IL TIRO A VOLO 288

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Il Magazine della Federazione Italiana Tiro a Volo

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Dopo Suhl e Porpetto, il terzo e conclusivo episodio del circuito stagionale internazionale del comparto giovanile del 2014 è ambientato nell’estremo nord d’Europa: è infatti l’impianto finlandese di Orimattila ad ospitare proprio in questi giorni il Gran Premio Internazionale Juniores. Capitanati da Andrea Filippetti, gli azzurrini sono già partiti alla volta della nazione dei mille laghi lo scorso lunedì e la sfida li vedrà impegnati fino alla prossima domenica 27 luglio. Per dirla alla vecchia maniera, c’è il fior fiore del vivaio tricolore a difendere le insegne della Fitav a Orimattila. Luca Miotto è il convocato per il Trap maschile, mentre Alessia Iezzi (foto 1) profonderà la sua altrettanto già ampia esperienza agonistica internazionale nella sfida in rosa della stessa specialità. Due nomi celeberrimi anche nello Skeet: in campo sule pedane finniche il campione del mondo della categoria Domenico Simeone e Chiara di Marziantonio (foto 2), bronzo al Mondiale di Lima. La tradizione vittoriosa del Double Trap azzurro è invece difesa dall’ormai navigato Andrea Vescovi. Nel prossimo numero risultati e impressioni della trasferta degli azzurrini nel profondo nord.

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Numero 28823 lug l io 2014

DirettoreLuciano Rossi

Direttore ResponsabileLuigi Agnelli

Direzione e RedazioneFederazione Italiana Tiro a VoloViale Tiziano 7400196 RomaTel. 06 45235200Fax 06 [email protected]

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pag 4 GRAZINI EELEUTERISONOLEADER

pag 8 LA GESTIONEDEL SETTOREGIOVANILEALL’INTERNODELLEASSOCIAZIONISPORTIVEDILETTANTISTICHE

GLI AZZURRINI ALLACONQUISTA DELLA FINLANDIA

In copertinaRibalta per gli Eccellenza dello Skeet che si sono messi in luce al Concaverde per il terzo Gran Premio stagionale della specialità: Christian Eleuteri per i colori del Corpo Forestale dello Stato ha conquistato la palma della vittoria precedendo Marco Sablone e Giancarlo Tazza delle Fiamme Oro.

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GRAZINI ED ELEUTERISONO I LEADERValerio svetta tra gli Eccellenza al Gran Premio di Trap di Uboldo che vede in evidenza anche Giulia Pintor, Simone D’Ambrosio e Maria Lucia Palmitessa, mentre Christian si impone al Concaverde nel Gran Premio di Skeet in cui si segnalano anche Diana Bacosi e Domenico Simeone

SULLE PEDANE D’ITALIA

È un Valerio Grazini che gestisce sapientemente le sue risorse quello che agguanta la vittoria al terzo Gran Premio di Fossa Olimpica a Uboldo. Il primo della classe, alla boa dei centoventicinque bersagli, è immancabilmente Johnny Pellielo che conclude i cinque round con un solo errore. Poi, però, l’11/15 della semifinale (lo stesso punteggio che esclude Andrea Miotto) è davvero troppo poco per con-sentire al quadricampione del mondo di continua-re la sua corsa nel confronto lombardo. È invece Dario Caretta ad assicurarsi il primo posto nel golden match con 14 e il vicentino, per sapere con chi dovrà giocarsi l’oro, deve attendere lo shoot-off tra Valerio Grazini e Fabio Sollami che hanno concluso a quota 13. La spunta il viterbese per 5 a 4. Il Vigile del Fuoco siciliano vince poi la finale per il bronzo superando Mauro De Filippis per 13 a 12 e subito dopo è Valerio Grazini a dilagare con un 14 a 10 che costringe Dario Caretta ad un pur

onorevolissimo argento. Giulia Pintor è la protago-nista della gara in rosa sulle pedane della Società Belvedere. In realtà alla boa delle tre serie sono Jessica Rosi e Federica Caporuscio ad assemblare il miglior punteggio (71) e a staccare momenta-neamente di due lunghezze la sarda delle Fiamme Azzurre. Giulia è però monumentale in semifinale: il suo en-plein la elegge prima finalista del golden match. A farle da antagonista c’è tuttavia una solida Jessica Rossi che cala un ottimo 14. Alla finale per il bronzo accedono Silvana Stanco e Federica Capo-ruscio ed è la capitolina della Forestale a spuntarla per 4 a 3 in barrage dopo che le due ragazze hanno concluso in parità a quota 14. Nel golden match Giulia Pintor è ancora superlativa e supera Jessica per 14 a 12. È abile Simone D’Ambrosio a cogliere le giuste occasioni nel Gran Premio di Uboldo e a far sua la vittoria tra gli under 20. L’universalista eclettico non è fulminante nelle serie di selezione,

Uboldo: Valerio Grazini vince il Gran Premio di Fossa Olimpica tra gli Eccellenza superando Dario Caretta e Fabio Sollami

Uboldo: Giulia Pintor si impone nella gara femminile davanti a Jessica Rossi e Federica Caporuscio

Foto di Michele Piancone e Chiara Costa

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Uboldo: Maria Lucia Palmitessa vince tra le under 20 davanti a Lisa Nicole Marzo e Valeria Raffaelli

Concaverde: Christian Eleuteri è il vincitore della sfida degli Eccellenza di Skeet al terzo Gran Premio davanti a Marco Sablone e Giancarlo Tazza

Uboldo: Simone D’Ambrosio svetta tra gli Juniores davanti a Ermanno Dell’Orefice e Emanuele Buccolieri

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ma agguanta il golden match con 12/15 alle spalle del 13/15 che promuove subito al rush finale Er-manno Dell’Orefice. In una gara che ha visto alcuni dei nomi più noti del vivaio un po’ confusi nelle retrovie, Emanuele Buccolieri ha saputo abilmente conquistare il bronzo superando Attilio Ricci per 13 a 9. Il golden match ha assistito poi all’afferma-

zione meritata di Simone D’Ambrosio che ha svet-tato su Dell’Orefice per 13 a 10. Maria Lucia Pal-mitessa svetta invece nel parallelo confronto delle under 20. Conquista il golden match con lo stesso 12/15 di Lisa Nicole Marzo e poi supera la ragazza di Olbia (suo il miglior parziale alla boa delle tre serie: 71) per 12 a 7. Confronto di alto livello tec-

BERGAMINI, MINICHELLIE SEMERARO SONOPRIMI TRA I PRIMANella sfida riservata ai Prima categoria sulle pedane di Zevio è Stefano Bergamini il più brillante: all’impianto veronese il tiratore emi-liano precede Ugo Sabattoli e Alfredo Bianchi. A Umbriaverde (nella foto) è invece Fausto Minichelli a svettare pur prendendosi qualche rischio nella fase finale. L’argento va a Rober-to Bassetti e il bronzo a Salvatore Silvi. A Fa-sano vince invece Gianbattista Semeraro che precede Giovanni Garganese e Gianni Pinto.

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Concaverde: Diana Bacosi vince la gara femminile precedendo Chiara Costa e Chiara Cainero

Concaverde: tra gli Juniores stravince Domenico Simeone che precede Matteo Chiti e Valerio Palmucci

Concaverde: in Prima categoria vince Umberto Frontoni che regola Antonio Morandini e Vincenzo D’Acri

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LIA nico-agonistico nella corsa per la medaglia di bron-

zo con Valeria Raffaelli che regola Antonia Ricciardi per 15 a 14. È decisamente una gara di ottimo livello quella che consente a Christian Eleuteri di assicurarsi la vetta della graduatoria al parallelo confronto di Skeet in programma al Concaverde. L’atleta di Cisterna compone un ottimo 122/125, poi totalizza 15 centri in semifinale e si assicura il golden match con un Marco Sablone che frattanto ha fatto fuoco e fiamme e ha assemblato un per-fetto en-plein. Ma in finale è più accurato Christian Eleuteri. Dopo che Giancarlo Tazza si è assicurato il bronzo superando Eros Marcellini per 16 a 15, è il pontino della Forestale infatti a vincere il Gran

Michele Gamberi è il protagonista del Gran Premio regionale dell’Emilia Romagna: il giovanissimo Terza svetta nella graduato-ria della sua divisione e incassando vitto-ria e passaggio di categoria precede Matteo Vigentini e Oscar Mazzoni (nella foto). In Seconda un brillantissimo Remo Cicogna-ni precede il fratello Riccardo e Fabio San-giorgi. A Conselice, sotto lo sguardo atten-to del Delegato regionale Demetrio Pillon, tra i Veterani vince Mauro Mazzoni davanti a Salvatore Graffeo e Maurizio Caroli. Tra i Master svetta Ermanno Laghi su Roberto Nanni e Massimo Piatesi.

MICHELE GAMBERI: A CONSELICE È NATA UNA STELLA

A Cologno al Serio, tra i duecentododici tirato-ri presenti, a laurearsi campioni regionali della Lombardia sono il Seconda categoria Giorgio Maestri e il Terza Enrico Borzi, mentre nelle qua-lifiche a garantirsi un posto al sole sono Antoni-no Sulfaro (Veterani), Marco Vaccari (Master) e Fernando Bulgheroni (Disabili Fisici). Impeccabi-le padrone di casa è il patron del sodalizio berga-masco Renato Lamera che fornisce un supporto logistico di prim’ordine al coordinatore respon-sabile della kermesse Pietro Saquella e al com-missario arbitri regionale Santo Falanga, supervi-sore particolarmente attento e scrupoloso.

CAMPIONI SOTTOIL CIELO DI LOMBARDIA

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Concaverde: in Seconda Giacomo Boncompagni svetta su Michele Fasolo e Franco Cinque

Concaverde: in Terza Gianluca Monaco surclassa Giorgio Fabris e Stefano Bragalli

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Premio regolando il capitolino delle Fiamme Oro per 15 a 14. Diana Bacosi si impossessa della vitto-ria in rosa con una prova di grande autorevolezza nelle fasi finali. Con 14/16 si aggiudica l’immediata promozione al golden match, mentre la definizione del nome della sfidante viene deciso da uno shoot-off che vede contrapposte Chiara Cainero (autrice del miglior parziale: 71), Chiara Costa e Katiuscia Spada. Dal duello esce vincitrice Chiara Costa che costringe alla finale per il bronzo Cainero e Spada. La friulana agguanta la medaglia di bronzo per 14 a 13, ma per 13 a 11 è invece Diana Bacosi a relega-re al secondo posto la capitolina Chiara Costa. In ambito giovanile c’è davvero un uomo solo al co-mando al Concaverde e il suo nome è Domenico Simeone. Il titolato campano compone un ottimo

124/125, si assicura il posto nel golden match con l’en-plein in semifinale e poi sbaraglia per 15 a 13 Matteo Chiti nella corsa all’oro. Un Valerio Palmuc-ci ormai abitualmente puntuale agli appuntamenti che contano è ottimo terzo con un perfetto 16 di finale. In Prima categoria vince Umberto Frontoni che totalizza 143/150 e precede il 141 di Antonio Morandini. Vincenzo D’Acri è terzo con 137 ma deve liberarsi di una folta e autorevole concor-renza in shoot-off. In Seconda categoria è il gior-no di Giacomo Boncompagni: il toscano totalizza 130/150 come Michele Fasolo e Franco Cinque ma sbaraglia gli avversari e li costringe in quell’ordine alle altre sedi del podio. In Terza è Gianluca Mona-co a vincere con 130/150 davanti al 128 di Giorgio Fabris e al 124 di Stefano Bragalli.

Oltre quaranta i tiratori che si sono dati appunta-mento sulle pedane dello stand di Rio Salso per i ti-toli regionali di Compak. Tra gli Eccellenza il titolo va ad Andrea Ciamaglia. In Prima Categoria vince Filippo Ra-gni seguito da Samuele Giu-liani e William Mengucci. Ti-tolo di Seconda per Mirko Magi davanti a Rodolfo Gia-coni. Fabio Capriotti vince in Terza precedendo Learco Rocchetti e Enrico Gattari, mentre Enrico Lugli è il mi-gliore degli under 20. Car-lo Duranti batte tutti tra i Veterani e Rio Salso svetta nella sfida a squadre.

ANDREA CIAMAGLIA AL TOPTRA I MARCHIGIANI DEL COMPAK

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SETTORE GIOVANILE

L’ ORGANIZZAZIONE DELLA SOCIETÀNello sport moderno è fondamentale gestire le ri-sorse a disposizione in maniera oculata e funzionale: i crescenti costi dell’attività sportiva e i tempi a dispo-sizione sempre più stringenti e limitati che la società moderna ci impone presuppongono una ottimizza-zione di tutto quello che è il processo di gestione del lavoro all’interno della società sportiva. Lo sport del tiro a volo in particolare, dati gli elevati costi che comporta una pratica sportiva assidua e costante tra munizionamento, costo dei bersagli, trasferte ed attrezzatura sportiva, soffre un po’ della mancanza di quel ricambio generazionale in grado di porta-re nuova linfa in un ambiente in cui l’età media dei praticanti è abbastanza elevata. È importante quindi che le ASD vedano nei giovani una risorsa sulla quale costruire il proprio futuro e pensino a loro come ad un investimento piuttosto che come ad un costo;

mantenere un settore giovanile è per le società una spesa ingente che richiede una attenta gestione delle risorse economiche ed umane per essere proficua. In particolare è indispensabile che tutti i soggetti coin-volti - presidente, collaboratori, istruttori - apportino il loro contributo avendo chiari i loro compiti e co-ordinandosi in maniera precisa e collaborativa; trop-po spesso all’interno di una ASD si nota l’esistenza di una persona tuttofare, molto spesso un istruttore o un genitore che, armata di buona volontà ed impe-gno, cerca di organizzare l’attività per i ragazzi in totale autonomia, a volte nella indifferenza delle società che non forniscono il sostegno auspicato dal volontario di turno. Il settore giovanile al contrario andrebbe or-ganizzato in modo che ognuna delle figure coinvolte non debba occuparsi di troppe cose ma possa invece concentrarsi sul proprio ruolo in maniera più proficua. Di fondamentale importanza è la figura del presidente, ovvero di una persona che rappresenti la società anche

Il testo che vi presentiamo oggi è la tesina presentata da Antonello Miotto, per gli amici Walter, al corso per Istruttori tenutosi, per la parte generale, a Roma, alla scuola centrale dello sport, e per quella specifica a Todi presso l’Associazione Umbriaverde. Walter Miotto rappresenta il punto di passaggio tra il “vecchio” ed il “nuo-vo”, tra la tradizione e l’innovazione. È riuscito a conciliare questi due aspetti fondendo in un mix di passione, conoscenza e competenza, il suo interesse per il mondo dello sport e quello del tiro in particolare. Si tratta di un lavoro interessante, quasi una guida, per tutti coloro che amano i giovani e vogliono fare qualcosa per loro, ma soprattutto per coloro che vogliono crescere e mettersi alla prova “invadendo” anche campi in cui non si sono mai addentrati. Vengono toccati punti essenziali quali: l’organizzazione della società, il ruolo dell’istruttore e dello staff tecnico, la gestione dei giovani e del gruppo, il rapporto tra società e genitori nonché i rapporti con gli sponsor ed i media. Di personaggi così la Fitav ha profondamente bisogno poiché la conoscenza degli aspetti relativi al management sono ormai una “conditio sine qua non” per avviare un’attività, apparentemente semplice ma in realtà profondamente complessa.Ed ora, buona lettura. Alberto Di Santolo

LA GESTIONE DEL SETTORE GIOVANILE ALL’INTERNO DELLEASSOCIAZIONI SPORTIVE DILETTANTISTICHE Di Walter Antonello Miotto

Walter Antonello Miotto con tre ragazzi della squadra del Concaverde presenti al Criterium del Settore giovanile dello scorso 13 luglio

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in funzione del settore giovanile, che è tra l’altro colui che deve tenere i rapporti con la Federazione, con gli sponsor e le ditte fornitrici dei materiali didattici e di supporto. È anche colui che si occupa della pro-mozione dello sport giovanile all’interno delle scuole o di eventi fieristici dediti alla propaganda sportiva. È bene che il presidente si avvalga di un collaboratore di fiducia che ne faccia le veci quando si trova impos-sibilitato a svolgere i suoi compiti. Essendo l’attività del settore giovanile densa di impegni, che presuppon-gono allenamenti, raduni, trasferte ed altre attività è importante che esista una persona responsabile della logistica che si occupi appunto di organizzare gli orari dei corsi, gestisca le iscrizioni dei ragazzi alla scuola di tiro, organizzi i dettagli delle trasferte come la siste-mazione nelle strutture alberghiere, l’organizzazione dei mezzi di trasporto, il menù per gli atleti durante i ritiri pre-gara e svolga tutti quei compiti che sono accessori al buon andamento dell’attività sportiva. Fondamentale è poi il ruolo degli tecnici, che possono essere uno o più di uno. A tal riguardo disporre di più istruttori, anche contemporaneamente, sul cam-po è sicuramente un notevole vantaggio, innanzitutto perché in questo modo si ha la possibilità di suddi-videre i ragazzi in gruppi omogenei, consentendo un più rapido inserimento dei nuovi allievi all’interno del gruppo con lezioni a loro dedicate; secondariamen-te con più istruttori è possibile gestire allenamenti in più discipline contemporaneamente. Di fondamentale importanza è che gli istruttori siano persone qualifi-cate in grado di gestire i ragazzi nel modo ottimale e possano essere affiancate nel loro operato da uno o più allievi istruttori, ovvero istruttori in fase di for-mazione che collaborano con l’istruttore svolgendo compiti di minor complessità. Se il settore giovanile è poi molto numeroso potrebbe rendersi indispensabile o comunque di forte aiuto la presenza di un direttore tecnico, che generalmente è un tecnico di comprovata esperienza ed elevato grado di formazione, che orga-nizza l’attività degli istruttori, pianifica insieme a questi ultimi i contenuti ed i programmi di allenamento non-chè gli obiettivi della stagione e riferisce al presidente ed al consiglio direttivo riguardo al lavoro svolto sul campo dallo staff tecnico. Anche nel tiro a volo, con

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l’affermarsi delle moderne tecniche di allenamento, si sta poi rendendo sempre più necessario disporre di un preparatore atletico, preferibilmente competente anche nel campo della nutrizione, e di un fisioterapista, che si è dimostrato utile in molte trasferte, special-mente per risolvere problemi legati alla schiena che nello sport del tiro a volo è già molto sollecitata e che le lunghe trasferte per raggiungere i campi di gara a volte non aiutano a preservare.

IL RUOLO DELL’ ISTRUTTORE E DELLO STAFF TECNICOÈ chiaro che se si applica un modello simile a quello indicato l’istruttore si trova inserito all’interno di un contesto ottimale per svolgere la sua funzione di in-segnante. Trovandosi di fatto sgravato da incombenze di tipo organizzativo può concentrarsi su tutti quegli obiettivi, sportivi ed educativi, che devono essere il cuore dell’esperienza vissuta dai ragazzi all’interno della scuola di tiro. Non dobbiamo dimenticare infatti che gli istruttori sono le figure con le quali i ragazzi passano il loro tempo sul campo e rappresentano per loro le figu-re di riferimento durante la pratica sportiva. Essi sono visti dai ragazzi come i principali artefici della loro for-mazione di tiratori ed è innegabile che ripongano grandi aspettative nell’attenzione che l’istruttore deve riservar loro durante gli allenamenti. È importante quindi che gli istruttori conoscano bene le esigenze dei ragazzi e le comunichino ai responsabili della società, così come è giusto e doveroso che siano i tecnici ad inoltrare alla società eventuali richieste riguardanti la necessità di materiale didattico o di supporto agli allenamenti. In sostanza i tecnici devono agire in totale autonomia, coordinandosi tra loro e devono essere assolutamente evitate ingerenze esterne da parte dei vertici societari in merito a quello che deve essere l’operato degli istrut-tori. Per contro gli istruttori hanno l’obbligo di riferire al direttore tecnico, se presente nell’organigramma so-cietario, oppure direttamente al presidente riguardo al loro operato, evidenziando eventuali problemi che pos-sono essere un ostacolo nel raggiungimento degli obiet-tivi della scuola. Nell’organizzazione dell’attività sportiva è fondamentale che lo staff tecnico stabilisca, di comu-ne accordo, i programmi di allenamento in funzione di quelli che sono gli obiettivi stagionali, impostando un lavoro strutturato e lavorando in questo modo seguen-do un piano di lavoro ben definito. Ovviamente ciascun istruttore deve mettere la sua esperienza e competenza a disposizione di tutti e comunicare qualsiasi modifica dovesse ritenere necessario apportare ai programmi di lavoro concordati.

LA GESTIONE DEI GIOVANI E DEL GRUPPOÈ innegabile che uno degli obiettivi fondamentali di una scuola sportiva sia legato all’educazione dei ragazzi. In uno sport come il tiro a volo dove i giovani maneggia-no quotidianamente un’arma da fuoco è richiesta una particolare disciplina ed un comportamento equilibra-to da parte di tutti durante gli allenamenti. È compito dei dirigenti e degli istruttori trasmettere per primi questo tipo di atteggiamento ed è loro dovere non tol-lerare nessuna mancanza da parte dei ragazzi che vada contro a comportamenti che non sono consoni per uno sportivo. Ai ragazzi va insegnato anche ad ono-rare gli impegni sportivi ed istituzionali fino in fondo, devono essere consapevoli che i loro comportamen-ti si riflettono anche sull’immagine della società della quale vestono la divisa. A tal proposito è importante

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che si sentano responsabilizzati e sviluppino un senso di appartenenza e di gruppo, evitando le rivalità e le divisioni tra di loro; è compito dello staff tecnico e dei dirigenti sincerarsi che all’interno del gruppo non si creino contrasti. È altresi molto importante che la società prema affinchè i ragazzi abbiano un rendimen-to scolastico soddisfacente, invitandoli a conciliare gli impegni sportivi e scolastici senza tralasciare gli uni a discapito degli altri. Per ottimizzare il processo edu-cativo è utile dotarsi di un regolamento interno e pretendere che tutti si conformino ad esso, cercando sempre però di venire incontro alle esigenze dei gio-vani ed evitando di imporre vincoli troppo stringenti; nel gestire un gruppo numeroso è infatti indispensa-bile prevedere una certa flessibilità che tenga conto degli impegni e della situazione dei singoli. Regole sì, ma che non devono essere alla stregua di un codice militare. Non dimentichiamo mai che una delle com-ponenti fondamentali dello sport è il divertimento e se i giovani non si divertono abbandonano uno sport molto rapidamente.

LA GESTIONE DEI RAPPORTI TRA SOCIETÀ E GENITORITra tutte le figure coinvolte nell’attività legata al setto-re giovanile non abbiamo ancora parlato dei genitori. Essi rappresentano una risorsa importante in quanto danno un sostegno economico e morale ai propri figli, ma possono anche dare adito ad alcune problematiche più o meno complesse. Non dobbiamo mai dimenti-care che nel tiro a volo il contributo dei genitori è fondamentale. Innanzitutto si tratta di uno sport che richiede un certo impegno economico alle famiglie e sebbene la scuola di tiro offra molte agevolazioni non potrà mai essere in grado di coprire tutte le spese, specialmente quelle relative al munizionamento. In se-condo luogo i campi da tiro sono generalmente molto al di fuori dei centri abitati e la legge impone dei vin-coli riguardanti il trasporto delle armi per cui i mino-renni non hanno modo di arrivare al campo autono-mamente ma devono sempre essere accompagnati dai genitori, spesso in orari lavorativi. Ecco che avere la collaborazione dei genitori diventa fondamentale per svolgere l’attività del centro e di questo tutti devono essere consapevoli. Esistono però delle problematiche

Walter Antonello Miotto posa con un gruppo di ragazzi e di collaboratori del suo team

quando i genitori vogliono essere troppo partecipi nell’attività della società; bisogna infatti evitare che si intromettano in compiti che spettano ai tecnici oppure ai dirigenti. Senza entrare troppo nel merito di una ca-sistica che potrebbe diventare infinita, è bene comun-que precisare loro che il personale docente del centro ha una formazione e conoscenze comprovate nonchè dei piani di lavoro concordati e che l’intero program-ma della scuola di tiro è costruito affinchè l’appren-dimento dei loro figli avvenga per gradi. In uno sport complesso come il tiro a volo è importante che anche i genitori, come i giovani e gli istruttori, imparino a non valutare la qualità del lavoro basandosi unicamente sui punteggi ottenuti durante le serie di tiro. In casi estre-mi di gravi ingerenze da parte dei genitori si è arrivati anche a prendere la decisione di allontanarli dagli al-lenamenti o dall’attività della scuola, ed è molto triste anche constatare che nella mia esperienza la maggior parte dei ragazzi che se ne sono andati dal nostro set-tore giovanile lo abbiano fatto spesso contro la loro volontà a causa di decisioni prese dai familiari.

I RAPPORTI CON GLI SPONSOR E I MEDIAGli sponsor sono parte integrale del sistema della ge-stione ASD: permettono infatti alla società di garanti-re ai ragazzi e ai genitori un minor costo delle spese per l’attività sportiva. Sicuramente reperire sponsor in questo periodo di crisi non è facile, ma se nella struttura si organizzano allenamenti o piccole gare sociali quando ci sono tiratori sul campo si posso-no trovare appassionati che ammirano il lavoro che la società sta svolgendo ed è li che si può trovare chi può aiutare finanziariamente. Agli sponsor si deve garantire la maggior visibilità possibile, il logo dello sponsor deve essere visibile sempre su: magliette, giubbino tecnico, felpe, cappellino, ecc. È utile creare un giornalino, anche con uscita annuale, dove, ben in vista, deve comparire lo sponsor e altrettanto utile coinvolgere lo stesso nelle premiazioni, farlo senti-re importante e partecipe dei risultati che i ragazzi raggiungono. Molto importante è avere rapporti con i media: giornali e televisioni dove indirettamente compare il nome degli sponsor ma anche per reclu-tare nuovi ragazzi.