GiuliaViva anno II n.8 de 21 aprile 2012

16
Anno II numero 8 del 21 aprile 2012 GiuliaViva è anche on-line su www.giuliaviva.it Quindicinale d’informazione giuliese distribuzione gratuita - tiratura 2500 copie copiagratuita Tutti giù per terra... Continua l’abbattimento degli alberi sull’Adriatica dopo quello degli anni ‘60 nel centro città e quello di pochi anni fa nel tratto sud (articolo alle pagg. 4 e 5)

description

GiuliaViva anno II n.8 de 21 aprile 2012

Transcript of GiuliaViva anno II n.8 de 21 aprile 2012

Page 1: GiuliaViva anno II n.8 de 21 aprile 2012

Anno II numero 8 del 21 aprile 2012GiuliaViva è anche on-line su www.giuliaviva.it

Quindicinale d’informazione giuliese distribuzione gratuita - tiratura 2500 copie

copia gratu

ita

Tutti giù per terra... Continua l’abbattimento degli alberi sull’Adriatica dopo quello degli anni ‘60 nel centro città e quello di pochi anni fa nel tratto sud (articolo alle pagg. 4 e 5)

Page 2: GiuliaViva anno II n.8 de 21 aprile 2012

AGENZIA IMMOBILIARE DE ASCENTIIS C.so Garibaldi 71/73, Giulianova (TE) Tel. 085.8005736 - Fax. 085.8025790

Cell. 338.8213188 – 347.3612374

GIULIANOVA – Via ParmaAppartamento ottimamente rifinito, a pochi passi dal mare, posto al primo piano di piccola palazzina, composto da: ingresso-soggiorno, cucina, due bagni, tre camere, ripostiglio e balconi. GIULIANOVA ALTAAppartamento d’epoca, composto da: ampio ingresso, salone, cucina, due bagni, quattro camere, due cantine. €. 120.000,00GIULIANOVA- CENTRO STORICO

Appartamento in buono stato di 70mq., con splendida vista mare. €. 65.000,00GIULIANOVA – Viale OrsiniIn posizione centrale appartamento di recente costruzione con ottime rifiniture, posto al primo piano, composto da: ingresso, soggiorno, cucinotto, due camere, bagno, terrazzo e garageGIULIANOVA LIDO – VIA MONTELLO Appartamento indipendente in ottimo stato posto al piano rialzato composto da: ingresso, soggiorno, cucina, bagno, due camere grandi, fondaco, corte annessa e due posti auto.

€. 120.000,00GIULIANOVA LIDO – VIA PARINIAppartamento in buono stato, composto da: ingresso, cucina, salone, tre camere, due bagni, cantina e posto auto coperto. €. 160.000,00

A Pochi passi da Piazza Belvedere, Appartamenti di vario taglio, costruiti con tecnologie per un alto risparmio energetico. Possibilità di personalizzare gli interni con vasta gamma di materiali.

PRENOTA IL TUO APPARTAMENTO !!!!!!!!!!!!!

Page 3: GiuliaViva anno II n.8 de 21 aprile 2012

I

Istantanee giuliesi GiuliaViva anno I I n.8 3

Chiosco o panchine?La pineta di piazza Dalmazia rischia di vedere ancor più ridimensionato il pro-prio ruolo di area verde a completa di-sposizione di bambini, adulti ed anziani. Il nuovo piano chioschi prevede infatti che proprio sotto ai pini trovi posto, in luogo del gazebo attualmente esistente, una struttura fissa di una quarantina di metri quadrati, destinata alla vendita di libri. Favorire la lettura, così come ogni al-

Spiaggiato: quattro indagati

Sarà l’attrice e conduttrice televisiva Gaia De Laurenti-is, la madrina della tredice-sima edizione del Festival Internazionale di Bande Musicali che si svolgerà a Giulianova dal 30 maggio fino al 3 giugno prossimi. La manifestazione è nata grazie alla passione per la musica di Mario Orsini, presidente dell’associa-zione Culturale “Padre Candido Dona-telli”, che insieme a Gianni Tancredi e ad alcuni amici hanno promosso quel-

Festival internazionale delle bande

la che viene considerata la più prestigiosa rassegna italiana del genere. Le bande in gara arrivano da Stati Uniti, Romania, Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca, Portogallo, Caraibi e Francia con un esclusiva assoluta per l’Italia, le Major Girl. Nutrito

anche il gruppo delle bande italiane con Agrigento ed Ispica (RG) con car-retto siciliano, Rignano Flaminio e Po-mezia della provincia di Roma, “La Mar-chigiana” di Grottammare.

Deposito e gestione incontrollata di rifiu-ti. Questa l’ipotesi di reato avanzata nei confronti di quattro persone, tutte facenti capo alle aziende private coinvolte a va-

Alternativa a Grasciano?Una cava dismessa in località Montarone di Notaresco. È questo il sito alternativo alla realizzazione della nuova discarica di Grasciano proposto dai consiglieri di opposizione dei Comuni di Mosciano e Bellante. Secondo i proponenti la cava, il cui utilizzo sarebbe già stato oggetto di studio da parte del Cirsu, avrebbe il van-taggio di avere una maggior capienza (1,2 milioni di metri cubi contro 450 mila), co-stare considerevolmente meno (1 milione di euro contro 10) e soprattutto evitare lo sbancamento di una intera collina ed i ri-schi di sversamento nel fiume Tordino.

Crisi di identitàL’assessore regionale Di Dalmazio avvia il commissariamento del Cirsu, dopoché nei confronti di quest’ultimo Sogesa ha pre-sentato ricorso per la titolarità della nuova discarica di Grasciano. Nulla da eccepire, se non fosse che Sogesa è ormai comple-tamente di proprietà di Cirsu, e che i con-sigli di amministrazione delle due società sono composti dalle stesse persone. Un kafkiano gioco delle parti, in cui i mede-simi soggetti, in veste di amministratori di Sogesa, presentano ricorso contro loro stessi, in quanto amministratori anche di Cirsu. È troppo domandare perché?Delle ultime vicende del Cirsu si occuperà il Consiglio Comunale di Giulianova con la discussione di un ordine del giorno pre-sentato dal gruppo consiliare de “Il Cittadi-no Governante per cambiare”

rio titolo nella rimozione del cosiddetto “spiaggiato”, l’accumulo di detriti lasciati sul litorale giuliese dalle mareggiate del marzo 2011. A conclusione delle indagi-ni del Corpo Forestale dello Stato e del-la Polizia Provinciale, la magistratura ha dunque ritenuto sussistessero elementi tali da accertare fino in fondo tutti gli aspetti di una vicenda costata, alle ta-sche dei cittadini di Giulianova, la cifra abnorme di oltre 1milione di euro.

tra pratica culturale, è non solo positivo, ma assolutamente doveroso. Il medesi-mo risultato potrebbe però essere rag-giunto riservando gli spazi della pineta a nuove panchine, peraltro più che ne-cessarie, e trasferendo il chiosco-libreria solo qualche metro più a est, nell’area dell’ex golf-bar: oltre alla cultura ne trar-rebbe giovamento anche la desolante nudità della neonata “piazza del mare”.

Page 4: GiuliaViva anno II n.8 de 21 aprile 2012

Fatti ... 4 GiuliaViva anno II n.8

I viali alberati di Giulianova sono destinati a sparire? di Raffaele Di Marcello

Sono passati due secoli e più da quando venne realizzata l’attuale viabilità di collegamento tra Giulia-nova e Teramo e l’ammodernamen-to della Statale 16.Prima del 1817 la viabilità di collega-mento tra Giulianova e Teramo era pressoché inesistente, ridotta nei secoli, a poco più di un sentiero. Per dare un’idea di quello che era la via-bilità in quell’epoca basta leggere una parte di una deliberazione (7 maggio 1827), del Consiglio provinciale: “L’an-tica strada da Teramo a Giulia può dirsi che più non esista all’uso dei trafficanti; ed è inatta al transito degli animali; appena permette di essere percorsa a piedi; conviene rimontare

con fatica e pericoli l’incomodo letto del Tordino; scabro per passi arenosi e costantemente ineguali, difficili per l’abbondanza delle pietre; pericoloso per gl’incessanti e sempre crescenti volumi d’acqua che vi immettono al-tri rapidi torrenti”.I lavori per la realizzazione dell’attua-le Teramo-Giulianova partirono nel 1817, e contemporanea fu la realizza-zione della strada Pescara-Tronto. Una caratteristica della viabilità dell’epoca, conservata fino a quarant’anni fa, era l’alberatura che affiancava il tracciato stradale, realizzata con la messa a di-mora di pini, olmi, cipressi, ecc., con lo scopo di consolidarne i fianchi e di fornire ombra alla strada stessa, che allora veniva percorsa a piedi, a caval-lo o in carrozza.Nonostante gli abbattimenti degli anni ’60 anche il nostro territorio conserva alcune vie alberate di rara bellezza, che contribuiscono a miti-gare le brutture edilizie che caratte-rizzano le nostre città.Anche Giulianova, fortunatamente, conserva qualche filare arboreo, sep-pure la scarsa o errata manutenzione del patrimonio arboreo, il disinteres-se generalizzato per il verde urbano (purtroppo comune a molte ammi-nistrazioni), opere di manutenzione o ampliamento stradale, stanno fa-cendo scomparire quello che, oltre ad una testimonianza storica, è un

bene paesaggistico e naturalistico prezioso per una città.Se è vero che il codice della strada vieta, sulle strade extraurbane, di piantare alberi sulle fasce di rispetto per una distanza di 6 metri dal ciglio stradale, e che una recente senten-za della Cassazione, ribadendo tale divieto, ha riaperto il dibattito sul-la necessità o meno di eliminare la vegetazione esistente, è anche vero che tale problematica era stata già affrontata nel 1966, quando a se-guito della decisione dell’ANAS di abbattere quasi tutti gli alberi adia-centi le strade di competenza sulla base della loro presunta pericolosità, il ministro dei Lavori Pubblici, con un’apposita circolare ,mise un freno agli indiscriminati abbattimenti e prescrisse le norme per garantire la “salvaguardia del patrimonio arbo-reo in rapporto alla sicurezza della circolazione”, parlando, per la prima volta in un documento ufficiale, del-la necessità di realizzare, anche nelle strade di nuova costruzione, un vero e proprio “paesaggio stradale”. D’altra parte studi sull’incidentalità dimostrano che la presenza di alberi ai lati della viabilità sono causa diret-ta di incidente in un numero limita-tissimo di casi. Tra l’altro la sentenza della Cassazione del 2011 sottolinea che il “pericolo” costituito dalla pre-senza di un albero può risolversi con

Una decina di maestosi cipressi sono stati tagliati nel tratto nord della statale 16

Page 5: GiuliaViva anno II n.8 de 21 aprile 2012

in primo piano GiuliaViva anno I I n.8 5

l’installazione di idonee barriere atte a proteggere il veicolo da eventuali urti con l’ostacolo.Tornando ai nostri viali alberati, e as-sodato che l’albero non costituisce, di per se, un pericolo (semmai lo è la condotta sconsiderata di chi non ri-spetta limiti di velocità o altre norme del codice della strada), la presenza di piante a lato delle strade, siano esse extraurbane (dove comunque sarebbe necessario prevedere dei guard rail di protezione) che urbane rappresenta un deterrente per limi-tare la velocità, dal momento che, secondo alcuni studi inglesi, i gui-datori sono condizionati dall’effetto frenante causato dalla loro presenza, riducendo la velocità dai 3 ai 5 km/h, con un calo di collisioni del 20%.

Inoltre gli alberi hanno un effetto di smorzamento dei rumori provenienti dalla strada (fasce di vegetazione lungo le strade possono ri-durli del 70-80%), oltre che di assorbimento di CO2 (le emissioni annue di CO2 di un’auto sono compensa-te da 20 alberi e un albero produce ossigeno equiva-lente a quello necessario alla vita di 10 persone) e di miglioramento della qualità dell’aria (riassorbimento di inquinanti quali ozono, polveri sotti-li, biossidi di azoto, anidride solforo-sa, ecc.).Non è da sottovalutare anche il ruo-lo “paesaggistico” dei filari alberati, in città e nelle aree extraurbane. Si pen-

si a cosa sarebbero viale Orsini, o via Veneto o via Gramsci o il viale dello Splendore, senza i pini e i platani che li fiancheggiano. Ma tutto questo po-trebbe, presto, sparire. Infatti l’albero è un’entità biologica, che necessita di cure per sopravvivere. Purtroppo assistiamo, sempre più spesso, ad abbattimenti dettati dall’emergenza (piante colpite da malattie non curabili o altro) non seguiti da ripiantumazioni. Anche i lavori in corso sulla Statale 16 preve-dono l’abbattimento di alberi, ripe-tendo le scelte compiute negli anni ’60, quando decine di platani venne-ro abbattuti sull’Adriatica, facendo perdere alla collettività un patrimo-nio inestimabile.Diventeremo una grigia città op-pressa dal cemento o torneremo ad essere il “giardino” della costa adria-tica? Riusciremo a ricostruire viali al-berati in città e nei tratti urbani della viabilità statale e provinciale? Il ver-de è un bene di tutti e conservarlo è un dovere, non un optional.

Perchè non rendere un bel viale la strada che ci collega con il resto dell’Italia?

Nonostante il fatto che Giu-lianova abbia recentemente varato un Regolamento del Verde estremamente moder-no, spesso viene disatteso dalla stessa amministrazione. Asfalti e pavimentazioni che non lasciano spazio al tronco dell’albero, potature eccessive e inutili, piantumazioni in spa-zi inadatti, mancata sostituzio-ne di esemplari abbattuti, ecc. stanno producendo effetti di-sastrosi.

Buone regole ma inapplicate

Page 6: GiuliaViva anno II n.8 de 21 aprile 2012

L’alternativa del diavolo di Paolo Innocenti

6 GiuliaViva anno II n.8 Fatti ... in primo piano

Una pista ciclabile bene organizza-ta? O un arredo urbano di qualità? Oppure isole pedonali e riduzione del traffico veicolare? Niente di tut-to questo. Per migliorare l’offerta turistica molto meglio prevedere un sistema di altoparlanti, dedicato alla diffusione capillare di “comuni-cazioni istituzionali” accompagnate dall’inevitabile contorno di messag-gistica pubblicitaria. Folgorata sulla via del marketing e conquistata da un ritorno economico neppure par-ticolarmente importante (circa 6mila euro annui per 8 anni) l’amministra-zione decise, nella primavera 2011, di dare in concessione i pali dell’illu-minazione stradale dei lungomare, per la realizzazione di un impianto di diffusione acustica. Con l’occhio ri-volto più agli aspetti propagandistici che ai possibili fastidi di una simile colonna sonora, la giunta avviò così la gara d’appalto per l’assegnazione del servizio.

La decisione non man-cò di attirare critiche diffuse, in particolar modo da parte dell’as-sociazione “Il cittadi-no governante”, che ebbe modo di bol-lare l’iniziativa come l’ennesimo assalto ad un lungomare, “pas-seggiata di maggior pregio della città”, già

pesantemente tartassato: vista mare progressivamente scomparsa, piste ciclabili strette, rischiose e pericolo-samente vicine ai percorsi pedonali, lavori di riqualificazione quantome-no eccentrici, e via elencando.Malgrado l’enfasi con cui era stato presentato, il progetto finì però col durare lo spazio di un mattino: pochi giorni dopo la sottoscrizione del con-tratto con la “Sonorica”, ditta aggiudi-cataria della gara, l’amministrazione si esibì in un repentino dietro-front, mettendo a tacere gli altoparlanti prima ancora della loro completa sistemazione. A pretesto venne pre-so il neonato Codice del turismo (di cui proprio in questi giorni ampia parte degli articoli è stata dichiarata incostituzionale), laddove prevede la possibilità per i turisti di avanzare richieste di risarcimento per il “dan-no da vacanza rovinata”: implicita ammissione che il tanto declamato sottofondo sonoro potesse rivelarsi

una solenne scocciatura. Che “Sono-rica” ricorresse contro la decisione era a quel punto pressoché scontato, così come la citazione in giudizio del Comune di Giulianova, per il risarci-mento delle somme spese (la ditta aveva già iniziato a realizzare l’im-pianto) e dei danni patiti.A tutt’oggi, con la comparizione davanti al giudice ormai imminen-te, sembra difficile escludere con assoluta certezza una condanna dell’amministrazione, condanna che lascerebbe aperta la strada a due sole possibilità: risarcire il danno per una cifra assai vicina ai 60mila euro, oppure accordarsi con la dit-ta e dare il via libera dalla prossima estate al “bombardamento” pubblici-tario. Una vera e propria “alternativa del diavolo”, la necessità, in pratica, di dover scegliere non già in base all’opportunità, ma semplicemente avendo per obiettivo la ricerca del male minore sia esso un nuovo salas-so per le casse comunali o il fastidio-so sottofondo degli altoparlanti. Ma non si poteva pensarci prima?

Page 7: GiuliaViva anno II n.8 de 21 aprile 2012

..

Incontriamo l’architetto Archimede Melchiorre, presidente della sezione di Giulianova di Italia Nostra, ONLUS che ha il compito di proteggere i nostri beni culturali e ambientali

Quattro domande a ... GiuliaViva anno II n.8 7

Italia Nostra, una storia lunga 50 anni, una storia di volontariato cul-turale che ha contribuito a diffon-dere nel Paese la “cultura della con-servazione” del paesaggio urbano e rurale, dei monumenti, del carattere ambientale delle città. A Giulianova quando e su quale spinta nasce la se-zione di Italia Nostra?Italia Nostra è la prima associazione ita-liana per la tutela del patrimonio cultu-rale e naturale fondata nel 1955, fin dalla sua nascita che coincide con il secondo dopoguerra si confronta con le vicende urbanistiche di quel periodo: la ricostru-zione post bellica e l’evitare sventramenti urbani nel centro di Roma. La sua azione è continuata durante tutti gli anni, indiriz-zando gran parte delle sue battaglie civili per una cultura della conservazione, con-tribuendo alla diffusione dell’idea di in-tervenire nel recupero dell’esistente, con-trastando l’espansione molte volte non necessarie delle nostre città, cercando di

risolvere questioni ambientali, tutelando il paesaggio e la cultura del territorio.Sono questi appena elencati i princi-pi che hanno ispirato la nascita della sezione di Giulianova.Vogliamo ricordare le attività, le iniziative e le battaglie più significative della sezio-ne giuliese di Italia Nostra?Una delle attività più significative della se-zione giuliese è quella di far comprendere e suscitare interesse del profondo legame che esiste fra i beni culturali e quelli am-bientali, i quali hanno in comune di esse-re risorse, donateci dal passato storico o dalla natura, per la maggior parte non rin-novabili. La sezione costituitasi nel 2005, con competenze territoriali estese nei Comuni di Giulianova, Tortoreto, Moscia-no Sant’Angelo e Bellante ha organizzato convegni, conferenze ed incontri dedicati alla conservazione e alla tutela dei beni culturali ai temi di storia dell’architettura e ambientali. Sono stati dibattuti temi che riguardavano il nostro Centro Storico, la tutela del paesaggio urbano e rurale, dei nostri più importanti monumenti come la Colonia Rosa Maltoni Mussolini, il Lun-gomare Monumentale, il Palazzo Kursaal, i dissesti idrogeologici, il rischio petroliz-zazione e salvaguardia del Parco Naturale Riserva del Borsacchio. Oltre a numerosi Comunicati Stampa la sezione ha posto osservazioni alla Nuova Variante al Pia-no Regolatore Generale, ha promosso la formazione culturale dei soci attraverso viaggi e visite culturali.Il centro storico di Giulianova è in-

dubbiamente il nostro bene cultura-le più importante. Quali valutazioni esprime Italia Nostra sugli interventi realizzati ed ancora in corso nel cen-tro storico? Quali idee e quali sugge-rimenti propone?Come ho accennato prima Italia Nostra fin dalla sua nascita entra subito nel di-battito urbanistico, assumendo subito un ruolo di competenza e innovazione espresso nell’elaborazione della Carta di Gubbio del 1960, dove si afferma il ca-rattere unitario del centro storico e della sua tutela integrale e dove viene esplici-tata l’esigenza di preservare non solo il tessuto fisico del centro storico ma anche quello sociale. In molte occasioni abbia-mo espresso disaccordo sugli interventi realizzati e inopportuni come la riqua-lificazione di piazza Buozzi, nella zona retrostante il palazzo municipale e gli interventi sulle antiche pavimentazioni. La sezione di Giulianova di Italia Nostra conferma la sua disponibilità a collabora-re per futuri interventi sul centro storico con l’Amministrazione comunale.A chi rivolgersi per iscriversi alla se-zione locale di Italia Nostra.Diventare soci di Italia Nostra significa essere protagonisti della salvezza del pa-trimonio culturale e naturale del nostro territorio. Ciascuno può trovare il modo di contribuire iscrivendosi alla nostra as-sociazione, andando direttamente nella sede della sezione in via G. Rossini, 9 a Giulianova tel. 0858002107, indirizzo e-mail: [email protected].

Page 8: GiuliaViva anno II n.8 de 21 aprile 2012

Vi racconto un altro Brasile di Marco Calvarese

fatto a Me”. Il Centro PA.FI., sorto all’inizio su alcuni terreni donati gratuitamente da un residente del posto, prende origine proprio dal nome del fondatore, don Pa-squale Fioretti, sacerdote teramano Mis-sionario Fidei Donum che afferma come l’origine di tutto sia stata “la Provvidenza”, che gli ha fatto incontrare alcuni bambini brasiliani ora adottati da famiglie giuliesi.Non è difficile restare colpiti da un centro abitato dove le piccole case che lo com-

pongono sono spesso costruite anche con mattoni in terracotta e coperture di fortuna, dove non esistono fogne, strade asfaltate ed acqua corrente, un luogo dove l’energia elet-trica è vista quasi come un bene di lusso men-tre i collegamenti telefonici sono praticamen-te inesistenti ed i rifiuti vengono raccolti da un grande camion che poi li getta in mezzo alla foresta dove spesso vengono bruciati creden-do sia la cosa giusta da fare. Un luogo dove la natura dirige i ritmi della giornata di ognuno, anche di coloro che cercano un lavoro altrove salutando compagne e figli per migrare nelle capitali, ma soprattutto di chi vive della risorsa più rilevante, le immense distese di banane e cacao, piantagioni che si perdono a vista d’occhio e che rappresentano l’unica fonte di sostentamento per un territorio che sfrutta il prodotto in modo primitivo, raccoglien-dolo a mano su camion che percorrono le tortuose strade tra le foreste, per poi sti-pare i frutti su autoarticolati parcheggiati sulle strade migliori che li portano fino ai grandi centri dove le ditte importanti ap-profittano del sistema a loro vantaggio sottopagando i lavori primari.C’è anche chi cerca una sua indipen-

Quando si parla di Brasile sembra che gli 8,5 milioni di Km quadrati di superficie sui quali si estende e le quasi 200 milioni di persone che lo abitano, parlino unicamente di sesso, sam-ba e divertimento, quindi se un uomo torna da un viaggio nella colonia portoghese dell’A-merica del Sud che Amerigo Vespucci per pri-mo esplorò nel 1499, sembra impossibile che possa parlare di qualcosa di diverso.Tornando dallo Stato di Bahia, dove il carne-vale, preservativi distribuiti gratuitamente, musica ed informazione mirata sembrano es-sere il doping con il quale nutrire la popolazio-ne, sarebbe più semplice parlare di come, un “italiano tipo”, possa approfittare di tutto que-sto oltre che di un cambio conveniente per divertirsi; più difficile invece spiegare come a circa 200 chilometri di distanza dalla capitale Salvador, in un paese chiamato Burietà che si trova nel mezzo della foresta pluviale tropica-le, più di 20 anni indietro un “italiano atipico” abbia pensato di creare un Centro di Integra-zione Sociale che accoglie, assiste ed educa i bambini che abitano nella zona, finanzian-dosi attraverso una missione umanitaria che raccoglie fondi tra Italia e Svizzera seguendo l’insegnamento di Gesù “Qualunque cosa avrete fatto a uno di questi piccoli, l’avrete

8 GiuliaViva anno II n.8

denza finanziaria, e così la trafficata strada asfaltata che spacca in 2 la piccola Burietà diventa il luogo dove trascorrere intere gior-nate cercando di vendere piccoli caschi di banane ai passanti. Una realtà dove si perce-pisce come sia indispensabile un percorso di alfabetizzazione ed istruzione che formi una società, prendendo coscienza delle proprie possibilità e rinunciando a restare schiava di un sistema più grande di loro che, forse vo-lontariamente, sfrutta la loro disinformazione a proprio vantaggio. Proprio per questo motivo acquista un valore unico il Centro PA.FI. che, piuttosto che limi-tare la missione ad un semplice aiuto finan-ziario, cerca di formare ed educare scolastica-mente attraverso l’insegnamento cristiano, quei bambini che potrebbero rappresentare la svolta futura del Brasile sfruttando proprio i mezzi messi loro a disposizione negli anni dai benefattori italiani e svizzeri coordinati da don Pasquale Fioretti, cioè una struttura di 500mq sviluppati su 2 piani con sale e te-atrino, una scuola che accoglie 8 classi e circa 150 bambini tra i 3 ed i 10 anni, una fattoria dove vengono coltivate banane e cacao ed allevato il bestiame, una casa di accoglienza per gli ospiti ed anche un ospizio per anziani con Cappella annessa.

Noi allo specchio

Page 9: GiuliaViva anno II n.8 de 21 aprile 2012

..

GiuliaViva anno II n.8 9Interferenze artistiche

Giochi di parole e rose di Antonio D’Eugenio

Poetessa e scrittrice. Binomio esplosivo che le ha regalato la medaglia del Presidente della Repubblica, il titolo di Donna Cit-tà di Teramo per la Letteratura e la Poesia e la nomina di Socio Onorario dall’Associazione degli Scrittori Italiani. La giuliese Giu-liana Sanvitale, laureata in Lettere presso l’Università di Urbino, ne ha vinti oltre 18 di riconoscimen-ti. Poco importa, perché a parlare non sono i premi o i titoli, ma le sue opere (tra le quali ricordiamo E le donne…, I cibi della memoria, Angeli), divise tra poesie e roman-zi, unite dalla passione per la scrit-tura. Dopo aver dato alle stampe quattro raccolte poetiche, due

romanzi storico-autobiografici ed una raccolta di racconti brevi, esce in questi giorni la sua ultima creazione. Un libro di prosa dal ti-tolo “ROSA”.Ti si conosceva soprattutto come poeta. Come mai que-sto passaggio al romanzo? Pur continuando a sentirmi poeta nel profondo, amo tuttavia speri-mentare nuove forme di scrittura. Del resto non vi è mai stata una divisione netta tra i miei scritti. La mia è stata spesso definita una prosa poetica.Chi è Rosa?Rosa, la bella ed emblematica “donna del Sud”, racchiude nella sua storia, articolata attraverso lo scorrere generazionale di una famiglia, i sogni, le pulsioni, i de-sideri inespressi di ogni donna, le sue titubanze e la capacità deci-sionale, la testardaggine e la sen-sazione di sospensione. Una don-na attraversata dalla vita, ancora giovane, ricca di promesse, che intraprende un viaggio reale, me-tafora di quello virtuale alla ricer-ca di se stessa, della sua identità. Attraversa lo scorrere del tempo e degli eventi, mai si “consegna” nelle mani del destino e resta ad osservarsi con cuore trepido.C’è qualcosa di te nel perso-naggio di Rosa? O ti sei ispira-ta a qualcuno in particolare?

In Rosa è presente ogni donna con le sue sfaccettature, le con-traddizioni, i suoi sogni, quindi essa ha anche qualcosa di me. Probabilmente tiene fede al fatto che i personaggi servono anche a rappresentare ciò che nella vita reale l’autore avrebbe voluto dire o fare. I personaggi nascono dalla penna dell’autore ed inevitabil-mente conservano qualche trac-cia del suo carattere, tendono ad identificarsi con lui e viceversa. Fra i due si instaura spesso un rap-porto di osmosi.Secondo te, la scrittura ha an-cora presa sui giovani in tem-pi in cui molte altre forme di comunicazione stanno sop-piantando il libro, inteso come portatore classico di cultura? Purtroppo hai toccato un tasto dolente. È noto che si legge poco, soprattutto i giovani hanno un rapporto molto sporadico con i libri. È anche il linguaggio degli autori della mia generazione che non li attrae. Inoltre se oggi entri in una libreria buona parte dei libri in vista sono scritti da attori, can-tanti, persone di spettacolo, assai note al pubblico, anche grazie alla tv. È l’epoca del gossip e questo ruba l’attenzione dei lettori che, viziati dal linguaggio visivo della televisione, preferiscono non im-pegnarsi troppo nella lettura.

Page 10: GiuliaViva anno II n.8 de 21 aprile 2012

La Pagina della cultura10 GiuliaViva anno II n.8

Al Museo d’Arte dello Splendore, si inaugura, alla presenza del vesco-vo, S. E. Michele Seccia, il 20 aprile alle ore 17.30, la mostra Credere la luce La forma dello Splendore, frut-to di un impegnativo progetto che ha coinvolto artisti, la maggior par-te dei quali giovani, provenienti da molte regioni italiane. La manifestazione ideata e realiz-zata dal Centro culturale San Fran-cesco della Piccola Opera Charitas, rientra nel Progetto culturale della diocesi di Teramo Atri ed ha il pa-trocinio del comune di Giulianova e della provincia di Teramo.Quanto sia stata feconda e produt-tiva l’alleanza tra arte e Chiesa lo

testimonia l’immenso patrimonio artistico italiano che si deve per buona parte definire di genere “sa-cro”. Tale alleanza, soprattutto a par-tire dal XIX secolo, si è andata, per una pluralità di motivi, sgretolando in modo tale che purtroppo le no-stre chiese hanno finito per riempir-si di arte meramente oleografica.Ma per volontà del Concilio Vatica-no II, di Paolo VI e dei suoi successo-ri, la Chiesa ha cercato e sta cercan-do di ricomporre questa alleanza, con un atteggiamento di ascolto e di accoglienza di fronte all’arte con-temporanea, anche di fronte a quel-la caratterizzata da più forti accenti di tormento e di dubbio. Proprio in sintonia con i suggeri-menti della Chiesa Cattolica, il Cen-tro culturale San Francesco ha inteso iniziare lo scorso anno, un cammino di pastorale per l’arte e per gli artisti prevedendo un complesso e artico-lato seminario con docenti di fama nazionale che hanno introdotto gli artisti all’arte sacra e in particolare alla comprensione teologica della figura mariana. I relatori sono sta-ti: Mariano Apa, docente di storia dell’arte all’Accademia di Belle Arti di Roma e curatore del nuovo Lezio-nario voluto dalla CEI; Oscar Meo, docente di estetica all’Università di Genova; Alberto Valentini, docente di mariologia all’Università Grego-riana di Roma; Alessandro Beltra-

Una mostra nel segno della devozione mariana di Marialuisa De Santis

mi, storico dell’arte e giornalista de “L’Avvenire”; Massimo Lippi, artista. poeta e docente di scultura all’Acca-demia di Belle Arti di Firenze.Solo dopo aver frequentato questo seminario, gli artisti A. Antonelli, P. Bernacchia, R. Biaggi, I. Branella, M. Cappucci, R. Celommi, R. Dallara, A. De Marini, G. Di Carlo, G. Di Giovan-nantonio, D. Grasso, T. Guerrini, C. M. Lippi, G. Mancinelli, A. A. Mariotti, P. Pisano, L. Pompei, A. Porfiri, E. Spa-doni, S. Spallanzani, M. Tentarelli, S. Vallese, A. Zechini hanno realizzato le opere della mostra Credere la luce. La forma dello Splendore, che si pre-senta nel suo insieme una sorta di “riflessione artistica” sulla figura di Maria e, in particolare, sull’apparizio-ne della Madonna dello Splendore.La mostra sarà visitabile, tutti i gior-ni, dal 20 al 29 aprile dalle 17.00 alle 20.00 al Museo d’Arte dello Splendore.

Page 11: GiuliaViva anno II n.8 de 21 aprile 2012

Dove Cosa Quando GiuliaViva anno II n.8 11

Prime visioni

Pubblica utilità

Farmacie di turno21/22 aprile Farmacia Del Vomano23/29 aprile Farmacia Marcelli30 /4 maggio Farmacia Ielo

Guardia Medica festiva e di urgenza Tel.: 085.8020362Ospedale Civile Via Gramsci 085.80201Pronto Soccorso 085.8020238 085.8020366118 085.8020442 / 085.8020373Croce Rossa Via Simoncini, 41/A 085.8007733Consultorio Familiare Via Ospizio Marino 085.8020816Polizia Veterinaria Pronto Intervento

Concerti mostre ed eventi

A Giulianova: il 25 aprile 2012 si terrà l’undicesima edizione della Regata e veleggiata storica. La par-tenza in flotta dal porto di Giulianova il giorno 25 aprile ore 11:00 con 2 bar-che comitato al seguito

tra cui il Rex Siciliae caicco di 26 metri. Essa avrà tutto un programma articolato e anche una piccola regata con percorso tra Vis e Hvar. L’evento sarà patrocinato dall’Ente Porto e Lega Navale Italiana di Giulianova.

Regata e veleggiata storica

“ IL TESORO RITROVATO”Dall’incontro di Patrizia di Donato e Azzurra Mar-cozzi, con Federica Ferretti, direttore abruzzese della Rupe Mutevole Edizioni, è nata l’idea di un’Antologia a tre voci femminili per accogliere le esigenge delle giovani poetesse abruzzesi.Il Festival della scrittura di Giulianova, si svolgerà presso la sede Kursaal, del Liceo Scientifico Statale Marie Curie e del circolo del Nome della Rosa, dal 24 al 28 Aprile.

Il circolo “Il Nome della Rosa”Sabato 21 aprile ORE 21,30

“CORDE VELLUTATE” Massimo DI GAETANO (chitarra classica)Giovedì 26 aprile ORE 21,30

FESTIVAL NAZIONALE DELLA SCRITTURA “Città di Giulianova”Venerdì 27 aprile ORE 21,30

CORTOMETRAGGI Incontro con: Andrea STAZISabato 28 aprile ORE 17,00

SEMINARIO “PENSIONI E FONDI PENSIONE”Domenica 29 aprile ORE 21,30

TEATRO “5 STORIE IN 500”

Sabato 21 aprile 2012, ore 17, Chiesa della Misericor-dia, Piazza Dante. In occasione della XIV Settimana nazionale della Cultura, promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, ITALIA NOSTRA onlus GIU-LIANOVA e la delegazione FAI della provincia di Tera-mo, presentano un CONCERTO DI MUSICA BAROCCA per far conoscere alla cittadinanza la ritrovata decora-zione pittorica della Chiesa di Santa Maria della Mise-ricordia, cuore del centro storico di Giulianova.

Angelo Moscariello: Cinema e pitturaDall’effetto-cinema nell’arte figurativa alla “cinepittura digitale”Editore: ProgeditPagine: 152 Prezzo: 20,00 EuroMoscariello spiega lo stretto legame che intercorre tra cinema e pittura, mettendo a confronto le due arti e dimostrando le pecu-liarità rappresentative di ciascuna. La pittura conduce lo spettatore attraverso una nuova prospettiva visiva, è come se, tramite i qua-dri, si entrasse in un’altra realtà, una sorta di cinema primitivo. Il cinema, d’altro canto si avvicina sempre più ai dipinti, alcuni film hanno scenari tanto incredibili da essere considerati delle vere e proprie opere d’arte e il parallelo tra scene filmiche e scene pit-

toriche è il principio di tutto. Inoltre la tecnolo-gia ha fatto passi da gi-gante in campo visivo, la “cinepittura digitale” è una manifestazione della tendenza a pro-durre pellicole sempre più artistiche.

Libri, di Stefania Sacchini

Festival della scrittura di Giulianova-

L’Officina, L’Arte e i mestieriPiazza Dante Giulianova Alta

martedi 24 aprile Miss Mas-sive Snowflake (USA) 22.30

venerdi 27 aprile Fast & Bulbous 22.30

venerdi 4 maggio The Great Park (USA) 22.30

To Rome With LoveGenere: CommediaRegia: Woody AllenWoody Allen, Alec Baldwin, Roberto Benigni, Penélope Cruz, Judy Davis, Jesse Eisenberg, Greta Gerwig, Ellen Page, Anto-nio Albanese, Alessandra Mastronardi, Ornella Muti, Alison Pill, Flavio Parenti, Riccardo Scamarcio, Alessandro Tiberi

Il film di Woody Allen riprende la scia degli omaggi europei ed è interamente ambientato a Roma. Il regista racconta le storie di un noto architetto americano che rivive la sua gio-vinezza, di un romano che trova improvvisamente la celebrità, di una giovane coppia di provincia e di un regista americano di Opera lirica che vuole far esibire sul palcoscenico un impresario di pompe funebri. In programmazione dal 20 aprile

Khota.teatro e Teatro Stabile d’AbruzzoALESSANDRO PRE-ZIOSICyrano De Bergeracdi Edmond Rostand Teatro Comunale Teramo

Turno A • sabato 28 aprile 2012 - ore 21.00 Turno B • domenica 29 aprile 2012 - ore 17.00 Turno C • domenica 29 aprile 2012 - ore 21.00

Al Comunale di Teramo“Cyrano De Bergerac”

Page 12: GiuliaViva anno II n.8 de 21 aprile 2012

La via di scampo di Andrea Beccaceci

tano solide, non più gelatinose e perdono dolcezza diventando fastidiosamente amare; si ribella violentemente lo scampone alle lun-ghe cotture e lo fa a ragione. Se poi provate ad accompagnarlo ad altri pesci, lui si imporrà severo: renderà compri-mari i suoi “compagni di

piatto” se lo mettete in una grigliata, si vergognerà per voi se lo annegate nel pomodoro di un brodetto .Solo il vino riesce a stargli vicino, ma con qualche complicazione, come è ovvio considerato il carattere; non gli basta un vino, lui ne vuole due e li vuole totalmente diversi, uno per il corpo, uno per l’anima. Il carapa-ce sodo e saporito vuole un vino di buona acidità, dai profumi minerali, di buona struttura e completamente secco, la testa, che contiene anche l’apparato digerente, è dolce e persi-stente e necessita di un vino con un minimo residuo zuccherino, un rie-sling, un traminer dalla componente dolce abbastanza marcata. Capisco che un abbinamento di questo gene-re risulta in qualche modo bizzarro , oltre che di complicata esecuzione, ma lui è lo “Scampone di prima” e se ci sveniamo per acquistarlo, se dopo che lo abbiamo mangiato ne magni-fichiamo compiaciuti le dimensioni appoggiando la mano destra quasi all’altezza del gomito del braccio si-

Primo e secondo12 GiuliaViva anno II n.8

Lo so che c’è la crisi, che certi prezzi al kg potrebbero rasentare l’immora-lità, che per il nostro colesterolo sono come benzina sul fuoco, che a man-giarli come si deve ci si sporca, che sì il pesce azzurro ha gli omega 3 e co-sta 10 volte meno ma volete mettere il gusto, la succulenza, la molteplicità dei sapori di uno, come amiamo chia-marlo, “Scampone di prima” ? Lui è nemico della cucina, lui basta a se stesso, qualsiasi altro ingrediente gli metti vicino lui lo guarda con fa-stidio, sia esso un pregiatissimo olio extra vergine o un saporito pomodo-ro estivo, lui ama correre da solo, rie-sce a tollerare solo il fuoco ma non a lungo: arrostire qualche minuto sopra una brace di carbone, cuocere al va-pore sopra l’acqua bollente senza ve-nirci a contatto. Sauna e bagno turco, così lui ama preoccuparsi del nostro benessere. Non gli piace stare molto al calore, dicevo, dopo poco il suo ca-rapace, se viene cotto troppo, passa dall’essere sodo e saporito al coriaceo e neutro, la testa e le interiora diven-

nistro, che neanche Lino Banfi, allora dobbiamo sottostare alle regole che Sua Maestà impone. Adesso ci sarebbe da dare una ricetta e dopo quello che ho scritto è quan-tomeno contraddittorio, ma a noi ri-storatori compete far cucina ed ecco allora gli “Scamponi con vino, cipolla e peperoncino” un po‘ arrabbiati, ap-punto.

SCAMPONI CON VINO, CIPOLLA E PEPERONCINO

Per 2 persone:6 “Scamponi di prima”1 cipolla bianca1 dl olio extra vergine di oliva2 peperoncini di media grandezza1 bicchiere di vino bianco secco

Tagliare finemente la cipolla ed in ma-niera più grossolana il peperoncino e ponete in un tegame capiente ad im-biondire insieme all’olio d’oliva.Incidete sul dorso gli scamponi e met-teteli nel tegame aggiungendo una presa di sale ed il bicchiere di vino bianco. Lasciare cuocere per 7/8 minu-ti e, evaporato il vino, servite su piatti ben caldi.

Page 13: GiuliaViva anno II n.8 de 21 aprile 2012

A tutto sport GiuliaViva anno II n.8 13

Vicenda “Fadini”: le verità della Lega Calcio

ta dalla Lega Pro in quanto hanno capienza totale in-feriore ai minimi per la 2a divisione (2500 posti).Il Sindaco sa perfettamen-te: 1) che lo stadio poteva essere utilizzato solo conla sua autorizzazione e che ad un certo punto non si e’ sentito piu’ di dare. Io non mi permetto di sindacare, direbbe Pirandello ‘Cosi e’ se vi pare’ 2) Gli altri stadi sono a norma. Voglio ag-giungere una sola ultima

annotazione, per le iscrizioni del cam-pionato 2012-13 non ci saranno dero-ghe. Le societa’ lo sanno, spero che il sindaco faccia o stia facendo le delibere per mettere a norma l’impianto altri-menti il rischio dell’esclusione e’ concre-to”. (Francesco Ghirelli)

Lo stadio Fadini di Giulia-nova, già nel corso della stagione precedente, era stato utilizzato in base ad un’autorizzazione prov-visoria domenicale del sindaco, non essendo in possesso del parere favo-revole all’agibilità rilascia-to dalla competente Com-missione Provinciale (o Comunale) di Vigilanza sui Locali di Pubblico Spetta-colo. Questa situazione si è protratta anche per la sta-gione in corso, fino a quando, perduran-do l’assenza del Certificato Prevenzione Incendi, il Sindaco non ha più rilasciato l’autorizzazione.E’ evidente che, in assenza sia dell’agibi-lità permanente, sia dell’agibilità prov-visoria sindacale, un impianto non può essere utilizzato per gare in presenza di pubblico. Il Giulianova ha già disputato 4 gare in assenza di pubblico, ovvero il massimo numero di gare a porte chiu-se concesse dal vigente sistema delle licenze nazionali FIGC. Le restanti gare devono essere quindi disputate in altro impianto riconosciuto a norma dalla Lega Pro. Già la gara Giulianova – Nea-polis del 18-03-2012 è stata disputata a Chieti.Relativamente agli impianti citati come “non a norma” nell’intervista al sindaco

di Giulianova comparsa il 14-04 su di-versi organi di stampa, la situazione è la seguente:Gli stadi di Arzanese (Frattamaggiore), Aversa Normanna, Chieti, Gavorrano, Isola del Liri, L’Aquila, Milazzo, Neapolis Mugnano, Paganese e Vibonese (Vibo Valentia) sono in possesso di regola-re agibilità rilasciata dalla competente CPV/CCV;Lo stadio di Eboli, già in possesso dell’a-gibilità all’atto dell’iscrizione, per pro-blemi strutturali intercorsi durante la stagione attualmente viene utilizzato grazie ad un’agibilità sindacale provvi-soria che viene regolarmente rilasciata e trasmessa alla Lega Pro prima di ogni gara interna;Due di questi stadi (Arzanese e Gavorra-no) usufruiscono di una deroga rilascia-

Il Direttore della Lega Pro, Ghirelli, chiarisce - con questa nota - la situazione dell’impianto sportivo del Giulianova

Il dubbio che resta è che se nel tempo fosse-ro stati programmati interventi di adegua-mento, magari oggi non ci troveremmo in questa situazione molto complessa da ri-solvere. Non è ancora chiaro quali e quanti lavori siano realmente indispensabili, così tra varie prese di posizione (anche Macalli, Presidente della LegaPro ha stigmatizzato le parole del Sindaco), e comunicati, i gior-ni passano ed i giuliesi corrono il rischio di non vedere più una squadra giocare, al Fadini, con il nome Giulianova Calcio. (ndr)

Page 14: GiuliaViva anno II n.8 de 21 aprile 2012

GiuliaVivaRegistrazione al Tribunale di Teramo

n. 647 del 07 06 2011Direttore Responsabile

Antonio D’[email protected]

Editrice: Associazione “Giulianova Media & Communications”Redazione e Amministrazione64021 Giulianova Piazza Buozzi 22 tel. 3461035861 fax. [email protected]@giuliaviva.it tel.3473612374 Si ringrazia Claudio Camillistampato da Tipolitografia LA RAPIDAVia G. Galilei Giulianova Lido

[email protected] GiuliaViva anno II n.8

Inviateci le vostre lettere, segnala-zioni o foto a: [email protected]

Piante da abbattere?

Alla Gentilissima Redazione di GiuliaVivaBuongiorno, allegate alla presente provve-do ad inviare una serie di foto che testimo-niano lo stato di incuria e di abbandono dell’area (ad uso pubblico) esistente tra le vie Zola, Mamiani, e Machiavelli (ci tro-viamo in pieno centro a pochi metri dalla stazione ferroviaria di Giulianova).E’ da oltre tre anni che si è cercato - con ogni mezzo - di evidenziare tale situazione agli Uffici Comunali preposti ed al Cor-po di Polizia Municipale (comunicazioni scritte ed incontri) senza, però, nessun ri-sultato concreto. Lo scopo era (ed è) quel-lo di rendere fruibile (e vivibile) lo spazio provvedendo a: - ordinarie operazioni di pulizia (da parte degli operatori ecologici) che sono raris-sime e che non riguardano la parte pavi-mentata (considerata dagli stessi AREA PRIVATA e, quindi, non rientrante nelle competenze);- minimo di cura del verde pubblico (quel poco che c’è!);- regolamentazione - con realizzazione di se-gnaletica orizzontale - delle aree di parcheggio.Tutto ciò al fine di evitare che la zona di-venti “TERRA DI NESSUNO”. RingraziandoVi anticipatamente per l’at-tenzione che vorrete riservare al “caso”, Vi saluto cordialmente.

lettera pervenuta via mail

Terra di nessuno

Cara GiuliaViva,ho avuto modo di notare, nella pineta Nord, adiacente al ponte ciclabile sul Sa-linello, almeno una quindicina di piante contrassegnate con una croce bianca di cui non comprendo il significato. Devono forse essere abbattute? Ho pensa-to che il peso della neve caduta nello scor-so febbraio possa averne minato la stabili-tà, ma se così fosse la zona non dovrebbe essere recintata per evitare rischi, e non si dovrebbe provvedere al più presto possi-bile alla eliminazione dei pini pericolanti?

P. V.

Vado spesso al porto a passeggiare nelle belle giornate di sole, ma ogni voltache imbocco il molo nord mi viene una gran tristezza nel vedere quello che doveva essere un punto di vendita del pesce fresco ancora chiuso e abbandonato. Quanti soldi buttati in una struttura moderna mai en-trata in funzione, ormai quasi ricettacolo di immondizia: possibile che non si riesce a farla funzionare?Ormai sembra una cattedrale sul mare sen-za nessuna speranza di entrare infunzione: non solo io ma molti si fanno queste domande, ma nessuno trova una risposta da dare. Ho amici di Milano che tornano spesso e mi domandano:cos’è quella struttura, a cosa serve? Non so mai rispondere, chissà se il sindaco o l’Ente porto ne hanno. Giulianova è sempre stata una cittadina lenta e, come si dice, così len-ta che per restare nello stesso posto bisogna camminare almeno il doppio: ma qui si è fermi da anni quando intorno a noi si sono sviluppati tutti. Comunque io avrei una proposta, in quella struttura mettiamoci qualche vucumprà con la loro cianfrusa-glia così almeno possiamo camminare li-beri sul nostro bel lungomare senza correre il rischio di inciampare in quelle bancarelle improvvisate, visto che non c’è un vigile in giro a controllarli nemmeno a pagarlo a peso d’oro. Caiodentato

La cattedrale del mare

Si prega cortesente i nostri gentili lettori di contenere in termini di spazio i loro contributi, al fine di garantire una più ampia partecipazione o evitare spiacevoli tagli.

Page 15: GiuliaViva anno II n.8 de 21 aprile 2012

Programma festa Madonna dello SplendoreSabato 21 APRILE 2012

Ore 09.00 Arrivo e sfilata per le vie cittadine del Gran Concerto Bandistico “Città di FRANCAVILLA Fontana” diretta dal Maestro Er-mir KRANTJAOre 10.30 Matinèe Musicale del Gran Concerto Bandistico“Città di FRANCAVILLA Fontana” (Piazza Belvedere)Ore 11.40 Deposizione di una corona al monumento ai caduti del mare (Lungomare Spalato) Ore 17.00 CONCERTO di Musica Barocca Italia Nostra e Fai Chiesa Santa Maria della Misericordia (Piazza Dante)Ore 18.30 Processione della Madonna dello splendore dal Mo-nastero Santo Volto al Duomo di San Flaviano accompagnata dal Gran Concerto Bandistico “Città di FRANCAVILLA Fontana”Ore 21.00 GRANDE EVENTO Gran Concerto Bandistico “Città di FRANCAVILLA Fontana” diretta dal Maestro Ermir KRANTJA (Piazza Belvedere)Ore 21.00 cabaret con lo showman VINCENZO OLIVIERI Roba da matti - summer tour 2012 (Piazza Buozzi)

DOMENICA 22 APRILE 2012Ore 09.00 Arrivo e sfilata per le vie cittadine della Grande Orche-stra di fiati “G. Ligonzo” “Città di CONVERSANO” diretta dal Maestro Angelo SCHIRINZIOre 10.00 Santa Messa presso il Santuario dei PP. CappucciniOre 10.30 SOLENNE PROCESSIONE in onore di MARIA SS. dello SPLENDORE con partenza dal Duomo di San Flaviano Ore 11.00 Piazzale del Santuario dei PP. Cappuccini Al passaggio della MADONNA sarà incendiata una grandiosa batteria eseguita dalla pirotecnica PACE CAV. COSTANTINO & F. di Pratola PelignaOre 12.15 Piazza Belvedere SOLENNE CONCELEBRAZIONE eucaristi-ca presieduta da S.E. Mons. Michele SECCIA Vescovo di Teramo - AtriOre 16.00 Musica etnica itinerante “SUD E MAGIA” pizzica (sfilata Piazza Belvedere - Corso Garibaldi)Ore 19,00 Sfilata della Banda “Città di Conversano” con deposizio-ne corona d’alloro alla lapide dei caduti (Corso Garibaldi)Ore 21.00 GRANDE EVENTO dell’orchestra di fiati “G. Ligonzo”“Città di CONVERSANO” diretta dal Maestro Angelo SCHIRINZI (Piazza Belvedere)Ore 21.30 SUGARFREE IN CONCERTO (Piazza Buozzi)Ore 23.45 grandiosi fuochi pirotecnici eseguiti dalla ditta PACE CAV. COSTANTINO & F. di Pratola Peligna Piazzale del Santuario dei PP. Cappuccini

DOMENICA 29 APRILE 2012Ore 17.00 Arrivo e sfilata per le vie cittadine del concerto bandistico “Città di ANCARANO” diretto dal Maestro Massimiliano LAUDADIOOre 18.30 Processione della Madonna dello Splendore dal Duomo di San Flaviano verso l’ospedaleOre 19.00 Santa Messa solenne con la partecipazione dei malati. Piaz-zale antistante l’ospedale (Si ringrazia per la collaborazione l’Associa-zione Lotta contro i Tumori “Giovanna SAVINI”)Ore 20.30 Rientro al SANTUARIO della MADONNA DELLO SPLENDOREOre 21.30 estrazione della lotteria di beneficenza Piazzale del San-tuario dei PP. CappucciniOre 22.30 Chiusura della festa nel piazzale del Santuario con i fuo-chi pirotecnici eseguiti dalla ditta PACE CAV. COSTANTINO & F. di Pratola Peligna

Page 16: GiuliaViva anno II n.8 de 21 aprile 2012