GiuliaViva anno I n.2 8 ottobre 2011

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Anno I numero 2 del 8 Ottobre 2011 GiuliaViva è anche on-line su www.giuliaviva.it Quindicinale d’informazione giuliese distribuzione gratuita - tiratura 2500 copie Il bilancio comunale è in rosso. Per far cassa, vendono la farmacia comunale ed un terreno destinato all’edilizia convenzionata. Il sindaco si consola: “mal comune, mezzo gaudio”. (articolo alle pagine 4 e 5)

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GiuliaViva anno I n.2 8 ottobre 2011

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IL PIATTO PIANGE

Anno I numero 2 del 8 Ottobre 2011GiuliaViva è anche on-line su www.giuliaviva.it

Quindicinale d’informazione giuliese distribuzione gratuita - tiratura 2500 copie

Il bilancio comunale è in rosso. Per far cassa, vendono la farmacia comunale ed un terreno destinato all’edilizia convenzionata. Il sindaco si consola: “mal comune, mezzo gaudio”. (articolo alle pagine 4 e 5)

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I

Istantanee giuliesiGiuliaViva anno I n.2 3

Paralisi in città

Il 20 settembre, un violento acquaz-zone si è abbattuto sulla costa tera-mana. Non più di due ore di pioggia torrenziale hanno paralizzato Giu-lianova: nessun sottopasso, a metà pomeriggio, era transitabile. Alla-gati decine di scantinati e di negozi, così come la palestra della media Pagliaccetti.Piazza Roma non era mai stata in-vasa da un simile mare d’acqua. Per alcuni, non tutti i canali a mare sono stati riaperti in tempo utile; secon-do altri, durante i recenti lavori di rifacimento, qualche tombino sulla Statale 16 sarebbe stato coperto d’asfalto.

Si è tenuta sabato 24 settembre, in piazza Buozzi, la presentazione del nostro periodico. Hanno ascoltato la breve introduzione e partecipato all’aperitivo finale, amici, sostenito-ri, cittadini curiosi di vedere e leg-gere il primo numero. Estratti, alle 17.30, anche i biglietti vincenti della lotteria di finanziamento. Questi i numeri fortunati, dal primo all’ot-tavo: 9160, 9746, 3956, 7855, 1389, 478, 3719, 5210. I premi possono essere ritirati nella sede di piazza Buozzi.

Benvenuta “GiuliaViva”

“Progresso giuliese” sta preparando una mozione a proposito di una di-scutibile delibera di giunta su cui il gruppo aveva già acceso i riflettori il primo agosto. Il consiglio comu-nale sarà chiamato a pronunciar-si sull’assegnazione di mille metri quadri di terreno comunale ai pro-prietari di un camping, nella fascia più a sud del quartiere Annunziata. Per risarcire 22.000 euro, ha denun-ciato “Progresso giuliese”, l’ammini-strazione ha permesso che una ge-nerosa porzione di verde (destinata nel 1994 a orto urbano) diventasse un parcheggio privato. Canone d’af-fitto: 62 euro al mese.

Posto pubblico nel verde

Suggestioni serbe

Per l’amministrazione comunale, ancora un colpaccio diplomatico. Lunedì scorso il sindaco ha rice-vuto in municipio l’ambasciatore della Serbia in Italia, con tanto di primo console e proconsole. Gran-de fermento per l’eventualità di un gemellaggio con Stara Pazova, citta-dina della provincia autonoma della Vojvodina. Sicuramente originale la possibilità di un corridoio turistico.

Riconoscimento

Il dottor Giancarlo Marinangeli, di-rettore della Unità operativa com-plessa di Nefrologia e Dialisi del nostro ospedale, è stato eletto, se-condo più votato con 491 preferen-ze, consigliere nazionale della SIN (Società Italiana Nefrologia). Il rico-noscimento premia la serietà e la professionalità del dottor Marinan-geli, esercitate in un presidio asse-diato da problemi.

Questa bella targa che intitola la via a Vincenzo Bindi è apposta ormai da decenni su palazzo Cerulli, sul lato Nord del Belvedere. È posizionata in un punto visibile agli occhi dei passanti; deve essere bene in vista perché ricorda il benefattore Bindi, colui il quale ha donato alla città di Giulianova la sua biblioteca e la sua pinacoteca che oggi sono intitolate a lui come pure la scuola media del Lido.Bene! Ma sulla targa c’è un grossola-no errore: la data di morte è sbaglia-ta. Bindi non è morto nel 1927 ma nel 1928 come si può agevolmente verificare. Povero Bindi! La sua “dilet-tissima” Giulianova non si è accorta dell’errore? Se sì, che aspetta a rimediare?

Povero Bindi

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Farmacia comunale, addio

Fatti ... 4 GiuliaViva anno I n.2

che i trenta appartamenti realizzati siano davvero venduti a prezzi mo-dici a giovani coppie o soggetti de-boli).La maggioranza ha deliberato la vendita nel corso del consiglio co-munale dello scorso 28 settembre.

Perché si vende: entro il 31 dicem-bre di quest’anno nelle casse de-vono rientrare 3 milioni 800 mila euro. Dal capitolo delle voci in usci-ta, Gianfranco Francioni annota i 2.600.000 euro di debito con il Cir-su; i 150.000 nel capitolo dell’ arredo urbano; 700.000, 100.000 e 300.000 euro di mancati introiti rispettiva-mente per Bucalossi, fotovoltaico e parcheggi a pagamento; il conto da 1.200.000 euro per la rimozione dei rifiuti spiaggiati. La vendita della farmacia e del ter-reno di via Cupa permetterà di inca-merare somme certe e consistenti.

Secondo il Pdl, il buco di oggi andrà ad allargarsi nel 2012, quando l’im-porto dei mutui, non più rinegozia-bile, salirà a due milioni e mezzo di euro. La posizione dell’amministrazio-ne: nel corso del consiglio del 28 settembre, il sindaco ha sottolinea-to le penose conseguenze dei tagli del Governo alle comunità locali(700.000 euro, a Giulianova, per l’an-no in corso). I mancati trasferimenti renderebbero i bilanci annuali estre-mamente labili. Quest’anno, inoltre, si sta ancora attendendo che la Re-gione rimborsi il Comune per i dan-ni dell’alluvione di marzo. Perché vendere la farmacia comunale? Per-ché lo stanno facendo tutti: da San Remo a Taranto, dalla Lombardia all’ Umbria, le dismissioni impazzano e le farmacie, da come sembra, non le conserva più nessuno.

La risposta dell’opposizione: la vendita del terreno di via Cupa e della farmacia comunale non è che la toppa cucita su un dramma finanziario le cui cause vanno ricer-cate in una gestione superficiale e dilettantesca delle finanze pubbli-che. Nel suo intervento, il consiglie-re Franco Arboretti ha sottolineato l’aumento vertiginoso della spe-sa corrente (24.657.000 nel 2010, con un + 2.480.000 rispetto all’anno precedente), il tardivo avvio di una politica di recupero dell’evasione

Se non ripianerà i suoi conti, rimo-dulando il bilancio, il Comune di Giulianova dovrà subire devastanti sanzioni amministrative per aver sforato il patto di stabilità 2011. In una parola, sarà dissesto, termine assai in voga nella prima fase del mandato Ruffini, ma che non era mai stata pronunciata dall’attuale maggioranza che, a quanto pare, si è svegliata l’altro ieri scoprendosi in mutande. E cosa si fa, quando ci si accorge di essere sull’orlo del preci-pizio? Ci si aggrappa allo spuntone di roccia più sporgente, si adotta la soluzione apparentemente meno dolorosa: si fa cassa vendendo le proprietà più appetibili sul mercato. In questo caso, la farmacia comu-nale ed un terreno di 2.800 me-tri quadri in via Cupa, destinato all’edilizia convenzionata (una proposta del “Cittadino Governan-te”, accolta all’unanimità, garantirà

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GiuliaViva anno I n.2 5in primo piano

fiscale (se si fosse combattuto per tempo contro le false prime case, si sarebbe potuto già incamerare circa un milione di euro). Negativa l’esperienza del Consorzio d’am-bito sociale che prosciuga risorse (2.500.000 solo quest’anno) senza dare valide e tangibili risposte ai cittadini. La tassa di soggiorno ap-plicata al posto dei parcheggi a pa-gamento avrebbe avuto ben altri riscontri economici, senza contare il peso del capitolo mutui a cui si è ri-corso, e ancora si ricorre, in maniera dissennata. “Sulla farmacia comuna-le- ha scritto nei giorni scorsi “Il cit-tadino governante” - lo scempio si è compiuto nell’assordante silenzio del sindaco che, dopo aver propa-gandato nel suo programma elet-torale la valorizzazione e persino il raddoppio della farmacia comuna-le, non è intervenuto sull’argomen-to, è rimasto lì nella trepida attesa di colmare con un colpo di mano un vuoto nel bilancio che lui stesso non è riuscito a controllare”. Sul si-lenzio del sindaco, e su dieci manca-

te risposte, ha insistito anche Laura Ciafar-doni di “Pro-gresso giulie-se” (passato, platealmente, all’opposizio-ne). “Che fine ha fatto- si chiede- la pos-sibilità di crea-re il consorzio con Tortoreto così da raggiungere i 30.000 abitanti e mantenere la na-tura pubblica della farmacia?”La critica di fondo è che, in mancan-za di misure strutturali, cioè capaci di cambiare radicalmente la politica economica del Comune, la vendita della farmacia non sarà che il primo anello di una lunga catena di spo-liazioni, l’avvio di un processo di pri-vatizzazione selvaggia.

I ricavi: manca ancora una perizia di stima, ma la base d’asta di vendita della farmacia è stata ipoteticamen-

te fissata in 2 milioni 500 mila euro. “Il cittadino governante” aveva proposto all’assise civica un emendamento che aumen-tava la base d’asta dimostran-do che essa andava fissata ad almeno 4 milioni di euro. L’aggiudicazione, inoltre, sa-rebbe dovuta andare a buon fine solo in presenza di alme-no due offerte. La maggioran-

za ha respinto l’emendamento.I contraccolpi: vendendo la farma-cia, il Comune rinuncia ad introiti netti annuali di 150.000 – 200.000 euro. Le sei persone che vi lavora-no, perdendo l’impiego, dovranno probabilmente essere reintegrate in Comune, venendo a gravare sul bilancio per almeno 200.000 euro. La perdita annua dovrebbe quindi sfiorare i 400.000 euro.

Le reazioni in città: quasi ovun-que negative. Eclatante l’ingresso in sala consiliare, lunedì scorso, dell’ex sindaco Romolo Trifoni, che voleva esprimere il suo sdegno e la sua rab-bia per la vendita della farmacia ed è stato allontanato in malo modo. Di sicuro la rinuncia alla farmacia farà discutere a lungo, specie all’in-terno di un centrosinistra che confi-dava forse nella generale rassegna-zione e nella foglia di fico dei tagli di Berlusconi. M. T.

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Accade anche questo

Neanche cinque metri di verde ai bambini dell’asilo nido “Le Coccinelle”

Non sono bastate né l’offesa al pa-norama né le anomalie dell’intera vicenda amministrativa. I palazzi dell’ area ex Migliori Longari svet-tano tra la pista d’atletica Massi e piazza Dalla Chiesa, con viva soddi-sfazione di una classe politica che non ha saputo nemmeno garanti-re i cinque metri di giardino lascia-ti a disposizione dell’asilo nido “Le coccinelle”. Cinque metri per poter giocare che restano invece fuori del recinto dell’asilo, in nome di un’ im-probabile “sistemazione migliorati-va degli spazi pubblici” accampata dalla giunta Mastromauro. Un anno e mezzo fa, il 22 febbraio 2010 , fu portata in consiglio comu-nale una mozione che cercava di di-fendere l’allargamento, benché mi-nimo, del giardino della scuola. “Il cittadino governante per cambiare” chiedeva il rispetto della delibera dell’8 ottobre 2007 con cui si dava il via al planivolumetrico del com-plesso residenziale nell’area Migliori

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Longari. In quella circostanza, ricor-dava la mozione, fu approvato un emendamento che il sindaco Ruffini presentò come misura tesa a tutela-re l’asilo nido confinante. A disposi-zione del nido “Le coccinelle” sareb-be stata messa “una zona di verde, zona F2, di 5 metri di larghezza”. Si è riusciti a negare anche quella magra consolazione. L’11 gennaio 2010, infatti, la giunta calpestò la volontà del consiglio, autorizzando la realizzazione di un percorso pedonale, tra piazza Dalla Chiesa e il campo d’atletica. “Si-stemazione migliorati-va degli spazi pubblici attraverso la creazione di un percorso pedo-nale” recitava testual-mente la delibera: il sindaco e l’assessore Ranalli, durante la di-scussione della mo-zione, sostennero al

contrario, d’aver previsto la cessio-ne all’asilo. Secondo “Il cittadino governante”, poi, si era in realtà predisposto uno spazio al servizio dei condomini, i quali, ovviamente, avrebbero trovato “molto comodo utilizzare il parcheggio pubblico di piazza Dalla Chiesa, così svuotato della sua funzione primaria”. La mo-zione fu respinta. Lo stato di fatto dice che l’asilo nido “Le Coccinelle”, privato per sempre del panorama collinare ad ovest, non dispone oggi nemmeno dei cinque metri di verde previsti nella delibera del 2007. “Ribadisco che l’amministra-zione comunale programmerà lo spostamento della recinzione per ricomprendere l’area attrezzata a verde tra quelle a disposizione dell’asilo, come ha spiegato prima di me l’assessore Mastrilli.”: così il sindaco nel verbale del consiglio comunale del 22 marzo. Un veloce sopralluogo in zona basterebbe a ricordargli d’aver parlato a vanvera.

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Il Pungiglione (rubrica politica di GiuliaViva) GiuliaViva anno I n.2 7

Consiglio comunale: un sindaco, una maggioranza, una minoranza. Uno schema semplice per ammini-strare una città, una definizione di ruoli che solo in via eccezionale ha bisogno di essere riscritta e reinter-pretata. Ma a Giulianova, da mesi, l’eccezione è diventata regola e il caos ha soppiantato l’ordine. Tutto grazie a consiglieri che, sganciatisi dai partiti d’appartenenza, dicono di voler scegliere di volta in volta sui punti all’ordine del giorno, di esserci o non esserci, dire sì o dire no, a se-conda delle circostanze. All’orizzon-te, una compravendita di voti che rischia di condurre il sindaco allo sfinimento, fisico e politico. A Fran-cesco Mastromauro toccherà suo-nare di continuo a tutti i campanelli per avere la sicurezza, in consiglio, di un’alzata di mano: è la questua elevata a sistema. Un metodo d’am-ministrare che alimenta sospetti e, a quanto sembra, diffonde puzza di bruciato in sala consiliare. Ma chi sono i protagonisti di tanto turbi-nio?

Roberto Ciccocelli: eletto nella lista “Al centro della città’”, è stato prima esponente del gruppo “Obiettivo comune”, poi della sigla “Futuro in”. Nel consiglio del 28 settem-bre ha ricordato d’aver militato per 12 anni nel centrodestra e di aver sempre votato contro l’attuale am-

ministrazione. Poco prima, però, aveva permesso l’apertura della seduta consiliare, salvando le sorti della maggioranza. D’ora in poi, per colpa di un Pdl che lo tratta malissi-mo, andrà dove lo porta il cuore. I piedi, intanto, lo hanno portato lontano dalla sala consiliare quando è stata l’ora di decidere sulla farma-cia comunale.

Roberto Sacconi: candidato nel Pd, è confluito in “Progresso giuliese”. Con il gruppo ha attaccato più volte l’operato del sindaco, ma, diversa-mente dai suoi, ha votato a favore della vendita della farmacia. Sareb-be stato un rebus decifrare il futuro se non avesse provveduto da solo, dimettendosi, a interrompere la su-spence.

Luigi Ragni: a Mimì Di Carlo, che in consiglio lo interrogava sulla po-sizione del partito circa la sua pre-senza in maggioranza, il consigliere

dell’Idv ha risposto so-stenendo che le critiche espresse dal coordinato-re Eden Cibej non coin-cidevano con quelle del direttivo. L’affermazione, giudicata dai suoi priva di fondamento, potreb-be confermare la voce che vedrebbe Ragni incamminato lungo la strada che porta al Pd.

Gianfranco Francioni: consigliere di centrodestra, ha ritrovato se stes-so nel programma elettorale di cen-trosinistra. La lista civica per Mastro-mauro gli ha conferito di recente la “maglia rosa nella gara per il trasfor-mismo politico più disinvolto aven-do conseguito la tracimante vittoria nel cambio più repentino di casacca”. Strano che quel “cambio di casacca” non abbia suscitato alcuna contrarie-tà al momento della sua uscita pub-blica, ed anzi sia stata accompagnata da concrete rassicurazioni, da parte del sindaco, di incarichi in giunta da conferire proprio a Francioni.

Sorprende anche Giancarlo Came-li, che tutti davano in maggioran-za e che invece ha votato contro la vendita della farmacia.

Mimì Di Carlo ha evitato ogni colpo di scena, restandosene il 28 settem-bre, giorno del consiglio, prudente-mente a casa. M.T.

Puzza di bruciato in sala consiliare

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Sette domande a ...8 GiuliaViva anno I n.2

SPAZIO PUBBLICITARIO MODULO BASE

MM.100X 45

Franco Gerardini di Marzia Tassoni

Sindaco di Giulianova dal 1981 al 1994, parlamentare, quindi consi-gliere comunale. Dirigente del Ser-vizio Rifiuti regionale, lei è oggi lon-tano dalla politica attiva. Una strada obbligata, una pausa di riflessione o una regola di vita?Direi una scelta di chiarezza. Ho ri-tenuto, in questo momento, di dover distinguere il mio impegno di tecnico dalla passione politica, che è sempre stata a sinistra. Negli ultimi anni, non trovando opportuna l’adesione al Pd, mi sono avvicinato a Sel, in cui non milito, però, in maniera costante.E’ capitato di sentire maggioranze di centrosinistra criticare le scelte ope-rate dalle sue amministrazioni. Cosa ne pensa?Credo che ogni opinione vada rispet-tata, ma sono pure convinto che al-cune esperienze trascorse, spesso non riconosciute dalla attuali ammini-strazioni, siano state esaltanti ( pen-so, ad esempio, all’ecologia e al socia-le). Gli errori commessi, se valutati a monte, hanno in ogni modo le loro giustificazioni. Del passato bisogne-rebbe conoscere i meccanismi nor-mativi: vedo invece che nei comuni, oggi, c’è parecchia disinformazione. Per cui, spesso, qualcuno sparla.Cosa farebbe se tornasse sindaco per un giorno?Chiederei a tutti di essere un po’ più umili.Avrebbe mai immaginato che l’ex sindaco Cameli ed il suo vice Di Carlo avrebbero sostenuto l’attuale

maggioranza?Oggi non c’è da meravigliarsi più di nulla. Nella nostra realtà, un cen-trodestra frantumato ed un centro-sinistra che ha esaurito da tempo la sua spinta propulsiva possono anche convergere su temi specifici e dar vita a maggioranze trasversali. Ciò che non dovrebbe mai mancare è la coe-renza con il programma elettorale.Come giudica la vendita della far-macia comunale?Penso che tutto sia da inquadrare nella congiuntura finanziaria, ma se ci fosse una sola cosa da fare, per conservare la farmacia, io la farei. Laddove possiamo, dico, salviamo le esperienze pubbliche e rendiamole efficienti!Negli anni scorsi lei ha preso a cuo-re la pineta sulla foce del Salinello. Cosa pensa della proposta di intito-larla ad Angelo Vassallo e del chio-

sco appena realizzato?Giudico non appropriata l’intitola-zione al sindaco Vassallo in quanto credo che gli spazi verdi vadano acco-stati nel nome a temi cari alla natura. Per quanto non abbia nulla contro i gestori, ritengo che la scelta del chio-sco sia stata del tutto inopportuna. Quella pineta, oggi in degrado, è stata creata artificialmente: doveva rimanere integra proprio perché pic-cola. Il chiosco ha rotto un’armonia e peggiorato la sicurezza della zona.Giudica fallimentare l’esperienza del Cirsu e, se sì, perché? La gestione dei rifiuti in Abruzzo è pre-occupante. Le aziende consortili non portano avanti politiche ambientali corrette e dal territorio arrivano con-tinui segnali di disimpegno. Il Cirsu vive un incredibile paradosso, una si-tuazione da appendere nei guinness mondiali dei primati negativi (basti pensare al contenzioso tra Cirsu, con-sorzio di comuni, quindi di sindaci, e Sogesa, società prevalentemente pubblica, cioè formata dagli stessi sindaci). Le buone premesse iniziali sono state vanificate negli anni da una pessima gestione. La provincia di Teramo, malgrado le direttive re-gionali, non ha un impianto di smal-timento e non può contare su servizi efficienti: tutto sotto gli occhi di am-ministrazioni locali disattente e che navigano a vista.

Il video dell’intervista sarà a breve visio- nabile in streaming su www.giuliaviva.it

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A tutto sport GiuliaViva anno I n.2 9

L’Amicacci centra le paralimpiadi di Giancarlo De Falco

ordinario palmares di questo atleta nato a Giulianova il 26 dicembre 1981 e, sono sicuro, come me tantissimi altri giuliesi. Galliano si è formato tra il 1994 ed il 2004 nella polisportiva Amicacci per poi acquisire nuove esperienze, tra il 2004 ed il 2006, nella Briantea 84 di Cantù. Dal 2007 è tornato nella poli-sportiva Amicacci ed ha preso parte, con la nazionale, ai campionati Euro-pei di Adana (Turchia), ai mondiali di Birmingham, agli europei di Nazareth. Ma la grande gioia è arrivata quando è stata centrata la qualificazione alle Paralimpiadi londinesi: “Vai Galliano, porta nel tuo cuore Giulianova e torna, se puoi, con una medaglia!... altrimenti vale sempre il motto decubertiano: l’ importante è partecipare” Oggi, intan-to prima di campionato, nel palazzetto dell’ Annunziata.

Per la polisportiva Ami-cacci il 2011 è stato un anno da incorniciare, culminato con la storica qualificazione alle Para-limpiadi che si terranno a Londra il prossimo anno. Nata nel 1983 e costituitasi in associa-zione nel 1991, l’Ami-cacci ha come scopo la promozione e lo sviluppo dello sport rivolto essenzialmente ai giovani diver-samente abili, alla loro educazione mo-rale ed all’abbattimento delle barriere mentali dei normodotati. Dal 1989, la società partecipa ai campionati nazio-nali di basket in carrozzina alternando, com’è naturale, promozioni a retroces-sioni. L’ultima stagione sportiva rimarrà in ogni modo un’annata indimentica-

bile: nel mese di feb-braio, a Padova, è arri-vata la qualificazione alle fasi finali di Coppa Italia e, a marzo, quel-la al “Challenge Cup” da disputare a Madrid. Il 24 Aprile, giorno di Pasqua, dopo aver sconfitto nella partita inaugurale la squadra

di casa “Getafe Madrid”, i nostri hanno disputato la finale nel palazzetto del-lo sport “Pavillon Buenavista”: la poli-sportiva Amicacci, della piccola città di Giulianova, ha vinto la “ Coppa Europa Challenge”. A questa soddisfazione si somma quella altrettanto grande di avere nella formazione, come prota-gonista, Galliano Marchionni, nostro concittadino. Non conoscevo lo stra-

Giulianova Calcio settore giovanile di Daniele Adriani

Il papà sportivo di tanti calciatori giulie-si è per noi la definizione più bella per ricordare Emilio Della Penna, figura sto-rica del calcio giuliese, soprattutto nel settore giovanile che oggi stà vivendo una trasformazione, con il lavoro di per-sone che sentono forte la passione per i colori giallorossi. Oggi la società ASD

3C che ha sottoscritto un contratto plu-riennale per la gestione del settore gio-vanile del Giulianova Calcio, ha affidato l’incarico di DG ad un giovane: Marino Camaioni. L’obiettivo principale è quello di garantire continuità nel percorso di crescita degli atleti. Innanzitutto prepa-razione dello staff tecnico, supervisiona-to da Marco Giampaolo. IL DG nella no-stra intervista afferma “Giulianova genera sempre nuovi talenti, stà a noi scoprirli e farli crescere, prima nel loro carattere e nel comportamento e poi nell’ambito tecnico”, continua “gli allenatori per noi sono innanzitutto educatori, i ragazzi oggi hanno bisogno di attenzioni parti-colari e far crescere campioni è come far

nascere fiori al Catrum”… ecco una delle note dolenti: le strutture! La nuova società ha proposto all’Ammi-nistrazione comunale una possibile ge-stione del Castrum da riconvertire, a pro-prie spese, a manto in erba sintetica. Sul fronte 1° squadra c’è da registrare l’anda-mento che seppur altalenante di vittorie e sconfitte, sembra aver fatto rinascere la passione che i giuliesi hanno scritto nel proprio DNA. Anche per questo Cama-ioni afferma che uno dei passi da fare è portare i ragazzi del settore giovanile a seguire le partite della 1° squadra. La redazione sportiva e l’amico Giancarlo porgono le più sentite condoglianze alla famiglia Della Penna.

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La pagina della cultura10 GiuliaViva anno I n.2

Tenuto in vita dalla promessa di una riorganizzazione complessiva, il fo-rum delle associazioni attende che l’amministrazione comunale con-cretizzi la costituzione di un “albo”. Trentacinque, le sigle che operano da anni sul territorio, in molteplici campi: assistenziale, culturale, me-dico-sanitario, sportivo. L’ albo, divi-dendo in settori le varie esperienze, dovrebbe dare nuove motivazioni alle attività d’incontro e confron-to, per il momento sospese, e dise-gnare una fisionomia condivisa. La riattivazione delle riunioni in sede segnerà probabilmente la fine del letargo. Malgrado la pausa, undici associazioni ( Agesci, Anffas, Arche-oclub, Caritas, Dono di Maria, Eco-logica G, Eidos, Madre Teresa, Poc, Unitalsi, Via del sole) e 3 scuole (il Liceo Scientifico “Curie” , l’ Istituto Alberghiero “Crocetti” ed il Liceo Classico “Saffo” di Roseto) hanno

condiviso il progetto “Aprire gli oc-chi…liberare la felicità” (“Aprire gli occhi” sul mondo dei giovani per su-perare false credenze e dare vita alla speranza; “Liberare la felicità” perché nel dono del tempo, di un gesto, di un’attenzione, si trova sempre una risposta anche alle domande più difficili). L’iniziativa ha coinvolto ra-gazze e ragazzi degli ultimi anni di scuola superiore e si è concretizzato nella proposta, fatta tramite gli isti-tuti scolastici, di vivere un’esperien-za di volontariato presso una delle associazioni aderenti, per almeno sei mesi. “Desiderio del forum - spie-ga la presidentessa Grazia Corini - è stato quello di mettere al cen-tro della propria azione l’universo giovanile, convinto che tra il mondo del volontariato e le giovani gene-razioni possa attuarsi uno scambio virtuoso, dando, da un lato qualche idea alla ricerca di “senso” che anco-ra si legge negli occhi dei ragazzi, e dall’altro apportare nuova linfa ed entusiasmo nella vita associativa. Gli obiettivi del progetto- spiega ancora la Corini - sono stati l’educa-zione alla gratuità, come dono del proprio tempo e delle proprie abili-tà; abitudine alla corresponsabilità, alla lettura della realtà, all’analisi dei bisogni presenti nel territorio; la diffusione della cultura del volonta-riato”. Settanta i ragazzi che hanno sperimentato la realtà delle associa-

zioni, affiancati da un tutor. Al ter-mine del percorso è stata fatta una verifica ed una giornata è stata de-dicata alla testimonianza del lavoro svolto. Il progetto è stato premiato in occasione dell’ undicesima edi-zione della “Festa del volontariato”, tenutasi a Teramo il 24 settembre. Il riconoscimento ha confermato che questa esperienza sarà importante per la formazione dei giovani, nel-la speranza che qualcuno di loro, in qualche caso, possa continuare nell’adesione ad un’associazione. “Siamo grati - conclude la presiden-tessa - a quanti hanno contribuito a portare avanti l’ iniziativa, dimo-strando che è possibile lavorare in-sieme e bene, che si può parlare ai giovani in maniera diversa aiutan-doli ad esprimere tutta la propria positività, che la nostra Giulianova è ricca di belle e, a volte, silenziose iniziative che l’arricchiscono.”

“Aprire gli occhi.. liberare la felicità”dI Grazia Corini

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Dove Cosa Quando GiuliaViva anno I n.2 11

Appuntamento al cinema spettacoli in prima visione al Moderno Multiscreen

Ex amici come primaGenere: CommediaRegia: Carlo VanzinaFnrico Brignano, Anna Foglietta, Alessandro Gassman, Teresa Mannino, Ricky Memphis, Gabriella Pession, Paolo Ruffini, Vincenzo SalemmeIn programmazione dal 7 ottobre

Final Destination 5Genere: HorrorRegia: Steven QualeNicholas D’Agosto, Emma Bell, David Ko-echner, Tony Todd, Courtney B. Vance, Jac-queline MacInnes Wood, Miles Fisher,In programmazione dal 7 ottobre

I tre moschettieri in 3DGenere: Azione, Avventura, RomanticoRegia: Paul W.S. AndersonMilla Jovovich, Orlando Bloom, Logan Ler-man, Matthew MacFadyen, Christoph Waltz, Ray Stevenson, Mads Mikkelsen, Juno Tem-ple, Luke Evans, James CordenIn programmazione dal 14 ottobre

RASSEGNA FILM D’ESSAI11-12-13 Ottobre TERRAFERMA Spettacolo unico 21.30 € 4.00

25-26-27 Ottobre COSE DELL’ALTRO MONDO Spettacolo unico 21.30 € 4.00

IL PROFUMO DELLE FOGLIE DI LIMONE Clara Sànchez

“ Un romanzo sulla vendetta e la cattiveria, ma anche sull’amicizia e sull’amore. Tocche-rà la vostra anima.” - Què Leer-

UN REGALO DA TIFFANY - Melissa Hill

“Un romanzo delizioso, divertente, con un pizzico di mistero.” -Marie Claire- “Uno di quei libri da cui è difficile staccarsi.” -Sunday Independent-

IL LINGUAGGIO SEGRETO DEI FIORI Vanessa Diffenbaugh

IL LIBRO SEGRETO DI DANTE Francesco Fioretti

Intrighi, teoremi, sorprendenti rivelazioni sul poema più importante di tutti i tempi.

Sagre e festein provincia e fuori

15 Ottobre Roccascalegna(CH) - Festa della vendemmia 15 e 16 Ottobre Villa S.Maria (CH) - Rassegna gastronomica dei cuochi del Sangro22 e 23 Ottobre Senarica di Crognaleto Sagra della castagna “Lu ‘Nzite”

Concerti mostre ed eventi

L’Officina (L’Arte e i Mestieri), in Piazza Dante a Giulianova Pa-ese, presenta due interessanti concerti:il 14 ottobre MARCO PARENTE in concerto“Uno dei songwriter più bril-lanti e inafferrabili del panora-ma contemporaneo italiano. Collaborazioni con Carmen Consoli, La Crus, Cristina Donà,

Con Giuseppe Stampone si inaugura l’Arca, a Teramo dal 2 al 23 ottobre

Private CollectionsGiuseppe Stampone

Città di Teramo Provincia di Teramo

Con la collaborazione di Con il patrocinio di

Teramo, Largo San Matteo2/23.10.2011

Inaugurazione Domenica 2.10.2011 ore 18.00

Laboratorio per le arti contemporaneeDirettore Artistico Umberto Palestini

Il Sindaco Maurizio Brucchi invita

Arca, è il nuovo spazio dedicato all’arte contempo-ranea, che sarà inaugurato domenica, alle ore 18, in largo San Matteo a Teramo. E ad inaugurare questo nuovo spazio dedicato al confronto ed alla cultura, è un artista teramano, oggi ai massimi livelli dell’arte contemporanea mondiale. Si tratta di Giuseppe Stam-pone, che metterà in mostra le sue “Private Collec-tions” dal 2 al 23 ottobre (mostra e catalogo a cura di Umberto Palestini).

I best sellers più vendutisegnalati dalla libreria IANNI

“Una storia profonda e potente che mostra come sia possibile trovare la strada di casa anche dopo che sono stati tagliati tutti i ponti alle spalle.” - Jamie Ford, autore del Gusto proibito dello zenzero-

Doppio appuntamento con il nuovo spettacolo teatrale di Marco Travaglio insieme a Isabella Ferrari: “Anestesia totale”. Il 14 e 15 ottobre presso il tea-tro Massimo di Pescara. Il pubblico ascolta il riassun-to degli ultimi diciassette anni di vita politica.

“Anestesia Totale” di Marco Travaglio e Isabella Ferrari a Pescara

Nell’ Officina di Piazza Dante due appuntamenti da non perdere

Afterhoursil 21 ottobre MAYBE I’M in concerto“...nel 2010 “We must stop you” vede la luce: è un disco denso, fatto di fibre che si intrec-ciano, mascelle che si serrano, pugni che esplodono.”

Il circolo “Il Nome della Rosa” ripren-de la programmazione di eventi

Sabato 8 ottobre ORE 21,30 PRESENTAZIONE CD“THE OTHER FACE OF THE GENTLE GIANT”Domenica 9 ottobre ORE 21,45 CINEMA“VIOLENZA AD UNA VERGINE NELLA TERRA DEI MORTI VIVENTI”Venerdì 14 ottobre ORE 21,30 SAGGISTICA“LETTERE E PAGELLE A UN PROFESSORE”Sabato 15 ottobre ORE 21,30 FUMETTO“MEDZ YEGHERN, IL GRANDE MALE”

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Rispetto del mare e buona tavola: un esempio da seguiredi Andrea Beccaceci

fusione dell’idea di Angelo Vassallo, al suo progetto di 4 righe semplice ed immediato, aggiungo il sapore dei ghiotti “paccheri allo scoglio” gu-stati in un goloso ristorante sul lun-gomare di Acciaroli, il ”Boccaccio”. perato verrà consegnato

agli operatori ecologici del Comune di riferimento del porto e conferito già diffe-renziato in discarica. A tale attività è possibile colle-gare incentivi o sgravi di natura economica. Solo un uomo come Angelo Vassal-lo, che conosceva e amava

il mare, poteva immaginare una for-mula così semplice ed efficace.Il rispetto del mare da parte di chi lo “usa”, trattasi di pescatori profes-sionisti o sportivi, bagnanti a riva o escursionisti al largo, è un concet-to fondamentale di crescita civile in una comunità come la nostra, che dall’Adriatico ottiene tanto sia in termini economici che di quali-tà della vita e, spiace dirlo, poco o niente restituisce. Può sembrare un discorso fuori luogo in una rubrica gastronomica, ma la cura del mare dove peschiamo, della terra che col-tiviamo e degli animali che allevia-mo, ha un legame strettissimo con la qualità organolettica e sopratutto sanitaria dei cibi che arrivano sulle nostre tavole. Se poi ci atteniamo al concetto del “chilometro zero”, tendenza alimentare che sostiene il consumo dei prodotti locali, ecco che diventiamo noi, con azioni fa-cili e virtuose come quella di tenere pulito il mare, gli artefici della bontà degli alimenti prodotti nelle vicinan-ze. Al mio piccolo contributo di dif-

Primo e Secondo12 GiuliaViva anno I n.2

INGREDIENTI : Paccheri, seppia, polpo, calamari,cozze, vongole, scampi, cipolla,aglio, pomodorini, vino bianco,prezzemolo, sale e pepe.

PREPARAZIONE :Taglia le seppie, i calamari e il polpo a strisce sottili. Taglia la cipolla alla julienne, schiaccia l’aglio e metti-li in una padella a fuoco vivo con olio d’oliva. Fai appassire la cipolla e unisci i calamari, le seppie e il pol-po. Fai rosolare e bagna con il vino che devi portare ad evaporazione. Unisci ai frutti di mare, i pomodorini tagliati a dadini e gli scampi. Con-disci con sale e pepe e fai cuocere per circa 10 minuti. Lessa la pasta in abbondante acqua salata ed unisci-la al sugo. Salta il tutto e servi con una manciata di prezzemolo tritato.

È stato un caso che mi trovassi dalle parti di Pollica (Salerno) il 5 settem-bre scorso, ed è stato un caso che mi ha portato a leggere che ad Ac-ciaroli, la frazione sul mare di quel comune, in particolare sul porto, si sarebbe tenuta nel pomeriggio la commemorazione di Angelo Vas-sallo. Bello e commovente il ricordo della figura del “sindaco pescato-re”, come lo chiamavano per il suo grande amore per il mare e i suoi prodotti; molto interessante la ri-proposizione delle sue idee e delle iniziative realizzate durante il suo troppo breve mandato. Tra tante, una mi ha colpito per con-cretezza e quotidiana fattibilità : una proposta semplice da realizzare, ma che attuata nel lungo periodo porterebbe immensi benefici alla qualità dei nostri mari e del nostro pesce. Il progetto prevede che ogni singolo peschereccio venga dotato di contenitori dove depositare bot-tiglie di vetro o di plastica, lattine di alluminio, buste, e quant’altro s’impigli nelle reti. Il materiale recu-

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Noi allo specchio

Una città per tornare di Demis Di Diodoro

Da 11 anni fuori casa, ma sempre le-gato da un filo invisibile e molto ro-busto, Giulianova rappresenta il mio passato, le mie radici e il mio per-corso, nonché una sostanziale parte emozionale di me. Non so quante volte mi sono fermato a pensare a questo paese e a quanto, in manie-ra più o meno consapevole, di esso mi porto addosso. Un luogo impre-gnato di tradizioni, di modi di fare e di dire, che ritrovo sempre così uguali e diretti ogni volta che riesco a tornare, a sentire mia, quella che ancora chiamo “casa”. Subito, dalla nascita, si instaura un legame tena-ce con questo mare, con il tempo spensierato trascorso sulla spiaggia durante le lunghe stagioni estive. Ricordo che già da aprile si andava al mare e da fine maggio, a scuola conclusa, era mare tutti i giorni, per tutto il tempo, fino a settembre: quattro mesi di azzurro pieno!

A pensarci oggi, sembra un tempo infi-nito, specie se paragonato ai quindici gior-ni che riesco a rosicchiare… Eppure, in quei giorni, non ba-stava mai, ed era un suppli-zio tornare a scuola, quasi fosse una catti-

veria non aver lasciato abbastanza tempo alla vacanza. Tanti pomerig-gi d’estate trascorsi tra bagni, gio-chi sotto l’ombra delle cabine, una partita a calcetto o a pallavolo, e poi lunghe passeggiate verso i camping a buttare l’occhio sui nuovi arrivi in cerca di uno sguardo straniero per innamorarsi.A 18 anni il Liceo termina e il mio contratto a tempo fisso con Giulia-nova si spezza: scelgo di andare a studiare Ingegneria a Bologna. La città porta esperienza, cultura, sti-moli, ma aiuta anche ad apprezzare il seme che Giulianova lascia a chi l’ha vissuta così a lungo.Oggi ho 29 anni, lavoro in Emilia Romagna, ma almeno una volta al mese il mio week end a casa è ga-rantito. Anche se scendessi bendato dal treno, arrivando a Giulianova saprei perfettamente dove mi tro-vo. Unico, l’odore della salsedine

misto ai sapori giuliesi. Quando mi confronto con le persone rimaste qui, mi accorgo che molti non ap-prezzano questa città nel modo giusto. Sono bravi a sottolineare di-fetti e mancanze, ma trascurano le mille cose belle che io vedo quando torno. Per chi ci è nato, Giuliano-va rimane ricca di magia, di poesia: un posto speciale. Il silenzio mistico della collina vista dal Santuario della Madonna dello Splendore, l’aspetto vissuto dei sanpietrini che tracciano le vie del centro storico (a proposi-to, perché li hanno tolti?), l’arancio vivo che dipinge le vele e spennel-la il mare colto da uno scoglio del porto vecchio, le mani grosse dei pescatori tra le reti, le alghe marine che per un giuliese sono “natura”, e non “sporco”; il cono medio di “Ma-rechiaro”, l’odore della frittella da-vanti al Caprice, Il bignè alla crema da Bianchina, le mille vasche lungo il corso. E ancora, la riflessione dal-la terrazza del Belvedere “che tutto sommato è una bella città..”, il pro-fumo del pane caldo di Giuggiù, il timballo che “ se nnu mign n’n ssi d’ Gigl”, la merenda dalla pizzeria “del Secolo” , la passeggiata romantica al porto col chiaro di luna.Giulianova è questo per me: ricor-di vivi nel pensiero, un tesoro che ritrovo ogni volta . Io non la vorrei cambiare, rivoluzionare, migliorare: forse, semplicemente, vorrei che re-stasse così. Con i suoi scorci, i suoi sapori, i suoi difetti.

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GiuliaVivaRegistrazione al Tribunale di Teramo

n. 647 del 07 06 2011Direttore Responsabile

Marzia [email protected]

Editrice: Associazione “Giulianova Media & Communications”Redazione e Amministrazione64021 Giulianova Piazza Buozzi 22 tel. 3461035861 fax. [email protected]@giuliaviva.it -tel.3473612374

stampato da Tipolitografia LA RAPIDAVia G. Galilei Giulianova Lido

[email protected]

Cari Amici,vi presento Goliath, un cucciolo di 6-7 mesi, abbandonato o perduto, che ho in-contrato una sera mentre tornavo a casa. Era terrorizzato. Ho aperto lo sportello della macchina e lui è saltato dentro chie-dendomi asilo. L’ho accudito per un gior-no e una notte, poi dopo una mattinata di “burocrazia canina” per trovare chi lo ospitasse (purtroppo non sono in condi-zione di tenerlo) sono riuscita a trovare un momentaneo posto al canile di Città S. Angelo. Mi sono comunque presa la re-sponsabilità di trovargli una casa. Se è vero che un canile lo rifocilla e lo tie-ne lontano dalle auto in corsa, il calore di un buon padrone lo si trova altrove!Vi prego di farmi sapere se siete interes-sati ad adottarlo o se conoscete la perso-na che potrebbe averlo smarrito.Starà al canile ancora una decina di gior-ni, poi probabilmente lo sposteranno e non è detto che mi sarà dato sapere dove!Aspetto vostre!Margherita.(per informazioni o comunicazioni, uti-lizzare i recapiti di GiuliaViva).

AAA cercasi padroncino per cucciolo di cane

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Inviateci le vostre lettere, segnala-zioni o foto a: [email protected]

Una convivenza difficile

Convivo ormai da quattro mesi con la carcassa di un vecchio televisore, uno di quelli con il tubo catodico e lo schermo bombato. Il nostro rapporto è durato qua-si dieci anni; poi, all’inizio di giugno, lui mi ha piantata in asso. Un po’ dispiaciuta, ho chiamato il numero verde di Sogesa per chiedere in che giorno l’apparecchio poteva essere caricato e smaltito. Il servi-zio di ritiro degli ingombranti, mi è stato detto, era attivo, ma gli elettrodomestici seguono un circuito diverso. Sarei stata per questo richiamata dalla stessa Sogesa. Sono passati 150 giorni, nessuno si è fatto sentire ed il televisore è ancora con me. Anche mia sorella, avendo subito lo stes-so trattamento, convive con una vecchia tv. Racconto questa cosa perché non ci si stupisca troppo di fronte alla discariche a cielo aperto e agli elettrodomestici ab-bandonati sotto le pinete.Stefania D.C.

La bitta nell’oblò

Possibile, mi chiedo, che nessuno noti lo stato dei vecchi anelli a terra sul lato ovest del lungomare monumentale? Gli oblò realizzati nell’ambito della ristrut-turazione del marciapiede sono offuscati dalla condensa: gli anelli risultano ag-grediti dalla ruggine e dall’umidità. Ho paura che col tempo sia difficile recupe-rarli. Inizialmente si disse che sarebbero sta-ti trattati con dei prodotto specifici, ma le goccioline continuano a formarsi, impedendo la visione del sottostante e contribuendo alla corrosione del metal-lo. Anche dopo gli ultimi interventi sul lungomare, gli oblò sono rimasti al loro posto. Tutti dispersi, invece, i fiocchi di corteccia posti all’origine attorno agli al-beri. Molti dei led luminosi, infine, non funzionano.Vi sembra un bel primato?R. Z.

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