Prime Pagine, 12 Marzo 2013

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Martedì 12 marzo 2013 – Anno 5 – n° 70 1,20 – Arretrati: 2,00 Redazione: via Valadier n° 42 – 00193 Roma Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46) tel. +39 06 32818.1 – fax +39 06 32818.230 Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009 Indegna gazzarra dei parlamentari di Berlusconi davanti al Palazzo di Giustizia di Milano. Guidati dall’ex guardasigilli Alfano, cercano di intimidire i magistrati che stanno processando il padrone e minacciano l’Aventino all’apertura delle Camere Oggi andranno da Napolitano, che ieri è rimasto in silenzio davanti all’attacco sferrato contro il potere giudiziario. I pm di Napoli: giudizio immediato per B. Renzi contro Bersani sui costi del Pd. La replica: “Noi agiamo alla luce del sole”. Controreplica: “Io parlo in faccia”. Tutti uniti, disastrosamente » L’ITALIETTA » L’ha deciso il ministro Terzi Il governo truffa l’India: “I marò ce li teniamo noi” Non verranno rimandati a Nuova Delhi i due militari sotto processo per aver ucciso due pescatori: avevano ottenuto il permesso di ritornare in patria per votare alle elezioni Gramaglia » pag. 9 Berlusconi avrebbe pagato 3 mi- lioni a De Gregorio per far cade- re Prodi. Voleva dimostrare di non aver bisogno di D’Alema » www.spinoza.it LA CATTIVERIA » RASSEGNATI Deliri presidenziali: la goffa Serie A tra Cellino e Moratti Beha » pag. 15 La presa della pastiglia di Marco Travaglio C hi ha in mente la scena finale del Caimano di Nanni Moretti sarà rimasto un po’ de- luso, ieri, dinanzi alla marcetta sul Tribunale di Milano dei parlamentari Pdl capitanati da An- gelino Jolie. Si temeva di molto peggio: un as- salto possente, drammatico, sinistro, almeno vagamente nibelungico. Invece per fortuna non siamo la Germania delle Valchirie e nem- meno la Francia della presa della Bastiglia. Sia- mo il paese dell’operetta, che non conosce il dramma: al massimo il melodramma. Dunque dobbiamo accontentarci di questa tragicomica scampagnata sul marciapiede, tipo gita delle pentole, di una corte dei miracolati sbarcati a Milano come Totò e Peppino, ma molto più ridicoli, visto che alle pellicce e ai colbacchi fuori stagione aggiungono quintali di silicone, botulino, pròtesi di lattice, fard, toupet e tra- pianti abortiti, e alle caciotte sostituiscono tril- lanti iPhone con la suoneria di “Meno male che Silvio c’è”. Il quale Silvio, pover’ometto, giace esanime sul letto di dolore, piegato e piagato da un’uveite bilaterale isterica con scappellamen- to a destra che da un momento all’altro, stando ai medici e agli avvocati di corte, potrebbe por- tarlo alla tomba. Insomma, al posto della presa della Bastiglia, abbiamo la presa per il culo, o al massimo della pasticca per curare patologie fasulle e allontanare sentenze vere. Spiccano, nella foto di gruppo dell’allegra brigata san- culotta in gita premio al Palagiustizia, Danton Alfano, Marat Cicchitto, Saint Just Gasparri e Robespierre Lupi, mentre Santanchè, De Gi- rolamo, Gelmini, Giammanco, Ravetto, Pre- stigiacomo, Mussolini e Casellati si contendo- no i panni di Charlotte Corday prima del ba- gno. Alcuni assedianti conoscono bene il posto e fanno da ciceroni: chi per curriculum, come Denis Verdini (cinque processi), Matteoli (uno) e Raffaele Fitto (due processi e una con- danna fresca fresca a 4 anni), chi per motivi professionali, tipo gli on. avv. Ghedini e Longo. Ma anche Caliendo, l’amico della P3, e Nitto Palma, che in teoria sarebbero addirittura ma- gistrati e non si sa bene contro chi protestino: forse contro se stessi. Va comunque apprez- zato il generale sprezzo del ridicolo di chi de- nuncia l’uso politico della giustizia mentre fa un uso giudiziario della politica. Ma anche lo sprezzo del pericolo di alcuni noti condannati e imputati che sono financo entrati in tribunale col rischio di essere identificati, vista la so- miglianza con le facce patibolari di alcuni ri- cercati ritratti nei “Wanted” in bacheca, e di non uscire più. Pare che Formigoni sia rimasto prudenzialmente a casa. Notevole anche la fac- cia dell’acuto Razzi, reclutato all’ultimo mo- mento per far numero, che ancora in tarda serata non aveva capito dove l’avessero por- tato, e soprattutto perché. Capezzone e Gio- vanardi invece si sono molto felicitati con se stessi perché, dopo anni di oscuramento, han- no strappato un’inquadratura di alcuni nano- secondi al Tg4 . In ogni caso si è persa l’oc- casione per una bella retata: è raro trovare tanta bella gente insieme a portata di manette. L’im- plume Alfano, tornato leader per un giorno in assenza del padrone travestito da cieca di Sor- rento, minacciava tutto accaldato un impre- cisato “Aventino”. Intanto Gasparri capiva tut- to al volo e prenotava un tavolo nel noto ri- storante “Da Rino all’Aventino”. Poi Jolie s’ap- pellava a Napolitano, ma sbagliava indirizzo: com’è noto, il Presidente non si occupa di pro- cessi e inchieste, tranne quando gli telefona Mancino. Ps. Mentre chiudo l’articolo, alle ore 20, non risulta sull’Ansa una sola dichiarazione di esponenti del Pd contro la gazzarra del Pdl al Palazzo di Giustizia di Milano. Solo un dolente commento di Bersani alla minaccia aventinia- na di Alfano: “Spero siano voci che smenti- scano (sic, ndr), che siano suggestioni di un momento”. Si vede subito che è cambiato e ha capito la lezione: gliele ha cantate chiare. I parlamentari neoeletti del Pdl riuniti sulla scalinata del Palazzo di Giustizia di Milano per protestare contro i magistrati che processano Silvio Berlusconi Ansa Barbacetto, Ingrosso, Mascali e Lillo » pag. 2 - 3 U di Paolo Flores d’Arcais OGGI INIZIA IL CONCLAVE, TRA LA CURIA E L’INCURIA I l conclave che deve scegliere il successore di Ratzinger si apre all’insegna di un duplice parados- so. Primo: mai la Chiesa è stata co- sì unita e al tempo stesso così di- visa. Unita, perché per la prima volta dai tempi di Pio XII non ci sono più cardinali conservatori e cardinali progressisti. » pag. 18 Mentre a Roma democratici e grillini litigano sui costi della politica, si perdono migliaia di posti di lavoro e si rischia una crisi bancaria Ma ai partiti non interessa Feltri, Massari, Palombi e Paolin » pag. 4 - 5 » BARI » Gli operai della Bridgestone si sentono traditi Le aziende chiudono “Ma dove sono Bersani e Grillo?” IL PDL OCCUPA IL TRIBUNALE TACCIONO PD E QUIRINALE IL PDL OCCUPA IL TRIBUNALE TACCIONO PD E QUIRINALE y(7HC0D7*KSTKKQ( +@!"!%!#!?

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Martedì 12 marzo 2 01 3 – Anno 5 – n° 70 € 1,20 – Arretrati: € 2 ,0 0

Redazione: via Valadier n° 42 – 00193 Roma Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46)

tel. +39 06 32818.1 – fax +39 06 32818.230 Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009

Indegna gazzarra dei parlamentari di Berlusconi

davanti al Palazzo di Giustizia di Milano. Guidati

dall’ex guardasigilli Alfano, cercano di intimidire

i magistrati che stanno processando il padrone

e minacciano l’Aventino all’apertura delle Camere

Oggi andranno da Napolitano, che ieri è rimasto

in silenzio davanti all’attacco sferrato contro il potere

giudiziario. I pm di Napoli: giudizio immediato per B.

Renzi contro Bersani sui costi del Pd. La replica: “Noi agiamo alla lucedel sole”. Controreplica: “Io parlo in faccia”. Tutti uniti, d i s a st ro s a m e n te

» L’ITALIETTA » L’ha deciso il ministro Terzi

Il governo truffal’India: “I maròce li teniamo noi”

Non verranno rimandati

a Nuova Delhi i due

militari sotto processo

per aver ucciso due

pescatori: avevano

ottenuto il permesso

di ritornare in patria

per votare alle elezioni

Gramaglia » pag. 9

Berlusconi avrebbe pagato 3 mi-lioni a De Gregorio per far cade-re Prodi. Voleva dimostrare dinon aver bisogno di D’Alema

» w w w. s p i n oza . i t

LA CATTIVERIA

» R A SS EG N AT I

Deliri presidenziali:la goffa Serie Atra Cellino e Moratti

Beha » pag. 15

La presa della pastiglia

di Marco Travaglio

Chi ha in mente la scena finale del Caimano

di Nanni Moretti sarà rimasto un po’ de-luso, ieri, dinanzi alla marcetta sul Tribunale diMilano dei parlamentari Pdl capitanati da An-gelino Jolie. Si temeva di molto peggio: un as-salto possente, drammatico, sinistro, almenovagamente nibelungico. Invece per fortunanon siamo la Germania delle Valchirie e nem-meno la Francia della presa della Bastiglia. Sia-mo il paese dell’operetta, che non conosce ildramma: al massimo il melodramma. Dunquedobbiamo accontentarci di questa tragicomicascampagnata sul marciapiede, tipo gita dellepentole, di una corte dei miracolati sbarcati aMilano come Totò e Peppino, ma molto piùridicoli, visto che alle pellicce e ai colbacchifuori stagione aggiungono quintali di silicone,botulino, pròtesi di lattice, fard, toupet e tra-pianti abortiti, e alle caciotte sostituiscono tril-lanti iPhone con la suoneria di “Meno male cheSilvio c’è”. Il quale Silvio, pover’ometto, giaceesanime sul letto di dolore, piegato e piagato daun’uveite bilaterale isterica con scappellamen-to a destra che da un momento all’altro, standoai medici e agli avvocati di corte, potrebbe por-tarlo alla tomba. Insomma, al posto della presadella Bastiglia, abbiamo la presa per il culo, o almassimo della pasticca per curare patologiefasulle e allontanare sentenze vere. Spiccano,nella foto di gruppo dell’allegra brigata san-culotta in gita premio al Palagiustizia, DantonAlfano, Marat Cicchitto, Saint Just Gasparri eRobespierre Lupi, mentre Santanchè, De Gi-rolamo, Gelmini, Giammanco, Ravetto, Pre-stigiacomo, Mussolini e Casellati si contendo-no i panni di Charlotte Corday prima del ba-gno. Alcuni assedianti conoscono bene il postoe fanno da ciceroni: chi per curriculum, comeDenis Verdini (cinque processi), Matteoli(uno) e Raffaele Fitto (due processi e una con-danna fresca fresca a 4 anni), chi per motiviprofessionali, tipo gli on. avv. Ghedini e Longo.Ma anche Caliendo, l’amico della P3, e NittoPalma, che in teoria sarebbero addirittura ma-gistrati e non si sa bene contro chi protestino:forse contro se stessi. Va comunque apprez-zato il generale sprezzo del ridicolo di chi de-nuncia l’uso politico della giustizia mentre faun uso giudiziario della politica. Ma anche losprezzo del pericolo di alcuni noti condannati eimputati che sono financo entrati in tribunalecol rischio di essere identificati, vista la so-miglianza con le facce patibolari di alcuni ri-cercati ritratti nei “Wanted” in bacheca, e dinon uscire più. Pare che Formigoni sia rimastoprudenzialmente a casa. Notevole anche la fac-cia dell’acuto Razzi, reclutato all’ultimo mo-mento per far numero, che ancora in tardaserata non aveva capito dove l’avessero por-tato, e soprattutto perché. Capezzone e Gio-vanardi invece si sono molto felicitati con sestessi perché, dopo anni di oscuramento, han-no strappato un’inquadratura di alcuni nano-secondi al Tg 4 . In ogni caso si è persa l’oc-casione per una bella retata: è raro trovare tantabella gente insieme a portata di manette. L’im-plume Alfano, tornato leader per un giorno inassenza del padrone travestito da cieca di Sor-rento, minacciava tutto accaldato un impre-cisato “Aventino”. Intanto Gasparri capiva tut-to al volo e prenotava un tavolo nel noto ri-storante “Da Rino all’Aventino”. Poi Jolie s’ap-pellava a Napolitano, ma sbagliava indirizzo:com’è noto, il Presidente non si occupa di pro-cessi e inchieste, tranne quando gli telefonaMancino.Ps. Mentre chiudo l’articolo, alle ore 20, nonrisulta sull’Ansa una sola dichiarazione diesponenti del Pd contro la gazzarra del Pdl alPalazzo di Giustizia di Milano. Solo un dolentecommento di Bersani alla minaccia aventinia-na di Alfano: “Spero siano voci che smenti-scano (sic, ndr), che siano suggestioni di unmomento”. Si vede subito che è cambiato e hacapito la lezione: gliele ha cantate chiare.

I parlamentari neoeletti del Pdl riuniti sulla scalinata del Palazzo di Giustizia di Milano per protestare contro i magistrati che processano Silvio Berlusconi Ansa

Barbacetto, Ingrosso, Mascali e Lillo » pag. 2 - 3

U di Paolo Flores d’A rc a i s

OGGI INIZIA

IL CONCLAVE,

TRA LA CURIA

E L’INCURIA

Il conclave che deve scegliere ilsuccessore di Ratzinger si apre

all’insegna di un duplice parados-so. Primo: mai la Chiesa è stata co-sì unita e al tempo stesso così di-visa. Unita, perché per la primavolta dai tempi di Pio XII non cisono più cardinali conservatori ecardinali progressisti. » pag. 18

Mentre a Roma democratici e grillini litigano sui costi della politica,

si perdono migliaia di posti di lavoro e si rischia una crisi bancaria

Ma ai partiti non interessa Feltri, Massari, Palombi e Paolin » pag. 4 - 5

» BARI » Gli operai della Bridgestone si sentono traditi

Le aziende chiudono“Ma dove sonoBersani e Grillo?”

IL PDL OCCUPA IL TRIBUNALETACCIONO PD E QUIRINALEIL PDL OCCUPA IL TRIBUNALETACCIONO PD E QUIRINALE

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QuotidianoDir. Resp.: Norma Rangeri

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QuotidianoDir. Resp.: Pierluigi Magnaschi

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QuotidianoDir. Resp.: Andrea Monti

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QuotidianoDir. Resp.: Alvaro Moretti

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Diffusione: n.d.Lettori: n.d.

QuotidianoDir. Resp.: Gaetano Pedullà

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QuotidianoDir. Resp.: Giampaolo Roidi

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Quotidiano Regione Basilicata inserto di www.basilicatanet.itReg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: Regione Basilicata - Via V. Verrastro 6 - 85100 Potenza. Direttore: Giovanni Rivelli - Telefono 0971.668145 - Fax 0971.668155

La Gazzetta del Mezzogiorno

Il Quotidiano della Basilicata

S’insedia il Tavolo della trasparenza finalizzato al “Contratto di settore”

Postazione 118, vigili del fuoco, informazioni alle imprese

Anno 3 Numero 301 del 12.03.2013

Petrolio, le novità:appalti e sicurezza

Ambiente

A PAG.4

De Filippo: “Un’operazione

con cui qui si sono messi

a lavorare fianco a fianco

soggetti che non sempre hanno la stessa

facilità di dialogo”

Subito nel vivo delle que-stioni, con l’insediamento del Tavolo della traspe-renza sul “Contratto di settore”: avvio della po-

stazione di emergenza sanitaria nell’area indu-striale di Viggiano, inseri-mento del presidio dei Vi-gili del Fuocoe definizione

delle procedure operative che consentano di fornire informazioni sugli appalti a sindacati e associazioni datoriali in tempo utile.

A PAG. 2A PAG. 3

La Regione ha individuato regimi di tutela nell’ambito delle risorse disponibili anche per ultra 55enni, esodati e apprendisti

Proroga degli ammortizzatori sociali in deroga. Solu-zioni per i 9 lavoratori lucani che lavoravano in Cala-bria. Ammortizzatori sociali per gli ultra 55enni e ap-profondimenti su esodati e apprendisti. Sono questi i punti cardine dell’intesa siglata in tarda serata in Re-gione, nel corso del tavolo di coordinamento nel quale sono stati riassunti i capisaldi di una lunga interlocu-zione condotta dagli assessori Vincenzo Viti (Forma-zione e Lavoro) e Marcello Pittella (Attività produttive), volta a dare sollievo alle famiglie lucane in difficoltà a causa della crisi economica e lavorativa. In particolare l’accordo prevede la proroga degli am-mortizzatori sociali in deroga per il mese di aprile 2013 e assicura la proroga degli ammortizzatori sociali per tutto il 2013, nell’ambito delle risorse realmente di-sponibili. La Regione verificherà con i sindacati la possibilità di attivare iniziative per ridurre, entro la fine dell’anno, la platea dei lavoratori che percepiscono gli ammortizza-tori sociali mediante politiche attive del lavoro.

Dopo una lunga migrazione, la Cico-gna nera è ritornata al nido nel Parco Gallipoli Cognato Dolomiti Lucane. Rarissima in tutta Europa, sono davve-ro poche le coppie censite nel nostro paese. Un risultato importante conse-guito dal Parco impegnato nella tutela della specie attraverso un monitorag-gio regolare in tutto il territorio protet-to. Sul sito del Parco è possibile anche cliccare sulla webcam per osservare le immagini dal vivo.

Controlli gratuiti a Lauria e Chiaromonte

Salute

A PAG.4

Lavoro

Ammortizzatorisociali, prorogaper tutto il 2013

Prevenzione all’Aspper le malattie renaliIl 14 marzo giornata mondiale

La cicogna neratorna a casa

Il prodotto deriva dai rifiu-ti e, per paradosso, con-sente di eliminare altre sostanze di scarto. Si trat-ta dei minerali prodotti dall’attività delle centrali termoelettriche che, se in-seriti in un procedimento a base di acqua di mare,

sono capaci di assorbire dal terreno e dall’acqua manganese e nichel.L’idea di utilizzare così le “zeoliti” è venuta ai ricer-catori Claudia Belviso, Saverio Fiore e Francesco Cavalcante dell’Imaa Cnr di Tito Scalo.

Un procedimento messo a puntodai ricercatori dell’Imaa Cnr di Tito

Parte dalla Basilicata un’ideaper assorbire inquinantiutilizzando materiale di scarto

Il ponte, in metallo, è se-condo alcuni (associazio-ni e cittadini) un pugno nell’occhio all’interno dei Sassi di Matera. Per que-sto vogliono che sia elimi-nato. Città Plurale e altre sigle sono già sul piede di guerra, pronte a scrivere

all’Unesco. Sono state rac-colte già più di mille firme per chiedere la rimozione della passerella di vico Commercio. Il sindaco Adduce vorrebbe invece risolvere la questione con una mediazione e senza “disturbare” l’Unesco.

Alcune associazioni sono prontea scrivere per protesta all’Unesco

Quel ponte fra i Sassiche non piace: raccoltefinora più di mille firme

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Basilicata Mezzogiorno

Non è la prima volta che cittadini e rappresentanti politici chiedono l’utilizzo per i fini più disparati dei soldi incassati dalla Regio-ne Basilicata grazie allo sfruttamento delle risorse petrolifere lucane.Istanze destinate a non poter essere accolte, per questioni oggettive. Lo spiega una nota della Re-gione Basilicata relativa appunto alla richiesta di intervento con le royalty del petrolio per far fronte alle diverse difficoltà che si verificano sul territorio lucano (richiesta periodi-camente avanzata in una serie di comunicati e pre-se di posizione, da ultimo alcune sul crollo del ponte tra Craco e Pisticci).

Si fa presente che detti fondi sono tutti intera-mente utilizzati nel bilan-cio di esercizio 2013 e non ne esistono di disponibili.Questa situazione perdu-ra già almeno dall’anno 2011. Proprio da allora, infatti, a fronte dei continui tagli a trasferimenti e servizi da parte dello Stato, la Re-gione Basilicata ha dovu-to farsi carico di una serie di partite a seguito delle quali è stato necessario

impegnare nel bilancio il 100% delle royalty. In pratica, i fondi sono serviti per questioni che

vanno dal personale delle Comunità montane ai sol-di per le politiche sociali, dalla forestazione alle vie blu, fino al Copes e ai fon-di per la sanità.Tale stato dei fatti è stato dichiarato e denuncia-to dalla giunta regionale della Basilicata già, come detto, da almeno due anni (e ribadito anche in situa-zioni decisamente difficili come l’alluvione del mar-zo 2011).Per tutti questi motivi, continuare oggi a invoca-re l’utilizzo delle royalty del petrolio per far fronte a ogni situazione sicura-mente finisce con il non apportare alcun contribu-to alla risoluzione dei pro-blemi. (bm3)

Non un incontro discor-sivo ma una tappa dai contorni fortemente ope-rativi: questo il significato della riunione di insedia-mento del Tavolo della trasparenza sul così detto “Contratto di settore” per le estrazioni in Val d’Agri, che si è tenuta ieri a Po-tenza, presieduta dal pre-sidente della Regione Vito De Filippo.Diverse le decisioni pre-se: avvio della postazione di emergenza sanitaria nell’area industriale di Viggiano, inserimento del presidio dei vigili del fuoco nella stessa zona (nell’oggetto della con-venzione che annualmen-te la Regione stipula con quel Corpo), trasparenti possibilità di accesso alle imprese, definizione delle procedure operative che consentano di fornire in-formazioni sugli appalti a sindacati e associazioni datoriali in tempo utile per offrire certezze ai la-voratori nei cambi di ap-palto.Lo stesso presidente De Fi-lippo, in apertura di lavori, ha fatto il punto sull’anda-

mento delle intese (affian-cato dal capo di gabinetto della presidenza, Raffaele Rinaldi), riepilogando la situazione ai presenti, os-sia i rappresentanti delle

realtà che hanno sotto-scritto l’intesa: l’Eni, i sin-dacati Cgil, Cisl e Uil, Con-findustria, Alleanza delle cooperative Rete Imprese Italia e Confapi.Particolare attenzione è stata rivolta ai temi della sicurezza, soprattutto con le iniziative su emergen-za sanitaria e presidio dei vigili del fuoco. L’iter per l’attivazione della posta-zione di soccorso nell’area industriale di Viggiano, a quanto assicurato dai vertici del dipartimen-to Sanità della Regione, dovrebbe esaurirsi nel corso del prossimo mese di aprile per consentire l’operatività già nelle setti-

mane successive, mentre per la presenza dei vigili del fuoco, il dipartimento regionale di Protezione civile ha dato notizia di aver inserito la richiesta

nell’ambito dell’intesa che annualmente viene sigla-ta con gli stessi vigili del fuoco per gli interventi sugli incendi boschivi, con l’obiettivo di giungere a un’intesa non limitata so-lamente al periodo estivo e che preveda, appunto, nei pressi del Centro Olio un presidio stabile. Per quest’ultimo aspetto, però, i tempi di effettiva attivazione potrebbero risentire della necessità di autorizzazioni ministe-

riali da parte dei vigili del fuoco per la stipula dell’in-tesa.La discussione entrata nel dettaglio anche sulla necessità di individuare

strumenti operativi che consentano la condivisio-ne delle informazioni ne-cessarie a favorire la par-tecipazione delle imprese agli appalti e a garantire i lavoratori nei passaggi tra diverse imprese. Da una parte, si tratta di in-dividuare un modello di funzionamento, mentre dall’altra parte di gestire la fase di transizione delle gare bandite prima della firma del protocollo. Al termine di una articolata

discussione in cui tutte le parti hanno manifestato le loro esigenze, è stato la-sciato all’Eni il compito di approntare una proposta da sottoporre nuovamen-te al Tavolo della traspa-renza nel giro di un mese, fornendo al contempo i dati sull’andamento delle gare espletate in questo periodo e della situazione dei lavoratori.Commenta il presidente De Filippo: “Stiamo por-tando avanti un’opera-zione importante, i cui ri-sultati avranno il compito anche di coinvolgere gli scettici e questo obiettivo è sicuramente alla portata grazie ad un’operazione con cui qui si sono messi a lavorare fianco a fianco soggetti che non sempre hanno la stessa facilità di dialogo”, conclude. (bm3)

Petrolio, importanti novitàA Viggiano postazioni per emergenza sanitaria e vigili del fuoco. Accesso trasparente alle imprese, informazioni veloci sugli appalti ad associazioni sindacali e di categoria

Insediamento del Tavolo della trasparenza sul cosiddetto “Contratto di settore” per le estrazioni in Val d’Agri

De Filippo: “Operazione importante, anche per coinvolgere gli scettici: fianco a fianco soggetti che non sempre hanno facilità di dialogo”

Di cosa si parlaIl contratto di settore è un contratto che raggrup-pa in sé e regola tutte le attività similari. Dunque, dà ai lavoratori le stesse regole, gli stessi diritti, gli stessi doveri, lo stesso sti-pendio.Il contratto di settore per la Val d’Agri dà la priori-tà alla salvaguardia dei livelli occupazionali, per evitare il rischio per i la-voratori di essere espulsi dal ciclo produttivo o di

subire ridimensionamen-ti durante il passaggio da un’impresa appaltatrice a un’altra. Importanza an-che alla formazione sia per trasferire alta profes-sionalità e conoscenze specifiche agli addetti e alla manodopera locale.C’è poi un programma di investimenti (così da completare l’Intesa del 1998 e la “Variazione del programma lavori”): prevista la quinta linea

di trattamento del gas all’interno del Centro Olio e di 9 pozzi produttori già previsti nel ‘98. Possibilità per Eni di dividere gli ap-palti in lotti funzionali e di impostare azioni ne-goziali per la stipula di pacchetti contrattuali di dimensioni contenute.Un capitolo a parte, poi, è la tutela della sicurezza dei lavoratori e delle im-prese nell’area industria-le di Viggiano. (bm3)

All’Eni il compito di approntare una proposta in un mese, fornendo i dati sulle gare e sulla situazione dei lavoratori

Fondi impegnati per forestazione,personale delle Comunità montane, politiche sociali, vie blu, Copes e fondi per la sanità

Royalty già assorbitedal bilancio 2013A causa dei tagli impossibile utilizzarle per altre finalità

PAG. 212.03.2013 N. 301

Gli obiettivi del programma

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Basilicata Mezzogiorno

Proroga degli ammortiz-zatori sociali in deroga. Soluzioni per i 9 lavoratori lucani che lavoravano in Calabria. Ammortizzatori sociali per gli ultra 55enni e approfondimenti su eso-dati e apprendisti. Sono questi i punti cardine dell’intesa siglata ieri in tarda serata in Regione, nel corso del tavolo di coordinamento nel quale

sono stati riassunti i capi-saldi di una lunga inter-locuzione condotta dagli assessori Vincenzo Viti (Formazione e Lavoro) e Marcello Pittella (Attività produttive), volta a dare sollievo alle famiglie lu-cane in difficoltà a causa della crisi economica e lavorativa. In particolare l’accordo prevede la pro-roga degli ammortizza-tori sociali in deroga per il mese di aprile 2013 e assicura la proroga degli ammortizzatori sociali per tutto il 2013, nell’ambito delle risorse realmente disponibili. La Regione verificherà con i sindaca-ti la possibilità di attiva-re iniziative per ridurre,

entro fine anno, la platea dei lavoratori che percepi-scono gli ammortizzatori sociali mediante politiche attive del lavoro. Sono state inoltre definite le questioni aperte sulle si-tuazioni di crisi registrate a tutto il 2012, inclusi i 9 lavoratori lucani impiega-ti in un’azienda calabrese fallita. Per gli ultra 55enni sono state individuate

le azioni di tutela e di accompagnamento per l’inclusione nel sistema di ammortizzatori sociali. Per quanto riguarda gli esodati si attiverà inol-tre un approfondimento tecnico al fine di trovare soluzioni, nel quadro nel-la normativa nazionale. Per gli apprendisti infine il Dipartimento regionale interpellerà il Ministero del Lavoro per capire se e come potranno esse-re inseriti nel sistema di protezione sociale. Al ter-mine dell’incontro Viti ha espresso soddisfazione per il raggiungimento di “un accordo molto impor-tante che tende ad abbas-sare la tensione presente

tra i lavoratori. L’intesa, giunta sulla base delle scelte condivise con il pre-sidente De Filippo che ha seguito tutte le singole fasi dei lavori - ha aggiun-to l’assessore Viti - va oltre le disposizioni operative del governo nazionale e tiene conto degli speci-fici elementi di tensione presenti in Basilicata. Si-tuazioni che coinvolgono gran parte della platea storica tra cui gli operai della Valle del Basento, del mobile imbottito e di San Nicola di Melfi. L’accordo – ha concluso Viti - è giunto al termine di una lunga maratona che ho condivi-so con l’assessore Pittella ed che ha visto la parteci-pazione di un’ampia rap-presentanza delle parti sociali e sindacali”. In riferi-mento alle problematiche pendenti del 2012 è stato convenuto di riconoscere il diritto all’indennità di mobilità per i lavoratori li-cenziati dalle aziende: Bea Service di Potenza (1); Cpe di Tito (2); Tecmes di Pistic-ci (2); Firema di Tito (16 + 8); Filivi, Marlane e Mti (9). AI tavolo è inoltre emersa la necessità di riconoscere il diritto alla mobilità an-che ai lavoratori licenziati dalle aziende: Barilla di Matera (3); Floramiata (4 residenti in Basilicata).

Riassunta nel tavolo la lungainterlocuzione condottadagli assessori Viti e Pittella

Definita ogni questione apertasulle situazioni di crisi del 2012

Esodati, si cercano soluzioni nella normativanazionale vigente

Mediante politiche del lavoro si vuole ridurre la platea dei beneficiari

Ammortizzatori, via liberaRegimi di tutela anche per gli ultra 55enni, gli esodati e gli apprendisti

La Regione ha assicurato la proroga per tutto l’anno in corso nell’ambito delle risorse realmente disponibili

L’assessore Viti: quello sottoscritto è un accordo molto importante che va nella direzionedi abbassare la tensione presente tra i lavoratori

Sono situazioni che coinvolgono gran parte della platea storica degli operai della Valbasentodel mobile imbottito e di San Nicola di Melfi

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Basilicata MezzogiornoPAG. 412.03.2013 N.301

Due appuntamenti rivolti al personale medico infermieristico il 15 e 16 marzo prossimi nel Complesso Monumentale S. Maria di Orsoleo a Sant’Arcangelo, per approfondire i temi su “Salute, don-na e del bambino”. Diversi i temi affrontati: una finestra particolare al mobbing e alle violenze di cui quotidianamente sono vittime le donne. Particolare attenzione anche alla pre-venzione con gli screening del cervi-co-carcinoma del collo dell’utero in un’ottica rimodulata, alla luce degli

studi spe-r i m e nt a l i e del do-c u m e n t o di “Health Tecnology Assesment”. I lavori saranno aperti dal presidente della Giunta regionale Vito De Filippo e dall’assessore alla Salute Attilio Martorano. Parteciperanno tra gli altri: il direttore Generale dell’Asp Mario Marra,il drettore sanitario Giu-seppe Cugno il sindaco di Sant’Arcan-gelo Domenico Esposito.

Anche l’Asp aderisce il prossimo 14 marzo alla Giornata Mondiale del Rene promossa dalla So-cietà Italiana di Nefrologia e dalla Fondazione Italia-na Rene.Lo slogan di quest’anno è “Controlla se sei a rischio”.L’Azienda Sanitaria di Po-tenza aderisce con i Centri di Nefrologia e Dialisi di Lauria e Chiaromonte. In Italia 6 milioni di persone che soffrono di una malat-tia renale: si prevede che entro la fine dell’anno 2,5 milioni di pazienti saran-no trattati con emodia-lisi nel mondo, di questi 50.000 in Italia.L’ iniziativa oltre alla pre-venzione delle nefropatie

mira anche alla sensibi-lizzazione sul trapianto di organi. Il 14 marzo dalle ore 8 alle 14gli operatori sanitari del Centro di Nefrologia e Dialisi di Lauria effettue-ranno, con accesso gratu-

ito, Causeling nefrologico, informazioni sulla dona-zione e sulle procedure ad essa connesse, misurazio-ne della pressione arterio-sa, del peso corporeo e dei valori della creatininemia previo prelievo ematico. A tutti gli intervenuti sarà consegnata una relazione sulla stima della funzione renale e sul controllo della pressione arteriosa, con consigli su come affron-tare eventuali problemi riscontrati. Anche presso il Centro di Nefrologia e Dialisi di Chiaromonte sarà distribuito materiale informativo. Seguiranno a data da destinarsi ana-loghe prestazioni anche a Latronico e Maratea.

II CommissionePer il presidente della Se-conda Commissione con-siliare (Bilancio-Program-mazione) Antonio Autilio i rapporti del’Istat e del Cnel sono impietosi, se-gnalano il dato peggiore sul fronte della fiducia dei cittadini. E’ necessario far fronte ad una sorta di ul-tima chiamata a lavorare perché in attesa dell’inse-diamento del nuovo Par-lamento e con esso della formazione di un nuovo Governo si adegui il pro-gramma di legislatura regionale affrontando le emergenze sociali.

III CommissioneLa III Commissione Consi-liare Attività produttive – Territorio e Ambiente”, ha

approvato il regolamento per l’esercizio delle com-petenze in materia di sca-richi di acque reflue urba-ne in fognature pubbliche dei Comuni dell’Ambito unico della BasilicataAltro provvedimento che ha avuto il parere favo-revole, a maggioranza, quello riguardante la “Adozione del disciplina-re dell’Osservatorio re-gionale dell’Edilizia e dei Lavori pubblici”, sempre con l’astensione di Nava-zio. Altri disegni di legge all’ordine del giorno, nel-lo specifico quelli riguar-danti l’autorizzazione all’esercizio provvisorio del Bilancio di previsione dell’Arbea e dell’Arpab per il 2013 sono stati rinviati alla Commissione di com-

petenza.

IV CommissioneLa IV Commissione consi-liare (Politica Sociale) si è occupata del Ddl “Colle-gato alla Legge finanziaria della Regione Basilicata”. Il disegno di legge, propone di apportare una variazio-ne al bilancio di previ-sione della Regione per l’esercizio finanziario 2013 al fine di garantire la pro-secuzione del programma regionale di contrasto del-le condizioni di povertà e di esclusione sociale fino a giungo 2013.

FotovoltaicoNavazio (Gm)Il consigliere regionale Alfonso Ernesto Navazio ha presentato un’interro-

gazione al governatore Vito De Filippo e al Presi-dente del Consiglio sulla vicenda allarmante resa nota dal Quotidiano del-la Basilicata del 7 marzo scorso che denuncia il rischio del collasso per oltre 20 aziende produt-trici di impianti fotovol-taici. Navazio chiede di far luce sulla questione al fine di salvaguardare le cinquanta, fra Pmi, e che avanzano da 500.000 fino ad 1 milione di euro dalla Saem Energie Alternative, azienda di Altamura, dopo aver realizzato impianti fotovoltaici.

Politica/1Napoli (Pdl)Il consigliere del Pdl Mi-chele Napoli parla di “un

centrosinistra lucano, ri-piegato su se stesso alla ricerca di equilibri che, in tempi difficili, sono fran-camente inammissibili”.Due le strade da percor-rere per Napoli: “Ridare rapidamente un governo autorevole alla Basilicata o seguire la strada dimis-sioni”.

Politica/2Braia(Pd)Il presidente del gruppo consiliare del Partito de-mocratico Luca Braia ritie-ne che “è giunto il tempo di avanzare proposte che vadano ad interpetrare in senso responsabile un cambiamento reale per il bene della Basilicata come la strada ferma intrapresa sul tema del petrolio, al

pari dell’ultima istanza le-vata forte dal presidente De Filippo in rappresen-tanza della comunità di Basilicata verso il Governo nazionale ed europeo sul tema diventato insosteni-bile del Patto di Stabilità.

Politica/3Gianni Rosa (Fdi)Per il consigliere regiona-le che ha aderito al mo-vimento Fratelli d’Italia Gianni Rosa: “La politica che governa la Basilicata è in pieno caos, è un fuggi-fuggi generale”.“Se questa è la soluzio-ne - ha detto Rosa - tutto ciò non servirà ai lucani ed alla Basilicata, semmai, sarà utile a cercare di far galleggiare una barca che fa acqua da tutte le parti”.

La Cicogna nera al Parco di Gallipoli Cognato

Focus su Salutedonna e bimbo

L’Asp per la Giornata mondiale del rene

A Sant’Arcangelo due giornate di studioper il personale medico-infermieristico

“Controlla se sei a rischio” è lo slogan dell’iniziativa. A Lauria e a Chiaromonte controlli gratuiti e materiale informativo

Dopo un lungo viaggioa casa la Cicogna neraDal caldo dell’Africa, è tornata al Parco di Gallipoli Cognato dove ha nidificato. Il progetto sulla specie rarissima è stato avviato dal 2012

Dal Consiglio

La Cicogna nera è ritorna-ta al nido nel Parco Gal-lipoli Cognato Dolomiti Lucane, probabilmente, dopo aver trascorso l’in-verno in Africa ed aver affrontato una lunga mi-grazione.La Cicogna nera è un uc-cello dalle dimensioni notevoli: può raggiungere i 3 kg di peso, per una lun-ghezza di poco inferiore al metro e un’apertura alare in grado di raggiungere anche i 200 cm. Rarissima in tutta Europa, la Cicogna nera è ancor più rara in Italia, dove ni-difica stabilmente solo da poco più di 15 anni. Specie prevalentemente forestale, la Cicogna nera predilige boschi maturi e poco disturbati, con am-

pia presenza di corsi d’ac-qua, stagni, paludi, pra-terie umide. Una specie dalle esigenze ecologiche particolarmente comples-se, dunque, che necessità di grandi alberi per nidifi-care, e allo stesso tempo di vasti ambienti umidi in cui procacciarsi il cibo, co-stituito prevalentemente da pesci, anfibi e rettili.Pochissime, le coppie censite nel nostro pae-se, viene seguita da anni dagli ornitologi ed anche questa stagione riprodut-tiva, per il secondo anno, i ricercatori del Parco attra-verso sofisticate tecnolo-gie studieranno da vicino i poco noti comportamenti riproduttivi senza arrecare alla coppia il minimo di-sturbo.

Prosegue quindi l’impe-gno del Parco per la tutela di specie rare e minacciate sia a livello regionale che nazionale attraverso l’av-vio di iniziative concrete di studio e monitoraggio, che si augura, possano essere di supporto per garantire la conservazio-ne ed il mantenimento di specie straordinarie come appunto il ‘ritorno della Cicogna nera. Il progetto, attivato nel 2012, prevede un monito-raggio regolare in tutto il territorio protetto, finaliz-zato a valutarne lo status nell’area e i vari aspetti sulla biologia ancora po-sco noti, contribuendo ad apportare un prezioso contributo alla sua cono-scenza.

Per ammirare in diretta questa meravigliosa ed elusiva specie, così come tutte le segrete e delica-te fasi del prossimo ciclo riproduttivo, il Parco di Gallipoli Cognato ha atti-vato un sito specifico, in cui attraverso webcam e possibile osservare le im-magini al nido. L’indirizzo web è: http://www.cico-gnaparcogallipoli.it/cico-gna_nera_live“.

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La nostra forza è il fascino dei nostri paesaggi

Turismo è vitalità

I Piot per dare voce alle potenzialità del nostro territorio con le bellezze dei suoi borghi e l’impiego di fondi comunitari per realizzare strutture dal forte impatto turistico

Dal Volo dell’Angelo ai Sassi di Matera, dal mare alla montagna, dagli invasi di Monte Cotugno e del Pertusillo alla Rabatana e ai luoghi di Federico II

Crediamo nella valorizzazione delle nostre risorse come opportunità di crescita. Dai beni architettonici a quelli naturali sosteniamo progetti per raccogliere le sfide di un panorama turistico sempre più esigente

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 12.03.2013 PAG. 6

Martedì 12 marzo 2013II I

ECONOMIAPUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Gli effetti del patto di stabilità in unaregione, la Basilicata, il cui tessutoimprenditoriale è ancorato al «pubblico»

Testimonianze di imprenditori chehanno maturato crediti nei confrontidi Regione e Comuni della Basilicata

Quelli del «patto»sulla crisi che scottaImprese ostaggio del tetto di spesa imposto agli enti locali

MASSIMO BRANCATI

l La spesa pubblica per le infra-strutture è crollata, il fisco cresce adismisura, le imprese vengono pagatecon ritardi spaventosi e le banche nonfanno credito nemmeno alle aziendepiù virtuose. Una situazione figlia del«patto di stabilità» che porta con sé ilpiù grande paradosso dell’economia: incassa i soldi ci sono ma non possonoessere spesi oltre un tetto massimoprevisto che, per il 2013 in Basilicata, èdi 543 milioni di euro. Siamo ormaiincatenati. Risorsebloccate e, inevitabil-mente, pagamenticongelati: per il 2012 ilmassimo ente lucanoha un arretrato pari acirca 264 milioni di eu-ro che si riflettesull’operatività delleaziende creditrici.

In una regione, co-me la Basilicata, in cuiil tessuto produttivo èfortemente ancoratoalla pubblica ammini-strazione gli effetti del patto di stabilitàsi amplificano. E ci troviamo di fronte,come hanno detto nei giorni scorsi leorganizzazioni imprenditoriali che ade-riscono al manifesto «Pensiamo Ba-silicata», alla «rottura di quel pattoetico che è alla base del rapporto fi-duciario fra Stato, imprese e cittadini erendendosi responsabile di chiusure efallimenti aziendali». Di qui l’appello: lagravità della situazione finanziaria del-le aziende lucane è tale da richiederemisure per il pagamento immediatodello stock di credito arretrato, anche acosto di sforare il patto di stabilità cosìcome hanno fatto altri governi localinel 2012. La Regione Basilicata non si è

mai spinta oltre, ma non è detto che nonlo faccia neppure quest’anno. Dopo lalettera del governatore De Filippo alpremier Monti, in cui il presidentelucano chiede di allentare la morsa delpatto «sganciando» dai vincoli di spesale royalties petrolifere e i fondi po-st-sisma, alla Regione si sta discutendoil da farsi in attesa di una risposta daRoma. «La pubblica amministrazione,anziché accompagnare i processi dicrescita e di sviluppo delle comunità -scrive De Filippo nella lettera a Monti -rischia, con i propri ritardi, di essere

una delle cause prin-cipali della crisi deltessuto produttivo lo-cale, innescando un ef-fetto domino nei man-cati pagamenti chemai, prima d’ora, siera manifestato contale, virulenta perico-losità». Insomma, seda palazzo Chigi nondovesse arrivare unsegnale di apertura laRegione Basilicata po-trebbe davvero «scon-

finare» oltre il tetto di spesa per venireincontro alle esigenze degli impren-ditori. Non sarebbe una scelta indolore:è prevista, infatti, una riduzione delfondo perequativo in misura pari alladifferenza tra il risultato registrato el'obiettivo programmatico predetermi-nato. Tra le altre «controindicazioni» laRegione non potrà procedere ad as-sunzioni di personale a qualsiasi titoloe sarebbe tenuta a rideterminare leindennità di funzione ed i gettoni dipresenza, con una riduzione del 30 percento rispetto all'ammontare risultantealla data del 30 giugno 2010. Siamo difronte alla classica scelta del male mi-n o re.

La schedaL’Europa ci impone

meno indebitamentoIl patto di stabilità nasce dal-

l'esigenza di convergenza delleeconomie degli Stati membri del-la Unione europea verso specificiparametri. L'indebitamento nettodella pubblica amministrazionecostituisce il parametro principa-le da controllare, ai fini del rispet-to dei criteri di convergenza e lacausa di formazione dello stockdi debito.L'indebitamento netto è definitocome il saldo fra entrate e spesefinali, al netto delle operazioni fi-nanziarie (riscossione e conces-sioni crediti, partecipazioni econferimenti, anticipazioni), de-sunte dal conto economico dellapubblica amministrazione, pre-parato dall'Istat. Un obiettivo pri-mario delle regole fiscali che co-stituiscono il patto di stabilità in-terno è proprio il controllo dell'in-debitamento netto degli enti ter-ritoriali (regioni e enti locali).Nel corso degli anni, ciascunodei Paesi membri della Ue ha im-plementato internamente il pattodi stabilità e crescita seguendocriteri e regole proprie, in accor-do con la normativa interna ine-rente la gestione delle relazioni fi-scali fra i vari livelli di governo.Dal 1999 ad oggi l'Italia ha formu-lato il proprio patto di stabilità in-terno esprimendo gli obiettiviprogrammatici per gli enti territo-riali ed i corrispondenti risultatiogni anno in modi differenti, al-ternando principalmente diverseconfigurazioni di saldi finanziari amisure sulla spesa per poi torna-re agli stessi saldi.

LA LETTERA

ANCHE I PICCOLI PAESI« I M B R I G L I AT I »

SARÀ LA NOSTRA FINEdi MICHELE MIGLIONICO *

l Al patto di stabilità da quest’anno sono assoggettatianche i Comuni tra i 1001 e 5000 abitanti e l’e s e rc i z i ofinanziario che è appena iniziato si presenta, quindi, peri comuni, è pieno di dubbi, incertezze e molti forse. Nona caso la legge di stabilità 2013 ha rinviato al 30 giugno iltermine per l’approvazione del prossimo bilancio diprevisione (che di previsione al quel punto ha ben poco).Il controllo degli inosservanze in materia di finanzalocale assumerà nei piccoli comuni maggiore e gravosarigidità. Detto ciò semplice comprendere le difficoltà deipagamenti delle imprese soprattutto perché nei piccolicomuni la spesa corrente è strutturalmente molto rigidae assai meno lineare nel tempo rispetto alle grandicomunità. Questi nuovi obiettivi sono assolutamenteinsostenibili e l’estensione ai piccoli comuni causerannoun blocco totale dei Piccoli Comuni già deboli e provatidai risicati numeri. È da tempo che denuncio a mezzostampa queste preoccupanti riflessioni, le piccole am-ministrazioni avranno immense difficoltà a gestire ivari vincoli, sia dal punto di vista amministrativo chedal punto di vista contabile e finanziario con la pre-vedibile riduzione, se non dell’annullamento, degli in-vestimenti ed il rischio di dover sospendere i pagamentiin conto capitale a discapito delle imprese che hannoavviato o già eseguito i lavori nei nostri Comuni. È perquesto che è indispensabile lo sblocco almeno per laBasilicata dei Fondi dell’estrazione Petrolifera e quelliprovenienti dalla 219/81, come bene ha detto il pre-sidente De Filippo. Per noi piccoli si presentano giàgrandi difficoltà di cassa, sempre più «povere» dopo iripetuti tagli imposti dalle ultime manovre finanziarie,mentre si intravedono aggiuntivi sacrifici sempre acarico dei comuni pur sapendo che questi hannocontribuito maggiormente al contenimento della cre-scita delle spesa pubblica. Preso atto che la spesacorrente è assolutamente riducibile perché già ridotta alminimo a seguito dei tagli effettuati negli ultimi esercizi,per non incorrere a pesanti sanzioni e di essere chiamatia rispondere di danno erariale, tutti i Sindaci, senzadistinzione , ne di capacità ne di appartenenza politica,si vedranno obbligati, con tristezza, ad aumentare leentrate correnti. Tutto ciò è dietro l’angolo, non pos-siamo più perdere nemmeno un giorno, è necessarioattivarci ed attivare quanto è rimasto possibile perchéimmediatamente ciò venga evitato per il bene dellasocietà tutta.

[* sindaco di Satriano di Lucania]

LA TESTIMONIANZA LA TENDENZA: PUNTARE AI MERCATI ESTERI

«Con gli enti non lavoromeglio andare all’estero»Gli imprenditori edili Martino e Bitonto

LA TESTIMONIANZA GRAZIA MAZZONE DE «LA MIMOSA»

Credito di 400mila euro«A rischio i nostri servizi»Accordo con le banche? «Fallimentare»

l Gestisce un centro diurnoper disabili gravi a Bucaletto, lacittadella del post-terremoto diPotenza. Ma la cooperativa so-ciale La Mimosa non sa perquanto tempo ancora riuscirà areggere il peso di una gestionepriva di introi-ti. È creditricenei confrontidel Comune diPotenza di cir-ca 400mila eu-ro, soldi bloc-cati dal fami-gerato patto distabilità. Gra-zia Mazzone,p re s i d e n t edella coop.,spiega che dadue anni or-mai non rice-vono un euro e che sono riuscitia sopravvivere grazie alla ces-sione del credito sulla scia di ac-cordi tra gli enti e le banche. «Maanche qui i problemi non man-cano - dice Mazzone -. Innanzi-

tutto tra pratiche e iter burocra-tico abbiamo impiegato circa unanno per ottimizzare l’a c c o rd o.Non solo. Tutto l’incar tamento,compreso gli atti dal notaio, haun costo elevato e se il Comunenon paga entro una certa data

comunque ner i s p o n d e re m onoi». Mazzo-ne, dunque, ri-tiene fallimen-tare l’intesacon gli istitutidi credito peril «pro soluto»perché, alla fi-ne, il rischioresta in capoall’aziendac re d i t r i c e.«Siamo ostag-gio su tutti i

fronti - conclude Mazzone -. Daun lato l’ente pubblico ci obbligaa pagare con puntualità i con-tributi per avere in regola ilDurc, ma dall’altro non ci pagaquanto dovuto». [ma.bra.]

l Ha deciso di risolvere allaradice il problema sganciandosicompletamente dalla pubblicaamministrazione che nel recentepassato, con i patti di stabilità, gliha creato non pochi disagi. Gian-franco Martino della Pipeline diM a rc o n i a ,azienda edile,ha fatto unascelta ben pre-cisa: il mercatoestero. E daquando ha de-ciso di puntaresu Albania eAlgeria, tantoper fare due no-mi di Paesiesteri, ha in-crementato ilsuo fatturatodel 47 per cen-to. «Il tetto di spesa degli enti pub-blici - dice l’imprenditore - si ri-vela per noi un grosso ostacoloanche perché si crea una situa-zione che da un lato ci vede spen-dere soldi per le forniture e dall’al -

tro non riceviamo quanto ci spet-ta. Ora - aggiunge Martino - si fastrada anche l’ipotesi di cedere ti-toli di Stato alle imprese credi-trici. È assurdo. Con i titoli non sifa reddito e non si pagano gli sti-pendi».

Mario Biton-to, della Falbitdi Ferrandina,azienda di edi-lizia industria-le, dice di avermaturato cre-diti nei con-fronti dellapubblica am-ministrazioneper 300mila eu-ro. «Anche noi -sottolinea - vo-gliamo inter-nazionalizzar -

ci. Qui gli appalti sono crollati del20 per cento, il tempo del paga-mento medio della pubblica am-ministrazione è di 360 giorni: nonc’è altra strada che emigrare».

[ma.bra.]

ISTITUTIDI CREDITOAccordi conle banche perla cessionedel credito:ma gliimprenditorisegnalanocriticità ecarenze diqueste intese

.

CREDITI Soldi «congelati»

EDILE Mario Bitonto C O O P. Grazia Mazzone

BASILICATA PRIMO PIANO

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 12.03.2013 PAG. 7

Martedì 12 marzo 2013 I V

Un’idea lucana anti-inquinantiIl progetto realizzato dal Cnr-Imaa di Tito scalo è stato brevettato negli Stati Uniti

POTENZA COMITATO 13 OTTOBRE

«Il sindaco vietal’ingressoa chi contestail suo operato»

l Avrebbe rifiutato la presen-za, all’interno di una rappresen-tanza di commercianti in Muni-cipio, di un negoziante che «ave-va osato paventare l’occupazionedel Comune se non fosse statarivista la delimitazione e l’attua -zione della Ztl». Il comitato 13ottobre accusa il sindaco VitoSantarsiero di atteggiamento«scortese e settario da parte dichi dovrebbe essere il riferimen-to della città e quindi di ogni con-cittadino che ha pari dignità, siache ne approvi l’operato sia chesia critico rispetto allo stesso. Èpalese il sovvertimento della purminima decenza anche in questaultima perla del sindaco che - ag-giunge il comitato - peraltro sicura di far partecipare a riunionisuoi adepti che non hanno al-cuna relazione con le questionidei commercianti del centro sto-rico, ed ai quali avrà probabil-mente elargito adeguate preben-de, con il compito di mestare, di-videre e quindi ridurre il dissen-so minimizzando i tanti proble-mi causati da questa sciagurataamministrazione comunale».

Immediata la replica di San-tarsiero che parla di cultura delnegativo all’interno della qualesi getta fango a tutti i costi sulleistituzioni: «Si dicano pubblica-mente nomi, fatti e circostanze, esi abbia l'abitudine a firmassicon nome e cognome. Per tutto ilresto - dice il sindaco - invito irappresentanti del comitato adun sereno confronto su ogni pro-blema della città. Amare la pro-pria comunità è parlare di essa,rispettarla, lavorare per miglio-rarla anche con gli atteggiamentie con i piccoli atti quotidiani epersonali. Si ama la propria cittàrispettando le istituzioni, solle-citandole, criticandole con spi-rito costruttivo e senza interessipersonali, sedendosi con esse perdiscutere con ogni cognizione dicausa». Santarsiero dice di nonessersi mai sottratto ad alcunconfronto e invita tutti a parte-cipare ad un incontro venerdìprossimo alle 15 nella saladell’A rc o.

RICERCATECNOLOGIE PER L’AMBIENTE

BONIFICAUn minerale (zeoliti) realizzatosinteticamente e utilizzato come «setacciochimico» per assorbire inquinanti

LAVORO DI SQUADRAIl frutto del lavoro dei giovani e talentuosiricercatori lucani Claudia Belviso, SaverioFiore e Francesco Cavalcante

SCIENZA La ricercatrice Claudia Belviso [foto Tony Vece]

l U n’idea «made in Basilicata» ottiene ilbrevetto negli Stati Uniti. Si tratta del pro-cesso di sintesi di «zeoliti da fly ash» abasse temperature utilizzando acqua dimare, messo a punto dai ricercatori delgruppo di ricerca «Microminerali, Am-biente e Salute» dell’Istituto di Metodo-logie per l'Analisi Ambientale (Imaa) diTito scalo. In parole povere, si tratta di unprodotto innovativo derivato dai rifiuti,capace di assorbire inquinanti. Gli scartidi lavorazione delle centrali termoelettri-che, in sostanza, vengono convertiti in ma-teriale capace di assorbire dall’acqua e dalterreno nichel e manganese.

Le zeoliti sono minerali idrati di silicioed alluminio con grandi cavità strutturali,caratteristica questa che li rende moltoutili in svariati impieghi di tipo pratico eparticolarmente adoperati nella risoluzio-ne di problematiche ambientali. Tale uti-lizzo è strettamente connesso alla loro ca-

pacità di cessione/ritenzione di elementichimici, alla minutezza dei suoi cristalli,alla sua porosità. Le zeoliti sono utilizzatecome «setacci chimici», come filtri per con-trollare gli odori, come assorbenti per ri-muovere elementi o molecole da acque con-taminate da attività antropiche.

Il progetto del Cnr Imaa è frutto dellavoro dei ricercatori lucani Claudia Bel-viso, Saverio Fiore e Francesco Cavalcan-te. Esattamente un anno fa la Gazzetta si èoccupata dell’invenzione intervistandoproprio Belviso, giovane ricercatrice, lau-reata in geologia dell’Università degli Stu-di della Basilicata: grazie ai suoi studi èriuscita a sintetizzare artificialmente lezeoliti che così potranno essere utilizzateper bonificare (come una sorta di assor-bente che intrappola elementi tossici comenichel e manganese) le acque ed i suoli.Semplice e innovativa l’idea messa a puntodai ricercatori lucani: produrre sintetica-

mente questo minerale che si trova in na-tura utilizzando un prodotto di scarto dellecentrali termoelettriche e poi impiegarloper bonificare corsi d’acqua e suoli con-taminati da metalli pesanti. Il tutto concosti vantaggiosi. Per produrre il mate-riale, infatti, viene utilizzata acqua di maree non la normale acqua distillata impie-gata nei diversi esperimenti (con l’acqua dimare, infatti, si riesce a produrre unaquantità maggiore di materiale ad un costominore). Insomma, un lavoro lungo ed in-teressante, che, però, ha dato i suoi frutti.Belviso, contattata un anno fa dalla Gaz-zetta, ha spiegato il suo percorso di studi:«Sto continuando a sperimentare l’impie -go di questo materiale - ha commentato -.Sono convinta che in Basilicata si possafare ricerca ma mantenendo i contatti conl’estero. Io sono stata per la mia ricercanegli Stati Uniti. Si parte da qui, si va fuorima poi si deve tornare qui, in Basilicata».

POTENZA UN INCONTRO

Insieme da 7 anniOggi l’Avis donaun defibrillatorealle Fiamme gialle

l Il presidente dell’Avis diBasilicata, Bartolo Bonelli, do-nerà oggi al comandante regio-nale della Guardia di Finanza,Valerio Zago, un defibrillatoreper diffondere la formazionedel primo soccorso in direzionedei finanzieri. L’ap p u n t a m e n t oè per questa mattina, alle 8.30,nelal sede dell’associazione divolontari, in via Ciccotti (difronte al Centro riabilitativoDon Uva) a Potenza, per cele-brare i sette anni di collabo-r a z i o n e.

Un sodalizio, quello tra l’as -sociazione dei donatori del san-gue e i militari delle FiammeGialle, che si è consolidato sullabase comune della promozionedi valori, esempi ed esperienzeper una cittadinanza respon-sabile, e che venne sancito setteanni fa da un protocollo di in-tesa sottoscritto intorno a seipunti-cardine: sensibilizzazio-ne alla promozione del dono deisangue; informazione e forma-zione sulle problematiche ema-tiche; ricerca e studio di ini-ziative in grado di favorire latutela della salute del donatore;organizzazione di convegni at-tinenti gli aspetti sanitari, so-ciali della donazione del san-gue; raccolta di sangue; inda-gini epidemiologiche.

L’incontro di oggi sarà dun-que l’occasione per rinsaldareun legame che contribuisce daun lato alla sensibilizzazione ealla promozione del dono delsangue - agevolando le attivitàdell’Avis finalizzate al raggiun-gimento dell’autosuf ficienzaregionale – e dall’altro all’in -cremento delle attività socialidi volontariato da parte dei mi-litari della Guardia di Finanza,ai quali sono messe a dispo-sizione le 108 sedi Avis dislo-cate su tutto il territorio lucanoe la fitta rete di volontari e do-natori che ogni giorno lavora-no per la salute di tutti.

Nel corso della prima mat-tinata, alcuni militari dellaGuardia di Finanza effettue-ranno la donazione del sangue.

POTENZA CITTÀ

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 12.03.2013 PAG. 8

Martedì 12 marzo 2013

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Av i g l i a n o Un impianto fotovoltaico è entrato in funzione alla cartiera

Risparmio energetico in fabbricaIn questo modo sarà ridotta l’emissione di anidride carbonica

Potenza Una cerimonia nella sede di via Ciccotti

Fiamme gialle e AvisSodalizio che dura da 7 anni

CastelgrandeAll’osservatorio

per vedere la cometa

AVIGLIANO - E’stato attiva-to, nella cartiera di Aviglia-no, un impianto fotovoltaicoche produrrà energia che sa-rà impiegata all’interno del-lo stabilimento.

In questo modo la “Lucartgroup” rafforza la propriamissione.

Lucart Group, gruppomultinazionale leader nelmercato del tissue ecologico(intendendo per tissue gliarticoli in carta destinati alconsumo quotidiano comecarta igienica, carta per cu-cina, tovaglioli, tovaglie,fazzoletti), ha attivato un im-pianto fotovoltaico nello sta-bilimentodi Avigliano, loca-lità Serra Ventaruli, la cuienergia prodotta viene inte-ramente utilizzata per auto-consumo.

L’impianto consente un ri-sparmio energetico median-te l'utilizzo di una fonte ine-sauribile e pulita come quel-la del sole, riducendo emis-sioni inquinanti in atmosfe-ra. In concreto tale tecnolo-gia consente, durante il pri-mo anno, una riduzione diemissioni di anidride carbo-nica di circa 560 tonnellate.Considerando che il ciclo divita utile dell'impianto è paria 30 anni, l’anidride carboni-ca che verrà complessiva-mente evitata sarà di ben

16.816 tonnellate. Inoltre,producendo energia elettri-ca con i sistemi fotovoltaicilo stabilimento di Aviglianonon utilizza fonti fossili edevita l'immissione in atmo-sfera di ossidi di azoto.

Un secondo importanteindicatore per definire il ri-sparmio di combustibile de-rivante dall'utilizzo di fontirinnovabili è il fattore di con-versione di energia elettricain energia primaria (Tep).Nello specifico, le tecnologiefotovoltaiche dell'impiantodi Avigliano consentono di

ottenere un risparmio an-nuo di combustibile di oltre197 tonnellate equivalentiin petrolio.

«Dopo i significativi risul-tati dell'impianto fotovoltai-co inaugurato nel 2012, inprovincia di Lucca - ha spie-gato Massimo Pasquini, am-ministratoredelegato diLu-cart Group - la tecnologia diAvigliano rappresenta unnuovo traguardoche raffor-za ulteriormente la missionecologica del nostro Grup-po».

Lucart gruppo multina-

zionale a capo del quale sitrova Cartiera Lucchese spa,azienda nata in provincia diLucca nel 1953, è il principa-le produttore a livello euro-peo di carte monolucide e diarticoli in carta destinati alconsumo quotidiano comecarta igienica, carta per cu-cina, tovaglioli, tovaglie. I60 anni di esperienza hannopermesso all'azienda di svi-luppare il know-how, l'espe-rienza e la tecnologia neces-sari per realizzare prodottidi qualità in grado di rispon-dere al meglio alle esigenzedella clientela. Gli impiantiproduttivi nei vari stabili-menti del Gruppo consento-no, infatti, di realizzareun'ampia gamma di prodot-ti avendo il controllo su tuttele fasi del processo produtti-vo, dalla scelta delle materieprime, pura cellulosa o cartada macero, fino alla defini-zione delle caratteristichedel prodotto finito. La capa-cità produttiva di carta diLucart Group è superiore a340.000 tonnellate all’anno,ripartita su 11 macchinecontinue e 69 linee. Le attivi-tà produttive dell'aziendaincludono prodotti nati persoddisfare le esigenze di di-verse tipologie di utenza,dalla grande impresa al con-sumatore finale.

Una veduta dall’alto della cartiera di Avigliano

Potenza Un seminario al Museo provinciale

Dissesto idrogeologicoe gestione delle risorse idriche

RiccardoPetrella cheinterverràin videoconferenza

POTENZA - “Gestione so-stenibile delle risorseidriche e prevenzione deldissesto idrogeologico.Questo il tema del semi-nario in programma og-gi, alle 15.30, al Museoprovinciale nell'ambitodell'anno internazionaledella cooperazione perl'acqua.

Obiettivo dell’incontrooffrire spunti concretiper promuovere approcciinnovativi alla coopera-zione allo sviluppo fonda-ti sul principio della so-stenibilità ambientale esul “Non perdiamoRio+20. Cooperazione al-lo sviluppo sostenibile: l'I-talia che guarda al futurodialogo tra territori”.

Dopo i saluti dell'asses-sore provinciale agli Entilocali Francesco Pietran-tuono e del direttorescientifico CeSpi (Centrostudi politica internazio-nale) Marco Zupi è previ-sto il video-intervento di

apertura di Riccardo Pe-trella, fondatore del “Co -mitato internazionale peril contratto mondiale del-l'acqua”.

A seguire ci saranno icontributi diPaolo Sopra-no (direttore generale delministero dell'Ambiente edella tutela del territorio edel mare), Annarita Lau-renzi (esperta in risorseidriche del ministero Af-fari esteri, Mario Clerici(direttore generale Am-biente, Regione Lombar-dia), Michele Vita (diret-tore generale Diparti-mento Attività produttivedella Regione Basilicata)e di Alessandro Attolico(dirigente Ufficio Pianifi-cazione territoriale dellaProvincia di Potenza).

Le conclusioni sarannoaffidate a Piero Lacoraz-za, presidente della Pro-vincia di Potenza, e PierFrancesco Zazo, coordi-natore Ambiente, del mi-nistero Affari esteri.

Bella Nella sala del cinema “Periz” gli studenti alle prese con “Gaston e la ricetta perfetta”

Torneo di lettura, al via le eliminatorie

POTENZA - Oggi si festeggiano i setteanni di collaborazione tra l'Avis e il Co-mando regionale della Guardia di fi-nanza. Per l’occasione l’associazionedonerà alle “Fiamme gialle” un defi-brillatore. Il dono sarà consegnato dalpresidente dell’Avis Bartolo Bonelli alComandante regionale della Guardiadi finanza, Valerio Zago, nel corso diun incontro in programma oggi, alle8.30, nella sede dell'associazione di vo-lontari, in via Ciccotti (di fronte al DonUva)aPotenza,per celebrare i settean-ni di collaborazione.

Un sodalizio, quello tra l’Avis e i mi-litari delle Fiamme gialle che si è conso-

lidato sulla base comune della promo-zione di valori, esempi ed esperienzeper una cittadinanza responsabile, eche venne sancito sette anni fa da unprotocollo di intesa sottoscritto intor-no a sei punti-cardine: sensibilizzazio-ne alla promozione del dono dei san-gue; informazione e formazione sulleproblematiche ematiche; ricerca e stu-dio di iniziative in grado di favorire latutela della salute del donatore; orga-nizzazione di convegni attinenti gliaspetti sanitari, sociali della donazionedelsangue;raccolta di sangue; indagi-ni epidemiologiche.

L'incontro di oggi sarà anche l'occa-

sione per rinsaldare un legame checontribuisce da un lato alla sensibiliz-zazione e alla promozione del dono delsangue - agevolando le attività dell'A-vis finalizzate al raggiungimento del-l'autosufficienza regionale - e dall'altroall’incremento delle attività sociali divolontariato da parte dei militari dellaGuardia di finanza, ai quali sono messea disposizione le 108 sedi Avis dislocatesu tutto il territorio lucano e la fitta retedi volontari e donatori che ogni giornolavorano per la salute di tutti.

Nel corso della mattinata alcuni mi-litari della Guardia di Finanza effettue-ranno la donazione del sangue.

CASTELGRANDE - Occhi al cielo per am-mirare la cometa Pannstarrs. La Pro Locodi Castelgrande, presieduta da Nicola Pa-radiso, da vari anni è impegnata nella ge-stione dell’osservatorio astronomico Anni-bale De Gasparis e organizza le visite gui-date per gruppi e scolaresche che voglionogodere delle mervaviglie del cielo. In occa-sione del passaggio della cometa Pannstar-rs sono state organizza una serie di serateall’osservatorio astronomico “De Gaspa-ris”in località Campestre. Fino al prossimo28 sarà possibile, a partire dalle 18, ammi-rare la cometa prenotandosi al339/7929376 (contributo per l’osservazio -ne di 3,50 euro) e ci sarà anche la possibilitàdi gustare la cucina tipica presso al risto-rante Mizar con menù fisso a 12 euro o ascelta menù a la carte.

Per individuare la cometa bisogneràguardare verso ovest poco dopo l'inizio deltramonto. In generale, più ci si trova a sudpiù prima sarà possibile osservarla.

Oggi e domani saranno le giornate mi-gliori per osservarla.

BELLA -SI è concluso con la vittoria della se-conda A dell’Istituto comprensivo di Bella lafase eliminatoria della sesta edizione del“Torneo di lettura”. Fase eliminatoria che hapreso il via ieri mattinanella sala del cinema Pe-riz di Bella . Coinvoltogli alunni dai 10 ai 13anni e che vede il coin-volgimento di 9 scuolein rete della provincia diPotenza. Hanno gareg-giato 72 alunni delleprime e seconde medieed ha vinto la secondaA. Il torneo sta impe-gnando più di millealunni delle quarte equinte elementari, del-la scuola media e delbiennio delle superioridelle scuole di Bella, Muro Lucano ,compre-so il Liceoscientifico con l'Istituto tecnicodiPicerno e il Professionale di Pescopaganoe iComprensivi di Barile con Ripacandida,

Ruoti con Baragiano e Balvano, , Potenzaterzo e Rionero scuola media e scuola ele-mentare.

Nel corso dell'intero anno scolastico ven-gono letti romanzi suitemi dell'intercultura,della solidarietà e del-l'amicizia ,scelti dauna giuria di espertitra quelli che le caseeditrici hanno inviatoalla scuola capofila diBella.

Con domande, cru-civerba, anagrammi iragazzi hanno presen-tato al numeroso pub-blico di genitori e do-centi presenti al Periz“Gaston e la ricettaperfetta”, di Anna La-

vatelli. La scrittrice vincitrice del premioAndersen e autrice di oltre 80 libri di grandesuccesso sarà nelle scuole di Rionero,MuroLucano,Bella ePotenza terzooggi edomani

per incontrare i suoi lettori e i loro docenti.Il romanzoè ambientato in Perù.Gaston è

un ragazzo sfortunato: i suoi genitori sonomisteriosamente scomparsi ed è finito in or-fanatrofio. Il solo ricordo della sua famigliaè legato alla cucina di sua madre, che gli hatrasmesso la passione per il buon cibo. Al-l'orfanatrofio incontra fra’ Obdulio, cuocostraordinario, che in punto di morte gli re-gala un preziosissimo quaderno di ricette.Cucina e famiglia continuano a intrecciarsinell'avventurosa vita di Gaston, fino a por-tarlo nella cambusa di una barca di pirati difiume, abituati ad assaltare i battelli dei tu-risti. E poiché la buona cucina è amore, il pic-colo cuoco finirà per far breccia nel cuore -solo apparentemente duro - anche di quelgruppo di furfanti. Il personaggio di Gastonprende spunto da Gaston Acurio, uno deglichef più creativi di tutte le Americhe.

La storiaha appassionato i giovani lettoridagli 11 ai 14 anni che fatto il tifo per Ga-ston, sofferto con lui e alla fino gioito per l'o-rizzonte di speranza così duramente con-quistato dal loro coetaneo.

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 12.03.2013 PAG. 9

Martedì 12 marzo 2013 26

LA MISSIVA

MateraREDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440

Adduce frena«No all’Unesco,caso risolvibile»L’APPUNTAMENTO con la raccolta firmedelle associazioni materane non è sfuggitaal primo cittadino, Salvatore Adduce (nel-la foto), che domenica mattina si è intratte-nuto con i rappresentanti al banchetto perdiscutere della problematica.

«Non è una questione di così lungo corso,ma ho assicurato che stiamo facendo un’at -tenta valutazione delleoperazioni da potermettere in campo. Naturalmente, pensan-do a salvaguardare il bilancio comunale».Sono questele parolerivolte dalsindaco al-leassociazioni elapromessaè statamante-nuta.«Stiamo valutandosetoglierlo o fareun’intervento che tenda a fare in modo chel’impatto non sia così violento - ha spiegato -Proprio oggi (ieri

per chi legge, ndr)abbiamo già avutoun primo incontroper risolvere il pro-blema, provando asollecitare anche lasovrintendenzaper l’approvazioneo deisuggerimentisulle azioni dacompiere. Siamod’accordo con i cit-tadini per quel cheriguarda l’impor -tanza della risolu-zione del proble-ma, ma credo chenessun materanoha interesse a richiamare l’attenzionedell’Unesco per una questione risolvibile.In questo modo non faremmo assoluta-mente il bene della città e del nostro sitoUnesco, ma si contribuirebbe a creare allar-mismo in tutto il mondo». Dunque, l’invitoche il sindaco rivolgeai cittadini ed alleas-sociazioni è quello di temporeggiare, per-chè laquestione èaperta esi stannoponen-do le basi per una risoluzioni con una tem-pistica non esageratamente lunga. «Nonstiamo impiegando certamente un tempolunghissimo per risolvere il problema - haconcluso Adduce - quindisi potrebbe evita-re di proseguire in un’azione che farebbesolo cattiva pubblicità al nostro sito».

fra.cal.©RIPRODUZIONE RISERVATA

La questione potrebbe diventare di interesse internazionale. Più di mille le firme già raccolte

Via il ponte da vico CommercioCittà Plurale e altre associazioni pronte a rivolgersi all’Unesco con una lettera

Verso le motivazioni a sostegno della protesta«Per molti cittadini e visitatori appare un vero eccesso»

Lamanifestazionedi ieri inpiazza VittorioVeneto.Sopra unavista delponte in vicoCommercio.A sinistra larampa.

Di recenteè stato approvatoil terzopianodi recuperodegli antichirio-ni Sassi di Matera. L’articolo 1 dellanormativa che disciplina gli inter-venti di risanamento sancisceprincipi di tutela e salvaguardiadel patrimonio a cui tutti i cittadinidovranno attenersi. La Normativadi attuazione delle Previsioni Ge-nerali di Recupero dei Rioni Sassi,costituisce specificazione esecuti-va delle finalità di “conservazione erecupero architettonico, urbani-stico, ambientale ed economico deiRioni Sassi di Matera, e di salva-guardia del prospiciente AltipianoMurgico” quale comprensorio “dipreminente interesse nazionale”.Il medesimo comprensorio è sotto-posto a tutela dall’UNESCO quale"preminente esempio di insedia-mento rupestre, con oltre due mil-lenni di continuità, perfettamenteadattato all’assetto geomorfologi-co e all’ecosistema. L’insieme ar-chitettonico e paesaggistico esem-plifica numerosi stadi significatividella storia umana, e costituisce un

fondamentale esempio tradiziona-le di insediamento umano ed usodel territorio, testimoniando l’evo -luzionediuna culturachehaman-tenuto nel tempo un rapporto ar-monioso con l’ambiente naturale”.Gli “obiettivi generali” sono dun-que: - “la tutela storico-architetto-nica ed urbanistico-ambientale delpatrimonio immobiliare dei RioniSassi, ricondotto, sotto il profilo ti-pologico-culturale, alla complessaconfigurazione che aveva primadel manifestarsi dei fenomeni didegrado edi abbandono”; - “la valo-rizzazione socio-economica di det-to patrimonio,con ladefinizione diun nuovo assetto funzionale com-patibile con i summenzionati obiet-tivi di tutela, ed in grado di assume-re un ruolo di forte protagonismo

nel contesto territoriale regionalee nazionale”; - “ilperseguimento dicontenuti di “qualità” degli inter-venti di recupero, sia in termini ditutela dellecaratteristiche costitu-tive deibeni, che in terminidi valo-rizzazione culturale ed economico-funzionale delle stesse”;-“l’obbligodi garantire l’identificazione, laprotezione,la conservazione,lava-lorizzazionee trasmissioneallege-nerazioni future dell’intero com-prensorio territoriale (art. 4L.n.184/77 - ratifica Carta di Parigi- UNESCO 1972)”. Inoltre, il recu-pero dell'area era già previsto nelprimo piano di recupero in manie-ra congrua e che la soprintendenzaai beni architettonici della Basilica-ta, con nota propria, ha comunica-to all'amministrazione comunale

di Materache lastruttura realizza-ta non si inserisce adeguatamentenel contesto ambientale e architet-tonico dei Rioni Sassi ed ha indica-toalcune prescrizioni.Ciòpremes-so, l’intervento di restauro di vicoCommercio realizzato dall’Ammi -nistrazione comunale, e la realizza-zione della passerella in ferro, nonappare seguire le prescrizioni ditutela storico-architettonicaed ur-banistico-ambientale del patrimo-nio immobiliare dei Rioni Sassi. Ilprogetto realizzato, di forte impat-to paesaggistico, sembra non per-seguire i contenuti di qualità degliinterventi di recuperodisposti dal-le norme sopra richiamate. Si hal’impressione che quanto concre-tizzato in vico Commercio sia frut-to più che altro di un cattivo modo

di intendere l’innovazione, la mo-dernità. Siamo convinti che le rego-le di trasformazione, così come gliimpegni internazionali sottoscrit-ti dal nostro Paese e dalla nostra cit-tà, vanno rispettati non solo daisingoli cittadini ma anche e soprat-tutto dalle Istituzioni. Pertantochiediamodirivedere taliscelteeli-minandoquello chea molticittadi-nie visitatoriappareunvero epro-prio “eccesso”. Crediamoche ilper-seguimento dei contenuti di “qua -lità”degli interventi di recupero, intermini di tutela delle caratteristi-che costitutive e di valorizzazioneculturale ed economico-funzionaledei beni, siapossibile. La premessaè che ognuno rispetti le regole. Leeventuali “deroghe”, come quelladel ponte in ferro di vico Commer-cio,nonpossono essereassuntedaun gruppo ristretto di funzionaridella pubblica amministrazione(comune regione e ministero deiBeni Culturali) o peggio ancora dapolitici-amministratori di turno.

I cittadini

di FRANCESCO CALIA

LA DISPUTA tra le associazioni cittadine eamministrazione comunale sul ponte divico Commercio potrebbe arrivare negliuffici dell’Unesco.

E’giàpronta la lettera dainviare all’am -basciatore Lucio Alberto Savoia, segreta-rio generale della Commissione NazionaleItaliana per l’Unesco, per porre sotto la suaattenzione la questione. Unduro colpo perla città agli occhi dell’organizzazionemondiale che cura il patrimonio culturale,architettonico e umanistico, del cui mar-

chio si fregia la cittàdiMatera congran-de orgoglio. Ma, leassociazioni CittàPlurale, Brio, Mu-tamenti a Mezzo-giorno e Alba nonhanno alcuna in-tenzione di fermar-si per provare ascuotere l’ammini -strazione, con in te-stail sindacoAddu-ce, e tentare un in-tervento più rapidopossibile.

«Prima che partala lettera abbiamointenzione di aspet-tare ancora qual-che giorno, perchèvogliamo che l’am -ministrazioneprenda un impe-gno formale sull’in -tervento - ha spie-gato l’esponente diCittà Plurale, PioAbiusi - Sono tremesi che ci sono so-lamente promesseda parte loro. La di-fesa del sindaconon trova spazioperchè anchela suaamministrazioneha valutato positi-vamente la messain opera di uno schi-

fo, dunque ora ci fermeremo solamente da-vanti ad un atto formale. Ritireremo l’in -vio solo ed esclusivamente in quel caso».

Unaquestioneche hafacilmentestuzzi-cato l’attenzione di molti cittadini, che inuna sola mattinata di raccolta firme, han-no accalcato il banchetto delle associazio-ni. I numeri dicono che ci sono già oltremille firme sul tavolo di Città Plurale e del-le altre associazioni.

«Abbiamo riscosso moltissimo succes-so, senza esserci tanto impegnati - ha ri-

preso Abiusi - Si sono impegnati in tanti,da Lina Ramundo nel suo negozio di filatinei Sassi, passando per diverse insegnatiche hanno aderito all’iniziativa ed abbia-mo raggiunto numeri importanti senzaaffanno. Potremmo andare anche moltooltre, perchèl’impressione è chetutti pun-tano sull’abbattimento dell’opera, ma perl’invio di una lettera bastava l’interventoanchedi soletrepersone.Questo èilsegnodell’attenzione della città verso i suoi Sas-si, e della disattenzione dell’amministra -zione verso gli stessi».

Per ora le attività delle associazioni nondovrebbero proseguire, attendendo una

rispostaconcreta efattiva daparte delsin-daco Adduce e dell’amministrazione tutta,ma le intenzioni sono quelle i non andareoltre questa settimana per l’eventuale in-vio della lettera.

«Noi vogliamo che l’Unesco prenda vi-sione e sanzioni il Comune di Matera perl’incongruenza dell’opera. Anche perchèla sovrintendenzasi èsviata dalproblema,nonostante abbia in precedenza condan-nato il ponte». Permane, dunque, il rischiodi poter vedere la questione superare i con-fini cittadini.

[email protected]©RIPRODUZIONE RISERVATA

Abiusi duro« Vo g l i a m oatti formali»

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 12.03.2013 PAG. 10

Martedì 12 marzo 2013IV I

MOBILITÀ A POTENZALA STAZIONE DI «SANTA LUCIA»

MARIA VITTORIA PINTO

l Di 600 metri, complessivamente, lalunghezza del Ponte attrezzato di Po-tenza, nato per collegare il rione Co-cuzzo al centro storico della città.L'infrastruttura, la più grande di que-sto genere in Italia e una delle mag-giori in Europa, però, ultimamentenon riscuote molto successo soprat-tutto per gli orari di apertura e chiu-sura. Infatti un nostro lettore ne hapagato le spese lo scorso 21 febbraio,per lo spettacolo «È da una vita chefaccio questa vita» (con la parteci-pazione di Antonella Genga e l'Or-chestra da favola) del tour-2013 di UccioDe Santis, che ha fatto tappa al TeatroDue Torri di Potenza. Lo spettacolo,iniziato alle 20.30, si è prolungato perqualche ora, con molta partecipazionee divertimento da parte del pubblico, esi è concluso intorno alle 23.30. Con

VETTURE Poche auto nei parcheggi

stupore ha appreso che «la masto-dontica struttura» chiude i battentialle 23. Di conseguenza, essendo illettore residente a rione Cocuzzo, eavendo usufruito, all’andata, del ponteattrezzato con relative scale mobili, alritorno ha dovuto chiedere un pas-saggio a conoscentiincontrati, per voleredivino, a teatro. «Sonoautomunito, ma pernon incorrere in con-travvenzioni e perscansare la famigera-ta Ztl del centro sto-rico del capoluogo, hodeciso di utilizzare“mezzi pubblici” che, però, mi hanno“lasciato a piedi” ad un orario che, ingergo cinematografico e televisivo, vie-ne classificato sotto la voce “primas e r at a ”. Ho chiesto spiegazioni ancheai proprietari del teatro Due Torri e

Quel parcheggioè un «deserto»Viale dell’Unicef: l’area snobbata dai potentini

Le scale mobili «appiedano»chi esce dal cinema di sera

loro hanno sottolineato, come me, etante altre persone presenti quella seraallo spettacolo del famoso comico pu-gliese, che è assurdo per un capoluogodi regione possedere una struttura cosìinnovativa, alla quale si accede tramiteun ottimo sistema di ascensori e di

scale mobili, e non po-terne usufruire al me-glio». In altre città ita-liane, fa notare il no-stro lettore, gli oraridi apertura e chiusu-ra di scale mobili, me-tropolitane e ascenso-ri pubblici, ha una du-rata molto più pro-

lungata rispetto a quella del capoluogolucano. Per non parlare degli oraridella Ztl dei centri storici nazionali.Facendo riferimento alla capitale, laZtl a Roma viene disattivata, esclusealcune piccole eccezioni, a mezzanotte

di ogni giorno, per essere riattivataalle ore 6 di ogni mattina. «Qui aPotenza io, sinceramente - conclude illettore - non ho ancora ben capito a cheora non è possibile transitare nel cen-tro storico per un non-residente. In-tanto, il 21 febbraio scorso, se nonavessi trovato un passaggio per tor-nare a casa dopo lo spettacolo teatraleal quale ho assistito, camminando perPotenza, avrei potuto contare le bucheche hanno devastato le strade e chedevastano le auto di chi le percorreogni giorno».

LU N G O Il ponte attrezzato

ORARIOMolti cittadini chiedonodi prorogare l’orario di

apertura oltre le 23

S O S TAIl parcheggiodi vialedell’Unicef aridosso dellastazione dellescale mobili«SantaLucia», ilcosiddettoponteattrezzato[serviziofotografico diTony Vece]

.

EMANUELA FERRARA

l Una punta massima di 35macchine da quando il parcheg-gio ha aperto. Numeri decisa-mente troppo bassi per pensareche il sevizio funzioni bene. Sitratta della nuova struttura diviale dell’Unicef, in funzione dadicembre, ma che ha enormi dif-ficoltà a decollare. Gli utenti so-no davvero pochi, i più si la-mentano delle tariffe ed il gua-dagno giornaliero per la societàche gestisce questo come quasitutti gli altri parcheggi del ca-poluogo potentino, eccezion fat-ta per l’ospedale, si aggirano acirca 50 – 60 euro al giorno. In-somma, la situazione è tuttofuorchè rosea come vorrebberofar pensare.

I dipendenti dell’Ati, la socie-tà che gestisce la struttura diviale dell’Unicef, lamentano ledifficili condizioni lavorative.Non vi è un gabbiotto in cuioperare e nelle giornate più

fredde e sono costretti a ripa-rarsi nelle proprie autovetture.Ma, difficoltà logistiche a parte,la maggiore criticità è quellaeconomica. A quanto pare, in-fatti, sarebbero due le mensilitàarretrate. Con gli scarsi numeridi utenze la società è entrata inaffanno e non riesce più a ga-rantire il pagamento degli sti-

pendi. Da quando poi la gestionedei posteggi auto nell’area delnosocomio potentino è passataad altra ditta, le cose si sonocomplicate. I dipendenti sono ri-masti numericamente sempregli stessi ma gli incassi sono dra-sticamente diminuiti.

Problematiche gestionali aparte, cosa ne pensano i citta-dini di questa grande strutturacreata ai piedi del «Ponte At-trezzato» che collega il popolosorione di Poggio Tre Galli al cen-tro storico? I pareri sono pres-soché allineati: «Il servizio tuttosommato è valido – afferma Gio-vanni Spera – e la tariffa po-trebbe anche essere considerataragionevole, con i dovuti puntiinterrogativi. Oggi per via deiservizi che dovevo svolgere hotrovato comoda la soluzione diposteggio a viale dell’Unicef edutilizzo delle scale mobili ma bi-sogna considerare il tempo chesi perde per il sali-scendi». Ci silamenta, insomma, del costo delbiglietto, un euro l’ora, rappor-tato ai 15 minuti circa di per-correnza del ponte attrezzato.«Il servizio sarà anche ottimo –dice Simona Salinardi – ma ilcosto è decisamente eccessivo.Ai Parioli a Roma la tariffa ora-ria è di un euro e cinquanta. Non

sarà un po' troppo pagare uneuro per un parcheggio comun-que lontano dal centro dove nonsono previste tariffe fraziona-te?». Ciò che propone Salinardi èil pagamento di un biglietto in-tegrato che comprenda, comenelle grandi città, parcheggi eutilizzo dei mezzi pubblici.

Comunque la si pensi, si evin-

ce la praticità della struttura.«Senza di essa – sostiene SergioSabatino – era impensabile ar-rivare in centro». Certo, a benpensarci ci sono zone più vicineal centro storico in cui la tariffaoraria del parcheggio è ugual-mente di un euro (via Vaccaro,

Montereale, via Mazzini) e dun-que risulterebbe più comodo av-vicinarsi di più ma, come so-stiene Giuseppe Romano, biso-gna considerare il tempo che siperde a trovare posto in questezone. «Preferisco – continua Ro-mano – arrivare qui e parcheg-giare a colpo sicuro. Il bigliettotroppo caro? Se si pensa che ser-ve per far guadagnare altre per-sone come noi credo non sia unproblema. Queste strutture han-no dato lavoro ed è un bene che lesi utilizzino, magari con qual-che ritocchino nella logistica».

Quando si parla di logistica sifa riferimento ad esempio allenuove corse dei mezzi di tra-sporto pubblico urbano, aspra-mente criticate dai cittadini maè pur vero che «bisogna cam-biare la mentalità –sostiene Raf-faele Ricotta – I servizi si paganoe dobbiamo imparare ad utiliz-zarli». In pratica, smetterla dicercare un parcheggio nel luogoesatto in cui si deve arrivare.

P O S T E G G I ATO R II dipendenti dell’Atilamentano difficili

condizioni di lavoro

COMMENTIC’è chi si lamenta del costodi un euro all’ora e chi parla

di tempi lunghi

I RITARDI DI PIAZZA BONAVENTURA

CANTIERE L’intera area «ostaggio» dei lavori per i box-auto interrati [foto Tony Vece]

+40

Simona_Salinardi

Sergio Sabatino

Giuseppe Romano

Lello Ricotta

Giovanni Spera

Ahmed_Aslouj

POTENZA CITTÀ

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 12.03.2013 PAG. 11

Martedì 12 marzo 2013 19

DANILO Restivo sarà’ trasferito oggi nelcarcere di Potenza, dopo una notte passataa Rebibbia. Per lui una cella singola, isola-mento e massima sorveglianza.

Restivoègiuntoieri aRomaconunvoloproveniente da Londra. Le operazioni disbarco sono avvenute nella massima ri-servatezza, al riparo da sguardi indiscre-ti.Scortato daagenti dell’Interpol, l’uomoè sceso per ultimo dall’aereo della compa-gnia Alitalia proveniente da Londra ed èstato preso in consegna direttamente abordo dagli agenti della Questura di Po-tenza e della Dia, che lo hanno arrestato inquanto destinatariodi unprovvedimentorestrittivo emesso dal gip di Salerno. Unavolta espletate le formalità di rito, Restivo,in buone condizioni fisiche, è stato trasfe-rito su un mezzo blindato della Polizia pe-nitenziaria con il quale, poco prima delle17, ha lasciato l’aeroporto uscendo da unvarco secondario, peressere trasferito nelcarcerediRebibbia. Oggi il trasferimentoin quello di Potenza. Danilo Restivo, con-dannato in primo grado a 30 anni di reclu-sione per l'omicidio della studentessa po-tentina Elisa Claps, sarà in aula il prossi-mo 20 marzo all'udienza del processo diappello a Salerno per l'omicidio della stu-dentessa potentina scomparsa il 12 set-tembre del '93, il cui corpo è stato ritrovatoil 17 marzo del 2010 nel sottotetto di unachiesa di Potenza.

La Polizia italiana ha eseguito la conse-gna temporanea, accompagnando in Ita-lia Restivo dopo l'affidamento da parte del-le autorità dell'Inghilterra dove l'uomo èdetenuto perscontare una condannaa 40anni di reclusione per l'omicidio di Hea-ther Barnett.

L'esecuzione è avvenuta in tempi piùbrevi rispetto a quelli inizialmente ipotiz-zati. Restivo rimarrà in Italia per il perio-do del processo di appello, che inizia a Sa-lerno il prossimo 20 marzo, e al termine sa-rà riportato a Londra. La sua richiesta èstata per mesi sempre la stessa: «Vogliotornare in Italia». E in Italia Danilo Resti-vo è tornato davvero e il prossimo 20 mar-zo, nell’aula della Cortedi Assise di Appel-lo di Salerno, dirà la «sua» verità sullamortedi ElisaClaps:luiche perquell'omi-cidio è stato condannato in primo grado,

con rito abbreviato, a 30 anni. E dire chenel novembre 2011, in primo grado, Resti-vo non volle neanche collegarsi in video-conferenza al processo chelo vedeva comeunicoimputato.Poi, ancheincoincidenzacon il cambio del suo legale, oggi AlfredoBargi, la diversa strategia di difesa. E la ri-chiesta di partecipare personalmente alprocesso. È partita così, mesi fa, la richie-sta di consegna temporanea avanzata aigiudici inglesi, visto cheRestivo è detenu-to in Gran Bretagna per l’omicidio diun’altra donna, la sarta Heather Barnett.Una richiesta accordata: ieri l’arrivo inItalia. Fino all’ultimo, Restivo non ha sa-putoneanche inqualecarcere fossediret-to, vale a dire Rebibbia. Rigide e precise lerichieste avanzate dai giudici inglesi, con-tenute in un impegno scritto delle autori-tà italiane. Richieste come il carcere di altasicurezza, nessun contatto se non con ilsuo difensore.

Alle udienze saranno presenti sicura-mente la mamma di Elisa, Filomena Iem-ma Claps, edi fratelli che potrannodi nuo-vo guardarlo negli occhi e potranno ascol-tarlo. Lohanno già fatto aWinchester do-

ve si è tenuto il processo per l'omicidio diHeather Barnett ma sicuramente farlo inItalia,per ilcaso diElisa Claps,avrà unal-tro forte impatto emozionale. Per questo lafamiglia starà stretta intorno alla signoraFilomena, combattiva e tenace per il rag-giungimento della verità ma fragile perl'età e per il dolore.

La famiglia non ha dubbi sulla colpevo-lezza di Restivo che, invece, la difesa vuolesovvertire. Per l'omicidio Claps, Restivo èstato condannato dal gup di Salerno a 30anni di reclusione, ungiudizio durato ap-pena tre giorni. Tutto era stato definito neivari incidenti probatori della lunga fasepre-processuale con una montagna di pe-rizie incui laprovareginaè ildnadell'im-putato trovato sul maglione intrecciatoche la ragazza portava quel maledetto 12settembre 1993 quando di lei si persero letracce.

Quel giorno dell'omicidio era una dome-nica a Potenza. Elisa uscì di casa non fecepiù ritorno. Aveva un appuntamento conDaniloRestivo, ammise l'amica ElianaDeCillis. Si incontrarono in chiesa, ultimoposto in cui Elisa fu vista. Poi più nienteper tantissimi anni. La ragazza, cercata alungo, era rimasta sempre lì, nel sottotet-to dellachiesa dove lefu inflitta lafine pre-matura. Fuuccisa con13 coltellatee morìdissanguata. Fu colpita alle spalle e l'as-sassino, secondo la ricostruzione accusa-toria, agì in questo modo a seguito di un ri-fiuto ad avances sessuali. Lo dimostranoalcuni segni sul corpo e sui vestiti. Cercò didifendersi ma fu sopraffatta. Poi furonotagliate di netto alcune ciocche di capelli.

Restivo è al centro del caso Claps fin dalgiorno della scomparsa della ragazza. Luiha sempre ammesso di aver incontratoquel giorno Elisa, ma si è sempre dettoestraneo alla scomparsa.Solo successiva-mente al ritrovamento del cadavere, sco-perto dopo 17 anni nel sottotetto dellachiesa della Trinità, ha preso impulso ilprocesso per omicidio a carico di Restivoconcluso davanti al gup di Salerno con lacondanna dell’imputato a 30 anni di reclu-sione. Dopo la sentenza di primo grado,Restivo ha cambiato difensore e ha fattosapere di voler rendere dichiarazioni nelprocesso d’appello.

Derrick De Kerckhove, quell’accademico con la visione del futurista

Cultura digitale, il capoluogocome centro di riferimento

Il direttore del“Quotidiano”,Lucia Serinofaccia a facciaconl’accademicoDerrick DeKerckhove

Ieri è giunto a Roma con un volo da Londra. Il prossimo 20 marzo sarà in aula per l’Appello Claps

Restivo oggi a BetlemmePer lui un cella singola, isolamento e disposta la massima sorveglianza

HANNO DETTO

AL CIMITERO

Ascensorie nuovi loculiLAVORI per un impor-to pari a 700.000 eu-rosono previsti cimite-ro di San Rocco. Sitratta di realizzare 180nuovi loculi, di adeguare i tetti delle 14 edicole,10 aperte e 4 coperte, di realizzare una passe-rella che colleghi tra loro i primi piani delle edi-cole cosiddette “a pagoda”, di servire gli stessiprimi piani con un ascensore che faciliti la mo-bilità alle persone con difficoltà deambulatorie.

LIFE+ RICOPRI

Sfida a scuolaa colpi di quizOGGI alle 10 presso,l'Istituto professionaleper l'agricoltura di Po-tenza a Malvaccaro,conferenza stampa dipresentazione di alcuni dei pacchetti formativiprevisti nell'ambito del “Piano di educazioneambientale nelle scuole” redatto dalla Provin-cia di Potenza nell'ambito del Progetto Li-fe+Ri.co.pri. Previsto anche il “Quiz Game”, ov-vero un campionato che interessa la Provinciadi Potenza e la Provincia di Roma.

SCUOLA

Pe d i b u sa BucalettoE’ iniziata nel quartie-re Bucaletto, la speri-mentazione del Pedi-bus, lo scuolabus im-maginario che, “gui -dato” dai genitori e dai volontari di Legambien-te, ha percorso le strade del Rione raccoglien-do alle fermate gli entusiasti studenti dell'Istitu-to “Gianni Rodari”. La partenza del divertenteautobus immaginario è stata anche l'occasioneper riflettere sulla situazione della viabilità pe-donale a Bucaletto.

P R OV I N C I A

PubblicatoPiano sportE’ stato pubblicato sulportale dell’Ente,www.provincia.poten -za.it, il Piano provin-ciale annuale dellosport 2012 per la concessione di finanziamentiper interventi di promozione delle attività fisico-motorie e ludico-sportive, in attuazione del"Piano regionale triennale per lo sviluppo dellosport 2011-2013". Ci saranno 30 giorni di tem-po, dunque, per la presentazione delle doman-de.

A L L’U N I BA S

Storia Cameradi commercioOGGI alle 10, nellasala del Consiglio delDipartimento di Scien-ze Umane dell’Univer -sità degli studi dellaBasilicata , si terrà un seminario dal titolo “Perun percorso di ricerca sugli Enti camerali. Il ca-so della Camera di Commercio di Potenza”. Ailavori seminariali, coordinati da Antonio Lerra(nella foto), interverranno i dottori di ricerca inStoria dell’Europa mediterranea dall’antichitàall’età contemporanea Antonio D’Andria, Roc-co Labriola e Gaetano Morese dell’Unibas.

Potenza

Restivo al momento dell’arresto in Inghilterra

A FARSI due chiacchiere con uno così, quasinon ci si crede che di mestiere fa l’accademi -co, con la visione del futurista. A fare duechiacchiere con Derrick De Kerckhove - allie-vo prediletto di Marshall McLuhan, docentetra Napoli eNizza, in altre parolevisionario -capita che la piccola città si riscopra un luogodi grandi occasioni. Basta cominciare a par-larne.

E allora parliamone, professore. Noi delQuotidiano ne abbiamo approfittato e il di-rettoreLuciaSerino, dopoaverlogiàintervi-stato in esclusiva durante l'evento di PotenzaSmart, è tornata a pungolarlo su informazio-ne, digitale, giornali locali.

«Allora Lucia, dimmi». Ecco, cominciamo.Magari proprio da Potenza. Così il professo-re comincia raccontando che dopo aver attra-versato Potenza in quei giorni si è messo apensare a come «digitalizzarla».

«In fondo è un processo che altrove è diven-tato una regola. Quello che accade in Fran-cia, per esempio, è che mentre Parigi sta per-dendo appeal nell'attrazione delle intelligen-ze, piccoli centri come Grenoble o Tolosastanno diventando snodi di ricerca, incon-tro, sviluppo di tecnologia e applicazioni.Questoperché studenti, ricercatori, creativipreferiscono ladimensione umanae vivibiledi un luogo, che magari garantisce ancheprezzipiùbassi e cibobuono,nontaratosolosulla massa turistica americana. Io credodavvero che Potenza, anche per la sua collo-cazione tra Roma e Napoli, potrebbe diventa-re un centro di riferimento per la cultura di-gitale».

Certo,bisognalavorare sullecondizionidipartenza,sulwi-fi, sulleconnessionitraper-sone. Nel frattempo il professore pensa a po-ter fare di Potenza un oggetto di studio per ipropri studenti che a Napoli lavorano al mar-keting e alle tecniche di branding, per sog-getti pubblici o privati.

Va bene, abbandoniamo un momento ilcontesto locale. Approfittiamone per di-scutere un po’anche di un mestiere che pro-

prio il digitale ha cambiato tanto. È che oraanche i cittadini possono essere fonte dinotizia. E i giornalisti? Non servono più?

«Anzi, servite ancora di più, nella verifica,nel controllo, nel disegnare un contesto. LaRete sottrae in parte la vostra professione alcontrollo del potere così come lo fa per le in-formazioni.La genteadesso puòcommenta-re in tempo reale le notizie».

Un momento, però, professore: in fondoquesto accadeva già datempo nei giornalidi carta, solo con dibattiti più dilatati neitempi. Che dire, poi,del linguaggio di pan-cia che affolla post, social network, con-versazioni online?

«Vedidirettore,purtroppo nonsipossonofermare le strade della Rete. Non ha sensopensare di poterla fermare. Maè vero che og-gi siamocosì legati al capitaledi reputazionecheabbiamosuInternet, cheognunotendeacostruirsi il proprio, secondo le personalipriorità». Serve, in genere, buon senso. Fer-

marsi, ogni tanto, a riflettere per costruire lapropria identità».

L'ultimo passaggio è un po’giocato in ca-sa: contutta questa immersionenella tec-nologia e nell'informazione digitale, igiornali dicarta che fine faranno?De Ker-ckhove - forse unpo’sorprendendo, di sicu-ro smontando un luogo comune - non di-strugge le prospettive della carta. L'indu-stria della carta fa fatica, servono soste-gni, dovrebbero farlo scuola e governi, di-ce.

«Perché l'informazione sulla carta garan-tisce unrapporto più stabile coi contenuti, illettore ha un rapportodi potere sul linguag-gio. Con il testo online il cervello deve semprenegoziare il significato».

Senza che l'uno escluda l'altro, il professo-re suggerisce la via dell'equilibrio.

Sara [email protected]

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