Voci Morolane - numero 22
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I l quattro novembre è stato ricordato
con la deposizione, da parte del nostro sindaco dott.ssa Anna Maria Giro-lami, di una corona al monu-mento dei Caduti nella Prima Guerra Mondiale. Un fatto positivo per Morolo, perché il ricordo delle feste nazionali o religiose rinnova in noi la co-scienza di appartenenza ad una collettività di storia, di ideali e di valori condivisi al di sopra di differenze politiche o religiose. La festa è stata rav-vivata dalla presenza degli alunni delle scuole di Morolo, che hanno espresso pensieri apprezzati per il loro significa-to profondo ed aderente alla ricorrenza. La nostra comuni-tà ha dato un contributo alla Vittoria della Prima Guerra Mondiale. Vittoria che è stata anche una esauriente risposta a chi aveva visto l‟Italia sol-tanto come espressione geo-grafica, e non aveva capito che il Popolo che abitava quella “espressio-ne geografi-
nizzatori e per
le tre giovani
musiciste vedere la Chiesa
di Santa Maria gremita di
persone. A completare la
giornata l‟ accensione delle
luci natalizie per le strade
del centro storico. Le mani-
festazioni continueranno
sabato 19 dicembre quando
nel pomeriggio, a partire
dalle 17:30 in località Largo
del Sorbo, si esibiranno due
gruppi di musicisti, lucani ed
albanesi, facenti parte di una
rassegna internazionale di
strumenti popolari promossa
dall‟ Apt di Frosinone. Costo-
ro attraverseranno il nostro
paese con le loro musiche,
esibendosi anche in Piazza
Madonna del Piano, Piazza
della Libertà e per finire
Piazza E. Biondi. Il 19 di-
cembre sarà la volta della
presentazione del libro di
poesie “Semi di cardo”
di Antonio Pietropaoli.
La manifestazione, a
cui parteciperanno pro-
fessori illustri della Cio-
ciara, si svolgerà alle
ore 17 presso l‟
Auditorium Comunale.
Insomma, un Natale
quello organizzato dalla
Pro Loco che ha come
obiettivo la socializza-
zione, l‟ aggregazione
e il ritorno alle tradizio-
ni. Sperando di aver
fatto cosa gradita alla cittadi-
nanza non ci resta che au-
gurare Buon Natale e Felice
Anno Nuovo a tutti.
U n nuo-
vo Natale è arri-
vato e anche sta-
volta non potevano manca-
re giorni di festa. L‟ Asso-
ciazione Pro Loco Morolo,
oltre alla messa in posa
delle luci natalizie lungo Via
Roma, ha organizzato
quest‟ anno diverse manife-
stazioni. La prima si è svol-
ta martedì 8 dicembre, fe-
sta dell‟ Immacolata. Alle
ore 16 in Piazza Ernesto
Biondi sono state offerte
dalla suddetta Associazio-
ne le frittelle, dolci tipici
natalizi del nostro paese,
nella versione salata con
baccalà o cavolfiore e in
quella dolce con uva sulta-
nina e gocce di cioccolato.
A seguire il concerto in
Chiesa a cura del trio Deo-
dati, Mirabella, Di Mario; un
concerto di musica lirica
con brani adatti a tutti i gu-
sti. Gratificante per gli orga-
SUCCEDE A MOROLO
ca” si senti-va ormai
una Nazione. Nazione non è altro che la co-scienza dell‟essere Na-zione; è un fatto spiritu-
ale, senza il quale sarebbe-ro incomprensibili i molti episodi eroici e la stessa Vittoria. E ogni giudizio su quegli eventi non può esse-re dato in nome del presen-te, quasi si volesse rimpro-verare al passato la non conoscenza di principi che il presente ha maturato nell‟arco di un secolo, du-rante il quale è costituita anche l‟Unione Europea, e non è poco. La nostra storia è ricca di episodi eroici ed esaltanti di cui essere orgo-gliosi. Un sentito ringrazia-mento all‟Arma dei Carabi-nieri, al dirigente scolastico ed alle insegnanti delle scuole per l‟impegno profu-so ed alle associazioni di Morolo (Sant‟Antonio Abate, Storia di Morolo, Sogit, Pro
Loco) per la loro presenza.
di ASS. PRO LOCO
di LUIGINO FIASCHETTI
Il monumento ai Caduti di Morolo durante la Prima Guerra Mondiale
SUCCEDE A MOROLO
I l giorno 19 novembre
2009 la sezione di Mo-
rolo del S.O.G.IT. si è
dotata di una nuova autovettu-
ra, una Fiat Grande Punto Evo
targata DZ288PM che verrà
adibita al trasporto di persone
ed anche di quelle diversa-
mente abili deambulanti. L'ac-
quisto rateizzato in 4 anni è
stato possibile grazie al primo
contributo del 5x1000 e dalle
convenzioni con la Asl ed il
Comune di Morolo nonché
dall'oculatezza cui viene ammi-
nistrata la sezione. L'autovettu-
ra è stata presentata alla citta-
dinanza di Morolo il giorno 8
dicembre 2009 ed in tale occa-
sione è stata benedetta dal
nostro parroco Padre Leo.
Tutti gli appartenenti alla
S.O.G.IT. ringraziano quanti
hanno contribuito con la loro
donazione del 5X1000 all'ac-
quisto del nuovo mezzo di tra-
sporto.
di CARLO ALTERI
I l “Club dei centena-ri” registra un nuovo ingresso. E‟ quello
di “nonna” Maria Schiavi che il 26 ottobre 2009, ha tagliato l‟ambito traguardo del secolo di vita. La pim-
pante nonnina vive a Mo-rolo attorniata dai suoi familiari, che la coccolano
e l‟accudiscono con amo-re. Nonostante l‟anziana signora abbia bisogno di assistenza continua, con-serva una mente lucida da far invidia ai più giovani. Nonna Maria è un vero e
proprio libro di storia, poiché dal lontano 1909 ha potuto assistere ai più grandi eventi (purtroppo qualcuno anche doloro-so) che si sono verificati
nel corso del XX secolo. E‟ un esempio per tutti i mo-r o l a n i , p o i c h é c e r t a -m e n t e a n c h e c o n qualche s o f f e -r e n z a ha attra-versato tutti gli eventi che si sono susse-
guiti nel corso della sua vita, e con sorriso oggi ringrazian-do Dio lo rac-conta con un pizzico di no-stalgia. Un se-colo di vita... Che dire dun-que? Compli-menti! Noi della redazione del
g i o r n a l i n o Voci Morola-
ne non possiamo che esprimere a nonna Maria le più vive felici-tazioni ed i nostri mi-gliori auguri di buon
compleanno e a questo punto anche di un Buon Natale. L‟augurio che fac-ciamo a tutti i nonni di Mo-rolo è quello che sempre più persone possano var-care questa soglia invidia-
ta da tutti.
Qualche scatto della fe-sta di compleanno di
Nonna Maria, il 26 ottobre scorso,
attorniata da parenti e amici
di ORIETTA CIASCHI
impegno e risorse sia esse materiali sia esse intellettive, con la con-sapevolezza che con-tribuiranno alla crescita culturale, allo sviluppo sociale e alla tutela del patrimonio delle tradizioni culturali e ambientali del no-stro Paese, realizzando e partecipando alle iniziative e manifestazioni. Chiunque può fattivamente aderire e sostenere le attività dell‟Associazione, versando una quota annuale, il tesse-ramento è iniziato domenica 13 dicembre, chi vuole, potrà mettersi in contatto con una qualsiasi delle persone che attualmente lavorano fattiva-mente. Tutti gli associati, e tutti coloro che vorranno par-tecipare alle manifestazioni, contribuiranno alla realizza-zione degli scopi e delle fina-lità per cui l‟Associazione è stata costituita, contribuendo così alla divulgazione e va-lorizzazione delle tradizioni culturali e delle attività sporti-ve. Durante la manifestazio-ne del 13 dicembre, oltre agli scopi e le finalità per cui l‟Associazione è stata costi-tuita, è stato presentato il lavoro e l‟impegno per il na-scente Grup-po Folk “Chigli de „Mbrolo”; che sta vedendo la positiva partecipazio-ne di giovani di Morolo, coordinati e preparati da
SUCCEDE A MOROLO
D omenica 13 dicembre 2009, presso la “Sala del Terzo Giorno”,
gentilmente concessa da Padre Leonel, è stata pre-sentata al pubblico l“Associazione Culturale, ricreativa e Sportiva Vincen-zo Alteri – Onlus”. Erano qua-
si due anni, che gli amici, avevano in mente di realizza-re e formalizzare la costitu-zione di una realtà concreta, dedicata a Vincenzo, per realizzare e promuovere atti-vità che abbiamo l‟unico e principale scopo di far risco-prire e valorizzare i principi di lealtà ed amicizia, dello stare insieme e condividere realtà di aggregazione; aspetti e principi fondamentali per la vita sociale di una comunità. L‟associazione è apartitica e non ha fini di lucro, è un or-ganismo di natura democrati-ca a base elettiva, tutti po-tranno contribuire con le loro idee, per realizzare attività utili per il raggiungimento degli scopi; le persone che l‟hanno ideata e tutte quelle che vorranno collaborare o semplicemente sostenerla, mettono a disposizione il loro
alcuni ex-componenti
del glorioso Gruppo Folk di Morolo, i quali hanno voluto mettere a disposizio-ne il loro tempo, im-pegno e passione,
per tramandare a far co-noscere i canti e i balli, le usanze e i costumi della tradizione morolana, pa-trimonio culturale e uma-no, appartenente a tutti coloro che negli anni lo hanno ricercato, realizzato e divulgato con orgoglio e fierezza, in tutte le piazze e per tutte le genti del mondo; patrimonio con-servato da tutti gelosa-mente, nel tempo, nel cuo-re e nella mente con at-tenzione e passione. Il lavoro dell‟Associazione insieme al nascente grup-po folk, ha come scopo, la continuazione della con-servazione e valorizzazio-ne dello stesso patrimo-nio, per far sì che le gene-razioni presenti e quelle future sappiano compren-dere e far proprie, le radici culturali e umane del loro paese Morolo, così come tutti i Morolani che le han-
no vissute e custodite.
di SIMONETTA MANCINI
I l presidente della Sogit
di Morolo, Cav. Carlo
Alteri, luogotenente ora
in pensione, è stato nominato
dall'Unione Italiana per le Ono-
ranze alla M.O.V.M. Salvo
D'Acquisto membro d'onore.
Riportiamo di seguito la motiva-
zione che è valsa al nostro caro
concittadino la benemerenza:
“A testimonianza della sua atti-
vità militare, nel rispetto della
verità e dell'onore, per la diffu-
sione dei principi di solidarietà,
uguaglianza e fratellanza fra
tutti i popoli senza discrimina-
zione di razza, sesso e religio-
ne, per l'impegno a costruire un
mondo senza più guerre, nomi-
niamo il Luogotenente dei Cara-
binieri Carlo Alteri membro d'o-
nore per la sua lodevole abne-
gazione ed il costante impegno
profuso nell'Arma”. Un grande
uomo, il vice-brigadiere Salvo
D'Acquisto che s'immolò a Pali-
doro (Rm) al posto di 22 ostaggi
che dovevano essere fucilati
dalle truppe d'occupazione te-
desche
D.T.
Carlo Alteri
SUCCEDE A MOROLO
A meno di cla-morose smenti-
te, mentre questo gior-nale sarà consegnato ci sarà il taglio del nastro per il nuovo casello au-tostradale di Ferentino, che aprirà alle ore 15 del 23 di-cembre. Dopo le prime voci di corridoio che si sono susseguite nel corso delle settimane, si è aggiunto il comunicato ufficiale da par-te della Società Autostrade, che dopo l‟ultimo sopralluogo e il pre-collaudo ha provveduto a dare l‟ok per l‟apertura del nuovo svincolo autostradale. Un‟infrastruttura importante attesa per molti anni, che permetterà a tutta l‟area lepina (e non solo) un note-vole sviluppo dal punto di vista eco-nomico e turistico. Tutti i visi-tatori diretti nel nostro paese non saranno più obbligati ad uscire ad Anagni o a Frosino-ne, ma basterà lasciare
l‟autostrada a Ferentino e da lì
lasciarsi guidare dalle indicazioni che portano al nostro paese. Purtrop-po ancora non siamo a conoscenza del pedag-
gio stabilito per il tratto Feren-
tino-Roma Sud, ma ipotizzia-mo che sia intorno ai 3 - 3,50 euro. Le vie che serviranno l‟uscita autostradale saranno:
l‟Asi 7, l‟Asse Attrezzato, via Stazione, via Casilina, via Morolense e dal 15 gennaio anche via Labrofico Cuppi. Spostando di poco l‟occhio dal nuovo svincolo si nota come anche i lavori del lungo “serpentone” della Sora-Ferentino-Frosinone siano a buon punto. L‟apertura per il nuovo tratto di superstrada sembra essere prevista per la metà di marzo 2010. Gli auto-mobilisti che tutti i giorni si recano in Capitale possono dunque iniziare a sfregarsi le
mani…
SPAZIO AL CITTADINO
Migliorare la raccolta
differenziata!
Volevo fare i compli-
menti alle autorità com-
petenti per l’ottima idea
della raccolta differen-
ziata che da qualche
mese viene svolta nel
nostro paese. L’unica
strada per poter rispar-
miare sui rifiuti è quello
di differenziarli. Il mio
commento però è mira-
to a sottolineare qual-
che criticità del servi-
zio, che spe-
ro sia finaliz-
zata al mi-
glioramento
dello stesso.
Mentre per la
c a m p a g n a
morolana il
servizio vie-
ne svolto por-
ta a porta per
quelli che
come me abi-
tano in pae-
se, si trovano
spesso a
s c o n t r a r s i
con scene ed episodi di
cattivo gusto. Cassonet-
ti stracolmi di rifiuti solo
per fare qualche esem-
pio. Perché non appor-
tare delle piccole modi-
fiche al piano di raccol-
ta dei rifiuti? Magari
raddoppiando o tripli-
cando la raccolta dei
rifiuti indifferenziati,
che attualmente viene
svolta solo il sabato?
Per chi ad esempio ha
dei neonati, o degli a-
dulti non autosufficienti
non è il massimo tenersi
in casa i pannolini spor-
chi per una settimana,
aspettando il sabato per
buttarli. Ultima cosa:
Perché non ripristinare
le campane più grandi,
che un tempo erano a
Piazza della Libertà?
Certo di aver segnalato
un problema che mi
stava a cuore, e speran-
do che non riguardi so-
lo la mia persona, rin-
grazio Voci Morolane
per avermi dato la pos-
sibilità di scrivere.
Un morolano
di DANIELE TRENCA
La posa della “prima pietra”
VOCI MOROLANE consiglia...
C ari lettori, siamo arrivati ormai ben al nono invito che i
“Nomadi Fans Club Lidia Evangelisti” di Morolo, vi fanno a partecipare alla festa di beneficienza, che si terrà il 6 gennaio 2010 presso la sala parrocchiale “Del Terzo Giorno” in via Indipendenza a Morolo dalle ore 12 in poi, inutile dire che come sempre sie-te tutti invitati. Per la nona volta, nella ricorrenza della festività dell‟Epifania 2010, il nostro Nomadi Fans Club organizza una giornata, stavolta più lunga di due ore, di beneficienza, quest‟anno a favore del “Piccolo Rifugio” di Ferenti-no. In particolare andremo a sostenere il Progetto Pet-Therapy, ovvero la terapia dolce tramite l‟animale da compagnia. Non é una panacea, utile a risolvere tutte le malattie. Infatti non é sufficiente affiancare un animale a una persona sofferente per aspettarci il miracolo della guarigione. Una corretta
applicazione della "p.t." non coinvolge solo un uo-mo e un animale, ma an-che tecnici competenti del
comportamen-to umano e quelli competenti del com-portamento animale. Il concetto chiave della tera-pia risiede nell'uso appro-priato di animali domestici e selvatici (più frequente-mente cani, gatti, cavalli e delfini) per mezzo della
loro presenza e della loro capacità di comunicare al fine di mitigare ed alleviare condizioni di malessere e disagio. Il nostro amico "pet" (animale domestico) svolge davvero un ruolo importante nel migliorare la qualità della nostra esi-stenza quotidiana e po-trebbe diventare un ausilio insostituibile nella cura di molte patologie gravi come l'handicap psicofisico, se questa terapia, oggigiorno ancora agli albori, trovasse nel nostro Paese la forza e soprattutto gli strumenti per affannarsi con maggio-re rigore metodologico. E‟ di fondamentale importan-za quindi sostenere, anche con un piccolo sforzo, que-sta iniziativa, anche per-ché, oltre a fare una nobile azione, ci porterà a condi-
videre una giornata di
festa e allegria, in pieno divertimento sia per grandi che per piccini. Il program-ma della festa, senza farvi troppe rivelazioni, (anche perché la curiosità vi porte-rà a venirci a trovare!!!) prevede, oltre ad alcune
esibizioni artistiche nel corso del pomeriggio, la premiazione del II° Con-corso Fotografico indetto in occasione di questa no-stra bellissima manifesta-zione. Tale Concorso, a-perto a tutti, da 0 a 99 e oltre anni, prevede l‟invio da parte dei partecipanti di tre foto di qualsiasi forma-to, che avranno come te-ma “Morolo: personaggi di ieri e di oggi”. Per ulteriori informazioni inerenti al Concorso vi rimandiamo alle locandine informative che sono state apposte in tutto il paese, in particolare nei punti di ritrovo. Il Club, rinnovandovi l‟invito a par-tecipare numerosi e anche di più, vi ringrazia anticipa-tamente e augura a tutti
Buone Feste!!
di NOMADI FANS CLUB SPAZIO AL
CITTADINO
Comitato contro
l’antenna telefonica:
occhio al nome!!!
Desideriamo fare una pre-
cisazione riguardo lo stri-
scione apparso nei pressi
del cimitero, in questo peri-
odo per protestare contro
l’installazione dell’antenna
di telefonia mobile, a firma
del “Comitato Madonna del
Piano”. Questo gruppo non
ha niente a che vedere con
la nostra “Associazione Ma-
donna del Piano”, che si
occupa ogni anno
dell’organizzazione delle
festività in onore della Ma-
donna delle Grazie, a metà
settembre. Non vogliamo
valutare l’operato di queste
persone, né tantomeno en-
trare nel merito di questa
vicenda. Il nostro intento è
solamente quello di fare
chiarezza e di non confon-
dere la nostra associazione,
con questo comitato. Forse
si è trattato solamente di
una svista, poiché noi dal
giorno della nostra costitu-
zione ci siamo dichiarati
apolitici e come tali estra-
nei a tutta la vicenda.
Ass. Madonna del Piano
VOCI MOROLANE consiglia...
L a situazione dei media di massa nel nostro contesto nazionale è
complessa, sia all‟interno, sia di fronte alla difficile unifica-zione europea, sia di fronte alla potenza dei media ame-ricani. Come altri hanno af-fermato, la televisione che conosciamo sta spegnendosi in un processo di ridefinizio-ne dei propri ambiti espressi-vi e nella loro integrazione in altri sistemi comunicativi più efficaci e complessi. E‟ anco-ra la televisione ad imperver-sare, senza tuttavia converti-re in qualità la quantità di un‟offerta massiva, ma sem-pre più obsoleta. La cultura e i conflitti di un sistema televi-sivo diviso tra pubblico e privato restano irrisolti. La RAI stessa attraversa una fase di ristrutturazione estre-mamente contraddittoria. Possiamo affermare che i mass media si rivolgono ad un pubblico che non può manifestare delle esigenze ma deve subire le sue propo-ste senza sapere che le subi-sce. I mass media, tendono ad assecondare il gusto esi-stente senza promuovere rinnovamenti e, anche quan-do sembrano rompere con delle tradizioni stilistiche, di fatto si adeguano alla diffu-sione di forme ormai diffuse a livello della cultura superio-re trasferite poi ad un livello inferiore. Come afferma Um-berto Eco, immessi in un circuito commerciale, sono sottomessi alla legge della “domanda e dell‟offerta” e quindi danno al pubblico solo ciò che vuole o, quel che è peggio, seguendo le leggi di
u n ‟ e c o n o m i a fondata sul con-sumo e sostenuta dall‟azione della pubbli-cità, suggeriscono al pubblico cosa deve desi-derare. Incoraggiano perciò una visione passiva ed acriti-ca; i mass media, fatti per l‟intrattenimento ed il tempo libero, sono studiati per im-pegnare solo il livello superfi-ciale della nostra attenzione . L‟ultimo cambiamento epoca-le della televisione in Italia si è verificato il 1° Febbraio 1977 con il passaggio dal bianco e nero al colore. Oggi il digitale terrestre ha trasfor-
mato in modo profondo l‟offerta: in Sardegna da 26 canali (10 nazionali e 16 lo-cali) si è passati a 92 canali (28 nazionali e 64 locali). La TV Digitale terrestre, in sigla T-DVB (Terrestrial Digital Video Broadcasting) utilizza segnali digitali, come quelli dei computer, di Internet, dei CD e della telefonia mobile. La transizione dalla TV ana-logica a quella digitale coin-volgerà progressivamente oltre 20 milioni di abitazioni e 50 milioni (forse molti di più) di apparecchi televisivi del
nostro Paese e dovrà essere
completata entro il 2012. Quali i vantaggi di questa trasformazione? Un maggior numero di
p rogrammi d i spo n ib i l i (almeno il quintuplo di quelli attuali) una migliore qualità delle immagini e dell‟audio la possibilità di partecipazione attiva e immediata ai pro-g r a m m i t e l e v i s i v i (espressione di preferenze, selezione di prodotti, ecc) con semplici azioni sul tele-comando la possibilità di usare il mezzo televisivo per l‟utilizzo di servizi di informa-zione e di pubblica utilità ora accessibili solo con mezzi più complessi (reti aziendali, PC collegato a Internet) un minor inquinamento elettromagneti-co (la DTT richiede potenze inferiori rispetto a quella ana-logica). Molte sono infine le domande che gli utenti si pongono con l‟avvento di questa nuova TV: si dovrà pagare un ulteriore canone, installare una parabola, ac-quistare un nuovo televisore? Cosa si dovrà fare per acce-dere ai servizi di pubblica utilità di cui si parla e cosa e come si utilizza una carta prepagata per i servizi di pay-per-view? Che cosa è un Set Top Box, come funziona l‟interattività nella TV digitale terrestre, è indispensabile disporre di una linea telefoni-ca? Non è necessario pagare alcun abbonamento aggiunti-vo. La TV digitale, in quanto sostitutiva dell‟attuale, sarà trasmessa per lo più “in chia-ro” e quindi si vedrà agli stes-si costi, anche se per aumen-
tare ancora il numero dei canali con particolari temi quali sport, cinema e presto lirica sono stati attivati alcuni servizi a pagamento che uti-lizzano una carta prepagata da inserire nel decoder. Le antenne tradizionali con le quali abbiamo sempre rice-vuto i diversi programmi sono sufficienti, così come gli ap-parecchi televisivi o i videore-gistratori posseduti, purché muniti di un dispositivo ag-giuntivo del costo di qualche decina di euro. Per vedere i programmi del digitale terre-stre ma solo per i vecchi tele-visori posseduti, infatti si do-vrà acquistare una apparec-chiatura di adattamento, det-ta decoder o set top box o semplicemente zapper da co l l egare a l l a presa d‟antenna o al televisore me-diante la presa scart. L‟argomento è di grande at-tualità ed interessa tutti i cit-tadini che stanno per essere “travolti” da un‟ondata di no-vità che li vedrà non più sol-tanto spettatori ma anche attori di quanto le moderne tecnologie stanno proponen-do. Non si può quindi parlare di rivoluzione ma solo di un‟evoluzione del sistema che, ampliando la possibilità di attivare un maggior nume-ro di canali favorirà sia il plu-ralismo informativo che la messa a disposizione di ulte-
riori canali di entertainment.
* professore associato della Facoltà di Scienze della Comunicazione,
Univ. La Sapienza - Roma
di LUCIANO RUSSI *
Q uesta volta informiamo le imprese e le amministra-zioni locali delle opportu-
nità attuali di rivolgersi alla finan-za agevolata per sopperire alle necessità di liquidità o per ampliare/diversificare la propria attività. Tre i bandi di cui parlere-mo, che rappresentano le soluzio-ni agevolative più importanti in questo momento: “Cresciamo insieme”. La Camera di Commer-cio di Roma ha predisposto una serie di misure a favore della crescita e dello sviluppo delle imprese che operano nella provin-cia di Roma per aiutarle a supera-re la difficile congiuntura economi-ca. Tra queste il bando sull‟occupazione che mette a disposizione contributi a fondo perduto per l‟assunzione di perso-nale già inserito in azienda con tipologie contrattuali diverse da quelle a tempo indeterminato. Destinatari: piccole e medie im-prese con un massimo di 50 di-pendenti aventi sede e/o unità locale nella provincia di Roma
(anche se iscritte alla CCIAA di Frosinone). 5.000 euro la misura del contri-buto per ogni trasformazione, assunzione fino a un massimo di cinque per azienda richie-dente. “Promozione delle pari opportunità nel lavoro” La Re-gione Lazio è intervenuta a favore delle imprese femminili già costi-tuite (da almeno 3 anni alla data di richiesta) che abbiano intenzio-ne di investire in progetti di svilup-po e che incrementino l'occupa-zione femminile. Non vi sono limiti al valore del piano di investimenti. Il finanziamento a fondo perduto (fino a 70.000€). I beneficiari sono le società di persone e cooperati-ve con almeno il 60% di donne nella compagine sociale, le socie-tà di capitale con almeno il 60% di quote di capitale detenute da donne e con almeno il 60% donne nell'organo di amministrazione, e le associazioni, costituite con atto pubblico e riconosciute come persona giuridica, aventi gli stessi requisiti precedenti. Il programma
d'investimento deve riguardare
le azioni di carattere inno-vativo e/o incrementale, accompagnate dall'au-mento dell'occupazione femminile. Possono esse-
re azioni riguardanti lo sviluppo di progetti innovativi orientati al ri-sparmio energetico, all‟introduzio-ne di tecnologie innovative, all‟espansione territoriale, all‟inter-nazionalizzazione e diversificazio-ne produttiva. Oppure riguardare servizi alle famiglie e di cura, di assistenza alla prima infanzia, nidi collettivi, assistenti a domicilio e servizi di multiaccoglienza. So-no ammissibili tutte le spese rela-tive all'acquisto di beni, nuovi e usati, e servizi al netto dell'Iva, pertinenti il progetto, ed attivati a far data dal giorno successivo alla firma del contratto di finanziamen-to. “Come diventare Regione Imprendi tori ale europea dell’anno” Scadrà il prossimo 15 gennaio 2010 il primo bando lan-ciato dal Comitato delle Regioni e
rivolto alle amministrazioni locali di tutti i Paesi UE per aggiudicarsi il marchio di qualità di "Regione imprenditoriale europea dell'anno" per il 2011 e 2012. Si intende premiare i progetti a lungo termi-ne di provata efficacia e qualità, volti a favorire la crescita econo-mica dei territori e per la concreta volontà politica dimostrata nel mettere in pratica le iniziative proposte. La cerimonia di premia-zione è prevista per il mese di febbraio 2010. In quell‟occasione, del prestigioso marchio potranno fregiarsi le città, le regioni o le amministrazioni locali che, indi-pendentemente dalle rispettive dimensioni, popolazione e ric-chezza, abbiano presentato pro-getti capaci di essere d'esempio all‟intero continente in termini di crescita "dinamica, competitiva e sostenibile". Le informazioni rela-tive al bando e i moduli per poter-vi partecipare si trovano sul sito web della EER (European Entre-preneurial Region) all‟indirizzo
www.cor.europa.eu.
VOCI MOROLANE consiglia...
di SIMONA CELLINI
C ari lettori, eccomi di nuovo a voi per parlar-vi ancora di un piatto
tipico del nostro bel Paese. A Morolo si comincia a parlare di pizze fritte subito dopo la raccolta delle olive; infatti con l‟olio nuovo si friggono questi semplici dolci. Per gli ingre-dienti: farina bianca, lievito (di birra o naturale), acqua, uva sultanina, zucchero, sale, mistrà, uova, vanillina. Si impasta la farina con un piz-zico di sale e lo zucchero con il lievito di birra sciolto in ac-qua calda, ma non bollente, si lascia riposare per un paio d‟ore l‟impasto lasciato mor-bido in luogo caldo ricopren-dolo con un panno umido per
mantenere l‟umidità fino al raddoppiamento del volume. Poi, con l‟aiuto di due cucchiai si for-mano delle palle che si buttano nell‟olio di oliva ben caldo e abbondante con mischiata in mezzo l‟uvetta sultanina e si lasciano dorare ben bene. Dopo averle scola-te su carta assorbente, per togliere l‟olio in eccesso, si spolverano di zucchero. L‟olio di oliva, il nostro olio di oliva, a differenza di quanto si può pensare, lascia questo sem-plice dolce leggero, fragrante e saporito da gustare preferi-bilmente tiepido per gustarlo al meglio. La vigilia di Natale,
si può variare il ripieno delle
pizze fritte, con cime, baccalà, per servirle con gli antipasti. In qualsiasi caso, anche questa volta, la sempli-
cità ha la meglio su tanti cibi di oggi sofi-sticati la-sciando il gusto vera-mente sod-disfatto. Quest‟anno, l‟8 dicem-bre, per la prima volta, si è orga-nizzata a Morolo la
prima sagra delle pizze fritte con grande successo e parte-cipazione. Provare per crede-re! Anche la ricetta dell‟ultimo numero dell‟anno è arrivata alla fine; Vi auguro Buone Feste e Felice 2010 a tutti.
Ciao e alla prossima.
di ORESTE PISTOLESI
C iao ragazzi, da oggi su „‟Voci Morolane‟‟ ci saremo anche noi! Noi
che amiamo i cavalli e che abbiamo fatto di loro i nostri migliori amici, compagni di lunghe passeggiate e meravi-gliose galoppate, loro che sono capaci di farci provare emozioni indescrivibili, ma anche qualche brivido. Moro-lo è un paese dove il cavallo regna sovrano, la passione per questo animale risale a molti anni fa... Ed oggi noi siamo qui per far continuare ed arricchire questa passio-ne… Quest‟anno nel mese di settembre insieme ad un grup-po di amici capitanati da Nico-la Musa e Giuseppe Santori siamo riusciti ad organizzare una bellissima passeggiata per le strade del nostro paese. Eravamo 17 cavalieri, ac-compagnati da 17 bellissimi esemplari tra i quali il cavallo maremmano, arabo, purosan-gue inglese, quarter hors e paint. Sempre nel mese di settembre, durante la festa della Madonna del piano, Fa-brizio Marchioni assieme ad amici con l‟aiuto del comitato è riuscito ad organizzare la corsa dei cavalli all‟anello con
la partecipa-zione anche di cavalieri e cavalli dei paesi limitrofi. Siamo rimasti soddisfatti dell‟eccel-lente riuscita della manifestazione. Negli ultimi anni in Italia sta spopolando il cavallo america-no ma non dimentichiamoci delle nostre razze italiane. Questo mese ci soffermeremo sul cavallo maremmano razza italiana non che della regione tosco-laziale. Le origini del cavallo maremmano si na-scondono nel territorio della Maremma tosco-laziale al tempo degli antichi Etru-schi. Sono sorte molte ipotesi sulla sua provenienza: San-son, famoso zootecnico, affer-ma che è di origine germanica a causa del profilo montonino, altri lo ritengono asiatico e perciò disceso con le invasio-ni barbariche alla caduta dell'Impero Romano, ma c'è chi lo raffronta con il cavallo tolfetano. Quest'ultimo presen-ta molte caratteristiche che lo assomigliano al vecchio ma-remmano: altezza al garrese bassa, arti più robusti, il man-tello nero maltino, ba-io, raramente sauro, e il già
citato profilo. Per quel che
riguarda la sua storia è necessario, prima di tutto, ricordare che l'Italia è stata sempre un territorio di invasio-
ne e perciò molte sono state le razze importate dall'este-ro e tante altre si sono per-se. Intanto la Maremma era già diventata quel luogo malsano e paludoso che ha regnato incontrastato per secoli e nel quale potevano resistere solo gli allevamenti di razze rustiche: per gli equini il maremmano, per i bovini la omonima razza (di origine asiatica). Solo con le bonifiche nel ventennio fascista nella Maremma poterono ritornare i pro-pri abitanti, ma molti di que-sti furono uccisi nello stesso periodo. Man mano che la Storia prosegue si comin-ciano a vedere nitidamente i cavalli maremmani. Adesso non si tenga conto solamen-te dei continui inseguimenti che sono stati fatti nel cor-so dei secoli per creare il così detto "maremmano migliorato", un soggetto con caratteristiche fenotipiche migliori, ma si tenga presen-te che le basi della genealo-gia maremmana si viene a formare agli inizi dello scorso secolo. le linee degli stalloni non hanno quasi niente del Maremmano vero perché, ad eccezione della prima, le restanti tre princi-pali prendono nome e gene-tica di purosangue inglesi. L'esigenza di ottenere sog-getti con altezza più vantag-giosa, un collo più lungo,
che permettesse una mag-giore resistenza nella cor-sa, una migliore capacità nel salto è tutto causa di una esigenza militare co-minciata sin dai tempi degli Etruschi! I Maremmani mi-gliorati sono dunque cavalli derivati da continui incroci e che hanno ben poco, per non dire niente, della razza originaria; rimangono co-munque quelli che hanno ottenuto i migliori risultati nello sport equestre. Tutta-via un esiguo numero di soggetti è riuscito a traman-dare fino ad oggi le caratte-ristiche del vecchio cavallo maremmano: il gruppo è originario di Allumiere e Tolfa. Vi saluto regalandovi la notizia che sui prossimi numeri troverete magnifi-che sorprese. Ciao ragazzi,
buone cavalcate a tutti!!!
Caratteri Morfologici
Tipo: meso-dolicomorfo. Il colore del mantello è baio o morello, generalmente scu-
ro.
Altezza al garrese: da 160
a 172 cm.
Peso: 450 - 500 kg.
Equilibrato, energico e mol-to resistente, buon saltato-re. Classico cavallo milita-re. I piedi sono resistenti
all'usura e di buona forma
di FRANCESCO ALTERI
VOCI MOROLANE consiglia...
VOCI MOROLANE consiglia...
D edicheremo questa pagina alla conoscen-za, se pur minima, di
padre Leonel Caselles Guer-rero, il nostro nuovo sacerdo-te. Dopo il periodo trascorso con l'Istituto del Verbo Incar-nato, l'ordinario della diocesi Mons. Lorenzo Loppa ha invi-ato questo nuovo presbitero, aiutato da un altro confratello, padre Felix Marino, per “pascere le sue pecorelle”. Vediamo un po' cosa ha da raccontarci... Padre Leonel ci racconti qualcosa di lei... E‟ difficile raccontare di se stessi, di solito sono le per-sone che ti conoscono a dirti quello che sei...ma comun-que sono un giovane prete colombiano che da piccolo si è innamorato di Dio e ha deciso di seguire i suoi passi in una comunità missionaria, che mi ha aperto le porta per realizzare questo sogno. Mi ritengo una persona molto semplice, umile, mi piace la-vorare con tutti. Come è nata la sua vocazio-ne? E‟ nata da piccolo. Ho avuto la fortuna di contare su genitori che mi hanno educato alla fede e mi hanno fatto capire quanto sia importante Dio per la vita dell'uomo. Mia madre, una donna di fede, lei pregava il Santo Rosario e noi intorno al suo letto pregavamo con Lei tutte le sere. Era anche (io la chiamo) una terapia per ad-dormentarci – perché all'ulti-mo mistero tutti quanti doemi-vamo! A parte la battuta, è stato questo il modo...che dalla mattina alla sera i miei genitori mi hanno insegnato a pregare e a ringraziare Di-o. Mio padre faceva lo stesso, mi ricordo quante volte mi
uniti in una comunità anche se magari non vediamo realizzato quello che noi vogliamo, ap-punto perché "i pensieri di Dio non sono i nostri pensieri". Quali sono i sogni e i pro-getti per il futuro? I sogni sono tanti, come i pro-getti inseriti nel piano pastora-le. Innanzitutto mi piacerebbe vedere una comunità che giri intorno alla parrocchia come un orologio, tutti per la stessa causa: Il Regno di Dio. Cosa vuole dire ai nostri concittadini per il Natale? Vorrei parlare soprattutto al cuore. Natale non è solo una data da ricordate e basta, né semplicemente una ricorrenza del sentimento. Natale è la Festa della nascita del nostro Signore. Natale è il gesto i-naudito e inedito di Dio che manda in mezzo a noi il Suo Unico Figlio mettendo nella nostra povera e fragile esi-stenza la novità inesauribile della Sua Vita e del Suo Amo-re. A Natale, Dio spezza il ciclico scorrere del tempo all'interno del quale nulla di nuovo sembra accadere e vi imprime una direzione nuova rendendo possibile la speran-za. Questo è Natale! quando l'uomo comprende che Dio nasce nel suo cuore e può cambiare, trasformare la sua monotona vita in un raggio di speranza! Buon Natale a tutti! Grazie padre Leonel per il tempo dedicato al nostro “Voci Morolane”! Auguriamo ai no-stri sacerdoti di trovare una calorosa accoglienza, una vera “accoglienza morolana”! E di trovare sempre aiuto all'interno della parrocchia, per realizzare i tanti progetti che si sono prefissati!
svegliavo la matti-na e sentivo qual-cuno che parlava a bassa voce, e guarda-vo... era mio padre che stava pregando prima di alzarsi dal letto e inizia-re il suo lavoro. Ho accennato questo esempio per dirvi che le vocazioni nascono soprattutto da famiglie che vivono la fede e questo ha fatto sì che io non
rinunciassi ad aprirmi ancora di più a Gesù. Mio fratello Said -anche Lui sacerdote missionario- ed io andavamo lontani a mezz'ora di cammino e a volte di più dove stava il catechista che ci preparava per la comu-nione e cosi per la cresima (perche i miei genitori ancora oggi abitano in campagna, a 40 minuti del paese) e tutti questi percorsi li facevamo insieme per prepararci ai sacramenti. Noi da piccoli eravamo coscienti di questo e non lo abbiamo sentito come un peso, anzi per noi era una forma di vita, di crescita, di incontro con Dio. Dopodiché, a 15 anni, dopo la cresima, ho lasciato tutto e sono andato alla "Casita", una piccola casa dove è nata la nostra comunità mis-sionaria che aveva quasi un anno di fondazione e io sono stato uno di questi primi che ha iniziato la comunità Fondata dal
Padre Humber-to Lugo Arguel-
les attualmente Fon-datore e Superiore Generale dell'Istituto Missionario San Giovanni Eudes con
sede Mosquera - Cundinamar-ca Colombia. Quali sono state le prime impressioni sulle parroc-chie?
Come ci si può aspettare sempre quan-do c'è un cam-bio di sacer-doti, molti sono perples-si. Alcuni erano contenti ma abbiamo visto altri molti tristi. E0 nor-male, succede in tutti gli am-bienti della
vita. È normale che molte persone si affezionino e altri no. Noi abbiamo trovato un clima molto freddo, persone che hanno lasciato la parroc-chia, persone che non si son viste più ecc ma abbiamo visto pure tanta voglia di conti-nuare, di formare comunità, di partecipazione e di collabora-zione. Bisogna fare comuni-tà! Abbiamo iniziato il nostro percorso missionario nelle Parrocchie di Morolo con l'in-contro "la Macedonia" proprio per ricordare che dobbiamo essere tutti uniti. Non stiamo servendo noi stessi o persone che ci interessano, si tratta di servire come comunità parroc-chiale il Signore. Tutto il cam-mino di vita cristiana e di cre-scita della fede se non punta a questo, vuol dire che ancora non abbiamo capito niente di cosa significa essere cristiani,
di CHIARA LIBURDI
La messa di insediamento dei nuovi sacerdoti
VOCI MOROLANE - Musica
F orse sarà perché le sue uscite discografiche avvengono sempre a
ridosso delle festività natalizie, forse sarà per la sua voce calda ed avvolgente, forse per il genere musicale adattissimo come sottofondo durante i momenti di relax al pari di un camino scoppiettante, ma sta di fatto che per me Michael Bublè è sinonimo di Natale. Questa affermazione non sia presa in maniera dispregiativa, ma nella accezione più positi-va del temine “Natalizio”. Si perché molti critici di fama nazionale ed internazionale hanno sempre trovato il modo di snobbare , se non addirittu-ra “stroncare”, ogni lavoro di Michael Bublè, mentre io mi sento ( nel mio piccolo ) di spezzare una lancia a favore di questo artista dalle capacità vocali notevoli e dal notevole “coraggio”. Si “coraggio” per-ché intraprendere una strada da “entertainer”, da “crooner” come lo erano stati il “Rat pack” di Sinatra – Dean Martin – Sammy Davis Jr dei tempi di Las Vegas e quindi sottoporsi ad inevitabili paragoni, è una scelta ardita al limite dello
torno a ripetere, è piuttosto alto, considerando anche il fatto che il carattere” gene-ralista” dell‟opera ed il fatto che deve comunque con-frontarsi con il “mercato” comporta dei compromessi che in molti casi tagliereb-bero le gambe a questo tipo di progetto, quindi questo
buon risultato di prodotto è un altro merito da ascrivere a Michael & company. Infine vorrei sottolineare la buona resa sonora dell‟incisione (fatto per nulla scontato nell‟epoca dell‟I-Pod), cosa a me particolarmente gradi-ta data la mia passione per il “buon suono” e l‟ascolto di “qualità”, dicevamo una buona incisione che impre-ziosisce un lavoro già di per se ben confezionato sia dal punto di vista musicale sia dal punto di vista vocale. Siamo prossimi al Natale, da parte mia e di ”Michael”
…….buone feste!
sper ico la to . Ma Michael quello che fa lo fa per passione e si sente, e al di là del fatto che un nuo-vo Sinatra non c‟è e mol-to probabilmente non ci sarà mai, ci mettiamo l‟anima in pace e ci godiamo il nostro buon Michael con il suo nuovo disco “Crazy love”. Disco scorrevolis-simo ed impreziosito da arran-giamenti raffinati ad opera di David Foster, Jochem Van der Saag, Bob Rock e lo stesso Bublè, il titolo lo prende da “Crazy love” di Van Morrison che evidentemente è diventato una specie di talismano per il nostro Michael visto che anche il suo disco di esordio deve molta della sua fortuna ad un altro brano di Van Morrison ossia “Moondance”. E proprio “Crazy love” è uno dei brani più godibili del disco, una ballata delicata e ben eseguita che rende giustizia all‟originale di “Van”. In “Georgia on my mind” Michael si gioca tutto mettendosi a confronto con l‟insuperabile versione di Ray Charles, e anche se la sconfitta era inevitabile, devo dire che in questa versione ci mette molto feeling e passione, riuscendo a
non uscirne umi-liato da cotanto avversario.”Cry me a river” è un altro momento in cui le doti miglio-ri di Michael si fanno notare e ne consegue un‟esecuzione perfetta sotto tutti i punti di vista, coadiuvata da un arrangia-mento sontuoso
ed azzeccato. “Haven‟t met
you yet” è l‟inedito del disco, scritto a “6 mani” dallo stesso Bublè insie-me a Foster e Chang, brano gradevole e ben
congeniato che non sfigura affatto nei confronti degli altri brani del disco dal “DNA” più
nobile. “Baby (you‟ve got what it takes) è invece un R & B eseguito in duetto con Sharon Jones & the dap-kings, trascinante e davvero ben interpretato che fa istinti-vamente battere il tempo con il piede. “ Heartache tonight” è un pezzo conosciuto al grande pubblico per essere stato già eseguito dagli Ea-gles, qui riproposto in una veste naturalmente “Swing” ma comunque piuttosto vici-na all‟originale e che sincera-mente a me piace molto, lo ritengo uno dei migliori mo-menti del disco. Gli altri brani che compongono questo “Crazy love” sono tutti su questo livello qualitativo che,
di ALESSANDRO BIGIARINI
VOCI MOROLANE - Sport
S i sà che il torneo di serie D nasconde delle insidie, ma di
certo nessuno mai pensava ad un campionato così sof-ferto per il Morolo. Il quarto anno nella massima competi-zione a livello dilettantistico è il più faticoso di sempre per la squadra biancorossa che si ritrova negli ultimi posti della classifica dopo 15 giornate. Due pareg-gi, tre vitto-rie, ben dieci sconfitte e solo undici punti nel carniere: questo lo score dei lepini, partiti ad inizio stagio-ne con altre intenzioni, quelle di una salvezza tranquilla, condita da qualche soddisfa-zione. Fino ad oggi, invece, pochi i sussulti e diversi gli interrogativi che riecheggiano insistenti nell‟ambiente per
“Abbiamo puntellato l’organico con l’obiettivo di iniziare a risalire la china, – ha commentato - arrive-ranno altri elementi per rinforzare la squadra, ma quello che voglio vedere in campo è la grinta ed il cuore dei miei ragazzi, perché solo così riuscire-
mo a tirarci fuori dalle sab-bie mobili”. Della serie…l‟impresa è difficile, delica-ta ma non impossibile, sperando che il 2010 sia più brillante di quello pas-
sato.
una stagione fin qui storta. Fortu-natamente, per Hasa e compagni, le ultime gare e soprattutto i recenti accorgimenti di mercato sembrano aver riportato un po‟ di luce. Nel mer-cato di riparazione, tanti sono
stati i cambia-menti. Hanno lasciato la Cio-ciaria il centro-campista Carrato e l‟attaccante Macciocca. Quest‟ultimo era il capitano della squadra ed ha deciso di cam-biare aria pas-sando al Pome-zia. Per un capi-tano che abban-dona la nave…
un altro che torna per dare il suo contributo, parliamo del capitano della storica promo-zione in serie D, Francesco Pistolesi, che dopo le parente-si con Aprilia, Ferentino, Lati-na, Bassano e Palestrina è tornato a giocare nel suo pae-se con l‟obiettivo di condurre il Morolo alla salvezza. Insieme a Pistolesi, sono arrivati i due centrali di difesa Mi-gliozzi e Baylon (con dei trascorsi in squadre campa-ne) che hanno migliorato notevolmente il reparto ar-retrato biancorosso, ren-dendolo più affidabile. In porta, partito Sperduti, dal Pomezia è stato prelevato il giovane Chimenti. Fonda-mentale nel percorso dei lepini è stata la vittoria in-
terna ottenuta con l‟Astrea,
grazie ad un gol di Ha-sa. Un successo che ha riportato ottimismo nell‟ambiente lepino, la strada che conduce alla permanenza in
serie D è lunga, ma guai a demoralizzarsi, è il credo del tecnico Luigi Castiello: “E’ un campionato tosto, – ha affermato l‟allenatore – il nostro girone di andata non è stato positivo e nel girone di ritorno dobbiamo tenere una marcia da primato per conquistare quei punti persi in precedenza. Vedrete un Morolo pratico, calcolatore che punta soprattutto al risultato, – ha sottolineato il mister beneventano - d’altronde in questi campio-nati è così, spesso si rice-
vono i complimenti per il bel gioco, ma alla fine non si portano a casa punti. Ora noi dovremo pensare solo a far punti ed a farne tanti per salvarci”. Anche il presiden-te Costantini non si perde d‟animo e tiene sempre monitorato il mercato:
di GABRIELE SCHIAVI
Mister Luigi Castiello
Francesco Pistolesi
Il patron Angelo Costantini
L’ANGOLO DELLA POESIA
MOROLO, PAESELLO MIO
Tra i monti addossato sei bello,
intorno c’è tanta verzura,
più in alto ti veglian le mura
di cinta al maestoso castello,
che guarda il ruscello.
Ti amo presepe fra le balze,
ove ho vissuto giorni cari,
nei tuoi monti uberosi e rari,
accarezzando le speranze,
ebbro di fragranze.
Quando in lontananza mi appari,
sempre mi si rallegra il core,
tornami la pace, il dolore
svanisce, a te pensieri cari,
come ai famigliari.
Sei d’incanto per chi ti desia,
accendi i ricordi d’amore,
l’ansia la fiamma del mio cuore,
tu m’ispiri una dolce poesia,
che infonde malia.
Ennio Cellini
ALLA CHIESA DI SAN PIETRO IN MOROLO
Mirando il borgo vado un dì di stanca,
fiori e, occhi belli dai balconi,
poi mi rilasso su pietrosa panca,
e avverto allor il bello dei suoi doni.
Intanto l’occhio spazia si solleva
viaggia veloce il vicolo assolato,
sullo sfondo una Chiesa mi si leva
lasciandomi sempre di più incantato.
Chiesetta di S. Pietro, all’improvviso
porti al cuor mio un desiderio amico:
“Come vorrei star nel tuo paradiso”,
mischiarmi al gregge tuo, un po’ pudico,
con gli angeli, i santi e per inciso,
con Pietro al gregge dir “Vi benedico”.
Antonio Pietropaoli
Quante volte abbiamo atteso
l‟arrivo del Natale e soprattutto
da bambini, lo attendevamo
con tanta gioia, per l‟atmosfera
particolare che si creava intor-
no; dicevamo proprio che è la
festa che aspetta il Mondo,
attendendo un Messia di spe-
ranza. Mia nonna mi racconta
sempre che ai suoi tempi non
c‟erano possibilità, ci si andava
a trovare con poche noci in
tasca e una bottiglia di vino,
portando il loro cuore felicissi-
mo, riscaldato dall‟affetto più
grande del Natale vero! Quale
desiderio profondo sentiamo
oggi nel cuore quando ricevia-
mo o auguriamo Buon Natale?
Il desiderio dei regali? Dei di-
vertimenti? Delle vacanze?
Non perdiamo tempo in attesa
di fare grandi cose, perché tutto
ciò non venga più sentito! Ami-
ca, amico, tutto questo deve far
riflettere profondamente, per
tutto ciò che si può donare, per
i vari momenti familiari, per le
cose preziose, che si possono
dire con il cuore! In un certo
senso dovremmo vivere quella
che è stata l‟esperienza di Ge-
sù Bambino. Accanto all‟amore
della mamma, come Lui su una
capanna di povertà! Ci doman-
davamo e ci domandiamo,
perché tutto questo? Chi deve
venire? La risposta che ci veni-
va data era sempre la stessa!
Verrà Gesù!!! Ma è venuto una
sola volta, come è possibile
che torna ancora?! Nessuno
sapeva rispondere a questa
domanda, tutto continuava a
rinascere, ed ogni volta che nel
cuore di ognuno nasceva il
bene, era nato Gesù, era dun-
que Natale! Quindi potevamo
quasi dire “è festa” tutti i giorni,
allora non c‟è più bisogno di
aspettare il 25 dicembre, per-
ché… è dentro di noi! Soltanto
con il tempo l‟abbiamo capito!
Ed ogni anno torna questo
evento! Cosa vuol dire e cosa
vuol ricordarci? Credo che an-
che tu ti sia posta la stessa
domanda, qual è il suo mes-
saggio? Amico, amica… un
messaggio che vuole ancora
una volta ripetere, al mio, al tuo
cuore: quanto è bello essere
amati; ricordarsi che c‟è qual-
cuno al di sopra di ogni nostro
pensiero, che continua a na-
scere in una capanna di sem-
plicità, per ripetere che forse
dovremmo anche noi dovrem-
mo tornare ad essere innocenti,
docili, poveri, e non arroccarci
sopra le nostre posizioni di
presunzione; cercare invece
quello che è il grande dono che
il Natale ci porta: il dono
dell‟amore, della pace. Chi
p e r d e q u e s t o , p e r d e
l‟esperienza più bella che vive
nel cuore di ognuno. Quanto è
bello donare tale certezza,
come ha fatto quel piccino in
quella grotta di Betlemme. Una
bella famiglia quella di Gesù,
una famiglia d‟amore, di sem-
plicità, anche se tra grandi pro-
blemi. Giuseppe avrà sicura-
mente lavorato tanto per
quell‟Angioletto, ma il pane non
è mai mancato in quella casa e
accanto ad esso c‟era la Pre-
ghiera, c‟era l‟amore! Dio con
noi! Ma quale triste storia inve-
ce oggi viviamo? Guardarsi
intorno vuol dire essere sempli-
cemente senza speranza, per-
ché non c‟è un mondo di pace,
di fraternità e di amicizia uni-
versale. Un mondo di terrore, di
paura, tutto questo ci porta
lontano dall‟orizzonte vero, che
dovrebbe essere invece il no-
stro modo normale e naturale
di vivere nella serenità, quella
più vera, quella più profonda,
che nessuno ci può dare. La
Stella Cometa ci induce a so-
stare per illuminarci a nuovi
orizzonti e a cambiare innanzi-
tutto il nostro cuore, i nostri
sentimenti, la nostra vita! Il
mondo ha bisogno di noi. Non
siamo inutili, insignificanti, ma
bensì importanti perché nel
nostro piccolo possiamo fare
tanto a questo amore immenso
che si è fatto uomo, quel Bam-
bino che ha dato per noi la vita,
e che si aspetta da noi una
risposta generosa. Grazie per-
ché tale certezza sarà la gioia
più grande nella nostra vita, e
così tale letizia la trasmettere-
mo a chi ci è accanto, ai nostri
cari, alla nostra famiglia, viven-
do un vero Buon Natale e un
Felicissimo Anno Nuovo! Un
abbraccio affettuoso! Ogni be-
ne!
Maria Natali
SPAZIO AL CITTADINO
ORARI
MOROLO - FROSINONE FROSINONE - MOROLO
07:15
via Tomacella
07:35 *
12:30
14:25
07:20
via Ferentino
08:05 *
08:40
15:00
11:20
part. P.le Kambo 13:10
14:10
13:40
part. via Tiburtina 14:00 *
via Ferentino 19:40 *
* = fermata limitata alla Madonna del Piano
Voci MorolaneVoci Morolane DicembreDicembreDicembre---Gennaio Gennaio Gennaio --- anno IV numero 22anno IV numero 22anno IV numero 22
Per info, chiarimenti ed invio articoli:
Hanno collaborato a questo numero:
Carlo Alteri; Francesco Alteri;
Alessandro Bigiarini; Simona Cellini;
Orietta Ciaschi; Chiara Liburdi;
Simonetta Mancini; Maria Natali;
Oreste Pistolesi; Luciano Russi;
Gabriele Schiavi; Daniele Trenca;
Associazione Pro Loco; Ass. Madonna del Piano
Nomadi Fans Club “Lidia Evangelisti”
Poesie: Ennio Cellini Antonio Pietropaoli
Grafica: Flavia Furiozzi
Foto retro: Alessandro Pacifici