Anno XVII n. 639 10.03 - belpaeseweb.it · Le McLaren sfilano a Porto Cesareo RICEVIAMO E...

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Primo piano LE IENE IN SOCCORSO DELLA FAMIGLIA QUARTA DI MERINE Clara Scarciglia pag. 10 Anno XVII n. 639 Periodico d’informazione del Salento Primo piano IL DANNO E LA BEFFA DELLE LISTE DI ATTESA INFINITE PER ESAMI MEDICI Alessio Quarta pag. 11 10.03.2018 Quasi la metà della popolazione maschile del Salento soffrirebbe a vario livello di criticità legate agli spermatozoi (per numero, motilità e morfologia): è quanto emerso da un convegno che si è tenuto il 3 marzo scorso a Lecce. Le cause? In primis l’inquinamento atmosferico e il contatto con sostanze tossiche, a seguire i farmaci e lo stile di vita a cura della redazione pag. 19 FESTE&SAGRE Claudia Mangione pag. 20 SPETTACOLO Dal 17 marzo al 27 maggio in scena a Maglie le belle Storie di donne In Salento appuntamento con le “Tavole di San Giuseppe” Una terra poco fertile

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Primo piano LE IENE IN SOCCORSO DELLA FAMIGLIA QUARTA DI MERINE Clara Scarciglia pag. 10

Anno XVII n. 639

Periodico d’informazione del Salento

Primo piano IL DANNO E LA BEFFA DELLE LISTE DI ATTESA INFINITEPER ESAMI MEDICI Alessio Quarta pag. 11

10.03.2018

Quasi la metà della popolazione maschile del Salento soffrirebbe a vario livello di criticità legate agli spermatozoi (pernumero, motilità e morfologia): è quanto emerso da un convegno che si è tenuto il 3 marzo scorso a Lecce. Le cause?In primis l’inquinamento atmosferico e il contatto con sostanze tossiche, a seguire i farmaci e lo stile di vita

a cura della redazione pag. 19

FESTE&SAGRE

Claudia Mangione pag. 20

SPETTACOLO

Dal 17 marzoal 27 maggio in scena aMaglie le belle Storie di donne

In Salentoappuntamentocon le “Tavoledi SanGiuseppe”

Unaterrapocofertile

2 10 marzo 2018

3 10 marzo 2018

I risultati delle elezioni politiche del 4 marzoscorso, con tutte le sorprese (tante) e conferme(poche), hanno ridisegnato radicalmente gli equilibridi potere all’interno del Parlamento. Se la vogliadi cambiamento è stata ben espressa con i milionidi preferenze date ai candidati del Movimento 5Stelle e della Lega, adesso gli eletti devono con-frontarsi con le aspettative degli italiani, che chie-dono soluzioni rapide ai loro problemi. Noi salentini non facciamo eccezione e attendiamocon ansia il nuovo esecutivo affinché si occupidelle priorità del nostro territorio, come il lavoroche non c’è, i trasporti insufficienti, la Tap, l’in-quinamento e la sanità. Queste due ultime cosevanno sempre più a braccetto, come dimostrabene la copertina di questo numero, ricordandoanche che se una coppia intende ricorrere allaprocreazione assistita, oggi deve farlo di tascapropria: la Regione Puglia fino a qualche anno farisarciva le spese mediche ai nuclei familiari conun Isee inferiore a 15mila euro, mentre adessonon è possibile accedere ai rimborsi in quantotale budget risulta congelato. È vero che la sanità è organizzata su baseregionale, ma il nuovo Governo potrebbe agevolarein questo senso con lo stanziamento di più fondie istituendo un Fertility Day degno di questonome. Se i proclami e le promesse andavanobene in campagna elettorale, adesso è il momentodi passare ai fatti.

EditorialeIl fumo

e l’arrosto di Andrea Colella

OPINIONI

Gesù fece una frusta dicordicelle e scacciò tuttifuori dal Tempio e disse:“Non fate della casa delPadre mio un mercato!”. Amici di Belpaese, sempre in Quaresima incon-triamo un Gesù inedito perché non raccontaparabole né compie prodigi ma fa un gesto cla-moroso, cacciando tutti fuori dal Tempio di Ge-rusalemme, avendolo trasformato, da luogo dipreghiera che era, in un mercato. Evidentementeè un gesto dal profondo significato, infatti ilVangelo di Giovanni precisa: “Egli parlava cosìriferendosi al suo corpo”. Oggi purtroppo non solo i luoghi ma anche lepersone e persino i sentimenti sono oggetto dimercato, perché si vende e si compra di tutto,anche ai saldi di stagione! Pensavamo che laschiavitù fosse una triste eredità del passatoall’epoca delle colonie. Cinquant’anni fa MartinLuther King gridava nelle piazze d’America “Ihave a dream!”, la sconfitta dell’apartheid, edinvece dobbiamo ancora sognare con don ToninoBello per la “convivialità delle differenze”. Sino a non molto tempo fa, si nascondeva in unsilenzio imbarazzante ogni forma di sopruso eoffesa alla dignità della persona, non solo nellasocietà ma anche nella Chiesa! Ma Papa Bene-detto XVI e Francesco hanno iniziato la “tolleranzazero” di fronte a fatti e misfatti che giornali e te-legiornali non ci risparmiano con notizie vere opresunte. Il Vangelo sottolinea: “Gesù conoscevatutti e non aveva bisogno che alcuno desse te-stimonianza di un altro. Egli infatti conoscevaquello che c’è nel cuore dell’uomo, perché Dionon guarda la faccia, ma legge il cuore”. All’iniziodella Quaresima, il profeta Gioele ci ha ammonito:“Stracciatevi il cuore e non le vesti!”.

a cura di fra Roberto Francavilla

La lucerna

Belpaesetornerà in distribuzione

il 24 marzo 2018

Entro i primi di maggio diquest’anno dovrebbero diven-tare operative alcune novitàinerenti il registro delle oppo-sizioni, l’archivio che già daqualche anno raccoglie i datidi coloro che non vogliono ri-cevere chiamate telefoniche ascopo commerciale, pubblici-tario, di vendita diretta o di ri-cerca di mercato. Una leggepubblicata in Gazzetta ufficialelo scorso 3 febbraio ha estesola possibilità di iscrizione al re-gistro ai cellulari e ai numerifissi non inseriti nell’elenco te-

lefonico, specificando che conun’unica iscrizione l’utente potràchiedere l’inserimento di tutti ipropri recapiti telefonici, fissi emobili. Ulteriormente, attraversol’iscrizione scatterà la cancella-zione automatica dei consensiprecedentemente espressi indi-vidualmente a ditte, società,etc., compresi quelli per la ces-sione dei propri dati a terzi.Tutti coloro che hanno ricevutoil numero ed il consenso inquesto modo, anche indiretta-mente, non potranno quindipiù effettuare chiamate.

L’iscrizione potrà inoltre essererevocata dall’utente in qualsiasimomento, per periodi definitie nei confronti di uno o piùsoggetti specifici, telematica-mente o telefonicamente. Il sog-getto pubblico di riferimentoper segnalazioni di violazioniè, lo ricordiamo, il Garantedella Privacy che ha facoltà diattivarsi anche per provvedi-menti sanzionatori o inibitoridelle attività dei venditori.

Rita Sabelli Associazione per i Diritti degli

Utenti e Consumatori

Sulla pagina Facebook “Salento V12” sono comparse le foto della nuova McLarenSenna, una supercar da 800 cv e 340 km/h di velocità massima, che la casa inglese statestando presso la pista di Nardò e tra le protagoniste del Salone dell’auto di Ginevra.

Le McLaren sfilano a Porto Cesareo

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO Telemarketing e registro delle opposizioni, le novità in arrivo

4 10 marzo 2018

5 10 marzo 2018 A cura di Diletta Pascali

SUCCEDEVA IL 10 MARZONel 1973 viene pubblicatol'album The Dark Side of theMoon dei Pink Floyd.Nel 1987 la Santa Sede con-danna la pratica della sur-rogazione di maternità el'inseminazione artificiale.Nel 2006 si aprono a Torinoi IX Giochi Paralimpici in-vernali.

L’erede delle berlinette V8 più estreme di casaFerrari ha un nome: è la 488 Pista, che debutteràal Salone di Ginevra. A tre anni dalla presenta-zione della 488 GTB la Ferrari ha realizzato laV8 più potente della storia, evolvendo ulterior-mente il progetto di base e sfruttando tuttal’esperienza maturata con le auto da competizioneimpegnate nel Ferrari Challenge e nel WEC.720 CV su 1.280 kg.

Svelata l’erede della 458 Speciale

Idea greenI designer Dustin Betz e Mike Zeangle hanno creato BEEcosystem,un alveare di osservazione modulare per “aiutare le persone a ri-connettersi con la natura” e sensibilizzarle sull’importanza del-l’impollinazione. La sua struttura esagonale a nido d’ape puòessere montata su pareti esterne ed interne. Ideale per agriturismi,strutture turistiche e centri di educazione ambientale ma anchein un’abitazione privata. La struttura dispone di un tubo di trasfe-rimento che consente alle api di entrare ed uscire a piacimento.

Google Arts & Culturedisponibile dal 2016,l'app, che permettedi esplorare opere

d’arte e collezionimuseali, è statarecentemente ar-ricchita di una"funzione selfie" (almomento non ancoradisponibile in Italia)che l'ha spinta nellatop ten dei social:l'utente carica i propriselfie e l'app, utiliz-zando una tecnologiadi riconoscimento facciale, cerca di abbinarli a un'opera d'arte.L’algoritmo cerca la corrispondenza più vicina utilizzando variparametri e, alla fine, mostra anche la percentuale di somiglianzatra il selfie e l’opera d’arte.

Sosia e selfie

Appassionata di arte e pittura,la ventitreenne Mari Roldandona colore e un tocco di poesiaalle banconote europee che uti-lizza come tele. La giovane artistaspagnola celebra le opere iconichedei maestri dell’arte reinterpretandoLe tre età della donna di Klimt, Ilfiglio dell’uomo e Gli amanti diMagritte, Il bacio di Hayez, La na-scita di Venere di Botticelli, L’urlodi Munch e tanti altri.

Davanti al presi-dente dellaRepubblicaSergio Mat-tarella, il co-mitato che rag-gruppa le eccel-lenze del Madein Italy, ha pre-miato le miglioriaziende del nostro paese:riconoscimenti alla qualità eal valore dell’impresa. Il premioLeonardo è stato assegnato ad AdolfoGuzzini, presidente di iGuzzini Illuminazione,il premio qualità ad Astaldi, Herno, Kiton, Santa MargheritaGruppo Vinicolo, quello Start up a Panoxyvir e quello in-ternational al presidente di Hitachi. L’iniziativa è promossadal Comitato Leonardo, nato dall’idea di Sergio Pininfarinae di Giani Agnelli, con l’Ice, Confindustria e un gruppo diimprenditori, con l’obiettivo di diffondere e rafforzare l’im-magine di eccellenza dell’Italia.

Il “valore” dell’arte Post-itcuriosità dal mondo

Eccellenze Made in Italy

Una torta nuziale a formadi sposa, interamente fattaa mano impreziosita dauna miriade di perle e 5diamanti, è l’ultima crea-zione della designer Deb-bie Wingham. Alta 1.82cm, dal peso di 120 kg, lasposa araba commestibileè stata creata e presentataall’Hotel Raffles di Dubai.I diamanti da 3 carati edal valore di 200 milionidi dollari ciascuno, sonostati rimossi pria del tagliodella torta.

Torta da 1 milione di dollari

6 10 marzo 2018

in copertinain copertina

Da anni offre sostegno alle coppieche non riescono a realizzare illoro sogno di diventare genitori einsieme a loro, cercando di indivi-duarne le cause per poi stabilire leadeguate terapie. Il dottor GiancarloLocorotondo (a sinistra nella foto)è il responsabile clinico dell’UnitàOperativa di Ginecologia e del Cen-tro di Procreazione MedicalmenteAssistita presso la Casa di Cura“Prof. Petrucciani” di Lecce. Un’at-tività che svolge di concerto e inmaniera coordinata con il dottoreGiovanni Presicce (a destra nellafoto), responsabile del laboratoriodel Centro PMA. Con lui proviamoad illustrare il crescente fenomeno

dell’infertilità che caratterizza il no-stro territorio.Dottor Locorotondo, sono davverocosì allarmanti i dati sull’infertilitàpresentati nel congresso del 3 marzoscorso a Lecce? Purtroppo sì, unitamente a quelliemersi dalla ricerca dell’Universitàdi Bari relativi ai territori di Brindisi,Taranto e Lecce. Sottoponendo inostri pazienti allo spermiogrammaabbiamo notato l’aumento di pro-blematiche relative al numero, allamotilità e alla morfologia deglispermatozoi.L’infertilità è un fenomeno reversibileo comunque contrastabile?Se si seguono degli opportuni ac-corgimenti, lo è. Consigliando ainostri pazienti di cambiare il lorostile di vita, soprattutto in meritoall’alimentazione e facendo a menodi fumo e alcol, e comunque evi-tando tutto ciò che può alterare laqualità e il numero degli sperma-tozoi, abbiamo notato che, ripetendogli esami a distanza di poco tempo,lo spermiogramma presentava deimiglioramenti. Se poi potesse essere

possibile rimuovere o ridurre gliagenti inquinanti presenti nell’am-biente, il problema potrebbe ancherivelarsi reversibile. In che misura l’inquinamento con-tribuisce all’alto tasso di infertilitànel Salento?Per inquinamento intendiamo quelloambientale e quello atmosferico,di cui questo territorio soffre piùrispetto ad altre aree del Paese. Daquesto congresso, quindi, abbiamovoluto far emergere come i salentinisoffrano l’inquinamento non soloper quel che riguarda l’aspetto on-cologico, ma anche per quel checoncerne l’infertilità. Lei ha parlato di problematiche le-gate agli spermatozoi. Come si pre-senta invece l’infertilità nella don-na?Oltre agli agenti inquinanti, è im-portante il fattore tempo. Unadonna è maggiormente fertile quan-do si trova in una età compresa trai 20 e i 30 anni, mentre dopo i 45quasi si annulla. Alla sua nascita,infatti, la donna ha una riservaovarica che non è uguale per tutte

Un tasso di crescita della popola-zione che nel 2016 si è attestato al-0,2% e un tasso di natalità chesupera di poco la media di unfiglio per ogni donna. L’indice de-mografico italiano continua a re-gistrare variazioni in negativo edoggi, oltre che sotto l’aspetto poli-tico-sociale, può considerarsi ancheun fenomeno sanitario. Preoccu-pano infatti i dati sulla fertilità dif-fusi gli scorsi 23 e 24 febbraiopresso la Leopolda di Firenze, inoccasione del 1° Congresso Na-zionale sulla Procreazione Medi-calmente Assistita: secondo alcunistudi, negli ultimi 30 anni il numerodi spermatozoi presenti nel liquidoseminale maschile si è dimezzato.Un quadro piuttosto allarmante, enon solo a livello nazionale: secondoun’indagine partita lo scorso luglio,e ancora in corso, circa il 50%degli uomini salentini avrebbe pro-blemi legati all’infertilità. Questo è il dato principale che loscorso 3 marzo è stato presentato

durante il convegno “Inquinamentoambientale e infertilità” e svoltosipresso il Centro di ProcreazioneMedicalmente Assistita (PMA) dellaCasa di Cura “Professor Petruc-ciani” di Lecce, ente organizzatoredell’evento e promotore della ricercasecondo la quale ben 46 soggettisui 100 esaminati soffrono di cri-ticità legate agli spermatozoi (pernumero, motilità e morfologia).Lo studio ha inoltre confermatoquanto emerso nel 2012 dall’Uni-versità di Bari, secondo la qualenel brindisino e nel tarantino lapercentuale di infertilità di coppiaè pari al 20-25%, circa 10 puntisuperiore alla media nazionale. E come a Firenze, anche per ilcentro gestito dal dottor GiancarloLocorotondo (responsabile U.O.Ginecologia e del Centro PMA) edal dottor Giovanni Presicce (re-sponsabile del laboratorio PMA),l’alto tasso di infertilità tra la po-polazione salentina è legata allapresenza di agenti inquinanti, e il

riferimento non è solo verso le at-tività delle industrie presenti sulterritorio (polveri sottili e materialidi scarto): a contribuire all’emer-genza sarebbero anche sostanzechimiche come ftalati, iperfluorati,parabeni o il bisfenolo A, presentiin prodotti di uso quotidiano. Oancora gli estrogeni sintetici rilasciatidalle bottiglie di plastica lasciateal sole. Inquinamento, però, è anche quelloprodotto dal traffico stradale, tantoè vero che per i ricercatori del-l’Università “Federico II” di Napoliil numero di spermatozoi risultainferiore negli uomini che lavoranoai caselli autostradali, quindi mag-giormente esposti ai gas di scaricodelle automobili. Contrastare questotrend non è impossibile, ma occorreagire in due direzioni parallele:cambiare il regime alimentare, fa-cendo affidamento soprattutto alladieta mediterranea, e risanare unambiente ormai da anni ampia-mente compromesso.

Ne è convinto Giancarlo Locorotondo, a capo dello staff del Centro PMA della Casa di Cura “Petrucciani”, il quale evidenzia come lo stile di vita (e il fattore età per le donne) possa fare la differenza contro l’infertilità

Quasi la metà della popolazione maschile del Salento soffrirebbe a vario livello di criticitàlegate agli spermatozoi (per numero, motilità e morfologia): è quanto emerso da unconvegno tenuto sabato 3 marzo presso la Casa di Cura “Prof. Petrucciani” di Lecce. Lecause? In primis l’inquinamento atmosferico e il contatto con sostanze tossiche (comeftalati, iperfluorati, parabeni o il bisfenolo A), a seguire i farmaci e lo stile di vita

Una terra poco fertile

“Il fenomeno nell’uomo è reversibile, a patto di eliminare le cause”

7 10 marzo 2018

in copertinain copertina

Inquinamento atmosferico e sostanze dan-nose presenti negli alimenti sono stati in-dividuati come le principali cause dellapreoccupante crescita dell’infertilità nellapopolazione italiana e salentina. Esistono,però, altri fattori che in diversa misurapossono contribuire alla diffusione di que-sto fenomeno, alcuni dei quali possono in-teressare esclusivamente uno dei due sessi.È il caso, ad esempio, dell’ibuprofene, unantinfiammatorio il cui abuso può rive-larsi dannoso per le donne, o dell’abitu-dine maschile di tenere il proprio telefonocellulare nelle tasche dei pantaloni. In que-st’ultimo caso, come ha raccontato recen-temente anche Milena Gabanelli inDataroom, la ricerca “The influence of di-rect mobile phone radiation on spermquality” ha dimostrato come l’esposizioneravvicinata alle radiazioni di smartphonepuò diminuire la capacità di movimentodegli spermatozoi. Oltre ad altri fattori già ampiamente co-nosciuti come fumo e alcol, a favorire l’in-fertilità intervengono altri particolariaspetti finora forse poco considerati, comead esempio le temperature climatiche:anche se in Italia non sono state indivi-duate aree geografiche a rischio, è statoperò evidenziato come nei paesi arabi l’ele-vata temperatura contribuisce all’aumentodell’infertilità. È però il caldo in sé a rappresentare un pe-ricolo, non solo dal punto di vista clima-

tico: a rischio sarebbero, quindi, anche co-loro che svolgono professioni in cui è ine-vitabile il contatto a fonti di calore, comecuochi o operai di fonderie.Qualunque sia la dimensione del feno-meno e qualsiasi siano le cause, i preoccu-panti dati sull’infertilità possono spiegare,almeno in parte, il tasso di natalità ita-liano sempre più basso (1,34 figli perdonna). E proprio nel 2016 l’allora mini-stro della Salute Beatrice Lorenzin istituì

la campagna del “Fertility Day” che, purtra imbarazzanti gaffe, aveva l’obiettivo disensibilizzare le donne sull’importanza diprocreare prima che la natura possa ren-derlo sempre più difficile, annunciandoanche il coinvolgimento di università, isti-tuzioni e la nascita di un master di alta for-mazione di Medicina della fertilità. Del“Fertility Day”, però, non si hanno piùnotizie e la natura continua a fare il suocorso.

Negli ultimi anni abbiamo avutomodo di evidenziare come, purtrop-po, la contaminazione dell’ambientesia all’origine dell’allarmante inci-denza tumorale che caratterizza ilnostro territorio e che riguarda inparticolare alcune patologie parti-colari; tra queste, spicca il tumoreal polmone, la cui crescita superala media nazionale. Questa malattiarappresenta sicuramente la più gravedelle numerose patologie dell’ap-parato respiratorio, che registranoin provincia di Lecce il più alto tassodi mortalità, superiore a quello ita-liano e regionale. Di questo preoccupante fenomenosi è parlato gli scorsi 23 e 24 febbraionel congresso “Pneumologia terri-toriale: attualità e prospettive”, te-nutosi presso l’Hotel Tiziano di Leccee dedicato alle malattie polmonari.L’evento è stato organizzato dal dot-tor Francesco Satriano, responsabiledell’Unità di Pneumologia territorialedella Asl di Lecce, alla luce dell’al-

larme lanciato dal “Report ambientee salute in provincia di Lecce” diffusonel febbraio 2016. Il dato più pre-occupante contenuto nella ricercaè rappresentato dai 6.320 decessiper malattie respiratorie registratinegli anni compresi dal 2006 al2011; in altre cifre, il report parla dioltre mille persone morte ogni anno,con un aumento che si attesta tra il10% e il 13% rispetto alla mediapugliese. Ugualmente drammatico il quadrodi Lecce: il capoluogo salentino hadovuto dire addio a ben 785 cittadini,circa 130 ogni anno. Nel corso deidue giorni di congresso hanno par-tecipato numerosi specialisti prove-nienti da varie parti d’Italia e delmondo, i quali hanno presentatodelle importanti novità sotto l’aspettoterapeutico e diagnostico in meritoall’asma e alla BPCO (bronco-pneu-mopatia cronico-ostruttiva) e postol’accento anche sulla tubercolosi,malattia tutt’altro che debellata.

Non solo inquinamento: ecco le altre cause dell’infertilitàRadiazioni, farmaci e temperature elevate tra gli altri fattori che contribuiscono alla sterilità di uomini e donne. Intanto si sono perse le tracce del “Fertility Day”, lanciato dal ministro Lorenzin nel 2016

e che viene consumata nel tempo,soprattutto dopo i 30 anni. Inoltre,il corredo cromosomico tra i 20 e i30 anni è prevalente “euploide”(cioè normale) mentre dopo i 40anni gli ovociti, che nel frattemposi sono ridotti, hanno un corredocromosomico “aneuploide” (anor-male). Dopo questa età si hannoquindi pochi ovociti e di pessimaqualità. Queste dinamiche, uniteai fattori inquinanti, comportanoun aumento dell’infertilità. Come si concretizza questo feno-meno negli uomini? Mentre la donna avrà un momentoin cui la riserva di ovociti si esaurisce,per poi entrare in menopausa, nel-l’uomo tutte le tossine che si accu-mulano durante la vita comportanoil deterioramento della funzionespermatogenica e causano una ri-dotta capacità fertile dell’uomo;questa, però, non tende ad azzerarsinel tempo ma continua ad avereun grado di fertilità per quantobasso. Sono quindi due i principali fattorilegati all’infertilità?

Sì, e sono da individuarsi nell’au-mento della tossicità e dell’inqui-namento ambientale, e nella cre-scente età in cui una coppia cercadi avere una gravidanza. Questidue aspetti, quindi, sono all’originedella scelta di alcune coppie di volerricorrere alla fecondazione assistita.Si pensi che oggi l’infertilità investecirca il 20% delle coppie, un datoche è raddoppiato nel giro di soli20 anni.Come vi comportate di fronte aduna coppia che si rivolge a voi perla fecondazione assistita?Innanzitutto bisogna sottolineareche è vero che questa tecnica risolvemolti problemi della coppia, manon può essere considerata la solu-zione al problema dell’infertilità.Fondamentale, poi, è il fattore tem-po: se ci troviamo di fronte ad unacoppia giovane con delle proble-matiche, possiamo benissimo spe-rare di renderle reversibili grazie aterapie mediche e chirurgiche. Èimportante sottolineare come il no-stro scopo sia quello di condurrela coppia ad una gravidanza spon-

tanea. Per una coppia di età superiore? In qual caso dobbiamo tenere contodella ridotta riserva ovarica delladonna e quindi delle difficoltà og-gettive che vanno al di là dell’even-tuale problema individuato. Di certoil tempo non è un alleato, e una at-tesa eccessiva può pregiudicare nonsolo una gravidanza spontanea, maanche quella in vitro. Per questoottimizziamo sempre il nostro iterdiagnostico nel più breve tempopossibile.Dal punto di vista statistico, c’èdifferenza tra uomo e donna? Non esistono particolari differenze,visto che per entrambi la percentualedi persone con problemi legati al-l’infertilità si attesta tra il 30% e il35%. Inoltre, è compresa tra il10% e il 20% la presenza del pro-blema in entrambi i componentidella coppia. Si attesta tra il 15% eil 20% la cosiddetta “infertilità in-spiegata”, che comprende tutti co-loro che non riescono ad avere figlinonostante gli esami non evidenzinonessun tipo di cause e problemi.

In Salento è sempre alto il tasso di mortalità per le malattie respiratorie

8 10 marzo 2018

9 10 marzo 2018

10 10 marzo 2018

Si spacciava per medico, dietologo,consulente legale, badante, financhesacerdote. I nomi ed i cognomierano finti o rubati da altre identità,Spartaco, Claudio, Carlo, Ireneo.Per anni ha assunto centinaia diidentità diverse, grazie ad alcunicomplici molto esperti nel falsificaredocumenti, laurea, e certificati incarta intesta di vari enti. Così fa-cendo, sfruttava la disperazionedelle persone e, presentandosi ognivolta con un’identità diversa, riu-sciva a ottenere, senza tanti pro-blemi, cifre enormi dalle banchecon vorticosi giri di assegni. Lacarriera criminale di Stefano Ra-munni, però, si è fermata, almenosi spera, con l’arresto e la deten-zione nel carcere di Treviso, doveè attualmente detenuto. A portare alla ribalta la storia ro-cambolesca di questo personaggioè stato Giulio Golia, inviato de“Le Iene”, che aveva raccolto latestimonianza di alcune vittimeraggirate negli ultimi tempi. L’uo-mo, pugliese, era infatti stato scar-cerato nel 2016, ma a detta anchedel suo ex legale e dei suoi excomplici, neanche dietro le sbarreaveva perso il vizio della truffa.

Una volta tornato libero, Ramunniriuscì a raggirare ignare vittime(compresa la sorella, amici e persinoil suo avvocato, ed il proprio ge-nitore) tra cui don Vito Piccinonna,un sacerdote di cui aveva assuntol’identità per fingere di aiutare lafamiglia Quarta di Merine, pen-sionati con il figlio Marco (a destranella foto, insieme al padre Anto-nio) gravemente malato per la di-strofia muscolare di Duchenne. Dopo aver saputo del caso inalcune trasmissioni tv, Ramunni,fingendosi un sacerdote intenzio-nato ad aiutare la famiglia con unpiccolo contributo economico, siera fatto consegnare tutti gli estremidei documenti d’identità di Marcoe stipulato un contratto per unacarta di credito con American Ex-press. Ce n’è voluto per risalire al-l’identità di Ramunni, che si facevachiamare ogni volta in modo di-verso. Giulio Golia alla fine hascoperto che il truffatore era figliodi una donna, Irene, provenienteda una famiglia nobile, che era ri-masta incinta di un monsignore eche era stata diseredata per il di-sonore. Dopo un anno, Ramunniassunse il cognome della madre,

mentre la donna lo cresceva no-nostante i terribili problemi di al-colismo. Alla fine è stato arrestatomentre si spacciava per un funzio-

nario del Vaticano, contanto di falso documentodiplomatico.

Clara Scarciglia

Il truffatore Stefano Ramunni ha finto di voler fare unadonazione in denaro per aiutare il figlio Marco, affettodalla distrofia muscolare di Duchenne, estorcendo peròdati sensibili e intestando a suo nome una carta di credito

Le Iene in soccorso della famiglia Quarta

L’avvocato Stefano Gallotta (adestra nella foto, insieme alla“iena” Giulio Golia) dell’asso-ciazione Codici Lecce si occupadi tutela dei consumatori e assistelegalmente la famiglia Quartanelle varie traversie e vicende chene hanno segnato la vita in questianni. “Antonio e Adele avevanofatto degli annunci attraverso imedia per cercare di avere unpo’ di sostegno economico -hadichiarato l’avvocato Gallotta-,non riuscendo con la sola pensionedi accompagnamento ed invaliditàa pagare le spese altissime che

servono per l’assistenza domici-liare di Marco. Le bollette am-montano a centinaia di euro ognimese, arrivando anche a milleeuro, perché hanno i macchinaricollegati H24 e quindi sono di-ventate insostenibili. A seguitodi questi appelli sono stati con-tattati da una persona spacciatasiper un sacerdote, don vito Picci-nonna, che diceva di essere di-sponibile a fare una donazionein denaro. Hanno provato a contattarlo -racconta Gallotta- e non riuscen-doci perché quel numero che ave-

va dato risultava irraggiungibile,il padre di Marco ha inviato untelegramma dando il proprio nu-mero di cellulare. Sono stati con-tattati da questo signore che gliha detto che c’era una sommaimportante che avevano decisodi erogargli come Caritas e chequindi servivano alcuni dati. Ilpapà di Marco ha inviato allorail certificato di famiglia, cartad’identità e tutti i loro dati. Maquest’erogazione, che doveva am-montare a più di mille euro nonè mai arrivata. Antonio Quartaha provato allora a contattarlopiù volte inutilmente. Finché anovembre è venuto fuori graziead un telegramma inviato dal-l’American Express che con queidati personali era stata creatauna carta di credito falsa a nomedi Marco e che Marco risultavaquindi iscritto in tutte le banchedati come cattivo pagatore”. Si è trattato dunque di un doppiofurto di identità perché questotruffatore prima ha rubato i datidel vero don Vito Piccinonna,

che è il direttore della Caritas diBari e Bitonto, attivando poi unacarta telefonica per non generaresospetti ed attuando quindi diversetruffe tra cui quella di Marcoche ha generato ulteriori debiti.L’avvocato Gallotta coglie questanostra occasione per fare “un ap-pello a tutti agli enti e le istituzioni,ai quali abbiamo anche scritto,per avere aiuto in una situazionedi eccezionale gravità perché lafamiglia di Marco non ce la fa asostenere tutte le spese. Abbiamodovuto contattare American Ex-press per sbrogliare la matassa ebloccare la carta di credito inquestione, sporgere denuncia agliorgani giudiziari e coinvolgereLe Iene per portare all’attenzionenazionale questa situazione chesperiamo si normalizzi presto perun ragazzo ed una famiglia moltoprovata. Da Le Iene abbiamo ap-preso della reclusione di questoindividuo senza scrupoli e daidanni arrecati a tante altre per-sone”.

Clara Scarciglia

È l’appello che lancia Stefano Gallotta, avvocato e referenteprovinciale dell’associazione Codici che da anni segue levicissitudini della famiglia Quarta

A Merine, frazione di Lizzanello, vive una fa-miglia speciale: è la famiglia Quarta, compostadai genitori Antonio ed Adele, pensionati, edal loro figlio Marco, affetto dalla distrofia diDuchenne, una malattia degenerativa chelo tiene bloccati a letto da oltre trent’anni eperciò bisognoso di cure e assistenza continua.Marco aveva un fratello gemello di nomeSergio (anche lui affetto dalla stessa malattia),deceduto la vigilia di Natale del 2016. La vita di Antonio e Adele è ormai finalizzataa rendere quanto più vivibile l’esistenza sa-crificata del loro figlio Marco. L’affetto, pal-pabile, è fondamentale in casa, ma non èsufficiente ad alleggerire il fardello dellepastoie burocratiche ed il pesante caricoeconomico che grava su questa famiglia mairassegnata (basti pensare alla bolletta del-l’energia elettrica, necessaria a mantenereattive per 24 ore le apparecchiature che ga-rantiscono la respirazione e l’alimentazionedi Marco, oltre al riscaldamento). Ma con lapreoccupazione è che si possa interrompereil flusso di attenzioni e solidarietà spontaneae l’assistenza istituzionale spesso arroccatasulle pedisseque interpretazioni delle normeche, invece, in casi conclamati come questo,dovrebbe allargare di più le maglie dell’assi-stenza. Il 15 gennaio 2015 il papà Antonio si videcostretto a richiamare l’attenzione sulla bu-rocrazia e sulla necessità di maggiore atten-zione con una protesta pacifica all’esternodel Tribunale civile di via Brenta a Lecce.

primo piano

Antonio e Adele, genitori in prima linea da trent’anni

“Una truffa in piena regola. Ora chi può aiutarli lo faccia”

11 10 marzo 2018

primo piano

A cura di Alessio Quarta

Liste d’attesa infinite e un sistemasanitario che fatica a evadere tuttele richieste: la situazione è annosae purtroppo non sembra migliorare.Eppure qualche soluzione ci sarebbe,specie per il cittadino che moltevolte è ignaro degli strumenti a suadisposizione e si rassegna ad aspet-tare mesi, Per una visita oncologica o neuro-logica nel sistema sanitario pubbliconon si dovrebbero superare perlegge i 30 giorni di attesa, in realtài tempi si allungano anche fino aun anno, stando ai dati forniti dalTribunale per i Diritti del Malato -Cittadinanzattiva. Per una mam-mografia o un’ecografia, secondo itetti previsti dal Piano nazionale,la soglia di tolleranza è di un 60giorni, ma anche in questo caso icittadini arrivano ad aspettare finoa 13 mesi. Un’alternativa ci sarebbe. E la sta-bilisce, in realtà, il Decreto legislativo

n. 124 del 1998 secondo cui l’Azien-da Sanitaria Locale deve indicareall’utente le strutture pubbliche oprivate convenzionate che assicu-rano il rispetto della tempistica; nelcaso in cui nessuna struttura pub-blica o convenzionata sia in gradodi fornire la prestazione richiesta,l’Azienda Sanitaria deve autorizzarela prestazione in regime intramu-rario, conosciuta anche come in-tramoenia. In questo caso il cittadinonon deve sostenere alcun onereeconomico aggiuntivo, se non l’even-tuale ticket e nemmeno quello sene è esente. Il medico (medico del servizio pub-blico, medico di famiglia, pediatra,guardia medica) ha infatti la facoltàdi applicare un codice di prioritàalla prestazione richiesta (sono 58quelle regolamentate dal Piano na-zionale). Sulla ricetta potrà quindiindicare il codice U (urgente - daerogare entro 72 ore), B (breve -entro 10 giorni), D (differibile -entro 30 giorni le visite e 60 giorni

la gli esami diagnostici) e P (pro-grammabile). Questa possibilità do-vrebbe essere adeguatamente diffusatra i cittadini, quindi disponibilepresso i Cup e gli Urp di Asl eospedali, nei fatti questa buona

pratica è poco rispettata e i pazientinon sono così a conoscenza dellapossibilità riconosciuta loro perlegge. In effetti le Aziende Sanitarie nonhanno nessun interesse a veicolare

la comunicazione e il motivo èpresto detto, come spiega Il Sole24 Ore: sul piatto balla il valorecomplessivo dell’intramoenia, paria 1,1 miliardi. Di questi, circa 800-900 milioni di euro vanno ai pro-fessionisti che erogano la presta-zione, circa 200 milioni di eurosono destinati al Sistema SanitarioNazionale. Nel caso di prestazioni“fuori tempo massimo” pagate solocon l’equivalente del ticket, ovvia-mente questi flussi si ridurrebbero. Insomma, non conviene a nessunorispettare la legge. Né tanto menole diverse forze politiche che hannoprovato ad affrontare il problemasono riuscite sinora a venirne acapo.

Liste di attesa infinite per esami medici:il danno e la beffa per i pazientiIn base al livello di urgenza della prestazione richiesta, il D.lgs 124/1998 prevede la possibilità di servirsi di struttureprivate convenzionate o intramoenia al solo costo del ticket, ma le Asl non informano di queste possibilità

12 10 marzo 2018

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14 10 marzo 2018

lecce

Un nuovo lavoro per riprendere a vivere inmaniera dignitosa, magari come fattore incampagna. Non chiede altro Fabio Scorrano(nella foto), residente a Lecce che da giorniripete il suo appello sui social. Restando,purtroppo però, sinora inascoltato. La sua storia comincia nel giugno delloscorso anno, quando nella buca delle letteretrova una sgradita sorpresa, quella con cuiveniva informato del proprio licenziamentoda parte della ditta presso la quale lavoravaprecedentemente. Fabio, infatti, fino a quellafatidica data era un dipendente di Axa, laditta che gestiva il servizio di igiene ambientaledell’Aro Lecce 1, con particolare riferimentoal servizio di raccolta dei rifiuti nella marinadi Casalabate, porzione del territorio deiComuni di Trepuzzi e di Squinzano. Con il cambio di gestione del servizio diraccolta differenziata e il conseguente pas-saggio da Axa a Monteco, tuttavia, cinquelavoratori si sono visti recapitare l’amarasorpresa della lettera di licenziamento, no-nostante in capo alla ditta subentrante cifosse un “preciso obbligo stabilito dalla

contrattazione collettiva e dal Capitolatod’appalto”, come si legge nel testo dellamissiva. Le organizzazioni sindacali inter-vengono per ribadire i diritti violati dei la-voratori che sono stati licenziati e che, invece,dovevano essere riassorbiti dalla nuova im-presa. La questione ruota intorno ai requisiti ed èsorta dopo la trasmissione degli elenchi daun’azienda all’altra. Un nodo emerso giàdurante l’incontro dell’aprile 2017 tra leditte e i rappresentanti delle sigle sindacalinella sede dell’Associazione degli imprenditorileccesi, conclusosi con un nulla di fatto.“Monteco -spiegano i segretari di FpCgil,FitCisl, UiltUil, Fiadel e Ugl- ha rifiutatostrumentalmente di fornire l’elenco nomi-nativo di tutti i lavoratori dei sette cantieriinteressati per la nuova gestione dell’appalto”,vale a dire Trepuzzi, Squinzano, Campi Sa-lentina, Novoli, Guagnano, Surbo e SaliceSalentino. La Monteco il 2 maggio 2017non ha assunto cinque lavoratori, ex dipen-denti della ditta Axa, inseriti negli elenchidegli addetti nel bando di gara, aventi tutti i

requisiti previsti dall’art. 6 del contrattocollettivo nazionale di lavoro di igiene am-bientale”.Partono così i ricorsi di chi si sente danneg-giato e i contro ricorsi della ditta che sisente dalla parte del giusto. E nel frattempoi lavoratori si trovano in balìa della situazione,pronti a tutto pur di trovare un nuovolavoro, stabile. Anche ricorrendo ai socialnetwork, come spiega lo stesso Fabio, padredi due figli e con diversi problemi di salute,che nei giorni scorsi ha riempito le bachecheFacebook di gruppi di Lecce con la propriarichiesta di aiuto. “Ho lanciato l’appello tramite il vescovo diLecce, monsignor Seccia, tramite Telerama,Telenorba e il Quotidiano, ma non hannofatto nulla. Fermo stavo e fermo sonorimasto. Ci sto provando in tutti i modi.Monteco, dalla quale dovevo essere riassor-bito non lo ha fatto, ora siamo in causa. Ilprimo grado l’ho vinto, Monteco ha depo-sitato il ricorso, programmato per il 12marzo, e dovrebbe essere l’ultimo grado. Odentro, o fuori. Il mio appello sui social l’ho

fatto solo ed esclusivamente per richiamarel’attenzione sui fatti e per chiedere a qualcunoche abbia una casa in campagna vicinoLecce di permettermi di fare la conduzionegratuita familiare, sostanzialmente il fattore,o comunque di avere un lavoro stabile”. Chi potesse e volesse aiutarlo può mandareun messaggio privato sul suo profilo Facebook(www.facebook.com/fabio.scorrano.16) ocontattarlo telefonicamente al 391.1793420.

Alessio Quarta

Fabio è uno dei cinque ex dipendenti Axa non assorbiti da Monteco, nonostante sia in possessodei requisiti richiesti secondo i sindacati. In attesa dell’esito del ricorso, dallo scorso anno è allacostante ricerca di un lavoro per garantire il sostentamento della propria famiglia

Da operatore ecologico a disoccupato: la storia di Fabio Scorrano

lecce

15 10 marzo 2018

in copertina

In un periodo di crisi economica e di bassitassi di occupazione l’educazione all’au-toimprenditorialità sembra essere una pos-sibile risposta per le giovani generazioniche devono inevitabilmente fare i conticon la difficile sfida dell’orientamento allavoro. In ambito educativo questo significasviluppare negli studenti di tutte le età le

competenze e la mentalità necessarie pertrasformare le idee creative in azioni im-prenditoriali e sostenere così anche lo svi-luppo personale, la cittadinanza attiva,l’inclusione sociale e l’occupabilità. Il Liceo Classico Statale “F. Capece” diMaglie non ha perso tempo per mettersial lavoro, e difatti ha previsto che leattività di alternanza scuola/lavoro -previstedalla legge n. 107/2015- vengano sviluppatesotto forma di simulazione d’impresa at-traverso una metodologia didattica espe-rienziale che consente agli studenti di emu-lare tutte le fasi concernenti l’individuazionedi una idea di business, lo sviluppo di unbusiness plan, la costituzione e la gestionedelle derivanti start-up. “Nelle loro attività di simulazione -dichiarala dirigente scolastica Gabriella Margiot-ta- gli studenti, guidati dal docente referentedell’alternanza scuola/lavoro TommasoScorrano, si confrontano con aziende realiche costituiscono modelli da emulare. Igiovani liceali, impegnati nell’attività diindividuazione della business idea e di svi-luppo del business plan, dimostrano co-stantemente entusiasmo e massimo impe-gno, riuscendo ad individuare idee d’im-prese altamente innovative ed ecosostenibili.Solo per fare alcuni esempi, si cimentanonella progettazione di un bioparco conannessa palestra, alimentato attraversol’energia fotovoltaica e cinetica prodottadall’utilizzo delle attrezzature sportive, odi prodotti cosmetici realizzati attraversol’allevamento ecosostenibile di lumacheo, ancora, di cover per dispositivi elettroniciprodotti attraverso l’utilizzo di materieplastiche riciclate. In aggiunta gli studentirealizzano un elaborato multimediale nelle

varie lingue europee e in cinese -concludeMargiotta-, volto alla valorizzazione e allariscoperta delle proprie radici culturali,nell’ottica di migliorare la conoscenza delterritorio di appartenenza”.

Serena Merico

Una svolta nei giorni scorsi per unavicenda che il cui esito sembravagià scritto: il 1° marzo, su sollecita-zione del Presidente della V sezionedel Consiglio di Stato il Comune diGallipoli si è impegnato, con di-chiarazione a verbale di udienza, anon dare esecuzione alla determinacomunale che prevedeva la chiusurae la rimozione del Samsara Beachfino alla conclusione del giudizio dimerito la cui udienza è stata fissataper il 7 giugno prossimo. RoccoGreco, David Cicchella e GiovanniScigliuzzo, titolari della società “Sab-bia d’oro”, possono riprendere dun-que la loro attività nel pieno rispettodelle regole. La notizia ha naturalmente creatogrande entusiasmo tra gli affezionatidel celebre lido, protagonista ditanti beach party che lo hanno resocelebre non solo in Salento ma intutta Italia, al punto che tanti giovaniin periodo estivo vengono a Gallipoli

espressamente per frequentare laspiaggia della Baia Verde. In tantiinfatti non comprendevano le mo-tivazioni del provvedimento checontestava il cambio d’uso dellaconcessione da lido a discoteca, im-ponendo di smantellare il lido in60 giorni. I titolari sono ricorsi alTar che ha confermato la legittimitàdella delibera, motivando però ladecisione con “il superamento dei

livelli di intensità acustica”, fattoquesto mai contestato né rilevatodai pubblici ufficiali. Da lì la deci-sione di Cicchella e soci di rivolgersial Consiglio di Stato attraverso lostudio legale Sticchi Damiani e l’av-vocato Francesco Saverio Marini,insieme al sostegno di FederbalneariSalento. Intanto la Pasqua e la Pa-squetta al Samsara sono dunquesalve, per la gioia dei tanti fan.

Il Consiglio di Stato“congela” fino al 7 giugno la delibera comunale che neimponeva la chiusura e larimozione della struttura

Samsara Beach, si riparte il 1° aprile

Un interessante workshop di pittura, organizzatoda Maruccio Belle Arti e Colori, si è svolto il 3 e4 marzo presso l’atelier di Tina Marzo: dopoRoma, infatti, l’artista brasiliano Fabiano Millaniha affascinato gli appassionati magliesi con lasua personalissima capacità di realizzare sutela immagini pittoriche simili a fotografie. Millaniè nato a San Paolo del Brasile il 27 giugno1981 e ha iniziato la sua carriera nel 1997,quando ha frequentato un corso di disegno ar-tistico con Edegar Cavalheiro, che lo ha spinto aproseguire la sua persistente ricerca di realismo.Nel 2005 Millani ha iniziato i suoi primi lavorisullo stile figurativo, dipingendo diverse teleispirate alle sue esperienze di vita quotidiana.

A scuola di businesscon il Liceo “Capece” Simulazione d’impresa e ideazione di start-up su progetti innovativi ed ecosostenibili: queste le attività che gli allievi svolgono nell’ambitodell’alternanza scuola/lavoro

maglie

L’arte iperrealista di Fabiano Millani

All’ingresso del comune di Giurdignano, venendo da Maglie, è possibile ammirarequesto simpatico cartello voluto dalla sindaca Monica Gravante per ricordareche i bambini possono divertirsi con un pallone anche per le strade del paeseed è giusto moderare la velocità per rispettare il loro gioco.

Un cartello speciale per proteggere i bambini

gallipoli giurdignano

16 10 marzo 2018

Arriva il circo a Tricase e, oltre allo spet-tacolo, offre un inaspettato servizio di de-coro urbano. Sì, perché l’episodio singolare,occorso nei giorni scorsi racconta la storiadi una zona, quella del quartiere 167, icui abitanti di frequente lamentano l’incuriadelle aree verdi circostanti, che potrebbero

essere spazi di decoro urbano vivibili epiacevolmente fruibili. Le erbacce, invecenel tempo sono diventate ricettacolo dipattume e luogo d’elezione di animalipoco graditi come roditori e serpenti,finché con l’arrivo del Circo Orfei, nonsono state letteralmente ripulite da un’equi-pe alquanto inusuale: quattro caprette,quattro oche e un elefante, stanziali inquella zona con il resto della carovana.Forse per loro un gesto di gratitudine peruna libertà che meriterebbero fuori dalledinamiche di un circo. Clean up Tricase, l’associazione di volontariattiva nella sensibilizzazione al tema deirifiuti e nella raccolta degli stessi, haaccolto la notizia con simpatia, caldeg-giando l’idea di un “arruolamento” deisimpatici spazzini. Ma tralasciata la bou-tade, fanno sapere che qualche tempo fasi occuparono del problema della manu-tenzione delle aree verdi in zona 167, inol-trando all’Amministrazione del materialefotografico per evidenziare il fenomenodei rifiuti quotidiani che si concentrano,accumulandosi, soprattutto durante il gior-no del mercato. Con la stagione estivapoi, si unisce il rischio degli incendi. Unproblema sentito da queste parti a cui piùvolte gli abitanti hanno cercato rimedio,ma per il quale la risposta, da parte deglienti competenti, rimaneva sempre la stessa:mancanza di fondi. A questo punto, la soluzione migliore sem-bra essere quella di Clean up, ovvero cheognuno si renda più responsabile, facendo

suo un senso civico che gli vieti di buttareovunque ciò che consuma; mentre per evi-tare la scena poco edificante del dopomercato, sarebbe sufficiente invitare i com-mercianti ad agevolare il lavoro della net-tezza urbana circoscrivendo il pattume econcentrandolo in scatole e scatoloni. Op-pure bisognerà aspettare il prossimo circo,finché sarà consentito l’utilizzo di animali.

M. Maddalena Bitonti

Verrà presentato a Taviano venerdì 23marzo (alle 19) presso l’auditorium comu-nale “Aldo Tundo” La parola ai giovani(Feltrinelli 2018), ultimo libro del filosofoUmberto Galimberti (nella foto). Non è laprima volta che lo studioso rivolge la suaattenzione ai giovani che, nella sua ultimapubblicazione, definisce “la generazionedel nichilismo attivo”, riferendosi all’ansiavissuta da ogni ventenne al giorno d’oggi,non vedendo davanti a sé la possibilità dipoter costruire il proprio futuro, trovan-dosi in una società che non è terreno fer-tile per i sogni e per un avvenire lavorativocerto. Ai saluti del sindaco Giuseppe Tanisi, se-guirà un’introduzione di Francesco Pic-

colo, direttore artistico de “La Busacca -Teatro stabile del Salento”, il quale ha af-fermato: “Il libro parla ai giovani, ai qualibisogna dare un orizzonte di senso. Lascuola deve continuare a formare le per-sone, educare ai sentimenti che non sononaturalmente insiti nella natura del-l’uomo, ma sono conquiste culturali”. Inparticolare, in un intervento del 3 marzoscorso a Monza, Galimberti si è soffer-mato sul rapporto tra la scuola, la fami-glia e gli insegnanti, dichiarando che “igenitori devono difendere sempre gli inse-gnanti, altrimenti minano la sfera dell’af-fettività e dunque la crescita dei loro figli.Alle maestre occorrerebbe dare lo stipen-dio dei professori universitari perché

fanno un lavoro pazzesco”. Sicuramente la presentazione del librosarà anche occasione di riflessioni d’attua-lità, proprio come quelle inerenti almondo della scuola, dove si formano lementi del futuro alle quali è affidata lamissione difficile di cancellare questo col-legamento, giustamente rilevato da Galim-berti, che associa i giovani al nichilismo.L’incontro di venerdì 23 marzo a Taviano,sarà quindi un evento da non perdere.

Renato De Capua

Appuntamento con il noto filosofo che venerdì 23 marzo presenterà a Taviano il suo ultimo libro dedicato agli adolescenti

Il nichilismo attivo dei giovanisecondo Umberto Galimberti

A ripulire la zona 167 ci pensanogli animali del Circo OrfeiQuattro caprette, quattro oche e un elefante hanno brucato l’erbadelle aiuole del quartiere. E i volontari di Clean up Tricasepensano di “arruolare” altrianimali

tricase

taviano

marittima

Dopo il rinvio a causa della coincidenza con leelezioni politiche dello scorso 4 marzo, la comunitàdi Marittima si prepara a celebrare domenica 11marzo la fiera in onore della Beata Vergine Mariadi Costantinopoli. L’evento, organizzato dalla Par-rocchia “San Vitale Martire” e dal Comitato festeparrocchiali, è stato preceduto dagli appuntamentireligiosi di sabato 3 (data di inizio del triduo dipreghiera in preparazione alla festa), domenica4, lunedì 5 (vigilia della festa) e martedì 6 (datadella festa). Domenica 11 il programma religiosoprevede alle 8 la Santa Messa presso la ChiesaMadre, alle 10.30 la Santa Messa presso il San-tuario della Madonna di Costantinopoli e alle 18la Santa Messa Vespertina presso la ChiesaMadre, mentre alle 7 del mattino prenderà il viala 96esima edizione della tradizionale fiera mercatoin onore della Beata Vergine Maria di Costantinopoli. Si tratta di una ricorrenza molto sentita nell’interacomunità, la cui devozione ha origine grazie ad unepisodio che accaduto nel 1589. L’allora parrocodon Domenico Coluccia, una sera d'estate, dallaterrazza della sua abitazione intravide in lontananzaun insolito bagliore proveniente dal bosco situatoin prossimità del paese fatto che attirò subito l'at-tenzione anche di tutti gli altri abitanti di Marittimae di Castro. Fu così che fu scoperta la lastra dipietra con l'effige della Madonna col bambino epochi giorni dopo venne eretta un'edicola votivaperché l'immagine sacra potesse essere decoro-samente custodita. L'icona sacra fu trasferita nellanuova sede ma, con grande stupore di tutti, venneritrovata il giorno successivo nel suo sito originario.L’evento miracoloso si ripeté per tre volte, dopodichéla popolazione decise nel 1610 di costruireproprio in quel posto il Santuario dedicato allaMadonna di Costantinopoli.

Appuntamento con laFiera della Madonna di Costantinopoli

17 10 marzo 2018

È partita il 9 marzo la quinta edizione di“Donne in Festa”, tradizionale manife-stazione organizzata in occasione dellaFesta della Donna dal Centro Auser Pog-giardo-Vaste, con la collaborazione delComune di Poggiardo e della Pro Lococittadina. Il primo appuntamento si èsvolto presso il Casino De Viti di Vaste,con un simposio dedicato a vino e donna,degustazioni a tema e momenti di intrat-tenimento con la lettrice Orazia Minnella,il musicista Ennio Brunetta e il ballerinoEdoardo Corvaglia, il tutto, coordinatoda Antonia De Gabriele, presidente diAuser Poggiardo-Vaste. “Donne in Festa 2018” proseguirà dome-nica 11 marzo, a partire dalle 9.30, con ilraduno “Vespa o Lambretta per la don-na… pari sono”, al quale parteciperannoil Vespa Club e il Lambretta Club di Lecce;i partecipanti visiteranno il Museo Ar-cheologico di piazza Dante a Vaste e pre-senzieranno ai saluti istituzionali, per poispostarsi in piazza Umberto I a Poggiardoper i ringraziamenti. Sarà invece il recitalLa forza delle donne a dare vita alla terzagiornata della manifestazione, prevista pervenerdì 16 marzo, alle 20, presso il TeatroIlliria; una serata che presenterà una sortadi salto storico dalla Grande Guerra ad

oggi attraverso lo storico Salvatore Coppolae il suo libro Pane… Pace! Il grido di pro-testa delle Donne Salentine durante laPrima Guerra Mondiale. Nel corso dellaserata, inoltre, interverranno alcuni sociAuser con momenti di letteratura, danzae musica popolare. Il quarto e ultimo appuntamento è statoinvece programmato per domenica 18marzo, alle 8, con la camminata culturale“Strada facendo…in rosa”, realizzata grazieanche alla collaborazione con il ParcoOtranto - S. Maria di Leuca”: il programma

prevede la partenza per Porto Badisco alle8.30, per poi partecipare ad una escursioneaccompagnati dal geologo Moscatello;dopo il pranzo presso un ristorante delposto, il gruppo rientrerà presso la sede diAuser intorno alle 17. Come ormai daconsuetudine, il Centro Auser Poggiardo-Vaste ha formulato in occasione dellaGiornata internazionale della donna unprogramma variegato ed eterogeneo, sem-pre con l’unico intento di valorizzare ladonna attraverso arte e cultura.

Alessandro Chizzini

Nella marina di Sant’Andrea tornanuovamente alla ribalta il capitolodell’erosione rocciosa, che va viavia sempre più modificando l’assettomorfologico di gran parte del lito-rale salentino sul versante adriatico.Se è vero che da un lato l’intensifi-carsi dei crolli è causa di amarezzaper le comunità locali, è d’altrocanto vero che il fenomeno del-l’erosione ha a che fare con il na-turale ed irreversibile decorso deltempo. “La roccia che si è sgretolatanei giorni scorsi in seguito alle ab-bondanti piogge -chiarisce SimoneDima, vicesindaco del Comune diMelendugno- si trova all’internodi un’area già interdetta all’accessoed alla balneazione a causa del ri-schio crollo. Parliamo di una zona

particolare ove abbiamo esclusodi intervenire mediante cementifi-cazione, perché siamo convinti chela bellezza del nostro territoriopassa anche attraverso il fenomenodell’erosione rocciosa, pensiamoper esempio a le Due Sorelle aTorre dell’Orso. Risulta quindimolto difficile intervenire nell’otticadi non impattare negativamentesull’ambiente”.Il passo successivo ora è procederecon un sopralluogo da parte del-l’Ufficio tecnico non appena le con-dizioni meteorologiche lo permet-teranno, al fine di poter effettuareuna messa in sicurezza dell’area.“Dopodiché -aggiunge Dima- va-luteremo il tipo di intervento piùadeguato da mettere in atto, me-

diante l’ausilio di competenze tec-niche specifiche. Nel frattempostiamo lavorando per portare acasa due progetti di riqualificazione:uno, già appaltato, relativo ai pae-saggi costieri che interessa l’areaparcheggi della marina e che pre-vede la realizzazione di un water-front naturalistico con sedute, pas-serelle e lettini, ed un secondo pro-getto relativo invece alla riqualifi-cazione dell’area dove sorge l’attualeporticciolo. Interverremo inoltrecon fondi comunali per un importodi circa 180mila euro -conclude ilvicesindaco- per il recupero e lavalorizzazione di una zona verdedove sono presenti grotte e cavitànaturali”.

Serena Merico

Le piogge abbondanti dei giorni scorsi hanno causato un crollo alla punta vicino al faro. Il vicesindaco: “L’area, dopo la messa in sicurezza, sarà consolidata senza l’uso di cemento”

Il nuovo martirio di Sant’Andrea

Finalmente (è proprio il caso di dirlo) si è conclusonei giorni scorsi l’iter, iniziato nel 2016, conl’Agenzia del Demanio di Puglia e Basilicata: il Co-mune di Castrignano del Capo ha infatti acquistatoa titolo non oneroso l'immobile dismesso da oltrequarant’anni che si affaccia sul porticciolo diSanta Maria di Leuca.La storia della Colonia parte nel 1922 quandovenne istituita al fine di curare i pazienti affetti datubercolosi, provenienti da tutta la provincia diLecce. Negli anni Quaranta il centro venne trasfor-mato, poi, in ospedale dove nacquero tanti bambini,figli di centinaia di profughi che dopo la liberazionedai campi di concentramento erano stati provvi-soriamente smistati nei centri di accoglienzasalentini, dalla stessa Leuca a Santa Maria alBagno. Gli ultimi pazienti vennero dimessi a cavallotra la fine degli anni Sessanta e l'inizio degli anniSettanta, poi iniziò il lento declino, fin quando ilDemanio non decise di cedere l'ex colonia allaProvincia di Lecce a condizione che venisseconvertita a scopi sociali. L'ente provinciale decisedi farne un resort a cinque stelle, motivo per cui fupubblicato un bando pubblico. Parte da qui unaserie di contenziosi e di cause giudiziarie, conclusail 25 ottobre dello scorso anno con la quale il tri-bunale civile ha restituito la proprietà dell’immobileal Demanio.

L’ex Colonia Scarcigliadiventa proprietà del Comune

castrignano del c.

Cultura e arte: al via la quintaedizione per “Donne in Festa” Nuova edizione dell’iniziativadel Centro Auser, dedicata alle donne in occasione dellecelebrazioni per l’8 marzo

poggiardo

melendugno

18 10 marzo 2018

Sono finiti in carcere nella mattina di mar-tedì 6 marzo nove casaranesi con l’accusadi associazione per delinquere, e alcuni diricettazione, furto in abitazione, detenzioneillegale di armi, minaccia aggravata e furto.Sono Luigi De Micheli, Gianluca De Paolis,Lucio Parrotto, Antonio Valentino, Ema-nuele Zompì, Antonella Stefano, VeronicaIacobazzi, Antonio Sergio Crisigiovanni,Alessio Ciriolo, tutti tra i 25 e i 38 anni. Ifatti contestati riguardano 22 furti com-messi nelle chiese o istituti religiosi di tan-tissimi comuni, alcuni colpiti più volte:Cannole, Carpignano Salentino, Collepasso,Corigliano d’Otranto, Matino, Melissano,Miggiano, Minervino di Lecce, MontesanoSalentino, Muro Leccese, Neviano, Para-bita, Poggiardo, Ruffano, Sanarica, Ster-natia, Supersano e Tricase.I luoghi sacri, che al loro interno conser-vavano ricchezze di un certo peso, sonodiventati preda della banda anche a causadella mancanza di videocamere di sorve-glianza, di sistemi di antifurto e alle ported’ingresso vecchie e con le serrature facileda superare. L’indagine, denominata “Operazione SantiMedici”, partita grazie ad un controllo instrada dove sono venuti alla luce arnesida scasso e passamontagna, è stata condottadai Carabinieri di Maglie diretti dal capi-tano Luigi Scalingi prima e Giorgio Anto-nielli dopo, coadiuvati da quelli di Casa-rano, sotto la supervisione del pubblicoministero Roberta Licci. Le indagini sisono concluse con il fermo di tutti i pro-tagonisti e la restituzione, in alcuni casi,

del maltolto.Il nome dell’operazione prende spunto dauna pellicola famosa “Operazione SanGennaro”, film nel quale Dino Risi, Totòe Nino Manfredi si ritrovano ad aiutaredei ladri americani nel tentativo di rubareil tesoro, e allo stesso tempo dal nomedella chiesa di Neviano dove tre dei novearrestati vennero colti in flagrante, con-sentendo un’accelerata alle indagini fermefino a quel momento grazie alla cura ealle accortezze usate dalla banda. Traqueste un frequente cambio di telefoni,un linguaggio ermetico, la cura dei na-

scondigli delle armi, e la strategia dell’en-trata in chiesa a coppia uomo-donna pernon destare sospetti.Si calcola che la banda, tra beni soldi egioielli, abbia sottratto tra i 200 e i 250mila euro, una parte dei quali recuperatidai Carabinieri perché alcune chiese nonavevano un inventario e perché gli oggettipreziosi erano già stati smerciati su altrimercati. Anche per questo motivo, iltenente colonnello Montemurro ha chiestoai parroci di catalogare e fotografare tuttigli oggetti di valore presenti.

Marco De Matteis

Le eccellenze galatinesi andranno nellospazio. Gli studenti e i professori dell’Isti-tuto di Istruzione Superiore “Laporta-Fal-cone-Borsellino” che hanno partecipatoal concorso “Astro-pi”, prenderanno parte,insieme ad altre 200 scuole da tutta l’Eu-ropa, alla Missione Space Lab dell’ESA,Agenzia Spaziale Europea, nella quale fa-ranno operare il codice sviluppato nellaStazione Spaziale Internazionale. Il team che prende il nome di “AnotherEarth”, appartenente alla sezione Tecno-logico-Informatica dell’Istituto di Galatina,

ha superato quattro fasi del concorso edora è a un passo dalla realizzazione delprogetto. Obiettivo della gara è quello di ideare edeseguire un esperimento scientifico cheverrà in parte realizzato durante il voloorbitale della Stazione Spaziale Interna-zionale su un hardware specifico, il microcomputer Raspberry-pi. L’ESA, col chiarointento di incrementare lo studio dellematerie scientifiche, di sviluppare le capacitàdi coding e di far crescere una nuova ge-nerazione di scienziati spaziali, in colla-

borazione con la Raspberry Foundation,organizza ogni anno la competizione incui viene chiesto alle squadre degli studentiche vi partecipano di organizzare un espe-rimento scientifico che operi appunto sullaStazione Spaziale. Il successo del progetto (tra i cui criteri divalutazione troviamo creatività e originalità,fattibilità della missione all’interno del-l’ambiente ISS, leggibilità e qualità del co-dice, rigore generale, chiarezza e comple-tezza) ha dimostrato di come all’internodel territorio salentino ci siano realtà diassoluta eccellenza, qualità e competenza,sia tra il corpo docente che tra quello stu-dentesco. Il Dipartimento Tecnologico-In-formatico dell’IISS “Laporta-Falcone-Bor-sellino”, che racchiude le due scuole Com-merciale e Professionale unitesi da pocotempo in un unico Istituto, è riuscito adottenere questi risultati di assoluto prestigio,nonostante le risorse limitate a disposizione.

Marco De Matteis

galatina

Conto alla rovescia per il team “Another Earth” dell’IISS “Laporta-Falcone-Borsellino” che porteranno il loro esperimento alla Missione Space Labdell’Agenzia Spaziale Europea

Piccoli scienziati crescono

Nei giorni scorsi si è svolta a Roma, alla presenzadel generale Claudio Graziano, capo di StatoMaggiore della Difesa, la cerimonia che ha vistoil passaggio di consegne tra salentini dove ilgenerale Salvatore Farina (nella foto), casaranese,ha preso il posto dell’uscente il generale DaniloErrico (originario di Torino ma cresciuto a Maglie).Il nuovo incarico è stato sottolineato dalle paroledel ministro Pinotti, che ha definito l’Esercito, “isuoi uomini e le sue donne in divisa, parteintegrante del nostro patrimonio comune”, e cheha aperto di fatto la strada al generale Farina, ilquale per i prossimi tre anni guiderà l’EsercitoItaliano. Ha inoltre sottolineato il ruolo delle Forzearmate a stretto contatto con le popolazioni, inItalia e all’estero. Proprio sulle missioni all’esteroha puntato l’attenzione il premier Gentiloni, cheha rivendicato alcune importanti iniziative controil terrorismo internazionale svolte dai nostri militari. Il generale di corpo d’armata Salvatore Farina,nato a Gallipoli e cresciuto a Casarano, ha allespalle una carriera lunghissima con diversi incarichidi prestigio. È stato infatti in servizio presso il Co-mando NATO, presso la 3° Divisione dove ha ri-coperto l’incaico ufficiale di Stato Maggioreaddetto alle operazioni, comandante di battaglionie a capo del centro operativo presso lo StatoMaggiore della Difesa in Bosnia, Albania, Mace-donia, Kosovo, Timor Est. (M.D.M.)

Salvatore Farina, un salentino al verticedell’Esercito Italiano

Operazione “Santi Medici” contro i ladri sacrileghiSono stati arrestati dai Carabinieri i nove componenti della banda responsabile di 22 furti nelle chiesedi 18 comuni della provincia, ricavandone un bottino di oltre 200mila euro

casarano

19 10 marzo 2018

in copertina

Come ogni anno il 18 e il 19 marzoin Salento si preparano le “Tavoledi San Giuseppe”, grandi banchetticaratterizzati da pietanze preparatedalle donne del luogo per celebrareil Santo. Si tratta infatti di granditavolate imbandite in onore delSanto patrono dei poveri e dei de-relitti nei comuni di Giurdignano,Poggiardo, Uggiano La Chiesa, SanCassiano, Cerfignano, Cocumola,Minervino di Lecce, Casamassellae Otranto. È di una delle feste reli-giose più antiche della Puglia, ri-salente con ogni probabilità altardo Medioevo, anche se non vi èancora una datazione certa sullasua origine (il più antico documentoin cui viene menzionata risale al1522, ad opera dell’arcivescovo diOtranto monsignor De Capua).

In cosa consisteÈ un rito particolarissimo che con-

siste nella preparazione, a casa diogni devoto al Santo, di tavolericche di pietanze, alcune dellequali legate esclusivamente a questaricorrenza. Il 19 marzo, intorno amezzogiorno, si dà avvio ad unacerimonia che si conclude con ildono dei piatti ai “Santi”, ovveropersone invitate dal devoto allacelebrazione e che ricoprono ilruolo di una delle tredici figuresacrali previste.

Chi prepara la tavolaSi tratta di persone che hanno ri-cevuto una grazia da San Giuseppee che con questo rito, che moltospesso li accompagnerà per tuttala vita, danno compimento al votofatto.

I “Santi”Il devoto alcuni giorni prima dellacelebrazione individua le persone

che dovranno poi ricoprire ilruolo di un Santo. Le “Tavole”,a seconda del voto espresso, pos-sono essere composte da un mi-nimo di tre fino ad un massimodi tredici “Santi”; non possonoperò essere in numero pari. Letre figure “sacre” minime -presentiquindi in ogni tavola- sono laVergine Maria (ruolo quasi sem-pre ricoperto da una giovane ver-gine), Gesù bambino (solitamenteun bambino o un giovane) e SanGiuseppe (spesso una personaanziana).A questi si aggiungono, per la ta-vola da cinque elementi, Sant’An-na, e San Gioacchino; a quellada sette Sant’Elisabetta e San Gio-vanni; a quella da nove San Zac-caria e Santa Maria Maddalena;da undici Santa Caterina e SanTommaso; infine da tredici SanPietro e Sant’Agnese.

La “Tavola”Nei giorni che precedono la cele-brazione, nelle case domina la fre-nesia dei preparativi. La tavoladeve essere curata nei minimi det-tagli ed imbandita con i prodottidella terra e i piatti tipici della tra-dizione contadina. Tra le varie pietanze un ruolo im-portante è ricoperto da un grossopane di forma circolare e vuoto alcentro. Sulla crosta riporta deisimboli che identificano il “Santo”a cui è destinato il pane: le tresfere simboleggiano Gesù bambino,il rosario la vergine Maria, il ba-stone San Giuseppe.

Il ritoIl pomeriggio antecedente le cele-brazioni il parroco si reca nelle fa-miglie che hanno imbandito unatavola e provvede alla benedizione.Anche i “Santi” avranno cura diredimere i propri peccati attraversola confessione e di arrivare allacelebrazione puri. Giunge così il19 marzo.

Intorno a mezzogiorno, subitodopo la fine della celebrazione re-ligiosa in chiesa, i vari “commen-sali” si riuniscono intorno alla Ta-vola. Si dà così inizio al rito. Il soggetto che impersona San Giu-seppe detta i tempi. Egli inizia conl’assaggio di una pietanza accom-pagnata dalla preghiera. Una volta terminato tocca aglialtri commensali procedere con gliassaggi, fino a che San Giuseppenon batte per tre volte la forchettasul suo piatto. I commensali interrompono il pastoe iniziano con la preghiera. Quindi un devoto introduce unanuova pietanza ed il ciclo si ripete.Tutto il rito è scandito dalle pre-ghiere e dal rosario; tutti i parteci-panti, commensali e presenti sonoguidati da una voce narrante.Le pietanze che si succedono nel-l’assaggio sono nove e sono ri-spettivamente: i lampascioni, i ver-miceddhri, i bucatini al miele econ mollica di pane fritta, i cecibolliti in “pignata”, i cavoli lessicon olio d’oliva, il pesce fritto, lostoccafisso al sugo e cipolle, le pit-tole e i “fritti” al miele, il finocchio.La bevanda presente è il vino.

feste&sagre

Il 18 e il 19 marzo in diversi Comuni si celebra San Giuseppe con l’allestimento dellecaratteristiche tavolate, voto di ringraziamento per grazia ricevuta o implorata

In Salento ritornano le “Tavole” della devozione

Torna a Maglie, per il terzo anno conse-cutivo, la rassegna teatrale Storie di donne,organizzata da Corte De’ Miracoli, in col-laborazione con Fidapa sez. di Terrad’Otranto e Soniboni Officine Culturali esotto la direzione artistica dell’attore e re-gista Massimo Giordano. Rivolti ad unpubblico vasto ed eterogeneo sono quattrogli appuntamenti che, dal 17 marzo al 27maggio, faranno tappa nella cornice del-l’accogliente spazio della Corte de’ Miracoli,in via Sante Cezza n. 7/5. La formula èquella del doppio appuntamento nel week-end, sabato alle 21 e domenica alle 18.Si inizia il 17 marzo, con replica nel giornosuccessivo, con Quale droga fa per me?

della Compagnia del Sole, per la regia diMarinella Anaclerio. Tratto dal testo deldrammaturgo tedesco Kai Hensel, narrala vicenda di Hanna, una sprovveduta ca-salinga, interpretata da Stella Addario,che decide di affrontare il vuoto della suaesistenza ricorrendo alla droga. SpiegaMarinella Anaclerio: “Parlare di drogaoggi ha un senso drammaticamente neces-sario. Di questo testo mi ha colpito la ge-nialità dell’accostamento tra la naturadella conferenza e quello della conferen-ziera. Una tenera e sprovveduta casalinga,madre di un bimbo problematico, con unmarito distratto e assente, decide di af-frontare il vuoto di un’esistenza, già segnata

fino alla sua conclusione, battendo vienon consuete alla sua ‘categoria’. Grazieal garzone dell’idraulico, che viene a ripa-rarle una perdita in casa, scopre l’ecstasye da lì comincia a esplorare il mondo delledroghe”. Sabato 7 e domenica 8 aprile è la volta diBocche di dama, scritto, diretto e inter-pretato da Angela De Gaetano. È la storiatormentata di due adolescenti che per lun-ghissimo tempo coltivarono il loro legamesolo attraverso sguardi da lontano fino algiorno in cui decisero di scappare via. Lastoria, ambientata nella Lecce degli anni‘50, è un atto d’amore, una finestra apertasulla purezza delle età della donna.Torna a “Storie di Donne” Daria Paoletta,in scena il 28 e il 29 aprile, che presenta alpubblico Una storia che non sta né incielo né in terra. Questa leggenda tarantina,

da lei stessa diretta, è una foto in bianco enero che racconta la vita di un paese dimare della Puglia, ai tempi in cui le donneusavano portare i capelli raccolti e le spalleavvolte in scialli neri. Marionna e Cataldo,i protagonisti, si sposano giovani, inespertidella vita, vivono in pieno il conflitto esi-stenziale di aderire alla volontà degli altriprima ancora che alla propria. L’arrivodelle sirene, seducenti ma ambigue, concedealla storia il fascino tipico delle figure mi-tologiche. Per il doppio appuntamento conclusivodel 26 e 27 maggio prima nazionale per lospettacolo Apparatus matri, con GiovannaCappuccio, Ania Rizzi Bogdan, EleonoraGusmano ed Elisa Menchicci. Liberamentetratto da La casa di Bernarda Alba di Fe-derico García Lorca, per la regia di EleonoraGusmano, racconta tra mille intrighi e se-greti la storia di Mater che, in seguito allamorte del secondo marito, impone unlutto rigoroso alla madre e alle tre figlie,impedendo loro di uscire di casa e di in-trattenere rapporti con il sesso opposto.Per info e prenotazioni: 348.6717334.

Alla Corte de’ Miracoli di Maglie, dal 17 marzo al 27 maggio, è di scena il teatro scritto, diretto e interpretato dalle donne

Le belle Storie di donne

20 10 marzo 2018

spettacolo

Per segnalazioni: [email protected]

a cura di Claudia Mangione

Quale droga fa per me? Bocche di dama Una storia che non sta né in cielo né in terra Apparatus matri

21 10 marzo 2018

a cura di Claudia Mangione

SABATO 10

TEATRO

MUSICA

SABATO 17

TEATRO ARTE

Coprodotto da Nasca Teatri di Terra e “Tra il dire e il fare/ Laluna nel letto”, per la regia di Michelangelo Campanale, debuttail nuovo spettacolo di Ippolito Chiarello Club27 dedicato allepiù celebri e amate leggende del rock scomparse a 27 anni, tracui Jimi Hendrix, Kurt Cobain, Robert Johnson e Jim Morrison.

Club27

TEATRO

MUSICA

Redi Hasa è il protagonista del terzo appuntamento di marzo di“Racconti d’Autore”. Musicista di livello internazionale, vantacollaborazioni con Ludovico Einaudi, Robert Plant, ecc. Da diversianni porta in giro il suo progetto in duo con la cantante MariaMazzotta.

Redi Hasa racconta Johann SebastianCORIGLIANO D’OTRANTO, Art&Lab Lu Mbroia - ore 20.30

SABATO 17

NOVOLI, Teatro Comunale - ore 20.30

Dopo un anno straordinarioall’insegna del successo del-l’ultimo album Nel caos distanze stupefacenti, del suoprimo romanzo Se non ti vedonon esisti (Rizzoli), due tourda tutto esaurito e il debuttotelevisivo a X Factor, la can-tautrice torna dal vivo in tourcon il “Caos in teatro Tour2018”, in cui proporrà i suoibrani con arrangiamenti deltutto inediti.

Levante in concertoMARTEDÌ 13

LECCE, Politeama Greco ore 21

Ospite della serata il chitarrista e compositore statunitense MikeStern con la MaximaOrchestra. Nel corso della sua lunga carrieraha collaborato, tra gli altri, con Miles Davis e Jaco Pastorius, inci-dendo numerosi lavori discografici, esibendosi in giro per ilmondo e guadagnando varie nomination ai Grammy Award.

Rudiae International Music FestivalLECCE, Teatro Apollo - ore 21

EVENTI

Ritorna lo shopping party piùfamoso del Salento. Con i mi-gliori espositori vintage dellaPuglia e il meglio dei prodottihandmade, la piccola grandefiera very cool a base di riciclo,riuso e baratto proporrà, comenel suo stile, anche tanta buo-na musica con il concerto dalvivo di Bundamove (nella foto). Ingresso gratuito, info: [email protected].

Sunday OpenMarket

DOMENICA 18

LECCE, La Nuova FerramentaArci - ore 17

TEATRO

Un viaggio attraverso musica eletteratura con Dario Vergassola(nella foto) e David Riondino.Affrontando situazioni dram-matiche e anche dissacranti,lo spettacolo incrocia i punti divista del fine dicitore, dell’in-credulo spettatore e natural-mente di lei, la Traviata, la can-tante. Tutto immerso nella mu-sica di Giuseppe Verdi, arran-giata per ensemble da camera.

La Traviata delle camelie

VENERDÌ 23

LECCE, Teatro Paisiello ore 20.30

Veronica Pivetti si cimenta nell’insolito doppio ruolo di Viktor/Vik-toria, nato sul grande schermo e per la prima volta sulle sceneitaliane nella sua versione originale. La Berlino degli Anni ‘30fa da sfondo ad una vicenda che vede Viktoria, talentuosa can-tante disoccupata, fingersi Viktor e conquistare le platee.

Viktor & ViktoriaGIOVEDÌ 22

TEATRO

NARDÒ, Teatro Comunale - ore 20.30

MUSICA

Il tratto principale del tuo carat-tere.La curiosità.Il tuo principale difetto.Insistente.La qualità che preferisci in unadonna? La femminilità.E in un uomo? L’apertura mentale.Cosa ci vuole per esserti amico? Uguale.Cos’è la felicità? È sentirsi bambini.L’ultima volta che hai pianto? Ho pianto vedendo le immaginidei bambini siriani sotto i bom-bardamenti di Ghouta. Di cosa hai paura? Di non accorgermi delle trappo-le.Canzone che canti sotto la doccia? I’ll never fall in love again diDionne Warwick. Musicisti o cantanti preferiti?Modugno, Dalla, Murolo, Mina.Poeti preferiti?

Leopardi, Neruda. Autori preferiti in prosa?Tiziano Terzani, Agatha Christie,Bruce Chatwin, Jules Verne. Libri preferiti. Le braci di Sándor Márai. Attori e attrici preferiti. Meryl Streep, Bette Davis, Gre-gory Peck, George Clooney.Chi potrebbe interpretarti sulgrande schermo?Monica Vitti.Film preferiti.Un anno vissuto pericolosamente,I tre giorni del condor, Tutti gliuomini del Presidente, FrankesteinJr. e Operazione sottoveste.I tuoi pittori preferiti. Monet, Matisse, Leonardo.Il colore che preferisci.Celeste.Se fossi un animale, saresti?Un gatto.Cosa sognavi di fare da grande?La documentarista per NationalGeographic in mezzo agli animali.L’incontro che ti ha cambiato la

vita?Ce ne sono stati diversi significa-tivi, però quello più importantedi tutti è l’incontro con i mieigenitori.La persona a cui chiederesti con-siglio in un momento difficile?Il mio ex marito.Quel che detesti più di tutto. La prepotenza e l’arroganza. Quanto tempo dedichi alla cura

del tuo corpo?Il giusto. Piatto preferito. Pesce. Il profumo preferito. Il profumo dell’acqua di rose.Il fiore che ami.La peonia.La tua stagione preferita? Primavera.Il paese dove vorresti vivere?Tornerei a vivere a Singapore.In quale epoca ti sarebbe piaciutovivere?Esattamente questa. Personaggi storici che ammiri di

più. Leonardo. Personaggi storici detestati. I grandi sterminatori: Hitler, Stalin, Mao, Pol Pot.Cosa faresti per sostenere ciò incui credi? Visto che sono una rompiscatole,romperei le scatole!Chi è il tuo eroe vivente? Gandhi è morto da qualche de-cennio, poteva restare ancora…Il tuo sogno ad occhi aperti? Negli anni della pensione fareuna grande comune con tutti imiei amici più cari.Il tuo rimpianto più grande? Preferisco non averne.Cos’è l’amore?L’amore ha due lati, un lato è lamagia e l’altro è la follia.Stato attuale del tuo animo.In una calma apparente.Il tuo motto.Non ne ho.Come vorresti morire?Nel sonno e senza debiti.

Laura RicettiVolto noto del giornalismo italiano, tripolina di nascita, dopo aver conseguitola laurea in Economia e Commercio a Roma, e dopo esperienze lavorative inFinmeccanica e a El Charro, inizia il suo percorso giornalistico nel 1989 al-l'Adnkronos, nel servizio esteri, pochi mesi prima che cada il muro di Berlino.Giornalista professionista dal 1992, due anni dopo approda allo Sport comeinviata del quotidiano L'informazione. Nel 1996 arriva al Tg1 di MarcelloSorgi, nella redazione di “Costume e Società”, e poco dopo è assunta dal Tg5 diEnrico Mentana. Innamorata del Salento, dove trascorre il suo tempo appenapuò, nell'agosto 2016 ha dedicato un servizio dell'edizione domenicale delle13.00 del Tg5 alla Grotta dei Cervi di Porto Badisco. Ha ideato e curato laregia del video, divenuto virale, del flash mob realizzato dall'Orchestra direttadal maestro Michele Nitti e dal Coro del Conservatorio “T. Schipa” di Lecce aVaste per promuovere la rassegna estiva "I concerti nel Borgo".

22 10 marzo 2018

Anno XVII - n. 639Reg. Trib. Lecce 778 del 18.01.2002

Direttore Responsabile Andrea Colella

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Periodico associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

Tessera n. 14594

di Claudia Mangione - intervista liberamente ispirata al famoso gioco di società di Marcel Proustio PROPRIO io

23 10 marzo 2018

24 10 marzo 2018