Rivista Arti Marziali Cintura Nera 301 Dicembre 1 parte

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La rivista internazionale di Arti Marziali tradizionali, sport da combattimento e autodifesa. Download gratuito. Edizione Online 301 Dicembre - 1 parte Anno XXIV

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Se questo DVD non soddisfa questi requisiti e/o lacopertina non coincide con quella che vi mostriamoqui, si tratta di una copia pirata.

REF.: • DVD/FEH-1 REF.: • DVD/FEH-1

José Manuel Reyes Pérez, 7 ° Dan di Hapkido dallaFederazione Mondiale Hapkido (WHF) e membro delConsiglio di Amministrazione della stessa, DirettoreInternazionale per l'Europa Occidentale e Presidentedella Federación Española de Hapkido (FEH -

Federazione Spagnola di Hapkido), nel suo primoDVD, presenta un trattato completo sulle

tecniche che rendono veramente grandequesta tradizionale Arte Marziale

coreana, attraverso l'eredità che gliè stata trasmessa direttamentedal Maestro Kwang Sik Myung,10 ° Dan di Hapkido. Hapkido èl'arte dell'Auto-DifesaDinamica per eccellenza,che combina velocità efluidità, insieme con lapreparazione fisica, latecnica, la respirazione, lameditazione e lacoltivazione dell'energiainterna. Un'arte che copreuna varietà di tecniche cone senza armi e combinadifese e attacchi, comprese

le tecniche di gamba,ginocchio, pugno, gomito,

proiezioni e strangolamenti e,soprattutto, le tecniche di

lussazione. In questo lavoro, ilMaestro Reyes ci mostra gli esercizi

di respirazione Danjon Hop, gli attacchidi braccio Gonkiok Sul, le tecniche doppie e

triplici di gamba Jok Sul, l'auto-difesa Ho Shin Sul,le tecniche di attacco e difesa Dan Bong con bastonecorto, e la difesa contro coltello. Un lavoro completo suun'arte, Hapkido, o la via per armonizzare l'energia, lacui pratica aiuta a migliorare notevolmente la nostrasalute, sia fisica che mentale, offrendo ai praticantivitalità, energia, fiducia in se stessi, carattere epersonalità.

Budo international.comORDINALA A:

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ome dice un mio amico, ci sono dolori con i qualinon si negozia. Quello di denti è, senza nessundubbio, uno di quelli... Poco tempo fa,all’occasione, passai di nuovo per questofrangente e, siccome non c'è male che per bene

non venga, e il dolore è una questione essenziale dell'esistenza(e naturalmente del nostro tema Marziale), mi sembrò la cosapiù adeguata, filosofare su di esso in questo foro.

Ci sono pochi temi tanto inspiratori, come quello che citocca, perché sa farsi presente, senza lasciarci scelta diignorarlo. Dato che non potevo fuggire da simile circostanza,perché non cercare di tirar fuori qualcosa di positivo da essa?Ma che diamine! Che cosa può avere di positivo il dolore?

E’ lontana da me l'idea di certificare la natura dell’esperienzadel dolore come qualcosa di positivo. Non c’è dubbio che sitratta di un brutto affare che non piace a nessuno. Anche imasochisti che usano il dolore come strumento di eccitazione,lo fanno all'interno di parametri misurabili. Io credo che un maldi denti, non possa dare soddisfazione a nessuno, ma è certoche il dolore è la strada più rapida per sapere se siamo vivi.Davanti a simile dubbio, tutti ci pizzichiamo, perché il dolore ciriporta al qui e ora e se ne ride di qualsiasi elucubrazione opretesa rispetto alla nostra opinione sulla vita. Il dolore ci faumili, perché ci impicca con violenza, e perché ci ricordaquanto fragili siamo.

Il dolore fisico è una soglia di pressione; senza pressione diqualche tipo, non può esistere dolore. È questa pressione,quando continua, che accelera le molecole le quali si sfioranosempre di più rapidamente generando calore. Per questo, loscenario del dolore si accompagna all’infiammazione: in fiama(in fiamme), dal Latino "inflammatio", a sua voltainfiammazione, è una voce che proviene dal greco "empyresis"(da “in”, dentro, e "pyros", fuoco).

Il dolore nasce dalla pressione o accelerazione e questesono, alla fine, analoghe al calore nel corpo. Superata unasoglia, i nervi, che sono quelli che portano l’informazioneattraverso il corpo, mandano un messaggio al cervello, unavviso: Hei! Si sta cuocendo qualcosa! Il corpo invia la suasquadra di pompieri con l’acqua, per spegnere il “fuoco”, ecosì si produce l’edema che frequentemente accompagna leinfiammazioni.

La ripetizione o l’intensità sono le sue due armi principali.L’intensità per ovvie ragioni (il traumatismo) ma la ripetizionenon è da meno. La reiterazione di una postura o di unmovimento, carica di pressione un’area in modo tale che ildolore finisce per apparire. Perfino una carezza di piacere, seripetuta migliaia di volte, produrrà infiammazione e dolore.

La prima cosa che fa il dolore è fermarci di colpo. Il suo obbligocome messaggero, è di posporre tutto per affrontare il problema.

Il dolore è essenzialmente un meccanismo di avviso, una primalinea di difesa e, pertanto, ignorarlo non è una buona idea.

Spietato ed efficace, il dolore ci segnalerà un problema, diconseguenza, uccidere il messaggero non è la soluzione di unsaggio. Bisogna comprendere cos’è che l’ha generato permettergli giusto rimedio e, compiuto questo proposito, trattarlocon pertinenza. Ciononostante, soffrirlo di più, una volta che hacompiuto la sua funzione, è cosa da stupidi.

L’umanità ha selezionato ed elaborato con successo alcunedelle sostanze più forti e portentose della natura, per

sopprimerlo. Gli oppiacei si trovano tra i re di queste sostanze,e questo mi porta a ricordare il commento di un amico (extossicodipendente), che in una certa occasione mi confessò:

“L’essenziale del “cavallo” (gerg. eroina, N.d.T.) Alfredo, èche semplifica la tua vita. Tutto si riduce a bucarti o nonbucarti.. il resto non conta – (sic)”.

Curiosamente, il dolore, suo opposto complementare, agiscenello stesso modo! Semplifica la tua vita! Tutto si riduce a unasola questione... poter smettere di averlo! Il dolore, quandosufficientemente intenso, pospone tutto e sconvolge qualsiasilista di priorità.

Un amico dei servizi segreti (non dirò di quale paese perchémolti sono quelli che visitano queste pagine), mi confessò chesotto tortura non ci sono eroi... Questo succede solo nei film! Ilproblema è che l’informazione che può venir fuori da lì, non èsempre affidabile, perché uno è capace di confessare, senecessario, chi uccise Jimmy Hoffa e lo stesso Gesù Cristo,nella medesima seduta.

Esistono altri dolori, emozionali, spirituali, morali, ma, sianoessi indotti per assenza o per presenza, per eccesso o perdifetto, tutti, senza eccezione, trovano analogamente al dolorefisico, la loro causa primaria e ultima nella pressione. Autoesercitata o indotta, presente o estemporanea, la pressione ciporta nell’orto del dolore. Frutto di auto esigenze, difrustrazioni, di urgenze o di qualsiasi altra ragione, superatauna soglia, il dolore si presenta. Raggiungere la pace, allora, èun lavoro duro, perché i dolori dell’anima sono difficili datrattare, ma non impossibili.

Se il “corpo” dell’umanità sono i paesi del terzo mondo, lì,dominanti saranno i Dolori Fisici. E’ normale... una volta risoltol’essenziale, riempito lo stomaco e soddisfatte le funzioni dibase, uno si preoccupa di altre cose. Per questo, per i paesiche formano la “testa” dell’umanità, i dolori mentali o anemicisono la loro maggiore piaga.

In Occidente, in generale, i problemi mentali sonoun’epidemia sempre maggiore. I dati sono sorprendenti!Date un’occhiata alle statistiche del suicidio nel vostropaese, garantisco che rimarrete di stucco.Dall’Alzheimer, depressione o schizofrenia, allemalinconie multiple, nelle loro diverse gradazioni eintensità, i dolori dell’anima e della mente, sono lapiaga del XXI secolo. Non ci sono soluzioni, nérimedi facili per questo problema. Il dolore qui,come quello fisico, è un sintomo che bisognasoddisfare, un meccanismo di avviso;uccidere il messaggero, non risolverà. Lesostanze psicotrope hanno, in questo caso,la funzione degli oppiacei per il corpo, perònon possono essere un rimedio, bensì inibitoridel segnale.

L’uomo è cambiato, sì, però biologicamentenon siamo molto diversi dai primi “homo sapiens”.Quello che realmente è cambiato, è il suo scenario. Ilvivere fuori e di spalle alla natura, inseriti negli scenariartificiali della società moderna, ha cambiato le carte ele regole del gioco. La pressione di un ambienteesigente, è sempre maggiore; create o indotte, lenecessità, siano queste reali o immaginarie, si moltiplicano edobbiamo lottare con l’enorme pressione di tonnellate di

“Il dolore, quando non si converte in boia,è un gran maestro”. Concepción Arenal

“Ci sono dolori che uccidono, però ce ne sono di più crudeli,quelli che ci lasciano la vita, senza permettere mai di goderla”.

Antonie L. Apollinarie Fée

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Traduzione: Chiara Bertelli

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informazioni ogni giorno; senza il tempo perriflettere, abbiamo anche i creatori di opinioni,ovili ai quali accorrere, mangiatoie nelle qualimangiare e soprattutto, “offerte” da tutti ilati... di fronte a poche opzioni reali; “senzatempo” e senza direzione, inseriti in questolabirinto, la pressione campa a suo agio espezza lentamente migliaia di anime.

Il dolore non è il nemico, è il messaggero.Non dico che lo abbracciamoaffettuosamente, perché è tutta unaquestione di gradi e, credetemi, io almenonon posso farlo con il mal di denti, peròpossiamo ottenere la sufficiente lucidità persaperlo prendere come tale. Risolvere le causeultime della sua apparizione, è lavoro da dottorinell’arte di vivere; oggi più che mai, i verisacerdoti devono essere dotti in molte aree,dottori dell’anima e del corpo, per dare giustoriparo all’infinita diversità di situazioni, analogaquesta a quella di milioni di persone. Già recita ilvecchio detto, che non ci sono malattie ... bensìmalati. Cureremo noi stessi e, là dove nonarriviamo, chiediamo aiuto, perché non c’èdemerito nel farlo.

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Alfredo Tucci è Direttore Gerente di BUDO INTERNATIONAL PUBLISHING CO.e-mail: [email protected]

https://www.facebook.com/alfredo.tucci.5

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n quei tempi, Pendekar Victor De Thouars era un insegnante molto severo edisciplinato che richiedeva la formazione a tempo pieno e la dedizione totale.Solitamente l'allenamento era duro ed estenuante. Mi ricordo bene delladifferenza nell'allenamento nei cambi di livello con il jurus e Lankas come hoprogredito nel mio percorso marziale.

Una delle mie storie preferite con Pak Victor è stata una volta durante una festa deldrago. Eravamo su un piano di marmo e abbiamo iniziato a fare addestramento conarmi reali per dimostrare quanto efficace era l'arte praticata con coltelli veri. Gliattacchi erano reali, entrambi ci difendevamo con le armi vere in un evento dal vivo,improvvisato, nessuna prova precedente o sequenze di mosse, nè esercizi previsti,tutto reale e dinamico. Mi ricordo un'altra volta, in una mostra di Eurasia, in cui PakVictor ha deciso che 10 studenti mi avrebbero attaccato uno dopo l'altro, ed io hodifeso con controattacchi senza causare alcun danno, ma facendo un buon lavoro.Pak Victor è stato sempre molto attento ad insegnare e allenare i suoi allievi,

sfidandoli, provando i suoi limiti, e facendoli crescere. E la sfida cresceva più e piùfino a diventare qualcosa di travolgente. Non importava il vestito che indossassi, dove

Pencak Pukulan (Pentjak) Silat Serak

Il mio nome è Maha Guru Horacio Rodrigues, sonol'erede o il detentore della dinastia di Pendeker PakVictor De Thouars a Pukulan Pencak (Pentjak) SilatSerak. Questa discendenza mi è stata data daPendekar (Grande Maestro) Pak Vic circa sette annifa, quando lui è andato in pensione. Pendekar Victor DeThouars e suo fratello hanno portato quest'artedell'Indonesia negli Stati Uniti nel 1960.Ho iniziato a imparare Pukulan Pencak Silat Serak

con Pendekar Victor de Thouars in un tempo in cuil 'arte era ancora insegnata nel vecchio modotradizionale, il che significa che era molto difficile,esigente, e brutale per gli standard odierni. Abbiamopenetrato ogni singola struttura fino a quando non èstata pienamente compresa ed è diventata una parte dinoi.La nostra formazione ai livelli più alti è fatta con lame

real i , non con armi d'al luminio uti l izzatenell'allenamento per creare la sensazione di una lotta,ma un ver e proprio combattimento con il coltello.

Pencak Silat

I“L'arte per me è ungrande puzzle coninfiniti pezzi. Le

piattaforme, Lankas,jurus, armi, gli

esercizi latihan e ilpercorso marziale si

riuniscono perdiventare una

macchina da guerraincredibile.”

“Il mio obiettivocome Maha Guru edetentore della

dinastia di Pukulanpencak Silat Serak

dalla linea diPendekar Victor

De Thouars è quellodi essere in grado didiffondere l'arte intutto il mondo.”

“Attualmente sto insegnando la nostra lineadell'arte Pukulan Pencak

Silat Serak in tutti gli Stati Uniti, in Europa,

e ora la sto espandendo in Asia.“

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Arti Indonesiane

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ti trovassi, neppure che tu avessi appena mangiato e avessi la pancia piena.Cercava sempre di farti andare oltre i tuoi limiti e crescere. Di tanto in tanto tiravafuori un'arma per testare le tue abilità. Era un'insegnante molto serio e determinatoa ottenere il meglio di ciascuno di noi. Non essere mai soddisfatti dei nostri successie cercare di migliorare sempre di più.L'arte di Pencak Silat Serak Pukulan è vasto, con un programma con dieci fasi

d'allenamento che studiamo per la nostra formazione e in cui ci basiamo perinsegnare l'arte. Dividiamo l'arte e l'insegniamo in tre stadi diversi. Le fasi da 1 a 5sono dedicate a Mas Djoet, che è stato il primo allievo di Pak Serak. Mas Djoet eraparticolarmente conosciuto per essere più gentile e difensivo. Era un po' piùvecchio e cercò di non far del male a nessuno a meno che non fosse obbligato afarlo. Quindi, in questo primo periodo, più orientato verso il lato difensivo dell'arte,s'imparano jurus di mano, armi, jurus lanka Tiga, pantjar, sekurums e tendjekan. Inquesto periodo iniziamo l'insegnamento dei sambuts difensivi basilari, letecniche di controllo o finalizzazione, e i buangs o proiezioni e leve di presa, iprincipi e le applicazioni di ogni sezione.Dopo aver completato le fasi 1 a 5 delle strutture difensive, l'allievo

progredisce verso le fasi 6 e 7, dedicate a Mas Roen che è stato ilsecondo studente di Pa Serak. Mas Roen era più giovane, piùaggressivo e ha sviluppato la sua idea di sistemare le cose in fretta.Quindi questo livello di formazione è strettamente offensivo, o ciò chenoi chiamiamo serengan. I jurus sono espressi in modo diverso evengono utilizzati e applicati in modo offensivo. Le Lankas e panjars,nuovamente le strutture della mano, sambuts e le tecniche dicontrollo o finalizzazione sono molto distruttive, comprese le armi, leLankas o Kudas e il movimento. Il Gerankan è tutto offensivo ed èstato concepito per intrappolare gli avversari, attaccando il centrodella colonna vertebrale e i punti vitali, come l'avversario simuove o si difende contro l'attacco; l'idea qui è quella di totaleeliminazione o distruzione. Questo include anche molte dellearmi: pissau (coltello), pendang (spada), pantjang (bastone),tonkat (bastone corto), karambit e molte altre armi da taglio.Una volta pienamente comprese le fasi offensive 6 e 7 di

Mas Roens, iniziamo a insegnare le fasi 8 a 10, che sonodedicate al creatore dell'arte del Pa Serak. È il modo in cui ilPa Serak avrebbe usato i suoi jurus, Lankas, pantjar perang,e pantjar di guerra. Questi sono i più alti livelli e riguardanoquello che lui intendeva dire originariamente quando hacreato l'arte. Il modo in cui è riuscito a superare le suedisabilità fisiche congenite, con un piede torto e un bracciopiù corto dell'altro. Qui è dove lui ha concentrato tutta lasua capacità per creare un'arte che potevasconfiggere le altre arti che erano popolari almomento intorno a lui. Ha creato un'artedevastante dove le leve della fisica delcorpo, la base, gli angoli, le linee di forzae le proiezioni, l'anatomia del corpo, ichakra, i punti vitali, e le armi sono statiutilizzati e applicati.Io sto studiando profondamente i l

Pukulan Pentcak Silat Serak da 17 anni. Iprimi sette anni ero come un allievo interno.Arrivavo a scuola tra le 9 o le 10 del mattino e virestavo fino alle 21 o 22 della sera, per 5 o 6 giornila settimana, sotto la tutela di Pendekar Pak Victor DeThouars. Sono molto grato per tutto quello che ha condiviso apertamente con me. Ilmio Hormat va a lui per i suoi insegnamenti e la comprensione dell'arte. In Serak,tutto è caratterizzato dalla comprensione e l'apertura dell'arte al massimo della suacapacità di applicazione.Questo è quello che ho fatto negli ultimi 10 anni nei miei studi di Belajar Pukulan

Pencak Silat Serak. L'arte per me è un grande puzzle con infiniti pezzi. Lepiattaforme, Lankas, jurus, armi, gli esercizi latihan e il percorso marziale si

Pencak Silat

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incontrano in una macchina da guerra incredibile. Serak è così unico in quantorealmente amplifica qualsiasi stile di Arti Marziali o sistema che il praticante stafacendo, complementando le altre arti, e di per sé è incredibile. Io amo e rispetto tuttigli stili di Arti Marziali e sistemi.Il mio obiettivo come Maha Guru e detentore del lignaggio di Pukulan pencak Silat Serak

dalla linea di Pendekar Victor De Thouars è quello di essere in grado di diffondere l'arte intutto il mondo. Ho intenzione di condividere apertamente tutto quello che mi è stato dato,nonché la mia crescita personale da 17 anni di studi profondi e stabilire le necessarieconclusioni. Io insegno l'intero curriculum e il modo in cui viene utilizzato eapplicato nell'insegnamento e nel combattimento. Questo è ciò che voglio fareper continuare a diffondere l'arte alla gente, che onorino e amino l'artecome me e che mi aiutino a continuare questa ricerca, studiando ediventando insegnanti loro stessi. Ci sono tre livelli di guru nellanostra linea: Maha Guru è un grande maestro. Guru Muda è unguru in procinto di diventare un Maha Guru e si trova intorno allafase 7. Il livello Guru Pembantu si ottiene dopo avercompletato la fase 5 e inizia a lavorare nelle fasi Mas Roen.Io insegno apertamente e mai nascondo nulla ai miei

studenti. Hormat (onore) e adab (rispetto) sono lachiave di quello che cerco in uno studente affinché luisegua i l percorso di studio e la continuità dellignaggio. Io insegno in tutto il mondo con lasperanza di fare la mia parte, secondo quanto hopromesso al mio insegnante di diffondere l'arte econtinuare la linea che è stata portata qui dallafamiglia De Thouars. Non ho alcun interesseper la politica e rispetto tutti gli altri, in modoche tutti mi rispettino. Spero che questo vidia una chiara visione della mia arte diPukulan Pentcak Silat Serak, i mieiinsegnamenti, e il mio amore per l'arte.Attualmente sto insegnando la

nostra linea dell'arte Pukulan PencakSilat Serak in tutti gli Stati Uniti, inEuropa, e ora la sto espandendoin Asia. Ho intenzione di fardiventare quest’arteaccessibile a persone ditutto il mondo. Offriamo unprogramma di studicompleto con DVD diformazione e attrezzature e stiamo sviluppando leclassi future attraverso Skype. Per coloro che siano interessati a far parte della nostra

Pencak Silat

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famiglia, invito chiunque a patto che disponga di un genuino desideriod’imparare, abbia un buon cuore, e sia una brava persona.

La serie di video in due parti che è stata rilasciata si occupadelle piattaforme; colpi; avanzare colpendo; leve difinalizzazione; angoli di difesa contro più avversari;sambuts; takedowns; difese contro attacchi di massa;campi d'azione; come utilizzare il kuda e kuda kuda;cambiare il gioco di gambe senza perdere spazio; puntidi collegamento garisan; reindirizzamento; base-angolo-leva; come occupare lo spazio; comemantenere sempre la pressione costante sulla lineaper dominare e aprire la strada; controllare il risultato.Proiettare pressione in avanti nell'evitare o eludere un

attacco. Alcune delle posizioni da Lanka Tiga sonomostrate. Gli stessi principi con armi sono copertinel secondo DVD.Pukulan Pencak Silat Serak® è un sistema di

studio delle Arti Marziali portato dall'Indonesia agliStati Uniti d'America da Pak Victor De Thouars esuo fratello Paul nel 1960.

Serak è stata fondata da Pak Sera, un membrodell'enigmatica e antica tribù Sharmanic dellaBaduy. Il nostro fondatore non solo era diun'altezza inferiore a 5 piedi, ma aveva unpiede torto e un braccio più corto dall'altro.Pur avendo molteplici sfide fisiche, Pak Seradivenne uno degli artisti marziali piùcompleto all'inizio del 19 ° secolo.

Questa potente e sofisticata scienza èstata trasmessa tradizionalmente in

Arti Indonesiane

“Molti anni fa, Maha Guru Pak

Victor De Thouars hadeciso di aprire ilsistema e hatrasmesso il

lignaggio al suoerede Maha

Guru HoracioRodrigues.”

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Pencak Silat

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Arti Indonesiane

“Pukulan PencakSilat Serak® è unsistema di studiodelle Arti Marziali

portatodall'Indonesia agli

Stati Unitid'America da PakVictor De Thouars

e suo fratello Paul nel 1960.”

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segreto per molti anni e insegnata solo a quelli studenti selezionati che hanno dedicato molti anni di studio a unsottosistema. In questa dinastia abbiamo notevoli artisti marziali come Sijo Bruce Lee e Guru Dan Inosanto. Moltianni fa, Maha Guru Pak Victor De Thouars ha deciso di aprire il sistema e ha trasmesso il lignaggio al suo eredeMaha Guru Horacio Rodrigues.Oggi il sistema autentico Pukulan Pencak Silat Serak viene insegnato a tutti gli studenti sinceri della

Serak Internation Academy, nel 4634 Gage Ave Bell, California 90201 e tjabangs (Filiali)dell'Accademia in tutto il paese. Potete contattarmi all'indirizzo e-mail [email protected] maggiori informazioni, visitate il nostro sito: www.serak.org

Arti Indonesiane

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Kyusho reale: "Colpo al fegato"

Un colpo al fegato è un pugno, un calcio o una ginocchiata sul latodestro della gabbia toracica che traumatizza o danneggia il fegato. Laforza contundente sul fegato può essere insopportabilmente dolorosa, eun colpo particolarmente penetrante o allenato può mettere facilmenntefuori combattimento un avversario.

In situazioni di combattimento, i colpi al fegato causano spesso KOtecnico (TKO), non solo a causa dell'alto grado di dolore, ma anche dalleramificazioni più profonde sull'organo e altre strutture e funzionifisiologiche.

Un colpo al fegato può essere effettuato con entrambe le mani, conl'arma e la traiettoria corretta. Lo shock è grave e interferisce con lacorretta circolazione del sangue così come la funzionalità polmonare,come si vedrà nel video.

Evan Pantazi

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Kyusho Reale

“Durante l'impattoiniziale sul fegato,avvengono piccole

reazioni chimiche conciascun impulso nervoso

elettrico. Con unacommozione cerebrale

abbastanza forte, le reazioni chimiche

diventano sbilanciate, e loshock si sposta lungo la

rete del nervo vago.”

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ella famosa serie di"Hohan S?ken Notes",si legge:Effetti: Fatali - Nel

caso di Denko destro,dovuto alla stimolazione

dei polmoni dal forte impatto sul fegatoe agli organi nervosi, entrambi gli organipotrebbero risentirsi gravemente. Nelcaso della sinistra, la stimolazione aipolmoni e il cuore a causa del graveshock sullo stomaco e organi nervosi,può portare ad una possibile perdita.Allora vediamo come farlo e discutiamo

le conseguenze di questo attacco:Il "colpo" di solito è fatto da sotto e di

fronte sulla parte anteriore della nona edecima costole con una traiettoria versol'alto, verso la base della scapola. Ilcolpo attacca ed entra provocando unoshock nel fegato, la ghiandola / organomaggiore, e un importante centro dicircolazione del sangue. Questoprovoca la perdita di concentrazione e lafunzionalità motoria da parte di chi loriceve e può causare una sensazione diaffanno nella vittima come si restringe, ilche a sua volta influenza il diaframma(freddo, eh?). Questo colpo si eseguequando il corpo è esposto; l'attaccantepuò quindi lanciare un uppercut breve erigido al fegato, che di solito mette chi loriceve fuori combattimento in una solavolta. Questo può verificarsi anche sullato o dietro il corpo, pur essendo ilmiglior impatto l'attacco frontale.

Sentiamo ciò che sentechi lo riceve:"Di tutti questi attacchi al corpo, il

colpo al fegato è probabilmente il piùefficace e dannoso. Il fegato è l'organo-ghiandola più grande del corpo e

quando è colpito con esattezza diventaincredibilmente debole. I l dolore èimmediato, non si può respirare, e ilcorpo esperimenta un senso diabbandono, se pur mentalmente sivuole ancora combattere. L'effetto di uncolpo brutale al corpo è rapido e grave,ma diverso da un colpo alla testa.La cosa importante dei colpi alla testa

è che non fanno male. Francamente,quando si è colpiti in testa, si vedonostelle e il dolore non è necessariamenteaumentato. La mente non è giusta e nonsi può pensare con chiarezza. Solo piùtardi si sente che la testa fa male, conquel sacchetto di ghiaccio sulla fronte.Tutto questo chiacchierio sulladifferenza tra essere colpiti nel corpo edessere colpiti in testa mi ricorda diquando mi sono intossicato di tabaccoda masticare in terza media. La miamente era limpida, ma il mio corpo eracompletamente e assolutamentedisconnesso. Questo, a differenza diquando si beve e il corpo è scollegato.Quando si è ubriachi non si senteveramente il dolore che prova il nostrocorpo. Essere colpito alla testa èqualcosa di similare. È per questo che ilconteggio in piedi fino a otto nella Boxeè così controverso. I pugili non sentonorealmente i l dolore e se devono opossono continuare. Per tanto, si può provocare un dolore

forte attaccando il corpo in diversi modi,tutti efficaci e debilitanti, ma nessunopiù efficace di un colpo al fegato.Questo attacco richiede di colpiredirettamente il fegato, che si trova sullato destro del corpo, nella zona intornoalla nona e decima costola (detteflottanti). Caratteristicamente, questoattacco viene eseguito con una leggeraangolazione verso l'alto. I suoi effetti

sono rapidi e brutali, provocanoaffaticamento immediato, dolore acuto,e la perdita del respiro."

Allora, che cosa accaderealmente?Le lesioni contundenti al fegato o alla

milza possono includere uno strappo, untaglio, o un ematoma nell'organo. Questelesioni possono portare ad emorragieinterne a causa della rottura dell'organo(scoppio) o problemi dei vasi sanguigni.Inoltre, se l'attacco è abbastanza grave, ilnervo vago potrebbe essere influenzato,e mettere il corpo nella modalità di"spegnimento". I segni di questo tipo dishock includono; tachicardia (battitocardiaco), bassa pressione sanguigna,sudorazione fredda, nausea e pallore.Questo non è solo estremamentedoloroso, può anche tradursi in unacessazione del respiro, fatica immediata,sensazione di paralisi, o addirittura laperdita totale della coscienza.Il nervo vago (che significa "errante")

sono in realtà due nervi cranici che siestendono dal tronco encefalico, per tuttoil torace e la zona addominale. Sicollegano agli organi e ai sistemiintestinali. Il nervo vago trasmette e ricevesegnali dal corpo al cervello, sullo statodegli organi del corpo per rispondere diriflesso a stimoli o un trauma.Durante l'impatto iniziale sul fegato,

avvengono piccole reazioni chimichecon ciascun impulso nervoso elettrico.Con una commozione cerebraleabbastanza forte, le reazioni chimichediventano sbilanciate, e lo shock sisposta lungo la rete nervo vago. Inun'attivazione più grave, il nervo vagopuò causare simultaneamente unrisposta cardioinibitoria e

Evan Pantazi

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Kyusho Reale

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vasodepressiva. Si tratta di una rapida diminuzione dellafrequenza cardiaca e della pressione sanguigna, di solito conrisposta mista delle due, provocando infine lo svenimento e laperdita di coscienza.Gravi danni quali lo schiacciamento dei vasi sanguigni,

lacerazioni epatiche o strappi, possono causare emorragieinterne. Lo shock traumatico al nervo vago può causaredisfunzioni a lungo termine, come un battito cardiacoirregolare, difficoltà di deglutizione, disturbi nella respirazionee disordini digestivi.Le fratture costali sono anche una preoccupazione in

quanto le costole possono causare uno strappo o unaforatura, che devono essere curati immediatamente. Idanneggiamenti interni possono portare molti problemi disalute perfino alla morte. In breve, le note Hohan Sokenserano assolutamente corrette e un possibile attacco Dim Mak,nonché Kyusho.

Posizione:Il "Colpo al Fegato" può essere effettuato alla base delle

costole o appena sotto di esse, per avere migliori risultatipremete le costole fluttuanti contro il fegato prima di eseguirel'attacco. Attenzione in quanto ciò potrebbe causareperforazione, strappo o rottura del fegato stesso.

Attivazione:Colpo: Questo attacco è puntato direttamente alle costole

fluttuanti in un angolo verso l'alto. Ciò può causare forti crampie perdita del controllo muscolare dalla parte inferiore del corpo,causare nausea e spasmi del diaframma e indurre vertigini.

Reazione:Quando colpito correttamente, questo punto ha molti

effetti fisici su chi lo riceve:• Tutto il corpo si indebolisce• Ritiro rapido• Forte dolore (quando si usano le nocche)• Perdita della funzione fisica motoria • Perdita della capacità respiratoria• Perdita di pensiero coerente• Nausea• Può indurre rigurgito• Disturbi intestinali e digestivi• Può causare incoscienza con un colpo forte• Emorragia interna• Morte

Provoca la perdita temporanea del pensiero e delcontrollo della capacità motoria

Evan Pantazi

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Kyusho Reale

“Di tutti questi attacchi alcorpo, il colpo al fegato è

probabilmente il più efficace edannoso. Il fegato è

l'organo-ghiandola più grande delcorpo e quando è colpito con

esattezza diventa incredibilmentedebole. Il dolore è immediato,

non si può respirare, e il corpo prova un

senso diabbandono,

se purmentalmente si

vuole ancoracombattere.”

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Il Hwa Rang Do® e Bambini

DICHIARAZIONE MISSIONE DELLA HWA RANG DO® WORLD ASSOCIATIONUn patrimonio di Lealtà, d’instancabile Ricerca della Verità, del Rafforzamento della Vita, di Servizio all'Umanità.

Sappiamo che i bambini sono il nostro futuro. Essi sono in grado di impararequalsiasi tipo di materia nel più breve e più efficiente modo possibile. Aibambini piace esplorare tutto, a loro piace avere e fare delle cosebelle. Il più delle volte, loro scoprono le Arti Marziali come unesercizio divertente e quando trovano un vero e bravomaestro, fanno della loro pratica marziale un mezzoessenziale per la crescita.

Page 33: Rivista Arti Marziali Cintura Nera 301 Dicembre 1 parte

i sono molti studenti giovanissimi nella nostra Hwa RangDo® Association. L'insegnamento di Hwa Rang Do® sibasa su una forte disciplina, tuttavia le lezioni di Hwa RangDo® sono sempre divertenti per i bambini. Mediante lapratica del Hwa Rang Do®, loro possono imparare a

conquistare i propri obiettivi individualmente. Specialmente le cinture.Nessuno può ottenere il grado per loro; tutti devono superare gli esamida soli, senza aiuto. I test di cintura di Hwa Rang Do® sono molto difficiliper tutte le età e gradi: si tratta di una prova orale, scritta e pratica. L'etànon è importante nel Hwa Rang Do®, normalmente si inizia a studiarel'arte a due anni di età, come hanno fatto Do Joo Nim (Dr. Joo Bang Lee,10 ° Dan) e suo figlio Do Sa Nim (Taejoon Lee, 8 ° Dan). Tutti sono ingrado di ottenere risultati significativi. La cosa più importante è fare almeglio tutto quello che si può. Il punto principale in Hwa Rang Do® per ibambini è l'idea di sacrificarsi per raggiungere obiettivi bellissimi. Questaè anche la chiave per il successo dell’ Hwa Rang Do® con gli studentimarziali molto giovani.

L'autore: I l Tenente Colonnello della Polizia Militare Italiana(Carabinieri), Capo Istruttore di Hwa Rang Do® e Ingegnere MarcoMattiucci è anche il capo della Filiale Italiana della World Hwa Rang Do®Association e uno dei principali discepoli del Gran Maestro Taejoon Lee.

C

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"La cosa piùimportante è fare almeglio tutto quello

che si può.Il punto principale

dell’ Hwa Rang Do®per i bambini è l'idea

di sacrificarsi perraggiungere obiettivibellissimi. Questa è

anche la chiave per ilsuccesso dell’ HwaRang Do® con gli

studenti marziali piùgiovani."

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Tutti i DVD prodotti da Budo Internationalvengono identificati mediante un’etichettaolografica distintiva e realizzati in supporto DVD-5, formato MPEG-2 (mai VCD, DivX o simili).Allo stesso modo, sia le copertine che le serigrafierispettano i più rigidi standard di qualità.

Se questo DVD non soddisfa questi requisiti e/o lacopertina non coincide con quella che vi mostriamoqui, si tratta di una copia pirata.

REF.: • DVD/YANTI-1REF.: • DVD/YANTI-1

Il Maestro Shaolin Shi Yanti è un monaco della 34agenerazione del Tempio Shaolin Songshan e undiscepolo diretto del Venerabile Abate Shi Yong Xin.In questo suo primo lavoro per Budo International, cipresenta la Luohan Shibashou, una delle più

vecchie e più rappresentative formefondamentali di mano vuota del Tempio

di Shaolin. Secondo il libro "ShaolinQuan Pu", durante la dinastia Sui,i monaci guerrieri del Shaolinhanno sviluppato una serie dimovimenti semplici, scelti inbase al "18 statue Luohan",da cui il nome Luohan ShiBa Shou (18 mani diLuohan). Lo stile diquesto Taolu èparticolare e nei suoicontinui movimentipossono esserechiaramente vistecombinazioni dimovimenti reali e irreali, didifesa e di contrattacco, euna varietà di movimenti

nascosti. Le principalitecniche di mano in questo

Taolu sono quelle delle palme, el'apprendimento richiede grande

agilità e coordinazione, oltre che lapadronanza delle posizioni Xubu, Dingbu,

Gongbu e Mabu e le loro caratteristiche.

Budo international.comORDINALA A:

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Tutti i DVD prodotti da Budo Internationalvengono identificati mediante un’etichettaolografica distintiva e realizzati in supporto DVD-5, formato MPEG-2 (mai VCD, DivX o simili).Allo stesso modo, sia le copertine che le serigrafierispettano i più rigidi standard di qualità.

Se questo DVD non soddisfa questi requisiti e/o lacopertina non coincide con quella che vi mostriamoqui, si tratta di una copia pirata.

REF.: • KMISS-1REF.: • KMISS-1

In esclusiva per Budo International il DVD del Maestro MarcoMorabito sulla difesa personale con la presentazione inanteprima del Krav Maga Israeli Survial System. Con questaopera verranno illustrate le tecniche e il metodo alla base di

questo sistema in modo chiaro e trasparente. Nessunsegreto quindi, ma una colossale opera che vi

porterà nel vivo della difesa personaleisraeliana. Le tecniche sono illustrate in

modo da essere facilmentecomprensibili da tutti.Un’occasione davvero unica peravvicinarsi alla difesa personaleo per approfondire le proprieconoscenze sul tema.L’autore di quest’opera è unodei maggiori esponenti alivello mondiale di difesapersonale e conta al suoattivo diverse esperienze incampo militare e società disicurezza; pluripremiato indiverse nazioni, ospitato percorsi e seminari in tutto ilmondo è diventato unportavoce internazionale divari sistemi di combattimentocorpo a corpo e difesa

personale poco conosciuti maestremamente efficaci. Studiando

dal Giappone agli Stai Uniti,passando per Polonia, Spagna, Capo

Verde, Germania, Israele, Francia e Russia.Una continua ricerca nelle zone più remote del

mondo, come la Siberia e il deserto del Texas, senzamai fermarsi in una ricerca instancabile di acquisire nuoveconoscenze senza mai smettere di porsi domande. Il KravMaga Israeli Survial System non è una disciplina, uncomplesso di rigide regole ma un metodo, un processo incontinua e perenne evoluzione. Questo lo rende adattabile adogni situazione e circostanza, permeabile a qualsiasicambiamento, quindi in grado di fare tesoro dei propri erroricogliendo la propria esperienza come opportunità permigliorare.

Budo international.comORDINALA A:

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Perché Kyokushinkai?

"Non è così difficile capire che un Karateka con unpeso di 80 kg è più forte di un altro di 60 kg, nonchéuno di 100 kg è più forte di quello di 80. Un lottatoredi sumo è più forte di un Karateka. Inoltre, un toro è piùforte di un uomo, e un elefante è più forte di un toro...Ma l'uomo può uccidere un elefante, perché è piùintelligente ".

"Il fatto che un uomo più leggero sia in grado di dominareun altro più forte a causa del suo potere mentale e dellasua intelligenza, testimonia la forza e lo spirito delKyokushin, e dimostra che il Kyokushin è per tutti."

Shihan Kenji Midori (72 Kg = £ 158) ha vinto ilCampionato del Mondo nel Kyokushin 1991.

RAGIONI

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1. Il KYOKUSHINKAI KARATE è consideratoil più forte al mondo, quindi, se cerchiamo unarealtà maggiore nell'esecuzione delle tecniche,Kyokushinkai ha uno studio completo delcombattimento a contatto pieno, con tecniche digamba in tutto il corpo e la testa, tranne in puntivital i come la zona genitale o la colonnavertebrale, e tecniche di mano in tutto il corpotranne la testa.

Alcuni diranno: "Ma non si colpisce in facciacon i pugni..." Il Maestro Oyama ha rivoluzionatoil mondo della competizione negli anniCinquanta con il suo combattimento di fullcontact in tutto il corpo, compreso il viso, ma siè rivelato assolutamente impossibile evitarelesioni gravi, così, poiché Mas Oyama ha volutoun combattimento a contatto pieno, gli attacchial viso sono stati vietati, ma non il resto delletecniche, sempre senza protezione, perché èquello che fa la differenza.

Così, una delle ragioni per la scelta delKyokushinkai, come dice la traduzione, è laRICERCA DELLA VERITÀ.

2. SICUREZZA FISICA E MENTALE. Fisicanon solo in tutti i componenti che le Arti Marzialipossono darci: il miglioramento delle nostrequalità di base come la coordinazione, la

flessibilità, la psicomotricità, ecc, che rafforzanonotevolmente la nostra salute e condizione fisicae ci danno una grande capacità auto-difesa,qualcosa di innegabile perché essendo i lKyokushinkai un'Arte Marziale a pieno contatto,inutile dirlo, la sua risposta possibile è perfettaper la nostra difesa.

L'idoneità fisica è molto importante nelKyokushinkai e sono ampiamente note le suesessioni di allenamento fino all'esaurimento perottenere la forma fisica richiesta dalcombattimento a contatto pieno; questo tipo diallenamento è quello che collega il lato mentale,qualcosa di apprezzato da tutti i praticanti, checercano sempre di fare "un po' di più", un altropush-up, stare un po' più di tempo a colpire ilsacchetto di sabbia con la gamba o con il pugno,o quando ci si sente che non si riesce ad andareavanti mentre si fa i l combattimento, e i lcompagno d'allenamento esclama: Dai, vaavanti, puoi farlo!, cioè, CRESCITA PERSONALE.

Il Maestro Oyama ci ha lasciato uno slogan:"OSU NO SEISHIN", spirito di perseveranza,

Osu significa "resistere sotto pressione";implica la forza di volontà di resistere al limite, ècome una chiamata interiore per resistere ecombattere e quindi superare la debolezza dellacondizione umana.

Karate

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Così, una ragione per scegliere Kyokushinkai è CONOSCERE ESUPERARE TE STESSO.

3. Tanti praticanti nel mondo non possono essere sbagliati!Kyokushinkai è praticato da oltre 20 milioni di persone in 140paesi. Mentre il fondatore era ancora in vita, Kyokushinkai era lapiù grande organizzazione nei cinque Continenti, creata da unasola persona: il Maestro Matsutatsu Oyama. Quando ha stabilito ilsuo primo Dojo all'aperto, in Meijiro, nel 1956, solo nel primomese ha avuto 300 studenti; due anni dopo ha aperto il suoOyama Dojo, in una scuola di danza dietro l'Università di Rikkyo,in Ikebukuro - Tokyo, vicino all'Hombu attuale. Il KyokushinkaiKarate è insegnato ugualmente a tutti i ceti sociali, dalla purezzadel colore bianco di un Karategi, senza distinzione di razza,sesso, religione, ecc, dai più bassi strati sociali ai Re, attraversoun grande elenco di personaggi importanti: Sean Connery, RonaldReagan, Nelson Mandela, Jean Claude Van Damme, DolphLundgren, Vladimir Putin, evidenziando nel nostro paese il ReJuan Carlos I, che in gioventù ha praticato Kyokushinkai Karate inmodo "reale" fino al grado di secondo Dan, e detiene il gradoonorifico di 6 ° Dan, concesso dalla Kyokushinkaikan InternationalKarate Organization, di cui è stato per molti anni parte del GlobalAdvisory Board (Consiglio Consultivo Globale), insieme ad altrigrandi personaggi.

Così, una delle ragioni per la scelta di Kyokushinkai è che sitratta di un PRODOTTO (Arte Marziale) COMPROVATO eCONSACRATO.

4. CAMERATISMO. Certo, in molte attività, questo emerge informa di piccoli cerchi sociali che stabiliamo con i nostri colleghidi lavoro, compagni di sport, di hobby, famiglia, ecc,

Qui non potrebbe essere altrimenti, ma con un grande caricomarziale, con tratti di disciplina, sacrificio, altruismo, ecc, comeuno dei miei allievi direbbe, "puro marketing esperienziale", che sibasa su ciò che ci porta all'esperienza meravigliosa ed unica diallenarsi duramente, e l'eccellenza nel rapporto con i nostricompagni, "l'esperienza di uso", con i quali sperimentiamol'evoluzione della durezza, un sentimento che si riduce con ilpassare del tempo, in modo tale che, nonostante tutta la durezza,può essere eseguito da chiunque; mio caro allievo Santiago lochiama "marketing di attrazione".

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Per fortuna sono passati i giorni in cui le palestre di Arti Marziali erano frequentate solo da giovaniragazzi, oggi la gente inizia a praticare a qualsiasi età, in cerca di qualcosa che non può trovare inaltre attività.

Così, uno dei motivi per scegliere Kyokushinkai è TROVARE UN AMBIENTE SOCIALE ADATTO.

5. KUMITE, l'anima del Kyokushinkai. Il Maestro Oyama ha detto: "Non ci può essere alcunaprova senza combattimento reale. Senza una prova non c'è fiducia, e senza fiducia non c'èrispetto." Kyokushinkai è uno dei più recenti stili di Karate, anche se praticato in precedenza, è

Karate

RAGIONI

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stato ufficialmente istituito nel 1964. Ora, nel XXI secolo, è piùvivo che mai a causa della sua particolare visione delcombattimento, e può essere osservato direttamente da milioni dipersone grazie ai Social Network, che aumentano ancora di più lasua popolarità.

Oggi ci sono grandi professionisti del nostro sti le cheinsegnano Karate Kyokushinkai a oltre 20.000 studenti in Spagna,e preparano a loro volta grandi atleti per i diversi tornei locali,regionali,nazionali, internazionali o del mondo. Allo stato attuale,Kyokushinkai è immersa in un Movimento Olimpico, in modo cheil Karate possa essere considerato per l'inclusione nei prossimigiochi olimpici di Tokyo nel 2020.

Così, uno dei motivi per scegliere Kyokushinkai è il suoSVILUPPO COMPETITIVO AL MASSIMO LIVELLO.

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1. Combattente completo. Tutte le Arti Marzialisono buone da allenare e ciascuna ci porta i suoibenefici. Tuttavia, nessuna di esse separatamentepuò farti diventare un combattente migliore, tantomeno un combattente completo.

Le arti basate nelle techniche di scherma, tiinsegnano come colpire e come proteggerti, ma non

CINQUE RAGIONI PER SCEGLIERE MMA

A meno che foste stati in comaprofondo negl i ult imi 20 anni,sarebbe impossibile che non avestesentito parlare del Vale Tudo (nomevecchio e originale) o delle MMA(Mixed Martial Arts, i l nomecorrente ed evoluto), anche perché èil sistema alla moda e in maggioreespansione a livello mondiale.

Che io, il vostro umile servitore,introduttore dello sport nel mio paese,un ex-combattente e ora istruttore delsistema, voglia consigliarvi alcuneragioni per le quali questo sportdovrebbe essere scelto, potrebbeapparire alquanto sospetto. Ma inquesta situazione vi esporrò alcunimotivi oggettivi e legittimi al di là diogni sospetto, sul perché dovresteiniziare a praticare questo sistema.

MMA

RAGIONI

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ti insegnano lotta a terra o proiezioni, così come le arti digrappling ti insegnano a combattere con takedown etecniche di finalizzazione, ma non ti mostrano come colpiree proteggerti dai colpi.

Mi riferisco ovviamente alle arti nella loro forma pura eoriginale, non diluita con tecniche e concetti estrapolati daaltre arti.

2. Onore, rispetto e disciplina. Le MMA richiedonogrande disciplina, e non intendo le regole di etichettacomuni nelle arti tradizionali, come ad esempio l'ordine diingresso nel dojo, o l'inchino prima e dopo le lezioni. Se sivuole raggiungere un buon livello di MMA, si deve impararea coniugare la disciplina del corpo e della mente. Si deve

imparare a mangiare correttamente, dormire bene eallenarsi duramente; sembra facile, ma in realtà richiedegrande autocontrollo.

Che voi ci crediate o no, la maggior parte di noi atletiMMA non siamo interessati affatto a conflitti violenti oltre ilnostro sport, preferiamo la soluzione pacifica dei problemi,anche se questo è un denominatore comune a ogni serioartista marziale.

Solo quando si soffre e si vivono sulla propria pelle lesituazioni insopportabili affrontate da un combattente neisuoi allenamenti giornalieri, e si è a conoscenza del dannoche si può causare o ricevere, si sceglie sempre lasoluzione più pacifica.

Inoltre, possiamo essere certi che dopo tale allenamento

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MMA

RAGIONI

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faticoso, lo stress o la rabbia accumulata saranno volatifuori dalla finestra.

3. Allenamento fisico e mentale. Imparare MMA èsicuramente un grande esercizio fisico: Wrestling, Boxe eJiu Jitsu sono senza dubbio degli esercizi straordinari alivello cardiovascolare. È necessario sviluppare la più altacondizione fisica in modo da non essere esaurito durante ilcombattimento, il che significa raggiungere alti livelli diresistenza, flessibilità, forza... non credo che sia arrogantedire e riconoscere che fino ad oggi, il lottatore MMA èquello preparato in modo completo; i livelli più elevatirichiedono un condizionamento fisico uguale a quello diqualsiasi atleta olimpico.

Tuttavia, con lo sviluppo delle più alte capacità diconcentrazione e risposta, la vostra mente sarà ancherafforzata, e questo spingerà il vostro corpo al limite.

4: Lotta a livello sportivo. L’ MMA vi offrirà la scelta perfetta dipraticare semplicemente come un metodo di condizionamentofisico e anche vi darà la possibilità di combattere legalmente in unambiente controllato, oltre a ricaricare il vostro spirito con valori

come determinazione e coraggio. Dalle loro origini senza regolealla pratica moderna, i tornei di MMA, sempre sotto strettocontrollo medico, si svolgono in attacchi e pesi, come qualsiasialtro sport di contatto.

5. Autodifesa. Perché no? Lo so che alcuni noncondividono una tale dichiarazione provenendo da uno sportdi contatto, ma non dimentichiamo le sue origini; il fatto chela lotta senza regole diventasse uno sport, è stato il risultatodalla necessità di sopravvivenza di questa arte in quanto tale,rendendola più civile, come era successo in precedenza conil vecchio Ju Jutsu giapponese, che è stato convertito inJudo, e più tardi divenne uno sport. In breve, è stato reso piùcommerciale. Essendo uno sport, più persone possonopraticarlo, e "più praticanti" significa "più soldi".

Andate a cercare qualche istruttore che conosca le originie le antiche tecniche del Vale Tudo. I cosiddetti maestridella "vecchia scuola", sicuramente vi insegneranno adifendervi per le complicate strade del mondo.

Buona fortuna con l'elezione, un saluto a tutti nel miocerchio e alla casa che mi ha fatto essere conosciuto.OSS!

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Krav Maga è un’Arte Marziale israeliana per l'au-todifesa, creata dal Signore Imi Lichtenfeld allafine degli anni '60. Dal nostro punto di vista comeautori, il problema non è quello di presentare cin-que ragioni per cui scegliere Krav Maga comel'Arte Marziale preferita. La difficoltà è quella discegliere solo cinque su centinaia di vantaggi,tutti ugualmente importanti, che il Krav Magaoffre ai suoi praticanti.

1. Quando Imi ha presentato la sua Arte Marziale al mondo per laprima volta nel 1971, il Krav Maga è stato (ed è tuttora) l'unicadisciplina marziale interamente dedicata all'autodifesa, senza gare,movimenti coreografici, dispositivi di protezione, ecc. Solo quando siimpara e si conosce la via di Imi, si è in grado di capire la grandedifferenza tra un'Arte Marziale e un'Arte Marziale di autodifesa.

2. Krav Maga è l'unica Arte Marziale che dà soluzioni per ognipossibile situazione di violenza in strada. È indifferente se il tuo nemicoti attacca a mani vuote o armato di bastone, coltello, pistola oqualsiasi altro tipo di arma simile. Non dimentichiamo che Imi è statoper 20 anni Capo Istruttore di Autodifesa dell'esercito israeliano e hausato tutta la sua esperienza quando ha creato il Krav Maga.

3. Il metodo di Imi di insegnare autodifesa, si basa sul principio cheprima si deve imparare come applicare un determinato attacco nellaforma più veloce, più efficiente e più letale, e solo dopo si impara adifendersi contro un'aggressione così mortale. Non è facile trattarecon la violenza vera e propria per la strada, e dobbiamo imparare inquesto modo.

RAGIONI

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RAGIONI

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4. Il Krav Maga è un arte marziale nel senso tradizionale estretto della parola. Naturalmente, in questo breve articolonon è possibile spiegare la via intera di Imi, per capire il KravMaga è necessario praticare con un buon insegnante. Macome un sistema marziale completo e non solo una raccoltacasuale di movimenti con le mani e le gambe, il Krav-Maga èadatto a tutti coloro che vogliano conoscere, sentire ecomprendere ciò che è una vera Arte Marziale. Quindi, si puòpraticare il Krav Maga al fine di migliorare le proprie capacitàmentali e fisiche senza enfatizzare la parte dell'autodifesa, osi può imparare un'Arte Marziale e allo stesso tempo trarrel'ulteriore vantaggio di avere una conoscenza completa dellalegittima difesa.

5. Nel 1977, Imi e il suo allievo Yaron Lichtenstein,fondarono una scuola di Krav Maga, Bukan ("Sala delGuerriero"). Lo scopo della scuola fin dall'inizio era quello dimantenere, conservare e insegnare il modo originale di Imi. Lascuola ha oggi centinaia di insegnanti in tutta Europa, conmigliaia di studenti dedicati e seguaci di questa meravigliosaArte Marziale. La Scuola è la garanzia che hanno gli studentiche quello che stanno imparando è il modo originale di KravMaga, esattamente come è stato insegnato in Israele.L'altissimo livello di formazione e la professionalità del Bukanè di per sé un motivo per venire a imparare Krav Maga.

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Film e Arti Marziali

Don “The Dragon”Wilson ha partecipatoad oggi a quasi 33 filmd’azione, cominciando conil leggendario “Bloodfist”nel 1989, fino al suo filmpiù recente, che non è statoancora lanciato in Europa,intitolato “The last sentinel”. I film di Wilson, paragonati a

quelli di altre stelle delle ArtiMarziali come Chuck Norris eJean Claude Damme,emergono soprattuttoper la sua filosofia abasso budget, ragioneper la quale adHollywood il “Drago” èconosciuto come “Ilre dei film d’azione diserie B”. La maggior parte

dei film di Wilsonsono stati giratiappena in un

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Film e Arti Marziali

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paio di mesi, con un budget didue o tre milioni di dollari,cifra che nell ' industria delcinema statunitense èpraticamente un nonnulla. Malgrado nessuno dei film di

Wilson sia spettacolare, i l“Drago” piace molto all'industriadi Hollywood che continua afinanziarlo per la sempliceragione che tutti i suoi filmhanno prodotto entrate negliStati Uniti che vanno dai 4 ai6 milioni di dollari. Benché in Occidente i film

di Wilson riescanoraramente ad emergere nelgrande schermo, mietonoimportanti successi nelmercato del home video, dovei suoi film normalmente sisituano sempre tra i primi 5posti, il che spiega i suoiquasi 20 anni di successo.

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fi lm di Don Wilson possono dividersigrosso modo in tre categorie: quelli chehanno un filo tematico centrato sullaKickboxing (le serie di “Bloodfist” e “Ringof Fire”, ecc…), i film di fantascienzafuturisti (“Future Kick”, “Cyber tracker”,

“Sci-Fighter”, ecc.) ed i film d’azione ingenerale, la maggior parte con unargomento poliziesco o mil itare

(“Inferno”, “Assault at Ground Zero”,“Al limite della legge”, “Crooked”,

ecc…). È vero che Don Wilson non è il miglior

attore del mondo e che, in realtà, i suoiruoli non convincono quasi mai né

emergono per la loro credibilità. Dal mio punto di vista, Don Wilson è

stato durante tutta la sua carriera unprofessionista della Kickboxing che ammiro

enormemente, ma anche un buon attoredilettante.

Tutto ciò poco importa se i calci del “Drago”nel grande schermo continuano ad emozionare

i suoi ammiratori. La passione di Don è stata e continuerà ad

essere la Kickboxing e durante tutta la sua

carriera non ha mai messo da parte la lotta, cosache è diventata evidente le due volte che èritornato sui quadrilateri.

La prima volta fu il 14 maggio del 1999 aBoston, in un galà di lotta chiamato “MassDestruction”, nella quale sconfisse Dicky Kimberper KO nel combattimento per il titolo mondialedell'ISKA.

In quello stesso incontro c’erano il leggendariocampione mondiale australiano Stan Longinidis“The man” ed il re del Full Contact Rick Roufus“The motor”.

La seconda volta fu nell’MGM Grand, a LasVegas, i l 17 marzo del 2000, in un grandespettacolo nel quale Don sconfisse DeweyCooper, ottenendo un'altra volta i l t itolodell'ISKA.

Altri grandi nomi presenti in quell’incontrofurono Jerome Lebanner, Perry Úbeda, SaKmongkol e Mourad Sari.

Nel 2004 ci furono delle voci che sostenevanoche Don si stesse preparando per tornare sulquadrilatero a Kiev, Ucraina, per un grande galàdell'ISKA, ma alla fine non accadde.

Al contrario del resto delle stelle dei film di ArtiMarziali (ad eccezione di Chuck Norris), Don

Film e Arti Marziali

I

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Wilson era già un nome conosciuto alivello mondiale nei ring di Kickboxing,prima di diventare un attore.

Per quell i che non conosconol’incredibile carriera di Don nella lotta,dirò semplicemente che ha vinto 11titoli mondiali in tre categorie di pesoed in sei organizzazioni differenti.

Diamo un'occhiata ai maggiorisuccessi di Don sul quadrilatero: “IlDrago” salì per la prima volta su unring nel dicembre del 1974, in unmomento in cui la Kickboxing(chiamata poi “Full Contact”) stavafacendo i suoi primi passi inOccidente.

Nel 1979 diventa campione degliStati Uniti, nel primo incontro diKickboxing teletrasmesso per i lcanale sport ESPN.

Nel 1980, ancora imbattuto, Dondiventa campione del mondo dellaWKA, la federazione leader diKickboxing dell'epoca.

Sempre alla ricerca di nuove sfide esuperando costantemente i suoi limiti,Wilson (assieme al leggendario BennyUrquidez “i l motore”) fu i l primolottatore di Kickboxing che osòaffrontare i grandi nomi d’Oriente, conil loro gioco e nel loro territorio.

Nel 1981 Don vinse per KO in ungrande combattimento a Tokyo,trasformandosi di punto in bianco inun fenomeno in Giappone (forseanche in parte per il suo aspetto e lesue origini: la madre di Don è infattigiapponese).

Gli anni seguenti, Don affronta evince tutti i nomi che continuano ademergere in Oriente, guadagnandosicosì l'immagine di stella del ring inGiappone e ad Hong Kong, dove

sconfigge, tra gli altri, il campione delLumpini, Panja Sornoi.

Don osò persino mettersi nellabocca del lupo, affrontando esconfiggendo a Bangkok, Samart, ilcampione di Thai.

Per capire i l contesto, nondobbiamo dimenticare che parliamodegli inizi degli anni ottanta, unmomento in cui il resto della comunitàdella Kickboxing negli Stati Uniti,Europa ed Australia praticavaunicamente il Full Contact (con calcisolo al di sopra della cintura).

Come risultato, nella sua epoca,alcuni dei momenti più spettacolari diDon sul quadrilatero ebbero luogo incombattimenti col regolamento delFull Contact, come la battaglia epicache realizzò contro il campione delmondo di peso Dennos Alexio, nelMarzo del 1984, quando Don vinse aipunti.

Un'altra battaglia storica fu la lottadi Wilson nel Dicembre del 1984,contro i l leggendario “uomo dighiaccio” Jean-Yves Theriault.

L'incontro che si realizzò nellacittà canadese di Montreal,r imase in una situazione dipareggio per 12 assalti diun'intensità trepidante. Tuttavia,molti degli spettatori imparzialipresenti attorno al quadrilatero,affermano che Wilson avrebbemeritato di vincere quelcombattimento.

Nel 1987, per una lotta colregolamento della Kickboxing,Don mise KO Branco Cikatic (ilprimo campione del Gran PremioK-1 nel 1993) e guadagnò la cifrarecord di 60.000 dollari, i l

maggiore premio fino ad alloraottenuto nella Kickboxing.

Assai pochi sanno che Don è unpioniere delle MMA: affrontò ArtJimmerson, pugile professionistaall’11º posto nel ranking nel 1987, chemise KO dopo pochi assalti con deicalci bassi infallibili.

Pressato dai suoi impegnicinematografici, Wilson appese per laprima volta i guanti al chiodo nel1991, stabilendo un recordprofessionistico di 69 incontri, consolamente cinque sconfitte e 46vittorie per KO.

Fu il suo amico Chuck Norris che glisuggerì nel 1988 di trasferirsi adHollywood e di provare fortuna comeattore.

Seguendo il consiglio di Chuck,Don non ci mise molto a trovare unagente e presto fece piccole parti, maoltre a queste non gli offrivano nientedi meglio e la sua carrieracinematografica sembrava destinataal fallimento.

“Pressato dai suoi impegni cinematografici, Wilson appese per la prima volta i guanti al chiodo nel

1991, stabilendo un record professionistico di 69 incontri, con solamente cinque sconfitte

e 46 vittorie per KO.”

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Sul punto di gettare la spugna, la fortuna di Don cambiòquando i l famoso produttore di f i lm di serie B diHollywood, Roger Corman, lesse qualcosa sul “Drago” inuna rivista di Arti Marziali.

Il film di Jean Claude Van Damme, “Senza esclusione dicolpi” (“Bloodsport”) era stato appena lanciato, stavaavendo molto successo e Coreman cercava la maniera difare un film simile, intitolato “Bloodfist”.

Impressionato dalla fama di Wilson, il produttore glichiese di fare una prova di immagine e subito gli fecefirmare un contratto per fare tre film.

Il resto della storia è che “Bloodfist” venne giratosolamente in 15 giorni, con un budget totale di 300.000dollari, compreso il cachet di Wilson di 30.000 dollari.

Il primo anno, solamente negli Stati Uniti, il film riscossequasi 2 milioni di dollari ed in tutto il mondo riuscì a fare unbottino di più di 10.000.000 di dollari.

Benché “Bloodfist” non possa essereconsiderato un gioiello del cinema, era natauna nuova stella e gli sponsor da Hollywooddiedero luce verde alla carrieracinematografica di Don Wilson.

Nella minimalista trama di “Bloodfist”, Doninterpreta il ruolo del campione di Kickboxingritirato Jake Rye, che si reca nelle Filippinedove suo fratello partecipa ad un torneointernazionale di Kickboxing.

Jake presto scopre che gli incontri sonoillegali e, quel che è peggio, che suo fratello èstato assassinato durante il torneo.

Deciso a vendicare la morte di suo fratello ea fare giustizia con i criminali, Rye partecipa alsuccessivo torneo.

Uno dei punti forti del f i lm è lapartecipazione del leggendario campione delmondo olandese Rob Kaman e dell'ultimo “Mr.Taeboo/Bootcamp” Bil ly Blanks, comeavversari di Wilson.

Film e Arti Marziali

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Seguendo il successo economico di Bloodfist, presto sirealizzò una seconda parte che venne lanciata nell’Ottobredel 1990, col titolo di “Bloodfist II”.

Bloodfist II, di sicuro migliore del suo predecessore,ricevette buone critiche da “Variety”, la rivista statunitensedi attualità del Cinema.

La trama: Il lottatore di Kickboxing Jake Rye uccideaccidentalmente sul quadrilatero il suo avversario duranteun combattimento.

Tormentato dai rimorsi e dal senso di colpa, Rye decidedi appendere al chiodo i guanti.

Tuttavia, le cose cambiano quando scopre di non esserestato lui il responsabile della morte del suo avversario,bensì il suo assistente che aveva drogato il suo avversariocon un potente narcotico.

Dopo una serie di situazioni, Jake finisce in un'isola doveil terribile “Su” organizza un torneo con lotte all’ultimosangue (vedasi “I tre dell’Operazione Drago”).

“Su” è la mente criminale che si nasconde dietro ilpoderoso narcotico che somministra ai suoi lottatori ma,come ci si può aspettare, Jake Rye coglie l'occasione epone fine a tutti i cattivi.

Il famoso campione del mondo Maurice Smith (inun'occasione avversario di Wilson sul quadrilatero inGiappone) partecipa al f i lm, così come l'ex-pugileprofessionista e campione del mondo James Waring.

Negli anni seguenti Don girerà 8 film oltre a “Bloodfist”,benché nessuno di essi abbia avuto il successo dellaseconda parte di quest’ultimo che, come pensano alcuni,è stato uno dei migliori di Wilson.

Nel 1991 gira il suo primo film di fantascienza, chiamato“Future Kick”, un genere che poi “Il Drago” utilizzerà molte volte.

La storia si svolge a Los Angeles versione futurista ed èovvio che copi l'atmosfera di “Bladerunner”. Wilsoninterpreta un cacciatore di criminali modificatogeneticamente.

“La passione di Don è stata e continuerà ad essere laKickboxing e durante tutta la sua carriera non ha maimesso da parte la lotta, cosa che è diventata evidente

le due volte che è ritornato sui quadrilateri.”

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Quell'anno, pressato da Corman a dedicarsi al 100%al cinema, Don accetta - benché non senza riserve - diappendere i guanti al chiodo.

Tuttavia, contemporaneamente “Il Drago” realizza unnuovo film sul gioco della lotta, chiamato “Ring of Fire”,in un certo senso consolando così le migliaia diammiratori della Kickboxing delusi dal suo ritiro.

Il film si svolge nella Chinatown di Los Angeles, dovele squadre rivali di Kickboxing cinese ed americano siaffrontano.

Don Wilson, come al solito, è i l campione diKickboxing ritirato che, per circostanze familiari, si vedeobbligato a ritornare sul quadrilatero.

Uno dei lottatori in questo film è il campione mondialeaustraliano Stan Longinidis “The man” che viveva negli StatiUniti in quel momento e si allenava con Benny Urquidez.

Dopo tre film di successo nel suo albo d'oro, iproduttori di Hollywood proposero di aumentare ilcachet di Wilson a 300.000 dollari a film.

Tuttavia, “Il Drago” aveva altri piani e si offrì a suavolta come co-produttore dei suoi film, assumendo ilr ischio economico che questo implicava, maassicurandosi la partecipazione nelle decisioni dei filmche avrebbe fatto a partire da quel momento.

Nel 1992 Don comincia una serie di film di arti marzialipure, come “Bloodfist 3”, “Black Belt” e “Bloodfist 4”,dove è evidente lo stretto legame che lo unisce ancoraalla comunità della Kickboxing.

I ruoli secondari di questi film li interpretano lottatorid’elite di quell'epoca, come il campione mondiale dei

pesi Massimi dell'ISKA, il “Cattivo” Brad Hefton, ilcampione mondiale dei pesi Leggeri della WKA, GaryBlanck, ed il campione di Karate Shotokan, Tim Baker.

Durante tutta la sua carriera cinematografica, Wilsoncontinuerà a contare su compagni di Arti Marziali neisuoi film, soprattutto in varie occasioni sul campionemondiale Pete Cunningham “piedi di zucchero”.

L'anno seguente, nel 1993, il campione di Kickboxingritirato Johnny Wu, ritorna con “Ring of Fire 2”, nelquale una banda commette l'errore di rapire la suafidanzata, e viene lanciato anche “Out for Blood”, ilprimo film d’azione di Wilson non basato sulle ArtiMarziali, nel quale interpreta un avvocato pacifico chediventa violento per vendicare l'assassinio di sua mogliecon l'intervento di alcuni trafficanti di droga.

Nel 1994 Don gira quello che sembra essere il suofilm preferito: “Ring of Fire 3” (chiamato anche “LionStrike”), nel quale partecipa anche alla stesura delcopione e nel quale lavora anche suo figlio Jonathan.

Altri classici famosi di Wilson, a parte le serie di“Bloodfist” e “Ring of Fire”, sono: “Out for blood”(1993); “Cybertracker” (1994) con Richard Norton; ilf i lm di terrore “Night Hunter” (1995); “Missionesuicida” (1997) con Fred Williamson; “Inferno” (1998)e “Redemption” (2002), nel quale Don condivide ilruolo da protagonista con Richard Norton e CyntiaRothrock; “Sci-Fighter” (2004), anch’esso conCynthia Rothrock; “Crooked” (2005) con OliverGrunner e Fred Wi l l iamson ed inf ine “The lastSentinel” (2007).

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Nei laboratori del WTU, lavoriamo con iseguenti strumenti:

13 + 1 movimenti singoli, che sono divisi in gruppi:

WTU FIGHT (LOTTA):Siu Nim Tau (SNT) - Nove modiChum Kiu (CK) - Quattro ondeMannichino di legno - Doppia onda Biu Tse (BT) - TwisterBastone Lungo - Lavoro di punto Coltello Doppio - Doppio twister

WTU GUILD (CORPORAZIONE):Lama - Modo con un'arma2 Assi & Martelli 2 - Modo con 2 armiBastone e Lancia - Onde di armiSpada - Twister di arma4 modi di armi - Doppia onda e doppio Twister con le armi

WTU HEAKTH (SALUTE):Serpente di Fuoco - OndeAli dell'Aquila - SpiraliBARAKA - Lavoro del Chi

Inoltre insegniamo attraverso il lavoro in coppia, che è statosuddiviso in sequenze.

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Con queste insegniamo:1. 7 + 2 QualitàArmonizzando le qualità possiamo condurre ogni persona in base alla sua

struttura (anatomia) e tendenze naturali.2. 3 principi di azione + 4 InterazioniQueste sono "le coordinate" con cui esploriamo questa nuova struttura naturale.3. 2 Concetti di combattimentoAttraverso di loro, cominciamo a toccare le funzioni naturali inerenti della nostra

natura.

Facciamo muovere le persone!

Salve!

WT Universe

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Il Weng Chun Kung Fu dalle sue origini

A Hong Kong, il Weng Chun Kung Fudivenne particolarmente noto attraversol 'accademia di r icerca Dai Duk Lan,fondata dal mio insegnante, i l GranMaestro Wai Yan. Tutti i grandi maestri diWeng Chun hanno usato l’accademia perriunirsi, per al lenarsi insieme e perpreservare e trasmettere quest'arte.Tuttavia, non ci sono stati eventuali scambicon la Cina continentale, dove ha avutoorigine i l Weng Chun e si è diffusosoprattutto tramite la città Fatshan nel suddella Cina. Comunque, il divieto di praticareKung Fu durante la rivoluzione culturale in Cinadopo la seconda guerra mondiale ha reso

impossibile qualsiasi contatto trale famiglie di Weng Chun a HongKong e Cina. A Hong Kung, imaestri di Weng Chun hanno

anche temuto possibil iazioni penali da partedelle autorità, e perquesto motivo,l'aspetto esternodell'accademia DaiDuk Lan per moltianni è r imastoquello di una f f o l l a t om e r c a t oalimentare.

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cco perché il fatto di far visita alle famiglie Weng Chun in Cina significavaqualcosa di molto speciale per me, per saperne di più su quest'arte eimparare direttamente dalle sue fonti. A partire dagli anni Ottanta hoviaggiato regolarmente da Hong Kong alla vicina Canton, e da lì hocontinuato il mio viaggio fino a Fatshan. In quel momento, il Gran MaestroPang Nam era il rappresentante più noto di Weng Chun nell'area, e quando

ho visitato lui e la sua famiglia, sono stato sopraffatto dal suo grande calore, perché finoad allora, io avevo sperimentato qualcosa di simile soltanto presso i yogi e i lamabuddisti.Già all'ingresso di casa sua, ho trovato un manichino di legno nel corridoio.

Grandmaster Pang Nam riconobbe immediatamente che, come me, era un maniaco delKung Fu, e subito mi ha spiegato come funzionava la costruzione. In contrasto con imanichini parete utilizzati dai nostri Maestri di Hong Kong,gli uomini di legno qui sono bloccati nel terreno, il chepermette al

praticante diallenarsi e rimanere

dietro la schiena diun avversario, un

concetto moltoimportante nel Weng Chun.Immediatamente ho voluto

praticare con il manichino di legnoe fare domande, ma prima di tutto lui mi ha

invitato alla sua sala d'allenamento, nel pianosottostante, dove i suoi figli ed allievi erano in attesa edove c'era un'altro manichino di legno in mezzo allastanza. Tutti i suoi fogli hanno mostrato le tecniche almanichino di legno, e lui mi ha spiegato leapplicazioni di combattimento individuale, e comesviluppare le diverse potenzialità. Il Gran MaestroPang Nam aveva inizialmente appreso ShaolinHung Gar del sud tra il 1934 e il 1947, e poi WingChun dal Gran Maestro Chiu Chau e Weng Chun

Weng Chun

E

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dal Gran Maestro Lai Hip-Chi, e queste influenze eranochiaramente riconoscibili nella sua forma nel manichino di legno.In quel momento, lo studente senior del Gran Maestro Pag

Nam mi ha invitato a fare un po' di combattimento Chi Sao conlui. Lui fu sorpreso di incontrare un praticante di Kung Fu diHong Kong che fosse stato in grado di resistere i suoi attacchidi spingere e tirare nel Chi Sao, giacché lui era abituato avincere facilmente i praticanti di Hong Kong, che in genere nonsi preoccupano abbastanza del loro equilibrio e dipendonotroppo dal colpire. Ma io ero ben preparato e ci siamo godutiuna bella lotta con l'allievo istruttore. Poi il Gran Maestro haparlato della struttura del suo programma di Chi Sao. Ho trovatoil suo "At Yiu Chi Sao" particolarmente emozionante."At Yiu" può essere tradotto come "premere l'anca" e "Chi

Sao" come "mani appiccicose". In questa particolare forma diChi Sao, entrambi i particanti si aggrappano alle braccia, perimparare in questo modo a rilevare e sviluppare i diversi effettidella forza, come la trazione, premere e ruotare in direzionidiverse, e il modo da squilibrare l'avversario e proiettarlo allostesso tempo. Poi lui mi ha spiegato le sue strategie dicombattimento chiamate Chi (appiccicare), Mo (al tatto), Dong

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(bilanciarsi) e Lip (schiacciare). In risposta alla mia domanda dicome combattere a lunga distanza, mi ha preparato unaltro combattimento come sparring con Wong AhKeung, un allievo molto abile. Io l'ho attaccato condiversi calci e pugni, mentre lui faceva un usointelligente del combattimento a distanza. Luichiudeva la distanza con un rapido gioco di gambee un combattimento corpo a corpo di pugnorovesciato coperto ed è entrato, poi ha cercato disbilanciarmi con veloci pugni a catena. Questo miha ricordato molto il nostro programma WengChun, e ho ricevuto molti suggerimenti da partedello studente principale, che rappresenta anche ilGran Maestro Pang Nam e la sua famiglia nellecompetizioni.Improvvisamente, il figlio maggiore di Gran Maestro

Pang Nam ha preso i coltelli doppi dalla parete, e adalta voce, è entrato nel nostro scambio di Weng Chun. Hamostrato la Wu Dip Do, la bellissima forma del coltellodoppio del Weng Chun, che da allora è anche diventata partedel mio allenamento. Mi ha mostrato ogni mossa dellaforma, e le loro applicazioni nel combattimento.Questa forma è facile da imparare, mentreallo stesso tempo ci fornisce una solidabase per l'impiego di coltelli e spade.Poi abbiamo parlato dei principi e

la storia del Wing Chun, che ilGran Maestro Pang Nam avevaimparato dal Gran MaestroLai Chi Hip. La l inea ditradizione del Weng Chunrisale dal Gran MaestroLai Hip Chi, al nipote delGran Maestro Lok LanGoon, e Lok Lan Goonstesso, e piùdirettamente al nostroantenato nel WengChun, San Gam, che èanche conosciuto comeDai Fa Min Kam. Semprein linea con la tradizione,la nostra arte deriva inultima analisi dal TempioShaolin, e secondo latradizione fu trasmessa dalmonaco Shaolin Yi Chum aTan Sau Ng, che a sua voltal'ha mostrato ai membri del"gruppo della barca delGiunco Rosso".Infine, ho invitato i l Gran

Maestro Pang Nam con la sua famigliae gli studenti in un vicino ristorante,dove è proseguito l’insegnamento. Poiè stato un grande onore per me che lostudente principale, Wong Ah Keung, miha invitato a casa sua, dove ci siamoallenati fino a tarda notte.In Cina ho trovato dappertutto l'apertura e

l'entusiasmo dei Maestri e praticanti di Kung Fu,e sono molto felice che l'arte del Kung Fu siariuscita a sopravvivere alla rivoluzione culturalecinese e abbia trovato la sua strada nel tempopresente. Oggi il Kung Fu tradizionale èanche ufficialmente approvato in Cina ericonosciuto come patrimonio culturale.

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Weng Chun

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KEYSI E IL VALORE DEI NOSTRI SBAGLI

"L'esperienza non è ciò che ci accade, l'esperienza è ciò che fac-ciamo con ciò che ci accade"

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KEYSI è un metodo STRAORDINARIO

Il nome del metodo Keysi deriva da una parola che io non riuscivo apronunciare correttamente per rispondere a mia madre quand'eroun ragazzino, e invece di dire "que sí" * (pron. "ke si"), io dicevo"qui sí", (ki si). Mia madre ha cercato di aiutarmi e mi ha dettoche dovevo dire "que - y - sí", separando entrambe leparole con la congiunzione "y" (e) in modo dasottolineare la pronuncia corretta di ciascuna, ma iol'ho preso pari pari e da allora la mia risposta èstata "queysi". Così il nome "Keysi" viene dallapronuncia sbagliata di un'espressione.

* [Espressione colloquiale spagnola formatadalla congiunzione "que" (che), e l'avverbio "sí"(sì), uti l izzata ad esempio per ribadireun'affermazione a una domanda]

COSA SIGNIFICA ESSERE UNA PERSONASTRAORDINARIA?Essere una persona straordinaria non significa avere qualità

eccezionali, o fare tutto bene; le persone straordinarie sono onestecon se stesse, perché solo così si può essere onesti con gli altrianche se a volte possono perdersi facilmente nelle forme; masono onesti senza mezze verità, sono persone che vogliono agirecorrettamente nonostante le cose possono andare storte; sonopersone umili che accettano in modo naturale il fatto checommettono errori, che riconoscono le loro difficoltà e noncercano di caricare la responsabilità per i loro sbagli sulle spalledegli altri; loro sentono la necessità di contribuire al bene comune,partendo dal miglioramento personale e l'auto-crescita.

COME SI PUÒ DIVENIRE STRAORDINARIO?Il nostro rapporto tra l'istruttore e gli studenti si basa su questo principio, la

necessità di prendersi cura e proteggersi l'un l'altro con il desiderio di generarefiducia e vicinanza, solo in questo modo si riesce a ottenere la trasmissione e laforte determinazione di crescita reciproca; questo non significa egoismo oegocentrismo, in realtà non si tratta solo di chiacchierare sui benefici di Keysi comemetodo di auto-difesa, ma implica ascoltare e conoscere i sentimenti che un istruttorescatena nei suoi studenti con le sue parole e azioni, nonché i sentimenti che gli studentiattivano nell’ istruttore.

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Keysi

“Il nome del metodo Keysi deriva da unaparola che io non riuscivo a pronunciarecorrettamente per rispondere a mia

madre quand'ero un ragazzino, e invece di dire "que sí" (pron. "ke si"), io dicevo "qui sí",

(ki si). Mia madre ha cercato di aiutarmi e mi hadetto che dovevo dire "que - y - sí", separando

entrambe le parole con la congiunzione "y" (e) inmodo da sottolineare la pronuncia

corretta di ciascuna, ma iol'ho preso pari pari e daallora la mia risposta èstata "queysi". Così il

nome "Keysi" vienedalla pronuncia

sbagliata diun'espressione.”

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KEYSI È UNA STRAORDINARIA TECNICA DIAUTO-DIFESAL'autodifesa non è una formula che può essere applicata in modo

meccanico; essa può essere utilizzata come tecnica per risolvere situazionisemplici, difficili o complessi e cavarsela con più o meno successo, ma latecnica non è la risposta; la risposta sta nell'atteggiamento, accompagnatoda un profondo senso etico dei valori; con questi ingredienti di basepossiamo capire la tecnica come un mezzo e non come un fine; quando ilmetodo è ben sviluppato e non viene applicato come una semplice tecnica,diventa in se stesso una via a detti valori, e questo richiede allenamento ededizione dall'istruttore e dallo studente. Solo allora possiamo capire cheuna situazione di rischio scatena emozioni come lo stress, la paura, ilpanico, e questo avviene consapevolmente o inconsapevolmente, cidomina e rapisce la nostra capacità di pensare e agire con calma eserenità. La cosa più difficile non è quella di imparare un migliaio ditecniche o la loro applicazione, ma raggiungere la profonda comprensionedel nostro io interiore; conoscere noi stessi fisicamente ed emotivamente ciaiuterà non solo a controllare quelle emozioni, ma anche a riconoscerle, anon vederle come un nemico, ma come un amico che è lì per aiutarci.

CHE COSA RICHIEDE QUESTO METODO PER FAR SI CHE UNA PERSONA POSSA ESSERECONSIDERATA STRAORDINARIA?Il metodo Keysi richiede, e allo stesso tempo, presuppone il rispetto per

tutti, significa pertanto considerazione per se stessi e per gli altri. Possiamosimbolicamente dire che è un fiore che coltiviamo con cura e offriamo i suoisemi agli altri per migliorare la loro vita. Come ogni arte, da un lato sirichiede la conoscenza di alcuni principi e lo sviluppo di tecniche che,insieme alla comprensione della nostra meccanica del corpo, ci aiuterà aimparare e migliorare i nostri strumenti fisici ed emozionali in modo chepossiamo raggiungere la nostra espressione personale adattata al nostropotenziale; solo allora saremo in grado di percepire com'è straordinario ciòche sta dietro l'azione; anche se non perfetta nella sua esecuzione, sempreci permette di guardare con favore a noi stessi ed essere più indulgentiverso gli errori che facciamo costantemente, spesso con le miglioriintenzioni. Keysi ha sempre qualcosa di speciale, anche quando nonraggiunge i suoi obiettivi e le sue finalità scompaiono a metà strada. Lasituazione, e questo non è un problema, è che lo straordinario è separatodal normale, da una linea molto sottile che può essere apprezzata solo sesiamo disposti a guardare dentro noi con occhi diversi; forse questa è lalinea di demarcazione tra l'ordinario e lo straordinario nel Keysi e forse èanche ciò che rende il Keysi un metodo straordinario.

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Keysi

“La cosa più difficile non è quelladi imparare un migliaio di tecniche

o la loro applicazione, ma raggiungerela profonda comprensione del nostro

io interiore; conoscere noi stessifisicamente ed emotivamente ci

aiuterà non solo a controllare quelleemozioni, ma anche ariconoscerle, a non vederle

come un nemico, macome un amico che è

lì per aiutarci.”

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L'elite di Kung Fudella Svizzera,Ospiti in Asia

Cronache delle esperienzedi Peter Gasser & Alexander Klug

"Buongiorno, Sifu", i due istruttori diKung Fu, Alexander Klug e Peter Gasser,nelle prime ore del mattino, hannosalutato i l loro maestro, GranMaestro Dr. Martin Sewer,all'aeroporto di Zurigo. Unviaggio avventura aKuching, inMalesia, attende itre espertisvizzeri nelleArti Marziali! IlMartial ArtsIn te r naz iona leResearch InstituteOf Malaysia,o r g a n i z z aannualmente uno deipiù grandi e piùimportanti eventi nelpanorama delle artimarziali. Questo eventoche dura diversi giornicomprende, fra l'altro, un torneonella categoria di maestri, i lBlackbelt Hall Of Fame e molto piùancora. Questa è la prima volta cheMartin Sewer, noto esperto in questocampo, viaggia a Kuching insieme a due deisuoi studenti, offrendo loro la possibilità difarsi vedere nel panorama internazionale.

Kuching e Kuala Lumpur, MalesiaDopo un lungo viaggio in tutto il mondo in cui la

compagnia aerea ha perso e trovato il nostro bagaglio,abbiamo finalmente raggiunto Kuching, i l luogo

Kung Fu

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dell'avventura. Al mattino presto, oralocale, abbiamo fatto il check-innell'albergo e siamo stati contenti divedere l'offerta di cibo sano e lepossibilità di praticare fitness delJetlag Paroli, perché iniziamo oggistesso! Dopo aver sistemato ibagagli, il nostro Sifu ci ha mostratoun caffè nelle vicinanze. Una pausamolto gradita, per quanto i prossimigiorni, secondo quello annunciatodal nostro Maestro, saranno pieni diattività non-stop.Siete nervosi? - ci ha chiesto mentre

ci stavano servendo il tè. Sensa direnulla, ci siamo stretti nelle spalle eabbiamo pensato: "Non proprio..."Come si può essere nervosi

quando non si sa ancora cosa ciaspetta? Sarebbe stato diverso sedavvero l'avessimo saputo! Nel tardopomeriggio dello stesso giorno èiniziata la cerimonia di apertura. Loscenario per lo svolgimento diquesta cerimonia era in una grandestanza all'interno di un rinomatocentro di eventi. Al centro una zonafranca per le offerte.A destra e a sinistra c’erano sedie

disposte in fila per gli spettatori,erano stimate circa 300 persone. Nelcentro, direttamente di fronte allazona l ibera, c'era uno scenariocostruito con due file di sedili. La filanella parte posteriore, con bellissimesedie in legno, e quella nella parteanteriore con poltrone sontuose. Erachiaro che quello era il luogo dove sisederebbero accomodati i Maestri ei Grandi Maestri invitati all'evento.Allora è arrivata la prima sorpresa:mentre il nostro Sifu conversava conaltri maestri, un'all ieva magra egiovane della scuola locale di KungFu, si è avvicinata a noi e ha detto:"Vi prego, accomodatevi",indicandoci lo scenario dei Maestri.

"No, no... Noi siamo istruttori, nonMaestri!" - le abbiamo detto. Il Sifu,che aveva seguito la conversazionecon un orecchio, si è voltato ed hadetto accigliato: "Abituatevi! Quisono tutti informati circa l'arte e laconoscenza della nostra scuola.Sedetevi al piano superiore, dovestanno i Maestri...!" Sorpresi, insicurima in qualche modo orgogliosi, cisiamo seduti sui nostri posti, inseconda fila dietro ai Grandi Maestri.Appena ci siamo seduti, la

cerimonia di apertura è iniziata con idiscorsi informali degli ospiti d'onorepresenti. Tra loro c'era anche unfunzionario del governo, che haviaggiato per l'occasione. Sonoseguitit spettacolari esibizioni dellaScuola di Kung Fu locale, latradizionale danza del leone e loshow del Tamburo. Infine, come apertura dell’evento è

stata tagliata con l'aiuto di tutti gliospiti d'onore, una banda rossa. Ilnostro Maestro, Martin Sewer, ciaveva già parlato di queste occasionitradizionali. Tuttavia, la grandezza, ilrumore e tutta la pomposità dellacerimonia ci hanno lasciati stupiti.Una cosa che ha attirato la nostra

attenzione era che assiduamente ilnostro Maestro era richiestoovunque e ognuno voleva stringerglila mano! Quasi come fosse la stellanascosta di questo evento!Sicuramente lo era! Orgogliosi diquesto fatto, eravamo sempre piùnervosi, pronti in ogni momento aessere chiamati per uscire edimostrare la nostra conoscenza.Con nostro grande sollievo, questo

sarebbe successo il giorno dopo.Dopo una cena rinfrescante, sonnoprofondo e una power-start periniziare il nuovo giorno, è arrivatotoper noi lo start definitivo. Il torneo è

cominciato! Dopo che i partecipantipiù giovani e i bambini hannodimostrato le pratiche che miglioreconoscevano, dinanzi ad un tribunalearbitrale, il programma è finalmentearrivato alla categoria Master. Unodopo l'altro, tutti quelli che sedevanonell’alto scenario, questa voltausando la divisa di Kung Fu, hannofatto un passo avanti e hannomostrato la loro conoscenza.Non è passato molto tempo fino a

che ci hanno chiamati. Superando lanostra paura del palcoscenico,abbiamo fatto le nostre Forme diBastone e Pugno. Durante la nostradimostrazione, abbiamo notato che,improvvisamente, molti ospiti eanche qualche arbitro, hanno preso iloro cellulari o la videocamera perscattare foto e fare film.Sudati e un po' senza fiato, ma

orgogliosi di aver rappresentatodegnamente la KUNG FU SCHULEMARTIN SEWER, e con essa, laSvizzera, ci siamo seduti di nuovo alnostro posto sulla piattaforma degliospiti d'onore. Dopo di noi, hannochiamato i l nostro Maestro.Improvvisamente c’è stato silenzionella stanza. La tensione nell'ariapoteva davvero essere avvertita.Ogni movimento è stato seguitominutamente dagli spettatori eregistrato con i cellulari evideocamere! Di tanto in tanto sisentiva un’ esclamazione entusiasta,"wow", "oooh", sfuggire dalla gola diun bambino o qualcun’ altro.Abbiamo seguito la

rappresentazione del nostro Sifu,super-concentrati, perché c'è semprequalcosa da imparare. I l nostroMaestro ha finito la suadimostrazione sotto gli applausientusiasti ed è tornato al suo posto.Gli ospiti sono stati emotivamente

Kung Fu

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impressionati dalle sue qualità. Aveva appena avutoil tempo di sedersi, quando è stato chiamato di nuovo.Tutti i Grandi Maestri hanno dovuto dimostrare

ancora le loro qualità di fronte degli ospiti, in un corso diuna durata di 45 minuti. Noi potevamo sostenere

attivamente il nostro Sifu. L'immagine in quel momento eraspeciale, gli Svizzeri che insegnavano Kung Fu agli asiatici?

Per noi la situazione era familiare, perché il nostro Maestroaveva insegnato in Cina e ad Hong Kong. L'apertura e il caloredei nostri tifosi asiatici ci aveva emozionato.

Prima abbiamo pensato che questo fosse pura curiositàdagli "stranieri", ma presto un'altra immagine è statamostrata, un'immagine di vera ammirazione relativa alnostro Kung Fu e la capacità di entusiasmare allagente. Ore dopo il seminario, si potevano vederebambini che copiavano e praticavano le tecnicheche il nostro Sifu gli aveva insegnato. Il terzo e

ultimo giorno, siamo rimasti sorpresi dinuovo: il luogo dello spettacoloaveva cambiato posto all'internodella città. Per la festa di addio e itr ibuti, è stata regolato eaddobbato a festa un luogo ancorapiù grande, perché ci si aspettavache insieme con i partecipanti, cisarebbe stato ancora più pubblico etra gli altri ospiti, anche personaggidel governo.Molto tradizionalmente, il festival si

è aperto con tamburi e le danze delDrago e del Leone. Agli ospiti d'onoreè stato servito un pranzo. Sapevamoche avremmo dovuto provare di nuovole nostre capacità. Oltre ad essere

nominati tra i partecipanti del torneo,sapevamo che eravamo anche stati

nominati per L'"Istruttore dell'Anno 2015".Sifu si è rivolto a noi durante il “lunch” e ci hadetto: "E voi, che volete rappresentare dopopranzo?”. Allora abbiamo saputo che eraarrivata di nuovo la nostra occasione per daretutto. Così, abbiamo lasciato la sala in un istanteper fare un riscaldamento generale e ben presto

siamo stati chiamati per il nostro show.Questa volta abbiamo mostrato le forme di Sciabola e di

Pugno. Ancora una volta abbiamo dato tutto. Il festival è

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arrivato gradualmente al termine e haraggiunto il punto culminante dellospettacolo, i premi dei partecipanti deltorneo e la nomina degli ospiti d'onore.Nella nostra mente esaminavamo lenostre possibilità. Avevamo visto glialtri partecipanti, i nostri concorrenti, esiamo giunti alla conclusione che nonl'avevamo fatto così male. Ma sarebbestato sufficiente?Quando abbiamo sentito i nostri

nomi siamo rimasti visibilmentesorpresi. Tutti e due siamo statipremiati con la distinzione di"Istruttore dell'Anno 2015"! Un po'increduli e orgogliosi, ci siamo sedutidi nuovo per essere richiamati ancorauna volta. Entrambi abbiamo vinto iltorneo "Instructor Trophy"! Eravamoeccitati. È stata la ricompensadell'intensa preparazione, dei tantiallenamenti e del duro lavoro nellenostre capacità.Ora è estata la volta del nostro

mentore, Martin Sewer. I l primopremio che ha ricevuto è stato moltospeciale: i l "Silver LifetimeAchievement Award"! Questo premiopuò essere raggiunto solo da coluiche ha consacrato la sua vita alle ArtiMarziali. Inoltre, è stato premiatocome vincitore del torneo nellacategoria di Gran Maestro con i l"Granmaster Trophy". E, infine, è statoaccolto come "Associate Professor"nel "Blackbelt Hall Of Fame".Essendo i suoi all ievi, eravamo

orgogliosi. Dopo interminabili sessionifotografiche con la stampa locale,pubblico e partecipanti (siamo statiletteralmente assediati) abbiamo dettoaffettuosamente addio agliorganizzatori. Ma il viaggio non eraancora giunto al termine! Dopo il finesettimana estenuante, ci aspettavanoqualche giorno di riposo nella grandecittà di Kuala Lumpur. Naturalmente

abbiamo approfittato del tempo con ilnostro Maestro per conoscere megliol'arte del originale Shaolin Hung GarKung Fu.A volte molto tranquil lamente,

prendendo caffè e tè, a volte conmolto sudore e lezioni di Kung Funelle prime ore del mattino. Proprio inqueste lezioni con il nostro Maestro,abbiamo saputo il modo in cui lui, aisuoi tempi, aveva imparato. Unpiccolo movimento che sembravamolto semplice, ci ha occupato ore.Ciò che in un primo momento

sembrava così facile, è stato rivelatopieno di piccole sfumature e dettagliimportanti, senza i quali la tecnica nonavrebbe funzionato come doveva.Abbiamo lavorato sodo, spesso

anche senza la supervisione delnostro Maestro, e passo dopo passoabbiamo raggiunto i l puntodesiderato. Abbiamo sviluppatoun'altra tecnica molto efficace per ilnostro repertorio.La cosa più importante era che il

Gran Maestro Martin Sewer non ci hainsegnato "qualsiasi" tecnica cheavremmo potuto imparare nel corsodegli anni, ma lui ci ha insegnato unprincipio, un'idea che haun'importanza vitale nel nostrosistema. La nostra arte non si basa sutecniche, ma su principi. Pertanto,oggi non impariamo una tecnicastudiando attentamente i dettagli, mariceviamo una "chiave" con cuipossiamo aprire e migliorare la nostraconoscenza delle tecniche chepensiamo di sapere.Un passo molto incoraggiante, che,

aumentando l'attenzione e attivandola riflessione, ci premia con il risultatodell’apprendimento. A causa dellacrescita della nostra scuola, abbiamoraramente la possibilità di impararecosì intensamente dal nostro Maestro.Qui abbiamo visto chiaramente che

dobbiamo continuare alavorareduramente e continuare nellenostre capacità, se vogliamo ripetereil successo di questo fine settimana aKuching. Non sappiamo che cosavuol dire "dormire sugli allori", e perquesto abbiamo avuto successo aKuching, che è stato anche i lsuccesso del nostro Sifu e della suascuola. Come si dice, il cammino è loscopo o "i l cammino si facamminando". Così è anche nellaKUNG FU SCHULE MARTIN SEWER.

Kung Fu

“La nostra artenon si basa sutecniche, ma su

principi. Pertanto,oggi non

impariamo unatecnica studiandoattentamente i

dettagli, mariceviamo una

"chiave" con cuipossiamo aprire e

migliorare lanostra conoscenzadelle tecniche che

pensiamo disapere.”

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GM Martin Sewer

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Kung Fu

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BASTON OPERACIONAL POLICIAL

Para el Capitán Jacques Levinet, fundador delmétodo del Bastón Operacional Policía o BOP, eluso del bastón en las artes marciales o en ladefensa personal no tiene nada que ver con elmétodo profesional que puso a punto. En primerlugar, el material del BOP no es madera, sinometal retractable. En segundo lugar, el BOP seutiliza solo, a diferencia de los otros métodosconvencionales que utilizan dos bastones en sudisciplina, como el kali o la esgrima. En tercerlugar, la especificidad del uso del BOP por lasfuerzas del orden tiene en cuenta los paráme-tros Policía del método del ROS (RealOperational System), otro método creado por elCapitán.A partir del año 2000, gracias a su triple expe-

riencia como Capitán de Policía, como GranMaestro de artes marciales y experto interna-cional de las fuerzas del orden, especialista endefensa personal y en de las tácticas policialesJacques Levinet, después de realizar su propiareflexión sobre el tema, ha desarrollado unmétodo revolucionario propio del siglo XXI paraextraer la esencia de cada detalle importante deesta arma. Y así nació el Bastón Operacional dePolicía o BOP que no es una designación nueva,sino un proceso único y eficaz, a favor de lasfuerzas del orden, para un uso intermediario ycomplementario entre el arma de fuego y lasesposas. El BOP difiere considerablemente delmétodo estadounidense ASP (ArmamentSystem and Procedures) y ahora hay un crecien-te interés en el mundo entero.

Autodifesa Polizia

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BASTONE OPERATIVO POLIZIAPer il capitano Jacques Levinet, fondatore del metodo

"Bâton Opérationnel Police" or BOP (Bastone OperativoPolizia), l'uso del bastone nelle Arti Marziali o Autodifesa nonha nulla a che fare con il metodo professionale che lui hamesso a punto. Innanzitutto, il materiale con cui è costruito ilBOP non è di legno ma di metallo retrattile. In secondo luogo,il BOP viene utilizzato da solo, a differenza di altri metodiconvenzionali che utilizzano due bastoni nella loro disciplina,come il Kali o la Scherma. In terzo luogo, l'uso specifico delBOP delle forze dell'ordine tiene conto dei parametri di Poliziadel metodo ROS (Real Operational System), un altro metodocreato dal capitano Levinet.

Dal 2000, grazie alla sua tripla esperienza come Capitanodi Polizia, Gran Maestro di Arti Marzial i e espertointernazionale in unità delle forze dell'ordine, specializzato nell’autodifesa e tattiche della Polizia, Jacques Levinet, dopo averfatto la sua riflessione sul tema, ha sviluppato il suo metodorivoluzionario del XXI secolo per estrarre l'essenza di ognidettaglio importante in questo campo. E così è nato il BastoneOperativo Polizia o BOP, che non è una nuova denominazione,ma un processo unico ed efficace per le unità delle forzedell'ordine, per un uso intermediario e complementare tra lapistola e le manette. I l metodo BOP differisceconsiderevolmente dall'ASP americano (Armament Systemand Procedures) e ora vi è crescente interesse in tutto ilmondo.

ORIGINI DELLA BOPSi basa su altre invenzioni del capitano Lenivet.• SELF PRO KRAV o SPK - Questo metodo di difesa

personale, che gode di grande successo in molti paesi,ha dato al BOP la sua originalità per le sue applicazionipratiche in campo. Le difese SPK sono quelle che hannopermesso al BOP di consolidare suo successo. Lapedagogia è diventata la chiave per il successo di questidue metodi, che forniscono sia ai civili che professionistii mezzi per far fronte alle aggressioni in strada.

• REAL OPERATIONAL SYSTEM o POLICE ROS - C'è unlegame interattivo tra il Real Operational System, metodocompleto per le unità delle forze dell'ordine, e il TOP (TonfaOperativa Polizia), che è uno degli elementi, nello stesso modocome il BOP (Bastone Operativo Polizia) e il GTPI (Gesti eTecniche Polizia Intervento). Il ROS si evolve secondo il suo scopoe il 'feedback' svolto regolarmente dal personale della AJL(Accademia Jacques Levinet). Le difficoltà della strada hannopriorità nel BOP, pertanto la tecnica cade a una priorità secondariae le manifestazioni narcisistiche non si verificano. La realtà èimposta a scapito della fantasia per fare posto all'operativo.

• INADATTABILITÀ DELLA FORMAZIONE – Gli allenamentidel bastone telescopico sono spesso inadeguati, sia a causadella mancanza di tempo o di competenza, sia a causadell'assenza di un piano di formazione, senza dimenticareanche la mancanza di volontà politica in modo che siano dati imezzi per raggiungere il successo. Dare un bastonetelescopico a un poliziotto non è sufficiente per renderlooperativo, ci deve essere anche un servizio post-vendita. Inaltre parole, una formazione iniziale e progressiva garantita daun riciclo e 'feed back' regolari. Questo è il motivo per cui ilCapitano Levinet ha voluto mettere tutto di nuovo indiscussione. La formazione BOP è molto più lunga rispetto allamaggior parte dei casi, e quelle tecniche che non funzionanonella realtà vengono radicalmente eliminate. È stato strutturatoun piano di formazione tecnicamente e legalmente, con

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Autodifesa Polizia

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assenza di aggressioni stereotipate, attacchi predefiniti, difesesicure con bastone gommapiuma, prese di una mano armata,irrealizzabili in strada. Senza alcuna passività o pratica diricreazione, ma piuttosto in accordo con la dura legge dellastrada. I risultati di questo sforzo sono evidenti, la modificatecnica e l'evoluzione si sono dimostrate vitali e il BOP èdiventato realmente operativo nel senso più ampio del termine.

• IN CONTRASTO CON IL METODO ASP - I soliti sistemi diformazione del bastone telescopico seguono il metodo ASPdegli Stati Uniti, spesso per ragioni commerciali, perché ilmetodo è fornito in un kit che comprende un bastone con lostesso nome. Questo metodo prende solo in considerazionecome colpire gli angoli bassi, il che contraddice le nostre leggidi autodifesa. In contrasto, il metodo BOP tiene conto del fattoche l'utente deve sapere come bloccare un attacco eproteggere se stesso prima di contrattaccare. Nel metodoASP, il bastone, le manette o l'arma da fuoco sonno utilizzatigradualmente. Nel BOP, tutto viene utilizzato allo stessotempo, a seconda della situazione. Inoltre, la differenza dilunghezza del bastone nel metodo ASP (21 pollici) e il BOP (26pollici) è fondamentale. Infine, nel BOP, il bastone è usatopiegato nel corpo a corpo o a discrezione. Parleremo piùdiffusamente tutti questi punti (lunghezza, complementarità ediscrezione). In breve, il metodo ASP, che è specifico per gliStati Uniti, non è atto alla legislazione e i l codice dicomportamento della maggior parte dei paesi europei.

SPECIFICITÀIl BOP dispone di un quadro d'uso in modo che ogni

professionista capisca la sua utilità, qualunque sia il suoservizio e la sua dotazione di materiale. L'influenza del GTPI(Gesti e Tecniche Polizia Intervento) è stato un fattoreimportante, perché si presume che le forze di Poliziaintervengano quasi sempre in una squadra.

• Lunghezza del BOP - A differenza della maggioranza deibastoni telescopici usati dalle unità delle forze dell'ordine, chesono di 21 pollici, il BOP ha una lunghezza di 26 pollici perconsentire una maggiore protezione, contrattacchi più sicuri echiavi di neutralizzazione e di comportamento super efficienti.Questa differenza è dovuta al metodo del bastone ASP, che siconcentra esclusivamente nel colpire a breve distanza senzapensare alla sicurezza dell'agente, per la neutralizzazione, e ilcomportamento, senza violenza, dell'aggressore.

• Complementarietà - Il lavoro del BOP non viene maiconsiderato isolatamente, ma prende in considerazionetutto il materiale di coercizione messo a disposizione daisuoi utenti. Un intervento può iniziare con le mani e poirichiedere l'uso del bastone, le manette e, in alcuni casi,l'arma da fuoco per scoraggiare o contrattaccare. Ilpoliziotto deve adattare perché non si sa mai come equando il pericolo è finito. Con il BOP, la chiave,l'ammanettamento e puntare con la pistola possonoessere concomitanti, in ordine casuale, secondo ilrischio. Alcuni parametri sono essenziali, come sfoderareil bastone prima della pistola e viceversa, rinfoderarel'arma prima del bastone, tranne nel caso di unasparatoria immediata di contrattacco. In questo contesto,cambiare la mano che tiene il bastone è indispensabileper utilizzare la mano forte e afferrare le manette o l'arma.

• Punti chiave - Prendono la forma di risposte concrete pergli agenti, da soli o in gruppo, e non quella di uninsegnamento puramente teorico.

• Distanza - Dipende dalla risposta al pericolo. Se vediamoche sta arrivando, in questo caso, la nostra difesa sarà adistanza e anticipatamente. La lunghezza del bastonefavorisce i blocchi indiretti rispetto ai blocchi diretti, grazie alleposizioni di equilibrio con due mani o con una spada in unamano. Se la nostra attenzione non ci ha permesso di vederearrivare l'attacco, la nostra difesa sarà inaspettata e moltovicina. In questa ipotesi, il riflesso condizionato e i blocchiindiretti con il corpo del bastone sono favoriti, grazie alleposizioni rinforzate del braccio o avambraccio in posizionenormale o inversa. Cioè, la distanza condiziona la tecnicanaturale, innata e riflessa.

• Posizioni - Il BOP non si limita a posizioni banali ma leadatta secondo la situazione, il che apre un’importante campod'azione negli interventi effettuati in un luogo chiuso o ridotto.La posizione ideale del BOP è il 'GRIP', o afferrare il bastonedall' impugnatura, che offre la possibil ità di cambiarefacilmente la mano forte, di agganciare e spingere, ma anchebloccare mentre si estrae la pistola per l'auto-protezione. Lealtre posizioni BOP (equilibrio, spada, rinforzato, invertito,bastone piegato) proteggono da qualsiasi attacco verso l'altoo verso il basso. La posizione a V facilita la conduzione,sdraiare sul pavimento e il ribaltamento. Il BOP piegato servenon solo a prendere, ma a contrattaccare, forzare, bloccare ea premere sui punti di pressione con tutta discrezione, perchéil bastone piegato è meno visibile di quello aperto.

• Rilascio di mani - Le tecniche del BOP permettonocambiare la mano per ammanettare o sfoderare la pistola. Ènecessario anticipare l'evoluzione della situazione. O ilcontrattacco è sufficiente, oppure è necessario neutralizzarel'avversario, gettarlo a terra, fare l'ammanettamento insiemead una perquisizione, metterlo in piedi, puntarlo con la pistolaper liberarsi da ostacoli, dal bastone alle manette. In sintesi, ilBOP non viene ri lasciato mai, dal principio alla f inedell'intervento. Le chiavi di torsione e israeliane costituisconoun notevole aiuto poiché liberano entrambe le mani.

PEDAGOGIA PROFESSIONALEIl piano d'allenamento BOP richiede che gli istruttori con il

nome di AJL, trasmettano la pedagogia ufficiale con iriferimenti legislativi ed etici insiti in ciascuno dei paesi.

Autodifesa Polizia

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• Spiegazioni legali - Nel BOP, non c'èlettura "cieca" degli articoli della leggesulla legittima difesa. Il poliziotto o ilmilitare, spiega la tecnica utilizzatanell'azione in modo che sia sotto lalegge del suo paese. Non si tratta di unsemplice ragionamento, ma unadimostrazione tipica di ricostruzionelegale. Egli deve garantire, dinanzi a ungiudice o un superiore, la legittimitàdell' intervento. La pedagogia BOPfornisce tutti i vantaggi legali perottenere risposte simili in contrattacchicorpo a corpo, in prese al polso, con il

gomito verso l'alto, per evitare qualsiasispiacevole percussione in faccia. Allostesso modo, sfoderare la pistola non èsinonimo di ripresa in contrattacco, maanche uscire da un ambiente ostile o diprotezione per l'agente e l'individuo.

• Terminologia specifica - Nel BOP, leparole sono un modo per attenuare laresponsabilità. Termini come "colpo" o"colpire", sinonimo di aggressività, nonvengono mai utilizzate; invece, usiamola parola "contrattacco", che equivalealla "difesa". Dobbiamo parlare con unavoce forte e comprensibile in un

ambiente professionale. Il controllo deimedia e i curiosi con i loro telefonicellulari, foto e video, ci costringono adun minimo di prudenza. L'interventoconiuga la sicurezza, la protezione el'azione nel più rigoroso rispetto dellalegge del paese interessato.

• Formazione adeguata - I criteri legaliper un intervento nel BOP devonoadattarsi al paese candidato. Peresempio, negli Stati Uniti, l'util izzodell'arma è meno pressante che neipaesi europei, conseguentemente menotecnicità di BOP. A causa del divieto di

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utilizzo dell'arma, sebbene in uso inalcuni paesi, il bastone viene utilizzatosolo per colpire a breve distanza, senzapreoccuparsi dell'auto-protezione.Tuttavia, in Francia e nella maggior partedei paesi europei, gl i agenti sonoregolati da leggi specifiche di auto-difesa, limitando l'uso di armi da fuoco.Così, loro devono imparare a proteggerese stessi e dominare i l bastonetelescopico. Di qui l'interesse del BOPper la protezione, le chiavi di coercizioneutilizzando la pistola per liberarsi.

• Situazioni reali - Il BOP promuove illavoro di squadra con gli esercizi PLI(Protezione, Collegamento, Intervento),con il bastone da 26 pollici espanso opiegato a seconda della situazione. Nonvengono utilizzati bastoni di gomma

spugnosa nell'allenamento, ma il verobastone in modo di acquisire un buonogesto realistico. A cosa serve unaddestramento di sicurezza con unbastone di gommapiuma, che non saràdi alcuna utilità per la strada?

CORSI CON ETICHETTAIl BOP gode di un'aura importante

attraverso i seguenti punti.• Programmi multilingue - Gli istruttori

BOP della ALJ sono, per la maggiorparte, multilingue (inglese, tedesco,

italiano, spagnolo, portoghese) perfornire una formazione diretta ecomprensibile per tutti.

• L'etichetta ROS - BOP - Il corso, ilpiano di formazione, il riciclaggio, il feedback e il certificato rinnovabile annodopo anno, danno agli istruttori ROS -BOP un marchio di qualità moltoapprezzato.

• Formazione su richiesta - Il CapitanoLevinet offre la sua competenza,attraverso una formazione iniziale econtinua, con unità comuni, così comeunità specializzate della Polizia el'Esercito (Swat, gruppi di intervento) inFrancia e in tutto il mondo. Gli istruttorisono anche formati da un corsograduale verso il ROS - qualifica diIstruttore BOP.

• Il riconoscimento internazionale - Lemostre e seminari BOP del fondatoreJacques Levinet nei quattro angoli delmondo, hanno suscitato l'entusiasmodegli esperti internazionali delle forze disicurezza.

Il Bastone Operativo Polizia o BOPnon è un accessorio di mostra, come ilnunchaku, ma la migliore arma nonleta le, d i cui i l Capitano JacquesLevinet è riuscito a estrarre tutta lasua efficienza professionale, finorasenza pari.

http://www.academielevinet.com/baton-police

e [email protected]

Autodifesa Polizia

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La premiere del film "Il ragazzo delle Arti Marziali" nelle sale americane

L’anteprima del film è stata in California il 18 settembre 2015, con una rispostafenomenale da parte del pubblico in generale a "Il ragazzo delle Arti Marziali, Attenzione aibulli", un film che è stato prodotto per il piacere di tutta la famiglia. La storia tratta di unbambino (Robbie Oakes), che preferisce di non mettersi nei guai con i bulli in una scuolapubblica in Florida. A causa di una tragedia, la famiglia si trasferisce da Cleveland a CocoaBeach, in Florida, a vivere con i parenti che sono leggende e campioni di Arti Marziali. Nonsapendo dei retroscena dei suoi parenti, Robbie (Jansen Panettiere), grazie ad un incidentecon i bulli, si accorge che sua zia Cindy, interpretata da Cynthia "Lady Dragon" Rothrock,conosce non poche cose circa le Arti Marziali, quando lei è costretta a battere l'aggressoreper difendere Robbie con una serie di colpi maestri.

Film di Arti marziali Rassegna filmica dalGM Maurice Elmalem

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obbie è stato colpito e si èinteressato a saperne di piùcirca la sua esperienza e scopreche lei è sposata con lo zioGlen, interpretato dalleggendario Don "The Dragon"Wilson, 11 volte campione del

mondo di Kickboxing, un uomo di granderispetto e integrità. Dopo aver visitato lascuola di Zio Glen, Robbie decide di impararela filosofia delle Arti Marziali, il rispetto, il duroallenamento, la dedizione e la gloria. Questofa di Robbie un vincitore che non solo imparal'auto-difesa, ma insegna anche ai teppisticome Bo (Matteo Ziff), che quando uno haimparato l'arte dell'auto-difesa al suomassimo livello e il modo più educativo per

essere il migliore, può ancheessere bravo a scuola e goderedi un futuro luminoso in mododivertente. Robbie si innamoradi Rina (Kathryn Newton),fidanzata del bullo, che benpresto si accorge del modoirrispettoso in cui è statasempre trattata e rompe il suovincolo con lui per avviare unrapporto migliore e più

divertente con Robbie e le ArtiMarziali. Il film ha avuto un grande impatto su di me e

sulle mie radici, per quanto io stesso ho dovuto sopportare ilbullismo tutta la mia vita. Da bambino, crescendo in Marocco,e anche da adulto, ho sempre affrontato continue vessazioni.Mi ricordo che c'era gente che lanciava pietre su di noi

mentre andavamo a scuola ogni giorno, il che alla fine mi hacostretto a coinvolgermi in interminabili combattimenti distrada, al fine di proteggeremi. Trasferirsi in Israele non ha

R

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fatto alcuna differenza perché ho dovuto affrontare l'intimidazione di ragazzi più grandi spingendomi negli eventi sportivi.Finalmente, quando lavoravo per lo studio Golan e Globus, a Tel Aviv, Israele, come un artista, sono stato assegnato allapromozione dei film di Bruce Lee "Fist of Fury" e "The Big Boss". Ho portato grandi campioni del mondo come il grandeGideon Kadari per far dimostrazioni di Arti Marziali dal vivo sul palco prima dell’uscita di ogni film. Dopo aver visto i film diBruce Lee oltre 20 volte ero sbalordito. Sono rimasto molto colpito con il cinema e con le tecniche di Arti Marziali, così hopensato di impararle, non solo per l'auto-difesa, ma anche come uno stile di vita sano e una buona difesa contro lo stress, ilche mi ha portato a fare alcune delle gesta più notevoli che abbia mai realizzato. Le Arti Marziali tirano fuori il meglio di noi,dobbiamo fare quello che abbiamo in mente per ottenere il meglio della vita. "Essere il migliore e niente di meno," è uno deitanti messaggi positivi e temi di amicizia presentati nel film come un mezzo per eliminare la paura nei giovani e negli adulti, eanche promuovere i valori della famiglia e preservare l'essenza vita. La première nelle sale cinematografiche è stata grandedurante il primo fine settimana in California e New York. Le sessionedel venerdì sono state piene. Mentre in California sono stato moltoentusiasta di essere onorato al Museo di Storia delle Arti Marziali, il20 settembre 2015. È stata una giornata che ricorderò per il restodella mia vita. Grazie a Michael Matsuda per la sua grandeospitalità e per il giorno Maurice Elmalem, presso il Museo di Storiadelle Arti Marziali. Infine, il film "Il ragazzo delle Arti Marziali" havinto sette premi al Festival come miglior attore non protagonista,miglior attrice non protagonista di cast internazionale, ecc;consigliamo a tutta la famiglia di vedere il film. James Wilson(produttore), Michael Baumgarten (scrittore e regista), e l'intero caste il team di produzione hanno fatto un ottimo lavoro. Per ulterioriinformazioni, visitare il sito www.martialartskidsmovie.com

GM Maurice Elmalem7 volte campione del mondo,8 volte detentore del record mondiale Guinness.Autore, produttore, artista, promotore.Editor di Budo Magazine.www.mauricepromartial arts.com

Film di Arti marziali

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Tenendo sempre come sfondo l’Ochikara, “la grande forza” (chiamata e-bunto nel dialetto degli Shizen), la saggezza segreta degli antichi sciamani giapponesi, i Miryoku, l’autore ci sommerge in un mondo di riflessionigenuine, capaci allo stesso tempo di smuovere nel lettore il cuore e la testa, collocandoci continuamente di fronteall’abisso dell’invisibile, come vera, ultima frontiera della coscienza personale e collettiva.

La spiritualità non come religione, ma come studio dell’invisibile, è stato il modo per avvicinarsi al mistero deiMiryoku, nel segno di una cultura tanto ricca quanto sconosciuta, allo studio della quale l’autore si è dedicatointensamente.

Alfredo Tucci, direttore dell’editrice Budo International e autore di un gran numero di titoli sulla via del guerrieronegli ultimi 30 anni, ci offre un insieme di riflessioni straordinarie e profonde, che possono essere letteindistintamente senza un ordine preciso. Ciascuna di esse ci apre una finestra dalla quale osservare i temi piùsvariati, da un punto di vista insospettabile, a volte condito da humour, altre da efficacia e grandiosità, ponendoci difronte ad argomenti eterni, con lo sguardo di chi ci è appena arrivato e non condivide i luoghi comuni con i qualitutti sono abituati ad avere a che fare.

Possiamo affermare con certezza che nessun lettore rimarrà indifferente davanti a questo libro, tale è la forza el’intensità del suo contenuto. Dire questo, è già un bel dire in un mondo pieno di presepi collettivi, di ideologieinteressate e tendenziose, di manipolatori e in definitiva, di interessi spuri e di mediocrità. E’ dunque un testo peranimi nobili e persone intelligenti, pronte a guardare la vita e il mistero con la libertà delle menti più inquiete escrutatrici dell’occulto, senza dogmi, senza moralismi di convenienza, senza sotterfugi.