Voci Morolane - numero 7

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Finalmente è arrivata l’estate! Tempo di vacanze, lo sanno bene i tanti bambini di Morolo, che hanno messo da parte libri e quaderni e si tuffano in una lunga stagione estiva dove partite di pallone e gavettoni saranno all’ordine del giorno. Noi intanto ci avviamo verso lo storico traguardo di agosto, quando il “nostro” giornalino compirà il suo primo anno. Nell’attesa di festeggiare tale ricorrenza non possiamo altro che ringraziare voi tutti che ogni due mesi ci leggete, ci scrivete e contribuite perciò a far crescere questa piccola realtà importante per il nostro paese, poiché sin dall’inizio “Voci Morolane” si è prefissato un obiettivo, quello di informare i cittadini di quanto succedesse nel paese, senza simpatizzare per nessuno. Non abbiamo la pretesa di dire che ci siamo riusciti al meglio, per lo meno ci stiamo provando. Sta a voi giudicare il nostro operato. Grazie ancora cari lettori! C i si accingeva, subito dopo il lauto pasto domenicale, come ogni fiorito e assolato giugno, a preparare, con sempre nuova devozione ed entusiasmo, la tanto attesa infiorata, quest’anno eccezionalmente in onore, nella stessa domenica, della veneratissima Madonna della Pace e del Corpus Domini. Come tante formiche pronte al sacrificio eccoti tutti, dalle nonne ai nipotini, riversarsi puntuali per le vie ed i vicoli del centro storico (da San Rocco alla piazza passando per San Pietro), lì piegati a comporre mille bellissime figure ricolme di profumati fiori! E giù con la fantasia a sbizzarrirsi con i vari suggestivi volti di Maria, gli emozionanti calici…... Morolo resta in serie D! Che bella infiorata! Sentita la devozione dei morolani al Corpus Domini e alla Madonna della Pace APERIODICO DI INFORMAZIONE E CULTURA All’asta un opera del Biondi a pag. 3 1998-2007 la biblioteca verso il decennale a pag. 12 ALL’INTERNO L’EDITORIALE di DANIELE TRENCA Missione compiuta, “obiettivo - salvezza” centrato per il Morolo che, in uno stadio pieno all’inverosimile, ha travolto il Tivoli. a pag. 13

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Giugno 2007 - Che bella infiorata!

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Page 1: Voci Morolane - numero 7

Finalmente è arrivata l’estate! Tempo di vacanze, lo sanno bene i tanti bambini di Morolo, che hanno messo da parte libri e quaderni e si tuffano in una lunga stagione estiva dove partite di pallone e gavettoni saranno all’ordine del giorno. Noi intanto ci avviamo verso lo storico traguardo di agosto, quando il “nostro” giornalino compirà il suo primo anno. Nell’attesa di festeggiare tale ricorrenza non possiamo altro che ringraziare voi tutti che ogni due mesi ci leggete, ci scrivete e contribuite perciò a far crescere questa piccola realtà importante per il nostro paese, poiché sin dall’inizio “Voci Morolane” si è prefissato un obiettivo, quello di informare i cittadini di quanto succedesse nel paese, senza simpatizzare per nessuno. Non abbiamo la pretesa di dire che ci siamo riusciti al meglio, per lo meno ci stiamo provando. Sta a voi giudicare il nostro operato. Grazie ancora

cari lettori!

C i si accingeva, subito dopo il lauto pasto domenicale,

come ogni fiorito e assolato giugno, a preparare, con sempre nuova devozione ed entusiasmo, la tanto attesa infiorata, quest’anno eccezionalmente in onore, nella stessa domenica, della veneratissima Madonna della Pace e del Corpus Domini. Come tante formiche pronte al sacrificio eccoti tutti, dalle nonne ai nipotini, riversarsi puntuali per le vie ed i vicoli del centro storico (da San Rocco alla piazza passando per San Pietro), lì piegati a comporre mille bellissime figure ricolme di profumati fiori! E giù con la fantasia a sbizzarrirsi con i vari suggestivi volti di Maria, gli emozionanti

calici…...

Morolo resta in serie D!

Che bella infiorata!

Sentita la devozione dei morolani al Corpus Domini e alla Madonna della Pace

A P E R I O D I C O D I I N F O R M A Z I O N E E C U L T U R A

All’asta un

opera del

Biondi

a pag. 3

1998-2007 la

biblioteca

verso il

decennale

a pag. 12

ALL’INTERNO

L’EDITORIALE

di DANIELE TRENCA

Missione compiuta, “obiettivo-salvezza” centrato per il Morolo che, in uno stadio pieno

all’inverosimile, ha travolto il Tivoli.

a pag. 13

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limitrofi. Per motivi di lavoro la signora Maria Evangelista di Roma, sta procedendo al censimen-to e alla schedatura di tutti quei siti e località, del Lazio meridionale, che presentano testimonianze legate all'An-gelo San Michele, allo scopo di verificare la distribuzione topografica dei luoghi deputa-ti a questo culto, so-p r a t t u t t o per sponta-nea iniziati-va popola-re. Grazie alle notizie reperite sul s i t o

Edificata nel 1094 in ricordo dell’apparizione di San Michele Arcangelo sul Monte Gargano in Puglia, nel corso dei secoli è crollata più volte a causa del distacco di pietre dalla parete a picco della montagna sovrastante. Oggi sono visibili le mura perimetrali ed, all’interno del-la grotta, due invasi (mortali) utilizzati per raccogliere l’acqua di scolo. Secondo alcune credenze popolari dopo aver compiuto tre giri intorno all'altare tale acqua, bevuta ed attinta per lavare le mammelle, avrebbe donato più latte alle puerpere tanto che, fino agli anni immediata-mente successivi alla secon-da guerra mondiale, la grotta era meta di pellegrinaggio di donne morolane e dei paesi

A ngelo splendente per la sua bellezza spirituale, San Mi-

chele era già considerato dagli ebrei come il principe degli angeli, protettore del popolo eletto, simbolo della potente assistenza divina nei confronti di Israele. Nell'A.T. è stato indicato come il difensore del popolo ebraico e capo supremo dell'esercito celeste che difende i deboli e i persegui-tati. Nel N.T., S. Michele è presentato come avversario del demonio, vincitore dell'ultima battaglia contro satana e i suoi sostenitori. Il suo nome in ebraico suona Mi - ka - El e significa: Chi è come Dio. La chiesa intitola-ta al Santo Patrono di Moro-lo è situata nei pressi di una grotta nell’omonima valle.

Voci MorolaneVoci MorolaneVoci Morolane

SUCCEDE A MOROLO

ASS. PRO LOCO sono state inviate alcune foto

realizzate dal nostro concitta-d i n o L u i g i B a u c o (particolarmente ringraziato dalla signora Evangelista), le quali danno una panoramica del sito e di diversi punti di osservazione lungo il cammi-no che parte da Piazza Erne-sto Biondi fino ad arrivare nei pressi della grotta, luogo dove viene celebrata la S. Messa.

delle tradizio-ni, vede il paese riunir-si e stringersi! Una partecipazione vera-mente numerosa per una celebrazione che

non smette di emozionare e di ricordarci quanto bella e colorata sia questa pace che possiamo goderci!!!

dopo la tempe-sta” e torna “l’esercito d e l l ’ i n f i o r a t a all’azione”, alla veloci-

tà della luce ad infiorare e a colo-rare le strade del paese. Ore 17.30 circa: è tutto pronto, Morolo può accogliere in sé il passaggio dell’immagine di Maria e del Cor-

po di Cristo. Nessuno ha dubitato di questo bel risul-tato in una delle poche oc-casioni rimaste che, in no-me della fede ma anche

le forme fantasiose interse-cantesi a formare magnifici giochi di colore… Quando ecco i primi nasi all’in su gridare alla di-sgrazia alla vista del cielo grigio e pieno di nuvole cariche della fatale acqua! Di lì a poco l’acquazzone. Le speranze sem-bravano già sfio-rire, la scrosciata è di quelle tipicamente tardo estive: breve…ma intensa. Le preghiere però non ces-sano e la devozione ha la meglio! Torna “la quiete

...con

tinua

dalla

prim

a pag

ina!

di LINDA PIETROPAOLI

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l’egocentrismo paranoico,

“l’incertezza dello schiera-mento” che trasformano un buon esercizio politico in un istrionico gioco di potere, di interessi e di affermazioni di se. Concludo con un

rimpianto ed una speranza: nel variegato panorama politi-co attuale, si assotigliano sempre di più le file di coloro che incarnano nella vita e nelle scelte politiche tanto elevato patrimonio umano e spirituale. Una speranza: che si continui a dar voce ad essi, non solo attraverso sporadi-che, seppure pregevoli, ap-puntamenti culturali, ma che questi passino più frequente-mente anche per altre sedi, come la scuola, e perché no, nelle famiglie, luoghi privile-giati di trasmissione di valori.

le: “una con-cezione cri-stiana della vita, se-conda la quale tanto più si è liberi, quanto più si è illuminati dal-la luce della Verità”. La “vera democrazi-a”, espressione diretta della volontà popolare, di esercizio e di rispetto di tutti i diritti di cui la persona è depositaria di: vita, salute, pari opportuni-tà, pensiero, stampa garanti-sce il fenomeno del progres-so. Senza tali presupposti, una parvenza di democrazia “che farà girare a vuoto il pen-siero e le azioni degli uomini trascinandoli…da un estremo all’altro, producendo rovinosi squilibri…” La sua vita fu un’icona, una preziosa testi-monianza: non ci fu mai posto per l’arroganza del potere,

C i sono valori “non negoziabili che a pochi è dato di vivere

con diamantina trasparenza. Certamente Gian Battista Pompi, meglio conosciuto in paese come “Checchino” apparteneva ai pochi eletti. Cristiano convinto, militante fin da ragazzo tra le fila del Partito Popolare, anche nei “tempi avversi del venten-nio”, aveva al suo attivo: un profonda insofferenza per i sistemi totalitari, per la quale aveva sofferto persecuzioni ed emarginazioni; una in-stancabile dedizione agli ideali in cui credeva ferma-mente: la libertà, la demo-crazia, quella “vera”. Negli accesi dibattiti partitici che si accesero all’aba della neo-nata Repubblica Italiana, ai quali egli partecipò con fer-vore e con grande passione politica, combatté sempre e solo le idee, mai le persone. Lo contraddistinse , così lo ricordavano i suoi amici e i più stretti collaboratori, una profonda, sincera umiltà che si fondava sulla convinzione che “L’uomo è imperfetto” e tutto ciò che promana da lui: i pensieri, le azioni, le scel-te, sono perfettibili, da qui limportanza del gruppo, “del gioco sdi squadra” e di valo-ri quali: la condivisione, la solidarietà e l’apertura al confronto. La stessa socie-tà, sosteneva, basata sui valori della libertà e della democrazia è perfettibile. Importante è che essa, co-me del resto la vita di ogni uomo, anche politico, si sostanzi di ciò che G. B. Pompi riteneva fondamenta-

SUCCEDE A MOROLO

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di MARIA LUISA ALTERI

Una foto dell’epoca che ritrae Giovan Battista

Pompi assieme a Maria-no Rumor ex Presidente del Consiglio dei Ministri

C on grande stupore abbiamo appreso il mese scorso una noti-

zia che, per molti versi, ha dell’incredibile: uno sceicco del Medioriente si è aggiudi-cato in un’asta a New York un’opera scultorea del nostro compaesano Ernesto Biondi. Si tratta di “Donna e tre bam-bini sul cammello”, opera bronzea il cui prezzo base era fissato a 30mila euro. La nostra Provincia, non poten-dosi interessare direttamente all’asta in quanto ente, lo ha fatto indirettamente per mez-zo del professor Santulli, noto studioso ciociaro, stanziando nel bilancio provinciale 60mila euro per l’acquisto dell’opera. Ma, offrendone

73mila euro, ecco che, un tanto sconosciuto quanto fa-coltoso sceicco del Dubai, si è aggiudicato, con grande sor-presa del delegato della pro-vincia, la scultura del morola-no Biondi. E così, dopo la fama raggiunta nel 1899 con i “Saturnali” (che gli valsero la vittoria del primo premio alla Mostra Internazionale di Pari-gi), dopo le svariate realizza-zioni di fontane e monumenti dislocate sia in territorio na-zionale che internazionale (vedi il monumento ai Liberta-

dores in Santiago del Cile), un po’ della fama del Biondi “vola” anche nelle sabbiose terre del Dubai...l’avrebbe mai potuto immaginare il no-stro paesano più illustre? ...eppure lo confessiamo, a noi sarebbe piaciuto di più riportarcelo a casa.

di LIA PIETROPAOLI

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menta sono stabili. La valo-

r i z z a z i o n e dell’ambiente sembra dunque occupare il primo posto nel piccolo comune lepino. In atte-

sa che il grande cantiere sarà allestito su un monu-mento simbolo del nostro paese restiamo in attesa di notevoli sviluppi che servi-ranno certamente a chiarire le idee ed formare come sempre i due schieramenti: favorevoli e contrari .

Si è tenuto lo scorso 13 maggio a Morolo presso l’auditorium comunale nei pressi della scuola media un convegno dal titolo: “Insediamenti medievali nei Lepini orientali e centrali” per far luce sulle dinamiche di insediamento delle popo-lazioni nelle nostre zone in tempi molto distanti da noi. La manifestazione organiz-zata, come di consueto dall’Isalm (Istituto di Storia e di Arte del Lazio Meridio-nale) ha visto la partecipa-zione di numerosi ospiti. Nel corso della mattinata sono intervenuti tra gli altri: Gioacchino Giammaria che ha parlato degli insedia-menti a Patrica, Morolo e Supino, Federica Romiti per quanto riguarda la zona di Sgurgola e Gorga, Ger-mana Caputo ha trattato i paesi di Montelanico e Car-pineto Romano e Federica Colaiacomo il territorio di Segni. Per maggiori infor-mazioni sull’associazione si può cliccare sul portale d e l l ’ a s s o c i a z i o n e a l l ’ i nd i r i z zo in te r ne t www.isalm.it

D.T.

E ’ stato reso noto nel corso del consiglio comunale della fine

del mese di aprile l’ambizioso progetto del recupero della Rocca dei Colonna, che domina tutta la vallata e si mostra im-ponente sopra tutte le case dei morolani. Come già sottolineato nel corso del numero di aprile nell’intervista al sindaco Silvestri l’intento è quello di rivalutare l’antico castel-lo appartenente alla nobile famiglia. Nel corso dell’assise consiliare il gruppo che fa capo all’architetto Marcello Cer-vini ha esposto il progetto di quello che saranno i primi interventi del recupe-ro della Rocca dei Colon-na. Il recupero totale della struttura è stato valutato intorno ai tre milioni di euro. Si procederà però per lotti. Per quanto ri-guarda il primo si attingerà

ad un finanzia-mento di 371mila euro, da par-te della Regione Lazio e cofinanziato per 74mila euro anche dal comune lepino. Uno sforzo necessario per le casse comunali per un progetto imponente dove le parole d’ordine saranno conservazione e garanzia della struttura. Attraverso le varie fasi si arriverà ad una rifunzionalizzazione della struttura. Tre sono le ipotesi che l’antico castello potrebbe ospitare al suo interno: un laboratorio di monitoraggio sull’inquinamento della Valle del Sacco, un centro sull’artista morolano Erne-sto Biondi o anche una risorsa storica e ambienta-le sui Monti Lepini. Nel primo lotto dunque l’imperativo sarà mantene-re in vita la struttura, i tec-nici che hanno effettuato

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SUCCEDE A MOROLO

di DANIELE TRENCA

Massimo Silvestri

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E’ ormai noto che maggio sia il mese dedicato a Maria, madre di Gesù. Nel nostro paesino i quattro venerdì di maggio presso la “Sala del Terzo Giorno”i giovani della parrocchia si sono impegnati nello studio e nel racconto di alcune tra le più famose ap-parizioni mariane.Primo tra tutti il miracolo di Guadalupe con la figura della Madonna rimastra impressa sul man-tello del messicano Juan Diego. Poi Fatima con il mi-stero rivelato ai tre pastorelli, seguito dall’apparizione, poco conosciuta ma molto interessante del Randa. Nell’ultimo venerdì si è tratta-to invece di uno dei santuari più conosciuti e visitati al mondo: Lourdes. Dopo aver narrato dell’esperienza della piccola Bernadette i ragazzi hanno descritto lo stesso luogo meta di milioni di pelle-grini. Vi chiederete cosa ci ha colpito di più? Beh il fatto che la Madonna abbia scelto persone umili e semplici per trasmettere il suo messag-gio. Persone a cui nessuno credette in un primo momen-to. Non poteva forse sce-gliersi come messaggeri un uomo tra i più dotti a cui chi-unque avrebbe creduto? No! Lei ha scelto pastori e bam-bini perché portassero nel mondo il suo messaggio: pregare per la salvezza delle anime

è la seconda domenica di

giugno, che vede di scena la S. Messa in onore della Ma-donna, la processio-ne dei fedeli, molto devoti che accom-

compagnano il quadro per le s t r a d e d e l p a e s e , l’esposizione alle finestre di drappi bianchi o coperte di merletto, come le antiche usanze insegnamo, il quadro dei combattenti dei due con-flitti mondiali e la piacevole infiorata, che i morolani si dilettano a realizzare per il passaggio della Regina della Pace. Il 9 marzo 2003 si svolse a Morolo una proces-sione e fiaccolata, caratteriz-zata dalla straordinaria usci-ta del quadro della Madonna. Numerosa fu la presenza degli abitanti morolani, che risultati uniti e volenterosi di

rivolgersi a Dio nella speranza di raggiungere la tanto sospi-rata Pace, han-no pregato durante il per-corso per pla-care la difficile crisi internazio-nale. Anche se quell’intenzione non è servita a calmare le ac-que, si conti-nuerà sempre ad implorare la Pace alla Ma-dre celeste.

Avvicinò al quadro incredulo, per ac-certarsi dell’evento, ma appena vicino alla tela l’altare tremò facendo cadere il povero uomo per terra e per la paura gli venne la febbre alta. Aneddoti a parte, proviamo ad immaginare quella scena indimenticabile: la gete com-mossa, preghiere più intense e canti che inebriavano a Chiesa, le campane suona-vano a festa radunando tutti i fedeli, sensazioni indescrivi-bili mescolate tra gioia, me-raviglia, devozione e letizia. Uno spettacolo difficile da spiegare secondo le testimo-nianze delle persone di quel tempo. Il Gesto Divino, in effetti, anticipò la fine del conflitto. Quest’anno ricorre il 91° anniversario dell’evento soprannaturale, del quale la consueta commemorazione

N avigando su internet si è notato, con grande stupore,

che è stata pubblicata, su una guida turistica la storia della Madonna della Pace; tale stupore è nato perché si narra che tantissimi anni fa, nel XI secolo, la Madonna avesse mosso gli occhi co-me segno di pace ristabilita tra supinesi e morolani. Sono sconosciute le fonti sulle quali si sono basati gli autori, ma sta di fatto che noi moro-lani abbiamo avuto la grande fortunadi aver udito dai nostri nonni o bisnonni la loro per-sonale testimonianza, la quale assicura l’evento du-rante la Prima Guerra Mon-diale. Questo ci basta per essere fiduciosi e per com-prendere che, ancora una volta, è il Bene Divino che vince. Era il lontano 29 mag-gio 1916, la Grande Guerra era in corso. A Morolo i fedeli dell’epoca, tra cui mamme, mogli e altri fami-liari dei soldati partiti in guerra, si radunarono in Chiesa, la nostra Chiesa Collegiata S. Maria As-sunta, con l’intento di pre-gare il S. Rosario, davanti al quadro della Madonna, per la protezione di quei poveri ragazzi, per la fine delle violenze degli eserci-ti delle nazioni belligeranti e delle distribuzioni dei centri abitati. La sera, durante le preghiere, la Vergine inaspettatamente mosse i suoi occhi all’insù, espressione che rappre-sentò la Sua compassione e conferma delle preghie-re. “Miracolo!” si gridò… Inoltre si racconta una

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SUCCEDE A MOROLO

di ORIETTA CIASCHI

di CHIARA LIBURDI

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SUCCEDE A MOROLO

Voci MorolaneVoci MorolaneVoci Morolane

M ercoledì 6 giu-gno si è spento per arresto car-

diaco all’età di sessanta-cinque anni il nostro amico Michele Longo. Tanti si chiederanno chi era costui e perché viene ricordato sul giornale locale. Non era un nostro compaesa-no, ma per noi dell’Avis “Gruppo Marzia Carboni” era come se lo fosse. Da diciassette anni era presi-dente della sezione Avis di Patena e cominciando da zero in un piccolo paese di appena duemila anime, ha saputo raggiungere il re-cord di 4.500 donazioni nel solo anno 2006. Più di tutte le altre sezioni dislo-cate sulla provincia di Fro-sinone messe insieme. Un personaggio che ha fatto del volontariato il suo cre-do, dedicandovi anima e corpo. L’altro giorno, a-scoltando sua moglie in lacrime ci diceva che ve-

ramente di lui si può dire che ha dato la vita per gli altri, spes-so dimenticando an-che la propria fami-glia. Michele era co-nosciuto in tutte le sezioni Avis d’Italia, non di-sdegnando mai nessun invi-to, Creando gemellaggi con città come Venezia, Torino, Rapallo ecc. E quando il mese di agosto ci invitava alla festa consueta festa del donatore a Pastena, il nostro piccolo gruppo veniva men-zionato insieme a queste grandi città, gratificandoci e stimolandoci così a continua-reOdiava la retorica, infatti io lo ricorderò, sì con il microfo-no in mano a parlare per ore, ma dove ogni suo discorso si concludeva, però, con la solita frase in dialetto: “Oh, lu chiacchiere stao a zero, cercate de i a donà, ca lu sangue manca”. Il suo sogno era quello di raggiungere

l ’ au tosu f -f i c i e n z a

ematica nella provin-cia di Frosinone. Purtroppo il tempo non gli è stato mico, ma siamo sicuri che la sua opera conti-

nuerà, anche perché ha saputo coinvolgere tanti giovani ed anche noi, più di prima, ci sentiamo obbligati ad andare a-vanti. Michele Longo non era un eroe e non verrà ricordato sui libri di storia, ma è stato sicuramente un esem-pio di vita, un uomo da imitare. Una parte di lui resterà sempre nel cuo-re di tutti coloro che hanno beneficiato del suo lavoro. In un mondo di indifferenti, con la sua scomparsa oggi, no ci sentiamo tutti un po’ più soli.

di TOMMASO EVANGELISTI

A sinistra una parte dei componenti dell’Avis di Morolo, in alto Michele Longo e qui sopra una

donazione in piazza Ernesto Biondi

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REALTA’ LOCALI

Q uello di giugno è stato senza dub-bio un mese ricco

di eventi e manifestazioni. Contemporaneamente all’ormai tradizionale infio-rata e al consueto saggio di danza, si è svolta nei giorni 8, 9 e 10 l’estemporanea di pittura. Giunta or-mai alla sua XXVIIIª edizione, il concorso promosso ed organizzato dal Comune di Morolo, dall’Assessorato alla cultura, sport e spettacolo e dall’associazione pro Loco Morolo. Il tema di quest’anno era: “ Morolo: alla scoperta di paesag-gi, scorci, bellezze

paesaggio naturale, vuoi per il silenzio e la tranquillità, per i vicoli stretti ma cavicoli stretti ma caratteristici, ogni anno l’estemporanea richia-ma a Morolo pittori prove-nienti da città lontane, che uniti a quelli del nostro pae-se, fanno della loro arte un

pittura il pubblico visitatore, sia per esaltare taluni aspet-ti di Morolo. Sono stati ben 17 i partecipanti che si sono avvicendati nei tre giorni disponibili di questa edizio-ne numero ventotto. Il vinci-tore, decretato da una giuria esperta e tecnica è stato

dro “Atmosfera in frammen-ti”; secondo classificato Aloni Rocco con il quadro dal titolo: “Morolo: volti, luci e colori” e terzo classificato Moriconi Luciano con “Salita a Morolo”. Un clima di soddisfazione si respira-va al termine della kermes-se sia da parte di organiz-zatore che dei partecipanti.

An. Fiasch.

SPAZIO AL CITTADINO Lo spazio dedicato al cittadino, è uno spazio di reclami, proteste, ma anche di proposte. E’ nostra intenzione aprire un dibattito e un confronto con tutti i cit-tadini di Morolo per sapere cosa ne pensa-no sull’ idea di antici-pare di una settimana la festa della Madonna del Piano per l’ anno 2008. Come tutti voi ben sapete, per una buona riuscita delle festa entrano in gioco alcune variabili, tra cui la più importante è il tempo buono. Da que-sto derivano poi il di-

vertimento delle gio-stre per grandi e picci-ni, le rinomate bettole e le varie manifestazio-ni pomeridiane e sera-li. Ricordare un’ annata con il sole è quasi un’ impresa per noi, forse anticipando .di una set-timana si riuscirebbe ad avere un tempo mi-gliore. Questa festa, inoltre, non ha una data fissa, come lo è invece il giorno 8 maggio, fe-sta del Santo Patrono. Si sa che capita la terza domenica del mese di settembre, ma questa può essere, per esem-pio, sia il 14 che il 21.

Ciò significa che non bisogna fossilizzarsi su una data. Ai comitati per l’ organizzazione, ai proprietari delle gio-stre e delle bettole, agli addetti alle funzio-ni religiose, bastereb-be, insomma, una sem-plice comunicazione, che renderebbe noto loro un’ eventuale anti-cipazione della festa. Inoltre, la corsa podi-stica non coincidereb-be con altre corse in ambito nazionale, quel-la delle barozzette chiuderebbe un ciclo stagionale, difficilmen-te la festa coincidereb-

be con la prima giorna-ta di campionato, e quindi, invece di dedi-carsi al calcio, ci si de-dicherebbe alle attività programmate. Pensia-mo inoltre ai bambini: se la festa venisse infat-ti anticipata, potrebbe-ro godersela di più la domenica, visto che difficilmente le scuole iniziano in quel perio-do. Ritenete validi e sufficienti questi moti-vi? Per sapere cosa ne pensate, scrivete a: [email protected]

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Voci MorolaneVoci MorolaneVoci Morolane

SUCCEDE A MOROLO

G iovedì 7 giugno presso l’auditorium, si è svolta una bel-

lissima manifestazione, che ha visto come protagonisti i ragazzi della Scuola Media Statele “Ernesto Biondi” di Morolo. In questo articolo, però, non vorrei farvi il re-soconto di quanto è avve-nuto, né il riassunto di quanto è stato rappresenta-to, piuttosto vorrei raccon-tarvi di come, quella che era nata come una sempli-ce e breve collaborazione alla realizzazione di alune coreografie, per la prima delle due rappresentazioni teatrali in programma (Il vaso di Pandora) sia diven-tata, invece, un’ esperienza umana indimenticabile! Non è la prima volta che mi capita di collaborare con dei ragazzi alla realizzazio-ne di piccoli spettacoli, o di recite in ambito scolastico, tuttavia per me è sempre una novità, una nuova av-ventura e, perché no, una “sfida” tra me e loro, per vedere se effettivamente riesco a coinvolgerli, comu-nicargli e trasmettergli emo-zioni, attraverso quella che per me è una passione da sempre, e per loro, certa-mente, solo un divertimen-to! Quest’anno ho avuto modo di preparare i ragazzi della I A e un gruppo della II A: alcuni tra loro si sono spontaneamente resi dispo-nibili, altri sono stati da me “reclutati” ed altri ancora invece, non hanno avuto tanta scelta! In ogni caso, l’inizio è stato duro per tutti (me compresa!). Le difficol-

tà maggiori, che hanno messo a dura prova la mia pazienza, sono state far vincere loro l’imbarazzo iniziale del confronto, fargli supe-rare le difficoltà nei movimenti, cercare di insegnargli il tempo giusto per questi e quindi far abituare le loro orecchie alla musica stessa. Tutto questo in un clima assoluto di sponta-netità, di risate e di scherzo, ma anche, quando c’è stato bisogno, di severità e di duri rimproveri per quelli un po’ troppo “vivaci”. Tuttavia nei vari incontri, durante i quali ci siamo preparati, il loro interes-se e la loro attenzione, per ciò che si cercava insieme di co-struire, cambiava e aumenta-va al tempo stesso e ormai la voglia di fare bene era diven-tato lo spirito giusto per arriva-re alla meta da raggiungere: ballare a tempo con la musi-ca: tutti insieme. Così giovedì mattina, l’aria era frizzante e a pochi minuti dall’inizio della manifestazione, era facile leggere sui loro volti tutti ac-caldati, l’ansia, la paura e nei

Loro occhi lucidi ed emozionati

invece, il terrore più as-soluto, e alla domanda ricorrente che ogni se-condo, a turno, ognuno di loro mi rivolgeva:

«Marta e se poi mi scordo qualcosa?» io rispondevo «Andrà tutto bene, sarete bravissimi!». Beh sono stati eccezionali! Hanno superato di gran lunga tutte le mie aspettative, hanno fatto ridere, divertire, hanno saputo, come si dice nel mondo dello spettacolo “tenere il palco” e per quello che più mi interessa, hanno vinto la sfida, perché c hnno davvero emozionati! Quello che rimane di questa meravigliosa esperienza? Gli sguardi compiaciuti e soddisfatti di questi ragazzi nell’ascoltare il suono degli applausi, i loro sorrisi splendenti, ricchi di felicità, ma soprattutto i loro occhi che mi hanno cercato per tutto il tempo, per avere forse, la mia approvazione o per trovare un po’ di conforto comunque...grazie ragazzi!

Continua l’attività della sezione del S.O.G.IT. di Morolo. Nei mesi di aprile e maggio in accordo con l'Andi (Associazione Na-zionale Dentisti Italiani) e l'autorità scolastica locale ha organizzato per gli stu-denti delle scuole medie di Morolo, Patrica e Supino una giornata di prevenzio-ne dentale rispettivamente nei giorni 14 aprile, 5 e 26 maggio. L'iniziativa si è svolta mediante la proie-zione di dvd e le spiega-zioni di due medici dentisti specializzati facenti parte dell’associazione organiz-zatrice dell’incontro. L'e-sperimento accolto favore-volmente dagli studenti ha visto la partecipazione attiva degli stessi con do-mande pertinenti e mirate. Visto il successo ottenuto è stato deciso di ripetere l'iniziativa nel prossimo anno scolastico, non e-scludendo anche se sepa-ratamente i ragazzi delle classi elementari e coin-volgendo classi di altri circoli didattici.

di MARTA PIETROPAOLI

di CARLO ALTERI

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Voci MorolaneVoci MorolaneVoci Morolane

SUCCEDE A MOROLO

L ’amministrazione co-munale di Morolo, sem-pre attenta alle proble-

matiche ed alle esigenze dei giovani, ha aderito al progetto sperimentale “Carta Giova-ni” promosso dalla Regione Lazio. La Carta Giovani è una delle azioni di sistema del piano triennale regionale 2007-2009 in favore dei gio-vani e si inserisce nel circuito EURO <26 e sarà riconosciu-ta ed utilizzabile in 39 paesi in Europa. La speciale Carta Giovani vuole assicurare una migliore qualità della vita del-le giovani generazioni, garan-tendo pari diritti e opportunità nell’accesso all’istruzione, al lavoro e alla mobilità, nonché alla fruizione della cultura, dello sport e dello spettacolo.

La Regione ha voluto caratterizzare ulteriormente la Carta, unendo alle numerosis-sime agevolazioni già previste dal circuito EURO <26 ulteriori e peculiari opportunità nello specifico contesto regionale: a)l’uso gratuito dei mezzi pubblici re-gionali nell’area extraurbana nei giorni di venerdì e sabato dalle ore 19.00 e fino alle ore 07.00 del giorno successivo); b)l’accesso a tariffe ridotte nei musei di interesse regionale e locale, nonché alle iniziative e manifestazioni culturali, musi-cali e sportive promosse o finanziate dalla Regione Lazio direttamente o mediante il tra-sferimento di fondi regionali

enti locali; c)convenzioni con

alberghi e ostelli della gioventù per favori-re la permanenza nei luoghi ove i giovani intendono recarsi durante il fine

settimana. La prima fase di sperimentazione avrà inizio nel mese di luglio 2007. La carta verrà rilasciata gratuita-mente ai giovani di età com-presa tra i 14 ed i 25 anni ed avrà durata fino al 31 dicem-bre 2008. Per averla basterà recarsi presso il Centro Informagiovani/Biblioteca del Comune di Morolo, negli orari e nei giorni stabiliti, esibire un documento di riconoscimento valido e compilare il relativo modulo di iscrizione.

I mmaginiamo cosa avrete p e n sa t o , ch e s i a l’ennesima storia del ri-

spetto per la natura e bla bla bla…e invece no! O meglio, non è così che vogliamo impostare questo nostro richiamo. Ciascu-no di noi ha ormai le tasche piene di tutti quei discorsi un po’ fantascientifici futuristici e apo-calittici sul buco dell’ozono, il taglio della foresta amazzonica, lo scioglimento dei ghiacci pola-ri…Se tutto questo rimane effet-tivamente un po’, come dire, lontano, oggi vorremmo parlare di un problema che più concreto di così si muore e che ci riguar-da tutti, e molto da vicino! Sto parlando della questione dello smaltimento dei rifiuti urbani! Come non interessarsi? Basta pensare alle immagini di una Napoli sommersa dai suoi rifiuti o, più semplicemente, aguzzare la vista dalla nostra passeggiata per focalizzare quella bella mon-

gna d’immondizia che spicca nella nostra già violentata valle! Moltissime sono le campagne promosse in tutta Italia per risol-vere uno dei problemi che più affligge la società moderna, ca-ratterizzata, per via del grandioso boom economico ed industriale di qualche decennio fa, da una produzione di rifiuti in quantità enormi… che il pianeta non rie-sce più a sostenere. Come fare dunque? Non è questa la sede per potervi spiegare ogni aspetto di questo preoccupante e ingom-brante problema né per dirvi di più su come lo Stato, ma ogni regione provincia e comune, si sta muovendo per risolvere la cosa (e vi assicuriamo che altro-ve si stanno facendo cose grandi proprio per non arrivare con l’immondizia alla gola!). Vorrem-mo solo qui, e ci riserviamo di approfondire nel prossimo nume-ro, sollecitare Morolo e ogni mo-rolano ad intraprendere o conti-

ti in vari punti strategici di Morolo, tra cui: località Soruo, Madonna del Piano, Piazza della Libertà, fermata Co.tra.l dai Lattari e al confine tra Morolo e Supino dove gira la circolare. Come potete vedere sono in luoghi dove tutti ci troviamo a passare spesso e, se ci sarà questo motivo, an-che volentieri! E’ più semplice di quel che sembra e il van-taggio è tutto per la nostra vita, per quella di chi verrà dopo di noi, del nostro paese e mi fermo qui perché la lista sarebbe troppo lunga! Basta munirsi dentro casa di qualche contenitore in più oltre al solito secchio dell’immondizia e abi-tuarsi a distinguere tra i vari materiali. Non possiamo qui per ovvie ragioni di spazio dirvi altro, ma nel prossimo numero vi aggiorneremo me-glio sulla situazione, nazionale e morolana. Ci rendiamo con-to che il tono è da grande campagna, ma ci siamo posti l’obiettivo di suscitare interes-se per qualsiasi aspetto che riguardi il paese in cui siamo nati e che portiamo nel cuore, e poi crediamo che sia questa una grande questione cultura-le: si tratta di civiltà, senso ci-vico e rispetto. In più sembra fondamentale a noi giovani ini-ziare davvero a muoverci per scrollare di dosso alla Ciocia-ria l’etichetta di zona arretrata, poco interessante e ora anche inquinata!! Ma per ottenere questo risultato abbiamo biso-gno dell’interessamento del-l’intero paese. Allora alla pros-sima, un po’ come quando ci si prepara a realizzare una grande ricetta si verifica in precedenza che ci siano tutti gli ingredienti, così anche noi abbiamo voluto tesare che ci fosse tutto l’occorrente per ini-ziare: amore per il proprio pa-ese, un po’ di entusiasmo e…contenitori per differenziare!!

Lin. Pietr.

per chi già avesse partecipato, alla fantomatica (ma basta un po’ di buona volontà e diverrà realtà) raccolta differenziata. Che cos’è e come funziona: molto in sintesi, consiste nel differenziare e quindi separare alcuni rifiuti da altri direttamente in casa nostra (il che, tanto per dirlo, dovrebbe, ad alcuni livelli, ridurre i costi e quindi anche le nostre tasse…) consentendo di recuperare, attraverso il riciclag-gio, il compostaggio ed altre pratiche previste, materiali ed energia, a tutto vantaggio della natura e delle nostre tasche! Si separano vetro-carta-plastica ed alluminio. Nel centro storico già da qualche anno è prevista la raccolta casa per casa in giorni prestabiliti, ma in tutto il paese, benché non siano stati granché calcolati, esistono, piuttosto abbandonati a prendere solo polvere e sole, i cassoni appositi (le cosiddette “campane”) situa-

di UMBERTO SATTA

Page 10: Voci Morolane - numero 7

“GLI ARTIGIANI DI MOROLO”

Voci MorolaneVoci MorolaneVoci Morolane

te producono per soddisfare l’ accurato gusto del cliente.Iniziamo la nostra ricerca andan-do a curiosare il lavoro svolto nell’ atelier “ Il Sogno ”, dove operano Gra-ziella e Annarita. Ed è a loro che rivolgo le mie doman-de… Innanzitutto la scelta del nome “ Il sogno”… «Nel nostro settore, noi cer-chiamo di soddisfare al massimo ciò che la cliente ha sempre sognato, specie per il giorno del suo “ si ” e da qui l’ idea di chiamare il nostro atelier in questo mo-do». Come avviene la realizza-zione di un capo sartoria-le? «La realizzazione dei nostri capi è interamente artigia-nale ed apprezzata da e-sperti dell’ arte sartoriale. Ogni capo prende vita dopo un’ accurata scelta del tes-suto da adattare al modello

disegnato. Quando tutto il materiale è scelto si sviluppa il cartamodello con le misure personali della cliente, si con-feziona un prototipo, a cui verranno tolti i difetti alla prima prova; dopodichè si passa al taglio del tessuto con cui sarà realizzato il capo vero e proprio. In questi passaggi la cliente ha modo di personalizzare il

C ari lettori, l’ interesse per Morolo non può limitarsi solo ai fatti

quotidiani e alle manifesta-zioni organizzate dalle varie associazioni. Morolo è un paese dove risiedono perso-ne che, ancora oggi, nono-stante le più avanzate tecno-logie, lavorano con minuzio-sa pazienza e dedizione prodotti artigianali. La loro è una vera e propria passione ed è nostro interesse dedica-re una sezione del giornalino a queste attività. La nostra è una società post-industriale e iperconsumistica, tesa a fornire beni, servizi e consu-mi di massa; una società, diremo noi, all’ ingrosso, dove tutto è commerciale e commerciabile, dove il rap-porto qualità-prezzo, specie in alcuni settori, è proporzio-nato: basso costo, qualità scadente e minima durata. Negli ultimi anni, tuttavia, si va sempre più apprezzando ciò che è l’ artigianato e cioè prodotti lavorati non in serie, realizzati con materiali scelti e di qualità, che mani esper-

che per la prima volta entra nel vostro atelier? «Abbiamo creato un ambiente caldo ed accogliente in modo che la cliente possa sentirsi sicura e rilassata per poter

provare, senza impegno, la nostra collezione, aiutandola a selezionare l’ abito che rispec-chi al meglio la sua personali-tà e che valorizzi la sua silhouette». Quella sartoriale è senza dub-bio un’ attività interessante e i suoi prodotti rendono unico e particolare colui che la sce-glie. Non ci resta che darvi appuntamento al prossimo numero, con un'altra attività artigianale morolana!!!

proprio abito, cambiando o

aggiungendo qualche particolare, tanto da ren-derlo unico. Questo può essere fatto con raffinati ricami, interamente rea-

lizzati a mano con perle, swarowski, strass e bordure di ogni tipo». Che tipo di materiale può essere scelto per un abito? «Ce ne sono di diversi tipi: chiffon, taffetas, pizzi rebro-dè, organze, o ancora, tessu-ti innovativi con fibre di me-tallo e seta, fiori di seta da applicare come dettagli moda del momento». Come aiutate una cliente

di ANITA FIASCHETTI

Page 11: Voci Morolane - numero 7

VOCI MOROLANE consiglia...

Voci MorolaneVoci MorolaneVoci Morolane

MAMMA

Mamma, sei amore,

mamma, sei calore,

mamma, sei carezza

perché del mondo sei tu la bellezza…

Mamma, sei rifugio,

mamma, sei perdono,

mamma, sei severa

perché a tuo figlio insegni la Via vera...

e quando, di neve,

la tua chioma si colora,

nei tuoi occhi tristi

si accende una stella...

e dal mio cuore,

piccolo e fragile,

una voce, o mamma,

ti guarda e canta:

dell’universo sei la Cosa più preziosa e bella...

.

MOROLO

Adagiato dolcemente Tra il verde dei monti Sei richiamo dei cuori distanti. Lontano da te, non si può stare; è sempre bello, in seno a te tornare, e insieme a te, ritrovare: Quelle notti stellate Tra il chiarore lunare… Quei puntini accesi Lungo il camminare con amici sinceri… Quei ruderi della Rocca Che con la Chiesa E il mormorio dell’acqua fanno di Te una Piazza, più unica che rara, dove si dà appuntamento l’Amicizia vera. E mentre affiora Il bel tempo passato le ore scorrono, come d’incanto… Ma, o mio Morolo, la tua bellezza è racchiusa nel cuore come dolce carezza. Per questo, ti sussurro piano Ti Amo o mio bel Morolo e poi grido: Non sentirti, mai più, Solo...

Page 12: Voci Morolane - numero 7

L e prime notizie sull’esistenza di una biblioteca a Morolo

risalgono a cavallo tra gli anni cinquanta e sessanta. La cura era stata affidata ad un gruppo di volontari, tra cui è opportuno ricorda-re il compianto maestro Ernesto Incelli.L’effettiva istituzione della biblioteca comunale risale al luglio del 1976, i cui locali furono individuati nell’edificio della scuola elementare . Nel 1988, il Comune di Morolo aderì alla Associazione Intercomunale Valle del Sacco e nel mese di giugno 1995 la professoressa An-na Maria Altieri donò al Comune di Morolo parte della biblioteca del padre Prof. Giuseppe . La dona-zione Altieri ha arricchito in modo significativo il patri-monio della biblioteca an-che per la presenza di edi-zioni rare e di pregio come le opere di Benedetto Cro-ce e di Giuseppe Mazzini. L’ inaugurazione della nuo-va sede, ubicata al piano terra della scuola media E. Biondi, è avvenuta con l’amministrazione Molinari il 3 giugno 1998 alla pre-senza dell’allora ministro delle politiche sociali l’On. Livia Turco. La biblioteca è stata intitolata al Prof. Giu-seppe Altieri, come giusto r i c o n o s c i m e n t o p e r l’imponente donazione. Si sviluppa su circa 550 mq adeguatamente attrezzati ed arredati. All’interno vi è collocato l’archivio storico e l’auditorium attrezzato per la videoproiezione La bi-

bl io teca comuna-le di Morolo con l’ A s s o c i a z i o n e In te r comuna le Biblioteche “Valle del Sacco” con-divide la gestione del patrimonio documenta-rio, del servizio di prestito interbibliotecario e della c a t a l o g a z i o n e S B N (Servizio Bibliotecario Na-zionale). Ogni biblioteca associata è dotata di una specializzazione. Il patrimo-nio librario complessivo della Associazione ammon-ta a circa 200.000 volumi. Ad oggi tutti i volumi sono catalogati su supporto in-formatico CDS-ISIS , di questi 12496 sono catalo-gati in Sebina. La biblioteca aderisce al Servizio Biblio-tecario Nazionale. In biblio-teca è collocato l’Archivio Storico Comunale che è costituito da 1387 pezzi tra registri, volumi e fascicoli. L’inventario dell’Archivio Storico è stato completato nel 1991 a cura della So-printendenza Archivistica per il Lazio. Tra i documenti

presenti figura la serie completa

dei bilanci e dei conti con-suntivi dal 1871 al 1946, i registri della cittadinanza dal 1939 in poi e completa è la serie degli atti dello stato civile. I registri

dell’archivio preunitario sono stati oggetto di un primo intervento di restauro nel corso del 2002, grazie ad un contributo della Re-gione Lazio. La bontà delle iniziative finalizzate alla presenza di un servizio culturale Adeguato ai tempi hanno consentito alla bi-blioteca comunale di Moro-lo di ottenere, nel 2002, il “Marchio di qualità” della Regione Lazio. Ciò ha si-gnificato oltre al prestigio del riconoscimento stesso, anche cospicui finanzia-menti aggiuntivi rispetto ai normali contributi con cui è stato incrementato il patri-monio documentario ed ampliato il parco attrezzatu-re.

48 i posti lettura per un patrimonio complessivo di 17909 volumi, 87 vhs e 29 cd. Tra l’altro svolge anche servizio di fotocopie, infor-mazioni bibliografiche, na-vigazione ad internet e visite guidate per le scuole. Inoltre è attivo l’ufficio Infor-magiovani il cui responsa-bile è il dott. Umberto Sat-ta, aperto al pubblico il lu-nedì dalle 15 alle 18 e il venerdì dalle 10 alle 13. Alcune attività cultuali: la biblioteca comunale o-spita ogni mese di gennaio un convegno di storia loca-le organizzato dall’Istituto di storia e di arte del Lazio meridionale (ISALM) di Anagni. In collaborazione con le scuole del territorio organizza laboratori didatti-ci, progetti di promozione alla lettura, incontri con gli autori ed attività didattiche legate all’archivio storico comunale. L’auditorium viene messo a disposizione dal Comune di Morolo an-che per ospitare altri con-vegni.

Voci MorolaneVoci MorolaneVoci Morolane

VOCI MOROLANE consiglia...

di MARIARITA POLLETTA

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VOCI MOROLANE - Sport

Voci MorolaneVoci MorolaneVoci Morolane

Missione compiuta, “obiettivo-salvezza” centrato per il Mo-rolo che, in uno stadio pieno all’inverosimile, ha travolto il Tivoli (4-1 nella gara di ritorno play out), conquistando il pass per il secondo anno in serie D. Trascinati da un fan-tastico Diego Pistolesi (autore di una doppietta), da un son-tuoso Fabio Facci (capitano e leader della formazione) e da un collettivo che ha surclas-sato gli avversari tiburtini, la squadra lepina ha tagliato il traguardo che tutti si aspetta-vano. A dire il vero, il Morolo ha sempre dimostrato di es-sere superiore ai romani alle-nati da mister Di Franco. Si era visto in campionato, con le due vittorie morolane. Si era notato anche nella gara di andata play-out vinta, tuttavi-a, dal Tivoli per uno a zero. Il divario, poi, è apparso netto nella sfida decisiva, in cui la squadra di Antonio Gaeta ha mostrato la forza, carattere e quella dose di cinismo che non guasta.“E’ stata una sof-ferenza, ma alla fine abbiamo meritato di restare in serie D, – ha commentato felicissimo il mattatore della giornata, Diego Pistolesi – sto vivendo un sogno, siglare una dop-pietta nella gara che vale una stagione è una gioia immen-sa per me che a Morolo sono nato”. Visibilmente commos-so, il presidente Angelo Co-stantini ha fatto delle conside-razioni:“Dedico questa sal-vezza al paese, – ha afferma-to il patron - e a due persone che ci hanno seguito dal cie-lo, i dirigenti Aldo Cirilli e Vin-cenzo Alteri scomparsi negli anni passati, il cui contributo

si è sempre fatto sentire”. Molto soddisfatto an-che il tecnico Antonio Gaeta, da tre anni alla guida dei biancorossi: “E’ una gioia indescrivi-bile – ha affermato l’allenatore – il merito di que-sto nostro successo va a tutta la società che anche nei mo-

menti difficili non si è mai disunita, è stata una stagione difficile, eravamo una matri-cola, ma abbiamo centrato l’obiettivo prefissato ad inizio stagione”. Ma a chi va il meri-to della vittoria salvezza? Va un po’ a tutti, come hanno rimarcato i protagonisti nell’immediato post partita. Ad una società solida e capa-ce, che si è sempre fatta tro-vare pronta ad ogni evenien-za. Ad un tecnico che, nono-stante mille difficoltà, ha po-sto il gruppo davanti a tutto e proprio dal collettivo ha rica-vato il massimo, vale a dire la permanenza in quarta serie. Ai giocatori che, sebbene abbiano vissuto alterne vicen-de, nel momento decisivo

sono tirati indie-tro. Al pubblico

ed ai tifosi di fede bianco-rossa che hanno sempre creduto nella squadra. Ed infine, allo stadio “Nando Marocco”. Perché? Vi chiederete voi. Semplice,

a parlar chiaro sono i numeri. Il Morolo ha giocato quattro gare sul terreno amico ed ha

collezionato dieci punti su dodici disponibili, contro av-versari che si chiamavano Sibilla Cuma, Isola Liri, Gui-donia e Tivoli (finalissima play-out). Il perché è spiega-to. Poter contare sul proprio campo di gioco, nel proprio paese, è stato un fattore di vitale importanza e tutti se ne sono accorti. Il mix di ingre-dienti appena citato ha porta-to il Morolo a restare in quar-ta serie. E mentre in paese ancora si festeggia per aver difeso con le unghie e con i denti una categoria troppo preziosa, nella società bian-corossa già si pensa al futu-ro. Le idee, comunque, sono abbastanza chiare. A parlare è il presidente Angelo Co-

stantini che scioglie alcuni nodi, ad iniziare dal trainer: “Il Morolo ripartirà da Antonio Gaeta, – ci ha confermato il patron – ho fatto una promes-sa al tecnico, quella di portar-lo in serie C e poi lasciarlo andare e voglio mantenere la parola data”. Quale il futuro del Morolo? “Abbiamo un progetto ambizioso, – ha affermato il massimo dirigen-te lepino – in uscita molti dei nostri giovani sono ricercatis-simi sul mercato ed in entrata già ci stiamo muovendo per potenziare la nostra squadra, statene certi l’anno prossimo ci divertiremo!”. Acquisita la salvezza, il Morolo si proietta al futuro ed un paese di ap-pena 3000 abitanti vivrà an-cora il sogno chiamato serie D.

Al centro i festeggiamenti dopo la vittoria contro il

Tivoli, qui sopra Diego Pi-stolesi, protagonista della sfida con una personale

doppietta.

di GABRIELE SCHIAVI

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VOCI MOROLANE - Rebus...

Voci MorolaneVoci MorolaneVoci Morolane

chiave 6,11: _________________________________

chiave 1,9,1,2,11: ___________________________________________________________

chiave 8,8,2,3,9: ____________________________________________________________

Nei caldi pomeriggi di giugno cosa c’è di meglio che stare ri-

lassati sul divano e provare a ri-solvere uno dei tre rebus?

Cimentatevi in questo gioco in-tramontabile e...buon diverti-

mento!!!

Page 15: Voci Morolane - numero 7

LA PAGINA “UTILE”

Voci MorolaneVoci Morolane

Per i tanti lettori morolani appassionati di poesia, un sito dove potrete trovare tanto materiale. Ed in più navigando all’interno del portale anche una speciale sezione di poesie dedicate alla Ciociaria.

SITO CONSIGLIATO

www.lapoesia.it

FERENTINO MOROLO ROMA T.NI ROMA T.NI MOROLO FERENTINO

5.17 5.22 6.39 0.10 1.22 1.28

5.48 5.53 7.07 5.38 6.36 6.41

6.24 6.29 7.39 6.25 7.30 7.35

6.58 7.03 8.18 7.25 - - 8.30

7.19 * 7.24 * 8.35 * 8.20 9.33 9.39

7.23 - - 8.35 9.20 10.31 10.37

8.07 8.12 9.25 10.20 11.32 11.37

10.03 10.08 11.26 12.20 13.31 13.37

11.14 * 11.20 * 11.25 * 12.47 * - - 13.46 *

11.15 - - 12.20 13.20 14.29 14.35

11.19 11.24 12.44 13.42 * 14.42 * 14.47 *

13.14 13.19 14.40 13.47 - - 14.42

13.17 * 13.22 * 14.40 * 14.20 15.29 15.34

14.15 - - 15.20 14.47 * 15.46 * 15.50 *

14.16 * - - 15.20 * 15.20 16.34 16.39

14.19 14.24 15.40 16.20 17.31 17.36

15.32 15.38 16.45 16.47 * - - 17.49 *

16.01 16.06 17.25 17.20 18.31 18.37

17.15 - - 18.20 17.47 * - - 18.48 *

17.19 17.24 18.40 18.20 19.31 19.36

18.13 18.18 19.20 18.47 - - 19.47

18.19 18.24 19.46 19.20 20.31 20.36

19.17 19.22 20.40 19.47 * 20.46 * 20.50 *

20.17 20.22 21.40 20.25 21.35 21.40

21.14 21.20 22.35 21.20 * 22.30 * 22.35 *

22.19 22.24 23.40 22.20 23.28 23.34 * = FESTIVI

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Voci MorolaneVoci MorolaneVoci Morolane

Voci MorolaneVoci Morolane GIUGNO 2007 GIUGNO 2007 GIUGNO 2007 --- Anno II Numero 7Anno II Numero 7Anno II Numero 7

Per info, chiarimenti ed invio articoli:

[email protected]

Hanno collaborato a questo numero:

Carlo Alteri; Maria Luisa Alteri;

Pierina Cecilia; Orietta Ciaschi;

Tommaso Evangelisti; Anita Fiaschetti;

Chiara Liburdi; Marta Pietropaoli;

Lia Pietropaoli; Linda Pietropaoli;

Maria Rita Polletta; Umberto Satta;

Gabriele Schiavi; Daniele Trenca;

Associazione Pro Loco Morolo

ABITI DA SPOSA SU MISURA - COMUNIONE - DAMIGELLE - CERIMONIA

Morolo (FR) - Via Madonna del Piano 28/b

Tel. 347.7172879 - 347.5017212

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