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UNO SPECIALE REALIZZATO DA MEDIAPLANET Oltre la crisi 43 miliardi di dollari spesi a livello inter- nazionale nel Cloud Private e Public Un modello sostenibile e vantaggioso a supporto dei servizi IT PMI Un’opportunità rapida a livello nazionale e internazionale 5 IDEE No 1./Febbraio 2010 CLOUD COMPUTING PER CONOSCERE QUESTA NUOVA TECNOLOGIA QUESTO SUPPLEMENTO È STATO REALIZZATO DA MEDIAPLANET. IL SOLE 24 ORE NON HA PARTECIPATO ALLA SUA REALIZZAZIONE E NON HA RESPONSABILITÁ PER IL SUO CONTENUTO

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uno speciale realizzato da Mediaplanet

oltre la crisi43 miliardi di dollari spesi a livello inter-nazionale nel cloud

private e publicun modello sostenibile e vantaggioso a supporto dei servizi it

pMiun’opportunità rapida a livello nazionale e internazionale

5IDEE

no 1./Febbraio 2010

CLOUDCOMPUTInG

PER CONOSCERE QUESTA NUOVATECNOLOGIA

QUESTO SUPPLEMENTO È STATO REALIZZATO DA MEDIAPLANET. IL SOLE 24 ORE NON HA PARTECIPATO ALLA SUA REALIZZAZIONE E NON HA RESPONSABILITÁ PER IL SUO CONTENUTO

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2 · Cloud Computing uno speciale realizzato da Mediaplanet

eDITORIALe

Potere alle nuvole

In Italia la scommessa del Cloud Computing è appenacominciata. Tra e� cienza e risparmio, si lascia la crisi alle spalle e si punta allo sviluppo. In gioco il futuro dell’IT.

P Prendendo per buo-ne le visioni futuri-stiche degli “evan-gelisti” del web, il domani dovrebbe risultare a grandi li-nee così. Non ci sa-

ranno più cd, dvd e neppure in-gombranti macchinari sotto la scrivania, né tanto meno softwa-re e magiche scatolette per il back-up. Niente di tutto questo. In pra-tica il Cloud Computing è in grado di virtualizzare infrastrutture, ap-plicazioni e servizi in un sistema condiviso, dinamico e altamente scalabile. L’informatica sarà quin-di simile all’energia elettrica e ba-sterà un semplice monitor per as-secondare ogni esigenza domesti-ca e professionale. Troppo potere alla Rete? Troppi i pericoli? Ma è anche vero che le soluzioni a even-tuali distorsioni digitali si posso-no sempre trovare. Nelle regole, nella democrazia del web.

Un futuro ambiziosoOggi solo il 4% delle aziende ita-liane si è adeguato al cambiamen-to, ma entro il 2012 il numero rad-doppierà e nel mondo si spende-ranno complessivamente circa 43

miliardi di dollari. Il mercato del Cloud avanza e migliora in con-tinuazione. Eppure i dati dicono che il 47% delle nostre aziende ne è quasi all’oscuro. Strano. Perché già da tempo si utilizzano le nu-vole della Rete. Basti pensare ai motori di ricerca, a YouTube e Fa-cebook, a qualcosa che ci è già fa-migliare. Secondo alcuni il Cloud Computing è addirittura il pun-to di svolta per Internet, capace di portarlo a superare i media tradi-zionali anche in termini di strate-gie di comunicazione, business e pubblicità.

Le risposteDove risiedono i miei dati? Chi li protegge? Chi mi assicura la ne-cessaria privacy? A queste doman-de si può rispondere riproponen-do il paragone con l’elettricità. Con una diff erenza sostanziale. Internet non è una massa di elet-troni indistinguibili, ma una rete in cui le informazioni viaggiano in maniera disciplinata e intelli-gente. Ne consegue che la fi ducia in questi sistemi sia pari alle ga-ranzie off erte dai settori IT, inter-ni o esterni alle aziende, capaci di dare tutte le risposte possibili e le

necessarie contromisure. In Italia l’IT è di ottimo livello, ma il Cloud pone in essere un’altra questione. “Nonostante la maturità tecnolo-gica dell’off erta, la domanda italia-na stenta a decollare perché la cul-tura prevalente dei dipartimenti IT tende a percepire il Cloud come minaccia più che come opportu-nità” sostiene Michele Slocovich, Technology Strategist di Vega In-formatica. La diff usione del Cloud pone infatti l’accento sullo snelli-mento della gerarchia IT, troppo spesso legata a logiche di instal-lazione, manutenzione e upgrade, “ma non per questo il suo ruolo sa-rà meno centrale. Anzi, pur preve-dendo un ridimensionamento dei budget, avverrà un riposiziona-mento verso l’alto del ruolo dell’IT manager, in senso strategico e di-namico. La realtà fa sì che già oggi i manager, quelli più giovani, ag-girino le infrastrutture azienda-li per procurarsi servizi dal Cloud, risparmiando e migliorando in ef-fi cienza”. La previsione per i pros-simi 6-18 mesi? “Un grande incre-mento del business sul Cloud so-prattutto per i nuovi servizi che possono scalare rapidamente sul-le infrastrutture, aggregando ser-vizi e off erte innovative”.

“la domanda italiana stenta a decollare perchè i dipartimenti it percepiscono il cloud comeminaccia piùche comeopportunità.”

Michele Slocovich, technology strategist di Vega

“la necessità di conte-nere i costi sta aprendo nuove prospettive all’it, e ciò che mi convince

del cloud computing è la sua capacità di creare nuove ragioni di valore, siano esse originate da costi, di ordine di gran-dezza, più bassi o dal

time-to-market estrema-mente più veloce.”

Ing. Alfredo GattiManaging partner nextvalue .

IN EVIDENZA

cloud coMputinG,priMa edizione, FeBBraio 2010

Managing Director: Mattias rentnerEditorial Manager: Gianluca còDesigner: daniela Borraccino

Project Manager: cristian rielloTelefono: 02 36 26 94 30E-mail: [email protected]

Distribuito con: il sole 24 oreStampa: il sole 24 ore

Contatti Mediaplanet: Telefono: 02 36 26 94 1Fax: 02 36 26 94 99E-mail: [email protected]

We make our readers succeed!

“Computing is turning into a utility”. La ormai famosa frase di Nicholas Carr riassume bene le motivazioni per le quali Scube NewMedia (www.scubenewmedia.it) ha deciso di proporsi sul mercato come cloud solution provider spe-cializzato nella fornitura di soluzioni e servizi professionali che aiutano le imprese ad accelerare il passaggio al nuovo paradigma cloud computing. Oltre alle competenze più che decennali, ciò che caratterizza Scube (una sede a Milano e una Roma) è la vision, la capacità di aver previsto in anticipo il potenziale del cloud computing e di aver scelto come partner i leader di settore - Google, Bright-Cove e Amazon – le cui tecnologie supportano decine di progetti realizzati per clienti di medio-grandi dimensioni del settore pubblico e privato. Ciò ha consentito a Scube di incontrare un successo crescente, confermato anche nel 2009 da un incremento di fatturato del 35%.Scube opera sul mercato dal 1998, realizzando portali web con integrazione di mappe digitali (basati sulla pro-pria soluzione GeoCMS sviluppata a partire dalla tecno-logia Google Maps), implementazioni che impiegano la piattaforma per l’Enterprise Search Google GSA, soluzio-ni di Messaging & Collaboration basate su Google Apps

Premier, piattaforme per l’utilizzo di video online e Web TV, che sfruttano l’avanzatissima tecnologia di BrightCo-ve e soluzioni basate sugli Amazon Web Services. Tra gli esempi di utilizzo di GeoCMS per il marketing ter-ritoriale, il portale cultura delle Regione Lazio, la Regione

Umbria e la Protezione Civile di Milano. Per applicazioni di store locator vanno invece citati Apple EMEIA, Editoriale Domus, Ferservizi, Italcogim, Napoli Servizi etc.Tra le decine di progetti basati sulla soluzione di Search realizzati da Scube con GSA, vi sono quelli per il migliora-mento del reperimento di informazioni sui portali di Pro-vincia di Milano, Regione Valle d’Aosta, Regione Veneto, Regione Lazio, Università di Torino, Università di Modena e Reggio Emilia, Università di Napoli, ISTAT e molti altri ancora. Per le implementazioni di search all’interno di re-

altà aziendali, da citare IFAD, EditorialeDomus, Sky Italia, ATAC, Ansaldo Sistemi Industriali.Per quanto riguarda le innovative e sempre più richieste applicazioni di Video Online & WebTV, il partner di Scube è Brightcove, che permette di proporre moderne soluzio-

ni per l’erogazione di contenuti video online che risolvono le esigenze editoriali e marketing più diverse: dall’e-learning, al viral marketing alla re-alizzazione di vere e proprie WebTV. Brightcove è una piattaforma scalabile in grado di gestire dalle più semplici esigenze di distribuzione vi-deo a veri e propri palinsesti televisivi. È integra-bile con le maggiori reti di delivery dei contenu-ti e si interfaccia con i più importanti servizi di

erogazione pubblicitaria (ADServer). Più di 700 clienti in 28 paesi, tra cui i maggiori editori, utilizzano i servizi di BrightCove per la gestione e la pubblicazione dei propri video. In Italia, Scube già vanta progetti di tutto rispetto realizzati per clienti quali Il Sole 24 Ore, Condenast e Ban-ca Popolare di Sondrio. Sul fronte dell’infrastruttura, infi ne, Scube è in grado di of-frire soluzioni nella “nuvola” grazie alla proposta di servizi quali disponibilità di potenza di elaborazione e archivia-zione, che poggiano su piattaforma Amazon (EC2 e S3).

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Cloud Computing · 3uno speciiale realizzato da Mediaplanet

Facile e funzionaleUn semplice back-up di dati,

e il relativo storage, potrebbe rivelarsi un costo non indiffe-rente per qualsiasi società. Ha infatti bisogno di macchine, spazi predisposti a tali funzio-ni e personale esperto. Baste-rebbe questo esempio per ca-pire che il Cloud Computing,

ovvero l’insieme di tecnologie che per-mettono l’utilizzo di risorse hardware e software distribuite in remoto, sia la solu-zione alle esigenze di molte aziende.

Ecco perché il 2010 sarà l’anno in cui i bi-sogni di manager, im-prenditori e profes-sionisti troveranno una concreta rispo-sta di efficienza e di risparmio tra le nu-vole della Rete.

Tanto virtuale quanto realeAnche una multina-zionale può non riu-scire a mettere a pun-

to tutte le applicazioni indi-spensabili al proprio business. La gestione dei programmi è complicata e di conseguenza onerosa. Non è solo una que-stione di spazi e di apparec-chiature.Assorbe notevoli risorse IT all’interno dell’azienda – per l’installazione, la configura-zione, l’esecuzione e lo svilup-po dei programmi – che po-trebbero invece essere impie-gate su altri progetti e sull’in-novazione. Se ieri andava fatta una scelta per ragioni di bud-get, oggi il Cloud Computing permette ai CIO di riallocare il denaro speso per l’hardwa-re e il software verso obiettivi futuri, lasciando a un fornito-re di servizi sul web la gestio-ne ordinaria ed efficiente del-la società.

Come funzionaTre sono gli attori principali del servizio di Cloud Compu-ting:

Fornitore: offre servizi • di server virtuali, stora-ge o applicazioni com-

plete, secondo un mo-dello “pay-per-use”Amministratore: è una • società che configura i servizi offrendo appli-cazioni software per le esigenze specifiche del-le aziende.Cliente finale: è l’utiliz-• zatore dei servizi oppor-tunamente configurati e la modalità di acces-so è denominata use-driven. Amministratore e cliente finale spesso coincidono, soprattutto nel caso di grandi azien-de

Il cloud computing è costruito su uno o più server reali, col-locati presso il data center. Il fornitore espone delle inter-facce dove elenca i servizi che gestisce. L’amministratore si connette all’interfaccia neces-saria e il cliente utilizza infine il servizio preventivamente configurato sulle proprie esi-genze. Caratteristica del Cloud Computing è quella di rende-re disponibili risorse come se

fossero implementate da si-stemi standard, mentre l’im-plementazione effettiva non è affatto definita in modo det-tagliato.

Tre tipi di CloudSaaS (Software as a Servi-• ce): è il semplice utilizzo di programmi in remoto.PaaS (Platform as a Servi-• ce): è l’utilizzo di una piat-taforma software che può essere costituita da diver-si programmi, servizi, sto-rage, ecc.IaaS (Infrastructure as a • Service) – è l’utilizzo di ri-sorse hardware in remoto.

Nelle nuvole si possono ese-guire applicazioni di ogni ge-nere. Si è operativi in pochissi-mi giorni e gli aggiornamenti non richiedono alcun inter-vento. Tutto avviene in modo automatico. È il futuro.

giuseppe carissimi

Domanda:■■ Qual è la forza del cloud computing?

Risposta:■■ È la modalità di gestione delle applicazioni, che avviene in un centro dati condiviso e non più localmen-te. Basta accedervi, persona-lizzarle e utilizzarle, realizzan-do così effi cienza e risparmio.

Il Carrier Cloud Computing di NEC apre nuovi orizzontiper i servizi alle impreseLa disponibilità di banda è un’opportu-nità unica per gli Operatori di Teleco-municazioni di off rire servizi di Cloud Computing alle imprese, che permet-tono sensibili riduzioni dei costi dell’ICT, liberando risorse importanti per il busi-ness.Il Cloud Computing è quindi la solu-zione scelta dei Carrier leader mondiali perchè off re una via rapida ed economi-ca per incrementare i profi tti e superare la situazione diffi coltosa del mercato.Molti analisti concordano che il Cloud Computing off re una delle più eccitanti possibilità di business dall’arrivo dell’e-commerce.“C&C Cloud” è la fi losofi a NEC che com-bina Computer and Communication per fornire benefi ci strutturali.

Il Cloud Computing è già una realtà Gli Operatori di Telecomunicazione che guardano al futuro stanno già costruen-do Datacenter per guidare l’espansione di nuovi servizi e creare nuove aree di business. Questa strategia permette ai Carrier di posizionarsi al centro della prossima generazione di business lega-ta all’IT ed al mondo del web 2.0.Il Cloud Computing risponde ai cam-biamenti delle richieste dei clienti, tra-sferendo costi e complessità al Cloud con risorse virtuali ridimensionabili di-namicamente e fornite attraverso Inter-net, mentre gli utenti possono concen-

trarsi sui loro reali obiettivi di business, sui clienti e non sull’IT.

La fi ducia alla base delle scelte delle impreseGli Operatori di Telecomunicazione ga-rantiscono da sempre l’integrità dei dati dei loro clienti, poiché la gestione si-cura di risorse come le informazioni o dati fi nanziari sono una componente fondamentale del loro modo di operare. Le imprese possono affi dare la gestione dell’IT agli Operatori, sfruttando tutti i vantaggi del Cloud, ma con tutte le ga-ranzie di un supporto continuo e diretto .Costruendo datacenter per il Cloud Computing, posizionati sulla propria rete sicura e affi dabile , gli Operatori si posizionano come punto di contatto sicuro tra i propri clienti ed i fornitori di servizi sulla rete.Le soluzioni C&C di NEC per il Cloud Computing sono progettate per per-mettere agli Operatori di sfruttare tutti i vantaggi intrinseci nel fornire servizi e sicurezza end-to-end, sulla banda larga, sia fi ssa che mobile.

CAPEX e OPEX sotto controllo con le soluzioni NEC per il XaaSL’off erta NEC per il Cloud è un’off erta modulare, che permette un avvio tat-tico limitato sia nelle dimensioni che nelle componenti ma che nella sua

completezza permette una pianifi ca-zione strategica, grazie alle sinergie che esistono tra:- una soluzione Software as a Service e Desktop as a Service per gli Operatori.- una soluzione Platform as a service pensata per i Carrier, con tutte le prerogative per semplifi care le atti-vità di provisioning e fatturazione, che spesso diventano la componente critica nelle fasi di integrazione.- tecnologie per avviare o po-tenziare un’off erta di Communication as a Service (dalla rete ai servizi di telefo-nia)- soluzioni per imprese di CLoud Computing e Telefonia integrataTutto questo permette all’operatore di creare un ciclo virtuoso nella costruzio-ne di un’off erta completa verso il cliente e minimizzare problemi e costi di cre-scita infrastrutturale sia presenti che futuri, spesso limite nell’evoluzione di una soluzione Cloud.La nostra soluzione Xaas limita le spe-se di capitale e operative utilizzando l”utility model”. Si paga solo per quello che si usa, limitando i rischi, per testare nuove idee e business. La suite Cloud NEC vi dà la possibilità di portare l’IT nelle imprese senza i costi e i disservizi legati alla creazione di un ambiente apposito.

NEC può vantare una vasta esperienza sia nel settore dell’Information Techno-logy che nel Networking, questo per-mette a NEC di avere una visione glo-bale nel supportare i clienti a creare una strategia di sviluppo verso soluzioni Cloud end to end, senza sorprese ed a rischi Minimi.Server e storage ad alta effi cienza ener-getica, sistemi di gestione intelligenti e proattivi che riducono al minimo le at-tività di gestione delle componenti IT e Network, sistemi wireless broadband attraverso tecnologie LTE, Wimax e Femtocelle, piattaforme software per semplifi care l’integrazione dei sistemi di billing preesistenti sia con sistemi NEC che software di terze parti sono solo al-cune delle tecnologie che NEC off re.NEC ha fornito sistemi con livelli di ser-vizio che raggiungono il 99.999%, va-lore ben oltre gli standard attuali del mercato.Limitandoci al mercato europeo vale la pena citare che Telefonica, uno dei più larghi e infl uenti operatori mondiali, sta trasformando il suo business attraverso la soluzione SaaS di NEC. Per le soluzio-ni di Managed Desktop Service, NEC ha già fornito la propria soluzione anche in aziende con più di 12.000 installazioni.

Per informazioni contattateci al seguen-te indirizzo [email protected]

Come i Carrier Operator possono aiutare le imprese a liberarsi dai costi dell’ICT

newsuno speciiale realizzato da Mediaplanet

Facile e funzionale1

IDEA

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4 · Cloud Computing uno speciale realizzato da Mediaplanet

news

I pilastri del cambiamento

Tra grandi investimenti e una particolare attenzione verso l’ambiente. Matteo Mille, direttore della divisio-ne Server & Tools di Micro-soft Italia, ci illustra come il gigante mondiale dell’infor-matica si è preparato per la sfida sul Cloud.

Come nasceva la vostra ■■idea di Cloud?Nasce dalla domanda di un mer-cato che richiede sempre più ser-vizi di classe enterprise anche per aziende che non se lo potrebbero permettere. Attraverso il web si vuole quindi ottenere grande fl es-sibilità, performance e scalabilità, come in una grande impresa.

Quali sono stati gli investi-■■menti?Parliamo di 9-10 miliardi di dolla-ri. Abbiamo così potuto sviluppa-re, ad esempio, le componenti Offi -ce, Crm e Business Productive On-line Services, mentre la ricerca si è poi concentrata sulla piattafor-ma Azure per portare nella Cloud le applicazioni dei nostri partner con estrema semplicità, garantendo anche una gestione ibrida.

Di cosa si tratta?■■La gestione ibrida è un primo passo e in particolare riguarda le azien-de che non intendono portare

all’esterno i dati in loro possesso. Potranno spostare alcune operati-vità sulla cloud pubblica e attivare una cloud privata sui propri server. I benefi ci sono importanti, poiché il meccanismo è sempre il medesi-mo: condividere tutte le esperien-ze di sviluppo che sono state fatte da altri. Ciò permette omogenei-tà ed economie di scala in tutti gli ambienti di sviluppo.

Il vostro fiore all’occhiello?■■Gran parte degli investimenti so-no stati necessari per realizzare la componente datacenter, in termi-ni di spazi, macchine ed energia. Ne serve parecchia e così i nostri datacenter sono stati costruiti in località fredde, nord America e Ir-landa, vicini a corsi d’acqua natu-rali per il raff reddamento. Degli obiettivi raggiunti, in termini di ri-sparmio energetico e impatto am-bientale, ne siamo davvero orgo-gliosi.

L’offerta Microsoft è uni-■■versale?Esiste un’off erta globale che però non è omogenea. Servizi on-the-

cloud quali Offi ce, Exchange o Cu-stomer Relationship Managment sono uguali in tutto il mondo, men-tre altri prodotti si adattano a leg-gi, regolamenti e operatività regio-nali.

In che termini il Cloud può ■■rappresentare il futuro?Se uno pensa ai datacenter di oggi, pensa a server certamente molto stabili, sicuri, ma con un’utilizza-zione media del 15%. Il server vir-tualizzato invece aumenta le per-formance ben oltre il 50%, riducen-do costi di gestione e numero di macchine, moltiplicando di con-seguenza l’effi cienza. Lo stesso di-scorso vale per lo sviluppo delle applicazioni, ottenendo altrettan-ti vantaggi in termini di economie di scala.

Per quanto concerne affi-■■dabilità e sicurezza?Giusto per fare chiarezza. L’affi dabi-lità è fondata su sistemi di backoffi -ce ed è legata ai server. Visto che il 75% del mercato mondiale dei ser-ver è Microsoft e il 75% dei nostri server su Cloud è ugualmente Mi-crosoft, è una garanzia. Inoltre la si-curezza non è mai ex post. È inclusa all’interno delle nostre specifi che tecniche, nelle stesse componenti integrate dello sviluppo del codice, altrimenti nessun nostro prodotto verrebbe immesso sul mercato.

Quali esperienze avete già ■■registrato?Per fare qualche esempio. Glaxo-SmithKline, grazie a Microsoft On-line Services, è riuscita ad abbat-tere i costi di operatività del 30%. Health InfoStat, ha potuto omo-geneizzare l’ambiente di svilup-po grazie alla piattaforma Azure e Scandic ha scelto una soluzione ibrida per il 50% della proprio ope-ratività, raggiungendo appieno gli obiettivi di risparmio attesi.

Quale strategia per far co-■■noscere la vostra offerta su Cloud?Fino ad ora abbiamo attivato una comunicazione mirata soprattut-to a far conoscere i nostri Business Productivity Services. Nei prossi-mi mesi la faremo a 360°, perché il mercato italiano risulta estrema-mente interessato al Cloud.

Si riferisce alle PMI?■■Naturalmente, ma non solo. Pen-so alla pubblica amministrazio-ne e devo dire che diversi ammini-stratori si sono già detti interessati. Hanno capito che il Cloud potreb-be portare un netto miglioramen-te alla macchina pubblica e presto potrà succedere.

Domanda:■■ cosa chiedere alle nuvole?

Risposta:■■ Funzionalità, af-fi dabilità, sicurezza e mino-ri costi.

Secondo una ricerca realizzata da Avanade, società di soluzioni IT, dal gennaio 2009 a oggi il nu-mero di aziende che si sono già affi date al Cloud Computing è aumentato del 320%. In Italia i dati registrano sì un deciso mi-glioramento, ma il 46,7% delle nostre aziende non ha ancora fa-miliarità con le Nuvole. Comun-que l’iniziale scetticismo è stato spazzato via dall’evoluzione di questo mercato e dal perfeziona-mento dei sistemi.

I pilastriSecondo Dave Malcolm, CTO di Surgient, colosso americano dell’IT, il Cloud Computing “si deve fondare su cinque pilastri fondamentali per renderlo eff et-tivamente vantaggioso e capace di rispondere alle necessità del-le aziende”.

E sono:1 - Infrastruttura dinamica: le infrastrutture fi siche standar-dizzate, scalabili, sicure e ad al-ta adattabilità, devono essere in grado di trasformarsi in in-frastrutture virtuali altrettanto performanti.2 – Modalità Self-Service: le Nu-vole devono saper off rire un ser-vizio intuitivo e facile da utiliz-zare, assolutamente self-service oriented. 3 - Autogestione: le piattaforme tecnologiche devono essere fa-cilmente gestibili dal cliente e devono metterlo in grado di cari-care, costruire, installare, piani-fi care e gestire i servizi autono-mamente.4 - Centralità del Business: il fi -ne ultimo dei servizi di Cloud è quello di rendere più effi cace il business del cliente. Bisogna

quindi evitare problemi di siste-ma e di amministrazione di rete, per concentrarsi esclusivamen-te sugli obiettivi.5 - Costi a consumo: i clienti de-vono pagare solo le risorse che utilizzano, in un sistema auto-matico di fatturazione a consu-mo.

Perchè convieneLa possibilità di servirsi di un uni-co sistema informativo in grado di elaborare informazioni com-plesse, rappresenta un vero balzo nel futuro della gestione dei dati. Il punto di svolta è stato l’avvento del Web 2.0, che ha indotto un nu-mero sempre maggiore di aziende ad utilizzare applicazioni non più residenti, ma gestite completa-mente in Rete, riducendo, se non addirittura eliminando, l’acqui-sto di software gestionali costo-sissimi. Insomma non occorre più comprare server e software. Quan-do le applicazioni sono ammini-starate nella Cloud, tutto rientra in un abbonamento mensile che consente di pagare solo ciò che si utilizza.

Le critiche, per migliorareIl Cloud Computing viene cri-ticato principalmente per gli aspetti legati alla sicurezza e alla continuità del servizio. Lee Tien, analista di Electronic Frontier Foundation, ha avvertito sui ri-schi riconducibili alla perdita di controllo dei dati sensibili. È il caso, ad esempio, di una nota azienda statunitense, alla qua-le sono stati rubati i numeri di quasi 46 milioni di carte di cre-dito. La possibilità di affi darsi a sistemi di crittografi a per cifrare i dati trasmessi sulla rete è una soluzione. L’altra questione è le-gata alla continuità del servizio. Un eventuale malfunzionamen-to colpirebbe un numero elevato di utenti, proprio perché i siste-mi di Cloud utilizzano architet-ture ridondanti. Evitare i crash di sistema è un obiettivo diffi ci-le da raggiungere, è vero, ma non impossibile.

giuseppe carissimi

giuseppe carissimi

uno speciale realizzato da Mediaplanet

2IDEA

DaveMalcomcto, surgient

Il futuro rispetta il presenteMatteoMilledirettore delladivisione di server & tools diMicrosoft italia

giuseppe carissimi

NEWS IN BRIEF

Microsoft vola tra le nuvole del web e lascia scegliere ai clienti.Con Azure tutti possono stare nello stesso cielo.

FunzionalitàLe caratteristiche basilari si possono riassuemere in questo modo:

Windows Azure = gestione e ■■hosting dei servizi, storage sca-labile e networking

Microsoft SQL Services = da-■■tabase e funzioni di reporting.

Microsoft .NET Services = im-■■plementazione in chiave di se-vizio del framework .NET.

Live Services = archiviazio-■■ne, condivisione e sincronizza-zione documenti, fotografi e, fi l-mati, fi le e informazioni su vari dispositivi e attraverso diverse applicazioni.

Microsoft SharePoint Servi-■■ces e Microsoft Dynamics CRM Services = per lo sviluppo e la collaborazione all’interno della struttura cloud privata.

Il sistema permette funzionali-tà di aggiornamento automati-co delle applicazioni ed è in gra-do di fornire agli sviluppatori capacità di computing “on de-mand” per l’implementazione delle proprie applicazioni e dei propri servizi.

Si chiama Azure la nuovissima piattaforma cloud di Microsoft ed è una rivoluzione. In modo molto democratico, accoglie tutti quanti. “La piattaforma di servizi Azure è stata concepita e realizzata coerentemente con obiettivi di apertura e interope-rabilità – ha spiegato Ray Ozzie, Chief Software Architect di Mi-crosoft – perchè i clienti voglio-no libertà di scelta e fl essibilità nello sviluppare e distribuire le loro applicazioni”. Per questo motivo Azure non è una piatta-forma esclusivamente incen-trata sul software MS. È funzio-nale per chi ha già sviluppato le proprie applicazioni con lin-guaggi opensource come Ruby, PHP o Java. Funzionale anche per chi utilizza Eclipse, così co-me per chi decidesse di portare i propri siti sulla cloud, realiz-zati con MySQL o Apache.

Il cielo è sempre più Azure

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Privato o pubblico?l’importante che siacloud

news

L’attesa delle aziende è di avere dal Cloud Computing la facilità e l’immediatezza tipica di altri servizi oggi ad uso e consumo del business e in grado di spostare e fare fruire in tempo reale quan-tità di dati, informazioni e contenuti sempre maggiori e sempre più complessi abi-litando nuove generazioni di servizi e prodotti.

Il comparto IT anni fa veniva percepito in modo molto più innovativo di quanto non sia stato in tempi più recenti, come mai negli anni abbia-mo assistito ad una parabola discendente nel gradimento degli utilizzatori? Non di cer-to perché gli elementi di in-novazione siano venuti meno ma al contrario perché la tec-nologia è diventata sempre più pervasiva, le richieste degli utenti più raffinate e l’aspettativa di essere esaudi-ti in tempi sempre più brevi si è fatta più spinta. Ormai ci aspettiamo di poter accedere ai servizi resi possibili dalla tecnologia con quella imme-diatezza e ideale inesauribi-lità che è implicita ogni qual volta accendiamo un inter-ruttore elettrico. Una rivolu-zione che ha innescato leve competitive differenti, gene-rando nuovi modelli organiz-zativi e comportamentali .

Questa evoluzione oggi offre in questa modalità di servizio sia infrastrutture, sia piatta-forme di calcolo, sia software applicativo e le modalità di utilizzo sono rese disponibili da un Cloud “Privato” piutto-sto che “Pubblico”. Ma quali sono le differenze?

Si possono definire Public Cloud i servizi infrastruttu-rali offerti da aziende come Amazon o Rackspace, e la piattaforme come Microsoft Azure o Google App Engine. Si parla quindi di provider che offrono ambienti per di-stribuire servizi garantendo

le infrastrutture necessa-rie. Alle imprese tocca solo pagare e consumare, in una modalità self-service, secon-do necessità. Il Private Cloud è invece la distribuzione dei servi-zi all’interno dei perimetri aziendali. L’obiettivo prin-

cipale delle piattaforme di private cloud computing è quello di ottimizzare le risor-se IT dell’azienda utilizzate per erogare le applicazioni a supporto del business appli-cando il paradigma del cloud computing ossia elasticità, accesso on-demand, gestio-

ne centralizzata. Per completare il quadro, società IT specializzate in soluzioni Cloud sicure sono l’anello di congiunzione tra i sistemi tradizionali e i nuo-vi, società in grado di accom-pagnare le imprese in questo percorso di innovazione. Se-

condo gli analisti di Gartner, società americana di ricerca, nel breve periodo le aziende investiranno soprattutto in Private Cloud, forse nell’at-tesa che le cloud “pubbliche” diventino più mature e affi-dabili.

Il valore del Cloud, le opportunità:business agility e costi su misura

Cloud Computing · 5uno speciiale realizzato da Mediaplanet

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news

Oltre la crisi

Chi non è uscito con le ossa rotte da questo periodo trava-gliato per l’economia mondia-le, è stato chi ha continuato ad avere fi ducia nella tecnologia. Niente artifi ci fi nanziari quin-di, ma solo e soltanto investi-menti concreti e mirati nella propria attività. Tutto ciò si è tradotto in sviluppo e innova-

zione, per una rinnovata fi du-cia nel futuro. “Queste aziende hanno compreso come trasfor-mare un momento negativo in un‘occasione in termini di effi -cienza e competitività, – ha so-stenuto Luca Lazzaron, general manager di Bmc – ma ora l’IT dovrà fare un passo successivo:

dimostrare che l’investimento in nuove tecnologie possa ren-dere lo stesso settore più effi -ciente”.

Lavori in corsoLa spesa mondiale legata ai ser-vizi di Cloud Computing rag-giungerà presto i 43 miliardi di dollari. Ma già oggi le più diff u-se applicazioni sono SaaS (sof-tware residenti su server gesti-ti da aziende terze e in grado di interagire in rete), a cui si ag-giungono servizi web gratuiti, dai motori di ricerca alle solu-zioni remote di tipo Offi ce. Il Cloud Computing è quindi re-altà e non ha sostituito i settori IT aziendali, come avviene ad esempio nell’outsourcing. Ma i CIO devono al più presto ridife-nire ruolo, competenze e stra-tegie, per entrare a pieno tito-lo nel futuro e nelle Nuvole. De-

vono, ad esempio, verifi care i li-miti della capacità di caching e di self-provisioning del provi-der di Cloud. Per cominciare.

Il Cloud conviene?La prima regola di buon senso per un’azienda è quella di valu-tare se davvero non si abbia già in casa ciò che si sta cercando all’esterno.Secondo Anne Thomas Ma-nes, analista di Burton Group, la questione è semplice: “Se avete capacità in eccesso e le-asing che non scadono per al-tri cinque anni, non ha senso che vi spostiate verso servizi di Cloud”. Fatta questa premes-sa, un esempio di vantaggio da menzionare è quello realizzato da PropertyRoom.com, società californiana specializzata nel-lo stoccaggio, vendita e conse-gna di proprietà sequestrate. Con il data center di Savvis ora spende 10 mila dollari di cano-ne mensile. “Il risparmio rea-lizzato è stato di mezzo milione di dollari”, a detta di Dave Ban-ks, CTO dell’azienda, “prima necessari per fi nanziare server, infrastrutture di rete, licenze software e personale”. Questo canone comprende tut-to quanto è necessario al per-fetto funzionamento della so-cietà suddetta, ma a volte non è così e i costi lievitano. Suc-cede infatti che alcuni provi-der si facciano pagare a consu-mo servizi quali il backup e il warehousing, come fosse uno scatto alla risposta nella tele-fonia. Va da sé che sarebbe allo-ra più conveniente conservare quei dati in azienda.

Bill GatesFondatore di Microsoft

giuseppe carissimi

uno speciale realizzato da Mediaplanet

3IDEA

L’effi cienza si misura con i ri-sultati economici. Ne parlia-mo con Dario Pardi, Regional

Vice President Southernand Benelux di

Hitachi Data Systems.

Tutti d’accordo sul Cloud?Certo, ma va sottolineato un con-cetto importante: il Cloud deve poter essere misurato con i risul-tati economici attesi dall’imple-mentazione di una nuova tecno-logia. In Hitachi Data Systems ab-biamo sviluppato Storage Eco-nomics, una metodologia di ana-lisi che risponde a tale esigen-za. A volte invece di scegliere un cloud a misura di business si fan-no scelte politiche più protettive, ma non verifi care prima i risulta-ti economici si traduce spesso in un limite all’innovazione e agli obiettivi da raggiungere.

In che ambito opera l’azienda?Siamo il fornitore di Service Oriented Storage Solutions, so-cietà del gruppo Hitachi ltd. e svi-luppiamo servizi e soluzioni per dare un senso alla correlazione tra virtualizzazione ed economi-cs. Ad esempio non forniamo più un servizio pay-per-use, come qualche anno fa, ma off riamo un rental a breve, ideale soprattutto per le PMI.

I punti di forza?USP V e AMS per la virtualizza-zione, HNAS per i fi le services, Hitachi Data Discovery Suite per la collaborazione e la ricerca e HCAP per il cloud storage: una soluzione conveniente, un ar-chivio attivo per la conservazio-ne dei dati in grado di integrarsi perfettamente nell’infrastruttura storage aziendale.

Domanda:■■ perchè crede-re nelle promesse della tecno-logia?

Risposta:■■ “la prima rego-la, di ogni tecnologia usata ne-gli affari, è che l’automazione applicata a un’operazione effi -ciente ne ingrandirà l’effi cien-za. la seconda è che l’auto-mazione applicata a un’opera-zione ineffi ciente ne ingrandirà l’ineffi cienza” - Bill Gates.

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DarioPardiregional Vice pre-sident southern and Benelux diHitachi datasystems.

Il Cloud deve essere sempre allineato al business

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Cloud Computing · 7uno speciiale realizzato da Mediaplanet

giuseppe carissimi

Perché fidarsi dei servizi in-the-Cloud? Ce lo spiega Domenico Fusco, Direttore Vendite di Panda Security.

Qual è la parola d’ordine ■■in fatto di sicurezza?È “real time”. La caratteristica fondamentale del Cloud Compu-ting è infatti quella di gestire in tempo reale le informazioni rela-tive alla rilevazione dei nuovi tipi di malware, o codici maligni, e ai successivi aggiornamenti. Si de-finisce come sistema di protezio-

ne efficiente quello che non solo rileva i virus non appena questi entrano in circolazione, ma che in modo quasi istantaneo trovi l’antidoto e aggiorni il software. Il Cloud Computing permette tutto questo.

Il mercato italiano della ■■sicurezza è maturo??Il mercato della sicurezza in ge-nerale, non solo italiano, non si può mai definire maturo. L’anda-mento è sempre in divenire per diverse ragioni.La prima legata alla produzio-

ne sempre più copiosa di nuove minacce e nuove tipologie di at-tacco. Ad esempio i nostri labora-tori contano quasi 26 milioni di esemplari di virus catalogati.Di conseguenza, da una parte la risposta tecnologica delle socie-tà produttrici di software e har-dware di sicurezza implica una costante capacità di elaborare soluzioni atte a far fronte a que-sta situazione; dall’altra, quella del cliente, sia esso domestico o aziendale, rende sempre più ne-cessario dotarsi di prodotti inno-vativi ed efficaci.

A tutto questo però bisogna ag-giungere la minor propensione alla spesa relativa alla gestione della sicurezza, che paradossal-mente apre la strada all’affer-mazione di servizi di protezione molto efficienti e in proporzione meno costosi, come quelli basati sul Cloud Computing.

news

In tempo reale

Domenico Fuscodirettore vendite di panda security

L’importanza del networking Brocade e il Cloud Computing

Di cosa si occupa Brocade? Brocade è una società quotata al Nasdaq, leader nelle soluzio-ni di networking ad altissime prestazioni. Il nostro mercato di riferimento è quindi legato alle infrastrutture delle grandi aziende e sono innumerevoli le realtà che utilizzano tecnologie Brocade all’interno dei propri data center.Come si traduce tutto questo nel Cloud?La logica con la quale oggi ope-riamo è naturalmente sempre più legata al cloud computing. Ci occupiamo quindi del poten-ziamento dei data center e le nostre componenti di networ-king risultano fondamentali per lo sviluppo di questo processo innovativo.

E in italia?Siamo presenti dal 2001 e il no-stro posizionamento sul mer-cato italiano è perfettamente in linea a quello mondiale. La maggior parte delle banche e dei principali gruppi industriali è annoverata tra i nostri clienti, così come per le strutture ospe-daliere e per gli internet service provider. Questo perchè?In molti casi operiamo attra-verso un ecosistema. Per alcuni prodotti tradizionali stipuliamo infatti accordi OEM a livello in-ternazionale con i grossi player IT, come IBM, HP, EMC o Hitachi Data Systems, ed intervenia-mo sui clienti con una strategia marketing e commerciale con-giunta.

Brocade è ben posizionata per rea-lizzare soluzioni infrastrutturali per il cloud computing e propone un’offer-ta che risponde in maniera completa a tutte le esigenze dei data center vir-tualizzati. Con la gamma di switch Brocade 8000 e di adattatori di rete convergente, Brocade propone una soluzione di connettività completa end-to-end di tipo FCoE (Fiber Channel over Ether-net), dal server allo storage, fino all’IP con la piattaforma di gestione comu-ne tramite il Brocade Data Center Fa-bric Manager (DCFM) e con una Quali-ty of Service (QoS) di livello superiore, in grado di soddisfare le esigenze dei data center convergenti di nuova ge-nerazione. Questa soluzione completa di Bro-

cade basata su Fiber Channel over Ethernet (FCoE), unisce lo standard Fi-ber Channel (FC) e quello Converged Enhanced Ethernet (CEE), con nume-rosi vantaggi in termini di protezione degli investimenti, di prestazioni ai vertici del mercato e di massima fles-sibilità e scalabilità delle soluzioni re-alizzabili.Per maggiori informazioni www.bro-cade.com

Ethernet, fibre ottiche, switch e tecno-logia di rete. Il Cloud è anche questo. Ce lo spiega Paolo Lossa, Regional Sa-les Manager di Brocade.

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8 · Cloud Computing uno speciale realizzato da Mediaplanet

Contro la criminalità organizzata

A chi si rivolge l’offerta ■■Oracle sul Cloud?A tutte le aziende che hanno già ma-turato concetti di standardizzazione e consolidamento della propria in-frastruttura applicativa. Siamo l’uni-ca azienda in grado di off rire con-temporaneamente hardware (In-frastructure as a Service), architettu-re software (Platform As a Service) e

software as a Service (SaaS) seguen-do il modello del Cloud Computing. Questo è il nostro tratto distintivo ma questa è anche la nostra storia. Per Oracle il Cloud Computing è la naturale evoluzione dell’Enterprise Grid Computing. Siamo riusciti ad abilitare un modello di infrastrut-tura applicativa già basata su risorse condivise, scalabili, allocabili dina-micamente e a elevata automazione.

Qual è l’odierna strategia?■■È focalizzata in particolare sul Pri-vate Cloud, ossia si rivolge a quelle aziende che vogliono indirizzare un ambiente Cloud mantendolo all’in-terno del proprio data center. Oracle

però è anche in grado di assicurare hardware e architetture software a quelle aziende che off rono servizi sul cloud pubblico.

Più private che public ■■cloud?Certamente anche perche’ nei data center aziendali le problematiche di interoperabilità, integrazione e qua-lità del servizio tra sistemi classici e Cloud sono oggi facilmente indi-rizzabili, ciò non ancora avviene nel public cloud. E poi non dobbiamo di-menticare il tema della sicurezza che nel mondo private e’ certamente in-dirizzato più puntualmente.

Come utilizzare al meglio ■■

le potenzialità del cloud?Il rapporto è tra impegno in termini di risorse e livello di fl essibilità che si vuole ottenere. Adottare il modello private cloud in ottica IaaS/PaaS si-gnifi ca garantirsi un elevato grado di fl essibilità ma allo stesso tempo impegnare anche un certo nume-ro di risorse; al contrario se si vuole andare verso il Software as a Service l’investimento è certamente ridotto per contro il livello di fl essibilità si ri-duce notevolmente. L’off erta Oracle è in grado di far fronte alle varie esi-genze.

Ma quali sono i reali bene-■■fici del Cloud Computing?Se parliamo di Private Cloud i bene-fi ci risiedono sicuramente nella fl es-sibilità e nell’effi cienza legata all’uti-lizzo delle risorse. Il Private Cloud, vi-sto come logica conseguenza del Grid Computing, consente di utilizzare - e quindi pagare - la potenza computa-zionale solo nel momento in cui ne ho bisogno. In un momento i budget si riducono e questo risultato è fon-damentale per qualsiasi azienda.

Un’ipotesi per il lungo pe-■■riodo?Il settore IT si sta muovendo verso soluzioni cloud. Molte aziende ac-quisiscono know-how al proprio in-terno per accreditarsi come validi in-terlocutori. Questa evoluzione darà i suoi risultati a breve, già in quest’an-no. Penso però che nel public cloud saranno pochi a consolidarsi e a emergere. Probabilmente gli opera-tori di TLC. Mentre il private cloud of-fre maggiori possibilità. Ci saranno profi cue collaborazione tra operato-ri, tra software vendor come Oracle e system integrator.

Alle domande, e ai dubbi, sui pericoli che si trovano nella Rete, risponde Gasto-ne Nencini, Senior Techni-cal Manager South Europe di Trend Micro.

Quali sono oggi i pericoli ■■del web?Il numero di attacchi, negli anni, è diventato sempre maggiore. Ogni ora più di 1000 virus possono intro-dursi nei nostri pc. Basti pensare che il 79% dei siti web considerati legitti-mi ospitano codici maligni e il 58% di tutte le vulnerabilità sono riconduci-bili ai codici delle applicazioni web.Gli stessi provider, almeno fi no a og-gi, sono uno dei maggiori vettori di insicurezza. Permettono ai cosiddet-ti client botnet (una rete infetta di pc, con software di controllo remoto, connessa al server) che vengano uti-lizzati, all’insaputa dell’utente, per

commettere azioni illegali. Chi sono i colpevoli?■■

Oggi non sono più semplici studenti o hacker a caccia di notorietà, ma le organizzazioni criminali. Fanno at-tacchi mirati e possono essere dav-vero devastanti, soprattutto in ter-mini economici.

I servizi Cloud potrebbero ■■quindi rivelarsi insicuri?Premesso che ci siano i pericoli, noi abbiamo comunque le soluzioni. Pa-radossalmente il Cloud è anche più sicuro di un sistema tradizionale per il semplice motivo che ci si deve per forza affi dare a società del settore e personale esperto per ottimizzare le strategie di sicurezza e ottenere i ri-sultati.

Quali sono le soluzioni?■■Attiviamo una serie di funzionalità e protezioni che permettono un traf-fi co sicuro dei dati verso ogni singo-lo cliente. Off riamo advisor di sicu-

rezza e il servizio è vigilato costante-mente dai nostri laboratori, 24 ore su 24. Facciamo il caso, ad esempio, del servizio email. Realizziamo un check in termini di server, codici e sito web in tempo reale. Se non scattano pa-ricolari allarmi, la email raggiunge immediatamente il cliente in tutta sicurezza.

E i vantaggi?■■Poiché si parla di un sistema condi-viso tra più utenti, questa spesa di si-curezza viene appunto ripartita e i singoli costi diminuiscono. Le solu-zioni Cloud oltretutto semplifi cano notevolmente la vita del cliente, per-ché viene sollevato anche dalla ge-

stione quotidiana della sicurezza. Tu. Non capita più di trovarsi a corto di risorse per gestire il solo antivirus, e per aggiornare e tarare le macchine basta interrogare un singolo server, presente su Internet.

La sicurezza Cloud vale più ■■per le Pmi o per le grandi im-prese?Per le Pmi, una volta presentato il progetto e i costi, l’off erta risulta dav-vero accattivante. Per le grandi im-prese, invece, c’è ancora preoccupa-zione in tema di riservatezza dei dati sensibili. Quindi le strategie sono mi-rate e riguardano detterminati set-tori del loro business. Ma se il cliente accetta di scambiare le informazioni con noi, tutelate da privacy non c’è dubbio, gli off riamo un servizio dina-mico, puntuale e in tempo reale.

giuseppe carissimi

giuseppe carissimi

news

Un trend in crescita

GastoneNencinisenior technical Manager south europe ditrend Micro.

TelecomItalia

sul CloudImpresa Semplice, il porta-

foglio di soluzioni inte-grate per le Pmi, va sulle nuvole. Si chiama Ospit@

Virtuale la nuova soluzione cloud di Telecom Italia.

Sempre al passo con l’innova-zione. Ospit@ Virtuale è l’ulti-mo dei servizi ICT di Impresa Semplice. Viene off erto a tutte le piccole e medie imprese ita-liane che intendono sfruttare le potenzialità del cloud com-puting per ottenere economie di scala in termini di gestione ed effi cienza. Si avvale delle in-frastrutture tecnologiche pre-senti nei Data Center Telecom Italia e garantisce dinamicità, scalabilità, fl essibilità, sicurez-za e un’alta affi dabilità, anche nella gestione dei software più critici per l’azienda. Il servizio di hosting permette di accedere al server virtuale da qualsiasi PC dotato di con-nessione a banda larga e di amministrarlo attraverso un’in-terfaccia web appositamente studiata. Viene così garantito l’accesso e l’utilizzo dei dati e dei software aziendali anche in mobilità, in modo semplice e sicuro.

Il servizio è disponibile in 8 di-versi profi li, a partire da 73 euro mensili, indipendentemente dal numero di postazioni col-legate, e diff erenziati sulla base delle prestazioni, del sistema operativo (Windows o Linux) e della connettività (Internet o Vpn). Si attiva entro soli 3 gior-ni con la possibilità di provare gratuitamente il servizio per un periodo di 30 giorni, senza alcun costo di cessazione, op-pure di utilizzarlo solo per il tempo in cui il server è eff etti-vamente necessario.

Ospit@ Virtuale permette:• la gestione autonoma del server, per selfprovisioning e selfmanagement• l’installazione di applicazioni proprie• la registrazione o il trasferi- mento di un dominio di secondo livello • il backup dei dati virtualizzati• l’ampliamento di processori, Ram, spazio disco e banda • l’assistenza telefonica attraverso un numero verde.

Dal Grid al Cloud Compu-ting. Enrico Proserpio, Sa-les Consulting Director di Oracle Italia, ci spiega il punto di vista dei pionieri dell’innovazione.

uno speciale realizzato da Mediaplanet

Contro la criminalità 4

IDEA

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Trend Micro: il cloud computing èsinonimo di “cloud security”Razionalizzare i costi, anche grazie all’IT, è un obiettivo sempre più im-portante per le imprese in tempi di difficoltà economica come l’attuale. In questo contesto il cloud compu-ting è visto dalle aziende più attente all’evoluzione tecnologica come un sistema efficace in grado di ridurre i costi di hardware, software, consu-mo di energia elettrica, personale, e altro ancora, rendendo disponibi-li tempo e risorse per progetti più strategici.Poter disporre delle risorse IT di cui si ha bisogno, fornite come servizio e a “consumo”, può essere uno strumen-to chiave per adeguare l’azienda alle esigenze di sempre maggiore flessi-bilità e risposta in tempo reale.

I servizi erogati in modalità Software as a Service (SaaS), che convertono il software da “prodotto” in “servizio”, consentono una migliore gestione delle risorse IT da parte dell’utente finale che è sollevato dalle attività di gestione e può concentrarsi sul bu-siness.Questo approccio è un valore ag-giunto per le aziende perché per-mette una forte riduzione dei costi diretti e semplifica l’amministrazio-ne della soluzione stessa, ottimiz-

zando gli investimenti. Può, inoltre, aumentare la qualità e l’affidabilità della soluzione, offrendo un ritorno sull’investimento (ROI) più rapido e proficuo rispetto le soluzioni tradi-zionali.

Se è vero che il cloud computing sta prendendo sempre più piede tra le aziende per i benefici offerti, è al-trettanto vero che questa tecnolo-gia, spostando i server al di fuori del tradizionale perimetro di sicurezza, può esporre le aziende, se non ade-guatamente protette, a numerosi rischi. “Poiché i ricercatori dei nostri laboratori registrano ogni secondo e mezzo un nuovo esemplare di mal-ware, creato da cybercriminali sem-pre più esperti, la tecnologia cloud deve andare di pari passo con la si-curezza”, spiega Carla Targa, Marke-ting Manager, Trend Micro Italy.“La Rete è ormai diventata uno stru-mento di lavoro indispensabile, ma anche fonte principale di minacce, occorre proteggere adeguatamente i sistemi informativi che devono ri-manere sempre attivi ed efficaci”.

Come difendersi nella nuvola e gra-zie alla nuvolaUna difesa efficace oggi è possibile

grazie a metodi di sicurezza che si servono della stessa “nuvola” di In-ternet per bloccare le minacce prima che raggiungano le reti aziendali: at-traverso un sistema di interrogazio-ne di database sulle minacce archi-viati online è possibile proteggere direttamente in-the-cloud, evitando di appesantire i client aziendali con continui aggiornamenti dei pattern file, come accadeva tradizionalmen-te. “Per Trend Micro il cloud compu-ting è sinonimo di ‘cloud security’”, aggiunge Carla Targa. “Se le aziende vogliono fare affidamento sul cloud Internet per archiviare i dati e con-durre le attività di business, hanno bisogno di una sicurezza più effica-ce, progettata appositamente per la protezione in-the-cloud”. Per affron-tare le complesse minacce odierne, la strategia di Trend Micro è un me-todo di protezione basato su “servizi di reputazione” che analizzano l’affi-dabilità delle mail, dei siti e dei file: un sistema di intelligence che rac-coglie informazioni sulle minacce, mettendole in correlazione tra loro. Questo sistema si chiama Smart Pro-tection Network ed è la risposta “in-telligente” di Trend Micro anche per le aziende che intendono usufruire dei benefici offerti dal cloud.

Il business delle PMI sempre protet-to con Worry Free Business Security ServicesSu Smart Protection Network sono fondate tutte le soluzioni Trend Mi-cro, compresi i nuovi servizi erogati in modalità hosted Worry Free Bu-siness Security Services dedicati alle PMI. Grazie a questi servizi che uniscono una sicurezza completa e “intelligente” con la facilità d’uso, i clienti possono gestire centralmen-te le attività di sicurezza da qual-siasi luogo e in qualsiasi momento, senza dover aggiungere nuovi ser-ver né installare nuovi software. La protezione viene costantemente ag-giornata dagli esperti Trend Micro, senza causare alcun rallentamento delle macchine, e con un interven-to minimo da parte del personale IT dell’azienda.

Come si adatta il cloud computing alla rete?

L’architettura e il funzionamento sono molto simili ad un servizio di sof-tware interno ad un’azienda. La vera differenza è nella tipologia di dati e nell’utente finale. Qualsiasi navigatore, in qualunque parte del mondo, deve essere in grado di accedere alle informazioni nel minor tempo pos-sibile.

Quali sono i reali vantaggi per un’azienda come Register.it?

Sicurezza e flessibilità. Da dieci anni provvediamo al successo online dei nostri clienti, successo che passa anche dalla solidità delle nostre strut-ture. L’architettura cloud dei nostri data centers è formata da molteplici serie di server amministrate da una batteria di load balancers (gestori di carico). Si ottiene quindi la ridondanza delle informazioni nella massima sicurezza per noi e per i clienti.

La piattaforma, in oltre, ci supporta anche garantendo flessibilità nella creazione dell’offerta e nella risposta alla crescente domanda, elementi di forte importanza in un settore che cambia regole e si adatta alla velo-cità di internet.

E per i vostri clienti?

La piattaforma cloud permette ai siti dei nostri clienti di essere collocati in una qualsiasi macchina garantendo le loro esigenze di performance. Il carico di informazioni viene distribuito sui vari server per mantenere elevati livelli di performance e gestire picchi improvvisi. In caso di mal-funzionamento o di manutenzione di uno dei server, invece di dover sospendere o rallentare il servizio, il carico viene distribuito su altre mac-chine in modo automatico e senza perdita di tempo ne di prestazione.

Carla TargaMarketing Manager, Trend Micro Italy

Claudio Corbetta, Managing Director Dada.pro, Dada Group

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10 · Cloud Computing uno speciale realizzato da Mediaplanet

news

Un’opportunitàper le Pmi

La peculiarità industriale ita-liana, fatta di piccole e medie imprese, ci pone spesso agli ul-timi posti nelle sfide tecnologi-che globali. Anche per quanto ri-guarda il Cloud. “In moltissime zone del nostro paese – sostie-ne Lorenzo Pellicioli, Presiden-te di Lottomatica – l’accesso al-la banda larga è ancora un’uto-pia e la fibra ottica tocca solo determinate città. Manca un Si-stema Paese capace di sostene-re le aziende nel corso dei pro-cessi evolutivi”. Per questi e al-tri motivi, il 46,7% delle imprese non ha affatto familiarità con il Cloud Computing. Mentre il 4% lo ha già adottato, l’11% ha svi-luppato progetti in tal senso e il 23% prevede di svilupparne nei prossimi 12 mesi. Il ciclo econo-mico negativo ha ridotto i timo-ri e il Cloud è diventato un argo-mento senz’altro convincente per molti Cio, che vedono il pos-sibile risparmio una scelta ob-bligata, soprattutto nell’ambito

di servizi commodity. Di fatti si prevede che entro il 2012 ci sia un’importante crescita di tutto il settore, tanto che la percen-tuale raddoppierà. Insomma le nostre aziende dimostreran-no di imparare in fretta, a pre-scindere dalle carenze struttu-rali. Altrimenti non saremmo ai primi posti dell’economia mon-diale!

Spendendo meno, si in-quina menoLe soluzioni offerte dal Cloud Computing non hanno bisogno di alcun investimento iniziale, e neppure di infrastrutture e per-sonale per la gestione quotidia-na dei propri affari. I servizi so-no fruibili in ogni luogo, in ogni momento. Il sistema è estre-mamente dinamico e, nel caso in cui il provider non fosse più gradito, si fa sempre in tempo a cambiare collegandosi a un al-tro fornitore, come succede per la telefonia. Si disdice semplice-mente il contratto. Secondo Da-vide Bedin, produttore italiano di software, esiste un altro van-taggio che non va certamen-te sottovalutato: “L’eliminazio-ne dell’hardware in azienda si

traduce in minore impatto am-bientale, poiché la potenza ri-chiesta per il funzionamento del servizio su Cloud è una pic-colissima frazione di quella ne-cessaria nei sistemi classici”. E fare del bene all’ambiente do-vrebbe essere sempre e comun-que una priorità per tutti.

Quanto costano le solu-zioni CloudSi possono dare dei numeri. As-solutamente indicativi, poiché ogni fornitore e ogni soluzione va poi inquadrata in un contesto specifico. Comunque le socie-tà che si occupano di Cloud, in questa prima fase, fanno scon-ti, promozioni e offerte al solo scopo di far conoscere tali solu-zioni e radicarle nella cultura IT italiana. Possiamo comunque dire che i servizi base di Cloud, dal punto di vista del provider, costano circa 10-15 centesimi di euro l’ora e lo stesso dicasi per ogni gigabyte di storage o di uti-lizzo del network bandwidth. Parliamo di tariffe a consumo. Andare a scomodare un server o un database, si traduce in un range di spesa che va dagli 8 ai 100 euro, da 1 a 10GB di dati. Que-sti sono i prezzi del futuro.

giuseppe carissimi

Domanda:■■ Qual è la situa-zione italiana?

Risposta:■■ siamo ancora agli inizi, non c’è dubbio, ma paradossalmente le piccole e medie imprese, che non han-no al loro interno infrastruttu-re it già consolidate, hanno la possibilità di sfruttare que-sta nuova tecnologia in tempi più brevi e con maggiore suc-cesso.

Chi è SayIT e in che modo si dedica al cloud computing?SayIT è una società per azioni svizzera attiva dal 2002 e specializzata in ambito informa-tico. Sviluppiamo e proponiamo soluzioni tecnologiche all’avanguardia fondate su tre principi base: semplicità d’uso, affi dabilità, sostenibilità economica. I cloud services hanno esattamente queste caratteristiche ed anzi, secondo noi, rappresentano il futu-ro dell’informatica aziendale.

Qual è il vostro approccio?Oltre all’eccellenza tecnologica, curiamo anzitutto la relazione con il cliente. Siamo al suo fi anco sin dall’analisi iniziale, proget-tando e defi nendo con lui la soluzione più appropriata nel rispetto delle sue esigenze e delle risorse a disposizione. Abbiamo anche soluzioni standard, ma preferiamo la perso-nalizzazione e lo sviluppo ad hoc, perché ogni cliente è unico.

In cosa vi diff erenziate maggiormente?Crediamo che, per l’azienda, l’infrastruttura

tecnologica sia un “pilastro dinamico”. Inten-do dire che essa deve nascere e svilupparsi in sintonia con gli altri pilastri: personale, ri-sorse, mercato… Per questo siamo partico-larmente apprezzati dalle piccole imprese, in cui spesso il personale IT è ridotto o del tutto assente e il budget limitato; e del resto oggi non è aff atto necessario essere grandi aziende per fruire del miglior rapporto co-sto-benefi cio.Preferisco dunque parlare di “consulenza continua” piuttosto che di “servizi post-vendita”: con noi il cliente ha sempre un referente personale cui rivolgersi e non un anonimo centralino o un’email generica. Rispetto al cloud computing, per esempio, progettiamo migrazioni graduali e pianifi ca-te nel tempo per non rendere vani anni di investimenti nell’informatica tradizionale e garantire al contempo l’utilizzo delle miglio-ri tecnologie oggi disponibili.Per usare un’immagine, se i grossi fornitori di cloud services sono un centro commer-ciale, noi siamo una boutique interamente dedicata al cliente.

Può farci un esempio?Abbiamo realizzato diversi “uffi ci virtuali” in Svizzera e Italia: tutti gli scambi tra i dipen-denti avvengono in remoto, grazie alla con-divisione di fi le tra i computer utilizzati dagli utenti in luoghi diversi (uffi ci, sedi, paesi…). È il telelavoro in tutta la sua potenza, sup-portato da una piattaforma che consente l’utilizzo anche di applicazioni complesse. E tutto questo senza bisogno di costosi ser-ver e tecnici specializzati, oltre all’acquisto di licenze software a cascata… Ogni uten-te ha sempre a disposizione tutto quello di cui necessita sul computer che usa in quel momento (fi sso o portatile, proprietario o meno che sia). Il risparmio economico in affi tti e bollette ripaga da solo l’utilizzo dei servizi cloud: avete mai pensato a quanto spendete annualmente in energia elettrica per i server o in affi tto per locali che potreste virtualizzare?

Come gestite la sicurezza e l’affi dabilità dei vostri servizi?I nostri server sono ospitati in datacenter

ubicati a Londra, Dublino e in Virginia (USA): possiamo così garantire un’altissima affi da-bilità distribuendo i dati e i backup tra i di-versi siti. Tutte le trasmissioni sono protette tramite robuste chiavi SSL, mentre i dischi dei nostri server sono cifrati con tecnolo-gie moderne come AES: nessuno – a parte il cliente – può accedere ai dati, nemmeno i nostri tecnici se non autorizzati dal cliente stesso.

Luca Dell’Oca, Responsabile della divisione Cloud Service di SayIT SA, risponde alle nostre domande

sayIT SAVia Roncaglia 5

6883 Novazzano - TISvizzera

Tel. +41 44 5853910Web www.sayit.chMail [email protected]

uno speciale realizzato da Mediaplanet

5IDEA

BOTTA E RISPOSTA

La parolaal providerUn italiano al vertice del cambiamento.Simone Brunozzi,Technology Evangelist di Amazon Web Services, ci spiega l’importanza del Cloud. Dal punto di vista di Amazon naturalmente.

A chi consigliare i servizi ■■di cloud computing?Quando abbiamo iniziato questo business, pensavamo che le PMI sarebbero state le prime ad adot-tare questi servizi, visto il bas-so costo e l’opportunità di sfrut-tare l’enorme economia di scala di Amazon, senza alcun investi-mento capitale. Ora che tali ser-vizi sono divenuti più maturi e abbiamo dimostrato di poter raggiungere degli elevati livelli di operatività, anche aziende di grandi dimensioni hanno inizia-to ad usare questi servizi.

Quali caratteristiche de-■■vono avere I fornitori di tali servizi?Abbiamo sempre immaginato che ci sarebbero stati più fornito-ri in questo mercato, vista la sua grande appetibilità, e questo sta

accadendo. E’ importante far nota-re che i nostri servizi sono dispo-nibili già da quasi quatttro anni, e che i nostri team hanno focalizza-to la loro attenzione nel fornire un servizio di alto livello per i clienti.

Quali sono i vantaggi del ■■Cloud?Parliamo di infrastrutture di cal-colo scalabili, sicure, ridondanti, distribuite in più Data Center nel mondo, e quindi convenienti dal punto di vista economico. Ciò si traduce nella possibilità di costru-ire la propria soluzione in poco tempo, senza investimenti iniziali, è e non è necessario pianifi care la propria capacità perchè puoi usa-re, e pagare, l’infrastruttura di cui necessiti in quel momento, e puoi scalare tale capacità molto rapida-mente, in base alle tue esigenze.

Come pensa che si ridi-■■segnerà il ruolo del setto-re IT?Aziende di ogni tipo, dalle PMI al-le grandi aziende, stanno usando le soluzioni Cloud. Questa è già la realtà. Penso che l’IT, sia esso in-terno o esterno a un’azienda, deb-ba ormai essere preparato a questo cambiamento.

Affidabilità e sicurezza. ■■Cosa ci può dire in propo-sito?La sicurezza è un problema che coinvolge ogni aspetto del nostro lavoro e ha tre livelli: fi sico, ope-rativo e programmatico. Inoltre, ogni tipo di disservizio è inaccet-tabile, e qualsiasi fornitore di que-sti servizi non sarà mai soddisfat-to fi nchè la qualità non sia equiva-lente alla perfezione.

SimoneBrunozzitechnologyevangelist di amazonWeb services.Lorenzo

Pelliciolipresidentelottomatica.

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