Quando i conti non tornano - belpaeseweb.it · Il Salento non finisce davvero di stupire, e dopo...

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Dopo i fantasmi, ora anche le “strane” presenze in casa. Il Salento non finisce davvero di stupire, e dopo aver preso atto che un po’ ovunque sul suo ter- ritorio si rincorrono storie e leggende legate al paranormale, o meglio a ciò che normale non appare, c’è di nuovo che ora si va sul “pesante”. La storia della casa dei misteri di Matino è rimbalzata dai giornali locali alle emet- tenti radiotelevisive nazionali, impaz- zando su internet dove i blog a tema ormai non si contano più, e spingendo finanche gli studiosi di “manifestazioni aliene” ad interessarsi del caso semmai il fenomeno della tazzina di caffè che si autodistrugge in mille pezzi o delle suppellettili che si incendiano dal nulla per autocombustione, possa es- sere generato addirittura da forze ex- traterrestri. Sarà. Ma in attesa che si riesca a dare un giudizio il più plausibile possibile sulla vicenda (la Chiesa detta prudenza e pudore, i pragmatici studiosi della materia si riservano di verificare ed approfondire il mistero con l’utilizzo di strumentazioni), ai comuni mortali non rimane che affidarsi per il momento al proprio intelletto e trarre le con- clusioni che si preferiscono. Certo è, però, che in un mondo do- minato dalle ingiustizie sociali, dall’odio fra i popoli, dall’egoistica ricerca del successo personale a discapito della dignità altrui, nel micro come nel ma- cro-cosmo, dalla porta a fianco fino alle devastazioni delle guerre civili e dei focolai di violenza che tormentano mezzo mondo, risulta evidente come la presenza del “male” si può com- provare non necessariamente attraverso la manifestazione di eventi giudicati paranormale. È questa continua ricerca della parte che si contrappone al “bene” che appare inspiegabile, non tutto il resto. EDITORIALE di Daniele Greco Primo piano Strani fenomeni nella “casa dei misteri” di Matino Daniele Greco a pag. 7 Primo piano Adelchi, continua la protesta dei lavoratori Tiziana Colluto a pag. 8 Lecce Il dilemma delle aperture domenicali dei negozi Giorgio De Matteis a pag. 10 Sport Un Lecce ottimista all’assalto del Cittadella È davvero il Salento dei misteri? Anno VIII n. 326 Settimanale d’informazione del Salento sabato 3 ottobre 2009 14 milioni di euro: a tanto ammonta, secondo l'assessore al Bilancio Silvano Macculi, il “buco” di bilancio della Provincia di Lecce. Sotto accusa l’ex amministrazione di centrosinistra, rea di aver lasciato l'Ente a corto di risorse. Il presidente della Giunta provinciale Antonio Gabellone ha dichiarato che “il futuro sarà molto difficile e pieno di sacrifici”. La replica di Giovanni Pellegrino: “Parlare di crack adesso è come abbaiare alla luna” Pasquale Marzotta a pag. 28 Quando i conti non tornano

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Dopo i fantasmi, ora anche le “strane”presenze in casa. Il Salento non finiscedavvero di stupire, e dopo aver presoatto che un po’ ovunque sul suo ter-ritorio si rincorrono storie e leggendelegate al paranormale, o meglio a ciòche normale non appare, c’è di nuovoche ora si va sul “pesante”. La storiadella casa dei misteri di Matino èrimbalzata dai giornali locali alle emet-tenti radiotelevisive nazionali, impaz-zando su internet dove i blog a temaormai non si contano più, e spingendofinanche gli studiosi di “manifestazionialiene” ad interessarsi del caso semmaiil fenomeno della tazzina di caffè chesi autodistrugge in mille pezzi o dellesuppellettili che si incendiano dalnulla per autocombustione, possa es-sere generato addirittura da forze ex-traterrestri. Sarà.Ma in attesa che si riesca a dare ungiudizio il più plausibile possibilesulla vicenda (la Chiesa detta prudenzae pudore, i pragmatici studiosi dellamateria si riservano di verificare edapprofondire il mistero con l’utilizzodi strumentazioni), ai comuni mortalinon rimane che affidarsi per il momentoal proprio intelletto e trarre le con-clusioni che si preferiscono.Certo è, però, che in un mondo do-minato dalle ingiustizie sociali, dall’odiofra i popoli, dall’egoistica ricerca delsuccesso personale a discapito delladignità altrui, nel micro come nel ma-cro-cosmo, dalla porta a fianco finoalle devastazioni delle guerre civili edei focolai di violenza che tormentanomezzo mondo, risulta evidente comela presenza del “male” si può com-provare non necessariamente attraversola manifestazione di eventi giudicatiparanormale. È questa continua ricercadella parte che si contrappone al“bene” che appare inspiegabile, nontutto il resto.

EDITORIALE

di Daniele Greco

Primo piano

Strani fenomeninella “casa dei misteri” di Matino

■ Daniele Greco a pag. 7

Primo piano

Adelchi,continua laprotesta dei lavoratori

■ Tiziana Colluto a pag. 8

Lecce

Il dilemma delle aperturedomenicali dei negozi

■ Giorgio De Matteis a pag. 10

Sport

Un Lecceottimistaall’assalto del Cittadella

È davvero il Salentodei misteri?

Anno VIII n. 326 Settimanale d’informazione del Salento • sabato 3 ottobre 2009

14 milioni di euro: a tanto ammonta, secondo l'assessore al Bilancio Silvano Macculi, il “buco” di bilancio dellaProvincia di Lecce. Sotto accusa l’ex amministrazione di centrosinistra, rea di aver lasciato l'Ente a corto dirisorse. Il presidente della Giunta provinciale Antonio Gabellone ha dichiarato che “il futuro sarà molto difficilee pieno di sacrifici”. La replica di Giovanni Pellegrino: “Parlare di crack adesso è come abbaiare alla luna”

■ Pasquale Marzotta a pag. 28

Quando i conti non

tornano

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03/10/2009 3LETTERE E OPINIONI

“Ti benedico, Padre, Signore del cielo edella terra, perché hai tenuto nascostequeste cose ai sapienti e agli intelligentie le hai rivelate ai piccoli”.La prima domenica di ottobre coincidecon la festa di San Francesco d’Assisi,patrono d’Italia assieme a Santa Caterinada Siena, che onoriamo lo stesso giornoa motivo della Supplica alla Regina delRosario di Pompei, che recitiamo duevolte l’anno, a maggio e ad ottobre.Questa donna meravigliosa la contem-pliamo insieme a San Domenico, prostratiai piedi della Vergine, mentre ricevonoda lei la corona del rosario. San Francesco,nella sua umiltà, era molto consapevoledi essere una nullità davanti a Dio, alpunto da considerarsi “idiota e servo ditutti”. Egli, in verità, aveva frequentato laScuola Cattedrale di San Rufino e laScuola Monastica di Subiaco, al puntoda conoscere i Vangeli e i Salmi quasi amemoria, citandoli per brani interi inlingua latina nei suoi Scritti. Il nomestesso di Frati Minori dato al suo movi-mento, spiega questa scelta preferenziale

di semplicità e povertà che doveva di-stinguere i suoi seguaci dai movimentiereticali che pullulavano nella Chiesa esocietà del suo tempo. Certo, non sonomancati uomini “sapienti e intelligenti”tra i primi Francescani, basti pensare aSant’Antonio da Padova e San Bonaventurada Bagnoregio, quest’ultimo onorato dalpapa Benedetto XVI ai primi di settembrecon una visita nel suo paese di origine.Proprio a Sant’Antonio, frate Francescoindirizzò un biglietto nel quale scrive: “Tiordino di insegnare teologia a tutti i frati,purché non si estingua lo spirito dellasanta orazione et devozione, al qualespirito tutte le altre cose devono servire”. C’è proprio bisogno di San Francesco edella sua intercessione perché, nel nostroPaese dal Nord al Sud (isole comprese),prevalga lo spirito del rispetto e dellacollaborazione, mettendo la parola fine arivalità e animosità che non costruisconoun bel niente e creano invece disinteressee sfiducia nelle istituzioni! Il poverello diAssisi non ci renda meschini, ma piccolisecondo il Vangelo.

Egregio direttore,le scrivo da Scorrano e ho una grande passione: la caccia. Il motivo della mialettera sono i tanti pregiudizi e le costanti critiche che questo sport incontraultimamente. Non mancano mai, nel corso di telegiornali e altre trasmissionitelevisive, gli accenni alla violenza di questo hobby, i riferimenti ai pericoliapportati dalle “doppiette pazze”, ecc. Mi sembra che spesso si esageri, forse piùper un animalismo ed un ambientalismo di facciata che per reali convinzioni.Ormai è tanto di moda schierarsi, a parole, a favore della natura. Ma i cacciatorinon sono dei nemici della natura, anzi la conoscono, sanno cosa è lecito e cosa nonlo è. Se poi qualcuno non rispetta i limiti di legge, non per questo deve essere con-dannata tutta la categoria.Premetto che sono fortemente contrario alle proposte di deregolamentazione dellacaccia ultimamente avanzate. È giusto che questo sport abbia dei limiti. Ciò chenon è condivisibile, a mio parere, è la condanna assoluta dei cacciatori: non siamodegli assassini! Capisco che a qualcuno possa dar fastidio l’uccisione di selvaggina,ma allora perché non condannare altrettanto ferocemente la pesca, alla qualevengono dedicate vere e proprie trasmissioni? Le assicuro che soffrono molto dipiù i pesci, costretti ad agonizzare a lungo, che i tordi o le beccacce. Forse sarò diparte, ma odio l’intolleranza che circonda il mondo della caccia. L’arte venatoria èantichissima e nobile e fatta nei limiti prescritti dalla legge e dal buon senso,merita, se non condivisione, per lo meno rispetto. Cordiali saluti.

Lettera firmata

Bellezza e salute, un binomio da tutelare

di Alessio Palumbo

Nel 2006 il Ministero per le Politiche Giovanili, rettoda Giovanna Melandri, e la Camera Nazionale dellaModa firmarono uno storico documento per impediredi utilizzare modelle con una taglia inferiore alla 38nelle passerelle italiane. Quello che doveva essere unmanifesto di autoregolamentazione per il mondo dellamoda ha avuto in realtà scarso successo, soprattutto acausa della riluttanza di stilisti, fotografi ed editori diriviste di settore ad adeguarsi a tali dettami. Anche inquesti giorni, sulle sfavillanti passerelle milanesi,modelle scheletriche e prive di forme, magre ai limiti

dell’anoressia sono state le più utilizzate dagli stilistiper esporre le proprie collezioni.La critica che si può muovere a tale fenomeno non è dicarattere esclusivamente estetico. Si farebbe presto adire: “Ma vuoi mettere una taglia 38 con una bellamaggiorata come l’Arcuri, la Cucinotta o la Ferilli?”.Non è questo il punto principale. Il fattore dei gustipersonali è troppo aleatorio e cangiante per potereessere posto come cardine di un discorso efficace. Ilproblema vero ed innegabile è che il mondo dellamoda, perpetuando questi modelli di donna, finisce perfavorire uno stretto legame tra la bellezza ed unapatologia in perpetua crescita: l’anoressia. L'esaltazionedella magrezza ha insinuato in molte ragazze l'idea cheper essere più belle bisogna anche essere molto magre.Ciò ha causato, nel recente passato, alcune morti tra lestesse modelle. Tali morti hanno provocato, come alsolito, un po’ di falsi moralismi, alcune prese di posizione

eccellenti tra le autorità e tra i maggiori esponenti delmondo della moda, ma di fatto non hanno condotto anessun risultato di rilievo. Le passerelle milanesi, conle loro “modelle grissino”, lo dimostrano.Un mondo della moda così concepito è inaccettabile:migliaia di ragazze, che nella bellezza quasi eterea diqueste modelle vedono un punto da raggiungere, corronoseri rischi. Se l’universo delle sfilate e delle rivistepatinate è incapace di riformarsi, se continua o, permeglio dire, vuole continuare a vivere dei propri mali,delle proprie perversioni, sia allora lo Stato ad intervenire:bisogna ritornare allo spirito del 2006 avendo peròl’accortezza di vigilare ed agire contro chi tende a faredell’anoressia un canone di fascino. La bellezza di uncorpo non può essere scissa dalla sua salute: è questoil messaggio che deve essere portato avanti. L’Italia,con i suoi straordinari primati nel mondo della moda,con i suoi stilisti di fama, può e deve fare tanto.

PENSIERI E PAROLE

LETTERELe lettere anonime o firmate con pseudonimi non saranno pubblicate

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03/10/2009 4IN COPERTINA

I debiti maggiori riguardano il controllo dei servizi: si parte dalcontenzioso milionario con Asea. Scaduta la convenzione tral’ente e l’azienda che si occupava dei controlli delle caldaie, laProvincia di Lecce creò al suo interno la Salento Energia proprioper occuparsi del controllo degli impianti termici. Asea presentòallora un conto di 6 milioni di euro e alla fine si raggiunse un

accordo per 2 milioni di euro. La stessa Salento Energia, però,che nel 2008 si chiuse con soli 100mila euro di passivo, ogginaviga in cattive acque e potrebbe perdere un milione di euro afine 2009. Poi c’è la questione della Serfin, che si sarebbe dovuta occuparedella contestatissima tassa sugli accessi privati provinciali. Trale polemiche e le accuse la verifica di fatto non è mai partita, tut-tavia la società aveva non solo previsto introiti per l’Ente, maanche compensi che oggi intende riscuotere. L’importo resta an-cora da definire ma secondo gli uffici si aggirerebbe attorno almilione di euro. Altri due milioni da reperire nel bilancio al-l’asciutto arrivano dalle sole bollette per uffici, scuole, mezzi ditrasporto. Altri 370mila euro sono in rosso dai fondi per l’assi-stenza di persone diversamente abili. E arriviamo alla Stp. Qui il piano approntato dal presidente Um-berto Uccella (nominato da Giovanni Pellegrino) ha cominciatoa dare i primi risultati in termini di efficienza, manutenzione inloco dei mezzi e riscossione dei ticket di viaggio, tuttavia, que-

st’anno perderà -sempre secondo i conteggi dell’ente- altri800mila euro. Accanto a questo elenco, ci sono i costi dei Cdadelle partecipate che ora Gabellone intende accorpare. Stessasorte potrebbe toccare alle fondazioni come la Ico “Tito Schipa”o l’Istituto di Culture Mediterranee. Esiste poi un elenco di spesepiù piccole, alcune effettuate senza copertura -spiegano dagli uf-fici- altre indispensabili che bisogna valutare col setaccio. Oltreai debiti fuori bilancio e le spese di funzionamento ci sono infinegli swap, i cosidetti “derivati” da cui ora l’ente vorrebbe uscire.Diversamente dai buoni ordinari (i Bop nel caso della Provincia),obbligazioni che servono ad ottenere una liquidità immediata at-traverso un indebitamento che resta costante nel tempo, gli swapsono famosi proprio perché a più alto rischio, visto che specu-lano sull’andamento dei tassi di interesse. “Oggi sarebbe un mo-mento favorevole per uscirne, soli 2 milioni contro gli 8 di unanno fa -spiega l’assessore al bilancio, Silvano Macculi- ma vistala situazione di entrate, addizionali e imposte dell’Ente, tutte in-feriori alle attese, non potremmo permettercelo”.

Tutte le voci del “buco” di bilancio

Secondo l’assessore al Bi-lancio della Provincia diLecce, Silvano Macculi

(nella foto in alto), quella diPalazzo dei Celestini è una si-tuazione sull’orlo del baratro.All’appello mancherebbero in-fatti gli stessi fondi per pagarele utenze degli immobili di pro-prietà della Provincia, luce etelefono degli uffici, il riscal-damento negli edifici scolastici.E poi ci sono le auto, la Poliziaprovinciale e le società parte-cipate dell’ente, ma anche l’as-sistenza ad audio e video lesigarantita dalla Provincia e lestesse spese per il funziona-mento degli organi provinciali(Presidenza, Giunta, Consiglio,Direzione Generale). “Tuttoscoperto da giugno”, spiegaSilvano Macculi che alcunigiorni fa ha riferito l’esito shoc-cante dell’esame sulle casseprovinciali avviato insieme alpresidente Antonio Gabellone(nella foto in basso) subitodopo l’insediamento della nuo-va Giunta. “Con il presidentescrivemmo immediatamenteuna lettera ai dirigenti di tutti isettori -ha dichiarato Macculi-avente come oggetto la verificafinanziaria dell’ente. Chiede-vamo in breve di sapere se equanti erano gli eventuali debitifuori bilancio già esistenti o diimminente formazione, se lacopertura delle spese arrivasseo meno alla fine dell’anno edinfine se vi fossero ulterioriimpegni non ancora presentiin bilancio, dovuti a protocolli

d’intesa o altri atti. La rispostaè arrivata qualche giorno fa,passando in Commissione bi-lancio dove abbiamo visionatoi primi dati e poi, quelli dagliuffici finanziari che hanno in-crociato le varie voci, som-

mando il tutto: si tratta di unbuco di 14 milioni di euro”. Macculi specifica: “Non par-liamo del debito consolidatodell’Ente, che ammonta ad oltre200 milioni di euro, ma deifondi del bilancio 2009 cheservono al funzionamento dellamacchina amministrativa e ditutte quelle attività che sono dicompetenza della Provincia.Fondi che di fatto non ci sono.Nelle casse provinciali, le ri-sorse disponibili sono di appenaun milione di euro. Per fron-teggiare la situazione occorreràquindi trattare con i creditori e‘spalmare’ negli anni successivi.L‘alternativa è dichiarare il dis-sesto”. Ora la Giunta dovràquindi adottare un piano dirientro efficiente che certamentepasserà per una serie di tagli.A forte rischio (non c’è nem-meno bisogno di dirlo) sono lenumerose partecipate dell’ente,ma anche le fondazioni e tuttigli enti la cui gestione verrà ri-tenuta insostenibile. A Palazzo dei Celestini si parladi razionalizzazione. Accorpare,insomma, enti e rispettivi Cda,tagliare ogni voce di spesa su-perflua, ma questo potrebbeanche non bastare. “Che la si-tuazione fosse difficile lo ave-vamo intuito da tempo -continuaMacculi- ma che il bilanciofosse in rosso lo abbiamo capitoall’insediamento. A fine maggioinfatti c’era stato l’utilizzo diben 800mila euro dal fondo diriserva che ammonta a un mi-lione di euro, una riserva che

serve a coprire le eventualiemergenze fino alla fine del-l’anno. Il ricorso al fondo eraanche passato nell’ultima sedutadi Consiglio del 29 maggio. Inquell’occasione, dall’opposi-zione, bloccammo una dellevariazioni di bilancio richieste.Si trattava di 100mila euro perun progetto sportivo destinatoai giovanissimi che pretendevadi attingere ai trasferimenti peril funzionamento dell’Ufficioscolastico regionale e dal fondodi riserva. Passarono inveceuna serie di piccoli contributiad associazioni e quant’altro,che si decise di lasciar passareper una sorta di fair play incampagna elettorale. Natural-mente non si trattava di unasorpresa ma piuttosto della con-ferma di antichi timori. Già la

volontà di mettere in venditagli immobili che ospitano laQuestura, l’Archivio di Stato,ma anche il convento dei Cas-sinesi, la Badessa, erano tuttisegnali di una sofferenza eco-nomica. Indicatori che ci hannopoi mostrato quali fossero iveri problemi”. A breve verrà indetta una con-ferenza stampa in cui sarannoillustrate le misure che l’Enteintende adottare per uscire daiguai. Ma il presidente dellaGiunta provinciale Antonio Ga-bellone non ha nascosto che“il prossimo sarà un periodomolto difficile e pieno di sa-crifici”. Per pagare le bollettebisognerà cercare di spostareuna parte dei fondi destinati al2010. L‘alternativa sarebbe di-chiarare il dissesto.

14 milioni di euro: a tanto ammonta, secondo l'assessore al Bilancio SilvanoMacculi, il “buco” di bilancio della Provincia di Lecce. Sotto accusa l’examministrazione di centrosinistra, rea di aver lasciato l'Ente a corto di risorse.Il presidente della Giunta provinciale Antonio Gabellone ha dichiarato che “ilfuturo sarà molto difficile e pieno di sacrifici”

Quando i continon tornano

a cura di Alessandra Lupo

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03/10/2009 5IN COPERTINA

Alle accuse del centro-destra ha replicato perprimo, dai banchi delConsiglio provinciale, ilconsigliere Pd AlfonsoRampino (nella foto inalto), componente dellaCommissione Bilancioe nelle file della mag-gioranza all’epoca deifatti. “Non si riesce adindividuare ancora la

nuova visione strategica per la crescita delterritorio tanto sbandierata in campagna elet-torale -afferma Rampino- secondo cui alleaccuse di un eccessivo dispendio di risorseda parte del passato governo, sarebbe fintroppo facile rispondere che nulla ad oggi èstato fatto per invertire tale presunta rotta.Così la popolazione salentina si ritrova unaGiunta a 12 anziché ad 8, il che avrebbe de-terminato un notevole risparmio annuale edun addetto stampa, figura tanto critica in cam-pagna elettorale, con un altrettanto carico dioneri sul ‘dissestato’ bilancio provinciale”. Il riferimento del consigliere Rampino è allacampagna che il centrodestra fece all’epocanei confronti del “portavoce” Massimo Manera.“Noi non disconosciamo eventuali criticità fi-nanziarie che in questo come in tanti altri enti

locali sono presenti e siamo pronti a dare ilnostro contributo, non appena saremo messinelle condizioni di approfondire documentiufficiali. Ci sembra però eccessivo sentirparlare di possibile dissesto finanziario, so-prattutto quando leggiamo che tra le spesesenza copertura ci sono protocolli d’intesache, come tutti sanno, sono atti di indirizzoche non hanno una precisa imputazione suun capitolo di spesa. Temiamo che la dialetticapolitica voglia privilegiare la contrapposizionedelle parti alla soluzione dei problemi diquesto territorio” conclude Rampino, secondocui, in un momento di crisi profonda, forsesarebbe meglio sbloccare i fondi per la for-mazione professionale (i circa 12 milioni dieuro che la Regione ha spostato nelle com-petenze della Provincia di Lecce già alla finedel mandato di Mario Pendinelli) che potrebberodare una boccata d’ossigeno ad un territorioche negli anni di governo del centrosinistra

ha avuto tassi di crescita economica rilevanti,contando su un felice connubio tra terziario,

cultura, e bellezzenaturali. Ma a fare da con-traltare ad AlfonsoRampino c’è un altroconsigliere, oggisolo di Palazzo Ca-rafa, ma allora tra ibanchi di An anchea Palazzo dei Cele-stini. Si tratta di Ro-berto Martella (nel-la foto in basso) che

ripercorre gli ultimi anni: “Quando eravamoall’opposizione -spiega Martella- il centrosinistrachiamava Gabellone ‘il ragioniere’ proprioperché più volte avevamo denunciato le perditeStp, la situazione scottante della Serfin ed ilcosto del contenzioso con Asea. Oggi mi ver-

rebbe da dire che forse avrebbero dovuto pre-stare più orecchio ai nostri avvisi e anche allanostra calcolatrice. Nelle conferenze stampal’opposizione attaccava spesso Giovanni Pel-legrino su questioni centrali, come la Stp edil suo disavanzo di bilancio che richiedevacontinui ripiani. Ma dalla società e dalla stessamaggioranza arrivavano subito dopo rassicu-razioni sull’ottimo andamento del piano di ri-lancio aziendale. Oggi questo è il risultato e quel che è peggiosono le aliquote ormai ai massimi livelli,quindi di fatto, una situazione particolarmenteingessata. Vendere i beni dell’ente sarà inevi-tabile -aggiunge Martella, che da consigliereaveva anche lavorato con Pellegrino, Potì epoi con l’intera maggioranza al progetto dell’exGalateo. “L’acquisto dell’ex sanatorio da destinare anuova sede della Provincia ma anche per larealizzazione del nuovo parco di Lecce si faovviamente più difficile. Tuttavia, per questoacquisto avevamo già previsto l’alienazionedegli immobili di via Salomi e Cicolella. Laverità -conclude Martella- è che al di là ditutto, soprattutto nell’ultimo periodo, in coin-cidenza con la campagna elettorale, si sarebbedovuti passare ad un regime di economia,invece loro continuarono a spendere. Oggitocca al centrodestra fare sacrifici”.

Da Roma, dove è tornato alla suaattività di avvocato amministrati-vista, Giovanni Pellegrino (nella

foto) attacca: “Sono in ritardo sulla nominadel Segretario generale, il Difensore civiconon c’è. Io Giacinto Urso lo nominaidopo soli 15 giorni”. La replica del pre-decessore di Gabellone è molto semplice:“Mentre sono ancora in alto mare sututto, cercano di capire cosa fare e intanto,per tenersi impegnati, polemizzano connoi. Ho letto le dichiarazioni di Macculie di Gabellone -continua Pellegrino- e horitrovato in Macculi l’abbaiatore profes-sionale che avevo conosciuto da presidentedella Provincia e in Gabellone invece unamministratore attento e comunque mo-derato. Non sembrano nemmeno far partedella stessa amministrazione. Perchéparlare di crack, di commissariamentocon un buco di 14 milioni è solo unmodo di abbaiare ma questa volta allaluna. Mi sembra invece più realistico ilpunto di vista del presidente -continuaPellegrino- il quale ci dice che le difficoltàfinanziarie della Provincia possono esseresuperate attraverso un ragionevole con-tenimento delle spese, una linea che d’al-tronde faceva parte del suo programmaelettorale”. Pellegrino riconosce, come aveva giàfatto, che nel bilancio di previsione visiano alcune voci di spesa corrente pocostimate. Tuttavia, l’ex presidente sottolinea:“Lo stesso era avvenuto anche negli anni

precedenti, senza creare alcuna difficoltàdi gestione perché il gettito che si realizzavaera sempre superiore a quello che avevamostimato. Quest’anno invece, evidentemente,questo ultragettito non si è avuto qualeconseguenza della crisi economica equesto può portare a qualche difficoltàfinanziaria, ma superabile”. Secondo Pel-legrino nell’esercizio venturo, il bilanciodella Provincia non sarà gravato, comein quello attuale, dal costo delle elezioni,che oltretutto hanno visto un doppio turno.“Altri debiti invece non sono attuali,perché la transazione con Asea non èstata ancora stipulata e non sarebbe pru-dente stipularla finché le alienazioni cheavevamo previsto per finanziarla non sirealizzino, e questo vale anche per undebito che potrà emergere nei confrontidella Serfin che però ancora non è statoconteggiato”. Pellegrino fa poi riferimentoal fatto che del collegio dei revisori facesseparte anche Fabio Campobasso (ex An)nominato dal centro destra: “I revisoridei conti diedero parere favorevole al bi-lancio di previsione, se oggi il centrodestralo boccia allora bisogna pensare cheritenga anche i suoi nostri complici”. Poi Pellegrino ripercorre gli anni dellasua amministrazione: “Ci trovammo afronteggiare numerosi debiti fuori bilancioper importi notevolissimi che abbiamotutti affrontato senza criminalizzare i pre-cedenti amministratori ma soprattuttosenza trovare alibi per la nostra eventuale

incapacità di eguagliare l’operato di un’am-ministrazione che era stata molto attiva -sottolinea Pellegrino-. Certo, in prospettivariconosco che come io ho ridotto l’attivi-smo della Provincia rispetto all’esperienzadi Lorenzo Ria (e il centrodestra mi hacriticato per questo) allo stesso modosarà necessario che Gabellone introducaun’ulteriore riduzione delle spese rispettoalla mia esperienza, perché il ruolo stessodella Provincia tende a ridursi: i trasferi-menti statali progressivamente diminui-scono e la situazione economica sconsigliaun incremento delle aliquote. Io le trovaitutte al massimo -aggiunge Pellegrino-avrei potuto aumentarne solo una e nonlo feci credo che opportunamente Gabel-

lone si muoverà nella stessa direzione”. Insomma, Pellegrino non ci sta a vedercriminalizzato l’operato della propriagiunta e politicamente boccia l’allarmedi Macculi: “Il vero problema per il cen-trodestra sta nel far dimenticare la cam-pagna elettorale perché dopo aver dettoper mesi, falsamente, che la mia ammini-strazione era stata poco attiva, si trovaoggi nella necessità di ridurre ancora gliambiti di attività. Spero per loro -concludePellegrino- che trovino invece il modo dimantenere la nostra capacità di attrarrerisorse dall’esterno perché è quello checi ha consentito di andare avanti negliultimi tre esercizi della mia amministra-zione”.

Pellegrino: «Commissariamento? È solo un modo di abbaiare alla luna»

L'ex presidente della Provincia di Lecce minimizza il buco nellecasse dell'ente: “Le risorse a disposizione sono inferiori e lo furonoanche per noi. Il centrodestra non trovi alibi per non agire”

Rampino: “Eccessivo parlare di dissesto”. Martella: “Noi avevamo allertato chi governava”

Alfonso Rampino, consigliere provincialedell’opposizione, critica l’eccessivo allarmismo

delle dichiarazioni di Macculi e Gabellone, mentre per Roberto Martella,

ex consigliere di minoranza dell’amministrazionePellegrino, “oggi tocca al centrodestra fare sacrifici”

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03/10/2009 7PRIMO PIANO

Non si è ancora spenta l’eco della notizia di alcune“strane” presenze avvertite in una casa di viaPuccini, nel centro storico di Matino. Un’anziana

signora di 94 anni che da sempre vive nella modestacasetta ha raccontato di aver assistito a fenomeni inspiegabili.Una bomboniera di ceramica ha cominciato a danzare im-provvisamente su una cassapanca, salvo poi “scagliarsi”da sola verso l’uscita della casa e rompersi in mille pezzi;un materasso ha preso fuoco per autocombustione; lastessa cosa è capitata ad un cuscino all’interno di un

armadio, mentre l’antina a specchio dello stesso mobile siè scheggiata senza subire colpi o urti. Ma c’è di più. I fe-nomeni sono stati così evidenti e presenti per un’interagiornata, al punto da richiedere la presenza in loco di unesorcista, qui chiamato da parroco della chiesa Madre diSan Giorgio una volta venuto a conoscenza della stranastoria.E quando il sacerdote ufficiale della diocesi di Nardò-Gal-lipoli, don Tommaso Sabato, si è recato sul luogo delmistero, altri fenomeni si sono ripetuti, proprio mentre ilprete operava l’unzione degli infermi all’anziana signoraproprietaria della casa (quindi non è stata praticata uffi-cialmente nessuna procedura di esorcismo). Mentre donTommaso Sabato era in via Puccini, si sono uditi distintamentealcuni colpi di bastone provenienti dall’intero di una cas-sapanca, ma grande è stata la sorpresa dei presenti (almenouna decina di persone) quando aperto il mobile tutto èsembrato essere in perfetto ordine. E quando l’esorcista èandato via da quella casa, il bracciolo della poltrona sullaquale erra seduto ha improvvisamente preso fuoco ed unacroce nera è apparsa su un muro interno dell’abitazione.In quei tre giorni in cui i fenomeni “paranormali” si sonosucceduti (da mercoledì 23 settembre al successivo venerdì25) in via Puccini ovviamente si è prodotto l’immancabilevia vai di curiosi (nella foto), di operatori di emittenti

televisive nazionali, ma non sono mancati nemmeno i tan-tissimi curiosi (del paese e dei centri limitrofi) intenti a ve-rificare, magari di persona, se quanto si raccontava inpaese rispondeva a verità o era il frutto di una suggestionecollettiva. Sul posto sono anche intervenuti i carabinieridella locale stazione e gli operatori della “ProtezioneCivile Ambientale di Via Bolzano”, questi ultimi espres-samente invitati dai militari dell’Arma a presenziare nellacasa dei misteri nel caso le manifestazioni avessero potutoarrecare danni alle cose o alle persone.Passata la “tempesta” dei fenomeni (perché da quel venerdìsembra che in quella casa non si sia più verificato nulla distrano) tutto è tornato alla normalità. O quasi. Nel sensoche la scia dei commenti fra coloro che credono ed hannovisto e gli scettici è stata così lunga da interessare anche ilsindaco del paese, Giorgio Primiceri. “Quanto si èverificato a Matino la scorsa settimana -ha dichiarato ilprimo cittadino- non sta a me commentarlo, anche perchésu questa particolare materia preferisco andare cauto e nonesprimere giudizi. Tuttavia, potremmo prendere la palla albalzo -conclude Primiceri fiutando ‘l’affare’- e creare unpercorso ad hoc per gli amanti del brivido e del paranormale,in modo da far conoscere loro il borgo antico della nostracittà, tra i più belli e ricchi di storia dell’intero Salento”.

Daniele Greco

Per tre gironi da mercoledì 23 a venerdì 25 settembre in una piccolaabitazione di via Puccini si sono verificati strani fenomeni, con bomboniere

che si sono rotte da sole e cuscini che hanno preso fuoco per autocombustione

La “casa dei misteri” di Matino

Il “poltergeist” è un termine utilizzato per designarealcuni fenomeni psicocinetici come improvvisecadute a terra di oggetti, loro spostamenti o voli,improvvise accensioni o spegnimenti di elettrodo-mestici, suoni percussivi ripetuti, rumori che si av-vertono nei mobili o nei muri, quadri che precipitanodalle pareti o che ruotano, porte o finestre che siaprono o si chiudono da sole, improvvisi fenomenidi combustione spontanea, etc. precisamente notocome psicocinesi ricorrente spontanea. La letteraturaparapsicologica che si occupa di questo fenomenoprende le mosse dal testo del 1848 The Night sideof Nature di Caterine Crowe, che per prima sioccupò di questa fenomenologia psichica. Con-temporaneamente la letteratura spiritistica parlavadel poltergeist risalendo alla sua etimologia tedesca,riferendosi cioè ad uno “spirito chiassoso”, un’entitàdetta “baronte” che si contrapponeva ad altri spiritiinfestanti, assorbiti nelle proprie tristi vicendepersonali, in quanto questi agivano in maniera taleda danneggiare le proprietà che infestavano. La natura di tali fenomeni sarebbe ricondotta,secondo la parapsicologia, a “psicocinesi spontanearicorrente” o RSPK , legata più che alla presenza didefunti, a facoltà psichiche di alcuni soggetti, definitiagenti focali, che interagiscono psicocineticamentecon l’ambiente che li circonda. Tali soggetti sarebberodei ricettacoli di un aggressività accumulata, che simanifesta in maniera inconscia su uno specificoindividuo o su un determinato ambiente, tecnicamenteattraverso forme di comunicazione non verbale chesi manifestano attraverso estrinsecazione extracor-porea.

Vincenzo Scarpello

Il parapsicologo: “Fenomeni psicocinetici”

La spiegazione che invece la Teologiapone a tali fenomeni è intimamentelegata ad un atto di Fede suffragatotuttavia da quell’imprescindibile fattorerazionale che altrimenti trasformerebbein mera superstizione ciò che invecepotrebbe essere legato o a fattori na-turali o a vere e proprie truffe, artata-mente poste in essere al fine di de-prezzare il valore degli immobili sup-posti “infestati”, per fini speculativi. Qualora non fosse in alcun modopossibile fornire una spiegazionescientifica, si potrebbero ipotizzareforme di intervento soprannaturale,ossia infestazione oggettiva da “animaerrante” o di natura demoniaca. Il condizionale è d’obbligo, datal’estrema rarità di tale fenomenologia. Nel primo caso, quello della cosiddetta“anima errante” si tratterebbe del-l’anima di un trapassato ancora vin-colato alla terra e bisognoso di pre-ghiere al fine di trovare l’eterna bea-titudine. Le Sante anime del Purgatorio sisono infatti spesso manifestate nellemodalità descritte a Matino, e la tra-dizione popolare salentina è pienadi casistica di tal fatta, come molte

chiese dei nostri paesi sono dedicateal culto di queste particolari animepurganti. In tale caso l’intervento dell’esorcistasarebbe del tutto superfluo, essendosufficiente la pietà religiosa dellaComunità.Nel caso invece dell’infestazione de-moniaca, che fa parte della cosiddetta“attività straordinaria” del diavolo,ciò sarebbe permesso da Dio al finedi suscitare la conversione di unsoggetto o di una comunità. Il luogo oggetto dell’infestazione po-trebbe essere stato nel passato abi-tazione di un’anima dannata o teatrodi rituali negromantici (spiritismo,cartomanzia, stregoneria). L’esorcista dovrebbe a questo puntoraccogliere quante più informazionipossibili al fine di discernere conadeguatezza la natura demoniaca omeno dell’infestazione, e, attraversola preghiera e la conversione del cir-cumdato “depurare” con l’opportunabenedizione del Rituale romano illuogo dove l’infestazione è posta inessere, suffragandone così definiti-vamente la natura demoniaca.

(V. S.)

Il teologo: “Infestazione”

La scienza ha cercato in vari modi di spiegarei fenomeni descritti in parapsicologia comepoltergeist, formulando per lo più ipotesi, datal’impossibilità, in molti casi, di riprodurre inlaboratorio tali fenomeni. Tale circostanza poneun serio problema di verificabilità strumentale,che è alla base di ogni teoria scientifica.Alcuni scienziati, per lo più geologi e fisici,hanno comunque tentato di fornire delle spie-gazioni quanto meno scientificamente attendibili.Taluni sostengono infatti che molti di essi po-trebbero essere causati da fattori brachisismici,ossia microscosse telluriche che provoche-rebbero il movimento degli oggetti. Altri invecepropendono per una spiegazione legata a par-ticolari accumuli di energia geotermica capacedi risalire verso la superficie terrestre attraversovie preferenziali che culminano in punte, comegli aculei di un riccio. Nelle zone interessatequindi spunterebbe uno di quegli aculei, conconseguente rilascio di elettroni liberi checreerebbero campi elettrici in grado di superareperfino la rigidità dielettrica dell’isolante, comeè stato nel caso eclatante del Comune diCaronia di Canneto in provincia di Messina.Un’altra teoria afferisce alla particolare influen-zabilità psicologica dei soggetti che assistonoa tali fenomeni, sui quali stimoli esogeni dimatrice del tutto naturale “influenzerebbero lostato psichico umano agendo come promotoridi stati emozionali alterati di stimolo estrema-mente ansiogeno generando altresì vere allu-cinazioni uditive e visive”, tali da avere perfinoun interazione di tipo sociale. (V. S.)

Lo scienziato: “Picchi elettromagnetici”

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03/10/2009 8PRIMO PIANO

L’annuncio dato nella scorsa settimana dal pre-sidente dell’Anas Pietro Ciucci rimarrà nellastoria della viabilità regionale. L’Azienda

Nazionale Autonoma delle Strade ha avviato infattila fase di cantierizzazione della Strada Statale 275(nella foto) indicendo il relativo bando per la garad’appalto dei lavori. E così, dopo il ‘sì’ del Cipe cheil 31 luglio aveva approvato il progetto definitivodell’ammodernamento della statale per un finanzia-mento complessivo di 288 milioni di euro (125,5 deiquali interamente finanziati sei anni fa dall’allora go-vernatore di Puglia, Raffaele Fitto; i restanti messi adisposizione dal governo centrale), per la realizzazionedell’importante opera si passa alla fase operativa. “Per chi come il sottoscritto -commenta l’assessoreal Patrimonio della Provincia, Pasquale Gaetani- siè battuto affinché le nostre strade fossero sempre piùsicure e consentissero così un maggiore sviluppo eco-nomico del territorio salentino la notizia riguardol’imminente messa in cantiere di un tratto della S.S.16 e di un altro ingente tratto della S.S. 275, è indicedi gioia e soddisfazione. Finalmente vengono ripagatianni di campagne di sensibilizzazione sulla sicurezzastradale e sulla crescita economica del Salento, so-prattutto in ambito turistico, portate avanti da diversecomponenti del mondo della politica, dell’imprenditoriae dell’associazionismo del nostro territorio“. Parlainvece di “successo collegiale” il consigliere regionale

del centrodestra Saverio Congedo: “La battaglia èfinita e si è conclusa con la vittoria di tutti per una si-nergia fra i livelli governativi nazionali, territoriale elocali. Si consolida un progetto ben più ampio miratoa collegare il Capo di Leuca al Nord Salento e ilSalento tutto alla Puglia e all’Italia. Si tratta di un ri-sultato che sarebbe stato impensabile senza il contributodei vari livelli governativi ma ci sia consentito ricordareanche l’imponente lavoro di sensibilizzazione primae di istruttoria poi che ci consente di sognare un’im-minente e desiderato taglio di nastro”. (D. G.)

E viva soddisfazione per la pro-cedura avviata dall’Anas è stataespressa dal presidente dellaProvincia Antonio Gabellone(nella foto). “Dopo il sì del Cipeche il 31 luglio aveva approvatoil progetto definitivo dell’ammo-dernamento della strada statale275 -spiega il numero uno di pa-lazzo dei Celestini- ora l’Anasmette subito a gara l’appalto,stringendo i tempi sulla realizza-zione dell’opera e prevedendo uguale brevità d’iter ancheper la Maglie-Otranto”, giudicato a sua volta da Gabel-lone “un tratto importante di quella ‘Mediana del Salento’al centro della piattaforma programmatica del centrode-stra per la legislatura appena avviata, in grado di unireuomini, turisti, flussi economici, merci e prodotti dal-l’Adriatico allo Ionio”.“Il raddoppio della 275 -ricorda Gabellone- fu intera-mente finanziato a fine 2003 dalla Giunta Fitto e nelmarzo scorso dal governo Berlusconi. Grazie a questi dueinterventi, il Cipe ha reperito e stanziato quei fondi, giun-gendo poi all’approvazione del progetto per come erastato modificato e quindi al tanto agognato via libera allagara d’appalto, che presto si concretizzerà nell’avvio deilavori. Il governo nazionale ha rispettato il primo grande‘patto con il Salento’ coincidente con l’avvio della mia le-gislatura di governo in Provincia”. (D. G.)

La soddisfazione delpresidente Gabellone

Dieci giorni di proteste. Densi, lenti,esasperanti. Sono quelli che hannosfiancato i lavoratori in cassa inte-

grazione del gruppo Adelchi, quelli chehanno tenuto tutti col fiato sospeso. Perchédi manifestazioni se ne erano viste, daquando nel 1999 l’azienda calzaturiera hainiziato con i tagli al personale. Ma maicosì dure, così decise, così emblematiche. La solidarietà e la dignità operaia hannoricominciato a ribollire da quando Lu caSimone, Cosimo Nicolardi, GianfrancoBramato, Graziano Pantaleo, Rocco Pa-nico e, prima di finire in ospedale perbroncopolmonite, Rocco Annesi hannooccupato il cornicione di Palazzo Gallone,mercoledì 23 settembre. Assieme ad altri560 lavoratori, i 350 della Crc, i 120 dellaNuova Adelchi e i 90 della Gsc Plast,avrebbero dovuto ricevere la comunicazionedella data di ripresa dell’attività lavorativaentro il 15 settembre. Così almeno prevedeval’ultimo accordo firmato il 6 luglio. Ma lastoria dell’Adelchi è fatta di infiniti accordimai mantenuti e di operai che, dopo averlavorato per oltre vent’anni dietro unacatena di montaggio, si sono ritrovati d’untratto in cassa integrazione. Il piano di rilancio dell’azienda è atteso dadue anni. Si naviga, a quanto pare, in unmare di debiti, trenta milioni, e le banchenon concedono più all’azienda alcun prestito.Per questo la richiesta, quasi provocatoria,

che Sergio Adelchi ha fatto alle istituzionidi un fido bancario di 15milioni di euro.Soldi necessari per ripartire, ma ripartireda dove? È questo il punto. Gli operai de-finiscono poco chiare le operazioni del-l’azienda. Se è stato ammesso dallo stessoimprenditore di avere un milione di piedidi pelle pronti a trasformarsi in tomaie, perun valore di 3 o 4 milioni di euro, alloranon è un problema di commesse. Anzi, ilavoratori sono categorici: “Ricordiamo lascoperta, fatta quest’estate, di commessedel new air system ( il nuovo brevetto chedovrebbe rilanciare le sorti dell’azienda)date da Adelchi ad aziende esterne algruppo, come l’Aldopar di Casarano, con-travvenendo a quanto stabilito negli accordifirmati a luglio scorso, in base ai qualil’avvento di nuove commesse avrebbe do-vuto comportare il rientro graduale allavoro delle maestranze attualmente incassa integrazione. Evidenziamo ulterior-mente -continuano i lavoratori in un lorocomunicato stampa- che queste aziende

esterne al gruppo stanno realizzando laproduzione del nuovo brevetto con i mac-chinari della Crc, smontati nel marzoscorso, violando nuovamente un accordosottoscritto in Prefettura”. Il disattenderequesti accordi, però, non comporta alcunasanzione e a pagare continuano ad esseresolo i lavoratori.La politica della delocalizzazione, attuatadall’azienda a partire dal 1990 ma intensi-ficatasi soprattutto negli ultimi anni, èl’altro tasto dolente di questa storia. In Al-bania esistono tre aziende che fanno riferi-mento ad Adelchi: la Donianna, la Rozim-peks e l’Albania Shoes Corporation, perun totale di circa 3mila operai. In Bangladeshdue altre aziende impiegano 1.500 lavoratoriciascuna, per un salario che si aggira intornoai 19 euro al mese. Altre imprese sembranoesserci anche in Etiopia. “Pensiamo sianecessario diversificare in questo territoriola produzione -insistono gli operai- desti-nando una quota di lavoratori alla scarpadi alta qualità e riportando in Italia un per-

centuale della produzione di medio-bassaqualità, che viene attualmente realizzataall’estero. Questo, nell’immediato e nelmedio termine -continuano gli operai-, da-rebbe la possibilità di riattivare almeno trecatene di montaggio, dando così la possibilitàa circa 200 lavoratori di riprendere gra-dualmente il lavoro. Significherebbe lavoraredue settimane al mese e percepire, per lealtre due, la cassa integrazione, con un in-cremento di salario pari a 200 o 300 euromensili. Per noi ossigeno vitale”. Proposte nate dal basso, sotto il cielostellato di Piazza Pisanelli, quando magariil vento ha soffiato forte sulla tenda rossa ei sacchi a pelo dei cinque irriducibili operaiin protesta. Se si vuole ripartire i modi cisono. Ma la verità è che nessuna istituzioneha il coraggio di ammettere che la stradada intraprendere è ben lontana dall’Adelchi,azienda che (lo si ammette sempre a ‘mi-crofono’ spento) ha dimostrato di nonessere più credibile.

Tiziana Colluto

Adelchi, la parola ai lavoratoriLa protesta degli operaidell’azienda calzaturieratricasina impone alcuneriflessioni. Dalla delocalizzazione alle pratiche poco chiare. Ecco come il lavoro va via dal Salento

Dopo l’ok del Cipe al progetto di 288 milioni di euro, ora arriva il via libera dell’Anas perl’indizione del definitivo bando per l’appalto dei lavori

L’Anas annuncia la cantierizzazione della strada statale 275

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03/10/2009 10LECCE

Il Comune di Lecce e i commercianti dellacittà sono ai ferri corti. Motivo: il programmadelle aperture domenicali degli esercizi com-merciali per i restanti mesi del 2009. Di frontealla proposta delle autorità comunali di esten-dere la possibilità di tenere aperti i negozianche per le domeniche e i giorni festivi deimesi di ottobre e novembre, i commerciantihanno storto il naso, facendo pervenire a Pa-lazzo Carafa un comune dissenso per voce delresponsabile cittadino di Confe sercenti, Ro-berto Petrelli: “Noi siamo nettamente con-trari. Ci sembra una decisione imposta e nonconcordata”.Ma perché ha creato tanta acredine una solu-zione che sulla carta dovrebbe fare contentitutti? Da un lato, infatti, la città può giovarsinei giorni festivi di un incremento nell’afflussodi turisti e visitatori, anche da zone limitrofe,attirati non solo da una bella passeggiata nelbarocco di Lecce, ma anche dalla possibilitàdi fare shopping cittadino. Dall’altro, i nego-zianti potrebbero beneficiare di un’ulterioregiornata di guadagni e di questi tempi, si sa,un’occasione in più per far girare i consuminon è cosa da poco. La risposta a questa do-manda la fornisce lo stesso Petrelli: “L’inizia-tiva del Comune finirà per fa vorire la grandedistribuzione. I piccoli negozianti non hannoabbastanza dipendenti per affrontare una tur-nazione degli addetti anche nei giorni festivi”.Quindi le aperture domenicali, a detta della

Confesercenti, finirebbero per dare il colpo digrazia al piccolo commercio, già di per sé ingrosse difficoltà a reggere il peso del calo deiconsumi e il confronto con le grandi catenecommerciali.Per parte sua, però, il Comune di Lecce nonha alcuna intenzione di fare dietrofront. Neldettaglio, sfruttando l’articolo 18 della Leg geregionale n. 11 del 2003, Palazzo Carafa vuol

variare il calendario delle aperture domenicaliper il 2009. Tale calendario, fissato con ordi-nanza sin dacale 971 del 28 ottobre 2008, pre-vedeva aperture per una sola domenica almese, oltre al le domeniche nel periodo damag gio a settembre e a quelle del mese di di-cembre. Il buon esito delle aperture domeni-cali aveva spinto già una prima volta a variareil calendario, estendendo l’ordinanza ad altre

domeniche tra gennaio ed aprile 2009. Ora iltentativo è quello di ampliare tale possibilitàanche per i mesi di ottobre e novembre. Il fatto che le ordinanze sindacali che stabili-vano il calendario delle aperture sono state direcente impugnate dal Tar, in quanto costitui-vano “una barriera all’accesso al merca to e alsuo libero funzionamento”, ha agevolato lalinea di azione del Comune, che ora giustificail provvedimento facendo appello, appunto, aprincipi di libera concorrenza e di pari oppor-tunità per gli operatori economici.L’assessore alle Attività produtti ve, AttilioMonosi, nei giorni scorsi ha fatto pervenirealle associazioni di categoria una lettera perrichiedere ‘soltanto’ un parere riguardo le va-riazioni del calendario. Quest’atteggiamentoha contribuito a inasprire i rapporti con i rap-presentanti di categoria, che si sono sentitiesclusi da qualsiasi decisione in merito allaquestione: “L’Amministrazione comunale -sottolinea sempre lo stesso Petrelli- non hasaputo fare di meglio che inviar ci una richiestadi parere, mentre, invece, sarebbe stata prefe-ribile una convocazione. Inoltre, ci è stato co-municato che il nostro eventuale silenzio saràritenuto come un taci to assenso”. Una dimo-strazione di superficialità nei metodi e neicontenuti da parte delle istituzioni comunaliche sarà difficile da digerire per le associa-zioni di settore.

Giorgio De Matteis

ALecce, quando si affrontano certe questioni comel’ “affaire-filobus” si rischia seriamente di essereconsiderati petulanti, ripetitivi e senza argomenti.

Da quella ‘mitica’ primavera 2007 in cui si annunciòl’avvio della nuova “metropolitana di superficie”, la que-stione risuona nell’aria come un mantra. Da due anni aquesta parte è quasi rilassante parlarne. Rassicurante.Una volta tanto, si ha come la sensazione di avere delleidee, nette. È non è difficile farsi un’idea di quello chesta avvenendo. Giornali, tv, voci di Palazzo o di umilicorridoi, non fanno che ricordare che quella partenzanon c’è mai stata. I più scettici pensano che mai ci sarà. Ipiù aggressivi sostengono che il vero interesse erano ifondi della Comunità europea e null’altro, e che, con lechiavi in mano, l’entusiasmo iniziale è andato inesora-bilmente scemando. Ora le trattative tra Sgm (con il 49% del capitale) eComune di Lecce (con il 51%) sembrano vagare dentrovicoli ciechi. I più fatalisti si pongono la domanda:“Nelle mani di chi siamo? Quale sfortunata e miserabileinettitudine umana può decidere di ricoprire in quattro equattr’otto chilometri di strade di fili elettrici e lasciarlilì, fermi e inutilizzati, ad arrugginire?”. Semmai il filobusdovesse partire, ci sarà ancora e ancora da discutere e daaccapigliarsi. Allora i problemi saranno strutturali, diuna cittadina che non ha ancora la cultura dei mezzipubblici. Il genere di informazione che sta assillando ilsonno dei cittadini intorno a quella che potrebbe essereverosimilmente una soluzione allo smaltimento deltraffico, di natura sia logistica che di tutela dell’ambiente,nulla ha a che fare con quell’input educativo che dovrebbeliberare le strade del cuore prima di quelle di cemento.Un’informazione che nulla ha a che fare con i diktat delamministrazione comunale che prevedono da fine settembrela cessazione tout court della tolleranza verso le autoparcheggiate sulle corsie preferenziali.

Giovanni D’Agata, componente del Dipartimento na-zionale Tutela del Consumatore dell’Italia dei Valori, haproposto al sindaco di Lecce Paolo Perrone una moratorianel corso della quale valutare serenamente con i cittadini,con i commercianti, con le categorie le scelte più utili perevitare di sprecare tali risorse e grandi disagi agli utentidella strada. E già, certo, oramai i pali e i fili elettrici cisono, ci sono anche le polemiche, persino quelle sul-l’eventuale dannosità dei campi magnetici generate daiconduttori. Ci sono le pessime aspettative sulle interferenzedel già disagevole traffico urbano. Ci sono le considerazionisull’inutilità di una linea metropolitana che a conti fatti cisi poteva pure risparmiare. E facendosi due conti intasca, quest’opera è più che una mera polemica. Èsoprattutto una questione che pesa sul bilancio, dalmomento che è costata oltre 20 milioni di euro, unasomma che idealmente avrebbe potuto salvare centinaiadi lavoratori e relative famiglie, lasciati in mezzo a unastrada da una crisi economica che, nessuno ha ancora ilcoraggio di ammettere, è senza precedenti. È indubbio, dal mondo delle idee, terra primigenia,

nemica numero uno del compromesso, è difficile uscirnevivi. Al più, si può sperare di ritrovarsi con qualcheneurone infiacchito. Nel caso in questione, qualoraqualche utente automobilista o sue due ruote o appiedatodovesse notare per le strade di Lecce qualche filobus va-cante, non è un’allucinazione, né una cosiddetta “provagenerale”. Si tratta dei nostri filobus, vuoti, in marcia perle vie della città per non rovinare i motori. La mancatapartenza dei mezzi sta alimentando le più che plausibiliipocondrie della Sgm. I filobus, lasciati parcheggiati eabbandonati nel parcheggio sulla strada per Merine, sonoa rischio deterioramento e qualcuno ha pensato bene diportarli a spasso, nell’attesa. Nelle ultime settimane èemersa inoltre un’altra questione, verrebbe da dire la piùimbarazzante: il progetto della linea metropolitana prevedela rotazione degli autisti dei tradizionali autobus, ma inrealtà per poter guidare un filobus occorre un’appositaabilitazione rilasciata dall’Ustif (Ufficio speciale trasportiimpianti fissi) della Motorizzazione civile, con tanto diprova teorica e pratica. Si attendono sviluppi.

Alessandro Tomaselli

Il filobus fantasma sulle strade della discordia

A distanza di due anni dall’annunciato avvio, i filobus giacciono abbandonatinel parcheggio della Sgm. Nuove polemiche li salvano dal dimenticatoio

Il dilemma delle aperture domenicali I commercianti si oppongono alla proposta di Palazzo Carafa di tenere aperti i negozi la domenica

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03/10/2009 11LECCE

Lode e biasimo, eccellenza e ineffi-cienza, ‘stra-servizi’ e ‘dis-servizi’.A questi sbalzi d’umore è avvezza

la routine del cittadino leccese quando sisfiora il tasto “Vito Fazzi”. Ma questo è ilgiro delle buone notizie. Buone nella misurain cui giustificano e assecondano l’appellativo“ospedale d’eccellenza”, che spesso e vo-lentieri calza largo e “troppo buono”. Eche certo non basta a convincere i pazientileccesi a non migrare di buon grado versoaltre strutture pugliesi. La questione èannosa e va affrontata passo passo. Unpasso vero e un passo falso. Ad ogni modouno slalom sotto gli occhi di tutti. Ora ilcentro ospedaliero di Lecce ha fatto unsalto di qualità, percorrendo le scale, inquel primo piano dove si trova il reparto diCardiologia. Entro novembre di quest’anno,l’ospedale salentino potrà disporre di unanuova sala operatoria ad hoc “salvavita”,per tutti i pazienti colpiti da malattie car-diache. “Abbiamo girovagato per attuarequeste procedure che sono importan tissimee possono salvare la vi ta degli ammalati -afferma il direttore dell’Unità operativacomplessa di Cardiologia del l’ospedaleleccese, Francesco Magliari-. Siamo con-tenti per ché si tratta di un passo avanti im-portante nell’ottica di offrire servizi semprepiù effi cienti”. La nuova sala di elettrofi-siologia ed elettrostimolazione entrerà afar parte della struttura entro l’anno per-mettendo di superare la soglia dei cinque-cento interventi l’anno, il cui superamentogiustificava lo spostamento dei pazientiverso altre strutture pugliesi, soprattutto

verso il policlinico di Bari. “Era un paradossoche non dispones simo di questo ambiente-spie ga Magliari-, specie se si considera ilnumero di pro cedure che eseguiamo. Moltipazienti erano costretti ad anda re a Bari oaltrove per curarsi. Noi eseguiamo circa500 inter venti all’anno sia di elettrosti -molazione, sia di elettrofisiolo gia interven-tistica. È fonda mentale avere una sala adhoc e, malgrado il nostro sia il più grossoospedale della provincia, non ce l’aveva. Ilproblema quindi era importante, ma è statoaffronta to, insieme al direttore genera ledell’Asl, Guido Scoditti, e al direttore sa-nitario, Franco Sana po, anche se ancoranon completamente risolto”. L’insediamentodella nuova sala e l’installazione dei nuoviimpianti procede a ritmi rapidi. È previstol’utilizzo, oltre che dei classici pacemaker,dei cosiddetti defibrillatori ventricolari,macchine all’avanguardia specifiche per iltrattamento del cuore che agiscono sia dallaparte destra che sinistra attraverso specialicateteri. Si utilizzano per curare scompensicardi aci e aritmie gravi attraverso scaricheelettriche e microustioni che riportano alcorretto funzionamento del muscolo.   Il“Vito Fazzi” già dispone di una struttura dielettrostimolazione ed elettrofisiologia, pre-sieduta dai dottori En nio Pisanòe GiovanniMilanese, in cui vengono effettuati studielettro fisiologici che consentono di ap-prendere il meccanismo del le aritmie. Orasarà possibile disporre di una nuova appositasala, ad oggi rimpiazzata dalla sala opera -toria del secondo gruppo e dalla sa la diemodinamica. (A. T.)

Nuovi onori per l’Università del Salento. LaSocietà di Fisica (Sif) ha assegnato il premionazionale “Sergio Panizza” al dottor MarcoAnni (nella foto), giovane ricercatore laureatoin Fisica, confermato per il Settore ScientificoDisciplinare FIS/01, denominato Fisica Spe-rimentale, presso la Facoltà di Ingegneria del-l’Università del Salento, sulla base della valu-tazione della sua attività nel campo della Op-toelettronica o della Fotonica. Così recitanotestualmente le motivazioni della commissione:“Al dottor Marco Anni per gli originali risultatiottenuti nello studio di eterostrutture epitas-sialimonodimensionali (Quantum Wires), dimateriali organici coniugati e dinanocristallicolloidali di semiconduttori”. Negli ultimi anni, il dottor Anni ha impegnatola sua ricerca nello studio di materiali in gradodi emettere luce in seguito sia a all’esposizionea una fonte luminosa esterna che al semplicepassaggio di corrente elettrica. Questa proprietàli rende interessanti per applicazioni a tutti idispositivi emettitori di luce, come i diodi ademissione di luce (Led), in cui il passaggio dicorrente provoca emissione di luce; tali di-spositivi sostituiranno a breve le tradizionali

lampadine, i laser, e le celle solari (che alcontrario dei Led assorbono la luce producendocorrente elettrica). Il lavoro di ricerca di Anni èfinalizzato a comprendere i processi fisici re-sponsabili delle proprietà di emissione di ma-teriali innovativi, in modo da migliorarle perottenere dispositivi con le prestazioni massime.

Dal 2 al 9 ottobre, le Officine Culturali Ergotdi Lecce avranno la fortuna di ospitare laraffinata e bizzarra “Brigitte”. Per chi non laconoscesse, Brigitte è una vera e propriadiva dell’arte (nel suo caso, nel campo dellapittura), ma non si tratta di una donna incarne ed ossa. Essa è, infatti, il personaggionato dalla fantasia del pittore AlessandroZenok Lombardo ed è divenuta da tempoanche centro del suo mondo e della suacarriera artistica.

Alessandro Zenok, originario di Campi Sa-lentina, a partire dai primi anni ’90 confrontala sua vena artistica con l’Aerosol art, di-pingendo sui muri e su tela. I personaggigrotteschi che partorisce la sua creatività sisintetizzano pian piano in un’unica figuraandrogina, quella appunto di Brigitte. Dal1996 ad oggi le molte partecipazioni adeventi e manifestazioni nazionali di Aerosolart, così come le pubblicazioni su copertinee riviste specializzate, fanno di Brigitte unavera star in questo campo e servono a dif-fondere il nome di Zenok Lombardo ancheall’estero. Adesso, con la sua Brigitte tornaa Lecce per presentare, in una mostra acura di Monica Maggiore, la “Collezioneautunno inverno 2009-2010”. Dieci operesu grandi tele o su formato 50 x 50 cm, at-traverso le quali fa “sfilare” la sua musa ar-tistica, ricreandole attorno, con una minuziosacura per il dettaglio, gli abiti, gli accessorie gli oggetti di design più particolari delsuo habitat. Per informazioni: 0832.246074,328.9435410, 339.4660995.

(G. D. M.)

Nuove dotazioni al repartoCardiologia del “Fazzi”

Nel reparto Cardiologia dell’ospedale di Lecce unaapposita sala per elettrofisiologia ed elettrostimolazione

sarà pronta entro novembre. Aumenta la soglia“salvavita” del numero di pazienti curabili nella struttura

“Brigitte” in mostra alle Officine Culturali Ergot

Il premio “Sergio Panizza” a un giovanericercatore dell’Università del Salento

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03/10/2009 12MAGLIE

Dopo poco più di tre anniil programma per il re-cupero e il salvataggio

della Villa Tamborino è entratonella fase operativa. L’Ammi-nistrazione comunale ha ap-provato, il 10 settembre scorso,la delibera n. 185 che delineail “progetto esecutivo per ilrecupero del patrimonio arbo-reo, per un importo comples-

sivo di 300mila euro”, che verrà realizzato grazie al con-tributo concesso dalla Regione Puglia. L’allarme sulla condizione degli alberi del risale al 2006,quando il consigliere del Partito Democratico, SabrinaBalena, fu informata da cittadini del pericolo della cadutadi rami e fronde. La sollecitazione ebbe la pronta rispostadell’amministrazione che verificò come il distacco dellepropaggini e la distruzione di alcune parti dei tronchifosse dovuta all’attacco di parassiti xilofagi e delle carieinfestanti. L’impegno portato avanti dall’assessorato allaPianificazione guidato da FrancaGiannotti (nella foto) in accordocon l’Ufficio Tecnico del Comuneha fatto sì che fosse interessatol’Assessorato regionale all’Agri-coltura allora guidato da EnzoRusso affinché ci fosse un inter-vento radicale e complessivo cheda sola l’Amministrazione nonavrebbe potuto sostenere. L’Os-servatorio Fitosanitario Regionalediretto da Antonio Guario dopovari sopralluoghi e l’ausilio di al-cuni agronomi locali aveva indi-viduato il responsabile, il parassitadetto Cerambyx cedro o Grandecapricorno, approntando quindiun piano di intervento articolato. Dopo lo sblocco del finanziamentoche in origine doveva essere di

oltre 400mila euro, si sono definite le modalità operative:il supporto scientifico sarà realizzato dal Dipartimento diProgettazione e Gestione dei sistemi agro zootecnici eforestali dell’Università di Bari diretto da GiacomoScarascia Mugnozza con cui verrà stipulata una convenzione.Subito dopo il censimento e la quantificazione dellediverse specie presenti si procederà al diradamento e allarazionalizzazione del sottobosco, atto imprescindibile perla fruizione del bene. Si proseguirà quindi all’estirpazionedella piante con deficit statico mediante l’abbattimento diquelle secche o compromesse dalla tromba d’aria del-l’autunno 2001 e di arbusti cresciuti su elementi di arredo.Si passerà quindi alla potatura ordinaria e straordinariaper aiutare in modo decisivo e insostituibile l’albero,stressato dalle condizioni urbane in cui è costretto avivere. La potatura sarà caratterizzata da interventi didendrochirirurgia per salvaguardare la struttura dei tronchi,conservare nel tempo la loro bellezza e la loro forma di-fendendoli dagli attacchi degli insetti litofagi e degliagenti cariogeni, dai processi di disfacimento dei tessutilegnosi e dai fenomeni di compromissione della staticità

delle branche che tendono a minareo a degenerare la struttura dellepiante a livello statico. Quindi sipasserà all’endoterapia consistentein iniezioni nei tronchi con prodottispecifici soprattutto per esemplarimolto alti per cui risulta difficileagire. “Presto la Villa Tamborino -com-menta con soddisfazione l’asses-sore Giannotti- tornerà ad essereun bene a disposizione di tutta lacittà. L’Amministrazione ha la-vorato con assiduità per la salva-guardia di un patrimonio arboreoche ha pochi eguali nelle altreprovince: ora, vinta la scommessadel recupero, procederemo a va-lorizzare gli spazi con attenzionee intelligenza”.

L’Ambito territoriale sociale di Maglie ricorda che sonoattivi gli sportelli Orientagiovani - Eurodesk realizzati incollaborazione con il Centro per l’impiego di Maglie. Glisportelli aiutano i giovani nella crescita personale e pro-fessionale fornendo gratuitamente un supporto personalee di gruppo per seminari o workshop su strumenti per unaricerca attiva del lavoro (come scrivere un curriculum, unalettera di candidatura o partecipare ad un colloquio di se-lezione); sostegno alla candidatura e alla autocandidaturaper opportunità in scadenza offerte dal mondo del lavoro,della formazione e del tempo libero a livello nazionale edestero; orientamento scolastico,universitario e professio-nale; impresa autonoma; arte e creatività giovanile, mo-bilità internazionale, programma “Gioventù in azione”,scambi giovanili e servizio volontario europeo. Da alcunianni inoltre la rete Orientagiovani collabora con le scuolesuperiori presenti sul territorio per la realizzazione di pro-getti su tematiche giovanili quali l’integrazione intercul-turale, la prevenzione dalle tossicodipendenze, ladispersione scolastica , la salute e il benessere. Informazioni presso: Palazzo comunale di Maglie, tel.0836.489278, [email protected];Informagiovani Eurodesk, Palazzo Comunale di Castri-gnano de’ Greci, tel. 0836.583216, [email protected].

Il patrimonio arboreo dell’antica tenuta dei Tamborino non sarà distrutto daiparassiti: il finanziamento regionale permetterà un recupero importante

Il salvataggio della Villa Tamborino

Nuove opportunità per i giovani

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03/10/2009 14

POGGIARDO In seguito allacrisi della maggioranza, ca-ratterizzata in questi mesidalle dimissioni da assessoredi Giuseppe Colafati prima edalla scissione di quattro con-siglieri dal gruppo di ForzaItalia poi (Giuseppe Colafati,Domenico Tarantino, CirinoMaggio e Giacomo Carluc-cio), il sindaco Silvio Astore(nella foto a sinistra) ha sciol-to la sua Giunta comunale enominato successivamente inuovi assessori. Insieme a chi è rimastofedele al sindaco (Damiano CosimoLongo, Antonio Ruggeri, Luigi AntonioZappatore, Fernando Antonio Corvaglia),si aggiungono alla Giunta due assessoriesterni: Lina Tarantino, candidata nelleultime elezioni amministrative nellalista La Svolta (espressione di AlleanzaNazionale) guidata da Alessandro DeSantis, e Fernando Rausa, nelle filedell’Ulivo a sostegno di Aurelio Gian-freda (nella foto a destra). Proprio in seguito a quest’ultima nomina,lo stesso Gianfreda si è ritrovato nelConsiglio di maggioranza, dopo annidi complicata e difficile opposizione.Si è creata così una situazione in cui idue più convinti avversari politici diPoggiardo (Astore e Gianfreda appunto)che non hanno mai mancato di attaccarsia vicenda, talvolta usando toni moltoforti, dovranno collaborare e lavorare

per degli obiettivi comuni. Il primo cit-tadino di Poggiardo è tranquillo: “Nonho risposto alle accuse che mi hannorivolto i miei ex sostenitori. Ho presoatto di queste divergenze e preso la de-cisione che ho ritenuto migliore per ilbene del paese. Il nostro impegno saràquello di garantire la governabilità delnostro comune e di accedere ai finan-ziamenti dell’Area Vasta e dei fondiPor nei prossimi sei mesi. Si tratta didenaro fermo a Bari e la cui disponibilitàsarà l’elemento principale col quale ri-lanciare lo sviluppo di Poggiardo eVaste. Da questo punto di vista, l’inge-gnere Gianfreda, in quanto consigliereprovinciale e regionale, potrà giocareun ruolo fondamentale. Nel prossimoConsiglio comunale ci ritroveremo tuttiinsieme per trovare un punto di incontroe convergere sugli stessi obiettivi esono aperto a tutte le proposte. Ci tengo

a sottolineare che non si trattadi un inciucio o un accordodi potere, ma di un accordodi programma rivolto alla go-vernabilità del paese e all’AreaVasta”. Sulla stessa lunghezza d’ondaanche il commento di Gian-freda. “Per il bene supremodel paese, ho accettato di ap-poggiare Astore, anche perchéera inopportuno favorire ilcommissariamento, che si sa-rebbe limitato all’ordinaria

amministrazione. Avevo suggerito unpercorso stante questa crisi e così Astoreha ritenuto di nominare questi due as-sessori esterni. Il mio giudizio sullasua gestione rimane estremamente ne-gativo, ma la sfida adesso è dare unasvolta ad un paese che dal mio punto divista è fermo da nove anni, soprattuttodai punti vista culturale e infrastrutturale.Punteremo ad una maggioranza rinvi-gorita e con un nuovo entusiasmo. Lamia carica di consigliere regionale dimaggioranza sarà poi un forte vantaggioper accedere alle risorse dell’Area Vastae dei fondi Por. Con Astore Nessunproblema: io non ho mai avuto nemicima avversari, e in politica ci sono mo-menti, come questo che stiamo vivendo,in cui nell’interesse superiore dei cittadinioccorre superare anche le contrapposi-zioni personali”.

Alessandro Chizzini

CASTRO Il prossimo 3 ottobre, il co-mune di Castro, presso piazza A. Perottie a partire dalle 9.30, renderà omaggioai suoi nonni con una grande festa or-ganizzata con il patrocinio del Consorzioper i Servizi Sociali dell’Ambito di Pog-giardo. Il programma si aprirà con unincontro in cui si racconterà il cambia-mento del rapporto nonni-nipoti negliultimi 50 anni; a seguire, verrà presentatauna pregevole mostra fotografica sulletradizioni e i costumi negli anni 1900-1950 realizzata in merito sia al progettodell’Ambito di Poggiardo “Giovani dellaterza età in allegria” e sia soprattuttoalle iniziative a sorpresa che gli alunnidelle scuola elementare di Castro hannopreparato per festeggiare i loro nonni.Al termine della manifestazione verràconsegnato un attestato ai nonni piùgiovani e ai nonni più anziani. Presentiall’appuntamento il sindaco di CastroLuigi Carrozzo, il presidente del Con-sorzio per i Servizi Sociali dell’Ambitodi Poggiardo Giuseppe Colafati, l’ono-revole Ugo Lisi, l’assessore provincialealle Politiche Sociali Filomena D’AntiniSolero e il professor Umberto Carluccioautore del libro Quel pomeriggio d’estate,nonché numerose associazioni culturalie di ex combattenti. (A. C.)

Dopo la crisi amministrativa che ha colpito la maggioranza negli ultimi mesi, il sindaco scioglie laGiunta comunale e nomina due assessori esterni. Il più convinto avversario di Astore,

Aurelio Gianfreda, entra nel Consiglio di maggioranza

“Terremoto” in amministrazione: Gianfreda a sostegno del sindaco Astore

A Castro va in scenala “Festa dei Nonni”

POGGIARDO CASTRO

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03/10/2009 15TRICASE

Mentre andiamo in stampa è sempre fumata neraal Comune, con una situazione di stallo impre-vedibile. Dalla scintilla accesa il 23 luglio scorso

con una lettera indirizzata al sindaco Antonio Musarò(nella foto in alto)a firma di sette consiglieri di maggioranzache prendevano le distanze dall’operato dell’Amministra-zione, intimando anche a tre assessori a non presentarsi inGiunta, il fuoco è divampato sempre di più. In questisettanta giorni caldi si sono alternati incontri, riunioni,smentite, chiarimenti politici allo scopo di far rientrarenella maggioranza i consiglieri dissidenti firmatari. È statauna stagione assai vivace con voci e notizie che si incro-ciavano sulle possibili new entry, su chi avrebbe conservatola poltrona in giunta e chi avrebbe abbandonato l’esecutivoper il ritiro della delega da parte del sindaco. Circa diecigiorni fa, quando si pensava che la situazione fosse giuntaalla svolta, il sindaco aveva dichiarato che avrebberimodulato le deleghe ed ognuno sarebbe rimasto al suoposto. Poi, dietrofront con l’azzeramento dell’esecutivo eil prevedibile rimpasto, che ancora non viene partorito.Sotto la “Torre dell’orologio”, le voci si incrociano, si ac-cavallano, corrono a Palazzo Gallone azzardando la nuovacomposizione dell’esecutivo, ma ad oggi sono rimastesolo parole. Il primo cittadino, che guida una coalizione di centrodestrada oltre un anno, ha sempre asserito che i motivi della crisivanno ricercati politicamente alla luce dei risultati delleultime elezioni provinciali e non certamente a motivi ge-stionali e amministrativi. I cittadini intanto si chiedonosino a quando le lotte intestine continueranno ad incepparela macchina amministrativa. Perché è venuto meno ilrilancio della città di Tricase, sbandierato ai quattro venti,?Come mai non si è riusciti a portare al termine negliultimi tre anni la scadenza naturale della legislatura? Cosac’è dietro a questo disegno politico? Tutti interrogativi aiquali l’amministrazione Musarò, tanto suffragata 15 mesi

fa, deve dar conto alla comunità. Ed intanto per giovedì scorso il presidente del Consigliocomunale Tina Ciardo ha dovuto convocare per forza discadenze l’assise cittadina per l’adozione del bilancio con-suntivo e per le varie interrogazioni formulate dal capogruppodi opposizione del Pd, Antonio Coppola. L’ex sindaco inparticolare chiede se sono venuti meno i motivi che hannoportato alla redazione del documento del 23 luglio u.s. ealla conseguente paralisi amministrativa. Vuol conoscereinoltre se il sindaco Musarò ha preso provvedimenti neiconfronti degli assessori Nunzio Dell’Abate (Turismo),Rocco Piceci (Urbanistica) e Tony Scarcella (Servizisociali) che non hanno preso parte alle sedute di Giunta ese gli stessi abbiano continuato a percepire l’indennità dicarica pur non avendo partecipato alle riunioni dell’esecutivo. La crisi continua e in tanti sono convinti che la bagarrepolitica porterà ad elezioni anticipate, poiché non saràfacile uscire dal tunnel e comunque ci vorrà del tempoprima di smaltire il lungo periodo di stallo che ha frenatol’attività politico-amministrativa a palazzo Gallone. Lacittà chiede chiarezza e determinazione nel portare avantii progetti e gli impegni assunti al momento delle elezioni.

Giovanni Nuzzo

Un’occasione per lo sviluppo sostenibile del Salento e dellaPuglia. È stata rovesciata in questa prospettiva la lineaguida data dal Piano Casa. Se ne è discusso nel convegno“Piano Casa, un’opportunità per il Salento”, ospitato lunedì28 settembre nella Sala del Trono di Palazzo Gallone. Unariflessione che rientra nell’ambito dell’iniziativa “Il tesorettodel Salento”, portata avanti dal Gal del Capo di Leuca. C’è ilrischio, infatti, che l’ampliamento delle metrature e lamaggiore possibilità di costruire si scontrino con un territorionel quale crescono le sensibilità e la consapevolezza riguardoal grande valore storico, culturale e paesaggistico. E ilSalento, si sa, è terra che si è già lasciata maltrattare, speciea partire dagli anni Settanta, quando le brutture della po-stmodernità, con le sue piastrelle e la mancanza di stile,hanno spesso oscurato le bellezze del patrimonio ediliziolocale. La ferita va rimarginata. “Non sono stupita -hadichiarato l’Assessore regionale all’Assetto del TerritorioAngela Barbanente- che nasca dal Salento una iniziativavolta ad interpretare il Piano Casa nel modo più coerentecon l’Accordo dell’Aprile 2009, ossia non solo come sostegnoall’edilizia, ma anche come occasione di un miglioramentodella qualità architettonica, della sicurezza e dell’accessibilitàdel patrimonio edilizio esistente”. (T. C.)

Continua la crisi al Comune di Tricase e dopol’azzeramento della Giunta si attende il provvedimento delsindaco per l’assegnazione di nuove deleghe. Critici i gruppi dell’opposizione: “Una nave alla deriva”

Un’Amministrazionecomunale in stand by

Il “tesoretto” del Piano Casa

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03/10/2009 18

CASARANO “Ultima-mente abbiamo notatoche molti, sia tra le forzedi opposizione che anchetra le fila dell’attualemaggioranza, si sono sen-titi in dovere di esprimersisulla decisione del com-missario di aumentareper i prossimi anni laTarsu”. Inizia così la re-plica che il Partito De-mocratico cittadino affidaad un comunicato stampaper ritornare sulla que-stione del debito Mon-teco e sulle ripercussioniche questo comporta perle casse comunali per i prossimi anni. Èuna presa di posizione netta e precisa conla quale il partito di centrosinistra cercadi frugare ogni dubbio sull’attribuzionedelle responsabilità sulla materia.“Esprimere considerazioni in propositonon è di per sé deprecabile -continua lanota- anzi testimonia quanto i rappresentantidei cittadini siano vicini ai loro problemie abbiano l’interesse a relazionarsi con icittadini stessi. Purtroppo queste consi-derazioni, da qualsiasi parte esse venissero,erano sempre accompagnate da distinguoverso la vecchia amministrazione e daprecise indicazioni di colpevolezza neiconfronti della stessa, in primis verso l’exsindaco Remigio Venuti”.E dopo l’arringa, trova spazio la “cronaca”dei fatti, così come ricostruito dal partitodi maggioranza relativa all’interno della

coalizione che ha governato con Venutinegli ultimi dieci anni. “Analizzando ifatti -sottolineano quindi dal Pd- si deducechiaramente che il contratto di appalto fustipulato nel 1994; che dal 1997 al 2004non sono mai sati richiesti e quindi concessiadeguamenti contrattuali e che quindi eraimpossibile stanziare somme per la co-pertura di eventuali adeguamenti, e oltre-tutto era impossibile richiedere aumentiai cittadino perché con la legge Tarsunon è possibile fare cassa. Inoltre -spieganoancora-, se il Comune non si fosse oppostoin giudizio il debito sarebbe stato di oltre4 milioni e 800mila euro invece di 2milioni e 50mila ed infine la situazioneche si è venuta a creare non ci sarebbestata se la Cassa Depositi e Prestiti non ciavesse negato il mutuo per una errata in-terpretazione della legge”. (D. G.)

CASARANO La regione Pu-glia con una legge delloscorso anno, la n. 21 del29 luglio del 2008, fissa lenuove “Norme per la rige-nerazione urbana” per pro-muovere la rivalutazione diparti di città e sistemi urbani,in coerenza con le strategiecomunali ed intercomunali,finalizzata al miglioramentodelle condizioni urbanistiche,abitative, socio-economiche, ambientali eculturali degli insediamenti abitativi e pro-duttivi. La “rigenerazione” avverrà mediantestrumenti di intervento elaborati con il coin-volgimento diretto dei comuni ed in que-st’ottica rientra la decisione assunta di

recente dalla Giunta comu-nale guidata dal sindacoIvan De Masi (nella foto)di “migliorare” gli ambititerritoriali relativi al perimetrostorico del centro cittadino,che presenta “evidenti si-tuazioni di degrado urbanoe disagio abitativo, nonchécarenza di servizi ed infra-strutture destinate all’usocollettivo”; e della zona 167

di Pietrabianca, individuata fra i vari “tessutiperiferici” della città quale principale areaper la quale è necessario un intervento dicompletamento per “integrare l’offerta abitativadi alloggi pubblici e la dotazione di servizied attrezzature del quartiere”. (D. G.)

PARABITA In occasionedel Giubileo per i 60 annidella prima Incoronazionedel Monolito e per i 10 annidell’Elevazione a basilicadel santuario dedicato allaprotettrice di Parabita, il 15maggio 2010 il cardinaleSalvatore De Giorgi incoro-nerà il simulacro in cartape-sta della Madonna dellaColtura. Le preziose coronesaranno realizzate dai docenti e dagli stu-denti del locale istituto d’arte, ed in questigiorni è stata avviata la raccolta degli ori edegli argenti necessari per la realizzazionedei manufatti. “Per portare avanti questoprogetto -afferma il rettore della Basilica,

padre Francesco La Vec-chia -chiediamo la gene-rosa collaborazione deifedeli e dei cittadini di Para-bita, perché contribuiscanoalla realizzazione delle co-rone, offrendo argenti o orinon più usati, anche rovinatio spezzati, che possano co-stituire il materiale metallicoda utilizzare per la realizza-zione dell’artistiche crea-

zioni. Certi della generosità dei parabitani-conclude il rettore- ringraziamo quanti find’ora quanti collaboreranno all’iniziativa”.Gli oggetti di argento e oro donati sarannoannotati in un apposito registro dei benefat-tori. (D. G.)

Il gruppo politico di maggioranza relativa all’interno dellacoalizione di centrosinistra che per dieci anni ha sostenuto l’exsindaco Remigio Venuti fruga ogni dubbio sulle responsabilità

La replica del Partito Democraticosul “caso-Monteco”

“Rigenerazione urbana” per il centro storicoed il quartiere Pietrabianca

Avviata la raccolta di ori ed argenti per lecorone della Madonna della Coltura

CASARANO PARABITA

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03/10/2009 19GALATINA PALMARIGGI

GALATINA Sarà passato pocopiù di un mese da quando arrivòa Palazzo Orsini il commissarioprefettizio nella persona di RosaMaria Simone. Ora Simone as-sume il ruolo di sub commissario

prefettizio e cede il posto ad Alberto Capuano (nellafoto), insediato come commissario straordinario al Comunedi Galatina, con la nomina ricevuta dal Ministero del-l’Interno il 22 settembre scorso. Molti sono i dubbi deicittadini che si chiedono quando costerà alle tasche deicontribuenti la presenza dei commissari, tenendo presenteil periodo di crisi in cui versa il Comune. Alberto Capuano è nato a San Cesario di Lecce e ha allespalle una lunga carriera in Polizia, dove ha ricopertovari ruoli, tra cui dirigente generale di livello B. Nelgennaio 2008 è stato nominato Prefetto e presso ilMinistero dell’Interno ricopre l’in-carico di Ispettore generale di Am-ministrazione di gestione del PonSicurezza 2007/2013. Capuano tra-ghetterà il Comune sino alle prossimeelezioni, e sarà coadiuvato da RosaMaria Simone, che ricoprirà il ruolodi sub commissario con funzioni vi-carie, e dal sub commissario GaetanoTufariello. Non è da meno la carrieradi Rosa Maria Simone, scritta neiruoli del Ministero dell’Interno. Haprestato servizio presso la Prefetturadi Brindisi dal 1986 al 30 novembre2003 e presso la Prefettura di Ra-venna, in qualità di Dirigente delServizio contabilità e gestione fi-nanziaria dal primo dicembre 2003.Ha sempre ricoperto in carichi nellaprovincia di Lecce e inoltre ha svolto

l’incarico di Presidente, Vice Presidente e componentein varie Sottocommissioni elettorali circondariali in pro-vincia di Brindisi ed è attualmente componente dellaS.e.c. di Campi Salentina. Ha anche eseguito accertamentiper conto della Procura della Corte dei Conti. Intanto i partiti politici galatinesi continuano a svolgereil loro lavoro, cercando di conquistare quanti più votipossibili per amministrative del 2010. Sinistra e Libertà,infatti, presenta i suoi punti programmatici: il partito siimpegna a dare un segno di discontinuità con la vecchiapolitica, immettendo persone nuove e metodi nuovi, peruna migliore amministrazione della cosa pubblica. Unodegli obiettivi che Sinistra e Libertà vuole raggiungere èquello di rivedere strategicamente il Pug (Piano UrbanoGenerale) per garantire uno sviluppo completo delterritorio che sia sostenibile ed al passo con i tempimoderni. Eliminazione barriere architettoniche e cercando

tante altre soluzioni per una veracittà Da pochi giorni è aperta lanuova sede del partito, in CorsoPorta Luce n. 56 dal lunedì al sabato,dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20,.Per quanto riguarda Io Sud, anche aGalatina si è dato inizio alla campagnadi tesseramento. Il movimento fon-dato da Adriana Poli Bortone vuoleessere fattore di forte aggregazioneper un’attività allargata a quanti cre-dono nelle potenzialità del nostromeridione e vogliono impegnarsi inprima persona. Chiunque volessemaggiori informazioni può rivolgersipresso la nuova sede della sezione,ubicata in piazza Dante Alighieri n.88, oppure presso la sede di Nohasita in via Castello n. 17.

Paolo Antonio Franza

PALMARIGGI Con l'autunno arriva, puntuale, anche latre giorni dedicata alla melagrana. Frutto raro e quasiormai dimenticato sia dalla filiera agricola sia dallagrande distribuzione e poco conosciuto dalle nuove ge-nerazioni; la sita -come la chiamano in Terra d'Otranto-si riprende, in questo periodo, l'importanza che le spetta.Festa dalle radici antichissime e secolari “lu paniri” rap-presenta per i palmariggini tutti la consacrazione di unapassione vera per questa coltivazione. La manifestazioneaprirà i battenti il venerdì 9 ottobre con i tradizionali standgastronomici che occuperanno anche le serate del sabatoe della domenica, a base di prodotti tipici locali: dagliantipasti ai dolci, un vero menù alla carta per viaggiaretra i sapori di una volta. Dalle verdure di campagna ai pe-peroni in brodo, dalle pittule ai maccheroncini di granoduro alla salentina, dai secondi alla griglia ai dolci dellanonna. Due i protagonisti assoluti comunque: il maialecon le “sue” infinite ricette (piatto forte la porchetta ro-mana D.O.P. di Ariccia) e ovviamente la melagrana chele massaie impiegano in pietanze salate e non. Da nonperdere l'interessante expo serale multi-aziendale e letante iniziative culturali legate al nome della sita.

Emiliano De Pascalis

Alberto Capuano guiderà il Comune di Galatina insieme ai suoi vive Rosa Maria Simone e Gaetano Tufariello. Intanto le parti politiche pensano alle amministrative 2010

Capuano nuovo commissarioprefettizio del Comune

Appuntamento con la 35esimaedizione de “Lu Paniri te le site”

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03/10/2009 20

NARDÒ Mentre in città continuano lepolemiche sugli eterni lavori nel centrostorico, l’amministrazione Vaglio, appoggiatae spronata in tal senso persino dall’opposi-zione, si accinge a varare nuovi grandipiani costruttivi. Nardò si predispone dunquea diventare un grande cantiere a cieloaperto, almeno nelle intenzioni di alcuni.Innanzitutto si parte dall’edilizia privata. Ilneoacquisto della maggioranza, il presidentedel Consiglio comunale Giuseppe Fracella,ha accolto a braccia aperte le richieste delconsigliere d’opposizione Walter Mirarcoa favore di un rilancio del settore dell’ediliziaabitativa, approfittando delle nuove dispo-sizioni governative e regionali in materia.L’esponente di Io Sud si è impegnato per-sonalmente a portare avanti, presso l’As-sessorato all’Urbanistica e gli uffici tecnici,le istanze dei consiglieri di opposizione ec’è da credere che non saranno molti gliostacoli in tal senso. A quanto pare, inoltre,i cantieri privati non saranno gli unici apunteggiare il territorio urbano neretino.Proprio in questi giorni, infatti, Gustavo

Petolicchio, nuovo assessore all’Urbanistica,ha preannunciato un piano di interventivolti a sanare le difficili situazioni in cuiversano alcune importanti arterie stradali.Già in queste ore, per porre rimedio adalcune emergenze scattate con le primepiogge, sono stati avviati dei lavori di rap-pezzatura del manto stradale. Da dicembre,tuttavia, secondo quanto confermato dallostesso primo cittadino Antonio Vaglio, gliinterventi saranno sistematici ed interesse-ranno, principalmente, le circonvallazionecittadina. I propositi sembrano dei migliori, ora siaspettano i fatti. La città resta in attesa del-l’effettiva realizzazione di questi progetti,senza tuttavia abbassare la guardia nei con-fronti di interventi urbanistici “invasivi” odi un’edilizia facile e spregiudicata che,già in passato, ha causato brutture di ognisorta. Lo scopo principale è che lo sviluppoeconomico che si lega al mattone e all’asfaltonon diventi la causa di un nuovo degradourbano.

Alessio Palumbo

NEVIANO Sperduto tra lecampagne nevianesi, in lo-calità “Cilona”, sorge un an-tico tempio. Nessuno siaspetti alte colonne, archi ocapitelli. Visto da lontanosembra uno dei classici “fur-nieddhri” che punteggianole nostre terre, ma al suointerno nasconde un piccolotesoro d’arte povera: un’anticarappresentazione della Ver-gine, datata 1851. Questo monumento, per decenni lasciatoin stato d’abbandono, ora torna a nuovavita. Nei prossimi giorni infatti, partirannogli interventi di restauro conservativo volutidal Comune di Neviano e finanziati dallaPresidenza del Consiglio dei Ministri con

ben 74mila euro tratti dal-l’otto per mille. Si tratta,come sottolineato dall’as-sessore all’Urbanistica Co-simo Napoli, di un nuovoimportante passo verso ilrecupero delle origini stori-che di Neviano. Il furnied-dhru, infatti, “rappresentasicuramente una delle traccepiù affascinanti della nostrastoria. Sebbene l’affrescopresente nel tempio risalga

alla metà del XIX secolo, numerosi indizi cifanno pensare ad un passato molto più re-moto”. Il restauro, consentirà dunque ainevianesi di recuperare e valorizzare unodei più antichi e suggestivi luoghi di cultoe aggregazione. (A. P.)

CUTROFIANO È salentinol’unico vino negroamaro pu-gliese tra i migliori 100 d’Italia,secondo la guida “Papillon”curata da Marco Gatti e PaoloMassobrio. Si tratta del “Fili-mei” prodotto dall’aziendal’Astore Masserie di Cutrofianoe che quindi per quest’anno sifregia del particolare titolo divino vip dell’intera regione.“Questo premio -commentaPaolo Massobrio- porta allaribalta non i vini “soliti noti”, ma il cuore dellarivoluzione che c’è stata nel vino in Italia: ossiatendenze, giovani produttori, vini da vitigni au-toctoni che rappresentano talvolta una sorpresae anche conferme clamorose”. Il premio sarà

ritirato dall’azienda salentina aMilano dal 7 al 9 novembreprossimo, in occasione dellanuova edizione di “Golosaria”.“Per gli operatori di settore -aggiunge Marco Gatti- è unappuntamento irrinunciabileche ha lasciato un segno nellecarte dei vini dei ristoranti chenon appaiono più fotocopiacome negli anni passati”. “Perla nostra azienda -sottolineaMimmo Cataldi, responsabile

marketing de L’Astore- è un ulteriore ricono-scimento del buon lavoro che stiamo facendo edella nostra scelta di offrire vini innovativi maallo stesso modo legati alla tradizione vitivinicolasalentina”. (D. G.)

A breve grandi progetti urbanistici per l’edilizia privata e pubblicaNardò, la “città-cantiere”

Al via il restauro della Madonna della Croce

Il “Filimei” di Cutrofiano fra i migliori cento vini d’Italia

NARDÒ NEVIANO CUTROFIANO

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GALLIPOLI Con una variazione alprogramma triennale delle opere pub-bliche, il Consiglio comunale ha appro-vato l’introduzione di altri due interventila cui realizzazione è prevista già perl’anno in corso. Si tratta dei lavori dimanutenzione straordinaria della viabilitàcomunale (per 300mila euro) e di inter-venti per la messa in sicurezza degliedifici scolastici cittadini (per altri 450milaeuro). La ridefinizione del nuovo pianodei lavori pubblici comporta uno sforzofinanziario non indifferente da parte delcomune e per reperire le somme neces-sarie a coprire le spese previste palazzoBalsamo ha già avviato le procedure perl’ottenimento di un mutuo. “Con l’intervento sulla sede stradale -spiega l’assessore ai Lavori Pubblici,Giuseppe Barba- si intende dare unaurgente sistemazione ad alcune trattecomunali o a parti di esse, che versanoin condizioni precarie, a cominciare dallaparte centrale di corso Roma, dove ilbasolato rischia ormai di saltare. La som-ma impiegata servirà per interveniresulle situazioni che creano maggior di-sagio”. Con l’obiettivo di adeguare al massimogli standard di sicurezza si sta invecepredisponendo il programma degli in-terventi negli istituti scolastici cittadini.“Per ottenere tale risultato -proseguel’assessore Barba- ai fini del consegui-mento del certificato di prevenzione-in-cendi si interverrà soprattutto sugli im-pianti, elettrici in particolare, affinchésiano ricondotti allo standard richiesto

dalla vigente normativa, ma interverremoanche sulle opere murarie indispensabili,sulla sistemazione delle vie di fuga e suquant’altro sia essenziale aggiustare aifini della sicurezza. Si provvederà anchealla realizzazione della scala di sicurezzaa servizio della scuola di piazza Carducci,che è ormai assolutamente improcrasti-nabile. Si tratta di interventi urgenti eassolutamente necessari per i quali èvalsa la pena aver fatto il relativo sacrificiofinanziario. Non si tratta di sogni -con-clude Barba- ma di opere concrete cheriteniamo vadano incontro alle giusteaspettative della cittadinanza”. (D. G.)

TAVIANO Un consistenteinvestimento per più di 2milioni e mezzo di euro perl’ampliamento ed il successivoriadeguamento urbanisticodella zona industriale cittadina.Sono cifre importanti, so-prattutto in tempi di crisi edi “magra” come quelli chepiù di ogni altro territoriovive il Mezzogiorno d’Italia,per inquadrare una delle piùimportanti opere di urbaniz-zazione che un’amministra-zione al governo della cittàabbia mai programmato erealizzato per lo sviluppo eco-nomico (e non solo) di Ta-viano nel corso degli ultimivent’anni. I lavori dovrebberoessere consegnati nelle pros-sime settimane e l’amplia-mento dell’area produttivacittadina, con la realizzazionedi nuove strade e l’imple-mentazione dei servizi inerentil’acquedotto, la fognatura, lapubblica illuminazione equanti altri necessari per rendere l’area usufruibile,permetterà l’assegnazione di circa altri 40 nuovilotti che gli imprenditori locali potranno acquistareper impiantare nuove attività produttive.La zona interessata dall’importante opera pubblicasi estende per circa 15 ettari, ed è ubicata tra ilMercato Floricolo e l’uscita per la superstradache collega Gallipoli a Santa Maria di Leuca.Con l’ampliamento della zona industriale, sicompleta dunque un progetto ben più ampioavviato qualche anno fa dall’amministrazione

comunale e che, tra gli altriinterventi, prevedeva nella parte“vecchia” dell’area produttivacittadina la realizzazione delservizio di telesorveglianzapubblica a tutela delle aziendee dei fruitori della zona ed ilcompleto rifacimento del mantodi asfalto delle strade preesi-stenti per il collegamento fra idiversi lotti. Soddisfazione perl’andamento dei lavori e perlo stato di avanzamento degli

stessi è stata espressa nei giorni scorsi dalsindaco di Taviano, Salvatore D’Argento (nellafoto), che ha avuto modo di sottolineare quantosia importante per l’economia della città “poteravere a disposizione nuovi spazi da destinarealle attività produttive”.Nel corso degli anni parte attiva sono statianche gli assessori Francesco Pellegrino eRino Belloni, ovvero i due amministratori suc-cedutisi alla guida dell’assessorato ai lavoripubblici. (D. G.)

Con una spesa di 2 milioni e mezzo di euro sono statirealizzati altri 40 lotti che gli imprenditori locali potrannoacquistare per impiantare nuove attività produttive

Accedendo ad un mutuo, il Comune provvederà già da quest’annoa realizzare i due progetti per i quali è stata decisa la variazione

del programma triennale delle opere pubbliche

Nuovi interventi per viabilità e messasicurezza negli edifici scolastici Al via l’ampliamento della zona

industriale della “Città dei Fiori”

GALLIPOLI TAVIANO

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Aspettare settemesi per fareuna mammo-

grafia, presentarsi il6 agosto per eseguirlae sentirsi dire: “Midispiace, l’apparec-chio non funziona…non possiamo eseguir-la... la chiameremoquando lo strumentosarà riparato”, assicu-rando che sarebberostate rispettate le prio-rità delle prenotazioni.Stranamente, anchecon l’apparecchioguasto continuano adessere eseguiti gli esami mammografici,ma solo a persone privilegiate. Ancorapiù strano che ad oggi nessuna chiamataha ricevuto chi quel giorno è stato ri-mandata a casa con la scusa dell’appa-recchio non funzionante. E intanto lorocontinuano ad eseguire prestazioni acittadini fuori dalle liste delle prenota-zioni, hanno il potere di decidere chi equando può godere del diritto legittimodi curarsi o di fare prevenzione.Il teatro di tutto questo è l’ospedale diPoggiardo (ma non solo), dove l’attoreprincipale, un semplice tecnico radiologo,ha il potere assoluto di determinare lalista dei beneficiari delle strutture e at-trezzature sanitarie pubbliche. Chi con-trolla tutto questo? Nessuno è prepostoa difendere i cittadini davanti a taliabusi? Connivenza o incapacità di chideve controllare? Intervenga il Direttoregenerale, acquisisca i registri delle pre-notazioni unitamente a quelli delle pre-stazioni effettuate giornalmente e si no-

teranno subito deter-minati privilegi di na-tura “geografica”(compaesani deglioperatori spesso anchesenza ricetta medica).Bisogna dire basta aqueste piccole fontidi potere discrezionalelasciate in mano a per-sonale irresponsabilee fazioso. Intervengal’Assessore regionalealla Sanità e facciamettere fine a questimetodi squallidi e per-sonalistici di gestirela cosa pubblica. Met-

tano in pratica le più elementari regoledi trasparenza in modo che ogni cittadinopossa ritornare ad aver fiducia nelleistituzioni e a non essere costretti semprea sentirsi umiliati e derisi. Sarebbeanche auspicabile controllare la pro-fessionalità con cui si eseguono questiesami. Mettete fine a questo sistemasquallido e se non dovesse esserci alcunintervento da parte vostra saremo costrettia far intervenire gli organismi di pubblicasicurezza e giudiziari.Confido nel vostro immediato interventoal fine di scongiurare il persistere diquesti atti squallidi e vergognosi e sonoa disposizione per essere ascoltato qua-lora lo riteniate opportuno. La mia nonvuole essere un’azione personale, marappresenta invece le lamentele di nu-merosi cittadini che assistono da anni aquesti spettacoli indecenti.

Luigi Zacheo Sindaco di Spongano

MARTANO Terminerà il 4 ottobre l’ottavaedizione di “Agorà Design”, mostra dedicataalla sinergia tra architettura, design ed arti-gianato, organizzata dal Comune di Martanoe dalla Confederazione Nazionale Artigianie con il patrocinio della Camera di Com-mercio di Lecce e dell’Ordine degli ArchitettiPPC di Lecce. La rassegna, spiegano gliorganizzatori, è stata spostata quest’annodalla tradizionale prima decade di agosto afine settembre/inizio ottobre per dare iltempo agli istituti superiori che vi hannopreso parte (come il Liceo Artistico di Lecce)di riprendere le lezioni. Come ogni anno, Agorà Design ha puntatoalla ricerca di un punto di incontro tra l’ar-tigianato tradizionale e le nuove tendenze,proponendosi di recuperare e rilanciarel’identità salentina. “Il design Salentino creaoggetti in stretta relazione con il territorio -spiega l’architetto Piero Nicotra, tra gli or-ganizzatori dell’evento- facendo propri i ma-teriali e le forme della tradizione culturale,che sopperiscono alla nuova idea di designsemplice, funzionale, duraturo, affascinantee più umano”. Proprio per sottolineare tale

identità, la mostra è ospitata nel CastelloAragonese, arricchito per l’occasione delleforme e dei colori degli espositori presentiall’evento. Novità dell’anno è il concorso“Garden” a cui hanno preso parte progettistiche propongono soluzioni per l’arredo delgiardino, al vincitore del quale la dittaSprech ha destinato un premio in denaro. All’interno di “Agorà Design”, nell’atrio delCastello, è prevista il 3 ottobre una seratadi cabaret con il gruppo MalfAttori e sabato4 la presentazione del libro Da qui tutto èlontano di Pierluigi Mele e la premiazionedel concorso “Garden”.

Serena Orlando

La mostra sarà aperta fino al 4 ottobre dalle 18 alle 23.30 presso il Castello Aragonese di Martano

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

La salute è un diritto? “Agorà design” tra artigianato,architettura e design

SPONGANO MARTANO

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Il negozio Gustus è una chicca della gastro-nomia artigianale, una sintesi di buongusto equalità. Nato nel dicembre 2004 è gestito daMarisa Scarlino che, con quotidiana passionee dedizione, sorridente e cordiale, propone econsiglia la propria clientela, conoscendo per-fettamente le caratteristiche, qualità e prove-nienza dei suoi prodotti. Lʼimpegno della titolareè sempre quello di fare una severa selezionedei prodotti, tantʼè che di molti di essi vanta si-curamente lʼesclusività. Lungo è lʼelenco lamaggior parte segnalati nel Golosario delsevero critico enogastronomico Paolo Masso-brio. Differenti tipologie di salumi, formaggi,vini, liquori, confetture, prodotti sottʼolio edaltro fanno bella mostra negli scaffali o sulbancone. Lʼesclusività la si riscontra ad esempionei salumi artigianali di Martina Franca, ottenutida maiali cresciuti liberi in enormi boschi diquerce e nocciole, che grazie alla marinaturadellʼinsaccato nel vincotto e alla leggera affu-micatura, sempre naturale con legna di faggio,fanno si che il prodotto presenti quel gustofinale davvero inconfondibile. Ottimi anche icrudi di Norcia aromatizzati al balsamico e ri-coperti di profumatissimo pepe rosa, comeanche le salsicce di cervo e cinghiale anchʼessicresciuti allo stato brado. Fiore allʼocchiello trai salumi resta comunque la mortadella artigia-nale fatta su prenotazione di sole carni sceltee quindi digeribilissima, un prodotto questoche Paolo Massobrio annovera tra uno deicinque salumi più importanti del nostro paese.Anche la selezione dei formaggi è vasta. Tratutti spicca certamente il prestigioso “cacioca-vallo podolico” stagionato in grotta ed ottenutoattraverso unʼattenta lavorazione del raro maaltamente nutriente latte delle mucche di razzapodolica. E ancora il delicatissimo gorgonzolacremificato al cucchiaio, il “toma blu” alle erbevincitrice della medaglia dʼoro, il provolonestravecchio stagionato nelle capanne semia-

perte sul litorale laziale, il “formaggio di fossa”,formaggi affinati nel raboso, nel passito, nelprosecco, nella cenere, in foglie di noce. Meri-tano decisamente di essere citati anche i for-maggi storici siciliani come il Ragusano D.O.P.,il “piacentinu ennese” con zafferano prodottoin zona e pepe nero in grani, il “tumazzosicano” (presidio Slow Food), il pecorino conpistacchi di Bronte. E tra i più buoni sicuramentericordiamo i formaggi sardi tra cui il “grana An-glona” e il “fiore sardo”. E per la crescita deipiù piccoli il parmigiano reggiano prodotto nelcasello 106 dove confluisce il latte miglioredellʼEmilia Romagna. Non potete inoltre non visitare Gustus nel pe-riodo di Natale: unʼesplosione di profumi, unagioia per la vista e per la gola. Tra i ripianidegli scaffali un vasto assortimento di mielecome quello alla lavanda, corbezzolo, rosma-rino, eucalipto, tiglio, sulla, acacia, castagno,melata di bosco, agrumi, melata dʼabete. Inoltrecantucci artigianali senesi, creme alla nocciola,ai pinoli, al pistacchio o al caffè oppure i waferBabbi lʼeccellenza nel settore. Non si possononeanche dimenticare i panettoni artigianali,boeri piemontesi con allʼinterno la ciliegia affo-gata nella grappa, torroni di altissima qualità,torroncini baci di Benevento e le insolite mar-mellate artigianali. Lʼesclusiva nel Salento èperò il dolce toscano imbevuto di Vinsanto ori-ginale del Chianti che si è adattato con gran-dissimo successo al ruolo del panettone. Altroci sarebbe da dire su questo punto venditama non aspettiamo il Natale per vedere laqualità debitamente riposta in graziosi cestinatalizi da regalare perchè Gustus è e restacomunque il negozio per la spesa di tutti igiorni.

Gustus di Scarlino MarisaVia Viterbo n. 43

(vicinanze Farmacia Pranzo) - Maglie Info: 335.7082373, [email protected]

a cura di Giuseppe Bellimbeni

Gustus: un concentrato di qualità nella spesa di tutti i giorni

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spettacoloa cura di Claudia Mangione

Entra nel vivo la rassegna “La poesianei jukebox”, eventi di musica e dilibri curata da Coolclub in collabo-

razione con le Officine Cantelmo, il FondoVerri, la Libreria Ergot ed Il Giardino delleNuvole e parte integrante in ambito localedella manifestazione nazionale “Ottobre,piovono libri”. La poesianei jukebox si proponedi tracciare un percorsonella storia della musicaattraverso la voce degliautori, la ricerca musi-cale, i romanzi che tra-sudano musica, il co-stume e lo stile che lamusica ha marchiato, eanche attraverso la mu-sica stessa e le canzoni.Una serie incontri capacidi spaziare tra generiletterari e musicali, conl’intento di raccontareil secolo appena trascor-so e quello appena co-minciato proprio attraverso la musica e leparole. Dopo il “prologo di mercoledìscorso con il live dell’ex chitarrista deiCCCP Massimo Zamboni alle OfficineCantelmo, per il prossimo 9 ottobre il car-tellone inserisce nel programma (presso ilFondo Verri di Lecce), un interessantecambio di prospettiva sulle musiche e sulleinfluenze con la presentazione del libroLa rivolta dello stile che il giornalistaPierfrancesco Pacoda ha scritto a quattromani con il sociologo e antropologo TedPolhemus. Sotto i riflettori una guida allemodificazioni che solcano i codici del li-festyle e della società, ricostruendo unageografia fatta di luoghi, club, stelle del

rock e dj di successo che, inconsapevol-mente, hanno messo in relazione la stradae i consumi, l’underground e l’alta moda.Le sale del Fondo Verri sabato 10 ospite-ranno la presentazione del romanzo diAlessio Viola Ghiaccio, ovvero intreccitra terrorismo, amicizia e amore e secondo

capitolo di una trilogiacominciata nel 2006 conClosin’time per le Edi-zioni della “Libreria” diLaterza.Sarà invece la LibreriaErgot di Lecce il “teatro”del reading del 18 otto-bre, quando nel Salentoarriva una delle figure-simbolo della contro-cultura italiana tipica de-gli anni 70-80, ovveroMarco Philopat (nellafoto a sinistra). Lui haaderito nel 1977 al mo-vimento punk italiano

diventandone uno dei più profondi cono-scitori e animatori, ed attraverso i suoi ro-manzi intrisi di musica racconta un’altrastoria del nostro paese, quella sotterranea.Per sabato 24 ottobre si ritorna invece alleOfficine Cantelmo, per una nuova parentesimusicale riservata dalla rassegna. Ospitedi turno sarà Gianluca Morozzi (nellafoto a destra), una della voci più interessantidella nuova letteratura italiana. Lo scrittorebolognese racconterà come e quanto è af-fascinato dalla musica che vive nei suoiromanzi attraverso le sue storie e i suoipersonaggi che hanno il suono dei nostrigiorni. E proprio per il fine serata Morozzisi esibirà con la sua band, gli Street Legal. L’ultima tappa de “La poesia nei jukebox”è prevista per venerdì 30 ancora allaLibreria Ergot. In scaletta un incontro de-dicato alla vita e alla ricerca di GeorgesLapassade, figura tra le più importantidella psicosociologia, dell’etnologia e dellapedagogia ed autore di numerose operesugli stati modificati di coscienza con par-

ticolare interesse per i temi della trance. Da corollario al cartellone principale, larassegna riserva poi uno spazio dedicatoai più piccini. Venerdì 16 a Calimera esabato 17 ottobre a Martano un “Librobus”trasporterà libri di ogni genere offrendo  aibambini anche spettacoli e laboratori. Info: 0832.303707. (D. G.)

Inserita nel programma di “Ottobre piovono libri”, la rassegna “La poesia nei jukebok” animeràper tutto il mese di ottobre gli àmbiti della cultura leccese con concerti e reading di qualità

Quel “jukebox” che narra la storiadella musica e legge pagine di poesia

Sono iniziate il 28 settembre scorso per termi-nare il 7 novembre prossimo le riprese del filmIl primo incarico, pellicola che segna l’esordiodietro la macchina da presa della sceneggiatricesalentina Giorgia Cecere. Il film, prodotto daBianca e dalla Saietta Film con il contributodell’Apulia Film Commission, si girerà tra Ci-sternino e Castrignano del Capo e racconta lastoria di un’insegnante che svolge il suo incaricoin un paesino del sud Salento negli anni Cin-

quanta. All’inizio si scontra con tutte le difficoltàdovute al fatto di sentirsi straniera in un luogoche non le appartiene. Si accorgerà anche cheoltre a queste contrarietà, sta affrontando unaltro percorso ben più importante, legato allasua educazione sentimentale. L’attrice protago-nista Isabella Aragonese (nella foto) sarà cir-condata da un cast di attori pugliesi nonprofessionisti.

(D. G.)

Ciak salentino per Il primo incarico di Giorgia Cecere

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appuntamenti_eventi_curiosità

Per segnalazioni: REDAZIONE DI BELPAESE via Gallipoli, 98 - 73024 Maglie.Le Tel./Fax: 0836.426350 e-mail: [email protected]

I CORSI DI PECCATI DI GOLALECCE, Peccati di Gola, via Venezia - ore 17/20Organizzata da Peccati di Gola, si avvia da oggi la seriedi quattro lezioni di un corso di base di pasticceria. Èl’occasione giusta per assicurarsi l’opportunità di ap-prendere i trucchi del mestiere per poi realizzare i dolcitipici della cucina salentina. Info: 0832.396817.

I TESORI DI PALAZZO PALMIERIMARTIGNANO, Palazzo Palmieri ore 9/13 e 17/20.30Il parco turistico del più piccolo comune della Gre-cìa Salentina apre i suoi spazi a visitatori ed cultoridelle tradizioni popolari e contadine della vecchiaTerra d’Otranto. L’iniziativa dell’associazione turisticaculturale Salento Griko è fruibile tutti i giorni dellasettimana, lunedì escluso. Info: 0832.821827.

L’OTTOCENTO NAPOLETANOPARABITA, Palazzo Ferrari ore 10/12 e 17/19.30Le sale di palazzo Ferrari di Parabita ospitano l’espo-sizione permanente della “Quadreria Giannelli”, rac-colta di fine ‘800 - inizi ‘900 realizzata da EnricoGiannelli poi donata nel 1924 al Comune di Parabita.La mostra, composta da pitture e sculture, è visitabileper appuntamento. Info: 0833.392300.

CORSO DI MUSICA PER INSEGNANTIMAGLIE, Libri&Musica, via Indipendenza Sono aperte le iscrizioni al corso di propedeutica al-l’insegnamento della musica nella scuola materna edelementare per insegnati organizzato da Libri&Mu-sica. Termine ultimo per le adesione è il 31 ottobre,mentre durata e frequenza degli incontri saranno sta-biliti a gruppo costituito. Info: 333.8707363.

LE MACCHINE DI LEONARDO DA VINCIACAYA, Castello - ore 18/21 Oltre 40 delle più belle macchine progettate da Leo-nardo in mostra ad Acaya. Nata su idea dell’associa-zione “Creattivaments” e realizzate da GiuseppeManisco la collezione è composta dalle riproduzionitratte da disegni del genio di Vinci. Su prenotazionepercorsi per visitatori non vedenti. Info: 389.5819972.

IL GIOCO DELLE PAROLELECCE, Libreria Liberrima - ore 18 Pomeriggio di attività ludica e di cultura dedicataai bambini nella sede della libreria Liberrima diLecce. I più piccini saranno impegnati nel giocodelle parole creative di “Adesso ci penso io”, ani-mato dal cantante, autore e compositore ClaudioProcopio ed organizzato dalla stessa Liberrima.Info: 0832.242626.

IL SALENTO NELLA LETTERATURARUFFANO, Teatro di via Paisiello - ore 19Nell’ambito de “Il Salento nella letteratura” ideatodalla Pro Loco e dall’Istituto Comprensivo di Ruf-fano, Antonio Errico, Fabio Molterni e Simone Gior-gino presenziano oggi ad un dibattito coordinato daPaolo Vincenti per tracciare un percorso di identitàculturale della Terra d’Otranto. Info: 348.1306106.

IL “LEGGIBILE” DELLA SCRITTURA CREATIVAGALATINA, Palazzo della Cultura “Z. Rizzelli” ore 19Serata di presentazione del volume “Leggibile” a curadel laboratorio di Scrittura Creativa 2008/2009, perl’organizzazione dell’istituto di istruzione superiore“Pietro Colonna” di Galatina. Prevista la performancedegli allievi del “Laboratorio”, con la partecipazionedi Ambra Biscuso. Info: 0836.561016.

LE PREGHIERE DEL SANTOPRESICCE, palazzo Ducale - ore 18.30Si parla di San Giuseppe da Copertino nella mani-festazione curata da Lupo Editore e dalla bibliotecacomunale prevista stasera presso il palazzo Ducaledi piazza del Popolo. Stefano Donno presenta il vo-lume di Raffaele Polo “Il manoscritto di Copertino.La preghiera segreta del santo”. Info: 0833.726934.

LA POESIA NEI JUKE-BOXLECCE, Fondo Verri - ore 20.30Letteratura ed influenze musicali oggi al Fondo Verriper la nuova tappa della rassegna “La poesia neijuke-box”. Si inizia alle 20.30 con la presentazionedel libro “La rivolta dello stile” di Pierfrancesco Pa-coda e Ted Polhemus; mentre il fine serata è con lenote di Radicanto e Popolous. Info: 0832.303707.

I CONCERTI D’AUTUNNO DELL’ORCHESTRASINFONICALECCE, Politeama Greco - ore 21La Fondazione ICO “Tito Schipa” inaugura i Concertid’Autunno eseguendo il “Concerto per pianoforte e or-chestra n. 2 in re minore op. 40” di Felix Mendelssohne “L’uccello di fuoco - Suite dal balletto” di Igor Stra-winskij. Direttore d’orchestra è Marcello Panni, al pia-noforte David Kadouch. Info: 0832.241468.

DA QUI TUTTO È LONTANOTAVIANO, Palazzo Marchesale - ore 20Nel contenitore culturale cittadino di Palazzo Mar-chesale, stasera si leggono le pagine del libro d’esor-dio del poeta salentino Perluigi Mele intitolato Daqui tutto è lontano. Coordina la serata dialogandocon l'autore Angelo Petrelli, organizzano la Lupo Edi-tore e la libreria Antica Roma. Info: 0833.914895.

LA CULTURA CHE NUTRELEVERANO, Biblioteca comunale - ore 16/18Proseguono fino al 9 novembre prossimo le seratedi “Cultura che nutre”, percorso formativo per ragazzidai 4 ai 13 anni che prendendo spunto dal libro dellascrittrice barese Franca Cicirelli Camilla e il pirataCaravaggio apre una finestra su un mondo fantasticoa misura di bambino. Info: 0832.911107.

RACCONTI E LETTURE PER ALUNNITAURISANO, Scuole cittadine - ore 9/12Per tutta la mattinata si anima presso la scuola pri-maria “Carducci” e presso le scuole dell’infanzia“Lopez y Royo” e “Comi” la manifestazione “Salentotra storia, usi, costumi e tradizioni”. In programmaproiezioni, letture e racconti per gli alunni a cura dellabiblioteca “A. Corsano”. Info: 0833.626411.

PERSONALE DI GIO SCIELLOLECCE, Primo Piano LivingGallery - ore 20/22“Simboli e scrittura di un alfabeto magico: le rune”è il titolo di una mostra di Gio Sciello curata da DoresSacquegna che fino al 28 ottobre è possibile ammi-rare negli spazi del Living Gallery. L’iniziativa è pro-mossa da “Amaci” in occasione della “QuintaGiornata del Contemporaneo”. Info: www.amaci.org.

Domenica 4

MAPPA SONORA AL PARCO PALMIERIMARTIGNANO, Parco Culturale Palmieri - ore 19Approda al parco Palmieri di Martignano il viaggiodelle “Mappe Sonore” per divulgare ciò che ilsuono veicola tra tradizione e cultura, ambiente,paesaggio e poesia. L’evento rientra nel progetto“La Taranta nella rete”, organizzato dal comune diMelpignano e dall’istituto Diego Carpitella. Info:0832.801254.

NOTE DI STORIA E CULTURA SALENTINATUGLIE, Biblioteca Comunale - ore 19Inserito nel cartellone di “Ottobre piovono libri”,nelle sale della biblioteca comunale “TommasoGnoni” si presenta il volume Note di storia e culturasalentina – Vol. XIX – 2007/2008 a cura di vari stu-diosi locali. Organizza la Società di Storia Patria diMaglie, Otranto e Tuglie. Info: 0833.596235.

STAGIONE D’ORGANOMATINO, Chiesa di San Giorgio - ore 20Il tour dei concerti della “Stagione d’Organo” que-sta sera fa tappa a Matino, dove presso la ChiesaMadre dedicata al protettore della cittadina SanGiorgio Martire si esibisce la pianista ed organistabulgara Svetla Tsvetkova, vincitrice, tra gli altri, del“Città di Viterbo 2008”. Info: 0833.519515.

SABATO 3LEZIONI DI PIANOFORTEMAGLIE, Libri&Musica, Via Indipendenza L’associazione Libri&Musica organizza lezioni dipianoforte, con saggio di fine corso, curati dalla mae-stra Tiziana Leanza. Il corso prevede lezioni strumen-tali di classica o moderna e lezioni di teoria musicale.Per iscrizioni ed info telefonare allo 0836.485642 oscrivere a [email protected].

SCRITTI E MANOSCRITTI DI PIETRO CAVOTIGALATINA, Museo Civico “P. Cavoti” ore 16.30/20Termina oggi la mostra documentaria “Pietro Cavoti:scritti e manoscritti”, con esposizioni di rare edizionedella biblioteca “Pietro Siciliani” del Museo civicodi Galatina, quale contributo alla celebrazione delle“Giornate europee del Patrimonio”. Organizza l’as-sociazione “Argonauta”. Info: 0836.633111.

PERSONALE DI JOHNNY BEXLECCE, Officine Cantelmo - ore 8/20Ultimo giorno di esposizione della personale di qua-dri in arte contemporanea di Giovanni Daluiso, in artJohnny Bex, inaugurata lo scorso 20 settembre. L’ar-tista dipinge le tele in modo innovativo, creando ef-fetti cromatici d’impatto seguendo lo stile e leperformance della “ricicl’Art”. Info: 0832.304896.

DOMENICA 4 LUNEDI 5

MERCOLEDI 7MARTEDI 6 GIOVEDI 8 VENERDI 9

RUFFANO,Festa di San Francescod’Assisi - ore 21I festeggiamentiche un intero rionededica a San Fran-

cesco d’Assisi, patrono della parrocchia piùgrande di Ruffano, si chiudono stasera nelsegno della grande musica leggera italiana.Sul palco della piazzetta antistante la chie-setta intitolata al santo Poverello si esibiscela cantautrice veronese Ivana Spagna, unadelle “signore” della canzone nostrana. In re-pertorio le migliori canzoni di un’artista po-liedrica e versatile, sulle scene ormai da 23anni. Spagna ha finora pubblicato 15 albumregalando brani di successo quali, tra glialtri, “Call me”, “Easy Lady”, “Gente comenoi”, “Il cerchio della vita” e “Lupi solitari”.Info: 0833.691630.

Ivana Spagna in concerto

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sport

Il Lecce si rialza. Dopo il tonfo rumo-roso al Via del Mare contro il Frosinonedi Checco Moriero, ecco la squadra

giallorossa riprendere la strada giusta perprovare a crescere, partendo dal lavorosull’eliminazione degli errori e dai rientriutili per il futuro di Giuliatto e Munari. Isalentini di Gigi De Canio si ritrovanodopo il pareggio di Modena (0-0) e ledue vittorie (sul campo della Triestina edin casa contro il Mantova). Ora sono atre punti dalla vetta occupata dai ciocia-ri.I risultati hanno regalato quell’aria di ot-timismo per la crescita nel prosieguo delcampionato. Lo afferma il difensore Ma-nuel Belleri (nella foto in alto): “Stiamoattraversando un buon momento. È statauna settimana ricca di impegni con tregare in sette giorni. Abbiamo raccoltodei punti importanti. La strada intrapresaè quella giusta ed è quella che tutti siaspettavano e si auguravano al tempostesso”. Sui gol di Corvia e Marilungo

contro il Mantova venuti dalla panchina,il difensore giallorosso afferma: “Siamoun gruppo con degli ottimi ricambi inogni ruolo e chi sta fuori dall’undici ini-ziale, come nel caso di sabato scorso, halo spirito giusto. Il nostro gruppo è com-patto. Abbiamo avuto delle difficoltà al-l’inizio, poi siamo riusciti ad ottenere deirisultati positivi che aiutano e danno se-renità. Comunque anche in quei momentiiniziali il gruppo non è mai mancato.Possibilità di raggiungere i playoff? Pensoche sia giusto pensare dentro di noi inpositivo, con ottimismo. Pensare ad unobiettivo importante è uno stimolo in piùper cercare di migliorarsi. Da un puntodi vista personale penso che ci sia semprela possibilità di migliorare. La stima del-l’allenatore nei miei confronti, che mischiera titolare, è un aspetto che mi famolto piacere e spero di ripagare condelle buone prestazioni”.E Djamel Mesbah (nella foto in basso)è sulla stessa frequenza e parte dal crollocon il Frosinone: “Le buone prestazioniofferte nelle ultime due gare sono serviteper riscattare la mia prova opaca nellapartita contro il Frosinone -afferma Me-sbah-. Fu una gara che mi lasciò moltodispiaciuto, anche perchè si trattava dellamia prima apparizione davanti al pubblicodi casa e non era certo la partita che avreivoluto disputare. In tanti anni di calcio,non ricordo una prestazione così negativa,ma una giornata del genere può capitare.Io, tuttavia, non mi abbatto e cerco sempredi reagire nei momenti difficili. Credo diaverlo dimostrato nelle ultime due gare.

A mio avviso, la nostra è una squadrache può ambire alle posizioni di alta clas-sifica e questo lo affermo fin dall’iniziodella stagione. Possiamo ancora cresceretanto. Siamo sulla strada giusta ma dob-biamo essere consapevoli che c’è ancoratanto da fare perchè abbiamo ancora ampimargini di miglioramento”. E sul Citta-della, l’esterno afferma: “Conservo unbrutto ricordo risalente alla mia avventuranell‘Avellino. Ci rifilò un 4-0 con unpoker di Meggiorini. Si tratta di unasquadra giovane, con la mente sgombrada particolari ansie e, proprio in virtù diquesto, è in grado di creare pericoli achiunque. Il nostro compito sarà quellodi affrontarla con la stessa concentrazionemessa in campo a Trieste”.

La squadra giallorossa ha ritrovato l’ottimismo edalimenta le speranze di risalita in classifica, dopoi sette punti conquistati nelle ultime tre gare. Oraè a “-3” dalla capolista Frosinone di Moriero

Il Gallipoli sfida l’Empoli per rendereancor più soddisfacente il bilancio delleprime sette partite (5 pareggi, una vit-toria ed una sconfitta). Giannini si dicedi non fare il ragioniere ed allo stessotempo si gode gli elogi del presidenteDaniele D’Odorico. “Cinque punti insette giorni mi sembra un buon ruolinodi marcia -afferma l’imprenditore friu-lano-. La squadra non perde, è tosta,non prende goal, sa farsi rispettare intutti i reparti e, soprattutto, ci fa intra-vedere ampi margini di miglioramento”.E per la sfida interna con l’Empoli di sa-bato al Via del Mare, ecco un nuovo in-vito del presidente del Gallipoli:“Chiedo scusa se batto sempre sullostesso tasto, ma non poso farne ameno: di Padova mi ha impressionatoil pubblico e quando uno stadio diventaun catino infernale di cori e incitamenti,per la squadra ospite è molto più diffi-cile giocare. Mi chiedo: riuscirò mai avedere al Via del Mare un numero su-periore a quelle mille presenze chehanno contraddistinto le ultime nostreapparizioni? O bisogna rassegnarci aquesta esiguità di pubblico malgradol’impegno e i risultati della squadra?Sono certo che sabato prossimo i nostrigrandissimi tifosi daranno una rispostastrabiliante a questo quesito mio e dellasocietà, fermo restando che vogliamoconquistarli partita dopo partita”.

Gallipoli-Empoli:D’Odorico chiama i

tifosi al Via del Mare

Belleri e Mesbah spingono ilLecce all’assalto del Cittadella

a cura di Pasquale Marzotta

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In un Lido San Giovanni “Francesco Ra-venna” gremito di gente, a Gallipoli si èsvolta la pubblicazione del libro “La favoladel Gallipoli” con oltre 300 pagine a colori.Sono riprodotte centinaia di foto, con nume-rose cronache e commenti pubblicati sul-l’opera di ogni epoca. Un vero collage di dati, statistiche, risultati,

tabellini, classifiche, di ogni annata curatonei minimi particolari da Gianluca Catucci,Biagio Palumbo e Roberto Cataldi. Tra i pro-tagonisti sul campo della storia gallipolinaerano presenti il tecnico Beppe Giannini el’attaccante Ciro Ginestra. Il volume si puòtrovare in tutte le edicole di Gallipoli al prezzodi 25 euro.

Dalla Prima alla B: ecco il libro “La favola del Gallipoli”

Il rugby di Puglia scrive la storia conla Svicat Salento 12 Trepuzzi, chedomenica esordirà in serie B in casa

contro il Colleferro (alle 15.30 al co-munale di Trepuzzi, l’ingresso gratuito).“La società ha pensato di dare fiducia algruppo che è stato capace dell’impresadi portare per la prima volta una squadrapugliese in B, rispetto allo scorso annoè andato via l’allenatore giocatore su-dafricano De Meyer, e tre giovani permotivi di studio (Bonaparte, D’Oria eTafuro)”, commenta Fabio Scippa, sod-disfatto di quanto i ragazzi hanno fattonel precampionato. Tra gli arrivi vi èl’italoinglese Raymond Luggeri, 27anni, 178 cm per 84 kg, che sarà giocatoree preparatore fisico.Ecco la rosa: Andre De Blasi (30 anniestremo), Nicola Cosimo Ursino (18anni ala), Antonio Nestola (25 anni cen-tro), Vincenzo Francioso (25 anni centro),Raymond Luggeri (26 anni mediano diapertura), Fabio Morciano (19 anni me-diano di mischia), Carlo Perrone (23anni terza linea), Carmine Tardio (32anni terza linea), Michele Nestola (22anni pilone), Stefano Nestola (30 anniala), Luciano Strafella (27 anni pilone),

Damiano Gravina (33 anni tallonatore),Vincenzo Giovane (32 anni pilone),Sandro Scarciglia (35 anni tallonatore),Agostino Foti (25 anni terza linea), Vin-cenzo De Matteis (24 anni pilone), Ga-briele Perrone (18 anni tallonatore), Gia-como Perrone (19 anni terza linea),Mario Manno (23 anni seconda linea),Riccardo Capoccia (22 anni pilone),Emanuele De Nigris (18 anni centro),Stefano Frontini (25 anni terza linea),Luigi Mangione (18 anni seconda linea),Alessandro Occhineri (24 anni secondalinea), Alessandro Ragione (19 anniala), Raffaele Savoia (24 anni pilone),Gabriele Signore Gabriele (22 anni se-conda linea), Eugenio Turrisi (22 anniseconda linea), Michael Van Vuren (19anni centro), Donato Vergallo (18 anniterza linea).

L’Italgest Casarano debutta sabato in campio-nato a Lecce contro il Bologna Utd. I campionid’Italia proveranno a ripartire dopo la sconfittain Supercoppa e il quarto posto nell’HandballTrophy. I rossoazzurri di Trapani corrono per ilpoker tricolore: riconfermarsi non è mai facile,a maggior modo se la concorrenza è così ag-guerrita come dimostrato nella tre giorni di Li-gnano Sabbiadoro. Ma questa annata agonistica, per il Casarano,

non sarà solo Elite: ad attendere Fovio e com-pagni, infatti, sarà il secondo round di Ehf Cup(equivalente all’Europa League del calcio, o me-glio l’ex coppa Uefa).Avversario di turno sarà la compagine austriacadel Bregenz, vecchia conoscenza dei rossoaz-zurri, eliminati dai gialloneri dal preliminare diChampions League nella stagione 2007-08. IlCasarano, allora neo-campione d’Italia, pagòuna tardiva preparazione e la sconfitta tra le

mura amiche. Di quella spedizione rossoazzurra a Bregenzfanno ancora parte Fovio, Torbica, Scarpa, Lo-vecchio e Buffa. Sarà una doppia trasferta austriaca: l’8 ottobrealle 19.30, il ritorno due giorni più tardi semprealle ore 19.30. La Pallamano Italgest Casarano sarà accompa-gnata dalla Provincia di Lecce e da "Made in Ca-sarano".

La Salento Atleticadi Matino si lanciaalla conquista dei

campionati italiani gio-vanili. Questo fine setti-mana sono in programmai tricolori Allievi (under18) di Grosseto, per ar-rivare poi ai campionatiCadetti (under 16) di De-senzano sul Garda (dal9 all’11 ottobre). “Abbiamo avuto una sta-gione esaltante, conside-rando tra i ‘nostri’ anche Daniele Greco,che fa parte del nostro gruppo e si allenastabilmente con noi (pur essendo tesseratocon le Fiamme Oro di Padova), conottime affermazioni in campo regionalee nazionale -afferma il tecnico RaimondoOrsini, responsabile unico del club ma-tinese-. Leonardo Bruno (nella foto) hapreso parte ai mondiali Under 18 di Bres-sanone, confermandosi a livello nazionalecome un astro nascente sulla scia di Da-niele. Oltre a lui, da segnalare gli ottimimiglioramenti di Francesca Lanciano,che nel corso della stagione ha uguagliatoben due primati regionali, nel salto triplo

e negli 80 metri ostacoli.Buona anche la progres-sione in termini di pre-stazione da parte di Fran-cesca Reho, arrivata nelsalto triplo alla misuradi 11,39. Bene anche So-fia Romano, sempre neltriplo, stabilmente su mi-sure vicine ai 12 metri”.Poi Orsini sottolinea ledifficoltà legate alle ri-sorse economiche e aglisponsor. “Per questi due

ultimi appuntamenti ho potuto contaresu un contributo ottenuto dall’Ammini-strazione comunale di Matino, che mi haassicurato il rimborso spese di entrambele manifestazioni -aggiunge Orsini-. Pur-troppo, non riusciamo ad andare avanti esto maturando l’idea di chiudere questaesperienza per molti versi esaltante. Vedointorno a me, salvo rari casi, grande in-differenza, nonostante l’attività notevoleche riusciamo a svolgere, e nonostante ilfatto che di noi si occupino in manieramassiccia testate giornalistiche nazionali.L’accordo raggiunto con un principalesponsor è stato disatteso”.

Il triplista di Racale si presenta come la punta di diamantedella Salento Atletica di Matino. Il tecnico Raimondo Orsinipresenta i suoi talenti, nonostante la solitudine sul territorio

Lo Svicat Salento 12 debutta in B domenica in casa controil Colleferro. Soddisfatto il tecnico salentino Fabio Scippa,

che abbraccia il neoarrivato Raymond Luggeri

Leonardo Bruno guida l’assaltoal titolo italiano

A Trepuzzi si scrive la storia delrugby di Puglia

Ehf Cup, la Italgest in Austria insieme alla Provincia di Lecce

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Il tratto principale del tuo carat-tere.Irremovibile su determinate ques-tioni.Il tuo principale difetto.Irremovibile su determinate ques-tioni.La qualità che preferisci in unadonna?Dev’essere radiosa.E in un uomo?Se non fuma è meglio.Cosa ci vuole per esserti ami-co?Su Facebook o Myspace bastachiedermelo.Cos’è la felicità?Saper scegliere la musica adattasenza che te la propinino gli altri,e soprattutto poterlo fare.L’ultima volta che hai pianto?Pochi minuti fa quando ho vistoil numero di queste domande!Di cosa hai paura?Che mi si spezzino due corde diviolino durante un concerto, unala saprei gestire, due sarebberotroppe.Canzone che canti sotto la doc-cia?Non canto, ma fischietto, 24h su24, di tutto.Musicisti o cantanti preferiti?Da Beethoven agli Skunk Anansie,passando da Pat Metheny e LucioDalla.

Poeti preferiti?Miles Davis, Thelonious Monk,Dave Holland, Vittorio Bodini, ilprimo Fossati, un bel pezzo di DeAndrè, tutto Vinicio Capossela.Autori preferiti in prosa?Maurizio Maggiani (La reginadisadorna), Peter Hoeg (Il sensodi Smilla per la neve), Arthur Co-nan Doyle (Sherlock Holmes),George Orwell (1984, La fattoriadegli animali), James Ellroy (L.A.Confidential).Libri preferiti.Già risposto.Attori e attrici preferiti.Alberto Sordi, Margherita Buy,Elio Germano, Edward Norton,Charlize Theron.Chi potrebbe interpretarti sulgrande schermo?Per la somiglianza sicuramenteChristopher Lambert, o almenocosì dicono.Film preferiti.C’era una volta in America, Ma-trix, Le iene, La meglio gioventù,Totò, Peppino e la malafemme-na.I tuoi pittori preferiti.Buona parte degli impressionistifrancesi.Il colore che preferisci.Rosso di tango e BLUESable.Se fossi un animale, saresti?Ovviamente Scrat de L’Era gla-

ciale. Cosa sognavi di fare da gran-de?Che domande… l’astronauta!L’incontro che ti ha cambiatola vita?Il jazz, o meglio, la musica im-provvisata.La persona a cui chiederesticonsiglio in un momento diffi-cile?Sì, vabbè… ma poi lo seguirei???Quel che detesti più di tutto.La mancanza di libertà, qualunqueessa sia.Quanto tempo dedichi alla curadel tuo corpo?Secondo me troppo, secondo ilmio corpo troppo poco.Piatto preferito.La parmigiana.Il profumo preferito.Basilico.Il fiore che ami.Rosa fresca, soprattutto aulentis-sima.La tua stagione preferita?L’estate… di Vivaldi, ovviamen-te.Il paese dove vorresti vivere?L’Irlanda e la Scozia son due belletentazioni, ma so che non re-sisterei… troppa nostalgia di casamia.In quale epoca ti sarebbe pia-ciuto vivere?

Anni ‘60, in pieno free jazz.Personaggi storici che ammiridi più.I vichinghi, grandi esploratori.Personaggi storici detestati.I dittatori, che purtroppo non sisono ancora estinti.Cosa faresti per sostenere ciòin cui credi?Molto più di quel che io stessoimmagino.Chi è il tuo eroe vivente? Chi non si prende troppo sul serio,ma fa le cose seriamente.Il tuo sogno ad occhi aperti?Riuscire a campar di musica,quella sincera.Il tuo rimpianto più grande?Troppi per elencarli tutti. Menomale che i rimorsi invece sonopochi.Cos’è l’amore?Credo che l’amore sia quella “stra-na cosa” che ti mette di buonu-more.Stato attuale del tuo animo.Ispirato.Il tuo motto.“Chi è senza peccato scagli laprima pietra”, ma anche “Perchédiamine guardi la pagliuzza nel-l’occhio del tuo compagno di leg-gio invece di ascoltare le steccheche stai disseminando?”.Come vorresti morire?Di risate…

Musicista dotato di particolare talento e di grande creatività, nasce aLecce il 30 maggio 1974. Si diploma nel 1996, si laurea nel 2008 in vio-lino sotto la guida del maestro Ennio Catanese presso il Conservatorio“T. Schipa” e affina la sua preparazione tecnico-artistica grazie a pres-tigiosi corsi di perfezionamento, il più importante dei quali nell’Accademiadi Salerno col maestro Ilya Grubert. Inizia al contempo un approfonditopercorso di studi sulla musica jazz, che lo vede a fianco del pianista PaoloDi Sabatino, del sassofonista Roberto Ottaviano e del violinista DidierLockwood nel suo celebre CMDL (Centre de Musique de Didier Lockwood)a Parigi, fino a diplomarsi nel 2004 col maestro Luigi Bubbico nel Con-servatorio di Lecce. Violinista dal 2003 del Festival “La Notte dellaTaranta”, avvia collaborazioni con svariate formazioni salentine e non(Manigold, Nidi D’Arac, Arakne Mediterranea, Tarantula Rubra, De-motika Orkestar), che lo portano in giro per l’Italia e all’estero tra Giap-pone, Francia, Grecia, Germania e Slovenia. Nel dicembre 2008 esordiscecome solista con l’album Corpi d’arco, progetto innovativo che nasce dalsuo desiderio di superare lo stereotipo che identifica il violino come unostrumento ad utilizzo prettamente melodico.

io PROPRIO ioFrancescoDel Prete

di Claudia Mangione - intervista liberamente ispirata al famoso gioco di società di Marcel Proust Anno VIII - n. 326Reg. Trib. Lecce 778 del 18.01.2002

Direttore Responsabile Giovanni Nuzzo

Collaboratori: Cristina Alemanno, Giuseppe Bel-limbeni, Fabio Bolognino, FabianaCasto, Alessandro Chizzini, TizianaColluto, Elisabetta De Giovanni,Giorgio De Matteis, Emiliano DePascalis, Carla Falcone, Paolo An-tonio Franza, Giorgio Gerardi, Mo-nia Grassi, Daniele Greco, Ales-sandra Lupo, Claudia Mangione,Pasquale Marzotta, Cristina Mello,Serena Orlando, Alessio Palumbo,Cinzia Rubano, Vincenzo Scarpello,Giusy Stefanelli, Laura Stefanelli,Alessandro Tomaselli, Anna Ma-nuela VincentiGli articoli non firmati si inten-dono a cura della redazione

Editore: Belpaese srlVia Gallipoli, 98 - Maglie.Le -Tel./Fax 0836.426350e-mail: [email protected]: Master Printing Srl, Modugno (Bari)

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Periodico associato all’UnioneStampa Periodica Italiana

Tessera n. 14594

Foto di Antonio Manzone

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a cura di Elisabetta De Giovanni

Birrofili salentiniè il vostro mo-mento! Dal 20settembre al 5 ot-tobre è in corsola 176esima edi-zione della festaplanetaria dellabirra: lʼOktober-fest a Monaco diBaviera. Le tipo-logie di birra sonomolteplici e sebbene i birrofilisappiano distinguerle, è im-portante per tutti conoscernealmeno le più comuni. La “Pils”(da Pilsner, città della Repub-blica Ceca in cui è nata) è dicolor oro pallido, in genere mol-to luppolata, ha un sapore leg-germente amarognolo; la “La-ger” (dal tedesco lagern cioè“conservare”) si riferisce proprioal metodo di conservazionedella birra ad una bassa tem-peratura e ha un eccellentesapore di luppolo. La birra “Ale”

(molto diffusa inGran Bretagna eIrlanda) si carat-terizza per il gustofruttato, il coloreambrato e lascarsa schiuma.La “Strong Ale” èla varietà di birracon una grada-zione più elevata,ad esempio la

Ceres con il 7% di alcol. Infinela “Weizen” (“birra di frumento”)e la “Weissbier” (“birra bianca”)sono le birre tedesche per ec-cellenza. Apprezzare e distin-guere le differenze è un fattoche non conosce epoche per-ché tutti ne siamo fautori. Senel ʻ600 William Shakespearescrisse: “Un boccale di birra èun pasto da re”, oggi il notopersonaggio dei cartoni animatiHomer Simpson sancisce: “Twobeer or not two beer: that isthe passion”!

Venerdì 2 ottobre Pepenero Lounge ClubProseguono i “Venerdì Deluxe”del Pepenero Lounge Club.Un’elegante location dove acco-modarsi e degustare champagneè un piacere che potrete conce-dervi. Info e prenotazione tavoli:329.9309037.

Venerdì 2 ottobre Concerto a LecceAtteso concerto presso la chiesadi Santa Maria delle Grazie aLecce di Svetla Tsvetkova (Bul-garia), 1° Premio Concorso Na-zionale d’organo “Città di Viterbo2008”. Il concerto si ripeterà il 3ottobre a Matino presso la Chiesadi San Giorgio alle ore 20.30.Tel./fax 0832.326120, cell.340.5051802.

Sabato 3 ottobre - Bloom CafèInaugurazione del Bloom Cafèa Soleto. Il disco pub è pizzeriae american bar e propone unaserata da gustare dall’inizio allafine. Chi cena balla gratis. In-gresso libero fino alle 24; dopole 24 consumazione obbligatoria.Prenotazione tavoli: 348.0175886.

Sabato 3 ottobre - BoogalooInaugura la discoteca Boogaloodi Surbo. Con una serata intitolata“Fiebre Latina”, Flaco Giaba Ricofarà scatenare tutti gli appassio-nati. Sulla pista 2 il dj EmilioPersonè metterà musica ‘70/’80,house e commerciale. Start alle23.30. Informazioni: 393.84688848.

A proposito di “bionde”Appuntamenti

La “Mother Road”, mitica strada che ha accompagnato i sognidi tanti americani, rivive al Road66 a Lecce. Ogni particolareevoca, in puro stile Old America, quella stessa voglia di eva-sione. Ottime birre, “tortillas enchiladas”, zuppe texane, buonamusica live e tanta allegria. Il Road66 è il riferimento indiscuti-bile della movida notturna leccese.

Il Segnalocale: una sera nella leggenda al Road66

La foto della settimana

Oltrecaffe Lounge, 25.09.2009

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