Voci Morolane - numero 36

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Giugno 2012 - Uniti per un territorio migliore!

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Palio delle contrade: San Pietro sbanca22

MAG-GIU 2012

Varico dopo tre anni di dominio (e una gara tirata) consegna il palio nelle mani dei sanpietrani

Come ogni anno sisono svolti i festeg-giamenti in onore

di San Pietro, con il suoconsueto Palio delle Con-trade, giunto alla suaquarta edizione. Tante le

novità quest'anno, dalnuovo trofeo (un gonfa-lone che raffigurava lequattro contrade), al-l'estetica con l'inseri-mento di bandiere con lostemma di ogni contrada,che nei giorni precedentialla festa hanno invaso ilnostro paese caricando almeglio tutti i partecipantiper la competizione. Eper concludere è cam-biato il vincitore: ebbene

si! Dopo treanni di do-m i n i od e l l ac o n -t r a d aVarico,ad ag-g i u d i -carsi ilpremio dopouna gara equili-brata e agguerrita è statala contrada San Pietro,che ha preceduto in or-dine d'arrivo Cerquotti,Santa Maria e Varico. Unduro colpo per i coloriBianco Blu, che dopoquattro anni di dominio,si sono trovati in fondoalla classifica.Ad accom-pagnare il tutto,ci hannopensato i vari rinfreschidurante la sfilata prepa-rati dalle artiste massaiedi ogni contrada, chehanno ricreato con dellechicche, le vecchieusanze, con tanto di lettovecchio stile, strumentiper filare la lana o ricettetipiche della tradizioneculinaria morolana. Arendere la giornata ro-vente, oltre al sole ci

hanno pensato iB a n d a o ,

gruppo dipercussio-nisti diS i e n a ,che con i

loro parti-colari ritmi

ci hannofatto provare

delle emozioni, evedere delle cose che dif-

ficilmente riusciremo adimenticare. Un ringra-ziamento va al comitato

organizzatore, che comesempre con spirito di sa-crificio e di volontà hapermesso lo svolgersidella festa.Ma un ringraziamentoparticolare va a tutti co-loro che hanno parteci-

pato, senza i quali tuttoquesto non sarebbe statopossibile, perché hannodimostrato sano agoni-smo e partecipazione nelrispetto di tutti, applau-dendo infine non alla vin-cita di un qualsiasicontrada, ma alla riuscitadi una manifestazioneche può solamente au-mentare il prestigio el'orgoglio di ogni Moro-

lano. Quindi vi diamo ap-puntamento al prossimoanno!

foto diAlessandro Pacifici e

Alfredo Trenca

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33MAG-GIU 2012

Lo scorso sette eotto luglio si èsvolto in località

Sorbo il primo memo-rial, in ricordo di Ales-sio, FrancescoPennacchia e Gino San-tia (residente a Supino).I tre giovani ra-gazzi sonos c o m p a r s ioltre unanno fa acausa diun tragicoi n c i d e n t es t r a d a l e .Seppure illoro ricordo nonha mai abbandonatonessuno di quelli che liamavano, in questigiorni sono stati ricor-dati, con le cose che idue fratelli Pennacchiaamavano di più. Le ba-rozzette, poiché conpassione si dedicavanoa portarle in giro conestrema dedizione, e lamusica, con l'esibizionedella cover dei Nomadie del gruppo folklori-stico ”Chigli de m'brolo”che hanno chiuso la ma-

nifestazione. La seratasi è conclusa sotto lenote di “Scardalana eFilatrici”, con un lanciodi palloncini bianchi inaria, stando a signifi-care i tanti pensieri, ri-cordi, emozioni avuti in

questi giorni nel ri-cordo di questi

ragazzi, chetroppo pre-sto ci hannol a s c i a t o .Anche noi

di Voci Mo-rolane vo-

g l i a m oricordarli per la

loro allegria, per la lorosemplicità nei modi difare e per il tanto diver-timento che sono statiin grado di trasmettere.Certi di rincontrarli ungiorno, ci stringiamo inun lungo abbraccio in-sieme ai familiari, agliamici e tutti coloro chehanno sofferto per que-sta perdita dicendo:“Siete Sempre Con Noi!”

S.F.

Memorial Alessio e FrancescoUn abbraccio per tutto il weekend per ricordare i due ragazzi che troppo presto ci hanno lasciato

San Michele Arcangelo,il nostro Santo Patrono

Morolo, 8m a g g i o2 0 1 2 ,

festa di SanMichele Ar-c a n g e l o :come ognianno ilpaese èstato ani-mato dai festeg-giamenti in onore delsanto patrono, tra gliangeli più importantisecondo le SacreScritture. I pellegrini,morolani e non, sisono ritrovati la mat-tinata dell’8 in piazzaErnesto Biondi perdare inizio al con-sueto pellegrinaggio a

piedi verso la grottadi Sant’Angelo, che sitrova sui Monti Le-pini, come segno didevozione ed affetto.Sul posto è stata cele-brata la Santa Messada Padre Leonel Ca-selles Guerrero. Inpaese invece nel tardopomeriggio si è svoltala celebrazione dellaMessa sul palco della

Piazza. Una celebra-zione inedita, poiché

la chiesa diSanta Maria

Assunta erachiusa perlavori dir i s t r u t t u -

razione chehanno inte-

ressato il pavi-mento. La statua delsanto è stata portatain spalla dagli incolla-tori in processioneper le vie del borgo etra canti, fuochi esuoni di banda ilsanto è stato festeg-giato con fede e devo-zione. Presenti anchei rappresentanti dei

vari paesi limitrofi,che insieme ai proprigonfaloni hanno par-tecipato alla proces-sione, comericonoscenza e segnodi amicizia con il no-stro Paese.

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Videocon: quando il realismo è d’obbligoIl tribunale di Frosinone decreta il fallimento dell’azienda. Svanisce la speranza per i 1300 dipendenti

Un romanzo lungo44 anni: era il1968 quando

sorse ad Anagni, in loca-lità Fratta Rotonda, l’al-lora Ergon S.p.Acomprata pochi annidopo dalla Thomson, lea-der nella produzione dicinescopi per tv catodici,e ribattezzata con ilnome Videocolor.Un’azienda che tutti noiben conosciamo e cheper anni ha rappresen-tato un volano per l’eco-nomia ciociaria, secondasolo alla Fiat di Cassino.Ma come da prassi ita-liana non è tutto oroquello che luccica e nel2005 ecco arrivare leprime avvisaglie di crisi.La Thomson vendel’azienda alla VideoconGroup, multinazionaleindiana produttrice dielettrodomestici del ma-gnate Venugopal Dooth.Con la nuova proprietàl'azienda, ribattezzatanel frattempo VDC Te-chnologies S.p.A., siadatta al nuovo mercatodei televisori al plasma eintraprende la produ-zione di condizionatori.L’ampliamento dellaproduzione fece ben spe-rare lo Stato Italiano che

“magnanimo” decise diinvestire nell’azienda enel 2006 l’accordo pre-vedeva che la Videoconavrebbe impiegato ben307 milioni di euro adAnagni: 171 milioni perattività industriali e ilresto per ricerca e svi-luppo; lo Stato ci met-teva circa 36 milioni e laRegione Lazio altri 11. Loschema Videocon comin-ciò così a muovere iprimi passi, nello stabili-mento di Anagni furonotrasferite linee di produ-zione provenienti da Tai-wan, alcune ancoraimballate e mai utiliz-zate, e malgradol’azienda fosse ben collo-cata nel suo mercato diriferimento, la VDCcadde in una fase di crisidi cui non sono benchiare le cause e le re-sponsabilità aziendalifino a quando nel 2009la crisi si dimostrò irre-versibile e la produzionesi fermò con 1.300 lavo-ratori in cassa integra-zione. Gli anni a venire liconosciamo tutti: scio-peri, sit in, blocchi dellaproduzione, manifesta-zioni, appelli e così viafino a quando il 26 giu-gno scorso il tribunale di

Frosinone neha decretatoil fallimento:dal 2005 aoggi sonostati, infatti,a c c u m u l a t idebiti per unimporto di100 milionidi euro. E laf a m i g l i aDhoot? Perchi pensa che possa tro-varsi in rovina o in di-sperazione si sbaglia digrosso: gli indiani conti-nuano a produrre televi-sori, condizionatori ealtri elettrodomestici inAsia, dove la manodo-pera ha un costo piùbasso e i ricavi possonolievitare. Chi sono i di-sperati lo possiamo im-maginare: i 1.300lavoratori e le loro fami-glie. Ma non serve pian-gere sul latte versato,non ha senso e con ilsenno di poi bisogne-rebbe solo ammettereche la delocalizzazioneindustriale, tanto in vogain questi ultimi anni e di-retta verso i paesi del-l’Est, è un danno perl’economia del paese eper il proprio sviluppo.Chi dovrebbe in primisgarantire il diritto al la-voro ed evitare la deloca-lizzazione, vincolando epunendo veramente tutticoloro che investono al-l’estero solo perchéhanno minori spese emaggior profitto, la-sciando a casa i lavora-tori, è lo Stato. Uno Statoche interviene, a volte,

quando ormai il danno èfatto. Così accade alla Vi-deocon: il Consiglio re-gionale del Lazio ha,infatti, approvato unamozione con la quales’impegna la Presidente ela Giunta regionale ad at-tivare una serie di inizia-tive per affrontarel’emergenza tra cui il ri-conoscimento dello statodi crisi dell’azienda, laconvocazione di un ta-volo interistituzionale,con il coinvolgimentodelle parti sociali, per af-frontare la procedura difallimento della Video-con, nonché la predispo-sizione di un pianoidoneo ad affrontare esuperare questa emer-genza mediante adeguatistrumenti finanziari e le-gislativi, impedendo cosìoperazioni speculative. Evisto che i calci di rigoreci vedono spesso vin-centi, auspichiamo cheanche stavolta possa es-serci una speranza pertutti.

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Sabato 16 giugno,presso la nuova salaconvegni “Michael

Fiaschetti”, è stato orga-nizzato dal Comune diMorolo un pic-colo “mo-mento dis t o r i a ” ,d e d i c a t oa l l ’ i t a -liano Giu-seppe “Joe”P e t r o s i n o ,che ha speso lapropria vita per combat-tere la Mano Nera, l’orga-nizzazione a caratteremafioso che si diffonde inAmerica ai primi del ‘900,con ramificazioni in Sici-lia, e attraverso la quale siesprimeva il racket. Nato aPadula nel 1860, emigratopoi negli Stati Uniti, Joe siarruola nella polizia statu-nitense e nel 1905 vienemesso a capo dell’ItalianSquad, la squadra dei poli-ziotti italiani che si occu-pava di contrastare lamafia. Nel 1909 viene inItalia per un’operazionesegreta, alla ricerca delleprove schiaccianti cheavrebbero inferto un colpodecisivo alla Mano Nera.Scoperta la sua missione,

il tenente Petrosino vieneassassinato la sera del 12marzo presso piazza Ma-rina a Palermo, con quat-tro colpi di pistola. Poco

dopo si diffonde la no-tizia che l’uomo uc-

ciso eral’irriducibile ne-mico dellamafia, celebreper la lotta al

racket. La serastessa il console

americano in Sicilia te-legrafa al suo governo: Pe-trosino ucciso arevolverate nel centrodella città questa sera. Gliassassini sconosciuti.Muore un martire. Questopiccolo “momento di sto-ria”, coordinato da ElenaSchiavi e dall’avv. AdolfoMartini, alla presenza delSindaco, ha visto l’inter-vento del pronipote di Joe,Giovanni Melito-Petro-sino. Ricordiamo che dopola morte del poliziotto,sarà nominato come suosuccessore il nostro con-cittadino Michele Fia-schetti.

Joe Petrosino: una vita contro la “mano nera”Presente all’incontro sulla storia del poliziotto americano, anche il nipote GiovanniInstallata l’antenna di telefonia mobile

Si è conclusa la vi-cenda legata al-l’antenna di

telefonia mobile, cheaveva mobilitatoanche i citta-dini nel2010 conr a c c o l t afirme ev a r i eproteste.E’ statainstallata aridosso delponte sul fiume Sacco,su un terreno di pro-prietà del comune, ac-quistato dalla CuriaVescovile per il costo di5.000 euro nel 2010.“Per evitare specula-zioni dei privati, ab-biamo deciso diregolamentare e instal-lare l’impianto su unterreno di proprietà delcomune” sono state leparole del primo citta-dino Anna Maria Giro-lami. Grazie aquest’impianto il co-mune riceverà dai ge-stori Wind e Vodafonecirca 30.000 euroannui per usufruiredella struttura. Tutti

gli altri operatori chevorranno aggiungersidovranno versare al-l’ente una quota an-nuale di 10.000 euro.

Tutti gli auto-mobilisti che

da Morolosi recanoverso las t a z i o n eferroviaria

p o s s o n onotare l’im-

pianto sul latodestro, poco distantedalla strada, prima delcavalcavia dell’alta ve-locità. La storia del-l’antenna di telefoniamobile risale all’epocadella giunta Molinari.In passato “Voci Moro-lane” si era occupatodella vicenda nel nu-mero 24 (aprile 2010)quando l’argomento ri-vestiva un posto im-portante nellaquotidianità morolana.L’obiettivo principale èstato quello di farechiarezza, per questorealizzammo un’inter-vista doppia con il sin-daco Girolami e con ilcapo dell’opposizioneMolinari. Nello stessonumero ci fu anche larisposta del Ministerodella Salute sul livellodi rischio di tali an-tenne.

D.T

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Medaglia d�oro al Merito Civile«Poliziotto coraggioso e determinato, impegnato inuna difficile missione per scoprire i legami tra mafiasiciliana e quella di New York, veniva trucidato conquattro colpi di pistola esplosigli alle spalle da un ig-noto sicario in un vile agguato. Fulgido esempio dielette virtø civiche ed elevato spirito di servizio, spintisino all’estremo sacrificio.»

Palermo, 12 marzo 1909

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continua dalla prima pagina

Paolo Palloni, uno deiprimi sindaci delnostro Paese,che nel vo-l u m ec o n t e -n e n t eg l is p a r -t i t icon lem e l o -d i es c r i t t eda Gino,lo descrivecome un sog-getto dal “sensi-bile animo musicale”.Melodie scritte a mano sufogli volanti, a testimo-nianza della creatività diun vero maestro. Ballate e serenate che ave-vano in comune la carat-teristica della sorgentepopolare. Gino che dopoaver trascorso l’infanzia aMorolo ed essersi trasfe-rito per lavoro nella Capi-tale, non ha maidimenticato il piccolo

borgo situato tra i MontiLepini, né tantomeno loha fatto nella SecondaGuerra Mondiale, quando

fu maestro del II°B a t t a g l i o n e

del 51° Reg-g i m e n t o

di Fan-t e r i a“ c a c -ciatored e l l eAlpi” aG u b -

b i o .P r i g i o -

n i e r oprima in Al-

geria e poi inInghilterra, formò

una grande orchestra connumerose musiche, moltecomposte da lui stesso.Per questo motivo fu ci-tato anche da un giornaleinglese, che usciva a Lon-dra, congratulandosi conlui. Gino e i suoi tre fra-telli Peppino, Giovanninoe Ambrogio facevano gliscardalana, lavoravanoinsieme in pieno accordoe armonia. Si recavano adomicilio a cardare la

lana, e se necessarioanche nei paesi limitrofi.

I morolani, ricorderannocon affetto Gino “Scarda-lano” in particolare per lecanzoni e le poesie che haregalato per sempre alsuo paese natio. Un sen-timento, che insieme alrimpianto primo amore eall’adorazione dellamamma, hanno semprerappresentato le “note”migliori della sua vita.Poesia e canzoni sia initaliano che in dialetto, diuna fattezza unica:“Chello che tenimo a‘Mbrolo”, “Inno alla Ma-donna della Pace”,“Canto Morolo”, “Mariae i tre gioielli”. “Musichee poesie sono state le tuemedicine durante la pri-gionia - sono state le pa-role dell’amico RobertoMancini, che gli ha volutodedicare il giorno dell’ul-timo saluto - tu che haisempre detto che la tuaricetta è quella di Tri-lussa, vivere con dignità,sincerità, libertà, buonsenso e tolleranza”. Ginoci ha lasciato all’età di 98

anni, il 17 giugno, festadella Madonna dellaPace, tanto cara al popolomorolano, che lo stessoGino avrà pregato du-rante i periodi di prigio-nia fuori dal confineitaliano. Un ennesimo re-galo da parte della Ver-gine, come segno del suoamore per il piccolo pae-sino e per tutti i moro-lani. Da parte nostra uncaloroso saluto ad unodei più grandi poeti mo-rolani, con un enormeringraziamento perquanto ci ha lasciato.Non possiamo che con-cludere come la fine diuna delle sue canzoni piùfamose “Chello che te-nimo a ‘Mbrolo”, che èdiventata un po’ l’ “inno”del nostro piccolo paese”Fiore d ‘nchiostro, si giritutta l’Italia i tuttol’estro, ti gli ruchiamisempre ‘Mbrolo nostro”!Grazie Maestro Gino!

Morolo saluta il Maestro De PaolisCompositore, narratore e musicista: Morolo ringrazia uno dei suoi più grandi poeti

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Le ombre dell’industria bellica sulla ValleEra il 1912 quando ci fu la nascita dell’industria bellico-chimica a Colleferro

Dopo la sventataminaccia delladiscarica a ri-

dosso dei comune di Pa-liano continuiamo ado c c u p a r c idella sa-l u t ed e lt e r -r i t o -r i od e l l aValle delSacco, questavolta per una situazionestorica: l ' industria bel-lica e chimica presenteda un secolo a Colle-ferro. Siamo nel terriro-rio politico dellaprovincia di Roma, masi tratta geografica-mente di un problematutto ciociaro, dati glieffetti a lungo terminedi scarti e residui di la-vorazione gettati nelleacque del fiume Sacco.Ricostruiamo i fatti: aseguito degli interventioperati dalla cittadi-nanza e dalle istituzioniper protestare contro lacostruzione dell 'im-pianto di trattamentodei rifiuti si è ripropo-sta una certa preoccupa-

zione per il benesseredell 'ambiente e di con-seguenza di chi lo abita.Una problematica che èsfociata nel'audizione

del Coordina-mento Na-

z i o n a l eB o n i -f i c aA r m i

Chimi-c h e

( C N B A C )da parte della

Commissione Ambientedel Senato, al fine di in-dagare sul presunto in-quinamento derivantedalle armi chimiche pre-senti da tempo in Italia.La presenza della Reteper la tutela della valledel Sacco (Re.tu.va.sa.)ha prodotto un reportinquietante soprattuttosulle conseguenze dellaproduzione bellica sul-l 'equilibrio ambientaledella zona di Colleferroe di riflesso di tutta laCiociaria.La nascita dell'industriabellico-chimica nazio-nale e colleferrina risaleal 1912, quando il Go-verno si trovò a sce-gliere un sito in

possesso dei requisitiper soddisfare le diversenecessità di tale atti-vità: lontano dal marema non da una grandecittà, collegato alla fer-rovia e con la possibilitàdi scarico industriale inun corso d'acqua; fuscelto Colleferro, vicinoa Roma ma soprattuttoa ridosso del fiumeSacco. Negli anni sonostate prodotte diversecommesse di materialeanche per altre nazionitra cui, secondo i rap-

porti della commissioneUNMOVIC (Commis-sione di Monitoraggio,Verifica e Ispezionedelle Nazioni Unite),l 'Iraq di Saddam Hus-sein. Non vengono mainominate esplicita-mente le aziende coin-volte, ma diversi indizipossono essere ricon-dotti alle aziende SniaBPD, Avio SpA e SimmelDifesa SpA di Colle-ferro, come riportato daGianluca Di Feo nellibro Veleni di Stato. Exdipendenti delle aziendeoperanti nell 'area sisono dichiarati pronti atestimoniare la presenza

di residui di sostanze al-tamente nocive, se noncancerogene, all'internodi una rete di cunicolinel sottosuolo del sito.Il CNBAC è ostacolatonelle indagini per indi-viduare le aree da boni-ficare da un RegioDecreto del 1941, nor-mativa riguardante ilsegreto militare e cheinteressa anche l ' inse-diamento industriale diColleferro. Questo De-creto legittima anchel'assenza di controlliambientali e di sicu-rezza da parte degli or-ganismi esterni:durante l ' inchiesta suc-cessiva ad un incidenteavvenuto del 2007presso la Simmel èemerso che l 'ultima ve-rifica era risalente al1997, ben dieci anniprima.Il Comitato di Bonificasu queste basi ha avan-zato delle richieste indi-rizzate principalmentealla rimozione del vin-colo militare sulle areedismesse o riadattate,alla successiva ispe-zione del sito indu-striale e al successivorisanamento nel ri-spetto delle attuali nor-mative ambientali e perla sicurezza di tutti gliabitanti della valle delSacco.

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Convegno dell’Associazione Sociologi Soluzioni e idee per la nostra Ciociaria

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Si è svolto sabato 26maggio presso laSala Confe-

renze di Mo-rolo ilconvegno“ C i o c i a -ria: il la-voro inf u n z i o n edei parame-tri TPR – Terri-torio, Popolazione,Risorse” promosso dal-l’ANS – Associazione Na-zionale Sociologi –Dipartimento Lazio.L’incontro, fortementevoluto dall’ex referenteANS per la provincia diFrosinone, Roberto Ca-nali, coadiuvato dallasottoscritta che ha presoil suo posto, ha visto pre-senti, oltre ai rappresen-tanti del DipartimentoLazio e dell’ANS Nazio-nale Anna Maria Cora-musi, Pietro Zocconali eMarco Cuppoletti, liberiprofessionisti come Giu-lio D’Orazio, Emiliano

Spaziani, Ferruccio DeStefano e le Associazioni

di categoria CNA –C o n f e d e r a z i o n e

Nazionale Arti-gianato e CIA– Confedera-zione ItalianaA g r i c o l t u r a

nelle vesti deiPresidenti Gio-

vanni Proia ed EttoreTogneri. Numerosi e in-teressanti gli interventidegli esperti dei settori diriferimento, che attra-verso analisi e statistichehanno analizzato la fasedi decadimento dell’in-dustria proponendo pro-getti di riqualificazionedel territorio a fronte diun nuovo sviluppo del-l’agricoltura, del turismoe dell’artigianato, risorsepropulsive per

l’economia ciociara.Come affermato infattidal Responsabile dei re-ferenti dell'ANS Lazio,Dottor Marco Cuppoletti"Senza impegno non si

esce dalla tempesta,anche se il cambiamentocomporta sempre fatica,sempre ansia. Piuttosto ivalori tema del convegnodebbono servire da fon-damenta, da piattaformastabile sulla quale co-struire il rilancio dellaCiociaria nella logicaGlocal, ovvero un sistemaad alta coesione localeper affrontare e vincerela sfida globale. Per farquesto dobbiamo aprircia nuovi schemi mentali, anuove alternative profes-sionali e certamente rita-rare molticomportamenti".

Importanti le testimo-nianze e le idee proposte

dai presidenti di CNAGiovanni Proia e CIAEttore Togneri, istitu-zioni che quotidiana-mente si trovano adaffrontare problemiquali la crisi economica,la disoccupazione, losfruttamento incontrol-lato delle risorse. Lode-vole l'iniziativa di filierasociale che in quest'ul-timo periodo sta pro-muovendo la CIA di

Frosinone. Pane e latte,prodotti dalle aziendelocali, direttamente acasa e a costi equi. "De-terminare una inver-sione di tendenzacoraggiosa, difficile,ma non impossibile, ri-spetto all’attuale fasedi stallo, che produca

una reale crescita pro-duttiva ed economicadelle piccole realtà agri-cole ciociare, che sten-tano a trovare sbocchicommerciali alla produ-zione e ristoro agli inve-stimenti prodotti perrealizzarla" è infattiquanto afferma il neopresidente Ettore To-gneri. La speranza è chequello di maggio sia ilprimo di una serie di in-contri; nel dibattito e nelconfronto diretto bisognainfatti cogliere l’arma mi-gliore per trovare solu-zioni e proporre idee.D’altronde che la vogliadi fare c’è, lo dimostranoparole importanti ed in-teressanti venute fuoripiù volte durante il con-vegno, tra cui innova-zione, competitività,responsabilità e sosteni-bilità. L’incontro è statopatrocinato dall’Associa-zione Pro Loco Morolo edalla Banca di CreditoCooperativo di Roma –Agenzia di Supino.

da sn. Ettore Togneri, Anna Maria Girolami, Ferruccio De Ste-fano, Anita Fiaschetti, Emiliano Spaziani, Anna Maria Cora-musi, Marco Cuppoletti, Pietro Zocconali e Roberto Canali.

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Passione, colore, poe-sia, suoni, sensibi-lità visiva ed

emotiva: sono queste lecaratteristiche che hannoaccomunato le due mani-festazioni culturali svol-tesi a Morolo nel week enddel 9 e 10 giugno. Protago-niste dell’evento, pro-mosso dall’AssociazionePro Loco Morolo con ilcontributo della Banca diCredito Cooperativo di

Roma - Agenzia di Supino- e il supporto di attivitàcommerciali del territorio,il teatro e la pittura. Sa-bato 9, infatti, pressol’Auditorium Comunale,gli allievi del laboratorioteatrale – Diego Bauco,Michele Corridori, MarisaD’Alessandris, Alice Gi-rina, Anita Fiaschetti,Francesca Lucarelli, Ales-sandra Musa, Maria Pie-tropaoli, DonataScarchilli, Irene Scarchilli,Giacomo Valentini e Ric-cardo Valentini - hannoportato in scena uno deicapolavori di FedericoGarcia Lorca “Donna Ro-sita Nubile ovvero il lin-guaggio dei fiori”. Adirigere la “compagnia”,per il secondo anno conse-cutivo, i maestri DavideFischanger e CataldoNalli. E come cita Jorge

Luis Borges “Un bravo at-tore non fa mai la sua en-trata prima che il teatrosia pieno” così è accadutoagli allievi che si sono tro-vati di fronte a un gremitoAuditorium, vuoi per inte-resse culturale, vuoi percuriosità o voglia di sup-portare il gruppo che, au-tofinanziando per buonaparte la propria attivitàteatrale, aveva comeobiettivo comune quello didivertirsi e di condividereinsieme un'esperienzaemozionante, impegna-tiva ma che si è rivelataricca di soddisfazioni. Do-menica 10 è stata la volta,invece, della ormai sto-rica Estemporanea di pit-tura, giunta quest’annoalla sua 32^ edizione e

avente come tema “NATU-RaeMURA”. Meno nume-rosi i partecipanti rispettoalle passate edizioni, madi qualità i quadri. La Giu-ria, presieduta dalla pro-fessoressa Bianca MariaValeria, Dirigente delLiceo Artistico Bragagliadi Frosinone, affiancatadalla dottoressa storicadell’arte e curatrice di mo-stre d’arte Marzia Di Mar-zio e dall’ArchitettoEmiliano Spaziani, ha de-cretato i seguenti vinci-tori: al primo posto AlvaroTomassi di Avezzano, alsecondo posto AngeloD’Onorio di Frosinone, alterzo posto Irene Scar-chilli di Morolo.

Teatro e pittura protagoniste del weekend morolanoXXXII edizione dell’estemporanea e il nuovo spettacolo del laboratorio teatrale della Pro Loco

L’arte dell’infiorare

Nei giorni che pre-cedono l'infiorataMorolo già è at-

tivo per organizzarequesta manifestazioneannuale. E’ consuetudineandare per i campi cir-costanti in cerca di fioriparticolari e altro mate-riale che possa ser-vire ad unamigliore resadel bozzettoche gli infio-ratori di ogniq u a r t i e r ehanno inten-zione di svi-luppare per lestrade delborgo. Gli infiora-tori si ritrovano in-sieme, valutando comeorganizzare la manifesta-zione e quale tipo di di-segno si vuole realizzare.Si può creare uno stampocon cartoni, legno o ferrooppure tracciando congessi colorati i contornidei disegni, un lavoronon certo facile per ilquale ci si avvale anchedi modelli precedente-mente preparati. I sog-getti dei tappeti florealisono prevalentementereligiosi, ma non man-cano richiami a fatti diattualità. A secondadell'andamento stagio-nale si decide il tipo difiori da cogliere, cer-cando di trovare mate-riale per coprire l'interavia; ci si organizza asquadre partendo la mat-tina presto con direzionidiverse, esplorando ilterritorio e passando laprimissima mattinata a“fa i fiuri”. Per il verde lanatura ci offre questo co-

lore in tutte le sue sfu-mature; lungo le stradedel paese si vedonodonne certosine intente a“sprullare” (staccare lefoglie dai rametti) le fo-glio di bossolo, elementopredominante dell'infio-rata. Ai colori base, come

il giallo, il verde si af-fiancano colori di

tonalità moltoparticolari comeil rosso, il lilla,il rosa molto in-tenso delle ro-sette, il celestedelle ortensie; la

vasta gamma delmarrone viene

data da certe partico-lari foglie secche oltreche dal caffè o terriccio.Si utilizzano materialinaturali: legumi, farine,sale colorato, riso, che,in certe situazioni, sisono rivelati preziosis-simi ed efficaci, sia perl'effetto cromatico, siaper la loro versatilità.Dall'accostamento ditutti questi colori e dallasapiente mescolanza deivari materiali, Morolo sitrasforma nella più riccae bella tavolozza che ognipittore vorrebbe posse-dere. La manifestazionericongiunge gli antichisentimenti di un popolofelice per il ritorno allabella stagione con il pro-fondo significato reli-gioso del Corpus Dominie della Madonna dellaPace, in un'unica multi-colore e profumata festa.

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Seconda puntatadella serie dedicataalla storia del-

l’emergenza della Valledel Sacco. Nella pre-cedente, si è cercato dieliminare un motivo diambiguità e confusionenell’opinione pubblica,indotta anche dai media.Il celebre caso delle muc-che avvelenate dal cia-nuro il 19 luglio 2005(diventate per la stampanazionale l’emblema dellaValle del Sacco) all’abbe-verata sulle sponde delRio Mola Santa Maria, af-fluente di sinistra delSacco, nel territorio delComune di Anagni, nonha alcun nesso conl’emersione, quasi con-temporanea, dell’inqui-namento determinato daun’alta concentrazione diβ–HCH nelle acque e so-prattutto nel sedimentodel fiume. Ciò non toglieche i due eventi siano ac-comunati dalle medesimecause: inquinamento de-rivante dallo smaltimentoillegale di rifiuti chimico-industriali. Nel pre-sente contributo,cominciamo a ripercor-

rere gli eventi più signifi-cativi che hannoportato alla Di-c h i a r a z i o n edello statodi emer-genza nelt e r r i t o r i otra le pro-vince diRoma e Frosi-none in ordinealla situazione di crisis o c i o - e c o n o m i c o -ambientale, riconosciutadal D.P.C.M. 19 maggio20051. Una data cruciale,nei documenti ufficiali, èil 3 marzo 2005. Il Dipar-timento di Chimica del-l’Istituto ZooprofilatticoSperimentale delle Re-gioni Lazio e Toscana, nelcorso dei controlli previ-sti dal Piano NazionaleResidui, riscontrò in uncampione di latte dimassa crudo, provenienteda un’azienda bovina diGavignano (RM), un va-lore di β-HCH circa ventivolte2 superiore al limiteconsentito dalla legge.Benché tale data sia una-nimemente riportatanella letteratura scienti-fica, negli studi epide-

miologici e nelle relazionidi aggiornamento

prodotte dall’Uf-ficio commissa-

riale perl ’ e m e r g e n z adella Valledel Sacco3, è

stata rilevatada alcune tesi

di laurea univer-sitarie l’esigenza di

una leggera retrodata-zione (ma ci si potrebbeanche interrogare sull’op-portunità di una retroda-tazione più spinta, capacedi spiegare, insieme adaltri fattori, l’effetto diaccumulo dell’inquinantenella popolazione conta-minata). Il Piano Nazio-nale Residui non è unostrumento ideale per rile-vare celermente e autono-mamente la situazione,prevedendo per l’inqui-nante in questione unadimensione campionariamolto limitata, ovvero 50campioni di latte bovinosul territorio nazionale esolamente 2 nel Lazio.Necessario dunque proce-dere a ‘colpo sicuro’ oquasi. L’opportuno pre-allarme era scattato neldicembre 2004. Un alle-vatore di Segni segnalò alServizio Veterinario diColleferro il rifiuto dellasua produzione da partedella Centrale del Latte diRoma, a causa della posi-tività nelle analisi a unanon meglio identificatasostanza. L’ente in que-stione eseguì dunque ve-rifiche sul lattedell’allevatore segnino edi altre aziende bovine,

riscontrando la presenzadi β-HCH. Ciò attivò, inultima analisi, le disposi-zioni di emergenza sani-taria, che inserirannol’area in questione nelPiano Nazionale Residui,e all’ufficialità del casodel 3 marzo 2005.

1 Ricordo che per consul-tarla, insieme a tutte le pro-roghe, è sufficiente inserire“fiume Sacco” al link:www.protezionecivile.gov.it/legislazione/dpcm_detta-glio.php?id=10602 0,062 mg/kg versus 0,003mg/kg, limite di legge. 3 Cfr. ad es. Bilancio sociale2005-2006 dell’Istituto Zoo-profilattico Sperimentaledelle Regioni Lazio e To-scana all’indirizzo internet:www. i z s l t . i t / i z s l t /modu-les/content/content/docs/izs l t / b i l a n c i o _ 2 0 0 5 -2006.pdf, p. 57;S.E.N.T.I.E.R.I, Studio Epi-demiologico Nazionale deiTerritori e degli Insedia-menti Esposti a Rischio daInquinamento: risultati, acura di R. Pirastu, I. Iava-rone, R. Pasetto, A. Zona, P.Comba, ‘e&p’, Riv. Ass. It.Epidem., anno 35 (5-6),suppl. 4, settembre-dicem-bre 2011,www.epiprev . i t/s i tes/de-f a u l t / f i l e s / E P 2 0 1 1 S e n -tieri2_lr_bis.pdf, p. 48.

L’ “emergenza” della Valle del SaccoLa seconda puntata sulle origini dell’inquinamento della Valle

1100MAG-GIU 2012

Coordinatore provincialeRete per la Tutela della

Valle del Sacco (ReTuVaSa),

Responsabile provinciale Ambiente CODICI

Page 11: Voci Morolane - numero 36

1111MAG-GIU 2012

Sostenibilità ambientale: il lato buono delle aziendeL’altra faccia della medaglia delle grandi aziende. Impegnate nel sociale e con un occhio all’ambiente

Secondo il RapportoEcomafie 2012 diLegambiente, a

Roma e nel Lazio preval-gono reati ambientalicompiuti da gruppi cri-minali organiz-zati, spesso incombutta conparti cor-rotte delleamministra-zioni. Situa-zione questache colloca lanostra regione alquinto posto nella clas-sifica nazionale delleecomafie, elaboratadalle Forze dell ’Ordine.Nella nostra regione, nel2011, sono state accer-tate 2.463 infrazioni, il7.3% del totale nazio-nale, 6.7 illeciti algiorno con un lieve calodei reati legati al ciclodel cemento e dei rifiuti,per i quali rimaniamoperò al primo posto frale regioni dell’Italia cen-trale, mentre cresconopericolosamente gli in-cendi, ma non le infra-zioni in campofaunistico e per l’arte ru-bata. “Serve una rea-zione forte, uncambiamento, una rin-

novata azione ammini-strativa per la legalità ele buone politiche. – haaffermato Lorenzo Par-lati, Presidente di Le-gambiente Lazio –

Bisogna puntare suraccolta diffe-renziata e rici-c l a g g i opiuttosto chesu discaricheed inceneritori,riavviando le

attività di demoli-zione sul fronte del ce-

mento abusivo”. E c’èchi nella nostra regione,tuttavia, seguendol’esempio a livello nazio-nale, sostiene l’ambientee fa della responsabilitàsociale d’impresa la pro-pria filosofia. Un esem-pio è Coop che proponeil 20% di sconto sui pro-dotti agricoli di TerraLibera, l ’associazioneche gestisce i terreniconfiscati alle mafie pro-ponendo una coltiva-zione sana e trasparentee che ha subito ultima-mente numerosi incendidi agrumeti e uliveti inPuglia e Sicilia. SanofiAventis, gruppo farma-ceutico di Anagni, invecesi impegna da anni a li-mitare l ’ impatto am-bientale delle attivitàaziendali, riducendo iconsumi di acqua edenergia elettrica e sensi-bilizzando i propri colla-boratori sull’importanzadi adottare comporta-menti eco-responsabili,sul posto di lavoro così

come a casa. L’aziendapropone, ad esempio,l ’utilizzo di vettureibride (a benzina edelettricità) e una razio-nalizzazione degli spo-stamenti della Forzavendite, proprio percontenere i consumi econtribuire a una mobi-lità più sostenibile. Sam-sung Hope Relay èinvece un’applicazioneper smartphone (scari-cabile dal market di An-

droid), creatadall’azienda di elettro-nica coreana in occa-sione delle Olimpiadi diLondra per donare uneuro per ogni km per-corso (in bici o di corsa)alla onlus SOS Villaggidei Bambini, un’organiz-zazione internazionaleimpegnata da più di 60anni nell ’accoglienza dibambini privi di cure fa-miliari e nello sviluppodi programmi di raffor-zamento familiare inItalia e in altri 132 paesidel mondo. I primi 10 adaver percorso più km,saranno omaggiati di unviaggio a Londra. Il gpsregistrerà il percorsocompiuto.

La Redazione

Nonostante le diffi-coltà economichedel momento, ma

con l’ostinazione ed im-pegno del sindaco e dellanostra amica Barbara Ma-rotta, sabato 4 agosto, sisvolgerà la III^ edizionedella gara podistica “Alume di candela”, gara, chesta diventando un appun-tamento quasi irrinuncia-bile, perché fa da apripistaal ferragosto morolano.Visto il bel successo dellapassata edizione con il rad-doppio degli atleti parteci-panti rispetto al debutto,l’obiettivo della gara restacomunque un runner cheritorna, perché si è trovatobene e vogliamo che ritrovitutti gli aspetti che lohanno fatto innamoraredella corsa e del nostropaese, perché siamo sem-pre più convinti che il bino-mio sport-cultura resta laricetta vincente per pro-muovere tutte le bellezzeche caratterizzano il nostrocentro storico. La gente haimparato a volere bene aquesto popolo di faticatoriun po’ attempati che nonmanca di far sentire il pro-prio affetto lungo tutto ilpercorso per applaudirlipoi sul traguardo tra dueali di folla. Tutti i comitatiintervengono per dare illoro apporto, anche noidell’AVIS Morolo “GruppoMarzia Carboni” daremo ilnostro contributo offrendoi trofei ai primi arrivati. Ri-volgo il solito invito a tutti-gli amici della P.A.M. dipartecipare numerosi per-ché ne vale veramente lapena (che fatica!). Tommaso Evangelisti

Il 4 agostotutti di corsa

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1122MAG-GIU 2012

Taglio del nastroper il nuovo par-cheggio a via dei

Pozzi, nelle immediatevicinanze della scuolaelementare NazzarenoVori. Circa trenta i postiauto creati in quello cherappresenta un vero eproprio belvedere, piùche un parcheggio,vista la visionem o z z a f i a t os u l l ’ i n t e r apiana delS a c c o .L’inaugura-zione è av-venuta nellamattinata disabato 30giugno allapresenza delleautorità. Il pro-getto esecutivo, appro-vato nel settembre2009, ha ottenuto un fi-nanziamento regionaledi circa 215.000 euro,per un costo totale del-l’opera di 281.000 euro(circa 66 mila euro fi-nanziati dal comune). La struttura è stata inti-tolata a Giuseppe Maz-zini. Il sindaco AnnaMaria Girolami ha così

spiegato le ragioni diquesta dedica: “In moltici avevano fatto questarichiesta. Poiché loscorso anno abbiamo ce-lebrato i 150 anni del-l’Unificazione del Regnod’Italia, e nel nostropaese è già presente unavia dedicata Garibaldi

ed a Cavour, ci sem-brava giusto inti-

tolare la piazzaa questo im-portante filo-sofo ep o l i t i c o ,oltre che pa-triota. Unpersonaggio

i m p o r t a n t eper la nostra

Italia”. Un parcheggio che

farà comodo, oltre cheai residenti della zonaCastello, soprattuttoalla scuola elementareVori e a quanti do-vranno giungere pressole strutture che si tro-vano nelle immediate vi-cinanze: sala consiliare,Sogit e semplicementepiazza Biondi.

D.T.

Inaugurato il nuovo parcheggioVia dei Pozzi, circa trenta i posti macchina creati. La piazza intitolata a Giuseppe Mazzini

Conto corrente gratis aglianziani con pensioni basse

Arriva il contoc o r r e n t eg r a t u i t o

per chi perce-pisce pen-sioni basseo chi sitrova in unas i t u a z i o n ee c o n o m i c adisagiata. “Ilconto di base”previsto dalla ma-novra Salva-Italia perridurre l’uso del de-naro contante e incre-mentare quello dellamoneta elettronica,destinato a chi è giàcliente d’una banca odelle Poste, sarà gra-tuito ed esente dabollo per chi ha unIsee inferiore ai7.500€, mentre avràun canone onnicom-prensivo “ragione-vole” per chi superatale soglia e per i pen-sionati fino a 1.500emensili. Questo contoè frutto dell’accordotra Ministero, Banki-talia, Abi, Poste, sin-dacati dei Pensionatie Associazioni deiConsumatori. Le ca-ratteristiche del contoprevedono prelievi il-limitati presso i ban-comat dell’Istituto

dove si è aperto ilconto, opera-

zioni illimi-tati dip a g a -m e n t oa t t r a -v e r s ocarta di

debito, 6p r e l i e v i

allo spor-tello, 12 prelievi

bancomat gratuitipresso altri istituti, 12pagamenti ricorrentitramite bonifici conaddebito in conto. Perchi invece supera lasoglia Isee ed ha pen-sioni fino a 1.500€ ilconto è soggetto alpagamento del bollo eha un certo numero dioperazioni annue.

L’obiettivo del “contodi base” è quello di ri-durre l’uso delcontante conside-rando che l’Italia è ilfanalino di codanell’uso della monetaelettronica.

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1133MAG-GIU 2012

Frosinone e la Cio-ciaria hanno resoomaggio al 95°

Giro d’Italia. La tappa daSan Giorgio del Sannio aFrosinone è stata unafrazione che ha incoro-nato lo spagnolo Franci-sco Ventoso (foto inbasso), confermandosiancora una volta bravo efortunato sulle vie frusi-nati. La città di Frosi-none ha risposto allagrande ad uno deglieventi ciclistici più se-guiti del Globo. Tantiappassionati e pra-ticanti delleprime ore delmattino hannoassistito all’al-lestimento delc a r r o z z o n erosa, che ha colo-rato di un’unicatinta la città capoluogo.Sport , tradizioni e tantofolklore sono stati ipunti cardini della gior-nata frusinate del Giro,che ha visto come aper-tura uno sprint di gio-vani ciclisti provenientidalla provincia di Frosi-

none, Latina e Roma,che hanno ani-mato la primaparte delp o m e r i g -gio, primad e l l ’ a r -rivo deic a m p i o n idel Giro,sotto losguardo at-tento di genitorie curiosi giunti a Frosi-none per non perdersi latappa del Giro. A portare

un pizzico di tradi-zione gli sbandie-

ratori Castellodella Città diAnagni, chehanno colo-rato il retti-

filo finale. Ailati della strada

tanti tifosi e prati-canti del ciclismo chenon si sono voluti per-dere l’occasione di vedersfrecciare sotto i propriocchi i ciclisti professio-nisti. Una macchinaperfetta quella del Girod’Italia, nulla è lasciatoal caso e la professiona-

lità di tutti i componentiè davvero molto

elevata, questoa dimostra-

zione diuna mani-festazioneche hauna cassa

di riso-nanza dav-

vero di grandelivello. Anche la

città di Frosinone e l’in-tera Ciociaria, ha avutola possibilità di mettersiin evidenza grazie a que-sta imponente ma-n i f e s t a z i o n e .Tanti i tifosidei più dispa-rati ciclistiche hanno so-stato ai bordidella strada sindalle prime ore delmattino. C’erano stri-scioni di vario genere edimportanza, anche legatia corridori purtropposcomparsi, quali Wey-landt, Casartelli ed il pi-rata Marco Pantani,ciclisti di spessore inter-nazionale che hanno la-sciato un segno in questomondo fatto di fatica,sacrifici, anche di gioiaal termine di una tappa,magari vinta. Gioia cheabbiamo denotato suivolti dei tanti tifosi deidue ciclisti ciociari, Va-lerio Agnoli della Liqui-gas e Stefano Pirazzidella Colnago, che hannosostato sin dalle primeore del mattino ai bordidel rettifilo d’arrivo.

Proprio loro sono statifra i più colorati e chias-sosi, ed hanno animatouna giornata contraddi-stinta da un tempo va-riabile che ha infastiditoi numerosissimi spetta-tori che si sono godutiquesta giornata di sportin Ciociaria. Una gior-nata di gioia, per tutti,soprattutto per i più pic-coli, che sono stati cata-pultati in un mondofantastico, fatto di tanteattrazioni (vedi villaggioarrivo, carovana del

Giro, motorhomesquadre, ecc),

che rendono ilGiro un ap-p u n t a m e n t oda non per-

dere soprat-tutto per gli

amanti di questosport, quindi grandi epiccini. Soddisfazionepalesata anche dalle Isti-tuzioni del territorio cheda qualche anno rie-scono “nell’impresa” diportare sulle strade dellanostra amata Ciociaria,questo importante ap-puntamento sportivo,reso ancora più sugge-stivo dalla partecipa-zione di due ciclisticiociari che rispondonoal nome di Stefano Pi-razzi di Alatri (foto asinistra) e ValerioAgnoli (a destra), ori-ginario di Fiuggi. Byebye Giro, appuntamentoal prossimo anno.

D.M.

Il Giro d’Italia colora di rosa la CiociariaNumerosi appassionati in strada al passaggio dei corridori. La tappa allo spagnolo Ventoso

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Archiviata la sal-vezza, con la vit-toria sul

Roccasecca, dopo i tempisupplementari, ha decisodi ripartire da FabrizioPerrotti. L’allenatorefrusinate si è incontratocon la dirigenza lepinaed ha ratificato l’accordoper la prossima stagione.L’ex allenatore di IsolaLiri, Ferentino, Boville eGaeta, già in questa sta-gione in seno al club mo-rolano con il compito dicollaboratore tecnicodella società, ha sposatoil progetto che la societàlepina gli ha presentatonelle ultime ore. A darenotizia dell’accordo inpresidente Angelo Co-stantini: “Abbiamo rag-giunto l’accordo conl’allenatore FabrizioPerrotti. Dare conti-nuità al lavoro iniziatoin questa stagione era lapriorità che ha di fattocon Perrotti, iniziato unciclo. Valorizzare i gio-vani e con essi il nostrosettore giovanile, che inquesta stagione ha rag-giunto degli ottimi risul-

tati ed inserire dei gio-catori importanti chepossano farci fare ilsalto di qualità. Sonoqueste le priorità dellas o c i e t àche mionoro dip r e s i e -dere –c o n f e r m aA n g e l oCostantini– e conF a b r i z i oP e r r o t t icred iamodi averpreso il me-glio sulla piazza. E’ unallenatore che conoscoda anni e che già con ilcompianto Franco Pa-luzzi ai tempi della serieD, abbiamo provato aportare a Morolo. Orache finalmente questomatrimonio è andato abuon fine credo chesiamo a posto per i pros-simi anni. Fabrizio Per-rotti – dice il presidentedei lepini – è senza dub-bio un allenatore moltopreparato e che ha lavo-rato in piazze impor-

tanti, anche di categoriasuperiore. Con lui ab-biamo avuto un collo-quio ed abbiamo trovatoimmediatamente l’ac-

cordo, questo adimostrazionedel comune in-tento di ripor-tare il Morolonel campio-nato che piùgli compete,quello di serieD. Con questonon voglio re-s p o n s a b i l i z -zare troppo il

nostro allenatoreche sono certo farà delsuo meglio per fare benecon compagine bianco-rossa”. Il neo tecnicomorolano ripartirà senzadubbio da un gruppo digiovani molto interes-santi, che già in questastagione hanno dimo-strato di essere moltoutili alla causa della for-mazione lepina. Il presi-dente Costantini ed isuoi più stretti collabo-ratori hanno iniziato giàil lavoro per pianificareal meglio la rosa dellaprossima stagione, anti-cipando di fatto i tempirispetto alle altre compa-gini partecipanti al pros-simo campionatod’Eccellenza laziale. Lasalvezza ha rilanciato leambizioni del club cio-ciaro che potrà contaresull’entusiasmo di unpresidente e di un alle-natore come Perrotti chevuole tornare al più pre-

sto in serie D, come delresto la tifoseria bianco-rossa. “E’ stata una sta-gione difficile per ilMorolo che ci deve farcapire dove abbiamosbagliato. Al terminedella gara contro il Roc-casecca, che ci ha per-messo di rimanere inEccellenza – dice AngeloCostantini – ho incon-trato i miei collabora-tori ed abbiamo iniziatoil lavoro per pianificarela prossima stagione.Siamo in debito con i no-stri tifosi e meritano ditornare in serie D”. Ilnumero uno del club mo-rolano parla poi dellacollaborazione strettacon il Frosinone calcio:“Ci sentiamo spesso conil presidente Stirpe, conMeluso e Salvini, percontinuare quella colla-borazione che dura ora-mai da tanto tempo eche ha permesso a tantiragazzi di potersi misu-rare in un campionatoimportante come quellodi serie D e per i nostriragazzi di potersi avvi-cinare ad una realtàconsolidata come quelladel Frosinone calcio.Speriamo che il prossimosia per il Morolo sia peril Frosinone sia l’annodella risalita”.

Perrotti è il nuovo tecnico del MoroloLa squadra biancorossa affidata all’ex tecnico di Ferentino e Isola Liri. Sarà la stagione del rilancio?

Fabrizio Perrotti

1144MAG-GIU 2012

Page 15: Voci Morolane - numero 36

1155MAG-GIU 2012

I

C�Ł chi gira in lungo e largo tutto il mondo

per vedere le piø belle meraviglie;

quando crede averle viste tutte quante,

come un sogno rimarranno nella mente.

Fior di turchese,

le meraviglie stanno al mio paese.

Morolo, Morolo, Morolo,

tu mi fai ricordare

gli affetti tanto cari,

che mi fanno lacrimare.

In chiesa e per le strade

rivedo mamma mia

qui in tutto ciò che esiste,

c�Ł tanta poesia.

Morolo, Morolo, Morolo,

gioiello di paese,

gente semplice e cortese,

chi ci viene non se ne va,

perchØ qui trova pace e tranquillità.

Morolo, Morolo, Morolo,

da lontano ti ho sempre pensato:

questo Ł il suolo dove son nato,

ti amo, ti amo, ti amo,

felicemente ti ho riabbracciato.

Morolo, Morolo, Morolo,

l�amico sincero sei tu,

Morolo, Morolo, Morolo,

non ti lascerò mai piø.

II

Stai, Morolo, tra Sgurgola e Supino,

dirimpetto a Ferentino e Frosinone,

e ad Anagni, la città dei grandi Papi.

Tu sei piccolo, però sei tanto grande.

Fior di gaggia,

sei il piø bel fiore della Ciociaria.

Morolo, Morolo, Morolo...

III

La tua chiesa Collegiata Ł un monumento,

con la piazza e la stupenda passeggiata;

il Castello assai superbo e dominante,

tutto quanto il frusinate circostante.

Fior odoroso,

il panorama tuo Ł meraviglioso.

Morolo, Morolo, Morolo...

Gino De Paolis

CANTO MOROLO

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1166MAG-GIU 2012

anno VII

n. 36

Hanno collaborato a questo numero:

Francesco Bearzi; Orietta Ciaschi;

Tommaso Evangelisti; Samuele Farina;

Anita Fiaschetti; Chiara Liburdi;

Davide Mancini; Emiliano Montani;

Daniele Trenca; Marco Vaccaro

Associazione Pro Loco

Poesie:

Gino De Paolisinfo e invio articoli:

[email protected]

LITTLE TONY

LONTRO SHOW

Grande attesa per il Ferragostomorolano e per il concerto diLittle Tony, che ci sarà inPiazza Ernesto Biondi il 14 ago-sto alle ore 21. Appuntamentoda non perdere per i tanti ap-passionati, per cantare con unodei più grandi interpreti dellacanzone italiana.

Dal 19 al 28 luglio a Prati diTivo (TE), ai piedi del GranSasso ci sarà il “Campo 12” perragazzi e ragazze di Morolo.Dopo le esperienze di Gorga nel2006 e 2007, la Parrocchia hadeciso di far vivere ai giovaniuna esperienza “per lo spirito eil corpo” in Abruzzo.

Per il terzo anno consecutivo sisvolgerà il “Lontro Show” do-menica 15 luglio. Una giornataa contatto con le nostre monta-gne. A piedi, a cavallo econ....l’elicottero si potrà rag-giungere la piana del Lontroper pranzare e passare così unagiornata in allegria.

CAMPO 12