Prime Pagine, 15 marzo 2013

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Venerdì 15 marzo 2013 – Anno 5 – n° 73 1,20 – Arretrati: 2,00 Redazione: via Valadier n° 42 – 00193 Roma Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46) tel. +39 06 32818.1 – fax +39 06 32818.230 Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009 Gli Scolapasta di Marco Travaglio C ome i sondaggisti e i politologi dopo la vittoria di Grillo alle elezioni, i vaticanisti e i papologi sono rimasti a bocca aperta dinanzi a papa Bergoglio, inopinatamente sfuggito ai lo- ro radar. Chi l’avrebbe mai detto? In effetti ci voleva lo Spirito Santo per immaginare che il secondo classificato al penultimo conclave, su- bito dietro Ratzinger, fosse almeno papabile. Strano che chi passa il tempo a ripetere “chi entra papa in conclave ne esce cardinale” non ci abbia pensato. Ma forse non è strano, visto che molti sedicenti esperti di Vaticano seguono la logica dei retroscenisti da buvette di Monte- citorio: confondono le proprie speranze con la realtà. Solo così si spiegano i chilometri quadri di piombo dedicati dai nostri giornaloni al pre- sunto favoritissimo Angelo Scola, tanto popo- lare tra i politici quanto impopolare fra i car- dinali del resto del mondo, un po’ perché è italiano e dunque da evitare dopo tutti gli scan- dali di Curia, un po’ perché è Scola e dunque da evitare per i trascorsi nel clan Formigoni che produce un paio di arresti al giorno. Mancava solo papa Celeste I. Eppure l’arcivescovo ciel- lino era il candidato ufficiale di Corriere e Re- pubblica , impegnatissimi nella gara di Scola Cantorum. Corriere : “Scola ha già 50 voti” (cer- to, come no), “Per Scola l’appoggio degli stra- nieri” (sì, buonanotte). Repubblica : “I favoriti restano 4, Scola e i 3 delle Americhe: il canadese Ouellet, Dolan o O’Malley degli Usa, il bra- siliano Scherer, ma spunta il messicano Or- tega” (spunta da dove? dal sombrero?). Repub- blica : “Via agli scrutini, Scola parte da 40 voti. Caccia agli indecisi per chiudere la partita”. “Partita a due per il Conclave. Scola e il pac- chetto dei 40”. Sul Corriere l’intervistatore uf- ficiale Aldo Cazzullo dava consigli allo Spirito Santo: “La speranza (soprattutto sua, ndr) che si scelga un Papa italiano. Le possibilità dell’ar- civescovo di Milano e il rapporto con Bagna- sco” (che, fuori dalla cinta daziaria, è un di- screto handicap). E giù fiumi d’inchiostro tri- colore sull’assoluta necessità di un papa bian- corossoverde: “gioverebbe al prestigio e soprat- tutto all’autostima del nostro Paese”, insomma “l’affacciarsi di un compatriota in piazza San Pietro rappresenterebbe un motivo di orgoglio e di riscatto per il nostro Paese”. Guai a evocare gli scandali di Cl: sarebbe “un pregiudizio ne- gativo”. Senza contare che Scola si fa chiamare “don Angelo” e “chiama l’interlocutore per no- me, si fa dare del tu dalle persone con cui ha consuetudine”. E per Cazzullo sentirsi chia- mare “Aldo” dal nuovo Papa non aveva prezzo. Mirabile anche l’accenno a Scola “figlio di un camionista”, ma anche misteriosamente “figlio di un operaio”. Un cardinale con due padri? Una bizzarria unica al mondo, che assieme a tutto il resto dev’essergli stata fatale. Anche Repubblica , per non perdere pure il conclave dopo le elezioni, aveva sposato preventivamen- te Scola, col classico salto sul carro del vincitore (supposto). Per la bisogna aveva dedicato un bel ritrattone di due pagine al “ragazzo del lago di Como che corre per diventare Papa”, “si ammazza di lavoro”, “riforniva Ratzinger di buon vino”, “era primo della classe in latino e greco”, aveva “una bella fidanzata che si fece suora” e – sì, è vero – “faceva lezioni di filosofia ed etica a Berlusconi, Dell’Utri e Confalonieri”, ma “capitò una volta sola”. Quante volte fi- gliuolo? Una sola. Ah beh allora. Per prepa- rargli la dovuta accoglienza, Repubblica aveva addirittura strappato al Foglio , al Giornale ea Panorama il vaticanista turbociellino Paolo Ro- dari, che stazionava in permanenza in tutte le tv con le piaghe da decubito e salmodiava il man- tra: “Il favorito è Scola”. Nessuna speranza in- vece per Bergoglio che, ridacchiava Rodari su Repubblica con l’aria di chi la sa lunga, “è can- didato a racimolare qualche voto al primo scru- tinio”. Insomma uno sfigato. Profezia azzec- cata. Anche lo Spirito Santo, nel suo grande, s’incazza. di Antonio Padellaro C ome si sono permessi di gettare alle ortiche la parola d’onore dell’Italia e degli italiani? Con quale diritto? E a quale prezzo visto che oltre agli incalcolabili danni sulla nostra im- magine internazionale già malconcia di suo adesso ci va di mezzo l’ambasciatore italiano a New Delhi che risulta praticamente sequestrato dalle autorità indiane? C’erano tanti modi per affrontare la controversia sui due marò accusati dell’assassinio di due pescatori del Kerala: il go- verno Monti ha scelto la strada peggiore e quella più disonorevole. Che comincia alla vigilia del Natale 2012 quando il governo indiano concede a Girone e Latorre una licenza di due settimane per trascorrere le feste in famiglia. Come ga- ranzia per il ritorno dei militari, il governo ita- liano offre 800 mila euro di cauzione, più l’im- pegno esplicito dell’ambasciatore d’Italia e del- lo stesso ministro degli Esteri Terzi, più una dichiarazione d’onore dei marò, ci manchereb- be altro. Ma l’atto più solenne viene dal pre- sidente della Repubblica Giorgio Napolitano che dichiara: “Rispetteremo gli impegni”. E ciò che avviene la prima volta, ma non la seconda quando, siamo a febbraio, gli ufficiali ottengono dagli indiani un secondo permesso e ritornano in Italia per votare alle elezioni. Poi l’improv- viso voltafaccia italiano, il “colpo gobbo” come è stato allegramente definito da alcuni giornali: i militari restano a casa e tanti saluti alla nostra parola d’onore. Solo che a Delhi la prendono malissimo e l’inevitabile ritorsione colpisce l’ambasciatore Mancini che non può più muo- versi dalla sede diplomatica, tanto che neppure i familiari riescono a contattarlo. Altro che col- po gobbo, una vera idiozia non considerare che la firma di un impegno scritto avrebbe trasfor- mato l’ambasciatore Mancini in una sorta di ostaggio da tenere sotto chiave per ogni eve- nienza. Ma è la parola d’onore violata che resta un atto vergognoso perché è anche la parola d’onore di tutti gli italiani. Possibile che il capo dello Stato abbia avallato l’inaccettabile dietro- front del governo Monti? E quella frase: “Ri- spetteremo gli impegni” è da considerarsi an- ch’essa una finzione? Sarebbe gravissimo, non possiamo crederlo. Presidente, dica qualcosa per favore. Bankitalia ai banchieri : “Se siete in rosso non datevi bonus e dividendi” Sorprende che nel disastro della finanza italiana ci sia bisogno di dirlo COPRÌ I PEDOFILI “VIA DALLA BASILICA QUEL CARDINALE” U di Marco Politi LA PRIMA MESSA DI BERGOGLIO È “C ON T RO IL DIAVOLO” Papa Francesco: “Domani pregherò la Madonna”. Ehi, ha lo stesso programma di Bersani » www.spinoza.it LA CATTIVERIA » INDAGATI 4 MANAGER Bulgari, “evasione da 3 miliardi”: sigilli al palazzo romano Franchi » pag. 15 M5S: “Voteremo i nostri candidati: Roberto Fico alla Camera e Luis Alberto Orellana al Senato”. Si asterranno anche montiani e Pdl. La Lega vuole un berlusconiano e la Finocchiaro » PRESIDENZE » Bersani: tenteremo fino all’ultimo un accordo Sul Parlamento sventola bandiera bianca U di Paolo Flores d’Arcais GIUSTIZIA E LIBERTÀ, PARTITA AD ALTO RISCHIO » CRISI » Dopo la figuraccia del governo di Roma Ha garantito per i marò L’India blocca l’ambasciatore italiano I l primo giorno di legislatura si apre nel caos. Fumata nera nella trattativa tra democratici e Cinque Stelle. Grillo: “Meglio il suicidio”. Il Pd non indicherà alcun nome. Renzi: “Basta, sce- gliamo un nostro candida- to”. Liuzzi, Marra, Perniconi e Zanca » pag. 8 - 9 Nella prima uscita a S. Maria Maggiore, il nuovo Papa riconosce Bernard Law –accusato di aver insabbiato i casi di molestie a Boston – e ne chiede l’allontanamento Poi Francesco dice: “Se non proclamiamo Gesù diventeremo una Ong”. Lo scrittore Verbitsky: “Dossier e testimoni provano che collaborò con la dittatura” ASSISI I frati: “Metterà in crisi gli sfarzi della Chiesa” Reguitti » pag. 6 » L’EX SENATORE Casa De Gregorio e la pista Pizza Connection Di Pietro » pag. 12 Borromeo, Calapà, Chierici, d’Esposito, Tecce e Zunini » pag. da 2 a 7 » pag. 22 » pag. 2 Il nuovo Papa Francesco LaPresse LE PAROLE DEL PRESIDENTE Ferrucci » pag. 17 y(7HC0D7*KSTKKQ( +@!"!%!=!,

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Venerdì 15 marzo 2 01 3 – Anno 5 – n° 73 € 1,20 – Arretrati: € 2 ,0 0

Redazione: via Valadier n° 42 – 00193 Roma Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46)

tel. +39 06 32818.1 – fax +39 06 32818.230 Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009

Gli Scolapasta

di Marco Travaglio

Come i sondaggisti e i politologi dopo lavittoria di Grillo alle elezioni, i vaticanisti e

i papologi sono rimasti a bocca aperta dinanzi apapa Bergoglio, inopinatamente sfuggito ai lo-ro radar. Chi l’avrebbe mai detto? In effetti civoleva lo Spirito Santo per immaginare che ilsecondo classificato al penultimo conclave, su-bito dietro Ratzinger, fosse almeno papabile.Strano che chi passa il tempo a ripetere “chientra papa in conclave ne esce cardinale” non ciabbia pensato. Ma forse non è strano, visto chemolti sedicenti esperti di Vaticano seguono lalogica dei retroscenisti da buvette di Monte-citorio: confondono le proprie speranze con larealtà. Solo così si spiegano i chilometri quadridi piombo dedicati dai nostri giornaloni al pre-sunto favoritissimo Angelo Scola, tanto popo-lare tra i politici quanto impopolare fra i car-dinali del resto del mondo, un po’ perché èitaliano e dunque da evitare dopo tutti gli scan-dali di Curia, un po’ perché è Scola e dunque daevitare per i trascorsi nel clan Formigoni cheproduce un paio di arresti al giorno. Mancavasolo papa Celeste I. Eppure l’arcivescovo ciel-lino era il candidato ufficiale di Co r r i e re e Re -

p u b b l i ca , impegnatissimi nella gara di ScolaCantorum. Co r r i e re : “Scola ha già 50 voti” (cer-to, come no), “Per Scola l’appoggio degli stra-nieri” (sì, buonanotte). Re p u b b l i ca : “I favoritirestano 4, Scola e i 3 delle Americhe: il canadeseOuellet, Dolan o O’Malley degli Usa, il bra-siliano Scherer, ma spunta il messicano Or-tega” (spunta da dove? dal sombrero?). Re p u b -

b l i ca : “Via agli scrutini, Scola parte da 40 voti.Caccia agli indecisi per chiudere la partita”.“Partita a due per il Conclave. Scola e il pac-chetto dei 40”. Sul Co r r i e re l’intervistatore uf-ficiale Aldo Cazzullo dava consigli allo SpiritoSanto: “La speranza (soprattutto sua, ndr) che siscelga un Papa italiano. Le possibilità dell’ar-civescovo di Milano e il rapporto con Bagna-sco” (che, fuori dalla cinta daziaria, è un di-screto handicap). E giù fiumi d’inchiostro tri-colore sull’assoluta necessità di un papa bian-corossoverde: “gioverebbe al prestigio e soprat-tutto all’autostima del nostro Paese”, insomma“l’affacciarsi di un compatriota in piazza SanPietro rappresenterebbe un motivo di orgoglioe di riscatto per il nostro Paese”. Guai a evocaregli scandali di Cl: sarebbe “un pregiudizio ne-gativo”. Senza contare che Scola si fa chiamare“don Angelo” e “chiama l’interlocutore per no-me, si fa dare del tu dalle persone con cui haconsuetudine”. E per Cazzullo sentirsi chia-mare “Aldo” dal nuovo Papa non aveva prezzo.Mirabile anche l’accenno a Scola “figlio di uncamionista”, ma anche misteriosamente “figliodi un operaio”. Un cardinale con due padri?Una bizzarria unica al mondo, che assieme atutto il resto dev’essergli stata fatale. AncheRe p u b b l i ca , per non perdere pure il conclavedopo le elezioni, aveva sposato preventivamen-te Scola, col classico salto sul carro del vincitore(supposto). Per la bisogna aveva dedicato unbel ritrattone di due pagine al “ragazzo del lagodi Como che corre per diventare Papa”, “siammazza di lavoro”, “riforniva Ratzinger dibuon vino”, “era primo della classe in latino egreco”, aveva “una bella fidanzata che si fecesuora” e – sì, è vero – “faceva lezioni di filosofiaed etica a Berlusconi, Dell’Utri e Confalonieri”,ma “capitò una volta sola”. Quante volte fi-gliuolo? Una sola. Ah beh allora. Per prepa-rargli la dovuta accoglienza, Re p u b b l i ca avevaaddirittura strappato al Fo g l i o , al Giornale e aPa n o ra m a il vaticanista turbociellino Paolo Ro-dari, che stazionava in permanenza in tutte le tvcon le piaghe da decubito e salmodiava il man-tra: “Il favorito è Scola”. Nessuna speranza in-vece per Bergoglio che, ridacchiava Rodari suRe p u b b l i ca con l’aria di chi la sa lunga, “è can-didato a racimolare qualche voto al primo scru-tinio”. Insomma uno sfigato. Profezia azzec-cata. Anche lo Spirito Santo, nel suo grande,s’incazza.

di Antonio Padellaro

Come si sono permessi di gettare alle ortichela parola d’onore dell’Italia e degli italiani?

Con quale diritto? E a quale prezzo visto cheoltre agli incalcolabili danni sulla nostra im-magine internazionale già malconcia di suoadesso ci va di mezzo l’ambasciatore italiano aNew Delhi che risulta praticamente sequestratodalle autorità indiane? C’erano tanti modi peraffrontare la controversia sui due marò accusatidell’assassinio di due pescatori del Kerala: il go-verno Monti ha scelto la strada peggiore e quellapiù disonorevole. Che comincia alla vigilia delNatale 2012 quando il governo indiano concedea Girone e Latorre una licenza di due settimaneper trascorrere le feste in famiglia. Come ga-ranzia per il ritorno dei militari, il governo ita-liano offre 800 mila euro di cauzione, più l’im-pegno esplicito dell’ambasciatore d’Italia e del-lo stesso ministro degli Esteri Terzi, più unadichiarazione d’onore dei marò, ci manchereb-be altro. Ma l’atto più solenne viene dal pre-sidente della Repubblica Giorgio Napolitanoche dichiara: “Rispetteremo gli impegni”. E ciòche avviene la prima volta, ma non la secondaquando, siamo a febbraio, gli ufficiali ottengonodagli indiani un secondo permesso e ritornanoin Italia per votare alle elezioni. Poi l’improv-viso voltafaccia italiano, il “colpo gobbo” comeè stato allegramente definito da alcuni giornali:i militari restano a casa e tanti saluti alla nostraparola d’onore. Solo che a Delhi la prendonomalissimo e l’inevitabile ritorsione colpiscel’ambasciatore Mancini che non può più muo-versi dalla sede diplomatica, tanto che neppurei familiari riescono a contattarlo. Altro che col-po gobbo, una vera idiozia non considerare chela firma di un impegno scritto avrebbe trasfor-mato l’ambasciatore Mancini in una sorta diostaggio da tenere sotto chiave per ogni eve-nienza. Ma è la parola d’onore violata che restaun atto vergognoso perché è anche la parolad’onore di tutti gli italiani. Possibile che il capodello Stato abbia avallato l’inaccettabile dietro-front del governo Monti? E quella frase: “Ri-spetteremo gli impegni” è da considerarsi an-ch’essa una finzione? Sarebbe gravissimo, nonpossiamo crederlo. Presidente, dica qualcosaper favore.

Bankitalia ai banchieri: “Se siete in rosso non datevi bonus e dividendi”Sorprende che nel disastro della finanza italiana ci sia bisogno di dirlo

COPRÌ I PEDOFILI“VIA DALLA BASILICAQUEL CARDINALE”

U di Marco Politi

LA PRIMA MESSADI BERGOGLIOÈ“C ON T ROIL DIAVOLO”

Papa Francesco: “Domanipregherò la Madonna”.Ehi, ha lo stesso programmadi Bersani

» w w w. s p i n oza . i t

LA CATTIVERIA

» INDAGATI 4 MANAGER

Bulgari, “eva s i o n eda 3 miliardi”: sigillial palazzo romano

Franchi » pag. 15

M5S: “Voteremo i nostri

candidati: Roberto Fico alla

Camera e Luis Alberto Orellana

al Senato”. Si asterranno

anche montiani e Pdl. La Lega

vuole un berlusconiano

e la Finocchiaro

» PRESIDENZE » Bersani: tenteremo fino all’ultimo un accordo

Sul Parlamento sventolabandiera bianca

U di Paolo Flores d’A rc a i s

GIUSTIZIAE LIBERTÀ,PARTITA ADALTO RISCHIO

» CRISI » Dopo la figuracciadel governo di Roma

Ha garantitoper i maròL’India bloccal’a m b a s c i at o r eitaliano

Il primo giorno di legislaturasi apre nel caos. Fumata nera

nella trattativa tra democratici eCinque Stelle. Grillo: “Meglio ilsuicidio”. Il Pd non indicheràalcun nome. Renzi: “Basta, sce-gliamo un nostro candida-to”. Liuzzi, Marra, Perniconi

e Zanca » pag. 8 - 9

Nella prima uscita a S. Maria Maggiore, il nuovo Papariconosce Bernard Law –accusato di aver insabbiatoi casi di molestie a Boston –e ne chiede l’allontanamentoPoi Francesco dice: “Se non proclamiamo Gesùdiventeremo una Ong”. Lo scrittore Verbitsky: “Dos siere testimoni provano che collaborò con la dittatura”

A SS I S I

I frati: “Metteràin crisi gli sfarzidella Chiesa”

Reguitti » pag. 6

» L’EX SENATORE

Casa De Gregorioe la pistaPizza Connection

Di Pietro » pag. 12

Borromeo, Calapà, Chierici, d’Esposito, Tecce e Zunini » pag. da 2 a 7

» pag. 22

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Il nuovo Papa Francesco La Pre ss e

LE PAROLEDEL PRESIDENTE

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Quotidiano Regione Basilicata inserto di www.basilicatanet.itReg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: Regione Basilicata - Via V. Verrastro 6 - 85100 Potenza. Direttore: Giovanni Rivelli - Telefono 0971.668145 - Fax 0971.668155

La Gazzetta del Mezzogiorno

Il Quotidiano della Basilicata

Definite le basi per l’organizzazione di una serie di azioni di rilancio turistico

Incontro operativo a Rotonda con l’assessore Pittella

Anno 3 Numero 304 del 15/03/2013

Più competitivitàper il Parco Pollino

L’obiettivo è salvaguardare la forza lavoro

Industria

A PAG. 2

L’Ente Parco Nazionale

del Pollinoistituito nel 1993conserva e tutela

sotto il suo emblema

il Pino loricato

Rafforzare la competiti-vità del sistema turistico del Pollino. E’ stato questo l’obiettivo di un incontro operativo che si è svolto

ieri a Rotonda, presieduto dall’assessore regionale alle Attività produttive, Marcello Pittella. “La riunio-ne – ha spiegato – è servita

a definire le basi per l’orga-nizzazione di una serie di azioni mirate per al rilancio del sistema turistico del comprensorio”.

A PAG. 2A PAG.3

Il bando stimola l’avvio di progetti finalizzati all’apertura di nuovi mercati o al consolidamento di mercati già serviti

Fino al prossimo 17 maggio le piccole e medie impre-se della Basilicata possono candidarsi alle agevola-zioni dell’ Avviso pubblico”Sostegno alla internazio-nalizzazione delle PMI Lucane”. La finalità dell’Avviso pubblicato sul supplemento del Bur dello scorso 5 marzo è quella di favorire la partecipazione in forma collettiva delle PMI nei mercati esteri.

Raggiunto il 100% degli idonei beneficiari

Università

A PAG. 4

Il 60% dei ricoverati arriva da altre regioni

Sanità

A PAG. 4

Internazionalizzazione

Per le piccole e medie imprese aiuti regionali

Ardsu, borse di studio in arrivoDal 18 marzo al via i pagamenti

Reumatologia eccelle il San Carlo“La prima battaglia è la diagnosi”

Ex Cutolo, il destinoin due avvisi pubbliciBando della Regione Basilicata

Il mercato automobilisti-co prova a ripartire e lo fa puntando sui tanto attesi bonus, incentivi previsti dal ministero per lo Svi-luppo economico. Auto a gas, sia a gpl che a meta-no, ibride, elettriche e con emissioni di anidride car-

bonica fino a 120 grammi al chilometro potranno usufruire degli incentivi e l’importo del bonus sarà differente a seconda delle emissioni dell’auto, che non potrà comunque es-sere un veicolo a chilome-tri zero.

Lo sconto sulle auto sarà al massimo di 5milaeuro e metà verrà pagato dallo Stato

Vetture elettriche, ibride e a gas. Tornano gli incentivie le perplessità dei concessionari

Le differenzia la grandez-za, quella argentina è di dimensioni più piccole rispetto a quella commis-sionata per piazza San Pietro, ma il valore e il si-gnificato delle due opere d’arte è identico. Le opere in questione sono i due

presepi realizzati dal ma-estro Franco Artese, uno allestito nella città eterna, l’altro commissionato dal-la Fondazione Giovanni Paolo II ed esposto a Bue-nos Aires. Due continenti uniti dall’arte, dalla reli-gione e ora dal Papa.

Un filo di creatività e fede frutto dell’ingenodell’artigiano lucano, lega l’Italia e l’Argentina

Due opere d’arte, stesso autoreIl presepe del maestro Artese vola e conquista Buenos Aires

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Basilicata Mezzogiorno

Rafforzare la competitività del sistema turistico del Pol-lino. E’ stato questo l’obiettivo di un incontro operativo che si è svolto nella serata di ieri a Rotonda, nella sede dell’Ente Parco del Pollino, presieduto dall’assessore re-gionale alle Attività produttive, Marcello Pittella. “La riu-nione – ha spiegato Pittella – è servita a definire le basi per l’organizzazione di una serie di azioni mirate per al rilancio del sistema turistico del comprensorio tra cui manifestazioni legate al turismo scolastico, alle fiere ed agli eventi di promozione. Il Pollino – ha commentato l’assessore alle Attività produttive della Regione Basili-cata – è una delle punte di diamante del turismo che si sviluppa sul versante calabro -lucano, proprio per la ca-

pacità che ha avuto di conservare intatti nel tempo i pa-esaggi incontaminati, le biodiversità, l’identità culturale.Grazie a tutto questo, il Pollino può e deve compete-re con le altre zone del Paese a vocazione turistica. E’ compito di tutti, istituzione e parte privata, impegnarsi per valorizzare le particolarità dell’area e trasformarle in occasione di crescita e sviluppo dell’economia locale”. All’incontro hanno partecipato, oltre ad operatori turi-stici: il direttore generale del dipartimento presidenza giunta della Regione Calabria, Raffaele Rio, il presidente del Parco del Pollino, Domenico Pappaterra, il dirigente di Apt Basilicata, Mariano Schiavone, il sindaco di Mo-rano Calabro, Francesco Di Leone e il sindaco di Viggia-

nello, Vincenzo Corraro in rappresentanza dei sindaci dei comuni del versante lucano del Pollino colpito dal sisma.L’Ente Parco Nazionale del Pollino, istituito nel 1993, conserva e tutela, sotto il suo emblema, il Pino loricato. Il senso dell’aver accorpato in un unico Parco naziona-le i distinti, anche se vicini, sistemi montuosi costituiti dai monti Alpi e la Spina, dal massiccio del Pollino e dai monti dell’Orsomarso sta nella natura ancora quasi del tutto incontaminata dei relativi territori. A riprova di ciò, è ancora oggi possibile avvistare la lontra di fiume, spe-cie animale che non può vivere se non in luoghi immuni da qualsivoglia tipo di inquinamento.

Pollino, rafforzare il turismoIncontro a Rotonda, nella sede dell’Ente Parco, con l’assessore Pittella

Definite le basi per l’organizzazione di una serie di azioni: fiere, gite scolastiche ed eventi di promozione

Il Pollino è una delle punte

di diamante del turismo

calabro -lucano, proprio

per la capacità di

conservare nel

tempo i paesaggi

incontaminati e

le biodiversità

Sul supplemento al Bollettino ufficiale della Regione Ba-silicata numero 6 del 5 marzo 2013, è stato pubblicato l’avviso pubblico per la manifestazione di interesse per la reindustrializzazione del Sito Produttivo Inattivo ex “Cutolo Michele & Figli s.r.l.” ubicato nel Comune di Atel-la, approvato con delibera di giunta regionale n. 210 del 26 febbraio 2013. Le istanze dovranno pervenire, pena esclusione, entro le ore 12 del 4 aprile. Per la ex Cutolo, si tratta del primo passaggio necessario per la stipula del Contratto di reindustrializzazione. Sono dieci i mi-lioni di euro stanziati dalla giunta regionale, vincolati all’acquisizione dello stabilimento e alla concessione dell’uso delle fonti. L’obiettivo è la salvaguardia dei li-velli occupazionali. Secondo le direttive attuative per i piani di reindustrializzazione e sviluppo, l’accordo pre-vede, invece, in 28 unità lavorative il numero minimo da ricollocare nel sito ex Cutolo e, in ogni caso, l’impegno del soggetto beneficiario delle agevolazioni ad assume-re prioritariamente, e fino ad esaurimento della platea, i lavoratori già impegnati nella precedente attività. Dal 4 aprile in poi la Regione potrà valutare le proposte giunte in attesa che scada l’altro bando, il 30 aprile, che riguarda la vendita dello stabilimento e dei terreni adia-centi, pubblicato dal Tribunale di Melfi su disposizione del curatore fallimentare.

Due Bandiper la Cutolo

Sono 10 i milioni di euro stanziati

dalla giunta regionale, vincolati

all’acquisizione dello stabilimento e

alla concessione dell’uso delle fonti

Dal 4 aprile la Regione potrà valutare

le proposte in attesa che scada l’altro

bando, il 30 aprile, che riguarda la

vendita dello stabilimento

L’obiettivo è la salvaguardia dei

livelli occupazionali. L’accordo

prevede in 28 unità lavorative il

numero minimo da ricollocare

Scade il 4 aprile l’avviso pubblico

della Regione per salvare il sito

produttivo nel comune di Atella

PAG. 215.03.2013 N. 304

Page 24: Prime Pagine, 15 marzo 2013

Basilicata Mezzogiorno

di Margherita Sarli

Percorsi avventura, pareti di arrampicata, incontri “bestiali” con gli animali della fattoria e oltre 80 laboratori didattici per im-parare cose nuove.Sono tre giorni ricchi di appuntamenti per i più piccoli quelli della X edi-zione di Children’s Tour, che si terrà da oggi 15 marzo a domenica 17 al ModenaFiera.Le attività didattiche e creative, proposte dal Sa-

lone, coinvolgono i pic-coli visitatori in attività e tematiche diverse, da una corretta alimentazione al rispetto per l’ambiente, dalla conoscenza del pro-prio corpo alla lettura, dal riciclo alla magia. Tra le tante realtà italiane che andranno in mostra al Children’s Tour ci sarà anche la Basilicata, con la sua Rete di educazione

alla sostenibilità. In particolare, il centro di educazione ambientale Il cielo di Indra terrà un la-boratorio dal titolo “Libri Bizzarri”. Si tratta di testi che rac-contano storie attraverso il tatto, la vista e l’udito, dedicato ai bambini tra i 5 e i 10 anni. Ma tra gli stand del Mo-denaFiera, grazie alla

collaborazione dell’Apt, sarà possibile visionare il materiale informativo relativo ai 32 centri della Redus di Basilicata, per conoscerne le proposte educative, i soggiorni e i pacchetti didattici che essi offrono. Un modo per esportare fuori dai confini regionali la qualità e le possibilità che i Ceas propongono, non solo per la conoscen-za del territorio ma soprat-tutto per la sua fruizione in un’ottica consapevole e sostenibile.

Pubblicate sul Bur n. 5 dello scorso primo marzo le gra-duatorie della seconda tranche dell’ Avviso Pubblico “Spic - Sportello Impresa Formazione continua “. La Re-gione Basilicata sostiene la capacità competitiva dei si-stemi produttivi regionali e l’adeguamento della profes-sionalità dei lavoratori, attraverso la concessione di aiuti alle imprese interessate dalla realizzazione di attività di formazione continua rivolte al proprio personale ope-rante nelle unità locali di produzione di beni e servizi ubicate nel territorio lucano. L’Avviso risponde in modo

particolare agli obiettivi operativi relativi a “creazione e rafforzamento di un efficiente sistema di formazione continua” ed all’ “implementazione di un sistema di in-tervento flessibile, snello e veloce” Possono beneficiare dell’aiuto le imprese che abbiano la sede allocata sul territorio regionale; che non abbiano cessato o sospeso la propria attività e siano iscritte nel relativo registro di categoria;di non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione coatta o di concordato pre-ventivo, o di non avere in corso un procedimento di una di tali situazioni; non aver commesso gravi infrazioni de-finitivamente accertate alle norme in materia di sicurez-za e ogni altro obbligo derivante dai rapporti di lavoro; non aver commesso violazioni gravi, definitivamente accertate, rispetto agli obblighi relativi al pagamento di imposte e tasse; osservare all’interno della propria azienda gli obblighi di sicurezza previsti dalla vigente normativa; essere in regola con gli adempimenti degli obblighi occupazionali.Sono destinatari della formazione: i lavoratori con con-tratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato; i lavoratori con contratto di lavoro subordinato a tempo

determinato e i titolari di contratti di lavoro “atipici”, a condizione che i rispettivi contratti di lavoro conservi-no vigenza per tutto il periodo di durata delle attività formative; i titolari di impresa o i soci/titolari di studi professionali associati, ove direttamente impe-gnati nel processo produttivo.I soci lavoratori di società cooperative iscritti al libro paga sono equiparati ai lavoratori dipendenti.Per qual-siasi informazione le persone interessate potranno ri-volgersi all’Ufficio per le Relazioni con il Pubblico (U.R.P.) e agli addetti dell’Ufficio Formazione Continua e Alta Formazione del Dipartimento Formazione, Lavoro, Cul-tura e Sport della Regione Basilicata.

PAG. 315.03.2013 N. 304

“Spic” lo sportello impresa

Internazionalizzazione delle Pmi lucane

La Basilicata al Children’s Tour

Gli aiuti vengono concessi alle imprese interessate alla realizzazione di attività di formazione continua rivolte al proprio personale operante nelle unità locali di produzione di beni e servizi ubicate nel territorio lucano

C’è tempo fino al 17 maggio per presentare le domande

La Regione Basilicata intende sostenere la capacità competitiva dei sistemi produttivi e la professionalità dei lavoratori

Pubblicato sul supplemento al Bur del 5 marzo un bando

Da oggi e fino a domenica prossima la Rete di educazione alla sostenibilità al Modenafiera

bambini che vanno a scuola

L’ Avviso pubblico vuole creare e rafforzare

un efficiente sistema di competenze

Gli obiettivi

Pubblicato sul supple-mento al Bollettino Uffi-ciale della Regione Basili-cata n. 6 del 5 marzo 2013 l’avviso pubblico “Soste-gno alla internazionaliz-zazione delle PMI Lucane”. Le imprese che intendono candidarsi alle agevola-zioni del presente Avviso possono presentare le domande fino alle ore 20.00 del prossimo 17 maggio .La finalità dell’Avviso è quella di favorire la par-tecipazione in forma col-lettiva delle PMI rappre-sentative dei principali comparti e settori regio-nali nei mercati esteri, anche attraverso accordi di cooperazione commer-ciale e tecnologica, stimo-

lando l’avvio di progetti finalizzati all’apertura di nuovi mercati o al conso-lidamento di mercati già serviti. Il bando definisce i soggetti che possono beneficiare degli aiuti pre-

visti, le tipologie di azioni ammesse, le spese finan-ziabili, le procedure di ac-cesso e concessione degli aiuti, i criteri di valutazio-ne dei progetti presentati. La dotazione finanziaria è di 2.800.000 euro. I pro-

getti presentati dovranno avere un budget di spesa minima di euro 40.000 al netto dell’IVA. I progetti non devono prevedere aiuti diretti agli investimenti delle imprese per internazio-nalizzarsi (in particolare non devono prevedere delocalizzazione produt-tive) e non devono pre-vedere investimenti di-retti all’estero ed indiretti connessi alla costituzione ed alla gestione di reti di distribuzione estere. Il contributo concedibi-le è pari alle percentuali massime di aiuto previste per le diverse tipologie di spesa entro il limite mas-simo complessivo di euro 300.000 per progetto. Il

contributo concesso per il progetto non è cumula-bile con altre agevolazioni contributive o finanziarie pubbliche per le stesse spese ammissibili. L’internazionalizzazione è quel processo attraverso il quale le imprese non solo dispiegano le loro vendite su più mercati

esteri, ma dagli stessi mer-cati o da altri attingono anche per il loro approv-vigionamento di materie prime, di componenti, di tecnologie, di impianti, di attrezzature, di risorse finanziarie, di forza lavo-ro. Essa comporta spesso anche la localizzazione su più mercati esteri del-

le attività produttive o di parti di esse. L’ internazio-nalizzazione non è quin-di la semplice attività di esportazione, è piuttosto un processo di dispiega-mento geografico dell’in-tera filiera produttiva dell’impresa per cogliere le migliori condizioni nei diversi mercati.

I progettidovranno

avere un budget di spesa minima

di 40.000 euro

Operaio di fabbrica tessile

Page 25: Prime Pagine, 15 marzo 2013

Basilicata Mezzogiorno

Si conferma l’eccellenza dell’Unità operativa del San Carlo diretta dal dott. Ignazio Olivieri

Cure reumatologiche, fiore all’occhiello della sanità lucanaIn un anno i ricoveri ordinari sono stati 291, con 67 day hospitalterapeutici. Il 60 per cento dei pazienti proviene da fuori regione

Splende nuovamente il dipartimento di reumato-logia del San Carlo dove nella mattinata di ieri si è tenuto il tradizionale appuntamento con il re-port annuale. Il professor Olivieri e il suo team, alla presenza di una delega-zione di pazienti hanno illustrato le attività svolte. Nel 2012 il 60% dei pa-zienti ricoverati nel dipar-timento di reumatologia della Basilicata è arrivato da altre regioni, così come il 30% delle visite ambula-toriali: in un anno i ricoveri ordinari sono stati 291 (74 uomini e 217 donne) con 67 day hospital terapeu-tici, mentre negli ambu-latori le visite sono state circa18 mila in un anno. Per quanto riguarda i ri-coveri il 56% proviene da fuori regione, in partico-lare Campania, Calabria, Puglia e Sicilia. A Potenza,

su 15 mila ricoveri, 1.772 sono state le prime visite e 32 ogni cento i pazienti non lucani. A Pescopaga-no (Potenza), invece, sono stati effettuati 143control-li, e 2.980 quelli a Matera (con 972 prime visite con il17 per cento provenien-

te da fuori regione). L’ar-trite reumatoide è una patologia che riguarda le piccole e grandi articola-zioni, con una media di circa 300 mila casi in Italia e tremila in Basilicata: la prima battaglia con la ma-lattia è senza dubbio quel-

la della diagnosi precoce, ha spiegato Olivieri, con “l’apporto fondamentale dei medici di famiglia - ha aggiunto - che devono segnalarci i casi permet-tendo quindi ai pazienti di usufruire delle liste spe-ciali per ridurre i tempi di attesa, elemento fonda-mentale per la cura della malattia.” Maruggi ha in-vece evidenziato lo sforzo del S.Carlo per coniugare l’eccellenza delle presta-zioni con la cura dei conti, nell’unica regione meri-dionale “che non ha piani di rientro grazie ai conti in ordine. Un percorso virtuoso che ci permette di investire senza proble-mi - ha concluso - e l’idea di investire nello sviluppo dell’ospedale di Pescopa-gano, con un impegno di dieci milioni di euro per la lungodegenza e la riabili-tazione’.” (Bm6)

Dal ConsiglioContributo all’AptRosa (Fdi)

Il consigliere regionale nel sottolineare che i fondi sono stanziati esclusivamente per il Lagonegrese, territorio dell’assessore al ramo Marcello Pittella, parla di “enne-simo esempio della peggiore lottizzazione politica”. “Mi assumo l’intera responsabilità … un’operazione che ri-tengo giusta” questa in sintesi la posizione assunta da Marcello Pittella quando in Consiglio regionale è emer-so il contenuto della delibera di Giunta con la quale si assegna all’Apt per l’anno 2013 un contributo straordi-nario di 500.000 euro per sostenere la proposta proget-tuale dei Comuni del Lagonegrese per l’organizzazione e promozione di un innovativo prodotto turistico, inte-grato tra itinerari religiosi ed altre attrazioni turistiche.

Tariffe trattamenti lungoassistenzaII Ccp

Approvata a maggioranza la variazione al bilancio di previsione 2013/2015 che consente la continuità, sino al 30 giugno 2013, del programma Copes. La II Com-missione consiliare presieduta da Antonio Autilio ha approvato a maggioranza due delibere di Giunta regio-nale riguardante la prima, i criteri per la determinazione

delle tariffe dei trattamenti di lungoassistenza in forma di assistenza residenziale e semiresidenziale per disabi-li fisici, psichici e sensoriali stabilizzati, e la seconda le modifiche e integrazioni alla delibera n. 1635 del 30 no-vembre 2012. ImmigrazioneCommissione regionale

Un nuovo programma di attività, “per migliorare la ri-cognizione della realtà dell’immigrazione in Basilicata e socializzare le esperienze messe in atto dal mondo as-sociativo per favorire l’inclusione sociale dei migranti”; l’aggiornamento entro l’anno della normativa regionale del settore; la ripresa a pieno regime dell’attività della Commissione regionale per l’immigrazione, “per am-pliare la rete delle associazioni impegnate a vario titolo a sostenere i migranti e coinvolgere pienamente gli enti locali e le Province”; la convocazione di una Conferenza regionale sull’immigrazione: questi gli obiettivi tracciati.

Ponte CracoGiordano (Pdl)

“Non viene risolto il problema degli autobus per il tra-sporto degli studenti e dei lavoratori”, afferma il consi-

gliere regionale del Pdl che chiede perché la Provincia di Matera non ha stipulato una convenzione con l’Eni per il ripristino della viabilità. “E’ una soluzione del tut-to provvisoria e, come tutte le soluzioni provvisorie in Italia, rischia di diventare permanente e di durare ben oltre la contingenza”. E’ quanto ha dichiarato il consi-gliere regionale Leonardo Giordano in riferimento alla soluzione provvisoria annunciata dall’amministrazione provinciale di Matera per eliminare i disagi della popo-lazione crachese e stiglianese, nel dover raggiungere la statale “basentana” e il capoluogo di provincia.

PetrolioAutilio (Idv)

“La presentazione da parte dei ministri per lo Sviluppo economico, Corrado Passera e all’ambiente, Corrado Clini del Piano di strategia energetica nazionale, che do-vrebbe essere approvato tramite decreto interministe-riale, impone un’accelerazione dell’iniziativa della Re-gione”. A sostenerlo è il presidente della II commissione Autilio che aggiunge: “in verità preferiamo che siano il nuovo Parlamento e il nuovo Governo, che auspichiamo si formi a breve, a occuparsi della materia così delicata, previa consultazione con la nostra Regione”.

Mancano pochi giorni ancora prima che gli studen-ti lucani possano ricevere le borse di studio relative all’anno accademico 2011-2012.Da lunedì 18 marzo saranno infatti in pagamento le borse di studio relative all’anno accademico 2011-2012 raggiungendo così il cento per cento degli ido-nei beneficiari (3° scorrimento).Le matricole che hanno già ritirato il primo rateo del-la borsa di studio non devono presentarsi allo spor-tello. Il ritiro per tutti i beneficiari è previsto esclusi-vamente presso gli sportelli di Potenza nei seguenti giorni e relativi orari: il lunedì e il venerdì dalle ore 8.30 alle 12:00 al Front office di Via della Pineta, il martedì, il mercoledì e il giovedì dalle ore 9.30 alle 12.00 presso l’ARDSU Point nel Polo scentifico di Macchia Romana e il mercoledì pomeriggio dalle ore 15.00 alle ore 17.00 al Front office di Via della Pineta. Tutti gli studenti dovranno presentarsi personalmen-te o con delega (allegando copia del documento di riconoscimento del delegante e delegato) muniti di copia del documento di identità valido.Si ricorda che la domanda di partecipazione al con-corso, redatta in forma di autocertificazione dove-va essere compilata esclusivamente on-line sul sito www.ardsubasilicata.it.

Dal 18 marzo saranno in pagamentole bose di studio relative all’anno accademico 2011-2012

Ardsu, quando lo studioè un diritto. Sinergia tra studenti e ateneo

“Per sentire di più”Partirà nei prossimi mesi la collaborazione tra l’ospedale S.Carlo di Potenza e la “Rienzi foundation forcoclear impiant research”, fondazione americana specializzata nel supporto ai bambini con problemi auditivi. “Grazie alla qualità delle sue tecnologie e delle sue professionalità - ha spiegato il direttore generale Giampiero Maruggi - il San Carlo si è can-didato con successo a collaborare con la prestigiosa Rienzi Foundation, l’ente fondato da un imprendi-tore di origini lucane che aiuta i bambini con difetti auditivi e che vuole essere attivo anche in Basilica-ta. Un’importante conferma della nostra capacità di puntare all’eccellenza e di sostenere il confronto al vertice.” (Bm6)

Collaborazioni prestigiose

Sono circa 300 milai casi di artrite in Italia e tremila in Basilicata

PAG. 415.03.2013 N. 304

Page 26: Prime Pagine, 15 marzo 2013

Basilicata Mezzogiorno15.03.2013 N. 304 PAG. 5

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La nostra forza è il fascino dei nostri paesaggi

Turismo è vitalità

I Piot per dare voce alle potenzialità del nostro territorio con le bellezze dei suoi borghi e l’impiego di fondi comunitari per realizzare strutture dal forte impatto turistico

Dal Volo dell’Angelo ai Sassi di Matera, dal mare alla montagna, dagli invasi di Monte Cotugno e del Pertusillo alla Rabatana e ai luoghi di Federico II

Crediamo nella valorizzazione delle nostre risorse come opportunità di crescita. Dai beni architettonici a quelli naturali sosteniamo progetti per raccogliere le sfide di un panorama turistico sempre più esigente

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 15.03.2013 PAG. 6

Venerdì 15 marzo 2013II I

OCCHIO AGLI SCONTIVIAGGIO TRA LE CONCESSIONARIE

È corsa agli incentivibonus per le auto «verdi»Da ieri è possibile prenotare mezzi elettrici, ibridi e a gas

LUIGIA IERACE

l Il mercato dell’auto prova a ripar-tire dagli incentivi previsti dal mini-stero per lo Sviluppo economico. Un veroe proprio bonus all’«auto verde» per ilquale comincia oggi la corsa per acca-parrarsi gli incentivi, che secondo le pre-visioni, potrebbero, esaurirsi in pochigiorni: 40 milioni di euro da distribuiresecondo un meccanismo alquanto rigidoe che dovrebbe favorire aziende e pro-fessionisti. Gli incentivi riguardano so-prattutto veicoli elettrici, ibridi e a gas.

La Gazz etta ha sentito alcuni conces-sionari d’auto di Potenza per sapere co-me ci si stava preparando all’«ora x» equali le maggiori aspettative della clien-tela.

«Un piano incentivi - commenta FabioSarra, direttore commerciale della con-cessionaria Peugeot Motor France di Po-tenza - emanato con ritardo, come sot-tolineato anche dall’Associazione con-cessionari. È un po’ di fumo negli occhiperché i fondi sono pochissimi e il mec-canismo è complesso». Il massimo in-centivo va alle auto elettriche fino a 5.000euro seguono poi le ibride elettriche equelle con doppia alimentazione sia ametano che a Gpl, con un contributo chevaria a secondo dei livelli di emissione diCO2 compresei fra 50-95 g/km e 95-120g/km. L’interesse c’è stato, molti sono

andati a chiedere informazioni nelleconcessionarie credendo che il mecca-nismo fosse più semplice e diretto. «Ma-nifestazioni di interesse ne abbiamoavute - spiega Daniela Fierro, ammini-stratore della Medecar srl - ma non quan-te si potesse pensare. Come Nissan, Re-nault e Dacia aspettiamo le richieste percapire come si orienterà il mercato. Leaziende dovrebbero essere più interes-sate, ma questo non è un momento fa-vorevole. E l’elettrico non ha quella spin-ta necessaria proprio per i problemi diautonomia delle auto. Saranno una de-cina le auto elettriche vendute, le Re-nault Twizy, che in sostanza è un qua-driciclo in commercio da circa 7 mesi,

per il quale è evidente l’uso cittadino, siaper le dimensioni che per i consumi. Siattende invece l’uscita della Renault Zoe,di taglia media, e la Nissan Leaf, cheusiamo a livello aziendale, e facciamoprovare ai clienti, ma c’è ancora tropposcetticismo verso l’elettrico». Poi ci sonole ibride ma su queste è importante ana-lizzare caso per caso in quale categoriadi emissioni ricadono.

Altro problema è legato al tempo, aquei 90 giorni di tempo per perfezionarel’acquisto pena la perdita del bonus. E inquesto senso sono avvantaggiati queiconcessionari che hanno già disponibi-lità di auto o quei costruttori che pos-sono dare priorità nelle consegne sul

mercato nazionale. Ma sulla tempisticascattano anche alcuni possibili mecca-nismi di tutela da parte dell’a c q u i re n t eche può chiedere al concessionario diintrodurre come elemento essenziale delcontratto di vendita una clausola di con-segna entro i 90 giorni. Condizione chesarebbe indice di serietà del concessio-nario, ma anche una garanzia di sicu-rezza nella consegna dell’a u t o m o b i l e.

«La Fiat - sottolinea Antonio Pesso-lano titolare di Autoelite, unica conces-sionaria ufficiale Fiat, Lancia a Potenzae provincia - sta puntando su metano egpl. Ma consapevole dei problemi di ac-cesso, quando scatteranno le domande, edell’esiguità di fondi, Fiat sta già an-ticipando gli incentivi statali su Panda eYpsilon. Insomma, stiamo chiudendo icontratti senza sfruttare gli incentiviperché Fiat ha deciso di anticipare ilbeneficio, garantendo il bonus in man-canza di fondi. E molti hanno compratogià nel mese di febbraio e in questi gior-ni, grazie proprio alla massiccia opera dicomunicazione in atto».

All’ottimismo della casa automobili-stica torinese si affiancano le perples-sita di quanti ritengono che i veri in-centivi dovrebbero essere nella diminu-zione dei costi collaterali all’acquistodell’auto: dall’assicurazione, al costocarburante, all’imposta provinciale tra-s c r i z i o n e.

L’INTERESSE DEI CITTADINIIeri è scattata l’ora «X» per i contributi.C’è attenzione dei privati, ma sulle imprese, purfavorite, pesa la crisi economica

l Ma cosa si deve fare perpoter accedere ai benefici del-lo Stato. Innanzitutto, biso-gna prenotarsi sulla piatta-forma informatica per glioperatori, che è accessibileproprio da oggi sul sito delMinistero dello Sviluppo eco-nomico. Per la registrazione ènecessario essere in possessodi un indirizzo Pec (Postaelettronica certificata). Se cisarà disponibilità di finan-ziamenti, si potrà procedere estipulare l'atto di acquisto.Occorre dichiarare che il vei-colo eventualmente conse-gnato al venditore andrà rot-tamato e si dovranno ripor-tare il prezzo, lo sconto, ilcontributo statale e un cor-rispettivo coincidente conquello riportato in fattura).La conferma dell'assegnazio-ne del bonus si avrà solo conl'immatricolazione del veico-lo, che dovrà avvenire al mas-simo dopo 90 giorni dalla pre-notazione (quindi saranno difatto esclusi i modelli contempi di consegna lunghi): ilvenditore dovrà inserire nelsistema entro lo stesso giornol'atto di acquisto, la fattura e idocumenti del veicolo nuovoe di quello eventualmente darottamare). La circolare del-l'11 febbraio precisa che, se il90esimo giorno cade in unadata festiva, non c'è prorogaal giorno successivo.

Dall'inserimento dei docu-menti nel sistema s'inizieran-no a contare i 15 giorni entrocui l'eventuale veicolo cedutoin cambio dell'incentivo an-drà consegnato a un demo-litore, assieme alla richiestadi rottamazione. Entro lastessa data, l'operatore dovràaver caricato tale richiesta.Anche in questo caso non c'èalcuna proroga per i giornif e s t iv i .

Se i documenti caricati nelsistema non corrisponderan-no ai dati immessi in pre-cedenza nello stesso sistema,il bonus sarà revocato.

TESTIMONIANZE L’IDEA DELL’AUTO ECOLOGICA PIACE, MA IN CITTÀ SOLO ALCUNE AUTO DI RAPPRESENTANZA

«Non siamo ancora prontiper l’elettrico ma l’ibrido è ok»

l È contento di quell’acquistofatto cinque anni fa, Angelo Ma-gnotta, pensionato, 66 anni di Po-tenza. Una Prius Toyota, una vet-tura ibrida, benzina-elettrico. «Misono trovato benissimo, per i suoiconsumi, per la comodità interna,per la sicurezza dell’a u t o m o b i l e.La gestione della benzina odell’elettrico, è tutta in automa-tico. Ed essendo ibrida non hoproblemi di ricarica per la parteelettrica».

Sono passati cinque anni daquell’acquisto sul quale per il si-gnor Angelo ha pesato molto laspinta ecologica, ma anche quelladei consumi.

«Sono in pensione - sottolinea -ma viaggio molto e poter usaremolto la macchina, risparmiandoe rispettando l’ambiente è sicu-ramente un grosso vantaggio.

Quanto ai costi, quello iniziale l’hopraticamente ammortizzato e trat-tandosi di una macchina senzafrizione, non c’è bisogno di moltam a nu t e n z i o n e » .

Ma il signor Angelo la usa moltoanche in città e in tutti i centristorici italiani in tutti i centristorici, anche in Ztl. «Eccetto aPotenza, dove non è previsto ilpassaggio automatico ai varchi daparte delle auto come la mia, con-sentito invece in altre città».

Insomma ora che si parte con gliincentivi, sarebbe un acquisto daconsigliare. «Certamente, anchealla luce del fatto che i nuovimodelli di ibride sul mercato oggiconsentono di fare più chilometrial litro. Ben vengano, quindi, gliincentivi . Fanno sempre comodo ein più riescono a muovere ancheun po’ di economia».

Dall’ibrida all’elettrica. «Sareb-be l’ideale, si dimezzerebbero iconsumi, ma non c’è volontà di fardecollare l’elettrico».

A portare la sua esperienza diauto elettrica, quelle che riceve-rebbero i maggiori incentivi, maper le quali sostanzialmente nonc’è mercato, è Fabio Sarra, di-rettore commerciale della conces-sionaria Peugeot Motor France diPotenza. «Da due anni viaggio inelettrico. Mi muovo con la PeugeotIon, che è diventata la nostra mac-china aziendale dopo la sua pre-sentazione - sottolinea - Una sceltaper promuoverla e farla conoscerein città, ma nonostante gli in-centivi e il notevole interesse cheriscuote, alla fine il solo elettriconon si vende. Due gli ostacoli prin-cipali: i costi e la mancanza sullestrade di colonnine di servizio

attrezzate per la ricarica». Ma no-nostante tutto, da utente della mo-bilità sostenibile, il signor Sarraparla di «un’auto eccezionale, si-lenziosa, scattante, con un livellodi risparmio esagerato. Con 150km di autonomia ne faccio solo unuso in città. Purtroppo il segmentoelettrico è ancora solo un concettoe la sua produzione, invece, è an-cora bassissima». [l.ier.]

AL VOLANTEIl piacere e lasoddisfazionedi guidareu n’autoelettrica siscontra con isuoi alti costie la mancanzadi colonnine dirifornimento

La dotazione finanziariaA disposizione 40 milioni di euro

Per i nuovi incentivi le risorse disponibili sono 40 milioni dieuro, che dalle prime stime potranno agevolare appena 25milaacquisti. La legge istitutiva (Dl 83/12, articolo 17-decies) ha limi-tato la platea dei beneficiari e il Dm attuativo dell11 gennaioemanato dal ministero dello Sviluppo economico ha posto vin-coli procedurali e di assegnazione delle risorse tra tipologie dimezzi e beneficiari. Favoriti i veicoli, beni strumentali per le im-prese, ma solo se rottamano un veicolo della stessa categoriaimmatricolato da oltre 10 anni e posseduto da loro da almenoun anno). Si andrà ad esaurimento dei fondi disponibili.

AUTO VERDE Una vettura elettrica e una stazione di rifornimento. In Basilicata non esiste nessun impianto dove potersi rifornire

INCENTIVI Il «bonus» sta muovendo il mercato dell’auto [foto Tony Vece]

GLI SCONTI ACCESSO ON LINE

Ecco le modalitàdi accessoper prenotareil bonus «verde»

BASILICATA PRIMO PIANO

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 15.03.2013 PAG. 7

10 Venerdì 15 marzo 2013

di GIOVANNI SPADAFINO

IL PAPA Jorge Mario Ber-goglio, alla storia PapaFrancesco, ha infranto tut-te le regole dei pronostici.Potrebbe sembrare strano,lasciandosi andare con l’im -maginazione, ma alcuni se-gnali che il sostituto di PapaBenedetto XVI fosse un Car-dinale Argentino sono arri-vati proprio nella cittadinagrassanese alcuni mesi fa.

Nel voler fare un’analisidi questi segnali “premino -tori” il tutto ci riporta indie-tro a qualche mese fa quan-do Franco Artese preparavadue presepi: uno da allestirein piazza S. Pietro e l’altroproprio a Buenos Aires.Probabilmente, il percorsoartistico delmaestro Arteseha trovato spazio nel dise-gno di Dio , infatti , dopo an-ni di attività come maestropresepista attendeva conansia l’approvazione del Va-ticano per portare una suaopera in piazza S. Pietro, no-tizia attesa e arrivata loscorso giugno. Ma un’altranotizia inaspettata arrivaad Artese nellestesse ore: laFondazione GiovanniPaoloII gli commissiona un se-condo presepe da esporre aBuenos Aires.

Una fatica enorme a cuiArtese non si è sottratto rea-lizzando in contemporaneale due opere identiche, quel-la argentina però di dimen-sioni più piccole rispetto aquella commissionata perla città eterna. Il presepe dipiazza S. Pietro, però, siaper dimensioni che per l’im -portanza del luogo, ha ru-bato la scena e l’attenzione aquello volato in Argentina.Il presepe di piazza S. Pietroha ricevuto la visita del Pa-pa Benedetto XVI lo scorso31 dicembre, quando anco-ra non aveva rassegnato ledimissioni, e probabilmen-te nelle stesse ore il cardina-le Bergoglio ha visitatoquello allestito in Argenti-na.

Due opere che hannocreato un ponte ideale tra ledue nazioni unite da un filosottile di speranza che in-spiegabilmente si è mate-rializzato con l’elezione diFrancesco al soglio pontifi-cio. Un’altra riflessione,sempre legata al presepe , eche fapensare è che daoltre30 anni Artese si ispira alprimo presepe di Greggiovoluto da S. Francesco eFrancesco è proprio il nomescelto dal nuovo Papa. Chi ècredente sa che Dio non la-scia nulla al caso ma nellarealizzazione del suo pro-getto di salvezza del mondosi serve spesso degli uominisenza che essi siano piena-mente coscientidel compitoaffidato. Un evento che fa ri-flettere partendo propriodal mistero della nascità diGesù, che si ripete da secolinella rivisitazione di tantipresepi portati in tutto ilmondo da Artese, opere chequest’anno hanno unitodue continenti suscitandoemozioni a quanti li hannovisitati e si sono fermati inpreghiera , e alimentandouna speranza di rinascitaperché no anche religiosaconcretizzatasi poi, nellasperanza e nella sorpresaper tutti i popoli del mondo,dell’elezione di Papa Fran-cesco.

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DOMENICA 17 marzo ilpittore Gaetano Dimat-teo presenterà allastampa il suo personaleomaggio aPapa France-sco I. Si tratta di un’ope -ra pittorica dal forte va-lore simbolico intitolato“Il giardino del Papa”.L’appuntamentoè per le17 in Viale Siris. L’im -magine del giardino èben presente nella com-posizione del quadro,strutturato con due for-me floreali in primo pia-no, circondateda rapidepennellate dense di colo-re a rappresentare unanatura rigogliosa. Unmessaggio di primave-ra e quindi di rinascita(o riforma) che però ri-chiama anche al silenzioe alla contemplazione.Caratteri distintivi delnuovo Papa.

L’artigianoFranco Artesedavantiall’opera“monstre”consegnatapoi per essereallestita inpiazza SanPietro

| L’INTERVENTO |

L’entusiasmo e la fede dei giocatori argentini in forza alla Energy Italia 01 Pattinomania e all’Olimpia Bawer Matera

Il mondo dello sport saluta il nuovo Pontefice

Oltre il clamore, sentire il silenzio

di LORENZO TORTORELLIe FRANCESCO CALIA

MATERA - La Chiesa ha un nuovoPapa, per laprima volta sudameri-cano. È argentino, Papa FrancescoI, e da sempre vicino a chi ha meno,agli umili. La sua elezione è stataaccolta con calore dal popolo cri-stiano di ogni parte del mondo, inprimis dai suoi connazionali ar-gentini.

Anche a Matera le campane dellechiese hanno suonato a festa, nonappena dal comignolo montato sultetto della Cappella Sistina è uscitala fumata bianca.

E in qualche casa l’entusiasmo èstato anche maggiore perché nelmomento dell’annuncio si è sco-perto che il nuovoPapa eraun pro-prio connazionale. Il riferimentova agli argentini che sono nella cit-tà dei Sassi, ovvero gli atleti suda-mericani che sono a Matera a gio-care.

Stiamo parlando di Rafael Aba-los, Guido Pellizzari e Dario Gime-nez, in forza alla Energy Italia 01Pattinomania, squadra che giocanel campionato di A1 di hockey supista, e Sebastian Vico, stella

dell’Olimpia Bawer Matera, in cit-tà ormai da tre anni.

«Da credente sono molto felice –ha spiegato il portiere della Patti-nomania, Rafael Abalos. L’elezio -ne di Papa Francesco I, da argenti-no, ha riempito di gioia il mio cuoree sono certo che è stata accolta con

piacere anche da tutti i miei conna-zionali.

Il mio auspicio è che per la gentelatino americana, ora, inizi un pe-riodo migliore sia per quanto ri-guarda l’aspetto economico chepolitico. Il nuovo pontefice è moltovicino alle classi umili, a quelle me-

no agiate ed anche per questa ra-gione la sua elezione è stata festeg-giata in tutto il mio paese così comein tutto il resto del Mondo.

Sinceramente non mi aspettavoche fosse scelto un Papa sudameri-canoenonappena hosentito lano-tizia in televisione ho subito chia-mato mio padre, che è in Argenti-na, per sentire quali erano gli umo-ri della mia gente. Tutti noi ci au-guriamo Papa Francesco I possadare inizio ad una nuova era perl’Argentina, anche nelle scelte po-litiche».

Soddisfatto anche il cestista Se-ba Vico: «Sono molto credente, an-che se non seguo da vicino le vicen-de della Chiesa. Per il popolo ar-gentino è una cosa molto bella. Pa-pa Francesco I si è presentato mol-to bene. La cosa che mi ha stupitosono le tante telefonate che ho rice-vuto dagli amici italiani che mihanno fatto gli auguri per questascelta». Poi col sorriso sulle labbraVico conclude con una battuta:«Ormai in Argentina abbiamo tut-to: il dio Maradona, il messia Messie adesso anche il Papa FrancescoI».

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Dario Gimenez, giocatore argentino della Energy Italia 01 Pattinomania

L’omaggio

Il quadrodi Dimatteo

dedicatoa Bergoglio

di MARCO FASULO *

IL PUNTOnel qualesi incontrano,ilmomento nel quale si incontrano,meglio, “francescanamente”, l’in -

contro tra cielo e terra,tra terra e mare, tra pas-sato e presente, tra pre-sente e futuro, tra la na-tura e l’uomo, tra l’effi -mero e la sostanza, tra ildivino e l’umano, tra lavita terrena e la Vita.Quel momento, quelpuntoè confinechesepa-ra, ma èsoprattutto limi-te che unisce.

Quello che per alcuniteologi è il collo della cles-sidra che si chiama Gesù.

Bene quell’istante, néun attimopri-ma, né un attimo dopo, è silenzio. Lìc’è davvero Dio.Quando abbiamo ri-cevuto il dono del secondo figlio que-

sta fu la nostra riflessione: «I rumoridei ferri, dellebarelle, dei macchina-ri, il sibilo del sistema di areazione, ilvocìo di medici e infermieri, tutto sitace. Poi fuori dalla sala parto, le urlafestose di parenti, amici, conoscenti,il crepitio delle carte dei cioccolatini,lo stropiccio dei pacchi regalo. Benelì, in quell’istante, abbiamo percepi-to la presenza di Dio». Sì perché Dionon è nel clamore di giornalisti chesanno anche all’interno del Concla-ve checosa accade, che sannoanchequanti votano per questo e per quelcandidato, non è nella prosopopea dichi, mentre il protodiacono annun-cia l’habemus Papam, dichiara:“L’avevo detto”. Nonè inchi cercaditrovare il titolo dimaggiore effettooil retroscena più particolare. Nonvoglio parodiare il “Dio è morto” diGuccini,ma solodirechela logicadiDionon è lanostra,e cheperquantosi faccia, si pensi, si creda, lo Spirito

agisce in modo imperscrutabile, conuno sguardo molto più aperto delnostro, versoquel limite,quel confi-ne, quell’orizzonte che Luisì ha dav-vero chiaro. Dalle 19.06 di mercoledìsera in poi, tutti hanno detto tutto,anche chiera sullaloggia conil nuo-vo Papa, voleva aiutarlo, anticipar-lo, correggerlo. Il suo presentarsi almondo è stato fatto invece nel silen-zio. Un silenzio la cui naturale, fran-cescana, gesuitica prosecuzione èstata la preghiera e la benedizione fi-nale.Ciascuno dinoipuò sentire,ve-dere, ascoltare qualsiasi entità inquel silenzio. L’unica condizione èche quel silenzio ci sia.

Nella vita che nasce, così comenell’elezione di un Papa, quel silen-zio è un silenzio di pace, di serenità,di tranquillità,non c’è undopo, nonc’è un prima.

* Diacono permanente©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riscoprir eil piaceredell’istanteraggelatonella gioia

L’opera di Dimatteodedicata a Francesco I

Primo piano

Il nuovo Papa I due allestimenti ispirati al lavorodi Greggio voluto da S. Francesco

Un presepe “pr emonitor e”La storia di Franco Artese e delle sue opere consegnate a Roma e Buenos Aires

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 15.03.2013 PAG. 8

Venerdì 15 marzo 2013VIII I

IL PERSONAGGIODEEJAY E TALENTO DEL DIGITALE

Il conclave a portatadi smartphonecon un’idea tutta lucana

TA L E N TONelle fotoNicola Rosa:in alto allaconsolle delladiscotecaAlcatraz. Neiriquadri conMarilynManson eDave Gahandei DepecheMode

.

MASSIMO BRANCATI

l Deejay con la passione del digitale edell’high-tech. Talento dalle mille sfaccet-tature il potentino Nicola Rosa, in arte NickPink, residente a Londra, in un apparta-mento a 100 metri dal Big Ben. Dopo annitrascorsi come speaker radiofonico ingrandi emittenti come Virgin Radio e Radio105, in Inghilterra ha messo a frutto il suointeresse per il digitale creando un’agen -zia, la Black Rose Interactive (www.blac-kroseinteractive.com). In poco tempo è riu-scito a chiudere contratti con grossi clientitra cui l'italiana Parkin Go per le loro «app»Android e iPhone e la multinazionale TheNorth Face per le «app» di allenamentoTracKing per Android e iPhone.

È stata proprio di Nicola l’idea di una«app» che ha spopolato in questi giorni diattesa dell’elezione del nuovo Papa. Si trat-ta di un’applicazione grazie alla qualel’utente è stato informato in tempo realesull’andamento del conclave e sulla classicafumata bianca. Il software è risultato il piùvenduto nella categoria delle «app news» apagamento in sette Paesi tra i quali StatiUniti, Canada, Messico e Spagna, ed è nellatop ten in tutto il resto del mondo. In italia,in particolare, è all’ottavo posto assoluto trale «app» più scaricate, scavalcando mostrisacri come i videogiochi Angry Birds, Fifa13 e Fruit Ninja. Ma com’è nata l’idea diquesta applicazione? «Poco meno di 3 set-

timane fa un mio caro amico di Università,il romano Gianluca Petrillo, mi ha con-tattato chiedendomi se ci fosse un'«app» sulconclave. In quel momento gli risposi «cre-do di no», ma subido dopo si accese in me la«lampadina» dell’intuizione e pensai comestrutturarla e promuoverla. In meno di ottogiorni la «app» era pronta».

Il risultato in termini di vendite e diinteresse per il suo lavoro è il giusto ri-

conoscimento al talento di un potentino chesta diventando punto di riferimento inter-nazionale nel settore. Da circa un anno, nona caso, Nicola è anche capo del mobile-mar-keting della multinazionale Net-m, per laquale ha curato tutta la strategia e il pro-duct management per la nuova «app» uf-ficiale iPhone di Playboy e per un progettorivoluzionario di Fujitsu, lo Stylistic S01che è un telefono touchscreen su sistema

operativo android completamen-te disegnato per gente dai 55 anniin su (bottoni grandi e con feed-back vibrante, alto contrasto di co-lori, suoneria con volume altissi-mo) il tutto integrato anche da unportale editoriale con contenuti«targettizzati» sull'utenza Seniorcome giardinaggio e salute. Il pro-getto è stato appena presentato alMobile World Congress riscuotendoparecchio interesse sulla stampamondiale specializzata.

Impegni, progetti, contatti che Ni-cola riesce a coniugare con il suo pri-mo amore, la musica e il Djing: «Stocontinuando a suonare qui a Londraper diversi locali tra cui il Cargo e ilLumiere. Dal 21 marzo - annuncia -sarò resident una volta al mese alladiscoteca Mahé di Potenza con unaserata speciale di cui curerò com-pletamente la direzione artistica.Avrò ospiti nazionali e internazio-nali. Il primo sarà il mio carissimoamico Ringo di Virgin Radio con cuidividerò la consolle».

Il nome d’arte di Nicola Rosa,come dicevamo, è Nick Pink. Cosìlo chiamava il suo insegnante d’in -glese ai tempi del liceo scientifico aPotenza, il prof. Lapenna: «Forse -dice - era un segno del destino, delmio futuro made in London».

POTENZA E PROVINCIA

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 15.03.2013 PAG. 9

Venerdì 15 marzo 2013 30

MateraREDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440

Nella foto di Sergio Laterza il Festival delle Mongolfiere sui Sassi

Non solo natura e sport ma anche una celebrazione di gusti e sapori fino al 31 di marzo

Mongolfiere in volo sui SassiPartirà lunedì un ispirato Festival che esalta lo spettacolo naturale degli antichi rioni

IMPRESE EDILI

Confapi incontra il Prefetto«Sforiamo il Patto di stabilità»

FERROSUD

«Subito un confronto urgente»

LE SIGLE sindacali di Fiom, Fim e Uilm chiedo-no un incontro urgente in quanto ad oggi non so-no noti gli sviluppi rispetto agli impegni assunti inquella occasione. E’ la richiesta emersa sullaquestione Ferrosud in queste ultime ore e chesottolinea la preoccupazione che si va facendospazio sempre maggiore tra i lavoratori.

Alla richiesta che viene avanzata dalle orga-nizzazioni sindacali si chiede inoltre di potercoinvolgere la Confidustria, la dirigenza Ferro-sud, il Consorzio Ind.le, gli assessori Regionalial Lavoro e alle Attività Produttive, le cui presen-ze sono necessarie alla trattazione della verten-za Ferrosud.

Lo stato di agitazione tra i lavoratori è elevatoe preoccupante. Per questa ragione urge potereconfrontarsi fra tutte le parti interessate.

| L’INIZIATIVA |Un convegno domania Palazzo Lanfranchisull’housing sociale

Il presidente della sezione edili di Confapi, Molinari

I SASSI spiccano il volo? Alvia laprima edizionedelFe-stival Internazionale delleMongolfiere che si terrà aMatera, a partire dal prossi-mo lunedì fino al 31 marzo.

Uno spettacolo della na-tura nello spettacolo dellanatura che sono già di lorogli antichi rioni della città.E’ proprio per questo chel’appuntamento acquistainteresse e curiosità parti-colari e di certo riuscirà adattirare le principali atten-zioni del territorio.

Quattordici giorni dedi-cati alla scoperta della na-tura: il richiamo a un turi-smo dell’aria aperta edell’accessibilità a un pano-rama culturale oltre cheambientale da ammirareche contempla archetipi eorigini che hanno a che farecon la storia dell’uomo, dalpaleolitico fino all’Urbecontadina della popolazio-ne aggrottata fino agli anni50’.

E l’iniziativa si amplia an-che al gusto ed ai sapori cheil territorio è in grado di ga-rantire.

I banchi di vendita, le ce-ne a tema all’insegna dellatipicità, annoverabile nelladieta mediterranea nonmacheranno. Basta ricor-dare che recentemente ladieta mediterranea è statadichiarata dall’Unesco pa-trimonio immaterialedell’umanità, trovano ve-trina fruibile nei Sassi.

Un percorso che attraver-sa le piazze merceologichedelle specialità locali: gli in-saccati con la luganegaosannatadaOrazio e lapez-zente, riconosciuta da slowfood. Le varietà della pastatradizionale fatta a mano, iprodotti pastorali, dal Ca-nestrato di Moliterno IGP al

caciocavallo podolico, i le-gumi con i Fagioli IGP diSarconi, la Melanzana Ros-sa di Rotonda, i Peperoni diSenise IGP e soprattutto latriade mediterranea, il pa-ne di Matera, impastato conil cultivar antico del granoCappelli, lievitato con la tec-nica tradizionale e cotto a le-gna; l’Olio e l’Oliva Maiaticainfornata di Ferrandina, ilvino prodotto dai vitigni delPrimitivo e dell’Aglianico.

I sapori tipici del territo-rio che ben si accoppiano,indubbiamente, con il gu-

sto di prodotti all’avan -guardia e sempre più ap-prezzati ed ammirati adogni livello.

Una presenza, quella deivicinati del Gusto che offreai piccoli produttori regio-nali dell’interno di trovarevisibilità per tutta la stagio-ne nello scenario dei Sassi,meta del turismo culturaleche, con il Festival, si arric-chisce di nuovi flussi sensi-bili alle qualitàambientali ealla proiezione socialedell’accessibilità.

Natura, passeggiate,

escursioni, degustazioni,spettacoli, workshop, visiteguidate, mongolfiere in vo-lo con vista dall’alto dei Sas-si materani, amanti di aqui-loni, deltaplano, aliante eappassionati di freekam-pling che sfidano le ascesepareti della Murgia. Al bat-tesimo del Festival, ha con-fermato già la presenza ilCristo del Vangelo di Paso-lini, Henrique Irazoqui, e siattende la conferma di altrilucani, testimoni illustricome Carmen La Sorella eRocco Papaleo.

CHE si sia trattato per anni delsettore portante dell’econo -mia locale, e non solo, è un da-to di fatto così come che oggi sisenta più che mai la crisi è al-tro dato evidente. E’ dunqueper questo che i vertici di Con-fapi settore edili in particolarehanno incontrato ieri il prefet-to di Matera, Luigi Pizzi a cuihanno rappresentato le diffi-coltà che il settore si trova inquesto momento a vivere congrande intensità.

Molinari ha evidenziato chela drammaticità della crisi haraggiunto ormai implicazionidi ordine sociale. Quello chemaggiormente oggi incidesul futuro delle imprese e deilavoratori è il meccanismoperverso del Patto di StabilitàInterno, che impedisce allapubblica amministrazione dipagare le imprese per i lavori ele forniture di beni e servizi,con un'evidente violazionedelle norme di legge e di con-tratto.

Il Prefetto non ha fatto man-care altre parole di incorag-

giamento ed ha annunciatoanche un intervento, in termi-ni di moral suasion per cerca-re di intervenire sul Governonazionale per stringere i ter-mini del Patto di stabilità e riu-sicre a garantire il più possibi-le le imprese creditrici.

Egli, inoltre, promuoverà lacostituzione di una sorta di ca-bina regia che funga da orga-no di consulenza e di supportoper gli enti locali, al fine di for-nire loro suggerimenti per lesoluzioni.

Anche sul versante del cre-dito il Prefetto Pizzi si prodi-gherà per chiedere alle ban-che che operano sul territoriouna maggiore apertura e at-tenzione alle istanze prove-nienti dal sistema imprendito-riale.

Il presidente Molinari, inconclusione dell'incontro, haannunciato che nel vertice conil presidente Vito De Filippo,previsto per il prossimo lune-dì, chiederà ufficialmente chela Regione Basilicata sfori ilPatto di Stabilità, così come

fatto in altre regioni d'Italia. Itentativi fatti finora allentarei vincoli per disinnescare labomba sociale non hanno sor-tito effetti; non resta quindiche la scelta di sforare il Pat-to.

Altro tema oggetto dell'in-contro è la scarsa tutela chehanno i fornitori negli appaltipubblici, problema che il Pre-fetto sta affrontando attraver-so la costituzione di un grup-

po di lavoro composto dai tec-nici delle principali stazioniappaltanti della provincia, alfine di trovare formule condi-vise da inserire nei bandi a ga-ranzia del pagamento dei for-nitori di beni e servizi.

Il presidente Molinari haconcluso la sua visita ringra-ziando il Prefetto Pizzi per lasensibilità dimostrata e il con-tributo tangibile dato per lasoluzione dei problemi.

COME coniugare offertaabitativa sostenibile, svi-luppo economico e riquali-ficazione urbana è l'inter-rogativo intorno al qualeruota il convegno “Hou -sing sociale, l'abitare è ditutti” che avrà luogo a Ma-tera, presso lasala Levi di Pa-lazzo Lanfran-chi, sabato 16marzo con ini-zio alle ore 9.

Alla conclu-sione di una fa-se di selezioneche vede impor-tanti progetticollocati neidue capoluo-ghi, Matera ePotenza, e chehanno in comu-ne un'impor-tante offerta dialloggi di hou-sing sociale e larealizzazione diopere pubbli-che di riqualifi-cazione urbanain partenariato pubblicoprivato, diventa infatti uti-le comprendere come pas-sare in tempi rapidi dalla fa-se progettuale all'attuazio-ne in modo da offrire, oltreche un'opportunitàdi lavo-ro e di crescita all'impren-

ditoria locale, l'occasione dimigliorare la qualità dellavita alle comunità locali.

L'housing sociale non siesaurisce infatti nell'incre-mento di alloggi rivolti a co-loro che nonriescono a sod-disfare sul mercato il pro-

prio bisogno abi-tativo per ragio-ni economiche oper l'assenza diun'offerta ade-guata, ma preve-de un più ampioprogetto di ri-qualificazionedel tessuto urba-no, di azioni e in-terventi che favo-riscano la forma-zione di un conte-sto abitativo ade-guato per alzareil livello qualita-tivo dell' “abitarela città”.

Dopo il dibatti-to, le conclusionidel convegno,presieduto dal vi-cepresidente An-

ce Basilicata Giovanni Ma-ragno, saranno affidate alpresidente della Regione,Vito De Filippo,e al respon-sabile Mezzogiorno Coope-rative produzione e lavoroLegacoop, Paolo Laguar-dia.

Vito De Filippo

L’ingresso della Ferrosud

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 15.03.2013 PAG. 10

Venerdì 15 marzo 2013 I VII

NUOVE PROFESSIONIDAL MANEGGIO AL SET

FORMAZIONEUn corso tenuto a Sant’Andrea di Atelladal lucano Antonio Di Santo, preparatorecascatori e di cavalli per il cinema

STUNTMAN Un giovanissimo aspirante cascatore

P R OV E Alcune prove di caduta

GIOSTRA Uno spettacolo equestre

Da grande voglio farelo stuntman... equestreAd Atella un corso organizzato da «I cavalieri di Bianca Lancia»

GIOVANNA LAGUARDIA

l SANT’ANDREA DI ATELLA. Da grandevoglio fare lo stuntman. E a Sant’Andrea diAtella qualcuno ci sta provando davvero,grazie al corso di cascatore e cavallo e didoma etologica tenuto dall’addestratore ecascatore di Francavilla Antonio Di Santo

ed organizzato dal circolo ippico I Ca-valieri di Bianca Lancia di Lagopesole.L’iniziativa ha avuto come cornice le strut-ture equestri dell’azienda speciale del Cor-po Forestale di Sant’Andrea di Atella,gentilmente messe a disposizione dall’Uf -ficio per la Tutela della Biodiversità, pre-

sieduto dal Commissario capo GiovanniAdinolfi.

«Il corso - spiega il presidente del circoloippico I cavalieri di Bianca Lancia FrancoD’Andrea - oltre a fornire la basi per unapproccio etologico alla doma del cavallo,aveva un duplice scopo: da un lato quello diimplementare le tecniche acrobatiche del

gruppo dei Cavalie-ri di Bianca Lan-cia, che da qualcheanno a questa partesono impegnatinell’org anizzazio-ne ed esecuzione dispettacoli equestrimedioevali, dall’al -tro quello di miglio-rare il rapporto con il cavallo e diinsegnare, anche ai cavalieri che nonambiscono a fare spettacolo, a su-perare il tabù della caduta».

Al corso hanno partecipato, oltread un gruppo di dipendenti del CorpoForestale dello Stato, interessati alprogramma di doma etologica, do-dici cavalieri, lucani e Pugliesi, tutti

tesserati con il circolo ippico I cavalieri diBianca Lancia: Barbara Santoro, AngelaCassano, Ivan Stolfi, Francesco Colangelo,Raffaele Di Lucchio, Angelo Di Lucchio,Carmine Acquaviva, Rocco Acquaviva,Germinario Ruggero, Rocco Santoro, Pao-lo Malinconico e il giovanissimo Donato

D’A n d re a .Durante il corso gli allievi hanno im-

parato le tecniche del volteggio a cavallo edelle cadute, ovvero come simulare undisastroso disarcionamento da cavallo sen-za subire conseguenze. Le tecniche di ca-duta sono state eseguite prima con il ca-vallo fermo in maneggio e poi all’aper to

alle varie andature: pas-so, trotto e galoppo. Permolti dei cavalieri chehanno partecipato al cor-so la partecipazione aglispettacoli equestri me-dioevali (i prossimi ap-puntamenti dei Cavalieridi Bianca Lancia sono aMiglionico il 14 agosto e a

Lagopesole nella seconda decade di set-tembre) è soltanto un hobby, per quantomolto impegnativo. Ma per altri non èdetto che non si apra la prospettiva di unvero e proprio lavoro. Tra questi ci sonoFrancesco Colangelo e Rocco Santoro chehanno ammesso che hanno fatto più di unpensierino su una eventuale carriera dastuntmen cinematografici. Un lavoro chepotrebbe coniugare la passione per i ca-valli, l’adrenalina e il fascino dei riflettoridi un set. Certo, ci sarà da lavorare du-ramente per imparare tutte le tecnichenecessarie, ma, in tempi di carenza di postifissi la prospettiva di unire passione eremunerazione è certamente allettante.

IL PERSONAGGIOIl corso è stato tenuto dalcascatore ed addestratore

Antonio Di Santo

F O R E S TA L EUn corso di doma

etologica per idipendenti del Cfs

l Una squadra di «horse whi-sperer» per addestrare i cavalliallevati nella tenuta di Sant’An -drea di Atella del Corpo Forestaledello Stato. Cavalli che dovrannoessere preparati per affrontarecon serenità sia le fatiche delservizio di pattuglia, sia le dif-ficoltà di quello di rappresentanza.E per raggiungere lo scopo, ilCorpo Forestale ha deciso di ri-correre ai metodi di addestramen-to etologico, la cosiddetta domadolce, portata alla ribalta inter-nazionale dal celeberrimo film« L’uomo che sussurrava ai ca-valli», di e con Robert Redford,tratto dall’omonimo best seller diNicholas Evans.

Per questo motivo sette dipen-denti civili del Corpo Forestale,addetti alla cura e alla gestione deicavalli della tenuta di Sant’A n d re adi Atella, hanno frequentato ilcorso di doma etologica tenuto daAntonio Di Santo nelle strutturedell’allevamento. Si tratta di Do-nato Romaniello, Giovanni dara-go, Giovanni Sabato, Vito Corbo,Donato Rivarosa, Michele Amato eGiovanni Amato. L’azienda spe-ciale di Sant’Andrea di Atella delCorpo Forestale dello Stato, gestitadall’Ufficio per la tutela della bio-diversità, vanta una lunga tra-dizione nell’allevamento del ca-vallo Hafligner Italia e anglo -arabo - sardo e nel corso degli anniha ottenuto anche lusinghieri ri-sultati allevatoriali con soggetti dientrambe le razze. Basti ricordare,

tra gli altri, le puledre anglo arabeNadia e Nuvola Argentata che nel2009 sono arrivate ai primi postialla rassegna circoscrizionale delcavallo italiano a Catanzaro, Oro-fino, stallone anglo arabo finalistaalla rassegna nazionale di Veronanel 2010 e l’haflinger Olga, cam-pionessa interregionale di mor-fologia alla rassegna di Tito sem-pre nel 2010. Ma per avere cavallioltre che belli anche sereni e col-laborativi, vista la delicatezza delservizio che saranno chiamati asvolgere (tra cui il servizio di

pattuglia nelle aree protette), ilCorpo Forestale ha deciso di apri-re le porte ai più moderni metodidi addestramento che puntano tut-to sul rapporto tra uomo e cavalloe sulla comprensione della per-sonalità del singolo cavallo.

Tra gli antesignani di questometodo l’americano Pat Parelli, alquale anche il lucano Antonio DiSanto si ispira. Nel 1981 Parelli hafondato il Natural Parelli Hor-semanship che utilizza principi dipsicologia pratica e comunicazio-ne; diversamente dalla maggior

parte dei programmi di addestra-mento, il metodo è rivolto allepersone, non ai cavalli. Il metodoParelli si pone come obiettivo quel-lo di migliorare la vita di cavalli euomini migliorandone la relazio-ne, propugnando la visione delcavallo come partner piuttosto checome semplice strumento; infattisi avvale di tecniche ma prin-cipalmente vuole sviluppare neglistudenti la capacità di compren-dere meglio i cavalli (e imman-cabilmente loro stessi).

[g.lag.]

Chi è Antonio Di SantoDalle vette del Pollino

ai set del cinemaDal cuore del parco nazionale del Polli-

no, in contrada Sant’Angelo di Francavilla inSinni, ai set cinematografici. Antonio Di San-to addestra i cavalli e li prepara anche per iset cinematografici, insieme agli stuntmen.Antonio è cresciuto con la passione per i ca-valli ed in pochi anni ha messo su una vera epropria attività con questi bellissimi animali.Lavora con diver-si collaboratoriche lo aiutano elo sostengono. Sioccupa anche direcuperare ca-valli cosiddettidifficili, quelliche, come alter-nativa, avrebbe-ro soltanto il ma-cello. «È un lavo-ro molto difficile -ebbe a dire qual-che tempo fa inuna intervista alla Gazzetta - che richiede co-stanza e criterio. Così come l’addestramentodei cavalli per i set cinematografici e per lestesse controfigure. Occorre saper lavorarebene, senza imitare, perché si rischia di farsidavvero molto male». Nella scuderia Di San-to si fa anche scuola di equitazione e si cono-sce il cavallo con un approccio etologico e atutto tondo. «Qui non si trova il cavallo sella-to- ha spiegato Antonio- si impara a prende-re il cavallo nel box, a vestirlo, ad accudirlo esolo dopo si va in sella».

Gli uomini che sussurrano ai cavalli«abitano» alle falde del Vulture

F O R E S TA L EUna pattugliaa cavallo delCorpoForestaledello Stato. Isistemi didomaetologicasarannoutilizzati perl’addestramentodei cavalli diservizio e dirappresentanza

.

AT T UA L I T À

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 15.03.2013 PAG. 11

20 Venerdì 15 marzo 2013

IL BILANCIO

Il 20 marzo comincia a Salerno il processo d’Appello contro Danilo Restivo

«Dimostrerò la mia innocenza»Caso Claps, Bargi: «Il Dna sulla maglia di Elisa non è una prova regina»

L’arresto di Danilo Restivo a Bourmounth

Fiat, chiude per un giornola fabbrica di Melfi

MELFI -Oggi sara' una giornatadi inattivita'completa nello stabilimento di Melfi (Potenza)della Fiat: lo ha reso noto la Fismic di Basili-

cata.La decisione e' stata co-

municata nel pomeriggiodall'azienda ai rappresen-tanti sindacali.

Nella fabbrica lucanadella Fiat e' scattato nelloscorso mese di febbraio unperiodo di circa due anni dicassa integrazione che in-teressa, a rotazione, tutti icirca cinquemila dipen-denti: nello stabilimento,

infatti, sono in corso lavori di ristrutturazio-ne che porteranno poi, a partire dal 2014, allaproduzione di due nuovi modelli (il mini suvJeep e la 500 X).

Agricoltura sostenibileLa Coldiretti scrive a Pittella

POTENZA - La Coldiretti di Basilicata rende notodi aver inviato una lettera all’eurodeputato GianniPittellapersensibilizzarlo asosteneregliemenda-

menti per un’agricoltura so-stenibile e per misure eque erealizzabili che consentanoagli agricoltori di mantenerela loro posizione competitivadi fronte alla rapida aperturadel mercato europeo alle im-portazioni conseguenza deinumerosi accordi di liberoscambio. «Ci aspettiamo – hadichiarato il presidente Pier-giorgio Quarto - che il nego-ziato che si apre ora possa con-

tribuire a migliorare la proposta per evitare taglifinanziari rilevanti anche per l’agricoltura pro-prio in un momento storico in cui l’Europa dovreb-be rafforzare una rinnovata centralità».

L’iniziativa: viaggionel Novecento delle donne

POTENZA-Si terràoggi, presso il saloneCgildiVia del Gallitello a Potenza, a partire dalle ore18.00, la proiezione del film “Viaggio nel 900 del-

le donne. Una storia politi-ca”, a cui seguirà un incontrodibattito introdotto da AnnaRusselli, Segreteria CdLTPotenza, che vedrà gli inter-venti di Elena Vigilante, Sto-rica, Cinzia Maroccoli, Presi-dente Associazione TelefonoDonna, Annamaria Riviello,Università delle Donne, Cri-stiana Coviello, Avvocato,Elena Baklanova, Sociologa.

L’incontro, voluto dallaCgilPotenza,si collocanell’ambito del program-ma dimanifestazioni che seguonoalla “giornatainternazionale della donna” e vuole essere unmomento di riflessione sul ruolo delle donne.

SALERNO - «Voglio raccontare la mia ve-rità, voglio che si rinnovi il dibattimen-to».Sonoqueste leparolepronunciatedaDanilo Restivo nel corso del primo collo-quio, da quando è in Italia, con i suoi lega-li Alfredo Bargi e Marzia Scarpelli. Resti-vo, condannato in primo gradoper l'omi-cidio di Elisa Claps,ha ribadito di «essereinnocente» e «di non aver mai fatto quelloche si dice su di me».

Comincia il processo di AppelloIl processo di appello per l'omicidio del-

la giovane potentina, scoparsa in città il12 settembre1993 e il cui corpo èstato ri-trovato il 17 marzo nel 2010 nel sottotettodella chiesa della Trinità, comincerà ilprossimo 20 marzo nelle aule del tribuna-le di Salerno. E Restivo prenderà parteall’udienza del processo di appello a Sa-lerno. In primo grado, per l’omicidio diElisa Claps, è stato condannato, con rito

abbreviato, a 30anni.

Da qualchegiorno, grazieallaconsegna tempo-ranea da parte del-le autorità inglesi -in Gran Bretagnaè detenuto perl’omicidio di Hea-ther Barnett - ènelcarcere di Rebib-bia. «Voglio ri-spondere a tutte ledomande», ha det-to più volte nel cor-so delle due ore dicolloquio. L’idea,secondo quantospiegato dall’av -vocatoBargi, è an-che quella di forni-re 'circostanze»,

«particolari che sono rimasti nell’om -bra». Uno, tra gli altri: la sua caduta lun-go le scale mobili, da lui confermata, inoccasione della quale si procurò la feritache il giorno della scomparsa di Elisa sifece medicare in ospedale, e le condizionidel cantiere.

Restivo: «Eisa era un'amica»Elisa Claps, per Danilo Restivo, era

questo: «un’amica». Durante il colloquiocon i propri legali Restivo si è detto «ram-maricato» per l’atteggiamento ostile del-la famiglia Claps nei suoi confronti ma,ha sottolineato Bargi, «non ha detto nullacontro di loro».

«Restivo è lucido e tranquillo - ha dettoBargi – ha solo un desiderio, chiarire lasua posizione».

Il legale: «Il Dna di Danilo? Altro cheprova regina»

Sulle prove a sostegno della condannain primo gardo, Bargi si è detto sicuro dipoterne ribaltare la valutazione. «Altroche prova regina»: il ritrovamento delDna di Danilo Restivo sui resti di ElisaClaps, per il suo legale, rappresenta inve-ce questo: «Una prova ancillare». Punte-rà anche su questo la strategia di difesa diRestivo nel corso del processo di appelloche inizierà il 20 marzoa Salerno. I legaliAlfredo Bargi e Marzia Scarpelli antici-

pano alcunipunti della difesa. Tra i qualiquello che per l’accusa è la "prova regina":il ritrovamento del dna di Restivo sullamaglia bianca indossata da Elisa il gior-no della sua scomparsa. In particolare,secondo quanto scoprì la perizia dei Ris,in un punto la sua saliva frammista alsangue della vittima, in un altro solo ilsuo sangue. Quello stesso dna in virtù delquale,per laperizia deiRis,Restivoècol-pevole «ogni oltre ragionevole dubbio» eche non fu trovato nella prima perizia dalmedico legale Vincenzo Pascali che ora,con l’accusa di falso in perizia, rischia ilrinvio a giudizio.

«Sappiamo bene, e lo ha confermato an-che lo stesso Danilo, che Restivo ed Elisala mattina della sua scomparsa si incon-trarono – spiega Bargi – nulla di strano,quindi, se è stato trovato sulla maglia diElisa il dna di Danilo. Può essere ancheuna presenza casuale ma di certo nonprova che è lui l’omicida». Guai, poi, a par-lare con Bargi delle "coperture" soprat-tutto del mondo ecclesiastico, di cui Re-stivo durante gli anni, ben 16, in cui Elisaè stata cercata, si sarebbe avvalso, anchein virtù del fatto che i resti della studen-tessa potentina furono ritrovati nel sotto-tetto della chiesa della SS. Trinità di Po-tenza. «In che modo Restivo poteva averesignoria sulla chiesa, su quali elementi?– spiega il difensore – Molte cose in quelsottotetto si sono verificate, laddove Re-stivo non c'entra nulla. Il corpo è statospostato, c'è chi lo ha visto e poi ha nega-to. Che cosa c'entra in tutto questo Resti-vo?».

Il legale della famiglia Claps: «Ab-biamo migliaia di domande»

«Danilo Restivo vuole che si rinnovi il

dibattimento? Mi fa molto piacere, hopronte per lui 10-15mila domande». Giu-liana Scarpetta, legale della famigliaClaps, commenta così la richiesta avan-zata da Danilo Restivo - condannato inprimo grado, con rito abbreviato, a 30 an-

ni per la morte di Elisa Claps –di rinnova-re il dibattimento. «Finalmente vuole sot-toporsi all’esame, non posso che essered’accordo – dice Scarpetta – mi dispiace-rebbe se lo volesse fare solo per renderedichiarazioni spontanee».

LA Cgil Basilicata traccia un bilanciosull’utilizzo del web e dei social net-work all’interno di un progetto diascolto delle esigenze dei lavoratori.

«Abbiamo scelto da un anno –rendenoto la Cgil - di costruire una presen-za più strutturata sul web, con il sitowww.cgilbasilicata.it e sui social net-work dove cerchiamo di svilupparepartecipazione attiva e scambio di co-noscenza. 20.520 visite, 50.828 vi-sualizzazioni di pagina con una per-centuale del 58,26% di nuovi visitato-ri: questi i dati di analisi ottenuti dalmonitoraggio effettuato tramite Goo-gle Analytics nel corso del 2012. Sulversante social network abbiamoscelto di stare lì dove la gente chiac-chiera e si confronta: facebook. 3.996mi piace, con un potenziale di1.630.647 amicidei fan,per un luogodella rete dove tante persone ognigiorno si confrontano sui temi del la-

ILsegretariodellaCgil,AlessandroGenovesi

La Cgil e i social networkI lavoratori preferiscono la rete

voro e dei diritti. Dall’analisi dei daiche il social network mette a disposi-zione risulta che il 64% dei fan sonomaschi ed il 36% donne con una pre-valenza di utenza tra i 35 ed i 44 anni.Il dato interessante è l’analisi delle in-terazioni con il 58% di donne che creainterazione a fronte del 42% di uomi-ni».