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FREEPRESS Periodico di cultura e spettacoli n.2 dicembre-gennaio 2014/2015 supplemento di RAVENNA&DINTORNI R O M A G N A & D I N T O R N I FESTE SPETTACOLARI DALLA DANZA CLASSICA AI CONCERTI IN PIAZZA, DALL’ARCHEOLOGIA AL GRANDE SCHERMO ALL’INTERNO musica • teatro • libri • arte • gusto • junior • eventi • Redazione tel 0544 271068 • [email protected] • Pubblicità tel. 0544 408312 • [email protected] Prezzo 0,08 COP I A OMAGGIO Una scena dal film “Frank”, di cui si parla nella nuova rubrica di cinema all’interno

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FESTE SPETTACOLARIDALLA DANZA CLASSICA AI CONCERTI IN PIAZZA, DALL’ARCHEOLOGIA AL GRANDE SCHERMO

ALL’INTERNO musica • teatro • libri • arte • gusto • junior • eventi

• Redazione tel 0544 271068 • [email protected] • Pubblicità tel. 0544 408312 • [email protected] Prezzo € 0,08COPIA OMAGGIO

Una scena dal film “Frank”,di cui si parla nella nuovarubrica di cinema all’interno

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La forza della cultura

L’ EDITORIALE

Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1172 del 17 dicembre 2001R&D Cult nr. 2 supplemento a R&D anno XI nr. 608 del 4-12-2014

Editore: Edizioni e Comunicazione srlVia della Lirica 43 - 48100 Ravenna - tel. 0544 408312www.reclam.ra.it

Direttore Generale: Claudia CuppiPubblicità: [email protected] tel. 0544 408312 - 392 9784242

Area clienti: Denise Cavina tel. 335 7259872Amministrazione: Alice Baldassarri, [email protected]

Stampa: Galeati srl (Imola) - www.galeati.it

Direttore responsabile: Fausto PiazzaCollaborano alla redazione: Andrea Alberizia, Federica Angelini,Luca Manservisi, Serena Garzanti (segreteria), Maria Cristina Giovannini, Gianluca Achilli (grafica). Collaboratori:Roberta Bezzi, Albergo Bucci, Matteo Cavezzali, FrancescoDella Torre, Nevio Galeati, Giorgia Lagosti, Linda Landi, Fabio

Magnani, Guido Sani, AngelaSchiavina, Serena Simoni.

Redazione: tel. 0544 271068 Fax 0544 [email protected]

Poste Italiane spaSped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. di legge 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB C.R.P.- C.P.O. RAVENNA

• MUSICAI Ronin e i dischi dell’anno........pag. 6

• TEATROIl debutto del nuovo Carlotto .......pag. 11

• CINEMAMusica sul grande schermo.....pag. 19

• LIBRILia Celi senza rimpianti ...........pag. 20

• ARTEIl nuovo Maf di Forlimpopoli ...pag. 24

• GUSTOIl Natale in tavola ....................pag. 26

• JUNIORUn non museo a Cesena..........pag. 30

Eccoci al secondo numero di questa nuova rivista che dal 2015 vogliamo far diventareun mensile in uscita ogni ultimo giovedì del mese con alcuni degli appuntamenti prin-cipali e degli eventi da non perdere del mese successivo insieme a interviste, approfon-dimenti, panoramiche sulla scena culturale della Romagna tutta. Intanto, in questogiornale troverete alcuni suggerimenti su mostre, spettacoli, concerti di tutto dicem-bre e l’inizio di gennaio, in particolare nel periodo delle feste, comprese le nuove usciteeditoriali, magari da mettere sotto l’albero. Come avevamo scritto sul primo numero,uscito prima del verdetto sulla candidatura di Ravenna a capitale europea della culturanel 2019, il nostro vuole essere un piccolo tentativo di raccogliere almeno una dellesfide di quel percorso durato tanti anni: la costruzione di una rete culturale in unaRomagna culturalmente sempre più complementare e integrata, a cominciare dal pub-blico. Ora che il sogno della candidatura è tramontato con la vittoria di Matera e cheRavenna sarà solo una Capitale italiana della cultura, insieme alle altre cinque sfidan-ti che non ce l'hanno fatta, ci sembra se possibile ancor più necessario proseguire suquella strada. Non ci sarà l'orizzonte del 2019 a cui guardare, ma ci sarà la realtà quo-tidiana fatta di stagioni teatrali, concerti, produzioni culturali, libri, mostre, eventi perragazzi, festival di ogni genere da coltivare con cura, da intrecciare, da far diventaresempre più patrimonio diffuso tra chi queste terre le abita e chi le visita. Dunque, ecco-ci appunto con il secondo numero di questo R&D Cult che, intanto, rispetto al primo siarricchisce di una rubrica nuova dedicata a uno dei linguaggi artistici più amati e popo-lari: il cinema (del resto, come poteva mancare in un mensile sulla Romagna, che èanche la terra di Fellini?). Il nostro auspicio e il nostro impegno è quello con il tempodi continuare a crescere, allargare l'orizzonte, immaginare una cultura che sempre piùesca dai luoghi rituali a cui siamo soliti associarla perché diventi parte della nostra vitadi tutti i giorni, non a caso stiamo pensando anche a una nuova rubrica dedicata a quel-l’oggetto dai confini non sempre ben definiti che è la cultura di impresa. Ecco quindi chesiamo a rinnovare a tutti l’invito a scriverci, aiutarci a crescere, migliorarci in questowork in progress per noi così stimolante e che ci auguriamo possa includere sempre piùlettori, territori, realtà economiche e artistiche, istituzioni e privati. Perché restiamoconvinti, e siamo certi di non essere i soli, che la cultura – che sia recupero della memo-ria, linguaggio del contemporaneo, ricerca dell’innovazione, provocazione creativa –debba essere uno degli elementi fondanti della vita degli individui e delle comunità e unachiave per poter continuare a crescere e ad affrontare le complessità del mondo con con-sapevolezza e senza paura.

SOMMARIO

Un’immagine del musical Frankenstein Juniordi Mel Brooks presentato dalla Compagniadella Rancia che sarà in scena al Novelli diRimini venerdì 19, sabato 20 alle 21 edomenica 21 dicembre alle 16 (foto diAlessandro Pinna). Lo show sarà anche a Forlì,al teatro Diego Fabbri, dall’8 all’11 gennaio.Sempre a Rimini invece, il musical torna discena anche il 27 dicembre con Té per duedella Compagnia Corrado Abbati.

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DAL VIVO

RITMI SURFSurf rock sui generis con band diculto come gli americaniFleshtones (a sinistra) – americanicon alle spalle quasi 40 anni dicarriera che saranno sabato 6dicembre al minifestival del SidroClub di Savignano – e gli eccentriciMesser Chups (foto a destra), daSan Pietroburgo, Russia, chesaranno il 7 dicembre al Bronsondi Ravenna insieme alle garagersamericane The Coathangers

Alcuni protagonisti storici della scena rock italianasaranno in tour in Romagna tra dicembre e gennaio.A partire da uno dei gruppi più longevi, i Diaframma,che calcano i palchi ormai da più di trent’anni anchese l’unico membro della formazione originale rimastotuttora è il carismatico leader e cantante FedericoFiumani: l’appuntamento con la loro dark-wave è peril 3 gennaio al Sidro Club di Savignano, che in pre-cedenza, la vigilia di Natale, ospiterà anche il concertodi un altro gruppo storico del rock italiano (in partico-lare psichedelico e progressive), Gli Avvoltoi.Non fanno parte di quella propriamente rock, ma

restano tra i gruppi più importanti della scena italianai Tiromancino, il cui nuovo disco segna il ritornodella collaborazione tra i fratelli Federico e FrancescoZampaglione, che si era interrotta artisticamente nel2001 dopo “La descrizione di un attimo”, e verrà pre-sentato dopo un’anteprima in Inghilterra con un tourtra i club italiani che il 3 gennaio toccherà il Vidia diCesena. In precedenza al Vidia, tra gli altri, anche il

folk-rock dei romani Zen Circus (12 dicembre) e deiromagnoli Nobraino (20 dicembre insieme al can-tautore Giacomo Toni).Tra i protagonisti della scena alternativa con i

Massimo Volume, il talentuoso chitarrista EgleSommacal porta in giro il suo nuovo disco solista edopo la data del 4 dicembre al Neon di Rimini, il 3 gen-naio sarà al Salotto del Custode di Cesena.

Ecco poi la musica strumentale dei GuanoPadano, band che vanta collaborazioni importanti eormai punto di riferimento nel genere in Italia, chesarà il 7 dicembre (insieme a Santo Barbaro) alCircolo dei Malfattori di Poggio Torriana, nelRiminese.Infine, pezzi da novanta della scena italiana saliran-

no in rapida successione sul palco del Bronson di

Madonna dell’Albero (Ravenna) a partire già dal 6dicembre con Dente, uno dei cantautori più apprezza-ti dalle nuove generazioni, per proseguire il 12 con iMarlene Kuntz che riproporranno per intero il lorostorico album “Catartica” a vent’anni dall’uscita,Torna poi per la quarta edizione il festival natalizio“Passatelli in Bronson” con concerti e cene a base deltradizionale piatto romagnolo. In cartellone spiccano

CONCERTI

Da Cristina Donà ai TiromancinoIn Romagna tanti protagonisti della scena italiana tra cui anche Diaframma e Marlene Kuntz

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DAL VIVO

ACID JAZZ MADE IN UK Il 12 dicembre l’acid-jazz del britannicoJames Taylor Quartet sarà sul palco delNaima di Forlì, che ospiterà anchenomi noti della musica italiana comeSergio Caputo e Francesco Baccini (5dicembre), Dik Dik (19 dicembre) edEugenio Finardi (9 gennaio)

NAZIONALPOPOLARIFiorella Mannoia (a destra) aspetta i suoi tanti fan alconcerto del 13 dicembre al Carisport di Cesena che pochigiorni (il 19) dopo ospiterà pure Francesco Renga. Tornadalle nostre parti anche il supergruppo Fabi-Silvestri-Gazzé(nella foto a sinistra) protagonista il 31 dicembre delconcertone gratuito di Capodanno in piazza a Rimini

MUSICA

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alcuni nomi storici, a partire da Cristina Donà, can-tautrice di culto che nel 1997 lasciò pubblico e addet-ti ai lavori a bocca aperta con il suo esordio “Tregua” eche il 18 dicembre al Bronson presenterà il suo ultimoalbum, nel corso della prima giornata del festival, chesarà aperta da Massaroni Pianoforti, nuova pro-messa del cantautorato italiano, amico e collaboratoredi Cesare Malfatti dei La Crus. Il giorno dopo ci si spo-sta al Fargo Cafè di via Girolamo Rossi, in centro aRavenna, per il concerto (unico a ingresso gratuito) diHis Clancyness in versione solo e acustica. Il festivalentra nel clou poi per le ultime due giornate alBronson: sabato 20 l’appuntamento è con Ninos DuBrasil – progetto dell’artista visivo Nico Vascellari chesi muove tra batucada e noise, samba ed elettronica –e il post punk dei pesaresi Be forest e degli Havah,

progetto solista di Michele Camorani. Gran finaledomenica 21 con l’ospite straniero del festival,Bombino – progetto rock-blues del chitarrista ecantante africano Goumar Almoctar, prodotto daDan Auerbach dei Black Keys – e il rock strumen-tale dei nostri Ronin (vedi intervista pagina 6). Il27 dicembre al Bronson arriva poi la rockernostrana Maria Antonietta.Chiudiamo la panoramica restando nel

Ravennate con il concerto del 19 dicembre alTeatro Socjale di Piangipane con GiorgioConte, fratello del più celebre Paolo, per un mixdi canzoni dei suoi ultimi album e dall'immensorepertorio d'autore che ha scritto per diversiinterpreti, dalla Vanoni a Mina fino a Elio e LeStorie Tese.

ANTICIPAZIONE:CARMEN CONSOLIIN TOUR A RIMINI

La cantantessa, come siama definire, dopo cinqueanni di silenzio tornacon un nuovo singoloche anticipa l’albumche uscirà in gennaio:annunciate le prime datedel tour che toccheràanche la Romagna.Carmen Consoli sarà aRimini il 24 aprile.Le prevendite sono giàaperte ed è probabileche il concerto vadasold out piuttosto in fretta

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Inauguriamo con questo numero una rubricain cui chiediamo ad artisti e personaggi più omeno noti della scena musicale romagnola diconsigliarci alcuni dischi. Partiamo con glialbum del 2014 di Luigi Bertaccini, ravennatedi 51 anni, storico dj e appassionato di musicanoto anche per tenere vere e proprie lezioni dirock in giro per i locali della Romagna.

di Luigi Bertaccini

Cosa ho ascoltato nel2014? Molta meno elettroni-ca dello scorso anno, mentre lanascita della bimba mi hainfluenzato verso il lato piùfemminile della musica, nonho ragionato sui “dischi piùimportanti del 2014” (ci pensano già troppitromboni...) ma su quelli che ho ascoltato di piùe ci sono un sacco di donne. Da Melanie De

Biasio e il suo “No deal” a Mirel Wagner con“When The Cellar Children See The Light OfDay”, da FKA twigs e il suo “LP1” fino allamia ossessione attuale che è Sharon VanEtten con “Are we there?”. Ma anche St.Vincent e la bravissima Angel Olsen con“Burn your fire for no witness” o NaomiShelton con le Gospel Queens.

Per le chitarre c'è Jack White con“Lazaretto”, gli Swans colossali di “To bekind”, i Real Estate di “Atlas” e il travolgenteTy Segall con “Manipulator”.

Se penso a due dischi che ho ascoltato di più inauto e che consiglio caldamente, sono lo splendi-do album degli Elbow "The take off and landingof everything" e quello dei Wild beasts“Present tense”, mentre nelle ultime settimanemi ha colpito il nuovo di Avi Buffalo "At bestcuckold". Ah, e i War on drugs!

Il mio disco italiano è quello di Nada"Occupo poco spazio", mentre tra quelli roma-gnoli segnalo l'album nuovo dei SantoBarbaro "Geografia di un corpo”, diFrancoBeat "Radici" e del Moro "Homepastorals”, tre gruppi-artisti forlivesi.

Infine, la mia etichetta dell'anno, che è la bri-tannica "Fantastic voyage".

CONSIGLI D’AUTORE

I dischi del 2014: da Nadaagli Swans per una classificaattenta al lato femminile...

INTERVISTA

I nuovi Ronin verso nuove rotteIl leader Dorella sull’ultimo lavoro della band dopo l’ennesimo cambio di formazione

Tra i nomi più importanti della scena alternativa italiana, autoriper chi non li conoscesse di una musica interamente strumentale,molto cinematografica e dalle influenze in particolare morriconia-ne, tra post-rock e ritmi desertici, i Ronin sono diventati un grupporavennate d’adozione. Il leader Bruno Dorella, poliedrico musicistamilanese noto anche per gli altri suoi due progetti (OvO e Bachi daPietra), oggi 41enne, si è infatti trasferitoda qualche tempo nella città romagnoladopo aver girovagato l’Italia (e aver vissutoper quattro anni anche a Berlino). Qui haconcepito e registrato l’ultimo album,“Adagio furioso”, realizzato all’indomanidell’ennesimo cambio di organico, che oravede accanto a Dorella il 32enne chitarri-sta imolese Cristian Naldi (già neiFulkanelli) e i 29enni Diego Pasini (bassi-sta ravennate anche degli Actionmen) e Matteo Sideri, batteristamarchigiano.Ora i nuovi Ronin sono in tour (il 21 dicembre al Bronson di

Ravenna al festival Passatelli, vedi pagina 4 e 5): abbiamo contattatoDorella poche ore prima la data di Torino.Come stanno andando questi primi concerti del nuovo

disco?«Bene, il pubblico risponde alla grande e io mi diverto molto gra-

zie all’entusiasmo dei miei giovani compagni...».Ancora un cambio di formazione: si può dire che i Ronin

siano praticamente ormai il solo Bruno Dorella...«In effetti tra i miei vari progetti è sempre stato questo il gruppo

“che suona la mia musica”, nel senso che i Ronin non hanno maifatto due dischi con la stessa formazione. In questo caso è statonecessario cambiare dopo il lungo tour di“Fenice” (il penultimo album, ndr), per que-stioni più che altro logistiche e personali,senza traumi. E nello scegliere i nuovimembri ho voluto come denominatorecomune anche la giovinezza: cercavo l’en-tusiasmo, la voglia di stare in giro a suona-re, che questo potesse ancora essere unaprospettiva eccitante...».E dal punto di vista artistico? Come

sono andate le registrazioni del disco?«Ufficialmente sono io che scrivo i pezzi, è vero, ma più che altro in

studio cerco di dare indicazioni sulle atmosfere che vorrei, lasciandopoi spazio ai miei compagni, che in quest’ultimo caso hanno capitoalla perfezione e anzi, se si può dire così, hanno rilanciato. Si sonorivelati talmente preparati tecnicamente, infatti, che ho dovuto quasifrenarli un po’, per fare in modo che non si perdesse la vera identitàdei Ronin, evitando di azzardare troppo per non snaturare il proget-to, che poteva per esempio prendere derive progressive. In futuro, conancora un maggior affiatamento, non è detto che i Ronin potrannoinvece sperimentare cose del tutto nuove...».Ma quindi sei soddisfatto del risultato finale?«Sono estramente contento, anche se ho dovuto riflettere sul

disco anche a posteriori, sulla base delle reazioni, mi pare entusiasti-che del pubblico mentre con qualche obiezione da parte della criti-ca. Che credo dovute appunto al fatto che, come spiegavo prima, hoforse un po’ tarpato le ali ai musicisti, precludendomi volutamentecerte soluzioni; ora magari ne pago un po’ lo scotto».C’è anche un episodio cantato, con la voce di Francesca

Amati? Potrebbe essere una soluzioneper il futuro?«In generale con i Ronin immagino di

no, però non nego che mi piacerebbe fareun disco e un tour tutto cantato eFrancesca sarebbe sicuramente una can-didata. Ma resterebbe comunque un episo-dio isolato».Hai chiamato un pezzo “Ravenna”

ed eri presente nei progetti del pro-gramma pensato per la candidatura a Capitale europea dellacultura, per cui hai dato vita anche a una vera e propriaorchestra per musicare il Deserto Rosso di Antonioni...Quanto c’è di Ravenna in questo nuovo disco?«Ogni disco dei Ronin è stato registrato in un posto diverso e ogni

luogo ne ha ispirato le musiche. Io come ho già detto in questi annimi sono trovato molto bene a Ravenna e credo che la candidaturafosse un progetto giusto, ero in sintonia con lo staff che se ne è occu-pato, pur non essendo coinvolto direttamente. Ho una certa espe-rienza nel musicare dal vivo i film, ma non nego che mettere in piediuna vera e propria orchestra con artisti di grande livello (si chiama-va Byzanthium Experimental Orchestra e vedeva tra gli altri coinvoltiEnrico Gabrielli e Vincenzo Vasi, ndr) è stata un’esperienza entusia-smante e spero che il progetto possa ripetersi in futuro, nonostante i

costi elevati. Sono stato talmente preso daquesta cosa che ora sto scrivendo autono-mamente musica per un quartetto d'archi,così, per puro piacere».Degli altri tuoi progetti cosa puoi

dirci? Quando uscirà il disco nuovodei Bachi da Pietra?«Abbiamo finito di registrare, siamo

indecisi se farlo uscire prima oppure subitodopo la prossima estate. Posso solo dire che

sarà un disco hard rock, ancor più di quello prima, così ci abbando-neranno definitivamente i fan che già non avevano apprezzato lasvolta (ride, ndr)... Per quanto riguarda gli OvO invece abbiamo fattoun lungo tour per il nostro ultimo disco, “Abisso” e ora ci prendiamoun po' di pausa anche se ci toglieremo pure qualche sfizio, come peresempio andare a fare concerti in Cina e in Libano».Tra i tanti progetti, magari ne nascerà anche uno sempli-

cemente con il tuo nome e cognome?«Se mai succederà sarà una cosa d'orchestra, da composito-

re vero. Nel 2015 intanto ho intenzione di pubblicare qualco-sa sotto pseudonimo, musica un po’ onirica, un mio viaggettopersonale...».

Luca Manservisi

«Ravenna ha influenzatoil disco: è stato giusto correreper la capitale della cultura»

«Nel 2015 il nuovo album dei Bachi da Pietra, che

sarà ancor più hard-rock»

SharonVan Etten

I Ronin: da sinistraCristian Naldi,Bruno Dorella,Matteo Siderie Diego Pasini

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Il rap sta prendendo sempre più piede anche in Romagna. Lodimostra per esempio la seconda edizione dell’Under Festival, a LidoAdriano, tre giorni con live, dj set e perfino un contest di beatmaking.La manifestazione – curata da Moder e Brain – mira a valorizzare,unire e consacrare la scena hip hop underground italiana e vedràsalire sul palco, dalle 22 di venerdì 5 e sabato 6 dicembre, Kaos e DjCraim, Piranha Clique, Musteeno, Maadblock, Makkia e Dam Larko,Brain, Brenno, Claver Gold, Lord Madness, Johnny Roy e WilliePeyote. Domenica 7 dalle 15 la tappa ravennate della gara di beat-making nazionale.Spostandoci a Rimini, al Velvet il 6 dicembre la Machete crew pre-

senta un live dove Salmo, En?gma, Dj Slait, El Raton, Nitro e Jack TheSmoker, dopo i set singoli, saliranno sul palco alternandosi almicrofono.Al Vidia di Cesena, invece, gli appuntamenti con l’hip-hop saran-

no il 27 dicembre con la festa dell’etichetta Unlimited Struggle (conospiti alcuni esponenti della stessa) e in gennaio con i concerti diGemitaiz&Madman (il primo è finito sui giornali anche per l’arrestoper droga e il suo disco di pochi mesi dopo, composto anche ai domi-ciliari, ha debuttato al primo posto della classifica italiana davantianche ai Coldplay) e del rapper Ensi.

AL COCORICÒ DI RICCIONEARRIVA JOSEPH CAPRIATI

Sabato 7 dicembre al Cocoricò di Riccionel’appuntamento è con Joseph Capriati,giovane dj e producer italiano consideratotra i più importanti nomi al momento nelcircuito techno internazionale.

AL DIAGONAL DI FORLÌIL RITORNO DI POPULOUS

Il 17 dicembre al Diagonal Loft Club diForlì concerto del producer italianoPopulous, nome d’arte di Andrea Mangiache presenterà il settimo disco della suacarriera che l’ha visto passare anche dallaprestigiosa Morr Music di Berlino. Unalbum che si presenta – leggiamo nelpress kit – un “(world) trip esotico fatto diantichi strumenti etnici e compressebatterie alla 808 [...] un mix di continentalglitch-hop e splendore tropicale”.

AL CLUB ADRIATICO DI RAVENNALO SVEDESE ABDULLA RASHIM

Il terzo appuntamento stagionale di ClubAdriatico, all’Almagià di Ravenna, ospita il27 dicembre da Stoccolma il giovane magià affermato dj e producer AbdullaRashim (foto). La sua è una ambient-techno ritmica e ipnotica, a trattimisteriosa, ricca di ombre e chiaroscuri.Ad aprire la serata sarà il live tra noise etechno del progetto italianoWeightausend (Haunter Records) a cuiseguiranno i dj set di Matteo Pit e diGiesse, del club umbro Serendipity ecollaboratore del Dancity di Foligno.

ELETTRONICA

A CESENA GLI AMERICANI“I, THE BREATHER”

Al Vidia di Cesena spazio anche asonorità dure: sabato 13dicembre l’appuntamento è conla chiacchierata band metalamercana I, The Breather. Inapertura Shoot The Girl First eNovelists.Il giorno di Natale spazio ancoraal metal ma con i cesenatiFightcast.

A PINARELLA DAL DEATHAL ROCK MEDIOEVALE

Al Rock Planet di Pinarella diCervia sabato 6 dicembre seratabrutal/deathcore-metal conheadliner gli americani SuicideSilence; sul palco anche iconnazionali Fit For An Autopsy egli australiani Thy Art Is Murder.Il 13 dicembre originaleappuntamento con i paladini delfolk/rock medioevale italiano, iDiabula Rasa. In apertura folk-metal con i marchigiani Haegen e iFolk Metal Jacket.Il 20 dicembre serata sopra lerighe con il live di Nannibiuss andFriends che vengono definiti“demential, insane, hardrock/metal”.Metal estremo infine il 27dicembre con tre band: Beergasm,Necandi Homines e Surge Assault.

A SAVIGNANO LA RIVELAZIONEINGLESE TRA GRUNGE E PUNK

Il 22 gennaio al Sidro Club diSavignano sul Rubicone salirannosul palco gli inglesi God Damn,duo rivelazione dell’ultimo annonell’ambito della musicaalternativa a cavallo tra rock,grunge, punk e metal.

METAL

Dal festival underground di Lidoal rapper finito anche ai domiciliari

HIP HOP

Il rapper Gemitaiz(a sinistra) e Madman

SSttoorriiaa,, CCuucciinnaa ee TTrraaddiizziioonneeVia Mandriole 280 - Mandriole (RA) tel. 0544.528928 (è gradita la prenotazione)

[email protected]

TUTTI I GIOVEDÌ SERATE A TEMA Aperto a cena dal giovedì al sabato Aperto domenica e festivi a pranzo e cena Chiuso lunedì - martedì - mercoledì

Nella storica Fattoria Guiccioli un locale che offre cucina della tradizione romagnola e un ricco menu a base di pesce

PRANZO DI NATALE € 35,00Antipasto

Tortino al broccolo bianco con fonduta di formaggioLombetto su misticanza con carciofini saltati in padella

PrimiCappelletti ai formaggi freschi in brodo di cappone

Lasagna al forno

SecondiArrosto di filetto di maiale con polenta al cucchiaio

Filetto di manzo con funghi porcini

ContornoPatate al forno

Panettone in salsa di cioccolatoAcqua, Vino, Spumante, Caffè e Liquori

CENONE DI SAN SILVESTRO € 50,00Antipasto

Catalana di pesce al vaporeVongole in salsa di porcini e crostini

PrimiLasagnetta di pesce

Gramigna in salsa di ombrina e asparagiSecondi

Filetto di rombo in crosta di patateUomini nudi con rucola, all’aceto balsamico

ContornoSpinaci croccanti e pinoli tostati

Pan di Spagna con crema chantillyPiccola pasticceria, Frutta secca, Lenticchie e Uva

Acqua, Vino, Spumante, Caffè e Liquori

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MUSICA

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ORAZIO SCIORTINO PER LA SAGRA MALATESTIANA

Il 5 dicembre al Bonci di Cesena (ore 21) concerto in omaggio alla Poloniacon Leszek Brodowski alla viola e il pianista Jakub Tchorzewski alle prese conbrani da Schubert, Szymanowski e Chopin.Il 14 dicembre (ore 17) al teatro degli Atti di Rimini la Sagra MusicaleMalatestiana presenta il pianista e compositore di caratura internazionaleOrazio Sciortino con il concerto “Strauss allo specchio”.Il 19 dicembre al teatro Rossini di Lugo (ore 20.30) la Filarmonica Toscanini –diretta da Francesco Lanzillotta con al pianoforte Paolo Marzocchi e ad arpaa bicchieri Igor Sklyarov – eseguirà l’ouverture del Barbiere di Siviglia diRossini, e brani da Beethoven, Stavinskij e lo stesso Marzocchi.

AGENDA

CAPODANNO CON IL NABUCCO A R IMINI

Rimini saluta l’anno nuovo con il Nabucco (nella foto): promossae organizzata dal Coro Lirico città di Rimini Amintore Galli incollaborazione con Euro Artists, l’opera (con star internazionali)sarà in programma il 1° gennaio alle 17.30 e verrà replicata il 3gennaio alle 21, sempre al 105 Stadium. Al teatro Alighieri diRavenna invece la stagione d’opera prosegue il 7 dicembre conun appuntamento speciale “Il viaggio di Roberto, un treno versoAuschwitz” (alle 15.30 fuori abbonamento) e il 24 e 25 gennaiocon “La Rondine” di Puccini.

OPERA

L’inclassificabile De Leoa Lugo con la sua orchestra

IL CANTANTE

Accolto con il plauso della cri-tica musicale, lo scorso ottobre èuscito “Il Grande Abarasse”, l’ul-timo lavoro discografico di JohnDe Leo, come sempre a cavallo tracanzone d’autore e sperimenta-zione. Il nuovo tour dell’artista –noto al grande pubblico ancheper la sua iniziale esperienza neiQuintorigo – insieme alla suaGrande Abarasse Orchestra, nonpoteva non fare tappa a Lugo,città natale di De Leo. Il concertosi terrà al teatro Rossini sabato17 gennaio alle 21.

L’orchestra della Rai apre “Ravenna Musica”CLASSICA

In cartellone anche Richard Galliano. In dicembre omaggio a GershwinMentre proseguono i Concerti della Domenica alle 11

della mattina al ridotto del teatro Alighieri di Ravenna (il14 dicembre toccherà all’Open Ensemble con musiche diMozart, Mahler e Schumann, mentre il 21 dicembre chiu-derà la rassegna il Gershwin Quintet, quattro sax e un pia-noforte, con l’omaggio a Gershwin, Piazzolla, Copland eBernstein) è stata presentata la stagione “RavennaMusica” con 12 appuntamenti con alcune delle miglioricompagini italiane, come l’Orchestra Sinfonica della Rai(che aprirà la rassegna il 28 gennaio) e solisti di primissimopiano, come il pianista Daniil Trifonov, nuovo astro del pia-nismo mondiale, il violoncellista Mario Brunello e il fisar-monicista Richard Galliano. Gli abbonamenti sono già invendita (fino al 16 dicembre gli abbonati dello scorso annopotranno rinnovare la tessera).

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Venerdì 5 dicembre al teatro Novelli di Rimini, alle 21, Cri-stina Morganti interpreta il suo Jessica and Me. La storica dan-zatrice del Tanztheater Wuppertal di Pina Bausch, giunta a unmomento importante del suo percorso, si ferma a riflettere suse stessa, sul rapporto con il proprio corpo e con la danza, sulsignificato dello stare in scena, sul senso dell’“altro da sé“ cheimplica il fare teatro. Ne esce una sorta di autoritratto ironico,idealmente a due voci, di efficace e spiazzante ironia, dove Cri-stiana rivela ciò che accade nel backstage del suo percorso pro-fessionale: tenacia, spavalderia, timidezza, ricordi.A gennaio, invece la danza contemporanea sarà di scena a

Ravenna, al teatro Alighieri, con la NoGravity Dance Com-pany, sabato 10 e domenica 11, nello spettacolo Dall’inferno alparadiso. I viaggi dell’anima.

Schiaccianoci, Romeo e Giulietta, Giselle:dalla Russia i grandi classici

BALLETTO

Anche queste feste, come ormai tradizione, saranno all’insegna del ballettoclassico al teatro Bonci di Cesena e in particolare del balletto russo. Quest’annoda Mosca arriva il National Russian Ballet che presenta due titoli: Romeo eGiulietta (sabato 27 dicembre) sulle musiche di Prokofiev e le coregografie di A.Lyapin e, in tema quanto mai natalizio, Lo schiaccianoci (domenica 28, fuoriabbonamento) di Tchaikovsky con le coreografie di Petipa. Il Ballet of Moscow -National Russian Ballet è stato istituito nell'aprile 1998 dal coreografo ValeryAnuchin e dall’insegnante e coreografa Alsou Kondraleevoy.Balletto russo anche al Diego Fabbri di Forlì dove martedì 13 gennaio arriva laCompagnia Balletto di Mosca la Classique portando in scena una delle intra-montabili coreografie di Petipa: Giselle.

A sinistra, unascena di Jessicaand me in unoscatto di ClaudiaKemph, sotto lacompagniaNogravity. A destra,una scena delloSchiaccianoci chesarà proposto alBonci

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TUTTI I FANTASMIDI BOLLANI

Sabato 13 dicembre, al teatroBonci di Cesena, uno spettacolotra musica, danza e teatro per unaproduzione di Stefano Bollaniche ne è anche autore e interpre-te. Nel La Regina Dada il celebrepianista dà corpo ai vari fantasmi(Bollani si trasfigura in un coni-glietto, un panda, una gamba, inun suono) che dialogano con laprotagonista, che ha il volto, lavoce e la fisicità dell’attrice e dan-zatrice Valentina Cenni.

CESENA

Autoritratto al NovelliAssenza di gravità all’Alighieri

DANZA CONTEMPORANEA

R&DCULTN.2 2014

10 TEATRO

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IL PROTAGONISTA

«Siamo tutti i personaggi in cerca d’autore. Iofinalmente ho trovato il mio». L’attore ravennateClaudio Casadio di Accademia Perduta sta per debut-tare con Il mondo non mi deve nulla, (in Romagna saràa Bagnacavallo lunedì 8 dicembre per un’anteprima,in prima nazionale a Rimini dal 9 all’11 dicembre alNovelli, a Faenza al Masini dal 12 al 14 e Cervia il 21e 22 febbraio) dove è in scena accanto a PamelaVilloresi, in un testo scritto “su misura” per loro dalblasonatissimo autore noir Massimo Carlotto.

La maggior parte degli attori di prosa mettein scena testi di autori morti da secoli. Com’èlavorare a stretto contatto con uno scrittorevivente?«È una cosa straordinaria. Il rapporto con dram-

maturgo molto è importante. Lo spettacolo nasce,cresce e vive insieme. Lavorando fianco a fianco sipensa allo stesso modo. Nel teatro di oggi non è faci-le oggi produrre nuovi spettacoli. Per questo mi sentodue volte fortunato».

È il secondo spettacolo che AccademiaPerduta realizza assieme a Carlotto dopoOscura immensità, cosa avete portato con voidel primo lavoro? «Un modo di fare teatro, un metodo di lavorare

partendo dalle parole e dagli attori che incarnanoquelle parole. Carlotto ha uno stile inconfondibile.Racconta sempre vite diverse, ognuna con un desti-no e una sua disperazione. Oscura immensità era lastoria di due solitudini, Il mondo non mi deve nulla è lastoria di due disperazioni. Il mio personaggio è undisoccupato che ruba per sopravvivere, ma che èspinto nei suoi crimini dalla rabbia che ha dentro. Ilpersonaggio di Pamela è una ex-croupier tedesca. Lacrisi è un filo che unisce le due disperazioni dei perso-naggi. È un testo struggente, ma anche divertente».

Cosa ha pensato dopo la prima lettura deltesto?«Mi sono visto subito dentro. Ho capito che

Massimo aveva scritto pensando a me. Il linguaggioe il carattere del personaggio mi sono molto vicinicome l’ambientazione che è appunto Rimini. C’è ilnostro carattere romagnolo fatto di durezza e autoi-ronia. Portare nei teatri di prosa di tutta Italia questoelemento di romagnolità vero, mi piace molto perchélontano dallo stereotipo di certa comicità. Ho ancheuna sorta di orgoglio a interpretarlo, non è per cam-panilismo, ma credo che rap-presenti il carattere, lo stile e ilsapore che abbiamo noi roma-gnoli in un modo che non eramai stato portato in scena».

Come reagisce il pubbli-co a testi contemporaneicosì crudi come quelli diCarlotto?«In maniera straordinaria!

Oggi al pubblico piace il teatrocontemporaneo che parladelle cose che accadono oggi.Parliamo della crisi, delledonne in maniera che arrivadiretta agli spettatori. C’èvoglia di novità e di un con-temporaneo fatto in manieracomprensibile che possa esse-re goduto».

Com’è condividere il palco con PamelaVilloresi attrice che ha lavorato da Strelher aBellocchio fino a Sorrentino?«Sono molto contento che abbia accettato di lavo-

rare con noi a questo spettacolo. Pamela è una gran-de attrice. L’idea di lavorare con lei in scena mi emo-ziona. Ha un modo di lavorare intelligente e genero-so. Non vedo l’ora di iniziare le repliche».

Matteo Cavezzali

«Due disperazioni che si incontrano a Rimini»Il ravennate Claudio Casadio racconta il nuovo Il mondo non mi deve nulla al debutto nazionale

Massimo Carlotto è uno dei più importanti scrittori di narrativa noir italiani e come il prece-dente spettacolo Oscura immensità era tratto da un romanzo, anche Il mondo non mi devenulla è anche un libro di narrativa pubblicato da e/o. L’autore sarà peraltro a Rimini in occa-sione della prima nazionale per un incontro con il pubblico, insieme ai due attori, alle 16 di mar-tedì 9 dicembre al ridotto del Novelli. Intanto noi gli abbiamo fatto qualche domanda proprio suquesto nuovo lavoro.

Come cambia il suo modo di scrivere sapendo che quelle parole non saranno lette,ma recitate in un teatro?«È un modo assolutamente diverso di scrivere. Il teatro gioca sulle emozioni. Il testo ricalca la

storia del libro ma questa è rimodellata in maniera molto diversa. Sapendo per fortuna gli atto-ri che l’avrebbero interpretata ha fatto una riscrittura tagliata a misura sudi loro».

Lo spettacolo arriva dopo il successo di Oscura immensità che èarrivato a sessanta repliche in Italia… «Mi sento molto stimolato da questa relazione tra scrittura e teatro.

Scrivo in mezzo agli attori, mi confronto con loro e credo che questo siamolto proficuo per entrambi. Dal successo di quello spettacolo è nata l’ideadel nuovo. Il personaggio di Casasio ha la caratteristica di essere romagno-lo come lui. Per questo abbiamo fatto assieme un lavoro grossissimo trapersonaggio e la terra dove vive influenzato e la lingua che usa. L’altraattrice Pamela Villoresi parla perfettamente tedesco, come il personaggio,anche lei è stata preziosa per la scrittura».

Cos’è per lei il noir?«Il noir sovverte totalmente le regole del romanzo poliziesco. Lì c’è un

delitto a cui segue una indagine che porta a una soluzione che è una sortadi lieto fine. Il noir invece è caduta negli inferi senza assoluzioni. Non èingabbiato in una struttura e quindi può spaziare. Si può raccontare tutto:dalla provincia a un intero paese. Il noir è una scusa per raccontare ilmondo che ci circonda parlando di crimini». (ma. ca.)

Massimo Carlottosarà anche alRidotto del teatroMasini di Faenzamercoledì 7gennaio alle 21.

Carlotto: «Un testo su misura degli attori»L’AUTORE

Lo scrittore di noir descrive il passaggio dal romanzo alla sceneggiatura

«Il pubblico reagiscea spettacoli così contemporanei,

ma comprensibili e godibili, in modo

straordinario. Ce n’è un gran bisogno»

Claudio Casadio ePaola Villoresi inuna foto di scenadi Federico Riva

TEATRO

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NUDA PROPRIETÀCON LELLA COSTA

Lella Costa e PaoloCalabresi saranno inscena sui palcoscenicidella Romagna conuna divertente edelicata commediafirmata Lidia Ravera:Nuda proprietà. Inparticolare lospettacolo sarà scenail 7 e l’8 gennaio aCervia e il 9 gennaio alteatro Goldoni diBagnacavallo mentre il12 gennaio sarà inscena a Meldola.

COMMEDIA

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TEATROR&DCULTN.1 2014

L’Enrico IV secondo Branciaroli

Uno dei grandi nomi della prosa, Franco Branciaroli, è ancheregista dell’allestimento di un grande classico del teatro ita-liano: l’Enrico IV di Luigi Pirandello. In scena al Diego Fabbridi Forlì da sabato 13 dicembre a martedì 16 e al teatro Gol-doni di Bagnacavallo venerdì 12 dicembre.

CLASSICI

Haber interpreta Freud

Dal 18 al 21 dicembre al teatro Bonci di Cesena Alessandro Ha-ber mette in scena Freud nello spettacolo Il visitatore di Eric-Emmanuel Schmitt di cui è protagonista Alessio Boni. Una piè-ce commovente, dolce ed esilarante di Éric-Emmanuel Schmitt,tradotta e rappresentata in 15 lingue in oltre 25 paesi. In scenaanche a Ravenna, all’Alighieri dal 29 gennaio all’1 febbraio.

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La vita dell’eroinache viene dalla Birmania

DEBUTTO

Proseguono fino al 14 dicembre(riposo lunedì e giovedì) le repliche delnuovo spettacolo del Teatro delle AlbeVita agli arresti di Aung San Suu Kyi diMarco Martinelli ed ErmannaMontanari (rispettivamente ancheregista e interprete) al teatro Rasi diRavenna, spettacolo che apre di fatto laprosa della stagione. L’appuntamentosuccessivo è poi il 14 gennaio conFrost/Nixon, spettacolo che vede inscena, all’Alighieri, Elio de Capitani.

FORBICI, FOLLIAE IL FINALEDIVERSO OGNI SERA

In scena mercoledì il 10dicembre al Diego Fabbridi Forlì e l’11 dicembre alteatro Alighieri di Ravenna,Forbici & Follia è uno spet-tacolo comico con RobertoCiufoli, Milena Miconi, MaxPisa, Barbara Terrinoni eNino Salerno. Uno spetta-colo interattivo in cui, pro-mette la compagnia, il pub-blico è il vero protagonistae decide chi è il colpevole.Questa commedia è entratanel Guinness dei Primati,avendo battuto tutti irecord di “tenitura” innumerose città degli StatiUniti. L’azione si svolgeall’interno del salone di par-rucchieri “Forbici Follia”.

COMICO

Ermanna Montanari inscena in una foto diFederico Fedrigoli

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TEATRO

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DAI MARTEDÌ DI VITOALLE OTTO BEATRICIDI STEFANO BENNI

Al Comunale di Conselice,venerdì 12 dicembre alle 21va in scena lo spettacolo diFreyrie e Andrea Zalone conVito e Claudia Penoni Ognimartedì alle 18. Il 23dicembre invece, stessopalcoscenico per TwiribòL’energia e l’integrità dellaterra di e con Olivia Ferrarise Mila Scotton. A gennaioinvece, si ricomincia con untesto di Stefano Benni: Lebeatrici. Otto monologhi alfemminile in un continuumdi invettive, spasmi amorosi,sproloqui, confidenze.L’appuntamento è pergiovedì 7.

CONSELICE

DA GIULIANA DE SIOALLE CATTIVE STRADEDI SCANZI E CASALE

Dopo la prima nazionalede Il mondo non mi devenulla (vedi p. 11), il Novellidi Rimini ha in programmaper la stagione di prosa lospettacolo Notturno didonna con ospite diAnnibale Ruccello conGiuliana De Siomartedì 16 dicembre alle21. A gennaio, invece arri-va lo spettacolo tra poe-sia, teatro e musica Le cat-tive strade dedicato a DeAndré di e con GiulioCasale e il noto giornalistaAndrea Scanzi.

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L’Arlecchino di Paolo Rossi

Venerdì 16 gennaio alle 21, al Diego Fabbri di Forlì e venerdì 17 al Ma-sini di Faenza sarà in scena l’Arlecchino con Paolo Rossi, uno spettaco-lo ispirato alle Opinioni di un Arlecchino di Heinrich Böll ma di di cui lostesso Rossi, che ne è anche autore, dice: «Il mio Arlecchino, anche sesuggestionato da un racconto, è una questione molto personale».

FORLÌ E FAENZA

I nessi funambolici di Bergonzoni

Venerdì 5 dicembre al Teatro della Regina (alle 21.15) andrà in scena ilfunambolo della lingua italiana per eccellenza: Alessandro Bergonzonicon il suo Nessi, ovvero connessioni “ma anche fili tesi e tirati, trame ereti, tessute e intrecciate per collegarsi con il resto del pianeta”. L’ap-puntamento seguente è con Teresa Mannino il 22 gennaio.

CATTOLICA

Dal vaudeville di Cechovalla commedia degli errori

LUGO

Un dicembre di grandi protagoniste femminili al teatro Rossini di Lugo dove mar-tedì 16 dicembre vanno in scena Le belle bandiere�con Svenimenti, unvaudeville�dagli atti unici, dalle lettere e dai racconti di Anton Cechov�con ElenaBucci, Gaetano Colella, Marco Sgrosso per la regia di Elena Bucci. Si tratta di testiveloci, delicati e spiritosi, lievi e rivoluzionari. Nuvole di puro teatro, ritmo ed esila-ranti invenzioni che illuminano la solitudine malinconica dei suoi antieroi (anche aCervia il 20 e 21 gennaio). Dal 20 al 22 dicembre, invece, a Lugo tocca a La Scena diCristina Comencini�con Angela Finocchiaro, Maria Amelia Monti e StefanoAnnoni. Si tratta di una commedia degli errori sviluppata intorno ad un incon-tro/scontro generazionale. Lo spunto drammaturgico è la comica immersionedi un ragazzo nella vita e nei sentimenti di due amiche mature e dalle femmini-lità opposte.

Il Rossini inaugura poi il 2015 con il Radiogiallo di Carlo Lucarelli, il 15 gennaio.

Elena Bucci asinistra, a destra gliattori de La scena

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RICERCA/1

RICERCA/2

Se la finzione diventa impossibileIl Macbeth della Raffaello Sanzio intreccia la stagione del Bonci e Màntica, a Cesena

Ravenna Viso-in-Aria Al via anche la stagione di teatro diricerca ravennate Viso-in-aria con ladirezione artistica di diverse realtàcittadine. Tra gli appuntamenti DiscorsoGiallo di Fanny&Alexander (foto asinistra) in scena dal 10 al 14 dicembreall’Ardis Hall (zona Bassette) e martedì 16dicembre, al teatro Rasi, Cloture del’amour (foto a destra) testo e regia diPascal Lambert con Anna della Rosa eLuca Lazzareschi. Il primo appuntamentodella rassegna per il 2015 è il 13 gennaioall’Almagià con Giusto la fine del mondodi Murmuris e Attodue e poi Jackie e lealtredi Andrea Adriatico/Teatri di vita alRasi il 23 gennaio.

LE AMANTI IN SCENA CON TEATRINO GIULLARE

Venerdì 16 gennaio2015 al Teatro degliAtti di Rimini, alle 21va in scena l’adatta-mento teatrale dell'o-monimo romanzo diElfriede Jelinek Leamanti nell’interpreta-zione, regia, dramma-turgia di TeatrinoGiullare, per una co-produzione con ilFestival Focus Jelinek.

Protagonista di questa storia è l'amore – scrivono gli organizzatori – «con lesue angosce, le sue spesso fallaci promesse»; ma anche la provincia, «quelluogo in cui le cose si decantano». A confronto le vite di due donne, quella diBrigitte, che lavora in una fabbrica di reggiseni, e quella di Paula, quindicen-ne che lotta contro i genitori per sfuggire a una vita senza prospettive.

RICERCA/3

Una scena delMacbeth di ChiaraGuidi in scena aCesena. La SocìetasRaffaello Sanzio saràpoi a gennaio alRidotto del Masini diFaenza con Il regnoprofondo, venerdì 16alle 21.

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TEATROR&DCULTN.2 2014

Dall’8 al 10 dicembre, la SocìetasRaffaello Sanzio sarà in scena alBonci di Cesena, intrecciando così ipercorsi di Màntica, festival labora-torio, anzi osservatorio sperimenta-le, che prende avvio già il 4 dicem-bre al teatro Comandini e dedicatoal tema della leggibilità e interpreta-zione dell’opera d’arte. La rassegnasi concluderà appunto con lo spet-tacolo Macbeth su Macbeth suMacbeth, uno studio per la mano sini-stra, adattamento e regia di ChiaraGuidi musiche originali diFrancesco Guerri (al violoncello) eGiuseppe Ielasi. «In Macbeth l’azio-ne non si compie mai fino in fondo.Il Re non sa essere Re – scrive Guidi- La finzione diventa impossibile. Difronte a questa aporìa, la natura delteatro si interroga profondamente.Quale teatro può tollerare un attoreincapace di fingere?». Alla voce ditre attrici il compito di interpretaretutta la tragedia. La scena è soloapparentemente vuota. Oggettiinvisibili hanno una loro collocazio-ne. Il suono di Giuseppe Ielasi misu-ra questa assenza e accompagna losguardo del pubblico nel vuoto. Ilprogramma completo di tutte legiornate di Màntica su www.raf-faellosanzio.org.

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R&DCULTN.2 2014RISTORANTI IN FESTA

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R&DCULTN.2 2014

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Cucina di pesce Piatti di carne della tradizione rivisitati

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R&DCULTN.2 2014RISTORANTI IN FESTA

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L'Osteria Malabocca è unpiccolo e confortevole loca-le a gestione familiare situa-to nella piazza principale diBagnacavallo. Ci piace direche la nostra cucina è privadi etichette, se non quelladella "stagionalità", infatti inostri menù cambiano con ilmutare dei prodotti che lanatura mette a disposizione,cercando di lavorarli nellamaniera più semplice possi-bile.Tutto viene preparato gior-nalmente da noi, compresile paste, i dolci e il pane.Roberto e Denise vi aspetta-no tutti i giorni escluso ilmercoledì, mettendo a vo-stra disposizione un menùvegetariano, uno di pesce euno di carneoltre ad una selezione dipiatti dedicati ai sapori e aiprofumi del territorio.

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Aperto il 20 febbraio 2014 sul porto canale a Marina di Ravenna propone una cu-cina creativa che spazia dalle cruditè alla grigliata di crostacei, dai primi piatti fat-ti in casa all'anguilla. Come dice il nome stesso del locale (Riesling) per i vini lavasta scelta è tra i riesling italiani e di tutto il mondo e i vini classici italiani.

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Con il contributo di Con il patrocinio di

COMUNEDI RAVENNA

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CONTROCINEMA

Quando la musica non è showTre film su arte, verità e psicheDa Frankal magistrale omaggio a Nick Cave, fino al mediocre Jimi: da guardare tutti in lingua originale

di Albert Bucci *

Premessa: cosa significa ControCinema? È molto semplice: pensate alla parola

ControCultura e applicatela al Cinema. Le miesaranno analisi trasversali ed esplorazioni atipicheverso le nuove forme del cinema. Perché il cinema ècome il cibo: si possono scoprire nuovi sapori.

E veniamo al tema di oggi: Cinema e Musica. Inquesti ultimi due mesi sono usciti tre flm che hannocome tema la Musica: 20.000 giorni sulla Terra,docu-fiction su Nick Cave; Frank, storia di un musici-sta geniale interpretato da Michael Fassbender; Jimi:All Is By My Side, biopic su Jimi Hendrix. Questi trefilm hanno una comune caratteristica: il tema“musica” è affrontato non come “show”, bensìnella sua fase inizale di creatività, in stretta relazio-ne con un altro tema: quello della identità psichicadell'artista.

20.000 giorni sulla Terra ha vinto il Sundance2014: “Decostruisce due diverse forme artistiche –musica e documentario – senza nulla togliere allarealtà e alla magia quotidiana”, scrive la giuria.Nick Cave, una mattina, calcola di avere 20.000

giorni di età. Il film finge di seguire questo giornospeciale, un giorno che oscilla tra realtà e finzione,tra la severa disciplina dell'artista che lavora in salaprove – e le fughe immaginarie in dialoghi non realicon gli amici Blixa Bargeld e Kylie Minogue cheappaiono come fantasmi. Con tutti, la stessadomanda: come si crea l’arte? L'arte è disciplina nella vita, e viaggio nelle pro-

prie fantasie. Il film segue entrambi questi percorsinecessari alla creatività, in un magistrale mix didocu, fiction e musica, un meticciato tra Barton Finked Essere Nick Cave, dove occorre tradire la realtà perarrivare alla autenticità dell’essere umano.Nick Cave scrive: «Questo giorno rappresentato

nel film è al tempo stesso più vero e meno vero diogni mia giornata reale: dipende da come lo inter-pretate».

Lo stesso tema della creatività musicale è in Frankdi Lenny Abrahamson, altro film del Sundance2014 che mescola commedia, dramma e satira.Frank è ispirato al comico e musicista under-

ground Chris Sievey, famoso nell'Inghilterra anni80' e 90' per il suo personaggio alter ego FrankSidebottom (traducibile come “Frank LatoPosteriore”) che interveniva come meteora dadaistaalla Monty Phyton negli show televisivi indossandouna gigantesca maschera da cartone animato (lastessa che vedrete nel film) e alternando sketchcomici e musica. Lo stesso sceneggiatore Jon Ronsonera nella band di Frank Sidebottom. Se lo cercate suyoutube, iniziate dal suo spassoso tributo ai Queen.Jon è un mediocre musicista desideroso di successo.

Casualmente entra nei Soronprfbs, band squinter-nata e sperimentale il cui leader è Frank (interpreta-to da Michael Fassbender), grandissimo artista d'a-vanguardia che però ha una mania schizofrenica:indossa una grottesca maschera che non leva mai,nemmeno per lavarsi... Jon è l'unico della band che insegue il successo,

più ostinandosi a incrementare i followers suTweeter, che seguendo il metodo con cui Frank rie-sce a comporre le sue folli e perfette canzoni tranoise, psichedelia e rumoristica, senza i compromes-

ca è lo strumento per trovare il proprio posto nelmondo. Frank è invece il grande artista senza ambi-zioni: per lui la musica è il suo posto nel mondo. Unapplauso a Fassbender che recita non col viso, macon i gesti e con la voce (nell'edizione originale,ovviamente). Ascoltatelo nella bellissima canzonefinale “I Love You All”.

Jimi: All is By my Side è un biopic che racconta ildecisivo periodo “londinese” di Hendrix, fino all’esi-bizione a Monterey nel 1967. André Benjamin, rap-per degli Outkast, interpreta Hendrix: impressio-nante la sua prova attoriale sulla gestualità e sullavoce (nell'edizione originale, ovviamente).Ora, questo film ha un grosso problema: per moti-

vi di diritti, non si potevano usare le canzoni diHendrix. Il che rappresenta un handicap imbaraz-zante per un film che voleva essere imperniato sul-l'ascesa umana e creatrice di Hendrix, e risulta inve-ce fiacco e senza mordente, incapace di trasmetter-ne la mitologia, riducendolo a una disperata piattez-za monodimensionale. La mancanza di Hey Joe oPurple Haze è irritante. Verrebbe da dire “se non haila farina, non preparare le tagliatelle”. Il risultato èun noioso film il cui titolo giusto sarebbe “Jimi senzaHendrix”.

Post scriptum finale:Ho visto questi tre film in versione originale

con sottotitoli italiani. Riuscireste infatti a imma-ginare Nick Cave doppiato? Penso proprio di no.Guardare un film doppiato è come togliere lamozzarella di bufala dalla pizza per sostituirlacon le sottilette. Guardate e fate guardare in filmin versione originale!

* Albert Bucci (Ravenna, 1968) è direttoreartistico del Ravenna Nightmare. È stato docentedi Sceneggiatura e Tecniche della Narrazione pres-so la Università Iulm di Milano, e produttore ese-cutivo di spot pubblicitari televisivi. Possiedeanche una laurea in Fisica Teorica. Il suo veronome è Alberto, ma in effetti è meglio noto comeAlbert.

In alto a sinistra: Jimi Hendrix; in alto destra: Nick Cave. In basso: il protagonista di Frank

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si commerciali che Jon suggerisce. Dopo intermina-bili mesi passati a registrare l'album, i tentativi diJon riescono: i Soronprfbs vanno al mitico SXSWMusic Festival di Austin, Texas...Una storia divertente, pervasa di humour acido,

che riflette sulla relazione tra creatività e identità.Ogni personaggio cerca infatti la sua verità: ma ilproblema è che la verità non coincide con l’autenti-cità dell’essere. Il mediocre Jon insegue il genialeFrank in una variante 2.0 di Salieri contro Mozart.Jon è infatti la mediocrità ambiziosa: per lui la musi-

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L’INTERVISTA

Addio ansiolitici, antidepres-sivi e fiori di Bach, bye bye striz-zacervelli e guru motivazionali:il rimedio più efficace ed econo-mico per i disturbi che tormen-tano corpo e anima dell'uomomoderno si chiama Storia. Macome? Non viviamo in tempiduri di crisi economica? Nonsecondo Lia Celi, scrittrice, intel-lettuale e conduttrice televisivache ribalta questo stereotipousando solo la logica e la storiacon il suo ultimo libro Mai statimeglio realizzato con AndreaSantangelo.Lia, ma come? Scrivi che è

l’epoca migliore in cui vive-re, ma non c’è la crisi?

«Credo che tutto dipenda daipunti di vista. Non siamo piùabituati a guardare il passato,anche al passato recente, se lofacessimo ci accorgeremmo chequesto è il migliore dei tempi incui vivere. I nostri nonni cihanno raccontato le privazionivere, che hanno vissuto neldopoguerra. I cambiamenti deglianni ‘60 sono stati sconvolgenti.Mia nonna andava a prenderel’acqua al fiume perché in cam-pagna quasi nessuno aveva l’ac-qua corrente, oggi chi non ha unrubinetto in casa? Mio nonno,ogni tanto, diceva di aver nostal-gia della pace bucolica del passa-to e della vita dei campi… e mianonna ormai gli metteva le maniaddosso, lei non aveva nostalgia,anzi sognava la lavatrice. Ogginon ci rendiamo più conto diquanto i cambiamenti avvenutidagli anni ’60 in poi abbianoradicalmente mutato il modo divivere, soprattutto delle donne.La donna era un animale da tiro.Doveva faticare in manieraincredibile. Viviamo un’epocamolto privilegiata. Lo sostieneanche il nuovo pensiero femmi-nista americano. Ma senzadimenticare che i diritti sonocome i muscoli, è necessariotenerli allenati». In Italia però molti si

lamentano della situazioneodierna e dicono che ventianni fa si stava meglio.

«Viviamo in un paese moltolamentane. Quando ero giovanenegli anni ’70 non credo propriofosse meglio di adesso. C’eranocontinuamente scontri in piaz-za, c’era il terrorismo, i rapimen-ti. La paura del tempo che si stavivendo è soprattutto psicologi-ca. Basti pensare alla granderinascita dell’Europa dopo l’an-no mille. Tutti avevano paurache il mondo finisse e si eranobloccati, quando passò il capo-danno fatidico ci fu una granderipresa, ma non era successoniente di particolare, erano solocontenti che il mondo non fosse

«Questo? È il tempo migliore in cui vivere»La scrittrice riminese Lia Celi rilegge la storia per rovesciare un cliché: «Oggi si sta meglio che in passato, soprattutto se si è donne»

dare prove che l’uomo è unacreatura meravigliosa capace ditrovare sempre una soluzione.Capace di godersi beni materialia disposizione, che oggi sonodavvero tanti. Il problema è cheabbiamo una memoria da pescerosso e una informazione chestrilla e sciocca le persone connotizie che anni fa sarebberopassate del tutto inosservate.Che pericolo sono gli immigrati,per esempio, rispetto alla violen-za che c’era nelle strade venti otrenta anni fa quando la dipen-denza da droghe faceva moltissi-mi morti ogni giorno?»E si sta bene anche in

Italia, senza bisogno di fuggi-re?

«Per certe cose l’Italia è sem-pre stata all’avanguardia. Sevogliamo rimanere in ambito distoria e di diritti siamo la nazio-ne che vanta di aver dato i nata-li a Cesare Beccaria e il suo mes-saggio rivoluzionario. Il granDucato di Toscana è stata laprima nazione al mondo a elimi-nare la pena di morte. Pazienzase siamo in dietro con gli altridiritti, su quelli dobbiamo lavo-rare».Venendo invece alla

Romagna, dove abiti, inAlieni a Rimini hai scritto «Ilforestiero è fermamente con-vinto che a Rimini non siapossibile esercitare mestierie professioni normali. Neldivertimentificio non esisto-no tappezzieri, oculisti, stra-dini o insegnanti di matema-tica, come nelle altre città.Tutte le attività umane sononecessariamente connessecon la spiaggia o con ladiscoteca. E, visto che nonfai il bagnino o l’albergatore,devi per forza fare lo strip-man, il dee-jay o, dio nonvoglia, il pusher». Come siconcilia la tua attività digiornalista e scrittrice nazio-nale con la vita in provincia?

«Rimini è una città che anco-ra attira, ed è la seconda cittàitaliana per immigrazione inter-na. Funziona ancora da cernieratra il nord e sud ed ha una aper-tura sul mare. Vivere qui è comeviaggiare sul treno vicino alfinestrino. Avere il lusso d’estatedi poter andare al mare anchepochi minuti al giorno perché èa pochi metri, è un po’ comeessere sempre in vacanza. Laqualità della vita è ottima, dacittà di provincia. Dove conoscile persone che incontri per stra-da e puoi girare in bici. Certo,chi fa un lavoro come il mio sisente un po’ isolato dalle grandirealtà, però questo si bilanciacon ottimo modello di vita».

Matteo Cavezzali

A sinistra, l’autrice riminese LiaCeli, a destra la copertina delsuo ultimo libro. Sotto unaveduta del centro storico diRimini dove l’autrice vive.

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20 LIBRI

finito. Oggi è uguale. Molti pen-sano che ci siano potenze piùgrandi di noi che bloccano tuttoe così hanno una scusa per nonfare niente. Questo è dannosissi-mo, soprattutto per gli adole-scenti che stanno crescendoconvinti che non avranno unfuturo. Con la paura non si arri-va da nessuna parte». I tuoi colleghi giornalisti e

scrittori, in particolare lefemministe, hanno reagitobene a questa provocazione?

«Sì, è una bibita dolce. Comele medicine che sanno d’aran-cia, si manda giù più volentieri.La storia non dovrebbe schiac-ciare col peso del passato, ma

«Viviamo in un paese moltolamentone. La paura

del tempo che sista vivendo è soprattuttopsicologica»

«Riminifunziona ancorada cerniera tra ilnord e il sud.

Vivere qui è comeviaggiare

sul treno vicinoal finestrino»

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CHI SIAMO E COSA FACCIAMO

Reclam Edizioni e Comunicazione Srl, editore di

è il più importante editore locale di giornali e riviste free press.

Reclam nasce nel 2002 dall’esperienza del Gruppo Editoriale L’Espresso e diventa in poco tempo un’importantissima realtàindipendente. Produce mezzi di informazione di alta qualità, diffusi gratuitamente e capillarmente su tutto il territorio raven-nate e sull’area vasta.Sul sito www.reclam.ra.it è possibile sfogliare e scaricare tutte le nostre testate e consultare tutti i servizi di marketingforniti dalla nostra azienda, dalla distribuzione di materiale pubblicitario al web marketing.Reclam è l’editore di settimanali, quotidiani e riviste tematiche dedicate alla cultura e all’abitare. È media partner ufficiale diRavenna Festival, di Ravenna Teatro (Stagione di Prosa del Teatro Alighieri), del Teatro del Drago (Le Arti della Marionetta),dell’Accademia del Musical, di Cinemaincentro, di Cinemadivino.

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LIBRIR&DCULTN.2 2014

Cibi, riti, ricorrenze: Eraldo Baldini raccontal’anima della Romagna vista dalla tavola

NOVITÀ/1

IL NATALE, UNA FESTA SPAVENTOSA

Un libro da rispolverare in questi giorniper chiunque sia abituato a immaginare ilNatale come momento di pace e serenità,ma anche come il racconto della “lietanovella” con i serafici pastori che portanodoni al bambin Gesù mentre i re magiseguono la stella cometa. Il Natale nonsolo è molto di più, ma è anche molto piùspaventoso di così. Eraldo Baldini, insie-me al collega Giuseppe Bellosi, ha rac-contato i segreti e le radici profonde dellapiù importante festa cristiana dell’annoche, guarda caso, proprio e solo cristiananon è. I due studiosi di folclore e antropo-logia hanno infatti indagato le origini antichissime di una festa coin-cidente con il solstizio d’inverno. Tenebroso Natale (edizioni Laterza)è un volume corposo e scientificamente rigoroso che documenta eriordina una mole impressionante di dati sulla genesi della festa esulla sua rappresentazione, legata appunto al momento dell’anno incui le giornate tornano ad allungarsi e dunque al calendario ciclicodelle civiltà rurali dove non mancano presenze inquietanti. Anche inRomagna, per secoli, si è creduto che l’enorme ceppo che bruciavanei giorni di festa in casa fosse visitato dalla Madonna con il bambi-no che cercavano di scaldarsi, presenze ultraterrene che potevano intaluni casi essere anche maligne e inquietanti (del resto, la Befanaproprio rassicurante non è, fanno notare gli autori). Insomma, ilNatale così come lo conosciamo è una sovrapposizione di riti e cre-denze millenarie, precedenti il Cristianesimo e che hanno a che farecon un momento di passaggio che reca con sé bilanci e da sempresignifica raccoglimento tra i cari. E così, come si legge all’inizio delvolume, quella vaga sensazione di disagio e nostalgia che moltilamentano sotto le feste, quella sensazione che fa sentire più solochi è solo e spesso agita i rapporti familiari nonostante il desideriodi serenità, potrebbe nascere dunque non solo da questioni socio-logiche o psicologiche, ma anche da una radice storica, antropolo-gica che ci ha insegnato, negli anni, che nel Natale non c’è, appun-to, solo da festeggiare, ma anche molto da temere. (fe. an.)

SULLO SCAFFALE

UMBERTO GALIMBERTIA RIMINI PER PARLARE DI CORPO

Per la rassegna “Biblioterapia.Come curarsi (o ammalarsi) coilibri”, a Rimini il 13 dicembre, alTeatro Novelli, alle 17 si chiude ilciclo di incontri dal titolo “Il corpoche noi siamo” con il noto studiosoe antropologo Umberto Galimbertiche terrà un incontro dal titolo Ilcorpo in Occidente. Sempre legatoal tema del corpo, l’appuntamentoprecedente è il 6 dicembre,all’Auditorium, Istituto Lettimi, alle17 per il reading “Le parole delcorpo” con testi di Lorella Barlaam,Letture e accompagnamenti musicalia cura dell'Associazione culturaleMalatesta.

INCONTRO

Torna in libreria Eraldo Baldininelle veste di antropologo e storico,profondo conoscitore della Romangapiù ancestrale, dei suoi riti e delle sueusanze. Questa volta, per l’editorecesenate Ponte Vecchio, il narratoreravennate torna a parlare di cibo ne Iriti della tavola. Si tratta di un libronato da una vasta ricerca e da una ric-chissima documentazione che rac-conta i valori simbolici riservati aglialimenti e ai cibi, il loro uso (spessorituale) nei momenti e nelle occasioniparticolari dell’anno e della vita, letradizioni e le superstizioni cheaccompagnavano la loro preparazio-ne, la loro conservazione e il loro con-sumo. Ne emerge un universo chericonduce a una società in cui, nono-stante la povertà materiale, mangiarerappresentava un importante fattosociale, culturale, legato intimamenteai percorsi ciclici del tempo delle sta-gioni e del tempo dell’uomo. Ci sonostorie di carestie, di squilibri fra città ecampagna, delle osterie e dei poverisvaghi, dell’immaginario collettivoche sognava e raccontava nelle fiabe enegli aneddoti il miraggio di tavolepiene di ogni ben di Dio. C’è anche unitinerario che prima tocca i luoghiconcreti e simbolici della cucina edella vita (il focolare, il forno), poi levalenze materiali, culturali e rituali dicerti cibi-base (il pane, il formaggio, ilvino, ecc.) e infine visita le date e leoccasioni un cui i rigori alimentaritrovavano una breve interruzione chefossero dettati dai calendari o dallericorrenze familiari.

Eraldo Baldini, I riti della tavola (Ilponte Vecchio), pp. 214, euro 15.

Ristorante 3 Corti via del Partigiano, 12/bis ~ 47121 Forlì (FC) Tel:+39 0543.479122 ~ www.ristorante3corti.com ~ [email protected]

CENONE DI CAPODANNO Tortino di Broccoletti Verdi e Pecorino di Pienza su Crostone diPane e Fonduta al Formaggio di FossaLasagnette Verdi al Salmone Affumicato Gamberi e Punted’Asparagi con Croccante di ParmigianoRaviolone d’Autore con Ragù di Salsiccia alla “Vecchia Maniera”Filetto di Manzo steccato con lardo di Colonnata in Salsa ai PorciniConiglio in Porchetta cotto a bassa temperatura alle Erbe diRomagnaTrancetto di Cotechino degli Auguri e Lenticchie della FortunaSovrapposta di Chips di Patate e ZuccaCaponatina di Verdure al BasilicoBavarese Bicolore al Cioccolato Bianco e Pistacchio di Bronte in Cialda Croccante con Crema Inglese al Cioccolato Fondente Panettone e Pandoro Vanigliato e Frutta Secca della FortunaSangiovese Doc di Romagna - Cantina “Nespoli”Acqua Naturale e Frizzante Caffe’

Totale per Persona Euro 65,00 Escluso Bollicine per Brindisi di Mezzanotte

Menu Bimbi Euro 20 - Spazio Bambini con Animazione

PRANZO O CENA AZIENDALE DI NATALE Aperitivo al Tavolo con Prosecco Doc dei 3Cortio Cocktail AnalcolicoTortino di Patate e Zucca con Croccante diBacon e Fonduta al Formaggio di Fossa di SoglianoCappelletti di Carne in Brodo di CapponeTagliata di Manzo con Radicchio e Bruciatini al Balsamico di ModenaPatate rosolate al forno aglio e rosmarinoStrudel di Pasta Fillo con Verza e Pancetta aff.Trancio di Pandoro con Salsa al Cioccolato profumato al Rum e Gelato alla VanigliaVini d’accompagnamento : Sangiovese Doc diRomagna“Vigne del Fico Grande”Cantina “Nespoli”Acqua Naturale e FrizzanteCaffe’

Euro 25,00 p.p.

“CENA CON DELITTO”Sabato 31 gennaio 2015 Ore 20,30

“Crostini Misti dell’Ispettore Clouseau”

Bis: Ravioli di patate e zucca con centrifuga di burro eSalvia e Pancetta di Suocera croccante

Lasagnette goccia d’oro della “Malavita” con prosciuttocotto fontina e funghi

Arrosto di Maiale “sacrificato” ai Porcini e Croccante diPorro Misterioso

Montata di Patate con gocce di sangue di pomodoro eParmigiano

Tortino dell’Investigatore alle Verdurine

Soufflè al Cioccolato tagliente con salsa di cioccolatobianco e Rum

Acqua Naturale e Frizzante

Sangue e Vene di Romagna “Fico Grande”, Cantine DalNespoli - Caffe’

Euro 25,00 p.p.

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Pizza tra ricette e psicologia: il nuovo CavinaNOVITÀ/2

È un manuale per fare le pizze, visto che lui è pizzaiolo, ma è anche un nuovo viaggio nell’universo epicodella sua Casola Valsenio. Cristiano Cavina torna con un nuovo libro (edito da Marcos y Marcos) in libreria econferma il suo talento di narratore ironico e tenero, capace di trasformare in narrativa qualsiasi ingredien-te gli offra la sua vita da paesano della collina romagnola dove da sempre vive facendo lo scrittore e, appun-to, il pizzaiolo. «È un omaggio che ho voluto fare a un mestiere che mi ha permesso di capire tante cose, ditenere i piedi sempre piantati per terra e capire il valore del fare le cose bene», ha detto di recente. Da nonperdere, oltre ai personaggi che transitano nella pizzeria con le ordinazioni più improbabili (ma tutte, luigarantisce, vere), le pagine dedicate alla lettura psicologica dell’ordinazione della pizza destinate a diventareun cult. La margherita? Per persone laureate o veri intenditori. La schiacciatina semplice? Per i masoschistiche ama soffrire. Cristiano Cavina, La pizza per autodidatti (Marcos y Marcos), pp. 286. 12 euro.

Baroncelli e i suoi cento romanzi di cento paroleNOVITÀ/3

Dice di rifarsi direttamente alla scuola dell’oulipo e se non ha ancora scritto romanzi senza una vocale, come feceGeorges Perec, Eugenio Baroncelli ha pubblicato un’ultima opera che è una sfida non da meno: scrivere centoromanzi in cento parole ognuno. «Io non sarei mai in grado di scrivere un romanzo – ha detto lo scrittore ravenna-te - e per questo ne ho fatti cento. Credo che la vita sia troppo breve per entrare in un romanzo». E ha aggiunto:«La pagina bianca è quello che non è stato scritto, che rappresenta la parte migliore di ogni romanzo». Dunque unnuovo virtuoso esercizio di stile che per il lettore è godimento estetico ma anche, inevitabilmente, una riflessioneprofonda sul tempo, le vite, le possibilità date a ogni persona, o a ogni personaggio. Un libro in cui, come nei pre-cedenti, ci si trova a riflettere sul senso stesso della letteratura come chiave per interpretare l’esistenza attraversobrevi frammenti che suggeriscono al lettore trame tutte da comporre, dove ogni parola sempre cesellata con il buli-no dell’incisore. Eugenio Baroncelli, Gli incantevoli scarti (Sellerio), pp. 115, 12 euro.

Graphic novel: Pertini tra le nuvole, con Paz (e non solo)NOVITÀ/4

C’è Andrea Pazienza, ma fa capolino anche Charlie Brown e Braccio di ferro e Maus e Asterix, insomma un veroe proprio pantheon del fumetto viene chiamato in causa in questa nuova graphic novel disegnata da GianlucaCostantini e scritta da Elettra Stamboulis. I due ravennati, infatti, dopo essersi misurati con Antonio Gramsci edEnrico Berlinguer raccogliendo l’attenzione della stampa e del pubblico di tutta Italia, questa volta fanno rivivere l’a-mato e spesso citato Sandro Pertini, sempre per Beccogiallo. A caratterizzare il racconto una sorta di espediente popche azzera il rischio di qualsiasi patina e retorica nel ripercorrere la vita dell’ex presidente che, ancora inquieto,vuole far di tutto per muoversi per il bene dell’Italia. Da segnalare che sempre Stamboulis e Costantini sono in libre-ria in questi giorni con la pubblicazione anche di un’altra graphic novel: Officina del macello (Eris edizioni). Nel cen-tenario della Prima guerra mondiale, il libro rievoca la terribile vicenda della decimazione della Brigata Catanzaro.

Elettra Stamboulis, Gianluca Costantini, Pertini tra le nuvole, Beccogiallo, 144 pp. 16 euro.

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Silvia Bartoli ha un tono energico e gentile che non abbando-na mai in più di due ore di intervista. Archeologa forlivese lau-reata in Lettere classiche a Bologna, si è fatta le ossa tra la finedegli Anni ’80 e ’90 con due importanti progetti di catalogazionedel MiBAC (uno sfociato nell’apertura dei Musei di PalazzoPoggi); milita nel Fai di Forlì dal 1997 ma soprattutto la sua pas-sione l’ha portata a essere, dal 2004 referente poi, dal 2011,direttore del Maf di Forlimpopoli, intitolato a Tobia Aldini: unpiccolo gioiello nel cuore della Rocca albornoziana.Noi le abbiamo chiesto la storia del museo e abbiamo scoperto

la storia di una città.Dottoressa Bartoli, com’è cambiato il museo da come

l’ha trovato a oggi? Qualcuno si chiede ancora perchè siacosì importante investire per “rifare il look” agli allesti-menti...«Il Museo inaugurato nel 1961 e diretto da Aldini dal 1972 al

2003, presentava un allestimento della metà degli anni ’80.Passano veloci gli anni e la struttura invecchia: le vetrine nonsono più a norma e gli apparati didattici risultano inadeguati peri pubblici di oggi. Con Internet il visitatore è più consapevole e,senza un rinnovamento, il museo non sarebbe stato adatto a per-corsi culturali qualificati. Inoltre, le recenti acquisizioni ci hannocostretto a definire un nuovo progetto: così, nel 2012 il sindacoPaolo Zoffoli decide di chiudere il museo per un totale riallesti-mento, inaugurato il 27 settembre scorso».

Cosa si può scoprire, quindi, tra le mura di questomuseo? «Il Maf è conosciuto soprattutto per le sue collezioni di epoca

romana, ma c’è anche molto altro. In particolare due nuclei dimanufatti del Paleolitico inferiore; quelli più antichi utilizzati daun ominide di 800mila anni fa – non ancora Homo sapiens, perintenderci – dimostrano come il territorio fosse già frequentatodall’uomo quando la pianura era mare e le colline spiagge. Imanufatti è stato possibile datarli grazie al confronto con i ritro-vamenti di Ca’ Belvedere di Monte Poggiolo nel forlivese. Si trat-ta quindi di uno dei ritrovamenti più antichi di tutta laRomagna. Probabilmente qui, in prossimità del mare, sfociavaun corso d’acqua dolce e l’uomo preistorico viveva raccogliendobacche, cacciando e lavorando le pelli grazie a questi strumentiricavati da ciottoli di fiume. La presenza umana è di nuovo atte-stata dal rinvenimento di numerosi frammenti ceramici cherisalgono all’età del Bronzo medio e recente, in un periodo com-preso fra il XVI e la metà del XII secolo a.C.. La grande rivoluzio-ne del Neolitico si è compiuta: l’uomo da cacciatore/raccoglitoreè divenuto stanziale, pratica agricoltura e allevamento, utilizza ilfuoco per diversi usi, conosce la metallurgia. Proseguendo nel

nostro viaggio nel tempo, arriviamo a parlare del “ripostiglio deibronzi”: durante lo scavo di una delle più grandi necropoli emi-liano-romagnole di epoca romana, nel 2005 sono stati riporta-ti alla luce due nuclei di oggetti in bronzo pertinenti alla sferad’uso maschile e femminile. Frammenti di un cinturone (forsepassato di moda?), di un vaso colatoio, di una situla (recipiente

per l’acqua ma anche di uso funerario), spille, l’elsa di una spadae numerose asce: tutti oggetti probabilmente non più utilizzatigià in antico. Ma si sa: il bronzo era materiale prezioso e si rifon-deva invece di buttarlo; il ritrovamento ci induce alla ricostruzio-ne di una possibile storia, molto suggestiva: forse tutti questioggetti erano stati raccolti da un artigiano fonditore in due bisac-ce e da lui abbandonati, trovandosi in una situazione di pericolo,con l’intento di recuperarli in seguito. Ma qualcosa glielo haimpedito: forse la morte stessa. Le decorazioni di alcuni repertidel ripostiglio rimandano all’Europa centro-orientale: è suggesti-vo pensare che Forlimpopoli, già in epoca protostorica, si trovas-se lungo una direttrice viaria che univa l’area danubiana al ver-sante tirrenico. Quando i Romani iniziano a espandere il lorodominio nella pianura padana a partire dal III secolo a.C., fonda-no i forum su insediamenti già esistenti. Lo stesso può valereanche per Forum Popili, piccolo centro dedicato al commerciofondato nel 132 a.C. ma che si svilupperà pienamente a partiredal I secolo d.C. grazie al commercio veicolato dal porto diClasse».

Ecco perché la fama di museo legato all’epoca romana...«Fu un periodo di grande floridezza: gli scavi hanno restituito

raffinati mosaici pavimentali e oggetti legati alla vita quotidianama anche ai commerci: prime fra tutte quelle anfore destinate acontenere olio e vino di cui Aldini ha scoperto le fornaci».

E poi cosa successe?«Dal III secolo la città perde importanza e la “nuova” città

medievale si sposta a est dove oggi c’è la Rocca. La città è rasa alsuolo ben due volte: la prima nella seconda metà del VII secolodai Longobardi (anche se la fonte potrebbe riferirsi a una cittàomonima), la seconda nel 1360 dal cardinale Albornoz perpunirla della ribellione contro il Papa. Gli Ordelaffi ricostruiran-no la Rocca e, alla morte dell’ultimo erede, nel 1505, la città tor-nerà sotto il dominio diretto del Papa. L’ultima parte del percor-so museale riguarda proprio questa fase storica con l’esposizionedi ceramiche rinascimentali che attestano continuità abitativaall’interno della Rocca».

Il futuro del Maf ?«Auspico di completare il racconto della storia della città fino

ai giorni nostri. L’investimento di Comune, IBC e Cassa diRisparmio di Ravenna, l’assegnazione dei servizi museali aRavennAntica, rappresentano il punto di arrivo e, al contempo,un nuovo punto di partenza. C’è ancora tanto da dire alla città eai visitatori: i risultati di questi primi mesi di lavoro sono ben oltrele aspettative e ci sono tutte le premesse affinché il Maf diventi unluogo della memoria di riferimento per tutto il territorio».

Linda Landi

ARCHEOLOGIA

Il nuovo Maf, un luogo della memoriaA Forlimpopoli ha riaperto il museo archeologico nella Rocca. Ne parla la direttrice Silvia Bartoli

«La nostra realtà è nota per le collezioni di epoca romana,ma c’è molto altro, come

i manufatti usati da ominidi800mila anni fa»

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ARTE

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Tre mostre e ventotto artisti: “Selvatico”mette al centro il tema del volto

BASSA LUGHESE

Tre mostre per un unico progetto artistico: nella bassa lughese, nel ravennate, torna Selvatico cura-ta da Massimiliano Fabbri. C’è tempo fino a gennaio per visitare le esposizioni, congiunte e intrecciate,come tre sono i musei e i rispettivi spazi espositivi collegati dal percorso di "Il buco dentro agli occhi o ilpunto dietro la testa" : il Museo Civico delle Cappuccine di Bagnacavallo, il Museo Civico San Rocco diFusignano e il Museo Civico Luigi Varoli di Cotignola. Ventotto gli artisti in mostra, di diversa provenien-za, formazione ed età, alcuni già visti nei precedenti episodi di Selvatico, molti alla loro prima mostra inRomagna; ventotto autori distribuiti tra le sale e le collezioni a creare quasi un cortocircuito di specchie sguardi che sempre mettono, al centro della scena, una testa e la sua problematica rappresentazione.Una mostra di facce quindi, e di come il volto nella pittura e disegno sia immagine resistente, o ancorariaffiorante con urgenza nel contemporaneo. Correlato al progetto anche due mostre dedicate al dise-gno dei bambini, una quadreria a partire dal collezionismo privato del territorio lughese e dintorni, dueconvegni e a gennaio, due mostre di fotografia. Per info: http: //museovaroli.blogspot.it

C.so Matteotti, 65 - Alfonsine (RA)Tel. 0544 864341

www.zannonigioielleria.it

UN’ESPOSIZIONE DEDICATA A LUCIANO CALDARIALLA GALLERIA D’ARTE DEL RIDOTTO

A Cesena, la Galleria Comunale d'Arte del Ridotto chiude il2014 rendendo omaggio a un grande pittore cesenate del '900,Luciano Caldari, scomparso nel dicembre di due anni fa. La mostra, che rimarrà allestita dal 6 dicembre al 4 gennaio, ècurata da Francesca Caldari che, dall'osservatorio privilegiato difiglia, di operatrice del mondo dell'arte, di collezionista delleopere del padre, permette di ammirare e mettere a confrontoopere degli anni '50 e lavori di recente produzione, «diosservare la costanza dell'ispirazione e la fedeltà alla propriatavolozza – si legge nella nota stampa –; di apprezzare lavolontà, la determinazione e la fede di un artista che ha credutonel proprio lavoro e che fino all'ultimo ha amato dipingere». Ingresso libero nei seguenti orari di apertura: mercoledì, sabatoe domenica: 9-12 /16-19, martedì e venerdì: 16-19, 8-25-26dicembre e 1 gennaio: 16-19. Lunedì e giovedì chiuso.

CESENA

L’Accademia sbarcaal Museo della città

RIMINI

La Biennale dei giovani artisti italiani organizzatadall’Accademia di Belle Arti di Bologna (dove è allesti-ta fino al 19 dicembre) apre il 10 gennaio al Museodella Città di Rimini (fino all’8 marzo). La rassegna siavvale di un contributo dell’Assessorato alla culturadella Regione Emilia Romagna. La curatela è affidataai critici Renato Barilli, Guido Bartorelli, GuidoMolinari, quest’ultimo anche in qualità di docentedell’Accademia stessa. Ventinove i giovani artisti pre-scelti, con età media sui trent’anni, e casi limitati diminore o maggiore età. «La selezione – spieganodall’Accademia – è stata condotta partendo dalla con-vinzione che viviamo in un periodo di fertile eclettismoo ibridazione in cui non prevale alcuna tendenza». Cisono dunque esempi di pittura, ma nella versionedinamica del wall painting, ricorsi alla fotografia, alleinstallazioni, a materiali verbali. La mostra è accompa-gnata da un catalogo edito da Asterisco, Bologna.Orari di apertura a Rimini: martedì-sabato 8.30-

13/ 16-19 | domenica e festivi 10 – 12.30 / 15 – 19 |lunedì chiuso.

Tre critici per tre giovani artisti

Il Mar a Ravenna, fino all’11 gennaio 2015, propone per il sesto an-no il progetto espositivo Critica in Arte, che ha una valenza “mili-tante” durante il quale tre giovani critici presentano il lavoro di tregiovani artisti. Sono stati invitati a partecipare al progetto LauraFanti che presenta i lavori di Gianni Moretti (nella foto), Luca Bo-chicchio che invece presenta Nero e Davide Caroli, curatore delMar di Ravenna, la mostra di Francesco Diluca. Le sezioni sono ac-compagnate da tre monografie i tre cataloghi sono poi riuniti in ununico cofanetto. Ingresso libero. Fino all’11 gennaio resta allestitaanche la mostra Veramente dedicata al fotografo Guido Guidi.

RAVENNA

Un’opera diMassimo Pulini inmostra perSelvatico nellaBassa Lughese

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26 GUSTOFESTE IN TAVOLA

Ecco il Natale nei piatti d’ItaliaAlcune ricette della tradizione nazionale: un’alternativa ai tipici gusti romagnoli

di Giorgia Lagosti

Aspettando il Natale 2014 facciamo un giro sulletavole italiane alla scoperta delle tradizioni delle feste,magari, per trovare qualche idea per il nostro pranzodel 25 dicembre, oltre le consuete tipicità romagnole.

Nelle regioni settentrionali solitamente non sifesteggia la Vigilia di Natale, mentre si preparanopranzi e cene luculliane per il 25 e il 26 dicembre. InValle d’Aosta il piatto principe del Natale è laCarbonata Valdostana, ovvero striscioline di carnearomatizzate al vino, accompagnate da polenta. InTrentino ci sono i classici Canederli, in Piemontegli Agnolotti, in Lombardia troviamo i Tortelli diZucca, gli Gnocchi di Spinaci e l’intramontabileCappone ripieno alla mostarda, in EmiliaRomagna il Cotechino e i Tortellini (o i nostraniCappelletti in brodo), in Liguria gli Stecchi fritti,per finire con i dolci tipici come la Sbrisolona delVeneto e la Gubana del Friuli. Insomma in ogniregione si trovano piatti ricchi di sapori e storie che lilegano al luogo d’origine e alle sue tradizioni popolari,talmente tanti che servirebbe una enciclopedia! Allorapeschiamo cose buone qua e là lungo la penisola par-tendo dalla Pianura Cadana con un dolce un primopiatto. La Torta Sbrisolona nasce come dolce povero, diorigini contadine: un tempo, a differenza degli ingre-dienti attualmente utilizzati, era molto più presente lafarina di mais, al posto del burro si utilizzava quasiesclusivamente lo strutto e invece delle mandorle veni-vano usate le più economiche nocciole. Col passaredegli anni gli ingredienti si sono raffinati seguendo ilgusto degli abitanti della ricca Mantova: oggi laSbrisolona è molto conosciuta anche all’estero, ed è unpatrimonio culinario italiano, tant’è che è stato chie-sto il riconoscimento del marchio d’origine (Dop).

A dire il vero, la signora di Mantova che mi hainsegnato a preparare questa torta dice che è cottaquando si comincia a sentire un profumo “strug-gente” in tutta la casa...

Importantissimo: la Sbrisolona non va assoluta-mente tagliata con il coltello ma rigorosamentespezzata con le mani!

Ora andiamo al Sud e troviamo luoghi in cui i piat-ti diventano ricchi di colore, di sapore e di ricchezza.Ad esempio nella tradizione della Lucania, la cenadella vigilia si articola in tredici portate a base dipesce. Nel pranzo del 25 dicembre si mangiano glistrascinati, pasta fatta in casa di forma cilindrica, insa-porita da un ragù di carni miste, oppure una minestrafatta di scarola, verze e cardi. In Molise il piatto diNatale è la zuppa con i cardi e tra i secondi piatti tro-viamo il baccalàpreparato con un condimento di uvapassa e prezzemolo. Spostandoci più a sud, in Puglia ilpesce fritto diventa uno degli elementi principali deipasti natalizi, insieme alle Pettole, pasta fritta che simangia aggiungendo alici o sugo e le famoseCartellate, dolci da servire con miele o vin cotto. Perla cena di Natale, in Campania si preferisce il pesce,insieme a contorni di verdura, olive e acciughe salate eai buonissimi Struffoli come dolce. Le ricette sicilianedi Natale dividono l’isola tra la parte est e quella ovest.Nella Sicilia occidentale dominano pasta con lesarde e timballi di riso. In Sicilia orientale è tradi-zione preparare per Natale le scacce, focacce caldecotte in forno e ripiene di verdure, formaggi ecarne. Per il cenone di Natale in Calabria si mangia-no minestre di verdure, piatti a base di stoccafissoe carciofi. Infine il pranzo del 25 in Sardegna si com-pone di diversi piatti come: i culurgiones de casu,ravioli ripieni di pecorino e bietola, o la fregula e l’a-gnello con patate al vino.

Buon pro vi faccia e Buone Feste.

LA TRADIZIONE DELLE GHIRLANDE DI ARBUSTI, BACCHE E STOFFA

Una delle decorazioni natalizie più usata per addobbare le case durante le feste diNatale è la ghirlanda di Natale, tradizionalmente di forma rotonda e realizzata in legno,agrifoglio, arbusti, bacche, stoffa e tanti altri materiali.La ghirlanda ha una storia lontana, fin dai tempi antichi è stata simbolo di vittoria (bastapensare all'Impero Romano dove gli atleti venivano adornati di corone di alloro che

venivano poi appese anche alle porte dicasa per segnalare le vittorie conseguite) epare che sia proprio questa usanza ad esse-re stata ripresa in primis negli Stati Uniti,dove la ghirlanda di Natale è una decorazio-ne molto popolare che si è poi diffusa anchein altri paesi, tra cui anche l'Italia.Nella tradizione cattolica invece la ghirlandadi Natale è associata ad un aneddoto cheriguarda Gesù. Una vigilia di Natale, quandoGesù venne a benedire gli Alberi di Natale,notò che l'albero di una casa era coperto daragnatele tessute da strani ragni. Quando benedisse l'albero, Gesù trasformòle ragnatele in bellissime ghirlande d'oro ed'argento. Da allora noi le usiamo per deco-rare i nostri abeti a Natale.

DECORAZIONI

Ingredienti: 200 gr. di farina 00, 200 gr. difarina di mais (fioretto), 2 tuorli, 200 gr. diburro a temperatura ambiente, 200 gr. dizucchero semolato, 200 gr. di mandorle conla buccia, i semi di mezzo baccello di vanigliaPreparazione: porre in una grande ciotola ilburro a pezzetti, lo zucchero, i semi delbaccello di vaniglia e le farine. Cominciaread intridere il burro con gli ingredientiasciutti fino ad ottenere delle briciole bensgranate. Aggiungere ora i tuorli econtinuare a pizzicare l’impasto fino a chenon si sono ben distribuiti in tutta la massa. È importante stare ben attenti a teneresgranato il composto. Completare con lemandorle intere. Imburrare e infarinare latortiera (circa 28 centimetri di diametro) orivestirla con della carta oleata. Versare ilcomposto un po’ alla volta, semprelasciandolo in pezzetti. Cuocere in forno caldo a 180 gradi fino aquando la superficie non si mostra bencolorata.

TORTA SBRISOLONA

Ingredienti (per la pasta): 1 kg. di farina di semola di grano duro, 25 gr. di lievito dibirra, 15 gr. di sale marino integrale (fino), 1 cucchiaio di olio extravergine di olivaacqua q. b.; (per il primo ripieno): salsa di pomodoro ristretta con aglio e/o cipolla,caciocavallo a fette sottili, caciocavallo grattugiato; melanzane fritte (o al forno) sottili,olio extravergine di oliva, basilico; (per il secondo ripieno): ricotta, salsiccia fresca,caciocavallo a fette e grattugiato; (per il terzo ripieno): cipolla fresca di Tropea tagliatafine, prezzemolo, ricotta, caciocavallo a fette e grattugiato; (per il quarto ripieno): salsadi pomodoro ristretta, acciughe, prezzemolo, cipollina fresca cruda.Preparazione: preparare un impasto sbriciolando il lievito direttamente nella farina. Asecco. Poi aggiungere l'acqua e alla fine il sale. Non si deve ottenere una consistenzatroppo morbida (non serve un impasto molto lievitato). Lasciar riposare per 30 minuti.Poi ricavare 6/7 panetti. Ora vanno rilavorati con altra farina per asciugarli ancor di piú.Infine tirarli con il matterello fino ad avere una forma tonda e sottile. Farcirli coi ripienie arrotolare come uno strudel. Infornare a 250 gradi per 25/30 minuti.

SCACCE MODICANE

Ingredienti (per il ripieno): 600 gr. di polpa dizucca mantovana, 100 gr. di amaretti, 100 gr.di Parmigiano Reggiano grattugiato, 100 gr.di mostarda di pere, mezzo cucchiaino dinoce moscata, 1 limone, sale marinointegrale e pepe macinato al momento; (perla pasta): 400 gr. di farina 00, 4 uova, 1pizzico di sale; (per il condimento): 200 gr. diburro fuso, 100 gr. di Parmigiano Reggianograttugiato.Preparazione: pulire la zucca, lavarla,asciugarla e tagliarla a fette. Disporla su diun foglio di carta stagnola, chiuderlo ecuocere in forno per 1 ora a 180°. Una voltaraffreddata, frullare e unire alla purea lamostarda, gli amaretti sbriciolati, ilParmigiano, la scorza di un limone, la nocemoscata e il sale. Mescolare bene con uncucchiaio di legno. Mentre il ripieno siinsaporisce, preparare la pasta dei tortellilavorando le uova con la farina e il pizzico disale. Stendere quindi la pasta sottile e fareuna striscia lunga su cui adagiare una pallinadi ripieno di zucca, richiudere l’impasto econ una sprunella, tagliare dei quadrati di4×4 centimetri. Lessare i tortelli di zucca inabbondante acqua bollente leggermentesalata e condire con burro fuso e Parmigiano

TORTELLI DI ZUCCA

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NATALE/1

Tutta la magia di Sant’Agata FeltriaMercatini, spettacoli, casa degli elfi, renne e piatti tipici nella “mangiatoia”

Le idee regalo, una suggestiva atmosfera,piatti tipici e spettacoli. Durante il mese didicembre, nei giorni festivi che precedono ilNatale, si svolge a Sant’Agata Feltria lamanifestazione “Il Paese del Natale” cherichiama ogni anno migliaia di visitatori.

È diventato uno degli appuntamenti d’in-verno più importanti del centro Italia per gliappassionati di mercatini na talizi. I turistipercorrono le strade e le piazze al suono tra -dizionale delle zampogne, ammirando i sug-gestivi presepi artigianali e gli artistici diora-mi esposti nella chiesa di San Francesco dellaRosa adiacente a Rocca Fregoso, nel suonuovo allestimento di “Rocca delle Fiabe”,inizio della visita al museo diffuso permanen-te “A Riveder le Stelle”, che prosegue poi alconvento di San Girolamo.

Nella Piazza del Mercato è allestita la“Casa di Babbo Natale e degli Elfi” attornoalla quale si organizzano eventi legati aibambini. A questa “Ma gica Casa” fanno dacornice due renne che trainano la slitta e chedi recente sono sta te protagoniste del film “Ilmio amico Babbo Natale”. All’interno dellamanifestazione si svolgono spettacoli legatiad antiche tradizioni: presepe vivente, zam-pognari, mu siche tradizionali natalizie eband di Babbo Natale.

La gastronomia diventa la riscoperta deipiatti caratte ristici della tradizione locale. Iristoranti, le trattorie e le locande propongo-no nell’occasione un percorso gastronomicodenominato “I Piatti dell’Avvento” preparatosecon do usi e tradizioni del nostro Natale. Ipiatti si possono anche apprezzare nell’acco-gliente atmosfera della “Mangiatoia”, unampio stand coperto e riscal dato all’internodell’area fieristica.

Una delle renne di Sant’Agata Feltria

Agriturismo

MANDRIOLE (RA)s.s. Romea Nord, Km 11,5tel. 0544 [email protected]

CHIUSOlunedì sera

martedì seramercoledì sera

È gradita la prenotazione

RISTORAZIONE • PESCA SPORTIVAAREA CAMPER • NOLO SALA POLIVALENTE

CUCINA TIPICA ROMAGNOLATUTTI I GIOVEDÌ A TUTTA PIZZA

PRANZO DI NATALE Euro 35,00Antipasto

Fantasia di salumi con crostino caldo e tortino di ricotta e spinaciPrimi

Cappelletti ai formaggi freschi in brodo di capponeLasagna al forno

Cappellacci panna noci e mandorleSecondi

Arrosto di vitello al forno con patateCarne mista alla griglia (costina, salsiccia, pancetta, pollo, lonza)

ContorniPatate al forno - Verdure alla griglia

il Dolce di NataleAcqua, Vino, Caffé, Liquori

CENONE DI SAN SILVESTRO Euro 50,00 (per i più piccoli Euro 25,00)

Aperitivo dell’Augusta e AntipastiPizza fritta, formaggio pecorino e miele, misto di affettati con piadina

PrimiTriangoli dell’augusta ai funghi porcini - Tagliatella al ragù romagnolo

Ravioli di melanzana, vellutata di pomodoro e basilicoSecondi

Tagliata di manzo al rosmarinoTacchinella farcita alle castagne su vellutata di funghi di bosco

ContorniPatate al forno

Torta pan di spagna alla crema chantilly Acqua, Vini, Caffé, Liquori dell’Augusta, Uva e Spumante

PIANO BAR: SIMONE

LE MAGIE DELL’AVVENTOA PALAZZUOLO SUL SENIO

Nei giorni 7-8 e 14-21 dicembre siterrà a Palazzuolo sul Senio, nel-l’appennino Tosco-Romagnolo,l’evento “Le magie dell’ avvento”.In programma mercatini dell’arti-gianato locale per le vie del cen-tro storico del paese, il tuttoaccompagnato dalla buona cuci-na, che sarà proposta dagli standgastronomici allestiti per l’occa-sione, spettacoli e mille presepi.

NATALE/2

In gennaio la festa del maiale alla torreSAN MAURO PASCOLI

Sabato 17 e domenica 18 gennaio a VillaTorlonia (San Mauro Pascoli, nella foto) si terrà ladecima edizione della Festa de Bagoin ma la Tora (lafesta del maiale alla torre) in coincidenza diSant’Antonio Abate.

Un appuntamento che ripropone un’antica tradi-zione della societa contadina che si svolgeva proprioalla torre fino a pochi decenni fa. La festa del maia-le, infat ti, non è solo un momento di degustazionegastrono mica ma la riscoperta di un modo di lavo-rare la carne direttamente sul posto per far riscopri-re tradizioni di un tempo ormai scomparse.

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GUSTO

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Mercatini sul canale CESENATICO

Il tradizionale e suggestivo presepe della marineriaallestito sulle barche nel canale di Cesenatico farà da cor-nice ai mercatini di Natale che si terranno dal 7 dicembrefino al 6 gennaio 2015, nella location del porto canaleleonardesco. Saranno esposti prodotti tipici del territorioromagnolo da acquistare o da degustare e non manche-ranno anche le idee regalo in vista delle imminenti festi-vità natalizie.Gli orari della manifestazione sono i seguenti: la domeni-

ca e i festivi dalle 9 alle 19.

Cenone al Magazzino del sale CERVIA

Feste da buongustai a Cervia, dove già domenica 28 si tiene lagiornata "dei vini e dei sapori" dedicata nei magazzini del sale dalle17 con la speciale edizione invernale di Tramonto DiVino, degusta-zione selezionata di vini e prodotti tipici di qualità dell'Emilia Roma-gna. Nelle vie del centro da viale Roma a Piazza Garibaldi "A Spasspar Zirvia" invece il visitatore troverà proposte gastronomiche daassaggio e da acquisto. L’appuntamento è poi per il Capodanno conil Cenone di San Silvestro curato dai ristoranti stellati La Frasca eTerrazza Bartolini, ai Magazzini del sale per essere dove a mezzanot-te ci saranno fuochi e concerto.

Epifania, anzi Nott de bisòFAENZA

A Faenza l’appuntamento è per la vigilia dell’Epifaniacon la sua tradizionale Nott de Bisò, manifestazione con-clusiva del Palio che si svolge a giugno. Il Niballo, grandefantoccio che raffigura il guerriero saraceno che simboleg-gia le avversità, viene bruciato in un enorme falò al centrodella Piazza. Prima e durante le celebrazioni non mancanole libagioni in piazza annaffiate da bisò (il caratteristico vinbrulè) negli eleganti gotti, le ciotole di ceramica faentina.La festa inizia nel primo pomeriggio con l’apertura di ricchistand gastronomici gestiti dai cinque rioni di Faenza.

DOPPIA TRASFERTA IN USA PER IL SANGIOVESEDEL CONSORZIO VINI DI ROMAGNA

Il Consorzio Vini di Romagna ha recentemente organizzato una doppiatrasferta negli Usa. New York e Chicago sono state le due capitaliamericane che hanno ospitato le 12 aziende romagnole volate oltreOceano: Santa Lucia e Tenuta Casali di Mercato Saraceno; Bissoni, Celli,Tenuta La Viola, Giovanna Madonia di Bertinoro; Leone Conti, LaSabbiona, Poderi Morini, Spinetta di Faenza; Casa Vinicola Poletti diImola e l’azienda Randi dell’area bagnacavallese. «130 operatori aiseminari e circa 500 fra importatori e distributori ai workshop hannoavuto occasione di conoscere i nostri vini – afferma un soddisfattoFiliberto Mazzanti, Direttore del Consorzio Vini di Romagna, alla guidadella trasferta a stelle e strisce –. Sugli scudi ancora una volta ilSangiovese, che sempre più si fa largo fra vini di altre regioni da tempopresenti sul mercato estero».

VINI/1

Degustazione alla cieca; vince il Bursôn dell’Uccellina

A fine novembre, 120 tra tecnici, giornalisti, produttori di tutta Italia,hanno partecipato al confronto alla cieca organizzato dal Consorzio IlBagnacavallo tra 5 grandi vini: Taurasi Renonno (Salvatore Molettieri,Campania), Amarone Classico (Villabella di Cristofoletti e Dellibori,Veneto), Sfurzat Valtellina (Nino Negri, Lombardia), Brunello di Mon-talcino (Col di Lamo, Toscana) e il Miglior Bursôn Etichetta Nera delconcorso 2014, prodotto dalla Tenuta Uccellina di Russi (Romagna). IlBursôn ha ottenuto 90,29 su 100, battendo Amarone con 86,51, Sfur-zat con 83,13, Taurasi con 83,01 e Brunello di Montalcino con 82,56.

VINI/2

Due domeniche di musica, magia e calore

MARRADI - INFOPROM

Nelle domenica del 7 e del 14 dicembre,il borgo di Marradi, cittadina natale delgrande Dino Campana, si veste a festa peraspettare il Natale. Dalle 10 di mattina finoa a sera lungo le vie del paese saranno alle-stiti le bancarelle di prodotti tipici. Alle 11 èinvece previsto l’arrivo di Babbo Natale conil pastorello e i suoi animali, gli si potrà con-segnare la letterina per ricevere personal-mente la risposta. Per i più piccoli ci si potràinoltre divertire nel lbaroatorio degli elfi eandare a spasso sul carrettino dell’asinellaPippi per le vie del paese. A mezzogiorno,aprono i ristoranti in piazza per assaggiare ipiatti della tradizione marradese preparatidai ristoranti della località. Alle 13 uno spet-tacolo dalle atmosfere magiche con le bolledi sapone mentre alle 14 ci sarà il teatro dimarionette e burattini. Musiche natalizie apartire dalle 15.30, il 7 dicembre con il coro“Soldiesis”, domenica 14 con il coro gospelFaenza. Per un Natale indimenticabile. Info:0558045170.

DOVE MarradiQUANDO 7 e 14 dicembre

DOVE Riolo Terme QUANDO dal 13 dicembre all’11 gennaio

Feste sotto la Rocca con Babbo Natale

RIOLO TERME - INFOPROM

Cominciano sabato 13 dicembre alle 15 le celebrazioni alla Rocca di Riolo Terme con la “fab-brica degli elfi” che tornerà anche il 20 e il 27 dicembre, in collaborazione con la BibliotecaComunale. Domenica 14, alle 15, sempre appuntamento alla Rocca per l’evento “Un anno dadame e cavalieri” mentre venerdì 19 dicembre, al teatro Comunale andrà in scena l’allegra com-media dialettale dal titolo “Fe l’amor in ca de prit”. Domenica 21 dicmebre l’appuntamento èinvece al Parco Pertini e nelle vie del centro alle 14.30 con la caccia al tesoro curata dalla Roccadal titolo “Che fine hanno fatto le renne di Babbo Natale? “ mentre alle 15.30 l’appuntamentoè per la lettura animata “La Rocca racconta…”. La località sarà inoltre allietata dai Buskers diNatale itineranti, dalla presenza di Babbo Natale con l’immancabile slitta merenda per tutti allostand della pro loco nel mercatino a temo allestito per le vie a partire dalle 16. Nuova caccia altesoro di fine anno, poi, domenica 28 dicembre alle 15 alla Rocca, mentre martedì 30 alle 21 alTeatro Comunale si terrà il Concerto di fineanno dei Floyd Machine. L’anno nuovo iniziainvece all’insegna dell’allegria con la comme-dia dialettale “L’ora de’ quajòn”, il 2 gennaioalle 21 al teatro Comunale (spettacolo anchevenerdì 9 con “Robi cletar mond”. Martedì 6gennaio dalle 15, alla Rocca, ecco l’immanca-bile “Calza della befana” con i burattini aentrata gratuita, merenda con caramelle ezucchero filato. Infine, da non perdere, dome-nica 11 gennaio alle 21 Teatro Comunale ilconcerto di beneficenza dell’Ail.

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ALLA CASA DEL TEATROLA REPLICADI “CUORE”

Alla Casa del Teatro aFaenza, in via Oberdan7/a, il 14 dicembre alle 16replica del fortunato ebello spettacolo delTeatro dei due monditratto dal libro Cuore diDe Amicis, consigliatodagli otto anni. Si entrasenza biglietto e, chi lodesidera, lascia uncontributo a offerta liberaall’uscita. Spettacolo perragazzi anche l’11 gennaiocon il Teatro Patalò neNella tana del lupo.

FAENZA/1

CON MENOVENTILABORATORIO TEATROPER RAGAZZI 8-13

La compagnia teatraleMenoventi di Faenzaamplia le sue proposte daquest’anno inaugurandouna nuova sezionededicata all’infanzia: perragazzi tra 8 e 13 anni unlaboratorio intitolato“Documentarioimmaginario”, trediciincontri che arriverannofino a marzo all’ex IstitutoSalesiani di via SanGiovanni Bosco 1. Perinformazioni eprenotazioni: www.e-production.org, [email protected],0544.456716,3202226732,3497629249.

FAENZA/2

Mostre e installazioni a misura di bambinoNasce il Non Museo dove si impara facendo

CESENA

«Giocare con l’arte? Ma capiranno? Così pic-coli, capiranno cos’è l’arte? Capire cos’è l’arte èuna preoccupazione (inutile) dell’adulto. Capirecome si fa a farla èinvece un interesseautentico del bambi-ni». Ispirato anche daquesto pensiero dellopsicologo AlbertoMunari è nato aCesena, all’internodello storico spazio“San Biagio” in viaAldini 50, un centro culturale permanente dedi-cato all’infanzia, con attività stabili per bambini,ragazzi e adulti. Il Non Museo (realizzato dall’as-

Si apre il siparioogni domenicacon Arcipelago

RIMINI

In provincia di Rimini le domeniche inverna-li offrono un calendario di spettacoli teatrali perle famiglie grazie alla programmazione dell’as-sociazione Arcipelago che cura la rassegna dal2001 portando a teatro quasi 40mila personeper 300 repliche. Il 7 dicembre al teatro del Ma-re di Riccione la compagnia Accademia perdutaporta in scena “Un topo, due topi, tre topi… unviaggio per Hamelin”. Il 20 dicembre con lacompagnia Fratelli di Taglia sempre a Riccionela prima nazionale di “Il genio dell’anfora”.L’11 gennaio appuntamento alla sala Lavatoioa Santarcangelo con “A proposito di Peter Pan”di Stilema Teatro. Il 25 gennaio doppio appun-tamento: a Santarcangelo Cicogne Teatro alle-stisce “Sotto la tenda” mentre a Cattolica al sa-lone Snaporaz è la volta de “Il gatto con gli sti-vali” della compagna Ca’ luogo d’arte. L’1 feb-bario ancora a Cattolica tornan la compagniaFratelli di Taglia con “Alice”.Biglietti 5 euro per i bambini, 7 per gli adulti.

Info e prenotazioni: a Santarcangelo0541626185, a Cattolica 0541966778, a Ric-cione 0541957656. Ulteriori dettagli sul sitowww.arcipelagoragazzi.it.

JUNIOR30

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sociazione Katrièm, in collaborazione con ilComune) è stato inaugurato a novembre pre-sentandosi per proporre una programmazione

di mostre e installazio-ni pensate per i più pic-coli, coinvolgendo illavoro e le poetiche diartisti provenienti davari ambiti.Fondamentale nell’i-dea di percorso esposi-tivo sarà il punto divista del bambino

rispetto alla fruizione ed osservazione attivadelle opere. Gli allestimenti avranno perciòcome obiettivo quello di creare una dimensione

Laboratori e attivitàper accompagnare

i piccoli a scoprire l’arte

Due immagini delleinstallazioni di GiorgiaValmorri al Non Museo diCesena fino a gennaio

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JUNIOR

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R&DCULTN.2 2014

I RACCONTI DI SABBIADI FILIPAZZIAPRONO LA STAGIONE

Con il tenero e delicatoLa notte dei racconti diFerruccio Filipazzi inizianogli appuntamenti con larassegna A Teatro conmamma e papà al TeatroComunale di Cervia. Lospettacolo, che si avvaledelle suggestiveimmagini di sabbia eacquerello di MassimoOttoni, andrà in scenasabato 6 dicembre alleore 21.

CERVIA

LETTURE AD ALTA VOCEPER BAMBINI DA 6 MESIA 6 ANNI

La biblioteca diCesenatico propone finoal 12 marzo una serie diincontri pomeridiani eserali (i giovedì alle 17 edue martedì alle 21) dipromozione della letturaad alta voce a favore deipiù piccoli (tra i 6 mesi e i6 anni). Il programmadegli incontri al sitowww.biblioteca.cesenati-co.fc.it: a dicembre il 12“Neve di parole” e il 19“È quasi Natale”, a gen-naio il 16 “Pino, Gino,Dino fantastici animali” eil 30 “Voglio… voglio…voglio!”. Ingresso gratui-to: per partecipare agliincontri pomeridiani ènecessaria la prenotazio-ne 0547 79264.

CESENATICO

a misura di bambino, affinché il suo sguardocosì come i suoi recettori sensoriali possanoincontrare l’arte con modalità attive e spessopartecipative. Un luogoin cui bambini e ragaz-zi potranno imparare-facendo: laboratori,mostre e installazioni,spettacoli, progettidedicati alle scuole espazi d’incontro.La programmazione

di mostre e installazio-ni fino a gennaio prevede “Messo a dimora” (diGiorgia Valmorri), “Tracce” (di BarbaraBalestri), “Per un atlante dello sguardo” (a cura

di Katrièm). Poi la programmazione infrasetti-manale fino a giugno: il laboratorio tra danza esuono, il laboratorio di fotografia, il laboratoriodi esplorazione del colore e pittura. Il week end èdedicato alle famiglie: il sabato mattina conlaboratori rivolti a bambini dai 3 ai 5 anni egenitori e il corso di yoga. Il sabato pomeriggio ibambini saranno accompagnati nel mondo del-l'arte contemporanea in un percorso pensatocome uno spazio vivace, costruttivo e interattivo

attraverso Indaco, ate-lier sperimentale diarte contemporanea.Il Non Museo pro-

muove anche progettiper le scuole con corsidi formazione e percor-si laboratoriali cheintendono avvicinarebambini e ragazzi

all’arte contemporanea mediante progetti speci-fici costruiti insieme agli insegnanti e ai singoliistituti.

In programma iniziativeche coinvolgono i genitori

e progetti per le scuole

VISITE GUIDATE PRENOTABILI

Giorni e orari di apertura del Non Museo:martedì, mercoledì, venerdì dalle 16 alle19, sabato dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15alle 19, domenica apertura straordinariauna volta al mese per la rassegna PiccoloGigante. Lunedì e giovedì chiuso, visiteguidate alle mostre e installazioni. È possi-bile prenotare visite guidate ai percorsidelle mostre e installazioni con possibilitàanche di laboratorio. È necessario farerichiesta scrivendo a [email protected] oppu-re telefonicamente al 3292291306. Le visi-te guidate sono aperte a gruppi di massi-mo venti persone alla volta e si rivolgono ascuole dell’infanzia, primarie, secondarie esuperiori, a famiglie e gruppi di adulti e/obambini interessati.

ORARI E CONTATTI

CONCERTO DI NATALE CON IL CANTAUTOREDEI BAMBINI ANDREA LAMA

Il 6 dicembre dalle 21 nella chiesa di San MassimilianoMaria Kolbe, a Lido Adriano la sesta edizione delConcerto di Natale: direttore artistico Andrea Lama,noto cantautore dei bambini che suonerà nella primaparte del concerto. Un concerto “tradizionale” di Lama,poi, è in programma il 21 dicembre invece alle 15 alTeatro Rasi di Ravenna.

IL LUPO DI TANTI COSI PROGETTIIN SCENA AL VALTORTO PER LE FESTE

Mini-rassegna teatrale al Valtorto di Ravenna (viaFaentina 216) con tre classici, amatissimi dai bambinidella compagnia Tanti Cosi Progetti. Il primo spettacolosarà sabato 27 dicembre alle 17 “I tre porcellini”, ilsecondo sabato 3 gennaio alle 17 “Il lupo e i settecapretti”. La rassegna si concluderà il 4 gennaio con“L'asino racconta al lupo”.

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Dalla festa della Befana al romanzo d’infanzia

Tre gli appuntamenti di gennaio per i più piccolialle Artificerie Almagià di Ravenna, in darsena dicittà nella rassegna organizzata da Il teatro delDrago: il 6 gennaio la tradizionale festa danzanteper l’epifania. In scena anche La Bottega delleFantasie con “Loren Tetu”, il 18 alle 16.30 il plu-ripremiato Romanzo d’infanzia (AbbondanzaBertoni). Info: 0544 509590.

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