Prime Pagine, 18 marzo 2013

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Lunedì 18 marzo 2013 – Anno 5 – n° 76 Redazione: via Valadier n° 42 – 00193 Roma - tel. +39 06 32818.1 – fax +39 06 32818.230 1,20 – Arretrati: 2,00 - Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) - Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009 Si fa presto a dire Nuovo di Marco Travaglio G li innegabili aspetti positi- vi dell'elezione di Laura Boldrini e di Piero Grasso a pre- sidenti di Camera e Senato li ha elencati ieri il nostro direttore Antonio Padellaro. Ma il coro di Exultet, con sottofondo di trombe e tromboni, che ha ac- compagnato la doppia votazio- ne di sabato rischia di occultar- ne le ombre, che pure ci sono e vanno segnalate. A costo di pas- sare per bastiancontrari. 1) È comprensibile che alcuni se- natori di 5Stelle, pare di prove- nienza siciliana, non se la siano sentita di contribuire, astenendo- si, al ritorno di Schifani (tuttoggi indagato per mafia a Palermo, sia pure con una richiesta di archivia- zione dei pm pendente dinanzi al gip) alla presidenza del Senato. E abbiano dunque votato per Piero Grasso, evitando il peggio per la seconda carica dello Stato. Ma il metodo seguito non è stato dei più trasparenti: siccome tutti i candi- dati M5S si erano impegnati con gli elettori ad attenersi alle deci- sioni democraticamente assunte a maggioranza dai gruppi parla- mentari, chi s'è dissociato dall'a- stensione decisa dal gruppo del Senato avrebbe dovuto dichiarar- lo e motivarlo apertamente, anzi- ché rifugiarsi nel voto segreto. E precisare che lo strappo alla regola vale soltanto questa volta, in via eccezionale, trattandosi delle pre- sidenze dei due rami del Parla- mento, e non si ripeterà più. 2) Grillo, non essendo presente in Parlamento, deve rassegnarsi: i parlamentari di M5S saranno continuamente chiamati a vota- re sul tamburo, spesso con pochi secondi per riflettere, quasi sem- pre col ricatto incombente di do- ver scegliere il “meno peggio” per sfuggire all'accusa del “tanto peggio tanto meglio”, e neppure se volessero potranno consi- gliarsi continuamente con lui (che sta a Genova) e col guru Ca- saleggio (che sta a Milano). È la normale dialettica democratica, che però nasconde un grave pe- ricolo per un movimento fragile e inesperto come 5 Stelle: la con- tinua disunione dei gruppi par- lamentari che, se non si atterran- no alle regole che si sono dati, si condanneranno all'irrilevanza, vanificando lo strepitoso succes- so elettorale appena ottenuto. La regola non può essere che quella di decidere a maggioranza nei gruppi e poi di attenersi, tutti, scrupolosamente a quel che si è deciso. Anche quando il voto è segreto. Le eventuali eccezioni e deroghe vanno stabilite in anti- cipo, e solo per le questioni che interrogano le sfere più profon- de della coscienza umana. Nelle prossime settimane il ricatto del “meno peggio” si ripeterà per la presidenza della Repubblica, per la fiducia al governo, per i pre- sidenti delle commissioni di ga- ranzia. Ogni qualvolta si fron- teggerà un candidato berlusco- niano e uno del centro o del cen- trosinistra, ci sarà sempre qual- cuno che salta su a dire: piuttosto che Berlusconi, meglio D'Ale- ma; piuttosto che Gianni Letta, meglio Enrico; piuttosto che Cicchitto, meglio Casini. Se cia- scuno votasse come gli gira, sa- rebbe la morte del Movimento, che si ridurrebbe a ruota di scor- ta dei vecchi partiti, tradendo le aspettative dei milioni di elettori che l'hanno votato per spazzarli via o costringerli a rinnovarsi dalle fondamenta. ll che potrà avvenire solo se M5S, pur non rinunciando a fare politica, manterrà la sua alterità e sfug- girà a qualsiasi compromesso al ribasso, senza lasciarsi influen- zare dai pressing dei partiti e dai media di regime. Segue a pag. 22 Movimento in fibrillazione: a Palazzo Madama si teme una fuga di senatori. Intanto Alfano propone: “Governo a Bersani, Quirinale a noi”. La replica: è indecente. E salta fuori una mail del Presidente al Professore: “Caro Mario, proponi un tuo candidato per Montecitorio” M5S prepara lo sbarco in Europa L’EDITORIALE w REPORTAGE w Manager, impiegati e operai, storie di vite in polvere Italia in overdose: la coca low cost che contagia tutti w PAROLE SENZA VOLUME w “Boschi o libri, è l’ora di decidere” Addio cara carta, ma io scrittore sono più felice di F. Barone, S. Cannavò e T. Mackinson E ra la droga dei ricchi, la coca. Ora sniffano im- piegati, camionisti, operai. Rischiano la vita per ebrezza o per tirare avanti. Così la polvere low cost dilaga e manda in overdose città modello come Pe- rugia. » pag 8-13 con un racconto di Biondillo di Maurizio Maggiani L a storia della carta stampata è finita. Imprimere informazioni sulla cellulosa e diffonderle con i collaudati mezzi di distribuzione perché giungano ai potenziali interessati, è l’attività più antieconomica del sistema produttivo universale. » pag 14-15 Colonna sonora della settimana w Assalti Frontali: “Mamy, una canzone per tutti i cittadini del mondo rinchiusi nei Cie” Ascolta su w www.ilfattoquotidiano.it a cura di Eli. Reg. di Ferruccio Sansa S barcare in Europa, è la prossima mossa di Grillo. Il leader 5 Stelle lo ha capito: per le sue sfide, soprattutto la bat- taglia contro lo strapotere di fi- nanza e banche, serve una sponda più ampia: l’Europa. » pag. 22 » reportage di Liuzzi a pag. 6-7 »DUELLO FINALE» Il leader attacca: “Boldrini e Grasso foglie di fico, il Pd vuole 7 anni di inciucio con D’Alema al Colle” L’incubo Grillo: tradimento 5 Stelle E Napolitano “lavora”per Monti Calapà, Nicoli e Zanca w pag 4-5 Francesco parroco del mondo Bonvicini, Cattano, D’Onghia, Politi e Oppes w pag 2-3 w SEMI DI PACE w Quei botanici che difendono la natura dalla guerra “Fiori, non razzi: così salviamo l’Afghanistan” di M. Castigliani e R. Zunini D ifendere l’Afghanistan con i fiori non con le bom- be. É la missione del botanico Tony Miller: salvare 5.000 specie messe in pericolo dalla guerra. Preservare - coinvolgendo le università afgane - la biodiversità e l’identità naturale di una terra martoriata. » pag 18-19 y(7HC0D7*KSTKKQ( +@!"!@!#!:

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Lunedì 18 marzo 2 01 3 – Anno 5 – n° 76Redazione: via Valadier n° 42 – 00193 Roma - tel. +39 06 32818.1 – fax +39 06 32818.230

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(Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) - Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009

Si fa prestoa dire Nuovo

di Marco Travaglio

Gli innegabili aspetti positi-vi dell'elezione di Laura

Boldrini e di Piero Grasso a pre-sidenti di Camera e Senato li haelencati ieri il nostro direttoreAntonio Padellaro. Ma il corodi Exultet, con sottofondo ditrombe e tromboni, che ha ac-compagnato la doppia votazio-ne di sabato rischia di occultar-ne le ombre, che pure ci sono evanno segnalate. A costo di pas-sare per bastiancontrari.1) È comprensibile che alcuni se-natori di 5Stelle, pare di prove-nienza siciliana, non se la sianosentita di contribuire, astenendo-si, al ritorno di Schifani (tuttoggiindagato per mafia a Palermo, siapure con una richiesta di archivia-zione dei pm pendente dinanzi algip) alla presidenza del Senato. Eabbiano dunque votato per PieroGrasso, evitando il peggio per laseconda carica dello Stato. Ma ilmetodo seguito non è stato dei piùtrasparenti: siccome tutti i candi-dati M5S si erano impegnati congli elettori ad attenersi alle deci-sioni democraticamente assunte amaggioranza dai gruppi parla-mentari, chi s'è dissociato dall'a-stensione decisa dal gruppo delSenato avrebbe dovuto dichiarar-lo e motivarlo apertamente, anzi-ché rifugiarsi nel voto segreto. Eprecisare che lo strappo alla regolavale soltanto questa volta, in viaeccezionale, trattandosi delle pre-sidenze dei due rami del Parla-mento, e non si ripeterà più.2) Grillo, non essendo presentein Parlamento, deve rassegnarsi:i parlamentari di M5S sarannocontinuamente chiamati a vota-re sul tamburo, spesso con pochisecondi per riflettere, quasi sem-pre col ricatto incombente di do-ver scegliere il “meno peggio”per sfuggire all'accusa del “tantopeggio tanto meglio”, e neppurese volessero potranno consi-gliarsi continuamente con lui(che sta a Genova) e col guru Ca-saleggio (che sta a Milano). È lanormale dialettica democratica,che però nasconde un grave pe-ricolo per un movimento fragilee inesperto come 5 Stelle: la con-tinua disunione dei gruppi par-lamentari che, se non si atterran-no alle regole che si sono dati, sicondanneranno all'irrilevanza,vanificando lo strepitoso succes-so elettorale appena ottenuto. Laregola non può essere che quelladi decidere a maggioranza neigruppi e poi di attenersi, tutti,scrupolosamente a quel che si èdeciso. Anche quando il voto èsegreto. Le eventuali eccezioni ederoghe vanno stabilite in anti-cipo, e solo per le questioni cheinterrogano le sfere più profon-de della coscienza umana. Nelleprossime settimane il ricatto del“meno peggio” si ripeterà per lapresidenza della Repubblica, perla fiducia al governo, per i pre-sidenti delle commissioni di ga-ranzia. Ogni qualvolta si fron-teggerà un candidato berlusco-niano e uno del centro o del cen-trosinistra, ci sarà sempre qual-cuno che salta su a dire: piuttostoche Berlusconi, meglio D'Ale-ma; piuttosto che Gianni Letta,meglio Enrico; piuttosto cheCicchitto, meglio Casini. Se cia-scuno votasse come gli gira, sa-rebbe la morte del Movimento,che si ridurrebbe a ruota di scor-ta dei vecchi partiti, tradendo leaspettative dei milioni di elettoriche l'hanno votato per spazzarlivia o costringerli a rinnovarsidalle fondamenta. ll che potràavvenire solo se M5S, pur nonrinunciando a fare politica,manterrà la sua alterità e sfug-girà a qualsiasi compromesso alribasso, senza lasciarsi influen-zare dai pressing dei partiti e daimedia di regime.

Segue a pag. 22

Movimento in fibrillazione:

a Palazzo Madama si teme

una fuga di senatori. Intanto

Alfano propone: “G ove r n o

a Bersani, Quirinale a noi”.

La replica: è indecente.

E salta fuori una mail

del Presidente al Professore:

“Caro Mario, proponi un tuo

candidato per Montecitorio”

M5S preparalo sbarcoin Europa

L’E D I TO R I A L E

w R E P O RTAG E w Manager, impiegatie operai, storie di vite in polvere

Italia in overdose:la coca low costche contagia tutti

w PAROLE SENZA VOLUME w

“Boschi o libri, è l’ora di decidere”

Addio cara carta,ma io scrittoresono più felice

di F. Barone, S. Cannavò e T. Mackinson

Era la droga dei ricchi, la coca. Ora sniffano im-piegati, camionisti, operai. Rischiano la vita per

ebrezza o per tirare avanti. Così la polvere low costdilaga e manda in overdose città modello come Pe-rugia. » pag 8-13 con un racconto di Biondillo

di Maurizio Maggiani

La storia della carta stampata è finita. Imprimereinformazioni sulla cellulosa e diffonderle con i

collaudati mezzi di distribuzione perché giungano aipotenziali interessati, è l’attività più antieconomicadel sistema produttivo universale. » pag 14-15

Colonna sonora della settimana w

Assalti Frontali: “M a my,una canzone per tutti i cittadinidel mondo rinchiusi nei Cie”

Ascolta su w w w w. i l fa t to q u o t i d i a n o. i t

a cura di Eli. Reg.

di Ferruccio Sansa

Sbarcare in Europa, è laprossima mossa di Grillo. Il

leader 5 Stelle lo ha capito: perle sue sfide, soprattutto la bat-taglia contro lo strapotere di fi-nanza e banche, serve unasponda più ampia: l’Europa.» pag. 22» reportage di Liuzzi a pag. 6-7

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L’incubo Grillo: tradimento 5 StelleE Napolitano “l avo r a ” per Monti

Calapà, Nicoli e Zanca w pag 4-5

Fra n ce s coparroco del mondo

Bonvicini, Cattano, D’Onghia, Politi e Oppes w pag 2-3

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“Fiori, non razzi:così salviamol’Afghanistan”di M. Castigliani e R. Zunini

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