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IL NUCLEO DELLA SOCIETÀ IL BENESSERE DELLA FAMIGLIA L’informazione corretta è la base per una buona educazione PHOTO: JAHN TEIGEN/SCANPIX UNO SPECIALE REALIZZATO DA MEDIAPLANET Alimentazione sana equilibrata corretta Osteoporosi calcio e vitamina D per prevenirla e combatterla Igiene la lotta contro germi e batteri Attività fisica consigli su come crescere sani PER STARE BENE INSIEME 4 IDEE QUESTO SUPPLEMENTO È STATO REALIZZATO DA MEDIAPLANET. IL SOLE 24 ORE NON HA PARTECIPATO ALLA SUA REALIZZAZIONE E NON HA RESPONSABILITÁ PER IL SUO CONTENUTO No 2./Marzo 2010

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IL NUCLEODELLA SOCIETÀ

iL BEnEssErEDELLa FaMiGLia

L’informazione corretta è la base per una buona educazione

pHoTo: JAHN TeiGeN/SCANpiX

uno speciale realizzato da Mediaplanet

alimentazionesana equilibrata corretta

osteoporosicalcio e vitamina d per prevenirla e combatterla

igienela lotta contro germi e batteri

attività fi sicaconsigli su come crescere sani

PER STARE BENE INSIEME

DELLa FaMiGLia

PER STARE

4IDEE

QUESTO SUPPLEMENTO È STATO REALIZZATO DA MEDIAPLANET. IL SOLE 24 ORE NON HA PARTECIPATO ALLA SUA REALIZZAZIONE E NON HA RESPONSABILITÁ PER IL SUO CONTENUTO

no 2./Marzo 2010

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2 · il benessere della famIglIa uno speciale realizzato da Mediaplanet

EDitoriaLE

Essere genitori oggi, una sfi da che premia

Essere genitori è una delle più belle esperienze che la vita può riservare e sono innumerevoli le gioie che un fi glio può dare, dalla semplicità della prima parolaal primo giorno di scuola.

nonostante questo, è innegabile che fare il genito-re non sia sem-pre facile, so-prattutto nella società attuale,

in cui i pericoli per i nostri fi -gli sono molteplici e con tante facce che li rendono spesso ir-riconoscibili. Il mio primo pen-siero in tal senso va alla pedo-fi lia e alla pedopornografi a, fe-nomeni che non si arrestano e che, purtroppo, trovano un am-pio margine di azione a causa dei nuovi media che consento-no un approccio diretto con la vittima. Spesso, infatti, i ragaz-zi non sono consapevoli dei ri-schi che corrono sul web, spe-cialmente per quanto riguar-da i Social Network. Ancora più diffi cile è riconoscere i pedofi li che utilizzano i cellulari, scam-biando con i minori ricariche telefoniche con immagini pe-dopornografi che.Quello che possiamo fare noi adulti è essere a conoscenza di tali pericoli così da protegge-re i ragazzi. Proprio per rende-

re consapevoli genitori e fi gli sulla terribile piaga degli abusi sessuali su minori, il Moige re-alizza costantemente campa-gne sul tema, con indicazioni chiare in merito, anche con il supporto di aziende e Istituzio-ni poiché per contrastare que-sto terribile fenomeno è neces-sario l’impegno di tutti. I genitori, infatti, non posso-no essere lasciati soli: per una tutela reale è indispensabile la collaborazione di tutte le par-ti sociali, Istituzioni compre-se, che devono mettere a di-sposizione delle famiglie gli strumenti adatti per riuscire nell’impegnativo compito di proteggere i propri fi gli.Il nostro obiettivo, quindi, è sensibilizzare e informare tut-ta l’opinione pubblica per cer-care di prevenire ogni tipo di abuso sui minori e per cerca-re di raggiungere più famiglie possibili, abbiamo reso visibi-li tutte le nostre iniziative sul sito www.genitori.it, in sezio-ni dedicate o su siti realizzati ad hoc, da cui è possibile scari-care gratuitamente materiale

informativo e “dialogare” con noi attraverso forum di segna-lazione online. Un altro problema, purtroppo, con cui i genitori devono con-frontarsi è l’abuso di stupefa-centi, un tema trattato spesso in maniera poco attenta, co-sì come dimostrato anche dal “caso Morgan” e da tutte le po-lemiche che ne sono seguite derivanti dal cattivo uso del mezzo televisivo in merito.L’uso di droga e di alcol è legato anche alle babydisco, luoghi al di fuori di ogni regola che bru-ciano letteralmente l’adole-scenza dei ragazzi e per i qua-li abbiamo chiesto l’intervento delle autorità competenti au-spicando anche più controlli sul territorio nazionale.Insomma, essere genitori oggi è una vera e propria sfi da che però non deve spaventare per-ché, ricordiamolo, i fi gli resta-no il nostro bene più prezioso.

“spesso i ragazzi non sono consapevoli dei rischi che corro-no sul web, spe-cialmente per quanto riguarda i social network.”

Maria Rita Munizzipresidente nazionale del Moige,Movimento italiano Genitori

“la ricerca sta fa-cendo passi avanti. ora capiamo molto di più di come fun-ziona l’osso.un osso sano signifi -ca condurre una vita sana e all’insegna del proprio benessere.”

Maria Luisa Bianchisegretario Generale della lega italiana osteoporosi

iN eViDeNZA

paGina 06

il Benessere della FaMiGlia,seconda edizione, Marzo 2010

Managing Director:Mattias rentnerEditorial Manager:Gianluca còDesigner:daniela Borraccino

Project Manager: elisa de donnoTelefono: +39 02 36 26 94 31E-mail: [email protected]

Distribuito con:il sole 24 oreStampa: il sole 24 ore

Contatti Mediaplanet: Telefono: +39 02 36 26 94 1Fax: +39 02 36 26 94 99E-mail: [email protected]

Questioni di etàL’abitudine a una regolare pri-

ma colazione purtroppo si riduce con il passare degli anni. È mas-sima nei bambini in età presco-lare, minore negli adolescenti e sempre meno diff usa tra gli adul-ti. Tra le cause, i ritmi di vita, la fretta, il pensiero di guadagnare qualche minuto di sonno. Eppure il consumo del primo pasto della giornata comporta notevoli be-nefi ci per l’organismo, sia a breve che a lungo termine.

Migliori performanceGli studi dimostrato che i bam-

bini e i ragazzi che consumano una prima colazione completa e bilanciata (un prodotto a base di cereali, come biscotti, pane, fette biscottate, con latte e frutta) sono più attenti a scuola e hanno pre-stazioni intellettuali e sportive

migliori. Questo vale anche per gli adulti e gli anziani, proprio in termini di miglioramento del-le performance lavorative e della memoria.

Minore rischio di obesitàL’assunzione regolare della pri-

ma colazione migliora anche la

distribuzione delle calorie nell’ar-co della giornata. A stomaco pie-no, meglio se di carboidrati a len-to assorbimento e con un’adegua-ta quota di proteine, si incappa meno nei fuori pasto, nelle calo-rie extra, o nei pasti “extra-large”. Secondo un recente studio sve-dese, chi salta frequentemente la prima colazione ha infatti una maggiore probabilità di sviluppa-re obesità e sovrappeso.

BenessereAnche il profi lo nutrizionale

complessivo ne guadagna. L’as-sunzione della prima colazione facilita un apporto adeguato di nutrienti, e soprattutto di vita-mine e minerali: che è invece dif-fi cile da raggiungere, se non si fa colazione, con gli altri pasti della giornata.

Cosa mangiareLa colazione dovrebbe essere

composta da tre gruppi alimenta-ri diff erenti. Non possono manca-re il latte o lo yogurt, o loro i deri-vati, che forniscono il calcio im-portante per la crescita e la salute delle ossa. Ci vogliono poi biscot-ti, o fette biscottate, o prodotti a base di cereali. Fondamentale la frutta (anche come succo o frul-lato o spremuta). La colazione do-vrebbe rappresenta una piacevo-le abitudine, da vivere insieme in famiglia prima di aff rontare le fatiche della giornata: molto im-portante è che sia diversa da gior-no a giorno, e che includa anche gusti “sfi ziosi”, come il cacao, la marmellata, le creme spalmabili.

GIUSEPPE CARISSIMI

[email protected]

MARIA RITA MUNIZZI

La prima colazione è al-la base di una vita sana e di una corretta alimen-tazione. Guai a saltar-la e guai a prendere so-lo la classica “tazzulella e’cafè”. Ecco cosa è me-glio fare, secondo la gui-da esperta di Andrea Po-li, Direttore Scientifico della Nutrition Founda-tion of Italy.

Quanto e cosa si mangia al mattino è importan-te. Il 20% delle calorie giornaliere dovrebbero essere assunte proprio con il primo pasto. Dopo il digiuno notturno, il no-stro organismo ha biso-gno infatti di fare riforni-mento di energia e di nu-trienti.

il mattino ha l’oro in bocca

ANDREA POLIDirettore Scientifico della Nutrition Foundition of Italy

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Il benessere della famIglIa · 3uno speciale realizzato da Mediaplanet

Il latte? Prezioso per la crescita dei nostri bambini.Il latte è un alimento chiave per un’alimentazione bilanciata e corretta, perché è un’ottima fonte di nutrienti fondamentali per il nostro benessere.

Ma il latte è anche un alleato insostituibile per accompagnare la delicata fase della crescita dei nostri bambini, soprattutto grazie all’apporto di proteine, che rappresentano i “mattoni costitutivi” dei

muscoli, e di calcio e fosforo, fondamentali per lo sviluppo e la salute delle ossa e dei denti.

Qual è l’apporto calorico del latte?Nel caso del latte intero, è di 61 kcal per 100 g, che scendono a 49 kcal nel caso del latte par-zialmente scremato e 36 kcal nel caso del latte scremato.

Quanto latte al giorno?Secondo le Linee Guida per una sana alimentazione, l’apporto adeguato di latte e latticini equivale a tre porzioni al giorno: una porzione di latte o yogurt equivale a 125 ml o g; una por-zione di formaggio ha un peso variabile a seconda se il formaggio è fresco (da 30° 60 g).

Come possiamo rendere il latte ancora più gustoso, migliorandone l’appetibilità per i nostri fi gli?È semplicissimo, basta aggiungere 2 cucchiai di Nesquik a una tazza di latte (200ml) per renderlo più goloso e divertente per i bambini. Nesquik Plus infatti trasforma il latte in una bevanda al cacao dal gusto unico ed irresistibile e apporta molti nutrienti preziosi tra cui le vitamine (in particolare vitamine B1, B3, B5, B6, B9 e vitamina C) e il ferro che aiuta il tuo bambino a crescere in modo sano. In questo modo, proprio grazie all’aggiunta di queste sostanze, si assicura un’effi ciente conversione metabolica dei carboidrati in energia.In altre parole, una tazza di latte con Nesquik è ideale per dare la giusta ricarica di vitalità ai nostri bambini in ogni mo-mento della giornata, soprattutto a colazione e a merenda”.

L’alimentazione è uno strumento per rinsaldare il naturale legame tra mamma e bam-bino. Le mamme vogliono che i loro bambini siano felici ma allo stesso tempo voglio-no essere rassicurate sul valore nutritivo dei prodotti: Nesquik Plus assicura armo-nia tra piacere e salute per vivere l’alimentazione dei propri bambini in maniera positiva e spensierata. Nel crescere i propri fi gli per loro è importante non solo trasmettergli il nutrimento e l’educazione di cui hanno bisogno, ma anche entrare in sintonia con il mondo delle loro emozioni e farli felici.

Attraverso i loro fi gli riscoprono e rivivono con genuina empatia tutto il piacere dell’infanzia.E sono ancora più felici ogni volta che hanno l’occasione per condividere con loro queste esperienze meravigliose e divertirsi insieme. Infatti con Nesquik Plus la giornata parte con il ritmo giusto per tutta la famiglia.

INIZIARE BENE LA GIORNATA CON NESQUIK PLUS

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Nesquik Plus. La giornata parte con il ritmo giusto.

daniela.borraccino MEDIAPLANET Group Srl

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4 · il benessere della famIglIa uno speciale realizzato da Mediaplanet

nEWsuno speciale realizzato da Mediaplanet

1IDEA

Adottare una sana alimenta-zione signifi ca assicurarsi che la qualità degli alimenti e la lo-ro combinazione e preparazio-ne siano adeguate. Considerando una dieta nor-mocalorica bilanciata, l’appor-to calorico, pari a quello indi-cato dai LARN per età e sesso, è importante che venga suddivi-so in 4 – 5 pasti con la seguente ripartizione:

COLAZIONE + SPUNTINO: 20% ■P ■ RANZO: 40%MERENDA: 10% ■CENA: 30% ■

La rilevazione delle abitudini nutrizionali in età evolutiva di-mostra che la dieta dei bambi-ni e degli adolescenti si disco-sta da quanto raccomandato.In particolare si possono osser-vare:

relativo eccesso calorico ri-• spetto alla spesa energetica quotidiana

skipping breakfast o cola-• zione inadeguatafrequenti spuntini• errata ripartizione calori-• ca nella giornatalunghi periodi di digiuno • con conseguente minor controllo sull’appetito e sulla qualità di quello che si mangia.

L’importanza di suddividere i pasti nell’arco della giorna-ta deriva in maniera indiretta dall’evidenza che la prima co-lazione può rappresentare uno strumento di prevenzione del-lo sviluppo di adiposità.Infatti vi sono studi che dimo-strano che una ricca colazio-ne ha un impatto signifi cati-vo sull’assunzione di alimen-ti a pranzo riuscendo a ridurre gli eccessi nel pasto successivo. L’intake di alimenti a pranzo viene ridotto all’incirca di 100 kcal nei bambini che assumo-

no una abbondante e saziante colazione.

Concetto di merendaIl momento della merenda so-litamente viene vissuto con entusiasmo e gioia da parte dei bambini, che interrompono i

loro giochi per “ricaricarsi”. Questo piccolo pasto, a metà strada tra pranzo e cena, deve fornire l’energia necessaria per aff rontare le attività tardo-po-meridiane senza togliere però l’appetito per la cena (si consi-glia il 10% dell’assunzione calo-rica giornaliera con la meren-dina del pomeriggio). È importante cercare di crea-re appuntamenti “fi ssi” per la merenda, non troppo vicino al pasto successivo (più o meno due ore prima della cena), sco-raggiando nel contempo il con-sumo di qualsiasi alimento in altri orari. La merenda, proprio per il suo particolare ruolo di spezza-di-giuno, è importante per il fra-zionamento quotidiano dei pasti. Quindi non bisogna sot-tovalutare questo momento e scegliere alimenti che non rap-presentino un ulteriore appor-to di calorie ma siano in equili-

brio con la razione alimentare quotidiana.La scelta dunque deve riguar-dare alimenti che contengono soprattutto zuccheri a basso indice glicemico (fonti di ener-gia), proteine (per la costruzio-ne dell’organismo), vitamine e fi bre alimentari (che fornisco-no maggiore “senso di sazietà”), senza esagerare con i grassi, in particolare con i grassi saturi. Quando si ricorre alle meren-dine confezionate, bisognereb-be sceglierle guardando la qua-lità, in pratica leggendo l’eti-chetta. In commercio si trova-no merendine con caratteri-stiche nutrizionali adeguate, ma è necessario leggere atten-tamente l’etichetta con gli in-gredienti.

PROF. MARCELLO GIOVANNINIDirettore Scuola specializzazione Pediatria.Università di Milano.Presidente Società Italiana di Nutri-zione Pediatrica

GIUSEPPE CARISSIMI

[email protected]

importanza della suddivisione dei pasti nell’arco della giornata

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Il benessere della famIglIa · 5uno speciale realizzato da Mediaplanet

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6 · il benessere della famIglIa uno speciale realizzato da Mediaplanet

Almeno 6 milioni di italiani sono a rischio. Sono soprattutto don-ne e anziani. Ne parliamo con Maria Luisa Bianchi, Segreta-rio Generale della Lega Italiana Osteoporosi.

Che cos’è l’osteoporosi? ■È la malattia metabolica più dif-fusa al mondo. Comporta una ri-duzione del calcio e una progres-siva diminuzione della robustez-za del’osso, con la conseguente comparsa di fratture per traumi modesti.

Chi colpisce? ■Soprattutto la popolazione adulta e anziana, in particolare le donne dopo la menopausa. L’osteoporo-si riguarda 1 donna su 3 e 1 uomo su 8.

Quali sono i fattori di ri- ■schio?Per tutti vale la prevenzione, in termini di stile di vita.

Per determinati soggetti spesso si tratta di predisposizione genetica e poco si può fare. Ci sono forme di osteoporosi legate ad altre ma-lattie, come all’artrite reumauto-dite o la celiachia, e all’uso croni-co di certi farmaci, come cortiso-nici e anticoaugulanti.

Cosa può aiutarci? ■Movimento e alimentazione in primis, oltre al sole fa sicuramen-te bene, perché stimola la vitami-na D, responsabile di un miglior assorbimento del calcio. Meglio esporsi nelle prime ore del mat-tino e qualche minuto senza pro-tezione. Lo stesso vale per i rag-gi Uva.

Cos’altro? ■Tutti i movimenti che stimolano il carico sulla colonna vertebra-le. È importante farlo da giovani, per costruire una buona ossatura per poi mantenerla in forma ne-gli anni.

Per quanto riguarda l’ali- ■mentazione?Vanno assunti tutti i prodotti ric-

chi di calcio, in particolare i latti-cini, anche quelli scremati e le ac-que, quella del rubinetto e quelle con almeno 300 mg di calcio per litro. Ci sono poi i prodotti del ma-re, come polpi e calamari, e vege-tali come broccoli, cavolfi ori e spi-naci. Ma il calcio presente è meno assorbibile. I latticini rimangono la migliore fonte di calcio, perché è facilmente biodisponibile.

E cosa ci riserva la scien- ■za per il futuro?La ricerca sta facendo passi avan-ti. Ora capiamo molto di più di co-me funziona l’osso. Ci sono allo studio nuovi farmaci, ma questo non ci deve far dimenticare che avere un osso sano signifi ca con-durre una vita sana e all’insegna del proprio benessere. È fonda-mentale.

Muoversi, evitare stress, alcol e tabacco, sono le regole basilari

del proprio benessere. L’attività fi sica infatti aiuta anche la salu-te delle nostre ossa e ci allonta-na il più possibile dal rischio di osteoporosi. Fondamentale è co-munque assumere alimenti che contengono calcio, visto che è il minerale più abbondante nel no-stro corpo. È presente soprattut-to nei latticini, in alcuni crosta-cei e pesci come aragoste, sardine e salmone, e poi nei legumi, nei broccoli, nelle uova e nelle man-

dorle. La corretta assunzione, fi n dall’infanzia, aiuta parecchio. Il fabbisogno giornaliero è stima-bile intorno agli 800-1000 mg e la sua azione preventiva è scientifi -camente provata.

Vitamina DIl calcio viene assorbito nell’inte-stino tenue. Tale processo è parti-colarmente favorito dalla vitami-na D. Fonti principali sono cerea-li, tuorlo d’uovo, pesce di mare e

fegato. In carenza di tale vitami-na e in presenza di troppe fi bre vegetali introdotte con la dieta, il processo non è più così effi cace.

CuriositàIl calcio è anche un rilassante na-turale e se assunto dai 20 ai 40 mi-nuti prima di andare a dormire, favorisce il riposo notturno.

il calcio vincente

GIUSEPPE CARISSIMI

[email protected]

GIUSEPPE CARISSIMI

[email protected]

La salute delle ossa di-pende da calcio e vitami-na D. Ci sono alimenti che ne favoriscono l’assunzio-ne e stare davanti alla tv, a vedere quell’altro tipo di calcio, sicuramente non aiuta.

BACKGRoUND

nEWs

La salute delle ossa

uno speciale realizzato da Mediaplanet

2IDEA

MARIA LUISA BIANCHISegretario Generale della LegaItaliana Osteoporosi

iN BReVe

Il calcio è un elemento fondamentale per la salute delle ossa ma non sempre gli italiani ne assumono abbastanza:

Circa 2 donne su 3 e 1 uomo su 2 non assumono abbastanza calcio.

Molto spesso infatti la ne- ■cessità di controllare il peso e limitare i grassi porta a ri-durre il consumo di alcuni alimenti, quali ad esempio i latticini, che rappresente-rebbero importanti fonti di calcio. La vita moderna rende inol-tre sempre più diffi cile se-guire una dieta varia e bi-lanciata, essenziale per un giusto apporto di vitamine e minerali.

Ad esempio, talvolta si è por-tati a saltare la colazione, uno dei pasti più importan-ti per l’assunzione di calcio, e infatti chi non fa colazione consuma generalmente me-no calcio di chi invece non rinuncia a questa sana abi-tudine. A testimonianza dell’in-fl uenza che le nostre abitu-dini alimentari hanno sul consumo di calcio anche le diff erenze esistenti sul ter-ritorio italiano: al Nord si consuma in genere più cal-cio che non al Sud.

Ma allora per assumere ogni giorno il calcio necessario cosa bisogna fare?Seguire una dieta varia e bi-lanciata e conoscere quali sono gli alimenti che ci pos-sono aiutare

Eccone qui di seguito ■un’elenco:

Alimento - porzione - Calcio mg

Grana 50g 585Emmenthal 50g 573Mozzarella 100g 350Gelato fi ordilatte 50g 43Latte intero 125g 149Yogurt intero 125 g 156Yogurt Danaos 125g 400Latte Physical 125g 200Philadelphia Balance 30g 75Ceci secchi 30g 43Broccoli 250g 70Spinaci 250g 195Mandorle 20g 48Acciughe 150g 222Calamari 150g 216Uova 60g 29

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pillole

Così semplice,da salvare la vitaL’importanza dell’igiene ha condotto l’Unicef a organizzare la “Giornata mondiale del lavaggio delle mani”.Il pericolo non riguarda solo i bambini del Terzo Mondo, ma anche l’Occidente e pure gli adulti.

Nel nostro paese si verificano ogni anno circa 700.000 casi di infezio-ni e sono più di 5.000 i decessi. Suc-cede per lo più in ospedale e la cau-sa è sempre imputabile alla catti-va igiene, soprattutto a quella del-le mani. Se non si lavano, se non si utilizzano i prodotti idonei, il peri-colo d’infezione aumenta esponen-zialmente. Addirittura in Africa, secondo Véro-nique Taveau, portavoce delle Na-zioni Unite per l’infanzia: “Rubi-netto e saponetta possano salvare

la vita a 2.500 bambini ogni giorno”. Questi dati devono far riflettere.

Igiene, prima di tuttoLa cosa più sconvolgente è che la soluzione sarebbe semplice. Pur-troppo ha a che fare con l’educazio-ne alla pulizia, per cui il ruolo del-le mamme è importante, per inse-gnare ai propri figli già da piccoli-ni a lavarsi spesso le mani e a fami-gliarizzare con spray e prodotti uti-li in ogni occasione. È fondamenta-le. Perché le cattive abitudini sono dure a morire. In una ricerca inglese, ad esempio, sono stati sottoposti a test 400 pen-dolari, tutti adulti. I risultati han-no evidenziato che ben il 30% aveva batteri fecali nelle mani. Inoltre le donne si sono rivelate più sporche degli uomini e i professionisti me-no puliti degli operai. Insomma, la pulizia non ha uno status sociale e non ha sesso. Va so-lo praticata.

Da sempre ti prendi cura della tua famiglia, la proteggi, per questo è importante sapere che ogni giorno i tuoi capi rappresentano il terreno ideale per il moltiplicarsi di germi e batteri.Questo accade in situazioni affol-late, come metropolitane, bus e palestre oppure in ambienti non perfettamente igienizzati. I germi e i batteri si annidano nei tessuti dei tuoi capi, e possono rimanere all’in-terno degli stessi per lungo tempo, proliferando all’interno del cestone della biancheria sporca e aumen-tando il rischio di malattie e allergie anche all’interno degli ambienti do-mestici.Un normale lavaggio, soprattutto a basse temperature, non dà la garan-zia di un bucato igienizzato. Molti microbiologi sostengono infatti che la quantità di batteri che sopravvive al lavaggio in lavatrice è in aumento a causa dell’utilizzo dell’acqua fred-da al posto dell’acqua calda. Questo rappresenta un rischio soprattutto per gli individui più deboli, come bambini, anziani oppure malati. Il fatto che il bucato sia pulito non implica necessariamente che sia an-

che disinfettato, e l’assenza di mac-chie e aloni di sporco non è indice di assenza di germi e batteri. La soluzione potrebbe sembrare quella di utilizzare un programma di lavaggio ad alte temperature: l’acqua troppo calda, però, a lungo andare può rovinare i tessuti stin-gendo i colori e allentando le fibre. Perciò è importante utilizzare un additivo disinfettante a ogni lavag-gio.Mentre il normale detersivo potreb-be fermarsi al pulito, Napisan liqui-do, grazie alla sua formula efficace all’ossigeno attivo, aiuta a rimuo-vere in profondità germi e batteri che entrano a contatto con i capi e proliferano nel cestone, dandoti la garanzia di un bucato igienica-mente sicuro. Test microbiologici dimostrano che Napisan liquido è efficace già a 30°. Inoltre garantisce un azione sbiancante e smacchian-te sia sui capi bianchi che su quelli colorati, non danneggiando tessuti e colori.La sua formula ipoallergenica ri-spetta la pelle ed elimina fastidiosi odori, offrendoti una perfetta igiene e protezione per la tua famiglia…

Un normale detersivonon rimuove i batteri

Il benessere della famIglIa · 7uno speciale realizzato da Mediaplanet

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La tavola fa la diff erenza. La scelta deve essere sempre di qua-lità. Per alimentarsi correttamen-te e per prevenire le malattie car-diovascolari.

La principale causa di morte nei paesi industrializzati è rap-presentata dalle malattie cardio-vascolari. Si potrebbero vivere sette anni in più se si facesse più attenzione al proprio cuore e, ov-viamente, a quello che si mangia. Come al solito, prevenire è sem-pre meglio che combattere.

PrevenzioneSotto accusa colestorolo, trigli-

ceridi, pressione arteriosa e glice-mia. Un cattivo stile di vita e un

alimentazione poco sana, senza regole, mette decisamente a ri-schio il nostro cuore. Va detta pe-rò una cosa. I grassi non sono pericolosi in sé, tranne nel caso dei grassi vegetali parzialmente idrogenati, che favo-riscono soltanto il colesterolo cat-tivo. Ma esiste anche quello buo-no, per cui la regola sarebbe quella di evitare gli eccessi.

Frutta e verdura colorata, tè e cioccolato fondente

Per una corretta prevenzio-ne, va ad esempio ridotto drasti-camente l’utilizzo del sale, che aumenta il valore della pressio-ne arteriosa. È inoltre importan-

te contrastare il danno da “radi-cali liberi”, che interessa tutto il nostro organismo ma che sem-bra aumentare, in particolare, il rischio cardiovascolare. L’uso re-golare di vegetali colorati (frutta, verdura gialla, rossa o verde scu-ro), che devono il loro colore pro-prio a sostanze di natura antios-sidante, rappresenta un fattore di prevenzione fonfamentale. Come il tè (sia verde che nero) ed il cioc-colato fondente.

Cosa c’è di nuovoNegli ultimi anni si è parlato

molto, e si continua a farlo, del ruolo protettivo che avrebbe un consumo di dosi moderate di al-

col. Il classico mezzo bicchiere, ovvero 40 grammi al giorno per l’uomo e 25 per la donna. Molti studi confermano questo eff et-to. Positivo per il rischio infarto e addirittura nella prevenzione del diabete. Però va sempre ricordata una cosa. Che si parla comunque di alcol. Se consumato impropriamente e in quantità eccessive, comparta ri-schi ben noti a tutti. E a quel punto bisognerebbe dire addio ai suoi ef-fetti positivi!

Tutta la comunità scientifi ca è or-mai d’accordo. I peggiori nemici sono i cosiddetti grassi “trans”, ov-vero i grassi vegetali parzialmente

idrogenati. Evitarli non è soltanto auspicabile, ma caldamente rac-comandato. Basta comunque dare un occhio all’etichetta dei prodot-ti che acquistiamo per individuar-ne la presenza ed evitarne l’acqui-sto. Perché sapere cosa mangiamo è sempre importante.

Grassi cattiviI grassi trans aumentano il ri-schio cardiovascolare. Favorisco-no l’aumento del colesterolo catti-vo (LDL), la diminuzione del cole-

sterolo buono (HDL) e favoriscono l’aumento dei livelli degli indica-tori di infi ammazione, causa d’in-farto e ictus.

Grassi buoniInvece gli acidi grassi insaturi di origine vegetali presenti negli olii, può contribuire alla riduzione del colesterolo cattivo. Meno pericolo-si di quanto si pensasse un tempo sono il tuorlo d’uovo e le frattaglie, come cervella e fegato. E poi un im-portante eff etto protettivo lo svol-

gono i famosi “Omega 3”, presenti soprattutto nei pesci “grassi”, poi-ché capaci di regolarizzare il ritmo cardiaco. Anche gli alimenti a bas-so indice glicemico, come la frutta, la verdura o la pasta di semola di grano duro cotta al dente, miglio-rano il colesterolo buono HDL, e ri-ducono al tempo stesso i valori dei trigliceridi, un altro importante gruppo di grassi del sangue.

Cattivi, a volte così buoni

GIUSEPPE CARISSIMI

[email protected]

GIUSEPPE CARISSIMI

[email protected]

Il colesterolo è l’imputa-to eccellente. A favorirlo i nemici di sempre. I grassi, che negli alimenti di bas-sa qualità trionfano.Con qualche eccezione.

GIUSEPPE CARISSIMI

[email protected]

Colesterolo buono e cat-tivo, e fitosteroli. Ec-co cosa bisogna sape-re sull’Indice di Rischio Cardiovascorale.

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nEWs

L’ alimentazioneche ci sta a cuore

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3IDEA

pillole

Rischio cardiovascolare

Per fare chiarezza. ■Solo il 20% del colesterolo si assume mangiando, il resto è autoprodotto dall’organismo e può aumentare in presen-za di uno scarso apporto nel-la dieta. Non ha quindi importanza eliminare gli alimenti conte-nenti colesterolo, ma è fonda-mentale evitare gli eccessi.La dieta deve quindi prevede-re una ripartizione equa tra grassi saturi, monoinsaturi e polinsaturi, per un totale del 30%. Però il problema di molti ita-liani è quello di soddisfare il 10% di grassi polinsaturi. Perché si preferisce l’olio d’oliva a quello di semi, e il consumo di pesce grasso è basso.I grassi polinsaturi abbassano il colesterolo cattivo in modo maggiore rispetto alla sem-plice riduzione dei grassi sa-turi, che non fanno poi male. Aumentano sia il colesterolo buono che cattivo, per cui il rischio cardiovascolare rima-ne pressoché invariato.

FitosteroliMolto diffusi anche in Ita- ■

lia gli alimenti arricchiti in fitosteroli, per il controllo del colesterolo cattivo. Ne permettono una riduzione del 10%. Il consumo di questi prodotti deve continuare nel tempo. La sospensione si ac-compagna al rapido ritorno del tasso di colesterolo prece-dente.

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nEWs

Educare all’attività sportiva

L’istinto a muoversi appartiene a tutti i bambini. Correre, saltare e socializzare nel gioco è importan-te, perché sta alla base della vo-lontà di svolgere attività fi sica. Se poi uno sport riesce a diventare un’abitudine permanente di vita, signifi ca che il bambino avrà più facilità a metabolizzare disciplina, benessere, cura del proprio corpo e del proprio spirito. Ecco perché è importante prati-carlo al più presto e, dal punto di vista dei genitori, che il proprio fi glio trovi piacere e passione per una particolare disciplina, e si in-coraggi a farlo. Forse lo sport non salverà la vita, ma non c’è dubbio che aiuti parecchio.

In piscina sin da piccoliL’acqua rappresenta uno stimo-lo per la crescita e lo sviluppo del bambino fondamentale. Non a caso si dice che sia un con-tinuum con il liquido amniotico

materno, per cui ne è una diretta e naturale conseguenza. Si può in-fatti utilizzare la vasca da bagno per i primi galleggiamenti fi n dai primi mesi di vita, con una tem-peratura dell’acqua intorno ai 33 gradi. Poi, vero i sei-sette mesi, si può già pensare di iscrivere il pro-prio piccolo a un corsi di nuoto ne-onatale, in cui la presenza di un genitore è altrettanto importan-te quanto i suoi sgambettamenti e l’immediato apprendimento del

controllo respiratorio. Tutto ciò è positivo non soltanto nella logica del movimento, ma anche nell’ac-crescere la fi ducia di sè.

La scuola come motoreFrancamente in Italia bisogna aver fortuna nel trovare un’inse-gnante che incoraggi all’attività sportiva. Però è altrettanto vero che nella maggioranza delle scuo-le si organizzino corsi, pubblici e privati, che consentono a tutti di

partecipare e provare. L’obiettivo principale è di indiriz-zare i giovanissimi all’abitudine al movimento, alla corretta postura e, nondimeno, a superare il disa-gio e favorire la relazione.

Falsi mitiMolto spesso un genitore è alla ri-cerca di uno sport completo da far praticare al proprio fi glio. Anche per questo ci si rivolge al nuoto. Ma non è assolutamente vero che il nuoto sia così completo e che al-tri sport, come il tennis, non lo sia-no aff atto. Lo sport, per sua natura, prevede un benessere a 360° della persona. La scelta va orientata semmai sul talento, se già è presente nel bam-bino, o sulle possibilità off erte dal territorio di residenza. Va da sé che ad esempio la montagna sfor-nerà sempre un maggior numero di sciatori rispetto alla città. Per-ché lo sport, almeno all’inizio, de-ve anche essere facile, accessibile e poco pretenzioso.

GIUSEPPE CARISSIMI

[email protected]

FACTS

“l’attività motoria rappre- ■senta un elemento fonda-mentale della crescita psci-co-fi sica dei più piccoli, non-ché uno strumento primario per la tutela della salute dei giovani e meno giovani.per questo, gli interventi fi no-ra avviati dal Ministero per le politiche Giovanili e le Attivi-tà Sportive hanno come co-mune denominatore la diffu-sione di una cultura sportiva che ponga l’attività motoria al centro delle politiche edu-cative rivolte ai ragazzi in età scolare.

in questa direzione, il po-gas in questi anni ha soste-nuto attivamente l’impegno che il Ministero della pubbli-ca istruzione ha dedicato al-la maggiore diffusione delle attività fi siche e sportive nel percorso curriculare. le scuole potranno utilizza-re un servizio di consulenza e collaborazione mediante do-centi di educazione fi sica o esèperti in scienze motorie”.

! Notizie dal web:

www.politichegiovaniliesport.it

Si deve cominciare fin da piccoli. Se la scuola non aiuta, devono essere i ge-nitori a preoccuparsene. Perché lo sport è meglio di mille raccomandazioni.

1 In età adulta la percentua-le di uomini che pratica

sport è superiore a quella delle donne: rispetti-vamente 36,9% e 23,9%

Nella fascia di età compre-sa tra i tre e i 5 anni, invece,

la tendenza è opposta: il 24,3 del-le bambine pratica sport, contro il 20,9 dei bambini.

22,5% è la percentuale di bambini compresi tra i 3 e i

5 anni che praticano sport.59,5% è la percentuale rife-rita alla fascia di età com-

presa tra i 6-10 anni.Tra i più piccoli, gli sport maggiormente praticati

sono il nuoto, la danza e le arti marziali.

Tra i 3 e i 10 anni, il 42,3% dei bambini pratica calcio

(1,7% tra le bambine)44,2% delle femmine nel-la fascia 3-10 anni pratica

sport quali ginnastica, aerobica, fi tness (6,8% tra i maschi)

Gli sport acquatici e su-bacquei sono i più diff u-

si: vengono, infatti, praticati dal 42,7 dei bambini e dal 43,3 delle bambine.

L’84,4% dei bambini tra i 3 e i 5 anni pratica un solo

sport; l’11,7% ne pratica due; il 3% tre o più.

Il 34,9% dei ragazzi di età compresa tra i 3 e i 17 anni

pratica attività sportive.

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Cultura e sportL’ACSI, nell’intento di pro- ■

muovere la cultura e l’amo-re per lo sport, in particolare fra i giovani, or-ganizza, il Pre-mio Letterario “ Racconta il Tuo Sport”, con la partecipazione di poeti e scrittori provenienti da tutta Italia. L’obiettivo è quel-lo di diff ondere la convinzio-ne che cultura e sport rappre-sentino un bino-mio vincente per la formazione della perso-nalità sotto ogni punto di vista. L’edizione del 2010 (50mo anni-versario dell’associazione) ve-drà coinvolto maggiormente il mondo della scuola, soprattutto primaria e se-condaria.

10 · Il benessere della famIglIa uno speciale realizzato da Mediaplanetuno speciale realizzato da Mediaplanet

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