GiuliaViva anno II n.15 del 28 luglio 2012

16
Anno II numero 15 del 28 luglio 2012 GiuliaViva è anche on-line su www.giuliaviva.it Quindicinale d’informazione giuliese distribuzione gratuita - tiratura 2500 copie copiagratuita Inviata al presidente del Forum delle Associazioni una minacciosa missiva con perentoria richiesta di restituzione delle chiavi della sede del coordinamento delle associazioni di volontariato. articolo a pag. 4 FUORI IL FORUM !

description

GiuliaViva anno II n.15 del 28 luglio 2012

Transcript of GiuliaViva anno II n.15 del 28 luglio 2012

Page 1: GiuliaViva anno II n.15 del 28 luglio 2012

Anno II numero 15 del 28 luglio 2012GiuliaViva è anche on-line su www.giuliaviva.it

Quindicinale d’informazione giuliese distribuzione gratuita - tiratura 2500 copie

copia gratuita

Inviata al presidente del Forum delle Associazioni una minacciosa missiva con perentoria richiesta di restituzione delle chiavi della sede del coordinamento delle associazioni di volontariato. articolo a pag. 4

FUORI IL FORUM !

Page 2: GiuliaViva anno II n.15 del 28 luglio 2012
Page 3: GiuliaViva anno II n.15 del 28 luglio 2012

I

Istantanee giuliesi GiuliaViva anno I I n.15 3

La Finanza in ComuneVisita dei militari della Guardia di Finanza in Municipio. I militari del-le Fiamme Gialle hanno eseguito controlli sulla documentazione relativa alle fatture emesse dal Cirsu nei confronti del Comune di Giulianova. Si ipotizzerebbe che alcuni dei do-cumenti contabili emessi dal con-sorzio non siano stati protocollati né registrati, finendo dunque per non essere conteggiati nel bilan-cio dell’Ente. Se così fosse, rischierebbe di venir meno il rispetto del patto di stabi-lità, con conseguenze disastrose per l’assetto finanziario comunale.

Indietro tutta“Calici e musica” senza mercatino. Con un rapido dietrofront l’Am-ministrazione ha infatti revocato i permessi precedentemente rila-sciati ai venditori: troppe e “fuo-ri dal contesto” le bancarelle di prodotti artigianali ed indumenti. Protestano gli ambulanti sfrattati, mentre l’assessore Forcellese, per sua dichiarazione, è alla ricerca di una soluzione al problema. La mi-gliore sarebbe senz’altro quella di evitare di crearli, i problemi.

Uno spicchio di Giulianova in ter-ra britannica. Galliano Marchionni, playmaker della nazionale italiana di basket in carrozzina, parteciperà alla XVIa edizione dei Giochi Paralimpici Estivi, in programma a Londra dal 29 agosto al 9 settembre prossimi. La partecipazione ai giochi giunge per l’atleta giuliese a coronamento di una carriera che lo ha finora visto per due volte campione d’Europa con la maglia azzurra ed altrettante con quella della Caripe LAS Amicacci Giulianova.

Londra giallorossa

Piazza, bella piazza: anno quarto

La gestione del Cirsu finisce in mano ad un commissario ad acta, apposi-tamente nominato dall’assessorato regionale per riattivare il polo tec-nologico di Grasciano. Essa era stata sollecitata invano, a più riprese, dal gruppo consiliare de “Il Cittadino Governante per cambiare”, per porre fine ad una situazione paradossale che vede aumentare i costi per gli utenti pur in presenza di una mag-giore raccolta differenziata. La no-mina del commissario rappresenta

Commissario al Cirsu

Andrà in scena sabato 25 agosto, nella consueta cornice di piazza Dalla Chiesa, la IVa Edizione di “Piaz-za, bella piazza”, appuntamento di musica e cultura varia organizzato dall’associazione “Il Cittadino Go-vernante”. Dalle 18 alle 24 si esibiranno, sul pal-co sotto la collina, otto bands mu-sicali di Giulianova e dintorni, che spazieranno dal rock al folk, dall’in-die al pop.Sul prossimo numero di GiuliaViva un’ampio servizio di presentazione dell’evento.

a questo punto l’ultima spiaggia per rilanciare un Consorzio tra-scinato sull’orlo del fallimento.

Page 4: GiuliaViva anno II n.15 del 28 luglio 2012

Fatti ... 4 GiuliaViva anno II n.15

E un altro forum è andato... di Paolo Innocenti

Seguendo la sorte del suo omologo “giovanile” e accompagnato dal più assordante silenzio di Amministrazio-ne, coalizioni di centro-destra-sinistra, organi di informazione e abituali pala-dini del nulla il “Forum delle associa-zioni” ha improvvisamente e, temia-mo, definitivamente chiuso i battenti. Al culmine di una vicenda a dir poco grottesca l’assemblea si è ritrovata infatti non solo sfrattata dalla “stori-ca” sede di corso Garibaldi e priva di una qualunque sistemazione alterna-tiva, ma anche oggetto di una istanza legale che paventa perfino possibili strascichi giudiziari.Lo sconcertante susseguirsi di even-ti si avvia nel gennaio di quest’anno, allorquando il Comune di Giulianova disdice il contratto di affitto in esse-re con il proprietario dei locali in uso al Forum. La comunicazione ai re-

sponsabili di quest ’ultimo non è però a l t r e t t a n t o t e m p e s t i v a , se è vero che il Forum ap-prende della disdetta sola-mente nello scorso mese di giugno. Con la struttura ancora opera-tiva (nessuno ne ha mai for-

malizzato la sospensione dell’attività né tanto meno la chiusura), i respon-sabili avanzano dunque la richiesta di una sede alternativa in cui trasfe-rire i materiali e continuare a svolge-re le funzioni associative. Ma senza che nulla lo lasci presagire, in luogo dell’attesa risposta viene recapitata, a firma di un legale incaricato dall’Am-bito Sociale Tordino (subentrato al Comune nella detenzione dei locali in uso al Forum), una diffida formale a consegnare entro tre giorni le chiavi della ormai ex sede, ipotizzando an-che possibili richieste di risarcimento per eventuali danni. Uno sfratto in piena regola, dunque, “eseguito” con particolare ruvidez-za e rigidità, che depone una pietra tombale sulla sopravvivenza stessa del Forum. Fatto ancora più sconcer-tante, se si considera che non più di

qualche giorno or sono una maggio-ranza in crisi di coerenza ipotizzava, in sede di modifica dello statuto co-munale, la costituzione di una forma di coordinamento delle associazioni: quasi che il Forum fosse qualcosa di diverso! E senza scordare che, non più tardi dell’autunno scorso, un’ Am-ministrazione votata “al rilancio ed alla valorizzazione del Centro Storico attraverso l’azione e le attività dell’As-sociazionismo” concedeva in uso all’associazione culturale “Il Torrione” alcuni locali di Viale dello Splendore di cui il Comune è affittuario. Se dunque la vicenda ha posto l’ac-cento, una volta di più, sulla sostan-ziale inutilità dell’Ambito Sociale, ha finito col dimostrare anche il totale disinteresse di un’ Amministrazione comunale che, a parole, professa inve-ce la propria attenzione per il volon-tariato in generale. Con un po’ più di attenzione e di sensibilità da parte di entrambi gli enti le legittime istanze della proprietà dei locali avrebbero potuto trovare soddisfazione senza necessità di tramiti legali, e le associa-zioni avere ancora un luogo di incon-tro, confronto ed organizzazione.Del resto, come per il “Forum giova-nile” prima, così per quello delle as-sociazioni ora, il sostegno del Palazzo sembra avere da tempo imboccato la china del disinteresse e dell’abban-dono. Forse in attesa di essere rispol-verato in prossimità della prossima campagna elettorale.

Page 5: GiuliaViva anno II n.15 del 28 luglio 2012

... in primo piano GiuliaViva anno I I n.15 5

Voglia di normalità di Paolo Innocenti

Epocale, innovativo, straordinario, fuori dal comune, unico, senza pre-cedenti. Sono solo alcuni degli aggettivi che accompagnano, in un’abbuffata di attributi iperbolici qualunque ini-ziativa, delibera, o semplice mani-festazione di pensiero dell’ Ammi-nistrazione comunale. Non siamo più di fronte alla “comunicazione istituzionale”, ma alla vera e pro-pria epopea, agli stereotipi dei miti dell’antichità: costretto a scontrarsi contro schiere di oppositori miopi e conservatori, un manipolo di ammi-nistratori lungimiranti e talentuosi, è comunque capace, contro tutto e contro tutti, di caricarsi in spalla una città altrimenti immobile. A leggere questi fulgidi esempi di propaganda istituzionale (troppo spesso supinamente ripresi se non

a m p l i f i c a t i quantomeno da una parte degli organi dell’informa-zione “uffi-ciale”) l’im-magine di G i u l i a n o v a risulta quella di un’isola fe-lice, proiet-tata ai vertici delle classifi-che naziona-li della virtù,

tanto evoluta ed efficiente da dive-nire un esempio ben al di fuori della realtà locale.Poi ci si guarda intorno, si sgrana il rosario dei consueti problemi irrisol-ti, del territorio maltrattato, del de-naro pubblico gestito con allegria, degli interventi annunciati e mai re-alizzati e ci si accorge che qualcosa non torna, che quanto dipinto dal bombardamento a tappeto dei co-municati autocelebrativi non trova riscontro alcuno nelle cose di tutti i giorni. Delle due l’una: o la realtà quoti-diana cambia aspetto se la si osser-va dalle stanze del palazzo oppure questa realtà esiste solo nella fanta-sia dei nostri amministratori e nella cassa di risonanza dell’informazione allineata.A dire il vero, qualcosa di straordina-

rio gli inquilini del municipio sono riusciti effettivamente a realizzare: una maggioranza, questa sì real-mente unica in Italia, che vede so-stenersi reciprocamente due gene-razioni di sindaci (e rispettivi vice) una volta accampati sulle sponde opposte del fiume ed ora “ingre-dienti” dello stesso minestrone poli-tico. Una straordinarietà della quale Giulianova avrebbe fatto volentieri a meno.Ed allora, quella che nasce, cresce e si diffonde è la voglia di sempli-cità, di Amministrazione efficace e silenziosa, di una politica capace di abbandonare l’autoesaltazione ed affrontare i numerosi problemi quotidiani con la forza della compe-tenza e con l’umiltà di chi persegue l’interesse comune. Ci basterebbe questo: qualcuno che governi con meno comunicati stampa e più trasparenza, con meno presunta straordinarietà, ma con la dedizione di chi si pone concreta-mente al servizio del bene comune. Ci basterebbe vedere una città protagonista delle scelte che la ri-guardano, piuttosto che vittima di un bombardamento mediatico che tenta di trasformare in eccezionale anche ciò che è risibile e molte volte fuori da ogni logica. Ci basterebbe, in una parola, qual-cosa di “normale”: difficilmente lo vedremo prima della fine di questa consiliatura.

Page 6: GiuliaViva anno II n.15 del 28 luglio 2012

6 GiuliaViva anno II n.15

Il completamento del Contratto di Quartiere - per cui è stata chiesta la fuoruscita dalla riserva naturale del Borsacchio - comporterà altro cemento in mezzo al verde (circa 25 appartamenti) e, molto pro-babilmente, rumore a due passi dalle abitazioni. Soffermiamoci sull’impianto di cogenerazione e teleriscaldamento previsto. Par-tiamo dagli aspetti urbanistico-architettonici: il manufatto con una dimensione di m. 18x10 di base per un altezza di m 3,80 rappresenta un vo-lume con un impatto visuale non proprio trascurabile e andrà a posizionarsi nella porzione più ad ovest del parco dell’An-nunziata, di fronte alle unifamiliari. Que-sta centrale sorgerà vicino alle abitazioni per cui occorre domandarsi se ci sarà in-quinamento acustico. Il livello del rumore quale sarà? Certo che sarebbe una ben strana riqualificazione quella che oltre ad altro cemento dovesse aggiungere an-che rumore nella 167.Passiamo, ora, agli aspetti tecnico-eco-nomici. Nella relazione tecnica si dice che l’intervento farà conseguire una se-rie di importanti obiettivi. Nell’esaminarli qualche domanda sorge spontanea. Si parla di:Efficienza degli impianti: dove sono, però, le tabelle di raffronto del consumo, prima e dopo, delle abitazioni ?Minor costo degli impianti termici delle unità abitative, da realizzare ex novo o da adeguare: quindi c’è un costo per ade-guare gli impianti negli appartamenti.

Chi paga?Possibilità di utilizzare tutte le fonti d’e-nergia che nel tempo si riterranno più economiche: come? Cambiando gene-ratore? Chi paga? I costi andranno sulla bolletta? Necessiteranno, in questo caso, nuovi adeguamenti agli impianti dome-stici. Chi paga?Miglioramento dei rendimenti delle ap-parecchiature di produzione del calore; minore consumo dei combustibili con risparmio sui consumi pari ad un 20 % cir-ca: chi si avvantaggia di questo ipotetico risparmio? L’utente o il gestore? Autofinanziamento dell’investimento relativo all’impianto di distribuzione del calore: Dov’è possibile vedere i ricavi del-la gestione ordinaria della distribuzione energetica agli utenti? Quale sarà il costo unitario in esercizio per l’utente finale? Ci saranno risparmi rispetto a quanto paga adesso? Quale sarà la politica di adegua-mento del prezzo energetico rispetto al mercato libero del gas? Si parla anche di monitoraggio costan-te di tutti i parametri relativi ai consumi, inquinanti ed efficienza del sistema, utile

per la verifica costante del sistema di sperimentazione: quindi é una spe-rimentazione? Potrebbe, allora risul-tarne anche un flop? D’altra parte ci sono già varie esperienze che ci dico-no che il sistema è vecchio e non più all’avanguardia come poteva essere dieci anni fa.Le migliori esperienze sono quelle che utilizzano combustibile da fonte rinno-vabile come le biomasse con costi an-cora più bassi, nel nostro caso invece si

usa il gas come per le caldaie classiche.Se sperimentazione deve essere perché non si opta per sistemi più all’avanguar-dia? Ad esempio, la microcogenerazione è ben attuabile nei condomini ma deve essere attentamente progettata in quan-to, di norma, i fabbisogni di energia elet-trica sono bassi in proporzione a quelli di energia termica. Ottima la strada seguita dalla Germania con il progetto Ecoblue che prevede l’installazione per il 2010 nel-la sola città di Amburgo di circa 100.000 impianti di cogenerazione collegati ad internet e collegati alla rete di distribu-zione elettrica in modo da avere tantissi-me minicentrali che possono immettere a richiesta l’energia elettrica necessaria, avendo la possibilità di accendere queste microcentrali in pochi secondi, rispetto alle 6 ore di accensione di una centrale termoelettrica o alla continua accensione di una centrale nucleare nonché ottimiz-zare i rendimenti complessivi del sistema attivandoli quando vi è effettivamente la necessità in contemporanea di calore ed energia elettrica. .

Voci dai Quartieri

Gli abitanti del quartiere Annunziata avranno veramente di che rallegrarsi? di Antimo Battistoni

Page 7: GiuliaViva anno II n.15 del 28 luglio 2012

GiuliaViva anno II n.15 7

Colleranesco ed il suo mercato in piazza di Andrea Palandrani

Voci dai Quartieri

Una piazza è un bene pubblico multi-funziona-le, è un luogo di incontro, di svago, di scambio, di socializzazione, un vuoto pronto ad accogliere op-portunità rivolte alla co-munità.Il 27 giugno il Consiglio comunale ha analizzato la mozione presentata, alcu-ni mesi or sono, da “Il Cit-tadino Governante” sulla istituzione di un merca-to rionale nella piazza di Colleranesco il martedì mattina. Nono-stante ogni forza politica abbia lodato l’iniziativa ed il voto favorevole sia ri-sultato unanime, la discussione è stata più lunga del previsto. Il capogruppo consiliare dell’associa-zione, Franco Arboretti, ha esposto la proposta evidenziando alcuni punti di forza di un mercato agricolo il quale concilierebbe l’economia con la salu-te e la buona cucina, stimolerebbe la produzione locale ed offrirebbe possi-bilità di crescita proponendo prodotti stagionali a “km zero” delle nostre cam-pagne, magari frutto di una agricoltura biologica, e valorizzerebbe il territorio con le sue specificità; il tutto senza vo-ler penalizzare le attività già presenti, pensando invece all’incremento di clienti che il vitalismo di un mercato porterebbe con sé.I gruppi di maggioranza avevano pro-posto un emendamento, a loro avviso

“migliorativo”, con l’intenzione di po-sizionare gli stalli espositivi in mezzo alla strada mostrando tuttavia poca delicatezza oltre che per il cibo, so-prattutto per venditori ed avventori. La conclusione condivisa è stata poi di consentire alle bancarelle di occu-pare lo spazio perimetrico della piaz-za, facendo sistemare gli ambulanti con veicoli lungo parte di via Iaconi. Il giovane consigliere Ruffini, in veste di portavoce del PD, pur riconoscen-do la vocazione agricola della frazio-ne, esprime la preferenza per un tal mercato all’Annunziata ed evoca i ri-schi della pavimentazione in marmo (la quale in passato ha persino retto un folto palinsesto di giostre, auto-scontro comprese, ed il circo con il suo tendone), senza precisare come essa rappresenti solo una sessantina di me-tri quadrati centrali sugli oltre 300 in porfido dell’intera piazza.

Anziché pensare al pos-sibile risparmio che in genere i prezzi di un mer-cato consentono, l’inter-vento del vicesindaco Filipponi, confondendo il concetto di spesa irre-sponsabile (vedi i tanti esempi della gestione Mastromauro) con quello di investimento in qualità della vita, ha la premura di far sapere che il costo del mercato sarà di circa 10 mila euro annui (defi-

nita “somma irrisoria” da Ruffini nel suo discorso), probabilmente dimentico dei 23 milioni 595 mila euro di spesa corrente della sua Giunta nel 2011.Il mercato a Colleranesco è un avve-nimento offerto non solo agli abitan-ti della frazione, ma a tutti coloro che vorranno lasciarsi attrarre dal circolo virtuoso che partendo dai produttori, con l’aiuto dell’ente pubblico, arrivi ai consumatori in termini di economici-tà, salubrità e freschezza, di rispetto per l’ambiente e di salvaguardia della biodiversità. L’attigua scuola elemen-tare, inoltre, potrebbe promuovere visite guidate all’insegna dell’educa-zione alimentare e della trasmissione dei saperi tradizionali.Ora si aspettano i tempi tecnici della burocrazia, sperando non insorgano pretestuosi cavilli ad interrompere una iniziativa che ha suscitato curiosità ed aspettative nei cittadini.

Page 8: GiuliaViva anno II n.15 del 28 luglio 2012

vevano tutti allo stesso tempo. Proprio tu, il più forte, instancabi-le avventuriero di un mondo tutto da scoprire, e che nei tuoi occhi si rifletteva ancora più sconfinato, come nessuno poteva mai ve-derlo.Fuga degli sguar-di e delle menti. Come infondeva sicurezza l’averti

a fianco. Ed è quando mostravi i tuoi difetti che davi il maggior insegna-mento, perché nel momento in cui ti vedevamo umano, capivamo che c’era un punto in comune, quello di partenza, la nostra natura, che in un baleno, ci apriva alla speranza di raggiungerti nella tua grandezza.Grande oratore, chi non lo sa?! Col tuo modo di parlare aulico dinanzi al grande pubblico e spesso sgram-maticato quando eri con noi!Sempre con la battuta pronta in una mano e nell’altra grandi consigli da dispensare.Amavi la natura a tal punto che un giorno dicesti : “Quell’albero per me è Dio”.La musica, come non citare la mu-sica quando si parla di te. Sei riusci-

“Non è un delitto essere il migliore, vedere dove gli altri non san vedere, fiutare il vento come un animale e avere un’anima senza frontiere.Non è un delitto essere sicuri là dove gli altri possono sbagliare, aver ragio-ne sempre, che ci vuoi fare non è un delitto essere il migliore, non è un de-litto, no...” (Non è un delitto, Ivan Graziani)

Ciao Lollo,un ragazzo, un uomo, così partico-lare che difficilmente si riesce a de-scrivere a parole, per lo meno non parole terrene. Solo chi ti ha cono-sciuto può capirti. Allegro, triste, solitario, socievole… tanti aggetti-vi che apparentemente sembrano contrastare tra di loro, ma in te vi-

to a tirare fuori l’Armonia che avevi dentro. Non ti interessava la tecnica. L’importante era creare qualcosa di eterno, parola a te tanto cara, qual-cosa che riempisse la stanza, che creasse atmosfera.Da un lato sapevi essere egoista come pochi, ma dall’altro avresti dato tutto te stesso per le persone a cui tenevi.Non lascerai mai del vuoto in coloro che hanno avuto la fortuna di cono-scerti, ma solo inestimabili ricordi.Lollo alza il volume, senza la tua voce qui non c’è Armonia.

In ricordo di Lorenzo di Greta Baiocco, Lorenzo Tarea e tutti gli amici più cari

8 GiuliaViva anno II n.15 Oltre l’attimo

ARMONIA16 treni che tessevano trame di un mantello dipinto di cristalloe viaggiavo su colli, ammirando orizzonti apparenti negli occhi di metalloun pensiero germoglia, più profon-do del mare che riflette quel mondo illuminatoE’ ARMONIAQuell’innato splendore mi accom-pagna nel cielo. Generando nel cuo-re un abbaglioIl risveglio confuso nei divani di Dio. Mi affidava quell’intima passioneE fu l’eterno a mostrarmi il diverso colore Con il quale le anime colmavaE’ ARMONIA

(Lorenzo Di Egidio)

Page 9: GiuliaViva anno II n.15 del 28 luglio 2012

le corolle dell’ affresco liberty del soffitto; nel 2010 ad Anco-na partecipò all’esposizione Mare Mostrum 2, creando una sorta di “segreta” stanza dalle pa-reti ovattate da candidi teli nella quale depositò, come fosse un tesoro, bianchi lucidi e cristallini blocchi di sale.Difficile parlare in modo oggettivo delle sue opere poiché come tutte le installazioni presuppongono da parte di chi guarda non l’acquisi-zione più o meno passiva di un’im-magine ma la messa in moto di un processo mentale che chiama in causa in prima persona, sollecitan-do il bagaglio culturale, esperien-ziale e personale di ognuno. Attualmente al Museo d’Arte dello Splendore, all’interno della mostra Credere la luce è possibile vedere un suo lavoro dal titolo Primavera. L’opera nasce dal ripensamento dell’evento miracoloso dell’appa-rizione mariana di Giulianova. Da-vanti un pannello finemente lavo-rato ad ago, l’artista ha affastellato dei rami secchi di ulivo sui quali ha poggiato brillanti foglioline di

La pagina della cultura GiuliaViva anno II n.15 9

Serena Vallese: La bellezza che salva di Marialuisa De Santis

“la bellezza cammina fra di noi/ come una giovane madre/ quasi intimidita dalla propria gloria./ La bellezza è una forza che incute paura/ come la tem-pesta scuote / al di sotto e al di sopra di noi/ la terra e il cielo./ La bellezza è fatta di delicati sussurri/ parla dentro al nostro spirito/ la sua voce cede ai nostri silenzi/ come una fievole luce che trema/ per paura dell’ombra”.Così Khalil Gibran il poeta dell’armo-nia parla della bellezza; e la stessa de-licata forza le attribuisce Alda Merini: “la bellezza non è che il disvelamento di una tenebra caduta e della luce che ne è venuta fuori”. Su questo concetto di “disvelamento della bellezza” sembra lavorare co-stantemente l’artista giuliese Serena Vallese con le sue installazioni. Specia-lizzatasi in arti visive all’Accademia di Brera, proprio a Milano inizia nel 2006 la sua attività espositiva che continua incessante negli anni seguenti.Serena Vallese traccia e riscrive, in ogni lavoro, la bellezza del rappor-to armonico tra uomo e natura av-valendosi dell’esaltazione delle di-mensioni spaziali e temporali e di un uso avvolgente, quasi esclusivo del colore bianco, con evidente fun-zione di sublimazione della materia.La sua preferenza va a materiali deli-cati e deperibili come sottili e prezio-se carte o minute forme di gesso. Nel 2008 a Palazzo Re costruì una stupe-facente serra trasparente in cui fece crescere un fiore che “dialogava” con

gesso bianco. La Madonna è per i credenti l’occasione della nuova vita, della primavera dell’anima che arriva poiché tramite Lei, Cristo s’incarna e si sacrifica per gli uomini donando loro la possibilità della vita eterna, di una primavera non temporale ma spirituale.Però la visione di rami affastellati e secchi, pure capaci di dare ancora vita alla bellezza del candore delle foglie, investe tutti, credenti e non credenti, di stupore e meraviglia. Il bianco cor-risponde ad una pausa quasi metafisi-ca che allontanandoci dalle pressioni quotidiane ci permette di indagarci più a fondo e poi ci richiama a com-piti e responsabilità: tornare ai valori dimenticati è possibile, amore e soli-darietà sono l’unica e ragionevole bel-lezza da imparare a perseguire.

Serena Vallese, Fiori d’oro e d’argento, installazione in occasione di Azioni Creative, Giulianova Lido, agosto 2010

Page 10: GiuliaViva anno II n.15 del 28 luglio 2012

10 GiuliaViva anno II n.15

Si può morire di cinema? di Antonio D’Eugenio

Gotham City, ore 24:00. Batman, l’e-roe mascherato da pipistrello, è im-pegnato a sconfiggere il male. Bane, un terrorista mascherato, minaccia la città facendo sprofondare i suoi abitanti in un incubo di malvagità.Denver, stessa ora. James Holmes, fanatico dell’uomo pipistrello, com-pie una strage travestito da Bane durante la prima mondiale del film Batman: The dark knight rises.La prima notizia è pura finzione ci-nematografica. La seconda è pura realtà metropolitana. Un gesto fol-le nella sua assurdità che ha fatto il giro del mondo, rimbalzando tra giornali e internet, ferendo a morte anche chi non può morire: l’eroe del cinema.Nella notte tra mercoledì 18 e gio-vedì 19 luglio James Holmes, un

giovane fanatico di Bane, il nuovo cattivo presente nell’ultimo capito-lo del Cavaliere Oscuro, ha fatto ir-ruzione nel cinema Century Theater di Aurora, sobborgo di Denver nel Colorado, dove stava avvenendo, in anteprima mondiale, la proiezione de Il Cavaliere Oscuro - Il Ritorno, con un fucile e due pistole ha ucci-so a bruciapelo 12 persone lascian-done ferite 50. Holmes, che è stato catturato subito dopo, indossava un giubbotto antiproiettile ed una ma-schera antigas, proprio come Bane, l’antagonista di Batman. L’omicida ha inoltre confessato di aver imbot-tito la sua casa di esplosivo, tanto da far evacuare l’intero quartiere circo-stante, anche se poi la notizia si è rivelata infondata. La tragedia, che si è consumata all’interno del cine-

ma allo scoccare della mezzanotte, ha dell’incredibile, gli spettatori non si sono accorti da subito di Holmes che, dopo aver lanciato un fumoge-no, ha iniziato a sparare all’impaz-zata. All’inizio gli ignari spettatori hanno confuso i colpi di pistola per gli effetti speciali del film, d’indub-bio carattere realista, e solo le urla agghiaccianti che sono seguite han-no dato l’allarme e messo in fuga i malcapitati. La realtà si mischia con la finzione, ma è quest’ultima che ne esce sconfitta. Una serata al cine-ma che si trasforma in un incubo da film, l’eroe di turno che viene spaz-zato via dal cattivo in carne e ossa, con il primo che, impotente, sta a guardare. I ruoli che si ribaltano. Lo schermo del cinema diventa il tea-tro, il teatro che diventa il film. L’u-nicità del fatto non lascia spazio a riflessioni, diventiamo tutti vittime se il carnefice non esiste. James Hol-mes è un 24enne appassionato di cinema, un fanatico dell’uomo pipi-strello, davanti ai giudici si è presen-tato con i capelli ancora tinti di ros-so e confessando di aver preso 100 mg di Vicodin prima della strage (il Vicodin è un antidolorifico assunto dal Joker, l’altro acerrimo nemico di Batman interpretato da Heath Led-ger nel precedente film della saga). Appassionati di cinema lo siamo tutti, chi più chi meno, ma è giusto morire per questo?

Interferenze artistiche

Page 11: GiuliaViva anno II n.15 del 28 luglio 2012

Dove Cosa Quando GiuliaViva anno II n.15 11

Prime visioni di Stefania Sacchini

Pubblica utilità

Farmacie di turno28/29 luglio Farmacia Comunale 30/5 agosto Farmacia Del Vomano6/11 agosto Farmacia MarcelliGuardia Medica festiva e di urgenza Tel.: 085.8020362Ospedale Civile Via Gramsci 085.80201Pronto Soccorso 085.8020238 085.8020366118 085.8020442 / 085.8020373Croce Rossa Via Simoncini, 41/A 085.8007733Consultorio Familiare Via Ospizio Marino 085.8020816Polizia Veterinaria Pronto Intervento 085.8020818 (08.00-20.00)

Concerti mostre ed eventi

Artista dal respiro interna-zionale, gran voce, don-na sensibile e attenta al mondo che gira intorno, Laura Pausini tiene alta la bandiera della musica ita-liana nel mondo. L’appun-tamento per Pescara è alle 21.30 allo Stadio Adriatico

Laura Pausini a Pescara

Titolo: Atto d’amore Autore: Dario Schiavoni Casa editrice: Edizione Simple Pagine: 215 Prezzo: € 15,00

Atto D’amore è una storia è un po’ para-dossale, riguarda la lotta interiore tra il bene e il male. Il libro è dedicato ad una cara amica dello scrittore di nome Maria che è morta qualche anno fa mentre era in stato interessante. Purtrop-

po però quando ebbe l’incidente, il feto era troppo piccolo e non poteva essere salvato. Furono avvertiti tutti parenti che sarebbero morti madre e figlio. Tutti i dottori erano con-cordi che non c’era nulla da fare. Però l’istinto materno non mollava, passarono molti giorni e lei respirava ancora. La donna è sopravvissu-ta contro tutto e tutti sino alla trentaduesima settimana che poi è il minimo indispensabile per poter fare il cesareo. Maria si è spenta du-rante la nascita del figlio, un’anima se ne anda-va ed una iniziava il suo cammino.

Dream House

Negozi e musei aperti, mu-sica, spettacoli ed enoga-stronomia fino all’alba ani-meranno il 28 luglio dalle 21 in poi il centro storico di Giulianova. Le strade, le piazze e le vie saranno ani-mate per tutta la notte con musica, spettacoli artistici, angoli dedicati al gusto,

“Notte Alta” a Giulianova

Dal 3 al 5 agosto la 11 edizio-ne di Tesori di Fattoria.Lo scopo della manifestazione è quello di promuovere e valorizzare i pro-dotti tipici teramani. Il program-ma prevede Mostra mercato e degustazione dei prodotti tipici, laboratori del gusto (olio, vino e formaggio) e dimostrazione del percorso «Scuola in Fattoria». La

manifestazione si svolge nel Centro del Lido di Giulia-nova. Orario di apertura al pubblico: dalle ore 19 alle 24. Ingresso: gratuito.

“Dream House” racconta la storia di Will Attenton (Daniel Craig) e sua moglie Libby (Rachel Weisz) che da New York si trasferiscono in una cittadina del Con-necticut, insieme alle due figlie, in quella che sembra essere la casa dei loro sogni. L’idillio degli Attenton va però in frantumi quando iniziano ad essere persegui-tati dai precedenti inquilini, uccisi anni prima proprio

in quella casa. Scoprono così che tra quelle mura un uomo in preda a raptus aveva truci-dato la moglie e le due figlie ed era stato rinchiuso in un istituto psichiatrico. La regia del thriller “Dream House” è di Jim Sheridan e gli interpreti sono Daniel Craig, Rachel Weisz, Naomi Watts, Mark Wilson, Joe Pingue, Elias Koteas, Marton Csokas, Taylor Geare, Claire Ge-are, Brian Murray, Bernadette Quigley. In programmazione dal 3 agosto.

Caparezza “Eretico tour4” a TeramoCaparezza arriva per la prima volta a Teramo nell’unica data abruzzese dell’Eretico tour 4.Si esibirà presso l’area par-cheggio del Nuovo Stadio Co-munale, Mercoledì 1 Agosto a partire dalle 21.30. Prezzo del biglietto 15,00€ + d.p. Ingresso gratuito per bambini sotto i 5 anni e disabili

Parmigiano dalle zone terremotateSabato 28 luglio, in piazza Cavour a Nereto a partire dal-le ore 19.00, il Lions Club Val Vibrata, il Circolo Cacciatori Micologia Val Vibrata e la Pro Loco di Nereto metteranno in vendita pezzi di parmigiano da 1 kg posti in sottovuoto

provenienti direttamente dalla zona del modenese sconvolta lo scorso mese di maggio dal terremoto

“Tesori di Fattoria” 11a edizione

Esce “Atto d’amore”, romanzo dello scrittore teramano Dario Schiavoni

Più sensi coinvolti per un unico evento: cena - concerto a cura del Ristorante Beccaceci , dome-nica 5 agosto sulla banchina sud del Porto di Giulianova. Potrete ascoltare The Incredible John Papa Boogie Blues Band e degustare pesce dell’Adriatico. Con il patrocinio dell’ Ente Porto di Giulianova. Il prezzo di ingres-

so per il concerto e la cena è di €50. Info e prenota-zioni : 0858003550 \ 3294324954 \ 0858005888.

Beccaceci sul Porto di Giulianova

Page 12: GiuliaViva anno II n.15 del 28 luglio 2012

12 GiuliaViva anno II n.15

possibilità, in pochi chilometri, di cambiare scenari e climi non sono supportati né da una logistica adeguata - penso a promozione, cartellonistica e viabilità - né da una adeguata “forma mentis” di noi abruzzesi capace di muovere i flussi di visitatori, creare sinergie tra luoghi, proporre la nostra identità. Ci vorrebbe, a mio giudizio, uno scatto in avanti, una

consapevolezza nuova di territorio percepito come un unico polo di attrazione che riesca a soddisfare una gamma più ampia di turisti non tanto nel numero quanto nella tipologia: turismo culturale, turismo naturalistico, turismo gastronomico, turismo sportivo, turismo religioso sono tutte categorie verso le quali si potrebbe migliorare l’offerta integrandola con le canoniche vacanze mare o montagna. Organizzare cartelloni estivi allargati, muoversi in sinergia con le località vicine, dare continuità alle proposte e non far morire gli eventi migliori solo perché cambia una giunta o un assessore; fare al posto di 100 inutili sagre, 3 o 4 eventi gastronomici di respiro nazionale, un vero Festival del Cinema piuttosto che decine di rassegne cinematografiche, vendere insomma la nostra Regione o, almeno, la nostra Provincia come un unico bene capace di vivere in ogni stagione e non come una serie di cittadine, paesi e borghi che si contendono l’affluenza in una guerra tra poveri.

Siamo nel pieno della stagione turistica, una stagione difficile per note ragioni e che, aldilà dei numeri più o meno trionfalistici che verranno snocciolati in autunno, deve far riflettere su come il prodotto Giulianova e, più in generale, l’Abruzzo possano trovare collocazione nelle mutevoli dinamiche di mercato che i tempi attuali dettano.Abbiamo tra le mani un grande patrimonio, lo sappiamo tutti, ma non riusciamo ad esaltare il territorio; la nostra proposta turistica troppo spesso tende ad omologarsi a modelli che stanno diventando a loro volta obsoleti, i pacchetti precostituiti dai nostri bravi imprenditori alberghieri che offrono il “tutto compreso” sono sicuramente un modello collaudato e vincente ma che poco integra il visitatore con la nostra terra in tutta la sua completezza. Il legame “mare-monti-collina” in qualsiasi verso lo si voglia prendere non riesce a decollare. L’infinità di luoghi storici e paesaggistici di cui l’Abruzzo è ricco, il patrimonio eno-gastronomico, la

Primo e SecondoAIn

Turismo, il futuro non è scritto di Andrea Beccaceci

Fusilloni con sogliola, pomodori verdi e capperi di Salina

Ingredienti per 4 persone:4 sogliole dell’Adriatico di circa 80 gr cadauna320 gr di fusilloni 2 pomodori verdi “cuore di bue” del peso di circa 160 gr totali20 capperi di Salina sotto sale¼ aglio rosso di Sulmona¼ cipolla rossa di Tropea¼ peperone verde1 ciuffo di prezzemolo4 foglie di basilico1 dl olio extra vergine di oliva0,5 dl vino bianco seccouna presa di sale

Esecuzione:Tagliare i pomodori a dadini e cuo-cerli in un tegame con l’aglio ed il peperone verde per circa 10 minuti, a fine cottura aggiungere il basilico ed il prezzemolo; in un altro tegame imbiondire la cipolla nell’olio, ag-giungere le sogliole e cuocere per circa 5 minuti avendo cura di girare i pesci delicatamente a metà cottu-ra, sfumare con il vino a ¾ di cottura delle sogliole. Sfilettare le sogliole ed, insieme alla loro salsa di cottura, unirle al pomo-doro. Cuocere i fusilloni in acqua po-chissimo salata (la sapidità del piatto sarà data dai capperi e dal pomodo-ro verde) scolarle “al dente” e saltarle brevemente in padella. Servire in piatti caldi.

Page 13: GiuliaViva anno II n.15 del 28 luglio 2012

A tutto sport GiuliaViva anno II n.15 13

Le Olimpiadi di Giancarlo De Falco

I. O. impose che la manifestazione, di volta in volta, fosse organizzata in una nazione diversa. Quest’anno la XXXa Olimpiade si terrà a Londra, nel Regno Unito, dal 27 luglio al 12 agosto. C’è da dire che da quando gli atleti hanno abbandonato l’ideale di bellez-za, forza fisica, integrità morale e scen-dono nello stadio per dare spettacolo e farsi applaudire, le Olimpiadi hanno perso il loro carattere “sacro”. Un tem-po tutti gli sport erano praticati per il proprio divertimento; nel tempo sono stati organizzati in maniera più forma-le, in squadre e campionati, e lo sport è diventato un’industria da svariati miliardi di euro impegnata a vendere ogni genere di prodotti e “asservita” alla necessità dell’industria televisiva. L’uso di doping, la corruzione, lo scan-dalo delle mazzette, guadagni astro-nomici non sono un’assoluta novità o una prerogativa del mondo dello sport ma sono piuttosto frutto di una crisi degli antichi sistemi valoriali legati alla famiglia, alla tradizione, alla religio-ne e all’etica personale. Questo quadro di decadenza, però è il preludio al rin-novamento, le cose vecchie e nuove combinate insieme ci porteranno den-tro una nuova società molto tecnologi-ca imperniata sui fondamentali di base che sono: tempo, spazio e conoscenza; ciò necessiterà nuovi modelli sociali e un adeguato sistema di valori. Spero che questa rivoluzione serva a distribuire meglio il benessere su tutto il pianeta.

Fin dai tempi dell’uomo primitivo, la prestanza fisica, la capacità di correre, saltare, arrampicarsi, resistere alla fati-ca, l’agilità e la destrezza, hanno avu-to un ruolo fondamentale volto non solo alla sopravvivenza, ma anche alla esecuzione dei riti propiziatori, tribali, religiosi, segnando così l’esperienza educativa e le tappe dell’esistenza del-le società che via via si sono succedute. Quando l’uomo abbandona il noma-dismo per le comunità stabili, tutte le pratiche di origine empirica e indivi-dualistica, acquistano carattere meto-dico e di gruppo con l’intento di for-mare i giovani sotto l’aspetto sociale e fisico. In tutte le antiche civiltà la cura del corpo attraverso il movimento e la musica diventano le discipline più importanti per la formazione integrale (corpo e mente) dell’uomo. Fu nell’iso-la di Creta che si sviluppò, nel terzo mil-lennio, una civiltà tra le più splendide dell’umanità e diede impulso a com-petizioni ludico-sportivo. Concorsi artistici e musicali, giochi ginnici, gare atletiche (corse, salti, lanci) si disputa-vano frequentemente e ben presto tale passione si estese in tutta la Grecia che, tramite i suoi filosofi, nel tentativo di dare una spiegazione che mettesse in correlazione l’attività psichica con quella fisica, cominciò a formulare l’i-dea della separazione fra corpo e ani-ma. Fra tutte le competizioni panelle-niche, quelle che si svolgevano nella città sacra di Olimpia per onorare il dio Zeus, erano le più rappresentative.

Si ripetevano ogni quattro anni e avevano inizio dalla seconda metà di luglio alla prima di agosto; un mese prima iniziava la tregua sacra per consentire agli atleti di prepararsi. In questo modo si riducevano i conflitti e si produceva più coesione sociale. I vincitori delle gare erano premiati con una corona di olivo sacro. L’onore di accendere il fuoco del sacrificio a Zeus spettava a chi per primo raggiungeva l’ara sacra con la fiaccola accesa, poi gli

atleti prestavano giuramento di lealtà. A questi giochi convenivano anche i più illustri personaggi della letteratura, dell’arte e del pensiero per celebrare la gloria degli atleti che in quell’occasio-ne rappresentavano la forza morale e fisica della comunità di appartenenza. Fu così che nel 776 a. C. nacquero le Olimpiadi che si tennero senza interru-zioni fino al 392 d. C., anno in cui l’im-peratore d’oriente, Teodosio il Grande, con l’Editto di Costantinopoli ne de-cretò la fine. Nell’era moderna (1896), il barone Pierre De Coubertin propose l’organizzazione di giochi simili a quel-li dell’antica Grecia facendo coniare il famoso motto “Importante è parteci-pare, non vincere”. Fu Atene a ospita-re la prima nuova Olimpiade, ma il C.

Page 14: GiuliaViva anno II n.15 del 28 luglio 2012

GiuliaVivaRegistrazione al Tribunale di Teramo

n. 647 del 07 06 2011Direttore Responsabile

Antonio D’[email protected]

Editrice: Associazione “Giulianova Media & Communications”Redazione e Amministrazione64021 Giulianova Piazza Buozzi 22 tel. 3461035861 fax. [email protected]@giuliaviva.it tel.3473612374 Si ringrazia Claudio Camillistampato da Tipolitografia LA RAPIDAVia G. Galilei Giulianova Lido

[email protected] GiuliaViva anno II n.15

Inviateci le vostre lettere, segnala-zioni o foto a: [email protected]

Carissima redazione sono romana e abruzzese e sono 16 anni che vengo qui in vacanza nella mia casa estiva. Volevo segnalare l’ enorme invasio-ne che c’è sulla spiaggia di ambulanti di diverse origini etniche, sono fa-stidiosi, invadenti, e non credo tutti con regolare permesso di soggiorno. Ogni 5 minuti ne passano una quin-dicina. Sono tornata da poco dalla Sardegna, e sulla spiaggia di San Teo-doro ho scoperto che è vietato a que-sti ambulanti di passeggiare tra gli ombrelloni degli stabilimenti e im-portunare le persone che pagano per stare tranquilli, possono vendere le proprie cose sulla battigia, le persone interessate li possono raggiungere li, non mi è stato raccontato ho assistito io stessa. Spero che si possa fare qual-cosa per salvaguardare anche la no-stra tranquillità, perché molta gente è abbastanza scocciata di questa si-tuazione. Claudia I.

Ambulanti sulla spiaggia

Si prega cortesemente i nostri gentili lettori di contenere in termini di spazio i loro contributi, al fine di garantire una più ampia partecipazione ed evitare spiacevoli tagli.

Degrado in CittàIl modus operandi dell’ Ammini-strazione, come da me constatato dal 1° al 15 Luglio 2012, lascia molto a desiderare. Spazzatura in ogni dove, mancata manutenzione dei marcia-piedi e dei giardini.Il molo sud del porto è in condizioni pietose per la mancata sostituzione delle lampade distrutte dai vandali da qualche anno, il mancato ripristino delle opere murarie. Non dico nulla su come vengono rimosse le alghe raccol-te da coloro che gestiscono i bagni.Il Sindaco suppongo veda in che condizioni è precipitata la città dal-lo scorso anno: gli operatori turistici cercano di fare il possibile per invo-gliare i turisti a tornare, cosa non te-nuta in debito conto da chi dovrebbe amministrare la città. Cordiali saluti.

Umberto P.

Scrivo per la Piazza del mare, ribat-tezzata a ragione, da molti, “la fri-jaov”. Tralasciamo di parlare delle fontane, del rifacimenti della pista di pattinaggio, della pessima situa-zione di spogliatoi e bagni appena “inaugurati”; non discutiamo nep-pure dell’arredo ma delle alberiere dove il povero bosso ridotto a “ciupa ciupa” fa brutta mostra di sè; ovvia-mente anche il bosso come prece-dentemente le magnolie, è destinato a finire, infatti è già quasi comple-tamente secco. Il tentativo mal riu-scito con le magnolie nelle alberiere doveva far riflettere per trovare una soluzione diversa. Che fino ha fatto il piano per il verde cittadino pre-sentato non molto tempo fa e che suppongo sia costato bei soldini ai giuliesi? E se davvero fosse impos-sibile sistemare in quella piazza del-le piante, perchè non pensare, vista anche la vicinanza del porto, a strut-ture alternative, magari ispirandosi a quelle di Renzo Piano per il porto antico di Genova?

Lettera firmata

“la frijaov”

Page 15: GiuliaViva anno II n.15 del 28 luglio 2012
Page 16: GiuliaViva anno II n.15 del 28 luglio 2012