Bus Magazine 2008/4

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Bimestrale di politica e cultura dei trasporti Anno 8 Numero 4 sped. in abb. post. 70% - DCB Roma 5,00 ANAV: Vinella presidente “TPL…L’ANNO CHE VERRÀ” MULTE AI MINORI, PAGA PAPÀ SPECIALE: CINTURE DI SICUREZZA bus n.4 2008 Luglio Agosto ANAV: Vinella presidente

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Bus Magazine n. 4/2008

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Bimestrale di politica e cultura dei trasporti • Anno 8 • Numero 4 • sped. in abb. post. 70% - DCB Roma • € 5,00

ANAV: Vinella presidente“TPL…L’ANNO CHE VERRÀ”

MULTE AI MINORI, PAGA PAPÀ

SPECIALE: CINTURE DI SICUREZZA

busn.4 • 2008Luglio • Agosto

ANAV: Vinella presidente

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L’Anav ha un nuovo presidente:l’assemblea dei soci, lo scorso18 giugno, ha accolto con un

lungo applauso la designazione diGiuseppe Vinella, approvandola peracclamazione. “La forza e la continuitàdelle Associazioni sta nella capacità dirinnovare la propria classe dirigente”,aveva da poco detto – nel suo discorsodi bilancio di fine mandato – NicolaBiscotti, passando il “testimone” aVinella. E un lungo applauso ha salutatoanche la relazione di Biscotti, il consunti-vo di quattro anni di attività dell’Anav incui l’associazione ha tenuto la barra dirit-ta nei marosi delle normative incompiu-te, delle leggi arenate, dei contratti darinnovare, dei problemi delle aziende darisolvere. “In questi quattro anni abbia-mo rappresentato gli interessi delleaziende a tutti i livelli, ma abbiamo tenu-to alto anche il dibattito interno con 28consigli direttivi – ha detto -. In qualchecaso, abbiamo dovuto impegnarci di più:ma Anav è stata sempre degna dei suoiinterlocutori, dalla Presidenza delConsiglio ai sindacati”.“Innovazione nella tradizione”: cosìVinella ha raccolto la sfida del nuovoimportante impegno alla guida dell’Anav,“con consapevolezza e umiltà”, perchéquello da fare è ancora “un percorso dif-ficile; ma noi imprenditori siamo abituatia soffrire e a reagire”. I problemi sono sul

tappeto: quadro normativo, risorse,tema contrattuale. Ma per ripartire,serve la squadra: ancora un applausodella sala per approvare la candidaturadei vicepresidenti, Desiderio Zoncada,Silvano Barbiero, Alfonso Lirosi. Vinellaha fatto anche il quarto nome: il dott.Francesco Fortunato, dall’inizio del pros-simo anno, da “quando vorrà”.

La due giorni romana dei soci Anav, alloSheraton Golf, nel verde dell’Eur, haavuto i toni della festa e dell’impegno: alpomeriggio dell’assemblea, alla cena digala in cui le discussioni si sono stempe-rate nella convivialità, ha fatto seguito ilprimo vero appuntamento di lavoro,nella mattina del 19, con la tavola roton-da su “Tpl… l’anno che verrà”. Anav è dinuovo al lavoro, a pieno regime, senzasoluzione di continuità. Lo si vede anchedall’autorevolezza degli ospiti, sul palco ein sala: il ministro Raffaele Fitto, l’ammi-nistratore delegato delle Ferrovie Mauro

Moretti, il presidente Asstra MarcelloPanettoni, i rappresentanti di Federmobilitàe dei sindacati, ma anche dellaPresidenza del Consiglio. Si discutono leemergenze economiche, con la mancataapplicazione della Finanziaria 2008,visto che le risorse stanziate per l’eserci-zio si sono arenate nella quasi totalitàdelle regioni, che non hanno ancora prov-veduto ad erogare alle imprese quantostabilito; si affronta il problema dell’im-pennata dei costi del gasolio; ma soprat-tutto si torna a ragionare sul quadro nor-mativo, sulla necessità di leggi che dianocertezze al settore, che permettano altrasporto pubblico locale, alle aziende, dicompiere quel salto di qualità indispen-sabile per affrontare la concorrenzaanche internazionale. Si discute di risor-se strutturali per il settore, di gare e dicontratto unico: l’analisi dei problemi èapprofondita, la parola ora però spettaalla politica. Senza ulteriori perdite ditempo, perché il rischio è lo strangola-mento del settore. Nella stessa mattina ilneo-presidente Vinella compie il suoprimo atto ufficiale, firmando insieme aAsstra una lettera alla Presidenza delConsiglio: si chiede il riavvio del tavolointeristituzionale sul trasporto pubblicolocale. E il ministro agli Affari Regionali,Raffaele Fitto, che su questi temi ha ladelega, dà all’assemblea dell’Anav l’assi-curazione che su questa strada si andràavanti. eee

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di Silvia Garambois EDITORIALE IbusImagazineI

GIUSEPPE VINELLAE’ IL NUOVOPRESIDENTE ANAV

[direttore responsabile di Bus Magazine]

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PRIMO ATTOLA RICHIESTADEL “TAVOLO”

A PALAZZOCHIGI

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Giuseppe Francesco VinellaEDITORIALE IbusImagazineI<<[Settore al collasso e promesse da marinaio: basta interventi spot]

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FOTO

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A sinistra il presidente Giuseppe Vinella con il ministro Raffaele Fitto;sopra il past-president Nicola Biscotti con il vicepresidente di Confindustria Cesare Trevisani;in basso una immagine dell’assemblea.

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Nell’immagine di copertina la stretta di mano traGiuseppe Vinella e NicolaBiscotti (assemblea Anav per ilrinnovo delle cariche sociali,18-19 giugno 2008).Foto di Paolo Caprioli

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EditorialeGiuseppe Vinella èil nuovo presidente Anav 1Silvia Garambois

Convegno AnavLa riforma incompiuta:l’Anav nelle sfide del futuro 4Giuseppe Francesco Vinella

Regole, risorse, contratto:agenda per “l’anno che verrà 10

Attualità“Ora Confindustria dia il viaa una battaglia sulla produttività” 13Nicola Biscotti

Stop ai pagamentiagli evasori del fisco 14Nicoletta Romagnuolo

Minori senza biglietto(e la multa va a papà) 16Paola Galantino

Friuli: conduttore unicoper ferro-gomma e mare? 18Antonello Lucente

Specialea cura di Roberta Proietti

Cinture di sicurezza come comportarsiviaggiando in Europa 21

Flash 29

CulturaLa super bibliotecaal nodo di interscambio 30

James Bond l’autobuslo prende... al volo 31

I diritti del cittadino (anchequando i trasporti scioperano) 33

RubricheDalla parte del passeggero 34Sindacale 35Viaggiare in europa 36Regioni province comuni 38La sentenza 43Tecnologie 45La nostra storia 46

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Bimestrale di politica e cultura dei trasporti • Anno 8 • Numero 4 • sped. in abb. post. 70% - DCB Roma • € 5,00

ANAV: Vinella presidente“TPL…L’ANNO CHE VERRÀ”

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ANAV: Vinella presidente

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Due immagini della sala durante l’assemblea Anav

L e linee generali del mio pro-gramma di attività si muovonoin continuità con l’azione svolta

dal Presidente uscente e dagli organi-smi associativi, attività che ho condivisosia nella fase di formazione delle sceltesia in quella di esecuzione delle stesse,sui vari temi trattati distintamente nel-l’ambito del Consiglio direttivo e delComitato esecutivo, di cui sono mem-bro da circa 10 anni, nonché nella miaqualità di Presidente della SezionePuglia.Allo scopo di rendere ancor più com-petitive le imprese in un mercatocaratterizzato da una concorrenza datutti conclamata ma ancora incompiu-ta, è necessario promuovere, per tutti idiversi servizi del trasporto di personeuna politica industriale, perseguendol’obiettivo di un mercato caratterizzatoda regole chiare, programmi definiti,risorse certe e soggette a revisionesulla base dell’inflazione effettiva di set-tore (per porre rimedio all’emorragiadeterminata dall’impennata del costo

del gasolio, giunto ormai a livelli inso-stenibili). Solo in queste condizioni èpossibile pensare che le gare siano ilmezzo (e non il fine) anche per recu-perare risorse dall’esercizio da destina-re agli investimenti in opere infrastrut-turali allo scopo di migliorare la qualità

dei servizi. E’ necessario inoltre unripensamento del modello diGovernance, una maggiore razionaliz-zazione dell’offerta e l’introduzione deirequisiti di Sistema, per conseguire l’ef-ficientamento del comparto, che dovràessere graduale ma allo stesso temporigoroso anche mediante incentiviall’aggregazione per eliminare la fram-mentazione dell’offerta e realizzareeconomie di scala. E’ necessario infinerealizzare il contenimento dei costi uni-tari, specie quelli relativi al personaleper unità di prodotto e incrementaregli introiti tariffari.L’affermazione generalizzata della cul-tura di impresa al fine di contenere icosti. Il principio fondamentale diun’economia di mercato è che leimprese inefficienti devono essereespulse dal mercato a favore di quelleefficienti. Solo così si può generare ric-chezza all’interno del Sistema, ricchez-za che deve essere poi equamentedistribuita: a favore delle imprese per lagiusta remunerazione del capitale, a

La riforma incompiuta:l’ANAV nelle sfide del futuroIl neo presidente ha illustrato all’assemblea le linee di attività per il prossimoquadriennio: un programma di continuità e di rilancio.

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eeeGiuseppe FrancescoVinella[Presidente Anav]

Pubblichiamo la sintesidelle “Linee generali delprogramma di attività per ilquadriennio 2008/2011”,proposte dal neo presidenteGiuseppe Vinella nella suarelazione nel corso dell’as-semblea dei Soci Anav delloscorso 18 e 19 giugno.

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favore degli investimenti, a favore deilavoratori. Un adeguato impiantoregolatorio, incentrato, in particolare,

sul razionale utilizzo dello strumentodel contratto di servizio pubblico, capa-ce di realizzare maggiore efficienza,produttività e qualità dei servizi offerti.

IL TRASPORTO PUBBLICO LOCALEPer risolvere i gravi problemi di talecomparto è necessario:a) affermare la centralità del TPL edintrodurre una politica industriale nelsettore con interventi mirati a incenti-vare l’uso del trasporto collettivo,facendo leva sugli strumenti della piani-ficazione (piani regionali dei trasporti,piani provinciali di bacino, piani trienna-li dei servizi, piani urbani del traffico);b) riformulare il quadro delle regoleper rendere in concreto perseguibile ilprocesso di liberalizzazione di tutti iservizi di trasporto pubblico locale,urbani ed extraurbani sulla base delle

linee guida già approvate dal Consigliodirettivo nel 2007 e riprese nella quasitotalità nel disegno di legge approvatodal Consiglio dei ministri uscente, sulquale quindi è necessario riprendere ildiscorso con il nuovo Governo;c) quanto alle risorse, è necessarioadoperarsi affinché le regioni si atten-gano allo spirito e alla lettera dellalegge finanziaria 2008 in maniera taleche le stesse dal 1° gennaio 2008 uti-lizzino il complesso delle risorse stan-ziate per obiettivi specifici tra i quali, inprimo luogo, “garantire le risorsenecessarie per il mantenimento dell’at-tuale livello dei servizi, incluso il recupe-ro dell’inflazione degli anni precedenti”,ciò da cui deriva il vincolo per le Regionialla revisione dei contributi/corrispettivial fine di renderli adeguati a compensa-re integralmente le aziende dei costiimpropri connessi all’assolvimento degli

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Il nuovo presidente

dell’Anav, Giuseppe

Francesco Vinella, diretto-

re d’esercizio della Sita

regionale della Puglia, è

nato a Putignano (Bari) e

ha 45 anni.

Vinella, dottore in

Economia e Commercio

(ha conseguito anche un

attestato per lo “sviluppo

direzionale” all’Università

Bocconi di Milano), ha iniziato giovanissimo la

sua carriera manageriale, ricoprendo ruoli di

responsabilità in grandi aziende. A 21 anni era

già alle “Vetrerie meridionali”, società di cui è

stato responsabile amministrativo e commercia-

le fino al 1991, quando ha assunto il ruolo diri-

gente per la Sita a Bari. Oggi, oltre ad essere

presidente dell’Anav Puglia e del consorzio

Co.Tr.AP., è anche impegnato nel settore dei tra-

sporti come membro dell’Osservatorio sulla

Mobilità della regione Puglia, procuratore della

società “Viaggi e Turismo Marozzi s.r.l.” e consi-

gliere della “Sita s.p.a.”.

Non ha però abbandonato gli impegni in altri

settori: è presidente della “Società vetrerie meri-

dionali s.p.a”(Bari), consigliere della “Banca

Carpatica” in Romania, della “BCC Banca di

Credito Cooperativo”, della “Apulia Tessuti s.r.l.”

(Bari), della “Sim s.r.l.”(Bari) , della “Vetro Bari

s.r.l.”, della “Vetro Puglia s.r.l.”, della

“Mediterranea vetris s.r.l.” (Catania) e della

“Civas s.r.l.” (Oristano). e

GIUSEPPE VINELLA: IL “WHO’S WHO”DEL NUOVO PRESIDENTE DELL’ANAV

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Giuseppe Francesco Vinella

Il direttore Francesco Fortunato con Nicola Biscotti

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Pubblichiamo una sintesi delle linee diindirizzo, indicate nella relazione,

riguardo il complesso sistema di relazio-ni di Anav con Confindustria, con i sinda-cati, con gli altri organismi di rappresen-tanza del settore e con le istituzioni.Il rapporto con il sistema confederale.E’ necessario intervenire presso la nuovadirigenza di CONFINDUSTRIA per solleci-tare una maggior attenzione ai problemidei servizi, con particolare riferimento aquelli del trasporto di persone svoltomediante autobus.I rapporti con altri organismi di rappre-sentanza del settore.Il problema dei rapporti con le altre asso-ciazioni di settore, con le associazionidegli artigiani e soprattutto con ASSTRA,va affrontato in relazione all’obiettivo diconseguire una maggiore capacità dipressione istituzionale su temi e proble-matiche di comune interesse. E’ evidenteche portare avanti una posizione comunesu singoli temi di interesse per la catego-ria, presuppone una visione altrettantocomune su questioni di portata generale

che inevitabilmente influenzano la stessastruttura del mercato di volta in volta con-siderato. Quanto ai rapporti con ASSTRAè dirimente la questione della reintrodu-zione o meno di ipotesi di affidamentodiretto. Su questo tema, è fondamentalepotenziare il dialogo con ASSTRA sia per-ché le imprese pubbliche risentono dellaingerenza della politica locale nellagestione, la quale, invece, deve essereimprontata su sani principi di impresa.Con ASSTRA bisognerà affrontare e risol-vere inoltre il problema della separazionedei ruoli tra ente locale proprietario, chedeve concentrare la propria missione sul-l’attività di programmazione e controllo el’ente gestore, che deve assumere sem-pre di più la missione di impresa, sul verosenso della parola. Solo in questo caso visarà la par condicio necessaria per il cor-retto dispiegarsi della concorrenza e sipotrà realizzare una collaborazione piùstringente tra le due Associazioni perimplementare la loro capacità di lobbinge, con il rapporto sinergico, migliorarel’assistenza alle aziende, l’attività di for-

mazione e di innovazione tecnologica.Quanto ai rapporti con i sindacati, ènecessario porre le basi per la creazionedi moderne relazioni industriali coerenticon l’evolversi delle condizioni di merca-to, che richiedono maggiore produttività,flessibilità e competitività.E’ necessario, infine, che la strutturaintensifichi i rapporti con l’IRU, atteso chel’ing. Francesco Pacifico designato daANAV non è più Vice presidente dell’IRU ePresidente del Consiglio trasporto perso-ne.

I RAPPORTI CON LE ISTITUZIONIE’ noto che l’efficacia dell’azione associa-tiva passa attraverso la capacità di espri-mere un’attività di lobbing in tutte le sediistituzionali, comunitarie, nazionali,regionali e locali. E’ ovvio però che leistanze rappresentate ai vari livelli istitu-zionali devono avere carattere di omoge-neità e necessitano dunque di un coordi-namento a livello nazionale, con modalitàche saranno di volta in volta individuatedagli organismi associativi.e

LINEE DI INDIRIZZO SULL’ATTIVITÀESTERNA DELL’ASSOCIAZIONE

obblighi di servizio pubblico, in osser-vanza peraltro dei principi comunitari(a tal proposito è necessario valutare atempo debito l’impatto del nuovoregolamento CE 1370/2007 sulla disci-plina nazionale). Questo principioriguarda anche le regioni a statuto spe-ciale, per le quali occorrerà fare ilpunto della situazione sia con riferi-mento ai trasferimenti dello Stato, siasoprattutto, con riferimento alle con-crete risorse stanziate dalle regioni alleimprese. In tal senso saranno prese le

opportune iniziative, di concerto con leSezioni interessate.

ALTRE QUESTIONI RELATIVEAL COMPARTO DEL TPLAffidamenti in house providing -Società miste.Occorre soffermarsi, sia nelle sedi poli-tiche opportune sia attraverso unesame tecnico della vicenda, su duedistinte forme di affidamento dei servi-zi: l’affidamento in house providing e lesocietà miste per posizionare

l’Associazione sia sul disegno di legge diriforma dei servizi pubblici locali, exdisegno di legge Lanzillotta, sul qualesembra vi siano orientamenti politicibipartisan, sia sulle modifiche al D.Lgs.422/1997 e s.m.i. nel cui disegno dilegge fu introdotto la gara a doppiooggetto, vale a dire la possibilità di unpartenariato pubblico-privato.Aggregazioni.Dovranno essere individuate forme diaggregazione che in termini di coeren-za con il quadro normativo e giurispru-

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In alto Giuseppe Vinella insieme a Marcello Panettoni (Asstra);in basso ancora immagini della manifestazione

denziale prima ancora che strategicirappresentino la soluzione di approc-cio ottimale. In ogni caso i processi diaggregazione non devono essere mira-ti solo alla creazione della massa criticanecessaria per la partecipazione allegare, ma a realizzare quelle sinergienecessarie per il miglioramento dellaefficienza delle singole aziende, il raffor-zamento del management, la realizza-zione di centri comuni per l’acquisto, levendite, la cura di ogni altro aspettoamministrativo e il miglioramento dellainnovazione tecnologica.Concessione di servizi o appaltipubblici di servizi.Su questo aspetto bisogna uscire alloscoperto. Con l’ausilio della nostrastruttura e, ove lo si ritenga opportu-no, di luminari della materia, occorredecidere se con riferimento alle pecu-liarità dei servizi di trasporto pubblicolocale il comparto deve ormai ritener-si da annoverare negli appalti pubblicidi servizi anziché nelle concessioni diservizi, ed in quanto tale essere assog-gettato alle norme di cui al nuovoCodice dei contratti pubblici relativi alavori, servizi e forniture di cui alD.Lgs. 12 aprile 2006, n. 163.

AUTOLINEE INTERREGIONALIUna volta chiarito l’aspetto contingentedel periodo transitorio, l’Associazione si

dovrà adoperare affinché le imprese sipreparino al più presto ad affrontare ilmercato sì da garantire assetti organiz-zativi adeguati in un mercato libero edun corretto dispiegarsi della concor-renza. Inoltre, trattandosi di un serviziopubblico, l’Associazione non rinunceràalla pratica attuazione dell’attività dimonitoraggio prevista dall’articolo 6del D.Lgs. 285/05 per la quale, unita-mente all’attività di controllo, è richiestauna tassa a carico delle imprese.Occorre rendere quindi tangibile - conuno specifico emendamento al testo -il monitoraggio previsto all’articolo 6del D.Lgs. 285/05 affinché sia concreta-mente attuato lo spirito della disposi-zione, che intende verificare il grado disaturazione tra domanda ed offerta ditrasporto, intervenendo ove si verifichi-no turbative di mercato. Infine, sidovrà intervenire allo scopo di snellireal massimo le procedure di autorizza-zione eliminando una serie di lacci elaccioli propri del dirigismo e dell’auto-ritarismo dell’istituto della concessione,che mal si conciliano con la conclama-ta liberalizzazione.

ATTIVITA’DI NOLEGGIO AUTOBUS CON CONDUCENTEA tutt’oggi hanno attuato la legge solopoche regioni e le finalità del legislatorerischiano di essere vanificate. L’esempio

classico lo ha fornito la Regione Sicilia,la quale intervenuta tra le prime e conun’ottima legge regionale, e, alloscopo di migliorare il mercato dei ser-vizi di noleggio autobus ha previstorequisiti di ingresso più stringenti. Glioperatori siciliani si fanno rilasciare leautorizzazioni da altre regioni, chehanno previsto requisiti di accesso piùelastici per operare poi tranquillamen-te in Sicilia. Occorre, inoltre, colloca-re l’attività di noleggio autobus conconducente in precisi spazi di mercato,sia di supporto al trasporto collettivo,sia nei classici servizi turistici.Occorre quindi intervenire sia nei con-fronti del Ministero degli Affari regiona-li e delle autonomie locali che dellaConferenza Unificata affinché tutte le

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Tre immagini del cocktail allo Sheraton-Golf di Roma,dopo l’elezione della nuova dirigenza Anav

regioni attuino la legge 218/03, per rea-lizzare su tutto il territorio nazionale uncorretto dispiegarsi della concorrenza,al fine di perseguire una maggiore com-petitività delle imprese nel mercatonazionale e internazionale e sulMinistero dei trasporti e dell’Internoper intensificare i controlli avversol’abuso dell’uso in conto proprio. Altroproblema di estrema rilevanza cheoccorre affrontare con molta attenzio-ne è quello dei tiket turistici, giacché sideve purtroppo constatare che alcuneamministrazioni comunali continuanoad imporre inique ed onerose “tasse”agli autobus turistici per consentire l’in-gresso alle città di tali importanti veicoli.

PROBLEMATICHE CONTRATTUALILa piattaforma contrattuale presentatain data 22 febbraio 2008 ha la pretesa

di avviare, in termini assai irrituali, untavolo negoziale sul nuovo contrattodella mobilità ferro-gomma. Di conse-guenza ANAV e ASSTRA, hannochiesto di “riformulare” la piattaformae, nello stesso tempo, hanno ribadito ladisponibilità ad un mero confronto tec-nico di fattibilità di un eventuale nuovocontratto ferro/gomma, che in ognicaso dovrà tenere conto delle irrinun-ciabili condizioni approvate dalConsiglio direttivo nella riunione del 16aprile. In questo contesto dovrà essereaffrontato il tema della collocazionecontrattuale delle autolinee interregio-nali di competenza statale.

PROBLEMATICHE FISCALIIn seno agli organismi associativi com-petenti dovrà essere elaborato unostudio approfondito sulle misure fiscaliche potranno essere estese al compar-to del trasporto di persone, già in attoe non nel trasporto merci. Dovrà esse-re prestata la massima attenzione,anche con l’ausilio di CONFINDU-STRIA a quelle misure di caratteregenerale di particolare interesse per iltrasporto di persone, quale l’applica-zione dell’art. 48-bis per il quale, oltreche ad aumentare la soglia dei 10.000Euro, si dovrà tendere ad escludere ilblocco dei pagamenti nei casi di ritar-

dati pagamenti dovuti da pubblicheamministrazioni qualora il ritardo siasuperiore ad un certo termine rispettoalla scadenza del debito stesso, nonchéle ipotesi di inadempimento delle car-telle impugnate, individuazione di unaprocedura idonea ad evitare che siabloccato uno o più mandati di paga-mento a fronte di una stessa cartella dipagamento rimasta insoluta.Altra misu-ra è data dalla semplificazione degliadempimenti a carico delle impresemediante eliminazione degli elenchiclienti e fornitori e della norma (nonancora operativa) che prevede l’obbli-go di invio telematico dei corrispettivi.

PROBLEMATICHE LEGALIIn relazione alla situazione di diffusa ille-galità consistente nel mancato adegua-mento dei contributi di esercizio/corri-spettivi ai principi comunitari e nazio-nali, da ultimo ribaditi con sentenza delConsiglio di Stato V Sezione n.2296/2007, è opportuno che la strut-tura associativa, d’intesa con le Sezioniterritoriali e con i legali delle aziende,svolga un’attività di monitoraggio edinformativa al fine di coordinare le azio-ni per l’affermazione dei su riferiti prin-cipi .eee

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Struttura associativaOccorre dare maggiore visibilità all’azio-ne associativa e realizzare un continuomiglioramento delle procedure interneadottate a seguito della Certificazione diqualità, sviluppando l’attività di comuni-cazione ed immagine e curando il massi-mo coordinamento con le Sezioni territo-riali. Ciò presuppone una gestione otti-male delle risorse da conseguire siaattraverso una razionalizzazione dellefunzioni centrali e periferiche, sia attra-verso un ampliamento della base asso-ciativa che produca risorse aggiuntiveconsentendo di potenziare ulteriormentei servizi associativi, implementando inparticolare l’attività di formazione e diinnovazione tecnologica per innalzare illivello della qualità dei servizi offerti.Funzionamento organismi associativi.Ritengo che le modalità di espletamento

dell’attività degli organi associativi dovràessere improntata al massimo rispettodella collegialità. A tal fine il Comitatoesecutivo si riunirà ogni bimestre nonchéogni qualvolta si renderà necessario,mentre il Consiglio direttivo sarà convo-cato ogni trimestre nonché ogni qualvoltasi renderà necessario in seduta straordi-naria.Infine, allo scopo di acquisire ogni utileinformazione sulle varie vicende relativealla attività delle imprese a livello territo-riale territoriali e/o aziendale è opportunoche tutte le Sezioni, in linea con quantoprevisto dallo statuto associativo, faccia-no pervenire alla Direzione i verbali delleriunioni degli organismi della Sezionenonché ogni notizia utile di caratteregenerale per la categoria.Funzionamento Commissioni tecniche.Per meglio razionalizzare l’azione asso-ciativa a mio avviso sarebbe opportuno

snellire le commissioni tecniche previstedallo Statuto, riducendole a due,Commissione sindacale e CommissioneAffari legislativi, quest’ultima con mag-giori funzioni e composta da tecnici neivari segmenti del trasporto di persone,fissando incontri programmati oltre aquelli che si riterranno necessari peraffrontare l’emergenza. In relazione aldelicato momento contrattuale e allevarie riunioni tecniche che si prevededebbano succedersi a ritmo incessante, èopportuno costituire al più presto laCommissione sindacale composta da tec-nici qualificati e designare tra i loro mem-bri una commissione ristretta permanen-te che faccia parte, unitamente al sotto-scritto, quando vi è la necessità, e alDirettore generale, della delegazione sin-dacale ANAV in tutti gli incontrisindacali.e

Si apre una nuova stagione di lavoro anche per gli organismi associativi: le proposte per rendere Anav più dinamica ed efficace, anche nelle sue Commissioni.

COLLEGIALITA’ E EFFICIENZA

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Giuseppe Vinella,Nicola Biscotti e Francesco Fortunato al tavolo dell’assemblea

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“Il settore ha bisogno diaccelerazioni, i frutti dellavoro dello scorso anno

non possono essere solo materia perconvegni”: è stato Nicola Biscotti, past-president dell’Anav, ad aprire i lavoridella tavola rotonda “TPL…l’anno cheverrà”, sintetizzando il quadro dei pro-blemi aperti nel settore del trasportopubblico locale, dopo il lungo lavorodei mesi scorsi al tavolo interistituzio-nale, con Governo, enti locali e sindaca-to. Alle sue spalle, nella sala delloSheraton Golf-Parco de’ Medici, aRoma, venivano proiettate - a dareimmediata evidenza ai problemi - le sli-des con i dati del settore: rappresenta-zioni e grafici, a partire dal disegno del-l’insufficienza delle risorse aggiuntive,con costi operativi nel settore per l’an-no passato di 7milioni e 700mila euro,a fronte di 7milioni e centomila di rica-vi e uno stanziamento aggiuntivo per il2008 che non copre le differenze enon arriva neppure a 500 milioni (e gli

ulteriori adeguamenti previsti per il2009 e il 2010 sono persino inferioriall’inflazione). Non solo: stanziamentoche è stato messo a rischio dalGoverno nelle scorse settimane perbilanciare i provvedimenti sull’Ici. Suquesto il ministro agli Affari regionaliRaffaele Fitto ha rassicurato l’assembleaAnav: nel Consiglio dei ministri delloscorso 18 giugno lo stanziamento èstato “ripristinato”. Ma le regioni – perla maggior parte - non stanno in ognicaso ancora erogando le risorse previ-ste dalla Finanziaria 2008.

All’appuntamento dell’Anav, oltre alministro Fitto e ai presidenti vecchio enuovo dell’Associazione, Nicola Biscottie Giuseppe Vinella, hanno partecipatol’ad delle Ferrovie, Mauro Moretti, ilpresidente Asstra Marcello Panettoni, irappresentanti di Federmobilità e delsindacato, in una tavola rotonda coordi-nata dalla giornalista DeborahAppolloni del Sole 24 Ore-Trasporti.“Abbiamo fatto un percorso virtuoso– ha spiegato Biscotti – sottoscrivendoun accordo per cui co-finanziamo i rin-novi contrattuali a fronte di risorsestrutturali certe per i trasporti: manonostante questa sia una legge delloStato, vigente, poche regioni hannostanziato i soldi per il TPL. A questo siè aggiunto il problema del gasolio. Il tra-sporto pubblico locale non può essereriabbandonato, né il trasporto passeg-geri da noleggio e ad ampio raggio.Non solo: è necessario il recupero dellaproduttività che nel nostro settore ètra i più bassi in Europa”.

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Regole, risorse, contratto:agenda per “l’anno che verrà”Alla tavola rotonda organizzata da Anav sono intervenuti il ministro Fitto, Moretti,Panettoni, rappresentanti di Federmobilità e sindacato.

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IL MINISTROASSICURA:“SEMPRE

DISPONIBILEA CONFRONTI”

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Riaffermare il ruolo centrale e strategi-co del trasporto pubblico locale; perse-guire una politica della mobilità cheporti al miglioramento della qualità delservizio e sappia rispondere alladomanda dei cittadini; intervenire sulquadro delle regole; assicurare l’indi-pendenza della governance: questi itemi posti da Anav, che hanno datol’avvio al confronto.Il ministro Fitto, il primo a prendere laparola, ha sostenuto che “l’accordo sultrasporto pubblico tra Regioni eGoverno a cui si è arrivati nella scorsalegislatura è una buona base, da cuiripartire”. Bisogna ora passare alla faseattuativa con le regioni. Se, per quel cheriguarda l’impennata dei prezzi delgasolio, il trasporto pubblico localedovrà attendere le valutazioni generalie più ampie del Governo, la discussio-ne sulla spesa pubblica – ha sostenuto

il ministro - riguarda invece direttamen-te il settore: “Il Tpl (come la sanità ealtri servizi) ha necessità di indirizziprecisi, poiché ci sono nelle regioniesempi positivi ed altri no; non possia-mo più procedere a macchia di leopar-do, in particolare con il decreto legisla-tivo 422 del ‘97, perché si creano dellesperequazioni nel sistema-Paese”.“L’iniziativa sui servizi pubblici locali –ha continuato Fitto – è delegata al mioministero: va finalmente sciolto il nodotra liberalizzazioni e affidamento inhouse. Se si vogliono le liberalizzazioni,allora devono essere fatte le gare, esolo in casi eccezionali si può procede-re con l’affidamento in house. Sennò sicompie una scelta diversa, nel TPLcome in altri settori…”. Ma il Governo,ha spiegato il Ministro, ha già disegnatoi suoi obiettivi: “Riduzione del deficitcon pareggio di bilancio nel 2011,come previsto nella precedente legisla-tura; riduzione della spesa pubblica;anticipazione della legge finanziaria;liberalizzazioni”. Prima di lasciare ilmicrofono, Fitto ha aggiunto quello chela sala da lui più attendeva: l’assicurazio-ne del Ministro sulla “massima disponi-bilità al confronto preventivo e conti-nuativo”.Giuseppe Vinella ha ricordato come,nella sua esperienza in Puglia (con Fitto

allora Presidente della Regione), siastato importante per lo sviluppo delsettore il rispetto dei tempi di leggeper le gare, una scadenza che invece èpoi stata soggetta a livello nazionale acontinue proroghe, per far fronte aitroppi ritardi degli enti locali, e cheancora oggi in alcune regioni è inap-plicata:“Il settore – ha sostenuto il pre-sidente Anav – ha necessità di regole:poche regole ma chiare. Le impresehanno la necessità di sapere qualisaranno le loro fonti di entrata e dellacertezza che non vengano congelate”.Affrontando il nodo dei costi, poi,Vinella ha ricordato come nel costomedio di settore “il corpo principale èdato dalla trazione; dobbiamo ripartireda un “costo giusto”, che comprendaanche la possibilità di rinegoziare il con-tratto con i lavoratori, altrimenti ilnostro settore non avrà la possibilità di

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VINELLA:“POCHEREGOLE

MA CERTEE CHIARE”

Raffaele Fitto,ministro agli Affari Regionali

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far fronte alle sfide che lo attendono”.Marcello Panettoni ha subito puntualiz-zato come anche la sua associazione -benché Asstra raccolga principalmenteaziende pubbliche - ritiene necessarioandare rapidamente a liberalizzazioni egare:“Per noi la sfida è insita nella leggeche da dieci anni dovrebbe regolarequesta attività. Ci siamo concentratisulla normativa, poco sulla sostanza: lafase critica del settore è rappresentatadalle base d’asta e da gare che di fattosono asfittiche. Invece attraverso legare si può favorire quel circuito vir-tuoso tra pubblico e privato che puòpermettere alle nostre aziende, oggitroppo piccole, di reggere la concor-

renza dei colossi. Solo sbloccando lesinergie potremo avere dimensioniadeguate per competere sul mercatonazionale ed europeo”. Panettoni haanche ricordato come, in un momentodi crisi economica come questo, i citta-dini chiedono di nuovo una miglioreofferta di trasporto pubblico locale,alternativa al mezzo privato, poichéproprio l’aumento del gasolio faaumentare la richiesta di servizi: “E’questa la domanda che faremo alGoverno – ha sostenuto -: come siaccompagna la domanda dei cittadini?L’intervento economico non è unaspesa, ma un investimento sulla qualitàdella vita dei cittadini e a salvaguardiadei redditi più bassi”. Alla notizia cheAnav e Asstra, attraverso i loro presi-denti Vinella e Panettoni, hanno giàchiesto la riconvocazione del tavolointeristituzionale sul TPL, l’amministra-tore delegato di Ferrovie dello Stato,Mauro Moretti, ha mostrato la sua con-trarietà: “Non sono d’accordo con itavoli di concertazione - ha dichiarato.Lo Stato discuta con le Regioni, leimprese con i committenti. Ci deveessere certezza su “chi fa cosa”: allarichiesta di trasporto che arriva dalPaese servono risposte con responsa-bilità chiare da parte della politica edelle aziende. Io faccio solo impresa,non mi occupo di questioni politico-sociali”. Anav e Asstra, da parte loro,hanno invece ribadito come le 1200imprese associate possano in questocaso fare “massa critica” nei confrontidel Governo e delle Regioni per otte-nere regole e risorse, mentre a livelloterritoriale per le aziende è molto più

difficile ogni forma di confronto. MaMoretti nel suo intervento ha essen-zialmente sottolineato il problemadelle risorse, segnalando come servaun programma integrale, senza sovrap-posizioni di carichi di spesa – su cui poiil Governo può eventualmente decide-re di intervenire, in un secondo tempo,tagliando gli uni o gli altri -: “Servonocertezze, pluriennali, delle risorse, concontratti certi ed esigibili. Si fa cosìovunque, anche quando si apre unnegozio. E’ tanto più necessario per lenostre imprese”. Anche Moretti, inol-tre, ha contestato l’attuale sistema dellegare, ricordando come ce ne sianostate alcune alle quali – a causa deilivelli dei prezzi – non si è presentatonessuno. Infine, Moretti è intervenutosulla questione del contratto unicoferro/gomma, sostenendo che “ènecessario superare anche il contrattodelle ferrovie, per andare ad un con-tratto del tutto nuovo. Per noi è neces-sario aumentare l’orario e tagliare lerigidità”. Enrico Mingardi, vice presiden-te di Federmobilità e assessore ai tra-sporti del Comune di Venezia, hasegnalato come le Regioni siano impre-parate a far fronte al problema delpendolarismo:“Le gare a prezzi ribassa-ti – ha infatti sostenuto – sono unaresponsabilità sociale. Le aziende sonopiù sensibili perché hanno il fiato sulcollo degli utenti, che non individuanonelle regioni la responsabilità per unainadeguata attenzione ai pendolari”. Peri sindacati è intervenuto al tavoloSantino Fortino, della Uil, in rappresen-tanza delle diverse organizzazioni deilavoratori – altri esponenti erano pre-senti in sala, così come hanno partecipa-to anche rappresentanti dellaPresidenza del Consiglio e del mondodel trasporto; Fortino – che è interve-nuto sulle questioni contrattuali - hapreso a pretesto il logo del convegno (incui è disegnato un alligatore alla guida diun bus) per una battuta: “Nella vicendadel trasporto pubblico locale, senz’altroi caimani non siamo noi. Bisogna guarda-

12| In alto Marcello Panettoni, presidente Asstra;qui sopra Mauro Moretti,amministratore delegato Ferrovie dello Stato

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BISCOTTI:“I RISULTATINON SOLOMATERIA

PER CONVEGNI”

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Passaggio di consegne da LucaCordero di Montezemolo aEmma Marcegaglia alla guida di

Confindustria è avvenuto nel corso diuna assemblea privata lo scorso 21maggio (solo il giorno seguente si ètenuta l’assemblea pubblica, alla presen-za delle massime autorità). In questaoccasione, al termine del voto che havisto un vero plebiscito per laMarcegaglia, è intervenuto - tra gli altridel gotha dell’associazione degli indu-striali – Nicola Biscotti, membro dellaGiunta di Confindustria in rappresen-tanza di Federtrasporto.Dopo i ringraziamenti a Montezemoloper il lavoro di questi anni impegnativi,e gli auguri alla Marcegaglia e alla suanuova squadra, Biscotti ha fatto il punto– in quanto presidente Anav e in rap-presentanza delle imprese del traspor-to pubblico locale - sulla situazionedel settore: “Nella politica di Luca diMontezemolo e nella politica che EmmaMarcegaglia ha preannunciato - hadetto Biscotti -, c’è il tema dei servizi

pubblici locali, e non solo quelli dei tra-sporti, sui quali si gioca una fetta dellacompetitività del Paese.Parlo per il mio settore e dico che dobbia-mo insistere su questa linea perché(come Montezemolo ha sostenuto intante occasioni) c’è troppa presenza dimunicipalizzate: abbiamo appena vintoun importante giudizio al Consiglio diStato per un affidamento in house nelcomune di Bari - e il Consiglio di Stato ci

ha dato ragione dicendo che l’affidamen-to in house era illegittimo -, è tempo dicominciare a ragionare di servizi pubblicilocali in termini di produttività e in termi-ni di presenza del privato.La produttività è un tema che può riguar-dare sia il pubblico che il privato, e allorava detto - e Emma Marcegaglia lo sa,perché la Confindustria su questo hafatto tante battaglie, ma purtroppo leresistenze sono tante - che noi abbiamonei servizi pubblici locali forse la piùbassa produttività d’Europa. E nei tra-sporti che io rappresento, le tariffe piùbasse: ma le tariffe non si possono alza-re se i servizi non sono di qualità e non sidà ai cittadini un servizio degno di questonome.Siamo tutti chiamati a un maggioreimpegno in questa direzione, sia sullegrandi direttrici di trasporto, con le grandiinfrastrutture che oggi sono gestite dalleFerrovie dello Stato, sia con il trasportolocale che investe le città e investe laqualità della vita dei cittadini”.eee

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“Ora Confindustria dia il via a una battaglia sulla produttività”L’intervento di Nicola Biscotti all’assemblea per l’elezione di Emma Marcegagliaalla guida dell’associazione degli imprenditori.

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eeeNicolaBiscotti

[Past-president Anav]

L’assemblea 2008 di Confindustria con l’elezione di Emma Marcegaglia.Nella foto in alto: Emma Marcegaglia Presidente Confindustria, insieme al past-president Anav Nicola Biscotti.

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Stop ai pagamentiagli evasori del fiscoPubblica amministrazione: niente soldi a chi non paga tasse o debiti con enti pubblici. I problemi irrisolti dalla norma.

NicolettaRomagnuolo[Responsabile Servizio Fisco e Diritto d’Impresa Anav] eee

È scattato il 29 marzo 2008 ilcosiddetto “blocco dei paga-menti” da parte della Pubblica

Amministrazione nei confronti dei sog-getti morosi verso il fisco ed altri entipubblici.

E’ stato pubblicato, infatti, sulla G.U. 14marzo 2008, n. 63 il decreto delMinistero delle Finanze 18 gennaio2008, n. 40 di attuazione dell’articolo48-bis del D.P.R. n. 602/1973, che impo-ne ai soggetti pubblici, prima di pagare-a qualsiasi titolo - somme superiori a10.000 euro, di verificare se sono pen-denti a carico del beneficiario del paga-mento carichi iscritti a ruolo scadutiper importi pari ad almeno 10.000euro.

Una vicenda, quella dell’operativitàdella norma, che ha spinto dapprima laRagioneria Generale dello Stato a disci-plinare le modalità applicative delladisposizione de qua anche in assenzadel previsto regolamento attuativo (nelpresupposto che «un atto di naturaregolamentare mai potrebbe contene-re norme che possano stravolgerequanto contenuto nella norma dirango primario») e, poi, il legislatore aprecisare (articolo 19 del decretolegge n. 159/2007) che le verifiche suicarichi pendenti dovessero essere effet-tuate dalle Pubbliche Amministrazioniinteressate solo a decorrere dalla datadi entrata in vigore del regolamento diattuazione.

Il regolamento

Il regolamento n. 40/2008 rende ope-rative le disposizioni contenute nel-

l’articolo 48-bis solo con riferimentoalle pubbliche amministrazioni di cui aldecreto legislativo n. 165 del 2001(ovvero “tutte le amministrazioni delloStato, ivi compresi gli istituti e le scuoledi ogni ordine e grado e le istituzioneeducative, le aziende e le amministra-zioni dello Stato a ordinamento auto-nomo, le regioni, le province, i comuni ele comunità montane e i loro consorzie associazioni, le istituzioni universitarie,gli istituti autonomi case popolari, lecamere di commercio, industria,artigia-nato e agricoltura e loro associazioni,

tutti gli enti pubblici non economicinazionali, regionali e locali, le ammini-strazioni, le aziende e gli enti del ser-vizio sanitario nazionale, l’Aran e leagenzie”) e alle società a totale parte-cipazione pubblica, mentre per quantoriguarda le società a prevalente parte-cipazione pubblica rinvia ad un succes-sivo decreto di attuazione (pertanto,allo stato attuale, le società a prevalen-te partecipazione pubblica non posso-no sospendere il pagamento dellesomme, qualora il beneficiario risultimoroso nei confronti del fisco e di altrienti pubblici).

Il regolamento chiarisce alcuni impor-tanti aspetti concernenti l’ambito di

applicazione del “blocco”. In particola-re, viene precisato che costituisce “ina-dempimento” il mancato versamentodi un importo, complessivamente pariad almeno 10.000 euro, entro 60 gior-ni dalla notifica di cartelle di pagamen-to relative a ruoli emessi dal 1° genna-io 2000. Ne consegue, quindi, che:

• la verifica del soggetto deve riguarda-re l’ammontare totale delle sommeiscritte a ruolo a carico del beneficiario,anche se derivanti da più cartelle dipagamento; ai fini della verifica non rile-vano soltanto le cartelle emesse conriferimento ad imposte e tasse (sia era-riali che locali), ma rilevano le cartellerelative a qualsiasi tipologia di entratariscuotibile tramite ruolo (ad esempio,contributi previdenziali e assistenziali emulte stradali);

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E’ CACCIAAI MOROSI:

CHI NON PAGANON

GUADAGNA

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• in caso di mancato pagamento, l’ina-dempimento persiste anche se le car-telle sono state oggetto di sospensionedella riscossione ovvero di contestazio-ne innanzi all’Autorità giudiziaria.

Per quanto riguarda la procedura daseguire per la verifica, il regolamentostabilisce che il soggetto pubblico debi-tore debba inoltrare, in via telematica,apposita richiesta ad Equitalia (societàdi riscossione dell’Agenzia delleEntrate), che dovrà controllare l’even-tuale condizione di morosità del credi-tore nei cinque giorni feriali successivi edarne comunicazione all’amministrazio-ne pubblica interessata. Qualora nonrisultino inadempimenti a carico delcredito ovvero in mancanza di rispostada parte di Equitalia, il pagamento dellesomme dovute potrà essere comun-que eseguito.Viceversa, in caso di inadempimenti daparte del creditore per un importocomplessivamente superiore a 10.000euro, Equitalia dovrà comunicareall’amministrazione pubblica interessa-ta:

• l’ammontare complessivo del debitodel beneficiario per il quale si è verifica-to l’inadempimento, comprensivo dellespese esecutive e degli interessi dimora dovuti;

• l’intenzione dell’Agente della riscos-sione competente per territorio diprovvedere alla notifica dell’ordine diversamento previsto dall’articolo 72-bis del D.P.R. n. 602/1973 (pignoramen-to dei crediti del debitore verso terzi).

L’amministrazione pubblica - ricevuta lacomunicazione - dovrà sospendere,per i 30 giorni successivi, il pagamentodegli importi dovuti fino a concorrenzadell’ammontare del debito indicato daEquitalia, mentre dovrà regolarmentecorrispondere l’eventuale eccedenza.Qualora il pagamento sia relativo a cre-diti per stipendi, salari o altre indennitàrelative al rapporto di lavoro (compre-se quelle dovute per causa di licenzia-mento), il pagamento potrà esserebloccato limitatamente ad un quintodelle somme dovute.

Successivamente alla comunicazionedi Equitalia possono concretizzarsi,

quindi, tre ipotesi:

• durante i trenta giorni di sospensionedel pagamento e prima della notificadell’ordine di versamento direttamentead Equitalia, intervengono pagamentida parte del beneficiario o provvedi-menti dell’ente creditore che fannovenir meno l’inadempimento o ne ridu-cono l’ammontare. In tal caso, Equitaliadovrà darne comunicazione al soggettopubblico interessato, indicando l’impor-to del pagamento che quest’ultimopuò conseguentemente effettuare afavore del beneficiario;

• Equitalia notifica l’ordine di versa-mento al competente agente dellariscossione. In tal caso, il soggetto pub-blico debitore effettua il versamentodell’importo direttamente ad Equitalia;

• decorre il suddetto periodo di tren-ta giorni senza che Equitalia abbianotificato l’ordine di versamento alsoggetto pubblico, il quale pertantodovrà procedere al pagamento dellesomme spettanti al beneficiario.

I problemi irrisolti

Questa, dunque, la procedura ope-rativa di attuazione dell’articolo

48-bis, che, tuttavia, lascia irrisolti diver-si problemi.Innanzitutto, la definizione dell’inadem-pimento come mancato pagamento diun importo di almeno 10.000 euroentro 60 giorni dalla notifica della car-tella desta perplessità, in quanto con-sente il blocco dei pagamenti anchenelle ipotesi in cui il debitore decida diimpugnare la cartella di pagamento.Cosa che appare, oltre che penalizzan-te, anche ingiusta in quanto comprimel’inviolabile diritto alla difesa del cittadi-no che anche la nostra Costituzione(articolo 24) garantisce.Inoltre, l’articolo 48-bis, chiaramenteposto a presidio dei crediti dell’Erario edi altri enti pubblici (Inps, Comuni ecosì via) allo scopo di agevolarne edaccelerarne la riscossione, non tieneconto dei ritardi con cui, in molti casi, lastessa pubblica amministrazione adem-pie ai propri obblighi contrattuali.Non vi è dubbio che la morosità pro-tratta per lunghi periodi, per le impreseche operano con la pubblica ammini-strazione, può essere causa degli omes-si o tardivi versamenti di contributi pre-videnziali, ritenute fiscali, imposte afronte dei quali viene poi attuato ilblocco.Sarebbe stato opportuno, quindi, pre-vedere dei correttivi al “blocco” nelcaso in cui il ritardo nel pagamento daparte del soggetto pubblico sia supe-riore ad un congruo termine rispettoalla scadenza del debito stesso.Tenuto conto della rilevanza della que-stione e dell’impatto negativo che nepotrebbe derivare sull’intero sistemadelle imprese che hanno rapporti conla Pubblica Amministrazione, sarebbeauspicabile una revisione complessivadell’intera normativa, per evitare che lamisura del blocco dei pagamenti possadeterminare conseguenze negativesulla gestione finanziaria delleimprese.eee

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CHE FARESE LA CARTELLA

È INGIUSTA?O SE L’ENTENON PAGA?

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Valutare se una contravvenzio-ne è giusta oppure no è sem-pre molto difficile, ma è cer-

tamente dovuta quando ci sono irrego-larità nell’utilizzo dei titoli di viaggio. Ilpasseggero compra il biglietto poi, perdimenticanza o per distrazione, non lotimbra: può accadere, certo, ma il con-trollore lo sa, come sa anche di nonessere solo sull’autobus dal momentoche altre persone lo osservano, perso-ne che non aspettano altro che vedereil controllore all’opera, un controlloreche fa una multa, e tutto questo perdare un senso al loro abbonamento....Ed è cosi che, involontariamente, il pas-seggero distratto diventa abusivo ed un“abusivo” è sempre un cittadino chenon ha pagato un servizio che gli vieneofferto.Così come un minore è sempre unminore, ed anche i minori prendonol’autobus.Se ne vedono tanti la mattina mentrevanno a scontare l’obbligo scolasticocome una pena, con strane pettinature,i pantaloni abbassati (i maschietti) ovestite come piccole top-model (leragazze), ma restano sempre minori,quelli che alle otto di sera sono(dovrebbero essere) a casa, quelli chenon possono comprare sigarette allemacchinette prima di quell’ora...quelliche con la loro impunità spavaldamen-te affrontano la vita, e prendono l’auto-bus.Questa è la legge, il minore va tutelato,ed è per questo che quando il poverominore – abusivo - con faccino triste elacrimoni agli occhi sussurra al control-

lore “Lei mi sta mettendo paura!”oppure pensa, cercando una frase chepossa avvicinarsi il più possibile allaverità senza offendere l’intelligenza delcontrollore, e guardandolo negli occhiafferma “Sono appena salito!”, per fini-re con un patetico “Giuro lo facciosempre”.Il controllore, pur di non prendersi unadenuncia, compila il verbale che nonarriverà mai dal momento che (ovvia-mente) il minore non ha documenticon sé, dovrà accettare i dati (inventa-ti) fornitigli sul momento; a meno chenon si veda costretto a chiamare i vigi-li che di solito prendono in consegna ilminore e lo portano a casa. Eppure

parliamo di un biglietto!Le situazioni dovrebbero essere due, oil passeggero ha il biglietto o non lo ha,non ci sono vie di fuga, tutto ruotaintorno ad un cortese “Grazie, buon-giorno” nel primo caso, o ad un “Mi diaun documento, gentilmente” nel secon-do. L’atteggiamento del controllorevaria in funzione di queste due diversesituazioni e in alcuni casi l’attesa dellarisposta è un po’ più lunga….Ma allora è meglio dire “l’ho perso!”piuttosto che, dopo un quarto d’ora diricerca disperata nelle borsette o nelletasche, ammettere “ok, non l’ho fatto!”e precipitare così nell’imbarazzo piùtotale.Il teenager invece pensa che non fare ilbiglietto non è poi così male, che è“una figata”, un po’ come sfidare lasorte o giocare alla roulette russa conla penna del controllore caricata asalve….Se poi non va come sperato…ci haprovato, ma gli ha detto male. Il mino-renne in incognito, che sta già rischian-do per non essere seduto al suo banco,si gioca il tutto per tutto E allora emer-ge la scaltrezza, giovani illusionisti allaHarry Potter : dopo aver dichiarato unmomento prima di non avere il bigliet-to, un momento dopo quel bigliettomagicamente appare, in genere passatoda un “complice”.Ma devono pregare che il controllorenon se ne accorga, altrimenti la multase la prende l’amico.Ma almeno quel giorno sarà nata unasplendida amicizia.Il controllore non può portarsi dietro

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Minori senza biglietto(e la multa va a papà)Passeggeri distratti o passeggeri che fanno i “portoghesi”: la sanzione scatta lostesso. E spesso sono i minori a fare gli abusivi…

PaolaGalantino[Responsabile Servizio Legale Anav] eee

MINORENNIIN “INCOGNITO”

TRA MILLESCUSE

E LACRIMUCCE

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pozioni magiche o fare strani incantesi-mi affinché i passeggeri gli dicano laverità… il controllore davanti ad unbiglietto valido non può fare altro cheringraziare e allontanarsi, almeno lui ilsuo lavoro l’ha fatto.L’identificazione è semplice quando siha un documento, quando invece ildocumento non c’è, o come spessoaccade, non vuole uscire, si deve pro-cedere con una identificazione, i sistemisono semplici, c’è l’elettronica, il buonvecchio cellulare,“Ha qualcuno da chia-mare che potrebbe identificarla?”, larisposta negativa è già una prima avvi-saglia che il ragazzino tenterà di daredati falsi: in Italia il 96,4% dei cittadinipossiede un cellulare, la possibilità cheil ragazzino non possa chiamare nessu-no che sia in grado di identificarlo èpraticamente impossibile! Poi si passa al cervellone elettronico,quello del controllore, che memorizzaogni parola, per beccarlo in contraddi-zione.Lo studentello dice che sta tornando acasa e magari ha dato un indirizzo falsoche non è sulla tratta dell’autobus,oppure crolla sulla data di nascita oancora casca sul nome del genitore: avolte basta un dubbio, un’incertezza e ilcontrollore se ne accorge.Ma i minorenni di oggi sono professio-nisti che alle volte riescono a mantene-re una calma e un sangue freddo incre-dibile, non un’emozione, non un movi-mento brusco, impassibili declinano legeneralità di un amico immaginariosenza cadere mai in contraddizione fin-ché, magari, un bravo controlloreaspetta che il teenager si rilassi, chepensi che l’incubo sia finito, e lo fa fir-mare e magari lo sprovveduto alza gliocchi per leggere il nome che ha appe-na dato… La legge dovrebbe essere uguale pertutti. Il vero problema è che è la leggestessa a non consentire di applicarla achiunque.Gli utenti dei servizi di trasporto pub-blico locale sorpresi a viaggiare sprovvi-

sti di documento di viaggio, ovveromuniti di documento di viaggio comun-que non valido, sono tenuti al paga-mento: del normale biglietto a tariffaordinaria, calcolato dal capolinea di par-tenza alla fermata di arrivo dell’utente;delle sanzioni amministrative fissatedalle Autorità competenti; delle speseamministrative.Le procedure di accertamento, di noti-fica e di riscossione sono regolate dauna legge, seppur un po’ vecchiotta(Legge n. 689 del 1981), e da quantoriportato nel sommario processo ver-

bale redatto dal crudele controllore. Ilcittadino cui venga elevata una sanzio-ne amministrativa deve fornire all’agen-te preposto al controllo le propriegeneralità e un valido documento diidentità personale.Nel caso in cui destinatario di un pro-cesso verbale sia un passeggero mino-renne, la regolarità del procedimentoirrogativo della sanzione sarà confer-mata dall’essere stato il verbale di con-testazione redatto nei confronti di unsoggetto minorenne ma notificatoanche ad un genitore esercente lapotestà genitoriale o soggetto comun-que incaricato in tal senso.Quanto è difficile oggigiorno individua-re il genitore o, peggio, chi esercita lapotestà! L’ordinamento dispone, infatti, che nonpuò essere destinatario di sanzioneamministrativa chi, al momento in cuiha commesso il fatto, non aveva com-piuto gli anni diciotto. In tale caso dellaviolazione risponde chi era tenuto allasorveglianza, a meno che provi di nonaver potuto impedire il fatto.Pertanto, la violazione amministrativacommessa ad opera di un minorenne,impedisce che questi sia “condannato”a pagare la sanzione, mentre debbonoesserlo i soggetti tenuti alla sua sorve-glianza.A scuola ci siamo andati tutti quindi seincontri un ragazzino in giro sull’auto-bus in orario da scuola, c’è qualcosache non quadra e avrà sicuramenteuna bella storiella da raccontare! Perquesto il controllore sa che se unminore è in giro la mattina sull’autobusquella mattina qualcosa è andato stor-to o sta raggiungendo il resto dei“complici”, se poi non fa il biglietto eprende una multa quella multa nonverrà mai fatta vedere al genitore, dalmomento che è la prova che quel gior-no non era a scuola … è meglio nonfar arrabbiare il controllore… altrimen-ti ti fa saltare la copertura! eee

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SE SONOSENZA

DOCUMENTILA SANZIONEÈ “VIRTUALE”

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È COMUNQUE…MEGLIONON FAR

ARRABBIARE ILCONTROLLORE

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Con parere del 28 febbraio2008 (rif. AS449) l’AGCM harisposto alla richiesta formula-

ta dalla Regione Friuli Venezia Giulia inmerito ai profili concorrenziali del pro-getto di affidamento ad un unico gesto-re di tutti i servizi di trasporto pubbli-co locale della Regione: ferroviario, sugomma e marittimo. Il parere espressodall’Antitrust contiene delle affermazio-ni di notevole interesse in relazioneall’assetto di mercato auspicabile per ilsettore, ma anche delle considerazioniche, se non meglio specificate, rischianodi creare fraintendimenti sul correttopercorso di liberalizzazione e di svilup-po della concorrenza.Dopo avere espresso, in via di premes-sa, il proprio apprezzamento per lascelta di avviare la procedura concor-suale per l’affidamento dei servizi, ciòche “appare pienamente coerente conle disposizioni di cui al decreto 422/97e successive modificazioni, volte a indi-viduare la gara come lo strumentoordinario per addivenire all’affidamentodei servizi di TPL”, l’Autorità và subitoal nodo della questione rappresentatodalla prospettiva di affidamento ad ununico gestore di un lotto unico regio-nale integrato sotto il profilo modale.L’Autorità prende atto di tale sceltadell’Amministrazione regionale facen-do, tuttavia, notare che essa “inevitabil-mente, soprattutto in considerazionedell’integrazione modale ferro-gomma-marittimo, limita significativamente ilnumero dei possibili partecipanti allagara” ed auspica che la scelta di bandi-re una gara con un lotto unico integra-

to per le tre modalità di trasportovenga eventualmente confermata “solodopo aver attentamente verificato chei vantaggi derivanti da tale configurazio-ne del servizio siano tali da compensa-re i costi concorrenziali derivanti dal-l’impatto negativo di tale previsione sulnumero dei potenziali partecipanti allagara”. Se pure in maniera “eccessiva-

mente” prudente l’AGCM evidenzia lecriticità sottese sotto il profilo concor-renziale all’ipotesi di un bando che pre-veda l’aggiudicazione ad un unico sog-getto dell’intero complesso dei serviziregionali di TPL su ferro, su gomma emarittimi. Traspare con chiarezza dalleparole dell’Autorità che tale sceltapotrebbe definirsi legittima sottol’aspetto antitrust solo se giustificatadalla verifica, effettuata sulla base diun’analisi di mercato e di una valutazio-ne comparativa con l’offerta concor-renziale che si sarebbe altrimenti mani-festata, che i vantaggi economici conse-guenti alla configurazione del servizio

su un bacino regionale unico e integra-to siano maggiori dei costi concorren-ziali discendenti dall’inevitabile restri-zione dei potenziali offerenti. In altreparole, il lotto unico integrato regiona-le prospettato dalla Regione Friuli èguardato quantomeno con sospettodall’Autorità in quanto suscettibile dicreare ingiustificate barriere d’accessoal mercato. Sotto questo aspettol’orientamento dell’Autorità, oltre aessere ovviamente in linea con i princi-pi comunitari di ordine generale posti atutela della concorrenza, appare riflet-tere l’applicazione più specifica di taliprincipi ai servizi pubblici di trasportopersone disposta nell’articolo 3 delRegolamento (CEE) 1191/69, ai sensidel quale “Allorché le autorità compe-tenti degli Stati membri decidono ilmantenimento totale o parziale di unobbligo di servizio pubblico e più solu-zioni garantiscono, in condizioni analo-ghe, la fornitura di sufficienti servizi ditrasporto, le autorità competenti scel-gono quella che comporta il minimocosto per la collettività”. Disposizionequesta peraltro espressamente richia-mata dall’articolo 19, comma 5 delD.Lgs. 422/97. D’altra parte, le preoc-cupazioni manifestate dall’Autorità suirischi concorrenziali che comporta ladefinizione di lotti di servizio di dimen-sioni molto estese sono state condivisedai partecipanti al tavolo interistituzio-nale per la riforma del TPL ed esplicita-te nel documento finale presentatodalla Presidenza del Consiglio.Esperienze concrete di liberalizzazionesperimentate in altri Paesi hanno dimo-

Friuli: conduttore unicoper ferro-gomma e mare?La Regione ha richiesto un parere all’Antitrust sul bando per un gestore unico per tutto il trasporto pubblico locale. Le valutazioni.

AntonelloLucente[Responsabile Servizio Economico Legislativo Anav] eee

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REQUISITI:MINOR COSTOAI CITTADINI

E REALECONFRONTO

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strato che, oltre una determinata sogliadimensionale, in molti casi si verificanodelle diseconomie di scala connessealla ridotta pressione concorrenziale edalla conseguente acquisizione di rendi-te di posizione da parte di chi si aggiu-dica i servizi. Partendo da tale datoempirico, un preciso indirizzo per lariforma del settore espresso nel docu-mento finale del tavolo è stato quellodi individuare, ai fini dell’affidamento agara, bacini di traffico che tenganoconto della dimensione minima effi-ciente a livello di impresa per la gestio-ne dei servizi che devono esseregarantiti alla cittadinanza, in modo dafavorire la presenza di più soggetti sumercati contigui e la concorrenza percomparazione. Al fine di garantire l’ap-plicazione di tale principio si è inoltreproposta l’introduzione dell’obbligoper gli enti affidanti di richiedere pro-prio all’AGCM un parere preventivosull’adeguatezza dimensionale del baci-no messo a gara.Una volta chiariti i limiti entro i quali lascelta della definizione del lotto unicointegrato può essere considerata legit-tima sotto il profilo della concorrenza econforme allo spirito delle disposizionicomunitarie e nazionali che disciplina-no il settore, l’AGCM cambia angolovisuale spostandosi dal campo dei prin-cipi posti a garanzia della concorrenzaall’analisi concreta del mercato inoggetto. In quest’ottica possono esserecomprese alcune considerazionidell’Autorità che sarebbero, altrimenti,di difficile lettura o che, addirittura,potrebbero apparire non conformi alquadro normativo. Ci si riferisce in par-ticolare alle considerazioni relativeall’applicazione del principio di recipro-cità ed alle puntualizzazioni relative alricorso pro-concorrenziale alle ATI.

L’Autorità parte dall’osservazione chenell’attuale contesto di mercato pochioperatori sono dotati dei requisitidimensionali, gestionali e tecnici neces-sari a gestire il complesso dei servizi ditrasporto che la Regione intenderebbemettere a gara in un unico lotto inter-modale. In questo scenario, osserval’Autorità, “una applicazione distorta e

strumentale del principio di reciproci-tà” andrebbe stigmatizzata poichéridurrebbe ulteriormente il novero deisoggetti in grado di esprimere un’offer-ta qualificata. In questo scenario a pare-re dell’Autorità appare persino auspi-cabile che si consenta di parteciparealla gara anche alle “imprese ferroviariestraniere, tuttora operanti in mercatiprotetti”. Questa asserzione, tuttavia,non può essere interpretata come unaaffermazione di principio, poiché altri-menti si tradurrebbe in un invito adisapplicare un concetto espressamen-te codificato nell’articolo 18, comma 2,lett. a) del D.Lgs. 422/97 e costante-mente adottato dalle normative euro-pee di liberalizzazione dei mercati, daultimo dal Regolamento (CE) n.1370/2007 (ancora non entrato invigore) relativo ai servizi pubblici di tra-sporto passeggeri il cui articolo 5 pre-vede l’incompatibilità tra l’affidamentoin house e la partecipazione a gare perla fornitura di servizi fuori dal territoriodi competenza dell’autorità che eserci-ta il controllo analogo. La finalità cuirisponde il principio di reciprocità èquella di impedire a soggetti che vanta-no rendite di posizione in mercati pro-tetti di sfruttare il vantaggio competiti-

I I I A T T U A L I T À I

MA IL LOTTOUNICOLIMITA

I POSSIBILICONCORRENTI

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vo che ne deriva partecipando a gareindette fuori dal proprio territorio,distorcendo in tal modo ulteriormentela concorrenza e limitando la possibili-tà per i new comers di accedere almercato. Pertanto, una corretta appli-cazione di tale principio, che escludadalla possibilità di partecipare alla garacoloro che vantano posizioni di mono-polio connesse al fatto che gestisconoservizi in forma diretta al di fuori daprocedure concorsuali, appare indi-spensabile ad assicurare un correttodispiegarsi della concorrenza e dellostesso percorso di liberalizzazione delsettore. Sono queste le ragioni che,ad avviso di chi scrive, inducono a rite-nere indispensabile che il problemavada affrontato a monte, vale adire nelmomento in cui l’autorità decide ladimensione dell’unità elementare damettere a gara. Essa, infatti, deve esseretale da consentire la massima parteci-pazione di imprese concorrenti.La considerazione dell’Antitrust relativaalla possibilità di partecipazione allagara per le imprese operanti in merca-ti protetti è quindi una evidente forza-tura del principio di reciprocità chediscende dalla constatazione empiricadel numero estremamente limitato disoggetti operanti sul mercato in gradodi formulare un’offerta effettivamentecompetitiva.Quanto alle ATI l’Autorità ribadisce unprincipio consolidato ma lo rende piùrigido proprio perché anche in questocaso parte dall’analisi empirica del con-testo di mercato. L’assunto di partenza,infatti, è che affinché “il bando garanti-sca lo svolgersi di un effettivo confron-to competitivo fra più operatori insede di gara, è necessario, in linea gene-rale, che il numero dei partecipanti siamaggiore del numero dei lotti messi agara”. Nel contesto attuale di mercato,nel quale pochi operatori hanno lecaratteristiche per partecipare albando di gara prospettato dallaRegione Friuli, l’esistenza di un confron-to competitivo per l’aggiudicazione deiservizi, ossia, volendo essere più esplici-ti, l’esistenza di due offerenti dotati deirequisiti necessari e interessati a farsi

una concorrenza reale per aggiudicarsii servizi, non sarebbe garantita in pre-senza di forme di collaborazione tra talisoggetti. In questo senso la costituzionedi una ATI tra i pochi soggetti in gradodi partecipare singolarmente ed auto-nomamente alla gara condurrebbe ine-vitabilmente all’assenza del confrontocompetitivo.Anche in questo caso, ana-logamente alle considerazioni espressesul principio di reciprocità, l’AGCM lan-cia un messaggio alla Regione relativoalla necessità di assicurare la presenza

alla procedura di gara di almeno dueconcorrenti in grado di esprimereun’offerta tecnicamente e qualitativa-mente adeguata.A tal fine suggerisce dicircoscrivere nel bando la possibilità diricorrere all’ATI ai casi in cui tale ricor-so assume una valenza pro-concorren-ziale in quanto finalizzato allo “sviluppodi sinergie tra operatori che, in ragionedelle precipue caratteristiche delbando (aggregazione territoriale e inte-grazione modale), non sarebbero ingrado di partecipare autonomamentealla gara, presentando offerte effettiva-mente competitive”.In conclusione, volendo sintetizzare,sembra di poter affermare che il pare-re reso dall’Autorità definisca leseguenti condizioni di legittimità, ai finiantitrust, di un bando di gara che pre-veda l’aggiudicazione di un lotto con lecaratteristiche dimensionali e tecnicheprospettate dalla Regione Friuli VeneziaGiulia:- la dimostrazione che tale soluzioneassicura la migliore qualità e quantitàdei servizi da garantire ai cittadini con ilminor costo per la collettività (a tal fineoccorrerà valutare la presenza di eco-nomie e diseconomie di scala, i prezzi ele condizioni di trasporto che possonoessere offerti e, soprattutto, il costoconcorrenziale derivante dalla riduzio-ne del numero dei potenziali offerenti);- la presenza di almeno due offerentidotati dei requisiti necessari che assicu-rino quel confronto concorrenziale inassenza del quale “i vantaggi attesi intermini di recupero di efficienza ver-rebbero vanificati”. Una volta verificatoche la scelta del lotto unico integrato èquella che garantisce la maggiore effi-cienza, la presenza in concreto di piùofferenti può essere promossa attra-verso una applicazione non distorta estrumentale del principio di reciprocità,una vincolo del ricorso all’ATI a finipro-concorrenziali e la rimozione ditutti gli altri ostacoli alla partecipazioneal bando, in particolare quelli attinenti alladisponibilità del materiale rotabile ed allaprevisione di clausole di protezionesociale eccessivamente rigide.eee

I A T T U A L I T À I I I

APPREZZATII BANDIPER GLI

AFFIDAMENTIDEI SERVIZI

[

]

PER LE GARESERVE VERA

CONCORRENZACON PIÙ

COMPETITORI

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>>I I I C I N T U R E D I S I C U R E Z Z A I

AUSTRIAConducenti:informareè un dovereDal mese di ottobre 1999 tutti i pul-lman immatricolati in Austria devonoessere muniti di cinture di sicurezza.Tale obbligo non riguarda i modelli piùvecchi per i quali l’installazione sarebbepoco pratica, costosa e tecnicamentecomplessa e non riguarda gli autobus(con posti in piedi).L’obbligo di indossare le cinture di sicu-rezza si applica anche ai conducenti.In virtù dell’articolo 106, paragrafo 4,della legge relativa ai veicoli a motore(Kraftfahrgesetz), il conducente è tenu-to, prima della partenza, a ricordare aipasseggeri l’obbligo di allacciare la cin-tura di sicurezza, senza tuttavia potercontrollare l’effettivo adempimento ditale obbligo. Allo stesso modo, è diffici-le per gli organi preposti al controllo,poter verificare dall’esterno se un pas-seggero indossa o meno la propria cin-tura di sicurezza.

Il conducente che non rispetta taledovere di informativa è soggetto adun’ammenda, conformemente all’arti-colo 134 della legge sopra citata.In Austria, gli autobus non devonoessere muniti di sedili per bambini.Le persone a ridotta capacità motoriapossono essere trasportate sugli auto-bus/pullman seduti sulle proprie car-rozzelle, a patto che il veicolo dispon-ga di uno spazio a ciò preposto e di unmeccanismo di sostegno adeguato(con poggia testa).e

BIELORUSSIASanzionial conducente“distratto”Conformemente all’articolo 23.1, capi-tolo 5 recante “Responsabilità dei pas-seggeri”, del Regolamento di circolazio-ne, approvato con decreto presidenzia-le n. 551 del 28.11.2006 (“Misure volteal miglioramento della sicurezza strada-le”), i passeggeri sono tenuti ad allaccia-

CINTURE DI SICUREZZA:COME COMPORTARSI

Speciale a cura di Roberta Proietti

Un recente studiodell’IRU, realizzatoall’inizio dell’anno, fa il punto sull’utilizzo, e sugli obblighi che ne derivano, delle CINTURE di SICUREZZA in EUROPA..

Un panorama diversificato, un vero vademecum per chi compie lunghi viaggi, da un Paese all’altro.

VIAGGIANDO IN EUROPA

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re le proprie cinture di sicurezza abordo di qualsiasi veicolo di trasportoa motore che ne sia munito. Questanorma si applica sia al conducente cheai passeggeri (adulti e bambini), adeccezione di coloro che ne sono eso-nerati per ragioni mediche. L’articolo18.12, punto 4, del Codice delle infra-zioni amministrativi della Repubblica diBielorussia del 21.04.2003 stabilisceche “il conducente di un veicolo muni-to di cinture di sicurezza che si trovaalla guida di un veicolo senza cintura oche trasporta viaggiatori che nonindossano la propria cintura, incorre inun ammonimento e in una sanzione”,attualmente paria 35.000 rubli bielo-russi (circa 11,70 euro).e

BELGIOLa multasi paga subitoIl Codice della strada belga prevede,all’articolo 35.1.1, che sia il conducentesia i passeggeri dei veicoli automobilisti-ci (gli autobus ed i pullman rientrano intale categoria) in circolazione, indossi-no la cintura di sicurezza nei sedili chene sono provvisti. Sono tuttavia esenta-ti da tale obbligo le persone che risul-tano in possesso di una deroga rilascia-ta dal ministero delle comunicazioni,per una grave controindicazione (ad

esempio per un handicap) o se sonodomiciliate all’estero e dispongono diuna deroga rilasciata dall’autorità com-petente di quel paese.Dal 1° settembre 2006 i ragazzi conmeno di 18 anni di età di altezza infe-riore a 1,35m devono essere traspor-tati con un dispositivo di ritenuta ido-neo. Questa norma non si applica tut-tavia ai veicoli con oltre “8 +1” posti(quindi anche agli autobus e ai pullmanappartenenti alle classi II e III).Tutti i veicoli appartenenti alle catego-rie M2 e M3, classi III e B, immatricola-ti per la prima volta a partire dal 31marzo 2003, sono obbligatoriamentemuniti di cinture di sicurezza su tutti isedili. Ogni sedile dotato di cintura disicurezza a bordo dei veicoli rientrantinelle categorie M2 e M3 deve esseremunito di pittogramma del modelloeuropeo chiaramente visibile.La responsabilità di indossare la cinturaricade sul passeggero qualora lo stessosia maggiorenne. In caso di minori, gliadulti che ne hanno la sorveglianza,educatori o eventualmente il condu-cente, devono vigilare affinché la cintu-ra sia utilizzata da tutti. Non si tratta,tuttavia, di un obbligo di risultato.Il non rispetto di tale obbligo è sanzio-nato dal Codice della strada conun’ammenda di 50 euro che vieneriscossa immediatamente.e

BULGARIAAmmendeai trasgressoriI conducenti ed i viaggiatori (compresii bambini di età inferiore ai tre anni)

sono tenuti ad utilizzare il sistema e lecinture di sicurezza nei pullman che nesono muniti. Sono esonerate: le donneincinte, le persone con handicap, i con-ducenti di taxi, quando trasportano deiviaggiatori, unicamente in zone urbanee gli istruttori che guidano dei veicoli afini didattici. Nei pullman, i passeggeridevono essere informati circa l’obbligodi indossare la cintura di sicurezza:dal conducente;dal responsabile del gruppo, se si trattadi un pullman da turismo;attraverso sistemi audio-visivi.Il mancato rispetto dell’obbligo diindossare la cintura o di utilizzare ilsistema di sicurezza del veicolo è san-zionato con un’ammenda di 50 BGN(passeggero o conducente).e

CIPROI nuovi obblighiDal mese di settembre 2007 sussistel’obbligo di indossare la cintura di sicurez-za a bordo degli autobus e dei pullmanche ne sono dotati.Tutti i veicoli costruitia partire da questa data devono essereprovvisti di cinture di sicurezza.e

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REPUBBLICACECA5mila coronedi ammendaL’uso della cintura di sicurezza per ipasseggeri è obbligatorio a bordo ditutti i veicoli in movimento che nesono provvisti. Se i passeggeri sonoresponsabili del rispetto di tale disposi-zione, al conducente incombe l’obbligodi informarli. Il conducente è responsa-bile e deve garantire la sicurezza deiviaggiatori durante il trasporto. Leesenzioni per i viaggiatori sono conces-se in virtù di motivi di salute e dietropresentazione di un certificato medico.Anche i conducenti sono tenuti adallacciare la propria cintura quando ilveicolo è in movimento e ne è munito.Sono concesse delle esenzioni pereffettuare la marcia indietro, per ragio-ni di sicurezza (con certificato medico),per i servizi d’urgenza, per i vigili delfuoco, veicoli della polizia o dell’eserci-to, quando il conducente deve lasciareil proprio veicolo durante il servizio.Nei veicoli appartenenti alle categorieM1, N1, N2 e N3, i bambini di altezzainferiore a 150 cm e 36 kg di pesodevono essere trasportati unicamentenegli appositi sedili. Fanno eccezione ibambini trasportati su veicoli in servi-zio di urgenza, su veicoli delle forze dipolizia o dell’esercito o in servizio disoccorso qualora necessitino di curedurante il trasporto. Nei taxi utilizzatiper il trasporto cittadino, i bambini nondevono viaggiare su sedili speciali, madevono indossare la cintura e non pos-

sono sedere davanti.Nei veicoli del tipo M1, N1, N2 oN3, i bambini di peso superiore a 36kg e di altezza superiore a 150 cmdevono indossare la cintura di sicu-rezza se il veicolo ne è provvisto.I veicoli del tipo M1, N1, N2 o N3privi di un sistema di ritenuta non

possono trasportare bambini di etàinferiore ai 3 anni. I bambini di altezzainferiore a 150 cm non possono occu-pare il sedile situato accanto al condu-cente.Il conducente deve installare i sedili perbambini conformemente alle istruzionidel fabbricante. I sedili speciali devonoessere approvati da un organismo rico-nosciuto o dal ministero.Le persone con ridotta capacità moto-ria possono essere esentate dall’ob-bligo di indossare le cinture dietro pre-sentazione di un certificato medico. Ilmancato rispetto di tale disposizioni èpassibile di un’ammenda che può arri-vare a 5000 corone ceche.e

DANIMARCAEsenti i percorsibreviTutti i viaggiatori hanno l’obbligo diindossare la cintura di sicurezza abordo degli autobus che ne sonomuniti. Fanno eccezione i veicoli adibitia servizi di linea il cui percorso è infe-riore a 100 km.Il passeggero è responsabile dell’usodella cintura. Per i bambini di età infe-riore ai 12 anni, la responsabilità ricade

sul conducente. Per i bambini di etàinferiore a 2 anni, deve essere adope-rato un sistema di ritenuta particolarea completamento della cintura di sicu-rezza. Per le persone a ridotta capacitàmotoria, il conducente è tenuto a farrispettare l’obbligo di indossare la cin-tura di sicurezza.e

ESTONIAInvito alla sicurezzaI passeggeri sono tenuti ad allacciare lacintura di sicurezza nei veicoli che nesono provvisti.e

FINLANDIASe il bimbo è solo paga l’autistaLa legge prevede l’obbligo di indossarele cinture di sicurezza o qualunquealtro dispositivo di ritenuta per i pas-seggeri ed i conducenti dei veicoli inmovimento. Per quanto concerne iminori, se il bambino viaggia seduto

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sul proprio sedile, deve indossare lacintura di sicurezza di cui il sedile èprovvisto o quella del dispositivo disicurezza adeguato allo stesso.Sonoesonerate da tali disposizioni, le perso-ne che non sono in grado di indossarela cintura o qualunque altro dispositivodi sicurezza per gravi ragioni di salute(certificato medico da presentare surichiesta). I bambini non accompagnatiricadono sotto la responsabilità delconducente al quale compete il doveredi controllare che il minore allacci lacintura (questa prescrizione non siapplica nei veicoli del tipo M3).I passeggeri sono responsabili del man-cato rispetto dell’obbligo di indossarela cintura (ad eccezione dei minori di15 anni che viaggiano a bordo di picco-li autobus). E’ prevista una sanzione di35 euro con riscossione immediata.e

FRANCIAAutisti semprecon la cinturaIl decreto 637 del 2003 stabilisce che iconducenti sono tenuti ad indossarele cinture di sicurezza in qualsiasimomento quando sono alla guida di unveicolo in territorio francese.Contravvenire a tale norma comportaun’ammenda di 135 euro e il ritiro deipunti dalla patente.Anche i passeggeri, bambini compresi,sono obbligati ad indossare la cintura

nei sedili che ne sono muniti, penaun’ammenda di 135 euro. Nel caso deltrasporto scolastico, la sanzione per ilmancato rispetto ricade sull’insegnante.Questa legislazione si applica anche aiveicoli immatricolati all’estero. I condu-centi e i responsabili dei gruppi sonotenuti a ricordare ai viaggiatori l’obbligodi legge riguardante l’utilizzo della cin-tura di sicurezza nei sedili che ne sonomuniti. I bambini il cui peso o dimensio-ne non è compatibile con l’uso dellacintura di sicurezza ne sono esentati.Gli autobus ed i pullman non devonoessere dotati di sistemi di ritenuta spe-ciale per bambini.Coloro che sono in possesso di un’au-torizzazione particolare sono esentatidall’obbligo di indossare la cintura.e

GERMANIAEsentatii vecchi busTutti i pullman da turismo immatricola-ti in Germania dall’ottobre 1999 devo-no essere dotati di cinture di sicurezza.Questo obbligo non si applica aimodelli più vecchi, per i quali l’installa-zione risulterebbe poco pratica costo-sa e tecnicamente laboriosa. L’uso dellecinture di sicurezza non è obbligatorionegli autobus (con posti in piedi).L’obbligo di indossare le cinture di sicu-rezza si applica anche ai conducenti.Conformemente all’articolo 8, paragra-fo 2, del BOKraft, il conducente è tenu-to, prima della partenza, ad attirare l’at-tenzione dei viaggiatori sull’obbligo diallacciare la cintura di sicurezza, sebbe-ne non sia in condizione di verificarel’adempimento effettivo di tale obbligo.

Il conducente che non assolve taledovere di informativa rischia una san-zione in conformità all’articolo 45,paragrafo 2, punto 1, del BOKraft.In Germania, i pullman adibiti ai servizidi linea non devono essere muniti disedili per bambini.Questa normativa risponde perfetta-mente alle norme di sicurezza stradale,dal momento che i bambini vengonomessi in sicurezza grazie all’uso dellacintura a due punti e non rischianopertanto né di scivolare né di rimanereincastrati, come può accadere nellevetture private con le cinture a trepunti.Le persone con ridotta capacità moto-ria possono essere trasportate a bordodei pullman seduti sulla propria sedia arotelle, a condizione che il veicolodisponga di un apposito spazio a ciòpredisposto e di un adeguato meccani-smo di sostegno (con poggia testa).e

LITUANIAUn cartelloper informareL’uso della cintura di sicurezza è obbli-gatorio nei veicoli che ne sono muniti.In tal caso, di fronte ad ogni sedile o inqualunque altro luogo dove sia visibile,occorre disporre un pannello informa-tivo recante la scritta “Allacciate la cin-tura”. In mancanza di ciò, il conducentedeve informare i viaggiatori circa l’ob-bligo di allacciare la propria cintura

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prima di partire.L’utilizzo della cintura non è obbligato-rio nei seguenti casi: 1) per i conducen-ti di taxi quando trasportano viaggiato-ri; 2) quando il conducente è impegna-to in manovre di marcia indietro o diparcheggio. Un bambino di età inferio-re a 12 anni e di altezza inferiore a 150cm può essere alloggiato nel sedileanteriore di una vettura, di un pullmano di un taxi unicamente se tale veicoloè dotato di uno speciale seggiolino perbambini adattato alla sua altezza.La mancata osservanza della normativain materia di cinture di sicurezza com-porta sanzioni che vanno da 100 a 200lita.e

LUSSEMBURGOLa leggepronta al varoNel paese è in procinto di essere adot-tata una normativa riguardante l’usodelle cinture di sicurezza. Tale nuovalegislazione prevede l’obbligo, per i pas-seggeri che si trovano a bordo di unautobus o di un pullman dotati di cin-ture di sicurezza, di allacciare la propriacintura, tranne che nei trasporti inte-rurbani. Tutti i conducenti di autobushanno l’obbligo di indossare la propriacintura, a prescindere dal tipo di mezzoimpiegato. Non sarebbe al momentoprevista alcuna normativa particolareper il trasporto di bambini di età infe-

riore a 3 anni a bordo degli autobus edei pullman.Le persone con ridotta capacità moto-ria, trasportate sulle proprie sedi arotelle, non hanno l’obbligo di allaccia-re la cintura di sicurezza, ma devonoutilizzare dei dispositivi specifici previstia tal scopo. Un’altra eccezione all’usodella cintura è prevista per coloro chesono in possesso di un certificatomedico che attesti una grave controin-dicazione all’uso della cintura.I passeggeri maggiorenni saranno rite-nuti responsabili del mancato utilizzodella cintura, mentre per i minori non èprevista alcuna disposizione specifica. Ilconducente sarà ritenuto responsabiledel solo utilizzo della propria cintura.In caso di mancata osservanza di tale

obbligo, il conducente è passibile diun’ammenda pari e 49 euro e delritiro di un punto dalla patente, men-tre per i passeggeri è prevista la solasanzione pecuniaria.e

PAESI BASSIPosti “pericolosi”e vetturain movimentoL’utilizzo delle cinture di sicurezza per ipasseggeri è obbligatorio a bordo deipullman che ne sono provvisti (nellamaggior parte dei pullman immatrico-lati antecedentemente agli anni 1997-1999, solo i posti cosidetti “pericolosi”- ad esempio quelli anteriori - ne sonomuniti).Tutti i conducenti professioni-sti hanno l’obbligo legale di indossare lacintura, ad eccezione di coloro chesono incaricati di gestire delle ingenti

quantità di denaro liquido. Questaeccezione riguardava inizialmente iconducenti di taxi, ma teoricamenteanche coloro che guidano gli autobuspossono utilizzarla in talune circostanze(ad esempio nel caso di escursioni cheprevedono il pagamento diretto alconducente). I minori di 12 anni e dialtezza inferiore a 135 cm devono uti-lizzare dei sedili o dei dispositivi di rite-nuta speciali. Fanno eccezione i tra-sporti occasionali. A partire dai 4 anni,ogni persona ha diritto al proprioposto. I bambini di età inferiore posso-no viaggiare seduti sulle gambe deigenitori o dell’adulto che li accompa-gna. Le persone che viaggiano consedia a rotelle devono essere fissate alveicolo per mezzo di dispositivi di rite-nuta certificati. Il conducente è respon-sabile della sicurezza durante il traspor-to. L’impresa, il conducente e la guidaturistica sono tenuti ad informare i pas-seggeri dell’obbligo di indossare la cin-tura e possono adempiere a tale dove-re per mezzo di adesivi speciali, conannunci vocali o con sistemi audiovisivi. Una volta informati, i passeggeri di etàsuperiore a 14 anni sono responsabilidell’utilizzo della propria cintura. Per iminori di 14, invece, il conducente èlegalmente responsabile. Per le autoritàaddette ai controlli è molto difficilesanzionare i passeggeri che infrangonola legge sulle cinture di sicurezza.Secondo il diritto olandese, l’utilizzodella cintura è obbligatorio quando ilveicolo è in movimento. Per le autoritàè alquanto arduo, da una vettura ordi-naria, verificare l’utilizzo della cintura daparte dei passeggeri. Solo il conducen-te risulta visibile per via della sua posi-zione. La sanzione si aggira comunqueintorno ai 60 euro.e

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POLONIASicurezza in piùper i minoriL’utilizzo della cintura è obbligatorio abordo di tutti i veicoli a motore che nesono provvisti.I minori di 12 anni e di altezza inferio-re a 150 cm devono essere sistematicon dispositivi di ritenuta idonei perbambini diversi dalla cintura di sicurez-za per adulti e adattati al peso delbambino. I bambini non possono esse-re trasportati con un dispositivo di rite-nuta con la testa in senso contrario allamarcia in un sedile passeggeri dotato diairbag, a meno che quest’ultimo non siastato automaticamente e adeguata-mente disattivato.Le persone con ridotta capacità moto-ria sono tenute ad indossare una cintu-ra di sicurezza quando sono trasporta-te su una barella o una sedia a rotelle.Le eccezioni all’uso della cintura disicurezza riguardano:- le persone in grado di esibire un cer-

tificato medico attestante una con-troindicazione all’uso della cintura;

- le donne in evidente stato di gravi-danza;

- i conducenti di taxi quando traspota-no passeggeri;

- gli istruttori di scuola guida durantele esercitazioni pratiche;

- i poliziotti e i soldati;- il personale infermieristico nelle

ambulanze.

Il mancato rispetto dell’obbligo diindossare la cintura di sicurezza è puni-to con un’ammenda di 100 zloty polac-chi, anche per i passeggeri.Il trasporto di bambini senza idoneisistemi di ritenuta è sanzionato conun’ammenda che può arrivare a 50zloty. Il trasporto di un bambino con unsistema di ritenuta in senso contrarioalla marcia di guida su un sedile nelquale non è stato disattivato l’air bag èpassibile di una multa che può arrivarea 150 zloty.e

REGNO UNITONon ci sononormeper i minoriA partire dall’età di 14 anni, i passegge-ri sono tenuti ad indossare la cintura disicurezza nei posti che ne sono dotati.Non esiste al momento una normativaspecifica per i minori di 14 anni. Tutti ipasseggeri sono esonerati dall’obbligodi indossare la cintura a bordo degliautobus adibiti al trasporto di personein piedi o sui veicoli utilizzati nell’ambi-to di un servizio locale in cui gran partedell’itinerario si svolge in ambito urba-no (e la velocità non supera i 30 km/h).I conducenti devono utilizzare la pro-pria cintura se il sedile ne è provvisto.I passeggeri con handicap devonorispettare le stesse norme cui sonoassoggettati gli altri passeggeri. I veicoliM3 che trasportano persone a bordodi carrozzella devono essere dotati di

un disposto di fissaggio e di ritenutaadeguato per la sedia a rotelle ed ilpasseggero. Gli operatori/conducentisono tenuti ad informare i passeggericirca l’obbligo di indossare le cinturetramite pannelli all’interno del veicolo,annunci orali o tramite diffusione di unDVD. I conducenti, tuttavia, non sonotenuti a verificare l’adempimento ditale obbligo. A ciò sono responsabili ipasseggeri. La sanzione per i conducen-ti ed i passeggeri ammonta a 30 liresterline. La sanzione può tuttavia arri-vare a 500 lire sterline.e

ROMANIAResponsabilitàdel conducenteI conducenti e i passeggeri devonoallacciare la propria cintura nei veicoliche ne sono provvisti quando sono incircolazione sulle strade nazionalidentro e fuori dagli agglomerati urbani.I minori di 12 anni o di altezza inferio-re a 150 cm devono indossare dellecinture adatte al loro peso e alle lorodimensioni e i bambini di età inferiorea 3 anni devono essere trasportati condispositivi di ritenuta omologati. Sonopreviste esenzioni per :i conducenti impegnati in una manovradi marcia indietro o di sosta; le donnein evidente stato di gravidanza; i condu-centi di taxi quando trasportano pas-

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seggeri; coloro che sono in grado diesibire un certificato medico dal qualerisulti il motivo di impedimento all’uti-lizzo della cintura; gli istruttori dellescuole guida durante la formazionepratica degli allievi o gli esaminatoridell’autorità competente nel corsodegli esami pratici volti all’ottenimentodella patente di guida.Il mancato rispetto dell’obbligo diindossare la cintura da parte del con-ducente e dei passeggeri è consideratoun’infrazione passibile di sanzioni. Ilconducente e i passeggeri sonoresponsabili dell’utilizzo della cintura. Ilconducente è responsabile per i bam-bini trasportati.e

SVEZIAMulte salateal conducenteA bordo di un autobus o di un pullmanprovvisto di cinture di sicurezza, i pas-seggeri sono tenuti ad occupare, se nesussiste la disponibilità, un sedile dotatodi cinture e ad utilizzarle. I bambiniaventi un’età superiore ai tre anni sonotenuti ad occupare un posto dotato dicintura di sicurezza e di utilizzarla. Taleobbligo non sussiste per i bambini da 0a 3 anni. A bordo di un autobus dota-to di cintura, anche il conducente ètenuto ad indossare la propria. I pas-seggeri che viaggiano su una sedia arotelle devono utilizzare l’apposito spa-zio riservato ed utilizzare la cintura di

sicurezza se il mezzo ne è provvisto.La legislazione svedese sancisce l’obbli-gatorietà all’uso delle cinture di sicurez-za su un sedile che ne è dotato nellezone urbane densamente abitate.I passeggeri di età superiore ai 15 annisono responsabili dell’uso della cintura.Per quelli di età inferiore, la responsabi-lità ricade sul conducente. La normati-va svedese prevede che i passeggerisiano informati in merito a tale obbligodal conducente, dal personale dibordo, dall’accompagnatore o dalresponsabile del gruppo, o da sistemiaudio visivi, o da un simbolo o piccolopannello disposto su ogni sedile.I passeggeri di oltre 15 anni ed i condu-centi che non indossano la cinturaincorrono in un’ammenda pari a 1500corone svedesi. Il conducente, qualoranon riuscisse a dimostrare di aver adot-tato tutte le misure necessarie, è passi-bile di un’ammenda che può arrivare a2500 corone. I conducenti che effet-tuano servizi di linea sono esentati.e

SVIZZERAObblighi eesenzioniA bordo dei veicoli che ne sono prov-visti, il conducente ed i passeggeridevono indossare, durante il tragitto, lecinture di sicurezza esistenti. Sono eso-nerate dall’obbligo di indossare le cin-

ture le seguenti categorie:a) coloro che, dietro presentazione diun certificato medico, sono in grado didimostrare che l’uso della cintura disicurezza non può essere loro imposto;per i viaggi all’estero, l’autorità cantona-le rilascia a queste persone un atte-stato medico di esonero conforme-mente alla direttiva 2003/20/CE;b) i fattorini che si spostano di casa incasa nei quartieri dove lavorano, a con-dizione che la loro velocità non superii 25 km/h;c) i conducenti e passeggeri che cir-colano su strade rurali, forestali o nellearee adiacenti uno stabilimento, a con-dizione che la loro velocità non superii 25 km/h;d) i conducenti impegnati in manovrea passo d’uomo;e) i conducenti e i passeggeri di vettu-re adibite ai trasporti regionali effettua-ti ad orari prestabiliti da imprese di tra-sporto concessionarie;f) gli accompagnatori di persone chenecessitano di un’assistenza specifica abordo di ambulanze o di veicoli adibitial trasporto di persone con handicap.A bordo dei veicoli muniti di cinture disicurezza, i minori di 7 anni devonoessere trattenuti da un dispositivo diritenuta per bambini omologato sullabase del regolamento ECE n. 4423. Ibambini dai 7 ai 12 anni devono esse-re trattenuti da tali dispositivi di ritenu-ta o dalle cinture di sicurezza esistentia bordo.e

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ANTONIO TAJANICOMMISSARIOTRASPORTI UEAntonio Tajani è il nuovo commissarioeuropeo, con delega ai Trasporti, desi-gnato dal nuovo governo Berlusconi insostituzione di Franco Frattini.Adannunciarlo è stato il neo ministrodella Difesa, Ignazio La Russa, lasciando

Palazzo Chigi dopo la prima riunionedel consiglio dei ministri.Nato a Roma il 4 agosto 1953, laurea-to in Giurisprudenza, ufficialedell’Aeronautica Militare, giornalistaparlamentare, inviato speciale inLibano, Unione Sovietica e Somalia,Tajani è stato anche conduttore del Gr1 della Rai e responsabile della reda-zione romana de ‘Il Giornale’.Eletto nel 2002 e poi, nuovamente, nel2006 è vice presidente del PartitoPopolare Europeo e presidente delladelegazione di Forza Italia alParlamento Europeo. (AdnKronos)

CONDUCENTIA “CACCIA”DEI LADRI DI BUSIn una notte dell’inizio di maggio dalparcheggio dell’Hotel Capital Inn, a

Roma, è “sparito” un pullman granturismo della Viaggi Tigullio di FabioMarcone (azienda di Chiavari, inLiguria). Marcone ha immediatamenteavvertito, con e-mail e fax, colleghi eaziende e organizzazioni, tra cui l’Anav,che a loro volta, tramite messaggi viaInternet e SMS, hanno allertato gli auti-sti, in una vera catena. I conducenti sisono passati parola,“allungando l’oc-chio” su modelli e targhe. E il bus èstato ritrovato in tempi record, ilpomeriggio successivo: un autista dellaLuigi D’Amico Bus di Capena, RobertoBlasi, mentre era alla guida del suomezzo, ha infatti riconosciuto il pul-lman nascosto in una piazza delle casepopolari sulla Via Salaria, a nord diRoma, nei pressi di Monterotondo. Icarabinieri di Monterotondo sonointervenuti subito riconsegnando ilmezzo, che ha potuto riprendere ilviaggio.Fabio Marcone, con un nuovo giro dimail e di fax, ha voluto ringraziaretutte le ditte di bus per la solidarietàdimostrata, tutti gli autisti che hannocollaborato, la Isvit e l’Anav.Concludendo con un invito a tutti:“Uniamoci tutti insieme per trovareuna soluzione a questo grave proble-ma!”. Perché l’unione – e la solidarietà– hanno dimostrato di essere vincenti.

Una sessanti-na di auto-

bus delle aziendedi trasporti pubbli-co private piemon-tesi ha sfilato perle vie del centro aTorino, alla fine diaprile. La manife-stazione si è svolta nonostante, l’as-sessore regionale ai trasporti,Daniele Borioli, avesse garantito chetutti i 43 milioni di euro previstidalla Finanziaria per il trasportopubblico in Piemonte sarebberostati stanziati nel bilancio. “I soldiprevisti dalla Finanziaria – ha spie-gato Nicola Proto, presidente regio-nale dell’Anav - non sono sufficientiper rispettare le attese delle azien-de private. Quell’accordo è statosottoscritto dalle associazioni nazio-nali, ma noi chiediamo 50 centesi-mi in più di corrispettivo per chilo-metro”. La manifestazione, ha inte-ressato 60 aziende private concirca 2000 dipendenti. L’Anav hachiesto un incontro ai capigruppo inconsiglio regionale.“L’iniziativa – ha spiegato l’Anavregionale, in una nota - è dovutaalla necessità di sensibilizzare i cit-

tadini sul gra-vissimo statodi crisi delleimprese delsettore, stron-cate dall’im-pennata delcosto del gaso-lio e dall’inces-

sante aumento degli altri costi, afronte di corrispettivi sostanzial-mente invariati dagli anni ‘90. Lalegge finanziaria nazionale haposto un rimedio, solo parziale, atale situazione, stanziando risorseaggiuntive per tutte le Regioni. Lalegge finanziaria della Regione, inun primo momento, non tenevaconto di queste risorse. Oggi, pos-siamo registrare un primo impegnoa destinare al settore (aziende pub-bliche e private) almeno i 43 milio-ni di risorse aggiuntive”.Secondo l’Anav, ‘’si tratta tuttavia dirisorse ancora insufficienti a sanarel’altissimo aumento dei costi subitodalle aziende, e non risulta riconfer-mato uno stanziamento aggiuntivodi 11 milioni per il trasportoextraurbano già previsto primadella finanziaria nazionale’’.(da Ansa) e

TORINO, CAROSELLODI BUS ANAV

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30|

I C U L T U R A I I I

Il bus arriva solo tra un’ora? Il trenoè già partito? Sedetevi comodi: unlibro, un po’ di musica, un caffè? Un

film, magari? La sala d’attesa ha le pol-troncine dotate di attacchi per compu-ter, ci sono le connessioni a internetcon il wi-fi, e sul fondo del locale c’è ilbancone della biblioteca e la possibilitàdi prendere un libro in prestito per l’at-tesa o per il viaggio; ma c’è ancheun’area per sentire la musica, unavideoteca, delle salette separate perconsultazione e lettura. Anche una salaconferenze, non si sa mai…Per ora tutto ciò è sulla carta, ma aChivasso – vicino a Torino, “porta” delMonferrato – sembra che tutto siaormai pronto per dare il via ai lavoridel MoviCentro, il nodo di interscam-bio su un’area di quasi 13mila metriquadri. E’ tutto qua, i treni, gli autobus, itaxi, il parcheggio per il mercato, lazona pedonale, la biblioteca pubblica:un’isola di servizi in mezzo alla città.Il progetto intende riqualificare unambiente urbano piuttosto degradatotrasformandolo nel “salotto bene”,dove la gente va a prendere il bus o unlibro, aspetta la coincidenza per Milano,per la Val d’Aosta, o il Monferrato: per-ché Chivasso, anche se è a soli 23 chi-lometri da Torino, è uno snodo autono-

mo e importante, un crocivia fonda-mentale per lo sviluppo viario dellaregione (si incontrano gli assi ferroviariTorino-Milano, Torino-Aosta, Chivasso-Asti, Torino-Casale-Alessandria, coninnumerevoli linee di autobus che col-legano Torino e Chivasso con ilCanavese, il Monferrato, l’Astigiano, ilCasalese e il Vercellese).Ma la cosa più particolare del progettoè quella biblioteca (un investimento da2milioni e 700 mila euro, su un impor-to complessivo per l’intera area previ-sto in oltre 6 milioni), con il banconedei prestiti in sala d’attesa dove ci sonoi cartelloni, e i libri custoditi al primopiano in un edificio creato apposta conquesta destinazione d’uso, sulle fonda-menta di un vecchio magazzino ferro-viario. Sono libri in viaggio… E’ la primabiblioteca in Italia concepita per offrirei propri servizi anche agli utenti del tra-sporto pubblico, è stato pensato persi-no un distributore automatico di libri24 ore su 24. Con il supporto dell’im-portante rete costituita dal sistemabibliotecario dell’area metropolitanatorinese, la biblioteca civica “JacobinoSuigo” diventerà il punto di riferimentoessenziale per lo sviluppo culturale e laqualità della vita nel territorio. E l’inau-gurazione è prevista per la primavera

del 2010.“Le stazioni ferroviarie sono luoghi ditransito, spesso poco confortevoli, incui i viaggiatori passano veloci - spiegail sindaco di Chivasso, Bruno Matola-.Spazi nei quali però spesso si passadiverso tempo in attesa di prendere ilmezzo di trasporto. L’idea di collocarviuna biblioteca, luogo per antonomasiasinonimo di quiete e concentrazione, distudio e di ricerca, è innovativa ecoraggiosa. Le centinaia di pendolariche quotidianamente transitano daChivasso, potranno godere di una straor-dinaria opportunità”. (red.). eee

eee

C’è un blog su Internet che si chia-ma “promesse d’autore”(http://pro-messedautore.blogosfere.it): unluogo dove la gente si incontrascambiandosi i racconti. Ed è quiche tra i “racconti del venerdì”, letrame gialle e rosa, è spuntata unanuova serie di storie: i “raccontid’autobus”. Sono piccole storie quo-tidiane di passeggeri qualunque,che raccontano gli incontri casuali,le amicizie, le distrazioni, le letture,lo squillo dei cellulari, le litigate colfidanzato, la vita da pendolari…insomma, tutta la vita che scorredentro un autobus. E’ il mondo cheviaggia, raccontato da chi viaggia.e

bRACCONTI D’AUTOBUSNEI BLOG DI INTERNET

Immagini dei progetti per la nuova biblioteca di Chivasso (To)

A Chivasso, vicino a Torino, nascerà la prima biblioteca progettata nella sala d’attesa di un importante snodo ferroviario e di linee di autobus per tutta la regione.

LA SUPER BIBLIOTECAal nodo di interscambio

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Una sequenza del film “Quantum of Solacegirato in italia con l’attore Daniel Craig

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I I I C U L T U R A I

JAMES BOND L’AUTOBUS LO PRENDE… AL VOLOSi gira anche in Italia, tra Siena e il Lago di Garda, il nuovo “007”: e lo vedremo in spettacolari scene sui bus cittadini.

eee

Come pretendere che JamesBond prenda un bus alla fer-mata, aspettando sotto la

pensilina e magari giocherellando coltelefonino nell’attesa? 007 l’autobus loprende… al volo, gettandosi dal tettodi un palazzo! Così come ha fatto a Siena, set italianodi “Quantum of Solace”, il nuovo filmsequel di “Casinò Royale”, in cui l’atto-re Daniel Craig gira senza controfigure.In realtà Craig è aiutato nel salto da uncavo d’acciaio che lo sostiene, e cheverrà poi “cancellato” dalla pellicolagrazie al computer. L’attore ha infattidichiarato che preferisce interpretare

personalmente anche i ciak più acroba-tici, senza l’aiuto dei cascatori professio-nisti, perché in questo modo il perso-naggio sembra davvero reale.“Quantum of Solace” riparte là dove èfinito “Casinò Royale”, cioè con lamorte dell’amata - e traditrice - Vesper(Eva Green): Bond si mette infatti allaricerca dell’organizzazione segreta chericattava la donna, e per questo fa

anche tappa in Italia. Accanto a lui duenuove Bondgirl: l’ucraina OlgaKurylenko e la britannica GemmaArterton.Il capitolo italiano occuperà però solo15 minuti in tutto il film, ma l’avventuranon manca: oltre al “supersalto” sull’au-tobus numero 9 di Siena, infatti, anchesul Lago di Garda - questa volta abordo della sua fidata Aston Martin - èprevista una scena mozzafiato, uno spa-ventoso incidente in galleria (da cui007 esce, ovviamente, illeso).Le altre scene, invece, porterannoJames Bond in Cile, Perù, Panama,Svizzera e Inghilterra.

Un vero giro del mondo, grazie al bud-get eccezionale previsto per la realizza-zione di questa film: si parla, infatti, di200 milioni di euro.E anche il cast è da kolossal, con 400persone impegnate (tra cui ancheGiancarlo Giannini, nel ruolo dell’ambi-guo René Mathis). (red.).eee

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“L’informazione è undiritto-dovere di ognu-no, senza di essi siamo

“condannati” a restare utenti o clientipassivi rispetto a servizi che, invece,richiedono cittadini-consumatori attivi,corresponsabili cioè della migliore qua-lità di tali servizi e della tutela dell’inte-resse generale”: rispettando per primoil principio espresso nell’introduzione,Giustino Trincia – uno dei fondatori di“Cittadinanzattiva” – con il libro “Il con-sumatore attivo” (edito da BaldiniCastaldi Dalai, euro 17,50) ci accompa-gna alla riscoperta dei nostri diritti.Dall’acqua all’energia elettrica, dai ser-vizi bancari alla pubblica amministrazio-ne, dai servizi postali ai trasporti, il suolibro è una sorta di vademecum del cit-tadino responsabile.Qui ci interessa però accennaresoprattutto al capitolo in cui Trinciaaffronta il problema dei trasporti, di cuiper altro Cittadinanzattiva si occupaspesso, anche attraverso indagini mira-te sui servizi: al di là delle pagelle suidiversi sistemi di trasporto pubblico (la“maglia nera” tocca sempre al sistemaferroviario),Trincia “informa” soprattut-to sui cardini moderni del rapporto trale aziende e gli enti locali (il contrattodi servizio) e tra le aziende e i cittadini(la carta della qualità dei servizi). Ma c’èuna questione, in particolare – al di làdell’esame dei diritti e dei doveri,accompagnato da tabelle, norme,esempi, suggerimenti – su cui corag-giosamente incentra l’attenzione: gliscioperi nei trasporti e i diritti dei citta-dini. “Parlare di sciopero nei servizi –scrive – costituisce quasi un tabù, per-ché, ancora oggi, in diversi ambienti,lamentarsi per gli scioperi equivale auna offesa ai diritti dei lavoratori e al

ruolo dei sindacati. Non si vuole met-tere in discussione né il diritto di scio-pero, né il ruolo delle organizzazionisindacali. Si vuole però segnalare che, incaso di sciopero tradizionale, il conflit-to tra i diritti di chi lavora in un datoservizio e di coloro che di quel serviziousufruiscono, diventa più acuto che maicon esiti che, alla resa dei conti, pena-lizzano il cittadino inerme molto più, senon esclusivamente, rispetto alla con-troparte sindacale”. Trincia affronta la

difficile questione del conflitto tra citta-dino-consumatore e cittadino-lavora-tore, lanciando anche delle proposte:“E’ sulle concrete modalità di eserciziodi sciopero nei trasporti (e negli altriservizi essenziali) che si può innovare,con l’aiuto degli stessi consumatori.Nello stesso ambiente sindacale –aggiunge - qualcosa si sta muovendo”,facendo infatti riferimento alla propo-sta di “sciopero di cittadinanza” lancia-to anni fa dalla Uil: una quota dello sti-pendio devoluta a fini sociali e viaggigratis per gli utenti. Una proposta, peraltro, guardata con interesse anche dal-l’autorità di Garanzia.eee

I I I C U L T U R A I

i diritti

I diritti del cittadino (anchequando i trasporti scioperano)Il libro “Il Consumatore attivo” di Giustino Trincia, quasi un vademecum su comedifendersi nei confronti di banche, poste, luce, gas, ma anche quando si viaggia.

eee

“Fare i cittadini èil modo migliore diesserlo”: è questolo slogan che da 30anni accompagnaCittadinanzattiva, ilmovimento di par-tecipazione civicacon oltre 90mila

aderenti, che ha come missione latutela dei diritti dei cittadini. Ifesteggiamenti per il “traguardo”

raggiunto avranno il culmine a fineanno, con il Congresso Nazionale,che viene annunciato dalla pubbli-cazione di due libri: “Il consumatoreattivo” - di cui parliamo in questapagina - di Giustino Trincia, uno deifondatori e oggi vice segretariogenerale, che affronta il tema dellatutela dei diritti dei cittadini consu-matori, con un capitolo dedicatoproprio ai trasporti. Il secondo volu-me, scritto dal segretario generaledi Cittadinanzattiva, TeresaPetrangolini, si occupa invece disalute e tutela dei diritti.e

b

CITTADINANZATTIVA:30 ANNI PER I DIRITTI

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“Igiudizi di soddisfazione sul trasporto pubblicourbano di superficie (autobus e tram) subisco-no nel 2007 un significativo peggioramento”. A

denunciare l’attuale stato di insoddisfazione degli utenti deimezzi di trasporto locale non è il solito grido di allarme delleAssociazioni dei consumatori, quanto il “5° Rapporto sullamobilità urbana in Italia” curato da Isfort per conto di Asstra.Il contesto dal quale attinge la ricerca è caratterizzato da unconsiderevole aumento nel numero assoluto di passeggeridei mezzi pubblici (quasi il 20% in piùrispetto all’anno precedente), ma ancheda una conferma del modesto peso deltrasporto collettivo (11,5%) rispetto allediverse modalità di trasporto utilizzateper gli spostamenti urbani. In particolare,specie nelle grandi aree urbane, sembraarrestata la tendenza degli ultimi anni ascegliere il mezzo pubblico, preferendoscendere dall’auto per salire in moto.Tra i motivi prevalenti di non utilizzazio-ne del mezzo pubblico, si rafforzano ifattori legati ad ”accessibilità/comodità”e “tempo”. Il primo fattore incide per il70,5% delle opzioni (62,5% nel 2006),mentre il fattore “tempo” raccoglie il42,5% delle risposte (38,4% nel 2006), inparticolare per la preponderanza dellaragione “troppo tempo, faccio prima conun mezzo privato” (prima motivazionein assoluto di non utilizzo del mezzopubblico). Poco rilevanti le ragioni legatealla qualità intrinseca del viaggio con ilmezzo pubblico (affollamento, rumore,sporcizia, sicurezza…) e, ancor meno, al costo. In generale, idati trovano sostanziale conferma nella VIII Relazione PiTServizi, l’annuale fotografia sullo stato dei servizi pubblici inItalia stilata da Cittadinanzattiva sulla base delle segnalazionidei cittadini (oltre 6600) giunte da gennaio a dicembre 2007in tema di PA e servizi di pubblica utilità.È significativo come analisi che partono da punti di vista e

approcci differenti, siano sostanzialmente convergenti nelleconclusioni. Forse è arrivato il momento che tra Associazionidi imprese di trasporto e Associazioni a tutela dei diritti deicittadini si ragioni su possibili partnership di sviluppo, identi-ficando nell’interlocutore un possibile alleato per rilanciare ilsettore.Ad ogni buon conto, dalle lamentele dei cittadini pervenutea Cittadinanzattiva, il trasporto pubblico locale segna il passoper la sua inaffidabilità (29% delle segnalazioni, a causa di

ritardi, mancato rispetto di orari e fer-mate, mezzi vecchi e relativi guasti), masoprattutto per le molte carenze delservizio (71%): scarsità dei mezzi in par-ticolari orari; ingestibilità del sovraffolla-mento; malfunzionamenti vari (rotturadell’impianto di condizionamento del-l’aria, porte e finestrini non funzionanti);sporcizia a bordo e all’esterno dei mezzi.Magra consolazione, la constatazioneche tra i servizi pubblici locali, quelli ditrasporto sono preceduti, nella hit dellelamentele, dal servizio idrico e dal servi-zio raccolta/smaltimento rifiuti.Tornando alla ricerca Isfort-Asstra, basa-ta su interviste a campione, per la primavolta dal 2003 il gradimento degli utentisi attesta sotto la soglia della sufficienza(5,96), e la quota di utenti che ha asse-gnato un voto di soddisfazione tra 6 e10 è scesa nel 2007 al 62,1%, contro il69,4% del 2006. La soddisfazione è inforte calo sia nelle grandi città, da 5,91del 2006 a 5,59 nel 2007, sia nei centri

minori dove tuttavia il voto medio resta sopra la sufficienza(da 6,41 a 6,18).eee

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RAPPORTOSULLA MOBILITÀ:

PASSEGGERIMENO

SODDISFATTI?

I I I DALLA PARTE DEL PASSEGGERO I R U B R I C A

TRASPORTO: SERVEANCHE IL DIALOGOOPERATORI-UTENTI

[a cura di MarianoVotta - Ufficio stampa Cittadinanzattiva-onlus]

CITTADINANZATTIVA-ONLUS C.F.: 80436250585centralino: 06367181(dal lunedì al venerdì 9.00/17.00 orario continuato);PiT Servizi: 0636718555 (dal lunedì al venerdì 9.00/13.30)mail: [email protected]; fax: 0636718333Per saperne di più sulle attività di Cittadinanzattiva,visita il sito o iscriviti alla newsletter settimanale su www.cittadinanzattiva.it

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Il Ministero del Lavoro e della Previdenza sociale è dinuovo intervenuto a proposito di tenuta dei libri paga ematricola e sulle sanzioni nei casi di violazioni degli

obblighi da parte del datore di lavoro, per risolvere il proble-ma degli “itineranti”. Con la legge 296/2006 (LeggeFinanziaria 2007) sono state introdotte significative novità sulregime sanzionatorio in materia di libri paga e matricola e ilMinistero, nel fornire i primi chiarimenti sulle nuove disposi-zioni, aveva specificato che i datori di lavoro sono obbligatiad istituire e tenere nel luogo “in cui si esegue il lavoro” unlibro paga ed uno matricola, apposita-mente contrassegnati dall’INAIL, per esi-birli ad ogni richiesta del personale ispet-tivo.Dopo un anno di esperienza operativa egrazie anche alle segnalazioni di ANAV edi altri, il Ministero ha ritenuto ora neces-sario fornire alle proprie sedi perifericheulteriori istruzioni operative sulla tenutae conservazione dei libri obbligatori. LaDirezione Generale per l’AttivitàIspettiva, infatti, con la nota n. 1604 del29 gennaio 2008 ha chiarito che per leattività cosiddette “itineranti” è sufficien-te, per non incorrere in sanzioni, munireil proprio personale di documentazioneattestante la regolarità della costituzionedel rapporto di lavoro (copia dellacomunicazione preventiva di assunzioneo della dichiarazione di assunzione conindicazione degli estremi di registrazionesul libro matricola ovvero prospetto dipaga). Per quel che concerne l’individua-zione delle attività itineranti il Ministerospiega che si può far riferimento a quelle attività per le qualila prestazione lavorativa si svolge presso più luoghi di lavoronell’ambito della stessa giornata, e per le quali l’impresa nondispone di capacità organizzative o logistiche tali da assicura-re la conservazione della documentazione obbligatoria nelluogo in cui si esegue la prestazione lavorativa.Tra le macrocategorie il Ministero indica esplicitamente, senza peraltro

alcuna presunzione di esaustività, una serie di attività tra lequali quelle di trasporto di merci o persone. In questi casi,viste le difficoltà della tenuta e dell’esibizione dei libri (onereche ricadrebbe sul lavoratore), e dato che l’introduzionedella comunicazione preventiva di assunzione ha di fattoattenuato il “ruolo” dei libri obbligatori nel contrasto dellavoro nero, è sufficiente che i lavoratori siano muniti didocumentazione attestante la regolarità della costituzionedel rapporto di lavoro.Ferma restando la necessità che tutto il personale risulti

comunque munito di una documenta-zione che attesti la regolarità del rappor-to di lavoro, il Ministero afferma ora cheil rispetto degli obblighi in materia diconservazione dei libri obbligatori puòessere accertato in un momento suc-cessivo, presso la sede dell’impresa odell’unità produttiva. Di conseguenza leaziende non sono più obbligate a tenerepresso ciascun “luogo in cui si esegue illavoro”, una copia (anche fotostatica eper estratto) dichiarata conforme alleoriginali, dei libri obbligatori.È chiaro che, qualora il personale impie-gato sul luogo di lavoro sia sprovvistodella documentazione alternativa, il per-sonale ispettivo provvederà a contestarela violazione della omessa esibizione dicui all’art. 1, comma 1178, L. n. 296/2006punita con la sanzione amministrativa daeuro 4.000 a euro 12.000.Per ciò che concerne invece il libro paga,sezione presenze, il Ministero ha precisa-to che per le realtà produttive operanti

in più sedi distinte, caratterizzate da stabilità operativa e dastrutture organizzative e logistiche, nel medesimo ambitoterritoriale o in province diverse, il datore di lavoro possatenere sul luogo di lavoro un apposito registro presenze,regolarmente istituito e vidimato, relativo ai soli lavoratori iviimpegnati.eee

[

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IL MINISTEROHA RIVISTO

LE INDICAZIONISULLA TENUTADEI DOCUMENTI

LIBRI OBBLIGATORI:PER GLI “ITINERANTI”BASTA LA BUSTA PAGA

I I I S I N D A C A L E I R U B R I C A

[a cura di GiuseppeAlfieri]

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R U B R I C A I V I A G G I A R E I N E U R O P A I I I

SLOVACCHIA: BRUXELLES DICE SIALL’INGRESSO NELL’EURO

Dal 1° gennaio 2009anche la Slovacchia entrerànella zona euro.A decider-lo è stata la Commissioneeuropea che nel rapportosulla convergenza 2008 haritenuto che il Paesefosse pronto ad adottarel’euro. Dopo cinque annidall’adesione all’Unioneeuropea, la Slovacchia saràil quarto paese, dopo

Malta, Cipro e Slovenia, ad adottare la moneta unica. L’unicoproblema era rappresentato dal tasso di inflazione, ora scesoal 2,2%$, ben al di sotto del valore di riferimento.Attualmente il paese è ancora sotto la procedura per defi-cit eccessivo (come Italia e Portogallo), ma il 7 maggioBruxelles ne proporrà per tutti e tre l’abrogazione. Il debitoslovacco si trova infatti ad un livello ben lontano dal tettomassimo del 60% fissato da Maastricht. Anche gli altri criteridi ingresso che riguardano la stabilità del tasso di cambiodella corona e la convergenza a lungo termine dei tassi diinteresse non destano problemi. Il paese è stato a lungosotto osservazione per la bilancia dei pagamenti, a causa del-l’evoluzione negativa registrata tra il 2005 ed il 2006 con undeficit pari all’8% del PIL. Grazie, tuttavia ad un forte afflussodi investimenti esteri, il disavanzo è in parte rientrato, atte-

standosi nel 2007 al 5,3%. Per gli altri paesi dell’Est, i tempi siprevedono ancora lunghi. La Polonia, ad esempio, deve anco-ra colmare grossi ritardi, primo tra tutti il livello dell’inflazio-ne, ancora lontano dai parametri dell’UE. L’Ungheria, invece,è il paese che sul fronte del disavanzo è ancora fortementefuori linea. Nel 2007, infatti è stato l’unico paese in tuttal’Unione con un disavanzo pari al 5,5% del PIL. Dopo il vialibera della Commissione per la Slovacchia, i ministri finanzia-ri dell’UE decideranno in luglio il tasso di cambio per la con-versione della corona slovacca in euro.eGRAZ: CELLULARI SPENTI SUI BUS

In controtendenza a quan-to sta accadendo a bordodegli aerei e nelle metro-politane, in Austria, nellacittadina di Graz, il sindacoha emanato un provvedi-mento con il quale ha ban-dito l’utilizzo dei telefoni

cellulari senza la modalità silenziosa inserita. Lo scopo del-l’ordinanza sarebbe quello di ridurre l’inquinamento acusticoe favorire la quiete ed il relax e, non a caso, il primo cittadi-no ha scelto proprio la “giornata mondiale contro il rumo-re” per lanciare questa iniziativa che - ha tenuto a precisare- non costituisce un divieto, perseguibile o sanzionabile, masolo una regolar di buona educazione e che, in quanto talenon dovrebbe essere nemmeno ricordata, ma che purtrop-po è largamente disattesa.e

[a cura di RobertaProietti]

Èun segno dei tempi, nuovi osolo più moderni che siano.Anche l’ultimo “cammello” de

L’Avana, l’autobus creato a Cuba sem-plicemente unendo due pullman traloro, va in pensione. Per lasciare spazioalla nuova flotta di mezzi pubblici, inte-ramente made in China. C’è un solocammello - sono le estremità rialzatedella mega-corriera a 18 ruote, 58posti a sedere e altri 340 arrangiati,zero ammortizzatori, ad aver imposto ilnome - ancora in servizio nella capita-

le. In circolazione si vedono gli Yutong:tremila autobus importati da Pechino.Segno dei tempi e prima impronta diRaul Castro su Cuba. Il fratello di Fidel,ormai Lider a tutti gli effetti, ha fattodell’ammodernamento del trasportopubblico la sua priorità. Per gli Yutongsono state rifatte anche le strade. AL’Avana però i forzati del cammellomostrano qualche rimpianto: non fosseche per il costo del biglietto raddoppia-to sui nuovi bus. (da Ap-Apcom) e

CUBA: ADDIO LUNGHI “CAMMELLI”ARRIVANO I NUOVIBUS CINESI

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I I I V I A G G I A R E I N E U R O P A I R U B R I C A

INGHILTERRA: ESPERIMENTI DI MOBILE TICKETING

Inghilterra del nord il Dipartimento deitrasporti sta per lanciare un esperimen-to volto ad introdurre l’emissione di tic-ket tramite cellulari per gli autobus. Ilprogetto, che prevede l’uso sperimen-tale di smartcard Itso, avverrà in par-tnership con Barclaycard, Nokia e O2,che utilizzeranno 500 cellulari che sfrut-tano Utso (incorporating Oyster smar-

tcard technology). La compagnia Arriva ha già iniziato i testdi mobile ticketing nel mese di febbraio.eCITTADINI EXTRACOMUNITARI:IMPRONTE E FOTO OBBLIGATORIE PERI NUOVI PERMESSI DI SOGGIORNO

Con il nuovo regolamento comunitario n.380/2008 del 18 aprile scorso, è statomodificato il modello uniforme per i per-messi di soggiorno per cittadini di Paesiterzi, in vigore in tutti gli Stati membri (com-presa l’Inghilterra che ha espressamente

dichiarato l’adesione ed esclusa solo la Danimarca).Al fine dirafforzare la lotta all’immigrazione clandestina, il soggiornoirregolare ed evitare la contraffazione dei documenti, neinuovi permessi di soggiorno sarà collocato un microchip nelquale confluiranno gli indici biometrici relativi a due impron-

te digitali (non si specifica però di quali dita) e una fotogra-fia con l’immagine del volto del cittadino extra UE, obbligocui saranno soggetti anche i bambini, a partire dai 6 anni dietà. Il Regolamento prevede al momento solo dei dati mini-mi ineludibili. Nulla vieta perciò ad uno Stato membro diaggiungere altri dati al microchip. I dati dovrebbero contri-buire a risolvere, grazie anche all’uniformità di applicazionesull’intero territorio dell’Unione, una gran parte dei proble-mi legati all’identificazione di persone di cui è spesso estre-mamente difficile ricostruire generalità e provenienza.eMADRID: IN AUTOBUSCOL WIFILa municipalità diMadrid ha deciso diattivare sui mezzi di trasporto urbani di superficie la connes-sione WiFi. Il progetto, che fa parte del “Plan EstrategicoTecnologico della impresa Municipal de Transportes”, inizie-rà quest’anno per concludersi entro il 2011. Il segnale WiFisarà irradiato alla rete di trasporto pubblico di Madrid attra-verso l’installazione di hot spot che riceveranno il segnale daripetitori di terra collocati in posizioni strategiche tra cuianche le fermate del bus. L’accesso adf internet sarà garan-tito da una password e una login rilasciate all’acquisto delbiglietto. Già dal mese di guigno oltre 2000 vetture e circa9500 pensiline della capitale spagnola saranno dotate diWiFi per un costo complessivo di 3 milioni di euro.e

NEW YORK: RITORNAIL BUS A DUE PIANI?

Il comune di New York stastudiando la possibilità diriportare gli autobus a due

piani sulla Quinta Strada di

Manhattan. Lo ha annunciato il capodella Metropolitan Transit Authority. Ladecisione, che riporterebbe in auge untipo di veicolo scomparso sulle stradedella Grande Mela negli anni Cinquantaè stata presa in considerazione permotivi economici: gli autobus a duepiani trasportano altrettante personedei modelli articolati e costano menoquanto a mantenimento. (Ansa.it)e

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R U B R I C A I R E G I O N I P R O V I N C E C O M U N I I I I

FIRENZE:IN AUTOBUSPER IL 60°DELLACOSTITUZIONEUn servizio innovativo di tipo flessi-

bile, integrativo dei normali servizidi linea, che sarà operativo dalle ore 20alle ore 6, dal lunedì alla domenica, pergarantire la copertura del trasportopubblico in orari nei quali risulta finoradel tutto mancante: è questo “AllôNuit”, il nuovo servizio di trasportopubblico locale, serale e notturno achiamata per Aosta e per i centri dellacintura cittadina.L’accesso ad “Allô Nuit” sarà possibileper chiunque effettuerà una chiamatatelefonica al numero verde della SVAP. Imezzi utilizzati per tale servizio saran-no dotati di un sistema di bordo GPSal fine di consentire il monitoraggio deipercorsi compiuti, gli orari di servizio ei territori serviti.

RIMINI:RITORNAIL “DISCOBUS”In Romagna è ripartito il progetto

“Safe night”, notte sicura: l’obiettivodell’associazione che ha sede a CastelSan Pietro, in cui collaborano giovanipr, barman e altre persone che vivonoe conoscono il mondo delle discote-che, è quello di incentivare la sicurezzadi notte sulle strade ed in particolaredi sensibilizzare i giovani sulla necessitàdi essere in buono stato prima di met-tersi alla guida, evitando di mettersi alvolante in stato di ebbrezza. Con il“progetto Disco Bus”, i ragazzi che nefanno richiesta vengono portati neilocali della riviera romagnola.Attivareuna corriera costa sui 6-700 euro, unprezzo che attualmente viene diviso trai partecipanti. Ogni ragazzo può pagaredai 10 ai 15 euro.(da www.nuovodiario.com)

TORINO:UN AUTOBUSCHE SCOPREI “PORTOGHESI”ATorino è entrato in servizio, in via

sperimentale, il primo bus anti-por-toghesi. Un mezzo che nei giorni dimaggio dell’Expo Ferroviaria ha coper-to un breve tratto nel centro città, dapiazza Carducci al Lingotto, permostrare agli addetti di settore, ai rap-presentanti delle istituzioni e al pubbli-co che la tecnologia fornisce tutti isistemi per smascherare chi sale suimezzi pubblici senza pagare. La navettademo (ma si tratta di un normale auto-bus attrezzato) è un progetto del-l’azienda torinese Gtt. L´autobus, inmaniera automatica, calcola ad ogni fer-mata quante persone salgono e scen-dono dalla vettura grazie a delle teleca-mere stroboscopiche. Un vero conta-persone che in tempo reale dà allacentrale operativa il quadro esatto dellivello di riempimento del bus. In piùc’è un rilevatore automatico della tim-bratura. Incrociando i dati, attraversouna semplice sottrazione, non è difficilesapere il numero di furbetti che viag-giano sulla tratta. I dati, oltre che allacentrale, potranno essere trasferiti aipalmari in dotazione ai controllori checoncentreranno quindi la loro attenzio-ne sui bus dove la quantità di porto-ghesi sembra più elevata.(da www.torino.repubblica.it)

REGGIO CALABRIA:POLIZIOTTI A BORDO,BILANCIOPOSITIVOLa Questura di Reggio Calabria ha

giudicato positiva la prima fase del-l’esperienza di collaborazione conl’Azienda Trasporti Metropolitana dellacittà dello Stretto, avviata lo scorso 4aprile con l’impiego di poliziotti sugliautobus in servizio sul territoriocomunale. L’iniziativa - spiegano dallaQuestura - si inserisce nel contesto delrafforzamento dei servizi di controllodel territorio disposti dal questoreSanti Gioffré. E dai prossimi giorni unanuova iniziativa rafforzerà questa colla-borazione: oltre alla presenza dei poli-ziotti sui mezzi pubblici, infatti suimonitor degli autobus sara’ possibilevedere il filmato che compendia imomenti salienti dell’ultima festa dellapolizia. (da AGI)

MODENA:PAGELLA AI BUS:PROMOSSIÈ positivo l’esito di una indagine

svolta tra oltre 1400 passeggeri deibus modenesi: il trasporto pubblico èstato promosso, gli utenti gli hannoaccreditato un bel 7,2.Tra gli elementiche emergono con maggiore evidenza,un miglioramento del giudizio da partedegli utenti “occasionali” rispetto agliabituali: nel 2007, oltretutto, ci sonostati ben 550mila passeggeri in piùrispetto al 2006. Per incrementare laregolarità delle corse,Amo è interve-nuta nel 2007 riordinando diverse lineedi servizio urbano ed extraurbano, epresto entrerà in funzione anche ilsistema di controllo satellitare dellaflotta. Un altro intervento riguarda ilcomfort delle fermate, con la creazionedi nuovi terminal e interscambi dotatidi pensiline e pannelli elettronici per

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I I I R E G I O N I P R O V I N C E C O M U N I I R U B R I C A

l’informazione agli utenti.Anche i con-trolli sui titoli di viaggio sono sensibil-mente aumentati.(da ilrestodelcarlino.quotidiano.net)

MILANO:ECOPASSE MEZZIECOLOGICI

AMilano arrivano gli autobus ecolo-gici, e si parte subito con una gra-

duale sostituzione dei vecchi veicoliinquinanti.Il piano prevede l’inserimen-to dei primi sette veicoli che verrannoutilizzati nell’area dell’Ecopass sullelinee 54 e 60, e poi gradualmente nelgiro di tre anni toccherà alle altre areeurbane, per un investimento di 592milioni di euro. I nuovi veicoli sono cli-matizzati, quindi ideali per l’avvicinarsidel caldo. Da maggio ci saranno circa50 nuovi autobus da 12 metri; fino adicembre, invece, ne verranno intro-dotti altri 50, di cui 20 per la lineaextraurbana; a fine anno, ancora, previ-sti altri 10 mezzi per i radiobus. E gra-dualmente fino al 2009 saranno intro-dotti mese per mese le altre vetture,fino alla completa sostituzione. I risul-tati che si sperano sono quelli di ridur-re il monossido di carbonio del 50% inquasi tre anni, e del 90 % le concentra-zioni di idrocarburi e Pm10.Tutti imezzi avranno la banda verde e lasagoma di una pianta, con la dicitura“Autobus a basso impatto ambientale”.(da www.milano.blogosfere.it)

MAGENTA:UN PRIMATOECO-MOBILENuovi bus a bioetanoloTre nuovi autobus vanno ad accre-

scere il “parco” di mezzi di traspor-to che l’amministrazione comunale diMagenta ha messo a disposizione dellacittadinanza. I nuovi mezzi a bioetanolopresentano delle caratteristiche tecno-logiche ulteriormente avanzate, rispet-to a quelli di questo tipo già in circola-zione da qualche tempo: Magenta è laseconda città italiana, dopo La Spezia,ad utilizzare autobus a bioetanolo dal-l’ottobre scorso. Con questi autobus ditipo Euro 5 EEV grazie ai quali Magentastabilisce un ulteriore primato: è infattila prima città europea ad avere già indotazione una flotta di questo tipo.Neppure le città svedesi, le prime asperimentare mezzi alimentati a bioe-tanolo, hanno ancora in circolazioneautobus così avanzati. (da www.ilsussi-diario.net)

VENETO:L’IDROGENOIN LAGUNAIn Veneto, il futuro del trasporto pub-

blico punta a nuovi autobus anchecon alimentazione ad idrogeno, oltre aquelli a basso inquinamento, a gpl e ametano, già in circolazione. L’idrogeno,da un lato significa combustibile noninquinante e dall’altro si rifà anche allascelta sostenuta dalla stessa Regione diattivare a Porto Marghera l’HydrogenPark, per lo sviluppo e le applicazionidelle tecnologie dell’idrogeno nel set-tore del trasporto e della generazionedi energia. L’intero contributo assegna-to al Veneto dal passato governo permezzi di trasporto pubblico (circa 25

milioni e mezzo di euro) verrà destina-to interamente in Veneto all’acquisto dinuovi mezzi eco-compatibili. Questascelta deriva sia dalla notevole deterio-rabilità dei bus rispetto ad altri tipi diveicoli quali treni e tram, sia per salva-guardare lo sforzo della Regione nel-l’ultimo decennio per ridurre l’etàmedia del parco autobus. (dawww.adnkronos.it)

TORINO:ARRIVA“TRAFFICKILLS”Per vivere il nightclubbing torinese

ora c’è l’autobus di Traffic Kills cheattraversa la città da Nord a Sud elascia direttamente davanti ai locali,senza neanche dover fare il biglietto.Due autobus: uno parte da Porta Susae l’altro da Porta Nuova: le corse par-tono il sabato sera alle 21 e terminanoalle 6 della domenica mattina. E’ unautobus gratuito per accompagnare ilpopolo della notte da un locale all’al-tro, scongiurando incidenti stradali emulte. È questa l’iniziativa innovativalanciata a Torino dall’eco-comunitàonline Traffic Kills. L’intento è quello dirispondere con un’iniziativa concretaalla mobilità problematica e spessopericolosa dei ragazzi che tirano tardie che, di frequente, eccedono in supe-ralcolici e cocktails.Traffic Kills è unacommunity online fondata alcuni mesifa a Torino che si sta espandendo intutta Italia, ma anche in Belgio eDanimarca, con il meccanismo deimeet-up (gruppi di lavoro online resicelebri dai fan di Beppe Grillo). Il suoobiettivo primario è quello di diffonde-re città per città i principi dell’ecologiae della mobilità sostenibile.

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EMILIA ROMAGNA:INFOMOBILITA’:STANZIATIOTTO MILIONIÈstato firmato il protocollo d’intesa

che consente di coniugare innova-zione tecnologica e trasporto pubblico:un accordo già definito tra la quasitotalità dei Comuni emiliano-romagno-li, con la messa in campo di 8 milioni dieuro per i progetti presentati dai diver-si comuni, finanziati per metà da fondistatali, mentre l’altra metà è a caricodegli enti locali. La modalità di parteci-pazione è simile a quella adottata dallaComunità europea nell’indizione deipropri bandi: si chiede agli enti locali dipartecipare non da soli, ma in una cor-data più ampia, coinvolgendo, in questocaso, amministrazioni vicine. I fondivengono assegnati in base ai chilome-traggi dei servizi minimi del trasportopubblico e al numero di abitanti, e con-sentirà di dare risposta a ormai vecchieesigenze degli utenti del servizio bus,dall’introduzione delle paline, agli avvisisonori per gli ipovedenti, all’introduzio-ne di un sistema di controllo elettroni-co del trasporto pubblico locale.(da www.liberta.it)

GENOVA:UN CONSORZIOPER IL TPLIN LIGURIA?Anche se ancora in fase progettuale

le aziende liguri hanno avviato ilconfronto su un Consorzio del tra-sporto locale ligure: una società snella,che sappia valorizzare anche le singola-rità individuali delle diverse aziende.“Non è un’idea originale, ma necessaria- ha spiegato Enrico Sassi, coordinatoredella commissione trasporti diConfservizi Liguria, nonchè presidentedi Atc, illustrando l’idea al convegnonazionale Asstra tenutosi a Genova igiorni scorsi -.Abbiamo guardato con entusiasmo alnuovo indirizzo proposto dalla RegioneLiguria, espresso dalle linee dello stu-

dio Axteria, che propone un nuovomodello di governance intendendo tra-ghettare il trasporto pubblico ligure dai6 bacini ad uno soltanto nel corso deiprossimi sette anni, con una forte con-vergenza fra ferro e gomma”. Da quil’idea del consorzio unico, che a livelloprogettuale vede la disponibilità daparte della maggioranza delle aziendeliguri. (da www.clickmobility.it)

MALPENSA:FINALMENTEL’AUTOBUSPER L’AEROPORTOPare che sia la volta buona. Dal 1°

luglio si arriva a Malpensa in pul-lman. Dopo dieci anni dall’apertura diquello che fu l’aeroporto interconti-nentale, i servizi pubblici provinciali sisono organizzati per arrivare in unodei centri propulsori dello sviluppo delterritorio. I tempi sono addirittura rad-doppiati per la realizzazione dellaBoffalora-Malpensa (venti anni!) cheaperta il 30 marzo scorso ha risoltoalla radice quelli che erano i problemidi traffico su gomma nel territorio, col-legando l’aeroporto con l’autostradaMilano-Torino e con la statale 11,“Padana superiore”. Ora, con la nuovaconcessione della linee autobus, sonopossibili nuovi collegamenti e lineedirette per Malpensa. Sempre dal 1°luglio, una nuova linea di trasportoautobus attraverserà i Comuni diMagenta, Corbetta, S. Stefano, Ossona eVittuone, con la finalità di consentireun migliore collegamento dei residenticon le stazioni ferroviarie di Magenta eVittuone. (da www.cittaoggiweb.it)

IMPERIA:UN FILOBUSDI CRISTALLOSi chiama “light-tram”. E’ un autobus

di 25 metri a risparmio energetico,capace di ospitare 200 persone, chepotrebbe essere utilizzato nella provin-cia di Imperia, oltre che sull’Aurelia,anche nell’ambito del progetto del“filobus di cristallo” per portare i turi-sti da un capo all’altro del futuro parcocostiero e pista ciclabile, in fase di alle-stimento sul tracciato dell’ex ferrovia,tra Ospedaletti e San Lorenzo al mare.La società per il trasporto RivieraTrasporti – secondo le notizie di stam-pa - è infatti interessata ad acquistare ilmezzo prodotto dalla società svizzeraHesse, di Zurigo, che è recentementestato presentato a un centinaio diamministratori della Provincia. Si trattadi un mezzo che consuma un terzo diquelli ordinari: un autobus elegante,capiente, comodo e, soprattutto, eco-nomico e poco inquinante. (dawww.riviera24.it),

FORLÌCESENA:AGLI STUDENTIESTATE CARDPER RISPARMIAREPer i ragazzi di Cesena, Forlì e

Cesenatico il mare non è mai statocosì conveniente, così vicino e cosìfacile da raggiungere: infatti l’azienda ditrasporto pubblico locale ha varatol’iniziativa “Estate card” 2008: tutticoloro che sono in possesso della“Scuola Card 2007”, cioè dell’abbona-

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mento riservato agli studenti, validofino a giugno 2008, possono acquistareil nuovo abbonamento super-scontato(30 euro per viaggiare fino al 31 agostosu tutta la rete Atr, 20 euro se si scel-gono le sole linee urbane). Estate Card,inoltre, rientra fra gli abbonamentifiscalmente detraibili dalle tasse, secon-do quanto previsto dalla leggeFinanziaria 2008.Grazie all’iniziativa èpossibile viaggiate in autobus e arrivarein spiaggia in totale relax, approfittandodelle speciali linee per Lido di Classe,Milano Marittima, Cervia, Pinarella,Cesenatico, Gatteo Mare.

GENOVA-MILANO:I PENDOLARI:“BASTA TRENI,VOGLIAMOUN PULLMAN”“Basta con questi treni, vogliamo i

pullman tra Genova e Milano”:l’esasperazione dei viaggiatori che quo-tidianamente utilizzano la ferrovia hatoccato il livello massimo. E dopo gliultimi gravi episodi di disservizio ferro-viario, il Comitato degli abbonati hapresentato una richiesta ufficiale allaRegione Liguria:“Le carrozze EsCitydevono essere immediatamente toltedalla composizione dei treni e sostitui-te con le IcPlus del passato. SeTrenitalia non darà segnali in questosenso vogliamo che venga indetto unimmediato bando per l’affidamento diun servizio pullman Genova-Milano auna compagnia di trasporto su gommacon la discriminante di abbonamentimensili allo stesso costo di quelli ferro-viari (93.10 euro al mese) con capoli-nea Genova Brignole e MilanoFamagosta”.(da www.genova.repubblica.it)

GENOVA:UN SMSPER VIAGGIAREINFORMATI

Èiniziata invia speri-

mentale, aGenova, l’inizia-tiva “Un smsaggiorna il tuo

viaggio”, di Amt, che ha come obiettivodi migliorare la soddisfazione e raffor-zare le scelte dei clienti abituali cheutilizzano il servizio, che riguarda 18linee bus periferiche. Coloro che le uti-lizzano potranno ricevere gratuitamen-te in tempo reale un SMS sul propriocellulare, con le informazioni sull’even-tuale interruzione del servizio dellalinea di loro interesse e del successivoritorno alla normalità. Per promuovereil nuovo servizio SMS, è stato realizza-to un volantino in ventimila copie cheriporta l’immagine della campagna, leistruzioni per accedere al servizio e ilmodulo per l’adesione.(da www.clickmobility.it)

MODENA:EMITTITRICIDI BIGLIETTIE BUONI SCONTODalle emittitrici di bordo dei mezzi

urbani di Modena, Carpi, Sassuoloe del servizio Prontobus non esconosolo biglietti, ma anche buoni scontodal valore da 1 a 5 euro. Insomma, gra-zie ad una promozione ATCM, Conade E.Leclerc-Conad, pagare il bigliettodell’autobus non è solo un gesto dove-roso ma fa anche risparmiare sullaspesa. Ogni biglietto acquistato dàdiritto allo sconto e, se la fortunaaiuta, il risparmio può essere di 2 oanche di 5 euro (L’iniziativa è validafino al 30 agosto).Si tratta di un’idea insolita per rispar-miare sui propri acquisti, ma perl’azienda di trasporto è anche unincentivo ad utilizzare i mezzi pubbliciin maniera corretta.Usufruire della promozione è sempli-

cissimo, basta salire sull’autobus e fareil biglietto nelle apposite emettitriciautomatiche: ogni biglietto incorporasul retro un buono-sconto del valoreminimo di 1 euro. In pratica il costodel biglietto viene comunque intera-mente rimborsato.(da www.romagnaoggi.it)

PARMA:CARABINIERIE POLIZIAA BORDO

Il prefetto di Parma,d’accordo con sinda-

co e questore, ha deci-so che nei prossimimesi gli agenti (maanche i carabinieri)presidieranno gli auto-

bus nelle ore notturne per prevenirepericoli e problemi. Non solo: su 30bus della Tep saranno installate delletelecamere. I viaggiatori, dunque, saran-no sotto controllo in tutti i sensi. Ladecisione presa dal prefetto PaoloScarpis mira a prevenire possibili pro-blemi e reati che si verificano e si sonoverificati negli ultimi tempi sui mezzipubblici soprattutto nelle ore notturnee su quei mezzi che vanno in periferia.Mezzi dove tutti i giorni viaggiano circa95mila passeggeri.Agenti e militari, fun-zioneranno come deterrente per i mal-viventi: negli ultimi mesi sugli autobusurbani ed extraurbani ci sono statenumerose aggressioni ai conducenti,scippi, molestie e vandalismi. Motivo inpiù per controllare, con occhi umanied elettronici, la sicurezza di chi viaggiasui mezzi pubblici.(da parma.repubblica.it)

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Il Consiglio di Stato, riunito in Adunanza plenaria, haemanato lo scorso marzo una sentenza molto impor-tante, con la quale, dopo aver effettuato una ricognizio-

ne dei principi in materia di affidamento in house dettatidalla Corte di Giustizia e dallo stesso consesso del Consigliodi Stato, ha innanzitutto ribadito quali sono i presupposti dilegittimità che devono in concreto esserci perché si possaprocedere con un affidamento in house, affrontando insecondo luogo il tema dell’affidamento a società miste pub-blico-private. Relativamente ai presupposti di legittimità, i giu-dici di palazzo Spada si sono soffermati in particolare sullacondizione del controllo analogo, con-fermando che “ai fini del controllo ana-logo su una società la partecipazionepubblica totalitaria è necessaria ma nonsufficiente”. Oltre a ciò occorre verificar-ne altri di presupposti tra cui il divieto,previsto per statuto, di cedere quote dicapitale, anche minoritarie, a soggettiprivati; l’assenza di rilevanti poteri digestione in capo al consiglio di ammini-strazione della società e la contestualecapacità per gli enti affidanti di determi-nare gli obiettivi delle società attraversopoteri maggiori rispetto a quelli attribui-ti dal diritto societario al socio di mag-gioranza; la non acquisizione di unavocazione commerciale da parte dellasocietà, che renderebbe precario il controllo dell’ente risul-tante, peraltro, dall’ampliamento dell’oggetto sociale; la sot-toposizione delle decisioni più importanti al vaglio preventi-vo dell’ente affidante. Conformemente alla necessaria pre-senza dei suddetti requisiti, il Consiglio di Stato ha ritenutodi escludere, in via generale, la riconducibilità del modelloorganizzativo della società mista al modello dell’affidamentoin house. I giudici si sono quindi soffermati sulla possibilità diaffidare direttamente la gestione di servizi pubblici locali asocietà miste pubblico-private quando con la medesima pro-cedura concorsuale si seleziona il socio privato che entra nelcapitale della società pubblica e, al contempo, si affida a tale

socio privato la gestione dell’attività operativa della società(cd. gara a doppio oggetto). Sul tema il Consiglio di Stato haricordato il precedente parere n.456/2007 fornito dalla suaseconda sezione, precisando che, a livello comunitario ilcoinvolgimento nella gestione dei servizi di soggetti privativiene visto con favore, potendo essi apportare alla pubblicaamministrazione know how e una gestione più manageriale,ma che, d’altra parte, il ricorso allo strumento della societàmista si può prestare ad abusi. Sulla scia dell’Adunanza, anchela Sezione per il Controllo della Corte dei Conti Regionesiciliana si è pronunciata sulla materia e precisamente sui

presupposti necessari per ritenere legitti-mo l’affidamento in house di un serviziopubblico ad una società ed in particolaresulla necessità di prevedere forme dicoordinamento delle scelte nel caso incui le azioni siano di proprietà di più sog-getti pubblici.Trattandosi di una evidentederoga ai principi di concorrenza e tra-sparenza, che potrebbe produrre distor-sioni del mercato, l’istituto è stato ritenu-to ammissibile solo nel rispetto di alcunecondizioni, individuate in prima analisiattraverso numerose pronunce dellaCorte di Giustizia europea, successiva-mente avallate e approfondite dallaGiustizia amministrativa. La Corte deiConti siciliana ha ribadito che l’in house

providing è ammesso, in deroga alla procedura di normaleevidenza pubblica, tutte le volte in cui un ente pubblico deci-da di affidare la gestione del servizio, al di fuori del sistemadella gara, avvalendosi di una società esterna che presenticaratteristiche tali da poterla qualificare come una sua longamanus.A quanto pare, stando alle considerazioni sin qui svol-te, emerge che, allo stato attuale, e in mancanza di indicazio-ni precise da parte della normativa e della giurisprudenzacomunitaria, non sia ancora possibile elaborare una soluzio-ne univoca o, comunque, un modello definitivo e chiaro sullabase del quale poter realizzare un simileaffidamento.eee

IN HOUSE PROVIDING:LA PRONUNCIADEL CONSIGLIO DI STATO

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IN ADUNANZAPLENARIA.MA MANCA

UN MODELLODEFINITIVO

I I I L A S E N T E N Z A I R U B R I C A

[a cura di PaolaGalantino]

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I I I T E C N O L O G I E I R U B R I C A

Dal 22 al 25 maggio si è tenuto il MoTechEco alla“Nuova Fiera di Roma”, la manifestazione del“muoversi meglio rispettando l’ambiente”, che ha

visto la partecipazione di industrie, enti, istituzioni e opera-tori di settore. MoTechEco promette di ritagliarsi un postod’onore tra gli appuntamenti salienti nel panorama fieristicosulla mobilità. Soluzioni tecnologiche efficienti per ridurre leemissioni, proposte per il futuro a basso impatto ambienta-le, educazione alla sostenibilità per grandi e piccoli, prove diguida ecologica, spettacoli con bicicletteacrobatiche, ma anche incontri emomenti di riflessione sul tema delrispetto dell’ambiente e in particolaresulle energie alternative.In particolare una sessione di dibattito èstata dedicata ai bioconbustibili, ovvero atutte le sostanze - idonee ad essere uti-lizzate nei processi di combustione -ottenute da prodotti vegetali, quindi rin-novabili su base annuale (es.: cottureoleaginose) o poliennale (es.: coltureforestali). Liquidi o gassosi i biocombusti-bili sono particolarmente interessanti e,alto stato attuale della tecnica, sonosostanzialmente due: alcool e oli. Il primopuò essere trasformato in ETBE, uncomposto idoneo ad essere miscelatonella benzina senza eccessivi problemi; isecondi si prestano ad essere trasforma-ti in esteri, denominati “biodiesel”, ehanno caratteristiche molto simili algasolio.Il biodiesel è un carburante liquido di origine completamen-te vegetale che si ottiene da oli vegetali quali olio di soia,oliodi girasole e olio di colza. Le modalità di produzione posso-no essere diverse ma, in tutti i casi si ottiene una miscela diesteri metilici e acidi-grassi: una reazione chimica conosciutada molto tempo, e già durante la seconda guerra mondialesi produceva carburante dall’olio di colza. Tuttavia solo intempi recenti si è potuto migliorare notevolmente il proces-so di trasformazione chimica. Il biodiesel costituisce l’alterna-

tiva al gasolio tradizionale e può essere impiegato nella car-burazione e nella combustione. Può essere utilizzato comecarburante al posto del tradizionale gasolio allo stato puro(questo avviene soprattutto all’estero in motori garantitidalle case costruttrici, quali Audi e Volkswagen). Come addi-tivo per migliorare le proprietà lubrificanti del gasolio tradi-zionale, in misura non superiore al 5%. In miscela al 25% conil gasolio tradizionale in tutti i motori Diesel oggi presenti sulmercato senza bisogno di alcuna modifica (in particolare

viene utilizzato nel trasportopubblico).Come carburante nei motorimarini delle imbarcazioni da diporto inmiscela al 25% con il gasolio.L’Unione Europea, e in modo particolarel’Italia, è fortemente dipendente da terzidal punto di vista energetico: circa l’85%dell’energia proviene da Paesi ad altissi-ma instabilità sociale e politica. I biocom-bustibili assicurano sicurezza nell’approv-vigionamento, stabilità dei prezzi (sonomeno sensibili ai fattori economici detta-ti dai mercati internazionali), protezionedell’ambiente, sostegno delle zone rurali.L’uso dei biocombustibili, se comparatocon quello dei combustibili di origine fos-sile, permette la riduzione delle emissio-ni gassose prodotte dai motori e consi-derate pericolose per la salute e l’azzera-mento dell’anidride carbonica. Infine, l’im-piego energetico delle colture rappre-senta per il settore agricolo una grandeopportunità: i biocarburanti potrebbero

essere prodotti partendo da coltivazioni nazionali ed inte-ressando anche superfici cospicue in sostituzione delle tradi-zionali commodities. Lo sviluppo delle colture energetiche inItalia é comunque subordinato alla definizione di accordi difiliera tra il mondo agricolo ed il mondo industriale che fino-ra, per la produzione di biodiesel, ha fatto riferimento allematerie prime (semi ed olio) provenienti da oltreconfine.eee

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MoTechEcoUNA MOSTRA

PER IMPARAREA MUOVERSI

MEGLIO

[a cura di AlessandroCesari]

LA MOBILITA’SOSTENIBILEVA IN FIERA

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“Arrivai a Matera verso le undici del matti-no. Avevo letto nella guida che è unacittà pittoresca, che merita di essere visi-

tata, che c’è un museo di arte antica e delle curiose abitazio-ni trogloditiche.Allontanatomi un poco dalla stazione, arrivaia una strada, che da un solo lato era fiancheggiata da vecchiecase, e dall’altro costeggiava un precipizio. In quel precipizioè Matera. La forma di quel burrone era strana; come quelladi due mezzi imbuti affiancati, separati da un piccolo spero-ne e riuniti in basso in un apice comune, dove si vedeva, dilassù, una chiesa bianca, Santa Maria de Idris, che pareva fic-cata nella terra. Questi coni rovesciati,questi imbuti, si chiamano Sassi. Hanno laforma con cui, a scuola, immaginavamol’inferno di Dante, in quello stretto spaziotra le facciate e il declivio passano le stra-de, e sono insieme pavimenti per chi escedalle abitazioni di sopra e tetti per quelledi sotto. Alzando gli occhi vidi finalmenteapparire, come un muro obliquo, tuttaMatera. È davvero una città bellissima, pit-toresca e impressionante”. Ecco, è così

che Carlo Levi – in “Cristo si è fermato a Eboli” - dipinge inpochi tratti di penna Matera: città antichissima e dura disasso, anche nel dialetto (in materano si chiama “Matàhr”).Città decorata al valor militare, la prima nel Mezzogiorno ainsorgere contro i nazisti. Città che ancora non è raggiuntadal sistema ferroviario nazionale, nonostante i progetti di uncollegamento risalgano al lontano 1906, e dalle strade ertee difficili. Ma con un’imprenditoria molto vivace, anche nelsistema di trasporto pubblico. Ed è qui che la Casam (coo-perativa autisti servizi automobilistici Matera) si appresta acompiere quaranta anni di servizio. In realtà il servizio di tra-

sporto pubblico urbano nella città diMatera ha inizio dal dopoguerra, quandonel ’48 la ditta “Di Caro & Canosa” costi-tuisce – con sacrifici personali – un’impre-sa di trasporto su gomma, prima solo peril raccordo delle vie del centro storico coni nuovi insediamenti abitativi (Cappuccini ePiccianello), poi anche con alcune areerurali. La ditta acquisì nuovi mezzi, costruìanche un deposito con autorimessa, manel ’57 - dopo neppure dieci anni attività

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LA COOPERATIVA“CASAM”

DI MATERAFESTEGGIAI 40 ANNI

UN BUS TRA I SASSI(DOVE IL TRENONON ARRIVA MAI)

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I I I LA NOSTRA STORIA I R U B R I C A

– i due soci furono costretti a gettarela spugna e interrompere il servizio permancanza di fondi. Dopo alcuni anniuna cooperativa, la Camerf (compostada autisti e meccanici dell’Ente riformafondiaria), riprese l’attività del traspor-to pubblico locale, acquistando 7 auto-bus usati, a credito, e istituendo cinquelinee urbane. Ma nel ’68 anche lorodovettero cessare l’attività per i debitiaccumulati e per il parco mezzi inade-guato.

I soci fondatoriMatera però non poteva restare senzaservizi automobilistici pubblici. E’ allafine di quell’anno che un altro gruppodi 25 lavoratori del settore decide dicostituire una nuova cooperativa e difar ritornare gli autobus in città: nasce laCasam. Dopo i primi, difficili anni, chemisero a rischio il futuro stesso dellacooperativa, dal ’74 – quando la nuovanormativa nazionale ha disciplinato ilsettore – e con l’ausilio dei contributiregionali, la società ha conquistato unagestione efficiente e ha iniziato lo svi-luppo che l’ha portata, oggi, ad essereuna azienda con quasi 80 dipendenti(di cui circa una ventina di soci-lavora-tori), che punta ad un servizio valido edefficace per le esigenze della città,attenta insieme nel raccogliere leopportunità offerte dalle modernetecnologie, per contribuire a risolvere iproblemi del traffico urbano e dell’in-quinamento ambientale a Matera. Perquesti motivi nel parco mezzi dellaCasam trovano posto mezzi elettricicosì come bus adatti al trasporto per i

portatori di han-dicap.Tutti i mezzi, tral’altro, sono dotatidi impianti radio(collegati con laCentrale operati-va e con l’Officinaaziendale) e didispositivi diemergenza. Nelleore serali inoltreviene organizzato,in collaborazionecon un Istituto di vigilanza, un serviziodi controllo e sorveglianza antiborseg-gio ed antimolestie.L’attenzione verso i problemi di salva-guardia dell’ambiente si realizza attra-

verso il controllo periodico dei gas discarico mediante opacimetri, ma anchecon l’acquisto di bus dotati di motoriEuro3. Il fiore all’occhiello dell’Aziendae della città è “Zero”, l’ecobus a tra-zione elettrica, silenzioso e confortevo-le, con cui è stata completata la politicadi investimenti aziendale, iniziata con

l’ammodernamento del parco rotabile- con la sostituzione dei bus che aveva-no più di 15 anni di anzianità - con seiM 231 Breda Menarinibus. La Casamdispone inoltre di due minibus“Pollicino” per il trasporto a chiamataper particolari categorie di clienti,come disabili ed anziani, e due MasterRenault, nuovi minibus a pianale ribas-sato e con pedana per disabili, acquista-ti recentemente.

La cultura sale in busUn particolare interesse viene riserva-to alle attività di promozione peraccrescere la cultura all’uso del mezzopubblico, sia per i bambini che per iragazzi e il pubblico adulto. L’idea guidadi queste iniziative è utilizzare l’autobus- luogo di naturale aggregazione - nonsolo come mezzo di trasporto maanche come spazio di incontro e cultu-ra.Tra le tante iniziative che si sono succe-dute segnaliamo i concorsi di disegnoriservato a studenti delle scuole ele-mentari e medie della città dal tema “Ilbus aiuta Matera a muoversi”; la mani-festazione “Arte in Bus”, che è statainvece l’occasione per una mostra iti-nerante allestita all’interno dei busurbani. Ancora: “Eventi in Bus”, mostrafotografica sulla condizione contadina esulla vita comunitaria, in collaborazionecon l’Archivio di Stato di Matera e lapartecipazione del Ministro per i Beni ele Attività culturali; “Eurobus”, in colla-borazione con il Comitato Provincialeper l’Euro, l’Amministrazione comuna-le, il Provveditorato agli studi e laCamera di Commercio rivolto agli stu-

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Nella pagina a fianco una veduta di Matera.Qui sopra l’autobus “Pollicino” della Casam.

Dagli archivi Casam, uno dei primi bus in circolazione a Matera.

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I NUOVIAUTOBUSECOLOGICI

E PERDISABILI

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La vostra storia è la storia di tuttinoi, associati, artigiani,

industriali, cittadini. Per questo abbiamo deciso didedicare questa rubrica alle

vostre aziende, per mettere incomune un patrimonio fatto di

pionieri e di innovatori, che hannosaputo far muovere l’Italia.

Inviate il materiale a:Promobus

Piazza dell’Esquilino, 29 - 00185 Romao via E-Mail:

[email protected]

Raccontateci la vostra Azienda

LLaa ssttoorriiaaLLaa ssttoorriiaa

BUS MAGAZINEBimestrale di politica e tecnicadei trasporti a cura di ANAV Associazione Nazionale Autotrasporto ViaggiatoriEdito da Promobus s.r.l

Anno 8 - Numero 4 Luglio - Agosto 2008

DIRETTORE EDITORIALEFrancesco Paolo Fortunato

DIRETTORE RESPONSABILESilvia Garambois

COORDINAMENTO REDAZIONALEElisabetta Paris

COMITATO SCIENTIFICOGiuseppe AlfieriAlessandro CesariMarco FicaraPaola GalantinoAntonello LucenteRoberto MaginiEmanuele MaioGabriele MontecorboliRoberta ProiettiNicoletta Romagnuolo

COLLABORAZIONIMariano Votta

PROGETTO GRAFICOE IMPAGINAZIONEAlessandra Nelli[[email protected]]

STAMPAEurograf Sud s.r.l.Uffici e stabilimento: Via delle Grotte, 11 00040 Zona Industriale Ariccia (RM)Tel. (+39) 06 9344741 (6 linee r.a.)Fax (+39) 06 9343700

EDIZIONI PROMOBUS s.r.l.AMMINISTRAZIONEPUBBLICITÀ E ABBONAMENTIResponsabileAlesssandro Cesari00185 Roma,Piazza dell’Esquilino, 29Tel (+39) 06 4879301Fax (+39) 06 4821204[[email protected]]

Finito di stampare nel mese di giugno

Registrazione presso il tribunale di Roman.336 del 26 luglio 2001

sped. in abb. post. 70% Roma

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denti elementari, di scuole medieinferiori e superiori per una informa-zione sulla entrata della nuova mone-ta. E inoltre le iniziative di “Caffè inBus”, “Natale in Bus”, “Bici in Bus”,“Scuola in Bus”.A queste proposte si sono poi aggiun-te tre pubblicazioni: “Almanacco dellaLucania Basilicata”,”Il Santo figurato” e“Arti e Mestieri”. I volumi sono statiofferti ai cittadini a fronte di un contri-buto libero e le somme raccolte sonostate interamente devolute per finisociali: tra queste, la possibilità peratleti disabili di partecipare ai campio-nati nazionali di atletica leggera e ilsostegno all’attività del CentroAntiusura provinciale.

Il turismo in BasilicataOggi il presidente della Casam,Francesco Paolo Porcari, può vantarecome “la volontà, la disponibilità alsacrificio, lo spirito di cooperazione tra

i soci, la professionalità e l’affiatamentohanno permesso di superare imomenti più delicati, rendendo il lavo-ro non come meccanica esecuzione dimansioni, ma frutto di passione, tena-cia, partecipazione vera e attiva, spiri-to di socialità, proprio di una coopera-tiva che persegue fini meramentemutualistici”.La Casam, nell’evolversi del mercato edi fronte alla sua globalizzazione chetocca anche il servizio dei trasporti, haricercato anche nuovi settori di espan-sione: così oggi Casam è trasportopubblico urbano di qualità, ma è anchecentro revisioni, officine specializzate,agenzia viaggi e turismo, noleggioautobus granturismo e noleggio auto-vetture con conducente.E per quel che riguarda il turismo,nella zona non mancano le occasioniper offrire spettacolari tour con gliautobus Gran Turismo: dagli scavi diGrumentum agli habitat rupestri, dalparco del Pollino ai CastelliFedericiani, ai Parchi letterari dellaLucania. Partendo, ovviamente, daiSassi: una bellezza unica al mondo,considerata dall’Unesco “patrimoniodell’umanità”, in un contesto generaledi sviluppo del settore incoming del-l’agenzia viaggi Travel Top.eee

L’autobus elettrico “Zero”, fioreall’occhiello dell’azienda.

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