Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 25

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006 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 3, numero 25 dal 3 al 9 luglio 2006 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona la VETERINARIA PR O FESSI O NE 252 ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. ANEMIA INFETTIVA EQUINA Il Dipartimento dell’Agricoltura e della Sicurezza Alimentare del Governo ir- landese ha confermato la presenza di anemia infettiva equina. Non ancora definitivo il numero dei decessi. L’al- lerta inviata all’OIE è del 16 giugno. Le autorità irlandesi sospettano che la fonte del contagio provenga da ani- mali e produzioni animali di importa- zione. La malattia non era mai stata ri- scontrata prima nel Paese. OBIETTIVI FORMATIVI Nella definizione degli obiettivi forma- tivi, il Dipartimento della Qualità del Ministero della salute terrà conto di quelli indicati dalla FNOVI (www.fno- vi.it) e delle priorità segnalate dal Di- partimento della sanità pubblica vete- rinaria, la nutrizione e la sicurezza ali- mentare: residui e contaminanti nei prodotti destinati all’alimentazione umana; zoonosi ed agenti zoonotici; gestione delle emergenze zoosanita- rie; strategie di gestione e di comuni- cazione del rischio; benessere anima- le;patologie emergenti e riemergenti; aggiornamento in tema di legislazio- ne, normative comunitarie, apparato sanzionatorio, revisione di analisi. CONTRATTO SSN La Corte dei Conti ha approvato, “sen- za osservazioni’’, il contratto della diri- genza medica e veterinaria, relativo al II biennio economico 2004-2005. Il completamento dell’iter della negozia- zione, rende noto il SIVEMP, prevede che quanto prima si potrà andare alla firma definitiva dell’accordo che ren- derà immediatamente possibile l’ero- gazione dei nuovi stipendi. OCRATOSSINA Manca l’evidenza per ritenere l’ocra- tossina A (OTA) cancerogena, secon- do l’EFSA, anche se è una tossina re- nale potente. Sulla base dei consumi medi e di studi sul maiale, il livello di assunzione settimanale tollerabile (TWI) è stato calcolato in 120 ng/kg bw. Queste sono le conclusioni del- l’EFSA, secondo la quale i dati più re- centi indicano che l’esposizione setti- manale della popolazione generale varia tra 15 e 60 ng/kg bw ed è quindi inferiore al valore fissato dall’EFSA. REACH “Promuovere la ricerca e lo sviluppo dei test in vitro e dei metodi quantitativi in alternativa al sacrificio di animali da laboratorio”. È uno degli obiettivi del “Centro Reach” che Federchimica rea- lizzerà con il sostegno della Regione Lombardia e insieme ad Assolombar- da e Confindustria. Il costo per l’attiva- zione sul mercato italiano della norma- tiva Reach (Registration, Evaluation, Authorisation of Chemicals) è stimato in circa 1,2 mld per l’industria chimica e circa 5,8 mln per i settori di utilizzo. CONIGLI IN FRIULI Non sono stati mai alimentati con so- stanze fuorilegge i 40 mila conigli da carne dell’allevamento friulano di San Leonardo posto sotto sequestro dal NAS il 21 giugno. La misura preventi- va era legata alla possibile presenza di anabolizzanti nei mangimi. Le auto- rità hanno disposto il dissequestro per assenza totale di sostanze nocive alla salute dell’uomo. Brevi Fuori dal Decreto Bersani C i aveva avvertito: le riforme si fanno senza dirlo, anzi “con ri- servatezza” come ha ribadito in conferenza stampa con l’aria soddisfatta di chi è riuscito a prendere tutti in contropiede. Il Ministro per lo Sviluppo Pierluigi Bersani ha ultimato con pochi collabora- tori, nel giro di una notte, un pacchetto di misure per la competitività, che, “senza furore ideologico”, fa piazza pulita dei tariffari minimi, dei limiti alla pubblicità e che ammette le società multiprofessionali. E ha il coraggio di dire che non è una riforma delle professioni, ma solo una manovra “per la rimozione degli ostacoli più evidenti alla concorrenza”. Il Consiglio dei Mi- nistri ha approvato il decreto-Bersani venerdì 30 giugno durante una se- duta che ufficialmente non aveva nulla del genere all’ordine del giorno. Nello stesso giorno, l’ANMVI ha inviato al Presidente Prodi e ai Ministri Ber- sani e Turco una richiesta di chiarimenti e dell’esplicita esclusione dal de- creto della professione medico-veterinaria, così come vengono espressa- mente escluse le prestazioni sanitarie rese nell’ambito del SSN. (“Sono fat- te salve le disposizioni riguardanti l’esercizio delle professioni reso nel- l’ambito del Servizio Sanitario Nazionale o in rapporto convenzionale con lo stesso). Le norme deontologiche devono essere tempestivamente ade- guate entro il 1° gennaio 2007. In mancanza di tale adeguamento, a de- correre dalla predetta data, sono in ogni caso nulle per violazione di nor- ma imperativa di legge. Già oggi, quindi, nessun Ordine potrà prenderse- la con gli iscritti che obbediscono a Bersani e non alla deontologia. È il nodo della tariffa legato alla prestazione di risultato a destare le mag- giori perplessità. TARIFFE - Nel documento ufficiale di Palazzo Chigi si legge che “per i servizi professionali arrivano parcelle ‘negoziabili’ tra le parti e legate al risultato della prestazione”: con una norma del decreto legge (art.2) si abrogano le disposizioni normative e regolamentari che prevedono la fissazione di tariffe obbligatorie fisse o minime e il divieto di pattuire compensi parametrati al raggiungimento degli obiettivi persegui- ti”. Effetti attesi: riduzione delle parcelle e maggiore efficienza nelle pre- stazioni offerte. PUBBLICITÀ - I liberi professionisti possono far cono- scere agli utenti i servizi offerti attraverso la pubblicità. ora anche sulle ri- viste informative di pubblica utilità si può ‘selezionare’ il professionista più adatto e conveniente alle proprie esigenze: si abroga il divieto, anche parziale, di pubblicizzare i titoli e le specializzazioni professionali, le ca- ratteristiche del servizio offerto e il prezzo delle prestazioni. Effetti: l’ uten- te avrà maggiori informazioni a sua disposizione e quindi più possibilità di comparazione e di scelta e avrà anche più capacità contrattuale. SO- CIETÀ MULTIDISCIPLINARI - L’utente potrà rivolgersi a società multidi- sciplinari; si abroga il divieto di fornire all’utenza servizi professionali di ti- po interdisciplinare da parte di società di persone o associazioni tra pro- fessionisti, fermo restando che il medesimo professionista non può par- tecipare a più di una società e che la specifica prestazione deve essere resa da uno o più professionisti previamente indicati, sotto la propria per- sonale responsabilità. Effetti: creare studi italiani più competitivi a livello internazionale e aumentare l’offerta dei servizi integrati. Da sempre l’ANMVI chiede infatti che le professioni sanitarie siano og- getto di considerazione normativa a se stante. Il provvedimento non è da rigettare in toto. Tuttavia si tratta di una specie di “liberalizzazione obbli- gatoria”, calata dall’alto, (“Le regole non si concertano” ha confermato Bersani), che da un giorno all’altro ci obbliga a buttare via anche ciò che sarebbe più saggio preservare, e che senza troppa delicatezza ci ha ad- ditato ai cittadini-consumatori fra le lobby professionali, ingorde e corpo- rative da cui riscattarsi. Sarà per questo che il decreto Bersani ci potreb- be anche piacere, eppure non riusciamo a mandarlo giù. Se lo sai già... l'hai letto su @nmviOggi www.vet.journal.it vet.journal - aggiornamento scientifico permanente on-line Il Ministro per lo Sviluppo Economico Pierluigi Bersani. Dir. San. Emanuele Minetti - Medico Veterinario Aut. Reg. Lombardia DRL 15/MI-200.3/1740 11/07/78 - ASL Prot. 9/5A/NN Rif 4.502 ISO 9001:2000 L o schema di decreto legge per il rilancio economico e sociale ap- provato venerdì 30 giugno dal Consi- glio dei Ministri prevede alcune mo- difiche riguardanti il mondo profes- sionale che, in attesa di un confronto serio ed aperto con il Governo per la riforma degli Ordini, è rimasto sor- preso da questo improvviso colpo di mano. Tariffari, pubblicità, società fra professionisti, sono i punti considera- ti nell'articolo 2. Alcuni anche condi- visibili, altri veramente inaccettabili. Sul tariffario minimo abbiamo avuto modo di intervenire più volte ribaden- do che per una professione sanitaria, come la nostra, è una reale garanzia per il cliente che la prestazione ri- spetti le minime condizioni di qualità nel rispetto della salute e del benes- sere animale. Non torniamo quindi su questo punto ma desideriamo riflet- tere invece sul comma 12 dell'art. 36 che obbliga tutti i professionisti: "a te- nere uno o più conti correnti bancari o postali ai quali affluiscono, obbliga- toriamente, le somme riscosse nell'e- sercizio dell'attività e dai quali sono effettuati i prelevamenti per il paga- mento delle spese". Su questo punto, visto che la maggior parte dei pro- fessionisti opera già in questo modo, tenendo separata la gestione econo- mica professionale da quella privata, e che il Viceministro Visco ha garan- tito il recupero fiscale dei maggior costi bancari sostenuti, forse non ci sarebbe molto da dire, ma è il prose- guio del testo che è veramente una follia. I compensi in denaro, infatti, se superano i 100 euro, non potranno più essere riscossi in contanti ma "esclusivamente mediante assegni non trasferibili o bonifici ovvero altre modalità di pagamento bancario o postale nonché mediante sistemi di pagamento elettronico". L'obbiettivo del Governo è evidente: tracciabilità dei pagamenti e lotta al- l'evasione, ma quanti nostri clienti non hanno neppure un conto corren- te? E chi sopporterà i maggiori costi bancari delle varie transazioni? Natu- ralmente i clienti che si troveranno in sostanza tariffe più alte, giusto il con- trario di quello che si voleva ottenere togliendo i tariffari. Non bastava l'IVA al 20%? Purtroppo anche per questo Gover- no i "diritti degli animali" sono impor- tanti sino a quando non diventano un problema economico. BUTTATE I CONTANTI Deontologia riscritta da "norma imperativa di legge”

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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

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006SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 3, numero 25 dal 3 al 9 luglio 2006Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. srl - Cremona

laVETERINARIAPROFESSIONE

252ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

ANEMIA INFETTIVAEQUINAIl Dipartimento dell’Agricoltura e dellaSicurezza Alimentare del Governo ir-landese ha confermato la presenza dianemia infettiva equina. Non ancoradefinitivo il numero dei decessi. L’al-lerta inviata all’OIE è del 16 giugno. Leautorità irlandesi sospettano che lafonte del contagio provenga da ani-mali e produzioni animali di importa-zione. La malattia non era mai stata ri-scontrata prima nel Paese.

OBIETTIVI FORMATIVINella definizione degli obiettivi forma-tivi, il Dipartimento della Qualità delMinistero della salute terrà conto diquelli indicati dalla FNOVI (www.fno-vi.it) e delle priorità segnalate dal Di-partimento della sanità pubblica vete-rinaria, la nutrizione e la sicurezza ali-mentare: residui e contaminanti neiprodotti destinati all’alimentazioneumana; zoonosi ed agenti zoonotici;gestione delle emergenze zoosanita-rie; strategie di gestione e di comuni-cazione del rischio; benessere anima-le;patologie emergenti e riemergenti;aggiornamento in tema di legislazio-ne, normative comunitarie, apparatosanzionatorio, revisione di analisi.

CONTRATTO SSNLa Corte dei Conti ha approvato, “sen-za osservazioni’’, il contratto della diri-genza medica e veterinaria, relativo alII biennio economico 2004-2005. Ilcompletamento dell’iter della negozia-zione, rende noto il SIVEMP, prevedeche quanto prima si potrà andare allafirma definitiva dell’accordo che ren-derà immediatamente possibile l’ero-gazione dei nuovi stipendi.

OCRATOSSINA Manca l’evidenza per ritenere l’ocra-tossina A (OTA) cancerogena, secon-do l’EFSA, anche se è una tossina re-nale potente. Sulla base dei consumimedi e di studi sul maiale, il livello diassunzione settimanale tollerabile(TWI) è stato calcolato in 120 ng/kgbw. Queste sono le conclusioni del-l’EFSA, secondo la quale i dati più re-centi indicano che l’esposizione setti-manale della popolazione generalevaria tra 15 e 60 ng/kg bw ed è quindiinferiore al valore fissato dall’EFSA.

REACH“Promuovere la ricerca e lo sviluppodei test in vitro e dei metodi quantitativiin alternativa al sacrificio di animali dalaboratorio”. È uno degli obiettivi del“Centro Reach” che Federchimica rea-lizzerà con il sostegno della RegioneLombardia e insieme ad Assolombar-da e Confindustria. Il costo per l’attiva-zione sul mercato italiano della norma-tiva Reach (Registration, Evaluation,Authorisation of Chemicals) è stimatoin circa 1,2 mld per l’industria chimicae circa 5,8 mln per i settori di utilizzo.

CONIGLI IN FRIULINon sono stati mai alimentati con so-stanze fuorilegge i 40 mila conigli dacarne dell’allevamento friulano di SanLeonardo posto sotto sequestro dalNAS il 21 giugno. La misura preventi-va era legata alla possibile presenzadi anabolizzanti nei mangimi. Le auto-rità hanno disposto il dissequestro perassenza totale di sostanze nocive allasalute dell’uomo.

Brevi

Fuori dalDecretoBersaniC i aveva avvertito: le riforme si fanno senza dirlo, anzi “con ri-

servatezza” come ha ribadito in conferenza stampa con l’ariasoddisfatta di chi è riuscito a prendere tutti in contropiede. Il

Ministro per lo Sviluppo Pierluigi Bersani ha ultimato con pochi collabora-tori, nel giro di una notte, un pacchetto di misure per la competitività, che,“senza furore ideologico”, fa piazza pulita dei tariffari minimi, dei limiti allapubblicità e che ammette le società multiprofessionali. E ha il coraggio didire che non è una riforma delle professioni, ma solo una manovra “per larimozione degli ostacoli più evidenti alla concorrenza”. Il Consiglio dei Mi-nistri ha approvato il decreto-Bersani venerdì 30 giugno durante una se-duta che ufficialmente non aveva nulla del genere all’ordine del giorno.Nello stesso giorno, l’ANMVI ha inviato al Presidente Prodi e ai Ministri Ber-sani e Turco una richiesta di chiarimenti e dell’esplicita esclusione dal de-creto della professione medico-veterinaria, così come vengono espressa-mente escluse le prestazioni sanitarie rese nell’ambito del SSN. (“Sono fat-te salve le disposizioni riguardanti l’esercizio delle professioni reso nel-l’ambito del Servizio Sanitario Nazionale o in rapporto convenzionale conlo stesso”). Le norme deontologiche devono essere tempestivamente ade-guate entro il 1° gennaio 2007. In mancanza di tale adeguamento, a de-correre dalla predetta data, sono in ogni caso nulle per violazione di nor-ma imperativa di legge. Già oggi, quindi, nessun Ordine potrà prenderse-la con gli iscritti che obbediscono a Bersani e non alla deontologia.È il nodo della tariffa legato alla prestazione di risultato a destare le mag-giori perplessità. TARIFFE - Nel documento ufficiale di Palazzo Chigi silegge che “per i servizi professionali arrivano parcelle ‘negoziabili’ tra leparti e legate al risultato della prestazione”: con una norma del decretolegge (art.2) si abrogano le disposizioni normative e regolamentari cheprevedono la fissazione di tariffe obbligatorie fisse o minime e il divieto dipattuire compensi parametrati al raggiungimento degli obiettivi persegui-ti”. Effetti attesi: riduzione delle parcelle e maggiore efficienza nelle pre-stazioni offerte. PUBBLICITÀ - I liberi professionisti possono far cono-scere agli utenti i servizi offerti attraverso la pubblicità. ora anche sulle ri-viste informative di pubblica utilità si può ‘selezionare’ il professionista piùadatto e conveniente alle proprie esigenze: si abroga il divieto, ancheparziale, di pubblicizzare i titoli e le specializzazioni professionali, le ca-ratteristiche del servizio offerto e il prezzo delle prestazioni. Effetti: l’ uten-te avrà maggiori informazioni a sua disposizione e quindi più possibilitàdi comparazione e di scelta e avrà anche più capacità contrattuale. SO-CIETÀ MULTIDISCIPLINARI - L’utente potrà rivolgersi a società multidi-sciplinari; si abroga il divieto di fornire all’utenza servizi professionali di ti-po interdisciplinare da parte di società di persone o associazioni tra pro-fessionisti, fermo restando che il medesimo professionista non può par-tecipare a più di una società e che la specifica prestazione deve essereresa da uno o più professionisti previamente indicati, sotto la propria per-sonale responsabilità. Effetti: creare studi italiani più competitivi a livellointernazionale e aumentare l’offerta dei servizi integrati.Da sempre l’ANMVI chiede infatti che le professioni sanitarie siano og-getto di considerazione normativa a se stante. Il provvedimento non è darigettare in toto. Tuttavia si tratta di una specie di “liberalizzazione obbli-gatoria”, calata dall’alto, (“Le regole non si concertano” ha confermatoBersani), che da un giorno all’altro ci obbliga a buttare via anche ciò chesarebbe più saggio preservare, e che senza troppa delicatezza ci ha ad-ditato ai cittadini-consumatori fra le lobby professionali, ingorde e corpo-rative da cui riscattarsi. Sarà per questo che il decreto Bersani ci potreb-be anche piacere, eppure non riusciamo a mandarlo giù.

Se lo sai già...l'hai letto su @nmviOggi

www.vet.journal.it vet.journal - aggiornamento scientifico permanente on-line

Il Ministro per lo Sviluppo Economico Pierluigi Bersani.

Dir. San. Emanuele Minetti - Medico VeterinarioAut. Reg. Lombardia DRL 15/MI-200.3/1740 11/07/78 - ASL Prot. 9/5A/NN Rif 4.502

ISO 9001:2000

Lo schema di decreto legge per ilrilancio economico e sociale ap-

provato venerdì 30 giugno dal Consi-glio dei Ministri prevede alcune mo-difiche riguardanti il mondo profes-sionale che, in attesa di un confrontoserio ed aperto con il Governo per lariforma degli Ordini, è rimasto sor-preso da questo improvviso colpo dimano. Tariffari, pubblicità, società fraprofessionisti, sono i punti considera-ti nell'articolo 2. Alcuni anche condi-visibili, altri veramente inaccettabili.Sul tariffario minimo abbiamo avutomodo di intervenire più volte ribaden-do che per una professione sanitaria,come la nostra, è una reale garanziaper il cliente che la prestazione ri-spetti le minime condizioni di qualitànel rispetto della salute e del benes-sere animale. Non torniamo quindi suquesto punto ma desideriamo riflet-tere invece sul comma 12 dell'art. 36che obbliga tutti i professionisti: "a te-nere uno o più conti correnti bancario postali ai quali affluiscono, obbliga-toriamente, le somme riscosse nell'e-sercizio dell'attività e dai quali sonoeffettuati i prelevamenti per il paga-mento delle spese". Su questo punto,visto che la maggior parte dei pro-

fessionisti opera già in questo modo,tenendo separata la gestione econo-mica professionale da quella privata,e che il Viceministro Visco ha garan-tito il recupero fiscale dei maggiorcosti bancari sostenuti, forse non cisarebbe molto da dire, ma è il prose-guio del testo che è veramente unafollia. I compensi in denaro, infatti, sesuperano i 100 euro, non potrannopiù essere riscossi in contanti ma"esclusivamente mediante assegninon trasferibili o bonifici ovvero altremodalità di pagamento bancario opostale nonché mediante sistemi dipagamento elettronico". L'obbiettivo del Governo è evidente:tracciabilità dei pagamenti e lotta al-l'evasione, ma quanti nostri clientinon hanno neppure un conto corren-te? E chi sopporterà i maggiori costibancari delle varie transazioni? Natu-ralmente i clienti che si troveranno insostanza tariffe più alte, giusto il con-trario di quello che si voleva otteneretogliendo i tariffari. Non bastava l'IVAal 20%? Purtroppo anche per questo Gover-no i "diritti degli animali" sono impor-tanti sino a quando non diventano unproblema economico. ■

BUTTATE I CONTANTI

Deontologia riscritta da "norma imperativa di legge”

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Sabato 24 giugno, nell'am-bito del Congresso na-zionale della LAV, si è

tenuta una sessione di approfon-dimento di grande interesse sultema: “Veterinari ed animalisti. Traconflitti, collaborazioni ed azionicongiunte, un rapporto difficile".Numerosi i veterinari invitati a por-tare un loro contributo in rappre-sentanza di varie organizzazioniveterinarie o semplicemente a tito-

lo personale. Per la FNOVI erapresente il Presidente, GaetanoPenocchio, per l'ANMVI il Segreta-rio, Laura Torriani, per il Sivemp ilSegretario, Aldo Grasselli, oltre anomi già particolarmente noti per ilruolo che ricoprono o per il loroparticolare impegno per i diritti de-gli animali ed il loro benessere:Roberto Marchesini, Presidentedella SISCA, Pasqualino Santori,Comitato Nazionale di Bioetica,

Enrico Moriconi, Presidente Avda,Luigi Sapino, Dirigente Uvac Pie-monte e Rodingo Usberti, dirigen-te Asl Forlì. Tutti gli interventi sonostati di particolare interesse an-dando ad evidenziare aspetti mol-to importanti e spesso poco cono-sciuti della professione veterinarianell'ambito del benessere animalee nei rapporti con il mondo anima-lista. Cerchiamo di riportare alcunipunti dei vari interventi auguran-doci che si arrivi presto ad orga-nizzare un'altra iniziativa su questitemi, di cui l'ANMVI potrebbe es-sere promotore, nella certezzache un confronto fra veterinari edanimalisti, aperto, disponibile e ri-spettoso dei diversi ruoli e compe-tenze, potrà solo portare ad unamigliore e costruttiva collaborazio-ne superando le diffidenze ed iluoghi comuni che continuano apersistere in questo rapporto. Do-po la presentazione di GianlucaFelicetti della LAV che ha spiegatoil significato e gli obiettivi dell'ini-ziativa il primo intervento, quello diLuigi Sapino, è stato un approfon-dimento delle difficoltà che i vete-rinari devono affrontare nel con-trollo dell'applicazione delle diret-tive sul benessere animale. In par-ticolare il dirigente dell'UVAC pie-montese ha riportato alcuni casi ri-feriti al trasporto degli animali dareddito ed i problemi decisionaliche devono essere quotidiana-mente valutati.Roberto Marchesini, nel suo ruolodi Presidente della SISCA, parten-do dalla sua ampia esperienza diveterinario zooantropologo ha ri-cordato che la scarsa attenzionein Italia verso il veterinario derivada una scarsa attenzione verso glianimali. Lo sforzo dei veterinarideve quindi essere, anche nel lo-ro interesse, quello di far crescerenel nostro paese una cultura ani-malista. Purtroppo le nostre uni-versità non preparano il veterina-rio al rapporto con gli animali.Preoccuparsi del benessere ani-male non significa solo pensarealla sua salute fisica ma avere unpreciso rispetto anche verso lesue esigenze e la sua possibilitàdi esprimersi. Laura Torriani, inrappresentanza dell'ANMVI, hafatto un intervento molto articolatoche vedremo di riprendere in mo-do più ampio sui prossimi numeri.

Gli argomenti toccati sono stativari, dalle aspettative delle asso-ciazioni animaliste alle richiestedei veterinari per arrivare ad unaimportante collaborazione, le sol-lecitazioni per costituire una mu-tua degli animali e le alternativeproposte dall'ANMVI, certamentepiù fattibili e meno costose, perarrivare ad una assistenza sanita-ria di tutti gli animali. Il Segretariodell'ANMVI ha parlato anche dieducazione dei proprietari e diabbandono, di anagrafe e di ge-stione dei canili. Aldo Grasselli,Segretario del SIVEMP, ha iniziatoricordando che se abbiamo supe-rato la logica delle razze umane equella della malattia psichiatrica èora che si faccia una nuova rivo-luzione culturale per arrivare adun diverso rapporto uomo/anima-le. Ha espresso la speranza chequesto Governo si impegni mag-giormente per il benessere ani-male ed ha auspicato una mag-gior collaborazione fra veterinaried animalisti perché entrambi sa-ranno sempre frustrati se noncambia l'atteggiamento culturalenel nostro paese. Ha anche ricor-dato che le strutture pubblichenon sempre rispondono alle esi-genze del benessere animale edeve quindi esserci uno sforzodello Stato sulle Regioni perché cisia un maggior impegno.Rodingo Usberti nel suo interven-to ha rispecchiato il suo essere unveterinario "filosofo" e si è quindiconcentrato su temi specifici riba-dendo che a suo avviso anche glianimali hanno un'“anima" ed ac-cusando le università di non pre-parare i veterinari ad un corretto

rapporto con gli animali mancan-do nel corso di laurea materie fon-damentali: etologia, bioetica,comportamento animale, ecc.Enrico Moriconi, Presidente del-l'Avda (Associazione Veterinariper i Diritti degli Animali) ha evi-denziato vari aspetti del mondoveterinario ed animalista rispettoalla societtà in cui viviamo. In par-ticolare ha sottolineato le enormidifficoltà che veterinari ed animali-sti hanno a farsi ascoltare dagli al-tri e questo rende deboli tutte leiniziative e gli sforzi che si fannoper il benessere animale. Dopol'intervento di Pasqualino Santori(vedi box), che riportiamo a parte,ha parlato Gaetano Penocchio,Presidente della FNOVI. Penoc-chio ha iniziato ricordando il ruoloe le competenze della professioneveterinaria ribadendo che la FNO-VI ha come impegno quello di ga-rantire la professionalità degliiscritti e quindi la qualità delle pre-stazioni. Certamente si può fare dipiù e meglio ed ha ricordato alcu-ni obiettivi che il nuovo ComitatoCentrale si è posto chiedendoperò che anche il mondo animali-sta, se si vuole arrivare ad unareale collaborazione, si impegni arispettare il ruolo e le competenzedel veterinario e le sue specificitàdi professionista. Ha ammessoche il Codice Deontologico dei ve-terinari è superato e dovrà essereal più presto rivisto inserendo con-cetti di rispetto del benessere ani-male. Ha terminato auspicandoche si possa arrivare insieme, ve-terinari e animalisti, a reali ed im-portanti obiettivi per la salute ed ilbenessere degli animali. ■

3ATTUALITÀ

Roma, Sabato 24 giugno

Veterinari ed animalistiUn confronto non sempre facile

laPROFESSIONE VETERINARIA 25/2006

I problemi sono sempre economici

A l congresso Lav, Sa-bato mattina, dopo la

sessione sul rapporto veteri-nari ed animalisti, è interve-nuto il Ministro dell'Ambien-te, Alfonso Pecoraro Scanioche ha subito ribadito l'im-pegno del Governo su diver-si temi animalisti ricordandoquelli che saranno attuati dasubito: il blocco delle impor-tazioni di pelli di foca, la revi-sione della normativa sui cir-chi, controlli sulle spadare,

nuovi parchi protetti, ecc. "Il grosso problema - ha sottolineato il Mini-stro - è che tutti sono a favore dei diritti degli animali sino a quando que-sti non hanno una ricaduta economica. E questo vale in particolare permolte regioni che non rispettano le direttive comunitarie europee fa-cendo subire al Paese le conseguenze economiche di continue infra-zioni. È ora che le regioni che non risepttano le regole paghino diretta-mente le conseguenze". Ha inoltre informato la platea di essersi incon-trato con il Ministro all'Agricoltura, De Castro, sollecitandolo ad unamaggiore attenzione del mondo produttivo verso il benessere animale,concordando con lui anche una diversa competenza del Ministero del-l'Ambiente che dovrà definirsi: Ministero dell'Ambiente, per la tutela delTerritorio e del Mare. Ha concluso dicendo che sarà sempre un Ministroa difesa dell'ambiente e non contro l'ambiente. Certamente il mondoveterinario potrà trovare in Pecoraro Scanio un interlocutore attento epronto a sostenere le promesse fatte all'ANMVI in un incontro di qual-che mese fa. Il problema continuerà ad essere quello "economico".

Siamo molto vicini

Veterinari e animalisti al di là di ogni possibile incomprensioneo divergenza hanno qualcosa in comune che li rende molto vi-

cini, infatti, entrambi si occupano in modo serio e non banale di anima-li. Questo è tanto più significativo in una società che come per tanti al-tri aspetti di ordine sociale, anche a riguardo della stessa persona uma-na, esprime per gli animali tanta simpatia e addirittura affetto ma poipratica molta poca attenzione reale alla individuazione e soluzione deiproblemi.I veterinari, in questa condizione, hanno fatto, al di là di quale sia la lo-ro pratica professionale, una scelta addirittura più coraggiosa: hannomesso la loro stessa possibilità di avere un reddito nelle mani di questaconsiderazione sociale così poco affidabile.Se non accettiamo la distinzione di valore morale tra “animali buoni dapensare” e “animali buoni da mangiare” cioè tra gli animali la cui fun-zione è la compagnia e quelli la cui funzione è produrre reddito, nonpossiamo mancare di notare che la condizione animale non sembra es-sere così brillante o comunque migliorata rispetto al passato.Accettare la distinzione tra animali buoni da mangiare, animali buoni dapensare toglierebbe completamente qualsiasi valore intrinseco agli ani-mali, in quanto verrebbe ad essere solamente l'uso umano che se ne faelemento che attribuisce valore.La condizione attuale degli animali da reddito, alla luce dell'aperturamondiale dei mercati, facendo perdere valore al singolo individuo ani-male, visto il netto calo di valore delle produzioni zootecniche, non puòfar altro che rendere più precarie le condizioni di vita animale, indipen-dentemente dal rispetto delle stesse norme sul benessere.La consapevolezza delle difficoltà di fondo deve essere di stimolo perveterinari e animalisti a creare un tavolo comune come già si è fatto nelComitato Bioetico per la Veterinaria e nel Comitato Nazionale per laBioetica al momento che si sono prodotti i più diversi e approfonditi pa-reri etici.Sul piano pratico si debbono quantomeno combattere sprechi nella di-stribuzione e nella utilizzazione delle poche risorse.Ma è sul piano più teorico e più in prospettiva che nella sede del con-gresso nazionale LAV bisogna riflettere. Su questo piano, l'obiettivoche, credo, dobbiamo cercare di perseguire è quello di una vera e pro-pria “cittadinanza animale”, qualcosa che possa fornire più attenzionee più autonomo significato alle esistenze animali indipendentementedall'uso che l'umanità decide di fare di queste.Un nuovo animalismo può essere elemento fondante di un nuovo uma-nesimo che, spostando la considerazione morale anche agli animali, di-fenda, nel contempo, e in maniera più forte, tutti gli appartenenti alleparti deboli della società umana. Società che rischia di essere travoltadagli sviluppi economici e tecnologici di un mondo in cui rinunciare agovernare la globalizzazione, su un piano di rispetto degli individui, puòportare a ripetere le grandi ingiustizie del passato che non vorremmopiù veder ripetere. Pasqualino Santori

Il ministro Pecoraro Scanio con i diri-genti della LAV.

di Antonio Manfredi

Da sinistra: Penocchio, Santori, Moriconi, Gusberti, Felicetti, Grasselli, Torriani, Marchesini e Sapino.

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“Punto di riferimento del mio man-dato è il programma dell’Unione”,ha esordito il Ministro della Saluteindicando ai parlamentari dellaCommissione Affari Sociali dellaCamera i programmi, gli obiettivi ele attività del Ministero. Nell’audi-zione svolta il 27 giugno scorso, Li-via Turco ha presentato un “NewDeal per la Salute”, in cui insistesull’apertura e la volontà di ascoltodel suo Dicastero, annunciandoper fine ottobre gli stati generalidegli operatori e delle operatricidella salute, “per discutere insie-me e condividere un New Dealdella salute”.

Consulta permanente delleprofessioni sanitarieIl Ministro ha parlato di una “politi-ca delle alleanze”, coinvolgendo leprofessioni mediche e sanitarie, icittadini attraverso le loro associa-zioni di tutela, gli attori economici esociali. “Proprio perché questopatto sia costruito insieme ,condi-viso - ha detto - istituirò e renderòpermanente al Ministero (oltre alconfronto con le Regioni), la con-sulta dei medici, quella delle pro-fessioni sanitarie, la consulta delleassociazioni e del volontariato ed iltavolo di concertazione con i sin-dacati e con le imprese”.

Tecnici della prevenzioneIl Ministro ha inoltre confermatol’intento di dare piena applicazionealla legge 43 del febbraio 2006sulle professioni sanitarie. “In pro-posito - ha detto - è già avviato evicino alla conclusione il confrontocon le professioni interessate (in-fermieristiche, ostetrica, riabilitati-ve, tecnico sanitarie e della pre-venzione) per l’attuazione della de-

lega al Governo finalizzata all’isti-tuzione degli Ordini e degli Albiprofessionali relativi”. Le professio-ni sanitarie sono quelle dettagliatedalla legge 10 agosto 2000, n.251, fra cui rientrano le professionitecniche della prevenzione, ovverogli operatori che svolgono con au-tonomia tecnico-professionale atti-vità di prevenzione, verifica e con-trollo in materia di igiene e sicurez-za ambientale nei luoghi di vita e dilavoro, di igiene degli alimenti edelle bevande, di igiene e sanitàpubblica e veterinaria.

L’Asse Stato-RegioniNel rapporto con le Regioni e suipoteri concorrenti, il Ministro dellasalute ha parlato di “governo di si-stema”: “È per questo che il primoatto di Governo da me compiuto èstato quello di insediare un tavolopermanente di consultazione conle Regioni, al quale affidare il com-pito di governare il sistema privile-giando il metodo della condivisio-ne su tutte le grandi questioniaperte in materia di tutela della sa-lute. In tal modo la logica dei pote-ri concorrenti si sviluppa e articolain quella del “concorrere” insiemeal miglioramento e allo sviluppodella sanità pubblica italiana”. Il Ministro Turco anticipa che il rag-giungimento degli obiettivi pas-serà attraverso una valutazionecondivisa con le Regioni del fabbi-sogno di spesa, anche attraversoun attento riesame dell’appropria-tezza dei Lea e tenendo conto delconsuntivo di spesa dell’anno2006. Certezza di risorse finanzia-rie, individuando nel 6,6% del Pilper il triennio 2007/2009 un puntodi partenza per la programmazio-

ne dei piani e delle politiche regio-nali, cui affiancare un fondo“straordinario” per le Regioni chepresentano grandi criticità finan-ziarie con l’obiettivo dell’azzera-mento del debito entro il 2009.

PrevenzionePrevenzione della malattia, re-sponsabilizzazione dei cittadini econtrollo complessivo dei diversi“determinanti della salute” (stili divita, ambiente, lavoro, condizionisociali ed economiche). “Occor-rerà programmare una riconversio-ne graduale degli indirizzi di spesaall’interno del sistema sanitario edare luogo, al contempo, a politi-che sempre più integrate che sisviluppino attraverso un vero eproprio piano di azione intermini-steriale”.Fare tutto il possibile affinché lamalattia sia evitata. Il “dovere dinon ammalarsi” è inteso come “as-sunzione piena di responsabilità ditutti gli attori per evitare le patolo-gie evitabili con stili di vita salubri eazioni di prevenzione efficaci.

Partiti fuori dalla sanitàUno dei primi atti del Governo Pro-di, ha ricordato il Ministro, è statal’abrogazione della norma, varatasul finire della precedente legislatu-ra, che prevedeva l’equiparazionedel mandato di parlamentare o diconsigliere regionale al quinquen-nio di esperienza managerialeaziendale, quale requisito previstoper l’incarico di direttore generaledelle Asl. “La politica è una cosa, lagestione della sanità pubblicaun’altra e le due cose devono es-sere tenute ben distinte, ciò chedeve determinare la scelta di un Di-rettore Generale di un’azienda sani-

taria o di un ospedale deve essereil curriculum e l’esperienza docu-mentata, non la fedeltà a questo oquel partito. Qualunque esso sia”.

ECM e UniversitàRiforma del sistema dell’Ecm edello stesso percorso universitario

nelle lauree nelle scienze medichee sanitarie in grado di recepire lenuove esigenze sanitarie e le nuo-ve dinamiche professionali, conparticolare riferimento all’umaniz-zazione della medicina, alla ge-stione delle risorse, alla gestionedei percorsi decisionali e al lavorod’equipe. In proposito appare ur-gente ridefinire il rapporto tra Uni-versità e SSN nell’ottica della siner-gia e del superamento di ogni cor-porativismo.

Una Scuola di Formazione Cruciale è anche la promozionedi una nuova cultura del manage-ment sanitario. “E a tal fine, nel2007, avvieremo, sotto l’egida diun magistrato che ne sorvegli lacorretta realizzazione amministra-tiva e finanziaria, una “Scuola diformazione in sanità pubblica”,utilizzando strutture e risorse già adisposizione del Ministero dellaSalute”.

Il ruolo del MinisteroLivia Turco ha concluso la relazio-ne con un riferimento al ruolo delMinistero. “Tale ruolo va ridefinitoal fine di rendere questo Dicaste-ro pienamente in grado di svolge-re quei compiti di governo del si-stema che la Costituzione preve-de e che le stesse Regioni solleci-tano con forza. Un ruolo di indiriz-zo, accompagnamento, condivi-sione dei programmi e delle stra-tegie di intervento, ma soprattuttodi monitoraggio e valutazione deirisultati”. ■

4ATTUALITÀ

Audizione in Commissione Affari Sociali

Livia Turco: un nuovo “patto per la salute”Il Ministro della Salute ha presentato al Parlamento programmi, obiettivi e attività della sanità italiana

laPROFESSIONE VETERINARIA 25/2006

Piano di controllo di alimenti e mangimi entro l’anno

La sicurezza alimentare è una delle “quattro sicurezze” individua-te dal Ministero della Salute. Nel corso dell’audizione svolta alla

Commissione Affari Sociali della Camera martedì 27 giugno, il MinistroLivia Turco ha ricordato che il Regolamento comunitario 882/2004 CEprevede che per realizzare un approccio uniforme e globale in materiadi controlli ufficiali, gli Stati membri stabiliscano ed applichino piani dicontrollo nazionali e pluriennali conformemente a orientamenti elaboratia livello comunitario. “Questi orientamenti - ha spiegato il Ministro dellaSalute ai parlamentari - devono promuovere strategie nazionali coerenti,identificare le priorità in base ai rischi nonché le procedure di controllopiù efficaci. Ciò che richiede la legislazione comunitaria, al di là di com-petenze e delle attività che possono essere svolte dalle diverse Autoritàcentrali, regionali o locali, è un approccio completo ed integrato ai siste-mi di controllo. Il Piano di controllo pluriennale deve coprire la normativain materia di alimenti, mangimi, salute e benessere degli animali”.Il Piano, ha detto il Ministro Livia Turco, dovrà essere predisposto entroil 31 dicembre di quest’anno per essere attuato a partire dal 1 gennaio2007 e dovrà fornire “informazioni esaustive sulla struttura e sull’orga-nizzazione di tutte le Autorità a vario titolo coinvolte nel sistema dei con-trolli ufficiali, definendone i ruoli le responsabilità, le competenze, le re-lazioni gerarchiche e funzionali, i sistemi di controllo, nonché sulle risor-se umane e finanziarie impiegate”. Il Piano dei controlli per il triennio2007-2009 verrà presentato alla Conferenza Stato-Regioni ai fini dellasua condivisione. “Il Ministero della Salute - ha aggiunto Livia Turco - ha già richiesto la col-laborazione degli altri dicasteri che operano nel settore dei controlli su-gli alimenti e mangimi; con i servizi sanitari delle regioni e province au-tonome è stato attivato un tavolo di approfondimento ai fini della predi-sposizione del Piano pluriennale”. Predisposizione, ma soprattutto at-tuazione del Piano, ha sottolineato il Ministro della Salute, poiché “laCommissione ed anche i Paesi terzi verso cui esportiamo i nostri pro-dotti, giudicheranno il nostro Paese sulla base non solo di quello che èstato programmato, ma su quello che è stato realmente fatto”.

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La bozza di decreto istituti-va del veterinario azienda-le, come elaborata dalla

FNOVI e approvata dal ComitatoCentrale, è stata presentata al Mi-nistero della Salute il 23 giugnoscorso. La notizia viene dal Presi-dente della FNOVI Gaetano Pe-nocchio che esprime “soddisfa-zione per la convergenza manife-stata sul documento dalle diversecomponenti professionali dellaVeterinaria”. L’istituzione della fi-gura del veterinario aziendale,aggiunge, rappresenta “un anelloindispensabile per configurare almeglio il sistema italiano di epide-mio-sorveglianza negli allevamen-ti zootecnici ed auspica un rapidoiter legislativo”.L’art. 3 del D.L.vo 27 maggio2005, n. 117, fatte salve le attivitàdi sorveglianza e monitoraggiosanitario garantiti dai Servizi Vete-rinari delle Aziende Unità Sanita-rie Locali, demanda ad un decre-to del Ministro della Salute daadottarsi, d’intesa con la Confe-renza permanente per i rapportitra lo Stato, le Regioni e le Provin-ce autonome di Trento e di Bolza-no, la definizione degli obblighirelativi al sistema di reti di sorve-glianza a carico degli operatoridel settore alimentare e degli alle-vatori che possono avvalersi, perla loro esecuzione, di un Veterina-rio aziendale.Eccolo dunque - fisionomia pro-fessionale, compiti e responsabi-lità - nella veste giuridica propo-sta dalla Categoria.

Art. 1 Campo di applicazioneIl presente decreto definisce:1) il sistema di reti di sorveglianzaprevisto dall’art. 3 del D.L.vo 27maggio 2005, n. 117 e, in modoparticolare, le modalità operative,le misure da adottare in caso diaccertamento di carenze, il conte-nuto dei dati, il relativo formato, ladurata di conservazione deglistessi, nonché la periodicità dellaloro trasmissione da parte delleRegioni al Ministero della Salute;2) gli obblighi a carico degli ope-ratori alimentari e degli allevatoriche possono avvalersi, per la loroesecuzione, di un Veterinarioaziendale;3) i compiti e le responsabilità daattribuire al Veterinario aziendaledi cui al precedente punto 2) ed irelativi requisiti professionali e dispecifica formazione che devonoessere correlati all’attività da svol-gere, attività dalla quale non de-vono derivare nuovi o maggiorioneri o minori entrate a carico del-la finanza pubblica;4) i Controlli Veterinari Ufficiali.

Art. 2 Definizioni1) controlli veterinari ufficiali: con-trolli effettuati dai Servizi Veterina-ri delle Aziende Unità SanitarieLocali sulla salute degli animalivolti ad accertare il rispetto delledisposizioni del presente decretocomprese quelle applicativeeventualmente stabilite in sedecomunitaria, nonché di tutte le mi-sure di salvaguardia, anche na-zionali, relative ai prodotti di origi-ne animale, adottate in correlazio-ne alle prescrizioni del presentedecreto. I controlli ufficiali devonoessere eseguiti, in generale,usando metodi e tecniche di con-trollo appropriate quali monitorag-gio, sorveglianza, verifica, audit,ispezione, campionamento e ana-lisi (Regolamento 882/04 art. 10)e i controlli sui prodotti di origineanimale oggetto di scambio intra-comunitario devono essere ese-guiti in conformità al decreto legi-slativo 30 gennaio 1993, n. 28, e

successive modificazioni; quandosi constatano infrazioni alle normedi polizia sanitaria devono essereapplicati i provvedimenti previstinel medesimo decreto legislativo30 gennaio 1993, n. 28.2) laboratori ufficiali: i laboratoridegli Istituti Zooprofilattici Speri-mentali e dell’Istituto Superiore diSanità deputati all’effettuazionedelle analisi dei campioni prelevatidai Servizi Veterinari delle AziendeUSL durante i controlli ufficiali3) operatore alimentare: qualsiasioperatore del settore alimentare,ivi compresi gli allevatori, i produt-tori di mangimi, i trasformatori ed idistributori di alimenti;4) veterinario aziendale: MedicoVeterinario, libero professionista,consulente dell’operatore alimen-tare;5) rete di sorveglianza epidemio-logica: sistema di reti di sorve-glianza gestito dai Servizi Veteri-nari delle Aziende Unità SanitarieLocali, istituito per assicurare chele attività degli operatori del setto-re alimentare in tutte le fasi dellaproduzione, trasformazione e di-stribuzione dei prodotti di origineanimale non conducano alla pro-pagazione di malattie trasmissibiliagli animali o all’uomo, sia diretta-mente (zoonosi), sia mediante glialimenti derivati dalle produzionianimali.

Art. 3 Caratteristiche delle reti disorveglianza epidemiologicaIl sistema di reti di epidemio-sor-veglianza comprende:- la valutazione e la registrazione

di indicatori di malattia (esami dilaboratorio, dati di fertilità, produt-tività, stato di salute, sintomi spe-cifici ecc.) individuati anche al fi-ne di consentire l’ottemperanza alRegolamento 852/04;- l’applicazione dei principi del si-stema dell’analisi dei pericoli edei punti critici di controllo;- un sistema di raccolta, registra-zione e trasmissione dei dati epi-demiologici;- le modalità operative del sistemadi reti di epidemio-sorveglianzada porre in essere sono individua-te stabilendo che: la responsabi-lità di registrare i dati è dell’opera-tore, il quale ha la possibilità diavvalersi del Veterinario azienda-le. Sarà compito del Servizio Vete-rinario pubblico aggregare i dati edefinire le mappe di rischio per icontrolli ufficiali sugli operatoricommerciali.- Nel caso di accertamento di ca-renze nell’attuazione del sistemadi epidemiosorveglianza vengonoadottate le seguenti misure: ri-chiamo dell’operatore commer-ciale per garantire la registrazionedei dati obbligatori.- Le modalità di raccolta, durata diconservazione e periodicità di tra-smissione da parte delle regioni alMinistero della Salute sono le se-guenti (da definirsi).

Art. 4 Obblighi dell’operatoredel settore alimentareFatte salve le attività di controlloufficiale svolte dai Servizi Veteri-nari delle Aziende Unità SanitarieLocali, sugli alimenti di origine

animale e sugli animali, in qualsia-si fase della catena alimentare, laresponsabilità per la sicurezzadegli alimenti incombe all’opera-tore del settore alimentare.È considerato obbligo primariodell’operatore garantire un eleva-to livello di tutela dei consumatorie del patrimonio zootecnico; a talfine gli operatori provvederannoall’applicazione dei principi del si-stema dell’analisi dei rischi e deipunti critici di controllo ed all’uti-lizzo di manuali di corretta prassiigienica e di buone pratiche.Gli operatori del settore alimenta-re che allevano animali o produ-cono prodotti primari d’origineanimale devono tenere registra-zioni in particolare riguardanti:a) la natura e l’origine degli ali-menti somministrati agli animali;b) i prodotti medicinali veterinari ole altre cure somministrate aglianimali, con le relative date e i pe-riodi di sospensione;c) l’insorgenza di malattie chepossono incidere sulla sicurezzadei prodotti di origine animale;d) i risultati di tutte le analisi ef-fettuate su campioni prelevati daanimali o su altri campioni prele-vati a scopi diagnostici, che ab-biano rilevanza per la saluteumana;e) tutte le segnalazioni pertinentisui controlli effettuati su animali oprodotti di origine animale.

Art. 5 Compiti, qualifica,responsabilità del VeterinarioAziendaleIl Veterinario aziendale è il consu-

5ATTUALITÀ

Ufficializzata la bozza di decreto

Il veterinario aziendale si presenta al Ministero della Salute

laPROFESSIONE VETERINARIA 25/2006

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lente sanitario dell’operatore delsettore alimentare e assiste l’ope-ratore nel mantenere le registra-zioni obbligatorie e nei rapporticon il Servizio Veterinario Pubbli-co delle Aziende Unità SanitarieLocali. Il Veterinario aziendale cu-ra lo stato sanitario dell’aziendaapplicando i principi del sistemadell’analisi dei pericoli e dei punticritici di controllo, e l’uso di prassicorrette in materia d’igiene anchea livello di allevamento e di azien-de agricole. Il Veterinario aziendale è deputatoa svolgere le seguenti funzioni: 1) predisposizione dei provvedi-menti necessari ad assicurare al-l’operatore del settore alimentareun elevato stato igienico – sanita-rio degli animali ed il benessereanimale;2) formulazione di piani volontariaziendali per il controllo delle ma-lattie ad alto impatto zoo-econo-mico e per la riduzione dell’uso in-discriminato dei farmaci;3) supporto all’operatore com-merciale della tenuta delle regi-strazioni obbligatorie;4) supporto all’operatore nellascelta delle misure necessarie agarantire la salubrità dell’alimen-tazione degli animali e degli ali-

menti prodotti;5) concorso all’uso corretto deifarmaci veterinari e responsabilitàdell’armadietto farmaceutico;6) collaborazione con il servizioveterinario pubblico nella indivi-duazione degli indicatori di malat-tia e nelle misure di prevenzione econtrollo da adottare;7) supporto all’operatore nella ge-stione dell’identificazione deglianimali, alla registrazione ed allatracciabilità.Per poter assumere l’incarico diVeterinario aziendale, oltre al pos-sesso delle condizioni generali elegali per l’esercizio della liberaprofessione, i Medici Veterinarinon devono avere rapporti di inte-resse con i sistemi di produzione,devono aver conseguito un appo-sito attestato rilasciato a seguitodel superamento di un corso au-torizzato dalla Federazione Nazio-nale degli Ordini Veterinari Italiani.Il suddetto corso deve garantire laformazione almeno nelle seguentimaterie:- applicazione delle procedure re-lative ad analisi di rischio e punticritici di controllo (HACCP);- Buone Pratiche Veterinarie;- obblighi degli operatori del set-tore alimentare per assicurare che

la produzione, la trasformazione ela distribuzione di prodotti di origi-ne animale non conducano allapropagazione di malattie trasmis-sibili agli animali;- normativa europea, nazionale eregionale in materia.

Art. 6 Attività dei Serviziveterinari pubbliciLe Regioni e le Province autono-me per il tramite dei Servizi Veteri-nari provvedono ad attivare appo-site strutture organizzative al finedi consentire a livello delle ASL,l’aggregazione e la elaborazionedei dati provenienti dalle reti disorveglianza epidemiologica conla definizione di mappe di rischiosulla base delle quali programma-re i controlli ufficiali.In caso di mancata o errata regi-strazione e trasmissione dei datiobbligatori, i Servizi Veterinariprovvedono all’adozione dei prov-vedimenti previsti dalla vigentenormativa nei confronti dell’opera-tore commerciale.

Art. 7 Norme finaliDall’attuazione della presente nor-ma non devono derivare nuovi omaggiori oneri, né minori entrate acarico della finanza pubblica. ■

6ATTUALITÀ

laPROFESSIONE VETERINARIA 25/2006

Vi prego di inviarmi ai prezzi, comprensivi di IVA più spese di spedizione - variabiliin base al peso e al tipo di pagamento, il seguente materiale

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OSSERVATORIO FARMACO

Il tramadolo escedalle tabelle deglistupefacenti

Sentito il parere favorevole del Consiglio superiore di sa-nità, il Ministero della Salute ha decretato l’esclusione deltramadolo “dalla ex tabella IV di cui all’art. 14 del testo

unico e contestualmente all’esclusione delle preparazioni contenen-ti tramadolo dalla ex tabella V”. Le motivazioni per le quali il trama-dolo non sarà più classificato tra le sostanze stupefacenti a partiredal 12 luglio sono che: “il tramadolo è un analgesico ad azione cen-trale indicato per il trattamento del dolore moderato e severo; la suaefficacia è attribuibile ad un’affinità parziale per il recettore \mu de-gli oppiacei associata ad un’attività monoaminergica che si esplicacon l’inibizione del reuptake neuronale di serotonina e noradrenali-na; questo suo doppio meccanismo d’azione lo differenzia dagli op-pioidi classici come morfina o codeina; studi clinici nel lungo perio-do non hanno evidenziato segni di tolleranza o dipendenza ed an-che specifici programmi di monitoraggio attivo post-marketing han-no confermato per il tramadolo un basso rischio di abuso (1ca-so/100000 abitanti). (Decreto 19 Giugno 2006 Aggiornamento DelleTabelle Contenenti l’Indicazione delle Sostanze Stupefacenti e Psi-cotrope e Relative Composizioni Medicinali di cui al Decreto del Pre-sidente della Repubblica del 09 Ottobre 1990 n. 309 e SuccessiveModificazioni ed Integrazioni Recante il Testo Unico delle Leggi inMateria di Disciplina degli Stupefacenti e Sostanze Psicotrope e diPrevenzione, Cura e Riabilitazione dei Relativi Stati di Tossicodipen-denza: Esclusione del TRAMADOLO dalla Tabella II Sezione BEsclusione delle Composizioni Medicinali Contenenti TRAMADOLOdalla Tabella II Sezione D - GU n. 147 del 27-6-2006) ■

Ormoni e pets

La prescrizione ad animali d’affezione di farmaci veterinari inconfezioni ad essi riservate, se contengono sostanze ad

azione estrogena, androgena, gestagena o anabolizzante, devonoessere effettuate con la ricetta in triplice copia non ripetibile. Lo dico-no i recentissimi D.Leg. 193/2006 (Codice sul Farmaco Veterinario) eD.Leg. 158/2006 (“Attuazione della direttiva 2003/74/CE, concernenteil divieto di utilizzazione di talune sostanze ad azione ormonica, tireo-statica e delle sostanze beta-agoniste nelle produzioni animali”). ■

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Information on scientific programme:CSM Congress & Seminar Management - Industriestr. 35

82194 Gröbenzell / München - GERMANYTel: ++49 - (0)8142 - 57 01 83Fax: ++49 - (0)8142 - 5 47 35e-mail: [email protected]

http://www.esvot.org

a cura di Aldo Vezzoni

Page 7: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 25

La Commissione CentraleEsercenti le ProfessioniSanitarie (CCEPS), nel

corso della sua ultima seduta, haconfermato la sanzione (sospen-sione) a carico della Collega tori-nese che rivolgendosi al Garantedella Concorrenza ha determinatol’apertura di una istruttoria Anti-tru-st a carico della FNOVI e dell’Or-dine di Torino (v. Professione Vete-rinaria n. 21-22-23/ 2006). LaCCEPS ha così confermato unorientamento già espresso nel2001, pronunciandosi anche allo-ra a favore di un provvedimentosanzionatorio a carico di un veteri-nario che aveva effettuato presta-zioni semi-gratuite su gatti randa-gi. Ecco come la Commissione ri-tiene del tutto fuorviante il richia-mo alla tutela della concorrenza

Rispetto delle tariffe “Non può ritenersi fondata la tesisostenuta dal ricorrente in meritoalla mancanza di un obbligo giuri-dico in capo al professionista iscrit-to all’Ordine, di dover sempre pra-ticare le tariffe disposte dai compe-

tenti organi dell’Ordine stesso.Nel vigente ordinamento l’eserciziodi una professione sanitaria, qualequella del medico veterinario, sia inqualità di libero professionista checome dipendente, presuppone l’i-scrizione all’Ordine professionalecompetente per territorio.Per quanto attiene al diritto-doveredegli Ordini delle professioni sani-tarie in materia di determinazionedi tariffe ed onorari professionali,questo trova una propria fonte legi-slativa di legittimazione nell’art. 3,lettera g) del d. lgs. n. 233/1946 e,più in generale per le professioni,nell’art. 2233 cod. civ., laddove sifa riferimento a tariffe predetermi-nate e soprattutto si prevede unparere obbligatorio dell’associazio-ne professionale, assimilabile ai ri-costituiti ordini professionali a se-guito della cessazione dell’organiz-zazione economica corporativa,nel caso di intervento del giudicenella determinazione del compen-so professionale.Il citato art. 2233, al secondo com-ma, contempla anche il decoro del-la professione come parametro di

determinazione della tariffa profes-sionale. In tal senso, la sentenzadella Corte Costituzionale n. 32 del13.2.1974, ha confermato la com-petenza ordinistica, dichiarandonon fondata la questione di legitti-mità costituzionale, con riferimentoagli artt. 3, 24 e 101 della Costitu-zione, del richiamato art. 2233 nel-la parte in cui dispone la consulta-zione dell’Ordine professionale daparte del giudice ai fini della deter-minazione del compenso profes-sionale”.

La concorrenza“Non si vede inoltre, sotto qualeaspetto la legge 10 ottobre 1990, n.287, recante “Norme per la tuteladella concorrenza e del mercato”,possa considerarsi, in quanto tale,implicitamente abrogativa dellecompetenze degli Ordini professio-nali sanitari in materia di tariffe edonorari professionali. Le tariffe fis-sate non costituiscono una restri-zione della concorrenza in quanto:1) le autorità statali mantengonocomunque un controllo su quantodeciso dagli Ordini professionali, 2)la misura regolamentativa ha sco-po di carattere generale, 3) gli Or-dini perseguono l’obiettivo di man-tenere la proporzione tra il livellodegli onorari e la qualità delle pre-stazioni effettuate.L’asimmetria informativa tra il medi-co ed il paziente rende impossibileuna logica puramente concorren-ziale e richiede una adeguata vigi-lanza da parte degli Ordini, che ga-rantiscono la qualità della presta-zione non asservita a pure logichedi mercato e vietano illeciti acca-parramenti di clientela.Pertanto l’equiparazione meccani-cistica delle professioni intellettualiall’attività di impresa (vedi la sen-tenza della Corte di Giustizia delleComunità Europee del 12.9.2001,c-180/98 e C-184/98), fa dimenti-care la necessaria prevalenza del-la tutela della salute sulle libertàeconomiche e non considera chel’attività degli Ordini è diretta all’in-dividuazione di un parametro eticoricadente nella deontologia profes-sionale, tale da consentire di valu-tare la capacità tecnica del profes-sionista e le caratteristiche dellaprestazione, per impedire poten-ziali conflitti di interesse, e concor-rere a garantire nell’interesse pub-blico la tutela di un bene di prima-ria importanza, quale è il diritto allasalute dei cittadini”.

Mutua e Ordine“Basti citare in proposito quantointervenuto relativamente all’Ordi-ne dei Medici. Di fronte ai rilievidel Garante della concorrenza edel mercato, la F.N.O.M.C. e O. harevocato proprie deliberazioni as-sunte in data 8.11.1985 e3.10.1997, concernenti linee-gui-da di comportamento per gli Ordi-ni e per i medici nei rapporti con leCasse di Mutualità volontaria e,successivamente, ha adottato unanuova deliberazione (n° 180 del15.7.2000) nella quale, tra l’altro, èprevisto che “nell’esercizio profes-sionale nei confronti di cittadiniaderenti ad Associazioni di Mutua-lità volontaria occorre conservareil rapporto diretto dell’iscritto all’Al-bo con il paziente, ad evitare chel’intervento di soggetti terzi interfe-risca col necessario rapporto di fi-ducia medico-paziente: viceversanulla osta alla contrattazione conl’ente di mutualità volontaria dellecondizioni economiche alle qualisarà resa la prestazione sanitaria,purché ciò avvenga nel rispettodella tariffa minima degli onorariprofessionali (e della tariffa massi-ma eventualmente deliberata dal-l’Ordine competente per territorio)nonché nel rispetto dei principidella dignità e del decoro dellaprofessione medica”.

Gratuità delle prestazioniAnche il motivo della contradditto-rietà della decisione dell’assem-blea che impone la gratuità delleprestazioni di sterilizzazione deirandagi con l’obbligo di praticaretariffe professionali, non può esse-re accolto. Al riguardo va premes-so che gli Ordini provinciali dei ve-terinari autonomamente adottanoapposite tariffe minime che costitui-scono strumento di riferimento ge-nerale per l’emissione dei pareri dicongruità ai sensi dell’art. 3 delD.L.gs.C.P.S. 233/1946 e per la so-luzione delle controversie in sedegiudiziaria ai sensi dell’art. 2233c.c. e che in particolare l’Ordine diRoma nell’ambito di una propria le-gittima competenza con deliberaassembleare del 10.7.1994 avevanormato la specifica materia tariffa-ria per la sterilizzazione dei gattirandagi, pervenendo per questafattispecie ad una disciplina benprecisa ed equa. Infatti si è dispo-sto che per la sterilizzazione deigatti randagi si dovesse applicarela tariffa prevista per i gatti di pro-

prietà, o d’affezione che dir si vo-glia, e che si potesse procedereanche a prestazioni gratuite in ac-cordo con associazioni protezioni-stiche degli animali sotto controllodell’Ordine stesso.

Artificio per illecita concorrenzaIl sanitario ricorrente, per sua stes-sa ammissione, si è comportato inmodo difforme dal sopracitato deli-berato ufficiale dell’Ordine, richie-dendo una tariffa diversa da quellaminima regolamentare senza nelcontempo rispettare la fattispeciedella gratuità, in quanto per i gattirandagi dallo stesso sterilizzati ve-niva richiesto un compenso giustifi-cato, a suo dire, dal rimborso deimateriali (farmaci e quant’altro) oc-correnti per la sterilizzazione.Il codice deontologico per i medi-ci veterinari, adottato dai compe-tenti organi della Federazione Na-zionale, prescrive all’art. 60 che ilmedico veterinario non deve per-cepire onorari inferiori a quelli in-dicati nella tariffa minima o nelleconvenzioni concordate con l’Or-dine; può tuttavia eccezionalmen-te prestare la propria opera a tito-lo gratuito purché la forma ed ilmodo di tale comportamento noncostituiscano artificio per una ille-cita concorrenza.Con il suo comportamento il sanita-rio ricorrente ha dimostrato di nonrispettare le regole poste dal pro-prio Ordine per legittimare l’ecce-zionalità che deve caratterizzare laprestazione professionale gratui-ta.(decisione n. 154 del 19 luglio2001). ■

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Confermata la sanzione comminata dall’Ordine di Torino

CCEPS: le tariffe non sono una restrizione della concorrenza L’equiparazione all’attività di impresa fa dimenticare la necessaria prevalenza della tutela della salute sulle libertà economiche

laPROFESSIONE VETERINARIA 25/2006

Rinnovo della CCEPS

È in scadenza il mandato deicomponenti in carica per

il quadriennio 2002-2006 nellaCCEPS. Nominati con decretodel Presidente del Consiglio deiMinistri del 17 luglio 2002, han-no ricoperto l’incarico per l’esa-me degli affari concernenti laprofessione di medico veterina-rio: dott.ssa Gaetana Ferri - de-signata dal Ministro della Salu-te; dott. Domenico D’Addario,dott. Giovanni Petroccia, dott.Carlo Pizzirani, dott. GiuseppeSoldati, dott. Federico Spinoso,dott. Paolo Cecchin, dott. Gae-tano Penocchio, dott. Tullio Pao-lo Scotti - designati dalla Fede-razione nazionale degli Ordinidei medici veterinari.

ATTUALITÀ

Page 8: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 25

Abbiamo scritto, sul nu-mero 20 di questa rivi-sta, che il Decreto Legge

193 “Codice del farmaco veterina-rio” sul farmaco veterinario è statoun po’ un’occasione persa perchésperavamo di riuscire ad infilarcivarie nostre esigenze emerse innumerose riunioni con i colleghiche operano nei diversi settori del-la veterinaria ma purtroppo alcuneche ci interessavano particolar-mente sono rimaste fuori e ci sia-mo trovati invece qualche sorpre-sa, e non tutte, a nostro avviso, po-sitive. Nei numeri scorsi abbiamogià avuto modo di evidenziare lediverse criticità emerse ed i desi-derata che sono rimasti tali. Per-ché non siamo riusciti ad otteneretutto ciò che volevamo? Tempi ri-stretti, richieste che non potevanoessere accolte, precise direttiveeuropee, i motivi possono esseretanti, forse qualche cosa potrà es-sere sfuggita anche a noi. Certa-mente la forte limitazione nella di-stribuzione dei campioni non deri-va solo da una esigenza percepita

dal ministero ma anche certamen-te da una rigida regolamentazioneda noi richiesta per evitare abusied illegalità che continuavano edesserci segnalati da tanti colleghi.In ogni modo appena visto il testoe prima ancora che il Decreto arri-vasse in Gazzetta Ufficiale aveva-mo già sollecitato un incontro con idirigenti del Ministero della Saluteper poter ragionare subito su alcu-ne modifiche che ci sembrano ne-cessarie ed urgenti.In una mattina molto calda dell’e-state romana, intorno alle nove sia-mo quindi arrivati all’EUR per il no-stro appuntamento. Oltre al deci-mo piano, ufficio XI. L’ascensore ciporta tutti e quattro, delegazioneANMVI/FNOVI, io, Penocchio, Fac-chetti e Manfredi, in un corridoiopieno di pacchi e cartoni. Gli ufficisono in piena ristrutturazione dopola ricostituzione del Dipartimentodella veterinaria. Incontriamo laDott.ssa Gaetana Ferri, DirezioneGenerale della sanità animale edel farmaco. Il clima è subito cor-diale e siamo spiazzati, poiché

eravamo pronti al confronto con unburocrate statale gelido e distac-cato. Alla presenza di una sua col-laboratrice cominciamo le nostreosservazioni al DLGS 193/2006“Codice del farmaco veterinario”.Subito le rimostranze su quell’“or-moni” che compare all’articolo 76:le prostaglandine, il gnrh, l’ossito-cina, devono essere ricettate in tri-plice copia e riportate sul registrodei trattamenti?La risposta è chiara e ferrea: “sì”.Ma anche quelli che non hannotempi di sospensione?Si apre un timido varco che lasciauna speranza di ripensamento vi-sta anche la grande attenzione edisponibilità mostrate verso le no-stre richieste. Semplificare l’iter so-lo per quelli che non hanno tempidi sospensione è impossibile, sicreerebbero discriminazioni com-merciali. Si devono trovare altre so-luzioni. Più tranquilla la discussio-ne sull’articolo 81 laddove si preci-serà in una circolare esplicativache un veterinario sarà responsa-bile della scorta, e questi potrà in-

dicare i suoi collaboratori a sosti-tuirlo in caso di necessità. L’artico-lo come è espresso oggi potrebbecreare confusioni in termini di re-sponsabilità e di riferimento. Il mi-nistero condivide la necessità didefinire per il veterinario responsa-bile dell’armadietto farmaceutico odelle scorte delle precise incom-patibilità per evitare evidenti rischidi possibili conflitti di interesse. Ilcomma due apre il problema deifarmaci usati per finalità terapeuti-che mascherando però il realescopo auxinico. Facciamo presen-te che la non possibilità di scortaper gli antibiotici da somministrarecon alimenti potrebbe essere incontrasto con le regole del benes-sere animale in caso di uso d’ur-genza con i rifornitori chiusi. Pen-sare che i grossisti possano fareturni al Sabato e alla Domenica perrendere disponibili i farmaci è im-pensabile. Anche qui un’apertura:si può trovare una possibilità lad-dove l’azienda zootecnica rispet-tando precisi parametri o condizio-ni possa garantire l’uso correttodelle scorte. Il riferimento ovvia-mente deve essere sempre e sol-tanto il medico veterinario e ci sirende conto sempre di più dellanecessità del decreto sul Veterina-rio Aziendale. Il Ministero è piena-mente d’accordo con noi sulla ne-cessità di stringere i tempi su que-sto progetto. Per quanto riguarda ilnumero di lotto basta che questosia presente sul documento di ac-quisto e non è quindi necessario ri-portarlo anche sul registro.In riferimento all’art. 87 relativo aicampioni è stato ribadito allaDott.ssa Ferri che l’ANMVI e laFNOVI condividono la propostapresentata dall’AISA. Si potrannoutilizzare le confezioni più piccolenormalmente in commercio limi-tando fortemente il numero di pez-zi che potranno essere consegna-ti, esclusivamente al veterinario,ogni anno. Per quanto riguarda ladistribuzione che noi vorremmosempre di più in mano ai mediciveterinari, sia per rendere maggio-re il controllo sul loro utilizzo sia perrendere più facile la loro reperibi-lità, al momento il Ministero non siè dimostrato molto disponibile masperiamo di poter meglio sostene-re questa posizione in considera-zione di quanto avviene ormai inquasi tutti i paesi europei.Crediamo di poter trovare la dispo-nibilità del ministero anche per l’e-liminazione del registro dei tratta-menti effettuati sugli animali dacompagnia sia pure limitato ai me-dicinali umani: registro che il DM306 aveva giustamente eliminatoin quanto la somministrazione dimedicinali sugli animali da compa-gnia non ha alcun risvolto sulla si-curezza alimentare. Siamo poipassati al secondo tema del nostroincontro: il veterinario aziendalepresentando il documento appro-vato dalla FNOVI. La Dott.ssa Ferrimostra particolare attenzione all’i-

niziativa: il Ministero sembra moltointeressato alla cosa, anzi la cal-deggia fortemente.Ci lasciamo con la sensazione chesi sia avviata una fase di collabo-razione forte e convinta, unicomezzo, del resto, per poter affron-tare in modo sensato una materiatanto ostica e delicata. ■

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DLGS 6 aprile 2006 N° 193 in vigore dal 10 giugno

Il ministro attento alle nostre richieste

laPROFESSIONE VETERINARIA 25/2006ANMVI INFORMA

Vi prego di inviarmi ai prezzi, comprensivi di IVA più spese di spedizione - variabiliin base al peso e al tipo di pagamento, il seguente materiale

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Ai sensi della legge 675/96 e successive modifiche e/o integrazioni e ai sen-si del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 (G.U. 29 luglio 2003, Seriegenerale n. 174, Supplemento ordinario n. 123/L) acconsento al trattamen-to dei dati indicati da parte di EV srl e Masson SpA.

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di Mino Tolasi

Modificare la norma

sulle scorte

A ISA, l’Associazione delleIndustrie di Sanità Ani-

male ha nuovamente sollecitatoal Ministero della Salute una mo-difica del divieto di tenuta dellescorte di medicinali veterinaricontenenti antibatterici e che-mioterapici da somministrarsi at-traverso gli alimenti liquidi o soli-di, negli impianti di allevamentoe custodia di animali destinati al-la produzione di alimenti. Il divie-to, previsto dal nuovo Codice delFarmaco Veterinario (comma 2dell’articolo 81) non è condivisonemmeno dall’ANMVI che nelcorso dell’incontro presso la Di-rezione Generale della SanitàAnimale e del Farmaco ha solle-vato il problema: “Comprendia-mo le preoccupazioni del Mini-stero - ha dichiarato Carlo Scotti,Presidente dell’ANMVI - ed ègiusto che le aziende zootecni-che possano detenere questescorte dando la massima garan-zia, ma riteniamo anche che ilMedico Veterinario dell’alleva-mento sia sufficiente a garantireil corretto utilizzo dei farmaci”.AISA ha invitato il Ministero dellaSalute a considerare che “la retedistributiva attualmente non ga-rantisce un servizio continuo(tutti i giorni e 24 ore su 24), per-tanto la salute e il benessere de-gli animali sono a rischio”. Inoltreil divieto potrebbe determinare lamancanza di prodotti per inizioterapia in caso di situazione diemergenza con conseguentedanno alla salute e al benesseredegli animali allevati. Il divieto didetenzione di scorte “è insoste-nibile in alcune tipologie di alle-vamento industriale, come adesempio in quello avicolo e inquello suinicolo, che necessita-no di tutta la flessibilità e rapiditànella gestione di emergenze sa-nitarie di qualsiasi natura”. Se-condo AISA, infine, “con tale di-vieto si possono attivare perico-losi canali illegali di reperimentoe di gestione delle materie pri-me”. AISA e ANMVI condividonol’assunto che le garanzie fornitedal Medico veterinario in tema digestione delle scorte possonoessere sufficienti a tranquillizza-re la Pubblica Amministrazione.Ecco cosa prevede l’Art. 81,comma 2. Non possono formareoggetto delle scorte i medicinaliveterinari contenenti antibattericie chemioterapici da sommini-strarsi attraverso gli alimenti li-quidi o solidi.

Page 9: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 25

Si è tenuto lo scorso 23giugno, in Regione EmiliaRomagna, un incontro fra

la ripartizione veterinaria dellastessa, l’Assessorato dell’Agricol-tura, gli Ordini Provinciali dei Medi-ci Veterinari di Bologna, Parma,Modena, Ferrara, Ravenna, Reg-gio Emilia, e Piacenza, ANMVIEmilia Romagna, il SIVELP e i rap-presentanti degli IZS della Regio-ne. Il dr. Squintani ha evidenziatole novità della legge 178 del 2002legate all’introduzione di concettodi tracciabilità e di sicurezza ali-mentare non più riferita al prodottofinale ma a tutto il processo di filie-ra e alla necessità di attuare perogni attività un’analisi del rischio inbase ad una sua valutazione, ge-stione e comunicazione, dopo unflash sull’852 del 2004 in cui la si-curezza alimentare si auspica ga-rantita attraverso manuali di corret-te prassi operative. Nel corso del-l’incontro è stato presentato inoltreil progetto SIAS. Si tratta di un Si-stema di Accreditamento Sanitarioche si basa sulla gestione dei ri-schi sanitari e la verifica dei pro-cessi di allevamento delle specieAnimali da Reddito. L’alimento si-curo deve essere a basso rischiodi pericolosità per ciò che riguardaagenti patogeni per l’uomo, so-stanze chimiche o farmaci chepossano indurre fenomeni di resi-stenza. Il SIAS si propone quindi dimigliorare l’efficacia dei sistemi disorveglianza e controllo delle ma-lattie infettive del bestiame, dellezoonosi, dei residui dei farmaci co-sì come migliorare lo stato sanita-rio ed il benessere degli animali,assicurare la rintracciabilità e la si-curezza alimentare. Questo pro-getto che nasce dagli IZS vedenell’allevatore il primo anello dellacatena e colui che è responsabiledell’applicazione del piano sanita-rio aziendale, per secondo il vete-rinario aziendale che fa da cernie-ra fra il mondo della produzione ela veterinaria pubblica, con unasua parte nella epidemiosorve-glianza, eventuali consulenti che ilveterinario d’azienda vorrà coin-volgere per problemi sanitari, il ve-terinario pubblico con cui collabo-rerà nelle operazioni di verifica, ilveterinario dell’ IZS che svolgerà leindagini che gli verranno affidate. Ilresponsabile della qualità è l’alle-

vatore, l’assicuratore della qualità ilveterinario aziendale ed insiemeformuleranno un manuale dellaqualità per attuare il piano sanitarioaziendale che avrà delle procedu-re gestionali dettate dalle BuonePratiche Allevatoriali; il tutto sotto lavigilanza del veterinario pubblicoche rappresenta l’ispettore di si-

stema. Si è ventilata l'ipotesi di fi-nanziamenti, che oggi sono desti-nati alle associazioni allevatori perl'assistenza tecnico sanitaria, daparte dell'Assessorato all'Agricol-tura e di finanziamenti da partedell'Assessorato alla Salute, nelmondo allevatoriale ed in quellodella produzione.

Senza giungere ad un valore ag-giunto delle produzioni si devetendere al riconoscimento di unvalore legato al mondo della vete-rinaria privata e pubblica che,senza sovrapporsi ma interagen-do, portano al sistema Emilia Ro-magna. Oltre alla presentazionedel progetto SIAS, l’incontro è sta-

to anche un’occasione per discu-tere del veterinario riconosciuto,della Legge Regionale 5 riguar-dante la tutela del benessere ani-male e sua applicazione 396 del2006 e per presentare il docu-mento in bozza relativo ai “Con-trolli sanitari nelle strutture di rico-vero per cani e gatti”. ■

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ANMVI Emilia Romagna in Regione

Benessere animale, veterinario riconosciuto e progetto SIAS

laPROFESSIONE VETERINARIA 25/2006ANMVI REGIONE

di Giuliano Lazzarini

LAZIO

Sterilizzazioni di animali di proprietà: Marinorisponde all’ANMVI

Sulla vicenda dell’aperturadi una struttura Asl per gli

animali di proprietà nel comunedi Monterotondo (si veda la noti-zia pubblicata a pg. 16 del n.19/2006 di Professione Veterina-ria, ndr), il Consigliere ComunaleAndrea Marino ha risposto al-l’ANMVI sottolineando che l’in-terrogazione da lui presentatanon riguarda affatto gli animali diproprietà.

Page 10: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 25

Acirca un anno dall’ema-nazione del piano regio-nale di controllo e vigi-

lanza 2005, sulla base di una cir-colare del maggio 2006 emanatadal Ministero della Salute, la Re-gione Umbria ha provveduto adapportare alcune modifiche e ag-giornamenti al proprio piano perattuare un accurato controllo del-l’alimentazione degli animali da

allevamento al fine di garantireadeguati livelli di sicurezza ali-mentare per l’uomo. Il piano(D.G.R. n. 1065 del 21/06/2006), èstato approvato nel corso di unariunione tecnica, convocata dallaRegione Umbria - Servizio IV -Programmazione e Gestione degliInterventi di Emergenza Sanitaria,Sanità Veterinaria e Sicurezza Ali-mentare, con la partecipazione

dell’IZS e delle ASL (Servizi Vete-rinari di Sanità Animale e Igienedegli Allevamenti e delle Produ-zioni Zootecniche - referentiPNAA). “Abbiamo ritenuto oppor-tuno - ha sottolineato l’Assessoreregionale alla Sanità, Maurizio Ro-si - inserire il controllo sull’alimen-tazione degli animali nel più glo-bale piano della sicurezza alimen-tare dell’uomo per una maggiore

tutela della sanità pubblica e for-nire ai consumatori garanzie disalubrità, sicurezza e qualità deiprodotti di origine animale, a tute-la anche dei produttori e dell’inte-ra filiera”. Un importante aspettodella programmazione messo inatto con il Piano riguarda i control-li volti alla verifica del rispetto deidivieti d’utilizzo delle proteine ani-mali trasformate, ai fini della pre-

venzione della BSE. Si è procedu-to ad una sostanziale modificanelle attività previste dal Piano,con il potenziamento della sorve-glianza epidemiologica, ed il ridi-mensionamento della attività di vi-gilanza. Un altro caposaldo delPiano è quello relativo alla ricercadi additivi e principi farmacologi-camente attivi nei mangimi, conparticolare riferimento alla ricercadi sostanze vietate, senza tuttaviatrascurare la ricerca di additivi edaltre sostanze chimiche il cui im-piego è consentito entro determi-nati limiti e per determinate spe-cie animali. Si è posta poi maggiore attenzio-ne ai controlli inerenti la ricercadei contaminanti ed altre sostan-ze indesiderabili negli alimenti peranimali. Tale determinazione sca-turisce da una più attenta valuta-zione del problema, dall’applica-zione delle nuove disposizioninormative e dall’acquisizione del-le raccomandazioni Comunitarieorientate in tal senso. In particola-re si è tenuto conto della Racco-mandazione 2005/925/CE, chefornisce indicazioni in merito alcontrollo della concentrazione dimicotossine nei mangimi. Un ca-pitolo del piano è anche riservatoalla tracciabilità, etichettatura e si-curezza dell’impiego di organismigeneticamente modificati neglialimenti per gli animali, con unaparticolare attenzione al monito-raggio per gli Ogm. Le modificheapportate al piano tengono contooltre che alle indicazioni contenu-te nella circolare del Minsal anchedel monitoraggio effettuato nelcorso del 2005. La Regione Um-bria è la prima regione in Italia adaver adottato un piano di vigilan-za e di controllo integrato nell’am-bito della sicurezza alimentareumana. ■

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Sicurezza alimentare

Umbria, controlli integrati su mangimi e alimenti

laPROFESSIONE VETERINARIA 25/2006INFO REGIONI

LIGURIA

Tutela animale,regolamento a Sanremo

I l consiglio comunale diSanremo ha approvato lo

scorso 13 giugno il Regolamen-to per la tutela e il benesseredegli animali. Il regolamento ècostituito da otto articoli, divisiin altrettanti titoli. Tre i principi acui si ispira: 1) l’animale non èun oggetto, ma una creaturasenziente e sensibile, a cui de-ve essere garantita la dignità inogni momento della sua vita,impedendo maltrattamenti, sof-ferenze, sfruttamenti ed abban-doni; 2) avere e tenere nei do-vuti modi un animale è una scel-ta importante di responsabilitàda parte del proprietario; 3) lacittà deve prevedere regole cer-te e strumenti idonei per unaconvivenza serena, civile, co-struttiva ed arricchente per tutti.(Fonte: Animalieanimali.it)

Page 11: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 25

Otto cani con lesioni cuta-nee, segni clinici e re-perti citologici compati-

bili con sindrome da sovracresci-ta batterica cutanea sono staticonfrontati con quattro cani sani. Icani affetti venivano trattati concefalessina, alla dose di 30mg/kg/die per 28 giorni. La sin-

drome si manifestava con unadermatopatia superficiale caratte-rizzata da prurito marcato, sebor-rea untuosa, odore sgradevole,eritema, lichenificazione, iperpig-mentazione, escoriazioni e alope-cia a carico soprattutto della su-perficie ventrale del corpo; erano

invece assenti papule, pustole,collaretti epidermici e croste. Lacausa era una sovracrescita diStaphylococcus intermedius sututta la superficie cutanea. Il qua-dro istopatologico era caratteriz-zato da una dermatite superficia-le iperplastica e spongiotica peri-

vascolare con infiltrato infiamma-torio misto, ma nessuna lesionesuggestiva di piodermite vera.Nei cani affetti, i livelli di immuno-globuline G anti-stafilococcicheerano elevati, mentre erano bassii livelli di immunoglobuline E anti-stafilococciche, suggerendo che

il processo patologico sottostantenon era riferibile all’ipersensibilitàagli stafilococchi. Il trattamentoantibiotico migliorava le condizio-ni cliniche in tutti i pazienti, ma 5degli 8 cani affetti presentavanouna dermopatia allergica sotto-stante. ■

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Sovracrescita batterica cutaneaUno studio clinico prospettico in otto cani

laPROFESSIONE VETERINARIA 25/2006LA RASSEGNA DI VET-JOURNAL

di Maria Grazia Monzeglio

Integrazionedi calcio

nella dieta delle

tartarugheQuantità superiori a quelle

raccomandate possonoindurre un maggiore tasso

di crescita

V entiquattro testugginileopardo (Geochelone

pardalis) venivano suddivise inquattro gruppi di sei soggetticiascuno; un gruppo era nutri-to con una dieta di base a bas-so contenuto di calcio per seimesi e gli altri tre gruppi con lastessa dieta di base integratacon una, tre e nove volte laquantità di calcio raccomanda-ta come integrazione per ladieta dei rettili. In seguito venivano stimati ilcontenuto e la densità mineraleossea dei soggetti medianteassorbimetria rx accoppiata,inoltre campioni ematici veni-vano prelevati all’inizio e alla fi-ne dello studio. Si effettuava lanecroscopia di una testuggineper ciascun gruppo. Nell’orga-nismo dei soggetti che non ri-cevevano integrazione di cal-cio si osservava una chiara de-plezione di calcio, e il carapa-ce dei soggetti che ricevevanol’integrazione di calcio racco-mandata non calcificava quan-to atteso. I soggetti che riceve-vano tre volte la dose racco-mandata mostravano il mag-giore tasso di crescita ed era-no floridi. Tuttavia, nei duegruppi che avevano ricevuto lemaggiori concentrazioni di cal-cio si osservavano calcificazio-ni metastatiche.

Page 12: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 25

Regole più severe per il me-dicinale veterinario Mico-til. Le ha annunciate la

Commissione Europea UE il 23 giu-gno dopo che due allevatori statu-nitensi sono morti per essersi acci-dentalmente iniettiati il Tilmicosindurante il trattamento su bovini. LaCommissione ha deciso di armo-nizzare le condizioni d’impiego delfarmaco, classificandolo come me-

dicinale soggetto a prescrizionemedica in tutti gli Stati Membri econsentendone l’uso e la gestionesolo ai veterinari. Il farmaco è com-mercializzato come “Micotil”, utiliz-zato nel trattamento delle malattierespiratorie nei bovini e negli oviniin 15 Stati Membri fra cui l’Italia. Aseguito della decisione della Com-missione, in Europa, le informazionidel prodotto dovranno riportare ri-

gorose raccomandazioni, tra cui lachiara avvertenza che l’iniezionedel prodotto ha conseguenze fataliper l’uomo e che in caso di iniezio-ne accidentale devono essere ri-chieste immediate cure medichecon la consegna al medico del pro-dotto o del foglietto illustrativo. Le nuove avvertenzeAvvertenze generali: chiara avver-tenza che l’iniezione del prodotto

nell’uomo è stata associata a casi didecesso; in caso di iniezione acci-dentale nell’uomo richiedere imme-diate cure mediche e consegnareal medico la fiala o il foglietto illu-strativo contenuto nella confezionedel prodotto; istruzioni per chi som-ministra il prodotto: istruzioni permaneggiare in sicurezza e non fareuso di dispositivi di iniezione auto-matica; separare sempre la siringa

dall’ago durante il trasporto; utiliz-zare aghi diversi per caricare la si-ringa ed effettuare l’iniezione nell’a-nimale; non iniettare più di 20 ml diprodotto per ciascun sito d’iniezio-ne; istruzioni per un corretto conte-nimento dell’animale (animali) dasottoporre a trattamento in caso divicinanza di altri soggetti; istruzioniper non eseguire mai il trattamentoda soli; avvertenze per il medico: incaso di iniezione accidentale, infor-mazioni sugli effetti cardio-vascolaridel tilimicosin sull’uomo; trattamenticontro-indicati; in caso di sospettainiezione accidentale nell’uomo,somministrare sostanze che posso-no almeno parzialmente contrasta-re gli effetti del tilmicosin e favorirela guarigione; si consiglia di esami-nare la gestione clinica del casocon un centro nazionale tossicolo-gico (fornire un recapito telefonicodel centro).Esclusiva del veterinario“La decisione della CommissioneEuropea - ha commentato il Presi-dente dell’ANMVI Carlo Scotti nelcomunicato stampa diffuso dall’As-sociazione- è apprezzabile nel me-rito e nel principio. Non solo si au-menteranno le avvertenze di sicu-rezza per il medico veterinariosomministratore, ma si afferma ilprincipio della esclusiva pertinenzadel medico veterinario in materia digestione del farmaco veterinario.La vicenda - continua Scotti- impo-ne una riflessione ad ampio raggiosui rischi che il farmaco veterinariopuò comportare se lasciato nellemani di operatori non qualificati. Neva della tutela delle persone e de-gli animali stessi, ai quali si nega ildiritto a ricevere un trattamento sa-nitario competente sia sotto il profi-lo del loro benessere che dell’effi-cacia della cura. È una lezione daestendere a tutti i farmaci impiega-ti in zootecnia, un settore dove lacompetenza veterinaria è garanziaper gli animali produttori di alimen-ti e per il cittadino-consumatore”.Apprezzamento è stato espressoanche dalla FNOVI che però va ol-tre e si chiede come sarà possibilela gestione corretta del farmaco edelle sue scorte. “L’unica via ipotiz-zabile- dichiara il Presidente dellaFederazione, Gaetano Penocchio -è la cessione esclusiva del Micotilal medico veterinario. Siamo sem-pre più convinti che la responsabi-lizzazione del medico veterinariosia la strada per arrivare ad un usocorretto e consapevole del farma-co. La nuova figura del veterinarioaziendale che rappresenterà il li-vello di direzione sanitaria in alleva-mento, potrà farsi carico e risolvere(rilevandone la responsabilità) altresituazioni che riguardano il farma-co oggi in discussione; si pensi peresempio alle difficoltà conseguential divieto di detenere scorte di far-maci ad uso orale con la conse-guente impossibilità di intervento inoccasione di patologie di massa inallevamenti intensivi nelle giornatedi sabato e domenica e grave pre-giudizio per il benessere e la salu-te degli animali allevati”. ■

16

Iniezione accidentale, due allevatori muoiono negli USA

La Commissione Europea: Micotil solo nelle mani del veterinario

laPROFESSIONE VETERINARIA 25/2006EUROPA

★★

★ ★ ★ ★★★

COMUNICATO STAMPASesto Fiorentino, 23 giugno 2006

L’Unione Europea accettai nuovi dati di sicurezzaper il Micotil®

La Commissione Europea ha annunciato oggi una decisione relativa al Micotil® (tilmicosinainiezioni), specialità veterinaria prodotta da Elanco Animal Health ed approvata in bovini ed ovini.La decisione va ad armonizzare le etichette e la commercializzazione del Micotil® nei paesi

dell’Unione Europea. Elanco attiverà una stretta collaborazione con i veterinari e gli Stati Membri perun’implementazione efficace di questa decisione.Elanco Animal Health è soddisfatta che le nuove informazioni di sicurezza saranno rese disponibili a tuttigli utilizzatori di Micotil® nell’Unione Europea attraverso l’armonizzazione del Sommario delleCaratteristiche del Prodotto (SPC, Summary of product characteristics).In particolare, Elanco fa notare che le nuove informazioni e la guida per i medici in caso di esposizioneaccidentale dell’uomo sono state incluse sia in etichetta che nel foglietto illustrativo. I medici possono orautilizzare queste nuove informazioni integrandole alla loro conoscenza ed esperienza per garantire ilgiudizio medico più appropriato in caso di esposizione accidentale.A livello globale, Elanco ha monitorato i dati di esposizione accidentale dell’uomo al Micotil® come partedel normale programma di farmacovigilanza. A seguito dei 2 (due) casi fatali associati al Micotil® riportatinegli Stati Uniti nel 2003 e nel 2004, Elanco ha valutato i casi stessi con estrema attenzione alla luce deidati di sicurezza esistenti. Questo ha portato a condurre nuovi studi che hanno fornito ulterioriconoscenze riguardo ai meccanismi di tossicità e ai possibili tipi di intervento del medico. Sebbene non siconosca un antidoto per la tossicità di tilmicosina nell’uomo, poiché Micotil® agisce bloccando il canaledel calcio, la somministrazione intravenosa di cloruro di calcio può essere d’aiuto in caso di esposizioneaccidentale dell’uomo.Micotil® è una terapia affidabile ed altamente efficace nelle sindromi respiratorie del bovino (BRD) ed èleader di mercato in numerosi paesi nel mondo. La BRD è una patologia che causa sofferenza emortalità nei bovini a livello mondiale. Conseguentemente alla decisione dell’Unione Europea chestabilisce l’impiego limitato ai soli medici veterinari in tutti gli Stati Membri, Elanco rafforzeràulteriormente la collaborazione con gli stessi per assicurare che i bovini affetti da BRD possanocontinuare a beneficiare del trattamento con Micotil®.Elanco Animal Health, divisione della Eli Lilly and Company, è un’azienda multinazionale leader nel settoredella salute animale. Ha la sua sede centrale a Greenfield (Indiana, U.S.A.) Elanco sviluppa ecommercializza soluzioni tecnologiche innovative nella cura e prevenzione delle patologie degli animali.

Per ulteriori informazioni contattare:Elanco Animal Health – Div. Eli Lilly Italia tel. 055 4257021 - 022

* Micotil® (tilmicosina iniettabile) è un marchio registrato di Elanco Animal Health’s.

TM

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Il Dottor UgoC o s e n t i n o(foto) è stato

promosso allaposizione di VicePresidente e Di-rettore Generale

Europa, Medio Oriente e Africacon decorrenza dal 1 Maggio2006.Il Dottor Cosentino è entrato a farparte della Fort Dodge nel Mag-gio 1996 in qualità di Direttore Fi-nanziario Europa.Durante i 10 anni all’interno dellaCompagnia ha ricoperto diverseposizioni nel gruppo della Finan-za e quale Direttore Generale acapo della Filiale Italiana.Il suo nuovo ruolo verrà svoltopresso la sede Europea in Olan-da, a Naarden.“Questa promozione rappresenta

un grande segno di apprezza-mento per il lavoro svolto in FortDodge” afferma Cosentino. “Èmia ferma intenzione contribuirealla crescita e sviluppo della FortDodge in Europa, quale una delleAziende leader del Mercato”.

La posizione diDirettore Genera-le Italia è passataal Dottor StefanMihailov (foto).Il Dottor Mihai-lov, è laureato in

Medicina Veterinaria ed è entra-to in Fort Dodge nel 1996, matu-rando diversi anni di esperienzapresso la filiale Brasiliana, sianel settore Commerciale per ilsettore suinicolo e avicolo, chein quello Marketing degli Animali

da Compagnia.Il Dottor Mihailov ha svolto ancheil ruolo di Direttore Generale Ar-gentina, Colombia e Venezueladove ha contribuito alla realizza-zione di eccellenti risultati di cre-scita. ■

17laPROFESSIONE VETERINARIA 25/2006DALLE AZIENDE

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Fort Dodge Animal Health, nuove cariche

Un ruolo internazionale per Ugo CosentinoA Stefan Mihailov la direzione generale per l'Italia

COMITATO BIOETICO

PER LA VETERINARIA

“La Tutela degli Animali Durante

il Trasporto”1/ed. 1999

C.G. Edizioni Medico Scientifiche

Listino € 9,81

Scontato € 8,00

Il Comitato Bioetico per la Ve-terinaria, nel periodo intercor-so tra gli ultimi mesi del 1998 eil 1999, si è occupato dell’one-rosa questione della tutela delbenessere animale durante iltrasporto: il documento è ilfrutto di questo lavoro. La de-cisione di occuparsi del tra-sporto animale è stata solleci-tata dalla prossima revisione acui la Direttiva Europea dovràessere sottoposta (la stessaDirettiva 95/29 prevedeva, in-fatti, che entro il 31/12/1999fosse presentata una relazionesull’esperienza acquisita negliStati membri nell’attuazionedella direttiva corredata, inol-tre, da eventuali proposte sullequali il Consiglio dovrà poi de-liberare).

RECENSIONI

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18 laPROFESSIONE VETERINARIA 25/2006CALENDARIO ATTIVITÀCALENDARIO ATTIVITÀ

La rivista è un settimanale

specializzato rivolto a Medici

Veterinari e operatori del settore

Direttore

Carlo Scotti

Direttore Responsabile

Antonio Manfredi

Coordinamento Editoriale

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Comitato di Redazione

Pierpaolo Bertaglia, Paolo Bossi,

Marco Eleuteri, Giuliano Lazzarini,

Pier Mario Piga, Sabina Pizzamiglio,

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€ 62,00 per l’Italia;Servizio abbonamenti: 0372-403507

Spedizione in abbonamentopostale 45%, art. 2 comma 20/B

legge 662/96 Filiale di Milanoa cura di Centro ProduzioneMailings Scarl - Cusago (MI)

Chiuso in stampa il 3 luglio 2006

laVETERINARIAPROFESSIONE

Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

INCONTRO REGIONALE AIVEMP ABRUZZO TECNICHE DI COMUNICAZIONE IN MEDICINA VETERINARIA - Centro Agroalimentare “La Valle della IN COLLABORAZIONE CON ORDINE Pescara”, Cepagatti - PE - C.da Buccieri, 1 - ECM: 5 Crediti - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria AIVEMP DEI MEDICI VETERINARI DI PESCARA - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected] SIVE MACROREGIONE NORD ORIENTALE: ODONTOSTOMATOLOGIA, NUTRIZIONE E ALIMENTAZIONE DEL

CAVALLO - Sede da definire - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372403502 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC MEDICINA COMPORTAMENTALE: II PARTE - DAL SEGNO CLINICO ALLA PATOLOGIA COMPORTAMENTALE: LA CLINI-CA COMPORTAMENTALE DEL CANE, GATTO, CONIGLIO, FURETTO, PSITTACIDI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trec-chi, 20 - ECM: Richiesto Accr. - Per info: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SIVE / SCIVAC RIPRODUZIONE EQUINA: I PARTE - MANAGEMENT DELLA FATTRICE - Centro Studi - Palazzo Trecchi,Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SI-VE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO AIVEMP IN COLLABORAZIONE IL PACCHETTO IGIENE: UN NUOVO APPROCCIO ALLA SICUREZZA ALIMENTARE - ASTI - Asl 19, Via CON ASL 19 DI ASTI Conteverde 125 - Asti - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel.

+39 0372 403541 - E-mail: [email protected] SIVAE SECONDO SEMESTRE:“AGGIORNAMENTI IN MEDICINA DEGLI ANIMALI ESOTICI II” - Centro Studi - Pa-

lazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Se-greteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SIVAR PIEMONTE PATOLOGIE NEONATALI DEL VITELLO - Hotel “Holiday Inn” Marene (Cuneo) - Str.Provinciale Cherasco, 662 IN COLLABORAZIONE CON ORDINE - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria e Commissione Scientifica SIVAR - Tel. +39 0372 DEI MEDICI VETERINARI DI CUNEO 403539 - E-mail: [email protected] DIDATTICO SCIVAC CARDIOLOGIA: II PARTE - SEMEIOTICA CLINICA, PRINCIPI DI ELETTROCARDIOGRAFIA E RADIOLO-

GIA CARDIOLOGICA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Perinformazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

GIORNATA DI APPROFONDIMENTO SIVAR CHIRURGIA ORTOPEDICA NEL VITELLO - Istituto Zooprofilattico Sperim. Lombardia-Emilia Romagna, sede IN COLLABORAZIONE CON ORDINE DEI di Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria e MEDICI VETERINARI DI CREMONA Commissione Scientifica SIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: [email protected] SIVAR IN COLLABORAZIONE CORSO AVANZATO CHIRURGIA BOVINA - Istituto Zooprofilattico Sperim. Lombardia-Emilia Romagna, sede CON ORDINE MEDICI VETERINARI DI CREMONA di Cremona - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria e Commissione Scien-

tifica SIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON ASVAC MALATTIE TRASMESSE DA VETTORI NEL CANE E NEL GATTO - Hotel Catalunya, Alghero - Via Catalogna,20 - ECM: 7 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail:[email protected]

CORSO SCIVAC CORSO INTRODUTTIVO ALLA PRATICA DELL’APPROCCIO ORIENTATO AL PROBLEMA (POA) - NovotelCaserta Sud, Caserta - Strada Statale, 87 Sannitica - ECM: 8 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Se-greteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIONCOV L’OSTEOSARCOMA - Centro Studi SCIVAC - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Perinformazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SICARV PATOLOGIA MITRALICA NEL CANE E MALATTIE TIROIDEE - Palazzo Trecchi, Cremona - ECM: RichiestoAccreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC VENETO APPROCCIO DIAGNOSTICO ALL’ALOPECIA NEL CANE E NEL GATTO - ECM: 3 Crediti - Per informazioni:Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC PIEMONTE EPATOPATIE NEL CANE E NEL GATTO: DIAGNOSI TRATTAMENTO E PROGNOSI - Hotel Campanile - IN COLLABORAZIONE CON SOVEP Rivoli (TO) - C.so Allamano 153 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Se-

greteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected] SISCA DECENNALE - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento -

Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO INTRODUTTIVO ALLA PRATICA ORTOPEDICA - Hotel Leonardo da Vinci, Milano - Via Senigallia, 6- ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SCVI RICOSTRUZIONE E DEMOLIZIONE-RICOSTRUZIONE DEL MUSO NEL CANE E NEL GATTO - Centro Stu-di - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 6 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - SegreteriaSoc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIVE MACROREGIONE NORD OCCIDENTALE: ODONTOSTOMATOLOGIA, NUTRIZIONE E ALIMENTAZIONEDEL CAVALLO - Sede da definire - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel.+39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC EMILIA ROMAGNA TRATTAMENTI MEDICI E CHIRURGICI NELLE ZOPPIE DEL CANE - ECM: Richiesto Accreditamento - Perinformazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail:[email protected]

INCONTRO SINUV INSUFFICIENZA RENALE ANURICA VERSO OLIGURICA. APPROCCIO DIAGNOSTICO E TERAPEUTICO- Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazio-ni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC CAMPANIA PRIMO INTERVENTO NELLE PATOLOGIE SPINALI DEL CANE - Novotel Caserta Sud, Capodrise (CE) -Strada Statale, 87 Sannitica - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segrete-ria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC CHIRURGIA DEI TESSUTI MOLLI: II PARTE - CHIRURGIA DELL’APPARATO GASTROENTERICO - CentroStudi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gamba-rotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO DI METODOLOGIA CLINICA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Ac-creditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail:[email protected]

SEMINARIO SCIVAC APPROCCIO CLINICO E TERAPEUTICO ALLE MALATTIE ONCOLOGICHE - Palazzo Cittanova, Cremona -Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel.+39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIARMUV I FANS: PRESENTE, PASSATO E FUTURO - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM:Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +390372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIMVENCO MTC E OMEOPATIA: RISULTATI CLINICI E PERCORSI COMPLEMENTARI - Centro Studi - Palazzo Trecchi,Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc.Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC VENETO “PRIMO NON NUOCERE: APPROCCIO ALLA TERAPIA D’URGENZA NEGLI ANIMALI ESOTICI DA IN COLLABORAZIONE CON ORDINE MEDICI VETERINARI COMPAGNIA” - Sala Consiliare del Comune di Marcon (VE) - Piazza Municipio 20 - ECM: Richiesto DELLA PROVINCIA DI VENEZIA Accreditamento - Per info: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC BASILICATA LA GESTIONE DELLE PIÙ COMUNI CARDIOPATIE DI RISCONTRO AMBULATORIALE - Ostello FemminileLe Monacelle, Matera - Via Riscatto, 9/10 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghi-sani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC MOLISE AGGIORNAMENTI IN RIPRODUZIONE DEL CANE E DEL GATTO: DALLA CHIRURGIA D’URGENZA ALLACHIRURGIA PROSTATICA - Isernia - Parco Tecnologico Neuromed - Loc. Camerelle - ECM: Rich. Accr. - Perinfo: Monica Borghisani - Segr. Del. Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

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MALATTIE TRASMESSE DA

VETTORI NEL CANE E NEL GATTO

23-24 Settembre 2006Alghero, Hotel Catalunya S

EM

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ACSOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA

SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

7 CREDITI

In collaborazione con ASVAC

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