Vt Magazine Nov 2008 Web

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Maria Antonietta Russo il volto nuovo della politica viterbese

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viterbo magazine novembre 2008

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Maria Antonietta Russoil volto nuovo

della politica viterbese

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Terme dei Papi, privilegio naturale.

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di Federica [email protected]

La dottoressa Maria TeresaCaresta Capotosti, responsa-bile del servizio di Diagnostica eTerapia Pediatrica, illustra i vali-di risultati che si ottengono inalcune patologie pediatrichecon l'utilizzo delle acque delleTerme dei Papi.

Che tipo di patologie trova-no nelle cure inalatorie laloro indicazione terapeuti-ca?Oggi, come in passato, le cureinalatorie con l'acqua solfureosolfato bicarbonato alcalino ter-rosa, sono utilizzate nei tratta-menti di prevenzione delle flo-gosi delle prime vie aeree e del-l'orecchio.Le straordinarie qualità curativedelle acque delle Terme dei Papierano del resto note e sonostate descritte fin dall'antichità,da scrittori quali Tito Livio eMarziale e in epoca meno anti-ca da Dante.

Oggi quale è l'incidenza ditali patologie?Attualmente per una aumenta-to grado di inquinamento atmo-sferico dovuto alla miriade diinquinanti immessi nell'ambien-te, per i gas di scarico, per ilfumo di tabacco in ambientichiusi e a causa dei cambia-menti climatici queste forme

morbose sono in notevoleaumento. E' ben nota, purtrop-po, la stretta interconnessionetra inquinamento atmosferico esalute respiratoria.Le malattie croniche delle vieaeree inferiori, con il ripetersi diepisodi flogistici, sono tra lecause più invalidanti dell'adulto.Respirare è vivere.

Gli addetti ai lavori che cosapropongono per ostacolarequesta realtà?La società italiana di patologiarespiratoria, in occasione del-l'ultimo congresso nazionale, hacomunicato previsioni poco otti-mistiche relative ai danni che siistaurano con gli anni nell'adul-to, in seguito al ripetersi di flo-gosi respiratorie; anche i pedia-tri cultori di tale materia, infor-mano che è opportuno iniziarela prevenzione fin dall'infanzia.Il 2009 sarà l'anno del respiro.Le Terme dei Papi consapevolidell'importanza della crenoterapia solfurea nelle patologiedelle alte e basse vie respirato-rie e della cute hanno ritenutoutile istituire un ServizioSpecialistico di Diagnosi eTerapia Pediatrica, al fine digarantire un uso ottimale e per-sonalizzato dei vari mezzi dicura e per illustrare l'utilità ditali trattamenti naturali.

IL TERMALISMOI salutari effetti delle acque delle Terme deiPapi

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Ci parli della benefica azionedelle cure inalatorie in alcu-ni stati morbosi dell'infanziae dell'età scolare.Numerose sono le patologieinfantili che si giovano delleproprietà terapeutiche dell'ac-qua delle Terme Dei Papi: dallaipertrofia tonsillare alle bronchi-ti recidivanti, alle otiti. Lemamme nel timore degli effettinocivi dei farmaci assunti perlunghi periodi, cercano di risco-prire per i loro figli rimedi natu-rali. Le cure termali non possonoche essere integrative di quellefarmacologiche, ma in questafunzione spesso sono insostitui-bili.Non va sottovalutata, inoltre,l'importanza delle cure termaliin alcune patologie della pelle,grazie all'azione di rinnovo degliepiteli di superficie, propria del-

l'acqua sulfurea.

Ci faccia alcuni esempi.Nel caso di bambini affetti daeczemi atopici o di adolescenticon seborrea o acne, particolar-mente indicati possono esseredei cicli di balneoterapia.Da non dimenticare il beneficiodelle docce filiformi sui postumicicatriziali (cheloidi) delle ustio-ni, e il miglioramento dell'udi-to, compromesso da otitecatarrale, grazie ad una oppor-tuna terapia. Le forme ipersecretive trovanoinoltre beneficio nell'humage,che usa solo il gas solfureo. Per le patologie del bambinosopra indicate le Terme dei Papisono convenzionate con ilServizio Sanitario Nazionale eclassificate Prima CategoriaSuper.

... Le cure termali nonpossono che essere inte-grative di quelle farma-cologiche, ma in questafunzione spesso sonoinsostituibili. ...

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Strada Bagni, 12 ViterboT. +39 0761.350.1

fax +39 [email protected]

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1414La storia di Alphonse, fuggito dall'Africa e approdato a San Martino

2222Passione e competenza, l'identikit di Maria Antonietta Russo

3030E' Luigi Bernardi il padre del noir italiano

3636Basket femminile, la Virtus verso il dissesto

4040Intervista a Monica Guerritore

4646I baroni sono anche all'università della Tuscia

in copertina Maria Antonietta Russo

INTERMEDIA SOLUTIONS SNCVia Arno, 86 - ORVIETO (TR)

p.iva 01394740557

novembre 2008novembre 2008VITERBOMAGAZINEeditore INTERMEDIA SOLUTIONS SNCRegistrazione tribunale di Orvieto n. 1/2008 n. iscrizione ROC 17266redazione 0763-344247

DIRETTORE RESPONSABILEClaudio [email protected] MARKETING Isabella [email protected]

ART DIRECTORMarco Cannavò[email protected] e IMPAGINAZIONEAnthesya di Monica [email protected]

per la PUBBLICITA’349.3613904 [email protected]

Hanno collaborato a questo numeroLuigi Poleggi, Roberto Pomi, Federica Marchetti, Paola Fanali,Maria Tarantello, Patrizia Previte

foto Giancarlo De Zanet

SOMMARIOSOMMARIO

“Lo Strillone”. Il giornale dellaAssociazione Genitori di Viterbo

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PEGASO

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UN MESE IN DUE MINUTI UN MESE IN DUE MINUTI UN MESE IN DUE MINUTI

BIMBO DI UN ANNO MUOREBIMBO DI UN ANNO MUOREDOPO AVER BEVUTO ILDOPO AVER BEVUTO ILMETADONE. IN MANETTE IMETADONE. IN MANETTE IGENITORIGENITORI

Un bambino di un anno ha persola vita a Sutri dopo aver ingeritouna sostanza tossica, probabil-mente metadone. La tragedia siè consumata lo scorso 28 otto-bre. Il piccolo si è sentito maledopo aver ingerito una sostanzanell'abitazione dei genitori,entrambi tossicodipendenti. Icarabinieri che hanno arrestato igenitori, hanno rinvenuto all'in-terno dell'abitazione alcune dosidi hashish e siringhe usate oltread una piccola serra per la colti-vazione di canapa indiana.Secondo la prima ricostruzionedei fatti, il bambino potrebbeaverbevuto del metadone da unadelle bottiglie sparse per terra."Più tardi lo squillo di un cellula-re ci ha svegliati", ha detto lamamma in lacrime. "Sono anda-ta a guardare in culla e l'ho tro-vato con le manine e i piedinifreddissimi. Lo abbiamo avvoltoin un accappatoio e l'abbiamosubito portato in ospedale". Ilpadre che ha 35 anni, è in curaal Sert di Ronciglione e ha prece-denti specifici legati allo spaccio.Il metadone gli era stato pre-scritto per tentare una terapiadisintossicante. Anche la suacompagna, che ha 25 anni, ènota alle forze dell'ordine.Nell'appartamento c'erano diver-si flaconi di metadone incustodi-ti, alcuni pieni altri vuoti; undicipiantine di marijuana; semi dicannabis e una vera e propriaserra artigianale destinata alla

coltivazione di canapa indiana.L'esame autoptico sula salma delbambino ha certificato che ildecesso è stato causato da unarresto cardiocircolatorio dovutoall'assunzione di sostanze tossi-che. Pochi giorni più tardi, giudi-ce ha rimesso in libertà entrambii genitori per i quali il pubblicoministero aveva invece chiesto dimantenere l'obbligo degli arrestidomiciliari. Tra circa un mesesaranno disponibili anche i risul-tati degli esami tossicologicieffettuati sull'organismo delbambino per meglio comprende-re la natura della sostanza cheha ingerito e definire anche laposizione dei genitori davantialla legge.

L'EXSINDACO L'EXSINDACO GABBIANELLI INTERROGAGABBIANELLI INTERROGA--TO PER L'INCHIESTA CEVTO PER L'INCHIESTA CEV

L'ex sindaco GiancarloGabbianelli è stato sentito, ildieci novembre, in procura daimagistrati Franco Pacifici e PaolaConti che conducono l'indaginesui gravi dissesti economici dellasocietà Cev, partecipata dalComune. Al confronto con i duemagistrati inquirenti che si è pro-tratto per tre ore, Gabbianelli hapartecipato con l'assistenza delsuo legale, l'avvocato romanoMassimo Rao Camemi.L'indagine che ha portatoall'iscrizione sul registro degliindagati di oltre quindici perso-

ne, compresi i componenti delconsiglio d'amministrazione dellaCev, era stata avviata in seguitoall'accertamento dei debiti fuoricontrollo del Comune di Viterbo.Nel corso dell'estate, l'ex sindacoera stato ascoltato una primavolta dai magistrati, ma si eraavvalso della facoltà di nonrispondere dal momento che nonera stato in grado di prenderevisione della documentazione inpossesso della procura. Al termi-ne del lungo confronto, questo èstato il commento dell'ex sindacoed attualmente presidente delconsiglio comunale: "Sono sod-disfatto dell'incontro e convintodi aver dimostrato quello che hosempre detto. A differenza del-l'altra volta, quando mi sonoavvalso della facoltà di nonrispondere perché volevo primaconoscere al meglio tutta ladocumentazione, stavolta hoparlato senza alcun problema, adimostrazione che non ho biso-gno di nessuna strategia difensi-va". Nel corso del pomerigio erastato ascoltato, come personainformata sui fatti, l'ex assessoreAntonio Fracassini.

CAPPUCCINO CORRETTO ALCAPPUCCINO CORRETTO ALSONNIFEROSONNIFERO

Mettevano sonnifero dentro alcappuccino per poter meglioderubare l'ignaro cliente del bar.E' accaduto a Borghetto, frazionedi Civita Castellana. Protagonistiuna coppia di coniugi che era riu-scita a "drogare" l'uomo a cuiavevano in seguito sottratto oltreduemila euro oltre a un telefoni-no. L'uomo che, per i postumidell'intossicazione era statocostretto ad un giorno di ricove-ro in ospedale, aveva successi-vamente presentato denunciacontro i due, presentando aicarabinieri il referto medico cheattestava la somministrazionedel sonnifero. Marito e moglie,identificati e denunciati, sono

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stati condannati dal tribunale diViterbo a tre anni di reclusione ead una multa dei 600 euro.

AVVICENDAMENTI NELLAAVVICENDAMENTI NELLADIOCESI VITERBESEDIOCESI VITERBESE

Il vescovo Lorenzo Chiarinelli conl'inizio delle attività pastorali haprovveduto ai normali avvicen-damenti nella cura di alcune par-rocchie. Il vescovo ha postomano a diverse situazioni, dispo-nendo trasferimenti e sostituzio-ni. Anche nella diocesi viterbesela crisi delle vocazioni si fa datempo sentire, ma Chiarinelli hafortunatamente a disposizionenumerosi sacerdotistranieri.Nella parrocchia diSipicciano è stato nominato par-roco don Giampaolo Manca. DonCirille Miyonzina da Vitorchianosarà il vice parroco a Civitellad'Agliano. .Mauro Guglielmo è ilnuovo vice parroco al Murialdo.Sergio Tardani si trasferisce dallaparrocchia di santa Barbara perin quella di san Giuseppe aMonterazzano. Santa Barbarasarà affidata alle cure pastorali aSergio Pierdomenico che è ilnuovo parroco e vicari parroc-chiali Giovanni Bordignon eAlessandro Agostini. Don

Laurent Habimene è invece ilnuovo parroco di Celleno. AFarnese va Claudio DionizioRocha Santos al posto diGualberto Pirri trasferito aVitorchiano in sostegno di conAlberto Canuzzi. Villanova avrà ilnuovo vice parroco EmanueleGermani.

VETRALLA SERVIZI, LAVETRALLA SERVIZI, LASITUAZIONE È SEMPRE PIÙSITUAZIONE È SEMPRE PIÙCRITICACRITICA

Traballa la società VetrallaServizi srl ed in ballo c'è il man-tenimento di ventiquattro postidi lavoro. I dipendenti hannoinviato una lettera al sindaco diViterbo Giulio Marini con la qualelanciano un appello alle istituzio-ni: "Così non possiamo più vive-re questo è un ultimo drammati-co appello, domani sarà troppotardi. La supplichiamo non c'èpiù tempo, siamo disperati, cosinon riusciamo più a vivere.Lescriviamo queste poche paroleper ribadirle che non c'è piùtempo, intervenga subito, siamonella totale disperazione".

La società è infatti partecipatadal Comune e i dipendenti riten-gono che l'amministrazionecomunale possa giocare un ruoloimportante per salvare laVetralla Servizi e garantire ilmantenimento dei posti di lavo-ro.

P E D O P O R N O G R A F I A ,P E D O P O R N O G R A F I A ,CARTE CLONATE E DROGA.CARTE CLONATE E DROGA.SETTE RAGAZZI DAVANTISETTE RAGAZZI DAVANTIAL GIUDICEAL GIUDICE

Sarebbe ruotato soprattuttointorno al lago di Bolsena il girodi ragazzi denunciati per essersiscambiati ripetutamente mate-riale fotografico a contenutopedopornografico tramite chat.Stando alle accuse degli inqui-renti, i ragazzi, residenti aCapodimonente, Bolsena eMontefiascone, nel corso delle loro conversazioni tramite inter-net avrebbero fatto ripetutamen-te riferimento anche a sostanzestupefacenti da scambiarsi tra diloro mentre uno del gruppo sisarebbero dedicato anche all'at-tivazione di clonazione di carte dicredito. L'indagine che avevaportato al sequestro di alcunicomputer portatili in uso ai setteragazzi, alcuni dei quali all'epocadei fatti erano minorenni, li haportati davanti al giudice la cuicompetenza a giudicarli è statacontestata dagli avvocati difen-sori di alcuni la cui posizione,secondo i legali, dovrebbe essereinvece valutata dal tribunale deiminorenni.

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UN MESE IN DUE MINUTI UN MESE IN DUE MINUTI UN MESE IN DUE MINUTI

MEDICO, IN PREDA AD UNMEDICO, IN PREDA AD UNRAPTUS, SPARA DALLARAPTUS, SPARA DALLAFINESTRA E FERISCE UNFINESTRA E FERISCE UNVICINOVICINO

Si è affacciato dalla finestraimbracciando il fucile ed ha aper-to il fuoco sulla prima personache passava. E' accaduto il 12novembre intorno alle diciasset-te. Preda di un raptus di follia èstato il medico cinquantaduenneFerdinando Ferrazzani che haesploso sei colpi dal balcone dicasa sua in via Baracca con unfucile di piccolo calibro. I proiet-tili hanno raggiunto il vicinoMario Dragoni, un elettrauto ses-santacinquenne in pensione cheè stato raggiunto al torace aduna gamba e alla tempia. Se l'ècavata solo grazie alla notevoledistanza. La moglie di Dragoniche era accanto a lui ha chiama-to immediatamente i soccorsi. Ilpensionato è stato trasportatoall'ospedale di Belcolle dove si èappurato che era stato raggiunto

da due pallini. Il medico è statoinvece bloccato ed interrogatodagli agenti della polizia a cui èapparso smarrito e in forte statoconfusionale. Al momento èstato ristretto nel reparto psi-chiatrico dell'ospedale con l'ac-

cusa di tentato omicidio. Sembrache l'uomo che non ha mai eser-citato la professione medica,fosse da tempo preda di disturbipsichici. All'interno dell'apparta-mento la polizia ha rinvenutoanche altre armi.

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Dalla repressione del Togo alla libertà viterbese

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Arrivi e Partenze

"Sono stato fortunato". Lo ripetepiù volte Alphonse AkueAdotevi. Nei suoi occhi neri c'è ilTogo, Barbara e i castagneti checircondano 'La Casa di SanMartino'. La sua vita è una mon-tagna russa di sentimenti, sogni,emozioni. Un passato alla ricercadella libertà, come il presente delresto. L'ha sempre portata consé, anche quando è andato inGhana e poi in Italia. Oggi per luiinseguire la libertà si traduce inuna parola: Juppiter. "E' la miavocazione. Lottavo in Togo per lalibertà, per la libertà degli altri.Ora guardo quello che fa Juppitere mi accorgo che è la stessacosa. Stiamo vicino ai ragazzi, airagazzi disabili, li tiriamo via dalbullismo, mettiamo a loro dispo-sizione spazi per crescere. E'quello che cercavo per il miopaese. Juppiter è uno strumentodi libertà" ci spiega. La sua voceè ferma, addolcita dal francese.Ci accoglie proprio in una stanzadella 'Casa di San Martino'. "Quivengono tanti giovani. Tutto que-sto è un centro per loro: per leparrocchie, per le scuole, per icampi estivi", ci racconta. Loabbiamo trovato impegnato nellaraccolta delle castagne insiemeagli altri ragazzi dell'associazio-ne. Compagni da quattro anni diquesta nuova vita italiana. Unagrossa fetta di quello che gli èvenuto incontro dopo la fuga damamma Africa. Tra loro c'èBarbara, è ai fornelli. Si sonosposati la scorsa estate e hannofesteggiato il matrimonio proprioin questa struttura di cuiAlphonse è diventato responsa-bile. Unione tra un uomo e unadonna ma anche unione tra duecontinenti: l'Europa e l'Africa. Liha sposati don Antonio Mazzi che

è il "capo" di Juppiter, in unachiesa di Ronciglione.Matrimonio misto, con rito catto-lico e cristiano metodista. Unastoria fantastica di integrazione edi scambio tra popoli.Alphonse è entusiasta di questanostra nuova rubrica 'Arrivi ePartenze': "E' importante farcapire alla gente che la convi-venza tra popoli è qualcosa dinaturale. Che non dobbiamoavere paura gli uni degli altri esuperare insieme le difficoltà".

Perché e quando hai deciso divenire in Italia? Perché la vita è difficile in Togo.In Togo c'è stato lo stesso presi-dente dal 1967 al 2005. Adessoche è morto l'ha sostituito suofiglio. E' una situazione comples-sa perché c'è una democraziamolto autoritaria e con pocalibertà d'espressione. La mag-gior parte dei ragazzi aderisce alpartito d'opposizione, ma faticaad ottenere le cose che chiede.

Facevi parte dei movimentiche chiedono la democrazia?Anche se sono in Italia manten-go contatti col mio paese.Aderisco a U.F.C., un partito chevuole la libertà della gente echiede maggiore democrazia.U.F.C. sta per Unione ForzaCambiamento. Il nostro capo èuscito anche lui dal Togo.

Cosa facevi tu con i giovani inTogo?Ero uno degli organizzatori dellemanifestazioni di protesta. Ungiorno durante un corteo cihanno preso. Poi ci hanno rila-sciato perché c'è stata la media-zione di Onu, Unione Europea ealtri grandi paesi. Dopo qualche

La storia di Alphonse,fuggito dall' Africa eapprodato a SanMartino dove lavoraper l'associazione dipromozione socialeJuppiter.

di Roberto [email protected]

eDaniele Vita

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Arrivi e Partenze

E' importante far capirealla gente che la convi-venza tra popoli è qual-cosa di naturale. Chenon dobbiamo averepaura gli uni degli altri esuperare insieme le dif-ficoltà

Alphonsetempo me ne sono andato.

Come sei arrivato in Italia?Sono passato in Ghana che è unpaese confinante. Sono statoalcuni mesi lì ma alla fine hodeciso di venire in Europa. DalGhana sono arrivato a Fiumicinoe dopo le verifiche di rito mihanno accordato un permessoper motivi umanitari. Ho vissutoper un po' in un alloggio asse-gnatomi dal Comune di Roma.Ho poi deciso di andare da miasorella che vive a Capranica da10 anni. Ho pensato che fossegiusto lasciare quella casa a chinon aveva altri posti d'appoggio.

E' stato così che hai cono-sciuto Juppiter?Sì. Li ho conosciuti andando ascuola d'italiano. Sono stati loroa insegnarmi questa nuova lin-gua. Sono loro i miei amici. Sonodiventato parte dell'associazionee ora mi è stata assegnata laresponsabilità del centro di SanMartino.

Pensi ancora all'Africa?Certo. Il Togo è un paese piccolo

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Arrivi e Partenze

ma bellissimo. Ha una popolazio-ne di circa 6 milioni di abitanti,all'incirca come Roma. Non c'èmai stata la guerra civile. Lagente è pacifica, tranquilla e poic'è un mare bellissimo.Ultimamente le cose però stannoandando un po' meglio, anchegrazie alla mediazione delVaticano. Ogni tanto comunque"muore" qualcuno. Tre settima-ne fa un rappresentante di unpartito d'opposizione è stato tro-vato morto sulla spiaggia.

Perché hai scelto l'Italia?Perché è un paese tranquillo.Potevo andare in Francia ma hopreferito evitare perché troppolegata agli interessi del mioPaese. Quindi ho scelto l'Italia. E' ora di pranzo, Pietro - unragazzo di Juppiter - chiama tuttigli altri. Salutiamo Alphonse e lolasciamo alla sua ricerca quoti-diana della libertà, in quella casadi San Martino che batte anchegrazie a lui, figlio dell'Africa.

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LA BUONA POLITICA IN ROSA

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Politica

Questo mese siamo andati a tro-vare per i lettori di 'ViterboMagazine' una donna impegnatada sempre nel sostegno alle altredonne: Maria AntoniettaRusso.Una figura energica, che affrontala vita con slancio. Divisa tra lafamiglia, la sua professione diavvocato e la politica. E' di fattol'unica signora a sedere tra ibanchi della maggioranza nellaSala d'Ercole, dove è stata elettaalle scorse comunali nelle lista'Viterbo Vola'.

Chi è Maria AntoniettaChi è Maria AntoniettaRusso?Russo?Per cominciare è una donna, unamadre di famiglia. Mi occupodella casa, del pranzo, dellaspesa . Dal '79 poi conduco unavita lavorativa a tempo pieno. Atutto questo si aggiungono altresituazioni, come da quest'annol'attività politica. Ma anche unforte impegno nel sociale, alfianco delle donne.

La sua giornata tipo?La sua giornata tipo?Mi divido tra la famiglia, il tribu-nale, lo studio e la politica. Ilsegreto per conciliare tutto è unabuona organizzazione. Di fondoperò c'è una grande energia chederiva dalla mia voglia di fare, diconoscere. Guardo sempre oltre.Oltre il nostro giardino. Credoche affinché le cose vadanomeglio non serva una rivoluzionema un cambiamento consapevo-le.

E' anche una donna impeE' anche una donna impe--gnata nel sociale. In chegnata nel sociale. In chemaniera?maniera?Sono vicina ai movimenti e alle

associazioni a tutela della donna.Sono componente del Cif, ilCentro italiano femminile diViterbo dall'aprile 2006.Attualmente sono in carica comepresidente del Cif regionale,incarico ricevuto nel 2007. Conquesta associazione ho portatoavanti un'esperienza molto posi-tiva. Abbiamo organizzato tanteattività, tutte funzionali a garan-tire la realizzazione delle donne.Sia chiaro che non sono una"femminista". Il mio è un discor-so di parità. Sono convinta che lanostra società debba lavorarealla soluzione di certi ostacoli chele donne in qualche manieraincontrano per questioni di gene-re.Con il Cif abbiamo realizzato ini-ziative a favore delle donneimmigrate, corsi di alfabetizza-zione per bambini non italiani,messo a punto un servizio diassistenza medica e psicologica.In questi anni ho avuto modo diincontrare molte donne. Tuttoquesto si è sposato perfettamen-te con la mia attuale delega alle'Pari Opportunità'. In questomomento è per me prioritariolavorare alla costruzione di politi-che di genere. Qualcosa si stamuovendo in questa direzionedentro Palazzo dei Priori.

La politica. Lei è di fattoLa politica. Lei è di fattouno dei volti nuovi dellauno dei volti nuovi dellapolitica viterbese. Comepolitica viterbese. Comevive questa esperienza?vive questa esperienza?Sono soddisfatta dell'elezione edella delega affidatami dal sinda-co Marini. In Comune sicuramen-te non rappresento soltanto ledonne. Il mio obiettivo è quellodi contribuire alla crescita e alla

di Roberto [email protected]

Da sempre impegnata nel sostenere le donnee gli immigrati, Maria Antonietta Russo è unodei nomi emergenti della politica viterbese.Delegata dal sindaco alle pari opportunità,sogna "una Viterbo all'avanguardia che attuiuna vera politica a favore del cittadino".

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Politicarisoluzione dei problemi del terri-torio. Per quanto riguarda il rap-porto con gli altri colleghi possodire che è paritario, aldilà dellacavalleria.

Che città sogna?Sogno una città europea. Misento un'italiana in Europa. Mipiacerebbe vedere una Viterboall'avanguardia, dotata di unapolitica a favore del cittadino.Sogno poi una città pulita,soprattutto a livello ambientale.Viterbo mi piace. Ci vivo e hoscelto di viverci, la sento moltomia.

Tre interventi di cuiTre interventi di cuiViterbo ha bisogno. TreViterbo ha bisogno. Trecose che bisognerebbe elicose che bisognerebbe eli--minare.minare.In primis metterei l'aeroporto.Quello deve essere il primoobiettivo della città. Intornoall'aeroporto Viterbo cambieràvolto. Direi poi che abbiamobisogno di maggiori interventinel mondo del lavoro e di miglio-re qualità della vita. Le cose datogliere? Non toglierei niente.Anche le cose che possono sem-brare negative non vanno toltema migliorate. Una cosa impor-tante che la lista Viterbo Vola haintrodotto in Comune è la tra-smissione in diretta delle sedutedel Consiglio Comunale. Una viaimportante per avvicinare i citta-dini all'Amministrazione, questaè una grande aspirazione.

Un consiglio per i giovani.Un consiglio per i giovani.Sono sempre a contatto con iragazzi. I giovani sono una risor-sa importante. Dico loro che èfondamentale formarsi, studiare,avere cultura. Se non si prestaattenzione a questo aspetto dellavita poi si avranno difficoltà nellacrescita. A tutti dico di credere insé. Investite su voi stessi, solocosì supererete le difficoltà cheincontrerete lungo il percorso.

... Guardo sempre oltre. Oltre il nostro giardi-no. Credo che affinché le cose vadano meglionon serva una rivoluzione ma un cambiamen-to consapevole. ...

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Se, ad un certo punto, l'Italia haimportato e conosciuto il generenoir è stato per merito di LuigiBernardi. Nato nel 1953 a Ozzanodell'Emilia (Bo), Luigi Bernardi èscrittore, traduttore, saggista,consulente editoriale e giornali-sta. La sua storia è intimamentelegata al genere che, almeno agliinizi, di italiano aveva ben poco eche, giorno per giorno, si è infil-trato nella nostra cultura fino adiventare una delle facce delgiallo italiano. Editore con Granata Press fino al1996, Bernardi ha lanciato autoricome Alda Teodorani, Marcello

Fois, Carlo Lucarelli e molti altri.Ha tradotto Léo Malet, DidierDaenincks, Jean-PatrickManchette. Ha lavorato a collanedi importanti case editrici, sco-prendo autori come PiergiorgioDi Cara, Franco Limardi,Giampolo Simi. Ha diretto affer-mate riviste di settore ed è a luise si deve in Italia alla scopertadei manga giapponesi. Vittimafacile. Una storia criminale è ilsuo primo, vero romanzo (del2003) che apre la trilogia Atlantefreddo. È presidente di giuria delconcorso letterario Lama e Tramaorganizzato dal comune diManiago (Pordenone). Dal 2007

è direttore editoriale di PerdisaEditore.

Luigi Bernardi sarà a Viterbo il 14novembre prossimo (e aCivitavecchia il 15) per presenta-re il suo ultimo suo romanzo,Senza luce, un noir che, comeannuncia il titolo, ci catapulta inuna storia avvolta "nel buio" diuna situazione al limite. È otto-bre, siamo a Bologna dove unosquilibrato comincia a spararedalla finestra uccidendo i piùmalcapitati. Alla sera, la poliziadecide di togliere la luce all'inte-ro quartiere e nei cento minuti dibuio che seguono entrano in

L’uomo che ha dipintodi noir l’Italia

Luigi Bernardi, è considerato il padre del giallo italiano. Oltre ad averfatto scoprire al nostro paese i manga giapponesi ed aver lanciatoimportanti autori nel panorama letterario, ha esordito con Una sto-ria criminale.

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Libridi Federica Marchetti

[email protected]

scena i personaggi protagonistidel romanzo: Mario, il funziona-rio del Comune preda di rancori eipocondria; Umberto, bambinograsso, saputello e appassionatodi videogiochi; Anna, ragazzaarruffata che maneggia le armi esi muove sui tetti; Loretta, bari-sta sola e speranzosa;Domenico, ex scrittore ed ex opi-nionista. Diverse esistenze che,nel buio della città, sembranosopravvivere solo "alla luce" diricordi, alternandosi per sedicicapitoli (riuniti nel diciassettesi-mo e ultimo) in una suggestionedi pensieri.

Senza luce è un noir che ini-zia avvolto nel nero di unblackout indotto. Come ti èvenuta in mente questa idea?Da un fatto di cronaca. In unpaese c'era un tipo che si eramesso a sparare sui passanti. Neaveva ammazzati due o tre. Asera, la polizia per poterlo stana-

re dall'appartamento dove si erarifugiato, aveva chiesto all'Eneldi togliere la luce all'interopaese. Quando ho letto la notiziami sono chiesto: chissà cosafaranno adesso gli altri abitantidel paese costretti al buio. Daquella domanda è nato il roman-zo.

Si parla sempre di distinzionetra giallo e noir. Uno scrittorecome aderisce all'uno o all'al-tro? Pensi che siano duepunti di vista diversi o unadifferente scelta di stile?Sono due punti di vista non solodiversi, ma antitetici. Lo scrittoredi gialli pensa a fare tornare iconti, crede o semplicemente facredere al lettore che i conti pos-sano tornare, che il male possaessere sconfitto e che la rotturaprovocata da un crimine possaricomporsi. Lo scrittore di noir sache i conti non possono tornare,non si illude su questo e tantomeno illude i lettori. Il giallo con-sola, il noir apparentementedeprime ma in realtà apre gliocchi, restituisce una visione delmondo non mediata.

Come hai individuato i perso-naggi da mettere a fuoconella tua storia?Alcuni, in particolare Domenico eFederica, li avevo già e cercava-no una storia dove inserirsi, altrisono nati dalla storia stessa. Unpaio che c'erano sono scomparsi,altri sono apparsi all'improvviso.Quando si scrive, nonostantetutte le scalette e i piani di lavo-ro, basta una frase imprevista aspalancare una direzione diver-sa, ad aprire un filone completa-mente nuovo della storia. A me èsuccesso con Mario, il geometradel comune. All'inizio, quandol'ho introdotto, non sapevo bene

cosa fargli fare, a un certo puntoè come se mi avessi detto: lasciafare a me, ti faccio vedere io dicosa sono capace. Ed è stata unasorpresa anche per me che purelo avevo inventato.

Quando si inizia a scrivere unromanzo c'è per tutti unamolla iniziale. Qual è la tua? Volevo raccontare quello chesiamo diventati. Sono abbastan-za stanco di leggere storie sucome eravamo, mi interessavedere cosa siamo adesso e cosarischiamo di diventare. In Italiasiamo abituati a girare intornoalle cose, sono decenni che par-liamo sempre delle stesse cose,non riusciamo a staccarcene. Ementre noi siamo ancora lì chepensiamo a piazza Fontana o allaP2, il mondo ha accelerato in unadirezione che non riusciamo acapire. Io ho cercato di raccon-tarla.

Hai scoperto interessantiesordienti e importato autorisconosciuti in Italia. Senzafare torto a nessuno, qualeconsideri tra tutti il tuo assonella manica?Farei torno agli altri se citassi unnome solo. Ho messo la miaesperienza e la mia passione adisposizione di chi se la merita-va. Quasi nessuno mi ha deluso.

A cosa stai lavorando ora?C'è già un romanzo nel cas-setto o ti aspetta una pausa?Lavoro a due romanzi contempo-raneamente, in attesa che unodei due si prenda la responsabi-lità di diventare il mio prossimolibro. Il primo ha la strutturaabbastanza simile a Senza luce eracconta di un gruppo di personeche abitano in una palazzinasotto la quale vengono scavate le

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Libri

Libreria Pickwick, via Torino, snc (zona Pietrare), Viterbo.

n. tel. 0761/[email protected]

Newsletter NOVEMBRE 2008 A cura di Federica MarchettiTUTTI GLI APPUNTAMENTI SONO ALLE ORE 18

gallerie dell'alta velocità ferro-viaria. È un romanzo corale, contanti personaggi che si incrocia-no e finiscono con il fare dellecose strabilianti. Il secondo siintitola L'inferno definitivo ed èun testo apocalittico, sulla fineche ci aspetta.

Sito autore: www.luigibernardi.com

Sito romanzo: www.senzaluce.it

In Italia siamo abituati a girare intornoalle cose, sono decenni che parliamosempre delle stesse cose, non riusciamo astaccarcene. E mentre noi siamo ancoralì che pensiamo a piazza Fontana o allaP2, il mondo ha accelerato in una dire-zione che non riusciamo a capire.

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Sabato 8 novembreLA STORIA DEL GIALLO IN10 PUNTATE1^ puntata: LE ORIGINIA cura di Federica Marchetti

Venerdì 14 novembreFederica Marchetti e FrancoLimardi presentano Senza luce, il nuovo romanzo di LuigiBernardi (Perdisa Editore)

Sabato 22 novembreEnrico Luceri presenta il roman-zoLe colpe vecchie fanno leombre lunghe

(Prospettiva editrice)A cura di Federica Marchetti

Giovedì 27 novembreTV CHE PASSIONE:LIBRIPER TELEFILIFederica Marchetti presenta ilsuo libro Giallo in tv (TabulaFati) insieme a Roberto Pastoreautore di Sulle strade della fic-tion (Lindau). Incontro e dibattito tra i dueautori.

MOSTRA DI PITTURADal 3 al 30 novembreMaurizio Lucci presenta"Varianti di Scena"

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E' interessante notare i cambiamenti che pos-sono avvenire in breve tempo in una città. Erostata a Viterbo alcuni anni or sono e, nonostan-te la bellezza intrinseca del centro storico fosseindiscutibile, avevo a malincuore dovuto con-statare l'incuria e il degrado che vi regnavano.Oggi le cose sembrano essere radicalmentecambiate. Molti palazzi sono stati ben ristrut-turati e gli esercizi commerciali sembranoessere rifioriti.Vi è, pare, una voglia generale di rinnovamen-to, quasi un amore riscoperto tra la città e i suoiabitanti.Per puro caso, o forse spinta dalla curiosità discoprire nuovi vicoli di Viterbo, mi sono ritro-vata in via Mazzini. Passeggiando, sono stataattirata da un totem pubblicitario che facevabella mostra di sé ai margini della strada,mostrando a caratteri cubitali un'offerta a dirpoco sorprendente: una settimana alle

Seyshelles a soli 900 euro.Per una persona che come me ama viaggiare,la tentazione di capirne di più è stata irresisti-bile. Ma affacciandomi all'entrata di questaagenzia viaggi, quello che mi si è presentato èstato un locale talmente sorprendente da farmiperfino dimenticare il motivo del mio inizialeinteresse. Luci soffuse mi hanno accolto in un luogo fan-tastico, dove i toni del legno creavano un'at-mosfera calda e accogliente invitandomi adentrare, come se quel luogo fosse un rifugioindispensabile per sfuggire allo stress del quo-tidiano. Sculture e sedie a forma di animalievocavano luoghi esotici ed incantati, mentre itoni chiari che dominavano l'ambiente mi pro-iettavano nella vasta savana africana. In fondoal locale una zona relax faceva bella mostra disé, con dondoli di corda e un enorme schermoin cui immagini di luoghi lontani e meraviglio-

SEYCHELLES A 900 €

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Viaggisi scorrevano accompagnate da un piacevolesottofondo musicale.Mai avevo visto qualcosa del genere in tutta lamia vita.

Una volta entrata sono stata accolta dai pro-prietari: due ragazzi gentili che si sono prodi-gati a spiegarmi per filo e per segno l'offertaper cui avevo mostrato interesse. Come perincanto, il villaggio in offerta alle seyhshellesè apparso sul maxi schermo in modo da darmila possibilità di farmi un'idea precisa di dovesarei andata eventualmente ad alloggiare. I proprietari dell'agenzia, notando il mio stupo-re, mi hanno spiegato che è loro prassi mettereil clienti in condizioni di non aver sorprese,perché il viaggio è un sogno che mai, nei limi-ti del ponderabile, deve trasformarsi in unincubo.

Sentendomi coccolata dall'ambiente e dallaloro disponibilità, ho cercato di capire se aves-sero qualche altro viaggio in occasione daoffrirmi. Le proposte che mi hanno sottoposto

sono state moltissime. Del resto, come mi hanno successivamentespiegato, questa agenzia fa parte di un grossoconsorzio di acquisto e questo permette loro dioffrire viaggi dei migliori tour operator a prez-zi più che vantaggiosi.Sono uscita dall'agenzia "Gravità Zero" di viaMazzini, 70 con lo strano rimpianto che si haquando si finisce una vacanza. Perché in fondoè proprio in questo modo che ci si sente quan-do si entra: come se si fosse in un luogo lonta-no, una terra di mezzo tra la realtà e il sogno.

F.B.

VITERBO

Via Mazzini 70tel. 0761. 326471

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TusciaSSppoorrtt

Ha dell'incredibile la vicendache ora coinvolge la GescomMCI Viterbo. La squadra di palla-canestro femminile, finorapunta di diamante dello sportviterbese, è sull'orlo del falli-mento, a campionato in corso,causa un'errata politica di inve-stimenti e una cattiva valorizza-zione delle risorse disponibili.

di Luigi Poleggi

Dissesto economicoVirtus; società che rischia di implodere

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GESCOM VITERBO

Le origini e i perché dellaLe origini e i perché dellacrisicrisi

La crisi, che oggi sembra desti-nata a condannare la squadragialloblù ad un campionato inesi-stente dal punto di vista dellacompetitività e dei risultati, ha lasua prima origine nella scorsastagione. L'anno sportivo2007/2008 si apre infatti conuna Gescom subito in difficoltàche cade nelle zone basse dellaclassifica per rimanervi quasifino al termine della stagionequando, grazie ad un'incredibileserie di risultati favorevoli, ilteam gialloblù migliora la propriaposizione in classifica rimanendoperò in zona play-out. Spareggisalvezza che vedono la rappre-sentante della Tuscia cedere allostraordinario colpo di coda dellagià fallita Pomezia che poi ven-derà, e a caro prezzo, il titolo diA1 proprio a quella Gescom chelo aveva buttato via negli ultimimatch.Acquisizione del titolo che, graziealla straordinaria propagandamediatica, diviene il simbolodella rinascita della società gial-

loblù presentata, come il club piùvirtuoso e competitivo dellaTuscia. Illusione che dura pocoperò, precisamente fino al 21Ottobre, ovvero il giorno in cui ilpresidente Mario Lega indice unaconferenza stampa annunciandola perentoria, e probabilmenteinsanabile, crisi finanziaria.All'origine di essa, a detta delpresidente Lega, ci sarebbe ilmancato appoggio di due impor-tanti sponsor che avrebberonegato i loro finanziamenti alclub gialloblù, che ora non ha piùun soldo nelle casse societarie.La verità, che non è emersa dalleparole del presidente Lega, èpurtroppo quella di una folle rin-corsa alla massima serie di palla-canestro femminile che ha porta-to all'inevitabile sperpero delbudget che la società aveva adisposizione, e all'aver dato trop-po credito alle parole di sponsorche poi, vista la tendenza delclub gialloblù, si sono tirati indie-tro.

I primi effettiI primi effetti

Non sono certo tardate le riper-

cussioni dovute a questa scelle-rata amministrazione.Licenziamenti e partenze intempi record hanno costretto alledichiarazioni di addio ben tre gio-catrici gialloblù.Ad aprire le danze è stata CinziaArioli, che ha lasciato il capoluo-go della Tuscia per stabilirsi a LaSpezia, squadra che milita in A2.Lo stesso capitano della squadragialloblù Debora Danzi ha decisodi abbandonare i colori viterbesiper trasferirsi al Pozzuoli. La deli-bera di lasciare la Virtus è statail frutto di un accordo tra la stes-sa giocatrice, in cerca di panora-mi migliori, e la società, non piùin grado di pagarle lo stipendio.A concludere la cerimonia deisaluti sarà poi l'americanaAshley Morris che prenderà l'ae-reo per fare ritorno alla sua cittànatale: Filadelfia.Tagli societari che non risparmia-no neanche il personale medico,che verrà privato del fisioterapi-sta Mario Ciucci, riducendo cosìall'osso lo staff sanitario a dispo-sizione della squadra che, tantoper dirne una, non dispone nean-che di acqua calda nelle docce.

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GESCOM VITERBOTusciaSSppoorrtt

Unica nota positiva, se cosìpuò essere definita, è l'ac-quisto, dettato peraltro dalleleggi del risparmio, dell'ita-lo-americana MariaMarchesano. La 26enne tira-trice viene da una lungamilitanza al Nuoro in serie Be ha deciso, con il suo pro-curatore, di tentare il saltodi qualità in serie A1, accet-tando tuttavia i rischi dovutialla mancanza di stabilitàdel club viterbese.Scelta coraggiosa e ammire-vole quella dell'italo-ameri-cana che darà senz'altro ilsuo contributo alla causagialloblù, con la società chesembra aver posto comeunico obiettivo sul campoquello di salvare il titolo,ammesso che le condizionifinanziarie lo permettano.

Non va meglio dalNon va meglio dalcampocampo

Situazione critica anca dalpunto di vista dei risultatidal campo, con una GescomMci che condivide l'ultimapiazza in classifica, a quotadue lunghezze, conUmbertine, Tranto, Livorno,Napoli e Pozzuoli. Un iniziotutt'altro che positivo eavente aspettative ancorapeggiori.Con la squadra così ridotta,sono parole dei tifosi, saràinfatti anche difficile strap-pare i due punti in palio allealtre contendenti e si pro-spetta così un'inevitabilecrollo dal punto di vista deirisultati.La rosa a disposizione dicoach Agresti è attualmentedi sole 6 giocatrici, con lapanchina che viene riempitadi giornata in giornata dalleatlete provenienti dal setto-re giovanile.

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GUERR

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RITORE

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GUERR

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RITORE

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SERENELLAE

CHIARA

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Studenti di Tuscia in piazza. Anche contro i baroni dell'Unitus.

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L

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Loro lo chiamano '68.Sono 'inkazzati' e sfilano in tuttele piazze d'Italia, 'okkupano' gliistituti o li autogestiscono, com-pongono canzoni anti-133 e slo-gan dove la fanno da protagoni-sti Tremonti, la Gelmini,Berlusconi ma anche i cosiddetti"baroni" degli atenei. Tutto que-sto perché sognano un paesemigliore. Sono gli studenti del2008. Quelli che si trovano a"ballare" su un'istruzione supe-riore liceizzata, sull'affossamen-to degli Istituti tecnici e suun'università a tratti tragicomica.La protesta è viva anche nellaTuscia e batte soprattutto aViterbo. La prima manifestazione deglistudenti locali è stata registratamartedì 28 ottobre. Una matti-nata intensa. Appuntamento perle ore 9 a piazza del Plebiscito.Sono più di mille tra studentiuniversitari e ragazzi delle mediesuperiori. Questi ultimi però sonomaggioranza, a dimostrazioneche il sogno di trasformareViterbo in città universitaria èrestato tale. Tra gli stessi univer-sitari abbiamo modo di registra-re il rammarico di essere parte diun ateneo debole, lontano anniluce dalle realtà universitariedella Toscana e dell'Umbria.La protesta si raccoglie, i ragazzidanno gli ultimi colpi di bombo-letta agli striscioni. Intorno a loroscivolano i "corvi" delle forze sin-dacali e dei partiti di opposizione

al governo. L'occasione è ghiottaper fare un po' di politica con la"p" microscopica. Sotto ai porticiè stata allestita un'amplificazio-ne.

La denuncia dell'economiLa denuncia dell'economi--sta.sta.

Si inizia con le parole del profes-sore dell'Unitus VittorangeloOrati."Non ci sono le condizioni peruna lezione - esordisce il profes-sore-. Accolgo il vostro invito emi rendo disponibile a tenere unciclo di lezioni, così come mihanno chiesto dei vostri rappre-sentanti. Vi chiedo di aprire gliocchi e di stare attenti alle stru-mentalizzazioni. L'istruzione ita-liana non è minacciata soltantodai tagli ma soprattutto dal mal-costume e dagli sprechi regnantial suo interno, soprattutto all'in-terno degli atenei. Se volete chela vostra protesta abbia un sensodovete battervi interamente con-tro un sistema. I soldi sono trop-pi per l'università così come è etroppo pochi per come dovrebbeessere. La riforma principale chedovete chiedere è di levare imonarchi dalle università. Questisignori sono la vera rovina delsistema. La loro fortuna è chesono protetti dall'alto. Sono ibaroni che stanno mandando apicco l'università italiana e lanostra Unitus. I figli dei potentivi levano il pane, vi levano il

futuro, cacciate chi fa i colpi distato cambiando gli statuti. AllaGelmini diciamo che prima sifanno le riforme e poi si vedequanto costano le cose. E' ladegenerazione monarchica degliatenei che ha reso costosissimee improduttive le università. E'per questo che oggi il governoviene a tagliare proprio qui. C'èstata una crescita spaventosa deicorsi di laurea, una proliferazio-ne di cattedre senza precedentiin nessun paese del mondo.Tutto questo per ragioni di clien-telismo".

La piazza risponde con un gran-de applauso ma non tutti capi-scono fino in fondo il discorso diOrati. C'è persino chi ne è infa-stidito. Parola ai ragazzi cherilanciano: "Noi la crisi non lapaghiamo. Siamo qui in piazzaper dire no a chi cerca di indebo-lire la scuola pubblica". Parte ilcorteo. Sosta sotto il palazzodella Provincia, prossime ferma-te: piazza Fontana Grande, liceoMariano Buratti, San Sisto, PortaRomana e poi su fino al rettoratodi Santa Maria in Gradi.I ragazzi sono tutti raccolti dietroallo striscione 'PresidioPermanente Tuscia in Protesta'.Davanti a loro una jeeppetta pro-cede a passo d'uomo con l'ampli-ficazione. Le teste del corteo lan-ciano gli slogan più vari. Quellispiritosi e quelli indicibili. Dallafolla spuntano striscioni, cartel-

Scuola

Nella giorno della pro-testa studentesca, ilp r o f e s s o rVittorangelo Orati siè scagliato contro glisprechi e "i monarchiche stanno mandanoa picco anche l'uni-versità della Tuscia".

di Roberto [email protected]

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Contestano i "nemici" esterni e non vedonoquelli interni.Lo chiamano '68 ma questi studenti - aldilà del folklore - devonoancora dimostrare di avere gli attributi.La credibilità della loro "rivoluzione" si gioca su questo. Protestanoa "cannone" contro la 133 e sottovoce contro le baronie. Tuttoquesto perché sono sotto lo scacco dei rettori e dei professori cheda dietro le quinte manovrano i ragazzi nella difesa delle propriecattedre e privilegi. La protesta dunque assume un carattereambiguo. Si dice di voler difendere la scuola dai "nemici" esterniTremonti/Gelmini e al tempo stesso si fa il gioco dei "nemici"interni. Di chi in questi anni ha fatto lievitare il numero delle cat-tedre, ha incrementato la figura del professore a "chiamata", nonha speso un baiocco per la ricerca e se lo ha fatto ha seguito lelogiche del clientelismo piuttosto che quelle della scienza. Se sivuole "giocare" ai rivoluzionari non ci si può permettere di com-piere un lavoro a metà. Urlare contro la 133 e tacere di fronte agli sprechi, agli scandalidei professori desaparecidos e di fronte alla pratica degenerativadei rettori a vita è faziosità. E' politica con la micro "p". Ragazzi il futuro è vostro ma dovete faticarvelo.

Scuola

loni, tamburi. Da alcune case lagente si affaccia e applaude.Scorrono le ore e si arriva nel-l'aula magna del rettorato. Nonbasta a contenerli tutti e si sce-glie di parlare nel piazzale ester-no. Lì giro di microfoni tra stu-denti universitari, rappresentantidelle medie superiori, professori,ricercatori e dottorandi, rappre-sentanti del Cobas.

Il pensiero comune è frammen-tato negli slogan: "Contro ilpotere di pochi vogliamo l'istru-zione di tutti"; "L'omertà è lostrumento della mafia. Noi nonvogliamo restare in silenzio";"Anche l'operaio vuole il figliodottore"; "Noi studiamo la scien-za della vita, voi come farci mori-re". Tutto declinabile in un pro-posito: "Dobbiamo essere intelli-genti e positivi. Vogliamo rifor-

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Scuola

mare la scuola, ce n'è bisogno.Ma non si riforma togliendo isoldi".Il giorno seguente gli studentidella Tuscia sono intervenuti,grazie alla mediazione del pre-fetto Alessandro Giacchetti,a l l ' a p p u n t a m e n t o'GovernoIncontra'. In città per la

tappa zero dell'iniziativa delministro per l'attuazione del pro-gramma di governo Rotondi. "Cihanno lasciato parlare per edu-cazione. Di fatto non ci hannocalcolati", spiega una rappresen-tante del movimento.Il 30 tutti a Roma nella manife-stazione nazionale. Anche lì stri-

scioni e slogan made in Tuscia.Di fatto la 133 è stata approvata,la polemica impazza, i rettori e iprofessori "minacciano" di toglie-re il proprio sostegno alla prote-sta se i ragazzi continueranno achiedere la fine delle baronie.Come andrà a finire è storia diquesti giorni.

Noi la crisi non la paghiamo. Siamo qui in piazza per dire no a chicerca di indebolire la scuola pubblica[

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SALOMONE

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“P"Palazzo Gentili e Palazzo deiPriori tengono chiuse le portealla società civile". La denunciaarriva sempre più forte dalleassociazioni dei consumatori.Lo scorso 18 ottobre le sedilocali delle associazioni sonoscese in piazza con un'iniziati-va particolare per dare corpoalla protesta. La denuncia èpartita dallo 'Sportello in

Piazza' Martiri d'Ungheria.Codici, Contribuenti.it, Adp,Unuss, Confconsumatori eAduc, sono queste le sigle checercano di battersi nel nostroterritorio per la difesa dei dirit-ti della gente. Un lavoro, illoro, che procede tra mille dif-ficoltà, sotto i morsi paraliz-zanti della tarantola del potere.Sabato 18 ottobre sono scesi

in piazza, improvvisando unosportello, per dire alla gente"siamo qui", per dire alle per-sone "cercateci, rivolgetevi anoi". In tre ore di 'Sportello inPiazza' sono andati esaurititutti i volantini e il materialepreparato. Un segnale chiaro: icittadini hanno fame di demo-crazia. E mentre la piazza la

I consumatori della Tuscia sono bistrattati

Ad affermarlo sono i rappresentanti delle associazioni a tuteladei cittadini che denunciano la totale assenza delle istituzionicomunali e provinciali.[ [

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Consumatori

vuole il palazzo continua atemerla, la snobba, le mette ibastoni tra le ruote. Come?Lasciamolo raccontare a loro:"La manifestazione è stataorganizzata per protestarecontro la consapevole inerziadella Provincia e del Comune diViterbo, responsabili dellasituazione di stallo che si èvenuta a creare nell'ambitodelle politiche in favore deiconsumatori, che a oggi nonhanno un punto di riferimentoal quale rivolgersi per far fron-te alle numerose problemati-che del territorio. Le dueamministrazioni non hannomesso in campo nessuna poli-tica per attivate i rapporti connoi associazioni dei consuma-tori. Occorre che la provinciadia effettiva operativitàall'Otuc (Organismo TutelaUtenti e Consumatori). Unorganismo necessario permantenere un canale tra

amministrazione e cittadini eriportare ai governanti le istan-ze e le lamentele degli stessi,lamentele che non ha mai rice-vuto a causa di una mancanzastrutturale: l'Otuc non ha unasede. Spetta alla Provinciametterla a disposizione, cosìda permettere che l'organismofunzioni. Nonostante le tantesollecitazioni Palazzo Gentilinon ha mai fornito tale suppor-to. Il risultato è l'inoperatività.Quale motivazione si nascondedietro tale atteggiamento? Equale coerenza con una giuntache al proprio interno ha addi-rittura un assessorato ai con-sumatori? Altra mancanzariguarda l'istituzione deglisportelli del consumatore -previsti dalla Regione, che perquesto fine aveva stanziatofondi in favore della Provincia.Per quanto riguarda le inadem-pienze del Comune occorresottolineare la totale mancan-

za, nel corso degli anni, di unaqualsiasi forma di dialogo.Adesso, che la finanziaria 2008ha stabilito un coinvolgimentodiretto delle associazioni deiconsumatori con un parere suicontratti di fornitura di servizipubblici locali, auspichiamoche questi incontri avvenganopiù spesso", ci spiegano i rap-presentanti scesi in piazza.Morale della favola le associa-zioni dei consumatori in questianni sono state prese a pesci infaccia da Provincia e Comunedi Viterbo: "Siamo stati pri-vati dei fondi che inveceavrebbero dovuto esserciassegnati per la promozio-ne del consumerismo e oggisiamo per strada. I cittadinidevono sapere che esistonodei nuclei associativi natiper fornire loro assistenza eche le amministrazioni nonfanno nulla per incentivarequesto processo sociale".

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Spazio a cura dell'Associazione Genitori (Age) di Viterbo in col-laborazione con l'Associazione 'Il Ramo d'Oro'. L'iniziativa èstata resa possibile grazie al contributo dell'Assessorato allePolitiche Sociali della Provincia di Viterbo.

UN altro mese è già passato. Con una velocità incredibile.

Per questo novembre insieme abbiamo scritto per voi delle curiosità.Giuseppe Conti traccia una breve sintesi dell'incontro culturale organiz-zato dall'associazione 'Il Ramo d'Oro' con 'L'Arte d'Amare. Istruzioni perl'uso da Ovidio a Erich Fromm'. Nella nostra casa sulla Roccia abbia-mo invitato Lao Tzu, un po' di saggezza orientale per prepararci all'in-verno e vivere meglio questo autunno. Con Robert Sutton siamo arriva-ti al momento di dare consigli agli imprenditori, per quanto riguarda laformazione della propria squadra di lavoratori. Serena Fiocchetti ciparla dell'importanza della risata mentre l'angolo de 'La Tazza Verde' vifornirà un rimedio naturale dalle onde elettromagnetiche che ci attraver-sano.Nel numero di questo mese vogliamo ricordare un altro giornalistacaduto per mano della mafia: Mauro De Mauro. Militò nella X FlottigliaMas del principe Junio Valerio Borghese e dopo l'8 settembre '43 fuuno dei ragazzi di Salò. Finito il dramma della guerra si trasferì aPalermo dove lavorò per vari giornali: Il Tempo di Sicilia, Il Mattino diSicilia e infine L'Ora. Si rivelò da subito un ottimo cronista. Nel 1962 seguì il giallo della morte del presidente dell'Eni Enrico Matteie nel settembre del 1970 tornò a occuparsi con insistenza di quella stra-na morte, in seguito all'incarico ricevuto dal regista Francesco Rosi peril suo film 'Il caso Mattei', che sarebbe in seguito uscito nel 1972. Il gior-nalista venne rapito la sera del 16 settembre del 1970, mentre rientra-va nella sua abitazione di Palermo e il suo corpo non venne mai ritro-vato. Le indagini sulla sua sparizione furono seguite sia dai carabinieri,secondo i quali sarebbe stato eliminato dalla mafia in seguito a indagi-ni giornalistiche sul traffico di droga, sia dalla polizia, che ritenne piut-tosto che la sua sparizione fosse collegata alle sue ricerche sul casoMattei (l'aereo caduto era decollato da Catania), anche in seguito, ilgiorno stesso del suo rapimento, alla sparizione dal cassetto del suoufficio di alcune pagine di appunti e di un nastro registrato con l'ultimodiscorso tenuto da Mattei a Gagliano Castelferrato. La conferma dellasua uccisione venne data negli anni seguenti dal resoconto di alcuni

pentiti di mafia (TommasoBuscetta,Nino Calderone,Francesco Di Carlo). A sof-focarlo furono MimmoTeresi, EmanueleD'Agostino e StefanoGiaconia. Con loro cisarebbe stato ancheBernardo Provenzano. Piùvolte si è tentato di trovareil luogo dove si presumevafosse stato nascosto ilcorpo di De Mauro, manessuna di queste ricercheha dato esito positivo.

LA FORZA NASCOSTA DENTRO DI NOIATTENERSI AL PICCOLOPer questo mese vi lasciamo "rompere" la testa tra leparole di Lao Tzu, una delle maggiori figure della filo-sofia cinese, la cui esistenza reale è ancora dibattuta.Attenendosi alla tradizione cinese, egli visse nel VIsecolo a.C., anche se molti storici collocano la sua vitanel IV secolo a.C., il periodo delle Cento scuole di pen-siero e degli Stati in guerra.

"Quello che è fermo con facilità si trattiene, quello che non è cominciato con facilità si divisa, quello che è fragile con facilità si spezza, quello che è minuto con facilità si disperde: opera quando ancora non è in essere, ordina quando ancora non è in disordine. Un albero che a braccia aperte si misura nasce da un minuscolo arboscello, una torre di nove piani comincia con un cumulo di terra, un viaggio di mille li principia da sotto il piede. Chi governa corrompe, chi dirige svia. Per questo il santo non governa e perciò non corrompe, non dirige e perciò non svia. La gente nel condurre le proprie imprese sul punto di compierle sempre le guasta, se curasse la fine come il principio allora non vi sarebbero imprese guaste. Per questo il santo brama quello che non è bramato e non pregia i beni che con difficoltà si ottengono, studia quello che non viene studiato e ritorna su quello che gli altri han travalicato. Per favorire la spontaneità delle creature non osa agire".

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'Lo Strillone'

Per contatti e informazioni rivolgersi a:- [email protected] 3394059133

Hanno collaborato a questo numero:- Serena Fiocchetti- Giuseppe Conti- Cristina Pomi- Giuseppe Paviglianiti- Roberta Milani- Roberto Pomi

QUALITA' DELLA VITA SUL POSTO DI LAVORODifenderla attraverso il "metodo antistronzi"

Nello scorso numero abbiamo ricostruito grazie a Robert Sutton quanto costano gli"stronzi" a un'azienda. Continuando il nostro viaggio attraverso il lavoro dello studio-so e teorico del "metodo antistronzi" arriviamo a una nuova tappa. Questo mese viriportiamo 5 regole d'oro per l'applicazione del metodo del professore di Standforfd.Nel prossimo numero vi daremo le altre 5 regole. Il primo passo è: Enunciate ilmetodo, mettetelo per iscritto e applicatelo. E' però importante essere consapevo-li che se non si è in grado di applicarlo o non si vuole seguirlo è meglio non direniente. Evitare una falsa promessa è il minore dei mali. E' importante che il datoredi lavoro poi non si faccia la fama dell'ipocrita o del capo di un'organizzazione pienadi stronzi. Seconda regola: Gli stronzi assumeranno altri stronzi. Tenete gli stronziche avete "in casa" al di fuori del processo di selezione del personale, oppure - senon potete - coinvolgete quante più persone "civilizzate" possibile durante i colloquie le selezioni, così da limitare la tendenza degli stronzi ad assumere quelli comeloro. Passo numero tre: Liberatevi degli stronzi appena potete. Le aziende spessoaspettano troppo tempo prima di liberarsi degli stronzi patentati e incorreggibili. Euna volta che lo fanno, la reazione più comune è: "perché ci abbiamo messotanto?". Regola numero quattro: Trattare gli stronzi da incompetenti. Se qualcuno èbravissimo nel suo lavoro ma continua a mortificare il prossimo, va trattato daincompetente. Passo cinque, riflettere su un dato di fatto: Il potere genera stronzag-gine. Attenzione: concedere a qualcuno, anche alle persone all'apparenza più mitie sensibili, un minimo di potere può trasformarlo in uno stronzo integrale.Imprenditore avvisato mezzo salvato.

A TU PER TU CON I RAGAZZI

Speciale 'L'Arte d'Amare'

L'Associazione culturale 'Il Ramod'Oro' ha tenuto un convegno sull'ar-te di amare lo scorso 22 ottobre. Lapartecipazione numerosa e qualifica-ta ha dato un chiaro segno chel'obiettivo posto dall'associazione erastato colto. Non si deve sempre pian-gere sulle miserie della naturaumana. Si debbono piuttosto porreobiettivi e prospettive di crescita dellapersona. La nostra associazione, atti-va da decenni sul fronte della forma-zione della persona umana, ha sem-pre individuato nella formazione del-l'individuo e nell'acquisizione dellecapacità e delle consapevolezzemature la migliore cura delle patolo-gie psicologiche. E' assodato infattiche molte patologie psichiche si strut-turano sulla base di processi evolutiviriusciti male. Una parte degli operato-ri del settore propendono, con l'enfa-

si di proporre soluzioni conoscitiveche partono dallo studio del sistemanervoso, a dire che è tutta questionedi funzionamento o di mal funziona-mento del cervello: basterebbe sco-prire la sede di ogni patologia perrisolverla "meccanicamente".Orbene, se nel sistema nervoso c'èuna disfunzione a qualsiasi livello, èovvio che i comportamenti e gli statipsichici si manifestano in conseguen-za. Ma è anche vero che sul pianoprettamente psicologico ed esisten-ziale certi problemi affettivo-relazio-nali possono indurre il cervello adadattarsi alla angosce esistenzialimodificando il metabolismo cerebralestesso. La psicosomatica è maestra inquesto campo. Allora c'è da porsi lafatidica domanda che si ponevaPlutarco nell'antichità: "E' nata primala gallina o l'uovo?". Ossia , è ildisturbo neurofisiologico che crea ildisturbo psichico, o è il disturbo psi-chico che produce, attraverso la com-plessa interazione tra corpo e psiche,il mal funzionamento del sistema ner-voso? E' chiaro che la risposta richie-de molta attenzione. Tuttavia le dueporte di accesso alla psicopatologiavanno sempre tenute presenti evitan-do la riduttiva pretesa di avere laverità assoluta. Questo vale sia per laspiegazione tuttofare dell'approccioorganico, sia con l'ingenuo approccio

puramente psicodinamico ai problemidell'anima. E' necessario avere sem-pre una visione pluridisciplinare deiproblemi psichici. Nessuno, nessunindirizzo scientifico, può avere la cer-tezza o la presunzione di avere laverità o di imporre la giusta condottaterapeutica. L'umiltà che richiedel'approccio alla persona umana nonpuò che indurci a una metodologiacompleta e complessa, il cui aspettopsicodinamico e quello psicoorganicosiano parimenti valutati ed entrino afar parte della cura con pari attenzio-ne. Per questo noi diciamo che occor-re avere una grande attenzione allasituazione concreta, storico-evolutivadella persona, per capire sia il mododi sentirsi collocati nel mondo che lesue eventuali forme di patologie psi-chiche, che spesso alla fin fine sonopatologie esistenziali e relazionali oconseguenze difensive del piano esi-stenziale stesso. Parlando ai giovani,questo approccio globale alla personaè tanto importante, in quanto è pro-prio nella fase evolutiva che c'è ilrischio più alto dell'istaurarsi dei pro-cessi patogeni nella psiche. Un buontenore di vita relazionale e affettiva,uno sviluppo che contempli in modoassolutamente primario le esigenze ditutta la persona, corpo e mente, eche faccia capire ai ragazzi la com-plessità, l'importanza e la serietà delproblema dell'amore è la miglioreprognosi per una vita serena, affetti-vamente e socialmente integrata.

Giuseppe [email protected]

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DALLA RISATA ALLALIBERA ESPRESSIONEDELLE EMOZIONI

Vi è mai successo di ridere in situa-zioni tristi o in momenti in cui è social-mente riprovevole e ci si aspettereb-be un atteggiamento triste o comun-que composto?Pensiamo ai funerali o più semplice-mente a quando cade una persona.E' un comportamento piuttosto comu-ne, che comunque provoca imbaraz-zo perché sconveniente. Eppure è unmodo di liberare delle emozioni cheprobabilmente non riusciremmo aesprimere in modo diverso.Attraverso il sorriso e la risata, quindi,esprimiamo emozioni, stati d'animo,in genere positivi, o comunque tentia-mo di liberarci di sensazioni spiace-voli con l'auspicio di ristabilire unequilibrio che ci consenta di ripristina-re il benessere e la tranquillità persain certe situazioni.Ridere, a volte, ci consente di alleg-gerire una situazione pesante e stres-sante (Ovviamente va valutato ilmomento). Credo sia opportuno riflet-tere sul fatto che il sorriso è una delle

prime espressioni di emozione e per-mette al bambino di comunicare ilsenso di benessere.Questo comportamento comparecome segnale specifico molto prestonel periodo neonatale e acquistasignificato relazionale intorno al terzomese come risposta specifica al voltodella madre.Dal punto di vista filogenetico haacquisito man mano vari significati:da atteggiamento difensivo si è evolu-to fino a indicare sottomissione, paci-ficazione, rassicurazione, amichevo-lezza, affinità, simpatia…Al di là del significato specifico ci inte-ressa trasmettere soprattutto l'impor-tanza che riveste a livello di comuni-cazione non verbale nel veicolare unmessaggio chiaro, "sincero", chepassa attraverso l'espressione deisentimenti.Comunicare, tirar fuori le emozioni è"terapeutico". E' forse il primo passoper stare bene, per tenere lontanol'angusto mondo della patologia. Lapatologia spesso è il risultato delblocco delle emozioni, dell'incapacitàdi comunicare chi siamo, cosa provia-mo, i nostri bisogni.Non è facile comunicare al mondo

esterno gioie e sofferenze e questodiventa terreno fertile su cui si posso-no innestare paure, blocchi, malattiepsicosomatiche. Possiamo provare aprevenire il malessere che ci offuscala mente e i pensieri provando a vive-re con sincerità le emozioni, prima ditutto con noi stessi, e poi forse verràquasi automatico anche con gli altri.I momenti in cui diamo libero sfogoalle emozioni sono quelli più belli, piùintensi, anche quando le emozionisono negative "sfogarci" ci regala lasensazione di liberazione da pesiinsopportabili.Allora ridiamo ancora, esprimiamocimagari in modo creativo. E chissà, seimparassimo a prenderci un po' menosul serio, ad accettarci con tutti i difet-ti e a riderci su, forse potremmo esse-re più sani e più felici.

Serena [email protected]

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PIANTE CONTRO L'INQUINAMENTO

Forse qualcuno di voi avrà già avuto il dubbio che stare troppe ore davanti ad un monitor può avere qualche effetto collatera-le... bene, rimuovete ogni dubbio: è una certezza. Alcuni studi si sono occupati di verificare quali sono i principali disturbi cau-sati non solo dalle apparecchiature in sé, ma dallo scorretto uso che se ne fa: pare proprio che le tanto temute radiazioni e campielettromagnetici siano solo una cosa di cui preoccuparsi, ma di sicuro non una cosa di poco conto. Recenti studi hanno tuttavia dimostrato che la natura ci ha dato delle soluzioni: le piante "mangia radiazioni". Si tratta di piantegrasse che hanno la proprietà di ristabilire le alterazioni provocate da contaminazio elettromagnetica nell'ambiente.L'inquinamento elettromagnetico come la radioattività, ha un inconveniente, e cioè non si può apprezzare con i nostri sensi,neanche con forti dosi, visto che non ha odore, è materialmente impalpabile, non si sente e non ha sapore. E' senza dubbionociva. Sono tanto pericolose le frequenze basse come quelle alte, quelle di alta intensità come quelle di bassa, le microondecome le hiperfrequenze. Siamo tutti i giorni immersi in un vertiginoso vortice di onde e di particelle che ci penetrano ogni istan-te. Daniel Depris, presidente europeo di AURORE (Associazione per l'uso Razionale delle onde elettromagnetiche), nella suapubblicazione "Quelle onde che un giorno ci uccideranno", segnala i pericoli che possono derivare da una esposizione regola-re o permanente alle radiazioni hertziane. Come risultato delle ricerche compiute da detta associazione e le conclusioni dinumerosi esperti, cominciando da quelli dell'OMS (Organizazzione Mondiale della Salute), Depris ha segnalato le perturbazio-ni e sintomi che derivano dalla sindrome delle frequenze radioelettriche e le hiperfrequenze. Queste sono le principali alterazio-ni che producono: cefalea (dolori di testa); irascibilità e perturbazioni del comportamento (soprattutto l'aggressività); astenia (per-dita di vitalità); diminuzione dell'attività sessuale; perdita di appetito, alterazioni cardiovascolari; dolori al torace; alterazione delciclo mestruale nella donna; opacità del cristallino, lesioni della retina e alterazione della cornea; lesione dei testicoli, alterazio-ne degli spermatozooi; aumento del rischio di leucemia; ecc. Alcune di queste anomalie, compaiono solo in casi si esposizionea campi intensi ma altre, per il contrario, possono essere provocate da installazioni di bassa e incluso di bassissima potenza.E' consigliabile dunque mettere vicino ai computer, impianti hi-fi, televisioni ed elettrodomestici in genere piante grasse del tipodell'Echinocactus - più noto come "cuscino della suocera" - o della Tillandsia Aerantos.

'La tazza verde' spazio a cura

di Roberta [email protected]

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