Biolcalenda giugno 2014

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• L’editoriaLe: Persuadere • CuCine regionaLi: Piatti e saPori deLLa tosCana mediCina: Combattere Lobesità Con L’omeoPatia • Piante PoPoLari: L’iPeriCo • agriCoLtura: CoLtivare asParagi e FragoLe • eFFervesCienza: sePoLti daL Cemento • L’editoriaLe: Persuadere • CuCine regionaLi: Piatti e saPori deLLa tosCana mediCina: Combattere Lobesità Con L’omeoPatia • Piante PoPoLari: L’iPeriCo • agriCoLtura: CoLtivare asParagi e FragoLe • eFFervesCienza: sePoLti daL Cemento PROGR. ABB. - Poste Italiane S.p.a. Sped. in a. p. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1, Comma 1 - Filiale di Padova CMP - In caso di mancato recapito restituire all’ufficio di Padova CMP detentore del conto, per la restituzione al mittente, che si impegna a pagare la relativa tariffa - 1 copia 2,00 (pubblicazione normalmente riservata ai soci) – Contiene I.R. Giugno 2014 Dalla cultura un’educazione permanente per la sobrietà dei bisogni

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Rivista mensile di cultura, alimentazione, cucina, terapie naturali, agricoltura biologica e biodinamica, bioedilizia e bioarchitettura, economia solidale e sostenibile.

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• L’editoriaLe: Persuadere

• CuCine regionaLi: Piatti e saPori deLLa tosCana

• mediCina: Combattere L’obesità Con L’omeoPatia

• Piante PoPoLari: L’iPeriCo

• agriCoLtura: CoLtivare asParagi e FragoLe

• eFFervesCienza: sePoLti daL Cemento

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• CuCine regionaLi: Piatti e saPori deLLa tosCana

• mediCina: Combattere L’obesità Con L’omeoPatia

• Piante PoPoLari: L’iPeriCo

• agriCoLtura: CoLtivare asParagi e FragoLe

• eFFervesCienza: sePoLti daL CementoPROGR. ABB. - Poste Italiane S.p.a. Sped. in a. p. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1, Comma 1 - Filiale di Padova CMP - In caso di m

ancato recapito

restituire all’ufficio di Padova CMP detentore del conto, per la restituzione al mittente, che si impegna a pagare la relativa tariffa - 1 copia €2,00 (pubblicazione

normalmente riservata ai soci) –Contiene I.R.

Giugno 2014

Dalla cultura un’educazione permanente per la sobrietà dei bisogni

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Verbo dal latino persuadere, composto di pere suadere, da suavis (soave), da tema indoeu-ropeo *swadu, con radice swad-; sanscrito

svaduh (dolce). Normalmente come verbo transi-tivo ha il significato di indurre qualcuno a credereo a fare qualche cosa; convincere, capacitarsi. Ildetto: “Attira più mosche una goccia di miele cheuna botte d’aceto”, ha in questa parola unasua sostanziale affermazione.

Certamente un fatto o una verità puòessere comunicata in modi diversi e, purnon cambiando nella sostanza, essere piùaccettabile o meglio comprensibile. Moltopiù impegnativo è indurre qualcuno a cre-dere e agire: ciò implica la complessitàdell’essere che dalla forma apparente, ri-manda a processi invisibili della mente,della psiche, dello spirito.

In altre parole si potrebbe dire che “persuadere”significa intervenire sull’organizzazione del pensieroaltrui, modificando preconcetti o verità acquisite,modificando modelli e conoscenze, cosa, se non im-possibile, molto difficile. Eppure ciò è avvenuto, av-viene ed avverrà. Come esempi molti penserannoai grandi personaggi della storia come Gandhi, Man-dela o Luther King, che hanno portato interi popolia contraddire la violenza e la sopraffazione, mentrepochi di noi penseranno al “denaro”, quindi allebanche, al gioco di borsa, al sistema finanziario. Ilmondo contemporaneo è dominato, quasi senzasoluzione di continuità, da una visione quantitativa,misurabile in corrispondente denaro, di ogni detta-glio della vita.

Se prima era la vita stessa a stabilire il valoredelle cose, in base alla necessità, ora è il denaro chestabilisce il valore della vita senza i limiti del neces-

sario. Il “Denaro” ha raggiunto la libertà, senza le-gami economici, senza leggi, senza limiti e domina ilpensiero coatto dell’umanità, producendo un’orga-nizzazione mentale in ogni singolo individuo che loporta a scegliere, non più di esprimere il proprioessere (costi quel che costi), ma, con disperazione,di accumulare di più denaro, non più qualità, ma

solo quantità. La potenza persuasiva del denaro è in-

dubbia, penetra profondamente nell’egoche si sente concreto, dominatore delproprio destino non più in balia delle sfidedel destino. Dolcissimo è il denaro quan-do solletica i sogni di paradisi terrestriluoghi fantastici, esclusivi, solo per me; na-scondendo l’inganno profondo e intrin-seco, che non può essere speso, altrimentisi riduce e termina. Il termine, il limite, il

progetto, sono contradditori economici del Denaroche pongono al servizio del fare umano, dei suoi bi-sogni. Come sappiamo il denaro ci persuade ad ag-girare il limite della spesa con l’investimento: “usareil denaro per ottenere maggior denaro”. La fabbricache produce Denaro anziché cose è il modello ispi-ratore, non ancora raggiunto, ma in via di perfezio-namento.

Ancora troppe cose-scorie sono necessariesiano: tessuti, conserve, auto o cibo geneticamentemanipolato. La Casa da Gioco, la Borsa per i grandio il Lotto e il Gratta e Vinci per i piccoli, porta allasoave emozione, alla speranza che una gran sommaporti all’uomo “senza qualità”. A proposito di mielee aceto: provate a mettere in una bottiglia soloacqua e miele, in una seconda solo acqua e aceto,in una terza sia miele sia aceto mescolati con acqua.Provate a indovinare quale attirerà più mosche.

di Filippo Zaccaria

Persuadere

giugno 2014 3

Cogliere il cuore

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Direttore responsabile: Micaela Faggiani Registrazione: Tribunale di Padova n. 1298 del 20.07.1991Spedizione: in abb. postale 45% art. 2 comma 20/b legge 662/96,Filiale di Padova CMP Anno XXIV, 2014Coordinatore di redazione: Silvano ParisenRedazione: Filippo Zaccaria, Sabrina Schiavo, Germana Urbani, Gu-glielmo Frezza, Furio StellaCollaboratori: Carmen Bellin, Carla Babetto, Sonia Martinello, Ga-briela Cardin, Nella Calligrafi, Paolo Nalotto, Umberto Bassan, Loren-zo Cailotto, Maurizio Babetto, Franco D’Agostini, Luca Michieletto,Fabio Fioravanti, Giovanni Russo, Marcello Pamio, Agostino Aldrigo,Martina Parisen, Mauro Berton, Michela Pavan, Grazia Carraro, Au-retta Pini, Paolo Cacciari, Stefano Bianchi, Pierino Bogon, MonicaZambon, Daniela Ciprian, Nicol Stefani, Ornella Bellettato.Progetto grafico: Jenny Bizzo

COMITATO SCIENTIFICOGIANNI TAMINO, biologo ricercatore presso l’Università di Padova- DANIELA CONTI, biologa esperta di genetica molecolare - GIO-VANNI ANGILÈ, medico chirurgo esperto di medicina naturale -ALESSANDRO FORMENTI, medico chirurgo esperto di medicinanaturale e fitoterapia - PAOLO PIGOZZI, medico nutrizionista,omeopata, fitoterapeuta - MARIUCCIA RIGON, ricercatrice antro-posofica - RENZO SCAGGIANTE, medico odontoiatra - ANTONIOTODARO, professore e cultore di etnobotanica - DINO BORTO-LUZZI, professore docente alla scuola di naturopatia «Galilei» e«Carton» - GIUSEPPE ALTIERI, agronomo - GUIDO FIDORA, mem-bro del comitato tecnico-scientifico dell’Amab - GIANCARLO CHI-NELLO, architetto esperto in bioarchitettura - MAURIZIOLAZZAROTTO, architetto consulente in materiali per la bioedilizia- LORENZO VITTORI, ingegnere, referente regionale Anab - PAOLOGIROTTO, medico veterinario omeopata - PAOLO PISTIS, consulenteper l’agricoltura biodinamica - STEFANO MONTANARI, ricercatore -ERICH TREVISIOL, docente dello Iuav di Venezia - MARINA MARIANI,agronoma, esperta di sicurezza alimentare - MARIA CONCETTA DI-GIACOMO, medico di base - PATRIZIA GENTILINI, medico oncologo- PIETRO PERRINO, ricercatore del Cnr - MAURIZIO SIGNORINI, ar-chitetto esperto di progettazione bioedile e di ecodesign - LUCA BA-STIANELLO, medico odontoiatra

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giugno 20144

Ai nostri

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n. 6/2014, Anno XXIV

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L ’edi tor ia le

A l imentaz ioneCucine regionali: ricette dalla Toscana

L’ortaggio del mese in cucina: la zucchina

Prenders i curaMedicina naturale: obesità e omeopatiaDentosofia: dal dentista in gravidanzaSpiritual trainingMedicina nonviolenta: scienza della nutrizione eticaAmbiente&Salute: la guerra contro il cancro

Studi , idee , contr ibut iOmnibus

Nanopatologie: A tale of two citiesArchitettura: il genio di Antonio Gaudi

Piante popolari: IpericoOriente-Occidente: samadhi

Riciclamondo: il mostro mangiatutto

Agr ico l turaCronache da Kakilandia: VitaAsparago e fragolaSchede tecniche di biodinamicaCalendario delle semine e delle lavorazioniAiab VenetoAveprobi

Annunc i&Segna laz ion iI programmi dei corsi

L’agenda di giugnoLa bacheca dei lettori

Rif les s i & Afor i smi

Sommariodi Filippo Zaccaria pag. 3

pag. 42pag. 45pag. 48

Giovanni Angilè pag. 11Luca Bastianello pag. 12Stefano Signorini pag. 15Riccardo Trespidi pag. 17Patrizia Gentilini pag. 19

Auretta Pini pag. 6Sonia Martinello pag. 9

Agostino Aldrigo pag. 21Stefano Montanari pag. 22Maurizio Signorini pag. 24

Antonio Todaro pag. 26Guido Sgaravatti pag. 28

Anna Berton pag. 29

Marina Mariani pag. 33Luca Michieletto pag. 34Fabio Fioravanti pag. 36

pag. 38pag. 39pag. 40

pag. 49In copertina:

foto di Patrizio Viario,Iperico

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6 giugno 2014

Consigli e ricette

CUCINA REGIONALEal la scoperta de i prodott i t ip ic i e de l le r icette de l la Toscana

La cucina toscana è una cucina semplice e saporita, abbastanza popolare, anche se non mancano le ricette ela-borate e con molti ingredienti che hanno sempre arricchito le tavole nobili delle famiglie di città. Ma anche al-l’interno delle stesse mura cittadine, di una città pur raffinata come Firenze, sono sempre stati patrimonio diogni trattoria tipica i piatti preparati con ingredienti semplici e poco costosi, che spesso utilizzavano gli “scarti”di poco costo come le trippe e le frattaglie, i legumi, (ceci e fagioli) di cui la regione vanta varietà deliziose, leverdure di stagione che davano gli orti, ma anche il pane vecchio, che nessuno ha mai buttato. E proprio col pane toscano “sciapo” (senza sale), di dantesca memoria (“...oh quanto sà di sale lo pane altrui...”),raffermo di qualche giorno, si fanno alcuni dei piatti più noti della regione: i crostini e le bruschette di ognisorta, la ribollita, la panzanella, l’acquacotta e la pappa col pomodoro in primis. Poi semplici paste con il pomo-doro, insaporito con una buona manciata di pecorino. Ancora frequente è l’uso, soprattutto durante la prima-vera, delle erbe selvatiche e delle erbe aromatiche.

FETT’UNTA (bruschetta toscana)Ingredienti: 4 fette di pane toscano (senza sale) raffermo - 2 spicchi d’aglio - olio - salee pepe

Preparazione: abbrustolire le fette di pane e, ancora calde, strofinare con l’aglioda ambedue i lati, versare abbondante olio in un piatto fondo, adagiarvi le fettedi pane, girare dai due lati in modo che assorbano l’olio e servire su un piatto

da portata con una leggera spolverata di sale e una macinata di pepe.

PANZANELLAIngredienti: 4 fette di pane toscano (senza sale) raffermo - 2 pomodori ben maturi -1 piccola cipolla rossa - 1 cetriolo - 1/2 bicchiere di aceto - olio - basilico a piacere -sale e pepe o peperoncino.

Preparazione: in una terrina sbriciolare le fette di pane, irrorare con l’’aceto epoca acqua, lasciare riposare. Intanto sbucciare, affettare sottile il cetriolo, affettareanche la cipolla, tagliare a cubetti i pomodori.Strizzare il pane del liquido in eccesso e mettere in una insalatiera da servizio, aggiungerele verdure, il basilico spezzettato a mano, salare e condire con olio e una macinata di pepe o pe-peroncino. Mescolare accuratamente e tenere in frigorifero almeno un paio di ore prima di servire.

ACQUACOTTA ALLA MAREMMANAIngredienti: 4 fette di pane toscano raffermo abbrustolite - 4 uova - 1 cipolla - 2 coste di sedano con le foglie - 300 gdi bieta da taglio (o corrispondente quantità di un misto di tarassaco, cicoria selvatica, ortica, ecc.) - 1 pomodoro ben

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7giugno 2014

maturo (se in stagione) - 1,5 L di brodo vegetale - 2 spicchi d’aglio - 1 mazzetto di erbe aromatiche (finocchietto, mag-giorana, borragine e nepitella o mentuccia) - olio - sale e pepe

Preparazione: in una casseruola, possibilmente di terracotta, versare poco olio efare un soffritto veloce con la cipolla e uno spicchio d’aglio tritati, aggiungere ilsedano tagliato a pezzi, dopo pochi minuti aggiungere la bieta tagliata grosso-lanamente e il pomodoro a cubetti, mescolare e versare il brodo, regolare disale e continuare la cottura a fuoco lento fino a quando la verdura risulti bencotta, a questo punto alzare il bollore, aprire le uova una per volta e far caderedirettamente nella pentola senza mescolare, abbassare il fuoco e dopo dueminuti spegnere. Le uova dovranno risultare con l’albume appena cotto e iltuorlo ancora tenero (in camicia). Servire avendo cura di mettere un uovo inciascun piatto e quindi versare il brodo con le verdure e accompagnare con lefette di pane strofinate con aglio. Ogni commensale potrà insaporire il suo piatto conuna macinata di pepe fresco e un filo d’olio crudo.

FAGIOLI ALL’UCCELLETTOIngredienti: 250 g di fagioli zolfini (o cannellini) secchi - 1 piccola cipolla tritata - 2spicchio d’aglio - 1 C di salsa di pomodoro - 10 foglie di salvia - olio - sale e pepe

Preparazione: tenere in ammollo i fagioli per una notte, quindi lessare in acquasalata con 4 foglie di salvia. Fare un soffritto veloce con olio, cipolla e aglio inpezzi, aggiungere i fagioli lessati e la salvia restante, mescolare e dopo qualche

minuto aggiungere la salsa di pomodoro e poca acqua di cottura dei fagioli, re-golare di sale e continuare la cottura per 10 minuti, servire caldi con una macinata

di pepe.

TORTA D’ERBE (Pasqualina)Ingredienti: 1 kg di erbe selvatiche (papavero, tarassaco, ortiche, grespino, orecchie dilepre, ecc.) o di bieta da taglio e spinaci - 4 uova - 300 g di ricotta - 2 C di pecorinograttugiato - 250 g di farina - 2 scalogni - 1 spicchio d’aglio - 1 mazzetto di acetosa(se disponibile) e borragine - 1 pugno di erbe aromatiche fresche (maggiorana, timoe nepitella o mentuccia) - olio - noce moscata - sale e pepe

Preparazione: setacciare la farina sulla spianatoia, fare la fontana, mettere al cen-tro tre cucchiai d’olio, un pizzico di sale e acqua sufficiente per impastare e ot-tenere un impasto morbido ed elastico. Dividere l’impasto in due parti diseguali(1/3 e 2/3), formare due palline. Spolverare le palline di pasta con farina e coprire conun telo e lasciare riposare. Preparare il ripieno facendo sbollentare leggermente le verdure,l’acetosa e la borragine in acqua salata e quindi ripassare in padella con un soffritto di scalogno e aglio tritatifinemente, regolare di sale. In una capiente terrina mettere la ricotta, il pecorino grattugiato, le erbe aromatiche

Consigli e ricette

Page 8: Biolcalenda giugno 2014

tritate, una macinata di pepe, una grattata di noce moscata e le verdure raffreddate, mescolare accuratamentefino ad ottenere un composto omogeneo. Riprendere la pasta, col matterello tirare la pallina più grande in unasfoglia di circa 35 cm di diametro, prendere una teglia da forno rotonda (meglio se con fascia apribile) di 23/25cm di diametro, rivestire con carta da forno e poi con la pasta, forare qua e là con una forchetta e disporre alsuo interno 2/3 del ripieno. Con un cucchiaio ricavare nel ripieno 4 incavi, aprire all’interno di ciascuno unuovo, coprire le uova col restante ripieno, livellare senza fare troppa pressione per non far fuoriuscire le uova.Tirare la seconda pallina di pasta in una sottile sfoglia di 25 cm di diametro e con questa chiudere la tortanella teglia, avendo cura di sigillare i bordi, forare qua e là con la forchetta per far fuoriuscire il vapore durantela cottura, da ultimo spennellare con latte la superficie. Cuocere in forno già caldo per 40 minuti a 200°.Quando sarà intiepidita, spostare la torta su un piatto di portata, tagliare a spicchi e servire.

ZUPPA DI VISCIOLEIngredienti: 1 Pan di Spagna (quadrato o rotondo) già pronto (si può trovare dal fornaioo al supermercato) - 400 g di ricotta - 150 g di zucchero a velo - 500 g di viscioleo altre ciliegie - 1 C di zucchero (anche di canna) - 2 bicchierini di kirsch o mara-schino - panna montata a piacere.

Preparazione: lavare le visciole e denocciolarle, versare in tegame insieme colcucchiaio di zucchero e due cucchiai di acqua, portare a bollore, quindi abbassare

la fiamma e cuocere per 5 minuti, con un mestolo forato raccogliere la frutta emettere da parte. Quando lo sciroppo di visciole sarà freddo, mescolare col liquore.

In una terrina setacciare la ricotta e mescolare accuratamente con lo zucchero a velo.Con un coltello a lama lunga ben affilata tagliare in due strati il Pan di Spagna. Appoggiare uno strato di Pan diSpagna su un piatto da dolce, spennellare con la metà dello sciroppo, con una spatola spalmare la metà delcomposto di ricotta su tutta la superficie del dolce, disporre sopra in modo uniforme le visciole (avendo curadi conservarne alcune per decorare) e quindi adagiare sopra il secondo strato di Pan di Spagna, bagnare colrestante sciroppo, completare spalmando la ricotta restante e decorare con visciole e se si gradisce fiocchi dipanna alternati attorno alla torta.

AURETTA PINI

La quantità degli ingredienti si riferisce a un menù tipico per quattro. Abbreviazioni usate: C = cucchiaio - c = cucchiaino - g = grammo - kg= chilogrammo - L = litro - dl = decilitro - olio (quando non è specificato altro) = olio extra vergine di oliva - q.b. = quanto basta.

8 giugno 2014

Consigli e ricette

DONA IL TUO 5 X MILLE ALL’ASSOCIAZIONE CULTURALE LA BIOLCA

A te non costa nulla in più. Per la nostra associazione è un importante aiuto che cipermette di sviluppare ulteriormente i nostri progetti a difesa della salute e dell’am-biente. Nella prossima dichiarazione dei redditi nell’apposito spazio metti la tua firmae scrivi il codice fiscale della Biolca: 80027480286

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9giugno 2014

L’ortaggio del mese

LE ZUCCHINER icette per una cucina in armon ia con la natura

Quasi congenere della zucca, la pianta della zucchetta, può essere a cespuglio o a fusto strisciante, il quale sicaratterizza per la forma angolosa, ricca di viticci e dai lunghi e cavi peduncoli delle grandi foglie cuoriformiispide e rugose. I suoi frutti sono ovoidali, a clava, cilindrici o sferici, a seconda delle varietà.Lo zucchino richiede clima temperato caldo. Già a 10-12 gradi C. la pianta arresta il suo sviluppo. La tempera-tura ottimale è intorno ai 15-18° di notte e 24-30° di giorno. Lo zucchino è esigente anche in fatto di umidità,poiché consuma 850 litri d’acqua per ogni chilo di sostanza secca prodotta. Richiede un terreno molto fertile,di medio impasto, profondo, con una buona dotazione di sostanza organica e bene esposto. E’ una colturamolto avida, richiede concimazione organica di letame o composto ben maturo. Per stimolare la ripresa dellegiovani piantine dopo il trapianto si può trattare con macerato d’ortica diluito al 20%. La semina si effettua insemenzaio da marzo ad aprile per avere un raccolto anticipato. In pieno campo si semina da Aprile a Maggioin postarelle. La raccolta è scalare. Le zucchine dovrebbero essere raccolte quando il fiore portato dall’apicedei frutti sta per schiudersi. L’epoca della raccolta varia molto da regione a regione.Come valore nutrizionale a livello calorico è alquanto irrilevante. Dal punto di vista terapeutico, servite crudeo cotte (in questo caso conviene bere l’acqua di decozione), le zucchine svolgono nell’organismo un’azione al-tamente diuretica, lassativa, disinfiammante, disintossicante e depurativa. Pertanto vengono indistintamente in-dicate nelle affezioni del tubo digerente, stitichezza compresa; nelle affezioni degli organi urinari e negli stati diintossicazione. Comunque troppe zucchine riescono a dilatare stomaco e addome persino alle persone piùasciutte. Non conviene mai mangiarle lessate, neppure affiancate ad altri ortaggi più centripeti: anziché esserequesti ultimi ad influire sulle zucchine, è lei che riduce il tono dei suoi accompagnatori. Stufata insieme alleradici, cipolle, carote, ecc., è già un’altra cosa. Il miglior modo per utilizzarla resta però quello di farla cuocereal forno ripiena di cereali, la rendiamo così più asciutta, meno dilatatrice e più appetitosa. Non bisogna maiesagerare nella frequenza.La Cucurbita pepo l., ha un frutto piccolo, verde screziato, ruvido, ovoidale allungato. Sono diffuse in tutta Italia,in particolare in Liguria e nel Meridione. Si hanno anche frutti tondeggianti, come la zucchetta tonda di Nizza,che si raccoglie quando è grossa come un’arancia. Le zucchine migliori sono quelle che producono frutti diforma cilindrica, di media dimensione, con polpa soda e buccia sottile, con pochi semi.Le zucchine potrebbero venire considerate quasi delle bevande, poiché il quantitativo d’acqua presente nellaloro struttura raggiunge il 91-97%.

ZUCCHINE MARINATEIngredienti: 4 zucchine piccole - uno spicchio d’aglio - un mazzetto di rucola - succo dimezzo limone - zenzero fresco - sale - olio.

Preparazione: affettare a rondelle sottili le zucchine, a parte in una ciotola met-tere olio, sale, il succo del limone, aggiungere l’aglio schiacciato, mescolare beneamalgamando gli ingredienti, versare il composto sulle zucchine e lasciare mari-

nare per mezz’ora. Prima di servire aggiungere la rucola tritata e lo zenzero grat-tugiato.

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10giugno 2014

L’ortaggio del mese

ZUCCHINE PRIMAVERAIngredienti: 4 zucchine - 200 g di tofu bianco naturale - un mazzetto di prezzemolo -mezzo limone - curcuma - sale - olio.

Preparazione: lavare le zucchine (meglio se sono piccole), tagliarle a metà ecuocerle a vapore per 10 minuti. Tolte dalla pentola, svuotarle dai semi con uncucchiaino, condirle con olio e sale. Nel frattempo preparare la salsa con il

tofu: dopo averlo sciacquato abbondantemente, romperlo a pezzetti e metterloin un contenitore alto, aggiungere 3 cucchiai d’olio, un pizzico di sale, la curcuma,

il succo di limone. Frullare con un apparecchio ad immersione fino a farlo diventarecremoso; aggiungere il prezzemolo tritato e con questa crema riempire le zucchine.

Servire freddo. Si può abbinare a della rucola fresca.

SFORMATINO DI RISO E ZUCCHINEIngredienti: 200 g di riso semi integrale - brodo vegetale - 4 zucchine piccole - olio -sale - curry - gomasio.

Preparazione: lavare il riso sotto acqua corrente e mettere a cuocere con ildoppio del suo peso di brodo vegetale, quando arriva a bollore aggiungere uncucchiaino di sale grosso ed abbassare la fiamma per far sobbollire per 15 mi-nuti. Spegnere, aggiungere un filo d’olio, mescolare, lasciando coperto. Nel frat-tempo tagliare le zucchine nel senso della lunghezza e cuocerle alla piastra,metterle su un piatto e condirle con olio, sale e curry. Ungere degli stampini conl’olio, coprire il fondo e le pareti con le zucchine facendole sbordare, riempire col riso,chiudere con le zucchine e mettere in forno a gratinare a 180° per 15 minuti. Capovolgere neipiatti, versare un filo d’olio e spolverare con il gomasio

ZUCCHINE AL FORNOIngredienti: 4 zucchine - 100 g di caciotta di pecora - olio - sale - peperoncino - panegrattugiato.

Preparazione: tagliare le zucchine nel senso della lunghezza e cuocerle alla pia-stra, metterle su un piatto e condirle con olio, sale e peperoncino. Ungereuna teglia con l’olio, fare uno strato di zucchine, coprire con il formaggio ta-

gliato a dadini piccoli, ripetere il passaggio a formare 3 strati. Spolverare colpane grattugiato. Infornare a 180° per 20 minuti fino a formare una crosta dorata.

Servire caldo.SONIA MARTINELLO

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Medicina naturale

Il sovrappeso grave, o obesità, è uno dei maggiorifattori di rischio per lo sviluppo di molte patologie cro-niche quali: malattie cardiache e respiratorie, dolori ar-ticolari, diabete mellito non-insulino dipendente odiabete di Tipo 2, ipertensione e alcune forme di can-cro, come anche il rischio di morte precoce. Gli studiscientifici più recenti e i dati rilevati dalle compagnie diassicurazione sulla vita hanno dimostrato che i rischiper la salute provocati da un eccesso di grasso corpo-reo non sono solo legati ai gravi problemi dell’obesità,ma sono associati anche ad un aumento di peso rela-tivamente ridotto.

L’obesità è spesso definita semplicemente come unasituazione di accumulo anomalo o eccessivo di grassonei tessuti adiposi del corpo che comporta rischi perla salute. La causa di fondo è un’eccedenza energeticache determina un aumento di peso; in altre parole lecalorie introdotte sono superiori alle calorie bruciate.Per aiutare le persone a determinare il proprio peso-forma, si usa una semplice misurazione del rapportotra peso e altezza chiamata Indice di Massa Corporea(IMC). L’IMC costituisce un utile strumento, abitual-mente utilizzato da medici e altri professionisti del set-tore sanitario, per classificare il livello di sottopeso,sovrappeso e obesità negli adulti. L’IMC si calcola pren-dendo: il peso in chilogrammi diviso per altezza inmetri al quadrato (kg/m2).

Per esempio, un adulto che pesa 70 kg ed è alto1,75 m avrà un IMC di 22,9: 70/1,752 =22,87

Rientrano nella classificazione di sovrappeso e obe-sità i soggetti con un valore IMC rispettivamenteuguale o superiore a 25 e a 30. In generale, un IMC tra18,5 e 24,9 classifica un soggetto “sano”, mentre unsoggetto con un IMC tra 25 e 29,9 è un soggetto conun “aumentato rischio” di sviluppare disturbi associati.Infine, un soggetto con un IMC uguale o superiore a30 corre un rischio “da moderato ad alto”.

INDICE DI MASSA CORPOREA: Minore di 18,5sottopeso; da 18,5 a 24,9 peso-forma; da 25 a 29,9 so-vrappeso; maggiore o uguale a 30 obeso.

Per l’omeopatia essere in sovrappeso non significasolo mangiare tanto, ma che all’organismo manca il giu-sto equilibrio, che la forza vitale è bloccata. Il lavoroconsiste nel trovare il modo migliore per risolvere ilblocco. L’omeopatia osserva non solo la costituzione,ma anche il comportamento fisico: energia consumata,sonno, appetito. Verifica l’atteggiamento mentale: insi-curezza, determinazione, pigrizia; quello emotivo: ansia,nervosismo, irritabilità, paure.

L’omeopata controllerà la soddisfazione sul lavoro,sulla vita familiare, la gestione dello stress. L’omeopatiamigliora la digestione, fa smaltire i chili in eccesso. Fa-vorisce il drenaggio dei liquidi, riattiva il metabolismo.Sblocca la forza vitale che stimola la capacità di dima-grimento. L’omeopatia è personale, cioè ogni farmacoè prescritto sulla base della persona che si ha davanti,delle modalità che esprime nei sintomi esposti.

Per esempio: la voglia di dolci la notte richiederàArgentum Nitricum, se la persona è golosa di tutto inogni ora del giorno sarà Antimonium crudum (il maialedella materia medica). L’omeopatia ha alcuni vantaggi:è efficace; non ha effetti collaterali; aiuta su più fronti:drenaggio, ritenzione idrica, fame nervosa; è persona-lizzata anche tenendo conto di dati banali esempio gon-fiore e dolore addominale, cellulite ecc.; si concentrasui segnali di cambiamento generali dell’individuo emeno sul peso o la quantità degli alimenti inseriti. Aiutala persona a intraprendere e mantenere non solo unadieta, ma un regime alimentare corretto regolando ilsuo stato fisico e mentale.

GIOVANNI ANGILÈ

Tel. 349 2344166www.giovanniangile.it

Obesità e omeopatiaLa relazione tra cibo, stato fisico e stato mentale

Uno dei problemi più comuni tra quelli correlati al moderno stile di vita è l’obesità. Il sovrappesoè spesso correlato alla mancanza di un giusto equilibrio e a un blocco della forza vitale personale

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Dentosofia

La medicina accademica liquida dogmatica-mente la questione sconsigliando prestazioniodontoiatriche tra il primo e il terzo mese e trail sesto e il nono mese di gestazione, mentre sipuò dentistizzare tranquillamente tra il terzo e ilsesto mese.

Durante l’allattamento, al fine di non sommini-strare l’anestesia al neonato, in caso di cure den-tali che ne richiedano l’uso, si dovrebbeprocedere facendo scorta del latte materno ilgiorno prima dell’intervento odontoiatrico, perutilizzare detta scorta il giorno dell’intervento. Atrattamento dentistico effettuato, sarà cura dellamamma, nel corso di tutto il giorno, estrarsi illatte contenente l’anestesia e buttarlo via. Al neo-nato sarà somministrata la scorta estratta preven-tivamente.

Questa pratica, apparentemente semplice a pa-role, risulta molto impegnativa, a detta dellemamme interessate. La Lega del Latte suggeriscedi usare il buon senso, cioè di procedere alla curadei denti che più necessitano, senza complicare lavita alla madre con procedure troppo impegna-tive. L’anestetico che eventualmente dovesse fi-nire nel latte materno, è considerato ininfluenteper la salute del piccolo.

Oggigiorno è difficile che l’arrivo di un figlionon sia voluto dalla coppia, quindi una program-mazione così importante merita una preparazioneadeguata e a tale scopo sono dedicate le consi-derazioni di seguito esposte.

Per chi legge per la prima volta di tale cautelanei confronti della gestante, forse sarà interes-sante il confronto con un diverso punto di vistasu altri aspetti oltre a quello dei denti a cui por-tare attenzione. Il rispetto per il miracolo della

vita è andato perduto nella nostra società alta-mente tecnologica. Anche il periodo trascorso nelgrembo materno è considerato prevalentementeda un punto di vista materiale. Pur tuttavia, sidovrà considerare il fatto ormai dimostrato cheil feto avverte tutto: stati d’animo, sentimenti, do-lore e piacere. Non solo della mamma ma anchedi tutte le persone che gravitano intorno a lei, inquanto il nascituro si trova in uno stato di co-scienza allargata, di connessione totale con ilTutto.

Chi invece è avvezzo a percorsi evolutivi perla crescita della coscienza personale, scopre che ipropri traumi, paure, memorie, abitudini, modi dipensare, che facciamo nostri per l’intera esistenza,dipendono molto dalla modalità in cui si viene almondo, da come avviene il parto e da come èstata vissuta la gestazione (per approfondire: Inove scalini di Daniel Meurois-Givaudan, Ed. Am-rita). Appare problematico, in tempi moderni, sta-bilire quando ha inizio la vita. Gli orientaliritengono che la spiritualità che permea ogniforma di vita non ha un inizio ma c’è da sempre,passando attraverso cambi di manifestazione conla reincarnazione. I materialisti sono dell’opinioneche la vita inizi al terzo mese.

Eppure la vita corporea dovrebbe almenocoincidere con la magia della creazione, il mo-mento del concepimento. L’ovulo e lo spermato-zoo si uniscono dando vita ad una forma comunee quindi un contenuto: i due elementi iniziali tor-nano all’Uno. La fusione porta all’Unità.

Solo perché non lo ricordano o non sannomolto in proposito, molti non consideranoquanto per l’Anima sia traumatico il concepi-mento. La società moderna infatti è esperta nel

Dal dentista in gravidanzaOdontoiatria olistica unitaria

I mesi di gestazione e quelli di allattamento sono particolarmente delicati. Ma dovendo praticarel’anestesia locale, raramente si prende in considerazione la particolare situazione della donna

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Dentosofia

prevenire il concepimento. Chi non crede nelloSpirito crede di impedire una fecondazione fisica.Psicoterapie specifiche forniscono ampio mate-riale su questo periodo di vita prenatale. Graziealla Terapia della Reincarnazione e al Rebirthing èpossibile apprendere molto nonché rivivere in-tensamente tale fase iniziale intrauterina.

Prima del concepimento l’Anima vive in libertà,in assenza di gravità e distante da qualsiasi dina-mica terrena. Qualora subentri il desiderio di in-carnazione, per poter affrontare i compiti di vitanon ancora assolti (Karma), si arriva al concepi-mento. L’Anima riconosce distintamente i due in-dividui che si sono uniti per amore o per altreragioni. Il momento del concepimento è in generevissuto come un vortice, una discesa a spirale cherisucchia l’Anima nel corpo. Tale precipitare nellamateria è vissuto dall’Anima come una perdita dilibertà, come una limitazione e infine come unpasso verso la prigionia del corpo con tutti i suoilimiti.

Tuttavia, l’Anima si adegua in fretta al nuovospazio vitale, così caldo, morbido e sufficiente alsuo minuscolo corpo. Si sviluppa così, poco apoco, un mondo subacqueo, l’Anima percepisceancora tutto del mondo esterno e contempora-neamente sente di appartenere sempre di più almondo materno della materia, partecipando atti-vamente alla scoperta della madre di essere in-cinta e all’esperienza di entrambi i genitori.

Si rende conto di eventuali tentativi d’abortoe ne percepisce anche il solo pensiero di metterliin atto. Per il nascituro ciò può distruggere irri-mediabilmente la sensazione di sicurezza e di ca-lore dell’ambiente familiare.

Se invece la situazione della madre non è pro-blematica e quest’ultima vive in armonia con ilproprio ambiente, tutto ciò rappresenterà un ul-teriore fattore di serenità per il feto che sta cre-scendo. Ove così non fosse, una madre attentapotrà proteggere il suo bambino da difficili situa-zioni esterne schierandosi incondizionatamentedalla sua parte.

Già nel grembo materno nasce quella sensa-

zione, così decisiva per la crescita, che si chiamafiducia primordiale. Se questo periodo è carico diminacce, tale sentimento non può sorgere e man-cherà probabilmente per tutta la vita e nulla potràcolmare questo vuoto.

Molti adulti rimpiangono la fase della sicurezza,così piacevole e così importante da essere ricer-cata per tutta la vita, soprattutto se all’inizio èstata troppo breve o addirittura non è esistita.Come conseguenza, ci sarà difficoltà ad approc-ciarsi in modo naturale ai cambiamenti, agli eventie agli ambienti nuovi. Sarà necessario avere sottocontrollo le situazioni e circondarsi di comfortutili a ricordare l’ambiente di casa.

La gestazione sarebbe l’occasione ideale, perla futura madre, di dimostrare la sua accresciutasensibilità, di stabilire un contatto con la sua voceinteriore e in questo modo di avere un legameancora più profondo col proprio bambino. Lemadri che riescono a entrare in contatto con lapropria Anima, grazie a meditazioni e viaggi inte-riori, spesso sono in grado di capire meglio ciòche sta provando il nascituro. In questo modo lesensazioni della madre possono condizionare

Come la luceche ti diede al mondoil Sole accolse il saluto dei pianeti.A grado a gradoproseguisti la viaseguendo la legge che dalprincipio la tracciava.E’ necessario, così sarai,non puoi fuggir te stesso:lo dissero i profeti e le sibille;nè tempo né potenza alcuna distruggere potràla forma plasmata e vivache diviene.

(W.J. Goethe - Parole orfiche)

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Dentosofia questa fase e i suoi rituali. Non c’è occasione mi-

gliore che trasformare la vita quotidiana in ununico consapevole rituale. I tipici problemi legatialla gravidanza mostrano i lati negativi delle pos-sibilità appena descritte. Valutiamoli assieme percomprendere meglio le possibilità positive che na-scondono:

• L’olfatto. La sensibilità agli odori della donna ingravidanza può far diventare insopportabile lanausea spesso annessa: è una variante non ri-solta dell’accresciuta sensibilità della gestante.Una sensibilità più sviluppata, messa in positivo,implicherà maggior delicatezza d’animo e unapiù spiccata sensitività. Quando una gestanteè infastidita da tutti gli odori, ha l’opportunitàdi rendere l’atmosfera in cui vive più adeguataalle proprie esigenze, fidandosi più del nasoche di altri sensi.

• Il gusto, strettamente legato all’olfatto, serve aprovvedere a che il bambino sia nutrito nel mi-gliore dei modi. Per molte madri e di conse-guenza per i loro figli, è assolutamentenecessario modificare l’alimentazione a cuioggi sono abituati. Molte persone non trovanoniente di male a ingerire cibi a buon mercato,discutibili offerte speciali, pericolosi additivi econservanti. Per ciò che concerne l’alimenta-zione, non abbiamo alcun freno. Una maggiorsensibilità del gusto è dunque opportuna. Lagestante, ma vale per ognuno di noi, che as-sume cibi scadenti non danneggia solo la pro-pria salute, ma soprattutto quella del nascituro,che apprezzerebbe molto di più la qualità.

• Il fumo. Ogni singola sigaretta riduce drastica-mente l’irrorazione sanguigna nell’organismomaterno e di conseguenza della placenta ridu-cendo l’apporto di energia e di sostanze nutri-tive al feto. In questo modo nascono neonatifumatori sotto peso, in un certo senso svan-taggiati già dall’inizio. Una donna incinta chefuma accetta consapevolmente che suo figlioabbia delle carenze. Sarebbe quindi un beneche il senso del gusto si modificasse. Tuttavia,

la dipendenza da nicotina è così alta che il cam-biamento del gusto non basta a far smetteredi fumare una donna incinta.

• Alcool e droghe. Gli effetti di alcool e droghesul nascituro sono altrettanto dannosi. Dalmomento che gli effetti della maggior partedelle droghe si ripercuotono sul sangue, ancheil feto ne è totalmente coinvolto. I problemidei neonati, le cui madri sono totalmente al-colizzate, lo dimostrano perfettamente:mamma beve, bimbo beve. I figli di persone cheusano droghe vengono spesso al mondo congli stessi problemi di tossicodipendenza dei ge-nitori.

• Inquinamento acustico e sovraffollamento. Poi-ché il feto percepisce tutto del mondoesterno, è da evitare qualsiasi tipo di stress de-rivante da eccesso di rumore, musica e audiotroppo alti o il sovraffollamento di persone, ti-pico di centri commerciali, manifestazioni, con-certi e cinema. Stessa attenzione dovrebbeessere data ai portatori di handicap dalla na-scita, poiché mantengono una coscienza apertada bambino. Pur adulti nell’aspetto, sono con-nessi al Tutto e assorbono qualsiasi cosa gli stiaintorno. Non è raro quindi che tornando daposti affollati maturino, in seguito, problemi disalute.

• Denti. È ovvio che in presenza di un’urgenzadentale, sarà necessario procedere. Ove pos-sibile quindi le future mamme potrebbero pre-munirsi con un controllo approfondito delladentatura e praticare tutti gli interventi neces-sari, prima di affrontare la gravidanza.

La Vita è sacra e alla luce di tutto ciò ognidonna in gravidanza, in quanto portatrice di vita,dovrebbe considerarsi un Tempio ed evitare tuttociò che possa recare disturbo o turbamento a talesacralità.

LUCA BASTIANELLO

www.lucabastianello.comwww.gruppostudiodentosofia.it

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Proposte

Riassunto della puntata precedente“Spiritual Training” (“Spiritualità Applicativa”) è un

Metodo di Aiuto che rappresenta un punto di in-contro tra il “Counseling Esistenziale e Spirituale” eil “Coaching di Vita”.

E’ un tipo di approccio centrato sulla Persona esull’integrazione tra le esigenze quotidiane e i bisogniprofondi del nostro mondo interiore, tra scelte con-sapevoli e modelli di vita coerenti ed efficaci.

Un metodo che punta a favorire la compren-sione di se stessi, degli altri e della Vita, in una vi-sione “Olistica” cioè di unità, tra corpo, mente,anima (Sé) e realtà esistenziale.

Il nostro intento è quindi quello di sostenerele persone nello sviluppo di una maggiore consape-volezza centrata sul Sentire e in connessione contutte le parti del loro essere come elemento ingrado di valorizzare e dare significato all’esistenza,ma anche di fornire una guida e un orientamentonei processi di trasformazione.

Questa capacità interiore aiuta a condurre l’esi-stenza in sintonia con la propria coscienza, che di-venta poi la fonte più sicura di autonomia,autostima e libertà.

La risvegliata consapevolezza del proprio potereaiuta le persone a sviluppare una nuova energia eciò accresce la fiducia e la disponibilità verso il cam-biamento e la crescita personale.

In questo momento di rapidi mutamenti rite-niamo che sia molto importante fare il punto dellasituazione per tracciare una nuova carta mentalee ritrovare gli obiettivi e il vero progetto della nostravita.

Crediamo inoltre che questo progetto non puòconsistere nel semplice appagamento di desideriper colmare dei vuoti e delle frustrazioni, ma nello

sviluppare un cammino di consapevolezza.Molti si chiedono: “in che modo possiamo riu-

scirci….e… da dove partire?”

Cambiare la propria esistenza par-tendo dai pensieri, dai vissuti e dalleemozioni

Sappiamo che l’inconscio è la sorgente di tuttociò che manifestiamo nel mondo esterno. Le im-magini mentali che nutriamo e le emozioni che leaccompagnano danno forma a una matriceenergetica che funziona come un potente ma-gnete in grado di attirare le circostanze in cui ciimbattiamo ogni giorno.

In questo modo, ma spesso inconsapevolmente,noi modelliamo e rimodelliamo il nostro destino.“cambiando i nostri pensieri, cambia pure il nostro de-stino” (M.K. Gandhi).

I greci la chiamavano “Entelechia”, chiarezzamentale, con cui correggere le informazioni e i pen-

Spiritual trainingLa libertà di creare la propria vita - seconda parte

La “spiritualità applicativa”, integrando counseling e coaching, rappresenta un aiuto alla crescitapersonale attraverso la consapevolezza, lo sviluppo della forza interiore e delle capacità umane

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Proposte sieri errati che causano le malattie, la sofferenza fi-

sica, psichica e dell’anima. Attraverso questa comprensione possiamo mo-

dificare le cause degli eventi futuri.E’ come ripartire con la libertà di esplorare il

mondo smettendo di guardare solo al passato o disognare un futuro senza forza, senza contatto conla realtà e con ciò che si muove dentro di noi peressere realizzato.

Quando seguiamo il nostro vero cammino non di-sperdiamo più le nostre energie.

Allora sono gli avvenimenti, le situazioni, a “ve-nirci incontro”: la nostra forza interiore ci guida e ciapre la strada.

Ciascuno è chiamato a realizzare questo pro-getto dell’anima: divenire ciò’ che è real-mente e nel far questo aiuta gli altri “compagni diviaggio” a fare altrettanto, al di là di ogni crisi eco-nomica, sociale o politica.

Per favorire questa crescita personale abbiamopensato di creare un’occasione speciale: un’espe-rienza di gruppo (Laboratorio) come strumento dialleanza e di amicizia per condividere su una baseaffettiva, emozionale, creativa e cognitiva, i vari con-tenuti e i vissuti che emergeranno al proprio in-terno, evitando ogni tipo di critica e di giudizio ...

Lo Scopo è la comprensione di noi stessi e dei di-sagi che ci impediscono di liberare e vivere piena-mente le emozioni e i desideri nascosti, e avereaccesso, consapevolmente, alla nostra vocazionepersonale, per costruire con più efficacia le nostremete.

Piuttosto che ricorrere a nuove teorie o allevecchie interpretazioni che tutto spiegano tranne

la realtà, siamo convinti di poterlo fare insieme, uti-lizzando l’intelligenza del cuore, la forza dell’intui-zione e l’esperienza viva del gruppo e dei singoli.

Da questi vissuti e attraverso la condivisione e ilconfronto di ciò che si muove dentro di noi, emerge-ranno anche le nuove possibilità e le soluzioni checi aiuteranno a trasformare positivamente la no-stra vita.

Riusciremo così a sentire, vedere e riconoscerecon più chiarezza ciò che è utile, piacevole edefficace per ognuno di noi.

La nostra proposta di lavoro di gruppo nasce daquesta idea e come Laboratorio di Crescita e Svi-luppo Personale e delle Potenzialità verrà presentataufficialmente nel mese di Settembre, il giorno17 (mercoledì) alle ore 20,45 presso l’associa-zione culturale “LA BIOLCA” (via G. Marconi, 13Battaglia Terme – PD).

Il nome con cui abbiamo scelto di chiamare illaboratorio è: “SCUOLA DI VITA” (per il programmadettagliato vedi “attività culturali Biolca”)

Condurrà il gruppo e la presentazione:Stefano Signorini: Professional Counselor

Certificato, Coach di Vita, Reiki Master, PNL, Insegnantedi Meditazione Trascendentale, Esperto di Conduzionedi Gruppi di Crescita Personale, Operatore Olistico,Fondatore del Metodo di Ricerca Esistenziale e Appli-cativo  “Spiritual Training/ Spiritualità Applicativa”.

Per info e riferimenti: Stefano 049 611318 -339 6736777 -  [email protected]

Per adesioni: 049 9101155 (La Biolca) [email protected]

DORMIRE POCO: QUALI DANNI PER LA SALUTE?Dormire poco e male incide negativamente sull’organismo, comportando problemi per la salute come il diabete e le malattiecardiache. A ribadire i danni derivanti da una scarsa qualità e quantità del sonno è una ricerca congiunta condotta dalle Uni-versità di Oxford, Harvard, Cambridge, Manchester e Surrey. Dallo studio è emerso che dormire poco come 4 o 5 oreriduce le capacità di memorizzazione e concentrazione, comporta un invecchiamento precoce della pelle ed un’alterazionedel metabolismo provocando ad esempio il sovrappeso. Secondo il neuroscienziato dell’Università di Oxford Russel Fosterla nostra sarebbe una “specie arrogante”, che conduce una vita frenetica, nella convinzione di poter ignorare il ciclo luce-buio. Ecco quindi alcuni consigli per favorire il sonno: fare attività fisica, finire di mangiare almeno due ore prima di andare adormire, creare il buio nella camera da letto e tenere la casa pulita ed ordinata perché polvere e muffa possono disturbareil sonno.

Redazione InformaSalus.it - 16.05.14

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Medicina nonviolenta

Il vegetarismo è una forma d’alimentazione cheesclude il consumo delle carni di qualsiasi animale.Diverse però sono le forme di alimentazione ve-getariana. Si parla, infatti, di dieta latto-ovo-vege-tariana, di latto-vegetariana, di ovo-vegetariana einfine di vegana. Quest’ultima è eticamente la piùcoerente nonché la più salutare evitando il con-sumo di carne, pesce, latte, uova, formaggi e miele.

Nella maggior parte dei casi chi diventa vege-tariano resta tale per tutta la sua vita.

Va precisato con fermezza questo concettoperché è necessaria una netta distinzione tra chisi rifiuta di mangiare per il resto della sua vita ca-daveri e chi invece saltuariamente ne consuma inmodica quantità.

La dieta vegetariana rappresenta uno stile divita che dovrebbe andare ben oltre il meroaspetto nutrizionale anche se alcune persone de-cidono di diventare vegetariane o di dichiararsi taliper ottenerne dei benefici dal punto di vista dellasalute, dell’aspetto fisico o per seguire qualchemoda del momento o peggio ancora per nascon-dere un disturbo dell’alimentazione. Purtropposuccede molto spesso che i medici e gli operatorisanitari impreparati su questo argomento (e sonoparecchi) mettano in atto una forma di terrorismo

psicologico nei confronti del paziente vegetarianoprospettandogli le terribili ripercussioni che l’ali-mentazione vegetariana avrà sulla sua salute: ane-mia, astenia, carenze vitaminiche e proteiche. Lepossibilità non sono molte. O ci si fa influenzare osi cerca un medico più preparato e onesto o il piùdelle volte ci si arrangia.

Il vegetariano in genere ha una maggiore atten-zione verso il proprio stato di salute e le motiva-zioni etiche che lo hanno portato a quella sceltagli permettono di porre attenzione anche alla sa-lute mentale e spirituale.

Diventare vegetariani non è il punto d’arrivobensì un punto di partenza. Si può partire spintidal rifiuto di fare parte di una logica di morte eproseguire il cammino scoprendo i vantaggi sulpiano della salute o sull’impatto ambientale per ar-rivare a rendersi conto delle implicazioni econo-miche, sociali e di uno stile di vita più adeguato alleesigenze del nostro organismo.

La rivoluzione vegetariana inizia nel nostropiatto ma può riguardare ogni aspetto della nostravita. Chi diventa vegetariano come scelta d’amoree di compassione sta attento non solo a cosa man-gia ma anche a come si veste ai prodotti di bellezzache usa, cerca di limitare il consumo di farmaci al

Scienza della nutrizione eticaLa scelta del tipo di nutrizione - prima parte

La dieta vegetariana è uno stile di vita che ha profonde ripercussioni sulla salute e sull’ambiente.Rinunciare alla carne non è un punto d’arrivo, ma di partenza per un diverso rapporto con la terra

Dichiarazione Universale dei Diritti Umani

Il 10 dicembre 1948, le Nazioni Unite hanno affermato con parole chiare e semplici i diritti che appartengonoa tutte le persone. Sono diritti innati e dunque inalienabili. Sono i diritti civili, politici, economici, sociali e culturali,individuali e collettivi.

Articolo 5.Nessun individuo potrà essere sottoposto a tortura o a trattamento o a punizione crudeli, inumani odegradanti.

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Medicina nonviolenta necessario, cerca di convincere chi ancora non lo è. Chi rispetta

anche la più insignificante e indifesa forma di vita più facilmente ri-spetterà anche i propri simili. È opinione comune ritenere chel’uomo abbia il diritto di sfruttare a suo piacimento tutto ciò checammina, striscia, vola, nuota nel pianeta terra in virtù della sua sup-posta superiorità morale e intellettuale.

La chiesa cattolica certo non aiuta dal momento che ritienesacra la vita umana prima ancora che questa sia concepita attri-buendo maggiori diritti a uno zigote i cui due pronuclei ancora nonsi sono fusi piuttosto che a un essere vivente dotato di uno svilup-pato sistema nervoso che gli consente di interagire con l’ambientecircostante provando paura, curiosità, dolore, emozioni e pure sen-timenti come per esempio un agnello. 46 cromosomi umani anchese per il 99 e passa per cento condividono lo stesso materiale ge-netico di un primate valgono più di qualsiasi altro DNA sulla terra.

Se questo è ciò che sostiene la morale comune forte della con-vinzione che Dio ha creato l’uomo a sua immagine e somiglianza,alcuni grandi del passato, in assoluta controtendenza si sono resiconto che, se è pur vero che gli uomini sono dotati di maggiori dotiintellettive e spirituali, queste dovrebbero essere usate per limitarela sofferenza d’ogni essere vivente. Solo per citarne alcuni: Pitagora,Empedocle, Ovidio, Seneca, Plutarco, Leonardo da Vinci, Jeremy Ben-tham, Arthur Schopenhauer, Lev Tolstoy, Mahatma Gandhi, AlbertEinstein, Geroge Bernard Shaw, I.B. Singer.

«Non mettete fine alla macellazione maledetta? Non vedete checon cieca ignoranza dell’anima distruggete voi stessi?» Empedocle(43-420 A.C.)

«Verrà il giorno in cui il resto degli esseri animali potrà acquisirequei diritti che non gli sono mai stati negati se non dalla mano dellatirannia. I francesi hanno già scoperto che il colore nero della pellenon è un motivo per cui un essere umano debba essere abbando-nato senza riparazione ai capricci di un torturatore. Si potrà ungiorno giungere a riconoscere che il numero delle gambe, la villositàdella pelle, o la terminazione dell’osso sacro sono motivi egual-mente insufficienti per abbandonare un essere sensibile allo stessofato. Che altro dovrebbe tracciare la linea invalicabile? La facoltà diragionare o forse quella del linguaggio? Ma un cavallo o un caneadulti sono senza paragone animali più razionali, e più comunicativi,di un bambino di un giorno, o di una settimana, o persino di unmese. Ma anche ammesso che fosse altrimenti, cosa importerebbe?Il problema non è “Possono ragionare?”, né “Possono parlare?”, ma“Possono soffrire?”». Jeremy Bentham.

RICCARDO TRESPIDI

medico di medicina generale

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Ambiente&Salute

Nel 1971 il Presidente Nixon firmò il NationalCancer Act, un ambizioso progetto con cui si

delineava la strategia della “guerra al cancro”,guerra che gli Stati Uniti erano decisi a combattereed ovviamente a vincere. Erano gli anni in cuil’uomo era arrivato sulla luna, la fiducia nelle po-tenzialità della scienza era pressochè illimitata esembrava che con poderosi finanziamenti ogni tra-guardo potesse essere raggiunto. Erano anche glianni in cui prendeva corpo l’idea che il cancrofosse una malattia “genetica” e che nascesse dauna singola cellula in qualche modo “impazzita”.

Si pensava che per un “incidente genetico” ca-suale avvenissero una serie di mutazioni a caricodel DNA, tali da comportare una proliferazioneincontrollata ed una sorta di “immortalizzazione”delle cellule figlie.

L’idea era quindi che una sorta di selezione dar-winiana conferisse vantaggi in termini di sopravvi-venza e capacità di metastatizzare alle cellule figlievia via sempre più aggressive e maligne rispetto aquelle di origine con un processo irreversibile cheportava infine a morte l’organismo ospite.

Il cancro era ritenuto una malattia dell’etàadulta in cui, proprio per l’aumento della speranzadi vita, era sempre più probabile che insorgesseromutazioni casuali: in qualche modo il cancro eravisto quasi come un prezzo da pagare al nostromodo di vita ed in definitiva allo sviluppo.

Se l’origine del cancro risiedeva in un danno acarico del DNA, era logico quindi pensare di ri-solvere il problema cercando di svelare tutti i se-greti del genoma e sperimentare terapie checolpissero la cellula nel suo centro vitale, il DNAappunto.

Gli investimenti che furono fatti negli USA ed

in seguito anche in altri paesi del mondo occiden-tale furono a dir poco esorbitanti, ma, come hascritto nel 2005 in una esemplare lettera apertaun grande oncologo americano S. Epstein, «dopotrent’anni di reclamizzate ed ingannevoli promesse disuccessi, la triste realtà è infine affiorata: stiamo infattiperdendo la guerra al cancro, in un modo che può es-sere soltanto descritto come una sconfitta. L’incidenzadei tumori – in particolare della mammella, dei testi-coli, della tiroide, nonché i mielomi e i linfomi, in parti-colare nei bambini – che non possono essere messi inrelazione con il fumo di sigaretta, hanno raggiunto pro-porzioni epidemiche, ora evidenti in un uomo su duee in oltre una donna su tre»

Queste che sembravano pessimistiche conside-razioni di qualche medico isolato, hanno in realtàtrovato autorevoli conferme in un articolo dal-l’emblematico titolo “Rethinking the war on can-cer” comparso on line a dicembre 2013 nellaprestigiosa rivista Lancet (www.thelancet.com).

Perchè l’obiettivo non è stato raggiunto? Doveabbiamo sbagliato?

Evidentemente concentrare tutte le risorsesulla ricerca di terapie, bene e spesso rivelatesiinefficaci o sulla diagnosi precoce non è stata lastrada vincente.

In effetti nuove emergenti teorie sulle modalitàcon cui il nostro genoma si relaziona con l’am-biente ci fanno capire come anche la nostra vi-sione del problema cancro - e non solo - sia stataestremamente riduttiva e di come quindi dob-biamo radicalmente cambiare il nostro punto divista se solo vogliamo sperare di uscire da questoempasse.

Si è sempre pensato al genoma come a qual-cosa di predestinato ed immutabile, ma le cono-

La guerra (persa) contro il cancroL’ambiente modella ciò che siamo, in salute e malattia...

Il genoma è qualcosa che continuamente si modella e si adatta a seconda dei segnali fisici, chimicie biologici con cui entra in contatto. Ecco perché è fondamentale agire sulla prevenzione primaria

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Ambiente&S

alute scenze che da oltre un decennio provengono dal-

l’epigenetica ci dicono che le cose non stannocosì. Il genoma è qualcosa che continuamente simodella e si adatta a seconda dei segnali - fisici,chimici, biologici - con cui entra in contatto. Comeuna orchestra, deve interpretare uno spartito mu-sicale facendo suonare ad ogni musicante il pro-prio strumento, così l’informazione contenuta nelDNA viene continuamente trascritta attraversomeccanismi biochimici che comprendono metila-zione, micro RNA, assetto istonico, che vanno ap-punto sotto il nome di epigenoma. L’epigeneticaci ha svelato che è l’ambiente che “modella” ciòche siamo, nel bene e nel male, nella salute e nellamalattia....

L’origine del cancro non risiede quindi solo inuna mutazione casualmente insorta nel DNA diuna qualche nostra cellula, ma anche in centinaiadi migliaia di modificazioni epigenetiche indottedalla miriade di agenti fisici e sostanze chimiche

tossiche e pericolose con cui veniamo in contattoancor prima di nascere e che alla fine, finisconoper danneggiare in modo irreversibile lo stessoDNA.

L’articolo di Lancet sostiene che, per vincerela guerra contro il cancro abbiamo bisogno di unanuova e diversa visione del campo di battaglia: percoloro che da decenni si battono per una ridu-zione dell’esposizione delle popolazioni agli agentiinquinanti e cancerogeni questa nuova visione delproblema ha un unico nome: Prevenzione Pri-maria, che non può essere ridotta solo alle indi-cazioni riguardanti gli “stili di vita”, ma che deveintervenire energicamente sulla tutela degli am-bienti di vita e di lavoro, come ci indicano dram-maticamente anche i dati recenti della cronacaitaliana!

PATRIZIA GENTILINI

[email protected]

CELLULARI E TUMORE AL CERVELLO: MEZZ’ORA AL GIORNO AUMENTA IL RISCHIOBasta mezz’ora al giorno al cellulare per aumentare il rischio di tumore al cervello. È quanto afferma uno studio dei ricercatorifrancesi dell’Università di Bordeaux pubblicato sulla rivista scientifica ‘Occupational and Environmental Medicine’. I ricercatorihanno trovato che le persone che hanno usato il loro cellulare o smartphone per più di 15 ore al mese, in cinque anni, inmedia, avevano tra due e tre volte un maggiore rischio di sviluppare dei tumori rispetto alle persone che avevano utilizzatoil proprio telefono cellulare di rado. Tra i tipi di tumore al cervello sviluppato vi era il glioma e il meningioma.I risultati dello studio sono stati pubblicati sull’ultimo numero della rivista britannica Occupational and Environmental Medicine.Gli studiosi hanno esaminato 253 casi di glioma e 194 casi di meningioma riportati in quattro dipartimenti francesi (contee)tra il 2004 e il 2006. Questi pazienti sono stati confrontati con altri 892 soggetti che fungevano da gruppo di controllo, oindividui sani tratti dalla popolazione generale. Il confronto ha evidenziato un rischio più elevato tra coloro che hanno usatoin modo assiduo il telefono cellulare: in particolare ne erano più esposti coloro che hanno usato il telefonino per lavorocome, esempio, i venditori che riportavano una durata d’uso variabile da due a dieci anni, con una media di cinque anni. Laricerca, pubblicata sulla rivista scientifica Occupational and Environmental Medicine, “dimostra che il rischio di contrarre unglioma è doppio per chi usa il cellulare regolarmente e per lunghe conversazioni”.

Redazione InformaSalus.it - 14.05.14

INQUINAMENTO TRA LE PRINCIPALI CAUSE DEL CANCRO“L’aria che respiriamo è stata contaminata da un insieme di sostanze che provoca il cancro”, ha dichiarato alla stampa ildottor Kurt Straif del Centro internazionale di ricerca sul cancro (Iarc).  “Sappiamo che l’inquinamento atmosferico non èsolo un grande rischio per la salute in generale, ma anche una delle principali cause ambientali delle morti per cancro”, haaggiunto Straif. L’inquinamento che affligge le nostre città è stato classificato nel gruppo 1, cioè sicuramente cancerogenoper l’uomo: come il cloruro di vinile, la formaldeide, l’amianto, il benzene, le radiazioni ionizzanti. Lo scrutinio ha confermatoche l’esposizione all’inquinamento protratto nel tempo aumenti la probabilità di sviluppare un tumore al polmone o alla ve-scica. Almeno dal 3 al 5% dei tumori al polmone derivano dall’inquinamento ambientale: “Classificare l’inquinamento outdoorcome cancerogeno umano è un passo importante per spingere all’azione senza ulteriori ritardi”, ha spiegato il direttoredello IARC Christopher Wild.

Redazione InformaSalus.it - 17.10.13

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21giugno 2014

Omnibus

Originale, perlomeno, la scelta dei responsabili diOsservaitalia*, di affidare l’introduzione della conven-tion bolognese alla lectio magistralis di un teologo, VitoMancuso. Difficile cogliere immediatamente il collega-mento fra il pensiero teologico e una società che hacome obiettivo quello di monitorare l’andamento deiconsumi in Italia. Ma una volta che si siano lette le con-clusioni tirate dagli studiosi dell’associazione, analiz-zando la montagna di dati sui consumi degli italianidurante questa crisi, che ne ha rivoluzionato la spesaper quasi l’80%, si capisce il titolo scelto dai dirigentidella convention della Conad*: “Scegliamo cer-tezze”, alla presenza di centinaia di fornitori del set-tore agroalimentare.

Del tutto coerente quindi, è sembrata la lezione te-nuta alla convention dal teologo Vito Mancuso, docentedi Storia delle dottrine teologiche all’università di Pa-dova, che ha subito ripreso la frase “Scegliamo cer-tezze” per approfondirla: «È un ossimoro, perché lacertezza non la scegliamo noi ma ce la impongono.Cosa diventa allora la certezza scelta? La ricerca dellafede, cioè qualcosa che oggettivamente è incerto masoggettivamente è certo». Ad avvalorare la sua affer-mazione, Mancuso cita un detto medievale riportatodal filosofo tedesco Karl Jaspers: «Vengo non so dadove, sono non so chi, muoio non so quando, vado nonso dove, mi stupisco di essere lieto». «È un detto cheriassume molto bene la coscienza occidentale in tempodi crisi» – sottolinea il teologo. Coscienza che hamesso in discussione la religione della certezza rappre-sentata, in questo caso, dall’Economia e dalla Politicacostituita.

L’attuale senso di incertezza che l’indagine di Niel-sen/Conad mette a nudo come “malessere esistenzialedel consumatore postmoderno” vittima della crisi e dellostrapotere del mercato che lo stimola a reazioni com-pulsive nella continua ricerca di offerte promozionaliche soddisfino – direbbe Zygmunt Bauman – la sua os-sessione securitaria. Ossessione alimentata dalla pauradell’incertezza e dalla frenesia del consumatore.

Questa paura e questa frenesia, che tutti abbiamo

provato nel ruolo di compratori/consumatori, durantela crisi si esprimono con maggior forza, nutrendosi l’unl’altro, quali effetti collaterali tipici della nostra societàdei consumi.

In realtà, secondo Mancuso, i problemi di fondo nonsono cambiati. Perché la crisi attuale «prima che eco-nomica e finanziaria è di tipo filosofico-spirituale: dopo de-cenni di fede cieca nella libertà dell’io come motore dellacrescita, oggi l’Occidente comincia a interrogarsi sui li-miti di questo approccio». Secondo il teologo – edecco che i limiti fra discipline diverse tendono a scon-finare l’una sull’altra per reciprocamente fecondarsi –da una crisi sistemica come l’attuale, si esce solo rive-dendo a fondo il modello di crescita finora adottato,dimostratosi ormai inadatto a offrire risposte ade-guate; tanto da favorire il fenomeno della “distorsionedei consumi”. È necessario allora ripartire da zero, “ri-scrivendo le priorità che ci governano”.

Dobbiamo ritornare ad essere Societas, una comu-nità di “soci” che ricominciano a guardare all’interessed’insieme. Dobbiamo ritrovare una Nuova coscienzaper uscire dalla coscienza occidentale inevitabilmentein crisi. «Noi non siamo dotati di libertà assoluta, que-sto è il punto significativo. Per essere veramente liberioccorre acquisire una dimensione autonoma nella pro-pria solitudine».

Questo obiettivo ci porterà a coltivare un rapportoarmonioso con la natura, a restare in contatto verocon la realtà, e sopratutto a sconfiggere la menzogna,quella in particolare che alberga dentro di noi: «…avendo la massima apertura alla rivelazione continuadella vita e alla sua dimensione eucaristica. In fondo noisiamo solo un pezzo di materia che diventa pensante».

A CURA DI AGOSTINO ALDRIGO

*Osservaitalia (www.osservaitalia.it), nato in col-laborazione con Conad e Nielsen, si propone di moni-torare l’andamento dei consumi in Italia eapprofondirne il significato con convegni ecc.

La crisi? Torniamo alla SocietasÈ necessario ripartire da zero, riscrivendo le priorità sociali

L’incertezza esistenziale si supera guardando all’interesse d’insieme: è questo il concetto chiavedella lezione magistrale tenuta dal teologo Vito Mancuso alla convention di Osservaitalia

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22giugno 2014

Nanopatologie

Nel 1859 Charles Dickens scrisse il suo se-condo (e ultimo) romanzo storico. La trama si di-pana al tempo della Rivoluzione Francese traLondra e Parigi e, per questo, forse senza grandefantasia, il titolo che l’autore gli attribuì fu A Tale ofTwo Cities che tradotto, fa Un Racconto di DueCittà.

Oggi quelle due stesse città si guardano ancorain cagnesco, e non per le divergenze politiche didue secoli fa molto abbondanti, ma per fatti un po’meno eleganti: la sporcizia.

Alla fine dell’ultimo inverno giornate relativa-mente calde si alternavano a nottate fredde, e que-sto, assicurano alcuni meteorologi, costituisce unelemento favorente l’accumulo d’inquinanti nell’at-mosfera. Va da sé che sia il cielo sovrastante le cittàad essere il più interessato dal fenomeno, qualcosache, in un certo modo, potrebbe ricordare ciò cheaccadde a Londra nel dicembre del 1952. Allora lochiamarono Grande Smog e si trattava di un ad-densamento di particelle carboniose provenientiin gran parte dagli effluenti dei camini domestici.Anche allora fu una deviazione della meteorologiadai suoi comportamenti abituali ad innescare il fe-nomeno. Durò cinque giorni e in quei cinquegiorni a Londra non si vedeva a un palmo dal naso,il fumo invadeva perfino cinema e teatri che, per-ciò, vennero chiusi, e i morti accertati furono nonmeno di 12.000 con almeno 100.000 persone chene uscirono danneggiate nella salute.

Aggiungo che quell’incidente, se così lo si puòchiamare, convinse i britannici a non utilizzare piùil carbone, cosa che appare del tutto dimenticatadai geni del secondo decennio di questo secoloche riesumano quel carburante spacciandolocome una benedizione del cielo e, grottescamente,

come la fonte energetica dell’immediato futuro.Tornando a noi, nel tardo inverno 2014 Francia

settentrionale e Belgio furono particolarmentecolpiti dalle polveri e da altri veleni che la man-canza di vento impediva di disperdere (disperdere,comunque, non ha nulla a che vedere con un’im-possibile scomparsa), tanto che gli amministratoridi diverse città, Parigi in testa, cercarono di dissua-dere gli abitanti dall’usare mezzi pubblici, peresempio adottando il perfettamente inutile prov-vedimento delle targhe alterne o, certo più effica-cemente, rendendo gratuiti i trasporti pubblici.

Di lì a non molto anche Londra cominciò a spe-rimentare condizioni del tutto analoghe, nella cir-costanza aggravata da correnti meridionali inquota che portavano sabbie sahariane e, stando al-meno a quanto sostenuto dal famoso King’s Col-lege cittadino nella sua sezione ecologica, niente-meno che dalle porcherie provenienti da Parigi.Che fare? La risposta immediata è venuta dal sin-daco Boris Johnson per bocca del suo più o menoequivalente di un assessore all’ambiente Bob Neill:niente. Niente perché non c’è bisogno di far nulla:Londra – dicono il sindaco e il collaboratore al-zando contemporaneamente il britannico soprac-ciglio – è molto più avanti di Parigi in campoambientale. Vabbè, ammetto di non arrivare a ca-pire che diavolo significhi l’affermazione e comepossa trovare applicazione nella circostanza. Così,se qualcuno mi aiuterà gli sarò grato. Resta il fatto,comunque, che, superiorità o no, Londra sta supe-rando a tutta velocità i limiti di legge (non quelliscientifici che sono ben altra cosa) riguardanti l’in-quinamento. A questo, poi, si aggiunge l’episodioimbarazzante del podista dilettante cascato mortodopo aver tagliato il traguardo della 34° Maratona

A tale of two citiesSfondiamo qualunque limite e ce ne stiamo zitti. Occhio non vede...

Quasi impossibile trovare nel mondo chi si occupi di questa patologia planetaria; e altrettanto impossibile trovare un paese i cui abitanti abbiano coscienza di ciò che sta davvero accadendo

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di Londra, a detta di molti proprio a causa dei ve-leni che avevano invaso i suoi polmoni. Nulla dicerto, per carità, però…

Noi? Noi - noi italiani, intendo - abbiamo nelDNA l’essere furbi. Non ho scritto intelligenti:furbi. Noi sfondiamo qualunque limite, sempre chele macchinette di controllo non siano taroccatecome non infrequentemente è il caso, o che lesunnominate macchinette non siano per una biz-zarria della sorte in manutenzione proprio neimomenti critici. Noi sfondiamo e ce ne stiamozitti. Occhio non vede, cuore non duole.

A migliaia di chilometri di distanza da noi, moltecittà cinesi sono avvolte quasi cronicamente dacappe impenetrabili di polveri, e così non pochecittà indiane. Io stesso ne sono stato in più diun’occasione impotente testimone. Non sono dameno gli Stati Uniti, un paese pervicacemente in-differente ai problemi ecologici che stanno por-tando ad una rivoluzione planetaria dai risultatitanto ovvi quanto non certo desiderabili. Ma è dif-ficile, se non impossibile, trovare una plaga delmondo dove chi ne ha il dovere si occupi di questapatologia planetaria in aggravamento accelerato fa-cendo ciò che non solo la scienza ma il più co-mune buon senso impongono di fare. Ed èaltrettanto impossibile trovare un paese in cui gliabitanti abbiano davvero, tutti e al di là delle chiac-chiere, coscienza di ciò che sta realmente acca-dendo. Milioni di tonnellate di polveri indistruttibilivengono vomitate senza sosta da impianti indu-striali privi di qualunque sistema di mitigazione, au-tomezzi spinti da motori tecnologicamente vetustie con carburanti dalla composizione folle percor-rono le strade e navi forse ancora più demenzialisolcano quelle fogne che sono diventati gli oceani.

A me viene da sorridere, sorridere amaro,quando mi viene rivolta la solita, ingenua quantodisperata domanda: “Qual è la distanza di sicurezzada un inceneritore?” Fonderia, cementificio, im-pianto a biomasse non fanno differenza. La rispostaè che non esiste alcuna distanza oltre la quale ci sipossa dire al riparo. Le sabbie del Sahara, granellimilioni di volte più pesante delle polveri che

escono dalle combustioni industriali, sono capacidi volare per migliaia di chilometri, e il pianeta ètalmente piccolo da rendere facilmente praticabileper gl’inquinanti il cammino che separa i conti-nenti.

L’uomo, di gran lunga il più stupido tra gli ani-mali, è perfettamente a conoscenza di tutto que-sto. Glielo dice la scienza che lui stesso haprodotto, glielo dicono le sue apparecchiature dicontrollo, glielo dicono le statistiche sull’incre-mento vertiginoso di malattie come il cancro, can-cro che è solo il più vistoso tra le malattie dainquinamento. Che cosa facciamo per metterci unapezza? Il sindaco di Londra ha risposto per tuttal’umanità: niente.

STEFANO MONTANARI

Nanopatologie

giugno 201423

NUOVO CALENDARIO BIODINAMICO 2014

Nuova grafica, testi riveduti e ampliati, disegni ori-ginali, uso sapiente del colore in base alla stagionee numerosi consigli utili per coltivare con il metodobiodinamico. Il calendario è edito dalla Biolca coni consigli di Paolo Pistis. Si configura come un veroe proprio calendario che si può appendere al muroe che riporta ogni mese le indicazioni per le seminee per le varie lavorazioni e uno spazio per le an-notazioni giornaliere. Si può richiedere alla Biolca tramite tel/fax allo 0499101155 o al cell. 345 2758337 (Martina) o tramitemail a [email protected] Contributo E.8,00 + 1,28 (spese postali)

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24giugno 2014

L’architettura della meraviglia

Il sole è ancora alto, la calura pesante: i trencadisvibrano abbagliati dalla luce carica, violenta, di ago-sto. Immensità di frammenti di ceramiche e vetrirotti, spesso scarti di vasellame e bottiglie, nel con-cetto nobile del riuso.

Parco Güell esplode di colori. «Meriggiare pal-lido e assorto presso un rovente muro d’orto…»recitava Montale. Ecco, un’angoscia leggera, quasiamica, comincia a scavare provocata dall’ arsurache prende e trattiene il respiro, come in un qua-dro di paesaggi assolati di De Chirico.

Afosità, sete, paesaggi di soli gialli appena sco-loriti, aridità, plaza de toros, don Chisciotte, laMancia, i mulini senza vento, terre aspre, odore dipesce, pescatori, grandi poeti e scrittori, fiori im-mobilizzati dalla luce, montagne bruciate, alham-bre, cupole moresche, arene, tauromachia, pitturepicassiane, bizzarrie di Dali.

E mare. Mediterraneo, diceva Gaudì, significa«nel mezzo della Terra». Qui la luce è a 45°, èquella che definisce meglio i corpi e ne mostra laforma. Equilibrio di luce, né troppa, né troppopoca. Nel Mediterraneo s’impone la visione con-creta delle cose, sede della vera arte, e equilibriotra ragione e sentimento.

La Spagna. E Gaudì. E architetture impossibili,non umane, oltre a tutto. Sacre. Che sanno di mi-racoli veri. Artista di intelligenza angelica, la qualesi muove nelle tre dimensioni, che opera diretta-mente nello spazio. L’uomo normale non agiscefinché non vede quanto già è stato fatto; l’archi-tetto spagnolo era oltre a questo limite. Da sem-pre. Genio artistico radicato in una grandepersonalità, architetto sereno e grande innamo-rato della fede che ha permeato la sua sconfinataopera. Questo è stato Gaudì.

Egli pensava che l’uomo realizza l’arte perl’uomo e che quindi l’arte doveva essere razionale,e pensava che bisognava essere attenti a ogni det-taglio, a prevedere ogni difficoltà futura. Ma quelloche mi piace del suo pensiero è che l’uomo devedirezionare la propria vita verso una progressionecontinua, verso un miglioramento costante:«L’uomo non può fare a meno dei gradini, alti obassi che siano: deve sempre salire gradino dopogradino, in intelligenza, in virtù, in forza ...»

Gaudì e la creatività: «La creazione continua in-cessantemente attraverso la mediazione degli uo-mini; l’uomo non crea: scopre e parte da questascoperta. Chi cerca le leggi della natura per con-formare ad esse opere nuove collabora con ilCreatore. Chi copia non collabora. Per questo mo-tivo, l’originalità consiste nel tornare alle origini».

In quella fine ‘800 dove neoclassicismo e ro-manticismo non riuscivano più a dare nutrimento,Gaudì preferisce forme viventi, che dinamizzanolo spazio. Ritorno alle origini che significa ripren-

Antonio Gaudì, genio esuberanteArchitetture impossibili non umane, che sanno di miracoli veri

L’uomo non crea: egli scopre, e parte da questa scoperta. Chi cerca le leggi della natura per conformare ad esse opere nuove, collabora con il Creatore. Chi copia, invece, non collabora

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25giugno 2014

L’architettura della meraviglia

dere la funzione primaria e più eccelsa dell’uomo:proiettare il proprio spirito sulla natura, perchéquesta, a sua volta, venga plasmata in modo nuovonelle sue opere.

Si arriva così alla plasticità cosmica di ParcoGüell, della Casa Batlò, della Casa Milà. Così, perla prima volta l’architettura esce dal propriocampo e entra in quello delle arti figurative.

All’Esposizione Universale di Parigi del 1889,Gaudì conosce il suo mecenate, Eusebi Güell chegli chiede un progetto che diventerà poi un parcopubblico.

Salire la doppia scalinata, solenne ingresso a unparadiso ancora sconosciuto ma imminente, en-trare nella sala ipostila sorretta da colonne dori-che arcaizzanti che sostengono un mare chiaro,frammentato in piccole gocce, perdersi nella so-prastante e serpeggiante panca rivestita di vetri,mosaici infiniti dai colori sgargianti.

Casa Milà o la Pedrera. La facciata di pietra co-mincia a ondulare come spinta da una lieve brezza,serpeggia libera da vincoli, vive spensierata la suapolicromia di cristalli e ceramica.

Sinuosità protetta dai camini-guerrieri, sopra iltetto. C’è, all’interno, un appartamento di una fa-miglia borghese degli anni ’10. Qui Gaudì opera unmiracolo: arrotonda tutti gli angoli delle stanze,ammorbidendo così la spigolosità rigida. Piccoloaccorgimento che provoca la sensazione di avvol-gimento della massa muraria: «Spariranno gli angolie la materia si manifesterà abbondante nelle suerotondità astrali: il sole vi penetrerà per i quattrolati e sarà come un’immagine del paradiso».

Mosaico in pasta vitrea, con duecento dischidella stessa pasta ma con spessori e colori vari,sono come piccoli pianeti su un cielo brillante checambia colorito col variare della luce. Ondulazionesommessa, che si accende di vibrazioni pastose,talvolta inneggianti ai mari, oppure alle fioriture,agli universi stellati.

E sopra, a coprire, maioliche squamose di blu.Questa, Casa Batlò. Il “cimbatorio” simboleggianteCristo, la facciata della Natività orientata verso ilsorgere del sole, quella della Passione verso il tra-

montare; quella colpita e nutrita dalla luce pome-ridiana è quella della Gloria. Così Gaudì ha co-struito una chiesa senza fine, com’è giusto che siaun’opera divina che si trasfigura, dove forme inat-tese, dettagli significativi, maestosità creativa, sonol’anticamera della Bellezza: «La Bellezza è lo splen-dore della Verità; senza verità non c’è arte. Per tro-vare la Verità bisogna conoscere bene gli esseri delCreato».

Negli anni della massificazione dell’arte, per cuitutti vanno a vedere le grandi mostre di pitturacome si va al mercato, senza capirci poi molto,anche Barcellona non sfugge a questa regola.Come ci si dovrebbe porre di fronte al miracologaudìano? Sicuramente andare a vedere la casaBatlò o la Sagrada Familia è buono, importante, maquello che serve è l’approccio. Si dovrebbe andarelì in “religioso silenzio”, quasi come in pellegrinag-gio. C’è una sacralità in ogni forma del Maestro, inogni fuga di un mosaico, in ogni forma inventata. Ebisogna capire soprattutto la grandezza di Gaudì.

Si, pellegrinaggio verso questo Maestro. Santosubito?

MAURIZIO SIGNORINI

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26giugno 2014

Piante popolari

Bussoletta BotanicaCome riconoscerlaErba perenne, cespugliosa, alta non più di mezzo metro, con fustorigido, eretto e ramificato. Le numerose foglie, prive di picciolo,lanceolate e brillanti, viste in controluce, mostrano delle tasche ric-che di essenze, traslucide e trasparenti, tanto da indurre Linneo ad attribuire il nome perforatum alla piantaperché, se osservate in controluce, sembrano attraversate da tante perforazioni. I fiori sono riuniti in infio-rescenze, hanno petali di un intenso giallo dorato, picchiettati al margine di evidenti punti neri e stami riunitiin tre fascietti. Se si spezza un ramo o si schiaccia tra le dita un fiore, ne esce un liquido rosso.

Dove osservarlaCresce negli incolti erbosi solatii, lungo i bordi delle strade, nelle boscaglie e nei luoghi asciutti per lo piùin colonie cospicue.

Frammenti di etnobotanicaUsi liquoristici: si macerava una manciata di fiori, raccolti nel giorno della festa di San Giovanni (24 giu-gno), in un litro di grappa, per tre settimane al sole.Usi magici: la pianta, colta nella notte del 24 giugno, era conservata in casa, appesa all’interno delle porte,per allontanare il malocchio e per bruciarla se si percepivano presenze inquietanti; le fronde fiorite e lapianta intera venivano utilizzate per “segnare” i disturbi dell’eczema. Usi ornamentali: si usavano per ornare le tombe e gli altari domestici.Usi medicinali: era preparato un olio di oliva ottenuto mettendo a macerare i fiori finché l’oleito assu-meva un intenso colore rosso. Veniva applicato localmente come lenitivo su ferite purulente, lesioni cutanee,ustioni, punture di insetti.Usi tintori: le sommità fiorite fresche, messe a macerare per una notte in acqua, consentivano di tingere,in una gamma di colori che viravano dal giallo cromo al grigio-verde, le stoffe di lana e di seta e di colorareliquori e sciroppi domestici.Usi veterinari: il macerato veniva usato come cicatrizzante sulle ferite e sulle abrasione di cavalli, bovini,cani e gatti.

Briciole d’ArchivioSinonimiHypericum Dod.; Hypericum vulgare Tournef.; Hypericum vulgare, sive Perforata caule rotundo, foliis glabris I.B.;Hypericum linearifolium Lamar.; Herba perforata, Trag.; Androsaemum minus, Ger..

IpericoFioritura: maggio-giugnoParti raccolte: sommità fioriteTempo di raccolta: maggio-agosto

Hypericum perforatum L. - Hypericaceae

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Giovamenti / Nocumenti

Virtù. Di dentro. Il seme bevuto con vino, caccia fuori le pietre delle reni, & vale contra i veleni, & i morsi degli animali velenosi. Vale nelli sputi, & vomiti del sangue. Il medesimo bevuto al peso di due dramme con brodo dicarne caldo fa andare comodamente del corpo, purgando la colera. [..]

Virtù. Di fuori. [..] Le frondi impiastrate insieme col seme, giovano alle cotture del fuoco, & alle piaghe dellegambe. L’herba applicata pesta sopra la morsura, giova à i morsi velenosi. Scrivono alcuni esser l’Hipperico tantoin odio à i diavoli, che abbrusciandosi, & facendosi fomento con esso nelle case, ove si sentono, subito se ne partonovia, & però è chiamato da alcuni cacciadiavoli,[..]” (Castore Durante, in “Herbario Nuovo”, 1585)

Ricetta localeOlio di IpericoMettere a macerare per una settimana cinque manciate di fiori Iperico in mezzo litro di olio di oliva. Aggiungere unquarto di litro di vino bianco, agitare e porre a bollire a bagno-maria sino a completa evaporazione del vino; quindifiltrare. Si ottiene un liquido di color rosso cupo che va conservato in bottiglia scura e ben tappata. Veniva applicatolocalmente in caso di ustioni, ferite, cancrene e abrasioni poiché svolgeva un’azione cicatrizzantee lenitiva. (Montericco, luglio 1958, Maria, anni 47, casalinga-contadina)

Ricetta StoricaOlio rosso per le piagheRaccogliete l’erbe verso il tempo di San Giovanni sul mezzo giorno, & avvertite, che di tré, oquattro giorni avanti non sia piovuto, poi nettatele bene, et fatele asciugare all’ombra frà due pezzi per lo spatiod’una notte, dopo questo le farete bollire in un vaso di terra vitriato con l’oglio d’oliva fino alla diminuzione dellaterza parte: colatela per una pezza, e spremetelo ben forte, e conservate quest’oglio in una caraffa, per servirveneal bisogno, che quando verrà, lo farete scaldare, e con esso fregherete le parti afflitte: per impedire gli aborti siungono le anguignalie il nono mese, & istessamente il settimo se vi fosse qualche timore d’abortire.(Madame Fochetti, in “Secreti overo Rimedij”, 1731)

ANTONIO TODARO - FOTO DI PATRIZIO VIARO

27giugno 2014

Piante popolari

NEL PROSSIMO NUMERO

Nel prossimo numero di Biolcalenda verrà presentato il Fi-nocchio selvatico, Foeniculum vulgare Miller. Apiaceae, erbarobusta, annuale o perenne, aromatica, con fusto cilindrico,ramificato e alto anche un paio di metri. È il progenitore del finocchio coltivato.

Segui la rubrica anche suhttp://www.labiolca.it/piante-popolari

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28giugno 2014

Oriente - Occidente

Si potrebbe essere tentati a tradurre samādhicon l’italiano intuizione ma si andrebbe fuori stradaperché il termine sanscrito implica una serie diconcetti a noi ignoti e atti a modificare radical-mente le modalità del pensare. Quella che noi chi-amiamo intuizione è una specie di lampo di genioche sembra giungere improvviso, da livelli pro-fondi, in maniera non deliberata. Un pensiero lo sicostruisce ed elabora, un’intuizione arriva ad unoccidentale quando vuole lei, tanto che si può diredi aver fatto un pensiero ma si è eventualmenteavuta un’intuizione.

Diversa è la situazione per chi fosse in grado dieffettuare un samādhi. Il normale pensiero occi-dentale è costituito da una catena associativa cheallinea i singoli pensieri in una lunga serie logica pi-uttosto fragile e facile da spezzare mentre il pen-siero orientale appare circolare, centrato su di untema attorno a cui si organizzano le associazionimentali. Si sentono uomini che si lagnano dell’ap-parente irrazionalità del pensiero femminile cheperò ha più affinità col pensiero orientale di quellomaschile logico-razionale.

Può sconcertare una visione a-logica capace dicogliere il problema senza sforzo. Il samādhi è unamodalità di pensiero circolare con rinuncia all’iosono che può essere appresa. Ad un certo punto diconcentrazione avviene un fenomeno inaspettatoche consiste nell’inversione del flusso della con-sapevolezza; questa, pertanto, non va più dal

soggetto al tema, cosa che implica normalmenteun notevole sforzo ma si porta dall’oggetto con-siderato al meditante.

Di tipi di samādhi ne vengono elencati diversi,sette per la precisione, a seconda del livello men-tale in cui si piazzano ed è certo che poter avereun’intuizione a comando è una facoltà che val lapena di conquistare. Anche l’effetto di rinuncia al“Lei non sa chi sono io” sarebbe un notevole con-tributo alla bonifica della mente collettiva. Umiltàintellettuale, consapevolezza socratica del “saperedi non sapere”, cessazione a livello universitariodella piaga delle baronie, non sarebbero effetti so-ciali di scarso rilievo.

Mi è caro chiudere con una massima di EnnioFlaiano: Colui che crede in sé stesso vive coi piedifortemente poggiati su di una nuvola. Intendiamoci:la fiducia in sè stessi è buona cosa; è la nuvola dipregiudizi che non sostiene.

GUIDO SGARAVATTI

[email protected] - www.fareyoga.it

SamādhiLa difficoltà della comunicazione tra Civiltà lontane

Con questo termine l’antico sanscrito indica una modalità di pensiero circolare, che partendodalla rinuncia all’“io sono” consente di giungere all’inversione del flusso della consapevolezza

DONA IL TUO 5 X MILLE ALL’ASSOCIAZIONE CULTURALE LA BIOLCA

A te non costa nulla in più. Per la nostra associazione è un importante aiuto che ci permette di sviluppare ulte-riormente i nostri progetti a difesa della salute e dell’ambiente. Nella prossima dichiarazione dei redditi nell’ap-posito spazio metti la tua firma e scrivi il codice fiscale della Biolca: 80027480286

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29giugno 2014

Riciclamondo

Il mostro mangiatuttoSpazio di manualità artistica per bimbi e adulti

Costruire insieme ai nostri bambini un Mostro Magico ci aiuterà a ridere, fingere, parlare e giocare,toccando con leggerezza e simpatia argomenti vivi nei nostri pensieri di ogni giorno

MATERIALE NECESSARIO

1. Un foglio da disegno usato/scara-bocchiato che misuri circa cm30 xcm40

2. Qualche pezzettino di carta biancae colorata circa cm10 x cm10

3. Strisce di cartoncino colorato dicirca cm25 x cm5

4. Pennarelli o altri colori5. Una salvietta colorata 6. Un cartoncino di circa cm15 x

cm15 recuperato da un vecchioscatolone

7. Colla tipo stick8. Spillatrice

Recuperiamo in giro per la casa pezzi di carta e cartoncino colorato un po’ stropicciati e già usati, scegliamotra gli scarabocchi spiegazzati quello fatto su un foglio grande, mettiamo tutto insieme e con tanta fantasiarealizziamo il nostro Mostro Mangiatutto.Quel mostro che tutti, grandi e piccini, sempre sogniamo e mai ci stancheremo di desiderare, il mostro,brutto sporco e cattivo che si mangia le nostre paure, tutte le cose sgradevoli che non vorremmo mai ve-dere, le schifezze che ci fanno soffrire, le immondizie che non riusciamo a smaltire!Da sempre i mostri terrorizzano e affascinano gli esseri umani, che li usano per esprimere sentimenti com-plicati.

CREATTIVITÀ di Anna Berton è una realtà imprenditoriale del territorio che nasce nel 2000. Alla base di questo pro-getto c’è il desiderio di inventare un lavoro che renda realizzabile il sogno di dedicare più tempo possibile alla fantasia ealla creazione artistica su vari livelli. Dare spazio al proprio istinto creativo, trovando la possibilità di esprimere e farericerca personale dal punto di vista culturale e dell’inventiva. Attuare interesse culturale artistico nel territorio. www.an-naberton.com

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30giugno 2014

Riciclam

ondo

1. Sul foglio scarabocchiato cm30 x cm40 continua lo sca-rabocchio con segni e segnacci davanti e dietro al foglio.

2. Prepara una strisciolina di carta bianca circa cm40 x cm3e come indicato sul disegno ritaglia i denti in modo irre-golare.

3. Incolla la fila dei denti su uno dei due lati lunghi del foglioscarabocchiato.

4. Distribuisci una striscia di colla su uno dei lati corti delfoglio scarabocchiato.

5. Incolla come sul disegno il lato A sul lato B, in modo darealizzare un tubo di carta.

6. Appoggia il tubo di carta in piedi sul piano da lavoro te-nendo i denti verso il basso.

7. Schiaccia con forza il tubo verso il basso.

8. Otterrai un tubo schiacciato.

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31giugno 2014

Riciclamondo

9. Se il cilindro si apre o si scolla sistemalo epoi dagli forma di tubo curvo come sul di-segno. Incolla il tubo di carta sul cartoncinocm15 x cm15 recuperato dallo scatolonein modo che i denti risultino dal lato supe-riore bene in vista. Per fissarlo con forzainfila la mano dentro il tubo e schiaccia ilfondo sul cartone.

10. Ritaglia occhi, corna e orecchie utilizzandoi pezzi di cartoncino colorato, un occhiomisurerà circa cm5 di diametro.

11. Uniscili fra di loro come sul disegno utiliz-zando la pinzatrice.

12. Decora a piacere gli occhi, le orecchie e lecorna.

13. Ritaglia la lingua molto lunga.

14. Fissa con la colla la lingua infondo allabocca del mostro

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32giugno 2014

Riciclam

ondo

15. Utilizzando le strisce di cartone cm25xcm25 ritaglia la coda, le braccia e legambe, colorale e decorale a piacere.

16. Fissa con la pinzatrice la coda dietro e inbasso, le gambe davanti in basso, le brac-cia davanti in alto, come sul disegno.

17. Incolla sulla punta della lingua una piccolamosca o rana o insetto di carta.

18. Schiaccia su se stessa la salvietta colorataaggiungendo un po’ di colla, realizza inquesto modo una pallina, fissala con lacolla tra gli occhi per realizzare il nasonedel mostro.

Riempi la bocca del mostro con qualsiasi cosache trovi la intorno! Se lo rovesci lui spu-terà tutto fuori! Usalo come nascondigliosegreto per i tuoi piccoli giocattoli preziosi!

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33giugno 2014

Cronache da Kakilandia

Ogni volta che penso alla Pasqua non posso farea meno di riflettere sul significato della resurre-zione, ossia del ritorno alla vita. Miracolo straordi-nario e cardine delle religioni cristiane, questoavvenimento forse ha un significato più profondorispetto a quello che ci siamo abituati a conside-rare. Mi è capitato di osservare alcuni bambini, diascoltare i loro discorsi, e mi sono accorta con di-spiacere che non sempre i genitori hanno insegnatoloro ad avere rispetto per la vita. Sono inorriditaallo spettacolo di piccoli torturatori di farfalle (per-ché strappar loro le ali?), crudeli seviziatori di lu-mache (a che scopo sperimentare la capacità di unachiocciolina di vivere in una ciotola piena d’acqua?Dove troverà l’erba per nutrirsi?). Non gliene im-porta niente. E perché? Perché questi sono esseripiccoli. Non pensano che la sofferenza non dipendedalle dimensioni. Da qui a dedurre che lo scarso ri-spetto che questo genere umano ha per la natura,gli altri esseri viventi e il mondo che ha intorno di-penda proprio dal non dare importanza alla vita, ilpasso è breve.

Inquiniamo, distruggiamo, sfruttiamo, senza pen-sare, senza rispetto. Uccidiamo centinaia di migliaiadi capretti di appena un mese di vita per mangiarli.Ha senso festeggiare la resurrezione con un mas-sacro di lattanti? Ho dato dell’infanticida a un co-noscente. Ha risposto candidamente: ma il caprettoè buono! Che dire? In effetti uomini come Einsteine Leonardo da Vinci erano vegetariani. Sarà uncaso?

Uno dei ricordi più dolci della mia infanzia è diquando mio nonno mi portava nell’orto. Guarda-vamo i fiori, le formichine, le farfalle. Mi lasciava li-bera di scorrazzare tra insalate e rapanelli, tramargherite, violette e basilico. Ho imparato ad ap-prezzare le forme di vita più piccole, più semplici,ho imparato a gioire della vita; forse grazie a lui, da

grande, mi sono laureata in agraria. A kakilandia i bambini guardano le formiche

senza disturbarle, spostano i lombrichi dalla stradaper evitare che le macchine li schiaccino, traslocanole lumache dalle nostre insalate alle piante infe-stanti. A kakilandia non siamo matti, siamo diversi.Sto per farvi una domanda difficile, una domandache anch’io mi sono posta. Che cos’è la vita? Hofatto questa domanda a molti medici, pensavo fos-sero le persone più adatte a darmi una risposta,pensavo che almeno loro avessero capito che dif-ferenza c’è tra un corpo vivo e un corpo morto, in-vece no. Ma questo fenomeno meravigliosochiamato vita, che cos’è? Alla fine una risposta sod-disfacente l’ho ottenuta: la vita esiste in un organi-smo fino a quando le cellule comunicano tra loro.Fantastico!

Dunque la vita è intrinsecamente connessa allacomunicazione, alla condivisione delle informazioni,al parlare lo stesso linguaggio, al saper ascoltare ecomprendere.

Sono valori che si imparano solo in famiglia, lascuola è troppo presa a insegnare l’uso del com-puter. Ma allora questo ritorno alla vita che festeg-giamo con la Pasqua, non potrebbe essere unapreziosa occasione per riportare la nostra atten-zione, troppo spesso distratta dalle futilità del quo-tidiano, al vero valore di questo nostro mera-viglioso viaggio terreno? Ricominciamo a guardarecon stupita meraviglia quanta bellezza, quanta vitaabbiamo intorno. Ricominciamo a cercare il buonoin ogni cosa, a comprendere e a rispettare quantodi bello esiste. Perfino in una città come Milano iltronco dello spino di giuda si adorna di magnificifiori rosa, e alcune minuscole piantine hanno l’ar-dire di crescere e fiorire nelle crepe dell’asfalto.Tutto è vita!

MARINA MARIANI

Vita!Riflessioni del dopo Pasqua

Che cos’è la vita? La vita esiste in un organismo fino a quando le cellule comunicano tra loro. Eccoperché comunicare, condividere emozioni, saper ascoltare e comprendere è così fondamentale

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34giugno 2014

Agricoltura biologica

AsparagoCon l’arrivo dell’estate siamo nel pieno del

ciclo di coltivazione dell’asparago, anche se ver-rebbe più facile pensare che a questa pianta bastadare attenzione durante il mese di aprile, mese nelquale si raccolgono le parti edibili: i turioni.

L’asparago è una pianta perenne che, in una nor-male coltivazione, dura tra i 10 e i 15 anni. La pian-tina prodotta da seme o la cosiddetta “zampa”(radici di un anno con i germogli in gemma) vannopiantate in primavera in terreni soffici e lavorati inprofondità, facendo attenzione a garantire unabuona quantità di sostanza organica, dando prefe-renza a letame ben maturo da interrare a una pro-fondità di circa 40 cm sopra i quali distendere unpo’ di terreno su cui appoggiare successivamentesopra la piantina. Man mano che la vegetazione sisviluppa ed i germogli crescono, va coperto il ca-nale così formato fino a livellare completamente ilterreno.

Nei primi due anni di coltivazione (che diven-tano tre se si parte da piantine) è assolutamentesconsigliato raccogliere i turioni dato che nei primianni la pianta ne produce pochi. Dai turioni allun-gati, infatti, usciranno le foglioline che, grazie alla fo-tosintesi, produrranno i nutrienti che andranno adalimentare e rinforzare le radici le quali costitui-scono le sostanze di riserva utili alla produzionedei turioni negli anni successivi. Ecco quindi perchési consiglia di raccogliere solo dopo almeno treanni in modo tale da permettere una buona e com-pleta formazione di un apparato radicale robustoed in grado di sopportare la produzione per un pe-riodo più lungo.

La raccolta degli asparagi non deve durare piùdi 40 giorni per permettere la pianta, anche dopo iprimi anni, di vegetare per accumulare le sostanze

per gli anni successivi. L’asparago è una pianta esigente dal punto di

vista nutrizionale pertanto si consiglia di apportarebuona sostanza organica, ricca di tutti i nutrientinecessari, attraverso letamazioni, l’apporto di com-post aziendale ben maturo o sovescio.

L’asparago è una pianta esigente anche dal puntodi vista idrico per cui è consigliabile, prima dell’im-pianto, pensare all’irrigazione che può essere fattacon la manichetta sulle file coltivate oppure inter-rando la stessa manichetta a circa 20-30 cm di pro-fondità ad una distanza di 20 cm da dove verràsuccessivamente collocata la piantina.

Le piante vanno messe su file distanti almeno2,5 m e a 50 cm circa sulla fila. Se vengono piantatisu terreni sani e gestiti con un’adeguata irrigazionee apporto di sostanza organica, vengono difficil-mente attaccati dai parassiti, soprattutto se si uti-lizzano varietà locali o vecchie che, se nonproducono tanto quanto le nuove, sicuramentesono molto più resistenti.

È consigliabile mantenere sempre pulite le file

Asparago e fragolaImpegno pluriennale ma soddisfazione garantita

L’impianto di asparagi e fragole nel nostro orto dura più anni e per questo ha bisogno di attenzionie cure diverse dalle altre piante. Un vademecum contro infestanti, parassiti, attacchi “animali”

Giovane asparagiaia con sovescio di trifoglio violetto e... infestanti!

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35giugno 2014

Agricoltura biologica

di asparagi dalle erbe infestanti poiché queste com-petono per l’assorbimento dei nutrienti e dell’ac-qua, sono spesso veicolo di parassiti e soprattuttoperchè limitano la circolazione dell’aria.

In ogni caso è consigliabile verificare, soprat-tutto nei momenti in cui c’è poca circolazioned’aria e molta umidità, la presenza di malattie comela ruggine o similari, tipiche dell’asparago, ed in quelcaso intervenire con prodotti a base di rame o pro-poli o prodotti che esaltino i meccanismi naturalidi difesa presenti nelle piante stesse.

Gli attacchi di insetti sono generalmente limitatie controllabili con prodotti a base di estratti vege-tali. L’ultima annotazione è riferita alla tipologia diasparago che si vuole ottenere: bianco, verde o vio-letto. Il bianco si ottiene accumulando precedente-mente all’emergenza dei turioni uno strato di30-40 cm di terreno ben sminuzzato sopra il livelloda cui spuntano i germogli in modo tale che si svi-luppino senza la presenza di luce e quindi senza svi-luppare la clorofilla, la quale darebbe la colorazioneverde o violetta. Ovviamente ci sono varietà piùadatte al verde e varietà più adatte al bianco maanche tipologie a doppio uso, dipende solo dalgusto di chi puoi li raccoglierà!

FragolaAnche le fragole sono piante che durano più

anni ma la loro gestione è decisamente diversa ri-spetto a quella degli asparagi. Innanzitutto occorreprecisare che esistono svariate tipologie di fragole:quelle che producono frutti piccoli (che assomi-gliano alle fragoline di bosco), quelle che ne produ-cono lungo tutta la stagione da aprile a ottobre equelle cosiddette “rifiorenti” che fruttificano intarda primavera e all’inizio dell’autunno.

Una pianta di fragole può durare qualche annoma generalmente dopo il secondo anno viene so-stituita a causa della forte perdite di produttività.

Queste piante, però, si possono riprodurre per“stolone” ovvero una sorta di ramo accessoriolungo il quale spuntano quelli che sembrano ciuffidi foglie con radici che possono essere staccatedalla pianta madre e piantate come nuove piante

singole. Quando le piante non vengono messe inaiuole con la pacciamatura in telo plastico, capitaspesso che queste nuove piante si affranchino sulsuolo coprendo tutta la superficie di terra disponi-bile e riempiendola di nuove piantine di fragola.

Per questo è importante, se si vuole mantenereun certo ordine, pulirle durante la stagione produt-tiva e prima dell’inverno eliminandone tutti gli sto-loni, decidendo se buttarli oppure utilizzarli perfare delle nuove piante.

Le piante di fragola preferiscono terreni sofficie asciutti pertanto è fondamentale piantarle suaiole, decidendo prima dell’impianto come contra-stare lo sviluppo delle erbe infestanti. È infatti sem-pre consigliabile provvedere alla pacciamatura chepuò essere fatta con teli di plastica, plastica biode-gradabile, cellulosa (carta) da mettere sul terrenoprima del trapianto oppure con paglia che va messatranquillamente dopo il trapianto.

È preferibile coltivare le fragole sotto serre otunnel, questo per evitare che prendano la pioggiadurante la maturazione, cosa che comporta dueproblemi principali: la diluizione degli zuccheri (per-dita di gusto del frutto) e la più facile insorgenza dimalattie fungine.

Le piante di fragola sono soggette generalmentead attacchi di malattie fungine come la vaiolatura(comparsa di macchie tondeggianti sulle foglie) e labotrite (comparsa di muffa grigia sui frutti e suigambi delle foglie). Queste si possono affrontarecon trattamenti anche preventivi a base di rame o,meglio, propoli la quale favorisce anche una buonaallegagione dei fiori ed una più omogenea forma-zione dei frutti (che botanicamente in realtà sonofalsi frutti, poiché il vero frutto è l’achenio che sa-rebbe il semino giallo “aggrappato” sul calice in-grossato!). Dal punto di vista degli attacchi “animali”sono soggette soprattutto agli acari (ragnettorosso e giallo) difficilmente visibili ad occhio nudoma che formano una fitta puntinatura grigiastra euna fitta rete di microscopiche ragnatele. Gli acarisi tengono distanti con prodotti a base di zolfo odi estratti vegetali.

LUCA MICHIELETTO

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Da sempre l’uomo deve misurarsi con la ne-cessità di produrre cibo e alimenti per potersi sfa-mare, e tramite l’agricoltura è possibile soddisfarequeste esigenze. Ma nel corso dei secoli sono av-venute trasformazioni che hanno modificato pro-fondamente il senso dell’agricoltura. Oggil’agricoltura è diventata semplicemente un settoredell’economia. Un settore come tanti altri assog-gettato a leggi di mercato e norme finanziarie.

Ma la coltivazione della Terra non è, e non puòessere, solamente un settore dell’economia. L’agri-coltura, in realtà, rappresenta la più alta possibilitàumana di favorire e assecondare la Natura, perchéil contadino non può non conoscere le leggi e ledinamiche naturali. Ed è per questo che in moltetradizioni l’agricoltore è il lavoratore più vicino alleDivinità (al tempo dei Babilonesi e degli Egizierano i sacerdoti che si occupavano dell’agricol-tura).

Oggi, purtroppo, il cibo è diventato una merce,una semplice merce dalla quale trarre profitto.Questa degenerazione ha una lunga storia e, comese non bastasse, nel nome della produttività si èarrivati a giustificare l’uso di diserbanti, fitofarmacie fertilizzanti industriali nocivi per l’ambiente.

Comunque sia l’agricoltura è una forzaturaoperata dall’uomo sulla Natura. Che lo si voglia, oche non lo si voglia, per coltivare occorre attuareuna forzatura andando ad alterare gli equilibri na-turali. Basti pensare che il primo gesto agricolo inassoluto è il disboscamento.

Privare, dunque, il suolo terrestre della naturalecopertura arborea è sicuramente qualcosa di in-naturale. Tra l’altro la Natura impiega decine dianni per arrivare a formare boschi e foreste.

Occorre quindi, come secondo gesto agricolo,

fare tabula rasa tramite il dissodamento delsuolo per garantire alle coltivazioni una crescitaed uno sviluppo ottimali favorendo la penetra-zione delle radici e liberando il campo da infestantiche entrerebbero in competizione idrica e alimen-tare con le colture.

Questo, se vogliamo, è solo l’ABC delle forza-ture e degli artifici che l’uomo deve (o vuole)adottare per poter coltivare. Con il progresso tec-nico-scientifico unito alla moderna scienza mate-rialista, ed alle logiche di profitto, si è arrivati aprivare di ogni significato l’agricoltura, e si è arri-vati a forzare la Natura in maniera veramente de-vastante (addirittura l’ISPRA ha lanciato l’allarmeper rischio desertificazione su alcune aree delPaese).

In epoche passate ogni gesto agricolo era ancheun gesto rituale: ritualità e pratica agricola coinci-devano. E questo determinava un profondo sensodi rispetto per la Natura. Vi era il concetto diMadre Terra. Fareste del male a vostra madre?

Non si tratta di essere nostalgici di un mondo

A come AgricolturaLa progettazione dell’organismo agricolo - prima parte

La moderna agricoltura consuma qualcosa come 7,3 calorie per produrne una: basta questo datoper capire che l’agricoltura industriale non è sostenibile e che serve un’inversione di tendenza

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Agricoltura biodinamica

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37giugno 2014

Agricoltura biodinamica

che non c’è più, ma occorre pensare un presenteed un futuro nuovi. Occorre una nuova agricol-tura.

A questo punto, per essere sintetici, dobbiamochiederci: come fare per impattare il meno possi-bile sugli equilibri naturali? Per fare ciò, come giàribadito più volte, l’agricoltore non deve diventareun guaritore di malattie, ma deve diventare un pro-duttore di vita. Occorre rispettare alcuni puntifondamentali che riguardano la progettazione e laprogrammazione dell’organismo agricolo nella suatotalità:

- Le dimensioni dei campi (che non devono es-sere eccessive)

- Scelta del sistema colturale (solo colture, ocolture + allevamento animale)

- Applicazione delle rotazioni e delle consocia-zioni (le Leguminose non devono mancare)

- Realizzazione infrastrutture ecologiche (siepi,alberature, fasce boscate, laghetti, muretti asecco ecc.)

- Scelta di varietà coltivate che siano idonee aterreno, clima e ambiente

- Concimazioni equilibrate e uso costante deipreparati biodinamici (favorire l’humus)

Occorre dunque abbandonare la logica tipicadell’agricoltura industriale del “trattamento” perrisolvere questo o quel problema, e per contra-

stare questa o quella patologia. Le patologie ed ivari parassiti sono, spesso e volentieri, conse-guenza di uno squilibrio o di un errore nella ge-stione agronomica.

In tutto questo va detto anche che la modernaagricoltura consuma qualcosa come 7,3 calorie perprodurne una.

Questo dato, da solo, basterebbe a giustificareuna drastica inversione di tendenza. Ma finché saràpiù importante il profitto delle industrie e dellecorporazioni, rispetto agli interessi del contadino,l’inversione non potrà avvenire.

L’applicazione razionale di questi punti pone lebasi per un sano agire, indirizzando l’agricoltoreverso un agire in sintonia con le leggi naturali. Ov-viamente non esistono formule magiche o ricetteuniversali, ma occorre creare un complesso agri-colo (organismo agricolo) equilibrato e vitale.

FABIO FIORAVANTI

ELENCO DELLE FIERE E MERCATINI BIO 2014

13-15 Giugno Cervia BELLA CON BIO bellaconbio.com

13-16 Giugno Parigi NATURALLY vivez-nature.com

24-29 Giugno Vicenza FESTAMBIENTE VI festambientevicenza.org

4-6 Luglio Gorizia FESTIVAL VEGETARIANO festivalvegetariano.it

8-17 Agosto Grosseto FESTAMBIENTE festambiente.it

6-9 Settembre Bologna SANA sana.it

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38giugno 2014

Calendario biodinamico

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39giugno 2014

Agricoltura biologica

AIAB VENETOCorso Stati Uniti 50 - 35127 Padova Orario Sportello: mercoledì 9.30 - 13 Tel. 049/ 86.87.176 - Fax 049/78.40.317 - mob: +39 347 0653179 - E-mail: [email protected] - www.aiabveneto.org

Secondo l’ultimo censimento Istat, infatti, su untotale di 1.620.844 aziende agricole e zootecniche,circa il 99 per cento fa ricorso a manodopera fa-miliare. Percentuali che ben inquadrano il pano-rama prevalente dell’agricoltura made in Italy,fondata sulla qualità, sulla tipicità, sul legame con ilterritorio.

Nell’anno nominato dall’ONU ‘Anno internazio-nale dell’agricoltura familiare’, AIAB, l’AssociazioneItaliana per l’Agricoltura Biologica, in linea con lecelebrazioni che si terranno in tutto il mondo, hadeciso di dedicare proprio all’agricoltura familiaree contadina italiana, l’edizione 2014 della Prima-vera Bio, la campagna nazionale per promuovereil biologico.

La Primavera Bio vede ovviamente anche lasede regionale di AIAB VENETO impegnata apromuovere - direttamente nelle aziende – inizia-tive che hanno al centro il biologico. Un approccioconcreto per far conoscere ai cittadini la produ-zione di cibi di alta qualità, salvaguardando l’am-biente e il territorio. E anche tanti consigli praticiper coloro che stanno avviando orti e giardini ur-bani e sono alla ricerca di suggerimenti e ispira-zioni.

AIAB, proprio ricordando che la dimensionemedia di un’azienda in Italia è di circa 8 ettari, benal di sotto, dunque, dei 30 ettari che rappresen-tano la misura di un’azienda di grandi proporzioni,coglie l’occasione per sottolineare ancora unavolta l’importanza del modello familiare nella pro-

duzione di cibo. Così molte aziende biologiche intutta Italia aprono le porte a cittadini, studenti, in-segnanti e tutti coloro che vorranno conoscerepiù da vicino il mondo del biologico.

«L’agricoltura familiare - dice Maria Grazia Mam-muccini, vicepresidente AIAB - è tuttora il modellopiù diffuso e più sostenibile per quanto riguarda laproduzione alimentare in Europa e nel mondo. Leaziende agricole a conduzione familiare produ-cono beni pubblici e privati, garantiscono una pro-duzione alimentare efficiente, creano occupazione,pur conservando lo stile di vita delle comunità rurali,ma anche le risorse naturali e la biodiversità. Gli agri-coltori familiari sono ben integrati nella rete territorialee culturale locale e spendono i propri guadagni soprat-tutto nei mercati locali e regionali, generando moltiposti di lavoro direttamente o indirettamente legatiall’agricoltura».

Obiettivo della Primavera Bio è dare la possi-bilità di conoscere la realtà delle aziende agricolefamiliari, accorciando le distanze tra tessuto ur-bano e rurale e promuovendo un rapporto piùstretto e diretto tra consumatori e produttori. Ilcalendario è ricco: visite e mini corsi di orticoltura,degustazioni di alimenti biologici, laboratori peradulti e per bambini, corsi di preparazione di ali-menti.

Per partecipare contattateci scrivendo [email protected]

STEFANO BIANCHI

Aziende aperte: torna Primavera BioAiab rilancia la manifestazione, ricordando che l’agricoltura italiana ha nella famiglia il suo fulcroe il suo futuro: un modello sostenibile su cui costruire un diverso modello di sviluppo per l’Europa

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Agricoltura biologica

giugno 201440

AVEPROBI - Associazione Veneta dei Produttori BiologiciSede operativa a (37050) Campagnola di Zevio (VR), via Alessandro Manzoni, [email protected] – www.aveprobi.org Redazione a (30010) Cona (Venezia), corte Civranetta Tf. e fax 0426509136 - mail [email protected]

Il giorno 24 aprile il TAR del Lazio ha emesso la sen-tenza sul ricorso presentato da Giorgio Fidenato, agri-coltore friulano, rappresentato dall’avv. FrancescoLongo, contro i tre ministeri della Salute, delle Politicheagricole, dell’Ambiente e contro La Regione Friuli Ve-nezia Giulia, con il quale impugnò il decreto intermini-steriale del luglio 2013 che stabilisce il divieto dicoltivazione del mais transgenico Mon810 in Italia finoall’adozione di misure comunitarie previste dall’art. 54,comma 3, del regolamento CE 178 del 2002 ed in ognicaso non oltre il febbraio 2015.

Erano intervenuti ad opponendum Coldiretti, Co-dacons, Slow Food Italia, Legambiente onlus, Green-peace onlus, Associazione nazionale Città del Vino, Aiab,Federbio, Fondazione Univerde, Asseme.

I motivi della doglianza erano elencati quale (1) vio-lazione di legge come eccesso di potere per carenzaistruttoria degli artt. 11 e 117 comma 1 lettera a dellaCostituzione, artt. 1, 6, 13, 19, 22 della Direttiva UE18/2001, del Regolamento UE 1829/2003, della Dir.2002/53, dell’art. 8 della Dir. 98/34 e (2) violazionecome eccesso di potere per travisamento dei fatti degliartt. 11 e 117 comma 1 e 2 lettera e della Costituzione,dell’art. 267 del Trattato di funzionamento dell’Unioneeuropea, del Reg. UE 1829/2002, degli artt. 23 e 26 bisdella Dir. 2001/718, della Dir. 2002/53.

Il Collegio giudicante ha preso in esame la norma-tiva nazionale e comunitaria che disciplina la materia,oltre alle sentenze della Corte di giustizia intervenutein merito. Essenzialmente, gli Stati membri non pos-sono opporsi al commercio degli ogm approvati a li-vello europeo, ma nel contempo è prevista una clausoladi salvaguardia con la quale un singolo Stato può limi-

tare temporneamente o vietare l’uso o il commerciodi un ogm, qualora nuove informazioni ne ravvisino ri-schi per la salute umana o degli animali, o per l’am-biente. Qualora la Commissione non provveda entro itermini stabiliti ad emettere nuovi provvedimenti, loStato membro può mantenere in essere le limitazionidecise a titolo temporaneo.

Oltre alle sentenze della Corte di giustizia, il Colle-gio ha preso in esame anche una sentenza della Cortecostituzionale, secondo la quale è riservata alle Regionila facoltà di legiferare sulla coesistenza tra coltivazionitransgeniche e coltivazioni tradizionali e biologiche. Nelfrattempo però, è intervenuta la legge n° 5 della Re-gione autonoma Friuli Venezia Giulia del 28 marzo2014, che ha disposto il divieto di coltivazione di maistransgenico nel territorio regionale fino all’approva-zione definitiva delle dette misure di coesistenza ed inogni caso non oltre i dodici mesi dall’entrata in vigoredella legge regionale.

In linea di fatto, il Collegio rileva che (1) nel 1998 la

Il Tar del Lazio contro il Mon810I giudici hanno rigettato il ricorso di Giorgio Fidenato, l’agricoltore deciso a seminare mais OGM sfidando i decreti della Regione Friuli e del governo che nel 2013 ne hanno vietato la coltivazione

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41giugno 2014

Agricoltura biologica

Commissione autorizzò la diffusione nella Unione eu-ropea del mais transgenico Mon810, dietro richiestadella Monsanto Europe; (2) nel 2004 la stessa ha noti-ficato il medesimo Mon810 quale “prodotto esistente”,potendo mantenerne la vendita in attesa di una deci-sione finale sull’eventuale rinnovo: (3) nel 2007, la me-desima Monsanto richiese il rinnovo dell’autoriz-zazione alla messa in commercio del Mon810 sulla basedelle nuove norme. (4) A distanza di sette anni, la Com-missione non ha ancora preso alcuna decisione, in pre-senza di pareri dell’Autorità europea per la sicurezzaalimentare (EFSA), che aveva rilasciato nel 2009 parerefavorevole, ma tra il 2011 ed il 2013 aveva espresso unaposizione più articolata e problematica, per aver con-siderato nuovi aspetti di valutazione del rischio am-bientale non esaminati nel 2009. Ciò, da noisuccintamente, esposto, il Collegio ha ritenuto “di pre-scindere dall’esame della prospettata eccezione di soprav-venuta carenza di interesse conseguente all’entrata invigore della legge della Regione Friuli n. 5/2014...” che havietato in via temporanea la coltivazione di sementi ge-neticamente modificate, e non può esprimersi su unapresunta illegittimità comunitaria della legge regionale“in quanto esula dal thema decidendum prospettato con ilricorso principale, attesa l’infondatezza delle doglianze de-dotte”.

Il Collegio ha ritenuto palesemente infondate en-trambe le doglianze espresse nel ricorso. La prima sibasa “sull’assunto errato che il gravato decreto sia l’esitonegativo di una procedura di autorizzazione nazionale allacoltivazione di ogm basata sulla erronea applicazione dellaDirettiva 18/2001/CE, mentre è palese che il suddetto de-creto costituisce una misura di emergenza (…), la cui ado-zione è stata pacificamente ammessa dalla citata sentenzadel 6 settembre 2012 della sez. IV della Corte di giustizia.Pure infondato è ritenuto il secondo motivo di doglianzacon cui parte ricorrente ha riproposto quanto già dedottonella censura precedente, nonché ha contestato il gravatodecreto sul presupposto che potesse essere considerato unamisura di coesistenza (…), giungendo ad affermarne l’ille-gittimità in quanto le dette misure non consentono allostato membro di opporsi alla coltivazione di mais ogm.” Alriguardo, il Collegio sottolinea che è palesemente unprovvedimento d’emergenza, pienamente valido.

La sentenza prosegue osservando che il ricorso sibasa su una valutazione incompleta dei fatti che hannodeterminato il decreto contestato. In particolare, è pa-

cifico che (1) l’autorizzazione del 1998, in forza dellaquale il ricorrente afferma di aver diritto di coltivare ilMon810, si basava su una normativa superata, tanto chea distanza di ben sette anni dalla richiesta di rinnovo,nessuna decisione è stata presa dalla Commissione; (2)tale situazione di blocco è avvalorata da alcuni pareridell’EFSA successivi a quello del 1998, che tenneroconto di aspetti di rischio ambientale dapprima nonconsiderati; (3) “in simile contesto, quindi, non può essereseriamente posto in dubbio che il diffondersi di mais tran-sgenico sulla base di un’autorizzazione risalente nel tempo,la quale non poteva tener conto di una normativa succes-siva più restrittiva nonché delle problematiche connesse airischi ambientali successivamente emerse ed avvalorate dastudi richiamati nel contestato decreto, le quali avevano insostanza precluso alla Commissione europea di procedereal rinnovo della citata autorizzazione, poteva rappresentareuna situazione di concreto ed attuale pericolo tale da giu-stificare l’adozione del suddetto decreto. Né ad inficiare lafondatezza di tale conclusione risulta conferente il richiamodi parte ricorrente alla violazione del principio comunitariodi precauzione. Al riguardo deve essere sottolineto che: (a)come affermato dalla giurisprudenza comunitaria dal prin-cipio di precauzione discende che, quando sussistono incer-tezze riguardo all’esistenza o alla portata dei rischi per lasalute delle persone, possono essere adottate misure pro-tettive senza dover attendere che siano esaurientementedimostrate la realtà e la gravità di tali rischi. L’applicazionecorretta del principio di precauzione presuppone, in primoluogo, l’individuazione delle conseguenze potenzialmentenegative per la salute derivanti dall’uso della sostanza attivain questione, nonché la valutazione complessiva del rischioper la salute basata sui dati scientifici disponibili più affida-bili e sui risultati più recenti della ricerca internazionale; (b)è palese che il contestato decreto rispecchia in toto le con-dizioni previste per il principio in questione in quanto: (b’)sono state evidenziate le conseguenze negative per l’am-biente derivanti dalla diffusione della coltura del maisMon810: (b”) tali conseguenze negative sono state pro-spettate dagli studi più recenti dell’EFSA (…). Ciò premesso,il proposto gravame deve essere rigettato anche nella parteconcernente la richiesta di risarcimento del danno, non po-tendo alcun pregiudizio risarcibile derivare da provvedi-menti legittimamente adottati”.

Rigettato il ricorso, ma a spese compensate, forseper la complessità della normativa.

GUIDO FIDORA

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42giugno 2014

AttivitàCulturali

www. labio lca. i t

La segreteria dell’associazione è aperta nei giorni di:

Dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13Dal lunedì al giovedì dalle 17 alle 19

Il numero da chiamare è 049 9101155. Per comu-nicazioni urgenti o fuori orario potete chiamare il335 7023755.Indirizzo mail: [email protected]

Ai nostri

lettori

SVELIAMO I NOSTRI COLORI

Dal buio della cavernaalla riscoperta della nostra luce

Incontri esperienziali di gruppo presso AssociazioneLa Biolca, Battaglia Terme (Pd)

“Ti dò le chiavi per aprire le porte del Tempio; in Essotroverai il Fuoco rigeneratore che ti ingrandisce quantoil creato, la spada fiammeggiante per combattere le te-nebre che ti costringono,la Verità suprema splendente e costante”. Raphael

Spesso viviamo godendo solamente del debole ri-flesso dei nostri più autentici colori.Il percorso intende promuovere, attraverso mo-menti esperienziali e meditazioni, un atteggiamentodi maggior autoconsapevolezza ed armonia interioregrazie alle suggestioni che ci provengono dai miti diPlatone, nella cornice della Psicosintesi di RobertoAssagioli.Potremo così svelare a noi stessi le nostre miglioripotenzialità, divenendo capaci di instaurare un piùsaggio governo di noi.

La Conferenza introduttiva gratuita è in pro-gramma per lunedì 8 settembre ore 18.30 (ob-bligatorio un cenno di adesione ai n. sotto esposti)

Il Corso consiste in un ciclo di 6 incontri settima-nali a partire da venerdì 12 settembre, dalle ore18.30 alle ore 21.00. Sono condotti da Sandra Bertazzo e Claudio Paolini,Counsellors professionisti in Psicosintesi. Quota di partecipazione per i soci Biolca €130 per l’intero percorso. Chi non è socio deve ag-giungere la quota associativa di € 20 che dà dirittoa ricevere il mensile Biolcalenda per un anno.Per informazioni relative al corso: 340 9054186(Sandra) o 349 0552621 (Claudio)Per iscrizioni: 049 9101155 (La Biolca) o 3452758337 (Martina) o [email protected]

ANTICIPAZIONI

EDUCATORE ALIMENTARE

Corso base di educazione alimentare per cono-scere le motivazioni che stanno alla base dellescelte alimentari e le implicazioni che questescelte hanno sulla salute e sull’ambiente. Un percorso ideale che partendo da una panora-mica dei comportamenti umani nei confronti delcibo, passa poi allo studio dell’anatomia e fisiologiadel corpo umano, all’analisi dei vari alimenti e deiloro effetti sull’organismo, ai metodi di produ-zione e del loro impatto sulla salute e sull’am-biente, alla descrizione delle varie diete, nonchéalle cure naturali da adottare in caso di compor-tamenti o scelte alimentari sbagliate. Il corso è rivolto a persone che gestiscono o la-vorano presso negozi, ristoranti, mense scolasti-che ma anche a persone che a livello personalevogliono fare delle scelte consapevoli a tutela dellapropria salute e a salvaguardia dell’ambiente in cuisi vive.Nei prossimi numeri il programma dettagliato.

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43giugno 2014

Attività culturali

GRUPPI DI STUDIO

CON FILIPPO ZACCARIALettura e commento dei testi di Rudolf Steiner ogni 15 giorni al mercoledi sera dalle21,00 alle 22,30 presso la sede Biolca. Prossimi incontri a settembre. Per informazioni:049 9101155 (venerdi mattina orario segreteria) o 345 2758338 (Filippo).

CON MARIUCCIA RIGON“L’arte di conoscerci e di mantenerci in salute” ogni ultimo sabato del mese dalle 15,00alle 18,00 presso la sede Biolca. Il prossimo incontro è in programma per sabato 28 giugno. Per informazioni: 3336071916 (Carmen) o 049 9101155 (Biolca) o [email protected]

Riflessologia plantare praticaCorso in quattro incontri a partire

da sabato 20 settembre

La riflessologia plantare è una  terapia olistica e naturale. Nei piedi esiste la mappache riflette tutto l’organismo: la pressione di punti o aree ben definite, attiva estimola le funzioni dell’organo o ghiandola corrispondenti, aiutando così il corpoa ritrovare la propria forza energetica vitale e guaritrice. Il suo scopo è quello diriportare “l’omeostasi”, armonia ed equilibrio profondo, nell’unità mente-corpospirito della persona. La riflessologia plantare ha un grande valore preventivo evalutativo, intervenire in anticipo  sulle disarmonie ancor prima della comparsadei sintomi, ci aiuta a diventare responsabili per primi della nostra salute ed èun ottimo modo di leggere i messaggi del nostro corpo.

Si parlerà di riflessologia, struttura del piede, localizzazione degli apparati,  pratica, pratica e pratica.A fine corso gli allievi saranno in grado di operare sui propri clienti/pazienti al fine di ottenere un be-nessere naturale.Date e orari: Il corso si terrà in due finesettimana, 20-21 e 27-28 Settembre presso la sede Biolcaa Battaglia Terme (PD). Il sabato dalle 14.30 alle 18.30. La domenica 9-12.30 e 14-17.30 con possibilitàdi pranzare in sede nell’intervallo di mezzogiorno con menù biologico vegetariano (contributo E 10).Relatore: Antonella Giardina  Naturopata Riflessologa, di formazione estetista, ma diventata perscelta  riflessologa, poi naturopata e cromo terapeuta. Ha uno studio a Verona dove esercita da 5 anniil pedicure curativo, la riflessologia plantare, il massaggio curativo del piede, integrando con l’aroma-te-rapia, la cromo-terapia.Quota di partecipazione per i soci Biolca: € 290 comprensiva del materiale didattico fornito du-rante il corso (I non soci devono aggiungere la quota associativa di € 20 che dà diritto, fra l’altro, a ri-cevere il mensile Biolcalenda per un anno). Corso a numero chiuso, le adesioni verranno raccolte inbase all’ordine di arrivo.Per informazioni e adesioni: 049 9101155 (Biolca) o [email protected] o 345 2758337 (Mar-tina)

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44giugno 2014

Attività culturali Scuola di vita

Laboratorio esperienziale di Crescita e Sviluppo Personale e delle Potenzialità

«Cambiando i nostri pensieri, cambia pure il nostro destino» (M.K. Gandhi).

Cambiare la propria esistenza partendo dai pensieri, dai vissuti e dalle emozioni: la nostra proposta dilavoro di gruppo nasce da questa idea.Il percorso avrà quindi una forma di “Training Group” o “Gruppo di Incontro” fondato soprattuttosul qui e ora, per dare ad ogni partecipante la possibilità di rimettersi in gioco attraverso l’ascolto, il dia-logo, lo sviluppo di relazioni autentiche e l’attivazione di un potenziale di trasformazione personale, checonsentirà ad ognuno la partecipazione al suo massimo livello espressivo.Il laboratorio avrà un’impostazione prevalentemente esperienziale e di crescita vissuta e condivisa apartire dai vissuti di ogni partecipante.

Elenco di alcune tematiche che verranno sviluppate nel lavoro:- La forza del pensiero e la “legge di attrazione”: i permessi negati- Il messaggio della malattia e la scelta della guarigione- Respirare, meditare e vivere consapevolmente- Spiritualità e vita quotidiana: l’armonia tra gli “opposti”- Sviluppare la vocazione personale e vivere con soddisfazione il proprio cammino

Le tecniche e le metodologie applicate comprendono il “Counseling Esistenziale e Spirituale”, il “Life Coa-ching”, lo “Spiritual Training”, la “Respirazione-Meditazione-Visualizzazione” secondo la tradizione dello Yoga,le “Creatività Espressive e di Condivisione” nella forma dell’“Art-Counseling”, la “Condivisione di Gruppo” nellametodologia dei “Gruppi di Incontro” di Carl Rogers.

Condurrà il gruppo e la presentazione: STEFANO SIGNORINI, Professional Counselor Certificato, Coachdi Vita, Reiki Master, PNL, Insegnante di Meditazione Trascendentale, Esperto di Conduzione di Gruppi di CrescitaPersonale, Operatore Olistico, Fondatore del Metodo di Ricerca Esistenziale e Applicativo  “Spiritual Training/Spiritualità Applicativa”.

La Conferenza di presentazione del Laboratorio di Crescita e Sviluppo Personale e delle Potenzialitàè in programma mercoledì 17 Settembre, alle ore 20,45 presso la sede Biolca (obbligatorio uncenno di adesione ai n. sotto esposti)Il Corso: gli incontri avranno una frequenza preferibilmente settimanale. La serata in cui si svolgerà illaboratorio sarà il mercoledì dalle 21 alle 23,30 (salvo accordi diversi delle persone partecipanti)a partire dal 24 settembre. Gli incontri previsti sono 10.Il numero dei partecipanti potrà variare da 10 a 20. Quota di partecipazione per i soci Biolca: € 23 a incontro (chi non è socio deve aggiungere laquota associativa di € 20 che dà diritto a ricevere il mensile Biolcalenda per un anno)Per info e riferimenti: Stefano 049 611318 - 339 6736777 -  [email protected]: 049 9101155 (La Biolca) o [email protected]

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45giugno 2014

L ’agenda di GiugnoFinest ra su att iv i tà organizzatein Veneto e nel resto d’ I ta l ia

8 giugno – Abitare rurale, Brendola, VicenzaPIETRA, CASE RURALI E FATTORI ARTISTICI DEI BERICILa casa, sia essa tenda, grotta o costruzione, è sorta nel-l’ambiente e da esso ha tratto le forme e i materiali peressere realizzata, vissuta, ornata. La modernità, l’ipertrofiadello sviluppo e i modelli omologati hanno inauguratouna stagione dell’abitare sempre più estranea all’am-biente. Le Vecchie Pietre, nelle loro innumerevoli forme e tipologiecostruttive, sono state snaturate, demolite e dimenticate.Sostituite. Percorreremo, muniti di un ideale quaderno dicampagna, una Storia dell’Abitare Rurale, dalle sue re-gole auree e dalle memoria lunga del paesaggio, troppospesso violentate. Capiremo che la Pietra e l’Arte delleCase Rurali non hanno smesso di parlare e di comunicarcil’Arte del Vivere. Per maggiori info: www.gustiberici.org

11-15 giugno – Rassegna del gusto biologico, ViareggioSAPORBIOSaporBio racchiude ed armonizza il mondo bio-ecolo-gico, dello spettacolo e dell’eno-gastronomia in un per-corso che ha lo scopo di dare visibilità alla produzionebiologica ed ai sistemi eco-sostenibili È un evento uniconel suo genere e coinvolge i cittadini nella divulgazionedel messaggio del mangiare e vivere sano nel rispettodell’ambiente, attraverso sapori antichi da ritrovare, nuovimenù da gustare e prodotti eco-sostenibili da scoprire.Anche quest’anno testimonial e animatore della Rassegnasarà Marco Columbro, l’attore che, da anni, si interessadi alimentazione biologica come primo passo per avvici-narsi e concedersi uno stile di vita improntato alla ricerca

di un’alta qualità della vita in armonia con la natura. Permaggiori info: www.viareggino.com

24-29 giugno – Vicenza13° EDIZIONE DI FESTAMBIENTEPresso il Parco Fluviale del Retrone. Tematiche: SolidarietàSociale e Internazionale; Ambiente e Territorio;Consumo Critico e Salute. “Gusti Berici” collaborerà nelproporre, sensibilizzare e divulgare gli eventi e i momentidi incontro che nell’arco dell’intera festa daranno la pos-sibilità di conoscere e approfondire tematiche importanti.Per maggiori info: www.gustiberici.org

Dal 27 al 29 giugno – Varese Ligure, La SpeziaSeminario: INIPI. LA CAPANNA DEL SUDOREL’Inipi è una delle più importanti cerimonie delle popola-zioni del continente americano. Viene chiamata anchecon altri nomi (“Temascal” in Messico e “Bagno degliIncas” in Perù), e si ritrova anche in altre culture del mondotalvolta molto lontane e molto diverse. Il rituale della ca-panna sudatoria simboleggia il ritorno al grembo diMadre Terra, ed è una forma di purificazione sacra siafisica che spirituale, propiziatoria per la propria trasfro-mazione. Il sudore - causato dal calore e dal vaporedell’acqua sulle pietre aiuta ad eliminare tossine e impu-rità sia fisiche che psichiche. Le preghiere, i canti sacri, ilSacro Fuoco e gli spiriti della Ruota di Medicina ci con-ducono ad infiniti spazi interiori. E’ un momento di pro-fonda e toccante condivisione intorno al Fuoco Sacro,simboleggiante il grande Potere Creativo, un’opportunitàdi grande trasformazione e guarigione per noi stessi eper Madre Terra. Presso: Fattoria Monte Carmel, TeviggioPiane, Varese Ligure, La Spezia. Per maggiori info: www.ni-rava.org

APPUNTAMENTI IN ALTRE CITTA’

In questa sezione del giornale vengono presentati corsi, seminari, conferenze, incontri in Veneto e nel resto d'Italia. Tutte le attività non sono organizzate dalla Biolca e quindi la responsabilità per i contenuti è demandata ai referenti dei singoli annunci.

Per inserire i vostri annunci contattare SABRINA SCHIAVOtel. 049 8979332 o 3398451296 - sabrina.tiche @gmail.com

GLI ANNUNCI SONO CONSULTABILI ANCHE NEL SITO DELLA BIOLCA ALL’INDIRIZZOwww.labiolca.it/agenda

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giugno 201446

FESTA DEL FUOCODEDICATA AL SOLSTIZIO D’ESTATE22 giugno, dalle ore 16 alle 24

presso il Parco Buzzacarini di Monselice (Padova)

La Festa ha lo scopo di riunire le Famiglie ela Comunità nel segno del divertimento maanche della Consapevolezza che facciamoparte di Madre Terra e ricordarne i cicli Na-turali aiuta a rimanerne in contatto e a viverein modo più equilibrato. Si è scelto una location adatta alle famiglie:il parco è dotato di giostrine, c’è inoltre unosplendido laghetto popolato da oche, ana-tre cigni e tartarughe ombreggiato da splen-didi alberi secolari. A disposizione c’è il barche proporrà anche qualche piatto vegeta-

riano. È possibile fare pic-nic nell’area attrezzata. Sarà presente un mercatino con og-getti che rispettano la linea di pensiero del rispetto per Madre Terra.

La giornata sarà inoltre animata dal seguente programma:ore 18.00 spettacolo di Danza con Dance la Fenice di Esteore 19.00 animazione di Danze Popolari Ore 21.00 spettacolo di Danze Sacre con Alessandra Barbieri e le percussioni di DanteCalore che aiutati dall’entusiasmo e la collaborazione di alcune danzatrici e musicistiporteranno in scena un intrigante e particolarissimo spettacolo ricavato attualizzandoantiche ritualità precristiane.

GRAN FINALEOre 22 RITO DEL FUOCO : si accenderanno i bracieri e quattro coppie si sottopor-ranno al rito di passaggio guidati da Peorth, colei che traghetta e accompagnal’anima dell’iniziato nel processo di trasformazione.Per informazioni e contatti [email protected]

29 giugno – Evento bio, Isola del Piano (Pu)LA NOTTE BIO

Evento dedicato al biologico, che andrà in scena con il primo raduno universaledi Spacciatori di pasta madreUn evento organizzato dal comune di Isola del Piano (Pu) per festeggiare gliospiti e amici di BioEuropa, l’evento internazionale dedicato alle tematiche e allacultura del biologico, che si svolgerà durante la giornata nel suggestivo monas-tero di Montebello a Isola del Piano. Quest’anno ricorre il 19esimo appuntamento di BioEuropa e il tema del convegnosarà “Quando l’agricoltura è di qualità. Il ruolo della filiera biologica”, un’occa-sione per confrontarsi ed elaborare programmi per il futuro. I relatori sono AndreaArzeni (Inea), Francesco Giardina (Mipaaf) e Marco Roveda (Lifegate). Al termine (l’incontro si terrà dalle 10 alle 13), tutti i partecipanti sono invitati agustare il buffet preparato con i prodotti biologici della filiera marchigiana. Il con-vegno BioEuropa è aperto al pubblicoPer maggiori info: www.saporie.com

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giugno 201447

6 giugno - Biodanza e integrazione del femminile LA GIOIA DI ESSERE DONNAcon Enrica, Federica, Margherita, Roberta, Sandra Incontri mensili aperti a tutte le donne. Ad ogni incontro si vive un momento di soli-darietà, un “sentire” comune che dà un senso di grande appartenenza e soprattuttola sensazione di una grande forza interiore. Ore 20.30, Centro Studi Syn , Via Chie-sanuova 242/B, Padova Info: Ass.Cult.SYN-Arci Tel. 049 8979333; cell.3404776462; e-mail [email protected] ;www.biodanzasyn.it

6 giugno - Biodanza ed il cerchio degli uominiGLI DEI DENTRO GLI UOMINI: DIONISO: AMORE E ESTASIIncontri mensili aperti a tutti gli uomini. Ad ogni incontro si vive un momento di soli-darietà, che dà un senso di grande appartenenza e soprattutto la sensazione di unagrande forza interiore.Ore 20.30 Centro Studi Syn , Via Chiesanuova 242/B, PD Info: Ass.Cult.SYN-Arci Tel. 049 8979333; cell.3404776462; e-mail [email protected]; www.biodanzasyn.it

dal 26 al 29 giugno 2014 – Stage Biodanza e NaturaLA CONNESSIONE DEI CINQUE POTENZIALIStage di Biodanza e brevi Trekking nella mitica Valle di FANES - S.Vigilio di Marebbe(2050 mt) con Sandra Salmaso Danzando i Cinque potenziali della Biodanza in Natura scopriremo una connes-sione profonda con la Vita. Ci sentiremo più vitali e rigenerati, in grado di esprimercicon entusiasmo, potremo sentire il piacere di stare a contatto con gli elementi dellaNatura e di vivere nel proprio corpo.Per info: Centro Syn 340-4776462 , [email protected] ; www.biodanzasyn.itSandra 347-6965949

ANTICIPAZIONI ESTIVE 2014

dal 27 al 31 agosto – c/o Casa Corra , Loc. Roncovetro di Vedriano 64 Canossa (RE)L’ARTE di MASSAGGIARE con gli ELEMENTIVacanza – Corso di educazione al contatto e massaggio biointegrante con Sandra Salmaso, Sergio Signori ed Edoardo FabbriAria, Terra, Acqua, Fuoco … come integrare queste Energie primordiali nel tocco sa-piente delle nostre mani? Il Massaggio Biointegrante ti insegna ad incorporare edesprimere qualità di tocco secondo un linguaggio universale: il Tatto.Il Corso comprende:Sessioni giornaliere di Biodanza e Massaggio Biointegrante Mini-corso di Floriterapia di Bach “Elementi e Fiori”Lezioni giornaliere di Bio-riequilibrioPer info: Vivivita s.c. a r.l. cell. 340-4776462; Sergio 340-7726113; email: [email protected] ; www.educazionealcontatto.itinfo: Ass.Cult.SYN-Arci Tel. 049 8979333; cell.3404776462; e-mail [email protected] ; www.biodanzasyn.it

Associazione Culturale SYN-ArciTel. 049 8979333 - cell. 340 4776462e-mail: [email protected]

via Augure n. 7 - Tel. 049 8630322

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48giugno 2014

Piccoli Annunci IN BACHECA

Campo estivo itinerante a passo d’asino sul massiccio delGrappa 27 luglio-2 agosto per bambini e ragazzi dai 5 ai 10anni organizzato dall’Associazione Culturale Nuove Terre incollaborazione con Rifugio Alpe Madre e Malga Gasparini.Info: Maria 349 4152709 - [email protected]

Spagiria domestica vegetali: 14-15 giugno con MassimoCorbara a Piedimonte Etneo CT per l’auto preparazione dirimedi vegetali della migliore qualità terapeutica con semplicistrumenti casalinghi o tecniche e strumentazione spagirica.Simone 340 2879662 - [email protected]

Incontri di pittura presso Libera Accademia di Oriago: 7-11 luglio studi sui quattro temperamenti e sugli animali (pit-tura e disegno), 14-18 luglio esercizi di pittura (velature) estoria dell’arte (cubismo, floreale, futuri). Per info: 0415631213 Doris Harper 041 472881 - [email protected]

Ciclomundi Festival del viaggio e della vacanza in bici-cletta,13-15 giugno a Portogruaro (Ve) “Di ruota in ruota”di Sagitta Bike. Con musica, animazioni per bambini, wor-kshop, carovane a pedali, tre giorni in cui la città diventeràuna piazza per tutti gli appassionati delle due ruote. www.ci-clomundi.it

Festival della Viandanza, 20-22 giugno Monteriggioni (Si)camminate di giorno e di notte, conferenze itineranti, pas-seggiate con gli asinelli, dialoghi con gli autori, musica, incon-tri per chi va a piedi, in bici, o chi sta tentando di cambiareritmo, di rallentare. Info: www.viandanzafestival.it

Vacanze presso az. biologica “Al Respiro nel Bosco”, a 30minuti dal mare e dal lago balneabile di Fiastra, nel parco naz.dei Monti Sibillini. Accoglienza, trekking, mountain-bike, espe-rienze di vita rurale (sc. 15% soci Biolca). Tel. 0733 907040 -339 6356896 www.alrespironelbosco.it

Ospitalità nel cuore del Trentino - zona Pinzolo/Madonnadi Campiglio - Parco Hotel Terme Regina Elena. Aria pulita,acqua pura, cucina genuina e bio seguita direttamente dal na-turopata di casa. Laura 0465/804722 - www.reginaelena.com

Cerco urgentemente una sistemazione per Baba, pastoredei Pirenei educato e molto forte, bianco e fulvo peso circa

50 kg. Cerchiamo una persona disponibile a dedicargli deltempo o uno spazio adeguato poichè ora vive in apparta-mento. Daniela 333 8660347

Offresi esperto potatore per potature ulivi, viti e alberi dafrutto in genere. Francesco tel. 339 2059883

Mercatino Bio domenica 8 giugno dalle 10.00 alle 19.00a  Montebelluna in piazza D’Annunzio si svolgerà la 5a edi-zione della manifestazione “L’alternativa esiste”. La parteci-pazione è libera e aperta a tutte le associazioni, gruppi, enti,aziende.  Info: 348 9053822 (Denis) - www.stilialternativi.org

Mercatino Bio L’Associazione Contadina Campi Colti or-ganizza a Padova, in via Ticino 5 presso CSO Pedro, ogni sa-bato mattina dalle 9.00 alle 13.30, il mercato dei piccoliproduttori locali, con prodotti da agricoltura biologica o na-turale www.campicolti.noblogs.org

L’Orto del Sole vendita diretta ortaggi di stagione daagricoltura naturale senza uso di prodotti chimici di sintesia Baone di Padova. Tel. 389 0258651 Davide.

Bioedilizia consulenze su materiali e metodologie co-struttive da architetto qualificato. Telefonare al 333 1064003Giancarlo.

Ospitalità Alessia e Marco saranno lieti di ospitarvi nellaloro nuova azienda inserita nelle colline del Montello. Az.agricola biologica “Casa La Buona Stella” a Montebelluna invia Brigata Campania, 47 - Presa XIX. Tel. 0423 600270 –www.casalabuonastella.it

Cosmesi naturale prodotti naturali per la cura del corpocertificati, totale assenza di conservanti, aromi, additivi 100%vegan, no derivati petrolio. Cell. Ornella 338 1508501, [email protected]

Giardini Bio progettazione e realizzazione di giardini na-turali; utilizzo di prodotti naturali per la cura e la gestionedel verde. Giardini d’Autore di Moro dott. Jacopo. Cell.3462136236, [email protected]

Shiatzu Trattamenti shiatzu in zona Padova con operatricequalificata. Telefonare al 340 2234540 Michela

In questo spazio i nostri soci-abbonati possono pubblicare annunci di vario tipo: ricerca e offerta lavoro, ricerca e offertaospitalità, compro-vendo, scambio..ecc. Devono essere piccoli annunci di max 250 caratteri e corredati dei riferimenti utiliall’identificazione: nome, cognome, indirizzo, telefono, mail. I primi due annunci sono gratis, dal terzo annuncio chiediamo diversare un piccolo contributo. L’annuncio va inviato entro il 10 del mese per la pubblicazione nel mese successivo all’indirizzomail: [email protected]

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49giugno 2014

Parole per riflettere

3.116 EducazioneL’arte più difficile è l’educazione. Si ricorre al compu-ter come moderna panacea. Ben pochi si rendonoconto che l’ambiente rimane la vera palestra di vita.

3.117 StupiditàDall’ignoranza nasce la presunzione, dalla presun-zione l’irrazionalità e da quest’ultima la stupidità.Quando ci salveremo?

3.118 IgnoranzaL’ignorante pensa di essere più furbo della personaistruita dalla quale cerca di carpire tutto quello che

può senza tener conto di quello che non può.

3.119 Progresso o regresso?Quale incidenza ha avuto sullo sviluppo culturaledelle folle e dei politici che le rappresentano, il pro-gresso della scienza e della ricerca? Ben poco! C’è dachiederci se è l’università che prevale sull’ignoranzao l’ignoranza che si appropria dell’università.

Giovanni Abrami

Nota: per la spiegazione del significato degli Aforismi vediarticolo a pag. 49 del Biolcalenda di Gennaio

ACCENNI D’INSIEME

La poesianon ha parole.Le parole non sanno che farsivicarie di emozioni ineffabili.

La poesianon ha immagini.Vive nelle pieghe della realtàin occasioni senza tempo né luogo,in forme che svanisconoilluminandoci,in questo volto sofferenteche si trasfigura.

La poesianon ha suoni:il silenzio sa raccontaretrame molto più sottili,a fatica percettibilitra il costante frastuono

di notizie e schiamazzibanali,che ci distrae,distratti.

La poesiaè attimo indicibile che morde il cuore.Accade e basta.Si dà, umile e sovrana,quando la vita tutt’attorno si sospendenel cielo che la sovrasta:sbigottisce.E’ intuizione,ineffabile, inimmaginabile, inudibile:incapace.Eppure,caparbia,porta all’animaogni parola ogni immagine ogni suonodel creato,nella sinfonia potente e delicatadel mistero della vitache per un attimosussurrasfuggenti accenni d’insieme.

Francesca Simeoni

Riflessia cura di Umberto Bassan

AforismiSocietà - Costume

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50giugno 2014

Festambiente Vicenza 2014 si terrà dal 24 al 29 Giugno

nel Parco Retronedi Vicenza.

Sarà un’edizionespeciale visto

che nei 6 giorni di Festival

si celebreranno i 30 anni di Legambiente Vicenza. Con i suoi 6 punti di ristorazione (Ristorante Principale, RistoVegan, BioCre-perie, BiOsteria, Gelateria Km0 e Bar Equo) il festival proporrà al pubblico una gran quantità di alimenti e be-vande sostenibili e provenienti al 90% dalla provincia di Vicenza.Vedremo la partecipazione di 130 realtà espositive tra associazioni di volontariato, cooperative, hobbisti, aziendeed enti del territorio che presenteranno i loro prodotti, progetti e idee per un mondo migliore.Molti saranno i momenti di approfondimento ambientale e sociale organizzati di concerto con i partners dellamanifestazione come Libera e il Forum Nazionale Agricoltura Sociale Tel / Fax 0444326978 - www.festambientevicenza.org - www.filmambiente.it

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51giugno 2014

SegnalazioniCOMUNICATO STAMPA

Adventure outdoor festa a San CandidoCinque giorni all’insegna dell’avventura

in totale armonia con la natura

Dal 16 al 20 luglio 2014 a San Candido – Innichen (Bolzano), cinque giorni all’insegna dell’avventura in totale armonia conla natura. Il Festival animerà l’area pedonale di San Candido e i boschi e sentieri limitrofi con tanto sport all’aperto, atleti eospiti internazionali, cinema, corsi, yoga, musica, incontri attorno al fuoco e tanto divertimento.In una cornice strepitosa, nell’Alta Val Pusteria, l’Adventure Outdoor Fest conferma per il secondo anno un calendarioricco di inediti appuntamenti per tutti gli amanti delle attività all’aria aperta, degli sport adrenalinici e del benessere psico-fisico.Si parte con un’anteprima il 10 luglio in Piazza San Michele a partire dalle ore 17.00 con stand enogastronomici, proiezionidi film d’avventura, esibizioni spettacolari e negozi aperti fino a mezzanotte. Da mercoledì 16 a domenica 20 luglio, avrà il via ufficialmente il Festival con l’apertura dell’ Outdoor Village: stand espositividi aziende dei migliori brand sportivi e partner del festival, un cinema all’aperto che proietterà i documentari d’autore inconcorso sul tema della natura, dell’esplorazione, della sfida e delle imprese eroiche di atleti extra-ordinari. Inoltre, verrà allestita un’area attrezzata per tutti gli amanti del campeggio sotto le stelle, l’ “Adventure Camping”, offrendocosì a tutti l’emozione di vivere a contatto con la natura in piena comodità.Un Info Point ben visibile, in Piazza San Michele, sarà a disposizione del pubblico per suggerire ogni attività in corso perl’intera durata del festival. Alcuni degli appuntamenti imperdibili: La sezione Yogadventure con corsi base per adulti e bambini e con lezioni specifiche per runners e climbers, guidata da in-segnanti qualificati ed esperti; Una corsa non competitiva di trail running a fianco di atleti del calibro di Marco Facchinelli,Nicola Giovanelli e Andrea Callera; Un’interessante serie di iniziative legate al benessere psicofisico, alla prevenzione dagliinfortuni sportivi e alla sicurezza in montagna; Corsi e percorsi di MTB assieme alla guida Arno Feichter; Corsi di climbingper adulti e bambini con il grande Stevie Haston, il giovanissimo Jacopo Larcher e Simone Salvagnin, climber ipovedente;Workshop video-fotografici condotti da Alessandro Belluscio e Harald Wisthaler; Emozionanti esibizioni di highline e slac-kline con Armin Holzer e Le Lepri di Misurina. E non perdetevi il lancio con la tuta alare di Chris Espen!

Questo e moltissimo altro all’Adventure Outdoor Fest… Vi aspettiamo!Per ulteriori dettagli e aggiornamenti sulla programmazione e per preiscriverti ai corsi visita:www.adventureoutdoorfest.com - www.facebook.com/AdventureOutdoorFest

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