Rivista Arti Marziali Cintura Nera 312 Maggio 2 parte

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La rivista internazionale di Arti Marziali tradizionali, sport da combattimento e autodifesa. Download gratuito. Edizione Online 312 - Maggio 2 parte Anno XXV

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REF.: • DVD/SERAK-2REF.: • DVD/SERAK-2

Il Pukulan Pencak Silat Serak è un sistema basatosulle armi e le mani vuote contemporaneamente.

Incorpora numerose armi di nuova generazionenonché spade, coltelli, kerambits

circolari, barre, bastoni di diversalunghezza ed altre armi piùparticolari. Perfino nei metodi diallenamento con mani vuote,affrontiamo l'avversario checi attacca con armi inentrambe le mani ed avari rivali allo stessotempo. Questo tipod'allenamento ci fa piùcoscienti di tutto ciòche accade durante unalterco e di cosa fare enon fare di fronte adattacchi da uno o piùaggressori armati. Inquesto secondo DVD,Maha Guru HoracioRodrigues, erede del

lignaggio di Pendekar PakVíctor Di Thouars, di Pukulan

Pencak Silat Serak, abborda laforma particolare in cui si allena e

si usa l'armamento, sedendo le basiper progetti futuri più avanzati dello

studio e l'applicazione della tecnica. Questovideo include i principi del lavoro, angolazioni, Sambuts,Jurus ed esercizi con la spada corta "Pedang", ilcoltello corto "Pissau", il bastone corto "TonkatMatjan", Sarong, e le applicazioni di autodifesa a manivuote.

Budo international.comORDINALA A:

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ontinuo questo numero esprimendo questepiccole riflessioni epistolari, ispirate dalla lettu-ra dei testi che Shidoshi Jordan pubblica ognigiorno sulla sua pagina Facebook, senz’altrapretesa se non quella di guardare a un assun-to che egli ha toccato nel suo testo e offrire in

questo modo ai lettori un angolo di riflessione su temi eter-ni. Non pretendo sedere in cattedra, né avere l’ultima paro-la; ma, in un mondo nel quale la riflessione è specie inestinzione, spero che queste decime di saggezza servanoaffinché chi volesse ricambiare e leggere, se necessario leutilizzi e, perché no, faccia sue.

L’evoluzione personaleChe mistero così grande è l’evoluzione personale; cam-

biamo tutto senza modificare la nostra essenza, perché ciòche cambiamo, essenzialmente, è solo l’incastro. Tuttavia,piccoli cambiamenti al centro sono enormi cambiamentialla periferia (l’arciere mentre punta); la mente, l’emozionee soprattutto lo spirito, quanto più sono al centro (e quan-to più siamo identificati con il vero centro), maggiore saràl’effetto.

La massa essenziale della nostra personalità segna il dif-ferenziale di trasformazione, a maggiore massa, maggiorecambiamento (la tensione dell’arco). Per questo chi è“intenso di nascita” ruota apparentemente di millimetri e ilmondo trema (nel bene e nel male); da qui l’importanza ela responsabilità ogni volta più grandi della sobrietà, dellatempra, della riflessione... o forse, niente è importante...perché non siamo responsabili di avere masse critiche...ma solo di quello che facciamo con esse, perché i premia-ti, primi e ultimi, i castigati, primi e ultimi, saremo solamen-te noi... per noi stessi... gli altri non sono altro che unospecchio che ci riflette, una parete che ci rimbalza... Chemistero così grande è l’evoluzione personale!

Siamo ... quello che siamo...Veramente! Siamo quello che siamo!E’ vero! Il movimento è prodotto solo dalle difficoltà...

però troppe ci bloccano quando riescono... E chi non è maistato sconfitto, alzi la mano!

E’ vero... ma tuttavia, la facilità conduce inevitabilmentealla difficoltà. Un equilibrio che dobbiamo gestire con sag-gezza; il coraggioso misurandosi con il rischio... il codardocon la sua paura ... il pigro con la sua pigrizia... Molto di“sia quello che sia”, perfino il godimento, produce dolore... stare quieti è marcire, però se ti muovi troppo, prima odopo perdi il centro.

E’ necessario soffrire tanto? Il fiume arriva sempre almare tranquillo... La vecchiaia ha anche i suoi vantaggi!

AccelerazioneUno degli aspetti più interessanti e meno soppesati

sull’accelerazione dell’essere umano è quello di smasche-rare i suoi artifici. Se partiamo dall’idea di persona, mas-chera dell’attore in latino, queste cadono a tutta velocitàspinte dal vento dell’accelerazione. Le frette sono semprecattive consigliere, come recita il detto, attribuito a GaldosFernando VII quando il suo assistente non era sicuro divestirlo bene, “Vestimi di spazio, che ho fretta”. Il frasario èpieno di frasi incantevoli al riguardo: “Le frette sono coseda ladri e cattivi toreri”. La parsimonia e la tempra, richie-dono sempre una gestione dell’accelerazione che ci inva-de e involge. Il mondo corre e chi è capace di astrarsi datale ritmo, cade inevitabilmente schiavo delle circostanze.

Le frette, quando non c’è il giusto tempre, prendono dadentro la nostra natura primordiale, perché non dannotempo per l’occultamento o l’impostura. Però, per tuttiesiste un limite di pressione e accelerazione (che sono duefacce della stessa medaglia), dove la forza ci vince, alloral’unica arma è aver lavorato profondamente la nostra cos-cienza.

Crisi e cambiamento.Crisi, dal greco κρίσις significa decisione; definisce un

momento di culminazione o rottura di un processo che sta-bilisce le cose, per questo viene tradotto anche come “giu-dizio”.

L’accumulazione di energia intorno ad un asse centrale,gravitando in uno scenario specifico, segue direttive maialeatorie le quali, o si liberano per mancanza di forzadell’asse centrale e terminano nel nulla, o si condensanoaumentando la loro solidità e precipitano verso qualcosa.In ogni caso, tutto ciò che inizia, termina. Per questo tra isaggi non è la minore, la virtù del riposo.

L’altro lato dell’intelligenza è l’arroganza.Esiste un meccanismo proprio degli esseri umani e del

modo in cui organizzano il loro pensiero e lavora il loro cer-vello, che è l’analogia.

L’analogia, con grande successo, ci ha portati a trionfa-re come specie, sebbene realmente non siamo un dettatodi virtù, né di talento fisico.

Con l’analogia cerchiamo, partendo da qualcosa diconosciuto, di inferire conclusioni attraverso la somiglian-za per rispondere davanti allo sconosciuto. Dopo, appli-chiamo la ragione per costatare la scoperta e la trasmettia-mo alla successiva generazione. Un grande sistema. Però,quest’aspetto positivo del nostro peculiare modo di esse-re animali pensanti, porta in fondo a se, nascosta, una fac-cia terribile, che è la radice stessa dell’arroganza.

C

Traduzione: Chiara Bertelli

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Forzati dall’imperativo della necessità, questo processo del sapere percomparazione quello che non sappiamo e del metterci continuamentedavanti allo sconosciuto attraverso sfide, portava implicito nel suo abuso,questa terribile tendenza a credersi detentori della verità, di sentirci definitiva-mente padroni di un trono che non ci spetta, perché sempre sarà più quello chenon sappiamo che quello che sappiamo.

“Che mistero così grande èl’evoluzione personale;cambiamo tutto senza

modificare la nostra essenza,perché ciò che cambiamo,

essenzialmente, è solo l’incastro.”

https://www.facebook.com/alfredo.tucci.5

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Lo socorso 24 di dicembreè stato rilasciato in Asia ilfilm "lp Man 3", arrivandopochi giorni dopo, ingennaio, alle sale degli StatiUnit i di forma l imitata.Ancora una volta, e come lepuntate precedenti, il film èstato diretto da Wilson YipWai-Shun e interpretato daDonnie Yen. La produzione èstata riparata da un ottimocast di attori e stuntmen,tra cui va rivolta particolareattenzione a Mike Tyson,che ha rotto un ditodurante le riprese; DannyChan, che interpreta Bruce

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otto i l suo aspettoinconfondibile di affabileanziano, sempresorridente, alto, snello ecalvo, si nasconde unuomo straordinario, la cui

leggendaria biografia lo ha consacratocome uno degli “immortali” delle ArtiMarziali. La maggior parte della gentelo conosce come “il maestro di BruceLee”, ma Yip Man è stato molto più diquesto. È stato uno straordinario artistamarziale, maestro di maestri e,indiscutibilmente, il diffusore del WingChu a livello mondiale.

Lee, un ruolo che gl i èfamil iare perché haincarnavto il re delle ArtiMarziali nella serie "Laleggenda di Bruce Lee"(2008) e l'ha anche imitatoin "Shaolin Soccer"; LiangChia-Jen, ben noto agliamanti del Hong Kongcinema, con 139 film nellasua filmografia; Kent Chencon 132 film, e Max Zheng("The Grandmaster"), tragli altri. La coreografia èstata fatta dalpossibi lmente migl iorecoreografo di Hong Kong,Yuen Woo-ping, che hacatapultato Jackie Chanvertiginosamente a famacon "Snake in the Eagle'sShadow" e "MasterDrunken in the Eye of theTiger", e riconosciuto intutto il mondo per il suolavoro nella saga "Matrix"e ""Crouching Tiger, HiddenDragon"".Data l'attenzione che il

film ha risvegliato ovunque,e l'interesse stesso dellastoria del Grande MaestroIp Man, Budo Internationalvi porta questo mese unarticolo biografico suquesto straordinario Sifu.

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La figura di Yip Man (Ip Man & Ye Wen) èincontestabile. Non godrebbe della famainternazionale che possiede oggi se nonfosse per il fatto che è stato Maestro ementore di Bruce Lee. Nonostante tuttoquello che è stato scritto e diffuso, BruceLee fu soltanto “degli allievi” di Yip Man. IlPiccolo Drago non è mai arrivato ad avereun livello superiore all’interno dello stile.Quando Bruce Lee partì per l’America,nella scuola di Yip Man c’erano molti allievipiù avanzati di lui. Inoltre e contrariamentea quello che è stato detto, Bruce ci provòa malapena ma non si allenò con Yip Man.Il Sifu era molto tradizionalista, insegnavasecondo la consuetudine cinese. Come“Patriarca” della scuola, si allenavadirettamente solo con gli all ievi piùavanzati (i “Fratelli Maggiori”) e questi, aloro volta, insegnavano agli altri allievi.Questo chiarisce il fatto per cui Bruceimparò la maggior parte del Wing Chu permano di altri allievi come William Cheung oWong Shun Leung. Quindi, il contatto traBruce Lee e Yip Man è stato effimero emolto sporadico.Tuttavia, la vita di Yip Man possiede gli

ingredienti necessari per essere unaleggenda grazie ai propri meriti, ma primadi addentrarci nella narrazione delle suetormentate vicissitudini, è meglioconoscere le premesse della sua arte edei suoi maestri.Racconta la leggenda che il Wing Chu

fu creato durante il XIV secolo da unamonaca buddista chiamata Ng Mui, cheaveva ideato un sistema dicombattimento così singolare, dopo averosservato come lottavano tra loro una grue una volpe. L’arte fu trasmessa in segretonel corso dei secoli, come richiedeva latradizione. All’inizio del XIX secolo, il 5°Custode dello Stile era Leung Jee, unerborista molto appassionato di ArtiMarziali. Quest’uomo viveva a Fatshan,una città della provincia di Kawantung, nelsud della Cina. In tutta la provincia,questo affabile erborista era conosciutoper la sua insolita eff icacia nelcombattimento. Coloro che osaronosfidarlo (che non furono pochi), neuscirono sempre sconfitti, a causa del suoindiavolato modo di muoversi e della suatecnica preferita, il Palmo di Ferro. Inrealtà, Leung Lee era molto tranquillo ma,man mano che aumentava la suareputazione, si moltiplicavano i lottatoriche lo sfidavano per svelare i suoi segreti.Chan Wah Sun, un altro importante

maestro e lottatore dell’epoca, desideravaardentemente imparare sotto la guida diLeung Lee ma questi, fedele all’ermetismocaratteristico delle Arti Marziali di allora, sirifiutò di condividere le sue conoscenzecon Wah. Leung riservava i suoiinsegnamenti più preziosi a suo figlioLeung Bik, che era destinato a diventare il6° Custode dello Stile. Dal momento cheera arrivato a un’età avanzata, decise diinsegnare la sua arte a Bik a porte chiuse.Tutte le notti, i due si incontravano

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nell’erboristeria per allenarsi. Chan WahSun, decise di trasferire il suo ufficio dicambiovaluta (così si guadagnava davivere) in un locale adiacenteall’erboristeria di Leung, per poter cosìspiare il Maestro e apprendere i suoisegreti. In questo modo, notte dopo notteWah, nascosto nell’oscurità, assimilò tuttigli insegnamenti di Leung. Questi, anchese anziano, non aveva perso per niente lasua lucidità e non tardò ad accorgersidella presenza dell’inopportuno spettatore;ma finse di non averlo scoperto ecominciò ad insegnare tutti i concetti e glispostamenti in maniera errata perconfondere Wah. Poi, di giorno e mentreWah lavorava, si dedicava a rettificare isuoi insegnamenti perché suo figl ioapprendesse il vero Wing Chu. Wah studiòquindi una versione errata, totalmenteadulterata, quasi senza spostamenti epiena di concetti erronei.Ciononostante Chan Wah Sun, che era

una persona molto sveglia eparticolarmente dotata per la lotta, fecegrandi progressi modificando quello cheaveva imparato e adattandolo alla realtàdel combattimento. Il risultato è che nonimparò l’autentico Wing Chu, ma modificòle cose senza senso che gli “insegnava”Leung Jee fino al punto di renderleveramente efficaci in combattimento. Ne èla prova il fatto che, dopo la morte diLeung Jee, Wah sfidò Leung Bik a giocarsila successione del Custode dello Stile inun duello e vinse il combattimento. Wahera convinto di aver vinto grazie alletecniche di Wing Chu apprese in segreto,quando in realtà vinse nonostante quelle.Senza dubbio, Leung Bik era ancora moltoinesperto per affrontare con successo unlottatore forgiato in mille battaglie comeChan Wah Sun. Bik, con l’onore macchiatoe l’anima mortificata, sparì dalla regione eWah divenne il nuovo capo dello stile WingChu, arte che in realtà non conosceva!Inoltre, continuò a fare ricerche per contoproprio su altre Arti Marziali.La vittoria di Wah e il suo nuovo ruolo di

Custode dello Stile gli conferirono unareputazione tale che, infine, ebbe modo diaprire una scuola di Arti Marziali e diabbandonare l’ufficio di cambiavalute, chetanto odiava. Abbandonò il soprannome di“il cambiavalute Wah” e iniziò ad essereconosciuto come “l’uomo di legno”, inseguito ad un’esibizione nella qualedistrusse con i suoi pugni un pupazzo inlegno massello da allenamento. Tuttavia,“l’affare” delle Arti Marzial i non eraabbastanza redditizio all’epoca, poiché siinsegnava a gruppi di allievi molto ridotti.Per questo motivo, Chan Wah Sun sicercò la protezione di un “mecenate” chegli cedette gratuitamente una parte dellasua casa perché aprisse una scuola. E’stata proprio la famiglia Yip, una delle piùricche della città di Fatshan, ad accoglierlonella sua dimora. Il patriarca degli Yip, YipOi Do, decise di ospitare un artistamarziale così famoso per assicurarsi la

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“Nel 1968 Yip Man,all’età di 70 anni, fu operato di un

cancro allo stomacoe, subito dopo,annunciò il suoabbandono

dell’insegnamento.Questa decisione fuun duro colpo per la

comunità del Wing Chu,

poiché Yip Man siritirava senza avereinsegnato tutti isegreti della sua arte.”

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protezione della sua casa e delle sueproprietà.La famiglia Yip aveva tra i suoi figli, un

giovane di salute cagionevole emalaticcio chiamato Yip Man, che nacqueil 14 ottobre 1893. Fin dalla più tenerainfanzia, seguì l’educazione tradizionaleriservata a ogni figlio dell’alta borghesiacinese: studio della f i losofia, dellaletteratura e della poesia classica cinesee occidentale, così come alcune nobili articome la calligrafia e la pittura. Il destino diYip Man sembrava già segnato: studiareeconomia e commercio e condurre partedegli affari della famiglia. Tuttavia, nontennero conto che il loro fragile figliologodeva di una volontà propria e anchemolto forte. Fin da bambino, scappavaquando poteva dalla vigilanza dei suoitutori per andare a vedere come siallenavano i discepoli del “protetto” disuo padre, quello era qualcosa chesembrava affascinarlo. A nove anni, sidecise infine ad andare a parlare con ilvecchio maestro Wah (che aveva già 60anni) e gli chiese di partecipare alle suelezioni. Wah non prese la proposta tropposul serio: si trattava solo di un bambino e,per di più, di origine benestante, quindi(pensava i l maestro) sarebbe statocapriccioso e incostante. La situazionenon era per niente semplice. Da un lato,Wah non avrebbe avuto nessun problemaad accettarlo, se non fosse stato per ilfatto che aveva già seri problemi di spaziocon i 16 allievi già iscritti. Dall’altro lato,non poteva rif iutare Yip Man a cuorleggero, poiché si trattava di uno dei figlidel suo “protettore”, della persona che lostava ospitando. Per uscire da questovicolo cieco, Wah decise di accettare YipMan a una condizione, in cambio ditrecento monete d’argento. Questa erauna somma molto elevata, per cui i lmaestro immaginò che Yip Man, a soli 9anni, non sarebbe stato in grado dimetterla insieme se non nel giro diqualche anno. Wah credeva di aver risoltoil problema quando, il giorno successivo,Yip Man si presentò con la sommarichiesta. Era da anni che risparmiavatutte le paghette che gli dava suo padre.Così, il vecchio maestro non ebbe altrascelta che accettarlo come allievo, senzaaccettare la somma naturalmente.Per quanto riguarda il padre di Yip Man,

questi non vedeva di buon occhio il fattoche suo figlio fosse iniziato al Wing Chu. Ilfuturo che gli aveva riservato era moltodiverso e, inoltre, le Arti Marziali nonerano molto ben viste tra le classiborghesi cinesi dalla rivolta dei boxer. MaYip Oi Do commise lo stesso errore diChan Wah Sun, pensava che si trattassesolo di un improvviso capriccio di suofiglio che, soffrendo sulla sua carne i duriallenamenti, avrebbe abbandonato leproprie pretese marziali. Dall’altro lato,considerò anche il formidabile beneficiofisico che le Arti Marziali avrebbero potutoapportare al suo gracile bambino. In

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questo modo e davanti allo scetticismo di tutti quelliche lo circondavano, Yip Man fu introdotto a soli noveanni nel mondo del Wing Chu. Se qualcosacaratterizzava il giovane Man, era la sua straordinariavolontà e tenacia.Wah, che all’inizio non lo prese per niente sul serio,

gli impose una disciplina di allenamento estremamenterigorosa per scoraggiare quel giovincello borghese. Ma,quanto più difficile era la situazione presentata a YipMan, tanto più egli si dedicava all’allenamento. Dopoalcuni durissimi mesi di prova, il maestro, stupitodall’eccezionale determinazione del suo pupillo piùgiovane, decise di accettarlo come mascotte della suafamiglia di Wing Chu. Con gli anni, Yip Man siguadagnò a tal punto il rispetto del suo maestro e dei“Fratell i Maggiori”, che Wah arrivò a valutareseriamente la possibilità di formarlo affinché diventasseil suo futuro successore.Nel 1911 Chan Wah Sun, maestro di Yip Man, morì

improvvisamente. Yip Man aveva soltanto 13 anni, con4 di pratica del Wing Chu. Continuò ad allenarsi ancoraper 3 anni, sotto la tutela degli allievi avanzati dellascuola o “Fratelli Maggiori”.Quando compì 16 anni, suo padre lo mandò al St.

Stephen College, un istituto cattolico di Hong Kong,per imparare l’inglese e aggiungere alla sua educazionele conoscenze occidentali. Lì, la dura vita del collegio ela competitività dei suoi compagni forgiarono in YipMan un carattere di ferro e gli permisero di mettere perla prima volta alla prova le sue abilità marziali nellenumerose risse tra all ievi. La sua efficacia incombattimento arrivò a un livello tale che presto restòsenza avversari all’interno della scuola e del vicinato.Ciononostante, l’impulsivo Yip Man era alla continua

ricerca di scontri per migliorare la sua efficaciamarziale. Uno dei suoi amici gli parlò di un eccentricopraticante di Gung Fu che lavorava in un setificio delporto e che aveva la reputazione di essere invincibile incombattimento. Un pomeriggio, Yip Man si diresse alporto alla ricerca del peschereccio nel quale gliavevano detto che viveva e dormiva il famoso lottatore.Quando, alla fine, lo trovò, lo sfidò a voce alta dal molo.Non ottenne risposta per cui, offeso, lanciò una pietracontro la barca. Allora, una voce profonda gli chiesetranquillamente che cosa avesse perso lì fuori. Yip Manrispose con tono secco e di sfida:“Dicono che sei invincibile incombattimento. Mi piacerebbe battermicon te”. Un uomo, sulla cinquantina,sbirciò dal parapetto della nave, guardòYip Man dall’alto in basso e disse: “Seimolto giovane e magrolino. Non hovoglia di perdere tempo, ma ti darò unapossibilità: esegui un Tao (forma o katadi Gung Fu) e vedremo se ne vale lapena”. Yip Man non si lasciòspaventare e per il superbo sdegno dellottatore eseguì con agilità e vigore laSil Lum Tao, forma di Wing Chu.“D’accordo - disse l’uomo con unsorriso - ti darò un’opportunità, ma ilcombattimento si terrà nella miabarca...”. Yip Man salìsull’imbarcazione ed entrambi si miseroin guardia. All’ improvviso, Man siavventò come un turbine sul suoavversario sferrando una brillante seriedi pugni. Tuttavia, l’uomo bloccò tutti isuoi colpi con una naturalezzasorprendente e mandò il giovincello inacqua. Man nuotò fino alla barca, si

arrampicò sul fianco e tornò ad attaccare il suoavversario con una furia raddoppiata. Questi, ancorauna volta annullò tutti i suoi attacchi con diabolicafacilità e Man finì di nuovo nelle fredde acque del porto.Alla fine, Yip Man capì che si trovava di fronte a un

eccezionale maestro di Gung Fu per cui, inzuppato finoalle ossa, gli chiese umilmente di essere accettato comesuo allievo. L’uomo, senza dire una parola, gli girò lespalle e cominciò a prepararsi la cena. Da allora, YipMan cominciò ad andare tutte le sere alla barca delmaestro con offerte e regali, era solito anche lavargli ivestiti e cucinargli la cena. Nonostante tutto questo,l’uomo non gli rivolgeva nemmeno la parola. Ma, nel girodi più di due mesi e di fronte alla rispettosa insistenza delgiovane Man, alla fine il maestro schiuse le labbra perchiedergli: “Chi ti ha insegnato le Arti Marziali?”- “Ilmaestro Chan Wah Sun, dello stile Wing Chu”. Di frontealla risposta, i tratti gentili del maestro tradironoun’intensa emozione che Yip Man non riuscì adinterpretare. L’enigmatico lottatore rimase molto tempo acontemplare l’orizzonte e, quando si girò, guardò Mandritto negli occhi e disse: “D’accordo, ti insegnerò la miaarte. Ti insegnerò la vera arte del Wing Chu”. Yip Manrimase di sasso: che cosa significava tutto ciò? Credevache esistesse solo uno stile di Wing Chu, quello cheaveva appreso direttamente per mano del Custode dellaScuola. Di fronte all’espressione di sorpresa del giovane,il maestro proseguì: “Il mio nome è Leung Bik e sono ilfiglio di colui che ha insegnato al tuo maestro. Sonoanche il 6° Guardiano dello Stile e l’unico praticante invita del vero Wing Chu”. Bik spiegò a Yip Man perché ecome suo padre ingannò Wah, e il motivo, dunque, percui egli non imparò mai il Wing Chu originale.Fino ad ora, Yip Man non aveva praticato che una

particolare amalgama di Wing Chu completamenteadulterata e mescolata con una moltitudine di altre ArtiMarziali che Chan Wah Sun aveva ricercato nel corsodella sua inquieta esistenza. Anche se quell’ibrido era,senza dubbio, efficace in combattimento, non sitrattava del Wing Chu originale; quest’ultimo erasopravvissuto solo nella persona di Leung Bik, che nonlo aveva mai insegnato a nessuno né, in un primomomento, intendeva farlo. In questo senso, si puòaffermare che il vero Wing Chu sarebbe andato perdutoper sempre dopo la morte di Leung Bik, ma la fortuna

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volle che, casualmente, un testardo giovane chiamatoYip Man incrociasse il cammino di Bik e diventasse ilcustode di questa straordinaria Arte Marziale.Così, Yip Man divenne il discepolo di Bik e apprese

l’autentico Wing Chu integralmente, ovvero compresele tecniche segrete. Leung Bik morì nel giro di pochianni, anche se furono sufficienti perché Yip Man, condeterminazione e dedizione, apprendesse tutto quelloche il suo Sifu sapeva. Yip Man ritornò a Fatshan, lasua città natale, dove, come successore ufficiale delWing Chu originale, cominciò a dare lezioni a 4 o 5allievi negli anni ’40. Tuttavia, non smise di studiare leArti Marziali, ma continuò a scambiare tecniche econoscenze con i suoi vecchi compagni di pratica, gliallievi di Chan Wah Sun.Era ancora un uomo giovane, per cui non gli piaceva

la rigida gerarchia che caratterizzava le scuole di GungFu dell’epoca. Fin dall’inizio stabilì come regolaautentici rapporti di amicizia con i suoi allievi. Nonvoleva che questi lo chiamassero “Patriarca”, preferivail soprannome di “Man-Sok”, ovvero “Zio Man”.Tuttavia in seguito, nel corso degli anni, Yip Mandivenne molto più rigido e tradizionalista, realizzandopoco a poco nella sua scuola i l t ipico schemagerarchico Patriarca-Fratelli Maggiori-Principianti. Ma,negli anni ’40, stabilì un’altra regola che, a differenzadella prima, non avrebbe mai infranto fino alla fine deisuoi giorni: non venne mai pagato per le sue lezioni,insegnava per puro piacere e non voleva che lefaccende inerenti al denaro turbassero la sua scuola.A quei tempi iniziò a lavorare, per puro piacere, come

capo della stazione di polizia di Fatshan. Presto la suafama iniziò a precederlo, tutti conoscevano la sua stranaabilità di ridurre e arrestare i “fuorilegge”. Le sue gestadiventarono famose nella regione. Tra queste, sidistingue in particolare l’aver fermato, da solo, unabanda di otto pericolosi delinquenti. Affrontò anche moltiesperti di Gung Fu, molti di questi erano dei “teppistelli”.Quando, nel 1949 trionfò la Rivoluzione Popolare

Cinese, Yip Man fuggì a Macao, ma non mise radici inquella città. Dopo un breve periodo di tempo, si trasferìa Hong Kong, dove si stabilì per il resto della sua vita.Una volta raggiunta la colonia britannica, Lee Man, cheera segretario del sindacato dei lavoratori di ristoranti,gli permise di utilizzare gli impianti per realizzare i suoiinsegnamenti. In questo locale, YipMan iniziò ad allenare il suo primogruppo di allievi. I suoi insegnamentiiniziarono nel luglio del 1950.Rapidamente, divenne il massimoesponente di Wing Chu di Hong Kong,guadagnandosi una reputazione dimaestro straordinario, anche se un po’eccentrico. Infatti, non faceva nessunapubblicità della sua scuola(nonostante questo, però, era moltoconosciuta), non accettava denaro perle sue lezioni e non accettava maiallievi alla leggera (si racconta che,quando qualcuno voleva entrare nellasua scuola, Yip Man era solitostudiarlo per mesi prima di accettarlodefinitivamente). Se, per qualcheragione, rifiutava un pretendente oespelleva un allievo, niente potevafargli cambiare idea. È stato negli anni cinquanta che

cominciò a distinguersi nella scuola diYip Man tutta una serie di straordinariartisti marzial i . Nomi come TsuiSheung Tin, Ho Kam Ming o Wong

Shun Leung sono già scritti a caratteri dorati nellastoria del Wing Chu e delle Arti Marziali. Tutti questi sisono formati sotto la guida del “Sifu sorridente”. Il piùconosciuto di questi, Wong Shun Leung, arrivò allascuola di Man per la prima volta un pomeriggio del1954, chiedendo che gli dimostrassero l’efficacia delWing Chu contro il Pugilato, disciplina nella quale egliera, all’epoca, un esperto. La prova gli sembrò cosìconvincente che, da quel giorno, si integrò totalmentenella “famiglia” di Yip Man. Poco dopo, divenne unodegli allievi più importanti della scuola, conosciuto daipraticanti di altri stili di Gung Fu come “il rozzo”, poichéogni scusa per lui era buona per sfidare quasi tutti gliartisti marziali importanti di Hong Kong. Infatti, la famache presto si guadagnarono i praticanti dello stile WingChu in generale, fu quella di essere autentici “rudeboys” (grezzi, attaccabrighe, cerca-guai) che nonsmettevano di sfidare e di lottare per provare e affinarele proprie abilità e far pubblicità allo stile della scuola.Nel 1955 la scuola contava già 30 allievi, anche se la

maggior parte abbandonò le lezioni quando Yip Mantrasferì il Kwoon (dojo) nella strada Lee Tat, a Kowloon.La nuova sistemazione era nel bel mezzo dei bassifondidi Hong Kong, motivo per cui Yip Man dovette negarel’accesso a molti aspiranti un tantino inquietanti esospetti; ma accolse anche perle del rango di WilliamCheung o di Bruce Lee. Questi erano due autenticiteppistelli da bassifondi che, tuttavia, dimostraronomolta più passione ed entusiasmo di molti veterani.Bruce, che a quei tempi era un galletto irriverente e

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“Nel 1955 la scuolacontava già 30 allievi,

anche se la maggior parteabbandonò le lezioni

quando Yip Man trasferì ilKwoon (dojo) nella stradaLee Tat, a Kowloon.”

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indomabile, dimostrava, tuttavia, un grande rispettoverso Yip Man, come ricorda Jesse Glover, primoallievo di Bruce Lee: “Bruce parlava sempre con moltorispetto di Yip Man e credo che fosse moltoorgoglioso di essere uno dei suoi allievi. Ricordo cheera solito raccontare che Yip Man, nonostante nonpesasse nemmeno 50 chili, riusciva a colpire con unapotenza molto superiore a uno qualsiasi dei suoiallievi, superiore perfino a quella di William Cheung,che era alto 1 metro e 75 cm e pesava più di 80 chili.Raccontava anche che Yip Man, all’età di 65 anni,conservava ancora talmente tanta abil ità che nessuno riusciva a toccarlo in combattimento”.Poco dopo aver iniziato le lezioni, Bruce sentì una

storia secondo la quale Yip Man aveva da poco uccisoun altro maestro di Gung Fu con un colpo solo, perchéquesti rifiutò di uscire dalla scuola dopo aver insultatoil Wing Chu e il Sifu. Bruce Lee credeva nell’autenticitàdella storia, poiché conosceva la straordinaria efficaciadel suo maestro. Il Piccolo Drago era una figurapromettente all’interno della scuola, ma la abbandonòprematuramente per emigrare negli Stati Uniti. Durantei primi anni della sua “avventura americana”, Brucecontinuò a scrivere periodicamente a Yip Man,facendo commenti sui suoi progressi e spiegandogliche stava dando lezioni di Wing Chu a diversi allieviamericani. Infatti, gli chiese, di accettare all’internodella famiglia del Wing Chu il suo allievo più avanzato,l’afroamericano Jesse Glover. Sembra che Yip Man sisia arrabbiato moltissimo, poiché allora pensava che ilWing Chu dovesse essere insegnato soltanto a gentedi razza cinese: era come avere un vantaggio suglioccidentali. Ma nel 1965 cambiò radicalmenteopinione, ammettendo pubblicamente che il Wing Chudoveva essere insegnato senza distinzioni di razza nédi nazionalità.Nel 1968 Yip Man, all’età di 70 anni, fu operato di

un cancro allo stomaco e, subito dopo, annunciò ilsuo abbandono dell’insegnamento. Questa decisionefu un duro colpo per la comunità del Wing Chu,poiché Yip Man si ritirava senza avere insegnato tutti isegreti della sua arte. Per questo motivo uno dei suoiallievi, che si chiamava Kwok Keung, andò a trovarloquando ancora era convalescente dall’operazione, perconvincerlo ad insegnare “a porte chiuse” a un suoallievo molto promettente, che sichiamava Leung Ting.Inaspettatamente, Man accettò e,dopo aver saltato tutte le regole dellagerarchia (molti Fratelli Maggiori o isuoi stessi figli avrebbero dovutoavere la precedenza nellasuccessione), insegnò al giovanissimoLeung Ting il Wing Chu nella suainterezza, che solo lui conosceva. YipMan morì il primo dicembre del 1972,all’età di 79 anni. Leung Ting divenneil massimo esponente del Wing Chu eil successore del “Sifu Sorridente".Oggi, il Wing Chu è una delle ArtiMarziali più praticate in tutto il mondoe Yip Man è diventato, di diritto, unodei maestri più emblematici delle ArtiMarziali, tanto che la sua vita è stataportata addirittura al cinema.

Grandi Maestri

“Racconta la leggenda che il WingChu fu creato durante il XIV secoloda una monaca buddista chiamata

Ng Mui, che aveva ideato unsistema di combattimento

così singolare, dopo aver osservato come lottavano tra

loro una gru e una volpe.”

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Tutti i DVD prodotti da Budo Internationalvengono identificati mediante un’etichettaolografica distintiva e realizzati in supporto DVD-5, formato MPEG-2 (mai VCD, DivX o simili).Allo stesso modo, sia le copertine che le serigrafierispettano i più rigidi standard di qualità.

Se questo DVD non soddisfa questi requisiti e/o lacopertina non coincide con quella che vi mostriamoqui, si tratta di una copia pirata.

REF.: • DVD/KMRED-2REF.: • DVD/KMRED-2

Vi presentiamo il secondo lavoro del gruppo KMRED.Questo video, che porta il nome di "Concetto e

Pedagogia", ha lo scopo di farvi scoprire una partedel concetto Krav Maga Research, Evolution

and Development (Krav Maga Ricerca,Evoluzione e Sviluppo), nonché la

pedagogia che si sviluppa nel senodal nostro gruppo. I differenti

esercizi che scoprirete qui nonintendono "rifatevi gli occhi"né dimostrare le nostreattitudini combattive,perché qui la nostrapriorità è quella di spiegarecome prepariamo i nostrialunni affinché sitrasformino in "guerrieri"capaci di "adattarsi" alle

differenti evoluzioni di uncombattimento in strada."

Budo international.comORDINALA A:

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l mondo di oggi è pieno di ideeinnovative, sistemi, forme,esempi che nei tempi antichiavrebbero fatto la differenza neicampi di battaglia. Poi, l'idea

stessa del tempo, la tradizione, laconservazione, ecc, ci porta alconcetto di "arte". Tale concetto puòessere misurato soltanto dalla mentedi chi guarda, che si sente chiamata

dalle immagini che le vengonotrasmesse ... Perdersi in confronti è lostesso di andare a vedere un'operateatrale di Shakespeare e confrontarlacon il film Matrix !Tuttavia, il conflitto è normale per

coloro che sono abituati ad unavisione semplice e moderna delle ArtiMarzial i in generale. I l confl ittosuppone, senza alcun dubbio,

contraddizioni: contraddizione nelsentimento, contraddizione nelpensiero e contraddizione nelcomportamento. Vi è contraddizionequando vogliamo fare qualcosa esiamo costretti a fare il contrario.Per la maggior parte di noi, là dove

c'è ammirazione ci sono anchegelosia ed odio; e questo ècontraddizione pure. Nella

Il tradizionale e il rappresentativo!

"L'importanza dell'educazione è la conoscenza, non dei fatti, ma dei valori."(Dean William R. Inge)

Sarebbe stupido voler equiparare le esigenze che hanno stimolato le Arti Marzialidel periodo Sengoku ad un'evoluzione e alla crescita delle loro forme, con le realiesigenze dei nostri giorni. Il senso comune, che suggerisce una visione storica deipezzi che esemplificano sempre attraverso le "Kata" o forme stabiliti in precedenza,possiede una ricerca speciale; Tuttavia, in tempi moderni, è possibile - e ciò dipendeda ciascuno - che la visione superficiale possa evidenziare una certa mancanza diconoscenza di coloro che stabiliscono un confronto in modo nudo e crudo.

I

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dipendenza c'è l'angoscia e il dolore, di conseguenza, la contraddizione, il conflitto.L'osservazione, al di là delle possibilità dei sì e dei no, della verità e della menzogna, èsenza dubbio un modo sano per andare a fondo delle cose.Potremmo dire che, nel rispetto delle norme di etichetta abituali, la posizione è

fondamentale: schiena dritta, mento in su ... ma il senso comune è il modo migliore perevitare di commettere esagerazioni. È abbastanza sgradevole che qualcuno chefrequenta un'esibizione cerchi di parlare circa il suo maestro, o mostri le sueimpressioni personali in pubblico parlando di come lo fanno nella sua scuola, e cosedel genere ... La maggior parte delle volte, siamo in un determinato luogo per ammirarequalcuno e non per fare pubblicità di un'altra persona.Le arti tradizionali hanno un fattore storico di incommensurabile valore; questo valore

determina quelle che sono e quelle che non lo sono. Come Louis Bonald ha detto: "Lacultura forma saggi; l'educazione forma uomini." Mi spiego:Diversi regimi mentali, o chissà, le abitudini quotidiane, si rivelano in alcuni casi

piaceri fittizi che sottraggono la possibilità di una situazione di stallo. La cultura, senzadubbio, è uno di questi meravigliosi punti principali che permettono all'essere diinserirsi in altri mondi creati da altri.Questa forma di visione, strettamente analizzata, usurpa in diversi modelli, quello che

alimenta l'ignoranza. È facile, il semplice fatto di permettere che l'idea di un'altrapersona penetri e catturi la mia attenzione, o prenda il mio "sguardo", è di per sé unpunto di espansione delle nostre misure individuali di osservazione. Dato che la vitache osserviamo in uno scenario esterno reagisce e si sviluppa nel modo in cui lepermettiamo di essere evidente, la mente, in comunione con il fattore "integrazione",senza dubbio esplora nuovi universi in versioni più utilitarie - sia nei livelli spirituali omateriali.Durante i miei giorni come studente presso l'Università Cattolica, mi sono reso

conto, attraverso un caro insegnante, che le ragioni che usiamo in istanti diversi, nonsono altro che alcune proiezioni di verità seminate in precedenza. Nell'ambito delle

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Bugei

“L'imparare, il desiderio di imparare, cede spazio allafacilità di "reinventarsi" attraverso un "facebook",

le reti sociali, ecc.Non c'è più via di scampo! Siamo destinati a rispettarequesta legge inesorabile, al costo del minore danno e

col maggiore vantaggio, se è ancora possibile...”

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prospettive che ho scoperto attraverso l'abitudine allalettura (e spero che gli strumenti forniti da questa abitudinecon i libri, riviste, giornali, ecc, continuino ad arrivare in viepanoramiche, per alternare il "mimetismo" che ci consumacon la spossante e male trattata realtà delle nostre faccendegiornaliere), c’è stata una che ha attirato la mia attenzione:l'IO e l'ALTRO!Come stabilire una sorta di misura di osservazione,

quando nella nostra realtà interiore esistono già proporzioniacquisiti attraverso altre esperienze? Cosa accade, oaccadrà, nella mente di ognuno di noi, quando, peresempio, stiamo ascoltando Bach? Mi ricordo di un giovaneche, dopo l'ascolto di una composizione di Bach, la suaprima reazione è stata: "Questo è orribile!" La generazionedi oggi, più tecnologica, transita lungo ritmi e suoniadiacenti alle loro tribù che dividono un'intera societàmutante - per il dispiacere di molti "dinosauri" di altri tempi.Comunque, e ad una velocità tale, organizziamoci in un

nuovo processo di adattamento che, attraverso una vianormale, cerchi di stilizzare le nostre idee, per quantoavanguardisti esse possano essere. Forse, nel caso del quelgiovane, la sua prima impressione fosse stata quella di ungrido per le sue orecchie, così in sintonia con l'attuale "TumTum Tum ... ... ...", il che è un residuo dei tempi della"Disco", dei tanti suoni delle discoteche, come gli stili"house" oppure Hip Hop ... la realtà è che in ogni mente

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Bugei

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comanda un tipo di cultura, che si identifica con un certotipo di panorama esterno.Se guardiamo in profondità, possiamo vedere che è

l'essere chi deve trovare da lui stesso il suo significato e lasua sublimazione; è l'essere che stabilisce per se stesso lamisura di un "mi piace" o no, ciò che la società gli presenta.D'altra parte, dal momento che tutto passa e tutto sitrasforma, sono d'accordo con François La Rochefoucauld,quando dice che:"L'assenza cancella le piccole passioni e fortifica i grandi."Uno studente mi ha chiesto:"... Ma cosa succede se la riflessione fosse stata soltanto

immaginazione, illusione?"Noi siamo parte di una realtà che obbedisce principi che

non resistono l'ascensione. Blaise Pascal ha detto:"L'immaginazione ha tutti i poteri: essa fornisce la

bellezza, la giustizia e la felicità, che sono le più grandi poteridel mondo".Siamo tutti in un tempo di transito, di cambiamenti interni

ed esterni. La tecnologia sembra offrire un pannello di realtàvirtuali che per il loro acuto interesse, ormai irreversibile,"presuppone" che nel giro di pochi anni, non saremonient'altro che un'immagine costruita attraverso i nostritraumi e complessi Imparare. L'imparare, il desiderio diimparare, cede spazio alla facilità di "reinventarsi" attraversoun "facebook", le reti sociali, ecc.Non c'è più via di scampo! Siamo destinati a rispettare

questa legge inesorabile, al costo del minore danno e colmaggiore vantaggio, se è ancora possibile...

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Bugei

“Il mondo di oggi è pieno di idee innovative, sistemi,forme, esempi che nei tempi antichi avrebbero fatto la

differenza nei campi dibattaglia. Poi, l'idea stessadel tempo, la tradizione, la conservazione, ecc, ci porta al concetto

di "arte". “

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REF.: • DVD/KYUSHO 24REF.: • DVD/KYUSHO 24

Le Filippine hanno una lunga storia di combattimentia vita o morte. Dall'antichità ai tempi moderni, le arti dilotta dell'arcipelago delle Filippine hanno dimostratopiù volte di essere efficienti, efficaci ed estremamenteletali in combattimento. Innumerevoli sistemi di ArtiMarziali filippine si estendono attraverso le migliaia di

isole in questa regione. Molte sono "artifamiliari" che, probabilmente, nessuna

persona "estranea" arriverà mai adimparare, ma fortunatamente, moltealtre sono state messe adisposizione del resto delmondo. Dal punto di vista delKyusho, lo studio inizia conl'apprendimento dellarianimazione e del restauro,ma poi si sviluppa unafocalizzazione sugliobiettivi mobili con ilbraccio come fondamentomarziale. Nel sezionare unattacco, a parte i calci, tuttigli altri attacchi iniziano conle braccia, e la sfida è che ibracci sono le parti più velocidel corpo, con la massima

gamma di movimento e capacitàdi attacco direzionale. Pertanto,

questa è una sezione molto difficiledell'allenamento che dovrebbe essere

integrata in ogni sessione, con numerosevarianti. Ci sono altri modi per facilitare questo

livello ed una di quelle risiede nella capacità di "ArmTrapping" o cattura del braccio. Un lavoro dicollaborazione del Maestro di Kali Raffi Derderian e ilMaestro Evan Pantazi.

Budo international.comORDINALA A:

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PIÙ SUI PRO E I CONTRO DEI CALCI

Grandmaster John Pellegrini

Pochi mesi fa, ho avutol'opportunità di trascorrere deltempo con il mio buon amicoGrand Master Bill "Superfoot"Wallace. Ho incontrato Bill quasi30 anni fa. Siamo diventati amicidopo aver sedersi sulla commissioned'esame per il mio 6 ° prova di Dan MooKwan Taekwondo Chang (ha anchefirmato il mio certificato!). Nel corsodegl i anni, abbiamo condottocongiuntamente numerosi seminari ecampus d'al lenamento. Ancheabbiamo viaggiato insieme in Irlanda eFinlandia. Abbiamo anche siamo statiOspiti d'Onore in molti eventi di ArtiMarziali e Hall of Fame. Nel 2006,Bil l è entrato nel consigl iodel l 'Associazione Indipendente diTaekwondo, una organizzazione che hofondato più di 25 anni fa.Pertanto, quando l'ho visto di recente

tenere uno dei suoi seminari su calci, nonavrei stato sorpreso a tutta la suacapacità di gettare calci alla testa senzasforzo e con una velocità accecante.L'avevo visto farlo migliaia di volte. Maciò che mi ha fatto riflettere questavolta sulla sua capacità eccezionale èstato il fatto che solo due mesi prima ioavevo chiamato lui per augurargli unbuon compleanno: "Superfoot" avevaappena compiuto 70 anni!

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Combat Hapkido

“Neanche quand'ero nel mio momento migliore inTaekwondo (circa 25 anni fa),

sono stato riuscito ad essere tanto buono coi miei calcicome Bill, (ma chi lo è stato?).”

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eanche quand'ero nel mio momentomigliore in Taekwondo (circa 25 anni fa),sono stato riuscito ad essere tantobuono coi miei calci come Bill, (ma chilo è stato?). Tuttavia, sono stato

rispettato dalla mia ottima tecnica di calci eordinariamente ero in grado di raggiungere unostudente medio in testa, nonché rompere molteplicitavolette di legno con poderosi calci in salto e lanciarecolpi precisi e molto rapidi, con calci alti in rotazione.Così, forse ora molti si chiederanno se posso ancorafarlo, e la risposta è ... no. Negli ultimi 10 anni, hoperso un sacco di flessibilità e le mie articolazioni,ginocchia ed anche, sono state indurite con disturbi diartrite lieve. Parte della ragione è anche il fatto che nondedico oramai 2 ore giornaliere di stiramento comefacevo solitamente quando stavo impartendo 15 classi diTaekwondo a settimana. Una volta cambiato l'approcciodella mia carriera marziale verso un tipo di autodifesarealistica, ho sentito che la capacità di calciare in testanon era necessaria e che, anche se fossimo ingrado di eseguire tali tecniche in una rissa instrada, è una tattica pericolosa. Quindi,quando ho iniziato a strutturare ilcurriculum del mio sistema diCombat Hapkido, ho deciso diincludere un numero di calcil imitati, ma di una grandeportata, che sarebberoefficaci in una situazionereale di auto-difesa, i piùimportanti, alcuni calciche la maggior partedelle persone, uominie donne di tutte le

N

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età, fossero in grado di eseguire in modo relativamente semplice. Dopo mesi di ricerca e sperimentazione, hoselezionato una dozzina di calci per soddisfare le nostre esigenze tecniche. Credo che i calci che abbiamoselezionato per il nostro sistema siano più che sufficienti per affrontare la maggior parte delle situazioni.

Quindi, come siamo arrivati alla base della nostra filosofia di calci nel Combat Hapkido?In primo luogo abbiamo dovuto analizzare alcune delle realtà della nostra vita giornaliera:• La gente usa abbigliamenti e scarpe normali, non progettate per i calci acrobatici (a differenza della

maggior parte delle Arti Marziali o sport da combattimento).• La maggior parte delle persone non sono molto flessibili in natura e non iniziano la giornata con esercizi di

stretching prima di uscire da casa.• Il terreno sul quale un attacco può accadere potrebbe essere scivoloso dal ghiaccio o la pioggia,

irregolare, roccioso, fangoso, ecc... E non è l'ideale per i calci spettacolari.• I calci alti impiegano più tempo per raggiungere il loro obiettivo e sono più facili da bloccare o schivare.• I calci alti lasciano il corpo esposto e più vulnerabile a contrattacchi• I calci alti ed in rotazione inducono il corpo a perdere l'equilibrio.• La gente di mezza età, gli anziani e le persone con limitazioni fisiche (ferite del passato, chirurgia, malattia,

infortunio, ecc) non sono in grado di lanciare calci alti.

Così, una volta considerati e valutati tutti questi fattori e altre osservazioni rilevanti,ne abbiamo preso un paio di decisioni semplici tecniche per il nostro sistema:• Abbiamo eliminato tutti i calci di salto (e in aria).• Abbiamo eliminato tutti i calci in giro.• Tutti i calci saranno diretti alla parte inferiore del corpo (sotto l'ombelico).

Combat Hapkido

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Ora potete chiedervi: Tutto questo è buono per il Combat Hapkido, un'arte chesi occupa esclusivamente dell'autodifesa, ma per quanto riguarda l'ITA, la vostraorganizzazione di Taekwondo, si applica la stessa filosofia sui calci? La rispostaè no.Il Taekwondo è un'arte essenzialmente di calci e non si potrebbe modificare

l'80% dei suoi calci e continuare a chiamarlo Taekwondo! Si tratta di un'arte cheattira un gran numero di bambini (che sono molto più flessibili!) Ed è un elementomolto importante nello sport delle Arti Marziali. Calci, calci alti, in rotazione, insalto, in aria, e tutti i tipi di calci acrobatici, che sfidano la gravità, sono partedella sfida, l'emozione e il fascino duraturo di questa bellissima arte. Ed è perquesto che il mio amico Bill è ancora così richiesto ed è chiamato perorganizzare seminari un anno di anticipo! E a me succede lo stesso ... anche secon un pubblico diverso.E i nostri seminari congiunti hanno sempre avuto successo poiché riuniscono

ad entrambi i gruppi di studenti e docenti, quelli che cercano grandi tecniche dicalci e gli interessati nella pratica dell'autodifesa. Ci completiamo a vicenda.E per quelli di voi che credano che invidio le capacità per i calci di Superfoot e

il fatto che non sembri cambiare con l'età, vi dirò semplicemente una cosa:avete ragione! E addirittura, dopo tutti questi anni, cerco di continuare aconvincermi che tutto si riduce a ... genetica.Alti o bassi ... non smettere di dare calci!

Combat Hapkido

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Il JKD: È ancora importante?

Ho letto negli ultimi anni in varie riviste che ilJKD ha perso di importanza. Ho sentito dire cheimparare il JKD è come guidare un'automobile di40 anni fa, quando potresti averne una nuova. Lacosa più strana è che alcuni dichiarano che letecniche da imparare, come il Silat, la ThaiBoxing o alcuni tipi di Jiu Jitsu, sono in realtàmolto più antiche del JKD stesso. Dicono chequeste tecniche sono state approfonditeattraverso il no holds barred, che è un tipo dilotta sul ring, e che ci si deve allenare sia sulletecniche in piedi che su quelle che si basanosulle prese e sul suolo. Tutto questo è vero? Maconoscono sufficientemente il JKD? Devo ammettere che se stai pensando di

combattere nell'UFC e possiedi solo leconoscenze di JKD probabilmente non sarannosufficienti per affrontare questo tipo di

combattimenti. Il JKD è un’Arte senza regole,che si pratica in piedi. Penso sia una delle piùrealistiche Arti per il combattimento in piedi,oserei dire la più efficace. Quando i l tuoavversario carica contro di te e cerca di farticadere, esiste sempre la possibilità che tu riescaad intercettare il suo movimento e con un pugnopreciso e diretto farlo cadere; ma esiste anche lapossibil ità che la tua distanza e la tuacoordinazione non siano corrette e che tu finiscaal suolo senza rendertene conto. Per imparare asopravvivere sul ring devi imparare prima di tuttoa sopravvivere a terra. Anche se il gioco di piedi,i l colpo in movimento ed i calci possonorisolverti molti problemi, non sempre funzionano.Quando assisti ad un combattimento dell'UFC tirendi conto di quante volte il lottatore sferri deipugni esclusivamente per trovare il varco perapplicare una chiave ed atterrare l'avversario.Può sembrare logico che un lottatore che

Un grande pensatore del Jeet Kune Do, straordinario punto diriferimento, insegnante indispensabile, Tim Tackett ha scritto questolibro, paradigma di riflessioni intelligenti sulla rivoluzione che ha apertoil Piccolo Drago ed ha lasciato senza chiudere nel suo breve passaggioin questo mondo. Un libro essenziale per comprendere questa eredità.Oggi offriamo un estratto di questo lavoro, ora disponibile in scarico acosto molto basso. Non mancarlo!

Alfredo Tucci

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abitualmente combatte in piedi e chevuole salire su un ring, debba impararecome far cadere il rivale. Deve ancheimparare a colpire e a muoversi a terra,a lavorare per sottomettere l'avversarioo per rialzarsi, se si trova steso a terrasupino. Se vuoi lottare sul ring, non tisarà sufficiente conoscere il JKD, avraibisogno di un altro tipo di allenamento. Che cosa succede per la strada? Ho

sentito dire da molti praticanti di JKDche nessuno li può far cadere a terra.Non sono convinto che ciò sia corretto.Nonostante sia più facile usare il JKD inpiedi, vi è sempre la possibilità di finireal suolo. Uno dei vantaggi del JKD dastrada è che non possiede regole. Duedelle più importanti tecniche del JKDnon sono permesse sul ring. Sono unesempio il colpo di dita negli occhi ed ilcalcio laterale al ginocchio o allo stinco.Non ho visto nessuno continuare acombattere dopo che gli è stato messoun dito nell’occhio. Il JKD è un’Artenella quale si usano le scarpe. Molti deinostri calci sono pensati per esseresferrati con le scarpe. Un calcio lateraleal ginocchio non è molto efficacequando lotti a piedi nudi in un ring; perstrada, invece, se indossi delle scarpe,puoi uscire vincitore da qualunquescontro, sempre che tu sia in grado disferrare un calcio. Benché il 90% degliscontri non si concluda al suolo, èsufficiente che ve ne siano solo alcuniper renderci conto che è necessarioimparare a lavorare a terra. Per impararea sopravvivere per la strada deviallenarti su altre cose. Devi allenarti sulleprese, ma se non stai pensando dicombattere su un ring con regole

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Jeet Kune Do

"Se facessimoquesta domanda adieci diversi allievi

di Bruce Lee èmolto probabileche otterremmo

dieci rispostediverse,

benché simili."

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specifiche, allora l’impostazione delleprese sarà differente. Devi impararequelle che Lloyd Kennedy chiama leprese da strada. Il concetto delle prese da strada

parte dal fatto che tu non vuoiafferrare. Se pensi che trovarti a terrasul ring non sia una cosa così brutta,per la strada invece non è così, puòessere molto pericoloso. Trovarti arotolare per terra con qualche bruttoceffo, mentre i suoi amici cercano didarti calci in testa, non è una buonastrategia per sopravvivere. Bert Poeci diceva sempre che se ti trovi a terracon qualcuno che vuole farti del male,devi rompigli qualcosa e rimetterti inpiedi. La nostra idea di al lenamento

completo è lavorare sul tuo JKD,affinché prima di trovarti al suolo, iltuo avversario venga colpito dal tuocalcio laterale, poi dal tuo blocco digamba e dal tuo attacco agli occhiprima che possa afferrarti. Ci sonopertanto molti colpi, ginocchiate egomitate. Se lui riesce a difendersi datutto questo, allora ci sono effettivepossibilità di finire al suolo. Ed è qui che l'al lenamento

completo entra in gioco. Dato che perla strada non vi sono regole, abbiamoassimilato la maggior parte delletecniche di Lloyd Kennedy e di BertPoe. Lavoreremo per non finire aterra, ma se ci finiamo, cercheremo di“rompergli qualcosa e di rimetterci inpiedi” il prima possibile.

Che Jeet Kune Do pratichi?

Dalla tragica e prematura morte diBruce Lee, la questione di che cosasia esattamente il Jeet Kune Do èstata molto controversa. Se facessimoquesta domanda a dieci diversi allievidi Bruce Lee è molto probabile cheotterremmo dieci risposte diverse,benché simil i . Questo crea unagrande confusione sul Jeet Kune Doed è effettivamente facile confondersicon le tante versioni di JKD esistenti.Per riuscire a capire veramente il JKD,dobbiamo capire in primo luogo la suaevoluzione. Prima della morte prematura di

Bruce Lee, poca gente aveva sentitoparlare del Jeet Kune Do. S’insegnavasolamente ad un gruppo scelto. Dopola morte di Bruce non vi fu nessunaparticolare intenzione dicommercializzare il JKD. Non si pensòad organizzare seminari di JKD o ascrivere libri sulla materia. Tuttavia,poco dopo cominciarono a sorgeremolte scuole di Jeet Kune Do in tuttoil mondo. Bruce Lee era diventatofamoso e molta gente senza scrupolistava approfittando della sua fama afini commerciali. L’unica cosa chequeste false scuole avevano incomune era che quello cheinsegnavano era più vicino alletecniche che Bruce mostrava nei suoifilm che al vero JKD. Benché ci sianoelementi di JKD nei suoi film, ciò che

viene mostrato nello schermo è moltodiverso da quello che Bruceinsegnava. Una delle principali ragioni che

spinse ad organizzare seminari di JKDfu quella di insegnare al pubblicol'autentico Jeet Kune Do. Così,benché questo ponesse fine alladivergenza tra il JKD dei film e il JKDreale, r imase ancora una certaconfusione, perché quell i cheimpartivano i seminari chiamavanoJeet Kune Do o concetti di Jeet KuneDo quello che stavano insegnando,mentre altri preferivano chiamarlo JunFan Gung Fu. Per questo rimangono ancora senza

risposta molte domande suquest’Arte. Per esempio: Che cos’è ilJeet Kune Do? Era semplicementel'espressione personale di Bruce Leenel combattimento? È uno stile? È unsistema? È un processo? O unprodotto? Si può insegnare? È unsemplice miscuglio di altre tecniche diArti Marziali? Quando studiavo con Dan Inosanto

agli inizi degli anni ‘70, non esistevatale confusione. Bruce Lee era adHong Kong e stava girando il suoprimo film. A quell'epoca eravamosolo dodici allievi che ci riunivamodue volte la settimana nel cortile diSifu Inosanto. Ciò che imparammo nelcortile di quella scuola si chiamavaJeet Kune Do. Il nome della scuola era Istituto Jun

Fan Gung Fu. Jun Fan era parte del

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Jeet Kune Do

"Dopo aver lavoratocon o osservato tuttele persone che sono

divenute famosiistruttori di JKD,

mi è stato chiaro chenessuno è in possesso

di tutta l'arte di Bruce."

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nome in cinese di Bruce. Il nome significava “Lascuola di Bruce Lee”.

A quell'epoca era uno dei pochi posti almondo in cui potevi imparare Jeet KuneDo. Per questo motivo sentivamo che eraun'arte speciale e che non bisognavainsegnarla a chiunque passasse per dil ì . Ci dissero che dato che laconoscenza era potere, dovevamo fareattenzione a chi lo trasmettevamo.C'erano determinate cose che nonpotevamo condividere con nessuno.

Sembrava che la maggior parte degliistruttori di JKD fossero convinti di

insegnare il “vero” Jeet Kune Do. Dopoaver lavorato con o osservato tutte le

persone che sono divenute famosiistruttori di JKD, mi è stato chiaro chenessuno è in possesso di tutta l'arte diBruce. Tutto quello che hanno è unpezzo del puzzle. Alcuni hanno pezzipiù grandi di altri, ma nessuno ha tutti ipezzi, perché Bruce insegnò cosediverse a persone diverse, in momentidiversi ed in posti diversi.

Possiamo dividere i l JKD ches’insegna in due tipologie basilari bendistinte. Normalmente vengono definite

concetti di Jeet Kune Do e Jeet KuneDo originale. I concetti di Jeet KuneDo cominciarono con Dan Inosanto.Promise a Bruce Lee di non insegnarel’arte a tutti. Quando Bruce andò adHong Kong a girare un film, la scuoladi Chinatown venne chiusa e DanInosanto selezionò un gruppo di allieviper organizzare una classe ridotta di JKDnel suo giardino. Quando Bruce morì,Dan cominciò a ricevere inviti per darelezioni in campi estivi. Dato che Dan nonvoleva che qualcuno ottenesse in quei

campi dei diplomi sui quali apparisse scritto JeetKune Do, insistette affinché gli allievi intervenutiricevessero diplomi di partecipazione di Jun FanGung Fu. Dan pensava che non si potesseimparare il JKD in una settimana e non voleva chequalcuno uscisse dal campo estivo convinto dipoter insegnare JKD. Anche se Dan Inosanto nonvoleva che i partecipanti parlassero di Jeet KuneDo, quest’ultimi insisterono nell’usare il Jeet KuneDo per farsi pubblicità. Dan voleva che siutilizzasse Jun Fan Gung Fu, ma dato che assaipoca gente sapeva di che cosa si trattasse,continuarono ad usare il nome Jeet Kune Do.Allora Dan cominciò a dire che non stavainsegnando il vero e proprio Jeet Kune Do, bensìdei concetti di Jeet Kune Do. Disse che usavaprincipi di JKD nel suo insegnamento, ma nondefinì mai in che cosa consistevano quei principi. La maggior parte della gente che pratica i

concetti di JKD non vede il Jeet Kune Do comeun sistema o uno stile. Lo vedono più comeun’impostazione filosofica nella quale ogni allievosviluppa un'espressione personale dall'arte diLee. Vedono il JKD come un mero punto dipartenza per un’interpretazione individuale dellalotta. Utilizzano una citazione di Bruce Lee chedice: “Ognuno dovrebbe intraprendere la ricercadella propria esperienza, assorbire ciò che glisembra utile, scartare ciò che non serve edaggiungere ciò che arriva dal proprio raccolto”. Iseguaci dei concetti incoraggiano gli artistimarziali ad osservare tutte le arti marziali chepossono e a scegliere ciò che per loro va bene.Utilizzando quest’impostazione dei concetti, unallievo può imparare a difendersi da un attaccocon un movimento di Kali, proseguire con uno diSilat e finire con un movimento di Jiu Jitsu. I difensori di quello che si chiama JKD originale

pensano che i difensori dei concetti di JKDabbiano fatto confusione presso i l grandepubblico sugli aspetti del JKD che stannoutilizzando. Credono che il JKD sia di più del

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Jeet Kune Do

"A Bruce interessava lasperimentazione costante,ma non sperimentava per

il gusto di farlo."

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“praticare la propria arte”. Per idifensori del JKD originale esso è unastruttura definita che si deveinsegnare ed usare come JKD “reale”,ma anche così si crea confusione,perché come abbiamo detto, BruceLee insegnò cose diverse a personediverse, in momenti diversi. Possiamo dividere l'arte di Bruce in

quattro momenti fondamentali. Una delle principali ragioni

dell'apparizione della cosiddettaFondazione Educativa Bruce Lee fuquella di promuovere l'unità ed ilcameratismo tra le personeappartenenti alle quattro epochedell'evoluzione dell'Arte Marziale diBruce Lee. Sfortunatamente non èandata sempre così. Una possibileragione è la mancanza diintendimento di ciò che Bruce Leecercò di fare nella sua evoluzionepersonale. A Bruce interessava lasperimentazione costante, ma nonsperimentava per il gusto di farlo.L'intenso studio di Bruce di altre ArtiMarziali e l'analisi appassionata di varimetodi di al lenamento modernoavevano un unico proposito:migliorare come artista marziale.Con questo obiettivo bene inmente, utilizzò le sue scuole comelaboratori, dove poteva provareuna tecnica nuova per unasessione di al lenamento, peresempio, ed analizzarne poil’efficacia. I diversi istruttori che si unirono

per formare il cosiddetto “Nucleus”decisero di chiamare l'arte di BruceJun Fan Jeet Kune Do. Questo nome

definirebbe l'arte di Bruce solamentein funzione di quello che insegnòdurante la sua vita. Molti suoi allieviseguirono i suoi insegnamenti primache creasse il Jeet Kune Do. Alcuni diessi hanno chiamato quest’Arte JunFan. Altri la chiamano Wing Cheng Doe altri ancora la chiamano Core JKD.Così, perfino tra i suoi allievi “originali”troviamo una certa confusione. Il seminario annuale JFJDK diede ai

partecipanti l 'opportunità disperimentare le quattro tappedell'Arte Marziale di Bruce. Comedisse James Demile in un'intervistasul defunto Ed Hart, secondo allievodi Bruce, fu molto gratificante che lagente potesse osservare questequattro tappe, perché era importantefar capire che A si trasformava in B,come B in C e C in D. Come si videpoi nel seminario di Seattle, è ovvioche esistono enormi differenze inquesti quattro periodi. Credo che James Demile lo spiegò

meglio durante il suo intervento nelterzo seminario di Seattle(Washington). Facendo un’allusionesulle differenze che aveva osservatotra la prima tappa, nella quale lui fuuna figura rilevante, e la quarta tappa(Chinatown), disse che era come seavesse avuto istruttori differenti. Aprima vista sembra che la prima el'ultima tappa siano due Arti Marzialicompletamente diverse, uniteunicamente dalla persona che leinsegnava, Bruce Lee. Ma seosserviamo brevemente la traiettoriadella crescita di quest'Arte Marziale,vedremo che invece di osservarla

come quattro arti separate,dovremmo vederle come semplicitappe del desiderio di un uomostraordinario di diventare il miglioreartista marziale del mondo. Non bisogna dimenticare che

quando il Piccolo Drago andò negliStati Uniti nel 1959 aveva solamente18 anni. L'Arte Marziale che praticavadi più era il Wing Chun, che studiavada quando aveva 13 anni. Il suo primoallievo fu Jesse Glover, che andò conlui all'istituto Edison a Seattle. Graziea Jesse, Bruce cominciò ad allenare ilsuo secondo allievo, Ed Hart. Più tardiiniziò ad insegnare anche a JamesDemile e a Taky Kimura. A quell'epoca, Bruce Lee insegnava

soprattutto una versione modificatadel Wing Chun, con alcune tecnichedi altri sistemi di Gung Fu. Dopo unanno, stanco di lavorare comesguattero nel ristorante di Ruby Chow,aprì una scuola con Taky comeaiutante. Jesse Glover, Ed Hart eJames Demile, che non volevanoricominciare daccapo, lo lasciarono. Nel 1962 Bruce cominciò ad

insegnare a James Lee e ad Alan Jo. Nel 1963 si trasferì con la sua

famiglia ad Oakland, lasciando lascuola di Seattle in buone mani, sottola supervisione di Taky Kimura. AdOakland, Bruce cominciò a disfarsi dialcune delle tecniche antiche edaggiunse nuovi elementi alla sua ArteMarziale personale. Pose più enfasisulla preparazione fisica. Aggiunseanche il lavoro di piedi del Pugilatooccidentale, per dare mobilità alla suaarte, ed i pugni del Pugilato

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occidentale per dotare il suo repertorio di pugni da piùangolazioni. In quel momento, Jun Fan Gung Fu, che è ilnome che Bruce diede alla sua arte, si componeva diprese del Wing Cheng e di pugni diretti con blocchi e colpisimultanei nei “quattro angoli”, un miscuglio di tecniche dicalcio del Nord e del Sud della Cina, con angoli di pugno etecniche di piedi di Pugilato. Nel 1964 Bruce si trasferì a Los Angeles per partecipare

al programma televisivo Green Hornet e lasciò James Leea curare la scuola di Oakland. Mentre stava a Los Angelesfece molti viaggi ad Oakland e a Seattle, per lavorare conJames e con Taky. Nel 1967 aprì la scuola di Chinatown con Dan Inosanto

come istruttore principale. A quell'epoca Bruce cominciòad aggiungere la teoria della Scherma alla sua Arte

Marziale. Il colpo col dito della mano siusava in maniera simile al fioretto dellaScherma occidentale. Adattò gli attacchidella Scherma alle cinque tipologie diattacco. Ma, ciò che è più importante,adottò la tecnica della difesa più efficaceche consiste nell’intercettare l'attaccodell'avversario con un colpo secco. Bruce Lee pensavache essere capaci di intercettare con un colpo un attaccofosse estremamente importante, tanto che chiamò la suaarte Jeet Kune Do che significa “Il cammino del PugnoIntercettore”. Tenendo conto di tutto quello che è stato detto fino ad

ora, come potrebbe vedere qualcuno dell'epoca di Taky,per esempio, una tecnica dell'epoca di Chinatown, che

Jeet Kune Do

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sembra contraddire gli insegnamenti di Bruce Leenell'epoca di Taky? Prima dobbiamo mettere da partel'idea di ciò che è giusto e di ciò che è sbagliato. Secondome, le tecniche di tutte queste epoche hanno il loro valoree sono giuste a loro modo. Non dobbiamo nemmenodimenticare che le quattro epoche non sonocompletamente separate, perché alcune si intersecanocon altre. Avendo studiato con vari allievi di Bruce Leedell'epoca di Chinatown, posso affermare con certezzache esistono varianti addirittura nel modo in cui Bruce Leeinsegnò loro una stessa tecnica. Uno studio dettagliatodelle note di Bruce dell'epoca di Chinatown, mostra chebenché facesse credere di insegnare le stesse cose apersone differenti, in realtà faceva in modo che sial lenassero nella maniera più vantaggiosa per lacostituzione fisica di ognuno degli allievi. Dopo averlavorato con vari allievi di Chinatown, è chiaro che Bruceadattò i suoi insegnamenti ad ognuno di essi. Potevaessere semplicemente una piccola sfumatura nel colpocon pugno in diagonale, invece che in verticale, o grandivarianti, come il calcio statico e la sua sequenza piùcomune. Insegnava alla gente più bassa a fare un calciolaterale ginocchio-stinco, seguito da un colpo di dito. Allagente più alta, come Bob Bremen, per il quale risultava piùefficace rompere la linea, insegnò un'intercettazione digamba, seguita da un pugno diagonale brusco. In questo

caso, nessuna delle tecniche ècorretta o scorretta. Sonosemplicemente diverse. Una cosa che posso dire con

certezza è che Bruce Lee nonstava cercando una manieraimperfetta di fare le cose. L'ideache una tecnica dell'epoca diChinatown fosse inferiore ad unatecnica di un'epoca precedente,contraddirebbe tutto quello chesappiamo su Bruce Lee.

Dopotutto, aveva il coraggio di scrivere su una rivista unarticolo in cui invitava chiunque lo leggesse a passare per la

scuola di Chinatown e praticare Full Contact con lui. BobBremer mi disse che più di uno si presentò lì, osservòl'allenamento per un po’ e poi cambiò opinione ed andò via. Un esempio per illustrare il cambiamento tra la prima

epoca e la scuola di Chinatown è lo “straight blast”(attacco diretto). Bruce disse a Bob Bremen che in realtà esistono due “straight blast”.

Gli disse di utilizzare l'attacco quadrato di spalla del WingChung, quando l'avversario si trovava giusto davanti a lui,per allontanarlo e stordirlo. Questo permette di ottenere ladistanza adeguata per effettuare il pugno di un pollice.Quando si è ottenuta una distanza sufficiente, si finiscel'avversario con uno “straight blast”, che usa il peso delcorpo per dare forza ai pugni dalle spalle e dal resto delcorpo. Questo è quello che Bruce Lee chiamerebbe un“non-crispy attack” (attacco forte), nel quale si possonousare anche ganci di Pugilato e pugni diretti. Ma sidovrebbe usare questa tecnica solo quando l'avversario èferito e non può contrattaccare in maniera efficace. Si puòvedere un esempio in un video registrato nel patio di casasua, in cui sta sferrando pugni al sacco con ganci moltoforti. Ovviamente, lui non avrebbe mai attaccato in questomodo se non fosse stato sicuro di poterlo fare. Se vuoivedere questo tipo di “straight blast” dal vivo, guardal'attacco di Jack Dempsey a Jess Willard nel loro megaincontro. Mi risulta che Bruce Lee lo vide. Credo che tutti gli allievi di Bruce dovrebbero fare uno

sforzo per imparare il più possibile, o sperimentare letecniche e gli insegnamenti di ogni fase delle Arti Marzialidel Piccolo Drago. Dovremmo cercare di capire perchéeliminò determinate cose, perché ne cambiò alcune e neaggiunse delle altre. Dobbiamo sapere, per esempio, se ilfatto di non concentrarsi sull’uomo di legno a Chinatown,era dovuto all’idea che aveva assimilato già tutto il suopotenziale, o forse aveva trovato altr i metodi diallenamento più produttivi. Non possiamo saperlo,possiamo solamente dedurlo. Se miracolosamente Bruce Lee potesse ritornare per

alcuni istanti, gli domanderei: “Sifu, di tutte le tecniche chehai imparato, di tutti gli allenamenti che hai fatto, di tutti gli

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esercizi che hai realizzato, quali sono stati i più importanti?Quali credi che siano stati una perdita di tempo? E qualisono stati fondamentali per farti diventare il grande artistamarziale che sei diventato?” Anche se non possiamosapere la risposta, credo che gli allievi di tutte le epochedella vita di Bruce Lee dovrebbero unirsi nello spirito dicooperazione e di passione per l’eredità che egli ci halasciato e cercare a tutti i costi di rispondere a questedomande. So che tutti potrebbero diventare migliori artistimarziali e maestri se riuscissimo a farlo. Se non lofacciamo, nessuno “saprà” veramente che cos’è il JeetKune Do e tra dieci anni se domanderemo a dieci maestridi JKD diversi “Che JKD stai praticando?”, otterremo diecirisposte diverse.

Dopotutto, non possiamo sapere con certezza comesarebbe il JKD se Bruce Lee fosse ancora qui a cercaredi scoprire il modo più efficace di utilizzare il corpoumano nel combattimento. Probabilmente, se un suoallievo avesse visto quello che stavamo facendo nel1973, direbbe che è come se avessimo avuto maestridiversi. Quello che dobbiamo fare è focalizzarci sulprogramma basilare ed utilizzarlo come guida nellanostra ricerca del modo più efficace di utilizzare il corpoumano nel combattimento. Credo che rimanendo fedeliai principi del combattimento di Bruce Lee, impareremoe svi lupperemo i l nostro JKD e al tempo stessoonoreremo la sua memoria facendolo sentire orgogliosodi noi.

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Tutti i DVD prodotti da Budo Internationalvengono identificati mediante un’etichettaolografica distintiva e realizzati in supporto DVD-5, formato MPEG-2 (mai VCD, DivX o simili).Allo stesso modo, sia le copertine che le serigrafierispettano i più rigidi standard di qualità.

Se questo DVD non soddisfa questi requisiti e/o lacopertina non coincide con quella che vi mostriamoqui, si tratta di una copia pirata.

REF.: • DVD/SYSWEITZEL1REF.: • DVD/SYSWEITZEL1

In questo primo lavoro didattico, Andreas Weitzel,fondatore e capo istruttore dell'Accademia SYSTEMAWeitzel (Augsburg, Germania) e uno dei principaliistruttori di SYSTEMA in Europa, spiega le basi piùimportanti del combattimento. In primo luogo definisce

chiaramente il modo naturale di camminare,concentrandosi sul corretto svolgimento

di ogni passo, per poi mostrare comeutilizzare questo lavoro inapplicazioni di combattimento.Una varietà di argomenti diversisono spiegati in questo DVD,tra cui: Come sbilanciare unattaccante; Come colpirecon i pugni e calciarecorrettamente; Comedifendersi da prese,takedown, colpi e calci.Le dichiarazioni di questovideo sono semplici machiare, in modo dafacilitare a tutti lacomprensione el'apprendimento. Durante lasua spiegazione, Andreasinclude sempre e si

concentra sui principi efondamenti del SYSTEMA,

mostrando come i diversiargomenti sono strettamente

collegati tra loro. Allo stesso modo èmostrato il lavoro libero contro diversi

attacchi a mani vuote e con armi in condizionirealistiche e alla massima velocità di esecuzione. Inquesto video, Andreas è assistito da MichaelHazenbeller (Rastatt) e Thomas Gössler (Augsburg),due istruttori esperti di Systema.

Budo international.comORDINALA A:

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Tutti i DVD prodotti da Budo Internationalvengono identificati mediante un’etichettaolografica distintiva e realizzati in supporto DVD-5, formato MPEG-2 (mai VCD, DivX o simili).Allo stesso modo, sia le copertine che le serigrafierispettano i più rigidi standard di qualità.

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REF.: • DVD/TAOWS3REF.: • DVD/TAOWS3

Cosa succede quando due persone praticano Chi-Sao? Qual è il significato della loro pratica e quali sonogli obiettivi? In questo terzo DVD, "Chi Sao dalla basead un livello avanzato," Sifu Salvador Sánchez affrontaforse l'aspetto più importante del Wing Chun: il Chi-

Sao, l'anima del sistema stesso, che fornisce ilpraticante di alcune caratteristiche

speciali che sono completamentediversi dagli altri, e gli dà grandivirtù. Questo lavoro si occupa dialcuni aspetti di principiopiuttosto semplici, ma come siapprofondisce in loro,diventano sempre piùsorprendenti. Si tratta diuna caratteristica moltochiara nella culturatradizionale cinese; ciòche è molto evidente aprima vista, contienetuttavia una seconda oterza lettura, chesicuramente cambierà ilvostro approccio, la praticae la comprensione.Discuteremo come praticare

Chi Sao attraverso i nostridrills e il modo di applicarli quei

drills, quella capacità nellosparring, che collega alcuni concetti,

forse non tanto legati al Kung Futradizionale, come ad esempio la

biomeccanica, le strutture, la conoscenza dellafisica, ecc., al fine di ottenere risultati migliori nellanostra pratica.

Budo international.comORDINALA A:

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Tutti i DVD prodotti da Budo Internationalvengono identificati mediante un’etichettaolografica distintiva e realizzati in supporto DVD-5, formato MPEG-2 (mai VCD, DivX o simili).Allo stesso modo, sia le copertine che le serigrafierispettano i più rigidi standard di qualità.

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REF.: • DVD/LARRY4REF.: • DVD/LARRY4

In questo DVD, G.M. Larry Tatum (10 ° Dan) sviluppatecniche del programma Kenpo al più alto livello. In

particolare, alcuni delle sue "preferite", comeFlashing Mace, Parting Wings, Entwined

Lance… Magistralmente eseguite, e sullabase dell'esperienza del movimento,G.M. Tatum incorpora i suoiinsegnamenti innovativi in questetecniche che vi aiuteranno aaggiungere conoscenze ecompletare la vostraformazione nel sistemaKenpo. Inoltre, esseforniscono l'individuo con lascelta migliore per l'auto-difesa, sulla base delpensiero logico e pratico, elo mettono nel camminodella comprensionedell'arte del Kenpo. Questisono i sistemi auto-difesa edi combattimento dei tempimoderni in cui viviamo. Essi

sono stati progettati in modoche il praticante ottenga tutti i

benefici che forniscono la pratica diqueste tecniche. Questo DVD ha il

sostegno del Maestro Adolfo Luelmo (9Dan), che prosegue con una serie di tecniche

eseguite in modo agevole e forte, per situazioni diaggressività estrema, in cui si possono apprezzarediversi stati dei movimenti, in un modo logico ed efficace.Finalmente, il Maestro Camacho Assisi (8 ° Dan), mostrauna tecnica che combina la forza delle braccia e la suaesperienza con le gambe.

Budo international.comORDINALA A:

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Ciò che realmente accade

Nella teoria del'Arte di Combattimento Kyusho Jitsu (lotta contro obiettivi vitali) e l'utilizzo del recupero (rianimazione)delle strutture vitali che sono state attaccate nel corpo umano, è importante capire cosa succede al corpo durantel'attacco a una struttura vitale. Per comprendere questo processo, è importante prendere in considerazione l'anatomia, laChinesiologia e la Biomeccanica, per vedere il processo degli eventi che si verificano nel corpo e ciò che accade a ognistruttura. Innanzitutto, il cervello è diviso in una funzione cosciente del sistema di nervi cranici e periferici. Questopermette al cervello controllare attraverso il pensiero il 20% delle funzioni del corpo. Il sistema subconscio, nervo cranicoe autonomo controlla l'80% del cervello e le funzioni involontarie del corpo. Il cervello invia un segnale bioelettrico cheviene registrato come un segnale elettrico di 0,05 volt dal cervello al corpo e dal corpo al cervello. Questi 0,05 volt sonoquello che gli orientali considerano l'energia interna (Chi) che si manifesta attraverso il corpo umano. Una struttura vitaleè un punto caldo di molteplici reazioni che causano una moltitudine di reazioni nel corpo al momento dell'attacco.Vediamo le reazioni e gli effetti di ottenere una struttura vitale per il corpo umano.

La pelle (questo è il primo strato)* Struttura e ricevitori.A. Capelli (terminazioni nervose stimolate dal movimento dei capelli)B. Ghiandole sudoripare (senso del tatto alla superficie della pelle)Questi due ricevitori sono il primo sistema sensoriale nel corpo di contatto iniziale. Questi sono il senso immediato

della sensibilità tattile.

Autentico KyushoRecupero e rianimazione

Kyusho International ha sempre indagato i meccanismi più profondi dietro Kyusho,non siamo stati soddisfatti con la teoria dei punti di pressione e gli aspetti diagopuntura come un modello pratico (ora è stato dimostrato che non è collegato).

Non si tratta di scartare l'agopuntura come un programma praticabile relative a lasalute, è semplicemente che non è correlato al Kyusho.Il fatto che molti "punti dipressione" si trovino sovrapposti agli obiettivi reali anatomici più profondi delKyusho, è soltanto una coincidenza, poiché essi non sempre si sovrappongono, nécoprono tutta la struttura soggiacente vitale.

La nostra ricerca non si è fermata nelle correlazioni scientifiche e mediche, sebbenenon riveliamo facilmente al pubblico i nostri risultati. Questa è una breve descrizionedei meccanismi alla base dei recuperi Kyusho (reanimazione è il termine più popolareusato da molti, ma non è una spiegazione completamente corretta).

Evan Pantazi

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Epidermide (questo è ilsecondo strato)A. Strato corneo, è qui dove le

ghiandole sudoripare estendono dalderma attraverso l'epidermide eraggiunge la superficie della pelle.Questo è i l secondo monitorsensoriale, giusto dopo che i capelliabbiano preso contatto.

Derma (questo è il terzo strato)A. Terminazioni nervose l ibere

(meridiani, struttura vitale / nervi /periferica, e strutture straordinarie).Nervi autonomi (strutturafondamentale) sensibili al tatto e ildolore.B. Corpuscolo di Krause -

terminazione nervosa sensibile alfreddo.

C. Corpuscolo di Pacini -terminazione nervosa molto sensibile.Reagisce con le terminazioni nervoselibere.Terminazioni nervose che sono

sensibili al calore - Corpuscolo diRuffini.D. Dischi di Merkle - sono all'interno

del derma e costituiscono la guainache racchiude un disco biconvessoconnettando a terminazioni nervose,che sono sensibili alla stimolazionetattile continua.Corpuscolo di Meissner - si trovano

nella superficie esterna del derma,sono costituit i da un insieme diterminazioni nervose racchiuse da unaguaina, e sono sensibili al tatto.

Tutti questi recettori e fibre nervosesensoriali partono dalla superficie

della pelle; Essi passano attraverso ilmidollo spinale e raggiungono i ltronco cerebrale in fasci. Essi siincrociano attraverso i l talamo efiniscono nella corteccia cerebrale.Questi segni producono unmovimento riflesso estensore crociatodurante meno di un secondo dalmidollo spinale prima che il cervellopercepisca la sensazione di dolore.Quando si batte sulla superficie di

una struttura vitale (rappresentato inmolti vecchi dipinti, pergamene escritt i ) tutte le strutture primamenzionate vengono coinvolti. Adesempio, se si colpiscedell'avambraccio superiore interno, viè un ramo dell'arteria e la vena radiali.Il nervo radiale è una area di fibremuscolari a contrazione lenta (nerviperiferici), questo colpisce il controllo

Kyusho Jitsu

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che avrebbe una persona cosciente, un quinto di secondopiù tardi colpisce le fibre muscolari a contrazione rapida.Questi colpiscono i nervi autonomi del cervello e fa che ilrecettore perda il controllo delle articolazioni e dei muscolie non sopporti il suo proprio peso cadendo finalmente aterra. L'azione incrociata riflessa dell'estensore provocache la persona giri a 45 gradi, estendendo di dietro ilbraccio opposto e rovesciando la testa nella direzione diquello stesso braccio. Il giro rapido della testa colpisce ilcervello per l'interruzione del segno dei nervi ed il contattodel cervello con l'interno del cranio. Il giro della testasovrastimola l'arteria cervicale ascendente, il nervoauricolare maggiore, il nervo cutaneo, il nervo occipitale

minorenne ed i nervi accessorii, questo succede nel latodel collo tra la 3ª e 4ª vertebra cervicale ed è qui dove illato destro o il lato sinistro del cervello si incrociano su unacomunicazione verso il lato opposto del corpo. Questaincidenza sul nervo causerà il K.O. di una struttura vitale.Questo stato di incoscienza è causato da una mancanza

di comunicazione elettrica dal cervello al corpo e dal corpodi nuovo al cervello, che ora ha bisogno di essererianimato e recuperato. La fibra muscolare a contrazionerapida e la fibra a contrazione lenta si vedrano colpiti nellacontrazione del muscolo, che provocherà che il nervo nonabbia un flusso bio-elettrico normale. L'uso di diversestrutture fondamentali di rianimazione è necessario

Evan Pantazi

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affinché la persona recuperi lacoscienza. È necessario ristabilire lastruttura della testa, del cuore e delpolmone.Per la rianimazione della testa si

usa i l nervo accessorio spinale;questo nervo si trova nella concavitàdel collo, ad entrambi i lati dellacolonna vertebrale. È coinvolto con lefibre muscolari di contrazione rapidadel sistema nervoso involontario econ i nervi volontari del cervello.Massaggiando soavemente questinervi si r ianima la testainvolontariamente e coscientemente(si restaura anche la normalità nellafunzione bio-elettrica). Si tratta deglistessi nervi che sono massaggiatimentre si applica ghiaccio ai pugilinell'angolo tra gli assalti.Per la costrizione del torace è

necessar io coinvolgere i l nervospinale associato al polmone, i lTerzo Nervo Toracico (a qualcunopiace chiamarlo BL-13) e il QuartoNervo Toracico Spinale / Nervo

Pericardio Associato (noto anchecome BL-14). I l Quinto NervoToracico Spinale, associato con ilcuore (noto come BL-15). Questestrutture si vedono colpite per lacostrizione dei muscoli associati coinervi del dermatoma del diaframma.Il diaframma e la costrizione deinervi toracici devono essere liberatiper la rianimazione. Quando si batteleggermente su questi tre nervi sir ipara i l cortocircuito del segnoelettrico col muscolo di contrazionerapida e si sciolgono i muscoli dicontrazione lenta che si eranoirrigiditi, questo permetterà che ild iaframma si l iber i del la suacostrizione. Anche si ricollega lacomunicazione del cervel lovolontario ed involontario ed i nerviassociati ristabiliscono gli interruttoriposit iv i ( t ransfer iment i dicomunicazione). I nervi autonomi dipolo negat ivo, o incosciente,riallineano il sistema di interruttorinegativi. Questi nervi incoscienti e

Kyusho Jitsu

“Per la costrizionedel torace ènecessario

coinvolgere il nervospinale associato alpolmone, il TerzoNervo Toracico

(a qualcuno piacechiamarlo BL-13) e il

Quarto NervoToracico Spinale /Nervo PericardioAssociato (noto

anche come BL-14).”

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coscienti tornano a collegare il segno elettrico degliorgani verso il cervello. Così, il cervello torna a collegareal corpo e dopo il cervello ed il corpo restituiscono lacomunicazione elettr ica e restaurano la funzionedell'organo affettato.Un'altra area vitale comune, si trova attorno alla zona

che gli agopuntori chiamano SP-17 (a due centimetri diogni capezzolo ed a oltre due verso il lato del corpo),benché in realtà si tratti del Quinto Nervo Intercostale. Siusa per il recupero / rianimazione del polmone Intermedio.Questa area vitale si trova dentro la fibra muscolare dicontrazione rapida e causa una costrizione che fa che ildiaframma delle persone eviti che respirino normalmente.Battendo questa struttura con le mani aperte ed inentrambi i lati del torso, simultaneamente, si libererà lacostrizione del muscolo del torso.

Si ricollegherà il segno tra il cervello volontario edinvolontario e si ristabilirà il segno elettrico del cervello alcorpo e del corpo di nuovo al cervello. Questo a sua voltaripristinerà la respirazione normale nonché la funzione deirecettori che controllano il caldo ed il freddo. Questa è unabreve spiegazione di come battendo una zona vitale sicolpisce il corpo ed il cervello. Anche, la ripresa /restaurazione della zona vitale sistemerà l'interruzioneelettrica del corpo e porterà il corpo alla funzione normale.Questo studio è stato realizzato da una squadra di

professionisti della medicina che sono: Dr. Joe Sheppard;Prof. Gary Rooks 9º Dan di Kyusho Jitsu, KyushoInternational; Dottoressa Jessica M. S. Kestle; e JeffWyatt. Scritto e presentato congiuntamente con EvanPantazi, fondatore di Kyusho International ewww.kyusho.com.

Evan Pantazi

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"Forse uno dei migliori spettacoli teatraliper quanto riguarda gli argomenti marziali."

Magnifica rappresentazione nel Teatro La Rambleta, di Valencia, Spagna, dello spettacolo teatrale "I Shizen. Il popolodi Tengu", una grande iniziativa dell'Ambasciata del Giappone in Spagna, uno spettacolo audiovisivo proprio inquadratonell'anno duale Spagna-Giappone, che celebrano anche la creazione di relazioni tra i due paesi. Lo spettacolo, creatoper l'occasione, è stato anche parte della celebrazione pubblica della Kaze no Ryu, della cerimonia di laurea dei 6 nuoviShidoshi, o Joho, come sono conosciuti nella lingua Shizengo. Un documentario su questa rappresentazione, vieneprodotto con il suo making off, back stage, interviste, ecc, che includerà gran parte dello spettacolo, al fine di garantireche tutti coloro che sono interessati alla cultura Shizen in tutto il mondo, che non hanno assistito allo spettacolo,possano accedere ad esso e condividere, imparare e godere! "Il popolo di Tengu" è stato progettato come unapresentazione pubblica della tradizione Shizen, in cui si ha storicamente e culturalmente inquadrato, ed evidenziando isuoi due aspetti più interessanti: da un lato la sua tradizione marziale, Bugei, e dall'altro la sua cultura spirituale: l'E-Bunto .

Video Download

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Nuovo

"La magia, il fascino, ha il gusto dello genuino.La forza di una cultura e di un popolo

messa in scena nei suoi costumi."

Sei Nuovi Shidoshi hanno celebrato la loro laurea secondo la tradizione Shizen, con tutte le sue cerimonie, antichirituali e danze intorno al fuoco, la freccia cerimoniale, e la grande compagnia dei loro cari; con generosità e abbondanza,loro hanno celebrato e onorato tutti i mondi visibili e invisibili, nel "vecchio stile" del potente popolo di Tengu in una nottemagica e indimenticabile... Chi ha detto che non esistono più delle cose reali?

La Festa di Promozione dei nuovi Joho (Shidoshi) del lignaggio Kawa, nella scuola Ogawa Ryu Kaze no Ha, diretta daShidoshi Jordan Augusto Oliveira.

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Nel corso degli ultimi mesiabbiamo studiato i diversiesercizi fisici precedenti allapratica dei calci che sisviluppano nelle Arti Marziali ingenerale. D'ora in poi sicomincia a intraprendere unostudio e ricerca intorno alcombattimento. Per farequesto, prima di tutto devochiarire quali sono le modalitàstudiate in Fu-Shih Kenpo.

La Colonna di Raúl Gutiérrez

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n primo luogo vi è il CombattimentoTradizionale Kenpo, che permettel'uso dei pugni in tutti i loro angoli emodalità, nonché gli attacchi dimano aperta, come ad esempio:Seiken Tsuki, Uraken, Tettsui, Tatte

Tsuki, Shuto, Teisho, Haito, ecc, e i diversicalci: frontale, laterale, circolare,rovesciato, scendente, all'indietro (MaeGeri, Yoko Geri, Mawashi Geri, Name AshiGeri, Ura Mikazuki Geri, Ushiro Geri e altremanovre). Anche sono permessi i LowKicks e le diverse spazzate, e perfino leproiezioni.

Il Combattimento Tradizionale Fu-ShihKenpo è libero, non ci sono categorie dipeso né di grado. È anche a contatto esolo sono vietate gli attacchi a zone vitali,cioè, gli occhi, le orecchie, il naso, lacolonna vertebrale, i genital i e learticolazioni.E 'fatto per gli altri senzaprotezioni mani e piedi. Essendo incontrotroppo pericoloso, praticata solo nel dojostesso e la riduzione e il controllo contattoeccessivo. È spettacolare e richiede quindiun alto livello di preparazione fisica,

tecnico e psicologico di entrambi iconcorrenti.

Il Combattimento Tradizionale Fu-ShihKenpo è libero dalle restrizioni di peso e digrado. È anche uno sport di contatto in cuisolo sono vietati i colpi in punti vitali, cioè:occhi, orecchie, naso, colonna vertebrale,genital ia e le articolazioni. Inoltre, icombattimenti si svolgono senza alcunaprotezione nelle mani o piedi. Essendotroppo pericoloso, viene praticato solo nelproprio Dojo e con una riduzione econtrollo nel contatto eccessivo. Èspettacolare e quindi richiede un altolivello di preparazione fisica, tecnica epsicologica di entrambi i concorrenti.

E a proposito di preparazione fisica, tuttiquegli articoli che vi ho offerto inprecedenza attraverso la mia rubricamensile, dovrebbero essere studiati ecostantemente praticati, dal momento chela forma fisica generale è essenziale al finedi disporre della tecnica e la strategiaappropriata a possibili combattimenti distrada, tornei, campionati e addiritturanegli esami di gradi o nelle mostre.

In altre parole, dobbiamo prestare moltaattenzione e dedicare un po' di tempo perla nostra preparazione fisica in generale,dato che le arti marziali sono consideratisport completi. E questo è molto facile dacapire: nessun altro sport, benché richiedaanche grandi sforzi e costanza, arriva maiad esigerci coprire tanti elementi per poterearrivare a praticarlo con successo. Le ArtiMarziali richiedono una grande quantità diforza, coordinazione, velocità, estetica,equilibrio, ecc Inoltre, ogni tecnica deveessere eseguita su entrambi i lati (destra /sinistra). Per questo sono chiamate ARTI. Iospesso le paragono con la musica, perchénella musica dobbiamo sentire edesprimere ogni nota, poi arrivano gliaccordi, la melodia, ecc ... ed ognielemento deve essere al suo posto, ora edurata. Senza tutto questo, semplicementenon c'è melodia che suoni in sintonia. Allostesso modo, un artista marziale devearrivare a sentire il movimento, farlo coneleganza, forza, velocità e precisione.Altrimenti non sarebbe in grado dicomunicare il suo stile o arte

La Colonna di Raúl Gutiérrez

I

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Kenpo

“Il CombattimentoTradizionale Fu-Shih Kenpo

è libero, non ci sonocategorie di peso né di

grado. È anche a contattoe solo sono vietate gli

attacchi a zone vitali, cioè, gli occhi, le orecchie, il naso,

la colonna vertebrale, i genitali e learticolazioni.”

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E a proposito di preparazione fisica, tuttiquegli articoli che vi ho offerto inprecedenza attraverso la mia rubricamensile, dovrebbero essere studiati ecostantemente praticati, dal momento chela forma fisica generale è essenziale al fine

di disporre della tecnica e la strategiaappropriata a possibil i

combattimenti di strada,tornei, campionati e

addirittura negli esami digradi o nelle mostre.

In altre parole,dobbiamo prestare

molta attenzionee dedicare unpo' di tempo perla nostra

p r e p a r a z i o n efisica in generale,

dato che le artimarzial i sono

considerati sport completi.E questo è molto facile da

capire: nessun altro sport, benchérichieda anche grandi sforzi e costanza,

arriva mai ad esigerci coprire tantielementi per potere arrivare a praticarlocon successo. Le Arti Marziali richiedonouna grande quantità di forza,coordinazione, velocità, estetica,equilibrio, ecc Inoltre, ogni tecnica deveessere eseguita su entrambi i lati (destra /sinistra). Per questo sono chiamate ARTI.

Io spesso le paragono con l'artemusicale, perché nella musica dobbiamosentire ed esprimere ogni nota, poiarrivano gli accordi, la melodia, ecc ... edogni elemento deve essere nel suo giustoposto, nel suo tempo e nella sua durata.Senza tutto questo, semplicemente nonc'è musica che suoni bene. Allo stessomodo, un artista marziale deve arrivare asentire il movimento, farlo con eleganza,forza, velocità e precisione. Altrimenti nonsarebbe in grado di comunicare il suo stileo arte

L'attuale modalità di CombattimentoFu-Shih Kenpo, può essere paragonata alKick-Boxing, nella quale, essendo unosti le di contatto in tutte le suemanifestazioni, punta alla vittoriadimostrata sulla base della ricerca del

Nock-Out (K.O.) dell'avversario. E perproteggersi a vicenda, i contendentiuti l izzano protezioni in piedi, mani egenitali, e talvolta anche nella testa. Quindisono ammesse tecniche di pugno, calci,low-kicks e spazzate.

In onore al Gran Maestro di KenpoChoki Motobu (1923, in Fu-Shih Kenpocerchiamo di avvicinarci il più possibilealla "realtà" del combattimento e pertantoperseguiamo l'efficacia. Mio proprio padre(R.I.P.), é stato un pugile ed io hoindossato i guantoni a una tenera età. Macontemporaneamente mi sentii sempremolto attratto per lo spettacolaremaneggio delle gambe, di tale modo chedurante la mia traiettoria, già dimostrata eregistrata negli annali della storia delle ArtiMarziali, sono stato sempre vicino a quelligrandi maestri, specialisti o professionistiche ho trovato nel mio cammino.

Il mio prestigioso amico e compagnomarziale il Maestro di Karate e Kobudo,Sergio Hernández Beltrán, segnalò nel suomomento la cosa seguente:Personalmente, nel mio primo contatto colKenpo, attraverso i l Maestro RaúlGutiérrez nell'anno 1986, mi introdusse inuna visione molto differente della difesapersonale ed ovviamente delcombattimento.

Il Maestro Raúl Gutiérrez, nelle suepresentazioni delle tecniche di autodifesadel suo stile, nonché in combattimento,considera e tratta il vero "contatto" con uncerto grado di controllo, ma non evitamostrare il realismo dell'arte.

Dovuto al suo bagaglio tradizionale nelsistema Kenpo, lui è stato uno dei primimaestri che, alla fine degli anni Settanta inSpagna, si è avvicinato ad un nuovo sportda combattimento conosciuto come Full-Contact.

Indossare i guantoni al fine di portare ilcombattimento ad una situazione dicontatto più vicino alla realtà è semprestato per il Maestro Gutiérrez qualcosa dinaturale, un campo di ricerca importante,così ha praticato il pieno contact conMaestri del calibro di Dominique Valera,Bill Wallace , Joe Lewis, James Sisco,Tony Palmore, Johan Vos, Jan Plas, BennyUrquidez, José Vicente Eguzkiza, Danny

Lane, Chuck Norris, Pepe Legrá,Evangelista, ecc.

Dal punto di vista sportivo, i lconsecutivo "boom" dei sistemi di sport dicontatto, specialmente il Kick Boxing, el'avvicinamento al combattimento concontatto da qualche sistema"tradizionale", per la prima voltaconosciuto in Spagna, come il KoshikiKaratè-Do gli portarono ad esserefondatore e presidente del "World Karatè

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Koshiki and Kick Boxing Assn", WKA e la"Associazione Spagnola di Koshiki", AEKO.

Nel 1987, Raul Gutierrez ha viaggiato ad Irvine,California, per partecipare con la sua squadraspagnola per la prima volta in un campionato delmondo di Karate-Do Koshiki organizzato dalcompianto Gran Maestro Robert A. Trias e MasayukiKukan Hisataka. In questo evento, Gutiérrez e il suoteam sono riusciti a vincere diversi titoli individuali,Campioni in Amateur e Terzo Posto in Professionial.

Nel 1994, dal 3 al 9 novembre, si è svolto il 9thWorld Koshiki Karate Championship in Giappone,dove una delegazione guidata dal Maestro Gutiérrezha partecipato con ottimi risultati pure. L'incontro trai l presidente e fondatore del sistema dicombattimento Koshiki, il Maestro Masayuki KukanHisataka, 9 ° Dan, e il Maestro Raúl Gutiérrez, hacomportato che quest'ultimo sia stato riconosciutocome 6 ° Dan di Koshiki Karate-do, titolo che èstato concesso pubblicamente nella stessa Tokyodurante il Campionato. Il Maestro Gutiérrez haanche ricevuto alte posizioni nella FederazioneMondiale [Membro del Comitato Internazionale eRappresentante per la Spagna, insieme a Luis PérezSantiago, allievo diretto (spagnolo) di IsatakaSensei].

Tatticamente e strategicamente, dopo averassicurato una buona preparazione fisica e tecnica,gli aspetti che cominciano a diventare importantisono: il "ballo" davanti all'avversario, sia perrompere o guadagnare angoli di evasione o attacco;le distanze; il nostro arsenale tecnico; l'analisi delcomportamento dell'avversario davanti ai nostrifinte, schivate o attacchi reali; prendere tempo perstudiare l'avversario, soprattutto durante il primoround; scoprire che tipo di competitore è: dipressione, circolare, forte, agile, attaccabrighe, etc.

L'obiettivo, dopo queste considerazioni, è quello

di essere efficace. E questo dovrebbe essereraggiunto attraverso un lavoro che permettaprogredire senza causare lesioni gravi. Un buonconcorrente sarà pulito e prudente, e non perderà ilcontrollo in beneficio proprio ed anche perproteggere il suo rivale. I differenti esercizi devonoprovvedere il competitore del massimo di risorsetecniche e tattiche, e le sensazioni opportune che glipermettano di controllare la distanza e la mobilitàdell'obiettivo.

Senza aggressività apparente, lui deve imprimeretutta la forza in ogni impatto con una tecnicaefficace e, se possibile, finale. Deve essere in gradodi combinare il loro arsenale tecnico adeguatamentecon apparente serenità e freddezza. Questo faràun'impressione sul suo avversario. Deve anchecercare di svolgere il suo gioco o strategia e nonlasciarsi trascinare dalla strategia del suo avversario.

Inoltre deve evitare usare in combattimento tuttequelle tecniche in cui non ha abbastanza fiducia, equelle che gli fanno sprecare la sua energia, osemplicemente colpire l'avversario per il solo gustodi farlo. Deve cercare di dissimulare la possibilestanchezza, nervosismo o dolore per i colpi ricevuti,e imparare a colpire incatenando due o più livelli contecniche simultanee.

Riuscire a non "telegrafare" l'attacco, e farlo inmodo che il nostro movimento sia più rapidodell'occhio umano, il che ostacolerà la sua difesa.Lavorare con scioltezza e agilità, e gettare i nostriattacchi il più direttamente possibile.

Si deve tenere a mente che siamo di fronte ad unavversario probabilmente ben ammaestrato comenoi, forse anche meglio, che sta anche cercando diottenere la vittoria.

Ci sono varie modalità di combattimento e regolediverse, come ad esemoio Sport Karate, Light-Contact, Semi-Contact, Full-Contact; Kick-Boxing,

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Muay-Thai, MMA, Tae-Kwon-Do Mondiale, Tae-Kwon-DoTradizionale, ecc ... Tutte queste discipline richiedono un'elevatapreparazione fisica e tecnica. Ma è comunque importante averepiena conoscenza e padronanza delle regole che disciplinano iltorneo o evento in questione. Conoscere le regole e combatteresfruttando al massimo la combinazione di tecnica, tattica e ivalori di punteggiatura possono risparmiare un sacco di problemio delusioni.

Ci sono concorrenti che si limitano a svolgere le loro tecniche etattiche preferite per garantire il loro successo. E questo potrebbenon essere troppo attraente o spettacolare, ma per loro èsemplicemente non rischiare con altre tecniche che sono menosicuri, o addirittura pericolose. Quando il Full-Contact è apparso,era obbligatorio di eseguire un minimo di calci in ogni round,perché altrimenti, i competitori finivano per limitarsi a "fare apugni" come nel pugilato, e perfino molti in un brutto modo.

La Colonna di Raúl Gutiérrez

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L'uso dei calci, anche se questi sono più efficaci in rapporto alpeso e la forza, è invece molto più faticoso al concorrente.

In altri tornei, dove è ammesso il Low-Kick, molti si centranoesclusivamente su questo calcio efficace alla coscia con la tibia.Con tali regole, i tornei perdono gradualmente la suaspettacolarità e finalmente diventano veramente noiosi.

Ma ci sono anche magnifici professionisti con un'elevatagamma tecnica, di grande impatto visivo, spettacolarità, forza edesecuzione pulita in tutte le loro manovre. In Kyokushinkai Karate,

K1, Sabaki Karate, per esempio, ho potuto godere di eccellentieventi sportivi che ti mettono i capelli di punta. Due professionistidi fronte a fronte proporzionano un spettacolo sorprendente, enonostante l'apparente durezza, il suo alto livello di preparazionefa che le lesioni siano minori. Perché sono sufficientementeallenati per dare e ricevere con grazia ed eleganza.

Nel prossimo capitolo avremo modo di approfondirenell'allenamento dei pugni ed altri concetti di grande importanzaper il Combattimento.

Kenpo

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QUANDO LE PERSONE RAGGIUNGONO IL CREPUSCOLO DELLA LORO VITA…

"... non si pentino di non avere compiuto isuoi sonni, si pentino di non avere avuto il

coraggio di lottare per ottenerli."

Budo International: Che cosa è l'istinto?L'istinto è il nostro patrimonio di milioni di

anni di evoluzione; è il nostro passato animale,un lungo viaggio per arrivare a ciò che noi oggiconosciamo come l'umanità, un'umanitàintellettuale; la scienza, gli affari, il professioni,tutto quello che accade nel mondo politico, lafilosofia, la religione, tutto si basa su l'intelletto.L'istinto è qualcosa di più antico, è la radicedell'evoluzione; è il prima, il durante e il dopol'umanità.

B.I.: Come funziona il cervello?Comprendere la funzione di base del cervello

è essenziale per conoscere noi stessi ecomprendere le nostre reazioni ecomportamenti a determinati stimoli osituazioni, ma non ho alcuna intenzione diannoiarvi con spiegazioni complicate; il nostroistinto è l'eredità di milioni di anni di evoluzionee ne abbiamo avuto bisogno di tutto quellotempo affinché potesse svilupparsi fino a ciòche è in nostri giorni, in poche parole, qualcosadi tremendamente meravigliosa e allo stessotempo incomprensibile; In un primo momento il nostro cervello ha

sviluppato nel suo stato più primitivo, comequello di un rettile, che si occupa delle funzionidi base che ci tengono in vita; quando l'essereumano evolse, il cervello rettiliano evolse alsistema l imbico, che è governato dalleemozioni, i ricordi; esso è rapido, istintivo,

Keysi

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reagisce immediatamente al pericolo e agiscesenza sforzo.Ma il grande salto, che ci distingue dagli

animali, è stato lo sviluppo della cortecciacerebrale (neo corteccia prefrontale); questaterza parte è ciò che distingue gli esseriumani dagli animali; grazie ad essa possiamoparlare; è il nostro cervello razionale, che èmolto più lento, logico, calcolatore econsapevole.

B.I.: Può l'uomo vivere senza istinto?Senza il nostro istinto non saremmo in

grado di sopravvivere neppure un solominuto; questa esperienza di milioni di anni èprimitiva, ma infallibile; no fa errori e producenegli essere umano miracoli di cui né lascienza né tutto l'intelletto del mondo sonocoscienti e mai riusciranno a capire; peresempio, il nostro cibo (e non mi riferisco soloa cibo naturale, poiché oggigiorno quello sìsarebbe praticamente un miracolo), ma,senza entrare in dettagli, come è possibileche, qualunque sia quel che mangiamo, ilnostro corpo lo trasformi in sangue? Comesepara l'ossigeno dell'azoto? Come fa adistribuire ad ogni parte del corpo quello chenecessita? Come può sapere il corpo laquantità di ossigeno che i l cervello habisogno, ed eliminare contemporaneamentetutta la quantità di spazzatura che

Keysi

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introduciamo nel nostro organismo? Perchétutto questo lo fa esso... l'Istinto.

B.I.: Istinto e meditazione?Le grandi scoperte scientifiche sono sempre

frutto della meditazione, non dell'intelletto, daArchimede ad Albert Einstein. Il rilassamento èla base della meditazione, Albert Einsteinsolitamente passava ore nella vasca da bagnomeditando, giocando con le pompe di sapone;quando ci rilassiamo lasciamo tutte le tensioni;la meditazione consiste in centrarsi nelpresente, dimenticare il passato e il futuro;meditare è praticare l'attenzione per essere piùcosciente dei nostri sentimenti.

Keysi

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B.I.: Keysi, Tecnica e Istinto.L'Istinto non potrà mai essere

sradicato; è per l'Istinto che l'essereumano Sopravvive ed Evolve; lo stresssociale fa che le nostre menti sianolimitate e che cerchiamo nellaLimitazione i nostri r iferimenti;analizzando la tecnica ho osservato cheessa ci permette di sviluppare un'azionenel più breve tempo possibile e con laspesa minore di energia, facendo piùefficace il movimento, ma ho osservatoanche che la tecnica è la cosa esterna,quello che mostriamo fisicamente, e chequesto applicato in una situazione realenon è funzionale.È qui dove i l termine "concetto

tecnico" scompare, e appaiono i"Principi", nella ricerca di quello che perme è la cosa più importante: l'Istinto;attraverso la tecnica è possibilesviluppare una grande abilità; la tecnicapuò essere insegnata, ma non l'Istinto;esso nasce con ogni persona e l'astuziaprimaria deve essere risvegliata in ognipersona.La tecnica e la conoscenza sono

necessari per avere un vero e propriocontrollo del nostro potere fisico, maper essere in grado di r ispondereimmediatamente in una situazione reale,abbiamo bisogno di avere unapercezione diretta della realtà senza leinterferenze dei pregiudizi e l'ideologiadella nostra mente: in Keysi ci sforziamoper svegliare e riconoscere quello stato.Si tratta di una "conoscenza chetrascende la logica", creando scenari incui, attraverso la meditazione e l'azione,trascendiamo le limitazioni della logica el'analisi, per rispondere in modo istintivoe creativo alle circostanze spontanee emutevoli in ogni situazione.Se la Tecnologia, la Conoscenza e la

Teoria consistono in sapere qualcosa,l'Istinto è farla. L'Istinto ci permette dieffettuare qualcosa mentre gli altricontinuano ancora a chiedersi sesarebbe possibile di farlo. Quando siottiene, si sa e si sente.

Keysi

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Tutti i DVD prodotti da Budo Internationalvengono identificati mediante un’etichettaolografica distintiva e realizzati in supporto DVD-5, formato MPEG-2 (mai VCD, DivX o simili).Allo stesso modo, sia le copertine che le serigrafierispettano i più rigidi standard di qualità.

Se questo DVD non soddisfa questi requisiti e/o lacopertina non coincide con quella che vi mostriamoqui, si tratta di una copia pirata.

REF.: • DVD/VIET6REF.: • DVD/VIET6

Il cosidetto Vovinam Integrale si raggiunge semplicementetornando al vero Vovinam del Fondatore. L'obiettivo delfondatore era chiaramente e apertamente dichiarato:"raccolta di tecniche efficaci, assimilare la loro essenza etrasformare loro in tecniche di Vovinam", e in effetti, questo

concetto rimane ancora in vigore ed è obbligatorio pertutti i Maestri di Vovinam in tutto il mondo.

Vovinam è quindi un concetto di ricerca perottenere uno stile super efficace.

Tuttavia, oggi il 90% degli insegnantiVovinam l'hanno dimenticato e si

piegano ad un programmatroppo caricato, troppo fisso,

troppo estetico e talvolta deltutto inefficace in numerosetecniche. Il VovinamIntegrale è semplicementeriscoprire l'essenzaoriginale dell'arte delMaestro Nguyen Loc. Perquesto, abbiamo i principi,le tecniche di base, e nonci resta che tornare apraticare il modo efficace di

ogni tecnica e applicare ilprincipio fondante. In questo

DVD, per mano del MaestroPatrick Levet, studieremo la

base del Vovinam Integrale, leminacce e gli attacchi di coltello, i

controattacchi integrali, e la difesacontro la Dam Thang (pugno diretto)

Dam Moc (pugno in gancio), Dam Lao(pugno di giavellotto) nonché leve di base

delle gambe.

Budo international.comORDINALA A:

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L'Eredità di Yip Man

Ho praticato le ArtiMarziali durante la maggiorparte del la mia vita. Hoiniziato all'età di 5 anni e nonho mai smesso di allenarmifino ad oggi. Ho dedicato gliultimi 20 anni allo studio e lapratica dello stile Wing TsunKuen, e posso affermaresenza, paura di sbagliarmiche i l giorno in cui hoincontrato il mio maestro diWing Tsun, tutto è cambiatonella mia vita (professione,passione, amici, studi, tempol ibero... tutto!). Daqualunque prospettiva ioguardi, in un modo onell'altro, tutto finisce nellostesso luogo: la passione peril Wing Tsun e per le ArtiMarziali.Oltre al mio lavoro

p r o f e s s i o n a l enel l ' insegnamento e lapromozione del le ArtiMarziali, il Wing Tsun Kuene tutto quello che circonda

Wing Tsun

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questo fantastico stile di Kungf Fu, ha transformato lamia forma di vedere, comprendere e camminare nellavita.Durante tutti questi anni, e come potete immaginare,

ho incontrato migliaia di praticanti di Wing Chun intutto il mondo. Soprattutto negli ultimi anni, che hoservito come Direttore Tecnico del Dipartimento diWing Tsun della Federación Española de LuchasOlímpicas y Disciplinas Asociada (Federazione Spagnoladi Lotte Olimpiche e Discipline Associate), ho avuto lapossibilità di convivere e interagire con molti diversimaestri di famiglie e linaggi diversi. Molti di loro eranosconosciuti a me. A alcuni oggi io li chiamo "amici".Questa è la mia "testimonianza", la mia esperienza, masono sicuro che molti di quelli chi stanno leggendoquesto articolo o seguino le nostre attività troverannoqueste parole molto familiare. Potremmo cambiare ilnome della persona che sta raccontando la suaesperienza e sono sicuro che sarebbe molto simile. Mipermetterò di lanciare questa riflessione personale perintrodurvi nell'articolo di questo mese che abbiamointitolato: "... L'eredità di Yip Man ..."Per coloro che non hanno avuto la fortuna di vivere la

pratica di questo sistema, forse potrebbero chiedersi:perché? Che cosa ha questo sistema (e gli stili di KungFu cinese in generale) che cambia completamente lavita delle persone? Perché un piccolo uomo che è mortopiù di 40 anni fa rimane una figura così importantenella memoria collettiva dei praticanti di Wing Chun?Andiamo! ... Magari possa servire affinché altri

possano cambiare la sua vita e trovare la miglioreversione di se stessi. Sicuro che un giorno capiranno lagrandezza del Lascito del Grande Maestro Yip Man.

Wing Tsun

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Perché Wing Tsun?

Prima: è una progressione di insegnamentoperfettamente disegnata, passo dopo passo,affinché ogni persona normale può giungerealla cima se persevera e lavora.Penso che questo sia il punto più attraente di

questo sistema.Come una macchina perfettamente a maglie,

ogni esercizio sviluppa la capacità di un certolivello, e nel grado successivo, nuovi esercizi (inparticolare le corrispondenti sezioni di Chi Sao),ti prende fino a un altro livello a poco a poco,passo dopo passo.Questo è duro spiegare con parole, ci

vogliono alcuni anni di pratica e richiede avereavanzato al grado tecnico per apprezzarlo.Personalmente, più studio, pratico ed insegno,più ammirazione mi produce di vedere quantosaggiamente disegnati stanno i diversi gradifino al Terzo Grado Tecnico. Capacità come:rilassamento, allenamento, imparare a cedere,potere, esplosività, energia elastica, adattabilitàe molti altre sono abilmente sviluppate di formagraduata affinché tutti quelli che seguanol'apprendistato riescano ad ottenere i lororisultati.Questo disegno intelligente attira l'attenzione

di quegli studenti che hanno praticato altri stili,soprattutto gli stili interni, perché trovanoistruzioni chiare e ben precise, e risultati rapidie verificabili.

Secondo: Un metodo salutare e con unbassissimo rischio di lesioni.Nell'allenamento delle Arti Marziali, le lesioni

possono accadere per tre cause:1. - Incidenti. Una caduta, un inciampo, un

scivolone, ecc. Questo tipo di lesioni sonofortuite e si verificano sia all'esterno cheall'interno della sala d'allenamento.

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Colonna

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2.- Traumatismi nel combattimento libero. Cioè, un colpoo una leva durante uno scambio libero di tecniche (a pienocontatto, semicontacto, ecc). Normalmente sonofondamentalmente occhi neri, naso rotto, rottura di pezzidentali, fessura di costole, contusioni e lussazioni.In WT, questo tipo di lesioni non sono frequenti, tranne

se gli allievi allenano da soli, senza direzione né controllo,perché normalmente non si pratica il combatte libero finoad un certo livello. La gran distanza tra il lavoro tecnico edil combattimento libero, è risolta in un modo abbastanzaintelligente e logico, utilizzando un scalino intermedio chedenominiamo Da Lat Sao, in cui cerchiamo di applicare ilnostro arsenale tecnico, spostamenti, angolazioni, ecc, suun avversario in movimento (a differenza di molti degli stili

che fanno le tecniche su avversari che non si muovono ecollaborano "in eccesso").Se si pratica Chi Sao Libero, grazie al controllo dei colpi

che proporziona questo esercizio, è molto raro i ltraumatismo.Molto probabilmente, i detrattori del nostro sistema

penseranno che non si può fare combattimento se non sipratica il pieno contatto, ma non è così. La mia esperienzanel mondo delle Arti Marziali mi dice che è precisamente ilmodo "morbido" e flessibile di allenarsi quello che attira adun maggiore numero di persone e, soprattutto, ciò che fa chei praticanti si "perpetuino" nel suo allenamento personale.Alla fine, con un allenamento corretto, l'efficacia appare

come conseguenza della pratica e, di forma abbastanza

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Colonna

“Se si pratica Chi Sao Libero, grazie al controllodei colpi che proporziona questo esercizio,

è molto raro il traumatismo.”

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curiosa, nei livelli avanzati esistonopraticanti con un alto l ivello incombattimento ed un grande poteredi impatto, a dispetto di non averemai praticato a pieno contatto incombattimento libero durante il suoapprendistato. È un'altra delle grandivirtù che questo sistema formativo èriuscito a sviluppare con gli anni e lasua evoluzione costante.

Terzo: Uno sti le profondo cheentusiasma ed appassiona.Qualcosa che ho potuto

comprovare è che i l WT credaautentici t ifosi (per non dire"dipendenti"). Molta gente incominciaper caso e come passa il tempo sisente più interessata nell'arte finchéessa diviene un aspetto principaledella sua vita. Quello è per me un

aspetto fondamentale. Il WingTsungenera entusiasmo in persone chenon avevano pensato mai dedicarepoco più che un paio di ore allasettimana ad un'attività come questa,e li trasforma in veri Artisti Marzialiche cercano la padronanza e laconoscenza di questo sti leappassionante.-Nel WT ci sono molti aspetti che

includono: l'Arte Marziale, la filosofia(Confucianesimo, Buddismo,Taoismo), l'educazione, le applicazioniper la salute, la psicologia, la culturacina, ecc. Una vita sembra troppobreve per riuscire a dominare tutto,ma ciò non ci scoraggia, al contrario.Comunque, l'entusiasmo può esserein confl itto. La nostra famigliaprobabilmente non capirà e quindidobbiamo organizzarci bene e essere

intelligenti in modo di non trascurarealtri aspetti della vita (famiglia, lavoro,amici, ecc), e soprattutto nondiventare un "Wingtsun nut", noioso,che parla tutto il tempo sullo stessoargomento e che non ha nessun altrohobby o interesse.-

Quinto: Un'attività non competitivache promuove la collaborazione tra lepersone. Nel WT, aiutare il compagnoa migliorare equivale a migliorare noistessi. Più alto è il suo livello più altosarà anche i l nostro. Questainterdipendenza è molto utile, giacchépermette di eliminare la competitivitàe crea un clima di aiuto reciproco e dibuon umore. Anche se questo nonimpedisce considerare chi è meglio,questo problema viene neutralizzatodal desiderio di progredire. A

Wing Tsun

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prescindere di chi sia il numero 1, quello che cerchiamo èavanzare continuamente.La vanità non va bene con il nostro sviluppo in WT,

almeno durante l'apprendistato.

Sesto: Un'abilità che rimane a lungo anche se si smettedi allenare.Questo è un aspetto curioso e molto suggestivo. L'ho

confrontato con alunni che, per motivi famil iari,

professionisti o geografici avevano smesso totalmente diallenarsi durante 4 o 5 anni, e quando ho tornato apraticare con loro ho potuto osservare che non avevanoperso praticamente nessuna delle capacità che avevanosviluppate in precedenza. Alcuni hanno paragonato questocon la possibilità di andare in bicicletta. Benché passi moltianni senza toccare una bici, non appena ti monti seicapace di pedalare senza caderti. Forse è un tipo dimemoria neuromuscolare, ma non lo so di preciso.

Wing Tsun

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Colonna

“La vanità non va bene con il nostro sviluppo in WT,almeno durante l'apprendistato.”

“Uno stile profondo che entusiasma ed appassiona.”

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Comunque, è molto motivante sapere che ciò che si è ottenuto non si perderà, a differenza di altri sporto attività.

Settimo: Una capacità che può essere applicata inconsciamente.Un'altra curiosità è che quando si ha giunto un elevato livello di WT sembra che possa operare in modo

inconscente. Quando qualcuno ti spinge o ti aggrappa, benché sia giocando, il tuo corpo reagiscecercando il vuoto prima che ti renda conto di quello che succede. Ho compagni che, essendoaddormentati, se li muovi le braccia reagiscono come se stessero praticando Chi Sao. Questa è una abilitàmolto importante per affrontare il vero combattimento, in cui non c'è tempo per pensare o preparare.

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Ottavo: Il WingTsun è uno strumento interessanteper comprendere la cultura cina. Con una storia dioltre 300 anni, il WT si è sviluppato nel corso di unodei periodi più turbolenti e critici della storia di Cina- l'invasione Manchu, la nascita delle Triadi, laRivolta dei Taiping, la pressione delle potenzestraniere, la caduta dell'Impero, la Repubblica,l' invasione giapponese, la Seconda GuerraMondiale, l'avvento al potere di Mao, il comunismoe la conseguente apertura.Studiando la storia della WT, vediamo anche di

traverso il percorso seguito dalla civiltà cinese.Anche il cinema cinese ha fatto eco del lignaggio dimaestri WT. Così troviamo i film i cui protagonistisono: Ng Mui, Yim WingTsun, Wong Wah Bo, LeungYee Tai, Leung Jan, Bruce Lee, e di recente ci sonostati ripresi molti film sul Maestro Ip Man (conesagerazioni notevoli).I l WingTsun è anche un ottimo modo per

accedere la cultura tradizionale cinese, e così, nellasua teoria e terminologia, nei rapporti familiari dialunni e insegnanti, nelle strategie e i principitecnici, ecc, troviamo numerosi elementi taoisti,buddisti e confucianesisti.Si tratta di una coincidenza interessante: secondo

me, le cose buone (e le altre "non così buone") delWingTsun sono gli stesse che ha la cultura cinese.In altre parole, nel WingTsun possiamo vedereassolutamente rifletti il carattere speciale dellagente e della cultura cinese, e viceversa. Abbiamoparlato prima delle carenze del nostro sistema, maio personalmente, preferisco rimanere con le virtù: ilrispetto, la pazienza, l'umiltà e la perseveranza.Credo che i l Kung Fu sia uno dei migliori

strumenti (se non il meglio di tutti) per conoscere lacultura cinese. Una cultura che è chiamata adessere leader mondiale nel secolo XXI per la suaricchezza, la sua influenza, la sua popolazione ed ilsuo vigore.

Wing Tsun

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E dopo tutto questo, credo che sarà molto facilecomprendere l'importanza dell'Eredità del GranMaestro Yip Man! Magari non ha pensato a ciò, malei, caro lettore, sta ora leggendo questa colonnadel Wing Tsun della Revista Budo Internationalmosso da una passione; è la stessa passione che cispinge a me ed altre molte persone in tutto ilmondo: Wing Tsun / Ving Tsun / Wing Chun... (loscriva come preferisca!).Per prendere coscienza dell'importanza del

patrimonio di Yip Man bisogna guardare indietro eosservare come dopo l'arrivo di Yip Man a HongKong e le sue classi (fino a quel momento esistevasolo la scuola del suo maestro Cham Wa Shum, inFotShan) la crescita del sistema in tutto il mondo èstata semplicemente spettacolare. Da una ventinadi alumni nella metà del secolo XX, siamo passatiad oltre mezzo milione in tutto il mondo in soloalcuni anni.Se siamo in grado di giudicare l'eredità di una

persona per quello che ha lasciato i suoisuccessori, quelli che hanno "ereditato" la suaeredità, allora possiamo dire che Yip Man è uno deiMaestri più importanti nella storia degli Arti Marziali.Da questa colonna vorrei riconoscere la suaGrandezza e reclamare il Rispetto massimo per lasua figura e quello che la sua opera ha suppostonelle nostre vite.Oggi ho amici in tutti i continenti. Sono persone

che vivono e praticano la nobile arte del Wing Tsune che probabilmente non avrei mai incontrato senon per questo emozionante stile di Kung Fu.

Siete d'accordo?

Sifu Salvador SánchezFondatore della TAOWS Academy

Colonna

“Credo che il Kung Fu siauno dei migliori

strumenti (se non il meglio di tutti)per conoscere la cultura

cinese.”

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Tutti i DVD prodotti da Budo Internationalvengono identificati mediante un’etichettaolografica distintiva e realizzati in supporto DVD-5, formato MPEG-2 (mai VCD, DivX o simili).Allo stesso modo, sia le copertine che le serigrafierispettano i più rigidi standard di qualità.

Se questo DVD non soddisfa questi requisiti e/o lacopertina non coincide con quella che vi mostriamoqui, si tratta di una copia pirata.

REF.: • KMISS-1REF.: • KMISS-1

In esclusiva per Budo International il DVD del Maestro MarcoMorabito sulla difesa personale con la presentazione inanteprima del Krav Maga Israeli Survial System. Con questaopera verranno illustrate le tecniche e il metodo alla base di

questo sistema in modo chiaro e trasparente. Nessunsegreto quindi, ma una colossale opera che vi

porterà nel vivo della difesa personaleisraeliana. Le tecniche sono illustrate in

modo da essere facilmentecomprensibili da tutti.Un’occasione davvero unica peravvicinarsi alla difesa personaleo per approfondire le proprieconoscenze sul tema.L’autore di quest’opera è unodei maggiori esponenti alivello mondiale di difesapersonale e conta al suoattivo diverse esperienze incampo militare e società disicurezza; pluripremiato indiverse nazioni, ospitato percorsi e seminari in tutto ilmondo è diventato unportavoce internazionale divari sistemi di combattimentocorpo a corpo e difesa

personale poco conosciuti maestremamente efficaci. Studiando

dal Giappone agli Stai Uniti,passando per Polonia, Spagna, Capo

Verde, Germania, Israele, Francia e Russia.Una continua ricerca nelle zone più remote del

mondo, come la Siberia e il deserto del Texas, senzamai fermarsi in una ricerca instancabile di acquisire nuoveconoscenze senza mai smettere di porsi domande. Il KravMaga Israeli Survial System non è una disciplina, uncomplesso di rigide regole ma un metodo, un processo incontinua e perenne evoluzione. Questo lo rende adattabile adogni situazione e circostanza, permeabile a qualsiasicambiamento, quindi in grado di fare tesoro dei propri erroricogliendo la propria esperienza come opportunità permigliorare.

Budo international.comORDINALA A:

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“Ciò che abbellisce il deserto è che in qualche partenasconde un pozzo d’acqua.”

Antoine de Saint-Exupery

“Quello che sappiamo è una goccia d’acqua; quello cheignoriamo è l’oceano”

Isaac Newton

Fluire non significa essere negligenti; l’acqua non lo è. Non c’èmeandro che non copra, a tutto arriva. Dicono gli Asturiani che l’acquaha “un muso molto fine”. Senza fretta, adattandosi alle circostanze,l’acqua è la metafora della persistenza e dell’adattabilità estrema. Ilparadigma del cambiamento nella forma, senza trasformare l’essenza.L’acqua catalizza la vita, senza di essa la terra si secca e rimane deserta; il

fuoco senza controllore inonda ogni cosa e l’aria, convertita in bufera disabbia, non può portare la fertilità delle nuvole né la forza dei cambiamenti;persino il metallo con il suo uso è tornito nelle fucine!L’acqua ci conforta, ci pulisce, ci benedice. Immersi nei fiumi del momento,

nuotiamo, lottiamo, naufraghiamo.Fluire, riconvenirsi davanti agli ostacoli, andare verso il basso, non

opporsi a niente, l'acqua è la perfetta analogia dell'umiltà,dell'adattamento e del non conflitto. L'acqua vince senzaobiettivo; seguendo la sua natura circonda qualunqueostacolo e ci insegna come vincere, ma con saggezza,senza logorio, senza perdere di vista l'obiettivo. Checos’è una roccia sulla strada? Una montagna?Perfino incassata, f i ltra, o se tal cosa non èpossibile, evapora; niente ferma il suo destino.Il fiume della vita ha lasciato sulle mie sponde

questi testi che oggi condivido in formato libro.E dico “ha lasciato” perché ogni paternità èalquanto confusa, giacché tutti siamo parenti dicoloro che ci precedettero, di coloro chec'ispirarono e inspirano, delle galleggiantinuvole dell'inconscio collettivo e perfino, chi losa, degli spiriti e delle coscienze che cicircondano.

Non ho nulla da insegnare, perché nullaso, però chi vuole ascoltare i miei versi,lascio qui sincere e sentite riflessioni, ognigiorno più sentite che pensate, perché lamente è un ingannevole marchingegnoche vede quel che vuol vedere e delquale ho imparato a sospettare.

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Tutti i DVD prodotti da Budo Internationalvengono identificati mediante un’etichettaolografica distintiva e realizzati in supporto DVD-5, formato MPEG-2 (mai VCD, DivX o simili).Allo stesso modo, sia le copertine che le serigrafierispettano i più rigidi standard di qualità.

Se questo DVD non soddisfa questi requisiti e/o lacopertina non coincide con quella che vi mostriamoqui, si tratta di una copia pirata.

REF.: • DVD/SERAK-1REF.: • DVD/SERAK-1

Maha Guru Horacio Rodriguez è l'erede della stirpe diPendekar Pak Victor De Thouars, di Pukulan Pencak

Silat Serak, un sistema di combattimentoimportato dall'Indonesia agli Stati Uniti

dai fratelli De Thouars nel 1960. Permolti anni, questa potente e

sofisticata scienza è statatrasmessa oralmente insegreto solo a studentiselezionati (questiincludono notevoli artistimarziali come Sijo BruceLee e Guro DanInosanto). Il PukulanPencak Silat Serak è unsistema completo conun programma diapprendimento di 10fasi d'allenamento.Questo primo DVD dellaserie insegna posizioni diTiga Lanka, i Sambuts dibase 1-15, tecniche di

finalizzazione, i Buang otakedown e le chiavi di presa,

Tendjekan, difesa contro gliattacchi di massa, campi d'azione,

cambi di gioco di gambe senzaperdere spazio, punti di connessione

Garisan, reindirizzare, base-angolo-leva, modi dioccupare lo spazio, proiettare pressione in avanti pereludere o evitare un attacco, e come mantenere ilcontrollo costante per dominare e ottenere il controllofinale.

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José Manuel Reyes Pérez, 7 ° Dan di Hapkido dallaFederazione Mondiale Hapkido (WHF) e membro delConsiglio di Amministrazione della stessa, DirettoreInternazionale per l'Europa Occidentale e Presidentedella Federación Española de Hapkido (FEH -

Federazione Spagnola di Hapkido), nel suo primoDVD, presenta un trattato completo sulle

tecniche che rendono veramente grandequesta tradizionale Arte Marziale

coreana, attraverso l'eredità che gliè stata trasmessa direttamentedal Maestro Kwang Sik Myung,10 ° Dan di Hapkido. Hapkido èl'arte dell'Auto-DifesaDinamica per eccellenza,che combina velocità efluidità, insieme con lapreparazione fisica, latecnica, la respirazione, lameditazione e lacoltivazione dell'energiainterna. Un'arte che copreuna varietà di tecniche cone senza armi e combinadifese e attacchi, comprese

le tecniche di gamba,ginocchio, pugno, gomito,

proiezioni e strangolamenti e,soprattutto, le tecniche di

lussazione. In questo lavoro, ilMaestro Reyes ci mostra gli esercizi

di respirazione Danjon Hop, gli attacchidi braccio Gonkiok Sul, le tecniche doppie e

triplici di gamba Jok Sul, l'auto-difesa Ho Shin Sul,le tecniche di attacco e difesa Dan Bong con bastonecorto, e la difesa contro coltello. Un lavoro completo suun'arte, Hapkido, o la via per armonizzare l'energia, lacui pratica aiuta a migliorare notevolmente la nostrasalute, sia fisica che mentale, offrendo ai praticantivitalità, energia, fiducia in se stessi, carattere epersonalità.

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