IL TIRO A VOLO 275

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Il Magazine della Federazione Italiana Tiro a Volo

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Per Andrea Pattarello è stato davvero un po’ come trovarsi proiettato in un film: il ragazzo di Spinea, ben noto a chi segue le vicende tiravo-listiche del Settore giovanile della Fitav, è stato infatti chiamato a rappresentare i colori italiani in una bella iniziativa culturale e sportiva - pro-mossa dall’Associazione culturale Cristian Pertan, dalla Comunità degli Italiani di Cittanova in col-laborazione con l’Università popolare di Trieste e con l’Unione italiana Fiume – culminata in un match amichevole tra Italia e Croazia sulle pe-dane dello stand di Cittanova d’Istria in cui il fu-turo ragioniere veneto si è trovato a competere nientemeno che con Giovanni Cernogoraz: cam-pione olimpico di Trap alle Olimpiadi di Londra del 2012 (nella foto, Andrea Pattarello è ritratto proprio in compagnia del campionissimo croato). L’iniziativa era denominata: Italiani oltre i confini, e questa prima edizione del torneo di tiro a volo a cui Andrea Pattarello ha partecipato nel ruolo di guest-star in azzurro in parallelo a Giovanni Cernogoraz, a sua volta guest-star in bianco-ros-so, ha rappresentato un interessante esperimen-to di recupero delle tradizioni e di integrazione in nome dello sport. Esperienza positivissima, l’ha definita infatti Andrea Pattarello, fresco acquisto del Gruppo sportivo dei Carabinieri, che si è det-to anche molto onorato di essere stato designato dalla Federazione italiana tiro a volo a rappresen-tare i colori italiani nel ruolo di ospite d’onore in questo match che ha visto misurarsi anche altri giovani croati e triestini in un clima di proficua e cordialissima collaborazione in pedana e fuori.

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Numero 27523 apr i le 2014

DirettoreLuciano Rossi

Direttore ResponsabileLuigi Agnelli

Direzione e RedazioneFederazione Italiana Tiro a VoloViale Tiziano 7400196 RomaTel. 06 45235200Fax 06 [email protected]

CoordinatoreRedazionaleMassimiliano [email protected] : @ILTIROAVOLO

Grafica& MultimediaAndrea Tei

Tutti i diritti riservatiVietata la riproduzione anche parziale se non autorizzata.

Aut. del Tribunale di Roma n.111 del 17 marzo 1994

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pag 4 IL MONDOè LANOSTRACASA

pag 8 LO ZIO D’AMERICA

SPARANDOCON LE STELLE

In copertinaUn’estate da campioni: è il sintetico e stimolante messaggio lanciato dalla conferenza di presentazione dei Fitav Summer Camps di cui parliamo diffusamente in questo numero.

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La nostra casa è il mondo: è la suggestiva lo-cuzione che il presidente della Fitav Luciano Rossi ha utilizzato per descrivere l’afflato profondamente olimpico che caratterizza i Fitav Summer Camps, proprio nel corso del-la conferenza di presentazione dell’iniziativa diretta da Diego Gasperini. Nella struttura di Umbriaverde, in occasione della presentazio-ne dei Fitav Summer Camps nel corso della giornata dedicata al secondo Gran Premio del Settore Giovanile, erano presenti i ver-tici federali: insieme a Luciano Rossi hanno partecipato infatti all’evento il vicepresiden-te Paolo Fiori e i consiglieri Saro Avveduto, Luciano Innocenti e Walter Gattavilla. È stato Alberto Di Santolo a condurre la presenta-zione e il coordinatore del Settore Giovani-le, dopo aver presentato il nucleo dirigente dell’Associazione Leandro Recinella che co-ordina formalmente i Fitav Summer Camps: la presidentessa Tatiana Recinella e il suo staff, è stato abile distributore del microfono per gli

interventi rivolti ad una nutrita platea com-posta di addetti ai lavori, ovvero di istruttori e dirigenti societari, ma anche di genitori. Pre-sente al tavolo dei relatori anche il presidente provinciale del Coni di Perugia Roberto Spar-naccini e invece simpaticamente mescolati al pubblico Roberto Zarillo in rappresentanza di Beretta, main sponsor dei Fitav Summer Camps, e il delegato regionale Fitav dell’Um-bria Ermanno Cicioni. Dicevamo in apertura della suggestiva sintesi dell’iniziativa prodotta dal presidente della Fitav. È stato infatti pro-prio Luciano Rossi a istituire un ideale col-legamento tra i luoghi di origine di Leandro Recinella, a cui è stata intitolata appunto l’As-sociazione che coordina l’iniziativa, e la pro-spettiva globale che il progetto si propone.

“In qualità di massimo dirigente della Fitav - ha detto Luciano Rossi - saluto con piace-re l’iniziativa dei Summer Camps promossa dall’Associazione Leandro Recinella. Leandro,

LA NOSTRA CASA È IL MONDONel corso del secondo Gran Premio del Settore giovanile sono stati presentati i Fitav Summer Camps: un’offerta formativa di grande novità illustrata dettagliatamente negli interventi del Presidente Luciano Rossi e del Direttore tecnico dell’iniziativa Diego Gasperini

EVENTI

L’iniziativa dei Fitav Summer Camps è stata presentata ufficialmente a Umbriaverde alla presenza del presidente della Fitav Luciano Rossi, dell’ambasciatore del Kuwait in Italia Ali Khaled Al Jaber Al Sabah, del direttore tecnico Diego Gasperini e del suo staff

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Alberto Di Santolo

Luciano Rossi

una persona a me cara e cara a tutti noi del mondo del tiro a volo, è stato pioniere del nostro sport in una regione importante come l’Abruzzo e ha poi saputo divulgare la tradizione tiravolistica di quella terra a li-vello nazionale. Oggi la sua famiglia ricorda Leandro costituendo un’Associazione che porta il suo nome e questa è la rinnovata prova che noi abbiamo storia e radici profonde. Ed è proprio con quelle radici e con la solidità di quelle che vogliamo vincere ancora sfide importanti. Attraverso l’iniziativa dei Summer Camps la Federazione viene indiscutibilmente aiutata e rice-ve una positiva sollecitazione. L’iniziativa ha infatti una dimensione internazionale, perché è giusto che la no-stra Italia non guardi soltanto ai confini domestici, ma porti un messaggio forte nel contesto globale. Troppo spesso guardiamo soltanto all’interno del nostro si-stema domestico, ma fuori, frattanto, il mondo cambia con grande rapidità. In quanto Federazione sostenia-mo dunque con grande convinzione queste iniziative perché esse aiutano i giovani e lo fanno senza chiede-re ausilio alla Federazione, ma ripromettendosi invece proprio di offrire ad essa un prezioso supporto.”

Roberto Sparnaccini ha a sua volta evidenziato il siste-matico interesse che il Comitato olimpico nazionale italiano, in special modo attraverso la sua struttura territoriale, dimostra per progetti di questo genere. “Il Coni - ha precisato il dirigente umbro - guarda con grande favore a queste iniziative: per l’Umbria e per la provincia di Perugia un’iniziativa di questo genere allarga il ventaglio delle proposte di attività sportiva che possono essere trasmesse ai giovani. Il nostro è un movimento che deve crescere e per far questo dobbiamo superare molte barriere in varie forme: mi piace, ovviamente, l’immagine dal momento che, come sapete, la mia sfera di attività include anche il tiravo-lismo disabile e quindi il superamento delle barriere è concetto a me particolarmente caro. Ribadisco che è importante trasmettere alle istituzioni sportive, e quindi essenzialmente al Coni, che il tiro a volo pro-muove numerosi progetti ed è necessario divulgare attivamente e far conoscere tutte queste iniziative.”

“Chi è nel mondo del tiro a volo da molto tempo

conosce bene Diego Gasperini perché quando ha ini-ziato egli aveva l’età che hanno i vostri ragazzi adesso.” Ha esordito così Alberto Di Santolo tornando a pren-dere la parola per introdurre il secondo segmento della conferenza di presentazione dei Fitav Summer Camps. “Questo ci fa capire come ci sia continuità in quello che abbiamo seminato tanti anni fa. Diego Ga-sperini ha compiuto un percorso importante con il conseguimento del massimo livello tra gli istruttori di-plomati dall’Issf e successivamente svolgendo il ruolo di Commissario tecnico della Nazionale della Turchia e attualmente della selezione nazionale di Cipro. Qual è la caratteristica essenziale dei Fitav Summer Camps? Che hanno appunto un profilo internazionale. Nessu-no prima d’ora si era, per così dire, avventurato oltre i confini nazionali con un progetto tutto dedicato ai giovani. Si tratta di una start up e le start up, come sappiamo bene, sono difficoltose: quando le iniziati-ve sono a regime, si può anche lavorare, come si usa dire, con la mano sinistra ed è tutto facile, ma quando si deve mettere insieme un sistema di contenuti, di relazioni e di tempi e si deve far quadrare il cerchio, non è mai facile. Quindi, questo a cui assistiamo è l’av-vio di un percorso che auspichiamo si consolidi nel corso degli anni. L’aspetto importante dell’iniziativa è che essa è caratterizzata da un alto livello di specializ-zazione, perché, peraltro, in questi Camps non si par-lerà soltanto di tecnica di tiro, ma verranno affrontati molti aspetti culturali legati al tiro a volo. Tutto questo descrive dunque l’iniziativa realmente come un’offerta formativa piena.”

Il Direttore tecnico dei Fitav Summer Camps, Die-go Gasperini, è naturalmente sceso nel dettaglio del progetto le cui prerogative e il cui programma sono disponibili sul sito della Federazione italiana tiro a

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volo e su quello dello stesso tecnico romano: www.diegogasperini.com . “La formazione - ha esordito l’at-tuale coach della nazionale cipriota di Trap e Double Trap - è alla base di qualunque percorso. Perché pre-metto questa considerazione alla descrizione dell’ini-ziativa? Perché quello che noi vogliamo offrire non è soltanto un corso di tiro a volo. Noi vogliamo offrire qualcosa di assolutamente nuovo ai ragazzi, utilizzan-do l’esperienza maturata da tutti noi della gloriosa e tradizionale scuola italiana, unendola all’esperienza internazionale. Gli obbiettivi che ci proponiamo con

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Il direttore tecnico dei Fitav Summer Camps Diego Gasperini e il presidente provinciale del Coni Roberto Sparnaccini durante la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa

Una platea interessata e attenta ha assistito alla conferenza di

presentazione dei Fitav Summer Camps

i Summer Camps, che avranno quale main sponsor un marchio prestigiosissimo come quello di Beretta, sono essenzialmente due: uno attinente alla sfera del sociale e uno relativo alla didattica. Perché parliamo di sfera del sociale? Perché il tiro a volo in questi anni ha sofferto di prevenzioni per il fatto che l’attrezzo sportivo utilizzato è un’arma e questo complesso di prevenzioni, che ha gravato indiscutibilmente sul no-stro sport, ha impedito in molti casi l’avviamento dei giovani alla disciplina stessa. Promuovendo momenti di socializzazione all’insegna dello sport e del diverti-mento ci proponiamo di iniziare a combattere queste prevenzioni. Il secondo passo sarà peraltro l’avviamen-to allo sport del tiro a volo dei ragazzi con disabilità e questo fa comprendere ulteriormente quanto sia ampio il programma dei Summer Camps nella sfera del sociale. Tutto questo andrà ad unirsi alla formazio-ne scientifica e tecnica che proviene sia dalla scuola italiana che dal percorso dell’Issf. Per questo ho pen-sato di avvalermi di conosciuti tecnici internazionali: Marco Micheli, Andrea Filippetti, Sotiris Sotiriou, Fabio Partigiani e Federico Di Carlo quale responsabile del mental training. Il corso - ha proseguito Diego Gaspe-rini nel suo intervento rivolto ad una platea attenta e partecipe - si rivolgerà alle tre discipline olimpiche e il programma sarà strutturato in tre fasi: la fase tecnico-tattica in cui andremo a definire il piano di allenamen-to attraverso le metodiche di insegnamento dell’Issf, la fase atletica in cui ci sarà la programmazione della

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TIpreparazione atletica settimanale, e infine la fase spe-

cifica curata dal nostro mental trainer. Per quanto ri-guarda la fase tecnico-tattica permetteremo ai ragazzi di sparare almeno settantacinque piattelli al giorno e esamineremo il lavoro svolto attraverso il supporto di video per approdare alle lezioni teoriche in cui esami-neremo appunto nel dettaglio il gesto atletico e quindi proporremo ai ragazzi esercizi mirati al miglioramen-to del gesto tecnico. Concluderemo questo percorso con una gara a settantacinque piattelli con la formu-la olimpica in modo tale da permettere ai ragazzi di prendere immediatamente familiarità con la tipologia di gara di impronta internazionale. Al termine di que-sto corso verrà consegnata a ciascuno dei ragazzi una scheda di valutazione individuale che rappresenterà la base di partenza per il percorso formativo succes-sivo.” Sono previsti tre livelli per questo esordio dei

Fitav Summer Camps: iniziale, medio e avanzato. Ne ha parlato ancora Diego Gasperini concludendo il suo applauditissimo intervento. “Il livello iniziale mirerà alla conoscenza di base della pratica del tiro a volo. Il livel-lo medio sarà quello dei ragazzi che partecipano già regolarmente alle gare nazionali del Settore Giovanile, mentre il livello avanzato è quello dedicato ai ragazzi e alle ragazze che, nel contesto delle rispettive selezio-ni nazionali, stanno già conducendo una preparazione mirata alle gare internazionali. Attività ricreative che comprenderanno tornei, un’escursione e un corso ba-sico di lingue - un corso di italiano per gli stranieri che approfitteranno di questa iniziativa per conoscere il nostro paese e un corso di inglese per i nostri ragazzi – completeranno il panorama di questa offerta che i ragazzi e le ragazze potranno utilizzare a livello forma-tivo appunto anche in senso culturale.”

In questa pagina, le pedane dell’Umbriaverde Sporting & Resort di Todi saranno la sede dei Fitav Summer Camps

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L’incremento è del 40% e sebbene non si tratti di nume-ri stellari, il trend è decisamente incoraggiante. Stiamo parlando dell’Italian Down The Line e, nello specifico, del primo appuntamento stagionale. A dirsi soddisfatto del risultato dell’esordio è proprio Fabrizio Evangeli-sti, responsabile a livello nazionale della disciplina che furoreggia da sempre in tutto il mondo anglosassone e che, invece, nelle nostre contrade stenta ancora a prendere vivacemente il largo. A Zevio sono stati in trentasei a misurarsi con la specialità “americana” e quel dato di partecipazione, se confrontato con il nu-mero degli iscritti al primo appuntamento stagionale del 2013, fornisce appunto quella percentuale di incre-mento che abbiamo indicato. Evangelisti non vuol na-turalmente alimentare polemiche, ma tra le righe, nel commentare il responso della prima gara dell’anno, fa comprendere che con una fattiva collaborazione da più parti sarebbe stato possibile anche attribuire un ulte-riore significativo incremento al dato di partecipazione della sfida di Zevio. “Ad esempio – spiega il dirigente toscano – evitando che impianti della stessa area geo-grafica organizzassero in contemporanea competizioni di discipline che hanno una relativa affinità. Oggigiorno non possiamo immaginare che un tiratore affronti le spese di due competizioni nella stessa giornata e chi ha operato la scelta in favore di altre gare, ha ovviamente rinunciato, anche se forse a malincuore, a partecipare al Gran Premio di Down The Line.” Tuttavia Evangeli-

sti guarda con fiducia al futuro e dichiara perentorio: “Non posso che essere ottimista, perché è certo che i tiratori che si avvicinano al Down The Line trovano la disciplina divertente e stimolante e si ripropongono di tornare a gareggiare nella manifestazione successiva. Oltretutto l’Italian Down The Line, per le sue carat-teristiche, piace agli specialisti della Fossa Olimpica e della Fossa Universale, ma risulta divertente anche per gli appassionati dello Sporting. E utile, vorrei dire: per-ché costituisce un allenamento importante su di un bersaglio sempre vario e costringe il tiratore ad affina-re la propria tecnica e i propri riflessi per fare affida-mento il più possibile sulla prima canna, dal momento che è proprio il criterio del piattello colpito di prima canna a condurre alla vittoria in questa specialità.” Ma quali soluzioni propone Fabrizio Evangelisti per incen-tivare la partecipazione? “Innanzitutto occorre che la Società che ospita la gara creda fortemente nel mes-saggio dell’Italian Down The Line. Ho l’esempio della Società Zaino di Durazzano che ospiterà il prossimo Gran Premio. Ebbene, in quell’impianto è attivo già da settimane un campo di Down The Line per coloro che parteciperanno alla gara del 25 maggio. Vuol dire che i dirigenti della Società credono nelle potenzialità espansive di questa specialità: questa fiducia si riflette direttamente sui frequentatori dell’impianto che sono indotti a sperimentare la disciplina, se non l’hanno mai provata, o a condurre un allenamento più serrato, se

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Ha esordito a Zevio il circuito 2014 dell’Italian Down The Line con un incoraggiante incremento di partecipazione rispetto alla passata stagione: le considerazioni del responsabile della disciplina Fabrizio Evangelisti

ITALIAN DOWN THE LINE

LO ZIO D’AMERICA

Fabrizio Evangelisti al vertice del podio della categoria C con Dan Campigotto e Lauro Ghellere

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275Adriano Lonardi è stato il migliore dei Veterani davanti a Gino Boseggia e Nicola Ferrara

Elisa Occhetti ha vinto la gara delle Ladies davanti a Michelle Rebib e Aurora Dei

Nerino Finotti ha vinto in categoria B precedendo Adolfo Conoci e Andrea Zeni

già la conoscono e l’apprezzano. Ho molta fiducia in un vero e proprio exploit di grandi numeri in occasione del Gran Premio alla Società Zaino del 25 maggio. In-crociamo le dita: come direbbe un vero appassionato di Down The Line!” Quanto al responso agonistico del primo Gran Premio stagionale, sulle pedane verone-si del presidente Dino Zanetti (in cui il responsabile nazionale Fabrizio Evangelisti ha avuto come preziosi collaboratori Giampaolo Micheletti e Bruno Bracali-ni) è stato Paolo Cavarzan a vincere nella categoria A davanti a Claudio Sciurpa e Giacomo Luongo. Nella categoria B ha svettato Dino Finotti che ha preceduto

Adolfo Conoci e Andrea Zeni. Lo stesso Fabrizio Evan-gelisti è stato il più brillante della categoria C davanti a Dan Campigotto e Lauro Ghellere. Nella sfida diretta con la consueta autorevolezza dal coordinatore Nico-la Martino, il delegato regionale Fitav del Veneto Adria-no Lonardi ha vinto tra i Veterani precedendo Gino Boseggia e Nicola Ferrara, mentre Giuliano Fabbri si è imposto tra i Master. Con Stefano Baldanzi primo degli under 20 davanti a Isaia Marcolongo, è stata Elisa Oc-chetti a vincere la gara in rosa davanti a Michelle Rebib e Aurora Dei. Bruno Busti ha vinto tra i tiratori disabili e Maurizio Rech si è imposto tra i neofiti.

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