Voci Morolane - numero 9

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Il sole caldo, l’odore della salsedine sotto l’ombrellone, la sabbia bollente…un lontano ricordo ormai! La torrida estate ha lasciato il posto ad un ancora timido autunno. E così passano i mesi e le stagioni ma “Voci Morolane” continua ad esserci, mera consolazione forse per qualcuno, sempre gradito “evento” forse per altri (ce lo auguriamo). A giudicare dai contatti ricevuti e dalle “vendite” effettuate, però, sembrerebbe più accreditata proprio la seconda possibilità…quindi, ancora una volta grazie! Gradiremmo soltanto fare, qui, una piccola puntualizzazione: “Voci Morolane” è un giornalino che, come tanti altri, sostiene dei costi ad ogni sua uscita, pertanto il contributo di 1 euro per ogni copia, diventa sostegno fondamentale per la sua “sopravvivenza”. E allora… non dimentichiamoci: giornalino ricevuto, di lasciare la nostra parte! Anche perché, come ricorda un vecchio detto popolare: “senza soldi non si canta messa”!...buona lettura a tutti! C ome era stato accennato nel precedente articolo, lo scorso mese abbiamo avuto il privilegio di ospitare la statua di Nostra Signora di Fatima; dopo un lungo pellegrinare nelle zone dell’Est Europa la prima tappa è stata Morolo. Contemporaneamente ai festeggiamenti della Madonna delle Grazie abbiamo preso parte a molte manifestazioni, stand gastronomici per beneficenza e conferenze, che hanno contribuito a sviluppare l’incredibile scenario. Il programma si è svolto con molto impegno da parte dei nostri parroci e volontari, iniziando i primi passi il giorno 13 settembre con l’arrivo della statua verso le 10.30 del mattino; l’hanno portata in spalla fin sopra l’altare…. continua a pag 3 Pro Loco: a breve il rinnovo! Morolo accoglie la “Madre” Processione della Madonna delle Grazie, con la statua della Vergine di Fatima a far da cornice APERIODICO DI INFORMAZIONE E CULTURA Al via la Carta Giovani a pag. 10 Nuova Morolo: parte l’avventura a pag. 7 ALL’INTERNO L’EDITORIALE di LIA PIETROPAOLI Giunto al terzo anno e quindi alla scadenza naturale del mandato, l’attuale Consiglio Direttivo... a pag. 2

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Ottobre 2007 - Morolo accoglie la "Madre"

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Il sole caldo, l’odore della s a l s e d i n e s o t t o l’ombrellone, la sabbia bollente…un lontano ricordo ormai! La torrida estate ha lasciato il posto ad un ancora timido autunno. E così passano i mesi e le

stagioni ma “Voci Morolane” continua ad esserci, mera consolazione forse per qualcuno, sempre gradito “evento” forse per altri (ce lo auguriamo). A giudicare dai contatti ricevuti e dalle “vendite” effettuate, però, s e m b r e r e b b e p i ù accreditata proprio la seconda possibilità…quindi, ancora una volta grazie! Gradiremmo soltanto fare, q u i , u n a p i c c o l a puntualizzazione: “Voci

Morolane” è un giornalino che, come tanti altri, sostiene dei costi ad ogni sua uscita, pertanto il contributo di 1 euro per ogni copia, diventa sostegno fondamentale per la sua “sopravvivenza”. E allora…non dimen tichiamoc i: giornalino ricevuto, di lasciare la nostra parte! Anche perché, come ricorda un vecchio detto popolare: “senza soldi non si canta

messa”!...buona lettura a

tutti!

C ome era stato accennato nel precedente

articolo, lo scorso mese abbiamo avuto il privilegio di ospitare la statua di Nostra Signora di Fatima; dopo un lungo pellegrinare nelle zone dell’Est Europa la prima tappa è stata Morolo. Contemporaneamente ai festeggiamenti della Madonna delle Grazie abbiamo preso parte a molte manifestazioni, stand gastronomici per beneficenza e conferenze, che hanno contribuito a sviluppare l’incredibile scenario. Il programma si è svolto con molto impegno da parte dei nostri parroci e volontari, iniziando i primi passi il giorno 13 settembre con l’arrivo della statua verso le 10.30 del mattino; l’hanno portata in spalla fin

sopra l’altare….

…continua a pag 3

Pro Loco: a breve il rinnovo!

Morolo accoglie la “Madre” Processione della Madonna delle Grazie, con la statua della Vergine di Fatima a far da cornice

A P E R I O D I C O D I I N F O R M A Z I O N E E C U L T U R A

Al via la

Carta

Giovani

a pag. 10

Nuova Morolo:

parte

l’avventura

a pag. 7

ALL’INTERNO

L’EDITORIALE

di LIA PIETROPAOLI

Giunto al terzo anno e quindi alla scadenza naturale del mandato,

l’attuale Consiglio Direttivo...

a pag. 2

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comico con Mario Zamma,

ripresentando la formula del cabaret che piace e diverte. La domenica è stato il giorno della tradizionale fiera e delle barozzette che hanno richia-mato un gran numero di par-tecipanti o semplici curiosi che hanno visto “sfrecciare” questi spericolati piloti per le strade di Morolo. La serata è terminata con lo spettacolo di Ivano Antonio “El sonero de Cuba”, l’estrazione della lot-teria e gli immancabili e spet-tacolari fuochi d’artificio. Con-siderato il programma civile dei festeggiamenti e quello religioso, che quest’anno ha visto l’arrivo della Madonna di Fatima il giovedì, possiamo dire che la risposta in termini di presenze è stata più che buona anzi ottima. In ogni caso, la sensazione che pre-

che clemente, tanto che sem-brava di essere ad agosto e non a settembre, ed ha per-messo il regolare e totale svolgimento del programma previsto. Molto lavoro, tante corse, numerosi impegni, hanno accomunato i membri del Comitato nato per l’occasione ed interessato ai festeggiamenti composto da: Sergio Marchioni, Mario Ca-rinci, Riccardo Bottini, Gianni Mammetti, Roberta Pompili, Salvatore e Susy Di Bono. Si è iniziato il venerdì sera con l’orchestra spettacolo “Figli delle stelle” che ha accompa-gnato i presenti con balli latini e di gruppo. Il sabato pome-riggio è stato caratterizzato dalla corsa podistica e dal palio dei cavalli mentre, la serata, ha proposto uno spet-tacolo d’illusionismo ed uno

T ra suspance, colpi di scena e perples-sità varie che han-

no accompagnato gli addetti ai lavori, anche quest’anno si sono svolti i festeggia-menti in occasione della Madonna delle Grazie. C’è chi la chiama Madonna del Piano o Madonna Abballe ma, diciamola tutta, è la festa che segna la fine dell’estate. Qualche mese fa leggevamo sul giornalino l’idea, o forse era uno scherzo, di anticipare i fe-steggiamenti di una settima-na per evitare l’inizio delle scuole e, per i più scara-mantici, per sfuggire alle condizioni meteo birichine che, come una prerogativa del periodo, negli ultimi anni hanno accompagnato i fe-steggiamenti. Fortunata-mente il tempo è stato più

Voci MorolaneVoci MorolaneVoci Morolane

SUCCEDE A MOROLO

di ASSOCIAZ. PRO LOCO vale è quella che la festa ha inizio ufficialmente nel mo-mento in cui si sente l’odore di salsicce alla piastra e si beve il primo bicchiere di schiumo-sa birra. Non c’è pioggia che tenga: il panino, la pecora o la trippa, devono essere mangia-ti per mantenere viva una tradizione che affonda le pro-prie radici nel XVII secolo. C’è capitato di incontrare famiglie venute esclusivamente per mangiare la trippa e per porta-re i propri figli sulle giostre. Con ciò non vogliamo dire che tutto il resto è superfluo, anzi per chi non è interessato al solo mangiare, è altrettanto giusto avere delle attrattive per trascorrere momenti di puro svago e spensieratezza. Il lavoro degli organizzatori serve proprio a questo a far si che, al di là dell’aspetto cen-trale della manifestazione legato alla componente reli-giosa ed enogastronomica, la festa possa coinvolgere e soddisfare le esigenze di un ampio numero di partecipanti. Perché ciò sia possibile è necessario il lavoro e la dedi-zione di un gruppo di amici che si occupi degli spettacoli, dell’illuminazione, dei fuochi d’artificio, della lotteria, dei premi, dei manifesti e delle autorizzazioni. Tanto lavoro da svolgere e quindi un senti-to ringraziamento agli organiz-zatori che anche quest’anno ci hanno regalato quel qualcosa in più che rende la festa ogni anno sempre ricca d’eventi.

ore 12:00. Altro punto di tes-seramento aperto con orario d’ufficio è presso l’agenzia assicurativa SAI di Debora Nalli in Via Morolense, dove si possono avere informazio-ni sulle convenzioni che la SAI Fondiaria riserva ai soci Pro Loco.

l’esposi-zione dei candidati e le votazioni sino allo scrutinio dei voti e alla nomina degli eletti. Per il tesseramento, le candidature e per ricevere informazioni, verrà aperta la sede sociale presso la scuola elementare “Nazzareno Vori” (ingresso posteriore – scala d’emergenza) il giorno 27 ottobre dalle ore 10:00 alle

G iunto al terzo anno di attività e quindi alla scadenza naturale

del mandato, l’attuale Consi-glio Direttivo dell’Associazione Pro Loco dovrà cedere il passo agli eventi: nuovi candidati, nuove elezioni e nuovi eletti. Dopo l’ultima riunione del Consiglio si è stabilito di indire l’Assemblea generale dei Soci per domenica 28 ottobre 2007 presso l’Auditorium comunale per procedere alle operazioni di rito. Il program-ma della giornata prevede: alle 14 l’apertura del seggio e tesseramento, alle 15 il termi-ne della presentazione delle candidature, subito dopo

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tendevano il corteo portan-

do la Madonna delle Grazie. Destinazione campo sportivo, luo-go che ha accolto tantissime persone

morolane e dei paesi cir-

costanti per assistere alla Santa Messa, che si è conclusa di nuovo con una accompagnamento della Statua al piazzale antistante la chiesa Ma-donna del Piano; tanta emozione mescolata con gioia e tristezza, molte lacrime sui volti, sensibili-tà, euforia e felicità hanno sostenuto il momento; fuochi d’artificio e pallon-cini bianchi hanno contri-buito al congedo della Beata Vergine Maria… “Ho accompagnato con lo sguardo la Madonna fin dove la vedevo”, “La mia gioia era così grande che non riuscivo a dire nien-

te”, “Sono stato preso da una profonda emozione che non saprei descrive-re!”… In molti hanno detto queste parole e quasi tutti abbiamo provato le stesse sensazioni; una mano ma-terna ci ha sollevati da

terra per un momento, ci ha tenuti stretti a Lei per non perderci e poi ci ha lasciati, ma non per sem-pre, il tempo di imparare a camminare da soli, con Lei vicino, e di prenderLa come modello al principio delle nostre azioni e pen-sare come Ella avrebbe fatto il dovere che si sta compiendo

infondendo in tutti i parte-cipanti gioia e commozio-ne; “è stata veramente un’ emozione unica”, così si esprimevano in molti al termine della fun-zione liturgica svoltasi in Piazza Madonna del Pia-no. Successivamente la statua è stata accompa-gnata in diverse case dei malati, dove rimaneva per qualche minuto, tem-po per alcune preghiere e canti, sostenendo così la compagnia divina e poi messa a disposizioni dei fedeli nella Chiesa per venerarla. La sera, inol-tre, i membri della par-rocchia hanno pregato il Santo Rosario davanti la Madonna; i componenti dell’associazione “Luci sull’Est” hanno introdotto e spiegato l’argomento dell’apparizione mariana a Fatima, proponendo e molti video, foto e de-

pliant che illustra-vano la storia dei tre pastorelli. Hanno spiegato in modo det-tagliato le vicende accadute nel lontano 1917 e le loro espe-rienze di vita, di preghiera e di fede. Il secondo giorno la funzione religiosa è stata celebrata all’interno del ci-mitero con successiva pro-cessione; il resto del pro-gramma è stato svolto gros-so modo come il giorno precedente. Sabato 15 set-tembre, l’ultimo giorno per godere della presenza della Beata Vergine Maria, ha avuto un bel “lieto fine”… Dopo l’ordinaria visita ai malati la Statua Pellegrina ha preso parte alla proces-sione in Suo onore accom-pagnata . da moltissimi fe-deli con partenza dalla scul-tura in bronzo di Padre Pio, passando per Cerquotti e la Cona, dove altri fedeli at-

Voci MorolaneVoci MorolaneVoci Morolane

SUCCEDE A MOROLO

“ di ORIETTA CIASCHI

...con

tinua

dalla

prim

a pag

ina!

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loro sono venuti in Italia per rap-

presentare il loro Pae-se: Spagna, Francia, Portogallo, Ungheria sino ad arrivare ai fra-telli della Turchia, del

Kazakistan, dell’Australia e di Israele e Palestina. Di certo un viaggio costoso e faticoso che però non è riu-scito a fermare i giovani di tutto il mondo giunti per a-scoltare il nostro Pontefice. Durante il concerto tenutosi la sera di sabato 1 settembre ognuno ha avuto la grazia di ascoltare alcune testimo-nianze di giovani che hanno incontrato e questo Nazare-no di cui si sente tanto parla-re ha cambiato in modo me-raviglioso le loro vite. Ma l’esperienza che forse ha toccato di più è stata quella di padre Arturo Bossi, il sa-cerdote rapito qualche mese fa nelle Filippine. La testimo-nianza di un uomo umile che ha invitato i giovani, speran-za del mondo, a combattere per la fede. Messaggio ap-profondito il giorno seguente, durante la celebrazione dell’Eucarestia, da Benedet-to XVI accolto da una folla in festa. Il Papa ha invitato a non consegnarsi a questo mondo logorato dagli idoli che lo abitano. Piuttosto ha incitato i giovani a seguire Gesù, fonte unica ed inesau-ribile di amore e felicità. Un’esperienza indimenticabi-le quella dell’Agorà, esempio di fratellanza nel nome di Cristo Risorto.

“V i aspet-to a Loreto” ave-

va affermato qualche mese fa Benedetto XVI invitando i giovani italia-ni a mettersi in pellegri-naggio per la città marchigia-na. Nove giovani morolani del Cammino Neocatecume-nale sono partiti il 29 agosto dalla parrocchia romana Gran Madre di Dio alla volta della Valle di Montorso, il luogo messo a disposizione dalla Regione Marche per l’incontro col Pontefice. Pri-ma fermata: Gubbio. I nostri giovani sono stati accolti per tre giorni dalla parrocchia cittadina di Madonna del Prato. Molte persone hanno lavorato duramente, in silen-zio perché a loro non man-casse nulla. Dopo aver visi-tato la città e le diverse real-tà presenti in essa (case di riposo, centri per disabili etc.) essi hanno svolto, tra c a n t i e b a l l i , un’evangelizzazione per le strade di Gubbio, fermando le persone e portando loro una Buona Notizia: Cristo ci ha amato tanto da morire in croce per noi! Le persone hanno ascoltato e forse in alcuni di loro qualcosa si è smosso. Dopo l’esperienza gubbina i giovani sono ripar-titi alla volta di Loreto e dopo diverse ore di cammino sono giunti nella grande distesa che ha accolto l’Agorà dei giovani italiani. Cinquecento-mila ragazzi riuniti tutti sotto lo stesso ideale: Gesù Cri-

sentanti di genui-na morolanità, a

90 e a 100 anni, hanno provato l’emozione di ve-dere i loro volti proiettati sullo schermo televisivo. Tuttavia però ci sembra

importante sottolineare che tale circostanza ha portato alla luce una realtà, quella della terza età, che nel no-stro paese è tutt’altro che dimenticata. La maggior par-te degli anziani, infatti, ven-gono ancora amorevolmente accuditi con silenziosa dedi-zione, all’interno delle mura domestiche. E allora, anche in occasione della festa dei nonni, festeggiata il 2 otto-bre, ne approfittiamo per fare gli auguri a tutti questi nostri “angeli custodi”!

Qui sopra la foto di “Nonna Adele” che lo

scorso 19 settembre ha raggiunto l’invidiabile

quota di un secolo!

S aranno famo-si...a 100 anni!

No, non è il titolo di un nuovo programma tele-visivo, bensì ciò che è accaduto nel nostro paese proprio qualche setti-mana fa. E’ notizia ormai nota, infatti, che la nostra compaesana Adele farina ha raggiunto il tanto importante, quanto inconsueto traguardo del centesimo anno di età! Lo straordinario evento è stato gioiosamente festeg-giato dagli alunni e dalle maestre della scuola ele-mentare “N. Vori”, su iniziati-ve dell’assessorato ai servizi sociali del Comune, i quali hanno organizzato all’interno dell’istituto una piccola festa in onore di Adele e non solo. Invitati speciali ai festeggiamenti erano infatti anche altri anziani del paese, tutti insieme in rappresentanza di una terza età che tra “cibo buono e aria fina” sem-bra passarsela piuttosto bene tra i nostri bei mon-ti. E per questo non può che fare onore, dato che sembrano essere 34 i nostri compaesani in età compresa tra i 94 e i 100 anni. A sottolineare la straordinarietà dell’evento era presente anche una troupe televi-siva del Tg3 che ha poi dedicato al tutto un breve servizio andato in onda nell’edizione serale dello stesso telegiornale. E così, dopo averne vissute tante e viste altrettante nel loro lun-go passato,questi nostri fieri

Voci MorolaneVoci MorolaneVoci Morolane

SUCCEDE A MOROLO

di LIA PIETROPAOLI

di CHIARA LIBURDI

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SUCCEDE A MOROLO

Voci MorolaneVoci MorolaneVoci Morolane

E' una giornata come tante altre: il lavoro, la stan-

chezza, la famiglia...siamo in macchina che guidiamo tranquilli ed eccolo, di nuo-vo, sempre il solito cane randagio che ci attraversa improvvisamente davanti, rischiando anche di farci uscire fuori strada. Sbuffan-do proseguiamo, contenti che ne siamo usciti senza danni. A chi non è capitato: che si arrangi! Non ci impor-ta del suo presente, figuria-moci del suo passato o tan-tomeno futuro.Giorni fa io invece mi sono imbattuta nell'ennesimo corpicino esa-nime riverso sul ciglio della strada e ho deciso che era arrivata l'ora di agire; non avrei più tirato dritto con il cuore pieno di rabbia, con quella sensazione di impo-tenza e quei pensieri indici-bili nei confronti di chi di-sgraziatamente l'aveva inve-stito. Bisognava fare qualco-sa, evitare tutto ciò. Detto, fatto! Navigando su internet mi sono imbattuta nel sito "Cucciolissimi.it" gestito dall'Associazione Canili

Lazio. Mi sono informata e subito iscritta, dopo aver verifi-cato i loro scopi e proget-ti. L'Associazione, pre-sieduta dall'avvocato Salvucci Cristina è natu-ralmente un'organizzazione senza fini di lucro che vive di donazioni di privati che punta innanzitutto a trovare una nuo-va vita agli sfortunati "ospiti" dei canili del Lazio. Io perso-nalmente, mi occupo del cani-le di Sgurgola cercando di entrare in possesso del mag-gior numero di informazioni sugli oltre 300 cani presenti nella struttura e di quelli che vengono troppo spesso acca-lappiati. Tutto questo, per con-sentire all'associazione di po-ter dare più informazioni pos-sibili alle persone che quoti-dianamente o occasionalmen-te seguono il sito Cucciolissi-mi. Nei limiti del possibile si cerca infatti di abbinare alla foto del cane, età, taglia, ca-rattere e qualsiasi informazio-ne possa aiutare nella scelta di un'adozione. Cerco inoltre di agevolarli nel trasporto dei cani (essendo loro con sede a Roma) con staffette gestite

sempre da volontari, che da qui li trasporta-no, per seria adozio-ne, in tutta Italia. Altro scopo dell'associazio-ne è quello di migliora-re la vivibilità dei cani-li, purtroppo vere e proprie gabbie dalle quali i cani escono spesso dopo anni di sofferenze, sbrana-menti, depressione. Non hanno la possibi-lità di uscire, né alme-

in canile sarebbero morti di sicuro. In canile infatti non esistono apparecchiature idonee per fare delle lastre, dei controlli e questo per cani che spesso finiscono li per degli incidenti stradali non è di certo positivo. Un cane semi-paralizzato recu-perabile in clinica, finirebbe per diventarlo definitivamen-te in canile. Concludendo, per riassumere tutto ciò di cui ci occupiamo, non posso fare altro che dire che cer-chiamo di "rimediare" ad uno degli atti più ignobili che un uomo possa commette-re: Abbandonare un cane! Nella speranza che almeno uno di voi sia interessato ad aiutare in qualsiasi modo un cucciolone triste, vi lascio tutti i recapiti: Ceccotti Ji-tka 328/6171490 [email protected] Associazione Canili Lazio www.associazionecanililazio.it [email protected] Sito Cucciolissi-mi www.cucciolissimi.it

no di guardare ciò che non possono

toccare: l'erba, i raggi del sole, una semplice poz-zanghera d'acqua...tutto questo per loro è e rimar-rà un ricordo. Alcuni di

loro entrano cuccioli e non hanno invece neanche la possibilità di averlo questo ricordo, sono completamente ignari. Tutto questo si può indubbiamente cambiare. Come? Con il contributo di tutti o anche di uno solo di voi lettori. Una delle armi, sicuramente è la divulgazio-ne dell'esistenza del canile, di cui molti non sono a cono-scenza. Poi, sicuramente l'atto più immediato sarebbe quello da parte vostra di far entrare nelle vostre vite uno di loro: far loro tornare la gioia di vivere, di annusare un fiore, di avere di nuovo fiducia nell'uomo. Questo, vi assicuro, vi arricchirà come neanche potete immagina-re.Non è un modo di dire, un luogo comune:un cane è una gioia infinita, un antistress naturale, un compagno fede-le che mai vi tradirà! Per chi non potesse adottar-ne direttamente uno c'è anche la possibilità di farlo a distanza o di ver-sare un piccolo contribu-to generico all'Associa-zione. Oltre a gestire le adozioni infatti, essa molto di frequente si occupa a proprie, e non indifferenti, spese di far operare, curare e spesso "resuscitare" ( guardate se potete il "prima e do-po" sul sito dell'Associa-zione) cani che altrimenti

di JITKA CECCOTTI

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Voci MorolaneVoci MorolaneVoci Morolane

“GLI ARTIGIANI DI MOROLO”

Q uella del ferro è un’ età che succede a quella del bronzo

ed è caratterizzata dalla scoperta e dall’ utilizzazio-ne di questo materiale che ben si prestava per deter-minati usi, come in partico-lare per la fabbricazione

delle armi. Nella preistoria il ferro veniva ricavato diretta-mente dal minerale per riduzione in bassifuochi, utilizzando il solo carbone di legna. Il metallo era otte-nuto allo stato pastoso e mai liquido: occorreva quin-di fucinarlo per liberarlo dalle scorie. Fino al medio-evo il procedimento di pre-parazione del ferro rimase invariato, aumentarono solamente le dimensioni dei forni. Dal XV sec. alla fine del XVIII, il ferro servì per fabbricare elementi acces-sori. Nel XIX secolo, proprio grazie alle sue caratteristi-che di resistenza, elasticità

e scarsa combustibilità il ferro venne adottato nell’ edilizia come principale elemento delle ossature archi-tettoniche. Anche nel nostro Paese c’è chi del ferro non ne ha fatto solo un

mestiere, ma una vera e propria arte. Considerato che esistono a Morolo più ditte dedite alla lavorazione del fer-ro, abbiamo per questa volta, iniziato con quella della fa-miglia Carbone. Ci riserviamo, in futuro, di intervistare anche le altre. Come nasce la vo-stra ditta? La nostra ditta è un proseguo del me-stiere di tre genera-

zioni. Mio nonno faceva il mani-scalco; mio padre ha conti-nuato a fare il maniscalco e con l’ evoluzione dell’ edili-zia ha iniziato a produrre ringhiere, porte, finestre e cancelli in ferro. Io ho conti-nuato il lavoro di mio padre e oltre alla lavorazione del ferro, ho aggiunto quella dell’ alluminio, per la produ-zione di infissi. Come avviene la lavora-zione in ferro? Oltre alle moderne lavora-zioni di saldatura, stampag-gio, assemblaggio, la nostra ditta esegue ancora lavora

zioni in ferro bat-tuto, per la cui

realizzazione usiamo ancora la vecchia “ for-gia”, affiancata da forno a gas e maglio elettrico. Quali sono i prodotti

in ferro più richiesti? “Purtroppo” in questo peri-odo sono richiesti infissi blindati, quali grate, per-siane e ringhiere in ferro Che tipo di prodotti uti-lizzate per la produzio-ne? Utilizziamo principalmente ferro e profilati di allumi-nio. Consiglieresti questa attività artigianale ad un giovane? Perché? Consiglierei certamente questa attivi-tà ad un gio-vane, ma solo a condi-zione che abbia vera-mente una grande pas-sione per questo me-stiere e tanta voglia di lavo-rare!! Un cordiale ringraziamen-to va, da par-te del giorna-lino Voci Mo-rolane, a Pie-ro Carbone per averci dedicato parte del suo tempo per questa intervi-sta. Non mi resta che au

gurarvi una buona lettura e darvi appuntamento al prossimo numero, con un' altra attività artigianale!

In alto la bottega e qui sopra fabbri all’opera

di ANITA FIASCHETTI

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SUCCEDE A MOROLO

Voci MorolaneVoci MorolaneVoci Morolane

I l 28 settembre è inizia-ta ufficialmente l'av-ventura (con una vitto-

ria per 5 a 2), nel campionato di seconda categoria, della ''Nuova Morolo Calcio a 5''. Una squadra nata dall'amici-zia, dalla voglia e dall'entu-siasmo di quattordici ragazzi, tutti esclusivamente di Moro-lo. Non ce ne vogliano gli amici dei paesi vicini, ma la condizione necessaria per far parte di questa squadra, è essere morolani. L'obietti-vo, con le dovute proporzio-ni, è quello di rappresentare nei prossimi anni per il calcio a 5, ciò che la PAM è per l'atletica, ciò che l'AS Morolo è per il calcio, vale a dire un punto di riferimento e perché no, anche di vanto. L'idea di creare una squadra di calcio a 5, è partita quasi per caso questa estate, ma fin da su-bito, si capiva che l'entusia-smo e la vo-glia che ave-vamo ci a-vrebbero per-messo di rea-lizzare quella che era nata come una semplice idea. E così ci sia-mo attivati. Il primo passo da compiere, e per certi versi l’unico

che ci spaven-tava, era trova-re quelle risorse eco-nomiche necessarie per poter affrontare, nel migliore dei modi un campionato. E qui devo dire, abbiamo trovato da subito una grande disponibilità. Una menzione particolare e un ringrazia-mento, va fatto quindi a tutti i nostri sponsor, che con il loro aiuto, ci hanno permes-so di iniziare questa avventu-ra. Quindi un grazie a: Esso Bufalini Morolo, Arco snc, parrucchiere Renato Evan-gelisti, Ronan, Agip di Schia-vi Gabriele, Market Da Lucia, Ciaschi Angelo, Sporting Club La Selvotta. Come è stato detto in precedenza, vorremmo essere nei prossi-

mi anni per lo sport che prati-

chiamo un punto di riferi-mento, e per voi morolani, un motivo DI VANTO. Sì, perché crediamo che sia arrivato il momento di

far vedere e capire che anche a Morolo, ci sono ragazzi che sono in grado di dare delle soddisfazioni in ambito sporti-vo, e che quindi non bisogna andare ''chissà dove'' a cer-care ''chissà chì''. Sicuramente adesso vi stare-te chiedendo, giustamente, da chi è composta la nostra squadra Vi aspettiamo nume-rosi durante le nostre partite, che si disputeranno il Venerdì alle ore 21. Il nostro campo di gioco, per le gare in casa, lo Sporting Club “La Selvotta” di Supino. Cercheremo di tener-vi al corrente dei nostri risul-

tati, attraverso il giornalino “Voci Morolane”, tramite il nos t r o s i to in te r ne t : www.nuovamorolocalcioa5.it mentre per quanto riguarda le partite in casa, faremo al più presto de i man ifest i . Cogliamo l'occasione per ringraziare Voci Morolane, che ci ha permesso di farci conoscere. Vi aspettiamo numerosi.

di ALESSIO NERI

in alto: MAMMETTI GIANNI all. ; SILVESTRI ENRICO; PALUZZI MICHELE; SPAZIANI FABRIZIO; DE CASTRO DANIELE; CANALI ALES-SIO; TENNENINI MICHELE; EVANGELISTI LUIGI; CIASCHI ANGELO Dirigente; in basso: MANCINI MATTEO; EVANGELISTI RENATO;

SILVESTRI ANGELO; QUATTRINI MATTEO; NERI ALESSIO

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Voci MorolaneVoci MorolaneVoci Morolane

SUCCEDE A MOROLO

N ei giorni 29 e 30 settembre ha avuto luogo in

Trieste la celebrazione del trentennale del Soccorso dell’Ordine di San Giovan-ni in Italia. In tale occasio-ne è stata alla Sogit nell’aula consiliare della città una civica beneme-renza. La sezione di Mo-rolo vi ha partecipato an-che affrontando con note-

vole fatica il viaggio di andata e ritorno, con una numerosa rappresentanza di volontari, che hanno riscosso simpatia e plau-so. Dato che la sezione è la più lontana dalla casa madre è la prima del cen-trosud Italia, nel corso di discorsi ufficiali, alla pre-senza di autorità politiche locali e dai vertici Sogit di Germania ed Austria, il nome del nostro piccolo paese è riecheggiato più volte, ed allo scrivente è stato raccomandato di portare i saluti dei vertici Sogit alla nostra comunità. Nella giornata di domeni-ca si è iniziata la festività con una messa pluricon-fessionale, in onore degli

nieri nella Chiesa Evangelica Lute-rana di Trieste. Succes-sivamente i circa tre-cento rappresentanti delle quindici sezioni esistenti in Italia hanno sfilato per le vie del centro di Trieste, riscuotendo un note-vole successo e applausi. Dopo il saluto di varie autori-tà si è avuto un incontro con-viviale, dove ofognuno ha

potuto toccare con mano, le diverse realtà delle altre sezio-ni che sono state da noi morolani invidiate, perché in possesso di vari e sofisticati mezzi ed ambu-lanze. Ciò che ci consola e che si

spinge sempre a fare meglio è la nostra giovane età di appena tre anni,. Passando un po’ alla storia dell’associazione vorrei cita-re dei brevi cenni storici sulla storia dell’Ordine Cavallere-sco. L’Ordine di San Giovan-ni fu fondato intorno all’anno 1000 a Gerusalemme, esso difese i pellegrini e assistette i malati, nella battaglia nava-le di Lepanto del 7 ottobre 1571 i Giovanniti diedero un importante contributo alla vittoria. In seguito alla rifor-ma l’Ordine si divise in due grossi tronconi: l’Ordine di Malta, con sede a Malta pri-ma e a Roma poi, e l’Ordine di San Giovanni con i suoi rami tedeschi, inglesi, olan-desi e svedesi. L’Ordine di

con-

tinuo ad essere eretto da un Gran Maestro

eletto dai ca-valieri, mentre negli stati pro-testanti il Gran Maestro diven-ne il legittimo regnante. Ov-viamente en-trambi i tronco-ni continuaro-no ad operare seguendo le regole e gli ideali che per secoli aveva-no caratterizzato i Giovanni-ti, i cavalieri cessato il peri-colo mussulmano si dedica-rono completamente al loro originario compito e tutt’ora lo eseguono allestendo o-spedali, cliniche, lebbrosari, missioni, intervenendo nelle guerre con il loro personale e con i loro mezzi (navi,

aerei, treni ed ospedali da campo). Nei secoli e con l’ecumenismo molte delle divisioni di carattere etico, religioso, sono cadute ed ora i maltesi e i giovanniti cooperano tenendo alto il loro ideale gerosolimitano

di CARLO ALTERI

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carsi appena sotto un occhio. La malcapitata, essendo diventata una maschera di sangue in pochi minuti, è stata trasportata al pronto soccorso: dopo dieci giorni di prognosi, è stata sottoposta ad un delicato intervento chi-rurgico per estrarre il corpo estraneo dal vol-to.La legge parla chia-ro in materia di sicu-rezza, cita le distanze da mantenere rispetto un luogo abitato, e sot-tolinea inoltre che il cacciatore deve porsi di spalle alle abitazioni (art. 703 c.p.) Senza conta.re reati come disturbo della quiete pubblica e, ancor più grave, violazione della proprietà privata (art. 614-659 c.p.) per i qua-li sono già in corso di-verse denunce. Molte-

stituire a tutti i citta-dini, la tranquillità di una passeggiata che è dsa sempre uno dei luoghi più caratteri-stici del nostro pae-se?

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SPAZIO AL CITTADINO Purtroppo dobbiamo qui segnalare un malcostume diffusosi in questi ultimi tempi nel nostro paese. So-no state molte le per-sone che ultimamen-te ci hanno riferito che sempre più fre-quenti si fanno le “scor-ribande” in moto ed in auto per la passeggiata di Sant’Antonio. Vor-remmo allora appro-fittare per ricordare qui in questo nostro “spazio al cittadino” per rassicurare an

che le persone che ci hanno segnalato que-sti spiacevoli fatti, che non solo quella di Sant’Antonio è sempre stata una “passeggiata” ( e quindi, in quanto te-le, tratto di strada sempre percorso da pedoni!), ma anche che impennate e cor-se sono divertimento di pochi, in quanto il frastuono c0onsueto non fa altro che di-sturbare, per altro fino a tarda ora, la quiete degli “sfortu-

nati” abitanti che po-polano la zona. Rivol-giamo dunque un ap-pello a tutti gli ama-tori di “sgommate” e “testacoda” in quel di Sant’Antonio: pos-siamo cercare di re-

SPAZIO AL CITTADINO Anche quest’anno, per il piacere di qualche appassionato e la di-sperazione di molti cit-tadini, settembre ha segnato la riapertura della caccia. E’ già qualche anno ormai, che i cittadini, impauri-ti dai pallini di piombo che piovono sulle pro-prie abitazioni, sporgo-no denunce.Questa v o l t a p e r ò , l ’ “incidente” verificatosi è ben più grave: pro-prio sabato primo set-tembre, giorno di pre-apertura, un cacciatore del tutto incosciente, ha sparato ad altezza d’uomo a pochi metri da un’abitazione. Risul-tato: una donna è stata colpita in pieno, ripor-tando ferite ad una gamba, al braccio, ed al viso, dove il piombi-no è riuscito a confic-

dia forestale, che inve-ce non si è neanche presentata sul posto. L’unico che sta cercan-do di fare qualcosa è l’esponente dei Verdi, Raffaele Bianchi, ma dobbiamo essere in tanti per ottenere qual-cosa di concreto. Non è giusto essere costretti a chiudersi in casa per paura di essere “impallinati”; è molto più semplice, e soprat-tutto più utile, segnala-re questi episodi alle autorità competenti. Per la nostra sicurezza prima di tutto, e per quella dei malcapitati animali, visto che oltre ai volatili, sono stati trovati uccisi due ani-mali domestici (cani), colpiti da pallini di piombo.

N.A

plici anche gli inter-venti dei carabinieri, ma chissà come mai, poco prima dell’arrivo della pattuglia, spari-scono cacciatori e cac-ciagione (che, tra l’altro, si tratta di torto-re collarine, nonché specie protetta). Come se non bastasse, poco dopo lo spiacevole epi-sodio della donna feri-ta, nella stessa zona si sono verificati episodi di bracconaggio ai danni di cardellini (anch’essi specie pro-tetta). I canori uccelli-ni, venivano catturati con trappole rudimen-tali site tra una pianta-gione di noci, che è, appunto, una proprietà privata. E’ partita an-che stavolta la telefona-ta ai carabinieri, (ma al loro arrivo i violatori si sono dati alla fuga), ed

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VOCI MOROLANE consiglia...

Voci MorolaneVoci MorolaneVoci Morolane

di Ottobre ai giovani di età compresa tra i 14 ed i 25 anni ed avrà durata fino al 31 dicembre 2008. Per averla basterà re-carsi presso il Centro In-formagiovani Comunale il lunedì dalle ore 17:00 alle ore 18:00 ed il venerdì dalle ore 10:00 alle ore 11:00 muniti di foto-tessera, esibire un docu-mento di riconoscimento valido e compilare il relati-vo modulo di iscrizione. Gli esercizi commerciali, artigiani e di servizio del Comune di Morolo che intendono aderire al pro-getto dovranno compilare la proposta di convenzio-ne presso l’ Informagiova-ni Comunale L’ attività potrà così entrare a far parte del circuito dei Punti Convenzionati carta gio-vani EURO<26 ed essere inserita nella guida an-

L ’amministrazione comunale di Morolo sempre attenta alle

problematiche ed alle esi-genze dei giovani, ha aderito al progetto speri-mentale “Carta Giovani” promosso dalla Regione Lazio. La Carta Giovani della Regione Lazio è una delle azioni di sistema del Piano Triennale Regiona-le in favore dei giovani 2007-2009 che si inseri-sce nel circuito EURO <26 e sarà riconosciuta ed uti-lizzabile in 39 paesi in Eu-ropa. La Carta Giovani vuole assicurare una migliore qualità della vita delle gio-vani generazioni, garan-tendo pari diritti e opportu-nità nell’accesso all’istru-zione, al lavoro e alla mo-bilità, nonché alla fruizione della cultura, dello sport e dello spettacolo. La Carta verrà rilasciata gratuita-mente a partire dal mese

nuale carta giovani per te,

rilasciata ai Soci e sul sito internet dell'Asso-cia-zione Carta Giova-ni. La sottoscrizione della Convenzione è

gratuita, implica l'impegno di garantire l'agevolazione o sconto concordato e di esporre in modo visibile l'adesivo EURO<26 (consegnato in fase di for-malizzazione della conven-zione) che rende i Punti Convenzionati facilmente individuabili. Lo sconto minimo richiesto è del 10%, la descrizione dell’ agevolazione deve essere chiara e lo sconto facil-mente quantificabile. Riti-rala subito! Ti consentirà di risparmiare grazie ad age-volazioni e sconti di cui potrai fruire! «Invito tutti i giovani di Morolo - ha af-fermato il sindaco di Moro-lo Massimo Silvestri - ad usufruire dell’opportunità

offerta dalla Carta, poiché è un’occasio-ne per poter godere di agevolazioni e sconti. L’iniziativa è una nuova conferma dell’efficacia e della bontà del Centro Informagiova-ni del Comu-ne di Morolo,

di UMBERTO SATTA un servizio istituito grazie a l l a l u n g i m i r a n z a dell’Amministrazione e divenuto ormai un costante ed importante punto di rife-rimento ed orientamento per i nostri ragazzi».

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VOCI MOROLANE - Sport

P rimo scorcio di cam-pionato per il Morolo che, per il secondo

anno consecutivo, affronta il torneo di serie D. Un torneo molto differente da quello della stagione passata. Non ci sono più grandi corazzate, quali potevano essere Scafa-tese e Sibilla Cuma dell’anno scorso, quello attuale (il giro-ne G) è un raggruppamento più livellato, con un certo

equilibrio che la fa da prota-gonista. In questo frangente la squadra più forte e più continua è l’Isola Liri, prima della classe. I morolani di Antonio Gaeta hanno colle-zionato otto punti nelle prime sei giornate, frutto di due vittorie, due pareggi e due sconfitte…equilibrato anche il bilancio dei biancorossi. L’esordio, sul campo del Monterotondo non è stato dei più brillanti, almeno sotto il profilo del risultato. A vin-cere, infatti, è stata la squa-dra romana per una rete a zero (alla luce di quello che si è visto in campo, il pareg-gio sarebbe stato il risultato più giusto). Nel secondo

ad Anagni (sede temporanea delle gare interne) il neopro-mosso Cynthia. Dalla sfida con i castellani è uscito fuori un pari (1-1), con gol di Parasmo. Altro giro, altra trasfer-ta…altro pareggio. A Fra-scati, a porte chiuse, la gara si è conclusa sullo zero a zero. Per brindare alla prima vittoria, il Morolo ha dovuto attendere la quarta giornata,

quando ad Anagni è arrivata l’Arzachena. Per regolare i sardi, sono bastati i gol di Macciocca e Parasmo. Tre punti in cassaforte e tutti felici e contenti. Al quinto ciak ecco il derby sul campo dell’Isola Liri. Una sfida a tinte bianco-rosse. A vincere è stata la capolista

per tre a zero, ma sul match grava l’espulsione nel primo tempo del versatile morola-no Verrecchia che ha influito notevolmente sulla gara dei ragazzi di Gaeta. Casa dol-ce, casa, è il titolo da attri-buire alla sesta giornata di campionato. Il Morolo è tornato a giocare allo stadio “Nando Marocco”, tirato a lucido, dopo i lavori di ri-strutturazione. E riabbrac-ciando il proprio impianto di gioco, Facci e compagni hanno riallacciato il feeling con il successo, due a uno all’Albalonga. In rete i soliti Parasmo (3° gol) e Mac-ciocca (seconda realizzazio-ne). Non è un caso che il

gara, rappresenta una tappa storica per il club ed il pae-se. Per la prima volta in assoluto, il Morolo…utilizzerà l’aereo per una trasferta. Si parte alla volta della Sardegna, si va a Villa Cidro per affrontare la for-mazione della Villacidrese. Un ostacolo duro, una tappa affascinante. La settima di un percorso che può regala-re grandi soddisfazioni.

Morolo, tor-nando a gio-

care nel suo stadio, abbia ritrovato la vitto-ria. Nella struttura di Piazza Madonna del Piano, infatti, la forma-zione biancorossa è

imbattuta in serie D. L’anno scorso, nelle fasi finali e decisive del campionato (leggasi play-out con il Tivo-li), i morolani conquistarono tre vittorie ed un pareggio, mostrando grande autorevo-lezza di fronte al pubblico amico. Oggi, a distanza di qualche mese, il canovaccio è sempre lo stesso. Una gara e tre punti in cassafor-te. Chiamatelo talismano, porta fortuna…o in qualsiasi altro modo, noi parliamo sempli.cemente di fattore campo, quanto mai decisivo alle falde dei Monti Lepini. Il Morolo va, sospinto dal ca-lore del proprio pubblico e sale sempre più su in una classifica che più corta non si può, portandosi a sole tre lunghezze dalla seconda posizione. La prossima

di GABRIELE SCHIAVI

L’undici biancorosso che ha battuto l’Albalonga

Loreto Macciocca Marco Parasmo

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L’ANGOLO DELLA POESIA

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IL MARE E LA PINETA

All’ombra di una rigogliosa pineta

intrapresi a camminare

lungo un sentiero che conduce al mare;

raggiunsi del mar la sponda

dall’altro margine della pineta

e mi trovai di fronte all’azzurra distesa

crespa ne era la superficie

per lo spirar del vento

creando l’onde e il loro movimento;

e come se a rincorrersi volessero giocare

raggiungevano la riva ad una ad una

per morir nella scogliera con la bianca spuma

dalla pineta mossa dal vento

tutt’intorno l’acre odor di resine

e dal mar veniva l’odor della salsedine;

ondeggiavano le verdi chiome

al soffiar del maestrale

e parevano danzar al frinir delle cicale

solitario, un gabbiano volava in superficie

che a ricercar la preda era molto attento

con l’ali spiegate pareva giocar col vento;

vento che si placò al tramontar del sole

che dalla pineta l’odor di resine svanì

e dal mare lo spettacolo finì.

MALINCONIA

Questo senso di solitudine,

questa voglia di restare solo,

lontano dal mondo, lontano dagli altri,

in compagnia solo dei propri pensieri,

dei propri sentimenti, dei propri sbagli,

e pensare...pensare a tutto...e a niente.

Ad un immenso prato, dove poter correre

tenendosi per mano,

gustando la carezza del vento fra i capelli,

e rotolarsi, ridendo fra i fiori teneri,

guardare verso l’alto e scoprire cieli immensi,

dove nuvole giocano a rincorrersi,

e ricordare il sorriso sincero e innocente

di un bambino, e poi...

poi ritrovarsi di nuovo solo,

lontano dal mondo, lontano dagli altri,

in compagnia solo dei propri pensieri,

dei propri sentimenti, dei propri sbagli,

e pensare...pensare a tutto...e a niente!

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VOCI MOROLANE - Bambini

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L e vacanze estive sono appena tra-scorse ed anche

quest’anno, puntualmente, è ricominciata la scuola. E’ questo un momento impe-gnativo per i bambini e per mamma e papà. Rientrare nei ranghi cittadini non è sempre facilee tornare a scuola non è sempre un piacere. I compiti da fare, le interrogazioni da prepa-rare...ed ecco che anche le lezioni possono trasformar-si in un vero stress. Per ovviare a nervosismi e facce tristi, l’importante è cominciare con il piede giusto. La scuola è sempre l’inizio di una grande av-ventura, è il “primo debut-to” nella società, che con-durrà il “piccolo uomo” ver-so grandi conquiste. Le ore trascorse a scuola devono rappresentare un momento di gioia, di gioco e parteci-pazione...come un tempo, quando la scuola era vis-suta come un piacere, una scoperta continua, quando aprire un libro di matemati-ca era come varcare le

porte di un mondo in-cantato, scoprire che i numeri poteva-no rivelarsi qualcosa di utile, importante ...soprattutto andare a scuola significava poter incontrare gli amici, costru-ire dei legami che, se ben coltivati, si trasformavano in amicizie vere e fraterne. Oggi, sette bambini su cento sof-frono di “mal di s c u o l a ” , r i sento no dello spirito di competi-zione e di inadegua-tezza. Sob-barcarli di responsa-bilità, dove-ri, impegni extrascolastici, li trasporta in un mondo degli adulti. Senza però possedere i requisiti per affrontare le difficoltà. La-sciamo ai bambini il loro tempo, quello in cui a vol-

te, tutto è risolvibile con un semplice t o c c o della bac-c h e t t a ma g i c a ! La cam-p a n e l l a s u o n a ogni mat-tina ine-

tutta la comunità. Il compito degli adulti, allora è quello di aiutare i “piccoli” a guar-dare agli impegni nella giu-sta prospettiva. Agli inse-gnanti, genitori e in genera-le a tutti coloro che ruotano attorno al “pianeta scuola”, spetta il compito, certa-mente non facile (e mai valorizzato abbastanza) di far sentire i bambini real-mente protagonisti, in una scuola libera e aperta al nuovo, che formi cittadini responsabili, capaci di as-sumere un ruolo attivo quanto possibile, divertente e coinvolgente, perché i migliori alleati della scuola sono l’entusiasmo e la pas-sione e il peggior nemico è la noia! Buona scuola a tutti!

sorabile ed è sta-to così per buona

parte della vita di ognuno di noi. Che piacere dere i piccoli che si affrettano a varcare la porta dell’aula, il loro sguardo sereno, la

mente ancora sgombra da incombenze, appuntamenti, esami! Le interrogazioni e i compiti in classe devono essere vissuti ed affrontati

come un gioco, cer-t a m e n t e serio, ma pur sempre un gioco...e non importa il risultato, l’importante è svolgere il compito con impe-gno...come in una gara, dove ciò

che conta è partecipare, dare il meglio di sé, essere li con i compagni di classe, gli amici, le “piccole cana-glie” con lke quali condivi-dere giornate, che avrem-mo voluto non finissero mai! Perché la scuola per i piccini deve, infondo, esse-re soprattutto questo: luogo di aggregazione, di gioco, di svago, dove, tra una cor-sa ed un viaggio nella fan-tasia, lanciare l’occhio al sussidiario e agli esercizi di grammatica. L’avventura scolastica è una sfida al tempo stesso educativa, professionale.le e di parte-cipazione che coinvolge

di TOMMASO GRECCO

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“LA GRANDE MUSICA PER MOROLO”

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Q uando nel 1973 uscì nelle sale cinematografiche di tutto il mondo il capo-lavoro di William Friedkin “ l’ Esorcista “, il terrore pervase i milioni di spettatori che assi-stettero alle proiezioni, an-che con malesseri e scene di isteria collettiva. Contribuì non poco anche una parte della colonna sonora che per di più non era neanche stata scritta appositamente per il film. Ebbene si, perché quella che molti conoscono come la colonna sonora del film “ l’ Esorcista “, in realtà il regista (Friedkin) l’ ha pre-sa in prestito da un giova-nissimo musicista alla sua opera prima da poco uscita sul mercato discografico sotto il titolo di “ TUBULAR BELLS “. Il musicista in que-stione risponde al nome di MIKE OLDFIELD e nel 1973 aveva 20 anni, cosa di per sé non straordinaria, se non per il fatto che Mike sapeva già suonare alla perfezione tutti gli strumenti che utiliz-zerà poi nel disco, inciden-dolo completamente da solo. Siamo di fronte ad un capolavoro di rara fattura ed esecuzione, diviso in due movimenti completamente strumentali con il primo che inizia con il famosissimo riff ossessivo che avvolge l’ ascoltatore in un teorema a “ spirale “ che incanta ed “ esorcizza”! Tutto il disco è caratterizzato da continui cambiamenti di ritmo e stile musicale, con momenti di assoluto relax seguiti da

del lavoro e dell'amo-

re con Margherita Buy e Antonio Albanese. Del regista Dario Ar-gento sarà presentato

l’attesissimo La terza Ma-dre. Il film chiude la celebre trilogia del terrore comin-ciata con Suspiria e seguita da Inferno. Durante la ceri-monia di apertura del festi-val sarà consegnato un premio alla carriera a So-phia Loren. Nell’attesa che il Festival abbia inizio cosa accade nelle nostre sale cinematografiche? Da qua-si un mese c’è un film che sta avendo un enorme suc-cesso: I Simpson, il film. Per la prima volta la buffa e stravagante famiglia appro-da al cinema e il pubblico si diverte. La sventura del capofamiglia Homer, re-sponsabile ignaro di un disastro ecologico (getta nel lago di Springfield una quantità spropositata di escrementi del suo adora-bile maialino), dà vita ad una serie di geniali ed esi-laranti trovate che fanno ridere a crepapelle. Il film, al tempo stesso, rappre-senta una lucida e amara riflessione sulle possibili conseguenze delle cata-strofi ambientali. Da non perdere.

attimi di frene-sia e intensità,

sapienza e dovizia di mestiere da un Oldfield che dimostra di essere davvero un musicista completo a soli 20 anni. Il nome “ TUBULAR BELLS “ deriva dallo

strumento composto da tubi metallici diritti di diversa lun-ghezza che percossi emetto-no un suono simile a quello delle campane ( in inglese “bells” ) e di cui Oldfield ne dà un eccellente esempio nel meraviglioso finale del primo movimento, dove in un susse-guirsi di stru-menti che entra-no uno alla volta su di un giro armonico ripetiti-vo, affida proprio alle Tubular bells il compito di chiudere il brano e di ride-stare l’ ascolta-tore dall’ ipnosi in cui la trama musicale lo ave-va incatenato. Per quanto riguarda la seconda parte, da segnalare il meraviglioso “ s o l o ” d i c h i t a r r a “ambient” (traccia 16), che dà esattamente l’ idea della gran-de tecnica chitarristica di Mike Oldfield. Attualmente sono riuscito ad avere il disco in versione DVD-AUDIO in sur-round 5.1 ad alta risoluzione audio, e posso solo dirvi che ascoltarlo così è una sensa-zione veramente “avvolgente” ed emozionante, che ridefini-sce il concetto di “ascolto”. Invito chiunque voglia saper-ne di più a contattarmi via mail : [email protected]

Q u e s t ’ anno niente polemiche. Se

la scorsa edizione di Cinema Festa Interna-zionale di Roma, infatti, era stata caratterizzata da nu-merose controversie a causa della contiguità con un festi-val ben più noto, quello di Venezia, quest’anno la ma-nifestazione cinematografica romana, forte del clamoroso successo ottenuto nella pri-ma edizione, intende affron-

tare una nuova sfida: aumentare il consenso e l’afflusso del p u b b l i c o durante i giorni della r a s s e g n a . La festa del cinema di Roma aprirà i battenti il

18 ottobre e durerà per ben dieci giorni. Grandi star inter-nazionali attraverseranno il red carpet dell’Auditorium Parco della Musica che co-me lo scorso anno sarà il cuore della manifestazione. Saranno presenti ad esem-pio il celebre regista Francis Ford Coppola e le icone hollywoodiane Tom Cruise, Robert Redford e Cate Blan-chett. Il cinema italiano pren-derà parte all’evento con importanti anteprime. Silvio Soldini presenterà il suo nuovo film Giorni e nuvole, dramma sociale sulla perdita

di ALESSANDRO BIGIARINI

di MARIANA DE ANGELIS

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LA PAGINA “UTILE”

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Un sito sobrio, sia graficamente che di contenuti. Al suo interno storia del territorio, leggende, cucina, news, eventi tutto dalla Ciociaria, in più una sezione dedicata ai prodotti tipici della no-stra zona.

SITO CONSIGLIATO

www.laciociaria.it

FERENTINO MOROLO ROMA T.NI ROMA T.NI MOROLO FERENTINO

5.22 5.27 6.39 0.10 1.22 1.28

5.48 5.53 7.07 5.38 6.36 6.41

6.24 6.29 7.45 6.25 7.32 7.37

6.58 7.03 8.18 7.25 - - 8.30

7.19 * 7.24 * 8.35 * 8.20 9.32 9.39

7.23 - - 8.35 9.20 10.31 10.37

8.07 8.12 9.27 10.20 11.31 11.36

10.03 10.08 11.26 12.20 13.31 13.37

11.14 * 11.20 * 12.25 * 12.47 * - - 13.46 *

11.15 - - 12.20 13.20 14.28 14.34

11.19 11.24 12.44 13.42 * 14.42 * 14.47 *

13.14 13.19 14.40 13.47 - - 14.41

13.17 * 13.22 * 14.40 * 14.20 15.28 15.34

14.15 - - 15.20 14.47 * 15.46 * 15.50 *

14.16 * - - 15.20 * 15.20 16.33 16.38

14.19 14.24 15.40 16.20 17.30 17.36

15.32 15.38 16.45 16.47 * - - 17.49 *

16.01 16.06 17.25 17.20 18.31 18.36

17.15 16.36 17.40 17.47 * - - 18.48 *

17.19 17.24 18.40 18.20 19.31 19.36

18.19 18.24 19.46 18.47 - - 19.47

19.17 19.22 20.40 19.20 20.31 20.36

20.17 20.22 21.40 19.47 * 20.46 * 20.50 *

21.14 21.20 22.35 20.25 21.34 21.40

22.19 22.24 23.40 21.20 * 22.30 * 22.35 *

22.20 23.28 23.34 * = FESTIVI

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Voci MorolaneVoci Morolane OTTOBRE 2007 OTTOBRE 2007 OTTOBRE 2007 --- Anno II Numero 9Anno II Numero 9Anno II Numero 9

Per info, chiarimenti ed invio articoli:

[email protected]

Hanno collaborato a questo numero:

Carlo Alteri; Pietro Astazi:

Alessandro Bigiarini; Jitka Ceccotti;

Orietta Ciaschi; Mariana De Angelis;

Anita Fiaschetti; Tommaso Grecco;

Chiara Liburdi; Alessio Neri;

Lia Pietropaoli; Umberto Satta;

Gabriele Schiavi;

Associazione Pro Loco Morolo;

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