Ferrarino - Anno 8 - num. 4

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Periodico di informazione e discussione dell’IISS “F.  Ferrara” - Palermo anno 8 n. 4 Maggio 2013 Periodico di informazione e discussione dell’IISS “F.  Ferrara” - Palermo anno 8 n. 4 Maggio 2013 Stage aziendali pag 10 Il torneo di calcetto pag.14 La visita alla cantina “100 passi” pag 5

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Giornalino di istituto

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Periodico di informazione e discussione dell’IISS “F.  Ferrara” - Palermo anno 8 n. 4 Maggio 2013Periodico di informazione e discussione dell’IISS “F.  Ferrara” - Palermo anno 8 n. 4 Maggio 2013

Stage aziendali pag 10 Il torneo di calcetto pag.14

La visita alla cantina“100 passi” pag 5

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L’onda lunga della crisieconomica internaziona-le continua a percuotere

le fragili sponde del nostroPaese. Fra tutte le regioni, laSicilia paga il prezzo più alto acausa di annose politiche pocolungimiranti. Fra tutti i sicilia-ni, poi, sono proprio i giovaniad essere maggiormente pena-lizzati. La mancanza cronica diopportunità di impiego, aggra-vata dalle cupe prospettivesocioeconomiche, rende illavoro un vero e proprio mirag-gio, soprattutto per quanti, con-clusi gli studi, sono alla ricercaaffannosa di un’occupazione.Tuttavia, la nostra scuola nonintende rassegnarsi passiva-mente di fronte a tali difficoltàma al contrario ha scelto dioperare in prima linea per con-tribuire al cambiamento e aduna inversione di tendenza.Sensibile ai richiami delledirettive dell’Unione Europeasulle nuove tecnologie e sullamobilità sociale, attenta ai piùrecenti orientamenti della poli-tica regionale che intende pun-tare per la ripresa economicasul Turismo e sull’agricoltura,il Ferrara ha avviato un percor-so di profondo rinnovamentoche mira a proiettare la scuolanel futuro. In quest’otticavanno colti i vari progetti, iprotocolli d’intesa, i partenaria-ti e le costituzioni di reti conaltre scuole, imprese, Enti eorganismi di collocamentosiglati dal nostro Istituto conl’intento di avvicinare il mondodella scuola al mercato dellavoro. Ci riferiamo non solo alprogetto FIxO che perseguel’obiettivo di favorire l’ingres-so dei nostri studenti nelmondo del lavoro ma anche aitre stage lavorativi pressoaziende Turistiche Alberghiereche stanno coinvolgendo più di40 allievi. Il Turismo è infattiuno dei pochi settori per i qualisi prevede una significativacrescita economica con conse-

guente domanda di lavoro.Anche l’accreditamento Trinityottenuto dalla nostra scuola vacolto come un ulteriore tentati-vo del Ferrara di adeguare l’of-ferta formativa alle esigenzedel mercato del lavoro per ilquale la conoscenza delle lin-gue straniere è ormai indispen-sabile.

Infine, non meno importanteappare il progetto Mobilità

sociale e merito della ScuolaSuperiore Sant’Anna di Pisache persegue l’obiettivo divalorizzare gli studenti capaci emeritevoli superando il condi-zionamento socio-economicoche spesso limita l’accessoall’istruzione universitaria.Insomma, la nostra scuola stamettendo in campo tutte leenergie e le risorse disponibiliaffinché la cultura d’impresa e

lo spirito di imprenditorialitàinizi a radicarsi anche presso inostri alunni. È assolutamentenecessario sapersi mettere ingioco, magari rischiando inprima persona nella consape-volezza che il tanto agognatolavoro non arriverà mai comeun dono dal cielo ma andràinvece conquistato giorno pergiorno, investendo sulla pro-pria formazione. Gli strumentinormativi e finanziari nonmancano, così come non man-cano Enti e Istituzioni pronti adaffiancare i giovani con ideecreative e voglia di rischiare;bisogna solo non arrendersi enon rassegnarsi, credere neipropri sogni e lavorare dura-mente affinché essi si realizzi-no. Con questo spirito fiducio-so e propositivo rivolgiamo ilnostro augurio alle classi quin-te di cui, come ormai da tradi-zione, pubblichiamo le fotonell’ultimo numero dell’anno!A loro un grande in bocca allupo. Buona fine d’anno scolastico.

La redazione.

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Sommario3 Progetto “mobilità

sociale e merito”

4 Trinity Colege

5 Educaz. alla legalità

6 Ferrara News

7 Il sondaggio

8 Palermo apre le porte

9 P. Puglisi Beato

10 Stages aziendali

12 Incontro con

studenti tedeschi

13 Il Castello della Cuba

14 Sportivamente

15 L’intervista

16 Relax

EEddiittoorr iiaallee

Il FerrarinoPeriodico dell’IISS

“F. Ferrara” - PalermoTel 091332721

Anno 8 n. 4Maggio 2013

Comitato di redazione: Baiamonte V. 3R, Jerbi S.,Schiavo J., Ruffino G. e A.,

Marotta A., Costantino C., LaNave F., Ouerghemi S., 3BP,

Paternò R., Scalisi N. 2A, VillariF., Vetro G., 4 M, Randazzo Y.,

Fiammetta A., Anselmo A. 3C,

Hanno collaborato

in questo numero: V. Merenda, A. Lo Cascio 4M,A. Malesci, A. Tudisco 4BP,

F. Baldi, Y. Calì, Cottone,Lisciandrello, Aggiato 4C, D.

Carta 3A/sDocenti impegnati

nel progetto:

V. Muscato, L. Bonadonna C. Prainito.Stampa:

Tipolitografia

LuxografVia Bartolomeo da Messina, 2

Palermo

Inviate i vostricontributi e

suggerimenti, all’indirizzo mail:

[email protected]

Il Ferrara proiettato nel futuro per

riaccendere le speranze degli alunni

La matita allegradi Claudia Prainito

Per il tuo futurosarebbe meglio

un posto Fixo!

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Al via il Progetto FIxO Per i nostri alunni opportunità

di lavoro sempre più concrete

Il Ferrara, insieme ad altriquattro Istituti Superioridella provincia di Palermo,

è stato selezionato da Italia

Lavoro Spa che collabora conil Ministero del Lavoro e

delle Politiche sociali peravviare il progetto FIxO(Formazione e Innovazioneper l’Occupazione). Si trattadi una iniziativa volta a ridur-re i tempi di ingresso nel mer-cato del lavoro dei giovanidiplomati e di favorire il lorocollocamento in linea con glistudi effettuati e con le loro

aspirazioni. Dell’iniziativa, infase di progetto, beneficeran-no 150 alunni verso i qualisaranno indirizzati i servizi diplacement scolastico ossial’insieme di attività che lascuola presterà a favore deglistudenti al fine di agevolare latransizione dal mondo dellascuola al mondo del lavo-ro. In un’ottica di lungo periodo,l’azione di FIxO ha l’obiettivodi qualificare i servizi diorientamento e intermediazio-ne al lavoro offerti dai sistemi

scolastici e universitari e per-tanto potrebbe essere estesa adun numero più elevato di alun-ni. Ciò consentirà alla nostrascuola di diventare un centro

per i servizi di orientamento

e placement e di promozionedi tirocini di formazione, con-tratti di apprendistato e orien-tamento. L’iniziativa prevedeinfatti piani personalizzati perfacilitare l’accesso alle profes-sioni richieste dal mercato dellavoro. Grazie a FIxO ilFerrara svolgerà un ruolo di

mediazione nel mercato dellavoro avvalendosi del regimeparticolare di autorizzazioneall’esercizio dell’attività diintermediazione (art. 6 D.lgs276/2003). Sono stati già effettuati i primiincontri per formalizzare gliaccordi con Confturismo,

Unicredit, Ente bilaterale

per il turismo e l’Ente bilate-

rale per il terziario.Il lavoro così per i nostri alun-ni non è più un’utopia ma unaconcreta possibilità.

Progetto “Mobilità sociale e merito” Un’opportunità che cambia il volto del Ferrara

Il nostro Istituto fra le 5 scuole selezionate in Sicilia per far ripartire l’ascensore sociale

Il 23 aprile si è svolta aPisa, presso la ScuolaSuperiore Sant’Anna, la

giornata di studi “Uguaglianzadei meritevoli”, dove è statopresentato, nelle sue lineeprincipali, il progetto“Mobilità Sociale e Merito”.L’evento ha voluto promuove-re un confronto tra il mondodella scuola secondaria e ilmondo dell’Università sultema della mobilità sociale, eha visto la partecipazione diesperti, di docenti universi-tari e docenti delle scuolesecondarie. I lavori sono stati introdotti dalMinistro Francesco Profumo,e dal Presidente della ScuolaSuperiore Sant’Anna,Giuliano Amato. In quest’oc-casione si è sottolineata lanecessità di far ripartire“l’ascensore sociale” che inItalia si è fermato, garantendo

ai più meritevoli pari opportu-nità di crescita anche se prove-nienti da ceti sociali menoagiati rispetto a chi ha lafortuna di contare su fami-glie con maggiori disponi-bilità economiche”. “Occorre recuperare – ha con-cluso il ministro Profumo –nella nostra società quel fluidi-

ficante che garantisca alle per-sone capaci e impegnate, indi-pendentemente dalla loroprovenienza, di intrapren-dere un percorso universi-tario di qualità”.Il progetto “Mobilità sociale emerito”, promosso dallaScuola Superiore Sant’Anna diPisa, con il monitoraggio del

Ministero dell’Istruzione,dell’Università e della Ricercavuole dare seguito all’articolo34 della Costituzione italiana,più che mai attuale, secondo ilquale “…i capaci e i meritevo-li, anche se privi di mezzi,hanno diritto di raggiungere igradi più alti degli studi”. I lavori sono continuati nelpomeriggio con un confrontotra i referenti regionali perl’orientamento, i dirigenti sco-lastici e i docenti delle scuolesuperiori delle tre regioni indi-viduate Lombardia, Sicilia,Toscana, per mettere a puntoinsieme agli allievi dellaScuola Superiore Sant’Annaed esperti tutor del Ministerole prime proposte operative.Per il nostro Istituto erano pre-senti la Vicaria prof.ssa CinziaGullo e la prof.ssa AngelaMangione.

FFeerrrraarraa nneewwss

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FFeerrrraarraa nneewwss

Grande novità al Ferrara!La nostra scuola èdiventata Centro regi-

strato di esami TRINITY perla certificazione delle compe-tenze in LINGUA INGLESE.Anche tu potrai ottenere unacertificazione del tuo livello dicompetenza raggiunto in linguaInglese, fondamentale peraccedere ai corsi di laurea e uti-lissima per accedere al mondodel lavoro. L’esame TRINITYviene riconosciuto in Italia e invari paesi d’Europa.Per il prossimo anno scolastico

la nostra scuola attiverà deicorsi di preparazione agliesami TRINITY aperti aglialunni di tutti gli indirizzi, aidocenti e a tutto il personaledella scuola. Potranno accedereagli esami tutti coloro che nefaranno richiesta.Gli esami sono aperti anche alterritorio!NEWS su questi esami:La nostra scuola ha richiesto tretipologie di esami: GESE, ISE,SEW.Inizieremo a lavorare con ilGESE (Graded Examinationsin Spoken English) che sonoesami orali del Trinity disponi-bili su 12 livelli, dall'inizialeall'avanzato, e coprono l'interagamma del Quadro Comune diRiferimento Europeo (da un

livello pre A1 a C2).Si può accedere al livello piùadatto alle proprie abilità, dalprincipiante al livello madre-lingua, quindi vi è un esameadatto a tutti coloro che studia-no l'inglese, anche per chiconosce solamente poche frasi,quindi ANCHE TU potrai acce-dere senza alcuna difficoltà!!!L'esame consiste in un collo-quio individuale con un esami-natore inviato dal TrinityCollege London presso la seded'esame (cioè presso LANOSTRA SCUOLA), duranteil quale il candidato, dal livello4 in poi, propone anche argo-menti liberamente scelti, muo-vendosi tra gli ambiti più vari:vita familiare, professionale,musica, sport, viaggi, ambien-

te, società, politica, propriocome avviene in una conversa-zione reale.I dodici livelli vengono suddi-visi in 4 stadi: Initial,

Elementary, Intermediate e

Advanced.

Gli altri esami sono: ISE

(Integrated SkillsExaminations in English) checonsiste in un esame scritto eorale e SEW (Spoken Englishfor Work) che prepara i candi-dati al mondo del lavoro propo-nendo l'approfondimento dellacompetenza linguistica in con-testi riguardanti il settore dellavoro.WE ARE WAITING FORYOU!La docente referente Nina

Savatteri

OUR FUTURE IS

ENGLISHIl Ferrara diventa Trinity Examination Center

Si è concluso il 27 marzo2013 il corso di aggior-namento organizzato dal

CREMIT sull’utilizzo didatticodelle Lavagne InterattiveMultimediali (LIM) e condottodalle prof.sse Patti e Triaccadell’Università Cattolica diMilano.

I docenti coinvolti si sonocimentati in simulazioni e pra-tiche della didattica multime-diale al fine di rendere piùcoinvolgenti le lezioni.L’utilizzo delle LIM infatticonsente di proporre i contenu-ti didattici delle varie disciplinecon un linguaggio più vicino ai

nativi digitali. Il nostro istituto, nell’intento diaccompagnare costantementegli allievi nel processo formati-vo, punta a far leva sulle nuovetecnologie affinché esse entrinonella pratica quotidiana dellascuola. Per questo, dal prossi-mo anno scolastico, il Ferrara,in qualità di scuola punto

ordinante, avvierà una ricerca-azione in collaborazione conl’USR e in rete con altre scuo-le, al fine di sperimentare lavalidità dell’uso della LIM incontesti a rischio di dispersionescolastica. Gli esiti della ricerca, che ver-ranno pubblicati a curadell’USR, consentiranno divalutare l’impatto delle TICsulla motivazione degli studen-ti, sullo sviluppo di alcunecompetenze trasversali per unascuola del futuro sempre piùinclusiva.

Anche i proff... studiano!Concluso il corso di aggiornamento sulla didattica multimediale

ProgettoComenius

Si avvia alla conclusione ilprogetto Comenius “If I were

you”. L’ultimo meeting,infatti, si terrà a Kursenai inLituania dal 27 al 31 maggioprossimo. Otto alunni dellanostra scuola, accompagnatidai docenti Ganci, Vaiana eMuscato, presenteranno iloro lavori e si confronteran-no con i “compagni” turchi,spagnoli, rumeni e lituani sultema dell’empatia. Per un “Comenius” che sichiude c’è ne già un altro incantiere. Al prossimo proget-to parteciperanno studentitedeschi, belgi, francesi,polacchi, ungheresi e lettoni.

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Terre libere dalla mafiaLa visita alla cooperativa che gestisce

i terreni confiscati alla mafia di Alessandra Malesci e Antonio Tudisco 4BP

Il 26 Marzo scorso si è concluso il percorsoeducativo antimafia, coordinato dal centro“Pio La Torre”, curato dalle prof.sse Vaiana

e Santomarco e al quale hanno preso parte leclassi 4BP, 5PR1 e 4M.

Durante quest'ultimo e significativo incontro abbiamo dibattutosull’intreccio tra mafia, Stato e politica e quindi sulla corruzio-ne dei poteri ma abbiamo anche approfondito le nostre cono-scenze sui movimenti civili nati per contrastare la mafia attra-verso la non violenza. La nostra scuola, grazie alla fondazione

“Con il sud” che finanzia la cooperativa“Libera Terra”, ci ha permesso di visitare ibeni confiscati alla mafia che sono stati tra-sformati e riutilizzati a fini economico-sociali (secondo la legge “Rognoni-LaTorre”). Abbiamo visitato la cantina“Centopassi” e l’agriturismo di Libera

Terra che fu confiscato al boss SalvatoreRiina. Le guide, Pippi (di Libera Terra) eDaniela (mediatrice di intercultura), cihanno spiegato come sia stato difficile otte-nere i beni e quanto sia stato complicatoavviare un’attività economica solo con ilsudore della fronte, come gli associati com-battano tutti i giorni per sconfiggere la

mafia che toglie il futuro a noi giovani. Le guide inoltre ci hannodato la possibilità, nonostante il maltempo, di visitare il memo-riale dedicato ai morti della strage di Portella della Ginestra del1947, facendoci notare che dove si trovano le pietre più grandierano state trovate le vittime. Questa fantastica esperienza hapermesso a noi ragazzi di constatare con i nostri occhi quantisforzi compiono i movimenti civili per combattere il fenomenomafioso che spesso è dimenticato dallo Stato e come i beni con-fiscati ai boss vengano riutilizzati per il sociale.

Come ogni anno, lanostra scuola ha parte-cipato al progetto edu-

cativo antimafia proposto dalcentro studi Pio La Torre.Il progetto si è articolato indiversi incontri durante i qualisono state trattate tematichediverse: dall'antimafia dellaChiesa alle politiche contro lacorruzione, fino al ricordo del-l'eccidio di Pio La Torre eRosario Di Salvo. Proprio aquesto tema si è ispirato l'even-to finale del progetto, svoltosiil 30 aprile 2013 presso ilTeatro Biondo a cui hannopreso parte molti ragazzi didiverse scuole. Fra le persona-lità di spicco, hanno partecipa-to anche Leoluca Orlando, sin-daco di Palermo, e Vito LoMonaco, presidente del CentroStudio “Pio La Torre”. Il 30-04-2013 è stato proprio il31esimo anniversario dellamorte di Pio La Torre e conquesto ultimo incontro abbia-mo voluto rendere omaggio ericordare un grande uomo cheha combattuto fino alla fine perportare avanti i suoi ideali edifendere i più deboli dalleoppressioni, non temendo nep-pure la morte. L'incontro è ini-ziato con il discorso del sinda-co di Palermo sul ruolo del-l'istruzione nella lotta allaMafia ed è terminato con unarappresentazione di marionettesulla vita di Pio La Torre concanzoni in siciliano.Il progetto prevedeva ancheuna visita guidata ai terreniconfiscati alla Mafia e aPortella della Ginestra, sfondodella strage di civili manife-stanti avvenuta il 1° Maggio1947, festa dei lavoratori.La prima tappa è stata la canti-na Centopassi, bene appartenu-to al mafioso corleoneseGiovanni Genovesi, che offreun impiego ai giovani che siaffacciano al mondo del lavoro.La produzione è particolare inquanto ogni vino viene dedica-to a una vittima della mafia.

Oggi le proprietà, un tempo dicosa nostra, vengono riutiliz-zate a scopo produttivo e daessi trarrà benefici una grandequantità di cittadini palermita-ni.Dopo un breve tragitto abbia-mo raggiunto Portella dellaGinestra dove ci siamo soffer-mati per ammirare il monu-mento creato in memoria dellevittime della storica strage:un'imponente pietra dove sonoscritti tutti i nomi delle vittimedell’eccidio. Dopo questa visitaci siamo recati all'Agriturismo“Terre di Corleone” doveabbiamo pranzato e preso partead un corso sull'alimentazionee sulla produzione di prodottilocali. Questa serie di incontri ci haaiutato a capire il ruolo che lamafia occupa nella società, esoprattutto, il ruolo che noiragazzi dobbiamo assumere persconfiggerla: è proprio dallascuola che la lotta deve comin-ciare, siamo noi ragazzi che

dobbiamo fare qualcosa percambiare il presente e conti-nuare a ricordare le stragi com-piute dalla mafia. Per riuscire asconfiggere la mafia è necessa-rio, però, sapere quali orroriessa ha provocato e, grazie aquesta serie di incontri a cuiabbiamo preso parte, possiamodire di aver ampliato le nostreconoscenze su una realtà cheviene ancora troppe volte nega-ta, fingendo spesso che non siamai esistita.

La lotta alla Mafia

parte dalla scuoladi Vanessa Merenda 4M

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Nella foto in alto, la cantina “Centopassi”;

Nella foto al centro, un rappresentante della

Coop. “Libera Terra” in aula magna.

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Spettacolo di fine annoInizia il count down

Per combattere il fenomeno sempre più preoccupante dellaviolenza sulle donne, è indispensabile conoscere gli stru-menti normativi che permettano di prevenire e di arginare

legalmente una vera e propria emergenza sociale. Con questo intento, lunedì 22 aprile 2013, gli alunni delle classi5BP, 4BP, 5AP e 4AP hanno partecipato ad un incontro in aulamagna tenuto da Zonta International. Si tratta di un’organizzazione mondiale presente in 63 paesi cheha lo scopo di migliorare lo stato legale, politico, economico, cul-turale, sanitario e professionale delle donne e di promuovere lagiustizia e il rispetto universale per i diritti umani e le libertà fon-damentali.L’incontro è stato condotto dal dott. Tuzzolino e dagli avv.Castello e Nocera del “Gruppo Diritto” del club ZontaInternational (nella foto sotto) che hanno illustrato gli strumentinormativi di difesa e fornito utili informazioni per mettersi in con-tatto con la sede locale dell’Organizzazione.

Quest’anno sarà il teatroJolly ad ospitare l’atte-sissimo spettacolo di

fine anno. L’appuntamento immancabile èfissato per il giorno 4 giugno

2013 alle ore 9.00. Sotto laguida artistica dei proff. Blesi,Colletti, Parisi e Picciurro piùdi 50 allievi si sono impegnatinella realizzazione di un origi-nale palinsesto con il quale ilFerrara intende concluderel’anno scolastico che volge altermine. Nello spettacolo imomenti di varietà saranno

alternati a momenti di riflessio-ni collettiva su questioni socia-li come la differenza di generee il femminicidio. I nostri arti-sti si sono preparati duramentee con spirito di abnegazione perlunghi mesi e per questo siamosicuri che il loro spettacolo saràun vero trionfo così come èstato l’anno scorso. o spettaco-lo di fine anno, sarà presentatoda Rosy Di Giovanni (2Q) e daValeria Gianfalla (5E). Sonoinvitati tutti, non solo gli alun-ni ma anche le loro famiglie.

Fisco & scuolaContinua la collaborazione con l’Agenzia delleEntrate per diffondere la cultura contributiva

di G. Ruffino 3BP

Per conoscere ilfenomeno del-l’evasione fisca-

le e per orientare i gio-vani verso la cultura contributi-va, la nostra scuola, in collabo-razione con l’ Agenzia delleEntrate, ha organizzato unincontro aperto agli studenti. Il24 Aprile, presso la sede del-l’agenzia delle Entrate-Palermo 1, alcuni esperti cihanno presentato due temifiscali particolarmente attuali:la dichiarazione dei redditi e loscontrino fiscale.

Durante il seminario abbiamoassistito a una simulazione checi ha chiarito il meccanismo delfisco statale e le finalità socialidel sistema contributivo che sibasa sulla partecipazione ditutti i cittadini. Proprio perfavorire questo apprendimentoè giusto conoscere sin da gio-vani le regole fondamentali darispettare: pagare le tasse, epagarle tutti. Per garantire i ser-vizi pubblici come la sanitàgratuita o la scuola, è necessa-rio agire bene nella vita quoti-diana, rilasciare lo scontrino o

farselo rilasciare dopo unacquisto; è necessario richiede-re o rilasciare una fattura inogni occasione di prestazioneprofessionale (dal dentista, daldietologo, dal geometra o dalfalegname) è indispensabile

dichiarare correttamente i red-diti ogni anno.Il buon cittadino che rispetta lenorme fiscali non è uno sciocconé un parassita sociale, al con-trario contribuisce a costruireun mondo virtuoso e giusto.

Stalking e strumenti

normativi di difesa

FFeerrrraarraa nneewwss

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FFeerrrraarraa nneewwss

S a l u t i d a P r a g a

“Avrei dato qualunque cosa

per rimanere ancora un po’.

Sicuramente Praga è una delle

città più belle d'Europa!

Anche la compagnia però è

importante e tutte le persone

con cui ho condiviso questa

avventura hanno contribuito

tantissimo a renderla indimen-

ticabile!”

Cristian Rivolo 5BP“Questo viaggio è stato una

splendida esperienza che ci ha

permesso di legare ancora di

più con i compagni e di cono-

scere meglio i ragazzi del

Tecnico. Anche se l’hotel non

ha offerto il massimo del servi-

zio e l’organizzazione ha

lasciato un po’ a desiderare, ci

siamo divertiti parecchio anche

perché questa città è davvero

meravigliosa e ci ha offerto

tutto il divertimento che vole-

vamo prima di affrontare gli

esami!”

I ragazzi della 5 I

Il passaggio al Ferrara...

un anno dopoI risultati del nostro sondaggio

Nella foto gli alunni di quinta in viaggio d’istruzione a Pragadavanti al muro di John Lennon. Ecco cosa hanno scritto alcunidi loro.

Le ali della ricercaIl Ferrara sostiene l’associazione Piera Cutino

Come già in passato, anche in occasione della Pasqua, gli alunnidel Ferrara hanno partecipato alla gara di solidarietà a favoredell’Associazione Piera Cutino. Acquistando le tradizionali uovae colombe pasquali, è stato possibile dare un concreto contributoa quanti sono a fianco dei malati di Talassemia.

Prima dell'avvio del-

l'anno scolastico eri

favorevole al passaggio

della tua classe

all'Istituto Ferrara?

28%

72%

No

A distanza di un anno, il cambiamento

1 Nel complesso ha prodottoeffetti positivi (50%)

2 Nel complesso ha prodottoeffetti negativi (18 %)

3 Non ha prodotto né effettipositivi né negativi (32 %)

Ti sei sentito

accolto?

49%

No

51%

Cos'hai apprezzato

di più?

1 le attività extrascol. (cine-ma, teatro, seminari) 45%

2 Le attrezzature della strut-tura (lab., cineforum...) 13%

3 Essere nella sede centrale 12%

4 Il contatto diretto con lostaff di presidenza 12%

5 I servizi allo studente(comodato d'uso dei libri sco-lastici, biblioteca) 3%

6 Nessuna delle precedentirisposte 15%

50%

18%

32%

1

23

465

1

2

3

Le opinioni, si sa, possono cambiare. E ciò è emerso anche dalsondaggio realizzato nell’ambito del progetto PON “Io reporter”.Il questionario, rivolto agli studenti del liceo che da quest’annosono passati al Ferrara, ha inteso misurare il gradimento delle new

entry nel nostro Istituto. Se la stragrande maggioranza di essi si èdichiarata inizialmente contraria al passaggio (72%), trascorso unanno, il giudizio è sensibilmente mutato. Infatti, per il 32 % non ècambiato nulla, un significativo 50 % ha riscontrato effetti positi-vi e solo uno sparuto 18 % afferma che l’accorpamento ha com-portato effetti negativi. Il dato positivo è confermato inoltre dalgiudizio favorevole espresso dagli intervistati circa l’accoglienzache hanno ricevuto (quasi la metà degli alunni interessati). Daosservare che gli alunni hanno apprezzato di più le attività extra-scolastiche, quali cinema, teatro e visite guidate.

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PPaalleerrmmoo aapprree llee ppoorrttee

L’adozione di

“Sant’Eulalia”Così conosciamo meglio la nostra città

di Baldi F. e Calì Y. 4 C

La chiesa di Sant’Eulalia, situata in viadell’Argenteria nel quartiere della Vucciria èstato il monumento che abbiamo adottato que-

st’anno, nell’ambito dell’iniziativa Palermo apre le

porte. Per quanti hanno partecipato al progetto, è stata l’occasio-ne di imparare la storia, studiare la struttura della chiesa e far daciceroni ai turisti. La manifestazione ci ha impegnato sul posto dal12 al 14 Aprile ma ci siamo preparati studiando per lunghe setti-mane. È stata un’esperienza molto interessante grazie alla qualeabbiamo arricchito la nostra conoscenza di Palermo e abbiamostretto amicizia con dei ragazzi particolarmente simpatici.Tuttavia ci è rimasta impressa la diffidenza con cui alcuni turistihanno rifiutato il nostro “servizio”. Infatti il primo giorno, noi edaltre ragazze, insieme alla prof.ssa Campanella, siamo andate ingiro per il centro per distribuire il volantino informativo sullachiesa. Non appena cercavamo di instaurare un dialogo, moltituristi si allontanavano immediatamente quasi infastiditi dallanostra richiesta. Soltanto due ragazzi, di origini americane, aveva-no deciso di seguirci, ma appena siamo arrivati al mercato dellaVucciria sono tornati indietro, forse spaventati dal contesto.Un’esperienza deludente che ci ha fatto dedurre che alcuni turistihanno dei forti pregiudizi su Palermo. Probabilmente tutto ciòdipende dalla reputazione di città “mafiosa” che Palermo si portaaddosso; ma questi viaggiatori non si sono resi conto che i pregiu-dizi sono sommari e che Palermo è una città meravigliosa, acco-gliente e popolata da persone disponibili, educate e pure di cuore.Fortunatamente non tutti i turisti sono uguali. I due giorni succes-sivi, infatti, si sono presentati parecchi turisti, alcuni stranieri maanche molti italiani e palermitani, che hanno approfittato di que-st’occasione per conoscere la chiesa. I visitatori, alla fine, sonostati soddisfatti del nostro lavoro, del nostro impegno e dellanostra disponibilità e lo hanno testimoniato lasciandoci anchedelle dediche molto carine sul libro delle firme.Alla fine quest’esperienza ci ha lasciato nel cuore un sorriso. Unsorriso grande e meraviglioso che ci accompagnerà nella speran-za che il prossimo anno, che per noi sarà l’ultimo, potremo rivive-re questa bellissima esperienza.

La manifestazionePalermo apre le porte -

La scuola adotta la

città, promossa dal Comune,quest’anno orientava i Docenticoinvolti ad una maggioreapertura nei confronti dellacittà nella sua complessità, sot-tolineando le componenti per-cettive, quali i suoni, i profumie i sapori tipici di ogni luogoquali elementi imprescindibilidell’esperienza sensoriale cheaccompagna la visita di ognicittà. L’adozione della Chiesadi Sant’Eulalia, oggi sede di unprestigioso istituto culturalespagnolo, il “Cervantes”, sitrova nell’antico quartiere della“Vucciria” di Palermo. Unluogo denso di identità percepi-bile attraverso i suoni (gli invi-ti all’acquisto da parte dei com-mercianti – le abbanniate) icolori (le merci esposte artisti-camente davanti agli esercizicommerciali) e la presenza diantichi sapori (la permanenzadegli ambulanti che vendono icosiddetti “cibi di strada”).Questi aspetti sono stati coltidagli allievi attraverso l’orga-nizzazione di una mostra foto-grafica dal titolo “Palermo nelcuore”, all’interno della qualesono confluite immagini alta-mente evocative, da loro realiz-zate, relative alla Chiesa e alpercorso del mercato dellaVucciria, da Piazza SanDomenico alla Piazza delGarraffello. La ricaduta didattica è stataimmediata: allo studio dellastruttura architettonica e dellastoria della Chiesa si è associa-ta la consapevolezza da partedegli studenti che ogni monu-

mento è portatore di occasionidi valorizzazione di un luogo edi un territorio. L’occasione dipoter esprimersi in inglese,spagnolo, francese e tedescodirettamente con i turisti met-tendo in campo tutte le metodo-logie sperimentate con i loroinsegnanti, ha incrementato laloro voglia di comunicare e diimparare.Gli allievi hanno compreso chela valorizzazione del singolomonumento si attua ancheattraverso una comunicazioneadeguata e hanno compresoinoltre che la diffusione delpatrimonio culturale deve esse-re inserita nell’ambito dellavalorizzazione del contesto nelquale sorge. L’adozione dellaChiesa di Sant’Eulalia ha otte-nuto un consistente successo dipubblico cui hanno rispostocon impegno gli allievi coin-volti. Un particolare riconosci-mento deve esser rivolto all’al-lieva Roberta Labbro, che hadanzato , all’interno dellaChiesa, sulle note della“Habanera” della Carmen di G.Bizet. L’adozione, che si è svolta daGiovedì 11 Aprile fino aDomenica 14, ha compresoanche nella giornata di Sabato13 Aprile una “Passeggiata”nel percorso da Piazza SanDomenico alla Piazzetta delGarraffello; all’appuntamentosi sono presentati gruppi dituristi stranieri, ma anche grup-pi di visitatori italiani, curiosidi conoscere gli aspetti menonoti della loro città.

I referenti del progetto

Prof.ssa Paola Campanella

Prof. Giuseppe Colletti

Esperienza didattica positiva

NewspaperGameAl Ferrara il premio per il

migliore articolo provinciale La XVIII edizione del “gioco di giornalismo” lanciato nellescuole dal quotidiano “La Sicilia” ha assegnato il premio per ilmigliore articolo della provincia di Palermo all’articolo “Gliaspetti positivi della crisi” di Chiara Costantino.L’iniziativa, che coinvolge più di 600 scuole sul territorio del-l’isola, offre agli studenti l’opportunità di scrivere articoli sutemi di attualità che vengono successivamente pubblicati sulquotidiano. La pagina realizzata dalla nostra scuola, contenen-te l’articolo premiato, è stata pubblicata su “La Sicilia” il 16gennaio scorso.

Page 9: Ferrarino - Anno 8 - num. 4

9

«Le gioie condivise

si moltiplicano,

i dolori condivisi

si dimezzano»

Ho conosciuto Padre Pino Puglisi daadolescente. Subito è nato un rapportodi profonda simpatia perché lui era un

prete semplice. Se pur apparentemente timi-do, era un uomo dotato di una grande capaci-tà relazionale, aveva il dono di intessere rela-zioni uniche con ogni persona.Ricordo che quando morì mio padre, io avevo 16anni, lui mi è stato molto vicino più che con leparole con i fatti concreti: un giorno venne a pren-dermi con la sua vecchissima 600 fin sotto casa perpermettermi di partecipare a un campo estivo con igiovani, perché diceva che solo chi vive il dolorenella comunione può avere la forza di farne unasorgente di vita. Spesso ripeteva la frase «le gioie condivise si mol-tiplicano e i dolori condivisi si dimezzano».Padre Pino Puglisi era un uomo di grande culturama che sapeva farsi capire da tutti, sapeva incontra-re con parole semplici i semplici e con parole i dottisecondo i loro linguaggi. Una persona di grandeascolto e infatti quando lo canzonavamo per le suegrandi orecchie, ci rispondeva che l’Eterno Padrelo aveva così provvisto per potere ascoltare meglio.Il suo ascolto era un pieno aprirsi all’altro, senza lapremura di offrire soluzioni ma con il desiderio difar ritrovare alla persona dentro di sé l’ascolto delloSpirito Santo e la strada verso la Verità. Ricordoche lo chiamavamo simpaticamente “3P”; era unsacerdote che sapeva coinvolgere sempre tutti, cia-scuno secondo le età e secondo i talenti. Era unuomo dotato di un grande spirito di collaborazionee con lui, Padre Sergio Natoli e Padre Carlo Aquinonacquero i momenti di preghiera dedicati ai giova-ni. Giungevamo ad essere ogni mese anche più di600. Ci ritrovavamo a pregare e a condividere. Lo avevo incontrato su Corso Vittorio Emanuele,qualche mese prima del suo assassinio. Finalmenteaveva cambiato auto, era sulla sua Punto bianca emi diede un passaggio verso la Stazione. Fu inquell’occasione che mi confidò quanto fosse diffi-cile la sua missione a Brancaccio. Però era feliceche il Signore lo avesse mandato lì, tra i più poverie mi invitò a vivere sempre con la mia grinta e afar tesoro delle mie qualità di trascinatrice, affinchédiventassi un punto di riferimento per i giovani chesono il domani della società ma che spesso manca-no di maestri di vita.Ho cercato con tutte le mie forze di seguire il suoinvito e fino ad oggi ho vissuto cercando di eserci-tare la mia professione di insegnante di religionecome fece lui, facendo scoprire agli altri la ricchez-za più grande che è il senso della vita.

Prof.ssa M. Palermo

Lo hanno ucciso in "strada".Dove viveva, dove incontravai "piccoli", gli adulti, gli

anziani, quanti avevano bisogno diaiuto e quanti, con la propria condot-ta, si rendevano responsabili di illega-lità, soprusi e violenze. Probabilmente per questo lo hannoucciso: perché un modo così radicaledi abitare la "strada" e di esercitare ilministero del parroco è scomodo. Lo hanno ucciso nell'illusione di spe-gnere una presenza fatta di ascolto, didenuncia, di condivisio-ne. Ricordare quelmomento significa nonsoltanto "celebrare", maprima di tutto alzare losguardo, far nostro l'im-pegno di don Giuseppe,raccogliere quell'ereditàcon la stessa determina-zione, con identica pas-sione e uguale umiltà. Cosa ci ha consegnato 3P (Padre PinoPuglisi si firmava così)? Innanzituttoil suo modo di intendere e di vivere laparrocchia, di essere parroco. Non hapensato, infatti, la parrocchia unica-mente come la "sua" comunità difedeli, come comunità di credenti sle-gata dal contesto storico e geograficoin cui è inserita. L'ha vissuta, prima ditutto, come territorio, cioè come per-sone chiamate a condividere uno spa-zio, dei tempi e dei luoghi di vita. Perpartecipare alla vita di chi gli era vici-no ha accettato di percorrere e riper-correre le strade del rione Brancaccio.Ha vissuto la strada - quella stradache Gesù ha fatto sua come luogo dipovertà, di bisogni, di linguaggi, di

relazioni e di domande in continuatrasformazione. L'ha abitata così e hatentato, a ogni costo, di restarvi fede-le. Con la sua testimonianza don Pinoci sprona a sostenere quanti vivonoquesta stessa realtà con impegno esilenzio. Non il silenzio di chi rinun-cia a parlare e denunciare, ma quellodi chi, per la scelta dello "stare" nelsuo territorio, rifiuta le passerelle ogli inutili proclami. "Beati i persegui-tati a causa della giustizia perché diessi è il Regno dei cieli" (Mt 5, 10).

Anche questo ci ha conse-gnato don Giuseppe: unagrande passione per lagiustizia, una direzione eun senso per il nostroessere Chiesa e soprattut-to un invito per le nostreparrocchie ad alzare losguardo, a dotarsi di stru-menti adeguati e incisiviper perseguire quella giu-

stizia e quella legalità che tutti, aparole, desideriamo. Per questo don Giuseppe è morto:perché con l'ostinata volontà del cer-care giustizia è andato oltre i confinidella sua stessa comunità di credenti.Al di là dei princìpi o delle roboantidichiarazioni ciò che conta è la capa-cità di viverli e di praticarli nella quo-tidianità. Don Puglisi non è statoucciso perché dal pulpito della suachiesa annunciava princìpi astratti,ma perché ha voluto uscire dalla lorogenericità per testimoniarli nellavita quotidiana, dove le relazionie i problemi assumono la dimen-sione più vera.

Prof. Gregorio Porcaro

Il 25 maggio, al Foro Italico diPalermo, alle 10,30, il parrocopalermitano ucciso dalla mafia nel

giorno del suo compleanno, il 15 set-tembre di 20 anni fa, verrà beatificato.La cerimonia, inizialmente previstaallo stadio Barbera, è stata trasferita acausa dell’enorme numero dei fedeliche parteciperanno all’evento.Vi proponiamo il ricordo di due docen-ti del Ferrara che lo hanno conosciuto ehanno collaborato con un uomo che èstato un modello religioso e civile.

ZZoooomm

Padre Puglisi BEATO

La Parabola

di Padre Pino Puglisi

Page 10: Ferrarino - Anno 8 - num. 4

10

In azienda mettiamoin pratica la teoria

45 alunni coinvolti in 3 stages

GGll ii ssttaaggeess aazz iieennddaall ii

Al nostro arrivo, iltutor aziendaleM a r i n e l l aRicciardello, puravendoci accolto

calorosamente, ha subito sotto-lineato che per noi la perma-nenza all’’hotel “CostaAzzurra” non sarebbe stata unavacanza ma un’esperienza for-mativa e pertanto non avrem-mo dovuto comportarci dasemplici turisti ma come “per-sonale” dell’albergo; a comin-ciare anche dal nostro abbiglia-mento. Oltre ad essere stata ilnostro tutor aziendale,Marinella Ricciardello, è ancheil Direttore dell’albergo che ciha ospitato e referente perl’Italia della “Swiss EducationGroup”, prestigiosa UniversitàSvizzera nel campo del mana-

gement del settore turistico.Con la sua ricca esperienza per-sonale, ci ha introdotti nelmondo del turismo fornendocidati e tendenze di un settoreche, nonostante la crisi, preve-

de un aumento del numerodegli addetti a livello mondiale.Attraverso l’ausilio di videoincentrati sull’importanza dellagiusta motivazione e sullaforza di volontà, ha affrontatoil tema del marketing e delleattività che lo riguardano. Neidiversi incontri, abbiamo avutola possibilità di riflettere anchesulle tecniche di comunicazio-ne e sul linguaggio del corpo.La formazione in aula è stataalternata con attività pratichenel front office e nel back offi-

ce. Il personale dell’albergo ciillustrava come svolgere tuttigli atti di ordinaria amministra-zione che vengono compiutiquotidianamente in azienda,quali la compilazione di fattu-re, la registrazione di dati negliappositi registri, la preparazio-ne di preventivi e l’aggiorna-mento dei database.

La sera, invece, ci siamo occu-pati dell’attività di animazioneche, in una struttura alberghieraper le vacanze, non può certo

mancare. Sotto la guida deisimpatici animatori Alfio eSerena, abbiamo preparato unospettacolo per la serata dell’8maggio. I “Gentleman”(noialunni del Francesco Ferrara)hanno sfidato gli “Egiziani”(glialunni dell’Ist. “EttoreMajorana” di Troina) in dueprove, una di ballo e una direcitazione. Noi ragazzi delFerrara abbiamo ballato lafamosissima canzone di Psy(Gentleman) e abbiamo decisodi recitare lo sketch La morte

della figlia, invece gli“Egiziani” hanno proposto ilballo Egyzian e lo sketchControl. La nostra performan-

ce è stata giudicata la miglioree con orgoglio quindi possiamodire che i “Gentleman –Ferrarini” hanno vinto la sfida.La preparazione dell’evento ciha fatto comprendere come, peril buon funzionamento diun’azienda, ogni attività, anchequella dell’animazione, va pre-parata con cura. L’esperienza,inoltre, ha aiutato gli alunni nonabituati ad esibirsi in pubblico, asuperare il normale timore che essihanno di affrontare una platea.Anche il mettersi in gioco ecercare di dare il meglio di sestessi ha sicuramente unavalenza formativa.

segue nella pag. accanto

Stage a Brolo.

Esperienza fantastica di Antonio Tudisco (4 BP)

Sono tre gli stage aziendali infase di realizzazione nellanostra scuola che vedono coin-volti 45 alunni dell’Ist.Tecnico. Si tratta di progettifinanziati con il Fondo SocialeEuropeo (PON C 5) che miranoa facilitare l’ingresso degli

alunni nel mondo del lavoro.L’obiettivo è quello di raccor-dare il mondo scolastico e larealtà produttiva del territorio,consolidando le conoscenzeapprese in aula attraverso atti-vità di tirocinio presso piccolee medie imprese.In particolare, il progetto“Bilancio e Finanza”, in cui ètutor la prof.ssa Vaiana, si stasvolgendo presso l’HotelAtheneum di Palermo; il pro-getto “Impresa e mercato”, incui è tutor il prof Ardizzone,permetterà ai 15 alunni parteci-panti di svolgere un’esperienza

di tirocinio presso una strutturaaziendale sita nel parco nazio-nale del Cilento.L’11 maggio si è concluso,invece, lo stage presso l’Hotel

Costa Azzurra di Brolo (ME),un pittoresco borgo marinarosulla costa saracena.

Gli stagisti, con il tutor aziendale M. Ricciardello,

nel front office dell’Hotel Costa Azzurra di Brolo.

Creare impresa

“Con lo stage ci

impegniamo in

contesti lavorativi reali e

miglioriamo le nostre

competenze relazionali,

comunicative ed orga-

nizzative”.

Page 11: Ferrarino - Anno 8 - num. 4

5 I 5 S

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“… Durante il percorso, il

gruppo si é adattato alle abitu-

dini e ai ritmi dell’hotel. Con

un programma ben definito,

abbiamo partecipato alle atti-

vità formative condotte dal

tutor aziendale che ha seguito

il gruppo in maniera costante.

La formazione che abbiamo

ricevuto non ha riguardato

solo la sfera della pratica

commerciale ma anche quella

umano-relazionale poiché la

tutor, che è anche la direttrice

dell’Hotel, faceva spesso rife-

rimento alle sue personali

esperienze di vita. Grazie a

quest’avventura, credo di aver

accresciuto in modo significa-

tivo il mio bagaglio culturale.

Ringrazio la direttrice che con

le sue parole mi ha resa più

forte e sicura di me.”

Claudia Rammacca

“Lo stage aziendale mi ha aiu-

tato a riflettere su una realtà

che forse noi giovani non

abbiamo compreso fino in

fondo. Le lezioni quotidiane

impartite dalla direttrice sono

state interessanti e mi hanno

permesso di imparare molto

sull’economia ma ancora più

utile è stato mettere in pratica

ciò che a scuola si apprende in

modo teorico. Anche lo staff

della struttura alberghiera che

ci ha accolto ha fatto la sua

parte durante il percorso.

Ognuno di loro mi ha lasciato

un insegnamento che mi torne-

rà utile nel momento in cui

dovrò affrontare il mondo del

lavoro ma anche nella vita di

tutti i giorni. All’hotel Costa

Azzurra erano tutti una grande

famiglia e grazie al loro modo

di essere posso dire di aver

fatto parte di quella famiglia

anch’io!” Andrea Formisano

Alcune delle allieve che partecipano allo stage

presso l’Albergo Athenaeum di Palermo.

Impresa e mercato Bilancio e Finan

za

Gli allievi della 3AP, con l’esperto S. Ribaudo, si preparano in

vista dello stage che si svolgerà dal 25 maggio all’8 giugno a

Marina di Casalvelino nel Cilento.

A proposito dello stage a Brolo...

i commenti di due allievi

Non meno utile è stato l’incon-tro con lo chef dell’albergo cheha trattato il tema della sicurez-za degli alimenti e del protocol-lo “HACCP” e quello con lereceptionist Daniela e Stefaniache ci hanno spiegato tutte leoperazioni di contabilità svolteall’interno degli alberghi. Lo stage a Brolo dunque è statosicuramente utile e formativo eper questo ringrazio la direttri-ce dell’albergo e tutto lo staffche ci hanno permesso di vive-re un’esperienza fantastica.

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12

5 E 5 F

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Habemus Papamdi Cottone, Lisciandrello e Aggiato 4C.

Sono passati circa duemesi dal 13 Marzo 2013,quando, con la fumatabianca dal comignolo dellaCappella Sistina, si con-

cludeva il conclave che ha eletto il successo-re di Benedetto XVI. Ispirandosi per la scel-ta del nome al nostro amato Santo Francescod'Assisi, servo di Dio e quindi servo deipoveri, l’umile gesuita Jorge MariaBergoglio, ha anticipato uno dei trattidistintivi del suo pontificato: la semplicità el’umiltà. Già dal primo discorso, subitodopo la sua elezione, Papa Francesco, nellasua semplice veste bianca, invitando i fedelia pregare per lui, ha suscitato una grandeemozione. Dalle prime parole che il Signoregli ha messo sulle labbra, abbiamo capitosubito la grandezza e allo stesso tempo lasemplicità e la sobrietà di questo Papa. Habemus Papam, è questo l'annuncio datodal cardinale Camerlengo, ed è questo ilgrido che dovrebbe nascere da tutti noi,popolo di Dio. Finalmente abbiamo unnuovo Papa. Il nuovo indirizzo della Chiesaè questo: Camminare, Edificare,Confessare, l'indirizzo per tutti noi e per laChiesa universale. Pregando assieme a noi ilPapa ci vuole dire che egli cammina assiemea noi verso Cristo. Con piccoli gesti, come quello di salutare eavvicinare i fedeli dopo l’Angelus, il nuovoPontefice ci conforta e, in una società comela nostra che sembra aver smarrito i suoivalori fondamentali, egli rappresenta unaguida per quanti sono alla ricerca di unanuova spiritualità. Assieme a lui, tutti noi siamo spronati a dareun esempio di vita cristiana.

Giovedì 9 Maggio 2013 è venuto atrovarci un gruppo di alunni dellascuola tedesca Oswald-von-

Nell-Breuning di Rödermark che, insie-me alla sua insegnante di italiano, laprof.ssa Maurella Carbone, ha realizzatoun progetto sulla criminalità organizzata.A conclusione del progetto era previstoun soggiorno a Palermo, organizzatodall’Associazione Libera, con visite nelleterre confiscate alla mafia e nei luoghilegati a questo tema. La scuola tedescaaveva espresso inoltre la richiesta di inse-rire nella visita una scuola di Palermoche avesse realizzato un progetto sullalegalità. Quale migliore occasione diconfronto per il nosro Istituto che da anniè impegnato su questo fronte? Abbiamotrascorso una bella mattinata discutendoe scambiandoci informazioni sul fenome-no mafioso sia in Germania sia in Italia.Avevamo preparato una documentazionee delle domande per organizzare ladiscussione., così come avevano fatto inostri compagni tedeschi che erano dav-vero molti interessati e curiosi di saperecome i giovani palermitani vivono ilfenomeno della criminalità organizzata ecome viene trattato questo argomentoall’interno della scuola. Nel corso della discussione abbiamovisto alcune sequenze del film "Cattivipensieri" del regista palermitano AlbertoCastiglione, sottotitolato in tedesco per ilpubblico in Germania grazie alla tradu-zione degli alunni del gruppo. Durante l’intervallo abbiamo offerto lorodei dolci e delle torte preparate da noi e

alla fine ci siamo ripromessi di rive-derci il sabato sera. Un vero scambioculturale che ci ha aiutato a capireche la mafia non è solo un fenomenonazionale ma globale.

Alessandra Lo Cascio IV M

La mafia vista dagli stranieriUna classe della Germania si confronta con alcuni nostri alunni sul tema della criminalità organizzata

Page 13: Ferrarino - Anno 8 - num. 4

latino

vivo

5 AP 5 BP

“Detto inter nos (detto tra

noi) non sopporto il tuo

amico”.

“E’ finalmente uscita una

nuova edizione del corpus

(insieme di opere) delle

opere di Dante Alighieri”.

“La mia bisnonna era una

donna emancipata, e’ stata

una femminista ante litte-

ram (anticipazione di qual-

cosa)”.

“L’atmosfera soffocante del-

l’arredo della tua stanza

denota horror vacui

(paura del vuoto)”.

“Non e’ necessario che tu usi

la captatio benevolen-

tiae (tentativo di ottenere

benevolenza) per ottenere

dei favori da me”.

“La sua forma mentis

(forma mentale) e’ diversa

dalla mia”.

“Si tratta di una somma

aggiuntiva da pagare una

tantum (una volta soltan-

to, una ed una sola volta)”.

“L’ha detto urbi et orbi (a

tutta la città e a tutto il

mondo)”.

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Ho letto nello scorsonumero del Ferrarinoquello che alcuni alun-

ni affermavano a propositodelle bellezze artistiche diPalermo e cioè che numerosipalermitani non conoscono laricchezza di monumenti di cuigode la città. Anch’io sonoconvinta che per apprezzare lebellezze artistiche sia necessa-rio anzitutto conoscerle e perquesto ho pensato di parlarvi diun monumento forse poco notoma, a mio avviso, molto bello edegno di essere maggiormentevalorizzato: La Cuba Sottana

o Castello della Cuba. Si tratta di un tipico esempio diarchitettura fatimida che sitrova all'interno dell'omonimoquartiere di Palermo; esso inorigine si trovava all'interno diuno dei Sollazzi Regi dei renormanni di Sicilia e si esten-deva nel territorio compreso trail Palazzo Reale, Maredolce eMonreale.La Cuba (dall'arabo Qubba,"cupola") fu costruita nel 1180per il re Guglielmo II, al centrodi un ampio parco che si chia-mava Jannat al-ard ("ilGiardino - o Paradiso - interra"), esso comprendevaanche la Cuba Soprana e laCubola. Era suddiviso in unaparte boschiva, dove i nobilinormanni esercitavano l’artedella caccia, e in una parte piùamena e verdeggiante ricca di

edifici e residenze reali. L'usooriginale della Cuba era quellodi padiglione di delizie, ossia diun luogo in cui il Re e la suacorte potevano trascorrere orepiacevoli al fresco delle fonta-ne e dei giardini di agrumi,riposandosi nelle ore diurne oassistendo a feste e cerimoniedi sera. Era circondata da unbacino artificiale profondoquasi due metri e mezzo.L'apertura più grande, sul fron-te settentrionale, si affacciava

sull'acqua ad un'altezza oggiinspiegabile. Jannat al-ard eraun luogo così meraviglioso daesercitare un certo fascino sulBoccaccio, che proprio quiambientò una delle novelle delDecamerone.La Cuba si presenta come unalto e squadrato edificio rettan-golare di tipo musulmano orna-to all’esterno da architetturecieche, finestrelle e nicchie emuraglie rafforzate da avancor-pi, e coronato da un fregio conun’iscrizione in lingua arabo

fatimida a caratteri cubici. Purriferendosi dunque ad un Recristiano, fondatore del Duomodi Monreale e vassallo delPontefice, viene utilizzata lalingua araba e ciò dimostra latolleranza e l'apertura dellacorte normanna. È noto chemolti componenti delle variecorti normanne in Sicilia fosse-ro arabi, celeberrimo è il casodi Edrisi, massimo geografodel suo tempo, arabo alla cortecristiana di Ruggero II re di

Sicilia.Ancora all’in-terno del grandeparco reale eancora pervolontà diGuglielmo IIalla fine del XIIsecolo sorseanche la piùpiccola ma nonmeno massiccia

Cubola che è una piccola e leg-giadra costruzione di formaquadrangolare, sormontata dauna tipica cupoletta emisfericadi tipo musulmano. La costru-zione presenta un arco ogivaled’ingresso sui quattro lati. Ilsuo nome deriva ancora dallaforma cubica dell’edificio, acui uno stile normanno un po’meno raffinato consentecomunque di non sfigurareaccanto alle più “nobili” Cubae Zisa.

Daniela Carta 3A/Sirio

Una città da scoprireLa Cuba Sottana

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14

SSppoorrtt ii vvaammeennttee

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5 P5 C

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Torneo calcetto triennio

Vittoria meritata della 4S

Classifica marcatori triennio 16 reti: Trifiró 9 reti: Megna, Valenti8 reti: Napoli 7 reti: Rivolo, Marascia, Cusimano6 reti: Talamanca, Arnao, 4 reti: Citarda, Cardile3 reti: Di Biaggio, Salitore, Zaffiro, Oliveri, La Mantia, 2 reti: Burgio, Battaglia, Gerbino, De Angelis, Russello,Baiamonte, Patti, Vetrano G., Filizzolo, Ferrara 1 rete: Gangidino, Corona, Russo G., Rinella, Randazzo,Montonelli, Di Pieri, Di Noto S., Di Noto G., Orlando, Scirè,Romano.

Spettacolo, passione,spirito di gruppo, sanoagonismo e fair play.

Tutto questo ha caratterizzatola giornata conclusiva del tor-neo di calcetto organizzatodalla nostra scuola. A vinceremeritatamente la competizio-ne, mercoledì 17 aprile 2013,è stata la fortissima 4S che habattuto in finale per 7 a 3 la5S in una gara combattuta enel complesso equilibrata,come dimostra il fatto che la5S nel primo tempo ha mante-nuto il vantaggio.La giornata era iniziata pressoil Campo Alberto Amedeo di

Palermo con le semifinali trala 4AP e la 5S e tra 5BP e la4S. Grazie al goal della vitto-ria, segnato solo all’ultimominuto, la 5S ha battutoper 3 a 2 la 4AP. Non hapassato il turno neanche la5BP che, pur essendosidifesa con onore, è statatravolta dalla 4S per 7 a 2. Gli atleti del tecnico dunqueraggiungono un meritato, epur sempre apprezzabile,terzo posto ma in compensosi piazzano ai primi postinella classifica dei marcatori,con Trifirò capocannoniere(ben 16 reti!).

Nella foto inalto a sx, la 4S

con la prof died. fisica A. La

Mattina, accanto la 5S

con la prof el’arbitro Lo

Galbo Renato(4Q)

ORO per un alunno del Ferrara

Claudio D’Angelo (5F) in Slovenia conquista il primo

posto nella competizione europea di Ju-jitsu.

L’intervista di Jessica Schiavo (3BP)

Da quanto tempo pratichi

questo sport?

Sono sul tappeto già da 13anni, ho iniziato all'età di 6anni.Come sei giunto al ju-jitsu?

Grazie a mio padre che, anchelui appassionato di arti marzia-

li, mi ha suggerito questa disci-plina per crescere e formare ilmio carattere. Quanto tempo dedichi all'al-

lenamento?

Mi alleno 5 volte alla settima-na, in media due ore se non più,

Page 15: Ferrarino - Anno 8 - num. 4

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5 Q

5 M

IIN N BBOOCCCCA A AAL L LLUUPPOO ... I.. . IN N BBOOCCCCA A AALL LLUUPPO O .. . I. .. IN N BBOOCCCCA A AAL L LLUUPPOO ... I... IN N BBOOCCCCA A AAL L LLUUPPO O ... I.. . IN N BBOOCCCCA A AAL L LLUUPPO O .. . I.. . IN N BBOOCCCCA A AAL L LLUUPPOO15

L'incubo è diventato realtà

PALERMO IN SERIE Bdi Vincenzo Baiamonte 3R

ovviamente questo impegnoquotidiano non influenza il mioandamento scolastico perchémi alleno la sera dalle 8 alle 10,quindi ho tutto il pomeriggio adisposizione per i compiti...mi esercito sia per rafforza-re il fisico sia per affinarela tecnica, insomma seguoun allenamento completoinsieme al mio maestro.Cosa apprezzi di questa arte

marziale?

Apprezzo il rigore e la discipli-na interiore; se seguito conserietà e col cuore, il ju-jitsuspinge a fare sempre di più permigliorarsi.Consiglieresti questo sport

ad altri?

Ovviamente io consiglio a tuttidi provare il ju-jitsu perché èuno sport completo, perché dicerto si possono apprenderemolte tecniche di difesa perso-nale (il ju-jitsu prevede sia unadifesa a distanza sia una difesacorpo a corpo), inoltre perché èuna disciplina che aiuta molto a

crescere e migliora l’autocon-trollo. In ultimo, e credo che questo sia l’aspetto più apprez-zabile che ho imparato neglianni, questa disciplina insegnaa portare rispetto a colui che siha di fronte.Raccontaci della tua felice

esperienza agonistica, cosa

hai provato quando sei salito

sul podio?

Di recente ho partecipato a bendue competizioni molto impor-tanti: la prima, il 7 aprile 2013,mi ha coinvolto in una gara dilivello internazionale, in quan-to sono stato membro dellasquadra regionale di ju-jitsuFIJLKAM, il comitato regiona-le ha finanziato la mia trasfertaper portare in alto il nome delju-jitsu siciliano all'estero. Inquesta occasione mi sonoaggiudicato il primo postosconfiggendo ben 4 ragazzi,due italiani, uno sloveno e unserbo; la tensione era alta,l'adrenalina saliva e se la vogliadi combattere era tanta, ancora

maggiore era la curiosità diprovare a combattere controqualcuno che non parlava lamia lingua. È stata una bellissi-ma esperienza. Invece il 5 mag-gio scorso ho preso parte aicampionati assoluti di ju-jitsudella federazione FIJLKAMche sono stati disputati a Roma,nelle due categorie under 18 eover 18. Con grande soddisfa-

zione anche quest'anno horiconfermato il mio titolo dicampione italiano nella catego-ria over 18 -69 Kg, sconfiggen-do nella finale il vice campionedel mondo.Un messaggio ai tuoi compagni

che hanno fatto il tifo per te

Vincere è gratificante solo sedietro c’è sacrificio e sudore.

Stavolta è davverofinita, dopo 9 anni dimassima serie, ilPalermo torna in serie

B. Una punizione fin troppoamara per il pubblico diPalermo che ha sempre soste-nuto i suoi giocatori nonostan-te i risultati non erano esaltan-ti. Nove anni pieni di gioie edi grandi risultati tra cui unafinale di coppa Italia, di cui èindimenticabile il ricordo dei40.000 palermitani all'olimpi-co e senza dimenticare ancheil 5° posto nel campionato2005-06 e la prima qualifica-zione in Europa. Purtroppo ildestino ha deciso, così, dirispedirci in 'purgatorio' spe-rando di non dover riaspettare32 anni per tornare in paradi-so, perché questa città meritail massimo. Ironia della sorte arimandarci in serie B sono

stati i 2 grandi artefici dellapromozione ottenuta nel 2004:Toni e Guidolin. Il primo,domenica, con una sua rete hasancito il verdetto finale e ilsecondo, mercoledì, avevamandato i rosanero a un passodalla B . Per la prima volta ilpresidente Zamparini ha fattoil 'mea culpa' dicendosi unodei responsabili di questo fal-limento, anche i giocatoricominciando da Miccoli perfinire a Benussi si sono dettimolto dispiaciuti e affrantidall'accaduto, senza dimenti-care anche il mister Sanninoche si è dimostrato un grandeuomo e a mio parere l'allena-tore giusto per tornare subitonella massima serie. Ora lanostra squadra dovrà ricomin-ciare da zero con la consape-volezza di dover tornare subi-to tra i protagonisti.

ROSA NEROCRONACHE

Page 16: Ferrarino - Anno 8 - num. 4

DIZIONARIO Siculo-Inglese

Oh my darling Sangu miu ru me coriDon’t worry, Think about your health

Lassa iri, Pensa ‘a salutiDid you become rich? Ti facisti i picciuli?Come on, get up Amunnì, susitivi!Please, move your legs and get on

Stoccati i ammi e acchiana!If you think it isn’t worthwile, change yourway! Si ‘un ti cunviani, cangia strata!I had something to tell you, but I forgotit T’avia a diri na cosa, ma mu scurdavu!Sorry, I have no money

‘Unn haiu mancu l’uacchi pi chianciriDid you loose your mind?

Ma chi sbattisti a testa? If you were in my hands I would strangleyou Si t’avissi sutta i me manu t’affucassi!But who made me do it?

Ma cu mu fici fari?

RReellaaxx

Qual è il colmo per una disoccupata?Chiamarsi Assunta!

Tra professionistiUn avvocato e un inge-gnere stanno pescandoai Caraibi. L’avvocato - Io sono quiperché la mia casa èbruciata e con lei tuttociò che possedevo. Perfortuna l’assicurazioneha pagato tutto.L’ingegnere - Ma guardache coincidenza! Anch’iosono qui perché la miacasa e tutti i miei benisono stati distrutti daun’inondazione e perfortuna l’assicurazioneha pagato tutto.L’avvocato un po’ per-plesso - Sì, ma comediavolo hai fatto a pro-vocare l’inondazione?

Per allenare la mente

Completa la sequenza:

L'unica soluzione sba-gliata è proprio DUE. Buon arrovellamento a

tutti.Soluzione qui sotto al

rovescio

Soluzione 7 (vale ilnumero delle lettere che

compongono ogni parolanella colonna di sinistra)

DODICI SEI

DIECI CINQUE

OTTO QUATTRO

SEI TRE

QUATTRO ????

Commemoriamo la grammatica!

Praga,

stiamo arrivando!“Il Corona del Ferrara”

Chi la fa l’aspetti!

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