CONSUMERS' MAGAZINE - maggio 2008

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Dall’agenzia al rogito: un percorso irto di ostacoli e costi più o meno occulti. Vi spieghiamo come attrezzarsi per evitare brutte sorprese aparre, provvigioni, im- poste varie, certificati di sicurezza: un salasso pari al 15% del valore dell’alloggio. Intermediari ingombranti e costosi, una burocrazia molto spesso opprimente. E molte anomalie tutte italiane. Nono- stante la fine del grande boom che aveva portato alle stelle le quotazioni immobiliari, l’ac- quisto di una casa rimane un’e- sperienza che può risultare molto stressante, oltreché co- stosa. Arrivare preparati al mo- mento dell’acquisto allora è un segreto fondamentale per evi- tare brutte soprese. Il dossier di Consumers’ Magazine ripercor- re tutte le tappe che portano al sospirato rogito, passando per intermediazioni, visite all’ap- partamento, contratti prelimi- nari. E vi fornisce una guida in 14 punti compilata dai nostri esperti per un acquisto consa- pevole. C Macchine e poveri l costo del grano, del riso, della soia sta crescendo. Il valore delle azioni delle aziende che producono biocarburanti aumenta. I campi producono etanolo al posto del pane. Il cibo crea energia meccanica, non più umana. Le macchine vengono sfamate, i poveri del mondo tirano la cinghia. I Il biocarburante genera un surplus azionario per le aziende dell’energia. L’assenza di cibo crea invece i morti di fame. Giro, girotondo, cade il mondo, cade la terra, salgono i dazi, cresce la fame, l’azione si impenna. Tutti giù per terra. Beppe Grillo www.beppegrillo.it Edizioni multimediali, con possibilità di aggiornamenti dei libri di testo scaricabili da internet. Liste online per la scelta dei te- sti da parte degli insegnanti, con confronti trasparenti sui prez- zi. Sviluppo di forme alternative all’acquisto, come il noleggio, il comodato e l’usato. Si chiude con un accordo che farà bene alle tasche di studenti e genitori l’istruttoria avviata dall’Anti- trust contro l’Aie - Associazione italiana editori. Secondo la Cia - Confederazione italiana agricoltori, tre pro- sciutti (cotti e crudi) su quattro in commercio in Italia sono or- mai stranieri. Nel 2007 sono arrivati da oltre frontiera oltre 60 milioni di prodotti con nomi di fantasia come “prosciutto del contadino”, “prosciutto nostrano”... Il rischio è la scomparsa dalle tavole degli italiani di ben 16 Dop, come il Prosciutto di Parma, il San Daniele, il Culatello di Zibello. Energia Solare termico, storia di un’occasione mancata Pag. 5 Liberalizzazioni Luci e ombre sotto le lenzuolate Pag. 6 Acquisti La spesa al tempo dei Farmer’s market Pag. 7 Le rubriche Notizie, campagne, informazioni utili Pag. 8/11 maggio 2007 di Lorenzo Miozzi* arato il nuovo governo, tutti siamo in attesa di ca- pire se la nuova compagine che guiderà l’Italia in- traprenderà da subito azioni riformatrici anche coraggiose oppure segnerà il passo, magari dopo alcuni effetti annuncio. L’atmosfera strana che si respira è che le effettive emergenze che attanagliano l’Italia abbiano da- to una spazzata su tutto quanto è stato fatto in questi an- ni, dimenticando anche i percorsi positivi avviati e che, come consumatori, chiediamo al nuovo governo di rafforzare. L’ultima Finanziaria, per esempio, ha visto approvati almeno quattro importanti provvedimenti. *presidente Movimento Consumatori V segue a pagina 4 dossier da pagina 2 a pagina 4 editoriale Servizi pubblici, ora tocca a noi una buona notizia... L’informatica contro il caro libri + ...e una cattiva Prosciutto poco made in Italy L’intervista Corrado Sforza Fogliani Presidente di Confedilizia a pagina 4 GUIDA ALL’ACQUISTO CASA DOLCE CASA, QUANTO MI COSTI? Imagoeconomica

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Mag 2008 - Una pubblicazione sul mondo consumerista e non solo. Movimento Consumatori propone ogni mese un dossier su tematiche di stretta attualità, notizie, interviste e informazioni utili per i cittadini-consumatori. "Consumers' magazine", è distribuito ai soci del Movimento Consumatori una volta al mese.

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Dall’agenzia al rogito: un percorsoirto di ostacoli e costi più o meno

occulti.Vi spieghiamo comeattrezzarsi per evitare brutte sorprese

aparre, provvigioni, im-poste varie, certificati disicurezza: un salasso pari

al 15% del valore dell’alloggio.Intermediari ingombranti ecostosi, una burocrazia moltospesso opprimente. E molteanomalie tutte italiane. Nono-stante la fine del grande boomche aveva portato alle stelle lequotazioni immobiliari, l’ac-quisto di una casa rimane un’e-sperienza che può risultaremolto stressante, oltreché co-stosa. Arrivare preparati al mo-mento dell’acquisto allora è unsegreto fondamentale per evi-tare brutte soprese. Il dossier di Consumers’ Magazine ripercor-re tutte le tappe che portano alsospirato rogito, passando perintermediazioni, visite all’ap-partamento, contratti prelimi-nari. E vi fornisce una guida in14 punti compilata dai nostriesperti per un acquisto consa-pevole.

C

Macchine e poveril costo del grano, del riso, della soiasta crescendo. Il valore delle azioni

delle aziende che produconobiocarburanti aumenta. I campi

producono etanolo al posto delpane. Il cibo crea energia

meccanica, non più umana. Lemacchine vengono sfamate, i

poveri del mondo tirano la cinghia.

IIl biocarburante genera un surplusazionario per le aziende dell’energia.L’assenza di cibo crea invece i mortidi fame. Giro, girotondo, cade il mondo, cadela terra, salgono i dazi, cresce la fame,l’azione si impenna. Tutti giù perterra.

Beppe Grillowww.beppegrillo.it

Edizioni multimediali,con possibilità di aggiornamenti dei libridi testo scaricabili da internet. Liste online per la scelta dei te-sti da parte degli insegnanti,con confronti trasparenti sui prez-zi. Sviluppo di forme alternative all’acquisto, come il noleggio,il comodato e l’usato. Si chiude con un accordo che farà benealle tasche di studenti e genitori l’istruttoria avviata dall’Anti-trust contro l’Aie - Associazione italiana editori.

Secondo la Cia - Confederazione italiana agricoltori, tre pro-sciutti (cotti e crudi) su quattro in commercio in Italia sono or-mai stranieri. Nel 2007 sono arrivati da oltre frontiera oltre 60milioni di prodotti con nomi di fantasia come “prosciutto delcontadino”,“prosciutto nostrano”... Il rischio è la scomparsadalle tavole degli italiani di ben 16 Dop, come il Prosciutto diParma, il San Daniele, il Culatello di Zibello.

EnergiaSolare termico, storiadi un’occasione mancataPag. 5

LiberalizzazioniLuci e ombresotto le lenzuolatePag. 6

AcquistiLa spesa al tempodei Farmer’s marketPag. 7

Le rubricheNotizie, campagne,informazioni utiliPag. 8/11

maggio2007

di Lorenzo Miozzi*arato il nuovo governo, tutti siamo in attesa di ca-pire se la nuova compagine che guiderà l’Italia in-traprenderà da subito azioni riformatrici anche

coraggiose oppure segnerà il passo, magari dopo alcunieffetti annuncio. L’atmosfera strana che si respira è che leeffettive emergenze che attanagliano l’Italia abbiano da-to una spazzata su tutto quanto è stato fatto in questi an-ni, dimenticando anche i percorsi positivi avviati e che,come consumatori, chiediamo al nuovo governo dirafforzare. L’ultima Finanziaria, per esempio, ha vistoapprovati almeno quattro importanti provvedimenti.

*presidente Movimento Consumatori

V

segue a pagina 4

dossier da pagina 2 a pagina 4

editorialeServizi pubblici, ora tocca a noi

una buona notizia...L’informatica contro il caro libri+

...e una cattivaProsciutto poco made in Italy

L’intervistaCorrado Sforza Fogliani

Presidente di Confedilizia

a pagina 4

GUIDA ALL’ACQUISTO

CASA DOLCE CASA,QUANTO MI COSTI?

Imagoeco

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ica

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«infatti, l’agenzia serve due clienti in una stessa trattati-va. Come se un avvocato lavorasse per conto di due par-ti litiganti in uno stesso processo. Chi è più tutelato? Al-la fine solo l’agente che guadagna sia a sinistra che a de-stra».

La giungla dell’intermediazione immobiliare è frut-to della liberalizzazione del settore. Le tariffe massimeper le commissioni sono state cancellate. Dovrebbe vin-cere il mercato libero, quindi la concorrenza e prezzi piùbassi. «Succede invece il contrario, perché le commis-sioni sono lievitate imponendo un doppio onere per chicompra casa. Ora sarebbe meglio stabilire un tetto del2% a transazione».

Gabelle e notaiLa casa dei sogni però è lì a portata di mano, le foto

affisse in una vetrina del real estate nostrano, una visitache conquista. Gli aspiranti proprietari - non incontran-do la soluzione, più economica ma talvolta più rischio-sa, da privato a privato - tirano dritto e pagano pegno.Ma la babele delle tasse non finisce qui. Anzi, ingoiato ilrospo dei costi per l’agenzia immobiliare, si entra nei gi-roni della burocrazia. Perché l’anomalia italiana è sem-pre una questione di imposte. Per la prima casa toccasborsare il 4% sul valore dell’immobile, sulla seconda lagabella si impenna fino al 10%. L’Erario gongola.«Mentre deperisce il mercato degli affitti», continuaBreglia, «questa disparità di trattamento va a colpire laprima casa. Chi compra la seconda abitazione ammor-tizzerà poi i costi delle tasse sulla locazione. A rimettercinon sono i ricchi, ma come al solito i meno abbienti».

Ecco che poi si arriva alle imposte di trasferimentodell’immobile: la tassa di registro vale il 3% dell’allog-gio. Ci sono poi altre gabelle fisse ipotecaria e catastale(168 euro più rispettivamente 2% e 1% del valore del-l’appartamento).

di Christian Bennaon verseranno lacrime per la scomparsa - tutt’al-tro che prematura - dell’Ici. Ma gli italiani conti-nueranno a piangere amaro sul bollettino delle

spese per l’acquisto di un alloggio. Perché, anche se latassa sulla casa sarà abolita, il mattone tricolore resteràcomunque il più caro d’Europa. E questa volta non c’en-trano i prezzi al metro quadro (gonfiati da anni di spe-culazione, ora in pieno sboom) e dai rialzi dei tassi di in-teresse sui mutui decisi dalla Banca centrale europea. Ilconto salato sta a monte. O meglio, matura lungo la fi-liera dell’acquisto che, tra firmette e timbri, ad ogni pas-saggio impone un dazio, uno scotto in denaro sonanteper procedere oltre e finalmente mettere piede nel nidodomestico.

Agenzie pigliatuttoVuoi l’appartamento di proprietà? Allora preparati asborsare fino al 15% del valore dell’alloggio. Un salasso- rendicontato al dettaglio dall’ufficio studi di Arpe - Fe-derproprietà e Confappi - che ha molte voci in rubrica,dalla caparra al rogito fino ai nuovi certificati sull’ener-gia e sulla sicurezza. Già in partenza bisogna metteremano al portafoglio e impegnarsi a remunerare genero-samente chi fa da tramite tra la casa dei sogni, compra-tore e venditore. Protagoniste del mercato sono le agen-zie immobiliari, imprese che nel panorama cittadinocontendono agli sportelli bancari il primato delle inse-gne, a garanzia di un business facile e lucrativo. Il perchéè presto detto. Al professionista delle compravenditespetta una percentuale che ruota intorno al 3 - 4% (+Iva) per ogni transazione stipulata. Quota che raddop-pia, perché prelevata sia dall’acquirente che dal vendito-re. «In pieno conflitti di interessi», sostiene Mario Bre-glia, presidente di Scenari Immobiliari, istituto indi-pendente di studi e ricerche sui mercati immobiliari,

N

A contratto chiuso, caparra depositata, saldati i con-ti con Fisco e Catasto, non resta che l’ultimo passaggio,quello del rogito, da registrare, previo appuntamento,presso la scrivania del notaio, il professionista che certi-fica - a tariffa variabile, tanto che non ci sono stime pre-cise sui costi - la transazione avvenuta. Spiega MarioBreglia: «Nei Paesi anglosassoni questo ruolo non è ap-pannaggio dei soli notai. Ma qualunque funzionariopuò esercitare questa funzione, liberando il mercato dilacci e lacciuoli e ulteriori costi».

Chiavi in mano, pagato tutto il pagabile, al neo pro-prietario non resta che fare i conti con amministratore,spese di condominio, rifacimento della facciata dellostabile e degli impianti di sicurezza.

ietro il boom della casa che cosa si nasconde? «Unatruffa continuata», secondo Luca Leone, l’autore di

Sotto il mattone, e l’agente immobiliare pentito intervistatoin uno dei capitoli del lavoro, un reportage in uno dei buchineri italiani che ogni anno ingoia sogni, speranze e risparmidi milioni di persone. Il racconto caustico e sarcastico diun’avventura al limite dell’impossibile in un gustoso e alcontempo amaro slalom tra ampi saloni e tetti pericolanti,angoli cottura dagli spazi bizzarri e mostruosità edilizie,servitù di passaggio e cessi che scaricano nell’insalatapiantata nel terreno altrui, il tutto per il coronamento di unsogno comune: un luogo gradevole in cui vivere. Ricco dianeddoti e suggerimenti per non incappare in trappole illibro è dedicato «a chi cerca casa e non trova pace».

Luca Leone, Sotto il mattone -L’avventura di cercare casa. Infinito edizioni

D

2 dossier

MERCATO IMMOBILIARE

Dall’agenzia al notaioIl costoso viaggioverso una nuova casaUn salasso pari al 15% del valore dell’alloggio, composto dicaparre, provvigioni, imposte varie, certificati di sicurezza. Conintermediari ingombranti e onerosi. E molte anomalie tutte italiane

Il libro

+ il mercatoSipario sul grande boom, ora anche i prezzi cominciano a scendere

rolla la casa, tempo di comprare. In pie-no sboom del mercato immobiliare si co-mincia a trovare qualche affare sotto la

selva di cartelli vendesi che tappezzano gli sta-bili italiani. Ma occorrono liquidi, e parecchi. Ocapacità di indebitarsi a fronte di un caro mutuiche non la vuole smettere di vedere salire le suerate. È la realtà a due facce del mattone Madein Italy, che, dopo una sbornia lunga sette annidi super compravendite e prezzi all’insù, tirabruscamente il freno a mano.Il tonfo è certificato dall’Agenzia del territorio,che nell’Osservatorio 2007 registra compraven-dite in calo del 7,1% contro il +1,3% del 2006.Dall’Agenzia fanno notare che sul comparto pe-

C sano «fattori strutturali legati al ciclo immobi-liare,che è evidentemente arrivato alla sua faseconclusiva.Tra questi i tassi di interesse per i mu-tui, passati mediamente dal 3,5% del 2003 al5,3% del 2007, e il livello raggiunto dal prezzodegli immobili». Su quest’ultimo punto dall’A-genzia sottolineano che i prezzi del residenzia-le sono saliti nei grandi Comuni in media del35% negli ultimi tre anni.Ora però il fiato cortodel mercato incomincia a limare i prezzi.Che ini-ziano lentamente a scendere. O meglio si muo-vono al ritmo dell’inflazione in centro città,mentre tendono addirittura a svalutarsi nelleperiferie. Gli speculatori si fregano le mani. Ilpiccolo proprietario con un bel gruzzolo può av-

vicinarsi al sogno di una casa senza rimetterciuna fortuna.Il consuntivo dell’anno 2007 evidenzia che nelsegmento residenziale le compravendite sonoscese del 4,6% con 806.225 transazioni controle 845.051 del 2006, ma dando un occhio agliandamenti semestrali la discesa è più marcatanell’ultima parte dell’anno: -5,8% con 393.450compravendite nel secondo semestre 2007. Ilcalo più consistente si è registrato al Sud(5,2%), seguito dal Nord (-4,7%) mentre la di-scesa è stata più contenuta al Centro (-3,5%).«Negli ultimi anni si è assistito a un sensibilespostamento delle compravendite dalle cittàmaggiori ai comuni minori», recita l’Osservato-

rio. «Nel 2007, invece, pur confermandosi unamiglior tenuta del mercato nei comuni minori,si verifica,per la prima volta dal 2001,un sensi-bile calo delle compravendite,pari al -5,8%,an-che nei comuni non capoluogo». I cali più con-sistenti nel numero di compravendite si sono re-gistrati a Napoli (-16,2%), Milano (-11,8% a li-vello annuale, con una discesa ridimensionatarispetto al -13,5% del primo semestre dell’an-no) e Palermo (-12,4%).E i prezzi? Secondo l’A-genzia del Territorio il prezzo medio al mq è pa-ri a 1.557 euro (+2,6% rispetto al semestre pre-cedente e +5,5% su base annua), con una cre-scita però dei prezzi rallentata rispetto a quellaregistrata nel semestre precedente. (C.B.)

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Agenzia, provvigione, compromesso, rogi-to. Orientarsi nel mondo delle compraven-dite immobiliari può essere spesso compli-cato. E all’interno della scarsa competen-za degli acquirenti si possono nasconderetrappole e costi occulti. Ecco una piccolaguida all’acquisto, compilata dall’espertodel Movimento Consumatori, RobertoBarbieri. 14 punti per acquistare senza ri-schi. E senza salassi.

Agenzia immobiliare1. Verificare che il mediatore immobi-liare sia iscritto al ruolo degli Agenti d’af-fari in mediazione presso una Camera dicommercio.2.Ricordare che il diritto alla provvigio-ne, a carico sia del venditore sia del com-pratore, matura al momento della con-clusione dell’affare, e per il solo fatto chel’agente ha posto in relazione le parti, aprescindere dall’attività di assistenzasvolta nella definizione degli accordi.3. La proposta di acquisto che si sotto-scrive presso l’agenzia rappresenta già unvero e proprio compromesso di compra-vendita: non vi saranno ulteriori succes-sive possibilità di trattativa, né di ripen-samento per l’acquirente e obbliga sol-tanto l’acquirente in modo irrevocabilenei confronti sia del venditore sia dell’a-genzia.4. Alla sottoscrizione della propostad’acquisto non rilasciare mai un assegnointestato all’agente immobiliare, ma alproprietario con la clausola di non tra-sferibilità.5. Tutti i moduli (incarico, propostad’acquisto) devono essere letti attenta-mente prima della sottoscrizione. Ri-chiedere la consegna del modulo primadella sottoscrizione, per poterlo verifica-re con calma. Tale possibilità sarà ancheindice di serietà dell’agente immobilia-re: diffidare delle agenzie che creanoproblemi sul punto.

Trattativa diretta6. Nel caso di trattativa diretta tra ven-ditore e acquirente si consiglia di rivol-gersi ad un esperto (notaio, avvocato, al-tro professionista competente o associa-zioni dei consumatori) onde procederealle necessarie verifiche prima di sotto-scrivere il preliminare.

Sempre7. Dopo aver visitato l’immobile, pre-tendere di conoscere la condizione delbene relativamente sia alla intestazionedi proprietà (presso la Conservatoria deiregistri immobiliari) che alla situazionecatastale e di regolarità sotto il profilodella concessione amministrativa (con-doni, licenze, altro), chiedendo di potervisionare le planimetrie e la documenta-zione catastale.8. Definire la ripartizione delle spesecondominiali nel lasso di tempo preli-minare di compravendita e rogito; dellespese di manutenzione straordinaria giàdeliberate e delle spese occorrenti per sa-nare eventuali abusi edilizi.9.Occorre anche ricordare che, trattan-dosi di immobili, la legge esige che i re-

lativi contratti siano stipulati per iscrittoa pena di nullità; una proposta di acqui-sto verbale non avrebbe alcun valore giu-ridico.10. Dalla stipula del preliminare nasco-no tra le parti i diritti ed obblighi stabili-ti dall’art. 2932 Codice civile: se una del-le parti obbligate a concludere il futurocontratto si rende inadempiente, la con-troparte potrà ottenere dal giudice unasentenza che produca gli effetti del con-tratto definitivo non concluso.11. Il contratto preliminare, in attesadel rogito, può essere trascritto presso laConservatoria, purché stipulato conscrittura privata autenticata da notaio.La trascrizione rende pubblico il preli-minare e tutela l’acquirente dalle conse-guenze dannose per trascrizioni pregiu-dizievoli sull’immobile (pignoramenti,sequestri, altro), che potrebbero interve-nire tra la stipula del preliminare e quel-la del contratto definitivo, o per falli-mento del venditore. Le parti ovvia-mente indicheranno nel successivo ro-gito definitivo la medesima cifra indica-ta nel preliminare.12. La trascrizione del preliminare haun costo aggiuntivo di circa 1.000 euroma è particolarmente consigliata: se ilvenditore è un imprenditore; se tra la sti-pula del contratto preliminare e quelladel definitivo si devono eseguire lavoridi ristrutturazione, chiedere concessio-ni, autorizzazioni o condoni, finanzia-menti, altro; se tra il preliminare e il de-finitivo intercorre un lungo lasso di tem-po; se viene versata una caparra di im-porto elevato.13. In caso di inadempimento, la capar-ra funziona come garanzia per il risarci-mento predeterminato del danno. Se laparte inadempiente è il soggetto che hadato la caparra la perde; se invece è ina-dempiente chi ha ricevuto la caparra,dovrà restituire il doppio della stessa.

14.Il contratto definitivo (ossia il cosid-detto rogito notarile) è stilato dal notaiodi fiducia del compratore e contiene tut-ti gli elementi necessari ad individuarel’immobile da trasferire. Il notaio deveprocedere alla registrazione pagando lerelative imposte per conto dell’acqui-rente.

In caso di acquisto di immobile dacostruire, o non ancora ultimato, il de-creto legislativo n. 122/2005 approntaconcreti mezzi di protezione a favoredell’acquirente, nel caso in cui il costrut-tore si venga a trovare in una situazionedi crisi, sia cioè sottoposto ad esproprioo fallimento.

3dossier

Intermediazioneonline

a Rete continua a guadagnare spazionella vita degli italiani e anche uno

degli ambiti fino ad oggi tabù, quellodella ricerca di un appartamento, si stapoco a poco trasferendo sul web.Arivelarlo è, un’indagine condotta perconto del sito eBayCase.it da Ipsos. Unitaliano su 4 dichiara che in futuro siservirà del web per vendere o comprareuna casa. Già oggi lo hanno fatto in 1,5milioni e l’87% di loro,indipendentemente dall’aver poiacquistato o affittato un immobile trovatosul web, lo ha ritenuto un canale moltoutile. Secondo i dati diffusi da eBayCase eIpsos, l’indicazione chiara del prezzo e lapresenza di immagini (fotografie opiantina dell’immobile) e in particolare laloro qualità, sono i criteri principali dellaricerca online di un immobile(rispettivamente 64%, 51% e 39%).

www.ebaycase.it

L

IL VADEMECUM DI MC

Guida all’acquisto consapevoleDal primo contratto con ilmediatore alla firma delrogito notarile. 14 regoleper affrontare lacompravendita con ilbackground necessario adevitare brutte sorprese.E costi aggiuntivi

+canali alternativi

Il mutuosenza segreti

utuo Informato. Indicazioni a chirichiede un mutuo ipotecario, la

prima guida per il cittadino realizzata dalConsiglio nazionale del notariato e dalleassociazioni dei consumatori, tra cui ilMovimento Consumatori, arriva allaseconda edizione. La nuova edizione illustrale novità introdotte in materia dalla legge40/2007, meglio conosciuta come decretoBersani-bis, e dalla legge finanziaria 2008.La pubblicazione informa i cittadini suiproblemi più frequenti con cui si devonoconfrontare nella stipula di un mutuo perl’acquisto della casa, spiegando le tappeprincipali e aiutandoli ad evitare “passifalsi” o errori. www.notariato.it

M

+ la guidaPREZZI MEDI DEGLI IMMOBILI DI ZONE CENTRALI OMOGENEE DI ALCUNE CITTÀ SPAGNOLE E ITALIANE(euro/mq, aprile 2008, escluse le punte di mercato)

Città Minimo MassimoMadrid 3.800 5.200Barcellona 3.650 4.700Saragozza 3.600 5.150Ibiza 2.600 4.500Marbella 2.650 4.100Formentera 2.900 5.200Milano 6.500 8.000Roma 6.200 8.400Argentario 5.000 7.500Capri 8.500 12.000Elba 3.000 4.500

IL TREND DEL MERCATO IMMOBILIARE NEGLI ULTIMI ANNI

ANNO NUMERO COMPRAVENDITE DIFF.% ANNO PRECEDENTE

2007 -7,1%2006 +1,3%2005 +5,4%2004 +6,9%2003 -1,1%2002 +14,0%2001 +1,0%

ANDAMENTO DELLE COMPRAVENDITE NEL SETTORE RESIDENZIALE DELLE PRINCIPALI CITTÀ NEL 2007

CITTÀNUMERO COMPRAVENDITE

DIFF.% 2006-2007

Roma -8,3%Milano -11,8%Torino -4,3%Napoli -16,2%Genova -10,3%Palermo -12,4%Bologna -2,8%Firenze -2,8%

LE PRINCIPALI SPESE ED IMPOSTE SUI TRASFERIMENTI IMMOBILIARI IN EUROPA(valori percentuali)

SPESE D'ACQUISTO IMPOSTE

PaeseAgenzie

immobiliariAltre spese (perito, avvocato, notaio…)

Imposta di trasferimento

Austria 6,0 1,6 3,5Belgio 3,0 0,8 11,5Rep Ceca 3,0 0,1 0,0Danimarca 2,7 0,8 0,0Inghilterra 1,4 0,3 3,0Finlandia 3,1 0,0 4,0Francia 6,0 1,0 5,1Germania 4,0 0,7 3,5Grecia 4,0 2,8 11,3Ungheria 3,0 0,6 5,9Irlanda 1,3 0,9 7,5Italia 4,0 1,0 10,0°Olanda 1,9 0,3 6,0Polonia 1,3 0,4 10,0Portogallo 3,8 0,1 0,8Spagna 6,0 0,2 7,0Svezia 2,6 0,0 1,5Svizzera 3,5 0,7 0,0Media 3,3 0,7 5,3Usa (New York)* 0,0 1,0 1,0 Fonte: SCENARI IMMOBILIARI e AGENZIA DEL TERRITORIO

° La percentuale si riduce al 4%se prima casa

* Il fee dell’agenzia è interamentea carico del venditore

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ille bolli - verdi, blu, rossi e az-zurri - sulla casa. Una pletora ditasse indirette, dall’impiantisti-

ca al condominio fino all’energia e alla si-curezza degli ascensori, che fa felici enticertificatori e artigiani ma rischia di met-tere all’angolo i consumatori, strangolatidalle super spese dell’alloggio. Sul tavolodi Corrado Sforza Fogliani, presidentedi Confedilizia, si affastellano a dismisu-ra codici e normative che impacchettanol’alloggio come un prodotto alimentare,garantito a cinque stelle ma salatissimo.«Si tratta di imposte indirette, sollecitatedalle corporazioni, tuttavia ben più eso-se che nel resto d’Europa», dice SforzaFogliani. «Al nuovo governo chiediamodi porre un freno a tutti questi certificati.E soprattutto spingiamo per una riformadel Catasto in senso reddituale e non pa-trimoniale, come ipotizzato dal prece-dente esecutivo».Consumers’ Magazine: PresidenteSforza, perché puntate tanto su questariforma?Corrado Sforza Fogliani: L’impostaerariale sul patrimonio di un alloggio èingiusta e penalizza i contribuenti menoabbienti. È molto più equo orientare ilfisco sui redditi effettivi delle persone.Altrimenti una famiglia non potrebbepermettersi neppure di ereditare o di ac-quistare a rate un alloggio di valore. Lapatrimoniale sugli immobili è una formadi ghettizzazione sociale. Un riforma che

M potrebbe dare slancio al mercato immo-biliare, oggi ingessato da un’infinità dibalzelli, dando impulso alle contrattazio-ni e moderando pure i prezzi. CM: Un’altra battaglia, che vi vede almomento vincitori, è quella sul “libret-to sulla casa”, analogo a quello dell’au-tomobile. È un provvedimento così ter-ribile?Sforza: Il Consiglio di Stato, dopo unnostro esposto, ha bloccato l’obbligo difare una radiografia completa dell’im-mobile. L’ipotesi prendeva in considera-zione un check up delle strutture portan-ti, da aggiornare ogni otto anni per ga-rantire la salubrità dell’immobile, che senon effettuata, al costo superiore a 200euro per screening, avrebbe limitato leattività di ristrutturazione. Questo li-bretto avrebbe dovuto fornire un elencodegli impianti tecnici contenuti nel fab-bricato, lo stato degli impianti di raccol-ta delle acque, gli antincendio, gli im-pianti elettrici e di messa a terra; persinoi sistemi d’allarme. Tutte spese che avreb-bero dovuto affrontare i proprietari suconsulenza di professionisti. Bisognasmetterla di considerare le case degli ita-liani come un salvadanaio a cui tutti, dal-lo Stato alle imprese, possono attingerein continuazione. CM:Restano i certificati sull’energia, lasicurezza, gli impianti...Sforza: La fucina normativa sforna re-gole senza soste. Il risultato è che in Italia

si sborsa più che altrove. Nessuno mettein discussione l’importanza delle normedi garanzia, anche se gli incidenti di na-tura domestica sono molto bassi. Ma midomando come sia possibile che i certifi-cati sugli ascensori superino i livelli di si-curezza dettati dall’Unione Europea. Inrealtà si tratta della pressione delle corpo-razioni per poter installare e effettuaremanutenzioni sulle nostre case. Negli ul-timi anni il ministero è stato largo di ma-no con le facilitazioni. CM:Perché non la convince il bollino diefficienza energetica? Impone bassiconsumi, soluzioni di riscaldamentosostenibile e minori costi.Sforza: Questa certificazione in sé nonè un male. Il problema sono i doppioni.Oggi, allo studio, anche se manca anco-ra il decreto attuativo, ci sono anche ibollini regionali che presto supererannoquelli statali. Una confusione che avràcome unico merito di farci rimpiangerel’Ici.CM:E sul fronte affitti, cosa chiedete alnuovo governo?Sforza: Ci aspettiamo un forte rilanciodell’affitto, anche attraverso la ristruttu-razione di immobili inabitabili dei centristorici piuttosto che attraverso la costru-zione di nuove case. Occorre un segnaleforte, a cominciare dalla tassazione sepa-rata dei redditi da locazione perlomenoper i contratti a canone stabilito dallacontrattazione coi sindacati inquilini.

INTERVISTA AL PRESIDENTE DI CONFEDILIZIA

Bollini e certificatiUna giungla che pesasulle nostre tasche

Management dell’immobileQui, tra le difficoltà, si nascondono anche alcune op-portunità. Come quella di far crescere il valore del pro-prio immobile. Molto dipende dal piano urbanistico,dallo sviluppo del quartiere. Ma rendere la propria ca-sa un alloggio a 5 stelle è una sfida che può essere vintaanche dal proprietario.

Per questa ragione nasce una nuova figura del mer-cato, quella del professionista che si occupa di manage-ment del patrimonio immobiliare. La Saa - Scuola diamministrazione aziendale di Torino ha creato un cor-so per sfornare questi operatori in grado di supportarel’interno ciclo di vita dell’immobile. Dice AntonellaRaimondo, responsabile del master: «La piccola e me-dia proprietà, ovvero il 98% del mercato italiano, nonha strumenti e figure professionali formate per poteressere di supporto al momento dell’acquisto o dellavendita di un bene e tantomeno nella valorizzazionedegli asset di uno stabile. Il nostro obiettivo è far nasce-re veri e propri manager del condominio, non più sem-plici amministratori delle spese, ma persone capaci difar cresce il valore della casa».

Christian Benna

Ricordiamo l’azione collettiva risarcitoria, il garante perla sorveglianza dei prezzi, la regolamentazione fiscale suigruppi d’acquisto. Ma soprattutto la previsione per le as-sociazioni dei consumatori di un ruolo partecipativo,consultivo e di controllo in relazione alla determinazio-ne e al rispetto degli standard qualitativi del servizio pub-blico locale stabiliti nelle Carte dei servizi e nei Contrat-ti di servizio.

La portata della norma non sembra essere stata coltanella reale potenzialità e forse è passata addirittura inos-servata alla maggior parte degli enti locali, che tuttoratenderebbero a non applicarla. In particolare l’art. 2 pre-scrive l’osservanza di una serie di disposizioni che il sog-getto erogatore del servizio pubblico locale è tenuto a ri-spettare, a tutela dei diritti dei consumatori ed al fine digarantire la qualità, l’universalità, e l’economicità dei ser-vizi pubblici locali. L’ente locale competente, in virtù delprincipio di sussidiarietà, è tenuto a garantire l’applica-zione di tali disposizioni in sede di stipula dei contrattidi servizio.

Il contratto di servizio deve contenere la previsionedell’obbligo di emanare una “Carta della qualità dei ser-vizi”, redatta e pubblicizzata in conformità ad intese conle associazioni dei consumatori, nella quale vanno ripor-tati gli standard di qualità e di quantità relativi al serviziocosì come determinati nel contratto di servizio. Inoltre,nella Carta dei servizi debbono essere previste le moda-lità di proposizione del reclamo, le vie conciliative e giu-diziarie, nonché le modalità di ristoro dell’utenza.

Secondo la norma, il contratto di servizio deve pre-vedere un sistema di monitoraggio permanente del ri-spetto dei parametri stabiliti dal contratto stesso, a cuipartecipano le associazioni dei consumatori, che si con-figurano anche come tramite per la ricezione di reclami,osservazioni e proposte da parte dei cittadini in relazio-ne all’attività di monitoraggio.

Un’ulteriore barriera ai diritti di cittadinanza è stataabbattuta e un nuovo fronte di impegno e partecipazio-ne civica si apre per le organizzazioni dei consumatori.

Lorenzo Miozzi

«Si tratta di imposteindirette: il nuovo governodovrà mettere ordine».Parola di Corrado SforzaFogliani, rappresentantedei proprietari. Cheaggiunge: «Nonmandiamo in soffitta lariforma del catasto»

orrado Sforza Fogliani, classe 1938, èpresidente di Confedilizia, l’associazione

di secondo grado che riunisce leorganizzazioni territoriali a tutela deiproprietari di un appartamento, articolata

sull’interoterritorionazionale in oltre200 sedi.Avvocato, autoredi numerosepubblicazionigiuridiche (fra le

quali Il Codice della banca, Il nuovissimoCodice delle locazioni e Il Codice delcondominio), dirige anche l’Archivio dellelocazioni e del condominio. È fondatore etuttora consigliere della sezione piacentinadi Italia Nostra. www.confedilizia.it

C

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segue dalla prima

editorialeServizi pubblici, ora tocca a noi

Chi è

4 dossier

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nicipalità non hanno le risorse per cofinanziare. Gli ottoComuni in lizza intanto ricevono 3,5 milioni di euro. Incassa ci sono ancora 5,7 milioni di euro.

Che fare? Il ministero dell’Ambiente, a distanza pe-raltro di due anni dalla prima concessione dei contribu-ti, nel dicembre 2004 amplia il ventaglio dei possibili be-neficiari del programma estendendolo alle altre ammi-nistrazioni pubbliche. Il progetto intanto viene ribattez-zato: non più Comune solarizzato ma Solare termico.

In particolare, coglie l’occasione per dare attuazionea un Protocollo di intesa del 2001 con il ministero dellaGiustizia che prevede l’installazione di 5mila metri qua-dri di pannelli solari termici negli istituti penitenziari.Costo del programma, 2,5 milioni di euro che il mini-stero dell’Ambiente finanzia per il 30% (774mila euro).Gli istituti che parteciperanno al progetto vengono in-dividuati però solo a fine 2007 (solo Rebibbia di Romaparte prima con un’iniziativa pilota).

di Francesco Denten teoria avrebbero dovuto scaldare acqua per riscal-dare ambienti e piscine. In pratica, come succedespesso nel Belpaese, hanno bruciato soprattutto una

buona occasione. Per ridurre le emissioni di gas serra, peravvicinare l’Italia agli obiettivi fissati dal Protocollo diKyoto, per responsabilizzare gli enti locali sul tema delrisparmio energetico, per dar vita, infine, a cooperative emicro imprese ambientali.

Sotto la lente della Corte dei Conti sono finiti i pan-nelli solari per la produzione di energia previsti dal pro-getto Solare termico del ministero dell’Ambiente. Im-pianti che avrebbero dovuto essere in funzione già datempo e che dieci anni dopo l’avvio delle procedure so-no, invece, per poco meno della metà ancora sulla carta.

Inefficienze a catenaLa storia che la magistratura contabile ha ricostruito nel-l’indagine depositata a metà aprile è, tuttavia, una storiadi inefficienze più che di sprechi. Buona parte delle ri-sorse a disposizione, infatti, sono ancora in cassa e atten-dono soltanto d’essere spese. Inefficienze che brucianoancor di più se si considera che laddove i pannelli sonostati realizzati si è prodotto una riduzione dei livelli diinquinamento. Tutto ha inizio a ottobre 1997 quando ilministero dell’Ambiente presenta al ministero del Lavo-ro il progetto Comune solarizzato finalizzato alla creazio-ne di piccole imprese per l’installazione e la manuten-zione di impianti solari termici. Il progetto, aperto aiComuni e alle aziende distributrici di gas, punta a dar la-voro per 12 mesi a 400 lavoratori di pubblica utilità. Alprogetto sono allegate le lettere di adesione di 30 enti lo-cali.

Due anni dopo, nel 99, viene siglato il protocollod’intesa tra ministero dell’Ambiente, del Lavoro e l’E-nea (che cura l’assistenza tecnica) per l’attuazione delprogetto. Passano altri due anni e nel 2001 il ministerodell’Ambiente sollecita una serie di enti a confermare l’a-desione al progetto e a inviare i documenti che attestanol’impegno di spesa (finanziamento del 50% del proget-to).

Qui iniziano i problemi: soltanto 13 enti locali, chein seguito si riducono a 8, dicono sì. Il motivo? Le mu-

I

Quel che resta di una buona ideaQuesta dunque la storia ripercorsa dalla Corte dei Con-ti. I risultati? Buoni dal punto di vista ambientale, magridal punto di vista economico e sociale. Per quanto ri-guarda Comune solarizzato, a febbraio 2008 (sei anni do-po l’erogazione dei soldi) sono stati realizzati solo sei im-pianti solari (quattro collaudati) mentre due enti localirestanti concluderanno le opere entro il 2008. Per l’esat-tezza sono stati posti in essere l’83% dei pannelli solaricon una riduzione dell’effetto serra in termini di anidri-de carbonica pari a 4.012 ton/CO2 anno. Modesti, in-vece, gli obiettivi raggiunti in campo economico: avvia-te solo otto imprese ambientali e impiegati 87 lavorato-ri di pubblica utilità sui 400 previsti. Lo stato di avanza-mento delle opere di Solare termico è stato pari invece al58,6%: 88 impianti solari realizzati di cui 87 collaudati(emissioni risparmiate pari a 1.670 ton/anno), mentre59 impianti sono in fase di realizzazione.

IL CASO

Solare termico, storiadi un’occasione mancata

Un programma statale ambizioso, con un bilancio pococonfortante:poco più di metà degli impianti realizzati,finanziamenti inutilizzati, scarsi risultati economici

+ il commento

a relazione della Corte dei Conti in merito al ProgrammaSolare termico mette in evidenza un dato preoccupante,che va al di là dei risultati raggiunti,dichiarati modesti dal-

la stessa Corte. Con il progetto Comuni solarizzati, destinato alCentro-Sud,si sono realizzati poco più di 9mila metri quadrati dipannelli solari contro gli 11mila programmati, ma - quel che èpeggio - si è riusciti a creare soltanto 8 piccole iniziative impren-ditoriali che occupano 87 persone contro le 400 previste. Unico“vantaggio”:si è speso circa un terzo di quanto era stato messoa bilancio.Peggio ancora è andato con il più generale progetto Solare ter-mico,che non aveva limitazioni geografiche:poco meno di 4mi-la metri quadrati contro i 6.500 previsti, per l’incapacità dellestrutture pubbliche locali, cui i fondi erano destinati,di anticipa-re il 50% dell’investimento (il progetto prevedeva la coperturatotale dei finanziamenti ammissibili, ma suddivisa in due sca-glioni: il 50% subito e il 50% a fine lavori.).

L Mentre per la generazione elettrica da fonti rinnovabili i risulta-ti si incominciano a vedere (oramai siamo sui mille MW di eolicoall’anno,per citare il comparto più avanti),per gli usi termici sia-mo quasi all’anno zero, né si può semplicemente lamentare lascarsità dei finanziamenti: rispetto ai quasi 17 milioni di eurocomplessivamente stanziati dal Programma Solare termico nesono stati spesi poco più di 5.Quali le ragioni di questo sostanziale fallimento? Diffondere col-lettori solari termici è compito più difficile che installare pannel-li fotovoltaici: nel secondo caso l’entità dell’investimento (e i ri-torni resi possibili dal conto energia) hanno mobilitato sia im-prese di dimensioni significative sia banche. Si è così messo inmoto un’offerta tecnica e finanziaria che si è preoccupata di rag-giungere e stimolare il potenziale utilizzatore.Nel caso del solare termico le dimensioni medie dell’investimen-to non rendono il processo così automatico.Nell’illusione di tro-vare la scorciatoia di interlocutori finali più facili, si è puntato su-

gli enti pubblici locali, che non solo hanno le note difficoltà fi-nanziarie,ma sono privi delle competenze necessarie per attua-re qualsiasi iniziativa che fuoriesca dalla normale amministra-zione.Il successo raggiunto in materia dalla Provincia di Bolzano sug-gerisce che la soluzione può essere trovata impegnandosi innan-zitutto nella qualificazione del più efficace intermediario, l’in-stallatore di impianti termoidraulici. In pratica nella provincia diBolzano l’intera categoria ha seguito corsi di formazione, dovenon solo ha imparato a installare impianti solari termici,ma an-che a offrire al cliente il servizio completo, incluso l’espletamen-to delle pratiche per ottenere il contributo pubblico (pratiche,ol-tre tutto, semplificate). Diventati per convenienza propria pro-motori della tecnologia, il successo è prontamente arrivato.

Gian Battista Zorzolivicepresidente Ises Italia

www.isesitalia.it

Il buon esempio che arriva da Bolzano

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BILANCI

Luci e ombresotto le lenzuolate

di Piero Pacchiolidue anni dalle prime liberalizza-zioni volute dall’ex ministro Ber-sani, la generale percezione di ope-

ratori e cittadini è di un miglioramento(seppure lento) di alcuni settori commer-ciali interessati. Anche se permangonodelle zone d’ombra.

In crescita offerta (ampiezza e qua-lità), iniziative di comunicazione e oraridi servizio/apertura. Più o meno stabilitrasparenza e customer care, mentre per iprezzi la percezione è di un moderatopeggioramento complessivo.

Banche e farmaci evidenziano unapercezione di miglioramento sia in ter-mini di trasparenza che di livello com-plessivo. Al contrario, il settore agroali-mentare e distribuzione pane sembranorisultare più penalizzati dall’ambito tarif-fe.

È quanto emerge dai dati del moni-toraggio condotto da Ipsos, svolto inter-vistando alcune categorie professionalisu dieci settori interessati dalle liberaliz-zazioni. «Il monitoraggio», spiega Ga-briella Scarcella, responsabile della ricer-ca per conto di Ipsos, «fornisce una pano-ramica iniziale sull’impatto delle “len-zuolate”, utile come spunto per una suc-cessiva riflessione. Abbiamo intervistatoun campione di 2.440 soggetti divisi traesponenti delle categorie coinvolte dalleliberalizzazioni e soggetti che, pur appar-tenendo a categorie professionali diverseda quelle interessate dalle liberalizzazio-ni, ne hanno potuto constatare gli effettida una prospettiva differente».

Gli ambiti professionali interessatidal monitoraggio, come detto, sono i ser-vizi professionali, la distribuzione com-merciale, la produzione pane, la distribu-zione dei farmaci al pubblico, il serviziotaxi, i passaggi di proprietà, la responsa-bilità civile auto, i prodotti agro-alimen-tari, il settore bancario e creditizio, il tra-sporto comunale e intercomunale.

Entriamo nel dettaglio, esaminandole diverse voci sulle quali sono stati inter-vistati gli operatori: qualità e ampiezzadell’offerta, trasparenza e livello dei prez-zi, iniziative di comunicazione, customercare, orari.

La qualità dell’offerta generalmenteviene avvertita come sostanzialmente in-variata, mentre notiamo che migliora lapercezione su farmaci, sui passaggi diproprietà e sulle banche e restano invaria-ti i trasporti e taxi. Peggiorano invece leofferte dei servizi delle libere professioni,

ARca e l’agroalimentare. Un po’ meglio vala percezione dell’ampiezza dell’offerta,dove migliorano farmaci, passaggi diproprietà, banche e trasporti.

La maglia nera dei prezzi percepiti vaall’agroalimentare, seguito dal pane. Iprezzi dei farmaci vedono migliorata laloro trasparenza insieme alle informazio-ni date dalle banche che hanno sensibil-mente aumentato, secondo l’opinionedegli intervistati, anche il volume dellaloro pubblicità e comunicazione.

Per quanto riguarda gli orari, l’unicocambiamento sensibile nell’opinione de-gli utenti è quello relativo ai trasporti e aitaxi. L’ultimo punto preso in esame dal-l’Ipsos riguarda la gestione dei reclami.Sostanzialmente invariata per tutte le ca-tegorie commerciali con un picco positi-vo per gli istituti bancari e negativo perpane e agroalimentare.

Operazione consapevolezzaDel resto la voglia di informazione e

chiarezza sul fronte della concorrenza edelle liberalizzazioni da parte dei cittadi-ni è emersa con vigore anche dai 14 mesidel progetto Più Concorrenza + Diritti ilcui obiettivo era quello di informare i cit-tadini dei loro diritti per essere in gradodi esercitarli.

Secondo il bilancio delle associazioni, fat-to analizzando i motivi delle chiamate alnumero verde 800.913514 messo a di-sposizione durante il progetto, il 30% si èinformato sulle liberalizzazioni in mate-ria bancaria e creditizia: dall’abolizionedelle spese di chiusura dei conti correntibancari ai costi per la portabilità dei mu-tui. Tra le tematiche “calde” ci sono stati iservizi professionali come ad esempiopassaggi di proprietà di beni mobili regi-strati (15%), la concorrenza nel settore

commerciale (14%) ma anche assicura-zioni (9%), farmaci (7%). I cittadini piùinteressati alle liberalizzazioni sono ma-schi (62%) e abitano nel Centro (37%) enel Nord (36%) Italia. Tra le iniziative delprogetto anche il sito www.concorren-zaediritti.it, che contiene tutto il mate-riale disponibile sulle liberalizzazioni di-viso per settori, la prima web radio nataper i consumatori e la prima Giornata na-zionale delle liberalizzazioni, che ha coin-volto oltre cento piazze italiane.

Promozione a pieni voti per banche e farmaci. Bocciatura sulla trasparenzadelle offerte, sull’Rc auto e, soprattutto, sui prezzi.Alimentari in testa.Ecco come gli italiani giudicano i decreti voluti dall’ex ministro Bersani

IL COMMENTO

Le lobby cercano la rivincitadi Lorenzo Miozzi

on i decreti Bersani l’Ita-lia ha intrapreso un per-

corso di liberalizzazioni checi auguriamo possa conti-nuare. I provvedimenti ema-nati dal passato governo han-no inciso non poco sulla vitadei cittadini consumatori maè necessario proseguire conl’impegno di questi anni. Perquesto la strada delle libera-lizzazioni non deve essere ab-bandonata dal nuovo gover-no, ma deve essere valorizza-ta perché non siano vanifica-ti i benefici che i cittadinihanno ottenuto con questeriforme. Nei numerosi even-ti che hanno contraddistintoil progetto Più Concorrenza +Diritti abbiamo avuto modo

Cdi verificare direttamente daiconsumatori quanto sia altol’interesse per i provvedi-menti. Il motivo è facilmenteintuibile: le liberalizzazioniincidono direttamente sullaloro vita quotidiana, elimi-nando corporazioni e renditedi posizione che stanno di-ventando sempre meno tol-lerate. Il lavoro del governonella fase di emanazione equello delle associazioni nel-la fase di informazione e con-trollo dell’applicazione sonostati apprezzati e hanno pro-dotto dei risultati insperati fi-no a soli tre anni fa.

C’è ancora molto da faree aspettiamo di conoscere leintenzioni del nuovo esecuti-vo. Tuttavia, la strada intra-

presa dall’ex ministro Bersa-ni non consente di tornareindietro. Le sei associazioniche hanno partecipato al pro-getto - Assoutenti, Cittadi-nanzattiva, Confconsuma-tori, Movimento Consuma-tori, Movimento Difesa delcittadino, Unione nazionaleconsumatori - hanno con-cordato, nel comunicatocongiunto di chiusura, su unpunto fondamentale: «l peri-colo saranno le pressioni del-le corporazioni. Per questochiediamo che il nuovo go-verno non ceda alle resisten-ze e agli interessi corporatividi alcune lobby, che rappre-sentano un grave passo indie-tro verso la strada della tuteladei diritti dei cittadini».

«Il governo deveproseguire sullastrada intrapresada Bersani. Eresistere allepressioni degliinteressi corporativiche puntano a fartornare indietro lelancettedell’orologio dellatutela dei cittadini»

6 liberalizzazioni

PUBBLICITÀBANCHE

TRASPORTID.COMM.

PASS.PROPR. FARMACIAGRO ALIM.

RCATAXI

SERVIZI PROF.PANE

OFFERTABANCHE

PASSAGGI PROP.FARMACI

TRASPORTID.COMM.

RCAAGRO ALIM.

TAXI

SERV. PROF.PANE

ORARI

D.COMM.TAXI

TRASPORTIFARMACI

PANEPASSAGGI PROP.

AGRO ALIM.

SERVIZI PROF.RCA

BANCHE

CONTRATTIBANCHEFARMACI

PASSAGGI PROP.

RCATRASPORTI TRASPORTI

SERVIZI PROF.TAXI

D.COMM.

PANE AGRO ALIM.

TRASPARENZABANCHEFARMACI

PASSAGGI PROP.RCA

TAXITRASPORTI

SERVIZI PROF.SERV. PROF.

D.COMM.PANE

AGRO ALIM.

CUSTOMERCARE

BANCHEPASSAGGI PROP.

FARMACIRCA

TAXITRASPORTI

D.COMM.SERVIZI PROF. PANE

AGRO ALIM.

PREZZI FARMACIBANCHE

TAXIPASSAGGI PROP.

RCA

SERVIZI PROF.TRASPORTI

D.COMM.PANE

AGRO ALIM.

I risultati del monitoraggio Ipsos: i colori indicano i giudizi, dal molto buono (verde) all’insuffi ciente (rosso)

I giudizi

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DAL VIVO

Farmer’s market,la spesa a misura d’uomo

di Daniele Biellauella del chilometro zero è unascommessa. Vincente. In tempiin cui la globalizzazione delle

merci ha raggiunto i massimi storici e iportafogli di gran parte della popolazio-ne mondiale non sono mai stati così vuo-ti, in Italia c’è chi osa invertire la rotta epunta su qualità e produzione locale. Ro-ba da pochi matti? Se la pensate così è per-ché non avete mai avuto l’occasione dientrare in un farmer’s market, il mercatodel contadino. In Italia, solo negli ultimitre anni, ne sono nati una cinquantina. Eche il boom era solo agli inizi se n’è accor-to anche il precedente governo: un decre-to legislativo in vigore dal primo gennaio2008, infatti, ne incentiva l’apertura dinuovi, con l’obiettivo di arrivare a 100entro la fine del 2008 e a otto volte tanto(!) a fine 2010.

A misura d’uomoPer tastare con mano quella che sembraessere la nuova frontiera degli stili di vitasostenibili, Vitaè andata direttamente sulcampo e ha passato un sabato mattina dimaggio nel farmer’s market della provin-cia di Lecco, che ha sede a Osnago ed èstato uno dei primi ad aprire i battenti,nel 2005. Che si tratti di un luogo specia-le lo si capisce dal primo incontro: ungruppetto di bambini che scorrazza libe-ro all’interno dell’area del mercato (situa-ta al coperto in uno dei padiglioni dellafiera cittadina) con i genitori in pazienteattesa davanti al bancone della verdura.«Qui i rapporti umani vengono prima ditutto», anticipa la domanda Maria Biffi,

Q

titolare dell’omonima azienda agricolacon sede a Galbiate. È dietro uno dei 13banconi del farmer’s market, quello diformaggi e salami nostrani. Al momentoha un attimo di tregua e può introdurcialle dinamiche del mercato. «Qui le per-sone vogliono prima conoscerti, poicomprano i prodotti. Li colpisce la genui-nità e il fatto che vengano davvero daicampi e dalla stalle qui attorno», conti-nua la signora Biffi, «infatti siamo tuttiproduttori diretti, la filiera è corta, senzaintermediari: tutte le mie vacche, adesempio, hanno un nome».

Qualità garantita, quindi. Ma i prez-zi? «Non si possono paragonare ai di-scount, ma sulla base del rapporto qua-lità-costo ci difendiamo bene. Un esem-

pio, il taleggio da noi lo trovi a 10 euro alchilo, al supermercato è almeno a 13»,precisa, prima di lasciarti, indicando lacoda che nel frattempo si è formata.

Le sue parole trovano conferma pres-soché per ogni prodotto, dalla verdura al-la frutta, persino alla carne: per alcuniprodotti il risparmio arriva al 30%, comenel caso di braciole, costine e salami del-l’azienda agricola Dell’Adda di Brivio.«La strada che fa il prodotto finito è pocae quindi lo è la spesa per il carburante,inoltre passa pochi frigoriferi, con un ri-sparmio energetico e una freschezza no-tevoli», motiva Ernesto Besana, diretto-re tecnico dell’azienda agricola, il cuibancone è preso d’assalto per tutto il tem-po della nostra visita, con le cinque per-sone al lavoro che non abbandonano unattimo i coltelli. «Succede sempre così, fi-no a quando, a una certa ora, quasi tutti iprodotti finiscono», rivela Besana, «anzi,a quest’ora filetto e altri pezzi scelti sonogià finiti da tempo». L’orologio segna le11 e 20. E un rifornimento non si può fa-re? «Troppo costoso, e poi non sarebbesostenibile per un’azienda a conduzionefamiliare come la nostra».

È una lieta sorpresa scoprire che ilguadagno, anche nell’operosa Brianza,non è tutto. «Di certo una priorità deiproduttori del mercato è fare profitto, peralcuni come noi il farmer’s market è l’u-nico momento di vendita diretta», conti-nua Besana, «ma senza perdere di vista lerelazioni umane». Relazioni che, all’ini-zio, ha dovuto tessere Corrado Toscani,direttore del Consorzio agricolo Terre al-te, composto dai 13 produttori (si vende

pesce di lago, carni, frutta e verdura, lattee derivati, vino, miele e fiori) del mercatodi Osnago. «Non è stato facile partire, so-prattutto all’inizio quando non eranomolti i produttori disposti a rischiare»,racconta, «solo dopo qualche tempo, conil passaparola e il continuo aumento diclienti, si è arrivati a regime, il che oggi si-gnifica almeno 20mila euro di fatturatototale ogni sabato e un flusso medio di600 persone».

Promossi a pieni votiE i clienti? «Soddisfattissimi», dice l’an-ziana signora seduta su una sedia in atte-sa del suo turno al bancone della frutta,l’unico prodotto non totalmente locale(«Da noi crescono mele, kiwi e poco al-tro, il resto arriva comunque da produt-tori che conosciamo per bene», spiega ildirettore del Consorzio).

Ogni anno è previsto un momento divalutazione: «Nei 152 questionari perve-nuti nel 2007, il 98% ci ha dato il votomassimo», riprende Toscani. «Prima lagente veniva per “spendere poco”, ma orase ne va con i sacchetti pieni», sorride.Qualcosa da migliorare? «I tempi di atte-sa per essere serviti, a volte un po’ lunghi».Ci si guarda attorno. Effettivamente, lecode ci sono. Ma di sbuffi o brontolii,neanche l’ombra. «Quando entri qui, ilbancone e le casse affollate del supermer-cato sono solo un brutto ricordo», dice il18enne Alain Corti, figlio del titolaredell’azienda Leccolatte, «per questo ven-go volentieri a dare una mano: mi piace ilrapporto umano».

www.farmersmarket.it

Prodotti genuini, achilometri zero, rapportidiretti tra chi produce erisparmia. Qualche coda,ma molto risparmio.Viraccontiamo una giornatanel mercato degliagricoltori di Osnago, inBrianza. 13 banconi peraltrettante aziendeagricole che fanno venditadiretta. E una schiera di600 fedelissimi clienti

7acquisti

LA BATTAGLIA DELLA FILIERA CORTA

Il cibo girovago? Inquina e costarimo: riso degli Stati Uni-ti. Secondo: filetto argen-tino o brasiliano con vino

australiano. Frutta: mango delPerù, uva del Sud Africa o angu-ria di Panama. Eccovi servito ilmenù più sprecone (e costoso)che ci sia. Quello che, a causadel trasporto necessario per es-sere servito sulle tavole italiane,emette gas a effetto serra ingrandi quantità. Parola di Col-diretti, che ha stilato la classifi-ca dei cibi meno “sostenibili”d’Italia all’ultimo forum sull’e-nergia a Venezia. Cibi che devo-no farsi lunghissimi viaggi, an-che 10mila chilometri, primadi arrivare da noi, passando da

P

un frigorifero all’altro e suben-do vari imballaggi. E pensareche molte di queste leccornie sitrovano facilmente anche danoi. Meno male che, da qualche

anno, nel Belpaese c’è chi stacercando di mettere qualcosaanche sull’altro piatto della bi-lancia: sono i pionieri del chilo-metro zero, altrimenti detto fi-liera corta. Da una parte pro-duttori locali di piccola-mediaportata che si riuniscono inconsorzio sperimentando nuo-ve forme di vendita diretta, co-me i sempre più celebri farmer’smarket (vedi sotto), riconosciutia livello legislativo proprio a ini-zio 2008. Dall’altra, personespesso legate ai Gas (Gruppi diacquisto solidale) che unisconole forze creando una rete localeper far fare meno “strada” pos-sibile a un prodotto, dalla sua

nascita al consumo.Oggi le esperienze a chilo-

metri zero che funzionano sonomolte, la maggior parte dellequali nell’Italia settentrionale.Ecco tre esempi virtuosi: Spi-ga&madia, il progetto della Re-tina di Gas della Brianza, chepermette la coltivazione, pro-duzione e vendita (alle 500 fa-miglie dei 20 Gas brianzoli) difarina e pane, il tutto in 50 chi-lometri di raggio. Bio nustran, lafiliera corta di prodotti biologi-ci nata a Cremona dal febbraio2007, che arriva nel farmer’smarket cittadino, in alcunemense scolastiche e ristorantidella zona. Infine, dal 2005 è at-

tivo Tra passata e futuro, lo sto-rico progetto del Des (Distret-to di economia solidale) diTrentino Arcobaleno, gruppodi volontari trentini: almeno200 quintali all’anno di pomo-dori bio commissionati agliagricoltori locali, prima dellaloro semina, da centinaia dipersone della zona. Pane, po-modori e altri prodotti che arri-vano sulla tavola anche con il50% di costo in meno del “nor-male”, per non parlare dellaqualità. A questo punto, sentitedel peso sullo stomaco? Nienteallarmismi. È la lunga digestio-ne della carne brasiliana.

(D.B.)

Riso amercano,filetto argentino,vino australiano. Lenostre tavole sonol’ultima tappa dilunghi viaggi deiprodotti.Ma c’è chi prova ainvertire la rotta

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Consumers’approfondimenti

di Gustavo Ghidini*uante banche e compagnie di assicurazioni operanoin Italia? Decine e decine. Quindi vi è un mercato al-tamente pluralistico, la condizione primaria per una

effettiva concorrenza. E non ci insegna la teoria classica che laconcorrenza fa abbassare i prezzi? Bella teoria, sicuramente,ma come rispondo alla domanda: «Allora, perché in Italia icosti dei servizi bancari e assicurativi sono tra ipiù alti in Europa?», seguita da un’altra: «In Ita-lia, operano diverse banche e assicurazioni stra-niere. Come mai qui i loro prezzi sono assai piùalti che nel loro Paese d’origine, ad esempio inInghilterra?». Difficile rispondere, ma si puòtentare, anzitutto con tre tipi di iniziativa. 1.La trasparenza, che il regolatore (Bankitalia eIsvap) deve accogliere ed imporre, va estesa aicosti - e non solo ai prezzi. Così come i consu-matori vogliono sapere e chiedono a Mister Prezzi di accerta-re quanto incidono i diversi passaggi dal produttore ai grossi-sti e da questi al dettagliante e da questi ultimi infine ai con-sumatori, le banche dovrebbero rendere “visibile” - e com-prensibile - il meccanismo del costo “industriale” dei servizibancari e assicurativi offerti, almeno di quelli fondamentali.Questa è una richiesta fondamentale, che l’associazionismodei consumatori dovrebbe, il più unitariamente possibile, ri-volgere a Bankitalia e Isvap.2.Accertato questo dato fondamentale, toccherà all’Antitru-

Qst verificare se non vi siano “allineamenti” sospetti che faccia-no pensare a cartelli, anche taciti, e su questi ovviamente in-dagare con tutti gli strumenti, anche ispettivi, che ha a dispo-sizione. Ricordo che proprio questo tipo di allineamenti deicosti di gestione delle polizze (i cd caricamenti) portò anni faa scoprire e sanzionare una intesa fra compagnie assicurative.3. Nell’ambito della sua verifica, e avendo a disposizione la

“radiografia” delle dinamiche dei costi, l’Auto-rità della concorrenza ben potrà confrontare icosti e i prezzi italiani con quelli degli altri Paesidell’UE. E ove verificasse - e spesso lo verifiche-rebbe - netti scostamenti fra i prezzi italiani e le“migliori pratiche” europee, ben potrebbe pre-sumere un accordo teso a limitare la concorren-za di prezzo e chiamare le imprese bancarie e as-sicurative che praticano i prezzi più alti, a giusti-ficare specificamente quel livello abnorme. E

questo l’Autorità può fare, in applicazione della norma sugliabusi di posizione dominante, che vietano, fra l’altro, l’appli-cazione di prezzi ingiustificatamente gravosi. Norma che siapplica anche quando la posizione dominante sia detenutanon da una sola impresa, bensì “congiuntamente” da unapluralità di imprese che sul mercato si presentino come un“fronte” comune fondato appunto su una politica sostanzial-mente omogenea di prezzi alti.

(II - continua)*presidente onorario del Movimento Consumatori

+ConsumerEuropaProdotti pericolosi,la Cina fa il record

appena stata presentata dal commissarioeuropeo per la Tutela dei consumatori,Ku-

neva la relazione annuale del Sistema di allarmerapido, che rivela che tra il 2006 e il 2007 il nu-mero di prodotti ritirati dall’UE è cresciuto del53%. Il Rapex è stato creato nel 2001 dallaCommissione in virtù della direttiva sulla sicu-rezza generale dei prodotti (2001/95/CE) e aiutaa individuare e segnalare beni commerciali nonalimentari che possono esporre a rischi.TramiteRapex la Commissione UE riceve le notifiche ri-guardanti i prodotti che rappresentano un peri-colo per la salute e la sicurezza dei consumatori.Le informazioni sono poi trasmesse a tutte leautorità di sorveglianza in 30 Paesi europei.Allafine,ovviamente, i prodotti incriminati vengonotolti dal mercato e ne viene vietata la vendita.Attualmente i Paesi che partecipano al Rapexsono 30,vale a dire i 27 Stati membri dell’Unio-ne più l’Islanda, il Liechtenstein e la Norvegia.Sui 1.605 prodotti notificati nel 2007,ben 417sono rappresentati da giocattoli, seguiti da vei-coli a motore (15%) e apparecchiature elettroni-che (12%). Insieme,queste tre categorie rag-gruppano oltre il 50% delle notifiche effettuate.Una simile crescita delle notifiche rivela che imeccanismi di sorveglianza nei singoli Paesistanno migliorando sempre più.Sul versanteeuropeo, la Germania si conferma il Paese con ilmaggior numero di segnalazioni (163 notifiche,circa il 12%), seguita da Grecia,Slovacchia,Un-gheria e Spagna.L’Italia, con 43 prodotti notifi-cati nel 2007, si posiziona in dodicesima posi-zione, lontano dalla media europea (53,5 notifi-che),ma in ripresa rispetto al 2006 (soltanto 6 iprodotti ritirati l’anno scorso). La Cina è la prin-cipale esportatrice al mondo di prodotti perico-losi: 700 prodotti cinesi sono stati segnalati nel-l’ambito del Rapex.Oltre a carenze per quantoriguarda la qualità, la causa di questo primatosta anche nel sempre più cospicuo volume di im-portazioni cinesi nell’UE. Il picco è stato rag-giunto proprio per i giocattoli (l’80% del totale).

Sonia Chilà

È

+ConsumerWebn attesa dell’avvio di nuovi servizi come Scrivialle aziende per inoltrare reclami e Assistenza

online per chiedere una consulenza allo stafflegale, è già online da qualche tempo il nuovosito internet del Movimento Difesa del cittadino,

Nell’home page, oltre a un Primo piano con lanotizia sul mondo dei consumatori di più strettaattualità, la possibilità di scaricare la newsletter MDC News, progetti e dossier e l’accesso a settesezioni tematiche. www.mdc.it

I

PARLIAMONE

Carovita, per i prezzi dei servizila concorrenza non basta

Raccontare (e immaginare) il pianetatra le righe di Lorenzo Miozzi

LA TRANSIZIONE POSSIBILEl linguaggio che utilizza l’autore funziona già da stimolo per una letturaimmediata: semplice e diretto, non va mai a scapito però del necessario rigore

scientifico dovuto all’argomento. L’autore, Leonardo Maugeri, direttoreStrategie dell’Eni, illustra la difficile sfida energetica del nostro secolo: superarel'eccessiva dipendenza del nostro pianeta dalle fonti fossili (petrolio, carbone,gas, etc.) la cui combustione, è ormai certo, è causa primaria del grandeinquinamento. Maugeri offre la sua visione di un ambientalismo razionale epositivo, lontano da ogni catastrofismo e suggerisce una articolata linea d'azioneper raggiungere risultati importanti e duraturi entro il 2030. Quello che ciaspetta è un impegno difficile e di lungo periodo, i cui peggiori nemici sonol'isteria, l'indifferenza e l'ignoranza. Ma se una sana razionalità prevarrà sul

resto, il ventunesimo secolo vedrà realizzarsi la tanto sospirata“transizione energetica” di cui l'umanità ha un vitale eimmediato bisogno.

Leonardo Maugeri Con tutta l'energia possibileSperling & Kupfer272 pagine - 20 euro

ILA RIVINCITA DELLA NATURA

ome sarebbe la Terra senza la presenza dell’uomo? Prova ad immaginarloAlain Weisman in questo libro, rimasto per mesi in vetta alle classifiche di

vendita americane, che nasce da un’idea originale che solletica la curiosità deilettori: raccontare un pianeta dove non c’è più traccia degli esseri umani.Secondo Weisman, dopo solo 48 ore le metropolitane sarebbero inondate, dopoun anno l'asfalto si spaccherebbe man mano che l'acqua nelle crepe si congela,dopo quattro anni il ciclo gelo-disgelo sgretolerebbe i palazzi non più riscaldati,dopo cinque basterebbe un fulmine a incendiare una città. Solo dopo 500 annile foreste avanzerebbero, dopo 15mila il ghiaccio si estenderebbe fino a dareinizio a una nuova era glaciale, e dopo 10 milioni di anni sulla terra non cisarebbe più testimonianza dell'umanità. Ma tra 5 miliardi di anni, quando il

sole si espanderà in una stella infuocata inglobando tutti ipianeti del sistema, forse frammenti di Dna potrebberomuoversi nello spazio e generare un nuovo ciclo di vita.

Alain WeismanIl mondo senza di noiEinaudi376 pagine - 14,50 euro

C

8 rubriche

Page 9: CONSUMERS' MAGAZINE - maggio 2008

Consumers’ notizie

ky sconfitta in tribunale dai consumatori. È stato infat-ti riconosciuto dal Tribunale di Roma l’illecito colletti-vo commesso da Sky ai danni dei suoi abbonati nella

distribuzione della rivista SkyLife. Con l’accoglimento delledomande proposte dal Movimento Consumatori, con l’in-tervento dell’Unione nazionale consumatori, il colosso dellatv a pagamento è stato infatti condannato a restituire, a oltrequattro milioni di abbonati, i costi del mensile per un totaledi 32 milioni di euro. La vicenda risale ai primi mesi di que-st’anno quando, in una comunicazione inviata agli abbona-ti, nascosta all’interno dei magazine di gennaio e di febbraio,Sky aveva comunicato che, dal 1° marzo 2008, la rivista, inpassato denominata SkyMagazine e inclusa nel pacchetto ab-bonamento, avrebbe comportato un ulteriore costo di 0,40o 0,90 euro a numero per tutti gli utenti che non avessero di-sdetto il servizio. L’Unione consumatori denunciò immedia-

S tamente l’iniziativa all’autorità Antitrust considerandola unapratica commerciale illecita.

Il Tribunale di Roma ha ora stabilito che si tratta di uncomportamento illegittimo che «integra incontestabilmentegli estremi di una pratica commerciale ingannevole» sia pergli addebiti relativi alla nuova rivista SkyLife, sia per gli adde-biti del precedente SkyMagazine.

D’ora in poi riceverà la rivista SkyLife solo l’abbonato chene farà esplicita richiesta.

Inoltre, chi ha subito passivamente il prelievo per SkyLifeotterrà il riaccredito (interessi legali compresi) di quanto in-giustamente pagato a Sky. Movimento Consumatori e l’U-nione nazionale consumatori invitano i consumatori a veri-ficare la fattura Sky di giugno segnalando l’eventuale omis-sione del riaccredito.

[email protected]

� i conti in tasca

Se il ristorante diventa un lussoOltre un terzo degli italiani (37%),per un totaledi 18,5 milioni di persone,non è mai andato a ce-na fuori nel 2007.È quanto emerge da una anali-si della Coldiretti sulla base dei dati Ismea AcNielsen. I 31,2 milioni di italiani (il 63% del to-tale) che invece qualche pasto fuori se lo conce-dono, lo fanno soprattutto in pizzeria (il luogopreferito dal 79%).Solamente una minoranzaconsuma al ristorante un pasto completo (34%).La spesa media per persona nel 2007 è stata paria 18,8 euro, in calo rispetto ai 19,1 euro del-l’anno precedente,anche per effetto della prefe-renza accordata alle pizzerie rispetto ai ristoran-ti.Si mangia meno fuori per piacere,più per do-vere.Aumenta infatti, secondo lo stesso studio, ilpopolo di chi pranza fuori per lavoro o per studio:oltre 3,7 milioni di italiani lo fanno almeno cin-que volte alla settimana.Ben 21 milioni di perso-ne, il 42% della popolazione adulta,hanno di-chiarato di aver consumato almeno una volta unpranzo funzionale fuori casa. Il luogo più getto-nato,con il 31% delle preferenze,è il bar.La spe-sa media è stata di 9,42 euro.

TELEVISIONE

Rivista Sky a pagamento senza richiesta,il Tribunale dà ragione ai consumatori

Auto: Esc/Esp,questi sconosciuti

sistemi elettronici di control-lo della stabilità delle auto-

mobili (Esc/Esp) sono scono-sciuti agli italiani. Eppure, setutte le automobili circolantine fossero dotate, gli incidentidovuti a sbandata si ridurreb-bero dell’80% e sulle strade ita-liane si registrerebbe una ridu-zione del 10,4% dei morti. Maun italiano su tre non sa a cosaserve; il 59% non è interessatoa comprarlo; il 34% crede chefaccia consumare più benzinae il 21% non è disposto a paga-re un extraprezzo per averlo.Questi i dati di un sondaggio

Ionline promosso dall’Aci - Au-tomobil club italiano, nell’am-bito di una campagna promos-sa dalla Fia.

www.aci.it

Nasce la finestradell’energia

online sul sito delll’Auto-rità per l’energia la «Finestra

del consumatore», uno spazioper capire che cosa cambia conla liberalizzazione dell’energiaelettrica e del gas e come sce-gliere al meglio un eventualenuovo fornitore. È anche di-sponibile il numero verde sulleliberalizzazioni (800.166654).

www.autorita.energia.it

È

Diete miracolose,interviene l’Antitrust

imagrire in modo miraco-loso? È pubblicità ingan-

nevole. Lo stabilisce l’Antitru-st, che ha infatti sanzionato lasocietà Zermat Limited per tremessaggi pubblicitari ritenutiingannevoli che reclamizzava-no rispettivamente il tratta-mento Xtra slim, i prodotti di-magranti Zactol e Hca dima-grante. Tutti promettevano diperdere peso in modo veloce esenza sforzo. Per ognuno deitrattamenti, l’Antitrust ha de-liberato una sanzione ammini-strativa pecuniaria di 37.500euro e la pubblicazione di ap-

Dposite rettifiche sugli organi distampa.

www.agcm.it

Tariffe aeree sul webpiene di trappole

ompagnie aeree, quantaconfusione su Internet. So-

prattutto per i consumatori. El’Europa interviene: per un ter-zo dei siti delle compagnie ae-ree la Commissione ha messoin campo interventi coercitiviper violazione delle norme atutela dei consumatori. Prezziingannevoli e irregolarità neitermini contrattuali emergononei risultati intermedi di un’in-dagine promossa dal commis-

C

sario Ue responsabile dei con-sumatori, Meglena Kuneva.Sotto la lente della Commis-sione 386 portali del settore deltrasporto aereo. Di questi unterzo, 137, sono stati sottopo-sti a provvedimenti coercitivinegli ultimi sette mesi. I siti in-disciplinati rappresentano cir-ca 80 compagnie tra quelle piùrinomate e piccoli vettori. Laviolazione principale è quelladell’ingannevolezza dei prezzi,riscontrata nel 58% dei casi.Segue l’irregolarità dei terminicontrattuali (49%) e la manca-ta disponibilità di un’offertapubblicizzata (15%).

http://ec.europa.eu

9rubriche

� Dalle sezioni

VeneziaOperazione ascolto

ovimento Consumatori di Venezia ha partecipato all’ini-ziativa L’Arte del...Consumatore,promossa dall’assesso-

re alla Tutela dei diritti dei consumatori del Comune di Venezia,con il supporto organizzativo del Servizio per la tutela dell’uten-te e del consumatore e la collaborazione di numerose associa-zioni dei consumatori. L’iniziativa,al suo secondo anno,prevedeun ciclo di conferenze sulle principali tematiche di interesse peri consumatori.MC Venezia ha organizzato una giornata dal ti-tolo SOS Salute. I diritti del malato durante la quale MarcoBenzoni, legale della sezione di Venezia,ha risposto alle do-mande del pubblico e ha cercato di chiarire le problematicheprincipali relative alla materia.«L’intenzione di queste giornateè proprio questa», spiega Benzoni,«ascoltare le problematichedei cittadini e mettere a disposizione i consigli dei nostri espertisui problemi che quotidianamente devono affrontare.Non unasemplice lezione,quindi,ma un momento di interazione e diconfronto per aiutare i consumatori e per crescere come asso-ciazione»

[email protected]

LivornoContro il caro spiaggia

i avvicina l’estate e, come al solito, c’è chi approfitta dellabella stagione per fare cassa.Succede a Livorno dove il Mo-

vimento Consumatori ha già iniziato a contrastare i “furbetti”della spiaggia.Dalle tariffe esose al ticket per l’accesso, sonotante le questioni da controllare.«Le tariffe,ad esempio, sonogià state decise e rese note ma nessuno ha interpellato le asso-ciazioni dei consumatori»,afferma il presidente della sezione diLivorno Benedetto Tuci. «In questo modo non abbiamo potu-to esprimere le nostre ragioni e ci ritroviamo una situazionenettamente peggiorata rispetto alla scorsa stagione».MC Li-vorno, infatti, ha pubblicato uno studio in cui sono stati compa-rati i prezzi del 2007 con quelli del 2008 per provare,numeri allamano, l’impennata dei prezzi.«Solo un tavolo di confronto conle associazioni permetterebbe di tenere sotto controllo questofenomeno»,ha spiegato Tuci.Tra gli altri problemi riscontrati,quello più allarmante è il problema degli accessi al mare.Sonosempre pochi quelli gratuiti e quelli a pagamento sono aumen-tati del 10-15% rispetto all’anno scorso. [email protected]

PalermoDiritti in piazza

er due mesi MC Palermo sarà presente in piazza per pro-muovere campagne informative e per dare supporto e assi-

stenza sulle tematiche consumeriste.«L’iniziativa ha avuto ini-zio il 12 aprile e ha riscosso subito un grande successo tra i con-sumatori, che si sono mostrati interessati alle nostre attività aldi là di ogni previsione»,ha dichiarato il presidente della sezio-ne di Palermo,Carlo Lo Verde. «Porteremo il nostro gazebo inpiazza fino al 15 giugno»,ultima data prevista. L’attività si svol-ge prevalentemente nel cuore di Palermo, tra piazza Mondello ei Giardini inglesi.«L’idea è quella di stabilire sempre di più uncontatto diretto con i consumatori e di diffondere le attività chesi stanno portando avanti sia a livello locale sia a livello nazio-nale».Per questo al gazebo di MC Palermo sono reperibili tuttele informazioni sull’associazione, sulle campagne e sulle inizia-tive.«Solo informando i consumatori sui loro diritti e sulle no-stre attività riusciamo a far capire l’importanza del nostro lavo-ro», conclude Lo Verde.«Una delle iniziative è stata effettuatain concomitanza con l’arrivo della staffetta Diritti sui binari (12e 13 maggio)» [email protected]

PSM

Page 10: CONSUMERS' MAGAZINE - maggio 2008

Consumers’ iniziative

n’iniziativa moderna, veloce egratuita, pensata per tutti i con-sumatori e che li aiuta a fare una

spesa intelligente e consapevole. È ilservizio Sms Consumatori, promossodal ministero delle Politiche agricole,alimentari e forestali e realizzato in col-laborazione con otto associazioni deiconsumatori (Acu, Adiconsum, Adoc,Adusbef, Codacons, Federconsumato-ri, Movimento Consumatori, Movi-mento Difesa del cittadino) e con l’I-smea - Istituto di servizi per il mercatoagricolo alimentare.

Sms Consumatori informa sui prez-zi dei principali prodotti agroalimenta-ri. È uno strumento che, in tempo rea-le, aggiorna sui costi medi all’origine,all’ingrosso e al dettaglio di 84 prodot-ti: frutta, ortaggi, latte e latticini, carne,pesce, pane, pasta, etc.

Ma come funziona? Semplice. In-viando un sms completamente gratui-to al numero 47947, unico per tutti igestori telefonici, e digitando solo il no-me del prodotto agro-alimentare di cuisi vuole conoscere il prezzo, l’utente riceverà le informazionisulle singole varietà del prodotto, e precisamente: prezzo me-dio nazionale all’origine e all’ingrosso, aggiornato con caden-za settimanale, e prezzo medio di vendita macro regionale(Nord, Centro e Sud), rilevato giornalmente. L’invio di una ri-chiesta prezzo per un prodotto agro-alimentare presente nelpaniere con 2 o 3 varietà, determina la ricezione, rispettiva-mente, di 2 o 3 messaggi con i relativi dati. I prezzi al dettaglio,

U imputati da 44 rilevatori sparsi sul ter-ritorio nazionale, sono giornalieri evengono rilevati il martedì, il merco-ledì, il giovedì, il venerdì e il sabato,mentre per la domenica e il lunedì so-no valide le imputazioni del sabato.

Gli esercizi coinvolti nella rileva-zione dei prezzi sono circa 2.200 e pre-vedono categorie merceologiche diver-se: discount, ipermercato, mercato, su-permercato e negozi di ortofrutta, ma-cellerie, pescherie e alimentari.

La disponibilità dei prezzi giorna-lieri avviene a partire dalle 13.30; pri-ma di questo orario sono validi i prezzidel giorno precedente. L’utente potràinoltre segnalare sul sito Internet uneventuale prezzo anomalo riscontratoo il non rispetto delle normative in ma-teria di sicurezza alimentare, etichetta-tura dei prodotti e condizioni igienico-sanitarie del punto vendita, compilan-do un apposito formulario in home pa-ge. Tutte queste informazioni sarannoinviate alle associazioni dei consuma-tori che partecipano al progetto. Lo-

renzo Miozzi, presidente del Movimento Consumatori hacommentato così l’iniziativa: «Siamo di fronte ad un serviziosicuramente innovativo e, nello stesso tempo, semplice da uti-lizzare che offre trasparenza ai cittadini e dà loro la possibilitàdi segnalare eventuali irregolarità. Il consumatore acquista co-sì un ruolo da protagonista nella lotta al caro prezzi e alle spe-culazioni». (A.C.).

www.smsconsumatori.it

LA CAMPAGNA

Le associazioni si mettono in marciaper l’emergenza climatica

ovimento Consumatori ade-risce alla manifestazione na-zionale In marcia per il clima,

che si terrà il 7 giugno 2008 a Milano.Promosso da Legambiente, in collabo-razione con numerose associazioni ita-liane, l’evento nasce dalla forte preoc-cupazione per le condizioni in cui ver-sa il nostro pianeta, preoccupazione al-la quale nessuno ormai si può sottrarre.Il clima sulla Terra sta cambiando, matardano decisioni condivise ed efficacidella politica per contrastare questaemergenza planetaria.

«Spetta a noi, dunque, sollecitarle»,dicono a Legambiente, «e soprattuttooperare una conversione di civiltà chefermi la febbre del pianeta. Noi possia-mo farlo ripensando il modo di pro-durre energia, di consumarla per muo-verci, abitare, lavorare senza dilapidare

M le risorse comuni quali l’acqua, l’aria, lavita sulla Terra». «Per questo», afferma-no dall’organizzazione, «abbiamo deci-so di metterci in marcia per il clima, or-ganizzando a Milano questo grandeevento nazionale promosso da un’am-pia alleanza di associazioni».

La direttiva europea cosiddetta del20-20-20 (20% riduzione di emissionidi CO2, 20% incremento efficienzaenergetica, 20% incremento utilizzofonti rinnovabili), insieme alle multeper i ritardi su Kyoto, disegna uno sce-nario che pone l’Italia di fronte ad unagrande scelta, dello stesso spessore diquella che più di dieci anni fa fu fattaentrando nella moneta unica europea.

Oggi l’Italia rischia di essere collo-cata dagli stessi partner europei in unasituazione marginale per quanto ri-guarda i processi di innovazione di pro-

cesso e di prodotto, imposti dalla crisienergetica e dalla necessità di ridurre leemissioni di CO2.

«La marginalizzazione dell’Italia»,aggiungono a Legambiente, «se doves-se avvenire, metterebbe in moto effettieconomici, sociali e culturali che non sipossono sottovalutare e che hanno ache fare direttamente con la coesionesociale del Paese e con le prospettive delsuo sviluppo. A perdere non sarebbe so-lo la qualità ma tutto il sistema Italia.Per questo riteniamo importante la no-stra manifestazione e invitiamo tutti apartecipare».

Per adesioni e per avere ulterioriinformazioni si può contattare il nu-mero 06.86268304 o scrivere all’indi-rizzo di posta elettronica [email protected].

(A.C.)

� leggere per crescere

grandi molto spesso si stupiscono della ca-pacità che i bambini hanno, fin dai primi me-si di vita,di leggere in modo sempre nuovo e

pieno di curiosità il libro della natura e degli uo-mini, guardando con gli «occhi della mente» ilmondo che li circonda.Ricordando le parole del-l’indimenticato Gianni Rodari,possiamo dire chei più piccoli possiedono «l’orecchio acerbo cheserve per capire le voci che i grandi non stanno

mai a sentire» e co-struirsi una loro ori-ginale e sempre di-versa rappresenta-zione della realtà.Ma,a mano a manoche il bambino cre-sce, questa capa-

cità sembra svanire per lasciar posto, in età adul-ta,a rigidi schematismi mentali dettati da una vi-ta preconfezionata.Fattori culturali e sociali con-tribuiscono a far sì che sempre più precocemen-te il bambino entri in stretto contatto con imma-gini stereotipate che influenzano, non certo po-sitivamente, la sua mente e il suo modo di pen-sare.È ampiamente dimostrato che i mezzi di comu-nicazione di massa, in primo luogo la televisio-ne, limitano la sua fantasia e la sua creatività. Laproduzione editoriale per l’infanzia, da partesua, proprio in virtù della fascinazione delloschermo televisivo e dei videogiochi, tende a ri-calcare gli stessi uniformi canoni figurativi: Ce-nerentola è rappresentata, per lo più universal-mente, in abiti principeschi e lunghi capelli bion-di.Mamma e papà,d’altronde,cercano di soddi-sfare i desideri dei propri figli che chiedono lorodi leggere favole e storie prevalentemente con lemedesime rappresentazioni dei film o dei carto-ni animati visti e rivisti in televisione. Da qui inpoi, il passo è breve verso l’impoverimento dellafantasia e della creatività.Custodire e salvaguardare queste qualità è uncompito che spetta innanzitutto ai genitori e, incollaborazione con questi, agli educatori. Ali-mentare e proteggere con libri buoni e adatti peretà non è una scelta facile in un mercato ormaienorme, incalzante e spesso spregiudicato. Oc-corre una guida.Roberto Denti nel sito di Leg-gere per crescere, collabora a questa “impresa”con un catalogo ragionato e aggiornato di pub-blicazioni per bambini nelle fasce di età compre-se dalla nascita fino ai 6 anni.

Ilaria Piubelliwww.leggerepercrescere.it

I

Nel dettaglio

SMS CONSUMATORI

Ok, il prezzo è giustoTe lo dice il telefonino

I promotoriMinistero delle politiche agricole alimentari e forestali www.politicheagricole.itACUwww.acu.it Adiconsumwww.adiconsum.itAdocwww.adoc.orgAdusbefwww.adusbef.it Codacons www.codacons.itFederconsumatoriwww.federconsumatori.itMovimento Consumatoriwww.movimentoconsumatori.itMDCwww.mdc.itIsmeawww.ismea.it

Supplemento al numero di VITAdi questa settimanaReg.Trib. di Milano n. 397 dell’8 luglio 1994Direttore responsabile: Giuseppe FrangiDirettore editoriale: Riccardo BonacinaInserto a cura di:Angela Carta e Piero PacchioliCoordinamento redazionale: Silvano RubinoProgetto grafico:Antonio MolaStampa: CSQ - Centro Stampa Quotidianivia dell’Industria, 52 - 25030 Erbusco (BS)

10 rubriche

Quell’orecchio acerboda proteggere

Page 11: CONSUMERS' MAGAZINE - maggio 2008

Consumers’ insieme

Il Movimento Consumatori è un’associazione autonoma ed in-dipendente senza fini di lucro, nata nel 1985 per iniziativa di

un gruppo di cittadini e di esperti, sollecitato dall’esigenza di tu-telare i diritti dei consumatori.

Tutti i cittadini sono soprattutto consumatori.Tutti i consumatori hanno diritti.

Il Movimento si propone di offrire ai cittadini migliori condizio-ni di consumo, cercando di influenzare le controparti istituzio-nali e private affinché forniscano servizi e prodotti adatti alle esi-genze degli utenti. Il Movimento Consumatori aiuta, segue e consiglia i propri socicon servizi di consulenza specializzati, li rappresenta presso orga-nismi pubblici e privati, erogatori di servizi e fornitori di beni, eli sollecita a prendere coscienza dei propri diritti e delle proprieresponsabilità.

I perché di una sceltaElemento distintivo dell’associazione è l’attenzione nei confron-ti dei problemi pratici che il consumatore si trova a dover affron-tare nella vita quotidiana. Questa attenzione si traduce nell’attività delle circa cinquanta se-di locali MC, distribuite su tutto il territorio nazionale, che ero-gano sia un servizio di informazione e orientamento sui dirittidei cittadini consumatori, sia un servizio di consulenza e tutelalegale ex-post, attività centrale della nostra associazione. Il Movi-mento Consumatori mette inoltre a disposizione dei cittadiniuna procedura di conciliazione (procedura di risoluzione stra-giudiziale) per le seguenti realtà: Telecom, Tim, Wind, H3g,Ania, Enel, Banca Intesa, Banco Posta e Poste Italiane, Capitalia.Questa attenzione si traduce anche nell’attività istituzionale delMovimento Consumatori, ovvero nel dialogo costante con tutte

le controparti, istituzioni, aziende, associazioni di categoria, me-dia, per indirizzare preventivamente le decisioni in favore di unamaggiore tutela del cittadino-consumatore e per realizzare insie-me a queste realtà iniziative di educazione a un corretto e consa-pevole stile di consumo. MC lavora anche insieme ai cittadini-consumatori: infatti, sindalla nascita, MC ha ritenuto prioritario impegnarsi in azioni checontribuissero alla presa di coscienza non solo dei diritti, ma an-che delle responsabilità individuali da parte dei cittadini. Eccoperché MC collabora, sostiene ed è socio di tante realtà impegna-te trasversalmente su temi fondamentali come la tutela dei mino-ri, l’ambiente, la promozione della cultura e della solidarietà, ilconsumo critico e il commercio equo-solidale, per citarne alcuni.

Settori di attivitàIl Movimento Consumatori in specifico opera nei seguenti set-tori:Sicurezza alimentare; Ambiente ed energia; Assicurazioni; Ca-sa e condominio; Commercio; Comunicazioni; Concorrenza eliberalizzazione; Banche, credito e risparmio; Farmaci e salute;Giustizia; Diritti dei cittadini migranti; Minori; Prezzi e tarif-fe; Pubblica amministrazione; Pubblicità ingannevole; Re-sponsabilità sociale; Trasporti e turismo.MC si è anche battuto per la riduzione del prezzo del latte in pol-vere per neonati. Numerose famiglie risparmiano sui prodottiper neonati grazie ai Gruppi d’acquisto MC.Grazie all’attività degli osservatori Farmaci & Salute, Credito &Risparmio e Pubblicità ingannevole, MC ha promosso negli an-ni importanti campagne di informazione e educazione a favoredei consumatori, tutelato migliaia di cittadini risparmiatori, va-gliato centinaia di pubblicità verificandone la fondatezza e la noningannevolezza.

Info: www.movimentoconsumatori.it

Sezioni e sportelliEcco la rete territorialeIl Movimento Consumatori conta attualmentecirca 60 tra sezioni e sportelli,operanti in tuttaItalia.Per usufruire del servizio di consulenza le-gale cercate la sede locale del Movimento Con-sumatori a voi più vicina.Gli indirizzi delle sediMC si trovano sul sito nazionale

www.movimentoconsumatori.it

ABRUZZOVasto (0873/370783)

CALABRIA Cosenza, (Tel.06/4880053)

CAMPANIAAvellino,Tel.0825/22626 Benevento,Tel.0824/944500 Caserta,Tel.0823/220742 Napoli,Tel.081/5541452 Salerno,Tel.089/2580829

EMILIA ROMAGNA Bologna,Tel.051/271335 Modena,Tel.059/343756 Parma,Tel.0521/289951

LAZIORoma,Tel.06/39735013Roma Centro,Tel.06/45476910Latina,Tel.0773/903961 Tivoli (RM),Tel.0774/334270

LIGURIAGenova,Tel.010/2471188 La Spezia,Tel.0187/501056 Sanremo (IM),Tel.0184/597675

LOMBARDIABrescia,Tel.030/2427872 Lecco,Tel.0341/365555 Milano,02/80583136 Pavia,0382/22772 Varese,0332/810569

MOLISECampobasso,Tel.0874/411086

PIEMONTEBra,Tel.0172/431281Cuneo,Tel.0171/602221 Torino,011/5069546

PUGLIAAndria,Tel.0883/591030 Bari,Tel.080/5227965 Cerignola (FG),Tel.0885/420637 Galatina (LE),Tel.0836/633411 Lecce,Tel.0832/1835339 Molfetta (BA),Tel.080/3354776 Noci (BA),Tel.080/4978650 Ostuni (BR),Tel.0831/305991 San Severo (FG),Tel.0882/376032 Taranto,Tel.099/7324647

SICILIABiancavilla (CT),Tel.338/6322345 Catania,Tel.095/7128729 Messina,Tel.090/2924994 Palermo,Tel. 091/6373538 Paternò (CT),Tel.095/858449 Siracusa, (Tel.06/4880053) Trapani, Tel.0923/712879

TOSCANACecina (LI),Tel.0586/754504 Firenze,Tel.055/243409 Firenze Nord,Tel.055/4250239 Livorno,Tel.0586/892984 Lucca Tel.0583/490004 Pistoia Tel.0573/946482 Prato,Tel.0574/635298-546130 Pontedera-Valdera (PI),Tel.0587/57467 Versilia (LU),Tel.0584/31811

UMBRIAPerugia,075/5731074

VENETOPadova,Tel.049/8071318 Treviso,Tel.0422/545000 Venezia-Mestre,Tel.041/5318393 Verona,Tel.045/595210 Vicenza,Tel.0444/1832641 Se sei interessato ad aprire una sede nella tuacittà scrivi all’[email protected]

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Insieme per una società responsabile

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Il Movimento Consumatori si finanzia attraverso la partecipazione aprogetti assegnatigli dalle pubbliche istituzioni e attraverso le quo-te associative.Con MC puoi iscriverti e assicurarti gratuitamente, per un intero anno,con una polizza assicurativa di tutela legale. Movimento Consumatori eD.A.S.Assicurazioni S.p.A. hanno stipulato una convenzione esclusivaper i soci del Movimento Consumatori, che potranno scegliere la poliz-za “Contratto Protetto”o “Vita Privata”per ogni controversia futura al-la data di iscrizione al Movimento Consumatori.Perché prevenire ti permette di far valere i tuoi diritti conancora più forza!Leggi le condizioni complete sul sito www.movimentoconsumatori.it oscrivi a [email protected]; oppure telefona allo 06-48.800.53 o rivolgiti alla sede MC più vicina.

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