Mercurius Magazine - Febbraio 2008

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“Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art.1 comma 1 DCB – Torino” In caso di mancato recapito rinviare all’ufficio CMP/CPO di Torino Nord per la restituzione al mittente previo pagamenti resi MERCURIUS MAGAZINE – Testata registrata al Tribunale di Torino il 16/09/05 al n° 5906. € 4,5 a copia – Direttore Responsabile Luigi Dell’Olio, Publisher Franco De Rosa Mensile per Laureati sulle opportunità di Carriera e di Formazione www.mercurius.it Dall’Università al LAVORO Lavoro, il riscatto dei triennalisti Aziende che assumono Company Profile di: Leroy Merlin e Gruppo Banca Sella Master Post-Laurea School Profile di: IFAF Istituto nazionale per il Commercio Estero – ICE Anno 3 / 1 – Febbraio 2008 In questo numero: · Studiare e lavorare in Norvegia, Svezia, Finlandia · Arte, quando la passione si trasforma in un lavoro · I Master nell’area delle lingue straniere · Il rapporto di lavoro part time Speciale LE NUOVE PROFESSIONI DELLA FINANZA Intervista La flessibilità secondo Francesco Delzio, Direttore dei Giovani Imprenditori di Confindustria

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Versione elettronica del nostro mensile di orientamento professionale per laureati

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MERCURIUS MAGAZINE – Testata registrata al Tribunale di Torino il 16/09/05 al n° 5906. € 4,5 a copia – Direttore Responsabile Luigi Dell’Olio, Publisher Franco De RosaMERCURIUS MAGAZINE – Testata registrata al Tribunale di Torino il 16/09/05 al n° 5906. € 4,5 a copia – Direttore Responsabile Luigi Dell’Olio, Publisher Franco De Rosa

Mensile per Laureati sulle opportunità di Carriera e di Formazione

www.mercurius.it

Dall’Università al LAVOROLavoro, il riscatto dei triennalisti

Aziende che assumonoCompany Pro� le di: Leroy Merlin e Gruppo Banca Sella

Master Post-LaureaSchool Pro� le di:

IFAF

Istituto nazionale per il Commercio Estero – ICE

Anno

3 /

N° 1

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008

In questo numero:· Studiare e lavorare

in Norvegia, Svezia, Finlandia· Arte, quando la passione

si trasforma in un lavoro· I Master nell’area

delle lingue straniere· Il rapporto di lavoro part time

Speciale

LE NUOVE PROFESSIONI DELLA FINANZAIntervistaLa flessibilità secondo Francesco Delzio, Direttore dei Giovani Imprenditori di Confindustria

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3Febbraio 2008

S OMMARIO

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5 Carriere 5 Occasioni per i professionisti della finanza grazie alle normative internazionali 7 Le nostre interviste Laurea nei tempi canonici e specializzazione le armi vincenti 8 Arte, quando la passione si trasforma in un lavoro 10 Lavoro, il riscatto dei triennalisti

Aziende che assumono 12 LEROY MERLIN Formazione continua per chi lavora in Leroy Merlin 14 Gruppo BANCA SELLA Il Gruppo Banca Sella ricerca persone di eccellenza 16 Offerte di lavoro

I focus del mese 18 Career building L’importanza della sincerità 20 Colloquio di lavoro Prepararsi ad un colloquio di selezione 22 Retribuzioni Dalle analisi delle retribuzioni 2006 buone prospettive per i laureati 24 Contratti di lavoro Il rapporto di lavoro part time 26 E-Learning Specializzarsi in alimentazione ed enogastronomia 28 Opportunità all’estero Studiare e lavorare in Norvegia, Svezia, Finlandia

Master e corsi 31 Dall’interpretariato alla mediazione culturale, porte spalancate per i poliglotti 34 Costruirsi una carriera nella cooperazione

Enti di formazione 36 Istituto nazionale per il Commercio Estero – ICE Specializzarsi nelle relazioni economiche internazionali all’ICE 38 IFAF – Scuola di finanza Da 25 anni garantiamo training manageriale ai massimi livelli 40 In libreria Giovani come Tuareg in cerca di una bussola 42 Master in scadenza

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Mercurius Magazine € 4,5 a copia

Editore: Formazione e Carriere sasRegistrazione: 5906 del 16/09/05 Tribunale di TorinoDirettore Responsabile: Luigi Dell’OlioDirezione – Redazione Amministrazione: Via Valperga Caluso, 30 – 10125 TorinoTel.: 011-669.30.54 – Fax: 011-669.26.25E-mail: [email protected] grafi co: Costantino SeminaraStampa: Graphart snc – Via Galimberti, 75 12030 Manta (CN)

Dello stesso Editore:Rivista "Master in..." Rivista "Carriera in..."Website:mercurius.it NEWS.mercurius.it HR.mercurius.it IFPIweb.orgcarrierain.it masterin.itlaureain.it interinalein.itformazionein.it informagiovaniin.it

A pochi mesi di distanza dal World MBA Tour, tenuto a Milano a metà ottobre scorso, il 28 gennaio si è tenuto, nuovamente a Milano, AccessMBA Tour, un altro evento dove le più importanti Scuole post laurea del mondo sono venute a presentare i propri

master ai giovani italiani. L’interesse, sempre crescente, delle scuole straniere verso il mercato italiano stimola varie considerazioni: 1) il mercato italiano è ampio e pro� ttevole, i laureati sono tanti e la percentuale di coloro che possono permettersi un master all’estero è cospicua. – 2) La scuole straniere nel presentare un master internazionale non hanno praticamente concorrenza, vista la scarsa internazionalizzazione delle nostre scuole. – 3) Anche la formazione necessita del proprio marketing e, in Italia, siamo decisamente indietro, specie nella promozione dei master ad opera delle Università. – 4) Gli investimenti operati nelle attività di Placement dei propri allievi dalle scuole italiane sono un frazione di quanto investito dalla Università straniere che restano costantemente al � anco dei propri ex-alunni � nché questi ultimi non hanno centrato i propri obiettivi professionali.

Ad maioraFranco De Rosa

Fondatore e Amministratore Mercurius Network srl

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02/08Compilare e inviare, allegando copia del versamento postale, al seguente indirizzo: Formazione e Carriere – Via Valperga Caluso, 30 – 10125 TO RI NO oppure via fax al numero 011-669.26.25. Per ogni informazione sul vostro abbonamento non esitate a contattare la nostra segreteria al numero di telefono 011-669.30.54.

Si, desidero abbonarmi per 1 anno a mercurius magazine [10 numeri + tutti i supplementi]. Sono studente / laureato e non ho bisogno di fattura. Pagherò pertanto solo € 39

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EDITORIALE

4 Mercurius magazine

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5Febbraio 2008

I nuovi criteri sulla contabilità internazionale, la direttiva europea sul risparmio e le accresciute tutele per gli

azionisti di minoranza. La nor-mativa internazionale in campo finanziario è in rapida evolu-zione e questo sta provocando uno scossone sulla forza lavoro impiegata da banche, società di intermediazione mobiliare ed sgr. Il trend emergente vede un progressivo ricorso ai pre-pensionamenti per gli over 55, a favore dell’assunzione di

nuove leve, in grado di rispon-dere meglio alla necessità della globalizzazione e all’ondata di fusioni e acquisizioni che sta coinvolgendo il mondo del cre-dito. Le professioni della finanza sono tra le più gettonate dai giovani laureandi e neolau-reati anche per le prospettive retributive elevate: trattandosi nella maggior parte dei casi di figure legate ai risultati ottenu-ti, sono infatti previsti quote variabili che possono arricchire sensibilmente e in alcuni anche

far raddoppiare lo stipendio assunto come base.

Analista o promotore, le due facce del credito a confrontoTra le figure più gettonate nell’attuale fase di mercato vi è l’analista finanziario, vale a dire il professionista incaricato di analizzare i bilanci aziendali per valutare lo stato di salute, le prospettive di sviluppo, le strategie e il valore delle società esaminate. Un risultato che vie-

Occasioni per i professionisti della � nanza grazie alle normative internazionaliCresce la domanda di banche e sim. E sempre più la fi nanza svolge un ruolo centrale in azienda a cura di Luigi Dell’Olio

Professioni

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ne raggiunto passando ai “raggi x” i bilanci aziendali e che per questo richiede doti di pazienza e precisione. Sono soprattutto gli istituti di credito a richiedere questi specialisti e lo stanno facendo a ritmo accelerato da qualche mese. L’avvento della direttiva Mifid sul risparmio ha di fatti cambiato volto in maniera radicale al mercato: tutte le aziende clienti ricevo-no un rating dalla banca, in base al quale vengono fissate le condizioni di accesso al credito. Questo significa che un giudizio errato può portare a concedere credito facile a un debitore che poi si rivelerà insolvente. La laurea in una delle discipline economiche è indispensabile per proporsi alle aziende del settore, meglio se accompagnata da un master in Mercati finanziari.Se l’analista è il professionista del debito per antonomasia, il

promotore finanziario rap-presenta l’altra faccia della me-daglia, quella del credito. Il suo obiettivo consiste, infatti, nel fornire consulenza a persone e imprese su come meglio investi-re il denaro scegliendo tra titoli di Stato azioni, obbligazioni, fondi di investimento e stru-menti derivati. Questa attività in genere viene svolta come di-pendente di una banca o libero professionista collaboratore di una società di intermediazione mobiliare (Sim). Per svolgere la professione di promotore occor-re superare un esame di Stato che abilita all’iscrizione nell’albo professionale. I promotori non devono essere necessariamente laureati in Economia; non pos-sono però prescindere da una competenza avanzata in materia finanziaria. Trattandosi di un venditore, il promotore deve essere una persona capace di tessere e rafforzare le relazioni, deve essere dotato di spirito di persuasione e avere un ap-proccio imprenditoriale. Più che nel caso dell’analista, il suo stipendio sarà legato a doppio filo con la capacità di far fruttare i risparmi di chi si affida a lui nelle scelte di risparmio.

Hedge fund e private banking in cima alle retribuzioniLa massima aspirazione per molti professionisti dell’area finanziaria è trovare lavoro negli hedge fund o nel segmento del private banking. Si tratta di due settori di nicchia, riservati alla clientela facoltosa e in grado di assicurare agli operatori del settore elevate commissioni: gli

hedge sono fondi speculativi che hanno il compito di conseguire profitti anche nelle situazioni avverse per il mercato e che per questo motivo hanno bisogno di professionisti capaci di intuire in anticipo i trend. Il private banking indica, invece, tutte le soluzioni finanziarie pensate appositamente per la clientela con non meno di 500mila euro in gestione. Trattandosi di settori relativamente nuovi per il mercato italiano, non ci sono attualmente grandi specialisti, per cui gli operatori del mercato spesso si rivolgono a giovani provenienti da una carriera presso business school prestigiose, meglio se con un taglio internazionale. Le retri-buzioni per gli analisti junior partono solitamente dai due mila euro lordi mensili, per poi crescere rapidamente nei primi dieci anni di attività, man mano che si sale nella piramide delle responsabilità. Al vertice ci sono i gestori, vale a dire coloro che in concreto scelgono come investi-re i soldi dei risparmiatori.

Il fronte caldo della finanza d’impresaOrmai da parecchi anni la finanza è diventata pane quo-tidiano anche per la vita delle imprese, che hanno bisogno di strutturare in maniera profes-sionale il flusso di incassi, paga-menti, finanziamenti e crediti. Spesso le società si rivolgono a giovani neolaureati o con brevi esperienze di lavoro per inserirli nella divisione di tesoreria. La carriera di solito inizia affian-cando il tresaury manager nella gestione, controllo e pianifica-

Laurea nei tempi canonici e specializzazione le armi vincenti

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Laurearsi nei tempi canonici; non fermarsi al percorso triennale; specializzarsi in materie finanziarie, preoccupandosi al contempo di perfezionare la lingua inglese. Sono i tre

requisiti per farsi notare dalle aziende e puntare a una rapida carriera nel mondo della finanza secondo Silvio Ceretti, amministratore delegato di Aiaf (Associazione italiana analisti finanziari) Formazione e Cultura.

D: Negli ultimi anni sono nate in Italia numerose società finanziarie e altre sono arrivate dall’este-ro. Oggi ci sono quindi più occasioni di lavoro per i giovani neolaureati?R: Sì, anche se quello della finanza resta comunque un mercato di piccole dimensioni.D: Cosa consiglia ai giovani per mettersi in buo-na luce agli occhi dei selezionatori?R: Innanzitutto di laurearsi nei tempi canonici. Quindi di non limitarsi alla laurea triennale, ma di proseguire fino alla specialistica. Infine, di seguire un corso di specializzazione in linea con

la professione che si punta a svolgere.D: Quali sono le lauree più indicate per entrare nel mondo della finanza?R: Le lauree economiche senza dubbio. Tuttavia il mercato si è fatto molto selettivo negli ultimi anni: le aziende guardano all’ateneo di pro-venienza: non conta tanto il nome, quanto la presenza di programmi di formazione completi in campo finanziario. Ci sono, poi, giovani che arrivano dallo studio delle lingue straniere o dal campo giuridico e scelgono poi di specializzarsi in campo finanziario. Anche in questo caso la scelta è vasta: il mio consiglio è di scegliere percorsi certificati a livello internazionale. Un elemento imprescindibile per tutti è la perfetta conoscenza dell’inglese e, preferibilmente, di una seconda lingua.D: Quali sono, invece, le qualità più apprezzate in sede di colloquio?R: La capacità di lavorare in team e la flessibilità mentale. Si tratta di un settore che si presta poco agli individualismi.

Laurea nei tempi canonici e specializzazione le armi vincenti

Le nostre interviste

zione della finanza aziendale. Il che comporta una mappatura costante del capitale circolante, la gestione dei prelievi e versa-menti e la predisposizione del budget annuale.

Al servizio delle banche, ma dal fronte degli istituti di credito: è l’attività che tocca agli advisor finanziari. Professioni che ac-

compagnano le aziende clienti nella quotazione in Borsa; le affiancano nelle principali ope-razioni di fusione e acquisizione e cercano tra i testi normativi spiragli per finanziamenti. In genere questa professione è svolta in team composti da una decina o più di persone, con a capo una o due figure senior, che hanno maturato anni di

esperienza, e un gruppo nu-trito di junior. Questi ultimi solitamente vengono scelti tra i laureati in Economia. Inseriti solitamente in azienda dopo un periodo di stage (retribuito da 500 a mille euro mensili) possono poi guadagnare fino a 1.500-2.000 euro dopo due o tre anni, quando cominciano a scalare posizioni.

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Professioni

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C’è chi è sempre stato appassionato di quadri e sculture e ha deciso di dedicarsi alla vendita

presso gallerie e centri d’arte. E chi invece ha pensato bene di mettere le proprie competenze al servizio di un istituto di credito con l’obiettivo di affiancare i risparmiatori nelle scelte di inve-stimento. Sono sempre più le per-sone che scelgono di trasformare la passione per il mondo dell’arte in un vero e proprio lavoro.

Il mercante d’arteLa professione per antonomasia del settore, il mercante d’arte, non esiste più. O meglio, è ormai tramontata la figura dell’uomo di commercio, competente nei

differenti campi artistici, dispo-sto anche ad agire da mecenate, investendo i mezzi propri per va-lorizzare i talenti. La professione oggi è frammentata tra antiquari, consulenti per gli investimenti artistici e art promoter. Figure professionali con caratteristiche e possibilità di guadagni molto differenti tra loro, ma tutte ac-comunate dalla passione per la valorizzazione dell’arte. L’immagine classica dell’anti-quario è quella di un fine cono-scitore di opere classiche, avanti con l’età. Oggi, però, non è raro incontrare giovani intorno ai 30 anni, magari laureati al Dams o in Lettere con indirizzo artisti-co, che svolgono proficuamente l’attività. Perchè la sensibilità

artistica non è più sufficiente: occorrono anche una spiccata propensione all’autoimprendi-torialità e la capacità di intessere relazioni con il maggior numero di potenziali clienti. Tutte doti che non si apprendono da sole: infatti esistono numerose scuole nel campo dell’arte, ma nessuna di queste insegna a vendere.

La consulenza agli investimentiQuello tra arte e banche è un binomio di vecchia data: i gran-di risparmiatori sono spesso interessati al mondo dell’arte. Acquistare un quadro o una scultura di valore, infatti, con-sente di soddisfare il proprio gusto estetico e, al tempo stesso,

a cura di Luigi Dell’Olio

Arte, quando la passione si trasforma in un lavoroDal promoter all’advisor, le professioni tra quadri e sculture

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di diversificare gli investimenti rispetto a titoli di Stato e azioni. Così sempre più spesso le banche si affidano ad art advisor per affiancare i clienti nelle scelte di investimento. Il professionista in questione ascolta i gusti e gli interessi dell’acquirente, quindi individua le opere da acquistare tra i tanti venditori presenti sul mercato. Sensibilità artistica e fiuto per gli affari devono coesi-stere: un quadro che asseconda i gusti del cliente potrà essere scar-

tato se il consulente ritiene che la spesa richiesta non è in linea con la valutazione del mercato.

Tra arte e venditaL’art promoter è una figura classica della vendita: di solito impiegato o consulente di una società che produce oggetti d’ar-te, il suo compito è di vendere il maggior numero di pezzi. Il compenso prevede una parte fis-sa, che spesso è inferiore ai mille euro mensili, e provvigioni legate

ai risultati raggiunti. I candidati ideali hanno un’età compresa tra i 23 ed i 35 anni, una laurea e, preferibilmente, precedenti espe-rienze di vendita maturate anche solo di qualche mese (stage). La maggior parte delle aziende for-ma internamente questi profili, quindi contrattualizza i migliori, individuandoli tra i profili più dinamici, con forte propensione alla vendita e dotati di sufficienti competenze nel segmento in cui sono chiamati a operare.

“Per fare strada nel settore dell’arte i giovani hanno due possibilità: specia-lizzarsi in un settore come può essere la digitalizzazione dei beni culturali

o la creazione di audioguide, oppure entrare in contatto con un team poli-professionale nei campi dell’arte”. A tracciare la strada per i neolaureati in cerca di uno sbocco lavorativo in campo artistico è Eugenio Martera, amministratore delegato della società fiorentina Contemporanea Progetti.D: Com’è nata per lei l’idea di trasformare l’arte in una professione?R: Il mio sogno è sempre stato di inventare cose per valorizzare e fare conoscere il nostro straordinario patrimonio artistico. Così è nata l’idea di un’azienda che progetta, organizza e realizza eventi culturali come mostre, convegni, libri e valorizzare i beni culturali attraverso la riqualificazione dei luoghi.D: Quali sono le competenze professionali che le aziende del settore cercano nei giovani candidati?R: Dipende dal settore che si vuole approfondire. Nel campo della produzione di una mostra d’arte, ad

esempio, le figure più ricercate sono lo storico-critico d’arte e gli esperti in coordinamento editoriale di cataloghi d’arte. L’architetto può specializzarsi in exhibit design e acquisire le competenze necessarie per creare “ambienti compatibili” con la valorizzazione e la tutela dell’opera d’arte e quindi diventare esperto di illuminazione (qualità e quantità della luce) e gestione del clima necessario all’opera (umidità e tem-peratura). L’esperto di grafica potrà specializzarsi in grafica applicata agli eventi e prodotti editoriali legati al mondo dell’arte. Buone possibilità ci sono anche per i laureati in Scienze della Comunicazione, che possono perfezionare le proprie conoscenze nel mondo dell’arte per poi redarre piani di comunicazione, piani media e tutte le strategie necessarie per fare diventare una mostra una mostra di successo.D: Quali sono, invece, le qualità personali per convincere l’azienda?R: Innanzitutto la disponibilità a mettersi in gioco con le proprie competenze e farsi “contaminare” da quelle degli altri: aver voglia di lavorare in gruppo ed essere convinti che così si possa lavorare meglio che singolarmente.

Formazione specialistica e spirito imprenditoriale per avere successoEugenio Martera, ad di Contemporanea Progetti, spiega le strade necessarie per operare nel settore

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La laurea triennale pia-ce alle imprese e aiuta a trovare lavoro. È il dato che emerge da un rap-

porto del consorzio Cilea tra i laureati fino al 2006. Il Cilea è il Consorzio Interuniversitario Lombardo per l’Elaborazione Automatica fondato nel 1974 cui aderiscono attualmente dieci università e il Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR). Esaminando l’inseri-mento lavorativo dei dottori di 13 atenei italiani, i ricercatori del progetto Stella (si veda box pg. 11) hanno rilevato che chi cerca occupazione dopo il trien-nio riesce a trovarlo nell’82% dei casi (che sale al 93% per chi

esce da uno degli atenei lom-bardi). Un dato che, dunque, smentisce il luogo comune che vorrebbe i triennalisti snobbati dal mercato perchè considerati poco preparati per le esigenze del mondo aziendale. Fra i laureati triennali, quasi raddoppiati nell’ultimo biennio, il 55% del campione si mette a cercare subito un lavoro, anche se questo non si traduce sempre in un abbandono degli studi. Sei triennalisti su dieci proseguono gli studi, alternando lavoro e formazione, con punte di oltre il 90% per gli studi ingegneristici ed economici. Questo indica un cambiamento in atto nella percezione della laurea di primo

livello, sempre più spesso utiliz-zata per approcciarsi al mondo del lavoro, con la consapevolez-za di doversi ulteriormente for-mare per puntare a una carriera più prestigiosa.

Ragazze più studioseLe ragazze si mostrano più studiose dei loro colleghi ma-schi. Infatti, il numero totale di laureate censite nei 13 atenei (117.234) supera quello dei laureati (97.323). La laurea triennale, oltre a velocizzare lo sbarco sul lavoro, sembra incidere positivamente anche sul livello di istruzione dei giovani: infatti il numero di laureati cre-sce al ritmo del 4,9%, riducendo

Lavoro, il riscatto dei triennalistiSecondo il rapporto annuale di Cilea, i giovani laureati di primo livello hanno buone possibilità di occupazione a cura di Luigi Dell’Olio

Ricerca

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così il gap tra l’Italia e gli altri paesi economicamente avanzati. Per avere un quadro più chiaro della situazione occorrerà però attendere la fine della fase di transizione che il sistema univer-sitario italiano sta attraversando: nel triennio considerato, infatti, i laureati del vecchio ordina-mento si sono quasi dimezzati, mentre quelli di primo livello sono aumentati da 23.361 a 39.276. Variazioni analoghe si registrano anche per gli altri laureati italiani (quelli non cen-siti da Stella): quelli del vecchio ordinamento si sono ridotti in media del 19,8% mentre quelli di 1° livello sono aumentati in media del 34,3%.

Si riduce la permanenza all’UniversitàLa riforma universitaria ha impresso un’accelerazione nei curricula individuali, incremen-tando il numero di laureati in corso. Nel gruppo linguistico, si laurea in tempi canonici il 29% dei ragazzi, contro il 20% registrato nel 2004; nel chimi-co-farmaceutico la quota nel biennio considerato passa dal 28 al 36%; il settore economico-statistico registra un balzo dal 35% di laureati nel 2004 al 45% del 2006, mentre il politico-so-ciale passa dal 29 al 37%. I dati, di per sé positivi, nei prossimi anni andranno riletti alla luce del riscontro occupazionale: il rischio paventato da molti anali-sti è, infatti, che a una riduzione dei tempi impiegati per laurearsi faccia da contraltare un livello inferiore di preparazione, che andrà a ricadere sulle capacità di carriera.

Il 60% dei laureati sopra quota 100Quota 100 è considerato lo spartiacque della votazione di laurea: sei laureati su dieci tra quelli censiti superano questa soglia e quattro su dieci si spin-gono anche oltre quota 105. Il dato rimane sostanzialmente stabile negli anni, senza risentire particolarmente del trapasso dal vecchio al nuovo ordinamento dell’università. Circa un terzo dei laureati con votazioni molto

basse (inferiori a 91/110) ap-partiene al gruppo Ingegneria e circa un quinto ai gruppi Eco-nomico-Statistico e Giuridico. Ingegneria presenta però una buona percentuale di laureati nelle classi di voto più elevate: nel 2006 questi raggiungono il 14% nella classe 106-110 e il 12,1% nella classe 110 e lode. Tra i laureati con lode, il primato va al gruppo Medico e a quello Letterario, entrambi con il 15% del totale.

Laureati Stella e altri tra il 2004 e il 2006 – Fonte Cilea

L’iniziativa Interuniversitaria STELLA (Statistica in Tema di Laureati e Lavoro) è nata nel 2002 con lo scopo di costruire una banca dati per il monitoraggio delle caratteristiche dei percorsi di studio dei laureati, delle loro aspirazioni e dei loro comportamenti rispetto al mercato del lavoro al momento della laurea, nonchè al monitoraggio degli stessi laureati nel percorso di inserimento nel mercato del lavoro. A tal fine è stata stipulata una convenzione tra atenei per il coordinamento delle attività di monitoraggio mentre la gestione operativa e i servizi al contorno sono garantiti dal CILEA. Maggiori info su http:// stella.cilea.it.

Laureati per età al momento del conseguimento della laurea-Fonte Cilea

Elaborazione Mercurius Magazine

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12 Mercurius magazine

Aziende che assumono

Leroy Merlin, una del-le più importanti catene della grande distribuzione specializzata in Europa,

rappresenta in Italia una realtà estremamente dinamica, con una crescita costante dei punti vendita. Per conoscere meglio le dinamiche aziendali e soprattutto la politica di gestione delle risorse umane dell’azienda, abbiamo in-tervistato la Bice Ciciriello, capo settore decorazione e tappeti del negozio di Bologna.

D: Bice, come è iniziata la sua esperienza in Leroy Merlin?R: Dopo aver frequentato la facol-tà di Giurisprudenza a Bari, nel 2003 ho seguito un Master in Management Distributivo che prevedeva come fase conclusiva

uno stage di quattro mesi: tra le catene della grande distribuzione che offrivano questa possibilità c’era anche Leroy Merlin, così dopo una selezione da parte di loro incaricati, sono stata scelta e sono partita per il negozio di Campi Bisenzio, a Firenze, dove ho svolto il mio Stage nel Settore sanitari,piastrelle e idraulica. D: Durante lo stage come è stato monitorato il suo inserimento?R: Il percorso degli stagiaire viene seguito con interesse dall’azienda.La persona è seguita direttamente dal Capo Settore di riferimento con cui collabora e sono previsti colloqui con il direttore negozio, il responsabile risorse umane negozio e il direttore risorse umane regio-nale con cadenza quasi mensile, per capire l’interesse da parte del

Formazione continua per chi lavora in LEROY MERLIN

Percorsi formativi personalizzati sono previsti a secondadella professionalità e dell’anzianità di ciascun collaboratore

a cura di Franco De Rosa

partecipante alle attività del nego-zio, al mestiere proposto e le am-bizioni personali. Infatti al termine dello stage mi è stato proposto di restare come Allievo Capo Settore con contestuale spostamento dal settore dove avevo fatto lo stage, a quello illuminazione.D: Il termine “allievo” presup-pone che si segua un percorso di formazione…è stato così?R: Sì, l’inserimento come allievo capo settore ha una durata di 18 mesi e prevede un parte teorica ed una parte pratica. Per i primi tre mesi si vive la vita di reparto attraverso l’esperienza di quello che è il Consigliere di Vendita, ovvero la missione dell’addetto vendita in Leroy Merlin. Lavorare in reparto significa infatti riuscire a conoscere il prodotto, le dinamiche interne della gestione e della vendita che permetteranno successivamente, in qualità di capo settore, di strutturare le attività della squadra che si andrà a gestire sia in termini funzionali che di organizzazione del quotidiano.Di pari passo con la vita di reparto, però, ci sono delle parti d’aula che scendono più nel dettaglio rispetto ad aspetti manageriali, quali la gestione della gamma prodotti, la responsabilizzazione dei singoli

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sono sabati e domeniche liberi, dove i periodi di vacanza comu-nemente intesi rappresentano in realtà il periodo commerciale più importante in cui occorre garanti-re una presenza costante. Strettamente legati alle attività che svolge un Capo Settore in Le-roy Merlin anche lo spirito com-merciale, la capacità di analisi e l’imprenditorialità costituiscono elementi importanti.Una propensione al rapporto umano riveste inoltre un ruolo cruciale, sia in termini di lavoro di squadra che di contatto con il cliente.La propensione alla leadership e la capacità orga-nizzativa sono infine skills im-portanti: per un capo settore, in particolare, sono doti essenziali, in quanto occorre prevedere e an-ticipare eventuali emergenze che potrebbero “sconvolgere” i piani prefissati, gestire il quotidiano ma in prospettiva di quello che sarà l’effetto sul lungo termine e godere del rispetto e della fiducia della squadra che si coordina.

collaboratori e delle squadre. Sono moduli della durata di tre giorni svolti da squadre di formazione interne che ha sede base a Rozzano e si svolgono nei negozi milanesi per la Regione nord e a Roma per le Regione del centro sud.D: Ci parli di queste parti d’aula…R: Durante il primo step formati-vo abbiamo approfondito le tema-tiche legate all’offerta commerciale e al merchandising. Al termine di questa fase d’aula ci è stato affidato un progetto da sviluppare in Ne-gozio con il nostro tutor, ovvero il capo settore, senza però tralasciare la vita di reparto. La seconda fase d’aula – sempre della durata di tre giorni - si è svolta al termine dei successivi quattro mesi e ha preso in esame il “chi siamo”, quindi il mercato della concorrenza e le macro politiche aziendali. Nel terzo modulo teorico, abbia-mo analizzato alcuni aspetti legati più strettamente alla gestione pura del reparto:la programmazione e la traduzione in Negozio dell’azio-ne commerciale, la definizione degli obiettivi e del budget,quindi il conto economico.L’ultima fase d’aula, infine, ha toccato un aspetto fondamentale per il gruppo Leroy Merlin: la soddisfazione del cliente, dei servi-zi che vengono offerti e dei margi-ni di miglioramento possibili.D: Al termine dei diciotto mesi si diventa quindi capo settore?R: No, non è un discorso automa-tico. Il percorso è un percorso for-mativo, ma tutto dipende poi dalle capacità e dalla volontà dimostrate dall’allievo. Durante la formazione infatti ci sono incontri quasi a cadenza mensile con il proprio

capo settore, per fare il punto su determinati aspetti, per valutare le attitudini e gli assi di miglioramen-to del singolo allievo.D: Lei ora è capo settore deco-razione e tappeti. Ma la sua formazione interna continua lo stesso?R: Sì, in Leroy Merlin esistono infatti dei piani di formazione personalizzati che vengono stabi-liti a inizio anno e che prevedono diversi livelli a seconda della an-zianità e della professionalità del singolo collaboratore. Per i capi settore in particolare sono pre-visti moduli formativi da seguire durante tutto il corso dell’anno e che vertono sia sui prodotti nuovi, che su aspetti del management e gestionali procedurali, quali le strategie di comunicazione, la capacità di leadership, la gestione risorse umane.D: Quale ritiene siano le caratte-ristiche che un giovane laureato deve avere per candidarsi in Leroy Merlin?R: Innanzitutto la disponibilità alla mobilità su territorio nazionale e la flessibilità negli orari, perché chi entra nella grande distribu-zione deve entrare nell’ottica di un’attività lavorativa dove non ci

CO N I L CO N T R I B U TO D E G L I E S P E R T I D I :

Per informazioni sull’Azienda:

www.leroymerlin.it

Per lavorare in LEROY MERLINI canali di ingresso in Leroy Merlin – oltre alle opportunità di stage descritte precedentemente – sono principalmente:• il sito www.leroymerlin.it, dove, sotto la voce candidatura, è possibile proporsi come allievo capo settore attraverso la compilazione di un test psicoattitudinale e allegare il proprio curriculum. Generalmente vengono prese in considerazione solo le candidature che hanno raggiunto un punteggio totale superiore al 7, ma la politica di selezione del personale di Leroy Merlin prevede che venga comunicato comunque il risultato del test, sia esso positivo o negativo .• La candidatura diretta in negozio attraverso la consegna del proprio curriculum.

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14 Mercurius magazine

Aziende che assumono

Il Gruppo BANCA SELLA ricerca persone di eccellenza

Obiettivo del gruppo è selezionare, inserire e trattenere risorse motivate, entusiaste e votate

a raggiungere i miglior risultati

a cura di Franco De Rosa

Il Gruppo Banca Sella fu fondato nel 1886 per vole-re di alcuni membri della famiglia Sella e oggi com-

prende otto banche, di cui sei in Italia (Banca Sella, Banca Arditi Galati, Banca Sella Nord Est- Bovio Calderari, Banca di Palermo, Sella Holding Banca

e Banca Patrimoni) e due al-l’estero (Sella Bank in Svizzera e Sella Bank Luxembourg in Lussemburgo).

Il Gruppo conta circa 4.000 dipendenti, oltre 300 filiali e 29 società dislocate in Italia e all’estero e si caratterizza per

un’offerta diversificata ed in-novativa di servizi soprattutto attraverso i canali telematici.

Dopo oltre un secolo di atti-vità, il Gruppo Banca Sella mantiene ancora l’indipen-denza e l’imprenditorialità che ne ispirarono la nascita ed ha saputo crescere gradualmente ma costantemente, basandosi tanto sulla soddisfazione e fi-delizzazione del Cliente, quanto sul contributo individuale delle proprie persone quale fonte di sviluppo, qualità, innovazione ed eccellenza.

Le risorse umaneIl Gruppo Banca Sella è una realtà giovane, dinamica, ve-loce nelle decisioni e orientata al Cliente. Le persone che vi lavorano devono possedere grinta, senso di sfida, voglia di imparare ed essere capaci di vivere il cambiamento come leva competitiva; inoltre, gran-de importanza viene data alla disponibilità alla mobilità in Italia e all’estero.Per sviluppare la singole profes-sionalità, favorire l’acquisizione

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15Febbraio 2008

collaborazione con i principali atenei italiani e della durata di 4-6 mesi. A tutti i parte-cipanti viene riconosciuto un rimborso spese, oltre natu-ralmente all’opportunità di provare un’esperienza lavorativa presso una delle diverse funzio-ni aziendali, sia in sede che in filiale, di una realtà bancaria di rilevanza nazionale quale il Gruppo Banca Sella.

Per lavorare nel GRUPPO BANCA SELLA

Il reclutamento del Gruppo Banca Sella è attivo tutto l’anno ed è gestito direttamente dall’ufficio Risorse Umane e dai referenti delle varie aree di servizio coinvolte.Le principali fonti di recruiting, sia per profili junior che senior, sono le candidature spontanee sul sito www.sella.it nella sezione “Lavora con noi”, gli elenchi universitari e i database di recruiting on line, Master, Corsi di specializzazione, ma anche le inserzioni su siti internet specializzati.L’iter di selezione comprende dei test psicoattitudinali, interviste individuali e colloqui con i referenti delle aree coinvolte.

CO N I L CO N T R I B U TO D E G L I E S P E R T I D I :

Per informazioni sull’Azienda:

www.gruppobancasella.it

di nuove competenze (tecniche e manageriali) e premiare l’im-pegno nella crescita e nell’otte-nimento di risultati, il Gruppo Banca Sella ha strutturato un sistema di valutazione merito-cratico basato su:lla definizione di obiettivi

chiari e condivisi sia di bu-siness che di miglioramento delle proprie conoscenze, capacità e attitudini

lla definizione di un “action plan” di miglioramento per-sonale.

Raggiungere risultati elevati garantisce il riconoscimento di un premio di performance alta-mente motivante. In brevissimo tempo e indipendentemente dall’età anagrafica o dal grado, le persone di maggiore talen-to possono in questo modo raggiungere ruoli di rilevan-te responsabilità attraverso la propria determinazione nel raggiungimento degli obiettivi assegnati.

Le opportunitàLe principali aree di inserimento sono:− la Rete Distributiva, con

i canali Retail, Corporate, Private Banking

− la Direzione Centrale, con le aree Finanza e Mercati, Risk Management, Internal Audit, Titoli e Negoziazione, Banking Center, Risparsmio Gestito e Information Tech-nology

In tutti questi ambiti è pos-sibile acquisire e consolidare competenze professionali e manageriali indispensabili per

ricoprire rapidamente ruoli di responsabilità.I dipendenti del Gruppo Banca Sella vengono coinvolti in un ambiente di apprendimento e sviluppo continuo attraverso programmi formativi diversi-ficati quali corsi in aula, trai-ning on the job, self training e e-learning.

Lo stageTra i programmi formativi previsti per tutti i dipendenti del Gruppo Banca Sella rien-tra anche lo stage, un periodo di tirocinio organizzato in

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16 Mercurius magazine

Off erte di lavoro

Esercitando il diritto di cronaca, in questa rubrica vengono segnalate alcune offerte di lavoro di cui si ha avuto notizia e reputate particolarmente interessanti. Ogni offerta si intende rivolta a uomini e donne.

Rubrica “Offerte di lavoro per laureati” a cura di Cristina Bonamin

LUXOTTICA GROUP CERCA GIOVANI LAUREATI IN AMMINISTRAZIONE AZIENDALEJunior Key Account, con buon inglese e forte orientamento al cliente, cercasi per gruppo leader nel settore ottico

Luxottica Group, indiscusso leader mondiale nel ramo dell’ottica, con un portfolio clienti che ingloba alcuni tra i più importanti marchi come Bvlgari, Chanel, Dolce & Gabbana, Ralph Lauren, Prada, Vogue e Persol, offre una stimolante esperienza di lavoro a tutti coloro che desiderano conoscere a fondo sia le attività dell’azienda, sia i suoi processi di distribuzione. Nella fattispecie, ricerca 2 Junior Key Account per le aree del Veneto, Trentino, Friuli ed Emilia Romagna, Marche, Umbria,

Molise, con laurea (meglio se in Amministrazione Aziendale), buon Inglese sia scritto che parlato, buone capacità nell’organizzazione, pianificazione e esecuzione del lavoro autonomamente, forte orienta-mento al cliente, ottime competenze informatiche (soprattutto Excel e Power Point) e disponibilità a frequenti spostamenti nell’area assegnata (preferibile la residenza nelle aree suddette). Le mansioni riguarderanno principalmente la gestione dei clienti in termini di acquisizione e liquidazione, la formazione dei responsabili e degli addetti nei punti vendita, la presentazione di tutti i marchi e delle loro nuove collezioni, la gestione delle attività di marketing nei punti vendita, attività redazionali. Viene offerto un iniziale contratto di 12 mesi, auto e cellulare aziendale, portatile. Le persone interessate, uomini e donne, sono invitati a leggere l’informativa sulla privacy art.13 dlgs 196/2003 sul sito www.supporthr.com e a inviare CV citando come riferimento R7 460.

LA MERCURI URVAL È ALLA RICERCA DI GIOVANI TALENTIBrillanti laureati con ottimo inglese richiesti per il settore Business Development

La Mercuri Urval, multinazionale svedese, operante in Italia da oltre 20 anni nell’ambito della Consulenza Manageriale nel settore delle Risorse Umane, allo scopo di consolidare la sua crescita continua, ricerca giovani e brillanti laureati (preferibilmente in discipline economiche) per il settore Management & HR Consulting, con una breve ma significativa esperienza nell’area Risorse Umane o Business Development, i quali saranno chiamati a gestire importanti progetti di consulenza relativi alla Ricerca e alla Selezione e Sviluppo. Inoltre,

requisito imprescindibile è rappresentato dall’ottima conoscenza della lingua inglese. A seguito di un periodo di accurato training, i selezionati potranno contribuire al Business Development operando nei diversi segmenti di mercato, interagendo con l’area Management delle aziende clienti. L’azienda offre innanzitutto grandi possibilità di crescita in un ambiente stimolante, informale ed internazionale, attento alla valorizzazione delle risorse, unita ad un inquadramento come dipendente, con stipendio fisso integrato da premi. Le sedi di Lavoro sono a Milano e Roma. Gli interessati, ambosessi, sono invitati a leggere su www.mercuriurval.it l’informativa sulla privacy ex art. 13 del 196/2003. Se interessati, inviare CV citando retribuzione lorda, rif. IT88BC ed autorizzazione al trattamento dei dati personali sensibili eventualmente conferiti per e-mail a [email protected] o per posta prioritaria a Mercuri Urval, via Turati 29, 20121 Milano. Aut. Min. Provv. 1/482/RS 2005.

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CO N I L CO N T R I B U TO D E G L I E S P E R T I D I :

DIVENTARE UN BUSINESS DEVELOPER PER TELECOMMatrix Spa, società del Gruppo Telecom, ricerca una risorsa da inserire nell’ambito del Portale Virgilio

Matrix S.p.A. è una società del Gruppo Telecom Italia S.p.A. che si occupa della gestione dei contenuti del portale “Virgilio”- ivi compresa la raccolta, la creazione e la diffusione di comunicazione commerciale, pub-blicitaria ed editoriale attraverso il web- e della gestione dei servizi web attraverso attività di sviluppo, gestione e fornitura, anche a terzi, di pro-dotti, servizi e sistemi di comunicazione elettronica, multimediali e web. Matrix S.p.A. cerca un Business Developer da inserire nell’ambito Portale Virgilio con sede Milano. La mission della figura professionale ricercata consiste nel contribuire allo sviluppo del numero di clienti per canale. Le attività principali richieste dal ruolo sono: • Gestione rapporti e definizione politiche promozionali/provvigionali

con forze vendita TI;

• Roll-out offerte sui singoli canali; • Gestione comunicazione target clienti. La risorsa deve aver maturato un’esperienza di almeno 1-2 anni in

ruoli di Business Development in settori industriali di prodotti ad elevata turbolenza. Le competenze che verranno maggiormente apprezzate nel ruolo sono:

• Buone capacità realizzative in termini di focalizzazione sui bisogni del cliente;

• Orientamento al risultato; • Integrazione; • Iniziativa e flessibilità mentale; • Capacità relazionali. L’attività richiede inoltre di avere buone conoscenze delle dinami-che dei canali commerciali agenti e fisici/distribuzione, diretti ed indiretti, e delle politiche di incentivazione indiretta alla vendita alla cliente finale (sell in/sell out), oltre ad una buona conoscenza della lingua inglese. Per candidarsi collegarsi al portale www.carrierain.it e rispondere all’annuncio citando il riferimento BD.

OPPORTUNITÀ NEL SETTORE CHIMICO PER LAUREATI CON BUON INGLESELa ROHM AND HAAS ricerca per le sedi del Nord Italia giovani professionisti e stagisti

L’Azienda ROHM AND HAAS – fondata nel 1909 da parte di due brillanti chimici Otto Rohm e Otto Haas - è una multinazionale leader nel settore della chimica di specialità, i cui prodotti vengono impiegati per la realizzazione di un’ampia gamma di articoli di uso comune che aiutano a migliorare la qualità della vita: adesivi , vernici, materiali per l’elettronica, prodotti per l’igiene personale, soltanto per citarne alcuni.Nell’ambito di un potenziamento del proprio organico ricerca:INGEGNERI CHIMICI DI PROCESSO (rif. PE)Età 28/40 anni . Laurea specialistica in ingegneria Chimica (o equivalente). Esperienza almeno triennale in posizione analoga. Nel sito di riferimento, la risorsa avrà responsabilità di tutte le attività di ingegneria di processo, revisione e miglioramento dei processi produttivi, a supporto di sicurezza, qualità e produttività, nonché gestione dei relativi sistemi di controllo, inclusa la stesura delle istruzioni operative. Sede di Lavoro: Mozzanica (BG), Parona (PV), Romano d’Ezzelino (VI).INGEGNERE MANUTENZIONE E AFFIDABILITÀ IMPIANTI (rif. Re)Età 28/40 anni . Laurea specialistica in Ingegneria Chimica o Meccanica . Esperienza almeno biennale in posizione analoga. Nel sito di riferimento, la risorsa si occuperà di tutte le attività di riduzione costi e aumento rendi-

menti attraverso diagnosi e risoluzione di problemi e guasti all’impianto. Sede di lavoro: Parona (PV)SPECIALISTA RECUPERO CREDITI (rif. CA)Età 25/45 anni. Diploma o Laurea. Esperienza almeno triennale in posizione analoga. Interfacciandosi con la forza vendite, provvederà a valutare l’affidabilità dei clienti e garantire o meno la concessione del credito; si occuperà inoltre del sollecito dei pagamenti, della gestione degli insoluti, nonché del recupero del credito nel rispetto dei termini contrattuali limitando il rischio di perdite, mediante il blocco delle forni-ture se necessario. Costituiranno titolo preferenziale la buona conoscenza di SAP R/3 e di Excel. Sede di lavoro: Mozzate (CO)STAGISTILaureati e Laureandi in Ingegneria Chimica (1° e/o 2° livello) per pro-getti di tesi o stage formativi nei vari stabilimenti. Particolarmente apprezzato l’indirizzo impiantistico e l’eventuale conoscenza approfon-dita di process safety. Possibilità di tesi in ambito R&D per laureandi in Chimica (solo Romano d’Ezzelino)Per tutte le posizioni, salvo dove diversamente indicato, l’inserimento si intende a tempo indeterminato (CCNL industria Chimica). Costituirà titolo preferenziale l’esperienza pregressa in analoga posizione o in contesto multinazionale e la residenza nelle zone di riferimento. Sono invece requisiti indispensabili la buona conoscenza della lingua inglese e la dimestichezza nell’utilizzo dei principali strumenti informatici.I candidati di ambo i sessi (L. 903/77), sono invitati ad inviare dettagliato CV a [email protected] citando nell’oggetto il relativo codice di riferimento e l’eventuale sito di interesse.

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18 Mercurius magazine

Tutti abbiamo avuto la tentazione di abbellire il curriculum, pensando che questo possa facilitarci,

badando solo a far apparire ve-rosimile ciò che aggiungiamo.Tuttavia, per esperienza pratica, le “invenzioni” alla fine vengono smascherate, sia che si tratti di conoscenza fluente di qualche lingua sia di attività svolte nelle esperienze precedenti, seminari e corsi frequentati in scuole prestigiose magari all’estero e così via: si sa che le bugie hanno le gambe corte e vale comunque la legge di Murphy, che dice “se qualcosa può andare storto prima o poi lo farà”, nel senso, in questo caso, che prima o poi si finirà col tradirsi. Un esempio. Recentemente un mio collaboratore mi ha

mostrato un curriculum che aveva scartato. In sei pagine il candidato analizzava in dettaglio la realizzazione di un sistema di budget e controllo budgetario che sosteneva di aver messo a punto, da solo, in un’azienda dove era entrato da neolaureato e dove era rimasto in tutto otto mesi. Nonostante la profusione di quelli che riteneva essere termi-ni tecnici, il tutto risultava molto confuso e soprattutto, se fosse stato vero quello che il candidato sosteneva, nessuna azienda se lo sarebbe lasciato sfuggire!

La prima operazione che il sele-zionatore compie è la scrematu-ra dei curricula: ogni colloquio richiede tempo, e il tempo costa; si eliminano quindi i curricula che appaiono non adeguati. Tra

le principali ragioni per cui un CV non appare adeguato c’è la non credibilità: un curriculum deve quindi apparire verosimile e l’occhio esercitato del seleziona-tore coglie subito abbellimenti e incongruenze. Quando l’interes-se per i viaggi non coincide con le lingue straniere parlate, quando il dichiarato amore per i libri cozza contro la cattiva qualità dell’italiano con cui ci si esprime, quando l’estrema appetibilità di uno stage effettuato farebbe escludere l’attuale condizione di ricerca di lavoro, quando la numerosità dei contatti non collima con l’acquisizione di esperienze, ecc.Nel corso del colloquio il sele-zionatore mette alla prova il candidato: anche in presenza di buone competenze e di un

Questo mese proponiamo la testimonianza di un selezionatore sul tema della sincerità in sede di stesura cv e di colloquio: per conoscere le vere finalità delle domande che vengono poste durante la selezione e per capire come dare di se un’immagine credibile e affidabile a cura di Maurizio Cappelletti

Career building

L’IMPORTANZA DELLA SINCERITÀ

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brillante curriculum di studi, l’emergere quella che può sem-brare una “colpa” veniale fa sì che la persona venga scartata. Ogni selezionatore riconosce il panico sul volto del candidato quando gli si dice “Lei ha di-chiarato di avere una conoscenza fluente dell’inglese o del tedesco; continuiamo il colloquio in lin-gua?” È molto più apprezzabile qualcuno che dica “il mio ingle-se è un po’ arrugginito, anche se ho intenzione di aggiornarlo” e poi dimostri di sapere sostenere una conversazione in modo accettabile.Io e i miei collaboratori siamo spesso chiamati a valutare per-sone giovani, sia per selezione sia per individuare in azienda gli “alti potenziali”, cioè coloro su cui l’azienda vuole investire. Quando un giovane sostiene un colloquio di selezione, presenta se stesso e le sue competenze, cioè conoscenze ed esperienze accumulate nel corso degli studi fatti e delle attività svolte. Ma il selezionatore, soprattutto quando ha di fronte dei giovani con poche esperienze, valuterà il cosiddetto potenziale, cioè quello che potrà emergere in futuro, in base alle esperienze fatte – che devono comunque essere dimostrabili. L’esperienza mi conferma quello che mi di-ceva diversi anni fa il direttore generale della SNIA, grande società chimica: “ho bisogno di collaboratori validi, che abbiano conoscenze specialistiche adegua-te, ma per il futuro punto soprat-tutto sulle persone di cui mi posso veramente fidare: in prospettiva, per persone chiamate a dirigere, contano di più il carattere e

l’affidabilità che il tipo di laurea e di specializzazione che hanno conseguito”. E quale carattere, quale affidabilità attribuisco ad un candidato che mente?È quindi da sottolineare l’im-portanza di dimostrare fin dal primo colloquio la massima sin-cerità. Anche se persino quello che viene considerato uno dei più grandi giornalisti del secolo scorso, e cioè Indro Montanel-li, c’è cascato, perdendo quindi parte della credibilità che si era costruita. Montanelli ha più volte sostenuto di essere stato presente clandestinamente a Milano lo storico 29 Apri-le del 1945, quando Benito Mussolini, Claretta Petacci ed altri gerarchi fascisti, fucilati a Dongo mentre cercavano di fuggire, sono stati appesi a testa in giù a Piazzale Loreto. Ebbene, la ricercatrice ticinese Renata Broggini (vedi l’articolo sul Sole24Ore del 23 settembre scorso) ha dimostrato che quel giorno Montanelli non poteva essere in Italia clandestinamente perché era a Berna…Che credibilità possiamo dare a un giornalista che inventa le notizie? E, tornando a noi, nella mia qualità di responsabile di una società di consulenza, come posso consigliare a un cliente di fidarsi e investire su una persona che ha dimostrato

di non essere sincera? Perché, se una persona mente su un punto del curriculum, posso pensare che menta anche su altri che in quel momento non riconosco. E, peggio ancora, devo neces-sariamente pensare che mentirà – o sarà addirittura scorretta – in altri passaggi del futuro rapporto professionale. Del resto, è quanto sta accadendo a Barack Obama, candidato alla nomination alle presidenziali USA: ha pubblicato a fini elettorali un’autobiografia molto positiva, e i suoi opposi-tori stanno utilizzando contro di lui alcuni particolari minori che risultano inesatti! Ricordo un giovane che aspirava alla responsabilità commerciale per il Veneto di un importante salumificio. E che vantava la sua perfetta conoscenza del territorio, salvo sbagliare gros-solanamente la distanza in chi-lometri fra Padova e Treviso… Un errore dovuto all’emozione? L’ho supposto anche io, ma insospettito dall’errore sono andato a fondo, scoprendo che del Veneto conosceva poco più dell’autostrada. L’ho scartato. E l’aspetto paradossale della vicenda è che se non avesse fatto quell’errore, lo avrei preso seriamente in considerazione, grazie all’esperienza commerciale fatta in un settore vicino, quello dei prodotti lattiero-caseari. Ma

Maurizio Cappelletti è ingegnere ed ha conseguito il diploma ITP dell’Harvard Business School di Boston. È socio e presidente di Ditrag Consulting, società che opera nella consulenza di direzione nonché nella ricerca e selezione del personale. È stato socio e amministratore di Cronos, società di lavoro interinale.

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Colloquio di lavoro

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Si dice che gli esami non finiscono mai e così i colloqui di selezione. Una volta laureati difficilmen-

te, infatti, si troverà da subito il lavoro che più rispecchia le ambizioni e aspirazioni perso-nali. Al contrario ci si dedicherà ad una ricerca attiva e continua del lavoro “ideale” e questo, inevitabilmente, comporterà il dover affrontare diversi colloqui di selezione. Soffermiamoci al-lora su alcuni aspetti del tanto temuto colloquio di selezione, in una sorta di botta e risposta sul tema con la promessa di approfondirne poi i contenuti nei prossimi numeri.

1) A che cosa serve il collo-quio di selezione?

Il colloquio di selezione rappresenta l’occasione per l’azienda di conoscere il candidato che ha risposto ad una inserzione o si è proposto attraverso una can-didatura spontanea. Allo stesso tempo, si tratta di un’occasione preziosa anche per il candidato che può en-trare in contatto diretto con un interlocutore aziendale, differenziandosi dalla mole, tutto sommato un po’ ano-nima, di curricula archiviati nei database aziendali.

2) Come si svolge il colloquio di selezione?

Dipende. Esistono diversi tipi di colloquio e, di con-seguenza, diverse modalità

di svolgimento. Il colloquio, basandosi fondamentalmen-te sulla comunicazione tra due o più persone, per forza di cose è un evento singola-re, non ripetibile, frutto delle personalità coinvolte e del clima e del contesto in cui si svolge. Nei prossimi numeri vedremo la differenza che esi-ste, ad esempio, tra un collo-quio individuale e di gruppo, tra un colloquio strutturato e non strutturato, tra uno stile di conduzione e l’altro. Ciò che non si modifica è l’obiettivo: porre domande e raccogliere informazioni per valutare (da entrambe le parti) la possibilità o meno che ci sia corrispondenza tra profilo, competenze e

Ecco le risposte ad alcune delle più tipiche e frequenti domande che ci si pone nel momento in cui si accede ad un colloquio conoscitivo e selettivo con l’azienda. A cura di Dalila Borrelli – Psicologa

PREPARARSI AD UN COLLOQUIO DI SELEZIONE

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aspirazioni del candidato e bisogni, ruoli da ricoprire e attese dell’azienda.

3) Chi è il selezionatore? Anche in questo caso dipen-

de dal tipo di colloquio e non solo. L’esaminatore potrebbe essere, ad esempio:

− il responsabile o comun-que un’addetto dell’Ufficio Personale dell’azienda (con laurea e formazione alle spal-le tra le più varie);

− il responsabile dell’area/set-tore/sede in cui il candidato verrebbe inserito;

− un consulente, sia libero professionista sia associato di una società di ricerca e selezione del personale, se l’azienda ha affidato la ricer-ca all’esterno;

− il titolare stesso dell’azien-da, se questa è di piccole-medie dimensioni.

4) Quali domande verranno poste?

Le domande possono essere infinite. Certamente non ne mancheranno di finalizza-te a conoscere il percorso formativo e professionale del candidato: quali studi ha fatto? perché li ha scelti? che ricordo ha dell’universi-tà? mi può parlare delle sue esperienze lavorative? che mansioni ha svolto? in che tipo di azienda? ecc.

Altre cercheranno di inda-gare, soprattutto in collo-quio con giovani laureati e young professionals, ca-ratteristiche di personalità, motivazioni, ambizioni: quali sono i suoi punti di

forza? dove sente invece di essere più carente? perché ci ha inviato il suo curri-culum? come si immagina tra cinque anni? ecc.

5) È possibile prepararsi ad un colloquio?

Certamente sì ed è anzi consigliabile farlo. Ci si può, ad esempio, allenare a rispondere alle domande più frequenti, il che non significa memorizzare frasi da snocciolare a pappar-della ma imparare ad avere maggiore padronanza e chiarezza nel parlare di se e magari, alla domanda aperta “mi parli di lei” poter rispondere con prontezza. Ci si può inoltre informare sull’azienda in modo da non giungere impreparati al colloquio ma mostrar-si, al contrario, ferrati e pronti a porre domande a propria volta contribuendo

attivamente alla conoscenza reciproca.

6) Che cosa succede dopo il colloquio?

In genere l’azienda, a con-clusione dei colloqui fissati, riesamina le informazioni raccolte arrivando a selezio-nare una rosa di candidati da incontrare nuovamente così da approfondire ulte-riormente la conoscenza. Il fatto di non essere valutati idonei a proseguire l’iter selettivo, non deve però de-motivare o scoraggiare. Ogni colloquio è prezioso, anzi preziosissimo, per imparare a presentarsi sempre meglio, a raccontare di se stessi e ad esporre il proprio curriculum e le proprie aspirazioni con maggiore lucidità risultando, alla prossima occasione, più incisivi e consapevoli di se stessi e dunque anche più attrattivi per le aziende.

• “Il posto è tuo! Come gestire un colloquio di selezione o di sviluppo di carriera” – Luisa Adani, Edizioni Etas, 2003.

• “Il colloquio di lavoro” – A cura di Walter Passerini, Edizioni Il Sole 24 Ore, 2007.

• www.trovareillavorochepiace.it sezione “il colloquio di lavoro”

Per saperne di più:

Dalila Borrelli, psicologa, iscritta all’ordine degli psicologi dell’emilia romagna Si è occupata di ricerca e selezione di personale presso una società di Head Hunting e, in seguito ad una formazione post laurea con esperienze di studio in Francia e Gran Bretagna, di orientamento al lavoro per laureati.

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22 Mercurius magazine

Dalle analisi delle retribuzioni 2006 buone prospettive per i laureatiNonostante le retribuzioni non siano ancora ottime rispetto ad altri paesi, per i laureati il futuro appare roseo.

Le dinamiche che hanno caratterizzato l’andamen-to salariale nel 2007 sono state registrate e a breve i

dati saranno noti a tutti.Intanto analizziamo ulterior-mente l’andamento che ha caratterizzato il 2006: si riduce, seppure di poco, la distanza che separa chi sta nel bel mezzo della mischia degli uffici da chi invece li dirige.Secondo i dati di Od&M Con-sulting, infatti, gli impiegati hanno ripreso ai dirigenti più di un punto percentuale con una retribuzione totale lorda che in media si aggirava, nel 2006, intorno alle 26.683 euro. Un recupero parziale, dunque, ma pur sempre un recupero.Però, la medaglia ha sempre due facce. In questo caso, l’altro lato è rappresentato dall’ aumento del costo della vita che in realtà

guadagnano ancora qualche euro in più rispetto ai coetanei diplomati, è altrettanto vero che le differenze si sono assot-tigliate.Il differenziale di crescita, dice Mario Vavassori, presidente di OD&M, si spiega con il fatto che i laureati scontano sempre di più il processo di apprendimento attraverso il quale devono passare quando entrano nelle imprese. Hanno studiato di più, questo è vero, ma quando entrano in azienda si trovano coinvolti in un iter per capire come funziona l’azienda che può durare anche a lungo. Così, finisce che l’azienda tende a riconoscere di più il diplomato perchè è già “produttivo” e in qualche modo ha scontato con uno stipendio inferiore il suo in-gresso sul mercato del lavoro. Se confrontiamo le retribuzioni

a cura di Thèodore Guida

svuota le tasche degli impiegati soprattutto nelle grandi città. Quindi, il peso dell’aumento salariale registrato si riduce ulteriormente. A livello strutturale, poi, mentre il Nord-Est continua a fornire performance migliori rispetto al Nord-Ovest, il Centro e il Sud hanno rallentato il ritmo di cre-scita e dopo anni di progressivo allineamento anche il divario tra uomini e donne, l’altra forbice retributiva strutturale, torna ad allargarsi. Per quanto riguarda gli under 30, nonostante il crescente trend che ha caratterizzato gli ultimi anni, se prendiamo in considerazione i livelli d’infla-zione e il costo della vita nei suoi aspetti più particolari (af-fitti, mobilità etc.), il tesoro dei neolaureati rimane esiguo.Inoltre, se è vero che i laureati

Retribuzioni

Fonte OD&M – Elaborazione Mercurius Magazine

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specifiche degli impiegati di età compresa tra i 24 e i 30 anni (target formato soprattutto di diplomati) con le retribuzioni che nel 2006 finivano nelle ta-sche dei laureati under 30, si fa una triste scoperta: un impiegato di età compresa tra i 24 e i 30 anni percepiva una retribuzione totale lorda che si aggirava in media intorno ai 23.498 euro. I laureati under 30 con 1 o 2 anni di esperienza, invece, gua-dagnavano mediamente 21.747 euro. Non meglio i laureati under 30 con 3 o 5 anni di esperienza, la cui RTL, era in media pari a 22.213 euro.Questi dati, però, non devono allarmare in quanto frutto di profonde e dicotomiche diffe-renze a livello strutturale: Nord -Sud; Grande impresa-Piccola impresa; Senior-Junior; Maschi-Femmine. Un ruolo decisivo, poi, è stato giocato dalle varie aree funzionali. Nello specifico, per i laureati under 30, le retri-buzioni più alte nel 2006 sono state quelle di Direzione gene-rale (25.507 euro), Marketing, Comunicazione e Commerciale (24.391 euro) e Produzione, Produzione del sevizio, Quali-tà e Manutenzione (24.080),

ziali punti di riferimento per le aziende nel tempo.Infine, un elemento non trascu-rabile, che ha giocato a favore delle tasche dei laureati under 30, è rappresentato dal Master. La frequenza ad un master di un certo livello, infatti, è stata una delle condizioni affinché i gio-vani laureati potessero entrare in azienda con una RTL migliore rispetto ai propri colleghi, in quanto dotati anche di una formazione più pratica, che in genere si basa su situazioni reali. Quindi, sembra che le aziende comincino a considerare l’istru-zione e la formazione, non più come fonte di costi, ma come fonte di guadagni.

mentre quella inferiore è stata registrata nelle risorse umane (22.896 euro). Quindi, nel periodo compreso tra il 2001 e il 2006, accanto ad aree la cui crescita è stata significativa – Amministrazione, Finanza e Controllo (+6,8%), Direzione generale (+6,6%) – ce ne sono alcune come l’IT, la cui crescita è stata quasi nulla (+0,9%).Nel 2007, inoltre, sembra che le cose siano migliorate e pro-babilmente i dati ce lo confer-meranno. Il livello d’ingresso, poi, sembra giocare dalla parte dei laureati. I giovani laureati, infatti, restano i più ricercati. Non soltanto perchè forti di una indispensabile formazione teorica ma anche perchè poten-

Fonte OD&M – Elaborazione Mercurius Magazine

Abbreviazioni Aree funzionalimcc: marketing, commerciale

e comunicazioneit: Information Tecnologyppqm: produzione, qualità,

manutenzioner&s: ricerca e svilupporu: risorse umaneacl: acquisti e logisticaafc: ammin., finanza e controllodg: direzione generale

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IL RAPPORTO DI LAVORO PART TIME

È sempre più diffuso nel mondo del lavoro l’uso del contratto part time consistente in un’occupa-

zione avente un regime di orario globalmente ridotto rispetto a quello ordinario, che permette sia di soddisfare le esigenze di flessibilità delle imprese sia di adattare lo svolgimento della prestazione lavorativa a parti-colari necessità del dipendente, quale ad esempio la conciliazio-ne tra lavoro e famiglia.

Stipulazione e tipologie contrattualiNel contratto individuale a tempo parziale deve essere con-tenuta sia l’indicazione della

durata della prestazione lavo-rativa sia l’orario di lavoro con riferimento al giorno, alla set-timana, al mese e all’anno. La forma scritta è obbligatoria ai fini della prova dell’esistenza del tipo di contratto: il datore che non ottempera, infatti, a questa norma è passibile, su richiesta del dipendente, di dover dichiarare la sussistenza di un rapporto di lavoro a tempo pieno. E il regime del tempo parziale può essere applicato con una delle seguenti tipologie:1) part time orizzontale in cui

la riduzione di orario rispetto al tempo pieno è prevista in relazione all’orario giorna-liero di lavoro (ad esempio

4 ore piuttosto che 8 alla settimana);

2) part time verticale in cui l’attività lavorativa è svolta full time ma limitatamente a periodi predeterminati della settimana, del mese o dell’anno (ad esempio 3 giorni di orario pieno alla settimana);

3) part time misto consistente in una combinazione delle due tipologie sopra descritte (ad esempio, in alcuni perio-di dell’anno si può concorda-re una riduzione dell’orario di lavoro del 50%, in altri prevedere un lavoro full time per alcuni giorni della setti-mana).

« Il datore di lavoro di un dipendente assunto con contratto a tempo parziale può variare la collocazione dell’orario della prestazione o addirittura aumentarla? Inoltre al lavoratore part time � essibilizzato

è consentito avere un “doppio lavoro?” »

a cura di Alessandra Torchia, avvocato

Contratti di lavoro

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Clausole elastiche e clausole flessibiliRispetto alla precedente disci-plina, il D.lgs 276/2003 (cd Riforma Biagi) ha reso possibile una maggiore flessibilità nella gestione del rapporto superando il principio generale secondo cui il datore di lavoro non po-teva variare unilateralmente la collocazione temporanea della prestazione o aumentare l’orario di lavoro. È possibile, infatti, che le parti sottoscrivano specifici accordi in tal senso con l’unico limite dell’impossibilità di con-cedere al datore di lavoro una facoltà ad libitum. In particolare, in tutte le tipologie a tempo parziale è possibile concordare clausole flessibili relative alla va-riazione della collocazione tem-poranea della prestazione mentre nei casi di part time verticale o misto è consentito che vengano sottoscritte clausole elastiche re-lative alla variazione in aumento della prestazione. Tali clausole possono essere stipulate per iscritto contestualmente alla sottoscrizione del contratto par-ziale ed eventualmente anche in un tempo successivo magari alla presenza di un rappresentante sindacale se questi sia stato ri-chiesto dal dipendente. Da notare che il rifiuto ad accor-dare clausole elastiche e flessibili non configura un giustificato motivo di licenziamento. Spet-ta, invece, alla contrattazione collettiva nazionale stabilire in che misura e per quali motivi il patto elastico possa modificare l’orario di lavoro e quale sia il compenso che dovrà essere corrisposto al lavoratore a fronte dell’accettazione della flessibilità

dell’orario. Qualora non vi siano disposizioni in tal senso, ogni de-cisione è lasciata all’autonomia delle parti che hanno altresì in ogni caso la possibilità di stabili-re, in luogo di un compenso vero e proprio, altri strumenti quali la facoltà di ricorrere al riposo compensativo in relazione alle ore aggiuntive prestate. Resta fermo che l’esercizio concordato di flessibilizzazione del rapporto attribuisce al lavoratore il diritto ad essere informato da parte del datore con almeno due giorni di anticipo (obbligo di preavviso).

Risarcimento per flessi-bilizzazione illegittimaSecondo la Riforma Biagi la do-manda di svolgimento di presta-zioni elastiche o flessibili senza il rispetto delle previsioni di legge, comporta a favore del lavoratore il diritto, oltre alla retribuzione dovuta, ad un ulteriore emolu-mento a titolo di risarcimento del danno (art. 8, co.2-bis). In altri termini, oltre alla paga proporzionale alla prestazione ef-fettivamente svolta, il dipendente avrà diritto alla percezione di un compenso destinato a risarcire il disagio subito conseguentemente all’imposizione di una flessibilità non contemplata dalla normativa collettiva o altrimenti richiesta senza il rispetto del preavviso o comunque senza aver acquisito il consenso del lavoratore.

Soluzione al primo quesitoDa quanto detto ne consegue che è possibile per il datore di lavoro variare la collocazione dell’orario della prestazione o addirittura aumentarla se tale specifica facoltà sia stata prevista

mediante apposito accordo con il dipendente. In caso contrario, il lavoratore arbitrariamente obbligato ad un part time fles-sibilizzato potrà ottenere non solo la retribuzione dovuta per la prestazione effettivamente svolta, quanto anche il risarci-mento del disagio subito.

Patto flessibile e “doppio lavoro”Quanto al secondo quesito, pre-messo che è possibile essere legati a due o più datori di lavoro con contratti a tempo parziale, occor-re aver chiare le possibili limita-zioni al “doppio lavoro”. Intanto il dipendente impegnato presso diversi datori non è esentato dal rispetto del vincolo di fedeltà né tanto meno dall’obbligo di non poter svolgere, per conto proprio o di terzi, attività in concorrenza con uno dei propri datori di lavoro. Inoltre l’orario di lavoro cumulativo dovrà essere contenu-to nei limiti previsti dalla legge. Infine, sarebbe opportuno che il dipendente comunicasse agli altri datori di lavoro la sottoscrizione di clausole flessibili o elastiche affinché proprio questi ultimi possano essere a conoscenza della effettiva disponibilità del lavo-ratore a prestazioni aggiuntive. Ragion per cui nel secondo caso prospettato nulla impedisce ad un dipendente sottoscrittore di un patto flessibile di avere un doppio lavoro.

Consultate i siti:www.welfare.gov.it www.monster.it

Per saperne di più

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Valorizzare gli alimenti del made in Italy, conoscere i modi di produzione e di trattamento del cibo

e dei prodotti agroalimentari sia in chiave storica che in quella attuale. Questi sono alcuni degli elementi che compongono il Master on line di 1° livello in cultura dell’alimentazione e delle tradizioni enogastro-nomiche, giunto ormai alla sua terza edizione. Il corso è organizzato dalla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Univer-sità di Roma “Tor Vergata” in collaborazione con il consorzio BAICR.L’obiettivo è quello di, con un approccio multidisciplinare ed uno stretto legame con il

mondo delle imprese, creare figure professionali in grado di promuovere la valorizzazione della cultura e delle tradizioni enogastronomiche, con compe-tenze specifiche nei settori della comunicazione e del marketing orientato al territorio; formare professionisti del settore in gra-do di progettare iniziative che offrano esperienze di qualità per ampie fasce di pubblico interessato al turismo culturale e all’enogastronomia.Il master offre numerose op-portunità di sbocco profes-sionale per coloro che hanno partecipato al ciclo di pre-parazione: proporsi in strut-ture pubbliche o private per promuovere l’immagine del

territorio attraverso le tradi-zioni gastronomiche locali; rafforzare il valore del turismo culturale e organizzarne l’offer-ta; sviluppare e ideare itinerari enogastronomici; favorire la riscoperta del territorio rura-le e del sistema delle Green Ways; curare il management delle imprese e dei servizi che operano nel settore; gestire la comunicazione per l’or-ganizzazione di eventi (fiere, esposizioni, mostre e premi) utili alla promozione dei pro-dotti enogastronomici locali. Il percorso formativo si sviluppa nell’ambito della scienza del-l’alimentazione; della storia e della cultura enogastronomica; dei contenuti e dei metodi

Diventare esperti nella conoscenza degli alimenti, nella propaganda dei prodotti gastronomici, dei loro benefici sull’organismo, ma anche dei loro effetti negativi attraverso differenti master e-learning

a cura di Angelo Giovinazzo

SPECIALIZZARSI IN ALIMENTAZIONE ED ENOGASTRONOMIA

E-learning

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dell’offerta turistica (paesaggio, cultura ed itinerari gastrono-mici); del management per il turismo; della comunicazione e del marketing orientati al ter-ritorio, al paesaggio, ai parchi e alla civiltà della tavola. La durata del corso è di un anno accademico e si articola parte in presenza e l’altra parte in modalità e-learning. Il costo è di 2.500 euro da pagare in tre rate. Sempre l’Università di Roma “Tor Vergata”, attraverso la scuola IaD, organizza il Master Alimenti, Alimentazione e Nutrizione (Ali) che si propo-ne di fornire una competenza multidisciplinare nel campo di alimenti, alimentazione e nutrizione, tematiche frutto di una ricerca in sinergia tra chimica, biochimica, biologia e medicina.Il corso è pensato per tut-ti gli operatori della scuola (principalmente insegnanti di scuole primarie e superiori) o di altre attività a contatto con il pubblico (esperti del settore alimentare o dell’area gastronomica) che vogliono possedere conoscenze di base presentate in modo sistematico sugli alimenti, la loro produ-zione, le normative relative, sull’alimentazione umana ed il concetto di dieta. Tali nozioni saranno messe in relazione ad alcune basi biochimiche, meta-boliche e fisiologiche precedute da brevi richiami di chimica e dei metodi analitici per lo studio degli alimenti per la comprensione degli argomenti. Saranno utili complementi le buone pratiche e le linee guida

della corretta alimentazione. Fornisce anche complementi importanti per cultura generale dei ristoratori e degli addetti al settore della ristorazione.L’ammissione al master univer-sitario richiede il possesso di un diploma di laurea, di laurea specialistica, magistrale o di laurea del vecchio ordinamento ovvero di un titolo equipollente conseguito in Italia o all’este-ro. Il percorso prevede prove intermedie a distanza di veri-fica del profitto con votazione espressa in trentesimi (minimo 18/30); ai fini dell’identificazio-ne, l’iscritto è tenuto a definire con la segreteria didattica (tutor master) le cadenze delle stesse prove. L’ammissione alla prova finale in presenza è subordina-ta allo svolgimento di tutte le prove intermedie di verifica. Questo master universitario di I livello prevede la partecipazione di un massimo di 50 alunni. Il

costo totale per ogni allievo è di 1.500 euro.Sulla stessa linea, ma sul fronte dei disturbi alimentari che pos-sono derivare da un’alimentazio-ne errata, il Master Alimenti e Disturbi del Comportamento Alimentare organizzato da ELFORM. Un percorso forma-tivo erogato in forma e-learning rivolto soprattutto a medici, bio-logi, psicologi, laureati (anche lauree brevi) in discipline giu-ridiche, sociologiche, didattico-educative, scienze economiche, e laureati motivati a svolgere la propria attività presso centri pubblici e/o privati. Il master intende fornire ai partecipanti le nozioni di base inerenti i macro ed i micro-nutrienti, affrontan-do in particolare anche i disturbi derivanti da errati comporta-menti alimentari. Un corso che dura 4 settimane e sarà formato da una classe di 25 partecipanti al costo di 1.000 euro.

BAICR [www.baicr.it] è un consorzio non profit costituito nel 1991 tra cinque istituti culturali italiani - l’Istituto della Enciclopedia Italiana, l’Istituto Luigi Sturzo, la Fondazione Lelio e Lisli Basso-Issoco, la Società Geografica Italiana, la Fondazione Istituto Gramsci - con lo scopo di contribuire alla valorizzazione del patrimonio storico-culturale del nostro paese attraverso metodologie innovative, logiche di comunicazione e creazione.

Scuola IaD. La Scuola Istruzione a Distanza [www.scuolaiad.it] offre corsi a distanza per tutti i titoli di studio previsti dalla legislazione universitaria; forma personale specializzato nelle metodologie e nelle tecnologie della didattica a distanza; svolge attività di ricerca sui modi, forme e mezzi della comunicazione didattica; è una struttura didattica e scientifica multidisciplinare istituita nel 1999.

ELFORM [www.elform.it] si occupa di formazione a distanza, ossia della realizzazione di corsi, la cui fruizione è svincolata dalle strutture tradizionali (aule, banchi) attraverso l’utilizzo delle moderne tecnologie informatiche (corsi on line).

Gli enti di formazione

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La cultura scandinava ha sempre affascinato noi mediterranei: i paesaggi bucolici, le tradizioni ra-

dicate e l’efficiente macchina burocratica sono peculiarità che rendono queste zone meta ambita da molti italiani, decisi a perfezionare la propria forma-zione o a sperimentare un’espe-rienza lavorativa all’estero.

Per LavorarePrima di parlare delle tecniche attive di ricerca di una oc-cupazione in queste nazioni, occorre tener presente che la Norvegia, benchè a differenza di Svezia e Finlandia non faccia parte dell’Unione Europea, ha

aderito al Trattato di Schen-gen sulla libera circolazione dei lavoratori e degli studenti, quindi richiede ai cittadini italiani unicamente la carta di identità come documento d’ingresso. Occorrerà però un visto turistico o di lavoro per rimanere per lungo tempo in questi stati: per maggiori in-formazioni consultare i portali delle varie ambasciate riportati nel box a pg.30.Naturalmente il requisito es-senziale per candidarsi per un lavoro in una di queste nazioni è la buona padronanza dell’in-glese, anche se la conoscenza della lingua locale rappresenta sicuramente un plus. La ri-

Regno di Norvegia

Popolazione: 4,69 milioniArea: 385 km2Capitale: OsloOrdinamento: Monarchia

ParlamentareLingua: norvegeseMoneta: corona norvegesePrefisso telefonico: 0047

Svezia

Popolazione: 9,08 milioniArea: 450 km2Capitale: StoccolmaOrdinamento: Monarchia

ParlamentareLingua: svedeseMoneta: corona svedesePrefisso telefonico: 0046

Repubblica di Finlandia

Popolazione: 5,225 milioniArea: 337 km2Capitale: HelsinkiOrdinamento: Monarchia

ParlamentareLingua: finlandese, svedeseMoneta: euroPrefisso telefonico: 00358

In questo numero abbiamo “accorpato” tre nazioni europee vicine tra loro non solo per collocazione geografica, ma anche e soprattutto per affinità culturali e struttura economico-sociale. a cura di Cristina Bonamin

STUDIARE E LAVORARE IN NORVEGIA, SVEZIA, FINLANDIA

Opportunità all’estero

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cerca di offerte di lavoro può quindi iniziare con il portale Monster, presente in tutte e tre le nazioni (www.monster.fi, www.monster.se, www.mon-ster.no): in realtà non esiste una versione in inglese di questi siti, ma da tutti e tre si può accedere ad una sezione European Jobs che permette di scegliere la na-zione di interesse e visualizzare le posizioni aperte in quello sta-to. Non è possibile eseguire una ricerca avanzata, ma la keyword “graduate” può sicuramente re-stringere il campo degli annunci proposti. Anche l’EURES, il portale euro-peo della mobilità professionale, http://ec.europa.eu/eures/home.jsp?lang=it, può esser fonte di informazioni per chi è interessato a trasferirsi in una delle tre nazioni. La versione specifica finlandese dell’Eures è il CIMO, www.cimo.fi/Resource.phx/cimo/start.htx, che ci è stato segnalato da chi l’ha personalmente consultato per trasferirsi in Finlandia: oltre a notizie di carattere generale sulla struttura socio-economi-co-politica del paese, fornisce l’elenco della documentazio-ne che occorre produrre per trasferirvisi, dal permesso di soggiorno, alla copertura sani-taria, etc...Già segnalato in numerosi articoli precedenti, l’Istituto Great Place at Work può rap-presentare un’ulteriore spunto per acquisire nominativi di aziende cui inviare la propria candidatura: ogni anno infatti stila la classifica dei migliori luoghi di lavoro delle principali nazioni europee – e non – e

tra queste rientrano appunto Svezia, Finlandia e Norvegia. Per maggiori informazioni è possibile collegarsi al porta-le http://greatplacetowork-europe.com/best/list-eu.htm.I portali dei quotidiani nazio-nali e locali, infine, contengono quasi sempre una sezione jobs con annunci “di alto profilo”: il quotidiano svedese The Local, ad esempio, pubblica le news nazionali in lingua inglese e presenta appunto una sezio-ne dedicata alle opportunità professionali, www.thelocal.se/jobs, all’interno della quale vengono riproposti gli annunci presenti sul portale www.step-stone.se.Lo stesso sito di recruiting on line è disponibile anche in Norvegia, all’indirizzo www.stepstone.no, mentre il corri-spettivo in Finlandia è il portale www.uranus.fi/en: all’interno di questi portali, oltre a rispon-dere agli annunci presenti, è possibile inserire il proprio cur-

riculum vitae che verrà quindi reso visibile alle aziende loro clienti.

Per studiareI programmi Erasmus nella penisola scandinava riscuotono sempre notevole successo: per reperire maggiori informazio-ni occorre rivolgersi all’Uffi-cio Relazioni Internazionali della propria università che verificherà se esistono accordi bilaterali tra la facoltà italiana e le università svedesi, norvegesi o finlandesi che permettano lo scambio di studenti.Per capire meglio il funziona-mento dei progetti Erasmus è possibile consultare il portale www.svezia.cc/caratteristiche-dellerasmus-svedese.html, focalizzato in particolare sulle opportunità nella nazione sve-dese, ma che spiega in generale l’iter da seguire per aderire a questi programmi.Se invece l’intenzione è quel-la di frequentare un Master

Hotel in Sveziawww.svezia.cc/hotel-svezia.html

Hotel in Norvegiawww.hotels-in-norway.com

Hotel in Finlandiawww.privatehotels.fi

Ostelli in Sveziawww.svezia.cc/ostelli-svezia.html

Ostelli in Norvegiawww.hostelnorway.com/

Ostelli in Finlandiawww.visitfinland.com/w5/index.nsf/(pages)/Hostels

Tempo libero nella penisola Scandinavawww.goscandinavia.com/

Soggiornare

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nella penisola scandinava e si ricerca quindi qualche portale che presenti l’offerta formativa postlaurea di queste nazioni, segnaliamo:lper la Svezia, www.studyin-

sweden.se, sito disponibile interamente in lingua inglese che contiene un database di corsi ed una sezione dedicata specificatamente ai master tenuti in lingua inglese.

lper la Norvegia, abbiamo trovato diversi portali, ma nessuno di questi è in lingua inglese, quindi non facilmen-te fruibili... Segnaliamo www.skole.no, dedicato al listing degli enti di formazione nor-

vegesi: presenta l’elenco delle scuole suddivise per livello di istruzione,quindi è sufficiente cliccare su “Universiteter” per visualizzare tutti gli atenei norvegesi ed essere reindiriz-zati ai portali istituzionali di ciascuna università.

lper la Finlandia, la sezione in inglese del portale del Mini-stero dell’Educazione, www.minedu.fi, fornisce l’elenco delle università e dei politec-nici finlandesi con relativi siti istituzionali.

Infine, sul portale www.educa-tionscandinavia.info è possi-bile trovare l’elenco completo degli enti di formazione scan-

dinavi (compresi quindi anche quelli danesi) e una serie di utili informazioni sul sistema scolastico della penisola, sulle strutture ricettive e sulle age-volazioni economiche messe a disposizione degli studenti internazionali.

Per frequentare uno stage Proporre la propria candidatura per eventuali opportunità di stage in qualche grande realtà internazionale che abbia sede o filiali nella penisola scandinava è sicuramente un’idea che ha sfiorato molti studenti italiani. Se, ad esempio, la nazione di interesse è la Norvegia, sul portale www.uranus.fi/en, è possibile trovare il listing delle 100 principali aziende della nazione con il relativo link al sito istituzionale.Per la Finlandia, invece, è consigliabile consultare nuo-vamente il portale del CIMO, https:www.cimo.fi/Resource.phx/cimo/services/trainee.htx?locale=en, che organizza ogni anno mediamente 1.500 programmi di stage in Finlan-dia, di cui oltre il 60 % è desti-nato a studenti stranieri.Dedicato alle opportunità di internship in tutto il territorio europeo e quindi anche alle na-zioni della penisola scandinava è, infine, il portale www.euro-placement.com: al momento della nostra consultazione pre-sentava tre opportunità di stage in Svezia e una in Finlandia, mentre non proponeva nulla per la Norvegia, ma sicuramente è un portale da consultare perio-dicamente.

Italiana a Oslo (Norvegia)www.amboslo.esteri.it/ambasciata_oslo

Italiana a Helsinkiwww.italia.fi/Ambasciata_Helsinki

Italiana a Stoccolmawww.ambstoccolma.esteri.it/ambasciata_stoccolma

Ambasciate

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Ci sono i corsi pensati spe-cificamente per chi opera nel campo del business e altri per mediatori cultu-

rali, master somministrati con lezioni frontali e quelli a distan-za, sfruttando le potenzialità di Internet. L’offerta post-laurea per quanti vogliono migliorare la conoscenza delle lingue straniere è molto ampia e variegata.

Inglese e francese si imparano sul pcIl Baicr e la Scuola IAD - Università di Roma “Tor

Vergata” propongono un ma-ster universitario di II livello in Didattica della Lingua Inglese e un altro in Didattica della Lingua Francese, entrambi strutturati via Internet. Il target di riferimento è costituito da giovani laureati e insegnanti che vogliono approfondire le proprie competenze didattico-professionali, sia nel capo della linguistica, che della letteratura. In particolare, il corso in fran-cese si sofferma sulla fonia e la grafia e l’approccio lessicale alla lingua. Inoltre vengono prese in

esame le teorie e le pratiche at-tuali della didattica del francese all’interno del quadro di riferi-mento europeo. La sezione della componente letteraria propone tre moduli che trattano alcuni aspetti specifici del Seicento, del Settecento e dell’Ottocento. Al Novecento sono dedicati tre moduli sul genere romanzo: Proust, il nouveau roman e le tendenze della narrativa con-temporanea. Anche il Perform di Genova offre due possibilità di forma-zione linguistica in modalità

Dall’interpretariato alla mediazione culturale, porte spalancate per i poliglottiOpportunità di formazione nelle lingue straniere per giovani laureati con vocazione internazionale a cura di Luigi Dell’Olio

Formazione post-laurea

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e-learning: si tratta del corso di perfezionamento a distanza in Traduzione Specializzata in campo Giuridico e di quello in Traduzione Specializzata in campo Economico, della banca e della finanza. Que-st’ultimo, giunto alla terza edizione, approfondisce le principali tematiche econo-miche, in collegamento con le particolarità linguistiche, in modo da garantire la massima professionalità nella tradu-zione di testi economici, in particolare dei settori bancario e finanziario. L’obiettivo, dun-que, è creare sbocchi tanto in campo editoriale (ad esempio nelle attività di traduzione dei testi stranieri), che all’interno delle istituzioni finanziarie (con funzioni di compliance per decifrare le normative internazionali). Il corso pre-vede la scelta tra due specia-lizzazioni: inglese e francese. I destinatari sono soprattutto

laureati in discipline umani-stiche ed economico-giuridi-che, in particolare laureati in Lingue e letterature straniere, Traduzione e Interpretazione ovvero laureati in materie eco-nomiche e giuridiche. Inoltre, possono presentare richiesta di ammissione professionisti che, indipendentemente dal titolo formativo, abbiano ma-turato esperienze professionali riconosciute congrue agli scopi del corso. L’ammissione viene effettuata sulla base della valu-tazione del percorso formativo e delle esperienze professionali risultanti dal curriculum e in virtù del livello di conoscenza della lingua prescelta.Perform organizza poi un master universitario in sede in Management Culturale Internazionale. Attivato per la prima volta nel 2001, il corso prepara il personale destinato a operare nel settore delle relazioni culturali internazio-

nali e delle politiche culturali europee con responsabilità ge-stionali e di programmazione. In particolare, nelle istituzioni culturali pubbliche e private (musei, gallerie, fondazioni), negli Istituti Italiani di Cultura, nelle pubbliche amministrazio-ni, negli organismi comunitari e internazionali. Il percorso formativo prevede 1.000 ore complessive, equamente divise tra attività in aula (impegno full-time, dal lunedì al vener-dì) e stage. Il corso si sofferma in particolare sui principi di marketing strategico (analisi della domanda come premessa per la progettazione del prodot-to culturale), di organizzazione e gestione delle risorse (fund raising, individuazione delle collaborazioni e dei contribu-ti specialistici necessari allo sviluppo dei progetti, ecc.), di project management, di promozione e di comunica-zione (scelta e attivazione delle tecniche e degli strumenti di interazione col pubblico di rife-rimento) e di amministrazione e controllo.

Sei corsi per mediatoriLa Scuola Superiore per Me-diatori Linguistici di Pisa propone sei master post-lau-rea: Foreign Language for Business; Lingua Inglese per il Marketing e il Commercio Internazionale; Lingua Ingle-se per la Comunicazione e la Mediazione Interculturale; Marketing del Turismo & Destination Management; Mediazione Linguistica in ambito Turistico-Aziendale; Interpretariato di Conferenza

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I principali master nell’area delle lingue straniere

in Lingua Inglese. Originale la formula da quest’ultimo percorso, con la frequenza nei week-end per favorire la parte-cipazione di chi ha già un posto di lavoro e punta a migliorare la propria professionalità. In particolare, il corso punta a for-mare interpreti che esercitano la professione come liberi pro-fessionisti al servizio di aziende o pubbliche amministrazioni. Per questo motivo alle lezioni tecniche si alternano approfon-dimenti sui compiti e le proble-matiche principali del lavoro autonomo: come organizzarsi e farsi conoscere dai clienti, quali strumenti utilizzare per migliorare la fidelizzazione e come persuadere i target che si mira a raggiungere. Complessivamente il corso si svolge nell’arco di 15 giornate con frequenza dalle 10.00 alle

18.00, per un totale di 120 ore accademiche. Una formula intensiva caratterizza il master in Mediazione Linguistica in ambito Turistico-Aziendale organizzato dallo stesso ente di formazione pisano: in to-tale sono previste 320 ore di lezioni, dal lunedì al venerdì, con partenza in primavera. L’obiettivo, in questo caso, è formare professionisti in gra-do di operare nel campo dei rapporti internazionali com-merciali, a livello interperso-nale e di impresa, della ricerca documentale, della redazione in lingua di testi. Aperto a un massimo di 15 partecipanti, il corso prevede approfondimenti su temi come: communication skills; voice coaching; public speaking; conference prepara-tion techniques and procedures e working practices.

Traduttori specialistiL’Università di Pisa organizza due master in traduzione: uno in Inglese/italiano, francese e tedesco/italiano, l’altro in Testi post-coloniali in lingua inglese: letteratura, saggistica, teatro e cinema. Quest’ultimo si rivolge soprattutto a chi ha alle spalle studi umanistici ed è interessato a sviluppare compe-tenze di traduzione in ambito editoriale che richiedano una conoscenza delle culture dei paesi di lingua inglese. Tra i temi affrontati durante il corso ci sono: registri della lingua letteraria; teoria e tecniche della traduzione; storia della civiltà culturale e letteraria dei paesi di lingua inglese; traduzione di testi dei paesi di lingua inglese; saggistica, teatro e cinema. Il master rilascia 52 crediti forma-tivi universitari.

BAICR Sistema CulturalMaster in Didattica Lingua Francese – RomalMaster in Didattica Lingua Inglese– Roma

PERFORM – Università di GenovalCorso di perfezionamento a distanza in Traduzione Specializzata in campo Economico, della banca e della finanza – GenovalCorso di perfezionamento a distanza in Traduzione Specializzata in campo Giuridico– GenovalMaster in Management Culturale Internazionale– Genova

Scuola Superiore per Mediatori LinguisticilMaster in Foreign Language for Business – PisalMaster in Interpretariato di Conferenza in Lingua Inglese– PisalMaster in Lingua Inglese per il Marketing e il Commercio Internazionale– PisalMaster in Lingua Inglese per la Comunicazione e la Mediazione Interculturale– PisalMaster in Marketing del Turismo & Destination Management– PisalMaster in Mediazione Linguistica in ambito Turistico-Aziendale– Pisa

Università di PisalMaster in Traduzione di testi post-coloniali in lingua inglese: letteratura, saggistica, teatro e cinema – PisalMaster in Traduzione specialistica inglese>italiano e francese/tedesco>italiano– Pisa

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O nu, Ocse , imprese che operano nei paesi in via di sviluppo e organizzazioni non

governative. Costruirsi una carriera nel mondo della coo-perazione è in cima ai sogni di migliaia di giovani italiani, che puntano al binomio lavo-ro-impegno. La mancanza di specifici per-corsi accademici nel settore ha favorito negli ultimi anni il fiorire di numerosi corsi di specializzazione, in cui si alternano periodi di studio in aula ed esercitazioni sul campo, presso prestigiosi organismi internazionali.

A Pavia si diventa manager per lo sviluppoLo Iuss (Istituto Universitario di Studi Superiori) di Pavia or-ganizza un master universitario internazionale in Cooperazione allo sviluppo destinato ai lau-reati che puntano a un lavoro in organismi come l’Onu e le sue agenzie, l’Unione Europea, l’Ocse, la Banca Mondiale, le im-prese che operano nei paesi in via di sviluppo e le organizzazioni non governative di cooperazione internazionale. Al termine del corso in aula è in programma uno stage presso organizzazioni non governative o enti e organiz-zazioni nazionali e internazionali

che si occupano di cooperazione. Il corso, aperto a 30 laureati, si svolge in lingua inglese, per cui ne è quindi richiesta l’ottima conoscenza e padronanza. La tassa di iscrizione ammonta a 5.000 euro, con la possibilità di accedere a borse di studio a copertura totale o parziale.

Dalla formazione all’emergenza, opportu-nità alla LumsaTre corsi per altrettanti profili specifici nel campo della coope-razione: è l’offerta della Lumsa di Roma. La prima opportunità è il Master in Migrazioni: Poli-tiche e Risorse per la coesione

Costruirsi una carriera nella cooperazioneDopo la laurea un ventaglio di off erte per tentare la carriera negli organismi internazionali a cura di Luigi Dell’Olio

Formazione post-laurea

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35Febbraio 2008

sociale, organizzato in collabora-zione con Scalabrini International Migration Institute. Obiettivo del corso è fornire gli strumenti per analizzare le politiche necessarie per favorire la coesione sociale e studiare le iniziative necessarie per facilitare l’integrazione tra cittadini e immigrati. Il corso è destinato a laureati di primo e secondo livello e a chi opera nel mondo dell’educazione e vuole essere attrezzato per far fronte alla presenza crescente di studenti provenienti da contesti extraeuropei. Complessivamente sono previste 1.500 ore di forma-zione, tra lezioni frontali, studio individuale assistito e tirocinio, con frequenza obbligatoria per almeno tre quarti delle lezioni. Il numero massimo di ammessi ammonta a 30 unità. Le lezioni si svolgono il venerdì (ore 9.20-12.45 e 15.00-18.30) e il sabato (8.30-13.25).La seconda offerta della Lumsa è il Master in Pianificazione e Gestione di Progetti Europei di Formazione, alla prima edizione. Si tratta di un percorso formativo indirizzato a formare esperti in pianificazione e gestione di corsi finanziati con fondi pubblici (a carattere europeo e nazionale). Quindi, l’obiettivo di chi sceglie di seguire il master può essere lo sbocco in organizzazioni

internazionali e nazionali, come l’Unione Europea, gli organismi non governativi, le pubbliche amministrazioni centrali e pe-riferiche, gli organismi di rap-presentanza delle parti sociali o gli enti di formazione. Di solito questi professionisti vengono inquadrati contrattualmente con il profilo di project manager, a indicare le mansioni di sviluppo e realizzazione di progetti che possono spaziare dall’analisi dei fabbisogni all’orientamento e counseling, dalla valutazione de-gli interventi, al budgeting e alla gestione finanziaria attraverso l’utilizzo di fonti pubbliche di fi-nanziamento. Tra i temi oggetto di studio ci sono: la storia, le isti-tuzioni e gli organi dell’Unione Europea; le diverse tipologie di atti comunitari; il sistema delle sovvenzioni e dei finanziamenti; le politiche comunitarie in mate-ria di formazione. Il ventaglio di offerte dell’ateneo privato capitolino è completato dal Master in Psicologia del-l’Emergenza e Psicotrauma-tologia, gestito dal Consorzio Interuniversitario FO.R.T.UN.E. Come indica lo stesso titolo, il corso punta a formare una rete nazionale di psicologi per gestire le variabili psicologiche delle situazioni di emergenza come alluvioni, terremoti e incidenti

stradali. Tra le materie oggetto di studio figurano: il sistema di soccorsi (Protezione Civile, Croce Rossa e così via); i com-portamenti post-traumatici; le tecniche di sostegno psicologico nelle emergenze. Destinato a laureati in Sociologia, il master dura dodici mesi con un monte di 1.500 ore.

L’ateneo di Pisa forma i professionisti della paceGestione dei Conflitti Inter-culturali e Interreligiosi è il titolo di un master organizzato dall’Università di Pisa e desti-nato a formare professionisti nell’analisi dei contesti sociali e culturali, secondo un approccio interdisciplinare. Aperto a 25 studenti, il corso dura un anno e rilascia 60 crediti formativi. Sempre a Pisa, il Cisp (Cen-tro interdisciplinare di Ateneo Scienze per la pace) promuove un master in Gestione dei conflitti socio-ambientali. Il contesto è simile al precedente, tuttavia con un focus rivolto soprattutto alle tensioni che possono nascere in seguito a fenomeni e trend di tipo sociale e ambientale. Il master dura dodici mesi ed è aperto a un massimo di 25 partecipanti. La frequenza è obbligatoria e permette di conse-guire 25 crediti formativi.

IUSS – Istituto Universitario di Studi SuperiorilMaster Universitario Internazionale in Cooperazione allo Sviluppo

– Pavia

LUMSAlMaster in Migrazioni: Politiche e Risorse per la Coesione Sociale

– Roma

lMaster in Pianificazione e Gestione di Progetti Europei di Formazione – Roma

lMaster in Psicologia dell’Emergenza e Psicotraumatologia – Roma

Università di PisalMaster in Gestione dei Conflitti Interculturali ed Interreligiosi – PisalMaster in Gestione dei conflitti socio-ambientali– Pisa

I master in cooperazione

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36 Mercurius magazine

Specializzarsi nelle relazioni economiche

internazionali all’ICEL’Istituto nazionale per il Commercio Estero organizza iniziative

formative in collaborazione con organismi internazionali e con gli enti territoriali locali

a cura di Cristina Bonamin

Enti di formazione

L’ICE, l’Istituto nazionale per il Commercio Este-ro, nasce nel 1926 con il compito di sviluppare

i rapporti economici e com-merciali dell’Italia con l’estero. La formazione, volta a offrire contenuti costantemente ag-giornati sulle nuove priorità dei mercati esteri ed adeguati alle esigenze delle aziende coinvolte, rientra tra le sue attività princi-pali e si focalizza in particolare sui giovani neolaureati che intendono intraprendere una carriera all’interno di aziende

operanti in ambito interna-zionale. Un sistema articolato di colla-borazioni con le Università, le Business School e i Centri di alta formazione ha contribuito a rafforzare la qualità dei servizi proposti, consentendo all’Istitu-to di restare in contatto con le linee di innovazione che riguar-dano la formazione e migliorare la faculty dotandola di docenti e professionisti altamente qua-lificati, con provata esperienza in ambito internazionale ed in grado di interpretare le necessità

dei giovani neolaureati che do-vranno confrontarsi col mercato del lavoro.

L’offerta formativaTra i compiti che l’ICE è chia-mato a svolgere rientra riuscire a dotare il mondo delle piccole e medie imprese italiane degli strumenti idonei a potenziare il ruolo dell’Italia nel commercio mondiale, ma soprattutto di dotarli di uomini che fossero in grado di guidarne l’attività con capacità altamente pro-fessionali. Alla realizzazione dell’offerta formativa concorre l’intera struttura organizzativa dell’Istituto: la Rete degli uffici all’estero ed in Italia e la Sede Centrale con il Dipartimento Formazione e Studi.

Nell’ambito dell’attività di For-mazione l’ICE organizza:• Master e corsi di specializ-

zazione in commercio estero per giovani neolaureati;

• Corsi rivolti a quadri azien-dali e realizzati prevalen-temente in collaborazione

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37Febbraio 2008

CO N I L CO N T R I B U TO D E G L I E S P E R T I D I :

con Enti locali, Associazioni imprenditoriali, Università e Scuole di formazione;

• Corsi per manager ed im-prenditori di PVS e dei paesi in transizione in collabora-zione con organismi interna-zionali e con gli Enti locali;

• Corsi di formazione ed addestramento per opera-tori economici stranieri su determinati settori e linee di produzione;

• Corsi di formazione per il personale interno (sede cen-trale, rete Italia ed estero).

In particolare, il Corso di Spe-cializzazione in Commercio Estero ( Cor.C.E.) ha visto la partecipazione dal 1963 ad oggi di più di mille giovani, che si sono specializzati andando poi a ricoprire posizioni di prestigio in qualità di export manager in aziende e in consorzi export, così come in organismi in-ternazionali e rappresentanze diplomatiche. La formazione in commercio internazionale è considera-ta ormai uno degli elementi portanti dei programmi di sviluppo degli scambi dei paesi industrializzati con i paesi in via di sviluppo. L’ICE, in linea con tali esigenze, progetta e realizza in collaborazione con organi-smi nazionali (Confindustria, Confcommercio, Federexport, C.F.I., SACE, SIMEST) e inter-nazionali (UNCTAD, WAIPA, EUROMED/TDS, UN.CEI.) iniziative di “tailored training” e di “capacity building”.La programmazione dei corsi è orientata verso il concetto di multilateralità, per permettere

uno scambio più intenso di cultura e conoscenze tra i par-tecipanti appartenenti a paesi diversi e chiamati a interagire nelle fasi in aula. La caratteristi-ca saliente dell’attività resta co-munque quella di aver innescato un processo di informazione e di sensibilizzazione verso la produzione italiana nei con-fronti di oltre 1500 operatori economici dei paesi in transizio-ne e dei paesi in via di sviluppo, che sanno di poter contare sulla disponibilità e sulla competenza dell’ICE per le future relazioni con il nostro paese.

Il centroNel 2001 l’Istituto ha predi-sposto, all’interno della propria struttura, un Centro che è stato intitolato ad Ettore Massacesi, Presidente dell’istituto dal 1969 al 1972 ed è dotato di locali moderni ed attrezzati adibiti esclusivamente alla realizza-zione di corsi di formazione e convegni.

Le borse di studioL’Istituto nazionale per il Commercio Estero bandisce,

sulla base di un concorso per titoli e prova scritta, tre borse di studio destinate a laureati in discipline economico-sta-tistiche per lo svolgimento di attività di ricerca in economia internazionale.Le borse di studio hanno la fina-lità di consentire lo svolgimento di uno stage con obbligo di fre-quenza della durata di un anno presso l’Area Studi, Ricerche e Statistiche, per la realizzazione di ricerche economiche su temi relativi ai processi di interna-zionalizzazione dell’economia italiana, con particolare riguar-do ai mercati e ai settori verso i quali è orientata in maniera prioritaria l’azione promozio-nale dell’ICE.

I tirocini L’ICE offre inoltre l’opportunità a studenti diplomati e laureati, nei 18 mesi successivi al termine degli studi, di svolgere un pro-getto di ricerca e formazione professionale – da 3 a 6 mesi – presso le strutture organizzati-ve dell’Istituto: la sede di Roma, le sedi della Rete Italia e le sedi della Rete Estera.

Schede descrittive di alcuni Master di questa scuola su:www.masterin.it/scuole/ice.asp

Oppure attraverso il sito www.campus.ice.gov.it

L’offerta formativa di ICE Istituto Nazionale Per Il Commercio Estero

lCorso in Esperto d’Internazionalizzazione d’Impresa con Conoscenza di Lingue Orientali RM

lCorso per Esperto in tutela della Proprietà Intellettuale con specializzazione sul mercato cinese RM

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40 Mercurius magazine

Giovani come Tuareg in cerca di una bussolaDalla fl essibilità le sfi de per ritrovare il senso generazionale

In libreria

Pe r a t t r a v e r s a re i l d e s e r t o è meglio restare in gruppo e non

abbandonarsi al l ’individualismo: i l credo dei Tuareg anima uno dei libri più dibattuti del momento, che si inserisce nel filone di successo di chi reclama più riconoscimento al merito. Francesco Delzio, 33enne direttore dei Giovani di Confindustria, lancia un messaggio di ottimismo ai ventenni e trentenni sfiduciati: smettiamola d i pensare negat ivo e prendiamo consapevolezza del nostro essere una forza generazionale. “Quanto dovremo attendere per il primo sciopero dei ventenni e dei trentenni a sostegno di una riforma delle pensioni?”, si chiede. “Chi riuscirà a spiegare loro qual è il loro vero interesse?”.Generazione Tuareg , edito da Rubbettino, non è un pamplhet economico-politico, ma un insieme di riflessioni che si leggono agevolmente pur senza possedere le basi tecniche dell’economista. I giovani sono visti da Delzio come nomadi del deserto, privi delle bussole che avevano guidato padri e nonni. “Non ci sono più valori” è il luogo comune in voga da almeno un decennio: una percezione che l’autore non rinnega del tutto, ma che usa come chiavistello per uscire dalla “sindrome dell’alieno”. Basta con le lamentele sterili e il lassismo del “tanto non cambia nulla” e del “è sempre colpa di altri”, dove gli altri stanno per

i politici, gli uomini delle università e i rappresentanti dei media. Delzio invita i giovani a prendere in mano il proprio destino e attivarsi per creare con le proprie mani le condizioni di un futuro migliore.U n l i b r o c h e s e m b r a g u a r d a r e soprattutto ai 25-30enni disorientati nel post- laurea: Cosa fare? Come scegliere il proprio percorso formativo-lavorativo? Quanto investire per puntare a una carr ie ra br i l lante? L’autore non risponde direttamente a queste

domande (e come potrebbe del resto farlo senza scadere nei luoghi comuni?) ma offre la propria visione di un futuro possibile. Iniziando con una rilettura di alcune convinzioni comuni: alla mistica della precarietà, Delzio contrappone una visione benevola delle riforme del lavoro, pur senza trascurarne le criticità della loro attuazione. Il problema del nostro mercato del lavoro, sostiene ad esempio il giovane dirigente di Confindustria, non è l’eccesso di flessibilità. Piuttosto è l’eccesso di rigidità della struttura sociale che porta a vivere questa condizione come uno svantaggio. Riaccendere la speranza in chi legge sembra, alla fine, essere il vero obiettivo dell’autore. Una missione più che un auspicio, unica strada percorribile per dare vigore al sogno di un paese di nuovo protagonista del “fare”.

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“Si può essere flessibili e felici se non ci si accontenta”

Intervista all’autore

a cura di Luigi Dell’Olio

D: Dottor Delzio, com’è nata l’idea del libro?R: Dalla voglia di superare l’idea che, in fondo, tutte le generazioni debbano affrontare più o meno le stesse difficoltà. L’esperienza in Confindustria è stata fondamentale. Mi ha dato la possibilità di conoscere e analizzare da vicino molte esperienze straordinarie di under 40, capaci di immaginare e di creare un futuro diverso da quello dei padri.

D: Il deserto in cui sono finiti i giovani del suo libro fa paura?R: Il titolo del libro è evocativo e provocatorio. I giovani hanno capito di essere finiti in un mondo molto diverso da quello che era stato descritto loro a scuola o in famiglia. Un mondo simile a un deserto, nel quale si sono dissolte le grandi certezze del Novecento: il posto fisso nel mercato del lavoro, la solidità e la staticità della famiglia. Per sopravvivere, non possiamo che abbandonare la ricerca spasmodica di quelle certezze e dei punti di riferimento di un mondo che non c’è più. Meglio adottare valori nuovi: la voglia di rischiare e di investire continuamente su se stessi, il nomadismo,

inteso come capacità di cogliere le opportunità in qualunque parte del mondo si presentino.

R: Qual è il messaggio che si sente di dare ai giovani?R: I giovani italiani non devono farsi terrorizzare dalla flessibilità del mercato del lavoro e dalle sue trappole. Si può essere “flessibili e felici” – come dice il sottotitolo del libro – se non ci si accontenta, se si costruisce una professionalità che vale sul mercato, dandosi continuamente stimoli nuovi, coltivando le proprie ambizioni e le proprie passioni.

D: Nel libro si chiede come mai non ci siano più scioperi generazionali, nonostante le difficoltà attuali: ha provato a darsi una risposta?R: Forse perché sappiamo tutti che uno sciopero, o addirittura una rivoluzione generazionale oggi sarebbero perfettamente inutili. Dobbiamo costruire “dal basso” un futuro diverso per la nostra generazione e per l’Italia: attrezzandoci a livello individuale per attraversare il deserto e costruendo reti e network che moltiplichino la nostra forza. Proprio come i

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42 Mercurius magazine

Master in scadenza

MASTER IN COMUNICAZIONE E MARKETINGDove: RomaTermine selezioni: Febbraio 2008Periodo Master: Marzo 2008Ente: FORMA MENTISIndirizzo: Via Ennio Quirino Visconti, 61 00192 RomaTel. 06/3244555Fax: 06/3244555E-mail: [email protected] Website: www.formamentisweb.com

Il Master in Comunicazione e Marketing, rivolto a laureati, laureandi in materie giuridico-economiche e professionisti già inseriti nel settore, è finalizzato allo studio ed alla applicazione pratica delle principali leve di marketing e di comunicazione; esso vuole rispondere

alle crescenti richieste, da parte del mondo della formazione e del lavoro, di professionisti altamente qualificati e motivati che sappiano fornire Valore Aggiunto nei contesti in cui andranno ad operare. L’accesso al master è subordinato al superamento di una prova di Assessment Center (attraverso la somministrazione di test attitudinali, di personalità, di intelligenza generale, dinamiche di gruppo, esercitazioni individuali, e colloquio motivazionale), condotta da psicologi ed esperti in Risorse Umane. Le selezioni sono in corso e scadranno il 20 Febbraio 2008. Il Master consta di circa 1400 ore di formazione, suddivise in 200 ore di aula, 300 ore di studio individuale, 200 ore di Project Work e 500 di stage garant ito a tutti i partecipanti. Per quanto riguarda la frequenza, la formula adottata è quella del fine settimana, con inizio Marzo 2008, sabato e domenica, dalle 9.00 alle 18.00. La quota partecipativa è di € 4.000 comprensivo di IVA e materiale didattico, oppure € 3.000 comprensivo di IVA e materiale didattico per i dipendenti di azienda (a motivo del mancato stage). Sono previste facilitazioni economiche in relazione alla fascia di reddito ed al livello di motivazione sondato durante le selezioni.

MASTER IN DIRITTO E GESTIONE DEI SERVIZI PUBBLICIDove: RomaTermine selezioni: Febbraio 2008Periodo Master: Febbraio 2008 – Novembre 2008Ente: LUMSA – Facoltà di GiurisprudenzaIndirizzo: Via Pompeo Magno, 22 – 00192 RomaTel. 06/68422467Fax: 06/68422484E-mail: [email protected]: www.lumsa.it

Il Master in diritto e gestione dei servizi pubblici, alla sua VI° edizione, è principalmente rivolto a laureati in discipline giuridiche, economiche, umanistiche e scientifiche, oltre che a professionisti del settore, i quali, al termine del percorso formativo, saranno in grado di sviluppare le competenze necessarie per l’analisi

istituzionale-economica dei mercati dei servizi, delle problematiche tecnico-giuridiche connesse ai processi di liberalizzazione e alla gestione dei servizi pubblici e delle infrastrutture collegate. Quindi, il profilo professionale che ne deriva è quello del professionista in grado di operare nelle aziende di produzione di servizi (settori: legale-amministrativo, pianificazione strategica, rapporti con il regolatore, new business, relazioni con i consumatori), nelle pubbliche amministrazioni (settori: organizzazione, programma-zione, indirizzo, controllo e gestione contratti), nelle autorità di regolazione e nelle società di consulenza che operano nel campo dei servizi. Il programma è articolato in moduli didattici dedicati ai temi giuridici, economici e di regolazione dei servizi pubblici, ed in moduli didattici di approfondimento su settori specifici delle pubbliche utilità, integrati da esercitazioni, case study e seminari; al termine, sono previste opportunità di stage presso istituzioni o imprese attive nell’ambito dei settori delle pubbliche utilità, per un totale di 1500 ore (di cui 300 in aula). Il Master conferisce 60 crediti formativi universitari. Il suo costo complessivo è di € 4.000 pagabili in tre rate.

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CO N I L CO N T R I B U TO D E G L I E S P E R T I D I :

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Rubrica “MASTER in scadenza” a cura di Cristina Bonamin In questa rubrica sono segnalati corsi di formazione esclusivamente destinati a laureati.

Un elenco più completo è reperibile sul sito www.masterin.it

CORSO POST-LAUREA IN AMMINISTRAZIONE E CONTROLLODove: RomaTermine selezioni: Febbraio 2008Periodo Master: Da Marzo 2008 Ente: LUISS BUSINESS SCHOOL DIVISIONE GUIDO CARLIIndirizzo: Via Yser, 18 – 00198 RomaTel.: 800-901194/5Fax: 06/85222400E-mail: [email protected]: www.lbs.luiss.it

Giunto ormai alla sua XVII^ edizione, il Corso Post-Laurea in Amministrazione e Controllo, rivolto principalmente a laureati e laureandi in discipline giuridiche, economiche e ingegneria gestionale (questi ultimi, purchè abbiano terminato gli esami e siano in attesa di discutere la tesi), mira a rafforzare le conoscenze di base dei partecipanti e a trasferir loro strumenti e tecniche utili per operare nelle funzioni

Controllo, Pianificazione, Amministrazione e Auditing; mira, inoltre, a formare professionisti con specifico know how per il pronto inserimento in imprese industriali e di servizi nell’ambito delle funzioni preposte al Controllo (gestione contabilità analitica e sistemi di controllo di gestione e di reporting, elaborazione del budget), all’Amministrazione (gestione dei cicli amministrativi), e all’Auditing in società di revisione/consulenza, in qualità di addetto alla revisione contabile dei bilanci o di internal auditor in società di consulenza informatico amministrativa in banche di affari, nella libera professione. Il corso, full time e con frequenza obbliga-toria, si compone di 364 ore di formazione articolate in Insegnamenti di General Management e Insegnamenti di Specializzazione, con ampio utilizzo di metodi didattici attivi (case study, testimonianze, esercitazioni individuali e di gruppo). Al termine del percorso formativo (a seguito del quale, verrà rilasciato un attestato di frequenza), la Luiss promuove stage presso aziende, società di consulenza, istituzioni, associazioni e studi professionali, compatibilmente con la disponibilità delle strutture ospitanti e subordinatamente al superamento del processo di selezione presso le strutture stesse. La quota partecipativa è di € 7.500 + IVA 20%, ma è prevista 1 borsa di studio a copertura parziale della quota di partecipazione (sino alla concorrenza del 50% della quota) per i candidati ritenuti meritevoli .

CORSO DI ALTA FORMAZIONE IN ENERGY FINANCE & COMMODITY TRADING (MEF)Dove: MilanoTermine selezioni: Febbraio 2008Periodo Master: Febbraio 2008 Ente: MIP – POLITECNICO DI MILANO Indirizzo: Via Garofalo, 39 – 20133 MilanoTel.: 02/23999187Fax: 02/2399 2844E-mail: [email protected]: www.mip.polimi.it/mef academy.borsaitalia.it

Il Corso di Alta Formazione Energy Finance & Commodity Trading, promosso da MIP e dal Dipartimento di Matematica - Politec-nico di Milano e patrocinato da GME - Gestore del Mercato Elettrico, si rivolge tanto a Trader e Risk Manager di società del settore dell’energia

o dell’investment banking, quanto a neolaureati in discipline tecnico-scientifiche ed economiche. Scopo ultimo del corso è quello di formare professionalità che possano aiutare le aziende energetiche e le banche d’investimento a far fronte alle mutevoli esigenze che il mercato pone; in particolare, esso porterà i partecipanti a comprendere la formazione dei prezzi nei mercati energetici competitivi; identificare i processi che descrivono le dinamiche dei prezzi energetici; valorizzare i principali prodotti finanziari derivati emessi sui prezzi di sottostanti energetici; apprendere le tecniche di trading e risk management adottate dai principali operatori di mercato. In questo modo, i nuovi professionisti diventeranno figure“chiave” nella comprensione delle logiche di gestione di aziende che sempre meno potranno legare i propri risultati a tariffe amministrate. Il corso ha una durata di 4 mesi (cui bisogna aggiungere 3 mesi di Project Work) durante i quali, le lezioni hanno luogo tutti i giovedì e venerdì, dalle ore 9 alle ore 18, e il sabato, dalle ore 9 alle ore 13. Il costo base è di € 7.000 ma sono previste Borse di Studio a copertura totale o parziale della quota di iscrizione, che verranno assegnate, in base agli esiti delle selezioni, dal coordinamento didattico congiuntamente con le aziende sostenitrici del progetto.

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44 Mercurius magazine

Angq - Uninform Group Master in Esperti in Qualità, Qualità Ambientale e Sistemi di

Gestione Aziendale RM Master in Tourism Quality Management RM

BeMore Master in Sviluppo Risorse Umane NA Master in Sviluppo Risorse Umane RM

CTQ Master in Internazionalizzazione delle PMI nei Paesi dell’Est Europa SI Master in Management dell’Ambiente e della Sicurezza nelle

Aziende e negli Enti Pubblici SI Master in Qualità, Sicurezza e Distribuzione nelle Aziende Agroa-

limentari SI

Dirextra Master in Progettazione, Direzione Lavori e Servizi per l’Ingegneria CT

Forma Mentis Corso di Specializzazione sul Coaching RM Master in Comunicazione e Marketing RM

IAAD - Istituto d´Arte Applicata e Design Master in Industrial Design TO Master in Interior and Furniture Design TO Master in Transportation Design TO

IED Master in Into Photography and Further VE Master in Marketing: Comunicazione e Strategie Competitive MI

Master in Marketing per i Beni di Lusso RM Master in Fashion Show MI

Il Sole 24 Ore Master in Internazionalizzazione d´Impresa MI

INFOR - Scuola di Formazione Master in Diritto Tributario MI Master di Specializzazione per Junior Retail Manager MI

JobMaster Master in Comunicazione: Pubblicità, PR ed Eventi MI Master in Management: Marketing e Comunicazione MI Master in Marketing e Comunicazione MI Master in Marketing: Strategia e Product Management MI

Luiss Business School - Divisione di Luiss Guido Carli Corso post laurea in Amministrazione e Controllo RM Corso post laurea in Corporate Communication RM Corso post laurea in Gestione delle Risorse Umane e Organizzazione RM Corso post laurea in Giurista d’Impresa RM Corso post laurea in Marketing RM Corso in Building The New Cfo Competences RM Corso in Sviluppo Manageriale Formula week - end RM Master in Real Estate Finance RM

LUMSA Master in Diritto e Gestione dei Servizi Pubblici RM

Midiform Master in Amministrazione del Personale RM

MASTER con iscrizioni in scadenza nel mese di FEBBRAIO

MASTER IN HOTEL & RESORT MANAGEMENTDove: LondraTermine selezioni: Febbraio 2008Periodo Master: Febbraio 2008 Ente: S.E.SE.F Indirizzo: Via delle Violette n.12 – 70026, BariTel.: 080 5833403Fax: 080 5833405E-mail: [email protected]: www.sesef.net

Il Master in Hotel & Resort Management risponde alla continua esigenza di ricerca di personale specializzato da parte delle aziende che operano nel settore della ospitalità e si svolge a Londra (ma è tenuto in lingua italiana) per fornire a tutti i partecipanti una visione internazionale delle tematiche trattate e per permettere l’approfondimento, grazie al lungo periodo di permanenza, della lingua inglese. Gli sbocchi occupazionali

alla fine del Master, sono rilevabili in molteplici settori quali quello della ricettività, del marketing, delle pubbliche relazioni, della consulenza e della ristorazione. La collocazione può interessare grandi catene alberghiere, ristorazione, tour operator, consorzi pubblici e privati, network di agenzie di viaggi e società di consulenza. Il Master ha una durata di circa 650 ore ed ha inizio a Febbraio 2008. La didattica è caratterizzata da una metodologia che privilegia la pratica alla teoria e si sviluppa soprattutto attraverso l’analisi di casi studio, workshop, esercitazioni e role-playing.A partire da marzo, poi, per ogni corsista è previsto uno stage formativo di circa 500 ore (3 mesi) presso importanti realtà ricettive a Londra, Bruxelles, Parigi, Spagna e nelle maggiori città italiane, a testimo-nianza dell’impronta estremamente operativa del Master, per consentire un rapido inserimento del corsista nel mondo del lavoro. Per gli iscritti, laureati e laureandi in ogni disciplina, con una laurea triennale o specialistica, addetti del settore che desiderano specializzare la loro professione, diplomati in possesso di pregresse esperienze lavorative, (max 35). Sono previste, nella maggior parte dei casi, forme di contri-buto, rimborso spese o alloggio gratuito. Il costo complessivo è di € 4.350 con possibilità di ulteriori riduzioni.

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CO N I L CO N T R I B U TO D E G L I E S P E R T I D I :

45Febbraio 2008

Alma Laboris Master in Gestione e Sviluppo delle Risorse Umane SA Master in Gestione e Sviluppo delle Risorse Umane RM Master in Gestione e Sviluppo delle Risorse Umane PA Master in Gestione e Sviluppo delle Risorse Umane MI Master in Giurista d´Impresa SA Master in Giurista d´Impresa PA Master in Giurista d´Impresa RM Master in Giurista d´Impresa MI Master in Management & Marketing Farmaceutico SA Master in Management & Marketing Farmaceutico RM Master in Management & Marketing Farmaceutico PA Master in Management & Marketing Farmaceutico MI Master in Sistemi di Gestione Integrati per la Qualità, la Qualità

ambientale e la Sicurezza SA Master in Sistemi di Gestione Integrati per la Qualità, la Qualità

ambientale e la Sicurezza RM

MASTER con iscrizioni in scadenza nel mese di MARZO

Master in Avvocato d´Affari MI Master in Finanza Aziendale RM Master in Gestione del Personale MI Master in Gestione delle Risorse Umane MI Master in Gestione d´Impresa RM Master Basic in Controllo di Gestione RM Master in Avvocato d´Affari RM Master in Controllo di Gestione RM Master in Gestione del Personale RM Master in Gestione delle Risorse Umane RM Master in Marketing Management RM

MIP Politecnico di Milano MEF - Corso di Alta Formazione in Energy Finance & Commodity

Trading MI

Scuola Politecnica di Design – SPD Master Universitario in Interior Design - Mid MI

Scuola Superiore per Mediatori Linguistici Master in Lingua Inglese per la Comunicazione e la Mediazione

Interculturale PI Master in Foreign Language for Business PI

SDA Bocconi Master in International Healthcare Management, Economics and

Policy (MIHMEP) MI Master of Public Management (MPM) MI

S.E.SE.F Master in Hotel & Resort Management

STOGEA Executive Master in Psicologia del Lavoro e Risorse Umane LU Master in Psicologia del Lavoro e Risorse Umane LU Executive Master in Psicologia del Lavoro e Risorse Umane - Edi-

zione Serale BO Master in Organizzazione di Eventi Culturali LU Executive Master in Formazione per Formatori BO Executive Master in Web Marketing & Communication BO Executive Master in Organizzazione di Eventi Culturali LU

Strategies Business School Master in Banca, Finanza & Controllo di Gestione - Roma RM Master Specialistico in Controllo di Gestione - Roma RM

Università di Ferrara Master in Tutela del Minore. Aspetti Psicologici e Educativi FE

Università di Pisa Master in Governance e Strategia Aziendale PI Master in Auditing e controllo interno PI Master in Finanza e Controllo di Gestione PI Master in Bilancio e Amministrazione Aziendale PI Master in Auditing, Finanza e Controllo PI Master in Gestione dei conflitti socio-ambientali PI

Università di Pisa - Formazione Avanzata Economia Master in Governance e Strategia aziendale PI Master in Auditing e Controllo Interno PI Master in Finanza e Controllo di Gestione PI Master in Bilancio e Amministrazione Aziendale PI Master in Auditing, Finanza e Controllo PI

Master in Sistemi di Gestione Integrati per la Qualità, la Qualità ambientale e la Sicurezza PA

Master in Sistemi di Gestione Integrati per la Qualità, la Qualità ambientale e la Sicurezza MI

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RM

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