IL TIRO A VOLO 243

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Il Magazine della Federazione Italiana Tiro a Volo

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In bonaria polemica (ma davvero soltanto bonaria) con tanti colleghi che negli ultimi tempi - forse addi-rittura dai Giochi di Londra in poi – hanno calcato la mano su quella sorta di destino infausto che vorreb-be Massimo Fabbrizi (che nella foto di questa pagi-na è ritratto con il trofeo Nando Rossi conquistato a Umbriaverde domenica 25 agosto: competizione di cui parliamo con dovizia di dettagli in questo nume-ro) troppe volte secondo, ricorderemo che l’azzurro di San Benedetto del Tronto è, a tutti gli effetti, il campione del mondo in carica. D’accordo, le Olim-piadi sono le Olimpiadi e qualche ricorso infausto ai recenti Europei ha ribadito qualche concetto giornalisticamente d’effetto, ma Massimo è quel ti-ratore che al Mondiale di Belgrado, nel settembre del 2011, ha intercettato 149 dei 150 piattelli di programma. È in quel modo che il marchigiano si è laureato campione del mondo (ma, vista la labilità della memoria, pur rischiando la ridondanza, dire-mo che si trattava del secondo titolo iridato dopo quello del 2005) ed è per effetto di quella stratosfe-rica vittoria che a Lima Fabbrizi gareggerà da testa di serie numero uno. Tanto si doveva a uno dei più raffinati interpreti della Fossa Olimpica dell’ultimo decennio. Perché, è vero che noi crediamo che ognu-no sia artefice del proprio destino, ma alle volte nei confronti di quel destino occorre anche essere un po’ alchimisti per ribadire che se c’è molto argento, c’è anche molto oro... La Redazione

CONTROCOPERTINA

Vedi alla voce: alchimista

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Numero 24328 agosto 2013

DirettoreLuciano Rossi

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Se è diluvio universale, è comunque diluvio azzurro. Al Mondiale di Maribor è trionfo su tutta la linea per gli specialisti di Fossa Universale del coach Polsinelli, ma la laurea “magna cum laude” va sicuramente ai tre under 20: Simone D’Ambrosio ha vinto il titolo individuale e ha posto le basi per il successo di squadra in collaborazione con Francesco Idone (argento individuale) e con il campione uscente Enrico Moraglia

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GRANDI APICCOLI PASSI

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Al Mondiale della disciplina delle cinque macchine a Maribor è trionfo italiano: l’under 20 Simone D’Ambrosio si laurea leder del team grazie alla conquista del titolo individuale e di quello a squadre in collaborazione con Francesco Idone e Enrico Moraglia

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“È lo spirito di squadra che ci ha permesso di cogliere queste vittorie e questi prestigiosi piazzamenti!” Il Direttore Tecnico della Nazionale di Fossa Universale Sandro Polsinelli (condividendo l’interpretazione della gara già fornita dal Consigliere federale Roberto Manno) ha così commentato il responso del Campionato del Mondo di Maribor. Se è stato un diluvio universale (e la definizione va a coinvolgere anche qualche scomodo aspetto meteorologico che ha contrassegnato la gara slovena), è stato sicuramente un diluvio azzurro. Un vero e proprio “cappotto” lo hanno dato gli under 20 a tutti gli avversari. Occupando i primi due posti della graduatoria individuale e il più alto gradino di quella a squadre, gli azzurrini di Polsinelli hanno dato l’impronta più marcata al trionfo italiano di Maribor. Con una gara contraddistinta da una grande regolarità, Simone D’Ambrosio (24 – 24 – 24 – 23 – 25 – 23 – 23 – 24) ha collezionato 190 centri e, fissando il massimo tetto qualitativo della graduatoria dei giovanissimi, si è laureato campione del mondo avvicendando sul gradino più alto del podio il compagno di squadra Enrico Moraglia, iridato del 2012. Francesco Idone, che soltanto per il 22 dell’ultima serie non è riuscito a comporre lo stesso risultato di D’Ambrosio, è approdato a quota 189 e nello spareggio che lo ha opposto al britannico Jack Wilkinson ha svettato con autorevolezza per 25 a 24. Enrico Moraglia (quarto nella graduatoria individuale con 188) si è potuto comunque consolare con l’oro collettivo. Il team azzurro ha infatti composto un prodigioso 567/600 che ha staccato di venti piattelli la Francia e addirittura di quaranta la Gran Bretagna. Oro anche per la formazione femminile. I 181/200 di Bianca Revello e Roberta Pelosi e il 180 della debuttante Maria Francesca Floris (approdata all’Universale in realtà da pochi mesi ma tempestivamente segnalata con il cerchietto rosso nel taccuino dell’attento coach Polsinelli) hanno prodotto un ottimo 542/600 che ha costretto all’argento la Francia (540) e al bronzo la Gran Bretagna (503). Di

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Simone D’Ambrosio si laurea leader del team campione del mondo degli Juniores della Fossa Universale precedendo il compagno di squadra Francesco Idone e l’inglese Jack Wilkinson

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pregio, a livello individuale, l’argento di Sabrina Panzeri (185) che soltanto nelle ultime fasi della gara slovena ha ceduto il titolo all’inglese Abbey Burton (187). Terza è risultata la francese Bernardette Desbourdes con 184. Quasi vittoria per i Seniores. Gianluca Muoio (195), Ivan Rossi (194) e Gianfranco Cristoni (187) hanno infatti totalizzato lo stesso punteggio della Gran Bretagna (576/600), ma il titolo ha preso la strada della terra degli angeli per effetto dell’ultima serie. Il bronzo è stato appannaggio della Repubblica Ceca con 574. Podio soltanto sfiorato invece a livello individuale dagli italiani nella gara Open. Ha vinto il Veterano francese Joel Girard che ha colpito 197 bersagli come Edward Ling ed ha poi superato il britannico per 25 a 24. Terza piazza per un altro francese, Alain Nardoux (196), che ha costretto al quarto posto il 195 di Gianluca Muoio. Ottimo piazzamento anche per Luigi Viscovo e Ivan Rossi, autori di 194 centri e quinti classificati a pari con un’ampia schiera di autorevoli contendenti. Con il suo potente

197 Girard ha vinto naturalmente anche la gara dei Veterani davanti al connazionale Jean-Francois Marquer (194) e all’azzurro Lionello Masiero (193). Ma gli italiani di quel comparto si sono laureati campioni del mondo a squadre: il 193 di Masiero sommato al 190 di Graziano Tognoni e al 186 di Gildo Grondona ha composto un bel 569/600 che ha costretto alle piazze d’onore il 566 della Francia e il 557 della Gran Bretagna. Bella prova anche per i Superveterani: il team composto da Mario Pillinini, Marco Vaccari e Graziano Giannerini) ha centrato la conquista dell’argento (537/600 alle spalle del 542 della Francia e davanti al 533 della Gran Bretagna) e lo stesso Pillinini è stato ottimo terzo (182/200) nella gara vinta dall’inglese John Reily (186) davanti al francese Georges Gerin (184). Apoteosi conclusiva per il team azzurro che ha conquistato anche tutte le Coppe del Mondo in palio con il Senior Gianluca Muoio, con Roberta Pelosi e con lo Junior Simone D’Ambrosio e con i “cavalieri” Graziano Tognoni e Marco Vaccari.

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Successo rotondo per le azzurre Bianca Revello, Roberta Pelosi e Maria Francesca Floris nella sfida a squadre che ha visto l’Italia svettare su Francia e Gran Bretagna

Argento dorato per i Seniores Gianluca Muoio, Ivan Rossi e Gianfranco Cristoni che hanno ceduto il titolo alla Gran Bretagna soltanto per l’ultima serie: terza la Repubblica Ceca

Lo squadrone azzurro presente al Mondiale di Maribor posa conil coach Sandro Polsinelli e il Consigliere federale Roberto Manno

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Massimo Fabbrizi celebrato sul podio di Umbriaverde dal Presidente Luciano Rossi e dalla sua famiglia e da alcuni dirigenti delle Forze Armate, delle Amministrazioni locali e della Fitav presenti al quinto Memorial Nando Rossi

A Umbriaverde l’argento di Londra conquista per la terza volta il trofeo intitolato alla memoria dell’indimenticato Nando Rossi e Johnny Pellielo svetta nel Master Fiocchi

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MEMORIAL NANDO ROSSI

Weekend di nomi altisonanti sulle pedane di Umbriaver-de il 24 e il 25 agosto. Alla quinta edizione del Memorial Nando Rossi, competizione internazionale che anche quest’anno ha richiamato all’impianto tudertino quattro centurie di specialisti, sono i big del comparto azzurro della Fossa Olimpica a far parlare di sé. Massimo Fab-brizi gioca il ruolo dell’asso pigliatutto: l’azzurro di San Benedetto del Tronto è infatti idealmente il capitano del team che Albano Pera compone per il confronto tra una selezione azzurra e una straniera in cui culmina tradizio-nalmente la riunione umbra. Quest’anno a rappresenta-re l’Italia (nella serie a 25 piattelli: ovvero con la formula di un tempo) con Massimo Fabbrizi ci sono Jessica Rossi e uno Junior di belle speranze: Diego Meoni. Gli avversa-ri degli azzurri sono tre specialisti del Marocco, magari non ancora notissimi al grande pubblico, ma destinati a far parlare di sé in breve tempo: Amine Kettay e Zouhair Elherras e una ragazza di sicuro talento: Yasmine Marirhi.

L’Italia di Albano Pera vince la sfida grazie ai solidi 23 di Massimo Fabbrizi e Jessica Rossi e al 21 di un Diego Meoni mai in soggezione pur nel confronto dei gigan-ti. Ma appena ottenuta la prestigiosa vittoria nell’ormai tradizionale confronto tra l’Italia e la rappresentativa straniera, non è stato tempo di posare il fucile per i due protagonisti azzurri di Londra 2012. Sono stati infatti di nuovo Massimo Fabbrizi e Jessica Rossi i protagonisti del duello finale per il trofeo intitolato alla memoria di Nando Rossi. Situazione di sostanziale parità in tutta la prima parte della serie, poi Massimo prende il largo (e svetta per 20 a 17), complice qualche errore di Jessi-ca dovuto principalmente al forte vento e alla difficile rintracciabilità di qualche bersaglio per effetto del sole che a fine giornata crea ombre suggestive ma scomode all’impianto tudertino. Ma il Memorial Nando Rossi rappresenta quest’anno anche il capitolo conclusivo del Fiocchi Day e questo

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La famiglia Rossi festeggia Massimo Fabbrizi, vincitore della quinta edizione del trofeo intitolato alla memoria

di Nando Rossi, vicepresidente della Fitav negli anni Settanta e dirigente simbolo dello sport umbro

Il Presidente Rossi e il Direttore commerciale di Fiocchi Munizioni Maccacaro premiano Giovanni Pellielo, vincitore del Master indetto dall’azienda di Lecco

evento impreziosisce ulteriormente l’appuntamento di fine agosto a Umbriaverde. Un pool di tiratori selezio-nati nel corso delle varie scansioni della gara a tappe organizzata nell’arco dell’anno dall’azienda di Lecco si misura sulle pedane umbre per il titolo stagionale ed è Johnny Pellielo, tiratore simbolo della scuderia Fiocchi, ad occupare la vetta. Marzo Maccacaro, Direttore com-merciale di Fiocchi Munizioni, è intervenuto personal-mente alla due giorni di Umbriaverde per premiare il le-ader del percorso agonistico programmato per questa stagione dalla Casa lariana. “I tiratori Fiocchi - ha com-mentato Marzio Maccacaro - hanno da sempre un for-te senso di appartenenza alla scuderia e un altrettanto

forte senso di attaccamento all’azienda, ma il consenso fornito dai nostri tiratori alla formula agonistica coniata per questo 2013 prova che la formula potenziata del Fiocchi Day è la strada giusta. Fiocchi Day è un evento storico che richiama tradizionalmente in pedana ogni anno circa cinquemila tiratori ed appartiene ormai quasi geneticamente alla calendarizzazione della stagione da parte degli appassionati, ma forse è un errore ritenerla semplicemente una competizione di ampio gradimento. Fiocchi Day è per certi aspetti addirittura un raduno e questa interpretazione dell’evento potrebbe rivelarsi la chiave vincente per estendere prossimamente la formu-la anche a livello europeo.”

Luciano Rossi posa con la nutrita delegazione del Marocco presente alla manifestazione

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Lo staff del Settore Giovanile: (da sinistra) Fabio Partigiani, Francesco Belluco, Antonello Iezzi, Bruno Rossetti e Alberto Di Santolo

I ragazzi e le ragazze del raduno con lo staff del Settore Giovanile

Gigi Lodde, finalista nello Skeet ai Giochi Olimpici di Londra e proveniente egli stesso dal vivaio del Settore Giovanile, ha tenuto a battesimo le nuove leve del tiro a volo al raduno nazionale di Arzachena. Alla chiusura del raduno, domenica 25 agosto, hanno presenziato sul campo Gianfranco Orrù, Delegato Regionale della Fitav e Gianfanco Fara, Presidente del Comitato Regionale del Coni CONI della Sardegna. A rappresentare le istituzioni l’assessore comunale allo sport. Lo stage, iniziato giovedì 22 agosto e che ha visto la partecipazione di trentuno atleti (ventotto tiratori e tre tiratrici), prevedeva attività di preparazione tecnica e fisica sotto la guida attenta dello staff nazionale del Settore Giovanile. Alberto Di

Santolo ha coordinato il lavoro di Antonello Iezzi, Bruno Rossetti, Francesco Belluco e del preparatore atletico delle squadre azzurre Fabio Partigiani. Il raduno ha avuto luogo dopo le trasferte internazionali di Suhl, Orimattila e Porpetto, tappe dell’International Shotgun Cup dove i nostri giovani hanno ottenuto risultati eccellenti e subito prima del Campionato Italiano di Montecatini che si disputerà il prossimo 8 settembre. Il raduno si è svolto presso l’eccellente impianto della Società di Arzachena, sugli stessi campi dove anni fa ha avuto luogo un’edizione dell’Uno d’Oro e gestito con grande professionalità, impegno ed entusiasmo dal Presidente Stefano Muzzu.

Grandi a piccoli passiGigi Lodde tiene a battesimo le nuove leve del tiro a volo nel tradizionale raduno di fine agosto del Settore Giovanile

Testo a cura del Settore Giovanile

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Riccardo Faccani si è aggiudicato il Memorial Serafino Giani tra gli Juniores

Francesco Amici ha vinto il Memorial Serafino Giani tra i Seniores

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Alberto Bastianelli premia Daniele Resca con la Conchiglia d’Oro

Il team Dani composto da Daniele Resca, Nicola Losi e Alex Serri ha vinto la gara a squadre

Ha superato il quarto di secolo di vita una delle classicissime dell’estate: la Conchiglia d’Oro dell’Adriatico in programma alla Società di Rimini. Sulle pedane del Presidente Alberto Bastianelli è stato Daniele Resca a cogliere la vittoria dell’edizione numero ventisei. Con 96 centri su 100 e poi con un 24 su 25 e uno shoot-of vittorioso su Nicola Losi, il Carabiniere emiliano si è aggiudicato il trofeo confermando la sua fama di grintoso lottatore della pedana in una competizione che quest’anno ha fatto segnare una partecipazione record di quasi cinquecento tiratori. Non pago della vittoria

individuale Daniele Resca ha voluto primeggiare anche nella sfida a squadre: con il team denominato Dani (appunto dal nome dello stesso campione emiliano) completato da Nicola Losi e Alex Serri, Daniele ha conquistato il vertice del podio davanti al Team Cesenatico e al Team San Marino. Tra i Seniores Francesco Amici ha vinto il Memorial Serafino Giani con l’ottimo punteggio di 95/100 + 24 + 25, mentre l’analogo trofeo tra gli Juniores se l’è aggiudicato Riccardo Faccani. Pierpaolo Sanchi ha invece conquistato con merito il 692 messo in palio da Beretta.

Resca pesca la conchiglia numero 26L’emiliano è il migliore dei quasi cinquecento contendenti in lizza sulle pedane di Rimini per la classicissima di Trap

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