresti di nuovoa insegnare?A giudicare da come oggi non sono statomolto capace di tenere la disciplina mi sache forse è meglio che io abbia abbando-nato questo mio proposito! Gli insegnantiesercitano su di me sempre un grandefascino. Quindi rimarrò a fare l'attore e astimare gli insegnanti!Quali sono i tuoi progetti futuri?Ci sono diversi progetti televisivi… maprima farò una tournèe teatrale in cui met-terò in scena due opere di Pirandello, "Ilfu Mattia Pascal" e " Cecè", quindi una unpo' più drammatica e l'altra più divertentee più solare, come la Sicilia che è solare edrammatica insieme, una magia cheappartiene a pochi posti.Tu interpreti ruoli molto forti, oltre che

in "Cento vetrine" anche nel "Bellodelle donne 3" nel personaggio diDuccio; non temi di restare "imprigio-nato" in questi ruoli anche nella vitaprivata e magari di trasmettere alle per-sone più il tuo ruolo che la tua vera per-sonalità?Intanto, essendo una persona forte anch'io,possiedo alcuni tratti dei personaggi cheho interpretato (magari non quello del"bello delle donne" perché era proprio cat-tivo). E' vero quindi che non sono morbi-dissimo e a volte sono un po' estremo.Però credo che le persone che mi incontra-no percepiscono come sono fatto vera-

mente e quindiescono da questomalinteso, quellocioè di scambiare

l'attore con il personaggio.Qual è la più grande differenza tra illavoro in teatro e quello in televisione?Quale preferisci?Sono due tipi di lavori diversi. Però ilbello di un attore televisivo è che quandofa teatro si trova davanti tante persone chegià lo conoscono e che sono incuriosite.Quindi c'è un clima particolare con quelpubblico. E' un vantaggio che l'attore devesfruttare facendo teatro.Quale potrebbe essere per te un ruoloche coincide con la tua personalità?Mi piacerebbe fare unruolo in costume,magari un personaggioche lotta per dei valoriche esistevano in altritempi come l'800 e cheoggi sono un po' desue-ti. L'attore che interpre-ta qualcosa che èambientato nel passatoha la fortuna di potertirar fuori degli aspettidi sè anacronistici...Cosa pensi di questa

televisione che ormai sembra intera-mente egemonizzata dai reality, in cuichiunque sia uscito da questi program-mi può intraprendere una carriera inqualsiasi ramo dello spettacolo, persinonelle previsioni del tempo?Intanto tutti i reality sono un po' in crisi!Non è vero che ci sia questa egemoniacome in passato. Io non nascondo che ciòmi fa piacere! A me questi prodotti nonpiacciono. Penso che alla fine siano deifuochi di paglia e che stia finendo l'eradella televisione molto superficiale.L'insuccesso farà sì che ci si dovrà rinno-vare e si lascerà spazio alle cose veramen-te eterne cioè il teatro, il cinema, la televi-sione con migliori contenuti. Il pubbliconon è così sciocco come molti pensano,vuole vedere cose belle, quindi in qualun-que contesto l'attore si trovi ha il dovere didare qualcosa di più, se ci riesce bene senon ci riesce deve anche essere autocriti-co, come faccio io e come facciamo molti.Che consiglio daresti a tutti quei ragaz-zi che vogliono come te intraprenderequesta carriera e inserirsi nel mondodello spettacolo?Io sono partito da un amore per il teatro eper la letteratura e non dal volermi inseri-re nel mondo dello spettacolo. Se ci sonodei ragazzi che amano il teatro e la lettera-tura e sognano di esprimersi, io consigliodi leggere un'opera teatrale a settimanaperché è una cosa che rimarrà sempreanche se non si riuscirà a fare questomestiere. Leggendo si diventerà una per-sona più profonda. Bisogna essere intrisidi lettura.

“Il pubblico vuolevedere cose belle”

Pag 2 aprile - maggio 2008

A sx, Alessandro Mario con la zia, prof.ssaLipari, sopra con Serena Cusimano.

“Questa sembra quasi la mia scuola”di S. Cusimano

L’intervista ad Alessandro Mario

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aprile - maggio 2008 il ferrarino ferrara news Pag 3

Le foto che vedete sopra,nelle quali le due collabo-ratrici della Presidenza sitrovano con il DS davantiad una torta, non risalgo-no ad anni diversi masono entrambe dello scor-so mese di Marzo.Sì, perché al Ferrara nonvale il detto "prendere duepiccioni con una fava" enon ci si accontenta micadi un'unica torta perfesteggiare due persone,anche se esse sono natenello stesso giorno e nellostesso anno. Ecco perchè,visto che l'otto marzo,data del compleanno delleprofessoresse Gullo eVersace, cadeva di sabato,si è festeggiato due volte:la prima venerdì 7 conuna torta offerta dalPreside e la seconda lune-dì 10 con un'altra prepara-ta personalmente dallaprof.ssa Gullo che vantauna lunga e gloriosa tradi-zione nel settore.Insomma, considerato che

siamo di fronte a due"pilastri" del nostroIstituto, è stato giusto, senon proprio doveroso, farloro una festa a testa!A proposito di collabora-trici e di feste, la redazio-ne coglie l'occasione perrinnovare gli auguri piùaffettuosi alla prof.ssaVersace che è convolata anozze il 16 aprile scorso.Anche in quest'occasione,qualche giorno prima dellieto evento, i docenti sisono ritrovati in sala pro-fessori per un simpaticoincontro (come sempreegregiamente organizzatodalla professoressaSantomarco) durante ilquale il DirigenteScolastico a nome di tuttoil personale della scuolaha rivolto alla prof.ssa ipiù sinceri auguri di feli-cità e serenità.Nell'occasione è statoofferto un dono in segnodi affetto da parte dei col-leghi (nella foto sotto).

PLURIFESTEGGIATE!

Mi chiamo NavjitKaur, vengodall'India e da 2anni frequentol'ITC "Ferrara".Come lo scorsoanno, ho approfit-tato della possibili-tà offerta dallanostra scuola difrequentare uncorso di Italianoper noi stranieri che a tutt'oggiabbiamo qualche problema conla lingua. Il progetto è stato indi-rizzato non solo agli allievi dellanostra scuola ma anche agli altristranieri che vivono nel territo-rio. Si sono presentate moltissi-me persone provenienti dalBangladesh, Marocco, Tunisia,Cina ed India, tutti con unavoglia immensa di conoscere eimparare cose nuove. Infatti, ilcorso ha offerto l'opportunità diacquisire una maggiore cono-scenza della lingua e della cultu-ra italiana, in modo da averemaggiore possibilità di inseri-mento nel mondo del lavoro.Il corso della durata di 100 ore,oltre alle lezioni frontali digrammatica e di civiltà italiana,si è avvalso del supporto infor-matico per svolgere esercizi online sul sito della "DanteAlighieri". Ciò ha entusiasmato

tutti ed in particolare i ragazziche non avevano mai utilizzato ilcomputer.Penso che per la gran parte deglistranieri sia stato difficile lascia-re il proprio paese e trasferirsi inuna nazione della quale non siconosce né lingua, né cultura nétradizioni.Credo che come me anche glialtri vorranno ringraziare lascuola per averci dato la possibi-lità di frequentare il corso edinoltre ringrazio i professoriColletti, Giuga e Follone che cihanno seguito costantemente inquesto percorso agevolandocicon insegnamenti ed incoraggia-menti.Il corso ha rappresentato per meun'esperienza fondamentalesotto l'aspetto culturale edumano; e sono certa che anchegli altri compagni condividono ilmio pensiero.

Navjit Kaur VE

Concluso il corso di italiano per stranieriSCUOLA APERTA AL TERRITORIO

I docenti: “esemplare l’impegno degli allievi”

ILFERRARINOSI FAIN 16

segue dalla prima

Al riguardo ci fa molto piacere poterpubblicare (a pag. 10) un articolo diuna alunna del "B. Croce" o delle e-mail di persone non appartenenti allanostra scuola (vedi la posta deilettori).A rischio di peccare di orgoglio, cisembra, quindi, che gli obiettivi checi eravamo prefissati - arricchire leabilità linguistiche, educare al con-fronto e al dialogo, rafforzare l'im-magine dell'Istituto nel territorio -siano stati, almeno in parte,

raggiunti.Il "ferrarino", infine, sembra stiasvolgendo anche la funzione di unasorta di "album di famiglia", che glialunni in futuro potrebbero sfogliareper ricordare iprogetti realizzatinellanostra scuola. In quest'ottica, comenegli anni passati, abbiamo pubbli-cato (a pag. 14) le foto degli studentiche affronteranno gli esami di Stato.Concludendo, non ci resta che spera-re che il nostro progetto possa conti-nuare anche l'anno prossimo, magarinon solo per raccontarvi le attivitàdella "nostra parrocchia"!Buona fine di anno scolastico a tuttie in bocca al lupo ai maturandi.

La redazione

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Pag 4 aprile - maggio 2008 ferrara news il ferrarino

Dopo il lavoro preparato-rio previsto dal progetto"Dal Comune alParlamento", eccoci aRoma per la visita dellaCamera dei Deputati e delSenato della Repubblica.La finalità principale delprogetto è quella di avvi-cinare gli alunni alleIstituzioni.Animati da una curiositàincontenibile, iniziamo lanostra visita dal Senatodella Repubblica che siriunisce a PalazzoMadama, così chiamatodall'appellativo diMargherita d'Asburgo(1522-1586), vedova delduca di FirenzeAlessandro de' Medici(1510-1537). Situato aridosso di piazza Navona,il palazzo fu eretto dal1503 per Giovanni de'Medici. Nel XVII secolofu realizzata l'attuale fac-ciata, coronata da un riccocornicione e da originalicomignoli e aperta al cen-tro in un sontuoso portalesu colonne con baldacchi-no. Il Palazzo,di proprietàdei Medici fino al 1737,fu acquistato dallo StatoPontificio che lo cedette al

Regno d'Italia nel 1871.Il giorno dopo, visitiamola Camera dei Deputatiche ha sede aMontecitorio.Dell'originario progetto diGian Lorenzo Bernini,commissionato da papaInnocenzo X (1644-1655), oggi rimane lacaratteristica facciata con-vessa. Di proprietà dellaCuria romana fino al1870, con l'annessionedello Stato Pontificio alRegno d'Italia, il palazzofu sottoposto a massicciinterventi edilizi per adat-tarlo alla nuova funzionedi sede parlamentare.Delle guide ci descrivonoin maniera esaustiva icomplessi procedimentiparlamentari con le variemodalità di voto. Il com-messo parlamentare, sol-lecitato dal prof. Parisi,fornisce dei chiarimenti inmerito alla votazione del"pianista", cioè quellaeffettuata da un parlamen-tare al posto di un altro.Benché la votazione nonsia conforme ai regola-menti, il parlamentareassente in aula, si trovacomunque all'interno del

Palazzo, visto che il tesse-rino elettronico, momen-taneamente ceduto, èstrettamente personale.Veniamo introdotti all'in-terno del saloneArcobaleno, in cui i politi-ci si riuniscono per discu-tere durante le pause dilavoro; è un luogo affasci-nante per i decori in stileliberty progettati daErnesto Basile. Abbiamola possibilità di percorrereil "Transatlantico" ilimmenso e famoso corri-doio che è stato centroinformale della vita politi-ca italiana.La nostra visita si conclu-de con la distribuzionedella Costituzione repub-blicana e di simpaticigadgets.Alla fine di questa interes-santissima visita, abbiamogirato per le vie di Roma,ammirando alcuni dei luo-ghi più belli della capitale.Nonostante il soggiorno aRoma sia durato poco,sono felice di avere appro-fittato di questa straordi-naria occasione di crescitaculturale e umana.

Margherita BiscontiIII PR2

TRE GIORNI NELLA CAPITALE GRAZIE AL PROGETTO “DAL COMUNE AL PARLAMENTO”

AVVICINARE GLI ALUNNI ALLE ISTITUZIONIUN’AVVENTURA

INDIMENDICABILE4/3/2008. Aereoporto "FalconeBorsellino" di Palermo. Già alle quattrodel mattino eravamo tutti "impupati", iragazzi con giacca e cravatta e le ragaz-ze in tailleur… D’altronte non stavamoandando mica al mercato ma nientepoco di meno che in Parlamento, ilcuore della nostra democrazia!Sull'aereo una sensazione bellissima…e come per magia in un'ora eravamo giàin un altro mondo.Roma è bellissima! Piazza di Spagna, lafontana di Trevi, piazza San Pietro, villaDeste, il Colosseo, piazza delPlebiscito... tutti posti stupendi e famosiche abbiamo avuto modo di visitare nelcorso del nostro breve soggiorno nellacapitale.Il tempo è volato, e tra foto, risate e lun-ghe camminate ci siamo divertiti unmondo. L'hotel accogliente e i docentiaccompagnatori (Parisi e Messana)molto esaurienti nel raccontarci le bel-lezze della città hanno permesso che ilnostro soggiorno a Roma, oltre cheistruttivo, fosse anche piacevole.Nonostante io fossi un po' “un'intrusa”,visto che non facevo parte delle classicoinvolte nel progetto, (3pr1 e 4pr2) hotrovato compagni di viaggio stupendi;anche se non eravamo della stessa clas-se, sono stata molto bene con loro e nonmi sono sentita per niente esclusa, anzitutto il contrario! È stato bello condivi-dere questa esperienza con loro, hoconosciuto persone molto simpatiche, eho rivalutato alcune persone che reputa-vo antipatiche!Ringrazio, anche a nome del 3 e 4pr2, laprof. Vaiana, il Preside e tutti coloro chehanno permesso la realizzazione delprogetto, facendoci vivere questa fanta-stica e indimenticabile avventura.

Sabrina Minando IV E

I partecipanti al progetto nei pressi di Montecitorio

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aprile - maggio 2008 il ferrarino DAL CORSO SERALE SIRIO Pag 5

"… Ogni reperto rivive sotto imiei occhi, con tutta la sua forzainterpretativa. Mi lascia stupefat-ta per la perfezione dei disegni edelle sculture che a distanza dimillenni ancora emozionano etrasmettono il loro messaggio.Ma sono anche segno tangibile dicome fosse condotta la quotidia-nità dei "sicilioti", nostri antena-ti. Dai più piccoli arnesi, agliarredi di casa; dalle armature aglielmi dei guerrieri; dalle corone di

alloro in foglia d'oro, alle statuecelebrative; dai mosaici pavi-mentali, ai bronzi perfettamentescolpiti; ogni cosa testimoniaun'epoca e arriva quasi intatta anoi. E' difficile tornare alla realtà,ogni volta che supero la porta delmuseo Salinas per uscirne. Unpo' di me è rimasto in quelle sale,smarrita di fronte a una "meto-pa", in ascolto della sua storia,scolpita su pietra arenaria"

Maria Piscitello III A/s

Attualmente tutte le ragazzedi città frequentano la scuo-la. E le ragazze meritevoli ecapaci vanno all'Università.D'altronde solo i laureatitrovano più facilmente unlavoro ben remunerato. Leragazze di campagna sonopiù impegnate perchè lavo-rano la terra e nello stessotempo studiano affinché nelfuturo possano trovare unlavoro migliore.In genere, se una ragazzanon vuole studiare, puòsempre sposarsi molto pre-sto e contare sul suo ruolo dimoglie e di madre. Le ragaz-ze di città, sicuramente sonomolto più libere, possonouscire alla sera, andare in

discoteca, avere anche amicitra i maschi, però devonotornare presto a casa. Diconseguenza i ragazzi sonomolto più liberi rispetto alleragazze. La nostra società èpiuttosto maschilista e que-sto pregiudica tutti i com-portamenti femminili. A tut-t'oggi, le ragazze dovrebbe-ro arrivare vergini al matri-monio. Le donne, una voltasposate, preferiscono esseresposate infelicemente, piut-tosto che separarsi, perchèverrebbero isolate dallasocietà. Inoltre, fondamen-talmente, si perde fiducianell'istituzione del matrimo-nio.

Huong Dhoan III A/s

“ITINERARI DIDATTICI AL MUSEOARCHEOLOGICO “A. SALINAS”

Testimonianze di alcuni alunniche hanno partecipato al Progetto

Hanoi, (Vietnam) oggi

PARI OPPORTUNITA’:UN VIAGGIO LUNGO E ACCIDENTATO

E’ in corso di svolgimento il Progetto

“La memoria scritta”Testimonianze (XII sec.):

“Custodite i libri con cura. Essi vivono, conversano,parlano con noi; ci istruiscono, ci consolano”“Scrivere è luce che rischiara il cammino”

“Molti studiosi dicono cheè nei musei che prendevita la storia.Dopo aver partecipato aquesto progetto posso diredi essere d'accordo conloro. (...)Per la durata del progetto

insieme al mio gruppo cer-cavo di decifrare i segni edi simboli presenti in alcunireperti, fantasticando conla mente per rivivere itempi antichi e, per quantoriguardava i simboli pre-senti nei sarcofagi, imma-ginare la persona che viera seppellita. La stanzadelle Metope è stata quellache ci ha rapito il cuore,vedere come l'uomo tantotempo fa riusciva a raffi-gurare in pietra un'imma-gine e da quella immaginenarrare una storia. Ilmuseo A. Salinas contieneun pezzo della storia sici-liana e per noi è un vero eproprio tesoro”.

Saverio Di Fiore IV B/s

La recente scomparsa di Tina Lagostena Bassi, autorevo-le avvocato delle donne, pone l’accento sulla problemati-ca sempre aperta. E’ consuetudine spesso ricordare i cariestinti col silenzio! Noi invece ci siamo impegnati in unlavoro di riflessione, esaminando il testo poetico diClémence Robert (1839) e un numero clandestino di “Noidonne” pubblicato in occasione dell’8 marzo 1945 doveabbiamo letto in particolare: “Il Governo dell’Italia liberaha concesso in questi giorni, il voto alle donne” - “Lalibertà è il presupposto necessario, indispensabile per laformazione della personalità umana e per le libere mani-festazioni dell’intelletto”.

Fina Corsale V A/s

Io sono donna.Nata qui io morirò. Mai il viaggio feliceVerrà con la sua ala ad aprire il mio orizzonte.Niente conoscerò del mondo di passaggioAl di là del muro che limita la mia casa (...)Io sono donna.Resterò nel mio recinto...Nelle età delle quali resta un solco di memoria,Io non potrò mai rivivere con la storia.Non una parola che parli per me.Io sono donna. (Clémence Robert Paris silhouttes,

raccolta di poesie Paris 1839)

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Il2 Aprile scorso, gli allievi delleprime classi, accompagnati daalcuni docenti, hanno avuto l'op-

portunità di visitare due luoghi meraviglio-si: la riserva dello Zingaro e il castello diCastellammare del Golfo. Nella primatappa del nostro viaggio, in pullman, ci èstata presentata dalla guida la riserva delloZingaro: è stata la prima riserva naturaleistituita in Sicilia il 06 Maggio 1981. Sisviluppa lungo la costa per oltre 7 Km tra icomuni di Castellammare e S. Vito LoCapo. Dopo aver superato un'antica galle-ria costruita molti anni fa per rendere piùfacili gli spostamenti dei contadini, abbia-mo visitato il museo naturalistico e il cen-tro visitatori.Al museo naturalistico ci ha emozionatovedere un campionario di animali imbalsa-mati che popolano la riserva. Al centrovisitatori, abbiamo visto una grande quan-tità di oggetti e accessori realizzati con lapalma nana e la canna molto utili nell'am-biente agricolo tradizionale.Nella riserva si trovano oltre 800 specie dipiante, di grande interesse naturalistico epaesaggistico, tra le quali ricordiamo, oltrealla palma nana, il garofanino.Attraversare la riserva è stato un po' fatico-

so per il terreno accidentato; l'unico mezzodi trasporto previsto è il mulo. Il climafavorevole, ci ha permesso di poter visita-re tutto con molta calma, tranquillità ma,soprattutto, divertendoci.Dopo una breve ma piacevoole pausa inspiaggia, dove molti si sono bagnati (tracui i ragazzi di 1 F e 1 E) ci siamo recati alristorante.Metà della giornata era ormai trascorsa, lamaggior parte degli alunni sfinita, madovevamo ancora visitare il Castello amare, edificato su una roccia all'estremitàdel porto dell'omonimo paese.Arrivati al Castello, abbiamo potuto ammi-rare ciò che rimane sia all'esterno cheall'interno della vecchia fortezza; dove apartire dal Gennaio 2006 si sta creando unforo museale interamente dedicato al baci-no del Mediterraneo.Questa fortezza è stata fondamentale permolte battaglie; la più conosciuta è quellacombattuta tra i savoiardi e gli spagnoli.Questa battaglia è stata rievocata, fino adue anni fa con una festa, non tanto per labattaglia in sé ma per l'apparizione dellaMadonna a cui la tradizione popolare attri-buisce la fine della guerra. Questa è stata lavicenda che ha suscitato in noi più interesse.

La maggior parte dell'area del Castello èdedicata alla vita dei pescatori; sono molti,infatti, gli oggetti esposti, che riguardanola pesca; a tal proposito abbiamo visto unvideo riguardante la vita nelle tonnare.Siamo tornati sul pullman stanchi ma nonpentiti di aver partecipato a questa meravi-gliosa gita, che ci ha permesso di poterimparare cose nuove stando insieme edivertendoci !!!Un particolare ringraziamento va ai nostriprofessori e al Preside, che impegnandosicercano di farci apprendere anche al difuori della vita scolastica di tutti i giorni!

La Barbera Anna I APernini Noemi e Portanova Rosalia IF

Pag 6 aprile - maggio 2008 Educazione ambientale il ferrarino

Quante città posseggono una riservanaturale al loro interno? Palermoracchiude nel suo cuore un polmo-

ne verde facilmente raggiungibile da tutti.Meta di letterari e naturalisti, MontePellegrino e il Parco della Favorita vanta-no radici, tradizioni ed interessi scientificiantichissimi.L'idea di realizzare in quest'area un gran-

de parco nacque alla fine del XVIII sec.,quando Ferdinando III di Borbone, con uneditto reale, espropriò 400 ettari compren-denti parte del Monte, della Favorita ed ipantani di Mondello.Le finalità di tale intervento, infatti, nonerano indirizzate alla salvaguardia dellanatura, ma alla sperimentazione agricola ealla realizzazione di una riserva di caccia.L'epoca dei primi interventi di rimbosca-mento risale alla fine del 1800.Nei primi impianti furono utilizzate speciepresenti in natura all'interno dell'area;Leccio, Olivastro. Carrubo e Ornello, ma

negli interventi successivi, a causa del fal-limento dei tentativi di forestazione con lespecie autoctone, si ripiegò sulle tradizio-nali specie esotiche forestali alle quasi siaggiunsero l'Albero di Giuda e la Robinia.Nel periodo compreso tra le due grandiguerre, i rimboschimenti furono effettuaticon altre essenze quali l'Agave, il Ficod'India e, soprattutto, pini ed eucalipti.Oggi si tende nuovamente alla forestazio-

ne autoctona e noi alunni dell' I.T.CF.Ferrara di Palermo abbiamo avuto l'op-portunità di vedere da vicino queste pian-tine grazie all'intervento del dott.Giovanni Provinzano che ci ha guidatilungo il sentiero di Piano Benardo (sentie-ro medievale).Questo sentiero è più antico della scoper-ta delle spoglie di S.Rosalia e permettevadi raggiungere un'antica cappella.Nonostante il brutto tempo e una pioggia-rellina intermittente, ci siamo cimentaticon interesse lungo l'itinerario previsto edabbiamo potuto ammirare parte della mac-chia mediterranea e delle altre piante pre-senti nella riserva.Montepellegrino, grazie all'informazione,allo studio in classe e alle guide che cihanno accompagnato, ci è sembrato moltodiverso da come tante altre volte ci eraapparso.

Fabio Di Marzo II C

LA RISERVA DI MONTEPELLEGRINO

UN POLMONE VERDE NEL CUORE DELLA CITTA’

LA VISITA ALLA RISERVA DELLO ZINGARO

IMPARARE DIVERTENDOSI

Gli alunni e i docenti accompagnatorimentre ascoltano la guida

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ferrara news Pag 7

Rispetto delle diversità, rifiuto della vio-lenza, apertura alle atre culture. Sono que-ste le finalità principali perseguite dal pro-getto "Educazione alla multiculturalità,alla non violenza e al comportamento civi-co", progetto realizzato nella nostra scuoladall'Associazione Culturale Medio-Orientale (A.C.M.O.) e finanziato dallaProvincia Reg. di Palermo.Le classi III e IV hanno partecipato a 3incontri nei quali sono stati illustrati i variaspetti della vita sociale, l'architettura,l'industria, l'agricoltura e le tradizioni ditre Paesi arabi: la Giordania, l'ArabiaEsaudita ed il Libano.Attraverso proiezioni di video-documen-tari, degustazioni gastronomiche di piattitipici preparati sul momento, esposizionedi oggetti artigianali, costumi e abiti tradi-zionali (che qualche alunno ha persinoindossato), abbiamo avuto modo di appro-fondire la conoscenza della cultura arabadei popoli del Medio Oriente e del NordAfrica.Durante gli incontri, le risposte alle nostrenumerose domande, inoltre, sono servitein molti casi a far cadere alcuni pregiudizi

e luoghi comuni che spesso caratterizzanochi si avvicina per la prima volta ad unacultura diversa e poco conosciuta.L'iniziativa, organizzata dal Presidentedell'A.C.M.O Al Koudsi Helmz e dalVicepresidente Al Hanbale, si è conclusacon la visita della Moschea di Piazza GranCancelliere, gestita dal ConsolatoGenerale della Tunisia. Ad accogliercil'Imam Salah Din che ci ha invitato atoglierci le scarpe prima di entrare nellamoschea e ci ha parlato della religioneislamica, del ramadan, il mese durante ilquale i musulmani devono digiunare dal-l'alba al tramonto, (chiunque abbia man-giato in quel mese deve dare lo stessopasto che ha consumato ad un povero), deldovere dei musulmani di pregare 5 volte algiorno, di fare l'elemosina, di non mangia-re carne di maiale e di altre regole religio-se. La moschea è priva di statue e le suemura sono bianche e piene di quadri con-tenenti versetti del corano.Alla fine dell'incontro ad alcuni di noi chene hanno fatto richiesta sono stati offerti indono dei rosari islamici.L'esperienza nel complesso è stata molto

formativa ed arricchente in quanto ci hamostrato come il dialogo con popoli dialtre lingue e altre culture, stimolandoci aduna apertura mentale, può essere non solopiacevole ed interessante, ma anche deter-minante per la nostra crescita umana e cul-turale. Un esempio, insomma, di una scuo-la che si adopera per l'integrazione cultu-rale dei popoli.

Noto Jean IV E

L’importanza dell’esperienza “sul campo”"IL FASCINOSO APPROCCIO CON IL MONDO DEL LAVORO"

Gli alunni della 5°A Prog delnostro 'Istituto hanno aderito alprogetto P.O.N. "Attori nelterritorio" finalizzato all'alter-nanza scuola-lavoro. Tutti gliallievi della classe hanno effet-tuato uno stage presso la strut-tura alberghiera "HothelAthenaeum" in via Giannettino.L'obiettivo principale del pro-getto è stato quello di realizza-re un "sistema di controllo digestione" degli indicatori diprofitto e di costo della struttu-ra alberghiera.Gli alunni hanno avuto la pos-sibilità di: - Conoscere la realtàaziendale, imprenditoriale delsettore turistico qual è un alber-go a tre stelle; - "Mettere in"campo" concetti e teorie stu-diati a scuola; - Conoscere esoprattutto utilizzare gli stru-menti di lavoro aziendali (uti-lizzo di softwware di gestio-ne,…); - Saper lavorare inteam.Tale lavoro, assistito dal docen-te esperto, dal tutor scolastico e

dal tutor aziendale, ha procura-to attestazioni di apprezzamen-to dal Dirigente Scolasticoprof:re Angelo Di Vita, daidocenti e dai titolari della strut-tura alberghiera.L'esperienza di stage si è con-clusa il 18 aprile con una visitapresso la "SIBEG", una azien-da di Catania la quale produce,imbottiglia e distribuisce, suterritorio regionale, i prodotti a

marchio "The Coca ColaCompany". L'addetto alla"Pubblic Relation" ha illustratol'organigramma dell'aziendacon relativa suddivisione nelletre aree Commerciale,Produttiva e Distributiva ed hasottolineato che la "SIBEG" haottenuto le certificazioni per laqualità di produzione, per laqualità delle attrezzature refri-geranti (presso i punti vendita)

e per il processo di distribuzio-ne del prodotto sul mercato.Inoltre è stata sottolineata l'at-tenzione dell'azienda per la sal-vaguardia dell'ambiente: i rifiu-ti prodotti vengono riciclati al95% e il riciclaggio del vetro edell'alluminio consente unnotevole risparmio energeticoed un minor consumo di bauxi-te (da cui si estrae l'alluminio).L'azienda, quindi, è particolar-mente sensibile al rispetto del-l'ambiente.L'esperienza di stage è stataaltamente formativa, ha reso ladidattica viva, attuale e dinami-ca ed ha permesso ai giovanistudenti di vivere il "fascinosoapproccio" con il mondo dellavoroProgettare un futuro miglioreper gli studenti significa avvi-cinare la scuola al mondo dellavoro attraverso esperienze …sul campo.

Valentina Falconee gli alunni della 5°Pr1

Alcuni dei visitatori all'interno dellaMoschea con l'Imam Salah Din (il primo

in alto a sx) e con il Pres. dell'ACMOAl Koudsi (il primo a dx)

EDUCAZIONE ALLA MULTICULTURALITA'

Valorizzare le differenze: un arricchimento mentale

I partecipanti allo stage davanti l’ingresso della Sibeg

aprile - maggio 2008 il ferrarino

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A partire dal mese di gennaio la scuolaha attivato un progetto dal titolo "l'artedel decoupage" che ha consentito a me ead altri miei compagni di svolgere tanteattività interessanti, grazie alle quali hopotuto decorare con le mie mani diversioggetti (tazze, cornici, piatti ecc…),dando spazio alla mia creatività e fanta-sia.Nel corso delle attività, ogni settimanaper un'ora, semplici materiali come car-tone, colla, colori, figure ritagliate e sup-porti di vetro, legno e terracotta sonodiventati oggetti artigianali che ho con-tribuito a realizzare con mia grande sod-disfazione.Il progetto l'arte del decoupage però nonmi ha solo mostrato come decorare glioggetti con le mie mani, ma mi ha dato lapossibilità di incontrare compagni ecompagne di altre classi dell'istituto, di

socializzare con loro e di lavorare insie-me per raggiungere degli obiettivi comu-ni.Sono felice di aver partecipato al proget-to e spero di poter ripetere di nuovoun'esperienza come questa.Per me infatti non si è trattato solo di unlavoro scolastico come altri, ma di un'op-portunità per divertirmi e imparare unatecnica decorativa.Devo ringraziare il prof. Canali S. che ciha dato la possibilità di conoscere l'artedel decoupage e con grande pazienza ciha guidati e aiutati a realizzare le nostre"opere d'arte".Vorrei tenere per me gli oggetti che hodecorato per ricordarmi del progetto eper averli a casa come ricordo di questoanno scolastico, anche se so che i nostripiccoli "capolavori" saranno venduti auna mostra per beneficenza. Potrò sem-pre acquistare la cornice che ho realizza-to: andrebbe bene per conservare la fotomia e dei miei compagni di classe!

M. A. D'Ambrogio IIF

Pag 8 aprile - maggio 2008 ferrara news il ferrarino

Appena toccato il suolo catalano - l'aereoneanche a dirlo era in ritardo - ci siamosubito diretti a Girona, giusto in tempo pervisitare la cattedrale e il quartiere arabo eammirare i fiumi Onyar e Ter.La prima notte del nostro soggiorno inSpagna, come è facile immaginare, non èstata caratterizzata da un sonno lungo eristoratore e così l'indomani la sveglia èsuonata troppo presto, almeno così ci èsembrato! Da lì a poco saremmo dovutiscendere per visitare Figueras, la città diorigini romane dove nacque Salvador Dalì,il pittore catalano tra i più noti rappresen-tanti del surrealismo. Al geniale e versati-le artista, scomparso nel 1989, è intera-mente dedicato un museo che porta il suonome e che conserva gran parte delle sueopere oltre che la sua la tomba. A primavista, le opere ci hanno lasciati senza paro-le; ma con un occhio più critico e attentosiamo riusciti ad apprezzare quello cheapparentemente era molto strano. Nelpomeriggio, è stata la volta di Tossa deMar dove, dopo aver girato un pò in liber-tà e aver fatto qualche acquisto, abbiamoammirato la fortezza medievale e la splen-dida costa.La giornata di sabato è stata interamentededicata alla visita di Barcellona con unaguida davvero particolare: una donninasimpatica che provava a parlare in italianocon risultati a volte "divertenti"! Alloratutti a prenderla un po' in giro senza però

superare mai il giusto limite.Il Barrio Gotico, il cuore medioevale dellacittà, la Rambla, il celebre viale che con-giunge il lungomare con la Plaça deCatalunya, la Cattedrale, la SagradaFamilia, Santa maria del Mar e l'HardRock Cafè sono state tutte mete che per laloro bellezza sicuramente rimarrannoimpresse nella nostra memoria. Fuori dallacattedrale era allestito un palco e natural-mente ne abbiamo approfittato per far ripe-tere alcune parole in italiano (non potevacerto mancare l'imperativo popolare, cosìdefinito dal prof. Colletti).L'indomani la sveglia ci indicava puntual-mente le ennesime visite della giornatacioè Bagnolet e Besalu. Dopo 3 giorni dicamminate e di visite guidate, la domenicapomeriggio ecco finalmente un po' di liber-tà! Molti sono andati in giro per Lloret deMar, la località dove si trovava il nostro

albergo, alcuni a prendere il sole, altrisemplicemente sono rimasti in camera ariposare.Lunedì l'ultimo viaggio per Barcellona,destinazione: museo Picasso, Parco Guelle Casa Mirò opera dell’architetto AntonìGaudì.Il nostro soggiorno in Spagna ormaicominciava a volgere al termine: martedìdopo la colazione, tutti in pulman, questavolta diretti all'aeroporto. Mentre l'aereoprendeva quota, nella mente cominciavanoi primi bilanci del nostro viaggio: tuttosommato è stata una bella esperienza. Cisiamo divertiti tantissimo. In un modo onell'altro le sere trascorse nelle nostrecamere o in discoteca o semplicemente ingiro ci facevano dimenticare la fatica accu-mulata nella giornata. Abbiamo avuto lapossibilità di visitare posti stupendi e diconoscere nuove persone, di condividereemozioni e soprattutto abbiamo avutomodo di conoscerci meglio tra di noi.Ultima cosa: sono stati tantissimi gli episo-di che ci hanno visti protagonisti nel farridere ma anche arrabbiare i nostri docentiaccompagnatori che in quest’occasionevoglio ringraziare di cuore! Ciò natural-mente ci ha permesso di conoscere meglioanche loro. Il viaggio d'istruzione ci hafatto per un pò dimenticare gli esami diStato e le interrogazioni che ci aspettanoprima dell’ammissione agli esami..

Alessia Martina Pernini VE

ARTE E BELLEZZE NATURALIIL VIAGGIO D’ISTRUZIONE A BARCELLONA

“L’arte del decoupage”Spazio alla creatività e fantasia

ingresso alla Sagrada Familia

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Era finalmente arrivato il giorno della partenza tanto aspetta-to, il 25 febbraio. Eravamo tutti euforici. Comprensibile!Stavamo decollando per Paris, la città dell'amore, che tutti

vorrebbero visitare almeno una volta nella propria vita.Finalmente a Parigi….! Lasciato a Palermo il sole, il freddo e lapioggia di Parigi non ci hanno spaventati. Certo, non tutto potevaandare a nostro favore.Preso il pullman da Orly, siamo arrivati in quelle che sarebberodiventate le nostre case per una settimana.Era una "vacanza-studio": la mattina si andava a scuola, i primigiorni accompagnati dalle professoresse, presto abbiamo impara-to ad usare il metrò e ad andare da soli.Il primo giorno avevamo un'insegnante, ma dal secondo giorno inpoi è arrivata Binh Minh, una ragazza, bassina, piccolina, che ispi-rava tanta tenerezza, francese ma di origine cinese.Dopo una certa confusione dovuta alla nostra distrazione, abbia-mo capito che queste lezioni erano importanti e ci sarebbero ser-vite. La nostra insegnante ogni giorno era con altre insegnantisempre diverse, tutte di origine straniera. Le lezioni si svolgevanodalle 9:00 alle 12:30, compresa la pausa per la merenda.Durante le lezioni abbiamo fatto tanti giochi, ovviamente in fran-cese, ascoltato musica francese, testi come la "Marsigliese", fattodialoghi, letto fotocopie…bè tutte cose divertenti e appassionantiche non facevano pesare le 3 ore consecutive, in una lingua stra-niera. Alle 12:30 ci venivano a prendere le professoresse e anda-vamo in giro per la città, a visitare: la Torre Eiffel, il museo delLouvre, in cui finalmente abbiamo visto la nostra "Gioconda", ilmuseo d'Orsay, la reggia di Versailles, Montmartre, l'Arc de

T r i o n f e ,etc…tutti postifantastici!!Verso le 17:30finivamo ilnostro tour perla città e pren-devamo ilmetrò perandare a casa.Le professo-resse scendevano prima a Gare de l' Est, dove si trovava il lorohotel noi scendevamo a hoche. In teoria noi dovevamo rientrare acasa, ma come potevamo rientrarci alle sei, quando avevamo unacittà intera da esplorare?Infatti, arrivati a hoche, andavamo in giro per il quartiere: al cen-tro commerciale, in giro per vari negozietti, a mangiare il kebab.E rientravamo a casa verso le 19:30 e a volte anche alle 20:00!In famiglia andava tutto bene, si mangiava bene, ti trattavanobenissimo e quando alcune volte non capivamo qualche porola difrancese, non parlando l'italiano cercavano di farcela capire intutti i modi possibili. Che dire di più?Per me è il 2° anno di "vacanza-studio", e se avrò l'occasionepenso di farla anche una terza volta, perché ritengo sia una bellis-sima esperienza, che ti insegna a crescere, poiché per una settima-na acquisti una certa autonomia, in una città nuova, e impari adesprimerti in una lingua che non è la tua.

Giorgia Zammito IV AP

In arrivo nuovi computer in Istituto

ferrara news

RACCONTANDO PARIGIL’esperienza della "classe voyageante"

La classe voyageante davanti la scuola pariginache ha rilasciato gli attestati

aprile - maggio 2008 il ferrarino

Per fortuna al Ferrara ormai l’ascensore ha ildispositivo di “ritorno al piano automatico”!

VISITATEil sito della nostra scuola,

curato dal Prof. Picciurro:ww.francescoferrara.pa.it

potrete scaricare i numeri,anche arretrati, del ferrarino.

La matita allegradi Claudia Prainito

Come promesso dal D. S. nell’in-tervista pubblicata nel primonumero di quest’anno, la scuolaha ordinato 25 nuovi computerper rinnovare l’aula “TrattamentoTesti 2” e l’aula “arcobaleno”.Acquistati anche 5 stampantilaser e 5 notebook. In program-

ma, infine, la sostituzione a brevedelle postazioni multimediali dellaboratorio linguistico per com-pletare il “potenziamento” delleattrezzature informatiche cherimane tra gli obiettivi prioritariperseguiti dal Ferrara

Anche quest’anno il Ferrara haaderito all’iniziativa “Palermoapre le porte”, adottando la stori-ca Cappella della Soledad che sitrova a piazza Vittoria accantoalla Questura.

I nostri alunni accoglieranno ivisitatori e faranno loro da cicero-ni in diverse lingue nei giorni 23-24- 25 maggio.Tutti gli alunni e i docenti sonocalorosamente invitati!

Grazie al progetto “L’insegna-mento delle scienze attraversol’approccio sperimentale” pre-sentato dai docenti di scienze efinanziato dalla Provincia, ver-ranno al più presto acquistatenuove attrezzarure e nuovi mate-riali che permetteranno di effet-

tuare vari esperimenti nel nuovolaboratorio che verra allestito alIV piano nel locale del laborato-rio fotografico. L’obiettivo èquello di coinvolgere maggior-mente gli alunni nello studio dellematerie scientifiche.

Si rinnova il laboratorio di scienze

IN BREVE

Pag. 9

Il Ferrara adotta La Cappella della Soledad

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Pag 10 aprile - maggio 2008 “gemellaggio giornalistico” il ferrarino

Nel cuore della città vecchia, in unpunto strategico posto al centro diun ipotetico triangolo i cui vertici

sono la cattedrale, il palazzo reale e il vec-chio mercato arabo di Bahlara (Ballarò) -iluoghi in cui si nutrono l' anima, la mentee… la pancia- ci troviamo noi e la nostrascuola.Non si può dire che le nostre aule e i nostricorridoi (per non parlare della nostra pale-stra) siano un esempio esaltante di moder-na edilizia scolastica. Al contrario nientedi più lontano dalla visione di una moder-na e funzionale scuola. Il "BenedettoCroce" - mai nome fu più appropriato diquello dell' autore della filosofia dello spi-rito (a noi lo "spirito" non deve mai faredifetto!) - è infatti ospitato nella strutturadi un vecchio ospedale. I soliti arguti pen-seranno che col tempo è cambiato solo l'oggetto delle pubbliche cure: una volta acurarsi erano i corpi, adesso sono le menti.Ed in effetti le nostre giovani menti quivengono curate e rafforzate nella loro cre-scita da medici caritatevoli e pazienti(almeno…quasi tutti!).Un cortile protetto da un cancello chiuso adoppia mandata preserva i motorini deipiù fortunati fra di noi, dalle amorevoliattenzioni cui sicuramente li sottoporreb-

bero i contradaioli dell'Albergheria . E'vero, Palermo non è divisa in contrade e ledivisioni in mandamenti e quartieri sonoormai un ricordo del passato, di cui rima-ne traccia solo nelle antiche targhe strada-li, sulle mappe o nella memoria dei nostrinonni. Oggi, però, almeno secondo qual-cuno, Palermo è fatta a sfoglie, come unacipolla e non tutte queste sfoglie si fannoapprezzare per il loro fresco candore.Molte sono ingiallite o muffite per il catti-vo stato di conservazione.Comunque la nostra scuola è radicata nelterritorio meglio e più di tante altre.La prima difficoltà, varcata al mattino lasoglia di ingresso, già trafelati per la lungacorsa indispensabile per non arrivare inritardo, è di carattere fisico. Occorrearrampicarsi su per una scala ripida esenza fine tale e quale a quelle dei templiMaya ammirate nel film "Apocalypto".Chissà che un giorno dalla loro cima nonvedremo rotolare giù, nascosta nella sof-fitta della scuola, la testa di qualche stu-dente particolarmente svogliato.Molti professori vi diranno che la visionedi quelle scale ogni mattina, svolge uncompito educativo rappresentando inmodo non troppo velatamente metaforicoquell'"ascesa verso il sapere" che è o

dovrebbe essere il nostro percorso scola-stico.Io penso, però, che meglio sarebbe almenouna volta ogni tanto utilizzare quel vec-chio ascensore che i più anziani fra di noidicono di aver visto raramente in funzioneper qualcuno che non fosse un docenteo… su di lì.Vi sembrerà strano, ma in questa cosiddet-ta "scuola", si fa (e lo si fa ogni giorno)anche…scuola. Voglio dire che fra questeantiche mura quotidianamente apprendia-mo con impegno e sacrificio tante coseutili a migliorarci. Così, se oggi possointrattenervi, spero suscitando un certointeresse, lo devo al rigore dell' insegna-mento, alle sollecitazioni, ai suggerimentidi chi in questa scuola ogni giorno lavora.Un lavoro complesso e articolato: dallamatematica ai laboratori di fisica, infor-matica e scienze; dalla storia alla filosofia;dalle lingue "vive" a quelle "morte" (iltemuto latino!).Per non parlare delle lunghe ore che passotutte le mattine seduta al mio solito banco.Se volete lo faccio subito ma sarà tutto avostro rischio e pericolo!

Anna Vinci II HLiceo Sc. "B. Croce"

DAL LICEO SCIENTIFICO BENEDETTO CROCE

Nel cuore della città vecchia

Ore 8:00. E' suonata. Un'ultima boccata d'ossigeno (inquinato sì,ma purissimo per noi perché grida LIBERTA') prima di varcarela soglia del grande portone marrone che, malefico, grida PERVOI E' FINITA. Dal profondo dell'androne la sorveglianteminacciosa urla " Cu un trasi ora un trasi chiù!". Ancora un minu-to ed eccoci dentro il nostro istituto, l' I.T.C. "F. Ferrara".Qui tutto è storico: dall'edificio che ci ospita alle bancarelle diVia Bandiera, dalla vicina Vucciria al mercato di Sant'Agostinoper non dire del profumo di sfincionello che sale irresistibile finoall'ultimo piano.La crisi di vocazioni che ha colpito tutti gli Istituti tecnici, hanotevolmente ridotto il numero degli aspiranti ragionieri e pro-grammatori, con il risultato che da qualche anno coabitiamo conil Magistrale "Regina Margherita" che occupa il primo piano delpalazzo. È una convivenza serenamente accettata da tutti, comein un condominio dove si intrattengono rapporti di buon vicina-to.Mentre entriamo in classe, il nostro inviato speciale si infiltra alquinto piano in Sala Professori e ci porta le notizie sulle even-tuali, sempre gradite assenze di qualche docente. Ancora unosguardo ai motorini posteggiati che riempiono tutta la ViaSgarlata e…si comincia.

Sei ore dura il tormento: d'altra parte, cosa non si farebbe pur diavere il sabato libero? E poi, diciamo la verità, non è sempre unasofferenza insopportabile. Abbiamo prof in gamba, gente espertache sa capire e trovare il modo migliore per portare avanti i pro-grammi senza sfinirci.Per il resto ci fanno compagnia la musica napoletana ed interna-zionale dei CD proveniente dalle bancarelle e le abbanniate del-l'ambulante che vende il sale minacciando di non essere più repe-ribile ( "Quando mi cercate non mi trovate!" ).Il Ferrara è una casa sempre aperta ed ospitale: la mattina finoalle due ci siamo noi a riempirlo; nel pomeriggio ci sono corsi ditutti i tipi, da quelli (odiatissimi) di recupero a quelli (molto piùgraditi) di pontenziamento linguistico, per il conseguimento dellapatente europea dei computer e della guida dei ciclomotori, dichitarra, di recitazione, per l'allestimento dello show di fineanno….A proposito, siete tutti invitati al Teatro Orione il prossi-mo 27 Maggio alle ore 9 per assistere al nostro ormai tradiziona-le spettacolo conclusivo. L'ingresso è assolutamente libero. Nevedrete delle belle e, oltretutto, sarà l'occasione per conoscerci estringere nuove amicizie.Anche di notte il Ferrara è vivo: al tramonto, infatti, inizia ilCorso Serale per i lavoratori, l'unico del centro storico, che siconclude poco prima di mezzanotte. Solo allora si richiude il por-tone ed anche l'Istituto può finalmente riposarsi!Grazie dell'ospitalità e in bocca al lupo a tutti! A presto.

Serena Cusimano 4 E

VITA AL FERRARA(Articolo inviato al “B. Croce” per ricambiare “la cortesia”)

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E' palermitano e ha 14 anni. Il suo nome e la sua foto erano giàapparsi nel 2005 in un giornale sportivo quando egli, fra centina-ia di atleti provenienti da tutta Italia, si è classificato 1° nel GranPremio Giovanissimi di lotta cat. 47 Kg.Ad Ostia il 19 aprile scorso è stato il vincitore del campionato ita-liano di lotta libera per la categoria 66 Kg. Stiamo parlando diFerdico Michele, l'alunno della prima I del nostro Istituto il cuifisico anche ad uno sguardo superficiale lascia intravedere i risul-tati dei lunghi allenamenti. Lo incontriamo nel corridoio di frontela sua classe. E' un ragazzo disponibile ma non molto loquace.Evidentemente alle parole preferisce i fatti…A quanti anni hai iniziato a praticare la lotta libera?A 11 anni.Come mai hai scelto questa disciplina?Perché ho avuto la passione per la lotta fin da piccolo.Quanto tempo dedichi agli allenamenti?Due ore al giorno.Riesci a conciliare gli impegni della scuola con quelli dellosport?Non sempre. Ho un po' di difficoltà a trovare il tempo per studia-re in maniera adeguataChe sensazioni hai provato quando hai ricevuto la medagliad'oro?Ero emozionato e, ovviamente, molto contento per i risultatiottenuti!Hai un portafortuna che porti sempre con te?No, non sono scaramantico.Quali sono i tuoi progetti futuri?Diplomarmi e fare carriera con la lotta. Sono già stato convocatoper la nazionale italiana in vista degli europei…Hai mai pensato di abbandonare questa disciplina?Sì, lo scorso anno volevo iscrivermi in una scuola di calcio elasciare la lotta. Per fortuna però ho cambiato idea!Altri hobby ?Mi piace, appunto, giocare a calcio. Due volte a settimana la sera

organizziamo una partita tra amici.Come ti trovi al Ferrara? Com'è il rapporto con i tuoi inse-gnanti?È un'ottima scuola e il rapporto con alcuni professori è buono, conaltri un po' meno.I tuoi professori sono comprensivi sapendo dei tuoi impegni aldi fuori del mondo scolastico?Molti ma non tutti.Come mai ti sei iscritto al Ferrara?I professori del Ferrara che sono venuti per l'orientamento nellamia scuola media sono stati abbastanza convincenti.Cosa apprezzi di più della nostra scuola?Il metodo di insegnamento adottato dai professori: mi sembrache favorisca l'apprendimento degli alunni. Apprezzo inoltre ladisponibilità di alcuni docenti.Cosa apprezzi di meno e vorresti cambiare?La struttura dell'edificio. Mi piacerebbe che le aule fosseroritinteggiate.

aprile - maggio 2008 il ferrarino Dalle prime classi Pag 11

Campionato italiano di lotta libera. Medaglia d’oro per l’alunno Ferdico Michele

SUL GRADINO PIU’ ALTO

M.Ferdico, il secondo da sx, nel momento della premiazione

Salve! Sono una studentessa della 1°A.Molto difficile era stata per me la sceltadella scuola superiore da frequentare, eanche dopo aver scelto quest'istituto, miponevo molte domande: come mi sareitrovata in questa scuola? E i nuovi profes-sori erano così terribili come tutti me lidescrivevano? Molte delle domande cheecheggiavano in me sono state soddisfattefinalmente a settembre.Al primo impatto ritenni questa scuolacome la più adatta a me, ma avevo semprequella sensazione di non essere all'altezzadella situazione; ciò che mi spaventava dipiù erano le nuove materie (diritto, econo-mia ecc..) ed i nuovi professori.All'inizio tutto sembrava difficile e com-plicato, soprattutto ciò che mi mancavaera il tempo per svolgere gli esercizi a

casa, che rispetto alle scuole medie eranoil triplo. Ma dopo qualche mese, tutto èstato più facile; bastava prendere questascuola con un pò più di entusiasmo e ilritmo giusto. Adesso che la scuola è quasifinita sono convinta di aver fatto proprio lascelta giusta: posso affermare che ilFerrara sia uno dei migliori istituti che ioconosca. Anche i professori, che solita-mente vengono considerati da noi alunnicome la parte peggiore della scuola, quisono disponibili e aperti al dialogo, per-mettendo così l'apprendimento anche deiragazzi più difficili. Inoltre posso sugge-rire a coloro che vorrebbero farsi un'ideadella nostra scuola di immaginarla comeuna grande famiglia (destinata alla cresci-ta) in cui tutti cercano di aiutarsi tra loro edi non fidarsi delle opinioni altrui che

spesso, come purtroppo mi è capitato,invece di confortarvi saranno solo utili acreare più confusione e ansia nella vostramente.Sono convinta che l'Istituto migliorerà conil contributo di tutti. Qui ho imparato chela scuola non è soltanto il luogo predispo-sto all'apprendimento, ma è anche il luogomigliore per conoscerci; qui nascono leamicizie migliori ed i primi amori. Magarii ragazzi più grandi ne sanno già qualco-sa!!!Questa scuola, al contrario dell'opinionecomune, contribuisce veramente allanostra formazione culturale ed umana, nelsenso che ci aiuta a formarci, ci apre lamente sul mondo facendoci capire che lavita non si trova soltanto nel nostro quar-tiere. Anna La Barbera 1A

IL PRIMO ANNO AL FERRARAL'esperienza di una alunna

di Nadia De Simone IV E

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Pag 12 aprile - maggio 2008 PARLIAMONE il ferrarino

La violenza tra gli adolescenti èsempre esistita in forme più o menovisibili, ma la cronaca dei giornali

ci riporta quotidianamente episodi di bul-lismo che tornano prepotentemente allaribalta in modo preoccupante.Per capire e affrontare questo fenomenosia in ambito familiare che scolastico esociale è necessario capire la genesi, leradici che lo generano. La violenza, siache provenga da ragazzi cresciuti in quar-tieri dove è elevato il degrado sociale o infamiglie con dinamiche relazionali pro-blematiche (spesso l 'aggressività nascetra i muri di casa), o con grosse difficoltàdi apprendimento, chiama comunque gliadulti al difficile compito di decodificarneil messaggio che vi si nasconde e a quelloancora più arduo di dare risposte al pro-blema. Il bullismo è sintomo di un males-sere fortemente diffuso, di un disagio rela-zionale che si manifesta prevalentementetra adolescenti e giovani ma che prescindedalle categorie sociali. In età adulta spes-so si evolve in altre forme quali il mob-bing o, in ambito familiare, nella violenzasulle donne e sui bambini la cui forterecrudescenza è segnalata dalle cronache.Una recente indagine ha evidenziato cheun ragazzo su due subisce episodi di vio-lenza verbale e psicologica o è vittima diabusi, un 'emergenza sociale quindi! Unfenomeno assai complesso a cui la scuola,quale agenzia preposta a realizzare finali-tà formative ed educative, deve cercare dirispondere con azioni didattico-educativema anche sanzionatorie. È infatti soprat-

tutto nell'adolescenza, un 'età di fragilitàinteriore e di ricerca di identità, che simanifestano questi episodi, nei cui con-fronti sono venute meno certe forme dicontrollo collettivo che in passato caratte-rizzavano le comunità in cui era forte ilsenso dell'appartenenza e della condivi-sione di valori e ideali comuni.In un mondo globalizzato, dove i confinisono in continua ridefinizione e la societàè più composita e complessa, gli individuientrano in relazione prima di tutto tra ibanchi di scuola, e questa diventa il termi-nale in cui esplode il conflitto tra i model-li centrati sulla "legge del più forte" attra-verso cui si manifesta l'atteggiamento delbullo che esercita la sua prevaricazionesulla vittima, e i modelli ispirati alla cre-scita dell'identità, orientata alla realizza-zione di conoscenza e consapevolezza disé in relazione agli altri, di sviluppo dellapersonalità in una realtà di convivenzademocratica e di rispetto delle differenze.La scuola si trova cosi a dovere leggere ivalori e i disvalori che gli adolescenti per-cepiscono e assumono nella loro realtà,soprattutto nei riguardi del bullismo, siacome violenza giovanile in generale sianei comportamenti più specifici che si tra-ducono in vere e proprie persecuzioni chelasciano segni negativi e profondi nonsolo nei bulli ma anche nelle vittime, nellavita scolastica e familiare.Negli ultimi tempi le denunce e i videoche i "cyberbulli "(i bulli elettronici) met-tono in rete hanno fatto emergere unanuova forma di prevaricazione in continuo

aumento che pone la scuola, in tutte le suecomponenti, di fronte alla scelta tramodelli di tipo sanzionatorio-punitivo erisposte che comportano l'assunzione diresponsabilità attraverso comportamentidi tipo risarcitorio-riparatorio come silegge in una circolare del 2007 delMinistro della Pubblica Istruzione. Infatti,la sanzione educativa, nei confronti dellaquale alcuni rinvengono carattere vendi-cativo se non addirittura di rappresaglia,ristabilisce tra bulli e vittime delle loroviolenze l'equilibrio che è stato alterato.Alla scuola, però, non si può chiedere diaffrontare qualsiasi problema, di provve-dere a tutte le necessità ed emergenze. Ènecessario dunque che, oltre alla scuola,anche la società e le istituzioni territorialiintervengano per supportare l'azione dellascuola, per potenziarla e offrire strutturedi tipo alternativo (centri culturali e ricrea-tivi, centri di recupero etc.). È dunqueauspicabile che siano avviate azioni con-crete e programmi di sostegno all'insegna-mento per prevenire il disagio giovanile econtrastare il bullismo e qualsiasi forma diillegalità. L'azione sinergica di tutti i sog-getti presenti sul territorio è necessaria eutile in quanto i disagi, i problemi e leinfelicità degli adolescenti non sono fattiche riguardano unicamente le famiglie acui essi appartengono ma l'intera comuni-tà, che deve farsene carico per prevenireviolenze e sopraffazioni di ogni sorta.

Prof.ssa Anna Vaiana

Bulli e cyberbulli, genesi della violenza

E' ANCORA POSSIBILEUNO SPORT "PULITO"?

Negli ultimi anni il mondo dello sport ha subìto diversecrisi, principalmente di carattere etico. Ad oggi esso nonè più una semplice attività agonistica, in quanto vi sono

presenti parecchi interessi, in particolar modo nel mondo del cal-cio. Adesso, nel XXI secolo, la popolarità, l'essere conosciutipaga e anche abbastanza e, come spesso accade, dopo la ricchez-za, si vuole raggiugere anche il potere. Proprio sul tema del pote-re si è incentrato l'ultimo scandalo italiano, ovvero quello di cal-ciopoli, da molti considerato come la morte della passione che unintero popolo nutriva nei confronti dello sport nazionale. A peg-giorare la situazione si è aggiunta la violenza negli stadi, attuatada coloro che si definiscono "ultras" ma che, in realtà, sono sola-mente teppisti che contribuiscono a rovinare l'immagine delnostro Paese all'estero. Tutti gli organi competenti hanno cercatodelle soluzioni per tentare almeno di frenare questo fenomenoma, come tutti sappiamo, dagli scontri di Catania del 2 febbraio2007 a quelli di metà novembre, le violenze sembrano non averefine: a Roma, oltre alla sede del CONI, sono stati assaltati anche

diversi commissariati; anche gli autogrill, trasformati in vere eproprie “arene”, sono stati teatri di scontri che in due casi hannocausato la morte di tifosi. Personalmente non credo che quest'ul-timo atteggiamento c'entri molto con il calcio, perché gli ultràusano la loro presunta passione solamente come pretesto perpoter compiere atti vandalici. Secondo me, per impedire l'aumen-to di questo fenomeno bisogna semplicemente attuare le leggicondannando i teppisti a tre anni di carcere invece di condannar-li soltanto all' inibizione per tre anni ad assistere ad una partita dicalcio.Altra enorme piaga dello sport è il doping, fenomeno ingiganti-tosi negli ultimi anni in diverse discipline sportive.Personalmente credo che non ci sia niente di più bello di potervincere una gara con i propri mezzi, invece di utilizzare certesostanze che probabilmente aumentano le prestazioni fisiche masicuramente diminuiscono la dignità se non portano addiritturaanche a qualche gesto estremo. Fra tutti va ricordato Pantani,distrutto dal doping e definitivamente ucciso dai Media. In con-clusione, penso che, oltre a partecipare, anche vincere sia belloma bisogna ricordare sempre che il fine non giustifica i mezzi,perché questo è l'unico sistema per avere uno sport più pulito.

Pietro Leone IV Pr2

Page 13: Ferrarino num.4 anno 3

Intervista doppia ai rappresentanti d’Ist. più giovani

I cugini di città

aprile - maggio 2008 il ferrarino Pag 13

“In bocca al lupo per gli esami”“In bocca al lupo per gli esami”

8. Perché rispetto ad alcuni rappresentanti del passa-to, i problemi degli studenti mi stanno a cuore.

Che voto dai al tuooperato ?

5½. Perché non abbiamo fatto tutto il possibileper accogliere tutte le richieste degli studenti.

E' nato tutto per scherzo, ma più passavano i giorni,più mi sono reso conto di che grande responsabilità

fosse.

Cosa ti ha spintoa candidarti?

"Una minaccia", fatta per scherzo da mio cugi-no.

Sì certo! Ci sono ancora molte cose che posso fareper questa scuola.

Ripeteresti questaesperienza?

Sì, per rimediare a ciò che non sono riuscito afare quest'anno scolastico.

Mi sento carico di responsabilità, ma responsabilitàpositive. Al contrario ho acquistato notorietà. Fa

sempre piacere essere "riconosciuti" nei corridoi!

Vantaggi e svantaggidi questa esperienza?

Vantaggio: essere più noto all'interno dell'istitu-to. Svantaggio: occupare i pomeriggi per parte-cipare ai vari impegni ...

No, metto prima il bene degli altri studenti. Hai mai approfittato dellatua "posizione"?

Qualche volta.

Non sta a me dirlo! Il migliore tra voi due? Risposta ovvia: IO!

Come pregio il fatto che sia mio cugino…Un difetto: è troppo precipitoso.

Un pregio e un difettodel cointervistato

E' difficile trovare un pregio…Un difetto: è testardo.

Grazie per avermi dato questa opportunità, spero difare sempre meglio!

Cosa dici a chiti ha votato?

Anche se non ho esaudito tutte le vostre richie-ste, mi sono impegnato al massimo!

Pietro De Simone Giuseppe Calabrese

V EV Pr1

V Pr2V A/s

di V.Agnello e S. Minaudo IV E

Page 14: Ferrarino num.4 anno 3

DA AGRIGENTOSono un'alunna del Liceo"Majorana" di Agrigento.Ho avuto modo di leggere ilvostro giornalino che trovointeressante e ben struttura-to. In particolare, mi ha fattoriflettere il tema dell'alunnoche parlava della scuolasecondo Einstein nel qualeegli affermava che i docentispesso sono visti dai ragaz-zi come dei nemici. A talproposito sono convinta chein classe sia veramenteimportante respirare unclima di collaborazione chefavorisca un apprendimentosereno. Per questo, anchequando i voti sono negativi,il giudizio complessivo deldocente dovrebbe esseresempre ottimistico, cioè nondovrebbe mai scoraggiarel'alunno né dovrebbe farperdere la speranza dimigliorare il proprio profitto.

Erica AlbanoII D Liceo scientifico

"Majorana" Agrigento

Il calendariodel Ferrara arriva

a TORINO!Ho ricevuto il vostro calen-dario come graditissimodono natalizio e portato aTorino, dove vivo per motividi lavoro. Ha suscitato l'am-mirazione di colleghi eamici, siciliani e non.Quando si è lontani da"casa" diventa ancora piùforte l'attaccamento alla cul-

tura dei padri ma, al di là dellegame "affettivo", abbiamoapprezzato le ricette, laricerca di proverbi e modi didire, il confronto con le lin-gue europee. Per noi sicilia-ni è stata un'occasione perriscoprire la nostra cultura eper i non siciliani un modoper apprezzarla e approfon-dirne la conoscenza.Complimenti a tutti per l'otti-mo lavoro svolto....e arrive-derci al prossimo anno!!!

Patrizia D'Ippolito - Torino

Itinerari didattici alMuseo Archeologico

“A. Salinas”Cara prof.ssa LipariVogliamo ringraziarla per labella ed importante espe-rienza, che ci ha dato la pos-sibilità di provare nuoveemozioni.Nel corso del viaggio nell’ar-cheologia, abbiamo scoper-to la capacità di sognare edimmaginare tempi lontani inluohi vicini.Abbiamo apprezzato il suoamore per l’arte e l’entusia-smo che ci ha contagiato.

Huong Dohan III A/s

L’AMORE TRIONFA...(a Marco Corsale ex 5e)

Sembra ieri quando faceva-mo quelle lunghe passeg-giate tra i corridoi dellascuola, a parlare di tutto e diniente pur di stare vicini; equando tutti ci chiedevanodella nostra storia facendocidiventare quasi la coppia piùpopolare della scuola; equando tu con qualunquescusa entravi nella mia clas-se per catturare la miaattenzione; ma soprattuttoquando i tuoi sguardi e quel-le dolci parole da amico mihanno fatto innamorare dite.Insieme abbiamo passato

momenti fantastici e insiemeabbiamo superato quei pro-blemi che ostacolavano ilnostro amore e adesso que-sto amore trionfa da quasiun anno e anche se mancaqualche giorno voglio fartitantissimi AUGURI PER ILNOSTRO PRIMO ANNI-VERSARIO.Ti ringrazio di questimomenti felici che mi hairegalato e che continui aregalarmi, per il tuo amoreinfinito e per le tue dolciparole che mi fanno sentireuna principessa che proteg-gi tra le tue braccia.Tu sei il ragazzo che mirende felice ogni giorno, chemi consola dopo una bruttagiornata. Quando ti vedo ilmio cuore diventa irrefrena-bile. Sei tu il ragazzo cheamo con tutto il mio cuore eche non smetterò mai diamare, con te voglio condivi-dere ogni momento felicedella mia vita, perché vissu-to con te sarà mille volte piùbello. Ricorda che io per teci sarò sempre, non tiabbandonerò mai, saròsempre vicino a te neimomenti belli e in quelli brut-ti, supereremo insieme ogniostacolo e vivremo insieme imomenti più felici dellanostra vita. Auguri amoremio, e ricorda sempre chesei la cosa più importantedella mia vita, ma soprattut-to ricorda che… TI AMO!!!

By la tua Bambolina(Serena Cusimano 4e)

….Auguri!!!Colgo l'occasione per fare ipiù sinceri auguri di buon18°compleanno alla miamigliore amica: Sabrina(4e)!!! E volevo dirti: Graziegioia per avermi aiutato acrescere, a maturare, afarmi diventare la personache sono …Con te ho capito cosa vuoldire avere un'amica! Grazieper non avermi mai abban-donata e di avermi aiutato in

qualsiasi momento...Sabrina sei unica, pensoche nessuno potrà prendereil tuo posto nel mio cuore eTi ringrazio per avermi rega-lato momenti fantastici !!!!Il 29 maggio è un giornoimportante perché sei natatu, stellina!!!!! Baci baciT V 1 K X M D B E O * & s X S IMaria Rita(3pr2)

Tanti auguri anche da partedi Paolo Fasone (ex 2e): ungrosso abbraccio dal tuomigliore amico!!Altre 3 persone fantastichecompiono 18anni nel mesedi maggio: Patrizia (8mag-gio), Carmen & Francesca(21maggio).Tanti Auguri anche a voi !Baci.

Mary (3pr2)

Pag 14 aprile - maggio 2008 LA POSTA DEI LETTORI il ferrarino

Periodico dell’ITC“F. Ferrara”- PA

Anno 3 n. 4aprile - maggioo 2008

Direttore:prof. Vincenzo MuscatoDocenti collaboratori:

prof. Emanuele Ciccarelli,prof.ssa Maria Lipari

Comitato di redazione:Cusimano Serena , AgnelloViviana, De Simone Nadia,

Minaudo Sabrina,Noto Jean,Pernini Alessia,(VE),Pernini Noemi, (IF),

Portanova Rosalia (IF),Pagano Giuseppe (IV Pr2)

Hanno collaboratoin questo numero:

prof.ssa VaianaFalcone Valentina VPr1

Margherita Bisconti 3 Pr1La Barbera Anna I A

Zammito Georgia IV Pr1

Stampa:Tipolitografia

Giambrone SalvatoreVia G. Li Bassi, 72 - 90127Palermo - tel. 091 484109

Inviate le vostre lettere a:[email protected]

o consegnatele direttamenteal comitato di redazione.

Page 15: Ferrarino num.4 anno 3

aprile - maggio 2008 il ferrarino Curiosando Pag 15

Sei SICILIANO quando ...- sei siciliano se pur non avendo un lavoro e un euro in tasca offri il cafféal bar ai tuoi amici!- sei siciliano se anche se non hai un lavoro scorazzi in giro con il macchi-none!- sei siciliano se trovi sempre un secondo del tuo tempo per un sorriso!- sei siciliano se quando incontri fuori dalla sicilia un tuo concittadino chenon avevi mai cagato in città, ci parli come se usciste insieme da una vita!- sei siciliano quando ti lamenti sempre della tua città e quando sei fuori lavanti come se fosse il paese delle meraviglie!!!- sei siciliano quando parli cu tutti!!!!!- sei siciliano quando non ti tiri indietro a una detta C U R N U T U daun'automobilista milanese!- sei siciliano quando dici di non essere permaloso e ti incazzi ad ogniappunto che ti fanno!- sei siciliano quando vivi fuori e dici: io cà un ci muru!!!!-sei siciliano quando vivi al nord e almeno una volta al giorno ti vienenostalgia della tua terra e della sua gente!- sei siciliano se pur vivendo a Milano da più di 5 anni non perdi una vir-gola del tuo meraviglioso accento!!!!- sei siciliano se quando vivi fuori almeno 1 volta al mese ricevi il paccoche ti manda tuo padre da giù con tutte le cose da mangiare sicule!- sei siciliano se hai almeno 1 cd dei tinturia ovviamente masterizzato!!!!- sei siciliano se almeno una volta nella vita sei stato raccomandato!!!- sei siciliano se per fare 100 metri prendi la macchina!!!!

ALMENO L'ITAGLIANO SALLO...- Mi puoi disinnescare la segreteria telefonica?

(Ordigni moderni...)- Soffro di vene vorticose. (Sarà un ballerino...)- Di fronte a queste cose rimango putrefatto!

(Che schifo!)- Quando muoio mi faccio cromare. (Valido!)

- Arriva il treno, hai blaterato il biglietto? (.....)

- Come faccio a fare tutte queste cose simultanea-mente? . Dovrei avere il dono dell'obliquità!

(la torre di Pisa???)- Un'onda anonima ha travolto i surfisti.

(e nessuno la sa riconoscere???)- Basta! Vi state coagulando contro di me!

(trasfusione?)- Anche l'occhio va dalla sua parte...

(Si chiama strabismo...)- Non so a che santo riavvolgermi.

(Una video cassetta devota....)- Avete i nuovi telefonini GPL?

(No mi spiace solo benzina!!!)- Prima di operarmi mi fanno un' autopsia generale.(Auguri!)- Vorrei un pacco di cotone idraulico.

(Ha una perdita???)- Abbiamo mangiato la trota salmonellata.

(Ancora auguri!)- Ho visitato palazzo degli infissi a Firenze.

(....si ci sono infissi alla finestre e allora??)- Vorrei una pomata per l 'Irpef.

(Herpes è difficile...)- Se lo sapevo glielo divo! (Ovvio...)- Usare il DDT fa diventare più grande il buconell'Orzoro. (Addio colazione)- Tu non sei proprio uno sterco di santo.

(Menomale...)- Tu l'hai letto il fu Mattia Bazar?

(Antonella Ruggero???)- E' andato a lavorare negli evirati arabi.

(Contento lui...)- Lo scontro ha causato 5 feriti e 10 confusi.

(Uno dei confusi sei tu??)- Mia nonna ha il morbo di Pakistan. (....)- La mia auto ha la marmitta paralitica.

(...e al posto dei cavalli ha le sedie a rotelle??)- Verrà in ufficio una stragista per il tirocinio.

(Si salvi chi può!)- Sono momentaneamente in stand-bike.

(L'attesa in bicicletta....)- Davanti alla sua prepotenza resto illibato.(....si....)- Da vicino vedo bene, è da lontano che sono lesbi-ca. (Aiuto...)- C'è una peluria di operai. (Che schifo!!)- E' inutile piangere sul latte macchiato.

(Meglio farlo su un bel cappuccino...)- Sono sempre io il cappio espiatorio. (L'impiccato)- Signora, vorrei 100 grammi di prosciutto senzapolistirolo. (...che faccio un po' fatica a digerirlo...)- Mi sono fatta il Leasing al viso.

(..pensavo un mutuo...)

Un giorno, il cavallo di un contadi-no cadde in un pozzo.Non riportò alcuna ferita, ma nonpoteva uscire da lì con le sue pro-prie forze. Per molte ore l'animalenitrì fortemente, disperato, mentreil contadino pensava a cosa avrebbepotuto fare.Finalmente, il contadino prese unadecisione crudele: pensò che ilcavallo era già molto vecchio e nonserviva più a niente, e anche ilpozzo ormai era secco ed avevabisogno di essere chiuso in qualchemaniera.Così non valeva la pena sprecareenergie per tirar fuori il cavallo dalpozzo. Allora chiamò i suoi viciniperchè lo aiutassero a interrare vivoil cavallo. Ciascuno di essi preseuna pala e cominciò a gettare dellaterra dentro il pozzo.Il cavallo non tardò a rendersi contodi quello che stavano facendo, epianse disperatamente.Tuttavia, con sorpresa di tutti, dopoche ebbero gettato molte palate diterra, il cavallo si calmò.Il contadino guardò in fondo alpozzo e con sorpresa vide che adogni palata di terra che cadevasopra la schiena, il cavallo la scuo-

teva, salendo sopra la stessa terrache cadeva ai suoi piedi.Così, in poco tempo, tutti viderocome il cavallo riuscì ad arrivarealla bocca del pozzo, passare soprail bordo e uscire da lì, trottando feli-ce.La vita ti getta addosso molta terra,tutti i tipi di terra. Soprattutto se tusei già dentro un pozzo.Il segreto per uscire dal pozzo èscrollarsi la terra che portiamo sullespalle e salire sopra di essa.Ciascuno dei nostri problemi è ungradino che ci conduce alla cima.Possiamo uscire dai buchi più pro-fondi se non ci daremo per vinti.Adoperiamo la terra che ci tiranoper fare un passo verso l'alto!

Ricordati delle 5 regole per esserefelice:1 - Libera il cuore dall'odio.2 - Libera la mente dalle eccessivepreoccupazioni.3 - Semplifica la tua vita.4 - Dà in misura maggiore e coltivameno aspettative.5 - Ama di più e....accetta la terrache ti tirano, poichè essa può esserela soluzione e non il problema.

SCUOTERE LA TERRA

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Pag 16 aprile - maggio 2008 relax il ferrarino

IL PREZZO DEL CERVELLOIn ospedale si trova un paziente gravemente malato.I familiari si riuniscono nella sala d'attesa e, alla fine entra un medi-co, stanco e desolato: 'Mi dispiace d'essere portatore di brutte noti-zie', disse guardando le facce preoccupate. 'L'unica speranza per ilvostro familiare è un trapianto di cervello. E' qualcosa di sperimen-tale, è rischioso, ed anche economicamente del tutto a vostre spese'.I familiari restano seduti, ascoltando le gravi notizie.Alla fine, uno domanda: 'Per informazione, quanto costa un cervel-lo?' 'Dipende', risponde il medico, '5.000 euro un cervello di uomo;200euro uno di donna'.Un lungo momento di silenzio invade la stanza, mentre gli uominipresenti cercano di non ridere ed evitano di guardare le donne negliocchi, anche se qualcuno accenna un sorriso...Infine, la curiosità fa domandare ad uno di loro: 'Dottore, a che sideve la differenza di prezzo?'Il medico, sorridendo a una domandacosì innocente,risponde: 'Quelli femminili costano meno perchèsono gli unici ad essere stati usati, gli altri sono come nuovi'.

Scuola di dizioneUn balbuziente decide di andarea scuola di dizione.Un mese dopo incontra unamico che gli chiede: "Allora,come va?" Sei migliorato?".E l'altro: "Senti: sette serpentisibilano in salotto sotto il sofà!".L'amico è sbalordito: "Ma èincredibile! Fantastico! Non haipiù problemi! Sarai contento,immagino!"."S-s-sì, m-m-ma- ma è u-u-unafr-frase un po-po-pò dif-dif-dif-ficile d-d-da in-in-inserire i-i-inu-u-- u -una co-co-co-conversa-zione"!

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ARTICOLI SANITARI DIETETICI - PROFUMERIA - GIOCATTOLI

Al posto di bloccoUn tizio con una vecchia mototutta scassata viene fermatodai carabinieri: "Documenti..."."Non ce li ho!"."Il casco?"."Non ce l'ho!"."Lo specchietto retrovisore?"."Non ce l'ho!"."La targa?"."Non ce l'ho!"."Allora, riepilogando: lei e'senza documenti, senza casco,senza specchietto e senzatarga. E ora come la mettia-mo?"."Appoggiata al muro che e'senza cavalletto".

Vinci una calcolatricecon il

CRUCINUMERAI primi 5 alunni che svolgeranno correttamente il cru-cinumera riceveranno in premio una calcolatrice.La soluzione dovrà essere consegnata all’autrice delgioco, Portanova Rosalia I F, che registrerà l’ordinedi consegna.

ORIZZONTALE1- 4x103+3x102+9x10+6x100

5- il sestuplo di 116- il cubo di 98- numero primo portafortuna9 - 23x2910 - 30260:511- 34+2x3+30

VERTICALE1- 577x23

2 - 3993:113 - 26x7x54 - 233x347 - 2017+33910 - il quadruplo

di 17