TIRO A VOLO

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Magazine della FITAV

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SOMMARIO

Il T IRO A VOLO 1

2 L’EDITORIALE DI LUCIANO ROSSI

4 JESSICA E MASSIMO ILLUMINANO VICENZA

8 IL PRIMO SCUDETTO E’ DI MARCO BATTISTI

12 I CARABINIERI SONO I PROTAGONISTI

16 ELICHE NELLA NEVE

20 PENSIERI, PAROLE E PIATTELLI

24 LA MEGLIO GIOVENTU’

27 IN CORPORE SANO

30 QUI PIEMONTE

34 QUI LOMBARDIA

38 QUI EMILIA – ROMAGNA

39 QUI SICILIA

40 ATTI UFFICIALI

In copertina

Nessuno ferma Battisti! In effetti il giovane specialista pesarese del Compak Sporting è incontenibile: dopo aver conquistato lo scudetto della sfida di Tripletto a Misano, Battisti si è anche laureato campione italiano degli Eccellenza di Compak Sporting al confronto di Vetralla.

Numero 228marzo 2013

DirettoreLuciano Rossi

Direttore ResponsabileLuigi Agnelli

Coordinatore RedazionaleMassimiliano [email protected]

Direzione e RedazioneFederazione Italiana Tiro a VoloViale Tiziano 7400196 RomaTel. 06 45235200Fax 06 [email protected]

Composizione grafica eimpaginazioneAndrea Tei

Tutti i diritti riservatiVietata la riproduzione anche parziale se non autorizzata.

Aut. del Tribunale di Roma n.111 del 17 marzo 1994

Munizioni Baschieri & PellagriBornaghiCleverChedditeFiocchi MunizioniNobel Sport Italia

ArmiPietro BerettaPerazzi Armi

MacchineFabElicheRodenghiTiro a Volo Lazio

AbbigliamentoCastellani

PiattelliEurotargetLaporteMattarelli

Gestione GareHard SoftElettronica Progetti

Raccolta dei materiali Società Cooperativa E.COPiombifera BrescianaPuli Pull

SPONSOR FEDERALI

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2 marzo 2013 n.228

Onda lunga, molti lo ricorderanno, è un’espressione che riscosse un notevole successo ormai numerosi anni fa. La si applicava un po’ a tutto: alla politica, alla moda, al costume. E descriveva un fenomeno che, non solo non esauriva il suo effetto in breve tempo, ma persisteva a lungo in quel suo effetto, raggiungendo gli obiettivi gradualmente e gradualmente consolidando gli stessi. L’espressione sarà forse considerata un po’ desueta da taluni, ma io trovo invece che descriva efficacemente quel fenomeno che si sta verificando nel nostro ambito. C’è ad esempio un’onda lunga che spinge il tiro a volo verso la popolarità: ed è l’onda lunga dei successi che abbiamo conseguito alle Olimpiadi di Londra. Appena una settimana fa rispetto a quando scrivo, all’Hunting Show di Vicenza - manifestazione alla quale la nostra Federazione ha partecipato con una presenza significativa e con una potente macchina promozionale che ha visto in prima fila i nostri campionissimi Jessica e Massimo - ho constatato nuovamente con piacere di persona come sia alto il grado di popolarità dei nostri eroi della pedana presso tutti coloro che dedicano il proprio tempo libero a quelle attività che, anche

L’ONDA LUNGADEL TIRO A VOLO

EDITORIALE

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in questi miei interventi, ho sempre definito fortemente contigue al nostro mondo: in primo luogo l’attività venatoria che rappresenta la tradizione antica sulle cui basi il tiro di pedana si è formato e che continua a rappresentare il nostro interlocutore privilegiato. Popolarità del nostro sport e dei nostri campioni si traduce, certo, nella volontà di tanti appassionati di ricevere un poster autografato da Jessica oppure nella possibilità di essere destinatari immediati di una cartolina con una dedica vergata in maniera estemporanea da Massimo o anche magari di scambiare due parole con i tanti nostri campioni nazionali e internazionali delle discipline non olimpiche, ma significa soprattutto capacità potenziale del nostro sport di attrarre nuovi appassionati. Nuovi appassionati in diverse forme, s’intende. E questo significa appassionati che seguano con interesse le gesta dei nostri eroi sui media, ma preferibilmente che vogliano sperimentare dal vivo il nostro sport. Nelle tante, tantissime forme che il nostro sport può offrire. Proprio nelle ore in cui Jessica e Massimo firmavano autografi su autografi all’Hunting Show, infatti, in molti degli impianti del nostro Paese si disputavano gare: a Vetralla la finale invernale del Compak Sporting, a Bologna (posso testimoniare personalmente di uno scenario reso suggestivo a Casalecchio di Reno da un’imponente nevicata) la prima tappa del circuito stagionale di Elica, e in moltissimi altri impianti l’episodio conclusivo dei Campionati regionali d’inverno di Fossa Olimpica (a Rimini, come già a Bologna, di nuovo in un affascinante palcoscenico innevato). Come ho avuto modo di sottolineare in questi interventi e in numerose altre occasioni pubbliche, il tiro a volo - sia con le discipline a cinque cerchi che con quelle, seguitissime, del comparto non olimpico - in ogni weekend (e quello di cui sto parlando è stato nei fatti il primo vero weekend di agonismo intenso del 2013) muove migliaia e migliaia di appassionati. Ma ecco che arriviamo a uno dei punti importanti della questione. Se vogliamo che siano sempre più numerosi gli appassionati che popolano i nostri impianti, se vogliamo che quegli impianti siano letteralmente affollati e presi di mira dai futuri emuli di Jessica e Massimo, dobbiamo essere pronti a ricevere un pubblico sempre più numeroso ed esigente. Le nostre Associazioni hanno compiuto imprese titaniche in questi anni: sono state chiamate e sono tuttora chiamate ad obblighi e ad adempimenti onerosi e impegnativi. E di questo occorre rendere grande merito ai rispettivi dirigenti. Ma adesso il nostro mondo è chiamato ad un ulteriore importantissimo sforzo: ed è quello che contempla la necessità per tutti noi di porsi in modo rinnovato nei confronti dei nuovi praticanti che vogliamo attrarre presso i nostri impianti. Ho parlato di capacità potenziale di attrarre nuove persone alla nostra causa. Perché, certo, abbiamo saputo porre solide premesse per la nostra popolarità. Abbiamo saputo creare quello che ho voluto definire onda lunga del nostro sport con il conseguimento di imprese e grandi risultati e con la costruzione di personaggi che sanno affascinare il pubblico. Ma adesso sta davvero a tutti noi riuscire a tesaurizzare questo grande investimento di talento, di energie e di risorse. E in questo possiamo riuscire se ci rendiamo davvero pronti ad accogliere un pubblico nuovo: andando incontro ai nuovi potenziali appassionati, prodigandoci a render loro agevoli le vie di accesso al nostro sport, incrementando anzitutto numericamente i frequentatori e rendendoli fedeli amici del tiro a volo e, conseguentemente, nuovi promotori di quello, inventando nuove discipline o introducendo massicciamente (e il mio pensiero va adesso a territori tutti da esplorare come quelli del Down the line e del Trap americano) quelle specialità non olimpiche che già da tempo, altrove, richiamano in pedana schiere di praticanti. L’onda lunga esiste. Lo vediamo appunto nella quotidianità: nel genuino gradimento che ricevono i nostri campioni e il nostro sport in generale. Ma è compito indispensabile di tutti noi assecondare, seguire e alimentare quell’onda affinché il nostro sport possa finalmente conquistare nella nostra società il ruolo e la funzione che merita.

Il Presidente Luciano Rossi

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EDITORIALE

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EVENTI

I l Presidente della Fiera di Vicenza Roberto Ditri, Jessica Rossi e Massmo Fabbrizi inaugurano l’Hunting Show 2013

Jessica Rossi e Massimo Fabbrizi sono stati i veri e propri eroi dell’Hunting Show 2013: la manifestazione organizzata dalla Fiera di Vicenza che si rivolge alle attività sportive outdoor del tiro, della caccia e della pesca. Ma se i medagliati di Londra sono stati chiamati dal Presidente della Fiera Roberto Ditri a tagliare il nastro dell’edizione 2013 della Fiera, nello stesso modo la Fitav ha assicurato una presenza massiccia che ha permesso di veicolare la promozione delle attività di pedana presso il foltissimo pubblico che ha affollato l’esposizione vicentina nei tre giorni di svolgimento. A tracciare un bilancio della presenza di Fitav all’Hunting Show 2013 è il Consigliere Fabrizio

Forti che, insieme al delegato regionale Fitav del Veneto Adriano Lonardi e in collaborazione con i membri del Comitato regionale Fitav del Veneto, ha svolto il ruolo di regista dell’iniziativa.“Perché questa presenza da protagonisti all’Hunting Show di Vicenza? Perché ci siamo resi conto già nel 2012 che questa fiera è una realtà importante per il tiro a volo, per gli appassionati dell’attività venatoria e per tutti coloro che orbitano intorno a questi ambiti. Nella passata stagione quella della nostra Federazione è stata una partecipazione praticamente sperimentale: quest’anno abbiamo voluto proporre invece una partecipazione massiccia che ha contemplato non solo

I due medagliati di Londra sono stati i protagonisti dell’edizione 2013 dell’Hunting Show: è Fabrizio Forti ad illustrare le ragioni della massiccia presenza della Fitav all’appuntamento nella città berica

JESSICA E MASSIMO ILLUMINANO VICENZA

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EVENTI

I l Presidente Luciano Rossi è intervenuto alla manifestazione vicentina che ha promosso la pratica tiravolistica mediante un’ampia area espositiva della Fitav

Jessica Rossi e Massimo Fabbrizi sono stati gli assoluti protagonisti dell’Hunting Show nella giornata di sabato 23 febbraio: una folla immensa si è assiepata allo stand Fitav per ricevere gli autografi dei due campioni

una visibilissima presenza fisica della Fitav, ma ha previsto anche una serie di manifestazioni collaterali collegate a tutte le specialità del tiro a volo. E questa iniziativa ha coinvolto peraltro un migliaio di appassionati. L’Hunting Show è una fiera relativamente giovane che ha acquisito importanza negli anni grazie

alla scelta di molti grandi produttori del settore di essere presenti con spazi espositivi molto rilevanti. Per questo la partecipazione della Fitav sarà sempre più compatta e attiva anche nei prossimi anni, perché in questa sede intendiamo svolgere un ruolo che ci renda sempre più protagonisti proprio attraverso la

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EVENTI

All’Hunting Show Fiocchi Munizioni ha presentato l’edizione 2013 del Fiocchi Day: la manifestazio-ne di Fossa Olimpica che negli ultimi quindici anni ha portato in pedana anche più di cinquemila tiratori nella stessa giornata. Fiocchi Day 2013 contempla molte novità interessanti: la fase di quali-ficazione si svolgerà il 18 e il 19 maggio in 48 Associazioni distribuite su tutto il territorio italiano. Questa prima fase qualificherà una larga fetta di partecipanti alle tre grandi finali dell’8 e 9 giugno al Concaverde, a Valle Aniene e a Marsala. Ma Fiocchi Day 2013 propone un ulteriore avvincente appuntamento. Si tratta del Master che selezionerà i migliori quindici tiratori del circuito e li impe-gnerà in una sfida programmata a Umbriaverde, in concomitanza con il Memorial Nando Rossi della

fine di agosto, nella quale sarà messo in palio un premio di grandissimo valore.

serie di manifestazioni collaterali.” “I grandi successi ottenuti da Jessica e Massimo - precisa ancora Fabrizio Forti

- hanno prodotto un grande risultato sul piano dell’immagine e della promozione. Questo ci permette di allargare il nostro

Jessica Rossi e Massimo Fabbrizi firmano autografi

Il Consigliere Fabrizio Forti, regista dell’iniziativa, posa allo stand Fitav con il delegato regionale Adriano Lonardi, con Maurizio Pattarello della Commissione tecnica del Settore giovanile del Veneto e con i giovani atleti Davide Panato, Eraldo Appolloni e Andrea Pattarello

Per il 2013 un Fiocchi Day pirotecnico

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EVENTI

All’Hunting Show 2013 i dirigenti di Franchi hanno ufficialmente consegnato un nuovo fucile da tiro all’atleta disabile Pietro Giorgio Boem

L’iniziativa che ha visto protagonista Pietro Boem è stata promossa dalla Fitav attraverso il delegato tecnico nazionale per i tiratori disabili Roberto Sparnaccini in stretta collaborazione con Franchi

ambito in direzione dei giovani ed è per questo che siamo stati presenti all’Hunting Show con una folta pattuglia di giovanissimi del Veneto. Noi ci stiamo attivando per fare in modo che al tiro a volo non si avvicini soltanto il ragazzo che vive in una famiglia in cui si respira già il tiro a volo, ovvero in cui ci siano già familiari adulti che lo praticano, ma vogliamo fare in modo che ci siano agevolazioni organizzative per coloro che vogliono avvicinarsi al nostro sport senza avere un retroterra familiare: e questo significa dotare quel ragazzo di un fucile per svolgere l’attività, individuare persone qualificate che lo accompagnino e lo seguano in questa sua attività sportiva. Questa presenza dei giovanissimi del Veneto vuole dunque indicare che tutti, proprio tutti, possono avvicinarsi al tiro a volo perché stiamo creando situazioni e strutture atte ad accogliere tutti i futuri appassionati.”

Fabrizio Forti e Massimo Fabbrizi con due visitatori d’eccezione: Monica Girotto e Luca Romagnoli. La tiratrice veneta che nello scorso autunno ha guidato al successo il team euganeo alla conquista del Trofeo delle Regioni di Double Trap ha ribadito la sua intenzione di continuare a rivolgersi alla disciplina più giovane del comparto olimpico. “Con il vecchio regolamento – ha detto Monica Girotto - trovavo affascinante la meccanica del Double Trap: il fatto che si trattasse di un tiro fortemente meccanico. Adesso è invece proprio il contrario che mi attrae: l’assoluta imprevedibilità della disciplina.”

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È stato uno scenario propriamente invernale quello che ha ospitato a Misano la prima competizione ufficiale del cartellone nazionale del tiravolismo del 2013: il Campionato invernale di tripletto di Compak Sporting nella località romagnola è stata infatti sottolineata da temperature rigide e addirittura da una decina di centimetri di neve. Ed è proprio sull’invernale palcoscenico di Misano che Marco Battisti, nella sua nuova veste di

Eccellenza, ha svettato nella divisione maggiore. Nella sfida ben diretta da Celestino Navarra e dal suo team di ufficiali di gara, Marco Battisti ha totalizzato 139 centri ed ha preceduto di tre bersagli Veniero Spada. Terzo classificato tra i “big” nel confronto di Misano Adriatico è stato Andrea Ciamaglia che ha collezionato 133 centri ed ha poi costretto alla prima sede fuori dal podio Paolo Battisti per 10 a 9. Vittoria netta anche per

IL PRIMO SCUDETTO ÈDI MARCO BATTISTI

COMPAK SPORTING

Il pesarese conquista il titolo degli Eccellenza nel Campionato invernale di tripletto di Compak Sporting che inaugura ufficialmente a Misano la stagione agonistica nazionale

Il podio dell’Eccellenza con Marco Battisti davanti a Veniero Spada e Andrea Ciamaglia

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COMPAK SPORTING

Simone Grancio in Prima categoria con un 135/150 che ha costretto alla piazza d’onore Alberto Versari, autore di 132 centri. 128 bersagli utili hanno attribuito la medaglia di bronzo ad un nome ormai storico del tiravolismo italiano: quello di Luca Romagnoli. A dispetto del nome, è d’oro Silver Spadazzi tra i Seconda categoria. Il percorsista emiliano ha collezionato 128 bersagli utili e a Misano ha preceduto di due lunghezze Marco Scaglianti. Il terzo posto è stato appannaggio di Marco

Grassi, autore di 122 centri. Mirko Magi ha vinto la sfida dei Terza categoria: con 125/150 il percorsista marchigiano ha preceduto Giovanni Campelli (117) e Stefano Delicati (116). Con Jessica Tosti al vertice della graduatoria femminile grazie ai suoi 116 centri che le hanno permesso di regolare ampiamente Patrizia Rossi, è stato invece Giacomo Nulli Fori a svettare nella gara degli under 20. Nulli Fori ha infatti intercettato 129 dei 150 bersagli di programma ed ha preceduto di quattro lunghezze

I l podio dei Prima categoria con Simone Grancio al vertice davanti ad Alberto Versari e Luca Romagnoli

Tra i Seconda categoria a Misano ha vinto Silver Spadazzi davanti a Marco Scaglianti e Marco Grassi

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COMPAK SPORTING

In Terza categoria Mirko Magi ha preceduto ha preceduto Giovanni Campelli e Stefano Delicati

Tra le Ladies Jessica Tosti ha preceduto Patrizia Rossi

Nel Settore Giovanile Giacomo Nulli Fori ha vinto precedendo Andrea Menga e Enrico Lugli

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COMPAK SPORTING

Andrea Menga. La medaglia di bronzo del confronto del Settore giovanile è andata a Enrico Lugli, autore di 124. Bel confronto a Misano per quanto riguarda i Veterani: Alvaro Leardini e Giovanni Provenzale hanno concluso con 128 bersagli utili e soltanto lo spareggio ha attribuito

la vittoria a Leardini per 4 a 3. Con 122 si è assicurato il terzo posto del podio Carlo Duranti. Tra i Master ha vinto invece Domenico Zoffoli: con 114/125 Zoffoli ha preceduto di tre lunghezze lo specialista di Riccione Eugenio Bruscolini che a sua volta ha regolato Gianfranco Padovani (108).

Tra i Veterani si è imposto Alvaro Leardini davanti a Giovanni Provenzale e Carlo Duranti

I Master hanno avuto il loro protagonista in Domenico Zoffoli che ha preceduto Eugenio Bruscolini e Gianfranco Padovani

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I CARABINIERI SONOI PROTAGONISTI

TIRAVOLISTI IN DIVISA

Sulle pedane capitoline di Valle Aniene la gara di qualificazione alla finale invernale di Trap ha messo in luce la formazione della Fedelissima. Nelle sfide individuali belle prove di Mauro De Filippis, Giancarlo Tazza e Daniele Di Spigno

Dalle pedane della Società capitolina di Valle Aniene è arrivato il primo verdetto della stagione agonistica riservata alle Forze Armate ed ai Corpi dello Stato. Cinque le compagini dei Gruppi Sportivi che si sono affrontate per la conquista dei tre posti disponibili per la Finale del Campionato d’Inverno intersocietario. A salire sul gradino più alto del podio sono stati i portacolori dei Carabinieri. Gli autori della vittoria sono Daniele Resca di Pieve di Cento, Gianni D’Alfonso di Pizzighettone, Giuseppe Oliva di Cesa, Pierangelo Greco di Sogliano Cavour, Antonio Menicucci di Poggio Mirteto e Nicola Mauro di Nardò che hanno totalizzato

un complessivo 521/600. Per i portacolori della Fedelissima un solo piattello in più dei colleghi del Gruppo Sportivo dei Vigili del Fuoco: Enrico Moncada di Modica, Giovanni Pietro Mereu di Nuoro, Cristian Graziani di Bagno di Romagna, Cristiano Spendolini di Jesi, Michele Marchesi di Costa di Mezzate e Fabio Frittaion di Udine che si sono classificati al secondo posto con il totale di 520. Al terzo posto l’Aeronautica Militare con Francesco Gai di Bassano Romano, Agostino Paciotti di Villanova di Guidonia, Massimo Croce di Guidonia, Luigi Onorati di Guidonia, Maurizio Iorli di Marcellina e Sandro Notarfonso di Sezze che di bersagli

La formazione dei Carabinieri ha conquistato la palma della vittoria nella sfida di Fossa Olimpica

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TIRAVOLISTI IN DIVISA

I l podio degli Eccellenza di Fossa Olimpica

Il podio dei Prima categoria di Fossa Olimpica

Il podio dei Seconda categoria di Fossa Olimpica

ne hanno intercettati 514. E’ stata stilata anche una classifica a squadre con soli tre componenti, recuperando i punteggi dei miglior tiratori di Seconda e Terza categoria non compresi

nelle squadre da sei. In questo caso l’oro è andato ai rappresentanti dell’Aeronautica Militare Vittorio Apollini, Roberto De Lellis e Costantino Proietti con il totale di 245/300. Al

Nella gara riservata alle squadre di sei tiratori i Carabinieri hanno preceduto i Vigili Del Fuoco e l’Aeronautica Militare

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TIRAVOLISTI IN DIVISA

secondo posto l’Esercito Italiano (241) con Attilio Forcatura, Giusepe Giglia e Alberico Conte. Medaglia di bronzo per i Vigili del Fucoo Gianni Zambon, Giuseppe Ragusa e Biagio Carrieri con 240. A latere della Qualificazione Societaria si sono svolti anche dei Gran Premi Individuali per le tre discipline olimpiche che hanno visto la partecipazione di centoventidue tiratori. Ben ottantadue specialisti sono

stati impegnati nella gara di Trap. Nel comparto di Eccellenza il migliore è stato Mauro De Filippis (Fiamme Oro) di Taranto che con 97/100 si è assicurato la medaglia d’oro. Tra le Ladies la vittoria ha arriso alla bergamasca Marina Moioli (Fiamme Oro) di Azzano San Paolo con 77/100, mentre tra i rappresentanti del Settore Giovanile il gradino più alto l’ha occupato di diritto il leccese

I l podio dei Terza categoria di Fossa Olimpica

Il podio delle Ladies di Fossa Olimpica

Il podio del settore Giovanile di Fossa Olimpica

Il podio del Personale in congedo di Fossa Olimpica

Il podio delle squadre di tre tiratori di Fossa Olimpica

Il podio dell’Eccellenza di Skeet

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TIRAVOLISTI IN DIVISA

I l podio delle Ladies di Skeet

Il podio del settore Giovanile di Skeet

Il podio dell’Eccellenza di Double Trap

Il podio dei Prima categoria di Double Trap

Il podio dei Seconda categoria di Double Trap

Il podio dei Terza categoria di Double Trap

di Surbo Antonio Michael Torsello con 93. Oro anche per Antonio Campus (Carabinieri) con 92 in Prima Categoria, per Attilio Forcatura (Esercito) con 93 nella Seconda, per Roberto De Lellis (Aeronautica Militare) con 81 nella Terza e per Agostino Paciotti con 93 per il Personale in Congedo. Per il Gran Premio di Skeet, nella classifica di Eccellenza il punteggio migliore di 95/100 è stato realizzato da due tiratori, Giancarlo Tazza di Caserta e Angelo Moscariello di Montella, entrambi in forza alle Fiamme Oro. Nello spareggio è stato Tazza a svettare per 8 a 7. Risultato secco, invece, quello per le Ladies e per il Settore Giovanile. Nella prima classifica il primo posto assoluto è stato occupato da Diana Bacosi (Esercito) di Cetona con 79, nella seconda da Gabriele Rossetti (Fiamme Oro) di Ponte Buggianese con 89. Oro anche per Michele Fasolo (Vigili del Fuoco) con 76 nella

Seconda categoria. Particolarmente interessante la gara del Double Trap, in cui sono state introdotte le nuove norme ISSF che prevedono l’alternanza random degli schemi (A, B e C) e la partenza del piattello a tempo zero. Il gradino più alto del podio della classifica di Eccellenza è andato a Daniele Di Spigno (Fiamme Oro) di Terracina con il totale di 108 su 120, che dopo la vittoria in Qatar in una gara con le nuove regole internazionali, si conferma al top anche tra i tiratori di casa nostra. Buona anche la prestazione di Lorenzo Belei di Bonsciano Trestina, oro nel Settore Giovanile con 103/120. Le altre medaglie d’oro sono andate ad Alessandro Belli (Fiamme Oro) con 93 per la Prima Categoria, a Valerio Vallifuoco (Esercito) con 92 per la Seconda, a Dario Scardino (Marina Militare) con 78 per la Terza e a Simone Gissi con 82 per la qualifica del Personale in Congedo.

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In un suggestivo scenario da “settimana bianca” è Roberto Proietti a confezionare il miglior punteggio della prima prova del Campionato italiano di Elica a Casalecchio di Reno

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ELICHE NELLA NEVE

ELICA

Sembra una gara di sci e invece è il primo appuntamento stagionale dell’Elica. A Casalecchio di Reno è infatti la neve a decorare suggestivamente il palcoscenico della prima tappa del circuito tricolore del bersaglio rotante. Sulle pedane bolognesi, malgrado l’abbondante nevicata che ha inevitabilmente trasformato il set della sfida, Roberto Proietti ha subito dimostrato di essere pronto per i più importanti confronti della disciplina in programma nella stagione post-olimpica. Lo specialista umbro è stato l’unico tiratore in gara a Bologna a totalizzare l’en-plein e con le sue quindici eliche ha posto il proprio sigillo sulla gara emiliana. Nella graduatoria assoluta della competizione si sono fermati a quota 14/15 Alessandro Alderani, Sebastiano Molinari e Patrizio Battaglia e si sono poi distribuiti in quell’ordine dopo un breve shoot-off che ha visto il giovane Alderani prevalere con altri due centri. Esordio stagionale tecnicamente

positivo anche per altri specialisti noti del panorama italiano: a livello di classifica asoluta a Bologna hanno concluso con 13 eliche all’attivo Matteo Leone, Roberto Coltellacci, Giancarlo Serra, Fabrizio Fuochi, Luigi Nanfi, Aldo Olivieri, Marco Rodenghi, Luca Boschi, Fernando Coltellacci, Alessandro Divizia e Alessandro Guidi. Vittoria casalinga per Guglielmina Chinaglia: la specialista bolognese ha fermato il volo di dodici eliche come Virginia Massimo Lancellotti ma ha saputo prevalere abilmente sull’avversaria latina in shoot – off per 1 a 0. Katia Rostini Lucidi si è assicurata il terzo posto totalizzando undici eliche ed ha preceduto Monia Minghetti (9), Gloria Lombardi, Paola Tattini, Isabella Bernini e Franca Rota, tutte accreditate di sette eliche. Agevole vittoria di Alessandro Alderani tra gli under 20. Il giovane elicista toscano che ha fermato il volo di quattordici eliche ed ha concorso fino all’ultimo al successo

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ELICA

Si è presentato sotto l’aspetto di una pista da sci l’impianto di Casalecchio di Reno agli specialisti dell’Elica in gara lo scorso 23 febbraio per la prima tappa stagionale del circuito tricolore

Nella classifica assoluta Roberto Proietti ha preceduto Alessandro Alderani e Sebastiano Molinari

nella classifica assoluta, nella graduatoria degli Juniores ha preceduto Matteo Leone, Roberto Coltellacci e Alessandro Divizia che hanno totalizzato 13 eliche e si sono poi distribuiti sul podio in quell’ordine per effetto di uno shoot – off che ha visto prevalere Leone, con due centri, sui suoi due avversari. Giacomo Fichi ha concluso con 11 eliche davanti a Luca Benedetti (9). Tra i Veterani bella vittoria al fotofinish di Giancarlo Serra. Lo specialista emiliano ha totalizzato 13/15 ed ha poi costretto alla piazza d’onore in spareggio un tenace Fabrizio Fuochi. Il terzo posto è andato a Mauro

Casalini che ha totalizzato 12/15 e a sua volta l’ha spuntata in uno shoot – off che lo ha visto impegnato nel confronto con Franco Negrini e Franco Morini. Con 10/12 hanno concluso la gara di Bologna Giuliano Morselli, Mauro Andreini, Germano Pavanello e Giovanni Rodenghi. Si sono invece fermati a quota 9 Enrico Serra, Vincenzo Grottoli, Roberto Bebo Boni e Mario Gregoratti. Sfida avvincente tra i Master in gara a Casalecchio di Reno. Al termine dei bersagli regolamentari hanno concluso con dodici eliche all’attivo Renzo Cardosi Carrara e Emilio Scaravelli ed è stato

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ELICA

il toscano a spuntarla sul bresciano per 2 a 1. Armando Lazzarin è stato ottimo terzo grazie alle undici eliche fermate nei tempi regolamentari e ai tre centri totalizzati nello shoot – off con Giuseppe Covini. Giancarlo Danesi e Silverio Contini hanno concluso con dieci centri davanti ai 9/15 di Alberto Olivieri, Giancarlo Corradi e Michele Sagramoso. Vittoria netta di Ghedi nel confronto riservato alle squadre. Grazie alle prove di Patrizio Battaglia, Marco Rodenghi, Germano Pavanello, Mauro Messori, Giovanni Rodenghi e Ettore Abeni, il team lombardo ha collezionato

67 eliche ed ha preceduto di cinque lunghezze la formazione Cascine 1: per i colori del club fiorentino hanno gareggiato nell’occasione Roberto Proietti, Luca Boschi, Alessandro Guidi, Andrea Martignoni, Paolo Parrini e Pietro Mancini. Sul terzo gradino del podio sono saliti i portacolori di Conselice 1 (61 eliche all’attivo): Franco Morini, Franco Tassinari, Giovanni Antonio Bezzi, Claudio Torbani, Roberto Bebo Boni e Gabriele Venturi. Nella scia Bologna 4 con 69 eliche, Lazio con 57, Bossolo con 55, Bologna 3, Cascine 2 e Ghedi 2 con 54, Bologna 2 con 49.

Guglielmina Chinaglia ha vinto tra le Ladies precedendo Virginia Massimo Lancellotti e Katia Rostini Lucidi

Tra i Veterani Giancarlo Serra ha vinto precedendo Fabrizio Fuochi e Mauro Casalini

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Marco Battisti è leader della graduatoria degli Eccellenza alla finale invernale di Compak a Vetralla. Scudetti anche per Andrea Reniero, Samuele Ghilli, Raffaele Nigro, Martina Maruzzo, Giacomo Nulli Fori, Giacomo Provenzale e Eugenio Bruscolini

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PENSIERI, PAROLE E PIATTELLI

COMPAK SPORTING

Non ha bisogno di Mogol questo Battisti per comporre capolavori. Marco da Pesaro, dopo essersi impossessato appena poche settimane prima del titolo invernale di tripletto (formalmente il primo scudetto stagionale), si è laureato anche campione d’inverno degli Eccellenza di Compak Sporting. A Vetralla il giovane marchigiano ha totalizzato 72 centri su 75 (con una sequenza da manuale: tre 24) ed ha svettato tra i ventisette specialisti della massima categoria in gara sulle pedane latine del Presidente Rossano Sebastiani. Ci ha provato un “vecchio” magico guerriero del calibro di Veniero Spada a far comprendere a Marco Battisti che la precedente generazione di campioni non ha proprio già abdicato, ma dopo due serie impeccabili (un 24 e un 25), Veniero si è attestato a quota 22 nel terzo round e si è dovuto accontentare

del secondo posto con 71 centri complessivi. Il terzo posto è andato a Marco Pagliaccia che con il suo 70 ha preceduto il 69 di Michael Spada, il 68 di Samuele Sacripanti e Aldo Maltese, i 67 di Luca Serangeli e Carlo Sestini. Peraltro Marco Battisti ha inanellato un doppio oro alla finale invernale di Vetralla, perché il marchigiano, tesserato a Foligno, ha trainato alla vittoria il team umbro completato nell’occasione da Samuele Ghilli, Maurizio Caruso, Giacomo Nulli Fori, Emanuele Venturini e Paolo Scolastra. Con 384/450 Foligno 1 ha preceduto largamente il sestetto di casa (372 centri totalizzati da Aldo Maltese, Gianluca Alzuini, Romano Baldo, Giovanni Di Rosa, Fabio Marangon, Andrea Cossu). Al terzo posto si è insediato S. Marco (Massimo Bergo, Stefano Sedona, Moreno Carraro, Moreno Bonigolo, Daniele Dante e

I l podio dell’Eccellenza con Marco Battisti davanti a Veniero Spada e Marco Pagliaccia

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COMPAK SPORTING

Tra le squadre Foligno1 ha preceduto Vetralla e S. Marco

Martina Maruzzo ha vinto tra le Ladies davanti a Jessica Tosti e Katia Vaghi

Franco Bonigolo) con 358 davanti al 355 di S. Fruttuoso e di Fulginia, al 353 di Romagna 1, al 352 di Vicenza, al 351 di Foligno 2. Nella gara di Vetralla che ha fatto registrare più di duecento partecipanti in Prima categoria ha svettato Andrea Reniero. Con 65/75 lo specialista veneto ha staccato di due lunghezze Roberto Vaccaro che a sua volta ha totalizzato un piattello in più di Emanuele Venturini. Fuori dal podio Fabio Garatti che ha collezionato 61 centri ed ha preceduto di misura Umberto Buglione, Simone Grancio, Moreno Bonigolo, Donato Ricciardi, Rocco Romaniello e Stefano Spagnolo. In Seconda categoria ha vinto Samuele Ghilli. Con 66/75 lo specialista tesserato in Umbria ha preceduto di misura Gianluca Anzuini. Per assicurarsi il terzo posto Emanuele Marini ha dovuto superare in spareggio

per 1 a 0 Maurizio Caruso dopo che entrambi avevano totalizzato 64 centri. Con 63 centri hanno concluso Nicola Gandini e Massimo Bergo davanti al 62 di Enrico Cardinali e ai 61 di Gabriele Tagliani e Massimo Morri. Netta anche l’affermazione di Raffaele Nigro in Terza categoria. Con 64 bersagli utili Nigro ha preceduto di misura Giacomo Falsettacci e Giuseppe Gaetano che si sono distribuiti in quell’ordine in classifica a seguito di un fulmineo shoot – off. Alle spalle dei medagliati si sono insediati a quota 62 Augusto Bontempi, Daniele Miseria. A quota 61 si sono invece attestati Riccardo Mariotti, Fabrizio Cipolla e Mauro Tozzi. Affermazione di Martina Maruzzo tra le Ladies, ma a Vetralla la vicentina ha totalizzato 61/75 e ha conquistato l’alloro invernale spuntandola per un solo piattello sulla

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22 marzo 2013 n.228

COMPAK SPORTING

In Prima categoria ha vinto Andrea Reniero davanti a Roberto Vaccaro e Emanuele Venturini

In Seconda categoria ha vinto Samuele Ghilli davanti a Gianluca Anzuini e Emanuele Marini

In Terza categoria Raffaele Nigro ha preceduto Giacomo Falsettacci e Giuseppe Gaetano

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COMPAK SPORTING

tenace Jessica Tosti che si è assicurata la medaglia d’argento precedendo di due lunghezze Katia Vaghi. Con 63/75 è stato Giacomo Nulli Fori ad impossessarsi dello scudetto invernale di Compak del Settore Giovanile. L’argento è andato a Mattia Cecchetti, autore di 60 centri, mentre il bronzo è stato appannaggio di Fulvo Guglielmo (57). Con Giovanni

Provenzale vincitore del titolo invernale dei Veterani con 64/75 davanti al 63 di Mauro Lo Storto e al 62 di Romano Baldo (che ha dovuto però regolare in spareggio Giovanni Zamboni), è stato invece Eugenio Bruscolini a svettare tra i Master. Il riccionese ha totalizzato 65/75 ed ha preceduto Ermenegildo Tiritera (60) e Ferdinando Renosto (57).

Tra gli under 20 Giacomo Nulli Fori ha vinto lo scudetto invernale davanti a Mattia Cecchetti e Fulvio Guglielmo

I Veterani hanno avuto il loro protagonista in Giovanni Provenzale che ha preceduto Mauro Lo Storto e Romano Baldo

Tra i Superveterani ha vinto Eugenio Bruscolini davanti a Ermenegildo Tiritera e Ferdinando Renosto

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Si apre il 2013 del Settore giovanile con una rinnovata struttura e molte idee inedite di cui parla il Responsabile operativo Alberto Di Santolo

Alberto Di Santolo

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LA MEGLIO GIOVENTù

SPAZIO GIOVANI

Il 2013 è un anno che si preannuncia denso di importanti novità per il Settore giovanile della Fitav. Lo sottolinea vigorosamente Alberto Di Santolo, responsabile Fitav del comparto degli under 20. “Ci siamo dati già vari obiettivi - precisa Di Santolo - che possiamo riassumere in alcune grandi aree: l’attività nazionale, l’attività internazionale e la formazione in senso più ampio. L’ampiezza di quest’ultimo concetto è determinata dal fatto che vogliamo imprimere un forte impulso al miglioramento della didattica e al rapporto con i tecnici di base. È stato nominato un nuovo staff nel Settore giovanile: non c’è più la figura del Direttore Tecnico generale che è stata sostituita da quella dei Direttori Tecnici delle singole specialità. Ruoli, quelli, che saranno ricoperti da Antonello

Iezzi per il Trap, da Bruno Rossetti per lo Skeet e da Francesco Belluco per il Double Trap. La novità risiederà anche nella metodologia applicata. Iezzi, Rossetti e Belluco opereranno con tutte le tecnologie attualmente disponibili. Lo staff del Settore giovanile è in questo modo perfettamente in linea con i tempi e con le modalità didattiche più moderne.” Nell’organigramma del nuovo Settore giovanile della Fitav i tre responsabili delle discipline si relazioneranno stabilmente con il Responsabile del Settore Alberto Di Santolo. Di Santolo, a sua volta, farà riferimento a Luciano Innocenti, il Consigliere federale delegato al Settore che, per volontà del Presidente Rossi e dell’intero Esecutivo, ha raccolto il testimone di Italo Mastrangelo. “Tra le novità più degne di nota – precisa ancora Di Santolo - ci sono sicuramente

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SPAZIO GIOVANI

i raduni di preparazione fisica che abbiamo già promosso al termine dello scorso anno con Fabio Partigiani e che rappresentano un anello di congiunzione tra il tiratore tradizionale di una volta e il tiratore del futuro. Riprendiamo questa utile abitudine dei raduni il 2 e 3 marzo in Puglia. Poi ci dedicheremo ai raduni di perfezionamento: il primo è calendarizzato dal 7 al 10 marzo a Castelfidardo e il secondo è in programma ad Arzachena dal 28 al 31 agosto. In entrambi i casi i nostri Tecnici esamineranno una trentina di ragazze e ragazzi.” “Abbiamo fatto una riunione a gennaio con Albano Pera, Mirco Cenci e Andrea Benelli e la riunione tra i DT delle nazionali maggiori e noi del Settore giovale ha stabilito una linea di continuità, sinergia e collaborazione. Ha insomma posto le premesse per compiere autenticamente dei percorsi comuni. Si è compreso subito che ci sarà grande collaborazione tra il Settore e i Direttori Tecnici nazionali e di questo fenomeno occorre dar merito a Luciano Innocenti. Personalmente avevo spinto anche in passato per creare questa sinergia autentica. Adesso Luciano Innocenti ha colto subito la necessità di fondare questo tipo di rapporto tra le Nazionali maggiori

e il Settore giovanile e se ne è fatto subito fautore in Consiglio.”“Quanto al calendario nazionale, ricalcherà quello dell’anno passato con l’inserimento all’interno del primo Gran Premio Fitav Nord, in programma il 17 marzo, di una simpatica novità. L’iniziativa si chiama Pink Cup: tutte le tiratrici che praticano la Fossa Olimpica e lo Skeet potranno gareggiare insieme alle ragazze e ai ragazzi impegnati appunto nel Gran Premio. Si tratterà di un momento di festa, di un momento celebrativo, di un incontro tra generazioni diverse. A mio avviso può inaugurare la vera valorizzazione dell’area femminile che nel mondo del tiro a volo svolge ancora un ruolo ridotto”. “Parlavamo del 2013 e dicevamo che ricalcherà la tradizione su quella linea di lavoro che è stata tracciata dall’indimenticato Italo Mastrangelo. Considerando poi che le innovazioni proposte dall’Issf per l’attività agonistica sono a livello sperimentale e c’è la prospettiva di ulteriori modifiche alla fine del 2013, il Settore giovanile vorrà attendere la fine della sperimentazione per trasferire definitivamente le nuove regole al nostro programma. Questa decisione è stata presa in pieno accordo anche con i Direttori Tecnici nazionali per non far scontare ai ragazzi una sperimentazione che potrebbe non portare in realtà da nessuna parte. Alla fine del 2013 ci troveremo con i nostri tecnici, con i DT delle squadre nazionali e con Luciano Innocenti per una seria valutazione su eventuali cambi di impostazione e sugli aggiornamenti.”Ma traspare chiaramente che ci sono grandi novità anche per quanto riguarda i preparatori che la Fitav intende affiancare nei prossimi anni ai futuri giovanissimi del Settore giovanile.“Sì, - precisa ancora Alberto Di Santolo - ci sono grandi novità anche in quel senso. Le novità peraltro sono quelle tracciate dal Progetto Snaq: il Sistema nazionale di qualifiche dei tecnici sportivi del Coni.

Luciano Innocenti

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SPAZIO GIOVANI

Quel progetto è stato accolto da quaranta Federazioni nazionali e adattato alle specifiche esigenze. Il Progetto Snaq fissa quattro livelli: gli allievi istruttori, gli istruttori, gli allenatori e i formatori. Con questi meccanismi, rispetto al passato la formazione è affrontata in modo molto più serio. Ed è volontà del Presidente e del Consiglio Federale che la preparazione debba essere sempre migliore e che si attenga quindi a queste nuove importanti indicazioni. In questo nuovo progetto di

formazione, ad esempio, i corsi danno soltanto una parte dei crediti che deve essere poi integrata dal lavoro del futuro istruttore con l’accompagnamento dei ragazzi nell’attività agonistica. Abbiamo subito visto che questo sistema ha messo in moto un meccanismo che stimola moltissimo gli interessati. Ed è facilmente comprensibile che una migliore formazione dei tecnici sarà il presupposto fondamentale per la crescita dell’intero nostro settore.”

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1. Premessa: bambini ed atleti evoluti

La caratteristica essenziale nell’organizzazione dell’allenamento degli atleti adulti risiede nella modulazione dei carichi di lavoro, ovvero in una alternanza organizzata di carichi elevati e di carichi di moderata intensità. Questa peculiarità non è invece riscontrabile nelle fasce giovanili che prendiamo in esame in questo articolo ( dai 6 ai 14 anni in generale e per il tiro a volo dai 13 ai 16 anni in particolare ).Si può ritenere che soltanto dalla categoria allievi si assiste ai primi accenni organizzati di carichi di lavoro, nei quali i parametri del volume e dell’intensità cominciano ad essere delineati con esattezza.Prima di allora l’attività è caratterizzata da fattori difficilmente suscettibili di un’esatta valutazione quantitativa. Partendo dal presupposto che gli scopi essenziali dell’attività motoria con i bambini del 1 e 2 ciclo della scuola elementare sono quelli di assicurare loro divertimento, gioia del movimento ma soprattutto stimoli motori diversificati, la cosa importante è

organizzare un’attività di gioco che consenta di perseguire tali scopi. Nell’impostare una pianificazione del genere, occorre tener presente, in via preliminare, la differenza tra gioco spontaneo, che i bambini tendono autonomamente ad organizzare, ed il gioco codificato, proposto dall’ istruttore/insegnante. Si rivela necessario, a questo punto, un chiarimento in quanto il concetto di gioco spontaneo, in realtà, risulta essere improprio. Infatti, nello stabilire ed eseguire un gioco, i bambini si basano fondamentalmente su una gamma di situazioni di cui già hanno esperienza; ed anche se riescono ad ideare delle varianti, la matrice del gioco base a cui si ispirano conserva un rilievo determinante. Può accadere, in alcuni ambiti ed in alcuni periodi, che la tradizione di queste matrici di gioco venga in parte o del tutto interrotta. E’ quanto avvenuto con la massiccia e progressiva urbanizzazione che ha, di fatto, annullato quasi completamente la possibilità, per il bambino di “città”, di conoscere la campagna e tutta una serie di “giochi rurali”, di cui si sta perdendo la traccia. D’altro canto, anche le

città non sono più quelle dove sono cresciuti i nostri genitori; gli spazi per il gioco sono sempre di meno, così come il tempo che i grandi possono dedicare al gioco dei loro figli. In tali condizioni non si realizza perciò il “ passaggio culturale “ dei giochi da una generazione all’altra. Così i bambini si adattano come possono a questa nuova situazione, sviluppando abitudini motorie e comportamentali nuove, quale ad esempio, quella di trascorrere gran parte del proprio tempo svolgendo giochi sedentari o, ancora peggio, davanti alla televisione o al computer. Il gioco spontaneo che può essere realizzato dai bambini in simili condizioni è sicuramente molto limitato. L’azione delle organizzazioni sportive si deve misurare con questa realtà e, curiosamente, deve sforzarsi di analizzarla e comprenderla, in modo da elaborare proposte per i giovanissimi che siano accattivanti, esaurienti ed efficaci.

2. Capacità coordinativeQuesti obiettivi, importanti seppur generali, vengono perseguiti attraverso delle esercitazioni che

COME INSEGNAREE COSA INSEGNAREAlcune riflessioni sulla metodologia dell’allenamento del Preparatore atletico delle Nazionali azzurre

IN CORPORE SANO

Testo di Fabio Partigiani

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IN CORPORE SANO

fanno riferimento ad alcuni obiettivi più particolari, da individuare nello sviluppo delle capacità o qualità motorie, in particolare con quelle definite capacità coordinative.Riteniamo opportuno a questo punto operare un sintetico richiamo delle stesse, procedendo contemporaneamente, per motivi di completezza, all’indicazione dei periodi, nell’ambito dell’età evolutiva, in cui risulta più proficuo, se non indispensabile, il loro coinvolgimento mediante esercitazioni. In un precedente articolo sono già state definite le capacità coordinative come capacità di organizzare il movimento; e si è anche chiarito che per poterle perfezionare sistematicamente ed efficacemente è indispensabile conoscerne le fasi di sviluppo cronologico, che registrano uno sviluppo marcato tra i 5-6 anni ed i 10-12 anni. E’ ormai prassi distinguere le capacità coordinative generali dalle capacità coordinative speciali. In particolare, per capacità coordinative generali intendiamo parlare delle capacità di: apprendimento, controllo, trasformazione o adattamento motorio. Al riguardo è importante ricordare che nei primi due cicli dell’attività scolastica e precisamente dai 6 agli 11 anni, si sviluppano progressivamente, in un corretto processo di sviluppo motorio del bambino, le prime due capacità

coordinative generali, cioè quella di apprendimento motorio e quella di controllo motorio. In seguito invece, dai 12 ai 14 anni, le stesse subiscono una temporanea stasi e rielaborazione, in connessione con i fenomeni prodotti dallo sviluppo puberale. Contemporaneamente si va però affermando e consolidando la terza capacità coordinativa generale, quella cioè di adattamento e trasformazione motoria. Le categorie di esercitazioni ovviamente differiscono tra loro. Si immagini, ad esempio, quanti pochi legami intercorrono tra un esercizio di abilità manuale o podalica quale l’esecuzione di un palleggio ( con un pallone da calcio, da pallavolo, con una palla da tennis ecc.) ed uno sprint, oppure un salto in lungo. L’esigenza fondamentale è quella di insegnare, dapprima approssimativamente e poi con maggiore precisione, i gesti tecnici da compiere, senza preoccuparsi di accentuarne l’utilizzo dal punto di vista quantitativo o da quello dell’intensità. La valutazione quantitativa si adatta infatti ad un insieme omogeneo di gesti mentre, come tutti sappiamo, tale omogeneità va evitata nell’attività dei bambini dai 6 ai 10 anni.I gesti sono come delle tessere con le quali comporre un mosaico sempre diverso. Man mano che i giovani allievi acquisiscono capacità, l’istruttore può proporre loro dei movimenti, o un insieme di movimenti, più complessi.

3. Obiettivi e principi della programmazione

Ritornando al concetto di partenza, secondo il quale l’allenamento degli atleti propriamente detti è caratterizzato da una successione ed alternanza di carichi, misurati e di diversa entità, si può senza dubbio affermare che l’attività, non l’allenamento, dei giovanissimi appartenenti al Settore Giovanile della Fitav deve essere caratterizzata unicamente dall’insieme dei gesti che la determinano. Nulla di più. Se i gesti sono sufficientemente proporzionali alle capacità dei

singoli, proposti in modo da creare interesse e divertimento, si è raggiunto l’obbiettivo.Il carattere generalizzato delle finalità consente ampi margini di variabilità nei programmi proposti ai giovani atleti. Anche gli adattamenti di carattere bio - fisiologico ricercati e raggiunti non saranno mai di entità tale da richiedere una successione di carichi omogenei e crescenti. Questi margini di variabilità possono essere considerati come veri e propri spazi didattici nei quali l’istruttore può estrinsecare la propria creatività e le proprie convinzioni metodologiche.Al tempo stesso, questa generalizzazione dei mezzi e degli obiettivi, può condurre ad una confusione metodologica. In particolar modo, l’istruttore non adeguatamente preparato e motivato, può perdere di vista le esigenze di progressività e di completezza delle esercitazioni proposte. Infatti, essendo l’attività dei bambini caratterizzata da un insieme di esercitazioni che soddisfano il principio dell’efficacia solo se sono proporzionate alle capacità dei soggetti cui si indirizzano, l’istruttore deve avere chiaro in mente un piano a breve, medio e lungo termine nel quale cresca progressivamente il grado di difficoltà, sempre rispettando il principio della completezza. Può accadere, nell’ambito di un gruppo, che il livello di capacità degli allievi sia piuttosto eterogeneo. E’ una situazione molto frequente, sia a livello scolastico che sportivo. E’ evidente che l’insegnante/istruttore dovrà aver chiaramente presente l’esigenza di proporre delle adeguate esercitazioni per ciascun allievo, tali da consentire ad ognuno la realizzazione di un effettivo processo individuale di sviluppo, riferito non solo all’area motoria, bensì ad un complesso di aree che, in forma unitaria, caratterizzano la personalità unica ed irripetibile del singolo individuo. Un semplice rotolamento sul dorso ( capovolta avanti ) può essere eseguito con abilità diversa da un bambino rispetto ad un altro; eppure, ciascuno dei due può migliorarne l’esecuzione. E’ chiaro

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IN CORPORE SANO

che l’istruttore deve focalizzare la propria attenzione sul vissuto motorio di ciascun bambino. L’insegnante che riesce ad apprezzare un piccolo progresso in un allievo che evidenzia una minore abilità rispetto ai propri compagni nell’esecuzione di un gesto motorio e glielo comunica, gli avrà trasmesso un dato molto importante soprattutto a livello di autostima e cioè:ho interesse per te, mi ricordo le cose che fai, ho un piano per il tuo sviluppo, dobbiamo realizzarlo insieme.E così anche i suoi compagni, ascoltando tali annotazioni, imparano ad apprezzare il principio del miglioramento di se, profondamente diverso dal principio del confronto inter-individuale. Il passaggio da un esercizio all’altro consente, molto spesso, di mettere in luce abilità che non erano emerse precedentemente. L’istruttore deve poi essere in grado di proporre giochi di gruppo dove, sia le caratteristiche individuali, sia il confronto tra i soggetti, passano in secondo piano rispetto alla capacità di interagire. In questa maniera l’attività proposta dall’insegnante agli allievi può produrre effetti profondi e sorprendenti. In caso contrario, in un’attività caratterizzata da piani di lezione ripetitivi e noiosi, molti bambini perdono rapidamente l’interesse, cambiano disciplina sportiva o, ancor peggio, rinunciano in maniera definitiva alla pratica dello sport.

4. Conclusioni

L’attività motoria/ sportiva dei bambini, degli adolescenti e dei giovani persegue, in definitiva, il duplice scopo di contribuire ad un più armonico sviluppo della personalità, preparando gradualmente alla pratica delle discipline sportive. Attualmente, in Italia, solo una minima parte di giovani giunge a questa seconda, più specifica forma di attività. Tutti gli altri, ovvero la grande maggioranza, restano fuori dal novero dei “ tesserati” federali. Il perseguimento dei due obiettivi ( formazione

giovanile e specializzazione ) passa per la medesima strada. Ciò facilità enormemente gli indirizzi metodologici. E’ ampiamente dimostrato dalle esperienze, che l’ingiustificato avviamento precoce compromette sia il raggiungimento di un risultato sportivo ottimale, sia il perseguimento del complesso delle tappe che caratterizzano la formazione motoria giovanile. In contrapposizione, l’impostazione metodologica multilaterale, dapprima di tipo generale e ludico, successivamente di tipo specifico, stimola maggiormente i giovanissimi ed i giovani a proseguire nell’attività. Riteniamo essenziale che venga operato questo tipo di scelta, così da poter superare l’attuale, troppo netta separazione esistente nella pratica sportiva giovanile, tra i singoli sport. Anche a livello di attività specializzata, esistono profonde divergenze di carattere metodologico. Alcuni privilegiano gli aspetti tecnici e tralasciano quelli di tipo condizionale, altri operano all’inverso, altri ancora curano, quasi soltanto gli aspetti tattici, e così via. Alcune specialità sportive sono rimaste metodologicamente ancorate ad impostazioni e programmi agonistici antiquati, altre tendono invece a muoversi sin troppo velocemente sul terreno dell’incremento delle difficoltà esecutive (vedi la ginnastica artistica), o dei carichi di lavoro. Non è raro osservare, accanto al 14enne che si allena per 1ora e mezza per 3 volte

a settimana, quello del coetaneo che è impegnato per 4 ore quasi quotidianamente. Nello sport di alta qualificazione si sono instaurati dei meccanismi perversi che rischiano di portare lo sport intero verso l’autodistruzione. Valgano per tutti il professionismo da sponsorizzazione, perennemente soggetto ad eccessivi gonfiamenti di valori ed interessi commerciali. L’altra perversione,in parte collegata al primo fenomeno, è la diffusione crescente del doping.Questa ricerca sempre più crescente del risultato, della vittoria, di prestazioni di più elevato livello, si ritrasmettono inevitabilmente sui programmi e sugli indirizzi dell’attività giovanile, conducendola alle pessime conseguenze pocanzi accennate.Un ruolo fondamentale, riguardo alla problematica della corretta formazione motoria/sportiva dei giovani, della loro educazione verso uno sport non malato, è ricoperto dall’insegnante di Educazione Fisica. L’insegnante di Educazione Fisica, privilegiando più di ogni altro aspetto il proprio ruolo di educatore, deve adoperarsi per immettere nell’organizzazione dello sport giovanile principi di qualificazione umana e di sviluppo della personalità che possono aiutare a compiere il cammino inverso: trasmettere dal mondo dei giovani praticanti a quello dell’agonismo di vertice, messaggi di crescita per uno sport pulito, e non dei surrogati quali l’autoinganno e l’inganno.

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FINALE PIROTECNICOA RACCONIGI

QUI PIEMONTE

Si laureano campioni regionali d’inverno Massimo Buzzaccaro, Roberto Magnola, Ferdinando Tavella, Vittorio Boni, Nicola Malara, Graziano Thiella, Elda Rolandi e Mirko Tumiatti

Si è concluso il 24 febbraio il Campionato regionale invernale di Fossa Olimpica del Piemonte e occorre decisamente ammettere che la garanzia di ospitalità ed accoglienza offerta dalla Società di Racconigi ha rappresentato una garanzia di qualità per questa finale stagionale. Centotrenta tiratori partecipanti sono stati la conferma di un campionato invernale articolato su otto prove che ha fatto magicamente registrare indici di partecipazione che da molti anni non si conseguivano: 192 a Carisio, 182 a Pecetto, 125 a Vercelli, 137 a Carignano, 150 ad Asti, 146 a Trecate, 130 a Biella e infine 130 a Racconigi. Determinante in favore

dell’alta affluenza l’aver optato per una regolamentazione che ha obbligato i tiratori a partecipare soltanto a quattro prove delle otto previste. A Racconigi sono stati due giorni impegnativi, trascorsi sotto la direzione dell’Ufficiale di gara nazionale Carlo Cappa in giusta collaborazione con Davide Cestari, che ha professionalmente diretto la segreteria organizzativa, e con tre direttori di tiro: l’Ufficiale di gara nazionale Giancarlo Benorino, il regionale Salvatore Ferrara e il provinciale Felice Peretti, naturalmente in assoluta e totale sintonia con Gianfranco Vandanesi che ha egregiamente diretto questo

Testo di Rocco Facchini Foto di Davide Cestari

Il campione degli Eccellenza Massimo Buzzaccaro premiato dal Delegato regionale Pino Facchini

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QUI PIEMONTE

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La squadra della Carignanese che ha vinto il titolo invernale delle società

Roberto Magnola, campione invernale di Prima categoria, premia la presidente di Pecetto Shiskina

campionato assicurandosi gli apprezzamenti di tutte le Società dove si sono svolte le prove e naturalmente degli Organi regionali.A dar una mano alla direzione tecnica è anche arrivato l’Ufficiale di gara internazionale Giuseppe Martin, gradito ospite della società racconigese. Tra le Società è stata la Carignanese a conquistare il titolo regionale d’inverno di Fossa Olimpica davanti a Pecetto e Asti San Marzanotto. A livello individuale in Eccellenza si è imposto Massimo Buzzaccaro davanti a Giovanni Arese e Davide Lucchiari. Roberto Magnola si è laureato campione di Prima categoria davanti a Paolo Paldi e Giuseppe Palumbo. Ferdinando Tavella ha vinto in Seconda categoria precedendo al traguardo finale di Racconigi Roberto Guatta e Davide

Cestari. Vittorio Boni ha vinto in Terza categoria davanti a Luigino Monzani e Cosimo Monaco. Elda Rolandi ha conquistato il titolo delle Ladies precedendo Laura Stra e Lorena Bancone. Mattia Sardi ha vinto tra gli under 20 precedendo Mirko Tumiatti e Luca Stefanut. Il migliore dei Veterani del confronto invernale di trap è Nicola Malara che ha preceduto Giorgio Bottigella e Marco Bottero, mentre tra i Master ha vinto Graziano Thiella che ha svettato su Giuseppe Oliva e Giovanni Tribolo. Dopo la conclusione degli adempimenti finali per la determinazione dei podi, si è anche proceduto alla aggiudicazione delle coppe alla “memoria” secondo le indicazioni del regolamento. Alla cerimonia di premiazione che si è svolta all’interno dei locali facendo veramente il pieno

Elda Rolandi, premiata da Gianfranco Vandanesi, ha vinto il titolo invernale delle Ladies

Vittorio Boni ha vinto il titolo di Terza categoria

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32 marzo 2013 n.228

QUI PIEMONTE

di presenze hanno partecipato tutti i dirigenti di Racconigi con il Presidente Allasia e tutto il Consiglio direttivo, il delegato regionale Pino Facchini, il Giudice unico Novarese, i delegati provinciali Alessandro Bianchi, Giovanni Mirone, Carlo Ilengo e il neo delegato di Vercelli Pino Oliva, oltre alla straordinaria presenza di alcuni famigliari in rappresentanza delle persone da ricordare, la moglie di Bruno Viola e il papà di Massimo Verra.Pino Facchini, nel prendere la parola, ha portato anche il saluto del Presidente Federale Luciano Rossi. Il massimo dirigente federale, attraverso Pino Facchini, ha anche ringraziato il Piemonte per aver onorato il papà

Ferdinando con una coppa, così come hanno fatto con una telefonata la signora Fasano e la signora Bergia. Facchini ha anche letto un breve messaggio di ringraziamento fatto pervenire dalla famiglia di Gianni Sardi e Oddone Napoli la cui coppa è stata offerta dal Presidente di Le Bettole Rosario Calì. Proseguendo il brevissimo intervento ancora Pino Facchini ha voluto doverosamente ringraziare i dirigenti del Tiro a Volo Racconigi ed in particolare il Presidente Pier Franco Allasia, la Signora Mena e tutti i loro collaboratori, apprezzandone il loro impegno per l’ottima riuscita della conclusione del Campionato. Facchini ha anche tributato un ringraziamento

Mattia Sardi ha vinto il titolo degli under 20

Nicola Malara ha conquistato il titolo dei Veterani

Il presidente Calì della Società Le Bettole premia il campione dei Master Graziano Thiella

Davide Zaggia ha conquistato il trofeo in memoria di Bruno Fasano

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I l T IRO A VOLO 33

QUI PIEMONTE

Alfredo Bianchi ha vinto la Coppa Luigi Russo

Mirko Tumiatti ha vinto il trofeo intitolato a Massimo Verra

La Coppa intitolata a Bruno Viola è andata a Elda Rolandi

Carlo Ilengo, una vera e propria leggenda del tiravolismo piemontese, ha consegnato la medaglia d’argento delle Ladies a Laura Stra

ai Direttori di Tiro, al Responsabile del Campionato Vandanesi, a tutti i Presidenti delle Società in cui si sono svolte le prove. Ha ringraziato inoltre tutti i tiratori partecipanti ed ha infine esteso un ringraziamento particolare alla vedova di Bruno Viola e al papà di Massimo Verra che hanno consegnato personalmente la coppa alla memoria dei propri cari. Emotivamente molto intensa l’assegnazione delle coppe alla memoria. La Coppa “Ferdinando Rossi” è andata all’Eccellenza

Giovanni Arese, Davide Zaggia si è invece aggiudicato la Coppa “Bruno Fasano”. La Coppa “Luigi Russo” è stata appannaggio del Seconda Categoria Alfredo Bianchi, la Coppa “Giovanni Sardi” del Terza Categoria Luigino Monzani, la Coppa “Bruno Viola” di Elda Rolandi, la Coppa “Massimo Verra” dello Junior Mirko Tumiatti. La Coppa “Beppe Bergia” è andata al Veterano Nicola Malara, mentre la Coppa “Oddone Napoli” è stata appannaggio del Master Graziano Thiella.

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34 marzo 2013 n.228

IL CONCAVERDE ÈLA REGINA D’INVERNO

QUI LOMBARDIA

Il team di Lonato conqista il titolo regionale a squadre nella sfida casalinga del 24 febbraio. Allori individuali d’inverno anche per Claudio Armiraglio, Dario Premoli, Ugo Rovetta, Antonio Balbi, Giuliano Ferrari, Cristina Bocca, Simone Pirola, Giuliano Ferrari e Mario Barbieri

Sono stati centonovantasette, su un totale di duecentoventicinque qualificati, i tiratori che domenica 24 febbraio si sono dati appuntamento sulle pedane del Trap Concaverde di Lonato del Garda per la finale del Campionato regionale invernale di Fossa Olimpica. Campionato invernale di nome e di fatto, quello lombardo, che ha saputo regalarci momenti di grande passione agonistica, soprattutto nella sfida tra le società dove in finale, a conquistare il titolo regionale assoluto e il “pass” per la sfida tricolore, è stata la compagine del Concaverde mentre argento e bronzo sono andati rispettivamente ai varesini del Tav Belvedere di Uboldo

e ai milanesi dell’Arlunese. Per effetto però della suddivisione del Campionato in due zone (oltre alla società prima in assoluto gli altri 2 bonus per l’accesso al Campionato nazionale sono stati equamente distribuiti in queste due macroaree), a staccare i restanti tagliandi per la corsa al tricolore sono state il Tav Belvedere per la zona Ovest e il San Fruttuoso, giunto quarto, nella zona Est. A conquistare i titoli regionali individuali sono stati l’Eccellenza Claudio Armiraglio (Tav Il Campanile), il Prima categoria Dario Premoli (Poggio dei Castagni), il Seconda Ugo Rovetta (Concaverde) e il portacolori del Tav Belvedere Antonio Balbi tra i

Testo e foto di Giorgio Steccanella

I campioni regionali lombardi d’inverno della Fossa Olimpica posano con il Delegato regionale Daniele Ghelfi

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I l T IRO A VOLO 35

I l team del Concaverde che ha vinto il titolo regionale d’inverno del 2013 riservato alle Società

QUI LOMBARDIA

I l podio delle Società con il Concaverde al vertice davanti a Belvedere e Arlunese

Terza categoria. I titoli regionali nelle varie qualifiche, sono stati vinti dagli esponenti del Tav Belvedere Giuliano Ferrari nei Veterani e da Mario Barbieri tra i Master, mentre quelli delle Ladies e del Settore Giovanile sono andati rispettivamente a Cristina Bocca (Arlunese) e allo Junior Simone Pirola del Tav Bonate Sopra. Concaverde e San Fruttuoso subito in avanscoperta

dopo la prima serie mentre, nella successiva, hanno riguadagnato preziosi punti sia il Tav Belvedere che l’Arlunese. Volata finale particolarmente accesa tra le società con il Concaverde a brillare con un bel 140/150 nell’ultima serie, il 137 dell’Arlunese e il 135 di Belvedere.Non da meno anche gli sprint per i titoli regionali individuali con l’Eccellenza

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36 marzo 2013 n.228

QUI LOMBARDIA

I l podio degli Eccellenza con Claudio Armiraglio davanti a Michele Marchesi e Antonio Scarfò

Tra i Prima categoria ha vinto Dario Premoli davanti a Diego Puccio e Roberto Armani

Ugo Rovetta si è laureato campione dei Seconda categoria precedendo Carlo Zavattaro e Sergio Denti Tarzia

Claudio Armiraglio capace di inanellare due 24/25 dopo l’iniziale 22/25 - condizionato dal disturbo della neve a terra - che gli valgono lo scudetto regionale.Incerta fino al termine la sfida tra i Prima con Dario Premoli, Cristian Filippi, Diego Puccio, Roberto Armani, Santo Napoli, Giacomo Galesi e Roberto Cavagnoli quali candidati al podio. Ottima la prova di Roberto Armani (73/75) che però non è bastata a riagguantare Dario Premoli a sua volta incalzato da Diego Puccio che chiude in seconda posizione dopo aver vinto lo spareggio flash (per 1 a 0) con Armani. Sono stati Carlo Zavattaro

(Tav Mesero) e i bresciani Ugo Rovetta (Concaverde) e Sergio Denti Tarzia (Top Ten) a contendersi i gradini del podio tra i Seconda categoria. Ad appuntarsi sul gilet lo scudetto regionale è stato Ugo Rovetta, seguito da Carlo Zavattaro con al terzo posto Sergio Denti Tarzia. Dopo il successo nel 1° Gran Premio Fitav e l’argento a squadre di Fossa Universale collezionati lo scorso anno, tra i Terza categoria il titolo regionale è stato appannaggio di Antonio Balbi (Tav Belvedere). A cercare fino all’ultimo di insidiarne la leadership sono stati Michele Piancone (Il Campanile di Mesero) e Domenico Di

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QUI LOMBARDIA

Biase dell’Arlunese, giunti nell’ordine alle sue spalle. Ancora portacolori varesini del Belvedere protagonisti nelle qualifiche Veterani e Master con i successi di Giuliano Ferrari (davanti a Carlo Polo e Giandomenico Mazzei) e del campionissimo Mario Barbieri che ha regolato Danilo De Marchi e Albertino Natali. Altro nome di grande valenza per lo scudetto delle Ladies vinto dalla rappresentante del

Tav Arlunese Cristina Bocca. Anche in questo caso si è ricorsi ad uno shoot – off lampo per il gradino più alto tra Cristina Bocca e una sorprendente Catia Cunio (Cieli Aperti). Terzo posto per la bergamasca di Azzano San Paolo Marina Moioli. Finale a sorpresa nel settore Giovanile con lo Junior Simone Pirola (Tav Bonate Sopra) sul gradino più alto davanti a Leonardo Superti e Alberto Bassi.

Cristina Bocca ha svettato tra le Ladies precedendo Catia Cunio e Marina Moioli

In Terza categoria Antonio Balbi ha vinto davanti a Michele Piancone e Domenico Di Biase

Simone Pirola ha vinto nel settore Giovanile regolando Leonardo Superti e Alberto Bassi

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38 marzo 2013 n.228

VINCE LO “STRANIERO” CIPRIANICon il fiorentino al vertice della classifica degli Eccellenza, vince Ivan Rossi in Prima e la Ghirlandina tra le società

QUI EMIL IA-ROMAGNA

È il toscano Jacopo Cipriani il campione regionale invernale di Fossa Olimpica dell’Emilia – Romana. Lo specialista fiorentino svetta tra gli Eccellenza davanti a Manuel Casadio e Albino Del Baldo. In Prima categoria vince Ivan Rossi davanti a Sergio Giorgi e

Nicola Losi. Scudetti anche per Stefano Andreoli in Seconda, per Guglielmo Morini in Terza, per l’under 20 Pietro Bosi, per il Veterano Oliviero Ercolani e per il Master Augusto Pola. Tra le Società vince la Ghirlandina su Il Mulino e Conselice.

I l podio dell’Eccellenza

Il podio della Prima categoria

Il podio delle Società

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I l T IRO A VOLO 39

È Adriano Avveduto il campione regionale invernale degli Eccellenza di Fossa Olimpica della Sicilia orientale. Il fuoriclasse di Modica ha totalizzato 229 centri sulla base delle cinque migliori prove del circuito isolano di sette gare. Gaetano Licciardello ha totalizzato lo stesso punteggio ma si è dovuto accontentare del secondo posto in forza di un minor numero di massimi punteggi ottenuti nel circuito. Terzo posto tra gli Eccellenza orientali per Gianluca Viganò (226). In Prima categoria è campione Salvatore Dell’Aquia che totalizza un ottimo 231 e supera largamente Giuseppe Pappalardo (226) e Alessandro Scuderi (222). Tra i Seconda è Fortunato Lipari ad assicurarsi largamente il titolo invernale con 229 davanti al 218 di Orazio Finocchiaro e al 216 di Matteo Micali. Titolo di Terza categoria per Francesco Orlando che totalizza 206 centri e precede Giuseppe Sanfilippo e Giovanni Branciforte. Con Gabriella la Rocca leader solitaria della classifica femminile, è stato Vincenzo Triscari (192) a conquistare il titolo del settore giovanile davanti a Massimo Morabito e Salvatore Antonio Russo. Calogero Gibiino ha vinto tra i Veterani (217) davanti a Giuseppe Di Bella e Giuseppe Criscione, mentre tra i Master Vincenzo Scribano (185) ha svettato su Giacomo Bonasera e Carmelo Bonvicino. Con S. Demetrio al vertice della graduatoria già dalle ultime prove, sono stati i team

delle Società Genius e Castanea ad assicurarsi le piazze d’onore. Torretta, Marsala e Terrasini hanno invece occupato i primi tre gradini del podio delle Società della Sicilia occidentale. Il pieno successo del doppio circuito isolano invernale di Trap è sancito chiaramente dai numeri di partecipazione: è infatti di 289 la media dei tiratori che hanno partecipato alle sfide a livello generale, anche se ad un’analisi più accurata - riferisce il delegato regionale Fitav della Sicilia Giuseppe Di Giorgi sul sito ufficiale – risulta una sensibile prevalenza di presenze nel circuito orientale. Nel Campionato invernale dell’ovest della Sicilia è stato Massimo Cafiero a vincere tra gli Eccellenza davanti a Fabio Sollami e Paolo Putano. Rosolino “Roly” Giliberti è il migliore dei Prima categoria davanti a Paolo Vitale e Maurizio Annaloro, mentre in Seconda Filippo Giuseppe Correnti svetta su Calogero Anzalone e Ferdinando Asaro. Niccolò Falsitta vince in Terza categoria precedendo Tommaso Castronovo e Vincenzo Gennaro. Chiara Maria Nuccia Termini svetta tra le Ladies davanti a Sandra Spinnato e Simona Maria Blandino, mentre nel Settore giovanile vince Giuseppe Zammuto davanti a Gerlando Pilato e Rocco Bellavia. Giuseppe Raimondi è primo dei Veterani davanti a Domenico Lo Monaco e Andrea La Torre, mentre il migliore dei Master è stato Giovanni Sollami davanti a Pietro Anselmo e Teodoro Puccio.

AVVEDUTO E CAFIERO SONO I LEADERSi conclude con una media di 289 tiratori per prova il doppio circuito della maggiore regione italiana

QUI SICIL IA

Angelo Sgroi e Giuseppe Di Giorgi al lavoro durante le fasi finale del circuito siciliano

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40 marzo 2013 n.228

ATTI UFFICIALIAVVISO IMPORTANTE

Tutti gli atleti (agonisti ed amatori) che disputano gare, nel caso in cui debbano assumere farmaci, devono es-sere in possesso del modulo di trasmissione della “Dichiarazione di uso terapeutico di sostanze vietate o metodi proibiti”(DUT).La ““Dichiarazione di uso terapeutico di sostanze vietate o metodi proibiti”(DUT) deve essere spedita per Rac-comandata A/R all’Ufficio di Procura Antidoping del CONI (Stadio Olimpico, Curva Sud, Gate 23, Secondo piano, 00194 Roma):

• Per gli atleti non soggetti a TUE (Richiesta di Esenzione ai Fini Terapeutici), la DUT va inviata entro 7 giorni • lavorativi dalla data di sessione del prelievo ed è soggetta a revisione ed accettazione da parte dell’organismo deputato al controllo della documentazione; il mancato riconoscimento della reale necessità medica al tratta-mento indicato comporta l’attivazione di un procedimento disciplinare.

• Per Glucocorticosteroidi (Cortisonici) utilizzati per via non sistemica, la DUT va presentata nel momento in cui si inizia la somministrazione, sono interessati tutti gli Atleti compresi quelli inseriti nel Gruppo Registrato ai Fini dei Controlli (RTP).

Si ribadisce che gli atleti inseriti nell’RTP, nel caso in cui debbano assumere farmaci, devono compilare la TUE. Nel caso in cui il Comitato per l’Esenzione ai Fini Terapeutici”(CEFT) approvi la TUE, l’Atleta può cominciare il trattamento farmacologico soltanto dopo aver ricevuto la notifica di autorizzazione da parte del CEFT. Si fa eccezione per i casi in cui l’intervento farmacologico si configuri quale trattamento di emergenza indispensabile per le condizioni di salute dell’atleta; in questo caso l’autorizzazione può avere validità retroattiva.Per prendere visione del “Regolamento Antidoping” e la relativa modulistica, collegarsi sul sito federale www.fitav.it , cliccare sul link in basso. Una volta aperta la Home Page del sito www.coni.it , scorrere la colonna late-rale sinistra fino alla voce Antidoping e cliccarla.Si prega di prenderne visione e si raccomanda la massima cura e scrupolosità.Per qualsiasi ulteriore informazione, contattare il Medico Federale dr. Francesco Fazi 335333670 e l’Ufficio Antidoping FITAV al numero 06.45235213.

AVVISO A TUTTE LE SOCIETÀ

La Federazione per effettuare con sicurezza e velocemente i pagamenti a vario titolo alle Società Sportive ad essa affiliate deve utilizzare lo strumento del bonifico bancario. E’ quindi necessario che le Società inviino urgen-temente i propri dati bancari secondo il seguente schema registrandosi ai servizi web del sito www.fitav.it:

Denominazione Società

Intestatario del Conto Bancario

Istituto di Credito

Numero Conto Corrente ABI CAB CIN

IBAN

Inviando gli stessi via mail all’indirizzo [email protected] o via Fax al n. 06 3233791

Si preannuncia una primavera e un’estate ghiotta per gli appassionati di Skeet. Nasce infatti il Poker di Skeet: un circuito di quattro gare da 50 piattelli tutte dedicate alla

disciplina del Pull e del Mark. Le sedi saranno principalmente dislocate nel Lazio, con un’appendice finale tutta umbra. Si parte con la prima gara il 14 aprile a Valle Aniene. Si

prosegue poi con la manche di Bottaccia il 25 aprile che precede la gara di Civitavecchia del 2 giugno. Conclusione del circuito a Cascata delle Marmore il 28 luglio.

FEDERAZIONE

UN POKERPER GLI SKEETTISTI

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Potrà suonare più o meno così negli annali del tiro a volo quello che è accaduto pochi giorni fa all’Olympic Shooting Centre di Larnaca. Il Cyprus Grand Prix è stato infatti la prima vera passerella internazionale del 2013 con le nuove norme regolamentari. Ma se il regolamento è decisamente nuovo, è per molti aspetti tradizionale il responso che ha visto gli azzurri in posizioni di assoluta preminenza. Nella Fossa Olimpica la vittoria ha arriso a Erminio Frasca che, dopo essersi qualificato con 122/125, in semifinale ha confezionato 14 centri su 15 (peraltro con uno zero al primo lancio) e si è assicurato il diritto di disputare la finale per la medaglia d’oro con il russo Maxim Kosarev

(123/125 nelle serie di qualificazione e 14 in semifinale). Nella finalissima l’azzurro di Priverno l’ha poi spuntata per 14 a 13. Alla seconda finale – quella per la medaglia di bronzo – hanno avuto accesso Valerio Grazini e il russo Ivan Dovgal ed è stato il viterbese ad artigliare la medaglia per 12 a 10. Nella sfida cipriota gli azzurri di Albano Pera hanno anche collezionato un quinto posto con Daniele Resca e un settimo con Giovanni Pellielo, ma soprattutto hanno conquistato l’oro nella gara a squadre. Di pregio anche l’argento conquistato dal team azzurro del Double Trap composto da Davide Gasparini, Ferdinando Rossi e Valerio Vallifuoco alle spalle della Russia.

C’ERA UNA VOLTAA CIPRO

Erminio Frasca è statoil protagonista del Cyprus Grand Prix di Larnaca

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C’ERAUNA VOLTA

A CIPRO

I l Direttore Tecnico del Trap Albano Pera con gli azzurri Daniele Resca, Erminio Frasca, Valerio Grazini e Giovanni Pellielo

Erminio Frasca, Giovanni Pelielo e Daniele Resca premiati dal Segretario Generale dell’Issf Franz Schreiber

Erminio Frasca è statoil protagonista del Cyprus Grand Prix di Larnaca