Voci Morolane - numero 28

16
Valle del Sacco: le ultime novità A due anni di distanza dalla visita dell’ex Presidente Marrazzo, è ancora emergenza? Polentata: l’attesa la rende migliore L’arte di impagliare i cesti a pag. 7 Il Morolo Calcio piange Franco Paluzzi a pag. 12 ALL’INTERNO Con il prossimo numero Voci Morolane raggiungerà quota 30 uscite (considerando an- che il numero 0). Questo che avete tra le mani è il primo numero del 2011. Abbiamo voluto riprendere il discorso, tristemente noto, della Valle del Sacco per vedere come stanno le cose. Cosa è cam- biato dalla visita di Marrazzo a Morolo avvenuta due anni fa? La speranza di tutti è quella che al più presto si possa mettere la parola fine a questa emergenza nazio- nale. I cittadini sembrano es- sersi rassegnati al loro des- tino, quello di avere un fiu- me ed una valle inquinata. Eppure c‟è ancora chi perio- dicamente combatte questa battaglia convinto di arrivare prima o poi ad una riso- luzione. In questo numero non mancano inoltre gli ap- puntamenti invernali: la po- lentata, la festa della Befana e la neonata sagra dei fra- scategli. Tra le altre notizie, come sempre musica, sport e le nostre rubriche: quella inerente alla tradizioni morolane ed una “new entry” dedicata alle curiosità del nostro paese. In attesa della primavera vi auguriamo una buona lettura. L’EDITORIALE di DANIELE TRENCA La polentata del 2011 verrà certamente ricordata come una di quella più desiderata. Si è rinnovata la tradizione in Piazza Biondi domenica 6 febbraio, mentre due settimane prima, il 16 gennaio al Largo del Sorbo si era dato inizio ad uno dei piatti più celebrati della tradizione morolana. a pag. 2 L uglio 2005, decine di mucche “colpevoli” di aver bevuto lungo il corso del Rio Mola Santa Maria di Anagni, affluente del Fiume Sacco, muoiono avvelenate dal cianuro. Una moria di bestiame che è diventato in simbolo mediatico di un' emergenza ambientale per anni sottaciuta dalle istituzioni addette al controllo. In quei giorni drammatici diversi rappresentanti istituzionali hanno sfruttato l'effetto delle telecamere per promettere interventi concreti... continua a pag. 9

description

Febbraio 2011 - Valle del Sacco: le ultime novità

Transcript of Voci Morolane - numero 28

Page 1: Voci Morolane - numero 28

Valle del Sacco: le ultime novità A due anni di distanza dalla visita dell’ex Presidente Marrazzo, è ancora emergenza?

Polentata: l’attesa la rende migliore

L’arte di

impagliare

i cesti

a pag. 7

Il Morolo

Calcio piange

Franco Paluzzi

a pag. 12

ALL’INTERNO

Con il prossimo numero Voci

Morolane raggiungerà quota

30 uscite (considerando an-

che il numero 0). Questo che

avete tra le mani è il primo

numero del 2011. Abbiamo

voluto riprendere il discorso,

tristemente noto, della Valle

del Sacco per vedere come

stanno le cose. Cosa è cam-

biato dalla visita di Marrazzo

a Morolo avvenuta due anni

fa? La speranza di tutti è

quella che al più presto si

possa mettere la parola fine

a questa emergenza nazio-

nale. I cittadini sembrano es-

sersi rassegnati al loro des-

tino, quello di avere un fiu-

me ed una valle inquinata.

Eppure c‟è ancora chi perio-

dicamente combatte questa

battaglia convinto di arrivare

prima o poi ad una riso-

luzione. In questo numero

non mancano inoltre gli ap-

puntamenti invernali: la po-

lentata, la festa della Befana

e la neonata sagra dei fra-

scategli. Tra le altre notizie,

come sempre musica, sport

e le nostre rubriche: quella

inerente alla tradizioni

morolane ed una “new entry”

dedicata alle curiosità del

nostro paese. In attesa della

primavera vi auguriamo una

buona lettura.

L’EDITORIALE

di DANIELE TRENCA

La polentata del 2011 verrà certamente ricordata come una di quella più desiderata. Si è rinnovata la tradizione in Piazza Biondi domenica 6 febbraio, mentre due settimane

prima, il 16 gennaio al Largo del Sorbo si era dato inizio ad uno dei piatti più celebrati della

tradizione morolana.

a pag. 2

L uglio 2005, decine di mucche “colpevoli” di aver bevuto lungo

il corso del Rio Mola Santa Maria di Anagni, affluente del Fiume Sacco, muoiono avvelenate dal cianuro. Una moria di bestiame che è diventato in simbolo mediatico di un' emergenza ambientale per anni sottaciuta dalle istituzioni addette al controllo. In quei giorni drammatici diversi rappresentanti istituzionali hanno sfruttato l'effetto delle telecamere per promettere interventi concreti...

continua a pag. 9

Page 2: Voci Morolane - numero 28

SUCCEDE A MOROLO

M ai come quest‟anno la

Tradizionale Polentata di Sant‟Antonio è stata così attesa e desiderata. Doveva svolgersi domenica 23 gennaio, tutto era pronto, ma a causa del maltempo il Direttivo della Pro Loco di Morolo ha deciso di rimandarla. Dopo varie consultazioni meteorologiche, visto anche la pioggia di domenica 30, abbiamo deciso che il 6 febbraio sarebbe stata la data esatta e stavolta a farla da padrone è stato il sole! Una giornata primaverile che ha spinto molti ad uscire di casa e a trascorrere una domenica all‟insegna del buon cibo e del divertimento. In piazza Ernesto Biondi, a fare da cornice, l‟ormai consueto mercatino artigianale, con lavorazioni tessili, di bigiotteria e per i più

affamati lo stand del ciammellone

morolano, diventato 7 mesi fa prodotto tipico del Lazio. Alle 13, puntuale come sempre, la polenta con sugo di carne di maiale ha deliziato i palati dei presenti; per chi poi ha voluto sono seguiti panini con salsiccia, pancetta e quest‟anno anche

broccoletti e peperoni.

Ce n‟era per tutti i gusti e il tutto accompagnato da del buon vino rosso. Ad allietare la giornata le musiche popolari del gruppo folk Parquarìa di Montelanico. Come direbbe un vecchio proverbio “il gioco è valso la candela”; così è stato anche per la Polentata; una giornata impegnativa, ma divertente e ricca di soddisfazione. Un

particolare ringraziamento va a tutti coloro che si sono adoperati per l‟ottima riuscita della manifestazione e a tutti coloro che ogni hanno partecipano. Non resta che darvi appuntamento

alla Polentata 2012!

Qualche scatto della Polentata 2011 in piazza

Ernesto Biondi

di ASS. PRO LOCO

D omenica 13 marzo è in programma la seconda Sagra

dei Frascategl i nel quartiere di San Pietro. Dopo il mese “dedicato” alla polenta, iniziato domenica 16 gennaio con la festa al Largo del Sorbo, organizzata dal comitato Sant‟Antonio Abate, e quella in piazza il 6 febbraio, si proseguirà a San Pietro. Nel corso della giornata, allietata dal gruppo folkloristico “Chigli de „Mbrolo”, sarà possibile degustare prodotti tipici morolani allestiti nelle varie cantine e mangiare i frascategli nei vari gusti. Il tutto sarà accompagnato da tanto buon vino proveniente dalle vigne morolane. A fare da contorno a questo piatto, che in passato era mangiato dai nostri a n t e n a t i , n o n mancheranno i panini con salsiccia e pancetta oltre a tan te so rpr ese . V i aspettiamo tutti a San Pietro domenica 13 per “Vivere il Quartiere”.

D.T.

Page 3: Voci Morolane - numero 28

SUCCEDE A MOROLO

I l fans club N o m a d i ringrazia tutti coloro

che hanno partecipato alla X edizione della “Festa della Befana” che si è svolta lo scorso 6 gennaio presso la sala del “Terzo Giorno” a Morolo. Come tutti gli anni è stato un vero successo, trascorrere una giornata insieme e nello stesso tempo aiutare chi soffre, una cosa bellissima. Quest‟anno abbiamo deciso di collaborare con l‟Amref, portando avanti il progetto della costru-zione di un pozzo in Africa. Circa 40 miliardi di ore lavorative in Africa sono spese per andare ad attingere acqua da fonti spesso contaminate: un peso sociale che ricade sulle donne e sulle bambine.

Pensate che l‟acqua impura e la mancanza di igiene costituiscono la seconda causa di morte tra i bambini nel mondo! I numeri delle c o n d i z i o n i s a n i t a r i e dell‟infanzia in Africa parlano

chiaro e non l a s c i a n o

scampo. Su mille bambini che nascono 104 non raggiungono il primo anno di età. Dodicimila bambini africani muoiono ogni giorno a causa di malattie facilmente prevedibili, causate da povertà e mancanza di acqua

potabile. Il Nomadi Fans Club ha deciso di fare questa campagna di sensibilizzazio-ne e raccolta fondi per far conoscere ciò che succede in Africa e costruire un pozzo di

acqua pulita, un piccolo gesto, che certamente potrà salvare molte persone, soprattutto molti bambini. Vi rinno-viamo l‟invito per la festa conclusiva della nostra campagna, che faremo il prossimo

mese di luglio. Vi aspettiamo numerosi, portate con voi amici, partenti e amici di amici così da trascorrere delle serate in allegria. Il Fans Club ringrazia tutti e vi saluta: “Sempre e solo

Nomadi”. Ricordate sempre che “una goccia d‟acqua è per tutta la vita, e il destino non lo

scegliamo noi!”.

di NOMADI FANS CLUB

I c a c -ciatori ed il loro impegno

s o c i a l e . A n c h e quest‟anno, per il secondo consecutivo la sezione Federcaccia di Frosinone, presieduta dal cav. Giovanni Martini e la collaborazione con quella del nostro paese, diretta da Ennio Fiaschetti si sono recati in Abruzzo nel paese di San Pio delle Camere, per rinnovare la donazione dei testi scolastici ed i l m a t e r i a l e d ida t t i co a l le scolaresche. Il paesino, di appena 600 anime si trova in provincia de L ‟ A q u i l a . P r e s e n t i all‟incontro il sindaco del comune abruzzese che ha ringraziato l‟impegno dei cacciatori della nostra provincia per il sostegno ai ragazzi. “La caccia non è solo un motivo di a b b a t t i m e n to d e l l a selvaggina - ha detto il

p r e s i d e n t e p r o v i n c i a l e

Martini - ma vive soprattutto di impegno s o c i a l e . L a Federcaccia ha in

cantiere uno studio tecnico-scienti f ico in alterna tiva a l l ‟ Ispra . Quello che si potrebbe

chiedere è la modifica delle 20 giornate di mobilità della caccia migratoria, che siano estese anche alle regioni limitrofe”. L‟incontro in terra abruzzese è stata soprattutto l‟occasione per rinnovare il sodalizio c o n l ‟ a s s o c i a z i o n e ciociara e questa terra, tanto vicina a noi, non

solo geograficamente.

di DANIELE TRENCA

Gli studenti abruzzesi

Page 4: Voci Morolane - numero 28

SUCCEDE A MOROLO

A nche se si assiste ad una società in rapida

trasformazione, a Morolo continua a resistere a tutto ciò un personaggio ormai quasi unico nella sua passione: Luigi

Bauco, uno degli ultimi artigiani. Salendo per via Cavour e andando verso piazza Ernesto Biondi si

può notare il suo laboratorio, anzi, forse sarebbe più giusto dire un piccolo "museo" perché vi è racchiuso di tutto.... da capolavori in legno a quadri con colate di p i o m b o . M o l t o interessante è il kit di attrezzi per la lavorazione del legno lasciatogli in "eredità" da "Alfredo 'i falegname". Un appunto particolare merita l'ormai famoso Presepe fatto di bellissime miniature di scorci del nostro paese. Presepe che ogni anno Luigi arricchisce di nuovi p e r so n a g g i , m a g a r i rappresen-tati anche nella

l o r o g e s t u a l i t à abitudinaria, nei loro difetti, nei loro pregi.... Insomma, una vera perla per estimatori e non che hanno a cuore l'arte e la bellezza

d e l n o s t ro p a e se . Visitando tal luogo, ci si r iappropr ia d i quei vocaboli ormai in disuso.

La scuola di Luigi, più che di apprendistato è stata d'intuizione, dote naturale che gli permette un'abilità unica. Ad esempio, con una semplice radica d'albero sa realizzare uno s p l e n d i d o lampadario. Su iniziativa della signora Barbara Marotta, durante le feste natalizie ha allestito una toccante mostra con foto d'epoca r i p e r c o r r e n t i quasi per intero la storia del

n o s t r o paese nel

se co l o sc o r so , mostra fotografica questa che forse avrebbe meritato b e n a l t r a

considerazione, magari un'esposizione in piazza in occa s ione de l la

Polentata di Sant'Antonio ma, nessuno l'ha richiesta (e la Pro-Loco?). Una piccola critica vorrei rivolgerla anche a questo giornale che spesso mi ospita. Visto il significativo nome "Voci Morolane", forse era il caso di ascoltare quella di Luigi già da un pezzo… Purtroppo il nostro è un paese che rispecchia in tu t t o e p e r tu t to l'andamento della politica nazionale: si è sempre in "campagna elettorale"! Appena terminatane una,

se n za i n te r va l l i s i ricomincia ad affilare le armi per quella prossima

ventura; forse sarebbe il caso di fermarci un attimo a riflettere. Riflettere ad esempio sulla fortuna che si ha nell'essere nati in una piccola comunità come la nostra, dove ci si conosce quasi tutti, dove si può avere un rapporto diretto

con le istituzioni senza lungaggini burocratiche. Dove , per fo r tuna , d e g r a d o , v i o l e n z a , mancanza di sicurezza ancora non minacciano la no s t ra q u o t i d i an i tà . Insomma,dove si può ancora dire (speriamo sempre)che il nostro tessuto sociale è sano ma, per conservarlo tale è richiesto uno sforzo da parte di tutti con sempre p i ù m o m e n t i d i agg regazione e d i confronto, mettendo da parte tante polemiche

inutili che non portano a nulla.

di TOMMASO EVANGELISTI

Il presepe di Luigi fotografato qualche anno fa

Luigi nel suo “laboratorio”

Page 5: Voci Morolane - numero 28

SUCCEDE A MOROLO

C a r i lettori, è proprio così,

dal 31 dicembre 2010 è andata in pensione Mi lena Bauco, una fioraia storica del nostro paese! Dopo ben

30 anni, Milena ha lasciato il suo regno di piante e fiori, per concedersi un po' di sano e meritato riposo! L'attività fu avviata il 1 aprile 1980, e da allora i morolani h a n n o p o t u t o a m m i r a r e c o m p o s i z i o n i e addobbi di una vera fuoriclasse! Un lavoro fatto con dedizione che è costato tempo e fatica, specializzando-

si con appositi corsi e dando così il massimo nella cura e nella preparazione che i fiori e le piante, che sappiamo tutti mol to delicate, richiedevano. Lo stesso impegno che ha messo a disposizione di tutta la comunità mo-

r o l a n a , partecipando

alla preparazione di eventi importanti e pieni di gioia come m a t r i m o n i ,

accompagnando con i suoi addobbi tanti bambini e

ragazzi per le comunioni e le cresime, e magari a eventi più tristi, che richiedono la stessa cura. Come afferma il poeta

Hölderl in “Ch i sente soltanto il profumo di un fiore, non lo conosce, e nemmeno non lo conosce chi lo coglie solo per farne materia di studio”. Questo s o t t o l i n e a q u a n t a conoscenza e quanta cura i

f i o r i r i ch ie d a n o , insieme ad una grande passione. La stessa che sta trasmettendo alla

nuova proprietaria Maria Pietropaoli, alla quale ha passato il testimone. E così cogliamo l'occasione per augurare a Maria Buona Fortuna! E a Milena Tanti Tanti A u g u r i p e r l a pensione da parte di Voci Morolane.

di CHIARA LIBURDI

F inalmente è stata r i c o n s e g n a t a a i morolani, vestita a

nuovo la passeggiata di Sant'Antonio ottimo biglietto da visita per un centro storico come il nostro. Da sempre punto di riferimento e luogo di incontro per tanti giovani del passato e del presente. Il p e r c o r s o t e c n i c o -amministrativo del recupero e r i q u a l i f i c a z i o n e d e l l a passeggiata è iniziato nel marzo del 2007, quando il Dipartimento del Territorio della Regione Lazio, ha dato la possibilità di accedere a finanziamenti per la tutela ed il recupero degli insediamenti u r b a n i - s t o r i c i . D o p o l‟affidamento dei lavori (nel giugno 2007), ad ottobre 2008 c‟è stata la concessione regionale di €299.841,31. I lavori hanno riguardato il rifacimento di fioriere, pavimentazione e decoro urbano, con l‟installazione di nuove aiuole e piante che hanno reso così l'insieme architettonico elegante e piacevole agli occhi di chi percorre la passeggiata. Ma il l a v o r o c o n c l u s o d i Sant‟Antonio è solamente uno dei tanti interventi di rinnovamento che interessano il nostro territorio. Molti sono i “cantieri aperti” e quelli prossimi ad esserlo. E‟ stato il primo cittadino G i r o l a m i a d i l l u s t r a r c i i prossimi interventi. «Sono in corso di r e a l i z z a z i o n e opere inerenti a l l ' e d i l i z i a scolastica: come la ristrutturazione della palestra, la

sostituzione degli infissi della scuola media, e la prossima r e a l i z z a z i o n e d i u n parcheggio antistante la stessa scuola». Parlando sempre di edilizia scolastica: «Inizieranno a breve – ha continuato il sindaco - i lavori per la realizzazione di un asilo nido comunale e quelli per la realizzazione di una nuova au la cons i l ia re , o l t re ovviamente ai lavori di risanamento e messa in sicurezza di alcuni tratti di v iab il i tà d istr ibui t i su l territorio». A proposito di viabilità, sono terminati in loca l i tà Breccia ra , g l i interventi riguardanti la nuova rete idrica, e recentemente sono stati conclusi i lavori di illuminazione per la scalinata di via Porta Castello. A breve ripartiranno anche quelli r i g u a rd a n t i i l n u o vo parcheggio di via dei Pozzi. Con l'auspicio che le opere realizzate e quelle in fase di realizzazione continuino a migliorare il patrimonio storico e culturale del nostro paese, così che tutti i cittadini, e coloro che vengono a visitare il nostro paese ne possano godere la bellezza. Nell‟attesa noi di “Voci Morolane” vi auguriamo una buona camminata nella nuova passeggiata di Sant'Antonio.

S.F.

Page 6: Voci Morolane - numero 28

SUCCEDE A MOROLO

L a IV Edizione del Premio

“Giorgio Pompeo” è andata al dott. Baldassarre Sansoni, designato all‟unanimi-tà. Il dott. Pompeo, illustre medico scom-parso prematu-ramente è intito-lato il presidio sanitario di Fe-rentino. Facente parte della com-missione che ha assegnato il pre-mio all‟unanimità c‟è an-che il nostro concittadino dott. Gino Molinari. La motivazione del riconosci-mento del premio al dott. Sansoni esalta la sua carriera, dedi-cata alle fasce più de-boli e ai più bisogno-si. Il premio consiste in una targa celebra-tiva, un attestato ed una somma di dena-ro che il vincitore de-volve ad associazioni o enti umanitari del campo medico sociale. In questo caso la somma in denaro è stata equamente divisa a favo-re di Emergency e della Croce di San

Giovanni S.O.G.IT. –

Sezione di Morolo entrambe operanti nel campo medico-sociale. La cerimonia si è svolta presso il salone di

rappresen-tanza di palaz-zo “Martino Filetico” alla presenza del sindaco di Ferentino e della commis-sione selezio-natrice composta dai

medici, Andrea Fontec-chia, Gino Molinari, Ga-briele Neroni, Antonio Bru-scoli e Riccardo Tona-

cella. In qualità di Presidente della sezione S.O.G.IT. di Morolo non posso che esprimere soddisfazione per questa donazione, desidero rin-

graziare in modo par-ticolare il dott. Gino Molinari e la commis-sione selezio-natrice per la scelta della nostra asso-ciazione.

di CARLO ALTERI

Il momento della premiazione

Mi scappa la pipì,

alla stazione non si può!

Andare in bagno alla sta-

zione ferroviaria di Moro-

lo non è possibile! Non è

uno scherzo. Già da qual-

che anno i servizi igienici

presenti (e funzionanti!)

sono stati chiusi. Il motivo

con cui Trenitalia ha deci-

so di chiuderli sembrereb

-be la cifra dovuta al loro

mantenimento. Un piccolo

comune come il nostro è

fortunatissimo ad avere

una stazione ferroviaria,

la cui linea arriva diretta a

Roma Termini. Numerose

sono le persone che quo-

tidianamente viaggiano

con il treno, chi per stu-

dio, chi per lavoro e chi

per piacere. Dunque più

che una totale ed inspie-

gabile chiusura dei ser-

vizi, si potrebbe pensare

ad un utilizzo diverso:

magari affidando la chia-

ve al capostazione (visto

che a Morolo ancora c’è).

Poiché le porte di entram-

bi i bagni sono state

murate si tratterebbe sol-

tanto di abbatterle, senza

perciò ulteriori lavori e

con costi contenuti. Fac-

ciamo appello all’Ammini

-strazione Comunale

affinché si adoperi con gli

organi preposti per una

futura riapertura, affinché

si possano evitare

situazioni antipatiche.

La redazione

Un serbatoio per

l’acqua piovana!

Riportiamo all’attenzione

dei lettori una proposta

che ci è stata fatta da

qualche cittadino. Le nu-

merose piogge che hanno

caratterizzato il nostro

paese durante quest’inver

-no hanno reso fontane e

fontanili cariche di acqua.

La fontana presente in

piazza Biondi, nei mesi

scorsi si presentava con

una enorme “probosci-

de” che faceva confluire

l’acqua di una delle due

cannelle direttamente nel

tombino, diminuendo così

la portata. Da qui la

proposta di realizzare un

serbatoio che possa

contenere l’acqua, così

da essere provvisti anche

nei mesi estivi, quando

l’acqua che viene da

Sant’Antone scarseggia.

La gente che abbiamo

ascoltato ha proposto di

realizzare quest’impianto

nei pressi del “Puzzo

Palluccio”. Nel ringrazia-

re queste persone per la

proposta, inoltriamo la

richiesta al Comune,

sperando che possa

iniziare a valutare se e

dove potrà essere

realizzata quest’opera

importante a nostro

avviso, che potrebbe

risolvere il problema

idrico nel nostro paese.

La redazione

SPAZIO AL CITTADINO

Page 7: Voci Morolane - numero 28

LE TRADIZIONI DI MOROLO

I n questo numero cari lettori, vorrem-mo parlarvi di uno

dei più antichi mestieri delle nostre zone, l'Impa-

gliatore di cesti. Chi praticava questo mestiere era un vero e proprio a r t i s t a , c o s t r u e n d o manualmente cesti i cesti,

utilizzando materiale natu-

rale come i “vinghi de sauci”. Questa pratica, col passare del tempo e con la modernizzazione è andata scomparendo, ma c'è qualcuno che la pratica, e cari amici, tra questa minoranza ce anche un m o r o l a n o ! ! ! S t i a m o

parlando di Ennio Pacifici. Siamo andati a trovarlo per farci raccontare la sua storia, e curiosando siamo riusciti anche a farci raccontare qualche piccolo segreto su questa antica arte. La passione per Ennio è iniziata molto presto, in

tenera età (quando aveva circa 13 anni), grazie ad un parente che la praticava

(Francesco det-to “mezza cio-cia”) e successivamente dopo il ritorno dal servi-zio militare, la passione

è prosegui ta con l 'insegnamento del padre. Ennio ci accom-pagna in questo viaggio nel passato, illustrandoci il

mondo di questo mestiere. La prima cosa che ci spiega c h e p e r l a

realizzazione di queste opere, si possono usare molteplici mate-riali, sopratutto in base alla stagione in cui ci troviamo: il salice, l‟olivo in qualsiasi stagione,

oppure se ci troviamo in inver-no possiamo utiliz-zare l‟olmo. La realizzazione a detta di Ennio è “molto semplice”.

Si parte da un fondo

precedentemente prepara-to con dei bastoncini dello stesso albero del salice, che servi-ranno a tenere i vinchi laterali. Successiva-

mente si parte con

l'intreccio dei mede-simi, andando ad eli-minare ad ogni giro

uno di quelli laterali. La scelta dei materiali è importante, ci

spiega Ennio, poiché g i o c a n o u n r u o l o fondamentale per la buona riuscita del cesto. Alla fine della nostra chiacchierata Ennio ci svela anche un

suo piccolo desiderio, quello di dare vita ad una scuola, dove si insegni alle nuove generazioni questa antica arte. Lui ha già cominciato a trasmetterla ai propri nipoti, ma vorrebbe ampliarla anche agli altri, per far si che questo

prezioso mestiere non scompaia. Con la speranza che il desiderio di Ennio possa avver ars i , l o ringraziamo per la sua disponibilità. Facciamo un a pp e l l o a l l e nu o v e generazioni per non far

scomparire quest'arte, perché con essa si perderebbe un pezzo della nostra storia, della nostra cultura, di noi stessi.

di SAMUELE FARINA

F inalmente è stata consegnata la Fiat 500 in palio alla

lotteria della Festa della Madonna delle Grazie 2010. Ad aggiudicarsi il primo premio è stato Enrico Caprara di Supino. A consegnare il premio al vincitore erano presenti anche i componenti del direttivo che hanno auspicato una migliore organizzazione dell‟evento ed una crescita nella partecipazione della cittadinanza. L‟Associa-zione Madonna del Piano informa inoltre della possibilità di iscriversi come collaboratore dell‟Associazione (dai 18 anni in su) al fine di rilanciare e migliorare la festa in onore della Madonna delle Grazie, che si svolgerà anche quest‟anno la terza

settimana di settembre.

Nella foto il vincitore con i

membri del direttivo

dell’associazione

di ASS. MADONNA PIANO

Page 8: Voci Morolane - numero 28

I morolani di una "certa" età forse ricorderanno il passag-

gio e la sosta a Morolo di qualche pattuglia di Scout appartenenti al Gruppo di Colleferro, da me fondato nel lontano 1959. Nel mese di agosto dell'anno successivo, poiché ci tenevo a far conoscere ai ragazzi scout il mio paese natale, una loro rappresentanza partecipò a Morolo alla processione di S.Rocco, aprendo il corteo su un percorso infiorato. Don Antonio Biondi, il parroco che curava allora la parrocchia di

S.Maria, ci offrì un pranzo presso la locanda Tavani. Sempre a Morolo, nell'estate del 1961 si svolse un campo del nostro gruppo scout e le tende furono montate in località "Madonnella" nel terreno antistante le case popolari a schiera. Si e f f e t t u a r o n o d i v e r s e escursioni in zona, tra le quali a Colle Supeppe dove abitavano i miei nonni materni, alla Rocca di

Morolo, al Monte Maraoni partendo dalla Valle S.Angelo e scendendo nel versante

sgurgolano per uscire presso la Fontana del Peschio. Sono nato a

Morolo nel 1941 e quando avevo 5 anni la mia famiglia si trasferì a Colleferro. Da ragazzo frequentavo la parrocchia di S. Barbara, che negli anni del dopoguerra era l'unico luogo dove c'erano locali e cortili per i divertimenti, come biliardini, campetto di calcio e di pallacanestro, ecc. Verso la fine del 1958 il viceparroco Don Vincenzo Caratelli mi disse che quella cosa si poteva fare, cioè organizzare

a Colleferro un gruppo scout, in quanto secondo lui ne avevo i requisiti, innanzitutto l'età, poiché ero uno dei ragazzi più grandi che frequentavano la parrocchia. Ma io non ero a conoscenza di questa idea, che era stata proposta a Don Vincenzo da mio fratello minore Ugo, anche lui nato a Morolo. Comunque accettai l'incarico, pur non sapendo niente di scoutismo. Acquistai il

manuale di Baden Powell, fondatore dello scoutismo, appresi così le regole per la

disciplina di gruppo e imparai le tecniche di campeggio,

di escursionismo, i canti, ecc. All'età di 18 anni divenni Capo

R i p a r t o , g r a d o c h e normalmente si raggiunge a t t r ave r so espe r ienze pratiche e studio teorico passando per il grado di Capo Squadrigl ia , ma dovendo iniziare da zero Don V i n c e n z o , che divenne l'Ass is tente Ecclesiastico del gruppo,

a v e v a affidato a me quel compito. Nacque così il Gruppo S c o u t Colleferro I°, che ancora oggi esiste e che l'anno scorso ha celebrato il 5 0 ° anniversario,

al quale sono stato invitato insieme a mia moglie Anna Maria Giudici, oggi cittadina morolana ma nata proprio a Colleferro dove nel 1959, dopo che fu istituito il Gruppo Scout, fondò il Gruppo delle Guide Esploratrici, a sua volta ancora esistente. E Anna Maria Giudici, da poetessa ha composto e declamato per gli scout e le guide di Colleferro una poesia nell'occasione del 50°

anniversario, al quale erano presenti scout e guide provenienti da altri paesi laziali, tra i quali Sora

e Guarcino. Dell'aspetto religioso unito allo scoutismo conservo le conoscenze e le

esperienze che mi sono servite, e che tuttora mi servono, come Mediatore Cultura le e Religioso. Infa t t i l a conoscenza del comportamento umano in ambito parrocchiale, in ambito scolastico come docente e nei r iflessi e m o z i o n a l i c o m e

psicoterapeuta, il tutto unito alla conoscenza di alcuni manoscritti, unici e particolari, pubblicati in parte in Libri di cui dirigo un Centro Studi, le cui sostanze forniscono la soluzione per riunire alla base le tre re l ig ioni monoteistiche che onorano l'Unico Nome Dio, cioè l'Ebraica, la Cristiana e l'Islamica, mi hanno portato a distinguere meglio il bene dal male, il giusto dall'errato, a

considerare i limiti di ogni

religione, filosofia e cultura.

VOCI MOROLANE consiglia...

di ROBERTO CANALI

scout a Trisulti - 1962

scout al Faito - 1960

Page 9: Voci Morolane - numero 28

I n que i g io rn i drammatici diversi r a p p r e s e n t a n t i

istituzionali hanno sfruttato l'effetto delle telecamere per p romettere in te rven t i concreti per il risanamento dell'area della Valle del Sacco, ma a distanza di circa 6 anni cosa è cambiato? Usando un eufemismo si potrebbe dire che è la situazione è "stabile", a seguito del decreto che ha classificato la Valle del Sacco come zona d i emergenza a m b i e n t a l e s o c i o -economica e delle indagini e p id e mio lo g iche ch e hanno mostrato gli effetti dell‟inquina-mento anche su lla sa lu te umana, sembra che poco e niente si sia mosso. Qualcuno ha il “coraggio” di affermare che sono stati chiusi i “ r u b i n e t t i dell‟inquinamento”, ma l‟aggravarsi di situazioni croniche e i nuovi casi emersi manifestano tutt‟altro scenario. Nel 2009 si viene a conoscenza dopo indagine del gip del tribunale di Velletri che, l' i n ce n e r i to r e d e f in i to “modello” di Colleferro è stato utilizzato per ingoiare e bruciare materiale tossico, emettendo così in a tm o s fe r a e m i s s io n i

a l t a m e n t e nocive alla salute. Nel settembre 2010 l‟ex dirigente provinciale dell‟ Agenzia Regionale Protezione Ambiente (ARPA), è coinvolto da un ordinanza di custodia cautelare con arresti domiciliari per aver falsificato i risultati delle a n a l i s i e f f e t t u a t e nell‟ambito di vari controlli ambientali, sollevando così ulteriori dubbi sull‟effettiva s i t u a z i o n e dell‟ inquinamento. Nel gennaio 2011 si ha conferma che l‟emergenza ambientale ha confini più vasti rispetto a quelli del p r e c e d e n t e p i a n o commissariale, si scoprono contaminazioni di BETA-H C H ( B e t a -Esaclocicloesano), anche in un allevamento ovino di C e c c a n o , c i t t à f i n dall‟allora esclusa dall‟area emergenziale. La qualità dell‟aria nella Valle del Sacco si dimostra sempre peggiore, dall‟inizio del 2011 al 9 febbraio i dati delle polveri sottili (PM10), confermano il t rend negativo degli anni passati. In soli 40 giorni, Anagni ha superato limiti previsti per legge di 16 giorni, Ferentino di 25 giorni,

Frosinone di 36 e Ceccano

di 37! A questi fenomeni inquietanti, va segnalata anche la mancanza di interventi strutturali quali un piano provinciale di

controllo sulle emissioni industriali atmosferiche e sugli scarichi lungo il fiume Sacco, ad oggi non è ancora attivo il depuratore di Anagni a servizio dell‟area industriale della Valle del Sacco e permane lo stato degli scarichi abusivi sul corso d‟acqua. Una situazione che non deve certo portare alla rassegnazione, ma far riflettere sul modello di svi luppo de l nos tro territorio, che certamente non può ripartire da un modello simile a quello invasivo e inquinante del passato. Per tutto ciò sembrano obsoleti piani che prevedono l‟aggiunta di ulteriore inquinamento o consumo eccessivo di s u o l o , c o m e l‟incenerimento dei residui d e l l e a u to m o b i l i o l‟aeroporto. Valutazione c o n f e r m a t a a n c h e dall‟architetto di fama i n te r n a z io n a le K ip a r r e d a t t o r e d i u n interessante master plan per la riqualificazione

ambientale della Valle del Sacco per conto della F o n d a z io n e K a m b o . Intorno alla riflessione di u n n u o vo s v i l u p p o ecocompatibile, in questi anni è emersa una nota positiva, quella di soggetti sociali e associativi, come la RETUVASA (Rete per la tutela della Valle del Sacco), che non solo sono sta t i pro tagon isti d i vertenze ambientali, ma hanno formulato proposte concrete che, parlano di riconversione dei processi produttivi tramite gli ecodistretti e l‟energia rinnovabile, di una mobilità lenta e sostenibile, della s a l v a g u a r d i a dell‟eccellenze agricole e alimentari, del rilancio dei nostri centri storici e dei beni naturali quali ad esempio i Monti Lepini e la Selva di Paliano. Selva di Paliano, che a breve potrebbe avere il suo giusto riconoscimento e d i v e n i r e f i n a l m e n t e Monumento Naturale, sicuramente il pr imo importante passo per il rilancio di un territorio per a n n i m a r t o r i a t o e bistrattato. Forse le risposte all'emergenza sono molto v i c ine , ba s ta saper

ascoltare!

VOCI MOROLANE consiglia...

di MARCO MADDALENA

con

tin

ua

dal

la p

rim

a p

agin

a...

Page 10: Voci Morolane - numero 28

I niziamo in questo numero una nuova rubrica dedicata al

n o s t r o p a e s e , p e r riscoprire curiosità, luoghi famosi per un certo evento o percorsi inusuali e dimenticati nel tempo,

d i s c o s t a n d o c i d a i monotoni elenchi dei l u o g h i d a v i s i ta r e . Vogliamo tornare a far v ivere la saggezza popolare e la memoria collettiva rispolverando i n o s t r i r i c o r d i , condividiamoli perché non c a d a n o m a i n e l d i m e n t i c a t o i o . Ripercorriamo con la mente e con il cuore i v ico li d i Morolo e aguzziamo la vista per

poter riconoscere con nuovi occhi i momenti che h a n n o s e g n a t o l e esperienze di ognuno di noi e fatto da sfondo alle piccole storie che hanno tessuto i grandi eventi di vita cittadina. Si fa l'abitudine a tutto, anche ad abitare in un territorio p i e n o d i p o s t i p a r t i c o l a r m e n t e interessanti: li sfioriamo tutti i giorni e non gli diamo

la giusta attenzione perché magar i non

conosciamo la loro storia . Proprio a lato della “via romana”, via principale di accesso a Morolo, all'incrocio con via della Selva, quella che ora è solo una costruzione

di sassi era una chiesetta dedicata a Sant'Antonio, che fu chiusa al culto nell'immediato secondo dopoguerra e riutilizzata come stalla. Di fronte, una stradina ci porta alla fontana della Trolla, loca l i tà d i re t ta me nte collegata alle faccende q u o t i d i a n e d e l l e casalinghe del paese, che a v r e b b e r o d o v u t o attendere non pochi anni per l'arrivo della lavatrice.

Molte donne invece per lavare i panni si recavano a valle, dove il fiume Sacco offriva le sue acque, una volta pulite e limpide a tal punto da r e n d e r e i t e s s u t i “scrucchiaregli”. Forse il pittore Mario Rosati prese spunto proprio dalle instancabili massaie al fiume per iniziare a dipingere l'enorme murale di 180 mq che da 25 anni

accoglie alle porte del paese morolani e non, a

r i c o r d a r e l'ineguagliabile “ D o n n a c i o c i a r a ” orgogliosa dei propri tratti di carattere, forza e coraggio in ogni età e c o n d i z i o n e : b a m b i n a o

s p o s a , lavoratrice o

casalinga. Proprio so tto a questa immensa opera esiste un luogo una volta conosciuto come “i

rupusaturo i preti”: una

radura dove le persone c h e a n d a v a n o a

passeggiare erano soliti fermarsi per fare una s o s t a , g o d e r e d e l p a n o r a m a s e m p r e affascinante e riposare su delle pietre accomodate per formare delle sedute,

che oggi non potremmo definire confortevoli ma sicuramente allora erano adatte a chi voleva tirare un po' il fiato pr ima d i rientrare in p a e s e . Ognuno di noi possiede a l c u n e

tessere del puzzle della storia vissuta a Morolo, ab b ia mo in i z ia to a scoprirle e continueremo nei prossimi numeri, ma attendiamo di ricevere le vostre: se siete in possesso di fotografie

storiche, conoscete luoghi dimenticati, leggende o

avvenimenti particolari, oppure volete chiederci a p p r o fon d im e n t i p e r qualcosa che suscita la vostra curiosità, inviateci le vostre segnalazioni per questa nuova rubrica,

saremo lieti di ospitarle.

CHICCHE DI PAESE

di ORIETTA CIASCHI

Il murales: “Donna ciociara”

Page 11: Voci Morolane - numero 28

VOCI MOROLANE - Musica

I “The who” possono essere considerati senza ombra di dubbio

una delle maggiori formazioni Rock Inglesi a cavallo degli anni ‟60-‟70, influenzati stilisticamente dai Beatles ( ma solo ad inizio carriera) hanno poi sviluppato un proprio stile musicale che ha a sua volta influenzato altri gruppi a venire. Certo ad un giovane d‟oggi il nome “The who” potrebbe risultare sconosciuto, non sapendo che in questi ultimi anni magari ha ascoltato ( e speriamo apprezzato) i loro brani più famosi riportati in auge dalle tre serie di CSI ( Csi Miami, Csi Las Vegas e Csi New York), che hanno come colonna sonora di testa e di coda proprio brani degli “who”, dove tra l‟altro il cantante Roger Daltrey ha partecipato anche come attore in un episodio nella parte del “killer”. Detto questo come doveroso riconoscimento per questa fantastica band, arriviamo a parlare di quello che per molti è considera to i l lo ro capolavoro, ossia “Tommy”, un concept-album uscito nel 1969 (fu uno dei primi concept della storia del rock) in cui Pete Townshend ( chitarra e leader del gruppo) sviluppa u n a t r a m a p i u t t o s t o complessa in cui Tommy da bambino assiste all‟ uccisione del proprio padre, dato per morto in guerra, da parte del convivente della madre nel momento in cui il padre, tornato redivivo dalla guerra ormai finita da anni, li coglie sul fatto in casa sua. Tommy assiste alla scena e da quel momento diventa cieco, sordo e muto. Il prosieguo della

storia narra il percorso di Tommy che, passando per un cugino teppista e vio len to , uno zio psicopatico, il contatto con le droghe, si riscoprirà campione di flipper malgrado i suoi handicap. Divenuto idolo delle folle guarirà dai suoi mali grazie all‟intuizione della madre che comprende come Tommy

interagisca solo attraverso lo s p e c c h i o , q u i n d i , rompendoglielo mentre lo stà guardando, Tommy riaquista tutte le sue facoltà sensoriali. Il finale poi è un tragitto che porterà Tommy dall‟ essere considerato un “messia” dalle folle alla caduta rovinosa con presa di coscienza della realtà del mondo quotidiano. Questa in sintesi è la trama del disco (che poi diventerà anche un film nel 1975), sviluppata grazie a musiche molto coinvolgenti a partire dalla grandiosa “Overture” dove nello sviluppo del brano si possono già percepire quelli che saranno poi le linee melodiche e ritmiche del disco, con la bella “1921” si và dal sogno disincantato al momento della tragedia, “Cousin Kevin” inganna con il suo inizio rassicurante per poi

rivelare la vera natura

del cugino violento, “The acid queen” dall‟aria psichedelica e resa f a m o s a d a l l ‟ interpretazione di una

giovane Tina Turner nella versione cinematografica. La grandiosa “Pinball wizard” non ha b isogno d i mo l te presentazioni dato che è stata una delle più grandi “Hit” del

gruppo, la bellissima “Go to the mirror” è una delle mie preferite con la sua melodia poliedrica e quei drammatici e struggenti “see me, feel me, touch me, heal me!” (il disperato tentativo di Tommy di essere capito ed aiutato) che si p resentano spesso durante lo svolgimento della trama in tutto il

disco a partire proprio dalla “Overture”, in “Smash the mirror” una grande chitarra dai canoni blues introduce la rottura dello specchio. Da citare anche “Sally Simpson” co n la su a m e lo d ia scanzonata e a l legra , “Tommy‟s holiday camp” divertente e dissacrante brano di Keith Moon, infine la conclu-sione con “Se-eme, feel me – listening to you” che sfuma sui cori che girano su accordi dalla sequenza quasi “Prog”, p e r f e t t o finale per un disco fanta-stico. Da eviden-ziare gli a r rang ia -menti dei brani che, ma lgrado

l ‟ in t roduzione d i f ia t i , pianoforte ed organi, restano comunque minimalisti per decisione degli stessi “Who” che hanno voluto suonare loro tutti gli strumenti usati nel disco per potere poi essere facilitati in tour nella loro e se cu z io n e d a l v i vo . Comunque alla batteria di keith Moon, al basso di John Entwistle, alla voce di Roger Daltrey e alla chitarra di Pete Townshend c‟è poco da aggiungere, la ritmica sostiene in maniera eccezionale i virtuosismi vocali di Daltrey e la grandiosa chitarra di Townshend, quest‟ ultima squisitamente ed “unicamen-te” usata a suon di grandi pennate condotte dal polso leggendario di Townshend che durante tutto il disco non esegue nessun solista del tipo che siamo abituati a sentire da altre tipologie di chitarristi, ma si affida soprattutto al suo strabiliante senso del ritmo. Tutto questo, ed altro ancora, è “Tommy” (consiglio di vedere anche il film per poter c o m p r e n d e r e m e g l i o l‟evoluzione della trama del disco), tutto questo, e molto di più, sono i “The Who”, una grande band inglese che ha fatto la storia del rock. Una grande storia…un grande disco…una grande band…

viva il Rock !!!

di ALESSANDRO BIGIARINI

Page 12: Voci Morolane - numero 28

C hiuso il girone di andata ed iniziato quello di ritorno, è

tempo di bilanci per il Morolo che cerca la salvezza nel campionato di Eccellenza. Un campionato dove non ti regala niente nessuno e dove gli ostacoli sono sempre dietro l‟angolo. Ed allora utilizzi le tue armi migliori, il carattere, la grinta, la voglia di dimostrare che la squadra c‟è e vuole risalire la classifica. Quello che è successo al Morolo, che pian pianino sta scalan-do la graduatoria del girone B. La prima fase del torneo è stata caratterizzata da alti e bassi, ma le ultime gare hanno rimesso i morolani sulla retta via, quella che porta alla permanenza nel massimo torneo dilettantistico regionale. Eccezion fatta per lo scivolone interno con il Monte San Giovanni Campano (2-1 per i monticiani al “Marocco”) e la sconfitta nel derby con il

Ceccano, gli altri risultati sono stati confortanti ed hanno permesso ai ragazzi di Antonio Gaeta di tirare un sospiro di sollievo. Ad iniziare dal pareggio con la corazzata

Sora, fer-mata sullo zero a ze-ro, per pro-seguire con la vittoria al cospetto del Terraci-na ed il pari a reti inviolate con il Formia. Questi i risultati che chiudo

-no il girone di andata con i biancorossi nella zona bassa della classifica. L‟inizio della seconda fase del torneo è stato più che positivo, sintomo di un gruppo ritrovato e meccanismi che finalmente iniziano a funzionare. Si parte con il pari nel confronto interno contro il Roccasecca, per poi passare alla pesantissima vittoria esterna sul campo

della Diana Nemi, un successo che vale doppio, considerato il fatto che si incontrava una diretta concorrente nella lotta per non retroce-dere. Altro

giro, altra sfida cruciale, quella

con la Roma VIII, vinta largamente dai ragazzi di Antonio Gaeta con un roboante 4-1. Cavalcando l‟onda

positiva, i biancorossi vanno successivamente a fermare la capolista Lupa Frascati in terra castellana. Uno a uno il punteggio finale che permette a Fasani e compagni di salire ulteriormente in classifica ed allontanarsi dalla zona a rischio. Poi arriva il successo di misura con la Vis Artena. Da dimenticare, invece, la trasferta contro il Ceccano e la sconfitta per tre a zero. Certo, ci sarà ancora da lottare e combattere per centrare l‟obiettivo, ma il Morolo (quello visto nelle ultime uscite) ha dato dimostrazione di compattez-za e determinazione. Insomma, il monito del presidente Angelo Costantini di qualche mese fa (“è ora di dimostrare il nostro valore”), ha dato i suoi frutti e la formazione lepina sta uscen-do alla distanza in un torneo difficile e tosto. Il 13 febbraio una noti-zia ha scosso l‟intera comunità morolana ed il mondo calcistico biancorosso, pro-prio in una di quelle domeniche che aveva sempre riempito con le sorti del suo amato

Morolo, è morto Franco Paluzzi. Il direttore generale della società lepina aveva 65 anni e da tempo era malato. Protagonista da allenatore della prima grande scalata del Morolo all‟inizio degli anni ‟90, quando i lepini salirono dalla Seconda Categoria all‟Eccellenza, ha ovviame-nte legato il suo nome anche alla memorabile vittoria del massimo campionato regiona-le del 2006 e alle esperienze in serie D. Il presidente Angelo Costantini, che con lui ha vissuto i momenti più belli, lo ha ricordato con commozione, rimarcando come sia stato un uomo di calcio ed un dirigente vecchia maniera, una persona importantissima per le sorti calcistiche del Morolo ed eccezionale dal punto di vista umano. E noi siamo sicuri che da lassù Franco tiferà Morolo e veglierà le sorti della tanto amata squadra biancorossa. Ciao

Franco.

VOCI MOROLANE - Sport

di GABRIELE SCHIAVI

Franco Paluzzi Angelo Costantini

mister Antonio Gaeta

Page 13: Voci Morolane - numero 28

MOROLO, I PAESE MEO

Morolo è i paese meo beglio,

ci sta la piazza i ci sta i casteglio,

ci stao puro tante atre cose belle

i l‘aria bona che fa bè alla pelle!!!

A stu paese ci cunuscimo tutti

gli begli cu gli brutti,

i si cautuno sta in difficoltà

prevale chio senso de solidarietà…!

Accumo a tutti gli paesi

ci sta na cosa che nu và

i chesso è lu chiacchierà…

Lu chiacchierà della gente

che c’ avota è esagerato

i cavota n’é vero pignente.

I nun parlimo doppo dello giudicà…

ma iè dico…a chi n’ha capitato mai de sbaglià?

Prò puro si ci sta de meglio,

iè so contenta de abità a morolo meo beglio!!!.

Gilda Paluzzi

AL FIUME SACCO

Da anni e anni, nella valle scorri,

dove s’ergono antiche, tante torri

che sono state, come sentinelle,

vigili amiche, con la luna e stelle.

Io ti conosco, da quando sono nata

ed ho osservato, l’acqua tua, incantata,

quell’acqua chiara, satura di vita,

di piante e pesci, a iosa, ognor munita.

Mi piaceva toccarla e accarezzarla,

rinfrescando le mani e poi, barrarla,

con un legnetto o un sasso, per giocare,

imitando, quel che vedevo fare.

Sulle sicure sponde, altri bambini,

instancabili, atleti mattutini,

che nuotavano, accanto ai genitori

e nell’ansa, ragazzi e pescatori.

Fiori ed erbette, pioppi affusolati,

ornamenti speciali, sono stati:

animali ed uccelli, hanno goduto,

dissetandosi, al punto convenuto.

Ora il silenzio, impera tutto intorno:

cambi ed invecchi, ormai, di giorno in giorno,

perché le industrie, impietose, han riversato,

liquidi e tossici, che t’hanno inquinato.

La sorgente, che è madre, a Colle Pero,

alla speranza, ha aperto il suo pensiero,

affinché l’uomo, compreso il grande errore,

ti renda il corso, di vita portatore

Anna Maria Giudici

Page 14: Voci Morolane - numero 28

LA PAGINA UTILE

ROMA T.NI MOROLO FERENTINO FERENTINO MOROLO ROMA T.NI

5:34 6:33 6:38 4:39 4:44 5:55

6:25 7:32 7:37 5:21 5:27 6:40

7:25 - - - 8:31 5:45 5:51 7:07

8:25 9:40 9:46 6:22 6:28 7:45

9:20 10:35 10:41 6:56 07:02 8:18

10:20 11:37 11:42 7:27 - - - 8:30

12:17 13:30 13:36 8:05 08:10 9:26

12:40 - - - 13:42 10:04 10:09 11:25

13:17 14:30 14:36 11:19 - - - 12:20

13:40 - - - 14:42 11:27 11:32 12:46

14:17 15:30 15:36 13:17 13:23 14:46

14:40 - - - 15:42 14:16 - - - 15:20

15:17 16:30 16:36 14:27 14:32 15:46

15:40 - - - 16:42 15:27 15:32 16:46

16:17 17:30 17:36 16:16 - - - 17:24

16:40 - - - 17:42 16:35 16:40 17:54

17:17 18:30 18:36 17:15 - - - 18:20

17:40 - - - 18:42 17:27 17:32 18:46

18:17 19:25 19:31 18:16 - - - 19:20

18:40 - - - 19:41 18:27 18:32 19:46

19:17 20:30 20:36 19:10 - - - 20:20

19:40 - - - 20:42 19:27 19:32 20:45 *

20:17 21:30 21:36 20:27 20:32 21:46

21:17 22:30 22:36 21:31 21:36 22:48

23:12 00:34 00:39 22:02 22:07 23:24

* = ferma a Roma Tiburtina

Page 15: Voci Morolane - numero 28

ROMA T.NI MOROLO FERENTINO FERENTINO MOROLO ROMA T.NI

6:25 7:30 7:36 5:21 5:27 6:40

7:25 - - - 8:31 7:22 7:28 8:36

8:25 9;40 9:46 10:04 10:09 11:25

10:20 11:35 11:41 11:16 11:22 12:25

12:40 - - - 13:42 13:23 13:28 14:46

13.40 14:42 14:48 14:16 - - - 15:20

14:40 15:38 15:43 15:27 15:32 16:46

15:40 16:41 16:47 16:16 - - - 17:24

16:40 - - - 17:42 17:15 - - - 18:20

17:40 - - - 18:42 18:12 18:17 19:20

18:40 - - - 19:40 20:27 20:32 21:46

19:40 - - - 20:42 21:31 21:36 22:48

21:17 22:30 22:36

23:12 00:34 00:39

LA PAGINA UTILE

GIOCA CON VOCI MOROLANE

Il suduku è un rompicapo basato sulla logica e sui numeri, ma per risolverlo non è necessario essere

dei geni della matematica. Lo scopo del gioco è completare lo schema in modo che ogni colonna,

ogni riga e ogni blocco contenga tutti in numeri da 1 a 9, nessuno escluso e senza ripetizioni .

Page 16: Voci Morolane - numero 28

Voci MorolaneVoci Morolane FebbraioFebbraioFebbraio---Marzo Marzo Marzo --- anno VI anno VI anno VI --- numero 28numero 28numero 28

Per info, chiarimenti ed invio articoli:

[email protected]

Hanno collaborato a questo numero:

Carlo Alteri, Alessandro Bigiarini,

Roberto Canali, Orietta Ciaschi,

Tommaso Evangelisti, Samuele Farina,

Chiara Liburdi, Marco Maddalena,

Gabriele Schiavi, Daniele Trenca,

Associazione Madonna Del Piano,

Associazione Pro Loco,

Associazione Vivere il Quartiere San Pietro,

Nomadi Fans Club

Poesie: Gilda Paluzzi, Anna Maria Giudici